! ISTITUTO COMPRENSIVO Rina Monti Stella Via Marconi 6 28922 Verbania Pallanza tel 0323-503529 / 508510 fax 0323-557789 e-mail [email protected] pec [email protected] web www.istitutocomprensivopallanza.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto Delibera del 14/01/2016 INDICE pag. Premessa 3 Contesto in cui opera la scuola 4 Priorità, traguardi ed obiettivi 5 Risultati delle prove standardizzate 7 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 8 Piano di miglioramento 9 Obiettivi prioritari per ordine di scuola 18 Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15 22 Appendici 65 ! 2 Premessa - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto comprensivo statale “Rina Monti Stella” di Verbania Pallanza, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; - il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 4733/B32 del 2/11/2015; - il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 12/01/2016; - il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14/01/2016 ; - il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. ! 3 Contesto in cui opera la scuola Il contesto socio-economico di provenienza degli alunni è diversificato perché la scuola ha, complessivamente, un’utenza di livello medio-alto, ma con delle situazioni di svantaggio, a volte anche gravi, dovute allo status, sia economico (dati sulla disoccupazione in aumento e più alti rispetto alla media nazionale e del Nord-Ovest), sia sociale, sia culturale di alcune famiglie. Da segnalare un trend nell’aumento di frequenza di alunni provenienti da Paesi sia comunitari, che non (in maggioranza rumeni, ucraini, cinesi, sudamericani, magrebini e dell’Africa sub-sahariana). Questo, se da una parte pone l’attenzione verso l’inclusione, dall’altra rende difficile dare delle risposte sempre puntuali agli alunni ed alle famiglie che non manifestano particolari problematiche. A questi elementi di ordine demografico e sociale vanno aggiunti elementi di tipo geografico del territorio in cui è ubicato l’Istituto: la posizione geografica piuttosto decentrata, infatti, della Provincia del VCO ha una ricaduta piuttosto negativa rispetto alle opportunità legate al contesto sul quale insiste la Scuola. Infine, recenti dati relativi alla disoccupazione ci dicono che quest’ultima sia in aumento a causa della chiusura e mancata riconversione di diverse unità produttive precedentemente presenti sul territorio. Dal punto di vista strettamente educativo, il contesto territoriale permette di trasferire nello specifico scolastico gli apprendimenti legati agli aspetti storici ed economici, attraverso l’analisi delle risorse presenti nel territorio. Pallanza, unitamente a Suna, presentano nell'intero complesso urbanistico della città le aree di maggior interesse storico legate sia al periodo medioevale – con strutture ed agglomerati urbani riconducibili all'epoca – e sia al periodo contemporaneo con il monumento dedicato a Carlo Cadorna ed il mausoleo dedicato a Luigi Cadorna nel quale sono ospitate le spoglie del generale. Fanno da cornice Villa San Giulia ed il museo del Paesaggio come luoghi deputati ad eventi culturali della città. !4 Priorità, traguardi ed obiettivi Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: _____________. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1. Elaborare un curricolo verticale fondato sull'insegnamento/apprendimento per competenze. 2. Rendere più diffuse le metodologie didattiche innovative. I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1. Avere almeno il 40% di docenti formati in grado di costruire e attuare in modo consapevole un curricolo verticale. (legato alla priorità 1) 2. Miglioramento del 10% relativamente all'acquisizione del livello di competenze certificate al termine del triennio della Secondaria. (legato alla priorità 1) 3. Coinvolgere il maggior numero di docenti nella formazione relativa alle metodologie didattiche innovative. (legato alla priorità 2) e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: L'Istituto comprensivo di recente costituzione rileva l'esigenza di elaborare un curricolo verticale che consenta di realizzare un percorso educativo omogeneo e condiviso che accompagni gli studenti nel loro percorso di crescita e di acquisizione di competenze sia disciplinari che di cittadinanza. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1. Strutturare prove comuni standardizzate nei diversi ordini di scuola. !5 2. Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze. 3. Creare figure di coordinatori per ciascun Dipartimento che siano mediatori delle istanze dei docenti e garanti del funzionamento dei gruppi di lavoro. 4. Valorizzare in qualità di formatori le risorse presenti nella scuola che possiedono competenze specifiche . e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Attraverso la formazione di un buon numero di docenti si intende intervenire sull'incremento di quanti utilizzano metodologie didattiche innovative, sull'integrazione delle competenze nel curricolo verticale e sulla valutazione efficace e misurabile delle stesse. In questo modo si potrebbero suddividere gli incarichi di responsabilità su un numero maggiore di docenti, creando una comunità scolastica più coesa e attiva. I coordinatori dei Dipartimenti (Area linguistico-artistico-espressiva; Area storico-geografico-sociale; Area matematico- scientifico-tecnologica) ne garantirebbero una organizzazione più efficace anche nell'intento di di definire criteri omogenei di valutazione comuni,verifiche disciplinari comuni e loro modalità di realizzazione; essi contribuirebbero, inoltre, nel definire modalità attuative del piano di lavoro disciplinare, metodologie didattiche e scelta degli strumenti. All'interno dei Dipartimenti ci si propone di concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale; proporre eventuali iniziative sperimentali relative all’insegnamento di una data disciplina o coinvolgenti più discipline, eventuali attività interdisciplinari ed extracurricolari e percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione; progettare interventi di prevenzione dell’insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze. !6 Risultati delle prove standardizzate L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: I risultati dell'istituto nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica si collocano al di sopra della media nazionale, regionale e locale. Nella scuola primaria, salvo alcune situazioni, i risultati sono positivi in entrambe le classi sottoposte alla prova. Il livello si può considerare medio-alto. Nel caso della secondaria, invece, i risultati sono diversi, perché presentano una situazione vicina alla media nazionale e quindi sostanzialmente positiva e con livelli medi, ma con picchi differenti, sia per Italiano sia per Matematica, sebbene la media nazionale di Matematica sia più bassa di quella di Italiano. ed i seguenti punti di debolezza: I risultati al di sotto della media e la presenza di una percentuale molto alta di alunni nel livello 1 sono rilevabili soltanto in alcune classi della Secondaria e ciò è dovuto a diversi fattori, quali ad esempio la mancanza di continuità didattica (e il conseguente utilizzo di metodologie diverse) e la presenza di studenti particolarmente svantaggiati. !7 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. Si elencano di seguito gli ambiti di intervento e i relativi soggetti rappresentanti del territorio e dell’utenza assieme ai quali sono state elaborate delle proposte: conoscenza e valorizzazione del proprio territorio e della storia locale tramite la collaborazione con l’amministrazione comunale di Verbania, l’associazione Alpini, la Fondazione VCO, la Casa della Resistenza, il FAI, l’ANPI, VCO Trasporti, l’Ente musicale di Verbania. Percorsi di educazione alla cittadinanza e alla sicurezza, in collaborazione con la Polizia di Stato, i Carabinieri, l’Agenzia delle Entrate, i Vigili del fuoco. Percorsi di educazione alla salute e al benessere con la collaborazione dell’ASL 14 VCO, del CISS, del CED, dell’Oratorio Don Bosco e relative associazioni. !8 Piano di miglioramento Sommario • 1. Obiettivi di processo o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza • 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo • 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali o 3.2 Tempi di attuazione delle attività o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo • 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Priorità 1 Elaborare un curricolo verticale fondato sull'insegnamento/apprendimento per competenze Traguardi • Miglioramento del 10% relativamente all'acquisizione del livello di competenze certificate al termine del triennio della secondaria. Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo • 1 Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze • 2 Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. Priorità 2 Rendere più diffuse le metodologie didattiche innovative Traguardi • Coinvolgere il maggior numero di docenti nella formazione relativa alle metodologie didattiche innovative Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo • 1 Creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento • 2 Valorizzare, in qualità di formatori, le risorse presenti nella scuola che possiedono competenze specifiche !9 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivo di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento 1 Creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento 5 3 15 2 Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze 4 5 20 3 Strutturare prove 5 comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. 4 20 4 Valorizzare, in qualità di formatori, le risorse presenti nella scuola che possiedono competenze specifiche 4 12 3 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Obiettivo di processo Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze Azione prevista Formazione sulla costruzione di rubriche valutative e sulla costruzione di un curricolo verticale. Effetti positivi a medio termine Consapevolezza dell'importanza di conoscere nuove modalità di valutazione Effetti negativi a medio termine Partecipazione ai corsi poco attiva Effetti positivi a lungo termine Maturazione della capacità di saper condividere modalità valutative. !10 Effetti negativi a lungo termine Parziale raggiungimento degli obiettivi della formazione Obiettivo di processo Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze Azione prevista Elaborazione di rubriche valutative per la valutazione delle competenze contestualmente all'elaborazione delle prove comuni. Effetti positivi a medio termine Possibilità di confronto e graduale presa di coscienza di metodologie condivise. Effetti negativi a medio termine Partecipazione ai lavori dei dipartimenti con scarsa motivazione e conseguente accettazione del lavoro realizzato da pochi Effetti positivi a lungo termine Impostare modalità valutative che riducano la varianza tra le classi e nelle classi Effetti negativi a lungo termine Resistenza da parte dei docenti nel mettersi in gioco ----------------------------------------------------------Obiettivo di processo Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. Azione prevista Elaborazione delle prove comuni Effetti positivi a medio termine Importanza della riflessione collettiva in sede di dipartimento disciplinare Effetti negativi a medio termine L'approssimazione e/o la ricerca di una complessità nell'elaborazione delle prove. Effetti positivi a lungo termine La creazione di un modus operandi riconosciuto come valido e condiviso Effetti negativi a lungo termine Rischio di ricadere in nuovi automatismi. Obiettivo di processo Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. Azione prevista Formazione dei docenti sull'utilizzo di metodologie innovative e sull'uso del cloud come modalità di diffusione e archiviazione dei materiali prodotti. Effetti positivi a medio termine Consapevolezza dell'importanza di documentarsi per modificare le proprie modalità operative Effetti negativi a medio termine Scarsa motivazione alla partecipazione ai corsi Effetti positivi a lungo termine Consapevolezza dell'importanza di uniformare i linguaggi e le prassi didattiche. !11 Effetti negativi a lungo termine Ritorno, dopo un primo momento di curiosità, ai propri stili di insegnamento e a procedure consuete e/o desuete. Obiettivo di processo Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. Azione prevista Analisi delle prove comuni prodotte e realizzate Effetti positivi a medio termine Importanza di un confronto all'interno della comunità docente Effetti negativi a medio termine Presenza di resistenze tra i docenti. Effetti positivi a lungo termine Creazione di una mentalità progettuale che unisce la primaria alla secondaria. Crescita professionale del corpo docente. Effetti negativi a lungo termine Rischio di una mancata evoluzione delle prassi operative e e di un mancato adattamento delle strategie innovative alle diverse situazioni. ----------------------------------------------------------3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali Obiettivo di processo Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure Tipologia di attività professio nali Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Docenti 20 350 Fondo di Istituto Attività di coordinamento dei Dipartimenti Personal e ATA Altre figure !12 Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori 225 Bilancio Istituto Consulenti Attrezzature Servizi Altro Obiettivo di processo Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure Tipologia di attività professio nali Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Docenti Partecipano alle iniziative di formazione; elaborano i materiali; sperimentano nelle classi percorsi innovativi 20 350 Fondo di Istituto Formatori interni: attivano corso rivolto a tutti i docenti dell'Istituto per l'utilizzo dell'archiviazione elettronica 16 400 Bilancio di Istituto Personal e ATA Altre figure Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori 450 Bilancio di Istituto Consulenti Attrezzature Servizi Altro !13 3.2 Tempi di attuazione delle attività Obiettivo di processo Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze Tempistica delle attività Attività Set Ott Nov Dic Gen Elaborazi one di rubriche valutative Formazio ne sul l'elaborazi one di rubriche valutative azione (in corso) Feb Mar Apr azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) Mag Giu Obiettivo di processo Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. Tempistica delle attività Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Formazio ne sull'uso del cloud Mar Apr azione (in corso) azione (in corso) Analisi delle prove comuni Elaborazi one delle prove comuni Formazio ne su metodolo gie didattiche innovative azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) Mag azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) Giu azione (in corso) azione (in corso) azione (in corso) 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni Obiettivo di processo Elaborare rubriche valutative efficaci e chiare per la valutazione delle competenze !14 1. Data di rilevazione 25/05/2016 Indicatori di monitoraggio del processo Presenza di rubriche valutative nel 60% delle prove somministrate Strumenti di misurazione Griglie di raccolta dati 2. Data di rilevazione 08/04/2016 Indicatori di monitoraggio del processo 20% dei docenti dell'istituto che frequentano il corso di formazione Strumenti di misurazione Questionario di gradimento Obiettivo di processo Strutturare prove comuni standardizzate. Allo scopo si prevede anche di creare figure di coordinamento per ciascun dipartimento e di valorizzare, in qualità di formatori e in alcuni ambiti, le risorse interne alla scuola. 1. Data di rilevazione 25/05/2016 Indicatori di monitoraggio del processo tutte le prove somministrate sono state analizzate Strumenti di misurazione Griglie di raccolta dati e risultati delle prove 2. Data di rilevazione 15/04/2016 Indicatori di monitoraggio del processo Prove comuni somministrate nel 60% delle discipline Strumenti di misurazione Questionario. Raccolta del report delle prove in formato elettronico. 3. Data di rilevazione 15/03/2016 Indicatori di monitoraggio del processo 20% dei docenti dell'istituto iscritti ai corsi Strumenti di misurazione Questionario 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. !15 Priorità 1A Esiti Risultati scolastici Data rilevazione 25/05/2016 Indicatori scelti Percentuali di studenti ammessi alla classe successiva della scuola secondaria; il 22% degli studenti ha conseguito una votazione pari a 6 nell'esame di stato e il 22,9 pari a 7. Risultati attesi Incremento della percentuale di studenti ammessi alla classe successiva della scuola secondaria e del numero di studenti che consegue una votazione pari a 7 e 8 nell'esame di stato. Priorità 2A Esiti Risultati scolastici Data rilevazione 20/05/2016 Indicatori scelti 5 progetti di formazione per gli insegnanti Risultati attesi Incremento del numero di docenti che partecipano alla formazione e sperimentano in classe nuoce metodologie. 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola Momenti di condivisione interna Riflessione sull'attuazione del PdM Persone coinvolte Tutto il collegio docenti Strumenti Questionario guida da fornire ai docenti per la compilazione in itinere Momenti di condivisione interna Illustrazione del PdM in plenaria e successiva suddivisione in piccoli gruppi per favorire la riflessione e lo scambio di opinioni. Persone coinvolte Il collegio docenti e il NIV Strumenti Domande guida per la conduzione della discussione nei gruppi Momenti di condivisione interna Pubblicazione del PdM sul sito della scuola e report finale a cura del NIV rivolto alle famiglie. Persone coinvolte NIV Strumenti Descrizione sintetica del percorso e dei risultati raggiunti !16 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola Metodi/Strumenti Condivisione in plenaria e in piccolo gruppo. Questionari guida da fornire ai docenti per la compilazione in itinere. Destinatari Tutti i docenti Tempi Marzo e giugno Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno Metodi/Strumenti Pubblicazione del PdM sul sito della scuola e report finale a cura del NIV rivolto alle famiglie. Destinatari delle azioni Famiglie ed enti che collaborano con la scuola Tempi Giugno 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo Nome Ruolo Rubatto Stefania Dirigente Varini Maria Teresa Docente, componente del NIV Ramoni Stefania Docente, componente del NIV Onelli Patrizia Docente, componente del NIV Sammartano Cinzia Docente, Referente del NIV ! 17 Obiettivi prioritari per ordine di scuola Di seguito sono indicate le azioni che la scuola mette in atto e intende mettere in atto per raggiungere gli obiettivi ritenuti prioritari, oltre a quelli già espressi all’interno del Piano di Miglioramento. PRIORITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Innalzamento livelli • Garantire la continuità del percorso educativo e formativo degli di istruzione, poalunni e delle alunne attraverso i tre ordini di scuola. • Potenziare le competenze di tutti. tenziamento dei saperi e delle com- • Ottimizzare le risorse umane e professionali petenze Prevenire l’abbandono e la dispersione • Ridurre soprattutto Predisposizione di un ambiente di apla pluriripetenza e prendimento accoprevenire l’abbagliente, capace di ndono con progetti coinvolgere alunne e atti a ridurre o alunni e di farli senticompensare il dire parte integrante sagio scolastico ed integrata attra(progetti didattici, verso laboratoriali e proposte stimolanti sportello d’ascolto in grado di sollecitacon psicologa re curiosità, motivad’Istituto). • zione ed impegno. Prevedere nell’oPrevedere nell’orario rario curricolare curricolare un’ora un’ora settimanale settimanale dedicata dedicata alla coalla conoscenza di noscenza di sé e sé e delle proprie delle proprie attiattitudini. tudini. Valorizzare le differenze culturali con iniziative all’interno dei vari plessi, adeguando l’insegnamento ai bisogni formativi di ciascun bambino e di ciascuna bambina. Organizzazione del tempo-scuola che lascia spazio alle varie identità culturali-sociali Utilizzo didattica Inclusiva, ovvero una didattica creativa, adattiva, flessibile e il più possibile vicina alla realtà, in un ambiente che consenta la piena espressione delle caratteristiche individuali di ciascuno. • Potenziamento della didattica inclusiva rivolta in particolare agli/ alle alunni/e di madrelingua non italiana. • Stretta interazione tra i/le docenti disciplinari e quelli/ e di sostegno. • Screening precoce delle difficoltà d’apprendimento. • Collaborazione con esperti/e esterni/e nei casi di Disturbi nell’Apprendimento • Adozione unificata di modulistica per PDP. Didattica laboratoria- - Applicazione di difle ferenti metodologie (cooperative learning, flipped clasValorizzazione sroom, classi aperte competenze linguie gruppi di lavoro in stiche, anche L2 verticale)) (anche CLIL) ed ita- Didattica laboratoliano L2 riale. - Utilizzo della figura di potenziamento. • Percorsi didattici con intervento di esperto madrelingua inglese e tedesca. • Attività CLIL • Sede di certificazione Cambridge. • Scambi on line con alunni/e stranieri/e. • Utilizzo della figura di potenziamento. Didattica laboratoriale per favorire il potenziamento delle prime abilità matematico-logico-scientifiche. • Progetto Diderot. • Utilizzo di docente interno formato in corsi universitari in attività laboratoriali in campo scientifico. • Collaborazione con i laboratori c/o Istituto Cobianchi e altri Istituti scolastici e di ricerca del territorio. Pari opportunità successo formativo Potenziamento competenze matematico-logiche scientifiche - Applicazione di differenti metodologie (“6x6” calcolo in riga- flipped classroom- gruppi di lavoro in verticalePeer education) - Didattica laboratoriale. - Utilizzo della figura di potenziamento. Potenziamento competenze espressive (arte, musica, cinema, media) Sviluppo competenze cittadinanza attiva, responsabile, solidale, inclusiva Sviluppo competenze di rispetto ambientale Potenziamento discipline motorie Utilizzo di metodolo- -Didattica laboratogie ludico-espressi- riale (anche a classi ve e didattica labora- aperte) toriale per favorire l’avvicinamento ad ogni forma d’arte. • Corso ad indirizzo musicale. • Concerti dell’insieme musicale in orari extracurricolari sul territorio. • Partecipazione a concorsi artistici. Partecipazione a progetti condivisi all’interno dell’Istituto Comprensivo in collaborazione con Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine. Adesione ad iniziative a carattere di solidarietà. -Partecipazione ad iniziative e/o progetti proposti da enti quali: Comune, Polizia Municipale, forze dell'ordine). - Partecipazione ad iniziative di carattere solidale (es.Humana, Unicef) Partecipazione a progetti condivisi all’interno dell’Istituto Comprensivo in collaborazione con Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine. Adesione ad iniziative a carattere di solidarietà. Attività a carattere laboratoriale in collaborazione con Associazione Libera. Apertura al territorio. Collaborazione con le famiglie. Iniziative per la salvaguardia ed il rispetto dell’ambiente. -Uscite sul territorio. - Intervento in classe di esperti/e. - Partecipazione ad iniziative per la salvaguardia dell'ambiente ( es. raccolta differenziata ...) -collaborazione con Enti preposti (Parco della Val Grande, Villa Taranto, Canneto di Fondotoce…) Attività laboratoriale verticale sui tre ordini di scuola con la gestione di un orto scolastico. Progetti attivati con società sportive. • Progetti di avvici- Attivazione di progetti con le diverse namento a diverse società sportive opepratiche sportive ranti sul territorio. nei tre ordini di scuola. Sviluppo competenze digitali Didattica multimediale ( LIM). - Laboratorio di informatica. • Formazione dei/ delle docenti per uso didattico. • Educazione delle/ degli allieve/i ad un uso consapevole delle TIC. • Didattica multimediale (LIM). • Uso dei cloud. !21 Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15 commi Finalità della legge e compiti della scuola Pagina 1-4 23 Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 5 24 Fabbisogno di organico di personale ATA 5 25 Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 14 25 Insegnamento lingua inglese nella scuola primaria 20 33 Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 15-16 33 7 34 Offerta formativa dell’istituto 40 I progetti 48 La valutazione 50 Scelte di gestione e di organizzazione Formazione in servizio docenti Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 20 55 124 60 56-59 62 !22 Finalità della legge e compiti della scuola Finalità della legge 107. - Contrastare le disuguaglianze socio – culturali e territoriali. - Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica. - Realizzare una scuola aperta. - Garantire il diritto allo studio. - Pari opportunità di successo formativo. - Istruzione permanente dei cittadini. - Attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche - Rispetto della libertà d’ insegnamento, collaborazione e interazione con le famiglie e territorio. Compiti della scuola - Programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze. - Attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento. Nel perseguire le proprie finalità, l’Istituto comprensivo opera delle scelte pedagogiche e organizzative di fondo che garantiscono la continuità del percorso educativo e formativo delle alunne e degli alunni attraverso i tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Tali linee guida comuni sono le seguenti: 1. I percorsi di apprendimento sono realizzati secondo modalità atte a conseguire lo sviluppo delle potenzialità presenti nelle alunne e negli alunni, affinché tutte e tutti abbiano strutture culturali di base per comprendere, costruire, criticare e dare significato alle proprie esperienze; si presterà particolare attenzione alla compensazione di situazioni di svantaggio. 2. Gli obiettivi del vivere bene a scuola e del crescere come persone che agiscono consapevolmente vengono perseguiti sia mediante l’adozione di regole condivise, sia attraverso l’attuazione di percorsi educativi; i valori cui tali regole e percorsi si ispirano sono i principi dell’uguaglianza, della libertà di espressione, della soluzione pacifica dei conflitti, dell’interculturalità, della solidarietà, degli stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente. 3. L’istituto stabilisce con le famiglie un patto di corresponsabilità educativa nei confronti degli alunni e delle alunne; nella gestione delle proprie attività, garantisce trasparenza e ricerca modalità adeguate di comunicazione reciproca tra scuola e famiglia. 4. La scuola incrementa le proprie risorse e le pone a servizio della comunità locale, stipulando accordi interistituzionali, di rete e promuovendo la formazione continua del personale. !23 Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno POSTI COMUNI INFANZIA: n. 18 PRIMARIA:n. 51 + 4 ore n. 2 + 12 ore posti inglese SECONDARIA A043 (Lettere): n.9+3 ore A059 (Matematica e Scienze): n. 5+9 ore A346 (Inglese): n.3 A546 (Tedesco): n.2+9 ore A028 (Arte e Immagine): n.1+12 ore A033 (Tecnologia): n. 1+12 ore A032 (Ed. Musicale): n. 1+ 12 ore A030 (Ed. Fisica): n. 1+ 12 ore AB77 (Chitarra): n. 1+ 3 ore AC77 (Clarinetto): n.1 AG77 (Flauto): n.1 AI77 (Percussioni): n.1 AJ77 (Pianoforte): n. 1+3 ore AL77 (Tromba): n. 12 ore AM77 (Violino): n.1 AN77 (Violoncello): n.1 POSTI SOSTEGNO INFANZIA: n. 4 PRIMARIA: n. 11 SECONDARIA: n. 9 !24 Fabbisogno di organico di personale ATA DSGA: n.1 Assistenti amministrativi: n. 6 + 18 ore Collaboratori scolastici: n. 24 Fabbisogno di organico di posti di potenziamento - primaria: 3 (1 scienze sperimentali, 1 prevenzione al disagio alla primaria, 1 inglese) - secondaria: 3 (Classi di concorso: 1 per A043 o in alternativa A059 per potenziare la comprensione dei linguaggi scientifici e matematici; 1 per A346 per potenziare la lingua inglese; 1 A030 per potenziare l’offerta sportiva, come da progetti che seguono) o + 18 ore (A059) per esonero del collaboratore del Dirigente Scolastico o + 6 ore (A043) per esonero del docente incaricato al coordinamento delle azioni volte al miglioramento e all’innovazione o + 18 ore (sostegno-“Provaci ancora, Sam”) per il referente della prevenzione al disagio e all’inclusione. Scienze sperimentali Sezione 1 – Descrittiva 1. Denominazione progetto e scuola in cui è attivato Indicare denominazione del progetto e nome della scuola Scienze sperimentali 2. Responsabile progetto Indicare Il responsabile del progetto Insegnanti di classe 3. Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni. Obiettivi COMPETENZE • L’alunno/a sviluppa atteggiamenti di curiosità e di ricerca delle spiegazioni di quello che vede succedere. • Affronta situazioni problematiche richiamando a sé gli apprendimenti, il senso di responsabilità, le capacità di collaborazione, le doti di creatività. • Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: li descrive e realizza semplici esperimenti. • Sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Destinatari alunni/e della scuola primaria Metodologia Sulla base delle Indicazioni Nazionali, il laboratorio inteso soprattutto come modalità per accostarsi in modo attivo e operativo a situazioni e fenomeni oggetto di studio, rappresenta il riferimento costante per la didattica. Pertanto le attività laboratoriali di potenziamento dell’offerta formativa offrono esperienze dirette e coinvolgenti al fine di avvicinare i bambini in modo semplice e giocoso alle tematiche inerenti: l’ambiente, la tecnologia, le arti, le scienze la multimedialità. 4. - Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Docenti della Scuola Primaria insegnanti di classe più 1 figura organico di potenziamento Disagio Sezione 1 – Descrittiva 1. Denominazione progetto e scuola in cui è attivato Indicare denominazione del progetto e nome della scuola AZIONI DI POTENZIAMENTO/ Prevenzione disagio 2. Responsabile progetto Indicare Il responsabile del progetto Docenti referenti dei plessi di scuola Primaria Funzioni Strumentali DSA/BES 3. Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni. Obiettivi : - Prevenire il disagio degli allievi con difficoltà e carenze - Favorire accoglienza e inserimento di alunni italiani e stranieri inseriti in corso d’anno - Aiutare gli alunni a riconoscere le proprie risorse e potenzialità - Far emergere negli alunni la consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità Destinatari : Si è ritenuto di assegnare le risorse di ore di prevenzione/potenziamento alle classi che, dopo le opportune osservazioni effettuate dalla dott.ssa Vadalà, psicologa dell’I.C., e dalle referenti BES, hanno evidenziato situazioni di disagio rilevanti. Metodologia : Dall’analisi dei bisogni delle differenti realtà di classe l’insegnante di potenziamento dovrà stendere una piccola unità di apprendimento, condivisa con l’insegnante di classe, nella quale esplicitare le aree di intervento con relativi obiettivi e metodologie 4. Durata Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua. Durata annuale (per l’a.s. 2015/’16 dal mese di dicembre) 5. - Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Docenti della Scuola Primaria e dott.ssa Vadalà (psicologa dell’I.C.) Lingue Sezione 1 – Descrittiva 1. Denominazione progetto e scuola in cui è attivato Indicare denominazione del progetto e nome della scuola LE LINGUE FANNO PONTE I.C.Rina Monti Stella 2. Responsabile progetto Indicare Il responsabile del progetto Bambara Patrizia 3. Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni. Obiettivi: I fermenti in campo pedagogico e le proposte del Consiglio d’Europa finalizzate all’individuazione di una padronanza linguistica di più lingue a più livelli hanno sollecitato una riflessione specifica in argomento, in quanto si è avvertita la necessità di individuare un percorso unitario e articolato per l’insegnamento/apprendimento della lingua straniera in grado di definirne in modo organico l’articolazione tra scuola primaria e secondaria di primo grado. Il nostro Istituto è da anni impegnato in un’offerta formativa con una crescente attenzione verso il miglioramento delle abilità linguistiche in una prospettiva europea. Ciascun alunno, futuro cittadino, dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento. Dovrà maturare un atteggiamento positivo nei confronti della madrelingua per poter poi sviluppare anche le abilità richieste per comunicare nelle lingue comunitarie. In questi anni si sono attivate molte iniziative per sviluppare negli alunni l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità per le lingue e la comunicazione interculturale. Il potenziamento linguistico che questo progetto intende promuovere terrà conto degli stili di apprendimento degli alunni e si articolerà secondo questa proposta: Nelle classi quarte e quinte della scuola primaria L’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi di scuola primaria secondo le Indicazioni Nazionali; potenziamento orario della lingua inglese. Integrazione della normale offerta oraria ministeriale con 1 ora settimanale in più di lingua inglese per le classi quarte e 2 ore settimanali in più per le classi quinte. A questo si può aggiungere la presenza di una assistente madrelingua (progetto Teacher Assistant con agenzia Wep- Torino) che potrebbe essere utilizzata sulle classi quinte della scuola Peron in alternativa all'ora di inglese aggiuntiva. Nelle classi a tempo prolungato linguistico espressivo della scuola secondaria di primo grado Il Tempo prolungato si differenzia dal Tempo ordinario perché dispone di risorse docenti aggiuntive che rendono possibile la realizzazione di progetti e attività didattiche laboratoriali. Tale selezione è motivata dal riconoscere come prioritarie, rispetto ad altre, due particolari esigenze dei giovani nella fascia d’età compresa tra i gli 11 e i 13 anni: attraversare la delicata fase di sviluppo della preadolescenza senza “perdersi”, e acquisire gli strumenti culturali per orientarsi in un quadro di riferimento europeo, se non addirittura internazionale. Si privilegerà la metodologia CLIL. IPOTESI DI DISTRIBUZIONE ORARIA scuola primaria Potenziamento L. Inglese Madrelingua WEP Classe quarta A Peron 1 ora/sett 2 ore/sett Classe quarta B Peron 1 ora/sett 2 ore/sett Classe quinta A Peron 2 ore/sett Pacchetto di 6 ore 2 ore/sett Classe quinta B Peron 2 ore/sett Pacchetto di 6 ore 2 ore/sett Classe quarta A Tozzi 1 ora/sett Classe quarta B Tozzi 1 ora/sett Classe quinta A Tozzi 2 ore/sett Pacchetto di 6 ore Classe quinta B Tozzi 2 ore/sett Pacchetto di 6 ore Classe quarta A Guglielmazzi 1 ora/sett Classe quarta B Guglielmazzi 1 ora/sett Classe quinta A Gugliemazzi 2 ore/sett Pacchetto di 6 ore Classe quintaB Guglielmazzi 2 ore/sett Pacchetto di 6 ore In base alla richiesta il totale delle ore di lingua inglese sulle classi quarte e quinte dell'Istituito è di 18 ore settimanali perciò la richiesta di potenziamento è relativo a UNA UNITA' PER LA SCUOLA PRIMARIA E UNA UNITA' PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Per il potenziamento della lingua tedesca si prevede un totale di 36 ore annue L'utilizzo della madrelingua Wep potrà essere su pacchetti di attività laboratoriali concordate. Destinatari :studenti del corso prolungato della scuola secondaria di primo grado "Cadorna" e classi quarte e quinte delle tre scuole primarie dell'I.C. ( Peron Tozzi e Guglielmazzi) Metodologia : Si propone un approccio laboratoriale da realizzare in uno spazio strutturato nel quale gli alunni troveranno materiali e strumentazioni specifici per l’apprendimento autonomo della lingua inglese con la guida di un docente. Si attiveranno lavori per piccoli gruppi- Tutoring e Cooperative learning nell'ottica di un apprendimento learn to learn Si utilizzeranno: - Giochi in inglese, Schede di lavoro, Sofware didattici specifici, Cartelloni ed altri strumenti utilizzati per varie attività - gemellaggi elettronici e Scambi mediante utilizzo piattaforma europea e-Twinning, elaborazione di progetti in lingua inglese;scambio di materiali e di informazioni; creazione di attività condivise on line; Videoconferenze attraverso skype,. - attività didattiche multimediali con la LIM -Scambio di mail, progetti europei e moduli CLIL Eventuali rapporti con altre istituzioni:agenzia esterna WEP per la presenza di una assistente di madrelingua inglese per la durata di tre mesi da condividere fra i due ordini di scuola 4. Durata Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua. Tre anni scolastici a partire dell’a.s. 2016-17 5. - Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Docenti della Scuola Primaria :insegnanti delle classi interessate e 1 docente richiesto per il potenziamento Docenti della Scuola Secondaria: insegnanti delle classi interessate e 1 docente richiesto per il potenziamento di inglese e di tedesco. Collaboratori esterni: agenzia esterna WEP per la presenza di una assistente di madrelingua inglese per la durata di tre mesi da condividere fra i due ordini di scuola 6. - Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione del Progetto. Costo materiali per realizzazione delle attività previste dal progetto : circa 500 euro per l'acquisto di materiali didattici da utilizzare durante le attività laboratoriali Linguaggi scientifici e matematici alla secondaria Sezione 1 – Descrittiva 1. Denominazione progetto e scuola in cui è attivato Indicare denominazione del progetto e nome della scuola "Potenziamento delle competenze nell’area tecnologico-scientifica" Scuola secondaria di 1° grado "Cadorna" 2. Responsabile progetto Indicare Il responsabile del progetto Vezzio Mirella, Santarelli Alessandra 3. Obiettivi Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni. Obiettivi: migliorare la padronanza dei linguaggi scientifici e matematici. Destinatari: gruppo di allievi/e di livello medio-alto, appartenenti alle sotto elencate classi. U.O./settimana/classe 2 1 Classi Totale/settimana 1^, 2^, 3^ Tempo Prolungato 6 Classi 1e, 2e, 3e del Tempo Ordinario e Musicale 12 Si prevede la possibilità di articolare le presenze del docente in pacchetti orari che rispettino, comunque, il monte ore totale previsto per i diversi tempi-scuola. Il residuo orario verrà utilizzato per la progettazione in itinere. Metodologia : Attività laboratoriali, caratterizzate dall'uso consapevole del metodo scientifico, attraverso le quali ragazzi/e sviluppino le competenze atte a decodificare e formalizzare linguisticamente un testo scientifico. Le suddette attività si effettueranno in compresenza nelle ore di italiano/matematica/scienze/storia/geografia/tecnologia in base alla tipologia dell'esperienza da progettare col docente disciplinare. 4. Durata Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua. Tre anni scolastici a partire dell’a.s. 2016-17 5. - Risorse umane Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Docenti della Scuola Secondaria: docente aggiunto, proveniente preferibilmente dalla classe di concorso 59/A, in seconda istanza dalla classe 43/A. 6. - Beni e servizi Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione del Progetto. Costo materiali per realizzazione delle attività previste dal progetto: da definire in ragione delle attività laboratoriali che il docente programmerà nelle diverse classi. Costo personale docente impegnato nell’attuazione del Progetto: a carico del Ministero del Tesoro Sport Sezione 1 – Descrittiva 1. Denominazione progetto e scuola in cui è attivato 1-2-3.......STELLA !! 2. I.C COMPRENSIVO RINA MONTI STELLA Responsabile progetto Casadei Fabio 3. Obiettivi Potenziamento dell'ed. motoria alla scuola primaria Potenziamento dell'attività motoria in ambiente naturale Socializzazione fra alunni/e dei diversi plessi Continuità di insegnanti e metodologica primaria-secondaria Destinatari/e: Tutte le classi 4 e 5 elementari dei 3 plessi Metodologia Interventi dell'insegnante di scienze motorie della secondaria volti allo sviluppo degli schemi motori di base: correre, saltare, lanciare. Con le classi quinte: organizzazione di un triathlon di atletica leggera nelle strutture della scuola media a fine 1° quadrimestre Con le classi quarte: organizzazione di un torneo polisportivo, sempre nella scuola media a fine anno Adesione alle offerte del territorio legate alla attività motoria in ambiente naturale Ad esempio progetti “Scivolare" o " Remare a scuola" ed altri che dovessero presentarsi, adatti ad alunne/i 5^ elementare/ 1^ media ai quali si potrebbe partecipare assieme 4. Durata 2 Ore settimanali per ciascuno dei 3 plessi per tutto l'anno scolastico Nel 1° Quadrimestre nelle classi quinte Nel 2° nelle classi quarte comunque con le variabili legate alla adesione ai progetti esterni 5. - Risorse umane Docenti della Scuola Secondaria !31 6. - Beni e servizi Costo personale docente impegnato nell’attuazione del Progetto: 18 ORE SETTIMANALI DI UN DOCENTE DI SCIENZE MOTORIE di perso Percentuale ore da dedicare alle supplenze Primaria: 30% dell’orario settimanale di servizio. Secondaria: 20% dell’orario settimanale di servizio.in I docenti nominato con l’organico di potenziamento potranno essere utilizzati per le supplenze fino a 10 giorni. 32 Insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria Scuola Primaria “Mario Tozzi” Specialista Specializzate Tot. 8 classi 2 classi (Ins. di classe) Scuola Primaria “Guglielmazzi” Specialista Specializzate Tot. 5 (Ins. di classe) 2 classi Scuola Primaria “Maria Peron” Specialista 3 classi Specializzate Tot. 7 classi (Ins. di classe) Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere La scuola da anni pianifica e realizza percorsi finalizzati all’educazione alle pari opportunità e - indirettamente - tocca il tema della violenza di genere. Ciò avviene in varie discipline (soprattutto in Italiano, Storia, Geografia, Scienze) sia attraverso lezioni specifiche tenute dai docenti di classe, sia da esperti, con attività di tipo laboratoriste, visione di film, percorsi specifici (come la Giornata della Memoria o la giornata mondiale dell’autismo). Inoltre, ogni occasione che si manifesta nel corso della routine scolastica viene colta ed analizzata. In particolare, nella scuola secondaria si affronta il problema della violenza, anche di genere, e del rispetto di ogni diversità attraverso una riflessione circa l’importanza di un uso consapevole delle tecnologie e l’adesione a piani ministeriali sulla prevenzione di tali fenomeni (crf. “SIC - Generazioni connesse”). La scuola si propone inizialmente un confronto su queste tematiche tra i vari ordini di scuola in modo da poter giungere, attraverso un percorso graduale e verticale, alla formazione di individui consapevoli e, pur nella differenza di genere, in grado di rivendicare le pari opportunità. In seconda istanza, l’obiettivo che la scuola si pone è quello di formalizzare, attraverso un confronto fra i contenuti delle varie discipline (ed eventualmente la mediazione della psicologa della scuola), un percorso condiviso e articolato per tematiche e per metodologie specifiche adatte alle varie età. !33 Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge Attraverso l’organico dell’autonomia, compreso quello di potenziamento, la scuola si propone di potenziare e valorizzare le competenze linguistiche, sia in lingua madre, sia nelle lingue comunitarie, l’inglese in particolare. In quest’ottica si inserisce anche l’esigenza, per la scuola secondaria, di avviare un percorso che punti alla comprensione dei linguaggi scientifici e matematici, perché spesso la mancata comprensione dei testi di questo tipo costituisce la causa di scarsa motivazione ed interesse verso le discipline scientifiche. Perché ciò avvenga, già dal presente anno scolastico e all’interno delle azioni previste dal Piano di Miglioramento, la scuola si sta impegnando in corsi di formazione per docenti sulle metodologie didattiche innovative e di tipo laboratoriale che puntino a scardinare il predominio della lezione frontale, sull’uso delle TIC e sulla capacità di elaborare efficaci strumenti valutativi che permettano di seguire i progressi di alunne e alunni sotto il profilo sia cognitivo, sia relazionale, sia nel campo delle competenze di cittadinanza. L’istituto da anni ha dedicato molte energie e risorse alla prevenzione del disagio e all’inclusività. Seguono i due progetti caratterizzanti, “Star bene a scuola” e “Percorsi di inclusione”. Star bene a scuola Questo progetto risponde alla necessità di offrire uno spazio d’ascolto psicologico per la prevenzione del disagio; è un servizio di promozione della salute intesa nel senso più ampio che ne dà l’Organizzazione Mondiale della Sanità: benessere fisico, psichico, socio- relazionale, con obiettivi di prevenzione del disagio e delle devianze, oltre che di educazione alla gestione del proprio equilibrio mentale nel rispetto della propria individualità. Le principali funzioni degli psicologi impegnati all’interno delle scuole possono essere individuate nelle seguenti attività (www.ordinepsicologilazio.it ): costituire un’opportunità per favorire delle riflessioni; costituire un momento qualificante di educazione alla salute e prevenzione del disagio, per il benessere psicofisico degli studenti e degli insegnanti; promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi; costituire un momento qualificante di ascolto e di sviluppo di una relazione di aiuto; costituire un momento qualificante per la prevenzione del disagio evolutivo; collaborare con le famiglie per la prevenzione del disagio e dell’abbandono scolastico; rappresentare uno strumento per la formazione e la riqualificazione del personale docente; rappresentare uno strumento, una modalità ed un’occasione per la formazione dei genitori. !34 In base all’età degli alunni il progetto si configura in maniera differente: ! Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria Gli insegnanti potrebbero interpellare lo psicologo per effettuare delle osservazioni nelle classi più complesse o per situazioni individuali particolari, per la gestione di dinamiche di gruppo complesse, per le difficoltà di apprendimento e per la gestione delle relazioni con le famiglie. Inoltre, in base alle necessità è possibile attivare percorsi di formazione e/o gestione della classe con i docenti, percorsi con docenti per dinamiche di classe complesse, formazione per i docenti, partecipazione dello psicologo alle riunioni Gruppo H, Gruppo lavoro per l’inclusione ed alle programmazioni del Team dei docenti. Inoltre potranno esserci delle ore dedicate all’ascolto del disagio dell’insegnante (burn-out) e del personale ATA in un'ottica di gestione dello stress lavoro correlato. Nelle scuole elementari questo servizio psicologico potrebbe venire utilizzato anche per tenere incontri di informazione e discussione col gruppo classe, ad esempio sul bullismo, sulle diversità, sulle dinamiche di gruppo, etc. Il tutto naturalmente in stretta collaborazione con gli insegnanti, immaginandosi anche la possibilità della co-gestione del gruppo classe per trattare di tematiche relative a problemi emersi in classe. Per i famigliari può essere un valido supporto per migliorare le comunicazioni con i propri figli, per comprenderne i bisogni, per affrontare il compito educativo e per migliorare il rapporto scuola-famiglia. ! Per la scuola secondaria di primo grado Lo sportello di Ascolto Psicologico é un servizio di promozione della salute con obiettivi di contrasto della dispersione scolastica e della devianza, oltre che di educazione alla gestione del proprio benessere. Il progetto prevede la presenza a scuola dello psicologo, disponibile per colloqui individuali o in piccolo gruppo con gli studenti. Lo sportello di Ascolto Psicologico, attivo nell’orario scolastico, rappresenta un occasione d’avvicinamento ad una preziosa figura d'aiuto, offrendo nella quotidianità di ogni studente la possibilità di sperimentare il valore della riflessione guidata dall’esperto. Permette di attivare percorsi individuali per autoconsapevolezza rispetto alle proprie emozioni/difficoltà. Il servizio offre una consultazione psicologica breve finalizzata a ri-orientare il preadolescente in difficoltà. La riflessione con l’esperto permette di ridurre la confusione, ristabilire ordini di priorità, focalizzare le proprie esigenze tenendole separate delle pressioni di tipo sociale cui l’adolescente é sensibile. La tutela offerta dalla segretezza professionale e il clima di non giudizio, favoriscono una profonda riflessione sulla propria esperienza; la rielaborazione nella relazione con lo psicologo, attraverso un ascolto attento e non giudicante e l’attenzione agli aspetti meno manifesti del parlare e dell’agire, permettono reale comprensione delle vicende del mondo interiore, delle risonanze emotive che hanno per l’adolescente, promuovendo l’instaurarsi di una relazione privilegiata e significativa, sede di reale ascolto ed apprendimento. Lo Sportello di Ascolto non si delinea come psicoterapia e prevede quindi un massimo di quattro incontri per studente. Al giovane in difficoltà questi incontri sono spesso più che sufficienti a focalizzare soluzioni attuabili, a riscoprire proprie potenzialità inespresse e ad uscire dall’impasse che in alcuni momenti della vita causa passività e sofferenza. Se invece nel corso dei quattro incontri dovessero emergere problematiche che necessitano un maggiore approfondimento, sarà cura dello psicologo indirizzare lo studente presso un servizio adeguato al proseguimento del lavoro. !35 Lo Sportello di Ascolto é pensato per gli studenti ma si propone di fornire un punto di riferimento psicologico per la scuola nel suo insieme ed é pertanto aperto anche a tutti gli adulti che sentano l’esigenza di confrontarsi sulle problematiche vissute a scuola nel rapporto con il pre-adolescente. Lo psicologo é quindi disponibile al confronto con insegnanti e genitori che siano in difficoltà nel rapporto con i pre- adolescenti presenti a scuola, al fine di considerare e sperimentare modalità di relazioni più funzionali al benessere dei giovani. Il “disagio” a cui ci riferiamo è un concetto molto ampio che va dal normale momento di crisi evolutiva legata a questa età di crescita, fino al disagio più grave che si esprime nei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia...), nel comportamento antisociale, ecc.... Lo psicologo potrebbe inoltre diventare un valido collaboratore del corpo docente, spiegando da un diverso punto di vista comportamenti e caratteristiche del ragazzo poco chiare, o su cali del rendimento improvvisi e apparentemente inspiegabili. Introducendo nella pratica didattica degli spazi dedicati alla riflessione sul proprio operato in relazione alle difficoltà degli alunni, ai problemi d'apprendimento anche attraverso un potenziamento delle competenze dei docenti, di osservazione empatiche, relazionali e di analisi dei processi cognitivi. In collaborazione con il team dei docenti si possono progettare e realizzare dei percorsi e creare degli ambienti favorevoli all'apprendimento per migliorare il benessere degli alunni in un'ottica di didattica inclusiva. Ricordando che la prospettiva inclusiva è basata sul riconoscimento delle differenze di ciascun alunno e sulla conseguente necessaria programmazione didattica che la scuola e la classe devono attuare perché a ciascuna differenza sia riconosciuta la piena legittimità e ad ogni alunno la piena partecipazione sia al processo di apprendimento, sia al contesto sociale (Dovigo, 2007). In questo contesto, la progettazione con una figura esterna avente una diversa formazione vuole essere un elemento innovatore per migliorare la qualità dei processi di partecipazione di tutti gli alunni, in una scuola che abbia a disposizione più strumenti gestionali, organizzativi, strutturali e materiali per predisporre percorsi didattici rivolti all’intero gruppo classe. Un gruppo che, nella scuola italiana, includa sempre anche alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) (Ianes, 2005), dovuti a disabilità, a disturbi o difficoltà di apprendimento, a situazioni transitorie di difficoltà derivate dal contesto economico, sociale e culturale di provenienza dell’alunno o allo stato di salute del soggetto (OMS, 2007). Questo servizio psicologico all’interno dell’istituto potrebbe venire utilizzato non solo nel contesto dello sportello, ma anche per tenere incontri di informazione e discussione col gruppo classe. Il tutto naturalmente in stretta collaborazione con gli insegnanti. Gli insegnanti potrebbero interpellare lo psicologo per effettuare delle osservazioni nelle classi più complesse o per situazioni individuali particolari, per la gestione di dinamiche di gruppo complesse, per le difficoltà di apprendimento e per la gestione delle relazioni con le famiglie. Inoltre, in base alle necessità è possibile attivare percorsi di formazione e/o gestione della classe con i docenti, percorsi con docenti per dinamiche di classe complesse, formazione per i docenti, partecipazione dello psicologo ai consigli di classe. Inoltre potranno esserci delle ore dedicate all’ascolto del disagio dell’insegnante (burn-out) e del personale ATA in un'ottica di gestione dello stress lavoro correlato. Questo servizio può essere di supporto per i famigliari per migliorare le comunicazioni con i propri figli, per comprenderne i bisogni e per affrontare il compito educativo ed anche per migliorare il rapporto scuola –famiglia attraverso la presenza di un elemento esterno. ! Modalità Le modalità attraverso cui lo sportello si presenta sono quelle di un servizio a “bassa soglia”, a cui cioè possano accedere facilmente e senza lunghe attese utenze di vario tipo. E’ noto infatti come dallo psicologo professionista privato accedano solo persone con una certa disponibilità economica o con un certo livello culturale, così come è molto difficile per un minore accostarsi ai Servizi Pubblici, non tanto per quanto riguarda il lato economico, quanto per la burocrazia e i tempi lunghi che questi tipi di servizi comportano. !36 Lo sportello vorrebbe colmare questi vuoti e diventare il luogo dove qualsiasi minore, insegnante, o docente - anche quello senza gravi problemi psicologici, anche quello con scarsa disponibilità economica e con un livello culturalmente basso – può esprimere le proprie difficoltà e i propri disagi, trovare un confronto alternativo con un esperto essere orientato, rassicurato, sostenuto ed inviato nel servizio adeguato quando necessario. Per poterlo fare è necessaria la stretta collaborazione con la funzione strumentale e con un docente per plesso che sia referente dell’attività in modo da ottimizzare i tempi e creare un clima favorevole al percorso psicologico. ! Obiettivi sostegno agli alunni individuati dai coordinatori di classe oppure che fanno richiesta diretta dello sportello; attivazione di progetti individuali per la promozione del benessere e gestione delle emozioni negative dei ragazzi che influenzano negativamente l'apprendimento; sostegno agli insegnanti rispetto a situazioni complesse, a dinamiche di classe difficili da gestire ed in modo da adempiere alle normative rispetto allo stress lavoro correlato, ascolto del disagio lavorativo degli insegnanti (burn-out), incontri di supervisione; formazione degli insegnanti su tematiche specifiche; gestione dei gruppi classe; sostegno ai genitori e ascolto del disagio; supporto agli insegnanti nelle comunicazioni scuola-famiglia partecipazione alle riunioni Gruppo H, Gruppo lavoro per l’inclusione, alle programmazioni del Team dei docenti ed ai consigli di classe quando richiesto; sostegno al personale ATA per dinamiche lavorative complesse in modo da adempiere alle normative rispetto allo stress da lavoro correlato. ! Destinatari a. Insegnanti, b. Alunni, c. Famiglie d. Personale ATA. ! Strumenti e metodi supervisione; partecipazione ai consigli di classe, gruppi H, programmazioni, etc.; sportello per alunni, insegnanti, famiglie e personale ATA; incontri di gruppo su tematiche specifiche; !37 formazione per gli insegnanti; osservazioni in classe. Percorsi d’inclusione per alunni/e BES L’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella di Verbania Pallanza da anni pone la propria attenzione in modo particolare all’area del disagio scolastico e sociale, attivandosi, di conseguenza, nella ricerca di percorsi di inclusione sempre più efficaci. Dalle esperienze si è imparato a ricercare didattiche speciali adeguate ad affrontare tipologie di handicap molto delicate e difficili, per le quali risulta indispensabile attuare metodi pedagogici che coinvolgono per intero le classi che accolgono questi/e allievi/e. Si sono aperte le porte della scuola per creare reti di collaborazione con associazioni ed enti; si sta operando per creare uno stretto contatto con tutti i servizi socio-sanitari che operano sul territorio, ed infine si punta ad una sempre maggiore collaborazione e scambio con le famiglie. Si ritiene che per raggiungere l’obiettivo dell’inclusione di tutti gli studenti e tutte le studentesse in situazione di disagio, sia necessario riflettere sulla metodologia della progettazione didattica. Valorizzando la dimensione dell’operatività nella conduzione delle attività disciplinari e interdisciplinari. Stimolando la progettazione di attività didattiche che sfruttino le opportunità offerte dall’ambiente e dal territorio. Da quando la scuola è divenuta Istituto Comprensivo, gli/le insegnanti stanno imparando a utilizzare i benefici di essere scuola dai tre ai quattordici anni, ovvero si sta costruendo un percorso di continuità tra ordini scolastici che permette ad allieve e allievi e ai loro insegnanti di poter seguire, in particolare, gli studenti in difficoltà, in modo continuo, con una maggiore tempestività e collaborazione. “Per non ricominciare da capo” è la frase che condensa i benefici di essere Istituto Comprensivo, soprattutto con chi ha difficoltà. La trasmissione di dati, metodi di lavoro, esperienze, evita le perdite di tempo che danneggiano molto allieve e allievi per i quali l’intervento tempestivo, puntuale ed adeguato è indispensabile per raggiungere successo e autonomia. !38 DESTINATARI AREE DI FINALITA’ PROGETTI OPERATORI INDICATORI DI SUCCESSO Alunni/e con certificazione L.104. 1.Rilevazione dei bisogni; Inclusione; Socializzazione; Autonomia personale e sociale; PRIMARIA: - progetto “Teatro a scuola” - attività in piccoli gruppi - Progetto di plesso “La Peron siamo noi” 2.Rilevazione delle potenzialità; sviluppo e consolidamento delle abilità di base; Sviluppo dell’autonomia didattica; Costruzione di competenze trasversali e di cittadinanza. - attività interdisciplinari per classi parallele - tutoring tra classi in verticale - Gruppi di recupero/ potenziamento - Attività laboratoriali - Progetto dell’I.C. “Star bene a scuola” - Autoaggiornamento dei docenti sulle metodologie didattiche sia nuove che consolidate, per contribuire al miglioramento delle occasioni formative (sc. Primaria M. Peron) Funzione strumentale BES; Insegnanti di sostegno; personale docente; docenti assegnati come organico di potenziament o; insegnanti con distacco sul progetto “Provaci ancora Sam”; Operatori socio-sanitari; Esperti ed associazioni esterne coinvolti nei progetti. Enti ed associazioni territoriali. PRIMARIA: - Raggiungimento degli obiettivi previsti per l’80%degli alunni coinvolti - Manifestazione di maggior fiducia nelle proprie capacità per il 90% degli alunni - esito positivo dei monitoraggi di gradimento delle attività INTERVENTO BES L. 53/2003 D.M. 27/12/2012 e C.M. n°8 del 06/03/2013. Alunni DSA L. 170 2010 1.Area affettivorelazionale. 2.Area delle competenze trasversali. Alunni BES di terza fascia, disagio sociale e linguistico – “stranieri” 3. Aree degli interventi disciplinari: a. linguistica b. logicomatematica c. tecnologica 3.compensazio ne dei disturbi di alunni: DSA, in situazioni di svantaggio sociale e linguistico e di disagio scolastico. 4.. Acquisizione competenze basilari nelle seguenti discipline: 4a. L1, L2: 4b.matematica; 4c. discipline grafiche, manuali e informatiche. informatica. SECONDARIA: 1. Sam a teatro 2. Sam nell’orto dell’infanzia 3. Con poco o nulla: percorsi nelle attività espressive grafico figurative e di manipolazione 4. Sam e la musica 5. Sam e recupero delle abilità di base e preparazione agli esami di licenza 6. Sam e la lingua italiana per allievi stranieri 7. Sam e i laboratori di scuola formazione 8. Sam e il giornale della scuola 9. Star bene a scuola 10. Lavoriamo la carta con Marina 11. Allegramente insieme, con la collaborazione della cooperativa Vaina e l’oratorio don Bosco. SECONDARIA : - Eliminazione al 100% dell’abbandono scolastico; - abbassamento delle pluriripetenze entro il 3% della popolazione scolastica; - esito positivo dei monitoraggi di gradimento delle attività Offerta formativa dell’istituto Scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia promuove e arricchisce l’esperienza dei bambini e delle bambine offrendo molteplici occasioni di crescita personale promuovendo lo sviluppo di: • IDENTITÀ per conoscere meglio se stessi e sentirsi riconosciuti, per star bene e sentirsi sicuri nella sperimentazione di diversi ruoli e identità; • AUTONOMIA per essere in grado di gestirsi, orientarsi, compiere scelte, avere fiducia in sé e negli altri; • COMPETENZE per sviluppare competenze culturali e cognitive e consolidare abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive; • CITTADINANZA per scoprire gli altri e i loro bisogni, la necessità di avere regole condivise attraverso la relazione, il dialogo e il confronto. L’impianto organizzativo e metodologico valorizza l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta, l’esplorazione, il gioco e la relazione; inoltre il curricolo si realizza intersecando in modo equilibrato l’organizzazione delle attività didattiche e di apprendimento, le relazioni, i momenti dedicati alla cura e le routine della giornata scolastica. La scuola dell’infanzia, partendo da una visione dei bambini e delle bambine come soggetti attivi e tenendo conto delle potenzialità e bisogni di ognuno, si configura come ambiente di apprendimento per favorire lo sviluppo armonico e integrale. Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, il curricolo viene organizzato in Campi di Esperienza di apprendimento: • • • • • IL SÉ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità autonomia e salute) IMMAGINI, SUONI E COLORI (gestualità, arte, musica, multimedialità) I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura) LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura) All’interno di queste grandi aree si ritrovano i traguardi per lo sviluppo delle competenze, dai quali la progettualità docente si orienta e definisce annualmente il percorso didattico, formativo ed educativo. La valutazione che avviene attraverso l’osservazione, è intesa come strumento di verifica del percorso svolto dagli alunni e dalle alunne e come strumento di regolazione dell’intervento educativo–didattico; viene operata dalle docenti sia a livello individuale che collegiale e con modalità diversificate rispetto al tipo di attività. !40 Scuola primaria • “Guglielmazzi” – 7 classi a tempo pieno* (di cui una a 27 ore settimanali ma funzionante a 40 ore) • “Peron” - 10 classi tutte a tempo pieno • “Tozzi” – 10 classi a tempo pieno (di cui una a 27 ore settimanali ma funzionante a 40 ore). *Tempo pieno: 40 ore settimanali. Finalità del tempo pieno Gli studi di psicologia cognitiva mettono in stretta correlazione il grado di apprendimento di una certa competenza con il tempo necessario all'allievo per raggiungerla (e con il tempo effettivamente impiegato). Il tempo, dunque, diventa una variabile decisiva della qualità dell'istruzione e su di esso si può costruire un efficace progetto di individualizzazione dell'insegnamento. Oggi si tende a privilegiare una dimensione qualitativa dei processi di apprendimento (la partecipazione “costruttiva”, l'autocontrollo “strategico”, i fattori emotivi, le dinamiche sociali) ed è sull'insieme di questi presupposti che si è basata la scelta di un’estensione del tempo-scuola per favorire il benessere degli studenti e per contrastare l'insuccesso scolastico. Avere maggior tempo a disposizione consente di andare oltre l'insegnamento e le metodologie tradizionali. Un tempo più disteso può alimentare un diverso concetto di alfabetizzazione (con la riscoperta di nuovi linguaggi), promuovere un diverso metodo di studio, lasciare spazio alle identità e alle culture di provenienza, collegare la scuola alla vita, valorizzare anche gli aspetti non intellettuali dell'esperienza scolastica. Il tempo pieno si presenta così non solo come modello organizzativo più compatto e integrato (ricco di servizi accessori), ma anche come una istituzione educativa “aperta” verso la città, come centro di educazione permanente della comunità in sinergia con tutte le strutture operanti nel territorio. Organizzazione didattica Nella scuola primaria, pur nel rispetto della libertà di insegnamento di ciascun insegnante, l’organizzazione della didattica, condivisa nel team dei/delle docenti della stessa classe e nel collegio dei docenti, ha come presupposto essenziale l’inclusione di ogni alunno, per farlo sentire accolto e inserito serenamente in una comunità educante ed educativa. Curricolo Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, le/i docenti della scuola primaria hanno condiviso un curricolo delle discipline di insegnamento nel quale sono esplicitati competenze, obiettivi, metodi e strategie e verifiche. 1 - Monte ore delle discipline DISCIPLINE classe 1a classi 2a-3a classi 4a-5a RELIGIONE 2 2 2 1 2 (3 nella cl. 3 3 a) LINGUA INGLESE LINGUA ITALIANA 7 6.30 6 MATEMATICA 7 6.30 6 SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI 2 E TECNOLOGIA 2 2 STORIA 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 CORPO MOVIMENTO E SPORT 2 2 2 MUSICA 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 LABORATORI 4.15 4.15 4.15 TOTALE 31.15 31.15 31.15 2 – Unità di apprendimento Il progetto di riforma dei curricoli scolastici ruota attorno al concetto di competenze e sostiene che, per garantire una formazione di qualità, “è necessario porre l’accento sulla capacità degli allievi di utilizzare ciò che apprendono in classe in compiti e situazioni complesse, a scuola e nella vita”. In base ai bisogni formativi che si evidenziano nelle singole realtà di ogni classe all’inizio dell’anno scolastico, il team docente pianifica l’azione educativa in unità di apprendimento nelle quali le discipline concorrono alla realizzazione del profilo formativo di alunne e alunni. 3 – Progettazione Rappresenta un elemento importante di questo Istituto e si concretizza anche in attività di RICERCA-AZIONE, intesa come operazione di costruzione di conoscenze e competenze raggiunte sul campo per trovare le risposte ai problemi da risolvere. La compresenza dei/ delle docenti consente attività mirate e individualizzate, nonché la partecipazione ad iniziative del territorio e alle visite guidate rispondenti a qualificati obiettivi pedagogico didattici. La particolare situazione caratterizzata da ristrettezze finanziarie rende comunque indispensabile, in caso di assenza del personale, l’utilizzo delle ore di contemporaneità per la sostituzione fino a 5gg. secondo il quadro definito a livello di plesso e secondo la contrattazione integrativa d’istituto. I progetti formativi sono destinati sia alle alunne e agli alunni, sia alle/agli insegnanti. Le finalità alle quali i progetti destinati ad alunne ed alunni devono rispondere sono: a) coordinazione trasversale dei saperi; b) realizzazione della continuità verticale; c) partecipazione alla vita e alle iniziative dell’ambiente di appartenenza; d) integrazione culturale; e) diversificazione degli iter formativi; f) supporto a particolari esigenze di alunni in situazione di disagio; g) risposta ad esigenze di specifiche fasce di età e di pari opportunità fra i sessi. !42 4 – Didattica laboratoriale e disciplinare Controllare, conoscere, rinforzare, sviluppare, utilizzare la motivazione è un'importante esigenza che la scuola attuale si trova ad affrontare, perché senza coinvolgimento diretto nel processo di apprendimento non è possibile realizzare quest’ultimo. Pare importante, come scuola, creare le condizioni per ottenere la partecipazione attiva di bambine e bambini, perché se non sono presenti e interessate/i, quindi motivate/i, non esiste strategia didattica che funzioni. Il laboratorio rappresenta un ambiente che dà sostegno all'apprendimento e che crea nelle bambine e nei bambini la motivazione ad intraprendere le attività. Nel POF vengono inseriti numerosi laboratori, organizzati per gruppi, classi, plessi ed altro, perché si ritiene importante che bambini e bambine sperimentino differenti attività di laboratorio. Infatti, il clima che vi si respira è qualcosa di diverso da quello dell'aula: - è pratico nel senso che si fa con le mani, e per bambini e bambine la maggior parte degli apprendimenti passa attraverso la manipolazione; - è stimolante perché ci si trova di fronte a situazioni-problema motivanti, che inducono la ricerca individuale e/o di gruppo. Per l'insegnante è importante essere consapevole del ruolo di guida, che offre sostegno, ma non soluzioni. All'interno delle attività laboratoriali, anche le bambine e i bambini che non trovano spazi di realizzazione soddisfacente in altri contesti scolastici possono ottenere successi condivisi e, in questo modo, migliorare la propria autostima e il proprio “star bene a scuola”. 5. Valutazione nella scuola primaria Nelle esercitazioni la valutazione sarà espressa con un giudizio analitico che renda l’alunno/a consapevole del suo percorso di apprendimento e si porrà come incentivo positivo. Nelle verifiche e sulla scheda di valutazione i voti saranno espressi in decimi con una scala da 5 a 10 per gli alunni e le alunne delle classi 1e,2 e,3 e; da 4 a 10 per gli alunni e le alunne delle classi 4 e e 5 e, con la sufficienza a partire dal 6. Le prove di verifica bimestrali saranno valutate con i seguenti livelli: Voto in decimi Livelli di riferimento 4 Mancato raggiungimento degli obiettivi; indica una notevole distanza dall’obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali 5 Mancato raggiungimento degli obiettivi; indica una distanza dall’obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali 6 Raggiungimento parziale degli obiettivi; abilità parzialmente acquisita 7 Raggiungimento degli obiettivi; abilità acquisita, ma non stabile 8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi, abilità stabili 9 Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la quasi totalità degli indicatori; abilità stabile, corretta e autonoma 10 Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la totalità degli indicatori; abilità stabile, corretta e autonoma Scuola secondaria di primo grado Le strutture e i servizi La Scuola Secondaria di Primo Grado “Cadorna” ha sede in Via alle Caserme n.6, a VERBANIA PALLANZA ed è di norma aperta dalle ore 7.30 alle ore 1 8.30, da lunedì a venerdì. La Scuola, oltre alle aule dedicate alle normali attività didattiche, dispone di biblioteche, cortile, palestra, aula magna, aula multimediale; spazi per la didattica speciale, aule per le lezioni di strumento e un auditorium; aula di scienze; aule provviste di LIM (lavagne interattive multimediali) e spazi dedicati ad attività manuali, espressive e tecnicopratiche. La Scuola offre, per gli studenti e le studentesse del Tempo Prolungato, il Servizio Mensa, fornito dagli Enti preposti, presso i locali della Scuola Primaria “Guglielmazzi”. Al fine di ottemperare alle disposizioni normative relative alla sicurezza fissate dal D. Lgs. 81/2008, sono stati approntati il documento di valutazione dei rischi e il piano di sicurezza della scuola; è stato divulgato a tutto il personale un prontuario di informazione sui rischi e la sicurezza. Inoltre, come stabilito dalla Legge, saranno effettuate nel corso dell'anno scolastico almeno due prove di evacuazione per abituare i ragazzi e le ragazze ad assumere comportamenti corretti in caso di emergenza. Finalità La Scuola Secondaria di 1°grado accoglie ragazze e ragazzi che iniziano a vivere il delicato periodo pre-adolescenziale; prosegue l’azione di orientamento ed approfondimento educativo e di istruzione personale; accresce la capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. La scuola secondaria di 1° grado si pone i seguenti obiettivi generali del processo formativo e si caratterizza per i seguenti tratti educativi: • Educare in modo integrale la persona: promuovendo i processi formativi e adoperandosi per creare, attraverso le conoscenze e le abilità, occasioni dirette a sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni. • Aiutare a trovare una collocazione “nel mondo”: seguendo gli studenti e le studentesse affinché acquisiscano un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale e per permettere alle generazioni di affrontare, in modo più consapevole e responsabile, le scelte future. • Orientare: ogni giovane promuovendo l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale per permettergli/le di definire e di conquistare la propria identità e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale. • Ricercare un'identità personale: assolvendo al compito di accompagnare il /la preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell’adolescenza. 44 • Promuovere la motivazione: impegnandosi a far radicare le conoscenze e le abilità disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando modalità ricche di senso. • Prevenire i disagi e recuperare gli svantaggi: leggendo i bisogni e i disagi delle/dei preadolescenti e intervenendo attraverso il coinvolgimento delle famiglie, di personale competente, di associazioni e la società civile presente sul territorio. • Promuovere l’Inclusione: consolidando le pratiche inclusive nei confronti di ragazzi e ragazze di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione; favorendo con specifiche strategie e percorsi personalizzati la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica ed il fallimento formativo precoce attraverso la collaborazione con Enti locali ed altre agenzie educative del territorio; favorendo l’integrazione di allievi/e con disabilità e bisogni educativi speciali attraverso adeguate strategie educative e didattiche. La nostra scuola si propone di essere: 1. Un luogo dove studenti, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni, costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno. 2. Un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di conoscenze e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dagli Enti locali, dalla famiglia e dalle varie agenzie culturali. 3. Un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità e responsabilità, dove la formazione della personalità e delle competenze cognitive si realizzano nella possibilità di vivere relazioni serene con coetanei/e ed adulti, in maniera armonica, nel rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente. 4. Una scuola che educa alla convivenza civile e al rispetto delle regole. I tempi L’organizzazione oraria della scuola prevede per le classi prime, seconde e terze la seguente struttura: Ora 1 2 3 Intervallo 4 5 6/ Mensa 7 8 9 Inizio 8:05-9 9:00-9 9:55-1 10:50- 11:05- 12:00- 12:55-13 13:55- 14:50- 15:4500 :55 0:50 11:05 12:00 12:55 :50 14:50 15:45 16:40 -fine Tale ripartizione è il risultato dell'incontro tra bisogni formativi e le esigenze delle famiglie e del territorio, che sono sempre più differenziate. Caratteristiche specifiche dell’offerta formativa nel TEMPO PROLUNGATO Esigenze e finalità Il Tempo prolungato si differenzia dal Tempo ordinario perché dispone di risorse docenti aggiuntive che rendono possibile la realizzazione di progetti e attività didattiche laboratoriali. !45 1. Potenziamento dello studio delle lingue straniere. 2. Uso delle nuove tecnologie attraverso l’uso delle LIM. 3. Didattica laboratoriale ed attività espressive. 4. Didattica CLIL (apprendimento integrato di lingua straniera e contenuto disciplinare). 5. Compresenza docenti di Italiano e Matematica : n.3 unità orarie settimanali. 6. Mensa: n.2 unità orarie Caratteristiche specifiche dell’offerta formativa nel CORSO MUSICALE Esigenze e finalità Il Corso ad Indirizzo Musicale si configura come specifica offerta formativa e non va confuso con laboratori o attività musicali e strumentali di vario tipo. Questi ultimi costituiscono un apprezzabile e auspicabile ampliamento dell’offerta didattica di un Istituto nell’ambito dell’Educazione Musicale, ma non sono organizzati con le norme previste dal DM 201/99 ed hanno finalità diverse se pur collaterali. Il corso di scuola media a indirizzo musicale è integrato nell’intero progetto educativo d’istituto ed è strettamente connesso all’insegnamento curriculare dell’educazione musicale, di cui è arricchimento ed approfondimento. Ha come finalità generale la promozione di una formazione globale della/del discente conseguita anche attraverso la musica. La proposta didattica è calibrata sui bisogni formativi dei/delle preadolescenti e tende a dare loro mezzi articolati per esprimere in modo compiuto la propria personalità. Lo studio e la pratica dello strumento musicale favoriscono, inoltre la liberazione di capacità creative e comunicative. Ciò in alcuni e limitati casi, anche in soggetti particolari di handicap. Elementi caratterizzanti l’offerta formativa e modello organizzativo Nella nostra scuola sono attivi otto corsi di strumento: chitarra, flauto traverso, pianoforte, clarinetto, percussioni, tromba, violino e violoncello. Per iscriversi al corso ad indirizzo musicale non occorre una precedente conoscenza musicale; è però necessario che allieve e allievi, prima dell’ingresso nella Scuola secondaria di primo grado, sostengano una prova attitudinale organizzata in due momenti. Le prove verificano le condizioni fisiche e le attitudini dei ragazzi in relazione all’ammissibilità del corso stesso e in relazione allo strumento musicale da attribuire a ciascuno. Per tutta la durata del triennio gli studenti e le studentesse ammessi parteciperanno a lezioni di strumento musicale individuali e attività collettive, quali coro, orchestra e musica d’insieme. La partecipazione alle attività musicali è gratuita, la disciplina strumento musicale affianca quelle tradizionali e a fine quadrimestre sarà valutata sulla scheda personale, al pari delle altre materie. In sede di esame di stato vengono verificate le competenze e le abilità acquisite nel corso del triennio mediante un’esecuzione individuale e/o di gruppo collocata nell’ambito del colloquio pluridisciplinare; in tale occasione possono emergere raccordi di natura interdisciplinare. Il corso di scuola secondaria di primo grado ad INDIRIZZO MUSICALE è articolato con orario pari a 144 ore di lezioni settimanali, che scaturisce dalla somma delle attività didattiche delle cattedre di strumento musicale attualmente presenti nell’organico della scuola. !46 Le indicazioni contenute nel D.M. N. 201 del 6/08/1999 prevedono lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale, lezioni per gruppi-classe oppure per piccoli gruppi di teoria musicale e lettura delle notazioni musicali, di musica d’insieme; prevedono l’ascolto partecipativo come strumento metodologico e, laddove se ne ravvisi necessità o opportunità, la possibilità di curare il potenziamento delle abilità strumentali, il recupero, la valorizzazione delle eccellenze. MUSICA D’INSIEME La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didatticoformativa è configurata in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentale omogeneo, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, da parte di singoli docenti di strumento musicale, dei gruppi di competenza sia l’attuazione di esperienze di compresenza. ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI Accanto all’attività didattico-formativa di base, possono essere realizzate attività aggiuntive, integrative e complementari, che valorizzino le esperienze formative degli alunni e delle alunne costituendone cambiamento e approfondimento. • Preparazione e svolgimento di spettacoli musicali • Partecipazioni a concorsi di esecuzione musicale • Attività effettuate d’intesa con altri istituzioni scolastiche, anche in prospettiva di un nuovo ed ulteriore sviluppo delle reti scolastiche • Introduzione dell’uso di software specifici di notazione musicale e di gestione di file sonori anche in relazione all’integrazione del suono nei prodotti multimediali. !47 I progetti caratterizzanti l’istituto Gli ambiti in cui possono presentarsi esigenze concrete cui rispondere con attività di supporto al sistema sono, semplificando, tre: ✍ azioni a supporto di alunne e alunni; ✍ azioni a supporto della didattica; ✍ azioni a supporto del buon funzionamento dell’istituto. Nell’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella, dall’adozione di comuni linee guida pedagogiche ed organizzative, deriva l’attuazione sia di interventi d’istituto, vale a dire un complesso di azioni che coinvolgono in modo fortemente coeso i tre ordini di scuola, sia di progetti specifici di un singolo ordine di scuola o di singoli consigli di classe, ma riconducibili alle scelte, didattiche ed educative, condivise. Gli interventi di istituto, per la loro ampia articolazione, comprendono anche singole iniziative che corrispondono a specifiche azioni progettuali. La presentazione delle attività di supporto al funzionamento della scuola può dunque essere schematizzata dalla seguente tabella. Ambito di intervento Grado di coesione organizzativa Denominazione Supporto all’azione didattica Livello di istituto POF e Miglioramento Supporto ad alunni/ e Livello di istituto Inclusione: Bisogni Educativi Speciali (disabilità, DSA, disagio, svantaggio linguistico) Supporto ad alunni/ e Livello di istituto Accoglienza, continuità e orientamento (con relativi progetti inclusi) Supporto al funzionamento del sistema-istituto Livello di istituto Sicurezza Supporto all’azione didattica Progetti attuati da un singolo ordine di scuola/consiglio di classe riconducibili alle scelte pedagogiche condivise. 1. Educazione alla salute 2. Educazione alla cittadinanza 3. Educazione ambientale 4. Educazione all’affettività 5. Potenziamento dei percorsi disciplinari curriculari !48 I progetti di supporto alle attività didattiche Vengono inclusi in tale sezione progetti rivolti alle educazioni, a singole discipline curriculari e all’attuazione delle scelte educative. Nella maggior parte dei progetti viene adottata una didattica laboratoriale; frequente è la collaborazione con istituzioni operanti sul territorio. L’istituto si riserva di aderire, anche nel corso dell’anno, a quei progetti, uscite didattiche ed attività non precedentemente deliberati che il territorio propone e che il team docente, assieme alla Dirigente scolastica, ritiene pertinenti con l’ampliamento dell’offerta formativa. !49 La valutazione scolastica La valutazione svolge una funzione specifica essenziale nel complesso sistema formativo. Non è un momento, ma un processo che coinvolge i singoli docenti, i Consigli di sezione, interclasse e classe ed il Collegio Docenti. Essenzialmente essa consente di: • comprendere ed esprimere considerazioni dettagliate sull'evoluzione sia delle conoscenze, abilità e competenze disciplinari sia della maturazione personale di ciascun alunno/a; • regolare la programmazione curricolare, lo stile di insegnamento ed il sistema didattico complessivo. La valutazione scolastica non è dunque un giudizio sanzionatorio fine a se stesso, ma ha il duplice scopo di regolare il processo di formazione sulla base delle risultanze via via rilevate e di guidare l'alunno/a a conoscere e sviluppare, nel migliore dei modi, le proprie potenzialità (C.M. 167/93) e ha come obiettivo principale quello di formare i cittadini e le cittadine di oggi e di domani, operando per l’inclusione di tutti/e. Il sistema di valutazione è composto da tre fasi: • Accertamento: operazione intenzionale con cui si misurano conoscenze, abilità, competenze (con tipologie diverse di prestazioni: test, prove, esercitazioni). • Verifica: con confronto e correlazioni si mettono in relazione i dati accertati con l'ipotesi iniziale (obiettivi) e il progresso degli allievi rispetto alla situazione di partenza. • Valutazione: si dà un'interpretazione qualitativa ai rilevamenti sull'apprendimento/ insegnamento. Certificazione delle competenze Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009). Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti. Valutazione alunni DSA In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento di alunne e alunni con D.S.A., i/le docenti predispongono un PDP, piano didattico personalizzato atto ad individuare le strategie didattiche più opportune; vengono quindi stabiliti criteri di valutazione in relazione agli ambiti coinvolti. Valutazione alunni con certificazione Il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione. !50 Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunna/o, prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento. Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione La valutazione viene effettuata nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani così come stabilito dal DPR 122/09. Verrà privilegiata inizialmente una valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” prendendo in considerazione il percorso, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno, ma soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno/a. La valutazione del comportamento Nella scuola del Primo ciclo il comportamento viene analizzato in una dimensione prettamente educativa e, pertanto, la valutazione dello stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma deve consistere in una formulazione allargata, in riferimento alla costruzione/maturazione di competenze comportamentali. Per la definizione del voto di comportamento si considerano, perciò, i seguenti indicatori: • rispetto delle regole e dell'ambiente scolastico • comportamento rispettoso con i docenti, personale scolastico, compagni • impegno • collaborazione per la costruzione del bene comune Per l'attribuzione del voto di comportamento i Consigli di classe utilizzano la griglia allegata. VOTO Valutazione del comportamento – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 10 · Ha mantenuto un comportamento corretto con compagni, insegnanti, capo d’istituto, personale non docente · Ha lavorato con gli altri per la costruzione del bene comune · Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti · È stato/a puntuale nel rispetto di orari e regole. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche 9 · Ha mantenuto un comportamento corretto con compagni, insegnanti, capo d’istituto, personale non docente · Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti · È stato/a puntuale nel rispetto di orari e regole. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche 8 · Ha mantenuto solitamente un comportamento corretto con compagne/i, insegnanti, Dirigente, personale non docente · Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti · È stato/a quasi sempre puntuale nel rispetto di orari, regole e nello svolgimento di consegne scolastiche 7 · Episodiche infrazioni di grave entità e/o reiterate infrazioni di lieve entità (vedi regolamento), con notifica alla famiglia e/o registro di classe 6 · Reiterate infrazioni gravi (vedi regolamento), con notifiche alla famiglia e registro di classe · È stato frequentemente fonte di disturbo significativo alle attività didattiche (con notifica alla famiglia e sul registro dei profili personali) 5 · Comportamenti di particolare gravità che abbiano condotto all’irrogazione di sanzioni disciplinari con l’allontanamento temporaneo per periodi superiori a quindici giorni Il Consiglio prenderà in considerazione anche la presenza di eventuali note di merito verbalizzate a registro e sul portfolio individuale dello studente allegato al registro. Il Documento di valutazione viene pubblicato sul registro elettronico dove ogni famiglia potrà visionarlo alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico e contiene i livelli del profitto. Costituiscono strumento di verifica prescrittiva le prove Invalsi (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione), ossia prove standardizzati nazionali per la rilevazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in Italiano e Matematica. Vengono somministrate nel mese di maggio nelle classi seconde e quinte della Scuola Primaria, a giugno nelle classi terze della Scuola Sec. di I grado dove costituiscono prova d’esame. Il “Registro personale del docente”. A partire dal presente anno scolastico, il nostro Istituto ha adottato, in via sperimentale, il registro elettronico soltanto per le/i docenti che si sono resi disponibili alla sperimentazione. I genitori, tramite password rilasciata dalla scuola, potranno accedere a tale registro e conoscere argomenti delle lezioni tenute dalle/ dai docenti e voti conseguiti dai/dalle propri/e figli(e). Il prossimo anno scolastico si adotterà tale strumento a pieno regime. !52 Criteri per la valutazione finale degli alunni per l'ammissione alla classe successiva o per l'ammissione agli esami di stato 1- Ai fini della validazione dell’anno scolastico, il Collegio docenti delibera i seguenti criteri in deroga ai requisiti di frequenza previsti dall’art.11, comma1, del D.L. 59/2009: a. carriera scolastica caratterizzata da valutazioni complessivamente sufficienti, unitamente a un positivo impegno dimostrato nelle attività del lavoro personale e in classe; b. ricovero ospedaliero o malattia adeguatamente certificata dal medico; c. situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale, per cui risulti attivata, o attivabile, una azione di intervento ( vigilanza, tutoraggio, supporto, recupero, riabilitazione) da parte di Enti preposti ( Servizi sociali, Tribunale dei minori); d. ogni altra situazione non dipendente dalla volontà dell’alunno, precedentemente segnalata dalla famiglia e registrata a verbale, che il Consiglio di classe ritenga di prendere in considerazione. 2- Ai sensi di legge, le deroghe al requisito di frequenza potranno essere applicate solo a condizione che le assenze non abbiano pregiudicato la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni e delle alunne. 3- Poiché la proposta di voto presentata dalle/dai docenti allo scrutinio deve fondarsi su un congruo numero di prove, si stabilisce che il numero minimo di prove necessario alla validazione della valutazione sia pari a due prove, anche di diversa tipologia. 4- La valutazione finale delle alunne e degli alunni, con l’attribuzione dei voti di profitto e di comportamento, è competenza dell’intero Consiglio di classe, compresi i/le docenti di sostegno e dell’insegnante di strumento che impartisce insegnamento individuale (Circolare Ministeriale 49/2010). 5- Attività extracurricolari eventualmente impartite costituiranno un credito formativo che verrà registrato nel documento di valutazione in un campo aggiuntivo specifico. 6- Il documento di valutazione viene compilato in sede di scrutinio. 7- Il Consiglio di classe delibera l'ammissione alla classe successiva o all'esame di stato in presenza dei seguenti requisiti: • voto di comportamento non inferiore a sei decimi • non più di tre insufficienze gravi o, in alternativa, quattro insufficienze di cui almeno due non gravi. 8- Il Consiglio di classe può deliberare l'ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato anche in mancanza dei requisiti del precedente punto 7, in considerazione dei seguenti criteri: • carriera scolastica dello studente • livello di maturazione raggiunto • ripetenza o pluriripetenza • bisogni educativi speciali precedentemente segnalati e registrati a verbale • disturbi evolutivi specifici • valutazione con finalità eminentemente formative • disabilità • svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale Le motivazioni dell’ammissione dovranno essere registrate nel verbale di scrutinio. !53 9- Nel caso in cui, pur in presenza di insufficienze, il Consiglio di classe abbia deliberato collegialmente l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, in base ai criteri del punto precedente, nella scheda di valutazione i voti delle discipline insufficienti vengono portati a sei decimi in conseguenza di tale voto di Consiglio e contrassegnati da un rimando specifico ad una delle seguenti note esplicative: Voto attribuito dal Consiglio di classe pur in presenza di carenze (nel caso di voto pari a 5/10) Voto attribuito dal Consiglio di classe pur in presenza di gravi carenze (nel caso di voto inferiore a 5/10). 10- Per l'ammissione all'esame di Stato sarà formulato dal Consiglio di classe il giudizio di idoneità, espresso in decimi. Ai sensi di legge il giudizio di idoneità valuta elementi didattici e comportamentali riferiti al percorso dell’intero triennio. Ai fini di una omogeneità di procedura, i Consigli di classe dell’Istituto assumeranno come base di partenza della discussione i risultati del terzo anno (primo e secondo quadrimestre, incluso il voto di comportamento), in quanto punto di arrivo del processo di crescita personale dell’alunno; quindi, in base ad esso, integreranno il giudizio con considerazioni riferite al percorso scolastico complessivo. Il giudizio di idoneità all'esame non può essere aumentato o diminuito più di un punto rispetto alla media di ammissione. Il giudizio di idoneità è altresì espressione di una riflessione collegiale, pertanto, ove non si raggiunga l’unanimità, vale la maggioranza e, a parità di voto, prevale l’orientamento della Dirigente Scolastica. Sulla scheda di valutazione sarà trascritto il voto espresso in decimi. Le motivazioni del giudizio dovranno essere registrate nel verbale di scrutinio. Criteri per l’attribuzione della lode La Commissione esaminatrice può assegnare la lode alle/ai candidate/i che possiedano entrambi i seguenti requisiti: 1. la/il candidata/o ha riportato una valutazione pari a dieci decimi sia nel giudizio di idoneità sia in ciascuna delle prove d’esame; 2. la/il candidata/o, in sede di colloquio d’esame, ha dimostrato mature capacità di pensiero critico. Ai sensi di legge il giudizio di idoneità è valido con decisione assunta all’unanimità (Decreto del Presidente della Repubblica n.22 del 22 giugno 2009) !54 Scelte organizzative e gestionali Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF sono state individuate le seguenti figure: INCARICHI distribuzione COMPITI Collaboratori del Dirigente 1 ins. della secondaria 1 ins. della primaria Sostituzione del Dirigente; predisposizione dell’orario delle/ dei docenti; messa a punto delle sostituzioni del personale docente; diffusione delle informazioni riguardanti l’organizzazione e l’attività didattica tra il personale. Referenti di plesso INFANZIA 1 "Rossi" 1 "S.Anna" 1 "Della Rossa" PRIMARIA 1 “Tozzi" 1 "Peron" 1 "Guglielmazzi" SECONDARIA 1 “Cadorna" Accoglienza nuovi docenti e consegna di un “vademecum” di istituto; predisposizione delle sostituzioni all’interno dei plessi; stesura delle circolari informative interne ai plessi. FUNZIONI STRUMENTALI F.S. al PTOF (n°1) 1 Aggiornamento e revisione POF e Regolamento di istituto; coordinamento attività commissione POF; stesura e presentazione agli OO.CC di POF, PdM e PTOF; definizione strategie di valutazione del POF e del PdM; coordinamento per la realizzazione del curricolo verticale; avvio della costruzione di un curricolo verticale di istituto. F.S. BES e inclusione (n °2) INFANZIA e PRIMARIA 1 ins. della primaria SECONDARIA 1 ins. dell secondaria Supporto a famiglie e docenti per favorire l’integrazione degli alunni; coordinamento rapporti con ASL e altri enti accreditati; adeguamento della documentazione alla L. 104/92 e alle Linee guida sui BES; coordinamento commissione inclusione di istituto e partecipazione al GLH di istituto; coordinamento delle iniziative di formazione e dei progetti inerenti la disabilità, i DSA e i BES; coordinamento a supporto inserimento alunni disabili; consulenza docenti per pianificazione modelli PDP-PEI; supporto alla realizzazione percorsi di integrazione per il “disagio”. F.S. Continuità-Orientamento (n°2) INFANZIA e PRIMARIA 1 ins. della primaria SECONDARIA 1 ins. della secondaria REFERENTI Somministrazione prove di screening per rilevazione di eventuali casi di DSA 1 ins. della secondaria R. informatica PRIMARIA 1 "Tozzi" 1 "Guglielmazzi" 1 "Peron" SECONDARIA 1 R. alla formazione 1 ins. R. sito dell'I.C. 1 ins.+ 1 collaboratore R. indirizzo musicale (secondaria) e strumentazioni audio-video 1 ins. della secondaria R. progetto "Star bene a scuola" 1 ins. primaria 1 ins. secondaria R. biblioteca (secondaria) 1 ins. secondaria R. coordinatore del Curricolo d'Istituto 1 insegnante R. Archivio d'Istituto 1 insegnante R. aule speciali PRIMARIA "Guglielmazzi": 1 ins. (palestra, aula scienze, aula informatica) 1 Ins. (aule musica e pittura) “Peron”: 1 ins. (palestra) 1 Ins. (aula ceramica) 1 Ins. (biblioteca e fotocopiatore) "Tozzi": 1 ins. (aula informatica) Partecipa alla stesura del curricolo di istituto; raccoglie tutta la documentazione inerente i progetti attuati nell’istituto; (per la secondaria) presenta il sistema di istruzione secondaria superiore e i percorsi di formazione professionale; raccoglie i materiali per l’orientamento in uscita dalla secondaria; mantiene i contatti con gli istituti di istruzione superiore. Le due FS collaborano per coordinare la continuità tra la scuola Primaria e la Secondaria. COMMISSIONI Nucleo di autovalutazione RAV Prof.ssa Sammartano, Inss. Ramoni, Varini, Onelli C. orario (secondaria) Proff. Lavelli, Montanaro C. POF Inss. Dal Passo, Autiero, Manti, Crosa Lenz, Passante, Maurizi, Borghini, Giovanelli, Trapani. Proff. Pala, Pletti, Bambara, Santarelli C. Continuità-Orientamento INFANZIA e PRIMARIA Docenti/sezioni delle classi terminali SECONDARIA Coordinatori delle classi prime e terze C. formazione classi (secondaria) FS continuità e orientamento, primo collaboratore + docenti non impegnati negli esami Predisposizione e revisione di RAV e PdM Coordinatori di classe (secondaria) 1 ins. per ognuna delle 15 classi GLH d'Istituto (L.104/92 art. 15) Docenti di sostegno + Inss. di sezione/classe + coordinatori (secondaria) + operatori dei servizi + famigliari di alunni con disabilità GLH operativo (L.104/92 art. 15) Docenti dei C.d.C. + operatori ASL - Propone al Consiglio di Classe la programmazione educativo-didattica della classe; - nei CdC parla ai/alle rappresentanti dei genitori a nome di tutti/e i/le docenti; - può rappresentare la Dirigente Scolastica, se a ciò delegato, nei CdC e nella riunione che precede l’elezione dei/delle rappresentanti dei genitori; - riceve genitori di alunni/e in difficoltà o con problemi a nome dei componenti il CdC, qualora il problema non riguardi un singolo insegnante o una singola disciplina; - coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del CdC, la stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla normativa vigente; - prepara e propone al CdC i quadri del 1° e 2° quadrimestre relativamente al comportamento e al curricolo trasversale; - raccoglie, con la collaborazione delle/dei colleghe/i del CdC, i permessi per le uscite didattiche, foto di gruppo e per altre attività programmate; - raccoglie in apposite cartellone i programmi per gli esami di Stato; - prepara e sottopone al CdC la relazione finale della classe; - collabora con il/la responsabile di plesso all’organizzazione e alla buona riuscita degli Esami di Stato; - in generale, favorisce buoni rapporti tra tutti/e i/le componenti il CdC. !58 Organigramma funzionale nominativo della Sicurezza Dirigente Scolastico Dott.ssa Rubatto Stefania Medico Competente Dott. Stefano Pavanello RLS Sig.ra Antonella Cabassa ASPP dell’Istituto: Lizzano M. Carmela Manzini Maria Rita Varini Maria Teresa Vezzio Mirella Santangelo Aldo De Stefano Donata Famiglietti Cristina Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Plesso “Cadorna” Violi Concetta Vezzio Mirella Lavelli Sofia Plesso “Cadorna” Montanaro Rosanna Violi Concetta Colpo Marina Vezzio Mirella Pala Lucia Plesso “Tozzi” Bertola Grazia Calzolari Monica Carbone Rosa Di Bella Tiziana Plesso “Peron” Catania Aurora Piva M. Cristina Ramoni Stefania Vannucci Annalisa Plesso “Guglielmazzi” Galantucci Angela Giovanelli Simona Lasso Enrica Borghini Mara Plesso Inf. “DellaRossa” Cavallaro Carla Beltramini Nicoletta Plesso Inf. “S.Anna” Milani Gabriella Pantone Ornella Cariolo Luisa Manzini M. Rita Moscardi Rosaria Plesso Inf. Suna Giani Cinzia Mussi Donatella Autiero Giuseppina Plesso “Tozzi” Breganni Raffaella De Luca Caterina Calzolari Monica Plesso “Peron” Ramoni Stefania Varini M. Teresa Onelli Patrizia Catania Aurora Plesso “Guglielmazzi” Lasso Enrica Plesso Inf. “DellaRossa” Sollazzo Olimpia Plesso Inf. “S.Anna” Cariolo M. Luisa Manzini M. Rita Moscardi Rosaria Incarichi come da D.lgs.81/08. RSPP Prof. Ferdinando Scarfa Plesso Inf. Suna Autiero Giuseppina Lizzano Carmela Giani Cinzia Mussi Donatella Piano formazione insegnanti Le attività di formazione e di aggiornamento delle/dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso ormai consolidato di nuovi strumenti di informazione che hanno contribuito a modificare l’approccio fra la funzione docente, gli studenti e il territorio. Le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale docente e non, in una scuola attenta alle trasformazioni, sottolineano la necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione con il contesto sociale e culturale esterno. Inoltre, garantiscono la crescita professionale degli insegnanti con l’obiettivo di migliorare la qualità degli interventi didattici ed educativi a tutti i livelli. Da quest’anno, sulla base di quanto stabilito dalla L.107/2015, la formazione è da considerarsi obbligatoria, strutturale e permanente. Le proposte formative saranno integrate con quanto stabilito nel RAV, nel PTOF e nel Piano di Miglioramento, nell’ottica dell’innovazione e del miglioramento continuo. Nel nostro Istituto Comprensivo, pertanto, si attiveranno durante il triennio 2016/2019 corsi che abbiano come priorità l'inserimento delle nuove tecnologie nella pratica didattica e corsi di approfondimento sulle innovazioni che la ricerca didattica offre rispetto alle diverse discipline. Per tutti/e i/le docenti sono previste proposte che riguardano entrambi gli ambiti; in particolare, i corsi che tutti/e gli/le insegnanti sono impegnati a seguire riguarderanno l'uso del registro elettronico per le valutazioni quadrimestrali e l'utilizzo didattico della LIM e del cloud. Questi corsi saranno organizzati a scuola utilizzando come risorse interne gli esperti informatici. Inoltre il nostro istituto parteciperà alle proposte di formazione provinciali relative all'inclusione e a nuovi approcci educativo-didattici; sono previste anche attività individuali che ogni docente sceglie liberamente di seguire. In questo quadro si organizzerà un corso di didattica per EAS/flipped classroom e relativa impostazione delle rubriche valutative e si seguiranno esperienze di impostazione didattiche vincenti (per esempio sul "modello Reggio" e sui nuovi modelli di scuola) In sintesi, ecco la proposta formativa per l’anno incorso e per il triennio che seguirà: A. si attiveranno nel corso dell'anno scolastico 2015/2016 corsi sull'integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e nella valutazione: • un corso sull'utilizzo del registro elettronico (destinato a docenti e personale ATA). • un corso (a più livelli) sull'uso didattico della LIM (lavagna interattiva multimediale). • un corso (continuazione del percorso già intrapreso lo scorso anno) sulla didattica con gli EAS e la Flipped classroom, o classe rovesciata, e la relativa costruzione di rubriche valutative (come previsto dal RAV e dal PdM). • un corso sull’uso del cloud (destinato a docenti e personale ATA). !60 B. Per il triennio successivo si prevede di organizzare dei percorsi formativi sui seguenti ambiti, per tutti/e i/le docenti: • • • • educazione alle pari opportunità; elaborazione di un curricolo verticale (come previsto dal RAV e dal PdM); ruolo dell’insegnante di sostegno e il suo rapporto con il team docente; innovazione didattica (es: flipped classroom e debate) e uso delle TIC nella didattica. Oltre a ciò si predisporranno corsi specifici per il personale ATA e corsi sulla didattica delle discipline, sulla base degli interessi e dei bisogni rilevati presso la comunità docente. Si intende fissare in 20 ore la quota oraria annuale per la validazione dei percorsi formativi per ciascun dicente alla fine dell’anno. !61 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale Coerentemente con le linee del Piano Nazionale Scuola Digitale promosso dal MIUR, si prevedono per il prossimo triennio le azioni qui descritte. 1) INDIVIDUAZIONE E NOMINA DELL’ANIMATORE DIGITALE Nei prossimi tre anni l’insegnante Milena Bisson svolgerà il ruolo di animatrice digitale. La scelta è stata effettuata sulla base delle competenze acquisite in un percorso di formazione sull’uso didattico delle tecnologie digitali che l’insegnante Bisson segue da diversi anni. L’animatore digitale dovrà essere promotrice, nell’ambito della propria istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni: ● potenziamento processi didattici per l’integrazione del mobile, degli ambienti digitali e dell’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD) ● sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa ● fornire modelli di assistenza tecnica ● partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali ● realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti e studentesse e docenti ● utilizzo dati (anche Invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione (monitoraggi) 2) SCELTE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI - Corsi propedeutici sull’utilizzo della LIM, livello base e avanzato. - Superamento del modello tradizionale della lezione frontale, attraverso l’introduzione di metodologie innovative: flipped classroom, cooperative learning. - Conoscenza e utilizzo delle app didattiche e delle bacheche elettroniche per la condivisione delle esperienze e dei prodotti - Archiviazione dati in cloud - Conoscenza e utilizzo del registro elettronico - Conoscenza e utilizzo nella didattica dei dispositivi mobili (smartphone e tablet) - Riflessione critica sui rischi connessi all’uso da parte di minori (Corso Steadycam) 3) AZIONI PROMOSSE O CHE SI CONTA DI PROMUOVERE PER MIGLIORARE LE DOTAZIONI HARDWARE DELLA SCUOLA Le scuole dell’Istituto, grazie all’impegno delle/dei docenti e alla collaborazione del Comitato Genitori, da qualche anno sono impegnate a migliorare la dotazione hardware attraverso l’introduzione delle Lavagne Interattive Multimediali . Molto è stato fatto, ma la dotazione deve essere completata e attualmente si rilevano le seguenti necessità: !62 SCUOLE PRIMARIE E SCUOLA SECONDARIA - Disporre di una connessione wi-fi efficiente - Completare la dotazione di LIM con l’obiettivo di averne una in ogni aula - Riqualificare le Aule di Informatica con nuove attrezzature (stampanti B/N con toner e almeno una a colori) - Acquisire dei Laboratori Mobili che consentano una maggiore flessibilità e permettano di utilizzare pc portatili o tablet per attività in classe. SCUOLE DELL’INFANZIA - Disporre di una connessione ad Internet - Disporre almeno di una dotazione minima: pc portatile, stampante e scanner - Acquisire almeno una LIM. Per trovare i fondi necessari al miglioramento della dotazione hardware l’Istituto ha partecipato ai Bandi PON Wireless con esito positivo e PON Aula Aumentata. I fondi saranno messi in bilancio (capitolo: “beni di investimento”) e si parteciperà ad eventuali bandi locali, regionali, nazionali, europei. 4) CONTENUTI O ATTIVITÀ CORRELATE AL PNSD DA INTRODURRE NEL CURRICOLO DI STUDI - Educazione ai media e ai social network Educare alla qualità dell’informazione, copyright e privacy Uso critico e consapevole dei dispositivi mobili (tablet e smartphone) Sviluppo del pensiero computazionale (coding) I contenuti e le attività qui proposti sono indicativi. È necessaria una riflessione sulle competenze che gli studenti dovrebbero conseguire in relazione all’uso delle tecnologie digitali che potrebbe essere oggetto dei futuri incontri dei dipartimenti disciplinari. 5) COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA - Utilizzo di strumenti digitali volti all’identificazione, al raggruppamento e l’ordinamento di oggetti e materiali, secondo criteri diversi e all’identificazione di alcune proprietà misurabili - Utilizzo di simboli e semplici codici (coding) - Scoperta e uso di macchine e strumenti tecnologici - Utilizzo delle tecnologie ed dei nuovi media atti alla comunicazione primaria !63 AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA - Utilizzo adeguato dei diversi mezzi di comunicazione nei diversi contesti di esperienza - Produzione semplici modelli o rappresentazioni del proprio operato utilizzando strumenti multimediali - Riconoscimento critico delle caratteristiche, delle funzioni e dei limiti della tecnologia attuale (steady cam) Utilizzo consapevole di programmi e applicazioni in contesti di apprendimento individuale e collaborativo (Mindomo, Prezi) Utilizzo creativo di mezzi multimediali atti alla realizzazione di spot, brevi filmati, video clip (kine Master, Frontback, Vine..) - AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA - Conoscenza del le proprietà e delle caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione e loro utilizzo efficace e responsabile rispetto alle necessità di studio e socializzazione Utilizzo di comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni Progettazione e rappresentazione di sistemi , utilizzando elementi e linguaggi multimediali e di programmazione (Coding) !64 Appendici 1.Regolamento di disciplina REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Delibera del Consiglio d’Istituto n° su proposta del Collegio Docenti del ART.1 PREMESSA Il presente Regolamento di Disciplina si conforma alla normativa seguente: Legge 241/90, DPR 249/98 e DPR 235/07, C.M. 31/07/08. Vengono qui individuati i principi generali che tutelano gli interessi della Scuola, in quanto struttura e comunità di persone, dai quali sono declinati alcune categorie di comportamento che sottolineano i doveri degli studenti e delle studentesse che a loro volta, saranno soggetti a sanzione se non sono rispettati. A. Tutela dell’Istituzione e della struttura (fatti che ledono il prestigio della scuola e l’incolumità della sua struttura fisica) B. Rispetto della persona (dignità e incolumità del personale scolastico, studenti, ospiti) C. Comportamenti che impediscono o limitano il regolare svolgimento dell’attività scolastica (frequenza e impegno di studio) ART.2 CORRETTEZZA NEI COMPORTAMENTI In relazione ai tre principi generali enunciati nella premessa, gli alunni, sia durante le attività scolastiche sia durante le attività extrascolastiche, devono imparare a costruire ed osservare le regole del vivere comune. A. Tutela dell’Istituzione e della struttura PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA • Rispettare l’ambiente scuola: arredi, strumentazioni e strutture. Aule, bagni, spazi comuni, palestra e spogliatoi devono essere mantenuti in ordine, con decoro e pulizia. • Utilizzare le aule speciali, le apparecchiature audio-video solo in presenza di un insegnante responsabile. Fare uso dei computer in conformità delle norme affisse in aula. • Evitare di sottrarsi alla sorveglianza di insegnanti e/o accompagnatori durante tutti i momenti del tempo scuola, in particolar modo durante gli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico o verso strutture esterne. SOLO PER LA SECONDARIA • Non entrare in Aula insegnanti senza permesso B. Rispetto della persona PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA • Rispettare tutte le persone che compongono la comunità scolastica, mediante un linguaggio e un atteggiamento non lesivi della dignità dell’individuo. • Evitare l’adozione di comportamenti tali che possano determinare situazioni di rischio per l’incolumità di sé e degli altri • Evitare di violare in qualsiasi modo la privacy , in particolar modo mediante l’uso improprio di materiale audio o video • Evitare di portare e utilizzare oggetti, materiali e sostanze pericolose !65 SOLO PER LA SECONDARIA • Divieto assoluto di fumo come da normativa (L 3 del 16/01/2003; L 128 dell’ 8/11/2013) • Non rubare C. Comportamenti che impediscono o limitano il regolare svolgimento dell’attività scolastica PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA • Essere responsabili in tutti i momenti della vita scolastica (entrata, trasferimenti d'aula, intervallo, mensa, uscita), evitando di correre nei corridoi e per le scale, di dare intralcio agli altri • Utilizzare per l’ingresso e l’uscita solo gli accessi ed i percorsi ordinari, evitando nel modo più assoluto il ricorso a porte e scale di sicurezza. • Presentarsi a scuola in modo pulito, ordinato e decoroso, cioè consono all’ambiente e alle attività previste. Per decoroso si intende un abbigliamento che rispetti la sensibilità degli altri. Per le attività sportive gli alunni dovranno avere a disposizione un cambio.. • Evitare comportamenti che arrechino disturbo al regolare svolgimento delle attività didattiche • Rispettare gli orari d’ingresso e di uscita. Arrivare in ritardo disturba il regolare avvio e svolgimento delle attività. Eventuali uscite anticipate sono autorizzate dall’insegnante solo su richiesta scritta dell’adulto che esercita la tutela sul minore e solo se costui, o un adulto da lui autorizzato per iscritto, si rende responsabile personalmente dell’accompagnamento dell’alunno/a fuori dalla scuola. • Presentare all’entrata in aula, al docente in servizio, la giustificazione per assenza( per la secondaria anche per eventuali ritardo) redatta da chi esercita la tutela. • Rispettare le date di scadenza nella consegna della modulistica e nel versamento delle quote relative a tutte le attività a pagamento. SOLO PER LA SECONDARIA • Non prolungare senza motivo i trasferimenti autorizzati da un locale all’altro dell’istituto. • Evitare di entrare in aule diverse dalla propria durante l'intervallo e nei momenti di assenza delle classi. • Per le attività sportive gli alunni dovranno avere a disposizione un cambio, senza il quale non potranno svolgere l’attività. • Non mangiare, bere o masticare durante le lezioni. Cibi e bevande potranno essere consumati esclusivamente durante gli spazi orari destinati allo scopo. È consentito bere acqua, con moderazione, allo scopo di reidratarsi. ART.3 FREQUENZA PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA 1. Gli alunni devono frequentare regolarmente le lezioni. La presenza e la partecipazione sono obbligatorie anche per tutte le attività (lavori di gruppo, attività integrative, iniziative culturali, uscite e visite didattiche) organizzate dalla scuola. 2. La partecipazione a viaggi di istruzione e ad altre attività integrative a pagamento, inserite nel Piano dell'Offerta Formativa della Scuola, è volontaria. SOLO PER LA SECONDARIA Durante i viaggi di istruzione, svolgendosi regolarmente le lezioni ordinarie, gli alunni che non partecipano sono obbligati alla frequenza in caso contrario occorre giustificare l’assenza. Si fa presente che il Decreto Legislativo n.59 del 2004, art.11, comma 1, richiede la frequenza minima dei tre quarti del monte ore annuale del tempo-scuola, scelto all’atto dell’iscrizione, affinché l’anno scolastico sia considerato valido per l’ammissione alla classe successiva. !66 ART.4 IMPEGNI DI STUDIO PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA Gli alunni devono: 1. Prestare attenzione alle lezioni. 2. Svolgere in modo regolare e attivo il lavoro scolastico sia a scuola sia a casa. 3. Avere sempre con sé l’occorrente per le lezioni. L’alunno deve presentarsi a scuola fornito esclusivamente del materiale necessario alle lezioni della giornata, del diario.. Il diario è destinato esclusivamente alla registrazione dei compiti, alle comunicazioni scuola-famiglia e, per la secondaria, alla registrazione delle valutazioni disciplinari. 4. Evitare di portare e/o utilizzare a scuola oggetti o materiali non pertinenti alle attività scolastiche, compreso il telefono cellulare. In caso contrario tali oggetti verranno ritirati e si informeranno i genitori che provvederanno personalmente al ritiro. ART.5 INFRAZIONI, SANZIONI E PROCEDIMENTI DISCIPLINARI INFRAZIONI DI LIEVE E MEDIA ENTITÀ ➢ L’insegnante rilevatore può comminare la sanzione commisurandola sia alla natura dell’infrazione sia al profilo dell’allievo, sia alla eventuale reiterazione dei comportamento, prediligendo la valenza educativa dell’intervento . La sanzione può essere una ammonizione verbale, una ammonizione verbale accompagnata da un richiamo scritto (PER LA SECONDARIA annotato sul Registro dei Profili Personali) e contestualmente comunicata alla famiglia tramite diario dell’allievo/a. Qualora il numero delle infrazioni di lieve e media entità sia significativo, il Dirigente Scolastico, sentito il parere dei docenti di classe, potrà convocare in seduta straordinaria il C.d.C. o il team docente per comminare sanzioni più severe. Il Profilo dello studente verrà consultato dal CdC o team docente, per valutare il voto di condotta in sede di scrutinio intermedio e finale. TIPOLOGIA SANZIONI SCUOLA PRIMARIA SANZIONI SCUOLA SECONDARIA Danneggiamento lieve/ involontario a strutture e arredi scolastici o a beni personali Da valutare tra: a) a m m o n i z i o n e verbale privata o in classe b) c o n v o c a z i o n e genitori c) reintegro di struttura/arredo/bene personale danneggiato Da valutare tra: a) ammonizione verbale privata o in classe b) richiamo sul profilo dello studente e sul diario personale c) sanzione “b” accompagnata da attività a scopo educativo d) sanzione “b” accompagnata reintegro di struttura/arredo/ bene personale danneggiato Utilizzo improprio di spazi e strutture scolastiche Da valutare tra: a) a m m o n i z i o n e verbale privata o in classe Da valutare tra: a)ammonizione verbale privata o in classe b) richiamo sul profilo dello studente e sul diario personale c)sanzione “b” accompagnata da attività a scopo educativo ORGANO/PERSONA TITOLARE Docente rilevatore CdC per reiterazione o team docente Docente rilevatore CdC per reiterazione o team docente Possesso o utilizzo di materiale non scolastico senza autorizzazione Da valutare tra: a) ammonizione verbale privata o in classe b) richiamo sul diario personale c) sanzione “b” accompagnata requisizione di materiali non pertinenti alla vita scolastica o vietati e, se di particolare valore, si informeranno i genitori che provvederanno personalmente al ritiro. Da valutare tra: a) ammonizione verbale privata o in classe b) richiamo sul profilo dello studente e sul diario personale c) sanzione “b” accompagnata requisizione di materiali non pertinenti alla vita scolastica o vietati e, se di particolare valore, si informeranno i genitori che provvederanno personalmente al ritiro. Utilizzo accidentale di comportamenti / linguaggio lesivi della dignità della persona Da valutare tra: a) a m m o n i z i o n e verbale privata o in classe b) richiamo sul diario personale c) c o n v o c a z i o n e genitori d) sanzione “b” accompagnata da attività a scopo educativo Da valutare tra: a)ammonizione verbale privata Docente rilevatore o in classe b)richiamo sul profilo dello studente e sul diario persona- CdC per reiterazione le o team docente c)sanzione “b” accompagnata da attività a scopo educativo Comportamento che disturba il regolare svolgimento delle attività didattiche Da valutare tra: a) a m m o n i z i o n e verbale privata o in classe b) richiamo sul diario personale c) convocazione dei genitori Da valutare tra: Docente rilevatore a) ammonizione verbale privata o in classe Coordinatore/trice b) richiamo sul profilo dello studente e sul CdC allargato per reiterazione diario personale o team docente c) sanzione “b” accompagnata da attività a scopo educativo Ritardo ingiustificato e/o reiterato In caso di reiterazione: convocazione della famiglia e comunicazione al DS Docente rilevatore CdC per reiterazione o team docente Recupero del tempo scuola Docente rilevatore perso per ritardo ingiustificato durante l’intervallo. CdC per reiterazione In caso di reiterazione: convoo team docente cazione della famiglia Assenze Da valutare tra: Da valutare tra: ingiustificate a) ammonizione a) ammonizione verbale priva- Docente rilevatore verbale privata o ta o in classe in classe b) richiamo sul Profilo dello studente e sul diario perso- Coordinatore/trice b) richiamo sul diario nale personale c) sanzione “b” accompagnata attività a scopo educativo, team docente d) in caso di reiteraalternative o aggiuntive, zione: convocautili alla riflessione sul si- CdC allargato zione della famignificato del richiamo glia e comunica- d) in caso di reiterazione: conzione al DS vocazione della famiglia e) per reiterazione grave: sospensione da uscite didattiche e viaggi di istruzione Mancanza Richiamo sul diario Richiamo sul Profilo dello studel materiale personale dente e sul diario personale necessario nella pagina delle valutazioni alle lezioni Docente rilevatore Mancato svolgimento dei compiti Richiamo sul diario Richiamo sul Profilo dello stupersonale dente e sul diario personale nella pagina delle valutazioni Docente rilevatore Copiare compiti o verifiche Da valutare tra: Da valutare tra: Docente rilevatore a) ammonizione ver- a) ammonizione verbale privabale privata o in ta o in classe classe b) richiamo sul Profilo dello c) penalizzazione studente e sul diario personella valutazione nale nella pagina della vao annullamento lutazione disciplinare della prova c) penalizzazione nella valutazione o annullamento della prova INFRAZIONI DI GRAVE ENTITÀ ➢ L’insegnante rilevatore di una grave infrazione dovrà scrivere la nota di richiamo sul Registro di classe (IN VIGORE SOLO PER LA SECONDARIA) precisando in modo circostanziato le motivazioni del richiamo; egli dovrà contestualmente informare la famiglia tramite annotazione sul diario personale dell’allievo/a, aggiornare il Registro dei profili Personali e informare il/la Coordinatore/trice. TIPOLOGIA SANZIONI SCUOLA PRIMARIA SANZIONI SCUOLA SECONDARIA ORGANO/ PERSONA TITOLARE Danneggiamento grave e/o volontario di strutture e arredi scolastici/personali Richiamo scritto sul diario. Convocazione della famiglia convocazione del DS Rimborso totale del bene danneggiato o degli interventi di risistemazione Richiamo scritto sul Registro di classe e sul diario. Rimborso totale del bene danneggiato o degli interventi di risistemazione Servizi amministrativi scolastici Utilizzo consapevole a)convocazione genitori Da valutare tra: a) sospensione dalle lezioni con e/o reiterato b)convocazione DS di comportamenti / c) non partecipazione alle obbligo di frequenza per svollinguaggio lesivi attività della scuola (uscite digere attività educative e/o utili della dignità della dattiche saggi ec..) alla scuola b) sospensione dalle lezioni da persona d) sospensione dalle lezioni da uno a più giorni con allontauno a più giorni con allontananamento dalla comunità scolamento dalla comunità scolastica stica c) sospensione dalle uscite didattiche e/o dai viaggi d’istruzione Team docente C.d.C. allargato Utilizzo consapevole Da valutare tra: Da valutare tra: a) sospensione dalle lezioni con e/o reiterato a) convocazione genitori di comportamento b) convocazione DS obbligo di frequenza per svolche determini rischio c) non partecipazione alle gere attività educative e/o utili per la propria e/o attività della scuola (uscite dialla scuola b) sospensione dalle lezioni da altrui incolumità dattiche saggi ec..) d) sospensione dalle lezioni da uno a più giorni con allontauno a più giorni con allontananamento dalla comunità scolamento dalla comunità scolastica stica sospensione dalle uscite didattiche e/o dai viaggi d’istruzione Team docente C.d.C. Gruppo di Lavoro Operativo Handicap (se alunno/a H) Gruppo di Lavoro Operativo Handicap (se alunno/a H) Eludere la sorveglianza dei docenti con allontanamento reiterato non autorizzato dall’insegnante a) richiamo scritto sul diario Violazione della privacy a) Richiamo scritto sul registro di classe e sul diario b) sospensione dalle attività scolastiche/ attività educative alternative alle attività curriculari Da valutare tra: a) sospensione dalle lezioni curricolari con obbligo di frequenza per svolgere attività educative e/o utili alla scuola b) sospensione dalle lezioni da uno a più giorni con allontanamento dalla comunità scolastica sospensione dalle uscite didattiche e/o dai viaggi d’istruzione Docente rilevatore CdC allargato C.d.C. Gruppo di Lavoro Operativo Handicap (se alunno/a H) Impossessarsi illeDa valutare tra: Da valutare tra: galmente di materia- a) richiamo scritto sul DIARIO a) richiamo scritto sul registro di Docente rilevatore le altrui di particola- b)convocazione genitori e resticlasse e sul diario e restituzio- Team docente re valore/ comportuzione del bene sottratto ne del bene sottratto tamento reiterato b) sospensione dalle lezioni con CdC obbligo di frequenza per svolgere attività educative e/o utili alla scuola Falsificazione delle valutazioni/firma dei genitori Convocazione della famiglia Richiamo scritto sul registro di classe Docente rilevatore Fumare negli ambienti scolastici/durante le attività scolastiche in esterno In ottemperanza alle leggi n. 584/1975 3 e n.3 del 2003, Decreto L.gs 81/2008, sanzione amministrativa con pagamento tramite c/c postale entro 60 gg. dalla comunicazione scritta Addetto alla Vigilanza (ASPP) incaricato dalla Dirigente Scolastica Da valutare tra: a)contatto con la famiglia b)il coinvolgimento dei servizi socio-sanitari della provincia c) comunicazione al sindaco, come estrema misura in caso di fallimento Team docente Coordinatore/trice 15/20 gg. di assenza non motivate nei primi mesi di scuola (obbligatori oltre i 90 gg. d’assenza) Da valutare tra: a) contatto con la famiglia b) il coinvolgimento dei servizi socio-sanitari della provincia c) comunicazione al sindaco, come estrema misura in caso di fallimento. C.d.C. Dirigente Scolastico/a La scuola è luogo di formazione e di educazione, in qualsiasi tempo e spazio si eserciti l’attività. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. • La responsabilità disciplinare è personale • Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni • Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla misurazione del profitto, ma concorre alla definizione del voto di comportamento. Si fa presente che, secondo i termini di Legge, un voto di condotta inferiore a sei decimi può pregiudicare la promozione. • In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della altrui personalità. • Le sanzioni sono sempre temporanee, e proporzionate all’infrazione disciplinare. • Le sanzioni che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale (team docenti, C.d.C., Commissione Disciplinare Mensa), nel caso siano superiori a 15 giorni saranno adottate dal Consiglio di Istituto. !70 ART. 6 IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso. Il genitore/tutore, entro quindici giorni dalla comunicazione del provvedimento disciplinare irrogato, deve inviare il ricorso con raccomandata indirizzata all’apposito Organo di Garanzia istituito internamente all’Istituto. L’Organo di Garanzia è composto dalle seguenti figure: a) Dirigente Scolastico/a; b) due docenti (uno effettivo e uno supplente, eletti dal Collegio dei docenti nella prima riunione di ogni anno scolastico); c) tre genitori (due effettivi e uno supplente, eletti dal Consiglio d’Istituto nella prima seduta dell’anno scolastico). Le decisioni dell'Organo di Garanzia sono prese a maggioranza assoluta dei presenti e votanti. In caso di parità prevale il voto del/la Dirigente. ART. 7 DISPOSIZIONE FINALE Il Regolamento di Disciplina è deliberato dal Consiglio di Istituto e adottato dal Collegio Docenti. Della sua osservanza si rende responsabile tutto il personale scolastico in servizio, oltre agli studenti e alle loro famiglie. Il presente Regolamento è pubblicato sul sito dell’Istituto Comprensivo e esposto all’Albo della scuola e fornito a inizio anno scolastico Ogni disposizione elencata in appendice è parte integrante del presente regolamento. APPENDICE DISPOSIZIONI PER LA MENSA SCUOLA PRIMARIA. Gli alunni: • • si siedono nei posti assegnati; mangiano senza gridare, litigare, lanciare cibo e comunque rispettando le regole della buona educazione per andare ai servizi devono chiedere il permesso Gli insegnanti: ▪ controllano il foglio delle pèresnze e segnalano eventuali errori/cambiamenti accanto al nome dell'alunno ▪ provvedono alla sorveglianza; . SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. Gli alunni: • • • • • si riuniscono negli spazi assegnati al suono della campana e aspettano l’insegnante accompagnatore per l’appello che andrà effettuato in perfetto silenzio; si recano c/o la struttura ospitante comportandosi in modo educato e senza allontanarsi dalla fila siedono nei posti assegnati; mangiano senza gridare, litigare, lanciare cibo e comunque rispettando le regole della buona educazione; per andare ai servizi devono chiedere il permesso .al ritorno a scuola aspettano il suono della campana nel cortile della scuola controllati dagli insegnanti, poi si recano con ordine nelle varie classi Gli insegnanti: • si recano negli spazi assegnati, fanno l’appello utilizzando il foglio delle presenze su cui devono segnalare eventuali errori e/o cambiamenti accanto al nome dell’alunno; ▪ partono dalla scuola con il proprio gruppo evitando di formare una fila troppo lunga e difficile da gestire; • assegnano il tavolo al proprio gruppo, • una volta rientrati a scuola, controllano gli alunni restando nel cortile fino al suono della campana, evitando che altri alunni si aggiungano al gruppo !71 DISPOSIZIONI PER L’INTERVALLO SCUOLA PRIMARIA Gli alunni: ▪ si spostano in cortile o rimangono all’interno della scuola secondo la decisione dell’insegnante; ▪ Non possono abbandonare rifiuti negli spazi comuni, ma utilizzare i cestini per la raccolta differenziata ▪ nel cortile non possono assolutamente fare giochi pericolosi, O ACCEDERE A ZONE NON CONSENTITE A SECONDA DELLE SEDI SCOLASTICHE ▪ al termine dell'intervallo devono riunirsi col proprio insegnante e rientrare ordinatamente in classe. Gli insegnanti: ▪ devono assicurare la sorveglianza degli alunni; SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Gli alunni • si spostano in cortile o rimangono all’interno della scuola secondo la decisione dell’insegnante; ▪ non possono usare le scale antincendio per spostarsi; ▪ Non possono abbandonare rifiuti negli spazi comuni, ma utilizzare i cestini per la raccolta differenziata ▪ nel cortile non possono assolutamente fare giochi pericolosi, arrampicarsi sugli attrezzi sportivi o sugli alberi, sedersi sulle scale antincendio O ACCEDERE A ZONE NON CONSENTITE A SECONDA DELLE SEDI SCOLASTICHE ▪ al suono della campana devono riunirsi col proprio insegnante e rientrare ordinatamente in classe. Gli insegnanti: • devono rispettare i turni di assistenza all’intervallo predisposti in orario; ▪ devono assicurare la sorveglianza degli alunni; ▪ se l’intervallo si fa in cortile, gli insegnanti riportano in aula la propria classe e attendono il collega dell’ora seguente; ▪ se l’intervallo si fa all’interno, si posizionano nei luoghi stabiliti, al termine dell’intervallo aspettano il collega dell’ora seguente prima di allontanarsi. SOLO PER LA SCUOLA SECONDARIA Disposizioni per i momenti precedenti l’inizio delle lezioni Prima dell’inizio delle lezioni la Scuola non garantisce la sorveglianza degli alunni/e, anche se i ragazzi/e sostano in attesa negli spazi del portico della scuola. Disposizioni per il deposito degli ombrelli Essendo gli ombrelli oggetti potenzialmente pericolosi e il loro trasporto nelle classi, se bagnati, rende scivoloso il pavimento, devono essere sempre depositati nell’atrio della scuola. La scuola non risponde di eventuali furti. Se gli alunni/e portano gli ombrelli in classe, vengono invitati a riportarli nell’atrio. In caso di rifiuto, gli ombrelli sono soggetti a ritiro temporaneo (veda art.5, possesso di materiale improprio, pericoloso). REGOLAMENTO USCITE VIAGGI E GITE D’ISTRUZIONE PREMESSA Le iniziative programmate devono avere finalità di integrazione della normale attività della scuola per contribuire alla formazione generale della personalità degli alunni e devono mirare al completamento della preparazione scolastica. La programmazione dei viaggi deve essere funzionale agli obiettivi cognitivi culturali e didattici avendo cura di privilegiare mete che abbiano una stretta relazione con il piano di studi della classe. Nella programmazione dei viaggi si raccomanda di evitare proposte che possano creare discriminazioni tra gli alunni. E’ necessario prestare attenzione e contenere entro limiti ragionevoli le spese per le uscite e i viaggi di istruzione così da non gravare in modo oneroso sui bilanci delle famiglie in situazioni economiche meno favorevoli. !72 ART. 1 - NORMA GENERALE I viaggi d'istruzione, le visite guidate e le uscite in orario scolastico sono proposti dal team docente e dal Consiglio di classe in riunione plenaria, con menzione esplicita nell'apposito verbale, nel quadro delle indicazioni del Piano dell'offerta formativa e del presente regolamento. Il piano annuale dei viaggi di istruzione e delle uscite sarà successivamente approvato dal Collegio Docenti sotto l’aspetto didattico e dal Consiglio di Istituto per quello amministrativo contabile. ART. 2 - TIPOLOGIA DEI VIAGGI E DEFINIZIONE Tipologie: Viaggi, visite e uscite d’integrazione culturale, finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del Paese o anche nella realtà dei Paesi Esteri( solo per la scuola secondaria), la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, la visita presso complessi aziendali, mostre, località di interesse storico – artistico. Viaggi, visite e uscite nei Parchi e nelle Riserve Naturali considerati come momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali. Si richiama l’accordo di programma tra i Ministeri dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione in materia ambientale per l’importanza che hanno i Parchi Nazionali e le Aree Protette in Italia come luoghi e mete di viaggi di istruzione. Viaggi, visite e uscite connessi ad attività sportive, che devono avere anch’essi valenza formativa, anche sotto il profilo dell’educazione alla salute; rientrano in tale tipologia manifestazioni sportive scolastiche nonché le attività in ambiente naturale e quelle rispondenti a significative esigenze a carattere sociale, anche locale. Definizioni: Uscite Didattiche - Sono le attività compiute dalle classi al di fuori dell'ambiente scolastico, ma direttamente sul territorio comunale e/o provinciale purché le uscite si svolgano con una durata non superiore all'orario scolastico giornaliero. Visite guidate - Sono le visite che le classi effettuano in comuni diversi dal proprio per una durata giornaliere, ma superiore all'orario scolastico. Le Visite Guidate si effettuano presso parchi naturali, località di interesse storico - artistico, sportivo, complessi aziendali, monumenti, mostre, gallerie, Città d'Arte…… Viaggi d' Istruzione - Sono tutti i viaggi che si svolgono per più di una giornata:viaggi di integrazione culturale (gemellaggi fra le scuole o fra città, scambi interscolastici….);viaggi finalizzati all’approfondimento di tematiche disciplinari e interdisciplinari; viaggi connessi ad attività sportive. ART. 3 – DURATA, NUMERO, COSTI DELLE USCITE/VISITE/VIAGGI Considerata l’opportunità che per il completo svolgimento dei programmi d’insegnamento non vengano sottratti tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in 8 giorni scolastici il periodo massimo utilizzabile per le visite guidate e i viaggi d’istruzione per ciascuna classe, da utilizzare in più occasioni. Le uscite didattiche sono da considerarsi parte integrante dell’attività curricolare perciò da escludere dalla quota indicata sopra. Classi Destinazioni Scuola dell’infanzia Uscite didattiche brevi sul territorio in orario scolastico Primaria Uscite didattiche e visite guidate in orario scolastico della durata di un giorno Le classi V potranno effettuare un viaggio di istruzione fino a due giorni comprensivi di un pernottamento Costi Secondaria classi 1^ Uscite didattiche e visite guidate in orario scolastico della durata di un giorno Potranno effettuare un viaggio di istruzione fino a due giorni comprensivi di un pernottamento Secondaria classi 2^ Potranno effettuare un viaggio di istruzione di due o più giorni preferendo mete in territorio nazionale Secondaria classi 3^ Potranno effettuare un viaggio di istruzione di due o più giorni (anche estero) Sono esclusi dalle suddette indicazioni i corsi sportivi e le visite per l’orientamento ed i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche (gare provinciali, regionali, nazionali a seguito di superamento delle fasi d’Istituto). L’orario di partenza e di rientro delle visite di istruzione per la scuola primaria non deve coincidere con l’orario di ingresso e di uscita degli alunni del plesso scolastico al fine di non creare eccessivo intralcio. L'orario di rientro di tutte le visite e i viaggi deve essere tale da permettere agli allievi la normale frequenza delle lezioni nel giorno successivo; a tal fine i viaggi che durano più di due giorni devono prevedere il rientro nella giornata di venerdì o sabato; il rientro nella giornata di domenica è consentito solo in orario tale da permettere la frequenza ordinaria delle lezioni nel giorno successivo. Art. 4 - PERIODI DI EFFETTUAZIONE VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE L'effettuazione delle Visite guidate è consentita durante tutto l'anno mentre i Viaggi d'istruzione, che comportano spostamenti nazionali ed europei devono avvenire dalla metà di febbraio e non oltre il 30 aprile per le classi terze ed il 15 maggio per le classi prime e seconde. Non possono essere effettuati viaggi in coincidenza della fine del quadrimestre ( salvo casi specifici legati alla peculiarità del progetto) I Consigli di classe cercheranno di programmare i le Visite e i Viaggi affinché non coincidano con le date di convocazione dei C.d.C. o colloqui con le famiglie. La partecipazione degli alunni deve essere almeno dei 4/5 degli allievi. Nel caso la partecipazione al viaggio d'istruzione sia di più classi, i 4/5 sono riferiti alla totalità dei ragazzi. Art. 5 - ASPETTI PROCEDURALI Affinché siano regolati tempestivamente e con efficacia gli aspetti didattici, organizzativi, finanziari e di regolarità procedurale, il piano annuale delle Uscite, Visite e dei Viaggi deve essere predisposto dal Collegio dei Docenti entro il mese di Ottobre di ogni anno. Al piano delle "Uscite", che è da intendersi vincolante, potranno essere apportate delle modifiche in casi motivati ed eccezionali. Pertanto il docente nominato referente, entro quindici giorni successivi all'approvazione del primo incontro di plessoo Consiglio di classe, raccoglie tutti gli elementi necessari alla predisposizione del Piano annuale delle Uscite,Visite e Viaggi (meta, periodo di effettuazione, nome del docente accompagnatore e del supplente, con firma per presa visione, mezzo di trasporto, motivazione didattica) utilizzando il modello apposito. La definizione del piano dettagliato e comprensivo dei preventivi di spesa dovrà essere approvato dal Consiglio d'Istituto entro il mese di novembre di ogni anno scolastico. La conseguente procedura relativa alla progettazione ed attuazione delle Visite Guidate o dei Viaggi d'Istruzione, costituisce per la complessità delle fasi e delle competenze un vero e proprio procedimento amministrativo, pertanto si deve acquisire agli atti, con congruo anticipo anche la seguente documentazione: !74 Di competenza degli insegnanti di classe, dei COORDINATORI dei C.d.C. e/o del Docente proponente 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. obiettivi culturali e didattici programma analitico del viaggio elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinto per classe assenso dei genitori per gli alunni motivazione della scelta (è preferibile scegliere la ditta che comprende gli accompagnatori) preventivo di spesa indicazione della quota individuale a carico degli alunni raccolta delle ricevute di pagamento e dell'elenco delle singole voci di spesa Di competenza della SEGRETERIA 1. stipula del contratto 2. polizze assicurative dei partecipanti contro gli infortuni 3. certificazioni varie riguardanti l’automezzo da utilizzare secondo quanto contenuto nella C.M. n. 291 del 14.10.1992 Art. 6 - COMPITI DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI La funzione di accompagnatore è svolta dal personale docente. Non è esclusa la partecipazione del capo di Istituto. Considerata la valenza educativa e didattica dei viaggi di istruzione, i docenti accompagnatori devono aver dato la disponibilità,appartenere alla classe e avere affinità con l’ambito disciplinare attinente al viaggio Non è consentita la partecipazione a personale estraneo alla scuola ( solo in casi concordati con il Dirigente è ammessa la presenza dei genitori in qualità di accompagnatori) Tutti i docenti accompagnatori sono obbligati alla definizione e alla realizzazione degli obiettivi didattici ed educativi previsti dall'uscita, oltre naturalmente alla vigilanza degli alunni. Nel rispetto della normativa vigente deve essere garantito un accompagnatore ogni 15 alunni più l'insegnante di sostegno nel caso di alunni portatori d' handicap, fermo restando che l’unica classe deve essere accompagnata da due docenti Per ogni viaggio di istruzione uno dei docenti accompagnatori funge da coordinatore di gita responsabile del viaggio: garantisce il rispetto del programma,verifica l’adeguatezza della struttura accogliente e assume le opportune decisioni nei casi di necessità, consulta tempestivamente il Dirigente Scolastico ogni volta si renda opportuno e necessario Art. 7 – ESCLUSIONE DALLE ATTIVITA’ Per gli studenti recidivi nel comportamento poco responsabile ovvero di presunto rischio per sé e per gli altri, il Consiglio di Classe o team docenti valuta a priori la possibilità di partecipazione alle uscite/visite/viaggi. In caso di provvedimenti disciplinari per gravi mancanze all’alunno può essere preclusa la partecipazione alle uscite/ visite/viaggi di istruzione. In tali casi non è rimborsata la quota già versata. Gli alunni non partecipanti non sono esonerati dalla frequenza scolastica nelle forme e nelle modalità alternative programmate Art. 8 - MODALITA’ DI PAGAMENTO La spesa per l’effettuazione delle visite, dei viaggi d’istruzione è a carico delle famiglie con quote di partecipazione. La quota di partecipazione per ciascuna visita o viaggio deve essere versata sul conto corrente postale della Scuola Famiglie assistite Il contributo sarà concesso alle famiglie che ne faranno richiesta sulla base della quota annuale messa a disposizione dal C.I.. e rispettando il criterio che fa riferimento alle fasce di reddito e desumibile dalla certificazione ISEE ( Indicatore situazione economica equivalente) Art. 9 – RIMBORSI Eventuali richieste di rimborso devono essere presentate non oltre 5 giorni dall'effettuazione del viaggio o visita, devono essere indirizzate al Dirigente scolastico e tale domanda sarà accompagnata da adeguata documentazione che giustifichi la mancata partecipazione. Se si tratta di valida giustificazione, hanno diritto alla restituzione delle somme rimborsabili, dopo pagamento dell'eventuale penalità all’Agenzia o delle eventuali spese già sostenute. Gli alunni che, dopo aver versato la quota prevista, non partecipano e non hanno giustificazione valida, non hanno diritto alla restituzione delle somme rimborsabili. Le somme non rimborsate saranno destinate alla costituzione di un fondo per le famiglie assistite e destinate alle Visite e Viaggi d'istruzione. !75 Art.10 – SICUREZZA Per quanto riguarda la garanzia dei mezzi di trasporto utilizzati, ad eccezione del treno, si fa riferimento alle disposizioni contenute nella C.M. n.291 del 14.10.1992 Nel caso in cui venga utilizzato uno “Scuolabus” di proprietà del Comune, la documentazione relativa al mezzo deve essere rilasciata dal Sindaco. Art. 11 – Disposizioni finali Tutti i partecipanti ai viaggi di istruzione( accompagnatori,alunni,ecc) dovranno essere coperti da polizza assicurativa personale o cumulativa contro gli infortuni Art. 12- VARIAZIONI E VALIDITÀ DEL PRESENTE REGOLAMENTO Il presente Regolamento Interno di Istituto, approvato dal Consiglio di Istituto in data con delibera n. , entra in vigore il giorno successivo alla sua approvazione. Modifiche al presente regolamento potranno essere apportate con successiva delibera del C.I. Per quanto non espressamente deliberato dal seguente Regolamento, si applica la normativa vigente in materia. 2.Orientamento e continuità Dopo l’esperienza dei tre anni di Istituto Comprensivo e la condivisione dei progetti Continuità Accoglienza Orientamento nei diversi ordini di scuola, si è ritenuto opportuno produrre un documento di Istituto i cui contenuti, consolidati nel tempo e nelle esperienze dirette hanno assunto la caratteristica di un unico percorso educativo dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di Primo Grado. Questo elaborato è frutto degli incontri tra docenti che si sono confrontati, individuando linee guida programmatiche, è inoltre il risultato della puntuale verifica proposta a conclusione delle attività. L’obiettivo del documento è quello di facilitare la comunicazione fra le parti interessate e la realizzazione di percorsi comuni. Premesse L’istituzione, attraverso l’operato dei docenti, aiuta e segue i bambini e i ragazzi nella crescita personale fornendo loro l'ambiente e le opportunità più favorevoli possibili. La continuità è intesa come un percorso che accompagna il bambino nell’ingresso alla Scuola dell’Infanzia, che lo segue nelle fasi intermedie di passaggio proponendo esperienze di grado diverso a seconda dell'età e del grado di istruzione, e che lo guida fino alla conclusione della Secondaria di Primo Grado. L’inserimento nella Scuola, il completamento di un percorso scolastico e il passaggio al ciclo successivo possono comportare una situazione di disagio psico-sociale (inserirsi in un nuovo ambiente, interrompere relazioni significative, conoscere altre persone, confrontarsi con nuove regole organizzative, adattarsi alle richieste del nuovo contesto scolastico) e creare nell’alunno e nella famiglia un sensibile disorientamento. La scuola si fa carico delle esigenze di famiglie e alunni tenendo in considerazione anche i rapidi mutamenti della società attuale: il superamento veloce di idee e contenuti, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di rapportarsi con gli altri e di comunicare. Tutto ciò prevede infatti e prefigura un’ipotesi di orientamento a più dimensioni; non più solo per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se stessi. L’acquisizione della capacità di comunicare, di trovare le informazioni necessarie, di continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze appare attualmente più importante che non il possedere molte conoscenze o il fare, a tutti i costi, la scelta perfetta, stereotipo ancora diffuso anche se messo in discussione. !76 Finalità e obiettivi Finalità Vivere bene a scuola, crescere come persone consapevoli Obiettivi 1. Favorire l’inserimento degli alunni nella scuola dell’Infanzia, nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado 2. Offrire agli alunni adeguate opportunità per poter superare eventuali problemi di natura emotiva 3. Formare sezioni e gruppi classe funzionali 4. Favorire l’inserimento della famiglia nell’Istituzione Scolastica attraverso la condivisione dei sistemi educativi ed organizzativi 5. Consolidare la collaborazione scuola-famiglia 6. Accrescere la coesione del curricolo tra i diversi ordini di scuola 7. Utilizzare, ampliare, collegare le conoscenze 8. Aiutare gli alunni a maturare un’immagine di sé meglio definita 9. Allenare ad agire, proporre, comunicare, scegliere, riflettere su di sé, tenendo conto delle risorse e nel rispetto dei limiti personali ed ambientali. 10. Maturare la consapevolezza che le persone e le situazioni cambiano, che la decisione può essere, se necessario rivista, dal momento che le dimensioni di un individuo sono molte: affetti, amicizie, interessi e non solo lavoro. Continuità nido-infanzia • Incontro educatrici nido e insegnanti scuola dell’infanzia: passaggio informazioni finalizzato alla formazione delle sezioni e organizzazione attività di continuità presso la scuola dell’infanzia di riferimento. Periodo: Marzo-Aprile • Formazione delle sezioni: Dirigente con la collaborazione del personale responsabile ( vedi criteri sul sito formazione sezioni deliberati dal Consiglio d' Istituto) Periodo:Maggio • Assemblea informativa con le famiglia degli iscritti alla scuola dell’infanzia Periodo: Maggio Continuità infanzia-primaria • Attività di continuità con i bambini presso la Scuola Primaria di riferimento Periodo: aprile/maggio • Assemblea informativa con le famiglia degli iscritti alla Scuola Primaria Periodo: Maggio !77 • Osservazione/intervento presso le sezioni delle Scuole dell’Infanzia da parte dei docenti della Primaria Periodo: maggio o prima settimana di giugno • Passaggio informazioni docenti Infanzia-Primaria Periodo: giugno (ultima settimana) presso le scuole dell'Infanzia Continuità primaria-secondaria • Incontro informativo e organizzativo dell’intera attività tra docenti interessati nei rispettivi plessi Periodo: inizio settembre • Somministrazione prove d’Ingresso Italiano e Matematica Periodo: entro le prime due settimane di scuola • Raccolta dei dati relativi agli esiti dei test d’ingresso (Italiano e Matematica) ed elaborazione Periodo: inizio Ottobre • Esperienza di stages da parte degli alunni delle classi quarte e quinte della scuola Primaria che frequenteranno l’ambiente della Scuola Secondaria per un’intera mattinata, integrandosi con le attività curricolari di alcune classi. Periodo: Dicembre/Gennaio • Partecipazione degli alunni delle classi quarte e quinte ad alcuni progetti in continuità con una o più classi della Scuola Secondaria Periodo: Ottobre/Maggio • • Passaggio informazioni relative all'impegno e al comportamento dei singoli alunni attraverso le schede predisposte e approvate in Collegio Docenti. Periodo: Aprile • Formazione delle classi prime della Scuola Secondaria ad opera della Commissione incaricata dal Collegio Docenti. Periodo: Giugno • Incontro tra docenti dei due ordini di scuola per confrontare i risultati delle prove d’ingresso con quelli rilevati a conclusione dell’anno scolastico. Periodo: Giugno (fine anno scolastico) Accoglienza SCUOLA DELL’INFANZIA L’ingresso alla scuola dell’infanzia per la maggioranza dei bambini costituisce la prima esperienza al di fuori del contesto familiare e quindi il primo approccio alla vita scolastica in una situazione comunitaria gestita da persone diverse dai parenti stretti. Per la tenera età dei bambini è importante che l’inserimento avvenga in modo graduale. Il progetto comporta un’organizzazione oraria articolata su tre settimane. - Nella prima settimana orario antimeridiano per tutti i bambini. - Dalla seconda settimana il servizio è garantito con l’orario completo per i 4 e 5 anni (tolte le sezioni miste per le quali verrà valutata un’organizzazione differente). !78 L’inserimento dei gruppi dei nuovi iscritti, determinati dal numero dei bambini, avviene nell’arco di tre settimane fino a raggiungimento dell’orario completo: 1° settimana: ingresso dalle ore 8,00 alle ore 9,00 uscita alle ore 11,30 2° settimana ingresso dalle ore 8,00 alle ore 9,00 12,30 dopo il pranzo 3° settimana ingresso dalle ore 8,00 alle ore 9,00 uscita alle ore 15,30 dopo la merenda 4° settimana ingresso dalle ore 8,00 alle ore 9,00 uscita dalle ore 15,30 alle 16.30 Gli inserimenti in corso d’anno avvengono con le medesime modalità. SCUOLA PRIMARIA Il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria è un momento importante per il bambino perché comporta l’inserimento in un contesto scolastico più strutturato nell’utilizzo degli spazi, dei tempi e nelle richieste relative agli apprendimenti. Per favorire un approccio positivo alla nuova realtà, i docenti dei due ordini di scuola si attivano fin dall’anno precedente per organizzare l’assemblea di maggio e il percorso di accoglienza. Il progetto si organizza su una settimana con orario antimeridiano. Dall’inizio della seconda settimana gli alunni frequenteranno l’orario completo suddivisi nelle sezioni definite. L’articolazione del progetto prevede la rotazione dei gruppi di alunni con la relativa osservazione e relazione da parte di tutti i docenti coinvolti. Al termine della prima settimana di scuola verranno definite le sezioni e consegnati gli elenchi in Direzione per l’assegnazione dei docenti. INDICATORI DI OSSERVAZIONE Le insegnanti, nel corso della prima settimana di scuola, organizzeranno delle attività ludiche attraverso le quali osservare gli aspetti che seguono in modo tale da raccogliere le informazioni utili alla formazione di sezioni equilibrate. 1. Sviluppo affettivo- sociale: attenzione, partecipazione, collaborazione, interazione, autonomia. 2. Linguaggio: espressione spontanea, comprensione consegne e racconti. 3. Sviluppo cognitivo: riproduzione di figure e lettere, rappresentazione iconica del vissuto, orientamento spaziale. 4. Sviluppo psicomotorio: motricità fine ( impugnatura, uso delle forbici ), coordinazione dinamica generale ( camminare, correre, saltare ecc … ) orientamento spaziale !79 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME Al fine di formare gruppi eterogenei, il più possibile equilibrati per quanto concerne la situazione iniziale e le caratteristiche degli alunni, le classi verranno definite dagli insegnanti nel corso della prima settimana di scuola, nel rispetto dei criteri deliberati dal Consiglio di Istituto. Secondaria Il passaggio tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado, spesso carico di preoccupazioni e stress emotivo da parte del bambino e della famiglia, deve essere un momento di condivisione di esperienze che vadano al di là della vita scolastica in generale. A questo scopo si propone un Progetto Accoglienza che coinvolge bambini, docenti e genitori in luoghi alternativi e in tempi diversi rispetto alla scuola stessa. Il condividere il percorso di un’intera giornata completata dal pernottamento fuori casa vuole favorire una migliore conoscenza tra ragazzi e docenti; il coinvolgimento dei genitori nella fase conclusiva del percorso vuole rafforzare il rapporto Scuola-Famiglia fin dai primi passi nella nuova struttura scolastica. Orientamento A chi è rivolto e come si sviluppa Questo progetto è rivolto a tutte le classi dell’Istituto Comprensivo a partire dall’ingresso alla Scuola dell’Infanzia fino all’uscita dalla Secondaria di Primo Grado ed ha come obiettivi la conoscenza di sé come individuo inserito in un ambiente fisico, sociale ed economico (livello formativo) e la conoscenza della realtà esterna (livello informativo). Tutte le discipline, ciascuna nella propria specificità, sono orientative, in quanto favoriscono nell’allievo l’acquisizione di conoscenze concettualmente organizzate che si esprimono mediante linguaggi specifici e costituiscono, oltre che patrimoni culturali oggettivi, insostituibili strumenti per una migliore analisi e conoscenza di se stessi e della realtà esterna. Nel percorso scolastico completo del primo Ciclo di Istruzione corso gli alunni saranno guidati ad un prima riflessione su se stessi, sul proprio carattere, sul comportamento individuale e nel gruppo, nonché all'acquisizione della consapevolezza dei propri limiti, delle proprie capacità e delle proprie aspirazioni. La fase conclusiva dell'azione educativa legata all'orientamento è costituita dalla scelta che gli alunni in uscita dalla Secondaria di Prima Grado dovranno effettuare entro i termini di legge. Verranno svolte attività di ricerca sul mondo del lavoro e verranno realizzati incontri con docenti delle scuole superiori per una più completa informazione sulle possibilità di studio offerte dal Territorio. I percorsi orientativi potranno comunque essere diversificati a seconda della programmazione dei singoli Consigli di Classe che potranno, tra le altre cose, fornire agli alunni opuscoli guida relativi ai possibili itinerari scolastici futuri. !80 Obiettivi didattici generali del progetto: Conoscere, Conoscersi, Progettare, Decidere Conoscere modo per utilizzare, ampliare, collegare le conoscenze, potenziare e scoprire le proprie abilità. Molti contenuti vengono già forniti dallo studio delle materie curricolari ( Italiano, Geografia, Storia, Educazione tecnica, Scienze…), pertanto si tratta di fornire il metodo per utilizzare tali conoscenze. In modo più specifico gli obiettivi sono: • • • • • • • • • • saper consultare le fonti saper selezionare le informazioni che occorrono saper esprimersi in termini personali saper sintetizzare saper utilizzare modi diversi di comunicazione saper trovare materiale significativo saper trattare le informazioni saper lavorare in gruppo saper comunicare saper utilizzare un lessico specifico Conoscersi focalizzare la dimensione personale ed aiutare i ragazzi a passare da un’immagine confusa di sé ad una meglio definita. Il metodo è quello dell’autoriflessione (su di sé e sul lavoro personale) Gli obiettivi si prefigurano prevalentemente in: • • • • Analizzare le proprie caratteristiche evolutive Analizzare alcuni aspetti della propria personalità Analizzare le proprie doti e competenze Confrontare l’idea di sé con gli altri Progettare allenare ad agire, proporre, comunicare, scegliere, riflettere su di sé tenendo conto delle risorse e dei limiti ambientali, nonché di quelli personali. Decidere avere la consapevolezza che le persone e le situazioni cambiano, che la decisione può essere, se necessario, rivista dato che le dimensioni di un individuo sono molte: affetti, amicizie, interessi e non solo lavoro. Quadro di riferimento normativo • Legge sull’elevamento dell’obbligo scolastico L. N° 9/20-1-1999 L’estensione dell’obbligo scolastico costringe ad una nuova riflessione sull’offerta formativa e al suo approfondimento, alla luce di una didattica orientativa e della flessibilità che l’autonomia scolastica consente di effettuare, con particolare attenzione agli alunni a rischio di dispersione. In particolare vengono messi a fuoco obiettivi che i ragazzi devono conseguire: • Un’ampia acquisizione culturale. • La formazione del cittadino. • Consapevolezza dei processi di scelta. !81 • Documentazione delle potenzialità lavorative del territorio. La creazione di moduli e laboratori orientativi che prevedono la presenza dei docenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado vanno inseriti nel curriculum del ragazzo, finalizzandoli all’acquisizione di progettualità e di senso di responsabilità. Il tempo per i moduli e per i laboratori viene ricavato dal decremento orario del 15% del monte ore annuale di ogni disciplina. Fase attuativa del Progetto Orientamento e sua specificità Il progetto che viene delineato prevede nella sua attuazione due momenti correlati fra loro: uno di carattere formativo da realizzare nel gruppo-classe, l’altro di tipo informativo generale, che assume specificità nei singoli ordini di scuola. SCUOLA DELL’INFANZIA Percorso formativo e informativo: costruzione dell’identità, dell’autonomia e delle competenze. Fase Formativa CONOSCENZA DEL Sè INFORMAZIONE E AUTOVALUTAZIONE Percezione del sé fisico Conoscere lo schema corporeo Rappresentare graficamente lo schema corporeo Alimentazione Percezione del sé affettivo Prendere coscienza del ruolo occupato in famiglia Prendere coscienza del ruolo occupato a scuola Percezione del sé sociale Informazione e conoscenza della scuola Informazione e conoscenza della propria casa La propria storia Prendere coscienza di sé e della propria storia Le paure Prendere coscienza delle paure per poterle superare Gli interessi personali Scoprire i propri interessi Le capacità Scoprire le proprie capacità L’autonomia Conquista dell’autonomia 82 ! Fase informativa Si concretizza nel corso dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia attraverso le attività previste dalla Continuità. SCUOLA PRIMARIA Fase Formativa Si articola su tutti e cinque gli anni come cammino interdisciplinare finalizzato alla costruzione dell’identità, dell’autonomia e delle competenze necessarie per favorire l’iniziativa, l’autodecisione, la responsabilità personale che pongono le basi per un esercizio consapevole delle capacità cognitive e sociali. CONOSCENZA DEL Sè Conoscere se stessi Percezione del sé fisico e Ricostruire il proprio passato personale Analizzare la propria immagine Conoscere il proprio carattere Alimentazione Italiano Storia Motoria Immagine Scienze e Tecnologia RET Musica Percezione del sé affettivo Relazioni interpersonali Il rispetto di sé Il rispetto delle proprie cose Il rispetto degli altri Italiano Storia Motoria Immagine Ed. cittadinanza RET Ed. emotiva e relazionale Sicurezza Musica Religione Lingua Inglese Percezione del sé sociale Gli spazi Il percorso casa-scuola Gli spazi pubblici Il comune I settori lavorativi Il “ valore” del lavoro Italiano Storia Geografia Matematica Motoria Immagine Ed. cittadinanza Sicurezza Musica Tecnologia Religione AUTOVALUTAZIONE L’autonomia Le capacità / competenze Gli interessi personali Gli apprendimenti TUTTE LE DISCIPLINE IN MANIERA TRASVERSALE CONOSCENZE Lo stile cognitivo Discipline Metodo di studio Strategie di lavoro Fase informativa Si concretizza nel corso dell’ultimo anno della scuola primaria, attraverso le attività previste dalla Continuità e al termine dell'anno scolastico con la compilazione della Scheda di Valutazione delle Competenze. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fase Formativa Alla luce delle considerazioni generali sopra esposte viene formulato un percorso orientativo di carattere formativo inteso come proseguimento di un lavoro iniziato possibilmente fin dalla quinta classe elementare, articolato nelle tre classi della scuola media Classe prima – obiettivi a. b. c. d. Accoglienza e Socializzazione con il nuovo contesto scolastico Conoscenza del sé attraverso l'utilizzo del materiale proposto dal testo di Antologia. Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova esperienza scolastica Sviluppo di capacità esplorative riguardo alle relazioni fra la realtà di appartenenza e l’ambito europeo. Classe seconda – obiettivi a. Ricostruire l’immagine di adolescenza nella fase di passaggio dall’infanzia b. Affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo adolescenziale c. Differenziare la specificità di genere nel percorso di crescita d. Conoscenza del sé rapportato agli altri e autovalutazione delle proprie propensioni Classe terza – obiettivi Sotto la guida dei docenti di diversi ambiti disciplinari: a. Esplorare le risorse personali in funzione della scelta b. Costruire un progetto personale di scelta c. Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e progetto di vita d. Approfondire la capacità di riflettere sulle difficoltà, sull’impegno, sui sacrifici e sulle possibili gratificazioni proprie di un corso di studi, di una professione o di un mestiere e. Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere grafici e statistiche, trarre informazioni dall’osservazione della realtà, porre in relazione i dati per trarne le opportune deduzioni. Fase Informativa • Incontri in orario scolastico, tra i docenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado e gli alunni delle classi terze; • Visita alle scuole da parte delle famiglie e degli alunni seguendo date fornite dalla Scuola per gli open day • Allestimento di una serata orientativa per le famiglie presso la nostra sede, con la presenza di Dirigenti e referenti degli Istituti Superiori !84 • Consiglio orientativo alle famiglie; • Eventuale intervento di un Esperto per risolvere i dubbi degli alunni incertezze relative al momento di crescita e di scelta; e rinforzare le • Compilazione della Scheda di Valutazione delle Competenze al termine del Primo Ciclo d' Istruzione. Metodologia e Materiali Sono previsti, accanto a metodologie consolidate nel lavoro curricolare della classe, momenti assembleari ed individuali, visite a scuole e luoghi di lavoro in piccoli gruppi. Vengono utilizzati: • Schede predisposte dai docenti di classe e dai referenti per l'Orientamento raccolte in un book da consegnare ad ogni classe contenenti informazioni utili sui vari Istituti. • Informazioni e schede fornite dalla Provincia del VCO e reperibili sul sito “Orientagol” • Sezioni sull’orientamento presenti in antologie adottate e nei testi di Educazione Civica; • Orientagol, strumento on line per il reperimento di tutte le informazioni relative all’offerta scolastica del territorio, anch’esso aggiornato dal gruppo provinciale per l’Orientamento La Commissione incaricata, nella consapevolezza di aver fornito con tale progetto una traccia prevalentemente metodologica di lavoro nel percorso formativo, rendendosi conto della complessità inerente tale materia, prevede di apportare ampliamenti e puntualizzazioni ove si presentino necessarie in fase attuativa. Tempi L'attività di orientamento per la fase informativa rivolta agli alunni delle classi terze si articola secondo le seguenti modalità: MESE DI OTTOBRE - Consegna di materiale relativo alle tipologie degli indirizzi scolastici presenti negli istituti superiori di Verbania. MESE DI NOVEMBRE - Incontro serale presso la Scuola Cadorna con tutti i referenti e i dirigenti degli Istituti Superiori e le famiglie - Consegna del Calendario delle giornate di scuola aperta dei singoli Istituti di Istruzione Superiore MESE DI DICEMBRE - Compilazione e consegna alle famiglie del Consiglio orientativo - eventuali interventi individualizzati per gli alunni ancora indecisi nella scelta della scuola superiore ad opera di esperti orientatori. MESE DI GENNAIO -Consegna delle informative necessarie per le iscrizione alle scuole secondarie di secondo grado da effettuarsi on-line !85 3. Patto di corresponsabilità PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITA’ VISTI - Il D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998 e le modifiche e le integrazioni in seguito al DPR n. 235 del 21 novembre 2007 concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti; - Il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 (Linee d’indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità); - Il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo; - Il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori dei docenti; - Il D.M. MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali; PRESO ATTO che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica; CONSIDERATO L’articolo 1 comma 1 e 2 del D.P.R. 249/98 1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. La Scuola, in piena sintonia con quanto stabilito dal regolamento delle studentesse e degli studenti, PROPONE il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. !86 I docenti si impegnano a: - Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; · Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola; · Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; · Rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; · Rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; · Promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; · Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; · Favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative al fine di promuovere il pieno sviluppo del soggetto educando; · Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; · Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso ai Fiduciari o a un Collaboratore scolastico; · Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; · Informare gli alunni sugli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; · Comunicare le valutazioni delle prove scritte, orali e pratiche; · Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e pratiche; · Effettuare almeno il numero minimo di verifiche in base alle delibere relative del Collegio Docenti; · Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; · Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate. Le studentesse e gli studenti si impegnano a: - Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; · Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; · Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta; · Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; !87 · Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; · Rispettare i compagni e il personale della scuola; · Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; · Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; · Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; · Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; · Favorire la comunicazione scuola/famiglia; · Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti; · Presentarsi con puntualità alle lezioni; · Non usare mai in classe il cellulare; · Usare un linguaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo in cui si vive e si opera. I genitori si impegnano a: - Conoscere l’Offerta formativa della scuola; · Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; · Controllare le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti; · Rivolgersi ai docenti, ai Fiduciari e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali (rispettando la gerarchia scolastica); · Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola; · Sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; · Essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e/o potenziamento; · Informare la scuola su eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente; · Vigilare sulla costante frequenza; · Giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; · Vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola; · Limitare, per quanto possibile, le richieste di uscite anticipate; · Invitare il/la proprio/a figlio/a a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi. La violazione di tale disposizione comporterà quanto previsto dal Regolamento di disciplina; !88 · Intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; · Tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; · Siglare le valutazioni relative alle prove scritte, orali e pratiche. Il personale non docente si impegna a: - Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato; · Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; · Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; · Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; · Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti). Il Dirigente Scolastico si impegna a: • Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; · Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; · Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; · Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate. Firma del Coordinatore di Classe ____________________________________________ Firma dei Rappresentanti dei Genitori ____________________________________________ Firma dei Collaboratori Scolastici Firma del Dirigente Scolastico ____________________________________________ ____________________________________________ !89