E-BOOK
Le nostre avventure
QUELLI DI
ROZZANO
Storie di un gruppo di amici
Siamo Quelli di Rozzano,
un gruppetto di amici
nato per caso dalla passione della corsa.
La corsa è stata il mezzo che ha fatto nascere un'amicizia tra di noi
che è andata oltre il semplice trovarsi
per una sgambata od una "tapasciata":
amiamo la natura, camminare in montagna in ogni stagione,
ed abbiamo fatto insieme tante belle cose,
ma tante altre ne vorremmo fare ancora.
Quelli di Rozzano
ringraziano tutti gli amici che hanno contribuito
alla realizzazione di questo E-book
E-BOOK
Le nostre avventure
QUELLI DI
ROZZANO
Storie di un gruppo di amici
Quelli di Rozzano – e-Book 2010
I diritti di traduzione, di riproduzione e di adattamento totale o parziale
e con qualsiasi mezzo sono liberi a tutti gli amici podisti.
L'elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può
comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.
Sommario
SOMMARIO
PARTE I – MARATONE
Firenze - 26 novembre 2006
Dopo tanti allenamenti, corsette e tapasciate arriva il giorno della
prima maratona: un vero battesimo sportivo nella meravigliosa Firenze ......................................................................................................... pag.
3
Torino - 15 aprile 2007
L'avventura primaverile in una caldissima Torino "estiva": ogni maratona è una corsa unica e irripetibile. I “bauscia” milanesi alla conquista della città dei "Bogianen" ............................................................. pag.
17
Milano - 2 dicembre 2007
La maratona dove tutti Quelli di Rozzano hanno partecipato - Il
grande ritorno di Gianni 23 anni dopo la sua ultima maratona ............ pag.
27
Milano – 23 novembre 2008
Quattro QDR in gara, due esordi in maratona ........................................ pag.
41
Ferrara – 8 marzo 2009
Uno di Quelli di Rozzano, uno delle Salamelle, due insieme a Ferrara . pag.
55
Treviso – 29 marzo 2009
La grande coalizione podistica: Quelli di Rozzano, Avis Locate Triulzi
e Le Salamelle .......................................................................................... pag.
59
Palermo – 15 novembre 2009
La prima maratona da QDR di Toni e Nando ......................................... pag.. 71
Firenze – 29 novembre 2009
La grande coalizione podistica: Quelli di Rozzano, Avis Locate Triulzi
e Le Salamelle … si replica ..................................................................... pag.
77
Roma – 21 marzo 2010
La maratona dei gladiatori con gli amici del Viviam Cent’anni ............ pag.
85
Milano – 11 aprile 2010
Il debutto in maratona del neo-QDR Federico ........................................ pag.
97
Storie di un gruppo di amici
III
Sommario
PARTE II – DI TUTTO E DI PIU’
Corsa sociale
La nostra “corsa sociale” … QDR & Friends .......................................... pag. 109
Ricorderemo volentieri
I ricordi più belli con tutti gli amici ........................................................ pag. 115
Appendice
Palmarès .................................................................................................. pag. 161
IV
Storie di un gruppo di amici
FIRENZE
26 novembre 2006
Dopo tanti allenamenti, corsette e tapasciate
arriva il giorno della prima maratona:
un vero battesimo sportivo
nella meravigliosa Firenze
Firenze 2006
FIRENZE 2006
“Alle 8,15 avrà inizio l’operazione Florence”:
Il messaggio di Emilio dava inizio alla spedizione di questa Armata Brancaleone della Maratona.
La terza generazione di maratoneti del condominio di via D’Azeglio (una delle case con più alta densità di maratoneti in Italia) dopo mesi di preparazione
psico-fisica, è pronta alla partenza per l’obiettivo prescelto. Un giovane talento
emergente, supportato da un staff tecnico di primo piano (anzi di terzo piano),
sentiva crescere in sé l’emozione di essere arrivato finalmente alla vigilia di un
avvenimento di cui aveva voluto fortemente essere protagonista.
La preparazione di Cristian è stata meticolosa, le tabelle di allenamento rispettate, e il mix tra l’istinto del neofita, l’esperienza recente di Emilio e quella
un po’ più stantia ed ammuffita di Gianni, la pazienza di Ilaria, e Oriana e Lorella a completare il “team”, l’organizzazione logistica (storica l’ultima sera,
sembrava una riunione clandestina di carbonari con tanto di mappa e tabelle
dei passaggi), ci facevano ben sperare, perché, come si dice in queste situazioni,
“nulla era stato lasciato al caso”.
Parte la Carovana dell’Alleluja: per fortuna il viaggio sino al primo “pissstop” dopo Bologna è tranquillo; nell’Autogrill troviamo molti maratoneti del
nord che stanno andando anche loro a Firenze; è una calata (o una risalita, per
chi viene da sud) di un’orda colorata e appassionata, che vuole conquistare un
giorno di gloria in una delle città più belle del mondo: tutti vogliono “sciacquare
i propri panni in Arno” e già qui entriamo nel clima della manifestazione, le scariche emotive cominciano a farsi sentire, le paure che qualche granello di sabbia
possa entrare nel meccanismo preparato con cura si sentono impalpabili, ma
non se ne parla per evitare di portare sf…..ortuna.
Si riparte e sull’Appennino c’è traffico e piove, cielo plumbeo, ma dopo il Mugello il tempo migliora, e verso mezzogiorno arriviamo a Firenze: già il solo vedere le colline intorno, con i colori dell’autunno, ci conferma che abbiamo fatto
bene a venire qui, almeno sarà un bel week-end in compagnia, in buona compagnia, anche se lo scopo è il “battesimo” del nostro figlio putativo nel misterioso
mondo della Maratona.
Andiamo subito al Centro Maratona, presso lo stadio di atletica, e passiamo
sotto quello che ci appare come un arco trionfale, lo striscione d’ingresso al Centro. In mezzo a tanta gente come noi, atleti, mogli, figli, genitori, ex-atleti importanti (Gianni Poli, Marco Marchei e chissà quanti altri), passando tra i vari
stand di altre maratone e manifestazioni, ci rendiamo conto di quale business
giri intorno al mondo del podismo e dello sport amatoriale: per gli stakanovisti
del podismo, ad avere soldi e tempo, ogni domenica c’è una maratona in Italia,
in Europa, nel Mondo….ah girare il mondo vedendo città e luoghi correndo……incontrare persone di altre città e di altre culture, come ci arricchirebbe:
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
apprenderemmo qualcosa da tutti ed a tutti potremmo dare qualcosa, penso che
questa sia o debba essere la ricchezza dell’uomo….in pace.
Vabbè, ora ci è anche venuta fame ed il menu del maratoneta prevede: riso
in bianco con olio e parmigiano, verdure cotte, mela. Ritiro del pacco gara e del
pettorale: Cristian mi sembra un bimbo al primo giorno di scuola accompagnato
dai genitori, si capisce che è emozionato, è un misto di stupore, paura, insicurezza, è teso; questi momenti sono come quelli degli ultimi giorni prima del matrimonio, quanto temi che qualcosa possa andare storto; ovviamente con le debite proporzioni, qui è comunque un divertimento, anche se fatto seriamente,
mentre il matrimonio …beh è un’altra cosa……
“Espletate le formalità di rito”, così si dice in questi casi, risaliamo in auto
per andare in albergo,
Park Hotel Diana, adiacente alla chiesa della Madonna della Tosse (speriamo di dormire stanotte…), dove lasciamo i bagagli nelle camere (che casualità,
camere 52, 55, 57 i numeri degli anni dei vecchi Oriana e Gianni) e dopo un breve riposino, partiamo alla volta del centro.
Da lontano vediamo il campanile di Giotto, là in fondo a via Lamarmora, ci
fermiamo in piazza San Marco a chiedere informazioni sui mezzi pubblici della
mattina seguente e scopriamo che molti mezzi sono stati soppressi a causa della
maratona e quindi non siamo sicuri di come arrivare dall’albergo alla partenza.
Arriviamo al Duomo, c’è un mare di folla e, tra i turisti normali, si distinguono i
maratoneti che cominciano ad “assaggiare” la pavimentazione delle strade che
percorreranno l’indomani.
Andiamo in piazza della Signoria, entriamo nel primo cortile di Palazzo Vecchio, costeggiamo gli Uffizi, ci scambiamo una foto con una coppia di ragazzi
spagnoli, arriviamo sul lungarno e lì ammiriamo il Ponte Vecchio illuminato da
luci di diverso colore: l’effetto è stupendo, tutti si accalcano sul parapetto del
lungarno per le classiche foto romantiche: ci gustiamo questa vista e questi
momenti; pur in mezzo a tanta gente, si respira qualcosa che ti fa sentire isolato
da tutto il resto del mondo e dalla calca che c’è intorno a noi e quello che abbiamo intorno è soltanto arte e storia e …..qualcosa che non sappiamo cosa sia, ma
che sentiamo intorno e dentro di noi…... “nell’Arno d’argento si specchia il firmamento”…
Transitiamo sul Ponte Vecchio: c’è da lustrarsi gli occhi per le oreficerie e c’è
qualcuno, anzi qualcuna, che vorrebbe fare la spesa in questo “outlet” dell’oro.
Cristian comincia ad essere un po’ stanco: uno come Lui non può resistere a
queste basse velocità e le gambe gli stanno cominciando a dire che sarebbe ora
di aumentare il passo.
Durante la passeggiata (strano presagio), Cristian ci chiede come mai Abebe
Bikila corse la maratona delle Olimpiadi di Roma senza scarpe (meno male che
non gli abbiamo risposto, scherzando: “perché se le era dimenticate a casa !!!”).
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Storie di un gruppo di amici
Firenze 2006
Proseguiamo sino a Palazzo Pitti, per ritornare poi sui nostri passi ed arriviamo sino a San Lorenzo ed ai mercatini delle Cappelle Medicee, ma ora siamo
stanchi tutti ed abbiamo anche fame, anche se sono solo le 19,00.
Arriviamo alla trattoria I’Toscano (proprio così, alla fiorentina, con l’articolo
tronco) e lì, alèèèè, altro che menu del maratoneta: crostini toscani, scamorza
cotta, finocchiona, pecorino, pasta e fagioli, ribollita, pasta alla chitarra con ragù, lampredotto con le bietole, tagliata con rucola e un fiasco di Chianti (ne concediamo un paio di bicchieri a Cristian, è un po’ meglio del Gatorade e fà più
sangue); come dolce, maremma maiala, cosa meglio di cantuccini con Vin Santo
? Ora siamo un po’ più allegri, ma dobbiamo tornare in albergo per la notte……
Decidiamo di finire la serata con l’ultima riunione strategica nella hall
dell’albergo, per ripassare il programma, il percorso, gli incontri con Cristian e
ci lasciamo dandoci appuntamento per le 6,45 per la colazione del maratoneta
….. almeno così pensiamo….
Ah che bello, ora una bella dormita (anche se sappiamo, noi dello staff, che,
chi più chi meno, non dormiremo molto: Cristian per la tensione della “notte
prima degli esami”, Gianni per il Chianti ed il lampredotto, ed Emilio
per……boh).
Ore 23,15, sto entrando sotto la doccia quando Oriana sente bussare alla
porta della nostra camera; mi metto un asciugamano addosso ed apro: davanti a
me non avevo due persone, ma due cenci pallidi e Cristian, quasi piangendo mi
dice:”Ho dimenticato le scarpe a casa…”
Ma come, tutto preparato, tutto a posto, la borsa preparata da giorni, e la cosa più importante non c’è !!! Ma come prendersela con Cristian: è già abbastanza mortificato. Che numero hai di piede? In macchina ho le mie New Balance 43
e mezzo, “forse vanno bene, andiamo a provarle”.
“Ad Emilio è meglio non dire niente, lasciamolo riposare”.
Mi rivesto e con Cristian ed Ilaria andiamo al parcheggio dove Cristian “testa” le scarpe che, tra l’altro, cominciano già ad essere un po’ consumate sui talloni esterni, da cui si sta staccando anche un pezzo del rinforzo, che tagliamo
subito per evitare che dia problemi: il “test” di prova è una corsetta di 20 metri
nel parcheggio e Cristian dice “Vanno bene…”, d’altronde alternative non ce ne
sono, tranne quella di chiedere domattina a colazione un paio di scarpe agli altri
maratoneti…..
Torniamo alle camere e si va a dormire, sperando che soprattutto Cristian si
riposi e non pensi troppo alle scarpe. Nella sua stanza, l’ignaro Emilio…
IL “ D “ DAY - IL GIORNO DELLO SBARCO
26 NOVEMBRE 2006 D.C.
La notte non è stata totalmente tranquilla: le camere davano sulla strada, e
per tutta la notte sono passate auto, speriamo che almeno Cristian non le abbia
sentite.
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
Sveglia ore 6,30, presenti alla colazione ore 6,45 (Oriana dice che non mi ha
mai visto così rapido e puntuale alla sveglia): guardo ai piedi di Cristian, ci
guardiamo negli occhi senza dire nulla, Emilio è gasato e sembra che la maratona debba farla lui, Cristian fa una colazione leggera, ma abbastanza abbondante per non appesantirsi comunque ed avere un po’ di riserva; conosciamo un podista di Roma, che ha già diverse maratone al suo attivo e vorrebbe fare 3h10’:
decidiamo di andare insieme alla partenza, cercando magari un taxi, che però
non si trova ed allora usciamo per andare alla fermata dell’autobus più vicino,
che si trova in via Leonardo da Vinci e facciamo conoscenza con un podista di
Ginevra, ed un ragazzo di Piacenza, anzi (com’è piccolo il mondo) di Gossolengo,
e si parla dell’Osteria della Pergola e del gnocco fritto….
Ma nel frattempo, le nostre “marathon girls”, cosa stanno facendo ? Abbiamo
dovuto lasciare sulle loro spalle il peso delle masserizie da recuperare e da portare alle macchine: per fortuna hanno fatto una bella colazione e dovremo ricongiungerci al ponte San Niccolò, al 13 km.
Facciamo un passo indietro e ritorniamo alla fermata di via Leonardo da
Vinci: sempre senza farci accorgere da Emilio, chiedo a Cristian come vanno le
scarpe: dice che sono un po’ strette, gli consiglio di non allacciarle troppo per ora, in modo che il piede si abitui un po’; mi sento come un donatore di organi,
non si potrà dire che un pezzo di maratona non l’abbia fatta anch’io….anche se
tramite una “appendice” esterna, ma pur sempre mia….
Arriva l’autobus che ci lascia proprio sul Lungarno della Zecca Vecchia: una
marea di maratoneti, sono circa 7500 iscritti, tutti pronti alla grande sfida con
sé stessi. Saliamo sul pulmann navetta che porta alla partenza (Emilio ed io
siamo ”abusivi”, solo Cristian potrebbe salirci, ma in qualità di maratoneti ad
honorem e staff tecnico personale del nostro allievo, non possiamo lasciarlo solo
e quindi saliamo anche noi).
Piazza Michelangiolo è uno spettacolo: maratoneti di tutti i tipi e di tante
nazionalità; riconosciamo americani, francesi, svizzeri, austriaci, inglesi, tedeschi, spagnoli, anche dell’est europeo, un mare di gente che saltella, fa stretching, corricchia, coperti dalle pettorine viola che servono da protezione per il
vento ed il freddo, anche se la giornata si sta aprendo ed il sole comincia a scaldarci.
Dall’alto del piazzale vediamo Firenze e l’Arno: “ Firenze è come un albero
fiorito, che in piazza dei Signori ha tronco e fronde, ma le radici forze nuove apportano, dalle convalli limpide e feconde…….l’Arno, prima di correre alla foce,
canta baciando Piazza Santa Croce… ”; vediamo Ponte Vecchio, il Duomo con il
campanile di Giotto, Palazzo della Signoria, Santa Croce davanti a noi, le ville
sulle colline, con il sole che illumina i colori autunnali….
Tutto è uno spettacolo…....tra noi tre sentiamo qualcosa di impalpabile che
nessuno sa spiegare, qualcosa che unisce chi sta per affrontare un evento così
(Cristian), e chi lo ha già provato (Emilio e Gianni); continuo a guardare le scar6
Storie di un gruppo di amici
Firenze 2006
pe di Cristian ed ogni tanto gli chiedo come vanno, speriamo non gli diano problemi e che finisca bene la maratona.
Siamo tutti e tre commossi e anche se solo Cristian deve correre, lui sa che
correrà con 6 gambe e con 3 teste: non che sia diventato come Cerbero, ma sa
che saremo con lui dall’inizio alla fine.
Il nostro allievo tradisce l’emozione del momento, salivazione azzerata,
sguardo assorto, ma, soprattutto, gli scappa la pipì: davanti ai gabinetti “volanti” dell’organizzazione ci sono code tipo supermercato alla vigilia di Natale, da
farsela addosso prima di entrare; quindi opta per gli spazi aperti offertigli dalla
città.
Ma non è il solo: dall’alto del parapetto vediamo molti maratoneti che salgono a piedi, e becchiamo anche qualcuno che fà la pipì vicino ai cespugli e glielo
gridiamo.
Ora dobbiamo lasciare Cristian al suo destino: entra nell’ultima gabbia prevista, anche se, passo dopo passo, riesce ad intrufolarsi tra quelli più avanti ed
allo sparo di partenza è praticamente quasi a metà del gruppone.
Con Emilio ci dividiamo: Lui va allo striscione di partenza, io affianco Cristian mentre il serpentone dei maratoneti comincia a muoversi.
Sincronizziamo gli orologi: Emilio (che ha le tabelle dei passaggi in testa) fa
partire il cronometro, mentre io calcolerò il tempo “lordo” dalla partenza per arrivare in tempo nei punti di incontro previsti.
ORE 09.06 partenza !
Cristian comincia la sua avventura (fermandosi poco dopo la partenza per
un’altra pipì…..da emozione), mentre Emilio ed io scendiamo per trovarci con le
“marathon girls” che ci aspettano al km. 13 al ponte San Niccolò: le raggiungiamo e vediamo insieme il passaggio del gruppetto dei primi che ha già un
buon vantaggio sugli altri che mano mano vediamo transitare.
Ci sembra di riconoscerci in quelli che corrono, nelle loro facce, nella loro fatica, nei loro passi, e li invidiamo……aspettiamo il passaggio di Cristian, Emilio
spera che abbia seguito i suoi consigli per il ritmo da tenere e non “scoppiare”,
mentre Ilaria, Oriana ed io (gli unici a conoscere il “segreto”) speriamo solo che
non gli facciano male i piedi, e Lorella vaga.
Passaggio di Cristian, che sembra volare nella discesa dal ponte e saetta in
perfetta media della tabella di Emilio: ci fa segno che le scarpe vanno bene, ed
Ilaria tira un sospirone di sollievo, io urlo per incitare e per scaricare il nervosismo dell’attesa.
Prossimo appuntamento in piazza L.B.Alberti, al 18km e mezzo: ci incamminiamo velocemente perché Cristian dovrebbe arrivarci dopo una mezz’oretta.
Passiamo dal ristoro del 25mo km. e ci offrono da mangiare e da bere, però
non ne approfittiamo, anche se chiediamo alle signore se hanno i cantuccini col
vin santo……
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
Siamo abbastanza “gasati” perché Cristian ci aveva detto che le scarpe erano
ok, siamo ottimisti in mezzo a tanta gente che è lì come noi: oltre a italiani di
diverse regioni, sentiamo parlare inglese, francese, spagnolo…Emilio va incontro ai maratoneti verso il cartello del 18mo km, mente noi quattro lo aspettiamo
in piazza, ma quando arriva ci dice che ha le vesciche……Ilaria quasi piange,
Oriana e io sentiamo dentro di noi sconforto, anche perché non possiamo dirlo a Emilio e Lorella.
Però il tempo di passaggio è buono, è come da tabella “emilifera” ed il nostro
trainer fa le sue proiezioni del tempo finale con la calcolatrice del cellulare: ci
guardiamo in tre, e non possiamo dire come vorremmo “altro che fare tabelle,
qui rischiamo di non arrivare alla fine !!”.
Ci incamminiamo verso il nuovo punto di incontro stabilito (al 28km e mezzo
in piazza della Repubblica, in pieno centro), prendo sottobraccio Ilaria e, tra di
noi, speriamo che Cristian si fermi ad un punto di pronto soccorso per farsi medicare le vesciche: meglio perdere qualche minuto ma arrivare alla fine….speriamo in bene, sarebbe un peccato, Cristian ha preparato tutto bene
(beh, quasi tutto…..) anche Ilaria soffre per lui. Ci fermiamo in un bar per un
caffè ed un piss-stop, ed andiamo avanti più in fretta possibile, compatibilmente
con il ritmo che può tenere tutto il gruppo. Attraversiamo tutto il centro per arrivare in piazza della Repubblica dove c’è una marea di gente, non solo per la
maratona. Noi tre siamo tesi perché non sappiamo come arriverà Cristian.
Emilio fende la folla e rischiamo di perdere Lorella; ci appostiamo scaglionati lungo le transenne e vediamo passare decine di maratoneti, e cresce dentro di
noi l’invidia e l’ammirazione per loro.
Emilio chiede ad una donna del servizio d’ordine se sono già passati i pacemaker delle 3h45’ e questa gli dice di sì…panico totale ! Cristian è già passato !
Ma il nostro trainer non ci crede e rifà i conti: no, non può essere passato; infatti
non si sbaglia: Cristian arriva e ci prende quasi in contropiede, non riesco a fargli una foto, ma la cosa più importante è che riesce a prendere la borraccia con
l’energetico che gli passiamo e dice ad Ilaria che ora va tutto bene.
Ilaria scarica la tensione e piange, Oriana l’abbraccia, Emilio è gasato, speriamo in bene, ora dovremo vederci tra Ponte Vecchio e piazza della Signoria,
più o meno al 39mo km.
Cristian deve affrontare ora la parte più dura, anche psicologicamente: gli
abbiamo fatto una testa così (che la maratona inizia al 30mo km, che da quel
momento il corpo consuma sé stesso ecc.) e, oltre al problema delle scarpe, che
Emilio non sa, come se non bastasse deve affrontare i lunghi rettilinei in andata
e al ritorno del parco delle Cascine e un bel pezzo di lungarno.
Arriviamo in piazza: fa caldo, sembra ci siano quasi 20 gradi, siamo contro
sole e diventiamo rossi; battiamo le mani e ci sgoliamo per incitare tutti quelli
che passano, ora più sgranati, ma il passaggio è continuo, alcuni hanno la faccia
stravolta dalla fatica, una fatica che conosciamo e fa aumentare il nostro incitamento, quasi non ho più voce e le mani mi fanno male.
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Storie di un gruppo di amici
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Ilaria nota che le facce di molti sembrano quasi deformate dalla fatica e le
confermiamo che è proprio così: infatti quello che sta passando in quel momento,
alla partenza aveva 25 anni, ora ne dimostra almeno 50…., ma è uno spettacolo
vedere gente come noi, normale, che sta compiendo questa impresa, siamo con
loro, e loro corrono anche per noi.
Speriamo nel passaggio di Cristian, soprattutto che stia bene e tenga duro, a
quel punto si va avanti a forza d’inerzia, con tutto quello che non si ha più dentro: arriva, ha la faccia stravolta sempre di più, ma corre; dentro di me, lo ammiro e lo giudico grande, perché sta reagendo con orgoglio e coraggio
all’inconveniente delle scarpe. Il nostro trainer considera il tempo ottimo, come
previsto, - più o meno, magari sperava in qualche minutino in meno, però va bene così, qui è arrivato ed ora quello che manca al traguardo lo si strappa con le
unghie e con i denti.
Lo rivediamo al passaggio dietro a Palazzo Vecchio, lo incitiamo, lui non ci
vede nemmeno, anche se ci farfuglia qualcosa, ma ormai è finita, ed andiamo in
piazza Santa Croce all’arrivo, dove vediamo arrivare tanti maratoneti bene, altri molto meno bene, qualcuno sta anche male, uno arriva con le scarpe in mano,
alla fine eccolo: transita sotto il traguardo ed il cronometro sopra di lui indica
3h45’ e rotti anche se il suo tempo effettivo è di 3h43’!
Siamo tutti lì con lui, ha corso anche per noi e noi abbiamo corso con lui: si
siede per terra per riprendersi un po’, gli togliamo le scarpe ed a quel punto sveliamo tutto ad Emilio che si accorge delle scarpe, anche se aveva già avuto dei
dubbi perché non gli sembravano quelle nuove di Cristian: lo abbraccia ed una
volta di più, anche se siamo in mezzo a tanta gente, sentiamo che c’è qualcosa
che non ci sappiamo spiegare, ma che ci unisce.
Ha la medaglia al collo, l’ha conquistata e non la molla più, capisco quello
che sta provando e la cosa più bella per lui penso che sia quella di avere vicino
Ilaria ed intorno gli amici che lo stanno invidiando ed ammirando: non penso di
dire sciocchezze, ero commosso allora e lo sono anche ora mentre scrivo, credo
che Emilio mi capisca. Mangia qualcosa, beve, ora piano piano deve riprendersi
per ritornare sulla terra, dalla dimensione in cui ha vissuto in tutto questo periodo.
Devo dire che tutte queste emozioni ci hanno fatto venire un po’ di fame, però dobbiamo rientrare in albergo dove lo aspetta una doccia per rimettersi un po’
in sesto prima di ripartire.
Insieme ad altri maratoneti cerchiamo di portarci verso una fermata di autobus per tornare all’albergo, ma non ne vediamo passare: cosa c’è di meglio allora che andarci a piedi? Tanto Cristian ne ha già fatti 42 (e centonovantacinque
metri), tre o quattro chilometri in più cosa saranno? In effetti non appena riprende a camminare fa un po’ di fatica, logicamente ha le gambe un po’ legnose,
le scarpe purtroppo non possono non avergli dato fastidio, ma, man mano che
proseguiamo, sta sempre meglio, anche se stanco, e le gambe riprendono un po’
di tono….forse sono più stanche le nostre.
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I classici QDR
Ci godiamo questa “passeggiata”, parliamo della maratona, ma non solo, ci
coccoliamo il nostro allievo, che scarica, camminando, la tensione accumulata
correndo….sembra assurdo per chi non corre, quasi incomprensibile, ma è così;
dentro ha ancora tanto da dare, ma soprattutto, ha un grande vuoto…..allo stomaco … è fame, però prima è meglio che faccia una bella doccia.
Arriviamo in albergo dove Cristian si rinfresca e si riprende un po’ e noi prepariamo le auto per il ritorno a casa: ci facciamo spiegare il percorso per raggiungere l’autostrada e, naturalmente, guidando io la carovana, sbaglio strada e
mi ritrovo a fare un giro turistico per Firenze, prima di ritrovare le indicazioni
che ci portano in autostrada, dove, prima di ripartire definitivamente, ci fermiamo per mangiare qualcosa; sono quasi le 16,00, ma una pizza ed un’insalata
ci stanno bene (non è che ci sia molto altro, ma va bene lo stesso). Cristian ostenta la sua medaglia e penso che, dalla fame che ha, riuscirebbe a mangiare
anche quella.
Nell’autogrill troviamo una famiglia di maratoneti emiliani: padre e figlio,
hanno impiegato 5 ore, e confermano che non è tanto importante l’agonismo,
quanto la volontà di mettersi alla prova con qualcosa che ti sembra superiore alle tue normali forze, per superare quel limite che tutti abbiamo nella testa, ma
che, ogni tanto, è gratificante cercare di superare per provare sensazioni interiori difficili da far comprendere a chi non ha questa sensibilità. Anche questo
per me, fa parte, visto che siamo nella sua città, del concetto dantesco “fatti non
foste a viver come bruti, ma per seguir virtute et canoscenza”.
Ci sistemiamo e si parte per tornare a casa…
“Addio Firenze, addio cielo divino…..”: magari è solo un arrivederci, lo speriamo, maratona o non maratona, perché Firenze è sempre da godere e da gustare davvero con tutti i cinque sensi, è una città dove non puoi non sentirti avvolto da una atmosfera magica, arte, storia, cultura, gente diversa, ad ogni passo c’è qualcosa che racconta una storia, che racconta la storia; ma sta sempre a
noi, quando viaggiamo, guardare con occhi interessati per cercare di cogliere
tutto quanto il mondo ci offre.
Eh sì, è stato proprio un bel sogno, una bella avventura, un’esperienza per
tutti, per chi ha partecipato in prima persona all’avvenimento sportivo, e per chi
lo ha vissuto dal di fuori, anche se eravamo tutti coinvolti emotivamente.
Grazie amici, sarebbe bello che ci fossero altre esperienze come questa, insieme, ed anche se tutti abbiamo voglia di tornare a casa, abbiamo già nella testa l’idea di ripartire per un’altra avventura, chissà quando e dove e di che tipo
(un’altra maratona, una corsa speciale, un trekking in montagna ? Chi lo sa); di
certo sto provando quella sensazione ben spiegata da una frase di Reinhold
Messner che ho letto nel suo museo della Montagna di Castel Firmiamo che più
o meno diceva questo: soffro della dicotomia dell’uomo romantico, che ama la
propria casa, ma vuole andare per il mondo perché sente un richiamo per la conoscenza di altri luoghi, e quando li raggiunge lo riprende nostalgia di casa, in
una continua ricerca di sé stesso nel fatto stesso di viaggiare e di muoversi.
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Storie di un gruppo di amici
Firenze 2006
Ehi… non vi siete ancora addormentati ? Meno male: è vero che sono stato
un po’ prolisso (e questo me lo dicono tutti), però mica sono uno scrittore che può
esprimere con poche parole sentimenti o stati d’animo, e descrivere un avvenimento di cotale importanza per noi in quattro righe.
Vorrei ringraziavi tutti per la bella atmosfera che avete saputo creare e spero ci possano essere tanti altri momenti come questi, tutti insieme…..cerchiamo
di farlo davvero, ragazzi, queste sono cose bellissime, che rimangono e nessuno
ce le potrà portare via.
Un abbraccio a tutti.1
Gianni QDR
Post scriptum: ripensandoci, ora ho capito tante cose,
perché noi siamo …QUELLI DI ROZZANO ! “… Ci temono …”
LA MIA PRIMA MARATONA
Come iniziare: con il tuo racconto hai già detto tutto quello che c’era da dire;
io vorrei solo scrivere le emozioni che ho provato nella mia, anzi nella nostra
maratona.
Entriamo nel pullman e già sentiamo che l’aria è diversa, è l’aria che respira
chi vuole conoscere il suo limite.
In quest’istante cado in una specie di trance (che finirà solo davanti alla pizza).
Eccoci in piazza Michelangelo, dopo il primo “piss-stop” sono pronto a partire
ma sulla linea di partenza mi accorgo che mi riscappa; sulla destra c’è una
schiera di piscioni, ma l’urlo di Gianni VAI !!! fa iniziare a muovere le gambe,
dopo un minuto mi accorgo che così non arrivo alla fine … secondo “piss-stop” …
Dal primo al quinto Km c’è un’atmosfera surreale; ai lati della strada non ci
sono persone ma tanti alberi, così fitti che quasi non si vede il cielo. Tanta gente
con la nostra stessa passione: LA CORSA.
Il silenzio è rotto da un applauso spontaneo, indirizzato ad un ragazzo disabile che partecipa con le stampelle.
Partono dei cori da stadio tra cui un po poropopoo.
Eccoci al quinto Km.: si iniziano a vedere le prime persone ai lati della strada, tra i marine, quelli vestiti tutti uguali con le loro maglie viola tutti impettiti,
iniziano ad esserci i primi affaticati.
1 Ma le altre eroine della giornata, le scarpe, che fine hanno fatto ? Le ho lasciate nel box
come me le ha consegnate Cristian il 26 novembre, non le ho lavate, le ho lasciate lì, mi sembrava indelicato usarle ancora anch’io … poi, per la prima volta, le ho indossate il 1 gennaio 2007
correndo con Oriana … e volavo … avevano ancora dentro l’effetto “Maratona Cristian”.
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
Dal decimo al quindicesimo ci sono tre eventi che ricordo bene: il passaggio
sul ponte con la musica dei carabinieri, il primo check con voi che mi ha dato un
po’ di coraggio e molte borracce nascoste ovunque.
Ecco il ristoro del 15°, l’inesperienza sui percorsi così lunghi mi porta ad ignorarlo anche perchè la colazione è stata, come l’ha definita Gianni, abbondante ma leggera.
Sicuramente, uno dei ricordi più belli di questa esperienza è stato quello di
una bambina che correva incontro al suo papà con un cartello con su scritto “SEI
IL PAPÀ PIÙ FORTE DEL MONDO”.
Intorno al 17° c’era un ristoro (de no artri) uno di quelli organizzati da un
gruppo podistico della zona, e lì il tapascione che c’è in me si è sentito un po’ a
casa, proprio lì ho scambiato due battute con i due di Roma, che poi sono diventati i miei compagni di viaggio sino alla fine.
Al 18° l’entusiasmo di Emilio per il rispetto dei tempi,è stata energia pura
per la mente, mi ha fatto distogliere i pensieri dai polpacci che iniziavano ad indurirsi.
Ma a farmi risvegliare è stato il cavalcavia del 25°, un bello strappo che alcuni dicono che serve a rompere il ritmo; a me ha solamente rotto … i piedi, cosa
avevate capito?
Subito dopo c’è stato l’ingresso nel parco delle cascine e l’incontro con quel
signore che correva senza scarpe; la mia considerazione è stata: “almeno io un
amico che me le ha prestate c’è l’ho! se ce la fa lui, io gli ultimi 12 km me li
sbrano” … anche se avevo i piedi cotti e le fitte al costato.
Intorno al ristoro del 30° km, un po’ di confusione causata dal poco cibo, dalla strada stretta e da alcuni che si bloccavano in mezzo alla strada per crisi.
Bene, ora inizia la Maratona, ma la cosa non tanto simpatica è che la parte
più dura equivale al lungo e monotono rettilineo verso il centro città.
Al 38° quando vi ho incontrato, vi ho detto ”non ce la faccio” ma dopo ho cercato di reagire peccato che, al 39°, sopra l’imbocco del tunnel c’era S. Pietro con
le chiavi che avrebbero aperto la porta del km 42.195; dentro quel tunnel ho avvertito sensazioni mai provate prima, una distorsione dei sensi, passando vicino
a un ristorante il profumo del cibo mi dava fastidio e mi provocava la nausea, le
persone che urlavano mi infastidivano, anche il tatto mi aveva abbandonato; ho
provato a prendere una pastiglia di Enervit ma mi è scivolata dalle mani senza
neanche accorgermene, sentivo le gambe anestetizzate, provavo a massaggiarle
per avere una reazione, ma niente.
Emilio dice che ci siamo rincontrati al 40° ma io non ricordo niente, verso il
41° c’è stata l’uscita dal tunnel, che è stata causata dall’inizio del pianto di Daria (la ragazza di Roma) che è terminato solo all’arrivo.
Gli ultimi 195 metri li ho fatti ripensando a tutti gli sforzi che ho dovuto fare
per arrivare fino lì; gli allenamenti a qualsiasi ora, anche quando ero stanco o
non ne avevo voglia, l’ossessione di correre anche in viaggio di nozze per non
perdere troppi allenamenti, le 30 km in solitaria, ecc. …
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Storie di un gruppo di amici
Firenze 2006
Bene, ora è arrivato il momento dei ringraziamenti:
Grazie a Ilaria perché hai sopportato tutte le mie paturnie per questa maratona, per aver accettato anche le prossime, e per essermi stata vicino nei momenti duri.
Grazie a Emilio per i consigli e perché hai sempre cercato di tenere il mio ritmo durante le uscite domenicali anche se per te a volte andavo un po’ troppo forte.
Grazie a Gianni per il supporto morale, per i consigli tecnici ma soprattutto
per le SCARPE!!!!!!
Ed in fine grazie a tutti i componenti dell’operazione Florence, per aver corso
da una parte all’altra della città per incontrarmi
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE
Ciao a tutti.
Cristian QDR
… E PER CONCLUDERE
Siamo arrivati alla fine del racconto di questa meravigliosa esperienza e dopo aver apprezzato tutto il racconto descritto con tanta passione dal nostro poeta e le sensazioni del protagonista come non potrei aggiungere due parole.
Per me questa è stata una grande esperienza che ricorderò sempre, come se
la corsa l’avessi fatta anch’io: dagli allenamenti svolti quasi sempre insieme e
alla preparazione della corsa nei minimi dettagli fino al magone di quella mattina in piazza Michelangelo per non essere uno dei 7.500. Sì posso dire che dopo
le mie due partecipazioni come atleta alla maratona, avere fatto da accompagnatore mi ha dato comunque tanta soddisfazione, emozione e gioia.
Nelle mie due esperienze di Milano aver avuto un supporto tecnico-logistico
e soprattutto di amicizia da parte di Gianni mi ha aiutato e caricato molto e
quindi sono contento di aver lanciato l’idea all’inizio di settembre di accompagnare tutti insieme Cristian alla sua grande “prima” lontano da casa.
La sua corsa è stata anche la nostra corsa: i chilometri percorsi insieme con
Gianni e Cristian nelle garette dei “tapascioni”, a volte difficili e in situazioni climatiche di ogni genere, i sacrifici della sveglia alle sei e mezzo della domenica
mattina, la corsetta nel giorno del matrimonio giusto per non perdere il vizio, la
costanza delle corse alla sera dopo una giornata lavorativa sono convinto che alla
fine ti ripagano in tante maniere anche sei non sei il corridore della maratona.
Alla fine della maratona ho abbracciato Cristian e dopo aver saputo del mistero delle scarpe mi ricordo con molto piacere di avergli detto: “Sei andato molto bene, allora bravo, bravo due volte !!!”.
Ricorderò sempre questi due giorni a Firenze per l’amicizia che ci ha legato e
spero che tutti noi potremo rivivere altri momenti emozionanti come questo.
Grazie a tutti per la vostra amicizia: Gianni, Oriana, Cristian, Ilaria e Lorella.
Ciao.
Emilio QDR
Storie di un gruppo di amici
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Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
TORINO
15 aprile 2007
L'avventura primaverile in una caldissima Torino "estiva":
ogni maratona è una corsa unica e irripetibile.
I “bauscia” milanesi
alla conquista della città dei "Bogianen"
Torino 2007
TORINO 2007
I Personaggi della nostra storia:
Cristian, un maratoneta alla ricerca della conferma; Emilio, un maratoneta che ritenta la sfida; Gianni, accompagnatore ex maratoneta; Ilaria, supportatrice/sopportatrice di Cristian; Oriana, accompagnatrice dell’accompagnatore;
Fabio, maratoneta last minute; Daniela, assistente logistica Rozzano-Torino;
Andrea, bogianen assistant; Massimo, l’eporediese volante; Anna, eporedia
running team assistant; Irene, junior assistant.
Era una notte buia e tempestosa … beh questa storia non inizia proprio così,
però metaforicamente la tempesta era iniziata dopo la Maratona di Firenze del
26 novembre 2006 (vedi precedente romanzo … e se ve lo siete persi correte subito in libreria ad ordinarlo, altro che il libro di Baldini …).
Cristian, non contento dell’exploit delle scarpe del Gianni, voleva vedere cosa
avrebbe combinato con le sue.
La maratona prescelta è stata quella di Torino, sia per la vicinanza, che per
la data: 15 aprile, anche se Emilio e Gianni erano un po’ perplessi, per diversi
motivi; calcolando i tempi di recupero da Firenze e quelli di preparazione, la data cadeva troppo presto, poi la primavera con i primi caldi, ecc. però …
Però c’era anche la presentazione della maratona stessa da parte degli organizzatori presso il negozio Running Store di Milano, dove, davanti ad un numeroso pubblico (stimato in 7 persone, compresi 4 rappresentanti dei Quelli di
Rozzano), veniva presentato il percorso (che non esisteva ancora) virtuale e tutte le manifestazioni collaterali.
Ok, deciso: Cristian parteciperà, Emilio riprenderà la preparazione per la
sua terza maratona, e Quelli di Rozzano ripasseranno in massa il confine della
loro regione, e planeranno come aironi sulle sponde del Po per un’altra avventura tutti insieme.
Già tra noi speriamo di rivivere un’altra esperienza come Firenze, sia in senso sportivo che nel segno dell’amicizia e, perché no, anche turistico-culturale.
Ma c’è anche Fabio, la saetta abbiatense, che decide di parteciparvi, insieme
con altri del gruppo VTV di Abbiategrasso.
Allora perché non contattare anche il nostro amico Massimo, la massima
personalità sportiva e culturale (dopo il Ramella) della città “dalle rosse torri”,
“la città del turismo d’eccellenza”, che magari, vista la vicinanza con Torino, si
sta preparando a parteciparvi? Ed infatti anche Massimo è in fase di allenamento, e vorrebbe battere il suo record di 3h25’ ... mica male.
Ok, Ilaria prenota l’albergo, abbiamo anche Daniela che ci aiuta
nell’organizzazione logistica, ed ora tocca agli atleti concentrarsi sulla preparazione.
Vanno avanti domenica dopo domenica, allenamento dopo allenamento, chilometri dopo chilometri, i sacrifici cominciano a dare risultati e sale la solita
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
tensione pre-maratona, quando si ha paura che possa saltare tutto per un nonnulla.
La domenica prima della maratona è Pasqua: la diaspora del gruppo … Emilio corre al mare, Cristian il lunedì dell’Angelo fa l’ultimo test a Zinasco e poi ….
sarà quel che sarà.
L’ultima messa a punto dei motori prevede anche una seduta di massaggi
(mica thailandesi, neh ...): anche questa volta nulla è stato lasciato al caso.
Intanto siamo d’accordo con Massimo di vederci al ritiro dei pettorali sabato
14 e poi la domenica alla partenza, con tutta la famiglia che lo seguirà.
Partenza sabato mattina e subito la prima sorpresa per il gruppo, prima di
salire in auto (la storica Zafira dell’ex-maratoneta del gruppo, Gianni, e sottolineo ex-maratoneta): si materializzano le magliette rosse e bianche con la scritta
Quelli di Rozzano, sono 6 pezzi unici, rosse con scritta bianca per i maschietti e
bianche con scritte rosse per le femminucce. Queste magliette faranno il giro del
mondo (podistico) e tutti le additeranno con rispetto e timore … come la prima
volta che siamo stati chiamati così.
Emilio ha preparato anche un cartello da esporre in auto: Quelli di Rozzano
Supporto Tecnico Logistico Sportivo, con il logo della Maratona di Torino.a colori. Non solo: ha preparato anche i tempi di passaggio previsti (e sperati) da indossare a mo’ di braccialetti per avere sempre un riscontro durante la corsa.
Il viaggio è tranquillo sino ad Asti, dove Ilaria rallegra la compagnia credendo che la pianta della città fosse a forma di bottiglia di spumante … poi, come
da tradizione, Gianni sbaglia uscita dell’autostrada e percorriamo una serie di
ameni vialoni in zone industriali della periferia torinese, prima di riprendere la
giusta strada ed arrivare a Torino, dove transitiamo per i viali che costeggiano il
Po, e che i maratoneti dovranno percorrere l’indomani.
Lasciamo l’auto dietro piazza Castello e ci rechiamo al punto maratona per il
ritiro dei pettorali e per l’appuntamento con Massimo: sfoggiamo le nostre magliette rosse e bianche e tutti ci guardano (penso che nessuno sappia dove sia
Rozzano, però facciamo scena comunque).
Ma, a causa dell’orario, l’appuntamento con Massimo salta, e ritiriamo i pettorali da soli; naturalmente, e non poteva essere altrimenti, c’è qualcosa che non
va: Cristian ha dimenticato i documenti in macchina e dobbiamo ritornare a
prenderli.
Siamo in Piazza Castello, davanti a Palazzo Madama, a Palazzo Reale, al
Teatro Regio, si stanno ultimando i preparativi per la maratona, ci sono molti
turisti, comunque Torino è una bella città, si vede che è stata capitale di uno
Stato per diversi secoli (se consideriamo la storia sino agli anni ‘50 per molti aspetti è diversa da Milano, pur avendo ora anche molte analogie, più che altro
dovute all’appiattimento culturale ed alla standardizzazione causata dal boom
economico degli anni ’60 e dalla falsa cultura materiale del mondo contemporaneo, che appiattisce e rende uguale tutte le grandi città, passando sopra alla loro storia, che è invece la loro ricchezza).
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Storie di un gruppo di amici
Torino 2007
Scopriamo un bel self-service che con 7 euro ci dà da mangiare (convenzione
per i podisti…correre, a volte, dà anche questi vantaggi) in via Bogino … dove
c’è lo storico Juventus Club Torino (storico per Gianni, ai milanisti aggregati
non gliene frega niente). Però il caffè lo prendiamo un uno dei locali storici di
Torino, Fiorio, in via Po, dove costa meno che nei centri commerciali di Milano,
ed andiamo dentro a curiosare: pareti con broccati, tavoli in legno decò, specchi
… personaggi che hanno fatto la storia non solo di Torino sono passati di qua.
Ora però dobbiamo andare all’albergo per depositare i bagagli; arriviamo ed
Emilio ci tiene a precisare che nella sua camera i letti devono essere separati –
“ah –dice il portiere, Antonio- lei è la persona che ha telefonato per il letti separati “ … in effetti il suo “partner” è Fabio e non vuole che si pensi male (tanto
noi lo prendiamo comunque in giro …). Come si dice nei viaggi organizzati “ore
xxx: arrivo ed assegnazione delle camere”.
Poi tutti a prendere il tram perché alle ore 16,00 il nostro Tour Operator aveva organizzato una visita guidata al Museo Egizio, il secondo al mondo dopo
quello del Cairo ed in effetti l’esperienza è molto interessante, soprattutto Ilaria
e Cristian possono raffrontarlo (con le debite proporzioni) a quello del Cairo che
hanno visitato in viaggio di nozze (“la coppia più bella del mondo”… ragazzi
l’avete scritto sulla cartolina con la maschera di Tutankamon che ci avete mandato … cercate di confermarlo). Bella la visita anche se il museo, e non poteva
essere altrimenti, è molto affollato, e bisognerebbe vederlo con molta più calma:
le mummie ed i papiri, gli oggetti rinvenuti quasi integri nelle tombe, la sala
con gli specchi piena di statue sono affascinanti … i fondi per le Olimpiadi invernali del 2006 hanno consentito di risistemare il museo ed anche Torino gode
ancora, almeno alla vista del turista, dei benefici architettonici e degli arredi “olimpici”.
All’uscita del museo, si perpetra una congiura ai danni di Gianni: Fabio dice
che uno del suo gruppo che si è iscritto, non è venuto e quindi sta cercando qualcuno che ne usi il pettorale; ma Gianni ha solo le scarpe (le ha portate per Cristian … Firenze docet), e una maglietta, e non aveva preventivato di correre.
Però gli amici … chiamiamoli così, mettono insieme un puzzle di abbigliamento: Cristian dice che ha un cappellino ed un cronografo in più, Emilio un
paio di pantaloncini e quindi Gianni deve cedere alla violenza, anche Ilaria ed
Oriana sono d’accordo: d’altronde è ormai tradizione che qualcuno di noi debba
indossare (o calzare … vero Cristian ?) qualcosa degli altri … ok, vedrò di fare la
seconda parte della maratona, cercando di dare una mano (soprattutto moralmente e nel limite del possibile), a chi del nostro gruppo fosse in difficoltà (anche se vanno tutti molto più forte di me; sono tutti di un’altra categoria).
Però con Oriana avevamo in programma una visita la domenica mattina, insieme con Anna ed Irene, alla mostra dei Macchiaioli a Palazzo Bricherasio, e
quindi dovrò cercare di organizzarmi per vedere come fare.
Ritorniamo in albergo per prepararci per la cena, prenotata dal nostro collaboratore in loco, Andrea, presso il ristorante “AMICI MIEI”: bè, il nome ci sta
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
proprio bene, siamo qui anche perché siamo amici grazie alla corsa, che possiamo considerare come il cemento del nostro gruppo, ma sopra queste fondamenta
la casa che abbiamo costruito è cresciuta in modo semplice e spontaneo e penso
di poter dire abbastanza bene (mai farsi trascinare dall’entusiasmo, però un certo orgoglio per questa amicizia, alla mia età, lasciatemelo dire, lo sento …)
Ora tutti a nanna, domani è il grande giorno.
Buona notte.
DOMENICA MATTINA - 15 APRILE 2007
SVEGLIA !!! Tutti a colazione !!!
E come all’alba del giorno stabilito per il duello dietro il convento dei carmelitani scalzi (citando Alexandre Dumas) i nostri 3 moschettieri di Rozzano (Athos-Cristian, Porthos-Emilio, Aramis-Gianni), uniti al guascone D’ArtagnanFabio, completano un quartetto che ha pochi eguali nel mondo del podismo “fai
da te”: insieme con le nostre cheer leaders Ilaria e Oriana piombano sulla colazione distruggendo tutto quello che capita sotto i denti, come i moschettieri fecero con le guardie del cardinale Richelieu.
Alla fine si esce e si va a prendere il tram per portarci il più possibile vicino
a piazza Castello: già il percorso dei tram è deviato per la maratona e dobbiamo
percorrere un po’ di strada per arrivarci: mi dispiace per Cristian, Emilio e Fabio, che dopo dovranno farne altri 42, però la camminata serve per svegliarci;
camminiamo in compagnia di un concorrente sardo (uno che si vede che va forte)
insieme col suo allenatore che scatta più fotografie di un giapponese, a noi e a
tutto quello che vede.
Arriviamo in piazza Castello che si sta riempiendo di maratoneti e loro accompagnatori: non c’è molta gente, certo non c’è la folla di partecipanti di Firenze ma vediamo qualche faccia conosciuta, tra cui quello che corre coi mutandoni
e la maglia di lana a mezze maniche e col baschetto (dimostra più di 65 anni,
l’abbiamo visto due volte a Milano); troviamo il gruppo del VTV di Abbiategrasso con gli amici di Fabio ed arriva anche Massimo, l’eporediese volante, con Anna ed Irene: rispetto all’ultima volta che l’abbiamo visto è ulteriormente dimagrito, ora ha un fisico da maratoneta agonista, non per niente ha fatto qualcosa
come 3ore20’o giù di lì a Vercelli.
Gli eporediesi sono una famiglia atipica (per i parametri di questa nostra
strana società standardizzata) : a casa non hanno la televisione, ma hanno una
collezione di cd di tutti i tipi di musica da far invidia alla Bottega Discantica,
non hanno il cellulare, ma vivono ugualmente bene; Irene è una bella signorina
sempre interessata a tante cose: tra le tante gioca a pallavolo, studia con profitto, ed è venuta per visitare la mostra sui Macchiaioli visto che a scuola li hanno
studiati: vedendo ragazzi come lei mi si apre il cuore, è la prova che ci sono tanti
giovani che apprezzano certi valori ed hanno interessi impegnativi al di fuori
della scuola, oltre all’obbligo di dover studiare; sin da quando l’abbiamo cono20
Storie di un gruppo di amici
Torino 2007
sciuta, diversi anni fa in Sardegna, ci è sempre piaciuta, per la sua dolcezza, la
sua tranquillità, i suoi interessi per tutto quello che ha intorno … brava.
Ma torniamo alla partenza della maratona: classico riscaldamento, stretching, scambio di battute … certo Firenze era un’altra cosa, non solo per il panorama che avevamo sotto di noi, ma anche per il numero dei partecipanti, il colore, l’internazionalità dei concorrenti; qui sembra qualcosa di ridotto: certo, chi
è lì per farla e si è preparato da mesi non la pensa certo così, però il calore di Firenze, quel qualcosa nell’aria che c’era allora…mah, sono solo mie sensazioni “esterne” anche se il riscaldamento (si fa per dire) devo farlo anch’io visto che sono
ingaggiato come “lepre”, ma al contrario (cioè anziché tirare qualcuno all’inizio,
lo dovrei fare alla fine della gara).
Pronti! via! giù per via Po: vediamo passare i nostri eroi e riusciamo anche a
fotografarli, Massimo, Emilio, Cristian, Fabio…ora non potremo più vederli sino
al 30km.,perché il percorso non è a “stella” tipo quello di Firenze dove avevamo
potuto avere più punti di incontro, ma è allungato verso la periferia e quindi si
era optato per un solo appuntamento al 30 km.prima dell’arrivo. Tranne che per
me, che devo trovarmi al ristoro del 25km. per rincuorare la truppa.
Ora il team di assistenti si divide: Ilaria ha appuntamento con Daniela, Andrea ed il piccolo Matteo, mentre Oriana con Anna ed Irene andranno alla mostra dei Macchiaioli a Palazzo Bricherasio (per fortuna vicino alla partenza) inseme con me in elegante tenuta da podista, dato che ho il tempo di vedere
anch’io seppure di corsa (tanto per riscaldarmi) questa mostra che mi sarebbe
dispiaciuto perdere, visto che eravamo lì. Tralascio la descrizione di tutti i quadri e gli autori visti (anche se sarebbe opportuno anche se tedioso … ehm ehm)
ma una piccola parentesi devo farla: mi sembra di aver capito che i macchiaioli
sono praticamente gli impressionisti italiani ed il periodo storico in cui sono vissuti ed hanno creato a volte dei veri capolavori è molto importante per la nostra
storia recente, visto che i soggetti erano anche aspetti della vita sociale
dell’epoca (contadini, borghesia) dando una descrizione diretta di un mondo che
si stava evolvendo e non solo in campo artistico.
All’uscita della mostra, lascio un po’ stupito il personale (vista la mia tenuta
podistica), tranne una custode che dice di essere una podista, purtroppo ferma
per problemi alle ginocchia e, tanto per cambiare, attacco “bottone” parlando
della maratona. Ora però devo affrettarmi perché devo andare da Palazzo Bricherasio sino al ristoro del 25km (sono circa 5-6 km), dove devo cercare di non
arrivare già scoppiato, se devo aiutare qualcuno, altrimenti non servirei alla
causa.
Risalgo i concorrenti e vedo anche i primi, poi tutti gli altri lungo la ciclopista del Po, sino a fermarmi al ristoro del 25km. in via Ventimiglia: fa caldo, per
essere il 15 aprile e capisco che tutti stanno soffrendo una calura troppo anticipata rispetto alla stagione. Ma ecco arrivare il primo dei nostri atleti: Massimo,
transita ai 25 km,più o meno in 2 ore circa (scusa Massimo se non sono preciso,
magari ti ho rubato qualche minuto), sembra fresco, il peso che si deve portare
Storie di un gruppo di amici
21
I classici QDR
appresso non lo affatica di certo, il passo è sciolto e costante, lo vedo bene, ed
avviso col cellulare Oriana … certo, la nostra organizzazione ha previsto anche
che il mezzo-maratoneta di appoggio abbia il collegamento telefonico con la base
operativa del 30mo km…cosa credete, siamo QUELLI DI ROZZANO, mica quelli della mutua, praticamente la maratona minuto per minuto, da un inviato interno.
Ora devo aspettare il nostro secondo atleta: chi sarà? 2ore16minuti più o
meno, arriva Cristian, abbastanza accaldato, ma con un buon passo e mi dice
che Emilio e Fabio sono poco dietro, ma il caldo li ha un po’ fiaccati, non pensavano di soffrirlo così. Avviso Oriana e mi preparo a partire di rincorsa come
l’ultimo cavallo al Palio di Siena: dopo 5 minuti arriva Emilio con Fabio subito
dietro; ma Emilio sembra in crisi per il caldo e poco dopo si ferma addirittura;
Fabio prosegue e devo quindi accompagnare Emilio, ma non pensavo che fosse
così giù, anche se è noto che soffre il caldo, ed oggi è davvero un caldo estivo, per
giunta improvviso. Si ferma ancora, non vuole ripartire correndo … allora devo
sostenerlo in un modo che non avrei mai pensato di dover fare: non accompagnarlo “di scorta”, ma proprio cercare di farlo correre perché lui continua a dire
che vuole fermarsi e non correre più, non sembra neanche lui; il dramma va avanti per 4/5 chilometri, sul lungo Po, ogni tanto riprende a correre, poi si riferma, poi dice che al 30mo si fermerà, ed io che continuo a martellarlo gridandogli che non è venuto sin lì per fermarsi, ma per finire la maratona, e che non
sono venuto lì anch’io per vederlo così, ma per arrivare al traguardo; che se continua a fermarsi e ripartire è peggio, meglio che vada più piano ma non si fermi…insomma due maroni grossi come una casa, anzi come una maratona.
Per fortuna, quando stiamo per arrivare al 30mo km., all’appuntamento con
le Gianduia-Girls, decide di continuare, pur di non sentirmi più gridargli dietro.
Informo Oriana al telefono di quanto sta accadendo e quando transitiamo sul
lungo Po Diaz, una autentica ovazione si leva dal gruppo delle nostre fans Ilaria, Daniela, Oriana, (con Andrea ed il piccolo Matteo).
Ma Emilio prosegue, sempre fermandosi, e ripartendo, mettendo a dura prova sia il suo fisico che il mio, abituato ad andare piano ma costantemente, mentre lui, o si ferma e cammina oppure riprende a correre più forte di quanto io
possa stargli al passo … una sofferenza … per me, spero che si decida a correre
più adagio, ma non si fermi più; anch’io con questo continuo cambiamento di
ritmo ho le gambe dure, come se l’avessi fatta tutta. E comunque lo capisco, purtroppo il caldo lo ha messo ko e ha intaccato anche la cosa più importante che
serve per sforzi prolungati: la testa, cioè la capacità di trovare nel nostro cervello la forza di superare le crisi da fatica.
Continuo ad incitarlo, a dirgli di non fermarsi così, insomma un autentico
scassamento di zebedei, (traduzione “cabbasisi” come si dice nei romanzi del
commissario Montalbano), però … però, pur con il dovuto senso della misura per
l’avvenimento, in quei momenti ero importante per un amico, a cui potevo dimostrare affetto cercando di aiutarlo nel raggiungere un obiettivo a cui si era pre22
Storie di un gruppo di amici
Torino 2007
parato da mesi e che sembrava sfuggirgli per un imprevisto. Tornando però al
lato prettamente sportivo, le cose non stavano andando molto bene: era un continuo saliscendi di umori e sensazioni e, oltre al normale salto nel buio della
maratona dopo il 32/33mo km., si aggiungeva il fatto che stavamo arrivando al
punto del percorso più brutto dal punto di vista ambientale: un bel tratto di una
specie di tangenziale, con tanto di svincoli e gard-rail (il lungo Stura Lazio) che
non aiutava di certo i maratoneti. In effetti in quel tratto ho contato più podisti
in difficoltà (anche fermi per vesciche, sangue ai capezzoli, crampi) che gente
che correva davvero, d’altronde il tempo a quel punto era relativo e l’importante
era arrivare alla fine sulle proprie gambe.
Sul ponte Amedeo VII (per la precisione) al km.37, avviso Oriana della situazione e mi dice che anche Cristian non è ancora arrivato, segno delle difficoltà che tutti hanno avuto per il caldo. Emilio va, in qualche modo; percorriamo
viali che sembrano non finire mai; il ristoro al 40 km.è preso d’assalto: tutto
quello che c’era da bere o mangiare è stato arraffato, per fortuna c’è ancora tanta roba e ci fermiamo per rifornirci.
Ora stiamo per arrivare al momento in cui un maratoneta vuole gustarsi,
pur con tutta la fatica, il “trionfo” dell’ultimo chilometro: si transita in via XX
settembre, alle Porte Palatine, dove c’è il punto di ristoro finale, mancano un
paio di curve all’arrivo, ma Emilio ha i crampi e si deve fermare; poi riprende,
ma si ferma ancora: il traguardo è lì, dopo una curva, in fondo, ma sembra sempre lontano. Lui sta davanti, io un po’ defilato dietro, ci applaudono, ma io dico
alla gente che è lui da applaudire, non io, che sono un abusivo …
Finalmente ecco il traguardo di Piazza Castello, passiamo sotto lo striscione
d’arrivo e, scusate, in quel momento ho pianto, perché ho ripensato a tutte le
maratone che avevo fatto più di vent’anni prima e solo allora ho riprovato quelle
sensazioni, anche se avevo “rubato” una medaglia, ma avevo faticato più di
quanto pensassi per aiutare (e spero di esserci riuscito) un amico che aveva bisogno.
Eh già … più di vent’anni prima … e quindi, visto che ho citato Dumas ed i
Tre Moschettieri, ora bisognerà in qualche modo scrivere anche … “Vent’anni
dopo” (ma questa idea, in quel momento, non mi era nemmeno passata per la
testa).
La fredda cronaca (come direbbe Frengo) : speedy Massimo tempo strepitoso,
anche se non batte il suo record (il caldo c’era anche per lui), Cristian 3h59’55”,
Fabio 4h24’00”, Emilio 4h32’25” (ma correggetemi se sbaglio).
Ora ci ricongiungiamo dopo l’arrivo, chi più, chi meno stanco, tutti un po’ in
affanno per il caldo, ma ora che è finita e siamo tutti insieme è bello stare in
compagnia a scambiare battute e sensazioni provate da chi ha corso e da chi ha
seguito ed atteso … anche questo è il bello di queste cose, soprattutto belle perché si fanno insieme agli amici che condividono una passione che ci lega, un legame che sentiamo e proviamo anche solo guardandoci negli occhi … mica saremo innamorati !!!
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
C’è anche la mascotte del gruppo: Edoardo, figlio di Fabio, per la foto finale
tutti insieme, di Quelli di Rozzano. Irene, Anna e Massimo devono lasciarci per
riprendere il treno per “Ivrea la bella, dalle rosse torri”, però contiamo e speriamo di rivederci in qualche modo per qualche altra manifestazione, sportiva o
non, chissà, di certo è bello tenere sempre i contatti con amici con cui condividere diversi interessi.
Ora la truppa ritorna in albergo per la doccia dei maratoneti e troviamo il
concorrente sardo con cui avevamo fatto la strada al mattino: è stato male e si è
ritirato (anche se aveva l’allenatore personale): si vede che non è di Quelli di
Rozzano ...
Accompagno Fabio alla stazione per riprendere il treno per casa, e ritorno in
albergo per recuperare QDR: salutiamo la città dei Savoia, dei gianduiotti, del
Valentino, del Po, della Mole Antonelliana, degli agnolotti del plin (spero di non
aver detto un’eresia), dei grissini, della mia Juve (so che a Voi non ve ne frega
niente, ma siccome sto scrivendo io, beccatevi anche questa): si ritorna all’avito
paesello, dopo un’altra avventura insieme, un po’ diversa da quella di Firenze,
ma sempre comunque entusiasmante, almeno per me.
E chissà la prossima quando sarà …
Ciao a tutti.
Gianni QDR
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Storie di un gruppo di amici
MILANO
2 dicembre 2007
La maratona dove tutti Quelli di Rozzano
hanno partecipato
Il grande ritorno di Gianni
23 anni dopo la sua ultima maratona
Milano 2007
MILANO 2007
Tutto è cominciato dopo la maratona di Torino del 15 aprile 2007: gli amici
avevano deciso che “dovevo” rifare una maratona (complici anche Oriana ed Ilaria) e quindi quale occasione migliore di quella di Milano del 2 dicembre? Infatti
ci sarebbe stato tutto il tempo per una preparazione adeguata, il periodo era anche il migliore (a sentire gli esperti la fine dell’autunno consente una preparazione nei 3 mesi precedenti non caldi per arrivare a fine novembre/primi di dicembre), e c’era anche tutto il tempo per prepararsi anche psicologicamente
(qualche mese per “riprogrammare” il cervello ad avere questo obiettivo con tutto il preambolo della preparazione).
Quindi riassumendo: se volete fare una maratona, perchè non avete altro da
fare, questo potrebbe essere il vostro vademecum:
1) dai 2 ai 4 mesi per pensarci bene se volete farla;
2) 3 mesi antecedenti alla data prescelta per prepararvi fisicamente e psicologicamente;
3) 15 giorni precedenti a riposare fisicamente e ripassare tutto quanto è stato “studiato” come prima di un esame.
Quindi, passate le vacanze di agosto, in cui comunque ho proseguito a correre in Sardegna, su e giù per la Barbagia (con la classica corsa Calagonone/Dorgali, 9 km.dal livello del mare a 700 m., che mi ha visto per la seconda
volta arrivare saldamente all’ultimo posto) per mantenere un livello discreto di
allenamento, la preparazione per la maratona parte da domenica 2 settembre, a
Locate per poi proseguire ogni domenica con percorsi di 22/25 km, più un solo
allenamento a metà settimana, con punte di 27/29 km. (il giro del lago di Varese, fatto 3 volte e 28 km. a Trovo), con massimo 33 km. a Borghetto Lodigiano
l’11 novembre. Ma il 25 novembre, ultimo test prima della maratona, nei soli 18
km a Gratosoglio (la corsa dei Viviam Centanni dal centro Vismara, dove lavora
Cristian) il “dramma”: un dolore al retrocoscia sinistro (che già sentivo da qualche settimana) mi faceva fermare più volte e mi faceva male davvero, tanto che
a Cristian e Fabio dissi che non avrei certo potuto fare la maratona la domenica
dopo, in quelle condizioni; naturalmente gli amici mi dissero di non dire “giannate” e di stare tranquillo … ma non ero tanto convinto.
Martedì 27 avevo fissato un massaggio con Gregory, osteopata e massaggiatore sportivo del centro Targetti: diciamo che a vederlo e pensare che con le mani che aveva mi avrebbe dovuto strapazzare c’era da spaventarsi; ed infatti dopo
il suo trattamento non riuscivo più a camminare,ma devo riconoscere che con la
sua manipolazione ed il riposo degli ultimi giorni, sembrava che il dolore fosse
sopito.
Ormai però non potevo tirarmi indietro ed il sabato mattina con Oriana andiamo a ritirare il pettorale al centro maratona di Piazza Duomo: già ero emozionato e cominciava a salire la concentrazione e tutto era in funzione della corsa del giorno dopo, qualsiasi gesto o pensiero era già proiettato al mattino di
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
domenica. Però avevo ancora il dolore e mi chiedevo come avrei potuto fare 42
km. così, se la domenica prima ne avevo finiti a malapena 18. Ma non avevo tenuto conto (perché erano 23 anni che non correvo più una maratona) di una certa cosa …
Mi accorgo però che sto parlando solo di me e non degli altri artefici e registi
della mia maratona:
Emilio, che si preparava con la solita determinazione e costanza e che era il
“colpevole” principale nell’aver architettato la trappola in cui ero caduto per costringermi a rifarne una (addirittura aveva pensato di farla insieme a me, col
mio passo, con tutti gli amici, ma per fortuna alla fine aveva rinunciato a questo
progetto);
Cristian, che dopo Firenze (con le mie scarpe) e Torino (col caldo), ne voleva
fare una come si deve e si era preparato in maniera perfetta, con prestazioni veramente notevoli;
Fabio, che mi era stato di sprone e complice primo di Emilio e che, seppur in
un periodo di molte difficoltà, era deciso di tentarla “alla guascona” (a Torino lo
avevo soprannominato il D’Artagnan del gruppo);
Ilaria, cheta cheta, che assisteva Cristian, e che, sotto sotto, lavorava anche
lei con gli altri per costringermi a farla e che non potevo deludere;
Cristina, che nonostante gli impegni di studio, voleva vedermi fare la maratona, e che altrettanto non potevo deludere;
Ma Oriana è stata la mia musa ispiratrice ed il mio sprone: non so come esprimerle la mia gratitudine, per l’aiuto che mi ha dato in quel periodo, che comunque è solo una piccola parte di quello che sempre mi dà, da quando ci conosciamo.
SABATO 1° DICEMBRE 2007
Il sabato, dopo il ritiro del pettorale, si entra in trance, e come in un ritiro
spirituale: si capitalizza tutto quanto accumulato nei mesi precedenti ed anche
l’alimentazione ha il suo culmine ne “l’ultima cena”, dopo la dieta dissociata
dell’ultima settimana; una mega-spaghettata alla carbonara (ma con spaghetti
alla chitarra, quindi con ulteriore aggiunta anche di proteine).
Poi a letto presto (anche se, in questi casi, non si dorme per niente, anzi,
quando ci si corica, si vorrebbe già che fosse ora di svegliarsi per evitare di pensare troppo al giorno dopo e per essere certi che la carica che sai essere dentro di
te, non svanisca nel corso della notte) non prima di aver preparato la colazione
per il mattino, banana, barrette di musli e quinoa, frutta secca.
DOMENICA 2 DICEMBRE 2007
Sveglia ore 6,00, prima di quando ci alziamo per andare al lavoro, però in 5
minuti siamo in piedi per prepararci; non sembra, ma anche per chi non deve
fare la maratona ma è vicino a chi si prepara, sopportare la preparazione è un
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2007
impegno e non si vede l’ora che finisca come una liberazione. Il ritrovo è con Fabio alla stazione del metro di piazza Abbiategrasso: c’è ancora buio, siamo in 5
sulla Corsa di Oriana (Oriana, Ilaria, Cristian, Emilio ed io): si parla, ma onestamente non saprei di cosa, perchè comunque tutto quello che diciamo serve solo per stemperare la tensione e non far svanire la concentrazione e la carica che
sentiamo in noi. Ostentiamo la sacca della maratona che ci fa passare senza pagare il biglietto e nel metro siamo insieme con altri maratoneti; li squadriamo
dall’alto al basso, come fossero avversari da battere….invece sono come noi, con
la loro tensione e paura per la gara, paura che vada storto qualcosa, dopo mesi
di preparazione, la solita storia, sempre uguale e sempre diversa.
Scendiamo alla stazione di Lanza e ci dirigiamo all’Arena dove c’è il punto di
ritrovo e deposito borse: chi si cambia all’aperto, chi sotto l’ingresso dell’Arena,
chi dentro al tendone che, pur grande, è strapieno di gente e, soprattutto, di odori; l’olio canforato ti entra nelle narici e funge da anestetico: mi basta entrare
perché mi passi il dolore che ho ancora alla gamba, ed entro, come penso tutti in
un’altra dimensione; pensi di essere un super-uomo, imbattibile (perché comunque il tuo avversario sei tu) pur con i propri limiti di cui ognuno è conscio, ci si
massaggia le gambe con la canfora, si parla col proprio corpo, lo si studia, lo si
sprona, si cerca di fare un rapido “check-up” per capire se è tutto a posto. Esco
dal tendone e trovo tutti gli altri amici già pronti e tesi: Emilio, Cristian, Fabio,
Ivano, gli altri del VTV, Ilaria ed Oriana già pronte per l’assistenza logistica.
Ci avviamo verso il Castello Sforzesco che dobbiamo attraversare per raggiungere la partenza in Piazza Castello, non prima di alcuni “piss” stop e di tante foto che ci scattiamo a vicenda e che saranno un bel ricordo da guardare nei
giorni successivi per rivivere questi momenti insieme.
Nelle gabbie alla partenza
Ora ci avviamo nelle gabbie, la mia naturalmente è l’ultima e mi sto ancora
chiedendo perché sono qui in mezzo a tanti altri “matti”, chi me l’ha fatto fare:
mi guardo intorno e vedo i “colpevoli”, sono ancora una volta insieme a me, mi
sostengono, mi salutano ed allora devo correrla anche per loro che mi hanno
spronato ed aiutato. Stiamo aspettando il colpo di pistola della partenza e faccio
l’ultimo controllo e l’appello: Scarpe: allacciate e riallacciate - Piedi: presenti e
ben spalmati di crema idratante - Gambe: cosparse di alcool canforato – Pancia:
sempre presente e saldamente agganciata- Marsupio: contenente barrette e fialette energetiche pronte all’uso – Cellulare: preparato con messaggi per Oriana
per i passaggi ai vari km. – Capezzoli: debitamente cerottati –
Sono coperto come si deve? Cappellino invernale ben calzato? Non fa freddo,
la temperatura sembra discreta e quasi ideale per una corsa lunga, ma
l’adrenalina fa salire il calore del corpo e non si sente freddo … vorrei poter come uscire da me stesso e vedermi correre la maratona da fuori invece … prodigi
della scienza moderna … mi rimpicciolisco … sempre più … sempre più … ancora … non mi fermo mai … ma ora dove mi trovo, che posto è questo ?
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
TESTA: “come che posto è questo? Non mi riconosci ? Sei dentro la tua testa
ed io sono il tuo cervello: certo lo stai vedendo da una angolazione che non hai
mai visto, ci sei dentro! vedi, ci sono degli spazi vuoti, altri un po’ disordinati,
insomma è evidente che sono proprio il tuo cervello; ed ora vieni con me, anzi
con noi e partecipa alla tua maratona da dentro il tuo corpo, mica tutti lo possono fare … facciamo l’appello: Cuore ?”
CUORE: “presente! –altrimenti col cavolo che puoi correre - sto battendo un
po’ fortino, spero di tenere, ma perché non hai portato il cardiofrequenzimetro,
così mi controllavi meglio, mica ti garantisco di poter tenere i battiti sotto controllo, poi sono cavoli tuoi …”
Gambe …
GAMBE: “per ora siamo in attesa e va tutto bene, non sentiamo freddo, puzziamo un po’ di canfora…però le nostre colleghe degli altri podisti puzzano anche di più, quindi siamo in buona compagnia, certo un po’ tremiamo, quando si
dice “ti tremano le gambe” è vero, quando voi sopra siete emozionati, chissà perché, tocca a noi tremare … boh ...”
Ehi, là sotto, piediiiiii:
PIEDI: “noi siamo belli profumati, siamo stati spalmati della solita crema,
speriamo di non soffrire troppo, sai che non amiamo molto l’asfalto poi la nostra
pianta si scalda e voi sopra dite che facciamo male…per forza, non ascoltate
quando cerchiamo di farci sentire !!!”
T: “ ora che tutto è sotto controllo aspettiamo solo di metterci tutti in moto,
ma mi raccomando dobbiamo andare tutti all’unisono, perché se solo uno di noi
crolla, sto’ INCOSCIENTE si deve fermare e quindi …“
PRONTI ??? VIA!!!
T: “la grande avventura ha avuto inizio, dai, senti che roba qui dentro; era
tanto che non mi facevi provare questa sensazione, bravo Gianni, hai fatto bene,
in qualche modo, tutti insieme, ce la faremo, ce la dobbiamo fare”
C: “ragazzi, sto cercando di prendere il ritmo giusto e tranquillo per durare il
più possibile, e voi sotto ?”
G-P:.“be’ si va, cerchiamo anche noi di prendere le misure giuste, però ricordatevi lì su di ascoltare quando vi mandiamo i messaggi!”
T: “dai, qui c’è già una banda, e siamo solo al primo km., lo avevo letto che ci
sarebbero state orchestrine e simili lungo tutto il percorso, un po’ come accade a
New York, così ti passa meglio il tempo e non pensi solo a correre; poi per ora
siamo in compagnia: guarda c’è Emilio che è rimasto con noi all’inizio, e poi tutti
gli altri podisti … qui non ci dovrebbe capitare di soffrire per la solitudine, un
problema che colpisce me e poi ne risentite tutti voi”
Bastioni di Porta Venezia
T: “guardate là quanti stanno facendo la pipì lungo la cancellata dei giardini
pubblici, c’è anche Emilio (o non dovevo svelarvelo ?); la sotto come va ?”
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2007
C: “bene, bene, sto ancora cercando il ritmo giusto, però mi sembra che stiamo rispettando il tempo previsto, anche se sento che andiamo un po’ fortino, non
vi pare ?”
G: “noi sentiamo già dei dolorini alle cosce, è un po’ presto per avere male,
però andiamo avanti, forse è l’effetto del massaggio dell’altro giorno, siamo uscite distrutte!”
Corso Venezia
T: “guardate, qui vediamo quelli che sono davanti, poi ripasseremo anche noi
dall’altro lato, c’è anche il ristoro, ora passeremo in corso Vittorio Emanuele, in
piazza Duomo, guardate quanta gente ci guarda !”
C: “dai, è proprio bello aver partecipato, comunque stiamo facendo
un’esperienza divertente anche se sarà faticosa;”
G-P: ”non dirlo a noi !”
9° km. - Viale Gran Sasso
T: “oh, ragazzi, stiamo andando più forte della tabella prevista, però io mi
sento bene e voi ?”
C: “direi di sì, mi sembra di aver trovato il ritmo giusto; “
G-P: “noi “tiremm innanz” come disse Amatore Sciesa, per ora va bene, anche se qualche indolenzimento c’è.”
T: “ma quello è Fabio: speriamo di stargli un po’ insieme (cioè che lui stia con
noi), anche se qui la compagnia non manca di certo.”
P: “si però qui è entrato un sassolino nella scarpa destra, nel tallone: ci si
ferma per toglierlo? siamo in viale Romagna, la strada è ancora lunga, se questo
mi dà fastidio più avanti?”
T: “no, non fermiamoci, altrimenti perdiamo il ritmo, siamo all’inizio e perderlo non sarebbe un bene; tanto il sassolino fra un po’ si girerà da qualche parte e si troverà un posticino nel piede per non dare fastidio ...”
C: “sono d’accordo.”
P: “se lo dite voi, tanto poi il sasso l’abbiamo noi da sistemare, eh!?”
14° km. - dopo Piazzale Corvetto
T: “meno male che con la compagnia di Fabio tutti i vialoni della circonvallazione sono passati quasi senza che ce ne accorgessimo, ora c’e anche un complessino jazz qui in corso Lodi; poi fra poco c’è il ristoro organizzato dal VTV di
Abbiategrasso, quindi con Fabio siamo raccomandati ...”
Tutto bene là sotto ?”
C-G-P:”sì, tutto sommato abbiamo preso tutti il ritmo giusto, qui corriamo
quasi in casa e fra poco arriviamo da Oriana e dagli amici che ci stanno aspettando e poi quelli non sono i pacemakers delle 4h30’ ?”
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
T: “caspita, certo che sono loro, allora stiamo andando bene, cerchiamo di
stare insieme più possibile, ma senza strafare, che ne dite?”
C-G-P: “sei tu che comandi, noi eseguiamo: per ora ci sentiamo bene”
18,5° km. - Piazza Abbiategrasso
T: “guardate, c’è Oriana, la mamma di Cristian, Chiara, il papà di Ilaria,
quanta gente ad applaudirci ... quasi quasi lancio un urlo AAAAAHHHHHHH
(sentito che roba !)”
C: “oh! mi hai fatto spaventare: avvisa prima, sai che se mi emoziono ti posso
fare brutti scherzi”
G-P: “capo, visto che siamo qui insieme con i pacemarkers delle 4h30’ e li teniamo bene, andiamo avanti così?”
T: “se va bene a voi, direi di provarci”
Mezza Maratona
T: “ragazzi, va bene così? Stiamo staccando i pacemakers delle 4h30’, incredibile, però non esagerate, siamo alla mezza in un tempo ottimo, mica potete tenerlo sino alla fine, altrimenti mi costringerete a lavorare troppo per non farvi
crollare alla fine (perché ormai, dite la verità), alla fine ci arriviamo neh?”
C: “io ci sto” - G: “anche noi !” - P: “e quindi dobbiamo andare anche noi …!!!”
25° km. - Piazza Tirana
T: “ehilà, ho un po’ di stanchezza, mi sa che mi sta venendo una piccola crisetta, anche perché questa zona non è che sia molto attraente, e poi, guardate,
qui agli incroci rischi che ti tirino sotto e voi, là da basso, dovete lavorare di più
per evitare le auto…incredibile, siamo proprio a Milano ...”
C: “va là che andiamo bene, riprenditi presto, che a Bisceglie c’è Oriana e
magari anche Cristina che ci aspettano!!”
G: “noi resistiamo, anche se cominciamo ad essere un po’ durette”.
P: “oh, qui al destro c’è una piccola vescichetta, ci mancava anche questa”.
T: “ok, ricomponiamoci tutti e facciamo bella figura, stiamo arrivando al 28°
km. e lì vedo Oriana, ma è sola: mica potevamo costringere Cristina a fare la
maratona anche lei, ed Ilaria è giusto che sia al seguito di Cristian, chissà come
vanno forte lui ed Emilio, e chissà Fabio che distacco ci hanno dato ...”
C: “ma pensiamo a noi, mi sa che fra un po’ ci sarà anche bisogno di un piss
stop, non sentite niente?”
G: “noi sentiamo solo che stiamo diventando sempre più dure …”
P: “e noi che la vescichetta vicino all’alluce ci dà fastidio!”
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2007
31° km. - Via Harar
T: “guarda là, lo stadio Meazza, e dietro di noi i pacemakers delle 4h30’, però
è l’ora della pipì, così tiriamo un po’ il fiato tutti: anche se i pacemakers ci superano, fin qui siamo arrivati meglio del previsto, e quello che succede d’ora in poi
è l’imponderabile della maratona; guardate, qui c’è il muro del parco di Trenno,
fermiamoci qui …”
G-P: “grazie, intanto un po’ ci riposiamo, fate con calma …”
T: “ok ragazzi, ripartiamo, mancano solo 10 km., i più duri sono i prossimi
5/6, poi se passiamo indenni da queste forche caudine, andremo avanti per forza
d’inerzia”
G-P: “bè, per forza d’inerzia magari ci andrai avanti tu, noi senza forza vera
ci blocchiamo ed entriamo in sciopero!!!!”
C: “e no eh! Mettiamoci d’accordo: qui ci siamo venuti per arrivare alla fine!
guardate là sul marciapiede: quella mamma e quel papà con quel ragazzino in
carrozzina; altro che maratona, lui non potrà mai correre, noi tutti dobbiamo
andare avanti anche per quelli come lui.”
T: “dai, siamo a Lampugnano, guarda c’è l’amico di Emilio che avevamo trovato alla partenza, ma sembra un po’ stanco”
C: “stiamo passando dal campo 25 Aprile: quanti ricordi, quanti anni abbiamo corso qui, vi ricordate? E quanti atleti “veri” abbiamo visto: Cova, Panetta,
Marchei, Magnani, l’allenatore Rondelli, i marciatori che hanno poi conquistato
medaglie su medaglie, e tanti altri ...”
T: “vedete che abbiamo passato il periodo di crisi?”
G-P: “bè, magari voi, ma noi qui sotto non ne possiamo più: non si potrebbe
fermarci un attimo e prendere qualcosina? Non hai mica portato una fialetta
miracolosa?”
T: “ok, stop per recupero energie: beviamoci ‘sta fialetta di malto-destrine e
chissà cos’altro, tanto anch’io non ci capisco più niente a questo punto, altro che
usare la testa per superare la crisi!”
C: “ci sono anch’io per ricompattare la squadra: mettetevi tranquilli, che il
più è fatto, guardate là in fondo c’è il 40° km. con il ristoro, ormai si vola!!!!!”
G-P: “diciamo che il concetto di volo che abbiamo è un po’ diverso da quello
che adesso stiamo provando noi qui sotto; ci mancava anche il pavè con le rotaie
di viale Montello … ma qui siamo a Milano o in Cina? Non c’è un negozio italiano, tutti cinesi! Non sarà mica un miraggio che ci sembra di essere alla maratona delle Olimpiadi di Pechino?”
T: “oh, ma là sotto se avete forza per tutti ‘sti discorsi, dateci dentro allora,
che fra poco è finita davvero!”
G-P: “sì, è finita la benzina … altro che …”
T: “guardate, in fondo, l’Arco della Pace … dai Gianni, adesso tocca a te, riprenditi!!”
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
C-G-P: “dai Gianni, adesso noi ci ritiriamo, o meglio, ritorna cosciente e
guarda chi c’è in fondo ad aspettarti ...”
42,195° km - L’arrivo
Non ne ho più, le gambe sono due pezzi di legno, però vicino allo striscione
dell’arrivo vedo tutti: Oriana, Cristina, Ilaria, Fabio, Emilio, Cristian, Ivano, 42
km, 195 metri alla fine: non so come, ma lancio un urlo, raccolgo le ultime gocce
di energia che solo l’adrenalina che cresce dentro di noi in momenti come questo
può farti tirare fuori e sprinto (naturalmente lo sprint è proporzionato alle mie
residue energie) perché loro mi stanno incitando ed applaudendo e finisco in
4h33’ e rotti lordi (poi effettivi 4h29’ e spiccioli); è finita, non so come ho fatto,
ma l’ho finita e meglio di quello che sperassi, se mi avessero detto che l’avrei
fatta così, non ci avrei creduto.
Ancora oggi, a distanza di mesi, mentre sto scrivendo, non so come possa avere fatto, ma d’altronde è la stessa cosa che penso ora a quando, 24/25 anni fa,
finivo le maratone in 3h16’ o 3h34’ e tenevo ritmi che, per me, avevano
dell’incredibile. Forse alla fine ero un po’ stravolto, tanto che Oriana e Cristina
non mi hanno nemmeno riconosciuto (anche perché avvolto nella stagnola come
una tavoletta di cioccolato: ed in effetti mi sentivo proprio rigido come una stecca di fondente - nel senso di “fuso”-; per togliermi le scarpe non vi dico le sofferenze per chinarmi … anche se ero in buona compagnia).
Ora il gruppo si ricompatta: tutti abbiamo fatto la nostra impresa,
l’essenziale era arrivare e siamo tutti arrivati bene; siamo tutti contenti e questo è l’importante. Ci cambiamo sotto l’ingresso dell’Arena: siamo in mutande,
facciamo fatica a piegarci (chi più, chi meno - io faccio parte dei più), ma scherziamo tra di noi ed il morale è alto: questo è l’effetto benefico di aver corso una
maratona, stiamo provando la consapevolezza di aver trovato dentro noi stessi
quel qualcosa che va oltre i nostri normali limiti per superarci. Non so se chi
non abbia mai corso una maratona lo possa capire, ma auguro di provarlo a tutti
coloro che praticano le mie stesse attività.
Andiamo al ristoro finale con risotto alla milanese (anche i muscoli delle mie
gambe devono essere quasi come un risotto … alla milanese) e poi il gruppo si
divide per tornare alla normalità quotidiana (ma consapevoli di aver passato
una giornata fantastica). Ma la fatica più improba deve ancora arrivare: scendere e salire i marciapiedi ed i gradini della metropolitana ...
Ho finito: spero di non aver annoiato il lettore che avrà avuto la pazienza di
arrivare sino alla fine di questo strampalato racconto; d’altronde una maratona
è una corsa lunga e tortuosa, ed anche il racconto lo era, magari, come nella maratona, c’è stato più di un momento di crisi, ma, come diceva il poeta, mi rimetto
“alli benigni lettori” per avere la loro indulgenza.
Un abbraccio a tutti i miei amici che spero di non aver deluso, dopo la lunga
attesa per questo libercolo.
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2007
Primo p.s. – Ho tralasciato volutamente commenti sul percorso e
sull’accoglienza della città.
Secondo p.s. - (e ti pareva): la sera abbiamo festeggiato dai fratelli La Bufala
alla Multisala di Rozzano (Cristian, Ilaria, Emilio, Lorella, Oriana ed io), poi
dopo qualche giorno alla Multisala è saltato l’impianto elettrico per un corto circuito ed è rimasta chiusa per mesi ……. che potenza Quelli di Rozzano dopo la
maratona, quanta energia ancora …
Gianni QDR
... E PER CONCLUDERE
Milano 2007 è stata la maratona dove tutti Quelli di Rozzano sono stati protagonisti, prima qualcuno correva, qualcuno accompagnava, ma quel giorno eravamo tutti li per partecipare: adesso mancano solo le nostre donne che fino ad
oggi sono state, in questo genere di manifestazione, grandi supportatrici e sopportatrici.
Dopo la bellissima e originale storia raccontata da Gianni, perché questa è
stata “la sua maratona” in tutti i sensi in quanto negli ultimi anni ha portato
prima me e poi Cristian a partecipare a questa sfida con sé stessi, voglio brevemente commentare la bella esperienza perché giornate come quella che abbiamo
vissuto tutti insieme non si potranno dimenticare mai.
Questa per me è stata la più bella maratona perché ci siamo avvicinati allenandoci, sacrificandoci e a volte soffrendo insieme, arrivando tutti all’obiettivo
finale del traguardo e quando dico “soffrendo insieme” non mi riferisco alla fatica della corsa e degli allenamenti ma per quello che uno di noi ha passato in
quel delicato momento della sua vita e noi amici abbiamo cercato di stargli vicino: la sua risposta è stata grande e nonostante tutto ha voluto fortemente questa maratona … e l’ha fatta sua!
Dopo tutto quello che ha fatto per me sono contento di essere stato il colpevole ideatore della trappola per inguaiare Gianni dopo 23 anni: un’immensa soddisfazione vederlo gioire nel suo sprint degli ultimi duecento metri della maratona, perché sono sempre stato certo che un giorno o l’altro avrebbe dato qualsiasi
cosa pur di rivivere quei momenti (andate a leggere della nostra malinconia e
tristezza di quella mattina a Firenze quando solo Cristian era nella gabbia per
partire).
E’ stato molto bello anche nel vedere Cristian ripetersi in un’altra maratona
anche se lui a oggi non è ancora soddisfatto in quanto è convinto di potersi migliorare (e di questo ne siamo convinti tutti): avevo già avuto una bella occasione, a Torino, partecipando con lui ma poi il caldo mi stremato e non ho potuto
accompagnarlo al traguardo. Lui va forte e prima o poi sarà soddisfatto anche
del tempo finale.
Ma la mia piccola soddisfazione che per me ha avuto più valore del mio record in maratona del 2003 di 3h41’ è stata quella di aver accompagnato l’amico
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
Ivano del VTV fino al traguardo della sua prima maratona, insieme al “mitiko”
Enrico dell’Avis Locate Triulzi (pensate che quel giorno Enrico doveva fare solo
un allenamento per la maratona di Reggio Emilia della domenica successiva!!!).
Dopo aver fatto con lui anche la sua prima 33 km alla Milano-Pavia dello scorso
ottobre Ivano era contentissimo e questo mi ha gratificato molto e mi ha fatto
pensare che tutto sommato gli porto fortuna: l’abbraccio con lui ed Enrico al traguardo è stato un segno di grande simpatia (… e pensare che due giorni dopo la
maratona Ivano si è fatto male al piede sul lavoro ed è stato fermo per due mesi
… mi rallegra il fatto che sia riuscito a togliersi prima una bella soddisfazione).
Ora la nostra preparazione e la nostra mente sono già proiettate alla MilanoPavia in preparazione della maratona di Firenze di fine novembre dove dopo
tutto il duro lavoro speriamo di poter avere ancora tante emozioni e storie di un
gruppo di amici da poter raccontare. Ciao a tutti.
Emilio QDR
… E ANCORA
Il nostro gruppo non è solo un gruppo di amici che decidono la domenica di
correre insieme ... E' qualcosa di più!!!!
E' sempre un gruppo di amici che ha deciso di fare della corsa una proprio
credo, qualcosa che vada al di là del semplice gesto atletico ...
Qualcosa che ci fa sentire uniti e ci permetta di condividere insieme momenti piacevoli, ma allo stesso tempo di condividere i problemi e momenti negativi
della nostra vita ... forse tutto ciò non si chiama per caso amicizia?
Insieme abbiamo condiviso diverse esperienze, ma quando si parla di maratona, si parla di una sfida che tutti noi affrontiamo con noi stessi, e quale miglior modo per viverla insieme.
Dopo Firenze (Fabio assente ingiustificato ...) e Torino, ecco Milano, la nostra tanto amata città, e allora a Milano si corre tutti!!!! Il mitico grande Gianni
dopo oltre vent'anni!
Sono esperienze che ti rimangono dentro, un segno indelebile che nessuno ti
potrà mai cancellare; perchè, a detta di tutti, la corsa o la ami o la odi ... Noi,
inutile dirlo, ne siamo innamorati (non ce ne vogliano le nostre donne, dopo loro
chiaramente) ...
La maratona di Milano è sopraggiunta in un momento molto particolare della mia vita. Un momento di grande difficoltà ... ma forse, come se fosse una legge fisica, in alcuni momenti negativi, ti accade qualcosa di intensità uguale e
contraria ...
A dire il vero avevo già rinunciato a parteciparvi ... ma sapevo che gli amici
sarebbero venuti a prendermi a casa e di peso mi avrebbero portato alla partenza. Con Emilio il discorso non si poteva nemmeno intavolare, non ci fu spazio di
discussione... SI CORRE...STOP! Quindi, cosa aggiungere a tutto ciò ... aveva
ragione!!!!!
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2007
Così, come tante volte nella vita, rialzi la testa e guardi avanti, nel lungo
tunnel c'è sempre uno spiraglio di luce, in quei momenti non lo vedi, ma ci devi
credere ... e luce adesso sia!!!!!
Una sera dopo mesi mi sono deciso di rivivere quelle emozioni che mi hanno
segnato nel bene e nel male; la maratona è stata per me il primo passo di un
lungo cammino, come se segnasse uno spartiacque tra il difficile passato e lo
speranzoso futuro.
Ho voluto scrivere qualcosa a colei che per me rappresenta un modo di vivere
e pensare, di cui condivido il suo carattere duro ma solidale, difficile ma pieno di
soddisfazioni: LA MARATONA!
Un grazie particolare a tutti gli AMICI! Emilio, Gianni, Cristian, Ivano, Ezio, Maurizio, Piero e tutti coloro che quella mattina hanno scelto di correre insieme per la nostra città. Infine un abbraccio particolare Oriana, Ilaria e Cristina, che sfidando il freddo, ci hanno sostenuto sino all'arrivo.
UN AMORE CHE NON TRADISCE
Giacevo sul fondo quella mattina e tu ...
tu mi hai teso la tua mano.
Mi hai raccolto e mi hai accompagnato sulle tue strade.
I tuoi paladini ... i miei amici ...
mi sorridevano sui vagoni della metropolitana,
sentivo parlare i loro cuori ...
la mia impresa era la loro impresa.
Non ero sulle strade della mia Milano ...
non ero ovunque ...
Quella mattina mi hai donato un corpo
per farmi capire che ogni passo
fosse un passo verso il mio domani.
Quel domani in cui non vedevo più un raggio di sole,
quel domani in cui non vedevo il sorriso di mio figlio.
Mi hai donato una testa ...
una testa con la quale dovevo far pace ...
la pace che incontri quando ti sfido per tutti i tuoi quarantadue chilometri,
e mi insegni che la sofferenza ci rafforza
e ci ricordi che gioie e dolori sono la nostra vita
e fanno parte di noi ...
perchè gioia e dolore, in questi momenti sono le stesse sensazioni.
E, all'ultimo chilometro
mi hai donato il cuore ...
lo stesso cuore che ha una madre
che corre con gioia tenendo per mano i propri figli ...
il cuore della gente
che con un sorriso e con un applauso
Storie di un gruppo di amici
37
I classici QDR
ti spinge al traguardo ...
un traguardo che per tutti e una grande partenza
per un nuovo sogno ...
il cuore degli amici
che ti stringono in un abbraccio
che toglie il fiato e ti ridà quella speranza
che credevi perduta ...
quella speranza
che tieni stretta dentro e
non permetti che scivoli via
con tutte le lacrime che ti attraversano il viso ...
il cuore che mi dà la forza di credere
che tu ...
sei un vero amore ...
un amore che non tradisce ...
Fabio VTV e QDR "ad honorem"
38
Storie di un gruppo di amici
MILANO
23 NOVEMBRE 2008
Quattro QDR in gara,
due esordi in maratona
Milano 2008
MILANO
Come in ogni vigilia che si rispetti anche per la Milano City Marathon sul sito QDR domina il silenzio stampa. La tensione è palpabile, l’assenza di dichiarazioni ci fa capire quanto gli atleti siano concentrati a raccogliere in loro tutte
le energie. Gli ultimi giorni bisogna ridurre i chilometri ma l’astinenza da endorfine di solito impedisce di gustare l’improvviso riposo che magari per mesi si
è agognato. Il nervosismo rischia di farla da padrone. Il sabato è dedicato agli
ultimi preparativi: scelta dell’abbigliamento, carico di carboidrati, ritiro del pettorale, studio della tattica migliore. Pomeriggio in poltrona con le gambe sollevate trangugiando ogni tanto un bicchiere di sali che i crampi sono sempre in
agguato. “Chi me l’ha fatto fare?” ripetuto come un mantra non è il viatico migliore; meglio “ Domani è un altro giorno si vedrà!“ E sarà un giorno da ricordare e da vivere intensamente come pochi altri capitano nella vita. Che normalmente i giorni sono tutti uguali fatti delle stesse identiche cose. Ma domenica
per voi sarà un giorno speciale. Chi solitamente è uno dei tanti, avrà la possibilità di assaporare il gusto di essere uno dei pochi. Costerà freddo, fatica, un
tremendo mal di gambe, il non riuscire a dormire per la stanchezza domenica
sera. Ma ne sarà valsa la pena. Certo non sarà eroismo, ma sullo striscione di
arrivo, anche se solo per un attimo, un po’ eroi lo sarete. Buona Maratona. Ciao
Massimo QDR @
... in bocca al lupo per la maratona di domani, speriamo che questo vento
si calmi un attimo, gustati appieno le intense emozioni che ti può dare
questa corsa. Buona maratona. Toni B.
Sono le 20.30 e a quest'ora tutto il QDR siede a tavola, finalmente a rifocillarsi. Le notizie da Milano sono ancora frammentarie, ma l'emozione nei racconti telefonici è coinvolgente. Permettetemi di tessere le lodi di tre podisti, non
proprio scelti a caso tra gli arrivati. Gianni, che ha tirato fuori dal cilindro una
maratona che nessuno si aspettava. Ha finito alla grande nonostante il poco (per
non dire pochissimo) allenamento. Che sia l'inizio di una nuova giovinezza ? Poi
Enzo, che puntava ad un gran risultato e ha dovuto combattere con un vento fastidiosissimo, ma si è avvicinato al muro delle tre ore migliorandosi di almeno
una quindicina di minuti. Bravissimo a gestire una gara con un finale difficile a
causa di un crampo, ma la sua grande combattività è uscita tutta. Infine Emilio,
instancabile anima e motore di questo sito, votato alla causa del proselitismo
verso la corsa. Oggi ha abdicato alle ambizioni di tempo per accompagnare i neofiti all'arrivo come una buona chioccia. Tutti e tre, ognuno a modo loro dei
GRANDI ... e scusate se sono tutti e tre AMICI miei ! Ciao.
Massimo QDR @
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
Sono arrivato al castello alle 08,30 in bicicletta, finalmente ho potuto saggiare il profumo della maratona, altro che profumo c’era un odore fortissimo di olio
canforato nell’aria, quasi fastidioso per chi non corre, meglio di Chanel N. 5 per
gli atleti. Volevo vivere questa sensazione per me prossima come dicono gli amici, vedere tutti i loro riti, le loro manie, i preparativi prima della partenza, sembravano gladiatori pronti a conquistare Milano. Il freddo si faceva sentire e tutti
cercavano le zone calde dove batteva il sole e dove si stava veramente bene. Alle
09,20 partenza regolare e in orario per gli atleti, per me e Oriana l’ora di partenza per la colazione, tè e croissant caldi alla marmellata. Dopo 20 minuti coccolati dal caldo siamo ripartiti per svolgere i compiti che ci sono stati assegnati
dal presidente. Il mio era quello di seguire in bici gli amici del QDR, ma anche
per altri non mancavano incitamenti e pacche sulle spalle, per dare sostegno
morale. Sono rimasto per un tratto del percorso, fino al ventesimo chilometro
per poi tornare in pizza castello e immortalare l’arrivo di tutti. C’erano le immancabili Gianni’s angels con uno striscione inneggiante il loro idolo, e un secondo striscione salutava l’arrivo di Ilaria, alla quale bisogna fare i complimenti
per aver portato a termine questa fatica, ma un complimento va a tutti da parte
mia. Oggi, lunedì 24/11, finalmente una mattina senza i dolori alle gambe, devo
però constatare che questo si è trasferito alla parte meno nobile del corpo umano, anche la bici vuole i suoi sacrifici.
Alvaro QDR
Ragazzi, ragazze, giovani, meno giovani, amici, parenti, ecc. Grazie grazie a
tutti quelli che hanno partecipato ieri alla nostra maratona, supportandoci e
trascorrendo il loro tempo libero dietro a noi matti che abbiamo corso. La vostra
simpatia, il vostro incoraggiamento, sono stati una cosa meravigliosa, che ha
fatto ancora di più la giornata indimenticabile. Ho buttato giù così al volo queste righe, ma non preoccupatevi (oppure cominciate a preoccuparvi): fra qualche
mese (eh, i miei tempi sono questi …) scriverò il solito articolino su questa giornata … ahivoi!!. Certo che vedendo stamattina la neve … (e sabato il vento), ieri
ci è andata proprio bene!!! Per Le Salamelle ieri avrei voluto tenere la terza lezione di ornitologia (e so che la aspettavate con ansia), ma purtroppo le precarie
condizioni fisiche e mentali del dopo maratona non mi avrebbero consentito la
lucidità necessaria per un adeguata esposizione dell’argomento (gli strigiformi)
sarà per la prossima volta, non mancate. Ciao a tutti
Gianni QDR
Dopo la giornata di ieri, sono tornato sulla terra, anche se è dura; è troppa la
differenza (ieri volavamo sulle ali di un sogno, oggi siamo ridiscesi in mezzo ai
comuni mortali). Ieri eravamo degli eroi, oggi siamo i soliti uomini. Ieri sfidavamo
il mondo, oggi il mondo ci sovrasta e cerchiamo di resistere. Ma sempre il mio
pensiero va alla giornata che abbiamo passato e provo ancora sensazioni incredibili: ogni minuto mi passa ancora davanti; siamo stati tutti grandissimi, comunque
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2008
abbiamo fatto un’impresa, chi per la prima volta, chi lo aveva già provato. Teniamo stretti i ricordi e le sensazioni di questi momenti, nessuno potrai mai portarceli via: la cosa che li fa diventare ancora più belli è che li abbiamo condivisi con gli
amici che ci hanno pazientemente assistito. Credetemi che è stata un’esperienza
personale bellissima, ancor più bella perché c’eravate tutti voi.
Gianni QDR
Ciao Massimo, non avevo avuto ancora il tempo di leggere questo Tuo msg:
quello che ci scrivi è proprio quello che NOI maratoneti proviamo e siamo, per
un giorno. Solo chi, come noi e come Te, ha provato queste cose, le può comprendere e capire come, nella grande fatica che facciamo,ci si possa sentire grandi ed
eroi in quei momenti. E la Tua telefonata di ieri sera ha confermato che anche
Tu hai corso con noi ieri, e ci hai aiutato a superare le piccole e grandi difficoltà
che abbiamo incontrato: vento, mal di gambe, sete, fame, crisi mentali, paura di
non arrivare ... grazie ancora. Scriverò alcune note "di fresco" sulla giornata di
ieri, e poi mi dedicherò (con molta calma, al ritmo che ho tenuto ieri ... quindi
fra qualche mese ...) alla stesura del solito articolo dedicato alla maratona e dintorni. Ma il Tuo amico Enzo quanto ha fatto? Un caro ed affettuoso saluto.
Gianni QDR (in veste di presidente QDR, ma, soprattutto, di amico).
Ciao Gianni, … rispondo solo alla tua curiosità: Il mio amico Enzo è una forza della natura. A doti di gran velocista unisce una innata spavalderia che lo
porta ad osare dove gli altri sarebbero molto più prudenti. E’ al suo terzo anno
da podista e ieri alla seconda maratona ha chiuso in 3h11’. La prima a Torino
l’aveva chiusa a 3h 24’. Pensa che ieri è passato alla mezza in 1h e 24’. Poi nel
finale ha dovuto pagar pegno ma è stato bravissimo non mollare nonostante i
crampi e il vento fastidioso. Penso che con la sua velocità sarebbe più tagliato
per gare più brevi, ma si sa il fascino della maratona è unico. A presto.
Massimo QDR @
Ciao! E' stato un piacere essere presente al vostro successo di ieri ... Abbiamo patito un po' di freddo, ma ne è valsa la pena! Siete stati tutti "super maratoneti". Ci vediamo alla prossima ... corsa,non maratona! Per
quest'ultima ho bisogno di tempo ... Buon pomeriggio e ancora complimenti. Cla Le Salamelle
Ciao!!! Siete stati fortissimi! Tutti quanti ... Che bello essere lì a sostenervi! Grazie a voi! Ci avete regalato dei momenti unici che porteremo sempre con noi! … Ciao Grandissimi. Maria P. Le Salamelle
Attenti QDR abbiamo le spie dell'Ortica qui!!! Che bello vedervi oggi, siete
stati fantastici tutti davvero!! Ho fatto più di 400 foto ma ne ho tenute
nemmeno un centinaio perchè dall'agitazione quando vi vedevo inquadravo tutto tranne che voi: cielo, muri, lampioni, foglie ... che foto da pauStorie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
ra ... le ho pubblicate nell'album maratona, ci sei anche tu Emilio!!! Paola P. Ortica Team
Ciao Emilio!!!!!! complimentissimi, ti ho visto all’arrivo tutto baldanzoso,
direi che non hai perso per niente la forma che avevi quest’estate!! tra
l’altro avete beccato una giornata splendida, vi è andata di lusso. Per il
resto tutto bene??? Io sono un po’ inchiodato, con il freddo mi fermo, e poi
ho un ginocchio un po’ dolorante … insomma, sono da buttare!!! hehehee!!! Ciaoooo. Michele L.
Ho VINTO la mia prima maratona. Si avete letto bene, ho vinto … la mia
sfida, ho raggiunto il mio obiettivo, sono arrivato in fondo alla mia prima maratona. E anche se i “saggi”, che mi hanno aiutato in questi mesi di preparazione,
hanno sempre detto che il tempo non conta, sono comunque soddisfatto delle
mie 4h10m31sec. Sempre meglio di 4h11min. ☺. Ho fatto per molti anni sport a
livello agonistico, ero preparato a gestire emozione, adrenalina, sforzo fisico …
ma ho scoperto quanto sia bello riprovare tutte queste sensazioni e non mi vergogno a dire che ho percorso gli ultimi 250 metri piangendo. Un pianto liberatorio, pieno di gioia per essere riuscito ad arrivare in fondo nonostante la sofferenza degli ultimi km. Credo che la prima maratona sarà un po’ come il primo amore … mi porterò dietro tutte quelle fotografie, quei momenti condivisi con delle
persone che mi hanno aiutato negli allenamenti, nelle corse domenicali, nella
gara stessa … Grazie ad Emilio (perdonami se, mio malgrado, ho contribuito a
“rovinare” il sogno), Menego, Cristian, Flavio, Gianni, Alvaro, Enrico, Renato,
tutti i QDR e tutti quelli che in questo momento sfuggono alla mia memoria.
Grazie.
Marco QDR
Cosa vi resterà dentro la testa e in fondo al cuore dopo aver corso una Maratona "come quella di Domenica"?!?! Ognuno ha la sua personalissima risposta;
ecco la mia. La prima cosa che mi viene in mente è che siamo veramente tanto
tanto fortunati, anzi siamo bravi e fortunati, le due cose non possono essere separate, QUALCUNO ci ha dato un talento fatto di sacrificio, costanza, impegno,
noi siamo stati bravi nel non gettarlo ai porci ma a coltivarlo nel migliore dei
modi. Questo di sicuro ci aiuterà anche nella vita, ci aiuterà a dare il giusto peso
ai problemi che affronteremo e a non ingigantire piccoli ostacoli quotidiani. Altra cosa che mi ha veramente sorpreso della Maratona, e della corsa più in generale, è come incida positivamente sul nostro carattere. La corsa tira fuori il
meglio di noi. In questi mesi durante i quali ho avuto la fortuna di correre con
voi mi sono convinto ancor di più che avere "carattere e carisma" non vuol dire
essere aggressivi, violenti o imporre con la forza la propria opinione, eppure, se
ci pensate, in tutti gli altri ambienti "sportivi" questa logica è ribaltata. Mi ha
meravigliato come anche nelle situazioni di maggiore stress e fatica non ci siano
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2008
mai episodi negativi o incomprensioni. Per fortuna non siamo tutti uguali, ognuno ha le sue debolezze e i suoi punti di forza, ci prendiamo per il culo, scherziamo, ma ci rispettiamo sempre, perchè sappiamo che chi corre ha le "palle" per
metterrsi in gioco e dimostrare a di non essere inferiore neanche ad un campione olimpico. E se chi corre ha le "palle quadrate", noi che abbiamo fatto la Maratona come le abbiamo sergente Sugar? (alias Giacomo dei Busto Garolfo Cops) ...
le abbiamo cubiche!!! (P.S.: ovviamente il discorso delle palle è solo metaforico,
possiamo ancora guardare le ragazze che corrono con quel giusto occhio non privo di malizia).
L'ultima cosa che voglio dire è impossibile da spiegare a parole e solo chi ha
provato un' esperienza come quella di Domenica potrà capirmi. Subito dopo l'arrivo ero emotivamente paralizzato perchè dentro di me crescevano 2 sentimenti
fortissimi ma opposti. Ero commosso per l'obbiettivo che avevo sognato e raggiunto con le mie gambine corte deboli e storte, ma ero soprattutto felice ed euforico per come stavo fisicamente. Dal 37° KM in poi ho sciolto tutta la tensione
e mi sentivo leggero e potente. Sentivo le gambe e il cervello correre all'unisono.
Ero eccitato, gasato, non smettevo più di ridere ... è da tre giorni che continuo a
pensare a quei minuti e una domanda ricorrente ed ossessiva mi attanaglia i
pensieri: Renato! Ma cosa avevi messo nella bottiglia???? E la corsa continua ...
Alla prossima per i ringraziamenti ... Allegri!!!
Ringraziamenti Speciali: And the Oscar goes to ...
Cristian: cavolo senza di te e la tua disponibilità nell'insegnarmi a correre
seriamente, non sarei mai riuscito a immaginare di poter correre la Maratona,
non sapevo niente ... nemmeno da che parte cominciare. Mi ha colpito troppo il
primo giorno che abbiamo corso insieme il tuo modo scientifico di fare le ripetute
(Garmin docet), quel giorno me lo ricordo ancora, tornando a casa ero veramente
distrutto ma cominciava a dipanarsi la nebbia che avevo nella testa: mi sono
convinto a "indebitarmi" per comprare il gps, ho scoperto cosa sono le andature,
il ritmo, la preparazione di un obbiettivo. Non è poco ... P.S. (se alla prossima
maratona, all'altezza del Naviglio pavese, mi tiri un'altra mega-pacca sulla spalla per incitarmi gridando Forza Merio, ti finisce la bici in acqua...;) Non avendo
fiato per urlare dal dolore ho dovuto correre in apnea per 2 minuti ... ahhh mi fa
ancora male ...).
Emilio: mi accorgo di quello che fai per me. E' stato fondamentale il tuo approccio per farmi sentire da subito a mio agio nei QDR. Le telefonate, gli sms,
gli inviti sono tutti gesti che dimostrano il tuo impegno nei mei confronti ... per
adesso sono in debito, ma vedrai che l'impegno che ci hai messo per farmi "accasare" si rivelerà un investimento redditizio. Trasmetti entusiasmo e passione ...
C'è sempre molto da imparare a te ...
Enrico: quanti consigli in pochi giorni!!!! L'enciclopedia della maratona!!!
Abbigliamento, scarpe, alimentazione, allenamenti di scarico, tattica di gare, rifornimenti, ritmo maratona etc etc.. Ho cercato di seguire in ogni dettaglio quello che mi hai detto, se è andato tutto alla stragrande è anche merito tuo, tu che
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
mi hai portato quasi (sottolineo quasi) per mano fino al 37° KM tenendomi per il
gomito quando cercavo di alzare l'andatura (entusiasmo giovanile!), per poi pronunciare la fatidica frase che ha aspettavo: "se voi ne avete ancora potete andare" ... e nella mia testa è partita la cavalcata delle valchirie!
Renato: già fin dal mattino, quando ti sei presentato con quella bici, che entra a pieno titolo tra le cose piu belle della Maratona, ho capito che sei (come direbbe mourinho) uno Special One. Hai fatto una cosa utile e generosa e per di
più l'hai fatta con ironia, originalità e stile e lo stile è tutto nella vita (come nella corsa).
Che dire dei nostri ultimi km? Indimenticabili, indescrivibili, unici ... Ti vedevo emozionato e questo mi inorgogliva e mi dava ancora più carica. Senza il
tuo supporto morale e materiale non avrei mai provato quelle sensazioni che,
essendo all'esordio in maratona, non avevo mai vissuto ma che tu conosci molto
bene ...
Ai QDR tutti e in particolare al mio Presidente Gianni: mi avete dato tanto
senza chiedere niente in cambio. Mi avete fatto scoprire la bellezza e il valore
del correre in gruppo e il miracolo di condividere la Maratona. Sono cose che mi
hanno fatto crescere come persona e che non dimenticherò mai mai mai. Valgono più di mille parole.
Flavio QDR
E’ stato bello, vivere una maratona “ai margini della battaglia”.
E’ stato bello, vedere che un uomo, senza l’aiuto di mezzi meccanici riesce a
percorrere 42 km in poco più di 2 ore.
E’ stato bello, vivere le emozioni e le ”crisi“ degli amici, cercando di rendermi
utile il più possibile.
E’ stato bello, vedere le facce degli automobilisti arrabbiati, ma impotenti
perché c’era qualcosa di più grande: la MARATONA.
Grazie GUERRIERI mi avete emozionato.
Cristian QDR
Eccomi qua!!! Cosa potrei dire io riguardo alla tanto amata Maratona? Beh,
intanto potremmo parlare della bellissima impresa che hanno compiuto i nostri
paladini ... QDR, VTV, Salamelle, Locate ... non fa nessuna differenza ... si perchè quando si corre non esiste nessuna bandiera ... siamo tutti un' unica squadra e la maglia diversa che portiamo, serve solo per dare un tocco di colore ai
grigi mattini domenicali ... Sarà una mia impressione, ma mai come in quest'ultimo periodo si respira tanto fermento attorno al nostro ambiente ... Ed è così
tangibile, che anche le persone che si avvicinano, vengono contagiate da questa
incredibile ... malattia. Figuriamoci poi, se qualcuno di noi, per svariati motivi,
decide di non partecipare e di assistere ... UN MASSACRO!!!! Si, perchè queste
manifestazioni ti danno un carico di adrenalina che puoi solo scaricare correndo
... e se come me, la scorsa domenica, non lo fai, diventa un problema ... Certe
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2008
sensazioni che si provano vedendo le gesta degli amici sono impareggiabili ...
fantastica emozione quando abbracciandoti, ti rendono partecipi della loro impresa ... E' proprio un impresa che tutti prima o poi nella nostra vita dovremmo
provare ... certo nella realtà di tutti i giorni non esiste solo la corsa, ma è garantito che ciò che amiamo, rende la nostra gia difficile vita un po' migliore ... e
quindi perche non ritagliarsi attimi di cristallina purezza ... Grazie amici ... per
avermi fatto vivere una nuova emozione. Grazie a tutti ... un abbraccio a coloro
che vivono nelle nostre idee ... e anche a coloro i quali il tempo potrà far scoprire
questo nuova ... filosofia di vita.
Fabio QDR e VTV
La maratona podistica è terminata, ma subito per me è iniziata l’altra maratona: quella del web, dove l’importanza di mettere in rete i primi commenti, aggiornare le statistiche dei QDR e cercare di riordinare tutte le fotografie fatte in quella
giornata non mi hanno neanche dato il tempo di pensare e meditare su quello che è
stata la domenica appena trascorsa. Aggiornando questo spazio ho voluto subito esaltare le performance dei miei amici podisti perché è quello che meritano veramente. In un pezzo scritto recentemente avevo detto che i NAM (Novelli Aspiranti Maratoneti) avevano già vinto la loro maratona per la costanza negli allenamenti, per i
sacrifici che hanno e che abbiamo fatto tutti noi che abbiamo tagliato quel traguardo: ma per questo obiettivo raggiunto mi sento in dovere di ringraziare prima di tutto anche chi non ha corso la maratona, ma ci ha accompagnato nelle corse nei mesi
di preparazione, serali e domenicali, e chi ci ha sostenuto in quella bellissima gelida
giornata di cielo splendido. Grazie a tutti coloro che hanno lottato con me, un applauso e un bravo va a tutti quanti, i NAM prima di tutto.
Marco, dopo uno sfortunato tentativo di qualche anno fa interrotto con un infortunio al culmine della preparazione ci hai ritrovati a Motta Visconti in una tapasciata e hai voluto subito rimetterti in discussione: sei riuscito a vincere la tua
maratona e non devi scusarti di aver contribuito a non realizzare il mio sogno che
avrebbe voluto tutti insieme al traguardo … era solo un incentivo per tutti a non
mollare, ma la maratona insegna tante cose, che sia la prima o la ventesima, non
bisogna mai sognare e bisogna sempre combattere fino alla fine: hai finito con onore e merito, bravo. Flavio, ti sei aggregato a noi tramite Cristian e ti sei inserito subito nel gruppo in maniera veramente positiva e hai disputato una corsa fantastica dove anche l’esperto Renato Avis Locate ha apprezzato e sottolineato la
tua prestazione: bravissimo, ora dovrai puntare al record di Gianni perché solo tu
e Cristian potete farlo in casa QDR! “Menego” grande amico emiliano, da quando
ti ho conosciuto ho capito subito che sei prima di tutto una persona gradevolissima
e di compagnia e mi ha fatto veramente piacere la tua presenza anche alla sera
venendo a correre con noi fino a Rozzano: mi è dispiaciuto non poter condividere
con te il traguardo come il memorabile arrivo di settembre insieme alla MilanoPavia: sarà per la prossima, complimenti. “Walky”, ti ho conosciuto sul campo solo domenica, non avendo mai avuto occasione di correre insieme prima, ma hai
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Le nostre avventure
dimostrato di essere veramente forte e voi, i due Paolo, sarete da sprono a tutte Le
Salamelle insieme a Ilaria … anche tu alla tua prima, hai fatto un gran bel esordio: complimenti da parte di tutti noi con Gianni in prima persona che ha potuto
vedere quanto vali sul campo.
Nunzio, mi viene da ridere come ci siamo conosciuti una sera tutti e due in
partenza per una corsetta serale sotto casa: ridendo e scherzando hai contribuito a far forte il gruppetto dei “guerrieri della notte di rozzangeles” dicendo che
con noi ti “ringiovanivi” e nonostante il guaio fisico nel pieno della preparazione
hai terminato un’altra maratona brillantemente. Cristian, come mi sarebbe
piaciuto averti accanto in maratona, dopo tante corse domenicali insieme, e tu
hai voluto comunque esserci, anche se in bicicletta, come supporto morale: grazie! Alvaro, sono contento di averti trascinato in questo pazzesco ambiente e
preparati perché l’anno prossimo “ti tocca!”, grazie per esserci stato vicino domenica con la tua simpatia e con il tuo spirito sempre ricco di entusiasmo. Fabio, è una bella sorpresa trovarti sul percorso a tifare, come tutte le tue sorprese di quest’anno, dalle 21 km dopo due mesi di “fermo”, ai ritrovi della mattina
alla corsa con solo due ore di sonno: sei proprio un bel elemento! Oriana, è da
anni che ci segui in tutte le corse e in tutte le maratone, e con tanta pazienza
assisti e inciti il nostro “presidente” Gianni che anche quest’anno ci ha stupiti
con una prestazione eccezionale, iscrivendosi solo alla fine, con un minimo di
preparazione, facendo una gradita sorpresa a tutti. Ilaria e Lorella che hanno
voluto essere in piazza Abbiategrasso a fare il tifo per tutti gli amici.
Ma cosa si può dire poi di tutti gli altri grandi amici? Bisognerebbe scrivere
per ore intere per elogiare “signori” come Enrico che ha fatto da balia a tutti
noi con la sua grande simpatia e lunga esperienza podistica: grazie, grazie a te e
tutti gli altri di Locate, da Dario a Mauro, da Eraldo a Renato che domenica
chi ha stupito con la sua bicicletta di supporto tecnico-logistico mettendo in rilievo una delle cose più belle e indimenticabili della giornata: le scritte dei
gruppi di amici che ha voluto portare in giro per Milano (Avis Locate, VTV, Salamelle e QDR) in segno di grande amicizia che ci lega tutti quanti: bravo Renato hai fatto una grande cosa, considerando che oltre alla maratona ti sei fatto
anche da Opera a Milano e ritorno, un grazie di cuore.
Gli amici del VTV in gara domenica, Roberto e Maurizio, che hanno fatto
una esemplare prestazione, Marcella e marito, e quelli che sono venuti a supportarci con il loro tifo, Ezio e Tonino, e lo sfortunato amico Ivano che ha dovuto rinunciare all’ultimo alla sua seconda maratona causa un infortunio.
All’amico Maurizio che ha lottato con noi fino alla mezza ma che poi ha dovuto fare i conti con la troppo recente bella prestazione di Venezia e che non gli
ha permesso di terminare la gara come voleva, va un grande saluto e un arrivederci a presto per nuove avventure.
Ma adesso devo ringraziare anche per la compagnia, l’entusiasmo e la vivacità che hanno sempre portato nelle corse domenicali e che sono arrivati anche
per le strade di Milano con il loro clamoroso tifo, quel bel gruppo podistico di
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2008
nuova generazione che sono Le Salamelle: grazie a tutte voi da Annalisa a
Claudia, da Paola a Maria, da Viola a Elisa, presenti domenica e tutti gli altri ragazzi e ragazze che ora non ho nominato ma che ogni domenica troviamo
sui percorsi delle tapasciate. Grazie per il vostro entusiasmo che fa “bene” e la
vostra fantasia nel fare le cose, vedi gli striscioni per gli atleti fino al punto che
ora dovremo registrare il marchio delle “Gianni’s Angels”.
Un saluto anche a Paola dell’Ortica che invano abbiamo tentato di coinvolgere in questa maratona, ma che ha tifato per tutto il percorso saltando da un
punto all’altro della città con la sua macchina fotografica immortalando tutti gli
amici oltre ai suoi compagni dell’Ortica Team, capitanati da Gianfranco che ha
coinvolto tantissime persone del suo gruppo in questa esperienza milanese dopo
le avventure estere di quest’anno, tra cui la debuttante Maria che dopo averci
“sopportato” fino al 22° km si è involata per il suo meritatissimo risultato finale.
Ho riservato il finale ai nostri corrispondenti QDR. Massimo di Ivrea, che ci ha
incitato dal web fino alla vigilia e che ci scrive sempre articoli molto interessanti,
sportivi, naturalistici e letterari: grazie e speriamo di vederci presto in qualche occasione podistica e non, però, come dice il presidente … soldi ghe né minga … Il ritrovo a Milano con Giuseppe corrispondente di Roma è stato un po’ difficile in quanto
avremmo voluto incontrarci già nella giornata di sabato al ritiro dei pettorali, ma
per impegni vari ciò non è stato possibile da parte nostra e abbiamo potuto farlo solo
domenica mattina davanti al deposito borse e infatti subito al nostro arrivo abbiamo
avuto il piacere di conoscerci: scambi di saluti e presentazioni con tutti i QDR e gli
altri nostri amici, foto di rito tutti insieme e la speranza di ritrovarci in altre occasioni. Giuseppe è stato un piacere conoscerti, a presto.
Sicuramente chissà quanti avrò stufato con questo mio prolisso elenco di saluti e ringraziamenti, ma volevo scriverlo perché desideravo conservare un altro
bel ricordo di quella che è stata la giornata di domenica … indimenticabile …
dove l’amicizia e la voglia di stare insieme con il pretesto della corsa ha comunque, a mio avviso, prevalso sulla prestazione sportiva. Grazie e saluti ancora a
tutti, anche a quelli che non ho nominato o che mi sono proprio scordato. Ciao.
Emilio QDR
Comunque, non per essere monotono … Stupendissssssimo tutto, la giornata, la corsa, gli amici e amiche, la simpatia, le foto, tutto tutto tutto!!! … Stasera
vado alla Targetti per massaggio defaticante post-maratona, però sto bene, anche di gambe, avrei voluto correre anche ieri. Ieri ho comprato la gazzetta, c’è
inserto maratona con l’ordine di arrivo ecc. ed anche un articolo che sottolinea le
cose positive e quelle negative (naturalmente gli automobilisti …), Ciao.
Gianni QDR
Carissimi Emilio, Gianni e QDR, Salamelle ... TUTTI! Anche questa volta non vi siete smentiti ... in mezzo a tante storture che la maratona di Milano ci ripropone insistentemente, voi tutti siete andati oltre, sottolineanStorie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
do quei giochi di sostegno, tenacia, passione che si condividono tra amici.
Ma che belli i vostri sorrisi che non ci risparmiavate nemmeno al 42esimo
(e passa) km!! Grazie ... so cosa vuol dire ... anche lo spostamento lieve di
una piccola parte del corpo, in quei momenti può risultare dolorosissimo!!! E' sempre un piacere leggervi e notare quanta ricchezza ci sia in tutti voi! … Un affettuoso saluto a ciascuno. Paola P. Ortica Team
Ieri ho partecipato alla Maratona di Milano come “ciclista” accompagnando molti amici nella loro fatica. Devo dire che quest’esperienza mi ha
colpito molto e mi ha fatto capire che la conquista dello striscione
dell’arrivo è il reale premio per chi pratica questo sport. Seguire gli amici
nel loro sforzo mi ha fatto vivere la vera “maratona” fatta d’allegria, di
sudore, di dolore e di sofferenza. E’ stato molto bello vedere questo popolo
di “atleti” che si preparavano in allegria per l’imminente partenza, le foto
si sprecano tutti con volti sorridenti e pronti per l’imminente partenza della gara. Gli spogliatoi situati ai piedi del Castello Sforzesco profumavano
di canfora e di mentolo, creme necessarie per il riscaldamento muscolare.
Questo profumo si è diffuso nell’aria mescolandosi con il freddo di questa
domenica mattina in città. Questa allegria e “concentrazione” è esplosa
quando è stato dato il “via”, ed una marea umana ha incominciato la loro
conquista dei 42 km. Tutti quanti hanno incominciato a macinare chilometri sgranandosi sempre di più permettendo ad ogni atleta di prendere il
proprio ritmo gara e a sudare. Con le prime fatiche è aumentato il desiderio di ristoro, quest’anno molto ben riforniti. Il dolore e la sofferenza l’ho
incontrata, già, dal 25° km. sofferto il freddo con conseguenze di affaticamento e crampi che hanno costretto molti di loro al fatidico ritiro. Dal
32° km in poi ho visto molti di loro, continuare con tanta sofferenze. La
gioia per superare la linea d’ARRIVO, in quelle situazioni, è talmente
grande che si cerca di “non sentire” il male, non rendendosi contro che tale
atteggiamento è peggiorativo per i nostri muscoli ed a volte è meglio FERMARSI per non peggiorare l’infortunio. Un insegnamento che deve servire
anche per me che molte volte mi sono trovato in quelle condizioni. Io e la
mia bici abbiamo avuto il compito di seguire gli amici. Molti di loro correvano per la prima volta la Maratona (Antonio e Gianluca dell’Avis Locate), (Marco, Flavio di Quelli di Rozzano), (Paolo- Menego per Le Salamele). Ho seguito per molto tempo il grosso gruppo di amici capeggiato da
Enrico (Avis Locate), Emilio(Quelli di Rozzano), Marco, Flavio, Menego,
Paolo e Maria. Lungo il percorso ho fatto visita al “grande” Gianni e Ilaria di (Quelli di Rozzano) in dietro di 5-10 minuti dal gruppo d’Emilio,
stavano bene e correvano "tranquillamente" la loro maratona, nel raggiungerli ho incontrato più volte Gianluca in perfetta forma. Verso il 21°
km mi sono recato da Dario e Mauro (Avis Locate) avanti di 10-15 minuti
quando li ho raggiunti stavano. Arrivati al fatidico 35° km. la fatica si è
fatta sentire, per Emilio e Marco è incominciata la crisi e si sono staccati.
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2008
Dal gruppo d’Enrico e Menego si sono staccati, con un buon ritmo, Flavio
e Paolo terminando la loro maratona sotto le 4 ore. Ottimo il ritmo finale
di Flavio, nel vederlo correre gli ultimi kilometri mi ha rammentato i
“miei” tempi migliori e l’emozione si è fatta sentire, bravissimi tutti gli altri, BRAVISSIMI per il loro sforzo, BRAVISSIMI per l’ottima giornata
che hanno vissuto che mi hanno fatto vivere GRAZIE ragazzi, Grazie
CAMPIONI. Renato C. – Avis Locate Triulzi
Ciao, sono rientrato a Roma mercoledì sera e ho avuto il resto della settimana da incubo lavorativo. Ma non mi sono dimenticato dell'incontro con Emilio e
soci. Ho visto le foto del dopo corsa e sono assai dispiaciuto di non essere stato
con voi al raduno conviviale. Sarebbe stata una bella occasione per conoscersi
meglio. Ma guardiamo avanti e speriamo che sia stato solo rimandato. Per Milano, ho aspettato per scrivere qualcosa e mi sono deciso solo ieri. Ho fatto un
fioretto: giurin giurello, di Milano non parlo! A una settimana dalla Maratona di
Milano, e dopo averne letto di cotte e di crude, la promessa fatta a me stesso
mentre percorrevo le strade meneghine, mi sembra essere stata la scelta migliore. Ma il non averne parlato mi ha privato del piacere di dire alcune cose che,
pur mantenendo la promessa, non posso fare a meno di dire. Sono, soprattutto,
alcuni ringraziamenti. Innanzi tutto devo ringraziare tutti quelli che testardamente, con entusiasmo e in situazione difficile riescono a farsi carico del peso
organizzativo. Mi riferisco, naturalmente, ai volontari e alle società podistiche
che lungo il percorso si sono affannati, per quanto possibile, a trattenere i quattroruotisti, si sono occupati dei punti di ristoro e degli spugnaggi e si sono fatti
carico di essere quasi l’unico pubblico plaudente. Devo ringraziare gli amici ritrovati, e quelli, finalmente conosciuti di persona. In particolare, non se ne vogliano a male gli altri, non posso non citare il grande Ettore C. che riesce a
stemperare tutto con la sua grande simpatia e ironia. Però, mannaggia, questa
volta per farlo arrabbiare ce l’hanno messa tutta!!! Ringrazio i simpatici amici di
Rozzano, guidati dall’irrefrenabile “capobanda” Emilio, che ho potuto finalmente
incontrare e che, col loro entusiasmo, danno la speranza che, alla fine, qualcosa
possa finalmente cambiare. Come mi è già capitato di dire altrove, a tutte queste persone e agli appassionati milanesi auguro che un giorno, possano essere
orgogliosi della maratona della loro città e non essere sempre i primi e i più
mortificati di quello che purtroppo succede anno dopo anno. Come si dice dalle
vostre parti: sperem!!!! Un ultimo e personalissimo ringraziamento al mio fan
club che, raddoppiato per l’occasione (a mia moglie si è aggiunta mia figlia), mi
ha accolto all’arrivo con urla, applausi e suono di raganelle a festeggiare il mio
insperato personal best. Un saluto e un abbraccio a tutti.
Giuseppe QDR @
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
42
Storie di un gruppo di amici
FERRARA
8 marzo 2009
Uno di Quelli di Rozzano,
uno delle Salamelle,
due insieme a Ferrara
Ferrara 2009
FERRARA
Eccomi a commentare la mia seconda maratona in quel di Ferrara. Dopo Milano mi sembrava la scelta più ovvia, ho vissuto in questa città per otto anni,
mia mamma abita qui … insomma mi piace giocare in casa. Siamo entrati in
clima maratona sabato, quando insieme al mio compagno di avventura Menego
(ferrarese doc), abbiamo ritirato il pettorale di gara, poi giretto per la città, aperitivo in compagnia di Stefania e … PRONTO, per la prima volta QDR da solo in
trasferta (ci tenevo a far una buona corsa anche per tenere alto l’onore del nostro gruppetto di appassionati runners). Domenica mattina, giornata splendida,
forse anche troppo calda … non moltissimi partecipanti (credo circa 600 alla
maratona). Partiti!! Primi 10/12 km all’interno della città, percorso bello, Ferrara è una città piacevole, pubblico non pagante molto civile anche se non particolarmente appassionato (comunque nessun clacson scortese a disturbare la nostra fatica). Usciti dalla città in direzione di Vigarano Mainarda, il percorso nella campagna ferrarese mi è parso meno affascinante, forse anche perché caldo e
fatica si sono fatti sentire. Sono rimasto in compagnia di Paolo per i primi 32
km, poi il mio compagno d’avventura ha preferito rallentare (il suo vero obiettivo resta la maratona di Treviso, dove dovrà confrontarsi con la temibilissima Ilaria) e quindi ho affrontato l’ultima parte della corsa in solitudine. Mi ero posto
come obiettivo di scendere sotto le 4 ore e nonostante i crampi che mi hanno colpito all’improvviso al km 40 … per ben 14 secondi … MISSIONE COMPIUTA.
Dopo settimane di “fredde” serate d’allenamento e “gelate” corse domenicali in
compagnia dei soliti noti (a proposito, grazie a tutti), è stata una grande soddisfazione personale. Un pensiero speciale per Paolo, in questo week ho avuto modo di conoscerlo meglio, di apprezzarlo come persona e come runner (grazie soprattutto per il religioso silenzio durante la maratona). Alla prossima
Marco QDR
„
Domenica giornata calda ... caldissima ... anche troppo. Di questa domenica nella mia città ricorderò molte cose, la partenza in Corso Giovecca ....
il castello che appare sulla sinistra, i tanti e tanti passi per percorrere
42.195 metri, ... mio padre che mi ha caparbiamente se seguito per quasi
tutto il percorso .... mia madre che per la prima volta mi ha visto correre
.... ma soprattutto i lunghi ed interminabili discorsi tra me e Marco!! Ora
esattamente non ricordo se ci siamo scambiati 10 o 12 parole ..... ma davvero intense : "Acqua?", "Ristoro?", "Arancia?". Grazie Marco per la bella
corsa insieme, e grazie a tutti per averci pensato! Paolo “Menego” Le
Salamelle
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
4
Storie di un gruppo di amici
TREVISO
29 marzo 2009
La grande coalizione podistica:
Quelli di Rozzano, Avis Locate Triulzi e Le Salamelle
Treviso 2009
TREVISO
Ecco, devo scrivere qualcosa di questa nuova maratona ... ma devo scrivere
ancora di quella di Milano del 23 novembre scorso (prima o poi finisco di scriverne, anche se prima dovrei iniziare ...): meglio che mi metta d'impegno e butti
giù le prime impressioni a caldo (oddio, visto il tempo, più che altro le impressioni sono "all'umido").
Ragazzi che pioggia: certo ne abbiamo anche presa di più, ma mai per 42 km,
cioè per più di 4 ore, però alla fine, e ce lo dicevamo per tirarci su il morale sabato sera, la pioggia avrebbe fatto diventare questa impresa ancora più "eroica" ...
anche se gli eroi sono altri, sono quelli che aiutano chi soffre, quelli che non
hanno e donano agli altri, ma questi sono argomenti che meritano un altro contesto, cerco di non uscire dal seminato, cioè questa maratona. Come sempre
quando mi trovo insieme agli amici in queste avventure (come era successo a Firenze, Torino, Schiranna, anche a Milano), mi sembra tutto bello e viaggio ad
una spanna da terra, sia per l'obiettivo che sta per materializzarsi (e che ti fa
entrare davvero in un'altra dimensione), sia per quella atmosfera che respiriamo quando si è insieme, tutti consci di essere parte di qualcosa di bello e di importante per noi.
SABATO 28 MARZO
Partiamo sabato 28, Qdr e delegazione Salamelle: Emilio, Cristian, Ilaria
(con supplemento QDR jr in preparazione all'uscita), Flavio, Alvaro, Enrico '24,
Oriana e Gianni, Paolo Menego e Ilaria Furia (di cognome; p.s. di lei dovrò scrivere in occasione della maratona di Milano); arrivo a Treviso, albergo, e poi al
centro maratona (come da prassi). Ritiro pettorali, giro negli stand con riconoscimento campioni (DiNapoli, Damilano, Laura Fogli, Pizzolato, Poli, Marchei e
chissà quanti altri ne abbiamo visti), accaparramento volantini delle altre maratone e manifestazioni (come se potessimo farle tutte), ma questo ci dà un tono
da atleti richiestissimi, visto che tutti ci dicono: "venite da noi" "iscrivetevi qui"
"la nostra è la più bella" ... quanti sogni, ma è bello sognare (d'altronde "la vita è
sogno" lo scrisse anche Calderon dela Barca), i sogni, come la telefonata, allungano la vita. Alzi la mano chi tra di noi, tra sè e sè, non pensa in questi momenti
"questa prima o poi la faccio", e magari chissà, ci riusciremo anche.
Ma è meglio stare coi piedi per terra e concentrarci su quello che dovremo fare l'indomani, non prima di aver usufruito di un multi-assaggio gratuito di prosecco (in effetti l'obiettivo primario della gita) e del pasta-party, dove abbiamo
"rapito" Pizzolato (grazie alla bella faccia tosta di Cristian) per alcune foto di
gruppo: il grande Orlando ha avuto parole di stima per i QDR che ha finto di conoscere (ormai questo marchio è un simbolo delle corse, che ha oltrepassato i
confini del proprio condominio dove è nato).
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
Poi giretto turistico per il centro, per incontrarci con gli amici di Locate: e finalmente la pioggia, piano piano, ma inesorabile, aumenta man mano che passa il
tempo, e tra noi diciamo: "beh che si sfoghi ora e stanotte e domattina ci lasci in
pace". Pia illusione: andiamo a cena e, tra un carboidrato e l'altro, è un continuo
guardare fuori dalla finestra se ha smesso o meno "guarda là contro la luce del
lampione, ma è pioggia!!" "sì, ma quando viene così forte la sera, si sfoga di notte e
poi domattina non pioverà" "dai, andiamo a letto presto, c'è anche l'ora legale e
dobbiamo mettere avanti le lancette" "ok, treno alle 7,19 quindi sveglia alle 5,45 "
"cosa ?? facciamo almeno alle 6,00, pietà!" "però alle 6,40 dobbiamo aver fatto colazione e partire per la stazione" "… 'notte a tutti, mi raccomando, cercate di dormire" ... ed infatti sino a oltre mezzanotte (ora solare) mi trovo a girare in camera
(per la somma gioia di Oriana che vuole dormire) perchè non so cosa indosserò, cosa metterò nella sacca, e tanto chi dorme in questi momenti? mi è già capitato ...
invece dormo, anche se non so se sogno di dormire vicino ad una cascata o forse
penso, dormendo, che qualcuno abbia dimenticato l'acqua aperta.
DOMENICA 29 MARZO
Drin drin (la sveglia non fa proprio così), ma è già ora di alzarsi? sono appena andato a letto! Mi è venuto pure il mal di testa, per forza, sono stanco ... Su
dai, cosa non si fa per quelle che sono le nostre passioni. Pronto per colazione: ci
sembra di mangiare sotto una cascata, con l'acqua che scroscia sulla tettoia del
locale, ma tanto, vedrete, si sfoga ora, poi si calmerà, è un classico.
Alè, fuori con le auto, carovana sino alla stazione ferroviaria, parcheggio, di
corsa sotto la pioggia ai treni (e siamo già abbastanza bagnati nonostante gli
impermeabilini e quanto altro indossiamo per proteggerci): tanti come noi in
stazione, che matti, ma state a casa a dormire la domenica mattina, mica siete
normali !! Arriva il treno: è già pieno da Venezia, tutti che vanno a Vittorio Veneto per la maratona, ed infatti la maggior parte di noi trova posto davanti al
wc, in piedi (o meglio riusciamo a rimanere piedi perchè siamo stipati gli uni
contro gli altri); il problema è quando qualcuno, dal vagone, vuole andare in bagno, di cui sono il custode dell'ingresso: una meraviglia, ne usufruisce anche una
maratoneta tedesca. Guardiamo fuori dai finestrini e ci sembra che addirittura
stia grandinando ... beh, ma prima o poi smette, è matematico. Arrivo in stazione a Vittorio Veneto, non prima di una bella sosta sotto una galleria e per respirare un po' dobbiamo aprire il finestrino del gabinetto ed aprirne, per forza, la
porta. In condizioni normali, ne avrei già pieni i cosiddetti, ma la carica di adrenalina anestetizza tutto il brutto.
L’arrivo a Vittorio Veneto
"Vittorio Veneto, stazione di Vittorio Veneto": alè tutti giù (mi sembra di essere tornato a militare, quando andavi a fare i campi, su e giù dai treni, su e giù
dai camion), e tutti sui pullmann navetta che ci aspettano per portarci alla par60
Storie di un gruppo di amici
Treviso 2009
tenza; è come fare i pendolari per andare al lavoro, treno, pullmann, pigiati come sardine ... meno male che fra un po' si corre. Sotto la pioggia (che evidentemente non aveva ascoltato le nostre speranze di previsioni) ci avviamo a piedi al
parcheggio sotterraneo del supermercato scelto come spogliatoio, un po' al buio,
un po' sotto fioche lampade al neon, ci cambiamo; due sembrano essere le cose
più necessarie: sacchi della spazzatura misura condominio per ripararci dalla
pioggia e il mio nastro adesivo, che ho portato ispirato dal cielo, di cui tutti fanno man bassa, per riparare le sacche, o attaccare i numeri, o chiudere le sacche
stesse che non sono il massimo della comodità.
Dai Gianni, sempre l'ultimo ad essere pronto, fra 5 minuti chiudono le gabbie (sì, quelle per i matti come voi ... ma state a casa che piove!), dai Alvaro
stiamo vicini, diamoci la manina per non perderci, tanto quelli li vediamo adesso e poi all'arrivo, quando saranno là ad aspettarci, consegnamo le borse. E dovendole consegnare a due camion diversi, naturalmente ci perdiamo ... distinguerci sotto quali sacchi dell'immondizia ci si nasconda non è facile, ma per fortuna ritrovo Alvaro ed anche Cristian, poi ci riperdiamo di vista, con Alvaro invece cerchiamo riparo da qualche parte, ma tutti i posti sono occupati: sotto gli
striminziti gazebo dell'organizzazione non c'entra più uno spillo (mi ricordano le
pecore in Sardegna che, per ripararsi dal sole, stanno tutte pigiate quasi le une
sulle altre sono l'avara ombra degli alberi). C'è gente che per non bagnarsi si è
messa sotto i camion, noi scambiamo qualche parola con un alpino fuori dalla
sua bella casa, che guarda un po' sconsolato i podisti che irrorano le vigne e gli
dico "chissà come sarà il prosecco quest'anno" "paglierino" … L'altoparlante continua ad incitarci, mi fanno quasi tenerezza gli appelli a riscaldarci e prepararci
alla partenza, tutti cerchiamo di prendere meno freddo possibile, ma tra pioggia,
vento, e quant'altro, non vediamo l'ora di partire, ma solo per scaldarci un po',
senza pensare troppo che dovremo fare 42 km.in quelle condizioni (anche se
siamo sempre dell'idea che "prima o poi smette")."
Attenzione: mancano 5 minuti !!" e naturalmente mi entra un sassolino nella
scarpa, meglio toglierlo, alè, altra perdita di tempo, ma sono tutti gesti che fanno parte della scaramanzia per non rimanere fermi a pensare, non faccio stretching perchè cerco, senza speranza, un piccolo riparo per la pioggia e con Alvaro lo troviamo sotto uno dei gazebo dell'organizzazione (buttiamo fuori altri due
per starci sotto ...), dove ci offrono anche un thè caldo. Ora però non possiamo
più nasconderci: si parte !!
E ora … scatenate l’inferno …
Ci strappiamo le vesti (cioè i sacchi dell'immondizia) ed anche se non mi
sembra che ci siamo molti concorrenti, ci mettiamo quasi 2 minuti a passare sotto l'arco della partenza, parte il nostro cronometro ... siamo Atleti, insieme con
tutti gli altri, ci sentiamo forti, inspiriamo col naso, buttiamo fuori dalla bocca
tutta l'aria che abbiamo nei polmoni, nei primi passi cerchiamo la respirazione
ottimale, anche se dopo qualche decina di metri già dobbiamo lottare con le
Storie di un gruppo di amici
61
I classici QDR
scarpe inzuppate, le calze fradice, cerchiamo un passo tentando di andare più
diritti possibile per cercare la linea ideale, ma dobbiamo a volte zigzagare tra gli
altri, visto che siamo partiti quasi di rincorsa, come gli ultimi cavalli del palio di
Siena.
Però fatti qualche centinaio di metri stiamo bene e già devo dire ad Alvaro di
calmarsi, io parto sempre più adagio di quello che potrei, perchè so che, prima o
poi, potrei pagare una partenza veloce (veloce = sotto i 6'30" al km. scusate, non
pensate male, io sono per lo slow food e per lo slow run). Il gruppo si sgrana abbastanza presto, forse non ci sono così tanti partenti come si pensava, magari il
maltempo ha fatto stare a casa gli iscritti indecisi.
Andiamo avanti bene, ci sembra di aver trovato un buon passo, senza fare
molta fatica, il che è molto importante. Ma se speravamo che il tempo migliorasse, dobbiamo ricrederci, perchè comincia ora anche un po' di vento e pioggia di
traverso. Ma, alzando gli occhi al cielo, vediamo passare 2 aironi: è un buon auspicio, siamo noi che voliamo (non per nulla abbiamo adottato come simbolo
QDR per questa trasferta gli aironi - le nostre auto sono "Airone 1" ed "Airone
2"), anche se cominciamo ad essere un po' appesantiti dalla pioggia.
Passiamo le frazioni di Vittorio Veneto, la strada è tutta dritta, quasi quasi
quella che sembra la prima curva degna di tale nome è al passaggio a livello di ingresso in Conegliano, più o meno al 12° km. Anche se piove, ad ogni ristoro meglio
bere, thè o energetici, anche se le bevande sono sempre fredde, causa il maltempo,
gli spugnaggi (ci offrono spugne bagnate ed asciutte, anche se oggi non si capisce
la differenza) servono comunque per detergersi un po' dal sudore ed asciugarci
dalla pioggia. Il transito dal centro di Conegliano è molto bello, c'è movimento di
gente che ci applaude e gente che, come tutte le domeniche mattine, va un po' in
giro, a messa, nei bar, oppure sotto un gazebo che spande odore di grigliata e vino
... meglio non fermarsi, manca ancora troppo per lasciarsi andare, anche se nei
paesi successivi, alpini e volontari ti tentano ancora con prosecco e rosso vivace.
Usciamo da Conegliano, transitiamo da Susegana e qui, tra il 16° e 18° km.
ho una piccola crisi di stanchezza, mi fermo per un pis stop ed in effetti riparto
bene, al punto che al ristoro del 20° km, mentre Alvaro decide di tirare un po' il
fiato, io riesco ad allungare un poco e transito alla mezza in 2h15' lordi (saranno
2h13' e rotti netti), e mi sento bene, forse troppo, temo che più avanti possa arrivare una crisetta. Passo un concorrente finlandese ed arrivati a Ponte Priula
da un'altoparlante le note di "We are the champions": mi danno la carica, devo
dimostrare che sto bene e non faccio fatica. Poco dopo, un borbottio, un mormorio ... per forza, stiamo per arrivare sul ponte del Piave, tutto imbandierato, che
emozione, tra di me canticchio l'inno del Piave, debitamente adattato: "il Piave
mormorava calmo e placido al passaggio, dei QDR il 29 marzo; marciavano
compatti come un'unica barriera per far la Maratona sino a sera".
Scherzi a parte, è davvero un'emozione, mi sembra un fiume davvero diverso, al di là dell'iconografia patriottarda che ci hanno insegnato a scuola. Al 25°
km. vado ancora bene, Alvaro dovrebbe essere poco dietro, e, con mio stupore,
62
Storie di un gruppo di amici
Treviso 2009
raggiungo Cristian e Flavio, un po' in difficoltà: sto insieme a loro ed avviso Oriana col cellulare. Cristian mi lascia poco dopo, mentre Flavio (non ci posso
credere) non riesce a starmi dietro. Sino al 30° km.
Ancora bene, ora si avvicina il temuto "buco nero", il "salto nel buio", una
sensazione che trovo simile a quella che Dante già descriveva nella Divina
Commedia (ma che, già il Divino Poeta conosceva la maratona?): "e come quei
che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata, così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo
passo che non lasciò giammai persona viva"; il passaggio dopo il 30° km. è "lo
passo" che anche Dante supera, ed il maratoneta si volge indietro a pensare ai
chilometri percorsi, ed ai "pochi" che dovrà ancora fare, visto che è il momento
in cui si supera questo "vuoto" e si entra nella "terra incognita".
E continua a piovere, non c'è un centimetro di pelle o di abbigliamento che
non sia zuppo, penso di avere la pelle delle dita dei piedi tutt'uno con le calze,
però devo dire che nel complesso sto ancora bene, sento che sto un po' calando,
ma è il momento di tirare un po' il fiato per riprendermi poi, spero, verso la fine,
per arrivare con un po' di energia.
Al 35° km. a Villorba, agguanto al ristoro banane, uvetta, un bicchiere di energetico e cammino per qualche decina di metri, mentre col cellulare invio sms
ad Oriana per avvisarla dove sono, come eravamo d'accordo. Ma ora l'umidità
comincia a fare il suo effetto sui muscoli, comincio a sentire un po' di crampi,
devo massaggiarmi ogni tanto la gamba destra che rimane un po' rigida.
Peccato perchè di testa sto bene e sono anche in linea col tempo che pensavo
di fare sino a quel momento: al 40° passo in 4h19' lorde (4h16'54" nette, come
saprò all'arrivo), però entrando nel centro storico di Treviso il crampo si accentua e, nonostante che correre in città, in mezzo a palazzi e chiese del centro storico, sia molto caratteristico, e c'è gente che ancora applaude quelli come me, al
41° km. devo fermarmi per qualche secondo, per massaggiarmi la gamba, che mi
è diventata rigida.
Però ancora un paio di curve e sono arrivato, sento le voci dei miei "fans" (gli
amici di Locate che hanno già finito, Ilaria, Oriana e mio padre, grande) sotto la
porta San Tommaso, come un passaggio sotto un arco di trionfo, perchè un
trionfo comunque è per tutti arrivare alla fine di una maratona, oggi più di altre
volte: ultima curva, ultimi 100 metri, l'arrivo là in fondo, un bacio mandato in
cielo a chi non c'è più, ma che mi ha aiutato anche oggi, come in tutta la mia vita, il mio nome gridato dallo speaker, un sorriso sulla linea d'arrivo ... è fatta,
non so se piangere, non solo per la stanchezza, tremo dal freddo, ho le mani intirizzite ... vedo gli altri, Oriana e mio padre, che sensazioni, anche se le gambe
sono due pezzi di legno, ormai la pioggia non la sento più, cerco di svincolare dal
fango per raggiungere un posto coperto per cambiarmi, vedo Emilio, Ilaria, Menego, Cristian, Renato e i locatesi ... mi sento un eroe, con quella medaglia al
collo, so che il mio tempo è più alto dei 2 che avevo fatto a Milano, ma comunque
è inferiore a quello che era il mio obiettivo più logico e quindi, mettendo insieme
Storie di un gruppo di amici
63
I classici QDR
il maltempo, i crampi, e le vicissitudini dell'ultimo periodo, sono soddisfatto, soprattutto perché ... è finita!!!
E’ finita!
Ora sento tutto il dolore fisico, ma il benessere mentale dopo questo sforzo:
non so se parlare o stare zitto, per non perdere quello che ho dentro, Oriana mi
aiuta a cambiarmi (mi sorregge, perché alzare le gambe diventa ora uno sforzo
quasi immane), mio padre che aspetta sotto la pioggia, cercando di ripararsi sotto le tribune dello stadio … ne valeva la pena fare tutta questa fatica, con queste condizioni di tempo? Solo se lo provi lo puoi dire: sì, come sempre, è sempre
una sfida con te stesso, col tuo “io”, ma alla fine vinci sempre, dentro la tua testa
ti passa la tua vita, non solo podistica; sarà la fatica che ti fa pensare in questo
modo, ma davvero, mi sembra di averlo già scritto altre volte, considero la maratona come una metafora della vita e la corsa è anche una filosofia di vita, sia
che tu vada adagio o forte, non cambia la sostanza, se cerchi di correre con la testa per il gusto di farlo e non per mero agonismo (d’altronde se non ci fosse questo stimolo, quelli come me non correrebbero).
La bellezza della fatica … come spiegarlo a chi non corre? e la maratona è la
sublimazione di questo (anche se ci sono le 100 km. o corse anche più dure, però
questa distanza così particolare ha un fascino che la distingue tra le altre).
Beh, ora un po’ più asciutti (per quanto possibile) e riscaldati, ricompattiamo il
gruppo: quasi quasi abbiamo preso meno pioggia noi che abbiamo corso di chi,
stoicamente, ci ha aspettato; ora altra impresa: raggiungere le auto che abbiamo
lasciato al mattino alla stazione, dall’altra parte della città. Salire sul predellino
del pullmann, altra impresa titanica … e chi tira su le gambe ??? Il pullmann ci
lascia ad una bella distanza dalla stazione: allora tutti sotto un androne di un
condominio, ed io ed Emilio che andiamo a recuperare le auto, per caricare poi
tutta la nostra truppa … Ragazzi, ma anche queste sono sensazioni e ricordi che ti
rimangono nella memoria con piacere: siamo un gruppo, è importante. Ritorno in
albergo dove ci stanno aspettando l’Orofolo di Dorgali e la sua paziente consorte
Diana: trovarsi con loro è sempre un piacere, perchè ricordiamo i bei giorni trascorsi in vacanza insieme, in Sardegna, in ValGardena, in Val Pusteria, a Sacile ...
Piccola parentesi
Piccola, ma importante parentesi- un breve ritratto di Carmelo: nasce a Ragusa Ibla e, con Camilleri, è uno dei personaggi siciliani contemporanei più importanti; lo stesso Camilleri non ha potuto prescindere dal metterlo nelle storie
del commissario Montalbano, tanto è calato nel suo ruolo di siculo doc, come il
pomodorino di Pachino, il pistacchio di Bronte e la mandorla di Avola. Industriale del mobile furlan, ingegno multiforme, una specie di Zelig che si adatta a
tutti i luoghi ed alle persone che incontra. Tant'è che l'espressione "Orofolo" è
entrata nell'uso comune di Dorgali (chi l'avrebbe mai detto, un siculo-friulano
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Storie di un gruppo di amici
Treviso 2009
che lascia un'impronta nella lingua barbaricina sarda). Chiusa parentesi, ma
per Carmelo ci sarebbe da scrivere...e chissà che prima o poi...
Relax
Andiamo a riposare, ragazzi, ci vediamo alle 19,00 per la cena. Doccia, riposino
e siparietti "a luci rosse" ... vero ?? qualcuno sa a chi mi riferisco!! Ma, scherzi a
parte, dentro di me (e penso dentro tutti noi), stiamo godendo come pazzi per quello che abbiamo fatto, che altro dire che non abbia già scritto, sono le "solite" sensazioni, e quanto dico "solite" non intendo qualcosa di noioso perchè già provato,
ma, strano, qualcosa di sempre nuovo e diverso dalla precedente.
“Serata di gala”
Ma ora, dopo una bella doccia ed un bel sbragamento a letto, è ora di prepararsi per la festa finale all'Agriturismo Il Cascinale (scelta DOC, dove eravamo già
stati Oriana ed io qualche anno fa). Per fortuna gli amici QDR, Locate e Salamelle, sono soddisfatti, almeno mi sembra, del trattamento culinario, quasi tutto a
base di radicchio trevisano (visto che viene prodotto lì). Lì conosciamo due podisti
catanesi, anche loro con la medaglia della maratona al collo e scambiamo qualche
parola: la corsa unisce. Ecco, questa è la degna conclusione di una giornata straordinaria, un'altra giornata straordinaria, per me quasi "un mercoledì da leoni",
perchè leoni siamo stati tutti, sia le "frecce" di Locate, che le "furie" Salamellose,
che i mitici "QDR" ed tutti i loro parenti ed amici che li hanno seguiti.
LUNEDI 30 MARZO
Concludiamo lunedì con il rientro a casa (Flavio con parte degli amici di Locate, era già partito la domenica pomeriggio, gli altri locatesi erano partiti il
mattino presto) in tranquillità, per chiudere in bellezza questa piccola ma intensa vacanza: Ilaria Furia, Menego, Ilaria (e Jr in arrivo), Cristian, Emilio, Alvaro, Enrico, Oriana e Gianni.
Accettiamo la proposta di Alvaro di fermarci a Montecchio Maggiore, vicino a
Vicenza, per visitare due castelli detti di "Romeo e Giulietta", le cui origini affondano nel periodo scaligero. Grazie ad un cicerone locale, molto simpatico, apprendiamo particolari interessanti, ma non basta: sui colli Berici, guidati da Alvaro, concludiamo con un veloce, ma soddisfacente, pranzo.
Ora però dobbiamo rientrare a casa, ma per salutarci, gli amici ci aspettano
in un'area di servizio in tangenziale: nessuno di noi vuole dirlo, ma ho l'impressione che si faccia di tutto per allungare i tempi di queste giornate, che non si
abbia voglia di lasciarci, perchè, ancora una volta e con persone nuove rispetto a
precedenti occasioni, lo stare insieme ad amici con cui puoi condividere le cose
che ami, davvero, ti allunga la vita!
Ciao a tutti.
Gianni QDR
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
LA MIA PRIMA MARATONA
Se qualcuno dovesse chiedermi quali sono i due eventi sportivi più importanti della mia vita posso dire con tutta sicurezza che la maratona di Treviso 2009
è uno dei due. L’altro si riferisce è una vittoria in un torneo di pallavolo tra le
scuole medie e se pensate che il mio sport preferito è il calcio e di vittorie ce ne
sono state molte con medaglie e coppe, la dice lunga, sulla soddisfazione che può
dare una maratona. Ma c’è una grande differenza, le altre sono vittorie di squadra e ti chiedi sempre se sei stato all’altezza oppure sono arrivate per merito dI
altri. La maratona di Treviso è solamente mia.
Da quasi un anno faccio parte del QDR ma non mi sentivo del gruppo completamente, mancava qualcosa e quel qualcosa l’ho raggiunto correndo la maratona. Da due mesi mi preparavo con corse domenicali ad hoc e negli ultimi giorni con diete che odiavo, quattro giorni carne e gli ultimi quattro solo pasta, non
ne potevo più. Attendevo la partenza con impazienza e sabato 28/03/2009 ore
08,00 eccoci pronti, nella prima auto (airone 1) il presidente Gianni, Oriana, Enrico e Ilaria, seconda auto (airone 2) Emilio, Cristian, Flavio (misuratore di
temperatura d’aria con la sola imposizione della mano) ed io Alvaro, dopo qualche chilometro siamo stati raggiunti dalle terza auto (salamella 1) con Ilaria e
Menego. Solo all’arrivo troviamo tutti gli amici dell’AVIS DI LOCATE TRIULZI,
con relative consorti, che devo ringraziare per la compagnia e l’amicizia e il tifo
che hanno fatto per me alla prima maratona.
Divertendoci tra frasi sciocche e molto serie abbiamo percorso questi 300
Km. per arrivare a Treviso senza accorgerci del tempo e del viaggio, ci si ferma
una sola volta ed è sempre una piccola festa. Appena arrivati in albergo “al
giardino”, solo il tempo di scaricare i bagagli e subito a ritirare il pettorale, che
sensazione ritirare il tuo numero. Ormai si erano fatte le 13,00, tutti pronti per
il pranzo, ancora carboidrati, fortunatamente anche uno spiedino di carne, ma
ecco la prima sorpresa, davanti a noi in attesa del piatto di pasta il grande Orlando Pizzolato, il quale con molta disponibilità e cortesia ha accettato di fare
delle foto in compagnia del nostro gruppo, ancora una volta ho avuto la certezza
che nel mondo dei runners non esistono primedonne. Tornati all’albergo più che
soddisfatti, mi dicevo, appena arrivato e subito una foto con Pizzolato, la mia
maratona poteva definirsi un successo fin dall’inizio. Alla sera una cena veloce,
VELOCE ?!?! Lasciamo perdere, fortunatamente questa volta sono stato autorizzato a mangiare una pizza, insieme agli amici del G.P. AVIS LOCATE DI
TRIULZI e poi subito a letto. Dimenticavo di dire che la stanza era divisa con
l’amico Emilio, dove tutti hanno fantasticato sui rumori che si sentivano provenire dall’interno (televisione), per non parlare delle varie creme di cui si sarebbe
parlato per molti giorni a venire nei corridoi a bassa voce e neppure tanto bassa.
Emilio è una persona stupenda, sempre positivo, non esita ad incoraggiarmi dicendomi che non ha dubbi sulla mia preparazione, non esita neppure quando mi
66
Storie di un gruppo di amici
Treviso 2009
deve “cazziare” per delle scelte non corrette, ancora oggi lo sento brontolare per
un paio di scarpe usate 15 giorni prima della maratona.
Ci alziamo prestissimo, non mi alzavo così presto neppure quando andavo a
pescare e sotto il sempre vigile controllo di Emilio inizio la preparazione, cambiando idea rispetto alla sera precedente, quando si trattava di pioggerellina,
ora è un diluvio, non importa, colazione e partenza in treno per Vittorio Veneto,
viaggio in piedi, sempre sotto una pioggia battente. Ci si ritrova tutti insieme in
un sotterraneo per cambiarci e decidere cosa indossare all’ultimo minuto e via
per entrare nelle gabbie, naturalmente nell’ultima perché alla mia prima esperienza e poi inutile dire che i tempi mi penalizzano. La tensione mi prende, mi
assalgono i primi dubbi, ce la farò ? Riuscirò a tagliare il traguardo ? I crampi !!!
Fortunatamente vicino a me ho Gianni il presidente, la sola presenza mi rincuora e mi tranquillizza, so che mi guiderà per i primi chilometri, prendendomi per
le orecchie nel caso la foga mi prendesse il passo. L’altoparlante ci invita a prepararci e alle 09,45 precise PARTENZA.
Prendiamo un buon passo, mi sento in ottima forma, dopo 100 metri un partecipante si blocca subito, probabilmente uno stiramento, faccio finta di non vedere e continuo a tenere, Gianni mi comunica che stiamo andando bene, oltre la
velocità prevista, attraversiamo il paese e le persone lungo il percorso di gara ci
applaude, nonostante la pioggia sono li a incitarci, molte sono alla finestra, una
signora anziana grida qualcosa, quando Gianni la vede le ordina di rientrare
che fa freddo, tutto questo mi fa venire il magone e mi fa capire che non potrò
mai perdere questa sfida, un momento di grande emotività.
Al quinto chilometro il primo rifornimento, prendo in corsa un bicchiere, purtroppo ne bevo pochissima, dalla foga la rovescio tutta sulla maglietta, poco male,
nessuno si accorgerà che sono “bagnato”, i 10 Km. corrono in un attimo, neppure mi
accorgo di esserci arrivato se non vedendo il secondo rifornimento, dove succede la
stessa cosa, prendo il bicchiere ma non bevo quasi nulla, ma chi ne ha bisogno. Sono
così impegnato nella corsa che non mi concentro nel bere, fortunatamente la giornata più che uggiosa non mi fa mancare nulla, purtroppo la stessa cosa succede anche
al quindicesimo chilometro e questo mi fa capire che non è mancanza di concentrazione ma “non so bere in corsa”, mi allenerò a casa intorno al tavolo.
Al tredicesimo passiamo per Conegliano, molta gente ai lati ci applaude,
questi sono i momenti in cui devo fare attenzione per non farmi prendere la mano, anzi i piedi, il solito Gianni mi fa tornare sulla terra. Ad un certo punto sento una musica è il can-can e anche questo mette le ali ai piedi, poi ci si mettono
gli alpini con il prosecco e figuriamoci se manca la grappa. Ai 20 Km. mi fermo e
decido di camminare per potermi rifocillare almeno con qualcosa di caldo, di
mangiare non se ne parla, non riuscirei. Al 21 Km. nonostante un ottima andatura per i miei standard lascio andare Gianni, voglio rimanere solo e concentrarmi bene per dosare i miei sforzi.
Il passaggio sul ponte della Priula è stato fantastico ed emozionante sopra
tantissime bandiere con un sacco di gente ai lati che applaudiva, sotto il Piave
Storie di un gruppo di amici
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I classici QDR
dove si è fatta la storia e qui magone a non finire. Nonostante stia veramente
bene mi assale la paura “tutto sta andando troppo bene”, per questo rallento e a
volte cammino. Vedo scorrere tutti i chilometri, ogni tanto mi accodo a qualcuno
e “riposo”, quando supero il trentaduesimo, ricordo le parole di molti podisti, “da
qui in avanti inizieranno i problemi”, per me una iniezione ulteriore di adrenalina, primo perché è la prima volta che arrivo a questa distanza ed è record personale e poi penso che se sono arrivato fino qui tra poco ci sarà l’arrivo.
Al trentasettesimo rallento per affiancare un maratoneta in difficoltà, passano dei minuti e vedo arrivare i palloncini delle 5 ore, a questo punto altra iniezione di adrenalina, rimango con loro fino al Km. 40, dove decido di non fermarmi all’ultimo rifornimento, ne ho saltati tanti …. E poi non voglio superare
le 5 ore. Corro con molta circospezione gli ultimi 2 Km, il porfido come diciamo a
Milano o sanpietrini a Roma, il pavè insomma, bagnati, sono molto scivolosi, ma
a 200 metri dall’arrivo mi fermo e guardo con sfida (vinta) il traguardo e a differenza di altri dove dicono che si arriva con il magone, per me altra iniezione di
adrenalina e sento di sfidare il traguardo, dicendogli da pazzo che se anche fosse
stato più avanti non avrebbe fatto nessuna differenza, avrei visto la sfida. Altra
soddisfazione, quando lo speaker avvisa che Camattari Alvaro si sta avvicinando al traguardo e lo taglia entro le 5 ore, HO VINTO.
Inizio a rendermi conto di quello che ho fatto quando una signorina mi mette
al collo la medaglia ricordo, con una grandissima soddisfazione mi metto alla ricerca degli amici, per primo trovo l’immancabile Emilio che abbraccio e subito
dopo Gianni, mentre mi cambio sogno una doccia e un lettino caldo, prima voglio
gustarmi quell’atmosfera irripetibile del dopo maratona, so che tutto questo rimarrà nella mia memoria per sempre, forse un giorno potrò raccontarlo ai miei
nipotini in una giornata tipo questa, dove fuori diluvia.
Sono passate tre ore dalla fine della maratona, doccia stupenda e rilassante,
ma di dormire non se parla, l’adrenalina è ancora alta, continuo a rivedere
l’arrivo. Per rilassarmi definitivamente ci vuole la cena serale dove la trevigiana
la fa da padrona, poi tutti a letto dove fortunatamente mi addormento.
Al mattino mi sveglio relativamente presto e non riesco a stare fermo, devo
alzarmi e fare una passeggiata, al ritorno una ricca colazione ma prima un capatina all’edicola per fare razzia di quasi tutte le copie del quotidiano locale dove vengono esaltate le gesta di QDR e salamelle-ortica. Verso le 10,00, sembra
strano non essere in ufficio di lunedì, partenza verso Milano, facendo prima una
visita ai castelli di Giulietta e Romeo a Montecchio Maggiore a pochi chilometri
da Vicenza e un ultima mangiata di affettati in quel di Grancona (VI), cibo per
la mente e subito dopo cibo per lo stomaco, ancora una volta tutti insieme.
Cosa ricorderò di questi giorni ? Senza esitazione posso dire TUTTO. Al ritorno mia sorella la saggia dice che chi corre è un runner, ma solo chi completa
una maratona è un Maratoneta.
Alvaro QDR
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Storie di un gruppo di amici
PALERMO
15 novembre 2009
La prima maratona da QDR
di Toni e Nando
Palermo 2009
PALERMO
Finalmente soddisfatto. Era una sensazione che in maratona negli ultimi
anni non mi capitava di vivere appieno, alla fine c'era sempre un'immensa gioia
e una felicità incontenibile, ma rimaneva sempre un tratto scoperto. Questo perchè negli ultimi anni mi sono preso troppo sul serio cercando di migliorare i miei
tempi senza pensare che sarebbe andato tutto meglio soltanto se avessi corso
con la voglia di farlo.
E tutta questa pressione alla fine mi ha fatto passare la voglia per questa attività, in questi mesi correvo soltanto la domenica mattina con gli amici di Rozzano, l'unico gruppo con cui anche 30 chilometri sembravano passeggiate. In
settimana andava male, mancavano gli stimoli e le poche uscite erano dettate
più dalla costrizione che dalla voglia.
Tutta questa matematica ha ammazzato la poesia e ho smesso di correre in
settimana due mesi fa. Ieri alla partenza ero sereno anche se avevo detto a me
stesso che, se come nelle ultime tre maratone, al traguardo ero insoddisfatto per
non aver raggiunto il mio obiettivo, allora avrei smesso con la 42 chilometri. Sapevo che questa maratona sarebbe dovuta essere corsa più con la testa che con
le gambe, dovevo ritornare a correre per il piacere di farlo proprio come capita la
domenica mattina.
un tempo mi riusciva tutto facile, riuscivo a correre 5-6 volte la settimana,
ma devo ammettere che dopo Firenze e quel tempo di tre ore nette, correvo più
per migliorarlo che per altro, correvo senza più anima. Nelle ultime tre maratone (Torino, Venezia e Praga) ho sempre sbagliato tattica cercando soltanto di
superare Firenze e, in ognuna di queste occasioni, ho avuto crisi di chilometri e
chilometri dove volevo essere altrove ma non lì.
Poi all'arrivo tutto si dimentica e certi pensieri vengono lasciati alle spalle.
Questa volta l'obiettivo era un altro, niente tempi o confronti, soltanto io e quella distanza che mi apprestavo a percorrere per l'ottava volta, ancora una volta,
forse l'ultima se non mi avrebbe dato più emozioni. Ma è stato diverso e rimarrà
nella mia testa come una delle più belle maratone mai corse perchè è una delle
poche in cui sono stato lucido per tutta la distanza.
Fermo da 15 giorni, con soltanto un lungo di 28 chilometri chiuso in difficoltà sulle spalle, due giri da 21 chilometri della città, l'unica soluzione era quella
di fare due mezze e non una maratona, la prima con la testa, la seconda con il
cuore.
Sono partito sereno e senza nessun tipo di pressione, ho riscoperto quanto
sia bello affrontare una gara senza nessuna ansia. Ho abbracciato l'amico di
tanti chilometri Bruno, anche lui emozionato per il ritorno sulla distanza regina
dopo due anni esatti d'assenza, azzero il cronometro fermo a due settimane fa e
parto per questa maratona con la ferma convinzione di trovare subito un ritmo e
di non cambiarlo mai durante il percorso.
Storie di un gruppo di amici
71
Le nostre avventure
La prima parte della gara è letteralmente incantevole, si lasci il centro liberty di via della Libertà e ci si dirige verso il parco della Favorita, silenzio e
ombra lungo la strada tra pini e cavalli ai lati. I primi 10 chilometri sono tutti
un batter di passi che si odono nitidamente, di uccellini che cinquettano nella
villa Nisciemi e dall'incantevole bellezza del parco del monte Pellegrino che sovrasta l'intera città.
La seconda parte del giro è lungo i saliscendi di via Libertà, si ritorna davanti al Giardino Inglese pr proseguire superando piazza Politeama e il Teatro
Massimo, fino ai Quattro canti dove si volta per superare la Porta nuova e attraversare la reggia dei Normanni in un percorso favoloso.
Poi l'ultima parte, ritorno ai Quattro canti fino al mercato di Ballarò e ritorno al Giardino Inglese. Così per due volte con l'unica differenza che dei 1500 alla partenza, tra maratoneti e mezzimaratoneti, al secondo giro eravamo solo
duecento con la possibilità di correre quasi completamente da solo la seconda
frazione.
Il mio obiettivo era quello di rimanere lucido e godermi ogni istante di questa maratona, e ci sono riuscito perchè per tutta la gara non ho avuto nessuna
crisi nonostante non essermi praticamente mai allenato e con due settimane di
inattività, ho trovato subito il mio ritmo e ho controllato a non cambiarlo, altre
volte avrei osato di più, ma senza allenamento potevo soltanto correre con la testa e con il cuore.
La corsa è letteralmente volata come i chilometri con il piacere di incontare
sulla strada Peppino e Paolo, Bruno e Claudia, e scambiarci un paio di frasi correndo e con il sorriso, cosa che in altre corse era impossibile. Non ho pensato
mai alle difficoltà che potevo incontrare e al muro da superare,e forse non pensandoci non l'ho mai incontrato.
Alla fine 3h 49' di corsa che mi è veramente piaciuta, ora che ho ritrovato il
piacere di correre, e il segreto per farlo senza pressioni, posso ricominciare a divertirmi, anche in settimana. Ci saranno altre maratone, non ci si può fermare
adesso che mi sto divertendo.
Toni QDR
Ciao, un saluto a tutti i QDR da Favignana, scusate ma mi sono risvegliato
solo ora dal coma mentale della maratona, arrivederci a presto.
Nando QDR
Grande Toni! Sono contento che Quelli di Rozzano hanno contribuito, nel loro piccolo, a farti scoprire un altro modo di vivere le maratone. Sei un grande!
Ciao e complimenti ancora.
Emilio QDR
Mi è difficile definire quello che ha scritto Toni sull'esperienza alla maratona
di Palermo, ma non perchè non abbia compreso quello che ha voluto dire, ma
72
Storie di un gruppo di amici
Palermo 2009
perchè non sono sicuro di poterlo descrivere con le mie limitate capacità letterarie: quando leggendo certe cose, provi piacere, una sensazione che stai leggendo
qualcosa che è la stessa cosa che provi tu, o che vorresti dire tu, ciò ti serve come
sprone.
Il podista/maratoneta che usa la corsa come pensiero filosofico o come filosofia di vita (non sono parolone vuote, ogni momento, ogni atto della nostra vita è
filosofia), come l'aver compreso che cosa deve essere e come si deve affrontare il
nostro sport, per goderlo, sempre, sia che si vada adagio o veloce, sia che tu voglia raggiungere un risultato o semplicemente tu voglia correre per il gusto di
farlo.
Di certo è che, con questo modo di pensare, raggiungi sempre il tuo obiettivo:
quello di essere dentro, e questo è l'importante, felice e soddisfatto per quello
che stai facendo in quel momento, perchè comunque tu vinci sempre, con te
stesso, è come avere "un cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di
me", ed è così che dovremmo affrontare sempre i nostri impegni podistici, soprattutto per aiutarci a superare i momenti di crisi durante le maratone.
Però, lo ripeto, questa è la mia umile opinione, ma è il miglior allenamento e
preparazione che io possa fare. Bravo Toni e grazie.
Gianni QDR
Storie di un gruppo di amici
73
Le nostre avventure
72
Storie di un gruppo di amici
FIRENZE
29 novembre 2009
La grande coalizione podistica:
Quelli di Rozzano, Avis Locate Triulzi e Le Salamelle
… si replica
Firenze 2009
FIRENZE
Tutto cominciò con un papello … Non temete non siamo di fronte
all’ennesimo scandalo politico, ma davvero tutto cominciò dal papello di Firenze,
quel breve diario di viaggio, di colui, che di lì a poco, si sarebbe autoproclamato
Presidente di quell’embrione di un soggetto, che chiamare gruppo sportivo è
davvero riduttivo. Raccontava di un viaggio condominiale, quasi un’iniziazione
alla maratona compiuta secondo canoni tribali, con un occhio alle leggende nordiche e l’atro alle tradizioni meneghine. I vecchi che scortano il giovane verso la
prova che gli farà guadagnare l’età adulta e naturalmente le vesciche ai piedi,
complici due scarpe non proprio della giusta misura. Sembrava sarebbe finito
tutto lì, con il giovane felice di essere arrivato in fondo, con la tacca sulla spada
da mostrare al mondo, e i vecchi con il sorriso sotto i baffi e l’espressione un po’
malinconica “ ah se solo potessimo trovare il tempo, vedrebbero tutti di cosa
siamo capaci ...”. E invece quel papello fu un seme coriaceo in una terra fertile,
rivelò cose non dette e intenzioni forse nemmeno pensate. Mi capitò tra la posta
come una fiondata che si fa largo tra il rumore di fondo e la cacofonia delle nostre giornate. Stavo preparando la maratona di Torino 2007 con amici che di lì a
poco si sarebbero volatilizzati. Ma non erano che delle lepri che mi spingevano
verso il traguardo finale: una giornata di gloria, e diciamola tutta anche di un
caldo boia, con gli ormai noti a tutti come “Quelli di Rozzano“. Fu quasi una rifondazione, una spada conficcata nella roccia, un solco tracciato con l’aratro, di
cui fui testimone quasi inconsapevole. Divenne un limite invalicabile: indietro
non si torna. Il resto è storia : Emilio a gestare e gestire un sito con la forza di
mille braccia; Cristian a spronare Gianni a riprendere il discorso con la maratona interrotto molti anni prima; Gianni a raccontare un sogno con la sua filosofia
humorale, una delle correnti di pensiero più innovative di tutto il Novecento. E
poi come un fiume in piena che travolge tutto al suo passaggio, podisti che si lasciano trasportare e altri che diventano podisti per conoscere il balsamo salutare della loro amicizia e della loro compagnia. Ora Firenze ha chiuso un cerchio,
perché il tempo a volte è circolare, e capita di rivivere emozioni già vissute, e
perché le promesse, soprattutto quelle che non si sono mai fatte, vanno mantenute. Ad un occhio distratto questa potrebbe sembrare una fine, ma è come
sempre un inizio. Come un elioforo che sprizza semi in un prato, in un infinita
moltiplicazione, Quelli di Rozzano sono tesi verso l’eterna giovinezza o verso
l’infinito. Ma ormai i matematici hanno svelato che anche gli infiniti sono infiniti e tra le infinite possibilità che la statistica ci regala, chissà che il loro viaggio
non passi per la Turin Marathon 2010. Ciao.
Massimo QDR @
Massimo, come sempre leggere quello che scrivi è un piacere solo paragonabile alla libidine che ti pervade quando vedi lo striscione finale di una maratona.
Ancora una volta quello che hai scritto è magnifico, è davvero molto “vero”, legStorie di un gruppo di amici
77
Le nostre avventure
gerlo è un piacere, che merita un ringraziamento, per ora solo spicciolo perché
non ho molto tempo (anzi sto rubando il tempo al lavoro, oggi mi è concesso). A
presto e grazie grazie ancora, per ora.
Gianni QDR
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„
Carissimi QdR e grandi maratoneti, come state? Io sono ancora emozionata per quello che mi avete fatto provare durante i 2 giorni di trasferta a
Firenze. Per me e per Maura essere lì con voi ha significato davvero tanto.
Questa volta non ho corso la maratona, ma è come se l'avessi fatto. Ho
pensato per mesi a come rendere la nostra "sorpresa" qualcosa di speciale
per tutti. Per noi che arrivavamo di nascosto a Firenze e per voi che eravate là carichi, ma tesi ... Devo dire la verità, è andato tutto meglio del previsto. Voi avete, come sempre, vinto perchè, continuo a ripeterlo, chi fa
una maratona vince ... e io, da supporter, ho dentro una gioia infinita per
aver vissuto intensamente parte della vostra esperienza. Non si tratta solo
di un gruppo podistico, non siamo "atleti" di società diverse che si incontrano e trascorrono insieme le ore che precedono le gare o quelle successive. Non è solo il correre fianco a fianco che ci unisce. Ieri guardavo ognuno di voi passare durante la maratona. Sentirvi rispondere alle urla del
vostro tifo, battere 5 con voi, guardare i vostri volti segnati dalla fatica,
ma sorridenti mi ha fatto rivedere me stessa. Ora sono ancora più convinta che la magia della domenica di cui ho già parlato con qualcuno di voi
c'è. Esiste, ma esiste ogni giorno della settimana perchè le PERSONE che
corrono la domenica sono gli AMICI di ogni giorno. A tutti faccio i miei
complimenti per il successo di ieri. Vi ringrazio per quello che mi avete
dato. Un pezzo di maratona l'ho fatta anch'io con voi ... Cla Le Salamelle
„
Ciao QdR! Ancora complimenti a tutti per l'ottimo risultato ottenuto alla
maratona di Firenze, sarà anche grazie alla mitica tifoseria che siete andati tutti così forte? Emilio, come va il polpaccio? Alvaro, sei passato così
veloce all'arrivo che non ti ho nemmeno visto! Grazie Gianni per aver rallentato sul rettilineo d'arrivo permettendomi di fotografarti. Ci vediamo
alla corsa di Pavia? A presto. Wuby Le Salamelle
„
Carissimi compagni di maratone!!!! Una brevissimo commento sulla bella
maratona di Firenze che è stata segnata da un successo in quanto tutti i
partecipanti amici QDR e Avis Locate, senza dimenticare io e Paolo superstiti Salamelle, sono riusciti a concludere i 42,195 km!!! Per fortuna
stavolta a parte un po’ di freddo in arrivo il "bel tempo" ci ha accompagnato e diversamente da chi è rimasto a correre a Milano abbiamo potuto
correre all'asciutto ... cosa ormai non così ovvia dopo le esperienze di Torino e Treviso ...!!! Solo un po’ di amarezza per il mio real time: per un secondo non sono riuscita a battere il mio personale ... e un po’ di carognetta
Storie di un gruppo di amici
Firenze 2009
alla vista del tempo ... direi che è scontata!!!! :( Un grazie particolare anche alle due supporter d'eccezione Wuby e Cla delle Salamelle che son venute a farci il tifo e come non ricordare anche i miei genitori che addirittura si son lanciati nella realizzazione di un fantastico striscione "Forza
Salamelle e QDR" a sottolineare che l'amicizia che lega i due gruppi è
ormai risaputa anche in famiglia!! Sperando di poter presto ripetere l'esperienza maratona tutti in compagnia magari regalandoci anche una
cenetta dopogara tutti insieme (lavoro permettendo), vi abbraccio tutti.
Ciao Ilaria P. Le Salamelle
„
A parte i dolori assurdi tutto benissimo, è stata un'esperienza incredibile
ed è stato bello condividerla con un gruppo così. Ciao Martino G.
„
Grande ragazzi anche questa è fatta ... bellissima città Firenze ciao e alla
prossima!!! Juri C.
„
Dopo quello che ho letto nel blog e ripensando a Firenze non posso che
confermare: Quelli delle Salamelle che passando per il Casterno hanno
incontrato delle Tigri sono i migliori ... Ovviamente senza dimenticare le
diviazioni verso l'Ortica di Locate in direzione Trovo in compagnia di
molti altri amici ... Siete tutti grandissimi!! Cla Le Salamelle
„
Ciao QDR ... bentornati! Complimenti a tutti e sono contento di aver condiviso con voi e con tutti gli amici questa meravigliosa giornata! Confesso
che è stata una corsa faticosa, ma il pensiero di essere tutti uniti dal laccio della stessa medaglia mi ha fatto arrivare fino alla fine! Grazie alle
SalaSupporters ... uno spicchio della nostra medaglia è anche vostra! E
soprattutto ... complimenti per il primo traguardo passato dal piccolo Davide ... non vediamo l'ora di vederti arrivare con le tue gambe!!!! :-) Un saluto anche al mitico corrispondente da Roma! Menego Le Salamelle
Un grazie a tutti gli amici ed ai loro cari che hanno partecipato con noi alla
bellissima esperienza di Firenze: QDR, Avis Locate, Casterno, Salamelle miste e
tutti gli altri. Grazie anche a chi ci ha sostenuto “a distanza”, avete corso con noi
e ci avete aiutato. Non appena possibile cercherò di mettere in ordine tutte le
idee che ho in testa, per descrivere anche questa esperienza, un amore che si
chiama Maratona. Ciao a tutti.
Gianni (con Oriana ed Enrico 1924) QDR
Grazie a tutti gli amici che hanno reso “magica Firenze”: podisti e accompagnatori di tutti i gruppi-amici che la domenica si trovano per le tapasciate ma
che nelle grandi occasioni sono capaci di trasformare un week-end sportivo in un
ricordo indimenticabile di vera amicizia. Nella nostra semplicità siamo capaci di
trovare quelle emozioni che penso in pochi possano vivere positivamente come
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
noi. Siamo diventati una grande famiglia che va da Abbiategrasso a Locate
Triulzi, da Casterno a Rozzano, da Milano fino a Roma - mi ha fatto veramente
piacere anche rivedere l’amico Giuseppe dopo un anno dal nostro incontro alla
maratona di Milano - un gran bel giro di persone che si allarga sempre di più.
Quindi grazie a tutti voi e spero che ci saranno tante altre occasioni per poter
trascorrere ancora insieme magici momenti. Un caro saluto a tutti.
Emilio QDR
Anche io, Cristian e Davidino vogliamo ringraziare tutti per il bellissimo fine
settimana trascorso insieme. Come sempre ci siamo divertiti e siamo stati bene
con tutti voi. Grazie di cuore. Ciao.
Ilaria QDR
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Beh che dire ... mi aggrego al grazie di cuore x tutti gli amici che hanno
condiviso questa esperienza che non è mai la stessa, non è mai banale,
non è mai scontata ma riesce sempre a regalare a tutti emozioni uniche.
Mi è capitato anche stavolta ... nel correre questa maratona all’inizio in
maniera un po’ disinteressata, in quanto tra me e me pensavo addirittura
di non arrivare, e mi sono reso conto piano piano ... km dopo km ... di essere dentro un evento che non solo condividi con altre 10.000 persone, ma
che se lo ascolti ti fa vedere cosa c’è dentro di te davvero ... e allora mentre
sei li che corri ripensi ai giorni precedenti ... ai mesi precedenti ...alla fatica e al divertimento, ai sacrifici che hai affrontato per arrivare li ... ad un
evento ... cosi speciale del quale ti fai pian piano travolgere ... E’ vero ... il
cerchio si allarga ... le amicizie vere diventano sempre più vere ... e le persone che impari in punta di piedi a conoscere ti danno anche con un semplice sguardo sempre qualcosa in più .... Ho notato i vostri sguardi ... ho
ascoltato i vostri respiri ... ho visto le vostre smorfie di sofferenza ... di
gioia ... di dolore e tutto questo ci ha portato ad un unico obiettivo che è
stato quello di tagliare la linea del traguardo ... Complimenti a tutti ...
perchè ricordate che ... NON E’ DA TUTTI!!!! Ciao. Alla prossima Maurizio V. Daini di Carate
„
Il GRAZIE più grosso lo dico io a tutti gli amici che rendono la domenica
indimenticabile e che,durante la settimana, sono sempre presenti ... Un
abbraccio a tutti, di qualsiasi gruppo o zona d'Italia ... Cla Le Salamelle
„
Per me è stata un'esperienza incredibile e condividerla con un gruppo così
è stato un vero onore. Grazie a tutti per il sostegno, mi serviva proprio al
mio debutto. Con il passare dei giorni sto iniziando a rimettere insieme i
pezzi dei vari passaggi che mi ero perso in gara (causa evidente stato confusionale), mamma che emozione. Ciao a tutti Martino G.
Storie di un gruppo di amici
Firenze 2009
Sarebbe bello se la soddisfazione della propria prestazione potesse essere paragonabile alla gioia degli incontri fatti, come è stato a Firenze. Sfortunatamente, per me, la gara è stata totalmente negativa. Ma, dopo lo sconforto, adesso ho
già da pensare a Reggio. Mancano pochi giorni e spero di poter tornare ai miei,
seppur modesti livelli. Ci sarà occasione per incontrarci da qualche parte, spero
a Verona, a Roma o da qualche altra parte. Siete una forza della natura per entusiasmo e simpatia. Un abbraccio a tutti. Ciao.
Giuseppe QDR @
„
Ciao a tutti, … Oggi finalmente posso sedermi al p.c. e scrivere della Maratona di Firenze corsa domenica scorsa. L’amico Emilio dice “magica Firenze” e ha ragione. Domenica in piazzale Michelangelo alla partenza della maratona eravamo più di 10.000 atleti. Noi eravamo veramente un bel
gruppo numeroso fatto di tanti amici. In nostra compagnia e con Quelli di
Rozzano c’erano gli immancabili Paolo e Ilaria, Maurizio un conoscente
di Emilio, persona simpaticissima, c’era il “debuttante G. Martino. Su
quel piazzale abbiamo incontrato anche l’amico “romano” Giuseppe L. con
il suo copricapo proveniente dalla Marathon Sahara. In attesa della partenza c’era pure l’unico rappresentante della VTV Abbiategrasso G. Pietro,
e molti altri amici che ora non ricordo il nome. Insomma, un bel gruppo
che si è disciolto in tante direzioni appena dato il “via” alla gara. La “Maratona” è stata molto bella ed è stata vissuta intensamente. E’ vero quello
che scrive Maurizio quest’evento ottimamente organizzato e condiviso con
10.000 atleti ti travolge, ti fa vedere cosa c’è dentro di te e ti fa ascoltare il
tuo corpo i tuoi muscoli i tuoi tendini. In questa maratona ogni passo che
ho fatto è stata una conquista, ogni chilometro un traguardo. Pure io, con
i miei “acciacchi” pensavo di non arrivare ma il solo pensiero del ritiro mi
si arricciava la pelle ed ho continuato conquistando un’ottimo “Arrivo”.
Grande Emilio che ho incontrato tra il 25° ed il 30° chilometro che per
colpa di un polpaccio “birichino” ha dovuto rallentare. Grandissimo Cristian che con caparbietà ed energia ha portato l’esordiente Martino
all’arrivo e tu Martino, devi essere fiero ed orgoglioso di quello che hai fatto, pensa, la tua prima maratona in 4:08, sai quanti esordienti di maratona farebbero la firma. Tantissimi. Mi dispiace per Giuseppe L., purtroppo ogni maratona non è mai uguale all’altra vedrai che la prossima
andrà meglio. Sai spero di incontrarti a Reggio Emilia per una chiacchierata e “forse” in maratona. Bravissimi i “ragazzi” del gruppo Avis ed il resto dei componenti del gruppo di Quelli di Rozzano. Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere dei veri atleti ed amici è stato bellissimo dopo
le fatiche della gara ritrovarsi in compagnia delle nostre famiglie al Ristorante e festeggiare questa splendida giornata di sport. Non è la prima
volta che le nostre fatiche sportive le festeggiamo così ed ogni volta “ritrovarci” così è bellissimo. Vorrei abbracciare tutti voi da Gianni il presidente di Quelli di Rozzano ed Oriana, Alvaro e sua figlia, Martino
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
l’esordiente e signora, Cristian ed Ilaria in compagnia del BELLISSIMO
e bravissimo Davidino, Emilio e Lorella, il “siur” Enrico. E se mi consentite un abbraccio più forte ai componenti del nostro gruppo, Mauro il nostro
presidente e signora Emanuela, Dario ed Emanuela, Enrico e Giusy, Eraldo, Cristina, mia moglie Gianna ed il nostro Franco che finalmente è
diventato un “Maratoneta” e sua moglie Lina. Un pensiero al nostro
“campione” Beppe e signora Mery che per colpa di acciacchi ha corso a Firenze i 21 chilometri. E come dice Emilio speriamo che ci siano ancora altre occasioni per poter trascorrere tutti insieme questi momenti magici
pieni di allegria e di sport. Un saluto a tutti. A presto. "SIAMO GRANDIIIIIIIIIIIIII" Renato C. Avis Locate Triulzi
„
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Grazie a tutti voi, sottolineo le belle parole di Renato sul gruppo, non vedo
l'ora di poter aver l'onore di condivdere altre fatiche con tutti voi. Tranquillo son felicissimo del mio risultato, però devo dare una grossa fetta del
merito al mio coach Cristian mi ha letteralmente trascinato all'arrivo, un
grande. a presto Martino G.
Storie di un gruppo di amici
ROMA
21 marzo 2010
La maratona dei gladiatori
con gli amici del Viviam Cent’anni
Roma 2010
ROMA
Non c’è due senza tre !!! Roma la mia terza maratona dopo Treviso e Firenze,
partenza dal cuore della Roma antica via dei fori imperiali, nel primo giorno di
primavera o equinozio di primavera, insieme ad altri 15.000 atleti e appassionati, inizio la fatica che mi porterà a correre 42,195 Km. Questa edizione è stata
dedicata alla memoria del mitico campione etiope Abebe Bikila, passato alla
storia per aver vinto una olimpiade senza scarpe nei lontani giochi di Roma del
1960.
Tutto inizia il sabato mattina precedente, attendo sotto casa il taxi con
all’interno l’amico Emilio che ci porterà alla stazione di Milano per partire alla
volta della capitale. Il freccia rossa è in orario e in tre ore siamo a destinazione,
dove appena arrivati un piccione con problemi intestinali attendeva … Emilio …
subito abbiamo detto che porta fortuna … porta fortuna a me per non essere
stato colpito, meno ad Emilio che con il sorriso, neppure vistoso, imprecava contro sconosciuti dei. Una veloce pulita alla tuta una volta arrivati in camera e
corsa, questa parola ci perseguiterà per tutto il racconto, per un panino alla stazione, due passi nei dintorni e partenza per il palazzo dei congressi o marathon
village, siamo fortunati, ci dicono che per il ritiro del pettorale al mattino c’era
una coda fin fuori dal palazzo, svolta la procedura ci aggiriamo tra gli stand e in
uno di questi troviamo Gianni Poli che sponsorizza la Cortina-Dobbiaco, con il
quale ci intratteniamo piacevolmente qualche minuto, devo dire di aver trovato
una persona veramente disponibile e alla mano, dopo circa un’ora ritorno in albergo per prepararci alla cena. Con gli amici per tutta la sera abbiamo discusso
di corse, concentrati sull’indomani ma davanti ad un piatto di spaghetti
all’amatriciana non siamo riusciti a trattenerci, nella stessa sera abbiamo consegnato a Giuseppe la maglietta di corrispondente a Roma per i QDR.
La sveglia del mattino seguente è alle 6,30 si inizia subito a ricontrollare
tutto, questo è stato fatto per ben due volte la sera precedente, ma non è mai
troppo, appena usciti dall’albergo si comincia a respirare l’aria dell’evento, in
metropolitana ci sono solo atleti, per oggi lo siamo tutti e mostriamo con orgoglio il pettorale di gara, forse perché ci da il diritto all’uso dei mezzi pubblici
gratuitamente, ma sempre con orgoglio. Mentre consegniamo la borsa ci diamo
gli ultimi consigli … va bene …. nel mio caso ricevo gli ultimi consigli, dall’alto
delle mie tre maratone un minimo di esperienza l’avrò pur fatta. La partenza
come sempre è da pelle d’oca, un pubblico di tutte le nazioni ci incita gridando,
quando passi vicino a qualcuno ti accorgi che urla guardandoti in viso e ti dici
“sta incitando proprio me !!!!” tra la miriade di persone tu sei il destinatario di
quelle parole, sono solo tue, queste sono piccole soddisfazioni che ripagano di
tanti sacrifici, tutti gli allenamenti vengono cancellati dall’adrenalina che ti pervade, l’incoraggiamento funziona sempre lo attendo e puntuale come le tasse arriva. Su quasi tutto il percorso i romani sono stati perfetti (a differenza dei milanesi, sono milanese), ho gareggiato tra ali di persone, incitato e applaudito,
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Le nostre avventure
hanno fatto in modo che dessi il meglio di me. Non avevo tante aspettative, pensavo di non essere preparato adeguatamente, anche se nelle tre precedenti domeniche avevo corso 32-27-27 con qualche affanno forse dovuto al troppo allenamento e per questo sentivo di non avere la forza necessaria o lo stimolo per
essere “incazzato” quel tanto che basta o quella rabbia agonistica necessaria per
correre una maratona.
Niente di tutto questo dopo la partenza, non posso dire di essermi bevuto i
chilometri, ma litri di acqua sicuramente, piccola difficoltà al 26° chilometro, risolto mangiando un pezzo di banana, seconda difficoltà al 36° risolto sempre
mangiando un frutto. Durante il percorso pensavo alla Cortina-Dobbiaco al giro
del lago di Varese e alla maratona di Venezia, mi dicevo di ricordarmi
l’iscrizione, i pettorali non sono molti, questo mi faceva capire di stare bene. Gli
ultimi 3 chilometri molto faticosi, dovuti a piccole salite che alla fine diventano
un calvario, unico rimpianto non essere riuscito a battere il mio record personale di due minuti e mezzo, non importa se tutti dicono che Roma è una maratona
difficile dove non è possibile stabilire record, un piccolo rimpianto rimane.
Cos’altro può rimanere? Tantissimo come ad ogni maratona, le persone, la
città, i monumenti, tutto è stato bellissimo, sono rimasto favorevolmente stupito
dagli amici di Milano, non c’era un attimo in cui mi sono sentito solo, sembrava
che fossero tutti vicino a me, ho scaricato il cellulare sabato sera dal numero di
messaggi, purtroppo mi sono scordato il caricabatteria e non ho potuto rispondere, un grazie particolare a chi mi ha scritto buona notte, ringrazio anche chi ha
spedito un solo bacio da dividere in due, (parenti genovesi?) che si è preso tutto
Emilio e sono rimasto a guancia asciutta, grazie a tutti i QDR, per tutto questo
ho deciso di correre una maratona alla settimana.
Alvaro QDR
La Maratona di Roma è stata bellissima! I sacrifici e i duri allenamenti delle
uscite serali e dei lunghi domenicali degli ultimi tre mesi sono stati ripagati in
tutto e per tutto dalla spettacolare giornata romana di domenica scorsa. La settimana che ha preceduto l’evento nella quale la preoccupazione di non saper se
riuscire a correre dopo l’infortunio nell’ultima corsa di Gaggiano è stata molto
pesante soprattutto psicologicamente in quanto il dolore sembrava essere passato ma anche dopo la seduta dal massaggiatore del venerdi le prospettive non
sembravano delle migliori ma non ho voluto pensarci più del dovuto: inizierò la
gara e poi si vedrà … sempre sperando in bene!
Sabato mattina, Alvaro ed io partiamo con il Freccia Rossa delle 9.15 che ci
porterà a Roma in 3 ore e 30 per fare 600 km … mi viene da ridere pensando
che invece io impiegherò 4 ore abbondanti per farne 42 km … il viaggio è stato
veloce e i nostri vicini erano naturalmente … maratoneti (scopriamo che i due
ragazzi accanto a noi sono gli amici di Paola e Andrea delle Salamelle … incredibile!).
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Storie di un gruppo di amici
Roma 2010
Ero emozionato: Roma, ottava maratona, ma l’emozione c’è sempre come se
fosse la prima volta; inoltre a breve avrei conosciuto una collega di lavoro di
Roma con cui ho contatti da 15 anni ma che non ho mai avuto l’occasione di incontrare e conoscere: nelle settimane precedenti ci eravamo accordati per
l’incontro ed ora era arrivato il momento: all’inizio del binario in stazione, ci incontriamo e ci abbracciamo come se ci fossimo ritrovati dopo tanto tempo. E’
stato veramente simpatico ed emozionante.
Roberta ci accompagna all’albergo vicino alla stazione, lasciamo i bagagli e
andiamo a mangiare un panino insieme, poi rimaniamo d’accordo per ritrovarci
la domenica sera a cena e ci lasciamo, lei per i suoi impegni e noi per andare
all’EUR al centro maratona per ritirare pettorale e pacco gara. Svolta la formalità rientriamo in albergo, vicino alla stazione e comodo per muoverci in questi
due giorni: ringraziamo Giuseppe, il nostro “corrispondente di Roma” che ci ha
dato l’indirizzo appena gli abbiamo chiesto una dritta per un posto comodo e accessibile ancora lo scorso gennaio appena fatta l’iscrizione. Inoltre Giuseppe ci
ha proposto, nella settimana precedente al nostro arrivo, di partecipare alla cena pre-maratona che stava organizzando per alcuni amici maratoneti: infatti,
dopo una doccia rilassante, usciamo e ci dirigiamo verso la zona del ristorante,
abbiamo un paio d’ore per fare due passi ma senza appuntamento ci incontriamo con largo anticipo proprio con Giuseppe che stava facendo due passi vicino al
ritrovo. Ci ritroviamo volentieri dopo esserci salutati lo scorso novembre a Firenze e insieme ci concediamo una passeggiata, una chiacchieratina e un aperitivo. Al ristorante poi conosciamo due podisti di Padova, due milanesi della Brigata tapasciona, arrivano gli amici del GP Gorgonzola 88 e per ultimi i nostri
amici del Viviam cent’anni arrivati solo nel tardo pomeriggio nella capitale. Bella serata in compagnia per una cena, senza esagerare con le specialità proposte
dal menù, pensando all’impegno del giorno dopo: è anche l’occasione per consegnare a Giuseppe la mitika maglietta rossa da corrispondente QDR @ come aveva provveduto tempo fa Gianni per Massimo corrispondente da Ivrea. Ci salutiamo e ci rinnoviamo gli auguri a vicenda per il giorno dopo, ci incamminiamo
verso l’albergo insieme a Fabio, Giorgio e Alessandro e ci accordiamo per il punto di ritrovo per il mattino successivo.
E’ l’alba: colazione in camera, ci siamo portati una crostata all’albicocca,
marmellata e del the in quanto la colazione viene servita troppo tardi, non è un
albergo convenzionato con la maratona, noi abbiamo appuntamento con gli amici e seguendo i suggerimenti di Giuseppe prendiamo la metro scendendo al Circo
Massimo nonostante l’albergo disti poco dalla partenza ma essendo tutto transennato, non conviene andare a piedi. Una marea di gente che consegna borse
sui camion dell’organizzazione e dopo qualche foto con gli amici consegnamo anche noi e ci dirigiamo nelle gabbie.
E’ uno spettacolo: vedere così tanta gente (15.000) incanalarsi nei percorsi
obbligatori ed entrare in ordine; nella parte alta dei Fori Imperiali sul curvone
del Colosseo c’è un cordone umano che trattiene gli 85.000 della corsa popolare
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
dei 4 km che via via si vanno ad ammassare alla partenza subito dopo gli ultimi
atleti della maratona.
E’ arrivata l’ora, si parte, inizio la mia ottava maratona! Sono felice, carico,
teso al punto giusto ma sempre con l’incognita polpaccio. Ci carichiamo dandoci
un “cinque” a vicenda e dandoci appuntamento in un punto preciso a fine gara,
inizio tranquillo con Fabio, Giorgio e Alessandro mentre Alvaro preferisce, e fa
bene, tenere il suo passo che lo porterà fino in fondo alla corsa. Si procede tranquillamente ma dopo una mezzoretta perdiamo Fabio che si ferma per un pissstop, invano rallentiamo per aspettarlo ma più passa il tempo e più non lo vediamo arrivare: proseguiamo con la speranza che poi ci raggiunga, ma questo
non succederà. Poco dopo si stacca anche Alessandro: Giorgio ed io proseguiamo
al nostro passo mentre inizio ad avere un “cane che morde il mio polpaccio sinistro”; molto lentamente prima, un po’ di più dopo, smette, si stacca, ricomincia,
riesco, cambiando leggermente il ritmo, a driblare il problema e arriviamo sul
lungotevere dove non sembra avere più niente.
Il morale va su e giù ma la grinta c’è: troviamo Pino che si aggrega a noi e
proseguiamo superando Castel Sant’Angelo e arriviamo sul rettilineo in leggera
salita dove la basilica di San Pietro appare bellissima lì di fronte, passiamo e
come per miracolo non sento più niente, facciamo anche dei pezzi aumentando il
ritmo ma poi ritorniamo al nostro passo: ci credo, sono convinto che posso fare
compagnia a Giorgio fino alla fine in modo che possa arrivare al suo obiettivo intorno alle 4 ore. Ma poco dopo il dolore ritorna, poi se ne va, rieccolo … ma si va
avanti e alla mezza passiamo in 2 ore esatte. Ci crediamo: Giorgio va bene ma
anche io mi sento tutto sommato ok. Superiamo il Foro italico e poi eccolo - lo
strappo in salita del raccordo - con tanto di ponte sul Tevere. Il dolore diventa
più fitto, stringo i denti, tra poco ci sarà il ristoro dei 25: ne approfitto anche per
un piss-stop, massaggino veloce e riparto fiducioso ma poco dopo è dolore totale.
Stringo i denti ma so che devo rallentare subito per non rischiare di compromettere il finale di corsa. Giorgio sta andando bene e molto di malincuore gli dico di
proseguire: non è giusto che debba rallentare per me, e come da accordi a inizio
gara “ognuno deve dare quello che si sente”.
Lo incoraggio a mantenere il passo tenuto fino a quel momento e lo saluto
incitandolo, sono convinto che ce la farà! Sono comunque contento perché fino al
27° sono arrivato, avrei potuto avere problemi peggiori fin dall’inizio ma così
non è andata, quindi voglio proseguire, qualche tratto a piedi per non peggiorare
la situazione ma vado avanti convinto di farcela … una cara amica molto tenace
dice “barcollo ma non mollo” così deve essere e così sarà! Passano i palloncini
delle 4.15, ma la cosa non mi preoccupa e vado avanti; più corro e più sono convinto di farcela anche perché ora c’è la parte più bella: passaggio in piazza Navona, il centro, la via del Corso … lunghissima non finisce mai!!! … finalmente
in piazza del Popolo, qualche passo a piedi per non appesantire il polpaccio ma
riparto e mi inserisco nel gruppo delle 4.30; alla fontana di Trevi non sento più
niente … nel senso che ormai il polpaccio è un sasso … ma l’entusiasmo mi fa
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Storie di un gruppo di amici
Roma 2010
arrivare in un attimo all’Altare della Patria. Manca poco … solo salitelle … ultimo ristoro e poi via per ripassare al Circo Massimo e finalmente ultimo salitone intorno al Colosseo, discesa e rettilineo dei Fori Imperiali dove riesco anche
ad aumentare il passo e tagliare il traguardo della maratona più bella che abbia
mai fatto!!
E’ finita, grande soddisfazione e gioia, non sento più la gamba ma ormai
chissssenefrega … è fatta! Ritiro la medaglia e vado a cambiarmi per poi aspettare gli amici al punto stabilito. Vedo l’amica del Viviam Cent’anni e mi informa
che tutti sono arrivati e anche molto bene: “Crudo” con un grande tempo, ma
questo si sapeva, Giorgio, Fabio, Alessandro, Pino e poco dopo vedo arrivare Alvaro trionfante: anche lui ha terminato brillantemente la sua terza maratona.
Contenti ci avviamo verso l’albergo, naturalmente la via Cavour è tutta in
salita … non problem! si va avanti … cavolo ma la corsa è finita! In camera inizia il non-stop di telefonate e messaggini: “me tocca fa’ er centralista” aoohhh …
“Arvaro” ha il telefono scarico e quindi “me tocca smistà tutta a’ corrispondenza
der mondo intero” … ma lo faccio con piacere anche se riesco a farmi la doccia
solo dopo un’ora mentre il coinquilino sta già riposando da mò!!! Ci riposiamo un
po’ e poi cambiamento di programma: non si va più al ristorante perché la gentilissima Roberta ha pensato di farci una sorpresa invitandoci a cena a casa sua
per una cenetta romana. Non vorremmo disturbare ma accettiamo molto volentieri perché ci fa molto piacere la disponibilità di Roberta e della sua famiglia,
così possiamo conoscere anche suo marito, i suoi splendidi ragazzi e una cara
amica di Roberta. Trascorriamo una serata molto bella, mangiamo come lupi (avevamo fatto colazione e basta, dopo la corsa non si ha fame … ma quando ci si
riprende …) tutto quello che ha cucinato molto molto bene la nostra amica. Voglio ringraziare lei e tutta la sua famigliola perché sono stati veramente di cuore, simpatici, ospitali e affettuosi: siamo stati accolti molto bene, come se fossimo amici da anni: grazie di cuore, ricorderò questo week-end romano sia per la
maratona sia per aver conosciuto finalmente l’amica dopo anni di solo telefonate. Appena rientriamo in albergo, penso che siano passati al massimo dieci minuti e poi …. crolliamo.
Dopo una bella dormita ed una tranquilla colazione, Alvaro ed io decidiamo
di prendere l’autobus e dirigerci in San Pietro dove, vista una lunghissima coda
per entrare nella basilica, decidiamo di andare altrove: ci dirigiamo verso Castel
Sant’Angelo per poi puntare verso piazza Navona. Quattro passi fanno bene per
sciogliere un po’ i muscoli (alla fine penso che avremmo fatto circa 6-7 km!).
Camminiamo rilassati per le vie del centro di un lunedi romano tranquillo pieno
di turisti: arriviamo al Pantheon, alla fontana di Trevi e andiamo a sederci sulla
classica scalinata a piazza di Spagna, qualche foto ricordo e poi verso Santa Maria Maggiore. La passeggiata termina in una pizzeria con tavolini all’aperto vicino alla stazione, sembrava carina e ci siamo fermati: mai mangiata una pizza
così schifosa in vita mia … unico brutto ricordo di questa tre giorni romana.
Passiamo a ritirare i bagagli in albergo e poi in stazione dove il Freccia Rossa ci
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Le nostre avventure
riporterà a Milano in tre ore. Ecco, direte …. che barba … meno male che ha finito … ma ho cercato di raccontare tutto quello che avevo in mente, rimarrà
scritto e rimarrà sempre nel cuore questo bellissimo ricordo romano. Grazie a
tutti, da Alvaro compagno QDR, a Giuseppe il nostro inviato di Roma; Roberta e
family, gli amici del Viviam Cent’anni, quelli di Gorgonzola e tutti gli altri amici
conosciuti in questi giorni. Chiudo con queste parole: Grazie Roma … splendida
Maratona … tornerò sicuramente ...
Emilio QDR
„
Il G.P. Avis Locate invia ai due amici di Quelli di Rozzano, Emilio
(04:26:02) ed Alvaro (04:48:37) che hanno corso la Maratona di Roma un
mondo di complimenti per la loro OTTIMA corsa. Complimenti ragazzi
siete stati grandi ed avete tagliato l'ARRIVO in un tempo "onorevole" ed
invidiabile, bravissimi. Renato C. - Avis Locate Triulzi
„
Ciao Emilio!! Grazie per i complimenti ... sono davvero contenta di esserci
riuscita. Roma è una tra le più impegnative che io abbia mai fatto! E a te,
come è andata? E' vero, è stata una magnifica serata sabato! Colgo l'occasione per invitarti ad una cena che vogliamo fare noi della brigata insieme a quanti più podisti riusciamo a riunire, per la data del 9 aprile. Tu
non ci sei su facebook? A presto!!! Sabry - GPG 88
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Grandi Emilio e Alvaro ... siete stati davvero dei mitici “gladiatori”!!
Maurizio V.
Complimenti ragazzi, oggi ho iniziato la giornata leggendo i racconti di Emilio ed Alvaro, le immagini le vedrò un altra volta, nonostante i tre anni passati
ho ancora un forte ricordo della maratona di Roma e, leggendo i racconti, è come
se avessi di nuovo rivisto la moltitudine di atleti e tutte quelle teste controsole
che ti spiano da sopra il Colosseo alla partenza. Il percorso è sempre qualcosa di
magico, riesco a capire tutte le vostre emozioni per questa corsa splendida. Ancora complimenti a tutti e due per la classica mentalità da maratoneta che avete
ormai sviluppato, calcolando e distribuendo bene le forze sui temuti sanpietrini.
Emozioni fantastiche, bravi QDR
Toni QDR
Ciao Emilio. Un grande abbraccio a tutti! Non aggiungo altro, almeno per
ora. Spero che la batosta mi passi presto: è stata dura e il morale è ancora a terra. Ma non potevo non ringraziarvi tutti per il vostro caro pensiero. A presto!!!!!!!!!
Giuseppe L.
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Storie di un gruppo di amici
Roma 2010
LA MIA PRIMA MARATONA
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Eccoci è arrivato il battesimo con la Maratona. La mia prima volta!!!
Sveglia alle 5e45 ... neanche a dirlo notte in bianco! sarà stata la tensione,
saranno state le penne all'arrabbiata, che più che all'arrabbiata erano
"all'incazzata" saranno stati i miei compagni di camera che russavano
come tromboni insomma non ho chiuso occhio e mi sono alzato con la testa che mi scoppiava! Sapevo comunque che dopo pochi km sarebbe scomparso, mi succede spesso di correre col mal di testa so che passa ed è passato! Il ritrovo è con i miei soci della Viviam Cent’anni e il mitico Emilio
ed Alvaro di QdR. Il pettorale alto ci costringe ad una partenza nelle retrovie ma poco importa, non abbiamo pretese velleitarie vogliamo fare una
bella maratona ma si sa è la prima e quello che viene viene! Emozione
tantissima ... si parte con la musica di The final countdown, ed è adrenalina a mille! Ancora adesso a distanza di 24ore descrivere ciò che si prova
è difficile, mentre ci si incammina sotto l'arco gonfiabile della partenza
mille sensazioni una dietro l'altra!!! va beh siamo partiti ci facciamo gli
ultimi incitamenti tra di noi ... come se si andasse in battaglia, alla conquista di Roma!!! da subito il passo è rallentato dalle persone che trotterellano ... anche noi trotterelliamo, il mio scudiero è Emilio Qdr poi ci sono Giorgio e Alessandro della società, oscuri presagi si affacciano però su
Emilio, in settimana fermo per un dolore al polpaccio con la speranza di
lasciarselo alle spalle oggi per la Maratona ... tutto bene per i primi 5km,
passo buono senza fatica 5,30km ... azz devo fermarmi bisogno fisiologico,
la faccio contro un albero ... e perdo i miei soci! non provo a raggiungerli
ho paura di sprecare troppe energie, comincia la mia corsa solitaria,molti
km sul lungotevere dove verso il 12km ritrovo mio cugino Alessandro ed i
palloncini Pacemaker delle 4h30 li supero pensando che fra qualche km
avrei trovato quelli delle 4he15 bianchi. Al 18km il passaggio a P.zza
S.Pietro ... BELLISSIMO!!! pelle d'oca alta un cm ... poi ancora lungotevere e lungotevere. Il passo è lento per me sotto i 6/km arriverò alla 1/2 in
2h e 2min un infinità butto via il braccialetto con i tempi teorici(il passaggio alla mezza era 1he52'), non oso aumentare il ritmo, continuo a
pensare ai km che mancano, avrei bisogno di parlare con qualcuno Emilio, Giorgio dove siete? i km non passano mai, al 25km facciamo anche
una rampa sembra una tangenziale, ho bisogno di bere e di mangiare, io
che riesco a stare con facilità sotto i 4,40km nella mezza maratona adesso
fatico a mantenere i 5,30! Via del foro italico, via della Moschea ... il pezzo
più brutto, niente da guardare, tranne una giapponesina niente male che
col suo passo vedo fuggire piano piano! Finalmente supero i palloncini
bianchi delle 4he15 siamo al 28km sembra che finalmente le gambe girano a dovere, ma mi assale ancora la fame! e la sete ... non vedo ristori ...
volevo raggiungere i palloncini delle 4h ed invece vengo raggiunto nuo-
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
vamente da quelli delle 4e15! è un bel gruppetto incitano tutti a non mollare, Piazza Navona, Piazza del Popolo, passo di fianco alla fontana di
Trevi sono 39km ... mannaggia non riesco a stare dietro ai palloncini
bianchi, mi sembra aumentino il ritmo, guardo l'orologio 5,12/km troppo
per me adesso ... rallento ... passo di fianco all'Altare della Patria e sono
40km è quasi finita! ma le gambe non ne vogliono più sapere mi fermo,
cammino solo pochi secondi, non posso mollare ora mi superano ragazze
grassocce e persone anziane! non è possibile riprendo a correre sembra finita ... ma c’è una salita un muro saranno 100mt corricchio vedo il Colosseo evviva è finita davvero!!! 4h 13'23" tempo effettivo! Emozione? tantissima quando ho messo la medaglia al collo ... indescrivibile! Gli altri
compagni di avventura li rivedo all'arrivo so che Emilio ha mollato al
27km rallentando il ritmo ed è arrivato in 4he37, Giorgio in 4he05' e Alessandro in 4he40', la felicità è immensa, le aspettative sono state in parte disattese, ma troppi tanti fattori hanno causato la debacle: 1) pochi
lunghi solo 2 sopra i 25km nelle ultime 6 settimane, 2) la poca anzi nulla
esperienza nella gestione della maratona (vedi fame continua), 3) la difficoltà del percorso, 4) la mancanza di compagni di viaggio e soprattutto di
Emilio che mi aveva scortato nel lungo di 32km per niente sofferto tra una
chiacchiera e l'altra, 5) l'allenamento cominciato a gennaio e troppo breve
per affrontare una maratona. Lo spirito però è quello giusto! ho voglia di
ricominciare ad allenarmi per abbattere il muro delle 4 ore. Comunque
non dimenticherò mai ... LA MIA PRIMA MARATONA DI ROMA!!! Fabio S. - Viviam100anni
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Ciao Emilioooooo!!!!!!!! Sei un grande senza di te e dei tuoi consigli non
l’avrei mai finita questa mia prima maratona, grazie mille, come va la
gamba? Ciao Alessandro - Viviam100anni
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Esperienza indimenticabile e soprattutto da ripetere, la bellezza della città che mi ha fatto passare e pensare meno alla fatica. Un grazie di cuore a
tutti, ed in particolar modo ad Emilio, il grande TRASCINATORE. Ci
vediamo Domenica alla Certosa. Ciao a tutti. Giorgio – Viviam100anni
HO VINTO LA MIA BATTAGLIA CON LA LUPA
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Ho vinto la mia battaglia con la "Lupa"! - Tutto ebbe inizio dopo la Maratona del Brembo, ai primi di gennaio, quando dissi a Marco: “Amore, pensi che a Roma io possa riuscire a fare 4h30’?”. La maratona di Roma
l’avevo già corsa quattro volte, senza allenamento specifico ed il mio tempo migliore era stato 4h46’ nel 2006. E’ sempre stata una tra le mie preferite, forse perché secondo me è molto impegnativa, quindi più soffro nel
raggiungere il traguardo, più la amo: eh, lo so, ho bisogno di cure! Ad ogni modo, Marco mi prepara una tabella, che per me è una novità. Io ho
Storie di un gruppo di amici
Roma 2010
sempre corso solo la domenica e non avevo mai fatto le fatidiche “ripetute”
(preferisco una 100 km ad una ripetuta da 3000 m). E così il mio allenamento ha inizio alla data del 12 gennaio 2010. Il martedì le ripetute, il
venerdì la corsetta di un’ora e la domenica il lungo (incluse la maratona
di Verona e la Strasimeno). Nei giorni vuoti mi dedicavo alla palestra e
l’unico giorno di “relax” era quello del corso di danza del ventre. Non ho
mai esitato, non ho mai avuto la minima indecisione, nemmeno nei giorni
più difficili. Neve, pioggia o qualsivoglia temperatura, non ho mai rinunciato al mio allenamento. Mi sembrava di fare una cosa strana, ma mi fidavo del mio “personal trainer”, nonché mio compagno di vita. Per la
prima volta mi stavo preparando ad una maratona, io, la regina delle tapascione: roba da matti! Questi erano quelli che dovevano partire per
Roma: papà Peppino e mamma Elena (partiti venerdì 19), Vittorio ed Anna (partiti venerdì 19), io ed Andrea (partenza fissata per sabato), Marco
e Filippo (partiti il giovedì), Sabina e Stefano (partenza fissata per sabato). Siamo partiti tutti, tranne Andrea, che ha dovuto rinunciare alla maratona nella Capitale per problemi fisici. Finalmente, dopo un viaggio in
solitaria sul treno Frecciarossa, arrivo a Roma, sempre bella e maestosa.
Mi dirigo in albergo a posare la valigia e mi precipito a mangiare un piatto di spaghetti all’amatriciana (già in treno avevo l’acquolina…). Mando
un messaggio al mio “coach” scrivendo quello che stavo mangiando, e lui
mi risponde: “Nooooo, c’è la pancetta!” Allora gli rispondo: “E allora? Così
fa comunella con la mia!”. Lui sa che è una partita persa e ci rinuncia. Mi
raggiungono Vittorio ed Anna ed insieme arriviamo all’Expo (uno tra i
più belli in Italia). Ritiriamo il pettorale, dopodiché io inizio ad incontrare, con piacere, amici nuovi e vecchi. Scambio di foto e scambio di battute,
dopodiché torno in albergo. Più tardi io, i miei, Anna e Viktor, Marco e Filippo ci incamminiamo verso il prescelto ristorante, dove c’è ad attenderci
buona parte della Brigata, insieme al gruppo “Quelli di Rozzano”. Giuseppe (Laurietto) ha organizzato tutto al meglio, come sempre. Ci sono i
fratelli Scianca, con uno dei quali (Marco) parte l’ennesima “sfida” di gara. Per me, intanto, è la volta degli spaghetti cacio e pepe, accompagnati
da un buon vinello rosso ed infine una grappa morbida, ed è un tripudio!
(Marco, il mio “coach”, mi ha molto “cazziato” al telefono per la grappa).
La domenica mattina, dopo una buona e, stavolta, sana colazione, ci dirigiamo verso il Colosseo, luogo della partenza. La gente è davvero tanta!
L’emozione sale, si scattano foto, si scambiano sorrisi e saluti e non ci si
accorge che è tardi, cribbio! Purtroppo, parto dietro i palloncini delle 5 ore, poiché è impossibile raggiungere quelli delle 4h30’ per la folla di partecipanti. Partiamo ed inizio subito con uno scatto per raggiungere i
“miei” pacer. Vedo mio papà, che è partito bene, così pure Viktor. Li lascio
e proseguo con il mio obiettivo. Dopo un paio di km li raggiungo e finalmente mi accodo a loro (davvero simpatici!). Verso il 18° km, dopo aver
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
passato il Vaticano, mi accorgo di averli distanziati di qualche minuto.
Proseguo e raggiungo Marco Scianca, che mi dice che non è in forma. Passiamo insieme la “mezza”, poi rallenta, peccato, non c’è più sfida ora. I km
passano per me e mi accorgo di stare bene. Inizio a soffrire quando entriamo in centro. I sampietrini li sento come se fossi a piedi nudi. Il dolore
(che poi è stanchezza) sale alle caviglie e ai polpacci, quindi rallento un
po’, ma non cammino. Sono a buon punto e DEVO arrivare “a buon punto”! Finalmente l’ultimo km, accelero ed inizio a dare tutto quello che mi è
rimasto. L’ultima salita la faccio emettendo dei suoni gutturali simili a
quelli che produce una bestia disumana ferita (tipo uomo delle nevi). Supero alcune persone e mi sembra di andare velocissima (poi, vedendo i
filmati, mi sono messa a ridere), finalmente arrivo e con un tempo per me
fantastico: 4h24’10’’, il mio personale! Prendo fiato ed Alfredo mi fotografa e mi saluta. Faccio un paio di passi, inizio a realizzare, e comincio a
piangere dalla gioia. Fare il personale a Roma non ha prezzo! E’ una maratona bella ed impegnativa. La vivi, la soffri, la godi e, alla fine, ti rimane dentro! Bravi tutti coloro che l’hanno terminata, bravo papà, che dopo
sei anni, hai concluso un’altra maratona, ti voglio bene! Bravo il mio personal trainer che mi ha permesso di realizzare uno dei miei sogni, ti adoro! La “lupa” per quest’anno, l’ho fatta “crepare”! Sabrina T. - GPG 88
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Storie di un gruppo di amici
MILANO
11 aprile 2010
Il debutto in maratona
del neo-QDR Federico
Milano 2010
MILANO
LA MIA PRIMA MARATONA
Ho pensato più volte in questi giorni e soprattutto ieri durante la corsa a cosa scrivere in questo breve resoconto. Come ho detto a Emilio nell’ultima uscita
di allenamento pre-maratona uno dei fattori che mi aveva spinto e motivato a
lanciarmi in questa esperienza (e per esperienza intendo tutta la preparazione
che la maratona necessita oltre che l’atto conclusivo) era stata il leggere i vari
resoconti sul sito dei QDR: si parlava con grande soddisfazione di corse in cui il
piazzamento e il tempo sono il fattore meno influente, si descrivevano momenti,
sensazioni, stati d’animo positivi e negativi che volevo assolutamente sperimentare.
Poter scrivere adesso della MIA esperienza per condividere con tutti gli altri
QDR, amici dei QDR o semplici curiosi tutto quello che mi è successo ieri, pur
piccolo e insignificante possa sembrare a tanti non appassionati, è quindi per
me motivo di enorme orgoglio e immensa soddisfazione.
Ovviamente la maratona inizia qualche giorno prima, con la cura meticolosa
di tanti dettagli quali l’alimentazione (uscire di sera e ordinare nei locali la coca
cola invece che la birra devo ammettere che un po’ mi ha imbarazzato!!), il riposo assoluto, l’attenzione maniacale a “dove si appoggiano i piedi” per evitare infortuni dell’ultimo momento. La sera prima mi sono fatto anche la lista dei vestiti e delle cose da ricordarmi appena sveglio: pettorale, orologio carico, cappello, cerotti, creme, pantaloncini, pastiglie … e la maglia? Caspita … mi sono accorto solo il sabato alle 23 che non avevo mai sperimentato nei lunghi una maglia a maniche corte … e uno dei consigli che più mi è stato ripetuto è “mai sperimentare dei vestiti nuovi durante una maratona” … panico … perché l’altro
consiglio è “correre leggeri durante la maratona”! Tenuto conto che alla fine avrei tenuto sopra la maglia rossa QDR alla fine ho optato per la maglia termica
super sperimentata blu … che anche esteticamente si abbinava bene (ovviamente ho fatto la prova colore davanti allo specchio!) confidando nel vento e nel
freddo previsto dalle previsioni!!
La notte l’ho passata bene … quanto meno non ho mai avuto problemi
nell’addormentarmi in vita mia.
Sveglia alle sei e 40, colazione abbondante e partenza per la metro. Ovviamente la prima soddisfazione è stata passare davanti agli addetti delle metropolitane con il mio bel pettorale facendomi aprire le porte dei tornelli … mi sono
sentito un atleta di quelli veri, salvo poi accorgermi che dietro di me praticamente tutti gli altri utenti della metropolitana erano maratoneti … e tanti anche con numerazione bassissima di pettorale (obiettivamente il mio n. 7857 non
faceva così onore di fronte a qualcuno sotto il 1000).
Ho passato il viaggio in metro a sentire il racconto di una ragazza (avrà avuto 35 anni) capace dal 2003 al 2010 di finire 64 maratone … più qualche PASStorie di un gruppo di amici
97
Le nostre avventure
SATORE!!! “Ma in che mondo sono finito?” ho pensato “Io mi sento un supereroe
ad essere qui oggi e invece c’è gente che considera questa corsa a mo’ di allenamento?”!
Finito il viaggio in metro consegno il tutto al deposito borse e decido di tenermi coperto (avevo portato in maniera provvidenziale una felpa da buttare
per non prendere freddo in partenza) e concentrarmi seduto vicino alla zona di
partenza a guardare le facce degli altri concorrenti. Sembrerà retorico … ma il
podismo amatoriale deve essere uno sport che da felicità perché, nonostante la
fatica che sarebbe toccata da li’ a breve a tutti noi, prevalevano espressioni di
emozione, contentezza, soddisfazione!
Ultimo “piss stop” un minuto prima del via, lancio degli indumenti in eccesso
ed eccomi transitare sotto il traguardo della partenza tonico, concentrato e convinto dei miei mezzi.
Per scaramanzia non l’ho mai detto … ma era inevitabile che avessi un obiettivo personale: mi ero fissato un obiettivo minimo, ovvero stare sotto le 4 ore, e un obiettivo massimo, ovvero le 3.45. E da bravo principiante ovviamente
stragasato per la partecipazione mi sono sentito da subito invincibile e così, dopo un paio di km di “carburazione” ho avvistato da lontano i palloncini della
3.45 e ho cominciato una lenta marcia di avvicinamento conclusasi senza difficoltà all’ottavo km. Mi sentivo in forma, rilassato, tranquillo e convinto … quindi senza alcun problema a correre in 5,15 a km … anzi … dopo il 15 km il ritmo
mi sembrava quasi basso e quindi ho optato per accelerare lasciandomi dietro i
palloncini.
E’ il momento di “massima felicità”: le gambe vanno da sole e la maratona di
Milano, che tutti descrivevano come “noiosa” a me sembra anche bella: rifornimento perfetti, nessun problema con gli automobilisti (alla fine lungo tutto il
percorso ci sono stati pochi punti con i clacson impazziti … ma nulla di più) e
anche alcune band a suonare in palchi posizionati in punti strategici. Molto bello il passaggio in Duomo e in porta Venezia, con anche tanta gente ad applaudire e musica a tutto volume. Il passaggio della mezza maratona in zona castello è
in 1.50.50 … ottimo direi.
Dal 25-esimo km comincio a pensare al fatto che da li’ a poco avrei avuto
compagnia: Cristian mi aveva promesso di accompagnarmi in bici nell’ultimo
tratto, e forse potrebbe esserci anche mio padre. Comincia a sentirsi un po’ di
stanchezza e vengo ripreso dai palloncini della 3.45. La cosa tra l’altro mi rende
molto perplesso: il Garmin continuava a darmi tempi sui 5.10/5.15 min/km e, a
mio parere, loro avrebbero dovuto andare a 5,20! Poco male: un po’ di compagnia
fa piacere! Al 29 km, prima di quando previsto, ecco l’incontro con Cristian in
bici e al 30 km con mio padre, anche lui in bici. A questo punto sono ancora
tranquillo e lucido: parlo con Cristian e sono contento di sentire che parla al telefono con Emilio informandolo dei miei tempi e trovandomi ancora tonico. Al 32
Km, al passaggio sui navigli, il Garmin mi segna 5,06 min/km: comincio a pensare al fatto che i pacemaker stiano esagerando … forse aveva ragione Emilio
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2010
quando diceva che ce ne sono alcuni non così capaci di tenere il ritmo … poco
male … rallento un filo lasciandoli andare ma tenendoli sotto controllo. Al 34
km il patatrac: mi fermo per un” piss stop”, ma forse più che altro per la voglia
di fermarmi, e mi rendo conto, all’improvviso, che non ne ho più.
Mesi e mesi a sentirmi dire che la maratona inizia da li’ in poi, che tutti gli
allenamenti servono solo per gli ultimi 10 km e io, in quel momento, comincio a
capire cosa vuol dire entrare in crisi. Ho sempre pensato che fossero delle esagerazioni e che, nel caso, rallentare il ritmo di qualche secondo sarebbe stato sufficiente a superare le difficoltà, e che comunque con un po’ di forza di volontà bastava poco per arrivare al traguardo … e invece …
Il ritmo è cominciato a calare di 1 minuto a km … ho fatto in tempo a salutare Menego e Ilaria e fermarmi al ristoro del 35 esimo per recuperare … se non ci
fosse stato Cristian da li’ in avanti avrei probabilmente iniziato solo a camminare! 7 km ancora … hai voglia Cristian a dirmi che ormai manca poco … ma se le
gambe non vanno, il cervello è invece ancora capace di fare i conti anche in quei
momenti … e 7 km corrispondono ancora a 45 minuti … ho fatto il conto in un
secondo e dentro di me ho avuto un piccolo attacco di panico.
Penso di avere tentato di fermarmi almeno 3 volte per camminare … ma le
incitazioni di Cristian … e un po’ di amor proprio mi hanno tutte le volte permesso, seppur a ritmi bassissimi, di continuare.
Il tratto più duro è stato Corso Sempione … lungo e controvento … al km 40
vengo sorpassato da un signore a piedi nudi che chiede a Cristian di portargli le
scarpe al traguardo … mah …! Ma ormai è fatta ... penso … passo sotto il cartellone dell’ultimo km e ZAC … crampi … NOOOOOOOOOOO! Vengo sorretto da
un signore del pubblico che gentilmente mi accompagna al passo per 100 m. ...
ma caspita … dopo tutta questa fatica passare il traguardo zoppicando non mi
va e quindi provo a rimettermi a correre e vedo che tutto funziona … e a questo
punto mi godo tutto … due ali di folla che urlano e incitano … la musica a tutto
volume … vedo Alvaro che fa le foto e mi saluta … e vedo il traguardo … sono
abbondantemente sotto le 4 ore ... dei dolori e della fatica non mi interessa più
nulla … ce l’ho fatta!
3.53.59 alla fine per il mio Garmin (o 3.54.01 per il real time).
Mi avevano detto che un secondo dopo il taglio del traguardo si cominica a
pensare alla prossima maratona ma in quei momenti penso solo a non stramazzare al suolo. Ho perso Cristian ma trovo subito Giada, la mia ragazza che come
promesso è venuta a trovarmi sul traguardo e Ulisse che mi fa i complimenti
con una sonora abbaiata. Le gambe sono dure, fatico un po’ a cambiarmi e soprattutto sento di non stare nemmeno troppo bene: un mix tra voglia di rimettere di stomaco e voglia di svenire. Meno male che Giada mi fa da infermiera e mi
traghetta fino a casa dove, dopo essermi steso per 10 minuti torno tonico, in
forma e desideroso di parlare con tutti di quello che ho fatto.
A distanza di due giorni ripenso ora alla frase che mi ha detto Cristian in zona
San Vittore (ero intorno al 34-esimo) alla prime difficoltà: “guarda che questo che
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
ti sembra il pezzo più duro lo ricorderai da domani come il pezzo più bello” … caspita … è evidente che solo chi ha fatto una maratona capisce quei momenti …!
Concludo il mio resoconto, sperando di non avere annoiato i lettori, con un
po’ di ringraziamenti.
I primi vanno a Flavio e ad Alessio che, rispettivamente nel 2008 e nel 2009
mi hanno accompagnato in quasi tutte le uscite infrasettimanali. Penso che senza un valido “compagno di viaggio”, affidabile e puntuale, qualsiasi runner opterebbe per mettersi sul divano nei mesi autunnali e invernali invece che indossare le scarpe da corsa e uscire al gelo con la nebbia, la neve o la pioggia.
Il secondo va a tutti i QDR che mi hanno accolto nel loro gruppo “anarchico
insurrezionalista” raccontandomi tutti i trucchi del mestiere. Grazie in particolare a Emilio, vero motore del gruppo e a Cristian, che è stato il primo con i suoi
racconti a suscitare in me la curiosità di provarci.
Grazie infine a Giada, la mia morosa, che “più o meno pazientemente”, come
tutte le mogli o fidanzate dei corridori, è stata costretta a subirsi puntualmente
i racconti, i problemi e gli appuntamenti fissi (soprattutto quello della domenica
all’alba) che scandiscono la preparazione di una maratona. Beh … ovviamente
questo è solo l’inizio … spero di poter continuare ad “ammorbarvi” a breve con i
racconti di altre maratone!!!!
Federico QDR
Complimenti a Federico QDR per l'ottima prestazione alla sua prima maratona: sei stato bravo, hai tenuto duro ed hai centrato l'obiettivo di portare a
termine la tua prima esperienza con un tempo strepitoso. Tanti complimenti da
tutti noi! Complimenti anche a Vincenzo QDR che ha disputato la mezza maratona e un bravo a tutti i nostri amici del VTV e Salamelle che hanno partecipato
alla maratona ed alla staffetta a squadre: un saluto affettuoso a tutti!
Quelli di Rozzano
Bravo Federico! Ho saputo della tua ottima prestazione, con qualche problemino nel finale: per la prossima, vedrai, farai tesoro dell’esperienza diretta
che hai fatto per completarla meglio (che non vuol dire migliorare il tempo, anche se sarebbe auspicabile, ma finirla in quasi crescendo e il più lucido possibile). Benvenuto nel nostro club di matti (perché chi corre è matto e chi corre la
maratona è matto all’ennesima potenza …). Ma dì la verità: quello che ti dicevamo era vero o no? e che sensazioni hai provato? ad un certo punto ti sei sentito invincibile o no? poi è arrivato il buco nero che ogni maratoneta, quando ha
finito di consumare la scorta di energie ed inizia a consumare sé stesso, deve affrontare, che sia al 30mo o più avanti: ed è lì che deve scattare quel qualcosa
nella testa che ti fa andare avanti e stringere i denti, anche se non bisogna mai
superare i limiti del buon senso, ma solo superare il piccolo limite che ognuno ha
dentro di sé, perché siamo noi il limite di noi stessi, quando corriamo.
Gianni QDR
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Storie di un gruppo di amici
Milano 2010
Mi aspettavo un bel commento da Federico ... ho letto un bellissimo capitolo
della storia dei QDR: evidentemente noi QDR oltre a fare qualche corsetta,
qualche tapasciata e qualche maratona ... sappiamo anche esprimere la nostra
felicità, i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Bravo Federico per l'obiettivo
raggiunto alla tua prima maratona: sono contentissimo e felice perchè penso di
aver contibuito nel mio piccolo al tuo successo con qualche consiglio e aver macinato parecchi chilometri insieme a te nella preparazione del del tuo debutto in
maratona ... ma il merito è stato solo tuo ... perchè tu hai corso i 42,195 km.
Emilio QDR
Complimenti Federico … un bel racconto coinvolgente. Adesso che hai conosciuto la madre di tutte le corse … vedrai che in qualche modo non ne potrai fare a meno. Io, nel mio piccolo, ci penso sempre, anche se sono passati più di due
anni dall’ultima esperienza di Milano, non vedo l’ora di ritornare … e so che
presto ci tornerò … con tutti gli amici del mitiko QDR …
Fabio QDR
Ho appena finito di leggere il racconto di Federico, grandissimo mi ha fatto
sentire i brividi. Quanta energia e quanta gioia e soddisfazione. Bravo.
Toni QDR
„
Ricordo di un'altra splendida esperienze - Ciao a tutti! Stamattina un
gruppo di salamelle ha voluto provare una nuova esperienza: la maratona
a staffetta a Milano. Non sono mancati i coraggiosi Paolo, Maria ed Andrea che sfidando i dolori fisici si sono cimentati nella 42 chilometri e sono stati grandi come sempre! Paola, io, Rosanna e Gianni (ormai noto a
tutta Milano come "l'addetto al recupero"!) nell'ordine che ho indicato abbiamo corso a fianco dei maratoneti per la splendida avventura della Relay Marathon. Non sono mancati i clacson e le lamentele di qualcuno, ma
il clima era quallo di una grande festa. Tanta la gente coinvolta, tanti anche i tifosi (Mamy, Wuby ed Alvaro per primi ... Si sono fatti quasi una
maratona anche loro ...), tanti i vip (Paola, Cla, Rosanna e Gianni per
primi ... :-), i famosi atleti ... Il vento ha portato con sè tanta gioia. La mia
sicuramente! Non sto a raccontare i miei 10 chilometri, un po' perchè ne
ho vissuti 42, un po' perchè non è il paesaggio quello che merita. E' chi
trovo sul percorso, chi corre con me pur correndo altrove o seguendomi da
casa, anche via sms, insomma chi mi accompagna sempre e si emoziona
con me a regalarmi una domenica stupenda dopo l'altra. Oggi oltre a tutto questo ho potuto provare una nuova emozione, del tutto particolare, ma
forte. Ho visto la maglia con il mio nome correre verso il traguardo indossata dal figlio di Andrea che ha accompagnato insieme a sua sorella il
papà all'arrivo ... Guardavo quei 2 bimbi teneramente per mano al loro
papà: un'immagine da incorniciare ... Sono arrivata al traguardo e non
Storie di un gruppo di amici
101
Le nostre avventure
poteva esserci un modo migliore ... Oltre ai miei soliti ringraziamenti a
chi ha reso possibile questa mia nuova grande esperienza (vi risparmio i
dettagli questa volta, ok? Tanto potete leggere le altre e.mail!!) voglio
complimentarmi con tutti. Continuate a correre perchè è bello farlo. Il risultato dei frazionisti della nostra staffetta: 56, 56, 59 e 48 minuti x
42,195 km. Cla - Le Salamelle
„
Ciao Emilio! Grazie, che gentile che sei e che piacere ricevere la tua mail
… E’ stata la mia prima maratona, l’ho preparata in 4 mesi e 10 gg. E’
stata dura ma sono talmente felice di essere arrivata al traguardo che ancora oggi a parlarne mi viene da piangere. Buona giornata! Loredana M.
„
Tanti soliti piccoli perché di un disastro annunciato! - VORREI FARE I
MIE COMPLIMENTI A TUTTI COLORO CHE HANNO FINITO LA
MARATONA DI MILANO E IN PARTICOLAR MODO A FEDERICO!!!
Speravo che questa volta fosse diverso ... ci speravo davvero tanto ... dopo
tutti i proclami dell’organizzazione ... del cambio data ... del comune che
aveva promesso grandi cose e invece ... il solito disastro annunciato di Milano e infatti a malincuore con grande dispiacere devo constatare che anche questa volta non è cambiato nulla. Ma partiamo dall’inizio in quanto
arrivato a Rho, mitico polo fieristico milanese, trovo la zona partenza e
deposito borse in una zona a dir poco infelice senza un minimo di riparo
... tirava un vento gelido e nuvoloni neri si aggiravano sulle nostre teste
... per cui inizio a chiedermi ... se per caso avesse piovuto cosa sarebbe successo??? Possibile che con tutti questi capannoni che ci sono qui non se ne
possa aprire uno e mettere tutti quanti in condizioni più agiate??? Va beh
... andiamo avanti ... provo a convincermi che sarà tutto ok ... ma si lotta
anche per entrare nelle gabbie e poi finalmente si parte ... I primi 4/5 km
scorrono via bene nonostante il forte vento che ci da un po’ di fastidio ...
senza traffico ... senza macchine che suonano ... un’illusione che però dura
veramente poco ... perché appena entriamo in via Novara inizia il solito
delirio ... con macchine in coda che oltre a buttarti i fumi dei gas di scarico nei polmoni ti strombazzano e insultano in continuazione ... Il tutto
procede allo stesso modo procedendo per lo stadio di S. Siro ... il PalaSharp e via via fino alla circonvallazione ... un vero delirio. Continuo a
correre ... passo al 20° km in 1h.56” … in linea con i miei traguardi finali
... ma sento gli ennesi clacson che impazzano in lontananza e allora davvero non ne posso più ... giro per la mezza e pongo fine a questa ennesima
disavventura ... e mentre taglio il traguardo dei poveri (per me una vera
delusione) sento che intervistano Linus che dice che la CITTA’ HA RISPOSTO MEGLIO???? MA DOVE???? Arrivederci alla prossima che sicuramente non sarà più MILANO. Maurizio V.
102
Storie di un gruppo di amici
Milano 2010
“Impressioni di un provincialotto canavesano” - Come al solito la maratona
di Milano scatena ridde di commenti. Si legge di tutto e il contrario di tutto. Chi
guarda a questa manifestazione da lontano ha l’impressione che le valutazioni
siano frutto più di pareri preconcetti che di una attenta analisi. Tant’è che in
quest’occasione si è arrivati addirittura alla fantacritica: in rete già venerdì circolava una disamina dei punti negativi e di quelli positivi che sarebbero emersi
in questa decima edizione, ma anche sulla numerazione delle edizioni c’erano
vedute differenti.
Penso che non sia obbligatorio per una città avere per forza a tutti i costi
una maratona, così come nessuno è obbligato a forza a prendere parte alla Milano City Marathon.
Salvo il fatto del sacrosanto diritto di ognuno a esprimere le sue critiche, mi
sembra però che spesso si cada nel ridicolo. Innanzitutto sui servizi che si pretende di avere a tutti i costi e possibilmente senza costi. Trasporti sui mezzi
pubblici gratuiti, parcheggi gratuiti, padiglioni riscaldati, trasporti indumenti
super efficienti, pasta party, ristori stile pranzo di nozze, pacco gara in oro massiccio,docce e massaggi thailandesi … e chi più ne ha più ne metta. Ci si sente
degli eroi a correre in 5 o 6 ore una maratona, quasi si fosse scalato il K2, e poi
ci si spaventa per due gocce di pioggia e per qualche passo in più per raggiungere il deposito borse.
Poi la delusione per l’impossibilità di avvicinare i numeri di Roma, Venezia e
Firenze. Queste città fanno il pienone perché hanno percorsi monumentali unici
al mondo. Anche qui le critiche ci sono ma la possibilità di correre in quei luoghi
richiama ogni anno nuovi adepti, di cui peraltro moltissimi stranieri.
Cari Milanesi, mettetevi l’animo in pace, le periferie delle grandi città sono
brutte e gli abitanti delle grandi città fuggono verso il mare e la montagna tutte
le domeniche anche a costo di farsi tre o quattro ore di coda sull’autostrada. I
meno fortunati vanno a passarsi la domenica ai centri commerciali.
Tutti comunque non sopportano di essere intralciati sulle loro macchinone
da qualche migliaio di perdi tempo in calzoncini e cannoniera, che si ostinano
ancora dopo 10 anni a voler correre a Milano.
Per cui se proprio volete correre la Maratona a Milano fatelo con uno spirito
diverso. Invece di pretendere che tutto il mondo cambi per seguire il vostro delirio di onnipotenza da maratoneta, provate a cambiare voi.
Sopportate con pazienza qualche colpo di clacson, portatevi una mantellina
per la pioggia e soprattutto allenatevi un po’ di più, in modo che qualche passo
dopo la linea di arrivo siate in grado di farlo. A proposito, un pettorale alla tanto
decantata New York costa più di 250 Euro, si attende intruppati in mezzo alla
strada al vento e al gelo il via della gara e non mi risulta che nel pacco gara ci
sia un completo di Ermenegildo Zegna. P.S. Venite a correre nel verde Canavese. Ciao.
Massimo QDR @
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
LA MIA PRIMA MARATONA
„
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Leggendo il bel racconto di Federico al quale faccio i complimenti per lo
strepitoso risultato, ho rivissuto insieme a lui quello che è stato il mio percorso di preparazione alla mia prima maratona … la Milano City Marathon. Un mio carissimo amico, che ha nel suo curriculum maratone importanti tra cui quella di New York con un personale di 3 ore e 14’, mi ha
coinvolto in questa emozionante avventura. Per questo lo ringrazio per avermi introdotto alla corsa, per avermi insegnato lo stile di vita da maratoneta, per avermi trasmesso l’entusiasmo del runner e per avermi fatto
provare la gioia nel concludere una maratona. Tutto ha inizio il 1 dicembre 2009 con la mia prima uscita e da li gli allenamenti settimanali, il
martedì e il giovedì e nel week il lunghissimo fino ad arrivare al fatico
giorno l’11 aprile 2010. Come Federico, ho iniziato i preparativi giorni
prima con la dieta (rispetto a lui io sono astemia e quindi mi è stato facile
ordinare spremute e succhi di frutta), il riposo e la scelta dell’abbigliamento. Ho usato anche io, nonostante le raccomandazioni, indumenti
nuovi ma ci tenevo all’abbinamento dei colori per via delle foto che non
vedo l’ora di vedere. Sveglia 5.45, colazione, vaselina, abiti e via verso il
ritrovo con il mio personal trainer. Durante tutto il tragitto fino a Famagosta abbiamo parlato, come avevamo fatto nei mesi precedenti durante
gli allenamenti, sul come affrontare il percorso nel tempo che avevamo fissato, 5 ore. E così è stato sono arrivata al traguardo con un tempo reale di
4:54:20. All’ingresso della metropolitana anche per me è stato un orgoglio
mostrare il numero del mio pettorale F937. Mentre aspettavamo il treno,
tutti ci guardano. Un signore di Berlino in viaggio verso le 5 terre ci ha
chiesto della maratona e ci ha raccontato delle sue. Nei suoi occhi e in
quelli del mio allenatore ho visto la gioia nel parlare delle proprie esperienze … fantastico! Il treno era pieno di maratoneti. Arriviamo a Rho, un
freddo terribile! Abbiamo visto partire i top runners e poi ci siamo inseriti
nella folla pronta per le partenza. Dopo pochi minuti il via! Ero un po’ tesa per via del vento, dopo pochi km mi sono liberata della maglia vecchia
che mi avevano fatto portare e da li i km fino al 30esimo son passati velocemente sempre al fianco del mio allenatore che mi insegnava a muovermi
nella folla, a tagliare le curve e a bere ai ristori. Al 20 km per me ma che
dall’altra parte della corsia era il 40 Km, passava il vincitore. Impressionante vederlo volare via come una gazzella. Poi arrivo alla deviazione con
la mezza e lì la mia prima soddisfazione il proseguimento verso la “BIG”
quella dei 42km e195m. Qui purtroppo mi è venuto il dolore al fianco, oramai so che ho questo problema probabilmente dovuto al diaframma (ho
fatto degli esercizi di respirazione per settimane) questa volta fortunatamente non è stato forte e dopo poco mi è passato e più ritornato. Non conosco Milano quindi non avevo l’idea precisa di dove ero, ma bellissimo il
Storie di un gruppo di amici
Milano 2010
passaggio in Duomo e in centro. Bravissimi i complessi e strepitoso
l’impianto stereo che trasmetteva credo la musica di radio DJ. Adoro la
musica che per me unita alla corsa è fonte di grande energia. Così arrivo
fino al 32 km, li è iniziata la stanchezza e di conseguenza ho ridotto il
passo. Al 37 km ho dovuto cedere, ho camminato fino al 38 km ma nelle
orecchie sentivo la voce del mio allenatore (lui è dovuto andare avanti perché il mio passo era troppo lento per le sue gambe) che mi diceva … Non
fermati!. Allora anche se lentamente sono ripartita. Mi sembrava che i
cartelli dei km non arrivavano mai. Quando ho visto 40 km non mi sembrava vero e mi sono detta “CE L’HAI FATTA! ... FORZA FORZA!”. Al ristoro mi son ripresa un po’. Dei ragazzi mi dicevano “sei quasi arrivata” e
più avanti un altro ragazzo “dopo la curva c’è il traguardo sei arrivata”.
Quando l’ho visto ho pensato che ero riuscita a vincere la sfida che avevo
fatto con me stessa ... concludere una maratona. Passando sotto il traguardo ho visto il fotografo che mi scattava le foto e tutti che mi urlavano
“BRAVA”. Mi sentivo chiamare, era il mio allenatore. L’abbraccio con lui.
Poi ho preso la mia medaglia con tanto di inchino della persona che me la
stava mettendo al collo. Il ritorno a casa dove c’erano i miei genitori e mio
fratello a festeggiami. Il giorno dopo ero ancora al 937 (nr del mio pettorale) cielo! I complimenti degli amici, dei parenti e dei colleghi tra i quali
Emilio e Alvaro. Alvaro è venuto da me subito alle 9 per sentire come era
andata, la felicità di dire “sono arrivata!”. Poi ho ricevuto con piacere
l’inaspettata mail di Emilio (che io non conoscevo) che si complimentava
con me e nel pomeriggio anche lui è venuto di persona a trovarmi nel mio
ufficio. Mi si è aperto un mondo nuovo, corretto, sano e fatto di persone
vere e sincere. Ringrazio tutti per aver condiviso con me questa esperienza
unica. La gioia e l’emozione di questo giorno non la dimenticherò mai e
mi accompagnerà per tutta la vita. Loredana M.
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
92
Storie di un gruppo di amici
CORSA SOCIALE
La nostra “corsa sociale”
… QDR & Friends
Corsa sociale
CORSA SOCIALE
25 MAGGIO 2008 - SCHIRANNA
LA CORSA PERFETTA? GIRO DEL LAGO DI VARESE
Forse oggi con il giro intorno al lago di Varese ci siamo andati vicini: percorso
praticamente quasi tutto sulla pista ciclopedonabile, 5 sostanziosi ristori per i 28
(??) km. (poi erano almeno 29 e mezzo), leggere ondulazioni, aspetti artistici, storici, naturalistici, persino il maltempo ci ha "graziato", visto che era prevista pioggia al mattino, mentre, dopo aver piovuto tutta la notte, ha praticamente smesso
poco prima che iniziassimo e siamo stati anche beneficiati da un pallido sole quasi
all'arrivo, una bella compagnia (e non poteva essere altrimenti, siamo Quelli di
Rozzano), una bella doccia calda all'arrivo, grazie alla disponibilità della Canottieri Varese che ringraziamo, ed un fornitissimo ristoro finale con tortellini, salumi,
formaggi ... La Schiranna, ormai un classico per qualcuno di noi, ha visto la partecipazione anche di gruppi venuti da Ravenna, Carpaneto Piacentino, Brembate,
persone che hanno voglia di camminare ed affrontano queste manifestazioni con
lo spirito originario che ha ispirato la nascita dell'IVV prima e della Fiasp poi:
camminare, non correre, in gruppo, e passare insieme giorni in allegria, per rimanere giovani, visitando luoghi e conoscendo altre persone con gli stessi ideali.
Ecco, questa manifestazione è il prototipo di quello che dovrebbero essere queste giornate, un modello da seguire e a cui siamo contenti di partecipare, quando
ne abbiamo l'occasione. Oriana ha effettuato il duro percorso di 14 km., Ilaria, temendo giustamente la pioggia, ha camminato nel bel parco e, per quanto era possibile, sul lungolago varesino, Cristian, Emilio e Fabio hanno accompagnato e trascinato letteralmente Gianni (che aveva il vantaggio di conoscere già il percorso),
soffrendo a causa della, per loro, bassa velocità che ha imballato loro le gambe: ma
per Gianni era il contrario, e il loro ritmo era stato sin dall'inizio troppo alto ed alla fine tutti avevano il mal di gambe, per motivi opposti ... misteri del podismo ...
ma la prossima volta che ognuno vada col proprio passo, così che tutti diano il
massimo di cui sono capaci; certo comunque è stato bello fare il percorso insieme,
scattare foto degli angoli più suggestivi e farsi ritrarre tutti insieme.
Questa, che in un certo senso avevamo organizzato come una sorta di "corsa
sociale", è proseguita con un'altra delle specialità dei QDR: la corsa delle gambe
sotto il tavolo; infatti ci aspettava il pranzo all'Agriturismo Il Vecchio Castagno
di Angera, dove siamo stati raggiunti dagli altri amici Cristina e Luca, con cui
abbiamo proseguito la giornata con diverse specialità atletiche: antipasti misti,
primo, secondo, dolce, Gutturnio, caffè, lemoncello. Anche in questo caso il
gruppo si è distinto con la solita classe ed abilità: i più esperti aiutavano i meno
preparati a terminare il loro compito, dimostrando, ancora una volta, che la
classe non è acqua (infatti il Gutturnio è andato via bene).
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
Ora attendiamo la prossima manifestazione, speriamo altrettanto bella (e le
premesse ci sono tutte), anche se non sarà sempre domenica, una domenica come questa da ricordare con piacere. Ciao a tutti.
Gianni QDR
Abbiamo scritto una delle pagine più belle di questa pur breve storia del
QDR. Quale scenario migliore del lago di Varese. Un'avventura che ci porteremo
dentro e che la ricorderemo con grande gioia. Trenta chilometri vissuti con
grande passione. Con quella passione che non fa sentire la fatica. Quella passione che rende ogni passo della nostra corsa un momento da vivere e da ricordare.
Gianni, Cristian, Emilio e Fabio insieme dal primo all'ultimo chilometro. Alla
partenza temevamo il tempo avverso, invece come se il tutto fosse programmato,
nemmeno una goccia d'acqua. E nonostante il tempo fosse grigio, il sereno era
nei nostri occhi ... tre ore e più di corsa possono essere tante. Ma a me sembrano
passate troppo in fretta. Si sa, la felicità è un attimo troppo breve ... vorresti che
perdurasse più a lungo ... quasi come dire all'arrivo, nonostante la fatica: purtroppo è già finita! Ma con la consapevolezza di credere che ci saranno nuove
emozioni da vivere insieme. A questo punto che dire, grazie a tutto ciò che ci accomuna e ci rende veri amici. E per chi vuol saperne di più, il piacere di vivere e
condividere con noi la prossima avventura.
Fabio, orgogliosamente QDR
Non c'è altro da aggiungere: posso solo dire che è stata una giornata veramente indimenticabile: grazie a tutti per la vostra amicizia.
Emilio QDR
24 MAGGIO 2009 - GAVIRATE
"GITA SOCIALE DEI QDR & FRIENDS"
Alla gita sociale dei QDR & Friends oggi tanti amici, ma iniziamo con le formazioni in campo: i QDR con Enrico, Gianni, Oriana, Emilio, Lorella, Cristian, Ilaria, Alvaro; VTV con Piero, Rosa, Ezio, Ivano; Le Salamelle schierano Paolo, Ilaria, Paola; "liberi-podisti" Toni e Nando, Rossella e Dario; amici non podisti Ezio,
Grazia, Monica e Matteo. Grazie ad una meticolosa organizzazione a cura della
presidenza, Gianni & Oriana, ci siamo trovati tutti noi podisti alle 8.00 a Gavirate
per iniziare una delle più belle giornate podistiche e culinarie degli ultimi anni.
Dopo la rituale foto di gruppo, dove da oggi i QDR con canotta da corsa ufficiale
grazie al favoloso regalo che Alvaro ha voluto fare a tutti i componenti del gruppo
seguendo le orme della presidenza che regalò a tutti le borse, Lorella e Rosa in
partenza per una bella camminata sulla 13 km dove sullo stesso itinerario anche
Oriana e Cristian andranno di corsa; poi il gruppone della 27 km che, con il trascorrere del tempo e dei chilometri, si scinderà in tre gruppetti.
110
Storie di un gruppo di amici
Corsa sociale
Bellissimo percorso, tutto su pista ciclabile, dove oltre ai partecipanti a questa corsa incontriamo tanta gente che corre, che passeggia o che va in bicicletta,
soprattutto famiglie con bambini, godendo di una bellissima giornata, molto
calda ma perfetta per trascorrere una mattinata in mezzo alla natura. Ottimi
ristori ben forniti e ottime segnalazioni da parte dell’organizzazione che rispetto
allo scorso anno ha cambiato il punto di partenza e arrivo, da Schiranna a Gavirate con giro del lago in senso orario. All’arrivo tutti i vari gruppetti vengono accolti dal nostro coach Enrico insieme ai nostri amici e Ilaria, che pur essendo
prossima al grande evento anche con il “pancione” ha voluto essere con noi. Ristoro di fine corsa, breve riposino e poi tutti in agriturismo ad Angera dove sotto
un fresco e areato portico troviamo una bella tavolata che ci aspetta. Un ottimo
pranzo in compagnia è la cosa più bella per trascorrere un pomeriggio dopo la
fatica del mattino.
Grazie a tutti coloro che hanno condiviso con noi questa bella giornata e un
rammarico per tutti gli altri amici che avremmo voluto avere insieme ma che
per impegni vari non hanno potuto aggregarsi … sarà per il prossimo anno.
Emilio QDR
24/5 il Piave mormorava nel 1915, ora invece il 24/5 del 2009 il lago di Varese mormorava per la contentezza di vedere un bel gruppone di amici rappresentanti vari gruppi (QDR, VTV, Salamelle e liberi), partecipare a questa splendida
giornata, presa come spunto per la “gita sociale” dei QDR, come avevamo organizzato lo scorso anno. Però quest’anno il tempo bellissimo (anche troppo caldo)
ed il gruppo molto folto (17 podisti + 6 non-podisti) hanno ampliato il piacere di
stare insieme. I percorsi, da quello di 13 a quello di 28, il giro del lago completo,
ci hanno gratificato e la fatica ed il caldo, anche se abbastanza intensi, non ci
hanno fatto perdere il buonumore che già dal ritrovo al mattino aleggiava intorno a noi.
Poi anche la sorpresa delle nuove canotte QDR predisposte da Alvaro ed
Emilio, dopo le borse che usiamo da 3 mesi: tutto faceva prevedere una bellissima giornata e così è stato. Il piacere di trovarsi, di partire insieme (poi, giustamente, ognuno col suo passo), di trovarsi all’arrivo, di pranzare insieme, ridendo
e scherzando (e qualcuno anche bevendo il noto energetico bianco o rosso a base
di uva …): non so esprimere compiutamente le sensazioni che ho provato vedendomi circondato dai miei amici, dai miei cari, dai più giovani di me, ed ancora di
più da chi deve ancora arrivare, ma è già dei nostri, pur essendo ancora nel pancino della mamma (sta correndo anche là dentro, lo vedo già con la maglietta
QDR !!!!); ragazzi, sarò pure un sentimentale, ma ci sono circostanze che mi
fanno commuovere e non mi vergogno a scriverlo, a volte è come se mi trovassi
sotto una campana di vetro dove c’è tutto il bello che possa volere in quei momenti. Beh, poi c’è anche la corsa, bellissima, per qualsiasi percorso: alla fine
anche i 28 km non sono così lunghi come sembrano prima di farli, soprattutto se
li fai in buona, anzi, ottima compagnia; comincio con Oriana, Alvaro, Nando,
Storie di un gruppo di amici
111
Le nostre avventure
Paola, poi i percorsi si dividono e rimango con Alvaro e Nando, perché Paola
scappa via, poi Alvaro rallenta, poi a metà riprendo Paola (solo perché si è fermata ad aspettarmi … non per niente è una delle Gianni’s Angel !!), poi Nando
rallenta; l’ultimo tratto lo percorro con Paola, e non c’è fatica o caldo che tenga,
il piacere di questa compagnia supera tutto.
Ed alla fine trovare tutti gli amici ... che brividi (forse era il caldo, a questo
punto ...). Speriamo ci siano altre giornate così, un affettuoso saluto a tutti i
miei amici.
“QDR & Friends” Grazie a tutti i partecipanti la festa di ieri: è stato bello
stare insieme per tutta la giornata e spero Vi sia piaciuta l’organizzazione dei
QDR. Mi auguro che ci siano altre occasioni simili. Alla prossima!!
Gianni QDR
Altro che 27 km i miei sono la bellezza di 28,100. Non mi dilungo a spiegare,
fa tutto parte della mia innata capacità di orientarmi tra le indicazioni sparse
nei percorsi. Ciao.
Alvaro QDR
„
L’organizzazione dei QDR è stata impeccabile e la compagnia davvero meravigliosa. Grazie a tutti per la bella giornata trascorsa ieri. Sono sicura
che ci saranno altri bei momenti da condividere insieme … ad esempio
Gianni … ci hai pensato alla maratona del lago di Garda? Potremmo prenderla come una bella scampagnata … al limite se proprio vediamo che non
ce la si fa … prendiamo il traghetto per raggiungere l’arrivo … così anche
noi potremo fare il nostro miglior tempo!!!! n.b. se tra i destinatari c’è anche
Rosa, mi raccomando fammi avere notizie per la skyrunner del 7 giugno o
altre ancora … nel frattempo inizio la cura della mela chiodata … stasera
si va dal ferramenta!!!!! Ciao Paola F. Le Salamelle
„
Ah si, gran bella giornata! Alla prossima Toni B.
„
Certamente è stata proprio una bella giornata e grazie della compagnia
ciao Ivano P. VTV Abbiategrasso
„
Un grazie a tutti per la compagnia! e all'agrigestore per l'agricibo! Paolo
M. Le Salamelle
„
Grazie davvero tanto anche a te per la bella giornata, ci vorrebbero + spesso queste giornate, correre mangiare e ridere, mi sembra non manchi nulla!! Grazie un abbraccio Ilaria P. Le Salamelle
„
Grazie a voi dell'organizzazione e della bella giornata trascorsa insieme.
Io e Dario saremo felici di rivedervi per altre corse e mangiate in compagnia. Buona giornata a tutti voi! Rossella M.
112
Storie di un gruppo di amici
RICORDEREMO
VOLENTIERI
I ricordi più belli con tutti gli amici
Ricorderemo volentieri
RICORDEREMO VOLENTIERI
I MOMENTI PIU’ SIGNIFICATIVI ESTRATTI DAL NOSTRO SITO
MARZO 2008
„
Carissimi, l’incontro con Emilio, che si è registrato nella nostra
community, mi ha fatto conoscere il vostro gruppo. Mi è piaciuto molto, da
subito, lo spirito che vi anima. La nostra community, ospitata con simpatia e complicità da podisti.net, è una realtà completamente diversa della
vostra: tantissimi utenti da tutte le parti d’Italia. Alcuni riescono a frequentarsi di più, altri di meno, altri ancora solo sul web, ma, nonostante
tutto, nel tempo sono nate anche belle amicizie personali. Voi, al contrario, siete nati come un piccolo gruppo di amici che vuole condividere la
propria passione con gli altri. E’ molto bello vedere che, situazioni completamente diverse, sono comunque animate dallo stesso entusiasmo. Noi
troviamo l’opportunità d’incontro, in occasione di alcune manifestazioni e
in particolare in coincidenza delle maratone e, visto che vi muovete in
gruppo, mi farebbe piacere incontrarvi alla prima occasione. omplimenti
per lo spazio che avete creato e i miei auguri di riuscire a mantenerlo
sempre così vivace. V’invito, oltre a Emilio, che è già registrato, di venirci
a trovare. Troverete senz’altro nuovi amici e, ne sono sicuro, noi ne troveremo altri sette. (Laurietto). Ciao Giuseppe L.
APRILE 2008
„
Dal Blog del Toni in Calendario primaverile, troviamo: ... Per quanto riguarda la corsa, il mio primo amore, dopo la maratona voglio divertirmi
un po’ su distanze più brevi soprattutto per non andare in contraddizione
perchè, più di una volta, ho dichiarato che il mio intento è fare solo due
maratone all'anno, magari nel 2009 si può pensare alla tripletta, ma è
meglio farne poche e bene. Ma visto che adesso non ho nessuna maratona
nelle vicinanza mi posso reinventare con alte distanze e tipologie di corse.
Ma il discorso è bello ampio, quindi meglio andare nello specifico ... Domenica 04 Maggio: manifestazione podistica non competitiva a
Sant’Angelo Lodigiano (LO) su distanze variabili di 6-13-19-24 km (valuterò quale delle ultime due partecipare), ritorno a una gara in un contesto
naturalistico ed ambientale con promessa mantenuta con il gruppo di
“Quelli di Rozzano” a cui avevo promesso di partecipare a una gara in
forma di gemellaggio ... Toni
„
Causa infortunio serio (strappo muscolare al polpaccio) non ci sarò domenica alla gara a Sant'Angelo Lodigiano proprio come ti avevo promesso,
Storie di un gruppo di amici
115
Le nostre avventure
l'idea di mantenere la promessa sarà uno stimolo in più per ritornare presto a macinare chilometri. Ciao Emilio e buona corsa Toni
„
Ciao, seguo abbastanza assiduamente (per quanto riesco, visto che il computer di casa è sempre sotto controllo di mia figlia) il sito. Proprio ieri sera mi sono guardato le foto della gara alla Certosa. Vedo che lavori tantissimo per mantenere tutto aggiornato, ma d’altronde è indubbio che il
segreto del successo e dell’utilità di questi siti è proprio l’aggiornamento
continuo. Vedo poi che state partecipando a parecchie gare, bravi!! Io invece ho un po’ la mania delle uscite in solitaria (il lunghissimo del sabato
mattina), per poi partecipare saltuariamente a qualche gara qua e là.
Quest’anno ho rinunciato alla maratona primaverile, per allenarmi senza
troppi patemi d’animo (paura di non arrivare, voglia di migliorarsi) e mi
sono goduto l’inverno. Qui sono cominciati i campionati locali (Campionato Canavesano) sia Fidal che UISP e nelle prossime settimane conto di
partecipare a qualche gara. In tutto ci saranno più di 60 gare, c’è n’è per
tutti i gusti!!! Quelle primaverili normalmente stanno tra i 10-15 KM
mentre quelle lunghe sono a settembre- ottobre. Chissà che non ci si possa
vedere per qualche gara lunga nella vostra preparazione verso Firenze.
Nell’ attesa mando un caloroso saluto a tutti gli amici di Rozzano!!! Massimo S.
DRESANO - MAGGIO 2008
OGGI PER EMILIO E' STATO UN COMPLEANNO SPORTIVO
SONO ESATTAMENTE 10 ANNI DI CORSE AMATORIALI
Era esattamente maggio 1998 quando il mio amico Gianni mi trascinò in
quella che doveva essere la mia prima corsa di una lunga serie: dopo vari tentativi riuscì a portarmi a Dresano: "... vieni è bello ... c'è tanta gente ... mi disse,
non correre da solo, vieni, vedrai che ti piacerà .. facciamo 12 km insieme ... ma
io ado adagio ... non importa ... l'importante è essere qui, non correre da solo vicino a casa ... sì ma la domenica è l'unico giorno che posso dormire un po', riposarmi e poi uscire a fare una corsetta verso le 11, 11.30 ... l'orario in cui Gianni
tornava dalle tapasciate ... tu sei matto che io la domenica mi alzo alle 7.00 per
andare a correre ...". Feci quella 12 km, me la ricordo ancora come fosse ieri,
Gianni rallentò il suo passo per permettermi di correre al suo fianco ... fu bello,
e oggi posso solo dire: grazie Gianni per avermi portato in questo mondo. Quanto tempo è passato, quanti chilometri ho fatto da allora, quanti posti belli ho conosciuto, sono riuscito anche a fare le maratone ma soprattutto quanti amici ho
conosciuto in questi anni. Non posso elencarli tutti ma almeno a loro glielo devo:
Gianni G., Fabio N., Silvio Z. e Cristian G. l'ultimo arrivato tra noi. Poi sicuramente le nostre donne di QDR, gli amici del VTV Abbiategrasso e Avis Locate e
tutti gli altri amici che ho conosciuto e che insieme abbiamo percorso tanti, tanti
116
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
chilometri sotto il sole e sotto l'acqua, ... grazie a tutti quanti e mi auguro di poter passare ancora con voi tante domeniche. Questa mattina dopo 10 anni sono
ritornato a Dresano, mi dispiace che proprio oggi Gianni non era con noi ma insieme a Cristian e Fabio abbiamo trascorso una bella mattinata insieme. Un saluto a tutti da Emilio QDR
„
Rozzano - Caro Emilio, innanzitutto desidero esprimere a lei a tutti "Quelli di Rozzano" le mie più sentite scuse per il ritardo con cui vi scrivo. Per
me è stato un piacere visitare il vostro blog che ritengo sia molto ben strutturato e ricco di spunti, non solo per chi condivide la passione per la corsa
ma per tutti coloro che amano trascorrere il proprio tempo libero all'aria
aperta e alla scoperta dei tanti itinerari che offre il nostro territorio. Ho
molto apprezzato la carrellata delle immagini disponibili negli album fotografici, interessanti sono anche le mappe dei percorsi consigliati, così
come ho trovato utile e funzionale l'idea dei link che rimandano ad altri
siti di "vita cittadina" e non solo. La rete è uno strumento così ricco di potenzialità che si presta ad essere utilizzato nei modi più svariati. Quello
che fa la differenza, a mio avviso, è sempre la qualità dei contenuti che va
di pari passo con la forma e l'opportunità di fruire dello spazio virtuale
per ascoltare e interagire con gli altri, scambiarsi opinioni e punti di vista
capaci di alimentare e offrire nuovi stimoli alla vita di una città e dei suoi
abitanti. Desidero quindi complimentarmi con tutti voi per l'ottimo risultato ottenuto, frutto della vostra straordinaria passione e del vostro impegno. Non mancherò certo di visitarvi ancora e intanto ne approfitto per
inviarvi i miei auguri per le vostre prossime sfide sportive. Un caro saluto.
Massimo D'Avolio - Sindaco di Rozzano
GIUGNO 2008
Da dieci anni nella mia azienda, con un gruppetto di colleghi, ho aderito ad
una iniziativa per un progetto di adozione a distanza: avendo constatato l'affidabilità e la trasparenza di tutto quello che viene fatto dalla Congregazione Povere Serve della Divina Provvidenza (Suore Don Calabria) ho proposto anche
nell'ambito del nostro gruppetto di amici di Quelli di Rozzano di aderire e richiedere una adozione anche per noi. L'abbiamo fatto senza nessun tipo di esitazione perchè a tutti è piaciuta subito l'idea ed ora siamo contenti e abbiamo
avuto in affido un bambino del Brasile. Vogliamo essere a nostra volta promotori di questo progetto, pur sapendo che siamo picccoli picccoli e che incidiamo poco o niente in tutto questo, ma sapendo che ci sono tanti altri piccoli piccoli come
noi in tutte le parti d'Italia e nel mondo possiamo tutti insieme non essere poi
così piccoli piccoli per poter aiutare dei bambini. Per questo motivo vi invitiamo
a leggere il piccolo opuscolo che abbiamo voluto mettere in rete sul nostro sito,
naturalmente con il permesso dell'Ufficio Missioni della Congregazione. Abbiamo dedicato appositamente un piccolo spazio all'inizio del nostro sito. Nel file
Storie di un gruppo di amici
117
Le nostre avventure
pdf troverete una breve presentazione del progetto ed anche i numeri di telefono
e la mail per contattare L'Ufficio Missioni della Congregazione per qualsiasi tipo
di ulteriore chiarimento e informazione. Con tanti di voi Quelli di Rozzano hanno percorso e macinato chilometro su chilometro, con il freddo e con il caldo, con
la pioggia, il gelo, la nebbia ed il sole ... ridendo, scherzando e a volte parlando
anche di problemi seri e difficili, magari un domani potremo anche parlare dei
bambini che abbiamo voluto adottare nello stesso Progetto. Vi ringraziamo per
l'attenzione consapevoli di scrivere ad amici che potranno essere, se non lo sono già, possibili promotori di iniziative come questa. Ciao a tutti. Quelli di
Rozzano
SARNICO - GIUGNO 2008
UNA GIORNATA PARTICOLARE
"Una giornata particolare", così potremmo definirla la nostra consueta gita
che ci porta tutti insieme a scoprire località per noi insolite. Un gruppo di amici
che ogni anno condividono il piacere del sano "stare insieme". Il mare, la montagna o il lago è un piccolo dettaglio, come se facesse da cornice ad un quadro in
cui ognuno di noi depone la propria firma. Questa volta la scelta è caduta su
Sarnico, che in una calda domenica di giugno ci ha accolto e ci ha regalato tutte
le sue bellezze. Con ben quattro percorsi, la gara ha dato a tutti la possibilità di
decidere, comunque, il piacere di fare qualche chilometro insieme, è stato un ricordo che ricorderemo a lungo. Ecco, forse poter correre tutti insieme dovrebbe
diventare un piacere che ci possa legare per le prossime avventure. Grazie a tutti gli amici del VTV e anche chi, non facendo parte del gruppo, condivide con noi
queste emozioni. Fabio VTV e QDR
GRAZIE DI CUORE A TUTTI GLI AMICI DEL VTV ABBIATEGRASSO
PER LA SPLENDIDA GIORNATA
Gli amici del VTV di Abbiategrasso sono un bel gruppo podistico e come tutti
i gruppi che si rispettano ogni tanto organizzano delle gite: quest'anno è stata
scelta una località bergamasca, Sarnico sul lago d'Iseo dove in programma c'era
la 35° Sarneghera con quattro percorsi di 6, 12, 18 e 25 km. Nel segno della cordiale e sincera amicizia, Quelli di Rozzano sono stati invitati a partecipare alla
gita ma purtroppo per impegni vari solo io ho potuto aggregarmi al gruppo. Tantissimi podisti provenienti da varie parti della Lombardia (anche un folto gruppo di podisti di Pisa) si sono radunati per questa corsa tra le più gettonate della
zona e dopo la rituale foto di gruppo siamo partiti per una bella e impegnativa
corsa: la partenza tutti insieme molto emozionante, ha visto dopo qualche chilometro sgretolarsi il gruppo VTV in tanti piccoli gruppetti che hanno percorso
tutte le quattro distanze. Sono partito con l'intenzione di godermi al massimo la
giornata con l'idea di percorrere la 25 km ma subito dopo la prima lunga salita
118
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
nel bosco con il caldo torrido ho pensato insieme ai miei compagni Ivano e Massimo, che forse avremmo dovuto riflettere bene prima di arrivare al bivio della
18 e 25. Più si proseguiva, più si saliva, maggiormente aumentava la convinzione che la scelta giusta sarebbe ricaduta per la distanza più abbordabile visto il
percorso veramente impegnativo e la calda temperatura: infatti abbiamo optato
all'unanimità per la 18 km che comunque ci ha fatto sudare fino alla fine. Una
bella corsa in un ambiente prealpino caratteristico molto diverso da quello delle
nostre corse domenicali in pianura, ben organizzata e ricca di ristori compreso
quello finale, la possibilità di fare una bella doccia per riprendersi fisicamente e
poi tutti a mangiare in un bellissimo agriturismo sulla riva del fiume Oglio. Cosa c'è di meglio di una bella compagnia che si trova a tavola dopo "una faticata"
a mangiare, a parlare, ridere e scherzare ... con un fantastico integratore sul tavolo (... aveva uno strano colore rosso rubino ... in bottiglia di vetro ... che strano
... non mi sembrava Enervit o Gatorade!!!) che ha risollevato tutti gli amici della
compagnia. Ragazzi, che giornata, anche la passeggiatina verso il lungolago di
Sarnico .. per smaltire ... prima di ritornare a casa. Voglio proprio ringraziare
tutti gli amici del VTV per questa giornata indimenticabile e per come mi hanno
accolto nel loro consolidato gruppo: queste sono le cose più semplici e le più belle
che si possano fare quando c'è l'amicizia e la voglia di stare insieme divertendosi. Grazie a tutti i partecipanti alla gita. Emilio QDR
QUINTO DE' STAMPI - GIUGNO 2008
I QDR HANNO ACCOLTO UNA RAPPRESENTANZA DELLE SALAMELLE
DI ABBIATEGRASSO PER UN SIMPATICO GEMELLAGGIO
In un giugno che sembra novembre, abbiamo "giocato in casa", partecipando
alla corsa degli amici di Quinto Stampi, percorrendo i sentieri della nostra zona,
scelti con attenzione per far vedere ai partecipanti che ancora qualche piccola
porzione di campagna esiste ancora anche alla periferia di Milano. Il tempo ci
ha risparmiato la pioggia, però non abbiamo potuto godere appieno della giornata perchè il freddo comunque non è stato un buon compagno di viaggio, al contrario delle Salamelle, con cui abbiamo rinsaldato i legami di amicizia podistica
che abbiamo allacciato da qualche tempo. Il percorso transitava dal centro sportivo Vismara, poi le vecchie cascine e località che una volta erano la campagna
di Milano (Selvanesco, Ronchetto delle rane), e dove, sino a una quarantina di
anni fa, i milanesi andavano a fare la merenda nelle osterie, la domenica pomeriggio (e ne sono stato testimone), e dove ora la campagna sembra sopravvivere
con fatica all'avanzata del cemento e della speculazione. Tornando alla corsa:
Oriana e Fabio la 12 km, Cristian ed Emilio sulla 18 km con gli amici delle Salamelle, Pier e Paolo, tornati poi indietro a recuperare Annalisa la Guaz Salamella e Gianni (povera Guaz: ha dovuto sorbirsi il mio eloquio logorroico per
tutti i 18 km.!!!); certo se ha resistito, può ora affrontare prove ben più ardue ...
ciao a tutti. Gianni QDR
Storie di un gruppo di amici
119
Le nostre avventure
Dopo la sempre brillante sintesi della mattinata descritta dal nostro "presidente" volevo soltanto ringraziare tutti di cuore per un'altra bella corsa in compagnia: QDR e Salamelle. Enrico, lo vediamo sempre in prima linea: ci vede
partire, ci saluta e ci aspetta in trepidazione come un vero coach e quando uno
ad uno arriviamo sembra essere sempre più soddisfatto di essere lì con noi; Fabio, che porta sempre con onore in segno di grande amicizia la maglietta che gli
abbiamo regalato dopo la maratona di Milano con scritto "ad honorem" anche se
lui rimane un podista VTV; Cristian che scalpita sempre come un puledro e appena si parte mi fa sempre impazzire per dargli una calmata anche perchè faccio una fatica a stare al suo passo; Oriana sempre presente e la più costante delle donne di Rozzano; Gianni il mitico podista che corre alla grande tutte le domeniche senza neanche un allenamento settimanale (... ma come fa?). E poi che
dire delle Salamelle?: Pier, oggi ho corso con lui per la seconda volta e va veramente alla grande; Paolo, simpaticissimo, oggi l'ho chiamato "Toro scatenato"
per la sua potenza incredibile; Annalisa, brava, intraprendente, simpatica e gagliarda ... una ragazza veramente in gamba, buon per Alby (che non abbiamo
ancora avuto la possibilità di conoscere bene, ma comunque ragazzo simpatico e
di compagnia); un saluto anche a Manu e alla sorella di Pier, conosciute ieri, che
hanno onorato la corsa di Quinto con una bella 12 km. Ciao a tutti e arrivederci
in altre occasioni. Emilio QDR
Buongiorno a tutti! E' un piacere scoprire che nel mondo della corsa si possano instaurare rapporti che possano andare al di là delle semplici gesta sportive. In fin dei conti la corsa, per molti di noi, è solo un mezzo per ritrovare un
sorriso nella nostra vita, il piacere di condividerlo con persone piacevoli, non può
essere che "valore aggiunto". Con gli amici delle Salamelle, e non solo loro, tutto
questo è possibile. Purtoppo, per ciò che mi riguarda, ultimamente non posso essere del gruppo per via di un infortunio spero leggero, mi auguro di tornare presto a far parte del gruppo, anche se la mia presenza non mancherà mai ... Fabio
VTV e QDR
PAVIA OVEST – GIUGNO 2008
„
120
Ciao a tutti, ieri ho partecipato alla “Stralanfranco di Pavia”, un percorso
stupendo, la prima parte sotto il sole, ma gli ultimi 3 km. veramente belli
in mezzo al verde con il Ticino che scorre sulla destra. Mi sono avvicinato
a questo sport da circa due anni e mi piace lo spirito goliardico, la voglia
di ritrovarsi la domenica mattina con gli amici per una sana corsa podistica è bellissimo vedere gruppi e gruppetti, con vari colori di maglia che
si salutano tra loro, discutono della corsa della settimana precedente, della fatica patita e parlano della prossima manifestazione, sembra che tutti
si conoscano da una vita. Voglio spendere una parola e un ringraziamento
anche per gli organizzatori, ti accolgono sempre disponibili e con un sorriso, un grazie anche alle persone ai ristori, sempre pronte a porgerti quaStorie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
lunque cosa si trovi sul tavolo e spesso anche un incoraggiamento. Per
tornare alla corsa, siamo partiti verso le 9, leggermente tardi per i miei
canoni, soffro terribilmente il caldo, con l’amico Emilio, la persona che mi
ha consigliato il massaggiatore, dove acquistare le scarpe, l’importanza
del cardiofrequenzimetro, mi fa conoscere le date e i percorsi più belli, sento di essere stato adottato a 50 anni. La prima parte è stata per me difficile, in questi casi si da sempre la colpa al caldo, ero partito baldanzoso per
fare per la prima volta i 16 km. ma ho optato subito per i 10, la seconda
parte è stata, come ho gia detto bellissima, ero preso dalla fatica e dalla
voglia di arrivare, ma ho trovato la lucidità di guardare lo stupendo paesaggio e vedendo l’acqua ho dovuto frenare la voglia di fare un bagno. Un
saluto a tutti. Alvaro C.
MARUDO - LUGLIO 2008
„
SI SI SIII … Ho raggiunto il traguardo dei 18 Km, per la prima volta da
quando partecipo alle corse. Come al solito ero partito par i 12 ma la
compagnia è un ottimo stimolo e grazie ad Emilio che spesso tornava a
prendermi, la compagnia di Gianni, con il quale nel giro di pochi chilometri, abbiamo parlato di un sacco di cose, dai gamberi alla caccia, dal
cibo a come correre; Alessandro un bravo anche a lui per i suoi 18, e altri,
mi sono ritrovato alla fine della faticaccia “quasi” senza accorgermene,
quasi è tra virgolette. Anche Blues, il simpatico pastore tedesco mi ha divertito, facendo sue tutte le rogge e i fossi della zona, beato lui. Il percorso
è stato bello, migliore la prima parte nel bosco, in mezzo ai campi la seconda, fortunatamente il caldo non era eccessivo, altrimenti sarebbe stata
dura per tutti. Alla fine ci attendeva una bella sorpresa, oltre al solito riso, Alessandro afferma che aprirà una risotteria, una bellissima coppa
come gruppo. Mentre mi gustavo una ottima anguria, tre fette, riflettevo
su quello che ero riuscito a fare e nonostante fossi stremato, già pensavo
alla prossima. Qualcuno si è complimentato per quello che ho scritto la
volta precedente, altri mi hanno tirato le orecchie per la punteggiatura
non curata, in tutti i casi sono rimasto stupito, perché scrivere non è certo
il mio forte, il mio lavoro è quello di parlare al telefono con molte persone,
tutto il giorno o quasi, la scrittura si riduce solo a qualche appunto. Ma
… non ha importanza, non devo vincere nessun premio letterario, scrivo
solo le mie sensazioni, per me tutte nuove. Un saluto a tutti. Alvaro C.
ABBIATEGRASSO - LUGLIO 2008
"VTV DAY" PER FESTEGGIARE I 50 ANNI DI PIERO
Di solito scriviamo qualche riga sulla corsa per ricordarci della mattinata
podistica, ma questa volta dobbiamo parlare di un week-end più culinario che
Storie di un gruppo di amici
121
Le nostre avventure
sportivo. Abbiamo iniziato sabato sera con una pizzata organizzata dai QDR un
po' in fretta e all'ultimo momento per poterci salutare prima delle vacanze, ma
alla fine si è rivelata una bella serata pur non riuscendo ad avere tanti altri amici con noi: comunque una ventina di persone tra QDR, VTV e Le Salamelle
sono stati un gran bel numero per trascorrere insieme una serata alla "nostra
base", La Magolfa. Poche ore dopo, la mattina successiva, siamo stati invitati
dai nostri amici VTV a partecipare al "VTV day" per festeggiare i 50 anni di
Piero: ritrovo in centro ad Abbiategrasso e via tutti insieme in cascina. Formazione di tre gruppetti per percorrere circa 6, 14 e 17 km sui bellissimi sentieri e
sulle stradine verso il Ticino, prima della grande festa: salame, prosciutto, zola,
patatine, prosecco e sangria e tanto altro ... anche acqua fresca! e gli auguri a
Piero per il suo compleanno. Un ringraziamento di cuore a tutti gli amici del
VTV per averci invitato alla loro festa, per aver rafforzato il nostro legame di
amicizia. Un abbraccio particolare va al festeggiato Piero e un grande ringraziamento a Rosa che si è prodigata e impegnata con tutte le sue forze per la
buona riuscita della festa. Grazie ancora a tutti da parte di tutti Quelli di Rozzano. Ciao Emilio QDR
Cari compagni di corsa (ed ora anche di merenda), dopo la bella serata di ieri, stamattina abbiamo proseguito questo bel gemellaggio tra un colosso del podismo come il VTV e noi, piccoli piccoli del QDR: Vi ringraziamo dell'invito e di
tutta la fatica che avete fatto per organizzare questa bella mattinata. Ma visto
che tra le vostre file annoverate un poeta, che abbiamo potuto apprezzare stamattina con la splendida poesia dedicata al compleanno di Piero, mi sono permesso di buttare giù queste quartine senza pretese (effetto probabile delle quartine di sangria che stamattina ho trangugiato con copiosa avidità: che reintegratore ! altro che il Gatorade). Alla prossima corsa, ciao a tutti e grazie ancora !!!!!!
Gianni QDR
"IL 27 LUGLIO"
(un po' come "Il 5 Maggio")
Ah che afa, che calura è la corsa una tortura,
ma oggi qui, ad Abbia-grasso tutto ciò sarà uno spasso.
QDR e VTV tutti insieme stan così,
per goder, alla fin fine, di sangria e patatine,
cetrioli, salamini, cipolline e tanti vini,
con lo zola ed il prosciutto (l'abbiamo fatto fuori tutto !).
L'amicizia, l'allegria, anche il caldo passa via;
il giardino e la cascina, fan più bella la mattina,
ma la cosa assai migliore è che abbiam, con tardo ardore,
rafforzato l'amistà che la corsa già ti dà.
Or dobbiam gridar così viva viva il VTV.
122
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
LOCATE TRIULZI - SETTEMBRE 2008
SIAMO TORNATI TUTTI E CI VOLEVA UNA GRANDE CORSA COME
QUELLA DI LOCATE PER RIPARTIRE ALLA GRANDE
Siamo tornati tutti dalle vacanze e oggi a Locate Triulzi siamo ripartiti alla
grande: ebbene si, ci voleva proprio una bella corsa come quella di Locate per ripartire tutti insieme in vista dei prossimi impegni autunnali e invernali. Complimenti agli amici di Locate che hanno ridisegnato alcune parti del percorso,
migliorandolo rispetto agli scorsi anni e hanno organizzato molto bene la corsa
con tanti ristori e soprattutto quello meraviglioso finale: veramente bravi, anzi
bravissimi, l'anno prossimo ancora! Quelli di Rozzano oggi a Locate si sono presentati come gruppo: eravamo in otto, Gianni e Oriana, Enrico che non può perdere certo questi appuntamenti, Cristian, Emilio; inoltre si sono aggiunti al nostro gruppo Mario, zio di Cristian, Alessandro "Caz" e il suo Blues, degni rappresentanti delle Salamelle e per finire Alvaro, già con noi da parecchio tempo e
oggi, dopo il parere superfavorevele del "CdA del gruppo di amici" e naturalmente del suo consenso è diventato ufficialmente uno di Quelli di Rozzano: tanti
auguri Alvaro e grazie per averci dato fiducia e amicizia, speriamo di trascorrere insieme altri bellissimi momenti come quelli che hanno caratterrizzato il nostro gruppetto di amici. La corsa è stata molto bella e anche la temperatura e le
condizioni climatiche sono state favorevoli: una gran bella domenica mattina. La
giornata è stata anche piacevole per i tantissimi amici incontrati, e qui c'è da fare una lunghissima lista, ma ne vale la pena. Gli amici del VTV, sempre in tanti
e sempre cordiali, personalmente sono partito con Ivano per il giro dei 4 poi ci
siamo ricongiunti con il resto del gruppo; l'amico Rino di Moirago, per oggi senza
moglie, ha corso insieme a noi; l'incontro con Rosetta e Gabriella di Zivido sempre in pista; Mario e gli altri "cugini" di Quinto Stampi, gli amici del gruppo
"Corsa continua" che non vedavamo da Gaggiano; gli amici dell'Ortica Team
sempre trainati da Gianfranco, l'uomo corridore-promotore-fotografo, in compagnia di tanti altri del suo gruppo tra i quali oggi abbiamo avuto il piacere di ricorrere insieme a Paola, una delle podiste più simpatiche e brillanti che uno può
incontrare sulle strade della Lombardia, ma che dico ... d'Europa ormai (da Madrid a Berlino, chi la ferma più!) e spero che chiunque legga possa un giorno conoscerla perchè secondo me ... è unica! .... Termino qui perchè mi sono fatto un
po' prendere dall'entusiasmo e non vorrei diventare patetico e noioso, ma dopo
una giornata così bella, dovevo mettere tutto agli atti. Emilio QDR
Una classica alla ripresa dopo le vacanze, che è servita (e ne avevamo voglia)
a ritrovare tanti amici degli altri gruppi, che già Emilio ha elencato: ammetto
che una delle cose più belle delle nostre corse domenicali, è proprio questa. I colori delle magliette (puzzolenti di sudore e fatica, ma per questo più belle), i sorrisi, le battute, le facce di chi, come te, corre, cammina e comunque si muove con
voglia, sono un patrimonio che non dobbiamo sperperare, uno stimolo per tutti.
Storie di un gruppo di amici
123
Le nostre avventure
Personalmente per la prima volta ho conosciuto quelli di CorsaContinua (nome
evocativo), e l'OrticaTeam (con la mitica Paola): l'Ortica mi riporta indietro negli
anni della mia infanzia (il ricordo si perde nella notte dei tempi), quando da piccolo mio padre (Enrico1924 di QDR, ancora in pista) mi portava a piedi da Piazza Risorgimento, sino all'Ortica, per vedere giocare a calcio, sui campi che ora
non ci sono più (per dirla alla Celentano "solo case su case, catrame e cemento"),
l'Ortica che era un simbolo della Milano degli anni 50, tant'è che Zavattini ambienta "Miracolo a Milano" nella città dei barboni dell'Ortica, che vagamente ricordo anch'io (casssspita quanto sono vecchio !!); poi i mitici VTV (ma quanti erano, ne sbucavano da tutte le parti ...), sempre gentili, amiconi, spiritosi: provare per credere, sono fantastici; e QuintoStampi? Mario e gli altri "giovani" del
gruppo concittadino; e quanti altri gruppi che non ricordo!! Grazie a tutti, perchè, come ho già detto, siete anche Voi che mi/ci date la carica per continuare in
questo nostro bellissimo sport. Oh, però alla fine ci hanno premiato (mi pare
42°-43° gruppo) con 8 partecipanti: 2 bottiglie di vino e una stupendisssssimissima coppa, subito consegnata a Caz Alessandro (Salamella aggiunta a QDR oggi), per la consegna al vincitore morale di oggi del nostro gruppo: Blues, che non
appena sceso dalla macchina, era già ansioso di correre ed ha "trascinato" letteralmente Caz per i 18 km. Grazie a tutti Gianni QDR
„
Eccomi! Come sempre mitici quelli di QdR! Mi sono davvero divertito, e
ringrazio tutti per la coppa, che è già finita tra i trofei di Blues (eh già,
Blues ha la sua bacheca dei trofei ...). A proposito invito tutti sul sito delle
Salamelle perchè Blues è nientepopodimeno che "atleta del mese"!!! Un
saluto particolare alla simpaticissima Paola dell'Ortica, che ha "rubato"
percorso, ed è stata beccata da me e Blues ... E complimeti ad Alvaro per
la sua ufficialità nell'appartenenza al gruppo, so che ne è entusiasta e so
che terrà alta la bandiera. Credo che domenica andrò alla Maramotta insieme al mio gruppo, e la domenica successiva sarò a Monaco di Baviera
per l'altra mia passione (la birra!!! Comincia l'Oktoberfest!!!), ma Emilio
conta pure su di me per la Milano-Pavia, sarò sul percorso a fare il tifo
per te e per il mio amico Menego. Un saluto anche a tutti gli altri, Gianni,
Enrico ed Oriana in testa, ma anche a tutti quelli del VTV e ai neoamici
dell'Ortica Team. Buone corse a tutti. Alessandro e Blues "Le Salamelle-AVIS Abbiategrasso"
Ciao QDR - Volevo iniziare con una frase ad effetto, ma è difficile, rischi di
essere scontato, banale e soprattutto ripetitivo e forse NOI del QDR non cerchiamo questo, ero alla ricerca di persone semplici e per fortuna le ho trovate, è
giusto dire che ho trovato degli amici e tanti altri ne ho trovati per strada. Ho
deciso di iniziare con la stessa semplice parola che avrei usato per la fine. GRAZIE. Alvaro QDR
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Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
Ciao Emilio, ad essere sinceri non mi sono accorto di nulla, forse la stanchezza, ma neanche tanto, mi è sembrata una domenica come tante altre ultimamente. Ero felice perché ogni volta mi miglioro un pochino. Avete parlato, ne
più ne meno di altre volte, sono sincero, non mi sono accorto di niente. Devo dire
che mi ha fatto felice la vostra decisione, per altri potrebbe essere una cosa da
niente far parte di un gruppo, ma voi non avete richieste particolari e si entra
solo se si è amici, gia mi piaceva come era prima, e mi sentivo unito, ma voi mi
avete fatto sentire molto meglio. Tanto che non avevo parole, forse sono passato
per un menefreghista un insensibile è che non mi veniva niente perchè ero contentissimo. Mi è uscita solo una parola che aveva un significato più profondo,
“GRAZIE”. Alvaro QDR
MOTTA VISCONTI - SETTEMBRE 2008
TANTE CORSE OGGI, MA LA SCELTA ALLA FINE E' STATA
PER LA MARAMOTTA A MOTTA VISCONTI:
COMPLIMENTI ALL'ORGANIZZAZIONE
Ciao a tutti, ieri alla presenza di Cristian ed Emilio ho ricevuto la mitica
maglietta rossa dei QDR. La scritta era QUELLI DI ROZZANO E … dove E stà
per quello che vuoi. Un ringraziamento anche a tutti gli altri, la foto di rito verrà fatta la prossima settimana, ieri mattina il tempo non lo permetteva. Naturalmente è stata subito sfoggiata, il problema è che alla corsa di Motta Visconti
davano la maglietta della seconda Maramotta di colore rosso, veramente un caos trovarci. La corsa era una “semplice” 16 Km, sorrido quando dico semplice,
ricordando quando facevo una faticaccia per fare i 6 o 7. Per renderla più proficua gli amici mi hanno fatto fare una 6 Km come riscaldamento, totale 22,
SPQDR, Sono Pazzi Quelli Di Rozzano, spunto preso da Asterix. Il percorso è
stato molto bello, all’interno del parco si potevano vedere degli animali, molti di
questi erano liberi, come struzzi e pavoni, altri all’interno di recinti tenuti veramente bene. Un saluto a tutte Le Salamelle. Ciao alla prossima. Alvaro QDR
MILANO-PAVIA - SETTEMBRE 2008
23° EDIZIONE DELLA MILANO-PAVIA, CORSA COMPETITIVA
Una bella corsa competitiva alla quale non ho mai voluto partecipare pensando alla strada tutta dritta e monotona che porta da Milano a Pavia lungo il
Naviglio.
L'anno scorso coinvolto dal gruppo di amici, QDR e VTV, mi feci trascinare
in questa corsa e alla fine dovetti ricredermi su quello che avevo sempre sostenuto: infatti correndo con tanta gente, ed essendo la strada molto stretta, non ti
accorgi del percorso monotono e allora quest'anno ho deciso di rifarla.
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
L'unico di Quelli di Rozzano ma circondato da un bel gruppetto di amici: Ivano del VTV, Paolo delle Salamelle, Maurizio dei Daini di Carate e infine Nunzio di Ponte Sesto il mio nuovo amico podista compagno delle uscite serali a tarda ora che si è iscritto proprio all'ultimo giorno.
Naturalmente al ritrovo a Porta Ticinese c'erano anche Ezio, Maurizio e Roberto, le frecce di Abbiategrasso del VTV, che abbiamo visto alla partenza, giusto per il riscaldamento, e poi all'arrivo (stanchi di aspettarci ... !): loro vanno
troppo forte per le nostre possibilità.
Un gruppetto pieno di buoni propositi, fare tutta la corsa insieme, quasi tutti
con lo stesso passo, ma consapevoli che ognuno avrebbe potuto correre al meglio
delle proprie possibilità nel momento più opportuno. Già nei primi chilometri
abbiamo avuto il primo distacco con Nunzio, che molto saggiamente ha optato
per il suo passo che lo porterà a chiudere brillantemente la corsa (bravissssimo!), poi intorno al 14° km abbiamo perso il contatto con Maurizio che arriverà
a Pavia purtroppo in compagnia di un infortunio che gli ha rallentato la corsa,
ma l'importante è arrivare e anche lui ha concluso la corsa. Ivano, scatentato
con Paolo, mi hanno dato del filo da torcere, ma tutto sommato sono riuscito a
tenere d'occho e sotto controllo "i ragazzi terribili" insieme, dal 18° km circa con
Massimo, un amico podista-chirurgo (... meglio poter contare su questi amici in
caso di emergenza!!!!) che si è agganciato al nostro gruppetto e abbiamo fatto
subito amicizia. Arrivati tutti e quattro insieme in Pavia abbiamo finito questa
bellissima corsa con lo sprint finale in discesa nella centralissima Pavia di Massimo e Ivano, seguiti a breve da Paolo ed io. Tutti contenti e un po' stanchi ma
soddisfatti per aver concluso questa bella competitiva. Bel ristoro finale dopo il
Ponte Vecchio e complimenti all'Atletica Milano per aver organizzato bene questa manifestazione. Infine il ritorno in pullman a Milano con Paolo e Nunzio.
Grazie a tutti della compagnia. Ciao Emilio QDR
„
Bella la foto ... Grazie Mille! Tutto bene un cavolo ... ho un melone al posto del ginocchio ... non so cosa sia successo ... il male per fortuna è un po’
passato ... vediamo ora con una settimana di riposo che succede ... Ieri
demoralizzatissimo ... anzi di più !!!!!!!!!!!!! Per fortuna il derby mi ha tirato su!!! Maurizio V. Daini Carate Brianza
„
Ciao emilio … Ti anticipo una foto della Milano-Pavia. Ne seguiranno altre. Complimenti … siete stati bravissimi!!!!! ... D’altra parte … quando i
soggetti sono belli … si può fare solo un gran bel figurone. Ieri mi sono
emozionata per voi e per la bellissima manifestazione alla quale avete
partecipato!!!!!! Ancora bravi!!!! Paola F. Le Salamelle
„
Ciao Emilio, ... anche oggi è stata una divertente fatica, soprattutto una
corsa in compagnia di vecchi e nuovi amici con cui credo condivideremo
altre lunghe sgambate per le strade e gli sterrati della Lombardia. Grazie
a tutto il gruppo. Menego Le Salamelle
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Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
TROVO - OTTOBRE 2008
... E ALLA FINE CI SIAMO RITROVATI TUTTI A TROVO!
Anche se avvolta nella prima nebbia ottobrina, la mattinata di oggi a Trovo è
stata rischiarata dall'incontro con tutti gli amici dei vari gruppi con noi "gemellati": Avis Locate, VTV, le Salamelle; personalmente sono stato ingaggiato da 5
balde Salamelle per accompagnarle sul percorso dei 21 km. e, pur faticando un
po', ho cercato di tenere il loro passo, soprattutto parlando sempre: Annalisa,
the president, Paola, Claudia, Maria, sorella di Paola dell'Ortica Team, e la
nuova salamella Elisa, mi hanno fatto compagnia (e che compagnia !!!, simpatiche, spiritose, giovanissime, ma soprattutto podisticamente gagliarde, ho fatto
una fatica per far loro credere che le stavo "tirando" invece ero io ad avere bisogno di loro...); certo che in buona compagnia, il tempo ed i chilometri trascorrono
senza accorgersene, parlando dei programmi futuri, della preparazione per una
maratona, delle escursioni in montagna, anche se ho capito che lo scopo principale per le Salamelle è raggiungere i ristori! d'altronde è una tattica come un'altra per affrontare le corse ed in una giornata come quella di oggi, dove non vedevi intorno a te per la nebbia, una delle poche che si potevano vedere erano i
ristori (brodo a parte ...). Grazie ragazze per la bella compagnia, che spero di poter ripetere, e grazie a tutti gli amici, che anche oggi hanno fatto di una domenica, una domenica speciale. Gianni QDR
Ho riordinato un po’ le idee dopo la bellissima mattinata di nebbia che mi visto partecipare come quei podisti “pace-makers” che alle maratone servono da
punti di riferimento ai partecipanti. Ed in effetti, almeno sino ad un certo punto,
così è stato. Le Salamelle mi hanno scelto, istigate da Emilio, semper lui, con
questo ruolo, per trascinarle verso la gloria della approssimativa mezza maratona. Poi le cinque Gianni’s Angels (Annalisa, Claudia, Elisa, Maria e Paola, in
rigoroso ordine alfabetico) mi hanno superato in ritmo ed allora cercavo di tenerle a freno, perché la corsa era ancora lunga; mi sembrava di essere come un
auriga su di un carro trainato da 5 puledre di razza che stentavo a tenere a freno (domanda: ma se una coppia di cavalli sono una pariglia, quattro sono una
quadriglia, cinque cosa sono: una “quinquiglia”, una “pentatiglia”, una “cinquiglia” boh, se qualcuno lo sa, ci scriva). Le ringrazio ancora per la bella mattinata: così come ringrazio tutti gli amici con cui ho, ancora una volta, condiviso bei
momenti di sano sport (e non li elenco tutti, altrimenti non finisco più). Grazie a
mio padre Enrico, che trasciniamo sempre con noi, che, nonostante la non più
verde età (usando un eufemismo …), sfoggia la sua maglietta “QDR classe
1924”, con spirito sportivo … Grazie a mia moglie Oriana, santa donna, che
compensa la sofferenza del dovermi sempre sopportare, con il piacere che le dà
la corsa (perché la corsa, pur essendo essa stessa sofferenza, è comunque piacere, ma qui sconfineremmo nella filosofia, dai greci in poi, e non mi pare il casomagari in futuro, nello spazio cultura di questo blog, scriveremo qualcosa in merito). Ciao a tutti. Gianni QDR - Ufficio della presidenza
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
„
A Gianni un grazie speciale per il grande sostegno e per la fiducia. E' stato un piacere correre tutti i 21 chilometri in allegra compagnia, inoltre ora
io e Maria conosciamo anche la differenza tra la gallinella d'acqua e il
germano ... Divertimento e cultura ... Alla prossima. Cla Le Salamelle
„
Ragazze … un grazie a tutte voi, che con la vostra simpatia, cortesia e tenacia siete riuscite a trasformare una nebbiosissima e umida giornata autunnale, in una domenica trascorsa all'insegna dell'amicizia e del calore
umano. Un grazie anche a Gianni ed ai ragazzi QDR che condividono i
vostri stessi principi sia nella corsa che nella vita di tutti i giorni. Dimenticavo: evviva la famiglia GUAZ che ha partecipato unanime alla corsa di
Trovo!!! Continuate così!!!! Buona giornata. Paola F. Le Salamelle
„
Grazie davvero a tutte! E inoltrate il mio grazie anche a Gianni! La corsa
di domenica è stata bellissima! Ho davvero apprezzato la vostra caldissima accoglienza e la vostra simpatia, senza le quali non sarei davvero riuscita ad arrivare in fondo! Non avevo mai corso in gruppo e sono rimasta
davvero colpita dal vostro spirito sportivo :) ! E io che volevo quasi trovare
un altro sport per l'inverno ... mi sa che ormai mi tocca continuare a correre ... io lo dico che sempre che corsa e montagna sono una droga! :))))
Buona settimana! Elisa Le Salamelle
„
Ciao!!!!! Grazie mille per i commenti, e che dire ... Gianni è davvero un
grande!! Le Gianni's Angels lo aspettano alla prossima corsa! :-) Annalisa G. Le Salamelle
„
Siete molto simpatici anche in foto.. :) ma dal vivo MOLTO MEGLIO!!!:))
Un sentito grazie ancora a Gianni che ha avuto la pazienza di trascinarci
per i primi 20,9 km a Trovo:) ciaoooooo Maria P. Le Salamelle
GRAZIE RAGAZZI
GRAZIE QDR - Un attimo per favore ... non voglio parlare di corsa in questo
momento ma voglio solo esprimere una piccola-grande cosa, perchè mi sento di
scrivere quanto sono "uniti Quelli di Rozzano": per me è un periodo un po' sfortunato in quanto in questo ultimo periodo me ne sono capitate di tutti i colori ...
niente di grave per fortuna, ma tanti imprevisti dove ho avuto bisogno di qualcuno ... e questo qualcuno ... è arrivato sempre a darmi una mano. Sto parlando
dei miei amici QDR. Esempio ... poco tempo fa una sera ho fatto un incidente
con l'auto e mi sono trovato a piedi con la mia famiglia e Oriana mi è venuta in
soccorso accompagnando moglie e figlia a casa mentre aspettavo i vigili urbani;
alla lavatrice non arrivava corrente e subito Cristian, pur non stando bene fisicamente, è venuto a cambiarmi subito l'interruttore affinchè potessi usarla prima possibile; Alvaro si è offerto di venirmi a prendere e portarmi da/a casa128
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
lavoro se non avessi avuto l'auto sostitutiva mentre la mia era dal carrozzierie;
basta ... no, domenica mattina torno dalla corsa e la tapparella della camera si
rompe: nel pomeriggio Cristian mi dà disponibilità di aiutarmi a sistemarla e
questa sera poveretto dopo una giornata di duro lavoro ha perso un mucchio di
tempo e l'ha aggiustata ... finito ... no; lunedi mattina scendo nel box alle 7.30
per accompagnare mia figlia a scuola e la macchina non parte: batteria a terra,
rompo le scatole a Gianni che di solito esce di casa nel mio stesso orario e lui
viene subito in mio soccorso con la sua auto e con i cavi riusciamo a farla partire. Spero che questo momento un po' sfi... passi, ma tutto ciò per dire quanto
posso ringraziare i miei amici. Noi non siamo uniti solo per la corsa ... cerchiamo
di aiutarci in tutti i modi e questo è veramente bello: ci sono stati altri momenti
più seri e difficili dove i miei amici mi sono sempre stati vicini, anche Fabio oltre
a Gianni, Oriana, Cristian e Ilaria ... è bello sapere che puoi contare sempre su
qualcuno ... e per questo vi dico GRAZIE AMICI QDR ... GRAZIE. Emilio QDR
Hai fatto bene!!!!!!! Condividere emozioni con chi ti vuole bene, è sempre
qualcosa di positivo ... gli amici ci sono soprattutto quando ne hai bisogno, e
questo è importante ... Non preoccuparti mai di chiedere aiuto, tu sei una persona che di aiuto ne dai molto, anche nelle piccole cose, anche quando non ti
rendi conto di farlo ... Gli amici sono un bene prezioso ... non dimenticartene ...
Ciao. Buona giornata. Fabio VTV e QDR
Ciao Emilio, hai scritto delle cose veramente belle e penso che gli amici non
servano solo nei momenti belli, ma soprattutto in quelli difficili e quindi ... eccoci qua!!!!! Anche voi siete persone veramenti speciali. Quindi ... W W W W i
QDR. Ciao a tutti e buona giornata! Ilaria QDR
Ho letto quello che hai scritto, non ti devi stupire e non devi ringraziare, tutto quello che hai ricevuto non è dovuto, ma te lo sei guadagnato con il tuo comportamento e la tua amicizia, parlo per me ma sono sicuro che sia anche il pensiero degli altri, tutto ci è venuto spontaneo e sarei stato contento di poterlo fare. Ci conosciamo da una vita, ci frequentiamo da poco e se questo lo penso io,
cosa puoi aspettarti da tutti gli altri che ti conoscono da moooolto tempo, intendo dire che se nel mio piccolo ti ho dato la mia disponibilità, gli altri ti daranno
sicuramente di più. Questo è una bella realtà fatto da persone sincere non mi
sarei aspettato nulla di diverso. Ciao Alvaro QDR
Emilio ... E quando invece abbiamo avuto bisogno noi e Ti sei sempre dimostrato disponibile (tante volte che non mi ricordo nemmeno, anche per piccole
cose, che a volte sembrano grandi)? Non c’è bisogno di ringraziare, l’importante
è sapere che, per quanto si possa fare, poco o tanto che sia, c’è sempre qualcuno.
Personalmente mi dispiace che, causa motivi di lavoro e lontananza, in questi
ultimi mesi non possa essere di molto aiuto, soprattutto in casa ma anche per gli
amici. Ma comunque quando si sta insieme, sono sempre felice ed aspetto sempre con ansia quei momenti (per la corsa, per una pizza, per qualsiasi cosa).
Grazie a Te ed a tutti Ciao Gianni QDR
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
IL CORRISPONDENTE DI IVREA
„
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Cari amici lettori, sì, mi rivolgo proprio a voi, quei pochi che in questi mesi si sono avventurati nella lettura dei miei contributi fuori porta; è giusto
che sappiate la vera verità di come è stato rinnovato l’accordo di collaborazione che mi lega al sito QDR. Non so cosa leggerete o cosa vi diranno,
ma vi giuro sulla foto autografata di Stefano Baldini che le cose sono andate proprio così! Essendo ormai in scadenza il mio contratto, peraltro solo verbale (o meglio dire webale), avevo sollecitato più volte un incontro
chiarificatore con gli amici QDR, in particolare l’Emilio, che del sito è il
vero Deux Ex Machina. Avevo proposto ogni genere di gara sotto casa mia,
per attirarli in un luogo dove la trattativa su obbiettivi, linea editoriale e
perché no ricompensa, potesse a me essere più favorevole. Il QDR in toto
aveva nicchiato, tergiversato, adducendo le scuse più improbabili, mezze
maratone da preparare, auto che improvvisamente non partivano, irrinunciabili vacanze peraltro ormai fuori stagione in Val Gardena.
Quand’ecco, improvvisa, la proposta di Gianni QDR, presidente in pectore
del gruppo (credo autonominato), di un incontro a metà strada, sul Lago
Maggiore. Giunto a Taino la mattina di sabato 18, scoprivo con disappunto che l’Emilio era misteriosamente assente per non chiari motivi. Avrei capito solo più tardi che era tutta una mossa del Gianni, per impedire che il carattere estremamente disponile, cortese e generoso dell’Emilio,
potesse indulgere troppo a mio favore. Gianni, che si occupa delle “faccende sporche“, voleva avere la mano completamente libera. Naturalmente,
immancabile, la solita Oriana, complice e succube del Gianni. Subito io e
Anna, mia moglie, venivamo scarrozzati per mezzo Varesotto, dove quasi
casualmente capitavamo in luoghi in cui gli amici del QDR e simpatizzanti avevano corso con profondo divertimento. E giù lodi sperticate al
QDR e a tutti i suoi amici. Poi, arrivati ad un piccolo paesino, ci incamminavamo per una passeggiata di tre ore in mezzo ad un bosco incantevole, dove si alternavano castagni, faggi e noccioli. Transitavamo per vecchi
alpeggi ormai abbandonati che suscitavano il nostro interesse e la nostra
curiosità. Insomma una chiara strategia per parlare di tutto tranne che
del mio contratto. Amo moltissimo passeggiare per i boschi e il mio animo
andava in solluchero. Si giungeva infine affamati ad un ristorantino dove
i funghi, di cui mia moglie è ghiotta, guarda caso! venivano aggiunti a
profusione ad ogni portata. Ma soprattutto, colpo da maestro del Gianni,
sicuramente ordito in combutta con il cameriere del ristorante già dal mese di luglio, quando in occasione di una corsa aveva fatto un sopraluogo
per preparare la tresca, ecco materializzarsi sul tavolo un bicchiere dalle
proprietà magiche. Per quanto io bevessi, il bicchiere era sempre misteriosamente pieno di ottimo vino. Ripresomi a stento dal lauto pasto e dalle
abbondanti bevute grazie all’aria fresca di una giornata già un po’ troppo
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
autunnale, partivo all’assalto, per tentare di strappare una soluzione vantaggiosa al rinnovo di questo benedetto contratto. Ma ecco il Gianni profondersi nell’arte che gli riesce meglio: l’adulazione. Non sto a raccontarvi
le mille cose carine che mi ha detto, la mia pudicizia me lo impedisce. Insomma, per farla breve, un sonora stretta di mano durante il commiato,
ha sancito il prosieguo della mia collaborazione al sito. Eh sì, miei cari
lettori, dopo una giornata come quella di sabato, mi sarei sentito un verme ad abbandonarvi. E pensare che avevo ricevuto una ottima offerta da
parte di un sito di massaie vicentine, interessate ad un mio contributo culinario, in particolare per scoprire i segreti della zuppa di cavolo, di cui
detengo la conoscenza di un’antica ricetta. Non mi è chiaro per quanto
tempo mi sono impegnato, ma mi sa che per un bel pezzo ancora dovrete
sorbirvi i miei sproloqui dal Piemonte. Mi è chiaro però che non potrò
mancare al prossimo appuntamento sociale del QDR (giro del lago di Varese a maggio?). Questo perché ho capito che gli amici del QDR si occupano in modo scientifico della reintegrazione post gara. Però i loro testi di riferimento non sono le pubblicazioni di Arcelli o di Conconi, bensì le guide
di Slow Food !!!!! Alla prossima. Massimo S.
Incontro al vertice (a ben 1.050 m. s.l.m.) il 18/10 tra QDR ed il corrispondente dal Piemonte - Si è svolto sabato 18/10 un incontro tra la presidenza Qdr
(con delega da parte del consiglio direttivo) ed il corrispondente dal Piemonte/Sezione Canavese, Massimo.
L’incontro si è concluso, e non poteva essere altrimenti, col rinnovo del contratto e con una calorosa stretta di mano: il luogo scelto per suggellare tale incontro è
stato il percorso della manifestazione podistica svoltasi lo scorso 20 luglio “TRA
MONTI E VALLI D’OR” in val Veddasca (Varese), tra Curiglia e Monteviasco: gli
splendidi colori autunnali, anche se la giornata era piovosa, hanno accompagnato
le due delegazioni nell’allegra scarpinata e nella immancabile tavolata finale. Per
i Qdr: Vi raccomando, l’anno prossimo cercate di esserci, perché i luoghi sono molto belli, da gustare con lentezza, ed alla fine … polenta per tutti !!!
Ed è stato un grande piacere ritrovare, dopo la maratona di Torino 2007,
Massimo e Anna, persone con cui è bello stare insieme (gli articoli di Massimo
sulle manifestazioni del podismo canavesano sono sempre interessanti e scritti
con grande acume tecnico e invogliano, prima o poi, a partecipare a qualche corsa in montagna da quelle parti, anche se per noi della pianura, potrebbero rivelarsi letali !!!). Speriamo, prima o poi, di fare un bel gruppone e partecipare insieme a qualche manifestazione che possa soddisfare tutti, agonisti e tapascioni.
Naturalmente il tutto sarebbe solo un pretesto per una mangiatona finale! (p.s. i
dettagli economici del rinnovo saranno divulgati solo al cda dei Qdr ...) Ciao a
tutti. Gianni QDR
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
CASARILE - NOVEMBRE 2008
CHE DOMENICA A CASARILE, RITROVO CON TANTI AMICI
E DUE NUOVI QDR: MARCO E FLAVIO ... BENVENUTI TRA NOI !!!
Ucci ucci ucci, sento odor di podistucci … Si prevede un’altra bella mattinata
podistica a Casarile (sperando nella benevolenza di Giove pluvio): nulla potrà
fermare la gioiosa armata podistica che domenica 16 novembre, si troverà in
quel di Casarile. Una specie di raduno rawe (tutti i podisti sono un po' sballati,
altrimenti mica andrebbero a correre...), un festival dei gruppi nostri amici:
VTV, Salamelle, Avis Locate, Atletica Certosa, Vivian Cent'anni, Olympia Trovo
e tanti altri, tranne l'Ortica Team che ha scelto Salsomaggiore. Ed il primo vero
freddo della stagione, d'altronde la Stragelada mica si chiama così per caso, anche se quest'anno è molto meno freddo di altri anni, quando rompevamo letteralmente il ghiaccio sulle stradine di campagna. Bei percorsi, ottimi ristori (tutti
rigorosamente documentati fotograficamente dalle Salamelle), bel sole, ottima
compagnia: un altra giornata da incorniciare e da ricordare con piacere, e tra
l'altro, ultima corsa in preparazione alla Maratona di Milano della prossima
domenica. I maratoneti e i N.A.M. (novelli aspiranti maratoneti) di noi Qdr sono
pronti: Emilio, Marco, Flavio con in più Menego Salamella (compagno di preparazione) non potevano avere giornata migliore per mettere a punto gli ultimi
dettagli; Oriana, Cristian, Alvaro e Gianni (ma quest'ultimo non è tanto normale ... poi magari qualcuno vi dirà perchè), hanno goduto sia sulla 19 km che sulla
12 km della bella giornata.
Of course, anche il giovane Enrico ci ha accompagnato e si è intrufolato in
tutte le foto delle Salamelle, ostentando la ormai gloriosa maglietta rossa QDR
classe 1924. Un grazie ancora agli organizzatori di questo avvenimento, ormai
una classica per noi QDR. Le cinque Salamelle "Gianni's angels" di oggi (Annalisa, Claudia, Elisa, Paola, Viola) non vedevano l'ora di ascoltare la seconda lezione di ornitologia (dopo quella di Trovo); oggi abbiamo parlato degli ardeidi (la
prima lezione verteva sui rallidi e sugli anatidi) e l'interesse per queste esposizioni "sul campo" sta crescendo, tanto quanto la passione per la corsa ... prima o
poi faremo un gruppone alla Forrest Gump osservando la nostra avifauna ... si
accettano prenotazioni, non spingete per parteciparvi, ci sarà posto per tutti ! A
domenica prossima alla Maratona (mamma mia!!) Gianni QDR
Non soffro il freddo, il mio strato di grasso ben mi protegge dal gelo, ma ieri
a Casarile si barbellava parecchio, nonostante questo vedevo tantissima gente.
Tutti o quasi parlavano della maratona di Milano di domenica prossima, discutevano sulla preparazione fatta fino a quel momento e che la Stragelada era solo
un rifinimento. Tutti i migliori sono partiti prima, tranne Gianni che quando
sente Salamelle … Durante la corsa è uscito il sole e tutto è diventato veramente piacevole. Prima del ritorno a casa c’è stata l’investitura dei nuovi QDR, alla
presenza del presidente e di tutti gli uomini del gruppo, mancava solo Fabio, per
132
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
le donne c’era Oriana, sono state consegnate le magliette rosse con le foto di rito,
ora … sono cavoli vostri. Un benvenuto a Marco e Flavio. Una sorpresa c’era anche per Emilio, l’iscrizione di Gianni alla maratona di Milano, finalmente, perché tenere questo segreto, che era diventato di pulcinella, lo conoscevano tutti
tranne Emilio e iniziava ad essere pesante da tenere. Domenica sarò alla partenza per augurare in bocca al lupo a tutti e li seguirò dove mi sarà possibile in
bicicletta, per poi trovarci tutti insieme alla sera nella immancabile mangiata.
Ciao Alvaro QDR
DICEMBRE 2008
UN RICORDO PARTICOLARE
Quando l'altra sera guardando il bellissimo sito sempre aggiornato degli amici dell'Avis di Vigevano mi sono trovato in primo piano la foto e la scritta "Enrica: la ricordiamo così" ... stentavo a crederci ... non può essere vero mi ripetevo
... non mi sembra possibile ... vista la tarda ora ho mandato subito una mail ad
Angelo per sapere cosa fosse accaduto e oggi ho avuto la triste conferma: la settimana scorsa Enrica è mancata improvvisamente. A volte non sembra vero che
possano succedere certe cose, a persone a noi vicine, a persone che incontri quasi tutte le domeniche, che corri insieme sugli stessi sentieri e sulle stesse strade,
che ti fermi ai ristori e insieme bevi e mangi qualcosa, scambi qualche parola e
qualche battuta divertente. Io non mi ricordavo il suo nome, come non so il nome di tanti amici podisti che incontro tutte le domeniche, ma con Enrica in questi anni ho avuto il piacere di chiacchierare in molte corse, spesso ci si raggiungeva, ci si superava e si facevano dei lunghi tratti di corsa insieme: mi è venuto
subito in mente uno dei tratti più lunghi che abbiamo fatto insieme, lo scorso
primo maggio a Garlasco, dove Annalisa delle Salamelle fece anche una foto che
inserisco qui sotto, così potremo sempre ricordarla. Anche altri QDR hanno corso sicuramente qualche tratto con Enrica: vogliamo, anche se un po' in ritardo,
fare le condoglianze al marito e a tutti i suoi famigliari. Ciao Enrica. Emilio e
Quelli di Rozzano
GENNAIO 2009
„
Ciao Emilio, buon anno anche te e a tutto il gruppo di QDR che aumenta
sempre di più. La risposta alla tua domanda è sì, ho preso ispirazione dai
consigli sul tuo blog e ho deciso di partecipare, domenica 18 gennaio, alla
marcia a Zinasco (PV), qualla sarà l'occasione per incontrarci e correre
insieme perchè anch'io sono un tapascione come te e la maggior parte della gente che corre per passione. Ho visto che vai a Treviso, è propositivo
iniziare l'anno con un obiettivo come quello della maratona, io, dopo alcune noie con Parigi e Madrid ho optato per Praga, soprattutto per le belle
Storie di un gruppo di amici
133
Le nostre avventure
donne e la birra :-) In bocca al lupo anche a te per questo 2009. Ci vediamo a Zinasco. Saluti Toni B.
„
Gianni dice sempre delle grandi grandi verità! Mi riferisco in questo caso
al suo fantastico e direi commuovente pezzo "bilancio 2008-inizio 2009"!
anche io infatti ritengo che la cosa più bella della corsa sia, oltre allo stare in mezzo alla natura e vedere fantastici paesaggi, la possibilità di condividere la passione con una simpatica compagnia di amici e per questo
io, avendo incontrato voi, mi posso ritenere davvero fortunata!!! grazie a
tutti per tutta l'energia e la vitalità che mi trasmettete in ogni occasione!!!
Ilaria Le Salamelle
Oggi ho ripreso anch'io a correre: avevo terminato il 2008 in compagnia di
Ilaria e Enrico con una bella 21 e mi sembrava giusto ripartire con un'altra 21 ...
sempre in compagnia ... e questa è la cosa più importante; questa volta con Ilaria c'era Marco e insieme abbiamo fatto un altro bel giro nelle nostre campagne
intorno a Ponte Sesto. Grazie dell'ottima e simpatica compagnia e ciao a tutti
Emilio QDR
BILANCIO 2008 E INIZIO 2009
Bilancio 2008 e inizio 2009 - A fine anno di solito si stilano i bilanci di ogni attività ed anche il podismo non deve fare eccezione: grazie al nostro blog (parto
della mente di Emilio, che ci ha consentito di ampliare le nostre amicizie podistiche e non solo) abbiamo scoperto quanto è bello scrivere le proprie sensazioni
e ci diamo dentro dallo scorso febbraio. Vorrei ricordare le manifestazioni più
belle o più significative a cui ho partecipato nel 2008.
A gennaio inizio il primo dell'anno "chi corre a Capodanno, corre tutto l'anno" ... avendo passato San Silvestro sulle montagne della Valsesia, approfitto
per una sgambatina al Sacro Monte di Varallo Sesia (Patrimonio dell'umanità
nella lista Unesco ... mica roba da poco!), poi Epifania a Besate da Adriano con
gli amici del VTV, poi Zinasco Vecchio nella nebbia; a febbraio Lodi-Villa Braila
e Pavia est, a marzo corriamo per l'Hospice con gli amici del VTV ed alla Certosa di Pavia (primo contatto indiretto con le Salamelle, davanti a noi nella classifica dei gruppi); ad aprile Torre d'Isola, Castelveccana (che fatica in salita!), la
Straticino a Pavia, dove finalmente avviene l'incontro ravvicinato con le Salamelle; a maggio accoppiata Garlasco e Sant'Angelo, la pioggia e l'esondazione
del Ticino a Bereguardo, prima della Camminata di San Carlo a Schiranna (giro
del lago di Varese), scelta come corsa sociale (Emilio, Cristian, Fabio, tutti insieme a me, Oriana, Ilaria, che bello!!); giugno, con la classicissima Sforzesca,
poi un solitario periplo del Lago di Varese ed a metà mese la corsa di casa a
Quinto Stampi, insieme alle Salamelle con cui festeggiamo all'arrivo; arriva l'estate ed a luglio Marudo (Alessandro ed il suo Blues, conosco Alvaro), i temporali di Velate (un diluvio!!), la bellissima gita a Monteviasco, peccato che fossimo
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Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
solo Oriana ed io, nessun altro QDR aveva potuto parteciparvi, con polentata finale, poi la festa insieme agli amici del VTV; agosto, con la classica di Oleggio
nel parco del Ticino piemontese, e la trasferta in Sardegna per la Calagonone/Dorgali (tutta salita, ancora ultimo!!); ripresa a settembre con gli amici dell'Avis Locate, poi nelle campagne di casa, a Basiglio, dove comincio a pensare alla maratona di Milano (e comincio anche a prepararmi, più che con l'allenamento, con la testa); poi arriva la nebbia di ottobre, a Trovo stupenda corsa con le
Salamelle, a novembre un altro giretto del lago di Varese di 28 km, Borghetto
Lodigiano e Casarile, ultima prima della maratona. Il 23/11 la grande giornata
della Maratona (ma di questo, prima o poi, scriverò a parte), poi il rilassamento
post-maratona a Lodi, poi arriviamo a ridosso delle festività con la bella corsa di
Trezzo d'Adda e per chiudere l'anno Moncucco, dove tutti i gruppi amici si sono
dati appuntamento: Ortica, VTV, Quinto Stampi, Locate, ed il "verde salamella"
a spopolare, con l'amico Silvio all'organizzazione.
Che dire di quest'anno: se ancora ce ne fosse stato bisogno, ho avuto la conferma che questo cemento che è la corsa, mi ha aiutato ad apprezzare ancora di
più la vicinanza dei "vecchi" amici (e amiche) e mi ha fatto conoscere altre belle
persone, che sono entrate a far parte della mia vita, non solo podistica; spero
che, se avranno la pazienza di leggere queste righe, possano comprendere quello
che voglio dire e continuino ad onorarmi della loro amicizia. Non posso qui fare
il loro elenco, cominciano ad essere davvero tante! E alla fine devo ringraziare
mia moglie Oriana, che con passione mi ha sempre spronato ed accompagnato in
queste avventure, con la speranza di averla sempre ed ancora più spesso al mio
fianco nella corsa della vita. Buon anno e, mi raccomando, correte piano perchè
... chi va piano va sano e va lontano ... e vede meglio dove sta andando. Ciao
Gianni QDR
ZINASCO VECCHIO - GENNAIO 2009
BELLISSIMO!!! CORSA IN COMPAGNIA DI TANTI ... TANTI AMICI
E FINALMENTE L'INCONTRO CON TONI E IL SUO AMICO BRUNO
Ma in quanti eravamo questa mattina a Zinasco? Non parlo di quanti podisti
hanno partecipato alla corsa perchè erano tanti, ma in quanti amici ci siamo dati appuntamento sul posto. Bellissimo!!! ... per me e penso anche per altri, sia
una bella soddisfazione trovarsi anche con il freddo, la pioggerella e la nebbia
alle 8 in un paesino della bassa pavese e contarci ... e vedere quanti siamo ... e
sapere che abbiamo tutti questa passione ... Bellissimo. Stamane poi ancora di
più delle altre volte perchè oltre a tutti gli amici di Locate e molte Salamelle si
sono uniti a noi anche Rino e Maria Teresa, due amici di Moirago che spesso abbiamo incontrato in altre corse domenicali e spesso troviamo negli allenamenti
serali in quel di Rozzangeles; ma non è finita, questa mattina siamo riusciti finalmente a incontrarci con Toni e il suo amico Bruno di Gallarate. Ci siamo
scambiati per molto tempo saluti nel web ma incontrare e conoscere "sul campo"
Storie di un gruppo di amici
135
Le nostre avventure
amici nuovi è molto bello e spero che la corsa fatta tutti in compagnia sia stata
di gradimento soprattutto a Toni che abbiamo trascinato in una variante supplementare al percorso dei 17 km. Mi auguro che sia stato contento e che abbia
avuto una buona impressione del nostro gruppetto di amici ... non importa se di
Locate, Abbiategrasso o dove, l'importante è come corriamo tutti insieme, come
ci divertiamo e come sappiamo trovare la forza di inventarci sempre qualcosa
per non rendere la corsa monotona quando, come oggi, le condizioni climatiche
non ti permettono neanche di ammirare il paesaggio intorno. E poi che dire della corsa ... passa in secondo piano il fatto che anche oggi abbiamo macinato parecchi chilometri: dai 17 ai 20, 23 per la maggior parte di noi, e Marco che con
28 km segue rigorosamente il programma in preparazione della maratona di
Ferrara, sarà il primo ad essere impegnato, gli altri per Treviso hanno un po' di
tempo in più. Grazie della compagnia ... e domenica si replica a Sannazzaro.
Ciao a tutti Emilio QDR
„
136
C'è un momento della giornata a cui sono molto legato e che rappresenta
per me un breve lasso di tempo a cui non mi vorrei mai separare, ed è alla
mattina, nella mezz'ora scarsa di tempo che ci metto a coprire la distanza
da casa mia al lavoro sulla sella della mia bici. E' un momento particolare, rilasso le spalle e mi copro il necessario per ripararmi dal freddo, e
mentre pedalo ascoltando musica lascio ai pensieri la libertà di fare i loro
viaggi, di pensare al tempo passato e a quello che accadrà, poi inizia la
giornata lavorativa e i pensieri il più delle volte sono condizionati verso
l'impegno che si ha, ma quella mezz'ora di libertà è il modo per me migliore per iniziare la giornata lasciando un tempo sospeso da occupare
senza tensioni. E nella nebbia di questa mattina mi è ritornata in mente
quella del giorno precedente, quando nella campagna pavese era così fitta
da essere una cosa sola con la neve sui campi non riuscendo a scorgere
niente nei lunghi tratti dove non c'erano cascine od altri casolari, solo una
strada visibile per qualche decina di metri e tutto bianco intorno, come
quelle palle di neve con dentro l'acqua e qualche miniatura, che una volta
agitate non distingui più niente se non pochi particolari. E in questa mattina bianco candida ho avuto il piacere di conoscere un gruppo di gagliardi podisti, molto variopinto e con il sorriso sulle labbra, sempre pronto alla chiacchera e alla discussione. E' stata una bell mattina, scandita
dal ritmo di passi sul terreno ghiacciato dove ho conosciuto il gruppo di
Quelli di Rozzano e i vari gruppi satellite, dall'AVIS di Locate Triulzi,
passano per le Salamelle e qualche ferrarese un pò fuori zona tra queste
campagne pavesi. Ne è uscita fuori una gran bella esperienza scambiando
parole un pò con tutti, ascoltando storie e racconti di vita che non mi
stancheranno mai di sorprendermi. Quindi ringrazio Emilio per l'invito,
gli faccio i complimenti a simbolo di tutti i ragazzi conosciuti ieri mattina
per lo spirito e la passione con cui affrontano questo strano sport, a volte
folle, che ti porta a svegliarti alle sei di mattina di domenica per andare a
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
correre nella neve a un'ora di auto da casa solo per il piacere di calpestare
nuove terre e provare nuove esperienze. Ma si fa questo e altro quando c'è
di mezzo una passione. Ci saranno altre occasioni per incontrarci, sia io
che Bruno, con il gruppo conosciuto ieri, sperando che la prossima volta
coincida con una giornata di Sole che anticipa la Primavera. A questo
pensavo questa mattina, ma non solo al recente passato, mi è capitato di
pensare che domani è un giorno molto importane, l'inizio di un nuovo ciclo e non soltanto per me, ma per molta altra gente. Domani, quando pedalerò verso l'ufficio, sarà il giorno dell'insediamento ufficiale di Obama
alla Casa Bianca, e mai come in questo caso sento addosso la sensazione
che qualcosa di importante sta capitando. La figura del nuovo presidente
americano ha rilanciato in me una visione ottimistica del futuro politico e
sociale, e se questo è veramente il momento più difficile affrontato dal dopoguerra, allora l'inizio di un mandato di un afroamericano come presidente a stelle e strisce può segnare una svolta e un inversione di marcia in
questo periodo di violenza e di odio, dove le destre fomentano la tensione e
dove si ha paura del prossimo, ghettizzandolo e confondendo il colore della pelle con un pregiudizio. Il razzismo putroppo è ancora presente, ed è
un razzismo mentale, fatto di insegnamenti errati trasmessi dalla società
e aumentati dall'ignoranza, un razzismo cieco dal classismo e simbolo di
una generazione che non è solo vittima degli errori delle precedenti. Domani comprerò il giornale e terrò da parte la prima pagina, la metterò da
parte e un giorno racconterò ai miei figli che io c'ero quel giorno, gli racconterò cosa era prima e spero di dirgli le differenze tra il mandato di
quel maiale assassino di Bush e il nuovo presidente americano. Toni B.
TRISTE FEBBRAIO 2009
LA MAMMA DI GIANNI
A tutti i nostri amici. Il nostro blog è nato con lo scopo di mettere a disposizione di altri appassionati della corsa, informazioni sulle corse podistiche, cartine e percorsi, foto, storie da noi vissute, scambi di pareri e sensazioni, commenti
simpatici o critici degli amici che incontriamo settimanalmente e tante altre cose; abbiamo voluto anche evidenziare il fatto che Quelli di Rozzano non sono
un’associazione podistica, ma sono semplicemente un gruppetto di amici … che
hanno tantissimi altri amici nei vari gruppi podistici e ben venga che aumentino
giorno dopo giorno e di questo ne siamo contenti e orgogliosi. Ci sono dei momenti nella vita dove non sempre la gioia e la felicità possono essere in primo
piano, a volte capitano anche dei periodi tristi e purtroppo in questi giorni stiamo vivendo uno dei più brutti momenti da quando ci siamo “ufficialmente” presentati: e ancora più triste è il momento che stanno passando Enrico, Gianni e
Oriana. La scomparsa improvvisa di Domenica, moglie di Enrico e mamma di
Gianni, che personalmente conosco da più di vent’anni, ha lasciato tutti senza
Storie di un gruppo di amici
137
Le nostre avventure
parole. La scorsa settimana telefonai alla mamma di Gianni per sentire delle
sue condizioni fisiche dopo la caduta dove si fece male alla spalla e dopo avermi
assicurato sulla sua salute mi disse, salutandomi, che era molto contenta del bel
gruppetto di amici che abbiamo formato e ne parlava con grande soddisfazione e
orgoglio come se vivesse in prima persona l’esperienza. Ho questa frase in testa
da due giorni e non riesco a toglierla dai miei pensieri, non perché mi disturbi
ma perché sto cercando una spiegazione a tutto questo, sempre ammesso che ci
sia. In questi giorni quel gruppetto si è stretto intorno agli sfortunati amici e
tanti altri hanno chiamato e si sono resi partecipi e vicini in vari modi. Mi dispiace tantissimo di quello che è accaduto, vedere degli amici in una situazione
così triste e difficile ma spero che questo ci dia la forza per renderci ancora più
uniti e sono contento di essere uno di loro. Oltre a rimanere sempre nei nostri
ricordi e nel nostro cuore, di Domenica mi piacerebbe lasciare anche questa piccola traccia nel nostro blog, tra i momenti felici e i momenti tristi di Quelli di
Rozzano, ma questo non posso deciderlo in prima persona. Emilio QDR
CERTOSA DI PAVIA - MARZO 2009
IL NOSTRO AMICO SILVIO
CON IL SUO GRUPPO DELL'ATLETICA CERTOSA ORGANIZZA ...
QUELLI DI ROZZANO NON POSSONO MANCARE!
Per l'ultima corsa prima della maratona di Treviso siamo andati alla Certosa
di Pavia dove l'Atletica Certosa del nostro amicone Silvio ha organizzato una
delle loro manifestazioni, quella principale, infatti poi li ritroveremo anche tra
15 giorni a Torre d'Isola ancora impegnati a preparare altri percorsi. Oggi più di
1.600 persone hanno partecipato a questa bella corsa, ben organizzata con tanti
ricchi ristori e siamo stati fortunati anche per la bella giornata di sole, un po'
freddina, ma che ci ha permesso di trascorrere una stupenda mattinata. Con il
nostro gruppetto formato da ben 8 componenti si è unito anche il mio amico
Maurizio, diventato amico dei QDR in quanto ogni tanto viene a correre con noi,
facendoci sempre tanto piacere, peccato che abita dalla parte opposta della città
e quindi non sempre è comodo per venire nelle nostre zone. Naturalmente sempre in compagnia anche degli amici di Locate, Salamelle e VTV siamo partiti e
km dopo km ci siamo divisi in tanti piccoli gruppetti, ognuno al proprio passo
preferito, per poter trovare il giusto ritmo di corsa che domenica prossima ci vedrà impegnati in una delle più ambite maratone d'Italia; tutti sappiamo che non
sarà una passeggiata ma vedo gli amici concentrati e carichi agonisticamente,
anche coloro che per infortuni non hanno potuto prepararsi al meglio. Forza amici, abbiamo davanti una grossissima occasione, infatti saremo tanti in questa
spedizione e sicuramente, oltre alla gara sportiva, sarà una bellissima esperienza da condividere tutti insieme. Un saluto anche a tutti gli amici e amiche dei
due gruppi di Abbiategrasso: anche oggi abbiamo avuto la fortuna e il piacere di
trovarli sui percorsi super-impegnati nella preparazione del loro prossimo obiet138
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
tivo della maratona di Torino, ed in particolare alle esordienti Paola e Claudia
delle Salamelle, Sara del VTV e del carissimo Ivano, alla sua seconda maratona,
che a causa di un infortunio non ha potuto correre con noi la passata edizione di
Milano. Ma prima toccherà a noi e cercheremo di fare del nostro meglio. Ciao a
tutti Emilio QDR
APRILE 2009
Maratona di Torino - Tutta sotto la pioggia, ne sappiamo qualcosa noi dopo
Treviso, la maratona di Torino è stata conclusa brillantemente dai nostri amici
di Abbiategrasso: VTV e Salamelle. Grandi prestazioni per i nostri amici "veterani" ma soprattutto grandi debutti in maratona per Andrea 3,57 (Salamelle),
Sara 4,15 (VTV), Paola 4,23 (Salamelle), Claudia 4,28 (Salamelle) ... BRAVISSIMI E BRAVISSIME !!! Inoltre i "già esperti" che hanno concluso con ottimi
tempi la loro maratona: del VTV, Piero 3,17 - Roberto 3,22 - Maurizio 3,28 - Ivano 3,29 - Tonino 3,42 - Marcella 3,56 - Ezio 4,14 - delle Salamelle, Ilaria e Paolo rispettivamente con 3,44 e 3,48. Penso che questa giornata sarà indimenticabile sia per gli amici che hanno esordito in maratona, sia per quelli che hanno
ottenuto ottimi risultati e hanno migliorato i loro tempi in maratona: dell'elite
del VTV cosa dobbiamo dire? Piero, Roberto, Maurizio e Tonino sono sempre
grandi e grande anche Ivano che ha ritoccato di ben 38 minuti il suo tempo di
Milano 2007; Menego che alla quarta maratona (la terza in un mese e mezzo!) è
sceso sotto il muro delle 4 ore, ... e di tanto ... bravissimo, Ilaria che ha rosicchiato altri 5 minuti al tempo di Treviso ... Bravissimi e caparbi tutti. E gli esordienti? Sicuramente Andrea ha fatto una corsa strepitosa, abbiamo corso insieme a Torre d'Isola e si vedeva che era molto concentrato e caricatissimo, poteva solo fare una bellissima maratona; Sara VTV ha confermato la sua grinta
con una maratona degna di un esordio; e le due simpatiche Salamelle, assidue
compagne di allenamento? Fantastiche Paola e Claudia bcng1: erano convinte di
farcela e hanno realizzato il loro sogno; siete state proprio brave e tenaci. I complimenti da parte di tutti gli amici di Quelli di Rozzano. Bravi, anzi bravissimi.
Domenica a Besate ci racconterete tutto!!! Emilio QDR
„
Maratona di Torino - I primi commenti dei protagonisti – Ciao la corsa è
andata benissimo ho chiuso in 3 e 29. Domenica prossima commentiamo.
Ivano P. VTV
„
La maratona è andata bene, siamo arrivati tutti tranne uno che ha avuto
problemi alla caviglia, grande Ivano che ha fatto il suo record, ciao Maurizio VTV
„
Ieri: dopo 4 ore e 28 minuti la pazza Salamella bcng1511 ha tagliato il
traguardo: tutto bene per tutti … una gioia infinita! - Oggi tutto bene, un
Storie di un gruppo di amici
139
Le nostre avventure
po’ di dolorino, ma sono a scuola. Sto bene e sono stra-felice! Cla Le Salamelle
„
Giorno runners, Vi allego le prime foto di Torino. E' stata un'esperienza
mozzafiato!!!! A quando la prossima? Buona giornata a tutti … qualche
dolorino alle gambe, ma la gioia è talmente tanta che la sofferenza passa
in secondo piano. Ciaooooo Paola F. Le Salamelle
„
Sono contento e soddisfatto … Andrea F. Le Salamelle
„
Tutto bene, la caviglia si è fatta sentire per un paio di km ma ho fatto finta di non sapere che era la mia!!! Onestamente al 24° stavo pensando che
non sarei riuscito a finirla ... e invece è andata bene ... se ci fosse stato il
sole sarei schiattato sulla salita dal 24° al 28°! Paolo M. Menego Le Salamelle
„
Altra maratona bagnata ma più che fortunata! Cinque Salamelle hanno
espugnato Torino alla grande, chi come esordiente chi migliorando i propri personal! Ilaria P. Furia Le Salamelle
„
L'emozione non diminuisce, anzi più il tempo passa più sono contenta. Se
guardo la medaglia (bruttina, ma per me meravigliosa!) ripenso ad ogni
attimo, rivivo sofferenza e coraggio, forza e dolore ... Tutto, la gente, le
bande, i bambini con cui ho battuto 5 e sento le grida di incoraggiamento.
E al traguardo quel "Forza" di mamy, Wuby e Patty mentre mio papà era
al telefono dalla montagna. So che conosci le sansazioni, le parole non bastano, non sono quelle giuste per trasmettere ciò che uno ha dentro e che
porta con sè. Oggi poi, l'ho detto ai miei alunni e, spontaneamente, mi
hanno applaudito. Ho vinto Emilio ... ho vinto davvero. Ti è piaciuto il
pezzo? Da prima pagina! E' quello che mi è venuto, di getto! Buona serata
a te e famiglia pt. Cla BCNG1-1511 Le Salamelle
DRESANO - MAGGIO 2009
A DRESANO CON I QDR PER IL MIO COMPLEANNO PODISTICO
Lo scorso anno terminai il commento di questa corsa così: ... "Questa mattina
dopo 10 anni sono ritornato a Dresano, mi dispiace che proprio oggi Gianni non
era con noi ma insieme a Cristian e Fabio abbiamo trascorso una bella mattinata insieme". Quest'anno per la mia undicesima candelina podistica Gianni era
presente e con lui anche Oriana ed Enrico; c'erano anche Cristian e Alvaro (che
proprio lo scorso anno trovammo qui a Dresano in una delle sue prime partecipazioni alle corse domenicali) e sorpesa, ci ha raggiunto al ristoro finale anche
Fabio, che con una caviglia infortunata, oggi non ha potuto correre ma ha voluto
essere in qualche modo ugualmente dei nostri. Oriana per la 15 km all'inizio
140
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
con Gianni e Alvaro che poi hanno proseguito sulla 20 dove un po' più avanti
c'eravamo anche Cristian ed io. Bella corsa, percorso piacevole e bravi gli amici
Marciatori San Giorgio che vista la giornata caldissima hanno messo sui percorsi tantissimi ristori ben riforniti che hanno rifocillato tutti i partecipanti: corsa
ben organizzata con precise segnalazioni, persone nei punti giusti e tanta simpatia e cordialità, molto precisi anche i chilometraggi. Abbiamo incontrato i tantissimi podisti di Casalpusterlengo, tra i quali Pietro e gentil consorte che avevamo visto anche in occasione della maratona a Treviso. Inoltre Cristian ed io
questa mattina abbiamo fatto conoscenza e chiacchierato un po' sul percorso,
con un ragazzo e una ragazza di Caleppio che saluto volentieri in quanto lei era
alla sua prima venti chilometri. Ciao Emilio QDR
E’ passato un anno ed eccoci di nuovo a Dresano (MI) una delle corse più
vecchie, siamo alla 33° edizione e dove esattamente un anno fa ho incontrato
Emilio per la prima volta ad una corsa, allora finivo a malapena i 6 Km, oggi finisco a malapena i 20 Km. Come lo scorso anno una giornata molto calda e
quando inizia i miei chilometri dimezzano e la fatica si fa sentire. Non compio
solo io un anno di corsa, anche per Emilio è stata la prima MA ben 11 anni prima, come sei vecchio Emilio !!!!! Partiti per ultimi o quasi, abbiamo preso la corsa con molta calma, Emilio e Cristian davanti con un passo (da pazzi) io con
Gianni e Oriana dietro con molta calma, guardandoci il paesaggio e scattando
qualche foto a scorci molto belli. Enrico ad attenderci all’arrivo. Come dicevo
tutto con molta calma tipo passeggiata domenicale veloce. Lo stress della maratona è lontanissimo. Oriana opta per i 15 e per qualche secondo rimango dubbioso su cosa fare, cancellata subito dalla stessa che mi incita a correre la 20 (a
fine corsa mi ha detto che non le fischiavano le orecchie, strano). Ai 13 schiatto,
Gianni mi lascia e con lui faccio l’elastico, mi avvicino e mi allontano, a 2 chilometri dall’arrivo mi attende per fare delle bellissime foto all’interno di una cascina, all’ombra di un albero in mezzo all’aia. Dopo 2 ore e un sacco di sudore,
arrivo stanchissimo ma come al solito soddisfatto. Alvaro QDR
Ma su 33 edizioni, quante ne avrò fatte? Penso almeno 20-23, da quando, a
fine anni ’70, si partiva dall’oratorio del vecchio paese, ed eravamo in pochi, con
il vitellino, premio per il gruppo più numeroso, che ciondolava sulle sue zampine
nel giardino dell’oratorio. Il paese si è ingrandito, ma la corsa trova sempre nella nostra campagna angoli molto belli, vecchie ruote di mulini, angoli con salici
piangenti nelle anse dei torrenti, una campagna che ancora ti consente di godere una corsa in un paesaggio rilassante. E come allora Enrico ’24 sempre presente, ed i nuovi amici che via via hanno scoperto la corsa e con cui ho il piacere
di condividere questi momenti di sano sport: Emilio, poi Cristian, Alvaro, Fabio
e, dulcis in fundo, la mia dolce metà Oriana. Alla fine la classica bruschetta ed il
premio al nostro gruppo, 30° classificato con 6 iscritti: un bel salame nostrano
che affetteremo alla prima occasione. Gianni QDR
Storie di un gruppo di amici
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Le nostre avventure
ANCORA TRISTI MOMENTI
IL PAPA’ DI ORIANA
Ciao a tutti, da gestore de nostro sito vi invio sempre mail per informarvi
delle nostre corse, delle nostre avventure e dei bellissimi momenti che trascorriamo insieme. A volte, e ne farei volentieri a meno, quest’anno è già la seconda
volta in tre mesi che vi scrivo per informarvi di fatti spiacevoli. E’ trascorso così
poco tempo dalla morte della mamma di Gianni e purtroppo ieri sera è morto il
papà di Oriana. Tutti noi QDR siamo vicini a Oriana e Gianni in questo triste
momento. Mi sono sentito in dovere di avvisare tutti i nostri amici. Ciao a tutti
Emilio QDR
„
Emilio, per favore trasmetti Le mie condoglianze a Oriana. Assicurale che
ricorderó il papá nella prossima messa che celebreró. Un caro saluto e un
abbraccio a tutti. Giuseppe, dom José
„
Caro Signor Emilio e quelli di Rozzano, mi rattrista tanto leggere queste
notizie. Ma d'altra parte siamo tutti in cammino verso la meta. La morte
fa parte della vita . E' molto doloroso il distacco, il distacco dai nostri cari. Siamo vicine a Oriana e Gianni nella preghiera e sono sicura che i nostri cari sono tra le braccia del nostro Padre Eterno dove vivono la felicità
e la pace eterna e da lassù ci proteggono. Siamo vicine a tutti Voi nel pensiero che supera le distanze e tutti i limiti. Siamo forti nella fede che ci
aiuta a superare questi momenti difficili. Le nostre sincere condoglianze.
Un forte abbraccio. Jeanine
„
Grazie Emilio!! Abbraccia Oriana anche da parte nostra ... mia di Paolo e
Luchino! Un bacione Maria P. Le Salamelle
„
Le mie condoglianze ad Oriana per la perdita del padre ed un saluto a
tutti. Nunzio M.
„
Sono vicina ad Oriana. Le mando un abbraccio. Cla Le Salamelle
„
Ciao Emilio, cavolo mi spiace per quello che hai scritto oggi ... fai tu per
favore le mie condoglianze ... in questi casi non si mai che dire ... Maurizio V.
„
Ciao Emilio, da parte mia fai le mie più sentite condoglianze ad Oriana
per la morte del papà. Un abbraccio Nicolas M.
„
Ciao Emilio, ti prego di far giungere a Oriana le mie condoglianze e spero
che la vicinanza di tanti amici, in questo triste momento, possa essere di
qualche conforto. Giuseppe L.
142
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
„
Piero e Rosa si uniscono al dolore per la perdita del papà di Oriana. Piero A. VTV Abbiategrasso
„
Sono molto dispiaciuta e a nome mio e della Soc. Olympia Trovo, porgo le
più sentite condoglianze ad Oriana e Gianni. M.Anto Olympia Trovo
„
Mi spiace molto per il papà di Oriana e per il vostro dolore, mando un
abbraccio a tutti voi. Rossella M.
CORTINA-DOBBIACO - MAGGIO 2009
I QDR GIANNI E ORIANA ACCOMPAGNATI DA ENRICO
IN COMPAGNIA DELLE SALAMELLE ILARIA E PAOLO IN ALTO-ADIGE
Altra trasferta, purtroppo solo per alcuni di noi e dopo tristi giornate; questa
volta in ambiente alpino, tra i più belli al mondo: le Dolomiti ! Altro gemellaggio
QDR/Salamelle. La versione podistica della Dobbiaco-Cortina di sci di fondo, e
della Cortina-Dobbiaco in mountain bike, ha due percorsi: i 30 km. competitivi
con partenza da Cortina e gli 11 km con partenza dal lago di Landro, utilizzando
la vecchia tratta della ferrovia che, ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico, univa
queste cittadine. Infatti siamo anche passati sotto due vecchie gallerie dismesse.
La giornata (come del resto era prevista), era fredda e piovosa. Partenza con
pullmann da Dobbiaco alle 6,45 per i 30 chilometristi Ilaria e Paolo Salamelle e
Gianni QDR, ed alle 7,45 per Oriana QDR (che ha optato, prudentemente, per
gli 11 km.).
L’atmosfera era la stessa che si prova alle maratone: podisti di tutta Italia
(ho visto toscani, laziali, marchigiani, oltre naturalmente ai nordici come noi) ed
anche stranieri “alpini” (austro-tedeschi); si potrebbe quasi dire che si tratti di
una corsa “della pace”, unendo due cittadine che durante la guerra del ’15-’18 si
trovavano a ridosso del fronte ed infatti Dobbiaco fu bombardata dagli italiani
che avevano i cannoni vicini al Monte Cristallo e sopra il Monte Piana. Peccato
che la giornata piovosa ci abbia impedito di godere del panorama che avevamo
intorno, infatti siamo riusciti a vedere ben poco delle montagne che ci circondavano: Tofane, Cristallo, Tre Cime di Lavaredo, Croda dei Baranci, anche se ne
abbiamo sentito la presenza, ed abbiamo anche goduto, pur nella pioggia, del
profumo dei boschi, dell’aria frizzante e fresca (anche fredda !!!).
Alcuni passaggi comunque ci hanno fatto vedere cose stupende: il ponte di
legno sopra il rio Fanes, che scorreva decine di metri sotto di noi, il passaggio
sotto la chiesa di Ospitale, il bosco vicino al lago di Landro, la chiesetta di Landro, unica costruzione rimasta dopo la distruzione del paese durante la guerra,
il cimitero austro-ungarico, il forno di fusione dei minerali poco prima del lago
di Dobbiaco, ed il bellissimo arrivo al Grand Hotel in stile Liberty di Dobbiaco;
confesso una certa emozione, da 11 anni con Oriana andiamo lì d'estate, un paio
di volte anche in inverno, e trovarsi a correre in posti che conosci, ma lontani da
Storie di un gruppo di amici
143
Le nostre avventure
casa, te li fa vedere in modo nuovo. Alla fine i 30 km sono arrivati senza tanta
fatica, forse il freddo e la pioggia ci hanno agevolato, perchè non abbiamo patito
caldo, il sole mi ha riscaldato solo negli ultimi 2 km. Impegnativa, ma all'altezza
della situazione, l'organizzazione, capeggiata da Gianni Poli (e scusate se è poco
...), che abbiamo avuto il piacere di conoscere alla maratona di Treviso (con cui
ho condiviso anche una foto ... che onore!), buono il pacco gara ed i gadgets. E'
stata una giornata "storica", sotto diversi aspetti, ma con un cruccio: che, pur
avendo avuto il piacere di 4 giorni con la splendida compagnia di due ragazzi
come Ilaria Furia e Paolo, Oriana ed il "mio" coach Enrico '24, non c'erano gli altri amici QDR coi i loro cari insieme a noi. Speriamo prima o poi di passare insieme altre belle giornate come a Treviso, Torino, Firenze, Lago di Varese, perchè è questo il valore aggiunto della corsa: l'amicizia e lo stare con le persone a
cui sei affezionato. Gianni QDR
ZIVIDO DI S. GIULIANO MILANESE - GIUGNO 2009
UN BEL PERCORSO TRA LE CAMPAGNE
CON PASSAGGIO E RISTORO A ROCCA BRIVIO
Questa mattina a ranghi ridotti … Alvaro ed io … in compagnia di Vincenzo
siamo andati a Zivido dove abbiamo partecipato a una corsa molto ben organizzata dagli amici di San Giuliano. Ottima segnaletica, , tanti ristori e molto ben
riforniti: infatti con il caldo di questa mattina c’era la necessità di bere spesso e
gli amici di Zivido sono stati perfetti mettendo ben quattro ristori sulla 21 km.
Un bel percorso tra le campagne intorno a San Giuliano che abbiamo affrontato
con un passo molto tranquillo, con il passaggio, verso la fine, a Rocca Brivio dove al ristoro abbiamo trovato la mitika Gabriella super-impegnata a distribuire
bicchieri di varie bevande ai partecipanti. Dei nostri amici abbiamo incontrato
solo il gruppo Diabolik e tanti di Casalpusterlengo, mentre con piacere ho corso
dopo tantissimo tempo, gli ultimi chilometri con Marco, un amico podista ormai
veterano delle 100 km. All’arrivo la sorpresa del grande “Enrico 1924” che, essendosi svegliato presto non ha esitato a prendere l’auto e venire a salutarci alla
fine della corsa. Bravo anche Vincenzo che domenica dopo domenica inizia a collezionare 21 km nel suo palmarès.
Ma la bella notizia della giornata che abbiamo ricevuto a fine corsa è stato
un sms di Cristian e Ilaria QDR che ci annunciavano la nascita di Davide, arrivato alle 10,10 mentre stavamo correndo: tantissimi auguroni a voi e al vostro
bambino … e al nostro QDR JR!!! Ciao Emilio QDR
DAVIDE QDR JR – GIUGNO 2009
"OGGI ALLE 10.10 E' NATO IL PICCOLO DAVIDE. PESA 3.220. MAMMA
E BIMBO STANNO BENE. CIAO ILARIA E CRISTIAN" Con questo bellissimo
messaggio è arrivata la notizia che tutti aspettavamo con ansia da circa una
144
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
settimana ... tanti auguri al piccolo Davide, ai neo-genitori Ilaria e Cristian da
parte di tutti Quelli di Rozzano e da tantissimi loro amici. Quelli di Rozzano
& Friends
„
DAVIDE - BEN ARRIVATO - Oggi 28 giugno per Cristian ed Ilaria
(QDR) è un giorno speciale, bellissimo, indimenticabile infatti alla 10,10 è
nato DAVIDE un "campioncino" di Kg. 3,220 a loro, tutti noi del G.P. Avis Locate, inviamo un GRANDE Augurio ed a te, piccolo Davide, vorremmo che il cammino della tua vita sia piena di salute di felicità e d'amore. Auguri, Auguri Auguri G.P. Avis Locate Triulzi
„
„
Auguroni a mamma e papà!! Rossella M.
„
AUGURIIIIIIII al piccolo Davide a mamma e papà da Piero e Rosa
VTV Abbiategrasso
„
„
Mi raccomando fai gli auguri da parte mia. Vincenzo S.
„
Ciao! Stamattina tornata dalla corsa autogestita "AbbiategrassoMorimondo e ritorno" ho ricevuto la splendida notizia (grazie Emilio per
avermi avvisata!): ora tra i QdR c'è anche il piccolo Davide! Auguri al
bimbo, alla sua mamma e al suo papà. Diventerà sicuramente un grande
campione ... Buona domenica a tutti! Cla Le Salamelle
„
DAVIDE (sms) - Bellissimo! Fai gli auguri a tutti da parte mia e family.
Buona domenica Cla Le Salamelle
„
Sono felicissimo, all'occasiione fai i miei auguri a Cristian e Ilaria. Renato Avis Locate
„
Fai tanti auguri da parte nostra alla mamma, papà e al piccolo Davide.
Enrico Avis Locate
„
Sono proprio contento per loro. Dovete fargli il completo del gruppo come
mascotte. Ciao e buona domenica. Ivano VTV Abbiategrasso
„
Che splendida notizia, auguri per questa nuova vita (anche da genitori).
Toni B.
Allora non ero solo io a soffrire sotto il sole!!!!! …auguroni alla mamma
congratulazioni al papà e tanti baci a Davide. Luciana A. – Diabolik
Atletica Milano
Finalmente leggo e.... BENVENUTO DAVIDE!! Un caloroso abbraccio a
mamma e papà! Paola P. Ortica Team
Con un po' di ritardo volevamo ringraziare tutti gli amici podisti e non dei
messaggi ricevuti per la nascita del nostro piccolo Davide. Appena possibile vi
faremo conoscere il nostro nuovo piccolo QDR JR. Grazie di cuore a tutti. Ilaria,
Cristian e Davide QDR
Storie di un gruppo di amici
145
Le nostre avventure
PIEVE EMANUELE - OTTOBRE 2009
IN OCCASIONE DELLA CORSA DEI TRE COMUNI ... ECCO VINCENZO,
TONI E NANDO, TRE NUOVI AMICI-ATLETI PER QUELLI DI ROZZANO
Corsa in casa, percorsi tracciati dagli amici dell'Avis Locate (Renato), una
fornita borsa gastronomica, una bella giornata, molto fresca all'inizio, ma poi ci
siamo riscaldati col sole, ed anche alcune piccole pecche non hanno scalfito il
piacere di stare insieme.
I centri di Pieve Emanuele, Opera, Locate e le loro campagne, sono state
percorsi dagli intrepidi e variegati QDR, oggi arricchiti da ben 3 nuovi adepti,
battezzati in questa occasione: Toni e Nando, dalle brume del nord-ovest milanese, e Vincenzo, dalla neo provincia di Barletta-Fizzonasco, sono stati insigniti,
nel corso di una breve, ma toccante cerimonia, dell'ambita maglia rossa con saettante scritta bianca "Quelli di Rozzano e ..." e e e ... un momento di commozione ed una lacrimuccia mista ad un fremito di orgoglio, ha solcato il volto del
presidente (cioè io ...), quando il percorso è transitato da Opera, nello stesso luogo dove i QDR sono davvero nati, quella domenica mattina di qualche anno fa,
quando per la prima volta un podista locale, incontrandoci (Emilio, Cristian ed
io), ci apostrofò con "... ma sono quelli di Rozzano!" e Cristian di rimando "... ci
temono!!"; ecco come siamo nati, ma al di là dell'episodio, davvero era nato qualcosa tra questo gruppetto di amici e le loro famiglie, una cosa che, per fortuna,
non solo sentiamo ancora, ma è diventata ancora più forte, coinvolgendo altri
amici intorno a noi. Grazie a tutti ! Ma, dulcis in fundo, alla fine chi è arrivato a
trovarci, con la sua magliettina rossa con la scritta
QDR JR ? Il grande Davidino, 3 mesi e mezzo, con mamma Ilaria, venuto a
salutare papà Cristian e tutti noi: dal più piccolo al più grande (di età) Enrico
'24.
Che foto di gruppo alla fine, 85 anni di differenza, ed in mezzo tutti noi: beh
ci penso, e mi dico che questi sono i momenti che valgono la pena di essere vissuti, sono piccole cose, di piccole persone, che ti fanno sentire grandi, perchè sai
di non essere solo, c'è sempre qualcosa che è intorno a noi che ci tiene uniti,
siamo un mondo, piccolo o grande che sia, ma importante per tutti noi. Io lo vedo e lo sento così, spero che anche gli altri amici provino le stesse cose.
Beh ora, avanti Savoia, alla prossima corsa in attesa dell'obiettivo di questo
periodo, Firenze a fine novembre......al solo pensiero me lo sta già gustando, la
maratona è solo un pretesto, tutto quello che vivremo insieme sarà la cosa più
importante. Ciao podisti. Gianni QDR
A Vincenzo, Toni e Nando: Grazie per essere entrati nei QDR! Grazie per
la vostra amicizia sincera per tutti noi: siamo tutti contenti che siate dei nostri!
P.S. Però non passate ... al Real Madrid nei prossimi 24 mesi ... (come ha giustamente dichiarato Fabio QDR). Ciao Emilio QDR
146
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
Grazie a tutti voi, non me l'aspettavo proprio, è stato molto bello dico sul serio, è una fortuna avervi conosciuto! Nando QDR
Ciao Emilio, scrivo questa mail diretta a te per risponderti al tuo sms, ma i
destinatari sono tutti quelli del gruppo QDR.
Mi fa immensamente piacere il gesto di questa mattina, personalmente far
parte ufficialmente del gruppo è, oltre a essere una piacevole sorpresa che non
mi aspettavo, anche un proseguimento di questi anni, dopo i primi contatti attraverso il blog e le prime uscite dove si parlava soltanto di corsa, adesso correndo, e oggi mi sono accorto, si parla sempre meno di corse e sempre di più si
allargano le conversazioni verso altre direzioni, segno che non si è più soltanto
runners ma anche amici.
Nonostante la distanza che ci separa è sempre un piacere incontrare voi tutti
ognuno in fondo completamente diverso dagli altri, in questi dieci mesi ho avuto
la possibilità di conoscere anche altri gruppi di persone e in un anno sono cambiate tante cose, ho sempre inteso la corsa come una dimensione completamente
personale dove trovare stimoli ed equilibrio allo stesso tempo, dopo Zinasco ho
capito che non è soltanto questo, ma anche possibilità di dividere il Tempo con
altre persone aprendosi e ascoltando.
Questo è un aspetto esterno alla corsa, sapere che a quaranta chilometri da
casa mia c'è un gruppetto di amici con cui passo volentieri il mio Tempo è un
punto di riferimento. Mi fa molto piacere essere uno dei QDR e soprattutto un
amico dei QDR. PS: potrei andare in Spagna soltanto se mi assicurano che hai
ristori danno la sangria invece dell'acqua. Toni QDR
MAGLIETTA ROSSA
Ho deciso di togliere lo specchietto della preparazione atletica di Palermo,
tra l'altro fermo da un mese e il diario d'allenamento arenato alla prima settimana, proprio perchè non c'è più niente di tecnico in questa preparazione, iscritto sono iscritto ma in settimana, se riesco a correre, lo faccio senza orologio, non
ho più voglia di pensare a tempi e tabelle. E pensare che da ieri ufficialmente
faccio parte di un gruppo sportivo, gli amici di Rozzano hanno voluto, me Bruno
e il nuovo runner Vincenzo, insignarci della tanto ambita maglietta rossa, l'unica e originale.
Ormai è quasi un'anno che corro con loro, mi trovo bene e mi hanno fatto
stare bene soprattutto loro. Le prime volte ricordavo che c'era un pò di distacco
come era ovvio, la mia solita timidezza non mi faceva aprire, ma era soltanto
questione di tempo. Sono contento anche per Bruno che ha trovato un gruppo
per correre e vedo in lui finalmente quella costanza che prima mancava, ora i
ruoli si sono invertiti, adesso sono io quello che fa le 5 prima di correre. Chi l'avrebbe detto soltanto che le cose sarebbero cambiate, che mi mettevo a correre
senza più pensieri ma solo voglia di farlo, Toni QDR
Storie di un gruppo di amici
147
Le nostre avventure
CESANO BOSCONE - NOVEMBRE 2009
E ARRIVO' IL GIORNO DEL LUNGHISSIMO ... MA I "FANTASTICI 4 QDR"
NON SI SONO FATTI INTIMORIRE
DALL'ORRIBILE SITUAZIONE METEOROLOGICA!
Ai miei tempi si leggevano i fumetti dei Fantastici Quattro dove Mister Fantastic, la Donna invisibile, la Torcia umana e la Cosa facevano cose incredibili:
oggi quattro QDR in compagnia di altri amici non hanno fatto cose incredibili
ma hanno creduto fino alla fine di poter "combattere" contro acqua, vento e
freddo ... e ci sono riusciti, e hanno portato a termine la loro missione! Perchè
oggi era il giorno del lunghissimo e si dovevano fare 33 km, indipendentemente
dal sole o dalla pioggia e nonostante la giornata pessima con un orribile situazione meteorologica i "fuori di testa", così è nato in settimana il nome del gruppetto, ce l'hanno fatta. Così dei QDR, Gianni, Emilio, Cristian e Alvaro con gli
amici di Locate, Enrico, Franco, Eraldo e Antonio, in compagnia di Maurizio e
Martino (alla sua prima 33) hanno creduto fino alla fine di questo lunghissimo.
E' stata una vittoria "di testa", in quanto la situazione non era la migliore e si
sa, in gara ci si butta a rotta di collo, non si guarda più niente, ma in allenamento la situazione cambia ... non è la stessa cosa, il tutto diventa più difficile,
dove subentrano i ... "ma chi ce lo fa fare ... del resto è solo un allenamento ...
ma dobbiamo farne per forza 33 visto il tempo ..." e come si dice in TV ... "ringrazio ... ma rifiuto l'offerta e vado avanti". Sotto un'acqua veramente fitta
Gianni e Alvaro sono partiti per primi e noi li abbiamo seguiti poco dopo e alle
7.50 tutti eravamo in corsa per il primo giro dei 12 km ed intorno alle 9.00 siamo ripassati dal via per accodarci agli altri partecipanti della 21 km. Prima, intorno all'8° km perdiamo Antonio che, fermatosi per un pit-stop, sbaglia strada e
prosegue da solo direttamente sulla 21; mentre al 7° del secondo giro (quindi al
19°) Maurizio ed Emilio si distaccano dal gruppetto perdendo terreno rispetto
agli altri amici: i due amici dall'epoca del servizio militare, nel lontano 1981, 15°
Cavalleggeri di Lodi, "massicci e compatti" restano insieme per altri 3 km circa,
poi Maurizio dopo il ristoro mi ha esortato a raggiungere gli altri in quanto forse
bisognoso di trovare un suo passo ideale. Sono situazioni difficili e imbarazzanti
dove se vai e lasci solo l'amico in quel momento un po' in difficoltà ti senti un
"vigliacco", se non vai rischi di metterlo ulteriormente in difficoltà pensando di
aiutarlo ma ostacolandolo a trovare il suo passo corretto. In queste situazioni
tutti siamo consapevoli e senza rancori e senza problemi si continua. Così, ho
raggiunto gli altri amici aumentando un po' il passo in quanto loro avevano preso un bel vantaggio ma il cambio di ritmo mi ha fatto bene e sono riuscito ad arrivare fino alla fine in buono stato. Negli ultimi chilometri ci ha impressionato
una ragazza, che fin da lontano, abbiamo osservato come marciasse veramente
bene, ad un ottimo ritmo, e una volta raggiuntala, abbiamo fatto conoscenza con
Tatiana, 16 anni (giovanissima e bravissima) a cui ho promesso una citazione
148
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
nella nostra recensione domenicale: un caro saluto affettuso dai QDR, ciao Tatiana, sei forte e caparbia, magari ci incontreremo ancora! Alla fine dopo il giro
di pista, terminiamo soddisfatti questi faticosissimi 33 km: bravo Martino al suo
primo lunghissimo, bravi e grazie a tutti gli altri amici compagni di corsa oggi,
bravo Maurizio che arriva poco dopo e bravi Alvaro e Gianni che chiudono gli
arrivi; tutti contenti e soddisfatti abbiamo la certezza di aver lavorato bene fino
ad oggi e che in queste ultime tre settimane che ci separano dalla maratona a
Firenze avremo la possibilità di rigenerarci con convinzione di poter fare bene
quando arriverà il momento. Grandi e fantastici tutti, ciao Emilio QDR
„
Grazie a tutti per la splendida compagnia e per l'appoggio, devo dire che
nonostante il tempo mi son divertito. Complimenti all'addetto stampa.
Ciao Martino G.
„
Grande Emilio ... Grazie di nuovo ... è stato un piacere davvero ... riuscire
comunque a finire il tutto con quel tempaccio ... non pensavo proprio!! Un
saluto a tutti i QDR e Amici ... Ciao. A presto Maurizio V.
ZELOFORAMAGNO - DICEMBRE 2009
RIECCO FLAVIO: FINALMENTE E' TORNATO A CORRERE CON NOI
Questa mattina al ritrovo, oltre a Enrico, Gianni, Oriana, Fabio, Alvaro ed
io, abbiamo avuto il piacere di ritrovare Flavio, assente da parecchio tempo per
problemi fisici che l'hanno tenuto lontano dalle corse, ma che ora speriamo abbia superato: con l'occasione ha portato due suoi amici di Quinto che hanno disputato una grandiosa 21 km registrando un ottimo tempo. A Zelo abbiamo trovato puntuali all'appuntamento le 4 Salamelle, oggi nel nostro gruppo, Cla,
Wuby, Frog e Alex e tutti insieme siamo partiti per la corsa non competitiva,
non troppo affollata, in quanto la giornata podistica di Zeloforamagno era principalmente concentrata sulle corse competitive con partenza successiva alla nostra. Oriana e Flavio QDR sulla 12 con Wuby e Alex, mentre tutti gli altri divisi
a gruppetti sulla 21. All'inizio un breve tratto in compagnia anche con gli amici
Silvio e Nazzareno dell'Atletica Certosa. L'ultima e unica volta che partecipai a
questa corsa fu nel lontano 2001, il 25/11 ... non ho grossi ricordi ... e infatti oggi
ho concretizzato il perchè, per questo motivo non ho più partecipato ... corsa abbastanza squallida su un percorso che non ho trovato un granchè ... poi forse
anche la giornata nuvolosa con un cielo tetro ha reso la mattinata abbastanza
incolore, nulla togliendo agli organizzatori che sono stati molto bravi nell'assistenza sia nei punti pericolosi sul percorso, sia ai ristori, compreso quello finale
al caldo, ma ripeto il clou della mattinata era la competitiva, infatti poca gente
sulla tapasciata: ma la nostra mattinata in compagnia degli amici è stata comunque bella come sempre, anche quando il paesaggio non è dei più belli, il nostro spirito di amicizia va oltre a qualsiasi cosa. Ultima nota della giornata, ho
Storie di un gruppo di amici
149
Le nostre avventure
rivisto con molto piacere dopo tanto tempo un ex collega, Umberto N., anche se
mi ha detto che non sta più bene fisicamente e che purtroppo ha dovuto abbandonare le maratone nelle quali ha sempre registrato tempi da sogno!: un augurio perchè possa comunque riprendersi al più presto per continuare a divertirsi.
Grazie a tutti e, per gli amici di Zelo, tranquilli, siete stati bravi, ho solo detto il
mio parere personale ... Emilio QDR
„
Ciao Emilio, ho letto adesso l'articolo sulla corsa di ieri, non sono completamente d'accordo con te per quanto riguarda il percorso. Io ero sulla 12
km, ma non mi è sembrato così terribile, buona parte era su stradine sterrate, all'inizio (1° ristoro) siamo passati per un borgo con "castello", sono
stati brutti solo gli ultimi 2 km nella zona industriale di Peschiera. Ho
trovato peggiore la corsa di Cesano Boscone o quella del quartiere Olmi di
Milano. Un grazie ad Oriana e Caz che mi hanno supportato e sopportato
nel momento di crisi. Ciao. Maura Le Salamelle
„
Tra tutti gli sport il podismo è sempre stato quello nel gradino più basso
della mia scala, ho iniziato a correre solo ed esclusivamente per sfida con
un compagno di classe delle superiori con cui gareggiavo per prendere il
voto migliore. Dopo 18 anni ci siamo ritrovati ed scattata subito la competizione, della serie “Se lo fai tu, uomo, riesco anch’io, donna, e anche meglio!”. Il mio primo tentativo: 15 min. sulla pista ciclabile di Lagosanto
(FE), poi, senza abbandonare le altre attività, ho incrementato minuti e
km. Son tornata a Milano il 31/12/2008 ed il 01/01/2009, alle 8:30 (nonostante fossi andata a nanna alle 04:30), correvo sulla neve del parco con
l’unica compagnia di cani e padroni che, perplessi, osservavano questa
sciroccata vestita in una qualche maniera. Ho corso sola lungo il naviglio
per diversi mesi poi, dopo qualche insistenza, ho partecipato alla prima
corsa organizzata (male), poi ho partecipato a quella successiva, a quella
ancora dopo, alla stramilano … Ho acquisito l’abitudine domenicale cominciando a guardarmi attorno e notando ste magliette verdi, dal logo
alquanto comico, il nome di battaglia bizzarro, indossate da personaggi
differenti per sesso, età, forma …ma accomunati dalle stesse passioni: la
corsa, il cibo, la birra, la voglia di stare insieme, l’allegria e la spensieratezza, ed è stato “amore”. Risultato: non posso più farne a meno. Ho trovato in Cla la mia compagna di passo (cosa non facile), e, grazie a lei, ho conosciuto anche voi, tanta bella gente con cui rallegrare la domenica mattina nonostante gli occhi pesti ed il freddo pungente o il caldo opprimente.
Quindi grazie, grazie a tutti quelli che organizzano e partecipano a questi
raduni multicolori che non concludono la settimana, bensì, danno la carica e quel qualcosa in più per cominciare la successiva. E a chi mi chiede
“A quando la prima maratona?” rispondo “Non lo so, non faccio più programmi a lungo termine, assaporo ogni giorno vivendolo al meglio delle
150
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
mie possibilità, o quanto meno ci provo!”. Quindi alla prossima, cari amici del QDR e non e … “Batti 5”. Frog Le Salamelle
DICEMBRE 2009
RICORDIAMO UN NOSTRO “AMICO”
„
Il mio grande Amico Blues non c'è più. Qualcuno mi darà dello scemo,
qualcuno piangerà, qualcuno se ne fregherà. Ma dentro di me rimarrà
questa immagine, quella che vedete. Quella di un cane felice, di un cane
innamorato dell'aria aperta, di un cane esuberante, simpatico e soprattutto fedele. La sua compagnia mi ha sempre giovato, la sua intelligenza è
arrivata a stupirmi, la sua testardaggine mi ha fatto incazzare, ma lui
era il mio Amico Blues, e rimarrà tale per sempre. Tutti gli amici della
corsa conoscevano la sua irruenza, e godevano della sua compagnia. In
qualche caso, non pochi in percentuale, ha fatto passare o superare la
paura dei cani ad alcuni amici, altri pur mantenendo la diffidenza correvano volentieri in sua compagnia, e ridevano delle sue stranezze, e chiedevano di lui quando non c'era. Blues era Blues, il cane podista, il cane delle Salamelle, il Mio Cane. E se ne è andato senza poter correre più. Blues,
se esiste un paradiso per i cani, sicuramente ora starà già correndo per i
prati. Corri, Blues, corri, adesso puoi farlo di nuovo ... Alex C. Le Salamelle
Era da tempo che Blues non stava più bene e purtroppo oggi Blues non c'è
più. Vogliamo ricordarlo forte, vivace e instancabile come quando correva accanto a tutti noi. Forza Alessandro, Devi essere fiero di Blues. Ti siamo vicini. Emilio per Quelli di Rozzano
„
So da ieri che il nostro Blues (scusami Ale se dico "nostro") oggi avrebbe
iniziato a correre senza dolore lungo nuovi percorsi. Purtroppo non sono
riuscita a sorridere mentre lo sentivo andare via, ma so che era necessario. Nel pomeriggio mi sono messa a riguardare le foto di quest'anno e mi
sono soffermata proprio su quelle che ci hai inviato. Non riesco ancora a
sorridere in viso, ma dentro lo faccio. Per te, per Blues e per chi, come noi,
gli ha voluto bene. Blues è lil simbolo della vera salamella, amante della
corsa e delle maglie verdine, sereno lungo i percorsi, assetato ai ristori,
desideroso di stare in compagnia ... Correrà ancora. Anche con noi ... Cla
Le Salamelle
„
Forza Ale, Blues sarà sempre vicino a te! E' stupendo! Penso che i cani ci
debbano insegnare molti valori quali la fedeltà, l'amore, la tenerezza, il
sacrificio ... non ci abbandonano ma e proprio per questo vedrai che sarà
sempre li vicino a te! Daniele D. Avis Locate Triulzi
Storie di un gruppo di amici
151
Le nostre avventure
„
... una brutta davvero brutta mancanza avremo nelle nostre corse ... io da
amante dei cani sono tra gli amici che alla lettura della mail non hanno
versato solo una lacrima ... molte molte di più! Blues in ogni caso sarà
sempre con noi e ci accompagnerà nei nostri ricordi per molti moltissimi
km insieme!!! Ilaria Le Salamelle
„
... e adesso corri, corri, corri ... e continuerai a farlo sempre al nostro fianco e dentro di noi. Ciao Blues, ci mancherai. Menego Le Salamelle
„
Chi non ha mai avuto animali, per quanto possa sforzarsi, non può capire. E' tutto qua, puro e semplice. Un animale è un animale, non una persona, vero ma, a differenza delle persone, loro sono capaci di dare incondizionatamente, generosi amici e compagni, a volte sembra che percepiscano il tuo stato d'animo e agiscano di conseguenza. Ti si spezza il cuore
quando non puoi più fare nulla per loro, vorresti ma non puoi, e allora
non ti rimangono che i ricordi dei tanti momenti, felici o tristi, passati insieme. Grazie Blues ... e smettila d'inseguire i miei gatti in paradiso, certo
che c'è, non potrebbe essere altrimenti. Frog - Le Salamelle
„
Un abbraccio grande ad Alex, quando se ne va un amico è una grande
perdita, ti lascia un vuoto perchè è come se fosse mancato un tuo caro;
perdere il tuo cane è un dolore doppio perchè perdi un amico " quello della
vita perchè un cane è disposto a morire per il suo padrone", e perdi un tuo
caro perchè un cane diventa uno di famiglia. Tutto possono comprendere
questi sentimenti, ma solo quelli che hanno avuto e perso un cane possono
veramente capire quale dolore si ha dentro! Io avevo un cane ed è morto!!!!! Ciao Alex un forte abbraccio e un bacione lassù al tuo Blues.
Giampiero C. Avis Locate
Ciao Blues, Io ho paura dei cani, ma Blues era speciale; ho due suoi ricordi
che mi sono più impressi degli altri: uno caldissimo ed uno freddissimo. Il primo
risale a luglio 2008, a Marudo, la prima volta che correvo insieme all’amico Alvaro, a Caz ed al suo Blues: caldo torrido e Blues che ci ha seguiti per tutti i
quasi 20 km., col suo testone, ed alla fine, stanchissimo, va ad accucciarsi nel
bagagliaio dell’auto del Caz con la lingua a penzoloni; quel giorno, come ci disse
poi Caz, Blues dormì tutto il pomeriggio. Quello freddissimo a Casorate Primo,
gennaio 2009, -17°, e Blues con il fazzoletto color verde salamella al collo, forse
l’unico tra noi che, col suo pelo, stava al caldo. Anche lì foto di gruppo con Blues,
grande podista dai grandi occhioni buoni, che non chiedeva mai dove si andava,
ma correva, correva, correva, e continuerà a correre ancora … Gianni QDR
152
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
SANNAZZARO DE' BURGONDI - GENNAIO 2010
ALLA 27° MARCIA DELLA MERLA
NUOVO RECORD PER ORIANA ALLA SUA PRIMA 21 KM
Oggi a Sannazzaro bella corsa, giornata molto fredda ma con cielo azzurro e
limpido, del resto è la corsa dei giorni della merla, i più freddi dell'anno. I QDR
si presentano con un bel gruppetto: Gianni e Oriana, Enrico sempre presente,
Emilio, Cristian, Fabio e Alvaro; ci aspettano alla partenza anche Furia e Menego e l'amico Federico che oggi debutterà sulla distanza dei 25 ... poi 26 km per
l'esattezza, inoltre gli amici del VTV oggi numerosi che troveremo sul percorso.
Corsa molto ben organizzata come sempre dagli amici di Sannazzaro: bel percorso, ottime segnalazioni, ristori ben forniti e gente simpatica dell'organizzazione sul percorso e all'arrivo dove hanno preparato per tutti i podisti dell'ottima pasta calda e buon vinello!
Tutti i QDR sul percorso dei 18 che poi saranno 21 per la felicità di Oriana
che ha così chiuso brillantemente un mese magico arrivando prima alla distanza
dei 17 per poi oggi affermarsi sulla 21 km: brava Oriana! Io, in compagnia delle
due Salamelle F&M e Federico lasciamo gli amici al bivio della 18 e percorriamo
la 26 dove negli ultimi km veniamo raggiunti da alcuni amici del VTV e con loro
terminiamo per poi ritrovarci con tutti gli altri all'arrivo, quasi tutti, in quanto
purtroppo Alvaro, avendo avuto un problemino fisico, ha dovuto rientrare prima
degli altri: ma niente di preoccupante, Alvaro sta bene, saluta gli amici e ha già
dato appuntamento a tutti domenica prossima ad Abbiategrasso per la prima
corsa organizzata dai nostri amici delle Salamelle. Come sempre grazie a tutti
della bella compagnia. Emilio QDR
Da quanti anni partecipo a Sannazzaro? Io ci andavo sin dai primordi della
mia attività podistica, con coach Enrico, quando i QDR non esistevano ancora,
quando il ristoro era nel cortile del bar, a base anche di trippa, brodo e vin brulè, quando andavamo da soli nel pavese o nel cremasco … ed ora mi trovo qui
insieme a tanti amici più giovani di me, con tanto entusiasmo, che mi corrono
intorno; io sono rimasto fermo, il mio ritmo è diminuito, loro fanno forte, ma le
soddisfazioni aumentano: ieri Oriana ha sfondato il muro dei 20 km., per fortuna “al buio”, perché siamo partiti per i dichiarati 18 e ci siamo trovati a farne
20,820 (per la precisione), con saliscendi, terreno sconnesso, ghiaccio, argini, ma
molto belli (ed una bella pastasciutta alla fine).
Il piacere di aver corso insieme a mia moglie, per così tanti km, per la prima
volta, è stato impagabile, e le belle sensazioni che provo sempre alle corse, hanno avuto qualcosa in più, anche se in certi tratti ho faticato a tenerle dietro.
Ormai è pronta per un altro piccolo passettino in avanti. Peccato per Alvaro, vittima di un piccolo infortunio che ci ha guastato la festa (soprattutto per lui, che
non ha potuto godere appieno la giornata). Speriamo si possa riprendere per
continuare la sua preparazione per Roma, insieme con Emilio. Ed ora attendiaStorie di un gruppo di amici
153
Le nostre avventure
mo il debutto delle Salamelle nell’organizzazione della loro prima corsa: sappiate, o Luganeghe, che i QDR, dall’alto della loro qualificata esperienza, saranno
molto critici, e non tralasceranno nessuna rampogna, ove si notassero falle
nell’organizzazione. Ma l’importante è che i QDR abbiamo una robusta dose di
“salamelle” (quelle da addentare), degne di Obelix. Gianni QDR
„
Ciao Emilio ... innanzi tutto ti ringrazio per la compagnia di domenica ...
considero il vostro un gruppo di "guru" nella preparazione della maratona e quindi sono ben felice di approfittare della vostra compagnia e dei
vostri consigli. Per quanto riguarda domenica prossima avevo escluso la
possibilità di venire causa festa di compleanno a cui dovrei presenziare
sabato sera ... ma dato che "l'appetito vien mangiando" stavo quasi pensando di bigiare e tenervi compagnia di nuovo nella 6,5 km + 21 km (sperando che il chilometraggio questa volta si reale!!) Vedo di farti sapere
qualcosa di più preciso entro giovedì mattina, ok? Saluti e buona giornata!! Federico L.
FEBBRAIO 2010
Report viaggio umanitario
Ciao, sono Toni del Team Africasa, vi scrivo da casa, dalla fredda Italia
stretta da questo Inverno, dopo che un paio di giorni si siano interposti tra il
rientro e questo presente. A nome di tutto il Team volevo ringraziare tutti i
membri di questo gruppo che si sono interessati alla nostra iniziativa. Il progetto del Team Africasa è andato a buon fine e tutto il materiale è stato donato nei
luoghi e alle organizzazioni precedentemente contattate, gente splendida che in
parte conoscevo e che ho conosciuto facendomi contagiare dalla loro energia.
Nello specifico sono stati consegnati i vestiti alla ONG AAC di Omar a Mbour
(Senegal) devoluti ai bambini di strada, i giocattoli all’orfanotrofio di Bamako
(Mali) e al contatto Emmanuel della ONG 2 ADIB, i libri alla futura costruzione
della biblioteca del villaggio di Dany (Togo) che gestisce Komi della ONG
AJVSM, i farmaci al presidio ambulatorio di Ando (Togo) e le stesse macchine
che hanno eseguito la trionfale cavalcata, tra terra rossa e voragini sulla strada,
alla ONG AEDMS, da cui i proventi della vendita saranno da rinvestire nel progetto di una costruzione di una scuola a Lomè (Togo) e nell’acquisizione di forniture per la costruzione di una sala d’informatica, oltre che alla creazione della
stessa biblioteca di Dany. Per questioni logistiche (in Africa non si può pianificare niente, si deve vivere alla giornata improvvisando inscallah) come stop non
preventivati alle frontiere, non è stato possibile visitare altri tre progetti preselezionati, ma si recupererà in futuro. Ora tornati a casa il progetto del team Africasa continua, stiamo pianificando una mostra fotografica del viaggio a cura
dei fotografi e rafforzando i legami con le persone conosciute in questo splendido
viaggio umanitario, mentre tra qualche giorno saranno disponibili sul sito, le fo154
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
to del viaggio. Vi terremo aggiornati sulle notizie dell’avanzamento dei progetti
in Africa. Un abbraccio a tutti a nome di tutto il Team Africasa. Toni Team Africasa
CERTOSA DI PAVIA - MARZO 2010
TANTI QDR ALLA CORSA ORGANIZZATA
DAGLI AMICI DELL'ATLETICA CERTOSA: UN CALOROSO BENVENUTO A
MARTINO, FEDERICO E ALESSIO, TRE NUOVI QDR
Oggi Quelli di Rozzano hanno onorato la corsa organizzata dagli amici dell'Atletica Certosa presentandosi in forze con ben 11 QDR. Infatti con il coach
Enrico, Gianni, Oriana, Emilio, Cristian, Fabio, Alvaro, Vincenzo, Toni, Nando e
... Federico! Infatti abbiamo fatto la sorpesa a Federico, consegnandogli la maglietta gloriosa dei QDR appena arrivati al ritrovo: benvenuto tra noi amico! Avremmo dovuto consegnare altre due magliette, a Martino ed Alessio, ma purtroppo non hanno potuto partecipare alla corsa di oggi, ma li abbiamo raggiunti
telefonicamente per dargli la notizia. Alla prima occasione si presenteranno anche loro con la "mitika rossa".
Prima di partire abbiamo incontrato tanti amici tra i quali i gladiatori di
Roma della Viviam cent'anni, gli amici del Diabolik e M.Anto dell'Olympia Trovo con la sua splendida bambina. Partenza tutti insieme per poi dividerci tra i
percorsi dei 13 km (poi risulteranno molto più corti) e quello dei 22. Bellissimo
percorso con ben 5 ristori molto ricchi: complimenti agli amici della Certosa per
l'ottima organizzazione e mitika tutta la famiglia di Silvio che padroneggiava
l'ultimo ristoro.
Alla fine una squisita pastasciutta al ristoro finale, riusciamo a salutare anche gli amici di Locate, solo quando stanno andando via in quanto partiti molto
prima di noi stamattina e, Alvaro ed io, ritroviamo Lamberto che lunedi scorso
ha fatto il viaggio di ritorno da Roma con noi. Auguro una Buona Pasqua a tutti
gli amici presenti oggi, a tutti gli altri impegnati in altre corse e un arrivederci
per i futuri appuntamenti, Ciao Emilio QDR
Una tradizione la corsa della Certosa di Pavia, organizzata dagli amici
dell’Atletica Certosa. L’ora legale, la fatica di alzarsi per aver dormito un’ora in
meno, l’aria frizzante di una mattinata di primavera: ma la certezza che sarebbe
stata una bella mattinata (e perché negarlo, la speranza di una bella mangiatina al ristoro finale).
E così è stato, come sempre qui: l’unica delusione è stata per chi ha partecipato alla 13km, perché alla fine si sono rivelati 10km; il percorso della 22km attraversava la campagna pavese, transitava anche in un’oasi naturale, con stagni, canali naturali, bosco con le cassette per i vari tipi di uccelli, sino ad arrivare all’agriturismo La Vecchia Stalla, dove abbiamo apprezzato il ristoro e gli animali lì presenti, tra cui anche uno struzzo, già presente gli anni passati; quello sì che potrebbe diventare una punta di diamante per i QDR, e quello che lo
Storie di un gruppo di amici
155
Le nostre avventure
batterebbe di corsa ? certo potremmo avere un po’ di problemi per prendergli le
misure della maglietta e fargliela indossare.
Abbiamo avuto il piacere di riavere tra di noi i reduci dalla maratona di Roma, Alvaro ed Emilio, che hanno sfoderato la loro preparazione per la maratona
per ottenere ottimi risultati anche domenica. Grazie a Silvio, alla sua famiglia
ed agli altri organizzatori, per un’altra mattinata felice tra di noi, insieme a loro. Gianni QDR
Quelli di Rozzano augurano un benvenuto ai tre nuovi componenti del gruppo di amici: Martino, Federico e Alessio. Siamo tutti felici che da oggi farete
parte del nostro gruppo. Quelli di Rozzano
SMS: Grazie mille è un vero piacere entrare in un bel gruppo così! Onorerò i
colori, ciao Martino QDR
SMS: Grazie mille! Oggi doppia soddisfazione ... la maglia QDR e la nascita
di mio nipote Lorenzo ... grande domenica. Federico QDR
Inserisco il mio primo commento da QDR! Cosa dire? Domenica è stata una
gran giornata … oltre a essere entrato nell’esclusivo gruppo podistico “anarchico
insurrezionalista” (come definito al telefono dal presidente Gianni durante la telefonata ad Alessio) sono anche diventato nuovamente zio grazie a mia sorella
… quindi felicità doppia. Ma limitiamo i commenti alla parte prettamente sportiva: non so dire se me lo aspettavo o meno (qualche dubbio data l’insistenza
nelle due settimane precedenti di Emilio ovviamente mi era venuto) ma sicuramente ci tenevo molto a poter indossare la maglia rossa QDR dato che, pur da
non ufficiale membro, cominciavo a ritenervi “il mio gruppo podistico”. Comunque la promessa nei confronti della maglia è quella di “amarla ed onorarla finché morte non ci separi”. Per quanto riguarda invece la corsa è stata indubbiamente quella con più ristori che abbia mai fatto: comincio a temere che alla Maratona di Milano un po’ patirò la mancanza di tutti questi ristori, delle crostate,
delle fette biscottate con la nutella o con il miele, dei biscotti ecc… ! Percorso
piacevole ma soprattutto correre con il sole è tutta un’altra cosa rispetto alle
domeniche passate con la nebbia e con la neve! Comunque 22 km per me corsi
sufficientemente in scioltezza (nonostante le poche ore di sonno) in compagnia
di Emilio e Cristian per poi farmi in solitaria gli ultimi 3,5 km necessari per il
programma di preparazione alla maratona dell’11….! Ora manca pochissimo alla data fatidica … speriamo in bene!! Vi invio, come promesso, anche la foto
scattata nel pomeriggio a Varazze … ho cominciato a portare la maglia QDR in
giro per l’Italia! Federico QDR
TORRE D'ISOLA - APRILE 2010
PRIMA CORSA UFFICIALE CON LA MAGLIA ROSSA DEI QDR DI ALESSIO
Oggi siamo andati a Torre d'Isola per partecipare alla bellissima corsa sempre ben organizzata dagli amici dell'Atletica Certosa: eravamo in pochi, Gianni
e Oriana, il coach Enrico, Alvaro, io e il neo-qdr Alessio, oggi alla sua prima cor156
Storie di un gruppo di amici
Ricorderemo volentieri
sa ufficiale con i colori dei QDR. Alessio aveva già corso molte volte con noi e con
l'altro neo-qdr Federico ma oggi è stato il giorno debutto. Cristian oggi era impegnato a seguire in bicicletta, dove avrebbe potuto farlo ..., Federico impegnato
alla Milano City Marathon, la sua prima maratona. Ci siamo trovati al ritrovo e
siamo partiti con gli amici di Locate ma nel giro di pochi chilometri eravamo già
divisi in gruppetti: io con Alessio e Gianni con Alvaro e Oriana fino alla deviazione della 13 dove la first-lady ha poi proseguito da sola fino all'arrivo. Bellissimo il percorso tutto nel Parco e lungo il Ticino, ottimi ristori (tre sulla 20 km).
Sul percorso siamo stati raggiunti anche dagli amici del VCA, compagni alla
maratona di Roma.
Complimenti all'organizzazione anche oggi perfetta. Una bella mattinata,
fredda e con un vento pazzesco per tutto il percorso ... ma il nostro pensiero era
per Federico che avrebbe dovuto lottare con un nemico in più: proprio il vento.
Grazie a tutti per la bella mattinata in compagnia e grande Alessio che con la
canotta rossa QDR oggi era gasatissimo. Emilio QDR
E’ troppo bella la manifestazione di Torre d’Isola per rinunciarvi, se appena
ci possiamo andare: pochissimo asfalto, boschi, sentieri, stradine sterrate nel
parco del Ticino ed alcuni squarci dall’alto sul fiume, oggi, grazie al sole ed al
vento, con riflessi sull’acqua quasi da quadro impressionista. Il vento però ci ha
dato molto fastidio, ha aumentato la fatica sul percorso lungo (già ricco di saliscendi), ma anche chi ha percorso quello corto ha avuto le sue difficoltà. Il piacere è stato anche effettuare tutto il percorso insieme ad Alvaro, reduce dai trionfi
di Roma, che gode ancora, pur con un po’ di acciacchi, dei benefici della preparazione della maratona.
Emilio ed Alessio, che neanche il vento può fermare, Oriana sulla 13 (causa
vento troppo forte non se l’è sentita di stare con noi sulla 21). Abbiamo visto gli
amici del Vtv e Avis Locate, quelli che non hanno partecipato alla concomitante
maratona e staffetta di Milano. Ma Torre d’Isola rimane un punto fermo da anni, sempre organizzata bene dagli amici della Certosa, con il tradizionale pastaparty e raspadura finale. Gianni QDR
MAGGIO 2010
PURTROPPO UN ALTRO TRISTE MOMENTO
Purtroppo, oltre a tutte le cose belle che facciamo insieme e ricordiamo volentieri nel nostro sito, nella vita ci sono dei momenti veramente brutti: in questo momento la nostra amica Ilaria, con il fratello Gianluca, la mamma e Cristian stanno vivendo dei giorni terribili. La morte del papà, appena sessantenne
e sportivo ciclista appassionato, ha sconvolto la vita dei nostri amici e ha lasciato impietriti tutti noi amici che lo conoscevamo.
Noi QDR in questo ultimo anno siamo stati colpiti da quattro lutti, dalla
mamma di Gianni ai papà di Oriana e Lorella ed ora anche il papà di Ilaria.
Speriamo in tempi migliori e, anche se non ci sono molte parole in questi tristi
Storie di un gruppo di amici
157
Le nostre avventure
momenti, possiamo solo stare uniti come amici e aiutarci l’un l’altro a superare
queste situazioni difficili. Certo, non riporterà in vita i nostri cari, ma consapevoli che la vita va e deve andare avanti sono sicuro che il tempo e la nostra amicizia che ci lega già da tempo ci aiuteranno ad affrontare con un po’ di serenità il
futuro. Sono vicino a Ilaria e a tutta la sua famiglia e sono sicuro che con la sua
forza riuscirà a trasmettere tutto l’amore che ha ricevuto dal suo papà al piccolo
Davide. Emilio QDR
158
Storie di un gruppo di amici
APPENDICE
Palmarès
Palmarès
PALMARÈS
(CURRICULUM "SCARPAE")
GIANNI
(la prima generazione:
l'enciclopedia vivente
e scrittore)
EMILIO
(la seconda generazione:
web-runner e/o
schnauzer)
CRISTIAN
(la terza generazione:
il factotum)
FABIO
(QDR "ad honorem")
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Storie di un gruppo di amici
50 KM VAREDO-VAL D'INTELVI 1981
MARATONA RADUNO PODISTICO PROV. ERBA 1982
30 KM M.N. FOLGARIA-LAVARONE 1982
MARATONA D'INVERNO-MONZA 1983
MARATONA CESANO BOSCONE 1983
MARARATONA MILANO 1984
MILANO CITY MARATHON 2007
MILANO CITY MARATHON 2008
TREVISO MARATHON 2009
CORTINA-DOBBIACO 2009
FIRENZE MARATHON 2009
MILANO CITY MARATHON 2002
MILANO CITY MARATHON 2003
TURIN MARATHON 2007
MILANO-PAVIA 2007
MILANO CITY MARATHON 2007
MILANO-PAVIA 2008
MILANO CITY MARATHON 2008
TREVISO MARATHON 2009
FIRENZE MARATHON 2009
MARATONA DI ROMA 2010
FIRENZE MARATHON 2006
TURIN MARATHON 2007
MILANO-PAVIA 2007
MILANO CITY MARATHON 2007
TREVISO MARATHON 2009
FIRENZE MARATHON 2009
MILANO-PAVIA 2000
MILANO CITY MARATHON 2000
MILANO-PAVIA 2006
TURIN MARATHON 2007
MILANO-PAVIA 2007
MILANO CITY MARATHON 2007
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Le nostre avventure
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TREVISO MARATHON 2009
MARCO
(unlimited)
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MILANO CITY MARATHON 2008
FLAVIO
(il musicista bassista)
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MILANO CITY MARATHON 2008
TONI
(grande cuore al servizio
dei bisognosi)
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MILANO CITY MARATHON 2005
„
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MARATHON DE MONACO E DE LA RIVIERA 2006
MARTINO
(il dottore)
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FIRENZE MARATHON 2009
FEDERICO
(... NANO)
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MILANO CITY MARATHON 2010
ALVARO
(grande ... Alvaro!!!)
FERNANDO
(... NANDO!!!)
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FIRENZE MARATHON 2009
MARATONA DI ROMA 2010
FERRARA MARATHON 2009
TREVISO MARATHON 2009
MARATHON DE MONACO E DE LA RIVIERA 2006
MARATONA DELLA CITTA’ DI ROMA 2007
FIRENZE MARATHON 2007
TURIN MARATHON 2008
VENICE MARATHON 2008
PIN PRAGUE INTERNATIONAL MARATHON 2009
PALERMO MARATHON 2009
MARATONA DELLA CITTA’ DI ROMA 2007
FIRENZE MARATHON 2007
PALERMO MARATHON 2009
Storie di un gruppo di amici
Ultimo aggiornamento - Maggio 2010
Gianni, Oriana, Emilio, Lorella, Cristian, Ilaria,
Enrico 1924, Davide Jr
Fabio, Alvaro, Flavio, Marco, Vincenzo, Toni, Nando, Martino, Federico, Alessio
Massimo e Giuseppe QDR @
Minigruppo podistico - Ponte Sesto – Rozzano (MI)
http://quellidirozzano.spaces.live.com – [email protected]
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