RELAZIONE NUCLEO DI VALUTAZIONE ANNO 2005 Dicembre 2006 INDICE ANALITICO L’indice analitico che si propone è uno strumento di ausilio per una più rapida consultazione della relazione del Nucleo di Valutazione dell’anno finanziario 2005 e dell’Anno Accademico 2004/2005. La presente relazione e gli allegati contenenti “Dati, Informazioni, Approfondimenti” sono consultabili sul sito http://nucleo.unical.it e sul CD-ROM anno 2005 che il Nucleo analogamente agli anni precedenti ha inteso fornire all’Ateneo per una più efficace ricerca dei lavori eseguiti. Per ciascuna voce vengono indicati il titolo e l’allegato di riferimento. 1. Introduzione pag. 1 2. Sbocchi occupazionali pag. 3 2.1. Introduzione 2.2. I risultati delle Facoltà 2.2.1. Facoltà di Economia 2.2.2. Facoltà di Ingegneria 2.2.3. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali 2.2.4. Facoltà di Lettere e Filosofia 2.2.5. Facoltà di Scienze Politiche 2.2.6. Facoltà di Farmacia pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 9 pag. 9 Allegato: CD-ROM anno 2005 3. Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca 3.1. Premessa 3.2. Elementi conoscitivi sul management della struttura (con esclusivo riferimento al settore della ricerca) 3.3. Mission 3.4. I finanziamenti dei Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale 3.5. I risultati del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR) 3.6. Le Pubblicazioni On Line dell’Anagrafe Ricerca Scientifica (POLARIS) 3.7. Le verifiche di coerenza e di risultato 3.8. Il Fondo di Finanziamento Ordinario per le Università (F.F.O.) 3.9. Le caratteristiche dei Corsi di Dottorato di Ricerca e la produttività scientifica del personale in formazione pag. 11 pag. 11 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 15 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 25 Allegato: CD-ROM anno 2005 i 4. Valutazione delle attività formative 4.1. Il sistema di valutazione 4.2. L’indagine sulla valutazione delle attività didattiche da parte degli studenti 4.3. I risultati dell’indagine IVADIS sulla soddisfazione dei frequentanti 4.3.1. Il tasso di copertura dell’indagine 4.3.2. Il grado di partecipazione 4.3.3. Il livello di soddisfazione degli studenti frequentanti 4.4. I risultati dell’indagine AlmaLaurea sulla soddisfazione dei laureati 4.4.1. Gli obiettivi 4.4.2. L’universo di riferimento 4.4.3. L’andamento della rilevazione 4.4.4. La soddisfazione della didattica da parte di coloro che concludono gli studi 4.5. Gli sbocchi occupazionali dei laureati ad un anno dalla Laurea 4.5.1. Caratteristiche della popolazione e del campione 4.5.2. Analisi degli sbocchi occupazionali dei laureati triennali 4.6. Il processo di analisi / intervento da parte delle Facoltà 4.6.1. Sintesi delle relazioni di Facoltà 4.6.2. Facoltà di Economia 4.6.3. Facoltà di Farmacia 4.6.4. Facoltà di Ingegneria 4.6.5. Facoltà di Lettere e Filosofia 4.6.6. Facoltà di Scienze Politiche 4.6.7. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali 4.6.8. Sintesi finale 4.7. La diffusione dei risultati 4.7.1. Gli studenti 4.7.2. I docenti 4.7.3. I Presidi di Facoltà 4.7.4. Presidenti di Corso di Studio 4.7.5. Ateneo pag. 27 pag. 27 pag. 29 pag. 32 pag. 32 pag. 33 pag. 34 pag. 34 pag. 35 pag. 35 pag. 35 pag. 36 pag. 37 pag. 38 pag. 38 pag. 39 pag. 39 pag. 40 pag. 41 pag. 42 pag. 42 pag. 42 pag. 43 pag. 43 pag. 43 pag. 44 pag. 44 pag. 44 pag. 45 pag. 45 Allegato: CD-ROM anno 2005 5. Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale 5.1. I posti letto 5.2. I pasti erogati 5.3. Le borse di studio 5.4. Raccomandazioni finali del Nucleo di Valutazione pag. 47 pag. 47 pag. 49 pag. 50 pag. 52 ii 6. L’attività dei Centri Comuni 6.1. Centro Arti Musica e Spettacolo (C.A.M.S.) 6.2. Centro Sportivo 6.3. Centro Editoriale e Librario 6.4. Centro Radio Televisivo e di Informazione 6.5. Centro Sanitario 6.6. Laboratorio Statistico Informatico 6.7. Centro Linguistico di Ateneo pag. 53 pag. 53 pag. 53 pag. 54 pag. 54 pag. 55 pag. 55 pag. 55 Allegato: CD-ROM anno 2005 7. Analisi finanziaria 2005 7.1. Analisi del rendiconto finanziario dell’Ateneo - esercizio 2005 7.1.1. Premessa 7.1.2. Il criterio di classificazione dei conti dell’Ateneo 7.1.3. Analisi di composizione delle entrate 7.1.4. Analisi di composizione delle spese 7.1.5. Valutazione della spesa per la didattica e della spesa per la ricerca scientifica 7.1.6. Analisi della gestione di competenza 7.1.6.1. Flusso netto di gestione 7.1.6.2. Indicatori di capacità previsionale ed amministrativa 7.1.7. La situazione amministrativa 7.2. Analisi del rendiconto finanziario del Centro Residenziale. Esercizio 2005 7.2.1. Premessa 7.2.2. Analisi di composizione delle entrate 7.2.3. Analisi di composizione delle spese 7.2.4. Analisi della gestione di competenza 7.2.4.1. Flusso netto di gestione 7.2.4.2. Indicatori di capacità previsionale ed amministrativa 7.3. Analisi dei bilanci consuntivi dei Dipartimenti in autonomia amministrativo - contabile. Anno 2005 7.3.1. Metodologia dell’analisi 7.3.2. I risultati dell’analisi 7.3.2.1. La ricerca scientifica pag. 57 pag. 57 pag. 57 pag. 57 pag. 58 pag. 59 pag. 59 pag. 60 pag. 60 pag. 60 pag. 61 pag. 62 pag. 62 pag. 62 pag. 64 pag. 64 pag. 65 pag. 65 pag. 67 pag. 67 pag. 68 pag. 69 Allegato: CD-ROM anno 2005 8. La Gestione strategica dell’Ateneo 8.1. Linee programmatiche ed obiettivi di breve periodo 8.2. Posizionamento dell’Ateneo nel contesto universitario 8.3. Posizione dell’Ateneo nel Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO) pag. 76 pag. 76 pag. 81 pag. 83 iii 8.4. Rapporti con il territorio 8.5. Attività di previsione di scenari futuri 8.6. Strategie di sviluppo: la didattica e la ricerca 8.7. Processi decisionali interni 8.7.1. Analisi dei processi decisionali formali 8.7.2. Analisi dello stato di attuazione di Statuto e Regolamenti 8.8. La valutazione dei Dirigenti 8.9. Commenti e suggerimenti del Nucleo di Valutazione pag. 86 pag. 87 pag. 88 pag. 90 pag. 90 pag. 91 pag. 92 pag. 94 Allegato: CD-ROM anno 2005 9. Analisi statistica degli indicatori 9.1. Indicatori di risultato 9.2. Indicatori di risorse 9.3. Indicatori di processo 9.4. Indicatori di contesto pag. 97 pag. 97 pag. 98 pag. 100 pag. 103 Allegato: CD-ROM anno 2005 10. Analisi multidimensionale degli indicatori 10.1. La mappa di posizionamento e l’evoluzione delle Facoltà nel periodo 2001-2005 10.2. Le Facoltà nella valutazione degli studenti nel periodo 2002-2005 10.3. La capacità di attrazione di finanziamenti dei Dipartimenti e il profilo della produzione scientifica nell’anno 2005 10.4. Uno strumento di benchmarking e di controllo 11. Considerazioni conclusive pag. 105 pag. 105 pag. 108 pag. 110 pag. 112 pag. 113 iv Introduzione 1. Introduzione. Come si era anticipato nella relazione relativa al 2004, gli interventi legislativi degli ultimi anni hanno prodotto già alcune rilevanti innovazioni nel corso del 2005 (si pensi alle modificazioni nei requisiti per l’attivazione dei Corsi, o all’incidenza della valutazione relativa ai Dottorati di ricerca), ma cambiamenti ancora più rilevanti sono ancora in corso e faranno delle prossime relazioni annuali qualcosa di assolutamente diverso da questa, che costituisce forse l’ultimo - o tutt’al più il penultimo - esempio di una valutazione costruita sullo sperimentato modello che ha preso il via con la costituzione del CNVSU. La Legge 262/2006, dando vita, con il suo art. 36, all’ANVUR - l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - ha sostanzialmente modificato il significato e le modalità della valutazione, anche se, in attesa del Regolamento previsto dal comma 3, non è ancora agevole prevedere quali saranno la struttura e il funzionamento dell’Agenzia, e come essa si metterà in rapporto con i gruppi di lavoro incaricati del rilevamento e dell’elaborazione dei dati a livello locale. Altri rilevanti cambiamenti conseguiranno dalle innovazioni nel campo del finanziamento della ricerca, con l’unificazione di PRIN e FIRB nel nuovo FIRST e dalle nuove attribuzioni al CUN dalla Legge di riordino che ha innovato composizione e funzioni, pur confermando, opportunamente, il suo carattere di Organo rappresentativo del sistema universitario legittimato in primo luogo dall’elezione diretta della maggior parte dei suoi componenti. Anche l’effettiva applicazione della L. 230/2005, una volta definiti i Regolamenti attualmente allo studio di Commissioni Ministeriali, e gli sviluppi a livello europeo delle politiche di omogeneizzazione degli studi universitari non potranno non avere rilevanti conseguenze in termini quantitativi e qualitativi. In attesa di queste innovazioni, la relazione relativa al 2005 registra le principali caratteristiche di quell’anno e i più significativi cambiamenti rispetto al 2004 e agli anni precedenti. In particolare il tema degli sbocchi professionali si presta a importanti considerazioni perché i dati raccolti attraverso AlmaLaurea sui laureati dell’Università della Calabria consentono di verificare su risultanze quantificate gli esiti della riforma introdotta con il DM 509/99, almeno a livello di Laurea (percorso triennale); i più significativi confronti che dovranno essere operati fra Lauree cosiddette di vecchio ordinamento (ex L. 341/90) e le Lauree Magistrali del percorso quinquennale potranno essere effettuati solo quando i laureati magistrali saranno in numero abbastanza alto da rendere significative le analisi effettuate sulle loro situazioni occupazionali. Il sistema dipartimentale e della ricerca è stato preso in esame soprattutto alla luce delle valutazioni CIVR, che per la prima volta hanno fornito una preziosa serie di dati e di classificazioni dei prodotti della ricerca, e dell’Anagrafe POLARIS, opportunamente adottata dall’Ateneo, di cui non si può che auspicare l’efficace integrazione a livello centrale con le banche dati CINECA, per consentire il trasferimento delle informazioni dall’una alle altre e viceversa. Si è ritenuto opportuno prestare un’attenzione particolare al cosiddetto terzo livello, dei Dottorati di ricerca e in generale delle attività post-Laurea, nella convinzione che un sistema universitario che voglia conservare il proprio ruolo di eccellenza non può non investire in questo settore alto della formazione scientifica, che più di ogni altro consente di mettere a frutto le competenze presenti nell’Università e di adempiere alla mission che compete agli Atenei. 1 Introduzione La valutazione della didattica, come ogni anno, è stata occasione per un ripensamento che non riguarda solo le osservazioni degli studenti e i provvedimenti messi in atto dalle strutture competenti per affrontare i problemi, ma ha anche previsto una serie di considerazioni relative alle modalità stesse del rilevamento e al suo significato, alle possibilità di perfezionare il significato dell’informazione raccolta e della sua presentazione, per rendere sempre più efficace questa prioritaria incombenza dei Nuclei di Valutazione. Per quanto riguarda il particolare significato che il Centro Residenziale ha per l’Università della Calabria basti ricordare che la specificità del Campus di Arcavacata costituisce il più forte elemento caratterizzante dell’Ateneo. Si rinvia, poi, alla specifica trattazione nei punti 7 e 8 per l’analisi finanziaria e della gestione strategica, e si sottolinea infine l’interesse degli indicatori riportati al punto 9, che rispondono a quanto richiesto ai fini della valutazione dal CNVSU, e alla loro analisi multidimensionale al punto 10, che consente un’immediata visione del posizionamento e dell’evoluzione di Facoltà e Dipartimenti. Il Nucleo di Valutazione dell’Università della Calabria 2 Sbocchi occupazionali 2. Sbocchi occupazionali. 2.1. Introduzione. A differenza di quanto fatto nella relazione per il precedente anno, più che alle condizioni di contorno e agli studi seguiti nel corso della Scuola Secondaria dagli studenti che accedono all’Università della Calabria si prenderanno in esame i dati relativi alla situazione occupazionale ad un anno dalla Laurea dei laureati sia nei Corsi ex Legge 341/90 (vecchio ordinamento con Corsi di durata quadriennale o quinquennale, da qui in poi v.o.), sia in quelli ex DM 509/99 (nuovo ordinamento, con Corsi di durata triennale, da qui in poi n.o.).1 Per la prima volta, infatti, i rilevamenti AlmaLaurea consentono questo confronto, che dimostra l’utilità di uno strumento di cui opportunamente l’Università della Calabria ha deciso di dotarsi, così come ha fatto per il programma POLARIS, rivelatosi prezioso ai fini della valutazione dei Dottorati di ricerca, della selezione dei prodotti per la valutazione CIVR e per varie altre incombenze connesse con le attività di ricerca e amministrative. Inutile dire che i Corsi di Laurea v.o. e quelli n.o. non possono utilmente essere messi a confronto come se avessero obiettivi omogenei e si proponessero risultati comparabili: si tratta in entrambi i casi di Corsi che rilasciano titoli di Laurea, ma al di là della comune denominazione sono profondamente differenti, come ha ampiamente dimostrato in questi anni il mercato del lavoro, poco interessato a fatti nominali e attento alla sostanza delle conoscenze e delle conseguenti capacità dei laureati allo scopo di determinare il valore del lavoro di un laureato. Oltre questo, bisogna ancora una volta ricordare che la specificità della Regione Calabria, quella in cui la situazione della disoccupazione si presenta nelle forme più gravi riscontrate nel nostro Paese, toglie valore a possibili confronti con la situazione occupazionale dei laureati di altre Regioni: per verificare il significato della presenza dell’Università della Calabria ai fini del miglioramento delle condizioni di lavoro, i laureati calabresi vanno confrontati con gli altri laureati della stessa Regione che hanno conseguito il titolo presso le altre Università, o - meglio - le differenze fra le condizioni dei giovani in possesso del titolo di Laurea e quelli che ne sono privi vanno confrontate con le analoghe differenze nelle altre aree del Paese. Ciò non toglie che, anche ai fini dell’adozione di misure capaci di correggere gli squilibri più vistosi, possa essere utile passare in rassegna, Facoltà per Facoltà, dati quantitativi e qualitativi che contribuiscano a definire il giudizio dei laureati sull’Università da essi frequentata, il gradimento per gli studi effettuati, la valutazione delle differenze fra le aspettative al momento dell’immatricolazione e i risultati nel momento in cui accedono al mondo del lavoro per mettere a frutto quanto appreso negli anni di Università. 2.2. I risultati delle Facoltà. 2.2.1. Facoltà di Economia. Il primo dato che testimonia della significativa continuità nella vita della Facoltà e della positiva valutazione che ne viene data dagli studenti sta nell’altissima percentuale di laureati che confermerebbero l’immatricolazione a suo tempo effettuata: come il 95% degli studenti che hanno conseguito la Laurea nei Corsi di v.o. dichiarano di non avere motivo di pentirsi della scelta fatta, così il 95% degli studenti laureati nei Corsi di n.o. si immatricolerebbero 1 I dati di dettaglio per Facoltà e Corso sono disponibili sul cd-rom dell’anno 2005 e sul sito web http://nucleo.unical.it. 3 Sbocchi occupazionali alla Facoltà di Economia. Con questo giudizio coincide la scelta, assolutamente maggioritaria (86%) da parte dei laureati di n.o., di proseguire gli studi presso l’Università della Calabria; una percentuale che in due Corsi su tre sale addirittura al 90%. All’interno di questa molteplice attestazione di gradimento, va anche rilevata la crescita della percentuale di studenti che confermerebbero anche il Corso di Laurea: se nel v.o. quasi un quarto dei laureati avrebbero scelto un diverso Corso, nel n.o. la percentuale cala al di sotto di un quinto. È verisimile che l’aumento dell’offerta, da 3 a 6 Corsi di Laurea, abbia consentito di adeguare in maniera migliore gli studi effettuati alle esigenze avvertite dagli studenti, e che questa maggiore soddisfazione sia da considerare un positivo effetto dell’introduzione del n.o.. Fra gli aspetti negativi va invece segnalato il crollo nella percentuale dei laureati in possesso di occupazione ad un anno dalla Laurea: mentre il 43% dei laureati v.o. svolgono attività lavorativa, di quelli del n.o. solo il 16,5% è in qualche modo occupato, anche in presenza di una non altissima percentuale di laureati di n.o. che si sono iscritti alla Laurea Magistrale allo scopo di completare il loro percorso di studio universitario (53%). I nuovi disoccupati sono soprattutto maschi, la cui percentuale di occupati è calata da quasi la metà dei laureati di v.o. a meno di un terzo dei laureati di n.o.. A conferma della diffusa opinione che il Corso di Laurea di n.o. non si configuri come Corso in sé completo, si tenga presente che il 60% degli studenti iscritti alle Lauree Magistrali ritiene che tale iscrizione sia una necessaria prosecuzione dei propri studi, e più del 37% vede in essa una scelta obbligata ai fini di un’efficace ricerca del lavoro. Peraltro più di un terzo dei laureati non immatricolati al Corso di Laurea Magistrale segnala l’incompatibilità fra attività lavorativa e prosecuzione degli studi dopo la Laurea: un dato in apparente contraddizione con l’aumento del numero di studenti lavoratori nei Corsi di Laurea di n.o., per cui mentre solo 1/3 dei laureati di v.o. lavorava prima della Laurea, più della metà dei laureati di n.o. ha svolto, nel corso del triennio, attività lavorativa. La più probabile soluzione dell’aporia è che mentre gli studi seguiti nel Corso di Laurea sono ritenuti compatibili con il lavoro, perché meno impegnativi, quelli del Corso di Laurea Magistrale sono considerati più severi e faticosi, e perciò tali da escludere la possibilità di svolgerli contemporaneamente ad un’attività di lavoro. Altro aspetto negativo che conferma l’impossibilità di confrontare il titolo di Laurea di v.o. con quello di n.o. è la tipologia del lavoro trovato a un anno dalla Laurea e la sua retribuzione: dall’84% di laureati di v.o. che trovano impiego nel settore privato si cala al 72,7% di quelli di n.o.; dal 36,2% dei lavori stabili per i laureati di v.o. si scende al 27,3% per quelli di n.o.; dal 47,5% di atipici si sale al 50%; soprattutto il 9,9% di lavoro senza contratto per i laureati di v.o. diviene addirittura il 22% per quelli di n.o.. Sarebbe ingeneroso concludere che il n.o. costituisce un oggettivo stimolo alla crescita del lavoro in nero, ma certamente la triplicazione dell’incidenza di questo preoccupante fenomeno trova origine nella maggiore debolezza dei laureati di n.o. sul mercato del lavoro per la loro complessiva minore qualificazione. A identiche conclusioni si giunge esaminando le retribuzioni percepite: mentre il laureato di v.o. percepisce mediamente, a un anno dalla Laurea, 915 Euro netti mensili, quello di n.o. si deve contentare di 712, e il calo è ancora più vistoso per i laureati maschi, pagati in media 1.072 Euro se di v.o. e solo 725 Euro se di n.o., una differenza che è addirittura superiore alla differenza di annualità di studio prevista nei rispettivi curricula, quadriennale per il v.o. e triennale per il n.o.. Con queste retribuzioni non c’è da stupirsi se il giudizio sulla relazione esistente fra gli studi compiuti e il lavoro svolto sia più negativa per il n.o.: a fronte di un 42,4% di laureati di v.o 4 Sbocchi occupazionali che giudicano molto o abbastanza efficace il Corso seguito ai fini del proprio lavoro, per il n.o. c’è solo un 23,8% che esprime analoga soddisfazione. In assoluta e positiva controtendenza sono tuttavia le risposte dei - peraltro pochi - laureati di n.o. del Corso di Diritto ed Economia, che danno una valutazione di 86,5/100 sulla propria attività lavorativa, la più alta in assoluto fra quelle riportate dai Corsi di Laurea sia del v.o. sia del n.o.; ma sono gli unici ad essere impiegati nel settore dell’istruzione, e gli unici fra i laureati di n.o. a ricevere retribuzioni superiori ai 1.000 Euro. Rientra infine fra le caratteristiche tipiche del mercato del lavoro in Calabria il fatto che rimane assai alta, e superiore per i laureati di n.o. rispetto a quella dei laureati di v.o., la percentuale di laureati che trovano lavoro per contratti conclusi su loro iniziativa personale, non per chiamata da parte del datore di lavoro, per pubblici annunci, concorsi o segnalazioni di terzi. 2.2.2. Facoltà di Ingegneria. A differenza di quella di Economia, la Facoltà di Ingegneria era, a livello nazionale, meglio predisposta ad accogliere le innovazioni introdotte dalla riforma didattica, costruita sulla base delle esperienze maturate appunto in quelle Facoltà con l’introduzione dei Diplomi universitari di durata triennale, che peraltro, diversamente dalle Lauree di n.o., si svolgevano in parallelo rispetto ai Corsi di Laurea quinquennali, anziché in serie. Anche qui, il sostanziale gradimento da parte degli studenti è evidente per l’alto numero dei laureati che si iscriverebbero al medesimo Corso già frequentato: il 76,4% per il v.o. e, con un incremento analogo a quello già registrato per Economia, l’89,4% per il n.o.. In questo caso, peraltro, va anche segnalata la presenza di 3 Corsi sui 6 attivati nei quali i laureati che si iscriverebbero nuovamente al medesimo Corso è del 100%, per un totale di 22 intervistati, ma già uno dei Corsi di v.o. fa registrare il medesimo risultato; al contrario, uno dei Corsi di v.o. presenta - ma su un numero molto basso di laureati, che difficilmente può costituire un campione attendibile ai fini di una corretta valutazione - ben il 66,7% di laureati che non ripeterebbero l’iscrizione. Anche per questa Facoltà, la positiva valutazione così rilevabile è confermata dalla scelta effettuata dall’88,7% dei laureati di n.o. che si sono iscritti a Corsi di Laurea Magistrale di proseguire i loro studi nell’Università della Calabria; non mancano Corsi di Laurea che vedono tutti i propri laureati iscritti a Corsi di Laurea Magistrale in sede, ma solo in un caso si verifica coincidenza con i tre Corsi sopra indicati, e per uno di essi si deve anzi registrare la più rilevante percentuale di passaggi ad altra sede. Il divario fra le condizioni occupazionali dei laureati di v.o. e di n.o. è comunque altissimo anche nel caso della Facoltà di Ingegneria, anzi addirittura superiore rispetto a quello della Facoltà di Economia: contro il 67,9% dei laureati di v.o. in possesso di un lavoro, solo il 27,3% di quelli di n.o. gode della medesima situazione, con un calo degli occupati di sesso maschile dal 71,7% al 28,3%; ma il 68,2% dei laureati di n.o. è iscritto ai Corsi di Laurea Magistrale, per la necessità che avverte di completare o arricchire la propria formazione (83%) più che per altre motivazioni. A differenza di Economia, solo il 50% dei non iscritti alle Magistrali motiva la propria scelta con la difficoltà di conciliare studio e lavoro. Non si registra fra v.o. e n.o. una diversità delle tipologie di lavoro così rilevante come per l’altra Facoltà, in particolare per la distribuzione degli occupati fra lavoro pubblico e lavoro privato; assai positivo è il fatto che la percentuale di lavoro stabile è più alta per i laureati di n.o. che per quelli di v.o. (ma la percentuale di studenti che lavoravano già prima del conseguimento della Laurea è doppia per il n.o. rispetto al v.o.). Cresce purtroppo anche qui 5 Sbocchi occupazionali il lavoro senza contratto, al 6,1% per il v.o. e al 16,6% per il n.o.; in crescita anche la ricerca di lavoro su iniziativa personale, mentre scompaiono del tutto annunci e giornali, concorsi pubblici, prosecuzione di stage e altre attività di formazione. Discrete le retribuzioni, mediamente al di sopra - se pur di poco - dei 1.000 Euro netti mensili, e senza molte differenze fra v.o. e n.o., se non per il pesante calo dei guadagni da parte delle laureate di n.o., che fanno registrare una media di 675 Euro contro gli 816 delle laureate di v.o., con punte negative di soli 200 Euro per le laureate di due Corsi di Laurea (ma qui i dati AlmaLaurea suscitano dubbi e meriterebbero approfondimenti e precisazioni). Poco rilevanti sono le differenze fra v.o. e n.o. anche nella valutazione della pertinenza degli studi compiuti ai fini dell’attività lavorativa svolta, con una media di giudizi pienamente positivi che supera il 70%. 2.2.3. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Una fra le principali caratteristiche della Facoltà è la forte differenziazione fra i Corsi di Laurea, in particolare per quanto riguarda gli sbocchi professionali; accanto Corsi che hanno come esito privilegiato l’insegnamento nella Scuola Secondaria, altri formano al lavoro nell’industria, altri ancora nel settore terziario e dell’informazione. Questa complessità meriterebbe un’analisi differenziata per singolo Corso di Laurea che tenga conto delle specificità di ciascuno di essi, ad esempio della necessità del conseguimento della Specializzazione all’insegnamento, di durata biennale, che non permette ai laureati in Matematica, Fisica etc. che si pongano questo obiettivo professionale di essere già occupati ad un anno dalla Laurea, sia pure di v.o.: non a caso il 56,3% dei laureati di v.o. in Matematica, il 30,8% di quelli in Fisica, il 25% di quelli in Chimica, il 17,6% di quelli in Scienze Naturali, il 16% di quelli in Scienze Biologiche risultano appunto iscritti alla SSIS, che con i suoi Corsi abilitanti costituisce l’accesso all’insegnamento e una sorta di praticantato. Per di più, va segnalata la crescita nel numero dei Corsi di Laurea, dai 6 del v.o. ai 9 del n.o.. Questo incremento ha portato ad un numero assai esiguo di laureati per Corso di Laurea (1 in Fisica, 1 in Chimica, 2 in Scienze Naturali etc.), e ad un ancor più esiguo numero di occupati, complessivamente 10, di cui 4 in Matematica, 1 (con dati inutilmente oscurati) in Scienze Biologiche, 3 in Informatica, 2 in Gestione dei Rischi Naturali, con l’ovvia conseguenza della forte casualità del dato e della improbabilità delle considerazioni che su di esso si volessero fondare. A livello generale di Facoltà, pur con tutte le riserve sopra segnalate, va rilevato il diffuso gradimento per i Corsi, dimostrato dal 93% di laureati fra v.o. e n.o. che si iscriverebbero nuovamente, con una crescita al 98,6% per i laureati del n.o., che vede anche calare - come di solito - il numero di laureati che nella nuova iscrizione modificherebbero Corso di Studio dal 29,8% al 17,6%. A questo proposito va segnalato, perché in controtendenza, l’unanime segnalazione dei due laureati di n.o. in Scienze Naturali e quella del 50% degli otto laureati di n.o. in Matematica che cambierebbero Corso, con in più, nel caso di Matematica, di un laureato che rinunzierebbe del tutto ad iscriversi. A un anno dalla Laurea, è occupato il 29,1% dei laureati di v.o., con un ventaglio che va dal 13% dei laureati in Scienze Naturali al 45,5% dei laureati in Chimica; per il n.o. la percentuale si è ridotta a poco più di un terzo, con un 10,8%, mentre gli iscritti alla Laurea Magistrale sono il 78,4% dei laureati, convinti al 95% che si tratti di una scelta opportuna per arricchire o completare la propria formazione e quasi obbligata per accedere al mondo 6 Sbocchi occupazionali del lavoro. Va segnalato che, a differenza di quanto riscontrato per altre Facoltà, ma in analogia con quanto avviene nella Facoltà di Lettere e Filosofia, la percentuale degli iscritti alle Lauree Magistrali che hanno scelto l’Università della Calabria è inferiore al 60%, con dati molto diversi da un Corso di Laurea all’altro: in particolare hanno cambiato Università tutti i laureati in Scienze Naturali, più del 50% di quelli in Scienze Biologiche, il 20% di Scienze Geologiche, il 16,7% di Matematica, mentre per Scienze e Tecniche per il Restauro e per il Corso in Informatica tutti i laureati presso l’Università della Calabria proseguono i loro Corsi nel medesimo Ateneo. Il 68,3% dei 41 laureati di v.o. sono occupati e il 50% dei 10 di n.o. hanno iniziato a lavorare dopo la Laurea; sono in crescita, da v.o. a n.o., i lavori atipici; sostanzialmente stabili le retribuzioni delle laureate con lavoro, mentre quelle dei laureati di n.o. vedono una rilevante crescita in conseguenza della buona retribuzione media di quelli del Corso di Laurea in Gestione dei Rischi Naturali, per il quale la retribuzione ai maschi è tripla di quella, invero assai esigua (375 Euro netti mensili) percepita dalle femmine. Poco rilevanti anche gli spostamenti fra impiego pubblico e privato. Crescono, infine, l’efficacia della Laurea ai fini del lavoro e la valutazione della qualità del lavoro svolto. 2.2.4. Facoltà di Lettere e Filosofia. Come è per la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, anche quella di Lettere e Filosofia comprende numerosi e assai differenziati Corsi di Laurea, che è difficile valutare come un tutt’uno, soprattutto sul piano degli sbocchi professionali. Per di più, ai fini delle occupazioni più frequenti, è necessario frequentare, dopo i Corsi di Laurea di v.o. o dopo quelli di Laurea Magistrale, un biennio di Scuola di Specializzazione per accedere ai ruoli dei professori presso il Ministero dell’Istruzione, o a quelli degli archeologi, storici dell’arte, bibliotecari, archivisti presso il Ministero dei Beni Culturali. È pertanto pressoché impossibile che ad un anno dal termine del percorso di Laurea di v.o., e più ancora di n.o., sussistano le condizioni per l’impiego a cui è finalizzata la formazione impartita nella Facoltà: più del 25% dei laureati di v.o. frequenta le SSIS o le specializzazioni per i BBCC, con punte del 40% dei laureati di v.o. in Conservazione dei Beni Culturali, del 38,1% dei laureati in Lettere, del 23,1% in Filosofia, e se le percentuali non sono anche più alte ciò è dovuto esclusivamente al fatto che i Corsi di Specializzazione sono a numero programmato, con selettive prove d’accesso. La specifica valutazione dei singoli Corsi è anche in questo caso resa praticamente impossibile dall’esiguo numero di laureati in alcuni di essi, che non costituiscono campione significativo ai fini dell’indagine (7 laureati in Storia v.o., 1 in Scienze dell’Educazione e 2 in DAMS n.o.), con un numero di occupati tra i laureati di n.o. (10, esattamente quanti in Scienze Matematiche Fisiche e Naturali) che rende assolutamente casuali i dati articolati per Corso di Laurea, e fortemente aleatori anche quelli aggregati. Relativamente alta anche per questa Facoltà è la percentuale dei laureati che dopo l’esperienza fatta si iscriverebbero nuovamente all’Università: quasi il 95% fra i laureati di v.o. e addirittura il 100% dei laureati di n.o., mentre l’intenzione di cambiare Corso subisce notevoli cambiamenti fra v.o. e n.o.: i casi che vanno valutati con attenzione sono, per il v.o., quello di Storia, con il 50% (nel n.o., evidentemente con qualche ragione, non è stato attivato un Corso analogo); il 47,1% di Lingue e Letterature Straniere (confermato dal 50% di Mediazione Linguistica del n.o.), il 42,9% di Conservazione dei Beni Culturali (passato 7 Sbocchi occupazionali al 25% nel n.o.), il 41,4% di Lettere (ma 25% nel n.o.), il 40,7% del DAMS (non rilevabile nel n.o.). Dei laureati di v.o. svolge attività lavorativa il 39,5%, con punte vicine al 50% nei Corsi più professionalizzanti, quello di Lingue e quello del DAMS, mentre i Corsi finalizzati all’insegnamento si attestano poco al di sopra del 30%; nel n.o. la percentuale scende al 4,3%, concentrato in un solo Corso, mentre per altri si segnala la presenza di laureati che uniscono all’attività lavorativa la frequenza ai Corsi di Laurea Magistrale. Questi ultimi raccolgono oltre il 70% dei laureati, con motivazioni analoghe a quelle già indicate per la Facoltà di Scienze: dei laureati in Lettere, il 100% ritiene che la scelta della Laurea Magistrale sia pressoché obbligata per accedere al mondo del lavoro. Le scelte della sede in cui proseguire gli studi sono anche in questo caso, e a volte più che in altri, significative del gradimento per gli studi già effettuati: il 100% dei laureti in Lettere e in Mediazione Linguistica ha scelto di frequentare i Corsi nell’Università della Calabria, e lo stesso ha fatto l’85,7% dei laureati in Filosofia; ciò spinge a richiamare l’attenzione sui casi in controtendenza, e in particolare sul 54,2% dei laureati di n.o. in Filosofia e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza e sul 50% di laureati di n.o. in Conservazione dei Beni Culturali che hanno preferito cambiare sede. Più di un terzo dei laureati di v.o. svolgeva attività lavorativa già prima della Laurea, mentre oltre la metà ha iniziato a lavorare con la Laurea; anche per questa Facoltà la ricerca del lavoro è stata prevalentemente effettuata con iniziativa personale. I dati sul n.o. sono troppo esigui perché valga la pena di esaminarli in dettaglio. Il lavoro stabile, attestato al 30,5% per i laureati di v.o., cala al 22,2% per quelli di n.o., mentre l’atipico sale rispettivamente dal 57,3% al 66,7% e i senza contratto subiscono una leggera contrazione, dal 12,2% all’11,1%. Basse le retribuzioni, mediamente al di sotto dei 1.000 Euro netti mensili, con pochi casi in controtendenza sia nel v.o. sia nel n.o., e una punta negativa di 375 Euro mensili per laureate di v.o. e laureati di n.o.; quello della Facoltà di Lettere e Filosofia sembra essere l’unico caso in cui significativamente il lavoro femminile può risultare meglio retribuito di quello maschile (Filosofia v.o. e n.o., Conservazione dei Beni Culturali v.o., Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza n.o.). Non subisce particolari variazioni la distribuzione fra settori di attività, intorno al 40% di pubblico e 60% di privato sia per il v.o. sia per il n.o.; come facilmente prevedibile, le punte più alte di occupazione sono nell’istruzione e nella ricerca. Solo il 28,9% dei laureati di v.o. e il 10% di quelli di n.o. che svolgono attività lavorativa ritengono che gli studi effettuati siano pienamente coerenti con il loro lavoro; anche nella valutazione dell’efficacia della Laurea ai fini dell’attività svolta i laureati di v.o. si dividono in maniera piuttosto omogenea, un terzo che la ritiene pienamente efficace, un terzo che la giudica abbastanza efficace, un terzo per cui è poco o per nulla efficace; i laureati di n.o. tendono invece a dare la risposta mediana, ma senza trascurare le due estreme, di poco al di sotto del 30%. Il giudizio sulla qualità del lavoro svolto cala da una votazione di 56,6/100 per i laureati di v.o. ad una votazione di 47,8/100 per quelli di n.o.. Meritano infine di essere segnalate alcune motivazioni della soddisfazione per l’attuale lavoro dichiarate dai laureati di n.o., nonostante l’esiguità del campione, perché verisimilmente coincidenti con quelle diffuse nel comune sentire: stabilità e sicurezza del lavoro, indipendenza e tempo libero, ma in qualche caso anche il guadagno, costituiscono spesso i punti di forza delle valutazioni. 8 Sbocchi occupazionali 2.2.5. Facoltà di Scienze Politiche. Nel passaggio dal v.o. al n.o. la Facoltà ha visto passare il numero dei suoi Corsi di Laurea da 1 a 3; questo consente di interpretare la risposta data da quasi la metà dei laureati di v.o. che in caso di nuova iscrizione tornerebbero con piacere nella loro Facoltà ma cambierebbero Corso nel senso di una preferenza nei riguardi dei Corsi di n.o. successivamente attivati. Anche per uno dei Corsi di n.o. un 50% delle risposte va in direzione di un cambiamento, ma questa percentuale corrisponde, in valore assoluto, ad una sola unità e non si presta dunque a valutazioni non compromesse dall’assoluta casualità. Meritevole di analisi appare la risposta dei 23 laureati di n.o. in Scienze del Servizio Sociale, che hanno risposto all’intervista esprimendo il più alto indice di gradimento per il proprio Corso (82,6%, contro una media di Facoltà del 59,4%), ma in maniera unanime considerano inutilizzabili le competenze acquisite nell’Università ai fini dell’attuale lavoro e ritengono poco o per nulla efficace la propria Laurea nel lavoro svolto, pur giudicando all’80% non richiesto ma utile il titolo conseguito. La percentuale degli occupati in possesso del titolo di Laurea v.o. è più che tripla rispetto a quella dei laureati di n.o. (39,2% contro 12,2%; i maschi occupati sono scesi dal 40,6% al 14,3%), per questo più di un terzo degli iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale giudica quasi obbligata la sua scelta ai fini dell’accesso nel mondo del lavoro. Assai grave è il fatto che il 30% di quanti hanno rinunciato ad iscriversi alle Lauree Magistrali siano stati costretti a questa decisione da motivi economici. Dei 9 occupati con Laurea di n.o. 4 lavoravano già prima della Laurea, e 3 di loro proseguono l’attività in cui erano già precedentemente impegnati. Si segnala un dato che - sia pure nell’esiguità del campione - risulta atipico ed interessante: il 20% dei laureati di n.o. ha trovato lavoro a seguito di stage o altra attività formativa effettuata durante il Corso di Laurea, mentre per il v.o. la percentuale per la medesima tipologia era solo del 10,7%. Poche le considerazioni positive che nascono dalle risposte sulle caratteristiche e la retribuzione del lavoro: quello stabile è al 36,8% per il v.o. e cala al 22,2% per il n.o.; l’atipico si mantiene sul 44%, quello senza contratto sale dal 18,4% al 22,2%; il guadagno medio mensile netto cala dai 768,37 Euro dei laureati di v.o. ai 572,06 di quelli di n.o., con punte negative di 340 per le laureate di uno dei Corsi di n.o.. L’occupazione nel settore pubblico, al 34,2% nel v.o., si riduce all’11,1% nel n.o.. Naturale, in questa situazione, una certa insoddisfazione sul rapporto fra studi e occupazione: solo poco più di un terzo dei laureati di v.o. giudica pienamente efficace la sua Laurea ai fini del lavoro svolto, una quota che per il n.o. si riduce addirittura a poco più di un decimo; i laureati di v.o. danno alla qualità del lavoro svolto un voto di 54,6/100, quelli di n.o. di 42,9/100. 2.2.6. Facoltà di Farmacia. Le specifiche caratteristiche, a livello nazionale e locale, della Facoltà di Farmacia rendono difficile e poco significativo il confronto sia con le altre Facoltà dell’Ateneo, sia fra v.o. e n.o.: la struttura a ciclo unico del Corso di Laurea più tradizionale è infatti presente, nell’Università della Calabria, solo in questa Facoltà, mentre un motivato giudizio sulle novità introdotte dalla riforma didattica sul piano dell’occupazione sarà possibile solo quando saranno giunti alla Laurea a ciclo unico i primi studenti di n.o.. 9 Sbocchi occupazionali Al momento sono possibili solo poche e non correlate considerazioni, anche in considerazione del ridotto numero di intervistati, 38 su due Corsi di Laurea, di cui uno a ciclo unico, per il v.o., e solo 8 su due per il n.o., ma in realtà 7 su uno, perché le risposte dell’unica laureata in Tossicologia dell’Ambiente non sono state esplicitate, forse per le norme sulla salvaguardia dei dati personali, anche se - a dimostrazione dell’ingenuità di certe procedure - sono facilmente ricavabili dal confronto fra le medie relative all’insieme degli 8 laureati e quelle degli altri 7. Le risposte sembrano innanzitutto dimostrare qualche difficoltà nell’orientamento per quanto riguarda l’iscrizione ai Corsi, dal momento che solo il 60% di quelli di v.o. e addirittura solo il 37,5% di quelli di n.o. ripeterebbe la scelta di Corso di Laurea, mentre decisamente favorevole è la complessiva valutazione degli studi universitari, visto che si iscriverebbero nuovamente l’87,5% degli studenti di n.o. e ben il 93,3% di quelli di v.o.. Per il n.o. l’insoddisfazione verso il proprio Corso è abbastanza diffusa fra gli studenti di un particolare Corso, dei quali solo il 28,6% confermerebbe la scelta a suo tempo effettuata, mentre per il v.o. sembra evidente la propensione degli studenti del Corso più tradizionale, quello a ciclo unico, verso altre esperienze di apprendimento. Un 40% degli studenti che dopo la Laurea di n.o. in uno dei Corsi di Laurea attivati hanno rinunciato ad iscriversi a Corsi di Laurea Magistrale motiva la propria decisione con la mancanza di Corsi nelle aree di loro interesse. Svolge già attività lavorative il 60% dei laureati di v.o., con più alte percentuali di occupate fra le laureate che di occupati fra i laureati; di essi l’88,9% ha iniziato a lavorare dopo la Laurea e ha trovato lavoro per iniziativa personale o per intervento di terzi. Per i laureati di n.o., gli occupati complessivi sono il 25%, cioè due, entrambi atipici nel settore privato; di essi uno svolge solo attività lavorativa e l’altro lavora e prosegue gli studi nei Corsi di Laurea Magistrale. I laureati di v.o. sono impegnati prevalentemente nel settore privato (88,9%); la metà di essi gode di un impiego stabile, mentre un terzo è costituito di lavoratori atipici. I laureati di n.o., percepiscono o meglio almeno uno di loro percepisce retribuzioni di tutto rispetto, visto che la media del guadagno mensile netto è di 1.875,50 Euro, il doppio delle retribuzioni medie dei laureati di v.o.. Nonostante questo, la qualità del lavoro svolto è valutabile solo con un 77/100 per i laureati di n.o., che però giudicano entrambi pienamente efficace, ai fini del suo svolgimento, la Laurea conseguita, mentre per quelli di v.o. il voto è di 78,4/100, con un 88,9% di piena efficacia della Laurea. Anche in questo caso i dati AlmaLaurea meriterebbero un approfondimento, visto che per quanto riguarda le componenti che definiscono la soddisfazione per l’attuale lavoro, i laureati di n.o. danno un 9,5/10, ma assegnano soltanto un 5,5/10 alla coerenza fra il lavoro stesso e gli studi compiuti. 10 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca 3. Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca. 3.1. Premessa. L’Università della Calabria per l’organizzazione e la gestione delle attività di ricerca si articola in Dipartimenti e per le attività scientifiche di rilevante impegno, connesse a specifici progetti di durata almeno quinquennale, in cui sono coinvolti più Dipartimenti, sono istituiti i Centri di Ricerca. Organo di coordinamento delle attività dipartimentali è il Comitato di Coordinamento e Programmazione (CoCoP) di cui fanno parte tutti i Direttori di Dipartimento. Per lo svolgimento dei compiti connessi alla ricerca applicata opera nell’Ateneo il Liaison Office che svolge un ruolo di interfaccia con il territorio. Da segnalare, inoltre, l’attivazione di n. 12 aree all’interno delle 20 aree previste dal Comitato Universitario Nazionale (CUN), nonché l’attivazione di 3 aree speciali (15a, 15b, 15c), all’interno delle 6 aree interdisciplinari specificatamente previste dal Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR); la presenza di n. 3 Centri di Eccellenza e altri n. 3 Centri Scientifici di particolare rilevanza scientifica, operanti all’interno delle nuove aree individuate, e l’attivazione nell’anno 2005 di n. 33 Dottorati di Ricerca e di n. 1 Scuola di Dottorato. L’Ateneo nell’ambito della pianificazione strategica di breve e medio periodo ha segnalato come prioritario l’interesse a continuare la politica di ampliamento del personale docente volta ad assicurare pariteticamente il rafforzamento delle attività formative ed il sostegno agli investimenti in ricerca, con una costante attenzione rivolta all’adeguamento e alla manutenzione delle strutture scientifiche. La presentazione delle attività di ricerca svoltesi nell’anno 2005 prevede l’esame delle seguenti aree: Risorse a disposizione dei Dipartimenti; Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN); I risultati del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR); Le Pubblicazioni On Line dell’Anagrafe Ricerca Scientifica (POLARIS); La verifica di coerenza e di risultato; Il Fondo di Finanziamento Ordinario per le Università (F.F.O.). Il fine è quello di mettere in luce, da un lato, le potenzialità di sviluppo dei ricercatori in termini di produttività scientifica, di multidisciplinarietà e di aggregazione intorno a interessi scientifici comuni, dall’altro, le eventuali criticità per consentire, agli Organi di Governo, di adeguare le politiche di intervento verso, sempre crescenti, standard di efficienza ed efficacia delle attività di ricerca scientifica. 3.2. Elementi conoscitivi sul management della struttura (con esclusivo riferimento al settore della ricerca). 2 Dal punto di vista della dotazione strutturale l’analisi è condotta in termini di verifica delle risorse umane e finanziarie a disposizione di ciascuno dei 24 Dipartimenti esistenti che si estendono su una superficie pari a 124.388 mq. 2 Per le tabelle si rinvia ai documenti allegati alla relazione dell’anno 2005 e disponibile in rete all’indirizzo http://nucleo.unical.it. 11 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Come risultato tangibile, nell’ultimo triennio 2003-2005, i Dipartimenti mostrano complessivamente una evoluzione della dotazione organica del personale docente: il numero di ricercatori delle strutture è, infatti, cresciuto del 19% passando da n. 591 unità al 31/12/2003 a n. 704 unità al 31/12/2005. Analogamente la propensione all’alta formazione mostra un andamento crescente registrando un incremento del 9% nel numero di assegnisti di ricerca e dottorandi. Se il dato del personale in formazione viene, inoltre, confrontato con il dato dei docenti si osserva un valore medio nel triennio quasi pari all’unità (0,98) ciò a dimostrazione di una crescente attenzione dell’Ateneo verso la valorizzare dell’attività di ricerca scientifica anche attraverso l’impiego del personale in formazione. Il personale tecnico - amministrativo mostra, contestualmente, una flessione del 2% con n. 228 unità, al 31/12/2005, rispetto alle 233 unità dell’anno 2003. Più propriamente il personale di area tecnico scientifica, ed elaborazione dati risulta nell’anno 2005 pari a 105 unità. Per quanto attiene alle risorse finanziarie, le ricerche svolte sono state oggetto di finanziamento: a) da parte dell’Ateneo; b) da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (PRIN e FIRB); c) da Enti esterni per specifici progetti. I fondi di Ateneo, destinati esclusivamente a progetti di ricerca scientifica, al netto della decurtazione che alcuni Dipartimenti operano sui finanziamenti per l’acquisizione di attrezzature, mostrano un aumento del 20% nell’anno 2005 rispetto all’anno 2004; i fondi per la dotazione ordinaria, destinati al funzionamento delle strutture scientifiche, registrano un andamento costante, mentre, i finanziamenti PRIN, destinati alla ricerca libera, registrano, per lo stesso periodo, una flessione del 39%.3 Le entrate per ricerca scientifica4 provenienti da Enti esterni (dall’Unione Europea e da Altre Istituzioni pubbliche e private italiane e straniere) rappresentano, invece, circa il 50% dei finanziamenti totali. Il dato, tuttavia, non è comparabile con l’anno 2004, avendo i Dipartimenti operato, nell’anno 2005, le registrazioni contabili per “competenza” e non più per “cassa” e, pertanto, la verifica sulla consistenza dei suddetti fondi ha tenuto conto dell’aggregato “entrate per ricerca provenienti da Enti esterni” sul “totale entrate per ricerca scientifica”.5 3.3. Mission. Il Nucleo sin dall’anno 2000 ha inteso sollecitare un processo di autovalutazione e di definizione di una specificità di obiettivi, “la mission” da parte delle strutture decentrate, che permettesse di comprendere e valorizzare: le potenzialità offerte dal processo di autonomia; la condivisione di scelte strategiche; i punti di forza e di debolezza, elementi essenziali per poter avviare un reale processo di miglioramento. Ciò per verificare come la ricerca scientifica fosse intesa a livello strategico sia per il sostegno a programmi di rilevante interesse scientifico in grado di dar luogo a “reti di eccellenza” su obiettivi e programmi comuni sia per favorire la competizione, e 3 Fonte: fondi PRIN da assegnazioni MIUR; Fondi Ateneo e dotazione ordinaria da Decreti Rettorali. Si precisa che le entrate per ricerca sono calcolate al netto delle entrate per attività conto terzi. 5 Entrambe le variabili sono al netto delle entrate per attività in conto terzi. 4 12 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca l’integrazione costante fra Scienza, Tecnologia e Alta formazione. In particolare, la valutazione si fonda su: crescita e valorizzazione del capitale umano; eccellenza e meritocrazia; concentrazione su punti di forza e su settori strategici; multidisciplinarietà e aggregazione su tematiche di interesse scientifico comune; internazionalizzazione; collaborazione pubblico privato; trasferimento della tecnologia nell’industria; utilizzo di una pluralità di fondi e di meccanismi di finanziamento; mobilità del personale; capacità di reazione ai processi di valutazione. Variegata si conferma la capacità e la volontà dei Dipartimenti di definire e di esprimere la specificità della singola struttura: si passa da descrizioni di attività di tipo tradizionale e/o istituzionali ad attività innovative e propositive di un convinto ruolo strategico nella valorizzazione della ricerca in stretto collegamento con le esigenze del territorio, per contribuire a partecipare al suo sviluppo competitivo, che trova riscontro in scelte concrete di finalizzazione della ricerca in raccordo con gli Enti locali ed imprese e di attivazione di specifici percorsi formativi. In sintesi, si riportano gli obiettivi di ricerca di maggiore rilievo descritti nelle relazioni delle strutture dipartimentali: potenziamento della ricerca di base, applicata e commissionata, anche in riferimento al carattere interdisciplinare di alcuni settori di ricerca, da realizzare attraverso la crescita e la valorizzazione del capitale umano, l’attivazione di collaborazioni nazionali ed internazionali, le opportunità offerte da bandi nazionali (PON) e regionali (POR) in tema di ricerca e attraverso un potenziamento dei programmi dell’Unione Europea (UE) e nei programmi di iniziativa comunitaria (PIC); potenziamento della formazione post-lauream anche attraverso l’istituzione di Dottorati interuniversitari; potenziamento della strumentazione scientifica; raccordo con gli Enti e le Istituzioni territoriali per una maggiore sinergia fra ricerca e politiche dello sviluppo locali; raccordo con le piccole e medie imprese; coinvolgimento del capitale umano formato nei Corsi di Dottorato di ricerca; promozione e avvio di spin-off per lo sviluppo del trasferimento tecnologico e avvio di nuove realtà imprenditoriali. Sul sito Internet del Nucleo (http://nucleo.unical.it) è possibile rilevare le specificità di ciascun Dipartimento nell’anno 2005. 3.4. I finanziamenti dei Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale. Occorre evidenziare che i Fondi PRIN hanno sempre avuto il ruolo di finanziamenti dedicati alla ricerca bottom up, priva, quindi, di restrizioni sulle tematiche da sviluppare, essendo prefissate a priori nel bando, contribuendo ad ampliare le conoscenze scientifiche e tecniche non connesse ad obiettivi industriali o commerciali. Le valutazioni che seguono sono il risultato dell’analisi dei seguenti dati: 13 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca il tasso di successo e di partecipazione negli anni 2004 e 2005; il rapporto tra la somma dei partecipanti finanziati negli ultimi due bienni (20032004 e 2004-2005) e la media dei relativi partecipanti potenziali; il rapporto tra la somma dei finanziamenti dei due anni e la media dei relativi partecipanti potenziali; la verifica delle aree che hanno attratto maggiori finanziamenti MIUR; la verifica della “spesa per ricerca” secondo un criterio di ritorno finanziario; la verifica dei partecipanti non finanziati ma con giudizio positivo. Nello specifico emerge che i programmi presentati, dall’Università della Calabria, nell’anno 2005, risultano incrementati dell’8%, rispetto all’anno prima, attestandosi a n. 106 progetti di cui, tuttavia, soltanto 39 risultano finanziati 6, manifestando, un ridimensionamento nella capacità di attrarre risorse rispetto al 2004. Ugualmente il tasso di partecipazione espresso dal rapporto tra il numero dei partecipanti effettivi e il numero dei partecipanti potenziali, alla data di scadenza del Bando (31/3/2005) mostra una flessione passando dal 53% dell’anno 2004 al 47% dell’anno 2005 ed ancora il tasso di successo, espresso dal rapporto tra i partecipanti finanziati e i partecipanti potenziali, conferma la tendenza di una minore attenzione verso tale forma di finanziamento passando dal 25% ad appena il 17% dell’anno 2005. Tale contrazione di fatto emerge già nella comparazione dei dati del biennio precedente (2003-2004 con 2004-2005) i quali mostrano un abbassamento del potenziale di ricerca sia nella partecipazione (5%) che nell’ammontare dei finanziamenti ottenuti (15%). In uno scenario di complessivo indebolimento della capacità di attrarre risorse PRIN, positivo è stato, invece, nell’anno 2005, l’andamento delle aree scientifico-disciplinari, di seguito indicate, che hanno ottenuto significativi finanziamenti, anche, rispetto alla media nazionale delle rispettive aree: 03 - Scienze Chimiche; 08 - Ingegneria Civile ed Architettura; 09 - Ingegneria Industriale e dell’Informazione; 10 - Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche; 11 - Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche; 13 - Scienze Economiche e Statistiche; 14 - Scienze Politiche e Sociali. Una positiva capacità di attrarre fondi nazionali, negli anni 2003, 2004 e 2005 è, stata, confermata dalle aree di seguito indicate: 1. Scienze Chimiche; 2. Ingegneria Civile ed Architettura; 3. Ingegneria Industriale e dell’Informazione. Ulteriori approfondimenti sulla composizione della spesa per ricerca secondo un criterio di ritorno finanziario che considera anche il 50% dello stipendio dei soggetti coinvolti nei gruppi di ricerca, allo stesso modo dei criteri stabiliti dal MIUR nel calcolo dell’assegnazione dei fondi di incentivazione per ricerca scientifica, mostrano per l’anno 2005, un valore medio per l’Ateneo pari al 19%7 con un intervallo di valori compresi tra il 10% dell’area 01 (Scienze Matematiche e Informatiche) e il 29% dell’area 03 (Scienze Chimiche), e confermano, un lieve abbassamento rispetto all’anno 2004 dove si registrava un valore medio per l’Ateneo pari al 20%. 6 Le informazioni di dettaglio sono riportate nella tabelle disponibili in rete all’indirizzo http://nucleo.unical.it. In realtà l’area delle Scienze Giuridiche (area 12) per il 2005 non attrae finanziamenti ma è comunque considerata per il calcolo del valore medio. 7 14 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Per completezza di informazione occorre evidenziare che rilevante è stato, per l’Università della Calabria, il numero dei partecipanti non finanziati ma valutati positivi che dal 2003 al 2005 ha visto più che raddoppiare il numero di progetti non accolti, per mancanza di fondi. Ciò dovrebbe indurre l’Ateneo a considerare, analogamente a quanto avviene nel calcolo del FFO, il peso di tali valori nella distribuzione interna di fondi in un’ottica di premialità e sostegno di una progettualità che ha superato il vaglio di una valutazione nazionale. 3.5. I risultati del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR). Con il DM n. 2206 del 16/12/2003 e sulla base delle Linee Guida elaborate dal Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (di seguito CIVR) è stato avviato il primo esercizio di Valutazione Triennale della Ricerca (VTR), che ha riguardato 77 Università (statali e legalmente riconosciute), 12 Enti pubblici di ricerca e 13 Istituzioni private di ricerca. Al Nucleo di Valutazione è stato attribuito il compito di certificare i dati e i prodotti trasmessi nonché redigere un rapporto triennale secondo lo schema predisposto dal CIVR. A valle della pubblicazione del CIVR sui “Risultati delle valutazioni dei Panel di Area” relativo alla valutazione delle 14 aree tradizionali (aree CUN) e delle 6 aree speciali multidisciplinari (aree CIVR) è stato possibile verificare il posizionamento dell’Università della Calabria e pervenire alle successive valutazioni. Preliminarmente occorre ricordare che l’Università della Calabria ha selezionato in autonomia 141 prodotti realizzati nel triennio 2001-2003 calcolati in base al numero dei ricercatori equivalenti a tempo pieno (ETP)8 nelle seguenti aree scientifico disciplinari: 01 (Scienze Matematiche e Informatiche), 02 (Scienze Fisiche), 03 (Scienze Chimiche), 04 (Scienze della Terra), 05 (Scienze Biologiche), 08 (Ingegneria Civile ed Architettura), 09 (Ingegneria Industriale e dell’Informazione), 10 (Scienze dell’Antichità, FilologicoLetterarie e Storico-Artistiche), 11 (Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche), 12 (Scienze Giuridiche), 13 (Scienze Economiche e Statistiche), 14 (Scienze Politiche e Sociali), 15a (Scienze e Tecnologie per una Società dell’Informazione e della Comunicazione), 15b (Scienze e Tecnologie per la Qualità e la Sicurezza degli Alimenti), 15c (Scienze e Tecnologie dei Nano/Microsistemi). La selezione finale dei prodotti è stata effettuata dal Comitato di Ateneo sulla base dei criteri definiti dal CIVR e dai Comitati d’Area, differenziando i criteri di scelta dei prodotti delle aree scientifiche da quelli delle aree umanistiche e socio-economiche, complessivamente, tenendo conto di quanto segue: 1. calcolo dell’Impact Factor sui prodotti censiti dall’I.S.I.; 2. originalità scientifica della soluzione prospettata; 3. ambito e prospettive internazionali; 4. presenza di un apparato bibliografico specifico del settore di ricerca tale da qualificare il prodotto selezionato su di un livello che non fosse di natura genericamente culturale; 5. grado di complessità dello sviluppo metodologico e teorico; 6. grado di completezza e sistematizzazione; 8 Nell’Università, essendo due i compiti istituzionali (ricerca e formazione), un ricercatore è assimilato a 0,5 ETP; negli Enti di ricerca, invece, in considerazione dell’unicità del compito istituzionale (ricerca), ciascun ricercatore corrisponde ad un ETP. In questo primo esercizio di valutazione, è stato concordato con la Comunità scientifica di limitare il numero dei prodotti da presentare al 50% del numero di ETP che operano all’interno della struttura. 15 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca 7. circuito distributivo internazionale, nazionale o locale e rilevanza scientifica della sede editoriale; 8. numero e frequenza delle citazioni e/o recensioni. Il CIVR nel valutare i prodotti si è avvalso dei Panel di Area composti da un numero di Panelist compreso tra 5 e 17, in ragione della complessità disciplinare dell’area e della numerosità dei prodotti trasmessi. I Panel si sono avvalsi di 6.661 esperti ai quali è stato affidato il compito di esprimere un giudizio di merito sui prodotti in termini di qualità, rilevanza, originalità/innovazione e internazionalizzazione e/o potenziale competitivo internazionale. La valutazione di ogni prodotto è stata effettuata sulla base del posizionamento nella scala di valore condivisa dalla Comunità scientifica internazionale (scala da 0 a 100) e da un peso attribuito dal CIVR alle valutazioni: 1. Eccellente da 80 a 100 con peso 1; 2. Buono da 60 a 80 con peso 0,8; 3. Accettabile da 40 a 60 con peso 0,6; 4. Limitato da 0 a 40 con peso 0,2. Alla fine è stato calcolato un Rating di Area dato dal rapporto fra il numero dei prodotti pesati e il numero dei prodotti presentati. In figura 1 è possibile osservare come il valore medio dei prodotti giudicati eccellenti dal CIVR, nel primo esercizio di valutazione - triennio 2001/2003 - è pari al 26%. Figura 1: Percentuale di prodotti valutati eccellenti nella procedura CIVR. Valore medio di Ateneo 26% 15c - Sc. nano/microsistemi 15b - Sc. qualità e sicur. alimenti 15a - Sc. società dell'informazione 14 - Scienze politiche e sociali 13 - Scienze economiche e statistiche 12 - Scienze giuridiche 11 - Scienze storiche 10 - Scienze dell'antichità 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione 08 - Ingegneria civile ed architettura 05 - Scienze biologiche 04 - Scienze della terra 03 - Scienze chimiche 02 - Scienze fisiche 01 - Scienze matematiche e informatiche 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. Segue in tabella 1 il Rating per ogni area disciplinare e i relativi giudizi di merito ottenuti dall’Università della Calabria sui prodotti presentati e i prodotti per ETP. Il valore medio dei prodotti per ETP è risultato pari a 0,52.9 9 Tale dato è stato utilizzato per calcolare la sovra o sotto rappresentazione delle aree cioè valore medio prodotti per ETP sottratto a prodotti per ETP. 16 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Tabella 1: Risultati CIVR dell’Università della Calabria. Rating e giudizi di merito. Aree scientifico-disciplinari 01 - Scienze matematiche e informatiche 02 - Scienze fisiche 03 - Scienze chimiche 04 - Scienze della Terra 05 - Scienze biologiche 06 - Scienze mediche 07 - Scienze agrarie e veterinarie 08 - Ingegneria civile ed Architettura 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione 10 - Scienze dell'antichità 11 - Scienze storiche 12 - Scienze giuridiche 13 - Scienze economiche e statistiche 14 - Scienze politiche e sociali 15a - Scienze società dell'informazione 15b - Scienze qualità e sicurezza alimenti 15c - Scienze nano/microsistemi TOTALE DI AREA ETP Prodotti Prodotti medio Presentati per ETP 17,00 15,33 8,33 9,00 22,33 4,33 1,00 27,83 14,67 30,17 27,67 10,50 30,17 14,50 24,00 11,50 12,50 9 8 4 5 13 0 0 14 7 15 13 6 15 8 12 6 6 0,53 0,52 0,48 0,56 0,58 n.c. n.c. 0,50 0,48 0,50 0,47 0,57 0,50 0,55 0,50 0,52 0,48 280,83 141 0,50 Sovra o sotto rappresentazione delle aree (diff. Rating E B A L rispetto alla media) 0,01 0,76 3 3 2 1 0,00 0,90 4 4 0 0 -0,04 0,90 2 2 0 0 0,04 0,92 3 2 0 0 0,06 0,77 2 7 4 0 n.c. n.c. n.c. n.c. -0,02 0,64 1 5 6 2 -0,04 0,71 0 4 3 0 -0,02 0,80 5 5 5 0 -0,05 0,69 0 8 4 1 0,05 0,67 0 4 1 1 -0,02 0,67 1 7 5 2 0,03 0,78 0 7 1 0 -0,02 0,87 8 2 1 1 0,00 0,70 1 3 1 1 -0,04 0,90 3 3 0 0 -0,02 0,76 33 66 33 9 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. Nella tabella 2 viene confrontato il Rating di ogni area disciplinare con quello medio delle strutture di dimensione analoga, con quello nazionale e vengono calcolati gli scostamenti registrati rispetto ai suddetti valori medi. Il posizionamento delle strutture è stato determinato con riferimento al numero dei prodotti presentati (dimensioni analoghe) cioè: 1. Grandi strutture (25-74 prodotti); 2. Medie strutture (10-24 prodotti); 3. Piccole strutture (≤9 prodotti). Tabella 2: Rating Ateneo, Rating di struttura e Rating nazionale. Aree scientifico-disciplinari 04 - Scienze della Terra 03 - Scienze chimiche 02 - Scienze fisiche 15c - Scienze nano/microsistemi 15a - Scienze società dell'informazione 10 - Scienze dell'antichità 14 - Scienze politiche e sociali 05 - Scienze biologiche 01 - Scienze matematiche e informatiche 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione 15b - Scienze qualità e sicurezza alimenti 11 - Scienze storiche 13 - Scienze economiche e statistiche 12 - Scienze giuridiche 08 - Ingegneria civile ed Architettura Scostamento Rating medio Rating rispetto al rating Scostamento rispetto Rating delle strutture medio medio delle al rating medio Ateneo di dimensione nazionale strutture nazionale (%) analoga analoghe (%) 0,92 0,84 0,82 8 10 0,90 0,81 0,81 9 9 0,90 0,89 0,88 1 2 0,90 0,81 0,81 9 9 0,87 0,84 0,80 3 7 0,80 0,88 0,88 -8 -8 0,78 0,65 0,71 13 7 0,77 0,82 0,82 -5 -5 0,76 0,81 0,83 -5 -7 0,71 0,78 0,77 -7 -6 0,70 0,72 0,74 -2 -4 0,69 0,78 0,79 -9 -10 0,67 0,67 0,67 0 0 0,67 0,77 0,74 -10 -7 0,64 0,76 0,75 -12 -11 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. Dalla tabella 2 si può osservare che le aree 04, 03, 02, 15c, 15a, 14 e 13 sono state ben qualificate dal rapporto CIVR in confronto con le altre realtà italiane a conferma dei risultati lusinghieri ottenuti dai docenti operanti nei SSD afferenti. Nella figura 2 vengono 17 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca raggruppati i prodotti giudicati eccellenti e buoni (valori percentuali sul totale prodotti presentati - valutati). Figura 2: Percentuale di prodotti valutati eccellenti e buoni nella procedura CIVR. Valore medio di Ateneo 75% 15c - Sc. nano/microsistemi 15b - Sc. qualità e sicur. alimenti 15a - Sc. società dell'informazione 14 - Scienze politiche e sociali 13 - Scienze economiche e statistiche 12 - Scienze giuridiche 11 - Scienze storiche 10 - Scienze dell'antichità 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione 08 - Ingegneria civile ed architettura 05 - Scienze biologiche 04 - Scienze della terra 03 - Scienze chimiche 02 - Scienze fisiche 01 - Scienze matematiche e informatiche 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. In tabella 3 vengono presentati i giudizi di merito dei prodotti presentati dell’Università della Calabria e degli Atenei del sud ed isole (valori percentuali). Tabella 3: Giudizi di merito dell’Università della Calabria rispetto agli Atenei dell’Italia ed Isole. Università Università della Calabria Università di Reggio Cal. Università di Catanzaro Università di Messina Università del Molise Università Federico II - Napoli Seconda Università di Napoli Università degli Studi di NAPOLI "Parthenope" Università degli Studi di NAPOLI "L'Orientale" Università degli Studi del SANNIO di BENEVENTO Università di Sassari Università della Basilicata Università di Salerno Università di Cagliari Università di Bari Università di Lecce Università di Foggia Università di Palermo Università di Catania Eccellente Accettabile Buono (B) (E) (A) 23% 47% 23% 12% 39% 41% 19% 48% 26% 16% 47% 29% 13% 57% 28% 28% 49% 17% 27% 44% 21% 18% 24% 38% 49% 33% 15% 28% 47% 19% 19% 49% 28% 29% 53% 18% 25% 43% 23% 24% 49% 20% 25% 45% 23% 25% 45% 19% 16% 39% 29% 15% 43% 32% 19% 44% 24% Limitato (L) 6% 8% 7% 9% 2% 6% 8% 21% 3% 6% 4% 0% 8% 7% 7% 11% 16% 10% 13% E+B 70% 51% 67% 63% 70% 77% 71% 42% 82% 75% 68% 82% 68% 73% 70% 70% 55% 58% 63% Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. 18 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Nella tabella successiva i prodotti sono attribuiti ai Dipartimenti che li hanno presentati e viene determinato il peso derivante dal giudizio finale e il Rating secondo il criterio CIVR. Tabella 4: Giudizio e Rating per Dipartimento. Numero Prodotti Punteggio Rating (peso CIVR) Archeologia e Storia delle Arti 4 3,40 0,85 Biologia Cellulare 7 5,80 0,83 Chimica 9 8,00 0,89 Difesa del Suolo 5 2,80 0,56 Ecologia 4 2,80 0,70 Economia e Statistica 15 10,00 0,67 Elettronica, Informatica e Sistemistica 15 12,00 0,80 Farmaco-Biologico 3 2,00 0,67 Filologia 7 5,80 0,83 Filosofia 4 3,00 0,75 Fisica 8 7,20 0,90 Ingegneria Chimica e dei Materiali 8 6,00 0,75 Linguistica 4 3,00 0,75 Matematica 8 6,80 0,85 Meccanica 3 2,00 0,67 Organizzazione Aziendale e Amm.ne Pub. 6 4,00 0,67 Pianificazione Territoriale 2 0,80 0,40 Scienze della Terra 5 4,60 0,92 Scienze dell'Educazione 4 2,80 0,70 Sociologia e di Scienza Politica 8 6,20 0,78 Storia 5 3,00 0,60 Strutture 7 5,40 0,77 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. Dipartimento Figura 3: Percentuale Dipartimenti per valore di Rating. 9% 9% 27% 55% % Dipartimenti con Rating ≥0,90 % Dipartimenti con 0,80≤Rating≤ 0,89 % Dipartimenti con 0,60 ≤ Rating≤0,79 % Dipartimenti con Rating≤ 0,59 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. 19 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Nella figura 4 viene determinato per Dipartimento il grado di proprietà10 medio vale a dire la media aritmetica dei gradi di proprietà di ogni singolo prodotto presentato/valutato. Figura 4: Grado medio di proprietà dei prodotti per Dipartimento. Valor medio 78% Strutture Storia Socio Sci_Edu Sci_Ter Pian_Ter Org_Az Mecc Matem Ling Ing_Chim Fisica Filosofia Filologia Farm-Bio DEIS Econ_Stat Ecologia Difesa Chimica Bio_Cell Archeologia 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Grado di proprietà medio (%) Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati http://vtr2006.cineca.it/. 3.6. Le Pubblicazioni On Line dell’Anagrafe Ricerca Scientifica (POLARIS). Fin dal 2001 è stato implementato nell’Università della Calabria un sistema informativo denominato “POLARIS” in grado di fornire una piattaforma di analisi sulla quale impostare un sistema di autovalutazione e di verifica delle attività svolte. Inizialmente il sistema permetteva la raccolta quantitativa delle informazioni. Oggi POLARIS, alla luce delle indicazioni fornite dal Nucleo e dei rilevamenti richiesti dal CIVR, ha raggiunto una elevata capacità nel fornire dati e informazioni di significativo interesse per la comprensione anche qualitativa dei prodotti di ricerca divenendo il naturale collettore dei prodotti e dei progetti di ricerca costituendo una vera e propria Anagrafe della Ricerca. Il tradizionale monitoraggio della produzione scientifica dell’Ateneo è stato svolto anche quest’anno, in collaborazione con la totalità dei docenti che ha aggiornato nel sistema POLARIS il numero delle pubblicazioni. Un ulteriore elemento di analisi è stato fornito, inoltre, dalla verifica dei prodotti pubblicati su riviste con Impact Factor, in base al rapporto tra le citazioni che, in un determinato anno, una rivista ottiene, per gli articoli pubblicati nei due anni precedenti, e il numero totale degli articoli pubblicati. In sintesi i dati di maggiore interesse, per l’anno 2005, sono di seguito riportati, rinviando alla relazione “long” del 10 Il grado di proprietà di un prodotto è dato dal rapporto tra il numero degli autori appartenenti alla Struttura (tenendo anche conto di eventuali affiliazioni multiple) e il numero complessivo degli autori. 20 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Nucleo, disponibile nell’apposito sito Internet del Nucleo, per gli approfondimenti ivi riportati: 1. la rilevazione della produzione scientifica del personale strutturato (ordinari, straordinari, associati, ricercatori ed incaricati) ha portato ad un aggiornamento delle pubblicazioni mostrando che il 5% non ha realizzato alcuna forma di prodotto scientifico nel triennio 2003- 2005; 2. un aumento della produzione scientifica, per Dipartimento, pari al 5% circa ed un aumento dei prodotti scientifici, aggregati per area scientifico disciplinare, pari al 6% circa; 3. il numero dei prodotti per tipologia, cioè dei prodotti realizzati senza alcuna duplicazione, è aumentato del 5% rispetto all’anno solare 2004; 4. il grado di proprietà relativo ai prodotti realizzati, senza alcuna duplicazione, mostra che il 59% circa dei prodotti appartiene all’Università della Calabria; 5. il 23,9% dei prodotti11 è stato pubblicato su riviste con Impact Factor.12 Il Nucleo rileva in questa sezione l’importanza attribuita dall’Ateneo alla valutazione della ricerca riconoscendone una funzione di ausilio per: la definizione e l’ottimizzazione della distribuzione delle risorse umane e finanziarie; l’individuazione, delle aree scientifiche e dei Dipartimenti trainanti; l’introduzione di elementi di controllo quantitativo e qualitativo della produttività scientifica. Elementi necessari per stimolare gli Organi di Governo e i ricercatori per una rispettiva attenzione verso politiche selettive o premiali nell’attribuzione delle risorse e verso il buon impiego delle risorse disponibili e della qualità del prodotto da realizzare. 3.7. Le verifiche di coerenza e di risultato. Al fine di verificare le linee di coerenza e di risultato tra le risorse impiegate e i risultati raggiunti, di seguito, sono messe in relazione le risorse umane e finanziarie e i risultati CIVR del primo esercizio di valutazione (2001-2003) per evidenziare i punti di forza e quelli di debolezza del sistema dipartimentale. Preliminarmente si osserva che: la definizione di prodotto di ricerca 13 comprende Applicazione software o prodotto multimediale; Articolo o saggio pubblicato in atti di convegno; Articolo o saggio pubblicato su rivista; Articolo o saggio pubblicato su volume miscellaneo; Brevetto; Capitolo di libro; Edizione critica; Elenco o repertorio bibliografico, catalogo, catalogo di mostra; Esposizioni, mostre e direzioni artistiche di eventi musicali; Manuale; Manufatti ed opere d’arte; Monografia; Progetto, composizione, disegno e design; Risultato di valorizzazione applicativa; 11 Sono considerati prodotti solo Articolo o saggio pubblicato su rivista, Recensione o scheda bibliografica, Nota a sentenza. 12 L’Impact Factor calcolabile per Rivista, Categoria e Area è dato dal rapporto tra citazioni che in un determinato anno una rivista ottiene per gli articoli pubblicati nei due anni precedenti e il numero totale degli articoli pubblicati. 13 Tipologia prodotti CIVR. 21 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca sono utilizzati i giudizi del CIVR dell’esercizio triennale di ricerca (2001-2003) sulla base dei 141 prodotti selezionati dall’Università della Calabria; la consistenza delle risorse umane e finanziarie è relativa all’esercizio 2005. I risultati a cui si perviene mostrano che alla data del 31/12/2005: i prodotti censiti nell’Anagrafe delle Pubblicazioni di Ateneo (POLARIS), secondo la tipologia di prodotto definita dal CIVR, risultano pari a 2.105 di cui il 58% realizzati in collaborazione con altri autori italiani e stranieri e il restante 42%, con grado di proprietà pari a 1, sono stati redatti esclusivamente da autori afferenti ai Dipartimenti dell’Università della Calabria; gli “articoli o saggi” pubblicati su rivista14 sono pari a 866 di cui circa un quarto pubblicati su riviste nazionali e internazionali con Impact Factor. In media ogni Dipartimento ha realizzato circa n. 88 prodotti che potranno concorrere per la selezione del prossimo esercizio di valutazione 2004-2006. I Dipartimenti che risultano aver realizzato un numero di prodotti pari o superiore al suddetto valore medio sono: Biologia Cellulare, Chimica, DEIS, Difesa del Suolo, Ecologia, Filosofia, Fisica, Ingegneria Chimica e dei Materiali, Linguistica, Matematica, Meccanica e Scienze Giuridiche. Dei suddetti Dipartimenti quelli che confermano, anche, la loro posizione di “merito” in relazione alla capacità di attrarre risorse finanziarie (UE, MIUR, Ateneo ed altri Enti esterni), in media pari a 600.000,00 €sono i seguenti: Biologia Cellulare, Chimica, DEIS, Difesa del Suolo, Ecologia, Fisica, Ingegneria Chimica e dei Materiali e Linguistica. Correlando, inoltre, la variabile risorse umane15 alla produttività scientifica realizzata si evidenzia che tra i Dipartimenti che si distinguono per un numero di prodotti, superiore al valore medio, alcuni di essi, vale a dire Ecologia, Filosofia, Ingegneria Chimica e dei Materiali, Linguistica, Meccanica e Scienze Giuridiche si sono dimostrati, anche, in grado di realizzare una maggiore produttività in presenza di un minore numero di personale strutturato e in formazione. Si riporta, infine, in ordine decrescente, il “giudizio pesato sui prodotti” operato dal CIVR nel precedente esercizio di valutazione per Dipartimento: Scienze della Terra (0,92), Fisica (0,90), Chimica (0,89), Archeologia e Matematica (0,85), Biologia Cellulare e Filologia (0,83), DEIS (0,80), Sociologia (0,78), Strutture (0,77), Filosofia, Ingegneria Chimica e Linguistica (0,75), Ecologia e Scienze dell’Educazione (0,70), Economia e Statistica, Farmaco-Biologico, Meccanica e Organizzazione Aziendale (0,67), Storia (0,60), Difesa del Suolo (0,56) e Pianificazione Territoriale (0,40). 3.8. Il Fondo di Finanziamento Ordinario per le Università (F.F.O.). Per l’esercizio finanziario 2005 le assegnazioni per il funzionamento ordinario (FFO) delle Università sono state attribuite secondo i criteri indicati nel Decreto Ministeriale n. 139/2005. In particolare con l’articolo 3 vengono stanziati €150.000.000,00 da distribuire in base ai risultati della valutazione (peso standard di ciascun Ateneo) su tre indicatori che qualificano l’attività degli Atenei: domanda di formazione, risultati del processo formativo e risultati della ricerca scientifica. 14 15 Sono considerati esclusivamente i prodotti CIVR. Si considera sia il personale strutturato che il personale in formazione. 22 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca I valori attribuiti a ciascuna dimensione vengono aggregati attribuendo a ciascuna il peso di 1/3. Complessivamente l’Università della Calabria, con un valore medio pari all’1,56% ha migliorato leggermente la propria posizione rispetto all’esercizio precedente (1,52%) e ha guadagnato una posizione nell’ambito della graduatoria nazionale posizionandosi al 25° posto raggiungendo l’Università di Salerno che per molti aspetti è simile (numero studenti, mancanza della Facoltà di Medicina ecc.). L’analisi per singola dimensione mette in luce altri aspetti e in particolare: il peggioramento, rispetto all’anno precedente, della dimensione domanda di formazione che risulta pari a 1,74. Tale quota risente di due fattori correttivi, rispettivamente la quota di Corsi che presentano i requisiti minimi e la quota di Corsi che prevedono un presidio di qualità; il netto miglioramento della dimensione risultati che complessivamente si attesta all’1,78%, risultante dal numero di crediti acquisiti e dal numero di laureati dell’anno solare 2004 (a cui è attribuito un “peso” rispettivamente di 2/3 e 1/3); la diminuzione della dimensione ricerca il cui valore pari all’1,17% attribuisce il 33° posto nella graduatoria assoluta di tutte le Università. Il nuovo modello di ripartizione16 nell’assegnare il 30% delle risorse sulla base della valutazione della ricerca scientifica considera la seguente formula: Potenziale ricercacorretto = F QR * Potric + RICFE con: FQR (Fattore di “Qualità” della Ricerca) è calcolato come prodotto tra FPRIN (relativo all’impegno dei docenti sui Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) 17 e FVI (Fattore di Visibilità Internazionale dell’Ateneo) che è funzione delle citazioni a pubblicazioni dei docenti dell’Ateneo18 ; Potric (Potenziale di Ricerca) ottenuto come somma dei docenti con peso 1, assegnisti con peso 0,6, dottorandi dal XV ciclo in poi con peso 0,8 e personale tecnico scientifico di ruolo, di qualifica D o EP, con peso 0,8; RIC FE (Ricercatori Equivalenti su Finanziamenti Esterni) indica il rapporto tra il valore monetario delle risorse acquisite ed il costo unitario.19 Il Nucleo, nell’analisi dell’FPRIN quale fattore correttivo del potenziale di ricerca, ha determinato l’incidenza delle diverse aree scientifiche dell’Università al fine di verificare in che modo ciascuna di essa contribuisce all’attribuzione del finanziamento (vedi tabella 5). 16 Vedi Doc. 1/04 del CNVSU. FPRIN è il tasso di successo nei bandi PRIN cioè il numero di docenti dell’Ateneo che hanno partecipato al PRIN con progetti che sono stati valutati positivamente sul complesso dei docenti dell’Ateneo in un’area scientifica in relazione al successo nazionale dell’area, il tutto misurato in mesi uomo (in prima applicazione solo numero partecipanti nel periodo 2002-2004 e non mesi impegno) e normalizzato cioè dividendolo per il valore medio nazionale registrato (in prima applicazione 1,778). 18 Il Fattore di Visibilità Internazionale non è stato considerato in prima applicazione. 19 In pratica i fondi esterni alla ricerca sono stati rapportati al costo medio di un docente (50.000 €) per stabilire il numero di ricercatori equivalenti. 17 23 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Tabella 5: L’incidenza delle diverse aree sull’FPRIN. Università della Calabria. Area Scientifico Disciplinare Peso % 13 - Scienze Economiche e Statistiche 13,4 09 - Ingegneria Industriale e dell’Informazione 12,4 10 - Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche 11,4 08 - Ingegneria Civile ed Architettura 8,5 11 - Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche 7,8 06 - Scienze Mediche 7,7 14 - Scienze Politiche e Sociali 7,7 05 - Scienze Biologiche 7,3 01 - Scienze Matematiche e Informatiche 6,5 03 - Scienze Chimiche 5,8 02 - Scienze Fisiche 5,1 12 - Scienze Giuridiche 4,4 04 - Scienze della Terra 1,8 07 - Scienze Agrarie e Veterinarie 0,3 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione. Nella tabella 6 è possibile osservare l’indicatore di partecipazione e valutazione positiva dei PRIN dato dal rapporto tra la media dei docenti in progetti valutati positivamente e la media dei docenti nel triennio 2002-200420 calcolato per area e confrontato con i dati medi nazionali: i valori più elevati dell’indicatore si registrano per la classe 6 (Scienze Mediche) e per le classi 3 (Scienze Chimiche) e 14 (Scienze Politiche e Sociali); il valore medio per area è pari a 31,47% (dato medio nazionale 31,55%); l’indice a livello di Ateneo è pari a 28,8% (dato medio nazionale pari a 29,7%). Tabella 6: Indicatore di partecipazione e valutazione positiva (PRIN 2002-2004) per area. Un confronto con i dati medi nazionali. Area Scientifico Disciplinare % Uni. Calabria % Media Nazionale 06 - Scienze Mediche 83 19 03 - Scienze Chimiche 35 47 14 - Scienze Politiche e Sociali 35 25 07 - Scienze Agrarie e Veterinarie 33 37 09 - Ingegneria Industriale e dell’Informazione 33 37 13 - Scienze Economiche e Statistiche 30 26 05 - Scienze Biologiche 29 38 08 - Ingegneria Civile ed Architettura 28 35 01 - Scienze Matematiche e Informatiche 26 36 02 - Scienze Fisiche 24 35 10 - Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Art. 23 23 12 - Scienze Giuridiche 23 21 11 - Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche 19 27 04 - Scienze della Terra 18 35 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione. 20 La media dei docenti 2002-2004 è la media dei docenti partecipanti potenziali (ordinari, associati e ricercatori). Per i dati utilizzati nei calcoli si veda il sito http://datiprin.cineca.it/php4/generico/stat_partecipanti.php. 24 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca Per il calcolo dell’indice RIC FE sono stati utilizzati i dati relativi alle riscossioni per finanziamento ricerca dell’anno 200321 e, complessivamente, i fondi riscossi rispetto al 2002 subiscono un decremento del 10,6% in particolare: 1. la voce trasferimenti correnti da Enti Pubblici subisce un decremento del 39,1% (nel 2002 da sola rappresenta il 31,7% delle entrate per ricerca); 2. i trasferimenti per investimenti da altri soggetti (da UE, Enti Pubblici, da Soggetti Privati ecc.) subiscono una diminuzione del 54%. Il peso percentuale dei risultati della ricerca nell’attribuzione del FFO è calcolato a partire dal potenziale di ricerca e pertanto occorre perseverare nella politica di incremento del personale docente, per adeguarsi agli standard nazionali e allo stesso tempo continuare ad investire in dottorandi e assegnisti. Particolare attenzione è da porre, inoltre, nella capacità di acquisire finanziamenti esterni, nell’aumentare il tasso di partecipazione ai PRIN e la produttività dei ricercatori tenendo presente che a partire dall’anno 2006 verranno utilizzati i dati CIVR per la valutazione dell’output della ricerca. 3.9. Le caratteristiche dei Corsi di Dottorato di Ricerca e la produttività scientifica del personale in formazione. Nell’anno 2005, nell’Università della Calabria risultano attivi n. 33 Corsi di Dottorato di ricerca, con un numero di dottorandi iscritti, nei cicli XVI, XVII, XVIII, XIX e XX pari a 565, con età media pari a 30 anni e con un numero di borse finanziate, pari a 377 su 589 vincitori. La tipologia di finanziamento delle borse mostra per il 76% l’erogazione di borse MIUR/Ateneo, il 9% da Fondo Sociale Europeo e per il restante 15% da Enti esterni pubblici e privati. Ulteriori risorse sono stanziate dai Dipartimenti o prelevate dai fondi di ricerca assegnati ai docenti del Collegio al fine di sostenere il funzionamento delle attività e/o l’incentivazione alla mobilità. Il monitoraggio dei requisiti cosiddetti “minimi” mette in luce il fatto che il numero dei professori e ricercatori del Collegio con produzione scientifica documentata non è, in alcun caso, inferiore a 12 docenti e, più della metà dei Corsi, presenta un valore dell’indice “docenti per dottorandi”, superiore all’unità. In generale tutti i Corsi, a livello di Ateneo, hanno la disponibilità di adeguate strutture per l’attività di studi e ricerca identificabili in n. 24 Dipartimenti di ricerca, n. 3 Centri di Eccellenza, biblioteche, laboratori ed aule attrezzate nonché banche dati, campi sperimentali, Centri di Calcolo, grafici, e di riproduzioni con a disposizione spazi e strumenti utili per lo svolgimento della ricerca. In attività consortile con altre Università risultano n. 7 Dottorati, di cui n. 6 con Università del Centro e Sud Italia e n. 1 Dottorato in cooperazione internazionale. In evoluzione, rispetto allo scorso anno, risulta, invece, l’intenzione di procedere verso forme di accorpamento dei Corsi di Dottorato; difatti, il 62% dei Coordinatori dei Corsi di Dottorato ha dichiarato di avviare iniziative di accorpamento. Da segnalare, al riguardo, nel corso dell’anno 2005 la costituzione di una Scuola di Dottorato “Hard Science” tra i Corsi di Dottorato in “Fisica”, “Metodologie Chimiche Inorganiche”, “Metodologie per lo Sviluppo 21 Le voci utilizzate sono state univocamente definite dal CNVSU nel DOC 1/04 e provengono dai bilanci consuntivi di Ateneo (DM 5/12/2000). Per ulteriori approfondimenti si consulti il sito http://nuclei.cnvsu.it/bilanci.html. 25 Il Sistema Dipartimentale e l’attività di ricerca di Molecole di Interesse Farmacologico” e “Scienze e Tecnologie delle Mesofasi e dei Materiali Molecolari”. Positivo è il fatto che circa l’80% dei Corsi di Dottorato: provveda all’incentivazione della mobilità dei dottorandi (con contributi nelle spese di viaggio e missioni); metta in atto collaborazioni con Enti, Organizzazioni e Istituzioni pubbliche e private sia italiane che straniere; conduca una valutazione della produzione scientifica dei dottorandi. È da segnalare, infine, l’implementazione della banca dati POLARIS con la raccolta della produzione scientifica, oltre che dei componenti il Collegio dei docenti, anche del personale in formazione. Nel biennio 2004-2005 il numero complessivo dei dottorandi e/o assegnisti risulta pari a n. 1.305 di cui 715 (ossia il 54,78%) con circa n. 3 pubblicazioni per unità di personale.22 L’internazionalizzazione dei Corsi di Dottorato si attua attraverso: l’attrazione di studenti di altra nazionalità; varie forme di attività scientifica all’estero (stage, collaborazioni tesi in cotutela, rilascio di titoli congiunti). Il primo aspetto evidenzia la presenza di numero 25 allievi stranieri frequentanti i Corsi di Dottorato di cui 2 del XVI ciclo, 7 del XVII, 3 del XVIII, 4 del XIX e 9 del XX. Dalle altre forme di internazionalizzazione emergono n. 329 collaborazioni scientifiche all’estero (58% degli iscritti), in particolare: le tesi in “cotutela” sono circa il 16%; meno dell’1% sono i titoli congiunti; il 67% attua collaborazioni con Atenei ed altri Enti stranieri; i soggiorni per periodi superiori a tre mesi in Paesi stranieri corrispondono al 15% del totale.23 Il Nucleo nel continuare a raccomandare politiche di accorpamento dei Corsi di Dottorato, laddove siano presenti similarità nel percorso e negli obiettivi formativi, invita i Coordinatori dei Corsi a rafforzare l’attività consortile e i processi di internazionalizzazione, soprattutto nelle forme delle tesi in cotutela, dei titoli congiunti e degli stage all’estero consolidando, nello stesso tempo, i rapporti di collaborazione con il territorio per favorire l’occupabilità dei dottori di ricerca in contesti produttivi e di ricerca coerenti con la formazione acquisita. 22 23 Si veda la tabella n. 74 disponibile in allegato nel cd rom dell’anno 2005 e sul sito Internet http://nucleo.unical.it. Si veda la tabella n. 74 disponibile in allegato nel cd rom dell’anno 2005 e sul sito Internet http://nucleo.unical.it. 26 Valutazione delle attività formative 4. Valutazione delle attività formative. Si premette alla presente sezione che nel complesso le iniziative del Nucleo di Valutazione e la risposta delle Facoltà permettono di sostenere che, per quanto riguarda la valutazione delle opinioni degli studenti frequentanti e degli studenti che concludono gli studi, sono presenti presso l’Università della Calabria alcuni elementi che, se ulteriormente coltivati, potranno condurre a una sistematica azione di “assicurazione interna della qualità”. Se si dovesse mirare a raggiungere la posizione più avanzata, e in linea con i requisiti europei espressi da ENQA e adottati dagli stati membri CE 24 e integrati da scelte di progetto coerenti con la definizione delle competenze obiettivo25, i punti di forza della attuale posizione dell’Ateneo sarebbero: l’ottima organizzazione, altamente professionale, della rilevazione dell’analisi centralizzata dei dati, relativi ai Corsi di Studio, che vengono forniti alle Facoltà in modo unificato e certificabile, la presenza di azioni ormai sistematiche di interpretazione dei dati condotte dalla maggior parte delle Facoltà, mentre punti di debolezza sarebbero: il fatto che non tutte le Facoltà siano ancora pienamente in grado di monitorare e documentare l’effetto delle azioni correttive dichiarate e intraprese a seguito delle valutazioni degli anni precedenti, il fatto che l’Ateneo non persegua una esplicita politica di gestione in qualità; occorre qui notare che lo stesso MUR non ha incoraggiato il sistema degli Atenei in questa direzione. 4.1. Il sistema di valutazione. L’Università della Calabria ha impostato un articolato sistema di valutazione della didattica che comprende cinque attività che hanno raggiunto un diverso grado di evoluzione e maturazione. La prima fa riferimento all’analisi degli indicatori di processo e di risultato costruiti seguendo lo schema26 utilizzato dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) - Nota MIUR prot. 319 del 16/2/2000. La seconda è svolta dal Nucleo di Valutazione dell’Università della Calabria in attuazione della Legge 19 ottobre 1999, n. 370, G.U. n. 252 del 26/10/1999.27 La terza riguarda il processo di valutazione dell’intero percorso di studi e si basa sull’analisi delle opinioni degli studenti che concludono gli studi. Tali opinioni sono state raccolte a partire dalla sessione di Laurea autunnale dell’anno solare 2003 attraverso il questionario AlmaLaurea. Dal 1° gennaio 2004 il questionario è stato integrato con il set minimo di 24 L. 64/60 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea 4.3.2006, Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 febbraio 2006 sul proseguimento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell’istruzione superiore (2006/143/CE). 25 Commission of the European Communities, “Proposal for a Recommendation of the European Parliament and of the Council on the establishment of the European Qualifications Framework for lifelong learning”, Brussels 5 sept. 2006, COM (2006) 479 final, 2006/0163 (COD). 26 L. 370/99 art. 2, comma 1 lettera c). 27 Si ricorda che i Nuclei sono tenuti ad acquisire “…periodicamente, mantenendone l’anonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attività didattiche…” (Legge 19 ottobre 1999, n. 370 (G.U. 252 del 26.10.1999), art. 1, comma 2). 27 Valutazione delle attività formative domande proposto dal CNVSU nel documento DOC 4/03. Nella presente relazione, al paragrafo 4.4, sono riportati i risultati dell’indagine relativa all’anno solare 2005. La quarta consiste nell’aver stimolato, da parte del Nucleo, un processo di analisi approfondita delle Facoltà. Nel corso dell’Anno Accademico 2001/2002 il Nucleo di Valutazione proponeva e il Rettore richiedeva che le Facoltà commentassero i dati della valutazione 2000/2001 con un rapporto trasmesso in tempi utili (30 settembre del 2001) affinché il Nucleo lo potesse valutare e inserire in appendice alla relazione da trasmettere entro il 30 aprile 2002. Pervenivano allora i rapporti di tutte le Facoltà: Economia, Farmacia, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. La quinta attività, a partire dal 2006, consiste nell’invio ai Presidi di Facoltà dell’analisi degli sbocchi occupazionali ad un anno dalla Laurea provenienti dall’indagine “AlmaLaurea” di cui si riporta un estratto nel paragrafo 4.5. Anche questi dati confluiscono nella base informativa che i Presidi possono utilizzare per redigere la relazione del 30 settembre. Si è, quindi, configurata la messa a sistema delle rilevazioni opinioni studenti, laureandi e laureati (uno degli elementi essenziali di un Sistema di Gestione in Qualità), integrandola in un processo di osservazione continua dell’andamento dei Corsi di Studio e di azioni sia correttive sia di miglioramento. Un atto conseguente è stata la richiesta alle Facoltà e ai Corsi di Studio di indicare quali azioni correttive fossero state intraprese a fronte delle problematiche che le indagini hanno consentito di individuare. In seguito, attraverso atti successivi descritti nelle relazioni annuali del Nucleo, si metteva questo processo di autogoverno e di valutazione a regime, con la richiesta alle Facoltà e ai Corsi di Studio scadenza 30 settembre di ogni anno - del rapporto di autovalutazione basato sui dati dell’Anno Accademico che sta terminando. Tale processo si sostanzia in un’attività di riesame dell’andamento dei Corsi di Studio e nell’attivazione di azioni sia correttive sia di miglioramento 28. Tale processo ora include l’esame degli sbocchi occupazionali ad 1 anno dalla Laurea. In dettaglio, il sistema prevede che entro il 30/09 di ogni anno venga predisposto da parte delle Facoltà un rapporto di autovalutazione basato sui risultati dell’attività didattica appena terminata. In tale rapporto devono essere trattate tematiche relative: agli effetti delle azioni correttive intraprese sulla base dei dati raccolti ed analizzati per l’Anno Accademico precedente; all’analisi dei dati raccolti nel corrente Anno Accademico, descrivendo gli eventuali indicatori calcolati, evidenziando le eventuali criticità presenti ed effettuando opportuni confronti con i dati raccolti nel precedente Anno Accademico; alle azioni intraprese sulla base dell’analisi svolta sui dati relativi al corrente Anno Accademico e la loro eventuale continuità con azioni intraprese nel precedente Anno Accademico; al piano di pubblicizzazione delle analisi, azioni ed esiti tra docenti e studenti dei vari Corsi di Studio. 28 Per l’approfondimento del processo di analisi - intervento si rimanda alla Relazione del Nucleo di Valutazione - Anno 2002 - http://nucleo.unical.it/pubblicazioni/short%20anno%202002.pdf. 28 Valutazione delle attività formative 4.2. L’indagine sulla valutazione delle attività didattiche da parte degli studenti. La rilevazione delle opinioni degli studenti frequentanti mira essenzialmente ad accertare ed a misurare le loro percezioni sulla funzionalità delle strutture, sull’organizzazione e sulla qualità dell’attività didattica e delle lezioni svolte dai docenti. Dall’analisi degli aspetti che più incidono sulla soddisfazione degli studenti frequentanti, gli Organi Istituzionali dovrebbero delineare efficaci azioni volte al miglioramento delle interfacce docente/studente e Istituzione/studente in sede di erogazione della didattica. Alla luce dei cambiamenti introdotti dalla riforma i fattori che appaiono incidere maggiormente sulla qualità della didattica erogata sono: l’adeguatezza del materiale didattico, indicato e fornito, allo studio della materia dell’insegnamento; il carico di studio richiesto dall’insegnamento in relazione ai crediti formativi assegnati; la valutazione dell’efficacia del docente e dell’organizzazione e del Corso di Studi e dell’insegnamento; l’adeguatezza delle strutture e degli strumenti alle esigenze didattiche. Sono stati, quindi, tralasciati tutti gli aspetti che in qualche modo sono collegati alla qualità dei contenuti dell’insegnamento, sulla cui valutazione dovrebbero essere chiamati ad esprimersi altre figure universitarie, meglio se in un processo di gestione della qualità da parte del Corso di Studi e della Facoltà. Per la pianificazione dell’indagine è stato costituito un gruppo di progettazione che ha definito gli aspetti contenutistici ed implementativi. Il Nucleo di Valutazione ha dato mandato al gruppo di progettazione, formato da un membro del Nucleo, dalla Commissione permanente per la valutazione della didattica29 , dal Responsabile dell’Ufficio di Supporto al Nucleo di Valutazione e da un consulente esterno esperto in progettazione e gestione di indagini statistiche, di procedere alla definizione del piano di fattibilità dell’indagine sulla base dei seguenti principi guida concordati collegialmente: garantire la massima comparabilità con i risultati delle indagini svolte negli anni precedenti; promuovere la più elevata condivisione all’indagine da parte degli studenti; 29 Tale Commissione è formata da delegati nominati dai Presidi di tutte le Facoltà dell’Ateneo. 29 Valutazione delle attività formative restituire in tempi brevi i risultati delle valutazioni ai docenti; operare scelte metodologiche che garantiscano la massima comparabilità dei risultati sia a livello locale, tra le varie Facoltà, che a livello nazionale, tra i vari Atenei; studiare efficaci forme di divulgazione dei risultati tra tutte le parti interessate (Organi Accademici, Presidenti di Corso di Laurea e di Diploma, docenti, rappresentanti degli studenti, studenti); favorire la segnalazione di eventuali problemi o suggerimenti da parte dei docenti e degli studenti all’impianto dell’indagine. Per garantire la massima confrontabilità dei risultati dell’indagine a livello nazionale anche per l’A.A. 2004/2005 il Nucleo ha deciso di adottare il questionario proposto dal CNVSU nel documento DOC 9/02. Non sono state aggiunte altre domande rispetto al set minimo di domande richieste. Da un punto di vista operativo, l’indagine si articola in 11 macrofasi, ognuna delle quali è composta da più microfasi. Vista la sua natura ciclica, si mette in evidenza che per ogni ciclo di rilevazione di ciascuna Facoltà, si ripetono tutte le macrofasi che attengono alla preparazione delle rilevazioni, alla raccolta dei questionari in aula, all’acquisizione dei dati tramite lettura ottica, alle attività di spoglio, revisione ed elaborazione dei dati ed infine alla trasmissione dei risultati ai Presidi di Facoltà (nello schema seguente si riporta la struttura delle fasi dell’indagine). Grazie alla costante attività di verifica sulla qualità dell’indagine è stato possibile migliorare alcune procedure inerenti le varie fasi dell’indagine. In particolare, è stato realizzato un modulo aggiuntivo del software utilizzato nella gestione informatizzata delle fasi di rilevazione, che consente di monitorare l’andamento delle rilevazioni, e di registrare le mancate rilevazioni e le relative cause. Questo strumento è 30 Valutazione delle attività formative stato realizzato grazie ad una precedente analisi delle tipologie di problema riscontrato durante la fase di rilevazione e alla loro classificazione. L’utilizzo del software ha consentito l’implementazione di procedure correttive per minimizzare la frequenza delle mancate rilevazioni. Inoltre, sono state implementate alcune migliorie, mirate a minimizzare la possibilità di commettere errori nella fase di caricamento in banca dati dei codici associati ai moduli da valutare e delle informazioni inerenti l’esito della rilevazione. È stata predisposta la lista di verifica30 dell’indagine “IVADIS” che contiene, in forma strutturata, tutte le informazioni sulle scelte effettuate in fase di progettazione e di esecuzione dell’indagine evidenziando, in particolare, le strategie adottate per il controllo dell’errore non campionario. Particolare attenzione è stata posta dal gruppo di progettazione nella definizione della “tempificazione” delle varie attività e delle risorse da utilizzare mentre al consulente esterno è stato affidato il compito di predisporre il piano di esecuzione delle fasi operative dell’indagine. Le principali attività, nonché gli organismi/gruppi di lavoro preposti e le scadenze temporali sono indicate in tabella 1 disponibile in allegato nel cd rom. Al termine della rilevazione vengono diffusi i risultati dell’indagine secondo modalità e contenuti che si differenziano in relazione alle diverse tipologie di destinatari. Per gli studenti vengono predisposti report periodici contenenti i risultati del periodo didattico precedente disaggregati a livello di Corso di Studio, indicatori su come la Facoltà di afferenza utilizza i risultati della valutazione, eventuale documentazione pubblicata sia in forma cartacea che on-line. Gli studenti interessati possono prenderne visione direttamente in aula nel corso della rilevazione. Ai docenti si restituisce al termine della rilevazione la busta contenente le schede compilate dei commenti personali. Tale prassi è particolarmente efficace poiché consente ai docenti di avere un riscontro tempestivo delle opinioni degli studenti. Inoltre, si trasmettono ai docenti che ne fanno richiesta, entro cinque giorni lavorativi, i risultati delle valutazioni espresse dagli studenti. Le elaborazioni riguardano il calcolo di frequenze semplici, frequenze percentuali e di un indice che esprime la percentuale di valutazioni positive registrate. Al docente è data la possibilità di verificare il suo posizionamento rispetto al Corso di Studi e alla Facoltà. È anche indicata la composizione della classe in termini di Corso di Studio di appartenenza degli studenti frequentanti. Nella documentazione restituita al docente viene data evidenza ad alcune misure di qualità dei dati raccolti (numero questionari bianchi, numero questionari senza risposte mancanti, ecc.). Ai Presidi di Facoltà i risultati vengono inviati entro quindici giorni lavorativi dalla conclusione del periodo didattico rilevato. Pertanto i risultati sono disponibili prima dell’inizio del nuovo periodo didattico. I Presidi di Facoltà ricevono dei report, in formato excel, disaggregati a livello di singolo modulo relativi al calcolo dell’IVP per ogni item del questionario. L’IVP è anche disponibile a livello di Corso di Studio e di Facoltà al fine di consentire utili confronti. All’interno delle tabelle sono evidenziate le situazioni di particolare criticità e positività. Sono trasmessi anche dati inerenti l’andamento della rilevazione corredati da valutazioni sui controlli di qualità effettuati. 30 La lista di verifica è l’applicazione dello strumento sviluppato dai ricercatori ISTAT per supportare i progettisti ed i responsabili della gestione delle fasi operative di un’indagine statistica, avente lo scopo di favorire l’omogeneità della documentazione per i processi produttivi, permettendo di migliorare le caratteristiche di coerenza e confrontabilità dei dati prodotti. L’adozione di tale strumento agevola la trasparenza dei dati nei confronti degli utenti finali dell’informazione; cfr. http://www.sistan.it/strum/docum.html. 31 Valutazione delle attività formative Ai Presidenti di Corso di Studio, che ne fanno richiesta, vengono trasmessi i risultati dell’indagine entro cinque giorni lavorativi successivi alla richiesta. I report elaborati contengono le frequenze semplici, le frequenze percentuali e l’IVP disaggregato a livello di singolo modulo. Per ogni modulo è, inoltre, possibile confrontare il valore dell’IVP con quello registrato per il Corso di Studio e per la Facoltà ed infine, conoscere il Corso di Studio di appartenenza degli studenti frequentanti. Sono, altresì, trasmesse le informazioni relative all’andamento della rilevazione al numero di questionari annullati, numero di questionari bianchi, numero di questionari interamente compilati. Per gli Organi di Governo dell’Ateneo è disponibile il datawarehouse dell’orientamento. In merito al datamart AlmaLaurea: è stato rilasciato il modello logico; sono state testate le procedure di aggiornamento dei dati, pur se non completamente automatizzate, e sono stati caricati i dati relativi all’anno solare 2004; sono stati predisposti diversi report che consentono l’analisi dei dati inseriti dagli studenti nei questionari nonché‚ l’incrocio di queste informazioni con i dati relativi alle carriere. In merito al datamart IVADIS: è stato rilasciato il modello logico; sono state testate le procedure di aggiornamento, pur se non completamente automatizzate, solo in fase di start-up. I dati non sono aggiornati; non è stato predisposto alcun report. È necessario definire delle specifiche per la realizzazione dei report. La disponibilità di tale strumento consentirà non solo di migliorare l’accesso e quindi la diffusione dei risultati delle due indagini sulle valutazioni degli studenti (IVADIS ed AlmaLaurea) ma, anche, di effettuare approfondite analisi su altre importanti dimensioni che incidono sulla qualità della didattica in relazione alle caratteristiche degli studenti (Scuola Superiore di provenienza, voto di Diploma, performance universitaria, ecc.). 4.3. I risultati dell’indagine IVADIS sulla soddisfazione dei frequentanti. Di seguito si riportano le statistiche sulla rilevazione e le sintesi dei risultati organizzati per Ateneo e per Facoltà. 4.3.1. Il tasso di copertura dell’indagine. Durante l’A.A. 2004/2005 sono stati valutati 2.347 moduli su un totale di 2.382 valutabili. Gli insegnamenti/moduli attivati da una Facoltà in un periodo didattico sono definiti “valutabili” se rispondono alle seguenti caratteristiche: siano articolati in almeno 24 ore di lezione; facciano conseguire almeno 3 crediti formativi; l’attività didattica non sia svolta prevalentemente in un Laboratorio; l’attività didattica prevalente non sia costituita da esercitazioni, seminari e/o altre attività integrative. Agli insegnamenti strutturati su due o più moduli in due periodi didattici diversi, tenuti dal medesimo docente e seguiti dagli stessi studenti per l’intera durata dei moduli, corrisponde 32 Valutazione delle attività formative un’unica rilevazione; identica situazione si configura per gli insegnamenti ed i moduli mutuati o attivati contemporaneamente da più Corsi di Laurea. Gli insegnamenti/moduli sono definiti “valutati” se per essi si possiede una scheda di rilevazione. Per il calcolo del tasso di copertura a livello di Facoltà è stata utilizzata la seguente formula: valutati TFac *100 valutabili In conformità a queste definizioni si ottiene a livello di Ateneo il tasso di copertura del 98,5% (vedi tabella 2 in allegato). Nella voce “Interfacoltà” si considerano i “Corsi attivati con il concorso di più Facoltà”31; in particolare per quanto riguarda l’Università della Calabria sono attivati i seguenti Corsi di Studio Interfacoltà: Scienze Turistiche, Laurea di primo livello (attivato con il concorso delle Facoltà di Economia e Lettere e Filosofia); Scienze della Formazione Primaria, Laurea di primo livello (attivato con il concorso delle Facoltà di Lettere e Filosofia e SMFN); Scienze Geo-Topo-Cartografiche, Territoriali, Estimative ed Edilizie, Laurea di primo livello (attivato con il concorso delle Facoltà di SMFN, Ingegneria ed Economia). Nella tabella 3 in allegato vengono messi a confronto i risultati relativi alle rilevazioni effettuate durante le cinque indagini (IVADIS1 - A.A. 2000/2001, IVADIS2 - A.A. 2001/2002, IVADIS3 - A.A. 2002/2003, IVADIS4 - A.A. 2003/2004, IVADIS5 - A.A. 2004/2005) fino ad ora svolte. Anche per l’Anno Accademico 2004/2005 è stato effettuato il calcolo del tasso di copertura non solo a livello di Facoltà, ma anche a livello di Corso di Studio. La modalità di calcolo tra i due tassi si differenzia, in quanto cambia la definizione di insegnamento/modulo valutabile. Tale diversità è dovuta alla presenza delle “mutuazioni” che in questo caso vengono trattate come insegnamenti attivi, in quanto costituiscono l’offerta formativa del Corso di Studio. 4.3.2. Il grado di partecipazione. Nell’Anno Accademico in esame sono stati compilati dagli studenti frequentanti 82.762 questionari, con un decremento dello 0,22% rispetto all’Anno Accademico precedente; va tuttavia notato come il numero di questionari validi sia rimasto pressoché costante. Il tasso di partecipazione, calcolato come rapporto tra numero di questionari raccolti e numero di iscritti regolari ai Corsi di Studio interessati dalla rilevazione è pari al 4,8% (vedi tabella 4 in allegato). Nella tabella 4 si riportano i totali dei questionari raccolti nelle diverse Facoltà e il totale dei questionari ritenuti validi ai fini dell’elaborazione, rispettivamente per gli Anni Accademici 2000/2001, 2001/2002, 2002/2003, 2003/2004 e 2004/2005. Si precisa, inoltre, che ai fini del calcolo del tasso di partecipazione sono stati considerati anche gli insegnamenti con frequenza di studenti inferiore a 2, mentre le fasi di lettura ed elaborazione hanno interessato tutti gli insegnamenti su cui abbiano espresso la loro valutazione almeno due studenti. 31 Cfr. http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/0029Determ_cf2.htm. 33 Valutazione delle attività formative 4.3.3. Il livello di soddisfazione degli studenti frequentanti. La tabella 5, in allegato, riporta per tutte le domande le frequenze assolute e percentuali calcolate a livello di Ateneo. Si precisa che il criterio utilizzato per l’individuazione delle criticità/positività32 è stato il seguente: le criticità sono state evidenziate in grassetto per le domande del questionario che hanno ottenuto un giudizio negativo cumulato (“Più NO che SI” e “Decisamente NO”) superiore al 33%; le positività sono state evidenziate in corsivo per le domande del questionario che hanno ottenuto un giudizio positivo cumulato (“Più SI che NO” e “Decisamente SI”) superiore all’80%. Per analizzare il livello di soddisfazione degli studenti frequentanti sono state effettuate elaborazioni non solo a livello di Ateneo ma anche a livello di Facoltà. L’output prodotto è costituito da un serie di tabelle e grafici disponibili sul cd rom allegato. Si vede chiaramente che le aree critiche da segnalare all’attenzione delle politiche d’Ateneo, sono quelle individuate dalle domande A1, A2, B1, C1, C4, D1, D2 (segnalate dal carattere grassetto), relative all’accettabilità del carico di studi, all’organizzazione complessiva, alla dichiarazione delle modalità d’esame, alla sufficienza delle conoscenze preliminari, alla proporzionalità dei crediti rispetto al carico di studio, all’adeguatezza delle aule e all’adeguatezza dei locali e delle attrezzature per le attività integrative. Invece, di particolare rilevanza positiva sono le risposte (segnalate dal carattere corsivo) alle domande B2 (relativa al rispetto della durata delle lezioni da parte del docente) ed alla domanda E1 (relativa all’interesse verso la disciplina). Nella tabella 6 si riporta la graduatoria delle percentuali di risposte positive per tutte le domande. Si fornisce, inoltre, il dettaglio di tutte le modalità di risposta. All’interno della tabella è riportato, per fini comparativi, il dato percentuale sulle modalità di risposta registrate a livello di Ateneo. La tabella 7 mostra le percentuali di risposte positive per ogni domanda, suddivise per Facoltà. Vengono, inoltre, riportate le percentuali registrate a livello di Ateneo. 4.4. I risultati dell’indagine AlmaLaurea sulla soddisfazione dei laureati. Nel presente paragrafo sono riportati i principali risultati dell’indagine svolta in collaborazione con il Consorzio AlmaLaurea sulle opinioni degli studenti che hanno concluso gli studi nell’anno solare 2005 relativamente all’esperienza universitaria. La raccolta delle valutazioni è avvenuta utilizzando il set minimo di domande, proposto nell’aprile 2003 dal CNVSU, inserito nel questionario AlmaLaurea che l’Ateneo somministra dal settembre 2003 ai propri laureandi. Per una descrizione dettagliata della metodologia adottata si rimanda alla pubblicazione Doc. 4/03 ed al volume, “Profilo dei Laureati 2005” edito dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Appare necessario precisare che la compilazione del questionario non è obbligatoria e che pertanto si sono attivate numerose iniziative volte alla sensibilizzazione dei laureandi. L’esigenza di monitorare e raccogliere le opinioni degli studenti che concludono gli studi nasce dalla consapevolezza di dover rendere disponibile agli Organi di Governo dell’Ateneo, alle Commissioni didattiche ed al Settore Orientamento, una documentazione 32 Vedi tabella 6 e 7 in allegato. 34 Valutazione delle attività formative rigorosa, tempestiva e confrontabile, volta a favorire una migliore conoscenza delle capacità formative dell’Ateneo, il miglioramento dei processi decisionali e della programmazione delle attività, con particolare riferimento a quelle didattiche e di servizio destinate al mondo studentesco. Il paragrafo è organizzato in obiettivi della ricerca, l’universo di riferimento, l’andamento della rilevazione e le opinioni degli studenti che concludono gli studi. 4.4.1. Gli obiettivi. L’obiettivo principale dell’indagine è quello di disporre di elementi che consentano agli Organi Decisionali dell’Ateneo di adottare strategie volte ad aumentare l’efficacia del servizio formativo offerto. In particolare l’indagine si propone di cogliere le valutazioni dell’esperienza universitaria da parte degli studenti che concludono gli studi sull’adeguatezza delle principali infrastrutture didattiche, sulle attività didattiche (carico di studio, materiale didattico, organizzazione esami, modalità di conduzione degli esami, prova finale), sulla qualità del sostegno fornito dall’Ateneo in riferimento allo studio all’estero ed allo stage/tirocinio, sul riconoscimento dei crediti per coloro che hanno attuato il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento e sul livello di soddisfazione generale rispetto al Corso di Studio seguito. Nel questionario è, inoltre, prevista una domanda inerente le aspirazioni future dei laureandi al fine di trarre utili indicazioni su quali iniziative intraprendere per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro dei neolaureati. 4.4.2. L’universo di riferimento. Dai dati amministrativi desunti dalla Segreteria Studenti sono state costruite le tabelle numerate da 8 a 17 (consultabili sul cd rom allegato) che mostrano il profilo dei laureati in esame. Il numero di coloro che hanno terminato il Corso di Studi nel periodo considerato è pari a 5.323 unità. La tabella 8 mostra la distribuzione dei laureati per Facoltà e tipo di Laurea conseguita. Ingegneria risulta l’unica Facoltà in cui la percentuale di laureati maschi supera il 50% raggiungendo infatti il valore di 73,6% in leggera diminuzione rispetto all’anno solare 2004. Da segnalare la percentuale di laureate registrato per la Facoltà di Lettere e Filosofia che anche per l’anno solare in esame si attesta su un valore superiore al 75%. Le tabella 9 riguarda l’analisi per Facoltà dell’età alla Laurea, della durata media degli studi, del punteggio medio agli esami e del voto medio di Laurea dei rispondenti considerando la tipologia di titolo conseguito. Si precisa che per i diplomati non sono ancora disponibili i dati certificati per il calcolo dell’età media alla Laurea (il valore mancante è indicato nella tabella come N.P.). 4.4.3. L’andamento della rilevazione. Le informazioni relative al “Profilo dei laureati” nascono dall’integrazione delle informazioni fornite dalla Segreteria Studenti con i dati desunti dai questionari AlmaLaurea compilati dagli studenti al momento della presentazione della domanda di Laurea. La tabella 10 mostra, a livello di Facoltà, il numero effettivo di questionari compilati sul totale dei laureati nel periodo in esame. 35 Valutazione delle attività formative Dalla tabella si evince che il 5,5% dei laureati ha deciso di non voler compilare il questionario. Il dato risulta migliorato se confrontato con l’andamento della rilevazione dell’anno solare 2004 in cui la percentuale dei questionari non compilati era dell’11,6%. Il tasso di risposta (numero dei questionari compilati sul numero dei laureati) risulta pari a 94,5%. La suddivisione per Facoltà consente di osservare come il tasso di risposta più alto riguardi la Facoltà di Ingegneria (97,6%) e comunque per l’anno solare 2005 il tasso di risposta è superiore al 90% per ogni Facoltà. Registrano un miglioramento rispetto all’anno solare 2004 le Facoltà di Farmacia e Scienze Politiche (intorno ai 20 punti percentuali in più). Le valutazioni saranno basate sulle opinioni date dai 5.028 laureati che hanno compilato il questionario, inoltre, date le caratteristiche dell’indagine è necessario prendere in esame anche la distribuzione delle risposte date alla domanda “Quanti insegnamenti, tra quelli previsti dal suo Corso di Studi, ha frequentato regolarmente?” e pertanto verranno considerate le valutazioni espresse dai laureati che rispondono di avere frequentato regolarmente almeno il 25% degli insegnamenti previsti dal loro Corso di Studi, eliminando anche coloro che non hanno risposto al quesito. Il campione così ottenuto è composto da 4.949 laureati. L’analisi degli scostamenti tra popolazione e campione non evidenzia particolari condizioni di criticità pertanto si può ritenere che il campione dei rispondenti sia sufficientemente rappresentativo. 4.4.4. La soddisfazione della didattica da parte di coloro che concludono gli studi. Di seguito si riportano le valutazioni positive espresse dai laureati, al netto delle mancate risposte relativamente: 1. all’adeguatezza delle principali infrastrutture didattiche e al loro utilizzo nell’arco del percorso di studio (tabelle 12 e 13); 2. alla didattica che è stata loro erogata (carico di studio, materiale didattico, organizzazione esami, modalità di conclusione degli esami, prova finale)33; 3. alle attività di supporto fornite dall’Ateneo in riferimento a due attività significative dell’esperienza di studio: studio all’estero e stage/tirocinio. Inoltre si è analizzata l’opinione riguardo al riconoscimento dei crediti di coloro i quali hanno attuato il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento (tabella 16 in allegato); 4. al giudizio complessivo sull’esperienza universitaria appena conclusa, gli eventuali ripensamenti e le prospettive future in relazione alle possibili scelte di prosecuzione di attività lavorative già in corso, di ricerca di impiego, di proseguimento degli studi universitari in un Corso di livello superiore (vedi tabella 17). Dalle tabelle 12 e 13 si evince come i laureati dichiarino adeguate le aule e gli altri luoghi in cui si sono svolte attività didattiche, premiano la biblioteca come luogo di supporto allo studio mentre solo il 31,6% dichiara adeguati i luoghi (diversi dalle biblioteche) dediti allo studio individuale. Infine risulta che il 60,9% dei rispondenti dichiara di ritenere non adeguato il numero delle postazioni informatiche presenti. 33 Vedi tabelle 14 e 15 in allegato. 36 Valutazione delle attività formative I laureati (tabella 14) esprimono piena soddisfazione per il materiale didattico, infatti il 93,3% lo ritiene adeguato quasi sempre o per più della metà degli esami. Elevato è il grado di soddisfazione anche per l’organizzazione degli esami, il 77,4% dei rispondenti è, infatti, soddisfatto quasi sempre o per più della metà degli esami. Riguardo alla sostenibilità del carico di studio necessario per sostenere gli esami, l’87,3% esprime valutazioni positive e solo l’1,4% dei rispondenti lo ritiene decisamente insostenibile. Per quanto riguarda invece un punto cruciale ed essenziale dell’attività di formazione, ossia se l’effettiva preparazione acquisita rispecchi i risultati ottenuti agli esami, il 46,2%, dichiara che per più della metà degli esami la loro preparazione rifletta verosimilmente i risultati ottenuti e per il 32,5% questa preparazione è sempre stata riconosciuta in sede d’esame. Altrettanta soddisfazione si ritrova relativamente alla supervisione della prova finale (vedi tabella 15) dove il 47,1% dichiara decisamente positiva l’attività di coordinamento della prova finale di Laurea preparata. Positive anche le valutazioni sul Corso di Studio. Il 90% degli intervistati si dichiara, infatti, complessivamente soddisfatto del Corso di Studio frequentato. A conferma e a controllo di quanto appena affermato si vedano i risultati relativi alla domanda “Se potesse tornare indietro, si iscriverebbe di nuovo all’Università” in cui troviamo che il 69,3% dei rispondenti se potesse tornare indietro si iscriverebbe allo stesso Corso di Laurea di questo Ateneo, mentre è decisamente bassa la percentuale dei rispondenti che si iscriverebbe ad un altro Ateneo (solo il 15,9%). La domanda finale (tabella 17) intende rilevare le aspirazioni future degli studenti che concludono un Corso di Studi: si evince come la maggioranza dei rispondenti intenda adoperarsi alla ricerca di un’occasione di lavoro (45,1%). 4.5. Gli sbocchi occupazionali dei laureati ad un anno dalla Laurea. Nel presente paragrafo vengono riportati i risultati emersi dall’indagine condotta in collaborazione con il Consorzio AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati dell’Ateneo: i dati sono stati raccolti mediante questionario somministrato tramite intervista telefonica, ad un anno dal conseguimento del titolo, a coloro che avevano già compilato il questionario on-line al momento della Laurea. 34 Si ricorda che, nel nostro Ateneo, il servizio AlmaLaurea è partito dal settembre 2003, pertanto i primi laureati che l’indagine AlmaLaurea poteva coinvolgere sono gli studenti che hanno conseguito il titolo nel periodo maggio-agosto 200435 e che, quindi, nell’ottobre 2005 erano in possesso della Laurea da un anno. L’obiettivo primario che questa indagine si pone è quello di valutare le esperienze di lavoro e di formazione intraprese dai laureati nel loro percorso post-universitario ad uno, tre, e successivamente, cinque anni dalla Laurea. 34 Fonte: http://www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione04/note_metodologiche.shtml. L’analisi della sola sessione estiva riduce, da un lato, il collettivo in esame ma dall’altro garantisce l’effettiva identità dell’intervallo di tempo trascorso tra Laurea ed intervista. AlmaLaurea ha effettuato specifici approfondimenti che hanno consentito di verificare la sostanziale rappresentatività dei laureati delle sessioni estive rispetto al complesso della popolazione dell’anno solare. 35 37 Valutazione delle attività formative La necessità di verificare l’efficacia dell’esperienza universitaria su coloro che hanno avuto carriere di studio regolari, ci ha portato alla scelta di condurre l’analisi degli sbocchi occupazionali esclusivamente sui laureati che si sono immatricolati ed hanno conseguito la Laurea triennale al nuovo ordinamento che per comodità si definiscono “puri” 36. I risultati di seguito presentati ci offrono certamente spunti di riflessione per un primo bilancio sulla riforma universitaria. Il paragrafo è organizzato in due parti, la prima relativa alla popolazione oggetto d’indagine, la seconda relativa all’analisi dei risultati ottenuti. 4.5.1. Caratteristiche della popolazione e del campione. La tabella 18 in allegato mostra la distribuzione dei 1.781 laureati del periodo maggioagosto 2004 che avevano compilato il questionario AlmaLaurea in sede di Laurea: i dati sono organizzati per Facoltà, genere e tipo di Laurea conseguita. La tabella 19 riporta l’analisi, per Facoltà e per tipologia di titolo conseguito, della durata media degli studi, dell’età alla Laurea, del voto medio agli esami e del voto medio di Laurea dei laureati. I 1.781 laureati pur non essendo la totalità dei laureati dell’Ateneo nell’anno solare 2004 possono essere considerati un campione abbastanza rappresentativo, infatti dall’analisi delle variabili sopra riportate, confrontate con quelle dell’intera popolazione dei laureati 37 non emergono scostamenti significativi tali da evidenziare particolari situazioni di criticità. L’indagine sugli sbocchi occupazionali ad un anno dalla Laurea ha coinvolto 329 laureati triennali e 1.262 laureati pre-riforma con un tasso di partecipazione pari al 93,5% per i triennali e dell’88,3% per i laureati vecchio ordinamento. Il confronto fra i laureati “puri” dell’intero anno solare e quelli del campione preso in esame evidenzia alcune sensibili differenze fra i due collettivi spiegabili con la peculiarità dei periodi considerati. Infatti nell’anno solare 2004 non può essere ancora considerata a regime per gli Atenei italiani la riforma del nuovo ordinamento. In sostanza per le Facoltà di Economia e Lettere e Filosofia si prendono in considerazione i primi laureati e per le restanti Facoltà si sono considerati laureati che al massimo potevano aver concluso gli studi con un anno di ritardo. Comunque, la particolarità della popolazione di riferimento è confermata dai risultati dell’analisi che mostrano una elevatissima proporzione di laureati che proseguono negli studi. Nella tabella 20 si riporta la distribuzione dei laureati “puri” che hanno costituito il campione di riferimento per l’analisi. 4.5.2. Analisi degli sbocchi occupazionali dei laureati triennali. Al momento dell’intervista soltanto il 13,7% degli intervistati (28 laureati) si dichiara occupato, tra i non occupati quelli che manifestano l’intenzione di cercare attivamente un lavoro sono il 36,3% (74 laureati) mentre il 50,0% (102 laureati) dichiara di non lavorare e 36 Si precisa che la denominazione qui utilizzata di “puro” differisce da quella definita nel VII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale contenuto nel volume “Lavorare dopo la Laurea Caratteristiche e percorsi occupazionali” edito da “Il Mulino”. Infatti in tale rapporto si considera il laureato “puro” come lo studente giunto in corso ed in età canonica alla Laurea non gravato da operazioni di passaggio dal vecchio ordinamento o da altre trasformazioni di precedenti percorsi formativi. 37 Cfr. capitolo 3 “La valutazione della didattica da parte degli studenti che concludono gli studi” - Relazione del Nucleo di Valutazione - Università della Calabria - Aprile 2005. 38 Valutazione delle attività formative non cercare lavoro. Ne emerge un quadro occupazionale che può essere meglio rappresentato nella figura 1 contenuta nel cd rom allegato. Nella tabella 21 è riportata la distribuzione degli occupati per Facoltà di appartenenza, genere e natura giuridica del lavoro svolto. Il dato maggiormente significativo è quello relativo a coloro che decidono di proseguire la formazione universitaria iscrivendosi ad un Corso di Laurea Specialistica (83,7% del campione analizzato). Tra questi il 54,9% dichiara di non cercare attualmente lavoro, l’8,2% risponde di studiare e lavorare contemporaneamente, mentre il restante 36,9% è alla ricerca di un lavoro. Nella tabella 22 si mostra la distribuzione per Facoltà ed Ateneo presso cui gli intervistati dichiarano di continuare gli studi. Con riferimento ai laureati iscritti alla Laurea Specialistica si osserva (vedi tabella 23 in allegato) che il 93,4% in sede di conseguimento del titolo si erano espressi favorevolmente nei confronti dell’ipotesi di proseguire gli studi. Si registra una coerenza perfetta per i laureati della Facoltà di Ingegneria. Un dato altrettanto significativo è quello relativo alla soddisfazione complessiva percepita dai rispondenti sulla esperienza universitaria vissuta (vedi tabella 24). È evidente, da questa tabella, che l’84,3% dei laureati “puri” al momento del conseguimento del titolo è soddisfatto complessivamente di come si è svolta la sua esperienza universitaria. Infine, si riportano le risposte alla domanda, contenuta nel questionario somministrato ad un anno dalla Laurea, “Se potesse tornare indietro si iscriverebbe di nuovo all’Università?”, in cui si conferma, sostanzialmente, la valutazione positiva per la propria esperienza universitaria visto che il 76,0% del campione analizzato rifarebbe la scelta di iscriversi allo stesso Ateneo (vedi tabella 25 in allegato). 4.6. Il processo di analisi / intervento da parte delle Facoltà. 4.6.1. Sintesi delle relazioni di Facoltà. L’esame compiuto in questa sezione riguarda le relazioni presentate dalle Facoltà per l’A.A. 2004/2005, e inviate al Nucleo per la data di riferimento del 30 settembre 2006. Viene aggiunto un commento riguardante le relazioni presentate per l’A.A. 2005/2006, volto a mettere in luce eventuali variazioni importanti rispetto alle relazioni 2004/2005. Per l’esame completo di tutte le singole relazioni si rimanda al testo completo delle medesime depositato presso l’Ufficio di Supporto al Nucleo di Valutazione. L’esame delle relazioni compiuto dal Nucleo ai fini della presente relazione non verte sui contenuti ma sulle procedure, sui metodi e sulle azioni descritte dalle Facoltà nonché sulle indicazioni oggettive prese a base delle valutazioni da parte delle stesse. Ai fini di una sintesi efficace, l’analisi è articolata sulla base del soddisfacimento dei “requisiti” indicati in tabella 26 in allegato. L’esame comparativo delle diverse relazioni di Facoltà nel corso degli ultimi anni mostra alcuni notevoli progressi, e l’assestamento di alcune eccellenze, nelle modalità di presentazione dei dati, di analisi, di verifica degli effetti delle azioni intraprese. Considerate le migliori esperienze emerse nel corso di questi ultimi quattro anni sarebbe ora tecnicamente possibile unificare a livello d’Ateneo le modalità di redazione delle relazioni annuali e di dichiarazione/controllo delle azioni correttive, o per lo meno incoraggiare modalità di redazione più facilmente comparabili e uniformi nel tempo. Nel suo insieme, ciò 39 Valutazione delle attività formative costituirebbe una porta d’ingresso per l’introduzione di appropriate azioni di “riesame” in linea con quanto auspicato dai criteri di assicurazione della qualità. Nel complesso le iniziative del Nucleo e la risposta delle Facoltà permettono di sostenere che, per quanto riguarda la valutazione delle opinioni degli studenti frequentanti e degli studenti che concludono gli studi, sono presenti presso l’Università della Calabria importanti ed essenziali elementi che aprono la strada verso una sistematica assicurazione della qualità. È importante sottolineare che tali elementi rappresentano segnali importanti di un’attività di monitoraggio, ma che l’assicurazione della qualità richiede in più un impegno a tenere sotto sistematico controllo la progettazione, la messa in opera e il miglioramento del Corso di Studio. 4.6.2. Facoltà di Economia. La relazione 2004/2005 è complessivamente impostata, articolata e redatta in modo chiaro, sintetico, efficace. La relazione 2002/03 iniziava con un’utile presentazione dei Corsi di Studio attivi e dei loro obiettivi formativi. Per il 2003/04, questa presentazione era stata significativamente migliorata, e mantiene lo stesso schema anche per il 2004/05. La relazione 2005/2006, paragonata a quella per il 2004/2005, mostra un’analisi puntuale e attenta. Vengono ammesse con chiarezza situazioni critiche e viene sottolineata la presenza di valutazioni negative, ricercandone la causa. L’analisi dei dati mostra un’attenzione notevole da parte della Presidenza ai fattori e inoltre il miglioramento in alcuni settori a seguito di interventi intrapresi. Si ritiene quindi che per l’A.A. 2005/2006, e per quanto riguarda l’azione di controllo e regolazione da parte della Presidenza sull’insieme dei Corsi di Studio, il giudizio sui ambedue i punti A2 e A3 possa essere aumentato a un valore intermedio tra 2 e 3. Parimenti, il giudizio sugli interventi (fattore B1, sempre e livello complessivo sulla Facoltà) può essere alzato al livello 2. 38 Non sono segnalate iniziative autonome all’interno dei singoli Corsi di Laurea. Tuttavia, mentre alcuni continuano a mantenere forti criticità specialmente per la voce “organizzazione del Corso”, altri vedono un significativo miglioramento. Un capitolo “conclusioni”, non presente l’Anno Accademico 2004/2005, mette in evidenza per il 2005/2006 interventi e miglioramenti: Le risposte a livello di singoli Corsi di Studio, pur con alcune differenziazioni, confermano che la criticità più rilevante riguarda l’organizzazione del Corso di Studio (accettabilità o meno del carico di studio complessivo degli insegnamenti previsti nel periodo di riferimento, accettabilità o meno dell’organizzazione complessiva -orari, esami ecc.- degli insegnamenti nel periodo di riferimento). Questa criticità, che era emersa anche nelle rilevazioni degli scorsi anni, è stata oggetto di riflessione in tutti gli Organi Decisionali della Facoltà, determinando proposte operative che hanno riguardato il calendario accademico, la distribuzione degli insegnamenti nei vari periodi didattici, la distribuzione delle sedute di Laurea nel corso dell’anno, l’orario dei Corsi. Tutto ciò ha contribuito a far ridurre la 38 Vedi tabella 27 disponibile nel cd rom allegato alla presente relazione e consultabile sul sito Internet del Nucleo di Valutazione (http://nucleo.unical.it). 40 Valutazione delle attività formative percentuale delle risposte negative rispetto allo scorso anno, anche se non in misura rilevante. La Presidenza nel portare a conoscenza i risultati della presente rilevazione nei vari Organi della Facoltà stimolerà le necessarie riflessioni affinché questa criticità venga ulteriormente ridotta. Per quel che concerne l’organizzazione dell’insegnamento si segnala un miglioramento della soddisfazione degli studenti sia per quanto riguarda il rispetto degli orari di svolgimento della didattica sia per quanto riguarda la reperibilità dei professori per chiarimenti e spiegazioni. Si coglie ancora insoddisfazione da parte degli intervistati sulle definizioni delle modalità degli esami. Per quest’ultimo problema la Presidenza continuerà ad intervenire in maniera più incisiva affinché le modalità di esame siano stabilite all’atto della programmazione didattica e ne monitorerà l’osservanza. I giudizi sulla valutazione dell’attività didattica e di studio sono largamente positivi: è aumentata la percentuale di studenti che reputa sufficienti le conoscenze preliminari, ma ancora in molti non considerano adeguate le attività didattiche integrative utili ai fini dell’apprendimento. La Facoltà per migliorare questo dato, nonostante le difficoltà di budget, opererà affinché ai Corsi di Laurea sia assicurato il necessario supporto. Sulle infrastrutture le risposte sono spesso contrastanti, sia per quanto riguarda l’adeguatezza delle aule in cui viene svolta la lezione sia dei locali e delle attrezzature per le attività didattiche integrative. La Facoltà, come già ribadito nelle precedenti relazioni, ha pochi margini di manovra per quanto riguarda l’adeguatezza delle aule (si vede, si sente, si trova posto), stante la carenza di aule di grandi dimensioni, mentre monitora costantemente lo stato delle attrezzature ed interviene per migliorarne l’efficienza. Infine, risulta elevata la soddisfazione degli studenti per gli insegnamenti ed anche elevato è il loro interesse per gli argomenti impartiti. I risultati della rilevazione saranno diffusi nei vari Organi della Facoltà (Consiglio di Presidenza, Consiglio di Facoltà e Consigli di Corsi di Laurea). 4.6.3. Facoltà di Farmacia. Per il 2002/03 sono presenti tabelle che sintetizzano i risultati dell’indagine opinioni studenti a livello di Facoltà. Ciò si ripete identicamente per gli A.A. fino al 2005/06. Si verifica nel tempo un costante ed assai significativo aumento dei questionari raccolti (tasso di copertura). Per il 2005/2006 vengono evidenziati miglioramenti rispetto all’anno precedente (soglia del 50% delle risposte non negative su organizzazione complessiva del CdS e carico degli studi). A tale risultato hanno contribuito anche le Commissioni formate da docenti con lo scopo di programmare le propedeuticità, la trimestralizzazione degli insegnamenti e gli orari dei Corsi per tutti i CdS della Facoltà. Il giudizio emesso relativamente al punto B1 per il 2004/2005 deve essere oggi corretto portando la valutazione al valore di 2, almeno per gli interventi descritti a livello centralizzato di Presidenza e Commissione di Facoltà.39 39 Vedi tabella 28 disponibile nel cd rom allegato alla presente relazione e consultabile sul sito Internet del Nucleo di Valutazione (http://nucleo.unical.it). 41 Valutazione delle attività formative Resta da notare che l’impianto di valutazione è complessivo (livello aggregato di Facoltà) e manca un’analisi per Corso di Studi; questa è una caratteristica costante di questa Facoltà nel corso degli ultimi anni. Un’analisi specifica disaggregata per Corso di Studi permetterebbe un’analisi più puntuale, specialmente indicando dove le azioni abbiano avuto successo e dove invece non siano state sufficienti, e per quale motivo. 4.6.4. Facoltà di Ingegneria. La già eccellente relazione 2002/03 era stata migliorata nella versione 2003/04, che diventava un documento di riferimento. Nel complesso, già la relazione 2003/04 forniva molti elementi convincenti che indicavano un forte e consapevole controllo delle attività didattiche e dei servizi ad esse collegati. Per il 2004/05: relazione articolata in modo eccellente, con una modalità di redazione molto efficace. Per il 2005/2006 la relazione si riconferma eccellente. La documentazione prodotta fornisce evidenze convincenti che i Corsi di Laurea della Facoltà di Ingegneria sono tenuti sotto controllo in maniera appropriata. 40 4.6.5. Facoltà di Lettere e Filosofia. La relazione 2003/04 era estremamente succinta, e riguardava, in sostanza, solo una sintesi delle azioni correttive o interventi della Facoltà. Paragonando le relazioni 2002/03 e 2003/04 con quella del 2001/02, si era concluso che la relazione di questa Facoltà non stesse evolvendo nel tempo a un formato stabile, e sembrasse invece mostrare una tendenza a una sintesi esasperata. La situazione è decisamente migliorata nella relazione 2004/05. Nella relazione 2005/2006 la sezione di analisi dei dati è preceduta da due nuove sezioni: 1. descrizioni degli obiettivi formativi dei Corsi di Studio della Facoltà; 2. politiche di miglioramento. Alla luce della relazione 2005/2006 si ritiene di poter portare la valutazione dei punti B1 e B2 al valore 2.41 4.6.6. Facoltà di Scienze Politiche. La Facoltà prosegue in una sua chiara politica di forte attenzione alle azioni migliorative, come d’altro canto era già avvenuto in precedenza e dimostrato già dalla relazione del 2000/01. Nei quattro anni le relazioni mostrano una crescita in articolazione e contenuti; in particolare la relazione 2003/2004 già aveva un apparato documentario ed esplicativo che la poneva a un livello ancora superiore rispetto alla relazione dell’A.A. precedente. Il risultato, allo stadio attuale di queste relazioni, si può considerare di assoluta eccellenza per quanto riguarda la finissima analisi critica dei dati per singolo CdS; è piuttosto strano, in questo contesto, che non sia presente quanto è lecito attendersi, e cioè un impianto di azioni 40 Vedi tabella 29 disponibile nel cd rom allegato alla presente relazione e consultabile sul sito Internet del Nucleo di Valutazione (http://nucleo.unical.it). 41 Vedi tabella 30 disponibile nel cd rom allegato alla presente relazione e consultabile sul sito Internet del Nucleo di Valutazione (http://nucleo.unical.it). 42 Valutazione delle attività formative correttive e una corrispondente analisi degli effetti di azioni intraprese negli anni precedenti. 42 Per il 2005-2006 si conferma il punto di forza della metodologia di analisi dei dati. La relazione 2005-06 segna un ulteriore cambiamento rispetto al 2004/2005 e agli anni precedenti. Infatti, per l’analisi 2004/2005, ad ogni Corso di Studi era accompagnata una tabella recante indicazioni sulle singole voci: modalità di esame, orari delle lezioni, reperibilità docente, conoscenze preliminari, docente motiva interesse, docente chiaro, carico di studio proporzionato, materiale didattico adeguato, interesse per argomento Corso, soddisfazione per il Corso. In compenso compare un’analisi delle due dimensioni “giudizio sul docente - giudizio sulle diverse discipline e sulla loro organizzazione”. Viene inoltre utilmente eliminata una appendice di tabelle di difficile lettura. In ogni caso non viene eliminato il punto debole già rilevato riguardante le azioni correttive. 4.6.7. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Relazione chiara e ben supportata dai dati, espressi a loro volta in forma efficace. Poco convincente tuttavia l’analisi degli effetti delle azioni correttive intraprese negli anni precedenti (di fatto, nel 2003/2004).43 La relazione 2005/2006 va letta in congiunzione con quella per l’A.A. precedente: infatti nell’ultima compare una più convincente esposizione degli effetti delle misure correttive intraprese nell’anno precedente. Rafforzata inoltre la parte delle azioni da intraprendere. 4.6.8. Sintesi finale. L’esame complessivo dei punteggi ottenuti in base alla griglia di valutazione qui proposta, pur con tutte la cautele dovute quando si cerca di semplificare la complessità di una valutazione su aspetti così delicati, e pur con tutto il riconoscimento dell’incapacità di una classificazione “rozza” di dare il giusto riconoscimento al notevole sforzo che le Facoltà hanno prodotto nel quadriennio passato, consente tuttavia di farsi una prima idea del punto d’arrivo nella direzione di sviluppo di adeguati sistemi di elaborazione e commento del dato e di adeguate iniziative di riesame del Corso di Studio. Le indicazioni più alte (extra - 3 punti) invitano a una lettura delle rispettive sezioni dei documenti e a una incorporazione delle migliori pratiche a livello di Ateneo.44 4.7. La diffusione dei risultati. I risultati dell’indagine vengono diffusi secondo modalità e contenuti che si differenziano in relazione alle diverse tipologie di destinatari. 42 Vedi tabella 31 disponibile nel cd rom allegato alla presente relazione e consultabile sul sito Internet del Nucleo di Valutazione (http://nucleo.unical.it). 43 Vedi tabella 32 disponibile nel cd rom allegato alla presente relazione e consultabile sul sito Internet del Nucleo di Valutazione (http://nucleo.unical.it). 44 Vedi tabella 33 in allegato disponibile su cd rom. 43 Valutazione delle attività formative 4.7.1. Gli studenti. Le Associazioni degli studenti sono state coinvolte nel processo di produzione dei dati e pertanto hanno accesso diretto a tutta la documentazione prodotta ad esclusione degli elenchi delle codifiche dei docenti e degli insegnamenti. Per gli studenti vengono predisposti report periodici contenenti: i risultati del periodo didattico precedente disaggregati a livello di Corso di Studio; indicatori su come la Facoltà di afferenza utilizza i risultati della valutazione; eventuale documentazione pubblicata sia in forma cartacea che on-line. Gli studenti interessati possono prenderne visione direttamente in aula nel corso della rilevazione. 4.7.2. I docenti. Ai docenti si restituisce al termine della rilevazione la busta contenente le schede compilate dei commenti personali. Tale prassi è particolarmente efficace poiché consente ai docenti di avere un riscontro tempestivo delle opinioni degli studenti che espresse in forma libera hanno il vantaggio di essere più articolate e di riferirsi, il più delle volte, ad aspetti specifici della didattica erogata per quel particolare modulo o Corso di Studio. Inoltre si trasmettono ai docenti che ne fanno richiesta, entro cinque giorni lavorativi, i risultati delle valutazioni espresse dagli studenti. Le elaborazioni riguardano il calcolo di frequenze semplici, frequenze percentuali e di un indice che esprime la percentuale di valutazioni positive registrate. Al docente è data la possibilità di verificare il suo posizionamento rispetto al Corso di Studi e alla Facoltà. È anche indicata la composizione della classe in termini di Corso di Studio di appartenenza degli studenti frequentanti. Nella documentazione restituita al docente viene data evidenza ad alcune misure di qualità dei dati raccolti (numero questionari bianchi, numero questionari senza risposte mancanti, ecc.). Come evidenziato nella precedente relazione è ancora molto basso il numero di docenti che richiedono l’invio dei risultati contestualmente alla rilevazione. Tale numero è più apprezzabile se si considera un arco temporale più esteso. Si segnala l’iniziativa della Facoltà di Scienze Politiche che ha richiesto l’elaborazione e la restituzione dei risultati dell’indagine ad ogni docente che ha tenuto un modulo/insegnamento rilevato durante l’Anno Accademico 2004/2005. 4.7.3. I Presidi di Facoltà. Ai Presidi di Facoltà i risultati vengono inviati entro quindici giorni lavorativi dalla conclusione del periodo didattico rilevato. Pertanto i risultati sono disponibili prima dell’inizio del nuovo periodo didattico. I Presidi di Facoltà ricevono dei report, in formato excel, disaggregati a livello di singolo modulo relativi al calcolo dell’IVP per ogni item del questionario. L’IVP è anche disponibile a livello di Corso di Studio e di Facoltà al fine di consentire utili confronti. All’interno delle tabelle sono evidenziate le situazioni di particolare criticità e positività. Sono trasmessi anche dati inerenti l’andamento della rilevazione corredati da valutazioni sui controlli di qualità effettuati. Alcune Facoltà dell’Università della Calabria hanno dedicato una sezione specifica del loro sito Internet all’indagine. 44 Valutazione delle attività formative In particolare si segnala che: la Facoltà di Ingegneria nell’area organizzazione, inserisce la sezione Comitato Paritetico per la Didattica45 nella quale è possibile visionare i risultati dell’indagine; il rapporto di autovalutazione dove si mostra la politica di miglioramento adottata dalla Facoltà, ed il questionario sulla qualità della didattica utilizzato sia in questo Anno Accademico, sia nei precedenti; la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali (SMFN) nella propria home page inserisce la sezione IVADIS 46, nella quale si trovano i risultati dell’indagine per i vari Anni Accademici, la descrizione dell’Indice di Valutazione Positiva e copia del questionario utilizzato sia in questo Anno Accademico, sia nei precedenti. 4.7.4. Presidenti di Corso di Studio. Ai Presidenti di Corso di Studio, che ne fanno richiesta, vengono trasmessi i risultati dell’indagine entro cinque giorni lavorativi successivi alla richiesta. I report elaborati contengono le frequenze semplici, le frequenze percentuali e l’IVP disaggregato a livello di singolo modulo. Per ogni modulo è, inoltre, possibile confrontare il valore dell’IVP con quello registrato per il Corso di Studio e per la Facoltà ed infine, conoscere il Corso di Studio di appartenenza degli studenti frequentanti. Sono, altresì, trasmesse le informazioni relative all’andamento della rilevazione al numero di questionari annullati, numero di questionari bianchi, numero di questionari interamente compilati. Alcuni Corsi di Studio dell’Università della Calabria hanno dedicato una sezione specifica del loro sito Internet all’indagine. In particolare si segnala che: i Corsi di Laurea in Economia ed Economia e Commercio riportano, per l’Anno Accademico 2004/2005, i risultati dell’IVP47 , per ciascun modulo con l’associazione del cognome del docente titolare; il Corso di Laurea in Metodi Quantitativi per l’Economia e la Gestione delle Imprese pubblica i rapporti di autovalutazione predisposti sui dati dell’A.A. 2001/2002 48 e dell’A.A. 2002/2003.49 4.7.5. Ateneo. Per gli Organi di Governo dell’Ateneo è disponibile il datawarehouse dell’orientamento. In merito al datamart AlmaLaurea: è stato rilasciato il modello logico; sono state testate le procedure di aggiornamento dei dati, pur se non completamente automatizzate, e sono stati caricati i dati relativi all’anno solare 2004; sono stati predisposti diversi report che consentono l’analisi dei dati inseriti dagli studenti nei questionari nonché‚ l’incrocio di queste informazioni con i dati relativi alle carriere. In merito al datamart IVADIS: 45 Cfr. http://www.ingegneria.unical.it/webingegneria/comitatoparitetico/index.asp. Cfr. http://www.smfn.unical.it/news.php?nargid=1. 47 Cfr. http://www.economia.unical.it/aa0304/avvisi/val_std_0304.xls. 48 Cfr. http://www.economia.unical.it/statistica/RappAutoVal0102.pdf. 49 Http://www.economia.unical.it/statistica/Documenti/Rapporto%20di%20Autovalutazione/Microsoft%20Word%20%20Rapporto%20di%20autovalutazione%2002_03.pdf. 46 45 Valutazione delle attività formative è stato rilasciato il modello logico; sono state testate le procedure di aggiornamento, pur se non completamente automatizzate, solo in fase di start-up. I dati non sono aggiornati; non è stato predisposto alcun report. È necessario definire delle specifiche per la realizzazione dei report. La disponibilità di tale strumento consentirà non solo di migliorare l’accesso e quindi la diffusione dei risultati delle due indagini sulle valutazioni degli studenti (IVADIS ed AlmaLaurea) ma, anche, di effettuare approfondite analisi su altre importanti dimensioni che incidono sulla qualità della didattica in relazione alle caratteristiche degli studenti (Scuola Superiore di provenienza, voto di Diploma, performance universitaria, ecc.). 46 Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale 5. Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale. La gestione di tutte le attività ed i servizi residenziali offerti dall’Università della Calabria agli studenti, nel rispetto del diritto allo studio, è anche per l’Anno Accademico 2004/2005, funzione istituzionale e primaria del Centro Residenziale. In quest’ottica, il Centro Residenziale dovrà continuare a svolgere il proprio ruolo di “intermediario di programmazione della quotidianità e di erogatore di servizi” in una duplice direzione: la prima, dal basso, migliorando la capacità istituzionale di audit delle aspettative e delle esigenze degli utenti (in primo luogo degli studenti); la seconda, dall’alto, ossia sforzandosi, attraverso i propri Organi di rappresentanza, di interloquire costantemente con le Autorità locali e regionali aventi responsabilità nella tutela del diritto allo studio con l’obiettivo di favorire un miglioramento complessivo dell’offerta erogata alla popolazione destinataria dei servizi residenziali dell’Università della Calabria. 5.1. I posti letto. Nel 2005 il totale degli alloggiati è di 2.979 unità: la stragrande maggioranza è rappresentata ovviamente dagli studenti (circa il 92%), il 7% circa da personale tecnico amministrativo e docente, circa l’1%, infine, dai nuclei familiari del personale e dei docenti (vedi tabella 1 e grafico 1). Tabella 1: Disponibilità posti letto per tipologia di utenti. Serie storica. Categoria Anno Studenti Servizio Foresteria (per docenti e personale tecnico amm.vo) Servizio Alberghiero Residenza Socrates (per docenti e personale tecnico amm.vo) Alloggi di servizio (per nuclei familiari di docenti e personale tecnico amm.vo) TOTALE 2001 2.741 72 63 62 2.938 Totale 2002 2003 2004 2005 2.828 2.828 2.828 2.738 109 124 124 124 70 74 74 74 52 47 47 43 3.059 3.073 3.073 2.979 Fonte: Elaborazioni Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Grafico 1: Distribuzione degli alloggiati per categoria. Anno 2005. 7% 1% 92% studenti docenti/pe rsonale amm.vo non docenti Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Rispetto al numero di posti letto complessivi, offerti agli studenti, nell’Anno Accademico 2004/05, pari a 2.738, 1.710 risultano “in residenze di proprietà” dell’Ateneo, mentre le rimanenti 1.028 risultano “in fitto”. 47 Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale Tabella 2: Disponibilità posti letto per studenti. A.A. 2004/2005. Totale posti letto per studenti 2.738 Nr. Posti letto in residenze di proprietà 1.710 Nr. Posti letto in residenze in fitto 1.028 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Dei n. 241 posti letto messi a disposizione dal Servizio Alberghiero Residenza Socrates (foresterie e alloggi di servizio), n. 234 risultano “in residenze di proprietà” dell’Ateneo (97%), n. 7 risultano in “residenze in fitto” (3%). Grafico 2: Disponibilità posti alloggio Residenza Socrates. A.A. 2004/2005. 3% 97% Posti letto di proprietà Posti letto in fitto Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. I dati mettono ulteriormente in evidenza, la scelta dell’Amministrazione di puntare principalmente alla realizzazione di alloggi e residenze. In particolare, alloggi e residenze destinate agli studenti, sono attualmente distribuiti nei seguenti complessi residenziali: 1. Quartiere Arcavacata, posti letto disponibili n. 604. 2. Quartiere Chiodo (Residence Martensson), posti letto disponibili n. 637, suddivisi in n. 93 appartamenti. 3. Quartiere San Gennaro, posti letto disponibili n. 140, suddivisi in n. 40 appartamenti. 4. Quartiere Molicelle, posti letto disponibili n. 172, suddivisi in n. 43 appartamenti. 5. Località Quattromiglia di Rende (Residence Matrangolo, Residence Nervoso, Residence FIN.IM.), posti letto disponibili n. 564. 6. Località Commenda di Rende (Residence Martire, Residence Laratta, Residence Pranno), posti letto disponibili n. 395. 7. Località Roges di Rende, (Residence Zicarelli), posti letto disponibili n. 116. 8. Località S. Agostino di Rende, Residence “Ville Orrico”, posti letto disponibili n. 110. In totale si hanno a disposizione 2.738 posti letto, suddivisi in appartamenti con camere singole, doppie e triple, soggiorno, cucina e servizi. 48 Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale Tabella 3: Tipologia posti letto A.A. 2004/2005 per residenze. Residenze PP.LL in PP.LL in PP.LL in Stanza Stanza Stanza TOTALI Singola Doppia Tripla Maisonnettes 60 544 604 Martensson 183 448 6 637 San Gennaro 12 128 140 Molicelle 86 86 172 Matrangolo 7 86 54 147 Nervoso 258 39 297 Fin.Im 14 106 120 Martire 22 200 18 240 Laratta 1 68 3 72 Pranno 9 32 42 83 Zicarelli 23 78 15 116 Ville Orrico 110 110 TOTALI 417 2.144 177 2.738 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. 5.2. I pasti erogati. Un indicatore utile alla valutazione del diritto allo studio è rappresentato, inoltre, dal numero di pasti mensa erogati nel corso dell’Anno Accademico 2004/2005 (vedi tabella 4). Nel periodo considerato, il numero di pasti erogati agli studenti passa da 927.299 a 929.037, mentre il numero di pasti erogati al personale docente e tecnico amministrativo passa da 55.347 a 51.639. Tabella 4: Pasti mensa erogati per tipologia di utenti. Dall’A.A. 1996/97 al 2004/05. Studenti alloggiati Personale docente Totale / non / tecnico amm.vo 1996/1997 842.125 21.976 864.101 1997/1998 540.686 25.844 566.530 1998/1999 839.964 29.005 868.969 1999/2000 909.317 35.230 944.547 2000/2001 816.316 58.477 874.793 2001/2002 888.661 59.910 948.571 2002/2003 936.972 66.347 1.003.319 2003/2004 927.299 55.347 982.646 2004/2005 929.037 51.639 980.676 Totale 7.630.377 403.775 8.034.152 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Anno Accademico Nell’A.A. 2004/2005 i pasti erogati per gli studenti rappresentano il 94,7% del totale, in aumento rispetto al precedente anno, mentre per il personale docente e non docente i pasti erogati rappresentano il 5,3% del totale, in leggero ribasso rispetto all’anno precedente (vedi tabella 5). 49 Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale Tabella 5: Pasti mensa erogati. Valori percentuali. Studenti alloggiati Personale docente Totale / non / tecnico amm.vo 1996/1997 97,5 2,5 100 1997/1998 95,4 4,6 100 1998/1999 96,7 3,3 100 1999/2000 96,3 3,7 100 2000/2001 93,3 6,7 100 2001/2002 93,7 6,3 100 2002/2003 93,4 6,6 100 2003/2004 94,4 5,6 100 2004/2005 94,7 5,3 100 Totale 95,0 5,0 100 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Anno Accademico Il costo unitario del pasto per l’Anno Accademico 2004/05 è pari a Euro 5,27 più IVA al 4%, per un totale di Euro 5,48. Il contributo dovuto dal personale docente e tecnico amministrativo, per singolo pasto, è, invece, pari a Euro 1,83. Per l’applicazione del prezzo ridotto per pasto agli studenti, le fasce di reddito, rappresentano un indicatore della situazione economica equivalente per il diritto allo studio (vedi tabella 6). Tabella 6: Contributo per ogni pasto dovuto dagli studenti per fascia di reddito equivalente. Fasce di reddito equivalente Contributo Da 0 ad Euro 6.000,00 Euro 1,13 Da Euro 6.000,01 ad Euro 9.000,00 Euro 1,69 Da Euro 9.000,01 ad Euro 12.000,00 Euro 2,25 Oltre Euro 12.000,01 Euro 2,82 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. 5.3. Le borse di studio. Altro valido indicatore del diritto allo studio è rappresentato dal numero di borse di studio assegnate, in relazione alla domanda delle stesse (vedi tabella 7). Tabella 7: Borse di studio divise per nr. domande presentate e nr. vincitori. Anno Accademico 1997-98 1998-99 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 Nr. domande 1.473 6.060 6.291 7.277 5.766 8.905 Nr. vincitori 401 733 1.009 1.078 2.080 3.452 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. 10.206 3.718 2004-05 10.200 3.433 Nell’A.A. 2004/05 il numero delle domande per le borse di studio si è tenuto sostanzialmente stabile, con un ribasso nel numero dei vincitori di 285 unità. Delle 10.200 domande presentate per usufruire delle borse di studio, 943 provengono da studenti in sede, 1.456 da studenti pendolari, 7.801 da studenti fuori sede: sul totale, quelle richieste da studenti portatori di handicap incidono per lo 0,71%. 50 Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale I vincitori risultano essere n. 307 studenti in sede, n. 489 studenti pendolari, n. 2.637 studenti fuori sede e sul totale n. 17 sono state assegnate a studenti portatori di handicap; prevale con n. 2.245 su 3.433 idonei il sesso femminile (vedi grafico 3). Le risorse assegnate per l’A.A. 2004/05, ammontano ad Euro 11.800.000,00: di questi, Euro 2.680.000,00 (il 22,7% delle risorse) sono destinati a studenti iscritti al primo anno (vedi tabelle 8 e 9). Grafico 3: Assegnatari di borsa A.A. 2004/05 per sesso. 35% 65% Femmine Maschi Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Tabella 8: Borse di studio 1997 - 2005 per Anno Accademico (valori in Euro). Anno Accademico Primo anno % Anni successivi % Totale 1997 – 1998 254.355 47,7 278.800 52,3 533.155 1998 – 1999 1.013.650 51,6 951.190 48,4 1.964.840 1999 – 2000 739.600 20,0 2.958.270 80,0 3.697.870 2000 – 2001 662.820 20,1 2.638.060 79,9 3.300.880 2001 – 2002 1.316.006 20,2 5.198.224 79,8 6.514.230 2002 – 2003 2.302.800 20,0 9.211.198 80,0 11.513.998 2003 – 2004 2.696.442 29,3 6.497.674 70,7 9.194.116 2004 – 2005 2.680.000 22,7 9.120.000 77,3 11.800.000 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. Tabella 9: Borse di studio 2005 per Facoltà (anni successivi al primo). Facoltà Risorse distribuite Valori percentuali Economia 24,65 2.248.250,96 Farmacia 842.919,66 9,24 1.964.951,80 Ingegneria 21,55 Lettere e Filosofia 2.507.360,37 27,49 785.236,42 S.M.F.N. 8,61 Scienze Politiche 771.280,79 8,46 Totale 9.120.000,00 100,00 Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su dati del Centro Residenziale. La distribuzione delle risorse è risultata proporzionale al numero degli iscritti in regolare corso a ciascuna Facoltà (dati al 30/06/2004). 51 Il diritto allo studio nell’ambito dell’attività del Centro Residenziale 5.4. Raccomandazioni finali del Nucleo di Valutazione. Un giudizio positivo, è espresso dal Nucleo di Valutazione, in merito all’attività svolta dal Centro Residenziale. In particolare, degno di nota, è l’incremento delle risorse finanziarie destinate alle borse di studio e i risultati dell’indagine condotta dal Consorzio AlmaLaurea che colloca l’Università della Calabria e l’Università di Bolzano prime, a livello nazionale, tra i servizi offerti agli studenti. Nell’ultimo decennio, tuttavia, le profonde trasformazioni sul piano culturale e legislativo stanno sollecitando la Pubblica Amministrazione a garantire una risposta sempre più adeguata all’evoluzione dei bisogni della cittadinanza, tramite una gestione più razionale delle risorse, in una logica di promozione e valorizzazione della società civile. Si è, quindi, affermata l’esigenza di nuovi criteri di gestione degli Enti - equità, efficacia, efficienza - e nuovi principi di relazione con i cittadini - sussidiarietà, trasparenza, fiducia. Questo nuovo scenario richiede una rinnovata capacità gestionale e comunicativa. In particolare, è necessario che si affermi la logica della valutazione per comprendere e rappresentare, all’interno e all’esterno, l’operato dell’Ente e i risultati di fatto conseguiti. Affinché l’attività di un’Amministrazione sia misurata e descritta in modo adeguato, è necessario implementare forme di controllo e di reporting, come il Bilancio Sociale coerenti con le caratteristiche e le finalità proprie del settore pubblico secondo le indicazioni della Direttiva del 17/02/2006 del Dipartimento della Funzione Pubblica. In questo contesto, quindi, sembra auspicabile la stesura di un Bilancio Sociale del Campus che si configura come un documento non obbligatorio, ma che si affianca al rendiconto consuntivo del Centro Residenziale con l’obiettivo in primo luogo di fornire un quadro sintetico, chiaro e trasparente dell’attività, mettendo in evidenza l’impatto delle azioni realizzate e la rete di relazioni con i diversi stakeholders (i portatori di interessi), cioè di tutti coloro che hanno un interesse permanente e duraturo nella vita del Campus (utenti, studenti, docenti, non docenti etc.), rendicontando le risorse che sono state destinate ad ognuno di essi. Il Bilancio Sociale muove da una volontà politico-istituzionale degli Enti interessati per far meglio comprendere la complessità del proprio ambito operativo e di rendere sistematicamente disponibili le informazioni necessarie all’utenza per esercitare i propri diritti. Il Nucleo di Valutazione nel prendere atto della politica di Ateneo volta a garantire elevati standard di servizi auspica una maggiore attenzione verso la valorizzazione del Campus nell’attrazione di studenti stranieri. 52 L’attività dei Centri Comuni 6. L’attività dei Centri Comuni. Nell’Anno Accademico 2004/05, i Centri Servizi Interdipartimentali e i Centri Comuni di Servizio50 dell’Università della Calabria hanno inteso offrire il miglior supporto a studenti e non, attraverso Facoltà e Dipartimenti, nell’interesse della didattica e di un iter socioculturale sempre più avanzato. Qui di seguito si riporta brevemente l’attività delle strutture svolta nell’anno. 6.1. Centro Arti Musica e Spettacolo (C.A.M.S.). Il C.A.M.S., da anni ormai, promuove eventi in tutti i settori delle arti (musica classica, jazz, moderna, teatro, poesia, mostre, cinema). Vengono infatti rappresentati concerti e manifestazioni teatrali, allestite mostre e stage, organizzati incontri con gli autori. Nonostante una programmazione che, per problemi legati alla erogazione dei fondi, spesso inizia in periodi che non sempre coincidono con l’anno solare, la “Stagione Universitaria” consiste in un insieme di numerosi appuntamenti predisposti per tempo e pubblicizzati con largo anticipo, che si svolgono in una struttura nell’area del Polifunzionale, di circa 700 mq e in un vasto teatro all’aperto dedicato agli spettacoli estivi. Gli appuntamenti, caratterizzati da un’alta affluenza di pubblico, sono stati, anche questo anno, di alta qualità artistica: 20 proiezioni rassegna “American Tabloid”; 15 proiezioni rassegna “Pasoliniana”; 5 proiezioni rassegna “Le città del cinema”; Mostra fotografica di R. Maiolino e gli studenti DAMS; 5 mostre della rassegna “Filobus”; musica “l’Amico di Cordoba” con B. Servillo; Serata con Ennio Morricone; Serate con Mariella Nava e con Tullio De Piscopo; “Gli standard del Jazz” (2 serate) e l’Accademia del jazz (3 serate); Coro dell’Università della Calabria con il Coro di Tor Vergata. 6.2. Centro Sportivo. Le attività che si sono svolte nella stagione sportiva 2004/2005 hanno coinvolto 2.671 praticanti tra studenti, docenti, personale tecnico amministrativo, loro familiari e altri. Nella loro programmazione sia il Centro Sportivo che il CUS, per promuovere lo sport, hanno creato un ampio ventaglio di attività, da quelle promozionali, amatoriali e socioricreative a quelle più impegnative quali le attività agonistiche, culturali e psico-fisiche: Il “Laboratorio del Benessere”, allo scopo di sperimentare tecniche efficaci per rafforzare le basi della salute fisica, mentale ed emozionale. La 13^ edizione del progetto “Apollo 2005”, una manifestazione ricca di eventi sportivi, culturali ed artistici, che ha coinvolto circa 6.000 persone, tra atleti 50 Per le relazioni originali si rinvia ai documenti allegati alla relazione nel cd rom anno 2005 e disponibili anche sul sito Internet http://nucleo.unical.it. 53 L’attività dei Centri Comuni provenenti da ogni parte d’Italia, Dirigenti, tecnici e accompagnatori, appassionati di sport, curiosi e tanto pubblico. Il “Raduno Auto Storiche”, con la partecipazione di 28 macchine d’epoca, che dopo aver sfilato nel campus universitario si sono cimentate in una prova di abilità e regolarità tenutasi nel piazzale che si trova davanti la sede del Centro Sportivo. Il “3° Trofeo Calcio Xerox”, un quadrangolare di calcio con le rappresentative dell’Università della Calabria, degli avvocati, del gruppo sportivo “Xerox Chianello Copiers” nonché del C.U.S. Cosenza femminile. In questo anno di intenso lavoro si sono accumulati importanti successi riscontrabili dalle tante medaglie e coppe segno di conquiste di primi posti nei diversi campionati e tornei che si sono svolti a carattere regionale, interregionale, nazionale e internazionale. 6.3. Centro Editoriale e Librario. La disponibilità di sussidi didattici cartacei che raccolgono e sintetizzano la didattica dei Corsi e delle esercitazioni e soprattutto il risultato delle ricerche che si svolgono all’interno del proprio Ateneo è un momento essenziale, non solo per la crescita culturale dello studente, ma per dare più visibilità all’operosità scientifica dell’Università della Calabria. Il Centro Editoriale si è mosso su questa direttiva, venendo incontro alle esigenze economiche degli studenti, assegnando alle proprie edizioni un prezzo politico e promuovendo una cultura del libro e soddisfacendo le aspettative dei giovani ricercatori e anche dei docenti che trovano difficoltà nel mercato editoriale, soprattutto in Calabria. Attualmente ha 9 collane: Collana di Albanistica, di Italianistica, di Filosofia del Linguaggio, di Archivistica e Documentazione, d’Ingegneria Edile e Architettura, Quaderni del Dipartimento di Linguistica, Quaderni del Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Collana del Centro Radio-Televisivo, Collana di supporto didattico. In questi anni la produzione libraria è aumentata notevolmente, infatti il Centro pubblica in media 17 testi l’anno. L’ottima qualità dei testi stampati dal Centro, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista scientifico, ha proiettato all’esterno il Centro Editoriale che viene invitato a presentare le sue edizioni nelle maggiori mostre del libro di carattere nazionale ed internazionale (mostra internazionale del libro di Torino, Francoforte, Bologna, Roma, Napoli e Palermo). 6.4. Centro Radio Televisivo e di Informazione. Le attività svolte nell’anno 2005 dal C.R.T. hanno riguardato i settori della documentazione video degli eventi generali d’Ateneo, dell’orientamento, della promozione culturale e scientifica, dei laboratori didattici, della documentaristica e del cortometraggio d’autore. Tra questi se ne segnalano alcuni: o Inaugurazione dell’Anno Accademico con Lectio Magistralis del Prof. Stefano Rodotà sul tema “La persona nell’età tecnologica”; o Conferenza del Prof. Umberto Eco sul tema “Riflessioni illustrate sulla bellezza”; o Seminario del Prof. George Steiner sul tema “Perché rileggere i classici”; o Le “Lezioni di Campus”, dove sono state presentate brevi realizzazioni sotto forma di servizi promozionali, tratti da materiale di repertorio e dai video promozionali. Inoltre sono state presentate alcune delle produzioni del Centro; 54 L’attività dei Centri Comuni o La produzione e riproduzione del video di presentazione delle attività del progetto “Oracolo”. Con riferimento ai servizi didattici, il C.R.T. sta operando in stretta relazione con il Corso di Laurea in “DAMS” e con il Corso di Laurea in “Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza”, fornendo supporto tecnico ai Corsi del settore “spettacolo” e del settore “multimediale”. Il C.R.T., come sempre, ha garantito un servizio di mediateca a studenti e docenti dell’Ateneo con una biblioteca specializzata nel campo del cinema, teatro e televisione fornendo il relativo servizio e attivando i Laboratori del settore della televisione, del cinema e della radiofonia per il Corsi di Laurea in FSCC e in DAMS. 6.5. Centro Sanitario. Il Centro Sanitario è un centro di servizi dotato di un laboratorio di chimica-clinica e tossicologia e di un laboratorio di microbiologia convenzionati con l’A.S. n. 4 di Cosenza (D.G.R. n. 1363 del 15/03/1995). Il laboratorio eroga, inoltre, un servizio in ambito seminologico per la diagnostica di patologie che possono causare ipofertilità di coppia. Il Centro Sanitario è uno dei Centri regionali di riferimento per la diagnosi e la terapia del nanismo ipofisario (D.R. n. 533 del 17/01/1990). L’approccio clinico-laboratoristico prevede oltre all’esame obiettivo anche indagini dinamiche volte a valutare i deficit endocrini responsabili della bassa statura. 6.6. Laboratorio Statistico Informatico. Il Laboratorio fornisce agli studenti iscritti, le conoscenze necessarie sui Package Statistici attualmente in uso. Nell’anno 2005 sono state svolte le seguenti attività: La seconda edizione del Master “Manager delle politiche di sviluppo e coesione” realizzato congiuntamente dal Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università della Calabria e dalla Facoltà di Economia dell’Università di Parma. Il seminario sul tema: “La ricerca bibliografica: nuovi sistemi”, rivolto ai Dottorandi della Facoltà di Economia. Corso di formazione professionale sul tema: “Progetto Rete Campus-Accountant”. Corso di formazione professionale sul tema: “I.V.A.: Aggiornamenti sulla normativa e innovazioni organizzative”. Nelle ore di apertura del Laboratorio è stato consentito l’accesso a tutti gli studenti dell’Ateneo interessati sia all’utilizzo di specifici programmi applicativi che alla semplice navigazione in Internet, purché in presenza di un responsabile didattico. Il Laboratorio ha provveduto all’acquisto dei pacchetti statistici SPSS, Statgraphics, Statistica, S-Plus, MatLab, ArchView e del linguaggio di programmazione Gauss. Inoltre, il Dipartimento di Economia e Statistica ha concesso al Laboratorio l’utilizzo del pacchetto econometrico Eviews. 6.7. Centro Linguistico di Ateneo. Il Centro ha le seguenti finalità: Collaborare con le Facoltà e i Dipartimenti mettendo a disposizione le proprie strutture, le attrezzature e il personale, per lo svolgimento delle attività didattiche. 55 L’attività dei Centri Comuni Promuovere la ricerca scientifica nell’ambito della didattica linguistica. Offrire servizi all’esterno dell’Università della Calabria. Il Centro svolge attività presso la SEDE A (Cubo 17A), con prevalente attività rivolta agli studenti dei Corsi di Laurea delle 6 Facoltà dell’Ateneo e la SEDE B (Palazzina Amministrazione Biblioteca), con prevalente attività rivolta ai Corsi di formazione ed approfondimento, organizzati nell’ambito di progetti speciali. Presso il Centro, le aule e i laboratori computer e video, vengono utilizzati per le esercitazioni relative ai Corsi di base di lingua delle Facoltà dell’Ateneo. Nell’anno 2005 sono state svolte le seguenti attività: Fase conclusiva del Progetto “CampusOne”, relativo all’Azione di Ateneo Certificazione della Lingua Inglese. Servizio di Certificazione Cambridge (PET Level). Ricatalogazione di tutto il materiale librario. Produzione, attraverso sofware Perception, di materiale didattico da utilizzare online. Aggiornamento di un sito web dedicato interamente al Centro Linguistico, gestito autonomamente tramite l’utilizzo di una username e di una password, all’indirizzo Internet www.cla.unical.it. 56 Analisi finanziaria 2005 7. Analisi finanziaria 2005. 7.1. Analisi del rendiconto finanziario dell’Ateneo - esercizio 2005. 7.1.1. Premessa. La presente relazione ha ad oggetto l’esame della gestione finanziaria dell’Università della Calabria relativamente all’esercizio 2005. In accordo con i criteri per l’omogenea redazione dei conti consuntivi delle Università, ex Decreto Interministeriale 5 dicembre 2000, l’Ateneo ha adottato il nuovo piano dei conti, che supera la tradizionale distinzione delle entrate e delle uscite finanziarie in correnti e in conto capitale, e classifica le risorse finanziarie in base alla loro provenienza e le spese in relazione alla destinazione. Pertanto la presente relazione sarà articolata in modo differente rispetto alle relazioni degli anni precedenti. Infatti la nuova classificazione rende non immediato il confronto degli importi a consuntivo dell’anno 2005 con quelli degli anni precedenti. Di conseguenza, l’analisi contenuta nei paragrafi seguenti riguarda prevalentemente i risultati a consuntivo dell’esercizio in esame effettuando, solo dove possibile e significativo, il raffronto con i dati degli esercizi precedenti. 51 La relazione al rendiconto finanziario del 2005, dopo aver illustrato e commentato brevemente il nuovo piano dei conti, avrà ad oggetto: 1. l’analisi di composizione delle entrate; 2. l’analisi di composizione delle spese; 3. l’analisi di correlazione entrate-spese; 4. la valutazione della spesa per la didattica e della spesa per la ricerca scientifica; 5. l’analisi della gestione di competenza; 6. la situazione amministrativa. Occorre inoltre premettere che non avendo ancora a disposizione il bilancio consolidato dell’Ateneo, l’analisi è stata effettuata separatamente sul conto consuntivo dell’Ateneo, e sui conti consuntivi dei centri autonomi di spesa, ovvero del Centro Residenziale e dei Dipartimenti. Pertanto le valutazioni sulle risorse finanziarie assorbite dalle attività istituzionali dell’Ateneo, dalla ricerca scientifica e dall’attività didattica risentono di questo limite, cioè del fatto di non avere a disposizione il dato complessivo ovvero consolidato, ma dati parziali riferiti cioè ai tre Centri (Amministrazione, Centro Residenziale, Dipartimenti). 7.1.2. Il criterio di classificazione dei conti dell’Ateneo. Il nuovo piano dei conti adottato dall’Ateneo prevede una nuova ripartizione delle entrate e delle spese. Le entrate sono classificate in entrate proprie, entrate da trasferimenti e altre entrate; le uscite si ripartiscono in risorse umane, risorse per il funzionamento, interventi a favore degli studenti e dei laureati, oneri finanziari e tributari, altre spese correnti, acquisizione e valorizzazione dei beni durevoli, spese per estinzione mutui e prestiti, trasferimenti ed assegnazioni. 51 Si precisa che le tabelle e i grafici a cui si fa riferimento nella presente relazione sono disponibili nel cd rom allegato e sul sito Internet del Nucleo di Valutazione all’indirizzo http://nucleo.unical.it. 57 Analisi finanziaria 2005 Rispetto al criterio classificatorio precedente, sotto il profilo delle entrate, si evidenziano due macro aggregati: le entrate proprie e le entrate da trasferimenti, in luogo della distinzione tra entrate correnti ed entrate in c/capitale, con il risultato immediato di rilevare l’autonomia finanziaria dell’Ateneo in un’accezione ampia, in quanto sono considerate entrate proprie anche i prestiti. Per quanto riguarda le spese l’attenzione è posta non più sulla evidenziazione di quelle correnti rispetto a quelle in c/capitale, ma sulle spese assorbite dalle risorse umane, rispetto a quelle assorbite per il funzionamento, per gli interventi a favore di studenti e laureati e quindi dagli investimenti. Nelle tabelle n. 1 e 2, disponibili sul cd rom allegato e sul sito Internet http://nucleo.unical.it, sono riportate le entrate e le spese secondo i due diversi criteri classificatori. 7.1.3. Analisi di composizione delle entrate. Come si evince dalla tabella 3 e dal grafico 1, complessivamente le entrate aumentano nel 2005 del 2,38% rispetto al 2004.52 Rispetto al consuntivo dell’anno precedente è possibile verificare in termini comparativi l’andamento delle entrate contributive, e si può osservare una lieve riduzione delle stesse (0,69%), infatti nel 2004 sono state accertate €13.665.061,21 mentre nel 2005 le entrate contributive sono state pari a €13.569.509,46. Un’altra entrata che si può confrontare con l’esercizio precedente sono i trasferimenti correnti da parte dello Stato, i quali subiscono un incremento del 7,90% rispetto all’esercizio precedente in quanto passano da € 96.492.929,86 a €104.114.671,82. Permane, pertanto, la considerazione già fatta negli esercizi precedenti circa la natura di Ente a finanza derivata del nostro Ateneo, nonostante il regime autonomistico imposto dalla legislazione vigente. Infatti anche nel 2005 i trasferimenti di provenienza statale rappresentano la più importante fonte di finanziamento dell’Ateneo, costituendo l’84,16% del totale delle entrate (al netto delle partite di giro), mentre le entrate proprie rappresentano l’11,79% del totale entrate (al netto delle partite di giro).53 Per quanto riguarda il peso dei titoli e delle categorie di entrata e di spesa si osserva quanto segue. Nell’ambito delle entrate proprie le entrate contributive pesano per l’89,35%; la vendita di beni e prestazioni di servizi il 5,05%; le entrate finalizzate da attività convenzionate per il 3,40%. Hanno peso bassissimo o nullo le altre categorie.54 Le entrate da trasferimenti sono costituite per il 92,77% dai trasferimenti correnti dello Stato, per il 3,85% dai trasferimenti dello Stato per investimenti, e per il 2,34% da trasferimenti da altri soggetti. Le altre categorie pesano per valori nulli o prossimi allo zero.55 Le altre entrate sono costituite prevalentemente da poste correttive e compensative rappresentate da recuperi spese varie e rimborsi diversi (vedi grafico 5). 52 Le tabelle e i grafici sono disponibili nel cd rom allegato e sul sito Internet http://nucleo.unical.it. Vedi tabella 4. 54 Vedi grafico 3. 55 Vedi grafico 4. 53 58 Analisi finanziaria 2005 7.1.4. Analisi di composizione delle spese. Come si evince dalla tabella n. 5, le spese complessive risultano aumentate del 6,84% rispetto all’esercizio precedente. Non è possibile fare altre valutazioni comparative con l’esercizio precedente sotto il profilo delle spese in quanto c’è una diversa distribuzione delle stesse nell’ambito dei titoli di bilancio. Se si analizza la spesa media per studente si osserva che nel 2005 aumenta rispetto all’esercizio precedente di €457,66 e in termini relativi del 6,15%, mentre il numero complessivo di iscritti aumenta dello 0,65% corrispondenti a 198 unità. La spesa complessiva (al netto delle partite di giro) è costituita: per il 61% dalla spesa per le risorse umane; l’11% per il funzionamento; il 7% per interventi a favore di studenti e laureati; il 10% da acquisizione di beni durevoli; il 9% da trasferimenti ed assegnazioni; altre spese correnti e gli oneri finanziari e tributari pesano per l’1% e non ci sono spese per estinzione mutui e prestiti (vedi grafico 7). 7.1.5. Valutazione della spesa per la didattica e della spesa per la ricerca scientifica. Le risorse destinate alla didattica e alla ricerca, quali attività caratteristiche dell’Ateneo, sono illustrate rispettivamente nelle tabelle 7 e 10. Il calcolo delle spese sostenute per la didattica del 2005 risente evidentemente del nuovo piano dei conti, che ha previsto una categoria ad hoc nell’ambito delle risorse umane, definita “supporto alla didattica” che tuttavia comprende soltanto una parte delle spese per la didattica; in particolare comprende i capitoli elencati in tabella 6. Per poter effettuare una analisi in termini comparativi con l’esercizio precedente, alla suddetta categoria sono stati aggiunti capitoli di spesa considerati come per il passato fattori produttivi impiegati per la didattica. Il valore complessivo della spesa per la didattica è riportato nella tabella 7, e, come si evince anche dal grafico 15, nel 2005 la stessa è aumentata del 3,12% rispetto all’esercizio precedente, nel quale tuttavia si era registrata una riduzione dell’11,88% rispetto al 2003, perciò le risorse complessive destinate alla didattica nel 2005 sono ancora minori rispetto a quanto destinato nel 2003. Inoltre occorre osservare che sarebbe necessario monitorare il livello quali-quantitativo dei servizi finalizzati alla didattica, allo scopo di valutare se l’aumento delle spese per la didattica registrato nel 2005, a fronte di un lievissimo aumento del numero totale degli iscritti (0,65%) e addirittura di una diminuzione del numero degli immatricolati (13,4%), è dovuto ad un incremento della qualità e/o della quantità dei servizi erogati per la didattica oppure se si tratta di una perdita in termini di efficienza nell’erogazione dei medesimi. Relativamente alla spesa per la ricerca scientifica la categoria di bilancio relativa comprende i capitoli riportati nella tabella 8. Per poter comparare gli impegni di spesa per ricerca scientifica del 2005 con quelli dell’esercizio precedente occorre aggiungere alla suddetta categoria i capitoli riportati in tabella 9. Pertanto la spesa complessiva per la ricerca scientifica risulta essere pari a €7.706.739,82 (tabella 10). Come si evince dalla tabella n. 11 le spese per la ricerca scientifica hanno subito un incremento rispetto all’esercizio precedente (+38,25%). Il trend è illustrato nel grafico 16. 59 Analisi finanziaria 2005 7.1.6. Analisi della gestione di competenza. L’analisi della gestione di competenza viene effettuata analizzando sia il flusso netto di gestione, quale risultato prodotto dall’Ateneo per lo svolgimento delle sue attività, sia la capacità dell’Ateneo di dare attuazione alle previsioni, attraverso la costruzione di indicatori di capacità previsionale ed amministrativa. 7.1.6.1. Flusso netto di gestione. Per aumentare il potere informativo dell’analisi sulla gestione di competenza, l’esame dei rendiconti finanziari dell’Ateneo è stato effettuato riclassificando secondo il criterio economico-funzionale le fonti e gli impieghi della gestione, al netto delle partite di giro. Il risultato gestionale di competenza finanziaria prodotto dall’Ateneo nell’ambito della sua attività è illustrato nelle tabelle n. 12, 13 e 14.56 Il primo risultato, il flusso netto di gestione corrente, è dato dalla differenza tra fonti ed impieghi della gestione corrente. Il secondo risultato è invece costituito dalla differenza tra fonti ed impieghi della gestione in c/capitale, ovvero dalla differenza tra le fonti di finanziamento durevoli e gli investimenti, e prende il nome di flusso netto di gestione in conto capitale. La somma algebrica dei due flussi netti parziali fornisce il flusso netto complessivo. Nel 2005 il flusso netto complessivo è negativo (- 6.339.832,05 €) ed è costituito da un flusso di gestione corrente positivo (9.344.069,56 € ) e da un flusso di gestione in c/capitale negativo (- 15.683.901,61 €), il che significa che la gestione in c/capitale (nel cui aggregato è compresa la spesa per la ricerca scientifica) ha assorbito tutto il surplus di risorse finanziarie prodotte dalla gestione corrente (che è un indice finanziario positivo) ma anche l’Avanzo di Amministrazione prodotto nell’esercizio precedente. 7.1.6.2. Indicatori di capacità previsionale ed amministrativa. La capacità dell’Ateneo di dare attuazione alle decisioni prese in sede di programmazione aumenta lievemente rispetto al 2004 sul versante delle spese, mentre diminuisce rispetto alle entrate. Infatti nel 2005 è stato impegnato l’85,96% di quanto previsto (nel 2004 era stato impegnato l’85,39% degli stanziamenti), ed è stato accertato il 101,92% delle previsioni di entrata (rispetto al 104,64% dell’esercizio precedente). Per quanto riguarda i pagamenti in c/competenza rispetto agli impegni, nel 2005 è stato pagato il 74,50% di quanto impegnato, mentre nel 2004 è stato pagato il 74,26% dell’impegnato. Aumentano invece le riscossioni in c/competenza passando dal 16,55% dell’accertato nel 2004 al 20,54% del 2005 (i valori non elevati sono legati al ritardo con cui il Ministero consente la riscossione dei trasferimenti).57 Complessivamente permane una non piena capacità dell’Amministrazione di impegnare tutto quello stanziato. Per quanto concerne la gestione dei residui (tabella 16) si osserva un miglioramento rispetto al 2004 poiché diminuiscono sia i residui passivi finali che quelli attivi finali. Aumenta inoltre, anche se di poco, la percentuale dei pagamenti e delle riscossioni in c/residui. 56 Si ricorda che le tabelle e i grafici a cui si fa riferimento nella presente relazione sono disponibili nel cd rom allegato e sul sito Internet del Nucleo di Valutazione all’indirizzo http://nucleo.unical.it. 57 Vedi tabella 15. 60 Analisi finanziaria 2005 7.1.7. La situazione amministrativa. La situazione amministrativa al 31/12/2005 evidenzia un Avanzo di Amministrazione di € 27.701.213,60. Esso risulta contabilmente dai seguenti valori: Avanzo di amministrazione anno 2005 + Accertamenti 2005 - Impegni di gestione 2004 + Minori residui passivi - Minori residui attivi Avanzo di amministrazione al 31/12/05 €31.273.030,44 €237.207.705,61 €243.547.537,21 €3.030.713,47 €262.698,71 €27.701.213,60 Tale Avanzo è stato determinato: da maggiori accertamenti di: o tasse e contributi universitari; o redditi e proventi patrimoniali; o trasferimenti dello Stato sia correnti che in c/capitale; o trasferimenti di Regione, Provincia e Comune; o altre entrate; Diminuzione di residui passivi; Economie di spesa relativamente alle seguenti voci: o “risorse umane”; o “interventi a favore degli studenti e dei laureati”; o “oneri finanziari e tributari”; o “altre spese correnti”; o “acquisizione e valorizzazione beni durevoli”; o “spese per estinzione mutui e prestiti”; o “trasferimenti ed assegnazioni”. L’Avanzo di Amministrazione diminuisce rispetto al 2004 dell’11,42% (tabella 17). Esso risulta essenzialmente generato, come per gli anni precedenti, da economie di spesa per le “risorse umane”, ovvero concorsi non ancora conclusi. Tale risparmio, che trova origine negli anni passati, rende possibili una serie di attività ed iniziative che possono essere sostenute da un punto di vista finanziario. Tuttavia, quando verranno concluse le procedure concorsuali ed impegnati i fondi stanziati, è ragionevolmente ipotizzabile una riduzione dell’Avanzo; se a ciò si aggiunge la graduale ma inesorabile riduzione delle risorse finanziarie effettive che lo Stato mette a disposizione dell’istruzione e della ricerca scientifica, si comprende bene che diventa fondamentale la ricerca di nuove risorse finanziarie, diverse da quelle tradizionali, attraverso il coinvolgimento delle sedi Ministeriali, o di Enti pubblici e privati nazionali e stranieri. In particolare per l’Ateneo calabrese assumono una scarsa importanza, in termini quantitativi, i finanziamenti derivanti da convenzioni con Enti privati. Occorre inoltre osservare che, come risulta dalla relazione al conto consuntivo del 2005, una parte dell’Avanzo prodotto nel 2005 è destinato a coprire spese del 2006 che hanno per lo più natura corrente. 61 Analisi finanziaria 2005 Da un punto di vista squisitamente finanziario tale politica di bilancio genera delle perplessità, nel senso che destinare l’Avanzo di Amministrazione al finanziamento di spese correnti non è indice di una corretta gestione finanziaria. In realtà l’Avanzo costituisce una fonte di finanziamento straordinaria e pertanto dovrebbe essere interamente utilizzata per spese di investimento e non per spese ricorrenti e ripetitive. 7.2. Analisi del rendiconto finanziario del Centro Residenziale. Esercizio 2005. 7.2.1. Premessa. Il Centro Residenziale è la struttura preposta alla realizzazione del diritto allo studio nell’Università della Calabria. Le principali attività del Centro sono i servizi residenziali per studenti e personale e le attività assistenziali fornite agli studenti.58 Il Centro, in quanto centro autonomo di spesa59 è chiamato a redigere annualmente un proprio bilancio previsionale ed un conto consuntivo.60 Le considerazioni fatte per il rendiconto finanziario dell’Ateneo, in relazione all’adozione di un nuovo piano dei conti e alle conseguenti difficoltà nel fare un’analisi comparativa con gli esercizi precedenti, valgono evidentemente anche per il Centro Residenziale. La gestione del Centro verrà analizzata con riferimento alla composizione delle entrate, alla composizione delle spese, al flusso netto di gestione complessivo, e alla capacità di programmazione e di gestione delle entrate e delle uscite del Centro. 7.2.2. Analisi di composizione delle entrate. In base al nuovo piano dei conti le entrate del Centro Residenziale, come si evince dal grafico 17, sono costituite da trasferimenti per il 65,75%, da entrate proprie per il 26,19%, da altre entrate per lo 0,53% e per il resto da partite di giro.61 Le entrate proprie sono costituite da entrate derivanti dalla vendita di beni e prestazioni di servizi per il 67,29%, da entrate contributive per il 32,02%, da redditi e altri proventi patrimoniali per lo 0,69% (vedi grafico 18). I trasferimenti sono tutti di natura corrente, e sono erariali per il 35,18%, dall’Amministrazione per il 18,40%, e da altri soggetti (la Regione prevalentemente) per il 46,42%.62 Le Altre Entrate sono costituite da poste correttive e compensative per attività a terzi per il 97,04%, e da entrate non classificabili in altre voci per il 2,96%.63 58 Il Centro Residenziale organizza ed eroga i seguenti servizi e benefici: borse di studio, alloggi, ristorazione, buoni di servizio, sovvenzioni straordinarie, contributi per viaggi di studio e di ricerca all’estero, interscambi culturali con Università italiane e straniere, attività di collaborazione part-time, attività ricreative culturali e sportive, interventi a favore di studenti portatori di handicap. 59 “Il Centro Residenziale dell’Università è un centro autonomo di spesa che dispone delle risorse assegnategli annualmente dal Consiglio di Amministrazione oltre che degli eventuali fondi assegnati con specifica finalizzazione all’Università da Enti pubblici e privati”. Art. 6.1 dello Statuto. Il Centro Residenziale si autogoverna per mezzo di un Consiglio di Amministrazione, di un Presidente, di un Direttore Amministrativo e di un Comitato di Garanzia. 60 Il conto consuntivo si compone del rendiconto finanziario, della situazione amministrativa, del conto economico, della situazione patrimoniale, della situazione relativa alla gestione residui e della relazione del Collegio dei Revisori. 61 Si ricorda che le tabelle e i grafici a cui si fa riferimento nella presente relazione sono disponibili nel cd rom allegato e sul sito Internet del Nucleo di Valutazione all’indirizzo http://nucleo.unical.it. 62 Vedi grafico 19. 63 Vedi grafico 20. 62 Analisi finanziaria 2005 Le entrate correnti sono aumentate nel 2005 del 19,05% rispetto all’esercizio precedente; occorre analizzare nel dettaglio tale aumento in quanto le entrate del Centro Residenziale sono soltanto di natura corrente.64 L’analisi delle entrate correnti si concentra sull’esame dei tre titoli che le compongono (contributive, da trasferimenti diversi e altre entrate), al netto delle partite di giro. Le “entrate contributive”, alimentate esclusivamente dal capitolo “tassa per il diritto allo studio universitario (Leggi 390/91-549/95)”, rilevano un leggero aumento rispetto al dato 2004 del 2,77%; nel suddetto capitolo vi confluiscono le somme pagate dagli studenti per il diritto allo studio universitario ed interamente finalizzate all’erogazione di borse di studio agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi. Le entrate derivanti da trasferimenti correnti rilevano un aumento in valore assoluto (+17,10%) ma una riduzione del peso sul totale delle entrate correnti rispetto allo scorso esercizio (passando dal 72,30% al 71,10%).65 I suddetti trasferimenti sono costituiti dal contributo ordinario del MIUR 66, (il cui importo è invariato rispetto allo scorso esercizio), dal contributo dell’Amministrazione Centrale (che rileva un +61,34%), dal trasferimento della Regione Calabria per il diritto allo studio67 (che è aumentato del 5,24%), e dal fondo integrativo Statale che individua il trasferimento concesso dal MIUR in modo premiale sulla base della qualità e quantità dei servizi erogati e in modo direttamente proporzionale al grado di copertura68 (aumentato anch’esso del 27,00%). Occorre evidenziare che questi ultimi due capitoli di entrata sono finalizzati, ex Leggi n. 549/95 e 662/96, all’erogazione di borse di studio agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi. Il titolo “Entrate diverse”69 registra un incremento del 37,18% da imputare prevalentemente al capitolo “recuperi servizi erogati alloggi e mensa”, che rappresenta sostanzialmente le entrate proprie del Centro, relative alla gestione caratteristica dello stesso quale azienda di servizi, ed accoglie l’incasso dei corrispettivi pagati dagli studenti e dai dipendenti per i servizi di alloggio e mensa. 70 Tale capitolo è positivamente correlato con lo stanziamento per borse di studio: maggiore è lo stanziamento, maggiore sarà il numero dei vincitori di borsa che potranno scegliere di usufruire dei servizi del Centro (mensa; mensa ed alloggio).71 Da segnalare inoltre un’entrata da proventi finanziari pari a €56.686,13, rappresentata da interessi attivi maturati sulle giacenze presso l’istituto tesoriere, rese possibili dal superamento della tesoreria unica.72 64 Vedi tabella 18 e grafico 21. Vedi tabella 19. 66 Il contributo per varie forme di assistenza è erogato direttamente dal MIUR al Centro Residenziale a seguito di una specifica richiesta avanzata qualche anno fa dall’Università al Ministero. Fonte: Relazione tecnica al Conto Consuntivo del Centro Residenziale, anno finanziario 2004. 67 La Regione Calabria eroga un contributo ai sensi dell’art. 4 della convenzione, stipulata in ottemperanza alla Legge Regionale sul diritto allo studio del 10/12/01 n. 34. Fonte: Relazione del Presidente al Conto Consuntivo 2004. 68 Tale trasferimento è formalmente distribuito dalla Regione Calabria ad integrazione delle borse di studio da erogare agli studenti ai sensi della Legge n. 662 del 23/12/96. Dall’Anno Accademico 2002/03 il Centro incassa direttamente i relativi trasferimenti, senza farli transitare dal bilancio di Ateneo. Fonte: Relazione tecnica al Conto Consuntivo del Centro Residenziale, anno finanziario 2003. 69 Vedi tabella 20. 70 Va tuttavia sottolineato che il Centro è tenuto ad erogare gratuitamente tali servizi agli idonei al di sotto di una certa soglia di reddito, in ottemperanza alla normativa 390/91 sulle borse di studio (e successivi DPCM). 71 Va tuttavia sottolineato che il Centro è tenuto ad erogare gratuitamente tali servizi agli idonei alla borsa, in ottemperanza alla normativa 390/91 sulle borse di studio (e successivi DPCM), nel caso in cui i vincitori di borsa decidono di non usufruire dell’alloggio presso il Centro. 72 Il superamento della tesoreria unica ha comportato l’accreditamento presso l’istituto tesoriere dei contributi Ministeriali e Regionali, e il riconoscimento di un maggior tasso creditore sulle giacenze. 65 63 Analisi finanziaria 2005 La proporzione tra finanziamenti derivanti dall’esterno (entrate contributive e le entrate derivanti da trasferimenti correnti) e le entrate proprie del Centro rimane chiaramente a favore delle fonti esterne, con una netta prevalenza dei trasferimenti; tuttavia nel 2005 aumenta il peso delle entrate proprie (dal 17,20% del 2004 al 19,83%) e diminuisce quello delle fonti esterne (dall’82,80% dello scorso esercizio all’80,17%). 7.2.3. Analisi di composizione delle spese. L’analisi delle spese totali mostra un aumento del 3,54%; tale aumento è dovuto prevalentemente alle maggiori spese in c/capitale rilevate nel 2005 (+59,93%), rappresentate da interventi edilizi, acquisizione di beni durevoli e di beni mobili, e da trasferimenti ed assegnazioni. Le spese correnti (classificate diversamente rispetto agli esercizi precedenti) sono aumentate dell’1,16%, e comprendono le spese sostenute per l’erogazione dei servizi offerti dal Centro, ovvero servizi relativi alle attività assistenziali agli studenti (erogazione borse di studio) e servizi residenziali per studenti e personale (alloggio e mensa).73 L’analisi di composizione delle spese totali al netto delle partite di giro mostra che la voce di spesa più importante per il Centro Residenziale è rappresentata dagli interventi per studenti e laureati (44,45%), seguita dalle risorse per il funzionamento (33,81%), quindi dalle risorse umane (11,74%); incidono meno le acquisizioni di beni durevoli (6,09%), gli oneri finanziari e tributari (2,32%), le altre spese correnti (1,42%), ed i trasferimenti ed assegnazioni (0,18%).74 Appare interessante osservare il trend dei capitoli di spesa corrente più significativi.75 Come si evince dalla tabella n. 22, nel 2005 si è registrata una riduzione delle spese per fitto locali e spese condominiali e delle spese per la gestione della mensa studenti. È aumentato invece l’importo erogato per borse di studio. L’analisi di composizione della spesa per titoli rileva che nell’ambito delle risorse umane la spesa per il personale tecnico amministrativo assorbe la percentuale più alta di risorse76; le spese per il funzionamento sono costituite per il 65,90% da acquisti di beni di consumo e servizi, per il 14,41% da locazioni passive, da utenze e canoni per il 10,04%, e dalla manutenzione e gestione delle strutture per l’8,34%; hanno un peso molto minore le altre voci di spesa. 77 Le spese per gli interventi a favore degli studenti sono rappresentate quasi esclusivamente dalle borse di studio erogate agli studenti (vedi grafico 25). La composizione dei rimanenti titoli di spesa è illustrata nei grafici n. 26, 27 e 28 disponibili sul cd rom allegato e sul sito Internet http://nucleo.unical.it. 7.2.4. Analisi della gestione di competenza. L’analisi della gestione di competenza viene effettuata analizzando sia il flusso netto di gestione quale risultato prodotto dal Centro per lo svolgimento delle sue attività, sia la 73 Vedi tabella 21. Vedi grafico 22. 75 Non si può monitorare il trend delle risorse umane in quanto nella precedente classificazione le stesse non costituivano un titolo delle spese in bilancio. 76 Vedi grafico 23. 77 Vedi grafico 24. 74 64 Analisi finanziaria 2005 capacità nell’attuazione delle previsioni, attraverso la costruzione di indicatori di capacità previsionale ed amministrativa. 7.2.4.1. Flusso netto di gestione. Per aumentare il potere informativo dell’analisi sulla gestione di competenza, l’esame dei rendiconti finanziari del Centro Residenziale è stato effettuato riclassificando secondo il criterio economico-funzionale le fonti e gli impieghi, al netto delle partite di giro, sulla base della gestione caratteristica del Centro quale “azienda di servizi”. Per valutare a consuntivo la gestione di competenza del Centro Residenziale è stato calcolato il “flusso netto di gestione”, dato dalla differenza tra fonti ed impieghi totali del Centro. Tale margine si può ottenere sommando al “flusso netto di gestione corrente”, dato dalla differenza tra fonti ed impieghi correnti, il “flusso netto di gestione in c/capitale”, dato dalla differenza tra fonti ed impieghi in c/capitale. Il margine sul quale si concentra l’attenzione è il “flusso netto di gestione corrente”, dal momento che le entrate in conto capitale non esistono78 , per cui il “flusso netto della gestione in conto capitale” del Centro viene di fatto a coincidere con le spese in conto capitale. Da ciò deriva anche che, perché il flusso totale di gestione sia positivo, le entrate correnti dovrebbero coprire anche gli impieghi in c/capitale. Come risulta dalla tabella 2379 e dal grafico 29, nel 2003 le entrate correnti coprono le uscite correnti ma non quelle in conto capitale, originando un flusso netto di gestione corrente positivo ed un flusso netto di gestione totale negativo; nel 2004 le entrate correnti non coprono le spese correnti, originando un flusso netto di gestione corrente ed un flusso totale di gestione negativi, mentre nel 2005 sono positivi sia il flusso netto corrente che quello totale.80 Il flusso netto totale di gestione nell’anno 2005 risulta positivamente influenzato dalla gestione in conto corrente che si è dimostrata in grado di attrarre risorse finanziarie per circa il 30% in più rispetto all’anno prima. 7.2.4.2. Indicatori di capacità previsionale ed amministrativa. La capacità del Centro di dare attuazione alle decisioni prese in sede di programmazione viene misurata attraverso indicatori di capacità previsionale, che mettono a confronto gli stanziamenti con gli impegni e gli accertamenti, rispettivamente per le spese e per le entrate, ed indicatori di capacità amministrativa che rapportano impegni e accertamenti con pagamenti e riscossioni. Dagli indicatori di capacità amministrativa (calcolati prendendo a riferimento i totali di bilancio al netto delle partite di giro) si evince la formazione dei residui attivi e passivi dell’esercizio. 78 Le entrate in conto capitale relative a finanziamenti per spese di investimento non compaiono nel rendiconto finanziario del Centro perché sono inserite direttamente nel bilancio di Ateneo, dal momento che gli immobili del Centro (art. 6.7 Statuto) sono di proprietà dell’Università. 79 Per le fonti, i dati riportati sono i totali accertati, per gli impieghi i totali impegnati. 80 Dal punto di vista contabile, il margine “flusso netto totale” di gestione corrisponde al risultato di competenza dell’esercizio, poiché mette a confronto accertamenti ed impegni di competenza. 65 Analisi finanziaria 2005 L’analisi dei residui sposta l’ottica del controllo dalla gestione di competenza alla gestione della cassa, per cui viene presa in considerazione la capacità dell’Ente di riscuotere le entrate accertate e di pagare le somme impegnate 81 . Per determinare il valore dei residui alla fine dell’esercizio, ai residui derivanti dalla gestione di competenza devono essere aggiunti i residui derivanti dagli esercizi precedenti non ancora pagati o riscossi nell’esercizio (gestione residui). L’analisi pertanto evidenzierà il valore dei residui finali come somma di tali due componenti, trattando prima i residui attivi, poi i residui passivi. La capacità del Centro di dare attuazione alle decisioni prese in sede di programmazione può essere misurata rapportando gli impegni alle previsioni sotto il profilo delle spese, e gli accertamenti alle previsioni sotto il profilo delle entrate (vedi tabella 24). Entrambi i rapporti risultano elevati (93,67% per le spese, 98,32% per le entrate); per quanto riguarda le spese l’indicatore di capacità previsionale è migliorato rispetto all’esercizio precedente del 7,96%; lo stesso trend, in misura inferiore, si registra per le entrate, il cui indicatore di capacità previsionale aumenta dello 0,98%. Gli indicatori di capacità amministrativa misurano la capacità del Centro di completare entro la fine dell’esercizio l’iter giuridico delle fasi di spesa e di entrata (vedi tabella 24). Sotto questo profilo i pagamenti in c/competenza sono aumentati del 4,19% rispetto al 2004, e le riscossioni del 12,50%. Tuttavia i pagamenti in c/competenza sono il 64,28% degli impegni, con un piccolo incremento rispetto al 2004 (+0,63%), mentre le riscossioni in c/competenza rappresentano il 79,68% degli accertamenti, segnando una riduzione del 5,50% rispetto all’esercizio precedente. La differenza fra pagamenti in c/competenza e impegni genera residui passivi, i quali aumentano del 2,39% rispetto al 2004. La differenza fra riscossioni in c/competenza ed accertamenti genera residui attivi, i quali aumentano del 54,25% rispetto al 2004. L’analisi della gestione dei residui 82 evidenzia che i residui attivi che si formano alla fine dell’esercizio vengono riscossi quasi interamente nell’esercizio successivo. Infatti le riscossioni in c/residui sono il 96,62% il 2004 e l’89,56% il 2005. Per i residui passivi invece la percentuale di estinzione è minore, infatti sono stati pagati il 77,73% dei residui passivi iniziali nel 2004, ed il 79,89% nel 2005. Dall’analisi comparativa con l’esercizio precedente emerge inoltre che nel 2005 è sensibilmente minore l’entità di residui attivi iniziali (-62,41%), mentre è maggiore quella dei residui attivi finali (+50,10%). A fine esercizio, il risultato differenziale dei residui attivi e passivi, sommato al fondo cassa iniziale, origina un Avanzo di Amministrazione pari ad €4.319.041,77 (+80,63% rispetto al dato 2004), già destinato per €212.911,12 all’erogazione di borse di studio. L’Avanzo di Amministrazione trae origine dalle seguenti operazioni: €1.867.631,16 economie di gestione realizzate sui capitoli “servizio mensa studenti”, “gasolio per il riscaldamento”, e nell’ambito del titolo “altre spese correnti” sul capitolo “accantonamento fondo di riserva”; quest’ultima economia deriva dall’applicazione della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30/09/02 che ha imposto la riduzione dei capitoli del 10%, e dal disposto della Legge 246/2002; 83 81 I residui attivi rappresentano entrate accertate e non riscosse nell’esercizio, mentre i residui passivi indicano spese impegnate e non pagate nell’esercizio. 82 Vedi tabella 25. 83 Fonte: Relazione del Presidente al Conto Consuntivo 2005. 66 Analisi finanziaria 2005 -€1.895.435,19 maggiori accertamenti sul capitolo relativo alla riscossione dei corrispettivi pagati dagli studenti e dai dipendenti per i servizi di alloggio e mensa; -€30.269,74 minori residui attivi, e €586.245,16 minori residui passivi. 7.3. Analisi dei bilanci consuntivi dei Dipartimenti in autonomia amministrativo contabile. Anno 2005. 7.3.1. Metodologia dell’analisi. I Dipartimenti si collocano in una posizione differenziata rispetto a quella degli altri Organismi universitari. Ad essi, infatti, è riconosciuta autonomia amministrativa84 e di gestione, considerato il fatto che il bilancio di previsione e il conto consuntivo, entrambi approvati dal Consiglio di Dipartimento, sono allegati al bilancio di Ateneo per consentire il consolidamento dell’intero bilancio universitario. Il bilancio dell’Università è redatto secondo il criterio della competenza. Il bilancio di competenza ha lo scopo di registrare le somme per le quali è sorto o sorgerà il diritto alla riscossione (detto accertamento) o l’obbligo giuridico di pagamento (detto impegno). È importante sottolineare, ai fini dell’analisi in oggetto, che a partire dall’esercizio amministrativo 2005 la redazione del bilancio dei Dipartimenti è avvenuta per competenza. Ai fini dell’analisi per ciascuno dei 24 Dipartimenti sono state considerate sia le entrate in relazione ai totali accertati e sia le spese in relazione ai totali impegnati. Per quanto riguarda le entrate sono stati elaborati indicatori atti ad evidenziare il rapporto tra: la composizione dell’aggregato relativo alle “entrate”; il totale delle entrate del Dipartimento, suddiviso nei diversi titoli, e l’ammontare complessivo delle entrate del relativo titolo di tutti i Dipartimenti. Analogo procedimento è stato adottato per le spese; gli indicatori, pertanto, evidenziano il rapporto tra: la composizione dell’aggregato relativo alle “spese”; il totale delle spese del Dipartimento, suddiviso nei diversi titoli, e l’ammontare complessivo delle spese del relativo titolo di tutti i Dipartimenti. Infine con esclusivo riferimento alla ricerca sono stati elaborati indicatori atti ad evidenziare: il rapporto tra le fonti di finanziamento e gli impieghi di ciascun Dipartimento e l’ammontare complessivo delle entrate e delle spese di tutti i Dipartimenti al fine di verificare l’attrattività delle risorse e la correlata capacità di spesa; l’incidenza delle entrate interne rispetto alle entrate esterne al fine di evidenziare la capacità della singola struttura di approvvigionamento da fonti diverse da quelle di Ateneo. 84 L’autonomia amministrativa consiste nel “potere di emettere provvedimenti amministrativi, affidato dalla norma ad un soggetto diverso dallo Stato, nelle materie che ne costituiscono l’attribuzione delle funzioni”; l’autonomia contabile consiste “nel potere conferito agli Organi Ordinatori di erogare direttamente certe spese al di fuori del rigido sistema dei controlli contabili”. La forma più tipica di autonomia contabile è rappresentata dalla possibilità di redigere un bilancio autonomo (Anelli C.- Izzi F.- Talice C., Contabilità Pubblica, Giuffrè, Milano, 1996). 67 Analisi finanziaria 2005 7.3.2. I risultati dell’analisi. Nell’anno 2005 le spese totali sono inferiori alle entrate totali (vedi grafico 30). 85 Le entrate totali, per ciascun Dipartimento, si suddividono nei seguenti titoli: entrate proprie; entrate da trasferimenti; altre entrate; partite di giro. L’analisi condotta evidenzia una maggiore incidenza delle entrate da trasferimenti (53,99%), seguita dalle entrate proprie (34,89%), dalle partite di giro (8,56%) e, infine, dalle altre entrate (2,57%)86 . Per le entrate proprie si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Linguistica (20,59%) e il valore più basso in quello di Filosofia (0,01%). Per le entrate da trasferimenti si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Chimica (14,66%) e il valore più basso in quello di Archeologia e Storia delle Arti (0,70%). Per le altre entrate si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento DEIS (27,01%) e il valore più basso in quelli di Biologia Cellulare, Scienze Farmaceutiche, Scienze Giuridiche e Storia (0,00%). Per le partite di giro, infine, si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Difesa del Suolo (14,91%) e il valore più basso in quello Storia (0,31%). Le spese totali, per ciascun Dipartimento, si suddividono nei seguenti titoli: risorse umane; risorse per il funzionamento; interventi per studenti e laureati; oneri finanziari e tributari; altre spese correnti; acquisizione beni durevoli; spese per estinzione mutui e prestiti; trasferimenti ed assegnazioni; partite di giro. L’analisi condotta evidenzia una maggiore incidenza del titolo acquisizione beni durevoli (56,11%), seguito da risorse per il funzionamento (26,29%), dalle partite di giro (8,72%), da interventi per studenti e laureati (4,38%), altre spese correnti (2,91%), risorse umane (1,49%), trasferimenti ed assegnazioni (0,07%), oneri finanziari e tributari (0,04%), spese per estinzione mutui e prestiti (0,00%).87 Per le risorse umane si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento DEIS (42,72%) e il valore più basso in quello di Sociologia (0,70%). 85 Si ricorda che le tabelle e i grafici a cui si fa riferimento nella presente relazione sono disponibili nel cd rom allegato e sul sito Internet del Nucleo di Valutazione all’indirizzo http://nucleo.unical.it. 86 Vedi grafico 31. 87 Vedi grafico 32. 68 Analisi finanziaria 2005 Per le risorse per il funzionamento si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Linguistica (26,78%) e il valore più basso in quello di Farmaco-Biologico (0,35%). Per gli interventi per studenti e laureati si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Strutture (15%) e il valore più basso in quelli di Ecologia, DEIS, Scienze della Terra, Scienze dell’Educazione (0%). Per gli oneri finanziari e tributari si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Scienze dell’Educazione (86,2%) e il valore più basso in quelli di Archeologia e Storia delle Arti, Chimica, DEIS, Difesa del Suolo, Ecologia, Economia e Statistica, Farmaco-Biologico, Filologia, Fisica, Ingegneria Chimica e dei Materiali, Linguistica, Matematica, Meccanica, Pianificazione Territoriale, Scienze Aziendali, Scienze Giuridiche, Storia e Strutture (0,00%). Per le altre spese correnti si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Ecologia (14,19%) e il valore più basso in quello di Filologia (0,06%). Per le acquisizioni di beni durevoli si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Chimica (12,69%) e il valore più basso in quello di Archeologia e Storia delle Arti (0,38%). Per i trasferimenti ed assegnazioni si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Scienze della Terra (36,19%) seguito da quelli di Filologia (30,19%), Fisica (28,48%), Linguistica (5,13%); nei restanti Dipartimenti si registra valore nullo. Per le partite di giro, infine, si registra il valore maggiore, sul totale complessivo del titolo, in termini percentuali, nel Dipartimento di Difesa del Suolo (14,91%) e il valore più basso in quello di Storia (0,31%). 7.3.2.1. La ricerca scientifica. Relativamente alle entrate sono state considerate le voci riportate nelle tabelle n. 26, 27 e 28 disponibili sul cd rom allegato e sul sito Internet http://nucleo.unical.it. Relativamente alle spese sono state considerate le voci riportate nelle tabelle n. 29 e 30. 88 La presente analisi pone l’attenzione sull’andamento della ricerca scientifica propriamente detta al netto, cioè, del conto terzi coerentemente alle indicazioni del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario. Nell’anno 2005 le spese totali (€ 13.511.040,36) sono inferiori alle entrate totali (14.819.614,00). 89 Tale tendenza generale è confermata nel 54% delle strutture dipartimentali (vedi grafico 34) mentre i restanti Dipartimenti provvedono alla copertura delle spese per ricerca scientifica mediante l’impiego di ulteriori forme di finanziamento (dotazione ordinaria, fondo riserva ecc.) al fine di sostenere le esigenze scientifiche. 88 89 Vedi cd rom allegato e/o consulta il sito del Nucleo di Valutazione di Ateneo all’indirizzo http://nucleo.unical.it. Vedi grafico 33. 69 Analisi finanziaria 2005 Grafico 33: Entrate e spese totali per ricerca al netto conto terzi. Valori assoluti (€). 15.000.000,00 14.800.000,00 14.600.000,00 14.400.000,00 14.200.000,00 14.000.000,00 13.800.000,00 13.600.000,00 13.400.000,00 13.200.000,00 13.000.000,00 12.800.000,00 Totale entrate per ricerca al netto conto terzi Totale uscite per ricerca al netto conto terzi Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. Grafico 34: Distribuzione delle entrate e delle spese per ricerca scientifica per Dipartimento. Anno 2005. Valori assoluti. 1.800.000,00 1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 BI AR T O LO I C GI A HI M IC A DI D E F. I SU S EC O L O O L EC O G I FA O N A R OM M AC I A FI O - B LO IO L FI O G LO I A SO FI IN FI A G S . C I CA LI H IM NG IC A M UI AT S T EM I C A M AT EC IC CA A NI PI C AN A SC . T IE ER .A . S C ZI I E EN . S C ED IE U C . .F S C AR M IE . S C .G I IE U R SO .TE . CI R R O A LO GI A S ST TO RI R UT A TU RE 0,00 Entrate Spese Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. 70 Analisi finanziaria 2005 Il Dipartimento in cui si registrano le maggiori entrate è il DEIS, mentre il Dipartimento di Chimica registra le maggiori spese e Archeologia e Storia delle Arti registra sia le minori entrate che le minori spese in termini percentuali (vedi grafico 35). Grafico 35: Distribuzione delle entrate e delle spese per ricerca scientifica per Dipartimento. Anno 2005. Valori percentuali sui totali. 14,00% 12,00% 10,00% 8,00% Entrate Uscite 6,00% 4,00% 2,00% DI D E I F. SU S EC O L O O L EC O G I FA O N A OM R M I A CO A FI -B L I OL O O FI G LO I A SO FI A FI IN S G. I CA C H LI IM NG IC M UI S A AT T EM I CA A M TI EC C CA A NI PI C AN A . TE SC R IE .A . SC ZI E IE N .E S C DU IE C. .F A SC R M IE . SC .G I IE U R . . SO TE R C I O RA LO G I ST A O ST RU RI A T TU RE IC A G IA CH IM A RT I LO BI O 0,00% Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. Approfondendo l’analisi per ciascuno dei Dipartimenti in esame si osserva che le entrate per ricerca scientifica derivanti da fonti interne assumono maggiore incidenza (51%). 71 Analisi finanziaria 2005 Grafico 36: Entrate per ricerca scientifica interne ed esterne per Dipartimento. Anno 2005. Analisi al netto del conto terzi. 1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 BI AR T O LO I C GI A HI M IC A DE DI F. I SU S EC O L O O L EC O G I FA O N A R OM M AC I A FI O - B LO IO L FI O G LO I A SO FI IN FI A G S . C I CA LI H IM NG IC A M UI A T ST EM I C A M AT EC IC CA A NI PI C AN A SC .T I E ER .A . S C ZI I E EN . S C ED I E UC . .F S C AR M IE . S C .G I U IE R SO .TE . CI RR O A LO GI A S S T TO RI R UT A TU RE 0,00 Entrate interne Entrate esterne Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. Mediamente l’attrazione di fondi esterni per Dipartimento è pari a circa €303.000,00 annue; i Dipartimenti che si collocano nettamente al di sopra di tale valore medio sono Chimica, DEIS, Ecologia e Linguistica; seguono i Dipartimenti di Biologia Cellulare, Fisica e Scienze Giuridiche con una attrazione di fondi, comunque, superiore alla media mentre i restanti evidenziano una minore capacità di approvvigionamento di risorse esterne. Nel prosieguo della presente analisi si considerano le entrate e le spese totali per ricerca inclusi i valori finanziari derivanti dal conto terzi90 e si conferma come le entrate siano superiori alle spese.91 Il DEIS continua a presentare le maggiori entrate e il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti sia le minori entrate che le minori spese in termini percentuali sui relativi aggregati di entrate e spese per ricerca del sistema dipartimentale. 90 Vedi tabelle 28 e 30 disponibili sul cd rom allegato e/o consultabili on-line sul sito Internet del Nucleo di Valutazione di Ateneo all’indirizzo http://nucleo.unical.it. 91 Vedi grafico 37. 72 Analisi finanziaria 2005 Grafico 37: Entrate e spese per ricerca scientifica incluso attività conto terzi. Anno 2005. 18.069.037,16 18.200.000,00 18.000.000,00 17.800.000,00 17.600.000,00 17.037.988,49 17.400.000,00 17.200.000,00 17.000.000,00 16.800.000,00 16.600.000,00 16.400.000,00 Entrate per ricerca Spese per ricerca Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. Grafico 38: Distribuzione delle entrate e delle spese per ricerca scientifica per Dipartimento. Anno 2005. Valori assoluti. 2.500.000,00 2.000.000,00 1.500.000,00 1.000.000,00 500.000,00 0,00 . . . . TI IA CA EIS L O G IA IA BIO GIA FIA IC A ICA ICA IC A IC A ER IE N U C M U R R A GIA RIA RE M U D UO O R O A R O G IM I O O IS IM IS T AT A N N .T .AZ .ED FAR . GI O O S L L L F L S TO TT S O . TE O CH H O N A C LO ILO U EM C C PIA IE U A IE IE CIE IE. CIO C C . G R BI S C I C C S E F N T ME S E G S SC RM F SC S O ST FE L I MA IN DI FA entrate spese Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. 73 Analisi finanziaria 2005 Dal grafico 38 si osserva come circa i due terzi dei Dipartimenti abbiano le entrate maggiori delle spese per ricerca mentre le seguenti strutture (Biologia Cellulare, Difesa del Suolo, Filosofia, Meccanica, Scienze Giuridiche, Scienze della Terra e Strutture)92 finanziano la ricerca anche con altre fonti interne. 93 Grafico 39: Distribuzione delle entrate e delle spese per ricerca scientifica per Dipartimento. Anno 2005. Valori percentuali sui totali. 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 AR BI OL TI OG CH IA IM IC A DI FE DE SA I SU S EC OL OL O E C OG IA FA ON RM OM AC IA OFI L O BIO L FI OG IA LO SO FI A F IN G . IS IC CH A I LI NG M IC A U M AT IS T I EM CA AT M IC EC CA A NI PI C AN A S C . TE R. IE .A ZI SC E IE N .E D SC IE UC . .F S C AR M IE . S C .GIU IE R . . S O TER CI RA OL O GI ST A OR ST RU IA TT UR E 0,00 entrate spese Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. Per ciascuno dei Dipartimenti in esame, infine, è stato calcolato il rapporto tra le entrate per la ricerca scientifica derivanti da trasferimenti interni e le entrate esterne per ricerca al lordo del conto terzi. Dall’analisi condotta emerge che le entrate per ricerca scientifica derivanti da trasferimenti esterni rappresentano il 58,25% mentre le entrate interne sono il restante 41,75% (vedi grafico 40). Il Dipartimento in cui si osserva la maggiore attrazione di risorse esterne è Linguistica mentre Filosofia registra i valori più bassi (vedi grafico 41). 92 93 Si ricorda che in tale analisi è considerato anche il conto terzi. Le ulteriori fonti impiegate fanno riferimento alla dotazione ordinaria, al fondo di riserva ecc.. 74 Analisi finanziaria 2005 Grafico 41: Entrate per ricerca scientifica interne ed esterne per Dipartimento. Anno 2005. 1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 0,00 . . . . TI IA CA EIS LO GIA MIA B IO GIA FIA I CA IC A ICA IC A IC A E R IEN U C R M IU R R A GIA R IA RE R U A R OG IMI D U O LO O S I M ST A T AN N .T AZ ED FA O I O O G S . S L F . . . TE L O STO U TT H OL C H U I EM C C PIA F . C O CO N A C IL O ILO IE C IE IE CIE IE. CIO I C . G R BI C D E F T E S SC E G N S S SC RM F ST M L I MA SO IN FA Entrate interne Entrate esterne Fonte: Elaborazione Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo su conti consuntivi dei Dipartimenti. Anno 2005. 75 La Gestione strategica dell’Ateneo 8. La Gestione strategica dell’Ateneo. Oggetto di valutazione da parte del Nucleo sono stati gli obiettivi definiti in sede di pianificazione e i processi messi in atto per raggiungerli. È stato inoltre analizzato il posizionamento competitivo dell’Ateneo, anche in relazione ai fondi Ministeriali, ai rapporti con il territorio, alle capacità di programmazione degli Organi Decisionali, alle strategie di sviluppo seguite ed ai processi decisionali utilizzati. L’analisi della gestione strategica è stata effettuata tenendo in considerazione il carattere residenziale dell’Università della Calabria94 , che le conferisce un carattere di unicità rispetto agli altri Atenei italiani e ne rappresenta la peculiarità più importante. 8.1. Linee programmatiche ed obiettivi di breve periodo. Dall’esame delle linee programmatiche seguite nella predisposizione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 200595 emerge, a fronte di una oggettiva situazione di sottofinanziamento dell’Ateneo, dovuto in massima parte al sottodimensionamento del finanziamento MIUR96 e alle basse entrate per tasse anche a causa dell’applicazione del DPCM del 9/04/200197, la ferma volontà di mantenere costanti gli investimenti in ricerca e didattica, pena la dequalificazione dell’Ateneo nel suo complesso.98 Gli Organi di Governo dell’Ateneo hanno deliberato di utilizzare la massima parte della differenza positiva tra il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) assegnato per il 2004 e quello previsto per il 2005 per l’incremento del personale di ruolo dell’Ateneo. 99 Tale scelta si colloca nell’ambito di una politica consapevolmente perseguita dall’Ateneo fin dal 1997, che ha portato il corpo docente (professori e ricercatori), nell’arco di otto anni, ad un incremento del 77%, con l’obiettivo di incrementare la produzione scientifica e didattica dell’Ateneo e mantenere a livelli adeguati l’indicatore studenti/docenti.100 Da sottolineare come l’enorme sforzo finanziario conseguente a tale scelta,101 l’inadeguatezza delle risorse, 94 Il carattere residenziale dell’Università della Calabria è riconosciuto dalla sua Legge istitutiva (Legge 12 marzo 1968, n. 422). 95 A norma dell’art. 2.2 lett. i) dello Statuto, è il Rettore a predisporre il bilancio di previsione, sentiti il Comitato di Coordinamento e Programmazione (Co.Co.P.) ed il Consiglio degli Studenti, bilancio che deve essere approvato dal Consiglio di Amministrazione (C.d.A.), sentito il Senato Accademico (S.A.). 96 I meccanismi di riequilibrio del MIUR non hanno completamento corrisposto alla notevole crescita della popolazione studentesca, aumentata dell’84% nel periodo 1997-2004. Fonte: Relazione Rettorale al bilancio di previsione 2005. 97 Il DPCM 09/04/2001 sul diritto allo studio ha prodotto un aumento del numero di iscritti assegnatari di borse di studio, i quali non sono tenuti a versare la quota di iscrizione, e degli immatricolati idonei, per i quali deve essere previsto il rimborso della prima rata versata. Va tenuto peraltro in considerazione che il MIUR non ha mai tenuto conto, come disposto nell’ambito dello stesso DPCM, di tale circostanza nell’ambito dei criteri che regolano l’assegnazione del F.F.O.. 98 Fonte: verbale del S.A. del 2/12/2004. 99 In sede di assestamento il S.A. ha deliberato (ed il C.d.A. ha poi approvato) di finalizzare a tale obiettivo l’80% della differenza tra FFO assegnato 2004 e l’FFO previsto 2005. In particolare, il 68% (di cui il 13% destinato al personale tecnico amministrativo e l’87% destinato all’incremento del personale docente) è stato utilizzato per l’incremento del personale di ruolo dell’Ateneo ed il 32% per la copertura dei maggiori oneri dovuti all’adeguamento stipendiale del personale e per coprire le spese per il rinnovo del contatto CCNL di comparto per il biennio 2002/2003. Fonte: verbale del S.A. del 14/09/2004 e verbale del C.d.A. del 26/10/2004. 100 Il secondo obiettivo è peraltro stato solo parzialmente raggiunto, dato che il notevole incremento della popolazione studentesca per il periodo considerato (84%), ha assestato il rapporto docenti/studenti su un valore di 25, superiore al dato medio nazionale pari a 17. Fonte: Relazione Rettorale al bilancio di previsione 2005. 101 I costi corrispondenti all’incremento del corpo docente hanno subito per lo stesso periodo un aumento del 120%, il FFO solo del 69%, segno evidente che tali costi sono stati coperti mediante un differente mix delle voci di bilancio. Fonte: Relazione Rettorale al bilancio di previsione 2005. 76 La Gestione strategica dell’Ateneo la necessità di mantenere le spese consolidate e di natura ricorrenti e l’esigenza di garantire il pareggio di bilancio abbiano impedito agli Organi di Governo di dare corso a nuovi programmi, penalizzando ad esempio gli investimenti per spese di natura infrastrutturali, volte a mantenere e garantire la qualità del servizio di Ateneo, pure sulla carta tra le linee programmatiche da perseguire. 102 La definizione degli obiettivi di breve periodo da perseguire a cura degli Organi di Governo di Ateneo ha pertanto dovuto fare i conti con l’inadeguatezza delle risorse a disposizione, peraltro troppo poco diversificate per fonte di provenienza, con un assai rilevante peso del finanziamento MIUR, un peso poco rilevante delle entrate da tasse e contributi, anche a causa dell’impatto del DPCM 9/04/2001 sul diritto allo studio e la mancanza di significativi contributi da parte di Enti che operano sul territorio. Per garantire il pareggio tra entrate ed uscite è stato pertanto necessario utilizzare per intero l’Avanzo di Amministrazione 2004, costituito per la parte preponderante dalle economie stipendiali relative alle procedure concorsuali in itinere ed in corso di perfezionamento.103 Date tali premesse, in un’ottica di continuità con gli anni precedenti, gli Organi di Governo hanno individuato i seguenti obiettivi 104da perseguire nel corso del 2005: a) continuare, compatibilmente con le disposizioni normative in merito alla possibilità di procedere alle assunzioni, la politica di incremento delle unità di personale docente per adeguarsi agli standard nazionali, obiettivi già individuati in sede di assestamento 2004; b) dare attuazione alla riorganizzazione degli Uffici con riferimento alla programmazione triennale del fabbisogno; c) garantire un’azione di supporto all’adeguamento degli ordinamenti didattici alle nuove disposizioni normative; d) proseguire nelle attività che favoriscono la promozione dell’Ateneo; e) garantire con le risorse disponibili una manutenzione delle strutture anche con l’ausilio dei fondi a ciò finalizzati dal MIUR e intraprendere nuove misure organizzative dirette allo scopo; f) continuare le attività in itinere per la sicurezza nell’area universitaria; g) potenziare la presenza di giovani laureati qualificati attraverso l’erogazione di borse di Dottorato e di assegni di ricerca razionalizzando i relativi percorsi formativi; h) sostenere la spesa per la ricerca scientifica anche attraverso la razionalizzazione delle azioni di cofinanziamento. 102 Fonte: Programma del Rettore per il quadriennio 2003-2007. Sono inoltre rimaste inevase le richieste di maggiori finanziamenti per l’Area Risorse Mobiliari ed Immobiliari (ARMI), per le Biblioteche, per Assegni di ricerca, per le Facoltà. Fonte: verbale del Senato Accademico del 2/12/2004. 103 Fonte: Relazione Rettorale al bilancio di previsione 2005. L’analisi dettagliata della composizione delle entrate e delle spese del bilancio di Ateneo è oggetto di specifico capitolo della presente relazione del Nucleo, al quale si rinvia. 104 Fonte: Relazione Rettorale al bilancio di previsione 2005. 77 La Gestione strategica dell’Ateneo In relazione all’obiettivo a) incremento delle unità di personale docente, a tale obiettivo sono stati destinati, in fase di previsione, €4.385.419, pari all’80% della differenza tra FFO previsto 2005 ed FFO assegnato 2004, nonché, in sede di assestamento, un ammontare di € 1.197.791,00, relativo agli interventi FFO 2005 finalizzati all’incremento del corpo docente. 105 A fine anno il personale docente risultava incrementato di n. 69 docenti, pari ad un incremento dell’11% rispetto al dato 2004. 106 In relazione all’obiettivo b) dare attuazione alla riorganizzazione degli Uffici in attuazione della programmazione triennale del fabbisogno, nel 2005 sono state portate a termine 13 procedure concorsuali per l’assunzione di personale tecnico-amministrativo e sono state portate a termine le procedure programmate per l’anno 2005 per la gestione del personale tecnico-amministrativo con contratto a tempo determinato (n. 73 unità) ed indeterminato (n. 722 unità).107 In relazione all’obiettivo c) garantire un’azione di supporto all’adeguamento degli ordinamenti didattici alle nuove disposizioni normative, da sottolineare che nel 2005 il 63% dei Corsi attivi appartiene al nuovo ordinamento (+15% rispetto al 2004). 108 Inoltre, in considerazione degli impatti organizzativi della nuova riforma in materia di ordinamenti didattici, alle Facoltà è stato riassegnato il budget storico, per un importo pari ad €5.955.000,00, nonostante fosse prevista una decurtazione dei budget delle Facoltà, i cui fondi erano stati prelevati ai fini dello stanziamento per concorsi del corpo docente. 109 Per avere un quadro completo dei fondi impegnati per la didattica, ai fondi erogati alle Facoltà vanno aggiunti i fondi erogati in bilancio e finalizzati alla didattica, che registrano a consuntivo un incremento del 51%. 110 In relazione all’obiettivo d) potenziamento delle iniziative che favoriscono la promozione dell’Ateneo, nel corso del 2005, il Servizio Orientamento, Comunicazione e Promozione dell’Immagine di Ateneo, istituito nel 2004 con DR n. 3187, è stato organizzato in quattro unità operative: Comunicazione, Promozione dell’Immagine ed Eventi, Centro Orientamento e Segreteria tecnico amministrativa.111 105 Si tratta di fondi finalizzati, erogati per incentivi mobilità docenti e assunzioni in deroga, comprensivi anche di alcune quote 2004 non iscritte in bilancio perché comunicate in corso d’anno. Fonte: delibera del C.d.A. del 26/09/2005. Si rinvia alla tabella 9 in allegato. 106 In particolare, l’incremento del personale è stato dovuto in massima parte all’incremento nella categoria ricercatori (+22%). Si rinvia alla tabella n. 1 in allegato. Va inoltre sottolineato che sono in itinere le valutazioni comparative per il reclutamento di n. 103 docenti, di cui 18 in prima fascia, 24 in seconda fascia, 61 ricercatori. Per un’analisi dettagliata della composizione del corpo docente, si rinvia alla Relazione Rettorale al conto consuntivo 2005. 107 Nel dettaglio è stata data attuazione agli istituti previsti dal CCNL comparto Università, quadriennio normativo a 2002/05, biennio economico 2002/03 e sono stati posti in essere tutti i procedimenti necessari per consentire la II progressione orizzontale di n. 254 unità di personale tecnico-amministrativo. Fonte: Relazione Rettorale al conto consuntivo 2005. 108 Si veda tabella 2 in allegato. 109 I fondi erogati direttamente alle Facoltà sono stati utilizzati per finanziare le seguenti tipologie di spesa: contratti con esperti per attività di supporto alla didattica, professori a contratto, retribuzioni supplenze docenti, retribuzioni supplenze ricercatori, spese per attività di supporto alla didattica, incentivi per attività didattica professori universitari e ricercatori, spese di investimento per la didattica. Fonte: Relazione Rettorale al conto consuntivo 2005. 110 Il nuovo piano dei conti del bilancio di Ateneo aggrega nella categoria 3 le spese per supporto alla didattica, comprensive di stipendi ed oneri per collaboratori ed esperti linguistici, personale di supporto all’apprendimento delle lingue straniere, progetti per la realizzazione dell’autonomia didattica, contratti con tutor, esercitatori e tecnici, spese per Corsi di Laurea finanziate da Enti e per attività di preliminary english test. Per tali spese, a fronte di una previsione di €2.703.600,00, sono stati impegnati €4.085.314,27. Fonte: Conto consuntivo di Ateneo 2005. Per approfondimenti si rinvia alla sezione della relazione dedicata all’analisi del conto consuntivo di Ateneo. 111 DR n. 1346 del 19/04/2005. Fonte: Relazione annuale 2005 del Servizio Orientamento, Comunicazione e Promozione dell’Immagine di Ateneo. 78 La Gestione strategica dell’Ateneo Il Centro Orientamento attua il coordinamento delle attività svolte dagli Uffici che si occupano dell’orientamento in ingresso, in itinere ed in uscita, che nel corso del 2005 hanno svolto numerosi eventi e manifestazioni.112 Il Centro Comunicazione, gestito in una logica di supporto all’orientamento, ha l’obiettivo di presentare l’offerta didattica dell’Ateneo a studenti del territorio locale e dell’intero meridione e aumentarne la visibilità sul territorio. 113 Il capitolo dedicato al finanziamento delle spese di promozione, orientamento e comunicazione ha registrato un incremento rispetto al preventivo del 38%.114 In relazione agli obiettivi e) garantire una manutenzione delle strutture ed f) continuare le attività in itinere per la sicurezza, il programma di intervento per il 2005 ha dato attuazione a gran parte dei progetti individuati a preventivo. 115 Le richieste dell’Area Risorse Mobiliari ed Immobiliari (ARMI) hanno trovato risposta in sede di assestamento, nel momento in cui è stata attribuita la quota MIUR per l’edilizia, pari ad €1.564.000,00. 116 Gli interventi edilizi hanno registrato un incremento rispetto al preventivo del 394%. 117 In relazione all’obiettivo g) potenziare la presenza di giovani laureati qualificati attraverso l’erogazione di borse di Dottorato e assegni di ricerca, il numero di borse per assegni di 112 Tra le iniziative di orientamento in ingresso , da citare “Lezioni di Campus”, la settimana di orientamento ex-ante giunta alla sua settima edizione, cui hanno partecipato 25.000 studenti degli ultimi anni delle Scuole Medie Superiori (SMS) della Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata; “Scendere in Campus”, manifestazione che ha l’obiettivo di diffondere informazioni e conoscenza sulle specificità dell’offerta didattica dell’Ateneo ai Dirigenti scolastici delle SMS, che hanno partecipato in numero di 140 dalla Calabria e da Regioni limitrofe; “Unical ti presento Campus”, manifestazione svoltasi in occasione della presentazione delle domande di ammissione all’Ateneo, con l’obiettivo di fornire alle aspiranti matricole chiarimenti su metodi ed obiettivi dei diversi Corsi di Studio; la partecipazione a fiere dell’orientamento, annualmente condotta in occasione delle fiere sull’orientamento di Sapri, Brindisi, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Palermo; la partecipazione a convegni sull’orientamento e la pubblicazione della guida dello studente. Tra le iniziative di orientamento in itinere, l’invio e la realizzazione della “Newsletter di Ateneo”; il “monitoraggio delle carriere studenti”, realizzata dall’Area Informatica, dall’Area Didattica e dall’Ufficio Statistico; la manutenzione ed aggiornamento del “Portale dell’Orientamento”; la realizzazione di numerose attività di “Counselling”, volte ad aiutare gli studenti iscritti a vivere in modo positivo la propria esperienza e a completare il percorso formativo nei tempi e modi previsti, prevenendo abbandoni e ritardi; il “Peer Tutoring”, l’utilizzo cioè di un rapporto alla pari per un proficuo inserimento dello studente nel percorso universitario; “Il Management e Tutorato didattico”; “L’orientamento per studenti diversamente abili”. Le ultime quattro attività sono state condotte utilizzando fondi residui del progetto Oracolo, giunto al termine. Tra le iniziative di orientamento in uscita, la partecipazione a fiere dell’orientamento (placement) di Milano e di Verona e il convegno sui Direttori del personale di Abano Terme e l’opuscolo “Il laureato Unical”, rivolto ai responsabili del reclutamento di imprese ed Enti pubblici. Fonte: Relazione annuale 2005 del Servizio Orientamento, Comunicazione e Promozione dell’Immagine di Ateneo. 113 L’attività del portavoce si è estrinsecata anche nella cura e rilancio della Newsletter di Ateneo, nell’individuazione delle modalità organizzative e dei contatti con il relatore della manifestazione di inaugurazione dell’Anno Accademico, nella fase di impostazione e redazione dei relativi testi della nuova brochure dell’Università. Un’intensa attività di comunicazione a sostegno della presentazione dell’offerta didattica alle famiglie è stata inoltre realizzata allegando opuscoli informativi sui principali settimanali nazionali (Venerdì di Repubblica) e mediante uscite su quotidiani regionali nel periodo estivo. Fonte: Relazione rettorale al conto consuntivo 2005. 114 Per le spese di comunicazione, orientamento e promozione dell’immagine di Ateneo, a fronte di una previsione per € 390.000,00, sono stati impegnati €539.980,15. Fonte: Conto consuntivo di Ateneo 2005. 115 Tra le attività di manutenzione si ricordano la sistemazione a verde di nuove aree, la costruzione di nuove aule per la Facoltà di Ingegneria (400 studenti), la ristrutturazione e l’arredamento delle aule Caldora, aula Magna ed University Club, l’arredo dei laboratori didattici per i Dipartimenti di Scienze Farmaceutiche e Farmaco-Biologico, l’attuazione del programma di manutenzione straordinario di tutte le aule di tutte le Facoltà, la progettazione esecutiva di nuovi uffici del Centro Residenziale, l’inizio della costruzione di ulteriori strade di collegamento con l’area universitaria. Tra le attività di sicurezza l’esecuzione della mappatura dei rischi nel luogo di lavoro (fonte: Relazione 2005 del Servizio di Prevenzione e Protezione), l’entrata in funzione del servizio di videosorveglianza basato sull’impiego di 500 telecamere, la presentazione di atti presso le Autorità competenti per l’acquisizione della certificazione di sicurezza ed agibilità. Per un elenco dettagliato, si veda la Relazione Rettorale al conto consuntivo 2005. 116 Capitolo 1 e 4 della categoria 8, Titolo II del nuovo conto consuntivo di Ateneo. 117 Nella categoria degli interventi edilizi sono riepilogati la ricostruzione, ripristino, trasformazione e messa a norma di immobili finanziati dal bilancio, manutenzione straordinaria di immobili ed impianti, spese che rientrano nel parco progetti. Fonte: Conto consuntivo dell’Ateneo 2005. 79 La Gestione strategica dell’Ateneo ricerca ha subito un aumento rispetto al 2004 del 41%, quello di borse per Dottorati un decremento del 7%, per un incremento complessivo del 6%.118 Le spese relative all’avviamento alla ricerca (assegni e Dottorati di ricerca) risultano in aumento nel 2005 del 23%. 119 Da rilevare che per gli assegni di ricerca gli Atenei ricevono in sede di attribuzione del FFO una assegnazione, pari per l’Ateneo calabrese per il 2005 a €218.276,00. Da sottolineare come per il 2005 risulti stabile la dotazione ordinaria ai Dipartimenti, che si fanno carico delle spese di funzionamento dei Dottorati di ricerca. In relazione all’obiettivo h) sostenere la spesa per la ricerca scientifica, nel 2005 il totale delle spese per la ricerca scientifica di Ateneo aumenta dell’81% rispetto al dato a preventivo.120 Ritornando all’analisi dell’obiettivo b) dare attuazione alla riorganizzazione degli Uffici, sono state inoltre svolte attività relative alla formazione professionale sulla base del Piano Triennale di Formazione 2004-2006 sia in sede (n. 18 Corsi cui hanno partecipato n. 321 unità di personale) sia fuori sede (n. 38 Corsi che hanno coinvolto n. 68 unità di personale). 121 In sede di assestamento hanno poi trovato risposta istanze che erano state temporaneamente accantonate in sede di bilancio preventivo e relative a tematiche quali la copertura degli oneri del rinnovo contrattuale del personale tecnico-amministrativo, la conservazione del patrimonio, le biblioteche, il servizio informatico di Ateneo. 122 Con riferimento agli obiettivi di breve periodo, l’Università della Calabria si è mostrata capace di dare attuazione agli obiettivi definiti in sede di programmazione finanziaria. Da considerare tuttavia che il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi programmati si è realizzato per il consistente incremento del FFO e dell’Avanzo di Amministrazione, resi noti in sede di assestamento. 118 Si veda tabella 3 in allegato. Nelle borse per Dottorati, sono riepilogate sia le borse finanziate da bilancio che quelle finanziate da altri Enti. 119 I capitoli relativi ai Dottorati di ricerca e agli assegni di ricerca sono stati finanziati, rispettivamente, per un ammontare di €3.560.615,00 ed €1.625.000,00 a preventivo, e per €1.824.514,49 ed €4.532.475,63 a consuntivo. Fonte: Conto consuntivo dell’Ateneo 2005. 120 Nelle spese per ricerca scientifica sono riepilogati: le spese per la ricerca universitaria finanziata dal bilancio e il cofinanziamento dei programmi nazionali ed internazionali (gestiti direttamente dai Dipartimenti); le spese per i Centri di Eccellenza finanziati dal MIUR; i progetti di ricerca giovani ricercatori; le spese per la ricerca finanziate da Enti pubblici e privati e da Ministeri e le spese per il trasferimento tecnologico. A fronte di una previsione per € 3.963.000,00, sono stati impegnati per la ricerca €7.166.079,38. Fonte: Conto consuntivo dell’Ateneo 2005. Per approfondimenti si rinvia alla sezione della relazione dedicata all’analisi del conto consuntivo di Ateneo. 121 Fonte: Relazione Rettorale al conto consuntivo 2005. 122 Le ultime istanze individuano due strumenti essenziali all’attività didattica e di ricerca. In particolare, i capitoli relativi al sistema bibliotecario (acquisto materiale bibliografico e dotazione ordinaria) sono stati finanziati per € 2.540.000,00 in sede di preventivo (+7% rispetto al 2004), cui si è aggiunto, in sede di assestamento, un ulteriore finanziamento per €300.000. In merito al potenziamento del sistema informatico, per il quale in sede di assestamento sono stati impegnati €250.000,00, sono state portate avanti le seguenti attività: Uniwex, che consentirà alle Facoltà che vorranno operare in tal senso di eliminare lo statino cartaceo; la realizzazione del datawarehouse della didattica e dell’orientamento; la possibilità di registrare i piani di studio on line; il sistema di gestione dei bandi integrato con la procedura di Segreteria Studenti SISS; il progetto servizi on line ai dipendenti; il progetto contabilità, che ha richiesto l’adattamento tecnologico per l’introduzione della contabilità di competenza per i Dipartimenti e il piano dei conti unico per l’intero Ateneo; la sicurezza informatica; la realizzazione della rete di Ateneo e dei nuovi portali di Ateneo e dell’orientamento. Fonte: Relazione Rettorale al conto consuntivo 2005. 80 La Gestione strategica dell’Ateneo 8.2. Posizionamento dell’Ateneo nel contesto universitario. Il posizionamento dell’Università della Calabria nel contesto universitario è stato valutato in base alla capacità di attrazione dell’Ateneo nei confronti della popolazione studentesca, fermando l’attenzione sulla composizione del bacino d’utenza dell’Ateneo, che dà una prima misura della visibilità ed attrattività dell’Ateneo nei confronti degli studenti di altre Regioni dell’Italia e dell’estero. Il primo indicatore della capacità di attrazione dell’Ateneo nei confronti degli studenti (residenti ed extra-regione) è l’andamento del numero degli immatricolati, in diminuzione per l’Ateneo nell’A.A. 2004/05 del 13% rispetto al dato dell’anno precedente. 123 L’analisi non può esimersi dal considerare alcuni importanti aspetti: 1. l’Ateneo risulta attrattivo per coloro che scelgono di continuare gli studi nella Regione di residenza; 2. l’attrattività nei confronti degli studenti provenienti da altre Regioni è una delle più basse a livello nazionale; 3. l’accesso agli studi dell’Università della Calabria è a numero programmato.124 In relazione al punto 1, l’analisi del dato mostra un peso rilevante per gli studenti residenti nella Regione rispetto agli studenti extraregione (altre Regioni d’Italia ed estero), pari al 97,7% (98,1% il dato del 2004). In relazione al punto 2, il peso che la categoria degli immatricolati extraregionali ha sul totale degli immatricolati all’Università della Calabria risulta pari al 2,3%, in crescita rispetto al dato 2004 (1,9%).125 In relazione al punto 3, nel 2005 si è registrato un incremento del numero di domande di immatricolazione rispetto all’anno precedente (+12%), domande che non sono state accolte in quanto superiori al numero programmato dalle Facoltà. 126 Anche in termini di mobilità degli studenti in ingresso ed in uscita,127 l’Ateneo si segnala come Ateneo soprattutto locale, con un peso degli studenti in uscita sul totale iscritti pari allo 0,5%; l’incidenza degli studenti in entrata sul totale iscritti è pari allo 0,2%. 123 Si veda la tabella 4 in allegato per un esame della scomposizione dei dati degli immatricolati all’Ateneo calabrese per Facoltà. 124 Tale numero è fissato dai Consigli di Facoltà (e poi ratificato dal Senato Accademico) sulla base delle disponibilità di risorse edilizie, residenziali e didattiche, ai sensi della Legge istitutiva del 12/3/68, n. 442 e del nuovo Statuto di Ateneo (D.R. del 28/02/1997 n. 450). 125 Si veda la tabella 4 in allegato. 126 La tabella 5 in allegato mostra come, su 10.043 domande di immatricolazione, ben 3.668, pari al 37% non hanno trovato accoglimento. 127 Al fine di favorire la mobilità studentesca in ingresso ed in uscita, l’Università della Calabria promuove forme di collaborazione con Atenei sul territorio nazionale ed internazionale nelle forme di convenzioni con Università europee aderenti ai progetti Socrates/Erasmus e Leonardo da Vinci, nonché convenzioni con Università straniere al di fuori della Comunità Europea. Tali programmi sono rivolti a studenti dal secondo anno di Università in corso e neolaureati fino a 18 mesi dalla Laurea e prevedono l’approvazione ex-ante da parte del responsabile SOCRATES degli esami che gli studenti dovranno sostenere all’estero, per cui deve esistere una stretta corrispondenza tra gli insegnamenti erogati dall’Università della Calabria e gli insegnamenti erogati dalle Università partner. Questo comporta una elevata rigidità del programma che agisce come deterrente alla mobilità in ingresso ed in uscita. 81 La Gestione strategica dell’Ateneo Il dato è tuttavia in aumento rispetto al dato 2004 (+163% il dato relativo agli studenti in uscita, +17% il dato relativo agli studenti in entrata).128 L’Ateneo persegue una attiva politica di marketing per aumentare l’attrattività del territorio, nonché una attiva politica di orientamento in ingresso, in itinere, come testimoniano servizi importanti forniti agli studenti quali le attività poste in essere dall’Ufficio che si occupa degli studenti disabili e le attività poste in essere dal Centro Qualità della Vita, dal Centro Sanitario, dal Centro Arti Musica e Spettacolo (CAMS), dal Centro Sportivo, dirette ad incoraggiare iniziative di aggregazione tra i residenti del Campus universitario, ed in uscita. 129 Anche grazie a tali attività, il 2005 ha registrato un tasso di abbandono dopo il primo anno pari al 15%, stesso valore del 2004130 ed un incremento nel numero degli studenti iscritti (+1%) e dei laureati (+22%). 131 L’attrattività della didattica va valutata anche in relazione agli studenti che svolgono attività di didattica avanzata, iscritti cioè alle Scuole di Specializzazione (SSIS)132, ai Corsi di Master133 ed ai Corsi di Dottorato di Ricerca. L’attrattività relativamente agli studenti iscritti ai Corsi di Dottorato è soprattutto locale: l’incidenza degli studenti stranieri iscritti al primo anno di Dottorato è pari al 2% (4% il dato riferito agli iscritti a tutti i cicli di Dottorato attivi per il 2005), il 20% degli studenti di Dottorato provengono da altre Università nazionali, nonostante il 70% dei responsabili di Corsi di Dottorato adotti iniziative per accrescere l’attrattività a livello nazionale. 134 In relazione al tema della internazionalizzazione della didattica, si segnala la mancanza di un Ufficio Internazionale, che dovrebbe fungere da collettore del totale delle iniziative di mobilità da e verso l’Ateneo, Ufficio peraltro la cui esigenza è avvertita dagli Organi di Governo almeno dal 2003.135 128 Si veda tabella 6 in allegato. La maggior parte delle borse assegnate sono borse di studio Erasmus-Socrates. Vanno tuttavia ricordati in quest’ambito le convenzioni con le Università canadesi di York e Waterloo, che consente ad 11 studenti dell’Ateneo di studiare in Canada; l’Università Italo-Russa in collaborazione con l’Università di Nizhi Novgorod fondata nel 1996 grazie al programma TEMPUS-TACI della Comunità Europea che consente il conseguimento da parte degli studenti della doppia Laurea; il progetto Tempus finanziato nel 2003 per la realizzazione del master “Analytical master for improved economic expertise” che vede coinvolti l’Università di Nizhi Novgorod, l’Università di Roskilde (Danimarca) e l’Università della Calabria; la doppia Laurea promossa dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria con la Facoltà di Ingegneria di Bochum (Germania); gli accordi promossi dalla Facoltà di Farmacia con il Centro Internazionale per lo Scambio Didattico di Dongfang di Beijing (Cina); il Progetto Magellano, teso a favorire le esperienze internazionali degli studenti. 129 Si rinvia al paragrafo 8.1 di questa relazione, nonché alla Relazione del Servizio Orientamento, Comunicazione e Promozione dell’Immagine di Ateneo anno 2005. 130 Fonte: Ufficio di Supporto all’attività del Nucleo di Valutazione su dati Ufficio Statistico di Ateneo. 131 Si veda tabella 7 in allegato. 132 Si veda la tabella 8 in allegato per l’analisi degli studenti iscritti alle Scuole di Specializzazione. 133 Questo l’elenco dei Master dell’Università della Calabria: Biotecnologie; Cartografia Tematica per la Gestione del Territorio; Criminalità, Devianza e Sistema Penitenziario; Culture e Scienze Letterarie; Diritto e Management Sanitario; Formazione Esperto in Radioprotezione e DOSimetria; Ingegneria Clinica; Lingue Straniere per il Turismo; Management dei Sistemi di Trasporto; Mediazione e Gestione del Patrimonio Culturale in Europa; Esperto dei Mercati Sensibili e dei Diritti del Consumatore; Imprenditorialità HIGH-TECH; Modellazione Matematica di Catastrofi Idrogeologiche; Manager delle Politiche di Sviluppo e Coesione; Esperto in Net Banking e Finanza Innovativa; Quality Control Manager della Filiera di Produzione; Agroalimentare Biologica e Biotecnologica; Analisi, Progettazione e Controllo delle Strutture Antisismiche. 134 Fonte: Relazione Dottorato di Ricerca anno 2005, Nucleo di Valutazione. 135 Fonte: Programma per il quadriennio 2003-2007. 82 La Gestione strategica dell’Ateneo In un quadro competitivo nazionale deve essere citato il rapporto CENSIS - La Repubblica, che attribuisce all’Università della Calabria, con un punteggio di 94,8, il secondo posto tra gli Atenei di media grandezza dopo l’Ateneo di Siena.136 In relazione al suo posizionamento, l’Ateneo, le cui immatricolazioni sono diminuite del 13% rispetto all’A.A. 2003/04, manifesta un elevato tasso di attrattività nei confronti della popolazione regionale studentesca (il 97,7% degli immatricolati è residente), ma evidenzia una scarsa visibilità al di fuori dell’ambito territoriale limitrofo, con bassi tassi di attrattività extraregionale e di mobilità studentesca in entrata ed in uscita. 8.3. Posizione dell’Ateneo nel Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO). In base all’art. 5 della Legge 537/93, dal 1994 tutte le spese relative al funzionamento istituzionale delle Università vengono finanziate tramite il Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO), costituito fino al 2003 da una quota distribuita tra le Università su base storica, ossia nelle stesse proporzioni dell’anno precedente, la parte restante (quota di riequilibrio) assegnata sulla base di criteri che tengono conto di taluni indicatori di efficienza ed efficacia.137 Negli ultimi anni, congiuntamente alle assegnazioni della quota di riequilibrio, sono stati adottati interventi incentivanti per il raggiungimento di specifiche finalità (Legge 370/1999), nonché interventi di “accelerazione” finalizzati ad ottenere in tempi più rapidi una maggiore omogeneità delle condizioni di finanziamento e ripartiti in proporzione alla distanza percentuale dalla situazione di equilibrio. Diversi i modelli utilizzati per l’assegnazione della quota di riequilibrio.138 136 Questa la graduatoria 2005 della categoria Università medie: Siena, Calabria (Cosenza), Trieste, Pavia, Urbino, Cagliari, Perugia, Genova, Lecce, Parma, Milano Bicocca, Verona, Salerno, Roma 2 Tor Vergata, Messina, Roma 3 Terza Università, Chieti, Napoli 2. Fonte: La Repubblica, lunedì 11 luglio 2005. Le Università italiane sono state suddivise dal CENSIS in cinque categorie: i superlicei (13 Atenei con meno di 10.000 iscritti), le piccole Università (17 Atenei tra 10 e 20 mila iscritti), le Università medie (13 Atenei tra 20 e 40 mila iscritti), le mega-Università (11 Atenei con più di 40.000 iscritti) e i Politecnici. Nell’ambito di ogni categoria, sono state classificate le Università secondo una media di quattro indicatori: i servizi offerti agli studenti (in termini di alloggi, pasti mensa ed impianti sportivi), le borse di studio e di lavoro, la qualità del sito Internet e la media dei punteggi ottenuti dalle singole Facoltà in termini di produttività (capacità della Facoltà di mantenere in corso i propri iscritti e farli laureare in tempi brevi), l’attrazione (peso della Facoltà nel contesto nazionale e la capacità di reclutare nuovi iscritti anche fuori Regione), la didattica (considerata sia nella sua qualità che varietà), la ricerca e i rapporti internazionali. 137 In pratica ad ogni Università viene assegnata la quota base dell’anno precedente al netto di una quota calcolata in base ad una determinata percentuale, stabilita con DM (le riduzioni annuali della quota base sono state le seguenti: 1,5% nel 1995, 3,5% nel 1996, 7,0% nel 1997, 7,5% nel 1998, 8,0% nel 1999 e 2000, 8,5% nel 2001, 9,0% nel 2002, 9,5% nel 2003). Il Ministero cumula tutte le quote così accantonate in un fondo di riequilibrio che viene ridistribuito alle Università nel seguente modo: le Università che hanno raggiunto determinati valori degli indicatori di efficienza ed efficacia previsti a livello Ministeriale vengono premiate, nel senso che viene riassegnata loro la quota sottratta ed anche una quota aggiuntiva, in proporzione alla differenza esistente il FFO che è stato loro effettivamente erogato ed il FFO che avrebbe dovuto essere loro erogato se tutto il FFO fosse stato calcolato in base al modello utilizzato per la ridistribuzione della quota di riequilibrio. 138 Negli anni 1995, 1996 e 1997, la quota di riequilibrio è stata assegnata con il criterio di penalizzare le Università con costi medi effettivi più elevati di quelli medi standard (modello elaborato dalla CTSP); per il periodo dal 1998 al 2002 il MURST, recependo le proposte dell’Osservatorio, ha utilizzato la seguente formula per determinare la percentuale di quota di riequilibrio spettante al generico Ateneo: 0,7 x Domanda di Formazione + 0,3 x Risultati del Processo di Formazione. Il primo termine della formula è misurato dal numero di studenti in corso per l’Anno Accademico per ognuna delle cinque macro aree disciplinari presenti nell’Ateneo, pesato per il costo standard stimato per ogni macro area sul numero di studenti in corso in tutte le Università italiane, relativi all’area disciplinare in esame. Il secondo termine è rappresentato dal numero degli studenti equivalenti, calcolati come rapporto tra il numero totale di esami superati in corso e fuori corso ed il numero medio di esami previsti dall’ordinamento per conseguire il titolo di studio. 83 La Gestione strategica dell’Ateneo Il 2005 costituisce il secondo dei tre anni di sperimentazione del nuovo modello predisposto dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU), che è entrato in vigore nel 2004. Tale modello a regime prevede la seguente distribuzione del FFO ordinario: 30% sulla domanda di formazione, misurabile in termini di studenti iscritti (considerando anche le loro caratteristiche); 30% risultati dei processi di formazione misurabili annualmente in termini di crediti (Cfu) acquisiti; 30% risultati delle attività di ricerca scientifica; 10% incentivi specifici. Tabella 1: Struttura del nuovo modello di valutazione. Componente Fattore Variabili Iscritti (FTE) nella durata normale a Corsi di Studio in possesso dei Domanda Iscritti requisiti minimi pesati in funzione della classe del Corso di Studi CFU acquisiti/CFU richiesti Risultati dei processi formativi Regolarità Numero di laureati Potenziale di ricerca Numero di ricercatori Ricerca PRIN Finanziamenti alla ricerca Finanziamenti esterni Fonte: CNVSU, Il modello, febbraio 2005. Per il 2005 a tutte le Università è stato assegnato il FFO dell’anno precedente (su base “storica”), mentre l’ammontare dei fondi da destinare strettamente al riequilibrio (€ 150.000.000), quello dei fondi da destinare ad accelerazione (€127.000.000) e quello dei fondi da destinare ad incentivi (€35.000.000) sono stati fissati dal DM MIUR del 24 maggio 2005. 139 Tuttavia, mentre la ripartizione dei fondi per l’accelerazione continua a seguire il “vecchio” modello (quello del Comitato del 1998), i fondi per il riequilibrio sono redistribuiti in base al nuovo modello CNVSU-CRUI. Nel complesso il Fondo di Funzionamento Ordinario consolidato assegnato all’Ateneo nell’anno 2005, comprensivo della quota di riequilibrio, ha avuto un incremento dell’8% rispetto al dato 2004.140 A titolo di accelerazione di riequilibrio l’Ateneo ha ottenuto fondi per €3.831.656, pari al 3,02% del totale dei fondi a disposizione, perché presentava una distanza percentuale tra la quota teorica del FFO che gli spettava e quella effettiva attribuitagli superiore al 5%; a titolo di riequilibrio, l’Ateneo con il nuovo modello si è visto attribuire €2.281.987 in base alla quota teorica che gli spetterebbe, pari all’1,56%. 139 Il DM del 24/05/2005 ha anche definito gli interventi a copertura di obbligazioni precedentemente assunte per interventi di mobilità dei docenti, gestione e potenziamento della rete GARR, cofinanziamento dei maggiori oneri connessi all’adeguamento contrattuale degli assegni di ricerca, somme dovute ai collaboratori linguistici e interventi di sostegno agli studenti portatori di handicap (€61.332.993), gli interventi a copertura dei maggiori oneri nel 2005 per il trattamento economico dei ricercatori non confermati (€13.400.000), l’utilizzazione di studiosi ed esperti italiani o stranieri residenti all’estero (€15.000.000), interventi per le Istituzioni universitarie ad ordinamento speciale (€ 6.000.000), iniziative per sostenere le azioni per il miglioramento della qualità dell’offerta formativa (€7.200.000), ulteriori interventi (43,2 milioni di Euro) quali ad es. Atenei di nuova istituzione e motivate e straordinarie esigenze. 140 Si veda tabella 9 in allegato. 84 La Gestione strategica dell’Ateneo Tabella 2: Peso percentuale dell’Università della Calabria sull’FFO da modello 2004. % % % % Media Domanda Risultati Ricerca 2004 1,87 1,38 1,31 1,52 2005 1,74 1,78 1,17 1,56 Fonte: www.miur.it/università/finanziamenti. Anno Fondi totali Finanziamento MIUR (media * fondi totali) 29.000.000,00 440.800,00 150.000.000,00 2.281.987,00 Nel complesso, aumenta l’ammontare di fondi attribuiti a titolo di riequilibrio dal Ministero; per l’Università della Calabria, l’incidenza dei fondi ottenuti a titolo di riequilibrio sul totale FFO consolidato è pari al 2,4% (0,5% il dato 2004). La domanda di formazione è costituita dagli iscritti da due e da tre anni ai Corsi di Studio del nuovo ordinamento moltiplicati per la durata normale del Corso di Studio. Tali iscritti devono quindi essere pesati per un coefficiente, definito in base al numero di Corsi di Studio in possesso dei requisiti minimi, quindi gli iscritti pesati per il coefficiente che tiene conto dei requisiti minimi devono essere pesati per un fattore che tiene conto della qualità dei Corsi. Rispetto al modello precedente tale variabile, che sostituisce la variabile studenti pesati, tiene conto di due parametri di natura qualitativa: il rispetto dei requisiti minimi e l’accreditamento di qualità. L’Ateneo della Calabria, nel momento in cui entrano in gioco i fattori correttivi (requisiti minimi e qualità dei Corsi) diminuisce il proprio peso percentuale sul totale, da 2,06% ad 1,74%. Tale dato mostra un peggioramento rispetto al dato 2004 (1,87%). I risultati dei processi formativi sono calcolati in base a due fattori: i crediti formativi superati dagli studenti ed il numero di laureati, pesati per il ritardo e la durata del Corso (peso 1 per i laureati in corso, ridotto del 30% per ogni anno di ritardo). Tali valori sono aggregati e pesati in maniera differente: 2/3 per i crediti, 1/3 per i laureati. Rispetto al modello precedente tale variabile, che sostituisce la variabile studenti equivalenti, tiene conto anche della grandezza laureati. Per tale variabile l’Ateneo presenta un valore dell’1,78% (1,68% il dato relativo ai crediti, 1,97% il dato relativo ai laureati pesati). Tale dato mostra un miglioramento rispetto al dato 2004 (1,38%). L’Ateneo migliora la propria performance quando si passa dalla valutazione della domanda di formazione (1,74%) alla valutazione dei risultati del processo di formazione (1,78%). I risultati della ricerca in realtà valutano il potenziale della ricerca, tendendo in considerazione anche alcuni parametri qualitativi. L’incidenza per l’Ateneo del potenziale di ricerca, ottenuto come somma del numero di docenti e ricercatori presenti in Ateneo (il peso per tutti è pari ad 1), degli assegnisti di ricerca (peso 0,6) e degli iscritti ai Dottorati di Ricerca (peso 0,8) è pari a 1,12%. Tale fattore, corretto in funzione del tasso di successo nei bandi PRIN (F-PRIN), quindi per un secondo correttivo che tiene conto della capacità di catturare finanziamenti esterni (FIN EST), porta ad un risultato della ricerca pari a 1,17%.141 Tale dato mostra un peggioramento rispetto al dato 2004 (1,31%). L’Università della Calabria con un valore dell’1,56%, determinato dalla media dei risultati raggiunti nelle tre componenti, migliora la propria posizione rispetto al 2004, anno nel quale presentava un valore sul modello teorico utilizzato pari ad 1,52%. 141 Il correttivo F-PRIN è calcolato in base al numero di docenti che partecipano ai PRIN con progetti valutati positivamente sul complesso dei docenti (il tutto misurato in mesi uomo e in relazione allo scarto di ciascuna area CUN all’interno dell’Ateneo rispetto al corrispondente valore medio nazionale). Il correttivo FIN EST è dato dall’ammontare di finanziamenti esterni ottenuti dall’Ateneo per la ricerca diviso il costo medio di un docente (50.000 €) ed esprime un numero di ricercatori equivalenti che vengono sommati al potenziale di ricerca. Per ulteriori approfondimenti sull’incidenza dei risultati della ricerca sul finanziamento Ministeriale, si veda il capitolo 3 della presente relazione. 85 La Gestione strategica dell’Ateneo Se compariamo l’Ateneo calabrese con l’Università di Lecce, che costituisce l’Università più simile in termini di numero di iscritti e numero di docenti per l’assenza della Facoltà di Medicina, e con altre realtà universitarie che operano sulla stessa area geografica (Università di Catanzaro e di Reggio Calabria), possiamo verificare una migliore performance dell’Ateneo calabrese in tutte e tre le aree. 142 Nel 2005 l’Ateneo conferma e migliora rispetto al 2004 i risultati positivi ottenuti con l’applicazione del nuovo modello, tuttavia va sottolineato che il miglioramento della posizione dell’Ateneo è essenzialmente dovuto all’incremento della variabile “risultati”, dal momento che sono peggiorati i valori ottenuti dalle variabili “domanda” e “ricerca”. 8.4. Rapporti con il territorio. L’analisi dei rapporti con l’esterno può essere condotta attraverso una analisi delle convenzioni che l’Ateneo pone in essere con i soggetti dell’ambiente esterno. L’analisi risulta tuttavia più complessa del previsto, in considerazione del fatto che l’Ufficio Servizio Legale, che dovrebbe fungere da collettore del totale delle convenzioni stipulate dall’Università della Calabria, accoglie quasi esclusivamente convenzioni per conto terzi, mentre le convenzioni stipulate dall’Ateneo con le imprese che accolgono gli studenti che devono effettuare lo stage (obbligatorio per alcuni Corsi di Laurea) sono disponibili presso l’Ufficio Contratti e Ricerca Comunitaria. Inoltre esistono diverse strutture che possono autonomamente stipulare convenzioni (tra cui ad esempio i Dipartimenti).143 Tutto questo si traduce in una oggettiva difficoltà da parte del Nucleo a condurre un’analisi complessiva del totale delle convenzioni in essere. Nel 2005 l’Ufficio Legale di Ateneo ha curato la stipula di 28 convenzioni disciplinanti le attività in conto terzi.144 L’analisi delle convenzioni stipulate dall’Ufficio Contratti e Ricerca Comunitaria dalle Facoltà di Ateneo con le imprese per il 2005 mette in evidenza la stipula di 297 convenzioni di tirocinio e stage che hanno avviato n. 600 tra studenti e neolaureati presso Enti pubblici e privati.145 Se esaminiamo i rapporti dell’Ateneo con il territorio tramite una analisi delle voci di bilancio previste a preventivo, 146 si segnala la mancanza fra le entrate previste, di significativi contributi da parte di Enti che operano sul territorio. L’analisi dei rapporti che l’Ateneo intrattiene con il territorio mostra una predominanza di convenzioni stipulate con attori locali, legate per lo più a finalità di natura didattica. È peraltro sottolineata, dall’Organo di Vertice dell’Università, la mancanza di significativi contributi da parte di Enti che operano sul territorio. 142 Si veda tabella 10 in allegato. Si veda tabella 11 in allegato. Per approfondimenti si rinvia alla sezione della relazione dedicata all’analisi dei bilanci dei Dipartimenti. 144 Fonte: dati forniti dall’Ufficio Legale di Ateneo, Area Attività Negoziali. 145 Fonte: Relazione al conto consuntivo di Ateneo, 2005. 146 Fonte: Relazione Rettorale al bilancio preventivo 2005. 143 86 La Gestione strategica dell’Ateneo 8.5. Attività di previsione di scenari futuri. Allo stato attuale manca un’attività formalizzata di previsione degli scenari futuri a lungo raggio; va tuttavia citato il programma per il quadriennio 2003-2007, fruibile on line, nel quale il Rettore traccia un bilancio del quadriennio precedente e fornisce degli spunti previsionali in materia di didattica, ricerca, personale, edilizia, visibilità e relazioni ed evoluzione del contesto. 147 Attività previsionali di breve periodo vengono effettuate regolarmente in sede di redazione del bilancio preventivo di Ateneo. Previsioni di breve periodo in relazione alla domanda di formazione vengono effettuate in occasione della determinazione del numero di immatricolati da accogliere. La crescita del numero di immatricolati è frutto di una politica degli Organi di Governo tesa ad aumentare la visibilità dell’Ateneo sul territorio, come dimostra l’inserimento delle politiche di promozione dell’Ateneo tra gli obiettivi di breve. La variabile personale docente e non docente costituisce da diversi anni la principale linea programmatica del Senato Accademico, che ha l’obiettivo di portare il rapporto studenti/docenti, attualmente uguale a 25, pari quello medio nazionale, uguale a 17. 148 Nel 2005 è continuata la politica di incremento del personale di ruolo, docente e non docente, destinando risorse in tal senso sia in sede di previsione che in sede di assestamento. Per il carattere di residenzialità che le è proprio, l’Università della Calabria assegna un valore strategico, di obiettivo da perseguire nel breve, ai propri fabbisogni edilizi. Anche per il 2005 l’Ateneo si è posto come obiettivo l’acquisizione di nuovi spazi da adibire a foresteria, Uffici, spazi per la didattica e durante l’anno ha dato corso a tale finalità, utilizzando precipuamente i fondi erogati a tale scopo dal MIUR. La previsione dei fabbisogni finanziari avviene in sede di redazione del bilancio preventivo di Ateneo. Causa l’impossibilità di finanziare tutti i programmi nella loro interezza, sono state individuate alcune aree di intervento prioritario, per l’esame delle quali si rinvia al paragrafo 8.1. Sono stati comunque esclusi da riduzioni di spesa i programmi direttamente rivolti alla gestione della didattica e della ricerca ed è stato da subito garantito il perseguimento dell’obiettivo di rafforzamento del personale docente e non docente, rinviando in sede di assestamento il pieno soddisfacimento delle istanze considerate prioritarie dagli Organi di Governo di Ateneo.149 147 Ad esempio, per la didattica vengono posti come obiettivi: l’aumento della capacità di attrazione nei confronti degli studenti bravi provenienti dalla Calabria e da tutto il bacino del Mediterraneo utilizzando come leva il Centro Residenziale; l’incremento delle quantità degli studenti in entrata ed in uscita; l’istituzione di un Centro stabile d’Ateneo per l’orientamento (in ingresso, in itinere, expost); la riduzione del numero di abbandoni e degli anni necessari al conseguimento di un titolo di studio. Sul fronte dei servizi il miglioramento della viabilità da e per l’Ateneo mentre sul fronte della ricerca la focalizzazione sul trasferimento tecnologico attraverso il Liaison Office per innescare un processo di sviluppo della Regione, la costruzione di una partnership sul territorio sia con le Istituzioni locali che con aziende locali e non, l’intercettazione delle risorse disponibili a livello regionale (es. POR), nazionale (PON, FIRB, PRIN) e comunitario (VI programma quadro), la valutazione della ricerca (POLARIS), lo stimolo alla creazione di gruppi di ricerca che interagiscano con gruppi nazionali ed europei. Sul fronte del personale il significativo incremento del personale di ruolo (docente e non), la riorganizzazione degli Uffici amministrativi e l’automazione dei servizi. Sul fronte dell’edilizia l’adozione di una politica di ricerca di soluzioni definitive e la gestione del completamento delle strutture finanziate. Sul fronte della visibilità l’aumento della visibilità dell’Ateneo attraverso iniziative quali l’inaugurazione dell’A.A., l’invito di personalità, le iniziative dedicate all’orientamento. Fonte: Programma per il quadriennio 2003-2007, disponibile on line su http://www.unical.it/portale/ateneo/organi/rettore. 148 Fonte: verbale del S.A. del 23/12/2004. 149 Nella seduta del 02/12/2004, il S.A. nel prendere atto dell’inadeguatezza delle risorse in relazione alle esigenze di Ateneo, ha raccomandato al Rettore di escludere da eventuali riduzioni di spesa i programmi direttamente rivolti alla gestione della didattica e della ricerca, per evitare che tali attività vengano a risentirne in termini di qualità e livello dell’offerta formativa. 87 La Gestione strategica dell’Ateneo 8.6. Strategie di sviluppo: la didattica e la ricerca. La didattica e la ricerca costituiscono le due principali finalità istituzionali di ogni Ateneo, dal cui sviluppo dipende in ultima analisi lo sviluppo dell’Ateneo. Gli Organi di Governo sono consapevoli della rilevanza di una gestione di tipo strategico di tali attività, direttamente correlata al grado di attrattività dell’Ateneo e al livello di finanziamenti erogati dal MIUR e perseguono una strategia di sviluppo a lungo termine nel campo della didattica e della ricerca, assicurando nel breve il mantenimento, anche in situazioni di risorse inadeguate, degli investimenti effettuati, pena la dequalificazione dell’Ateneo nel suo complesso.150 Lo sviluppo dell’attività didattica risponde ad una strategia di medio-lungo periodo di potenziamento dell’offerta didattica.151 Nel 2005 l’attività didattica è stata inoltre finalizzata a proseguire l’azione di adeguamento degli ordinamenti didattici alle nuove disposizioni normative, in termini di Laurea triennale e Laurea Specialistica. Nel 2005 sono state attivate le Lauree Specialistiche delle Facoltà di Economia, Lettere e Filosofia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e della Facoltà di Scienze Politiche. 152 Da citare l’indagine sulla valutazione della didattica da parte degli studenti (IVADIS), che realizza le indicazioni della Legge 370/99. Durante l’A.A. 2004/2005, per il 5° anno consecutivo, sono stati valutati, sotto il profilo della funzionalità delle strutture, dell’organizzazione e della qualità dell’attività didattica e delle lezioni svolte dai docenti, 2.347 moduli su un totale di 2.382 valutabili. Nell’A.A. in esame sono stati compilati dagli studenti frequentanti 82.762 questionari, per un tasso di partecipazione pari al 4,8%. In particolare gli studenti segnalano nel 53,27% dei casi di essere sottoposti ad un carico di lavoro eccessivo e nel 53,13% di non godere di un’organizzazione complessiva del proprio Corso di Studi accettabile. Elevato è invece il livello di soddisfazione sulla qualità della didattica erogata (70,35%). La rilevazione è stata condotta, per il terzo anno, anche su neolaureati che hanno concluso gli studi nel 2005, in collaborazione con il consorzio AlmaLaurea. La rilevazione, che ha avuto un tasso di risposta del 94,5%, ha evidenziato un elevato tasso di soddisfazione per il Corso di Studio frequentato (90%). 153 Per il primo anno è stata inoltre condotta un’indagine, in collaborazione con AlmaLaurea, sulla condizione occupazionale degli studenti che hanno conseguito la Laurea triennale al nuovo ordinamento dell’Ateneo nel periodo maggio-agosto 2004 seguendo un percorso di studi regolare.154 L’indagine IVADIS prevede una ricaduta in termini di autovalutazione da parte dei Corsi di Facoltà e diffusione dei risultati. Interessante gli effetti della valutazione: in seguito alla conoscenza dei risultati dell’indagine condotta tramite il nuovo questionario studenti CNVSU, le Facoltà sono 150 L’offerta didattica è portata avanti dalle sei Facoltà dell’Ateneo: Economia, Lettere e Filosofia, Farmacia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Ingegneria, Scienze Politiche. 151 Fonti: Relazione Rettorale al bilancio preventivo 2005, Programma per il quadriennio 2003-07. 152 Si veda tabella 12 in allegato. 153 Il 72,4% considera adeguate le aule della Facoltà, l’88,8% le biblioteche, mentre il 60,9% non ritiene adeguato il numero delle postazioni informatiche presenti. Il 93,3% dei laureati ritiene adeguato il materiale didattico, il 77,4% è soddisfatto degli esami, l’87,3% ritiene sostenibile il carico di studi. Per approfondimenti si rinvia al paragrafo 4.4 della presente relazione e alle tabelle allegate disponibili sul sito Internet http://nucleo.unical.it. 154 Nell’ambito del campione considerato, solo il 13,7% degli intervistati si dichiara occupato, il 36,3% cerca un lavoro, il 50,0% ha deciso di proseguire la propria formazione universitaria iscrivendosi ad un Corso di Laurea Specialistica. Per ulteriori approfondimenti si consulti il paragrafo 4.5.2 della presente relazione. 88 La Gestione strategica dell’Ateneo intervenute sull’organizzazione del Corso di Studi, sull’organizzazione dell’insegnamento e sui punti critici segnalati relativamente alle attività didattiche ed alle infrastrutture.155 Nel 2005 è stata inoltre effettuata dal Nucleo di Valutazione un’indagine sulla qualità della didattica avanzata dei dottorandi di ricerca frequentanti il terzo anno di Dottorato, dalla quale è emerso un elevato grado di soddisfazione dei dottorandi.156 Relativamente alla ricerca, l’incremento dello stanziamento per la ricerca è alla base delle linee programmatiche di redazione del bilancio ed è uno degli obiettivi di breve periodo della gestione.157 Gli investimenti per ricerca sono costantemente aumentati, sia a livello di ricerca finanziata dal bilancio, sia le entrate ottenute in modo competitivo prevalentemente dal MIUR attraverso il finanziamento dei progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN). Da non dimenticare che una buona performance sui fondi PRIN ha un effetto moltiplicatore su altri versanti come il FFO. Relativamente ai progetti PRIN, nel 2005 sono stati cofinanziati n. 39 progetti, di cui n. 4 Coordinatori nazionali, con un tasso di successo del 17%.158 Da citare l’ottenimento per l’Ateneo, fin dal 2001, di tre centri di ricerca di eccellenza: il Centro di Eccellenza Cemif.Cal per le nanotecnologie, il Centro di Eccellenza per il Calcolo ad Alte Prestazioni ed il Centro di Eccellenza in Economia e Gestione Conoscenza. Come per la didattica, anche per la ricerca la scarsa internazionalizzazione è uno dei punti deboli, per cui gli Organi di Governo di Ateneo hanno inserito nella programmazione universitaria per il triennio 2004-06 la promozione di azioni di internazionalizzazione per consentire all’Ateneo di competere per i fondi destinati a tale obiettivo dal MIUR. 159 Sono stati presentati al Co.Co.P, chiamato a valutarne 12, n. 40 progetti di ricerca internazionale da parte dei docenti (n. 2 presentati nel 2004). Il MIUR ha approvato 6 progetti presentati dall’Ateneo su un totale di 296 progetti approvati, per un tasso di successo pari al 2%. La ricerca svolta nell’Università ha ottenuto positivi apprezzamenti dall’estero, ma quello che rimane debole è il collegamento del mondo universitario con il mondo dell’impresa, nonostante il lavoro svolto in questi anni dal Liaison Office (LIO), costituito proprio al fine di favorire il trasferimento tecnologico e realizzare un collegamento tra Università e mondo industriale, con l’obiettivo finale di far leva sul trasferimento tecnologico per innescare un processo di sviluppo economico della Regione Calabria. Nel corso del 2005 il Liaison Office ha realizzato una serie di attività afferenti alle seguenti aree: comunicazione ed help desk, con la realizzazione di 69 numeri della newsletter telematica e di 7 numeri del magazine mensile LIO e l’aggiornamento della pagina web del sito Liaison Office; progettazione (supporto a 9 proposte progettuali presentate da docenti dell’Ateneo nell’ambito del 6° programma quadro e 46 proposte progettuali presentate su altri progetti nazionali ed internazionali); 155 Fonte: Relazione finale IVADIS A.A. 2004-05. Il 90% dei dottorandi valuta positivamente aspetti tecnici come l’informazione messa in atto dall’Ateneo o il calendario scelto per le prove e fattori culturalmente più significativi, come i contenuti delle prove stesse; l’80% è soddisfatto per i servizi e gli strumenti disponibili ai fini dello svolgimento delle attività. Fonte: Relazione Dottorato di Ricerca anno 2005, Nucleo di Valutazione. 157 Fonti: Relazione Rettorale al bilancio preventivo 2005, Programma per il quadriennio 2003-07. 158 Si veda la tabella 13 in allegato. 159 Si tratta di €15.000.000,00 per il triennio 2004-06 in regime di cofinanziamento fino al 50% dei costi in base al DM 5 agosto 2004, pubblicato nella G.U. n. 277 del 25/11/2004. Fonte: Verbale del Comitato di Coordinamento e Programmazione del 25 gennaio 2005. 156 89 La Gestione strategica dell’Ateneo networking - rapporti con le imprese ed il territorio. Per il 2005 il Liaison Office ha stipulato una convenzione con 11 Dipartimenti dell’Ateneo, una con la Confindustria Calabria e l’Unioncamere Calabria, una convenzione con la Camera di Commercio di Reggio Calabria; valorizzazione dei prodotti di ricerca. Nel 2005 sono stati depositati n. 5 brevetti a livello nazionale; generazione di imprese innovative e spin off. Nel corso del 2005 si è proceduto al riconoscimento di n. 13 società spin-off ai sensi del Regolamento di Ateneo per la valorizzazione dei risultati della ricerca e del trasferimento tecnologico, che si sono aggiunte alle due riconosciute negli anni precedenti. Fin dal 2001 è stato inoltre implementato un sistema informatico in via di ulteriore espansione, denominato POLARIS, che consente di raccogliere in modo sistematico e corretto tutte le informazioni sulla produzione scientifica che si realizza nell’Università. In tal modo i risultati della valutazione derivanti dall’applicazione del sistema POLARIS, diventano la base per orientare la distribuzione interna delle risorse per la ricerca. Nel 2005, per la determinazione dei fondi di ricerca ex 60% ai Dipartimenti, il Co.Co.P.160 ha deliberato di non attribuire alcun peso a professori e ricercatori che nel triennio oggetto di valutazione della ricerca ai fini CIVR (2001-03) figuravano privi di produzione scientifica e di desumere tale dato dalla banca dati POLARIS.161 8.7. Processi decisionali interni. 8.7.1. Analisi dei processi decisionali formali. L’analisi dei processi decisionali interni è stata effettuata sui processi decisionali formali e sullo stato di attuazione del nuovo Statuto e dei Regolamenti. La struttura decisionale centrale dell’Università della Calabria si fonda sull’interazione principale di quattro Organi: il Rettore, il Direttore Amministrativo, il Consiglio di Amministrazione ed il Senato Accademico, chiamati nell’esercizio delle loro responsabilità decisionali, ad interagire tra loro. L’analisi degli Organi Decisionali Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione è stata effettuata sulla base delle delibere emanate nel 2005. Al Senato Accademico spetta il compito di programmare lo sviluppo dell’Università, fornendo indicazioni al C.d.A. per la predisposizione del bilancio di previsione e alle strutture dell’Università per i rispettivi piani di attività; 162 al Consiglio di Amministrazione spetta la gestione amministrativo-contabile dell’Università.163 Il lavoro svolto è consistito nell’analizzare le delibere emanate da tali Organi evidenziando: le linee programmatiche per l’esercizio 2005, le delibere intraprese per attuare gli obiettivi definiti in sede di bilancio preventivo, le delibere intraprese in sede di assestamento di bilancio, le delibere intraprese per attuare il grado di attuazione dello Statuto e dei 160 Il Comitato di Coordinamento e Programmazione (Co.Co.P.) è Organo istruttorio permanente costituito dai Direttori di Dipartimento dotati di autonomia amministrativa o da loro delegati permanenti, chiamato ad esprimere parere obbligatorio al Senato Accademico su una serie di argomenti definiti dall’art 2.6 dello Statuto, tra cui la distribuzione del personale tecnico-amministrativo, le modifiche di Regolamento Generale di Ateneo, Regolamento Didattico di Ateneo e altri Regolamenti interni universitari, l’attivazione e disattivazione di strutture universitarie, l’adesione e il recesso dell’Ateneo da Centri Interuniversitari e Consorzi, l’elaborazione del piano poliennale di sviluppo. 161 Fonte: Verbale del Comitato di Coordinamento e Programmazione del 25 gennaio 2005. 162 Articolo 2.3 dello Statuto. 163 Articolo 2.4 dello Statuto. 90 La Gestione strategica dell’Ateneo Regolamenti interni di Ateneo, le convenzioni attivate sul territorio, i progetti di Ateneo in tema di didattica e ricerca. 164 Sono state inoltre esaminate le delibere relative al 2005 del Comitato di Coordinamento e Programmazione, Organo istruttorio permanente chiamato a fornire parere obbligatorio al Senato Accademico sulle tematiche definite dall’articolo 2.6 dello Statuto, in relazione ai seguenti argomenti chiave: programmazione dell’internazionalizzazione del sistema universitario, criteri di ripartizione dei fondi tra le strutture di Ateneo.165 Relativamente all’Organo Decisionale Direttore Amministrativo, la cui mission principale consiste nel presidio e nell’attività di cambiamento dell’organizzazione gestionale di Ateneo, è pervenuta al Nucleo di Valutazione una relazione sui risultati conseguiti nel 2005, nella quale vengono riassunte le attività realizzate per il 2005. 166 Il 2005 è stato testimone di una accelerazione dei processi organizzativi, di un potenziamento delle strutture interne e di una semplificazione dei procedimenti amministrativi mediante il ricorso alla rete Internet attuate da tutte le Aree dell’Amministrazione dell’Ateneo, dal Centro Residenziale, e dai servizi Interateneo nella gestione dei rapporti con i propri utenti. Nel corso del 2005 la Direzione Amministrativa, al di là di quelli che sono i suoi compiti di ordinaria routine,167 è stata chiamata a gestire due passaggi di particolare rilievo per la vita dell’Ateneo: l’affidamento ad un’altra banca del servizio tesoreria e l’avvio dell’iter procedurale relativo agli espropri; è stata inoltre chiamata a far parte di un “tavolo tecnico” appositamente costituito per una corretta allocazione delle risorse al personale tecnico-amministrativo e al gruppo di lavoro CO.ECO., al quale è stato affidato il compito di programmare e coordinare il passaggio dalla contabilità finanziaria alla contabilità economico-patrimoniale di Ateneo. 8.7.2. Analisi dello stato di attuazione di Statuto e Regolamenti. L’analisi dello stato di attuazione dello Statuto e dei Regolamenti è stata effettuata esaminando le delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione per l’emanazione/le modifiche a Regolamenti e ordinamenti, le delibere del Senato Accademico Integrato per le modifiche allo Statuto di Ateneo. Il nuovo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. del 28/02/97 n. 450, e pubblicato nella G.U. del 25/3/97 n. 70, è tuttora in fase di attuazione. Dall’analisi delle delibere del Senato Accademico per il 2005 sono state estrapolate le modifiche al Regolamento Didattico di Ateneo, le approvazioni/modifiche ai Regolamenti 164 Le delibere di S.A. e C.d.A. relative all’A.A. 2004/05 sono state esaminate per individuare l’oggetto in relazione alle seguenti tematiche: bilancio di previsione 2005, Consorzi e convenzioni, Regolamenti, Statuto, FFO, ricerca, didattica, previsione dei fabbisogni, obiettivi definiti in sede di Relazione Rettorale al bilancio preventivo, quindi le informazioni ed i dati analizzati per gruppi di argomento sono stati utilizzati nella stesura della relazione sulla gestione strategica di Ateneo. 165 Il verbale del Co.Co.P. del 25 gennaio 2005 ha deliberato sui criteri di ripartizione tra i Dottorati dei fondi per borse di Dottorato, tra i Dipartimenti dei fondi di dotazione ordinaria e dei fondi di ricerca ex 60%, tra le tre biblioteche costituenti il Sistema Bibliotecario di Ateneo dei fondi per le biblioteche. 166 Fonte: Relazione del Direttore Amministrativo, anno 2005. 167 Tra questi ricordiamo la registrazione dei Decreti Rettorali e Direttoriali, la gestione del protocollo informatico, il coordinamento delle attività e degli atti di competenza dell’Amministrazione Centrale necessari per lo svolgimento delle sedute di C.d.A. e S.A., il coordinamento delle attività e degli atti di competenza dell’Amministrazione Centrale necessari per lo svolgimento delle sedute di contrattazione decentrata, il coordinamento delle attività inerenti l’elaborazione e la predisposizione del Contratto Integrativo di Ateneo, la gestione delle relazioni esterne inerenti al Project Financing, la collaborazione con l’Ufficio di Gabinetto del Rettore per le attività di collegamento con la CRUI, il MIUR e la Regione Calabria, l’attività di supporto all’Ufficio Elettorale, l’organizzazione di giornate di studio e seminari. Fonte: Relazione del Direttore Amministrativo, anno 2005. 91 La Gestione strategica dell’Ateneo per Corsi di Laurea, Facoltà e Dipartimenti, le modifiche al Regolamento per il Finanziamento di Progetti di Ricerca proposti dai giovani ricercatori. 168 Dall’analisi delle delibere del C.d.A. per il 2005 emergono le modifiche ai Regolamenti sulla disciplina delle attività per conto terzi e delle attività assimilate, al Regolamento Cofinanziamento di Progetti di Ricerca ed Alta Formazione a valere sui fondi di bilancio dell’Ateneo, al Regolamento per le Associazioni Studentesche.169 8.8. La valutazione dei Dirigenti. La valutazione della Dirigenza nell’Ateneo calabrese e il conseguente sistema premiante definito dai Contratti Nazionali si realizzano come di seguito indicato: 1. l’indennità di posizione viene attribuita secondo i meccanismi indicati dal CCNL Area 1 1998/2001 comparto Università; 2. l’indennità di risultato viene attribuita mediante provvedimenti Direttoriali sui risultati conseguiti dal Dirigente nell’ambito dello svolgimento del proprio compito tenendo conto di quanto è stabilito dall’art. 44 c. 4 del CCNL del personale Dirigente dell’Area 1 (pubblicato sulla G.U. del 28/4/2001 n. 98): “L’importo annuo individuale della componente di risultato di cui al presente art. non può in nessun caso essere inferiore al 20% del valore annuo della retribuzione di posizione in atto percepita nei limiti delle risorse disponibili, ivi comprese quelle derivanti dall’applicazione del principio dell’onnicomprensività”. Nell’anno 2005 l’Area Dirigenziale dell’Ateneo si componeva di 13 unità, di cui 12 Dirigenti e un Direttore Amministrativo. Per quanto riguarda l’attribuzione delle posizioni organizzative (relativa ai Dirigenti e non al Direttore Amministrativo), che viene assegnata dal Direttore Amministrativo sulla base dei compiti e delle responsabilità del ruolo ricoperto, ad un Dirigente è stata attribuita la posizione apicale, ed a sei Dirigenti è stata attribuita una posizione intermedia. Il Contratto stabilisce che l’indennità di posizione varia da un minimo di €8.779,77 ad un massimo di €42.349,465. Tenuto conto di ciò alla posizione apicale è stato attribuito come indennità di posizione il massimo importo, ed alle posizioni intermedie un importo pari a €20.658,27. Al Direttore Amministrativo è stata attribuita un’indennità di risultato pari al 20% del trattamento economico così come previsto dal Contratto. Sulla base di quanto stabilito dall’art. 44 c. 4 del CCNL ai Dirigenti l’indennità di risultato è stata assegnata come diretta conseguenza dell’indennità di posizione. Infatti considerata la scarsità delle risorse finanziarie a disposizione è stato assegnato il minimo attribuibile, pari al 20% dell’indennità di posizione corrispondente a €8.469,89 per il Dirigente con posizione organizzativa apicale ed €4.131,65 per i Dirigenti con posizione organizzativa intermedia. L’indennità di risultato è assegnata mediante i provvedimenti citati in tabella 3. 168 169 Si vedano le tabelle 14 e 15 in allegato. Fonte: Relazione del Direttore Amministrativo, anno 2005. 92 La Gestione strategica dell’Ateneo Tabella 3: Decreti Rettorali di attribuzione delle indennità di posizione e di risultato. Decreto Rettorale di attribuzione Indennità di Indennità di dell'Indennità di Risultato posizione risultato Direttore 1639 del 29.05.06 26.226,33 Dirigente 1640 del 29.05.06* 42.349,465 6.352,42 "" 1642 del 29.05.06** 1.962,50 Dirigente 1643 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1644 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1645 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1646 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1647 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1648 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1649 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1650 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1651 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1652 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Dirigente 1653 del 29.05.06 20.658,270 4.131,65 Note:* relativa al per. 01/01/2005 - 30/09/2005, quest’ultima data di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età. ** in qualità di Dirigente a tempo determinato (Contratto di lavoro n. 1476 del 2/10/2005) relativamente al periodo 02/10/2005 - 31/12/2005; l’indennità di risultato prevista dal Contratto di specie è pari a €7.850,00, pertanto la quota di competenza del 2005 è in proporzione al servizio prestato, ovvero i 3/12 dell’intero importo (€7.850,00 * 3/12). Fonte: Elaborazione Nucleo di Valutazione su Decreti del Rettore. Qualifica Ai fini dell’attribuzione della indennità di risultato, la valutazione dei Dirigenti, in base alle disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale dei Dirigenti stessi, dipende esclusivamente dall’Organo di Vertice della Dirigenza. Nel caso dell’Università, dal Direttore Amministrativo. Nei Decreti Rettorali si legge che l’indennità di risultato viene riconosciuta a ciascun Dirigente in osservanza delle disposizioni contrattuali, sulla base della relazione annuale che il Dirigente medesimo redige sulle proprie attività svolte durante l’esercizio, ed accertata la qualità della prestazione individuale da parte del Direttore Amministrativo. In merito a quest’ultimo punto si osserva che il Direttore Amministrativo esprime delle valutazioni sulle attività svolte per settore ma non per Dirigente, e tali valutazioni sono contenute nella Relazione del Direttore Amministrativo sui risultati dell’anno. Il dato che emerge dalla relazione è che la valutazione si basa sulla correttezza amministrativa con cui sono state svolte le attività di ogni settore e per ogni area. Dell’anomalia di questo sistema di valutazione si era discusso in sede di Consiglio di Amministrazione già nella seduta del 24 marzo del 2004, nell’ambito della quale il Consiglio dava mandato alla Commissione Attività Generali di Gestione e Regolamentazione dell’Ateneo di elaborare una metodologia di valutazione dei Dirigenti. La proposta della Commissione individuava i seguenti criteri da utilizzare come base del modello: a) capacità di progettazione coerente con le risorse finanziare dell’Ateneo; b) capacità propositiva, progettuale e di controllo; c) apertura alle innovazioni; d) capacita di direzione; e) trasparenza , obiettività e disponibilità con gli Organi di Governo. Il modello proposto, veniva osservato criticamente, difettava per i seguenti aspetti: la mancanza di un budget e di risorse umane e logistiche per i Dirigenti sulla cui gestione essere valutati; 93 La Gestione strategica dell’Ateneo la mancanza di criteri in tal senso nello Statuto. La conseguenza fu che non divenne mai operativo. Nella seduta del 5 maggio 2005 il C.d.A. ha riproposto il problema del sistema di valutazione dei Dirigenti dell’Ateneo dando mandato alla Commissione Attività Generali di Gestione e Regolamentazione di dedicare una riunione interamente alla discussione sulla valutazione, aperta al contributo di tutti i Consiglieri di Amministrazione. Al momento tale riunione non ha ancora avuto luogo. Come evidenziato dalla Corte dei Conti nella relazione del 21 giugno 2006, sul risultato dell’indagine concernente “La gestione degli incarichi dirigenziali nello Stato dopo la Legge n. 145 del 2002”, in un’Amministrazione moderna orientata ad una logica di risultato, sarebbe opportuno valorizzare le risorse destinate ad incentivare il raggiungimento degli obiettivi, diversamente da quanto finora accaduto nella maggior parte delle Amministrazioni. Nella relazione si ricorda come la riforma delle Dirigenza pubblica, nella ratio del D.lg. n. 165/2001, faccia perno sul merito, sulla professionalità e sulla responsabilità del sistema di Governo della Dirigenza. Da qui l’invito alle Amministrazioni a dotarsi di criteri di conferimento degli incarichi e di sistemi di valutazione e controllo interno reali ed efficaci. Della stessa guisa il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, il quale nella Direttiva n. 4 del 26/6/2006 emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica Presidenza del Consiglio dei Ministri, inviata agli Enti di ricerca, ai Nuclei di Valutazione, agli Organi di Controllo Interno e p.c. all’ARAN e alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ai fini di una efficiente gestione delle risorse pubbliche (come rammentato dall’art. 34 del D.L. 223/06 per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica) invita le Pubbliche Amministrazioni a rivedere il sistema di attribuzione delle voci accessorie della retribuzione Dirigenziale, nonché ad inviare all’Ufficio per il Personale delle Pubbliche Amministrazioni del Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e all’Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale (IGOP) del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato la copia dei contratti individuali ed una relazione complessiva dalla quale emergano le valutazioni in base alle quali sono stati determinati i trattamenti economici accessori. Da queste comunicazioni istituzionali si evince che il monito a rivedere i sistemi di valutazione delle prestazioni dirigenziali collegati all’attribuzione della retribuzione accessoria assume carattere ufficiale. In funzione di ciò il Nucleo di Valutazione ribadisce quanto osservato nelle relazioni degli esercizi precedenti e cioè che il modello di valutazione dirigenziale attualmente utilizzato non risulta essere appropriato rispetto alle esigenze di managerializzazione dell’Ateneo. 8.9. Commenti e suggerimenti del Nucleo di Valutazione. Se misuriamo il grado di efficacia degli Organi Decisionali dell’Università della Calabria per l’anno 2005, mediante un confronto tra gli obiettivi definiti in sede preventiva e i risultati raggiunti, possiamo concludere che, con riferimento al breve periodo, l’Università della Calabria si è mostrata capace di dare attuazione agli obiettivi definiti in sede di programmazione finanziaria. Va tuttavia evidenziato che l’inadeguatezza delle risorse, insufficienti per le esigenze dell’Ateneo, ha costretto gli Organi di Governo a ridimensionare gli obiettivi in sede di preventivo, e che il raggiungimento degli stessi si è reso possibile anche in virtù 94 La Gestione strategica dell’Ateneo dell’incremento del FFO (per l’assegnazione della parte relativa agli interventi di valutazione del riequilibrio e accelerazione) e dell’Avanzo di Amministrazione (alimentato in massima parte dall’economia scaturita dalla mancata definizione dell’iter procedurale dei concorsi del personale docente) di cui si è avuta contezza in sede di assestamento. In ogni caso, a detta degli stessi Organi di Governo di Ateneo,170 si tratta di una disponibilità finanziaria eccezionale di tipo congiunturale su cui non si potrà fare affidamento nei prossimi anni. L’Ateneo risulta fortemente dipendente dal finanziamento MIUR (75% del totale entrate al netto delle partite di giro), con una bassa incidenza delle entrate da tasse di iscrizione (4% del totale entrate al netto delle partite di giro), dovute alle condizioni socioeconomiche del tessuto sul quale insiste l’Ateneo e all’applicazione della Legge sul diritto allo studio, che fa sì che ad un aumento del numero degli studenti immatricolati non corrisponda un proporzionale aumento di tasse e contributi, circostanza di cui il MIUR non tiene conto nell’erogazione del FFO. Da rilevare la mancanza di significativi contributi da parte di Enti che operano sul territorio. Se è vero che tale carenza risulta in parte da imputare al contesto socio-economico di riferimento, è anche vero che gli Organi di Governo di Ateneo non hanno ritenuto opportuno portare avanti alcuna strategia per incrementare l’ammontare dei trasferimenti esterni. Il Nucleo suggerisce di investire sulla costruzione di una rete di relazioni con il territorio di riferimento, anche assumendo un atteggiamento attivo, e cioè dando seguito alla politica di trasferimento tecnologico per innescare un processo di sviluppo economico della Regione ed averne in futuro un ritorno in termini di finanziamenti. L’Università della Calabria si caratterizza quale Ateneo locale, con un’utenza costituita per il 97,7% (dato in leggero miglioramento rispetto al 2004) da studenti residenti nella Regione Calabria, segno di una scarsa visibilità al di fuori del territorio limitrofo; questo dato è da leggere unitamente ad una scarsa mobilità in ingresso da parte di studenti extra-Regione ed estero. Tuttavia il sostegno alle iniziative di marketing è stata una delle linee programmatiche prioritarie del S.A. e le iniziative preposte ad aumentare la visibilità sul territorio dell’Ateneo, a cura del Servizio Orientamento, Comunicazione e Promozione dell’Immagine di Ateneo, sono state reiterate anche per il 2005. Il Nucleo suggerisce di continuare la politica di marketing già intrapresa in quanto foriera di risultati e di investire sulla visibilità dell’Ateneo a livello nazionale ed internazionale (da citare il rapporto CENSIS che colloca l’Ateneo al secondo posto tra le Università di medie dimensioni), attraverso un rafforzamento delle politiche di internazionalizzazione già in essere. Potrebbe inoltre essere sfruttata in chiave strategica (quale elemento di unicità) la principale peculiarità dell’Ateneo, e cioè il Centro Residenziale, non solo per attrarre tutti gli studenti calabresi più capaci, ma anche per far venire gli studenti provenienti dalle Regioni limitrofe e dall’estero, per esempio dal bacino del Mediterraneo. Sono state inoltre approvate iniziative atte a favorire la mobilità aziendale in entrata ed in uscita degli studenti, stante la crescente rilevanza della tematica dell’internazionalizzazione come uno dei criteri premiali di attribuzione dei fondi agli Atenei. A questo proposito il Nucleo segnala la difficoltà incontrata nel delineare un quadro complessivo della mobilità da e verso l’Ateneo, stante la frammentazione e dispersione delle informazioni e la mancanza di un Ufficio Internazionale che funga da collettore di tutte le iniziative in merito. L’utilizzo del modello CNVSU-CRUI per la ripartizione della quota di riequilibrio, entrato in vigore nel 2004, ha consentito di verificare che l’Ateneo migliora la propria posizione 170 Fonte: Verbale del C.d.A. del 26/09/2005. 95 La Gestione strategica dell’Ateneo nel 2005: nel 2004 il peso dell’Ateneo sul modello teorico è pari all’1,52%, nel 2005 sale all’1,56%. Il modello CNVSU-CRUI assegna gli interventi di riequilibrio sulla base di tre variabili (domanda, risultati e ricerca) e per il 2005, nonostante il miglioramento del peso dell’Ateneo sul modello, si deve sottolineare il peggioramento degli indicatori della didattica (dovuto ad un minore numero di Corsi di Studio in possesso dei requisiti minimi) e della ricerca (dovuto ad una incidenza del potenziale di ricerca inferiore rispetto al 2004 e ad un più basso tasso di successo sui bandi PRIN). Entrambe le variabili risentono di una ancora inadeguata consistenza del personale docente, nonostante l’incremento del corpo docente sia da diversi anni la linea strategica primaria degli Organi di Governo (cosa che ha consentito un incremento in termini di docenti nel periodo che va dal 1997 ad oggi pari al 77%). Il Nucleo pertanto non può fare altro che suggerire di continuare le azioni di riequilibrio a livello di Ateneo affinché l’organico effettivo si avvicini a quello di riequilibrio. In particolare, relativamente alla ricerca, per la quale l’Ateneo registra il valore più basso (ed in calo rispetto al valore 2004), l’Ateneo dovrebbe inoltre continuare la politica seguita di incremento dei fondi per assegnisti e dottorandi, dovrebbe migliorare il tasso di successo sui PRIN incrementando il trasferimento ai Dipartimenti, mentre i Dipartimenti dovrebbero incentivare la propria capacità di autofinanziamento, incrementando il flusso delle entrate da Enti esterni. Il Nucleo suggerisce inoltre all’Ateneo di non trascurare e di investire su altre variabili ritenute critiche per il modello e che costituiscono ancora per l’Ateneo punti di debolezza, quali ad esempio il rafforzamento dei rapporti con il mondo imprenditoriale (locale e non), con le Organizzazioni professionali e di categoria e con le aziende sul territorio sia ai fini di incrementare la propria capacità di autofinanziamento che a quelli di valutare i fabbisogni del sistema imprenditoriale di riferimento; la messa a regime e l’utilizzo di un sistema informativo di Ateneo che consenta la condivisione delle informazioni tra gli Uffici (il Nucleo ha peraltro evidenziato nella relazione gli evidenti problemi incontrati nel dare quadro d’insieme dell’Ateneo in relazione a variabili quali la mobilità e le convenzioni con il territorio), renda operativo il progetto per un sistema di contabilità economica di Ateneo e consenta di monitorare le iscrizioni, i percorsi di carriera degli studenti e l’analisi delle collocazioni dei laureati nel mondo del lavoro; l’impiego dei risultati delle attività di valutazione (su didattica, ricerca, progetti), ai fini di una più equa ridistribuzione interna delle risorse. 96 Analisi statistica degli indicatori 9. Analisi statistica degli indicatori. Gli indicatori proposti dal CNVSU (risultato, risorse, processo e contesto) sono calcolati utilizzando i dati relativi all’Anno Accademico 2004/2005 (iscritti, dotazione di strutture) e all’anno solare 2005 (personale, laureati e diplomati, dati finanziari) con lo scopo di fornire al lettore dati quantitativi e qualitativi per valutare l’efficacia dell’Università della Calabria nel realizzare gli obiettivi strategico - pubblici dichiarati: per la didattica vengono calcolati per Corso di Studio, Facoltà e Ateneo171; per la ricerca le dimensioni analizzate sono i Dipartimenti, le Facoltà e l’Ateneo.172 9.1. Indicatori di risultato. 1.1: Tasso di Laurea/Diploma. Numeratore: Laureati e diplomati nell’anno solare 2005. 173 Denominatore: Iscritti al I anno N+2 A.A. prima dell’Anno Accademico 2004/2005.174 L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà, Ateneo. Il dato di Ateneo è in crescita di circa 29 punti percentuali. A livello di Facoltà, in particolare, i tassi di Laurea più elevati si registrano a Ingegneria e a Lettere e Filosofia. 1.2: Tasso di Laurea/Diploma in corso. 175 Numeratore: Laureati e diplomati in corso nell’anno solare 2005. Denominatore: Iscritti al I anno N A.A. prima dell’Anno Accademico 2004/2005. L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà, Ateneo. Il dato di Ateneo è in crescita di oltre 3 punti percentuali. I risultati migliori a livello di Facoltà per Scienze Politiche (22%) e per Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (21%). 1.3: Indicatore di valutazione della didattica: l’indicatore è sospeso per l’anno 2005. 1.4: Tasso di partecipazione alla valutazione della didattica. Numeratore: Numero di questionari per la didattica raccolti nell’A.A. 2004/2005. Denominatore: Iscritti in corso nell’A.A. 2004/2005. L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà, Ateneo. L’indicatore a livello di Ateneo è in aumento: ogni studente in corso ha compilato mediamente circa 5 questionari176 con i risultati migliori per le Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Ingegneria (6 questionari per studente in corso). 171 Si vedano tabelle da 1 a 4 in allegato contenenti l’analisi relativa sia al vecchio che al nuovo ordinamento. Si veda tabella 5 in allegato. 173 Si precisa che il dato è comprensivo dei laureati già in possesso di titolo di studio e quindi anche dei laureati afferenti ai Corsi di Studio Magistrali. 174 La variabile tiene conto anche dell’iscrizione al primo anno degli studenti già in possesso di un titolo di studio. 175 Il numeratore e denominatore dell’indicatore tengono dei laureati già in possesso di titolo di studio (anche Lauree Magistrali) e della relativa data di iscrizione al primo anno. 176 L’anno precedente i questionari compilati mediamente da uno studente circa 4. 172 97 Analisi statistica degli indicatori 1.5: Tasso di partecipazione ai programmi di ricerca. Numeratore: Docenti afferenti alla struttura che risultano tra i partecipanti nelle domande dei PRIN (ex 40%) dell’anno 2005. Denominatore: Docenti afferenti al 31/03/2005. L’indicatore è stato calcolato per Facoltà, Dipartimento, Ateneo. I partecipanti ai progetti del bando dell’anno 2005, che rivestono posizioni di ruolo nell’Ateneo, rappresentano il 47% dei docenti complessivi dell’Ateneo. Il dato di Ateneo è in diminuzione di 5 punti percentuali rispetto al bando dell’anno 2004. Valore massimo dell’indice per la Facoltà di Ingegneria (53%) seguita da Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (52%). 1.6: Tasso di successo nella partecipazione ai programmi di ricerca. Numeratore: Docenti afferenti alla struttura che figurano nei progetti finanziati dei PRIN dell’anno 2005. Denominatore: Docenti afferenti al 31/03/2005. L’indicatore è stato calcolato per Facoltà, Dipartimento, Ateneo. I docenti di ruolo dell’Ateneo finanziati sono stati il 17% del personale docente complessivo. L’indicatore per l’Ateneo è in diminuzione di circa nove punti percentuali rispetto all’anno precedente. A livello di Facoltà, in particolare, i risultati migliori a Ingegneria (22%) insieme a Farmacia e Lettere e Filosofia (19%). Gli indicatori di risultato danno informazioni sul raggiungimento degli obiettivi perseguiti dall’Ateneo e, nel 2005: 1. i laureati totali (vecchio e nuovo ordinamento) registrano un incremento rispetto al 2004 pari al 21,6%; 2. i laureati in corso superano le 1.000 unità; 3. il 47% dei docenti strutturati ha partecipato al bando PRIN; 4. il finanziamento pro-capite PRIN per docente strutturato è pari a €1.213,12. 9.2. Indicatori di risorse. 2.1: Dotazione di spazi per studente in corso. Numeratore: Posti in aula - Orario di utilizzazione settimanale (A.A. 2004/2005 situazione al 31/12/2005). Denominatore: Iscritti in corso nell’A.A. 2004/2005. Il numeratore, per ipotesi, presenta un orario di utilizzo settimanale pari alla media dei valori massimi registrati nei periodi didattici, e sono state considerate esclusivamente le aule superiori o uguali ai 20 posti. L’indicatore è stato calcolato per Facoltà e Ateneo: viene assicurata la disponibilità media di circa 49 ore settimanali per studente in corso. A livello di Facoltà, in particolare, i risultati migliori per Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e Scienze Politiche. 98 Analisi statistica degli indicatori 2.2: Dotazione di docenti per studente in corso. Numeratore: Docenti afferenti alla Facoltà al 31/12/2005. Denominatore: Iscritti in corso nell’A.A. 2004/2005. L’indicatore è stato calcolato per Facoltà e Ateneo. Nel periodo in esame il dato di Ateneo è in crescita attestandosi circa al rapporto di un docente ogni ventiquattro studenti in corso.177 A livello di Facoltà in particolare, la più affollata è Farmacia (40 studenti per docente) mentre a Scienze Matematiche Fisiche e Naturali si registrano circa 10 studenti in corso per docente. 2.3: Spesa corrente per studente in corso. Numeratore: Spese correnti totali - anno finanziario 2005. Denominatore: Iscritti in corso nell’A.A. 2004/2005. L’indicatore è stato calcolato per l’Ateneo e mostra una spesa corrente per studente in corso pari a €8.428,60. Si rileva che l’indicatore tiene conto delle spese correnti dei Dipartimenti in autonomia, del Centro Residenziale e dell’Amministrazione Centrale.178 2.4: Entrate per la ricerca per docente. Numeratore: Entrate correnti e in conto capitale per la ricerca - anno finanziario 2005. Denominatore: Docenti afferenti al 31/12/2005. L’indicatore è stato calcolato per Dipartimento e Ateneo al netto delle entrate derivanti da attività conto terzi. A livello di Dipartimento l’entrata pro-capite per docente è pari a €21.050,59 che sale fino a € 27.745,06 considerando le entrate per ricerca che transitano nel bilancio dell’Amministrazione. 2.5: Dotazione di personale tecnico amministrativo per docente. Numeratore: Personale tecnico amministrativo afferente ai Dipartimenti al 31/12/2005. Denominatore: Docenti afferenti al 31/12/2005. L’indicatore è stato calcolato per Dipartimento e Ateneo. Il dato di Ateneo è stabile nel periodo di riferimento attestandosi a circa una unità di personale tecnico amministrativo di ruolo per docente. L’analisi per Dipartimento, in particolare, mostra valori più elevati per Ingegneria Chimica e dei Materiali (55%) e per Difesa del Suolo e Pianificazione Territoriale (53%). 177 Nel 2003/2004 circa un docente ogni 30 studenti. Nel calcolo delle spese correnti sono state considerate le voci di bilancio relative ai seguenti titoli: Titolo 01 (Risorse Umane), Titolo 02 (Risorse per il funzionamento), Titolo 03 (Interventi a favore degli studenti e dei laureati), Titolo 04 (Oneri finanziari e tributari), Titolo 05 (Altre spese correnti), Titolo 08 (Trasferimenti ed assegnazioni) categoria 36 capitolo 03 e categoria 37 tutti i capitoli. 178 99 Analisi statistica degli indicatori 2.6: Incidenza del personale tecnico amministrativo sanitario. L’indicatore non è calcolato perché risulta solo una unità di personale di ruolo afferente all’area Socio-Sanitaria. Nessuna unità afferisce all’area Medico-Odontoiatrica. 2.7: Fruibilità delle biblioteche. Numeratore: Posti in biblioteca moltiplicati per il numero di ore settimanali di apertura nell’A.A. 2004/2005. Denominatore: Iscritti in totale (Anno Accademico 2004/2005). L’indicatore è stato calcolato per Facoltà, Dipartimento, Ateneo. Per determinare l’orario di utilizzo settimanale di Ateneo è stata fatta una media aritmetica delle strutture bibliotecarie rilevate con a disposizione l’orario. Il dato di Ateneo è in lieve aumento: viene assicurata una disponibilità di 1,19 ore posto lettura per studente iscritto. A livello di Facoltà le disponibilità migliori per Lettere e Filosofia (2,82) e Scienze Politiche (2,16). 2.8: Fruibilità delle aule informatiche. Numeratore: Posti in laboratori informatici (con più di 10 postazioni connesse in rete) moltiplicato per il numero di ore settimanali di accessibilità nell’A.A. 2004/2005. Denominatore: Iscritti in totale (A.A. 2004/2005). L’indicatore è stato calcolato per Facoltà, Dipartimento, Ateneo. Il dato di Ateneo è in aumento del 16,1%. A livello di Facoltà, in particolare, le disponibilità migliori per Scienze Politiche (2,04) ed Economia (1,75). Gli indicatori di risorse permettono di avere un quadro articolato di quanto si investe e di quanto si dispone per svolgere la propria funzione e nel 2005 si segnala che: i posti a sedere nelle aule censite e disponibili per studenti sono 18.825; i docenti crescono del 10,7%; è stata implementata la sperimentazione ed attivazione di servizi wireless nelle aule didattiche delle Facoltà mirati primariamente all’utilizzo dei servizi informatici di supporto alla didattica (ad esempio prenotazione e verbalizzazione elettronica degli esami, piani di studio on-line, portale d’Ateneo, servizi bibliotecari, materiale didattico, piattaforma e-campus, forum, aree docenti); le entrate totali per ricerca sono superiori ai 19 milioni di Euro (al netto delle entrate per attività conto terzi). 9.3. Indicatori di processo. 3.1: Tempo medio di Laurea. Numeratore: Somma degli anni di iscrizione dei laureati nell’anno solare 2005. Denominatore: Laureati nell’anno solare 2005. L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà, Ateneo. Il dato di Ateneo è in diminuzione del 4,7%: mediamente uno studente acquisisce un titolo di studio in 5,82 anni. A livello di Facoltà si passa dal valore minimo di 5,31 anni di Scienze Politiche al valore massimo di Farmacia (6,70). 100 Analisi statistica degli indicatori 3.2: Quota di studenti che abbandonano dopo il I anno. Numeratore: Iscritti al I anno nell’A.A. precedente (2003/2004), che non si sono iscritti al II anno nell’A.A. 2004/2005. Denominatore: Iscritti al I anno nell’A.A. precedente (2003/2004). 179 L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà e Ateneo. Nel periodo in esame il dato di Ateneo è stabile (15 studenti abbandonano su 100). A livello di Facoltà in particolare, a Economia abbandonano 9 studenti su 100 mentre a Lettere e Filosofia circa 21 studenti. Per singolo Corso di Studio si segnala l’82% di abbandono per Scienza dei Materiali (classe 25) contro il 2% di Scienze del Servizio Sociale (classe 6 sede di Rende). 3.3: Quota di studenti fuori corso. Numeratore: Iscritti da un numero di anni superiore alla durata legale. Denominatore: Iscritti in totale (A.A. 2004/2005). L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà, Ateneo. Nel periodo in esame la percentuale di fuoricorso (44%) è a livello di Ateneo in aumento di 6 punti percentuali. L’analisi per Facoltà mostra come valore minimo Farmacia (28%). 3.4: Quota di docenti afferenti ai Dipartimenti. Numeratore: Docenti afferenti ai Dipartimenti al 31/12/2005. Denominatore: Docenti afferenti all’Ateneo al 31/12/2005. Nel periodo in esame la totalità dei docenti afferisce ai Dipartimenti per cui l’indicatore di Ateneo è pari al 100%. 3.5: Finanziamento esterno della ricerca per docente. Numeratore: Entrate correnti e in conto capitale per la ricerca provenienti da finanziamenti esterni (esclusi cofinanziamenti MIUR) - anno 2005. Denominatore: Docenti afferenti ai Dipartimenti al 31/12/2005. L’indicatore è stato calcolato per Dipartimento e Ateneo. L’indicatore tiene conto delle entrate per ricerca scientifica provenienti da Enti esterni (Altri Ministeri, Unione Europea, CNR, Enti Locali, Regioni, Province, Comuni ecc.) al netto delle entrate per attività conto terzi. A livello di Dipartimento le entrate esterne pro-capite per docente sono pari a €10.334,24 che aumentano fino a €14.990,44 considerando le entrate per ricerca esterna che transitano nel bilancio dell’Amministrazione Centrale. 3.6: Autosufficienza finanziaria. Numeratore: Entrate correnti totali al netto del FFO - esercizio finanziario 2005. Denominatore: Entrate correnti totali - esercizio finanziario 2005. 179 Si precisa che il calcolo è al netto degli iscritti alle Lauree Magistrali. 101 Analisi statistica degli indicatori L’indicatore è stato calcolato considerando le entrate correnti dell’Amministrazione, del Centro Residenziale e dei Dipartimenti.180 Dal calcolo dell’indicatore si rileva che le entrate correnti totali al netto dell’FFO incidono per il 35% sulle entrate correnti totali. 3.7: Tasso di completamento degli studi. Numeratore: Studenti equivalenti in corso - anno solare 2004. Denominatore: Iscritti in corso (A.A. 2003/2004). L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà e Ateneo con riferimento alle annualità superate (crediti acquisiti) dagli studenti iscritti in corso181 nell’anno solare 2004. Il dato aggregato di Ateneo, relativo al nuovo ordinamento, mostra una crescita di 9 punti percentuali nel periodo in esame. A livello di Facoltà il valore massimo dell’indice per Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (65%). 3.8: Incidenza delle spese per assegni fissi sul FFO. Numeratore: Spese per assegni fissi al personale di ruolo nell’anno finanziario 2005. Denominatore: FFO consolidato dell’anno 2005. L’indicatore calcolato complessivamente per l’Ateneo si attesta all’88% rispettando il vincolo di finanza pubblica del 90%. 3.9: Interventi finanziari a favore degli studenti pro capite. Numeratore: Spese per interventi finanziari diretti a favore degli studenti nell’esercizio finanziario 2005. Denominatore: Iscritti A.A. 2004/2005. L’indicatore tiene conto dei valori rilevati dal Titolo 3 dei bilanci dell’Amministrazione, del Centro Residenziale e dei Dipartimenti. Si rileva che la somma pro-capite per studente impegnata è pari a €746,04. Gli indicatori di processo danno informazioni sui modi di funzionamento dell’Ateneo, sia sul versante dell’acquisizione di fondi che sull’organizzazione del loro utilizzo ai fini della produzione di didattica e di ricerca. Per il processo didattico, nell’anno solare 2005: 1. il tempo medio di Laurea è di 5,8 anni a fronte di un’età media di 25,7; 2. le mancate reiscrizioni degli immatricolati sono del 15,3%; 3. la percentuale di immatricolati che non hanno acquisito crediti è del 16,7%. Per la ricerca il grado di attrazione di risorse esterne è pari a €14.990,44 per docente (al netto delle entrate per attività conto terzi). 180 In particolare nel calcolo delle entrate correnti totali sono stati considerati il Titolo 01, il Titolo 02 (solo le categorie 7, 9 e 12) ed il Titolo 03. L’FFO totale è stato determinato considerando l’FFO dell’Amministrazione (Titolo 2 categoria 7 capitolo 1) e l’FFO del Centro Residenziale (Titolo 2 categoria 7 capitolo 2) come riportati nei bilanci consuntivi dell’anno finanziario 2005. 181 Nel calcolo vengono conteggiati anche i crediti (annualità) conseguiti all’estero dagli studenti in corso relativamente alla loro data di prima immatricolazione nel Sistema Universitario. 102 Analisi statistica degli indicatori 9.4. Indicatori di contesto. 4.1: Indice di dimensione. Numeratore: Iscritti in corso (A.A. 2004/2005).182 L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà, Ateneo (i Corsi riguardano sia il vecchio che il nuovo ordinamento). Il dato complessivo di Ateneo è in decremento del 9%: a livello di Facoltà, in particolare, Farmacia registra un incremento del 14,5% e Scienze Matematiche Fisiche e Naturali del 10%. 4.2: Indice di rilevanza locale. Numeratore: Iscritti in corso (A.A. 2004/2005). Denominatore: Popolazione 19-25 anni nella Regione Calabria all’1/1/2005. L’indicatore calcolato per Ateneo è in lieve diminuzione (meno di un punto percentuale). 4.3: Indice di attrazione studenti migliori. Numeratore: Iscritti al I anno (A.A. 2004/2005) con voto di licenza secondaria pari o superiore a 90 su 100. 183 Denominatore: Iscritti al I anno (A.A. 2004/2005). L’indicatore è stato calcolato per Corso di Studio, Facoltà e Ateneo. Il dato aggregato di Ateneo è in crescita di circa 2 punti percentuali. A livello di Facoltà, in particolare, il valore massimo per Ingegneria (53%) seguita da Scienze Politiche (48%). 4.4: Indice di attrazione liceali. Numeratore: Iscritti al I anno (A.A. 2004/2005) provenienti dai Licei classico e scientifico. 184 Denominatore: Iscritti al I anno (A.A. 2004/2005). L’indicatore è stato calcolato per Corso di Laurea, Facoltà, Ateneo. Il dato di Ateneo è in diminuzione di un punto percentuale. A livello di Facoltà in particolare, valori massimi dell’indice per Ingegneria (51%) e Farmacia (48%). 4.5: Quota docenti area “scientifica”. Numeratore: Docenti aree scientifico-disciplinari al 31/12/2005. Denominatore: Docenti afferenti all’Ateneo al 31/12/2005. L’indicatore è stato calcolato per Facoltà e Ateneo. 182 Si precisa che per numero 10 studenti non è stato possibile risalire all’anno di conseguimento del titolo della Scuola Secondaria di secondo grado. 183 Si precisa che il dato esclude numero 59 studenti in possesso di titolo straniero. 184 Si precisa che il dato esclude numero 59 studenti in possesso di titolo straniero. 103 Analisi statistica degli indicatori A livello di Ateneo il valore massimo di docenti si registra nell’area 09, Ingegneria Industriale e dell’Informazione, con un valore vicino al 14%. Il dato disaggregato per Facoltà evidenzia i livelli più elevati a Ingegneria (28%) e a Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (25%). 4.6: Indice di attrazione extra-regionale. Numeratore: Iscritti al I anno (A.A. 2004/2005) provenienti da altre Regioni e dall’estero. Denominatore: Iscritti al I anno (A.A. 2004/2005). L’indicatore è stato calcolato per Facoltà e Ateneo. Il dato di Ateneo è in lieve aumento nel periodo in esame superando di poco il 2%. Il valore massimo dell’indice si registra per la Facoltà di Farmacia (6%). Gli indicatori di contesto permettono di valutare l’Ateneo in relazione alle sue caratteristiche strutturali e alla realtà nella quale è inserito. Nel 2005 si segnala: 1. un aumento del 247,3% degli iscritti alle Lauree di secondo livello (al netto delle Magistrali a ciclo unico che prevedono l’immatricolazione); 2. una diminuzione degli immatricolati (13,4%); 3. la propensione all’immatricolazione in rapporto al numero dei diciannovenni della Regione Calabria è pari al 20,3% (nel 2004 era pari al 22,8%); 4. gli immatricolati per la prima volta all’Università della Calabria che hanno conseguito il Diploma di maturità nello stesso anno di immatricolazione rappresentano l’84,9% di quelli totali (il 79,9% nel 2004) segno che un numero minore di giovani diplomati ha deciso di intraprendere un’attività lavorativa. 104 Analisi multidimensionale degli indicatori 10. Analisi multidimensionale degli indicatori. La grande massa di dati presentati in questo rapporto, ai fini di una loro valutazione d’assieme richiede il ricorso ad adeguate metodologie di analisi statistica dei dati. Con questo obiettivo, in queste note conclusive faremo ricorso ai metodi di analisi multidimensionale dei dati, che, in un ottica di tipo sistemico, consentono di visualizzare in semplici paesaggi statistici, detti mappe fattoriali, l’insieme delle relazioni tra i diversi indicatori analizzati nel corso del presente rapporto con particolare riferimento alle Facoltà e ai Dipartimenti dell’Università della Calabria. Partendo dal presupposto che i dati si possono immaginare come elementi di uno spazio a più dimensioni, in funzione dell’elevato numero di indicatori a nostra disposizione, si utilizzano metodi che, a scapito di una approssimazione minima rispetto ai dati originali, offrono rappresentazioni grafiche di facile interpretazione e ricche di elementi conoscitivi non facilmente individuabili nelle tabelle dei dati e con metodi tradizionali. In proposito, i padri delle rappresentazioni grafiche in statistica - oggi nell’era dei computer si parla di visualizzazione dei dati - hanno da sempre sostenuto che l’uomo è un animale geometrico che percepisce molto meglio forme e distanze tra oggetti che dati numerici, spesso presentati in tabelle di grosse dimensioni o memorizzati in archivi digitali (data base). È proprio su semplici regole geometriche basate sulle prossimità tra indicatori o unità statistiche (Facoltà, Dipartimenti), che vogliamo basare queste brevi note conclusive, laddove la prossimità tra indicatori (o gli angoli quando questi sono rappresentati da segmenti orientati) è sinonimo di una forte correlazione tra gli stessi, così come la prossimità tra due o più unità statistiche esprime la somiglianza dei loro profili per un insieme comune di indicatori. Le chiavi di lettura dei grafici presentati in seguito saranno di volta in volta esplicitate con semplici esempi, volti ad evidenziare in maniera sintetica i principali elementi di conoscenza e approfondimento che le tecniche di analisi multidimensionale dei dati adducono al nostro rapporto. 10.1. La mappa di posizionamento e l’evoluzione delle Facoltà nel periodo 2001-2005. Al fine di delineare sinteticamente i principali elementi strutturali e di dinamica delle Facoltà dell’Università della Calabria nel quinquennio 2001-2005 si è fatto ricorso al metodo delle componenti principali di Hotelling a partire da 16 indicatori selezionati tra quelli di risultato, di processo, di risorse e di contesto presentati nelle pagine precedenti. Il paesaggio statistico che ne deriva è di facile lettura a partire dalle seguenti regole: - Posizione delle Facoltà: Ogni Facoltà è identificata sulla mappa dal suo nome e dall’Anno Accademico di riferimento (2001-02, … , 2004-05). L’origine degli assi rappresenta la media dell’Ateneo nel periodo in studio. Facoltà vicine all’origine degli assi (es. Scienze Politiche 03-04) sono prossime alla media dell’Ateneo. Due o più Facoltà vicine sulla mappa (es. Scienze Politiche 01-02 e Economia 01-02) hanno caratteristiche strutturali simili per il complesso degli indicatori; due Facoltà distanti sono tra loro molto diverse (es. Lettere 01-02 e Ingegneria 01-02); - Posizione degli indicatori: rappresentati sul grafico dal simbolo della freccia, permettono di interpretare la posizione delle Facoltà. Ossia le Facoltà che si allontanano dal centro del grafico nella direzione indicata dalla freccia sono maggiormente caratterizzate dall’indicatore corrispondente (es. laureati in corso alto per Scienze Politiche 04-05), e tale 105 Analisi multidimensionale degli indicatori indicatore è tanto più caratterizzante quanto maggiore è la distanza dall’origine del punto Facoltà (es. Scienze Politiche 04-05 rispetto a Economia 04-05). Una Facoltà posizionata nella direzione opposta a quella della freccia evidenzia carenze per quell’indicatore (es. Scienze Politiche 01-02 rispetto a rapporto docenti/studenti). Si noti inoltre che due (più indicatori) vicini, sono espressione di una forte correlazione positiva tra gli stessi. Si noti ad esempio la forte correlazione tra il maggior numero di docenti per iscritto e la partecipazione degli studenti alla valutazione ad evidenziare come quest’ultimo indicatore migliora quando si può instaurare un più diretto rapporto docente studente. Indicatori a distanza elevata (es. abbandoni al 1° anno e docenti per studente) evidenziano una correlazione inversa (negativa) nel senso che al crescere dell’uno diminuisce l’altro. Infine indicatori a distanza media (frecce quasi perpendicolari) sono sinonimo di debole correlazione tra gli indicatori (es. tasso di partecipazione a ricerche e completamento degli studi), indicando come al variare dell’uno l’altro non ne risulta influenzato. Il piano individuato dalle prime due componenti principali evidenzia lungo il primo asse il trend verso cui muovono la maggior parte delle Facoltà nel periodo in esame (ad eccezione della Facoltà di Farmacia), che si caratterizza per il miglioramento di molti degli indicatori dell’Ateneo da un lato (es. rapporto docente per studente elevato, completamento degli studi, fruibilità laboratori di informatica, attrazione degli studenti migliori, ecc.) e riduzione di indicatori come il tasso di abbandono al 1° anno. Il secondo asse contrappone le Facoltà con migliori risultati nella ricerca (elevati tassi di partecipazione e successo nella ricerca) a quelle che ottengono migliori risultati nella didattica (maggior numero di laureati in corso e laureati per iscritto). Il posizionamento delle Facoltà e la loro dinamica risultano, come si è detto, facilmente interpretabili sulla base dei 16 indicatori anch’essi rappresentati sul diagramma. Le direttrici tracciate sul grafico dagli indicatori consentono a ben vedere di definire due chiavi di lettura quella del successo ma anche dell’attrazione, per gli indicatori che la caratterizzano, e quella del disagio. Nella prima a destra del grafico troviamo tipicamente le Facoltà di Scienze e Ingegneria nell’intero arco di tempo. L’area del disagio, collocata a cavallo tra il 3° e il 4° quadrante, è caratterizzata dal maggior numero di laureati fuoricorso e di abbandoni dopo il primo anno. Questa sembra essere tipica delle Facoltà Umanistiche (Lettere, Scienze Politiche ed Economia) specialmente tra il 2001 e il 2003 che però presentano un netto miglioramento nell’ultimo periodo e in particolare le ultime due come si evince dalla loro posizione sulla mappa negli ultimi anni. Lungo il secondo asse per contro emerge una diversa attitudine alla ricerca, con una più alta partecipazione dei docenti alle ricerche finanziate a livello nazionale e il maggiore tasso di successo per progetti finanziati da un lato, e alla didattica dall’altro che vede la contrapposizione tra le Facoltà di Ingegneria e Farmacia (semi asse positivo) e quelle umanistiche assieme a SMFN (semi asse negativo) che presentano migliori indicatori di risultato per la didattica. Ne consegue una ulteriore suddivisione delle Facoltà. L’area del 1° quadrante si caratterizza oltre che per la ricerca anche per l’attrazione dei migliori studenti e dei liceali particolarmente per Ingegneria mentre il secondo sembra caratterizzarsi per le Facoltà dove si studia meglio per il più alto rapporto docente studente e i più ampi spazi, ma anche per i migliori risultati in termini di laureati in corso e di laureati per iscritto. Le Facoltà che si collocano in quest’area sono SMFN nell’intero periodo e nell’ultimo anno anche Scienze Politiche ed Economia. La dinamica delle Facoltà sul piano fattoriale nei quattro anni oggetto di studio consente di cogliere interessanti elementi evolutivi dell’Ateneo. Tutte le Facoltà presentano traiettorie 106 Analisi multidimensionale degli indicatori che tendono al secondo quadrante evidenziando così un miglioramento generale in termini di indicatori di risultato (meno abbandoni, più laureati in corso e per iscritto) quale conseguenza degli effetti positivi della riforma del 3+2 ma anche degli interventi strutturali dell’Ateneo (aumento spazi per studente, aule informatiche ma anche crescita del corpo docente). Tra le Facoltà più dinamiche, come si evince dalla lunghezza delle rispettive traiettorie, troviamo nell’ordine Scienze Politiche, Economia ed Ingegneria. La stessa Facoltà di Lettere più statica nel triennio 2001-03 manifesta qualche segno di ripresa puntando tendenzialmente all’area dell’attrazione e dei migliori risultati. Gli unici risultati in contro tendenza sembrano quelli della Facoltà di Farmacia che una volta a regime dopo il periodo iniziale di avviamento, mostra segni di difficoltà specie per gli abbandoni e per il ritardo dei propri laureati, forse a causa di un corpo docente non ancora sufficiente e di strutture ancora inadeguate. Evoluzione del profilo delle Facoltà nel quinquennio 2001-2005: Analisi in Componenti Principali Farm acia 03-04 Farm acia 02-03 Farm acia 01-02 3.0 La Ricerca Farm acia 04-05 1.5 Ingegneria 01-02 succ-ric attraz-lic part-ricerche Econom ia 02-03 Ingegneria 03-04 Ingegneria 02-03 attraz-migl Ingegneria 04-05 Scienze Politiche 03-04 attraz-extraReg partecip-valutaz SMFN 01-02doc/stu I RISULTATI MIGLIORI Econom ia 03-04 fruib.inform Scienze Politiche 01-02 abbandoni 1°a SMFN 03-04 spazi/stud Econom ia 01-02 iscr.incorso completam.studi Lettere 02-03 fuoricorso laudip/Iscr Lettere 03-04 laudipCorso Lettere 01-02 fruib.biblio 0 Econom ia 04-05 -1.5 Scienze Politiche 02-03 SMFN 04-05 SMFN 02-03 La Didattica -3.0 Lettere 04-05 -1.5 0 Scienze Politiche 04-05 1.5 3.0 107 Analisi multidimensionale degli indicatori 10.2. Le Facoltà nella valutazione degli studenti nel periodo 2002-2005. L’analisi delle componenti principali sui giudizi di gradimento degli studenti rispetto ad una serie di aspetti didattici e strutturali delle Facoltà negli Anni Accademici 2002-03, 2003-04 e 2004-2005, consente di leggere la posizione delle stesse sul primo asse, definito a partire da una valutazione positiva per tutti gli indicatori, in termini di Livello di Gradimento Globale. Le Facoltà con i maggiori indici di gradimento risultano Scienze Politiche e Lettere, mentre quelle con livelli più bassi Ingegneria e Farmacia. Dalla direzione delle traiettorie sulla mappa si evince il regresso consistente dell’indice per le Facoltà di Economia e Farmacia. Un certo progresso lo si osserva anche per l’Interfacoltà e Scienze Politiche, mentre sono sostanzialmente stabili le posizioni di mezza classifica di Scienze e di fanalino di coda di Ingegneria. Il secondo asse consente di discriminare tra Facoltà con giudizi positivi rispetto ad aspetti organizzativi (reperibilità docenti, rispetto orari) e strutturali (adeguatezza attrezzatura e qualità aule) rispetto a quelli didattici (interesse dei Corsi, materiali). Sul primo versante troviamo Scienze, Economia e Ingegneria e si osservano i miglioramenti di Scienze Politiche, per converso sul secondo l’interesse dei Corsi, il livello non elevato di conoscenze preliminari premiano la Facoltà di Lettere. Le valutazioni degli studenti per l’Anno Accademico 2004-2005, sono state analizzate anche mediante l’analisi delle corrispondenze di Benzecrì che meglio si presta allo studio di dati omogenei come quelli relativi ai giudizi espressi dagli studenti rispetto alla didattica erogata e alle caratteristiche strutturali delle Facoltà. Il posizionamento dei giudizi e delle Facoltà sulla mappa fattoriale consente di leggere in maniera chiara le valutazioni degli studenti. 108 Analisi multidimensionale degli indicatori La rappresentazione grafica ottenuta con questo metodo consente di interpretare le prossimità (distanze) quale espressione di elementi di somiglianza (dissomiglianza) nel gradimento delle Facoltà. Allo stesso tempo la vicinanza (lontananza) tra giudizi e Facoltà consente di evidenziarne punti di forza e punti di debolezza. Si noti in primo luogo come l’area della soddisfazione maggiore espressa dagli studenti sia quella del 1° quadrante supportata da un forte giudizio positivo per l’interesse suscitato dai docenti e per la chiarezza delle lezioni unite alla buona qualità dei materiali e conoscenze preliminari sostenibili. In questa particolare analisi fattoriale un punto Facoltà è baricentrico rispetto all’insieme delle valutazioni avvicinandosi a quella che maggiormente ne caratterizza il profilo secondo gli studenti nell’anno considerato. Le maggiori preferenze complessive degli studenti vengono attribuite a Lettere e all’Interfacoltà. In posizione più eccentrica Scienze Politiche che si fa apprezzare per i progressi realizzati nelle strutture (qualità delle aule e delle attrezzature) seguita da Scienze. La reperibilità dei docenti, il rispetto degli orari e le modalità di esame sono una prerogativa di Economia e Ingegneria, quest’ultima anche di Scienze. Farmacia si distingue per l’interesse dei Corsi erogati mentre non è entusiastica la sua valutazione per le aule e le attrezzature. 109 Analisi multidimensionale degli indicatori 10.3. La capacità di attrazione di finanziamenti dei Dipartimenti e il profilo della produzione scientifica nell’anno 2005. L’analisi delle componenti principali è stata qui impiegata per valutare la capacità di attrazione di finanziamenti da parte dei Dipartimenti. Il grafico seguente rappresenta le correlazioni tra gli indicatori e tra questi ultimi e i fattori strutturali che caratterizzano le fonti di finanziamento. In particolare angoli piccoli (minori di 30 gradi) o prossimità tra indicatori esprimono una forte interdipendenza tra gli stessi, mentre angoli via via maggiori esprimono una minore correlazione fino all’indipendenza tra gli indicatori (angoli dell’ordine di 90°). I finanziamenti dei Dipartimenti nel 2005: Analisi in Componenti Principali Linguistica 2005 8 Ecologia 2005 Tipologia dei finanziamenti Pianificazione Territoriale 2005 Scienze Giuridiche 2005 4 Biologia Cellulare 2005 Tot entrate esterne ricerca /doc Entrate esterne per ricerca Storia 2005 Farm aco-Biologico 2005 Ingegneria Chim ica e dei Materiali 2005 . Tot entrate per ricerca / doc Totale entrate per ricerca Chim ica 2005 Matem atica 2005 Econom ia e Statistica 2005 0 Archeologia e Storia delle Arti 2005 Sociologia e di Scienza Politica 2005 Strutture 2005 Scienze Aziendali. 2005 Scienze Farm aceutiche 2005 Filologia 2005 Scienze dell'Educazione 2005 -4 Livello globale dei finanziamenti Valori patrimoniali attrezzature scientifiche Giudizio sui prodotti -CIVR Dotazione Ordinaria Partecip-ric Ex 60% Finanziamento Nazionale Successi-ric DEIS 2005 Scienze della Terra 2005 Filosofia 2005 Fisica 2005 Meccanica 2005 Difesa del Suolo 2005 7.5 0 -7.5 -15.0 L’asse orizzontale risulta essere espressione del livello globale dei finanziamenti in quanto é fortemente correlato alle entrate esterne, ai finanziamenti nazionali (incluso il Cofin) e locali. Si noti come quest’indicatore di sintesi della capacità di attrarre finanziamenti risulti correlato positivamente al giudizio ponderato sui prodotti espresso dal CIVR. Il secondo asse (asse verticale) dipende invece dalla tipologia dei finanziamenti contrapponendo la capacità di attrarre finanziamenti esterni (semi-asse positivo) a quella di attrarre finanziamenti nazionali e locali. Il posizionamento dei Dipartimenti lungo le direttici evidenziate da questi due assi consente così di evidenziare non solo gli aspetti quantitativi (ammontare) dei finanziamenti ottenuti ma anche la tipologia delle fonti. Al fine di valutare l’importanza di ogni indicatore considerato nel profilo del singolo Dipartimento va osservata la sua distanza dall’origine rispetto alla direzione tracciata dall’indicatore. Un punto che si allontana dall’origine degli assi esprimerà valori maggiori della media se lo spostamento è nella direzione di un particolare indicatore, minori della media se si colloca in direzione opposta a questo ultimo. L’effetto è tanto maggiore quanto più un punto Dipartimento è distante dall’origine degli assi. 110 Analisi multidimensionale degli indicatori La posizione dell’indicatore del finanziamento totale rispetto all’asse orizzontale conferma l’interpretazione di questo asse come espressione della maggiore o minore capacità di un Dipartimento di trovare finanziamenti per finanziare la propria ricerca. In particolare le coordinate dei Dipartimenti sul primo asse principale, rappresentano uno strumento di scoring che consente di misurare la capacità complessiva di un Dipartimento a trovare finanziamenti. Così un Dipartimento che ha una coordinata molto positiva su questo asse presenta un elevato ammontare totale di finanziamenti. Troviamo tra le prime posizioni al 2005 nell’ordine secondo la coordinata sul primo asse: Chimica, DEIS, Fisica, Ecologia. Un Dipartimento collocato sul fronte opposto manifesta una capacità di attrarre finanziamenti inferiore alla media e così tutti i Dipartimenti collocati sulla sinistra del grafico. Alle ultime posizioni del 2005, per capacità di attrarre finanziamenti, troviamo i Dipartimenti di Storia, Archeologia, Filosofia e Scienze dell’Educazione. È evidente che queste graduatorie sono soggette a cambiamenti da un anno all’altro soprattutto per quei Dipartimenti che attingono ad una sola tipologia, specie a quella dei Cofin. Dipartimenti che presentano fonti di finanziamento più bilanciate sono destinati a mantenere queste posizioni es. Chimica e DEIS. L’asse delle ordinate, sulla base della posizione assunta dagli indicatori, consente di mettere in evidenza più che aspetti quantitativi, aspetti qualitativi del tipo di finanziamento. Su questa mappa è possibile così riconoscere l’importanza che i finanziamenti Ministeriali hanno avuto, rispetto al totale, per i Dipartimenti di Difesa del Suolo, Meccanica, Fisica ma anche Filosofia e Scienze della Terra. I finanziamenti esterni hanno caratterizzato maggiormente, in termini relativi, il profilo dei Dipartimenti di Linguistica, Ecologia, Scienze Giuridiche e Biologia Cellulare. Va sottolineato che gli indicatori considerati in questa sezione sono riferiti talora al numero dei docenti/ricercatori o al numero dei prodotti, per cui nella tabella della graduatoria, oltre alla capacità di attrazione sono implicitamente riflessi aspetti relativi all’efficacia e all’efficienza nell’utilizzo dei finanziamenti ricevuti. I prodotti qui considerati sono le pubblicazioni realizzate nei diversi Dipartimenti. Può essere interessante approfondire quale pubblicazioni caratterizzino maggiormente il profilo dei diversi Dipartimenti specialmente perché diventa spesso difficile effettuare confronti tra gli stessi che dipendono da tradizioni molto differenti. La mappa seguente ottenuta mediante l’analisi delle corrispondenze consente, secondo il principio baricentrico illustrato in precedenza, di evidenziare le tipologie di pubblicazione che caratterizzano i diversi Dipartimenti. I risultati consentono di individuare tre aree prodotto/Dipartimento abbastanza separate. La maggioranza dei Dipartimenti di Ingegneria (DEIS, Meccanica, Ingegneria Chimica, Strutture, Difesa del Suolo) ma anche alcuni di Scienze (Scienze della Terra e Biologia Cellulare) pubblicano i risultati delle proprie ricerche su atti di convegni scientifici. Articoli su riviste e contributi a convegni, questi ultimi non sempre oggetto di una vera e propria pubblicazione, caratterizzano la produzione dei Dipartimenti di Scienze (Chimica, Fisica, Ecologia). Alcuni Dipartimenti di tipo umanistico (Archeologia, Scienze Giuridiche e Scienze dell’Educazione) si orientano verso articoli e saggi su volumi miscellanei, ed altri come quelli di Filosofia, Filologia e Storia sono piuttosto orientati a lavori monografici, a capitoli di libri. Allo stesso tipo di pubblicazioni ricorrono in prevalenza i Dipartimenti dell’area economica e socio politica (Economia e Statistica, Scienze Aziendali, Sociologia e di Scienza Politica). In una posizione, sostanzialmente intermedia tra i tre gruppi identificati in 111 Analisi multidimensionale degli indicatori precedenza, tendenzialmente attorno all’origine degli assi si ritrova il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche. Lavori minori come rapporti di ricerca/working paper, manuali didattici posizionati nell’intorno dell’origine degli assi, non costituiscono elementi tipici di alcun Dipartimento. Le pubblicazioni dei Dipartimenti 2005: Anallisi delle Corrispondenze Archeologia e Storia delle Arti 2005 Art. o saggio pubbl. su vol. miscellaneo 0.50 Scienze dell'Educazione 2005 Scienze Giuridiche 2005 Pianificazione Territoriale 2005 Difesa del Suolo 2005 Strutture 2005 Linguistica 2005 0.25 Econom ia e Statistica 2005 Sociologia e Scienza Politica 2005 Meccanica 2005 Ingegneria Chim ica e dei Materiali 2005 Working paper Filologia 2005 Monografia Filosofia 2005 Storia 2005 Biologia Cellulare Art. 2005 o saggio pubbl. in atti di conv. Manuale didattico DEIS 2005 Rapporto di ricerca (project report) Capitolo di libro 0 Scienze Farm aceutiche 2005 Scienze Aziendali 2005 Scienze Matemdella aticaTerra 2005 2005 Farm aco-Biologico 2005 Articolo o saggio pubblicato su rivista -0.25 Fisica 2005 Contributo conv./conf. senza pubbl.atti -0.50 Chim ica 2005 Ecologia 2005 -0.8 -0.4 0 0.4 Guardando alla dinamica della tipologia delle pubblicazioni per Dipartimento rispetto al precedente rapporto, si osserva una sostanziale stabilità del profilo evidenziato in precedenza. Questa suddivisione abbastanza netta della collocazione delle produzioni scientifiche in 3 macroaree conferma la difficoltà di confrontare la ricerca dei Dipartimenti negli esercizi di valutazione. 10.4. Uno strumento di benchmarking e di controllo. Una lettura dettagliata delle mappe fattoriali presentate in questa sezione del rapporto esula dai nostri obbiettivi, né vuole sostituire l’informazione numerica presentata nelle diverse tavole riportate nelle precedenti sezioni. Piuttosto, sulla base degli esempi che abbiamo fornito, si può concludere come gli strumenti di analisi dei dati multidimensionale, che offrono una vista generale e sistemica dei singoli indicatori e delle loro interrelazioni, possano costituire un valido ausilio sia nelle realizzazioni di benchmarking per le Facoltà come per i Dipartimenti, sia per la definizione di strategie gestionali alternative e per il controllo degli output nell’ottica della qualità e del miglioramento continuo. 112 Considerazioni conclusive 11. Considerazioni conclusive. La presente relazione vede concludere un decennio di attività di valutazione presso questo Ateneo (1995-2005) insieme al completamento dei lavori dell’attuale Nucleo. Essa rappresenta, pertanto, un importante riferimento per fare un bilancio dei risultati raggiunti sia in termini quantitativi che qualitativi dell’articolato sistema di valutazione che prevede, con un differenziato livello di approfondimento, lo svolgimento di numerose attività: valutazione dell’attività formative; analisi dello stato occupazionale dei dottori di ricerca e dei laureati; valutazione della produttività scientifica realizzata dal personale docente e in formazione (dottorandi e assegnisti) nonché il posizionamento dell’Ateneo calabrese nel rating di area stabilito dal CIVR (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca); valutazione delle attività messe in atto per assicurare l’erogazione dei servizi del Centro Residenziale di Ateneo; analisi finanziaria e gestione strategica dell’Ateneo per evidenziare i punti di forza e di debolezza del sistema universitario nel suo insieme; analisi multidimensionale degli indicatori in ottica sistemica al fine di visualizzare le relazioni intercorrenti tra i diversi indicatori analizzati. Complessivamente emerge, da un lato, la sensibilità delle strutture didattiche e scientifiche ad avviare processi di autovalutazione insieme ad una elevata capacità professionale dell’Amministrazione Centrale nella conduzione di indagini, dall’altro, emerge una difficoltà diffusa a definire una esplicita azione di assicurazione interna della qualità ed una esplicita politica di gestione premiale dei risultati raggiunti pur non mancando realtà ove tale sforzo è stato reso possibile e concreto. Sull’idea che sia necessario introdurre elementi di valutazione qualitativa nella ripartizione dei fondi destinati alle Università si è creato, negli ultimi anni, un consenso diffuso al punto che il modello di ripartizione del F.F.O. (Fondo di Finanziamento Ordinario) nella nuova formulazione adotta criteri in grado di tradurre in risorse tangibili i risultati della attività didattica e scientifica. In tale ottica è necessario che l’Ateneo calabrese consolidi percorsi virtuosi verificando se all’incremento del personale docente e in formazione (dottorandi e assegnisti) si accompagni un aumento del potenziale di ricerca, quindi, una maggiore partecipazione del personale medesimo ai Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale nonché una maggiore capacità degli stessi ad attrarre risorse dalla Comunità Europea e dal mondo produttivo. A livello di Ateneo si rende necessario, inoltre, associare alla maggiore attrazione di finanziamenti esterni anche una maggiore ripartizione delle risorse interne incentivando le varie forme di internazionalizzazione e di mobilità del personale. Il potenziamento dei progetti formativi e di ricerca integrati in ambito europeo e internazionale apre infatti l’Ateneo ad un aumento della produttività dei ricercatori e nel contempo crea nuovi spazi di occupabilità per i propri laureati e i propri dottori di ricerca. Tale attività, peraltro, è di estremo interesse anche in vista dell’utilizzo dei dati del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR) che, a partire dall’anno 2006, verranno utilizzati per la valutazione dell’output della ricerca da far valere sul F.F.O.. Ulteriori considerazioni di sintesi non possono, infine, non evidenziare il fatto che il processo autonomistico delle Università potrà ritenersi concretamente avviato nel momento 113 Considerazioni conclusive in cui l’Ateneo riesca gradualmente ad aumentare il peso delle entrate proprie sulle entrate complessive insieme ad una transazione verso sistemi contabili di tipo economicopatrimoniali in grado di verificare l’impiego dei mezzi produttivi in relazione alle risorse acquisite per l’erogazione dei servizi universitari. 114