GLI ASSISTENTI SOCIALI sensori DELLE NUOVE EMERGENZE: SFIDE e PROSPETTIVE PERCORSI INTEGRATI SOCIO-SANITARI NEGLI STUDI DI MEDICINA GENERALE Carla Moretti Università Politecnica delle Marche Ancona 6 giugno 2013 Progetto Titolo: Progetto PASSI: Percorsi Assistenziali Socio-Sanitari Integrati L’integrazione dell’Assistente Sociale negli Studi Associati dei Medici di Medicina Generale Finalità Costruire risposte in grado di affrontare la salute del cittadino nella sua globalità Promuovere l’integrazione tra gli interventi sanitari e sociali Facilitare l’accesso dell’utente alle prestazioni dei servizi presenti nel territorio Soggetti promotori • CRISS (Centro Interdipartimentale per la Ricerca sull’Integrazione Socio-SanitariaUniversità Politecnica delle Marche) • Centro di riferimento per la medicina generale In collaborazione con • L’Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche • Il comune di Senigallia • L’ASUR-zona Territoriale 4 – Senigallia Realizzazione del progetto Individuazione di due studi associati di Medici di Medicina Generale nel Comune di Senigallia e applicazione di due modelli di intervento - Prima fase (novembre 2010 – aprile 2011) Sperimentazione attuata nei due studi associati - Seconda fase (maggio 2012 – agosto 2012) Prosecuzione della sperimentazione in uno dei due studi medici Soggetti di riferimento Il Medico di Medicina Generale Individua gli utenti da inviare all’assistente sociale Collabora con l’assistente sociale nella realizzazione dell’intervento L’Assistente sociale che opera negli studi associati dei MMG Definisce e realizza con l’utente e la famiglia un percorso di sostegno Orienta l’utente nell’accesso dei servizi territoriali Collabora con il medico di MG Si raccorda con gli assistenti sociali dei servizi territoriali Gli assistenti sociali dei servizi territoriali Elaborano con l’assistente sociale dello studio un progetto condiviso Si raccordano con l’assistente sociale dello studio associato per la definizione delle risorse da attivare Elementi significativi del progetto • La formazione dei medici di medicina generale • La formazione dei collaboratori degli studi associati • La costituzione di un gruppo di lavoro per ciascun studio associato • La mappatura dei servizi e degli interventi del territorio • La sperimentazione dei due modelli I modelli di intervento Il modello di Iniziativa • Si rivolge ad utenti con patologie di tipo cronico e ad utenti fragili • Il MMG individua gli utenti che verranno inviati all’assistente sociale che opera nello studio • L’assistente sociale attiva un percorso di sostegno e accompagnamento, costruito con l’utente e la sua famiglia, al fine di rafforzare le risorse personali e familiari Il modello di Opportunità-Attesa • Attivazione di uno sportello di Segretariato Sociale Professionale presso lo studio associato • L’utente può accedere direttamente presso lo studio medico o può essere inviato dal MMG • L’assistente sociale svolge attività di ascolto e di consulenza agli utenti, garantendo loro le informazioni necessarie per l’accesso ai servizi del territorio Elementi emersi • Lo studio associato dei MMG è un contesto “privilegiato” per la lettura globale dei bisogni della persona • La presenza dell’assistente sociale nello studio associato promuove un “nuovo” approccio alla salute della persona • Gli interventi socio-sanitari messi in atto hanno rilevanza anche come azione preventiva. • Gli utenti hanno espresso prevalentemente richieste di sostegno e accompagnamento per il superamento della loro problematica in un’ottica integrata (modello di Iniziativa), piuttosto che azioni a carattere informativo (modello di Opportunità-Attesa) • Individuazione di un percorso di accompagnamento Percorso di accompagnamento Invio dell’utente da parte del MMG Accesso diretto dell’utente e/o del familiare Accoglienza e ascolto della persona e della famiglia Analisi e valutazione della situazione personale e familiare Programmazione dell’intervento: lettura e analisi del territorio e delle risorse presenti colloqui con il soggetto e la famiglia (visite domiciliari) contatti con gli operatori del territorio (Comune, ASUR e altri soggetti) per l’individuazione dei servizi, degli interventi e delle strutture. Realizzazione dell’intervento, collaborazione con i servizi del territorio Verifica del processo con il MMG e gli operatori del territorio I punti di forza • La presenza dell’assistente sociale negli studi associali è stata percepita dall’utente come una significativa opportunità per affrontare una situazione personale di disagio, opportunità resa possibile grazie al luogo in cui questa si realizza: un luogo familiare all’utente, nel quale determinante è il rapporto di fiducia con il medico. • La possibilità di mettere in atto un percorso di sostegno prima che la situazione diventi fortemente problematica e richieda interventi di urgenza. • L’azione dell’assistente sociale ha acquisito particolare valore nel raccordo con gli operatori e i servizi del territorio; raccordo che, sebbene percepito come necessario dai medici risulta per loro di difficile attuazione. • Il percorso oltre ad offrire all’utente la possibilità di un ascolto dei suoi bisogni e un orientamento nell’individuare risposte personalizzate, diventa un riferimento nelle situazioni di difficoltà. I risultati del progetto Percorsi di accompagnamento attuati: • prima fase: 12; seconda fase: 6 Tipologia delle richieste: • non autosufficienza con forti implicazioni nei vissuti dei familiari • disagio mentale • problemi di violenza nelle relazioni familiari • disoccupazione • problemi relativi all’abitare