10 CRONACA Venerdì 10 Febbraio 2006 Bresciaoggi La commissione provinciale Territorio ha discusso il progetto di Montichiari alla presenza dei proponenti: Opera, progettisti, B consulting Sorpresa: ora tutti vogliono lo stadio Maggioranzaeopposizioneconcordi:«Dopotantediscussioni,vapresaunadecisione» Il plastico del nuovo stadio previsto a Montichiari è stato presentato ieri alla commissione Territorio della Provincia, rijnita a palazzo Broletto. Accanto al titolo i progettisti del Global stadium center Giorgio Rovati, Massimo Marai e Mario Abba di Daniele Bonetti La palla passa alla giunta provinciale. E la partita relativa allo Stadium Global Center è sempre più vicina al triplice fischio finale. «Perchè da sei anni stiamo lavorando attorno a questo progetto - ha sottolineato il presidente di Opera Franco Cervati- e perchè ormaisiamo alla stretta finale e una decisione deve essere presa». Una linea che ha trovato concordi sia gli esponenti di Opera che i componenti dell’ottava commissione consiliare provinciale che si sono riuniti ieri mattina in Broletto per discutere del progetto che dovrebbe regalare al Brescia Calcio unostadiomoderno, funzionale e, soprattutto, di proprietà. «Sono anni che discutiamo attorno a questo progetto - ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia Vigilio Bettinsoli - . È ora chequesta giunta,inuna direzione o nell’altra, prenda una decisione definitiva». Un parereche trova concorde anche l’opposizione. «Non ci sono alternative ammette Gianantonio Girelli,capogruppo della Mar- gherita - . Questo progetto ormai lo stiamo valutando da troppi anni ed è ora di prendere una decisione definitiva». Attorno al plastico, esposto ieri per la prima volta in Broletto, si sono fermati gli occhideiconsiglieriprovinciali che hanno potuto toccare con mano il progettostadio. Lo stesso plastico giàammiratoaCannes e be- nedetto da Roby Baggio, quel plastico che ha fatto brillaregliocchidi Gino Corioni e che ha illuminato i sogni dei tifosi bresciani. Una cittadella telematica composta da un mega centro commerciale, uno stadio da 25 mila posti e da un hotel. Il tutto diviso trasversalmente dalla linea dell’alta velocità che ha rappresentato uno deipunti dolen- ti della faticosa marcia del progetto firmato Abba, Rovati e Marai. «La linea dell’alta velocità non rappresenta un problema - sostiene Claudio Zaniboni, presidente di B Consulting e projectmanager dell’operazione -. Anzi, nel nostroprogetto è prevista una stazione per l’alta velocità che verràcostruitaa nostrespese e che consentirà a Bre- scia di avere un ruolo da protagonista sulla linea Lisbona - Kiev. Nelle nostre idee è prevista anche un’area da 2500 metri quadrati da destinare ad uffici per le ferrovie dello stato che potranno essere utilizzati gratuitamente». Risolte le criticità relative alla linea d’alta velocità, lo scoglio più aspro è rappresentato dallo scalo aeropor- tuale bresciano che, in vista della costruzione della seconda pista, avrebbe potuto tarpare le ali al progetto. Ma il secondo terminal, previsto per un grosso sviluppo dello scalo bresciano, potrebbefinire nel dimenticatoio con la rivisitazione del piano d’area all’esame del consiglio provinciale. Dovesse caderela prospettiva di un secondo terminal, il progetto dello Stadium Global Center rimarrebbe quello originale senza dover subire alcuna modifica. «Il progetto può essere rivisto - spiega Zaniboni - . Però, secondo gli studi che abbiamo fatto fare da commissioni specifiche, non risulta che il nostro progetto sia incompatibile con quanto deliberato fino ad ora. Anche per quanto riguarda il presunto inquinamento luminoso, le luci dello stadio sono sotto la copertura dellatribuna e guardano verso il terreno di gioco e non disturbano i voli. Nessuna controindicazione anche per quanto concerne l’inquinamento acustico». Altro nodo da sciogliere, quello relativo alla superficie commerciale, stimata in 70 mila metri quadri. Una distesa di negozi che ha suscitato più di una perplessità. «I centri commerciali si sono sempre fatti ammette Zaniboni - . Solo che noi destiniamo a bene pubblico il 15 per cento dell’opera. Gli altri centri commerciali non mi sembra abbiano fatto lo stesso. Poi non bisogna dimenticare l’aspetto occupazionale dell’operazione: nel centro commerciale troverebbero lavoro 4 mila persone». ■ILFONDO IMMOBILIARE Prestoanchequote peririsparmiatori Un’operazione da 450 milioni di euro. Una cantierizzazione che dovrebbe durare almeno due anni. Opera ha ottenuto l’approvazione lo scorso gennaio da parte della Banca d’Italia alla costituzione di un fondo immobiliare a sviluppo chiuso. Un’operazione studiata ad arte per consentire alla società di poter contare sul denaro necessario per costruire lo Stadium Global Center grazie a capitale fresco. «Non si tratta di azionariato popolare - assicura Zaniboni - . Piuttosto potremmo parlare di un fondo che può vedere solo partecipazioni istituzionali. Essendo che il progetto è ancora solamente cartaceo, la Banca d’Italia ha deciso, giustamente, che per i piccoli risparmiatori si sarebbe trattato di un investimento troppo rischioso e per questo è stato creato a sviluppo chiuso. Quando partiranno i lavori però questa peculiarità potrà cambiare e per questo motivo chiunque potrà acquistarne delle quote». Per ora quindi solamente enti pubblici e banche possono acquistare quote del fondo denominato Stadium Global Center che dal 16 gennaio scorso è diventato titolare, prendendo il posto di Opera, dei terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio con annesso centro commerciale. d.bo. Untuffonelpassatoconifilmatidell’istitutoLuceeunfilmconKirkDouglas Piùspazio perla pista deimodellini: ripercorre tuttoil percorso Il museo della Mille Miglia riapre e punta sull’innovazione e sulla novità. Tecnologia abbinata alla storia per conquistare il pubblico bresciano e non e rendere finalmente patrimonio pubblico un pezzo di storia significativa della nostra città. Dopo un periodo di chiusura per alcuni lavori di manutenzione, il Museo della Mille Miglia di Sant’Eufemia torna più splen- dei visitatori. Un salto nel passato che permetterà, ai patiti di videogiochi, di cimentarsi con un gioco che ha visto crescere le generazioni degli anni ’60 e ’70. Cambia l’allestimento e cambia anche l’orario di apertura: ogni giorno il museo sarà aperto dalle 10 alle 18 mentre la domenica chiuderà alle 19. Non cambierà il giorno di chiusura che rimane il lunedì. Daniele Bonetti Dopola chiusuraper i lavori diristrutturazione daoggi tante novitàper gliappassionatidella corsapiù belladelmondo IlMuseodellaMilleMigliariapreeincanta dido che mai. La riapertura è prevista per questa mattina con la proposta ai visitatori, che si preannunciano numerosi, una serie di novità di primissimo livello. Novità di qualità per gli appassionati dei vecchi motori. Per i grandi appassionati della Freccia Rossa sarà possibile visionare tantissimi filmati che hanno come motivo trainante vicende legate alla corsa più bella del mondo. Sarà l’occasione per fare un tuffo nel passato e assaporare la passione di chi sfidava anche la morte. In una saletta appositamente ricavata, gli utenti potranno selezionare su un monitor touch screen il titolo preferito e rilassarsi riscoprendo un sapore di avventura che rischiava di essere dimenticato. Nel menù i filmati di Franco Mazzotti e quelli prodotti dall’Istituto Luce ma anche quelli, più recenti, di Teletutto e il film «Destino sull’asfalto», datato 1955 in cui il mitico Kirk Douglas trionfa nella Mille Miglia. Con ogni probabilità, proprio le vicende del celebre attore americano saranno in vetta alla hit parade delle preferenze dei visitatori. Lasciata la saletta delle proiezioni, è possibile raggiungere una zona in cui è stata modificata la pista per modellini che precedentemente si era accattivata la simpatia di un pubblico di ogni età. La nuova pista misura 36 metri ed è stata inserita in un plastico che, partendo da viale Venezia, riproduce fedelmente il percorso originale della Freccia Rossa. Un lavoro che ha consentito alla pista di ottenere l’omologazione dell’Ansi (associazione nazionale slot italiana) e che vedrà protagonisti buona parte La nuova pista con i modellini delle auto d’epoca da oggi attiva al Museo della Mille Miglia Appuntamento in piazza Loggia per cinquecento studenti e poi manifestazione per le vie del centro Scuola, in corteo contro le denunce Solidarietàai14 ragazzidiArnaldoe Gambaranei guaiperl’occupazione Dall’eskimo e le tracolle di stoffa militare comprate al mercatino americano, ai jeans calati sui fianchi e aglizaini colorati.Dal gettone telefonico ai telefonini di ultima generazione. Cambiano mode interessi e ideali, ma negli studenti non cambia la voglia di scendere in piazza per far sentire la propria voce. Si è svolta ieri mattina la manifestazione organizzata dai Collettivi studenteschi bresciani «per condannare le denunce a carico dei 13 ragazzi del Liceo Arnaldo e uno del Gambara». Un corteo di circa 500 ragazzi che si è dato appuntamento il Piazza Loggia è alle 9 ha iniziato a sfilare lungo le vie del centro. «La partecipazione è stata più che buona» afferma Matteo del colletivo politico Arnaldo nel corso della prima «sosta» di protesta in via S. Faustino nella quale alcuni ragazzi con l’altoparlande ineggiavano: «Lotta dura sarà se non cambierà» mentre altri reggevano uno striscioneconla scritta«demoratizziamo la scuola». I manifestanti che hanno percorso la zona Carmine e, passando dalla galleria lungo via Trieste , hanno fatto «tappa» davanti ai licei «nell’occhio del ciclone». Al corteo hannopartecipatoanche alcuni rappresentanti dei licei provinciali come Giovanni del «Bagatta» di Desenzano del collettivo studentesco «Izquierda» che conferma la soddisfazione per la partecipazione degli studenti. Ad accompagnare il corteo(oltre alleforze dell’ordine) anche il furgone messo a disposizione dal Magazzino 47 con musica reggae. I ragazzi sono sulla stessa linea quando raccontano la «settimana di occupazione». «E’ stata molto utile e formativa - esordisce Giulia, rappresentante del consiglio studentesco -. Abbiamo costituito un progetto denominato "scuola alternativa, schola ludens ": 200 ore di didattica interdisciplinare, numerosi gruppi di lavoro, confronti con alcunidocenti oltrechepersone esterne al liceo come magistrati e un costituzionalista. Ad un incontro - ricorda la studentessa della se- La testa del lungo corteo di liceali che è sfilato ieri in città (Bresciafoto) conda liceo Arnaldo - ha partecipato anche Santo Gaffurini della Cgil. Oggi noirivendichiamo il diritto amanifestare - incalzala ragazza con piglio deciso -; controle strategie di repressione scolastica». Quando si chiede in cosa si concretizzano le repressioni i ragazzi portano ad esempio la pubblicazione «Scintilla». Il giornale studentesco nato nell’Arnaldo ma che, secondo i ragazzi, la commissione di garanzia istituita dal consiglio d’istituto, «a forza di censure ha costretto la pubblicazione a trasformarsi in un giornale studentesco provinciale indipendente». « Ho partecipato per solidarietà ai ragazzi - dice Pasquale -, anche se sono convinto che il ricorsoalla giustizia siastato un modo eccessivo di gestire la situazione che - conclude il ragazzo -, si sarebbe potuta gestire all’interno del Liceo». Elisabetta Reguitti Èiniziatalacampagna di sensibilizzazionedelComune rivoltaascolari estudenti Glizainetti?LeregoledallaAallaZ Ilpesoèlegatoall’etàdelragazzo.Ascuolanonvannoportatioggettiinutili Gli Assessorati all’ambiente e mobilità e alla pubblica istruzione del Comune di Brescia sono i promotori di una campagna di informazione sull’uso corretto dello zaino scolastico da parte degli alunni delle scuole elementari e medie bresciane.Sono stati diffusi 15mila depliant riccamente illustrati dal titolo «Lo zainetto come lo metto?», che raccolgono raccomandazioni e indicazioni corredate daun faciletest da compilare,finalizzate all’educazione, alla salute per la tutela della colonna vertebrale. «L’iniziativa - sottolineano gli assessori Ettore Brunelli e Carla Bisleri - è rivolta agli alunni, ai genitori, agli insegnanti nell’ambito delle politiche programmate dall’amministrazione comunale per migliorare il grado di salute e la qualità della vita scolastica e non, unita alla sollecitazione di recarsi a piedi a scuola per tutti coloro che, naturalmente, sono nella possibilità di farlo. Il depliant riporta anche alcuni suggerimenti di Pier Carlo Brunelli, medico ortopedico del Civile, che si sofferma sull’uso corretto dello zainetto. Zainetti, il... peso della cultura Crediamochel’iniziativa possa offrire un contributo pratico e di facile lettura per tutti gli studenti». L’opuscolo indica che lo zainetto non deve mai essere sovraccaricato conoggetti inutili,né riempito disordinatamente come un sacco. Va scelto della taglia giusta, regolando tutte edue le bretelle eportato benaderente al dorso senza lasciarlo penzolare. Lo zaino sulla schiena dei ragazzi non è da considerarsi chissà quale portatore di malattie. Da solo non può arrecare un danno importante alla colonna vertebrale. Ben altre sono le minacce, a cominciaredall’obesità precoce e dalla sedentarietà. Se vi sono dubbi sulla schiena dei propri figli, il pediatra o lo specialista ortopedico sono gli interlocutori più fidati. Quanto alle regole per l’acquisto dello zaino, è bene controllare la giusta taglia; lo schienale e la base devonoessere rigidi;le bretelle devonoessere ampie e imbottite. Per l’utilizzo correttoè meglioindossarlo su un ripiano, senza piegare la schiena ma le ginocchia, regolare le bretelle, noncorrere quando si porta e noninfilarlo su una spalla sola. In bici è meglio portarlo nel cestino e in auto su un sedile. Il test che correda il depliant ricorda che il peso corretto dello zaino dipende dall’età dello studente. Se si tratta di preadolescentiil valore deve rientrare nel 20%. Esempio: un bambino che pesa 35 kg può portare uno zaino di 6 kg; un ragazzo di 55 uno di 12.