RECOVERY IN SALUTE MENTALE A cura di: RAFFAELE BARONE ( psichiatra-psicoterapeuta ) ROSA SIRNA ( psicologa ) MARIA FISICARO ( portavoce gruppo utenti AMA Sicilia ) da: L. Davidson e altri; edizione Erikson 2012 IL RECOVERY IN PSICHIATRIA La recovery/guarigione riguarda la costruzione di una vita soddisfacente e dotata di senso così come definita dalla persone stesse, nonostante la presenza o meno di sintomi o problemi ricorrenti La recovery rappresenta un progressivo distanziamento dalla patologia e dalla malattia verso la salute e lo stare bene Persona in Recovery Per me il recovery è… Rinnovare la speranza e l’impegno Avere delle persone sulle quali fare affidamento e che credano in me anche quando io per primo non credo in me stesso Essere amato e accettato per quello che sono ed essere in grado di aiutare gli altri quando hanno bisogno di me Sentirmi come un essere umano che vale qualcosa Essere sostenuto dagli altri Avere delle persone sulle quali fare affidamento e che credano in me anche quando io per primo non credo in me stesso Essere amato e accettato per quello che sono ed essere in grado di aiutare gli altri quando hanno bisogno di me Sentirmi come un essere umano che vale qualcosa Trovare il proprio posto nella comunità Essere coinvolto in attività che mi piacciono (ad es. seguire dei corsi, fare sport, fare volontariato) Avere una routine quotidiana che mi piace e avere dei posti carini dove passare il tempo con i miei amici Fare nuove amicizie e incontrare vecchi amici Ridefinire se stessi Vedere me stesso come persona con dei punti di forza e delle risorse, essendo consapevole del fatto che la mia malattia rappresenta solo una piccola parte di quello che sono Non permettere a un’ etichetta o a una diagnosi di controllare la mia vita Esplorare la vita fuori dai servizi, imparando ciò che ho da offrire e dimostrando a coloro che dicevano che non avrei combinato niente nella mia vita che si sbagliavano Assimilare la malattia Sapere quando ho bisogno chiedere aiuto e non sentirmi sconfitto Evitare le cose che mi fanno male e affrontare le battute di arresto Sapere come prendermi cura di me stessosia nei momenti belli che nei momenti brutti Essere orgoglioso delle cose che posso fare ed accettare il fatto che ci sono invece delle cose che non posso ancora fare Affrontare un giorno alla volta Gestire i sintomi Capire in che modo la mia malattia influisce su di me e fare domande quando non capisco qualcosa Trovare delle strategie (che mi vanno bene) per affrontare la mia condizione Controllare i miei sintomi in modo che non siano di intralcio alla mia vita Capire quale terapia può funzionare o meno su di me Permettere a me stesso di essere umano prendendomi del tempo per rilassarmi Darmi una mossa e trovare altri strumenti per aiutarmi nel mio percorso di recovery Assumere il controllo Sapere quando e come dare voce alla mia opinione Avere il controllo della mia vita e del trattamento che sto seguendo Assumermi dei rischi e provare cose nuove accettando le conseguenze e imparando dai miei errori quando le cose non vanno come avevo programmato Essere in grado di apprezzare il parere di qulcun altro e di raggiungere il compromesso Dire alle persone cosa mi aspetto e di cosa ho bisogno da parte loro Non accettare un no come risposta Combattere lo stigma Stare bene con me stesso Imparare dei modi per superare l’atteggiamento negativo degli altri Trovare dei posti nella comunità in cui mi sento a casa Non vergognarmi di essere affetto da una malattia mentale e essere orgoglioso di me stesso Avere delle persone a cui posso fare rifeimento come modelli di comportamento Non lasciare che le persone mi impongano dei limiti e capire quando vengo maltrattato Non accettare gli stereotipi sulla malattia mentale Capire quando merito di meglio e pretenderlo Capire che anche gli altri hanno dei problemi Maturare empowermwnt Avere la sensazione di poter scegliere, decidere dovevivere e come trascorrere il mio tempo Dare voce alla mia opinione e essere rispettato dagli altri Restituire l’aiuto ricevuto e condividere le mie esperienze con altre persone che stanno intraprendendo un percorso di recovery Essere un cittadino responsabile (ad es. lavorando, andando a votare, pagando le tasse), un genitore responsabile, un amico fedele o un buon vicino di casa Assumermi la responsabilità del mio percorso di recovery e fare la differenza nella mia comunità OPERATORE Posso sostenere le persone nel loro percorso di recovery se… Rinnovare la speranza e l’impegno Mi concentro sui punti di forza e mi complimento con i pazienti per i loro successi Credo nella potenziale crescita e nel miglioramento; il recovery è un’opportunità per chiunque! Utilizzo un linguaggio di speranza e di possibilità e sono fiducioso anche quando i pazienti non lo sono Capisco che il recovery è un processo di individiuazione Essere sostenuto dagli altri Le aiuto a sviluppare delle relazioni durature con la comunità e con le persone che possono dare un aiuto a titolo non professionale Sono disposto a includere aiuti informali nel processo di pianificazione del recovery Sono disposto ad aiutare le persone trovare nella comunità le risposte ai loro bisogni, credo in loro e condivido questa fiducia con gli altri Oltre a erogare le prestazioni, promuovo i loro interessi e diretti Valuto e analizzo la spiritualità come un’iportante fonte potenziale di sostegno Trovare il proprio posto nella comunità Sostengo la partecipazione e i ruoli sociali di valore, evidenziando l’occupazione come una via che conduce alla recovery Promuovo attività di svago e hobby basati sugli interessi di ogni individuo Sono in grado di effettuare una valutazione che si concentra sui punti forza della persona nel relazionarsi con l’istruzione, il lavoro e il tempo libero e sono ben informato dell’intera gamma dei servizi comunitari e per la riabilitazione Affronto i problemi di tipo medico o fisico che potrebbero impedire alle persone di seguire i loro interessi sociali e i loro hobby Ridefinire se stessi Aiuto le persone a coinvolgersi in ruoli sociali di valore e cerco di rispondere meglio ai loro interessi culturali e ai loro valori Vedo le persone come esseri completi, non le considero solo in base alla loro malattia Uso un linguaggio che mette la persona al primo posto Sono in grado di permettere alle persone di condividere le loro esperienze personali e il modo in cui esse influiscono sulla loro visione del mondo Lavoro “con e non “per” le persone e le aiuto a pianificare la loro vita, al di là dei servizi Gestire i sintomi Fornisco l’accesso o le informazioni necessarie a una varietà di metodi diversi Fornisco un’assistenza che riflette la comprensione del contesto culturale in cui avviene la recovery Capisco cha terapia è solo uno degli aspetti del recovery e che non tutti hanno bisogno di una terapia per affrontare questo percorso Lavoro con le persone per sviluppare strategie che prevengano la ricaduta, ad esempio definiscono assieme a loro quali indicazioni desiderano vengano seguite in caso di crisi Insegno alle persone ad autogestirsi la malattia Capisco che i sintomi non devono necessariamente essere eliminati prima che le persona possa portare avanti il suo percorso di recovery Permetto alle persone di esprimere i loro sentimenti, incluse la rabbia e l’insoddisfazione e incoraggio l’utilizzo del sostegno tra pari e dei modelli recovery-based Assimilare la malatia Seguo le loro indicazioni e le sostengo nel loro percorso unico verso il recovery Amplio le mie conoscenze sul processo di recovery partecipando ad attività formative condotte da persone in recovery Faccio riferimento a persone che hanno ottenuto successo e felicità nonostante la malattia mentale Assumere il controllo Fornisco opportunità di scelta e offro delle opzioni tra le quali scegliere Concedo alle persone il diritto di commettere degli errori considerando che per loro si tratta di un’opportunità di apprendimento Evito un atteggiamento di controllo Sono in grado di fornire una pianificazione centrata sulla persona Evito l’atteggiamento dell’operatore che sa tutto e mi relaziono alla pari Combattere lo stigma Evito di utilizzare un linguaggio stigmatizzante e etichettante, cercando di trasformare la comunità in un ambiente più accogliente Sono in grado di affrontare i pregiudizi personali e insegno alle persone come gestire lo stigma difendendo se stessi e gli altri Non indosso il tesserino quando lavoro con qualcuno al di fuori delle mura del servizio Maturare empowerment Coinvolgo le persone in recovery in ogni aspetto della pianificazione, dello sviluppo e del miglioramento del servizio Conosco le leggi per la disabilità e la salute mentale e insegno alle persone come possono utilizzarle per proteggersi Incoraggio le persone ad essere dei cittadini responsabili Valuto i comportamenti assertivi e l’autonomia come elementi di crescita e, come conseguenza di questo miglioramento, riduco gli aiuti Manager responsabile del servizio Posso gestire un’organizzazione che gestisce il recovery se… Rinnovare la speranza e l’impegno Rinforzo l’atteggiamento e le attività degli operatori che favoriscono il benessere e il recovery Fornisco formazione teorica e pratica sul recovery sia agli operatori che alle persone in recovery Utilizzo le persone in recovery come modelli e fonte di speranza per i loro pari Essere sostenuto dagli altri Informo gli operatori e gli altri sulle reti di sostegno e su come aiutarle a svilupparsi Attivo percorsi di formazione per le famiglie e per i membri delle reti informali di sostegno Mi offro di ospitare realtà locali, regionali e nazionali di sostegno agli utenti e alle famiglie Valuto e favorisco all’interno dell’ente la pratica del sostegno tra pari e l’auto-aiuto Trovare il proprio posto nella comunità Considero il riallacciamento alla società l’obiettivo principale degli interventi Nomino alcuni operatori responsabili delle iniziative di integrazione con la comunità Stabilisco degli orari di ufficio che non siano in contrasto con le attività della vita quotidiana delle persone, come il lavoro Stabilisco una misurazione degli esiti che valuti gli interventi e gli operatori basandosi sulla loro capacità di aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi personalizzati Ridefinire se stessi Promuovo e utilizzo un linguaggio che riflette i principi del recovery Conduco la “mappatura” dei luoghi e delle risorse della comunità Creo delle relazioni con le organizzazioni della comunità non direttamente coinvolte nei servizi di salute mentale (ad es. i gruppi locali di volontariato) Assimilare la malattia Quando organizzo seminari o conferenze per gli operatori invito le persone in recovery affinché condividano le loro storie Valorizzo il contributo delle persone in recovery dando loro un lavoro o pagandole per il tempo che dedicano alla pianificazione, al miglioramento e alla valutazione delle attività del servizio Gestire i sintomi Sostengo un’organizzazione in cui la gestione dei sintomi intreccia le varie discipline e fornisco una formazione sulle pratiche baste su esperienze empiriche, come quelle realative all?autogestione della malattia Stabilisco criteri di ingresso a pratiche riabilitative particolari che siano minimi Organizzo una gamma completa di prestazioni che possano rispondere alle necessità delle persone nel tempo, in modo che sia possibile trovare il giusto tipo di sostegno qualsiasi siano il bisogno, la fase e l’area di intervento Assumere il controllo Stabilisco delle politiche che possano dare alle persone in recovery il massimo delle opportunità di scelta e controllo Raccolgo i dati sul grado di soddisfazione delle persone in recovery in modo che possano esprimere i loro feedback e le loro critiche Stabilisco delle procedure formali di lamentela nel caso di insoddisfazioni verso i servizi Evito delle strategie coercitive e ostili per stimolare il coinvolgimento Faccio attuare una procedura etica che, in caso di negligenza degli operatori, vada a verificare la loro responsabilità rispetto all’aver permesso (o meno) alle persone di avere il massimo controllo sui trattamenti Combattere lo stigma Offro agli operatori, agli utenti, ai familiari e alla comunità informazioni sui danni causati dallo stigma, per fare questo, coinvolgo le persone in recovery che possono condividere le loro storie Coltivo relazioni con i rappresentanti dei media locali per pubblicizzare storie con risvolti positivi Stabilisco delle modalità organizzative che permettano di creare dei collegamenti tra i servizi per professione, per settore e per contesto Maturare empowerment Istuisco dei tavoli di consultazione attraverso cui le persone in recovery possono avere una reale influenza sulla pianificazione e sul miglioramento del servizio e ritengo responsabilità dell’organizzazione adattarsi ai loro suggerimenti Richiedo che il personale sua ben informato sulle leggi relative alla salute mentale e alla disabilità Sostengo lo sviluppo di progetti di recovery centrati sulla persona Segni del recovery Ci rendiamo conto di lavorare insieme per il recovery quando… Rinnovare la speranza e l’impegno Gli operatori prestano le dovute attenzioni tanto ai pazienti che stanno ottenemdo buoni risultati quanto a coloro che incontrano maggiori difficoltà Gli operatori hanno fiducia nel fatto che le persone possano attuare un processo di recovery Essere sostenuto dagli altri Gli operatori aiutano a costruire delle relazioni con il vicinato e le comunità e le prestazioni vengono fornite in un contesto informale, là dove vivono le persone Viene facilitato e utilizzato il sostegno tra pari e si fa affidamento sugli aiuti informali Trovare il proprio posto nella comunità Gli operatori ricoprono un ruolo di primaria importanza nell’aiutare le persone a partecipare ad attività non collegate al servizio di salute mentale o alla dipendenza Gli interventi vanno oltre la gestione dei sintomi e si concentrano sullo sviluppo di una carriera e di obiettivi di vita, hobby e interessi Ridefinire se stessi Gli operatori sono ben informati rispetto ai gruppi con interessi particolari e alle attività della comunità Gli operatori sono eterogenei per cultura, etnia, stile di vita e interessi Alle persone in recovery viene fornita l’opportunità di parlare di questioni sessuali e spirituali Vengono definiti in modo chiaro i criteri con cui i progetti di intervento si possono considerare conclusi Assimilare la malattia L’ente fornisce alle persone in recovery, ai lori familiari, agli operatori e agli ammiistratori delle occasioni formali volte ad ampliare le loro conoscenze sul recovery Le persone in un processo di recovery contribuiscono alla formazione degli operatori Gestire i sintomi L’ente fornisce una molteciplità di trattamenti e propone prestazini e progetti specifici per gli individui provenienti da diverse culture, esperienze di vita, interessi e necessità Vengono stabilite delle procedure per facilitare l’invio a progetti più adeguati per la persona Assumere il controllo Le persone in recovery possono scegliere l’operatore che le segue o decidere di cambiarlo Gli operatori non fanno uso di minacce o costrizioni, si elogia il raggiungimento di un obiettivo Viene incoraggiata l’assunzione di rischi Combattere lo stigma L’ente fornisce attività formative strutturate sul tema della malattia mentale e delle dipendenze Maturare empowerment Gli operatori aiutano le persone ad accedere alle risorse della comunità Le persone sono coinvolte nello sviluppo, ka valutazione ed erogazione di progetti e prestazioni, sono membri regolari dei tavoli di consultazione