PANORAMI E PERCORSI Bif XIV N. 6 243 2007 Bando AIFA 2007 per la ricerca indipendente: chiusa la prima fase di valutazione Il giudizio della CRS sulla pertinenza delle LdI è stato espresso all’unanimità in oltre il 99% dei casi. Per quanto riguarda la concordanza sull’ammissione o meno delle proposte alla seconda fase, la CRS ha formulato un giudizio unanime nel 92% dei casi e a maggioranza solo nell’8% delle lettere pertinenti. Nell’effettuare la selezione, la CRS ha condiviso a priori criteri e modalità esplicite di valutazione e ha adottato una linea guida per i casi di potenziale conflitto di interesse. In particolare, l’assegnazione del punteggio è avvenuta secondo i seguenti criteri: qualità scientifica dello studio (fino a 35 punti); rilevanza per il Servizio Sanitario Nazionale (fino a 35 punti); qualificazione scientifica ed esperienza del proponente e delle unità partecipanti nel settore (fino a 20 punti); congruità economica (fino a 10 punti). L’esame delle LdI è avvenuto con un doppio passaggio: una valutazione svolta singolarmente dai componenti della CRS per via telematica (“da casa”) e una discussione all’interno delle sedute plenarie della CRS. Per ciascuna LdI la valutazione ha riguardato in primo luogo il giudizio di pertinenza nei confronti del tema del bando a cui ha fatto seguito, in caso di pertinenza, il giudizio di merito: ammesso o non ammesso alla seconda fase di valutazione. In tabella III viene presentato il numero delle LdI per area geografica di provenienza, in assolu- lla fine di novembre del 2007 la Commissione Ricerca e Sviluppo (CRS) dell’AIFA ha concluso A la prima fase di selezione delle 361 lettere di intenti (LdI) presentate per il bando AIFA 2007 per la ricerca indipendente sui farmaci (tabella I). Queste LdI sono pervenute da 154 istituzioni differenti tra Ospedali, IRCCS, Università, Società scientifiche ed Enti di ricerca. Le LdI ammesse alla seconda fase di valutazione sono 99, pari al 27% del totale. Sono state ammesse 41 su 122 (34%) delle LdI pervenute nell’area tematica 1: “Farmaci orfani per malattie rare o farmaci per sottogruppi di pazienti non responder”; 20 su 100 (20%) delle LdI dell’area 2: “Confronto fra farmaci e fra strategie terapeutiche per patologie e condizioni cliniche ad elevato impatto per la salute pubblica e per il SSN”; e, infine, 38 su 139 (27%) dell’area 3: “Studi di farmacoepidemiologia sul profilo beneficio-rischio dei trattamenti e studi sull’impatto di strategie di miglioramento dell’appropriatezza delle cure”. A livello aggregato, la proporzione di progetti ammessi alla seconda fase nel 2007 è stata simile a quella osservata nei due anni precedenti (tabella II). Rispetto agli anni precedenti si riducono le LdI giudicate non pertinenti: 25% nel 2007 contro il 32% nel 2006 e il 52% del 2005. Tale riduzione è da attribuire in buona misura al maggior dettaglio delle informazioni fornite ai ricercatori fin dal bando 2006. Tabella I – Lettere di intenti pervenute nelle tre aree. Area tematica LdI pervenute LdI ammesse alla study session N % N % 1 - Farmaci orfani per malattie rare o farmaci per sottogruppi di pazienti non responder 122 34 41 34 2 - Confronto fra farmaci e fra strategie terapeutiche per patologie e condizioni cliniche ad elevato impatto per la salute pubblica e per il SSN 100 28 20 20 3 - Studi di farmacoepidemiologia sul profilo beneficio-rischio dei trattamenti e studi sull’impatto di strategie di miglioramento dell’appropriatezza delle cure 139 38 38 27 Totale 361 100 99 27 R Agenzia Italiana del Farmaco 244 Bif XIV N. 6 PANORAMI E PERCORSI 2007 Tabella II – Sintesi dei risultati delle votazioni per il bando 2007 e confronto con i bandi 2005 e 2006. 2007 Area Ldl pervenute 2006 Ldl ammesse alla study session Ldl pervenute 2005 Ldl ammesse alla study session Ldl pervenute Ldl ammesse alla study session N N % N N % N N % 1 122 41 34 184 38 21 150 31 21 2 100 20 20 121 24 20 80 26 33 3 139 38 27 149 37 25 172 50 29 Totale 361 99 27 454 99 22 402 107 27 Tabella III – Lettere di intenti per 1000 ricercatori: bando 2007 e confronto con i bandi 2005 e 2006. Ldl Bando 2007 Area geografica Bando 2006 Bando 2005 N % N ogni 1000 ricercatori N % N ogni 1000 ricercatori N % N ogni 1000 ricercatori Nord 184 51 5,3 222 49 6,4 187 47 5,4 Centro 93 26 2,6 154 34 4,3 154 38 4,3 Sud e isole 84 23 3,2 78 17 3,0 61 15 2,3 Totale 361 100 3,7 454 100 4,7 402 100 4,2 Per tutti i bandi sono stati utilizzati gli stessi denominatori: numero ricercatori al 2004. Dati ISTAT 2004. lutati durante la seconda fase del bando dalla study session che è composta da circa 24 esperti indipendenti, diversi dai membri della CRS, per metà italiani e per metà stranieri. Entro 3 mesi dalla pubblicazione dei risultati della study session si prevede la stipula dei contratti e l’avvio dei finanziamenti. In meno di un anno, quindi, come per gli anni precedenti, si prevede di completare l’iter valutativo e di entrare nella fase operativa che riguarda l’inizio degli studi. to e in rapporto al numero di ricercatori nella regione; inoltre, viene effettuato anche un confronto del triennio 2005-2007. Nel 2007 vi è stato un numero leggermente inferiore di LdI presentate rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, è di interesse notare che mentre si è osservato un calo dalle regioni del centro, dalle regioni del sud e isole vi è stato un aumento di LdI sia in assoluto che in proporzione sul complesso. Si ricorda che il bando prevedeva la partecipazione come proponente a una sola LdI per ricercatore e che non poteva essere presentata una LdI da parte di coloro che avevano avuto un progetto finanziato nell’ambito dei precedenti bandi AIFA 2005 e 2006. Infine, è stato anche calcolato il rapporto maschi/femmine nella presentazione delle LdI che è risultato essere di 3 a 1 (tabella IV). In particolare, la proporzione di LdI ammesse alla seconda fase di valutazione è stata del 21% per le ricercatrici e del 30% per i ricercatori. Entro il 31 gennaio 2008 i ricercatori che hanno superato la prima fase di selezione hanno dovuto presentare un protocollo completo, redatto in lingua inglese. I protocolli saranno quindi va- Tabella IV – Ricercatori proponenti del bando 2007: analisi per genere. Ricercatori proponenti R N % F 87 24 M 274 76 Totale 361 100 Agenzia Italiana del Farmaco bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 6 245 2007 Gestione del rischio: un sistema europeo Il Risk Management Plan rappresenta una nuova procedura nell’ambito della “Strategia europea di gestione del rischio” ed è costituito da un insieme di misure di farmacovigilanza volte ad ottimizzare la gestione dei problemi di sicurezza dei farmaci nella fase immediatamente successiva all’autorizzazione alla immissione in commercio in aggiunta ai dati raccolti con la segnalazione spontanea per la identificazione dei segnali. Il presente articolo illustra gli scenari e le aspettative dei nuovi approcci per la gestione dei rischi associati all’uso dei medicinali. punti di forza e i punti di debolezza del vecchio sistema al fine di definire una strategia europea di gestione del rischio per tendere verso un sistema di farmacovigilanza “paneuropeo”. approccio multidisciplinare, volti alla continua e La precedente normativa europea prevedeva attenta sorveglianza dei rischi noti e potenziali norme e linee guida per la conduzione della fardei farmaci. macovigilanza, ma tutte si riferivano alla fase Negli ultimi anni è stata sempre di più avverpost-autorizzativa. tita da parte delle agenzie regolatorie europee la La revisione normativa del 2001, che si è connecessità di definire e adottare una strategia coclusa con la pubblicazione della Direttiva mune per la gestione del rischio. 2004/27 recepita a livello nazionale con il D.Lgs In generale, al momento del rilascio dell’au219/06, introduce il concetto di sistema di getorizzazione all’immissione in commercio (AIC) stione del rischio (Risk Management System) cioè di un medicinale, le informazioni sulla sua sicurezza sono relativamente limitate; tutto ciò è dola pianificazione, al momento dell’AIC, di un invuto ad una molteplicità di fattori quali il ridotsieme di attività di farmacovigilanza e di interto numero di soggetti arruolati nei trial clinici neventi, su problemi prodotto-specifici, destinati cessari per l’autorizzazione stessa, le restrizioni lealla identificazione, descrizione, prevenzione e gate all’età, al sesso, all’etnia, alla co-morbilità, minimizzazione dei rischi correlati a quel medialle condizioni d’uso del medicinale, alla breve cinale, inclusa la valutazione della efficacia degli durata di esposizione al farmaco. interventi messi in atto. Questo è tanto più vero nello scenario attuale Il concetto chiave è che la salute pubblica è in cui lo sviluppo dei “nuovi medicinali”, quelli demeglio protetta da un intervento predefinito delrivati dalla biotecnologia e destinati a patologie imle attività di farmacovigilanza attraverso accordi portanti o rare, porta spesso ad un’accelerazione formalizzati con i titolari delle AIC sulle strategie dei tempi di registrazione e, quindi, ad un magdi minimizzazione del rischio prima del rilascio giore spostamento della valutazione approfondita dell’autorizzazione. del profilo di sicurezza nella fase post-registrativa. Un programma di questo tipo si basa sulle coIl ritiro dal mercato della cerivastatina ha pornoscenze acquisite del profilo di sicurezza del fartato l’Europa a rivedere tutto il simaco durante la fase di sperimentastema di monitoraggio della sicurezzione e porta ad una gestione del riza dei farmaci e delle azioni previste schio più efficace e conseguentemenai fini della minimizzazione del rite ad una più efficace protezione delIl ritiro dal schio. Naturalmente per la realizzala salute pubblica. mercato della zione di un unico sistema valido ed La nuova normativa prevede, perefficiente in grado di analizzare e vatanto, che la documentazione precerivastatina ha lutare complessivamente i dati di sisentata a sostegno del rilascio di una portato l’Europa curezza dei farmaci bisogna superanuova AIC includa una proposta di re alcune barriere, come la diversa a rivedere tutto il Piano di gestione del rischio del meorganizzazione e distribuzione delle dicinale (Product Risk Management sistema di risorse all’interno dei sistemi di farPlan – Product RMP) o una giustificamonitoraggio macovigilanza propri di ciascun Paeta motivazione qualora non sia ritese. Inoltre, è necessario far riferinuto necessario. della sicurezza mento a degli standard comuni. La presentazione del Piano di gedei farmaci Pertanto, sono stati individuati i stione del rischio del medicinale è ob- a gestione del rischio correlato all’uso dei farmaci è un’attività complessa che richiede la L condivisione di informazioni, metodologie e un “ ” R Agenzia Italiana del Farmaco 246 Bif XIV N. 6 PANORAMI E PERCORSI 2007 Il titolare dell’AIC, tenendo conto bligatoria per la registrazione di: di questi elementi, deve predisporre • nuove entità chimiche e proIl Piano di il Piano di farmacovigilanza (pharmadotti di derivazione biotecnogestione del logica; covigilance plan) che consiste nella rischio deve • farmaci orfani; progettazione di uno o più protocol• farmaci ad uso pediatrico; li di studio con l’obiettivo di raccoessere discusso • modifiche significative in megliere ulteriori dati relativamente ai con l’autorità dicinali già autorizzati (nuovi punti critici individuati. A seconda dosaggi, nuove forme farmadelle circostanze, gli studi possono regolatoria ceutiche/vie di somministraandare da veri e propri studi clinici a prima della zione, nuovi processi di fabbristudi epidemiologici osservazionali, presentazione cazione per i prodotti di biovalutazione di banche dati esistenti e tecnologica); della richiesta di quanto altro ritenuto opportuno. • estensione dell’uso di farmaci Il Piano di minimizzazione del riregistrazione del schio (Risk minimization plan – RmP) già noti a nuove popolazioni, in particolare la popolazione deve essere proposto nei casi in cui il medicinale pediatrica o autorizzazione di titolare dell’AIC, tenendo conto delle nuove importanti indicazioni; specifiche di farmacovigilanza, ritenga necessario • ri-classificazione di medicinali noti da faradottare ulteriori misure, oltre quelle routinarie di maci con obbligo di prescrizione a senza obfarmacovigilanza, quali il riassunto delle carattebligo di prescrizione medica. ristiche del prodotto (RCP), le note informative importanti, i bollettini, il sito dell’Agenzia ItaliaIl Piano di gestione del rischio deve essere dina del Farmaco (AIFA), il foglio illustrativo e un scusso con l’autorità regolatoria prima della preappropriato e specifico materiale educazionale. sentazione della richiesta di registrazione del meIn questo modo la minimizzazione del rischio dicinale e si compone essenzialmente di tre eleè essenzialmente ottenuta attraverso l’informamenti: specifiche di sicurezza, piano di farmacozione e l’educazione di tutti coloro che ruotano vigilanza, piano di minimizzazione del rischio. attorno al farmaco: medici, farmacisti e pazienti. Le specifiche di sicurezza (safety specifications) L’applicazione di un vero e proprio piano educazionale ha come obiettivi1: rappresentano l’insieme dei rischi identificati o potenziali e le informazioni importanti non di• aumentare la diffusione delle informazioni sponibili al momento del rilascio dell’AIC. Attrasul rischio specifico correlato a quel farmaco; verso un’attenta disamina dei dati raccolti negli • migliorare la comprensione delle misure studi pre-clinici e clinici del farmaco, il titolare volte a ridurre sia la frequenza sia la gravità dell’AIC deve individuare quali aspetti necessitadelle reazioni avverse considerate; no di essere ulteriormente studiati o monitorati • permettere una diagnosi precoce e, se posper ridurre al minimo i rischi assicurando al massibile, intraprendere il trattamento della reasimo il beneficio del trattamento. zione avversa; A titolo di esempio, relativamente agli studi • informare e sensibilizzare i pazienti sulla nepre-clinici, per un farmaco potenzialmente uticessità di adottare precauzioni supplementari. lizzabile nelle donne in età fertile potrebbero non essere completi gli studi di tossicologia riprodutIl piano educazionale può comprendere: tiva negli animali. Potrebbero essere necessarie • comunicazioni dirette agli operatori sanitari; maggiori informazioni sulle interazioni farmaco• guida per la prescrizione rivolta ai medici; logiche o sulla possibile azione del farmaco sul• guida alla dispensazione per i farmacisti; l’intervallo Q-T dell’elettrocardiogramma. Per • brochure ed opuscoli esplicativi per pazienti; quanto riguarda gli studi clinici, potrebbero es• programmi di formazione specifici. sere necessari ulteriori dati su popolazioni poco studiate o escluse dagli studi sperimentali pre-reUn esempio di piano educazionale è quello registrativi, quali la popolazione geriatrica o la polativo all’isotretinoina che, come è noto, è un farpolazione di pazienti affetti da patologie preesimaco altamente teratogeno2. Nell’ambito dell’atstenti come cardiopatie, insufficienza renale, diatività di minimizzazione del rischio, l’AIFA nel bete, depressione, insufficienza epatica. 2005 ha approvato un programma di prevenzione “ ” R Agenzia Italiana del Farmaco bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 6 del rischio teratogeno2 rivolto ai medici, farmacisti e aziende produttrici in cui sono indicate le modalità di prescrizione, dispensazione e distribuzione dei medicinali contenenti isotretinoina ad uso sistemico, le informazioni per le pazienti sui rischi associati all’impiego del farmaco e sulla necessità di misure contraccettive adeguate, il monitoraggio e la gestione degli eventuali casi di gravidanza e/o di sospetta esposizione embrio-fetale verificatasi. La minimizzazione del rischio può essere raggiunta agendo contemporaneamente su diversi fronti: da un lato sensibilizzando maggiormente attraverso un programma informativo tutti i soggetti (medici, pazienti e farmacisti) coinvolti nell’uso del farmaco e, dall’altro, ponendo una serie di vincoli di prescrizione e dispensazione in modo da evitare un uso non controllato del medicinale. Tuttavia, è stato riscontrato che l’impiego di materiale educazionale non sempre riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati. Proprio nel caso dell’isotretinoina, infatti, molti medici non sono a conoscenza del programma di prevenzione del rischio teratogeno. 247 2007 In base ai dati forniti dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA), dal 1 settembre del 2005, su un totale di 107 nuove autorizzazioni, sono stati attuati 89 RMP e 13 RmP. Relativamente ai farmaci già autorizzati i RMP sono 64 con 4 RmP. È ancora presto per fare un’analisi delle possibili ricadute di questa nuova procedura; la speranza è che non venga trasformata in uno mero strumento per accorciare i tempi di registrazione rinviando la conduzione di studi alla fase postautorizzativa e che possa risultare un ulteriore importante strumento di protezione per la salute pubblica. Bibliografia 1. Pharmacovigilance for Medicinal Products for Human Use (versione aprile 2007). Volume 9, Eudralex. 2. Determinazione AIFA 28 ottobre 2005. “Modalità di prescrizione, dispensazione e distribuzione dei medicinali contenenti isotretinoina ad uso sistemico ed implementazione di un programma di prevenzione del rischio teratogeno”. S.O. n. 179 alla G.U. n. 261 del 9/11/2005. bif-iller Questione di priorità [...] la quale (la conservazione della salute) è, senza dubbio, il primo bene e fondamento di tutti gli altri beni in questa vita: poiché anche il nostro spirito è così legato al temperamento e alla disposizione degli organi corporei che, s’è possibile trovare qualche mezzo per rendere comunemente gli uomini più saggi e più abili a questo riguardo, credo che bisogna cercarlo nella Medicina. Quella ora in uso contiene poche cose di cui l’utilità sia abbastanza notevole. Non voglio mancar di rispetto a nessuno, ma coloro stessi che ne fanno professione dovranno convenire che tutto quel che di essa si sa è quasi niente rispetto a ciò che rimane a sapere, e che si potrebbe esser esenti da un’infinità di malattie, tanto del corpo quanto dello spirito, e forse anche dall’indebolimento della vecchiaia, se si avesse sufficiente conoscenza delle loro cause e dei rimedi di cui la natura stessa ci ha provvisti. Da: Cartesio (R. Descartes). Discorso sul metodo. Bari: Laterza, 1962. R Agenzia Italiana del Farmaco