LEGA NORD - LEGA LOMBARDA Segreteria Provinciale di BERGAMO Via A. Berlese, 1 - 24124 Bergamo Tel. 035/363111 Fax 035/363183 LEGA NORD BERGAMO – INFORMA del 13 gennaio 2012 LEGA NORD in Parlamento: Evasione, Monti predica bene e razzola male “Le parole di Mario Monti in merito alla lotta all’evasione sono molto importanti, però chi predica bene dovrebbe avere comportamenti chiari e conseguenti. Invece alla nostra richiesta, formulata attraverso l’atto formale di un’interrogazione parlamentare, per sapere come il presidente del Consiglio abbia pagato l’ormai famoso barbiere di Milano non è stata data una risposta chiara. Il silenzio del governo sulla vicenda lascia dunque aperti tutti i dubbi sulla potenziale evasione fiscale ravvisata in quello specifico episodio”. Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord in commissione Finanze alla Camera, Maurizio Fugatti. (07/01/2012) Tasse, sacrifici per tutti. Ma non per gli immigrati “Il Governo Monti chiede sacrifici a tutti, meno che agli immigrati: da un lato tassa gli italiani su ogni cosa, dall’altro toglie agli immigrati la tassa sul permesso di soggiorno. Complimenti a questi professoroni, che passano le loro giornate ad ingegnarsi su come bastonare i cittadini italiani e su come agevolare gli ultimi arrivati…” Queste le parole dell’Europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, sulla dichiarata volontà del Governo di rivedere la tassa sui permessi di soggiorno a carico degli immigrati. “Siamo davvero all’assurdo: il Governo del record mondiale delle tasse, quello che sta tassando tutto il tassabile, è intenzionato a rivedere e levare una sola tassa: quella sul permesso di soggiorno degli immigrati. Alla faccia dell’equità e della parità di trattamento tanto invocata dal Governo dei nominati” spiega l’on. Bizzotto. “L’idea, in questo periodo di crisi in cui a soffrire sono soprattutto le fasce sociali più deboli del nostro territorio, di fare questo regalo agli immigrati è semplicemente assurda: se ai nostri cittadini si chiedono pesanti sacrifici perché gli immigrati, che già godono di situazioni privilegiate in molti settori, dovrebbero esserne esentati?” si chiede la Bizzotto. “Il fatto che autorevoli esponenti della sinistra, non ultimo il sindaco di Padova Zanonato, invochino a gran voce la cancellazione di questa tassa, dimostra purtroppo come il Governo Monti stia pericolosamente scivolando ogni giorno di più verso una sinistra che ha a cuore soltanto gli interessi degli immigrati e che discrimina, nei fatti, la nostra gente”. (10/01/2012) Roma capitale, Lega blocca decreto in commissione La Lega Nord ha bloccato il decreto su Roma Capitale in Commissione Bilancio. Lo riferiscono in una nota i senatori del Carroccio, Massimo Garavaglia, che è anche vicepresidente della Commissione e Gianvittore Vaccari. ''IL governo - secondo quanto riferiscono Garavaglia e Vaccari - aveva posto in discussione per oggi il decreto su Roma Capitale ma non si e' presentato in Commissione. Questo e' un affronto al lavoro del Parlamento che, però, ci ha dato l'opportunità "politica" - rilevano Garavaglia e Vaccari - di bloccare il decreto e quindi non discuterlo e rinviarlo''. (10/01/2012) Alimentazione, Governo tuteli i celiaci in sede Ue “Non è la prima volta, e temo che non sia neppure l’ultima, che ci troviamo ad affrontare provvedimenti adottati dalle istituzioni europee che ci lasciano piuttosto perplessi e che testimoniano la lontananza di queste istituzioni dalle necessità reali dei nostri concittadini.” Lo ha detto Sebastiano Fogliato, vicepresidente dei deputati della Lega Nord intervenendo in Aula alla Camera sulle mozioni concernenti iniziative in sede comunitaria in materia di etichettatura dei prodotti alimentari destinati alle persone intolleranti al glutine. “In questo caso - continua Fogliato - si tratta della proposta adottata dalla Commissione europea che prevede tra gli altri punti anche 1 l’abrogazione del Regolamento relativo alla composizione e all’etichettatura dei prodotti alimentari adatti alle persone intolleranti al glutine, la cui applicazione è prevista a decorrere dal 1° gennaio di quest’anno. Non voglio pensare – continua il parlamentare leghista - che la proposta europea sia stata volutamente pensata per danneggiare i celiaci, ma in sostanza questo avviene e non lo possiamo accettare”. “Attualmente i prodotti senza glutine sono considerati prodotti ‘dietetici’ e fino ad oggi la categoria dei celiaci è stata garantita da una disciplina normativa stringente sia per quanto concerne i requisiti nutrizionali specifici che i controlli, che adesso verrebbe meno, per cui per gli alimenti senza glutine ci si dovrebbe accontentare di regole generali e non più specifiche. E’ giusto quindi – continua Fogliato - che il Governo intervenga su questo tema e manifesti in ambito comunitario la propria contrarietà alla proposta della Commissione europea sottolineando la necessità di tutelare i celiaci dal rischio di essere gravemente danneggiati. Sarebbe più opportuno – conclude il leghista - modificare la proposta della Commissione inserendo i prodotti dietetici senza glutine nella categoria degli alimenti destinati a fini medici speciali, la cui specifica disciplina garantirebbe una maggior sicurezza per chi ha necessità di seguire quella particolare dieta sanitaria. E quindi chiediamo l’impegno del governo ad intervenire nelle competenti sedi comunitarie al fine di modificare la proposta di regolamento COM 353, nel senso di inserire i prodotti adatti alle persone intolleranti al glutine nella categoria degli alimenti a fini medici speciali”. (10/01/2012) Siae, far luce sulla svendita del patrimonio ''Mettere un ultranovantenne come Rondi a Presidente della Siae con una perfetta manovra 'lettiana' forse e' servito a operare in modo corsaro per la svendita del patrimonio immobiliare''. Lo sottolinea il senatore della Lega Nord, Enrico Montani della Commissione Finanze del Senato dopo la denuncia del Corriere della Sera sulla svendita del patrimonio immobiliare della Siae. Montani ricorda ''come appunto un anno fa, il nostro giornale denunciava la Siae come una societa' non piu' in grado di competere in un mercato sempre piu' globale, con le altre societa' di collecting europee. La provvigione che essa trattiene agli autori ed editori per la fornitura del proprio servizio sarebbe tra le piu' alte in Europa, mentre i rendiconti e, di conseguenza, i pagamenti sarebbero sempre piu' lenti'. Non e' stato cosi' - ricorda appunto Montani - per il patrimonio immobiliare della Siae, societa' pubblica, svenduto in fretta e furia con licitazione privata. Vergogna!''. (11/01/2012) Pensioni, togliere le penalizzazioni per chi ha lavorato una vita “Nonostante la manovra Monti abbia estremamente penalizzato le pensioni di anzianità, c’è ancora qualche seppur minimo spiraglio per rimediarvi, abrogando ad esempio la riduzione percentuale pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni, percentuale annua che è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni”. E’ quanto prevede un emendamento presentato da Massimiliano Fedriga, vicepresidente dei deputati della Lega Nord e relatore del testo unificato in materia di trattamenti pensionistici di riversibilità, in discussione in Commissione Lavoro. “Vogliamo salvare i nostri pensionati – conclude Fedriga - e porre fine alla riduzione percentuale pari ad 1 o 2 punti percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni, previsto dalla manovra Monti”. (11/01/2012) Prima degli immigrati pensiamo ai nostri cittadini “Vista la preoccupante e crescente disoccupazione dei lavoratori italiani, il ministro Andrea Riccardi prima di preoccuparsi degli immigrati dovrebbe dare risposte ai nostri cittadini. Se poi, come dice il ministro per l’Integrazione, sono scaduti seicentomila permessi di soggiorno a causa della perdita di lavoro, sarebbe il caso di attivarsi per rimandare a casa il prima possibile queste persone affinché possano raggiungere la loro famiglia e vivere in modo più dignitoso nel loro Paese”. Lo ha detto il deputato della Lega Nord, Matteo Bragantini, rispondendo all’intervento in commissione del ministro per l’Integrazione, Andrea Riccardi. “Sarebbe inoltre – prosegue Bragantini - un atto di crudeltà concedere la cittadinanza ai minori nati in Italia, che poi si troverebbero costretti a vivere in un orfanotrofio una volta separati dai loro genitori qualora rimandati nel loro Paese perché irregolari. È molto meglio concedere loro la cittadinanza una volta maggiorenni, qualora superino un esame e siano in grado di decidere se restare o vivere con i propri genitori. In merito ai preoccupanti fenomeni di intolleranza, voglio far notare la percezione dei cittadini italiani di avere maggiore oneri e di godere di minori diritti degli extracomunitari. Basti vedere i paletti che vigono nell’assegnazione delle case popolari e che finiscono per favorire sempre gli stranieri. Oppure nel caso degli ospedali, usati troppo spesso gratuitamente come ambulatori, rispetto ai nostri cittadine costretti a pagare il ticket. Sarebbe quindi il caso - conclude il deputato del 2 Carroccio - di preoccuparsi che anche loro rispettino le regole e che non godano di maggiori diritti rispetto ai nostri cittadini”. (11/01/2012) Monti cura le banche ma dimentica famiglie e imprese “Il dibattito in corso in questi giorni tra imprenditori ed istituti di credito mi sembra surreale. Chi aveva pensato che i fondi messi a disposizione nelle settimane scorse dalla Banca Centrale Europea per le banche italiane potesse trasformarsi nella possibilità per famiglie ed imprese di avere a disposizione nuovi crediti per uscire dalla crisi dovrà ricredersi. – dichiara il senatore della Lega Nord Paolo Franco- La risposta delle banche è stata chiara: utilizzeranno i soldi per ricapitalizzare e risistemare i propri portafogli interni. Per famiglie ed imprese ci saranno solo, se ne rimarranno, le briciole. Anzi, grazie alle misure recessive di questo Governo sono in continuo calo i depositi nelle banche italiane, come i bollettini statistici della Banca d'Italia e della stessa Bce dimostrano (ad esempio nel solo mese di ottobre sono scesi da 1.402 miliardi a 1.364!" Il senatore del Carroccio ricorda quindi le parole del Cancelliere Angela Merkel, che già lo scorso 21 novembre osservava come “il salvataggio delle banche non serve ad evitare che il sistema economico collassi”, e aveva quindi “introdotto un contributo delle banche e una legge che indichi come riabilitare quelle insolventi affinché in futuro i contribuenti, che non dovranno proprio più essere coinvolti, non siano più i soli a pagare”. “Il Cancelliere tedesco ha parlato chiaro ed agito di conseguenza- conclude Franco-, mentre Il premier Monti non ha invece imposto alcun vincolo destinato ad aumentare la disponibilità del credito alle aziende e alle famiglie!” (11/01/2012) No al programma Rai per gli immigrati "Evidentemente il ministro all'immigrazione Riccardi è troppo vecchio. Oggi per alfabetizzare le centinaia di diverse etnie e lingue presenti sul nostro territorio ci sono strumenti ben più efficienti come i corsi organizzati dalle amministrazioni locali o gli strumenti multimediali che si sono dimostrati ben più efficaci. Non sprechi altri soldi dei contribuenti, a maggior ragione con la Rai. Lo dice Davide Caparini, presidente della commissione per le questioni regionali, commentando la proposta del ministro Riccardi di realizzare una trasmissione sulla Rai per alfabetizzare gli stranieri. (11/01/2012) Il governo penalizza i nostri autotrasportatori “Pieno appoggio della Lega Nord al mondo dell’autotrasporto che rischia di subire pesanti danni dal decreto sulle liberalizzazioni del governo Monti. In un colpo di spugna si stanno per cancellare quegli strumenti base che hanno permesso fino ad ora alle imprese del settore di essere tutelate nei confronti di vettori stranieri o italiani che non rispettano le regole. A tal proposito presenteremo un’interpellanza urgente al Governo affinché requisiti di professionalità, capacità finanziaria e costi di sicurezza rimangano i tasselli fondamentali per lo svolgimento di tale attività. Tre elementi che rappresentano l’unica arma di garanzia per le imprese del settore e che invece, se annullate andrebbero a beneficio di chi in regola non lo è”. A dichiararlo è il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni dopo l’incontro avuto oggi con il presidente Fai (Federazione autotrasportatori italiani) e vicepresidente Confommercio, Paolo Uggè. “Il governo Monti sembra vittima di una mania di liberalizzazione ad ogni costo – dice il vicepresidente del Gruppo, Alessandro Montagnoli – Noi chiediamo che non stravolga quanto approvato dal precedente esecutivo e dai partiti che lo sostenevano. Il nostro obiettivo – sottolinea Montagnoli – è difendere il settore dell’autotrasporto e le piccole e medie imprese la cui attività vi ruota intorno, in un momento di grave difficoltà economica come quello che sta vivendo il Paese. Ad esempio – specifica il vicepresidente dei deputati del Carroccio – è impensabile che un autotrasportatore recuperi i costi sostenuti per il gasolio dopo circa un anno e mezzo. Noi chiediamo una modifica che preveda un recupero mensile o trimestrale”. “La Lega, – conclude Montagnoli – coerentemente con quanto approvato in qualità di ex maggioranza, chiede che l’esecutivo non pensi alle liberalizzazioni come al modo migliore per favorire chi sta fuori dalla regole: per noi le liberalizzazioni devono essere utili ai cittadini e ai consumatori. Non a chi non rispetta la legge”. (11/01/2012) LA DOMANDA DEL MOMENTO In un Paese che sta affondando la Lega Nord cerca di impedire le scelte sbagliate di chi è entrato nella stanza dei bottoni senza chiedere il consenso ai cittadini. In tal senso la nostra grande assemblea di popolo, convocata per il prossimo 22 gennaio a Milano, sarà di certo una grande occasione per protestare contro un Governo, frutto di manovre di Palazzo, che vuole togliere i soldi al Nord per continuare a rimpinguare le casse di uno Stato sprecone 3 e centralista. Dopo aver negato la pensione, a chi ne aveva già maturato il diritto, e dato una mazzata micidiale all’economia, con una manovra sbagliata tutta lacrime e sangue, il governo Monti si appresta ora ad approvare nuovi provvedimenti che mirano solo a penalizzare alcune categorie senza innalzare di un millimetro l’asticella della crescita. La cosiddetta “fase due”, della quale tutti nella maggioranza parlano ma senza dire (e forse nemmeno sapere) esattamente a cosa intendono riferirsi, sembra essere più uno spot ad uso e consumo dei mass media, compiacenti del presidente del Consiglio, che non un serio e concreto programma di governo per uscire dalle secche nelle quali i banchieri e i tecnici insediatisi a Palazzo Chigi hanno portato tutti noi. Frattanto lo spread continua a rimanere alto, non lontano dagli stessi livelli che portarono alle dimissioni del governo Berlusconi, e i tassi sui titoli di Stato stanno sopra la soglia di sicurezza. Per non parlare poi delle notizie negative che arrivano anche sul fronte delle agenzie di rating. Come se non bastasse sono poi arrivate anche le dimissioni dal governo (dopo solo 44 giorni!) del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Malinconico, sotto accusa per una vicenda che dovrà sicuramente essere chiarita. Inspiegabilmente però né le forze politiche che appoggiano Monti, né i sindacati, né tanto meno Confindustria, che sembra peraltro aver dimenticato i continui appelli a "fare qualcosa", chiedono le dimissioni del governo in carica. Cosa aspettano? Dove vogliono arrivare, prima di rendersi conto del grave errore commesso con l’appoggio a questo governo? Se può essere comprensibile, almeno in parte e comunque solo dal loro punto di vista, l’atteggiamento di Bersani e Casini di restare dietro le quinte del governo Monti, ma comunque sempre in prima fila e in posizione di vantaggio rispetto al ruolo nel quale gli elettori li avevano relegati in questa legislatura, la domanda da porsi è un’altra: cosa aspetta Berlusconi a staccare la spina? I tantissimi mal di pancia di molti dirigenti del suo partito, ma anche i malumori ormai conclamati di gran parte del suo elettorato, che oltre del governo si è visto anche scippato dei temi e del programma per il quale aveva votato il Pdl, dovrebbero ormai aver convinto il Cavaliere che Monti e i suoi tecnici non costituiscono la soluzione per portare il Paese fuori dalla crisi. di Giacomo Stucchi, 10 gennaio 2012 IL GOVERNO MONTI STA SCAVANDO UN SOLCO NEL PAESE Il no della Corte Costituzionale ai referendum sulla legge elettorale non deve trarre in inganno l'opinione pubblica su quali siano in realtà i fatti che contano davvero nell'attuale quadro politico. Con tutto il rispetto per i referendari che hanno raccolto le firme e anche se la legge elettorale va comunque cambiata nel rispetto della democrazia, a nostro parere c'è anche altro al momento da tenere sotto osservazione. Molti mass media, che hanno a cuore le sorti del governo in carica, stanno facendo finta di non vedere il ruolo di mero strumento di ratifica al quale è stato relegato il Parlamento. Negli anni del governo Berlusconi le opposizioni, strumentalmente, protestavano contro i voti di fiducia, ma adesso rimangono silenti dinanzi alle scellerate decisione del governo Monti, approvate a tamburo battente dalla maggioranza e senza nemmeno l'ombra di un dibattito. Si dirà che c'è l'emergenza, ma la verità è che Pdl, Pd e Terzo Polo non vogliono assumersi, davanti ai rispettivi elettorati, le loro responsabilità per aver varato della manovre sbagliate e recessive. Così "utilizzano" Monti per fargli fare il lavoro sporco, nella speranza che prima o poi il pallino torni in mano loro. Ma stanno sbagliando clamorosamente i loro conti perché nel frattempo i costi delle manovre varate dal governo di tecnici e banchieri sono per lo più a carico del nord, ovvero la parte più produttiva del Paese, sulla quale grava la maggior parte del peso delle tasse, e stanno già provocando un inevitabile solco, sempre più profondo, tra gli interessi dei territori che fanno economia e quelli che invece vivono a traino. Sul modello della Baviera le regioni del nord guarderanno quindi, per i loro accordi economici, sempre più ai paesi europei e sempre meno a Roma. Ma c'è dell'altro e riguarda una scandalosa disinformazione ad opera dei grandi quotidiani che fiancheggiano l'attuale premier. Queste testate hanno fatto finta di niente, o hanno relegato la notizia nelle pagine interne (Il Sole24Ore addirittura a pag. 14!), riguardo alla certificazione che l'Istat ha fatto sui nostri conti pubblici. I dati, resi noti dall’Istat dicono infatti che il deficit pubblico del 2011, nel terzo trimestre, è sceso ben sotto il limite del 3 per cento, raggiungendo il 2,7 per cento rispetto al Pil. L’avanzo primario, al netto degli interessi corrisposti sul debito pubblico, è salito a oltre 6 miliardi e mezzo di euro, con un miglioramento di oltre 2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. Le entrate, fiscali e non, sono aumentate. Le spese correnti sono diminuite dello 0,4 per cento nel terzo trimestre, e nei primi nove mesi l’incremento è modesto, intorno all’1 per cento. Insomma, le migliori credenziali che il presidente del Consiglio Monti ha potuto portare nel colloquio a Berlino con la Cancelliera Merkel non sono certo le pessime riforme varate in tutta fretta dal suo governo ma il frutto della politica oculata del governo targato Lega Nord-Pdl. di Giacomo Stucchi, 12 gennaio 2012 4 LEGA NORD TASSA SUL PERMESSO DI SOGGIORNO NON ADEGUATA ALLE MUTATE CONDIZIONI DELL’ECONOMIA COME CI RACCONTA MONTI. FACOLTA’ DI INTERVENTO ALLE REGIONI “Credo che quando legittimamente fu varato il decreto da Maroni e Tremonti le condizioni economiche del Paese erano ben diverse come si ostina a ripetere Monti nella sua litania quotidiana per giustificare ogni balzello propinato agli italiani. Ritengo quindi doveroso ed eticamente imprescindibile incidere in egual misura su tutte le possibilità contributive, senza generare discriminazioni tra italiani e stranieri. Trovo patetiche e profondamente offensive della dignità del nostro popolo le accuse di xenofobia per un provvedimento giusto ed equo che ha l’unica pecca, forse di essere ormai inadeguato di fronte a ciò che sono costretti a subire gli italiani. Mi chiedo: loro son diversi ? Le loro "lacrime e sangue” son diverse dalle nostre ?” “Mi permetto di avanzare una proposta che consenta alle Regioni di incrementare il costo del contributo, andando cosi a costituire un Fondo di solidarietà per gli italiani, quelli che tra un po’ avranno esaurito le lacrime ed il sangue…” “Regione Lombardia potrebbe rappresentare, come sempre, un vero modello di solidarietà reale, concreto e vicino ai veri bisogni della gente, lontano dall’essere patetici e dalla solidarietà politica di chi mira solamente a costituire un nuovo serbatoio elettorale”. Davide Boni La Lombardia a sostegno delle proprie famiglie Se il Governo nazionale non è in grado di attuare una politica a favore delle famiglie e di quanti stanno faticosamente accendendo un mutuo per l’acquisto della prima casa, allora si potrebbe ipotizzare che proprio la Lombardia si attivi per sostenere i nostri nuclei famigliari. La Regione potrebbe infatti predisporre la creazione di un fondo, in accordo con le banche di Credito Cooperativo, per abbassare di un punto percentuale il tasso del mutuo. Un’iniziativa che di fatto darebbe maggiore ossigeno a tutte quelle famiglie lombarde che, alle prese con una crisi economica che ha colpito anche le nostre aziende, si trovano a sostenere con grande difficoltà la spesa fissa mensile legata al pagamento del mutuo per la propria abitazione. Così Davide Boni in merito alla crisi economica e alla difficoltà da parte delle famiglie di sostenere la spesa fissa per un mutuo. Guardiamo con fiducia all’esito di un referendum che può riscrivere la storia di molti altri popoli europei “Non possiamo che essere contenti per il grande risultato finalmente ottenuto dal popolo scozzese che potrà esprimersi, attraverso un quesito referendario, sulla secessione dal resto del Regno Unito. Secoli di storia, di tradizioni e di un forte spirito di appartenenza al proprio territorio, potranno così trovare il pieno e giusto compimento in una consultazione che lascerà decidere agli scozzesi se essere o meno indipendenti dal proprio Paese. Ci auguriamo che un risultato positivo a questo referendum possa essere preso ad esempio da altri popoli che stanno lottando in maniera pacifica per la propria libertà e per liberarsi dalle catene di Stati troppo centralisti che rischiano di cancellare le radici che contraddistinguono i singoli popoli”. Così Davide Boni, Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, ha commentato la notizia riguardante la richiesta di indire un referendum sull’indipendenza della Scozia. …meglio preoccuparsi di quei negozi che sul nostro territorio espongono cartelli scritti in idiomi incomprensibili “Così come nei quartieri multietnici delle grandi città, vedi in primis viale Padova a Milano, i commercianti stranieri addobbano le proprie vetrine con annunci scritti in arabo reclamizzando la vendita di carne o prodotti trattati secondo il rito islamico, così mi sembra più che corretto che anche altri negozi espongano un cartello che chiarisca agli avventori se si tratta di un’attività gestita da italiani o meno. Nulla di male se qualche commerciante abbia quindi pensato di chiarire la provenienza della merce esposta: i benpensanti non hanno mai fatto polemiche dinanzi ad insegne scritte in idiomi purtroppo incomprensibili, non vedo quindi perché qualcuno debba polemizzare se il cartello in oggetto abbia la colpa di indicare che quel negozio è gestito da commercianti del luogo. Invece di prendersela con chi cerca di svolgere il proprio lavoro, forse bisognerebbe prendersela con chi continua a decorare la propria vetrina di annunci scritti in lingue diverse dall’italiano, senza preoccuparsi di comunicare in maniera adeguata con il territorio sul quale ha deciso di aprire la propria attività”. Così Davide Boni, Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, ha commentato l’episodio che ha visto una macelleria di 5 Treviglio al centro di una bufera mediatica e politica, dopo l’esposizione di un cartello con scritto “negozio italiano”. LIBERALIZZAZIONI TASSISTI In questo modo si alimenterà un giro d’affari legato all’impiego di tassisti stranieri da parte di grandi investitori “Sul tema della liberalizzazione delle licenze dei tassisti è necessario prestare la massima attenzione alle conseguenze che ci potrebbero essere. In primo luogo un tassista che oggi esercita la propria professione ha versato migliaia di euro per ottenere una licenza e il valore di quest’ultima è legato all’incasso, che aumenta pertanto nelle grandi città. Con la liberalizzazione territoriale una delle conseguenza sarà l’abbattimento di ogni confine territoriale e anche chi ha pagato meno la propria licenza potrà circolare e lavorare nei grandi bacini di utenza. In secondo luogo, oltre al caos legato all’incremento di auto circolanti senza più alcun criterio, i vantaggi andranno unicamente ai grandi gruppi che investiranno nel settore, acquistando nuovi mezzi e mettendo alla guida centinaia di tassisti stranieri sottopagati. Verrà così alimentato un giro d’affari legato alla manodopera straniera e gestito solo da grandi investitori a discapito dello stesso servizio e mettendo in ginocchio l’intera categoria e i tassisti locali che da anni svolgono questo lavoro”. Così Davide Boni, Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, è intervenuto in merito alla liberalizzazione delle licenze dei tassisti. Interrogazione: dipendenti pubblici a Roma Il comune di Roma con i suoi 62 mila dipendenti non teme confronti con colossi bancari quali Intesa San Paolo (70 mila) e supera abbondantemente Finmeccanica (45 mila) e Enel (37 mila). Secondo l’IFEL, il centro studi dell’Associazione dei comuni in Italia i dipendenti comunali hanno in media una proporzione di 7,59 ogni mille abitanti. A Roma ce ne sono invece 9,10. Si tratta certamente della capitale del Paese ma, se confrontata con Milano, emergono dei trend completamente divergenti. In confronto al Campidoglio, in quattro anni i dipendenti comunali di Milano sono diminuiti di 1500 unità mentre a Roma hanno continuato a crescere, soprattutto nelle municipalizzate. Infine il comune di Roma possiede anche una compagnia assicurativa, la Adir. Caso unico in tutta Italia, dove anche lo Stato ha abbandonato da tempo questo settore. Non crede la Commissione sia opportuno intervenire, attraverso gli strumenti di cui essa dispone, al fine di porre limitazioni al numero di dipendenti pubblici che creano gravi problemi di spesa pubblica e di equità sociale? http://www.matteosalvini.eu/dalleuropa/interrogazione-dipendenti-pubblici-a-roma.html Interrogazione: credito PMI In Italia, secondo i dati Istat, nel triennio 2007-2010 la quota di PMI che hanno cercato finanziamenti esterni è passata dal 36 al 52%. Un aumento a fronte del quale però scende la percentuale dei successi: le imprese che hanno domandato credito e che hanno dichiarato di averne beneficiato passano dall’ 87% nel 2007 al 74% nel 2010. Il problema più frequente nella ricerca dei finanziamenti riguarda la quantità di risorse accordata dalle banche, che per circa la metà delle imprese è stata inferiore alla cifra richiesta. In questa grave fase di crisi economica le PMI si trovano quindi a fronteggiare non solo il problema del calo degli ordini e la perdita di competitività, ma anche la stretta creditizia con conseguente diminuzione degli investimenti, a cui si aggiunge la questione dei ritardi dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni. Vista l’attuale situazione economica dell’Europa, non crede la Commissione di dover intervenire sui limiti dei finanziamenti alle imprese quale principale stimolo all’aumento della produttività? http://www.matteosalvini.eu/dalleuropa/interrogazione-credito-pmi.html 6 Regione Lombardia Sport, Rizzi: l'aumento dell'attività é ottima notizia "E' una soddisfazione sapere che in Lombardia è aumentata la voglia di sport". Con queste parole l'assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi commenta la notizia della crescita del 4,9 per cento delle sedi di impresa legate alle attività sportive. "La Lombardia - spiega l'assessore - potrebbe diventare leader nel settore dello sport con 2946 imprese, ossia il 13,8 per cento di tutto il territorio nazionale". I NUMERI - Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano, al primo posto c'è Milano con 901 imprese (30,6 per cento lombardo), seguono Brescia e Bergamo rispettivamente con 559 (19 per cento) e 382 (13,0 per cento). Le attività più diffuse sono le palestre (732, 24,8 per cento), seguono i club sportivi (che rappresentano oltre un'attività su cinque), al terzo posto gli enti e le organizzazioni (19,4 per cento). In un anno crescono soprattutto le attività come la ricarica di bombole subacquee, guide alpine (+38,2 per cento) e i corsi (+32,7 per cento). Rapportando le imprese sportive agli abitanti, a primeggiare sono Brescia (1 attività ogni 2.300 abitanti circa), Sondrio (1 ogni 2.500) e Bergamo (1 ogni 2.900). Milano è quarta con un'attività legata allo sport ogni 3.500 abitanti circa. SALUTE ED EDUCAZIONE - "Sport significa salute ed educazione alle buone abitudini - continua Monica Rizzi -. Con il mio Assessorato ho cercato di promuovere l'attività sportiva su tutto il territorio lombardo, e soprattutto ho cercato di avvicinare i giovani allo sport. Sono convinta che per vivere meglio praticare una attività sportiva sia fondamentale". Sempre secondo i dati della Camera di Commercio, nel 2010 in Lombardia ci sono stati oltre 33.000 spettacoli sportivi per un volume d'affari di 392 milioni. Il calcio primeggia con il 76 per cento degli eventi, l'82 per cento degli ingressi, l'82 per cento della spesa al botteghino. "Che il calcio sia il leader incontrastato come spesa al botteghino - conclude l'assessore - non è una novità. Trovo invece interessante il dato che secondi per spesa al botteghino sono gli sport individuali (11,7 per cento), mentre per volume d'affari e per numero di eventi sono gli sport di squadra diversi dal calcio (rispettivamente 16,5 per cento e 9,4 per cento)". 12 gennaio 2012 'Creditoadesso', 500 milioni per le imprese - modalità di accesso 'CreditoAdesso' è l'iniziativa di Regine Lombardia a sostegno alle micro, piccole e medie imprese dei settori manifatturiero, dei servizi alle imprese, del commercio all'ingrosso e delle costruzioni, che operano da almeno due anni in Lombardia, attraverso la concessione di finanziamenti, in compartecipazione con il sistema bancario convenzionato, per soddisfare il fabbisogno di capitale circolante connesso all'espansione commerciale. Attua un Accordo Quadro (21 dicembre 2009) tra Regione Lombardia e la Banca Europea degli Investimenti (Bei) e segue il contratto di finanziamento (25 luglio 2011), con il quale la Bei ha aperto una linea di credito di 200 milioni di euro a favore di Finlombarda per interventi a supporto delle Pmi lombarde. LA DOTAZIONE E LE LINEE D'INTERVENTO - 500 milioni di euro: 200 della linea di credito attivata da Bei a favore di Finlombarda per il finanziamento delle Pmi lombarde, fino a 300 milioni apportati dalle banche convenzionate. L'iniziativa si articolare in tre linee d'intervento: la linea Generale, 250 milioni di dotazione (50 per cento del totale), operativa dalle ore 10 del 9 gennaio 2012; la linea Aggregazione d'impresa (25 per cento del totale) e la linea Attrattività (25 per cento del totale), per le quali sono in fase di definizione le modalità operative. CHI PUÒ ACCEDERE ALLA LINEA GENERALE - Le Pmi singole, in qualunque forma costituite, comprese le imprese artigiane con sede operativa in Lombardia, appartenenti ai settori manifatturiero, servizi alle imprese, commercio all'ingrosso, costruzioni, operative da almeno 24 mesi e iscritte al registro delle imprese CHE COSA FINANZIA - Uno o più ordini accettati/contratti di fornitura di beni e/o servizi, con importo minimo di 100.000 euro (al netto di Iva e formalizzati al massimo tre mesi prima della data di richiesta di finanziamento). NATURA DEI FINANZIAMENTI E RIMBORSO - Finanziamenti chirografari di importo compreso tra i 50.000 e i 500.000 euro a copertura di massimo il 50 per cento dell'ammontare dell'ordine/contratto di fornitura accettato. Durata di ogni finanziamento: 24 mesi o 36 mesi. Rimborso con rate semestrali a quota capitale costante (alle scadenze fisse del 30 aprile e del 31 ottobre) senza preammortamento (a eccezione di quello tecnico necessario a raggiungere la prima scadenza fissa utile). CONDIZIONI E VANTAGGI PER LE IMPRESE - Il finanziamento sarà erogato al tasso Euribor a sei mesi, oltre a un margine variabile in funzione della classe di rischio assegnata all'impresa. Grazie ai contributi in conto interessi di Regione Lombardia le imprese beneficeranno di una riduzione del costo del finanziamento nella 7 misura di 100 basis points. Non è richiesta alcuna garanzia di natura reale. Le banche convenzionate e Finlombarda non richiederanno alcuna commissione e/o spesa d'istruttoria, salvo quanto previsto nel caso di ricorso al Fondo Centrale di Garanzia. Le procedure per richiedere il finanziamento sono semplificate: non è richiesta alcuna rendicontazione della spesa, bensì la semplice presentazione dell'ordine/contratto di fornitura accettato; le domande di accesso sono presentate esclusivamente online. COME E QUANDO FARE DOMANDA - Le domande possono essere presentate esclusivamente online dalle ore 10 del 9 gennaio 2012, collegandosi ai seguenti indirizzi: www.regione.lombardia.it - menù "Servizi" "Finanziamenti on line" oppure https://gefo.servizirl.it/ oppure www.finlombarda.it - homepage "Iniziativa Finlombarda-BEI". I richiedenti dovranno registrarsi e ottenere i codici personali (login/password) nella sezione del Sistema di procedura informatica che spiega le modalità di registrazione e presentazione della domanda. PER INFORMAZIONI - L'Avviso alle imprese - Linea Generale, le FAQ e l'elenco delle banche convenzionate aggiornato sono scaricabili dal sito: www.finlombarda.it. Per info sull'Avviso alle imprese-Linea Generale è possibile scrivere a: [email protected] Per ricevere assistenza tecnica alla compilazione on line della domanda è possibile contattare Lombardia Informatica S.p.A. al numero Verde 800.131.151, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 12. 9 gennaio 2012 Animali, stop al randagismo e nuovi sportelli Grazie ad un finanziamento complessivo di 1,9 milioni di euro Regione Lombardia sosterrà, attraverso due diversi bandi, progetti per il controllo demografico della popolazione animale e la prevenzione del randagismo (1,4 milioni) e per lo sviluppo, presso le Province e i Comuni, degli Uffici Diritti Animali (500.000 euro). E' quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. PIANO TRIENNALE - "Questo provvedimento - spiega Bresciani - attua quanto previsto dal Piano regionale triennale, varato a dicembre 2010, che prevede appunto la realizzazione di interventi di sterilizzazione della popolazione canina e felina, di prevenzione del randagismo e di incremento della presenza, a livello comunale e provinciale di 'sportelli' dedicati agli animali". CONTROLLO DEMOGRAFICO - Il primo bando ha una dotazione di 1,4 milioni, di cui 900.000 per la sterilizzazione di cani ospitati presso i canili sanitari o i rifugi, 400.000 per la sterilizzazione di gatti di colonia e 100.000 per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà. Diversi gli obiettivo di questo bando, cui possono partecipare ASL, Comuni e Comunità montane per progetti da realizzare entro il 1 dicembre 2013: ottimizzare la gestione dei cani senza proprietario accolti presso i canili o i rifugi, per incentivarne l'adozione; assicurare condizioni di benessere alle colonie feline; evitare che proprietari di cani e gatti in condizioni di povertà possano abbandonare o cedere in maniera non corretta eventuali cucciolate. SPORTELLI - Il secondo bando mette a disposizione di Province, Comuni e Comunità montane una somma complessiva di 500.000 euro per nuovi Uffici Diritti Animali (UDA) provinciali (100.000 euro) o per UDA comunali nuovi o già esistenti. Questi uffici normalmente sono da organizzare con una attività di front office (sportello per i cittadini per fornire informazioni, accogliere domande, attivare procedure o spiegare opportunità) e una di back office (preparazione della modulistica, raccolta, gestione e organizzazione delle informazioni). Chi vorrà partecipare la bando dovrà impegnarsi a tenere aperti gli UDA per almeno cinque anni e a formare il personale che vi lavorerà. 3 gennaio 2012 Provincia di Bergamo Montagne magiche: con Rai Yo Yo due mesi di animazione nei comprensori orobici Parte il 15 gennaio dalla Presolana la manifestazione itinerante "Montagne magiche”, sei appuntamenti pensati per la famiglia: skipass gratuiti, spettacoli, laboratori e animazione sulle più belle piste della bergamasca con Oreste Castagna e i personaggi di Rai Yo Yo. "Montagne Magiche” è un evento culturale dedicato ai bambini e ai loro genitori con laboratori e animazione per riportare grandi e piccini alla scoperta dei luoghi più seducenti delle valli bergamasche. Il progetto intende offrire una occasione di aggregazione e condivisione rivolto a un destinatario d'eccezione: la famiglia. La manifestazione, voluta dall'assessorato al Turismo della Provincia di Bergamo con il patrocinio di Rai YoYo, si terrà in sei 8 imperdibili appuntamenti sulle più belle piste delle nostre montagne dal 15 gennaio al 26 febbraio. Ecco il calendario: 15 gennaio Presolana 22 gennaio Lizzola 29 gennaio Colere 05 febbraio Valtorta 12 febbraio Foppolo 26 febbraio Spiazzi di Gromo Durante le giornate, Oreste Castagna e i personaggi di Rai Yo Yo si esibiranno in giochi e spettacoli coinvolgendo i bambini in laboratori e intrattenimento sul tema della montagna. L'assessore al Turismo della Provincia di Bergamo Giorgio Bonassoli sottolinea l'importanza della manifestazione per la promozione del turismo montano: "con questa iniziativa che lega teatro, laboratori e montagna vogliamo portare le famiglie e in particolare i bambini a riscoprire le montagne come luogo di gioco e di sperimentazione. Grazie alla collaborazione con Rai Yo Yo porteremo nelle stazioni sciistiche delle Orobie bergamasche i volti noti della televisione per bambini in sei domeniche ricche di stimoli positivi, vissuti tra gli splendidi panorami delle nostre montagne. Un'occasione da non perdere per far conoscere un patrimonio eccezionale e affascinante: quello delle Orobie bergamasche”. Oreste Castagna, regista Rai e organizzatore di Montagne Magiche, spiega il senso dello spettacolo: "raccontare storie, ascoltare storie, giocare con le storie, aggrega, emoziona e promuove un luogo, un tempo, uno spazio. Il tema della montagna, della magia che suscita è risultato subito perfetto per questo evento itinerante, unico nel suo genere, che si sposta per luoghi d' incanto, raccontando e giocando per dire "LA MONTAGNA BERGAMASCA è da VIVERE", per tutti. Tutto questo ha convinto me e il mio staff e ha convinto la direzione Rai Yo Yo, il canale digitale per bambini pluripremiato per l'attività etica e culturale a favore dell'infanzia”. "Nasce così Montagne Magiche - sottolinea il vicedirettore di Rai Yo Yo Gianfranco Noferi - …un gruppo di attori della tv per i piccoli che si sposta, come una grande carovana del racconto, nelle più importanti stazioni sciistiche della Bergamasca dando vita con la regia di Silvia Barbieri a uno show di racconto, gioco e laboratorio fatto con e per le famiglie, dove al centro c'è la montagna e la sua bellezza”. Lo spettacolo rappresentato in quota ai rifugi, altra novità dell'evento, termina con un grande laboratorio; i lavori verranno esposti sulla neve e poi, nei mesi successivi, portati nella sede della Provincia di Bergamo dove verrà allestita un grande mostra. Per tutti coloro che si recheranno in biglietteria nelle date della manifestazione skipass gratuiti per bambini fino a 12 anni se accompagnati da un adulto pagante http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=126508 Deliberata la Proposta di Piano formativo La Giunta Provinciale, su proposta dell'assessore alle Politiche sociali e Salute Domenico Belloli, ha deliberato la proposta di Piano Formativo. La normativa regionale assegna alla Provincia circa 165.000 euro per la realizzazione dell'attività di formazione e aggiornamento del personale che opera nelle unità d'offerta sociali e sociosanitarie. L'attività di formazione e aggiornamento sostiene e qualifica le attività diffuse nel territorio che rappresentano un aiuto e una risposta ai bisogni delle persone e delle famiglie. Il rilievo riconosciuto alla formazione è testimoniato anche dalla sottoscrizione da parte della Provincia degli Accordi di programma per l'attuazione dei Piani di Zona dei quattordici Ambiti Territoriali bergamaschi relativamente all'attività formativa, oltre che di Osservatorio e di collaborazione ad altre attività e iniziative concordate, quale esito significativo della collaborazione interistituzionale, modalità consolidata di rapporto della Provincia di Bergamo con gli enti e le organizzazioni del territorio. La Provincia di Bergamo - tramite l'equipe tecnica del Settore Politiche Sociali e Salute che si avvale della collaborazione di alcuni esperti in materia di interventi, servizi e di professioni sociali nelle diverse aree tematiche in cui si articola l'attività formativa - ha predisposto l'annuale proposta di Piano provinciale di formazione per l'anno 2012 facendo riferimento alle linee di indirizzo della Regione. A tale scopo è stata effettuata un'analisi del fabbisogno formativo degli operatori attraverso la valutazione delle attività pregresse, la raccolta e l'elaborazione di proposte e suggerimenti specifici di enti gestori, responsabili e operatori di servizi, la traduzione in proposte formative di quanto emerso nell'ambito dei diversi gruppi di lavoro relativi ad alcuni servizi ed interventi, l'esito di alcune indagini conoscitive. 9 La proposta di Piano Formativo ha accolto le istanze del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, dell'ASL e degli Uffici di Piano e prevede la realizzazione di numerosi progetti formativi che ricomprendono nuove iniziative tra corsi, seminari e attività laboratoriali per circa 1.000 ore di formazione rivolte prevalentemente agli operatori dei servizi dell'area famiglia, minori e giovani, anziani, disabili, nuove e vecchie povertà, immigrazione, politiche sociali, profili professionali e salute. Gli operatori coinvolti saranno circa 4000. Per molti dei corsi saranno riconosciuti i crediti formativi (ECM, Formazione Continua Assistenti sociali e l'attestato di partecipazione). Auguri ai giornalisti dal Presidente Lunedì 19 dicembre 2011 alle ore 12, nel suo ufficio al primo piano del palazzo di via Tasso 8, il Presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano, con gli Assessori, ha incontrato i giornalisti per lo scambio degli auguri di Natale. L'incontro è stato l'occasione per ripercorrere un anno di lavoro al servizio di Bergamo e del suo territorio "svolto con correttezza e onestà”. Tanti gli argomenti toccati: dal successo per l'ottenuto finanziamento destinato alla realizzazione della Variante di Zogno, alla questione "tariffa incenerimento rifiuti” sulla quale, ha garantito il presidente "sono in arrivo buone notizie per i Bergamaschi". Pirovano,come già fatto nel suo intervento alla Camera, è poi tornato a difendere il ruolo delle Province citando lo studio dell'Università Bocconi secondo il quale costano due euro per ogni cittadino. Ha spiegato l'impossibilità di ricollocare tutto il personale presso le Regioni, ha sottolineato il fatto che non tutte le Province vanno al rinnovo amministrativo nello stesso momento e che non è possibile cancellarle senza intervenire sulla Carta Costituzionale che le sancisce. Il Presidente ha poi ricordato che da giovedì 22 dicembre si occuperà a tempo pieno della presidenza della Provincia, avendo rassegnato le dimissioni da parlamentare (ratificate dalla Camera dei Deputati mercoledì 21 dicembre). Nessuna fuga da Roma per portare a casa la pensione d'oro "Ho 62 anni e quattro legislature alle spalle, per me non cambia niente". A questo proposito ha voluto chiarire ancora la questione dell'assegno di fine mandato "si tratta di una sorta di Tfr per il quale il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Come per ogni lavoratore al termine della sua carriera lavorativa, anche il parlamentare, al termine del mandato, riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi)”. Pirovano è tornato anche sul presunto "doppio stipendio” che, secondo qualcuno nonostante le reiterate smentite, avrebbe percepito ricoprendo le due cariche: "non è affatto così, dalla Provincia non ho mai percepito compensi. Ora, visto che mi dedicherò a tempo pieno alla guida dell'Ente, lo stipendio mi verrà erogato, tuttavia ho già deciso che mi venga decurtato del 50%”. L'incontro con i giornalisti si è poi concluso con il brindisi e l'augurio di Buon Natale e Felice anno nuovo. http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=126335 Contributi a sostegno della montagna e dei giovani La Giunta Provinciale, su proposta dell'assessore Fausto Carrara, ha deliberato una serie di contributi per sostenere la montagna e le attività giovanili. "L'obiettivo è quello di lavorare in sinergia con Enti e Associazioni per promuovere una politica di sostegno alle attività e alle iniziative di particolare rilevanza e interesse nel settore delle attività giovanili e delle politiche montane - spiega l'assessore Fausto Carrara -. In particolare ci siamo rivolti a quelle azioni rilevanti dal punto di vista della valorizzazione e promozione del territorio e dello sviluppo montano”. I progetti finanziati sono 14 con un sostegno complessivo di oltre 100.000 euro. Il dato importante è che i contributi concessi dell'Assessorato alle Politiche montane e alle Attività giovanili valorizzano idee e programmi sul territorio per oltre 270.000 euro. Si tratta di progetti di varia natura quali la promozione e lo sviluppo del territorio montano e della rete sentieristica, la sicurezza in montagna, la promozione e la valorizzazione delle realtà culturali e delle identità delle popolazioni locali, gli eventi sportivi, culturali, didattici e di spettacolo realizzati in montagna o a favore dei giovani. 10 "Destinatari dei contributi sono Comuni e Associazioni che hanno dimostrato una valenza territoriale e la capacità di esprimere progetti concreti a favore della montagna bergamasca e dei giovani" - illustra l'assessore Fausto Carrara. Fra i vari progetti, tutti meritevoli di attenzione, l'assessore Carrara evidenzia quello realizzato in collaborazione con l'Associazione Fancy Mountain che porterà alla realizzazione di una via ferrata sul Monte Alben, per contribuire alla promozione e sviluppo di questa splendida realtà del territorio bergamasco. Con il Corpo Nazione del Soccorso Alpino e Speleologico lombardo verrà sviluppata una serie di azioni di informazione e divulgazione sulla cultura della sicurezza e prevenzione in montagna, anche con la realizzazione di DVD e opuscoli informativi legati al "Progetto Sicuri in montagna” del Soccorso Alpino stesso. "Insieme vogliamo divulgare ai ragazzi e agli adulti appassionati di montagna le nozioni per affrontare in sicurezza l'affascinante mondo della montagna nei suoi molteplici aspetti" - conclude l'assessore Carrara. http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=126448 Sostegno alle Organizzazioni di Volontariato di Protezione civile La Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Fausto Carrara, ha deliberato una serie di contributi a favore delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile bergamasche, uomini e mezzi con competenze specialistiche in grado di attivarsi rapidamente sulla base della tipologia di emergenza da affrontare. "L'obiettivo è stato quello di lavorare insieme alle Associazioni e ai Gruppi comunali e intercomunali per sostenere le attività e le iniziative di particolare rilevanza e interesse nella Protezione civile”, spiega l'assessore Fausto Carrara. In particolare sono stati presi in esame progetti che produrranno effetti concreti sul territorio quali: iniziative formative per migliorare la cultura di Protezione civile, l'efficacia degli interventi e promuovere la crescita del volontariato locale come garanzia di risorsa di primo impiego per le amministrazioni locali; acquisto di divise e materiali di protezione individuale per l‘impiego in sicurezza dei volontari; - attività di prevenzione; esercitazioni di protezione civile. "Sono 40 le idee progettuali finanziate con un sostegno complessivo di oltre 90.000 euro concessi dall'Assessorato alle Protezione Civile, che premiano programmi sul territorio per oltre 215.000 euro”, ha sottolineato l'assessore Carrara. Tra i progetti c'è anche il sostegno alle Squadre di antincendio boschivo della Provincia di Bergamo con contributi per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI), divise e attrezzature relativi alla specifica attività di antincendio boschivo, per il miglioramento della capacità di risposta alle emergenze a livello locale e nella attività di prevenzione. "Abbiamo voluto con forza sostenere l'importante azione svolta dalle organizzazioni, dai Comuni e dalle Comunità Montane sul territorio bergamasco, consapevoli che è essenziale garantire l'operatività dei nostri volontari - conclude l'assessore Carrara - sempre pronti sia in emergenza che con la prevenzione. L'ennesima prova della loro operosità l'abbiamo avuta con le emergenze affrontate, le varie esercitazioni e le operazioni Fiumi Sicuri dove centinaia di volontari sono stati impegnati per la sicurezza del territorio non solo bergamasco”. Provincia. Sondaggio tra i cittadini UPI, l'Unione Province d'Italia, ha commissionato a Ipsos PA un sondaggio su come i cittadini italiani colgano il ruolo e l'immagine della Provincia. Il sondaggio è stato realizzato presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, titolo di studio, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 1.000 interviste "Il ruolo e l'immagine della provincia per i cittadini” (su 11.234 contatti), mediante sistema CATI, il 25-29 novembre 2011. Leggi i risultati del sondaggio: http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=126462&no cache=102625493 11