P Giovedì 20 maggio Concerto mariano in S. Brigida La chiesa di S. Brigida. iovedì 20 maggio alle ore 21 nella chiesa di Santa Brigida (in piazza Borgo a Piacenza) è in programma un concerto mariano aperto a tutti. Ne sono protagonisti le soprano Claudia Gazzola, Ermanna Seccaspina e Maria Giovanna Pattera e il tenore Marco Antonio Lopez. Saranno accompagnati dal m° Serena Fava al pianoforte, m° Stefano Sacchi all’organo e da Serena Perfetti alla viola. Un concerto, in collaborazione con la parrocchia, nel mese dedicato a Maria. In programma arie famose come l’Ave Maria, Panis Angelicus, La Vergine degli Angeli, O mio Signore, Madre Pietosa Vergine interpretate singolarmente o in duetto. La serata, come detto, è ad ingresso libero: eventuali offerte saranno devolute alla parrocchia per i recenti restauri. a cura di Barbara Sartori piacenzasette G opo tre settimane di pausa riprende la Scuola di sussidiarietà promossa dall’Amministrazione provinciale. Il prof. Dario Cavenago, docente di Economia e management presso l’Università Bicocca di Milano, sabato 9 maggio ha condotto una lezione (la penultima) sul tema: “La riforma dei sistemi di servizi: le logiche di azione e principio di sussidiarietà”. “Il nostro Paese, come tutti quelli dell’area mediterranea, ossia Grecia, Spagna e Portogallo, manifesta una qualche resistenza alla sussidiarietà”, ha spiegato il prof. Cavenago. Probabilmente ipotizza il docente - perché l’ottica di sussidiarietà richiede un mutamento di prospettiva a tutti gli attori che partecipano al sistema di welfare. Il cambiamento può realizzarsi attraverso alcuni passaggi. “Uno dei più critici ha spiegato il relatore - interessa senza dubbio il sistema informativo, cioè la circolazione delle informazioni necessarie per consentire a tutti gli attori di assumere delle decisioni efficaci”. Nel futuro le informazioni del settore pubblico saranno integrate con quelle del privato. Un esempio: una capillare mappatura del territorio può evitare all’ente pubblico di indire un bando (supponiamo per offrire agevolazioni) generico. Non solo. Una maggiore implementazione della sussidiarietà può aversi con la diffusione di nuove competenze. “Il passaggio alla governance, cioè al governo della rete di attori - anziché il governo di un solo ente e delle D La sussidiarietà non cancella l’ente pubblico Il prof. Cavenago (Milano Bicocca): “la Pubblica Amministrazione non scompare, ma è chiamata a nuove competenze”. Il 22 maggio si parla di politiche del lavoro I partecipanti alla Scuola di Sussidiarietà nell’aula consigliare dell’Ente di via Garibaldi; a sinistra, il prof. Dario Cavenago, relatore alla lezione sul welfare di sabato 9 maggio. sue relazioni con l’esterno richiede un investimento culturale vero e proprio. Gestire reti, gestire nuove alleanze, impone alla Pubblica Amministrazione capacità di negoziazione e di mediazione - ha sottolineato il prof. Cavenago -, competenze che non ha dovuto dimostrare di possedere in passato per l’assolvimento del tradizionale ruolo di mero fornitore di servizi”. UN NUOVO RUOLO. Ciò non significa che, in un’ottica di sussidiarietà, scompare l’ente pubblico. “Contrariamente all’opinione di molti amministratori, il suo ruolo non viene sminuito”, ha voluto precisare il prof. Cavenago. La Pubblica Amministrazione, infatti, gestisce direttamente i servizi per i quali la società civile non è in grado di intervenire. E a proposito di quel mutamento di prospettiva che si diceva poc’anzi, la sussidiarietà supera anche la concezione tradizionale del ruolo di controllo e valutazione che competono al soggetto pubblico. L’accreditamento del pubblico di soggetti privati risponde alla funzione di garantire ai cittadini una serie di condizioni. Significa rendere trasparente un servizio e LE BUONE NOTIZIE DELLA SETTIMANA U n portafoglio con 640 euro perso da un pensionato sul bus della tratta PiacenzaMorfasso è stato trovato da un autista di Tempi e restituito al legittimo proprietario. Anche un commerciante di Pontedell’Olio, grazie alla prontezza di un compaesano, ha potuto recuperare i 780 euro scivolati dalla tasca bucata dei pantaloni. I gesti di onestà per fortuna esistono ancora. a violenza non è mai una buona notizia, ma lo è il fatto che si costruiscano reti per sostenere le vittime ad uscire dal silenzio: va in questa linea la presentazione dell’opuscolo informativo “Esci dal silenzio... entra nella tua vita” contro la violenza sulle donne. Continua la sinergia tra enti pubblici, Ausl, forze dell’ordine e associazioni “Il telefono rosa” e “Il pane e le rose”. L tudenti di Monreale in Valtrebbia e Valluretta per vedere da vicino i sistemi della zootecnia biologica del nostro territorio: Nord e Sud uniti attraverso un progetto di scambio finanziato dall’Unione europea. Ad Ancarano gli alunni di alcune classi delle Elementari e delle Medie di Bobbio e Travo hanno dipinto con allegri murales le pareti della casa protetta “Villa Verde”; il soggetto, i racconti di vita degli anziani ospiti. S R il nuovo giornale iacenza Venerdì 14 maggio 2010 ifiuti sempre più cari anche in Emilia Romagna, ma non a Piacenza: secondo il dossier di “Cittadinanzattiva”, la nostra città è in controtendenza, con una spesa annua di 210 euro, -1,4% rispetto al 2007/2008. Hanno detto… “Dopo il Pedibus, vogliamo introdurre a Piacenza il Bicibus, percorsi sicuri per andare a scuola”: lo ha annunciato la presidente provinciale dell’associazione “Amo la bici” Maura Cesena domenica 9 maggio a margine della prima Giornata nazionale della bicicletta. “Stiamo conducendo una battaglia mirata contro coloro che non rispettano la legge, senza adottare provvedimenti generici nei confronti di tutto un sistema”: così l’assessore provinciale all’ambiente Davide Allegri commenta i recenti interventi della Polizia dell’ente di via Garibaldi contro le aziende che effettuano sversamenti illeciti nei fiumi del nostro territorio. “Cerco di dare la miglior risposta possibile con i fondi che ho a disposizione. Abbiamo pochi soldi destinati al trasporto ferroviario pendolare, questo è un problema dello Stato centrale e delle Regioni che hanno competenza in materia; nonostante questo, riesco a fare un servizio che una commissione francese governativa è venuta a vedere, dal momento che, per quanto sia poco apprezzato, ha il rapporto qualità-prezzo migliore che c’è”: la giustificazione dell’amministratore delegato di Trenitalia Mario Moretti non consola il popolo dei pendolari. i numeri 6 la sua qualità, “la stessa funzione assolta dal prezzo di un prodotto in vendita sul mercato”. Secondo un’ottica formale, l’accreditamento di soggetti (ad esempio, del terzo settore) consegue a una valutazione burocratica, esclusivamente adesiva a quanto richiesto dalla legge. Un altro esempio può essere utile: l’accreditamento segue alla verifica che i locali di una determinata struttura rispondano ai requisiti imposti dalla legge per il servizio di assistenza agli anziani. La sussidiarietà suggerisce invece di estendere la valutazione al cammino percorso da quel soggetto fino al momento della valutazione strumentale all’accreditamento. Di aprire ad un giudizio sulla progettualità, sulla qualità, sull’eccellenza. Uscire da un controllo formale si può, dunque. Ma solo con la collaborazione di tutti: occorre disponibilità anche nel farsi valutare e nel dare conto all’ente pubblico di come sono state impiegate le risorse a disposizione, ad esempio. “La Pubblica Amministrazione deve dunque assumere il ruolo di un grande valorizzatore, di agevolatore della sussidiarietà, per la quale non esiste una cassetta degli attrezzi - ha concluso il prof. Cavenago -. È una sinergia che si crea con l’obiettivo di rispondere a determinati bisogni, tenuto conto delle risorse disponibili al territorio”. ULTIMA LEZIONE IL 22 MAGGIO. Il prossimo ed ultimo appuntamento della Scuola di sussidiarietà si terrà il 22 maggio, sempre a partire dalle ore 9, presso la sede di via Garibaldi della Provincia. Relatori saranno Mario Mezzanzanica, docente di Sistemi informativi all’Università Bicocca di Milano e Roberto Albonetti, Direttore Generale Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione Lombardia. L’incontro verterà sul tema “Politiche del lavoro. Dalla formazione professionale ai servizi per l’impiego”. Cristina Ibba 7 Viaggiavano in su una Fiat coupé, quattro adulti e tre bambini piccoli: trasporto “eccezionale” per l’auto condotta da un ventiduenne dell’Ecuador che, sabato notte, fermato dalla polizia in via Emilia Pavese, è dato in escandescenze. Un autista di Bettola guidava il tir da cinque anni, ma non aveva mai conseguito la patente C. 3,50 metri: ponte provvisorio sul Po chiuSuperata la soglia dei so per quattro giorni consecutivi a causa delle forti piogge che hanno ingrossato le acque del Grande Fiume. 1.000 alpini in rappresentanza dei 46 gruppi del Piacentino, nonché 8 sindaci, quattro consiglieri comunali e l’assessore provinciale Pozzi, hanno sfilato a Bergamo all’adunata nazionale delle penne nere. Gli amministratori fanno squadra per portare l’evento a Piacenza nel 2013. 33 arresti in dieci province, tra cui affiliati a cosche calabresi, nell’operazione “Annibale” dei carabinieri di Piacenza: sgominata una organizzazione internazionale dedita al nascotraffico di cocaina. La polizia ha invece arrestato in città un carabiniere in congedo, noto come “U’ Maresciallo”, pare legato al clan dei casalesi, nell’operazione anti-camorra della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli. 50.000 le ciambelline sfornate a Lugagnano per la tradizionale sagra. E Pontenure fa festa per valorizzare l’asparago piacentino. Sfogliando Il Nuovo Giornale 15 maggio 1953 “Un assegno mensile per la madre che accudisce la casa”. Si parla ancora molto - ma senza soluzioni concrete - di come aiutare le donne a conciliare tempo di lavoro e tempo di cura. Già nel 1953, un esponente dell’Ucid, l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, proponeva di incoraggiare quelle donne che sceglievano di dedicarsi alla famiglia con un contributo di 10mila lire al mese. “Si lasci alla donna tutta la sua libertà - era l’auspicio dell’imprenditore - e anche quella di dedicarsi al marito e ai figli”. 11 maggio 1963 “Se avete la patente meditate questo articolo”, recita il titolo di un curioso ritratto di uomini e donne al volante, suddivisi in quattro categorie: gli esibizionisti, che cercano di mettersi in mostra, nascondendo un complesso d’inferiorità; i frustrati, “esasperati per una lunga e penosa serie di sanzioni”, che finiscono con l’alimentare il loro “cattivo temperamento”; gli ansiosi, che “perdono facilmente le staffe in situazioni d’emergenza”; i fantasiosi, che “al volante sono presi da una specie di estasi, sognano ad occhi aperti di essere onnipotenti”. “Calma, rispetto dei diritti altrui, prudenza”: i tempi sono cambiati, i modelli di automobili pure, il traffico si è ingigantito, ma i consigli di allora valgono anche oggi.