SICUREZZA A
SCUOLA
ISTITUTO ANTONIO SANT’ELIA
CORSO DI FORMAZIONE
NUOVI STUDENTI
RELATORI: M. LUCINI – A. PATANE’
Servizio di Prevenzione e Protezione
Anno scolastico 2011-2012
LA SICUREZZA SUL LAVORO
AL SANT’ELIA
Nella nostra Scuola, già da qualche anno, si
cerca di non relegare il tema della sicurezza sul
lavoro ad un semplice adempimento burocratico.
Nella consapevolezza della portata educativa e
formativa dell’argomento e del ruolo assunto
dalla Scuola quale soggetto promotore di
cultura, cerchiamo di dare un piccolo ma fattivo
contributo in materia di prevenzione infortuni e
buone prassi comportamentali e lavorative.
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ARGOMENTI TRATTATI
RIFERIMENTI NORMATIVI
ANDAMENTO INFORTUNISTICO
PREVENZIONE E CULTURA DELLA SICUREZZA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
STUDENTI – LAVORATORI
ORGANIGRAMMA
PRINCIPALI RISCHI PRESENTI
REGOLE COMPORTAMENTALI
DIVIETO DI FUMO
EVACUAZIONE - SEGNALI E AVVISI
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OBIETTIVI PREVISTI
INFORMARE GLI STUDENTI
PROMUOVERE LA CULTURA DELLA
SICUREZZA E DELLA PREVENZIONE
RIDURRE GLI INFORTUNI E LE
RELATIVE CONSEGUENZE
SOSTENERE L’IMPORTANZA DEL
RISPETTO DELLE REGOLE E DELLE
PROCEDURE
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RIFERIMENTO NORMATIVO
COSTITUZIONE
CODICE CIVILE
D.LGS 81/2008 e D.LGS 106/09
Altre norme specifiche (edilizia
scolastica, prevenzione incendi,
primo soccorso….)
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COSTITUZIONE DELLA
REPUBBLICA
Articolo 32: La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti
Articolo 35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte
le sue forme e applicazioni. Cura la formazione e
l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e
favorisce gli accordi e le organizzazioni
internazionali intesi ad affermare e regolare i
diritti del lavoro
Articolo 41: L’iniziativa privata è libera. Non può
svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo
da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana.
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CODICE CIVILE
Articolo 2087: L’imprenditore è tenuto
ad adottare nell’esercizio dell’impresa
le misure che, secondo la particolarità
del lavoro, l’esperienza e la tecnica,
sono necessarie a tutelare l’integrità
fisica e la personalità morale dei
prestatori di lavoro.
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Decreti legislativi
81/2008 e 106/2009
La recente normativa per la tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di lavoro, talvolta
nota come testo unico, ha riunito, aggiornato
ed armonizzato, le innumerevoli disposizioni di
Legge, succedutesi nell’arco di più di mezzo
secolo, al fine di adeguare la sicurezza sul
lavoro e la prevenzione all’evoluzione tecnologia
ed organizzativa. Il Testo Unico si applica a
tutti i settori di attività, privati e pubblici,
quindi anche nelle scuole di ogni ordine e grado.
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NORME TECNICHE
Un importante ruolo di supporto alla
Legge, che ne riconosce la validità,
viene svolto dalle norme tecniche
relative
ai
prodotti,
manufatti,
impianti (UNI CEI CEN CENELEC ISO
IEC)
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MARCHI DI
CONFORMITA’ E QUALITA’
Nell’ambito della sicurezza, in ogni ambiente
di vita e lavoro, è importante utilizzare
apparecchiature, macchinari e dispositivi
muniti di marchio di conformità (CE) e qualità
(IMQ o altri). E’ il caso delle apparecchiature
elettriche in bassa tensione, dei giocattoli,
dei dispositivi di protezione individuale …..
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D. Lgs 81/2008 art.36
L’articolo 36 del TUSL informazione dei
lavoratori prescrive che il datore di lavoro
provveda affinché ciascun lavoratore sia
informato su:
i rischi
le procedure
i nominativi delle figure responsabili
le misure adottate
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INFORTUNI E MALATTIE
PROFESSIONALI
INFORTUNIO: lesione fisica o psichica,
traumatica e non, subita dal lavoratore e
dipendente da azioni pericolose, da
condizioni ambientali pericolose, da fattori
accidentali
MALATTIA
PROFESSIONALE
o
TECNOPATIA: malattia causata da una
graduale, lenta e progressiva azione lesiva
sull’organismo del lavoratore, contratta per
l’esposizione a determinati fattori
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DANNO BIOLOGICO
Si realizza come effetto secondario
di una lesione dovuta ad infortunio,
capace di pregiudicare la vita di
relazione, l’immagine, il patrimonio
del danneggiato.
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INAIL
INAIL: Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro
gli Infortuni sul Lavoro
Il datore di lavoro assicura obbligatoriamente i propri
dipendenti e collaboratori sugli infortuni e malattie
professionali
In caso di inabilità temporanea o permanente l’INAIL
interviene per indennizzare le inabilità temporanee e
fornire rendite per le inabilità permanenti
L’INAIL promuove anche la cultura della prevenzione,
la formazione ed elabora statistiche sull’andamento
infortunistico
Il riferimento normativo è il DPR 1124/65
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INAIL E SCUOLA
Nelle scuole è assicurato il personale docente che,
per lo svolgimento dell’attività, fa uso di macchine e/o
attività
tecnico-scientifiche
ed
esercitazioni
pratiche, ivi inclusa l’attività di educazione fisica
E’ inoltre prevista la copertura assicurativa per gli
studenti nell’ambito delle attività svolte in palestre e
laboratori.
L’INAIL svolge incontri di informazione, sul tema
della sicurezza e degli infortuni, con gli studenti delle
scuole superiori. La nostra scuola ha avviato con
l’INAIL di Como, da diversi anni, un progetto di
formativo rivolto agli alunni.
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ANDAMENTO
INFORTUNISTICO
Ogni giorno in Italia quasi 3 lavoratori
perdono la vita (2,7), 100 rimangono
invalidi; ogni anno altri 42.000 circa
contraggono una malattia professionale.
I numeri e le statistiche devono ricordare
che le conseguenze coinvolgono il
lavoratore, la famiglia, gli affetti e le
amicizie, il paese per i costi sociali
conseguenti …
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ANDAMENTO
INFORTUNISTICO
(dati consolidati INAIL anno 2010)
INFORTUNI DENUNCIATI: 775.374
CASI MORTALI: 980
MALATTIE PROFESSIONALI: 42.347
Continuano a dimininuire sia gli infortuni in generale
(-1,9% rispetto al 2009) che il numero di decessi
(-6,9 rispetto al 2009).
Sempre alto è il numero di casi mortali imputabili alla
circolazione stradale: 142.308 infortuni di cui 540 mortali (sia per
circolazione stradale che in itinere).
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ANDAMENTO
INFORTUNISTICO
Nei dati non sono compresi quindi gli
infortuni lievi, gli infortuni non
denunciati o diversamente dichiarati
(per esempio in casa anziché sul lavoro),
gli infortuni accaduti a lavoratori
irregolari (su circa 3.000.000 di
lavoratori irregolari sono stati stimati
165.000 infortuni nell’anno 2009 – fonte
ISTAT).
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DENUNCIA DI
INFORTUNIO
La denuncia di infortunio deve essere
presentata alla sede INAIL territorialmente
competente dal datore di lavoro, entro due
giorni da quello in cui ha ricevuto il primo
certificato medico con prognosi che comporta
astensione dal lavoro superiore a tre giorni. Il
datore di lavoro deve anche fare denuncia
all’Autorità locale di P.S.
In caso di
infortunio ad uno studente la denuncia viene
presentata dalla Scuola.
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INFORTUNI NELLA
SCUOLA
Scuole pubbliche e private, anno 2008.
Su circa 9 milioni di studenti,
un milione di docenti,
438.000 classi, 57.000 plessi scolastici, sono stati
denunciati all’INAIL:
INFORTUNI: 105.939 di cui
PERSONALE 13.879
STUDENTI 92.060
(fonte INAIL Consulenza Statistico Attuariale anno 2008)
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INFORTUNI A STUDENTI
ANNO 2010
PROVINCIA DI COMO: 761
LOMBARDIA: 17.172
ITALIA: 94.575
I dati si riferiscono agli infortuni occorsi a studenti
nelle scuole pubbliche e denunciati all’INAIL;
sebbene siano dati da commentare e valutare con
grande cautela bisogna notare che, a differenza di
quanto sta avvenendo nel mercato del lavoro, sono
tendenzialmente in aumento. (fonte Banca dati
statistica INAIL)
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INFORTUNI
INDENNIZZATI
Circa 800 infortuni nella scuola (media 2006-2008) sono
stati indennizzati per inabilità permanente di diversa
gravità
Le principali cause di infortunio negli studenti sono:
23% caduta
19% urto contro ostacoli
17% colpo ricevuto
41% altri fattori
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INCIDENTI STRADALI
Si intende l’evento in cui è coinvolto almeno un
veicolo in circolazione sulla rete stradale e che
comporti lesioni alle persone.
(dati ACI ISTAT 2010 non consolidati)
INCIDENTI RILEVATI: ~ 207.000
FERITI: ~ 296.000
MORTI: 3.998
Quindi in Italia, ogni giorno, si verificano circa 570
incidenti stradali rilevati (- 3,9 % sul 2009) che
provocano la morte di 11 persone (- 5,6 % sul
2009) ed il ferimento di altre 811 (- 3,7 % sul
2009).
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INFORTUNI DOMESTICI
E’ riconosciuto come un problema di sanità pubblica
rilevante.
I dati sono stimati poiché ricavati da uno studio su
campioni di riferimento e poi proiettati all’intera
popolazione (fonte ISTAT anno 2006):
INFORTUNI: ~ 3.800.000
DECESSI: ~ 7.000
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CULTURA DELLA SICUREZZA E
PREVENZIONE
La cultura della sicurezza, come concetto
trasversale a tutti i settori di vita e lavoro, deve
diventare patrimonio di tutti i cittadini
La scuola, agenzia formativa per eccellenza,deve
quindi promuovere la cultura della sicurezza e della
prevenzione, la diffusione di buone prassi lavorative
e di comportamenti sicuri sul luogo di vita e lavoro
Il D. Lgs 81/2008, (art. 11), invita le scuole ad
inserire percorsi formativi interdisciplinari in
materia di sicurezza.
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DEFINIZIONI
PERICOLO: caratteristica intrinseca di una
situazione, lavorazione, macchinario o
attrezzatura tale per cui l’esposizione del
lavoratore può portare a conseguenze negative
DANNO: tutto ciò che rappresenta una perdita,
non solo di tipo monetario
RISCHIO: è causato dalla esposizione al pericolo e
consiste nell’eventualità di subire un danno più o
meno grave
INFORTUNIO: è un incidente che provoca un
danno più o meno grave
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PREVENZIONE
La prevenzione è l’insieme di tutte le
azioni, disposizioni e interventi atti a
evitare o ridurre quanto più possibile
l’accadere di eventi dannosi. Le misure di
prevenzione hanno sempre la priorità
rispetto ad altre soluzioni. Fare
informazione è una importante ed
obbligatoria misura di prevenzione!
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PROTEZIONE
Le misure di protezione non impediscono
che accada un evento sfavorevole ma ne
riducono le conseguenze. Tipico esempio di
misura protettiva è l’utilizzo dei DPI
(Dispositivi di Protezione Individuale). Le
misure di protezione, talvolta
indispensabili, sono seconde per
importanza all’attività di prevenzione.
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INFORMAZIONE FORMAZIONE E
ADDESTRAMENTO
I concetti di informazione (articolo 36 TUSL
informazione dei lavoratori), formazione ed
addestramento specifico (articolo 37 TUSL
formazione dei lavoratori e dei loro
rappresentanti) sono considerati punti cardine
nell’attività di prevenzione.
Per tale ragione sono attività che devono essere
svolte durante tutto l’arco del rapporto di lavoro
con programmazione e periodicità.
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INFORMAZIONE
L’informazione riguarda le misure generali
di prevenzione e protezione dai rischi
connessi alle attività svolte dai lavoratori;
è destinata a tutti i lavoratori e non
prevede verifiche dell’apprendimento. Si
supporta l’intervento di informazione con
semplici documenti divulgativi quali
opuscoli, visione di filmati e presentazioni.
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FORMAZIONE
La formazione consiste in una attività
didattica progettata e strutturata,
composta da lezioni frontali ed
esercitazioni, basata su programmi con
parti generali e parti specifiche sui rischi
strettamente correlati alle singole attività
lavorative. Prevede test e verifiche
dell’apprendimento.
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ADDESTRAMENTO
L’addestramento completa il percorso
formativo, integrando le nozioni apprese
durante i momenti di informazione e
formazione, con la valutazione di aspetti
e procedure pratiche ed operative,
direttamente presso la postazione di
lavoro e sotto la guida di personale
esperto.
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VALUTAZIONE DEL
RISCHIO
La centralità del concetto normativo di
prevenzione è attribuita alla valutazione,
in capo al datore di lavoro, dei rischi
presenti in azienda e la conseguente
programmazione degli interventi
migliorativi. Anche la nostra Scuola,
quindi, ha un documento di valutazione del
rischio (VDR).
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STUDENTI - LAVORATORI
L’articolo 2 comma 1.a del Dlgs 81/2008
definisce lavoratore….l’allievo degli istituti di
istruzione e il partecipante a corsi di
formazione professionale nei quali si faccia
uso di laboratori, attrezzature di lavoro in
genere, agenti chimici, fisici e biologici ivi
comprese le apparecchiature munite di
videoterminali, limitatamente ai periodi in cui
l’allievo sia effettivamente applicato alla
strumentazione o ai laboratori in questione… E’
anche equiparato al lavoratore il soggetto
beneficiario di tirocini formativi e
partecipante a forme di alternaza studiolavoro.
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DIRITTI,OBBLIGHI,
RESPONSABILITA’
Lo studente quindi, come ogni altro
soggetto presente in Istituto, è
titolare di diritti, doveri e
responsabilità in relazione al proprio
operato ed alla sicurezza
nell’ambiente scolastico.
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ORGANIGRAMMA













DATORE DI LAVORO (DL) dott.ssa L. TELLURI
RESPONSABILE SPP (RSPP) prof. M. LUCINI
ADDETTO SPP (ASPP) prof.ssa A. PATANE’
ADDETTO SPP (ASPP) coll tec. M. BARCA
RAPPRESENTANTE LAVORATORI (RLS) prof. G. Derossi
MEDICO COMPETENTE (MC) dott. G. TERZAGHI
PREPOSTI (docenti, resp. laboratorio, vicario, DSGA…?)
N. 14 ADDETTI PRIMO SOCCORSO
N. 6 ADDETTI DAE (DEFIBRILLATORE SEMIAUT. ESTERNO)
N. 10 ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO
ADDETTI SQUADRA EVACUAZIONE
LAVORATORI (docenti e non docenti)
STUDENTI (quando equiparati ai lavoratori)
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SQUADRE GESTIONE
EMERGENZE
Squadra addetti al primo soccorso (14
persone)
Squadra addetti lotta antincendio (10
persone)
Squadra di evacuazione (come da incarichi)
Squadra DAE
I nominativi saranno esposti in bacheca, nelle bidellerie
ai piani, in ogni registro di classe e in ogni locale della
scuola, in palestra e nella sezione sicurezza del sito
internet della Scuola.
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I NUMERI DELLA
NOSTRA SCUOLA
Iniziamo ad essere in molti…
Docenti: 74
ATA: 23
Studenti: 921 divisi in 38 classi
(dati forniti dalla segreteria e aggiornati al 15/09/2011)
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FATTORI DI RISCHIO
NELLA SCUOLA
INCENDIO
SPAZI E STRUTTURA IN GENERE
PALESTRA
LABORATORI TECNOLOGICI
PARCHEGGIO E SPAZI ALL’APERTO
CANTIERE
RISCHIO COMPORTAMENTALE
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RISCHIO INCENDIO
L’attività scolastica, per tipologia e
dimensioni, è soggetta a particolari
prescrizioni che riguardano il rischio
incendio che assume quindi notevole
importanza per le conseguenze in
termini di perdita di vite umane e
danni economici.
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SPAZI E STRUTTURA IN
GENERE
Il rischio all’interno degli spazi scolastici
può essere rappresentato da arredi, scale,
pavimentazioni bagnate o scivolose, porte e
finestre, spigoli, ecc. Comportamenti
deliberatamente imprudenti o mancanza di
attenzione possono portare a conseguenze
negative per infortunio.
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LABORATORI
TECNOLOGICI
Le esercitazioni svolte nei laboratori sono
equiparate a vere e proprie attività
lavorative con relativi rischi di tipo:
ELETTRICO
MECCANICO
DA ALTRI AGENTI FISICI (es. rumore)
CHIMICO
DA LAVORO AL VIDEOTERMINALE
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…IN LABORATORIO
L’ACCESSO AL LABORATORIO E’ CONSENTITO
SOLO ALLA PRESENZA DELL’INSEGNANTE
IL REGOLAMENTO ESPOSTO DEVE ESSERE
PUNTUALMENTE RISPETTATO IN OGNI SUA
PARTE
EVITARE COMPORTAMENTI CHE POSSANO
METTERE IN PERICOLO LA PROPRIA
INCOLUMITA’ E QUELLA DEI COMPAGNI
LE INDICAZIONI E L’INFORMAZIONI
FORNITE DAL DOCENTE, CHE ASSUME LA
QUALIFICA DI PREPOSTO, DEVONO ESSERE
SEMPRE SEGUITE E RISPETTATE.
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PALESTRA
L’attività in palestra è quella
statisticamente più rappresentativa per
infortuni occorsi agli studenti.
Il rischi sono di natura meccanica in
conseguenza a cadute, colpi, urti,….
L’infortunio può accadere per cause
involontarie o in seguito a disattenzione,
imprudenza o peggio ancora per
comportamenti deliberatamente dolosi.
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…IN PALESTRA
L’ACCESSO ALLE ATTIVITA’ SPORTIVE ED
AI LOCALI E’ CONSENTITO SOLO ALLA
PRESENZA DELL’INSEGNANTE
IL REGOLAMENTO ESPOSTO DEVE ESSERE
PUNTUALMENTE RISPETTATO IN OGNI
SUA PARTE
EVITARE COMPORTAMENTI CHE POSSANO
METTERE IN PERICOLO LA PROPRIA
INCOLUMITA’ E QUELLA DEI COMPAGNI
LE INDICAZIONI FORNITE DAL DOCENTE
DEVONO ESSERE SEMPRE RISPETTATE.
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CANTIERE EDILE
Nel settore delle costruzioni l’incidenza di
infortuni sul totale è certamente elevata
(più del 10%)
Il cantiere è ubicato al piano interrato della
scuola e la relativa attività è soggetta ad una
particolare formazione/informazione sui rischi
generici e specifici presenti.
E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO
L’ACCESSO ALL’AREA DI CANTIERE
ALLE PERSONE NON AUTORIZZATE
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RISCHIO
COMPORTAMENTALE
Una fetta statisticamente rilevante di infortuni a
studenti è causata da errati comportamenti
propri o dei compagni, sia in buona fede che
dolosi e volontari.
Per talune circostanze imprevedibili quello che
può apparire un semplice gioco si può trasformare
in tragedia.
L’infortunio può accadere per cause involontarie o
in seguito a disattenzione, imprudenza o peggio
ancora per comportamenti deliberatamente
dolosi.
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COME CI SI COMPORTA???
EVITARE COMPORTAMENTI CHE METTONO A
RISCHIO LA PROPRIA INCOLUMITA’ E
SALUTE, QUELLA DEI COMPAGNI E DI
TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO
RISPETTARE PUNTUALMENTE IL
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
SEGUIRE PUNTUALMENTE LE INDICAZIONI
FORNITE DAI DOCENTI, DAL PERSONALE
SCOLASTICO IN GENERE E DALLE
SEGNALAZIONI/AVVISI ESPOSTI
RIASSUMENDO…..RESPONSABILITA’,
PRUDENZA, ATTENZIONE, RISPETTO
DEGLI ALTRI, DELLA LEGGE E DEI
REGOLAMENTI…..
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PARCHEGGIO E SPAZI ALL’APERTO
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La circolazione di veicoli a motore è una delle principali
cause di infortunio ed incidente, anche sul lavoro.
Nel parcheggio della Scuola si devono pertanto
adottare tutte le misure di prudenza ed attenzione
indispensabili per tutelare l’incolumità di persone e
cose.
Moderare la velocità, parcheggiare nelle zone
consentite, prestare attenzione a pedoni e altri veicoli.
Negli spazi aperti prestare attenzione ad ostacoli,
chiusini/tombini, paletti di segnalazione, tratti
scivolosi e gelati nella stagione fredda.
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RISCHIO BIOLOGICO
ED IGIENE
Il rischio biologico è dovuto alla esposizione ad
agenti quali microrganismi, ad esempio virus e
batteri, che potrebbero provocare infezioni,
allergie, intossicazioni.
Nell’Istituto non vi è una esposizione
professionale a tali agenti ed il rischio è
confinato nella possibile propagazione di
virus/batteri tipica dei normali rapporti di
relazione tra persone in una comunità.
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REGOLE DA SEGUIRE
E’ indispensabile mettere in atto misure igieniche e
comportamentali personali e collettive tali da
ridurre il rischio:
curare particolarmente la propria igiene personale
adottare comportamenti e stili di vita rispettosi della
propria salute e di quella altrui
aerare frequentemente l’aula, possibilmente ad ogni cambio
di ora/lezione e sempre all’intervallo ed ai cambi classe
fare riferimento al docente in servizio ed al personale di
primo soccorso scolastico per eventuali stati di malessere
segnalare prontamente al personale in servizio anche la
presenza di piccole ferite, abrasioni, ustioni, per le cure
del caso.
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DIVIETO DI FUMO
Ogni anno in Italia perdono la vita, per
cause legate al fumo di sigaretta,
70.000/80.000 persone!
Il fumo di sigaretta danneggia la salute e
riduce le prestazioni fisiche.
Nella nostra Scuola, come in tutti i
luoghi di lavoro pubblici e privati, è
VIETATO FUMARE.
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DIVIETO DI FUMO
In tutto l’Istituto è VIETATO FUMARE!
Il divieto è esteso anche all’area coperta
antistante l’ingresso, al cantiere posto al piano
interrato dell’Istituto, alle scale esterne di
evacuazione ed emergenza, ai servizi igienici.
Il divieto è esteso in tutta l’area scolastica ed
anche all’aperto per i minori di 16 anni.
(Legge 11/11/1975 n. 584, Legge 16/01/2003 n.
3, regolamento di Istituto)
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DIVIETO DI FUMO
Non rispettare il divieto significa quindi
non curarsi della propria salute e violare
palesemente la Legge ed il regolamento
della Scuola. Tale comportamento quindi
può portare ad una sanzione
disciplinare (regolamento di Istituto) e
ad una sanzione amministrativa.
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PIANO DI EMERGENZA
ED EVACUAZIONE
Il piano di emergenza ed evacuazione è il
documento che illustra le procedure di lotta
antincendio, emergenza, evacuazione dei
lavoratori e primo soccorso. Il piano è
esposto in bacheca, in aula insegnanti, in
Ufficio Tecnico e sul sito internet (sezione
sicurezza) unitamente ad una breve
presentazione in PP.
E’ un documento che tutti i lavoratori, almeno
per sommi capi, sono tenuti a conoscere.
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OBIETTIVI DEL PIANO
Affrontare l’emergenza fin dal primo
insorgere, per contenere gli effetti sulla
popolazione scolastica e su eventuali
visitatori
Pianificare le azioni necessarie per
proteggere le persone da eventi
esterni/interni
Coordinare tutte le relative operazioni
Fare informazione e prevenzione
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PROVE DI EVACUAZIONE
Nel corso di un anno scolastico si effettuano,
di norma, due prove di evacuazione.
La prima prova viene preannunciata, la seconda
è fatta senza alcun preavviso.
Le prove di evacuazione rappresentano un
momento fondamentale per la verifica del
buon funzionamento del piano di emergenza
pertanto devono essere svolte con la massima
serietà e partecipazione da parte di tutto il
personale e degli studenti.
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EMERGENZE PREVISTE
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Interne (incendio, infortunio/malore,
black-out, allagamento, fuga di gas,
ordigno esplosivo)
Esterne (incendio, evento sismico,
attacco terroristico, alluvione,
emergenza tossico-nociva, black-out)
Livello: non grave o grave
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SEGNALE DI
EVACUAZIONE
L’ordine di evacuare l’edifico è dato dal
Coordinatore dell’emergenza (DS o sostituto)
tramite campanella con sequenza SUONO –
SILENZIO – SUONO e mediante gli
altoparlanti presenti nei locali della scuola.
Gli altoparlanti possono essere utilizzati anche
per comunicare con personale e studenti in
caso di situazioni particolari
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COME COMPORTARSI?
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In base al tipo di emergenza, il piano
prevede norme comportamentali e
procedure riassunte in 6 schede.
Una scheda riepilogativa, con le
indicazioni generali e particolari per le
principali emergenze, è affissa in ogni
locale dell’Istituto e nelle aree comuni.
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COME COMPORTARSI?
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Al segnale di evacuazione interrompere ogni attività, mantenere la calma, non farsi
prendere dal panico
Lasciare gli oggetti personali ove si trovano, prendere -se a portata di mano- un
indumento per proteggersi dal freddo
Gli studenti devono uscire ordinatamente dalle classi incolonnandosi dietro gli
apri-fila e procedere in fila indiana tenendosi in contatto con chi precede (mano
sulla spalla o tenendosi per mano)
Seguire i percorsi di evacuazione previsti dal piano di emergenza fino al punto di
ritrovo assegnato
Dare le precedenza, nelle vie di fuga già impegnate da altri
Mantenere la calma, non spingere, non correre, non urlare
Gli studenti non in classe al momento dell’evacuazione devono comunque
raggiungere, secondo le vie di fuga previste dalla zona in cui si trovano, la propria
classe nel punto di ritrovo prestabilito
Fare riferimento al personale delle squadre di emergenza per ogni necessità
Non utilizzare in alcun caso l’ascensore
Non rientrare per alcun motivo all’interno dell’edificio fino al cessato allarme dato
dal Coordinatore dell’emergenza
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IN PARTICOLARE GLI
STUDENTI….
In caso di emergenza, all’ordine di
evacuazione dell’edificio, mantenere la
calma e seguire le istruzioni del docente
e le procedure stabilite.
Nell’ambito della classe sono individuati
gli studenti apri fila, chiudi fila e di
soccorso che operano secondo le
procedure riportate nella apposita
scheda e che sono state comunicate dal
coordinatore di classe.
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ABBINAMENT0
LOCALI - AREE DI RACCOLTA
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Ogni aula/laboratorio o locale della
scuola è abbinato ad un percorso di
esodo e alla relativa area di
raccolta.
Prendere visione della planimetria
affissa nel locale e del percorso da
seguire. Se permangono dubbi
chiedere al Coordinatore di Classe.
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SCALE DI EMERGENZA
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Le scale da utilizzare per l’evacuazione
dell’Istituto sono identificate dalle lettere
ABCDE
Le scale A e B sono quelle interne alla scuola
utilizzate per l’accesso ai piani.
Le scale C D E sono riservate all’emergenza.
Pertanto gli studenti NON DEVONO
UTILIZZARLE e/o SOSTARVI in alcun
momento, salvo che per l’uscita al termine delle
lezioni.
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PUNTI DI RITROVO
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Le aree di raccolta esterne sono 3
Colori identificativi BLU, VERDE, GIALLO
BLU: alla sinistra dell’ingresso all’edificio
adiacente all’ingresso delle palestre da via
per Cucciago
VERDE: area verde retrostante la ex
biblioteca ora laboratorio multimediale
GIALLO: entrando dal carraio di via Sesia
a destra
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PUNTO DI RITROVO BLU
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PUNTO DI RITROVO VERDE
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PUNTO DI RITROVO GIALLO
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PRESIDI
ANTINCENDIO
Sono utilizzati nel primo intervento antincendio
da parte del personale della squadra
appositamente formata e nominata.
Nell’Istituto sono presenti:
 40 estintori a polvere/CO2
 11 naspi
 2 manichette
 8 idranti esterni
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ALCUNI ESEMPI …
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ATTENZIONE!!
Unitamente ai mezzi per l’estinzione dei
principi di incendio é presente l’impianto di
segnalazione, composto da rilevatori di
fumo/gas e pulsanti di emergenza, che fa capo
alla centralina di allarme.
SI RAMMENTA CHE E’ ASSOLUTAMENTE
PROIBITO, OLTRE CHE SCONSIGLIATO
DAL BUON SENSO, MANOMETTERE I
PRESIDI ANTINCENDIO.
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IL CODICE PENALE
Articolo 437
Rimozione od omissione dolosa di cautele
contro infortuni sul lavoro
Chiunque omette di collocare impianti,
apparecchi o segnali destinati a prevenire
disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li
rimuove o li danneggia, è punito con la
reclusione da sei mesi a cinque anni. Se dal
fatto deriva un disastro o un infortunio, la
pena è la reclusione da tre a dieci anni.
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IL CODICE PENALE
Articolo 451
Omissione colposa di cautele o difese contro
disastri o infortuni sul lavoro
Chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero
rimuove o rende inservibili apparecchi o altri
mezzi destinati all’estinzione di un incendio, o
al salvataggio o al soccorso contro disastri o
infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione
fino ad un anno e con la multa da 103,29 € a
516,456 €.
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SEGNALI E AVVISI
Nell’attività di prevenzione viene data
grande importanza alla comunicazione ed
alla informazione, attuata anche mediante
cartelli di segnalazione. In generale si
definisce segnaletica di sicurezza il
sistema di segnalazione che, riferito ad
una determinata macchina o situazione,
trasmette mediante un colore o un simbolo,
un messaggio di sicurezza.
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SEGNALI E AVVISI
I cartelli di segnalazione sono divisi in cinque
categorie:
 DIVIETO (rotondi-pittogramma nero-bordo
rosso)
 PRESCRIZIONE (rotondi-pittogramma biancosfondo blu)
 AVVERTIMENTO (triangolari-pittogramma nerosfondo giallo)
 SALVATAGGIO E SOCCORSO (verdi- quadrati
o rettangolari-pittogramma bianco)
 ATTREZZATURE ANTINCENDIO (rossiquadrati o rettangolari-pittogramma bianco)
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ALCUNI ESEMPI IN
ISTITUTO
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Grazie per l’attenzione.
Buon anno scolastico…
in sicurezza…
Il Servizio di Prevenzione e Protezione
dell’ ISISS Antonio Sant’Elia di Cantù
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Studenti - IIS A. Sant`Elia