Tecnica Rivoluzione Industriale Storia Manzoni Italiano e Letteratura “La Visione Della Donna e del la Famiglia Nel Codice Napoleonico e Nella Costituzione di Oggi” Statuto Albertino Scienze Arte Geografia Articoli della Costituzione Italiana riguardante la donna e la famiglia Inglese Cittadinanza La Gioconda Francese Articoli riguardante la famiglia e la donna nel Codice Napoleonico Musica Educazione Fisica Tecnica Rivoluzione Industriale Nella seconda metà del XVIII secolo in Inghilterra importanti innovazioni sociali, economiche e tecnologiche dettero vita alla rivoluzione industriale. Essa ha cambiato profondamente la storia dell’umanità: da un’economia agricola e da una società organizzata in ordini chiusi si è passati a un’economia industriale e a una società divisa in classi, con prospettive di rapidi cambiamenti sociali. CHE COS’E’ LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE La Rivoluzione industriale può essere definita come il passaggio da un’economia agricolo. Artigianale a un’economia industriale fondata sulla fabbrica. Più estesamente si può dire che la Rivoluzione industriale si fonda: Sulla diffusione delle fabbriche e delle macchine da lavoro; Sulla crescita del numero di persone che lavorano nelle fabbriche a scapito del numero di coloro che sono occupati nell’agricoltura; Sulla formazione di nuovi strati sociali, come la classe operaia e i certi medi. I cambiamenti prodotti dalla Rivoluzione industriale sulla società sono particolarmente profondi e investono molteplici aspetti della vita della popolazione. La Prima Rivoluzione industriale si è verificata in Gran Bretagna, con particolare diffusione in Inghilterra, a partire dalla metà del XVIII secolo. Storia Età Napoleonica Napoleone Bonaparte, fu un giovane generale francese che si mise in luce nel corso della campagna d’Italia, divenne primo console nel 1799 e nel 1804 fu proclamato imperatore dei francesi. Grazie al suo genio militare, egli conquistò gran parte dell’Europa, che tenne in suo potere fino alla sconfitta definitiva, nel 1815, a Waterloo. NAPOLEONE IMPERATORE DEI FRANCESI Dopo dieci anni di grandi e continui cambiamenti, di instabilità e di tensioni, la società francese era stanca e chiedeva un ritorno all’ordine. Il prestigio di Napoleone Bonaparte era cresciuto in seguito alle sue vittorie militari e dopo il colpo di Stato del 1799 egli si presentò come il punto di riferimento della Francia, l’unico di riunificare la nazione: in poco tempo si affermò come l’uomo più forte del nuovo regime. Il primo provvedimento del consolato fu una nuova costituzione di stampo Autoritario, che assegnava il potere al primo console; la carica fu assunta dallo stesso Napoleone. Egli conquistò nuovi consensi con la campagna con cui sconfisse gli Austriaci a Marengo nel 1800, riconquistando tutta l’Italia settentrionale. Austria e Regno Unito firmarono la pace con la Francia: per la prima volta dopo dieci anni d guerre la Francia non aveva nemici. L’opera più duratura di Napoleone non è legata alle sue glorie militari, ma alla promulgazione, nel 1804, del Codice Civile – noto anche come Codice Napoleonico- una raccolta di norme che regolavano i rapporti dei cittadini fra di loro e con lo Stato. Il Codice civile riprendeva una parte delle conquiste della rivoluzione : garantiva l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la libertà personale e la laicità dello Stato. Italiano e Letteratura Il Romanticismo è stato un movimento artistico, culturale e letterario sviluppatosi in Germania con il termine Romantik. Per quanto il Romanticismo sia un movimento culturale di origini tedesche, esso si sviluppa anche in Inghilterra e in Francia, a seguito del declino dell’Illuminismo. Pittori come Géricault e Delacroix emergono come importanti artisti romantici mentre in Inghilterrra Turner dà una impronta personale al sentire visivo romantico. Come reazione all’Illuminismo e al Neoclassicismo, cioè alla razionalità e al culto della bellezza classica, il Romanticismo contrappone la spiritualità, l’emotività, la fantasia, l’immaginazione, e soprattutto l’affermazione dei caratteri individuali d’ogni artista. Il termine “romanticismo” venne applicatoper primo da Friedrich von Schlegel (1772) alla letteratura da lui considerata “moderna” e contrapposta a quella “classica”. August Wilhelm von Schlegel scrive nell’opera Corso di letteratura drammatica che era un termine più che adeguato per definire il movimento che si era venuto a creare verso il 1790, perché alludeva alla lingua romanza, originatasi dalla mescolanza dei dialetti tedeschi con il latino. E proprio la diversità e l’eterogeneità erano rappresentative, secondo lui, dell’era romantica, in cui l’uomo non era più integro, unico e sufficiente a se stesso come nell’antichità classica, quando veniva predicato il concetto latino dell’autarkeia (cfr. Orazio). Infatti, secondo i filosofi come Schopenhauer che si rifanno in parte a Johan gottlieb Fichte, l’uomo, essere finito, tende all’infinito, cioè è alla costante ricerca di un piacere infinito, mentre nel mondo finito a sua disposizione non trova che risorse limitate. Questo fa sì che l’uomo senta un vuoto, una mancanza, che lo relega in una inevitabile situazione di infelicità. Tale posizione era già presente in Pascal, che però usava l’argomento a sostegno della ragionevolezza del cristianesimo; è invece un elemento originalmente romantico l’aver confrontato tale condizione dell’uomo moderno con la condizione dell’uomo nel mondo classico. Tornando al termine “romanticismo” che, utilizzato in modo sempre più ampio ed esteso, venne applicato già nell’Ottocenteo, dapprima ad una nuova tendenza della sensibilità basata sull’immaginazione e in seguito a un orientamento più diffuso del pensiero filosofico, parlando, via via non solamente più di arte romantica, ma anche di scienza o filosofia romantiche. Manzoni Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni nato a Milano il 7 marzo 1785 e morì a Milano il 22 maggio 1873 è stato uno scrittore e poeta italiano. E’ considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di sempre, principalmente per il romanzo promessi sposi, la sua opera più conosciuta e ancora oggi un caposaldo della letteratura italiana. LA FAMIGLIA Il nonno materno di Manzoni, Cesare Bonesana, marchese di Beccaria, era un autore ben conosciuto scrisse il trattato dei delitti e delle pene posto nell’incice dei libri proibiti, ed anche la madre Giulia Beccaria nata nel 1762 e morì nel 1841 era una donna con ottime qualità letterarie. Il padre ufficiale del Manzoni con Pietro nato nel 1736 e morto nel 1807 era ormai sulla cinquantina quando il futuro scrittore e poeta nacque, ed era membro di un’antica famiglia stabilitasi a Lecco nel 1612 con Giacomo Maria Manzoni. La prepotenza dei Manzoni era tale che sia a Lecco che a Barzio, in Valsassina, circolavano proverbi che li paragonavano al Pioverna, un torrente che conosceva piene violente ed impetuose. Il suo vero padre potrebbe essere stato Giovanni Verri fratello minore di Pietro e Alessandro Verri, some confermerebbe una lettera a lui inviata da Giuseppe Gorani ritrovata recentemente. BIOGRAFIA Nasce a Milano il 7 marzo del 1785 da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria autore “dei delitti e delle pene”, e dal conte Pietro Manzoni esponente della piccola nobiltà lecchese. I suoi primi due anni di vita li trascorse nella cascina Costa di Galbiate, tenuto a balia da Caterina Panzeri. Questo fatto lo attesta la targa che fino ad oggi è affisa in questa cascina. In seguito alla separazione dei genitori la madre dal 1793 convive con il colto e ricco Carlo Imbonati, prima in Inghilterra, poi in Francia, a Parigi, Alessandro Manzoni dal 1790 al 1803 viene educato in collegi religiosi, prima dal 1796 al 1798 presso il collegio Sant’Antonio dei padri Somaschi a Merate e Lugano, poi presso Barnabiti. Pur essendo insofferente di tale pedantesca educazione, della quale denunciò i limiti anche disciplinari, e pur venendo giudicato uno studente svolgliato, egli da tali studi deriva una buona formazione A quindici anni sviluppa una sincera passione per la poesia e scriva due notevoli sonetti. Cittadinanza e Costituzione La rivoluzione, pur senza arrivare a concedere alle donne il diritto di voto, condusse a uno sbocco positivo il movimento contro l’oppressione femminile già iniziata nel corso del XVII secolo Napoleone invece decise di raccogliere tutte le tendenze antifemministe precedenti. L’innovazione giuridica compiuta nel 1792 aveva anche il dichiarato intento di sottrarre la donna al dispotismo del marito: fra le cause di divorzio per colpa, l’abbandono e le ingiurie gravi, fra cui l’adulterio, valevano identicamente per i due sessi. Il codice Napoleone considerò invece l’adulterio del marito giusta causa del divorzio solo se costui aveva dato pubblico scandalo portandosi a casa l’amante. Mentre il marito adultero e e pubblico concubino pagava un’ammenda, la donna adultera subiva una punizione consistente nella reclusione in una casa di correzione per un periodo che andava da 3 mesi a 2 anni. Inoltre il codice napoleonico ammetteva la figura del delitto d’onore compiuto da marito. Il codice civile considerava la donna come affetta da una debolezza fisica e intellettuale, sempre bisognosa di protezione e sempre sottomessa ad un tutore; il matrimonio costituiva solo il passaggio dal padre al marito. La stessa donna maggiorenne non sposata vedeva essa stessa ridotta i propri diritti civili in alcuni casi la sua testimonianza non aveva valore legale, ma nel matrimonio la disuguaglianza dei sessi era particolarmente chiara: a rivoluzione considerò il regime della comunione dei beni come l’unico naturale, vedendo la famiglia come una repubblica dove i diritti di possedimenti si spartivano in maniera eguale fra i coniugi. Per il codice del 1804, la famiglia era paragonata ad una monarchia: il padre marito era un re e la donna del tutto priva di diritti civili. Essa doveva seguire il marito ovunque questi avesse posto la sua residenza, se non voleva essere accusata di abbandono; manteneva una proprietà del tutto teorica sui propri beni perché soli il marito aveva il diritto di amministrarli: la donna non poteva vendere o ipotecare i propri beni e i suoi atti erano seguiti caso per caso dal marito: Statuto Albertino Lo Statuto Albertino corrisponde a ciò che si definisce una costituzione breve: si limita ad enunciare i diritti che sono per lo più libertà dallo Stato e ad individuare la forma di governo, ma non si pone il fine di raggiungere obbiettivi di convivenza, né di prefigurare i rapporti dei consociati Stato-comunità tra di loro e tra questi e lo Stato-apparato. Riconosce il principio di eguaglianza, ma si limita ad affermare un’eguaglianza formale. Riconosce formalmente la libertà individuale, la libertà di stampa, la libertà di riunione, ma le riserve di legge ivi previste si risolvono nel ben più blando e meno garantista principio di legalità, mentre è sconosciuto l’istituto della riserva di giurisdizione: in definitiva, il vero cardine del sistema dei diritti statutari è costituito dal diritto di proprietà. Per quanto riguardava la libertà religiosa il Regno di Sardegna era uno Stato. IL RE E IL GOVERNO Lo Statuto Albertino fu emanato da Carlo Alberto, re del Regno di Sardegna, il 4 marzo 1848 come legge fondamentale ed irrevocabile che sostituiva l’ordinamento monarchico costituzionale alla monarchia assoluta nello stato piemontese. formazione del Regno d’Italia, divenne la legge fondamentale del nuovo Stato e restò in vigore fino al 1 gennaio 1948. Lo Statuto Albertino si componeva di 81 articoli 22 dei quali erano riservati per definire le prerogative del Re al quale era attribuito il potere esecutivo, la nominale sovrintendenza del potere giudiziario, la partecipazione al potere legislativo insieme al Parlamento. Il sistema di rappresentanza era bicamerale: il Senato era composto da membri nominati dal Re; alla Camera dei Deputati accedevano i rappresentanti della nazione, votati in base a una legge elettorale che non era inclusa nello Statuto. Erano garantiti i diritti fondamentali dei cittadini e l’inviolabilità della proprietà individuale. Geografia DOMINICA La Dominìca è una nazione e un'isola del Mar dei Caraibi. È una democrazia parlamentare all'interno del Commonwealth. Contrariamente ad altre ex-colonie della regione, la Dominica non è mai stata parte del Reame del Commonwealth con il monarca britannico come capo di stato, infatti divenne una repubblica al momento dell'indipendenza. STORIA La Dominica fu l'ultima isola caraibica ad essere colonizzata dagli europei a causa della fiera resistenza dei nativi caribi. Possedimento francese, nel 1763 fu ceduta ai britannici, che ne fecero poi una colonia nel 1805. Dal 1958 al 1962 fu una provincia delle Federazione delle Indie Occidentali. Raggiunse l'indipendenza il 3 novembre 1978. Nel 1980, la situazione del paese migliorò quando le autorità corrotte e dispotiche furono sostituite dal governo guidato da Mary Eugenia Charles, la prima donna a diventare primo ministro nei Caraibi e che tale rimase per 15 anni. POLITICA Il presidente è il capo dello stato, mentre il potere esecutivo spetta ad un gabinetto guidato dal primo ministro. Il parlamento unicamerale è composto dai 30 membri della House of Assembly di cui 21 sono direttamente eletti, mentre gli altri nove, i senatori, possono essere nominati dal presidente o dagli altri membri della House. ECONOMIA Il sistema economico dipende in larga parte dall'agricoltura, specialmente dalla coltivazione delle banane. Il 40% dei lavoratori del paese è impiegato nel settore agricolo, le esportazioni riguardano soprattutto prodotti della terra. Vi sono alcune industrie che occupano il 32% della forza-lavoro. Tuttavia, vi sono alti tassi di povertà e di disoccupazione e un basso PIL pro-capite. L'intero sistema economico soffre duramente il crollo dei prezzi delle banane o i raccolti scarsi causati dalle cattive condizioni atmosferiche. L'Unione europea ha eliminato gli accessi preferenziali al suo mercato, provocando una caduta della domanda di banane. Perciò, il governo ha deciso di privatizzare l'industria delle banane. Inoltre, si è deciso di diversificare l'economia e di alzare i prezzi tenuti sotto controllo in modo tale da risolvere il ritardo economico del paese. DEMOGRAFIA La gran parte degli abitati discende dagli schiavi africani deportati dai proprietari delle piantagioni nel XIX secolo. Tuttavia, la Dominica è l'unica isola dei Caraibi orientali a conservare una sparuta comunità di stirpe pre-colombiana che vivono in una piccola porzione della costa orientale. Il tasso di crescita della popolazione è molto basso, a causa dell'emigrazione verso isole caraibiche più ricche, verso il Regno Unito, gli Stati Uniti e il Canada. L'inglese è la lingua ufficiale universalmente compresa; ciononostante, per via della precedente colonizzazione francese, è parlata correntemente una lingua creola, un patois francese. Scienze In tempi più recenti, casualmente vennero scoperti, negli strati rocciosi di alcune montagne, resti di animali e piante marine, ma l’argomento riguardante i fossili si perdette nella confusione delle teorie ecclesiastiche che ignoravano la vera natura di questo oggetti così chiaramente somiglianti agli organismi viventi. Chi pose il problema al di fuori di ogni discussione fu Leonardo da Vinci, che ne intuì la verità e da quel momento i fossili vennero ritenuti esattamente quello che appaiono, ossia i resti di organismi vissuti in tempi geologici passati. Ma per giungere ad una spiegazione definitiva del collegamento che intercorre fra i processi che originano le catene, montuose e gli ambienti marini si deve arrivare alla seconda metà del secolo scorso, quando si capì che i sedimenti accumulati sul fondo del mare potevano venire deformati e sollevati per migliaia di metri. Successivamente, la scoperta della diversa composizione delle rocce che formano i continenti e di quelle che tappezzano i fondi oceanici portò alla formulazione della teoria della Isostasia con cui si volle spiegare la ricerca di un equilibrio fra masse più leggere e masse più pesanti attraverso movimenti di sollevamento e di abbassamento di vaste aree della crosta terrestre. A questa scoperta si arrivò attraverso la misura della deviazione del filo a piombo. Si notò che il filo a piombo sistemato in prossimità di grosse catene montuose veniva attratto da queste in misura minore di quello che ci si aspettava, e a volte veniva addirittura respinto. Inglese • • • • • • • • • • • • • • • American football, is known in the United States and Canada simply as football. Football is competitive for combining strategy with physical play. The objective of the game is to score points by advancing the ball into the opposing team’s end zone. Points can be scored in a variety of ways: carrying the ball over the opponent’s goal line; catching a pass thrown over that goal line or kicking the ball through the goal posts at the opponent’s end zone. The Winner is the team with the most points when the time expires. The sport is also played outside the United States such as United Kingdom, Germany, Italy, Switzerland, Finland Sweden, Japan Mexico, Israel ecc. The National Football League (NFL) is the largest American professional football league in the world. History of American football can be traced to early versions of rugby. Both games have their origins in varieties of football played in the United Kingdom in the mid- 19th century, in which a ball was kicked at a goal and/or run over a line. Also like soccer, American Football has twenty two players on the field. Furthermore, some player position references from soccer are used, such as the term “halfback” and “fullback”. American football is played on a field 360 feet (109.7 m x 48.8 m).The longer boundary lines are sidelines, while the shorter boundary lines are end lines. The playing field is built with slight crown in the middle allow water to drain from the field. Yard lines cross the field every 5 yards (4.6m ), and are numbered every 10 yards from each goal line to the midfield. At the back of each end zone are two goal posts. Each team has eleven players on the field at a time. Teams may substitute for any or all of their players, if time allows, during the break between plays. Players have specialized roles. Teams are divided into 3 separate units: The offence The defence The special teams. The game begins with a coin toss to determine which team will kick off the beginning of the game and which goal each team will defend. The referee conducts the coin toss with the captains of the teams. The team that wins the coin toss has 3 options: They may choose whether to kick or receive the opening kick off. They may choose which goal to defend. They may choose to defer the first choice to the other team and have first choice to start the second half. Educazione Fisica L'antico Giappone col kemari e l'antica Cina con il tsu-chu vantano i più remoti precedenti del gioco del calcio le tradizioni locali parlano di un migliaio di anni prima di Cristo, ma altre fonti collocano il tsu-chu molto più indietro, attorno al 2600 a.C. Comune ai due sport era l'uso dei piedi, la presenza di una "porta" rudimentale definita da due alberi o aste di bambù e l’utilizzo di una palla. Il termine chu indica infatti una palla di cuoio realizzata con la vescica di animale gonfiata, oppure riempita da capelli femminili. Nel Cinquecento c. a.C. il tsu-chu faceva parte dei programmi di addestramento militare dell'esercito ed era pertanto finalizzato, come molti altri esercizi, all'efficienza fisica dei soldati. Il gioco del calcio, così come lo conosciamo, è però ufficialmente nato in Inghilterra con la nascita della Football Association, il 26 ottobre 1863. È proprio in questa data che nasce il calcio moderno. Da qui il calcio assume una sua ben distinta fisionomia, distinguendosi dal rugby anche se la separazione tra i due sport non fu subito così radicale, soprattutto per quel che concerne l'uso delle mani. Il 26 ottobre del 1863 l'elaborazione plurisecolare del gioco si fissa in un atto ufficiale: undici dirigenti di club e scuole londinesi, riuniti nella Free Masons Tavern sulla Great Queen Street, fondano la Football Association. Fin dalla sua nascita, il calcio ebbe un grande successo, sia per la semplicità delle regole, che per il dinamismo insito nel gioco stesso. Un altro passo importante verso il professionismo fu compiuto nel 1897, quando venne istituita a Londra la prima associazione di giocatori britannici, che si sarebbe trasformata poi nella potente PFA (Professional footballer’s association). Con la nascita della federazione inglese, furono stabilite una serie di regole con lo scopo di mettere ordine e portare lealtà tra i giocatori. Per impedire che alcuni giocatori stazionassero lontano dalla palla, fu introdotta la regola del “fuorigioco” che risulterà determinante per l’evoluzione del gioco: Arte Si dà qui di seguito solo un breve racconto della storia della città. Tribù Celtiche sono stanziati da molti secoli in un’ansa della Senna. Il sito è paludoso. Cesare le incontra mentre dà la caccia a Vercingetorige, durante la campagna di conquista della Gallia, nel 53 a.C. Forse sono anche nomadi, se il loro nome Parisii viene da Kwar che vuol dire strada. O forse sono semplicemente tribù che i romani hanno incontrato lungo il tragitto. E’ certo che la posizione dello stanziamento è interessante: aiuta la mobilità delle truppe lungo il fiume e ricorda perfino quella dell’isola Tiberina di Roma, con quei due isolotti che facilitano il guado tra una riva e l’altra del fiume. I romani vi stabiliscono un proprio insediamento e lo chiamano Lutetia Parisiorum. Conquistata e pacificata la Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile civile: il sito è in posizione favorevole Per i commerci e i traffici fluviali, le popolazioni locali sono avvantaggiate dall’espansione economica portata dai romani – già dopo circa cinquant’anni Lutetia la palude si presenta come un insediamento in via di espansione sulla riva sinistra della Senna, nel luogo ora conosciuto come Quartiere Latino, e Lutetia sta diventando un nome di città. Francese • • • • Paris est la ville la plus peuplée et la capitale de la France, chef lieu de la ragion Ile de France et inique comune département du pays. Elle se situe sur un boucle de la Seine , au centre du Bassin paristie, entre les confluents de la Marne et de la Seine en amont, et de l’Oise et de la Seine en aval. Ses habitants s’appellents les Parisiens et le Parisiennes. Le position de Paris à un carrefour entre les itinéraires commerciauz terrestre set fluviaux au coeur d’une riche ragion agricole en a fait une des principales villes de France au cours du X siècle, avec des palais royauz. Paris est la capitale économique et commerciale de la france, sa première place financière et bousière. La densità de son réseau ferroviarie, autroutier et sa structure aéroportuaire, claque tornante du réseau aérien francais et européen, en font un point de vonvergence pour les transports internationaux. Connue dans le monde entier pour ses monuments et sa vie artistique et culturelle.Symbole de la culture francaise, son animation et ses grands musées en font une attractione pour près de trente millions de visiterus par an. Paris est également considérée comme une des capitals mondiales de la mode et du luxe. • • • • Le musée d’Orsay est un musée national situè à Paris, sur la rive gauche de la Seine, dans le VII arrodissement. Les collections du mesée d’Orsay présentent la peinture et la sculture occidentale de 1848 à 1914, mais aussi les arts décolratis, la photographie et l’architecture. On peut y voir des L’Origine du monde de Courbet, la peinture impressioniste. Les expositions éclairent périodiquementi l’oeuvre d’un artiste, au bien mettent en valeur un courant, un marchand, une question d’histoire de l’art. Un auditorium accueille des manifestions diversifiées, concerts, cinéma, théatre d’ombres, conférences et colloques et des spectacles spécifiquementi destins à un jeune public. HISTORIQUE Aménagé dans l’ancienne gare d’Oorsay 1898 fut inauguré en 1986. Le batimenti original de l’architecte Victor Laloux a étè reconfiguré par les archiectes Renaud Bardon, Pierre Colboc, Jean-Paul Philippon lauréats du concours d’architecture en 1979, rejonts par l’architecte d’inttérieur Gae Aulenti, pour permettre la reconversion en musée. Les collection du musée d’Orsay proviennent essentiellement de trois établissements: le musée du Louvre poru les oeuvres d’artistes nés à partir de 1820, ou émergeant dans le monde de l’art avec la Seconde République; le muse du Jeu de Paume dédié à l’impressionnisme depuis 1947; enfin, le muse national d’art moderne pour les oeuvres les plus récentes. Gioconda IL DIPINTO Si tratta di un dipinto a olio su legno di pioppo che misura 77x53 cm, anche se è difficile guardare il dipinto in maniera critica e ignorare tutta la mitologia che lo circonda, esso mostra una maestria tecnica che lo pone tra i capolavori di Leonardo anche se per alcuni l’Ultima cena è il suo lavoro più grande. La natura dell’immagine è stata il soggetto di fiumi di discussioni. In generale, si può dire che la vivedezza e l’ambiguità dell’espressione del viso è dovuta all’uso dello sfumato, che sfuoca le porzioni più espressive del volto gli angoli degli occhi e la bocca dando al quadro un’aria di mistero. Il sorriso enigmatico è la caratteristica principale del dipinto. Sigmund Freud interpretò il sorriso come simboleggiante l’attrazione erotica di Leonardo nei confronti della sua cara madre. Altri lo hanno descritto come innocente e invitante al tempo stesso. L’IDENTITA’ DELLA GIOCONDA Il nome “la Joconda” compare per la prima volta in un documento del 1525 in cui vengono elencati alcuni dipinti che si trovano tra i beni di Gian Giacomo Caprotti detto “Salai”, allievo di Leonardo che seguì il maestro in Francia. Un secolo dopo, nel 1625, il ritratto chiamato “la Gioconda” viene descritto da Cassiano dal Pozzo tra le opere delle collezioni reali francesi. In particolare il dipinto di Leonardo sarebbe stato esposto nella Salle de Bain del castello di Fontainebleau. Musica La Marseillaise è stata composta da Claude Joseph Rouget de Lisle a Strasburgo nella notte fra il 25 e il 26 aprile 1792, in seguito alla dichiarazione di guerra della Francia all'Austria. Il nome originale era Chant de guerre pour l'armée du Rhin (Canto di guerra per l'armata del Reno) ed era stata dedicata al maresciallo Nicolas Luckner, un ufficiale franco-bavarese nato a Cham. L'inno divenne la chiamata alle armi della Rivoluzione francese ed in questo contesto assunse il nome di Marsigliese perché cantata per le strade dai volontari (fédérés) proventienti da Marsiglia al loro arrivo a Parigi. Il sindaco di Strasburgo, il barone di Dietrich, domandò a Rouget de Lisle, in visita alla città, di scrivere un canto di guerra. Quando Rouget de Lisle tornò a casa alla sera, in rue de la Mèsange, compose L'inno di guerra dedicato al maresciallo Luckner. In effetti ai tempi era il bavarese Nicolas Luckner che comandava l'Armata del Reno. Ironia della sorte: il futuro inno nazionale fu dedicato a un bavarese che sarà ghigliottinato meno di due anni più tardi. L'indomani Rouget cantò a casa del barone Dietrich per la prima volta quello che sarebbe diventato l'inno nazionale francese. Questa scena è immortalata nel quadro di Isidore Pils, esposto al museo di Belle Arti di Strasburgo. Il canto venne inseguito pubblicato ed esposto davanti al municipio di Strasburgo. Il testo è fortemente ispirato ad alcuni volantini di propaganda diffusi a quell'epoca. L'origine della musica è più discussa, poiché essa non è stata scritta contrariamente alle altre composizioni di Rouget de Lisle. ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA RIGURDANTE LA DONNA E LA FAMIGLIA • • • • • • • • • • • • ART. 2La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio e’ ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, son i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unita’ familiare. Art.30 E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità. Art.31 La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. • • • • • • • Art.32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Art.37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione. Articoli riguardante la famiglia e la donna nel Codice Napoleonico • • • • • • • • • • Art. 148 Il figlio che non è giunto all’età di venticinque anni compiti, la figlia che non ha compito gli anni ventuno, non possono contrarre matrimonio senza il consenso del padre e della madre, in caso che siano discordi, il consenso del padre è sufficiente. Art.151 I figli di famiglia giunti alla maggiore età, determinata dall’articolo 148, sono tenuti prima di contrarre matrimonio a chiedere con un atto rispettoso e formale il consiglio del padre e della madre loro. Art. 214 La mogli è obligata ad abitare col marito, e a seguitarlo ovunque egli crede opportuno di stabilire la sua residenza. • • • • • Art.215 La moglie non può stare in giudizio senza l’autorizzazione del marito, quand’anche ella esercitasse pubblicamente la mercatura, o non fosse in comunione o fosse separata di beni. Art.217 La donna ancorché non sia in comunione e sia separata di beni, non può donare, alineare ipotecare, acquistare a titolo gratuito ad oneroso, senza che il marito concorra nell’atto, o presti il consenso per iscritto.