Anno 3 n. 10 - Novembre 2010
NEWSLETTER
Con l’arrivo del Primario di Neurologia
sono 11 i Reparti con un nuovo Direttore
Con l’insediamento del dott. Fabio
Frediani alla direzione del Reparto
di Neurologia dell’Ospedale San
Carlo Borromeo (nella foto con i
Direttori e tutto lo staff), si è ulteriormente allungato l’elenco dei
Primari che negli ultimi 3 anni sono approdati nel nostro Ospedale.
La scelta del dott. Frediani di lasciare il “privato” per riapprodare
nel “pubblico” (il dott.
Frediani si è infatti
professionalmente
formato
all’Istituto
Besta) è la chiara dimostrazione che l’Ospedale
San
Carlo
Borromeo è tornato
ad essere una struttura ambita, perché in
grado di valorizzare le
capacità e la professionalità di chi vi opera, a vantaggio dei pazienti che
possono ricevere prestazioni sanitarie di assoluta qualità ed eccellenza.
L’arrivo del dott. Frediani rappresenta l’occasione per ricordare i
numerosi altri Direttori di Unità
Operativa che negli ultimi tre anni
sono giunti all’Ospedale San Carlo
Borromeo, con l’obiettivo di contribuire al progetto di rilancio dell’Ospedale che il Direttore Generale dott. Antonio Mobilia aveva
delineato già pochi giorni dopo
l’insediamento.
Iniziamo con il citare il dott. Marcello Egidi, arrivato dall’Ospedale
Maggiore Policlinico di Milano, con
il compito di dare vita alla Neuro-
chirurgia dell’Ospedale San Carlo,
un pilastro fondamentale nella
trasformazione dell’Ospedale in
un centro di riferimento per il Politrauma di Milano. In due anni il
dott. Egidi ha portato la neurochirurgia a un livello di eccellenza
per l’interventistica sia midollare,
sia cranica, con la ciliegina sulla
torta rappresentata dal trattamento della malattia di Parkinson
attraverso la stimolazione cerebrale profonda. Il dott. Egidi non
potrà quindi che essere un preciso
punto di riferimento per il dott.
Frediani.
A supporto della Neurochirurgia è
stata subito dopo costituita l’UOC
di Anestesia e Neuro rianimazione
alla cui guida, proveniente
sempre dal Policlinico di Milano, è stato chiamato il dott.
Lorenzo Lubatti, che ha anche
contribuito a strutturare il Centro di Terapia del Dolore e, in
tale contesto, a rendere operativa 24 ore su 24 per tutti i
sette giorni della settimana la
parto analgesia.
Anche alla guida delle due aree
della Chirurgia generale sono
approdati, in tempi diversi, due
nuovi direttori: il primo ad arrivare, proveniente dalla San Giuseppe, è stato il prof. Federico Varoli.
Dell’impulso all’area chirurgica
fornito dal prof. Varoli abbiamo
più volte scritto su queste pagine.
Da qualche mese, per dirigere la
nuova UOC di Chirurgia Generale
(Continua a pagina 4)
PEDIATRIA: Il Giornalino, la Festa di Natale e il Calendario 2011
Con l’arrivo della nuova insegnante, per tutti la “maestra Alessandra”, i piccoli degenti del Reparto di Pediatria diretto dal
dott. Alberto Podestà hanno iniziato a cimentarsi in una serie di
attività che hanno portato alla realizzazione del giornale “Il San
Carlo dei Piccoli”. E’ un bimestrale che raccoglie tutte le notizie, le letterine, le impressioni, ma anche barzellette e ricette
proposte dai nostri piccoli ospiti. Il secondo numero (nella foto
a sinistra) è dedicato al Natale ed è accompagnato dal calendario (a destra) illustrato con disegni realizzati dai ragazzi ricoverati. Per tutti i nostri piccoli e le loro famiglie, accogliendo la
proposta dell’Inter Club ospedaliero, domenica 12 dicembre dalle ore 15.00 alle
16.30 è in programma nella Sala Conferenze una festa con tante sorprese e un
concerto del gruppo “Settima Maggiore” diretto da Nicoletta La Motta.
‰
NEWSLETTER
2
Le nanofibre al servizio dei pazienti dializzati
Una protesi realizzata con un innovativo materiale composto da
nanofibre è stata impiantata a un
paziente, per la prima volta in
Italia, dal Team dell’Accesso Vascolare del nostro Ospedale.
L’intervento si è reso necessario
per realizzare un accesso vascolare alternativo alla fistola arterovenosa ormai compromessa da
anni di dialisi. Attraverso l’inserimento della innovativa protesi
(foto a sinistra) è
stato possibile ripristinare il flusso ematico indispensabile per collegare il
paziente al rene
artificiale.
L’impianto è riuscito perfettamente e l’innovativo materiale con cui
è realizzata la protesi ha immediatamente mostrato i vantaggi
che le nanofibre sono in grado di
assicurare ai pazienti, quale ad
esempio un tempo di emostasi
che scende ad appena 3 minuti,
contro i dieci che in media richiedono le altre protesi. Questo è
possibile perché l’ago, di fatto,
entra nella protesi passando attraverso la rete di nanofibre che, come si
vede nell’immagine al
microscopio, sono di
dimensioni infinitesimali rispetto al capello
che vi è stato adagiato sopra.
Una rapida emostasi
consente al paziente di vedere
ridotto sensibilmente il tempo di
stacco dal rene artificiale e, soprattutto, annullare i fastidiosi
sanguinamenti che al momento
del distacco possono verificarsi
dagli accessi degli aghi di aspirazione e restituzione del sangue.
La possibilità di utilizzare questa
innovativa protesi è strettamente
legata alla presenza del dott.
Maurizio Gallieni, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi del nostro Ospedale, nell’Executive board della Vascular Access
Society, all’interno della quale non
solo ha il ruolo di
coordinatore editoriale della rivista
“The Journal of
Vascular Access”,
ma da maggio 2011 ricoprirà la carica di President
Elect della VAS,
una tappa fondamentale per giungere alla carica di Presidente, che
andrà a ricoprire nel 2013.
Grazie a questa esperienza, l’Ospedale San Carlo Borromeo è di
fatto il centro di riferimento in
Italia per l’applicazione in pazienti
dializzati di queste protesi realizzate attraverso la “electrospun
(Continua a pagina 4)
Progetti Innovativi: riconoscimenti e risultati a un anno dal via
A distanza di un anno dall’avvio dei cinque Progetti
innovativi attivati dal Dipartimento di Salute Mentale
dell’Ospedale San Carlo Borromeo (dalle Unità Operative di Psichiatria e Psicologia) - tre relativi ad alcuni aspetti della depressione, uno su impulsività,
instabilità e problemi relazionali e il quinto sui disturbi del comportamento
alimentare -, il primo riscontro raccolto dopo dodici
mesi di lavoro, che accomuna tutti e cinque i progetti, è che l’arruolamento
dei pazienti è andato ben
oltre le previsioni, a
ulteriore dimostrazione di quanto i
temi trattati siano
di grande attualità e
impatto sul bacino
di utenza dell’Ospedale e quanto, quindi, possano rispondere a bisogni psicologici di chi si rivolge alla nostra Azienda Ospedaliera.
A rafforzare tale importanza sono arrivati anche
due graditissimi riconoscimenti nell’ambito di due
prestigiosi congressi che si sono svolti lo scorso mese di ottobre.
Al Convegno Nazionale Giovani Psichiatri, svoltosi a
Riccione, il poster “Trattamento della depressione in
gravidanza e nel post partum: un progetto innovativo” è stato scelto tra i 15 migliori lavori presentati.
Su questo tema il DSM si è impegnato soprattutto
sul fronte della formazione nei confronti di quanti
sono a più stretto contatto con le donne in gravidanza e subito dopo il parto, quali le
Ostetriche, i Ginecologi, i Pediatri, i
Medici di Famiglia e i Pediatri di Libera Scelta. Nel 2011, inoltre, il nostro DSM sarà a fianco proprio dei
Pediatri di Libera Scelta dell’ASL Milano 1 che hanno aderito ad un progetto finalizzato al riconoscimento
della depressione post partum.
Il secondo gradito riconoscimento a
un lavoro collegato a questi progetti
innovativi è venuto dal Congresso
Nazionale sulla Medicina di Genere,
svoltosi a Padova, durante il quale è
stato conferito il Premio Best Poster
al lavoro “Differenze di genere nel
disturbo depressivo: possibile configurazione del profilo tipico femminile”, che aveva come obiettivo di verificare in un campione di donne depresse l’ipotesi
secondo cui la depressione assume caratteristiche
psicopatologiche particolari nel genere femminile,
(Continua a pagina 4)
NEWSLETTER
3
La coronaro TC a supporto dell’Emodinamica
L’acquisizione da parte del nostro
Ospedale della innovativa TAC a
64/128 strati apre le porte a nuove possibilità diagnostiche anche
in ambito cardiologico, aggiungendo così un prezioso supporto
all’attività invasiva svolta dal Laboratorio di Emodinamica guidato
dal dott. Marco Caprari, che oggi
effettua circa 800 esami diagnostici e 350 angioplastiche l’anno.
La coronaro TC
rappresenta, infatti,
uno
dei
metodi di indagine di più recente
applicazione
in
campo cardiologico, e si espleta
fondamentalmente attraverso due modalità:
- la prima, di minore importanza,
non prevede l‘utilizzo di mezzo di
contrasto e si utilizza esclusivamente per la rilevazione di Ca coronarico (“Calcium score“);
- la seconda è invece mirata alla
visualizzazione di tipo angiografico dell’albero coronarico ed è
quella che si è affermata (con uti-
lizzo di mezzo di contrasto e.v.)
nella pratica clinica.
Lo sviluppo, negli ultimi 10 anni,
di apparecchiature “multi detector” dotate di elevato potere di
risoluzione spaziale e temporale,
ha permesso di migliorare sensibilità e specificità della metodica,
riducendo anche il tempo di esposizione alle radiazioni.
Approfonditi Studi
Osservazionali o di
Equivalenza, da un
lato hanno consentito di definire la
reale capacità diagnostica della metodica e, dall’altro,
di affinarne le indicazioni cliniche, in
modo da utilizzarla
in pazienti accuratamente selezionati attraverso una valutazione
clinica preliminare.
Si vuole così evitare un ricorso
improprio della coronaro TC che,
seppur in modo contenuto, si avvale di radiazioni, di mezzo di
contrasto (60 – 100 ml) e la cui
esecuzione richiede frequentemente di essere preceduta e ac-
compagnata da trattamento farmacologico (beta bloccante) del
paziente per conseguire frequenze
cardiache idonee.
Adeguatamente utilizzata questa
procedura riveste pertanto un
ruolo complementare rispetto alla
tradizionale coronarografia.
Le indicazioni riconosciute in Ambiente Scientifico (ACC 2009, ESC
2008) prevedono l’utilizzo di coronaro TC in caso di:
- dolore toracico in Soggetti con
profilo di rischio medio-basso, con
ecg non dirimente o incapaci di
eseguire test da sforzo;
- dolore toracico in presenza di
test provocativi ambigui o non
interpretabili;
- dolore toracico acuto con probabilità di coronaropatia pre-test
intermedia e negatività di ecg e
marcatori di necrosi.
Gli Studi e le Meta Analisi hanno
di massima mostrato alti valori
predittivi negativi della coronaro
TC. E’ pertanto una procedura,
diversamente dalla coronarografia, che si esegue per “escludere”
la coronaropatia.
(Continua a pagina 4)
Diabete gestazionale: sinergie per diagnosi e cura nelle donne straniere
In appena due anni è di fatto più che quadruplicato
il numero delle donne in gravidanza che vengono
seguite all’Ospedale San Carlo Borromeo, nell’Ambulatorio di Diabetologia guidato dal dott. Giulio Mariani: dalle 30 visite effettuate in tutto il 2008, si è
passati alle 40 del 2009, per arrivare alle 10/12
donne che sono state viste ogni mese in questo anno. Un dato che a fine 2010 si attesterà su poco
meno di 150 donne, vale a dire il 10% delle donne
che partoriscono presso il nostro Ospedale.
Si tratta, pertanto, di un problema che va assumendo proporzioni preoccupanti, in particolare tra la popolazione femminile immigrata: oltre il 60% delle
donne affette da diabete gestazionale provengono,
infatti, da Paesi extraeuropei.
Il fenomeno ha una spiegazione soprattutto nel
cambiamento delle abitudini alimentari e comportamentali delle persone immigrate
che, ritrovandosi in un contesto
di maggiore benessere e con
una offerta di alimenti pressoché illimitata, si nutrono in modo chiaramente superiore rispetto ai paesi di origine, ma il
più delle volte assumendo alimenti di scarsa qualità,
ricchi di grassi e zuccheri.
Queste cattive abitudini alimentari, spesso accompagnate da una scarsa attività motoria, finiscono
per favorire l’insorgenza di malattie degenerative
quali il diabete, l’obesità e l’ipertensione.
Una situazione che ha serie ripercussioni nelle donne che decidono di diventare mamme, perché la
presenza di diabete non curato può portare ad aborti spontanei nel primo trimestre o a malformazioni
del feto. Nella popolazione femminile extracomunitaria questa circostanza è nella maggioranza dei casi
aggravata dall’impossibilità del medico di sapere se
il diabete era preesistente o è insorto in gravidanza.
Per arginare questo fenomeno, all’Ospedale San
Carlo Borromeo è iniziata una stretta collaborazione
tra l’Ambulatorio di Diabetologia e il Centro di Ascolto Donne Immigrate che afferisce al
Dipartimento Materno Infantile diretto
dal dott. Mauro Buscaglia, da sempre
attento a queste problematiche.
Una collaborazione che ha trovato un
ulteriore impulso dal cambiamento dei
(Continua a pagina 4)
NEWSLETTER
(Continua da pagina 1)
Con l’arrivo del Primario di …
e Politrauma è stato chiamato il dott. Marco Stella,
che per fornire il proprio contributo al rilancio del
nostro Ospedale ha lasciato una prestigiosa struttura privata come il San Raffaele.
Proviene, invece, dall’Ospedale San Paolo il dott.
Maurizio Cariati, chiamato a dirigere l’UOC di Radiologia che da qualche mese è al centro di un intervento di rinnovamento che sarà completato dall’arrivo di attrezzature radiologiche di ultimissima generazione per una diagnostica di assoluta qualità non
solo a livello milanese, ma nazionale.
Il cambio di Direttore ha toccato anche tre aree del
Dipartimento Medico: del dott. Carlo Ausenda, proveniente dall’AO Salvini di Garbagnate per dirigere
l’UOC di Recupero Funzionale abbiamo ampiamente
scritto in occasione dell’apertura del nuovo Reparto
di Riabilitazione cardio polmonare.
Invece, è oggetto di un articolo in questa stessa
Newsletter l’eccellenza che ha immediatamente contraddistinto l’attività dell’UOC di Nefrologia e Dialisi
sotto la direzione del dott. Maurizio Gallieni, arrivato
quest’anno dal San Paolo. Mentre non mancherà a
breve l’occasione per parlare del dott. Mauro Moroni, che ha lasciato l’Ospedale Niguarda per la direzione del nostro Dipartimento Oncologico.
Tra i Direttori di cui abbiamo già riportato le iniziative attivate in Ospedale rientra anche il dott. Giuseppe Biffi, giunto dall’Ospedale di Treviglio alla direzione del nostro Dipartimento di Salute Mentale.
Infine, ma certamente non ultimo per importanza,
abbiamo lasciato il dott. Renato Daccò, arrivato dalla San Giuseppe a dirigere il nostro Pronto Soccorso
che, con oltre 80 mila accessi l’anno, è tra i più
grandi di Milano e, per il nostro Ospedale, rappresenta chiaramente il fulcro per caratterizzare il San
Carlo Borromeo come Centro di Riferimento per il
Politrauma dell’area ovest di Milano.
‰
(Continua da pagina 2)
Le nanofibre al servizio dei ...
nanofiber technology”. Questo è il risultato della presenza di un Team dell’Accesso Vascolare costituito da
nefrologi, dal chirurgo vascolare dott. Claudio Mariani
e dai suoi collaboratori, dal chirurgo endo-vascolare
dott. Pietro Mingazzini, dai radiologi dell’equipe del
dott. Maurizio Cariati e dagli infermieri che sono gli
utilizzatori e controllori degli accessi vascolari.
A questo Team spetta naturalmente il delicato compito di valutare accuratamente il paziente candidato
all’impianto della innovativa protesi, non solo quale
alternativa all’accesso artero-venoso naturale quando questo risulta compromesso, ma soprattutto
quando questo intervento può evitare il ricorso al
catetere venoso e alle problematiche che accompagnano questa tecnica.
‰
A.O. Ospedale San Carlo Borromeo
Via Pio II, 3 - 20153 MILANO
Capo Redattore: Giovanni Ruggeri
Segreteria di Redazione: Laura Zettera
tel. 02/4022.2175 - [email protected]
http://www.sancarlo.mi.it
4
(Continua da pagina 2)
Progetti Innovativi ...
tali da suggerire una revisione dell’approccio diagnostico, in senso dimensionale ma, soprattutto,
una revisione delle modalità di intervento affinché
siano più mirate alle peculiarità di genere.
I cinque progetti innovativi rappresentano comunque solo una parte dell’attività che svolge quotidianamente il DSM nei confronti dei pazienti, i quali
rispondono in modo a volte decisamente sorprendente. Ne sono un esempio tangibile i disegni prodotti dai pazienti nell’ambito dei progetti riabilitativi
e che sono stati utilizzati per l’illustrazione del Calendario 2011 realizzato dal Dipartimento di Salute
Mentale, guidato dal dott. Giuseppe Biffi.
Lo stesso discorso vale per i tanti oggetti che sempre i frequentatori dei Centri Territoriali hanno realizzato nei laboratori di ceramica, disegno, fotografia
e arte terapia. Questi oggetti saranno il fulcro della
piccola mostra/mercato che, in occasione del Natale,
il DSM sta organizzando in collaborazione con l’Associazione “Fare Insieme” e che verrà allestita nell’atrio dell’Ospedale San Carlo Borromeo nelle giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre.
‰
(Continua da pagina 3) La
coronaro TC a supporto ...
La disponibilità all’Ospedale San Carlo Borromeo
della nuova TAC 64/128 strati e un suo utilizzo in
ambito cardiologico, mirato alle indicazioni sopra
evidenziate, da un lato consentirà di assicurare ai
pazienti le prestazioni diagnostiche tecnologicamente innovative più adeguate rispetto alla propria patologia; dall’altro, di essere un prezioso supporto al
Laboratorio di Emodinamica che continuerà ad assicurare ai pazienti che effettivamente ne necessitano
metodi di indagine di livello superiore, come la coronarografia, e le possibilità di trattamento contemporaneo di rivascolarizzazione meccanica coronarica
mediante angioplastica con inserimento di stent. ‰
(Continua da pagina 3) Diabete
gestazionale: sinergie ...
criteri diagnostici del diabete gestazionale (in particolare: una glicemia uguale o superiore a 92 a digiuno e l’obbligo di eseguire a tutte le gravide una
curva da carico orale con 75 gr. di glucosio), ma che
si è posta l’obiettivo di risolvere anche due ulteriori
e importanti problematiche, conoscere le condizioni
di salute della donna prima del concepimento e superare gli inevitabili problemi di comunicazione per
fornire informazioni di educazione sanitaria e comportamentale.
Grazie alla collaborazione tra Ambulatorio Diabetologico, Centro di Ascolto e Ostetricia si è così potuto
pianificare un intervento che per le donne che si rivolgono al nostro Centro prevede l’effettuazione di
un controllo metabolico anche pre concepimento e,
grazie alla presenza delle mediatrici culturali, un’azione informativa sia diretta che attraverso la predisposizione di opuscoli informativi nelle lingue di origine. Il tutto completato da un follow-up post gravidanza a tre mesi dal parto.
‰
Scarica

NEWSLETTER - Ospedale San Carlo Borromeo