LAPIDE AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE DI FARRA DI SOLIGO DATI GENERALI Localizzazione Comune/Frazione Farra di Soligo Indirizzo Via del giardino Collocazione Facciata ex chiesa parrocchiale ora Auditorium Santo Stefano Dati catastali CT Fg. 14 mn. C CF Sez. B Fg. 5 mn C sub 3 Pianificazione urbanistica P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I. Z.T.O. Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2 Vincoli e tutele Vincolo paesaggistico D. Lgs. n. 42/2004 ex 431/1985 Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004 Condizione giuridica e vincoli Proprietà del sito Comune Proprietà del bene Comune Tutela artt. 10-12, D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001 Descrizione Denominazione Lapide commemorativa ai caduti della prima guerra mondiale Tipologia Lapide commemorativa Committenza Pubblica Autore Attribuito ad arch. Giovanni Possamai Notizie storico-critiche Cenni storici L’elenco ufficiale dei caduti di Farra di Soligo nella guerra 1915-18 è contenuto in un registro compilato dall’allora arciprete don Desiderio Calderer. I nomi furono poi incisi nella lapide commemorativa murata nel 1925 nella parete sud dell’allora parrocchiale di Santo Stefano. Il registro è intitolato “Per Crucem ad Lucem. Per aspera ad Astra”. La lapide viene inaugurata il 17 maggio 1925; nella stessa cerimonia ufficiale vengono inaugurati anche il monumento ai caduti e le lapidi nel vicino municipio. Dall’Anese (2011) attribuisce la lapide a Giovanni Possamai in considerazione del fatto che nello stesso periodo il suo laboratorio esegue per lo stesso committente anche le lapidi poste nella sede municipale. Bibliografia Testi Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011 Enrico Dall'Anese, Dalla Fara alla Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2009. Fregi e simboli Iscrizioni Dall’alto verso il basso Dimensioni Materiali Lapide Supporto Degrado Marmo La lapide in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale di Farra di Soligo è posta sulla facciata sud dell’ex chiesa arcipretale, ora Auditorium Santo Stefano. Nel vicino municipio sono collocate altre due lapidi ed il monumento ai caduti del comune. L’elemento centrale è realizzato con una lastra in marmo di Carrara a forma di scudo crociato con incisi i nomi di 43 caduti e i fregi floreali. PER CRUCEM AD LUCEM CONOSCENZA/ ONORE GLORIA/ AGLI UMILI EROI/ CADUTI PER LA PATRIA NELLA GUERRA ITALO AUSTRIACA 1915 – 1918 [Segue elenco di 43 nomi con paternità e qualifica militare] PIE JESU [DOMI]NE DONA EIS REQUIEM [SEMPIT]ERNAM Inscritta in un rettangolo di m. 0,88Lx2,01H Lapide in marmo bianco di Carrara Frontone decorato e mensola in pietra calcare Muratura in pietrame intonacato PROGETTO Indagini Marmo STATO DI FATTO Descrizione INQUADRAMENTO Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04B Fenomeni diffusi: deposito superficiale Fenomeni localizzati: macchia, fessurazione, mancanza Pietra calcare Fenomeni diffusi: deposito superficiale, erosione, patina biologica, pitting Fenomeni localizzati: macchia, fessurazione, mancanza Intonaco limitrofo Fenomeni diffusi: erosione, patina biologica, colature Fenomeni localizzati: mancanza, distacco Accessibilità Visibile da via del Giardino Interferenze Aeree Non presenti Sotterranee Probabili Note Nelle incisioni non sono visibili ad occhio nudo tracce di colore TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI Altra collocazione No Trasformazioni Nessuna Interventi E’ presumibile un intervento di manutenzione nel corso dei lavori di restauro dell’edificio, 2005 Il frontone superiore in pietra è caratterizzato da una corona floreale di foglie di alloro e quercia: le iscrizioni sono poste al di sopra della corona, al centro della stessa e sul nastro svolazzante intrecciato alla corona. Sulla mensola inferiore è inciso il Requiem, poco leggibile a causa del degrado della pietra. Scudo crociato con fregi floreali Corona floreale di foglie di alloro e quercia 8 Pietra calcare Il progetto prevede la manutenzione ordinaria della lapide mediante gli interventi di seguito sinteticamente riportati e con riferimento alle schede tecnico-metodologiche allegate ed ai risultati delle indagini. L’intervento sarà esteso anche alla porzione di intonaco sottostante la lapide. La lapide sarà illuminata con un proiettore compatto posto su supporto in acciaio Cor-ten. Nel dettaglio: Verifica dell’eventuale presenza di tracce di colore nelle iscrizioni Trattamenti di disinfezione Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Consolidamento In base ai risultati dell’indagine eventuale ripresa con colore dei testi incisi Trattamenti di disinfezione Consolidamento della matrice tessiturale Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di Da Vidor a Vittorio Veneto. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra. PROGETTO ESECUTIVO Prospetto sud dell’Auditorium natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici In base ai risultati dell’indagine eventuale ripresa con colore dei testi incisi Protezioni Intonaco Demolizioni parziali Lavaggio acquoso a bassa pressione Trattamenti di disinfezione Ricostruzioni Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Protezioni Velature Impianto elettrico Illuminazione mediante proiettore compatto orientabile a led posto su supporto in lamiera di acciaio Cor-ten ad adeguata distanza da verificare con prova illuminotecnica (Supporto S1) Elementi accessori Fornitura e posa di elemento informatore a terra VVista laterale dal percorso pedonale 5 1 2 Vista frontale Viste laterali 3 4 Legenda 1 – linea interrata illuminazione esistente 2 – corpo illuminante a terra esistente 3 – pozzetto in cls 30x30 in progetto 4 – linea interrata illuminazione in progetto 5 – Supporto S1 con corpo illuminante MONUMENTO E LAPIDI AI CADUTI DELLA PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE FARRA DI SOLIGO caduti del secondo conflitto mondiale. Presumibilmente in tale occasione si intervenne anche nella ridefinizione dell’area di rispetto e nella rimozione dei fasci. DATI GENERALI Localizzazione Comune/Frazione Farra di Soligo Indirizzo Via dei Patrioti n. 52 Collocazione Municipio: - Sulla facciata principale - Nell’atrio del piano terra Dati catastali CT Fg. 14 mn. 188 CF Sez B Fg. 5 mn 188 sub 7 Pianificazione urbanistica P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I. Z.T.O. Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2 Vincoli e tutele Vincolo paesaggistico D. Lgs. n. 42/2004 ex 431/1985 Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004 Edificio di pregio architettonico Condizione giuridica e vincoli Proprietà del sito Comune Proprietà del bene Comune Tutela artt. 10-12, D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001 Descrizione Denominazione A - Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale B - Lapide commemorativa della battaglia di Col San Martino C - Lapide del Bollettino della Vittoria Tipologia A - Monumento ad ara con lapide B e C - Lapide commemorativa Committenza Pubblica Autore arch. Giovanni Possamai Notizie storico-critiche Cenni storici L’erezione del monumento ai caduti del comune ebbe vita travagliata. Doveva essere costruito subito dopo la guerra, ma alcuni disordini sociali impedirono di occuparsi seriamente dell'iniziativa. Si cominciò a riparlarne nella primavera del 1922. Il Comitato comunale pro erigendo monumento dovette affrontare un lungo dibattito se erigere un solo monumento per tutto il comune, o tre monumenti, uno per ogni frazione, o un monumento nel capoluogo e due lapidi nelle frazioni. C'era chi proponeva, come il consigliere Fabbri, solighese, di costruire un padiglione ospedaliero per ambulatori al posto del monumento. A un certo punto i colsanmartinesi scelsero un loro Comitato provvisorio e predisposero un apposito manifesto di contestazione contro le presunte intenzioni del Comitato comunale ufficiale. La vicenda trovò eco anche in Consiglio comunale, con interventi e lettere aspre e offensive. Con delibera del 7 febbraio 1924 il Consiglio stanziò Lire 15.000 da dividere tra le tre frazioni "in proporzione dei morti o dispersi di ciascuna". Farra decise di erigere il monumento ai caduti dell’intero comune nell’atrio del municipio. Si iniziò con le lapidi esterne. L’inaugurazione delle lapidi e del monumento incompleto avvenne il 17 maggio 1925.Il monumento fu completato anche grazie al lascito di Lire 500 da parte del sig. Savoini GioBatta nel gennaio 1927. Successivamente il monumento venne integrato con le lapidi dei Bibliografia Testi Web 9 INQUADRAMENTO Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04B Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011 Enrico Dall'Anese, Dalla Fara alla Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2009. Si segnalano immagini fotografiche sul sito http://www.pietredimemoria.it/, nella sezione 3 Monumenti TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI Altra collocazione No Trasformazioni Modifiche al monumento ai caduti: trasformazioni connesse all’apposizione di lapidi commemorative ai caduti dalla seconda guerra mondiale. Il confronto fra lo stato di fatto ed una fotografia scattata nel 1925 evidenzia che sono intervenute modifiche sia all’area di rispetto (con sostituzione della pavimentazione e della delimitazione con reimpiego del festone bronzeo) che al basamento del monumento (sono rimossi i fasci littori ed è modificato il piede del basamento) ed alla lapide centrale (sono stati aggiunti n. 4 nomi di caduti 2 per lato). Interventi Non noti STATO DI FATTO LAPIDI “A” e “B” Descrizione Fregi e simboli Lapide sinistra Lapide destra Iscrizioni Lapide sinistra Lapide destra Le due lapidi in ricordo della prima guerra mondiale sono poste simmetricamente ai lati dell’ingresso nella facciata principale del municipio. Di forma semplice, e pressoché prive di decorazione, sono caratterizzate dai bassorilievi in bronzo. La lapide di sinistra commemora la battaglia del 10 novembre 1917 quando un gruppo di arditi tentò di ostacolare l’invasione dei germanici sul Ponte Raboso a Col San Martino. La lapide di destra riporta il testo del Bollettino della Vittoria e raffigura nel bassorilievo in bronzo un soldato (fante) nell’atto di sostenere la Vittoria Alata che fuoriesce dalla lapide. Ara fumante col profumo dell’incenso Rami di alloro e quercia ed armi n. 3 foglie Figura di soldato con allegoria della Vittoria Rami di alloro A FARRA DI SOLIGO/ XIX OTTOBRE MCMXVM./ L'ASPRA LOTTA DIVAMPATA/ A COL SAN MARTINO/ FRA IL TETRO BAGLIORE DEGLI INCENDI/ E LE BRUME DELLA MORTE/ DIRUPÒ SELVAGGIA IN QUESTA VALLE./ INTREPIDI I CUORI DEGLI ABITANTI/ STRAZIATI MA NON DOMI/ UNITI IN UN SOLO POSSENTE ANELITO/ FECERO SCHERMO/ ALLA RABBIA DELL'INVASORE/ E INCONCUSSA SERBARONO LA FEDE/ NELLA SUBLIME MAESTÀ DELLA PATRIA/ DEI FIORI PURPUREI DELLA VITTORIA/ QUI REDIMITA. [Testo del Bollettino della Vittoria] Da Vidor a Vittorio Veneto. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra. PROGETTO ESECUTIVO Dimensioni Lapide sinistra Lapide sinistra Materiali Lapidi Degrado Lapidi Accessibilità Interferenze Aeree Sotterranee Foto del monumento nel giorno dell’inaugurazione, 17 maggio 1925 (tratta da Dall’Anese) m. 0.88Lx1.83Hx3.9P m. 0.88Lx1.83Hx3.9P lapide in marmo m. 0.95Lx2.03H inclusa la Vittoria Alata Scudo metallico con l’aquila di Casa Savoia e la corona superiore Festone in rami di alloro e quercia Iscrizioni Lapide centrale Lapide in marmo bianco di Carrara Bassorilievo e borchie in bronzo Fenomeni diffusi: deposito superficiale, colature di ossidi di ferro e rame provenienti dai bassorilievi bronzei, decolorazione dei testi incisi Fenomeni localizzati: macchia, fessurazione, mancanza Si Non presenti Non rilevanti MONUMENTO “C” Descrizione Il monumento a lapide è posto nell’atrio del municipio frontalmente all’ingresso e addossato alla parete compresa fra i due scaloni che portano al primo piano. Il monumento riporta i nominativi di 213 caduti e dispersi. Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune è costituito da una grande lapide centrale in marmo in cui sono riportati i nomi e le qualifiche militari di 128 caduti del primo conflitto coronata da una lastra marmorea recante l’iscrizione “SIC ITUR AD ASTRA” e le date di inizio e fine conflitto. A tale lapide superiore sono agganciati una fiaccola ed una croce-spada metallica che scende fino a quasi metà della lapide maggiore. Il basamento lapideo tripartito è articolato in modo simmetrico: ai lati i due elementi modanati conclusi da motivi floreali metallici; al centro la struttura maggiore su sui si eleva un elmetto metallico posto su cuscino lapideo. Frontalmente uno scudo metallico su cui è rappresentata l’aquila di Casa Savoia con lo scudo sabaudo sul petto e la corona superiore. Il basamento presenta uno zoccolo in lastre di marmo grigio. Ai lati del monumento sono simmetricamente collocate le due lapidi commemorative di 53 caduti e 32 dispersi del secondo conflitto: di dimensioni più contenute rispetto alla lapide centrale, sono poste su un basamento in lastre di pietra ed incorniciate con un elemento semplice sempre in pietra. L’area antistante presenta una delimitazione in blocchi di pietra con pilastrini ed un grosso festone metallico di foglie di quercia ed alloro. Il confronto fra lo stato di fatto ed una fotografia scattata nell’inaugurazione il 17 maggio 1925 evidenzia che sono intervenute modifiche sia all’area di rispetto (con rifacimento della pavimentazione e della delimitazione in cui viene reimpiegato il precedente festone bronzeo) che al basamento del monumento (sono rimossi i fasci littori ed è modificato il piede del basamento) ed alla lapide centrale (sono stati aggiunti n. 4 nomi di caduti 2 per lato). Attualmente nell’area del monumento sono collocati anche il gonfalone del comune, due bandiere ed una corona dall’alloro. Fregi e simboli Dall’alto verso il Croce-spada basso Elmetto Lapide sinistra Lapide destra Dimensioni Materiali Monumento Quinta muraria Degrado Monumento Accessibilità Interferenze Aeree Sotterranee SIC ITVR AD ASTRA 24 V° 1915 4 IX° 1948 [ad di sotto di tali date pare si intravede un altro testo inciso, presumibilmente ricollegabile all’era fascista] [Segue elenco su 2 colonne di 128 nomi con qualifiche militari] 1940 1945 CADUTI [Segue elenco di 27 nomi con qualifiche militari] DISPERSI [Segue elenco di 16 nomi con qualifiche militari] 1940 1945 CADUTI [Segue elenco di 26 nomi con qualifiche militari] DISPERSI [Segue elenco di 16 nomi con qualifiche militari] m. 3.25Lx0.91Px4.21H Lapidi in marmo Cornici, basamenti della lapidi laterali e delimitazioni in pietra Basamento in marmo Pavimento in marmo Fregi, simboli ed iscrizione superiore in metallo Struttura muraria intonacata e con dipintura Fenomeni diffusi: deposito superficiale, colature (di ossidi di ferro provenienti dalla croce-spada), fronte di risalita Fenomeni localizzati: fessurazione, macchia, mancanza, deformazione e scagliatura (prevalentemente ricollegabili all’umidità di risalita). Si Non presenti Non rilevanti PROGETTO Il progetto prevede la manutenzione ordinaria del monumento e delle lapidi commemorative esterne mediante gli interventi di seguito sinteticamente riportati e con riferimento alle schede tecnicometodologiche allegate ed ai risultati delle indagini. E’ prevista inoltre la velatura della parete di fondo compresa fra le due rampe (definizione cromatica con riferimento alla stratigrafia previa campionatura). Il monumento verrà illuminato con due proiettori compatti posti a soffitto. Indagini Monumento e lapidi interne Quinta muraria Impianto elettrico Lapidi esterne Elementi metallici Elementi metallici (bronzo-ottone) Elementi accessori Nel dettaglio: Verifica della presenza di cera o protettivi in genere nel monumento Stratigrafia degli strati pittorici della quinta muraria Puliture a secco e meccanico manuali Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Consolidamento Velatura (definizione cromatica con riferimento alla stratigrafia previa campionatura) Iluminazione del monumento mediante due proiettori compatti orientabili a led posti a soffitto in prossimità della scatola di derivazione esistente. Derivazione dell'alimentazione elettrica dall'illuminazione interna. Lavaggio acquoso a bassa pressione Trattamenti di disinfezione Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Ritocchi pittorici delle incisioni Protezioni Puliture chimiche Ripristino finitura ove necessario Verifica della stabilità della patina protettiva Eventuale pulitura superficiale e trattamento protettivo Fornitura e posa di elemento informatore a pavimento Il municipio Il municipio Lapide sinistra, dettaglio Lapide sinistra Lapide destra I bassorilievi in bronzo Lapide destra, dettaglio L’atrio e il monumento con gli stendardi L’atrio e il monumento senza gli stendardi Dettaglio della croce e della lanterna Il basamento Il monumento con gli stendardi Il monumento senza gli stendardi Vista laterale sinistra Dettaglio 1 2 2 Posizione corpi illuminanti in progetto Legenda 1 – scatola esistente 2 – posizione corpi illuminanti in progetto MONUMENTO ALLE VITTIME CIVILI E AI CADUTI PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE DI SOLIGO DATI GENERALI STATO DI FATTO Localizzazione Comune/Frazione Farra di Soligo/Soligo Indirizzo Via dei Colli Collocazione Slargo su viabilità pubblica Dati catastali CT Fg. 25 mn. 1676 Pianificazione urbanistica P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I. Z.T.O. Parchi e aree attrezzate a verde, gioco e sport - F3 Vincoli e tutele Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004 Condizione giuridica e vincoli Proprietà del sito Comune Proprietà del bene Comune Tutela No Descrizione Denominazione Monumento alle vittime civili ed ai caduti in guerra della prima e della seconda guerra mondiale Tipologia Monumento a lapide Committenza Pubblica Autore Non noto Notizie storico-critiche Cenni storici Il Comitato comunale pro erigendo monumento dovette affrontare un lungo dibattito se erigere un solo monumento per tutto il comune, o tre monumenti, uno per ogni frazione, o un monumento nel capoluogo e due lapidi nelle frazioni. C'era chi proponeva, come il consigliere Fabbri, solighese, di costruire un padiglione ospedaliero per ambulatori al posto del monumento. Intorno al 1925, in ricordo dei caduti del primo conflitto vennero collocate due lapidi sulla facciata del sacello De Toffoli posto nel sagrato della chiesa parrocchiale. Tali lapidi vennero rimosse presumibilmente in seguito alla realizzazione del monumento. Il monumento ai caduti di Soligo fu inaugurato il 1° settembre 1958, ma già nel 1951 con pubblica sottoscrizione promossa dall’apposito Comitato presieduto da Giosuè Signorotto, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, i Solighesi raccoglievano la somma di Lire 28.300, Nel monumento sono riportati i nomi dei caduti e delle vittime civili dei due conflitti mondiali. Bibliografia Testi Enrico Dall'Anese, Soligo e la sua gente, Pieve di Soligo, 2010. Descrizione TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI Altra collocazione No Trasformazioni Sostituzione delle lastre di rivestimento della gradinata e rimozione della recinzione perimetrale, s.d. Interventi Interventi di pulitura e sistemazione del sedime Stuccature ed incollaggi degli elementi lapidei, s.d. Manutenzioni, s.d. Il monumento a lapide è posto lungo via dei colli a Soligo, viabilità principale del paese, sul luogo in cui il 1° settembre 1944 i tedeschi uccisero per rappresaglia 7 vittime civili. E’ costituito da una gradinata di tre gradini rivestita con lastre di pietra su cui si erge il piccolo altare con croce e la struttura muraria curvilinea rivestita con lastre di marmo su cui sono applicati i testi delle iscrizioni e 105 nominativi: 71 caduti della prima guerra, 24 della seconda e 10 vittime civili. Ai lati due colonne definiscono la quinta e sorreggono due piccoli bracieri metallici con fiamma perenne. Il monumento è completato da due piccoli vasi, uno in marmo, l’altro in metallo. I marmi e le pietre utilizzate nel monumento sono di colore bianco, rosso e verde. Nelle lastre della porzione di destra sono presenti in posizione centrale numerosi fori regolari forse da addebitare ad un errore costruttivo. L’area su cui sorge l’opera è ricavata in quota con la viabilità pubblica, con tombinatura del canale di scolo ed un piccolo terrapieno che risolve il dislivello tra strada e campagna. Il dislivello fra la quota stradale ed il campo retrostante è risolto con un muretto su cui inizialmente era collocata una recinzione metallica. L’area di rispetto perimetrale è costituita da una fascia a verde che riprende l’andamento curvilineo della struttura muraria per poi raccordarsi con la pista ciclopedonale. Un recente intervento di manutenzione del canale ha ne ha tombinato un’ulteriore porzione aumentato l’estensione del terrapieno e collocando anche un pennone alzabandiera. 10 INQUADRAMENTO Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04E Fregi e simboli Altare e croce Braciere bronzeo con fiamma perenne Iscrizioni A sinistra, dall’alto SOLIGO/ SEMPRE RICORDA/ LE CARE VITTIME/ TRUCIDATE/ IL 1° in basso SETTEMBRE 1944/ MENTRE L’INCENDIO DISTRUGGEVA/ IL PAESE [Segue elenco su 2 colonne di 7 nomi] VITTIME CIVILI GUERRA 1915-18 [Segue elenco di 21 nomi] VITT. CIV. 40-45 [Segue elenco di 3 nomi] A destra, dall’alto CADUTI IN GUERRA 1915-18 in basso [Segue elenco su due colonne di 50 nomi con qualifiche militari. Un nome è seguito da LIBIA, un altro da O.] CADUTI GUERRA 1940-45 [Segue elenco di 13 nomi con qualifiche militari] DISPERSI GUERRA 40-45+ [Segue elenco di 11 nomi] Dimensioni Dimensioni massime monumento m. 3.53Lx2.05Px3.18 Materiali Monumento e Struttura muraria rivestita con lastre di travertino nella parete lapidi principale (sud) e finita ad intonaco grezzo nella facciata retrostante (nord) Altare, croce, coronamento struttura muraria e pavimentazione in marmo Semicolonne in pietra calcare Braciere bronzeo con fiamma perenne Da Vidor a Vittorio Veneto. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra. PROGETTO ESECUTIVO Area di rispetto Vaso portafiori in acciaio inox Testi a caratteri applicati in bronzo Vaso in marmo bianco di Carrara con portafiori in metallo Muretto di delimitazione intonacato Pavimentazione in manto di asfalto con cordonate in cls prefabbricato Area a verde con arbusti Degrado Gradinata Fenomeni diffusi: deposito superficiale coerente, patina biologica Altare, croce e vaso Fenomeni diffusi: deposito superficiale, patina biologica, fessurazione, distacco delle lastre dal supporto Fenomeni localizzati: macchia, colature Lapidi Fenomeni diffusi: deposito superficiale, dilavamento, patina biologica, fessurazione Fenomeni localizzati: incrostazione, distacco delle lettere metalliche, mancanza (una lettera), traslazione (lastre di copertura) Semi colonne Fenomeni diffusi: colature, deposito superficiale, degradazione differenziale, fessurazioni Intonaco Fenomeni diffusi: colonizzazione biologica, deposito superficiale, Fenomeni localizzati: mancanza Elementi metallici Fenomeni diffusi: deposito superficiale, ossidazione Accessibilità All’area di rispetto Interferenze Aeree Non presenti Sotterranee Non rilevanti PROGETTO Il progetto prevede la manutenzione ordinaria del monumento mediante gli interventi di seguito sinteticamente riportati e con riferimento alle schede tecnico-metodologiche allegate e la manutenzione straordinaria dell’area di rispetto antistante, attualmente definita con asfalto in continuazione con la viabilità pubblica ciclopedonale e veicolare. L’area antistante sarà integrata all’area verde laterale e retrostante il monumento e separata dalla viabilità con una cordonata in cls prefabbricato in prosecuzione delle esistenti. Frontalmente alcune lastre in marmo definiranno il percorso di accesso al monumento. Nel dettaglio: Puliture a secco e meccanico manuali con rimozione delle stuccature in mastice Trattamenti di disinfezione Verifica di distacchi e deformazioni Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Integrazione della lettera mancante Protezioni Elementi metallici Pulitura Elementi metallici Verifica della stabilità della patina protettiva (bronzo-ottone) Eventuale pulitura superficiale e trattamento protettivo Intonaco Lavaggio acquoso a bassa pressione (monumento) Trattamenti di disinfezione Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di Pietre, marmi e travertino natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Rasatura con intonachino idraulico con finitura liscia (cfr. travertino) previa campionatura Muretto Puliture a secco e meccanico manuali perimetrale Trattamenti di disinfezione Integrazioni, ricostruzioni, stuccature Protezioni Area di rispetto Sistemazione dell’area antistante al monumento mediante: Rimozione delle cordonate Demolizione e taglio dell’asfalto Scavo di sbancamento Posa di tubo corrugato per impianto elettrico Realizzazione di massetto armato su magrone Pavimentazione in lastre di marmo similare all’esistente delle gradinate per materiale e lavorazione poste in opera su letto di malta cementizia Fornitura e posa di cordonate stradali a collegamento delle esistenti Rinterro e sagomatura del terreno Elementi accessori Fornitura e posa dell’elemento informatore a terra Il sacello De Toffoli nel 1938: nel pronao si intravedono le lapidi ai caduti della Grande Guerra , da Dall’Anese (2010) Celebrazione commemorativa dei combattenti e del gruppo alpini al monumento, 1968 c., da Dall’Anese (2010) Vista generale lungo via dei Colli Vista frontale Vista est Vista nord Vista da ovest Prospetto sud Dettaglio croce e lapide Dettaglio altare e lapide Prospetto est Dettaglio lapide Dettaglio lapide MONUMENTO AL MAGGIORE SANTE DORIGO SOLIGO DATI GENERALI Localizzazione Comune/Frazione Farra di Soligo/Soligo Indirizzo Viale Bon Bozzolla Collocazione Area posta all’iincrocio tra viale Bon Bozzolla e Via dei Colli, in prossimità alla scuola primaria Dati catastali CT Fg. 25 mn. 1114 Pianificazione urbanistica P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I. Z.T.O. Le aree e gli edifici per l’istruzione – F1 Vincoli e tutele Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004 Condizione giuridica e vincoli Proprietà del sito Comune Proprietà del bene Gruppo Alpini di Soligo Tutela L. 78/2001 Descrizione Denominazione Monumento al maggiore Sante Dorigo Tipologia Busto su piedistallo Committenza Gruppo Alpini di Soligo Autore Carlo Balljana Notizie storico-critiche Cenni storici Il monumento ricorda il maggiore Sante Dorigo e la sua singolare storia: creduto morto e decorato alla memoria dopo uno scontro a fuoco nel 1918, fu ritrovato ancora in vita nonostante le gravi ferite e riuscì a sopravvivere fino al 16 giugno 1942. L’opera è stata inaugurata il 20 luglio 2014 nel corso dei festeggiamenti per i 60 anni del locale Gruppo Alpini. Bibliografia Pubblicazioni Opuscolo festeggiamenti 60° Gruppo Alpini di Soligo Siti http://www.anaconegliano.it/storia/santedorigo.htm http://www.anaconegliano.it/sezione/1961/1961dorigo.htm 10.1 INQUADRAMENTO Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04E Il busto STATO DI FATTO Descrizione Il monumento è posto in una piccola area verde all’incrocio fra via dei Colli e viale Bon Bozzola. Il busto in bronzo è collocato su un blocco di pietra di forma irregolare su cui è apposta anche la targa con l’iscrizione. Nell’area anche un pennone avente come basamento un blocco di pietra di forma regolare ed un albero. Il monumento Fregi e simboli Nessuno Iscrizioni A SANTE DORIGO/ MAGGIORE DEGLI ALPINI/ MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE/ Il Gruppo Alpini di Soligo/ 20 Luglio 2014/ Opera dello scultore Carlo Balljana TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI Altra collocazione No Trasformazioni Nessuna PROGETTO Fornitura e posa dell’elemento informatore a terra Vista da via dei Colli Da Vidor a Vittorio Veneto. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra. PROGETTO ESECUTIVO COL SAN MARTINO - MONUMENTO AI CADUTI DELLA PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE DATI GENERALI Localizzazione Comune/Frazione Farra di Soligo/Col San Martino Indirizzo Via Brigata Mazzini/Via Canonica Collocazione Sagrato della chiesa arcipretale Dati catastali CT Fg. 7 mn. E Pianificazione urbanistica P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I. Z.T.O. Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2 Vincoli e tutele Adiacenze tutelate ai sensi dell'art. 10 D. Lgs 42/2004 Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004 Area a rischio idraulico ed idrogeologico, P0 - pericolo di allagamento Schede puntuali n. 161 Condizione giuridica e vincoli Proprietà del sito Parrocchia dell'Annunciazione [del Signore] Proprietà del bene Comune Tutela artt. 10-12, D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001 Descrizione Denominazione Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale Tipologia Ad obelisco Committenza Pubblica Autore Non noto, bottega veneta (Giovanni Possamai?) Notizie storico-critiche Cenni storici Il monumento doveva essere costruito subito dopo la guerra, ma alcuni disordini sociali impedirono di occuparsi seriamente dell'iniziativa. Si cominciò a riparlarne nella primavera del 1922. Il Comitato comunale pro erigendo monumento dovette affrontare un lungo dibattito se erigere un solo monumento per tutto il comune, o tre monumenti, uno per ogni frazione, o un monumento nel capoluogo e due lapidi nelle frazioni. A un certo punto i colsanmartinesi scelsero un loro Comitato provvisorio e predisposero un apposito manifesto di contestazione contro le presunte intenzioni del Comitato comunale ufficiale. La vicenda trovò eco anche in Consiglio comunale, con interventi e lettere aspre e offensive. Con delibera del 7 febbraio 1924 il Consiglio stanziò Lire 15.000 da dividere tra le tre frazioni "in proporzione dei morti o dispersi di ciascuna". Il monumento fu eretto nella sua struttura essenziale nell'autunno 1927. Il 5 gennaio 1928 il Comitato di Col San Martino inoltrava la richiesta di ulteriori lire 7000 "per il pagamento del materiale occorso". Il Consiglio comunale si limitava a stanziare lire 500 aggiungendo che "per il completamento del fabbisogno il Comitato poteva rivolgersi alla generosità dei cittadini che indubbiamente non sarebbe mancata". II completamento del monumento "per quanto era necessario" avvenne alla fine del 1929. Ballesto Giovanni provvide alla fornitura e messa in opera delle catene di ferro poste alla base del monumento, Zilli Pietro costruì le condotte d'acqua laterali, Spinazzè Pietro fornì il cemento, Favore Giuseppe si occupò del lavoro di muratura, Favero Gregorio prestò la manovalanza. Bibliografia Testi Enrico Dall’Anese, Col San Martino. Storia e vita di una comunità, Web Catalogazione Pieve di Soligo, 2014 Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011. Si segnalano immagini fotografiche sul sito http://www.pietredimemoria.it/ nella sezione 3 Monumenti MiBAC 2004 05 00403457-61 11 INQUADRAMENTO Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04A TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI Altra collocazione No Trasformazioni Connesse all'inserimento di lapidi ed iscrizioni dedicate ai caduti della seconda guerra mondiale. Cfr. stato di fatto e foto storiche. Corpi illuminanti sommitali, s.d. Pavimentazione dell’area di rispetto, s.d. Interventi Interventi di pulitura generale e ripresa pittorica dei testi incisi, s.d. STATO DI FATTO Descrizione Fregi e simboli Iscrizioni Prospetto sud principale Prospetto est Lato destro Il monumento è collocato nel sagrato della chiesa arcipretale lungo la viabilità principale di Col San Martino, in prossimità dell'incrocio fra via Brigata Mazzini e via Canonica. E’ costituito da un obelisco in conci di pietra concluso da una fiaccola lapidea con n. 4 luci. Il basamento lapideo, sormontato da un fregio bronzeo consta di due parti: la superiore presenta sulle facciate contrapposte est e ovest due bassorilievi in bronzo aventi come soggetto la morte del soldato (ovest) e quello della madre con i figli (est) e sulle facciate nord e sud le lapidi dedicate ai caduti della prima guerra mondiale completate da timpani in pietra con croce incisa; l’inferiore è caratterizzata da due fontane in pietra sormontate dalle lapidi della seconda guerra e dalle date 1940 e 1945 incise ai lati delle teste di leone. Nella facciate ovest sono scolpite le date 1915 e 1918 all’interno di corone floreali con spada; nella facciata est, all’interno di corone floreali con croce, le date 1917 e 1918 a ricordo dell’anno di occupazione. Le lapidi riportano incisi 118 nominativi: 82 per la prima guerra mondiale e 36 per la seconda. Completa il monumento una gradinata in pietra, un’area di rispetto con pavimentazione in cubetti di porfido delimitata da pilastrini in pietra con catene in ferro, quattro cipressi ornamentali ed una piccola area pubblica a verde con pennone alzabandiera. Il bassorilievo della donna con bambini raffigura anche la chiesetta di San Vigilo di Col San Martino. Soldato morto sorretto da un compagno Madre/donna in fuga con due figli Fiaccola ardente Aquile con rami floreali (alloro e quercia) Lapide superiore con 82 nomi, qualifica militare e paternità in due colonne (prima guerra mondiale) Iscrizione ai lati della testa di leone 1940 1945 Lapide inferiore con 36 nomi, qualifica militare e paternità in tre colonne (seconda guerra mondiale) 1917 1918 Da Vidor a Vittorio Veneto. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra. PROGETTO ESECUTIVO Prospetto ovest Lato sinistro Prospetto nord posteriore Dimensioni Monumento Materiali Monumento Area di rispetto Degrado Elementi lapidei 1915 1918 Lapide superiore AI SUOI MORTI IN PATIMENTO/ DI FAME E DI ANGOSCIOSA ATTESA/ SOTTO L’OLTRAGGIO DEL BARBARO INVASORE/ NELL’ANNO DISPERATO MCMXVIII/ MENTRE AL DI LA DEL PIAVE/ RUGGIA LA VITTORIA DI ROMA/ NEL CONTENUTO PER L’ORA DI DIO/ ASSALTO VENDICATORE/ AI SUOI MORTI IN GLORIA/ SULL’ALPE SUI PIANI SUL MARE/ DOVUNQUE ITALIA COMANDO LA STRAGE/ COL SAN MARTINO/ TERRA FERACE DI MARTIRI E ORGOGLIO/ MONITO GRIDO SFIDA/ DEDICA E CONSACRA Iscrizione ai lati della testa di leone 1940, 1945 Lapide inferiore IGNOTO VATE CHE CANTANDO ANDAVI/ NEL VERMIGLIO AUTUNNO/ DEI PADRI LA LEGGENDARIA GLORIA/ SCOLPISCI/ NEL VERSO CHE NON MUORE/ ANCO LA LUCE/ DEI FULGENTI VENT’ANNI INFRANTI/ E DELLO STRAZIO DI PATRIA/ IL NOSTRO PIANTO/ O PADRI-O MAGGIORI FRATELLI/ CHE CI LASCIASTE FANCIULLI ORFANI E SOLI/ ORA/ CHE LA TRISTE GUERRA/ CI SPENSE IL CUORE CHE PER VOI BATTEVA/ E PER L’ITALIA COME VOI CADEMMO/ ETERNATI-UNITI-RIVIVREMO/ IN QUESTO SASSO Inscritto in un rettangolo di m. 6,41 x 7,75, H ca. 13.50 Gradinata, basamento, fontane, obelisco, fiaccola in blocchi di pietra calcare compatto Lapidi in marmo Sculture in bronzo Pilastrini in pietra Catene in acciaio Pavimentazione in cubetti di porfido con cordonate in cls prefabbricato Il monumento presenta nella fiaccola sommitale fenomeni di distacco e fessurazioni da indagare Fenomeni diffusi: colatura, deposito superficiale, erosione, macchia, patina biologica, presenza di vegetazione Fenomeni localizzati: fessurazione, mancanza Pavimentazione e Fenomeni diffusi: deposito superficiale, patina biologia, presenza di cordonate vegetazione Fenomeni localizzati: degradazione differenziata, fessurazione, mancanza Elementi metallici Fenomeni diffusi: deposito superficiale, ossidazione Accessibilità Esterna all’area di rispetto Interferenze Aeree Non presenti Sotterranee Non rilevanti PROGETTO Il progetto prevede la manutenzione ordinaria del monumento e dell’area di rispetto mediante gli interventi di seguito sinteticamente riportati e con riferimento alle schede tecnico-metodologiche allegate ed ai risultati delle indagini. I corpi illuminanti saranno sostituiti con elementi posti all’interno delle sedi originarie della fiaccola. In presenza di distacco di frammenti o fratturazioni è previsto il consolidamento mediante incollaggi ed imperniature. Indagini Elementi lapidei Elementi metallici Elementi metallici (bronzo-ottone) Pavimentazione Area verde Impianto elettrico Elementi accessori Nel dettaglio: Verifica delle connessioni e dell’assetto dei singoli elementi anche mediante videoendoscopia Lavaggio acquoso a bassa pressione Trattamenti di disinfezione Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici Consolidamento di frammenti e fratturazioni mediante incollaggi ed imperniature Ritocchi pittorici delle incisioni e protezioni Puliture a secco e meccanico manuali Trattamento convertitore e protezioni Verifica della stabilità della patina protettiva ed eventuale pulitura superficiale e trattamento protettivo Lavaggio acquoso a bassa pressione Stuccature delle cordonate e delle fughe Rimozione dei cespugli esistenti e piantumazione di erbacee perenni tappezzanti a copertura completa dell’area verde ad ovest Sostituzione dei corpi illuminanti esistenti ed opere accessorie Fornitura e posa di elemento informatore a pavimento Foto storica, da Dall’Anese (2014) databile fra 1927 e 1929 Foto storica, da Dall’Anese (2014) databile fra 1927 e 1929 Vista da nord ovest Vista da sud ovest Vista nord – pali esistenti supporto ai corpi illuminanti Vista sud est La fiaccola – corpi illuminanti da sostituire Prospetto sud Prospetto sud: dettaglio Prospetto nord: dettaglio Il fregio: aquile con rami floreali (alloro e quercia) Il pilastrino e l’area di rispetto Prospetto sud: dettaglio della vasca con lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale Prospetto nord: dettaglio della vasca con lapide dedicata ai caduti della Seconda Guerra Mondiale Prospetto sud: dettaglio del basamento e del mascherone con presenza di guano Prospetto sud: dettaglio del raccordo fra l’elemento della fontana e il basamento Prospetto sud: dettaglio della gradinata Prospetto est: dettaglio Prospetto est: bassorilievo in bronzo m. 1x2 Prospetto ovest: bassorilievo in bronzo m. 1x2 Prospetto sud: dettaglio della gradinata Il fregio laterale: aquile con rami floreali (alloro e quercia) Dettaglio bassorilievo est Dettaglio basamento ovest COL SAN MARTINO PARCO DELLA RIMEMBRANZA Rimembranza. In agosto fu costituito un apposito comitato. Per Col San Martino vennero incaricati: Possamai Virgilio, Dorigo Giuseppe, Don Giovanni Canzian, Balliana Giovanni Battista di Andrea. (Del. 16.8.1923, ogg. 6) II 1° aprile 1926 si decise di mettere a dimora un albero per ogni colsanmartinese caduto, lungo il viale che dal cimitero porta alla chiesa. La pianta scelta fu il Cupressus sempervirens Pyramìdalis, fornito dalla ditta Van Den Borre al costo complessivo di lire 1.560. A coordinare i lavori fu Balliana Giovanni, Presidente della Sezione Combattenti di Col San Martino. Nella primavera dell'anno successivo si effettuarono alcuni lavori di completamento. Nel giugno 1928 si sostituirono 25 piante "deperite o morte". Nel 1930 si rese necessaria un'ulteriore sistemazione del parco con la sostituzione di altre piante: ci si rivolse, per la fornitura, alla ditta Sgaravatti. Canello Antonio si occupò del trasporto degli alberi. Beltrame Ambrogio fu retribuito dal Comune "per il lavoro di facimento delle buche, la messa a dimora delle piante e la fornitura di letame". (Del. 24.4.1926; 17.2.1927; 9.6.1928; 31.3.1930) La strada alberata assunse per qualche anno la denominazione di Via del Parco della Rimembranza. DATI GENERALI Localizzazione Comune/Frazione Farra di Soligo/Col San Martino Indirizzo Via Canonica Collocazione Percorso viario Dati catastali CT Fg. 7 mappale stradale Pianificazione urbanistica P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I. Z.T.O. Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2 Vincoli e tutele Fasce di rispetto stradali (parziale) Fasce di rispetto cimiteriale (parziale) Zona di tutela relativa all’idrografia principale Area a rischio idraulico ed idrogeologico, P0 - pericolo di allagamento Schede puntuali n. 161 Condizione giuridica e vincoli Proprietà del sito Comune Proprietà del bene Comune Tutela art. 10 D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001 Descrizione Denominazione Viale della Rimembranza dei caduti della prima guerra mondiale Tipologia Parco della Rimembranza Committenza Pubblica Autore Vari Notizie storico-critiche Cenni storici La proposta di creare in tutti i centri abitati d’Italia un Parco o un Viale della Rimembranza, per ricordare e onorare i caduti della prima guerra mondiale, fu lanciata nel 1922 da Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione, sull’esempio della città canadese di Montreal dove, dopo la Grande Guerra, era stata creata una Strada della Rimembranza fiancheggiata da alberi. Il 27 dicembre 1922 il Ministero della Pubblica Istruzione inviò a tutti i Provveditori agli Studi una circolare con la quale veniva richiesto: "[...] che le scolaresche d’Italia si facciano iniziatrici di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza. Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero; gli alberi varieranno a seconda della regione, del clima, dell’altitudine [...]". Il rito doveva essere compiuto dalle scolaresche affinché manifestassero la riconoscenza ai caduti della propria città. Tali selve votive rappresentavano "la spirituale comunione tra vivi e morti per la Patria, luoghi sacri al culto della Nazione, dove i fanciulli si sarebbero educati alla santa emulazione degli eroi". Venne istituita anche una guardia d’onore, formata da scolari, a cui venne affidata la cura delle selve votive. Da un punto di vista percettivo l’eccezionale innovazione rappresentata dalla creazione di parchi e viali, rispetto ai consueti monumenti ai caduti del passato, era di costituire essi stessi nuovi luoghi identitari, ambiti urbani e periurbani di notevole valenza paesaggistica, in cui l’elemento antropico entrava in simbiosi con quello naturale costituito dalle piante. A Col San Martino nel 1923, su invito dell'Amministrazione Scolastica Provinciale, il Comune di Farra decise di realizzare il Parco della Bibliografia Testi 12 INQUADRAMENTO Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I. P04_A Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011. TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI Altra collocazione No Trasformazioni Nessuna Interventi Nel giugno 1928 e nel 1930 si sostituirono alcune decine di piante “deperite o morte”. Altre piante vengono sostituite successivamente. STATO DI FATTO Descrizione Fregi e simboli Iscrizioni Degrado Accessibilità Interferenze Aeree Sotterranee Il Viale della Rimembranza di Col San Martino è l’ultimo tratto di via Canonica che conduce al cimitero. E’ costituto da 39 alberature, principalmente Cupressus Sempervirens Pyramidalis, poste ai lati della strada asfaltata. Nei documenti si riporta che nel 1926 viene messo a dimora un cipresso per ogni morto durante la prima guerra mondiale. Con riferimento ai nominativi riportati nel monumento avrebbero dovuto essere piantate n. 82 alberature. Non è stato possibile verificare la differenza numerica fra le alberature originarie e quelle odierne. Nessuno Nessuna Le piante presentano diverse forme di malattia che richiedono un intervento già programmato da parte dell’amministrazione e pertanto escluso da tale progettualità. Si Non rilevanti Non nota la collocazione delle linee sotterranee. In considerazione del tipo di intervento che prevede scavi limitati e puntuali si rimanda la verifica all’esecuzione delle lavorazioni. Da Vidor a Vittorio Veneto. Le testimonianze monumentali della Grande Guerra. PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO Il progetto intende favorire il recupero della memoria e della funzione commemorativa del sito, oggi privo di alcun riferimento ai caduti a cui è dedicato. Si prevede la collocazione all’ingresso del Viale di un pannello illustrativo in particolare della storia del sito e più in generale di quella dei Parchi e Viali della Rimembranza. Data la vicinanza ad un incrocio stradale il pannello risulterà visibile anche a chi non percorrerà il viale che conduce al cimitero. Riprendendo la proposta del sottosegretario Dario Lupi, l’intervento riproporrà lungo il viale i nominativi dei caduti. I nominativi saranno posti su stele realizzate con lamiere in acciaio Cor-ten. Le stele, cave per accogliere un lumino, verranno collocate a coppia in prossimità degli alberi esistenti o da ripiantare. L’Amministrazione valuterà inoltre di riproporre la denominazione di Via del Parco della Rimembranza. Nel dettaglio il progetto prevede: - la sostituzione/riposa di alcune alberature ammalorate o mancanti (in totale gli alberi esistenti e ripiantati saranno 41, mentre il numero di caduti è pari a 82) a carico dell’Amministrazione Comunale; - la collocazione di n. 82 stele in lamiera di acciaio Cor-ten riportanti i nominativi dei caduti e la loro qualifica militare; - la collocazione di un pannello illustrativo della storia del Viale di Col San Martino con riferimenti alla storia dei Parchi e Viali della Rimembranza. Elementi accessori Fornitura e posa di elemento informatore a terra Il Viale da via Canonica L’ingresso al Viale Il primo tratto del Viale Controcampo con la canonica vecchia L’area esterna del cimitero Il Viale, la torre campanaria ed il cimitero Il Viale Il Viale ed il piazzale del cimitero