LAPIDE AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA
MONDIALE DI FARRA DI SOLIGO
DATI GENERALI
Localizzazione
Comune/Frazione Farra di Soligo
Indirizzo
Via del giardino
Collocazione
Facciata ex chiesa parrocchiale ora Auditorium Santo Stefano
Dati catastali
CT
Fg. 14 mn. C
CF
Sez. B Fg. 5 mn C sub 3
Pianificazione urbanistica
P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I.
Z.T.O.
Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2
Vincoli e tutele
Vincolo paesaggistico D. Lgs. n. 42/2004 ex 431/1985
Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004
Condizione giuridica e vincoli
Proprietà del sito Comune
Proprietà del bene Comune
Tutela
artt. 10-12, D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001
Descrizione
Denominazione
Lapide commemorativa ai caduti della prima guerra mondiale
Tipologia
Lapide commemorativa
Committenza
Pubblica
Autore
Attribuito ad arch. Giovanni Possamai
Notizie storico-critiche
Cenni storici
L’elenco ufficiale dei caduti di Farra di Soligo nella guerra 1915-18 è
contenuto in un registro compilato dall’allora arciprete don Desiderio
Calderer. I nomi furono poi incisi nella lapide commemorativa murata
nel 1925 nella parete sud dell’allora parrocchiale di Santo Stefano.
Il registro è intitolato “Per Crucem ad Lucem. Per aspera ad Astra”.
La lapide viene inaugurata il 17 maggio 1925; nella stessa cerimonia
ufficiale vengono inaugurati anche il monumento ai caduti e le lapidi
nel vicino municipio. Dall’Anese (2011) attribuisce la lapide a Giovanni
Possamai in considerazione del fatto che nello stesso periodo il suo
laboratorio esegue per lo stesso committente anche le lapidi poste
nella sede municipale.
Bibliografia
Testi
Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel
Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011
Enrico Dall'Anese, Dalla Fara alla Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2009.
Fregi e simboli
Iscrizioni
Dall’alto verso il
basso
Dimensioni
Materiali
Lapide
Supporto
Degrado
Marmo
La lapide in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale di Farra di
Soligo è posta sulla facciata sud dell’ex chiesa arcipretale, ora
Auditorium Santo Stefano. Nel vicino municipio sono collocate altre
due lapidi ed il monumento ai caduti del comune.
L’elemento centrale è realizzato con una lastra in marmo di Carrara a
forma di scudo crociato con incisi i nomi di 43 caduti e i fregi floreali.
PER CRUCEM AD LUCEM
CONOSCENZA/ ONORE GLORIA/ AGLI UMILI EROI/ CADUTI PER LA
PATRIA
NELLA GUERRA ITALO AUSTRIACA 1915 – 1918
[Segue elenco di 43 nomi con paternità e qualifica militare]
PIE JESU [DOMI]NE DONA EIS REQUIEM [SEMPIT]ERNAM
Inscritta in un rettangolo di m. 0,88Lx2,01H
Lapide in marmo bianco di Carrara
Frontone decorato e mensola in pietra calcare
Muratura in pietrame intonacato
PROGETTO
Indagini
Marmo
STATO DI FATTO
Descrizione
INQUADRAMENTO
Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04B
Fenomeni diffusi: deposito superficiale
Fenomeni localizzati: macchia, fessurazione, mancanza
Pietra calcare
Fenomeni diffusi: deposito superficiale, erosione, patina biologica,
pitting
Fenomeni localizzati: macchia, fessurazione, mancanza
Intonaco limitrofo Fenomeni diffusi: erosione, patina biologica, colature
Fenomeni localizzati: mancanza, distacco
Accessibilità
Visibile da via del Giardino
Interferenze
Aeree
Non presenti
Sotterranee
Probabili
Note
Nelle incisioni non sono visibili ad occhio nudo tracce di colore
TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI
Altra collocazione No
Trasformazioni
Nessuna
Interventi
E’ presumibile un intervento di manutenzione nel corso dei lavori di
restauro dell’edificio, 2005
Il frontone superiore in pietra è caratterizzato da una corona floreale
di foglie di alloro e quercia: le iscrizioni sono poste al di sopra della
corona, al centro della stessa e sul nastro svolazzante intrecciato alla
corona.
Sulla mensola inferiore è inciso il Requiem, poco leggibile a causa del
degrado della pietra.
Scudo crociato con fregi floreali
Corona floreale di foglie di alloro e quercia
8
Pietra calcare
Il progetto prevede la manutenzione ordinaria della lapide mediante
gli interventi di seguito sinteticamente riportati e con riferimento alle
schede tecnico-metodologiche allegate ed ai risultati delle indagini.
L’intervento sarà esteso anche alla porzione di intonaco sottostante la
lapide. La lapide sarà illuminata con un proiettore compatto posto su
supporto in acciaio Cor-ten.
Nel dettaglio:
Verifica dell’eventuale presenza di tracce di colore nelle iscrizioni
Trattamenti di disinfezione
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Consolidamento
In base ai risultati dell’indagine eventuale ripresa con colore dei testi
incisi
Trattamenti di disinfezione
Consolidamento della matrice tessiturale
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
Da Vidor a Vittorio Veneto.
Le testimonianze monumentali della Grande Guerra.
PROGETTO ESECUTIVO
Prospetto sud dell’Auditorium
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
In base ai risultati dell’indagine eventuale ripresa con colore dei testi
incisi
Protezioni
Intonaco
Demolizioni parziali
Lavaggio acquoso a bassa pressione
Trattamenti di disinfezione
Ricostruzioni
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Protezioni
Velature
Impianto elettrico Illuminazione mediante proiettore compatto orientabile a led posto
su supporto in lamiera di acciaio Cor-ten ad adeguata distanza da
verificare con prova illuminotecnica (Supporto S1)
Elementi accessori Fornitura e posa di elemento informatore a terra
VVista laterale dal percorso pedonale
5
1
2
Vista frontale
Viste laterali
3
4
Legenda
1 – linea interrata illuminazione esistente
2 – corpo illuminante a terra esistente
3 – pozzetto in cls 30x30 in progetto
4 – linea interrata illuminazione in progetto
5 – Supporto S1 con corpo illuminante
MONUMENTO E LAPIDI AI CADUTI DELLA PRIMA E
SECONDA GUERRA MONDIALE FARRA DI SOLIGO
caduti del secondo conflitto mondiale. Presumibilmente in tale
occasione si intervenne anche nella ridefinizione dell’area di rispetto
e nella rimozione dei fasci.
DATI GENERALI
Localizzazione
Comune/Frazione Farra di Soligo
Indirizzo
Via dei Patrioti n. 52
Collocazione
Municipio:
- Sulla facciata principale
- Nell’atrio del piano terra
Dati catastali
CT
Fg. 14 mn. 188
CF
Sez B Fg. 5 mn 188 sub 7
Pianificazione urbanistica
P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I.
Z.T.O.
Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2
Vincoli e tutele
Vincolo paesaggistico D. Lgs. n. 42/2004 ex 431/1985
Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004
Edificio di pregio architettonico
Condizione giuridica e vincoli
Proprietà del sito Comune
Proprietà del bene Comune
Tutela
artt. 10-12, D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001
Descrizione
Denominazione
A - Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra
mondiale
B - Lapide commemorativa della battaglia di Col San Martino
C - Lapide del Bollettino della Vittoria
Tipologia
A - Monumento ad ara con lapide
B e C - Lapide commemorativa
Committenza
Pubblica
Autore
arch. Giovanni Possamai
Notizie storico-critiche
Cenni storici
L’erezione del monumento ai caduti del comune ebbe vita travagliata.
Doveva essere costruito subito dopo la guerra, ma alcuni disordini
sociali impedirono di occuparsi seriamente dell'iniziativa. Si cominciò
a riparlarne nella primavera del 1922. Il Comitato comunale pro
erigendo monumento dovette affrontare un lungo dibattito se erigere
un solo monumento per tutto il comune, o tre monumenti, uno per
ogni frazione, o un monumento nel capoluogo e due lapidi nelle
frazioni. C'era chi proponeva, come il consigliere Fabbri, solighese, di
costruire un padiglione ospedaliero per ambulatori al posto del
monumento. A un certo punto i colsanmartinesi scelsero un loro
Comitato provvisorio e predisposero un apposito manifesto di
contestazione contro le presunte intenzioni del Comitato comunale
ufficiale. La vicenda trovò eco anche in Consiglio comunale, con
interventi e lettere aspre e offensive.
Con delibera del 7 febbraio 1924 il Consiglio stanziò Lire 15.000 da
dividere tra le tre frazioni "in proporzione dei morti o dispersi di ciascuna". Farra decise di erigere il monumento ai caduti dell’intero
comune nell’atrio del municipio. Si iniziò con le lapidi esterne.
L’inaugurazione delle lapidi e del monumento incompleto avvenne il
17 maggio 1925.Il monumento fu completato anche grazie al lascito di
Lire 500 da parte del sig. Savoini GioBatta nel gennaio 1927.
Successivamente il monumento venne integrato con le lapidi dei
Bibliografia
Testi
Web
9
INQUADRAMENTO
Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04B
Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel
Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011
Enrico Dall'Anese, Dalla Fara alla Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2009.
Si segnalano immagini fotografiche sul sito
http://www.pietredimemoria.it/, nella sezione 3 Monumenti
TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI
Altra collocazione No
Trasformazioni
Modifiche al monumento ai caduti: trasformazioni connesse
all’apposizione di lapidi commemorative ai caduti dalla seconda
guerra mondiale. Il confronto fra lo stato di fatto ed una fotografia
scattata nel 1925 evidenzia che sono intervenute modifiche sia
all’area di rispetto (con sostituzione della pavimentazione e della
delimitazione con reimpiego del festone bronzeo) che al basamento
del monumento (sono rimossi i fasci littori ed è modificato il piede del
basamento) ed alla lapide centrale (sono stati aggiunti n. 4 nomi di
caduti 2 per lato).
Interventi
Non noti
STATO DI FATTO
LAPIDI “A” e “B”
Descrizione
Fregi e simboli
Lapide sinistra
Lapide destra
Iscrizioni
Lapide sinistra
Lapide destra
Le due lapidi in ricordo della prima guerra mondiale sono poste
simmetricamente ai lati dell’ingresso nella facciata principale del
municipio. Di forma semplice, e pressoché prive di decorazione, sono
caratterizzate dai bassorilievi in bronzo.
La lapide di sinistra commemora la battaglia del 10 novembre 1917
quando un gruppo di arditi tentò di ostacolare l’invasione dei
germanici sul Ponte Raboso a Col San Martino.
La lapide di destra riporta il testo del Bollettino della Vittoria e
raffigura nel bassorilievo in bronzo un soldato (fante) nell’atto di
sostenere la Vittoria Alata che fuoriesce dalla lapide.
Ara fumante col profumo dell’incenso
Rami di alloro e quercia ed armi
n. 3 foglie
Figura di soldato con allegoria della Vittoria
Rami di alloro
A FARRA DI SOLIGO/ XIX OTTOBRE MCMXVM./ L'ASPRA LOTTA DIVAMPATA/ A COL SAN MARTINO/ FRA IL TETRO BAGLIORE DEGLI INCENDI/
E LE BRUME DELLA MORTE/ DIRUPÒ SELVAGGIA IN QUESTA VALLE./
INTREPIDI I CUORI DEGLI ABITANTI/ STRAZIATI MA NON DOMI/ UNITI
IN UN SOLO POSSENTE ANELITO/ FECERO SCHERMO/ ALLA RABBIA
DELL'INVASORE/ E INCONCUSSA SERBARONO LA FEDE/ NELLA
SUBLIME MAESTÀ DELLA PATRIA/ DEI FIORI PURPUREI DELLA
VITTORIA/ QUI REDIMITA.
[Testo del Bollettino della Vittoria]
Da Vidor a Vittorio Veneto.
Le testimonianze monumentali della Grande Guerra.
PROGETTO ESECUTIVO
Dimensioni
Lapide sinistra
Lapide sinistra
Materiali
Lapidi
Degrado
Lapidi
Accessibilità
Interferenze
Aeree
Sotterranee
Foto del monumento nel giorno dell’inaugurazione, 17
maggio 1925 (tratta da Dall’Anese)
m. 0.88Lx1.83Hx3.9P
m. 0.88Lx1.83Hx3.9P lapide in marmo
m. 0.95Lx2.03H inclusa la Vittoria Alata
Scudo metallico con l’aquila di Casa Savoia e la corona superiore
Festone in rami di alloro e quercia
Iscrizioni
Lapide centrale
Lapide in marmo bianco di Carrara
Bassorilievo e borchie in bronzo
Fenomeni diffusi: deposito superficiale, colature di ossidi di ferro e
rame provenienti dai bassorilievi bronzei, decolorazione dei testi incisi
Fenomeni localizzati: macchia, fessurazione, mancanza
Si
Non presenti
Non rilevanti
MONUMENTO “C”
Descrizione
Il monumento a lapide è posto nell’atrio del municipio frontalmente
all’ingresso e addossato alla parete compresa fra i due scaloni che
portano al primo piano. Il monumento riporta i nominativi di 213
caduti e dispersi.
Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune è costituito
da una grande lapide centrale in marmo in cui sono riportati i nomi e
le qualifiche militari di 128 caduti del primo conflitto coronata da una
lastra marmorea recante l’iscrizione “SIC ITUR AD ASTRA” e le date di
inizio e fine conflitto. A tale lapide superiore sono agganciati una
fiaccola ed una croce-spada metallica che scende fino a quasi metà
della lapide maggiore. Il basamento lapideo tripartito è articolato in
modo simmetrico: ai lati i due elementi modanati conclusi da motivi
floreali metallici; al centro la struttura maggiore su sui si eleva un
elmetto metallico posto su cuscino lapideo. Frontalmente uno scudo
metallico su cui è rappresentata l’aquila di Casa Savoia con lo scudo
sabaudo sul petto e la corona superiore.
Il basamento presenta uno zoccolo in lastre di marmo grigio.
Ai lati del monumento sono simmetricamente collocate le due lapidi
commemorative di 53 caduti e 32 dispersi del secondo conflitto: di
dimensioni più contenute rispetto alla lapide centrale, sono poste su
un basamento in lastre di pietra ed incorniciate con un elemento
semplice sempre in pietra.
L’area antistante presenta una delimitazione in blocchi di pietra con
pilastrini ed un grosso festone metallico di foglie di quercia ed alloro.
Il confronto fra lo stato di fatto ed una fotografia scattata
nell’inaugurazione il 17 maggio 1925 evidenzia che sono intervenute
modifiche sia all’area di rispetto (con rifacimento della
pavimentazione e della delimitazione in cui viene reimpiegato il
precedente festone bronzeo) che al basamento del monumento (sono
rimossi i fasci littori ed è modificato il piede del basamento) ed alla
lapide centrale (sono stati aggiunti n. 4 nomi di caduti 2 per lato).
Attualmente nell’area del monumento sono collocati anche il
gonfalone del comune, due bandiere ed una corona dall’alloro.
Fregi e simboli
Dall’alto verso il
Croce-spada
basso
Elmetto
Lapide sinistra
Lapide destra
Dimensioni
Materiali
Monumento
Quinta muraria
Degrado
Monumento
Accessibilità
Interferenze
Aeree
Sotterranee
SIC ITVR AD ASTRA
24 V° 1915
4 IX° 1948
[ad di sotto di tali date pare si intravede un altro testo inciso,
presumibilmente ricollegabile all’era fascista]
[Segue elenco su 2 colonne di 128 nomi con qualifiche militari]
1940 1945
CADUTI
[Segue elenco di 27 nomi con qualifiche militari]
DISPERSI
[Segue elenco di 16 nomi con qualifiche militari]
1940 1945
CADUTI
[Segue elenco di 26 nomi con qualifiche militari]
DISPERSI
[Segue elenco di 16 nomi con qualifiche militari]
m. 3.25Lx0.91Px4.21H
Lapidi in marmo
Cornici, basamenti della lapidi laterali e delimitazioni in pietra
Basamento in marmo
Pavimento in marmo
Fregi, simboli ed iscrizione superiore in metallo
Struttura muraria intonacata e con dipintura
Fenomeni diffusi: deposito superficiale, colature (di ossidi di ferro
provenienti dalla croce-spada), fronte di risalita
Fenomeni localizzati: fessurazione, macchia, mancanza, deformazione
e scagliatura (prevalentemente ricollegabili all’umidità di risalita).
Si
Non presenti
Non rilevanti
PROGETTO
Il progetto prevede la manutenzione ordinaria del monumento e delle
lapidi commemorative esterne mediante gli interventi di seguito
sinteticamente riportati e con riferimento alle schede tecnicometodologiche allegate ed ai risultati delle indagini.
E’ prevista inoltre la velatura della parete di fondo compresa fra le
due rampe (definizione cromatica con riferimento alla stratigrafia
previa campionatura).
Il monumento verrà illuminato con due proiettori compatti posti a
soffitto.
Indagini
Monumento
e lapidi interne
Quinta muraria
Impianto elettrico
Lapidi esterne
Elementi metallici
Elementi metallici
(bronzo-ottone)
Elementi accessori
Nel dettaglio:
Verifica della presenza di cera o protettivi in genere nel monumento
Stratigrafia degli strati pittorici della quinta muraria
Puliture a secco e meccanico manuali
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Consolidamento
Velatura (definizione cromatica con riferimento alla stratigrafia previa
campionatura)
Iluminazione del monumento mediante due proiettori compatti
orientabili a led posti a soffitto in prossimità della scatola di
derivazione esistente.
Derivazione dell'alimentazione elettrica dall'illuminazione interna.
Lavaggio acquoso a bassa pressione
Trattamenti di disinfezione
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Ritocchi pittorici delle incisioni
Protezioni
Puliture chimiche
Ripristino finitura ove necessario
Verifica della stabilità della patina protettiva
Eventuale pulitura superficiale e trattamento protettivo
Fornitura e posa di elemento informatore a pavimento
Il municipio
Il municipio
Lapide sinistra, dettaglio
Lapide sinistra
Lapide destra
I bassorilievi in bronzo
Lapide destra, dettaglio
L’atrio e il monumento con gli stendardi
L’atrio e il monumento senza gli stendardi
Dettaglio della croce e della lanterna
Il basamento
Il monumento con gli stendardi
Il monumento senza gli stendardi
Vista laterale sinistra
Dettaglio
1
2
2
Posizione corpi illuminanti in progetto
Legenda
1 – scatola esistente
2 – posizione corpi illuminanti in progetto
MONUMENTO ALLE VITTIME CIVILI E AI CADUTI
PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE DI SOLIGO
DATI GENERALI
STATO DI FATTO
Localizzazione
Comune/Frazione Farra di Soligo/Soligo
Indirizzo
Via dei Colli
Collocazione
Slargo su viabilità pubblica
Dati catastali
CT
Fg. 25 mn. 1676
Pianificazione urbanistica
P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I.
Z.T.O.
Parchi e aree attrezzate a verde, gioco e sport - F3
Vincoli e tutele
Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004
Condizione giuridica e vincoli
Proprietà del sito Comune
Proprietà del bene Comune
Tutela
No
Descrizione
Denominazione
Monumento alle vittime civili ed ai caduti in guerra della prima e
della seconda guerra mondiale
Tipologia
Monumento a lapide
Committenza
Pubblica
Autore
Non noto
Notizie storico-critiche
Cenni storici
Il Comitato comunale pro erigendo monumento dovette affrontare un
lungo dibattito se erigere un solo monumento per tutto il comune, o
tre monumenti, uno per ogni frazione, o un monumento nel
capoluogo e due lapidi nelle frazioni. C'era chi proponeva, come il
consigliere Fabbri, solighese, di costruire un padiglione ospedaliero
per ambulatori al posto del monumento.
Intorno al 1925, in ricordo dei caduti del primo conflitto vennero
collocate due lapidi sulla facciata del sacello De Toffoli posto nel
sagrato della chiesa parrocchiale. Tali lapidi vennero rimosse
presumibilmente in seguito alla realizzazione del monumento.
Il monumento ai caduti di Soligo fu inaugurato il 1° settembre 1958,
ma già nel 1951 con pubblica sottoscrizione promossa dall’apposito
Comitato
presieduto
da
Giosuè
Signorotto,
presidente
dell’Associazione Combattenti e Reduci, i Solighesi raccoglievano la
somma di Lire 28.300, Nel monumento sono riportati i nomi dei
caduti e delle vittime civili dei due conflitti mondiali.
Bibliografia
Testi
Enrico Dall'Anese, Soligo e la sua gente, Pieve di Soligo, 2010.
Descrizione
TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI
Altra collocazione No
Trasformazioni
Sostituzione delle lastre di rivestimento della gradinata e rimozione
della recinzione perimetrale, s.d.
Interventi
Interventi di pulitura e sistemazione del sedime
Stuccature ed incollaggi degli elementi lapidei, s.d.
Manutenzioni, s.d.
Il monumento a lapide è posto lungo via dei colli a Soligo, viabilità
principale del paese, sul luogo in cui il 1° settembre 1944 i tedeschi
uccisero per rappresaglia 7 vittime civili.
E’ costituito da una gradinata di tre gradini rivestita con lastre di
pietra su cui si erge il piccolo altare con croce e la struttura muraria
curvilinea rivestita con lastre di marmo su cui sono applicati i testi
delle iscrizioni e 105 nominativi: 71 caduti della prima guerra, 24 della
seconda e 10 vittime civili. Ai lati due colonne definiscono la quinta e
sorreggono due piccoli bracieri metallici con fiamma perenne. Il
monumento è completato da due piccoli vasi, uno in marmo, l’altro in
metallo. I marmi e le pietre utilizzate nel monumento sono di colore
bianco, rosso e verde. Nelle lastre della porzione di destra sono
presenti in posizione centrale numerosi fori regolari forse da
addebitare ad un errore costruttivo.
L’area su cui sorge l’opera è ricavata in quota con la viabilità pubblica,
con tombinatura del canale di scolo ed un piccolo terrapieno che
risolve il dislivello tra strada e campagna. Il dislivello fra la quota
stradale ed il campo retrostante è risolto con un muretto su cui
inizialmente era collocata una recinzione metallica.
L’area di rispetto perimetrale è costituita da una fascia a verde che
riprende l’andamento curvilineo della struttura muraria per poi
raccordarsi con la pista ciclopedonale. Un recente intervento di
manutenzione del canale ha ne ha tombinato un’ulteriore porzione
aumentato l’estensione del terrapieno e collocando anche un
pennone alzabandiera.
10
INQUADRAMENTO
Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04E
Fregi e simboli
Altare e croce
Braciere bronzeo con fiamma perenne
Iscrizioni
A sinistra, dall’alto SOLIGO/ SEMPRE RICORDA/ LE CARE VITTIME/ TRUCIDATE/ IL 1°
in basso
SETTEMBRE 1944/ MENTRE L’INCENDIO DISTRUGGEVA/ IL PAESE
[Segue elenco su 2 colonne di 7 nomi]
VITTIME CIVILI GUERRA 1915-18
[Segue elenco di 21 nomi]
VITT. CIV. 40-45
[Segue elenco di 3 nomi]
A destra, dall’alto CADUTI IN GUERRA 1915-18
in basso
[Segue elenco su due colonne di 50 nomi con qualifiche militari. Un
nome è seguito da LIBIA, un altro da O.]
CADUTI GUERRA 1940-45
[Segue elenco di 13 nomi con qualifiche militari]
DISPERSI GUERRA 40-45+
[Segue elenco di 11 nomi]
Dimensioni
Dimensioni massime monumento m. 3.53Lx2.05Px3.18
Materiali
Monumento e
Struttura muraria rivestita con lastre di travertino nella parete
lapidi
principale (sud) e finita ad intonaco grezzo nella facciata retrostante
(nord)
Altare, croce, coronamento struttura muraria e pavimentazione in
marmo
Semicolonne in pietra calcare
Braciere bronzeo con fiamma perenne
Da Vidor a Vittorio Veneto.
Le testimonianze monumentali della Grande Guerra.
PROGETTO ESECUTIVO
Area di rispetto
Vaso portafiori in acciaio inox
Testi a caratteri applicati in bronzo
Vaso in marmo bianco di Carrara con portafiori in metallo
Muretto di delimitazione intonacato
Pavimentazione in manto di asfalto con cordonate in cls prefabbricato
Area a verde con arbusti
Degrado
Gradinata
Fenomeni diffusi: deposito superficiale coerente, patina biologica
Altare, croce e vaso Fenomeni diffusi: deposito superficiale, patina biologica, fessurazione,
distacco delle lastre dal supporto
Fenomeni localizzati: macchia, colature
Lapidi
Fenomeni diffusi: deposito superficiale, dilavamento, patina biologica,
fessurazione
Fenomeni localizzati: incrostazione, distacco delle lettere metalliche,
mancanza (una lettera), traslazione (lastre di copertura)
Semi colonne
Fenomeni diffusi: colature, deposito superficiale, degradazione
differenziale, fessurazioni
Intonaco
Fenomeni diffusi: colonizzazione biologica, deposito superficiale,
Fenomeni localizzati: mancanza
Elementi metallici Fenomeni diffusi: deposito superficiale, ossidazione
Accessibilità
All’area di rispetto
Interferenze
Aeree
Non presenti
Sotterranee
Non rilevanti
PROGETTO
Il progetto prevede la manutenzione ordinaria del monumento
mediante gli interventi di seguito sinteticamente riportati e con
riferimento alle schede tecnico-metodologiche allegate e la
manutenzione straordinaria dell’area di rispetto antistante,
attualmente definita con asfalto in continuazione con la viabilità
pubblica ciclopedonale e veicolare. L’area antistante sarà integrata
all’area verde laterale e retrostante il monumento e separata dalla
viabilità con una cordonata in cls prefabbricato in prosecuzione delle
esistenti. Frontalmente alcune lastre in marmo definiranno il percorso
di accesso al monumento.
Nel dettaglio:
Puliture a secco e meccanico manuali con rimozione delle stuccature
in mastice
Trattamenti di disinfezione
Verifica di distacchi e deformazioni
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Integrazione della lettera mancante
Protezioni
Elementi metallici Pulitura
Elementi metallici Verifica della stabilità della patina protettiva
(bronzo-ottone)
Eventuale pulitura superficiale e trattamento protettivo
Intonaco
Lavaggio acquoso a bassa pressione
(monumento)
Trattamenti di disinfezione
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
Pietre, marmi e
travertino
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Rasatura con intonachino idraulico con finitura liscia (cfr. travertino)
previa campionatura
Muretto
Puliture a secco e meccanico manuali
perimetrale
Trattamenti di disinfezione
Integrazioni, ricostruzioni, stuccature
Protezioni
Area di rispetto
Sistemazione dell’area antistante al monumento mediante:
Rimozione delle cordonate
Demolizione e taglio dell’asfalto
Scavo di sbancamento
Posa di tubo corrugato per impianto elettrico
Realizzazione di massetto armato su magrone
Pavimentazione in lastre di marmo similare all’esistente delle
gradinate per materiale e lavorazione poste in opera su letto di malta
cementizia
Fornitura e posa di cordonate stradali a collegamento delle esistenti
Rinterro e sagomatura del terreno
Elementi accessori Fornitura e posa dell’elemento informatore a terra
Il sacello De Toffoli nel 1938: nel pronao si intravedono le
lapidi ai caduti della Grande Guerra , da Dall’Anese (2010)
Celebrazione commemorativa dei combattenti e del gruppo
alpini al monumento, 1968 c., da Dall’Anese (2010)
Vista generale lungo via dei Colli
Vista frontale
Vista est
Vista nord
Vista da ovest
Prospetto sud
Dettaglio croce e lapide
Dettaglio altare e lapide
Prospetto est
Dettaglio lapide
Dettaglio lapide
MONUMENTO AL MAGGIORE SANTE DORIGO
SOLIGO
DATI GENERALI
Localizzazione
Comune/Frazione Farra di Soligo/Soligo
Indirizzo
Viale Bon Bozzolla
Collocazione
Area posta all’iincrocio tra viale Bon Bozzolla e Via dei Colli, in
prossimità alla scuola primaria
Dati catastali
CT
Fg. 25 mn. 1114
Pianificazione urbanistica
P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I.
Z.T.O.
Le aree e gli edifici per l’istruzione – F1
Vincoli e tutele
Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004
Condizione giuridica e vincoli
Proprietà del sito Comune
Proprietà del bene Gruppo Alpini di Soligo
Tutela
L. 78/2001
Descrizione
Denominazione
Monumento al maggiore Sante Dorigo
Tipologia
Busto su piedistallo
Committenza
Gruppo Alpini di Soligo
Autore
Carlo Balljana
Notizie storico-critiche
Cenni storici
Il monumento ricorda il maggiore Sante Dorigo e la sua singolare
storia: creduto morto e decorato alla memoria dopo uno scontro a
fuoco nel 1918, fu ritrovato ancora in vita nonostante le gravi ferite e
riuscì a sopravvivere fino al 16 giugno 1942. L’opera è stata inaugurata
il 20 luglio 2014 nel corso dei festeggiamenti per i 60 anni del locale
Gruppo Alpini.
Bibliografia
Pubblicazioni
Opuscolo festeggiamenti 60° Gruppo Alpini di Soligo
Siti
http://www.anaconegliano.it/storia/santedorigo.htm
http://www.anaconegliano.it/sezione/1961/1961dorigo.htm
10.1
INQUADRAMENTO
Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04E
Il busto
STATO DI FATTO
Descrizione
Il monumento è posto in una piccola area verde all’incrocio fra via dei
Colli e viale Bon Bozzola. Il busto in bronzo è collocato su un blocco di
pietra di forma irregolare su cui è apposta anche la targa con
l’iscrizione. Nell’area anche un pennone avente come basamento un
blocco di pietra di forma regolare ed un albero.
Il monumento
Fregi e simboli
Nessuno
Iscrizioni
A SANTE DORIGO/ MAGGIORE DEGLI ALPINI/ MEDAGLIA D’ORO AL
VALORE MILITARE/ Il Gruppo Alpini di Soligo/ 20 Luglio 2014/ Opera
dello scultore Carlo Balljana
TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI
Altra collocazione No
Trasformazioni
Nessuna
PROGETTO
Fornitura e posa dell’elemento informatore a terra
Vista da via dei Colli
Da Vidor a Vittorio Veneto.
Le testimonianze monumentali della Grande Guerra.
PROGETTO ESECUTIVO
COL SAN MARTINO - MONUMENTO AI CADUTI
DELLA PRIMA E SECONDA GUERRA MONDIALE
DATI GENERALI
Localizzazione
Comune/Frazione Farra di Soligo/Col San Martino
Indirizzo
Via Brigata Mazzini/Via Canonica
Collocazione
Sagrato della chiesa arcipretale
Dati catastali
CT
Fg. 7 mn. E
Pianificazione urbanistica
P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I.
Z.T.O.
Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2
Vincoli e tutele
Adiacenze tutelate ai sensi dell'art. 10 D. Lgs 42/2004
Aree di notevole interesse pubblico tutelate art. 136 D. Lgs 42/2004
Area a rischio idraulico ed idrogeologico, P0 - pericolo di allagamento
Schede puntuali
n. 161
Condizione giuridica e vincoli
Proprietà del sito Parrocchia dell'Annunciazione [del Signore]
Proprietà del bene Comune
Tutela
artt. 10-12, D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001
Descrizione
Denominazione
Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
Tipologia
Ad obelisco
Committenza
Pubblica
Autore
Non noto, bottega veneta (Giovanni Possamai?)
Notizie storico-critiche
Cenni storici
Il monumento doveva essere costruito subito dopo la guerra, ma
alcuni disordini sociali impedirono di occuparsi seriamente
dell'iniziativa. Si cominciò a riparlarne nella primavera del 1922. Il
Comitato comunale pro erigendo monumento dovette affrontare un
lungo dibattito se erigere un solo monumento per tutto il comune, o
tre monumenti, uno per ogni frazione, o un monumento nel
capoluogo e due lapidi nelle frazioni. A un certo punto i
colsanmartinesi scelsero un loro Comitato provvisorio e predisposero
un apposito manifesto di contestazione contro le presunte intenzioni
del Comitato comunale ufficiale. La vicenda trovò eco anche in
Consiglio comunale, con interventi e lettere aspre e offensive. Con
delibera del 7 febbraio 1924 il Consiglio stanziò Lire 15.000 da
dividere tra le tre frazioni "in proporzione dei morti o dispersi di ciascuna".
Il monumento fu eretto nella sua struttura essenziale nell'autunno
1927. Il 5 gennaio 1928 il Comitato di Col San Martino inoltrava la
richiesta di ulteriori lire 7000 "per il pagamento del materiale
occorso". Il Consiglio comunale si limitava a stanziare lire 500
aggiungendo che "per il completamento del fabbisogno il Comitato
poteva rivolgersi alla generosità dei cittadini che indubbiamente non
sarebbe mancata". II completamento del monumento "per quanto
era necessario" avvenne alla fine del 1929. Ballesto Giovanni provvide
alla fornitura e messa in opera delle catene di ferro poste alla base del
monumento, Zilli Pietro costruì le condotte d'acqua laterali, Spinazzè
Pietro fornì il cemento, Favore Giuseppe si occupò del lavoro di
muratura, Favero Gregorio prestò la manovalanza.
Bibliografia
Testi
Enrico Dall’Anese, Col San Martino. Storia e vita di una comunità,
Web
Catalogazione
Pieve di Soligo, 2014
Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel
Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011.
Si segnalano immagini fotografiche sul sito
http://www.pietredimemoria.it/ nella sezione 3 Monumenti
MiBAC 2004 05 00403457-61
11
INQUADRAMENTO
Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I.tav. 04A
TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI
Altra collocazione No
Trasformazioni
Connesse all'inserimento di lapidi ed iscrizioni dedicate ai caduti della
seconda guerra mondiale. Cfr. stato di fatto e foto storiche.
Corpi illuminanti sommitali, s.d.
Pavimentazione dell’area di rispetto, s.d.
Interventi
Interventi di pulitura generale e ripresa pittorica dei testi incisi, s.d.
STATO DI FATTO
Descrizione
Fregi e simboli
Iscrizioni
Prospetto sud
principale
Prospetto est
Lato destro
Il monumento è collocato nel sagrato della chiesa arcipretale lungo la
viabilità principale di Col San Martino, in prossimità dell'incrocio fra
via Brigata Mazzini e via Canonica. E’ costituito da un obelisco in conci
di pietra concluso da una fiaccola lapidea con n. 4 luci. Il basamento
lapideo, sormontato da un fregio bronzeo consta di due parti: la
superiore presenta sulle facciate contrapposte est e ovest due
bassorilievi in bronzo aventi come soggetto la morte del soldato
(ovest) e quello della madre con i figli (est) e sulle facciate nord e sud
le lapidi dedicate ai caduti della prima guerra mondiale completate da
timpani in pietra con croce incisa; l’inferiore è caratterizzata da due
fontane in pietra sormontate dalle lapidi della seconda guerra e dalle
date 1940 e 1945 incise ai lati delle teste di leone. Nella facciate ovest
sono scolpite le date 1915 e 1918 all’interno di corone floreali con
spada; nella facciata est, all’interno di corone floreali con croce, le
date 1917 e 1918 a ricordo dell’anno di occupazione. Le lapidi
riportano incisi 118 nominativi: 82 per la prima guerra mondiale e 36
per la seconda.
Completa il monumento una gradinata in pietra, un’area di rispetto
con pavimentazione in cubetti di porfido delimitata da pilastrini in
pietra con catene in ferro, quattro cipressi ornamentali ed una piccola
area pubblica a verde con pennone alzabandiera. Il bassorilievo della
donna con bambini raffigura anche la chiesetta di San Vigilo di Col San
Martino.
Soldato morto sorretto da un compagno
Madre/donna in fuga con due figli
Fiaccola ardente
Aquile con rami floreali (alloro e quercia)
Lapide superiore con 82 nomi, qualifica militare e paternità in due
colonne (prima guerra mondiale)
Iscrizione ai lati della testa di leone
1940 1945
Lapide inferiore con 36 nomi, qualifica militare e paternità in tre
colonne
(seconda guerra mondiale)
1917 1918
Da Vidor a Vittorio Veneto.
Le testimonianze monumentali della Grande Guerra.
PROGETTO ESECUTIVO
Prospetto ovest
Lato sinistro
Prospetto nord
posteriore
Dimensioni
Monumento
Materiali
Monumento
Area di rispetto
Degrado
Elementi lapidei
1915 1918
Lapide superiore
AI SUOI MORTI IN PATIMENTO/ DI FAME E DI ANGOSCIOSA ATTESA/
SOTTO L’OLTRAGGIO DEL BARBARO INVASORE/ NELL’ANNO
DISPERATO MCMXVIII/ MENTRE AL DI LA DEL PIAVE/ RUGGIA LA
VITTORIA DI ROMA/ NEL CONTENUTO PER L’ORA DI DIO/ ASSALTO
VENDICATORE/ AI SUOI MORTI IN GLORIA/ SULL’ALPE SUI PIANI SUL
MARE/ DOVUNQUE ITALIA COMANDO LA STRAGE/ COL SAN
MARTINO/ TERRA FERACE DI MARTIRI E ORGOGLIO/ MONITO GRIDO
SFIDA/ DEDICA E CONSACRA
Iscrizione ai lati della testa di leone
1940, 1945
Lapide inferiore
IGNOTO VATE CHE CANTANDO ANDAVI/ NEL VERMIGLIO AUTUNNO/
DEI PADRI LA LEGGENDARIA GLORIA/ SCOLPISCI/ NEL VERSO CHE NON
MUORE/ ANCO LA LUCE/ DEI FULGENTI VENT’ANNI INFRANTI/ E DELLO
STRAZIO DI PATRIA/ IL NOSTRO PIANTO/ O PADRI-O MAGGIORI
FRATELLI/ CHE CI LASCIASTE FANCIULLI ORFANI E SOLI/ ORA/ CHE LA
TRISTE GUERRA/ CI SPENSE IL CUORE CHE PER VOI BATTEVA/ E PER
L’ITALIA COME VOI CADEMMO/ ETERNATI-UNITI-RIVIVREMO/ IN
QUESTO SASSO
Inscritto in un rettangolo di m. 6,41 x 7,75, H ca. 13.50
Gradinata, basamento, fontane, obelisco, fiaccola in blocchi di pietra
calcare compatto
Lapidi in marmo
Sculture in bronzo
Pilastrini in pietra
Catene in acciaio
Pavimentazione in cubetti di porfido con cordonate in cls
prefabbricato
Il monumento presenta nella fiaccola sommitale fenomeni di distacco
e fessurazioni da indagare
Fenomeni diffusi: colatura, deposito superficiale, erosione, macchia,
patina biologica, presenza di vegetazione
Fenomeni localizzati: fessurazione, mancanza
Pavimentazione e Fenomeni diffusi: deposito superficiale, patina biologia, presenza di
cordonate
vegetazione
Fenomeni localizzati: degradazione differenziata, fessurazione,
mancanza
Elementi metallici Fenomeni diffusi: deposito superficiale, ossidazione
Accessibilità
Esterna all’area di rispetto
Interferenze
Aeree
Non presenti
Sotterranee
Non rilevanti
PROGETTO
Il progetto prevede la manutenzione ordinaria del monumento e
dell’area di rispetto mediante gli interventi di seguito sinteticamente
riportati e con riferimento alle schede tecnico-metodologiche allegate
ed ai risultati delle indagini. I corpi illuminanti saranno sostituiti con
elementi posti all’interno delle sedi originarie della fiaccola. In
presenza di distacco di frammenti o fratturazioni è previsto il
consolidamento mediante incollaggi ed imperniature.
Indagini
Elementi lapidei
Elementi metallici
Elementi metallici
(bronzo-ottone)
Pavimentazione
Area verde
Impianto elettrico
Elementi accessori
Nel dettaglio:
Verifica delle connessioni e dell’assetto dei singoli elementi anche
mediante videoendoscopia
Lavaggio acquoso a bassa pressione
Trattamenti di disinfezione
Stuccature dei supporti originali con impasti composti con leganti di
natura idraulica ed inerti silicei e/o carbonatici
Consolidamento di frammenti e fratturazioni mediante incollaggi ed
imperniature
Ritocchi pittorici delle incisioni e protezioni
Puliture a secco e meccanico manuali
Trattamento convertitore e protezioni
Verifica della stabilità della patina protettiva ed eventuale pulitura
superficiale e trattamento protettivo
Lavaggio acquoso a bassa pressione
Stuccature delle cordonate e delle fughe
Rimozione dei cespugli esistenti e piantumazione di erbacee perenni
tappezzanti a copertura completa dell’area verde ad ovest
Sostituzione dei corpi illuminanti esistenti ed opere accessorie
Fornitura e posa di elemento informatore a pavimento
Foto storica, da Dall’Anese (2014) databile fra 1927 e 1929
Foto storica, da Dall’Anese (2014) databile fra 1927 e 1929
Vista da nord ovest
Vista da sud ovest
Vista nord – pali esistenti supporto ai corpi illuminanti
Vista sud est
La fiaccola – corpi illuminanti da sostituire
Prospetto sud
Prospetto sud: dettaglio
Prospetto nord: dettaglio
Il fregio: aquile con rami floreali (alloro e quercia)
Il pilastrino e l’area di rispetto
Prospetto sud: dettaglio della vasca con lapide dei caduti
della Seconda Guerra Mondiale
Prospetto nord: dettaglio della vasca con lapide dedicata ai
caduti della Seconda Guerra Mondiale
Prospetto sud: dettaglio del basamento e del mascherone
con presenza di guano
Prospetto sud: dettaglio del raccordo fra l’elemento della
fontana e il basamento
Prospetto sud: dettaglio della gradinata
Prospetto est: dettaglio
Prospetto est: bassorilievo in bronzo m. 1x2
Prospetto ovest: bassorilievo in bronzo m. 1x2
Prospetto sud: dettaglio della gradinata
Il fregio laterale: aquile con rami floreali (alloro e quercia)
Dettaglio bassorilievo est
Dettaglio basamento ovest
COL SAN MARTINO
PARCO DELLA RIMEMBRANZA
Rimembranza. In agosto fu costituito un apposito comitato. Per Col
San Martino vennero incaricati: Possamai Virgilio, Dorigo Giuseppe,
Don Giovanni Canzian, Balliana Giovanni Battista di Andrea. (Del.
16.8.1923, ogg. 6) II 1° aprile 1926 si decise di mettere a dimora un
albero per ogni colsanmartinese caduto, lungo il viale che dal cimitero
porta alla chiesa. La pianta scelta fu il Cupressus sempervirens
Pyramìdalis, fornito dalla ditta Van Den Borre al costo complessivo di
lire 1.560. A coordinare i lavori fu Balliana Giovanni, Presidente della
Sezione Combattenti di Col San Martino. Nella primavera dell'anno
successivo si effettuarono alcuni lavori di completamento. Nel giugno
1928 si sostituirono 25 piante "deperite o morte".
Nel 1930 si rese necessaria un'ulteriore sistemazione del parco con la
sostituzione di altre piante: ci si rivolse, per la fornitura, alla ditta
Sgaravatti. Canello Antonio si occupò del trasporto degli alberi.
Beltrame Ambrogio fu retribuito dal Comune "per il lavoro di
facimento delle buche, la messa a dimora delle piante e la fornitura di
letame". (Del. 24.4.1926; 17.2.1927; 9.6.1928; 31.3.1930) La strada
alberata assunse per qualche anno la denominazione di Via del Parco
della Rimembranza.
DATI GENERALI
Localizzazione
Comune/Frazione Farra di Soligo/Col San Martino
Indirizzo
Via Canonica
Collocazione
Percorso viario
Dati catastali
CT
Fg. 7 mappale stradale
Pianificazione urbanistica
P.R.G./P.A.T./.P.I. P.I.
Z.T.O.
Le aree e gli edifici per i servizi di interesse comune - F2
Vincoli e tutele
Fasce di rispetto stradali (parziale)
Fasce di rispetto cimiteriale (parziale)
Zona di tutela relativa all’idrografia principale
Area a rischio idraulico ed idrogeologico, P0 - pericolo di allagamento
Schede puntuali
n. 161
Condizione giuridica e vincoli
Proprietà del sito Comune
Proprietà del bene Comune
Tutela
art. 10 D.Lgs. 42/2004, L. 78/2001
Descrizione
Denominazione
Viale della Rimembranza dei caduti della prima guerra mondiale
Tipologia
Parco della Rimembranza
Committenza
Pubblica
Autore
Vari
Notizie storico-critiche
Cenni storici
La proposta di creare in tutti i centri abitati d’Italia un Parco o un Viale
della Rimembranza, per ricordare e onorare i caduti della prima
guerra mondiale, fu lanciata nel 1922 da Dario Lupi, sottosegretario
alla Pubblica Istruzione, sull’esempio della città canadese di Montreal
dove, dopo la Grande Guerra, era stata creata una Strada della
Rimembranza fiancheggiata da alberi. Il 27 dicembre 1922 il Ministero
della Pubblica Istruzione inviò a tutti i Provveditori agli Studi una
circolare con la quale veniva richiesto: "[...] che le scolaresche d’Italia
si facciano iniziatrici di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare
in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della
Rimembranza. Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere
piantato un albero; gli alberi varieranno a seconda della regione, del
clima, dell’altitudine [...]". Il rito doveva essere compiuto dalle
scolaresche affinché manifestassero la riconoscenza ai caduti della
propria città. Tali selve votive rappresentavano "la spirituale
comunione tra vivi e morti per la Patria, luoghi sacri al culto della
Nazione, dove i fanciulli si sarebbero educati alla santa emulazione
degli eroi". Venne istituita anche una guardia d’onore, formata da
scolari, a cui venne affidata la cura delle selve votive.
Da un punto di vista percettivo l’eccezionale innovazione
rappresentata dalla creazione di parchi e viali, rispetto ai consueti
monumenti ai caduti del passato, era di costituire essi stessi nuovi
luoghi identitari, ambiti urbani e periurbani di notevole valenza
paesaggistica, in cui l’elemento antropico entrava in simbiosi con
quello naturale costituito dalle piante.
A Col San Martino nel 1923, su invito dell'Amministrazione Scolastica
Provinciale, il Comune di Farra decise di realizzare il Parco della
Bibliografia
Testi
12
INQUADRAMENTO
Vista aerea Google Maps, estratto catastale e P.I. P04_A
Enrico Dall'Anese, Luoghi della Memoria. La Grande Guerra nel
Comune di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, 2011.
TRASFORMAZIONI E PRECEDENTI INTERVENTI MANUTENTIVI
Altra collocazione No
Trasformazioni
Nessuna
Interventi
Nel giugno 1928 e nel 1930 si sostituirono alcune decine di piante
“deperite o morte”. Altre piante vengono sostituite successivamente.
STATO DI FATTO
Descrizione
Fregi e simboli
Iscrizioni
Degrado
Accessibilità
Interferenze
Aeree
Sotterranee
Il Viale della Rimembranza di Col San Martino è l’ultimo tratto di via
Canonica che conduce al cimitero. E’ costituto da 39 alberature,
principalmente Cupressus Sempervirens Pyramidalis, poste ai lati della
strada asfaltata. Nei documenti si riporta che nel 1926 viene messo a
dimora un cipresso per ogni morto durante la prima guerra mondiale.
Con riferimento ai nominativi riportati nel monumento avrebbero
dovuto essere piantate n. 82 alberature. Non è stato possibile
verificare la differenza numerica fra le alberature originarie e quelle
odierne.
Nessuno
Nessuna
Le piante presentano diverse forme di malattia che richiedono un
intervento già programmato da parte dell’amministrazione e pertanto
escluso da tale progettualità.
Si
Non rilevanti
Non nota la collocazione delle linee sotterranee. In considerazione del
tipo di intervento che prevede scavi limitati e puntuali si rimanda la
verifica all’esecuzione delle lavorazioni.
Da Vidor a Vittorio Veneto.
Le testimonianze monumentali della Grande Guerra.
PROGETTO ESECUTIVO
PROGETTO
Il progetto intende favorire il recupero della memoria e della funzione
commemorativa del sito, oggi privo di alcun riferimento ai caduti a cui
è dedicato.
Si prevede la collocazione all’ingresso del Viale di un pannello
illustrativo in particolare della storia del sito e più in generale di
quella dei Parchi e Viali della Rimembranza. Data la vicinanza ad un
incrocio stradale il pannello risulterà visibile anche a chi non
percorrerà il viale che conduce al cimitero.
Riprendendo la proposta del sottosegretario Dario Lupi, l’intervento
riproporrà lungo il viale i nominativi dei caduti. I nominativi saranno
posti su stele realizzate con lamiere in acciaio Cor-ten. Le stele, cave
per accogliere un lumino, verranno collocate a coppia in prossimità
degli alberi esistenti o da ripiantare.
L’Amministrazione valuterà inoltre di riproporre la denominazione di
Via del Parco della Rimembranza.
Nel dettaglio il progetto prevede:
- la sostituzione/riposa di alcune alberature ammalorate o
mancanti (in totale gli alberi esistenti e ripiantati saranno 41,
mentre il numero di caduti è pari a 82) a carico
dell’Amministrazione Comunale;
- la collocazione di n. 82 stele in lamiera di acciaio Cor-ten
riportanti i nominativi dei caduti e la loro qualifica militare;
- la collocazione di un pannello illustrativo della storia del Viale di
Col San Martino con riferimenti alla storia dei Parchi e Viali della
Rimembranza.
Elementi accessori Fornitura e posa di elemento informatore a terra
Il Viale da via Canonica
L’ingresso al Viale
Il primo tratto del Viale
Controcampo con la canonica vecchia
L’area esterna del cimitero
Il Viale, la torre campanaria ed il cimitero
Il Viale
Il Viale ed il piazzale del cimitero
Scarica

Schede Farra di Soligo