Progetto realizzato con il finanziamento della Commissione Europea Project implemented with funding from the European Commission Corpo Forestale dello Stato Provincia di Livorno Eradication of invasive alien plants and animals and protection of native species and habitats in the tuscan archipelago Eradicazione di componenti florofaunistiche aliene invasive e tutela di habitat nell’Arcipelago Toscano Animal and plant species intentionally or accidentally introduced by man outside of their natural range are known as alien, non-native, or exotic species. They can negatively impact native species in many ways: predation, competition for resources, and direct competition. An alien species which outcompetes native species and replaces them is said to be invasive. Unfortunately, the spread of invasive alien species is one of the leading causes of biodiversity loss at the global level. Along with disrupting the ecological balance, alien species can cause serious damage to economic activities and jeopardize human health. Traduzioni di Ottavio Janni Montecristo, Pianosa What are alien species? Le specie animali e vegetali intenzionalmente o accidentalmente introdotte dall’uomo al di fuori del loro areale biogeografico sono definite aliene, alloctone o esotiche. Queste specie possono interferire in modo negativo con quelle originarie in vari modi: predazione, competizione per l’uso delle risorse, competizione diretta. La specie aliena viene definita invasiva quando, grazie alla maggiore competitività, conquista grandi spazi prendendo il posto delle specie originarie. Purtroppo la diffusione delle specie aliene invasive rappresenta una delle cause principali di perdita di biodiversità a livello mondiale; oltre ad alterare gli equilibri degli ecosistemi possono causare gravi danni alle attività economiche ed essere una minaccia per la salute dell’uomo. Cosa sono le specie aliene? In 1992, the European Union approved the LIFE programme, its funding instrument for the environment. Many projects, known as LIFE Natura projects, have been funded by this programme, and aim to carry out actions to preserve natural habitats, flora, and wildlife protected under the Birds Directive (79/409/EEC, replaced by 2009/147/EEC) and the Habitat Directive (92/43/EEC). These actions are mostly carried out within a network of protected areas, known as the Natura 2000 Network, which is present in every EU country and guarantees the conservation of many threatened and declining species and habitats. What are LIFE Natura projects? L'Unione Europea ha approvato nel 1992 uno strumento finanziario che supporta interventi a favore dell’ambiente. Grazie all’utilizzo di queste risorse sono stati attuati molti progetti, appunto progetti Life Natura, che prevedono la realizzazione di azioni mirate alla conservazione degli habitat naturali, della fauna e della flora selvatica protetti dalle Direttive "Uccelli" (79/409/CEE sostituita dalla 2009/147/CEE) e "Habitat" (92/43/CEE). Queste azioni sono prevalentemente condotte in aree che costituiscono una rete di siti protetti, la Rete Natura 2000, estesa in tutti i paesi dell’Unione, che garantisce la tutela di molte specie e habitat minacciati o in forte rarefazione. Montecristo 2010 www.montecristo2010.it NEMO S.r.l. Piazza D'Azeglio 11 - 50121 Firenze - Italia Tel +39 055 2466002; fax +39 055 243718 [email protected] Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Sede amministrativa ex-INFS via Ca' Fornacetta 9 - 40064 Ozzano Emilia (BO) - Italia Tel +39 051 6512219; fax 39 051 796628 [email protected] Parco Nazionale Arcipelago Toscano Loc. Enfola - 57037 Portoferraio (LI) – Italia Tel. +39 0565 919411; fax +39 0565 913350 [email protected] Corpo Forestale dello Stato Ufficio Territoriale per la Biodiversità Via Bicocchi 2 - 58022 Follonica (GR) - Italia Tel. +39 0566 40019; fax +39 0566 44616 [email protected] 2 0 1 0 montecristo 2 0 1 0 montecristo Cosa sono i progetti Life Natura? A proposito dell’attività Pianosa Le isole del progetto About the project The project’s islands Progetto / Funding program: • Life + Natura (http://ec.europa.eu/environment/life/themes/nature.htm). Francesca Giannini Francesca Giannini Beneficiario coordinatore / Coordinating beneficiary: • Corpo forestale dello Stato, Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Follonica State Forestry Corps, Local Biodiversity Office of Follonica (www.corpoforestale.it) Beneficiari associati / Associated beneficiaries: • Parco Nazionale Arcipelago Toscano Tuscan Archipelago National Park (www.islepark.it), • ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA – National Institute for Environmental Protection and Research (www.isprambiente.it), • Nemo srl – Nature and Environment Management Operators Nemo srl – Nature and Environment Management Operators (www.nemoambiente.com) Cala Santa Maria, Montecristo Pianosa Montecristo Cofinanziatori / Co-financers: • Regione Toscana / Tuscany Regional Government (www.regione.toscana.it), • Provincia di Livorno / Province of Livorno (www.provincia.livorno.it) Periodo / Period: gennaio / January 2010 – giugno / June 2014 Aree di lavoro / Location: Montecristo e Pianosa – Arcipelago Toscano E’ l’isola più vicina all’Elba (Toscana, Italia) e simile per superficie a Montecristo. Contrariamente a quest’ultima però, come suggerisce il nome, è omogenea dal punto di vista geo-topografico, con altitudine massima di 29 metri slm. E’ costituita da rocce sedimentarie di natura calcarea risalenti a vari periodi geologici e di rilevante interesse per il contenuto fossilifero. Isola abitata anche nell’antichità, dalla metà dell’Ottocento fino al 1998 è stata adibita a colonia penale; la presenza dell’uomo ha modificato il paesaggio naturale, con insediamenti di varia origine e messa a coltura di estese superfici. In quest’ultimo decennio però, con la chiusura della struttura carceraria, è in corso una rinaturalizzazione dell’isola, meta di molte specie di avifauna. Proprio tra queste si annovera il Gabbiano corso che trova a Pianosa l’unica stazione di nidificazione in Toscana e la Berta maggiore, che con la colonia dell’Isolotto della Scola, rappresenta uno dei nuclei più importanti della Regione. Of the islands of the Tuscan Archipelago, it is the closest one to Elba (Tuscany, Italy) and approximately the same size as Montecristo. Unlike the latter, and as its Italian name suggests, it is quite flat, with a maximum altitude of 29 meters above sea level. It is made up of sedimentary limestone from various geological eras, which rock is quite interesting due to the fossils it contains. The island has been inhabited since ancient times, and it was used as a penal colony from the mid-19th century until 1998. The presence of man has modified the natural landscape, with the presence of settlements and cultivated plots. Over the last decade, after the closing of the prison, the island’s natural habitats are being restored. Pianosa hosts a rich avifauna, including Audouin’s Gull, for which it is the only breeding site in Tuscany, and Cory’s Shearwater, whose colony at the Scola islet is one of the region’s largest. Montecristo è l’isola dell’Arcipelago Toscano (Toscana, Italia) più distante dalla costa continentale; estesa per circa 1000 ettari, si presenta come un cono granitico con valloni e crinali accidentati, che raggiungono con il Monte Fortezza l’altitudine di 645 metri. Le particolari caratteristiche morfologiche e l’isolamento geografico hanno reso l’isola inadatta alla costante presenza dell’uomo, favorendo la conservazione della biodiversità, sia a terra che a mare. Riserva Naturale dal 1971, ricade interamente all’interno del perimetro del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e rientra tra i siti della rete Natura 2000. Il paesaggio vegetale è rappresentato da macchia mediterranea e da garighe costiere, habitat ideali per avifauna migratrice e nidificante. Le scogliere invece, ospitano varie specie di uccelli marini, tra cui il marangone dal ciuffo e la berta minore. Tra gli altri vertebrati meritano maggiore attenzione il tarantolino e il discoglosso sardo; la capra di Montecristo, introdotta anticamente dall’uomo, ha un notevole valore scientifico-culturale. Of all the islands of the Tuscan Arcipelago (Tuscany, Italy), Montecristo is the most distant from the Italian coast. It has a surface area of about 1,000 hectares, and is essentially a cone of granite with rugged valleys and peaks, the highest of which is Monte Fortezza with its 645 meters. The island’s unique morphology and its geographic isolation have made it unsuitable for permanent human settlement and helped preserve its terrestrial and marine biodiversity. It has been a nature reserve since 1971, and is included in its entirety in the Tuscan Archipelago National Park, which itself is part of the Natura 2000 Network. The main habitats include Mediterranean maquis and coastal garrigue, which are ideal for migratory and breeding birds. The island’s rocky cliffs hosts several breeding seabird species, including Shag and Yelkouan Shearwater. Other noteworthy vertebrates include the European Leaf-toed Gecko and the Tyrrhenian Painted Frog; the Montecristo Goat, introduced by man in ancient time, is a species of great cultural and scientific interest. Perche’ un progetto Life Natura a Montecristo e Pianosa? Chi trae beneficio da questo progetto? Le piante e gli animali alieni invasivi condizionano i naturali equilibri ecologici e le dinamiche della vegetazione, minacciando specie e habitat di interesse conservazionistico. Purtroppo anche Montecristo, nonostante il suo isolamento geografico ed il regime di tutela integrale da oltre 40 anni, è interessata dalla presenza di piante ed animali “alieni”. Lo stesso accade a Pianosa, isola protetta ma ben più antropizzata della vicina Montecristo, dove crescono numerose essenze esotiche, impiantate in periodi antichi e recenti. Intervenire con l’eliminazione delle specie estranee più invasive è un’operazione necessaria per la tutela delle specie e degli habitat originari di questi territori insulari, sulla quale si sono ampiamente espresse le principali organizzazioni conservazionistiche internazionali. La berta minore (Puffinus yelkouan) è un uccello marino notturno, diffusamente nidificante a Montecristo dove sarebbero presenti le condizioni ambientali ideali per la specie; attualmente purtroppo, le uova ed i pulli appena nati sono predati dai ratti che rendono vani gli sforzi dei genitori di poter allevare il loro unico piccolo. Ciò condurrà ad un lento ma inevitabile declino della colonia, oggi stimata in 400 – 750 coppie, pari al 4% di tutta la popolazione europea. Pertanto l’eliminazione definitiva del ratto dall’isola di fatto riporterà in attivo la produttività di un insediamento chiave, con enorme vantaggio per le restanti popolazioni del Mediterraneo centrale. L’eliminazione delle specie aliene vegetali potrà invece assicurare l’incremento di habitat protetti quali i piccoli stagni temporanei mediterranei e le praterie substeppiche a Montecristo, nonchè le associazioni vegetali delle dune costiere e delle coste rocciose a Pianosa. Why is there a Life Natura project in Montecristo and Pianosa? Which species stand to benefit from this project? Pianosa The Yelkouan Shearwater (Puffinus yelkouan) is a seabird that nests at night on Montecristo, where it finds ideal conditions for breeding. Unfortunately, its eggs and newly hatched chicks are predated by rats, thwarting the adults’ efforts to raise their only chick. This could lead to the slow but inexorable decline of the colony, currently estimated at 400-750 breeding pairs. Therefore, the definitive eradication of rats from the island should help greatly increase the number of breeding shearwaters, with an enormous advantage for this species’ central Mediterranean population. The eradication of alien plant species will help increase the extent of protected habitats: temporary Mediterranean ponds and Mediterranean annual grasslands on Montecristo, and the plant associations typical of sandy dunes and rocky coastlines on Pianosa. Invasive alien plants and animals affect the natural ecological balance and vegetation dynamics, and they threaten native species and habitats of conservation interest. Unfortunately, in spite of its geographical isolation and strict protection over the last 40+ years, even Montecristo has been colonized by alien plants and animals. The same is true of Pianosa, which is also a protected island, but is much more anthropized than nearby Montecristo. Many alien plants grow on Pianosa, some having arrived in ancient times, and others more recently. Eradicating the most invasive alien species is a necessary step for protecting the native species and habitats of these islands, and is in line with the recommendations of the main international conservation organizations. Filippo Fior Massimo Putzu Francesca Giannini Francesca Giannini Montecristo Boscaglia di ginepro fenicio Juniper (Juniperus turbinata) Ratto nero Black rape (Rattus rattus) Berta minore Yelkouan Shearwater (Puffinus yelkouan) Quali sono le specie aliene da eliminare? Quali sono le altre azioni per la conservazione del territorio? Il ratto nero (Rattus rattus) è stato involontariamente immesso a Montecristo molti secoli fa ed è responsabile del basso successo riproduttivo degli uccelli marini, può interferire con la rinnovazione forestale cibandosi dei semi delle essenze arboree, può essere causa della diminuzione delle popolazioni di rettili ed anfibi locali, e infine può ridurre la consistenza o causare l’estinzione di alcune specie di invertebrati. L’ailanto o albero del Paradiso (Ailanthus altissima), introdotto a Montecristo nella zona di Cala Maestra, si è espanso fino ad occupare ampie porzioni di territorio, raggiungendo i crinali e le altre vallate dell’isola. E’ fonte di minaccia per habitat tutelati a livello europeo ed ostacola la ricostituzione delle leccete, di cui rimangono a testimonianza solo poche piante. Sull’Isola di Pianosa purtroppo, la flora esotica è ormai ubiquitaria, soprattutto nella zona prossima al centro abitato; le specie a maggior impatto e dotate di più grandi capacità di espansione sono l’ailanto, l’acacia saligna ed il fico degli Ottentotti (Carpobrotus spp). Quest’ultimo, originario del Sudafrica, è utilizzato in tutto il Mediterraneo come pianta ornamentale per i fiori rosa o bianco-giallo molto vistosi, cresce su suoli sabbiosi o su roccia e tende a soppiantare importanti associazioni vegetali. Azioni quotidiane per contrastare le invasioni biologiche Which are the alien species to be eradicated? The Black Rat (Rattus rattus) was involuntarily introduced to Montecristo many centuries ago is responsible for the low breeding success of seabirds. It can also interfere with forest regeneration by eating the seeds of native tree species, cause the reduction of local reptile and amphibian populations, and negatively impact several invertebrate species. The Ailanthus or Tree of Heaven (Ailanthus altissima), introduced to Montecristo at Cala Maestra, has expanded and colonized large parts of the islands, including ridge tops and the island’s other valleys. It is a significant threat to native habitats protected at the European level, and hinders efforts to restore groves of Holm Oak, of which only a few individuals are left. On the island of Pianosa, unfortunately, alien plants are rather ubiquitous, especially in and around the main settlement. The species with the most negative impact and with the highest capacity for expansion include Tree of Heaven, Coojong (Acacia saligna) and Hottentot Fig (Carpobrotus spp). The latter, which is native to South Africa and used as an ornamental plant due to its showy pink or yellowish white flowers, grows on sandy soils and rocks, and interferes with some native plant associations of great conservation value. • Per limitare la diffusione e l’attecchimento delle specie esotiche vegetali, in particolare quelle succulente in ambiente mediterraneo, evitare il trasporto e l’abbandono anche casuale di frammenti di piante; non disperdere terreni smossi da aree private che potrebbero contenere porzioni di piante altamente capaci di attecchire. • Coltivare piante locali nel proprio giardino, e in ogni caso informarsi sulle potenzialità di dispersione delle stesse. • Non abbandonare rifiuti organici che potrebbero favorire i ratti. • Non liberare mai animali esotici o domestici negli ambienti naturali. Everyday actions to fight invasive species Francesca Giannini Francesca Giannini • In order to limit the establishment and spread of alien plants, particularly succulent plants in the Mediterranean environment, avoid the transportation and abandonment, including casual abandonment, of plant fragments; and do not disperse loose soil from private properties, as it may contain portions of plants with a high capacity to take root. • Grow local plants in your garden, and make sure to inform yourself about their potential for dispersal. • Do not leave behind organic waste, which may favour rats. Carpobrotus a Pianosa Hottentot Fig on Pianosa • Never abandon exotic or domestic animals outside. Ailanto Tree of Heaven (Ailanthus altissima) Capra di Montecristo Montecristo Goat (Capra hircus) La Capra di Montecristo (Capra hircus) costituisce una popolazione molto affine alla Capra selvatica, della quale ha mantenuto alcune importanti caratteristiche morfologiche; deriva infatti da antichissime introduzioni e presenta ormai caratteristiche di unicità. Per salvaguardare la popolazione durante le operazioni di eradicazione dei ratti, verranno eseguiti interventi integrati: trasferimento di un numero sufficiente di capi in un’area recintata dell’isola e trasferimento di un piccolo nucleo presso il Bioparco di Roma. Ad alcuni esemplari saranno applicati strumenti per monitorare gli spostamenti e comprendere l’ecologia della specie, in modo da poter efficacemente tutelare anche lo stock che resterà in libertà durante l’intero corso del progetto. Il leccio (Quercus ilex) si trova a Montecristo con formazioni degradate e alcune vetuste piante isolate, a seguito di deforestazioni avvenute nel passato e per il pascolo intenso esercitato dalla capra. Per preservare i nuclei e favorirne la rinnovazione, saranno ripristinate vecchie recinzioni e saranno effettuate piantagioni con semi prelevati dagli esemplari ancora presenti. A Pianosa invece, per favorire l’espansione delle boscaglie di ginepro fenicio (Juniperus turbinata), proseguiranno gli interventi realizzati con il finanziamento di un precedente progetto Life Natura. Si prevede la rimozione di piante di pino d’Aleppo, presente con impianti di origine artificiale in ampie zone dell’Isola, dalle quali si diffonde spontaneamente nei ginepreti ed in altri habitat, sostituendosi alla vegetazione naturale. What are the other environmental protection activities? The Montecristo Goat (Capra hircus) is closely related to the Wild Goat, and maintains some of its characteristic coat markings; indeed, it derives from stock introduced in ancient times, which has been augmented by more recent introduction. In order to protect Montecristo Goats during rat eradication efforts, several integrated interventions will be carried out: many individuals will be transferred to fenced-off areas on the island, while others will be transferred to the Bioparco zoological garden in Rome. Some individuals will be tagged with GPS tracking devices in order to monitor their movements and better understand their habits. The Holm Oak (Quercus ilex) is found on Montecristo with some small degraded stands and isolated specimens, due to intensive deforestation in the past, and extensive grazing on the part of goats. In order to preserve the remaining stands and encourage their regeneration, the project will rebuild some old fences and plant new trees using seeds from existing specimens. On Pianosa, in order to favour the expansion of Juniper (Juniperus turbinata) scrub, the interventions funded by a previous Life-Natura project will be continued. This includes the removal of planted individuals of Aleppo Pine, which form extensive stands over large parts of the island, and from which stands it expands into juniper groves and other habitats, replacing natural vegetation.