QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 337 - ANNO XIII - EURO 1,50 SABATO 8 GENNAIO 2011 Nelle edicole il nuovo libro di Giancarlo Bortoli “Margareta e Fra’ Dolcino” Un milione di euro dall’ENAC Per l’aeroporto sarà Pag.8 finalmente rilancio? Vacanze natalizie: bene solo dopo San Silvestro, ma... I SAPORI DELLA TRADIZIONE Costo 12 euro edizioni l’Altopiano Progetto Montagnamica Al Verena l’inverno non conosce crisi Campagna regionale di informazione per frequentare i monti in Pag. 4 ASIAGO sicurezza ASIAGO Pag. 9 ROTZO Pag. 3 GALLIO Pag. 11 Sondaggio Cosa vogliono i turisti invernali? Pag. 4 Grafica Altopiano Consegnate le borse di studio Approvato Doni anche ai “un bilancio 7 nuovi nati Pag.previdente”: Un sasso dello Zebio per Berlusconi Nuove edificazioni: si vagliano le richieste, ma c’è anche chi ricorre al TAR Un sasso del Monte Zebio, incastonato in una elegante confezione, in dono a Berlusconi. L’antivigilia di Natale a Villa Madama, a Roma, di fronte a tutta la stampa italiana e internazionale, in occasione della tradizionale conferenza di fine anno del presidente del consiglio, la storia della Grande Guerra è stata protagonista dell’incontro nelle parole del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino. Dopo aver tracciato una breve analisi dei principali problemi che riguardano la categoria, toccando i vari nervi scoperti, tra cui la “legge bavaglio” e i bassissimi compensi di molti giovani giornalisti, il presidente dell’ordine ha omaggiato il premier con una pietra raccolta l’estate scorsa sul Monte Zebio. Un invito a Berlusconi a visitare Asiago e il suo sacrario, simbolo di tutti i sacrifici e del dolore che è costata l’unità d’Italia. Iacopino ha ricordato brevemente quello che accadde sui nostri monti durante la Grande Guerra e ha citato Maggioranza: una frattura insanabile la figura del presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, che amava molto l’Altopiano anche per l’eroismo e il sacrificio della Brigata Sassari sui monti vicentini. tagli in tutti i settori, si preserva il sociale Pagine 4-5 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 2 ATTUALITA’ Matteo, alpino convinto e orgoglioso Matteo Miotto non è morto per un colpo isolato di un cecchino, ma in seguito all’azione di un gruppo di terroristi, di “insurgents” , che avevano attaccato l’avamposto italiano in Afganistan. Un vero e proprio scontro a fuoco che ha coinvolto coloro che erano di guardia, ai quali si è aggiunto anche Miotto. La prima versione è stata smentita dal ministro della difesa Ignazio La Russa proprio all’indomani dei funerali del giovane caporal maggiore thienese. C’erano anche E’ nelle ultime ore del 2010 che conosciamo Matteo Miotto: il suo nome arriva nelle nostre case mentre l’attenzione è rivolta all’anno che sta per concludersi, a come trascorrerà la serata. Quella che giunge dalla tv è una triste notizia: un altro soldato italiano morto in missione, in Afganistan, un giovane caporal maggiore degli alpini, colpito (così inizialmente era stato comunicato) da un cecchino in una base avanzata del Gulistan. E’ un vicentino, ci dicono, mostrandoci le prime foto: quella che lo ritrae sulla torretta di un blindato con in mano la bandiera italiana con la scritta “Thiene” fatta con un pennarello, procura una fitta al cuore. La morte dei soldati italiani in missione colpisce sempre, ma sapere che la vittima stavolta è di una cittadina così vicina a noi, fa un effetto diverso, più forte, amplifica il dolore. Piccole informazioni che si susseguono, spezzoni di un video, brani di lettere scritte di suo pugno: ecco che alla fine si delinea chiaramente la figura di questo ragazzo ventiquattrenne. Alpino convinto, orgoglioso e rispettoso del cappello che porta. Non tardano ad apparire in quel gran calderone che è internet commenti di chi asserisce che i soldati che partecipano alle missioni lo fanno per denaro, consapevoli dei rischi che corrono, che chi perde la vita è da considerarsi come le altre tan- te, quotidiane vittime di incidenti sul lavoro, per le quali non viene detta la parola “eroe”. Ma le parole di Matteo, pronunciate e scritte, non danno adito a dubbi: il suo spirito alpino è autentico. Una missione, quella dei soldati italiani in Afganistan, per la quale, in una lettera, il caporal maggiore auspicava maggiore attenzione e considerazione da parte degli italiani, non solo nelle tristi occasioni di soldati uccisi. Un ideale che il giovane desiderava venisse raccolto da altri, tanto che era andato assieme al Gruppo A.N.A. di Thiene, nelle classi delle scuole superiori della sua città per parlare ai ragazzi dei valori degli alpini. Una terra, il vicentino, dove questi valori hanno radici forti, per questo in un’intervista Matteo Miotto si rammaricava del fatto che di alpini, nel vicentino oggi ce ne sono troppo pochi. Ripensando alle sue parole, viene da chiedersi se ci siano ancora giovani disposti ad affrontare una vita fatta di regole rigide e disciplina come quella militare, quando la notte di S. Silvestro, proprio nelle ore successive alla morte di Matteo, qui, nella sua provincia, si è registrato un record negativo di interventi sanitari e ricoveri ospedalieri di ragazzi che non erano riusciti ad evitare di alza- re troppo il gomito, rischiando serie conseguenze. Ma a questa domanda segue un’altra constatazione, che mi arriva dall’esempio di Canove, dove abito: recentemente dal paese sono partiti per il servizio di leva volontario, con l’aspirazione di essere destinati al corpo degli alpini, tre ragazzi: qualche mese fa Marco Magnabosco ( ora alpino a Brunico), e ad inizio dicembre, con il 4° blocco 2010, hanno preso la via dell’85° Reggimento addestramento volontari di Verona Matteo Frigo,classe 1990, e Mirko Rigoni del ’91; con loro anche Marco Lunardi di Foza, sempre del ‘91. Avendo tempo di approfondire, potremmo riferire di altri altopianesi che hanno fatto questo tipo di scelta, comunque dalle informazioni generiche raccolte, si evince che in effetti i vicentini che scelgono la strada militare sono pochi, come bassa è la per- numerosi alpini altopianesi a Thiene, per l’ultimo saluto a Matteo, in una condivisione di sentimenti di comunione, affetto e dignità. Hanno riferito dell’aria quasi di festa percepita all’arrivo nella cittadina, trasformatasi poi, all’uscita della salma dalla camera ardente del municipio, in un silenzio assoluto, di rispetto totale. Momenti davvero toccanti, sensazioni intime e difficili da esternare, immagini, parole, emozioni forti, che resteranno indelebili nei loro cuori. centuale dei residenti nel nord Italia rispetto a quelli del sud, fra le cui motivazioni probabilmente prevale la, rispettabilissima, necessità di garantirsi un lavoro. Fra i nostri, certe decisioni sembrano maggiormente dettate da ideali saldi, dalla voglia di rappresentare la propria terra e i suoi abitanti, portando avanti i valori che da essi hanno ereditato. Ma come matura in un giovane l’idea di far domanda per entrare nell’esercito italiano? “Sono stato attirato dalla figura degli alpini fin da piccolo – racconta Mirko Rigoni – La prima cosa che mi ha fatto appassionare è stato l’ascolto delle loro canzoni, poi il conoscere la storia dei nostri luoghi e gli eventi qui accaduti duran- te la guerra. Di certo hanno influito l’amore per la montagna, l’essere nato in una famiglia di alpini, e il fascino delle adunate, che ha fatto accrescere in me questa passione e la voglia di entrare a fare parte dell’esercito, e del corpo degli alpini in particolare, la cui attività ho sempre ammirato”. Quali sono le tue prime impressioni dopo poche giornate di addestramento militare? “Il primo impatto è stato duro, ma ero preparato, me l’avevano detto che sarebbe stato così. Abbiamo passato intere giornate sotto la pioggia con temperature rigide, dormito poco, siamo rimasti sempre in caserma, senza permesso di uscire. Ci sono regole da rispettare rigorosamente, è una vita che costa sacrifici, ma è una scelta fatta per passione e dunque, se ti piace, affronti tutto senza lamentarti”. Il tuo anno di naja volontaria è appena iniziato e certo è prematuro parlarne, ma attualmen- te pensi che, scegliendo di restare a lavorare nell’esercito, affronteresti una missione? “Penso di sì, quando sei consapevole che il lavoro che scegli può comportare questo, come ben ti spiegano, lo accetti. Il mio obiettivo è quello, dopo la ferma prefissata di un anno, di intraprendere la carriera militare.” Sei stato a Thiene per le esequie di Matteo Miotto, quali sensazioni hai provato? “Ho voluto esserci per rispetto a una persona che è morta rappresentando l’Italia, e quindi anche me. Mi sembrava quasi di essere lì per un familiare; il pensiero principale, guardando la bara avvolta nel tricolore, è stato per le motivazioni di Matteo, per quello che ha fatto e per come è morto. La sensazione iniziale, vedendo quell’infinità di gente, militare e civile, era quasi di festa, di un’adunata, ma poi la cerimonia si è vissuta in tutta la sua intensità e compostezza, mi ha colpito la sensazione di unità e uguaglianza che si respirava, le parole profonde e sincere che sono state pronunciate”. La morte tragica di questo alpino con solo qualche anno più di te, non spinge a ripensare alla scelta fatta? “No, anzi, ti dà una carica maggiore, sprona a continuare, facendo crescere la tua convinzione nel portare avanti questo ideale.” Silvana Bortoli 8 Sabato 8 gennaio 2011 TURISMO Qualche battuta qua e là con negozianti e commercianti, conferma quello che si era percepito vedendo la situazione con i nostri occhi: le vacanze natalizie, hanno portato lavoro a partire dalla fine dell’anno. Prima, solo la vigilia e l’antivigilia di Natale avevano fatto registrare numeri discreti in fatto di vendite. Il traffico a tratti intensi dei giorni successivi poteva far presupporre buoni affari per il comparto turistico, ma a Natale, S. Stefano e dopo, la situazione si presentava piuttosto fiacca. Bastava constatare che dal fornaio, nel negozio di alimentari e in quelli di frutta e verdura e dal macellaio, insomma nei luoghi dove quasi quotidianamente ci si reca a far la spesa, non c’era l’affollamento tipico dei giorni di vacanza, niente file da fare, nessuna discussione su precedenze da rispettare per essere serviti. “Se osservi le borse della gente che passa l’Altopiano 3 Stagione turistica, si è dovuto attendere S.Silvestro per vedere un buon afflusso – commentava una commerciante di abbigliamento – vedi che gli acquisti sono limitati agli alimentari, alle necessità quotidiane. Mancano i soldi, la crisi economica è un dato di fatto”. Che la maggior parte di chi, pur permettendosi qualche giorno di vacanza , l’abbia fatto stando ben attento alle spese extra, è stato notato da tutti: chi alloggia in albergo evita di uscire la sera, anche solo per bersi qualcosa in un locale; coloro che soggiornano in appartamento spesso arrivano qui dai luoghi di partenza con tutto ciò di cui necessitano. Se si va a sciare non ci si può permettere di fare lo shopping, se si acquista un souvenir si evita di fare merenda al bar o di finire la serata in pizzeria. La musica è cambiata, come si è detto, a partire dall’ultimo giorno dell’anno, quando di gente ne è arrivata davvero molta: ed ecco animarsi vie e piste da sci, bar, ristoranti e pizzerie, negozi e sale cinematografiche. Si sono viste le consuete compagnie di giovanissimi, giunti qui in pullman per trascorrere il Capodanno nella casa di montagna della famiglia di uno di loro, fermandosi poi qualche giorno, gli ospiti abituali, le famiglie che hanno fatto combaciare la settimana bianca con quella in cui cade l’Epifania, come del resto avviene da qualche anno, quando l’afflusso è molto più consistente da Capodanno in poi, portando lavoro un po’ a tutti. E’ prematuro fare altre considerazione se non quelle che alla fine, come hanno in commentato in molti, viste le premesse è andata anche bene. Silvana Bortoli Al Verena l’inverno non conosce crisi Si è lavorato bene durante le feste ed ora si prosegue con le settimane bianche. Per Elio e Lorena Frigo l’impegno e la serietà pagano sempre. “E certe calunnie – sottolinea Elio – fanno male. Sulla “discarica abusiva” dimostrerò che ho ragione io” L’inverno ad alta quota non conosce crisi. Al Verena, la stazione sciistica altopianese più frequentata, la stagione quest’anno è cominciata prestissimo, grazie alle prime e già sufficienti nevicate di metà novembre. Un’apertura così anticipata delle piste in Altopiano non si ricorda. Un via precoce che non ha conosciuto stop, neanche nei giorni di pioggia abbondante. Testimonianza di una buona organizzazione, di serietà, di impegno e di attenzione al cliente. “Nonostante il manto nevoso potesse considerarsi già sufficiente – spiega Lorena Frigo – appena la temperatura l’ha consentito, abbiamo anche sparato neve artificiale”. Una mossa che ha messo al sicuro la stagione che sulle piste roanesi sta andando a gonfie vele, con l’aiuto anche delle belle giornate d’inizio 2011. Che gente ce ne sia tanta te ne rendi conto dal parcheggio che straripa d’auto; sulle piste e alla base degli skilift però non c’è ressa. “Con i lavori di allargamento delle piste realizzati negli ultimi anni – afferma Lorena - c’è spazio per tutti e più sicurezza, con un basso numero di incidenti, quasi sempre di lieve entità”. Organizzazione, accoglienza, servizio di qualità e continua innovazione sono i punti fermi di una gestione che opera ormai da 40 anni, prima con papà Elio oggi ancora in prima linea, sempre con tanta voglia di fare e di lavorare per migliorare, coadiuvato in tutto e per tutto da Lorena. Ma forse è doveroso chiamarlo Cavalier Elio, riconoscimento al merito conferitogli dal presidente della Repubblica per ben due volte, nel ‘72 e nel ‘76. “Quest’anno – spiegano padre e figlia – abbiamo aperto un piccolo bar presso il campo scuola soprattutto per dare ai bambini la comodità di servizi igienici a portata di mano. Grazie alla preziosa e fondamentale collaborazione con i maestri di sci e al loro lavoro di promozione fatto in tutta Italia, si riesce a portare qui sempre nuova clientela che viene letteralmente coccolata con una spesa decisamente inferiore ad altre località turistiche. Da un paio d’anni, proponiamo ai clienti degli alberghi dell’altopiano che scel- gono di venire a sciare al Verena uno sconto del 20 %. Un’iniziativa che sta raccogliendo sempre più successo e che ora vogliamo estendere anche ai clienti delle immobiliari con uno sconto del 10%”. “In ogni caso – aggiunge Lorena – il segreto è mettersi sempre nei panni del turista e soddisfare al meglio le sue esigenze. E non c’è niente di più positivo di un cliente contento che poi fa buona promozione per il nostro territorio”. Un dettaglio che fa la differenza e che purtroppo molti operatori turistici altopianesi devono ancora imparare a mettere alla base della propria attività. E intanto al Verena, dopo queste vacanze natalizie più che soddisfacenti, sono già tante le prenotazioni per le settimane bianche, perché l’impegno e la serietà pagano sempre. “Ce l’abbiamo sempre messa tutta – sottolinea Elio Frigo – purtroppo a fronte di continue proposte per migliorare sempre più la nostra offerta turistica, abbiamo spesso trovato, anche da parte degli enti locali, poca collaborazione. Sto ancora aspettando, per esempio, che il Comune di Roana mi dia una risposta sull’utilizzo dell’istituto di Mezzaselva che avrei preso in mano per farne un centro benessere. Mi avessero lasciato fare, sarebbe già riaperto da un bel pezzo! Fa anche male, dopo tanto impegno, sentirsi calunniati senza motivo per via di una presunta “discarica abusiva” al Verena. Sono stati trovati solo dei vecchi cingoli, che tra l’altro nessuno ha nascosto: erano stati lasciati lì, ancora dalla precedente gestione, per inviarli al recupero e comunque non erano certo a quattro metri di profondità come è stato scritto. Col tempo erano stati solo coperti da un po’ di terriccio ed erbacce. Ma sulla questione non ho certo accettato la sentenza: ho fatto ricorso e sono sicuro che lo vincerò. Nei diversi ruoli che ho rivestito negli anni, tra cui amministratore del Comune di Roana e presidente del Consorzio delle acque dell’Altopiano, son stato portato in tribunale ben 18 volte e sono sempre stato assolto”. Stefania Longhini E il calendario del 2011 non favorisce le vacanze brevi Con festività che si sovrappongono, l’anno appena iniziato offre poche possibilità di “fare ponte” Se le festività natalizie 2010 – 2011 (Natale di sabato, idem per Capodanno) non hanno favorito qualche giorno di vacanza in più, uno sguardo al calendario dell’anno appena iniziato chiarisce subito che sarà ancor più avaro di opportunità per fare mini vacanze, approfittando di qualche ponte. L’esempio più “clamoroso” riguarda le festività che ricorrono in primavera: Pasqua cade il 24 aprile, quindi il giorno successivo, 25 aprile festa della Liberazione, coincide con la Pasquetta: un solo giorno per due festività! E subito dopo, il 1° maggio, arriva di domenica, quindi anche la festa dei lavoratori non regalerà una giornata di riposo aggiuntiva. Va meglio a giugno, con la festa della Repubblica del giorno 2, un giovedì, mentre Ferragosto arriverà di lunedì. Ognissanti, martedì 1° novembre permetterà un breve ponte, mentre potrà favorire un lungo week-end l’Immacolata:l’8 dicembre cade di giovedì. Ma l’anno si concluderà con Natale che arriverà di domenica e San Silvestro di sabato, e il 2012 che dunque inizierà di domenica. Quest’ultimo sarà bisestile, il che dovrebbe contribuire a ribaltare un po’ la situazione. Intanto, gli studenti in procinto di tornare a scuola dopo il periodo natalizio, dovranno attendere marzo per godere delle vacanze che coincideranno con la fine del carnevale, il giorno 8, che si sovrappone quest’anno alla festa delle donne. Silvana Bortoli Grande successo per lo Skibus gratuito Il bilancio del primo periodo di attività è senz’altro positivo: il servizio di Skibus gratuito verso i comprensori sciistici delle Melette, del Verena e del Kaberlaba è stato apprezzato e largamente utilizzato dai visitatori del nostro Altopiano. Il titolare della ditta di trasporti Girardi, che gestisce le corse, ne dà conferma: ogni giorno il pullman è affollato di sciatori, che hanno sfruttato la possibilità di godersi la neve e il bel panorama del nostro territorio senza avere il problema di percorrere strade montane ghiacciate o innevate, comprensibilmente privi della necessaria esperienza e trovandosi, magari, a dover ricorrere a catene o gomme chiodate. Lo Skibus, che per quanto riguarda Kaberlaba è in funzione limitatamente al periodo natalizio, continuerà a servire Melette e Verena per tutta la stagione sciistica, fino al 26 marzo 2011. “Si tratta di un’iniziativa di grande importanza, che ha senza dubbio arricchito qualitativamente la proposta turistica altopianese – sostiene il presidente del Consorzio Turistico di Asiago, Roberto Rigoni – un servizio per la prima volta completamente gratuito che contribuisce a conferire un’immagine di accoglienza verso tutti i nostri ospiti valorizzando, al contempo, le nostre principali stazioni sciistiche”. Il servizio è stato organizzato dal Consorzio Tu- ristico di Asiago in accordo con le Amministrazioni Comunali di Asiago, Gallio e Roana ed in collaborazione con la Provincia di Vicenza; fondamentale è stato il supporto delle Associazioni di Categoria, degli albergatori e delle ditte locali che, intuendo il valore turistico del progetto e superando interessi personali e campanilismi, hanno elargito generosamente il proprio contributo. Le associazioni Artigiani e Commercianti; la Rigoni di Asiago; gli hotel Al Bosco, Alpi di Asiago, Da Barba, Des Alpes, Erica, Gaarten, La Baita, Laghetto di Asiago, Leon d’Oro, Linta Park, Milano, Miramonti, Orthal, Paradiso, Rendola, Rifugio Verenetta, Rutzer, Sporting e Vescovi; le immobiliari Alpina, Asiago e Roana; la cassa Rurale ed Artigiana di Roana, l’agenzia Happy Siben, la scuola sci Verena con gli impianti Verena 2000 e il Centro Fondo Gallio: a costoro va un sentito ringraziamento per aver reso possibile la realizzazione di un servizio che è assolutamente indispensabile. Ci auguriamo che gli ottimi risultati ottenuti siano uno stimolo a ripetere l’iniziativa nei prossimi anni, contando su l’appoggio di un numero ancora maggiore di sostenitori. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 4 I turisti cercano l’anima della montagna TURISMO Vivere gli aspetti più “montani” della montagna anche d’inverno. Percorsi per compiere camminate ed escursioni invernali in sicurezza. Trovare malghe e rifugi aperti dove poter anche dormire. Portare la montagna in paese con gite in slitta. Ripristinare il corso sprint con gli sci da fondo. Ricondurre le iniziative turistiche verso le tradizioni locali. Sono solo alcuni dei suggeri- Cosa vorrebbe e cosa si aspetta chi viene in vacanza in Altopiano? Piccolo sondaggio tra i villeggianti a spasso per Corso IV Novembre. Tanta voglia di natura, tradizioni e poesia menti che turisti e ospiti interpellati domenica 2 gennaio lungo Corso IV Novembre hanno espresso. Suggerimenti che comunque spesso si accompagnano ai complimenti per le manifestazioni organizzate e per gli allestimenti natalizi messi in campo dall’associazione commercianti. Segno che gli sforzi compiuti dall’assessorato al Turismo e alla Cultura così come dal comparto commer- ciale non sono fatti invano ma che vengono apprezzati da chi Asiago e l’altopiano lo eleggono come luogo dove trascorrere le Sante Feste. La mamma degli imbecilli… Però si deve prima iniziare da una nota dolente. La notte di San Silvestro ha visto numerosi atti vandalici compiuti. Una vetrata di una porta divelta da un petardo, qualche cassetta delle poste distrutta da un botto (con Se il turista se ne va deluso Non c’è miglior pubblicità di un turista soddisfatto e allo stesso modo non c’è cosa più utile a distruggere gli sforzi per migliorare l’offerta turistica e l’immagine di un territorio di chi se ne va brontolando disgustato e deluso. E se poi le critiche vanno a finire su siti informativi attendibili e visitatissimi, il danno che può fare anche una sola persona scontenta è considerevole. Sul sito www.neveitalia.it, interamente dedicato a quanto, sport e turismo, è legato alla neve, a quanto pare molto conosciuto dagli appassionati, nelle pagine dedicate all’altopiano diAsiago è stato pubblicato, il giorno 5 gennaio, il commento di un turista che sembra, o almeno così coerenza vorrebbe, in vacanza qui non ci tornerà più. Cris, così si firma molto genericamente il nostro, scrive: “Da anni con la mia famiglia passo le vacanze natalizie sull’Altopiano di Asiago in compagnia di altri amici che hanno figli coetanei ai miei. Premetto che considero per la sua bellezza l’Altopiano di Asiago uno dei migliori posti per fare turismo sia estivo che invernale, purtroppo però credo che l’anno prossimo andrò altrove. Il turismo è una “coltura” e non può essere improvvisato! Se decidete di passare una giornata di sci sulle piste del Kaberlaba, a due passi dal centro, armatevi di pazienza. Parcheggi in terra che in inverno sembrano piste di pattinaggio e in estate campi di fango appena arati, sempre inadeguati all’affluenza di auto, dove chi prima arriva meglio alloggia. I bambini hanno pochissime agevolazioni e quasi sempre pagano come gli adulti (vedi gli abbonamenti a ore). Se volete fare un giro in bob sulle 2 piste con impianto di risalita dovete fare un biglietto diverso per ogni pista e il giornaliero per lo sci non è valido sul percorso bob. Al Verena và un po’ meglio ma lo stagionale bambini costa come lo stagionale adulti e anche lì il parcheggio auto a volte non basta. Ricordo inoltre che gli impianti di risalita sono vecchiotti e lenti... Il centro di Asiago è un caotico girone dantesco con interminabili file di auto che cercano parcheggio. Le strade che sono poche e piene di buche, soprattutto quelle appena fuori dal centro, anche dopo giorni di bel tempo sono sempre sporche di neve e al mattino ovviamente ben ghiacciate. Lasciate perdere i marciapiedi del centro che sono perennemente sporchi di neve e ben ghiacciati. Insomma, cara amministrazione di Asiago, avete un potenziale enorme, ma così i turisti non li attirate. Il turismo invernale di Asiago ha bisogno di strade, di parcheggi e di una politica di collaborazione tra i gestori degli impianti di risalita oppure arriverete sempre dopo i vostri “cugini” trentini e i turisti saranno sempre meno”. Una profezia piuttosto funesta! Augurarci che non si avveri non è sufficiente. Bisogna come sempre rimboccarsi le maniche e lavorare sodo perché queste critiche non abbiano più fondamento specialmente laddove si parla di “collaborazione”. Stefania Longhini le lettere e cartoline che non giungeranno mai a destinazione), il ghiaccio della pista di pattinaggio all’aperto trasformato in una sorta di katiusha con razzi e mortaretti conficcati che hanno provocato crepe e fratture nella superficie ghiacciata ripristinata con ben 6 ore di lavoro. Ma l’atto più “doloroso” è stato la devastazione della casetta di Babbo Natale dove qualche eroe ha pensato di introdursi sfondando una finestra (e divellendo il porta fiori) per poi buttare tutto all’aria, strappando dalle pareti gli addobbi, lordando gli arredi, rovinando gli allestimenti. In pratica un genio, probabilmente sostenuto a gran voce (alcolica) dai suoi prodi compagni di avventura. La casetta, di proprietà dell’associazione commercianti che ogni anno la allestisce e la fornisce con Babbo Natale e caramelle annesse, sarà rimessa in sesto, ma il dispiacere rimane. Chi invece l’altopiano lo ama. C’è poi chi l’altopiano lo ama ritornandoci anno dopo anno per trascorrere le festività con famiglia e amici. Facendo di questa terra di fatto un’estensione della propria casa. Ed è a questi che domenica 2 gennaio abbiamo chiesto un parere su cosa proporrebbero per rendere ancora più “avvincente” l’altopiano sotto il profilo dell’offerta turistica. E quello che emerge più prepotentemente è una voglia di vivere la montagna sotto i suoi aspetti più intrinseci, più congeniti, più naturali. “Sarebbe bello poter raggiungere una malga o una baita con le ciaspole o con gli sci e magari trascorrervi la notte – dice Antonio Zecchinella che frequenta l’altopiano da quando era giovanissimo – Chiaramente con un servizio minimo, trovando un pasto caldo e l’ambiente riscaldato. Magari anche con alcuni rifugi solo aperti senza custode per i più coraggiosi, ma almeno una parte con servizio per non precludere le famiglie che sono la parte consistente dei turisti altopianesi”. “Io mi ricordo quando al Kaberlaba c’era la slitta trainata dai cavalli – ricorda Stella Marignani, 80enne padovana da 65 anni ospite di Asiago Per me era una vera emozione che credo sarebbe altrettanto emozionante anche oggi”. “Per me lo sci alpino ha stancato, sempre più esasperato nei materiali e nelle pendenze – commenta il 36enne Fernando Pivan – Oramai si è portato lo stress delle città anche sulle piste da sci; si deve fare tutto veloce e subito. E come me lo pensano in tanti. Ecco perché mi sono avvicinato allo sci alpinismo ed escursionistico quindi sarebbe bello avere dei punti d’appoggio, anche tecnici, e percorsi indicati per poterli fare in sicurezza”. “Premetto; i miei complimenti a tutti coloro che si prodigano per farci trovare Asiago e l’altopiano ricco di eventi e preparato in maniera fiabesca; sap- piate che ogni domenica sera che mi allontano dall’altopiano sono colta da una tristezza che solo la consapevolezza che dopo una settimana di lavoro potrò ritornarci riesce ad attenuare – dice poeticamente Mariantonietta Rosati, 27enne milanese “altopianese per amore dell’altopiano” – Ma nel tentativo di essere sempre seducenti e allettanti forse delle volte si perde di vista le ricchezze proprie. Si rischia un’uniformazione delle proposta invernale da “centro commerciale” trascurando le tradizioni altopianesi. Solo per fare un esempio quest’anno non ho mai sentito cantare “la Stella” per le vie, cosa che invece dovrebbe essere pubblicizzata al massimo. Se l’altopiano è la patria del fondo perché non si ripristina il “Corso Sprint” magari coniugandolo con lo spirito della Kopa Karucola. Invece di cercare ad ogni costo di imitare l’Alto Adige perché non cercare spunti dalle vostre tradizioni che non è solo il cimbro ma è tutto quello che vi rende particolari. Oltre a coinvolgere di più i residenti e forse farvi comprendere meglio da chi vi conosce poco le tradizioni riporterebbero le festività natalizie sul giusto binario della spiritualità spostandone il baricentro dall’aspetto prettamente commerciale. Un beneficio credo per tutti”. Gerardo Rigoni Il tour dei cioccolatieri fa tappa ad Asiago Il 18 febbraio 2011 si terrà la prima edizione asiaghese di ART & CIOCC. Il tour dei cioccolatieri arriva dunque ad Asiago. Tre giorni per lasciarsi tentare, e cedere..... dalla mostra mercato del cioccolato con la partecipazione dei maestri cioccolatieri provenienti da tutta Italia. I curiosi e gli appassionati di cioccolato potranno ammirare, acquistare, gustare e restare affascinati dalle delizie, prodotte tutte artigianalmente. I prodotti, dai gusti più disparati, sono garantiti e sono di pregiata e selezionata qualità. Un evento da non perdere che di sicuro mette d’accordo adulti, bambini ed anziani. Un modo per riscoprire il valore della passeggiata nel centro di Asiago: una grande occasione di ritrovo e divertimento per tutti. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 5 Nell’ultimo consiglio, Baù e Rossetto si astengono su bilancio e piano delle opere pubbliche Si allarga la spaccatura della maggioranza ASIAGO I due consiglieri hanno presentato 6 emendamenti, due solo ritenuti ammissibili e poi bocciati “Capriccioso e volubile”. E’ così che il sindaco di Asiago Andrea Gios definisce il comportamento dei due consiglieri “ribelli” Ivan Baù e Maurizio Rossetto. E così convalida la spaccatura oramai evidente nel gruppo di maggioranza con il capogruppo e l’ex assessore al bilancio da una parte e il sindaco con gli altri assessori e consiglieri dall’altra. Una frattura che si allarga ad ogni nuova seduta del consiglio. Anche in quella di fine anno, il 28 dicembre, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche, sono emersi tutti i conflitti tra le due anime di “Progetto Viva Asiago”. Una votazione che ha visto l’astensione del duo ed in più la presentazione di ben 6 emendamenti al bilancio. “E’ un bilancio di austerità e responsabilità per il sindaco. Il Comune con difficoltà riesce a garantire i servizi minimi sul sociale. Un taglio forte sui diversi assessorati è stato fatto sulla parte corrente. Una forte diminuzione delle entrate. Mai come in questo momento è necessaria una politica partecipata e di massima trasparenza” ha affermato Baù. Degli emendamenti presentati, due sono stati giudicati inammissibili dai tecnici (la realizzazione di un impianto di cogenerazione per lo stadio del ghiaccio e centro congressi Millepini e la realizzazione del palazzetto dello sport) mentre altri due (l’istituzione dei capi contrada e lo spostamento della sede preposta della biblioteca dal Palazzo Millepini alla Caserma Riva) non hanno ricevuto alcun parere tecnico perché ritenuti politici e non pertinenti al bilancio. Dei due emendamenti ritenuti invece ammissibili (poi bocciati in sede di voto, pur trovando l’approvazione della minoranza), uno riguardava l’anticipo della realizzazione del terzo stralcio della strada Sasso e la sistemazione completa del tetto dell’ex asilo di Sasso oggi sede del museo “Battaglia dei Tre Monti”. “Quello che preoccupa è la linea sulle opere pubbliche- continua Baù sul risparmio energetico dello Stadio del Ghiaccio, sulla strada della Frazione Sasso, sul nuovo palazzetto dello sport finanziato ancora dal 2005 e ancora bloccato, sulla pista di motocross non finanziata seppure indicata tra le opere a breve termine, sulle infrastrutture e servizi delle contrade, sulla biblioteca “provvisoria” fatta al Millepini. Nulla è stato detto. Abbiamo presentato 6 emendamenti, dato che puntualmente il sindaco ha rifiutato un confronto sul bilancio in sede formazione dello stesso. Di primaria importanza il tema della raccolta differenziata gestita dalla società ETRA: ad oggi non abbiamo notizia sulla gara che dovrebbe essere indetta per il rinnovo della gestione. Il contratto scade il 31/12/2010 tra pochi giorni e riteniamo che dato il forte aumento delle tariffe sia necessario valutare la reale convenienza attraverso la partecipazione ad una gare e non con un affidamento d’ufficio senza nessuna concorrenza.” Sull’esito del consiglio comunale il commento di Gios è lapidario: “Non mi preoccupa la stabilità del mio gruppo ma piuttosto la mia capacità di valutazione; dei due, in particolare Baù, mi ero fidato ed invece si sono dimostrati non solo superficiali ma anche poco capaci politicamente. Trovo, per esempio, inaudito che una persona che ha fatto l’assessore al bilancio per sei anni possa sbagliare sul piano tecnico quattro emendamenti al bilancio su sei presentati. Trovo assurdo che consiglieri non sappiano distinguere tra un emendamento e un ordine del giorno. E’ ridicolo che possano pensare di appartenere ancora al gruppo “Progetto Viva Asiago” dopo aver depositato 6 emendamenti al bilancio senza averli discussi con la maggioranza o presentati in sede di commissione bilancio di cui Rossetto è membro”. E sul fatto che Baù con- tinui a ribadire la mancanza di un incontro di maggioranza da lui richiesto il sindaco ribatte: “Ma è il capogruppo Rossetto che deve convocarlo, però con le giuste modalità e modi. Lui lo aveva preannunciato, ma con maniera che a me non è piaciuta, e ho detto che non ci sarei andato. Con questo avrebbe dovuto comunque farlo poi stava a me eventualmente dovermi giustificare con la mia giunta e consiglieri. Ma anche qui si vedono tutti i limiti dei due; Rossetto manca di leadership, non è riuscito a fare da collegamento tra il gruppo e la giunta, non hai mai stimolato né evidenziato problemi. Baù invece continua a dire e non dire. Comunque tra poco faremo un incontro di gruppo e poi vedremo come la vicenda si svilupperà”. Accuse che Maurizio Rossetto rispedisce al mittente: “La condivisione all’interno del gruppo di maggioranza manca. Da capogruppo mi è stata negata reiteratamente la convocazione di una riunione di maggioranza importante perché il sindaco rifiutava di parteciparvi. Che senso ha se c’è chi, in via preconcetta, non vi vuol partecipare? Non è forse mettere il capogruppo in condizione di non poter svolgere il suo incarico ed, anzi, di svilirne la funzione? In ogni caso, il Capogruppo convoca le riunioni su imput di chi è a conoscenza diretta degli argomenti e ritiene – sempre che lo ritenga – di coinvolgere tutta la maggioranza. Ciò vale a dire che le sollecitazioni al Capogruppo in questo senso provengono, di norma, dagli assessori ed eventualmente dai consiglieri che vogliano approfondire ed essere informati su una tematica di particolare importanza ed interesse”. Gerardo Rigoni Opere pubbliche per oltre due milioni di euro Verranno realizzate la rotatoria di Via Verdi, l’area di sosta per i camper e la nuova biblioteca Oltre 2 milioni di opere pubbliche. A cui si aggiungono oltre 500 mila euro di opere al piano PEEP dell’Ebene e oltre 3.6 milioni di euro per il palazzetto dello sport. Sono queste le cifre del piano triennale delle opere pubbliche messe in campo dall’amministrazione Gios nell’ultima seduta del consiglio comunale. Nello specifico si realizzerà la rotatoria di Via Verdi (finanziata con mutuo per 150.000 euro e con contributo della Provincia di Vicenza di 200.000 euro), opere sulla pubblica illuminazione del centro e delle contrade, il proseguo del programma di riqualificazione delle strade con asfalti lungo le vie maggiormente deteriorate così anche dei marciapiedi. Tra le “grandi opere” si realizzerà l’area camper di Via Baracca e la biblioteca “Millepini”. Quest’ultima opera consiste nell’arredamento a biblioteca dello spazio soprastante la sala polifunzionale del Palazzo del Turismo “Millepini”. In più sarà completato il consolidamento delle fondazioni del Municipio che permetterà in seguito al riassesto dell’area perimetrale del Comune e un futuro sistemazione delle diurne. Ancora, saranno affidati gli incarichi di pro- gettazione delle opere pubbliche di rilievo necessarie nell’ambito del PEEP di Via Ebene ed è prevista la realizzazione del palazzetto polifunzionale per lo sport e turismo in prossimità del centro tennis Millepini. Quest’ultima opera, che costerà oltre 3,5 milioni di euro, sarà finanziata per 3.220.000 euro me- L’assessore ai Lavori Pubblici Giampaolo Rigoni diante sottoscrizione di contratto di leasing con canone a partire dal 2011 e per 450.000 euro con fondi propri. Nel 2012 proseguiranno gli asfalti, le opere di pubblica illuminazione e manutenzione marciapiedi nonché il rifacimento del tetto del Duomo San Matteo e il 3° e ultimo stralcio della strada del Sasso. Nel 2013 sono previsti ancora interventi su marciapiedi, strade e pubblica illuminazione. “Nel programma triennale cercheremo, oltre che realizzare le opere, anche di raggiungere fini complementari – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Giampaolo Rigoni – Per esempio la rotatoria avrà anche un aspetto di abbellimento all’arredo urbano, gli interventi sulla pubblica illuminazione concepiranno il risparmio energetico quindi con la sostituzione delle lampadine di vecchia concezione e poi completeremo progetti già avviati come la messa in sicurezza del tetto del asilo del Sasso e della scuola media”. G.R. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 6 ASIAGO “Un bilancio previdente” Tagli su tutto e per tutti, preservando i servizi sociali Dieci percento in meno di entrate correnti (pari a 637 mila euro) e quasi 43% in meno di entrate in conto capitale (pari a 1.481 mila euro). Sono i numeri del bilancio presentati dal sindaco di Asiago Andrea Gios al consiglio nell’ultima seduta. Numeri che significano tagli a tutto e per tutti. “Abbiamo fatto un bilancio previdente – spiega Gios – Non volendo illudere nessuno, abbiamo tenuto le previsioni di entrate, e quindi le conseguenti uscite, ridotte ma auspichiamo che con progetti ben fatti e mirati possiamo raccogliere qualche contributo provinciale e regionale come già avvenuto in passato”. “Un bilancio comunque di rigore – prosegue – Ma che tiene in considerazione un punto fermo: le necessità dei nostri cittadini quindi nessun taglio ai servizi e al so- stegno, soprattutto sociale”. I numeri e le percentuali comunque lasciano allibiti; 13% i trasferimenti statali e - 49 % i trasferimenti regionali per le entrate correnti (fondi destinati ai servizi comunali). Per i trasferimenti in conto capitale (quelli cioè destinati agli investimenti) – 50,8% di cui un – 77% da parte regionale. Una scure sui trasferimenti che si traduce in dolorosi tagli agli uffici comunali: - 19% per il patrimonio, - 38% ai lavori pubblici, turismo – 46%. “Ripeto, ho chiesto ai miei assessori un gesto di coraggio e di responsabilità, richiesta accolta con grande coscienza, di individuare dove risparmiare e quali progetti posticipare per non intaccare i servizi sociali che proprio in questo momento sono indispensabili ai nostri cittadini in difficoltà – illustra Gios – Tant’è che i servizi sociali avranno meno trasferimenti per 13% che però saranno non tagli ai servizi ma frutto della ridiscussione dei contratti con terzi che forniscono alcuni servizi; ovvero chiediamo che anche le ditte facciano uno sforzo per andare incontro alle esigenze dei cittadini in un periodo tra i più difficili dal dopo guerra. Altro capitolo che abbiamo voluto “salvare” dai tagli sono i contributi alle associazioni sportive e allo sport giovanile in generale convinti che lo sport sia fondamentale per la crescita sana dei nostri giovani”. Continuando a spulciare il bilancio ci si accorge che lo Stato ha tagliato l’1% dei trasferimenti per il personale il cui costo però è aumentato del 3,5% dopo il rinnovo del contratto nazionale. Ci si accorge che lo Stato non ha rifinanziato il fondo Lanzilotta che elargiva fondi ai paesi a confine con le province autonome che per Asiago si traduceva in poco meno di 300 mila euro. Il decreto legge 78 ha tagliato in generale il 13% dei trasferimenti statali ai Comuni, i primi fornitori di servizi ai cittadini. “Considerate le aperture del sindaco sulle nostre proposte di impegno sulla bioedilizia e risparmio energetico, alla realizzazione del palazzetto dello sport, al riordino in chiave dell’efficienza del servizio pulizia neve e all’anticipazione di alcune opere con una ricerca di reperimento dei fondi ci dichiariamo soddisfatti di quanto l’amministrazione sta operando – commenta il capogruppo di minoranza Paolo Finco – Al bilancio 2011abbiamo presentato 4 emendamenti in chiave propositiva per il miglioramento dell’impostazione del bilancio. Proposte accolte nelle loro intenzioni dallo stesso sindaco quindi abbiamo scelto di astenerci al voto per mettere alla prova il sindaco nel 2011 per vedere se anche lui sia disposto ad una collaborazione fattiva per il bene comune”. Gerardo Rigoni Sapor d’acqua natìa Diritti e doveri dell’essere giovani Medici di famiglia e guardia medica un questionario per i pazienti Prendete un pezzo di legno e mettetelo nell’acqua di un torrente: difficilmente quando lo riprenderete in mano ci troverete un coccodrillo. Perchè non basta che un legno tocchi l’acqua per farlo diventare un coccodrillo. Come, del resto, non basta una rondine a fare primavera. Che una gerontocrazia (governo dei vecchi, ndr) spenda parole dorate per il mondo dei giovani - com’è accaduto nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica - è occasione di simpatica e provata riconoscenza. Impreziosita da una constatazione: non è mai troppo tardi. Perchè se al mondo dei giovani vengono addebitate dalla massima autorità dello Stato parole come motivazione, orgoglio, passione e impegno questo non può che far piacere, se non altro come tentativo di sdebitarsi di un bistrattamento protrattosi ad oltranza. Fino ad accorgersi che essi sono rimasti l’ultima scialuppa di salvataggio per evitare il naufragio di una nazione.Ammesso che tali parole siano state dettate da vera convinzione e non da un tentativo di addossare al popolo giovane il bandolo di una matassa aggrovigliato dai dinosauri - ci saremmo aspettati, per una più credibile conoscenza di tale giovinezze, che oltre all’elogio sperticato e a volte mieloso ci fosse stato anche il richiamo ai doveri che tale età comporta. Essere giovani è essere capaci di conoscere la differenza tra l’adulazione e la valorizzazione. Chi adula mette in luce ciò che spetta, chi valo- rizza sa coniugare la giusta dose di diritti e di doveri. Per non cadere nella trappola di essere smascherato nel tentativo di tenere tranquillo il mondo della giovinezza offrendo loro la solita caramella. Che a null’altro serve se non ad accrescere i bruciori di stomaco. Qualunque giovane sogna un lavoro all’altezza dei sogni, ma è altrettanto vero che non basta un foglio in mano per ritenere dovuto un lavoro. L’applicazione scolastica educa l’alunno non solo alla comprensione del sapere e alla dialettica delle nozioni ma si sforza anche d’affinare le predisposizioni del giovane all’elasticità mentale che gli permetterà, al presentarsi di un’opportunità, di saperla cogliere al volo magari correggendo la direzione delle aspettative. Parlare di “diritto al lavoro” non è parlare di “diritto al lavoro da sogno”, ma parlare di una possibilità di saper vivere la propria vita da protagonista mettendo a frutto le nozioni acquisite. E’ questo lo spirito che dovrebbe animare i giovani nell’epoca dell’addestramento che è la scuola: prepararsi al meglio per farsi trovare pronti al momento opportuno. Significa imparare a far brillare i propri talenti ma anche a saperli affinare. La storia dell’uomo racconta di grandi geni che, nati con un sogno, hanno poi saputo seguire con il loro fiuto il fluttuare delle condizioni sapendosi adattare e facendo brillare il loro genio in maniera forse ancor più superiore. I giovani hanno diritti per lo meno nella stessa misura in cui hanno dei doveri. Parlare solo di diritti è cosa assai rischiosa perchè nel momento in cui, foglio di laurea alla mano, non troveranno il lavoro corrispondente non ci penseranno due volte ad impugnare un manganello e gettarsi contro le forze dell’ordine. Chi lavora con i giovani sa che essi non chiedono d’abbassare le vette o mistificare la realtà addolcendola. Chiedono, piuttosto, provocazioni e occasioni che permettano loro di percorrere quelle strade nelle quali abitano i loro desideri. Chi scrive è convinto delle buone intenzioni del Presidente e ne apprezza il coraggio d’aver rotto il ghiaccio dentro il regno dei dinosauri. Spera che altri ne seguano l’esempio (magari anche nella Santa Madre Chiesa) e invoca su entrambi la benedizione perchè si tenti l’innamoramento dei giovani rischiando assieme con loro il futuro e non abbindolandoli con parole alle quali il loro spirito, complice un’allergia secolare, oppone un’indifferente attenzione. Che fa nascere spontanea una domanda: “Dov’è l’inganno in così inaspettata disquisizione?” Don Marco Pozza Le opinioni dei cittadini per introdurre miglioramenti nei servizi L’azienda sanitaria ULSS 3 è impegnata nella realizzazione di un’indagine sugli assistiti dei medici di famiglia e guardia medica del proprio territorio per capire che cosa pensano dell’assistenza ricevuta. I risultati saranno utilizzati per aiutare l’azienda a mettere in evidenza quello che funziona bene e ad identificare le aree in cui emergono margini di miglioramento. Sarà inviato un questionario con la richiesta di esprimere le proprie opinioni ad un campione di assistiti. Agli assistiti viene chiesto di esprimersi su diversi aspetti della loro esperienza sia con il proprio medico sia con il servizio di continuità assistenziale-guardia medica, (accessibilità, l’incontro o il contatto con il medico, la prescrizione di farmaci e/ o di prestazioni specialistiche, la comunicazione, le in- formazioni ricevute, il coinvolgimento nell’assistenza, etc.). L’indagine viene svolta nell’ambito di un progetto dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto (ARSS) che ha la finalità di progettare, sperimentare e portare a regime un programma regionale di indagine sulla esperienza e sulla soddisfazione degli utenti del Servizio Sanitario Regionale nel suo complesso. Dopo una prima fase sperimentale realizzata nel 2009-2010, alla quale hanno aderito 7 Aziende Sanitarie, l’ARSS ha deciso di estendere l’indagine sugli assistiti dei medici di famiglia e guardia medica a tutto il territorio regionale. A questa iniziativa hanno aderito tutte le quattordici Aziende Sanitarie che non avevano partecipato alla sperimentazione tra cui la nostra. Per il progetto l’Arss si avvale del supporto metodologico del Picker Institute Europe, un ente leader a livello internazionale in progettazione e realizzazione di indagini sui pazienti dei servizi sanitari, che dal 2000 coordina il programma per la rilevazione dell’esperienza e della soddisfazione dei pazienti per conto del Servizio Sanitario Nazionale inglese (NHS). In sintesi l’indagine si sviluppa secondo la seguente articolazione temporale: invio dei questionari agli assistiti a fine gennaio 2011; raccolta dei questionari entro aprile 2011; elaborazione e analisi dei dati e lettura ed interpretazione dei risultati, entro luglio; diffusione dei risultati ed indicazioni per il loro utilizzo ai fini del miglioramento entro settembre. Ricevere osservazioni e commenti degli assistiti e tener conto delle loro opinioni e priorità è essenziale per stimolare miglioramenti nella qualità dell’assistenza, rispettando l’impegno di progettare e fornire un servizio socio sanitario che metta al centro i bisogni del paziente. 8 Sabato 8 gennaio 2011 ASIAGO Eventi promozionali per animare il centro e portare il più gente possibile ad Asiago, con l’intento di allargare la stagionalità e spostare l’asse commerciale della città troppo concentrato su Corso IV l’Altopiano I mercatini? “Eventi promozionali per animare il centro, da incentivare” Il sindaco Andrea Gios ritorna sulla modifica del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico motivando più approfonditamente le scelte dell’amministrazione Novembre. Queste le principali finalità dei mercatini di Natale e dell’antiquariato che da qualche anno animano i giardini di Asiago. Obiettivi che il sindaco ha voluto sottolineare in consiglio comunale nella discussione sull’eliminazione “Ambiens”: arte e imprenditoria a favore della ricerca scientifica Quando l’arte e l’imprenditoria incontrano la beneficenza e la solidarietà. E’ forse il riassunto più appropriato per la mostra “Ambiens” allestita nella futura sede dell’Immobiliare Cima 12 lungo Corso IV Novembre. Quattro piani di arte e design proposti dalla creatività di Moreno Panozzo a favore della ricerca sulla fibrosi cistica e la corea di Huntington. “Avevamo degli spazi a disposizione che ci dispiaceva lasciare inutilizzati nel periodo di alta stagionalità – spiega il titolare dell’agenzia Luciano Finotto – Durante un incontro conviviale è scaturita l’idea di allestire una mostra a fini benefici; idea che Moreno Panozzo ha subito colto con entusiasmo”. L’artista nato ad Asiago ma che oramai si divide tra Milano e New York ha predisposto quattro ambienti specifici 7 denominati Aramen, Argentum, Aurum e Platinum dove i metalli preziosi sono rappresentati non solo dai loro colori, ma anche da fragranze ideate da Panozzo stesso che derivano direttamente dal metallo prezioso di cui due, Aurum e Argentum sono pensati proprio per l’ambiente. Fragranze che si rifanno all’arte stessa di Panozzo che non arreda, non complementa gli ambienti, bensì diventa parte integrante dei locali con installazioni importanti, ma mai in- vadenti. Così come le sue soluzioni di design che non sono altro che il proseguo naturale della sua arte. “Credo che l’arte debba coinvolgere tutti i sensi perché sia incondizionata – spiega Panozzo – Ecco quindi nelle mie mostre che profumi e suoni, particolarmente di officina dove realizzo molte opere, vanno a completare la parte visiva, ovvero l’installazione stessa. Solo così secondo me si riesce a cogliere appieno il senso dell’opera”. La mostra rimane aperta fino alla fine delle feste natalizie e ha già raccolto l’adesione di molti affezionati, appassionati d’arte, e vip non ultimo Diego Dalla Palma che ha voluto “cosponsorizzare” l’evento a sostegno della finalità benefica. Gerardo Rigoni del Cosap. Un argomento sul quale Andrea Gios vuole ritornare, dopo l’intervento del gruppo di minoranza sul nostro giornale, per ribadire che “la riduzione della tassa per i due mercatini deve essere letta in chiave di promozione turistica e va vista come un investimento dell’Amministrazione comunale a favore delle attività commerciali che danno da vivere (direttamente o indirettamente) a moltissime famiglie”. “Si tratta di una attività promozionale – aggiunge Gios che non nasce spontaneamente, non è che qua abbiamo avuto un gruppo di commercianti venuti a suggerirci di fare il mercatino. Nasce perché lo promuoviamo noi, Comune di Asiago, perché lo coltiviamo, come l’agricoltore che coltiva giorno per giorno il suo prato. Purtroppo non è che abbiamo la fila degli espositori che vogliono aprire le casette del mercatino. L’Assessore fa salti mortali per tenere unito il gruppo e motivarlo a continuare in questa iniziativa che ha essenzialmente finalità turistiche. Non è il mercato settimanale dove abbiamo la fila di commercianti che vorreb- bero esporre e dove le licenze vengono pagate profumatamente da chi vuole subentrare”. Il sindaco non tralascia poi, come fatto in consiglio, di sottolineare il merito dell’assessore al turismo Roberto Rigoni. “L’Assessore si è inventato l’idea del mercatino e soprattutto è riuscito a dargli una qualità molto elevata rispetto ad altri mercatini che ci sono anche nel nostro territorio. Questa iniziativa non fa il bene degli espositori soltanto, che mi auguro guadagnino. Ma bisogna anche fare un conto economico tra il sacrificio di stare lì a -17 gradi qualche volta, pioggia, neve, ed il rischio che hanno legato agli eventi atmosferici”. “Quello che perdiamo nel COSAP - conclude il sindaco - lo recuperiamo in economia, in benessere per i nostri cittadini. Rinunciamo a pochi euro per migliorare la qualità, per creare un volume, un volano di affari che ci darà certamente soddisfazione, perché se riuscissimo a migliorare solo di una unità turistica per ogni banchetto che andiamo ad abbandonare, la comunità ne guadagna perché quell’unità turistica spende molto si più di quello che incassiamo con la tassa”. Sull’applicazione del regolamento infine Andrea Gios precisa che: “La medesima ha effetto successivamente all’approvazione da parte del consiglio comunale. Non e’ perciò corretto dire che abbiamo cambiato le regole in corso in quanto gli espositori del mercatino di quest’anno hanno già pagato la tassa sulla base del regolamento previgente alla modifica, che avrà effetto dal prossimo anno!” Stefania Longhini Possessor di cagnolino, raccogli il suo bisognino! Che siano ancora molti i proprietari di cani che nel portare a spasso i loro fidi amici non provvedono a raccoglierne gli escrementi lo dimostra il fatto che quando si cammina per strada è sempre necessaria una buona dose di attenzione per evitare di pestare qualche pupù. Infastidisce trovare sporchi i marciapiedi, schifa rischiare di imbrattarsi le scarpe lungo percorsi pedonali, indispettisce trovarsi i bisogni sotto le finestre di casa. E allora capita di leggere cartelli come quelli da noi fotografati: c’è chi si esprime con poche decise parole (foto 1), chi chiede gentilmente di scegliere luoghi più adatti oppure provvedere a pulire (foto 2) e chi dedica ai proprietari di cani poco rispettosi del suolo comune un lungo e spiritoso poemetto, come quello apparso all’ingresso dei prati della zona dell’Ossario dove ogni giorno in tantissimi portano i loro 1 cani a correre, divertirsi, e …. espletare i propri bisogni fisiologici (foto 3). “Tu, che vai col cagnolino, sempre senza sacchettino”è il titolo dato da Giuliano Dall’Oglio (che firmandosi si definisce “grande amico degli animali ma non delle loro grandi m….”) al suo “modestissimo poemetto scherzoso in ventiquattro quartine dedicato ai maleducati, affinché anch’essi possano vivere un momento di ilarità”. E il poemetto (di cui trascriviamo le prime otto quartine) a dir di chi frequenta quotidianamente la zona, sembra aver sortito i suoi effetti, visto che i pois marroni che spiccavano vistosamente sulla neve, negli ultimi tempi si sono parecchio diradati. Un’idea da copiare? Potrebbe essere la giusta soluzione per “ripulire” altre zone frequentate da cani con padroni poco rispettosi dei luoghi pubblici. S.B. 2 3 Ehi, padrone di un bel cane, che passeggi in questa strada, son speranze troppo vane ch’educato tu ci vada? Tutti i “Boby” e pure i “Fuffy” che ci dan soddisfazioni, sian di razza oppure buffi, fanno enormi petoloni! Sì: d’estate in mezzo ai prati quei normali bisognini passan spesso inosservati, sian giganti che piccini. Ma d’inverno, qui all’addiaccio, con la neve e con il vento, una petola sul ghiaccio sembra un grande monumento! Cosa pensi, padroncino di quel piccolo cagnetto, che le merde sulla neve si dissolvano sul fatto? Passi pure la pipì, che non genera sospetto: non spaventa, resta lì, come fosse un bel sorbetto. Dopotutto la minzione lascia un segno colorato che pian piano si dissolve, non può esser trasportato. Ma la cacca, quella sì, dimostrando civiltà, puoi raccoglierla così: col sacchetto, et-voilà! (continua...) 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 8 Aeroporto: fuori dalla palude ATTUALITA’ L’ENAC stanzia un milione di euro per la sistemazione di pista e piazzale. Nella società di gestione entra la Federazione Italiana Volo a Vela. Si cercano gestori per il ristorante della palazzina. Nasce il “Parco della memoria” Progetto fortemente voluto dalle province di Trento e Vicenza per valorizzare patrimoni e risorse storico-culturali presenti su queste due aree. I siti storici rilevanti saranno messi in rete Con il sì anche dei comuni dell’altopiano di Asiago e dei Sette Comuni nasce il “Parco della Memoria”, progetto fortemente voluto dalle province di Trento e Vicenza per valorizzare patrimoni e risorse storico-culturali presenti su queste due aree. La prima iniziativa è stata quella di prospettare la messa in rete dei siti storici dall’importanza rilevante, come Malga Zonta o la cima dell’Ortigara. Primo passo per poi stilare percorsi tematici e didattici. Il progetto ha anche un altro obiettivo, più ampio e ambizioso. Quello cioè di trasmettere alle future generazioni cosa è stata la guerra, non solo la Grande Guerra, che ha funestato le montagne trentine e venete, ma tutte le guerre del 20° secolo compresa la Guerra Fredda. Infatti fra i primi recuperi storici ci sarà la base missilistica di Passo Coe a Folgaria che durante la guerra fredda era ar- di interesse – ha proseguito Rossi dalle testimonianze archeologiche alla presenza di minoranze linguistiche, passando per i protagonisti della cultura quali Sigmund Freud, Emilio Lussu, Luigi Meneghello e Mario Rigoni Stern.”. Il progetto annovera fra i propri sostenitori addirittura il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che appena un anno fa caldeggiò la costituzione del Parco della Memoria. Al progetto hanno aderito oltre una trentina di enti ed istituzioni trentine e venete. Due province che fanno da cornice a spaccati di storia internazionale dove sono stati scritti i destini di milioni di persone partendo dall’archeologia e le minoranze linguistiche per arrivare alla guerra fredda passando per la Prima e Seconda guerra mondiale e la Resistenza. G.R. Fuori dalla palude. Dopo 18 anni di stagnante immobilismo e dopo ripetuti allarmi chiusura, finalmente sembrano aprirsi spiragli di luce che fanno ben sperare per il futuro dell’aeroporto di Asiago. E’ di questi giorni la notizia che l’Enac ha stanziato un milione di euro che sarà impiegato per la sistemazione della pista, del piazzale e per la realizzazione di un nuovo hangar. Ma ci sono novità anche per quanto riguarda la società di gestione: della Aeroporto S.p.a. è entrata infatti a far parte, con l’acquisto di una quota del 4%, anche la Federazione Italiana Volo a Vela. Un’operazione già annunciata nei mesi scorsi, andata a buon fine. “L’adesione della Federazione, con l’obiettivo dell’apertura ad Asiago di una sede permanente del Centro tecnico federale – commenta il presidente dell’Aeroporto Spa Bernardo Finco - ci spinge a guardare avanti con ottimismo. Dalla Federazione potremo avere attenzione e importanti suggerimenti per attirare qui turisti e per l’organizzazione di eventi”. Asiago, che è stata la culla del volo a vela italiano, nato proprio in Altopiano, intende dunque riconquistare l’originario ruolo, ridiventando punto di riferimento nazionale per que- sta pratica e allargando la propria fama oltre i confini italiani, specie in Francia e in Germania dove si trova una fetta importante di appassionati. “Un altro risultato importante per la società – sottolinea il sindaco di Asiago Andrea Gios – è quello di aver realizzato con la nuova gestione una riduzione dei costi pari al 50%, da 135 mila a 65 mila euro. Quest’anno si chiude in perdita perché non sono ancora arrivati i contributi pubblici che attendavamo. Il prossimo anno, grazie ai contributi promessi da Provincia e Camera di Commercio si conta di uscire in pareggio”. Con il completamento della palazzina e la sistemazione dell’esterno, la struttura risulterà più bella e accogliente. All’interno della palazzina funzionerà anche un ristorante per il quale fin d’ora si stanno cercando professionisti del settore interessati alla gestione. L’intenzione è an- che quella di aprire nel prossimo futuro anche un angolo per il volo simulato e realizzare un museo del volo a vela per fare in modo che l’aeroporto possa essere sempre più frequentato anche da chi non è direttamente interessato alla pratica del volo a vela. “Nell’estate del 2011 – dice Finco – dovrebbe essere tutto a posto e in vista di quella scadenza si potrà già provvedere ad una propaganda del nostro aeroporto che inevitabilmente significherà pubblicizzazione di tutto l’Altopiano, terra dalle mille risorse che con questa struttura turistico- sportiva funzionante potrà arricchire ancora di più la propria offerta. L’intenzione del consiglio di amministrazione è quella di far diventare quest’area sempre più punto di riferimento per varie manifestazioni non necessariamente legate al volo, penso per esempio, perché no, a un raduno degli scout e ad al- Una sentenza della Corte Costituzionale del novembre scorso ha dichiarato la parziale illegittimità di un articolo della legge Finanziaria statale per il 2010, nella parte in cui dispone la Lucio Spagnolo esorta i Comuni dell’Altopiano: “Nella cooperazione, possiamo fare di più e meglio” cessazione di finanziamenti essere previsti alle Comunità Mon- ta dalla Giunta nella seduta statale per sostenere le spe- le Reggenza dei 7 Comuni” potrebbero tane, consentendo così di del 30 dicembre, abbiamo se di funzionamento delle for- Lucio Spagnolo - sono natu- consorziati: “Sul nostro terassociative ralmente ben accetti, so- ritorio – conclude Spagnolo sbloccare definitivamente il suddiviso tale stanziamento me intercomunali, sulla prattutto in un momento di - i servizi sociali, i servizi fondo statale per Il presidente della base di criteri stabi- gradi ristrettezze finanziarie delle Polizie locali, la gestiol’associazionismo, Comunità Montana ne dei musei sono questioni liti con un nostro pre- come quello attuale. Lucio Spagnolo congelato dal Minicedente provvedi- La strada segnata è quella stero dell’Interno e mento. Le richieste giusta: fondi certi a chi sa ladestinato a quelle pervenute in Regio- vorare assieme, a tutte le forComunità che svolne riguardano 18 me di gestione associata dei gono la gestione asComunità Montane servizi. La nostra Comunità sociata di funzioni e che svolgono, per montana ha percepito il 5% servizi comunali. l’appunto, funzioni e circa dell’intero fondo reA seguito di tale senservizi su delega dei gionale. Possiamo e dobtenza, il Ministero ha biamo fare di più, non solo Comuni”. provveduto nelle Nel riparto dei fon- perché ce lo impone la legscorse settimane a di, alla Spettabile ge ma soprattutto perché ripartire le risorse Reggenza dei Sette l’operare assieme è la stratra le Regioni, asseComuni sono stati da dettata dal buon senso, gnando al Veneto oldestinati 31.044 dal buon amministrare”. tre 607 mila euro. “ Un invito ai Comuni, quello euro. “A nostra volta – “I fondi che ci sono di Spagnolo, a camminare spiega l’assessore pervenuti – com- sempre più sulla strada delregionale agli Enti menta il presidente la collaborazione. Locali, Roberto della Comunità E il presidente fa pure qualCiambetti –, con dePalazzo Balbi, sede della Regione Veneto Montana “Spettabi- che esempio di servizi che liberazione approva- che ogni Comune deve necessariamente affrontare con gran dispendio di energie e di denaro. Farlo assieme sviluppa una sinergia e può creare una un risparmio e nel contempo qualificare ulteriormente i servizi ai cittadini vedendo infine premiato lo sforzo di costruire una “comunità dei servizi” dai contributi regionali finalizzati allo scopo”. mata da due dozzine di missili da difesa aerea Nike - Hercules. Un progetto che ha visto l’adesione entusiasta dei comuni altopianesi perché, come ha sottolineato il consigliere comunale di Asiago Santino Rossi, che ha seguito l’iter del progetto, “Gli altopiani dei Sette Comuni e di Folgaria sono la continuazione orografica uno dell’altro, divisi solamente da un confine amministrativo”. “Oltre alle finalità preminenti, ci sono altri motivi Dalla Regione contributi per i servizi associati “Uno stimolo a lavorare sempre più insieme” Stefania Longhini 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 9 Campagna d’informazione “Montagnamica” ATTUALITA’ Andare in montagna in sicurezza Le prime importanti regole da osservare per gli escursionisti. Ai Larici un’esercitazione di ricerca valanga con la partecipazione dell’assessore regionale al turismo e alla montagna Marino Finozzi Consultare il bollettino nivo meteorologico, informarsi sulle condizioni delle piste e della neve, rispettare la segnaletica di avvertimento e divieto, indossare il casco e riparare gli occhi, organizzare bene la gita e imparare a valutare il percorso, informarsi sulle difficoltà tecniche e conoscere i propri limiti, fornirsi di una mappa della zona, la- sciare indicazioni precise sul percorso che si intende affrontare, indossare l’Artva e portare con se una pala e la sonda ed infine avere il coraggio di rinunciare. Sono queste le dieci regole fondamentali per chi vuole affrontare la montagna, soprattutto d’inverno, in piena sicurezza. Dieci regole che sono alla base del progetto “Montagnamica”, campagna di informazione promossa dal Cai assieme alle Regioni Veneto e Friuli Ve n e z i a Giulia, dai maestri da sci, dal c o r p o forestale e dagli istruttori d’alpinismo. Un progetto scaturito da un dato allarmante: dal gennaio 2009 sulle montagne del nordest ci sono state 35 valanghe che hanno travolto delle persone; 19 di queste sono morte e altre 11 sono rimaste ferite gravemente. “Il progetto è un piano di divulgazione delle regole base di sicurezza in montagna – ha spiegato il presidente nazionale del CAI Umberto Martini – Sono regole semplici che devono diventare insite in chi si cimenta negli sport invernali di montagna”. “In diciotto minuti, per un sepolto da valanga le possibilità di sopravvivenza calano del 50%; trascorsa un’ora le probabilità di ritrovare la persona in vita sono pressoché nulle – spiegano gli uomini del soccorso alpino – In più, chi viene travolto da una valanga presenta un quadro clinico complesso: ipotermia, traumi, fratture. Insomma dopo aver ritrovato la persona ed averla estratta dalla neve l’emergenza non è finita”. E proprio perché i tempi sono stretti, per ritrovare la persona travolta ancora in vita i primi soccorsi devono essere portati da chi è presente sul posto. Ecco quindi la necessità di essere dotati di attrezzature di soccorso e saperle usare. Queste tematiche saranno presentate in varie località invernali fino a marzo. Temi trattati sia “sul campo” con presidi lungo le piste, agli impianti di risalita e sui percorsi sci alpinistici, sia con “I giovani incontrano l’Europa”: viaggio culturale a Londra Nell’ambito del progetto denominato “I giovani di Asiago incontrano l’Europa”, anche quest’anno un nutrito gruppo di giovani asiaghesi ha avuto l’opportunità di partecipare ad un viaggio di cinque giorni, organizzato dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Asiago, dal 16 al 20 dicembre 2010. Il progetto “I giovani di Asiago incontrano l’Europa”, prevede l’attuazione di una serie di iniziative tese a rafforzare lo spirito di cittadinanza europea, a sviluppare la comunicazione fra persone di origine, lingua e costumi diversi ma pur sempre appartenenti ad un’unica grande entità Europea. Questi viaggi offrono inoltre ai nostri giovani l’opportunità di vedere luoghi e di venire a contatto con culture diverse dalla nostra e offrono occasioni di amicizia tese a favorire i contatti fra giovani coetanei, per migliorare la loro competenza linguistica e la conoscenza delle altre culture. La destinazione prescelta quest’anno è stata Londra, una delle capitali più suggestive al mondo. Buckingham Palace, Westminster Cathedral, il Tower Bridge, Hide Park e Piccadilly Circus, sono solo alcuni dei luoghi e dei monumenti che sono stati visitati. Si tratta di una importante opportunità proposta dal Comune di Asiago che ha consentito ai partecipanti di entrare a contatto con una città estremamente ricca di cultura e di storia. “Il grande interesse suscitato dal progetto ribadisce l’importanza che iniziative simili, a favore del mondo giovanile, assumono in una realtà di montagna come quella di Asiago” – afferma il vicesindaco di Asiago, Roberto Rigoni. “Con questa nuova iniziativa, la nostra Amministrazione intende potenziare le conoscenze dei giovani incentivandoli ad una mobilità in ambito europeo che vuole essere, prima di tutto, veicolo di approfondimento culturale all’insegna dell’amicizia e del divertimento. L’interesse verso questo progetto da parte dei nostri ragazzi premia la bontà delle iniziative proposte, le quali si prefiggono altresì di aprire i giovani ad esperienze lavorative all’estero garantendo loro la possibilità di potenziare la conoscenza della lingua inglese” incontri e proiezione di video che illustrano le tecniche di sicurezza. “La montagna deve essere trattata come un’amica quindi con il giusto rispetto. A fronte di una sua maggior frequentazione sia invernale sia estiva, la Regione assieme al Cai si è resa conto della necessità di informare gli escursionisti dei pericoli e delle insidie. Quindi andare in montagna si, ma in sicurezza e consapevolezza,” sottolinea l’assessore regionale al turismo e alla montagna Marino Finozzi, dopo aver partecipato all’esercitazione di ricerca valanga organizzata dagli istruttori del Cai Veneto e tenutasi in zona Larici. Il progetto si rivolge principalmente al grande pubblico, ai non esperti, a coloro che amano la natura ma possiedono poca o nessuna conoscenza in materia di rischio valanghe. A tutti quelli entusiasti del fine settimana che si cimentano in sci alpinismo, fuori pista, escursionismo invernale a piedi o con le racchette ma spesso senza la giusta preparazione fisica e tecnica. “Mezzi moderni e un benessere più diffuso hanno reso la montagna più accessibile anche d’inverno; tant’è che l’incremento di chi frequenta la montagna anche d’inverno è aumentato in maniera esponenziale – illustra l’istruttore nazionale Cai Daniele Mazzucato - Molti incidenti da valanga sono causati dalle stesse vittime. Quindi per rendere la montagna veramente “amica” è importante creare sensibilità, accrescere la consapevolezza dei rischi e dei limiti personali. Con formazione ed esperienza il rischio di incidente da valanghe può essere ridotto fino al 95 per cento”. A dimostrazione di quanto sostenuto da Mazzucato durante la dimostrazione pratica, sotto una tormenta di neve e con il bollettino valanghe che segnalava un pericolo 3 su una scala di 5, oltre un centinaio di persone si sono inoltrati per i boschi e verso i crinali della località Larici. E nonostante quasi tutti sfoggiassero abbigliamento tecnico e attrezzature di ultima generazione (spesa sostenuta approssimativa: dai 600 ai 1000 euro), pochi indossavano l’Artva (spesa circa 200 euro) ed ancora meno erano dotati di kit salvataggio completo (spesa 60 euro). Gerardo Rigoni Che Bella Giornata Al Cinema LUX ASIAGO 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 10 A Cesuna con pattini e ciaspole ROANA Pattinaggio su ghiaccio al palazzetto a cura della Pro Loco e uscite accompagnate con le ciaspole organizzate dal Telemark 7 C, Cesuna Nordic Team Le Pro Loco di Conca, Cesuna e Canove invitano a partecipare alla 1^ C..C..C..Ciaspollescion Dopo il successo, la scorsa estate, della 1^ Corsa del trenino in notturna, le tre Pro Loco delle frazioni roanesi diTreschè Conca, Cesuna e Canove, si sono ritrovate di nuovo insieme per organizzare una ciaspolada, fissata per sabato 15 gennaio, con ritrovo alle ore 17 presso il campo sportivo di Treschè Conca. Il via alla passeggiata con le racchette da neve, che toccherà zone del territorio molto suggestive, verrà dato alle 17.30: da Treschè Conca si andrà verso Cesuna, passando sul monte Ceramella e poi sullo Zovetto, dal quale si scenderà in Val Magnaboschi per poi proseguire verso Canove lungo l’ex ferrovia. A metà percorso si potrà fare tappa in un punto di ristoro, per poi continuare verso l’arri- vo, previsto per le ore 21 al Museo della Guerra, dove a tutti i partecipanti verrà servita una fumante zuppa di verza e salsiccia. Le iscrizioni del costo di 7 euro, tutto compreso, si ricevono esclusivamente presso lo Chalet Turistico del Comune di Roana a Treschè Conca (tel. 0424 694361). E’ escluso l’eventuale noleggio delle ciaspole, che si potrà fare al costo di 5 euro presso i sei punti convenzionati, due per ogni paese: a Treschè Conca Nereo Sport e Stella Sport, a Cesuna Moda Sport e Centro Fondo Cesuna, a Canove Larici Sport e Moda Tal. L’evento è organizzato in collaborazione con il Telemark 7 Comuni – Cesuna Nordic Team, il Boscon Group, il Centro Fondo Cesuna e il Gruppo Alpini Canove. S.B. Grande successo per la 1^ discesa del Gran Ramalock Pattinaggio su ghiaccio ed escursioni con le ciaspole, sono due delle attività proposte per questa stagione invernale a Cesuna. Con il bel tetto costruito qualche anno fa sopra la base di cemento del campo di schettinaggio nel piazzale “ex stazione”, si è dato vita a un palazzetto coperto nel quale è stato ora realizzato il fondo ghiacciato e aperto al pubblico il pattinaggio, gestito dalla Pro Loco Cesuna. Già lo scorso inverno per un breve periodo era stato realizzato in via sperimentale il pattinaggio, ed ora, dopo aver appurato e risolto alcune problematiche chiudendo temporaneamente due lati della struttura per evitare che il calore del sole potesse rovinare il ghiaccio, con l’arrivo delle feste natalizie sono stati definiti orari e costi d’ingresso al pattinaggio(2,50 euro entrata, 5.00 euro entrata e noleggio pattini). Se le temperature permetteranno di mantenere il ghiaccio in condizioni ottimali, al palazzetto di Cesuna si potrà pattinare, ancora per numerosi weekend (Sabato 15.30/18.Domenica 10/12 - 15.30/ 18). Chi invece preferisce le escursioni con le ciaspole, può avvalersi dell’accompagnamento e del nutrito calendario di uscite serali, abbinate alla cena in rifugio, messo a punto dal Telemark 7 Comuni – Cesuna Nordic Team. Ogni sabato, fino alla fine di marzo, sarà possibile partecipare alle escursioni prenotandosi via mail all’indirizzo [email protected] o chiamando uno dei seguenti numeri di cellulare: 347 4300225 – 347 5384629 – 340 6214786, entro due giorni prima della data fissata. E’ possibile, per gruppi di almeno tre persone, prenotare uscite sia diurne che notturne anche al di fuori di quelle già programma- te, sempre richiedendole con almeno due giorni di anticipo. Su richiesta è disponibile anche il noleggio delle ciaspole. Le ciaspolade si tengono nelle zone del monte Zovetto, del Kaberlaba, di Mezzaselva, del Ghertele e dei Larici: per avere una panoramica precisa delle prossime escursioni è sufficiente collegarsi al sito www.telemark7comuni.com . Silvana Bortoli Sgombero neve, ai cittadini è richiesta piena collaborazione A Cesuna, al consueto appuntamento dell’Epifania sulle piste dalla sciovia Monte Zovetto, con la fiaccolata per i bambini accompagnati dalla befana, in collaborazione con i maestri della Scuola Sci Verena sede di Cesuna e la Società Sciovie Cesuna, è s seguita quest’anno la prima edizione della “ Discesa del Gran Ramalock , aperta a tutti. A bordo di mezzi di fortuna, costruiti con una buona dose di fantasia da loro stessi, i partecipanti si sono cimentati in spassose discese, facendo divertire il numeroso pubblico presente. La Pro Loco Cesuna che ha organizzato l’evento, desidera ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita dello stesso: i ragazzi del Boscon Group, la Società Sciovie Cesuna e i maestri della Scuola Sci Verena sede di Cesuna. In questa prima edizione, il premio per il mezzo più simpatico è andato a tre giovani: Giacomo Valente, Snizhana Valente e Giada Busa. La serata si è conclusa con il tradizionale falò della befana, e la distribuzione di panini, dolci e bevande calde. Visto l’apprezzamento dei presenti, già si pensa di ripetere la discesa del Gran Ramalock il prossimo anno. S.B. Il sindaco di Roana, in seguito ai disservizi verificatisi dopo le nevicate di novembre e dicembre, ha emanato un’ordinanza per lo sgombero della neve dai marciapiedi o corrispondenti tratti di suolo pubblico. Secondo le disposizioni, i proprietari o gli amministratori o conduttori di stabili a qualunque scopo destinati, sono tenuti a curare, per tutta la lunghezza dei loro stabili, e per una larghezza compatibile con i marciapiedi o corrispondenti tratti di suolo pubblico, lo sgombero della neve, e liberare per quanto possibile i tombini al fine di agevolare il deflusso delle acque. La neve rimossa da cortili o altri luoghi pri- “Comunità Alloggio di Cesuna” Auguri per il 2011 da parte della Onlus “Vicenza Città Solidale” Seppur dopo tante travagliate vicende, non ultimo il sospirato allacciamento ad Enel, il Villino Brunialti a Cesuna, è pronto ad aprire i battenti ai suoi tanto attesi ospiti: i disabili gravi dell’Altopiano. Sarà un’inaugurazione col botto, perchè a differenza di ogni altro analogo evento, avrà luogo ad ospiti installati, che avranno così modo di festeggiare ed essere festeggiati assieme alle loro famiglie, da tutti coloro che hanno lottato per raggiungere questo ambito traguardo, in un clima di grande affetto e solidarietà. Un brindisi in primis, alle famiglie stesse, alle Associazioni di Volontariato operaranti sul territorio e a livello provinciale (come Unitalsi che proprio in questi giorni sta lavorando per continuare la raccolta di fondi, coi mercatini di Natale), alle amministrazioni di Roana – che ha rifinanziato il progetto proprio sotto le festività e a quella di Rotzo, che ha dato continuità al proprio emolumento e ai vari enti finanziatori. Un grazie particolare e un augurio per un Buon 2011, il direttivo della Onlus “Vicenza Città Solidale”, lo invia alla “Fondazione Vodafone”, che ha appena concluso con il versamento degli ultimi 50.000 euro, il finanziamento stanziato di 250.000 euro. Beppa Rigoni Scit vati non deve, in alcun caso, essere sparsa e accumulata sul suolo pubblico. Quando si renda necessario procedere alla rimozione della neve da tetti, terrazze, balconi o, in genere da qualunque posto elevato, la stessa deve essere effettuata senza interessare il suolo pubblico. Qualora ciò non sia obiettivamente possibile, le operazioni di sgombero devono essere eseguite delimitando preliminarmente ed in modo efficace l’area interessata ed adottando ogni possibile cautela, non esclusa la presenza al suolo di persone addette alla vigilanza. E’ fatto obbligo ai proprietari o amministratori o conduttori di stabili a qualunque scopo destinati di segnalare tempestivamente qualsiasi pericolo con transennamenti opportunamente disposti. Si ricorda inoltre che in caso di inosservanza, su segnalazione della polizia municipale preposta a far osservare l’ordinanza, verranno applicate le sanzioni previste in questo caso dall’apposito decreto legislativo. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 11 Nuove edificazioni, si vagliano le domande c’è pure un ricorso al TAR Veneto Un’ottantina le richieste pervenute. Uno dei criteri di ammissibilità riguarda la perequazione pari al 51% del valore delle aree destinato alla realizzazione di opere pubbliche Scaduti i termini per la presentazione delle domande relative a nuove edificazioni nel comune di Gallio, secondo i criteri stabiliti nel “Piano del Sindaco”, approvato il 20 ottobre scorso, le richieste pervenute sono ora al vaglio degli uffici comunali che dovranno decretarne l’ammissibilità. “Si tratta – afferma il sindaco Pino Rossi – di un’ottantina di richieste che dovranno rientrare negli obiettivi posti dal Piano degli interventi. Uno dei criteri importanti riguarda l’applicazione della perequazione, pari al 51% dell’incremento di valore delle aree dovuto alla trasformazione urbanistica, come già ampiamente illustrato anche negli incontri con la popolazione. Perequazione che, ricordo, non viene applicata per le zone Ronchi Davanti, Ronchi di Dietro, Sambugari, Campanella e Stoccareddo, al fine di incentivare la sistemazione del tessuto edilizio esistente. Sottolineo che l’importo della perequazione ritornerà al Comune sotto forma di realizzazione di opere pubbliche, denaro o terreno (questo solo per i residenti antichi abitatori)”. In merito alle zone edificabili, nella predisposizione del documento preliminare, l’amministrazione ha voluto considerare come consolidate quelle previste dai precedenti PRG (del 1983 e del 1998) con gli indici però indicati dal PAT approvato dall’amministrazio- ne Stella. Per le nuove aree inserite invece nel PAT come consolidato edificatorio e quindi come nuove aree edificabili, l’amministrazione ha voluto rivalutarle e, in ogni caso, assoggettarle all’applicazione della perequazione. Ed è in particolare riguardo ad una di queste aree che la proprietaria, Ilaria Gloder, ha presentato ricorso al TAR del Veneto, notificato al sindaco nei giorni scorsi, con la richiesta di annullamento perché “pregiudizievoli e ingiusti”, della deliberazione del consiglio comunale del 20 ottobre con cui si approvava il “Piano del Sindaco”, dello stesso documento programmatico e del successivo avviso di preselezione delle volontà edificatorie. Secondo il ricorso, tra l’altro, “i provvedimenti impugnati risulterebbero illegittimi nella parte in cui impongono un onere economico eccessivo ai cittadini interessati a realizzare la propria casa di abitazione”. “Leggendo i termini del ricorso - afferma il sindaco – sembra che la signora Gloder parta dal presupposto che non venga accettata la sua domanda di edificazione. La destinazione urbanistica del terreno di cui si parla è passata con il PAT da parcheggio a consolidato urbano, un’area che sarebbe dovuta essere attivata con il Piano d’intervento del centro che la passata amministrazione non Poli Medica Altopiano al via la nuova struttura al campo sportivo di Gallio Apre i battenti a Gallio la prima parte del nuovo “Poli Medica Altopiano”, un centro, che una volta finito, potrà vantare ambulatori ortopedici, fisioterapici, cardiologici, di medicina sportiva e ginecologici. In più la struttura avrà una diagnostica di altissimo livello fornita di risonanza magnetica full body. Il tutto è realizzato nella palazzina servizi del campo sportivo di Gallio che, grazie all’accordo tra l’amministrazione comunale e la società privata Fp3 System, ha trovato finalmente un suo impiego. Ma sarà la sezione riabilitativa ad essere avviata per prima. Al primo piano della palazzina saranno collocati la fisioterapia, laserterapia, magnetoterapia nonché la palestra di riabilitazione dove il paziente sarà accompagnato da personale spe- cializzato che stilerà dei programmi individuali di riabilitazione funzionale. Immediatamente dopo la messa in funzione della riabilitazione partiranno negli stessi giorni i consultori di posturologia e dei plantari. Con l’anno nuovo invece inizieranno tutti gli servizi previsti per il piano terra. Ovvero radiologia, risonanza magnetica, densitometria, ortopedia, osteopatia, traumatologia, medicina sportiva, cardiologia, endoscopia ed altre specialità che potranno proporsi. “E’ una scommessa che abbiamo accettato convinti che dalla struttura di Gallio potranno nascere delle iniziative importanti per noi e per il territorio – commenta l’amministratore unico e direttore Nicola Sandano – La struttura potrà essere di supporto a tutta la popolazione dell’Altopiano compresi gli sportivi professionisti ma, è chiaro, che intendiamo allargare il bacino d’utenza. Ma chissà che non possa anche nascere una collaborazione tra la nostra offerta riabilitativa e l’offerta turistica; oltre a buoni professionisti l’ambiente costituisce parte fondamentale di una buona riabilitazione e un posto migliore dell’altopiano è difficile trovarlo”. Gerardo Rigoni Il commiato silenzioso di Donato Chissà se ne ha avuto percezione, se mentre era lì per terra, nel gelo di una notte dicembrina, ha cercato di chiamare aiuto o se si è abbandonato incoscientemente alla mano gelida della morte. Chissà se lasciare presto questo mondo era ciò che, nel tentativo di lenire i suoi affanni, infondo desiderava o se anche lui si augurasse che il passaggio a miglior vita potesse avvenire il più tardi possibile. Probabilmente dalla vita, anche Donato, come tanti, avrebbe voluto giorni migliori. Lo sanno gli amici, come ad esempio Danilo che sul blog di un noto quotidiano ha scritto: “Ciao Rogna, ti ricorderò sempre come un amico che non chiede mai, anche se si vedeva che avevi qualcosa che ti rodeva sotto”. Donato Finco, 50 anni, di professione imbianchino, ritrovato privo di vita la mattina del 27 dicembre, riverso nella neve in un cortile del centro di Gallio, se n’è proprio andato senza chiedere nulla, in silenzio. Secondo quanto hanno potuto ricostruire i carabinieri di Asiago, attorno alle 2, ha salutato gli ultimi avventori del locale “Al Portego” ma, invece di avviarsi verso casa, in via Fontana, è sceso lungo via Vicenza per finire nel cortile di un condominio. Lì presumibilmente è salito su un mucchio di neve, ha perso l’equilibrio, e cadendo ha battuto la testa. La botta gli ha fatto perdere i sensi. Con la temperatura a meno 19, in poco tempo Finco è passato dall’incoscienza alla morte. Il tragico fatto ha scosso il paese. Donato era molto conosciuto e ben voluto. Oltre che per il suo lavoro di pittore era noto per essere stato in gioventù una promessa del pattinaggio di velocità su ghiaccio. Ma sarà ricordato anche per le sue “imprese” dal trampolino K60 di salto, dove si lanciava con gli sci da discesa riuscendo quasi ad uguagliare le distanze dei saltatori. Finco, divorziato da qualche anno, lascia, la figlia Nicoletta, di 16 anni, la mamma 88enne, il fratello Loredano e un paese in cui ora più di qualcuno si chiede se sarebbe stato possibile rendergli la vita un po’ meno amara. Ci scrive a proposito Alberto: “Per Donato e tutti noi vorrei tanto che egli non fosse scordato troppo in fretta, che il suo ricordo e la triste conclusione della sua esistenza non sbiadissero troppo in fretta dalle nostre menti troppo distratte. Vorrei che noi galliesi ci regalassimo uno sguardo introspettivo, noi, così presi da tante faccende personali e così distanti gli uni dagli altri. Gallio forse non è proprio così come oggi mi appare e forse non ci assomiglia affatto la conclusione di questo mio breve e limitato pensiero, ma certamente occorrerebbe molto di più e di diverso di qualche festa paesana o di qualche pettegolezzo fuori luogo, per fare di un gruppo di abitanti un paese vero: basterebbero forse un po’ di più vicinanza, di considerazione degli altri, un po’ più di rispetto e di sano calore umano, quello che qualcuno definirebbe, in un solo termine: Amore. Quello stesso di cui sicuramente anche Donato sentiva la mancanza”. ha però fatto, credo per mancanza di tempo. Ribadisco che in quell’area la signora Gloder potrà costruire basta che, come previsto dal Piano del sindaco, paghi la perequazione del 51% come tutti gli altri cittadini”. Stefania Longhini IL SINDACO DI GALLIO RISPONDE A DON MARCO POZZA SULLA QUESTIONE DI LELE MORA Dopo aver letto l’articolo di Don Marco Pozza, pubblicato sul Giornale dell’Altopiano del 25 dicembre, mi preme evidenziare e precisare alcuni punti in merito alle sue osservazioni. Innanzitutto, non scomodiamo Mario Rigoni Stern ogniqualvolta si tratti di perorare le più svariate cause altopianesi: rispettiamone la memoria, citandolo nelle questioni culturali che lo avrebbero interessato veramente. L’accadimento che mi riguarda – in quanto sindaco e non in quanto educatore – è il seguente: rispondendo ad una breve intervista telefonica su quale fosse la mia opinione a riguardo del veto d’ingresso a Cortina nei confronti di Lele Mora, dichiarai che non condividevo la scelta del Primo Cittadino cortinese. Quando la giornalista mi chiese, allora, se Mora sarebbe stato ospite gradito a Gallio, risposi che la nostra comunità non nutre alcun tipo di pregiudizio verso gli ospiti che disiderino soggiornare nel territorio. Così si concluse il cordiale colloquio: tutto il resto è leggenda. Non ho mai pensato di utilizzare del denaro pubblico per ospitare il personaggio in questione e il suo entourage. Pertanto, con serenità sostengo di non aver offeso la sensibilità di nessuno e di non aver indignato i vicentini colpiti dalla recente tragedia dell’alluvione, nell’ambito della quale, invero, l’amministrazione comunale di Gallio ha agito nelle modalità che ha ritenuto più opportu- ne. D’altro canto, condivido appieno le inquietudini del giovane reverendo che guarda con preoccupazione al vuoto di valori e di moralità dei tempi moderni. Mi unisco a lui nel deplorare il trionfo della superficialità che stride con la tradizione popolare e religiosa, custodita e tramandata nel nostro paese soprattutto grazie all’operato di parroci zelanti. Nel passato la loro tonaca, ingombrante quanto autorevole, era sufficiente per ricordare ai fedeli quali fossero le vette cui tendere; nel presente, invece, si devono rincorrere le pecorelle smarrite nei bar e nelle discoteche, dove il curato è costretto a spogliarsi della tonaca contravvenendo al rigore ecclesiastico. Mi domando se anche questo non sia un altro modo di elargire il tanto agognato panem et circenses. Infondo, il modus operandi di un laico che cerca di amministrare bene il proprio paese non si discosta poi molto da quello di un parroco: nel Vangelo di Luca “19,10”, alle accuse per aver pranzato in casa del peccatore Zaccheo, così risponde Gesù: “Il Figlio dell’uomo [...] è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. Con buona pace di Don Marco, cui auguro un felice anno nuovo. Pino Rossi (sindaco di Gallio) La niuz di Peppino Mordegan Gallio o no Gallio Lele Mora arriva o non arriva? La renna è stata uccisa o è morta di malattia? L’Orso Dino è stato ucciso o è ancora vivo? Dopo tutti questi interrogativi il Primo Cittadino ha proposto il cambio di nome al paese da Gallio a GIALLIO! Alla cerimonia del cambio nome parteciperà anche il pronipote di Agata Christie. Peppino Mordegan 8 Sabato 8 gennaio 2011 LUSIANA Da mesi amministrazione comunale e associazioni di categoria studiano iniziative capaci di dare sostegno ed impulso alle attività economiche presenti a Lusiana. Già nella scorsa estate il presidente della locale Associazione Commercianti ed il sindaco hanno siglato un accordo di programma, che si auspica verrà sottoscritto anche dai presidenti dell’Associazione Artigiani e Coldiretti, grazie al quale sono stati riattivati, dopo essere stati sospesi dalla precedente amministrazione, servizi quali la raccolta dei cartoni presso i negozi e il sostegno agli interventi di prolungamento della stagione turistica da parte degli esercizi pubblici che anche nei mesi di giugno e settembre collocano tavolini e arredi negli spazi pubblici. L’accordo di programma prevede tra le forme di incentivazione l’istituzione di un fondo rotativo per la promozione ed il sostegno delle attività economiche che abbiano necessità di investimenti o si trovino in situazioni di temporanea difficoltà. Per il fondo rotativo, l’amministrazione comunale ha stanziato ventimila euro che verranno raddoppiati grazie allo stanziamento di una somma di l’Altopiano 12 Il Comune di Lusiana vara un piano di aiuti alle imprese Iniziative di incentivazione e sostegno delle attività economiche per contribuire, pur nelle limitate risorse del bilancio comunale, a garantire posti di lavoro e servizi ai cittadini pari importo da parte dell’istituto bancario che verrà individuato. Ricordano in Comune che fin dagli anni ’90, dalla prima amministrazione dell’attuale sindaco Antonella Corradin, il Comune prevede nel proprio bilancio un importo finalizzato ad erogare contributi a favore delle imprese per spese di investimento: contributi spesso di modesta enti- tà ma comunque utili per le attività economiche locali. “Allo stato attuale – ricorda il Sindaco Corradin – non appare più sufficiente il tradizionale stanziamento che veniva erogato a fondo perduto per spese di investimento. La crisi economica che purtroppo investe anche il nostro paese colpisce oltre alle famiglie anche le imprese attive sul terri- torio considerato che proprio nelle zone montane l’economia presenta caratteri strutturalmente più deboli. Abbiamo pertanto ritenuto compito prioritario del Comune assumere iniziative di incentivazione e sostegno delle attività economiche e in questo modo contribuire, pur nelle limitate risorse del bilancio comunale, a garantire posti di lavoro e servizi Rimane ancora chiusa la strada da Stabile di sopra a contrada Stolfi Mentre è in corso il conteggio dei danni provocati nel territorio dalle frane dell’ultima alluvione, anche i privati pongono rimedio ai problemi derivati dai numerosi smottamenti succedutisi in una zona che va dalle pendici sulle rive del Chiavone, alla zona di Ponte di Velo, Laverda e sotto al monte Xausa. Qui la comunale che unisce Laverda a Lusiana, sotto a contrada Stolfi, nel terreno di Lorenzo Xausa, era stata chiusa perché era pericoloso percorrerla e le piante crollate avevano invaso con i detriti parte della carreggiata. Personale del Comune e i privati hanno liberato la strada ma rimane ancora chiuso il tratto che da contrada Stabile di Sopra porta a contrada Stolfi perché la voragine aperta in un terreno calcareo minaccia di precipitare verso il fondo valle. E.Z. ai cittadini. Con il fondo rotativo sarà possibile ottenere un importante effetto moltiplicatore perché lo stanziamento iniziale (quarantamila euro in tutto) verrà incrementato ogni anno da ulteriori stanziamenti del Comune e dalle quote capitale di rientro dei prestiti alle imprese, capitalizzando così, senza dispersioni, le risorse che vengono messe a disposizione”. Il Fondo rotativo verrà gestito mediante propri rappresentanti dalle categorie economiche le quali parteciperanno tramite le proprie cooperative di garanzia che dovranno appunto garantire il credito verso il sistema bancario. Si tratta di un importante strumento che rientra a pieno titolo tra quelli individuati nel piano di sviluppo che era stato commissionato qualche anno fa dai due comuni di Lusiana e Conco. Si è trattato di un lavoro di analisi che, sempre secondo il Sindaco, può costituire una valida base di partenza e che pertanto l’attuale Amministrazione ha ritenuto di fare proprio affidandolo alle Associazioni di categoria ma soprattutto prendendone spunto per azioni concrete. “Ciò che si deve evitare in modo assoluto è che ogni Amministrazione che si avvicenda voglia ogni volta ripartire dall’inizio con studi e analisi che alla fine si assomigliano tutti in quanto la realtà sociale ed economica è quella e non muta nello spazio di un quinquennio. Ogni sforzo fatto va invece valorizzato per le parti positive e utilizzato per progettare interventi specifici e concreti”. Insomma, basta con le chiacchiere e diamoci da fare concretamente. Buon anno in musica nella chiesa di Lusiana Nella foto, il tratto franoso sotto alla contrada Stolfi raggiungibile solo da contrada Xausa. Rivincita per gli scacchisti dell’Altopiano Accantonata anche la 2^ Sfida di Natale “Scacchi sotto la neve” organizzata a Lusiana per il periodo natalizio. La manifestazione si è tenuta il 28 dicembre 2010 presso la splendida Sala Consiliare del “Palazzon” di Lusiana. Al pari dell’anno scorso i contendenti sono stati il Circolo Scacchistico di Marostica ed il Circolo Scacchistico Altopiano dei Sette Comuni. L’esito della sfida però, al contrario della 1^ edizione, è stato diverso: il Circolo Altopianese ha prevalso sul più blasonato Circolo Marosticense. La gara, particolare nel suo genere, si è svolta su 9 scacchiere (5 per gli adulti e 4 per i ragazzi under 14). Per i seniores sono “scesi in campo” rispettivamente Massimo Benacchio, Sergio Bonollo, Franco Moresco, Giovanni Munaretto e Stefano Zulian per il Circolo Marosticense e Marco Baschirotto, Livio Finco, Ettore Maino, Vinicio Rigoni e Luciano Villanova per il Circolo Altopianese. In questa categoria si sono registrate due vittorie per i marosticensi (Bonollo e Moresco) e due vittorie per gli altopianesi (Finco e Rigoni) mentre l’ultima sfida (Maino- Zulian) è finita in una classica patta. Determinante quindi per il risultato finale è stato quanto accaduto sulle scacchiere dei ragazzi dove si sono affrontati rispettivamente Nicola Bonato, Tommaso Farina, Dario Schirato e Matteo Vidale in rappresentanza del Circolo Marosticense e Sebastien Callegari, Thomas Porro, Lorenzo Scarsella e Alessandro Villanova per il Circolo Altopianese. Tutti e quattro i giovani scacchisti altopianesi hanno prevalso sui più giovani ed inesperti scacchisti marosticensi e quindi il risultato finale è stato appannaggio del Circolo Scacchistico Altopianese. A seguire le premiazioni di rito ed il brindisi per gli auguri hanno concluso la serata. Entrambi i presidenti dei due Circoli, presenti alla Manifestazione, hanno voluto sottolineare come le risorse impiegate per diffondere tra i giovani questa antica e nobile disciplina sportiva stiano dando ottimi risultati. Il tutto è ancora più da apprezzare anche in vista delle innumerevoli manifestazioni scacchistiche rivolte in particolare ai ragazzi che si terranno sull’Altopiano nel corso del 2011. Il primo appuntamento da non perdere è per il 9 gennaio 2011 quando, sempre a Lusiana, si terrà il 7^ Torneo di Scacchi città di Lusiana rivolto ai ragazzi delle Elementari di Conco, di Santa Caterina e di Lusiana capoluogo oltre che ai ragazzi delle Scuole Medie di Lusiana. Giacomo Scarsella Successo per il concerto dell’Epifania “Oro, incenso e mirra” organizzato dagli Alpini del gruppo “Cantele” e dalla parrocchia di San Giacomo, svoltosi martedì 4 gennaio in chiesa a Lusiana. Scanditi dagli applausi, hanno eseguito i brani in tema natalizio i cori di Lusiana della Schola cantorum diretto da Simone Scattola e i”Piccoli cantori” e l’”Eco delle Valli”, diretti da Andrea Pinaroli. Tutti insieme, i complessi corali hanno interpretato “Siamo qui con la nuova stella” formulando a tutti i migliori auguri di buone feste. E.Z. Nella foto, i cori interpretano il brano finale del concerto. Conco, aperta anche a gennaio la mostra di Giampiero Mattarolo Domenica 19 Dicembre è stata inaugurata presso la saletta della Biblioteca comunale di Conco la Mostra “ Il legno, la matematica, il tempo” del dottor Giampiero Mattarolo. La mostra è stata organizzata dal Crel di Tortima, dal Comitato della Biblioteca e dalla Pro Loco comunale. Consiste in una serie di opere in legno ed è il frutto della lavorazione della materia applicando elaborazioni matematiche e filosofiche. Dopo il saluto del sindaco Graziella Stefani e del presidente del Crel Aldo Rodighiero, il contenuto ed il significato delle opere è stato magistralmente presentato dal professor Ivano Zordan che ha catturato l’attenzione dei presenti , attenti e interessati, senza che ci si accorgesse del tempo che passava. Ha quindi parlato l’autore che ha spiegato i vari procedimenti matematici seguiti con riferimenti al significato del tempo. Tra un intervento e l’altro sono state eseguite alcune suonate di chitarra classica da Elena Mattarolo. A margine della mostra è stata anche presentata l’ultima opera letteraria di Giampiero Mattarolo “La difficile eleganza dell’equilibrio”, una riflessione sull’importanza di vivere ricercando la bellezza, cioè l’equilibrio, in tutte le azioni dell’uomo. Al Ristorante con il l’Altopiano Caseificio Pennar Asiago 8 Sabato 8 gennaio 2011 13 Al Toi di Canove continua la tradizione culinaria di nonna Rosina e nonno Antonio LA RICETTA Asiago Dolce dei Pennar, carne affumicata del Toi, funghi porcini, sono gli ingredienti di due delle specialità più richieste Gnocchi cimbri Per questo piatto, oltre alle patate per gli gnocchi, serve del formaggio Asiago Dolce dei Pennar, panna liquida, funghi porcini trifolati e carne affumicata. Si preparano degli gnocchi di patate con un impasto tradizionale, nel quale si mette un ripieno di Asiago dolce. (L’impasto di patate si stende a strisce, mettendo poi dei mucchietti di formaggio, la striscia si chiude su se stessa e si tagliano gli gnocchi in modo che all’interno, nel centro, ci sia il ripieno di formaggio).Gli gnocchi si cuociono nella maniera tradizionale, una volta affiorati si fanno saltare in padella dove si è fatto fondere un po’ di burro Pennar, aggiungendo poi della carne affumicata tritata e della panna, facendo ben amalgamare il tutto. Dopo aver messo gli gnocchi sul piatto, si aggiungono funghi porcini trifolati e una bella manciata di carne affumicata tritata: gli gnocchi sono pronti per essere gustati in tutta la loro bontà! Piatto Montanaro Squisito secondo piatto, che se proposto in piccole dosi può essere servito come antipasto. Si prepara una polentina fumante e non troppo consistente, si fa fondere in forno del formaggio Asiago Dolce dei Pennar (oppure quello un po’ più saporito se si preferiscono i sapori più decisi) e poi si prepara il piatto mettendo la polentina con sopra dei funghi porcini trifolati e in parte il formaggio fuso con sopra delle fettine di carne affumicata. Grazie al Caseificio Pennar Asiago che propone questo appuntamento quindicinale con i ristoranti che, apprezzandone i prodotti, li scelgono da proporre alla propria clientela, stavolta andiamo in centro a Canove, al Toi Hotel della famiglia Ambrosini. Il Toi, albergo e ristorante, nasce negli anni ‘50, ma le origini del locale sono ben più indietro nel tempo, tanto da poter asserire che è fra i più antichi del paese. Il nome deriva da Antonio Ambrosini, detto appunto “Toi”, nonno di Eros e Luca, gli attuali gestori che rappresentano la terza generazione di conduttori dell’Albergo. Eros e Luca portano avanti la tradizione culinaria avviata da nonna Rosina, moglie di “Toi”, e proseguita poi dai loro genitori Gigi e Lavinia, ancora oggi ben attivi e collaborativi nell’attività ristorativa. La cucina del Toi si può definire “cimbra-altopianese-veneta”, un misto di sapori tradizionali, di gusti semplici di una volta, con tante specialità fatte in casa, e alcuni piatti di propria creazione che rappresentano le peculiarità del ristorante. Tra queste la cacciagione, una tradizione nata assieme al locale, vista la passione per la caccia di nonno Antonio, che vi si dedicava anche per la necessità di procurarsi la carne per il ristorante. Fu proprio durante una battuta di caccia nella zona del Portule che Toi Ambrosini terminò la sua esistenza: verso Bocchetta Portule un cippo testimonia il luogo in cui venne ritrovato morto assieme al suo ultimo bottino: un capriolo che, una volta abbattuto, si era caricato in spalla, un Eros, Christian, Luca, Gigi e Lavinia con in braccio l’ultimo nato della famiglia: Marco figlio del nipote Nicola peso che probabilmente gli fu fatale, causandogli un infarto. Il locale, ristrutturato e rinnovato negli anni, è sempre stato a conduzione strettamente familiare, offrendo alla clientela un servizio ben curato ma allo stesso tempo affabile e confidenziale. E ad apprezzarne le specialità, oltre agli ospiti dell’albergo, ai gruppi familiari o di amici che lo scelgono per festeggiare momenti importanti come matrimoni, anniversari, ricorrenze di vario tipo, cene fra colleghi, sono stati numerosi personaggi conosciuti, soprattutto cantanti che arrivavano in Altopiano per le kermesse musicali che qui si svolgevano, fra questi si ricordano Lisa Stansfield, Biagio Antonacci, Claudia Mori, ma anche un giovanissimo Alex Del Piero, ai tempi in cui militava nel Padova. Non si può non accennare, parlando del Toi, alla grande passione di Eros e del fratello Manolo per la musica: non appena se ne presenta l’occasione entrambi amano cimentarsi suonando abilmente strumenti diversi. Prodotti di montagna per piatti gustosi e genuini Cervo, capriolo e cacciagione varia, il baccalà alla vicentina e la trippa, sia in brodo che alla parmigiana, il formaggio fuso con polenta e sopressa, gli spaghetti alla Toi, i piatti cimbri e montanari: al Toi si prediligono i buoni sapori nostrani, magari impreziositi da un proprio tocco di originalità. E il formaggio, quello dei Pennar, denominato “prodotto della montagna”. “Sono questi i sapori che cercano i nostri clienti – dicono al Toi – e s o n o questi i prodotti che è giusto offrire loro: quelli genuini, del posto, non può essere che così”. Sono due le ricette che ci propongono, entrambe fra le più richieste in ristorante e tutte e due con un abbinamento di sapori tanto semplice quanto squisito, quello del Pressato D.O.P. dei Pennar, conosciuto come Asiago Dolce, e la rinomata carne affumicata del “Toi” di propria produzione. La lonza di maiale, insaporita con ginepro e spezie varie in cui va lasciata macerare per un paio di giorni, viene affumicata dagli Ambrosini all’aperto con rami di pino: una vera delizia! ASIAGO PRESSATO D.O.P. PRODOTTO DELLA MONTAGNA E’ di gran lunga il formaggio Asiago più conosciuto . Chiamato anche Asiago Dolce per il delicato sapore di latte fresco. La stagionatura varia da 30 a 60 giorni. Per questo prodotto il Caseificio Pennar di Asiago ha conseguito il più prestigioso riconoscimento mai ricevuto da un caseificio e cioè la medaglia d’oro all’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI PARIGI nel lontano 1930. SERVIZIO REDAZIONALE 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 14 ROTZO Un premio per chi studia e per chi…studierà La cerimonia di consegna delle borse di studio del Comune di Rotzo si è svolta con la straordinaria partecipazione degli ultimi nati in paese ai quali è stato donato il libro “Leggere il futuro”. La consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli residenti a Rotzo, su iniziativa del Comune, sta diventando una bella tradizione pre natalizia. La cerimonia, che solitamente si svolge nella sala consiliare, si è tenuta martedì 21 dicembre nel salone della scuola per l’infanzia “Ovvero – sottolineano gli amministratori – là dove per ogni bambino del nostro Comune ha inizio il cammino scolastico”. Erano presenti per l’occasione anche i dirigenti scolastici Francesco Tognon (scuola primaria) e Piergiorgio Valente (scuola secondaria di primo grado). Niente premi individuali per la scuola primaria alla quale il Comune ha dato un contributo per l’acquisto di un microscopio, così come alla scuola per l’infanzia, per l’acquisto di materiale vario. Tra gli alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado sono stati ritenuti meritevoli: per la classe prima, Valerio Cappelletti e Nicola Dal Pra; per la classe seconda, Davide Fabris e Laura Spagnolo; per la classe terza, Damiano Marangoni. Per la scuola superiore sono state premiate le allieve Marta Fabris e Federica Slaviero. L’appuntamento è stato arricchito dalla bella e gioiosa presenza dei bimbi nati nell’arco del 2010 con i loro genitori. Sono in totale 9 i nuovi arrivati a popolare il piccolo comune di Rotzo: Domenico Stefani, di Michele e Martina Spagnolo; Vittoria Palano, di Alex e Giulia Rigoni; Tommaso Fovanna, di Dario e Cristina Sella; Alcuni allievi della scuola primaria Gli allievi della scuola media e della scuola superiore Acconciatura e trucco da sposa e da sera Trattamenti tricologici mirati Check-up della cute e del capello Extension Manicure Accessori moda Bigiotteria Via J.SCAJARO ASIAGO Telefono: 0424 463694 Petra Toldo, di Andrea e Lara Slaviero; Sofia Sartori, di Simone ed Elena Finco; Vanessa Chinwe Awoke di Geoffrey e Valentina Costa; Maria Lorenzin, di Tobia e Silvia Costa; Leonardo Toldo, di Omar e Michela Slaviero; Ismaele Toldo, di Luca e Sandra Slaviero. A loro il Comune, nell’ambito del progetto “Nati per leggere” proposto dalla Conferenza dei sindaci dei 28 comuni dell’Ulss 3, ha fatto dono del libro “Leggere il futuro” del pediatra Franco Dessì. Una pubblicazione in cui sono descritte in modo semplice ma chiaro tutte le indicazioni per effettuare, passo dopo passo, la lettura ad alta voce in età precoce ed in cui sono spiegati tutti i benefici effetti di questa “buona abitudine” sia sulla salute del bambino che sulle dinamiche relazionali genitori- figli. S.L. Tommaso Fovanna Sofia Sartori Ismaele Toldo Vittoria Palano Leonardo Toldo Maria Lorenzin Nella chiesa di Santa Gertrude due serate di grande successo Tra gli appuntamenti del periodo natalizio, hanno avuto grande partecipazione e successo quelli organizzati dalla Parrocchia di Rotzo con il patrocinio del Comune e della Pro Loco, tenutisi nella chiesa di Santa Gertrude. Giovedì 30 si è svolto lo spettacolo in costume con musiche, canti e brevi racconti della tradizione natalizia europea intitolato “La Stella di Natale”. Il recital – concerto è stato presentato dal “Walter Salin Ensemble” ovvero papà Walter con i suoi tre figli, tutti musicisti, tra cui Chiara la maggiore che è anche cantante. Nello spettacolo sono state proposte musiche conosciute con l’accompagnamento di chitarra, violino, percussioni e voce, alternate a racconti brevi ma suggestivi legati al Natale. Applauditissimo protagonista del “Concerto di inizio anno”, tenutosi la sera del 2 gennaio, è stato invece l’asiaghese Michele Lunardi, virtuosista della fisarmonica classica solista. Il giovane musicista, che vanta già nel suo curriculum un lungo elenco di esibizioni sia come solista che in ensemble, ha incantato il numeroso pubblico presentando musiche tratte da un repertorio organistico, clavicembalistico e pezzi originali per fisarmonica dei più grandi autori quali Dargomyzki, Korsakov, Monti, Franck, Bach, Frescobaldi. 8 l’Altopiano Sabato 8 gennaio 2011 15 Nella piccola tipografia sta il buon editore PERSONAGGI Il semestrale “Asiago Dove” compie 30 anni. La storia della Tipografia Moderna di Pino Barolo, già promotore del Giornale Altopiano. “Perseverare! Questo è il nostro motto e la nostra forza” La sua Tipografia Moderna è posta a lato della Piazzetta degli Alpini ad L’ultimo numero di Asiago, a pochi meAsiago Dove, tri dalla biblioteca semestrale comunale. Sarà una che nel 2011 compie 30 coincidenza, ma la anni vicinanza tra le due “entità culturali” non lascia indifferenti al punto da sembrare poco casuale. Classe 1944, Giuseppe Barolo, a tutti noto come “Pino”, nativo di Montegalda giunge sull’Altopiano per motivi di lavoro nel lontano squadre”. 1962, a ragione di uno stage Nel ’72 la svolta: apre Tipopresso la ben affermata grafia Moderna, che negli stamperia Bonomo. Forte anni diventerà un punto di ridell’esperienza maturata ferimento per autori emerpresso la scuola grafica genti, attività commerciali, “Don Calabria”, qui svolge privati e enti pubblici. Presmansioni di tipografo-grafi- so l’ufficio la fila di pubblico-compositore. “L’era dei cazioni recanti il marchio TM computer – dice – era an- è lunga. Dai grossi tomi stocora lontana da venire, rici commissionati dal locale allora facevamo tutto arti- istituto bancario al recente ligianalmente con stecche e bro di Edoardo Sartori, i titoli Pino Barolo premiato dalla Associazione Artigiani per la sua pluriennale attività si alternano sui dorsi dei volumi. A ricordarli tutti ci vorrebbero pagine, tra i tanti spicca l’opera di Paola Favero, vincitrice del Premio Bancarella e La natura dell’Altopiano, che fruttò al tipografo il riconoscimento quale miglior libro dell’anno attribuito da una industria bolognese operante nel settore carta stampata. Il laboratorio di Barolo è tappezzato di foto ROTZO 100 presepi per riflettere Migliaia di visitatori alla singolare mostra allestita nella chiesetta di Santa Margherita Centinaia di presepi in mostra nella chiesa di Santa Margherita. La mostra, giunta alla sua 11a edizione e organizzata dalla parrocchia di Rotzo, proseguirà almeno per tutto il mese di gennaio nei fine settimana, visto il grande afflusso di pubblico. Tant’è che fino all’Epifania si sono contati più di 4 mila visitatori che si sono soffermati a mirare le creazioni proposte dai parrocchiani. Presepi di varie fatture e realizzati con i materiali più disparati; dal quello ottenuto interamente con l’uso di chiavi ad una scena della natività inserita in un vecchio televisore, da pezzi d’auto al meccano per poi passare al legno al polistirolo fino a giungere ad un presepe fatto di voulevant. Tutto comunque in funzione del “bambin” per aiutarci a ricordare il vero significato del Natale e per soffermarsi, magari solo per un momento, sui nostri affetti, per volgere lo squadro verso la volta dell’antico tempio di Castelletto e ringraziare. Apertura 14.30 – 18.30, ogni domenica e festività fino a fine gennaio. G.R. e attestati di meriPino Barolo e Mario Rigoni Stern to; la medaglia concontrollano la stampa di un libro appena edito dalla Tipografia Moderna cessa dal CONI per il suo impegno quale dirigente sportivo nel settore del pattinaggio artistico finisce in secondo piano, offuscata da una foto che ritrae l’editore in compagnia di Mario Rigoni Stern. La didascalia autografa dal “sergente” degli Alpini spiega: “A Pino Barolo, perché lui si che è un bravo stampatore”. “A Mario mi legava una profonda e sincera amicizia – guida di Gianni Trivelconferma – pochi lato, proprio questo nomesi prima che mostro periodico che oggi risse si discuteva di ha per direttore Stefauna nuova opera, nia Longhini ed è ben una ristampa con radicato nel territorio. le didascalie di Da non dimenticare poi Stern a far da “Asiago, Ieri, Oggi e sfondo ai miei diseDomani”, e “Asiago gni in china. Un Dove”, semestrale di progetto che concultura e informazione servo nel cassetto economica che proprio assieme ad altri. nel 2011 compie 30 anni Sulla sua esperien- il volume”Privilegj Originarj, Ducali e di attività. “ L’agile za in guerra pub- Decreti Terminazioni dei Sette Comuni e opuscolo è il mio bisue Contrade” che a breve sarà oggetto di blicherò prossima- ristampa in copia anastatica glietto da visita – dimente un nuovo lichiara Barolo – alla sua bro di don Pierantonio Decreti Terminazioni dei Set- stesura collaborano lo Gios, che ha scovato una te Comuni e sue Contrade”. I.A.T. e l’Ufficio Informacopiosa ed inedita corri- Pezzi pregiati di cultura e tra- zioni Turistiche, così come spondenza letteraria. In dizioni locali, non destinati alla i Comuni e le Proloco. I tendefinitiva si tratta di un se- grande distribuzione, ma che tativi di copiare il progetto guito al recente “Lettere ai per certo saranno contesi sono stati molti, in questi famigliari di Dino Rigoni dagli storici. Tuttavia Tipo- giorni ho notato l’ennesie Luigi Zanardini”, dato grafia Moderna ha contras- ma emulazione, dove oltre alle stampe sempre a cura segnato non solo libri: nei che il formato vengono ridi Gios nell’estate scor- primi anni Settanta promuo- petuti pure buona parte dei sa. Ma di progetti editoriali veva il quindicinale “I Set- contenuti e la grafica. Barolo ne ha altri, alcuni di te Comuni” diretto da Tullio Chissà, forse il destino dei questi avranno tiratura limi- Rigoni, primo esperimento buoni lavori è quello di estata, tipico del suo stile, come teso a creare un giornale sere inesorabilmente cola tanto attesa ristampa in dedicato all’Altopiano, idea piati”. copia anastatica dell’antico che si concretizzò in segui“Privilegj Originarj, Ducali e to con “L’Altopiano” alla Giovanni Dalle Fusine 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 16 Con Gabetti vendere e affittare è più facile Nuova agenzia in Via Garibaldi ad Asiago: un affidabile interlocutore con il più professionale dei servizi di intermediazione per vendita, acquisto e locazione di immobili residenziali o commerciali “Non proponiamo soluzioni, le troviamo”. E’ con questo slogan che si presenta la Gabetti Franchising Agency, network di oltre 800 agenzie presenti in tutta Italia per vendere, acquistare e affittare immobili. Una realtà che conta già sessant’anni di esperienza, sinonimo di efficienza e serietà. Il marchio, lo stile, l’affidabilità Gabetti sono ora presenti anche in Altopiano: ad Asiago, al numero 43 di via Garibaldi, è aperta la nuova agenzia che aspetta tutti il prossimo 14 gennaio a partire dalle 17 per un brindisi in compagnia. Sarà l’opportunità per visitare la nuova sede, conoscere i titolari e per soddisfare ogni curiosità sui servizi che l’agenzia offre. Chi in altopiano dispone di un immobile che intende vendere o affittare ottenendo il massimo del profitto, ha oggi un affidabile interlocutore capace di garantire ai propri clienti numerosi vantaggi. “Offriamo tra l’altro – illustra il titolare dell’agenzia di Asiago Fabio Mosele – rapidità nella ricerca dell’acquirente/conduttore, una promozione pubblicitaria adatta ad ogni esigenza e consulenza tecnico/legale in base alle necessità del cliente. Inoltre è garantita una gestione personalizzata dell’eventuale permuta e una copertura assicurativa del canone di locazione. Disponiamo anche di una rete di professionisti dedicata ai servizi finanziari”. Insomma, la Gabetti assicura il miglior supporto con il più professionale dei servizi di intermediazione in tutte quelle che sono le tappe necessarie per la vendita, acquisto e locazione di immobili ad uso residenziale o commerciale anche fuori dall’Altopiano grazie al network specializzato con marchio Gabetti Franchising Agency su tutto il territorio nazionale, che opera attraverso Tree Group in collaborazione con i brand Grimaldi e Professionecasa. L’agenzia Gabetti di Asiago è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 19. Per informazioni ci si può rivolgere allo 0424/ 460229 oppure al 349.2900488. E-mail: [email protected] Servizio redazionale . Bucato perfettamente asciutto in breve tempo con le asciugatrici Vast & Fast Prima l’autunno con piogge intense, poi gli inizi della stagione invernale con nevicate precoci e gelo, hanno fatto nuovamente sentire il problema dell’ asciugatura del bucato. Con le scarse giornate di bel tempo registrate negli ultimi mesi, è stato spesso difficile trovare dei momenti in cui poter asciugare i panni all’aria aperta: ancora una volta siamo stati costretti a utilizzare ingombranti stendini collocandoli in qualche angolo della casa. Per non parlare dei lunghi tempi di asciugatura richiesti dai pesanti capi invernali: spesso ci troviamo ancora con il bucato umido e altre lavatrici da fare. Non credete sia giunto il momento di trovare una soluzione alternativa? Optare per l’acquisto di una comoda asciugatrice che possa assicurare un’asciugatura veloce, qualsiasi siano le temperature esterne e le condizioni meteo a noi sembra una buona idea. La ditta Vast & Fast propone asciugatrici a gas prodotte in Europa ed in U.S.A., vantando il primato di ditta leader nel settore e confermandosi prima nelle vendite a livello europeo per quanto concerne macchine a gas per uso domestico. Sull’Altopiano Vast & Fast la trovate nel punto vendita di Via Dante ad Asiago, aperto il sabato dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 18.30, o su appuntamento anche in altri giorni, basta contattare la signora Gelmina Gheller, a uno dei seguenti numeri di telefono: 0424 445491 o 340 1291509. Nel negozio di via Dante sono esposti i vari modelli di asciugatrici, ed è possibile ricevere qualsiasi tipo di informazione e prendere accordi per una prova gratuita e senza impegno per una settimana a casa vostra. Oltre a garantirvi un’asciugatura rapida, con le asciugatrici a gas Vast & Fast si evitano cattivi odori dati da polvere e inquinamento, si eliminano i residui di detersivo, si facilita e velocizza la stiratura perché il bucato risulta meno stropicciato e molto più morbido. Si possono scegliere macchine con capacità di carico dai 6 ai 10 kg che permettono di risparmiare tempo e denaro, asciugando più velocemente dei modelli elettrici, con consumi assai inferiori, particolarmente nella versione ecologica da 7 kg, che sta riscuotendo grandi consensi da parte della clientela. L’ asciugatrice può essere collocata in qualsiasi stanza (lavanderia, ripostiglio, in un terrazzo esterno) e si ha anche la possibilità di posizionarla sopra alla lavatrice. Vale la pena di approfondire il discorso, scoprendo come l’asciugatrice possa diventare un aiuto prezioso nella gestione delle faccende domestiche, soprattutto durante le nostre lunghe stagioni invernali. Servizio redazionale 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 17 A Natalenego protagonista la solidarietà ENEGO Durante le feste natalizie, vari spettacoli ed iniziative con raccolta fondi. Quattro le rappresentazioni a scopo benefico della “Confraternita del bagolo” Curiosità sul web A Marcesina, scalini di neve Una piccola simpatica notizia. L’abbiamo scovata nel web, sul sito Youreporter.it (news from you), in cui si parla anche di Altopiano e tanto di Marcesina, a testimoniare quanto questo posto sia conosciuto e amato. La partecipazione a Youreporter, prima piattaforma italiana di video giornalismo partecipativo, è aperta a tutti. Chiunque può inviare foto, video, commenti, scrivere notizie. E così qualcuno ha ben pensato di mandare questa foto che mostra come all’entrata dell’albergo Marcesina, viste le abbondanti nevicate, si sia pensato di fare architettura con la neve. Un grande mucchio della bianca coltre diventa infatti una bella scalinata, munita pure di tappetino rosso. Complimenti a chi ha avuto l’idea e a chi ha segnalato questa curiosità. L’offerta delle manifestazioni organizzate nell’ambito di Natalenego quest’anno è stata semplice, ma pur sempre varia. Si è sempre cercato uno spazio per i prodotti tipici, ad esempio con la tosella fatta ed offerta in piazza, poi un po’ di storia e preistoria con il prof Dalmeri dell’Università di Trento, racconti ed avventure in montagna con l’alpinista e scrittore Tarcisio Bellò; un po’ di sport con lo sprint di fondo e le gare di discesa in Valmaron in collaborazione con lo Sci Club terme Euganee di Montegrotto terme e Crema Sport di Padova e quindi la fiaccolata organizzata da Monte Lisser a P.zza S. Marco a Favore della Città della Speranza, l’ospedale oncologico pediatrico di Padova, fondazione con la quale Enego è gemellato da circa un anno. Non sono nemmeno mancati: musica dal vivo, cinema e soprattutto teatro. Ma è stato un Natalenego soprattutto all’insegna della solidarietà, questo và sottolineato. Dopo la manifestazione dedicata alla Città della Speranza, sono andati in beneficienza anche i fondi raccolti grazie ai due spettacoli messi in scena in quattro serate, dal gruppo teatrale eneghese “La Confraternita del Bagolo”. Grazie al successo riscosso, il gruppo teatrale ha potuto offrire un concreto aiuto alla Protezione Civile di Enego e al Comitato genitori delle scuole primaria e secondaria, per rendere ancora più efficienti le sale computers. Inoltre tra le casette del mercatino in piazza, anche quest’anno è stata presente quella della scuola materna, ovvero quella gestita dalle mamme, nonne e zie dei più piccoli, che durante tutto l’anno si trovano almeno una volta la settimana appunto presso l’asilo, per realizzare indumenti in lana e oggetti artigianali da mettere in vendita durante il periodo natalizio. Ogni anno poi, grazie alla generosità di tanti, l’introito delle vendite viene donato alla scuola materna ed ai bimbi che la animano, per migliorare gli spazi dove quotidianamente giocano, crescono, imparano. Come è tradizione poi, le feste si sono chiuse col rogo dea Vecia in piazza, durante la serata dell’Epifania. Stefania Simi Banche Credito Cooperativo e Casse Rurali, un protocollo per formare imprenditori e cittadini solidali La pista Zea è tornata a vivere Imprenditorialità etica: è questa la parola chiave del protocollo sottoscritto da Regione del Veneto, Ufficio Scolastico Regionale, Fondazione delle BCC/CRA (Banche Credito Cooperativo e Casse Rurali) della Provincia di Vicenza e sostenuto dalla Provincia di Vicenza, trovando realizzazione nel vicentino. Il protocollo è un accordo sul progetto “Crescere nella cooperazione”, finalizzato alla promozione all’interno delle attività scolastiche di progetti didattici per lo sviluppo del senso di cittadinanza, di conoscenza della cultura e della storia locale, con particolare riguardo al riconoscimento e alla comprensione della categoria economico-etica della cooperazione e della cultura cooperativistica. A firmare il protocollo d’intesa l’Assessore Regionale alla Scuola Elena Donazzan, il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo e il Presidente della Fondazione BCC/CRA della Provincia di Vicenza, Giancarlo Bersan. Presente anche l’assessore all’Istruzione della Provincia di Vicenza Morena Martini e il provveditore agli studi di Vicenza Franco Venturella, insieme a molti rappresentanti delle BCC vicentine. “La collaborazione in atto con questi Istituti di credito – ha così aperto l’incontro l’Assessore Provinciale Morena Martini – è per noi uno strumento importante. Nel caso specifico educare alla cooperazione e al risparmio significa educare i giovani ad essere cittadini attivi, responsabili e consapevoli di quello che c’è attorno a loro. Scuola e Lavoro sono temi fondamentali, ma è altrettanto importante far crescere l’uomo che c’è dentro ognuno di loro fin dalle scuole elementari”. Il Protocollo promuove azioni concrete nell’ambito delle normali attività scolastiche. I progetti didattici partono proprio dalle aule vicentine per educare i ragazzi fin dai banchi di scuola alla solidarietà e alla condivisione dei bisogni. “Costituiremo delle cooperative nelle scuole, con tanto di Presidente, consiglieri e soci che amministreranno le risorse ricavate da attività della piccola cooperativa sperimentale- spiega il Presidente L’amministrazione comunale di Enego ed il suo Assessorato allo sport, hanno voluto dedicare anche quest’anno un pomeriggio allo sci di fondo, e ai giovani che lo praticano. La cosa simpatica è che queste gare si sono svolte in paese, come si faceva in passato, nei pressi del campo sportivo, una zona pianeggiante, per gran parte del giorno all’ombra, una zona che è sempre stata la pista scuola per generazioni di eneghesi, che si cimentavano per la prima volta con gli sci da fondo. Da alcuni anni si è recuperata la tradizione della pista Zea, così è chiamata, e quest’anno sono state organizzate, per il terzo anno consecutivo, le gare di sprint, dedicate alle categorie giovanili. Rispetto agli anni passati, il successo è andato in crescendo, quasi 100 gli atleti partecipanti, e malgrado il freddo, anche il pubblico ha dato il suo contributo con una notevole presenza. Gli organizzatori hanno voluto vedere in questa partecipazione un buon auspicio in vista della tanto attesa 39^ Marciabianca, in calendario per il prossimo mese di febbraio. Sei sono state le società partecipanti: U.S. Enego Lisser, 2A Asiago Altopiano -Polisportiva Sovramonte, C.S. Bassano, U.S. Asiago Sci, Val Magnaboschi. S.S. della Fondazione Bersan. Un banco di prova per incentivare i giovani in tutta la nostra provincia a investire in sé stessi e nel gruppo che condivide quel progetto, contribuendo quindi a sviluppare il senso di cittadinanza, ad acquisire comportamenti civilmente e socialmente responsabili di partecipazione democratica oltre che di conoscenza della cultura e della storia locale. Siamo certi che questo potrà essere un valido aiuto all’economia e a nuove forme di imprenditoria e di sviluppo”. “In questo percorso- ha ribadito Leopoldo Pilati, coordinatore del comitato dei direttori delle BCC/CRA Vicentine- le Banche di Credito Cooperativo (10 in Provincia di Vicenza per una rete di 130 sportelli, mille dipendenti e 27 mila soci) assolvono finalmente anche nella formazione dei giovani alla loro mission, promuovendo concretamente con lo spirito di cooperazione i valori della mutualità, della socialità e della sussidiarietà”. “Ho trovato interessante e stimolante la proposta che mi è venuta dalla Fondazione delle BCC/CRA Vicentine- dichiara l’Assessore regionale Elena Donazzan- perché ci dà modo di lavorare nelle scuole vicentine con un interlocutore esperto in questo settore. Gli alunni impareranno a costruire una cooperativa secondo strategie e procedure metodologiche predefinite (Associazione Cooperativa Scolastica) e ci saranno corsi per formare il personale docente interessato e coinvolto nell’iniziativa. Non sarà un’iniziativa estemporanea, ma un percorso duraturo nel tempo, che potrà portare molti frutti e magari far emergere proposte innovative e di eccellenza”. Esigenza, quest’ultima, ribadita anche da Franco Venturella dell’Ufficio Scolastico Provinciale. “Le esperienze diventano accrescimento ed educazione quando sono interiorizzate e questo accade solo se si mantengono costanti nel tempo e non restano iniziative estemporanee. Solo così si comincia a rispondere a quel progetto di Cittadinanza e Costituzione al quale anche i nostri studenti sono chiamati a rispondere. C’è bisogno di segnali concreti e non solo di principi”. Anche quest’anno si sono svolte in paese le gare sprint di sci nordico dedicate alle categorie giovanili Questa la classifica finale Primi tre per ogni categoria Cuccioli (M+F): 1) Fabio Rosa; 2) Federico Mosele; 3) Michele Minuzzo Ragazzi (M): 1) Antonio Facchin; 2) Gianmarco Moretta; 3) Jacopo Grisotto. Ragazzi (F): 1) Giorgia Parini; 2) Eleonora Prigol; 3) Martina Padovan. Allievi (M): 1) Filippo Parini; 2) Marco Mosele; 3) Nicola D’Agostini. Allievi (F): 1) Erica Antoniol; 2) Deborah Rosa; 3) Maria Cherubin. Elit (M): 1) Luca Rigoni; 2) Marco Lobbia; 3) Simone Bertacco Elit (F): Martina Antoniol; 2) Nicole Bee; 3) Roberta Forte. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 18 Le “Regine della scena” creature quasi mitiche In principio erano le Scene Queen. “Regine della scena”, e con una formula ben precisa per esserlo. Magrissime, truccatissime, svestitissime... E chi sono, vi chiederete? Vediamo che si può fare per rendervi note queste creature quasi mitiche... Tutto è iniziato con le giovanissime ragazze made in USA che si facevano pubblicità sui social network e su Youtube, rendendo partecipe chiunque della loro vita, del loro look, delle loro passioni. Qualcuna di loro, poi, ha avuto la fortuna che tra i “chiunque” ci fosse anche un talent scout, ammaliato dal loro essere fisicamente alternative, che le ha portate alla ribalta facendole diventare modelle alternative. Così le extensions si sono unite agli abbinamenti di capi improbabili, ai piercing, agli pseudonimi. E sono nate le prime Scene: la biondissima Kiki Kannibal, sorella maggiore della dolce Dakota Rose, seguite da Audrey Kitching e Brittany Kramer, che vanta addirittura il titolo di vincitrice del reality “Paris Hilton My New BFF”. Tra le scene più famose c’è anche Jeffree Star, trans dai capelli rosa e dal talento musicale (quasi) indiscutibile. Da lì la moda si è diffusa ovunque ed è cominciata la lotta all’ultima extension: la formula era “più sei alternativa, più ti notano”. Chi non ha mai desiderato la celebrità istantanea? E così tante giovani ragazze hanno cominciato a cambiare gradualmente stile, atteggiamento, nome. Brevemente, i punti fondamentali per essere una Scene Queen a pieno titolo erano: 1) avere (o aver avuto) una storia con un musicista (anche il cembalista dei TrattoreBoys, non c’è problema!); 2) avere decine, centinaia di extension, meglio se multicolor; 3) indossare cerchietti e mollette con teschi, pupazzetti di hello kitty, fiori giganti; 4) vestirsi aderentissime e con colori shock; 5) avere migliaia di contatti su ogni social network possibile; 6) farsi chiamare con uno pseudonimo, possibilmente contenente nomi macabri/ di farmaci psicoattivi / di droghe di varia natura (es. Lily Corpse, Jenny Valium, Kelly Cocaine...) 7) riempirsi di piercing (vale anche con photoshop, eh!) 8) documentare tutta la propria vita con video e autoscatti modificati a computer ( e farsi ASSOLUTAMENTE lasciare commenti positivi). Per gli Scene King, ovvero la versione maschile delle Scene Queen, valevano le stesse regole. Compresi i cerchietti...si. Un tempo, le Scene popolavano il social network Netlog con le loro chiome (finte) lunghissime e colorate, con i loro leggins leopardati e i loro piercing (in genere finti anche quelli) ovunque. Erano ologrammi ultramodificati dal magico Photoshop, ma pur sempre bellissimi. Da noi, ce l’hanno fatta in primis Vicky Moss, Barbie Xanax e giusto al di là del confine svizzero la grottesca Princy Lust. Loro, tra l’altro, non si vogliono definire “scene queen”, ma fanno tutto per dimostrare di essere esattamente tali. VICKY MOSS è stata la prima furba di una lunga serie: visto che il suo look da p-goldina biondissima e le sue foto in mutande sul divano non rendevano il successo sperato, ha pensato bene di guardare oltreoceano (e di fare un giro dal parrucchiere): così, la sua chioma è diventata nera, cotonata e chilometrica, i suoi occhi si sono tinti di un trucco degno di farla mettere dal WWF sotto la categoria “specie protetta”, e gli abitini luccicosi hanno lasciato il posto a moonboot di pelo rosa, leggings multicolor e magliette emo. L’unica cosa che è rimasta, ahimé, è la parlata da camionista bergamasco. Eccezion fatta per l’accento, tuttavia, l’effetto non era neanche male. La seconda star è una romana, Marta, che si fa chiamare BARBIE XANAX, e come da copione è acerrima nemica della Moss. Sorprendentemente, sembra pure sveglia, non fosse che per arrivare alla celebrità mediatica si è trasformata in un’icona trash, praticamente un pokemon: capelli azzurri (con le extensions, ovviamente,zebrate come Kiki Kannibal), 16 piercing (di cui una decina in faccia) e un bel po’ di tatuaggi, tra cui un morso di vampiro sul collo. Come ogni star che si rispetti, anche lei come Vicky Moss ha un microbo di cane, usato più come accessorio da borsetta che come animale da compagnia. Segni caratteristici: voce stridula che i suoi fan amano definire “dolce”, migliaia di video in cui mostra il suo cane, il suo guardaroba, il suo portapenne, le sue tende...e qualsiasi altra cosa occupi lo spazio immediatamente promiscuo alla webcam. Si vanta di esser stata la star del video “Limonata Punk” dei Freakout... In realtà era una comparsa, ma a noi va bene anche così. PRINCY LUST, svizzera di Lugano, recentemente ha fatto il salto di qualità: dagli autoscatti davanti allo specchio, alle pose da star dell’hard davanti all’obiettivo di amici. La mano ormai libera dall’adorata fotocamera sottomarca è quindi dedicata ad altri dilettevoli sollazzi: baci saffici, foto nuda nella va- sca da bagno, e tutto ciò all’ormai veneranda età di 23 anni (ma non ne aveva 17 l’anno scorso?) Ora girano voci che la “scene queen più famosa della Svizzera” sia anche un po’ pinocchio, tanto da mentire sulla sua età (ma va?) e sui suoi studi. A quanto pare non avrebbe nè 17 nè 23 anni, bensì 29, e ancora incerto è il suo percorso formativo: a detta sua, studia all’università, con un percorso parecchio impegnativo che la vede dare “20 esami a semestre”. Gli esperti ancora si interrogano sul dono dell’ubiquità della ragazza, presente 24 ore su 24 su internet, nonchè sulle sue note capacità di apprendimento per osmosi. Princy ha pure fatto (a suo modo) una campagna antianoressia, naturalmente tirando in ballo la sua esperienza. Perchè, a detta sua, lei è arrivata a pesare 29 chili. E a chi ha osato mettere in discussione le sue buone intenzioni (e soprattutto la sua sincerità indiscussa), non ha certo risparmiato una dose di umana sensibilità, distribuendo maturità con perle quali “ripigliati, sei causa dei tuoi mali” e “stolta sei tu visto che non farai nulla nella tua vita mentre io sono un’universitaria a pieni voti!” Letto questo, mi è venuta voglia di trasferirmi in un’università svizzera. Giuro. Princy studia Teologia, e infatti l’inglese non l’ha imparato. Tant’è che a troneggiare sul petto nella sua foto profilo c’è la scritta “CENSURED”. Brava Princy, però bastava un’occhiata su Google... Da quando Netlog è stato impietosamente abbandonato dai più dopo l’avvento del social network rivale, Facebook, le scene queen sono state presto dimenticate da quelli che non rappresentavano l’enorme folla di fans al limite dell’ossessivo, ma che semplicemente subivano quotidianamente le manie di protagonismo delle scene (o aspiranti tali: “Ciao, sono KikiLexotan, mi lasci un commentuzzo alle mie foto? tipregotipregotiprego!baciiii!”). Ecco, pensavamo di essercene liberati...ma qualcuno ancora si chiedeva... CHE FINE HANNO FATTO LE SCENE QUEEN? La risposta mi arriva una sera del mese scorso verso le sette, mentre mi avvio verso la mia dimora cittadina in bici; a pochi metri da me, uno stuolo di ragazzetti/e con le extension, mille mollette colorate, skinny jeans e leggings mi si para davanti. Età media: 15 anni, ma il pr che li accompagna verso la stazione è leggermente più grande. La fortuna di abitare a 500 metri da una discoteca... Io li fisso e loro mi fissano di rimando con sguardo sprezzante, come a dire “Lo so che pensi che sono strana, ma a me non frega nulla!” In realtà il mio è solo un attonimento da felicità ritrovata; le scene queen esistono ancoraaaaaaa! No, ecco, bugia. Non che mi mancassero. Ebbene si, le scene queen ci sono ancora. Fuori da Netlog, la maggior parte di loro ha cambiato leggermente look: hanno tagliato i capelli, se li sono tinti di colori più umani,si sono tolte i piercing finti. Ma una scene queen resta tale nello spirito, non scende mai dal piedistallo d’oro creato dai suoi fans. E’ proprio per amalgamarsi a un pubblico più normale, che rappresenta la loro forza, se le scene queen si sono date una regolata: devono piacere agli altri, non necessariamente a sè stesse. Vicky Moss ha lasciato le extension e si è data al rosso corto e abiti quasi vintage, Barbie Xanax ha abbandonato qualche piercing e le sembianze della fata turchina, per lasciare invece il posto alla tinta scura che le dona ben di più. Le nostre scene queen sono diventate opinioniste, e si potrebbe dire quasi moraliste: chi si schiera contro le feste Bitchah (pur avendo partecipato fino al giorno prima), chi contro l’anoressia (vedi sopra), e chi più ne ha più ne metta. DI NUOVO SOTTO I RIFLETTORI Avevamo lasciato le scene queen nella loro brodaglia su Netlog, come dicevo. Poi, sulle Iene, è ricomparsa una ex scene queen (ora “vintage”) a riesumarne i resti. “Le scene queen sono emo più colorate”, esordisce l’intervistata quindicenne Chiara, e prosegue poi raccontando dei festini alternativi diventati lo scandalo dell’ultimo mese. E dire che esistono da più di due anni... Le feste per alternativi chiamate “Durex Gold” sono diventati prima “After Skull” e poi ancora “Bitchah”. E le Scene Queen si sono trasformate in “Millionaires”. Cambiano i nomi, cambiano i look, ma la sostanza è la stessa, e il piedistallo è sempre il trofeo più ambito. Tanto da contenderselo anche con un concorso ufficiale, quello di Scene Queen Italia. E’ ELLIE RAPENT l’attuale Miss Scene Queen Italia in carica, eletta a Milano il 3 luglio. “Rapent”, sostiene, “significa randagio in milanese. Mia mamma mi chiamava sempre così”, che è appunto l’unica cosa che sembra fare sua madre, dal momento che permette a una 16enne un po’ esaltata di non andare a scuola e star via fino alle 4 del mattino ai festini alternativi. “Ora sto aspettando la maggiore età per potermi dedicare alla bodymodification”...quindi, facendo i calcoli, alla cara Ellie mancano ancora 2 anni di dolce far nulla prima di potersi dedicare a un’attività che le occupi perlomeno il tempo che dedica a lisciare e tingere i suoi capelli. Brava anche Ellie, voto 10+ (come i polli Amadori). MARA CARRION non è molto famosa, ma è degna di nota perchè è quella più vicina a noi. La ragazzetta ventenne di San Donà di Piave era una delle finaliste del concorso Scene Queen Italia, grazie alla fascia di Scene Queen Veneto vinta a Padova. La conosco in un’ora buca di un illuminante mercoledì mattina. Sono su Facebook con delle compagne di corso e analizziamo i profili delle tredicenni che condividono link su “QuAnT’è BeLlO faRsi I piRsing” e cose di questo genere. A un certo punto la mia vicina Maura esclama “Aspetta! Ce n’è una del genere anche tra i miei amici, però ha la nostra età circa”. Il fenomeno è troppo interessante per decidere di ignorarlo, per cui digito il nome indicato sulla barra di ricerca e così appare lei. Non ci vuole niente per riconoscerla: migliaia di autoscatti photoshoppati in intimo davanti allo specchio, una magrezza degna di uno spot proanoressia, capelli nerissimi alle spalle (probabilmente un tempo con le extensions) e didascalie alle foto quali “la vostra invidia è la mia forza”. Mara ha anche creato il suo spazio su un social network su cui si possono fare domande in forma anonima, invitando esplicitamente i suoi fans a farsi avanti con lo slogan “SU SU TANTO RIMANETE ANONIMIIII!”. Certo è che, finchè le scrivevano “sei bellissima, ti adoro, ma come fai?” era una cosa, quando poi sono apparsi i primi commenti dispregiativi si dev’essere resa conto che invitare gli altri ad approfittare dell’anonimato non era stata una grande idea. “Quod me nutrit, me destruit”, cara Mara... Non uno, ma ben due servizi de “Le Iene” sono stati dedicati ai party da sballo delle scene queen. Ne è saltato fuori che l’organizzatore 41enne, Kenzo, i ragazzini minorenni se li portava a casa, e che in discoteca succedeva di tutto e di più senza che nessuno ci facesse più di tanto caso. Le scene queen, grazie alla definizione di “emo più colorate” data dal genio del caso Chiara, sono state ribattezzate più semplicemente “emo” dalla tv per i servizi successivi, e come tali sono state intervistate da Barbara d’Urso, con la sua solita faccia sofferta da “pooooveri bambiniiiii, oh si tagliano e si bruciano, ohhhhhh”. Eh certo, perchè basta la prima citazione a caso che si trova su internet digitando “emo” per buttarsi a parlare di cose di cui non si conosce neanche il nome esatto. Tempo di sopportazione stimato per un’intervista del genere: 50 secondi. La nostra adorata Barbie Xanax, che da tempo ormai è ospite a “Vite Reali” come opinionista, non ha tardato a dire la sua sui servizi delle Iene, chiaramente seduta sul pavimento in posa da Lolita. Dal suo tappeto ha quindi dichiarato che una più informata la potevano anche intervistare...uhm vediamo chi...magari proprio lei? Come tutte le scene queen che vogliono essere alternative, anche lei ribadisce ad ogni occasione “NON SONO UNA SCENE QUEEN, INSOMMA, IO SONO ME STESSA!”, per poi appunto infastidirsi quando non è lei il punto di riferimento per parlare di questo “fenomeno”. Decine di altri ragazzi hanno voluto commentare dalla webcam i vari servizi sull’argomento, e YouTube si è intasato di video pro o contro le feste “Bitchah”, riportando alla ribalta sugli schermi uno stile che era stato pressochè abbandonato nell’ultimo anno. Insomma, nel bene o nel male, alla fine le Scene Queen sono tornate a far parlare di loro...ancora! Sul blog trovate le foto “prima e dopo” delle reginette citate e non, oltre ai link dei video per chi vuole approfondire...Alla prossima puntata con altre web celebrities, ma di altro stampo...lo giuro! ;) Iceskater 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 19 A Roberto il trofeo del voto popolare al I° Concorso Fotografico del CAI: “Grandi animali della montagna italiana” Roberto Costa credeva di esser stato convocato in quanto vincitore lo scorso anno del Concorso fotografico indetto dal CAI a memoria di Mario Rigoni Stern. Il nostro fotografo naturalista, è tornato invece in pole position, grazie alla votazione popolare, stavolta per un’altra sua foto in concorso. Allora: il concorso indetto per la prima volta nel 2009 dal CAI (sezioni di Asiago, Mirano, Bassano e dal suo Comitato Scientifico veneto/ friulano/giuliano, cui avevano partecipato fotografi da tutta la penisola), aveva visto Costa vincitore, selezionato da una giuria di esperti fotografi, naturalisti e membri del CAI. Il comitato promotore del premio fotografi- co da cui è scaturita una mostra itinerante di grande successo, ha però deciso di far votare anche tutti i visitatori delle varie sedi in cui è stata allestita, apponendo il proprio gradimento, con una votazione su una scheda di valutazione. Sono state compilate 12.000 schede, aventi come soggetto tutte le 4 immagini che i fotografi avevavo inviato a suo tempo. Le sedi delle mostre han espresso valutazioni fra loro differenziate: la foto di Costa (quella del gallo cedrone in parata d’amore, vincitrice del 2009) è giunta solo al 4° posto e immagini di altri fotografi, meno blasonate dalla giuria ufficiale, l’han surclassata. Alla fine però, l’ha spuntata di nuovo lui, non per la parata d’amore del gallo cedrone stavolta, ma per l’immagine del cervo sotto la neve, votata da 900 persone nelle varie sedi. Praticamente è stata fatta democraticamente una media. Il trofeo (stavolta una bella scultura di un...gallo cedrone in parata!), è stato consegnato dal Sindaco Gios, nella sala gremita del Municipio di Asiago. Nell’occasione, i membri del CAI Veneto presenti all’evento: Franco Pivotto, Gianni Frigo, Ugo Scortegagna, hanno presentato il concorso fotografico per il 2011, avente come tema, sempre in onore di Mario Rigoni Stern, il suo libro “Arboreto salvatico” (sì, salvatico, aggettivo originario del titolo), che vedrà come soggetti: alberi e boschi delle Si parla di yoga e ayurveda con il maestro Amadio Bianchi alla Libreria Leggi e Sogna di Asiago Organizzata dalla libreria Leggi e Sogna di Via Matteotti ad Asiago, si terrà venerdì 14 gennaio presso il negozio alle ore 20.30 una “Serata con l’autore”. Il maestro Amadio Bianchi presenterà il suo libro “La scienza della vita – lo yoga e l’ayurveda”, che raccoglie una serie dei suoi scritti più significativi che analizzano approfonditamente la disciplina dello yoga e della medicina ayurvedica, attraverso lo studio dei diversi aspetti, teorici e pratici, del sistema di cura più antico del mondo. Un percorso con il quale Amadio Bianchi, presidente del movimento mondiale per lo yoga e l’ayurveda, spiega il significato, le tecniche di rilassamento, la respirazione, il benessere della colonna vertebrale, gli occhi, il cuore, percorrendo lo studio della medicina tradizionale ayurvedica, i principi sui quali si basa la ricerca di un equilibrio per il mantenimento di una salute assoluta, dalla dieta alle terapie di purificazione, dal massaggio alle pratiche per alleviare i dolori più comuni. “Vi aspettiamo – invitano Laura e Claudio di Leggi e Sogna con la voglia di cominciare insieme il nuovo anno all’insegna della saggezza delle filosofie indiane”. L’ingresso è libero. Silvana Bortoli A teatro con attori di eccezionale bravura, a Gallio lo spettacolo della compagnia Din Don Down Sabato 8 gennaio 2011 alle ore 20.45 presso l’Auditorium di Gallio, la Compagnia Teatrale Din Don Down presenterà lo spettacolo teatrale M. Si tratta di un laboratorio teatrale composto da ragazzi disabili dove il vero discrimine sta nella loro eccezionale bravura e non nel fatto di essere disabili o meno, come opportunità di approfondimento di linguaggi differenti, di un diverso modo di stare insieme, di rapportarsi con l’altro, di esprimersi. E dal laboratorio nasce, cammin facendo, il primo cimento con il palcoscenico: La creazione del mondo, 1996, che richiamò grande interesse e un ottimo riscontro da parte del pubblico. Da allora, molte cose si sono evolute e molti i premi aggiudicati! E così il laboratorio è divenuto una vera e propria compagnia teatrale con il vanto di diverse messinscena, tra cui Tutto Beckett in una sera nel 2006 e nel 2008 M, lo spettacolo che andrà in scena all’Auditorium di Gallio e presentato anche su Striscia la notizia lo scorso novembre. Il mito del Minotauro, di Arianna e del Labirinto. Letto da un punto di vista diverso da quello classico. Arianna è innamorata del fratello ed ecco il suo stratagemma: il filo. Un conflitto tra la razionalità e la regolarità del quotidiano, e l’irruzione dell’inconcepibile, della diversità e dell’irrazionale. Così Creta diventa tutte le città, popolate dalle Arianne, dai Minosse, dai Minotauro e dai Teseo, vicini a quel labirinto che ci accompagna nel tortuoso cammino verso il senso e la libertà. Ma esso è anche luogo dove si annida un lato oscuro nascosto in ogni cuore d’uomo. L’ingresso a pagamento, 5.00 euro, sarà interamente devoluto in beneficenza. montagne italiane e una sezione speciale dedicata ai “grandi patriarchi ultracentenari”. I responsabili dell’iniziativa, patrocinata da: CAI Centrale, CAI Veneto, Comune di Asiago, Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, Provincia di Vicenza e Regione Veneto, trattandosi stavolta di un soggetto naturalistico meno “da professionisti”, prevedono un maggior afflusso di materiale da valutare. La presentazione delle opere dovrà esser effettuata entro la data del 31 ottobre 2011; la giuria si riunirà nel successivo mese di novembre e la premiazione sarà effettuata a dicembre 2011, sempre ad Asiago, dopo di che, chiusa la mostra in Asiago, via di nuovo alla mostra itinerante. Il nuovo concorso, dati i soggetti, forse riserverà delle sorprese. Beppa Rigoni Scit Ristampato il libro di Sartori “Storia della Federazione dei Sette Comuni vicentini” A cura del Comune di Gallio in collaborazione con l’Istituto di Cultura Cimbra “Dopo un breve cenno sui probabili coloni della preistoria, passerò ad esporre le vicende politiche ed ecclesiastiche dei Sette Comuni fino alla caduta della Reggenza, avvenuta dieci anni dopo quella di Venezia, nel 1807. A partire da tale data, l’Altipiano rimarrà un punto strategico, ma non avrà più alcun significato politico”. Così scrive Antonio Domenico Sartori nella prefazione del suo libro “Storia della federazione dei Sette Comuni vicentini”. Un libro scritto nel 1956 e ristampato nella ricorrenza dei 700 anni dalla fondazione della Federazione a cura del Comune di Gallio in collaborazione con l’Istituto di Cultura Cimbra e che è stato presentato in Municipio a Gallio. Il libro parte esponendo le varie ipotesi sull’origine degli abitanti dell’altopiano. Analizzando la lingua cimbra, illustrando gli antichi usi e costumi ed esponendo i resti preistorici Sartori determina l’origine celtogermanica degli altopianesi. Si passa poi alla descrizione dei confini, dell’altopiano dal VII al X secolo, delle varie signorie fino alla nascita della Federazione con le varie invasioni di “potenze estere”, interferenze politiche ed ingerenze della vicina Vicenza. Fino al 29 giugno 1807 quando Napoleone I abolisce la Federazione incorporando i Sette Comuni nel Regno d’Italia. “Da queste pagine emerge in tutta la sua impellenza la necessità di unione dei Sette Comuni – ha commentato il presidente della Comunità Montana, Lucio Spagnolo – La storia insegna, quando i sette fratelli si presentarono uniti sono riusciti ad ottenere privilegi che hanno permesso al popolo di rimanere nelle proprie terre; divisi sono stati facile preda del potente di turno”. “E’ con la Federazione con l’altopiano è entrato nella storia e ha acquistato la sua identità territoriale – ha aggiunto il presidente dell’Istituto Cimbro Sergio Bonato – Oggi si parla molto di federalismo; l’altopiano è stato un esempio di federalismo per oltre 5 secoli, dimostrando che la storia va avanti con la collaborazione, con la solidarietà, pur nel rispetto delle diversità e pur facendo i conti con inevitabili contrasti e conflitti. Importante è sentirsi di appartenere a un destino comune, uniti in un rapporto amichevole e fraterno”. Spazio all’incontro galliese è stato dedicato alla figura di Sartori con una biografia stilata da Danillo Finco. Gerardo Rigoni 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 20 LA RUBRICA DELLA MEDICINA Quando le ginocchia fanno “giacomo giacomo” Ormai da alcune settimane la neve è tornata copiosa sull’altopiano e frotte di sciatori percorrono dalla mattina alla sera le splendide piste innevate…talvolta però la passione per lo sci porta a trascurare la propria stanchezza e nelle ultime discese della giornata le gambe diventano via via più “pesanti”. Ed eccola, la famigerata “ultima pista”, il cumulo di neve traditore, i riflessi non più vigili come al mattino e patatrac…il piede bloccato nello sci e il resto del corpo che ruota facendo perno sul ginocchio. E’ questa spesso la dinamica dell’infortunio più frequente dello sciatore: la distorsione del ginocchio. Se da un lato non vi è dubbio che l’evoluzione tecnica di attacchi e scarponi ha significativamente diminuito la frequenza e l’entità delle lesioni associate a questo trauma, dall’altro è vero che almeno il 30% di tutti i traumi sciistici è dovuto al malfunzionamento dell’attacco dello sci (Johnson, 1994, Clinical Practice of Sport Injury). A seconda dell’energia implicata nel meccanismo di torsione (cadute a bassa o alta velocità), possono essere danneggiate strutture articolari differenti, ma le lesioni più comuni colpiscono il menisco mediale, il legamento collaterale mediale e il legamento crociato anteriore. Molto spesso, un attento esame clinico è sufficiente per diagnosticare con accuratezza il tipo di lesione anche se si eseguono comunque di routine radiografie standard e risonanza magnetica. A questo proposito, va sottolineato come sia necessario eseguire il prima possibile la radiografia del ginocchio, per escludere eventuali fratture, mentre sia utile invece aspettare almeno 15 giorni per eseguire la risonanza magnetica: infatti, appena dopo il trauma un versamento potrebbe rendere poco agevole la visualizzazione delle strutture articolari del ginocchio. Per inciso, quando si sente di esami eseguiti subito dopo il trauma ad atleti professionisti si tratta in effetti di forzature legate a ragioni economicheprofessionali e non a reali motivi medici. Il menisco mediale: I menischi sono strutture fibro cartilaginee a forma di C che si frappongono tra femore e tibia, all’interno del ginocchio ed hanno la duplice funzione di ammortizzare i carichi agenti sull’articolazione e di rendere più congruenti e stabili le superfici contrapposte di tibia e femore. In caso di distorsione, si ha un impatto sul ginocchio in torsione che determina compressione sui menischi e nell’80% dei casi, per questioni biomeccaniche, è coinvolto il menisco mediale. Per porre diagnosi, oltre alle opportune manovre specialistiche, vi sono alcuni tipici sintomi soggettivi: 1. dolore interno al ginocchio durante l’accovacciamento; 2. dolore notturno mentre si cambia posizione nel letto; 3. versamenti articolari ripetuti in seguito a camminate. Il trattamento delle lesioni del menisco mediale, una volta trascorso un periodo sufficiente di riposo per eventuali recuperi spontanei, è l’intervento chirurgico in artroscopia che consiste nella regolarizzazione dei margini della lesione. Il periodo di recupero post intervento è assai rapido, basti pensare che Franco Baresi giocò la finale dei mondiali del 1994 appena dopo due settimane dall’intervento. Il Legamento collaterale mediale (LCM) I legamenti collaterali sono delle strutture extra articolari che si trovano sui due lati del ginocchio e sono responsabili della stabilizzazione sul piano frontale, impediscono cioè alla gamba di sbandierare in varo (verso l’interno) o in valgo (verso l’esterno). Nella stragrande maggioranza dei casi, il legamento coinvolto nelle distorsioni è il legamento collaterale mediale (mediale = parte interna del ginocchio). Esso è costituito da tre fasci distinti (superficiale, profondo e obliquo) che lavorano però come un’unica entità integrata che contrasta non solo le sollecitazioni in valgo della gamba ma in parte anche le rotazioni esterne della tibia. Nello sci esso si lesiona tipicamente in seguito ad una abnorme rotazione esterna. Soggettivamente il dolore e il gonfiore sul lato interno del ginocchio sono sintomi incostanti e solo una manovra di sollecitazione verso l’esterno della gamba consente di verificare il tipo di lesione, completa o incompleta. Il trattamento è quasi sempre conservativo, cioè mediante utilizzo di un tutore per circa 20 giorni; il ritorno all’attività sportiva avviene in media dopo circa 30 giorni. Il Legamento crociato anteriore (LCA) I legamenti crociati (anteriore e posteriore) sono delle strutture intra articolari che prevengono la traslazione della tibia rispetto al femore e limitano inoltre l’iperestensione e l’iperflessione del ginocchio: nello sci alpino un impatto in torsione può causare una lesione del legamento crociato anteriore (LCA). Soggettivamente, l’atleta può avvertire un crac e un cedimento, anche se molto spesso è in grado di abbandonare la pista in maniera autonoma. Frequente è poi un cospicuo versamento nel ginocchio entro poche ore dal trauma. Il medico, con opportune manovre fisiche, può verificare la rottura del legamento e posizionare un tutore di immobilizzazione. Per quanto concerne il trattamento della lesione, in caso di instabilità residua dopo qualche mese (cedimenti soggettivi durante la marcia), è opportuno procedere ad una ricostruzione chirurgica del legamento che consente la ripresa totale e completa dell’attività sportiva senza restrizione dopo 6 mesi. Anche in questo caso, le ricostruzioni precoci (dopo un giorno dal trauma) che spesso vengono realizzate negli atleti professionisti non devono essere fuorvianti: non vi è nessuna necessità medica di un intervento precoce. Fortunatamente comunque, nella maggior parte dei casi, le distorsioni avvengono con meccanismi a bassa energia senza recare danni irreversibili alle strutture articolari: si tratta semplicemente di elongazioni dei legamenti o di “contusioni” meniscali che non richiedono alcun trattamento chirurgico, se non un adeguato periodo di riposo e di immobilizzazione associato ad antiinfiammatori. Resta da sottolineare il fatto che la prevenzione è elemento essenziale per evitare i traumi, evitando le alte velocità ed ascoltando i propri muscoli: non appena si avverte quella sensazione di stanchezza e pesantezza alle gambe è necessario fermarsi, infatti con l’affaticamento risultano invariabilmente compromessi i meccanismi di risposta automatica all’imprevisto. In sintesi dobbiamo evitare quello che accadeva, nei secoli scorsi, ai pellegrini che percorrevano Dott. Christian Comelato miglia e miglia compiendo il Medico Chirurgo cammino di Santiago per ragSpecialista in Ortopedia e giungere la tomba di San GiaTraumatologia - Diploma in posturologia clinica como: stremati giungevano alla Drigente medico presso meta con le ginocchia vacillanUOC Ortopedia Asiago ti, da qui il detto popolare “ho Diploma UEFA allenatore calcio a 11 le ginocchia che fanno [email protected] mo Giacomo”. LA RUBRICA DELL’ECONOMIA L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA Comprare casa rappresenta una tappa fondamentale nella vita di un individuo, un obbiettivo per molti giovani e non solo, ma che va perseguito con la massima cura e attenzione. La crisi economica, la crescita dei prezzi degli immobili e la difficoltà ad ottenere un mutuo hanno scoraggiato molto spesso quelle persone che erano invece intenzionate a fare il primo passo. Gli aspetti fiscali, tributari e giuridici che fanno da contorno in generale all’acquisto di una casa sono di giorno in giorno più complessi e di difficile valuta- zione. Per questo il consiglio è quello di appoggiarsi sempre alla consulenza di professionisti affidati, che vi possano aiutare a valutare nel modo più corretto e preciso l’operazione che state per eseguire. Se questo può comportare, talvolta, un costo ricordatevi che a volte spendere qualcosa in più all’inizio permette di evitare di spendere molto di più quando poi dovrete risolvere i problemi nei quali siete caduti per la vostra inesperienza. Oggi concentreremo la nostra attenzione sulle agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiana in tema di acquisto della prima casa. Per la prima casa sono previste delle agevolazioni riguardanti l’imposta di registro, l’iva e le imposte ipotecarie e catastali: l’imposta di registro, o in alternativa l’Iva, si paga con aliquota ridotta, mentre le imposte ipotecarie e catastali sono dovute in misura fissa. Riepilogheremo alla fine dell’articolo con una tabella tutte le varie combinazioni possibili. Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa valgono anche per l’acquisto di pertinenze e anche se effettuato con un atto separato, ma con il li- mite di una sola pertinenza per ciascuna delle seguenti categorie catastali: c/2 cantina o soffitta, c/6 garage o box auto, c/ 7 tettoia o posto auto. I requisiti necessari affinché si possa usufruire dei benefici fiscali sono diversi: in primo luogo l’abitazione non deve avere le caratteristiche di lusso, in secondo luogo l’immobile deve essere ubicato nel Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula o nel Comune in cui ha sede o dove l’acquirente svolge la propria attività principale. Per i cittadini residenti all’estero deve trattarsi di prima casa posseduta sul territorio italiano. Inoltre nell’atto di acquisto il compratore deve dichiarare di non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile oggetto della compravendita agevolata, di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il ter- ritorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, e di impegnarsi a stabilire la residenza entro 18 mesi nel Comune dove è situato l’immobile oggetto dell’acquisto, qualora già non vi risieda. Le agevolazioni fiscali in parole decadono previste per l’acquirente decadono se si vengono a verificare alcune fattispecie: in particolare quando il compratore rilasci dichiarazioni non veritiere previste dalla legge nell’atto di acquisto, quando non trasferisce la residenza nel Comune ove è situato l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto, ed infine quando l’acquirente venda o doni l’abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto, a meno che entro un anno non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire in tempi “ragionevoli” a propria abitazione principale. Le agevolazioni non si perdono se entro un anno dalla vendita o dalla donazione il contribuente acquista un terreno e, sempre nello stesso termine, realizza su di esso un fabbricato non di lusso da adibire ad abitazione principale. È bene ricordare che il Legislatore ha previsto un credito d’imposta per i contribuenti che hanno ceduto l’abitazione principale acquistata fruendo della agevolazioni, e che entro un anno dalla predetta cessione abbiano acquistato un’altra abitazione , non di lusso, e adibita a prima casa. L’ammontare del credito d’imposta, pari all’ammontare dell’imposta di registro, o dell’Iva, corrisposta in relazione al primo acquisto agevolato, può essere utilizzato in compensazione di altri tributi. Le agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa vengono qui di seguito riepilogate: Dott. Riccardo Mosele Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti Dott. Andrea Benetti Commercialista Esperto Contabile e Revisore Legale dei Conti 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 21 John Harrington se ne va: tra la società e il coach dello scudetto non c’è più intesa Il regalo della Befana per i giallorossi. John Parco traghetterà la squadra fino all’arrivo di Tucker Colpo a sorpresa, o forse nemmeno così tanto, della dirigenza giallorossa, che alla vigilia dell’Epifania ha scelto di “divorziare” da John Harrington. L’allenatore del secondo scudetto asiaghese, non è più alla guida della Migross. Nel laconico comunicato stampa apparso nella tarda mattinata del 6 gennaio sul sito ufficiale dei Campioni d’Italia si comunica la decisione di una “consensuale rescissione del contratto” che scadeva a fine stagione per motivi “legati a differenze di vedute sulla gestione della squadra che hanno reso il rapporto non proseguibile” e, ringraziando il tecnico per il lavoro svolto ed augurandogli il meglio per il futuro, si conferma l’affido temporaneo della panchina a John Parco. “Non c’è stato un episodio o un qualcosa che ha fatto precipitare i fatti – ha dichiarato il Presidente Mantovani – è stata fatta insieme un’analisi della situazione, si è riscontrata la diversità di vedute e la difficoltà di dare motivazioni e insieme si è convenuta l’opportunità di un cambio per dare una sterzata. Pattinaggio ghiaccio Europei per Fabris e Stefani Con i 500 ed i 5mila metri si sono aperti venerdì 7 gennaio a Collalbo i Campionati Europei “all-round” in pista lunga. Si concluderanno domenica 9 gennaio. In gara Enrico Fabris, secondo lo scorso anno ad Hamar in Norvegia, e Luca Stefani. Oggi i due altopianesi saranno chiamati ad esprimersi sui 1500 metri. Domani prova conclusiva sui 10 mila. Il titolo europeo “allround”, cioè sulla somma dei tempi ottenute sulle quattro distanze, rappresenta uno dei traguardi stagionali più ambiti fra i pattinatori del vecchio continente. Enrico Fabris lo vinse nel 2006, sempre sulla pista norvegese di Hamar. Risultati e commenti sul numero in uscita il 21 gennaio prossimo. R.A. Immobiliare Stella Asiago – Calcio a 5 Inizia il girone di ritorno Dopo la breve pausa natalizia, ritorna in campo la formazione asiaghese partecipante al Campionato Regionale di serie D, che sarà impegnata martedì sera in trasferta sul campo del Loria per il recupero della dodicesima giornata del girone di andata; la formazione sponsorizzata dall’Immobiliare Stella di Asiago, durante la pausa natalizia, ha potuto recuperare i molti giocatori infortunatisi nelle ultime partite di campionato, e scenderà in campo decisa a fare risultato. L’allenatore Rudy Baù, disponendo dell’intera rosa di giocatori, potrà finalmente schierare la squadra al completo, e si dimostra molto fiducioso : “Ci impegneremo al massimo per risalire la classifica, il nostro punteggio non rispecchia appieno le nostre potenzialità. Con tutti i giocatori finalmente a disposizione, cercheremo di limitare al massimo gli errori e le distrazioni che hanno caratterizzato il nostro girone di andata, per concludere in maniera ottimale il nostro campionato.” La prossima settimana sarà in campo anche la formazione partecipante al campionato Provinciale XAIN , che giocherà a Vicenza giovedì 13 gennaio 2010 alle ore 21, contro la locale formazione, per il recupero della quarta giornata del girone di andata, non disputata per le avversità meteorologiche legate all’alluvione dello scorso novembre; in caso di vittoria la squadra sponsorizzata dall’Immobiliare Stella di Asiago passerà in testa al proprio girone. Sabato prossimo 15 gennaio 2010 l’Asiago scenderà nuovamente in campo a Malo, alle ore 16, per disputare la prima giornata del girone di ritorno. Alessandro Cunico Ristorante Un’analisi che stava andando avanti da qualche tempo, c’erano delle difficoltà ed abbiamo provato a trovare soluzioni; lo scorso anno sono state trovate risposte giuste e siamo a lui riconoscenti per quanto ha fatto, quest’anno evidentemente non è stato altrettanto e insieme, senza nessuna forzatura da parte della società (e quindi nemmeno si parla di esonero, ma ribadisco di decisione consensuale), si è deciso per questa separazione prima che diventasse troppo tardi”. Il rendimento non eccellente della squadra era dovuto ad uno schierarsi contro l’allena- tore? “No, la cosa non si può mettere in questi termini; sono degli uomini e non dei ragazzini! C’erano dei problemi, questo sì, ma in ogni spogliatoio ci sono tematiche , chimiche, situazioni, momenti, rapporti mai statici, sempre in movimento, dinamiche che variano nel tempo anche perché dovute alle situazioni dei singoli. E la difficoltà è di far quadrare il tutto, e di dare continuità nel tempo a questi delicati equilibri”. Il feeling fra Harrington e la squadra asiaghese, a dispetto di uno scudetto che ancora caldo palpita sulle maglie della squadra griffata Migross, era andato in parte scemando, magari non con tutti, ma con alcuni sicuramente sì. Tant’è che già prima di Natale girava qualche timido sentore che per l’ex attaccante della nazionale americana (passato alla storia per aver servito a Mike Eruzione l’assist per la rete che valse agli States la storica vittoria contro l’URSS e la mnedagalia d’oro alle Olimpiadi di Lake Placid 1980) potessero essere lontani i momenti della gloria e vicini quelli, amari, dell’esonero. Tutto però sembrava, almeno ufficialmente, poter rientrare, a patto che le cose fossero cambiate, che si vedesse una chiara inversione di tendenza nelle prestazioni della squadra, cosa che non c’è stata. Squadra rinforzata, quella messa a disposizione di Harrington, ma che non ha fin qui reso quanto ci si attende dai molti “cavalli” di quel propulsore; a volte malcelati i dissapori con alcuni “pezzi da novanta” (nel senso più ampio del termine), ma soprattutto, almeno questo si è colto fra le righe di quest’ultimo periodo, un’incapacità a motivare lo spogliatoio, specie poi se non tutto gli era amico. Ed i fatti, letti in questa luce, vanno proprio in questa direzione, con una squadra vista a volte “svogliata”, senza quelle sferzate d’orgoglio e quei guizzi di qualità che era lecito attendersi dal potenziale dei suoi uomini. Motivatore Harrington certo non è, o non lo è stato ad Asiago in questi mesi, o quantomeno lo è stato molto meno di quanto gli si chiedesse. Le redini ora sono in mano a John Parco, che però è e sarà un traghettatore “Parco – sottolinea ancora Mantovani - è responsabile dell’intero settore giovanile e non possiamo buttare all’aria o complicare eccessivamente questo importante settore; quindi il suo impiego sulla panchina della prima squadra è forzatamente a tempo”. Non si sbilancia, ancora il numero uno di via Stazione, sul nuovo allenatore che sarà, comunque, John Tucker, sui tempi del cui arrivo non si hanno notizie ma potrebbe già essere per sabato 15 per la trasferta di Alleghe. Cesare Pivotto Calcio. TERZA CATEGORIA Glc fuochi d’artificio in Coppa Per l’Asiago l’ennesimo rinvio Nuovo anno e, finalmente, si torna a giocare. Beh, quasi. Il 6 gennaio, infatti, sono andati in scena alcuni recuperi di campionato di terza categoria girone B e pure la gara di andata della semifinale della Coppa Bassano. Ma il maltempo, nella fattispecie la neve, neanche a farlo apposta dopo aver dato tregua a ridosso del capodanno e nei giorni seguenti è tornato a colpire. A farne le spese l’Asiago Calcio Altopiano costretto ad un nuovo rinvio del match con il New Team SS. Trinità. Giocata regolarmente, invece, l’andata della semifinale di Coppa Bassano che vedeva protagonista il GLC sul campo di Travettore di Rosà ospite del Transvector, in vetta, ancora senza “macchia”, anche al campionato. Falsa partenza per gli altopianesi, infilati due volte in avvio. La rete di Schivo riapre i giochi; mentre in apertura di secondo tempo è Gheller a firmare il momentaneo 2-2. Nuovo vantaggio, poco dopo, dei padroni di casa, ma il GLC non demorde, prima impattando con Valente e quindi operando il clamoroso sorpasso ancora con Gheller a 7’ dalla fine. Non è finita, però, perché il Transvector, all’86’, acciuffa il pari (4-4) su calcio di rigore. Un risultato, comunque, che tiene apertissimo il discorso-qualificazione per la finale. La semifinale di ritorno è prevista per il 9 marzo (ore 20.30). E domenica 9 gennaio si torna in campo per recuperare le gare non disputate lo scorso 28 novembre. Nel girone B si recupera la giornata n. 11; mentre nel girone di Bassano si giocano gli incontri valevoli per il 10° turno. Stefano Angonese Classifica Terza Categoria girone B (dopo la 15a giornata): Galvanauto Motta **** e Cogollo **** 26; Arsiero *** e Monte di Malo *** punti 24; Asiago **** 20; Union Pedemontana **** 18; Novoledo Villaverla **** e New Team SS. Trinità **** 17; Zanè ***** 16; Montecchio Precalcino *** 15; Azzurra Agno **** e Valli *** 12; S. Quirico *** 11; Rozzampia **** 10; S. Tomio *** 9; Giavenale *** 4. (* le partite in meno) Prossimo turno (9 gennaio – ore 14.30): Arsiero – Asiago Classifica Terza Categoria girone Bassano (dopo la 13a giornata): Transvector *** punti 26; S. Pietro Rosà ** 23; Fellette *** 19; Junior Monticello **** 17; Aurora S. Giuseppe *** 16; Villaggio S. Lazzaro ***** 13; Facca ***** e S. Vito Bassano **** 11; Glc *** 10; Arsenal Cusinati ****, Real Stroppari **** e Tezze *** 6; Ospedaletto **** 1. (* partite in meno) – Glc e Junior Monticello un punto di penalizzazione. Prossimo turno (9 gennaio – ore 14.30): Real Stroppari – GLC CASA ROSSA Pizzeria birreria Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc.. Loc.Kaberlaba Asiago 8 l’Altopiano Sabato 8 gennaio 2011 22 Tricolori cittadini-master e Coppa Italia da Asiago al Centro Fondo Campolongo Giulia s’ispira a Deborah La Compagnoni modello per la slalomista di Gallio “Mi serve la concentrazione giusta. In prova vado fortissimo ma poi in gara qualcosa si blocca. Tra le nostre grandi dello sci vorrei poter avere la stessa capacità di concentrazione di Deborah Compagnoni. Un mito inarrivabile” Giulia Gianesini si prepara agli appuntamenti del 2011 dimostrando grande tenacia. E’ una Giulia carica, anche a dispetto degli ultimi risultati sotto le sue aspettative, un’atleta che non è intenzionata a mollare e determinata a migliorarsi come faceva la Compagnoni. “Deborah Compagnoni è più che un idolo sportivo per me, è un esempio da seguire per superare le difficoltà, per trovare la forza e la concentrazione per migliorarmi e portarmi li, in alto, dove so che posso arrivare – dichiara la sciatrice galliese – quando sono in gara penso spesso a lei, a quante difficoltà ha dovuto passare per poi arrivare ai massimi vertici”. Giulia Gianesini è reduce da due prestazioni altalenanti, ad Aspen è uscita di pista registrando un intertempo marziano, con tre decimi di secondo di vantaggio sulla vincitrice, mentre a St. Moritz non è riuscita a bissare una brillante prima manche. “Per arrivare in alto ci vuole tempo, costanza e grinta; io cerco di migliorarmi e di non tralasciare mai nessun particolare, dall’allenamento al mio rito personale della chiusura degli scarponi prima della gare – prosegue Giulia – vorrei chiudere l’anno in bellezza per fare un regalo a tutti i miei supporters, in maniera particolare i miei fans di Facebook, ogni giorno più numerosi e che mi danno una carica motivazionale incredibile!” Il prossimo appuntamento che la vedrà in pista è per il 15 gennaio sulle nevi di Maribor in Slovenia. L’Us Asiago Sci apre a Malga Rivetta la stagione 2010-11 dello sci alpino L’ US Asiago Sci rinnova anche per il 2011 l’apertura della sua stagione agonistica di sci alpino sulle piste di Malga Rivetta organizzando la prima prova del Gran Prix ragazzi-allievi - Circoscrizione di Vicenza. La località trentina, posta appena a valle del Passo Vezzena, ben si presta per una gara giovanile soprattutto grazie all’ottimo innevamento sul quale può contare. Le abbondanti nevicate degli scorsi mesi e la “quota parte” di innevamento artificiale predisposto dai gestori consente allo staff organizzativo dell’Us Asiago Sci di presentare un campogara in perfette condizioni di agibilità e sicurezza anche perché le recenti piogge non hanno arrecato danno mentre le temperature rigide di questi giorni hanno consolidato ulteriormente il manto nevoso. Domenica 9 gennaio i concorrenti al via saranno circa centocinquanta suddivisi fra allievi e ragazzi, maschi e femmine. Le gare del circuito vicentino sono complessivamente sei: due slalom, due giganti ed altrettanti super-g. Successivamente si passerà alle finali regionali. A Malga Rivetta i concorrenti inizieranno con lo slalom speciale. C’è una novità regolamentare: si correrà affrontando un solo paletto. Questa e le altre modifiche di carattere tecnico introdotte da questa stagione agoni- stica sono state presentate agli sci club vicentini riuniti appositamente dal presidente provinciale Fisi Silvano Panozzo. Gli allievi, i nati nel 95-96, saranno impegnati su due manche. Discesa unica invece per i ragazzi(97-98). Per le categorie in gara squadre agonistiche dell’Us Asiago si presentano con una ventina di effettivi e disponendo di buone individualità possono anche puntare a qualche podio. Del resto l’allieva Stefania Carli già si è messa in luce. La manifestazione proposta dall’Us Asiago Sci, società costituitasi nell’ormai lontano 1922, è sponsorizzata da Aviva, compagnia d’assicurazioni, come avvenuto in precedenti circostanze. “Modesto innevamento alla Golf Arena di Asiago e meteo che preannuncia pioggia a quota mille per il fine settimana ci costringono a trasferire la “giornata tricolore” dal capoluogo dell’altopiano al Centro Fondo Campolongo”. Così Fabrizio Dalle Ave presidente del Gsa Asiago cui la Federsci ha affidato l’organizzazione dei Campionati Italiani “cittadini-master” lunghe distanze e la tappa di Coppa Italia previste entrambe per domenica 9 gennaio 2011. Ed aggiunge: “In termini organizzativi nulla cambia e neppure nel programma-orario. Soltanto ci trasferiremo in quota per maggior sicurezza nostra e tutela degli stessi atleti in gara”. Se tutto quanto previsto resterà immutato, salvo la sede delle prove, agli organizzatori verrà senz’altro imposto uno sforzo supplementare. Lo staff, molti i volontari messisi a disposizione, dispone di lunga esperienza in materia. Altrettanto vale per i responsabili del Centro Fondo Campolongo “nordic-area” dove annualmente si ospitano gare sulla distanza e gran-fon- do di rango nazionale. Basti pensare alle numerose edizioni della Campolonga, della Befanalauf o del Trofeo Terme Euganee. Le piste sulle quali saranno in palio gli “scudetti” cittadini-master ed i podi della Coppa Italia sono di indiscutibile valore tecnico quindi in grado di far emergere i migliori. Intanto nella classifica parziale – tecnica libera - del Master Tour 2010-11, challenge riservato agli amatori impostato su 14 prove, compresi i “tricolori” di domenica prossima, due fondisti del Gsa Asiago sono al comando delle rispettive categorie dopo Sgambeda e Turmasi. Si tratta di Francesco Benetti, gruppo “U 3”, e di Roberto Martini capofila degli “U 5” mentre altri biancoverdi sono ben piazzati. Questo a significare che domenica 9 gennaio gli atleti del Gsa Asiago si presenteranno ben attrezzati per sfruttare a dovere il fattore campo pur in presenza di avversari di tutto rispetto. “Sinora – sottolinea ancora Fabrizio Dalle Ave – siamo soddisfatti delle prestazioni dei nostri. Giovedì 6 gennaio una decina di loro saranno impegnati nella 2° edizione della Comelgoloppet. Puntiamo molto su Marco Crestani, Roberto Martini, Angelo Rausse, Daniele Doriguzzi, Diego Magnabosco per poi rivederli nuovamente al top tre giorni dopo sulle piste di casa”. Le gare in programma, tutte in tecnica classica, e con partenza in linea sono: ore 9.30, Coppa Italia 15 km maschile, 10 km femminile; ore 10.30, cittadini master, Junior 10 km maschile, 15 km femminile. Senior 30 maschile per i “tricolori”; 10 km femminile. Disputate il 22 e 23 dicembre a Piani di Luzza le prime Nazionali Giovani di fondo Nei giorni immediatamente prima di Natale si sono svolte le prime nazionali giovani di sci nordico a Piani di Luzza, a 3 km da Forni Avoltri in provincia di Udine, che a fine marzo ospiterà i campionati Italiani Assoluti di biathlon, dopo che recentemente sono state ammodernate pista e strutture di supporto. Tutti pronti i fondisti dell’Unione Sportiva Asiago Sci, ansiosi di gareggiare in queste piste alternate da boschi di conifere e spazi aperti fino ad apprezzare le cime del monte Tuglia e del monte Gen. La prima giornata, mercoledì 22 dicembre, con cielo coperto e una neve compatta, è cominciata con un prologo di due chilometri e mezzo, ripartiti in due giri, in tecnica libera per la categoria giovani maschile. La vittoria è andata al friulano Claudio Muller con un tempo di 11’52.4, ma c’è da complimentarsi anche con i nostri atleti: ottimo l’ottavo posto di Luca Rigoni, undicesimo si è classificato Davide Cantele e 38° Simone Bertacco. In pista d’arrivo al femminile si è registrata la buona tredicesima posizione di Roberta Forte. La giornata molto intensa, sia per le gara della mattina, sia per la preparazione degli sci per il giorno seguente, si è chiusa con la cerimonia di premiazioni nel tardo pomeriggio. Il giorno successivo si partiva con il tempo di distacco del primo giorno, e nella categoria Juniores femminile con sette chilometri e mezzo in due giri è arrivato un 11° posto per Roberta Forte, mentre negli aspiranti maschile sui dieci km in tre giri c’è stato un 12° posto per Davide Cantele, un 24° per Luca Rigoni e il 38° di Simone Bertacco. Anche questa giornata è stata impegnativa per i fondisti, e i risultati positivi non sono mancati. Ci vuole costanza, impegno, volontà di riuscire e tanto sacrificio, e per questi atleti che associano scuola, sport e vivere di ogni giorno, il merito è davvero tanto. Siamo solo all’inizio del percorso, i prossimi appuntamenti sugli sci saranno numerosi e le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare. Agli atleti dell’Unione Sportiva Asiago Sci lanciamo un “ in bocca al lupo” per le prossime gare. Morena Turetta 8 l’Altopiano Sabato 8 gennaio 2011 23 Con l’anno nuovo riparte il campionato Cristian Rela, confermato alla guida della nazionale senior, parla a ruota libera di questi primi mesi (tra sorprese, conferme e delusioni) e dei prossimi, che culmineranno con il Mondiale di Roccaraso prima parte di stagione? «Civitavecchia ha pagato i tanti impegni e le trasferte di questi mesi e, forse, ha raccolto qualche punto in meno del previsto, ma ha già vinto la Coppa Italia ed è arrivato quarto in Champions. Per quanto riguarda Padova, invece, ha una prima linea (ex Vipers e nazionale, ndr) formidabile e quindi non è affatto una sorpresa vederlo lì in classifica, anzi. Forse mi aspettavo ancora qualcosa in più. Ferrara è partito male, ma si sta ritrovando ed è probabilmente una delle formazioni più organizzate. La vera sorpresa, finora, è, però, il Vicenza. Bel gruppo, hanno spirito e voglia giusti per disputare una gran bella stagione; quando li ho visti giocare dal vivo mi hanno colpito positivamente. Deludente, invece, l’Arezzo. Hanno una buona squadra, che può star tranquillamente nei primi posti, ma finora hanno fatto pochino». E gli Asiago Vipers? « Beh, da loro mi aspetto, anzi tutti si aspettano, sempre qualcosa in più, anche se i conti si faranno alla fine e, comunque, rimangono un ostacolo che personalmente preferirei evitare nei beroun2010.esports.cz. Tutti fermi per la sosta, fino all’8 gennaio quando in A1 si tornerà in pista per l’ultima giornata del girone di andata. E allora ecco l’occasione giusta per scambiare quattro chiacchiere con Cristian Rela, nelle scorse settimane confermato alla guida della nazionale senior che in luglio affronterà il Mondiale, a distanza di due anni (nel 2009 fu a Varese) nuovamente in casa, a Roccaraso (AQ). Siamo al giro di boa, sono state confermate le premesse della vigilia? «Tutto sommato credo di sì – esordisce il c.t. azzurro– e, finalmente, sembra che i giochi per la vittoria finale siano aperti. L’Edera Trieste, dopo aver iniziato con un certo tipo di squadra, ha modificato il suo assetto, inserendo due americani (per un totale di sei stranieri, ndr) ed al momento è probabilmente quella con l’organico più completo. Se avessero iniziato da subito così, a mio avviso, avrebbero anche già vinto due, forse tre trofei». Sabato Milano 24-Edera Trieste assegnerà il titolo platonico di “campione d’inverno”, chi se lo aggiudicherà? «Per me l’Edera resta favorita, ma la formazione di Riki Tessari sta disputando un buon torneo. In ottica playoff, però, manca ancora qualcosa ai rossoblù lombardi». Sorprese e delusioni di questa playoff. Quest’anno, infatti, non è detto che incrociare la settima o l’ottava possa essere così un vantaggio come nelle precedenti stagioni. Comunque, ad esser sinceri, finora li ho visti male, un po’ troppo disuniti; faranno molta fatica a cambiare passo. Se ci fossero i playoff a sei squadre, come un anno fa, credo che rimarrebbero fuori». Il 2011 sancirà, dunque, la fine del regno Vipers? «Per loro sarà molto complicato rivincere il titolo; per le rivali è sicuramente l’anno buono per provarci. Poi, però, le chances dei Vipers dipenderanno da eventuali in- SERIE B – INIZIA IL CAMPIONATO. Archiviata la Coppa di Lega, vinta per la prima volta dagli Asiago Vipers, è tempo di tuffarsi nel campionato. In questo fine settimana, infatti, prende il via la stagione vera e propria che si concluderà nel mese di maggio, per chi riuscirà ad arrivare fino all’epilogo per la promozione in A2. Le formazioni altopianesi, Asiago Vipers ed Asiago Black Vipers, sono state inserite nel girone C che comprende anche Vicenza, Verona, Legnaro e Padova “A”. Nella prima giornata gli Asiago Vipers ricevono i patavini; mentre i “men in black” saranno di scena a Legnaro. La regular season si chiuderà il 13 marzo. Poi via alle cervellotiche successive fasi che, attraverso un percorso diretto per le migliori due di ciascun girone ed uno più tortuoso per le rimanenti, delineeranno le partecipanti alla “Final Four” promozione del 7 e 8 maggio prossimi. nesti nei playoff, ma non ho idea se e chi (i vari Rigoni, Dorigatti, Tomasello, Yoder, Yingling, … ndr) arriverà». Il 2011 porterà Rela di nuovo sulla panchina di un club? «Inizialmente penso di no. C’erano stati un paio di contatti, ma per ora vorrei dedicarmi solo alla nazionale. Poi se, dopo l’appuntamento iridato, dovesse esserci un progetto di lavoro serio e duraturo, perché no?». E come procede la marcia di avvicinamento al Mondiale di Roccaraso, l’ennesima importante occasione per l’inline tricolore? «Dobbiamo incontrarci per definire il programma, spero di poter iniziare a lavorare molto presto». Ha già un’idea della nazionale che verrà? Ci sarà anche Claudio Mantese (in quel periodo dovrebbe essere alle strette finali con il suo percorso universitario, ndr), miglior azzurro all’ultimo Mondiale ed attuale leader nella classifica marcatori della A1? « Sarà davvero dura averlo a disposizione, ma fino all’ultimo cercherò di convincerlo, come farò con altri elementi che dovessero trovarsi in situazioni analoghe. Per quanto concerne la formazione, un’idea di base c’è già ovviamente, ma come sempre molti fattori (lavoro, infortuni, …) contribuiranno a delineare l’organico. Vorrei poter portare qualche giovane in più, ma dipenderà anche da come si esprimeranno nel corso della stagione». Qualcuno in particolare sotto osservazione? «Recentemente ho visto all’opera Faravelli del Monleale e devo dire che è maturato molto, ma la strada verso il Mondiale resta lunga. Proverò lui ed altri, come un anno fa, nei raduni, per valutarne non solo la tecnica, ma anche la personalità ed il carisma. Le occasioni per i giovani ci sono, anche se tra le delusioni di questa prima parte di stagione dovrei aggiungere il fatto di non vedere ancora abbastanza spazio per loro. Monleale sta lavorando in quest’ottica; spero che altre realtà possano seguire l’esempio dei piemontesi anziché affidarsi a stranieri o a giocatori, spesso veterani, già formati. Insomma, ci si dovrebbe impegnare tutti un po’ di più: le società, dando maggior fiducia ai ragazzi, e pure i giovani, che dovrebbero lottare con maggior convinzione per guadagnarsi un posto fisso nelle rotazioni. Penso anche ad Asiago. Quest’anno, difficile e tribolato, rappresenta comunque un’opportunità per loro, ma finora non l’hanno colta più di tanto». Messaggio inviato, dunque, e chissà che qualcuno possa riceverlo già da questo weekend, che riporta in pista la A1. La Rigoni di Asiago Vipers, dopo aver chiuso il 2010 con il successo sul Monleale, cerca altri punti preziosi sul campo della matricola Cittadella a trazione altopianese in una di quelle partite da vincere a tutti i costi. Classifica Serie A1 (dopo la 10a giornata). Edera Trieste punti 24; Milano 21, Padova 19; Civitavecchia 18; Ferrara 15; Arezzo 14; Vicenza 13; Rigoni di Asiago Vipers 12; Monleale 7; Cittadella 4; Polet Trieste * 0. (* una partita in più) Stefano Angonese Ristorante CASA ROSSA località Kaberlaba - Asiago info 0424-462017 BIRRERIA PIZZERIA Lo staff augura Buon Anno 1° Torneo di Biliardo del Patronato di Gallio Nelle sere del 14, 15 e 16 dicembre nel patronato di Gallio si è svolto il primo torneo di biliardo con la partecipazione di vari giocatori. Alla fine di queste serate, il vincitore è stato Luca Segafredo, che ha battuto in finale Paolo Schivo ’Payo’; al terzo posto ma non meno abile in questo sport si è classificato Marco Bovi. Le serate sono state molto animate da questo torneo, uno sport perso un po’ di vista negli ultimi anni a Gallio per vari motivi, anche per le condizioni in cui era ridotto il biliardo, non più sistemato da vari anni e messo a nuovo proprio per il torneo. Ora che lo si può di nuovo utilizzare, speriamo che molti giovani comincino a giocarci, passando il tempo in un’attività sana piuttosto che in altri modi. Questa è solo una delle prime attività organizzate nel patronato, nei mesi prossimi ne verranno svolte molte altre, cercando un po’ di rilanciare questo luogo di aggregazione, ultimamente non più molto frequentato dai vari giovani. Ringrazio i vari partecipanti al torneo, aspettandoli numerosi al patronato non solo per le prossime iniziative ma anche solo per ritrovarsi in compagnia. Devo ringraziare anche Nicoletta, volontaria del pa- tronato, che ci ha aiutato in queste sere, Don Lauderio sempre disponibile a dare una mano per queste attività verso i giovani, e i vari ragazzi che hanno contribuito alla buona riuscita di questo primo torneo. Roberto ‘Cibo’ Cherubin Musica dal Vivo SABATO 8 : LE DEA SABATO 29: LIBERA USCITA tributo a Ligabue 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 24 Volley Asiago Altopiano: crescendo di soddisfazioni Il nuovo anno inizia decisamente bene per il Volley Asiago Altopiano. La società asiaghese sta vivendo un momento di grandi soddisfazioni su tutti i fronti, in primis per il numero di atleti, quasi triplicati rispetto allo scorso anno. Frutto questo di una grande passione per la pallavolo da parte della dirigenza, degli allenatori e di tutti i genitori volontari, e sono parecchi, che si prestano ad aiutare in tutti i modi la società nel suo processo di crescita continua. Società nata tre anni fa con un gruppetto sparuto di ragazzine ad affrontare un campionato Under 16 AICS, chiuso poi con il titolo di vice campionesse provinciali, e una manciata di non più di dieci bambini a creare un piccolo embrione di Mini Volley. Ebbene in tre anni il piccolo embrione ammonta a 26 atleti iscritti e tesserati AICS, la ex Under 16 sta affrontando da protagonista un difficile campionato di terza divisione di Federazione con 12 ragazze tesserate e, oltre a questo, un’allegra brigata di ragazzine Under 13 (18 atleti, compreso qualche maschietto) che, dopo un campionato d’esordio, quello dello scorso anno, da ottime “incassatrici”, quest’anno stanno dando del filo da torcere a tutte le avversarie, compreso quell’Auxilium che l’anno scorso si è aggiudicato il titolo provinciale e che quest’anno è caduto pesantemente sotto i colpi di Capitan Melania Baù e compagne. Palese la soddisfazione di coach Petronio Gatti che commenta così il recente successo contro le detentrici del titolo: “Che dire... per noi è la prima vittoria in campionato, molto netta, più di quanto dicano i parziali (25:16, 25:15 e 25:16). Ho potuto ruotare Momento d’oro per la squadra asiaghese in grande crescita di numeri e di risultati tutti e 12 gli effettivi a disposizione, cosa fondamentale a questa età dove è importante che tutti si sentano partecipi di una vittoria o di una sconfitta. Solida la difesa ma un attacco ancora da registrare. Ho chiesto loro, nel terzo parziale, di attaccare comunque dato che la partita sembrava ormai nelle nostre mani, così ho finalmente potuto vedere le loro potenzialità: 11 attacchi, 8 dei quali a punto! Adesso abbiamo due settimane prima di incontrare Perlena e poi Slegar, incontri che dovremo affrontare in preparazione del big match di ritorno contro il Creazzo con il quale, presumibilmente, ci giocheremo il primo posto nel girone. Credo che quest’anno il campionato lo vivremo da protagonisti, dopo una grande semina profusa l’anno scorso il momento della raccolta è ormai maturo. Il preparatore atletico Lucio Plebs, la campiones- sa italiana in carica Under 16 Ilenia Basso (che quest’anno si è messa a disposizione del team) ed io stiamo lavorando in grande sintonia e i risultati si iniziano a vedere.” E dall’Under 13 muoviamo alla squadra ammiraglia del Volley Asiago, ovvero quella di coach Ulisse Munari che sta guidando 12 ragazze, dai 15 ai 18 anni, nel campionato di terza divisione femminile di Federazione. Lo scotto del debutto è stato ormai pagato (uno 0 a 3 in quel di Malo!) e la squadra ora è in netta crescita dato che, nei successivi tre incontri, si registrano una sconfitta al tie break e due vittorie secche per 3 a 0 (l’ultima delle quali due settimane fa, dato che sabato scorso il Volley Asiago ha riposato). Con sette punti in saccoccia ora la squadra si trova al terzo posto a sole due lunghezze da un terzetto formato da Malo, Pasubio e Olimpia Zanè, e a un solo punto dalla seconda (il Novale). Lode- vole l’atteggiamento delle ragazze della terza divisione che, oltre ad essere impegnate con successo a scuola, affrontano allenamenti e trasferte piuttosto impegnativi e sempre con grande entusiasmo. Oltre a questo, alcune di loro hanno messo la propria esperienza anche a disposizione del settore giovanile. Dicevamo infatti di Ilenia Basso che fa da assistant coach in Under 13; da segnalare anche l’altra campionessa italiana in carica Under 16 AICS, Veronica Galante, Deborah Rigoni e Sara Plebs, che stanno facendo un bellissimo lavoro per il settore Mini Volley. Ed è proprio il Mini Volley quest’anno che, se non altro dal punto di vista numerico, dato che i tornei non sono ancora iniziati, è elemento trascinante della società. A dirigere il settore Alessandro Siviero che fa il punto della situazione: “Stiamo andando bene: quest’anno in palestra è un brulicare di bambini, ce ne sono tantissimi e l’entusiasmo, sia da parte di noi allenatori che dei bambini, è alle stelle. Questi piccoli atleti sono il futuro della società e i risultati degli sforzi profusi in questo settore li stiamo raccogliendo ora. E’ sorprendente che il numero di atleti che praticano il Mini Volley, uno sport che non ha certo i favori del territorio qui in Altopiano, sia triplicato rispetto ai due anni precedenti. Il miglior risultato che si potesse ottenere dopo tanti sacrifici! Ora però bisogna lavorare per far crescere questi bambini, non solo come atleti ma anche come persone, e credo che quest’ultima sia la responsabilità più grande che un istruttore si deve prendere quando lavora con atleti così giovani. Fortunatamente sono ben coadiuvato in questo compito dalla nostra “fedelissima” Sara Rigoni che da tre anni a questa parte condivi de con me questa avventura, e da altre tre validissime atlete della squadra maggiore, Veronica, Sara e Deborah, che portano, malgrado la loro giovane età, un contributo tecnico fondamentale.” Dunque vele al vento per il Volley Asiago Altopiano che si appresta a entrare nel 2011 con uno spirito vincente, da protagonista, ma con un filo conduttore ben chiaro e preciso: crescere non solo come atleti ma anche, e soprattutto, come persone! Nuoto: Pronti, a posto…e via! É ufficialmente partita lo scorso 18 dicembre la stagione di gare della Nuoto Altopiano 7 Comuni. L’occasione per ritornare a gareggiare è stata la 28esima edizione della competizione dilettantistica del ‘Natale Arzignanese’ svoltasi presso la piscina di Creazzo. Quindici gli atleti che hanno gareggiato principalmente nelle categorie esordienti A e B, confrontandosi con altre 5 società sportive. Il bilancio gara è stato più che positivo visto il sostanzioso bottino di medaglie portato a casa: 4 atleti altopianesi, Edoardo Dellai, Giada Morello, Alyce Vellar e Stefano Carli, sono tutti saliti per ben due volte sul podio facendo salire ad 8 il totale delle medaglie! Un buon inizio stagione che si spera possa fare da traino per tutti i ragazzi della squadra allenata e seguita da Manuela Pentassuglia, Mauro Ferro, Gabriele Rodeghiero e Massimo Frigo, che ringraziano in maniera particolare la Polisportiva del Comune di Roana e gli sponsor per il prezioso supporto. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 25 IL POTERE ECCLESIASTICO NON SPAVENTA WIKILEAKS Il popolo di Julian Assange, internet lo ha noaustraliano, dal 2007 tra i promotori del sito minato “uomo Wikileaks dell’anno 2010", ma le sue scomode indagini ed intercettazioni sui potenti della terra e sul mondo ecclesiastico non sono bastate per convincere una giuria composta da giornalisti e politici (appunto) ad archiviare ufficialmente il suo nome negli annali; troppo scomodo, me- guerra in Afghanistan glio virare dunque sul più allo stile di vita dei poligiovane miliardario della tici, dalla corruzione alla pianeta, Mark mancata collaborazione Zuckerberg, fondatore della chiesa nell’inchiedel più famoso social sta sui casi di abusi sui network: facebook. minori in Irlanda. ArgoJulian Assange, austra- menti che hanno alimenliano, dal 2007 tra i pro- tato polemiche e minacce, motori del sito Wikileaks con lo stesso Assange ne ha per tutti: dalla pronto a dichiarare guer- ra ( “Se pubblicare q u e s t i dossier mi rende pericoloso ai loro occhi, ebbene, che sia”) alle più alte cariche politiche e governative mondiali. Documenti che rafforzano ulteriormente anche le accuse di pedofilia nel mondo della chiesa, con prove che potrebbero ritenersi decisive per il futuro del Vaticano. Ma esistono veramente istituzioni in grado di mettere il bastone tra le ruote alla chiesa di Roma? Gli abusi sui minori sono stati conferma- ti da fonti vicine all’autorità papale e di fronte ad un peccato (tanto per restare in tema) così grande, nessun organo ha mosso un dito. Julian Assange potrebbe essere la risposta al male, alla parte marcia di un sistema che getta il sasso e nasconde la mano, che cerca disperatamente l’appoggio di migliaia di fedeli che osservano con occhi pieni di speranza il cielo sopra Piazza San Pietro e invocano il nome di Benedetto XVI. Persone comuni, tra le tante forse anche vittime di violenza sessuale che guardano al Papa come l’unica fonte di verità e speranza. Persone che meritano il rispetto, la chiarezza e la purezza di una chiesa sempre più sotto l’occhio del ciclone. Perché Dio perdona anche il più grave dei peccati. Fabio Pernechele “Una equa e solidale politica fiscale per il welfare veneto” In questi giorni d’inizio 2011 è ripresa la querelle sulla reintroduzione dell’IRPEF regionale: favorevoli e contrari si “confrontano” a suon di dichiarazioni a volte strumentali. In un periodo di gravissima crisi economica, occupazionale, morale e politica, l’equità e la progressività sulle imposte e la lotta alle evasioni fiscali e contributive, dovrebbero continuare a essere i presupposti fondamentali per rimettere in equilibrio le “casse pubbliche” dello stato, delle regioni e degli enti locali. Soltanto per motivi elettorali e per “aiutare” chi economicamente stava e sta meglio, infischiandosene della tenuta dei bilanci pubblici, prima il governo nazionale, con la cancellazione dell’ICI per tutte le prime case (con pesanti ripercussioni sui bilanci dei comuni), poi la (precedente) giunta regionale, con l’azzeramento dell’addizionale IRPEF (per i redditi oltre i 29.500 euro), hanno dato uno schiaffone alla “povera gente”, individuabile in quella parte della società (famiglie e persone singole) che, nei casi migliori, ha redditi (proprio immobile di abitazione incluso) che non vanno oltre i 20/25 mila euro (lordi) l’anno; non dimenticando che migliaia di pensionati, di disabili e di non autosufficienti, qui in Veneto, non arrivano a superare gli ottocento euro mensili. Rimanendo all’addizionale regionale, va ricordato che la “povera gente”, ad eccezione degli indigenti, ha continuato a versare lo 0,9%, il beneficio dell’annullamento dell’aliquota regionale aggiuntiva, lo 0,5%, è stato riconosciuto, come sopra riportato, ai redditi medio - alti, sulla base delle logiche che caratterizzano i sistemi politici corporativi e le coalizioni governative neoliberiste. Adesso che la crisi attanaglia marcatamente il welfare, emergono con molta evidenza quelle scelte irresponsabili che come macigni peseranno sulle spalle delle persone più fragili e dei ceti meno abbienti, quando avranno bisogno di cure mediche, di ricoveri ospedalieri, di residenzialità nelle case di riposo, di collocazione nei CEOD, di assistenza, di provvidenze, di aiuti economici, etc. L’assessore regionale alle politiche sociali, come da consuetudine, senza il necessario preventivo confronto con le forze sociali, attraverso i mass media, snocciola critiche a destra e a manca (in questo caso più alla sua coalizione di centrodestra) alzando barricate contro la reintroduzione dello 0,5%. Questa percentuale, dall’assessore, è impropriamente etichettata come “nuova tassa”. La novità non sarebbe il riportare le aliquote dell’addizionale al 2009, bensì diventerebbe “nuova tassa”, o meglio “ennesima inaccettabile imposizione”, la ventilata proposta unilaterale del governatore della Regione, ovviamente se l’interpretazione dalle notizie giornalistiche fosse corretta, di portare allo 0.9% l’aliquota per tutti (esclusi gli indigenti). Quindi, l’addizionale avrebbe questa nuova dimensione: 0,9% (quota vigente che va allo stato) + 0,5% (reintroduzione della quota precedente) + 0,4% (nuova quota aggiuntiva) totale = 1,8%. Sempre l’assessore alle politiche sociali, nella sua opposizione alla progressività della tassazione regionale, per rimettere in sesto le risorse per i servizi sociosanitari e socio-assistenziali, propone, indica, i modelli organizzativi di salute esistenti nel suo territorio elettorale, che per la loro qualità, funzionalità ed economicità, sono da molti apprezzati, ma non vanno semplificati i raffronti con le altre Aziende ULSS e Ospedaliere. Le differenze sui costi di gestione e di erogazione delle prestazioni, dipendono dalle specifiche condizioni territoriali (livelli epidemiologici, presenza di istituti di pena, numero di cittadini immigrati, percentuale di anziani, etc.). In tutte le aree sociosanitarie e socio-assistenziali del Veneto si registrano quotidianamente delle “buone ed efficienti pratiche”. Pertanto le verifiche e i correttivi vanno fatti nei confronti di coloro che sono stati nominati (direttamente dal governatore regionale) a dirigere la “complessa rete sociosanitaria territoriale”; contemporaneamente a questo opportuno intervento sulle direzioni delle Aziende ULSS, va velocemente approvato, con la concertazione, il nuovo piano regionale sociosanitario e vanno accantonati, definitivamente e completamente, tutti i progetti di finanza (project financing) in sanità e per il sociale pubblico (centri servizi alle persone, etc.) e va radicalmente riformato tutto il sistema degli appalti e subappalti e delle varie convenzioni con i privati. In fine, dall’assessore regionale alle politiche sociali gli oltre duecentomila soggetti invalidi, persone disabili e non autosufficienti, i loro familiari e le associazioni che gli assistono, attendono di conoscere come e quando finanzierà (annualmente servono circa due miliardi di euro) lo specifico fondo previsto dalla legge regionale n. 30 del 2009. La risposta non potrà prescindere dalla definizione di un’equa e solidale politica fiscale, altrimenti la demagogia prevarrà sul necessario senso di responsabilità che invece dovrebbe (deve) caratterizzare l’azione di chi governa la “cosa pubblica” per il bene, soprattutto, di quelle persone maggiormente esposte ai rischi e alle difficoltà della vita. Franco Piacentini Coordinatore Dipartimento Welfare CGIL “Evangelizzare e convertire chi non conosce Cristo” Natale 2010: davvero fruttuoso per l’islam. In Iran, Irak, Siria, Libano, Africa del Nord, Filippine, Indonesia, Pakistan ed Egitto, i seguaci di Maometto hanno mandato al Padreterno centinaia di “cani infedeli”. Poco importa che tra gli apostati figurassero donne e bambini, l’importante era dimostrare la superiorità del Corano rispetto alle inattendibilità dei Vangeli. Riferendosi alla strage di Alessandria, il Santo Padre ha osservato che: «davanti a questa strategia di violenze che ha di mira i cristiani, e ha conseguenze su tutta la popolazione, prego per le vittime e i familiari, e incoraggio le comunità ecclesiali a perseverare nella fede e nella testimonianza di non violenza che ci viene dal Vangelo. Penso anche ai numerosi operatori pastorali uccisi nel 2010». L’imam di Al Azhar, sceicco Ahmed El Tyeb, ha risposto definendo le dichiarazioni di Benedetto XVI un «intervento inaccettabile negli affari dell’Egitto». Dettaglio che la dice lunga sul concetto di rispetto umano professato dall’islam. Una volta per tutte la Chiesa Cattolica dovrebbe dichiarare pubblicamente ai fedeli ciò in realtà pensa privatamente, vale a dire che il Corano non è stato dettato a Maometto dall’Arcangelo Gabriele (in questo caso il libro sarebbe sacro, veritiero e portatore di pace), bensì da qualche entità maligna che si è palesata sotto le mentite spoglie di un angelo di luce. Basti chiedere a qualsivoglia esorcista o sacerdote serio per averne conferma. Se non ci si ficca in testa questa banale verità, si continuerà a spiegare la brama di sangue insita nel dna dell’islam, con una serie di inconcludenti analisi sociologiche che lasceranno il tempo che trovano. Si continuerà a dire che gli integralisti e i kamikaze usano la religione per fini altri, che i veri islamici predicano la pace e la tolleranza e che le cause del terrorismo sono imputabili alla povertà. Baggianate!!! La radice dell’odio va unicamente ricercata nel Corano. La soluzione? Elementare: evangelizzare e convertire chi non ha avuto la fortuna di conosce Cristo, la Via, la Verità, la Vita. Tutto il resto, a partire dal cosiddetto dialogo interreligioso, per passare dalle marcette della pace e per finire con lo spirito di Assisi, è improduttiva perdita di tempo e di vite. Gianni Toffali Verona l’Altopiano Sabato 8 gennaio 2011 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Stefano Angonese, Luigi Frigo Bettinado, Giovanni Dalle Fusine ,Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese, Christian Comelato, Riccardo Mosele, Andrea Benetti, Alessandro Siviero, Alessandro Cunico, Morena Turetta, Roberto Cherubin, Giacomo Scarsella, Pino Rossi Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale - Grafica Altopiano Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 8 a venerdì 21 gennaio 2011 L’8 gennaio è l’8° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 357 giorni alla fine del 2011 Sabato 8 SS. Massimo e Severino Domenica 9 S. Giuliano Martire Lunedì 10 S. Aldo eremita Martedì 11 S. Igino Papa Mercoledì 12 S. Modesto Giovedì 13 S. Ilario Venerdì 14 SS. Felice e Bianca Sabato 15 S. Mauro Abate Domenica 16 S. Marcello Papa Lunedì 17 S. Antonio Abate Martedì 18 S. Liberata Mercoledì 19 SS. Mario, Marta, Abaco, Audiface Giovedì 20 S. Sebastiano Venerdì 21 S. Agnese Sabato 8 gennaio il sole sorge alle 7.38 e tramonta elle 16.56, venerdì 21 il sole sorge alle 7.32 e tramonta alle 17.11 Proverbi di gennaio: - A mezzo gennaio, metti l’operaio. - A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio. - Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio. - Gennaio e febbraio mettiti il tabarro. - Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio. - Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato (ovvero e maggio n’è incolpato). - Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe. - Gennaio forte tutti i vecchi si auguran la morte. - Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia). - Gennaio secco, lo villan ricco. - Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio. - Gennaio, ovaio. - Guardati dalla primavera del gennaio. - Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d’agosto con la buona stagione, valgono più che il tron di Salomone. - La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina. Storie di santi: san Mario. Mario è uno dei nomi più diffusi in Italia (è al quarto posto), presente anche in diverse varianti come Mariolino, Marietto, Mariuccio, Mariano, per quest’ultimo nome, divenuto indipendente, bisogna dire che lo portarono diversi santi e beati ed è particolarmente legato al culto della Vergine, detto appunto ‘mariano’. Ma il nome Mario non è come si crede comunemente, il maschile di Maria, ma riprende l’antico gentilizio (cognome) romano ‘Marius’ Dalle ore 8.45 di sabato 8 alle ore 8.45 di sabato 15 gennaio ASIAGO: Farmacia chimica Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici Molini- Piazza II° Risorgimento 23 Dalle ore 8.45 di sabato 15 alle ore 8.45 di sabato 22 gennaio LUSIANA: Farmacia del dr. Mario Balduzzo, Viale Europa 27 ROANA: Farmacia di Roana sas, della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina 23 a sua volta derivato dall’etrusco ‘maru’ (maschio). La sua diffusione è iniziata a partire dal Rinascimento, per la ripresa del nome del politico e militare romano, il generale e console Mario, avversario dell’aristocratico Silla, considerato un difensore del popolo e della democrazia, morto nell’86 a.C. In ambito cristiano si venera S. Mario il 19 gennaio, anche se in altri antichi Martirologi, la sua celebrazione era al 20 gennaio, insieme alla moglie Marta ed ai figli Audiface ed Abaco, tutti martiri a Roma. Secondo una leggendaria ‘passio’ del VI secolo, i quattro martiri componenti della stessa famiglia, persiani di origine, lasciarono la loro patria, per recarsi a Roma a venerare le reliquie dei martiri, come facevano in quei tempi molti cristiani. Secondo questi studiosi è probabile che il gruppo, siano dei cristiani non legati da vincoli familiari, abitanti a Lorium, in una villa imperiale distante dodici miglia da Roma. Sul luogo del martirio, nella tenuta di Boccea, sorse poi una chiesa, di cui sono ancora visibili i ruderi e che durante tutto il Medioevo fu meta di pellegrinaggi. Per quanto riguarda le loro reliquie, esse ebbero vicende molto complicate, alcune furono traslate a Roma nelle chiese di S. Adriano e di Santa Prassede, e parte di esse nell’828, furono inviate ad Eginardo, il biografo di Carlo Magno, che le donò, come era uso allora, al monastero di Seligenstadt. Oggi come allora: 13 gennaio 1970: nasceva il ciclista Marco Pantani. Si guadagnò l’appellativo de Il Pirata per la bandana che portava sul capo (ed anche per i suoi arrembaggi nelle scalate). Passò al professionismo il 5 agosto 1992 con la squadra Carrera Tassoni mentre raggiunse l’apice della popolarità nel 1998, quando vinse sia il Tour de France che il Giro d’Italia. Purtroppo l’anno successivo la sua carriera subì un drammatico stop dovuto alle accuse di dooping in seguito ad una analisi del sangue. Pantani cercò di tornare alla ribalta ma senza riuscirci mai completamente. Scomparve prematuramente a causa di un arresto cardiaco forse dovuto ad un’assunzione esagerata di farmaci. 20 gennaio 1961: l messaggio inaugurale della presidenza Kennedy. Nel messaggio alla nazione, il presidente Kennedy sottolinea il dinamismo che, soprattutto in campo internazionale, si deve imprimere nuovamente al paese, e lancia il famoso slogan: «Siamo sull’orlo di una nuova frontiera e io chiedo a ognuno di voi di essere dei nuovi pionieri; non chiedetevi cosa il paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese». Fioriture invernali: il Calicanto (Chimonantus praecox) è una pianta originaria della Cina ed ha la particolarità di fiorire in inverno, nei mesi di gennaio e febbraio, ancor prima che sui suoi rami siano spuntate le foglie. I fiori, gialli esternamente e porpora all’interno, hanno un profumo intenso. Nel linguaggio dei fiori chi regala questi fiori offre la propria protezione e il proprio conforto alla persona che li riceve. La leggenda: si narra che un pettirosso intirizzito dal gelo cercasse un ramo per riposare prima di migrare verso i paesi caldi; alberi frondosi lo guardarono indifferenti, l’unico albero che, impietosito, lo chiamò offrendogli protezione, fu il calicanto. Per questo gesto gentile, il generoso arbusto, fu ricompensato da una pioggia di stelle profumate che si trasformarono in fiori. La ricetta: Tagliolini sedano e bottarga. Ingredienti per 4 persone: 350 gr di tagliolini freschi, 100 gr di bottarga di muggine, 1 cuore di sedano con le foglie, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale. Preparazione:Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua per la cottura della pasta. Nel frattempo, togliete l’eventuale pelle alla bottarga, tagliatela a scagliette sottili, facendone cadere 3 quarti direttamente in una terrina e conditele con 2 cucchiai di olio. Pulite il cuore di sedano tenendo da parte le foglie più piccole e tritatelo grossolanamente. Appena l’acqua bolle salatela, immergetevi i tagliolini e cuoceteli. Scolateli al dente, trasferiteli immediatamente nella terrina con la bottarga condita e mescolateli rapidamente. Unite il sedano, aggiungete l’olio e la bottarga rimasti, guarnite con le foglie di sedano tenute da parte, intere o tritate, e servite. Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Domenica 9 gennaio ASIAGO: Q8 – Via Mosele FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti Domenica 16 gennaio ENEGO: MOVE 2 – Via Roma Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. ARIETE Attenti a non perdere il senso della realtà, avventurandovi in iniziative lontane dai vostri interessi. In amore sono possibili incomprensioni con un partner nervoso, con il quale però, se ci tenete, potete dare vita a un rapporto più sincero. Nel lavoro e nelle spese, lasciate che il destino faccia il suo corso. TORO In questo inizio d’anno non vi manca la prontezza di spirito per affrontare ogni invadente intrusione di chi vuole indurvi a comportarvi in modo a voi non congeniale. Nell’amore seguite il vostro cuore, senza tener conto di pettegolezzi di corridoio, che non corrispondono quasi mai alla verità. GEMELLI Le stelle vi mettono alle strette, imponendovi di prendere una iniziativa coraggiosa per conquistare la considerazione di chi vi interessa. Se si tratta di faccende di cuore il partner non sarà insensibile alle vostre sollecitazioni. Per lavoro e investimenti immobiliari, avete buone possibilità di agire con successo. CANCRO L’anno nuovo inizia all’insegna dell’ ottimismo che attualmente è la carta vincente su cui puntare per fare centro. Nell’amore, soprattutto se il vostro partner è un gemelli, prendete una iniziativa coraggiosa e divertente, aperta alle novità, lasciando che il destino si manifesti. Nel lavoro avrete una buona occasione per mettervi in luce positivamente. LEONE Fra le tante proposte sollecitate dalle stelle, non vi resta che scegliere le priorità. Se in cima a tutto c’è l’amore, non esitate a prendere l’iniziativa di un incontro che suggelli il rapporto esistente, proprio come volete voi. Se invece siete single, guardatevi attorno con la massima disponibilità alle proposte che vi arrivano dal destino. VERGINE Senza sottovalutare l’importanza di qualche influsso astrale birichino, potete approfittare di una occasione divertente che il destino graziosamente vi offre. Un incontro galante, una serata mondana, un acquisto gratificante: potete scegliere quello che preferite, senza dimenticare che è il momento di tornare a impegnarvi nel lavoro. BILANCIA Non vi mancano certo i motivi per impegnarvi, in vari settori. In amore avete finalmente l’occasione di ottenere quello che desiderate, sia per consolidare il rapporto, che per concluderlo. Se siete single, non sono esclusi incontri esaltanti, da vivere con prudente ottimismo. SCORPIONE Le stelle vi regalano forza e fiducia in voi stessi, oltre a quel tanto di energia che rende piacevole ogni battaglia d’amore. Attenti però che certi limiti non vanno superati, se non volete passare dalla parte del torto, specie in questioni di prestigio. Evitate le persone che hanno la capacità di farvi perdere il controllo. SAGITTARIO Avete tutto il tempo di riflettere sul da farsi, sia nell’amore che nei rapporti di lavoro e finanziari: il periodo è favorevole per godere della necessaria determinazione per fare centro. Non insistete sulle parole, ma invece puntate sui fatti per un’azione costruttiva: sarà destinata al successo, se saprete scegliere il modo e il momento giusto. CAPRICORNO Arrivano buone idee, insieme all’energia necessaria per metterle a punto , e sarete in grado di affrontare con successo un confronto, evitando che diventi uno scontro. Fate leva sulla vostra professionalità per sostenere le vostre ragioni nei confronti di qualcuno che potrebbe tentare di farvi perdere credibilità. ACQUARIO Siete giunti al punto in cui riuscirete a superare tutti gli ostacoli, purché vi impegniate a fondo in quello che vi sta a cuore. Nei sentimenti, se il partner fa i capricci, fatevi da parte per un po’, lasciando che il destino, più esperto di voi, si manifesti serenamente. Nel lavoro guardatevi attorno e fate attenzione all’invidia di un collaboratore. PESCI Vi siete già accorti che i vostri progetti incontrano degli ostacoli, evidentemente avvertite la difficoltà di riprendere a tutto ritmo dopo un periodo diverso dal solito. Non allarmatevi: il destino suggerisce solo un cambiamento di rotta, che può riguardare l’amore, se il partner non corrisponde più alle vostre esigenze, o il lavoro. Citazioni Francescane a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana “ Le spighe di grano, quelle più alte, più vanitose.... sono vuote” San Pio da Pietralcina 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 27 “La casa festosa, allegra e accogliente, la casa che piace alla gente…” Arrivando a Cesuna da Treschè Conca, in via Achille Papa spicca sul lato sinistro, appena un po’ più in là della strada, una bella casetta dipinta d’azzurro. La notano e l’ammirano in molti, in qualsiasi periodo dell’anno: piace per il suo stile country, simpatico e accogliente, ma colpisce particolarmente nel periodo natalizio per i suoi tantissimi addobbi. Ci sono composizioni con rami di pino, stelle di Natale, bacche e pigne, e poi ghirlande e pupazzi, c’è il calendario dell’avvento, ci sono i panni di Babbo Natale in versione mignon, stesi su due fili. E ancora statuine con babbi natale, pupazzi di neve, animali del bosco, e c’è una nutrita fila di calze della Befana, ben nove, una per ogni componente della famiglia: Paolo (il capofamiglia), Simonetta (sua moglie, artefice della trasformazione artistica della casa), Bryan (il loro figlio maggiore) e sua moglie Giada, poi Thomas (il secondogenito) e Giada 2, la sua fidanzata, Spritz (il cane cocker), Frau (la gatta) e Taaz (il gatto). Per tutti un pensiero della Befana non manca mai! Ma una casa con un esterno così, dentro come sarà? “Vieni a vedere – dice Paolo – sembra di essere al mercatino di Natale di Bussolengo!” Ogni piano della casa è un tripudio di addobbi, oggetti, cuscini, quadri, che inneggiano al Natale. Simonetta, “l’americana”, è un’artista dell’ago e filo, e così in casa ci sono tante cose nate dalle sue mani: i quadri ricamati sono stupefacenti, meravigliosi i cuscini, tenere le bam- bole. Ogni angolo della casa è pieno poi degli oggetti che colleziona scovandoli anno dopo anno in mercatini ed empori. Passato il Natale, sono davvero molti gli scatoloni da riempire e riporre in soffitta con le cose natalizie, che lasciano il posto però ad altrettanti oggetti di ispirazione country, soprattutto su due temi: i galli e i girasoli. La fantasia di Simonetta è davvero inesauribile: prima di salutarci mi pre- senta il pupazzone che sta all’esterno, in fondo alla scala: è Armando, il custode della legna, che d’estate porta il vestito da contadino, mentre ora indossa soprabito (rosso, per restare in tema natalizio!) e sciarpona: con queste temperature è meglio non rischiare! Anche perché, vista la grande pala che ha a fianco, mi sa che deve mantenersi in forma perché se nevica tocca anche a lui palare! Silvana Bortoli Fatevi gli auguri con il giornale I neolaureati dell’Altopiano Il 2 gennaio 2011 ha festeggiato il 93° compleanno Maria Carli (vedova Brugnerotto “Faina”). Per lei grande festa al ri- Il 15 dicembre scorso Giulia Frigo ha conseguito, all’Università di Trento, la laurea magistrale in Giurisprudenza, discutendo la tesi “La responsabilità civile nell’insegnamento sciistico: profili comparatistici” con l’esimio Prof. Umberto Izzo. A Giulia le più vive felicitazioni e congratulazioni da papà Vito, mamma Daniela e dalla sorella Carlotta (universitaria a Padova), uniti a Rocco, ai nonni Lory, Gianni e Barbara, zii, cugini, parenti e amici tutti. ANNUNCI Cerco lavoro come baby sitter o commessa. Rivolgersi al n. 346-36.67.654 storante dell’Hotel Milano, attorniata dall’affetto dei suoi cari: la sorella Pina di 85 anni, la figlia Giuliana, il genero, i nipoti, i pronipoti e tanti amici che le vogliono bene. Auguri rinnovati da tutti, anche dal figlio Paolo da Torino. 8 Sabato 8 gennaio 2011 l’Altopiano 28