ERDF Innovative Actions 2000-2006
FINAL REPORT
" Regional Programme of Innovative Actions in Basilicata – Italy”
Territorio di Eccellenza
Duration of the Programme (elegibility)
01/03/2003 to 28/02/2007
Analysed and approved by the Steering Committee on 31/08/2007
1. Sintesi (Executive summary)
Il Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 “Territorio di Eccellenza” si
propone di migliorare la qualità ambientale del territorio regionale, attraverso la
sperimentazione nell’area dei 30 Comuni della Val d’Agri (individuata dalla L.R. n. 40 del
3/4/1995 e sue successive modifiche), interessata dalle attività di estrazione petrolifera, di un
processo di certificazione ambientale territoriale che prevede:
¾ di condurre tutti i Comuni del comprensorio alla certificazione ambientale territoriale
secondo lo standard EMAS;
¾ di conciliare l’esigenza di miglioramento del sistema di gestione ambientale locale
con le logiche imprenditoriali, implementando una specifica azione di sostegno
(indirizzo e finanziamento) alla creazione di nuove imprese e/o consorzi pubblicoprivati per la corretta gestione e manutenzione dei sistemi di gestione ambientale e
per la produzione di prodotti a basso impatto ambientale che permettano la “chiusura
dei cicli” alle imprese dell’area.
Il Programma si articola nelle seguenti 7 azioni:
Azione 1: Analisi delle caratteristiche ambientali, sociali ed economiche dell’area del
Comprensorio della Val d’Agri;
Azione 2: Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione
ambientale;
Azione 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti;
Azione 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale;
Azione 5: Creazione di imprese ecocompatibili;
Azione 6: Misure di accompagnamento;
Azione 7: Assistenza tecnica, Monitoraggio, Valutazione e Pubblicità.
L’ obiettivo strategico del PRAI è il seguente:
• Dotare il territorio di strumenti di gestione ambientale che indirizzino lo sviluppo delle
attività umane in due direzioni: la prima, rivolta al controllo degli effetti ambientali dello
sfruttamento delle risorse petrolifere di cui l'area è dotata, la seconda, che tende a
realizzare una elevata qualità ambientale territoriale ed uno Sviluppo Locale Sostenibile,
per avviare un percorso di "valore aggiunto territoriale".
Per raggiungere questo obiettivo la via proposta dal progetto è quella di uno sviluppo che
abbia il carattere della “durata” e che economizzi le risorse locali sulla base dell’efficienza del
sistema. La sfida che si è voluto raccogliere consiste nel coniugare le esigenze dello
sviluppo con i bisogni dei cittadini e con la qualità della loro vita, nonché nel modificare i
modelli di consumo e di produzione utilizzando nuove tecnologie per raggiungere maggiore
efficienza (e risparmio di materiali e risorse) e per ridurre inquinamento e produzione dei
rifiuti. In tale ottica, il Programma persegue i seguenti obiettivi operativi:
• realizzare una dettagliata Analisi territoriale (socio-economica-ambientale) dell’area di
intervento;
• condurre i Comuni del comprensorio alla certificazione ambientale secondo lo standard
europeo EMAS (Eco Management and Audit Scheme), mediante un'azione di
accompagnamento degli enti coinvolti e stimolarne l’adozione da parte delle imprese
operanti nell’area;
• realizzare l’Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata;
• contribuire a definire una specifica metodologia per l’adozione del regolamento EMAS nei
Comuni della Val d’Agri e, a partire da questi, per altri Comuni della regione.
• incentivare l'avvio di percorsi imprenditoriali eco-compatibili, finanziando progetti
d’impresa innovativi funzionali alla “chiusura dei cicli”.
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Le azioni del PRAI sono state ideate e messe a punto da un partenariato tecnicoistituzionale costituito dalla Regione Basilicata, quale titolare dell’intervento, da 3 Comunità
Montane (C.M. Alto Agri, C.M. Alto Sauro – Camastra, C.M. Medio Agri), dal PIT Val d’Agri e
da due partner tecnici, SUDGEST Scarl e Sviluppo Italia Basilicata, a cui sono stati
assegnati rispettivamente l’attuazione delle azioni inerenti la certificazione ambientale e
dell’azione di incentivi alla creazione di imprese eco-compatibili.
Gli elementi di maggior innovazione del Programma risiedono sia nel suo stesso contenuto
che negli approcci e nei metodi utilizzati per l’attuazione del percorso programmato.
Infatti, la realizzazione di attività quali l’Analisi dei Flussi di Materia -che permette di disporre
di indicatori di orientamento alla sostenibilità (utili a livello d’area, di distretto o di regione)- e
la certificazione ambientale dei Comuni della Val d’Agri -al fine di migliorare la qualità della
gestione e della tutela ambientale del territorio- costituiscono attività ad alto contenuto
innovativo e permetterebbero di presentare questa area come vero e proprio laboratorio di
sperimentazione ambientale.
Altro elemento di forte innovatività è rappresentato dall’aver previsto un’azione a sostegno
della creazione di impresa e di competenza professionale nel settore della qualità
ambientale, aiutando in tal modo i territori sia sul piano occupazionale e della produzione del
reddito sia sul piano dell’assistenza alla riduzione degli impatti sull’ambiente.
2. Attuazione (Implementation)
2.1 Realizzazione dei contenuti del programma (At the programme and
thematic level)
Il percorso di accompagnamento alla certificazione ambientale EMAS, è stato realizzato
secondo le previsioni di programma originarie, attraverso l’attuazione delle azioni 7.1, 7.2,
7.3 e 7.4. Nel seguito si riporta una descrizione delle attività realizzate articolate per ambiti
di intervento.
Attività di analisi, ricognizione e indagine
Nella fase preliminare è stata costruita una “mappa” dell'area d’intervento, attraverso la
realizzazione delle analisi di seguito descritte:
• l'analisi delle unità di paesaggio
che ha lo scopo di descrivere e valutare le caratteristiche ambientali e paesistiche dei
territori della Val d’Agri, riconoscendone gli attributi di valore e di degrado;
• l’analisi socio-economica
• l’analisi dei processi di partecipazione
• la mappa dei prodotti del territorio (settore agroalimentare locale)
che insieme definiscono un quadro delle opportunità economiche della Val d’Agri e
contribuiscono a rilevare l’esistenza e la consistenza di un Sistema Territoriale Locale;
• l’analisi dei flussi di materia
che fornisce il quadro della struttura fisica e dei cambiamenti nel tempo del “metabolismo
fisico” di un’economia, dato dalla somma di tutti i flussi di materia ed energia che entrano
nel sistema economico (INPUT), che rimangono all’interno di esso (STOCK) e che
lasciano il sistema (OUTPUT), come scarti.
Attività di sensibilizzazione e informazione
Le attività di sensibilizzazione alla certificazione ambientale sono state rivolte sia agli attori
pubblici che agli operatori privati ed hanno avuto la finalità di fornire strumenti ed argomenti
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che permettessero di coinvolgere tutti i soggetti operanti sul territorio di riferimento,
stimolando la condivisione, il coinvolgimento, l’incentivazione e la partecipazione attiva ad un
progetto comune.
A tal fine si e provveduto a:
• produrre materiali di sensibilizzazione di vario tipo (opuscoli, presentazioni, cd-rom, etc..)
• realizzare vari incontri informativi e/o di approfondimento presso le amministrazioni
beneficiari del progetto, coinvolgendo di volta in volta target differenti (responsabili politici
e tecnici; dirigenti/funzionari delle varie aree dell’amministrazione, intero personale
dipendente)
• prendere parte ad eventi pubblici di vario tipo, su richiesta o in accordo con le
amministrazioni beneficiarie e/o i partners istituzionali di progetto, al fine di realizzare
attività di comunicazione/sensibilizzazione sui temi oggetto d’interesse.
Le attività di sensibilizzazione hanno rappresentano una costante lungo tutto il percorso
verso la certificazione ambientale, con aggiornamenti continui e progressivi in relazione ai
contenuti, ai vari soggetti destinatari seppure all'interno dei target group definiti, ai materiali e
agli strumenti utilizzati per tale attività.
Attività di assistenza ai Comuni per la certificazione ambientale EMAS
Lo standard di certificazione ambientale preso a riferimento nell’ambito del Progetto è
costituito dal Regolamento (CE) n° 761 del 2001, che introduce il sistema comunitario di
ecogestione ed audit (EMAS), con l'obiettivo di favorire, su base volontaria, una
razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni,
ivi incluse le Amministrazioni Pubbliche. La realizzazione di tale attività per così elevato
numero di organizzazioni e più in generale l’attuazione di un processo di certificazione
territoriale in un’area tanto vasta, si presenta molto complessa e necessita di una
organizzazione del lavoro tale da assicurare una presenza sul territorio capillare e continua.
In tal senso si è operato preliminarmente dotando la struttura di un team multidisciplinare di
risorse operative, motivato e qualificato, individuato tramite una selezione pubblica, che ha
garantito un’assidua presenza ed un affiancamento costante presso ognuno dei 29 Comuni
beneficiari.
Il primo passo da compiere verso la certificazione ambientale EMAS è la realizzazione
dell’Analisi Ambientale Iniziale dell’ente. A tal fine sono state realizzate, attraverso attività
di indagine preliminare, pre-audit ed audit svolte dal team operativo di consulenti ambientali,
le seguenti fasi di lavoro:
• Identificazione dello scenario ambientale: caratteristiche generali dell'area circostante
(clima, qualità dell'aria, suolo, acque, fonti significative di inquinamento ecc.), attività,
prodotti e servizi associati al sito che possono produrre effetti ambientali;
• Identificazione di fattori di impatto/effetti ambientale: comprese operazioni normali,
occasionali o anormali dovute alla attività, prodotti e servizi, ed incidenti e possibili
situazioni di emergenza;
• Descrizione dei fattori di impatto ed analisi delle modalità organizzative e gestionali in atto
nel sito – quantità, tipo di emissioni, scarichi, rifiuti ecc.: modalità di comunicazione in
materia ambientale tra i vari reparti e all'esterno, informazione/formazione del personale,
procedure e prassi in atto per ridurre l'incidenza delle attività sull'ambiente e delle
eventuali emergenze, modalità di esecuzione degli appalti da parte di terzi operanti nel
sito;
• Valutazione della significatività dei fattori di impatto e delle relative incidenze
sull'ambiente;
• Redazione del documento conclusivo dell'Analisi Ambientale Iniziale.
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Per la realizzazione delle attività su descritte, sono stati utilizzati gli strumenti di raccolta dei
dati necessari a completare l'Analisi Ambientale Iniziale, di seguito elencati:
•
•
•
•
•
•
questionari completi di tutti i requisiti previsti dalla norma;
liste di controllo;
interviste al personale a tutti i livelli;
analisi dei documenti presenti e delle registrazioni;
effettuazione di nuove misure e monitoraggi delle prestazioni ambientali;
consultazioni con le parti interessate, ovvero con individui o gruppi coinvolti o influenzati
dalla prestazione ambientale dell'organizzazione.
Il completamento delle Analisi Ambientali Iniziali ha permesso di conseguire l’importante
obiettivo di fornire un quadro di riferimento completo ed esauriente di dati, informazioni e
valutazioni su ciascun Comune, al fine di impostare correttamente i singoli Sistemi di
Gestione Ambientale (SGA).
In questa fase si è resa necessaria, prima dell'avvio delle attività di impostazione degli SGA
comunali, un’accurata analisi dello stato di attuazione e della situazione di contesto a livello
di ciascuna Amministrazione beneficiaria, finalizzata alla valutazione delle reali possibilità di
raggiungimento degli obiettivi programmati di grado più elevato, entro la scadenza stabilita.
Tale analisi, svolta dal partner tecnico attuatore e condivisa in sede di Tavolo Tecnico prima
e di Comitato Direttivo poi, ha condotto ad una revisione degli obiettivi numerici programmati
e all’individuazione di un gruppo di dieci Comuni, sul quale concentrare le attività di
prosecuzione.
Pertanto, il team di lavoro, nella fase successiva ha proceduto:
• all’individuazione degli obiettivi di miglioramento ambientale, in relazione a tutte le attività
su cui l’organizzazione ha una certa influenza e che possono avere ricadute sulla qualità
dell’ambiente.
• ad assistere i Comuni nella stesura della Politica Ambientale
• ad assistere i Comuni nella stesura del Programma Ambientale (insieme di obiettivi,
traguardi e azioni da intraprendere, con indicazione delle sponde finanziarie e delle
relative responsabilità di attuazione) coerente con i riscontri dell’Analisi Ambientale
Iniziale e con il documento di Politica Ambientale;
• predisporre la base documentale del Sistema di Gestione Ambientale costituita da:
- un Manuale ambientale, documento che descrive in sintesi il Sistema ambientale
adottato, il suo campo di applicazione ed i documenti che lo costituiscono (Procedure
Gestionali, Istruzioni di lavoro, Linee guida, etc.);
- le procedure gestionali, che descrivono le responsabilità coinvolte nell’espletamento
delle attività che possono provocare impatti significativi sull’ambiente;
- le istruzioni operative che disciplinano, oltre alle responsabilità, anche le modalità con
le quali determinate attività devono essere svolte;
- i modelli di registrazione, moduli che devono essere compilati nel corso
dell’espletamento delle attività per lasciare traccia delle attività svolte (le modalità di
compilazione sono esplicitate nelle procedure ed istruzioni alle quali i modelli stessi
sono allegati).
Predisposizione di strumenti di indirizzo e supporto metodologico
Nel realizzare le diverse fasi di attività sopra descritte, che rappresentano adempimenti
obbligati per una organizzazione che persegue l’obiettivo della registrazione EMAS,
particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti metodologici, contribuendo alla definizione di
una metodologia che propone, per ogni specifica fase di attuazione, modalità di lavoro
innovative.
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Per questa ragione, nel corso del progetto, sono state approntate note metodologie, schede
operative, liste di controllo, linee guida tali da garantire una omogeneità di intervento per
tutte le amministrazioni locali della Val d’Agri, lungo le diverse fasi del processo.
In particolare, i punti nodali per i quali si è definita una strategia ed una operatività comune
sono stati:
• la struttura organizzativa dell’EMAS negli enti locali in relazione alla quale è stato dato
impulso alla costituzione all’interno dei Comuni dei cosiddetti Comitati di Certificazione
Ambientale, strutture interfunzionali permanenti dedicate alla realizzazione ed
attuazione dell’SGA;
• la fase di audit iniziale;
• la struttura delle check legislative
• la struttura codificata dell’analisi ambientale iniziale,
• i criteri di valutazione degli “aspetti ambientali indiretti”.
• la base documentale del sistema di gestione ambientale.
• la creazione della matrice di correlazione aspetti ambientali / impatti ambientali, che
semplifica realmente il lavoro a tutte le amministrazioni che volessero intraprendere il
percorso che conduce fino alla registrazione EMAS.
Tutti gli strumenti metodologici approntanti nell’ambito del progetto sono stati raccolti e
sistematizzati in una pubblicazione ad hoc.
Un altro utile strumento costruito nel corso del progetto, a supporto dell’azione di impulso e
guida che gli enti locali posso svolgere per l’adozione di sistemi di gestione ambientale da
parte degli operatori privati presenti sul territorio, è costituito da una raccolta di 3 Linee
Guida per l’avvio alla certificazione ambientale delle imprese dei settori ritenuti cruciali
per lo sviluppo ecosostenibile dell’area: agroalimentare, turistico e forestale.
Riguardo all’azione pilota (prevista dall’Azione 7.3) di assistenza a tre imprese dei settori
agroalimentare, turistico e forestale per la redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale, sebbene
siano state svolte tutte le fasi preparatorie all’attività (messa a punto del percorso di
animazione, definizione delle procedure di selezione e dei criteri di valutazione), non è stato
possibile giungere alla individuazione delle tre imprese beneficiarie e quindi avviare la fase
operativa di assistenza tecnica. L’attività è stata ripianificata verso la realizzazione di
specifiche attività seminariali rivolte agli operatori privati dei tre settori sul tema d’interesse,
basata anche sulla presentazione e diffusione delle sopra citate linee guida settoriali sulla
certificazione ambientale. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto descritto nella sezione
del rapporto relativa all’attuazione dell’azione 7.3.
Il percorso verso la creazione di imprese nel settore ambientale (azione 7.5) ha subito una
modifica nel corso dell’attuazione del programma. Il programma iniziale, approvato dalla
Commisione europea con decisione C(2002) 5523 del 19/12/2002 prevedeva l’erogazione di
interventi finanziari nella forma di partecipazione al capitale di rischio (start up capital)
attraverso le seguenti fasi:
•
promozione, indirizzo e fertilizzazione;
•
individuazione delle proposte di interesse;
•
erogazione dei servizi tecnico specialistici;
•
intervento di partecipazione al capitale (start up capital);
•
monitoraggio.
La Regione Basilicata, in accordo con i propri partner, ha ritenuto necessario modificare tale
azione, cambiando la forma di erogazione finanziaria da capitale di rischio ad aiuti in conto
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capitale. Tale modifica è stata accolta dalla Commissione europea che lo ha comunicato
all’Organismo di Gestione con la nota Regio.C3/VC D(2004) 8401 del 26.10.2004. Le fasi in
cui è stata articolata l’attuazione dell’azione possono essere riassunte come segue:
•
promozione, indirizzo e fertilizzazione;
•
emanazione del bando;
•
selezione dei progetti;
•
finanziamento degli investimenti con contributi in conto capitale;
• monitoraggio.
Le fasi indicate sono tutte state realizzate. A novembre 2004 la Regione Basilicata, ha
approvato un bando per la creazione di imprese ecocompatibili, Le proposte potevano
essere presentate entro il mese di febbraio 2005.
Al fine di migliorare la diffusione del bando e di informare i possibili beneficiari è stato
organizzato un seminario pubblico presso la sede della Comunità Montana Medio Agri in
data 17 dicembre 2004.
Sono stati prodotti i seguenti strumenti promozionali:
• opuscolo informativo contenente il bando e la modulistica necessaria alla
candidature delle proposte progettuali;
• dépliant.
Considerata l’innovatività delle iniziative agevolabili è stato necessario fare una importante
azione di sensibilizzazione sul territorio. Sette imprese hanno presentato domanda di
finanziamento. Il Comitato Direttivo, previo esame da parte del partner tecnico Sviluppo Italia
Basilicata, all’uopo incaricato, ha approvato solo due delle sette proposte che sono state
ammesse a finanziamento.
I due progetti, presentati dalle Ditte METAQUADRA VALLEY s.r.l. e ENERGY OIL sono stati
finanziati, nella misura del 40% delle spese ammissibili, nel dicembre 2005 con un contributo
rispettivamente di € 154.524,00 e di € 795.480,18. Non essendo sufficienti le risorse del
Programma di Azioni Innovative FESR, interveniva a completamento del finanziamento il PO
Val d’Agri per € 140.004,18.
Durante il 2006 vi sono state azioni mirate alla valutazione dei problemi riscontrati dalle
imprese. In tale ottica, previo parerre del Comnitato Direttivo, sono state approvate due
varianti ed autorizzate le proroghe del termine di ultimazione dell’investimento. Solo
l’impresa METAQUADRA VALLEY s.r.l. è riuscita a realizzare il progetto presentato.
Le difficoltà riscontrate dalla seconda impresa, ENERGY OIL, sono riconducibili a difficoltà
finanziarie ed ai tempi lunghi per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie in tema di
energia.
Innovativa è stata la tematica affrontata dall’azione 7.5 che ha visto nascere alcune buone
idee in tema di creazione di nuove imprese che si occupino della realizzazione di prodotti a
basso impatto ambientale che permettano la chiusura dei cicli alle imprese dell’area.
L’esperienza potrà essere ripetuta ampliandola anche alle imprese preesistenti che
intendono attivare nuovi progetti produttivi eco-compatibili.
Attività di diffusione e messa in rete
Le misure di accompagnamento al Programma si articolano in 4 azioni precedute da
un'azione preliminare trasversale.
•
•
•
•
•
Ideazione del Marchio “Territorio di Eccellenza”
Diffusione on line
Disseminazione mirata in ambito regionale e extra regionale
Creazione della Rete del Territorio d’Eccellenza
Attività editoriali
Nell’ambito di tale azione di programma sono state realizzate le seguenti attività:
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•
•
•
•
•
•
Predisposizione del disciplinare d’uso del marchio;
Attività di animazione per lo sviluppo della rete del territorio di eccellenza, basata
sulla diffusione del marchio e la proposta di sottoscrizione di una Carta degli Impegni
per il Territorio di Eccellenza, nella quale vanno definiti e fissati specifici obiettivi di
miglioramento ambientale che ciascun soggetto aderente si impegna a raggiungere
in un arco di tempo definito;
Progettazione e sviluppo del sito web dedicato al Programma;
Organizzazione e realizzazione di seminari tecnici rivolti agli enti locali e al settore
privato, finalizzati alla presentazione delle attività di programma e alla diffusione dei
sistemi di gestione ambientale;
Individuazione delle reti nazionali, europee ed internazionali specializzate nella
divulgazione di esperienze e buone pratiche nei settori oggetto dell'intervento;
Realizzazione di tre opuscoli di una Collana Quaderni Ambientali tematici..
La Regione Basilicata ha, inoltre, partecipato come fondatore alla creazione della rete
italiana “CoorIInnA” (Coordination of Italian Innovative Action) ed ha partecipate alle attività
messe in atto dalla rete, attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze .
Con riferimento all’interazione del PRAI con altri programmi di sviluppo regionali, si precisa
che sulla medesima area di intervento del PRAI insiste un Programma di azioni di sviluppo a
regia regionale denominato “Programma Operativo Val d’Agri - Per uno sviluppo territoriale
di qualità”, finanziato con i fondi delle royalties del petrolio, i cui obiettivi ben si integrano con
quelli fissati e perseguiti nell’ambito del PRAI, che vanno nella direzione specifica del
rafforzamento della dimensione eco-sostenibile delle azioni di sviluppo dell’area. Va inoltre
sottolineato che la strategia sostenuta dal PRAI ben si integra con gli obiettivi programmatici
generali e specifici della politica di sviluppo regionale. Infatti, la Regione Basilicata intende
perseguire le proprie finalità di sviluppo attraverso progetti di territorio che coinvolgano tutti
gli elementi che formano la ricchezza di un’area, dalla cultura al paesaggio, dai prodotti tipici
al singolo sito storico, attraverso percorsi di sviluppo che enfatizzino le specificità locali e
sperimentino nuovi modelli organizzativi, che attivino relazioni esterne al territorio (reti,
mercato, ecc.) e promuovano l’imprenditoria giovanile e femminile. Il Programma “Territorio
di Eccellenza” è in linea con l’obiettivo generale del POR Basilicata ed in piena sinergia con
le seguenti linee strategiche del POR stesso:
• Superare la condizione di perifericità del sistema territoriale
• Mirare ad uno sviluppo sostenibile, che garantisca la conservazione del territorio e del
patrimonio della collettività e tuteli l’ambiente, riservando una attenzione particolare a
quelle attività e produzioni che siano in grado di creare nuove e maggiori occasioni di
lavoro.
Lo “sviluppo sostenibile” è assunto come scelta fondante del POR Basilicata 2000/2006 e
tale scelta è confermata ed anzi notevolmente rafforzata nella programmazione regionale
2007-2013. Conferisce un particolare rilievo alle politiche che più direttamente, ed in una
logica intersettoriale, presidiano la salute dell’ambiente (salvaguardia degli ecosistemi, difesa
del suolo, uso dell’acqua, gestione dei rifiuti) riconoscendo in esso i tratti caratteristici di una
immagine positiva della Regione e intrinseche valenze economiche.
Risultati e impatti
Le attività di realizzazione del programma sono terminate nel febbraio del 2007.
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La sperimentazione attuata nel Comprensorio della Val d’Agri, con riferimento al percorso
di certificazione ambientale degli Enti Locali, ha conseguito obiettivi di rilievo sia sul
piano operativo che strategico. Il percorso di certificazione ambientale è stato attuato in tutti
e 29 Comuni che formalmente avevano aderito al Programma, seppure con “velocità”
differenziate, ed ha condotto a:
¾ la redazione di 29 Analisi Ambientali Iniziali
¾ la predisposizione ed adozione dei Programmi Ambientali da parte di 10 Comuni
¾ la costruzione dei Sistemi di Gestione Ambientale di 8 Comuni
La sperimentazione è dunque giunta ad una fase avanzata di analisi, di applicazione ed
anche di definizione delle azioni da porre in essere per il raggiungimento dell’obiettivo
operativo finale della registrazione EMAS ed ha evidenziato che le amministrazioni
maggiormente sensibili ed attive hanno maturato un grado di consapevolezza sempre più
elevato che l’adesione ad EMAS possa rappresentare un elemento propulsivo importante per
lo sviluppo del loro territorio e dell’intera area.
Tale fattore è di importanza strategica per l’effetto traino che il conseguimento della
registrazione da parte delle amministrazioni prossime all’obiettivo potrà avere sulle altre
realtà, sia istituzionali che private, presenti nel territorio.
In merito al raggiungimento dell’ obiettivo finale della registrazione EMAS da parte dei
Comuni, vi è da precisare che i limiti temporali e finanziari definiti dal Programma, non hanno
permesso di rispondere ai fabbisogni che scaturiscono da due ordini di necessità:
- risolvere le non conformità legislative documentate nelle Analisi Ambientali Iniziali di
ciascun Comune: tali difformità richiedono adeguate Azioni Correttive (trattasi di interventi di
adeguamento anche a carattere infrastrutturale);
- perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale al di là della conformità giuridica
individuati nei singoli Programmi Ambientali, che quindi necessitano di essere finanziati.
Con riferimento all’azione pilota di assistenza alle imprese dei settori agroalimentare,
turistico e forestale per la redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale, sebbene siano state
svolte tutte le fasi preparatorie all’attività (messa a punto del percorso di animazione,
definizione delle procedure di selezione e dei criteri di valutazione), non è stato possibile
giungere alla individuazione delle tre imprese beneficiarie e quindi avviare la fase operativa
di assistenza tecnica. L’attività è stata ripianificata verso la realizzazione di specifiche
attività seminariali rivolte agli operatori privati dei tre settori sul tema d’interesse, basata
anche sulla presentazione e diffusione delle linee guida settoriali sulla certificazione
ambientale. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto descritto nella sezione del rapporto
relativa all’attuazione dell’azione 7.3
I risultati sopra descritti sono accompagnati dagli strumenti di analisi e di indirizzo
metodologico/operativo realizzati nel corso della sperimentazione, che sono stati rielaborati
in prodotti fruibili, ai quali è stata e sarà data ampia diffusione. Questi sono:
¾ Una raccolta di documenti metodologici e di strumenti operativi utilizzati per la
certificazione EMAS agli Enti Locali;
¾ 3 Linee guida settoriali per la certificazione ambientale delle aziende turistiche,
agroalimentari e forestali;
¾ Il Rapporto sull’analisi dei flussi di materia della Regione Basilicata, corredato delle
matrici di input/output;
¾ L’Analisi di contesto del Comprensorio della Val d’Agri, una sorta di “mappa conoscitiva”
dell’area.
L’insieme delle azioni realizzate e dei risultati ottenuti dal Programma hanno una notevole
potenzialità d’impatto sulle dinamiche di sviluppo dell’area oggetto di intervento, nella misura
in cui esse indicano una direzione, forniscono un orientamento ed una cornice strategica alle
azioni di miglioramento, stabiliscono un approccio e dei criteri che permettano di indirizzare
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verso un obiettivo comune le risorse economico-finanziarie esistenti sul territorio od attrarre
nuove risorse, pubbliche e private.
Le opportunità per la valorizzazione del capitale umano, sociale e istituzionale nella Val
d’Agri sono molteplici, sia perché variegata è la composizione di tale capitale sia perché
molteplici sono le direzioni in cui i processi di valorizzazione possono andare. Perché le
azioni di Programma possano produrre l’impatto auspicato è necessario che la direzione
intrapresa dalla sperimentazione del Territorio di Eccellenza sia percorsa sino in fondo,
puntando prioritariamente al conseguimento della registrazione EMAS da parte Comuni già
“maturi”, e perché questo avvenga sarà necessario:
¾ rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate, dagli
adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio;
¾ programmare e stanziare le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione dei programmi
ambientali;
¾ avviare specifici interventi di formazione rivolti ai dipendenti delle amministrazioni
comunali;
¾ proseguire l’azione di accompagnamento/regia istituzionale unitaria .
Tale fattore è di importanza strategica per l’effetto traino che il conseguimento della
registrazione da parte delle amministrazioni prossime all’obiettivo potrà avere sulle altre
realtà, sia istituzionali che private, presenti nel territorio.
Va inoltre rilevato, che sul territorio operano una serie di attori sociali, le cui competenze,
specifiche e rilevanti ai fini del nuovo orientamento di sviluppo, non sono però valorizzate.
Occorre invece valorizzare l’esistente, rafforzare il positivo, anche e soprattutto attraverso la
messa in rete delle diverse esperienze realizzate e dei diversi soggetti locali. E’ questa rete
che, condividendo orientamenti, strategie, azioni e risorse, può rappresentare il motore dello
sviluppo durevole. Il “capitale sociale” dell’area può e deve essere il perno di questa
iniziativa e fornire una solida base alla costruzione di un “ambiente favorevole”, precondizione di qualsiasi programmazione orientata allo sviluppo sostenibile.
La realizzazione di tale obiettivo ha bisogno di una forte iniziativa istituzionale di guida, di
sostegno e di stimolo. E’ a tal fine che la Regione, d’intesa con i partners istituzionali del
programma, ha ritenuto di avviare una strategia di “messa in rete” - basata sulla diffusione
del marchio “Territorio di Eccellenza”- di soggetti pronti ad assumere impegni diretti per il
raggiungimento di obiettivi (verificabili) di miglioramento ambientale di varo tipo. Un vero e
proprio “patto” tra amministratori, e tra amministrazioni e mondo produttivo e società civile, al
fine di migliorare le condizioni di vita e la qualità dello sviluppo, con un uso efficiente delle
risorse, una riduzione degli sprechi ed una minimizzazione degli impatti sull’ambiente e sul
territorio.
Le attività preliminari realizzate nell’ambito del Programma nell’ottica di perseguire la
strategia di messa in rete sopra descritta, hanno condotto ai seguenti risultati:
¾
¾
¾
Realizzazione del marchio
Sito web di programma
Avvio del processo di costituzione della rete territoriale del Territorio di Eccellenza
Con riferimento al percorso per la creazione di nuove imprese nel settore ambientale il
Programma prevedeva di contattare, nel corso delle attività di animazione e fertilizzazione,
almeno trenta soggetti e di realizzare tre iniziative.
L’attività di animazione e fertilizzazione è stata realizzata sia attraverso il seminario del
17.012.2004 che attraverso una serie di incontro presso le amministrazioni comunali e le
Comunità Montane del comprensorio della Val d’Agri. Tale attività ha avuto inizio sin dalla
approvazione del programma, quando erano previste diverse modalità di esecuzione, e si è
intensificata durante il periodo di emanazione del bando.
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Dei sette progetti presentati solo due sono stati approvati e finanziati, con l’aggiunta di
risorse regionali, considerato che le somme a disposizione non consentivano il
finanziamento integrale dei due progetti.
Per le motivazioni che meglio sono riportate nella descrizione della azione 7.5 solo un
progetto è stato realizzato.
Innovatività
Gli elementi di maggior innovazione del Programma risiedono sia nel suo stesso contenuto
che negli approcci e nei metodi utilizzati per l’attuazione del percorso programmato.
Infatti, la realizzazione di attività quali l’Analisi dei Flussi di Materia -che permette di disporre
di indicatori di orientamento alla sostenibilità (utili a livello d’area, di distretto o di regione)- e
la certificazione ambientale dei Comuni della Val d’Agri -al fine di migliorare la qualità della
gestione e della tutela ambientale del territorio- costituiscono attività ad alto contenuto
innovativo e permetterebbero di presentare questa area come vero e proprio laboratorio di
sperimentazione ambientale.
Altro elemento di forte innovatività è rappresentato dall’aver previsto un’azione a sostegno
della creazione di impresa eco-compatibile e di competenza professionale nel settore della
qualità ambientale, aiutando in tal modo i territori sia sul piano occupazionale e della
produzione del reddito sia sul piano dell’assistenza alla riduzione degli impatti sull’ambiente.
Inoltre, l’intero percorso di attuazione del progetto è stato connotato da una particolare
attenzione rivolta agli aspetti metodologici, contribuendo alla definizione di una metodologia
che propone, per ogni specifica fase, modalità di lavoro innovative.
Lezioni apprese
La sperimentazione attuata con il programma in riferimento alla processo di
certificazione degli Enti locali induce a svolgere alcune riflessioni di natura strategica e ad
individuare i punti di maggiore criticità che sarà utile considerare e valutare attentamente
nella programmazione e progettazione di interventi analoghi.
• L’attuazione di percorsi finalizzati all’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale su base
volontaria da parte delle pubbliche amministrazioni locali richiede una forte iniziativa
istituzionale unitaria di guida, di sostegno e di stimolo. In particolare:
-
L’aspetto motivazionale è di fondamentale importanza per il raggiungimento
dell’obiettivo finale, non sono pertanto ipotizzabili azioni “calate dall’alto” e prive di
una efficace azione di accompagnamento costante, volto a sensibilizzare ed
incentivare gli attori del processo;
-
E’ necessario accompagnare il processo con una programmazione settoriale
integrata funzionale all’attivazione delle risorse finanziarie necessarie, da un lato, a
rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate e
dagli adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio, e
dall’altro, necessarie all’adozione ed attuazione dei programmi ambientali degli enti
che devono registrarsi.
-
Le competenze e le capacità tecnico/gestionali dei soggetti istituzionali chiamati a
vario titolo a governare e/o attuare il processo devono essere sviluppate/rafforzate
mediante la realizzazione di specifici interventi di formazione rivolti a dirigenti e
funzionari dipendenti delle amministrazioni interessate.
• Particolare valenza strategica riveste il livello di attivazione di processi partecipativi in
campo ambientale nelle aree interessate dalla certificazione ambientale. La generale
11
carenza in questo ambito riscontrata nel corso di attuazione del progetto induce a
considerare di rilevante importanza la programmazione di azioni integrate di sostegno
all’avvio di processi partecipativi, come ad esempio le Agende 21 locali.
• Far fronte alle necessità di informazione ambientale su scala regionale, ampliando la
base dati disponibile e migliorandone la qualità e la fruibilità, attraverso la
programmazione di attività di reporting ambientale, costituisce un altro importante
elemento di supporto alla corretta attuazione di un percorso di certificazione degli enti
locali.
2.2 Monitoraggio e valutazione (Monitoring and evaluation)
L’attività di gestione del Programma è stata supportata dal sistema di monitoraggio
informatizzato utilizzato anche per il POR Basilicata 2000-2006.
La Regione Basilicata ha sviluppato un proprio sistema di monitoraggio e condivisione
delle informazioni adattato alle proprie esigenze e a quelle derivanti dall’adeguamento
informatico e di controllo richiesto dalla CE, denominato “Catasto Progetti”.
Questo strumento si occupa del monitoraggio di tutti i progetti cofinanziati dal FESR e dal
FEOGA.
E’ basato su piattaforme Windows e architetture Oracle ed è stato costruito con i seguenti
obiettivi:
- garantire un flusso costante delle informazioni dalla periferia al centro e viceversa;
- consentire un aggiornamento periodico, a livello nazionale, sui dati finanziari, fisici
e procedurali richiesti da Monit 2000 (il sistema scelto dal Ministero dell’Economia
e Finanze – Dipartimento IGRUE).
Il Database di riferimento, come l’application Server, sono sviluppati su Oracle e le
maschere di visualizzazione delle funzionalità sono accessibili via browser.
Il sistema è connesso alla rete RUPAR (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
Regionale) e quindi garantisce il collegamento ad Internet e un accesso contemporaneo
di multi utenza.
Il sistema di monitoraggio regionale è gestito e monitorato dalla Struttura di Staff
Attuazione Programmi Comunitari, in passato denominata Struttura di Staff Politiche e
Programmi Comunitari, attestata al Comitato Interdipartimentale Coordinamento
Organizzativo.
Il sistema, ha un’importante procedura di sicurezza che, tramite user name e password,
assicura la protezione dei dati ed un filtro di lettura e scrittura per tutti gli utenti del
sistema. I protocolli di sicurezza garantiscono un accesso selettivo a seconda dei profili
autorizzati.
L’attività di sorveglianza del Programma di Azioni Innovative della Regione Basilicata è
stata affidata al Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitarie in
Basilicata che già si occupa del POR Basilicata 2000-2006 e del Leader + 2000-2006.
Non si è proceduto invece alla valutazione indipendente del programma, in quanto per la
natura stessa degli interventi previsti sarebbe stato necessario realizzare la valutazione
successivamente alla conclusione delle attività e, quindi, successivamente alla data di
ammissibilità della spesa. Inoltre le risorse disponibili nell’ambito della azione 7.7 sono
risultate insufficienti.
2.3 Strategia (Strategy)
12
La visione strategica alla base del PRAI si poneva l’obiettivo di dare una risposta a questi
quesiti: come garantire uno sviluppo durevole, nel presente e nel futuro, nell’area della Val
d’Agri? Come e sulla base di quali indirizzi orientare le politiche per un territorio di
eccellenza, ad alta qualità ambientale, economica e sociale? Quali azioni realizzare per
perseguire un reale sviluppo sociale ed umano dell'area?
La via proposta dal progetto consiste nel coniugare le esigenze dello sviluppo con i bisogni
dei cittadini e con la qualità della loro vita, nonché nel modificare i modelli di consumo e di
produzione utilizzando nuove tecnologie per raggiungere maggiore efficienza (e risparmio di
materiali e risorse) e per ridurre inquinamento e produzione dei rifiuti.
Con il progressivo avanzamento delle attività sia di analisi che applicative, tale visione
strategica, si è completata attraverso l’individuazione di nuovi elementi di valutazione dello
scenario complessivo, che hanno contribuito ad una sua migliore definizione in un'ottica
sinergica e sistemica.
L’analisi di contesto socio-economico, realizzata nell'ambito dell'azione 7.1, ha permesso di
connotare il territorio della Val d’Agri, in perfetta coerenza con quanto descritto dal
“Programma Operativo Val d’Agri-Melandro-Sauro–Camastra per uno sviluppo territoriale di
qualità” (il Programma di sviluppo finanziato con i fondi delle royalties del petrolio, che insiste
sulla medesima area di intervento del PRAI) come un’area ad “elevata potenzialità”, che
presenta però aspetti di indubbia debolezza strutturale unitamente a forti opportunità di
sviluppo, economico e sociale (forte tendenza allo spopolamento dei comuni piccoli,
riduzione del tasso di natalità e dell’aumento degli indici di vecchiaia; strutturale carenza di
infrastrutture e difficile accesso al credito; difficoltà del settore agricolo; presenza di bellezze
naturali, paesaggistiche, storiche e monumentali, ma scarsa consapevolezza del territorio
stesso; scarsa accessibilità ai beni monumentali; mancanza di un’adeguata politica di
marketing territoriale).
Il timore che le attuali trasformazioni del territorio connesse alla risorsa petrolifera
pregiudichino altre e differenti opzioni di sviluppo territoriale rappresenta la leva principale
che ha guidato i diversi soggetti in una direzione maggiormente basata sul potenziamento e
la messa in rete delle opportunità e delle potenzialità locali.
Il punto di svolta per il territorio è apparso dunque legato alla capacità delle istituzioni e dei
soggetti locali di “fare sistema”, valorizzando le peculiarità locali e le caratteristiche distintive
territoriali e connettendole alle “reti lunghe” del globale, cogliendo in questo mondo le
opportunità che, nel mondo, si vanno creando.
E’ necessario costruire un sistema di azione collettiva locale, ovvero reti di soggetti che
regolano le interazioni sociali e politiche alla scala locale, partecipano con ruolo attivo allo
scambio locale ed esprimono una capacità effettiva di rappresentare collettivamente gli
interessi del sistema locale nelle relazioni con altri sistemi locali e con attori ed
organizzazioni sovralocali.
Punto nodale è il miglioramento della qualità ambientale del territorio. Si tratta di mettere in
atto un sistematico processo di controllo, monitoraggio, tutela e gestione del territorio e degli
aspetti ambientali che lo caratterizzano.
In questa direzione va la diffusione dei sistemi di gestione ambientale tra le amministrazioni
comunali e l’adozione dello standard europeo EMAS da parte del maggior numero di
istituzioni locali.
Questi elementi di valutazione hanno arricchito la visione strategica originaria ed indotto la
Regione, d’intesa con i partners istituzionali del programma, a programmare azioni concrete
finalizzate all’avvio di una specifica strategia di “messa in rete” - basata sulla diffusione del
marchio “Territorio di Eccellenza”- di soggetti pronti ad assumere impegni diretti per il
raggiungimento di obiettivi (verificabili) di miglioramento ambientale di varo tipo.
Tali azioni hanno trovato spazio per la loro realizzazione nell'ambito dell'azione 7.6 "Misure
di accompagnamento", alla quale si rimanda per maggiori dettagli.
Si ritiene che la strategia sia stata attuata con successo e che il Programma con i risultati
ottenuti, rappresenti il primo significativo passo, una prima risposta, per definire una strategia
13
fondata sullo sviluppo sostenibile e sulla trasformazione di questa area della Basilicata in
territorio d’eccellenza. La visione strategica del PRAI potrà continuare ad essere perseguita
nell’ambito del PO Val d’Agri.
Tali considerazioni e valutazioni trovano, inoltre, fondamento e riscontro nelle previsioni
programmatiche formulate dalla Regione nell’ambito della politica di coesione 2007-2013, in
quanto la proposta del Programma Operativo FESR 2007-2013 individua nell’ambito della
Priorità III – Competitività produttiva, un intero Obiettivo Operativo - III.3.3 Promozione di
attività volte ad elevare e conservare le qualità ambientali- ispirato alla sperimentazione del
PRAI: “Rientrano nell’obiettivo operativo gli ambiti di intervento riguardanti la realizzazione di
attività innovative ed eco-compatibili ad alto grado di incorporazione dei risultati di mirate
attività di ricerca anche di tipo sperimentale nonché azioni di certificazione ambientale
territoriale sulla scorta delle esperienza dell’Azione Innovativa Territorio di eccellenza.”
Con riferimento all’azione 7.5 “Creazione di imprese eco-compatibili”, la strategia ha
funzionato se teniamo conto del numero di soggetti coinvolti e del numero di proposte
presentate, in linea o superiori alle attese. L’attività di promozione, indirizzo e fertilizzazione
messa in atto ha coinvolto in particolare tutte le amministrazioni locali del territorio di
riferimento. Oltre alla mera attività di tipo informativo, l’azione si è focalizzata in particolar
modo sugli aspetti relativi alla progettazione d’impresa. La selezione dei progetti di impresa
presentati, a seguito della predisposizione e pubblicazione del bando e alla presentazione
delle domande di finanziamento, è stata svolta attraverso un’attenta valutazione della
fattibilità tecnica economica e finanziaria degli stessi. Questo tipo di analisi è certamente
quello che può garantire maggiori opportunità di successo delle iniziative. E’ stata, infine,
svolta un’attività di assistenza tecnica rivolta alle imprese finanziate al fine di agevolarle nella
realizzazione dell’investimento. In tale fase sono stati riscontrati i maggiori problemi, in
particolare legati agli aspetti finanziari e burocratico - amministrativo, considerato che una
delle due aziende finanziate ha rinunciato per tali criticità.
2.4 Obiettivi (Objectives)
Gli obiettivi operativi prefissati dal programma, con riferimento alla certificazione
ambientale degli enti locali, sono stati parzialmente raggiunti. L’essere riusciti a condurre
ben 8 Comuni alla costruzione ed adozione di un proprio Sistema di Gestione Ambientale
secondo lo standard EMAS si ritiene essere un obiettivo importante. La circostanza che
nessuna amministrazione sia riuscita a completare il percorso fino alla fase di audit esterno,
entro la scadenza del Programma, ha inficiato la possibilità di innescare quell’effetto traino
nei confronti degli altri soggetti interessati, che era stato considerato un potenziale fattore
strategico per un’accelerazione del processo nel suo complesso.
L’aver operato su un numero così elevato di amministrazioni, se da un lato ha costituito, e
costituisce per il futuro, un elemento di enorme valenza strategica e ad altissimo potenziale
di impatto, dall’altro ha prodotto inevitabili rallentamenti delle attività complessive.
Sebbene il metodo di accompagnamento utilizzato ha previsto un’attuazione del percorso “a
più velocità” la capacità di spinta in avanti di soggetti più motivati e maturi è stata comunque
in una certa misura condizionata negativamente.
Con riferimento all’azione 7.5 (Creazione di imprese nel settore ambientale) i risultati attesi
erano il coinvolgimento di almeno 30 soggetti potenzialmente interessati (pubblici e privati)
ed il finanziamento di 3 nuove imprese. I risultati in termini di potenziali imprenditori contattati
sono stati raggiunti. Nel corso della campagna promozionale sono state effettuate visita in
ognuno dei 29 comuni che hanno aderito al Programma e nelle tre comunità montane
rappresentative della maggior parte dei comuni del comprensorio della Val d’Agri. In
occasione del seminario di presentazione del bando, sono intervenute più di 50 persone.
14
Riguardo invece alla creazione di nuove imprese, ne sono state finanziate due, scelte tra le
sette imprese candidate, con impiego di tutte le risorse disponibili. C’è da segnalare,
tuttavia,che una delle due imprese finanziate non è riuscita a realizzare l’investimento nei
tempi previsti a causa, in particolare, di problematiche finanziarie e la impossibilità di
ottenere tutti i permessi necessari nei tempi previsti dal bando di finanziamento.
2.5 Partnership
Il partenariato del programma è stato composto da:
• Regione Basilicata;
• Le tre Comunità Montana che maggiormente rappresentano i Comuni del
comprensorio della Val d’Agri (C.M. Alto Agri, C.M. Alto Sauro – Camastra, C.M.
Medio Agri);
• La Partnership Locale Istituzionale del P.I.T. Val d’Agri che ha il ruolo preminente di
predisporre e avviare i Progetti Integrati nell’ambito del POR Basilicata 2000-2006;
• La società Sudgest, società a capitale pubblico partecipato dalla Regione Basilicata
specializzata nella promozione e attivazione di programmi di accompagnamento,
affiancamento e formazione alla Amministrazione locali e regionali per lo sviluppo
sostenibile;
• Sviluppo Italia Basilicata, Organismo Intermediario della Commissione Europea ed
iscritta all’albo degli intermediari finanziari dell’Ufficio Italiano Cambi, che dispone di
esperienza nella gestione dei fondi comunitari e nella valutazione finanziaria e
professionale di soggetti che propongono nuove iniziative imprenditoriali.
La Regione Basilicata ha avuto il compito di coordinare le attività previste dal programma e
ne ha anche assunto la responsabilità. L’Organismo di Gestione del PRAI è coinciso con
L?autorità di Gestione del POR Basilicata 2000-2006 e, pertanto, vi è stata una interazione
totale fra i due programmi.
Le tre Comunità Montane e la P.I.L. del P.I.T. Val d’Agri hanno assunto il ruolo di raccordo e
sostenimento delle azioni di sensibilizzazione fra i Comuni del comprensorio.
La società Sudgest è stata sostanzialmente impegnata nel realizzare il percorso verso la
certificazione ambientale (azioni 7.1, 7.2, 7.3 e 7.4) ed ha collaborato nell’attuare le misure di
accompagnamento (azione 7.6).
La società Sviluppo Italia Basilicata è stata principalmente impegnata nella creazione della
imprese nel settore ambientale (azione 7.5).
I suddetti partner, sono anche membri del Comitato Direttivo del Programma, assieme ad
altre componenti di cui si è arricchito il Comitato, fra le quali rappresentanti dei dipartimenti
regionali sull’ambiente e sulle imprese, l’Autorità Ambientale Regionale, il dirigente
responsabile del P.O. Val d’Agri.
E’ stato inoltre creato un tavolo tecnico per condividere le scelte tecniche e le modalità
procedurali innovative per il percorso verso la certificazione EMAS dei Comuni cui hanno
partecipato la Provincia di Potenza e l’A.R.P.A. Basilicata, che svolgono un ruolo importante
in tema di sviluppo sostenibile e di certificazione ambientale.
2.6 Publicity
Molta importanza è stata data alla pubblicità del programma sia al fine di raggiungere i
potenziali beneficiari, sia per aprire momenti di discussione e confronto sulle tematiche
affrontate dal PRAI che per divulgare i risultati finali.
15
Per il raggiungimento dei potenziali beneficiari sono stati organizzati tre incontri di
presentazione del programma realizzati presso le tre comunità montane, partner del
programma. Tale attività rientra anche fra quelle previste e realizzate e nell’ambito delle
azione 7.1 e 7.5. A tali incontri hanno partecipato i Comuni dell’area del Val d’Agri. A questi
incontri ne hanno fatto seguito numerosi altri che erano funzionali alla realizzazione delle
diverse fasi del programma. Come risultato vi è stata l’adesione di 29 Comuni su 30 che
compongono il comprensorio della Val d’Agri.
Altra azione di sensibilizzazione e pubblicizzazione, rivolta questa volta alle imprese, è stata
la realizzazione del seminario pubblico svoltosi presso la Comunità Montana Medio Agri il
17.12.2004 a seguito dell’emanazione del bando per la creazione di imprese ecocompatibili.
Con l’intento di pubblicizzare in modo più ampio il programma e discutere delle tematiche
affrontate è stato organizzato un convegno in data 17.5.2003 tenutosi a Potenza nel campus
dell’Università di Basilicata nell’ambito della manifestazione annuale Trend-Expo. Nei giorni
dall’8 al 10 aprile 2005 la Regione con i suoi partner ha partecipato alla manifestazione
internazionale “Terra Futura” di Firenze sia con uno stand dedicato al Programma di Azioni
Innovative FESR e sia con un convegno dal titolo “Il Comprensorio della Val d’Agri: un
laboratorio di azioni per la sostenibilità”, tenutosi il giorno 9.4.2005. In tale convegno erano
riuniti in modo organico i protagonisti di tutte le attività sostenibili in atto nella Val d’Agri oltre
ad ospiti esterni quali Banca Etica.
Per la diffusione dei risultati del programma sono stati organizzati alcuni seminari tecnici
rivolti alle Pubbliche Amministrazioni ed alle Imprese tenutisi a febbraio 2007 ed un
convegno finale tenutosi il giorno 28.2.2007 (giorno di conclusione del programma).
Per una migliore visibilità del programma è stato creato il marchio “Territorio di Eccellenza”
ed è stata ideata la relativa linea grafica in modo da rendere facilmente riconoscibili i
prodotti. Sono stati prodotti, stampati e diffusi nelle varie manifestazioni i seguenti
documenti:
In fase iniziale:
- Brochure di sintesi del programma (in italiano ed in inglese), contenete anche
un glossario;
- Mappa del territorio coinvolto dal programma (in italiano ed in inglese)
- Brochure dedicata al bando a favore delle imprese ecocompatibili;
- Leaflets riguardante il bando per le imprese ecocompatibile;
- N. 2 Schede di sintesi degli obiettivi e delle opportunità del programma
In fase conclusiva:
- N. 2 Schede di sintesi dei risultati raggiunti e delle prospettive future;
- N. 5 volumi riguardanti “Analisi di Contesto del Comprensorio della Val d'Agri”
dal titolo: Introduzione all’analisi territoriale dell’area di intervento, Analisi delle
Unità di Paesaggio del comprensorio della Val d’Agri, Analisi socio economica
delle unità di paesaggio, La valorizzazione dei prodotti tipici, Processi
partecipativi in campo ambientale;
- N. 1 volume dal titolo: Rapporto sulla Analisi dei Flussi di Materia della regione
Basilicata;
- N. 5 volumi riguardanti la “Metodologia e strumenti per la sperimentazione
EMAS nel PRAI” dal titolo: Presentazione e raccolta degli strumenti, Guida
all’interpretazione del Regolamento EMAS, Linee guida per la certificazione
ambientale delle aziente turistiche, Linee guida per la certificazione ambientale
16
-
delle aziende agroalimentari, Linee guida per la certificazione delle aziende
forestali;
N. 3 quaderni ambientali dal titolo: Educazione alla Sostenibilità – Impronta
ecologica, Per una educazione alla responsabilità dei cittadini, Costruire un
Sistema di Gestione Ambientale nella scuola.
Per migliorare l’azione di diffusione dei risultati del programma, l’intera raccolta di documenti
conclusivi è stata inviata a tutte le Amministrazioni Locali della regione Basilicata che non
hanno partecipato al convegno finale.
Tutte le stampe sono state realizzate utilizzando carta ecologica.
Dalla nascita del programma sino a tutt’oggi è attiva una sezione del sito web ufficiale della
Regione Basilicata dedicata al Programma ( www.regione.basilicata.it/sportelloeuropa/ cliccare su Azioni Innovative FESR).
2.7 Financial execution and control
Le modalità indicate nel programma di azioni innovative approvato sono state applicate.
Sono infatti state utilizzate le stesse modalità e procedure già in atto per il POR Basilicata
2000-2006.
Di seguito si riassumono.
L’Organismo di Gestione del Programma ha assunto la responsabilità dell’efficacia, della
regolarità della gestione e dell’attuazione ed in particolare delle attività previste dall’art. 34
del Regolamento (CE) N. 1260/99 e dal Regolamento (CE) N. 438/2001. L’Organismo di
Gestione designato per il Programma è la Regione Basilicata, nella persona dell’Autorità di
Gestione del POR Basilicata 2000-2006.
L’Organismo di Gestione, in particolare, è stato responsabile:
- della raccolta dei dati sull’attuazione del programma;
- dell’attuazione e delle modifiche e della richiesta di proroga del programma;
- della sorveglianza;
- della regolarità delle operazioni finanziate nell’ambito del Programma, segnatamente
dell’attuazione di misure di controllo interno, compatibili con i principi di sana gestione
finanziaria e dell’attuazione delle osservazioni o richieste di misure correttive (art. 38,
par. 4 Reg. (CE) n. 1260/99) o raccomandazioni di adattamento (art. 38, par. 2 Reg. (CE)
n. 1260/99);
- della compatibilità con le politiche comunitarie, secondo quanto stabilito all’articolo 12 del
Reg. (CE) 1260/99;
- del rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità.
All’interno del bilancio regionale sono stati previsti appositi capitoli vincolati di entrata e di
uscita dedicati alla realizzazione degli interventi programmati nell’ambito del PRAI, che sono
individuati da una particolare codificazione che rende possibile la rappresentazione della
contabilità specifica nell’ambito della contabilità generale.
Mentre il flusso delle risorse in entrata è organizzato secondo la provenienza delle fonti
finanziarie (nazionali, regionali e fondo comunitario), per le uscite, è stato istituito un unico
capitolo di bilancio dedicato.
La procedura informatica di bilancio regionale consente ai diversi utenti regionali abilitati di
rilevare lo stato degli impegni contabili e dei relativi pagamenti.
17
Le procedure per gli impegni e per i pagamenti sono identiche a quelle messe in atto per il
POR Basilicata 2000-2006 e rispettano la legislazione amministrativa nazionale e regionale.
L’Organismo di Controllo ha effettuato regolarmente controlli su tutte le spese dichiarate
realizzate dalla Regione Basilicata, dai partner o da altri beneficiari. Nel corso dell’attuazione
del programma sono state finanziate solo due imprese private. Una di queste ha realizzato
l’intervento, mentre l’altra non lo ha realizzato. Per quest’ultima, è stata messa in atto una
procedura per la revoca del contributo assegnato; non essendo però state effettuate
anticipazioni non è stato necessario effettuare il recupero di alcuna somma.
L’Organismo di pagamento come indicato agli artt. 9 e 32 del Regolamento (CE) n.
1260/1999 e nel Regolamento (CE) N. 438/2001, ha elaborato la certificazione ed ha curato
la presentazione delle richieste di pagamento. L’Organismo di pagamento ha effettuato le
verifiche di competenza in ordine alle spese effettuate e certificate.
L'Organismo di controllo è rappresentato da una struttura interna all'Amministrazione
istituito appositamente con la deliberazione del Consiglio Regionale n° 1205/97,
conformemente alle disposizionie del Regolamento (CE) n. 438/99 2001. Esso è
funzionalmente indipendente sia dall’Organismo di Gestione che dall’Organismo di
pagamento. Ha proceduto ad elaborare, durante l’arco temporale di realizzazione del PRAI,
programmi di controllo su tutte le azioni. La peculiarità del programma non ha consentito il
controllo della singola voce riferita al periodo oggetto del campionamento, pertanto
l’Organismo di Controllo ha proceduto all’audit dell’intero periodo, consentendo una verifica
completa delle intere attività realizzate.
L'audit effettuato ha consentito di verificare l'adeguatezza della pista di controllo,
riscontrando sia l'iter procedurale seguito per la realizzazione dell'intervento nonché i
giustificativi delle spese.
2.8 Singole Azioni (Individual actions)
Azione 7.1 – Analisi della caratteristiche ambientali, sociali ed economiche della Val
d’Agri (Cod. A340)
L’azione prevedeva la realizzazione di un’ analisi territoriale dell’area oggetto di intervento
finalizzata a mettere in risalto l’insieme delle criticità ambientali, dei punti di forza
dell’attività economica delle imprese e delle potenzialità di sviluppo, degli andamenti
socio-demografici e del tessuto istituzionale del Comprensorio della Val d’Agri.
Attuazione dei contenuti
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
Le attività di analisi programmate sono state completamente realizzate e hanno condotto
alla redazione di un Rapporto di Analisi di Contesto del comprensorio della Val d'Agri
così articolato:
¾
¾
¾
Volume 1 - “Introduzione all’analisi territoriale dell’area di intervento”
Volume 2 - “Analisi delle Unità di paesaggio del Comprensorio della Val d’Agri”
Volume 3 - “Analisi Socio-economica delle unità di paesaggio”
18
¾
¾
Volume 4 - “La valorizzazione dei prodotti tipici”
• Allegato Volume 4 - “Schede dei Prodotti Tipici”
Volume 5 - “Processi partecipativi in campo ambientale”
La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è
aumentata per un importo totale di € 100.497,05.
Azione 7.2 – Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla
certificazione ambientale. (Cod. A340)
L’azione prevedeva la realizzazione di una intensa e mirata attività di sensibilizzazione
articolata in due fasi distinte e parallele:
fase a) sensibilizzazione all’EMAS degli attori istituzionali;
fase b) sensibilizzazione all’EMAS degli operatori privati.
Mediante tale attività si intende fornire strumenti ed argomenti che permettano di
coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio di riferimento,
stimolando la condivisione, il coinvolgimento, l’incentivazione e la partecipazione attiva ad
un comune progetto.
Attuazione dei contenuti
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
Il piano di sensibilizzazione rivolto agli attori istitituzionali è stato accuratamente
progettato e realizzato con risultati pienamente soddisfacenti.
Le attività di sensibilizzazione da rivolgere agli operatori privati dovevano essere, nelle
intenzioni programmatiche, funzionali all’avvio dell’azione pilota, di cui all’azione 7.3, che
prevedeva l’assistenza alla realizzazione dell’Analisi Ambientale Iniziale di tre imprese
operanti rispettivamente nei settori agro-alimentare, turistico e forestale. L’evoluzione
delle attività progettuali inerenti l’azione 7.3 ha reso non necessaria la realizzazione di
una fase di sensibilizzazione così strutturata. Pertanto, si è provveduto a pianificare
differenti momenti di sensibilizzazione e di promozione delle finalità progettuali, rivolti al
settore privato, mediante la realizzazione delle quali gli obiettivi posti dall’azione con
riferimento ai soggetti privati sono stati sostanzialmente comunque realizzati.
La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è
aumentata per un importo totale di € 100.821,91.
Azione 7.3 – Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche
rilevanti. (Cod. A340)
La presente azione, che è preliminare al processo di implementazione degli Sistemi di
Gestione Ambientale, di cui alla successiva azione 7.4., si compone di tre fasi:
¾ Analisi
dei Flussi di Materia (MFA) della Regione;
Ambientale Iniziale (AAI) dei territori dei comuni;
¾ Analisi Ambientale Iniziale delle principali attività degli operatori privati.
¾ Analisi
Attuazione dei contenuti
19
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
La realizzazione delle attività di analisi relative all’MFA regionale ha condotto a due
risultati:
la raccolta di dati ed informazioni a supporto del processo di certificazione
ambientale degli enti locali;
l’elaborazione di un Rapporto sull’Analisi dei Flussi di Materia della Regione
Basilicata.
Le attività di accompagnamento alla elaborazione delle AAI dei Comuni sono state
pienamente realizzate e completate presso 29 Amministrazioni beneficiarie, ovvero tutte
quelle che hanno formalmente aderito al Programma. Solo una Amministrazione
comunale, potenzialmente beneficiaria, non ha aderito.
Riguardo all’azione pilota (prevista dall’Azione 7.3) di assistenza a tre imprese dei settori
agroalimentare, turistico e forestale per la redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale,
sebbene siano state svolte tutte le fasi preparatorie all’attività (messa a punto del
percorso di animazione, definizione delle procedure di selezione e dei criteri di
valutazione), non è stato possibile giungere alla individuazione delle tre imprese
beneficiarie e quindi avviare la fase operativa di assistenza tecnica. L’attività è stata
ripianificata verso la realizzazione di specifiche attività seminariali rivolte agli operatori
privati dei tre settori sul tema d’interesse, basata anche sulla presentazione e diffusione
delle linee guida settoriali elaborate nell’ambito dell’azione 7.4 del Programma.
La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è
aumentata per un importo totale di € 552.237,37.
Azione 7.4 – Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale (Cod. A340)
La presente azione prevedeva la realizzazione delle seguenti fasi di attività:
¾ Assistenza
alla stesura della Politica Ambientale, del Programma Ambientale e del
Manuale per il SGA per ciascuna amministrazione locale coinvolta.
¾ Assistenza alla elaborazione della Dichiarazione Ambientale di ciascuna
amministrazione locale coinvolta.
¾ Redazione di Linee Guida per l’avvio alla certificazione ambientale delle imprese dei
settori ritenuti cruciali per lo sviluppo ecosostenibile dell’area
Attuazione dei contenuti
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
Il piano di lavoro di lavoro predisposto per l’azione che, in virtù di una riprogrammazione
degli obiettivi numerici resasi necessaria a seguito di un’analisi valutativa delle reali
capacità di prosecuzione da parte delle Amministrazioni coinvolte, è stato pienamente
attuato ed ha condotto ai seguenti risultati.
¾
¾
¾
Elaborazione dei documenti di Politica Ambientale per i 10 Comuni interessati
Predisposizione dei Programmi Ambientali per i 10 Comuni interessati
Predisposizione della base documentale del Sistema di Gestione Ambientale per 8
dei dieci Comuni interessati
20
Inoltre, come previsto, sono state elaborate 3 Linee Guida settoriali:
¾
¾
¾
Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende turistiche;
Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende agroalimentari;
Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende forestali.
La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è
aumentata per un importo totale di € 457.795,50.
Azione 7.5 – Creazione di imprese nel settore ambientale (Cod. A340)
L’azione prevedeva la promozione di nuove imprese che si occupino della realizzazione di
prodotti a basso impatto ambientale che permettano la “chiusura dei cicli” alle imprese
dell’area della Val d’Agri.
L’azione si realizza attraverso le seguenti fasi:
•
promozione, indirizzo e fertilizzazione;
•
emanazione del bando;
•
selezione dei progetti;
•
finanziamento degli investimenti con contributi in conto capitale;
• monitoraggio.
Attuazione dei contenuti
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
Il 29 novembre 2004 la Regione Basilicata, con Deliberazione di Giunta Regionale
numero 2794, ha approvato un bando per la creazione di imprese ecocompatibili,
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata numero 88 del 10 dicembre
2004. Il termine ultimo per la presentazione di proposte è ricaduto nel mese di febbraio
2005.
Al fine di migliorare la diffusione del bando e di informare i possibili beneficiari è stato
organizzato un seminario pubblico presso la sede della Comunità Montana Medio Agri in
data 17 dicembre 2004. Sette imprese hanno presentato domanda di finanziamento. Il
Comitato Direttivo, previo esame da parte del partner tecnico Sviluppo Italia, all’uopo
incaricato, ha approvato solo due delle sette proposte che sono state ammesse a
finanziamento.
Con la D.G.R. 2141 del 24 ottobre 2005 è stata approvata la graduatoria finale. I due
progetti, presentati dalle Ditte METAQUADRA VALLEY s.r.l. e ENERGY OIL sono stati
finanziati, nella misura del 40% delle spese ammissibili, nel dicembre 2005 con un
contributo rispettivamente di € 154.524,00 e di € 795.480,18. Non essendo sufficienti le
risorse del Programma di Azioni Innovative FESR, interveniva a completamento del
finanziamento il PO Val d’Agri.
Durante il 2006 vi sono state azioni mirate alla valutazione dei problemi riscontrati dalle
imprese. In tale ottica, previo parere del Comnitato Direttivo, sono state approvate due
varianti ed autorizzate le proroghe del termine di ultimazione dell’investimento. Solo
l’impresa METAQUADRA VALLEY s.r.l. è riuscita a realizzare il progetto presentato,
seppure con un ridimensionamento.
L’impresa, ENERGY OIL ha riscontrato difficoltà relative agli aspetti finanziari ed ai tempi
lunghi per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie in tema di energia.
I soggetti contattati ed informati dell’iniziativa hanno abbondandemente superato il
numero di 30 previsto.
21
La dotazione finanziaria della azione non ha subito modifiche, mentre la spesa pubblica si
è ridotta a € 137.869,87. Considerando anche la spesa privata, l’importo totale è di €
209.490,92.
Azione 7.6 – Misure di accompagnamento (Cod. A410)
La presente azione prevedeva un fase di progettazione di dettaglio delle attività di
accompagnamento da realizzarsi nell’ambito del Programma che è stata avviata dai
partners agli inizi del 2006, portando alla predisposizione di uno specifico piano di attività,
sostanzialmente finalizzato ad una strategia complessa di messa in rete del Programma,
descritto nell’Annex 3. Dal 2004 La Regione Basilicata ha aderito alla rete “CoorIInnA”
(Coordination of Italian Innovative Action)
Attuazione dei contenuti
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
L’attuazione dell’articolato piano di attività predisposto nell’ambito dell’azione ha portato al
raggiungimento di diversi risultati di seguito elencati.
¾
¾
¾
¾
¾
¾
predisposizione del disciplinare d’uso del marchio “Territorio di Eccellenza”;
progettazione e sviluppo del sito web del Programma per i futuri sviluppi. La messa
on line del sito è prevista per settembre 2007.
Realizzazione 3 incontri seminariali -2 rivolti agli Enti Locali e 1 alle imprese dei
settori agroalimentare, turistico, forestale, riguardanti la presentazione degli strumenti
di gestione ambientale – ISO 14001, EMAS II
Realizzazione di un Seminario rivolto sia agli Enti Locali che alle imprese sul tema
delle imprese eco-compatibili durante il quale sono stati illustrati i risultati del progetto
e gli strumenti per lo sviluppo imprenditoriale del territorio
La produzione di svariati prodotti editoriali sia con valenza divulgativa che
d’informazione tecnico specialistica ;
Avvio delle attività di animazione della rete del territorio di eccellenza.
La Regione Basilicata, ha inoltre partecipato alla costituzione della rete italiana
“CoorIInnA” (Coordination of Italian Innovative Action) ed ha partecipato a tutte le attività
di scambio di buone pratiche.
La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è
aumentata per un importo totale di € 81.168,46.
Azione 7.7 – Assistenza tecnica, Monitoraggio, Valutazione e Pubblicità (Cod. A410)
L’azione prevede la realizzazione di interventi di assistenza tecnica per la gestione,
attuazione, sorveglianza e controllo del programma, nonché di pubblicità.
Attuazione dei contenuti
Vedi Annex 3
Risultati ottenuti
22
E’ stata garantita la correttezza gestionale del programma ed il raggiungimento della gran
parte degli obiettivi previsti.
Sono state messe in campo diverse azioni per favorire la divulgazione e l’informazione
delle azioni previste dal programma e successivamente quelle realizzate (vedasi
paragrafo sulla pubblicità 2.6) attraverso l’organizzazione di molteplici incontri, seminari,
convegni e la produzione di materiale informativo.
E’ stato creato anche il marchio “Territorio di Eccellenza” che potrà essere speso per la
futura messa in rete di soggetti (pubblici e privati) che intendano assumere obblighi di
corretto comportamento ambientale.
E’ stato assicurato il supporto al Comitato Direttivo ed al Comitato di Sorveglianza delle
Forme di Intervento Comunitario in Basilicata.
La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è
aumentata per un importo totale di € 121.095,94.
3. Identification and dissemination of practices
Il percorso verso la certificazione ambientale EMAS dei Comuni è stato di notevole interesse,
avendo riguardato un numero rilevante di Comuni. Sono state tracciate le metodologie da
seguire e tali documenti sono disponibili a chiunque ne faccia richiesta. Nel corso dei
seminari tecnici realizzati a febbraio 2007 e con il convegno conclusivo del 28.2.2007 è stata
diffusa l’esperienza e sono stati distribuiti i materiali prodotti. Tutte le amministrazioni
Comunali e le Comunità Montane non presenti al convegno finale hanno ricevuto copia della
documentazione per posta accompagnata da una lettera che chiariva il senso del
programma e le invogliava a ripetere una simile esperienza.
Un tale percorso implica però la necessità di incrementare le azioni di sensibilizzazione e,
successivamente, di accompagnamento. E’ inoltre necessario che tale percorso entri a far
parte di strumenti finanziari che consentano la realizzazione di interventi, spesso
infrastrutturali, che consentano di mettere a norma un territorio.
Innovativa riteniamo sia anche stata l’idea sviluppata dall’azione 7.5 (creazione di imprese
eco compatibili che realizzino prodotti a basso impatto ambientale che permettano la
“chiusura dei cicli” alle altre imprese. A seguito del bando sono state presentate diverse
buone idee. L’esperienza potrà essere ripetuta ampliandola anche alle imprese preesistenti
che intendono attivare nuovi progetti produttivi eco-compatibili. L’esperienza maturata può
essere utile per eventuali futuri bandi con caratteristiche simili nell’ottica della comprensione
delle maggiori criticità che sono emerse, che hanno riguardato in particolare la problematica
delle autorizzazioni e della copertura finanziaria. Per la diffusione, oltre al convegno finale
del programma, è stato realizzato un seminario tecnico durante il quale è intervenuto il
rappresentante dell’azienda finanziata.
4. Prospettive future del programma (Future of the programme)
Il tema della sostenibilità del progetto è stato ben valutato sin dal suo avvio. Si ricorda che
sull’area oggetto di intervento insiste un programma di azioni di sviluppo, a titolarità
regionale, finanziato
con le risorse rivenienti dalle royalties petrolifere denominato
“Programma Operativo Val’ Agri, Melandro, Sauro, Camastra per uno sviluppo territoriale di
qualità” nell’ambito del quale vi è spazio per la programmazione di azioni sinergiche e di
23
sostegno alle attività realizzate e promosse nell’ambito del PRAI. Già durante l’attuazione del
progetto, il Comitato Direttivo si era espresso favorevolmente sulla necessità di predisporre
un programma coordinato di attività future che tenesse conto dei risultati ottenuti nell’ambito
del PRAI, e prevedesse un’azione specifica di tutoraggio, post programma, a sostegno del
completamento del percorso verso la certificazione.
Ad oggi, tale iniziativa non è stata ancora messa a punto, ma è importante sottolineare che
alcuni dei Comuni che sono riusciti a dotarsi di un SGA (Sistema di Gestione Ambientale)
grazie al progetto, stanno continuando ad operare nella direzione intrapresa, nei limiti delle
proprie disponibilità, proprio nella prospettiva di una ripresa dell’iniziativa di guida e sostegno
- anche finanziario- che con l’ausilio della Regione potrà essere rilanciato.
Un segnale importante in questa direzione, nonché una opportunità concreta di
finanziamento anche per i soggetti interessati dalla sperimentazione, deriva dalle previsioni
all’interno della proposta per la nuova programmazione regionale a valere sul FESR per il
periodo 2007-2013 di sostegno alla realizzazione di azioni analoghe a quelle realizzate
nell’ambito del PRAI Territorio di Eccelleza (P.O. FERS 2007-2013 - Priorità III – Obiettivo
Operativo III.3.3
Con il convegno conclusivo del 28.2.2007 l’esperienza maturata è stata diffusa agli altri
Comuni della Basilicata alcuni dei quali hanno mostrato interesse verso questa tematica. La
documentazione prodotta contiene gli elementi di base e le informazioni utili a tutti Comuni
della Basilicata (Analisi dei Flussi di Materia) oltre che la metodologia per avviare il percorso
verso la sostenibilità ambientale e verso la certificazione EMAS.
5. Casi studio (Case studies)
Sono stati proposti e descritti i seguenti tre casi studio (vedasi allegati):
¾
Processo di certificazione ambientale EMAS dei Comuni del Comprensorio della Val
d’Agri;
¾
Analisi dei Flussi di Materia (MFA) della Regione Basilicata;
¾
Creazione di imprese eco-compatibili.
24
Annexes
1. Compulsory
A.
Annex 1 – N. 3 Case studies
B.
Annex 2 - List of projects
C.
Annex 3 – Analysis of the realisations against the programme
D.
Annex 4 - Copy of the financial table as sent with the final declaration
of expenditure
E.
Annex 5 - List of addresses of representative web-sites
F. Copies of diffusion/publicity material (brochures, CD-roms,…)
G. Copies of studies
25
ANNEX 1
Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 (PRAI)
ERDF Regional Programmes of Innovative Actions (PRAI)
CASO DI STUDIO (A)
Titolo PRAI (PRAI title):
Territorio di Eccellenza
Regione (Region):
Basilicata
Titolo del Progetto (Project title): Processo di certificazione ambientale EMAS dei Comuni del
Comprensorio della Val d’Agri
Durata (Duration):
Settembre 2004 – Novembre 2006
Finanziamento (Funding):
Non definibile con precisione essendo compreso all’interno
di più azioni, ma stimabile approssimativamente in € 850.000
Titolo dell’Azione (Action title):
Azionie 7.3 - Analisi Ambientale iniziale del territorio e delle
attività economiche rilevanti e Azione 7.4 - Adozione di
Sistemi di Gestione Ambientale (SGA).
L’impianto programmatico del PRAI Basilicata, non prevede, se non per una sola azione la 7.5, il
finanziamento e l’attuazione di singoli progetti, bensì la realizzazione di un unico progetto complesso
che può abbracciare anche più azioni funzionali e sinergiche. Il presente caso di studio si riferisce
all’attuazione di un specifico processo, l’azione pilota di accompagnamento all’EMAS degli Enti Locali
(EE.LL.) del Comprensorio della Val d’Agri, alla cui attuazione complessiva hanno contribuito le
attività inerenti le due azioni del Programma sopra specificate.
I.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ (PROJECT DESCRIPTION)
Obiettivi dell’attività (Project’s objectives)
Gli obiettivi strategici prefissati dal Programma a cui risponde l’azione pilota qui presentata
sono due:
-
migliorare la qualità ambientale del Comprensorio della Val d’Agri e realizzare un
territorio ad elevato indice di sviluppo umano;
migliorare l’attrattività dell’area per la localizzazione di attività a basso impatto
ambientale e a forte contenuto territoriale.
A tal fine è stato previsto di accompagnare i 30 Comuni del Comprensorio verso la
certificazione ambientale – secondo lo standard EMAS – perseguendo i seguenti obiettivi
operativi:
-
realizzare un’analisi ambientale preliminare del territorio mediante l’elaborazione delle
Analisi Ambientali Iniziali di tutti i Comuni dell’area;
dotare i Comuni dell’area di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) funzionali a mettere
in atto un sistematico processo di controllo, monitoraggio, tutela e gestione del territorio
e degli aspetti ambientali che lo caratterizzano.
Descrizione (Description/type of activity):
Lo standard di certificazione ambientale preso a riferimento nell’ambito del Progetto è
costituito dal Regolamento (CE) n° 761 del 2001, che introduce il sistema comunitario di
ecogestione ed audit (EMAS), con l'obiettivo di favorire, su base volontaria, una
razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni,
ivi incluse le Amministrazioni Pubbliche.
26
La realizzazione delle attività programmate per un così elevato numero di organizzazioni (n.
29 Comuni) e più in generale l’attuazione di un processo di certificazione territoriale in
un’area tanto vasta, si presenta molto complessa e necessita di una organizzazione del
lavoro tale da assicurare una presenza sul territorio capillare e continua. In tal senso si è
operato preliminarmente a dotare la struttura di gestione di un team multidisciplinare di
risorse operative, motivato e qualificato, individuato tramite una selezione pubblica, che ha
garantito un’assidua presenza ed un affiancamento costante presso ognuno dei Comuni
beneficiari.
Sul versante delle amministrazioni beneficiarie, a seguito di incontri informativi e di
sensibilizzazione, è stato richiesto alle stese di aderire al progetto con atto formale e di
individuare contestualmente un referente politico ed un referente tecnico responsabili delle
attività di progetto all’interno dell’Ente.
Inoltre è stato istituito formalmente un Tavolo Tecnico con funzioni di indirizzo e validazione
metodologica, composto da rappresentanti dell’Autorità Ambientale della Regione Basilicata,
dell’ARPA Basilicata, della Provincia di Potenza e del partner tecnico responsabile
dell’attuazione del progetto SUDGEST Scarl.
Si precisa che le attività di assistenza ed accompagnamento hanno riguardato 29
Amministrazioni comunali delle 30 presenti nel Comprensorio, in quanto una di esse non ha
ritenuto di aderire alle attività promosse dal Programma.
Il primo passo da compiere verso la certificazione ambientale EMAS è l’elaborazione
dell’Analisi Ambientale Iniziale dell’ente. A tal fine sono state realizzate, attraverso attività
di indagine preliminare, di pre-audit ed audit svolte dal team operativo di consulenti
ambientali con la collaborazione dei referenti tecnici, le seguenti fasi di lavoro:
• Identificazione dello scenario ambientale: caratteristiche generali dell'area circostante
(clima, qualità dell'aria, suolo, acque, fonti significative di inquinamento ecc.), attività,
prodotti e servizi associati al sito che possono produrre effetti ambientali;
• Identificazione di fattori di impatto/effetti ambientale, comprese operazioni normali,
occasionali o anormali dovute alla attività, prodotti e servizi, ed incidenti e possibili
situazioni di emergenza;
• Descrizione dei fattori di impatto ed analisi delle modalità organizzative e gestionali in atto
nel sito – quantità, tipo di emissioni, scarichi, rifiuti ecc.: modalità di comunicazione in
materia ambientale tra i vari reparti e all'esterno, informazione/formazione del personale,
procedure e prassi in atto per ridurre l'incidenza delle attività sull'ambiente e delle
eventuali emergenze, modalità di esecuzione degli appalti da parte di terzi operanti nel
sito;
• Valutazione della significatività dei fattori di impatto e delle relative incidenze
sull'ambiente;
• Redazione del documento conclusivo dell'Analisi Ambientale Iniziale.
Particolare cura è stata dedicata alla struttura delle Analisi Ambientali Iniziali, i cui contenuti
risultano così articolati:
Cap. 1- Presentazione del territorio comunale
Cap. 2- Presentazione dell’ente
Cap. 3- Analisi di conformità normativa – aspetti ambientali
Cap. 4- Valutazione aspetti ambientali
In particolare i capitoli 3 e 4 riportano i risultati dell’analisi, descrivendo lo stato di conformità
giuridica dell’Ente (Cap. 3) e l’elenco degli aspetti ambientali valutati quali “significativi” (Cap.
27
4) mediante una serie di documenti prodotti durante la realizzazione delle singole fasi, che
sono:
•
•
•
•
•
•
l’elenco dei criteri di significatività degli aspetti ambientali;
il registro aspetti/impatti;
il registro leggi;
il documento di analisi e valutazione degli incidenti e delle emergenze;
le classi di priorità degli impatti significativi;
l’elenco delle priorità di azione.
E’ doveroso precisare che il livello di completezza delle singole analisi varia da Comune a
Comune, a seconda delle condizioni oggettivamente riscontrate in riferimento alla
disponibilità dei dati ed alla partecipazione attiva prestata dalle singole amministrazioni
beneficiarie.
Il completamento delle Analisi Ambientali Iniziali ha permesso di conseguire l’importante
obiettivo di fornire un quadro di riferimento completo ed esauriente di dati, informazioni e
valutazioni su ciascun Comune, al fine di impostare correttamente i singoli Sistemi di
Gestione Ambientale (SGA).
In questa fase si è resa necessaria, prima dell'avvio delle attività di impostazione degli SGA
comunali, un’accurata analisi dello stato di attuazione e della situazione di contesto a livello
di ciascuna Amministrazione beneficiaria, finalizzata alla valutazione delle reali possibilità di
raggiungimento degli obiettivi programmati di grado più elevato, entro la scadenza stabilita.
Tale analisi, svolta dal partner tecnico attuatore e condivisa in sede di Tavolo Tecnico prima
e di Comitato Direttivo poi, ha condotto ad una revisione degli obiettivi numerici programmati
e all’individuazione di un gruppo di dieci Comuni, sul quale concentrare le attività di
prosecuzione.
Pertanto, il team di lavoro, nella fase successiva ha proceduto:
•
all’individuazione degli obiettivi di miglioramento ambientale, in relazione a tutte le attività
su cui l’organizzazione ha una certa influenza e che possono avere ricadute sulla qualità
dell’ambiente.
• ad assistere i Comuni nella stesura della Politica Ambientale
• ad assistere i Comuni nella stesura del Programma Ambientale (insieme di obiettivi,
traguardi e azioni da intraprendere, con indicazione delle sponde finanziarie e delle
relative responsabilità di attuazione) coerente con i riscontri dell’Analisi Ambientale
Iniziale e con il documento di Politica Ambientale;
• predisporre la base documentale del Sistema di Gestione Ambientale costituita da:
- un Manuale ambientale, documento che descrive in sintesi il Sistema ambientale
adottato, il suo campo di applicazione ed i documenti che lo costituiscono (Procedure
Gestionali, Istruzioni di lavoro, Linee guida, etc.);
- le procedure gestionali, che descrivono le responsabilità coinvolte nell’espletamento
delle attività che possono provocare impatti significativi sull’ambiente;
- le istruzioni operative che disciplinano, oltre alle responsabilità, anche le modalità con
le quali determinate attività devono essere svolte;
- i modelli di registrazione, moduli che devono essere compilati nel corso
dell’espletamento delle attività per lasciare traccia delle attività svolte (le modalità di
compilazione sono esplicitate nelle procedure ed istruzioni alle quali i modelli stessi
sono allegati).
Una volta completata tale attività, tutta la documentazione facente parte del Sistema di
Gestione Ambientale è stata condivisa e rivisitata con gli Enti interessati ai quali spetta ora
28
sottoporla a riesame interno, testare la procedura e portarla a regime per poterla
successivamente candidare a registrazione.
Va precisato che l’elaborazione della Dichiarazione Ambientale prevista dal regolamento
EMAS, è necessariamente subordinata alla portata a regime dell’SGA ed all’adozione
formale dei Programmi Ambientali e dunque allo stanziamento delle risorse finanziare
necessarie alla loro attuazione.
Nell’obiettivo di contribuire, con l’attuazione del progetto, alla definizione di una specifica
metodologia per l’adozione del regolamento EMAS nei Comuni della Val d’Agri e, a partire
da questi, in altri Comuni della Regione, nonché di stimolare ed orientarne l’adozione di SGA
da parte delle imprese dell’area operanti nei settori definiti strategici per lo sviluppo ecosostenibile del Comprensorio (agro-alimentare, turistico e forestale), il percorso di
accompagnamento degli enti locali all’EMAS è stato supportato dalla realizzazione di alcuni
documenti di indirizzo metodologico/operativo. Tali documenti, presentati in singoli volumi
nell’ambito della pubblicazione ”Metodologia e strumenti per la sperimentazione EMAS nel
PRAI” realizzata al termine del Programma, sono costituiti da una raccolta commentata di
documenti metodologici e di strumenti operativi utilizzati per la certificazione EMAS degli
EE.LL. (schemi di intervista, questionari, liste di controllo, griglie di monitoraggio, format
documentali, etc. ) e da 3 Linee guida settoriali:
• Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende agroalimentari
• Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende turistiche
• Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende forestali
Beneficiari (Beneficiaries):
Pubbliche amministrazioni locali
II.
CONTESTO POLITICO E STRATEGICO (POLITICAL AND STRATEGIC CONTEXT)
Contesto strategico (Strategic context):
La regione Basilicata da tempo si propone come territorio di eccellenza.
Per raggiungere tale scopo, è stata colta l’opportunità offerta dal bando emanato dalla CE
nel 2002 a valere sulle Azioni Innovative del Fondo FESR per lanciare una sperimentazione
nel Comprensorio dei Comuni della Val d’Agri. L’area è oggetto di grande attenzione, legata
da un lato all’interesse per le attività di sfruttamento delle risorse petrolifere, dall’altro al suo
enorme patrimonio di risorse ambientali e naturali, come pure al suo patrimonio
archeologico.
Sulla medesima area di intervento individuata per il PRAI insiste, infatti, un Programma di
azioni di sviluppo a regia regionale denominato “Programma Operativo Val d’Agri - Per uno
sviluppo territoriale di qualità”, finanziato con i fondi delle royalties del petrolio, i cui obiettivi
ben si integrano con quelli fissati e perseguibili con il PRAI, che vanno nella direzione
specifica del rafforzamento della dimensione eco-sostenibile delle azioni di sviluppo
dell’area.
L’analisi di contesto socio-economico, realizzata nell'ambito di un’altra azione del PRAI ha
permesso di connotare il territorio della Val d’Agri, in perfetta coerenza con quanto descritto
dal PO Val d’Agri, come un’area ad “elevata potenzialità”, che presenta però aspetti di
indubbia debolezza strutturale, unitamente a forti opportunità di sviluppo, economico e
sociale (forte tendenza allo spopolamento dei comuni piccoli, riduzione del tasso di natalità e
dell’aumento degli indici di vecchiaia; strutturale carenza di infrastrutture e difficile accesso al
credito; difficoltà del settore agricolo; presenza di bellezze naturali, paesaggistiche, storiche
29
e monumentali, ma scarsa consapevolezza del territorio stesso; scarsa accessibilità ai beni
monumentali; mancanza di un’adeguata politica di marketing territoriale).
Il timore che le attuali trasformazioni del territorio connesse alla risorsa petrolifera
pregiudichino altre e differenti opzioni di sviluppo territoriale rappresenta la leva principale
che può guidare i diversi soggetti in una direzione maggiormente basata sul potenziamento e
la messa in rete delle opportunità e delle potenzialità locali.
Il punto di svolta per il territorio appare dunque legato alla capacità delle istituzioni e dei
soggetti locali di “fare sistema”, valorizzando le peculiarità locali e le caratteristiche distintive
territoriali e connettendole alle “reti lunghe” del globale, cogliendo in questo mondo le
opportunità che, nel mondo, si vanno creando.
Punto nodale è il miglioramento della qualità ambientale del territorio. Si tratta di mettere in
atto un sistematico processo di controllo, monitoraggio, tutela e gestione del territorio e degli
aspetti ambientali che lo caratterizzano. In questa direzione va la diffusione dei sistemi di
gestione ambientale tra le amministrazioni comunali e l’adozione dello standard europeo
EMAS da parte del maggior numero di istituzioni locali.
Tale strategia sostenuta del PRAI ben si integra con gli obiettivi programmatici generali e
specifici della politica di sviluppo regionale. Infatti, la Regione Basilicata intende perseguire
le proprie finalità di sviluppo attraverso progetti di territorio che coinvolgano tutti gli elementi
che formano la ricchezza di un’area, dalla cultura al paesaggio, dai prodotti tipici al singolo
sito storico, attraverso percorsi di sviluppo che enfatizzino le specificità locali e sperimentino
nuovi modelli organizzativi, che attivino relazioni esterne al territorio (reti, mercato, ecc.) e
promuovano l’imprenditoria giovanile e femminile. Il Programma “Territorio di Eccellenza” è
in linea con l’obiettivo generale del POR Basilicata 2000/2006 ed in piena sinergia con le
seguenti linee strategiche del POR stesso:
• Superare la condizione di perifericità del sistema territoriale
• Mirare ad uno sviluppo sostenibile, che garantisca la conservazione del territorio e del
patrimonio della collettività e tuteli l’ambiente, riservando una attenzione particolare a
quelle attività e produzioni che siano in grado di creare nuove e maggiori occasioni di
lavoro.
Lo “sviluppo sostenibile” è assunto come scelta fondante del POR Basilicata 2000/2006 e
tale scelta e confermata ed anzi notevolmente rafforzata nella programmazione regionale
2007-2013, ed in quanto tale conferisce un particolare rilievo alle politiche che più
direttamente, ed in una logica intersettoriale, presidiano la salute dell’ambiente (salvaguardia
degli ecosistemi, difesa del suolo, uso dell’acqua, gestione dei rifiuti) riconoscendo in esso i
tratti caratteristici di una immagine positiva della Regione e intrinseche valenze economiche.
Innovazione (Innovation):
Il carattere innovativo delle azione descritta risiede nel metodo e negli approcci utilizzati per
l’attuazione del percorso programmato.
Infatti, nel realizzare le diverse fasi di attività sopra descritte, che rappresentano
adempimenti obbligati per una organizzazione che persegue l’obiettivo della registrazione
EMAS, particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti metodologici, contribuendo alla
definizione di una metodologia che propone, per ogni specifica fase di attuazione, modalità
di lavoro innovative.
Per questa ragione, nel corso del progetto, sono state approntate note metodologie, schede
operative, liste di controllo, linee guida tali da garantire una omogeneità di intervento per
tutte le amministrazioni locali della Val d’Agri, lungo le diverse fasi del processo.
In particolare, i punti nodali per i quali si è definita una strategia ed una operatività comune
sono stati:
30
• la struttura organizzativa dell’EMAS negli enti locali in relazione alla quale è stato dato
impulso alla costituzione all’interno dei Comuni dei cosiddetti Comitati di
Certificazione Ambientale, strutture interfunzionali permanenti dedicate alla
realizzazione ed attuazione dell’SGA;
• la fase di audit iniziale;
• la struttura delle check legislative;
• la struttura codificata dell’analisi ambientale iniziale;
• i criteri di valutazione degli “aspetti ambientali indiretti”;
• la base documentale del sistema di gestione ambientale;
• la creazione matrice di correlazione aspetti ambientali / impatti ambientali, che
semplifica realmente il lavoro a tutte le amministrazioni che volessero intraprendere il
percorso che conduce fino alla registrazione EMAS.
Un piccolo approfondimento merita l’approccio innovativo dei “Comitati di Certificazione
Ambientale”.
La costituzione del Comitato Certificazione Ambientale, formato da una Cabina di Regia
istituzionale(tecnico/politica) e da rappresentanti delle associazioni e della società civile
locale, ha come scopo prioritario quello di rendere più visibile, sia all’interno che all’esterno
dell’organizzazione comunale, la scelta dell’amministrazione di intraprendere il processo di
registrazione EMAS e, al contempo, di manifestare l’attribuzione di nuove competenze
necessarie per portare a termine l’intero processo. Creare una struttura permanente dedicata
alla realizzazione ed attuazione del SGA del Comune, consente, inoltre, di distribuire
equamente le responsabilità della gestione, del monitoraggio e del controllo all’interno della
struttura politico-amministrativa dell’ente.
Per facilitare le attività di formalizzazione delle funzioni previste in seno al Comitato di
Certificazione Ambientale sono stati predisposti e messi a disposizione dei referenti
comunali una scheda tecnica che presenta la struttura, il funzionamento e le finalità del
Comitato ed un modello di delibera costitutiva.
Per una descrizione di maggior dettaglio si rimanda alla consultazione del Volume 1
“presentazione e raccolta degli strumenti” della pubblicazione ”Metodologia e strumenti per la
sperimentazione EMAS nel PRAI” realizzata nell’ambito del Programma.
Sostegno politico (Political support):
Le autorità politico/istituzionali regionali e locali sono direttamente coinvolte nell’attuazione
del progetto o in qualità di partners di Programma ( Regione - Comunità Montane) o in
qualità di beneficiari diretti delle azioni (Comuni). Non può negarsi che vi sia stato un certo
grado di attenzione del livello politico alle attività progettuali e del PRAI in genere e a tal
proposito va sottolineato che le punte più avanzate del progetto sono rappresentate proprio
dai quei Comuni nei quali le autorità politiche hanno mostrato maggior grado di sensibilità e
capacità di stimolo ed incentivo nei confronti del livello tecnico-amministrativo.
Tuttavia, è doveroso rilevare che una più attenta ed ampia considerazione degli obiettivi del
programma dal livello politico avrebbe portato a migliori risultati. Analogamente, per il
completamento del percorso dei Comuni verso la certificazione EMAS, è necessaria una
particolare attenzione rivolta soprattutto alla realizzazione di quegli interventi infrastrutturali
la cui mancanza costituisce un serio ostacolo.
III.
ATTUAZIONE (IMPLEMENTATION)
Programmazione (Programming):
31
L’idea progettuale si è sviluppata in un quadro di coerenza strategica e programmatica
regionale e da un percorso condiviso di lettura dei fabbisogni di uno specifico ambito
territoriale sub-regionale, che in virtù delle sue peculiarità socio-economiche ed ambientali,
caratterizzate da elementi paesaggistici di notevole pregio, radicate tradizioni nelle
lavorazioni tipiche, e recente sfruttamento delle risorse naturali (petrolio), è stato ritenuto
area di elezione per la sperimentazione di un sistema di gestione ambientale. Il percorso
di definizione dell’intervento è stato condiviso tra la Regione Basilicata ed i partner tecnici.
Insieme è stato avviato un processo concertativo con i soggetti istituzionali locali dell'area
interessata, che ha condotto alla definizione e condivisione della strategia complessiva
dell'intervento e degli obiettivi specifici ed alla precisazione degli strumenti da adottare per
operare una riconversione ecologica del territorio.
Partenariato e qualità ed efficacia della Struttura Manageriale (Partnership and Management
structure quality and effectiveness):
Il partenariato interessato all’attuazione del progetto è composto da soggetti che
appartengono al partenariato di sviluppo del PRAI nel suo complesso. Vede coinvolti, oltre
alla Regione, 3 Comunità Montane (comprendenti la gran parte dei comuni dell’area della
Val d’Agri) il cui ruolo istituzionale è volto prioritariamente alla tutela e valorizzazione
ambientale, nonché alla promozione dello sviluppo socio-economico dei Comuni che le
compongono e dal soggetto responsabile del PIT Val d’Agri (che raccoglie 19 comuni
interessati).
Il partner tecnico SUDGEST Scarl, struttura specializzata nella promozione ed attivazione di
programmi di accompagnamento alla PA per lo sviluppo locale sostenibile, ha coordinato la
realizzazione delle attività inerenti la certificazione ambientale. I partner istituzionali locali
hanno partecipato sia nella fase della progettazione dell’intervento sia in quella promozione
e coordinamento delle attività e di verifica dei risultati, interfacciandosi con il Responsabile di
Progetto designato dal partner SUDGEST.
Tutti i referenti dei soggetti coinvolti nell’attuazione del progetto, dunque, sono allo stesso
tempo partner di Programma e componenti del Comitato Direttivo del PRAI. Tale struttura
semplificata ha facilitato e reso immediata l’interazione tra i vari soggetti ed tra i ruoli di
responsabilità.
Promozione (Marketing):
La promozione e pubblicizzazione del progetto è avvenuta all’interno delle attività medesime
riguardanti il Programma nel suo complesso. Le iniziative attuate sono state molteplici,
dall’organizzazione, prima dell’avvio delle attività, di un convegno regionale di presentazione
del Programma rivolto la vasto pubblico, alla realizzazione di incontri informativi rivolti a
target più ristretti di utenza, alla partecipazione nel 2005 alla Mostra-Convegno sui temi della
sostenibilità “Terra Futura” che ha luogo a Firenze, all’attivazione di una sezione web del sito
della Regione Basilicata.
Inoltre, la Regione in collaborazione con i partners ha provveduto fin dall’avvio del
Programma alla progettazione di un book di presentazione molto articolato, contenente oltre
alla sintesi del Programma, due Schede tematiche relative alle linee principali di attività (di
cui una è quella oggetto di questa presentazione), un glossario dei termini tecnici ed una
mappa ricca di informazioni dell’ambito territoriale d’intervento. Il book è stato integrato a fine
programma con Schede di sintesi contenenti i risultati della sperimentazione.
Elementi di ostacolo all’attuazione (Obstacles in terms of design or implementation):
I principali elementi di ostacolo alla realizzazione delle attività progettuali sono stati i
seguenti:
32
1) scarso grado di consapevolezza, di sensibilità verso i temi proposti e di
collaborazione da parte delle amministrazioni beneficiarie;
2) estrema difficoltà nella reperibilità dei dati e delle informazioni necessarie alle attività
di analisi;
3) scarso livello di attivazione nell’area interessata di processi partecipativi e scarsa
attitudine da parte dei soggetti istituzionali coinvolti “a fare sistema” ed elaborare una
visione strategica condivisa.
Tali difficoltà sono state fronteggiate rafforzando in vario modo le attività di sensibilizzazione,
fino a renderle una costante del percorso di accompagnamento, incrementando il livello di
assistenza presso gli enti per la rilevazione diretta delle informazioni e promuovendo
l’attivazione di collaborazioni inter-istituzionali (ad esempio con la Provincia di Potenza e
l’ARPAB) per lo scambio di dati ed informazioni, promuovendo una possibile visione
strategica d’area fondata sulle attività di programma e sollecitando in varie sedi istituzionali
l’avvio di un processo di integrazione degli obiettivi che potesse tradursi in segnali concreti
ed incentivanti verso il percorso intrapreso per le amministrazioni coinvolte nella difficile
sperimentazione.
A tal proposito, può affermarsi che sebbene le soluzioni adottate abbiano in parte sortito gli
effetti auspicati, le criticità segnalate, delle quali peraltro si è era in parte consapevoli fin
dall’avvio, hanno influito sui tempi di realizzazione delle attività più di quanto fosse stato
previsto.
Trasferibilità (Transferability):
Il progetto è nato e si è sviluppato nell'idea della sperimentazione di una "azione pilota".
Dunque, sia nelle intenzioni programmatiche regionali che nelle intenzioni dei partecipanti la
sua attuazione è funzionale anche a definire gli strumenti e a precisare una metodologia
integrata da estendere al resto della regione.
I risultati del progetto (linee guida per la certificazione ambientale dei comuni e per la
certificazione di attività turistiche, linee guida per l’analisi dei flussi di materia) ed i nuovi
approcci che il progetto ha contribuito a sperimentare potranno essere trasferiti con relativa
facilità in altri territori, che presentano caratteristiche simili, in quanto a “grado di rischio e di
incidenza ambientale”.
IV.
EFFICACIA (EFFECTIVENESS)
Efficacia (Effectiveness)
La sperimentazione attuata nel Comprensorio della Val d’Agri ha conseguito obiettivi di
rilievo sia sul piano operativo che strategico. Il percorso di certificazione ambientale è stato
attuato in tutti e 29 Comuni che formalmente avevano aderito al Programma, seppure con
“velocità” differenziate, ed ha condotto a:
¾ la redazione di 29 Analisi Ambientali Iniziali
¾ la predisposizione ed adozione dei Programmi Ambientali da parte di 10 Comuni
¾ la costruzione dei Sistemi di Gestione Ambientale di 8 Comuni
La sperimentazione è dunque giunta ad una fase avanzata di analisi, di applicazione ed
anche di definizione delle azioni da porre in essere per il raggiungimento dell’obiettivo
operativo finale della registrazione EMAS ed ha evidenziato che le amministrazioni
maggiormente sensibili ed attive hanno maturato un grado di consapevolezza sempre più
elevato che l’adesione ad EMAS possa rappresentare un elemento propulsivo importante per
lo sviluppo del loro territorio e dell’intera area.
33
In merito al raggiungimento dell’ obiettivo finale della registrazione EMAS da parte dei
Comuni, vi è da precisare che i limiti temporali e finanziari definiti dal Programma, non hanno
permesso di rispondere ai fabbisogni che scaturiscono da due ordini di necessità:
-
risolvere le non conformità legislative documentate nelle Analisi Ambientali Iniziali di
ciascun Comune: tali difformità richiedono adeguate Azioni Correttive (trattasi di
interventi di adeguamento anche a carattere infrastrutturale);
perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale al di là della conformità giuridica
individuati nei singoli Programmi Ambientali, che quindi necessitano di essere
finanziati.
E’ utile evidenziare che tali risultati sono stati accompagnati dagli strumenti di analisi e di
indirizzo metodologico/operativo realizzati sempre nell’ambito del PRAI e rielaborati in
prodotti fruibili, ai quali sarà data ampia diffusione. Questi sono:
¾ Una raccolta di documenti metodologici e di strumenti operativi utilizzati per la
certificazione EMAS agli EE.LL.
¾ 3 Linee guida settoriali per la certificazione ambientale delle aziende turistiche,
agroalimentari e forestali
¾ Il Rapporto sull’analisi dei flussi di materia della Regione Basilicata, corredato delle
matrici di input/output
¾ L’Analisi di contesto del Comprensorio della Val d’Agri, una sorta di “mappa conoscitiva”
dell’area.
Impatto (Impact):
Le opportunità per la valorizzazione del capitale umano, sociale e istituzionale nella Val
d’Agri sono molteplici, sia perché variegata è la composizione di tale capitale sia perché
molteplici sono le direzioni in cui i processi di valorizzazione possono andare. La direzione
intrapresa dalla sperimentazione del Territorio di Eccellenza dovrà essere percorsa sino in
fondo, puntando prioritariamente al conseguimento della registrazione EMAS da parte
Comuni già “maturi”, e perché questo avvenga sarà necessario:
¾ rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate, dagli
adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio;
¾ programmare e stanziare le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione dei programmi
ambientali;
¾ avviare specifici interventi di formazione rivolti ai dipendenti delle amministrazioni
comunali;
¾ proseguire l’azione di accompagnamento/regia istituzionale unitaria.
Tale fattore è di importanza strategica per l’effetto traino che il conseguimento della
registrazione da parte delle amministrazioni prossime all’obiettivo potrà avere sulle altre
realtà, sia istituzionali che private, presenti nel territorio.
Va inoltre rilevato, che sul territorio operano una serie di attori sociali, le cui competenze,
specifiche e rilevanti ai fini del nuovo orientamento di sviluppo, non sono però valorizzate.
Occorre invece valorizzare l’esistente, rafforzare il positivo, anche e soprattutto attraverso la
messa in rete delle diverse esperienze realizzate e dei diversi soggetti locali. E’ questa rete
che, condividendo orientamenti, strategie, azioni e risorse, può rappresentare il motore dello
sviluppo durevole. Il “capitale sociale” dell’area può e deve essere il perno di questa
iniziativa e fornire una solida base alla costruzione di un “ambiente favorevole”, precondizione di qualsiasi programmazione orientata allo sviluppo sostenibile.
La realizzazione di tale obiettivo ha bisogno di una forte iniziativa istituzionale di guida, di
sostegno e di stimolo.
34
E’ a tal fine che la Regione, d’intesa con i partners istituzionali del programma, ha ritenuto di
avviare una strategia di “messa in rete” - basata sulla diffusione del marchio “Territorio di
Eccellenza”- di soggetti pronti ad assumere impegni diretti per il raggiungimento di obiettivi
(verificabili) di miglioramento ambientale di varo tipo. Un vero e proprio “patto” tra
amministratori, e tra amministrazioni e mondo produttivo e società civile, al fine di migliorare
le condizioni di vita e la qualità dello sviluppo, con un uso efficiente delle risorse, una
riduzione degli sprechi ed una minimizzazione degli impatti sull’ambiente e sul territorio.
Tali considerazioni e pianificazioni strategiche trovano fondamento per la loro effettiva
implementazione nelle previsioni programmatiche formulate dalla Regione nell’ambito della
politica di coesione 2007-2013, in quanto la proposta di Programma Operativo FESR 20072013 individua nell’ambito della Priorità III – Competitività produttiva, un intero Obiettivo
Operativo - III.3.3 Promozione di attività volte ad elevare e conservare le qualità ambientaliispirato alla sperimentazione del PRAI: “Rientrano nell’obiettivo operativo gli ambiti di
intervento riguardanti la realizzazione di attività innovative ed eco-compatibili ad alto grado di
incorporazione dei risultati di mirate attività di ricerca anche di tipo sperimentale nonché
azioni di certificazione ambientale territoriale sulla scorta delle esperienza dell’Azione
Innovativa Territorio di eccellenza.”
Sostenibilità (Sustainability):
Il tema della sostenibilità del progetto è stato ben valutato sin dal suo avvio. Si ricorda che
sull’area oggetto di intervento insiste un programma di azioni di sviluppo, a titolarità
regionale, finanziato
con le risorse rivenienti dalle royalties petrolifere denominato
“Programma Operativo Val’ Agri, Melandro, Sauro, Camastra per uno sviluppo territoriale di
qualità” nell’ambito del quale vi è spazio per la programmazione di azioni sinergiche e di
sostegno alle attività realizzate e promosse nell’ambito del PRAI. Già durante l’attuazione del
progetto, il Comitato Direttivo si era espresso favorevolmente sulla necessità di predisporre
un programma coordinato di attività future che tenesse conto dei risultati ottenuti nell’ambito
del PRAI, e prevedesse un’azione specifica di tutoraggio, post programma, a sostegno del
completamento del percorso verso la certificazione.
Ad oggi, tale iniziativa non è stata ancora messa a punto, ma è importante sottolineare che
alcuni dei Comuni che sono riusciti a dotarsi di un SGA grazie al progetto, stanno
continuando ad operare nella direzione intrapresa, nei limiti delle proprie disponibilità, proprio
nella prospettiva di una ripresa dell’iniziativa istituzionale di guida e sostegno - anche
finanziario- che con l’ausilio della Regione potrà essere rilanciato.
Un’altra opportunità concreta di finanziamento anche per i soggetti interessati dalla
sperimentazione, deriva ovviamente dalla previsioni programmatiche formulate nell’ambito
nuova programmazione FESR per il 2007-2013 sopra descritte.
V.
CONCLUSIONI (CONCLUSIONS)
Lezioni apprese e Buone pratiche (Lessons learnt and Good practices):
La sperimentazione attuata con il progetto induce a svolgere alcune riflessioni di natura
strategica e ad individuare i punti di maggiore criticità che sarà utile considerare e valutare
attentamente nella programmazione e progettazione di interventi analoghi.
• L’attuazione di percorsi finalizzati all’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale su base
volontaria da parte delle pubbliche amministrazioni locali richiede una forte iniziativa
istituzionale unitaria di guida, di sostegno e di stimolo. In particolare:
-
L’aspetto motivazionale è di fondamentale importanza per il raggiungimento
dell’obiettivo finale, non sono pertanto ipotizzabili azioni “calate dall’alto” e prive di
35
una efficace azione di accompagnamento costante, volto a sensibilizzare ed
incentivare gli attori del processo;
-
E’ necessario accompagnare il processo con una programmazione settoriale
integrata funzionale all’attivazione delle risorse finanziarie necessarie, da un lato, a
rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate e
dagli adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio, e
dall’altro, necessarie all’adozione ed attuazione dei programmi ambientali degli enti
che devono registrarsi.
-
Le competenze e le capacità tecnico/gestionali dei soggetti istituzionali chiamati a
vario titolo a governare e/o attuare il processo devono essere sviluppate/rafforzate
mediante la realizzazione di specifici interventi di formazione rivolti a dirigenti e
funzionari dipendenti delle amministrazioni interessate.
• Particolare valenza strategica riveste il livello di attivazione di processi partecipativi in
campo ambientale nelle aree interessate dalla certificazione ambientale. La generale
carenza in questo ambito riscontrata nel corso di attuazione del progetto induce a
considerare di rilevante importanza la programmazione di azioni integrate di sostegno
all’avvio di processi partecipativi, come ad esempio le Agende 21 locali.
• Far fronte alle necessità di informazione ambientale su scala regionale, ampliando la
base dati disponibile e migliorandone la qualità e la fruibilità, attraverso la
programmazione di attività di reporting ambientale, costituisce un altro importante
elemento di supporto alla corretta attuazione di un percorso di certificazione degli enti
locali.
Valore aggiunto comunitario (Community added value):
L’opportunità offerta dal finanziamento comunitario a valere sul PRAI, ha rappresentato
senz’altro uno stimolo decisivo alla programmazione dell’azione di pilotaggio. Il vantaggio
offerto dallo strumento di Azioni Innovative è quello di poter spingere la progettazione verso
interventi caratterizzati da un alto grado di sperimentazione, ponendosi anche a rischio di
insuccesso. La progettazione e l’attuazione di operazioni siffatte è difficilmente ipotizzabile
nell’ambito degli strumenti di programmazione ordinaria,
caratterizzati da più stringenti vincoli di attuazione e di spesa.
Contatti (Contact details):
Simona Trento
SUDGEST S.C.a R.L. - Sede di Potenza
Viale Ligure, 8 - 85100 Potenza
tel: +39 971 594383 - fax: +39 0971 53717
mobile: 349 8724135
e-mail: [email protected]
Data (Date of this information): 3 agosto 2007
36
Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 (PRAI)
ERDF Regional Programmes of Innovative Actions (PRAI)
CASO DI STUDIO (B)
Titolo PRAI (PRAI title):
Regione (Region):
Titolo del Progetto (Project title):
Durata (Duration):
Finanziamento (Funding):
Titolo dell’Azione (Action title):
Territorio di Eccellenza
Basilicata
Analisi dei Flussi di Materia (MFA) della Regione Basilicata
Ottobre 2004 – Febbraio 2006
Non definibile con precisione essendo compreso all’interno
di una azione, ma stimabile approssimativamente in €
150.000
Azione 7.3 - Analisi Ambientale iniziale del territorio e delle
attività economiche rilevanti
L’impianto programmatico del PRAI Basilicata, non prevede, se non per una sola azione la 7.5, il
finanziamento e l’attuazione di singoli progetti, bensì la realizzazione di un unico progetto complesso
che può abbracciare anche più azioni funzionali e sinergiche. Il presente caso di studio si riferisce
all’attuazione di una attività specifica, la realizzazione del MFA, prevista nell’ambito dell’azione 7.3 del
Programma.
I.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ (PROJECT DESCRIPTION)
Obiettivi dell’attività (Project’s objectives)
L’Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata è uno dei prodotti realizzati nell'ambito
del Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 “Territorio di Eccellenza",
quale strumento di accompagnamento al processo di certificazione ambientale territoriale
attuato nell'ambito del Programma stesso.
A fronte della necessità di fornire il quadro delle pressioni esercitate dall’azione umana,
attraverso il prelievo e consumo delle risorse naturali e l’immissione di sostanze inquinanti in
aria, acqua e suolo, a livello regionale, due sono gli obiettivi posti dal progetto di analisi:
1) applicare alla Regione Basilicata un sistema di contabilità ambientale complesso ed
innovativo che permette di conoscere in modo dettagliato i flussi totali di materia, in
input ed output, associati alla Basilicata;
2) impostare una metodologia di analisi e fornire conoscenze e strumenti utili per lo
sviluppo, l’aggiornamento futuro e l’arricchimento dei dati esistenti.
Descrizione (Description/type of activity):
In estrema sintesi, l’MFA può essere considerata quale uno strumento di analisi che risponde
agli obiettivi di politiche volte a produrre più benessere usando meno risorse naturali e più
risorse umane. Contabilizzare i flussi totali di materia, in input e output, associati ad una
regione vuol dire infatti orientare l’analisi del sistema economico della stessa verso la ricerca
delle cause primarie di eventuali pressioni sull’ambiente circostante.
Sul piano metodologico, l’analisi dei flussi di materia della Regione Basilicata è stata
costruita a partire dalla guida metodologica sviluppata dall’Eurostat nel 2001.
La guida Eurostat fornisce indicazioni di tipo concettuale ed operativo utili alla raccolta e
all’elaborazione dei dati per la costruzione di bilanci materiali delle economie e dei relativi
indicatori di flussi di materia, aprendo le porte ad una possibile armonizzazione metodologica
a livello europeo.
Inoltre, per rendere il lavoro uniforme anche al contesto italiano e per rendere possibile un
confronto tra realtà nazionale e realtà regionale, sono state utilizzate le indicazioni
37
metodologiche rese disponibili dall’ISTAT attraverso studi e pubblicazioni sui flussi di materia
a livello nazionale.
Alcuni limiti fondamentali nell’applicazione della metodologia sviluppata a livello europeo e
nazionale derivano indubbiamente dalla differenza, ed alcune volte incompletezza, esistente
tra le statistiche regionali e quelle nazionali.
Per per garantire la messa a punto di una metodologia e di strumenti di supporto utili anche
al fine dell' aggiornamento degli indicatori risultanti dall’analisi, per ciascun indicatore DE
(Domestic Extraction); DPO (Domestic Processed Output); PTB (Physical Trade Balance) è
stato costruito un foglio di lavoro elettronico accompagnato da una nota tecnica, disponibile
sul CD distribuito con il Rapporto. Il foglio di lavoro e la nota tecnica sono predisposti anche
per la raccolta e l’elaborazione di informazioni al momento non disponibili, in maniera tale da
consentire anche eventuali e auspicabili integrazioni all’analisi qualora in futuro le basi dati
fossero più complete.
Va detto inoltre che non si è ritenuto opportuno implementare particolari modelli matematici
per la stima delle informazioni mancanti, procedendo, dove possibile, all'elaborazione di una
stima sulla base di dati ed informazioni storiche.
Ove necessario, per la stima degli indicatori sono stati utilizzati i coefficienti disponibili in
letteratura. Maggiori dettagli a riguardo sono forniti nella descrizione dei singoli indicatori e
delle fonti di informazioni.
Sul piano operativo, il progetto di analisi è stato articolato nelle seguenti fasi di attività:
- preparazione e realizzazione di interviste a referenti di enti regionali pubblici e privati;
- impostazione e monitoraggio della raccolta dati
- stesura del piano di lavoro per la fase conclusiva dell’MFA
- elaborazione della struttura del Rapporto conclusivo e redazione
Il Rapporto, che è stato pubblicato nell’ambito del Programma, oltre ad illustrare gli esiti
dell’analisi, ne descrive il contesto metodologico e fornisce le conoscenze e gli strumenti utili
per eventuali aggiornamenti futuri, nonché per l’arricchimento delle fonti dati esistenti.
Beneficiari (Beneficiaries):
Soggetti istituzionali di governo del territorio: Regioni, Province
II.
CONTESTO POLITICO E STRATEGICO (POLITICAL AND STRATEGIC
CONTEXT)
Contesto strategico (Strategic context):
L’iniziativa è del tutto innovativa rispetto al contesto regionale, ma ben si integra con la
crescente attenzione mostrata nei confronti del tema della contabilità ambientale, che ha
visto recenti applicazioni sperimentali in ambito comunale, coordinate dall’ARPA Basilicata.
Si ribadisce, inoltre, che l’analisi realizzata ha una valenza di supporto strategico ed
operativo interna al PRAI, inerente il percorso di certificazione ambientale territoriale.
Innovazione (Innovation):
Il carattere innovativo del progetto risiede nel suo contenuto: il confronto con le esperienze in
ambito europeo ed internazionale testimoniano dall’assoluta valenza sperimentale
dell’azione.
A livello nazionale, non sono noti altri casi di applicazione della metodologia dell’MFA in altre
Regioni italiane.
Sostegno politico (Political support):
38
Il sostegno politico al progetto si è limitato all’approvazione dello stesso nell’ambito del
programma ed alla sua illustrazione in occasione del convegno finale.
III.
ATTUAZIONE (IMPLEMENTATION)
Programmazione (Programming):
L’ opportunità, più che la necessità di prevedere la realizzazione di un progetto di analisi
applicativa della metodologia MFA, per l’alta valenza strategico-operativa dell’azione sia
interna che esterna al PRAI, è stata rappresentata dal partner tecnico Sudgest e condivisa
dai referenti regionali.
Qualità ed efficacia della Struttura Manageriale (Management structure quality and
effectiveness):
La struttura manageriale ha interagito con il partenariato nella fase programmatoria e si è
confrontata con il Tavolo Tecnico nella fase attuativa. Non si sono verificate difficoltà
particolari.
Partenariato (Partnership):
Il progetto è stato realizzato in gran parte dal paertner tecnico Sudgest che ha coinvolto la
società specializzata nel settore “Ecosistemi”.
Promozione (Marketing):
La presentazione del Rapporto di Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata e la
diffusione dei risultati è avvenuta nell’ambito del Convegno Finale di chiusura del PRAI
realizzato a Potenza il 28 febbraio 2007. Al Convegno sono stai invitati a partecipare i
referenti regionali dell’ISTAT e responsabili accademici dell’Università di Basilicata
interessati al tema, anche al fine di creare una rete di interessi attorno all’iniziativa funzionale
ad un ulteriore approfondimento e sviluppo della metodologia di analisi a livello regionale.
Elementi di ostacolo all’attuazione (Obstacles in terms of design or implementation):
Non sono stati rilevati veri e propri ostacoli alla realizzazione del progetto, piuttosto si è
dovuto far fronte ad alcuni limiti fondamentali nell’applicazione della metodologia sviluppata a
livello europeo e nazionale che derivano dalla differenza, ed alcune volte incompletezza,
esistente tra le statistiche regionali e quelle nazionali.
Trasferibilità (Transferability):
Il progetto di analisi applicativa realizzato, è per sua stessa natura trasferibile, sempre su
scala regionale, anche in virtù del fatto che è stato sviluppato a partire dalla metodologia
applicativa dell’MFA definita dall’Eurostat e conformemente alle indicazioni metodologiche
elaborate dall’ISTAT. L’unica condizione vincolante è rappresentata dalla disponibilità dei
dati.
IV.
EFFICACIA (EFFECTIVENESS)
Efficacia (Effectiveness)
I risultati attesi sono stati raggiunti sia con riguardo agli esiti dell’analisi stessa, sia in
riferimento agli aspetti di impostazione metodologica. Naturalmente, vista la complessità del
lavoro svolto in maniera sperimentale, il Rapporto elaborato deve essere considerato quale
primo tentativo di fornire una quantificazione delle unità fisiche mobilitate nella Regione
Basilicata, ma anche come un possibile punto di partenza per l’affinamento di una
metodologia per l’analisi dei flussi di materia a livello regionale.
Impatto (Impact):
39
L’MFA della Regione Basilicata costituisce uno strumento analitico, ad elevato potenziale di
impatto sulle scelte strategiche regionali volte alla sostenibilità, che consente di verificare se
le politiche in essere rispondono o meno all’obiettivo di “produrre più benessere usando
meno risorse naturali e più risorse umane”.
In particolare, l’MFA può svolgere due funzioni fondamentali nell’ambito della definizione
delle politiche di sviluppo regionali votate alla sostenibilità: una funzione di supporto
informativo alle politiche ambientali ed una di supporto operativo per l’integrazione della
componente ambientale nella decisioni di politica economica.
L’auspicio è che tale strumento venga adeguatamente promosso e presentato sia presso i
referenti tecnico/politici regionali e provinciali -responsabili delle funzioni di programmazioneche presso referenti del mondo accademico e della ricerca a livello regionale, perché possa
crearsi una rete d’interessi che stimoli sia un processo di valutazione dei primi risultati
ottenuti dall’analisi, che la prosecuzione delle attività.
Sostenibilità (Sustainability):
Al momento non risultano in essere azioni di progettazione inerenti la prosecuzione delle attività di
analisi realizzate. Tuttavia, il quadro programmatico offerto dal PO FESR 2007/2013 della Regione
Basilicata presenta delle opportunità di finanziamento di tali tipologie di attività.
V.
CONCLUSIONI (CONCLUSIONS)
Lezioni apprese (Lessons learnt):
A tal proposito, può essere svolta soltanto una considerazione di carattere generale
riguardante l’opportunità, in visione di un rilancio dell’attività, di coinvolgere nel lavoro di
analisi referenti tecnici della pubblica amministrazione, degli enti di ricerca e delle istituzioni
accademiche regionali, costituendo un team di lavoro trasversale impegnato nella messa a
punto della metodologia, nell’aggiornamento e nell’integrazione dell’ analisi sperimentata dal
progetto.
Buone pratiche (Good practices):
Rilevante è stato l’aver realizzato queta analisi a scala regionale, presumibilmente per la
prima volta in Italia, mettendo insieme le indicazioni metodologiche suggerite da Eurostat e
da Istat.
Valore aggiunto comunitario (Community added value):
L’opportunità offerta dal finanziamento comunitario a valere sul PRAI, ha rappresentato
senz’altro uno stimolo decisivo. Le attività del Programma “Territorio di Eccellenza” non
erano previste da altri strumenti programmatici regionali.
Contatti (Contact details):
Simona Trento
SUDGEST S.C.a R.L. - Sede di Potenza
Viale Ligure, 8 - 85100 Potenza
tel: +39 971 594383 - fax: +39 0971 53717
mobile: 349 8724135
e-mail: [email protected]
Data (Date of this information): 3 agosto 2007.
40
Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 (PRAI)
ERDF Regional Programmes of Innovative Actions (PRAI)
CASO DI STUDIO (C)
Titolo PRAI (PRAI title):
Regione (Region):
Titolo del Progetto (Project title):
Durata (Duration):
Finanziamento (Funding):
Titolo dell’Azione (Action title):
Territorio di Eccellenza
Basilicata
Creazione di imprese ecocompatibili
Ottobre 2004 – Febbraio 2007
€ 209.490,92 di cui € 1237.869,87 pubblico
Azione 7.5 – Creazione di imprese nel settore ambientale
L’azione 7.5 ha previsto il finanziamento di imprese eco-compatibili. Nella descrizione di questo caso
studio si è ritenuto opportuno considerare complessivamente le attività realizzate finalizzate alla
creazione di imprese nel territorio della Val d’Agri invece di descrivere il singolo intervento realizzato,
che riteniamo meno significativo.
VI.
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ (PROJECT DESCRIPTION)
Obiettivi dell’attività (Project’s objectives)
Il programma si poneva l’obiettivo di creare, all’interno del Comprensorio dei Comuni della
Val d’Agri, così come definito dalla Legge Regionale 40/90, attività imprenditoriali ecocompatibili.
In particolar modo, l’azione si proponeva di creare imprese impegnate principalmente nella
chiusura dei cicli, nella corretta gestione e manutenzione dei sistemi di gestione ambientale
e nella realizzazione di prodotti a basso impatto sul territorio. L’obiettivo quantitativo era
quello di raggiungere almeno 30 soggetti potenzialmente interessati e di finanziare almeno 3
nuove imprese.
Descrizione (Description/type of activity):
Per la creazione delle imprese eco-compatibili il progetto prevedeva essenzialmente
strumenti finanziari e di supporto tecnico per la realizzazione degli investimenti. In particolare
il progetto prevedeva agevolazioni finanziarie a fondo perduto sulla realizzazione degli
investimenti nella misura del 40% delle spese ammissibili. Al fine di informare sulle
possibilità offerte dal progetto, è stata messa in atto un’attività di promozione, indirizzo e
fertilizzazione, coinvolgendo in particolare le amministrazioni locali del territorio di
riferimento. Oltre alla mera attività di tipo informativo, l’azione si è focalizzata in particolar
modo sugli aspetti relativi alla progettazione d’impresa. A seguito della predisposizione e
pubblicazione del bando e alla presentazione delle domande di finanziamento, è stata svolta
un’attività di selezione dei progetti d’impresa presentati attraverso un’attenta valutazione
della fattibilità tecnica economica e finanziaria degli stessi. E’ stata, infine, svolta un’attività di
assistenza tecnica rivolta alle imprese finanziate al fine di agevolarle nella realizzazione
dell’investimento.
Beneficiari (Beneficiaries):
Il progetto era rivolto a potenziali imprenditori sia pubblici che privati che misti. Le 7 proposte
presentate da nuove imprese appositamente costituite hanno riguardato le seguenti attività:
- Costruzione di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica
attraverso un impiego di biomassa e gas di scarto del Centro Oli di Viggiano;
Produzione di “pellet” tramite essiccazione della sansa raccolta presso i frantoi;
- Impianto di riciclaggio, trattamento e recupero di materiali inerti dalle attività di
costruzione e da altri processi produttivi;
- Produzione di "pellet";
41
-
Riciclaggio di materie plastiche;
Recupero di materiali di scarto agro-forestale e urbano per la produzione di cippato;
Recupero e preparazione per il riciclaggio di rifiuti solidi urbani e industriali.
VII.
CONTESTO POLITICO E STRATEGICO (POLITICAL AND STRATEGIC
CONTEXT)
Contesto strategico (Strategic context):
La localizzazione delle iniziative non è casuale. La Val d’Agri, infatti, è una zona di
estrazione petrolifera. Il progetto, pertanto, rientra in una strategia generale ed in particolare
risponde all’esigenza di controbilanciare l’effetto negativo sull’ambiente causato
dall’estrazione petrolifera creando attività imprenditoriali eco-compatibili o che addirittura
migliorano l’ambiente chiudendo i cicli produttivi.
Innovazione (Innovation):
I metodi di finanziamento utilizzati del fondo perduto sono quelli classici e non possono
essere definiti innovativi. L’aspetto, invece, di maggiore innovazione è la filosofia che sta alla
base della scelta di finanziare una tipologia di impresa che non solo non inquina ma invece
migliora l’ambiente. Questo assume un valore ancora più innovativo nel contesto di un’area
che intende certificarsi EMAS.
Sostegno politico (Political support):
Il progetto ha ricevuto un forte appoggio dalle autorità politiche regionali e locali. Tale
supporto si è manifestato non solo in termini finanziari ma anche di sostegno nella
promozione. In particolare, si è svolta una capillare azione di promozione in tutti i comuni
dell’area e sono stati incontrati tutti i sindaci i quali, a loro volta, hanno diffuso e pubblicizzato
le opportunità del progetto nel loro territorio.
VIII.
ATTUAZIONE (IMPLEMENTATION)
Programmazione (Programming):
Il progetto,nel suo complesso, coincide coni contenuti programmatici dell’azione 7.5. Fin dal
momento della ideazione dei contenuti dell’azione, si pensò alla trasferibilità ed alla
ripetibilità dell’iniziativa.
Qualità ed efficacia della Struttura Manageriale (Management structure quality and
effectiveness):
La struttura che ha coordinato il progetto ha interagito sia con il partenariato istituzionale
nell’ambito del Comitato Direttivo che con i Comuni dell’area ottenendone il consenso e,
attraverso questo, raggiungendo e stimolando i potenziali fruitori.
Partenariato (Partnership):
Il progetto è stato sviluppato dalla Regione Basilicata in partnership con Sviluppo Italia
Basilicata, società di sviluppo del Ministero dell’Economia che ha come scopo principale la
creazione e lo sviluppo imprenditoriale tramite l’erogazione di finanziamenti. La Regione
Basilicata e Sviluppo Italia hanno una pluriennale esperienza di lavoro comune. Un
importante contributo è stato offerto inoltre dalle tre Comunità Montane partner del
programma (C.M. Alto Agri, C.M. Alto Sauro – Camastra, C.M. Medio Agri).
Promozione (Marketing):
42
Sin dall’approvazione del Programma “Territorio di Eccellenza” sono stati organizzati incontri
per le Amministrazioni comunali dell’area della Val d’Agri al fine di promuovere i contenuti e
le azioni che sarebbero state realizzate successivamente.
A seguito del bando per la creazione di imprese eco-compatibili è stato organizzato un
seminario tecnico pubblico rivolto a tutti i potenziali soggetti che potevano presentare un
progetto. Per l’occasione sono stati prodotti una brochure contenete il bando e gli schemi dei
documenti necessari alla partecipazione ed un depliant.
A febbraio 2007 è stato tenuto un incontro divulgativo dell’esperienza ed il 28.2.2007,
nell’ambito del convegno conclusivo del Programma, è stata nuovamente esposta l’attività
realizzata.
Elementi di ostacolo all’attuazione (Obstacles in terms of design or implementation):
I maggiori ostacoli hanno riguardato la fase del coinvolgimento di soggetti interessati e la
fase di realizzazione finale degli investimenti. Per quanto riguarda il primo punto, pur avendo
superato l’obiettivo che il progetto poneva (almeno 30 soggetti contattati) le difficoltà a
coinvolgere potenziali imprenditori sono state causate soprattutto dalla caratteristica di ecocompatibilità che le aziende avrebbero dovuto avere. Difficoltà ancor maggiori si sono
registrate nella fase di realizzazione degli investimenti, in ragione dei lunghi tempi di attesa
per l’ottenimento di permessi burocratici e per le difficoltà finanziarie legate all’acquisto dei
beni finanziati.
Trasferibilità (Transferability):
Il progetto, così come strutturato, può essere ripetuto e/o trasferito in altre aree. La difficoltà
al trasferimento dei risultati potrebbe essere relativa al fatto che tale progetto è stato legato
ad azioni di certificazione ambientale EMAS ed ha quindi potuto godere di circostanze
promozionali favorevoli. Si tenga inoltre conto che con ogni probabilità anche in altri contesti
si porrebbero le stesse problematiche sorte in relazione in particolare al contesto creditizio e
burocratico sfavorevoli.
IX.
EFFICACIA (EFFECTIVENESS)
Efficacia (Effectiveness)
I risultati in termini di potenziali imprenditori contattati sono stati raggiunti(30). Nel corso della
campagna promozionale sono state effettuate visita in ognuno dei 30 comuni della zona
interessata. E stato inoltre effettuato un convegno in occasione della presentazione del
bando, convegno al quale sono intervenute più di 50 persone. Riguardo invece alla
realizzazione delle 3 imprese, ne sono state finanziate 2, scelte tra 7 imprese candidate, con
un impegno di tutte le risorse a disposizione. C’è da segnalare, tuttavia, la rinuncia di una
delle due imprese segnalate, la quale non è riuscita a realizzare l’investimento nei tempi
previsti a causa di problematiche finanziarie e la impossibilità di ottenere tutti i permessi
necessari nei tempi previsti dal bando di finanziamento.
Impatto (Impact):
Riguardo al project leader, il maggior risultato è stato quello di operare in un campo nuovo
fino a questo momento quale quello delle imprese eco-compatibili. Al di la dell’impatto sulla
economia regionale, il finanziamento di una impresa che non solo non inquina ma invece
inverte la tendenza migliorando l’ambiente ha una valenza culturale molto importante.
Sostenibilità (Sustainability):
43
Al momento non risultano in essere azioni che si ritiene possano in futuro essere sviluppate
attraverso il P.O. Val d’Agri o il PO FESR 2007/2013 della Regione Basilicata.
X.
CONCLUSIONI (CONCLUSIONS)
Lezioni apprese (Lessons learnt):
La lezione negativa è la conferma che è molto difficile agevolare investimenti dando il vincolo
della limitazione dell’impatto sull’ambiente, e che a questa difficoltà si aggiungono quelle
“ordinarie” della burocrazia e del sistema creditizio. Quella positiva è che, pur con grandi
difficoltà, si può riuscire a promuovere investimenti compatibili con l’ambiente.
Buone pratiche (Good practices):
La chiave del successo è convincere le aziende a pensare all’elemento “compatibilità
ambientale” come una opportunità di business anziché come un ostacolo.
Valore aggiunto comunitario (Community added value):
Senza l’impulso soprattutto finanziario dell’EU difficilmente questa iniziativa avrebbe avuto
seguito. E nonostante tutto, difficoltà burocratiche e finanziarie hanno impedito la completa
realizzazione del progetto. Il valore aggiunto del PRAI è che ci si può porre degli obiettivi
innovativi e quindi di più difficile realizzazione, obiettivi che un programma tradizionale
difficilmente si pone.
Contatti (Contact details):
Marco Ponzio
Sviluppo Italia Basilicata
Viale dell’Unicef, snc
85100 POTENZA
Tel. +39 0971 5066330
e-mail: [email protected]
Data (Date of this information): 3 agosto 2007.
44
ANNEX 2
LIST OF PROJECTS – Name of the programme “Territorio di Eccellenza”
Name of the project
Name of the
beneficiary
(1)
(2)
Brief description of the
project
(2-3 lines)
Total eligible
expenditure
ERDF
contribution
(4)
(5)
(3)
PERCORSO PER CONDURRE I
COMUNI DEL
COMPRENSORIO DELLA VAL
D’AGRI VERSO LA
CERTIFICAZIONE TERRITORIALE
EMAS
ATTIVITA’ DI
PROMOZIONE,INDIRIZZO E
FERTILIZZAZIONE, SELEZIONE
PROPOSTE PROGETTI IMPRESE
ECO-COMPATIBILI,
MONITORAGGIO
CREAZIONE DI IMPRESE
ECOCOMPATIBILI
SUDGEST E REGIONE
BASILICATA
(PARTNER
PROGRAMMA)
Realizzazione delle attività previste
dalle azioni 7.1, 7.2, 7.3, 7.4
1.211.351,83
969.081,47
SVILUPPO ITALIA
BASILICATA (PARTNER
PROGRAMMA)
Realizzazione delle attività previste
dall’azione 7.5 con eccezione del
progetto di impresa finanziato
90.122,50
31.542,87
Metaquadra valley
s.r.l.
Produzione di pellets tramite
essiccazione della sansa raccolta
presso i frantoi oleari
119.368,42
16.889,06
MISURE DI
ACCOMPAGNAMENTO
SUDGEST, REGIONE
BASILICATA E
SVILUPPO ITALIA
BASILICATA
(PARTNER
PROGRAMMA)
SUDGEST, REGIONE
BASILICATA E
SVILUPPO ITALIA
BASILICATA
Realizzazione delle attività previste
dall’azione 7.6
81.168,46
64.934,77
Realizzazione delle attività previste
dall’azione 7.7
121.095,94
74.357,16
ASSISTENZA TECNICA
45
ANNEX 3
Attuazione delle azioni
(Implementation of actions)
Azione n° 1: Analisi delle caratteristiche ambientali, sociali ed economiche della Val d'Agri
Budget: € 100.000,00
Actual: € 100.497,05
Previsioni di attuazione
Attuazione effettiva
Differenze individuate
Realizzazione di un’analisi territoriale dell’area
oggetto di intervento finalizzata a mettere in
risalto l’insieme delle criticità ambientali, dei punti
di forza dell’attività economica delle imprese e
delle potenzialità di sviluppo, degli andamenti
socio-demografici e del tessuto istituzionale della
Val d’Agri.
L’attività di analisi è stata condotta secondo
quanto programmato con una duplice finalità:
- impostare una base dati, principalmente di
carattere socio-economico e di tipo statistico,
utile
alle
successive
elaborazioni
e
modellizzazioni a supporto della realizzazione
delle Analisi Ambientali Iniziali dei Comuni
beneficiari (di cui all’Azione 7. 3);
- costruire un contenitore di conoscenza dell’area
e definire il quadro delle potenzialità di sviluppo.
Ove necessario, i documenti di analisi redatti tra il
2004 ed il 2005 sono stati aggiornati alla fine del
2006.
Nessuna di rilievo.
Si precisa, tuttavia, che le attività di indagine sono
state arricchite da una analisi delle necessità di
informazione ambientale (reporting ambienatale),
riportata nel Volume 5 del Rapporto.
Redazione di 1 Rapporto di Analisi
Redazione del Rapporto di “Analisi di Contesto
del Comprensorio della Val d’Agri” articolato in
come segue:
- Volume 1 - “Introduzione all’analisi territoriale
dell’area di intervento”
- Volume 2 - “Analisi delle Unità di paesaggio del
Comprensorio della Val d’Agri”
- Volume 3 - “Analisi Socio-economica delle unità
di paesaggio”
- Volume 4 - “La valorizzazione dei prodotti tipici”
Allegato “Schede dei Prodotti Tipici”
- Volume 5 - “Processi partecipativi in campo
ambientale” .
Nessuna
46
Azione n° 2: Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione ambientale
Budget: € 100.000,00
Actual: € 100.821,91
Previsioni di attuazione
Attuazione effettiva
Differenze individuate
Realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti
agli attori istituzionali.
- Realizzazione, nella fase di lancio dell’iniziativa,
di 3 incontri di sensibilizzazione presso le
Comunità montane partners del Programma, alla
presenza di tutti i comuni potenziali beneficiari.
Tali incontri hanno avuto scopo di raccogliere le
adesioni formali dei 30 Comuni potenziali
beneficiari all’iniziativa.
- Realizzazione, preliminare all’avvio della fase di
assistenza, di singoli incontri con ciascun
Comune aderente (29 su 30) alla presenza dei
responsabili politici e tecnici delle amministrazioni.
- Ripresa delle attività di sensibilizzazione in varie
fasi del percorso, mediante incontri congiunti e/o
disgiunti con i referenti diretti.
- Realizzazione di incontri con tutto il personale
delle amministrazioni coinvolte nel percorso.
- Organizzazione di presentazioni del percorso
all’interno delle Giunte e dei Consigli Comunali.
Differentemente da quanto ipotizzato, oltre alla
realizzazione di un’intesa e mirata attività di
sensibilizzazione nella fase iniziale dell’intervento,
si è reso opportuno svolgere un’azione di
sensibilizzazione/informazione quasi costante, in
particolare nei confronti delle amministrazioni
direttamente coinvolte, lungo le varie fasi di
attuazione del percorso di certificazione.
Realizzazione di incontri di sensibilizzazione
rivolta agli operatori privati.
L’evoluzione delle attività progettuali inerenti
l’azione 7.3 ha reso non necessaria la
realizzazione di una intensa e mirata fase di
sensibilizzazione così strutturata.
Tuttavia, molteplici sono stati
i momenti di
sensibilizzazione e di promozione delle finalità
progettuali, rivolti al settore privato, che si è
riusciti a costruire grazie a:
- la partecipazione dei referenti del programma a
diversi eventi pubblici quali convegni sulle
politiche di sviluppo dell’area e seminari tematici,
nell’ambito dei quali il tema della certificazione
ambientale delle imprese, in particolare nei settori
strategici per l’area d’intervento, è stato oggetto di
ampio confronto e diffusione presso i referenti di
associazioni ed agenzie pubbliche di settore
regionali (ALSIA, ARPAB, APT);
- la pianificazione, di azioni specifiche rivolte al
privato mediante la realizzazione di seminari
tecnici di informazione ed approfondimento sul
Quale conseguenza di evoluzioni progettuali non
prevedibili, inerenti altre azioni di programma, si è
resa necessaria una ripianificazione di tale
attività, al fine di adeguarla alle mutate condizioni
di attuazione, senza rinunciare al perseguimento
degli obiettivi prefissati.
Le previsioni di attuazione di massima sono state
comunque rispettate.
Le attività di sensibilizzazione da rivolgere agli
operatori privati dovevano essere, nelle intenzioni
programmatiche, funzionali all’avvio dell’azione
pilota, di cui all’azione 7.3, che prevedeva
l’assistenza alla
realizzazione dell’Analisi
Ambientale Iniziale di tre imprese operanti
rispettivamente nei settori agro-alimentare,
turistico e forestale. Pertanto, l’avvio delle attività
è stato pianificato nella fase successiva alla
definizione delle procedure di individuazione delle
imprese stesse.
47
Azione n° 2: Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione ambientale
Budget: € 100.000,00
Actual: € 100.821,91
tema dell’adozione di sistemi di gestione
ambientale nel settore privato, realizzati nel
quadro delle attività pianificate per l’Azione 7.6.
Produzione e diffusione di materiale
I materiali di sensibilizzazione prodotti nell’ambito
del Programma sono costituiti da: presentazioni in
power point, dispense, schede tecniche
informative, CD rom, oltre che dalla brochure di
presentazione del Programma.
Tali materiali sono stati utilizzati/diffusi in
occasione dei diversi incontri realizzati, nonché
messi a disposizione di partners e beneficiari per
il loro utilizzo/diffusione in altri contesti
d’interesse.
Nessuna
Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti
Budget: € 550.000,00
Actual: € 552.237,37
Previsioni di attuazione
Attuazione effettiva
Differenze individuate
Realizzazione dell’Analisi dei Flussi di Materia
(MFA – Material Flow Accounting)) della Regione
Basilicata
Dopo una fase preliminare di armonizzazione ed
aggiornamento della metodologia utile a rendere
l’analisi coerente e confrontabile con altri studi
realizzati all’estero e in Italia, si proceduto alla
raccolta e al monitoraggio dei dati necessari, alla
impostazione della struttura del rapporto di
analisi, fino a giungere nel 2006 alla stesura in
forma definitiva del documento di Analisi dei
Flussi di Materia regionale.
Vista la complessità del lavoro, portato avanti in
maniera sperimentale, il Rapporto elaborato deve
essere considerato quale primo tentativo di fornire
una quantificazione delle unità fisiche mobilitate
nella Regione Basilicata, ma anche come un
possibile punto di partenza per l’affinamento di
una metodologia per l’analisi dei flussi di materia
a livello regionale.
Nel corso del 2004 è stata svolta a livello
internazionale un’intensa attività di ricerca con
riferimento all’MFA ed è, inoltre, intervenuta una
revisione metodologica da parte dell’Eurostat e
dall’ISTAT. In tale contesto, si è resa necessaria
una fase di precisa messa a punto ed
armonizzazione delle tecniche di analisi e calcolo
degli indicatori, preliminare all’avvio della raccolta
dati. Sono state, inoltre, precisate in modo
definitivo le fonti dei dati necessari alla
costruzione dell’MFA regionale.
Tale attività di revisione metodologica preliminare,
ha influito sui tempi di realizzazione dell’analisi.
48
Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti
Elaborazione dell’Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
di ciascun Comune aderente al Programma
Le attività di accompagnamento alla elaborazione
delle AAI dei Comuni sono state realizzate e
completate
presso
29
Amministrazioni
beneficiarie, ovvero tutte quelle che hanno
formalmente
aderito
al
Programma.
L’articolazione
complessiva
dell’attività
è
sostanzialmente riconducibile a tre fasi/tipologie di
analisi: 1) indagine preliminare, 2) pre-audit e 3)
audit, che nel loro complesso hanno reso
possibile stabilire un quadro sufficientemente
definito sia dell’organizzazione che della struttura
delle singole amministrazioni, sia del territorio di
competenza, al fine di individuare gli aspetti
ambientali significativi delle loro attività e quindi
poter predisporre quanto necessario perché tali
aspetti vengano tenuti sotto controllo e migliorati
nel tempo.
Come programmato, si è giunti alla redazione dei
documenti finali di Analisi Ambientale, articolati
secondo la seguente struttura:
Cap.1- Presentazione del territorio comunale
Cap.2- Presentazione dell’ente
Cap.3- Analisi di conformità normativa / aspetti
ambientali
Cap. 4- Valutazione aspetti ambientali
Tutti i documenti di AAI sono stati condivisi e
revisionati con ciascuno dei Comuni interessati.
Sul piano metodologico ed organizzativo, va
inoltre segnalata
l’istituzione di un Tavolo
Tecnico costituito da rappresentati dell'Autorità
Ambientale Regionale, dell’ARPA Basilicata e del
partner tecnico attuatore SUDGEST, con finalità
di condivisione e validazione degli strumenti e
della metodologia di intervento.
Assistenza all’analisi Ambientale Iniziale (AAI) di
3 imprese operanti rispettivamente nei settori
L’attuazione dell’azione pilota rivolta al settore
privato, ha richiesto una fase preliminare di
Budget: € 550.000,00
Actual: € 552.237,37
In termini di obiettivi/risultati, non vi sono
discrepanze da segnalare. E’ tuttavia opportuno
evidenziare che per il raggiungimento degli stessi
è stato necessario un impegno in termini di
risorse umane e temporali ben più ampio del
previsto. Ciò a causa delle condizioni soggettive
di scarsa sensibilità e consapevolezza nei
confronti dei temi e del percorso proposto e di
difficoltà
oggettive
legate
a
carenze
strutturali/organizzative
interne
alle
amministrazioni beneficiarie.
Tale contesto di partenza, ha inciso notevolmente
sia sui tempi di realizzazione delle attività che sul
livello di completezza delle singole analisi, che
inevitabilmente varia da Comune a Comune, in
relazione condizioni di disponibilità dei dati e di
partecipazione attiva riscontrate presso i singoli
referenti.
Va segnalato, inoltre, che particolare attenzione e
cura è stata dedicata alla costruzione di una
metodologia integrata, con l’obiettivo di creare
strumenti utili ad operare un trasferimento reale di
conoscenze e capacità sia nei confronti delle
amministrazioni beneficiarie che degli altri
soggetti di governo del territorio coinvolti a vario
titolo. Tale attività si è concretizzata nella messa a
punto di un volume di raccolta di materiali e
strumenti, inserito nell’ambito della pubblicazione
”Metodologia e strumenti per la sperimentazione
EMAS nel PRAI”, pubblicata al termine del
Programma(cfr. “Azione 7. 6).
Nonostante l’attenta pianificazione ed il lavoro
preparatorio svolto per la realizzazione dell’azione
49
Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti
turistico, agro-alimentare e forestale.
individuazione formale dei soggetti beneficiari. In
un’ottica di integrazione programmatica, in sede
di Comitato Direttivo PRAI si ritenuto, prima di
avviare un percorso autonomo, di verificare
l’esistenza di candidature presentate da imprese
operanti nell’area di intervento e nei settori
prescelti, a valere sulla Mis IV.4 “ Aiuti ai servizi
alle imprese” del POR Basilicata 2000–2006, per
il sostegno a processi certificazione ambientale.
Tale verifica, purtroppo, non ha prodotto esiti
positivi, per l’assenza di candidature da parte di
aziende rispondenti ai requisiti di ammissibilità.
Pertanto, è stata definita in sede di Tavolo
Tecnico e successivamente approvata in
Comitato
Direttivo,
una
procedura
di
individuazione delle imprese beneficiarie, che
integrava
in
se
anche
le
attività
di
sensibilizzazione di cui all’azione 7.2, e che
prevedeva il supporto attivo dei partners territoriali
per la fase di promozione ed animazione.
Budget: € 550.000,00
Actual: € 552.237,37
pilota, per le motivazioni descritte a lato, non è
stato possibile dare seguito alle attività
programmate.
Al fine di portare all’attenzione del settore privato i
temi proposti dal Programma, in un’ottica anche di
ripresa e prosecuzione del percorso innovativo
avviato, si è ritenuto di progettare un intervento
mirato di sensibilizzazione, informazione tecnica e
divulgazione sui temi della certificazione
ambientale rivolta agli operatori privati dei settori
strategici già individuati.
In considerazione della concomitante e delicata
fase riguardante il completamento delle AAI dei
Comuni, al fine di evitare inutili sovrapposizioni, il
gruppo di lavoro ha ritenuto di posticipare l’avvio
operativo dell’azione rivolta alle imprese agli inizi
del 2006, possibilità di rinvio fornita dalla proroga
del termine di scadenza del Programma concessa
dall’UE in relazione all’azione 7.5.
Secondo quanto stabilito nella procedura, è stata
avviata una fase consultiva e preparatoria con i
partner istituzionali territoriali del PRAI (le tre
Comunità Montane ed il PIT), che si è protratta
fino ad agosto 2006 (anche a causa di alcuni
avvicendamenti occorsi ai vertici politici delle
istituzioni partners).
Da tale fase di consultazione sono emerse serie
perplessità inerenti le reali possibilità di attuazione
dell’azione prevista, fondate su due ordini di
criticità principali: a) logistico-temporali e b)
50
Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti
Budget: € 550.000,00
Actual: € 552.237,37
efficacia dell’iniziativa, legata alle scarse
possibilità di adesione degli operatori privati,
potenziali beneficiari, operanti sul territorio.
Quest’ultimo aspetto di criticità è emerso con
chiara evidenza a seguito di un’azione di
consultazione informale rivolta ai potenziali
soggetti beneficiari (anche per il tramite di
associazioni ed agenzie di settore), che i partners
territoriali hanno ritenuto opportuno svolgere
preliminarmente all’avvio della procedura di
selezione prevista
Pertanto, l’Organismo di Gestione del PRAI,
d’intesa con i partners, ha valutato inopportuno
procedere
con
l’attuazione
dell’attività
programmata, progettando in alternativa una più
mirata e diffusa attività di informazione tecnica e
divulgazione sui temi della certificazione
ambientale rivolta agli operatori privati dei settori
strategici già individuati, delle quali si da conto
nella sezione relativa all’azione 7.6.
Azione n° 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale
Previsioni di attuazione
Assistenza all’adozione ed implementazione dei
Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) in tutti i
Comuni coinvolti mediante la stesura della
Politica Ambientale, del Programma Ambientale,
del Manuale per il SGA e della Dichiarazione
Ambientale
Attuazione effettiva
Prima dell'avvio delle attività preliminari previste
dall'azione, il gruppo di lavoro ha eseguito e
condiviso, prima in sede di Tavolo Tecnico e poi
di Comitato Direttivo, un’accurata analisi della
situazione a livello di ciascuna Amministrazione
beneficiaria, finalizzata alla valutazione delle reali
possibilità di raggiungimento degli obiettivi
programmati, entro la scadenza stabilita. Tale
analisi ha condotto all'individuazione di un gruppo
composto da dieci Comuni, sul quale sono state
concentrate le risorse e realizzate le attività di
impostazione ed adozione dei Sistemi di
Gestione Ambientale (SGA), previste dalla
Budget: € 450.000,00
Actual: € 457.795,50
Differenze individuate
Il livello di interesse e partecipazione
disomogeneo riscontrato presso i singoli
beneficiari, ha inevitabilmente influito sulla
velocità di attuazione del percorso e sulla qualità
dei risultati perseguiti. Tale situazione ha imposto,
come descritto a lato, una seria valutazione in
ordine alle possibilità e soprattutto all’opportunità
di proseguire il percorso di assistenza alla
certificazione, in modo indistinto presso tutte le
amministrazioni, a rischio di disperdere energie.
Su indicazione del gruppo di lavoro e del Tavolo
Tecnico, tutti i partners hanno condiviso la
necessità di concentrare le risorse sulle
51
Azione n° 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale
presente azione.
Il piano di lavoro di lavoro predisposto per
l’azione è stato pienamente attuato ed ha visto la
realizzazione delle seguenti attività:
¾ Predisposizione dei Programmi Ambientali
Sono stati elaborati, per i 10 Comuni interessati, i
Programmi Ambientali (insieme di obiettivi,
traguardi e azioni da intraprendere, con le relative
responsabilità di attuazione) in coerenza con i
riscontri delle Analisi Ambientali Iniziali e con i
documenti
di
Politica
Ambientale,
precedentemente elaborati, approvati ed adottati
formalmente dalle singole amministrazioni. I
Comuni sono: Brindisi di Montagna, Calvello,
Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara,
Marsico Nuovo, Roccanova, Sarconi, San Chirico
Raparo, Sasso di Castalda.
¾ Predisposizione
base documentale del
Sistema di Gestione Ambientale
Sono stati predisposti, per 8 dei dieci Comuni
interessati, i documenti che rappresentano la
base documentale del Sistema di Gestione
Ambientale. La documentazione di sistema è
costituita da:
- un Manuale ambientale, documento che
descrive in sintesi il Sistema ambientale adottato,
il suo campo di applicazione ed i documenti che
lo costituiscono;
- le procedure gestionali, che descrivono le
responsabilità coinvolte nell’espletamento delle
attività che possono provocare impatti significativi
sull’ambiente;
- le istruzioni operative che disciplinano, oltre
alle responsabilità, anche le modalità con le quali
determinate attività devono essere svolte;
- i modelli di registrazione, moduli che devono
essere compilati nel corso dell’espletamento delle
attività per lasciare traccia delle attività svolte.
Budget: € 450.000,00
Actual: € 457.795,50
amministrazioni che mostravano un grado di
avanzamento e partecipazione consapevole al
processo spiccatamente superiore alle altre.
Pertanto, è stata operata di fatto una
riprogrammazione
degli
obiettivi
numerici,
giungendo a concludere il percorso in 8 Comuni.
Differentemente da quanto previsto, non è stato
possibile
pervenire all’elaborazione delle
Dichiarazioni Ambientali, in quanto le stesse sono
necessariamente subordinate alla portata a
regime degli SGA e all’adozione formale dei
Programmi Ambientali: traguardi operativi che
pongono dei fabbisogni (adeguamento delle non
conformità
legislative,
finanziamento
dei
programmi) a cui i limiti temporali e finanziari
definiti dal Programma non hanno permesso di
rispondere.
Tutta la documentazione facente parte del SGA è
52
Azione n° 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale
Budget: € 450.000,00
Actual: € 457.795,50
stata condivisa e rivisitata con gli Enti interessati,
ai quali spetta ora sottoporla a riesame interno,
testare la procedura e portarla a regime per
poterla
successivamente
candidare
a
registrazione. I Comuni sono: Brindisi di
Montagna, Calvello, Gallicchio, Grumento Nova,
Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Roccanova,
Sarconi.
Redazione di Linee Guida per l’avvio alla
certificazione ambientale delle imprese dei settori
ritenuti cruciali per lo sviluppo ecosostenibile
dell’area: turistico, agro-alimentare e forestale
Per la redazione delle Linee Guida si è
proceduto, per ciascuno dei tre settori interessati,
alla definizione del set di indicatori fisici e di
percezione e successivamente alla raccolta dei
dati e delle informazioni necessarie. Il lavoro di
impostazione e raccolta è stato concluso nel
2006 ed ha condotto alla elaborazione in versione
definitiva ed alla pubblicazione in sigoli volumi,
nell’ambito della raccolta “Metodologia e
Strumenti per la sperimentazione EMAS nel
PRAI”, delle 3 Linee Guida settoriali:
Nessuna
- Linee Guida per la certificazione ambientale
delle aziende turistiche
- Linee Guida per la certificazione ambientale
delle aziende agroalimentari
- Linee Guida per la certificazione ambientale
delle aziende forestali.
Azione n° 5: Creazione di imprese nel settore ambientale
Budget: € 900.000,00
Actual: € 137.869,87
Previsioni di attuazione
Attuazione effettiva
Differenze individuate
L’azione prevedeva la promozione di nuove
imprese che realizzino prodotti a basso impatto
ambientale che permettano la “chiusura dei cicli”
alle imprese della Val d’Agri. Le fasi previste
erano:
Tutte le attività previste dalla azione sono state
realizzate con l’ausilio del partner tecnico
Sviluppo Italia Basilicata.
Il 29 novembre 2004 la Regione Basilicata, con
Deliberazione di Giunta Regionale numero 2794,
ha approvato un bando per la creazione di
imprese ecocompatibili, pubblicato sul Bollettino
Non vi sono state variazioni nelle attività previste
dall’azione.
Il numero di soggetti contattati è stato superiore
al doppio di quelli previsti.
Il numero delle imprese finanziate è stato
inferiore, in quanto il numero dei progetti
approvati è stato di due. Il costo delle iniziative,
•
promozione, indirizzo e fertilizzazione;
53
Azione n° 5: Creazione di imprese nel settore ambientale
•
emanazione del bando;
•
selezione dei progetti;
•
finanziamento degli investimenti
contributi in conto capitale;
•
monitoraggio.
con
I risultati attesi erano:
• n. 30 soggetti contattati nel corso
dell’attività di animazione e fertilizzazione;
• n. 3 progetti realizzati.
Ufficiale della Regione Basilicata numero 88 del
10 dicembre 2004. Il termine ultimo per la
presentazione di proposte è ricaduto nel mese di
febbraio 2005.
Al fine di migliorare la diffusione del bando e di
informare i possibili beneficiari è stato
organizzato un seminario pubblico presso la sede
della Comunità Montana Medio Agri in data 17
dicembre 2004.
Sono stati impostati e redatti i seguenti strumenti
promozionali riferiti alla creazione di impresa:
• opuscolo informativo contenente il bando
e la modulistica necessaria alla
candidature delle proposte progettuali;
• dépliant.
Considerata
l’innovatività
delle
iniziative
agevolabili è stato necessario fare una importante
azione di sensibilizzazione sul territorio. Sette
imprese
hanno
presentato
domanda
di
finanziamento. Il Comitato Direttivo, previo esame
da parte del partner tecnico Sviluppo Italia,
all’uopo incaricato, ha approvato solo due delle
sette proposte che sono state ammesse a
finanziamento.
Con la D.G.R. 2141 del 24 ottobre 2005 è stata
approvata la graduatoria finale. I due progetti,
presentati dalle Ditte METAQUADRA VALLEY
s.r.l. e ENERGY OIL sono stati finanziati, nella
misura del 40% delle spese ammissibili, nel
dicembre 2005 con un contributo rispettivamente
di € 154.524,00 e di € 795.480,18. Non essendo
sufficienti le risorse del Programma di Azioni
Innovative FESR, interveniva a completamento
del finanziamento il PO Val d’Agri per €
140.004,18.
Durante il 2006 vi sono state azioni mirate alla
valutazione dei problemi riscontrati dalle imprese.
In tale ottica, previo parere del Comitato Direttivo,
sono state approvate due varianti ed autorizzate
le proroghe del termine di ultimazione
Budget: € 900.000,00
Actual: € 137.869,87
complessivamente, era superiore alle somme
disponibili e quindi non sarebbe stato possibile
finanziare altri progetti. Per le motivazioni indicate
nella colonna a sinistra, una delle imprese ha
avuto difficoltà nella realizzazione del progetto e,
quindi non ha realizzato l’intervento. Essendosi
chiuso il programma non era più possibile
emanare un nuovo bando.
54
Azione n° 5: Creazione di imprese nel settore ambientale
Budget: € 900.000,00
Actual: € 137.869,87
dell’investimento. Solo l’impresa METAQUADRA
VALLEY s.r.l. è riuscita a realizzare il progetto
presentato, seppure con una riduzione delle linee
di produzione.
Gli ostacoli riscontrati dalla seconda impresa,
ENERGY OIL, sono riconducibili a difficoltà
finanziarie ed ai tempi lunghi per l’ottenimento di
tutte le autorizzazioni necessarie in tema di
energia.
Azione n° 6: Misure di accompagnamento
Budget: € 80.000,00
Actual: € 81.168,46
Previsioni di attuazione
Attuazione effettiva
Differenze individuate
Sviluppare, a seguito di una fase di studio
preliminare, azioni che consentano la creazione di
una rete di interessi attorno all'iniziativa nel suo
complesso, attraverso attività di networking del
programma e valorizzazione delle attività presso
regioni e referenti nazionali ed europei.
• A-CREAZIONEDEL MARCHIO "TERRITORIO DI
ECCELLENZA”
Si è provveduto ad impostare i criteri di
concessione ed il relativo regolamento d'uso
predisponendo il un disciplinare del marchio.
I primi soggetti ad usufruire della concessione del
marchio saranno le Amministrazioni comunali
beneficiarie del Programma che hanno perseguito
l'obiettivo di dotarsi di un Sistema di Gestione
Ambientale ai fini della registrazione EMAS
.
• B - DIFFUSIONE ON LINE
E’ stato progettato e sviluppato il sito web del
Programma, strutturato secondo l’architettettura e
le finalità previste.
La messa on line del sito è prevista entro il 2007.
Questo sito si aggiunge e potrà sostituire la
sezione web già presente sin dall’inizio del
programma sul sito istituzionale della Regione
Basilicata.
Con riferimento alla creazione della Rete del
territorio di Eccellenza, si segnala che
Differentemente da quanto auspicato, più che
programmato, non si è riusciti materialmente,
entro i termini temporali del Programma, a
concretizzare l’avvio alla costituzione della stessa,
in quanto i tempi formali di registrazione del
marchio, di approvazione ed adozione del
disciplinare, ma anche quelli necessari ad una
adeguata sensibilizzazione ed animazione dei
potenziali soggetti aderenti, si sono rivelati più
lunghi del previsto. Va tuttavia evidenziato
l’interesse che il lancio dell’iniziativa ha suscitato,
ad esempio presso le amministrazioni provinciali
e dunque le potenzialità di prosecuzione del
percorso stimolato grazie alle iniziative attuante
nel Programma.
A febbraio del 2006 il Comitato Direttivo del PRAI
ha approvato il piano di attività di dettaglio per
l’azione 7.6, finalizzato ad impostare e sviluppare
nell’ambito delle misure di accompagnamento al
programma, una vera e propria strategia di
autopromozione, a partire dalla realizzazione
delle azioni ed iniziative di disseminazione e
messa in rete di seguito dettagliate, il cui fine è
stato quello di contribuire in modo sinergico alla
creazione di una rete di eccellenza a livello
regionale
tra
soggetti
impegnati
nel
perseguimento di obiettivi di miglioramento
ambientale che possa implementarsi e crescere
oltre il limite temporale e contenutistico del
Programma.
• C-DISSEMINAZIONE
MIRATA IN AMBITO REGIONALE
55
Azione n° 6: Misure di accompagnamento
Il marchio del Territorio di Eccellenza, ha
costituito e dovrà costituire per il futuro il perno di
tutte le iniziative ed azioni realizzate e da
realizzare.
Il Piano di attività si articola in 4 azioni, precedute
da un'azione preliminare trasversale come di
seguito descritte.
• A-CREAZIONE DEL MARCHIO "TERRITORIO DI
ECCELLENZA”
Il marchio ha una duplice funzione:
- da un lato caratterizzare tutte le azioni e
gli interventi di diffusione e promozione
previsti;
- dall'altro identificare e qualificare i
soggetti (pubblici e privati) che entreranno
a far parte della rete di eccellenza secondo le modalità previste nell'Azione
(D) di seguito descritta – e ai quali dovrà
esserne concesso il diritto d'uso.
• B - DIFFUSIONE ON LINE
Il principale strumento di diffusione e messa in
rete del Programma e delle iniziative ad esso
correlate è il web. A tale scopo, si procederà alla
progettazione e sviluppo di un sito web dedicato
al Programma. Il sito dovrà costituire una vetrina
delle azioni per la sostenibilità realizzate in Val
d’Agri (da Regione, Comuni, Comunità Montane,
PIT, imprese, associazioni, scuole, cittadini), a
partire naturalmente dalla presentazione delle
attività svolte e dai risultati conseguiti nell'ambito
del Programma. La sua struttura sarà articolata
su due livelli:
a) uno finalizzato ad offrire contenuti e
mettere in rete informazioni, buone
pratiche e risultati;
b) l'altro finalizzato alla presentazione e
promozione del territorio e alla messa in
rete degli attori dello sviluppo locale
Budget: € 80.000,00
Actual: € 81.168,46
ED EXTRA REGIONALE
L’azione si articola in quattro fasi distinte:
1.Disseminazione sul territorio regionale.
Nel mese di febbraio 2007, sono stati realizzati a
Potenza e a Matera 2 incontri seminariali rivolti
agli Enti Locali dal titolo “La certificazione
ambientale degli enti locali: risultati dell’azione
pilota nel Comprensorio della Val d’Agri e
presentazione degli strumenti di gestione
ambientale dell’PA – ISO 14001, EMAS II” ed un
incontro seminariale rivolto alle imprese, dal titolo
“La certificazione ambientale delle imprese:
presentazione degli strumenti di gestione
ambientale
delle
aziende
del
settore
Agroalimentare, Turistico, Forestale – ISO 14001,
EMAS II”
L’organizzazione dei seminari, è stata preceduta
da una fase di promozione mirata preso i
potenziali beneficiari (per gli Enti Locali: Comuni,
Comunità Montane, PIT, ANCI, UPI, UNCEM, per
le imprese: APT, ALSIA, Associazioni di
categoria, Camere di commercio, Consorzi di
produttori o di servizi, etc.) ed ha previsto il
coinvolgimento attivo delle due Amministrazioni
Provinciali, dell’ARPAB e di altre Agenzie
specializzate regionali, al fine di creare un asse di
collegamento al Programma su tutto il territorio
regionale.
Una illustrazione del Programma è stata anche
effettuata durante l’incontro di Pisticci del
16/2/2007 organizzato dalla Amministrazione
Provinciale di Matera nell’ambito di una
promozione dell’EMAS rivolta ai Comuni della
fascia
jonica
della
Basilicata.
Presenti
rappresentanti ministeriali, dell’Amministrazione
Provinciale di Matera, dei Comuni, dell’A.P.I.,
della CNA e della CCIAA di Matera.
2.Disseminazione sul territorio extra regionale.
Con riferimento al tema della certificazione
ambientale e più in generale della sostenibilità, il
56
Azione n° 6: Misure di accompagnamento
sostenibile e delle iniziative da essi
realizzate.
• C-DISSEMINAZIONE
MIRATA IN AMBITO REGIONALE
ED EXTRA REGIONALE
L’azione si articola in quattro fasi distinte:
1.Disseminazione sul territorio regionale. La
diffusione e disseminazione all’interno della
Regione,
sarà
effettuata
mediante
la
realizzazione di giornate seminariali, rivolte a
pubbliche amministrazioni ed imprese
2.Disseminazione sul territorio extra regionale. La
diffusione e disseminazione in ambito extraregionale avverrà mediante il collegamento alle
reti nazionali, europee ed internazionali
specializzate nella divulgazione di esperienze e
buone pratiche nei settori oggetto dell'intervento.
3.Disseminazione dell’ MFA. L’obiettivo è quello
di presentare a livello regionale il metodo ed i
risultati dell'Analisi di Flussi di Materia realizzata
nell'ambito del Programma Regionale, mediante
l'organizzazione di un Convegno rivolto ad
interlocutori tecnici della P.A. locale, dell'
Università, degli enti di ricerca e di statistica e di
associazioni ambientaliste.
4.Disseminazione
sul
territorio
regionale
dell’esperienza maturata attraverso il bando
rivolto ad imprese eco-compatibili e di eventuali
altri strumenti finanziari per iniziative analoghe
attraverso un seminario ad hoc.
• D - ATTIVITÀ EDITORIALI
Si prevede che gli strumenti editoriali per la
diffusione del Programma e dei suoi temi portanti
debbano essere essenzialmente tre:
- un CD-ROM/DVD divulgativo/didattico, che
contenga tutte le informazioni inerenti il
Programma, i suoi promotori ed attuatori, gli attori
coinvolti, il territorio di riferimento, i percorsi, i
metodi ed infine i risultati conseguiti.
- un inserto speciale dedicato al Territorio di
Eccellenza da distribuire in associazione ad una
Budget: € 80.000,00
Actual: € 81.168,46
Programma è stata effettuata una ricerca delle reti
dove creare un collegamento diretto. Il
collegamento sarà attivato dopo l’attivazione del
sito web dedicato sopra indicato. Le reti
individuate sono le seguenti:i:
TANDEM: Rete nazionale delle organizzazioni
pubbliche dotate di un SGA (ISO, EMAS), Nata
all’interno di un progetto LIFE- Ambiente
coordinato dalla Provincia di Bologna.
BIG-NET: Network europeo per la diffusione degli
acquisti verdi, promossa dall’ICLEI
GPP-NET: Network nazionale degli EE.LL. e delle
Regioni che hanno introdotto un sistema di
acquisti pubblici verdi.
CARTESIO: Rete per la promozione dell’EMAS
nelle aree industriali
3.Disseminazione dell’ MFA.
La presentazione del Rapporto di Analisi dei
Flussi di Materia della Regione Basilicata e la
diffusione dei risultati è avvenuta nell’ambito del
Convegno Finale di chiusura del Programma
realizzato a Potenza a febbraio 2007. Per tale
circostanza, al Convegno sono stai invitati a
partecipare i referenti regionali dell’ISTAT e
responsabili
accademici
dell’Università
di
Basilicata interessati al tema, anche al fine di
creare una rete di interessi attorno all’iniziativa
funzionale ad un ulteriore approfondimento e
sviluppo della metodologia di analisi a livello
regionale.
4.Disseminazione sul territorio regionale (7.5)
Nel mese di febbraio 2007 è stato realizzato un
incontro seminariale rivolto agli Enti Locali ed alle
imprese sul tema della creazione di Imprese
Ecocompatibili dal titolo “Risultati del progetto e
strumenti per lo sviluppo imprenditoriale del
territorio”.
L’incontro
ha
visto
partecipare
molti
amministratori locali interessati all’argomento. In
tale sede è stato ospite anche l’impresa
57
Azione n° 6: Misure di accompagnamento
rivista specializzata in campo ambientale.
- una Collana di Quaderni Ambientali tematici,
che si caratterizzi come strumento di studio e di
approfondimento rivolto e messo a disposizione
di insegnanti ed educatori a vario livello e di
quanti nei territori operano per la promozione
dello sviluppo sostenibile.
E- CREAZIONE DELLA RETE DEL TERRITORIO
D’ECCELLENZA
Come già precisato, la strategia di sviluppo della
Rete del Territorio di Eccellenza regionale è
basata sul marchio e la sua diffusione. Il marchio
dovrà essere concesso a tutte le amministrazioni,
le imprese e le associazioni che decidono di
prendersi degli impegni pubblici, dandone conto,
in tema di miglioramento ambientale.
Il nucleo centrale della rete dovrà essere
costituito a partire dalle Amministrazioni
beneficiare del Programma e dai partners
istituzionali promotori, che sono chiamati a
svolgere una fondamentale azione di impulso.
L'attività di animazione per lo sviluppo della rete
sarà basata sulla proposta di sottoscrizione di
una Carta degli Impegni per il Territorio di
Eccellenza, nella quale verranno definiti e fissati
specifici obiettivi di miglioramento ambientale
(quali ad esempio il perseguimento di
certificazioni ambientali per istituzioni e imprese,
dell’etichettatura ecolabel per il settore turistico,
l’adozione degli “acquisti verdi” nella pubblica
amministrazione, il raggiungimento di elevati tassi
di raccolta differenziata, l’uso delle energie
rinnovabili, etc.) che ciascun soggetto aderente si
impegna a raggiungere in un arco di tempo
definito.
In sintesi, il percorso sarà articolato come segue:
• individuazione delle categorie di obiettivi di
miglioramento ambientale e definizione in bozza
dei contenuti della Carta degli impegni;
• predisposizione di una mappa di potenziali
Budget: € 80.000,00
Actual: € 81.168,46
Metaquadra Valley che ha beneficiato di
contributo e che ha illustrato la propria
esperienza.
• D - ATTIVITÀ EDITORIALI
Tra i prodotti editoriali previsti si è provveduto a
realizzare:
- una raccolta in formato elettronico di tutte le
informazioni, le attività ed i documenti inerenti il
Programma;
- due CD Rom contenenti dispense, dati,
informazioni, normativa e casi di studio, destinati
uno agli EE.LL. ed uno alle imprese (distribuiti in
occasione dei seminari sopra descritti;
- due schede tecniche sui risultati delle attività
(certificazione ambientale e creazione di nuove
imprese eco-compatibili), a completamento del
Book di presentazione del Programma già
realizzato.
- dell’inserto speciale dedicato al Programma
pubblicato sulla rivista AKIRIS, trimestrale a
diffusione regionale dedicato al tema dello
sviluppo della Val d’Agri;
- redazione di tre volumi della Collana di quaderni
Ambientali dedicati al tema della progettazione
educativa, dal titolo:
- “Educazione alla sostenibilità- Impronta
ecologica”
- “Per una educazione alla responsabilità dei
cittadini”
- “Costruire un Sistema di Gestione Ambientale
nella scuola”
• E-CREAZIONE DELLA RETE DEL TERRITORIO
D’ECCELLENZA
Le attività inerenti lo sviluppo della rete del
Territorio di Eccellenza, hanno riguardato :
- il disegno e la condivisione tra i partner e la
Regione della strategia di fondo;
- la mappatura di massima dei soggetti potenziali
aderenti e l’individuazione delle categorie di
58
Azione n° 6: Misure di accompagnamento
Budget: € 80.000,00
Actual: € 81.168,46
soggetti
sottoscrittori
(pubbliche
amministrazioni,
agenzie
specializzate
regionali, enti strumentali, imprese, università,
associazioni di categoria ed enti parco, etc.);
• contatto e verifica dei soggetti individuati,
attraverso azioni di direct mail, seguite da
incontri di approfondimento con i soli soggetti
interessati;
• realizzazione di un evento finale.
obiettivi di miglioramento ambientale;
- la definizione del percorso/moodalità di
adesione alla rete mediante la sottoscrizione di
una “Carta degli Impegni” per il territorio di
Eccellenza.
Partecipare a reti nazionali o internazionali
specializzate nella divulgazione di esperienze e
buone pratiche nei settori oggetto dell'intervento.
Vedi sopra (Disseminazione sul territorio extraregionale).
Inoltre la Regione Basilicata ha partecipato alla
costituzione della rete italiana “CoorIInnA”
(Coordination of Italian Innovative Action) ed ha
partecipato a tutte le attività di scambio di buone
pratiche attraverso essa realizzate.
Azione n° 7: Assistenza tecnica, monitoraggio, valutazione e pubblicità
Budget: € 114.000,00
Actual: € 121.095,94
Previsioni di attuazione
Attuazione effettiva
Differenze individuate
L’azione prevede interventi di assistenza tecnica
al Programma che riguardano la gestione,
l’attuazione, la sorveglianza e il controllo, nonché
la pubblicizzazione.
L’azione si articola nelle seguenti operazioni:
- attività di supporto specialistico alla gestione
ed attuazione del Programma
- attività di controllo del Programma e degli
interventi realizzati effettuate da e per conto
del Comitato Direttivo,
dell’Organismo di
Gestione dell’Organismo di controllo
- attività di valutazione del Programma
realizzate dal Comitato Direttivo
- attività svolte dalla segreteria tecnica a
supporto del Comitato Direttivo
- attività di comunicazione, informazione, e
Le attività previste sono state realizzate.
L’attività di supporto è stata fornita principalmente
dalla struttura regionale che coordina i programmi
comunitari, coadiuvata dai partner tecnici Sudgest
e Sviluppo Italia Basilicata. La stessa struttura
regionale ha coordinato le azioni di monitoraggio
implementandole
nel
sistema
informatico
utilizzato anche per il POR Basilicata 2000-2006.
Ha, inoltre, fornito il supporto e svolto il ruolo di
segreteria tecnica per il Comitato Direttivo e per il
Comitato di Sorveglianza delle Forme di
Intervento Comunitario in Basilicata.
Sono state realizzate numerose pubblicazioni ed
organizzati seminari e convegni (vedasi paragrafo
2.6 del rapporto finale).
Non si rilevano differenze significative.
59
Azione n° 7: Assistenza tecnica, monitoraggio, valutazione e pubblicità
-
Budget: € 114.000,00
Actual: € 121.095,94
pubblicità del Programma
dotazione di strumenti tecnologicamente
avanzati
funzionali
all'attuazione
del
Programma.
I risultati attesi erano i seguenti:
- Garantire la correttezza gestionale del
Programma ed il raggiungimento degli obiettivi
prefissati attraverso il funzionamento del
processo di attuazione, sorveglianza e
controllo da parte degli Organismi designati a
ciascuna attività.
− Favorire la divulgazione e l’informazione delle
azioni previste dal Programma la fine di
assicurare la più ampia partecipazione dei
soggetti locali potenzialmente interessati.
− Realizzare azioni di assistenza tecnica a
sostegno
degli
interventi
previsti
dal
Programma al fine di garantire la corretta ed
efficace attuazione degli stessi attraverso
attività che si sviluppano prima, durante e
dopo l’attuazione degli interventi.
60
ANNEX 4
61
ANNEX 5
LIST OF ADDRESSESS OF RAPPRESENTATIVE WEB-SITES
Il sito ufficiale utilizzato per la pubblicazione e la diffusione del Programma di Azioni Innovative FESR
“Territorio di Eccellenza” è:
www.regione.basilicata.it/sportelloeuropa
Per entrare nell’area dedicata al PRAI occorre cliccare su Azioni Innovative FESR.
Tale sito è stato dedicato a tutti i programmi comunitari attuati attraverso la Regione Basilicata.
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Rapporto finale - Regione Basilicata