ERDF Innovative Actions 2000-2006 FINAL REPORT " Regional Programme of Innovative Actions in Basilicata – Italy” Territorio di Eccellenza Duration of the Programme (elegibility) 01/03/2003 to 28/02/2007 Analysed and approved by the Steering Committee on 31/08/2007 1. Sintesi (Executive summary) Il Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 “Territorio di Eccellenza” si propone di migliorare la qualità ambientale del territorio regionale, attraverso la sperimentazione nell’area dei 30 Comuni della Val d’Agri (individuata dalla L.R. n. 40 del 3/4/1995 e sue successive modifiche), interessata dalle attività di estrazione petrolifera, di un processo di certificazione ambientale territoriale che prevede: ¾ di condurre tutti i Comuni del comprensorio alla certificazione ambientale territoriale secondo lo standard EMAS; ¾ di conciliare l’esigenza di miglioramento del sistema di gestione ambientale locale con le logiche imprenditoriali, implementando una specifica azione di sostegno (indirizzo e finanziamento) alla creazione di nuove imprese e/o consorzi pubblicoprivati per la corretta gestione e manutenzione dei sistemi di gestione ambientale e per la produzione di prodotti a basso impatto ambientale che permettano la “chiusura dei cicli” alle imprese dell’area. Il Programma si articola nelle seguenti 7 azioni: Azione 1: Analisi delle caratteristiche ambientali, sociali ed economiche dell’area del Comprensorio della Val d’Agri; Azione 2: Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione ambientale; Azione 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti; Azione 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale; Azione 5: Creazione di imprese ecocompatibili; Azione 6: Misure di accompagnamento; Azione 7: Assistenza tecnica, Monitoraggio, Valutazione e Pubblicità. L’ obiettivo strategico del PRAI è il seguente: • Dotare il territorio di strumenti di gestione ambientale che indirizzino lo sviluppo delle attività umane in due direzioni: la prima, rivolta al controllo degli effetti ambientali dello sfruttamento delle risorse petrolifere di cui l'area è dotata, la seconda, che tende a realizzare una elevata qualità ambientale territoriale ed uno Sviluppo Locale Sostenibile, per avviare un percorso di "valore aggiunto territoriale". Per raggiungere questo obiettivo la via proposta dal progetto è quella di uno sviluppo che abbia il carattere della “durata” e che economizzi le risorse locali sulla base dell’efficienza del sistema. La sfida che si è voluto raccogliere consiste nel coniugare le esigenze dello sviluppo con i bisogni dei cittadini e con la qualità della loro vita, nonché nel modificare i modelli di consumo e di produzione utilizzando nuove tecnologie per raggiungere maggiore efficienza (e risparmio di materiali e risorse) e per ridurre inquinamento e produzione dei rifiuti. In tale ottica, il Programma persegue i seguenti obiettivi operativi: • realizzare una dettagliata Analisi territoriale (socio-economica-ambientale) dell’area di intervento; • condurre i Comuni del comprensorio alla certificazione ambientale secondo lo standard europeo EMAS (Eco Management and Audit Scheme), mediante un'azione di accompagnamento degli enti coinvolti e stimolarne l’adozione da parte delle imprese operanti nell’area; • realizzare l’Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata; • contribuire a definire una specifica metodologia per l’adozione del regolamento EMAS nei Comuni della Val d’Agri e, a partire da questi, per altri Comuni della regione. • incentivare l'avvio di percorsi imprenditoriali eco-compatibili, finanziando progetti d’impresa innovativi funzionali alla “chiusura dei cicli”. 2 Le azioni del PRAI sono state ideate e messe a punto da un partenariato tecnicoistituzionale costituito dalla Regione Basilicata, quale titolare dell’intervento, da 3 Comunità Montane (C.M. Alto Agri, C.M. Alto Sauro – Camastra, C.M. Medio Agri), dal PIT Val d’Agri e da due partner tecnici, SUDGEST Scarl e Sviluppo Italia Basilicata, a cui sono stati assegnati rispettivamente l’attuazione delle azioni inerenti la certificazione ambientale e dell’azione di incentivi alla creazione di imprese eco-compatibili. Gli elementi di maggior innovazione del Programma risiedono sia nel suo stesso contenuto che negli approcci e nei metodi utilizzati per l’attuazione del percorso programmato. Infatti, la realizzazione di attività quali l’Analisi dei Flussi di Materia -che permette di disporre di indicatori di orientamento alla sostenibilità (utili a livello d’area, di distretto o di regione)- e la certificazione ambientale dei Comuni della Val d’Agri -al fine di migliorare la qualità della gestione e della tutela ambientale del territorio- costituiscono attività ad alto contenuto innovativo e permetterebbero di presentare questa area come vero e proprio laboratorio di sperimentazione ambientale. Altro elemento di forte innovatività è rappresentato dall’aver previsto un’azione a sostegno della creazione di impresa e di competenza professionale nel settore della qualità ambientale, aiutando in tal modo i territori sia sul piano occupazionale e della produzione del reddito sia sul piano dell’assistenza alla riduzione degli impatti sull’ambiente. 2. Attuazione (Implementation) 2.1 Realizzazione dei contenuti del programma (At the programme and thematic level) Il percorso di accompagnamento alla certificazione ambientale EMAS, è stato realizzato secondo le previsioni di programma originarie, attraverso l’attuazione delle azioni 7.1, 7.2, 7.3 e 7.4. Nel seguito si riporta una descrizione delle attività realizzate articolate per ambiti di intervento. Attività di analisi, ricognizione e indagine Nella fase preliminare è stata costruita una “mappa” dell'area d’intervento, attraverso la realizzazione delle analisi di seguito descritte: • l'analisi delle unità di paesaggio che ha lo scopo di descrivere e valutare le caratteristiche ambientali e paesistiche dei territori della Val d’Agri, riconoscendone gli attributi di valore e di degrado; • l’analisi socio-economica • l’analisi dei processi di partecipazione • la mappa dei prodotti del territorio (settore agroalimentare locale) che insieme definiscono un quadro delle opportunità economiche della Val d’Agri e contribuiscono a rilevare l’esistenza e la consistenza di un Sistema Territoriale Locale; • l’analisi dei flussi di materia che fornisce il quadro della struttura fisica e dei cambiamenti nel tempo del “metabolismo fisico” di un’economia, dato dalla somma di tutti i flussi di materia ed energia che entrano nel sistema economico (INPUT), che rimangono all’interno di esso (STOCK) e che lasciano il sistema (OUTPUT), come scarti. Attività di sensibilizzazione e informazione Le attività di sensibilizzazione alla certificazione ambientale sono state rivolte sia agli attori pubblici che agli operatori privati ed hanno avuto la finalità di fornire strumenti ed argomenti 3 che permettessero di coinvolgere tutti i soggetti operanti sul territorio di riferimento, stimolando la condivisione, il coinvolgimento, l’incentivazione e la partecipazione attiva ad un progetto comune. A tal fine si e provveduto a: • produrre materiali di sensibilizzazione di vario tipo (opuscoli, presentazioni, cd-rom, etc..) • realizzare vari incontri informativi e/o di approfondimento presso le amministrazioni beneficiari del progetto, coinvolgendo di volta in volta target differenti (responsabili politici e tecnici; dirigenti/funzionari delle varie aree dell’amministrazione, intero personale dipendente) • prendere parte ad eventi pubblici di vario tipo, su richiesta o in accordo con le amministrazioni beneficiarie e/o i partners istituzionali di progetto, al fine di realizzare attività di comunicazione/sensibilizzazione sui temi oggetto d’interesse. Le attività di sensibilizzazione hanno rappresentano una costante lungo tutto il percorso verso la certificazione ambientale, con aggiornamenti continui e progressivi in relazione ai contenuti, ai vari soggetti destinatari seppure all'interno dei target group definiti, ai materiali e agli strumenti utilizzati per tale attività. Attività di assistenza ai Comuni per la certificazione ambientale EMAS Lo standard di certificazione ambientale preso a riferimento nell’ambito del Progetto è costituito dal Regolamento (CE) n° 761 del 2001, che introduce il sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS), con l'obiettivo di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni, ivi incluse le Amministrazioni Pubbliche. La realizzazione di tale attività per così elevato numero di organizzazioni e più in generale l’attuazione di un processo di certificazione territoriale in un’area tanto vasta, si presenta molto complessa e necessita di una organizzazione del lavoro tale da assicurare una presenza sul territorio capillare e continua. In tal senso si è operato preliminarmente dotando la struttura di un team multidisciplinare di risorse operative, motivato e qualificato, individuato tramite una selezione pubblica, che ha garantito un’assidua presenza ed un affiancamento costante presso ognuno dei 29 Comuni beneficiari. Il primo passo da compiere verso la certificazione ambientale EMAS è la realizzazione dell’Analisi Ambientale Iniziale dell’ente. A tal fine sono state realizzate, attraverso attività di indagine preliminare, pre-audit ed audit svolte dal team operativo di consulenti ambientali, le seguenti fasi di lavoro: • Identificazione dello scenario ambientale: caratteristiche generali dell'area circostante (clima, qualità dell'aria, suolo, acque, fonti significative di inquinamento ecc.), attività, prodotti e servizi associati al sito che possono produrre effetti ambientali; • Identificazione di fattori di impatto/effetti ambientale: comprese operazioni normali, occasionali o anormali dovute alla attività, prodotti e servizi, ed incidenti e possibili situazioni di emergenza; • Descrizione dei fattori di impatto ed analisi delle modalità organizzative e gestionali in atto nel sito – quantità, tipo di emissioni, scarichi, rifiuti ecc.: modalità di comunicazione in materia ambientale tra i vari reparti e all'esterno, informazione/formazione del personale, procedure e prassi in atto per ridurre l'incidenza delle attività sull'ambiente e delle eventuali emergenze, modalità di esecuzione degli appalti da parte di terzi operanti nel sito; • Valutazione della significatività dei fattori di impatto e delle relative incidenze sull'ambiente; • Redazione del documento conclusivo dell'Analisi Ambientale Iniziale. 4 Per la realizzazione delle attività su descritte, sono stati utilizzati gli strumenti di raccolta dei dati necessari a completare l'Analisi Ambientale Iniziale, di seguito elencati: • • • • • • questionari completi di tutti i requisiti previsti dalla norma; liste di controllo; interviste al personale a tutti i livelli; analisi dei documenti presenti e delle registrazioni; effettuazione di nuove misure e monitoraggi delle prestazioni ambientali; consultazioni con le parti interessate, ovvero con individui o gruppi coinvolti o influenzati dalla prestazione ambientale dell'organizzazione. Il completamento delle Analisi Ambientali Iniziali ha permesso di conseguire l’importante obiettivo di fornire un quadro di riferimento completo ed esauriente di dati, informazioni e valutazioni su ciascun Comune, al fine di impostare correttamente i singoli Sistemi di Gestione Ambientale (SGA). In questa fase si è resa necessaria, prima dell'avvio delle attività di impostazione degli SGA comunali, un’accurata analisi dello stato di attuazione e della situazione di contesto a livello di ciascuna Amministrazione beneficiaria, finalizzata alla valutazione delle reali possibilità di raggiungimento degli obiettivi programmati di grado più elevato, entro la scadenza stabilita. Tale analisi, svolta dal partner tecnico attuatore e condivisa in sede di Tavolo Tecnico prima e di Comitato Direttivo poi, ha condotto ad una revisione degli obiettivi numerici programmati e all’individuazione di un gruppo di dieci Comuni, sul quale concentrare le attività di prosecuzione. Pertanto, il team di lavoro, nella fase successiva ha proceduto: • all’individuazione degli obiettivi di miglioramento ambientale, in relazione a tutte le attività su cui l’organizzazione ha una certa influenza e che possono avere ricadute sulla qualità dell’ambiente. • ad assistere i Comuni nella stesura della Politica Ambientale • ad assistere i Comuni nella stesura del Programma Ambientale (insieme di obiettivi, traguardi e azioni da intraprendere, con indicazione delle sponde finanziarie e delle relative responsabilità di attuazione) coerente con i riscontri dell’Analisi Ambientale Iniziale e con il documento di Politica Ambientale; • predisporre la base documentale del Sistema di Gestione Ambientale costituita da: - un Manuale ambientale, documento che descrive in sintesi il Sistema ambientale adottato, il suo campo di applicazione ed i documenti che lo costituiscono (Procedure Gestionali, Istruzioni di lavoro, Linee guida, etc.); - le procedure gestionali, che descrivono le responsabilità coinvolte nell’espletamento delle attività che possono provocare impatti significativi sull’ambiente; - le istruzioni operative che disciplinano, oltre alle responsabilità, anche le modalità con le quali determinate attività devono essere svolte; - i modelli di registrazione, moduli che devono essere compilati nel corso dell’espletamento delle attività per lasciare traccia delle attività svolte (le modalità di compilazione sono esplicitate nelle procedure ed istruzioni alle quali i modelli stessi sono allegati). Predisposizione di strumenti di indirizzo e supporto metodologico Nel realizzare le diverse fasi di attività sopra descritte, che rappresentano adempimenti obbligati per una organizzazione che persegue l’obiettivo della registrazione EMAS, particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti metodologici, contribuendo alla definizione di una metodologia che propone, per ogni specifica fase di attuazione, modalità di lavoro innovative. 5 Per questa ragione, nel corso del progetto, sono state approntate note metodologie, schede operative, liste di controllo, linee guida tali da garantire una omogeneità di intervento per tutte le amministrazioni locali della Val d’Agri, lungo le diverse fasi del processo. In particolare, i punti nodali per i quali si è definita una strategia ed una operatività comune sono stati: • la struttura organizzativa dell’EMAS negli enti locali in relazione alla quale è stato dato impulso alla costituzione all’interno dei Comuni dei cosiddetti Comitati di Certificazione Ambientale, strutture interfunzionali permanenti dedicate alla realizzazione ed attuazione dell’SGA; • la fase di audit iniziale; • la struttura delle check legislative • la struttura codificata dell’analisi ambientale iniziale, • i criteri di valutazione degli “aspetti ambientali indiretti”. • la base documentale del sistema di gestione ambientale. • la creazione della matrice di correlazione aspetti ambientali / impatti ambientali, che semplifica realmente il lavoro a tutte le amministrazioni che volessero intraprendere il percorso che conduce fino alla registrazione EMAS. Tutti gli strumenti metodologici approntanti nell’ambito del progetto sono stati raccolti e sistematizzati in una pubblicazione ad hoc. Un altro utile strumento costruito nel corso del progetto, a supporto dell’azione di impulso e guida che gli enti locali posso svolgere per l’adozione di sistemi di gestione ambientale da parte degli operatori privati presenti sul territorio, è costituito da una raccolta di 3 Linee Guida per l’avvio alla certificazione ambientale delle imprese dei settori ritenuti cruciali per lo sviluppo ecosostenibile dell’area: agroalimentare, turistico e forestale. Riguardo all’azione pilota (prevista dall’Azione 7.3) di assistenza a tre imprese dei settori agroalimentare, turistico e forestale per la redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale, sebbene siano state svolte tutte le fasi preparatorie all’attività (messa a punto del percorso di animazione, definizione delle procedure di selezione e dei criteri di valutazione), non è stato possibile giungere alla individuazione delle tre imprese beneficiarie e quindi avviare la fase operativa di assistenza tecnica. L’attività è stata ripianificata verso la realizzazione di specifiche attività seminariali rivolte agli operatori privati dei tre settori sul tema d’interesse, basata anche sulla presentazione e diffusione delle sopra citate linee guida settoriali sulla certificazione ambientale. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto descritto nella sezione del rapporto relativa all’attuazione dell’azione 7.3. Il percorso verso la creazione di imprese nel settore ambientale (azione 7.5) ha subito una modifica nel corso dell’attuazione del programma. Il programma iniziale, approvato dalla Commisione europea con decisione C(2002) 5523 del 19/12/2002 prevedeva l’erogazione di interventi finanziari nella forma di partecipazione al capitale di rischio (start up capital) attraverso le seguenti fasi: • promozione, indirizzo e fertilizzazione; • individuazione delle proposte di interesse; • erogazione dei servizi tecnico specialistici; • intervento di partecipazione al capitale (start up capital); • monitoraggio. La Regione Basilicata, in accordo con i propri partner, ha ritenuto necessario modificare tale azione, cambiando la forma di erogazione finanziaria da capitale di rischio ad aiuti in conto 6 capitale. Tale modifica è stata accolta dalla Commissione europea che lo ha comunicato all’Organismo di Gestione con la nota Regio.C3/VC D(2004) 8401 del 26.10.2004. Le fasi in cui è stata articolata l’attuazione dell’azione possono essere riassunte come segue: • promozione, indirizzo e fertilizzazione; • emanazione del bando; • selezione dei progetti; • finanziamento degli investimenti con contributi in conto capitale; • monitoraggio. Le fasi indicate sono tutte state realizzate. A novembre 2004 la Regione Basilicata, ha approvato un bando per la creazione di imprese ecocompatibili, Le proposte potevano essere presentate entro il mese di febbraio 2005. Al fine di migliorare la diffusione del bando e di informare i possibili beneficiari è stato organizzato un seminario pubblico presso la sede della Comunità Montana Medio Agri in data 17 dicembre 2004. Sono stati prodotti i seguenti strumenti promozionali: • opuscolo informativo contenente il bando e la modulistica necessaria alla candidature delle proposte progettuali; • dépliant. Considerata l’innovatività delle iniziative agevolabili è stato necessario fare una importante azione di sensibilizzazione sul territorio. Sette imprese hanno presentato domanda di finanziamento. Il Comitato Direttivo, previo esame da parte del partner tecnico Sviluppo Italia Basilicata, all’uopo incaricato, ha approvato solo due delle sette proposte che sono state ammesse a finanziamento. I due progetti, presentati dalle Ditte METAQUADRA VALLEY s.r.l. e ENERGY OIL sono stati finanziati, nella misura del 40% delle spese ammissibili, nel dicembre 2005 con un contributo rispettivamente di € 154.524,00 e di € 795.480,18. Non essendo sufficienti le risorse del Programma di Azioni Innovative FESR, interveniva a completamento del finanziamento il PO Val d’Agri per € 140.004,18. Durante il 2006 vi sono state azioni mirate alla valutazione dei problemi riscontrati dalle imprese. In tale ottica, previo parerre del Comnitato Direttivo, sono state approvate due varianti ed autorizzate le proroghe del termine di ultimazione dell’investimento. Solo l’impresa METAQUADRA VALLEY s.r.l. è riuscita a realizzare il progetto presentato. Le difficoltà riscontrate dalla seconda impresa, ENERGY OIL, sono riconducibili a difficoltà finanziarie ed ai tempi lunghi per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie in tema di energia. Innovativa è stata la tematica affrontata dall’azione 7.5 che ha visto nascere alcune buone idee in tema di creazione di nuove imprese che si occupino della realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale che permettano la chiusura dei cicli alle imprese dell’area. L’esperienza potrà essere ripetuta ampliandola anche alle imprese preesistenti che intendono attivare nuovi progetti produttivi eco-compatibili. Attività di diffusione e messa in rete Le misure di accompagnamento al Programma si articolano in 4 azioni precedute da un'azione preliminare trasversale. • • • • • Ideazione del Marchio “Territorio di Eccellenza” Diffusione on line Disseminazione mirata in ambito regionale e extra regionale Creazione della Rete del Territorio d’Eccellenza Attività editoriali Nell’ambito di tale azione di programma sono state realizzate le seguenti attività: 7 • • • • • • Predisposizione del disciplinare d’uso del marchio; Attività di animazione per lo sviluppo della rete del territorio di eccellenza, basata sulla diffusione del marchio e la proposta di sottoscrizione di una Carta degli Impegni per il Territorio di Eccellenza, nella quale vanno definiti e fissati specifici obiettivi di miglioramento ambientale che ciascun soggetto aderente si impegna a raggiungere in un arco di tempo definito; Progettazione e sviluppo del sito web dedicato al Programma; Organizzazione e realizzazione di seminari tecnici rivolti agli enti locali e al settore privato, finalizzati alla presentazione delle attività di programma e alla diffusione dei sistemi di gestione ambientale; Individuazione delle reti nazionali, europee ed internazionali specializzate nella divulgazione di esperienze e buone pratiche nei settori oggetto dell'intervento; Realizzazione di tre opuscoli di una Collana Quaderni Ambientali tematici.. La Regione Basilicata ha, inoltre, partecipato come fondatore alla creazione della rete italiana “CoorIInnA” (Coordination of Italian Innovative Action) ed ha partecipate alle attività messe in atto dalla rete, attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze . Con riferimento all’interazione del PRAI con altri programmi di sviluppo regionali, si precisa che sulla medesima area di intervento del PRAI insiste un Programma di azioni di sviluppo a regia regionale denominato “Programma Operativo Val d’Agri - Per uno sviluppo territoriale di qualità”, finanziato con i fondi delle royalties del petrolio, i cui obiettivi ben si integrano con quelli fissati e perseguiti nell’ambito del PRAI, che vanno nella direzione specifica del rafforzamento della dimensione eco-sostenibile delle azioni di sviluppo dell’area. Va inoltre sottolineato che la strategia sostenuta dal PRAI ben si integra con gli obiettivi programmatici generali e specifici della politica di sviluppo regionale. Infatti, la Regione Basilicata intende perseguire le proprie finalità di sviluppo attraverso progetti di territorio che coinvolgano tutti gli elementi che formano la ricchezza di un’area, dalla cultura al paesaggio, dai prodotti tipici al singolo sito storico, attraverso percorsi di sviluppo che enfatizzino le specificità locali e sperimentino nuovi modelli organizzativi, che attivino relazioni esterne al territorio (reti, mercato, ecc.) e promuovano l’imprenditoria giovanile e femminile. Il Programma “Territorio di Eccellenza” è in linea con l’obiettivo generale del POR Basilicata ed in piena sinergia con le seguenti linee strategiche del POR stesso: • Superare la condizione di perifericità del sistema territoriale • Mirare ad uno sviluppo sostenibile, che garantisca la conservazione del territorio e del patrimonio della collettività e tuteli l’ambiente, riservando una attenzione particolare a quelle attività e produzioni che siano in grado di creare nuove e maggiori occasioni di lavoro. Lo “sviluppo sostenibile” è assunto come scelta fondante del POR Basilicata 2000/2006 e tale scelta è confermata ed anzi notevolmente rafforzata nella programmazione regionale 2007-2013. Conferisce un particolare rilievo alle politiche che più direttamente, ed in una logica intersettoriale, presidiano la salute dell’ambiente (salvaguardia degli ecosistemi, difesa del suolo, uso dell’acqua, gestione dei rifiuti) riconoscendo in esso i tratti caratteristici di una immagine positiva della Regione e intrinseche valenze economiche. Risultati e impatti Le attività di realizzazione del programma sono terminate nel febbraio del 2007. 8 La sperimentazione attuata nel Comprensorio della Val d’Agri, con riferimento al percorso di certificazione ambientale degli Enti Locali, ha conseguito obiettivi di rilievo sia sul piano operativo che strategico. Il percorso di certificazione ambientale è stato attuato in tutti e 29 Comuni che formalmente avevano aderito al Programma, seppure con “velocità” differenziate, ed ha condotto a: ¾ la redazione di 29 Analisi Ambientali Iniziali ¾ la predisposizione ed adozione dei Programmi Ambientali da parte di 10 Comuni ¾ la costruzione dei Sistemi di Gestione Ambientale di 8 Comuni La sperimentazione è dunque giunta ad una fase avanzata di analisi, di applicazione ed anche di definizione delle azioni da porre in essere per il raggiungimento dell’obiettivo operativo finale della registrazione EMAS ed ha evidenziato che le amministrazioni maggiormente sensibili ed attive hanno maturato un grado di consapevolezza sempre più elevato che l’adesione ad EMAS possa rappresentare un elemento propulsivo importante per lo sviluppo del loro territorio e dell’intera area. Tale fattore è di importanza strategica per l’effetto traino che il conseguimento della registrazione da parte delle amministrazioni prossime all’obiettivo potrà avere sulle altre realtà, sia istituzionali che private, presenti nel territorio. In merito al raggiungimento dell’ obiettivo finale della registrazione EMAS da parte dei Comuni, vi è da precisare che i limiti temporali e finanziari definiti dal Programma, non hanno permesso di rispondere ai fabbisogni che scaturiscono da due ordini di necessità: - risolvere le non conformità legislative documentate nelle Analisi Ambientali Iniziali di ciascun Comune: tali difformità richiedono adeguate Azioni Correttive (trattasi di interventi di adeguamento anche a carattere infrastrutturale); - perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale al di là della conformità giuridica individuati nei singoli Programmi Ambientali, che quindi necessitano di essere finanziati. Con riferimento all’azione pilota di assistenza alle imprese dei settori agroalimentare, turistico e forestale per la redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale, sebbene siano state svolte tutte le fasi preparatorie all’attività (messa a punto del percorso di animazione, definizione delle procedure di selezione e dei criteri di valutazione), non è stato possibile giungere alla individuazione delle tre imprese beneficiarie e quindi avviare la fase operativa di assistenza tecnica. L’attività è stata ripianificata verso la realizzazione di specifiche attività seminariali rivolte agli operatori privati dei tre settori sul tema d’interesse, basata anche sulla presentazione e diffusione delle linee guida settoriali sulla certificazione ambientale. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto descritto nella sezione del rapporto relativa all’attuazione dell’azione 7.3 I risultati sopra descritti sono accompagnati dagli strumenti di analisi e di indirizzo metodologico/operativo realizzati nel corso della sperimentazione, che sono stati rielaborati in prodotti fruibili, ai quali è stata e sarà data ampia diffusione. Questi sono: ¾ Una raccolta di documenti metodologici e di strumenti operativi utilizzati per la certificazione EMAS agli Enti Locali; ¾ 3 Linee guida settoriali per la certificazione ambientale delle aziende turistiche, agroalimentari e forestali; ¾ Il Rapporto sull’analisi dei flussi di materia della Regione Basilicata, corredato delle matrici di input/output; ¾ L’Analisi di contesto del Comprensorio della Val d’Agri, una sorta di “mappa conoscitiva” dell’area. L’insieme delle azioni realizzate e dei risultati ottenuti dal Programma hanno una notevole potenzialità d’impatto sulle dinamiche di sviluppo dell’area oggetto di intervento, nella misura in cui esse indicano una direzione, forniscono un orientamento ed una cornice strategica alle azioni di miglioramento, stabiliscono un approccio e dei criteri che permettano di indirizzare 9 verso un obiettivo comune le risorse economico-finanziarie esistenti sul territorio od attrarre nuove risorse, pubbliche e private. Le opportunità per la valorizzazione del capitale umano, sociale e istituzionale nella Val d’Agri sono molteplici, sia perché variegata è la composizione di tale capitale sia perché molteplici sono le direzioni in cui i processi di valorizzazione possono andare. Perché le azioni di Programma possano produrre l’impatto auspicato è necessario che la direzione intrapresa dalla sperimentazione del Territorio di Eccellenza sia percorsa sino in fondo, puntando prioritariamente al conseguimento della registrazione EMAS da parte Comuni già “maturi”, e perché questo avvenga sarà necessario: ¾ rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate, dagli adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio; ¾ programmare e stanziare le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione dei programmi ambientali; ¾ avviare specifici interventi di formazione rivolti ai dipendenti delle amministrazioni comunali; ¾ proseguire l’azione di accompagnamento/regia istituzionale unitaria . Tale fattore è di importanza strategica per l’effetto traino che il conseguimento della registrazione da parte delle amministrazioni prossime all’obiettivo potrà avere sulle altre realtà, sia istituzionali che private, presenti nel territorio. Va inoltre rilevato, che sul territorio operano una serie di attori sociali, le cui competenze, specifiche e rilevanti ai fini del nuovo orientamento di sviluppo, non sono però valorizzate. Occorre invece valorizzare l’esistente, rafforzare il positivo, anche e soprattutto attraverso la messa in rete delle diverse esperienze realizzate e dei diversi soggetti locali. E’ questa rete che, condividendo orientamenti, strategie, azioni e risorse, può rappresentare il motore dello sviluppo durevole. Il “capitale sociale” dell’area può e deve essere il perno di questa iniziativa e fornire una solida base alla costruzione di un “ambiente favorevole”, precondizione di qualsiasi programmazione orientata allo sviluppo sostenibile. La realizzazione di tale obiettivo ha bisogno di una forte iniziativa istituzionale di guida, di sostegno e di stimolo. E’ a tal fine che la Regione, d’intesa con i partners istituzionali del programma, ha ritenuto di avviare una strategia di “messa in rete” - basata sulla diffusione del marchio “Territorio di Eccellenza”- di soggetti pronti ad assumere impegni diretti per il raggiungimento di obiettivi (verificabili) di miglioramento ambientale di varo tipo. Un vero e proprio “patto” tra amministratori, e tra amministrazioni e mondo produttivo e società civile, al fine di migliorare le condizioni di vita e la qualità dello sviluppo, con un uso efficiente delle risorse, una riduzione degli sprechi ed una minimizzazione degli impatti sull’ambiente e sul territorio. Le attività preliminari realizzate nell’ambito del Programma nell’ottica di perseguire la strategia di messa in rete sopra descritta, hanno condotto ai seguenti risultati: ¾ ¾ ¾ Realizzazione del marchio Sito web di programma Avvio del processo di costituzione della rete territoriale del Territorio di Eccellenza Con riferimento al percorso per la creazione di nuove imprese nel settore ambientale il Programma prevedeva di contattare, nel corso delle attività di animazione e fertilizzazione, almeno trenta soggetti e di realizzare tre iniziative. L’attività di animazione e fertilizzazione è stata realizzata sia attraverso il seminario del 17.012.2004 che attraverso una serie di incontro presso le amministrazioni comunali e le Comunità Montane del comprensorio della Val d’Agri. Tale attività ha avuto inizio sin dalla approvazione del programma, quando erano previste diverse modalità di esecuzione, e si è intensificata durante il periodo di emanazione del bando. 10 Dei sette progetti presentati solo due sono stati approvati e finanziati, con l’aggiunta di risorse regionali, considerato che le somme a disposizione non consentivano il finanziamento integrale dei due progetti. Per le motivazioni che meglio sono riportate nella descrizione della azione 7.5 solo un progetto è stato realizzato. Innovatività Gli elementi di maggior innovazione del Programma risiedono sia nel suo stesso contenuto che negli approcci e nei metodi utilizzati per l’attuazione del percorso programmato. Infatti, la realizzazione di attività quali l’Analisi dei Flussi di Materia -che permette di disporre di indicatori di orientamento alla sostenibilità (utili a livello d’area, di distretto o di regione)- e la certificazione ambientale dei Comuni della Val d’Agri -al fine di migliorare la qualità della gestione e della tutela ambientale del territorio- costituiscono attività ad alto contenuto innovativo e permetterebbero di presentare questa area come vero e proprio laboratorio di sperimentazione ambientale. Altro elemento di forte innovatività è rappresentato dall’aver previsto un’azione a sostegno della creazione di impresa eco-compatibile e di competenza professionale nel settore della qualità ambientale, aiutando in tal modo i territori sia sul piano occupazionale e della produzione del reddito sia sul piano dell’assistenza alla riduzione degli impatti sull’ambiente. Inoltre, l’intero percorso di attuazione del progetto è stato connotato da una particolare attenzione rivolta agli aspetti metodologici, contribuendo alla definizione di una metodologia che propone, per ogni specifica fase, modalità di lavoro innovative. Lezioni apprese La sperimentazione attuata con il programma in riferimento alla processo di certificazione degli Enti locali induce a svolgere alcune riflessioni di natura strategica e ad individuare i punti di maggiore criticità che sarà utile considerare e valutare attentamente nella programmazione e progettazione di interventi analoghi. • L’attuazione di percorsi finalizzati all’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale su base volontaria da parte delle pubbliche amministrazioni locali richiede una forte iniziativa istituzionale unitaria di guida, di sostegno e di stimolo. In particolare: - L’aspetto motivazionale è di fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo finale, non sono pertanto ipotizzabili azioni “calate dall’alto” e prive di una efficace azione di accompagnamento costante, volto a sensibilizzare ed incentivare gli attori del processo; - E’ necessario accompagnare il processo con una programmazione settoriale integrata funzionale all’attivazione delle risorse finanziarie necessarie, da un lato, a rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate e dagli adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio, e dall’altro, necessarie all’adozione ed attuazione dei programmi ambientali degli enti che devono registrarsi. - Le competenze e le capacità tecnico/gestionali dei soggetti istituzionali chiamati a vario titolo a governare e/o attuare il processo devono essere sviluppate/rafforzate mediante la realizzazione di specifici interventi di formazione rivolti a dirigenti e funzionari dipendenti delle amministrazioni interessate. • Particolare valenza strategica riveste il livello di attivazione di processi partecipativi in campo ambientale nelle aree interessate dalla certificazione ambientale. La generale 11 carenza in questo ambito riscontrata nel corso di attuazione del progetto induce a considerare di rilevante importanza la programmazione di azioni integrate di sostegno all’avvio di processi partecipativi, come ad esempio le Agende 21 locali. • Far fronte alle necessità di informazione ambientale su scala regionale, ampliando la base dati disponibile e migliorandone la qualità e la fruibilità, attraverso la programmazione di attività di reporting ambientale, costituisce un altro importante elemento di supporto alla corretta attuazione di un percorso di certificazione degli enti locali. 2.2 Monitoraggio e valutazione (Monitoring and evaluation) L’attività di gestione del Programma è stata supportata dal sistema di monitoraggio informatizzato utilizzato anche per il POR Basilicata 2000-2006. La Regione Basilicata ha sviluppato un proprio sistema di monitoraggio e condivisione delle informazioni adattato alle proprie esigenze e a quelle derivanti dall’adeguamento informatico e di controllo richiesto dalla CE, denominato “Catasto Progetti”. Questo strumento si occupa del monitoraggio di tutti i progetti cofinanziati dal FESR e dal FEOGA. E’ basato su piattaforme Windows e architetture Oracle ed è stato costruito con i seguenti obiettivi: - garantire un flusso costante delle informazioni dalla periferia al centro e viceversa; - consentire un aggiornamento periodico, a livello nazionale, sui dati finanziari, fisici e procedurali richiesti da Monit 2000 (il sistema scelto dal Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento IGRUE). Il Database di riferimento, come l’application Server, sono sviluppati su Oracle e le maschere di visualizzazione delle funzionalità sono accessibili via browser. Il sistema è connesso alla rete RUPAR (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale) e quindi garantisce il collegamento ad Internet e un accesso contemporaneo di multi utenza. Il sistema di monitoraggio regionale è gestito e monitorato dalla Struttura di Staff Attuazione Programmi Comunitari, in passato denominata Struttura di Staff Politiche e Programmi Comunitari, attestata al Comitato Interdipartimentale Coordinamento Organizzativo. Il sistema, ha un’importante procedura di sicurezza che, tramite user name e password, assicura la protezione dei dati ed un filtro di lettura e scrittura per tutti gli utenti del sistema. I protocolli di sicurezza garantiscono un accesso selettivo a seconda dei profili autorizzati. L’attività di sorveglianza del Programma di Azioni Innovative della Regione Basilicata è stata affidata al Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitarie in Basilicata che già si occupa del POR Basilicata 2000-2006 e del Leader + 2000-2006. Non si è proceduto invece alla valutazione indipendente del programma, in quanto per la natura stessa degli interventi previsti sarebbe stato necessario realizzare la valutazione successivamente alla conclusione delle attività e, quindi, successivamente alla data di ammissibilità della spesa. Inoltre le risorse disponibili nell’ambito della azione 7.7 sono risultate insufficienti. 2.3 Strategia (Strategy) 12 La visione strategica alla base del PRAI si poneva l’obiettivo di dare una risposta a questi quesiti: come garantire uno sviluppo durevole, nel presente e nel futuro, nell’area della Val d’Agri? Come e sulla base di quali indirizzi orientare le politiche per un territorio di eccellenza, ad alta qualità ambientale, economica e sociale? Quali azioni realizzare per perseguire un reale sviluppo sociale ed umano dell'area? La via proposta dal progetto consiste nel coniugare le esigenze dello sviluppo con i bisogni dei cittadini e con la qualità della loro vita, nonché nel modificare i modelli di consumo e di produzione utilizzando nuove tecnologie per raggiungere maggiore efficienza (e risparmio di materiali e risorse) e per ridurre inquinamento e produzione dei rifiuti. Con il progressivo avanzamento delle attività sia di analisi che applicative, tale visione strategica, si è completata attraverso l’individuazione di nuovi elementi di valutazione dello scenario complessivo, che hanno contribuito ad una sua migliore definizione in un'ottica sinergica e sistemica. L’analisi di contesto socio-economico, realizzata nell'ambito dell'azione 7.1, ha permesso di connotare il territorio della Val d’Agri, in perfetta coerenza con quanto descritto dal “Programma Operativo Val d’Agri-Melandro-Sauro–Camastra per uno sviluppo territoriale di qualità” (il Programma di sviluppo finanziato con i fondi delle royalties del petrolio, che insiste sulla medesima area di intervento del PRAI) come un’area ad “elevata potenzialità”, che presenta però aspetti di indubbia debolezza strutturale unitamente a forti opportunità di sviluppo, economico e sociale (forte tendenza allo spopolamento dei comuni piccoli, riduzione del tasso di natalità e dell’aumento degli indici di vecchiaia; strutturale carenza di infrastrutture e difficile accesso al credito; difficoltà del settore agricolo; presenza di bellezze naturali, paesaggistiche, storiche e monumentali, ma scarsa consapevolezza del territorio stesso; scarsa accessibilità ai beni monumentali; mancanza di un’adeguata politica di marketing territoriale). Il timore che le attuali trasformazioni del territorio connesse alla risorsa petrolifera pregiudichino altre e differenti opzioni di sviluppo territoriale rappresenta la leva principale che ha guidato i diversi soggetti in una direzione maggiormente basata sul potenziamento e la messa in rete delle opportunità e delle potenzialità locali. Il punto di svolta per il territorio è apparso dunque legato alla capacità delle istituzioni e dei soggetti locali di “fare sistema”, valorizzando le peculiarità locali e le caratteristiche distintive territoriali e connettendole alle “reti lunghe” del globale, cogliendo in questo mondo le opportunità che, nel mondo, si vanno creando. E’ necessario costruire un sistema di azione collettiva locale, ovvero reti di soggetti che regolano le interazioni sociali e politiche alla scala locale, partecipano con ruolo attivo allo scambio locale ed esprimono una capacità effettiva di rappresentare collettivamente gli interessi del sistema locale nelle relazioni con altri sistemi locali e con attori ed organizzazioni sovralocali. Punto nodale è il miglioramento della qualità ambientale del territorio. Si tratta di mettere in atto un sistematico processo di controllo, monitoraggio, tutela e gestione del territorio e degli aspetti ambientali che lo caratterizzano. In questa direzione va la diffusione dei sistemi di gestione ambientale tra le amministrazioni comunali e l’adozione dello standard europeo EMAS da parte del maggior numero di istituzioni locali. Questi elementi di valutazione hanno arricchito la visione strategica originaria ed indotto la Regione, d’intesa con i partners istituzionali del programma, a programmare azioni concrete finalizzate all’avvio di una specifica strategia di “messa in rete” - basata sulla diffusione del marchio “Territorio di Eccellenza”- di soggetti pronti ad assumere impegni diretti per il raggiungimento di obiettivi (verificabili) di miglioramento ambientale di varo tipo. Tali azioni hanno trovato spazio per la loro realizzazione nell'ambito dell'azione 7.6 "Misure di accompagnamento", alla quale si rimanda per maggiori dettagli. Si ritiene che la strategia sia stata attuata con successo e che il Programma con i risultati ottenuti, rappresenti il primo significativo passo, una prima risposta, per definire una strategia 13 fondata sullo sviluppo sostenibile e sulla trasformazione di questa area della Basilicata in territorio d’eccellenza. La visione strategica del PRAI potrà continuare ad essere perseguita nell’ambito del PO Val d’Agri. Tali considerazioni e valutazioni trovano, inoltre, fondamento e riscontro nelle previsioni programmatiche formulate dalla Regione nell’ambito della politica di coesione 2007-2013, in quanto la proposta del Programma Operativo FESR 2007-2013 individua nell’ambito della Priorità III – Competitività produttiva, un intero Obiettivo Operativo - III.3.3 Promozione di attività volte ad elevare e conservare le qualità ambientali- ispirato alla sperimentazione del PRAI: “Rientrano nell’obiettivo operativo gli ambiti di intervento riguardanti la realizzazione di attività innovative ed eco-compatibili ad alto grado di incorporazione dei risultati di mirate attività di ricerca anche di tipo sperimentale nonché azioni di certificazione ambientale territoriale sulla scorta delle esperienza dell’Azione Innovativa Territorio di eccellenza.” Con riferimento all’azione 7.5 “Creazione di imprese eco-compatibili”, la strategia ha funzionato se teniamo conto del numero di soggetti coinvolti e del numero di proposte presentate, in linea o superiori alle attese. L’attività di promozione, indirizzo e fertilizzazione messa in atto ha coinvolto in particolare tutte le amministrazioni locali del territorio di riferimento. Oltre alla mera attività di tipo informativo, l’azione si è focalizzata in particolar modo sugli aspetti relativi alla progettazione d’impresa. La selezione dei progetti di impresa presentati, a seguito della predisposizione e pubblicazione del bando e alla presentazione delle domande di finanziamento, è stata svolta attraverso un’attenta valutazione della fattibilità tecnica economica e finanziaria degli stessi. Questo tipo di analisi è certamente quello che può garantire maggiori opportunità di successo delle iniziative. E’ stata, infine, svolta un’attività di assistenza tecnica rivolta alle imprese finanziate al fine di agevolarle nella realizzazione dell’investimento. In tale fase sono stati riscontrati i maggiori problemi, in particolare legati agli aspetti finanziari e burocratico - amministrativo, considerato che una delle due aziende finanziate ha rinunciato per tali criticità. 2.4 Obiettivi (Objectives) Gli obiettivi operativi prefissati dal programma, con riferimento alla certificazione ambientale degli enti locali, sono stati parzialmente raggiunti. L’essere riusciti a condurre ben 8 Comuni alla costruzione ed adozione di un proprio Sistema di Gestione Ambientale secondo lo standard EMAS si ritiene essere un obiettivo importante. La circostanza che nessuna amministrazione sia riuscita a completare il percorso fino alla fase di audit esterno, entro la scadenza del Programma, ha inficiato la possibilità di innescare quell’effetto traino nei confronti degli altri soggetti interessati, che era stato considerato un potenziale fattore strategico per un’accelerazione del processo nel suo complesso. L’aver operato su un numero così elevato di amministrazioni, se da un lato ha costituito, e costituisce per il futuro, un elemento di enorme valenza strategica e ad altissimo potenziale di impatto, dall’altro ha prodotto inevitabili rallentamenti delle attività complessive. Sebbene il metodo di accompagnamento utilizzato ha previsto un’attuazione del percorso “a più velocità” la capacità di spinta in avanti di soggetti più motivati e maturi è stata comunque in una certa misura condizionata negativamente. Con riferimento all’azione 7.5 (Creazione di imprese nel settore ambientale) i risultati attesi erano il coinvolgimento di almeno 30 soggetti potenzialmente interessati (pubblici e privati) ed il finanziamento di 3 nuove imprese. I risultati in termini di potenziali imprenditori contattati sono stati raggiunti. Nel corso della campagna promozionale sono state effettuate visita in ognuno dei 29 comuni che hanno aderito al Programma e nelle tre comunità montane rappresentative della maggior parte dei comuni del comprensorio della Val d’Agri. In occasione del seminario di presentazione del bando, sono intervenute più di 50 persone. 14 Riguardo invece alla creazione di nuove imprese, ne sono state finanziate due, scelte tra le sette imprese candidate, con impiego di tutte le risorse disponibili. C’è da segnalare, tuttavia,che una delle due imprese finanziate non è riuscita a realizzare l’investimento nei tempi previsti a causa, in particolare, di problematiche finanziarie e la impossibilità di ottenere tutti i permessi necessari nei tempi previsti dal bando di finanziamento. 2.5 Partnership Il partenariato del programma è stato composto da: • Regione Basilicata; • Le tre Comunità Montana che maggiormente rappresentano i Comuni del comprensorio della Val d’Agri (C.M. Alto Agri, C.M. Alto Sauro – Camastra, C.M. Medio Agri); • La Partnership Locale Istituzionale del P.I.T. Val d’Agri che ha il ruolo preminente di predisporre e avviare i Progetti Integrati nell’ambito del POR Basilicata 2000-2006; • La società Sudgest, società a capitale pubblico partecipato dalla Regione Basilicata specializzata nella promozione e attivazione di programmi di accompagnamento, affiancamento e formazione alla Amministrazione locali e regionali per lo sviluppo sostenibile; • Sviluppo Italia Basilicata, Organismo Intermediario della Commissione Europea ed iscritta all’albo degli intermediari finanziari dell’Ufficio Italiano Cambi, che dispone di esperienza nella gestione dei fondi comunitari e nella valutazione finanziaria e professionale di soggetti che propongono nuove iniziative imprenditoriali. La Regione Basilicata ha avuto il compito di coordinare le attività previste dal programma e ne ha anche assunto la responsabilità. L’Organismo di Gestione del PRAI è coinciso con L?autorità di Gestione del POR Basilicata 2000-2006 e, pertanto, vi è stata una interazione totale fra i due programmi. Le tre Comunità Montane e la P.I.L. del P.I.T. Val d’Agri hanno assunto il ruolo di raccordo e sostenimento delle azioni di sensibilizzazione fra i Comuni del comprensorio. La società Sudgest è stata sostanzialmente impegnata nel realizzare il percorso verso la certificazione ambientale (azioni 7.1, 7.2, 7.3 e 7.4) ed ha collaborato nell’attuare le misure di accompagnamento (azione 7.6). La società Sviluppo Italia Basilicata è stata principalmente impegnata nella creazione della imprese nel settore ambientale (azione 7.5). I suddetti partner, sono anche membri del Comitato Direttivo del Programma, assieme ad altre componenti di cui si è arricchito il Comitato, fra le quali rappresentanti dei dipartimenti regionali sull’ambiente e sulle imprese, l’Autorità Ambientale Regionale, il dirigente responsabile del P.O. Val d’Agri. E’ stato inoltre creato un tavolo tecnico per condividere le scelte tecniche e le modalità procedurali innovative per il percorso verso la certificazione EMAS dei Comuni cui hanno partecipato la Provincia di Potenza e l’A.R.P.A. Basilicata, che svolgono un ruolo importante in tema di sviluppo sostenibile e di certificazione ambientale. 2.6 Publicity Molta importanza è stata data alla pubblicità del programma sia al fine di raggiungere i potenziali beneficiari, sia per aprire momenti di discussione e confronto sulle tematiche affrontate dal PRAI che per divulgare i risultati finali. 15 Per il raggiungimento dei potenziali beneficiari sono stati organizzati tre incontri di presentazione del programma realizzati presso le tre comunità montane, partner del programma. Tale attività rientra anche fra quelle previste e realizzate e nell’ambito delle azione 7.1 e 7.5. A tali incontri hanno partecipato i Comuni dell’area del Val d’Agri. A questi incontri ne hanno fatto seguito numerosi altri che erano funzionali alla realizzazione delle diverse fasi del programma. Come risultato vi è stata l’adesione di 29 Comuni su 30 che compongono il comprensorio della Val d’Agri. Altra azione di sensibilizzazione e pubblicizzazione, rivolta questa volta alle imprese, è stata la realizzazione del seminario pubblico svoltosi presso la Comunità Montana Medio Agri il 17.12.2004 a seguito dell’emanazione del bando per la creazione di imprese ecocompatibili. Con l’intento di pubblicizzare in modo più ampio il programma e discutere delle tematiche affrontate è stato organizzato un convegno in data 17.5.2003 tenutosi a Potenza nel campus dell’Università di Basilicata nell’ambito della manifestazione annuale Trend-Expo. Nei giorni dall’8 al 10 aprile 2005 la Regione con i suoi partner ha partecipato alla manifestazione internazionale “Terra Futura” di Firenze sia con uno stand dedicato al Programma di Azioni Innovative FESR e sia con un convegno dal titolo “Il Comprensorio della Val d’Agri: un laboratorio di azioni per la sostenibilità”, tenutosi il giorno 9.4.2005. In tale convegno erano riuniti in modo organico i protagonisti di tutte le attività sostenibili in atto nella Val d’Agri oltre ad ospiti esterni quali Banca Etica. Per la diffusione dei risultati del programma sono stati organizzati alcuni seminari tecnici rivolti alle Pubbliche Amministrazioni ed alle Imprese tenutisi a febbraio 2007 ed un convegno finale tenutosi il giorno 28.2.2007 (giorno di conclusione del programma). Per una migliore visibilità del programma è stato creato il marchio “Territorio di Eccellenza” ed è stata ideata la relativa linea grafica in modo da rendere facilmente riconoscibili i prodotti. Sono stati prodotti, stampati e diffusi nelle varie manifestazioni i seguenti documenti: In fase iniziale: - Brochure di sintesi del programma (in italiano ed in inglese), contenete anche un glossario; - Mappa del territorio coinvolto dal programma (in italiano ed in inglese) - Brochure dedicata al bando a favore delle imprese ecocompatibili; - Leaflets riguardante il bando per le imprese ecocompatibile; - N. 2 Schede di sintesi degli obiettivi e delle opportunità del programma In fase conclusiva: - N. 2 Schede di sintesi dei risultati raggiunti e delle prospettive future; - N. 5 volumi riguardanti “Analisi di Contesto del Comprensorio della Val d'Agri” dal titolo: Introduzione all’analisi territoriale dell’area di intervento, Analisi delle Unità di Paesaggio del comprensorio della Val d’Agri, Analisi socio economica delle unità di paesaggio, La valorizzazione dei prodotti tipici, Processi partecipativi in campo ambientale; - N. 1 volume dal titolo: Rapporto sulla Analisi dei Flussi di Materia della regione Basilicata; - N. 5 volumi riguardanti la “Metodologia e strumenti per la sperimentazione EMAS nel PRAI” dal titolo: Presentazione e raccolta degli strumenti, Guida all’interpretazione del Regolamento EMAS, Linee guida per la certificazione ambientale delle aziente turistiche, Linee guida per la certificazione ambientale 16 - delle aziende agroalimentari, Linee guida per la certificazione delle aziende forestali; N. 3 quaderni ambientali dal titolo: Educazione alla Sostenibilità – Impronta ecologica, Per una educazione alla responsabilità dei cittadini, Costruire un Sistema di Gestione Ambientale nella scuola. Per migliorare l’azione di diffusione dei risultati del programma, l’intera raccolta di documenti conclusivi è stata inviata a tutte le Amministrazioni Locali della regione Basilicata che non hanno partecipato al convegno finale. Tutte le stampe sono state realizzate utilizzando carta ecologica. Dalla nascita del programma sino a tutt’oggi è attiva una sezione del sito web ufficiale della Regione Basilicata dedicata al Programma ( www.regione.basilicata.it/sportelloeuropa/ cliccare su Azioni Innovative FESR). 2.7 Financial execution and control Le modalità indicate nel programma di azioni innovative approvato sono state applicate. Sono infatti state utilizzate le stesse modalità e procedure già in atto per il POR Basilicata 2000-2006. Di seguito si riassumono. L’Organismo di Gestione del Programma ha assunto la responsabilità dell’efficacia, della regolarità della gestione e dell’attuazione ed in particolare delle attività previste dall’art. 34 del Regolamento (CE) N. 1260/99 e dal Regolamento (CE) N. 438/2001. L’Organismo di Gestione designato per il Programma è la Regione Basilicata, nella persona dell’Autorità di Gestione del POR Basilicata 2000-2006. L’Organismo di Gestione, in particolare, è stato responsabile: - della raccolta dei dati sull’attuazione del programma; - dell’attuazione e delle modifiche e della richiesta di proroga del programma; - della sorveglianza; - della regolarità delle operazioni finanziate nell’ambito del Programma, segnatamente dell’attuazione di misure di controllo interno, compatibili con i principi di sana gestione finanziaria e dell’attuazione delle osservazioni o richieste di misure correttive (art. 38, par. 4 Reg. (CE) n. 1260/99) o raccomandazioni di adattamento (art. 38, par. 2 Reg. (CE) n. 1260/99); - della compatibilità con le politiche comunitarie, secondo quanto stabilito all’articolo 12 del Reg. (CE) 1260/99; - del rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità. All’interno del bilancio regionale sono stati previsti appositi capitoli vincolati di entrata e di uscita dedicati alla realizzazione degli interventi programmati nell’ambito del PRAI, che sono individuati da una particolare codificazione che rende possibile la rappresentazione della contabilità specifica nell’ambito della contabilità generale. Mentre il flusso delle risorse in entrata è organizzato secondo la provenienza delle fonti finanziarie (nazionali, regionali e fondo comunitario), per le uscite, è stato istituito un unico capitolo di bilancio dedicato. La procedura informatica di bilancio regionale consente ai diversi utenti regionali abilitati di rilevare lo stato degli impegni contabili e dei relativi pagamenti. 17 Le procedure per gli impegni e per i pagamenti sono identiche a quelle messe in atto per il POR Basilicata 2000-2006 e rispettano la legislazione amministrativa nazionale e regionale. L’Organismo di Controllo ha effettuato regolarmente controlli su tutte le spese dichiarate realizzate dalla Regione Basilicata, dai partner o da altri beneficiari. Nel corso dell’attuazione del programma sono state finanziate solo due imprese private. Una di queste ha realizzato l’intervento, mentre l’altra non lo ha realizzato. Per quest’ultima, è stata messa in atto una procedura per la revoca del contributo assegnato; non essendo però state effettuate anticipazioni non è stato necessario effettuare il recupero di alcuna somma. L’Organismo di pagamento come indicato agli artt. 9 e 32 del Regolamento (CE) n. 1260/1999 e nel Regolamento (CE) N. 438/2001, ha elaborato la certificazione ed ha curato la presentazione delle richieste di pagamento. L’Organismo di pagamento ha effettuato le verifiche di competenza in ordine alle spese effettuate e certificate. L'Organismo di controllo è rappresentato da una struttura interna all'Amministrazione istituito appositamente con la deliberazione del Consiglio Regionale n° 1205/97, conformemente alle disposizionie del Regolamento (CE) n. 438/99 2001. Esso è funzionalmente indipendente sia dall’Organismo di Gestione che dall’Organismo di pagamento. Ha proceduto ad elaborare, durante l’arco temporale di realizzazione del PRAI, programmi di controllo su tutte le azioni. La peculiarità del programma non ha consentito il controllo della singola voce riferita al periodo oggetto del campionamento, pertanto l’Organismo di Controllo ha proceduto all’audit dell’intero periodo, consentendo una verifica completa delle intere attività realizzate. L'audit effettuato ha consentito di verificare l'adeguatezza della pista di controllo, riscontrando sia l'iter procedurale seguito per la realizzazione dell'intervento nonché i giustificativi delle spese. 2.8 Singole Azioni (Individual actions) Azione 7.1 – Analisi della caratteristiche ambientali, sociali ed economiche della Val d’Agri (Cod. A340) L’azione prevedeva la realizzazione di un’ analisi territoriale dell’area oggetto di intervento finalizzata a mettere in risalto l’insieme delle criticità ambientali, dei punti di forza dell’attività economica delle imprese e delle potenzialità di sviluppo, degli andamenti socio-demografici e del tessuto istituzionale del Comprensorio della Val d’Agri. Attuazione dei contenuti Vedi Annex 3 Risultati ottenuti Le attività di analisi programmate sono state completamente realizzate e hanno condotto alla redazione di un Rapporto di Analisi di Contesto del comprensorio della Val d'Agri così articolato: ¾ ¾ ¾ Volume 1 - “Introduzione all’analisi territoriale dell’area di intervento” Volume 2 - “Analisi delle Unità di paesaggio del Comprensorio della Val d’Agri” Volume 3 - “Analisi Socio-economica delle unità di paesaggio” 18 ¾ ¾ Volume 4 - “La valorizzazione dei prodotti tipici” • Allegato Volume 4 - “Schede dei Prodotti Tipici” Volume 5 - “Processi partecipativi in campo ambientale” La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è aumentata per un importo totale di € 100.497,05. Azione 7.2 – Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione ambientale. (Cod. A340) L’azione prevedeva la realizzazione di una intensa e mirata attività di sensibilizzazione articolata in due fasi distinte e parallele: fase a) sensibilizzazione all’EMAS degli attori istituzionali; fase b) sensibilizzazione all’EMAS degli operatori privati. Mediante tale attività si intende fornire strumenti ed argomenti che permettano di coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio di riferimento, stimolando la condivisione, il coinvolgimento, l’incentivazione e la partecipazione attiva ad un comune progetto. Attuazione dei contenuti Vedi Annex 3 Risultati ottenuti Il piano di sensibilizzazione rivolto agli attori istitituzionali è stato accuratamente progettato e realizzato con risultati pienamente soddisfacenti. Le attività di sensibilizzazione da rivolgere agli operatori privati dovevano essere, nelle intenzioni programmatiche, funzionali all’avvio dell’azione pilota, di cui all’azione 7.3, che prevedeva l’assistenza alla realizzazione dell’Analisi Ambientale Iniziale di tre imprese operanti rispettivamente nei settori agro-alimentare, turistico e forestale. L’evoluzione delle attività progettuali inerenti l’azione 7.3 ha reso non necessaria la realizzazione di una fase di sensibilizzazione così strutturata. Pertanto, si è provveduto a pianificare differenti momenti di sensibilizzazione e di promozione delle finalità progettuali, rivolti al settore privato, mediante la realizzazione delle quali gli obiettivi posti dall’azione con riferimento ai soggetti privati sono stati sostanzialmente comunque realizzati. La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è aumentata per un importo totale di € 100.821,91. Azione 7.3 – Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti. (Cod. A340) La presente azione, che è preliminare al processo di implementazione degli Sistemi di Gestione Ambientale, di cui alla successiva azione 7.4., si compone di tre fasi: ¾ Analisi dei Flussi di Materia (MFA) della Regione; Ambientale Iniziale (AAI) dei territori dei comuni; ¾ Analisi Ambientale Iniziale delle principali attività degli operatori privati. ¾ Analisi Attuazione dei contenuti 19 Vedi Annex 3 Risultati ottenuti La realizzazione delle attività di analisi relative all’MFA regionale ha condotto a due risultati: la raccolta di dati ed informazioni a supporto del processo di certificazione ambientale degli enti locali; l’elaborazione di un Rapporto sull’Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata. Le attività di accompagnamento alla elaborazione delle AAI dei Comuni sono state pienamente realizzate e completate presso 29 Amministrazioni beneficiarie, ovvero tutte quelle che hanno formalmente aderito al Programma. Solo una Amministrazione comunale, potenzialmente beneficiaria, non ha aderito. Riguardo all’azione pilota (prevista dall’Azione 7.3) di assistenza a tre imprese dei settori agroalimentare, turistico e forestale per la redazione dell’Analisi Ambientale Iniziale, sebbene siano state svolte tutte le fasi preparatorie all’attività (messa a punto del percorso di animazione, definizione delle procedure di selezione e dei criteri di valutazione), non è stato possibile giungere alla individuazione delle tre imprese beneficiarie e quindi avviare la fase operativa di assistenza tecnica. L’attività è stata ripianificata verso la realizzazione di specifiche attività seminariali rivolte agli operatori privati dei tre settori sul tema d’interesse, basata anche sulla presentazione e diffusione delle linee guida settoriali elaborate nell’ambito dell’azione 7.4 del Programma. La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è aumentata per un importo totale di € 552.237,37. Azione 7.4 – Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale (Cod. A340) La presente azione prevedeva la realizzazione delle seguenti fasi di attività: ¾ Assistenza alla stesura della Politica Ambientale, del Programma Ambientale e del Manuale per il SGA per ciascuna amministrazione locale coinvolta. ¾ Assistenza alla elaborazione della Dichiarazione Ambientale di ciascuna amministrazione locale coinvolta. ¾ Redazione di Linee Guida per l’avvio alla certificazione ambientale delle imprese dei settori ritenuti cruciali per lo sviluppo ecosostenibile dell’area Attuazione dei contenuti Vedi Annex 3 Risultati ottenuti Il piano di lavoro di lavoro predisposto per l’azione che, in virtù di una riprogrammazione degli obiettivi numerici resasi necessaria a seguito di un’analisi valutativa delle reali capacità di prosecuzione da parte delle Amministrazioni coinvolte, è stato pienamente attuato ed ha condotto ai seguenti risultati. ¾ ¾ ¾ Elaborazione dei documenti di Politica Ambientale per i 10 Comuni interessati Predisposizione dei Programmi Ambientali per i 10 Comuni interessati Predisposizione della base documentale del Sistema di Gestione Ambientale per 8 dei dieci Comuni interessati 20 Inoltre, come previsto, sono state elaborate 3 Linee Guida settoriali: ¾ ¾ ¾ Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende turistiche; Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende agroalimentari; Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende forestali. La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è aumentata per un importo totale di € 457.795,50. Azione 7.5 – Creazione di imprese nel settore ambientale (Cod. A340) L’azione prevedeva la promozione di nuove imprese che si occupino della realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale che permettano la “chiusura dei cicli” alle imprese dell’area della Val d’Agri. L’azione si realizza attraverso le seguenti fasi: • promozione, indirizzo e fertilizzazione; • emanazione del bando; • selezione dei progetti; • finanziamento degli investimenti con contributi in conto capitale; • monitoraggio. Attuazione dei contenuti Vedi Annex 3 Risultati ottenuti Il 29 novembre 2004 la Regione Basilicata, con Deliberazione di Giunta Regionale numero 2794, ha approvato un bando per la creazione di imprese ecocompatibili, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata numero 88 del 10 dicembre 2004. Il termine ultimo per la presentazione di proposte è ricaduto nel mese di febbraio 2005. Al fine di migliorare la diffusione del bando e di informare i possibili beneficiari è stato organizzato un seminario pubblico presso la sede della Comunità Montana Medio Agri in data 17 dicembre 2004. Sette imprese hanno presentato domanda di finanziamento. Il Comitato Direttivo, previo esame da parte del partner tecnico Sviluppo Italia, all’uopo incaricato, ha approvato solo due delle sette proposte che sono state ammesse a finanziamento. Con la D.G.R. 2141 del 24 ottobre 2005 è stata approvata la graduatoria finale. I due progetti, presentati dalle Ditte METAQUADRA VALLEY s.r.l. e ENERGY OIL sono stati finanziati, nella misura del 40% delle spese ammissibili, nel dicembre 2005 con un contributo rispettivamente di € 154.524,00 e di € 795.480,18. Non essendo sufficienti le risorse del Programma di Azioni Innovative FESR, interveniva a completamento del finanziamento il PO Val d’Agri. Durante il 2006 vi sono state azioni mirate alla valutazione dei problemi riscontrati dalle imprese. In tale ottica, previo parere del Comnitato Direttivo, sono state approvate due varianti ed autorizzate le proroghe del termine di ultimazione dell’investimento. Solo l’impresa METAQUADRA VALLEY s.r.l. è riuscita a realizzare il progetto presentato, seppure con un ridimensionamento. L’impresa, ENERGY OIL ha riscontrato difficoltà relative agli aspetti finanziari ed ai tempi lunghi per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie in tema di energia. I soggetti contattati ed informati dell’iniziativa hanno abbondandemente superato il numero di 30 previsto. 21 La dotazione finanziaria della azione non ha subito modifiche, mentre la spesa pubblica si è ridotta a € 137.869,87. Considerando anche la spesa privata, l’importo totale è di € 209.490,92. Azione 7.6 – Misure di accompagnamento (Cod. A410) La presente azione prevedeva un fase di progettazione di dettaglio delle attività di accompagnamento da realizzarsi nell’ambito del Programma che è stata avviata dai partners agli inizi del 2006, portando alla predisposizione di uno specifico piano di attività, sostanzialmente finalizzato ad una strategia complessa di messa in rete del Programma, descritto nell’Annex 3. Dal 2004 La Regione Basilicata ha aderito alla rete “CoorIInnA” (Coordination of Italian Innovative Action) Attuazione dei contenuti Vedi Annex 3 Risultati ottenuti L’attuazione dell’articolato piano di attività predisposto nell’ambito dell’azione ha portato al raggiungimento di diversi risultati di seguito elencati. ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ predisposizione del disciplinare d’uso del marchio “Territorio di Eccellenza”; progettazione e sviluppo del sito web del Programma per i futuri sviluppi. La messa on line del sito è prevista per settembre 2007. Realizzazione 3 incontri seminariali -2 rivolti agli Enti Locali e 1 alle imprese dei settori agroalimentare, turistico, forestale, riguardanti la presentazione degli strumenti di gestione ambientale – ISO 14001, EMAS II Realizzazione di un Seminario rivolto sia agli Enti Locali che alle imprese sul tema delle imprese eco-compatibili durante il quale sono stati illustrati i risultati del progetto e gli strumenti per lo sviluppo imprenditoriale del territorio La produzione di svariati prodotti editoriali sia con valenza divulgativa che d’informazione tecnico specialistica ; Avvio delle attività di animazione della rete del territorio di eccellenza. La Regione Basilicata, ha inoltre partecipato alla costituzione della rete italiana “CoorIInnA” (Coordination of Italian Innovative Action) ed ha partecipato a tutte le attività di scambio di buone pratiche. La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è aumentata per un importo totale di € 81.168,46. Azione 7.7 – Assistenza tecnica, Monitoraggio, Valutazione e Pubblicità (Cod. A410) L’azione prevede la realizzazione di interventi di assistenza tecnica per la gestione, attuazione, sorveglianza e controllo del programma, nonché di pubblicità. Attuazione dei contenuti Vedi Annex 3 Risultati ottenuti 22 E’ stata garantita la correttezza gestionale del programma ed il raggiungimento della gran parte degli obiettivi previsti. Sono state messe in campo diverse azioni per favorire la divulgazione e l’informazione delle azioni previste dal programma e successivamente quelle realizzate (vedasi paragrafo sulla pubblicità 2.6) attraverso l’organizzazione di molteplici incontri, seminari, convegni e la produzione di materiale informativo. E’ stato creato anche il marchio “Territorio di Eccellenza” che potrà essere speso per la futura messa in rete di soggetti (pubblici e privati) che intendano assumere obblighi di corretto comportamento ambientale. E’ stato assicurato il supporto al Comitato Direttivo ed al Comitato di Sorveglianza delle Forme di Intervento Comunitario in Basilicata. La dotazione finanziaria della azione è rimasta invariata, mentre la spesa pubblica è aumentata per un importo totale di € 121.095,94. 3. Identification and dissemination of practices Il percorso verso la certificazione ambientale EMAS dei Comuni è stato di notevole interesse, avendo riguardato un numero rilevante di Comuni. Sono state tracciate le metodologie da seguire e tali documenti sono disponibili a chiunque ne faccia richiesta. Nel corso dei seminari tecnici realizzati a febbraio 2007 e con il convegno conclusivo del 28.2.2007 è stata diffusa l’esperienza e sono stati distribuiti i materiali prodotti. Tutte le amministrazioni Comunali e le Comunità Montane non presenti al convegno finale hanno ricevuto copia della documentazione per posta accompagnata da una lettera che chiariva il senso del programma e le invogliava a ripetere una simile esperienza. Un tale percorso implica però la necessità di incrementare le azioni di sensibilizzazione e, successivamente, di accompagnamento. E’ inoltre necessario che tale percorso entri a far parte di strumenti finanziari che consentano la realizzazione di interventi, spesso infrastrutturali, che consentano di mettere a norma un territorio. Innovativa riteniamo sia anche stata l’idea sviluppata dall’azione 7.5 (creazione di imprese eco compatibili che realizzino prodotti a basso impatto ambientale che permettano la “chiusura dei cicli” alle altre imprese. A seguito del bando sono state presentate diverse buone idee. L’esperienza potrà essere ripetuta ampliandola anche alle imprese preesistenti che intendono attivare nuovi progetti produttivi eco-compatibili. L’esperienza maturata può essere utile per eventuali futuri bandi con caratteristiche simili nell’ottica della comprensione delle maggiori criticità che sono emerse, che hanno riguardato in particolare la problematica delle autorizzazioni e della copertura finanziaria. Per la diffusione, oltre al convegno finale del programma, è stato realizzato un seminario tecnico durante il quale è intervenuto il rappresentante dell’azienda finanziata. 4. Prospettive future del programma (Future of the programme) Il tema della sostenibilità del progetto è stato ben valutato sin dal suo avvio. Si ricorda che sull’area oggetto di intervento insiste un programma di azioni di sviluppo, a titolarità regionale, finanziato con le risorse rivenienti dalle royalties petrolifere denominato “Programma Operativo Val’ Agri, Melandro, Sauro, Camastra per uno sviluppo territoriale di qualità” nell’ambito del quale vi è spazio per la programmazione di azioni sinergiche e di 23 sostegno alle attività realizzate e promosse nell’ambito del PRAI. Già durante l’attuazione del progetto, il Comitato Direttivo si era espresso favorevolmente sulla necessità di predisporre un programma coordinato di attività future che tenesse conto dei risultati ottenuti nell’ambito del PRAI, e prevedesse un’azione specifica di tutoraggio, post programma, a sostegno del completamento del percorso verso la certificazione. Ad oggi, tale iniziativa non è stata ancora messa a punto, ma è importante sottolineare che alcuni dei Comuni che sono riusciti a dotarsi di un SGA (Sistema di Gestione Ambientale) grazie al progetto, stanno continuando ad operare nella direzione intrapresa, nei limiti delle proprie disponibilità, proprio nella prospettiva di una ripresa dell’iniziativa di guida e sostegno - anche finanziario- che con l’ausilio della Regione potrà essere rilanciato. Un segnale importante in questa direzione, nonché una opportunità concreta di finanziamento anche per i soggetti interessati dalla sperimentazione, deriva dalle previsioni all’interno della proposta per la nuova programmazione regionale a valere sul FESR per il periodo 2007-2013 di sostegno alla realizzazione di azioni analoghe a quelle realizzate nell’ambito del PRAI Territorio di Eccelleza (P.O. FERS 2007-2013 - Priorità III – Obiettivo Operativo III.3.3 Con il convegno conclusivo del 28.2.2007 l’esperienza maturata è stata diffusa agli altri Comuni della Basilicata alcuni dei quali hanno mostrato interesse verso questa tematica. La documentazione prodotta contiene gli elementi di base e le informazioni utili a tutti Comuni della Basilicata (Analisi dei Flussi di Materia) oltre che la metodologia per avviare il percorso verso la sostenibilità ambientale e verso la certificazione EMAS. 5. Casi studio (Case studies) Sono stati proposti e descritti i seguenti tre casi studio (vedasi allegati): ¾ Processo di certificazione ambientale EMAS dei Comuni del Comprensorio della Val d’Agri; ¾ Analisi dei Flussi di Materia (MFA) della Regione Basilicata; ¾ Creazione di imprese eco-compatibili. 24 Annexes 1. Compulsory A. Annex 1 – N. 3 Case studies B. Annex 2 - List of projects C. Annex 3 – Analysis of the realisations against the programme D. Annex 4 - Copy of the financial table as sent with the final declaration of expenditure E. Annex 5 - List of addresses of representative web-sites F. Copies of diffusion/publicity material (brochures, CD-roms,…) G. Copies of studies 25 ANNEX 1 Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 (PRAI) ERDF Regional Programmes of Innovative Actions (PRAI) CASO DI STUDIO (A) Titolo PRAI (PRAI title): Territorio di Eccellenza Regione (Region): Basilicata Titolo del Progetto (Project title): Processo di certificazione ambientale EMAS dei Comuni del Comprensorio della Val d’Agri Durata (Duration): Settembre 2004 – Novembre 2006 Finanziamento (Funding): Non definibile con precisione essendo compreso all’interno di più azioni, ma stimabile approssimativamente in € 850.000 Titolo dell’Azione (Action title): Azionie 7.3 - Analisi Ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti e Azione 7.4 - Adozione di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA). L’impianto programmatico del PRAI Basilicata, non prevede, se non per una sola azione la 7.5, il finanziamento e l’attuazione di singoli progetti, bensì la realizzazione di un unico progetto complesso che può abbracciare anche più azioni funzionali e sinergiche. Il presente caso di studio si riferisce all’attuazione di un specifico processo, l’azione pilota di accompagnamento all’EMAS degli Enti Locali (EE.LL.) del Comprensorio della Val d’Agri, alla cui attuazione complessiva hanno contribuito le attività inerenti le due azioni del Programma sopra specificate. I. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ (PROJECT DESCRIPTION) Obiettivi dell’attività (Project’s objectives) Gli obiettivi strategici prefissati dal Programma a cui risponde l’azione pilota qui presentata sono due: - migliorare la qualità ambientale del Comprensorio della Val d’Agri e realizzare un territorio ad elevato indice di sviluppo umano; migliorare l’attrattività dell’area per la localizzazione di attività a basso impatto ambientale e a forte contenuto territoriale. A tal fine è stato previsto di accompagnare i 30 Comuni del Comprensorio verso la certificazione ambientale – secondo lo standard EMAS – perseguendo i seguenti obiettivi operativi: - realizzare un’analisi ambientale preliminare del territorio mediante l’elaborazione delle Analisi Ambientali Iniziali di tutti i Comuni dell’area; dotare i Comuni dell’area di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) funzionali a mettere in atto un sistematico processo di controllo, monitoraggio, tutela e gestione del territorio e degli aspetti ambientali che lo caratterizzano. Descrizione (Description/type of activity): Lo standard di certificazione ambientale preso a riferimento nell’ambito del Progetto è costituito dal Regolamento (CE) n° 761 del 2001, che introduce il sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS), con l'obiettivo di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni, ivi incluse le Amministrazioni Pubbliche. 26 La realizzazione delle attività programmate per un così elevato numero di organizzazioni (n. 29 Comuni) e più in generale l’attuazione di un processo di certificazione territoriale in un’area tanto vasta, si presenta molto complessa e necessita di una organizzazione del lavoro tale da assicurare una presenza sul territorio capillare e continua. In tal senso si è operato preliminarmente a dotare la struttura di gestione di un team multidisciplinare di risorse operative, motivato e qualificato, individuato tramite una selezione pubblica, che ha garantito un’assidua presenza ed un affiancamento costante presso ognuno dei Comuni beneficiari. Sul versante delle amministrazioni beneficiarie, a seguito di incontri informativi e di sensibilizzazione, è stato richiesto alle stese di aderire al progetto con atto formale e di individuare contestualmente un referente politico ed un referente tecnico responsabili delle attività di progetto all’interno dell’Ente. Inoltre è stato istituito formalmente un Tavolo Tecnico con funzioni di indirizzo e validazione metodologica, composto da rappresentanti dell’Autorità Ambientale della Regione Basilicata, dell’ARPA Basilicata, della Provincia di Potenza e del partner tecnico responsabile dell’attuazione del progetto SUDGEST Scarl. Si precisa che le attività di assistenza ed accompagnamento hanno riguardato 29 Amministrazioni comunali delle 30 presenti nel Comprensorio, in quanto una di esse non ha ritenuto di aderire alle attività promosse dal Programma. Il primo passo da compiere verso la certificazione ambientale EMAS è l’elaborazione dell’Analisi Ambientale Iniziale dell’ente. A tal fine sono state realizzate, attraverso attività di indagine preliminare, di pre-audit ed audit svolte dal team operativo di consulenti ambientali con la collaborazione dei referenti tecnici, le seguenti fasi di lavoro: • Identificazione dello scenario ambientale: caratteristiche generali dell'area circostante (clima, qualità dell'aria, suolo, acque, fonti significative di inquinamento ecc.), attività, prodotti e servizi associati al sito che possono produrre effetti ambientali; • Identificazione di fattori di impatto/effetti ambientale, comprese operazioni normali, occasionali o anormali dovute alla attività, prodotti e servizi, ed incidenti e possibili situazioni di emergenza; • Descrizione dei fattori di impatto ed analisi delle modalità organizzative e gestionali in atto nel sito – quantità, tipo di emissioni, scarichi, rifiuti ecc.: modalità di comunicazione in materia ambientale tra i vari reparti e all'esterno, informazione/formazione del personale, procedure e prassi in atto per ridurre l'incidenza delle attività sull'ambiente e delle eventuali emergenze, modalità di esecuzione degli appalti da parte di terzi operanti nel sito; • Valutazione della significatività dei fattori di impatto e delle relative incidenze sull'ambiente; • Redazione del documento conclusivo dell'Analisi Ambientale Iniziale. Particolare cura è stata dedicata alla struttura delle Analisi Ambientali Iniziali, i cui contenuti risultano così articolati: Cap. 1- Presentazione del territorio comunale Cap. 2- Presentazione dell’ente Cap. 3- Analisi di conformità normativa – aspetti ambientali Cap. 4- Valutazione aspetti ambientali In particolare i capitoli 3 e 4 riportano i risultati dell’analisi, descrivendo lo stato di conformità giuridica dell’Ente (Cap. 3) e l’elenco degli aspetti ambientali valutati quali “significativi” (Cap. 27 4) mediante una serie di documenti prodotti durante la realizzazione delle singole fasi, che sono: • • • • • • l’elenco dei criteri di significatività degli aspetti ambientali; il registro aspetti/impatti; il registro leggi; il documento di analisi e valutazione degli incidenti e delle emergenze; le classi di priorità degli impatti significativi; l’elenco delle priorità di azione. E’ doveroso precisare che il livello di completezza delle singole analisi varia da Comune a Comune, a seconda delle condizioni oggettivamente riscontrate in riferimento alla disponibilità dei dati ed alla partecipazione attiva prestata dalle singole amministrazioni beneficiarie. Il completamento delle Analisi Ambientali Iniziali ha permesso di conseguire l’importante obiettivo di fornire un quadro di riferimento completo ed esauriente di dati, informazioni e valutazioni su ciascun Comune, al fine di impostare correttamente i singoli Sistemi di Gestione Ambientale (SGA). In questa fase si è resa necessaria, prima dell'avvio delle attività di impostazione degli SGA comunali, un’accurata analisi dello stato di attuazione e della situazione di contesto a livello di ciascuna Amministrazione beneficiaria, finalizzata alla valutazione delle reali possibilità di raggiungimento degli obiettivi programmati di grado più elevato, entro la scadenza stabilita. Tale analisi, svolta dal partner tecnico attuatore e condivisa in sede di Tavolo Tecnico prima e di Comitato Direttivo poi, ha condotto ad una revisione degli obiettivi numerici programmati e all’individuazione di un gruppo di dieci Comuni, sul quale concentrare le attività di prosecuzione. Pertanto, il team di lavoro, nella fase successiva ha proceduto: • all’individuazione degli obiettivi di miglioramento ambientale, in relazione a tutte le attività su cui l’organizzazione ha una certa influenza e che possono avere ricadute sulla qualità dell’ambiente. • ad assistere i Comuni nella stesura della Politica Ambientale • ad assistere i Comuni nella stesura del Programma Ambientale (insieme di obiettivi, traguardi e azioni da intraprendere, con indicazione delle sponde finanziarie e delle relative responsabilità di attuazione) coerente con i riscontri dell’Analisi Ambientale Iniziale e con il documento di Politica Ambientale; • predisporre la base documentale del Sistema di Gestione Ambientale costituita da: - un Manuale ambientale, documento che descrive in sintesi il Sistema ambientale adottato, il suo campo di applicazione ed i documenti che lo costituiscono (Procedure Gestionali, Istruzioni di lavoro, Linee guida, etc.); - le procedure gestionali, che descrivono le responsabilità coinvolte nell’espletamento delle attività che possono provocare impatti significativi sull’ambiente; - le istruzioni operative che disciplinano, oltre alle responsabilità, anche le modalità con le quali determinate attività devono essere svolte; - i modelli di registrazione, moduli che devono essere compilati nel corso dell’espletamento delle attività per lasciare traccia delle attività svolte (le modalità di compilazione sono esplicitate nelle procedure ed istruzioni alle quali i modelli stessi sono allegati). Una volta completata tale attività, tutta la documentazione facente parte del Sistema di Gestione Ambientale è stata condivisa e rivisitata con gli Enti interessati ai quali spetta ora 28 sottoporla a riesame interno, testare la procedura e portarla a regime per poterla successivamente candidare a registrazione. Va precisato che l’elaborazione della Dichiarazione Ambientale prevista dal regolamento EMAS, è necessariamente subordinata alla portata a regime dell’SGA ed all’adozione formale dei Programmi Ambientali e dunque allo stanziamento delle risorse finanziare necessarie alla loro attuazione. Nell’obiettivo di contribuire, con l’attuazione del progetto, alla definizione di una specifica metodologia per l’adozione del regolamento EMAS nei Comuni della Val d’Agri e, a partire da questi, in altri Comuni della Regione, nonché di stimolare ed orientarne l’adozione di SGA da parte delle imprese dell’area operanti nei settori definiti strategici per lo sviluppo ecosostenibile del Comprensorio (agro-alimentare, turistico e forestale), il percorso di accompagnamento degli enti locali all’EMAS è stato supportato dalla realizzazione di alcuni documenti di indirizzo metodologico/operativo. Tali documenti, presentati in singoli volumi nell’ambito della pubblicazione ”Metodologia e strumenti per la sperimentazione EMAS nel PRAI” realizzata al termine del Programma, sono costituiti da una raccolta commentata di documenti metodologici e di strumenti operativi utilizzati per la certificazione EMAS degli EE.LL. (schemi di intervista, questionari, liste di controllo, griglie di monitoraggio, format documentali, etc. ) e da 3 Linee guida settoriali: • Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende agroalimentari • Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende turistiche • Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende forestali Beneficiari (Beneficiaries): Pubbliche amministrazioni locali II. CONTESTO POLITICO E STRATEGICO (POLITICAL AND STRATEGIC CONTEXT) Contesto strategico (Strategic context): La regione Basilicata da tempo si propone come territorio di eccellenza. Per raggiungere tale scopo, è stata colta l’opportunità offerta dal bando emanato dalla CE nel 2002 a valere sulle Azioni Innovative del Fondo FESR per lanciare una sperimentazione nel Comprensorio dei Comuni della Val d’Agri. L’area è oggetto di grande attenzione, legata da un lato all’interesse per le attività di sfruttamento delle risorse petrolifere, dall’altro al suo enorme patrimonio di risorse ambientali e naturali, come pure al suo patrimonio archeologico. Sulla medesima area di intervento individuata per il PRAI insiste, infatti, un Programma di azioni di sviluppo a regia regionale denominato “Programma Operativo Val d’Agri - Per uno sviluppo territoriale di qualità”, finanziato con i fondi delle royalties del petrolio, i cui obiettivi ben si integrano con quelli fissati e perseguibili con il PRAI, che vanno nella direzione specifica del rafforzamento della dimensione eco-sostenibile delle azioni di sviluppo dell’area. L’analisi di contesto socio-economico, realizzata nell'ambito di un’altra azione del PRAI ha permesso di connotare il territorio della Val d’Agri, in perfetta coerenza con quanto descritto dal PO Val d’Agri, come un’area ad “elevata potenzialità”, che presenta però aspetti di indubbia debolezza strutturale, unitamente a forti opportunità di sviluppo, economico e sociale (forte tendenza allo spopolamento dei comuni piccoli, riduzione del tasso di natalità e dell’aumento degli indici di vecchiaia; strutturale carenza di infrastrutture e difficile accesso al credito; difficoltà del settore agricolo; presenza di bellezze naturali, paesaggistiche, storiche 29 e monumentali, ma scarsa consapevolezza del territorio stesso; scarsa accessibilità ai beni monumentali; mancanza di un’adeguata politica di marketing territoriale). Il timore che le attuali trasformazioni del territorio connesse alla risorsa petrolifera pregiudichino altre e differenti opzioni di sviluppo territoriale rappresenta la leva principale che può guidare i diversi soggetti in una direzione maggiormente basata sul potenziamento e la messa in rete delle opportunità e delle potenzialità locali. Il punto di svolta per il territorio appare dunque legato alla capacità delle istituzioni e dei soggetti locali di “fare sistema”, valorizzando le peculiarità locali e le caratteristiche distintive territoriali e connettendole alle “reti lunghe” del globale, cogliendo in questo mondo le opportunità che, nel mondo, si vanno creando. Punto nodale è il miglioramento della qualità ambientale del territorio. Si tratta di mettere in atto un sistematico processo di controllo, monitoraggio, tutela e gestione del territorio e degli aspetti ambientali che lo caratterizzano. In questa direzione va la diffusione dei sistemi di gestione ambientale tra le amministrazioni comunali e l’adozione dello standard europeo EMAS da parte del maggior numero di istituzioni locali. Tale strategia sostenuta del PRAI ben si integra con gli obiettivi programmatici generali e specifici della politica di sviluppo regionale. Infatti, la Regione Basilicata intende perseguire le proprie finalità di sviluppo attraverso progetti di territorio che coinvolgano tutti gli elementi che formano la ricchezza di un’area, dalla cultura al paesaggio, dai prodotti tipici al singolo sito storico, attraverso percorsi di sviluppo che enfatizzino le specificità locali e sperimentino nuovi modelli organizzativi, che attivino relazioni esterne al territorio (reti, mercato, ecc.) e promuovano l’imprenditoria giovanile e femminile. Il Programma “Territorio di Eccellenza” è in linea con l’obiettivo generale del POR Basilicata 2000/2006 ed in piena sinergia con le seguenti linee strategiche del POR stesso: • Superare la condizione di perifericità del sistema territoriale • Mirare ad uno sviluppo sostenibile, che garantisca la conservazione del territorio e del patrimonio della collettività e tuteli l’ambiente, riservando una attenzione particolare a quelle attività e produzioni che siano in grado di creare nuove e maggiori occasioni di lavoro. Lo “sviluppo sostenibile” è assunto come scelta fondante del POR Basilicata 2000/2006 e tale scelta e confermata ed anzi notevolmente rafforzata nella programmazione regionale 2007-2013, ed in quanto tale conferisce un particolare rilievo alle politiche che più direttamente, ed in una logica intersettoriale, presidiano la salute dell’ambiente (salvaguardia degli ecosistemi, difesa del suolo, uso dell’acqua, gestione dei rifiuti) riconoscendo in esso i tratti caratteristici di una immagine positiva della Regione e intrinseche valenze economiche. Innovazione (Innovation): Il carattere innovativo delle azione descritta risiede nel metodo e negli approcci utilizzati per l’attuazione del percorso programmato. Infatti, nel realizzare le diverse fasi di attività sopra descritte, che rappresentano adempimenti obbligati per una organizzazione che persegue l’obiettivo della registrazione EMAS, particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti metodologici, contribuendo alla definizione di una metodologia che propone, per ogni specifica fase di attuazione, modalità di lavoro innovative. Per questa ragione, nel corso del progetto, sono state approntate note metodologie, schede operative, liste di controllo, linee guida tali da garantire una omogeneità di intervento per tutte le amministrazioni locali della Val d’Agri, lungo le diverse fasi del processo. In particolare, i punti nodali per i quali si è definita una strategia ed una operatività comune sono stati: 30 • la struttura organizzativa dell’EMAS negli enti locali in relazione alla quale è stato dato impulso alla costituzione all’interno dei Comuni dei cosiddetti Comitati di Certificazione Ambientale, strutture interfunzionali permanenti dedicate alla realizzazione ed attuazione dell’SGA; • la fase di audit iniziale; • la struttura delle check legislative; • la struttura codificata dell’analisi ambientale iniziale; • i criteri di valutazione degli “aspetti ambientali indiretti”; • la base documentale del sistema di gestione ambientale; • la creazione matrice di correlazione aspetti ambientali / impatti ambientali, che semplifica realmente il lavoro a tutte le amministrazioni che volessero intraprendere il percorso che conduce fino alla registrazione EMAS. Un piccolo approfondimento merita l’approccio innovativo dei “Comitati di Certificazione Ambientale”. La costituzione del Comitato Certificazione Ambientale, formato da una Cabina di Regia istituzionale(tecnico/politica) e da rappresentanti delle associazioni e della società civile locale, ha come scopo prioritario quello di rendere più visibile, sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione comunale, la scelta dell’amministrazione di intraprendere il processo di registrazione EMAS e, al contempo, di manifestare l’attribuzione di nuove competenze necessarie per portare a termine l’intero processo. Creare una struttura permanente dedicata alla realizzazione ed attuazione del SGA del Comune, consente, inoltre, di distribuire equamente le responsabilità della gestione, del monitoraggio e del controllo all’interno della struttura politico-amministrativa dell’ente. Per facilitare le attività di formalizzazione delle funzioni previste in seno al Comitato di Certificazione Ambientale sono stati predisposti e messi a disposizione dei referenti comunali una scheda tecnica che presenta la struttura, il funzionamento e le finalità del Comitato ed un modello di delibera costitutiva. Per una descrizione di maggior dettaglio si rimanda alla consultazione del Volume 1 “presentazione e raccolta degli strumenti” della pubblicazione ”Metodologia e strumenti per la sperimentazione EMAS nel PRAI” realizzata nell’ambito del Programma. Sostegno politico (Political support): Le autorità politico/istituzionali regionali e locali sono direttamente coinvolte nell’attuazione del progetto o in qualità di partners di Programma ( Regione - Comunità Montane) o in qualità di beneficiari diretti delle azioni (Comuni). Non può negarsi che vi sia stato un certo grado di attenzione del livello politico alle attività progettuali e del PRAI in genere e a tal proposito va sottolineato che le punte più avanzate del progetto sono rappresentate proprio dai quei Comuni nei quali le autorità politiche hanno mostrato maggior grado di sensibilità e capacità di stimolo ed incentivo nei confronti del livello tecnico-amministrativo. Tuttavia, è doveroso rilevare che una più attenta ed ampia considerazione degli obiettivi del programma dal livello politico avrebbe portato a migliori risultati. Analogamente, per il completamento del percorso dei Comuni verso la certificazione EMAS, è necessaria una particolare attenzione rivolta soprattutto alla realizzazione di quegli interventi infrastrutturali la cui mancanza costituisce un serio ostacolo. III. ATTUAZIONE (IMPLEMENTATION) Programmazione (Programming): 31 L’idea progettuale si è sviluppata in un quadro di coerenza strategica e programmatica regionale e da un percorso condiviso di lettura dei fabbisogni di uno specifico ambito territoriale sub-regionale, che in virtù delle sue peculiarità socio-economiche ed ambientali, caratterizzate da elementi paesaggistici di notevole pregio, radicate tradizioni nelle lavorazioni tipiche, e recente sfruttamento delle risorse naturali (petrolio), è stato ritenuto area di elezione per la sperimentazione di un sistema di gestione ambientale. Il percorso di definizione dell’intervento è stato condiviso tra la Regione Basilicata ed i partner tecnici. Insieme è stato avviato un processo concertativo con i soggetti istituzionali locali dell'area interessata, che ha condotto alla definizione e condivisione della strategia complessiva dell'intervento e degli obiettivi specifici ed alla precisazione degli strumenti da adottare per operare una riconversione ecologica del territorio. Partenariato e qualità ed efficacia della Struttura Manageriale (Partnership and Management structure quality and effectiveness): Il partenariato interessato all’attuazione del progetto è composto da soggetti che appartengono al partenariato di sviluppo del PRAI nel suo complesso. Vede coinvolti, oltre alla Regione, 3 Comunità Montane (comprendenti la gran parte dei comuni dell’area della Val d’Agri) il cui ruolo istituzionale è volto prioritariamente alla tutela e valorizzazione ambientale, nonché alla promozione dello sviluppo socio-economico dei Comuni che le compongono e dal soggetto responsabile del PIT Val d’Agri (che raccoglie 19 comuni interessati). Il partner tecnico SUDGEST Scarl, struttura specializzata nella promozione ed attivazione di programmi di accompagnamento alla PA per lo sviluppo locale sostenibile, ha coordinato la realizzazione delle attività inerenti la certificazione ambientale. I partner istituzionali locali hanno partecipato sia nella fase della progettazione dell’intervento sia in quella promozione e coordinamento delle attività e di verifica dei risultati, interfacciandosi con il Responsabile di Progetto designato dal partner SUDGEST. Tutti i referenti dei soggetti coinvolti nell’attuazione del progetto, dunque, sono allo stesso tempo partner di Programma e componenti del Comitato Direttivo del PRAI. Tale struttura semplificata ha facilitato e reso immediata l’interazione tra i vari soggetti ed tra i ruoli di responsabilità. Promozione (Marketing): La promozione e pubblicizzazione del progetto è avvenuta all’interno delle attività medesime riguardanti il Programma nel suo complesso. Le iniziative attuate sono state molteplici, dall’organizzazione, prima dell’avvio delle attività, di un convegno regionale di presentazione del Programma rivolto la vasto pubblico, alla realizzazione di incontri informativi rivolti a target più ristretti di utenza, alla partecipazione nel 2005 alla Mostra-Convegno sui temi della sostenibilità “Terra Futura” che ha luogo a Firenze, all’attivazione di una sezione web del sito della Regione Basilicata. Inoltre, la Regione in collaborazione con i partners ha provveduto fin dall’avvio del Programma alla progettazione di un book di presentazione molto articolato, contenente oltre alla sintesi del Programma, due Schede tematiche relative alle linee principali di attività (di cui una è quella oggetto di questa presentazione), un glossario dei termini tecnici ed una mappa ricca di informazioni dell’ambito territoriale d’intervento. Il book è stato integrato a fine programma con Schede di sintesi contenenti i risultati della sperimentazione. Elementi di ostacolo all’attuazione (Obstacles in terms of design or implementation): I principali elementi di ostacolo alla realizzazione delle attività progettuali sono stati i seguenti: 32 1) scarso grado di consapevolezza, di sensibilità verso i temi proposti e di collaborazione da parte delle amministrazioni beneficiarie; 2) estrema difficoltà nella reperibilità dei dati e delle informazioni necessarie alle attività di analisi; 3) scarso livello di attivazione nell’area interessata di processi partecipativi e scarsa attitudine da parte dei soggetti istituzionali coinvolti “a fare sistema” ed elaborare una visione strategica condivisa. Tali difficoltà sono state fronteggiate rafforzando in vario modo le attività di sensibilizzazione, fino a renderle una costante del percorso di accompagnamento, incrementando il livello di assistenza presso gli enti per la rilevazione diretta delle informazioni e promuovendo l’attivazione di collaborazioni inter-istituzionali (ad esempio con la Provincia di Potenza e l’ARPAB) per lo scambio di dati ed informazioni, promuovendo una possibile visione strategica d’area fondata sulle attività di programma e sollecitando in varie sedi istituzionali l’avvio di un processo di integrazione degli obiettivi che potesse tradursi in segnali concreti ed incentivanti verso il percorso intrapreso per le amministrazioni coinvolte nella difficile sperimentazione. A tal proposito, può affermarsi che sebbene le soluzioni adottate abbiano in parte sortito gli effetti auspicati, le criticità segnalate, delle quali peraltro si è era in parte consapevoli fin dall’avvio, hanno influito sui tempi di realizzazione delle attività più di quanto fosse stato previsto. Trasferibilità (Transferability): Il progetto è nato e si è sviluppato nell'idea della sperimentazione di una "azione pilota". Dunque, sia nelle intenzioni programmatiche regionali che nelle intenzioni dei partecipanti la sua attuazione è funzionale anche a definire gli strumenti e a precisare una metodologia integrata da estendere al resto della regione. I risultati del progetto (linee guida per la certificazione ambientale dei comuni e per la certificazione di attività turistiche, linee guida per l’analisi dei flussi di materia) ed i nuovi approcci che il progetto ha contribuito a sperimentare potranno essere trasferiti con relativa facilità in altri territori, che presentano caratteristiche simili, in quanto a “grado di rischio e di incidenza ambientale”. IV. EFFICACIA (EFFECTIVENESS) Efficacia (Effectiveness) La sperimentazione attuata nel Comprensorio della Val d’Agri ha conseguito obiettivi di rilievo sia sul piano operativo che strategico. Il percorso di certificazione ambientale è stato attuato in tutti e 29 Comuni che formalmente avevano aderito al Programma, seppure con “velocità” differenziate, ed ha condotto a: ¾ la redazione di 29 Analisi Ambientali Iniziali ¾ la predisposizione ed adozione dei Programmi Ambientali da parte di 10 Comuni ¾ la costruzione dei Sistemi di Gestione Ambientale di 8 Comuni La sperimentazione è dunque giunta ad una fase avanzata di analisi, di applicazione ed anche di definizione delle azioni da porre in essere per il raggiungimento dell’obiettivo operativo finale della registrazione EMAS ed ha evidenziato che le amministrazioni maggiormente sensibili ed attive hanno maturato un grado di consapevolezza sempre più elevato che l’adesione ad EMAS possa rappresentare un elemento propulsivo importante per lo sviluppo del loro territorio e dell’intera area. 33 In merito al raggiungimento dell’ obiettivo finale della registrazione EMAS da parte dei Comuni, vi è da precisare che i limiti temporali e finanziari definiti dal Programma, non hanno permesso di rispondere ai fabbisogni che scaturiscono da due ordini di necessità: - risolvere le non conformità legislative documentate nelle Analisi Ambientali Iniziali di ciascun Comune: tali difformità richiedono adeguate Azioni Correttive (trattasi di interventi di adeguamento anche a carattere infrastrutturale); perseguire gli obiettivi di miglioramento ambientale al di là della conformità giuridica individuati nei singoli Programmi Ambientali, che quindi necessitano di essere finanziati. E’ utile evidenziare che tali risultati sono stati accompagnati dagli strumenti di analisi e di indirizzo metodologico/operativo realizzati sempre nell’ambito del PRAI e rielaborati in prodotti fruibili, ai quali sarà data ampia diffusione. Questi sono: ¾ Una raccolta di documenti metodologici e di strumenti operativi utilizzati per la certificazione EMAS agli EE.LL. ¾ 3 Linee guida settoriali per la certificazione ambientale delle aziende turistiche, agroalimentari e forestali ¾ Il Rapporto sull’analisi dei flussi di materia della Regione Basilicata, corredato delle matrici di input/output ¾ L’Analisi di contesto del Comprensorio della Val d’Agri, una sorta di “mappa conoscitiva” dell’area. Impatto (Impact): Le opportunità per la valorizzazione del capitale umano, sociale e istituzionale nella Val d’Agri sono molteplici, sia perché variegata è la composizione di tale capitale sia perché molteplici sono le direzioni in cui i processi di valorizzazione possono andare. La direzione intrapresa dalla sperimentazione del Territorio di Eccellenza dovrà essere percorsa sino in fondo, puntando prioritariamente al conseguimento della registrazione EMAS da parte Comuni già “maturi”, e perché questo avvenga sarà necessario: ¾ rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate, dagli adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio; ¾ programmare e stanziare le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione dei programmi ambientali; ¾ avviare specifici interventi di formazione rivolti ai dipendenti delle amministrazioni comunali; ¾ proseguire l’azione di accompagnamento/regia istituzionale unitaria. Tale fattore è di importanza strategica per l’effetto traino che il conseguimento della registrazione da parte delle amministrazioni prossime all’obiettivo potrà avere sulle altre realtà, sia istituzionali che private, presenti nel territorio. Va inoltre rilevato, che sul territorio operano una serie di attori sociali, le cui competenze, specifiche e rilevanti ai fini del nuovo orientamento di sviluppo, non sono però valorizzate. Occorre invece valorizzare l’esistente, rafforzare il positivo, anche e soprattutto attraverso la messa in rete delle diverse esperienze realizzate e dei diversi soggetti locali. E’ questa rete che, condividendo orientamenti, strategie, azioni e risorse, può rappresentare il motore dello sviluppo durevole. Il “capitale sociale” dell’area può e deve essere il perno di questa iniziativa e fornire una solida base alla costruzione di un “ambiente favorevole”, precondizione di qualsiasi programmazione orientata allo sviluppo sostenibile. La realizzazione di tale obiettivo ha bisogno di una forte iniziativa istituzionale di guida, di sostegno e di stimolo. 34 E’ a tal fine che la Regione, d’intesa con i partners istituzionali del programma, ha ritenuto di avviare una strategia di “messa in rete” - basata sulla diffusione del marchio “Territorio di Eccellenza”- di soggetti pronti ad assumere impegni diretti per il raggiungimento di obiettivi (verificabili) di miglioramento ambientale di varo tipo. Un vero e proprio “patto” tra amministratori, e tra amministrazioni e mondo produttivo e società civile, al fine di migliorare le condizioni di vita e la qualità dello sviluppo, con un uso efficiente delle risorse, una riduzione degli sprechi ed una minimizzazione degli impatti sull’ambiente e sul territorio. Tali considerazioni e pianificazioni strategiche trovano fondamento per la loro effettiva implementazione nelle previsioni programmatiche formulate dalla Regione nell’ambito della politica di coesione 2007-2013, in quanto la proposta di Programma Operativo FESR 20072013 individua nell’ambito della Priorità III – Competitività produttiva, un intero Obiettivo Operativo - III.3.3 Promozione di attività volte ad elevare e conservare le qualità ambientaliispirato alla sperimentazione del PRAI: “Rientrano nell’obiettivo operativo gli ambiti di intervento riguardanti la realizzazione di attività innovative ed eco-compatibili ad alto grado di incorporazione dei risultati di mirate attività di ricerca anche di tipo sperimentale nonché azioni di certificazione ambientale territoriale sulla scorta delle esperienza dell’Azione Innovativa Territorio di eccellenza.” Sostenibilità (Sustainability): Il tema della sostenibilità del progetto è stato ben valutato sin dal suo avvio. Si ricorda che sull’area oggetto di intervento insiste un programma di azioni di sviluppo, a titolarità regionale, finanziato con le risorse rivenienti dalle royalties petrolifere denominato “Programma Operativo Val’ Agri, Melandro, Sauro, Camastra per uno sviluppo territoriale di qualità” nell’ambito del quale vi è spazio per la programmazione di azioni sinergiche e di sostegno alle attività realizzate e promosse nell’ambito del PRAI. Già durante l’attuazione del progetto, il Comitato Direttivo si era espresso favorevolmente sulla necessità di predisporre un programma coordinato di attività future che tenesse conto dei risultati ottenuti nell’ambito del PRAI, e prevedesse un’azione specifica di tutoraggio, post programma, a sostegno del completamento del percorso verso la certificazione. Ad oggi, tale iniziativa non è stata ancora messa a punto, ma è importante sottolineare che alcuni dei Comuni che sono riusciti a dotarsi di un SGA grazie al progetto, stanno continuando ad operare nella direzione intrapresa, nei limiti delle proprie disponibilità, proprio nella prospettiva di una ripresa dell’iniziativa istituzionale di guida e sostegno - anche finanziario- che con l’ausilio della Regione potrà essere rilanciato. Un’altra opportunità concreta di finanziamento anche per i soggetti interessati dalla sperimentazione, deriva ovviamente dalla previsioni programmatiche formulate nell’ambito nuova programmazione FESR per il 2007-2013 sopra descritte. V. CONCLUSIONI (CONCLUSIONS) Lezioni apprese e Buone pratiche (Lessons learnt and Good practices): La sperimentazione attuata con il progetto induce a svolgere alcune riflessioni di natura strategica e ad individuare i punti di maggiore criticità che sarà utile considerare e valutare attentamente nella programmazione e progettazione di interventi analoghi. • L’attuazione di percorsi finalizzati all’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale su base volontaria da parte delle pubbliche amministrazioni locali richiede una forte iniziativa istituzionale unitaria di guida, di sostegno e di stimolo. In particolare: - L’aspetto motivazionale è di fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo finale, non sono pertanto ipotizzabili azioni “calate dall’alto” e prive di 35 una efficace azione di accompagnamento costante, volto a sensibilizzare ed incentivare gli attori del processo; - E’ necessario accompagnare il processo con una programmazione settoriale integrata funzionale all’attivazione delle risorse finanziarie necessarie, da un lato, a rimuovere gli elementi ostativi rappresentati dalle non conformità legislative rilevate e dagli adeguamenti strutturali e dagli interventi di messa a norma del territorio, e dall’altro, necessarie all’adozione ed attuazione dei programmi ambientali degli enti che devono registrarsi. - Le competenze e le capacità tecnico/gestionali dei soggetti istituzionali chiamati a vario titolo a governare e/o attuare il processo devono essere sviluppate/rafforzate mediante la realizzazione di specifici interventi di formazione rivolti a dirigenti e funzionari dipendenti delle amministrazioni interessate. • Particolare valenza strategica riveste il livello di attivazione di processi partecipativi in campo ambientale nelle aree interessate dalla certificazione ambientale. La generale carenza in questo ambito riscontrata nel corso di attuazione del progetto induce a considerare di rilevante importanza la programmazione di azioni integrate di sostegno all’avvio di processi partecipativi, come ad esempio le Agende 21 locali. • Far fronte alle necessità di informazione ambientale su scala regionale, ampliando la base dati disponibile e migliorandone la qualità e la fruibilità, attraverso la programmazione di attività di reporting ambientale, costituisce un altro importante elemento di supporto alla corretta attuazione di un percorso di certificazione degli enti locali. Valore aggiunto comunitario (Community added value): L’opportunità offerta dal finanziamento comunitario a valere sul PRAI, ha rappresentato senz’altro uno stimolo decisivo alla programmazione dell’azione di pilotaggio. Il vantaggio offerto dallo strumento di Azioni Innovative è quello di poter spingere la progettazione verso interventi caratterizzati da un alto grado di sperimentazione, ponendosi anche a rischio di insuccesso. La progettazione e l’attuazione di operazioni siffatte è difficilmente ipotizzabile nell’ambito degli strumenti di programmazione ordinaria, caratterizzati da più stringenti vincoli di attuazione e di spesa. Contatti (Contact details): Simona Trento SUDGEST S.C.a R.L. - Sede di Potenza Viale Ligure, 8 - 85100 Potenza tel: +39 971 594383 - fax: +39 0971 53717 mobile: 349 8724135 e-mail: [email protected] Data (Date of this information): 3 agosto 2007 36 Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 (PRAI) ERDF Regional Programmes of Innovative Actions (PRAI) CASO DI STUDIO (B) Titolo PRAI (PRAI title): Regione (Region): Titolo del Progetto (Project title): Durata (Duration): Finanziamento (Funding): Titolo dell’Azione (Action title): Territorio di Eccellenza Basilicata Analisi dei Flussi di Materia (MFA) della Regione Basilicata Ottobre 2004 – Febbraio 2006 Non definibile con precisione essendo compreso all’interno di una azione, ma stimabile approssimativamente in € 150.000 Azione 7.3 - Analisi Ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti L’impianto programmatico del PRAI Basilicata, non prevede, se non per una sola azione la 7.5, il finanziamento e l’attuazione di singoli progetti, bensì la realizzazione di un unico progetto complesso che può abbracciare anche più azioni funzionali e sinergiche. Il presente caso di studio si riferisce all’attuazione di una attività specifica, la realizzazione del MFA, prevista nell’ambito dell’azione 7.3 del Programma. I. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ (PROJECT DESCRIPTION) Obiettivi dell’attività (Project’s objectives) L’Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata è uno dei prodotti realizzati nell'ambito del Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 “Territorio di Eccellenza", quale strumento di accompagnamento al processo di certificazione ambientale territoriale attuato nell'ambito del Programma stesso. A fronte della necessità di fornire il quadro delle pressioni esercitate dall’azione umana, attraverso il prelievo e consumo delle risorse naturali e l’immissione di sostanze inquinanti in aria, acqua e suolo, a livello regionale, due sono gli obiettivi posti dal progetto di analisi: 1) applicare alla Regione Basilicata un sistema di contabilità ambientale complesso ed innovativo che permette di conoscere in modo dettagliato i flussi totali di materia, in input ed output, associati alla Basilicata; 2) impostare una metodologia di analisi e fornire conoscenze e strumenti utili per lo sviluppo, l’aggiornamento futuro e l’arricchimento dei dati esistenti. Descrizione (Description/type of activity): In estrema sintesi, l’MFA può essere considerata quale uno strumento di analisi che risponde agli obiettivi di politiche volte a produrre più benessere usando meno risorse naturali e più risorse umane. Contabilizzare i flussi totali di materia, in input e output, associati ad una regione vuol dire infatti orientare l’analisi del sistema economico della stessa verso la ricerca delle cause primarie di eventuali pressioni sull’ambiente circostante. Sul piano metodologico, l’analisi dei flussi di materia della Regione Basilicata è stata costruita a partire dalla guida metodologica sviluppata dall’Eurostat nel 2001. La guida Eurostat fornisce indicazioni di tipo concettuale ed operativo utili alla raccolta e all’elaborazione dei dati per la costruzione di bilanci materiali delle economie e dei relativi indicatori di flussi di materia, aprendo le porte ad una possibile armonizzazione metodologica a livello europeo. Inoltre, per rendere il lavoro uniforme anche al contesto italiano e per rendere possibile un confronto tra realtà nazionale e realtà regionale, sono state utilizzate le indicazioni 37 metodologiche rese disponibili dall’ISTAT attraverso studi e pubblicazioni sui flussi di materia a livello nazionale. Alcuni limiti fondamentali nell’applicazione della metodologia sviluppata a livello europeo e nazionale derivano indubbiamente dalla differenza, ed alcune volte incompletezza, esistente tra le statistiche regionali e quelle nazionali. Per per garantire la messa a punto di una metodologia e di strumenti di supporto utili anche al fine dell' aggiornamento degli indicatori risultanti dall’analisi, per ciascun indicatore DE (Domestic Extraction); DPO (Domestic Processed Output); PTB (Physical Trade Balance) è stato costruito un foglio di lavoro elettronico accompagnato da una nota tecnica, disponibile sul CD distribuito con il Rapporto. Il foglio di lavoro e la nota tecnica sono predisposti anche per la raccolta e l’elaborazione di informazioni al momento non disponibili, in maniera tale da consentire anche eventuali e auspicabili integrazioni all’analisi qualora in futuro le basi dati fossero più complete. Va detto inoltre che non si è ritenuto opportuno implementare particolari modelli matematici per la stima delle informazioni mancanti, procedendo, dove possibile, all'elaborazione di una stima sulla base di dati ed informazioni storiche. Ove necessario, per la stima degli indicatori sono stati utilizzati i coefficienti disponibili in letteratura. Maggiori dettagli a riguardo sono forniti nella descrizione dei singoli indicatori e delle fonti di informazioni. Sul piano operativo, il progetto di analisi è stato articolato nelle seguenti fasi di attività: - preparazione e realizzazione di interviste a referenti di enti regionali pubblici e privati; - impostazione e monitoraggio della raccolta dati - stesura del piano di lavoro per la fase conclusiva dell’MFA - elaborazione della struttura del Rapporto conclusivo e redazione Il Rapporto, che è stato pubblicato nell’ambito del Programma, oltre ad illustrare gli esiti dell’analisi, ne descrive il contesto metodologico e fornisce le conoscenze e gli strumenti utili per eventuali aggiornamenti futuri, nonché per l’arricchimento delle fonti dati esistenti. Beneficiari (Beneficiaries): Soggetti istituzionali di governo del territorio: Regioni, Province II. CONTESTO POLITICO E STRATEGICO (POLITICAL AND STRATEGIC CONTEXT) Contesto strategico (Strategic context): L’iniziativa è del tutto innovativa rispetto al contesto regionale, ma ben si integra con la crescente attenzione mostrata nei confronti del tema della contabilità ambientale, che ha visto recenti applicazioni sperimentali in ambito comunale, coordinate dall’ARPA Basilicata. Si ribadisce, inoltre, che l’analisi realizzata ha una valenza di supporto strategico ed operativo interna al PRAI, inerente il percorso di certificazione ambientale territoriale. Innovazione (Innovation): Il carattere innovativo del progetto risiede nel suo contenuto: il confronto con le esperienze in ambito europeo ed internazionale testimoniano dall’assoluta valenza sperimentale dell’azione. A livello nazionale, non sono noti altri casi di applicazione della metodologia dell’MFA in altre Regioni italiane. Sostegno politico (Political support): 38 Il sostegno politico al progetto si è limitato all’approvazione dello stesso nell’ambito del programma ed alla sua illustrazione in occasione del convegno finale. III. ATTUAZIONE (IMPLEMENTATION) Programmazione (Programming): L’ opportunità, più che la necessità di prevedere la realizzazione di un progetto di analisi applicativa della metodologia MFA, per l’alta valenza strategico-operativa dell’azione sia interna che esterna al PRAI, è stata rappresentata dal partner tecnico Sudgest e condivisa dai referenti regionali. Qualità ed efficacia della Struttura Manageriale (Management structure quality and effectiveness): La struttura manageriale ha interagito con il partenariato nella fase programmatoria e si è confrontata con il Tavolo Tecnico nella fase attuativa. Non si sono verificate difficoltà particolari. Partenariato (Partnership): Il progetto è stato realizzato in gran parte dal paertner tecnico Sudgest che ha coinvolto la società specializzata nel settore “Ecosistemi”. Promozione (Marketing): La presentazione del Rapporto di Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata e la diffusione dei risultati è avvenuta nell’ambito del Convegno Finale di chiusura del PRAI realizzato a Potenza il 28 febbraio 2007. Al Convegno sono stai invitati a partecipare i referenti regionali dell’ISTAT e responsabili accademici dell’Università di Basilicata interessati al tema, anche al fine di creare una rete di interessi attorno all’iniziativa funzionale ad un ulteriore approfondimento e sviluppo della metodologia di analisi a livello regionale. Elementi di ostacolo all’attuazione (Obstacles in terms of design or implementation): Non sono stati rilevati veri e propri ostacoli alla realizzazione del progetto, piuttosto si è dovuto far fronte ad alcuni limiti fondamentali nell’applicazione della metodologia sviluppata a livello europeo e nazionale che derivano dalla differenza, ed alcune volte incompletezza, esistente tra le statistiche regionali e quelle nazionali. Trasferibilità (Transferability): Il progetto di analisi applicativa realizzato, è per sua stessa natura trasferibile, sempre su scala regionale, anche in virtù del fatto che è stato sviluppato a partire dalla metodologia applicativa dell’MFA definita dall’Eurostat e conformemente alle indicazioni metodologiche elaborate dall’ISTAT. L’unica condizione vincolante è rappresentata dalla disponibilità dei dati. IV. EFFICACIA (EFFECTIVENESS) Efficacia (Effectiveness) I risultati attesi sono stati raggiunti sia con riguardo agli esiti dell’analisi stessa, sia in riferimento agli aspetti di impostazione metodologica. Naturalmente, vista la complessità del lavoro svolto in maniera sperimentale, il Rapporto elaborato deve essere considerato quale primo tentativo di fornire una quantificazione delle unità fisiche mobilitate nella Regione Basilicata, ma anche come un possibile punto di partenza per l’affinamento di una metodologia per l’analisi dei flussi di materia a livello regionale. Impatto (Impact): 39 L’MFA della Regione Basilicata costituisce uno strumento analitico, ad elevato potenziale di impatto sulle scelte strategiche regionali volte alla sostenibilità, che consente di verificare se le politiche in essere rispondono o meno all’obiettivo di “produrre più benessere usando meno risorse naturali e più risorse umane”. In particolare, l’MFA può svolgere due funzioni fondamentali nell’ambito della definizione delle politiche di sviluppo regionali votate alla sostenibilità: una funzione di supporto informativo alle politiche ambientali ed una di supporto operativo per l’integrazione della componente ambientale nella decisioni di politica economica. L’auspicio è che tale strumento venga adeguatamente promosso e presentato sia presso i referenti tecnico/politici regionali e provinciali -responsabili delle funzioni di programmazioneche presso referenti del mondo accademico e della ricerca a livello regionale, perché possa crearsi una rete d’interessi che stimoli sia un processo di valutazione dei primi risultati ottenuti dall’analisi, che la prosecuzione delle attività. Sostenibilità (Sustainability): Al momento non risultano in essere azioni di progettazione inerenti la prosecuzione delle attività di analisi realizzate. Tuttavia, il quadro programmatico offerto dal PO FESR 2007/2013 della Regione Basilicata presenta delle opportunità di finanziamento di tali tipologie di attività. V. CONCLUSIONI (CONCLUSIONS) Lezioni apprese (Lessons learnt): A tal proposito, può essere svolta soltanto una considerazione di carattere generale riguardante l’opportunità, in visione di un rilancio dell’attività, di coinvolgere nel lavoro di analisi referenti tecnici della pubblica amministrazione, degli enti di ricerca e delle istituzioni accademiche regionali, costituendo un team di lavoro trasversale impegnato nella messa a punto della metodologia, nell’aggiornamento e nell’integrazione dell’ analisi sperimentata dal progetto. Buone pratiche (Good practices): Rilevante è stato l’aver realizzato queta analisi a scala regionale, presumibilmente per la prima volta in Italia, mettendo insieme le indicazioni metodologiche suggerite da Eurostat e da Istat. Valore aggiunto comunitario (Community added value): L’opportunità offerta dal finanziamento comunitario a valere sul PRAI, ha rappresentato senz’altro uno stimolo decisivo. Le attività del Programma “Territorio di Eccellenza” non erano previste da altri strumenti programmatici regionali. Contatti (Contact details): Simona Trento SUDGEST S.C.a R.L. - Sede di Potenza Viale Ligure, 8 - 85100 Potenza tel: +39 971 594383 - fax: +39 0971 53717 mobile: 349 8724135 e-mail: [email protected] Data (Date of this information): 3 agosto 2007. 40 Programma Regionale di Azioni Innovative FESR 2000-2006 (PRAI) ERDF Regional Programmes of Innovative Actions (PRAI) CASO DI STUDIO (C) Titolo PRAI (PRAI title): Regione (Region): Titolo del Progetto (Project title): Durata (Duration): Finanziamento (Funding): Titolo dell’Azione (Action title): Territorio di Eccellenza Basilicata Creazione di imprese ecocompatibili Ottobre 2004 – Febbraio 2007 € 209.490,92 di cui € 1237.869,87 pubblico Azione 7.5 – Creazione di imprese nel settore ambientale L’azione 7.5 ha previsto il finanziamento di imprese eco-compatibili. Nella descrizione di questo caso studio si è ritenuto opportuno considerare complessivamente le attività realizzate finalizzate alla creazione di imprese nel territorio della Val d’Agri invece di descrivere il singolo intervento realizzato, che riteniamo meno significativo. VI. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ (PROJECT DESCRIPTION) Obiettivi dell’attività (Project’s objectives) Il programma si poneva l’obiettivo di creare, all’interno del Comprensorio dei Comuni della Val d’Agri, così come definito dalla Legge Regionale 40/90, attività imprenditoriali ecocompatibili. In particolar modo, l’azione si proponeva di creare imprese impegnate principalmente nella chiusura dei cicli, nella corretta gestione e manutenzione dei sistemi di gestione ambientale e nella realizzazione di prodotti a basso impatto sul territorio. L’obiettivo quantitativo era quello di raggiungere almeno 30 soggetti potenzialmente interessati e di finanziare almeno 3 nuove imprese. Descrizione (Description/type of activity): Per la creazione delle imprese eco-compatibili il progetto prevedeva essenzialmente strumenti finanziari e di supporto tecnico per la realizzazione degli investimenti. In particolare il progetto prevedeva agevolazioni finanziarie a fondo perduto sulla realizzazione degli investimenti nella misura del 40% delle spese ammissibili. Al fine di informare sulle possibilità offerte dal progetto, è stata messa in atto un’attività di promozione, indirizzo e fertilizzazione, coinvolgendo in particolare le amministrazioni locali del territorio di riferimento. Oltre alla mera attività di tipo informativo, l’azione si è focalizzata in particolar modo sugli aspetti relativi alla progettazione d’impresa. A seguito della predisposizione e pubblicazione del bando e alla presentazione delle domande di finanziamento, è stata svolta un’attività di selezione dei progetti d’impresa presentati attraverso un’attenta valutazione della fattibilità tecnica economica e finanziaria degli stessi. E’ stata, infine, svolta un’attività di assistenza tecnica rivolta alle imprese finanziate al fine di agevolarle nella realizzazione dell’investimento. Beneficiari (Beneficiaries): Il progetto era rivolto a potenziali imprenditori sia pubblici che privati che misti. Le 7 proposte presentate da nuove imprese appositamente costituite hanno riguardato le seguenti attività: - Costruzione di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica attraverso un impiego di biomassa e gas di scarto del Centro Oli di Viggiano; Produzione di “pellet” tramite essiccazione della sansa raccolta presso i frantoi; - Impianto di riciclaggio, trattamento e recupero di materiali inerti dalle attività di costruzione e da altri processi produttivi; - Produzione di "pellet"; 41 - Riciclaggio di materie plastiche; Recupero di materiali di scarto agro-forestale e urbano per la produzione di cippato; Recupero e preparazione per il riciclaggio di rifiuti solidi urbani e industriali. VII. CONTESTO POLITICO E STRATEGICO (POLITICAL AND STRATEGIC CONTEXT) Contesto strategico (Strategic context): La localizzazione delle iniziative non è casuale. La Val d’Agri, infatti, è una zona di estrazione petrolifera. Il progetto, pertanto, rientra in una strategia generale ed in particolare risponde all’esigenza di controbilanciare l’effetto negativo sull’ambiente causato dall’estrazione petrolifera creando attività imprenditoriali eco-compatibili o che addirittura migliorano l’ambiente chiudendo i cicli produttivi. Innovazione (Innovation): I metodi di finanziamento utilizzati del fondo perduto sono quelli classici e non possono essere definiti innovativi. L’aspetto, invece, di maggiore innovazione è la filosofia che sta alla base della scelta di finanziare una tipologia di impresa che non solo non inquina ma invece migliora l’ambiente. Questo assume un valore ancora più innovativo nel contesto di un’area che intende certificarsi EMAS. Sostegno politico (Political support): Il progetto ha ricevuto un forte appoggio dalle autorità politiche regionali e locali. Tale supporto si è manifestato non solo in termini finanziari ma anche di sostegno nella promozione. In particolare, si è svolta una capillare azione di promozione in tutti i comuni dell’area e sono stati incontrati tutti i sindaci i quali, a loro volta, hanno diffuso e pubblicizzato le opportunità del progetto nel loro territorio. VIII. ATTUAZIONE (IMPLEMENTATION) Programmazione (Programming): Il progetto,nel suo complesso, coincide coni contenuti programmatici dell’azione 7.5. Fin dal momento della ideazione dei contenuti dell’azione, si pensò alla trasferibilità ed alla ripetibilità dell’iniziativa. Qualità ed efficacia della Struttura Manageriale (Management structure quality and effectiveness): La struttura che ha coordinato il progetto ha interagito sia con il partenariato istituzionale nell’ambito del Comitato Direttivo che con i Comuni dell’area ottenendone il consenso e, attraverso questo, raggiungendo e stimolando i potenziali fruitori. Partenariato (Partnership): Il progetto è stato sviluppato dalla Regione Basilicata in partnership con Sviluppo Italia Basilicata, società di sviluppo del Ministero dell’Economia che ha come scopo principale la creazione e lo sviluppo imprenditoriale tramite l’erogazione di finanziamenti. La Regione Basilicata e Sviluppo Italia hanno una pluriennale esperienza di lavoro comune. Un importante contributo è stato offerto inoltre dalle tre Comunità Montane partner del programma (C.M. Alto Agri, C.M. Alto Sauro – Camastra, C.M. Medio Agri). Promozione (Marketing): 42 Sin dall’approvazione del Programma “Territorio di Eccellenza” sono stati organizzati incontri per le Amministrazioni comunali dell’area della Val d’Agri al fine di promuovere i contenuti e le azioni che sarebbero state realizzate successivamente. A seguito del bando per la creazione di imprese eco-compatibili è stato organizzato un seminario tecnico pubblico rivolto a tutti i potenziali soggetti che potevano presentare un progetto. Per l’occasione sono stati prodotti una brochure contenete il bando e gli schemi dei documenti necessari alla partecipazione ed un depliant. A febbraio 2007 è stato tenuto un incontro divulgativo dell’esperienza ed il 28.2.2007, nell’ambito del convegno conclusivo del Programma, è stata nuovamente esposta l’attività realizzata. Elementi di ostacolo all’attuazione (Obstacles in terms of design or implementation): I maggiori ostacoli hanno riguardato la fase del coinvolgimento di soggetti interessati e la fase di realizzazione finale degli investimenti. Per quanto riguarda il primo punto, pur avendo superato l’obiettivo che il progetto poneva (almeno 30 soggetti contattati) le difficoltà a coinvolgere potenziali imprenditori sono state causate soprattutto dalla caratteristica di ecocompatibilità che le aziende avrebbero dovuto avere. Difficoltà ancor maggiori si sono registrate nella fase di realizzazione degli investimenti, in ragione dei lunghi tempi di attesa per l’ottenimento di permessi burocratici e per le difficoltà finanziarie legate all’acquisto dei beni finanziati. Trasferibilità (Transferability): Il progetto, così come strutturato, può essere ripetuto e/o trasferito in altre aree. La difficoltà al trasferimento dei risultati potrebbe essere relativa al fatto che tale progetto è stato legato ad azioni di certificazione ambientale EMAS ed ha quindi potuto godere di circostanze promozionali favorevoli. Si tenga inoltre conto che con ogni probabilità anche in altri contesti si porrebbero le stesse problematiche sorte in relazione in particolare al contesto creditizio e burocratico sfavorevoli. IX. EFFICACIA (EFFECTIVENESS) Efficacia (Effectiveness) I risultati in termini di potenziali imprenditori contattati sono stati raggiunti(30). Nel corso della campagna promozionale sono state effettuate visita in ognuno dei 30 comuni della zona interessata. E stato inoltre effettuato un convegno in occasione della presentazione del bando, convegno al quale sono intervenute più di 50 persone. Riguardo invece alla realizzazione delle 3 imprese, ne sono state finanziate 2, scelte tra 7 imprese candidate, con un impegno di tutte le risorse a disposizione. C’è da segnalare, tuttavia, la rinuncia di una delle due imprese segnalate, la quale non è riuscita a realizzare l’investimento nei tempi previsti a causa di problematiche finanziarie e la impossibilità di ottenere tutti i permessi necessari nei tempi previsti dal bando di finanziamento. Impatto (Impact): Riguardo al project leader, il maggior risultato è stato quello di operare in un campo nuovo fino a questo momento quale quello delle imprese eco-compatibili. Al di la dell’impatto sulla economia regionale, il finanziamento di una impresa che non solo non inquina ma invece inverte la tendenza migliorando l’ambiente ha una valenza culturale molto importante. Sostenibilità (Sustainability): 43 Al momento non risultano in essere azioni che si ritiene possano in futuro essere sviluppate attraverso il P.O. Val d’Agri o il PO FESR 2007/2013 della Regione Basilicata. X. CONCLUSIONI (CONCLUSIONS) Lezioni apprese (Lessons learnt): La lezione negativa è la conferma che è molto difficile agevolare investimenti dando il vincolo della limitazione dell’impatto sull’ambiente, e che a questa difficoltà si aggiungono quelle “ordinarie” della burocrazia e del sistema creditizio. Quella positiva è che, pur con grandi difficoltà, si può riuscire a promuovere investimenti compatibili con l’ambiente. Buone pratiche (Good practices): La chiave del successo è convincere le aziende a pensare all’elemento “compatibilità ambientale” come una opportunità di business anziché come un ostacolo. Valore aggiunto comunitario (Community added value): Senza l’impulso soprattutto finanziario dell’EU difficilmente questa iniziativa avrebbe avuto seguito. E nonostante tutto, difficoltà burocratiche e finanziarie hanno impedito la completa realizzazione del progetto. Il valore aggiunto del PRAI è che ci si può porre degli obiettivi innovativi e quindi di più difficile realizzazione, obiettivi che un programma tradizionale difficilmente si pone. Contatti (Contact details): Marco Ponzio Sviluppo Italia Basilicata Viale dell’Unicef, snc 85100 POTENZA Tel. +39 0971 5066330 e-mail: [email protected] Data (Date of this information): 3 agosto 2007. 44 ANNEX 2 LIST OF PROJECTS – Name of the programme “Territorio di Eccellenza” Name of the project Name of the beneficiary (1) (2) Brief description of the project (2-3 lines) Total eligible expenditure ERDF contribution (4) (5) (3) PERCORSO PER CONDURRE I COMUNI DEL COMPRENSORIO DELLA VAL D’AGRI VERSO LA CERTIFICAZIONE TERRITORIALE EMAS ATTIVITA’ DI PROMOZIONE,INDIRIZZO E FERTILIZZAZIONE, SELEZIONE PROPOSTE PROGETTI IMPRESE ECO-COMPATIBILI, MONITORAGGIO CREAZIONE DI IMPRESE ECOCOMPATIBILI SUDGEST E REGIONE BASILICATA (PARTNER PROGRAMMA) Realizzazione delle attività previste dalle azioni 7.1, 7.2, 7.3, 7.4 1.211.351,83 969.081,47 SVILUPPO ITALIA BASILICATA (PARTNER PROGRAMMA) Realizzazione delle attività previste dall’azione 7.5 con eccezione del progetto di impresa finanziato 90.122,50 31.542,87 Metaquadra valley s.r.l. Produzione di pellets tramite essiccazione della sansa raccolta presso i frantoi oleari 119.368,42 16.889,06 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO SUDGEST, REGIONE BASILICATA E SVILUPPO ITALIA BASILICATA (PARTNER PROGRAMMA) SUDGEST, REGIONE BASILICATA E SVILUPPO ITALIA BASILICATA Realizzazione delle attività previste dall’azione 7.6 81.168,46 64.934,77 Realizzazione delle attività previste dall’azione 7.7 121.095,94 74.357,16 ASSISTENZA TECNICA 45 ANNEX 3 Attuazione delle azioni (Implementation of actions) Azione n° 1: Analisi delle caratteristiche ambientali, sociali ed economiche della Val d'Agri Budget: € 100.000,00 Actual: € 100.497,05 Previsioni di attuazione Attuazione effettiva Differenze individuate Realizzazione di un’analisi territoriale dell’area oggetto di intervento finalizzata a mettere in risalto l’insieme delle criticità ambientali, dei punti di forza dell’attività economica delle imprese e delle potenzialità di sviluppo, degli andamenti socio-demografici e del tessuto istituzionale della Val d’Agri. L’attività di analisi è stata condotta secondo quanto programmato con una duplice finalità: - impostare una base dati, principalmente di carattere socio-economico e di tipo statistico, utile alle successive elaborazioni e modellizzazioni a supporto della realizzazione delle Analisi Ambientali Iniziali dei Comuni beneficiari (di cui all’Azione 7. 3); - costruire un contenitore di conoscenza dell’area e definire il quadro delle potenzialità di sviluppo. Ove necessario, i documenti di analisi redatti tra il 2004 ed il 2005 sono stati aggiornati alla fine del 2006. Nessuna di rilievo. Si precisa, tuttavia, che le attività di indagine sono state arricchite da una analisi delle necessità di informazione ambientale (reporting ambienatale), riportata nel Volume 5 del Rapporto. Redazione di 1 Rapporto di Analisi Redazione del Rapporto di “Analisi di Contesto del Comprensorio della Val d’Agri” articolato in come segue: - Volume 1 - “Introduzione all’analisi territoriale dell’area di intervento” - Volume 2 - “Analisi delle Unità di paesaggio del Comprensorio della Val d’Agri” - Volume 3 - “Analisi Socio-economica delle unità di paesaggio” - Volume 4 - “La valorizzazione dei prodotti tipici” Allegato “Schede dei Prodotti Tipici” - Volume 5 - “Processi partecipativi in campo ambientale” . Nessuna 46 Azione n° 2: Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione ambientale Budget: € 100.000,00 Actual: € 100.821,91 Previsioni di attuazione Attuazione effettiva Differenze individuate Realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti agli attori istituzionali. - Realizzazione, nella fase di lancio dell’iniziativa, di 3 incontri di sensibilizzazione presso le Comunità montane partners del Programma, alla presenza di tutti i comuni potenziali beneficiari. Tali incontri hanno avuto scopo di raccogliere le adesioni formali dei 30 Comuni potenziali beneficiari all’iniziativa. - Realizzazione, preliminare all’avvio della fase di assistenza, di singoli incontri con ciascun Comune aderente (29 su 30) alla presenza dei responsabili politici e tecnici delle amministrazioni. - Ripresa delle attività di sensibilizzazione in varie fasi del percorso, mediante incontri congiunti e/o disgiunti con i referenti diretti. - Realizzazione di incontri con tutto il personale delle amministrazioni coinvolte nel percorso. - Organizzazione di presentazioni del percorso all’interno delle Giunte e dei Consigli Comunali. Differentemente da quanto ipotizzato, oltre alla realizzazione di un’intesa e mirata attività di sensibilizzazione nella fase iniziale dell’intervento, si è reso opportuno svolgere un’azione di sensibilizzazione/informazione quasi costante, in particolare nei confronti delle amministrazioni direttamente coinvolte, lungo le varie fasi di attuazione del percorso di certificazione. Realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolta agli operatori privati. L’evoluzione delle attività progettuali inerenti l’azione 7.3 ha reso non necessaria la realizzazione di una intensa e mirata fase di sensibilizzazione così strutturata. Tuttavia, molteplici sono stati i momenti di sensibilizzazione e di promozione delle finalità progettuali, rivolti al settore privato, che si è riusciti a costruire grazie a: - la partecipazione dei referenti del programma a diversi eventi pubblici quali convegni sulle politiche di sviluppo dell’area e seminari tematici, nell’ambito dei quali il tema della certificazione ambientale delle imprese, in particolare nei settori strategici per l’area d’intervento, è stato oggetto di ampio confronto e diffusione presso i referenti di associazioni ed agenzie pubbliche di settore regionali (ALSIA, ARPAB, APT); - la pianificazione, di azioni specifiche rivolte al privato mediante la realizzazione di seminari tecnici di informazione ed approfondimento sul Quale conseguenza di evoluzioni progettuali non prevedibili, inerenti altre azioni di programma, si è resa necessaria una ripianificazione di tale attività, al fine di adeguarla alle mutate condizioni di attuazione, senza rinunciare al perseguimento degli obiettivi prefissati. Le previsioni di attuazione di massima sono state comunque rispettate. Le attività di sensibilizzazione da rivolgere agli operatori privati dovevano essere, nelle intenzioni programmatiche, funzionali all’avvio dell’azione pilota, di cui all’azione 7.3, che prevedeva l’assistenza alla realizzazione dell’Analisi Ambientale Iniziale di tre imprese operanti rispettivamente nei settori agro-alimentare, turistico e forestale. Pertanto, l’avvio delle attività è stato pianificato nella fase successiva alla definizione delle procedure di individuazione delle imprese stesse. 47 Azione n° 2: Sensibilizzazione degli attori istituzionali e degli operatori privati alla certificazione ambientale Budget: € 100.000,00 Actual: € 100.821,91 tema dell’adozione di sistemi di gestione ambientale nel settore privato, realizzati nel quadro delle attività pianificate per l’Azione 7.6. Produzione e diffusione di materiale I materiali di sensibilizzazione prodotti nell’ambito del Programma sono costituiti da: presentazioni in power point, dispense, schede tecniche informative, CD rom, oltre che dalla brochure di presentazione del Programma. Tali materiali sono stati utilizzati/diffusi in occasione dei diversi incontri realizzati, nonché messi a disposizione di partners e beneficiari per il loro utilizzo/diffusione in altri contesti d’interesse. Nessuna Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti Budget: € 550.000,00 Actual: € 552.237,37 Previsioni di attuazione Attuazione effettiva Differenze individuate Realizzazione dell’Analisi dei Flussi di Materia (MFA – Material Flow Accounting)) della Regione Basilicata Dopo una fase preliminare di armonizzazione ed aggiornamento della metodologia utile a rendere l’analisi coerente e confrontabile con altri studi realizzati all’estero e in Italia, si proceduto alla raccolta e al monitoraggio dei dati necessari, alla impostazione della struttura del rapporto di analisi, fino a giungere nel 2006 alla stesura in forma definitiva del documento di Analisi dei Flussi di Materia regionale. Vista la complessità del lavoro, portato avanti in maniera sperimentale, il Rapporto elaborato deve essere considerato quale primo tentativo di fornire una quantificazione delle unità fisiche mobilitate nella Regione Basilicata, ma anche come un possibile punto di partenza per l’affinamento di una metodologia per l’analisi dei flussi di materia a livello regionale. Nel corso del 2004 è stata svolta a livello internazionale un’intensa attività di ricerca con riferimento all’MFA ed è, inoltre, intervenuta una revisione metodologica da parte dell’Eurostat e dall’ISTAT. In tale contesto, si è resa necessaria una fase di precisa messa a punto ed armonizzazione delle tecniche di analisi e calcolo degli indicatori, preliminare all’avvio della raccolta dati. Sono state, inoltre, precisate in modo definitivo le fonti dei dati necessari alla costruzione dell’MFA regionale. Tale attività di revisione metodologica preliminare, ha influito sui tempi di realizzazione dell’analisi. 48 Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti Elaborazione dell’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) di ciascun Comune aderente al Programma Le attività di accompagnamento alla elaborazione delle AAI dei Comuni sono state realizzate e completate presso 29 Amministrazioni beneficiarie, ovvero tutte quelle che hanno formalmente aderito al Programma. L’articolazione complessiva dell’attività è sostanzialmente riconducibile a tre fasi/tipologie di analisi: 1) indagine preliminare, 2) pre-audit e 3) audit, che nel loro complesso hanno reso possibile stabilire un quadro sufficientemente definito sia dell’organizzazione che della struttura delle singole amministrazioni, sia del territorio di competenza, al fine di individuare gli aspetti ambientali significativi delle loro attività e quindi poter predisporre quanto necessario perché tali aspetti vengano tenuti sotto controllo e migliorati nel tempo. Come programmato, si è giunti alla redazione dei documenti finali di Analisi Ambientale, articolati secondo la seguente struttura: Cap.1- Presentazione del territorio comunale Cap.2- Presentazione dell’ente Cap.3- Analisi di conformità normativa / aspetti ambientali Cap. 4- Valutazione aspetti ambientali Tutti i documenti di AAI sono stati condivisi e revisionati con ciascuno dei Comuni interessati. Sul piano metodologico ed organizzativo, va inoltre segnalata l’istituzione di un Tavolo Tecnico costituito da rappresentati dell'Autorità Ambientale Regionale, dell’ARPA Basilicata e del partner tecnico attuatore SUDGEST, con finalità di condivisione e validazione degli strumenti e della metodologia di intervento. Assistenza all’analisi Ambientale Iniziale (AAI) di 3 imprese operanti rispettivamente nei settori L’attuazione dell’azione pilota rivolta al settore privato, ha richiesto una fase preliminare di Budget: € 550.000,00 Actual: € 552.237,37 In termini di obiettivi/risultati, non vi sono discrepanze da segnalare. E’ tuttavia opportuno evidenziare che per il raggiungimento degli stessi è stato necessario un impegno in termini di risorse umane e temporali ben più ampio del previsto. Ciò a causa delle condizioni soggettive di scarsa sensibilità e consapevolezza nei confronti dei temi e del percorso proposto e di difficoltà oggettive legate a carenze strutturali/organizzative interne alle amministrazioni beneficiarie. Tale contesto di partenza, ha inciso notevolmente sia sui tempi di realizzazione delle attività che sul livello di completezza delle singole analisi, che inevitabilmente varia da Comune a Comune, in relazione condizioni di disponibilità dei dati e di partecipazione attiva riscontrate presso i singoli referenti. Va segnalato, inoltre, che particolare attenzione e cura è stata dedicata alla costruzione di una metodologia integrata, con l’obiettivo di creare strumenti utili ad operare un trasferimento reale di conoscenze e capacità sia nei confronti delle amministrazioni beneficiarie che degli altri soggetti di governo del territorio coinvolti a vario titolo. Tale attività si è concretizzata nella messa a punto di un volume di raccolta di materiali e strumenti, inserito nell’ambito della pubblicazione ”Metodologia e strumenti per la sperimentazione EMAS nel PRAI”, pubblicata al termine del Programma(cfr. “Azione 7. 6). Nonostante l’attenta pianificazione ed il lavoro preparatorio svolto per la realizzazione dell’azione 49 Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti turistico, agro-alimentare e forestale. individuazione formale dei soggetti beneficiari. In un’ottica di integrazione programmatica, in sede di Comitato Direttivo PRAI si ritenuto, prima di avviare un percorso autonomo, di verificare l’esistenza di candidature presentate da imprese operanti nell’area di intervento e nei settori prescelti, a valere sulla Mis IV.4 “ Aiuti ai servizi alle imprese” del POR Basilicata 2000–2006, per il sostegno a processi certificazione ambientale. Tale verifica, purtroppo, non ha prodotto esiti positivi, per l’assenza di candidature da parte di aziende rispondenti ai requisiti di ammissibilità. Pertanto, è stata definita in sede di Tavolo Tecnico e successivamente approvata in Comitato Direttivo, una procedura di individuazione delle imprese beneficiarie, che integrava in se anche le attività di sensibilizzazione di cui all’azione 7.2, e che prevedeva il supporto attivo dei partners territoriali per la fase di promozione ed animazione. Budget: € 550.000,00 Actual: € 552.237,37 pilota, per le motivazioni descritte a lato, non è stato possibile dare seguito alle attività programmate. Al fine di portare all’attenzione del settore privato i temi proposti dal Programma, in un’ottica anche di ripresa e prosecuzione del percorso innovativo avviato, si è ritenuto di progettare un intervento mirato di sensibilizzazione, informazione tecnica e divulgazione sui temi della certificazione ambientale rivolta agli operatori privati dei settori strategici già individuati. In considerazione della concomitante e delicata fase riguardante il completamento delle AAI dei Comuni, al fine di evitare inutili sovrapposizioni, il gruppo di lavoro ha ritenuto di posticipare l’avvio operativo dell’azione rivolta alle imprese agli inizi del 2006, possibilità di rinvio fornita dalla proroga del termine di scadenza del Programma concessa dall’UE in relazione all’azione 7.5. Secondo quanto stabilito nella procedura, è stata avviata una fase consultiva e preparatoria con i partner istituzionali territoriali del PRAI (le tre Comunità Montane ed il PIT), che si è protratta fino ad agosto 2006 (anche a causa di alcuni avvicendamenti occorsi ai vertici politici delle istituzioni partners). Da tale fase di consultazione sono emerse serie perplessità inerenti le reali possibilità di attuazione dell’azione prevista, fondate su due ordini di criticità principali: a) logistico-temporali e b) 50 Azione n° 3: Analisi ambientale iniziale del territorio e delle attività economiche rilevanti Budget: € 550.000,00 Actual: € 552.237,37 efficacia dell’iniziativa, legata alle scarse possibilità di adesione degli operatori privati, potenziali beneficiari, operanti sul territorio. Quest’ultimo aspetto di criticità è emerso con chiara evidenza a seguito di un’azione di consultazione informale rivolta ai potenziali soggetti beneficiari (anche per il tramite di associazioni ed agenzie di settore), che i partners territoriali hanno ritenuto opportuno svolgere preliminarmente all’avvio della procedura di selezione prevista Pertanto, l’Organismo di Gestione del PRAI, d’intesa con i partners, ha valutato inopportuno procedere con l’attuazione dell’attività programmata, progettando in alternativa una più mirata e diffusa attività di informazione tecnica e divulgazione sui temi della certificazione ambientale rivolta agli operatori privati dei settori strategici già individuati, delle quali si da conto nella sezione relativa all’azione 7.6. Azione n° 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale Previsioni di attuazione Assistenza all’adozione ed implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) in tutti i Comuni coinvolti mediante la stesura della Politica Ambientale, del Programma Ambientale, del Manuale per il SGA e della Dichiarazione Ambientale Attuazione effettiva Prima dell'avvio delle attività preliminari previste dall'azione, il gruppo di lavoro ha eseguito e condiviso, prima in sede di Tavolo Tecnico e poi di Comitato Direttivo, un’accurata analisi della situazione a livello di ciascuna Amministrazione beneficiaria, finalizzata alla valutazione delle reali possibilità di raggiungimento degli obiettivi programmati, entro la scadenza stabilita. Tale analisi ha condotto all'individuazione di un gruppo composto da dieci Comuni, sul quale sono state concentrate le risorse e realizzate le attività di impostazione ed adozione dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA), previste dalla Budget: € 450.000,00 Actual: € 457.795,50 Differenze individuate Il livello di interesse e partecipazione disomogeneo riscontrato presso i singoli beneficiari, ha inevitabilmente influito sulla velocità di attuazione del percorso e sulla qualità dei risultati perseguiti. Tale situazione ha imposto, come descritto a lato, una seria valutazione in ordine alle possibilità e soprattutto all’opportunità di proseguire il percorso di assistenza alla certificazione, in modo indistinto presso tutte le amministrazioni, a rischio di disperdere energie. Su indicazione del gruppo di lavoro e del Tavolo Tecnico, tutti i partners hanno condiviso la necessità di concentrare le risorse sulle 51 Azione n° 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale presente azione. Il piano di lavoro di lavoro predisposto per l’azione è stato pienamente attuato ed ha visto la realizzazione delle seguenti attività: ¾ Predisposizione dei Programmi Ambientali Sono stati elaborati, per i 10 Comuni interessati, i Programmi Ambientali (insieme di obiettivi, traguardi e azioni da intraprendere, con le relative responsabilità di attuazione) in coerenza con i riscontri delle Analisi Ambientali Iniziali e con i documenti di Politica Ambientale, precedentemente elaborati, approvati ed adottati formalmente dalle singole amministrazioni. I Comuni sono: Brindisi di Montagna, Calvello, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Roccanova, Sarconi, San Chirico Raparo, Sasso di Castalda. ¾ Predisposizione base documentale del Sistema di Gestione Ambientale Sono stati predisposti, per 8 dei dieci Comuni interessati, i documenti che rappresentano la base documentale del Sistema di Gestione Ambientale. La documentazione di sistema è costituita da: - un Manuale ambientale, documento che descrive in sintesi il Sistema ambientale adottato, il suo campo di applicazione ed i documenti che lo costituiscono; - le procedure gestionali, che descrivono le responsabilità coinvolte nell’espletamento delle attività che possono provocare impatti significativi sull’ambiente; - le istruzioni operative che disciplinano, oltre alle responsabilità, anche le modalità con le quali determinate attività devono essere svolte; - i modelli di registrazione, moduli che devono essere compilati nel corso dell’espletamento delle attività per lasciare traccia delle attività svolte. Budget: € 450.000,00 Actual: € 457.795,50 amministrazioni che mostravano un grado di avanzamento e partecipazione consapevole al processo spiccatamente superiore alle altre. Pertanto, è stata operata di fatto una riprogrammazione degli obiettivi numerici, giungendo a concludere il percorso in 8 Comuni. Differentemente da quanto previsto, non è stato possibile pervenire all’elaborazione delle Dichiarazioni Ambientali, in quanto le stesse sono necessariamente subordinate alla portata a regime degli SGA e all’adozione formale dei Programmi Ambientali: traguardi operativi che pongono dei fabbisogni (adeguamento delle non conformità legislative, finanziamento dei programmi) a cui i limiti temporali e finanziari definiti dal Programma non hanno permesso di rispondere. Tutta la documentazione facente parte del SGA è 52 Azione n° 4: Implementazione dei Sistemi di Gestione Ambientale Budget: € 450.000,00 Actual: € 457.795,50 stata condivisa e rivisitata con gli Enti interessati, ai quali spetta ora sottoporla a riesame interno, testare la procedura e portarla a regime per poterla successivamente candidare a registrazione. I Comuni sono: Brindisi di Montagna, Calvello, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Roccanova, Sarconi. Redazione di Linee Guida per l’avvio alla certificazione ambientale delle imprese dei settori ritenuti cruciali per lo sviluppo ecosostenibile dell’area: turistico, agro-alimentare e forestale Per la redazione delle Linee Guida si è proceduto, per ciascuno dei tre settori interessati, alla definizione del set di indicatori fisici e di percezione e successivamente alla raccolta dei dati e delle informazioni necessarie. Il lavoro di impostazione e raccolta è stato concluso nel 2006 ed ha condotto alla elaborazione in versione definitiva ed alla pubblicazione in sigoli volumi, nell’ambito della raccolta “Metodologia e Strumenti per la sperimentazione EMAS nel PRAI”, delle 3 Linee Guida settoriali: Nessuna - Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende turistiche - Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende agroalimentari - Linee Guida per la certificazione ambientale delle aziende forestali. Azione n° 5: Creazione di imprese nel settore ambientale Budget: € 900.000,00 Actual: € 137.869,87 Previsioni di attuazione Attuazione effettiva Differenze individuate L’azione prevedeva la promozione di nuove imprese che realizzino prodotti a basso impatto ambientale che permettano la “chiusura dei cicli” alle imprese della Val d’Agri. Le fasi previste erano: Tutte le attività previste dalla azione sono state realizzate con l’ausilio del partner tecnico Sviluppo Italia Basilicata. Il 29 novembre 2004 la Regione Basilicata, con Deliberazione di Giunta Regionale numero 2794, ha approvato un bando per la creazione di imprese ecocompatibili, pubblicato sul Bollettino Non vi sono state variazioni nelle attività previste dall’azione. Il numero di soggetti contattati è stato superiore al doppio di quelli previsti. Il numero delle imprese finanziate è stato inferiore, in quanto il numero dei progetti approvati è stato di due. Il costo delle iniziative, • promozione, indirizzo e fertilizzazione; 53 Azione n° 5: Creazione di imprese nel settore ambientale • emanazione del bando; • selezione dei progetti; • finanziamento degli investimenti contributi in conto capitale; • monitoraggio. con I risultati attesi erano: • n. 30 soggetti contattati nel corso dell’attività di animazione e fertilizzazione; • n. 3 progetti realizzati. Ufficiale della Regione Basilicata numero 88 del 10 dicembre 2004. Il termine ultimo per la presentazione di proposte è ricaduto nel mese di febbraio 2005. Al fine di migliorare la diffusione del bando e di informare i possibili beneficiari è stato organizzato un seminario pubblico presso la sede della Comunità Montana Medio Agri in data 17 dicembre 2004. Sono stati impostati e redatti i seguenti strumenti promozionali riferiti alla creazione di impresa: • opuscolo informativo contenente il bando e la modulistica necessaria alla candidature delle proposte progettuali; • dépliant. Considerata l’innovatività delle iniziative agevolabili è stato necessario fare una importante azione di sensibilizzazione sul territorio. Sette imprese hanno presentato domanda di finanziamento. Il Comitato Direttivo, previo esame da parte del partner tecnico Sviluppo Italia, all’uopo incaricato, ha approvato solo due delle sette proposte che sono state ammesse a finanziamento. Con la D.G.R. 2141 del 24 ottobre 2005 è stata approvata la graduatoria finale. I due progetti, presentati dalle Ditte METAQUADRA VALLEY s.r.l. e ENERGY OIL sono stati finanziati, nella misura del 40% delle spese ammissibili, nel dicembre 2005 con un contributo rispettivamente di € 154.524,00 e di € 795.480,18. Non essendo sufficienti le risorse del Programma di Azioni Innovative FESR, interveniva a completamento del finanziamento il PO Val d’Agri per € 140.004,18. Durante il 2006 vi sono state azioni mirate alla valutazione dei problemi riscontrati dalle imprese. In tale ottica, previo parere del Comitato Direttivo, sono state approvate due varianti ed autorizzate le proroghe del termine di ultimazione Budget: € 900.000,00 Actual: € 137.869,87 complessivamente, era superiore alle somme disponibili e quindi non sarebbe stato possibile finanziare altri progetti. Per le motivazioni indicate nella colonna a sinistra, una delle imprese ha avuto difficoltà nella realizzazione del progetto e, quindi non ha realizzato l’intervento. Essendosi chiuso il programma non era più possibile emanare un nuovo bando. 54 Azione n° 5: Creazione di imprese nel settore ambientale Budget: € 900.000,00 Actual: € 137.869,87 dell’investimento. Solo l’impresa METAQUADRA VALLEY s.r.l. è riuscita a realizzare il progetto presentato, seppure con una riduzione delle linee di produzione. Gli ostacoli riscontrati dalla seconda impresa, ENERGY OIL, sono riconducibili a difficoltà finanziarie ed ai tempi lunghi per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie in tema di energia. Azione n° 6: Misure di accompagnamento Budget: € 80.000,00 Actual: € 81.168,46 Previsioni di attuazione Attuazione effettiva Differenze individuate Sviluppare, a seguito di una fase di studio preliminare, azioni che consentano la creazione di una rete di interessi attorno all'iniziativa nel suo complesso, attraverso attività di networking del programma e valorizzazione delle attività presso regioni e referenti nazionali ed europei. • A-CREAZIONEDEL MARCHIO "TERRITORIO DI ECCELLENZA” Si è provveduto ad impostare i criteri di concessione ed il relativo regolamento d'uso predisponendo il un disciplinare del marchio. I primi soggetti ad usufruire della concessione del marchio saranno le Amministrazioni comunali beneficiarie del Programma che hanno perseguito l'obiettivo di dotarsi di un Sistema di Gestione Ambientale ai fini della registrazione EMAS . • B - DIFFUSIONE ON LINE E’ stato progettato e sviluppato il sito web del Programma, strutturato secondo l’architettettura e le finalità previste. La messa on line del sito è prevista entro il 2007. Questo sito si aggiunge e potrà sostituire la sezione web già presente sin dall’inizio del programma sul sito istituzionale della Regione Basilicata. Con riferimento alla creazione della Rete del territorio di Eccellenza, si segnala che Differentemente da quanto auspicato, più che programmato, non si è riusciti materialmente, entro i termini temporali del Programma, a concretizzare l’avvio alla costituzione della stessa, in quanto i tempi formali di registrazione del marchio, di approvazione ed adozione del disciplinare, ma anche quelli necessari ad una adeguata sensibilizzazione ed animazione dei potenziali soggetti aderenti, si sono rivelati più lunghi del previsto. Va tuttavia evidenziato l’interesse che il lancio dell’iniziativa ha suscitato, ad esempio presso le amministrazioni provinciali e dunque le potenzialità di prosecuzione del percorso stimolato grazie alle iniziative attuante nel Programma. A febbraio del 2006 il Comitato Direttivo del PRAI ha approvato il piano di attività di dettaglio per l’azione 7.6, finalizzato ad impostare e sviluppare nell’ambito delle misure di accompagnamento al programma, una vera e propria strategia di autopromozione, a partire dalla realizzazione delle azioni ed iniziative di disseminazione e messa in rete di seguito dettagliate, il cui fine è stato quello di contribuire in modo sinergico alla creazione di una rete di eccellenza a livello regionale tra soggetti impegnati nel perseguimento di obiettivi di miglioramento ambientale che possa implementarsi e crescere oltre il limite temporale e contenutistico del Programma. • C-DISSEMINAZIONE MIRATA IN AMBITO REGIONALE 55 Azione n° 6: Misure di accompagnamento Il marchio del Territorio di Eccellenza, ha costituito e dovrà costituire per il futuro il perno di tutte le iniziative ed azioni realizzate e da realizzare. Il Piano di attività si articola in 4 azioni, precedute da un'azione preliminare trasversale come di seguito descritte. • A-CREAZIONE DEL MARCHIO "TERRITORIO DI ECCELLENZA” Il marchio ha una duplice funzione: - da un lato caratterizzare tutte le azioni e gli interventi di diffusione e promozione previsti; - dall'altro identificare e qualificare i soggetti (pubblici e privati) che entreranno a far parte della rete di eccellenza secondo le modalità previste nell'Azione (D) di seguito descritta – e ai quali dovrà esserne concesso il diritto d'uso. • B - DIFFUSIONE ON LINE Il principale strumento di diffusione e messa in rete del Programma e delle iniziative ad esso correlate è il web. A tale scopo, si procederà alla progettazione e sviluppo di un sito web dedicato al Programma. Il sito dovrà costituire una vetrina delle azioni per la sostenibilità realizzate in Val d’Agri (da Regione, Comuni, Comunità Montane, PIT, imprese, associazioni, scuole, cittadini), a partire naturalmente dalla presentazione delle attività svolte e dai risultati conseguiti nell'ambito del Programma. La sua struttura sarà articolata su due livelli: a) uno finalizzato ad offrire contenuti e mettere in rete informazioni, buone pratiche e risultati; b) l'altro finalizzato alla presentazione e promozione del territorio e alla messa in rete degli attori dello sviluppo locale Budget: € 80.000,00 Actual: € 81.168,46 ED EXTRA REGIONALE L’azione si articola in quattro fasi distinte: 1.Disseminazione sul territorio regionale. Nel mese di febbraio 2007, sono stati realizzati a Potenza e a Matera 2 incontri seminariali rivolti agli Enti Locali dal titolo “La certificazione ambientale degli enti locali: risultati dell’azione pilota nel Comprensorio della Val d’Agri e presentazione degli strumenti di gestione ambientale dell’PA – ISO 14001, EMAS II” ed un incontro seminariale rivolto alle imprese, dal titolo “La certificazione ambientale delle imprese: presentazione degli strumenti di gestione ambientale delle aziende del settore Agroalimentare, Turistico, Forestale – ISO 14001, EMAS II” L’organizzazione dei seminari, è stata preceduta da una fase di promozione mirata preso i potenziali beneficiari (per gli Enti Locali: Comuni, Comunità Montane, PIT, ANCI, UPI, UNCEM, per le imprese: APT, ALSIA, Associazioni di categoria, Camere di commercio, Consorzi di produttori o di servizi, etc.) ed ha previsto il coinvolgimento attivo delle due Amministrazioni Provinciali, dell’ARPAB e di altre Agenzie specializzate regionali, al fine di creare un asse di collegamento al Programma su tutto il territorio regionale. Una illustrazione del Programma è stata anche effettuata durante l’incontro di Pisticci del 16/2/2007 organizzato dalla Amministrazione Provinciale di Matera nell’ambito di una promozione dell’EMAS rivolta ai Comuni della fascia jonica della Basilicata. Presenti rappresentanti ministeriali, dell’Amministrazione Provinciale di Matera, dei Comuni, dell’A.P.I., della CNA e della CCIAA di Matera. 2.Disseminazione sul territorio extra regionale. Con riferimento al tema della certificazione ambientale e più in generale della sostenibilità, il 56 Azione n° 6: Misure di accompagnamento sostenibile e delle iniziative da essi realizzate. • C-DISSEMINAZIONE MIRATA IN AMBITO REGIONALE ED EXTRA REGIONALE L’azione si articola in quattro fasi distinte: 1.Disseminazione sul territorio regionale. La diffusione e disseminazione all’interno della Regione, sarà effettuata mediante la realizzazione di giornate seminariali, rivolte a pubbliche amministrazioni ed imprese 2.Disseminazione sul territorio extra regionale. La diffusione e disseminazione in ambito extraregionale avverrà mediante il collegamento alle reti nazionali, europee ed internazionali specializzate nella divulgazione di esperienze e buone pratiche nei settori oggetto dell'intervento. 3.Disseminazione dell’ MFA. L’obiettivo è quello di presentare a livello regionale il metodo ed i risultati dell'Analisi di Flussi di Materia realizzata nell'ambito del Programma Regionale, mediante l'organizzazione di un Convegno rivolto ad interlocutori tecnici della P.A. locale, dell' Università, degli enti di ricerca e di statistica e di associazioni ambientaliste. 4.Disseminazione sul territorio regionale dell’esperienza maturata attraverso il bando rivolto ad imprese eco-compatibili e di eventuali altri strumenti finanziari per iniziative analoghe attraverso un seminario ad hoc. • D - ATTIVITÀ EDITORIALI Si prevede che gli strumenti editoriali per la diffusione del Programma e dei suoi temi portanti debbano essere essenzialmente tre: - un CD-ROM/DVD divulgativo/didattico, che contenga tutte le informazioni inerenti il Programma, i suoi promotori ed attuatori, gli attori coinvolti, il territorio di riferimento, i percorsi, i metodi ed infine i risultati conseguiti. - un inserto speciale dedicato al Territorio di Eccellenza da distribuire in associazione ad una Budget: € 80.000,00 Actual: € 81.168,46 Programma è stata effettuata una ricerca delle reti dove creare un collegamento diretto. Il collegamento sarà attivato dopo l’attivazione del sito web dedicato sopra indicato. Le reti individuate sono le seguenti:i: TANDEM: Rete nazionale delle organizzazioni pubbliche dotate di un SGA (ISO, EMAS), Nata all’interno di un progetto LIFE- Ambiente coordinato dalla Provincia di Bologna. BIG-NET: Network europeo per la diffusione degli acquisti verdi, promossa dall’ICLEI GPP-NET: Network nazionale degli EE.LL. e delle Regioni che hanno introdotto un sistema di acquisti pubblici verdi. CARTESIO: Rete per la promozione dell’EMAS nelle aree industriali 3.Disseminazione dell’ MFA. La presentazione del Rapporto di Analisi dei Flussi di Materia della Regione Basilicata e la diffusione dei risultati è avvenuta nell’ambito del Convegno Finale di chiusura del Programma realizzato a Potenza a febbraio 2007. Per tale circostanza, al Convegno sono stai invitati a partecipare i referenti regionali dell’ISTAT e responsabili accademici dell’Università di Basilicata interessati al tema, anche al fine di creare una rete di interessi attorno all’iniziativa funzionale ad un ulteriore approfondimento e sviluppo della metodologia di analisi a livello regionale. 4.Disseminazione sul territorio regionale (7.5) Nel mese di febbraio 2007 è stato realizzato un incontro seminariale rivolto agli Enti Locali ed alle imprese sul tema della creazione di Imprese Ecocompatibili dal titolo “Risultati del progetto e strumenti per lo sviluppo imprenditoriale del territorio”. L’incontro ha visto partecipare molti amministratori locali interessati all’argomento. In tale sede è stato ospite anche l’impresa 57 Azione n° 6: Misure di accompagnamento rivista specializzata in campo ambientale. - una Collana di Quaderni Ambientali tematici, che si caratterizzi come strumento di studio e di approfondimento rivolto e messo a disposizione di insegnanti ed educatori a vario livello e di quanti nei territori operano per la promozione dello sviluppo sostenibile. E- CREAZIONE DELLA RETE DEL TERRITORIO D’ECCELLENZA Come già precisato, la strategia di sviluppo della Rete del Territorio di Eccellenza regionale è basata sul marchio e la sua diffusione. Il marchio dovrà essere concesso a tutte le amministrazioni, le imprese e le associazioni che decidono di prendersi degli impegni pubblici, dandone conto, in tema di miglioramento ambientale. Il nucleo centrale della rete dovrà essere costituito a partire dalle Amministrazioni beneficiare del Programma e dai partners istituzionali promotori, che sono chiamati a svolgere una fondamentale azione di impulso. L'attività di animazione per lo sviluppo della rete sarà basata sulla proposta di sottoscrizione di una Carta degli Impegni per il Territorio di Eccellenza, nella quale verranno definiti e fissati specifici obiettivi di miglioramento ambientale (quali ad esempio il perseguimento di certificazioni ambientali per istituzioni e imprese, dell’etichettatura ecolabel per il settore turistico, l’adozione degli “acquisti verdi” nella pubblica amministrazione, il raggiungimento di elevati tassi di raccolta differenziata, l’uso delle energie rinnovabili, etc.) che ciascun soggetto aderente si impegna a raggiungere in un arco di tempo definito. In sintesi, il percorso sarà articolato come segue: • individuazione delle categorie di obiettivi di miglioramento ambientale e definizione in bozza dei contenuti della Carta degli impegni; • predisposizione di una mappa di potenziali Budget: € 80.000,00 Actual: € 81.168,46 Metaquadra Valley che ha beneficiato di contributo e che ha illustrato la propria esperienza. • D - ATTIVITÀ EDITORIALI Tra i prodotti editoriali previsti si è provveduto a realizzare: - una raccolta in formato elettronico di tutte le informazioni, le attività ed i documenti inerenti il Programma; - due CD Rom contenenti dispense, dati, informazioni, normativa e casi di studio, destinati uno agli EE.LL. ed uno alle imprese (distribuiti in occasione dei seminari sopra descritti; - due schede tecniche sui risultati delle attività (certificazione ambientale e creazione di nuove imprese eco-compatibili), a completamento del Book di presentazione del Programma già realizzato. - dell’inserto speciale dedicato al Programma pubblicato sulla rivista AKIRIS, trimestrale a diffusione regionale dedicato al tema dello sviluppo della Val d’Agri; - redazione di tre volumi della Collana di quaderni Ambientali dedicati al tema della progettazione educativa, dal titolo: - “Educazione alla sostenibilità- Impronta ecologica” - “Per una educazione alla responsabilità dei cittadini” - “Costruire un Sistema di Gestione Ambientale nella scuola” • E-CREAZIONE DELLA RETE DEL TERRITORIO D’ECCELLENZA Le attività inerenti lo sviluppo della rete del Territorio di Eccellenza, hanno riguardato : - il disegno e la condivisione tra i partner e la Regione della strategia di fondo; - la mappatura di massima dei soggetti potenziali aderenti e l’individuazione delle categorie di 58 Azione n° 6: Misure di accompagnamento Budget: € 80.000,00 Actual: € 81.168,46 soggetti sottoscrittori (pubbliche amministrazioni, agenzie specializzate regionali, enti strumentali, imprese, università, associazioni di categoria ed enti parco, etc.); • contatto e verifica dei soggetti individuati, attraverso azioni di direct mail, seguite da incontri di approfondimento con i soli soggetti interessati; • realizzazione di un evento finale. obiettivi di miglioramento ambientale; - la definizione del percorso/moodalità di adesione alla rete mediante la sottoscrizione di una “Carta degli Impegni” per il territorio di Eccellenza. Partecipare a reti nazionali o internazionali specializzate nella divulgazione di esperienze e buone pratiche nei settori oggetto dell'intervento. Vedi sopra (Disseminazione sul territorio extraregionale). Inoltre la Regione Basilicata ha partecipato alla costituzione della rete italiana “CoorIInnA” (Coordination of Italian Innovative Action) ed ha partecipato a tutte le attività di scambio di buone pratiche attraverso essa realizzate. Azione n° 7: Assistenza tecnica, monitoraggio, valutazione e pubblicità Budget: € 114.000,00 Actual: € 121.095,94 Previsioni di attuazione Attuazione effettiva Differenze individuate L’azione prevede interventi di assistenza tecnica al Programma che riguardano la gestione, l’attuazione, la sorveglianza e il controllo, nonché la pubblicizzazione. L’azione si articola nelle seguenti operazioni: - attività di supporto specialistico alla gestione ed attuazione del Programma - attività di controllo del Programma e degli interventi realizzati effettuate da e per conto del Comitato Direttivo, dell’Organismo di Gestione dell’Organismo di controllo - attività di valutazione del Programma realizzate dal Comitato Direttivo - attività svolte dalla segreteria tecnica a supporto del Comitato Direttivo - attività di comunicazione, informazione, e Le attività previste sono state realizzate. L’attività di supporto è stata fornita principalmente dalla struttura regionale che coordina i programmi comunitari, coadiuvata dai partner tecnici Sudgest e Sviluppo Italia Basilicata. La stessa struttura regionale ha coordinato le azioni di monitoraggio implementandole nel sistema informatico utilizzato anche per il POR Basilicata 2000-2006. Ha, inoltre, fornito il supporto e svolto il ruolo di segreteria tecnica per il Comitato Direttivo e per il Comitato di Sorveglianza delle Forme di Intervento Comunitario in Basilicata. Sono state realizzate numerose pubblicazioni ed organizzati seminari e convegni (vedasi paragrafo 2.6 del rapporto finale). Non si rilevano differenze significative. 59 Azione n° 7: Assistenza tecnica, monitoraggio, valutazione e pubblicità - Budget: € 114.000,00 Actual: € 121.095,94 pubblicità del Programma dotazione di strumenti tecnologicamente avanzati funzionali all'attuazione del Programma. I risultati attesi erano i seguenti: - Garantire la correttezza gestionale del Programma ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso il funzionamento del processo di attuazione, sorveglianza e controllo da parte degli Organismi designati a ciascuna attività. − Favorire la divulgazione e l’informazione delle azioni previste dal Programma la fine di assicurare la più ampia partecipazione dei soggetti locali potenzialmente interessati. − Realizzare azioni di assistenza tecnica a sostegno degli interventi previsti dal Programma al fine di garantire la corretta ed efficace attuazione degli stessi attraverso attività che si sviluppano prima, durante e dopo l’attuazione degli interventi. 60 ANNEX 4 61 ANNEX 5 LIST OF ADDRESSESS OF RAPPRESENTATIVE WEB-SITES Il sito ufficiale utilizzato per la pubblicazione e la diffusione del Programma di Azioni Innovative FESR “Territorio di Eccellenza” è: www.regione.basilicata.it/sportelloeuropa Per entrare nell’area dedicata al PRAI occorre cliccare su Azioni Innovative FESR. Tale sito è stato dedicato a tutti i programmi comunitari attuati attraverso la Regione Basilicata. 62 63