C M Y CM MY CY CMY 1 K ANNO XLIX - FEBBRAIO 2009 N.1 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA Bilancio di previsione 2009 Un fondo di solidarietà per famiglie in stato di emergenza Roncaglio - via Rivasi Nuovi cantieri e patto per la riqualificazione Via Repubblica Più sicura con gli attraversamenti pedonali rialzati C M Y CM MY CY CMY K 1 Non sarà un anno facile il 2009. La crisi economica sta lasciando segni, evidenti e dolorosi, sul corpo sociale. E il peggio deve venire. Il Governo sta compiendo scelte insufficienti che, tra l’altro, penalizzano i Comuni, le istituzioni più vicine ai cittadini. Nonostante le difficoltà, la Giunta ha presentato al Consiglio comunale, che l’ha approvato il 28 gennaio, il bilancio di previsione per il 2009 seguendo senza tentennamenti la strada imboccata nel 2005. Non arretriamo. Non vogliamo che il patrimonio di servizi pubblici e sociali che il nostro Comune ha costruito, dando un formidabile sostegno alla crescita cavriaghesi che lavorano fuori dal comune. Certo è difficile fare previsioni ottimistiche per il futuro. Comunque vada è bene che ci prepariamo ad un’eventuale emergenza prevedendo un fondo che ci permetta di intervenire in maniera tempestiva. Il fondo riguarderà anche le famiglie - purchè residenti a Cavriago - che usufruiscono dei servizi di nido e scuole dell’infanzia non comunali (private o statali). Con questo fondo di 50.000 euro, intendiamo dare un aiuto concreto alle famiglie con bambini piccoli, consci dei costi e dei sacrifici che devono affrontare. Inoltre vogliamo creare le condizioni per cui tutti CRESCITA E SOLIDARIETÀ: ANDIAMO AVANTI economica e sociale della comunità e del territorio, subisca il benché minimo ridimensionamento. Nel 2009, perciò, non ci saranno riduzioni dei servizi alla cittadinanza e non ci saranno aumenti delle tariffe (compresa quella dei rifiuti), delle imposte e delle rette dei servizi sociali. La Giunta comunale ha adottato la “linea Cofferati”. Prendendo spunto dalla proposta del sindaco di Bologna, nel bilancio preventivo viene stanziato un fondo per aiutare le famiglie messe in difficoltà dalla recessione economica. Servirà per ridurre le spese per le rette di frequenza di scuole dell’infanzia e asili nido alleviando le difficoltà delle mamme e dei papà che potrebbero perdere nel 2009 il lavoro o trovarsi in cassa integrazione. Non abbiamo (almeno fino ai primi di febbraio) notizia di aziende di Cavriago con personale in cassa integrazione. Stiamo raccogliendo informazioni sui i bambini continuino a frequentare le scuole dell’infanzia e gli asili. Non è stato facile costruire questo bilancio, soprattutto a causa della Finanziaria approvata dal Governo Berlusconi che riduce i trasferimenti e blocca qualsiasi autonomia dei Comuni contraddicendo tutte le belle affermazioni sul Federalismo e sul ruolo propulsivo delle autonomie locali. Per fare quadrare i conti siamo stati costretti a ridurre il piano degli investimenti, l’esatto contrario di quello che si dovrebbe fare in tempi di crisi. Ma non ci fermiamo. Nel 2009 sono in agenda lavori pubblici, già appaltati, per circa tre milioni e mezzo di euro; si avvierà la progettazione di importanti opere di urbanizzazione; si aprirà il cantiere del nuovo Centro culturale a villa Sirotti – Bruno. Il sindaco Vincenzo Delmonte IN QUESTO NUMERO In primo piano 4 Il Bilancio 2009 sfida la crisi Pubblica istruzione 6 CavriagoInfanzia: più di 2 milioni di euro per scuole materne e nido Nuove opere 7 Lavori pubblici per tre milioni e mezzo di euro In primo piano 8 Comune – Comitato Rivasi Ovest. Un pattoper riqualificare la zona dalla Castellina a Barco In primo piano 10 Roncaglio 2, sorge un nuovo quartiere Lavori pubblici 12 Corte Tegge: 2 milioni per le fogne nuove. Obiettivo: stop agli allagamenti La memoria 13 Giuseppe Dossetti torna a parlare al cuore dei cavriaghesi Solidarietà 15 Cittadinanza attiva – il regolamento e il registro dei volontari Welfare 16 Al “Banco alimentare” i pacchi della solidarietà Ambiente 18 “Ricicloni” in casa, con le compostiere La memoria 21 Cavriago e gli alpini tributano gli onori al generale Reverberi Strade sicure 22 Attraversamenti pedonali rialzati, bravi rallentatori di velocità Strade sicure 24 Attraversamenti pedonali rialzati in regola Diario 26 Il grazie del Comune agli sponsor del “Natale a Cavriago” Dal Consiglio comunale 28 “Bilancio comunale 2009: affrontiamo l’emergenza e sosteniamo le famiglie. Pdl e Rifondazione preferiscono fare polemica” (gruppo consiliare “Uniti per Cavriago”) 29 “Consiglio Comunale di Cavriago "aperto" ai cittadini svoltosi il giorno 10 dicembre 2008 “Esame della Legge Gelmini” disposizioni urgenti in materia di istruzione e università: Le conseguenze sul sistema scolastico” (gruppo consiliare Popolo delle libertà - Lega Nord) 30 “Bilancio di previsione 2009: una bilancio dei bilanci” (gruppo consiliare “Progetto sociale Rifondazione comunista”) N. 1 FEBBRAIO 2008 Una copia 0,62 euro Chiuso in redazione il 3 FEBBRAIO 2009 Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE) tel. 0522 373 484 fax 0522 575 537 e-mail: [email protected] Editore: Comune di Cavriago (RE) Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia n°288 del 16/10/1970 Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti 1, Cavriago (RE) Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848 Progetto e impaginazione: www.adv-re.com C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO SFIDA LA CRISI ieci milioni di spese correnti, in massima parte previste per gestire ed erogare i servizi alla persona, investimenti in frenata: 1,2 milioni di euro (di cui mezzo milione per finanziare la costruzione della nuova scuola dell’infanzia). La rete dei servizi sociali, dall’infanzia agli anziani, non subisce tagli. Stop agli aumenti di rette e tariffe. Un fondo di solidarietà (50.000 euro) a sostegno delle famiglie alle prese con problemi di lavoro, come un ammortizzatore sociale, per ridurre in caso di emergenza i costi delle rette di nido e scuola materna. D La Giunta comunale ha presentato il 21 gennaio il bilancio preventivo del 2009; il Consiglio comunale l’ha approvato il 28 gennaio, con i voti del gruppo consiliare di maggioranza “Uniti per Cavriago”, contrari il gruppo “Progetto sociale – Rifondazione comunista” e il gruppo della “Casa della libertà”. Il tutto in ritardo di un mese sulla tabella di marcia. Negli ultimi anni Cavriago è sempre stato tra i pochi Comuni della provincia ad approvare, entro San Silvestro, il bilancio preventivo dell’esercizio finanziario dell’anno successivo. È anche questo un segno della crisi che si è abbattuta sull’economia, in piena recessione, delle difficoltà e delle incognite - che pesano sulle Amministrazione comunali e ne frenano la politica degli in vestimenti - create dalla manovra finanziaria del Governo centrale che ha tagliato l’ICI e ridotto l’autonomia finanziaria degli enti locali. Proprio mentre si gettano le fondamenta legislative del federalismo! Nonostante tutto, nel 2009 non ci saranno né tagli né riduzioni dei servizi alla cittadinanza e non ci saranno aumenti delle tariffe, delle imposte e delle rette dei servizi comunali. Nessun passo indietro sulla qualità delle prestazioni, nessun aumento tariffario. Non aumenterà nemmeno la tariffa sui rifiuti, poiché il bilancio comunale si farà carico dei maggiori costi dei servizi, compreso questo che sarebbe stato del 5,3 % , per un importo complessivo di 68.000 euro (3,20 euro per abitante). È confermata l’addizionale all’Irpef dello 0,25 %; come nel 2008 il Comune esonera dal pagamento i cittadini con un reddito inferiore ai 15.000 euro l’anno. Inoltre il Consiglio comunale ha deliberato (con l’astensione dei gruppi consiliari di opposizione) di istituire un fondo di solidarietà di 50.000 euro, per i genitori che sono in cassa integrazione o hanno perso il lavoro, che consentirà di ridurre i costi delle rette del nido e della scuola materna alleviandone il peso sui bilanci familiari. Spese e investimenti Il bilancio 2009, si attesta sui 10 milioni di euro di spesa corrente, con investimenti di 1,2 milioni di euro. Il bilancio del 2009 sostiene il peso di maggiori spese per il funzionamento e l’erogazione dei servizi ai cittadini e “assorbe” gli aumenti delle tariffe e delle rette dei servizi sociali, senza scaricarli sulle spalle delle famiglie e senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini contribuenti. Ma questa manovra ha un prezzo: una brusca frenata nell’opera di consolidamento del bilancio economico dell’azienda – Comune. Infatti, se nel 2008 si era ridotto a ENTRATE CORRENTI ICI Addizionale Irpef Compartecipazione Irpef Altre (Enel pubblicità, ecc) Contributi dallo Stato Contributi dalla Regione Altri contributi Dai servizi comunali Da sponsorizzazioni Rimborsi e varie Fitti attivi Oneri di urbanizzazione Plusvalenze patrimoniali TOTALE Risorse per investimenti TOTALE 4 2008 (assestato) 2.511.782 260.000 85.011 237.680 1.907.253 371.170 227.761 2.291.741 207.590 1.218.518 199.100 211.310 290.000 10.125.106 - 262.647 9.862.459 2009 (previsione) 2.488.782 260.000 85.011 239.000 1.787.246 329.549 347.575 1.976.426 196.440 1.553.779 208.000 600.000 328.090 10.454.808 - 148.800 10.306.008 C 211.000 euro il ricorso agli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente, nel 2009 si prevede di stanziare 600.000 euro. Ciò significa che risorse importanti vengono sottratte al finanziamento di lavori e opere pubbliche. “Scompare” l’ICI sulla prima casa (una bella sforbiciata alle entrate dei Comuni) M Y CM MY CY CMY K SPESE CORRENTI PER SETTORE Amministrazione generale Bilancio e Affari generali Scuola – cultura – sport – giovani Sicurezza sociale Farmacia comunale Uso e assetto del territorio TOTALE 2008 (assestato) 1.549.266 655.955 3.493.335 2.422.733 186.444 1.554.726 9.862.459 2009 (previsione) 1.843.436 670.089 3.786.568 2.281.818 227.217 1.496.880 10.306.008 Le spese “generali” e per la scuola aumentano per la richiesta di trasferimenti di risorse dal Comune di Cavriago all’Unione dei Comuni della Val d’Enza e all’azienda speciale CavriagoInfanzia. Servono per finanziare i servizi. Si prevede che le spese per il personale saranno nel 2009 di 3.309.917 euro (rispetto ai 3.244.856 del 2008) per coprire gli aumenti contrattuali. La quota capitale mutui sarà di 383.021 euro (rispetto ai 396.190 del 2008). INVESTIMENTI 2009 Opere stradali e simili RONCAGLIO: nuova scuola dell’infanzia Manutenzione straordinaria edifici pubblici CASE POPOLARI ristrutturazione VIA REPUBBLICA acquisto area Sassi TOTALE 55.000 500.000 223.800 35.000 400.000 1.213.800 Per la ristrutturazione delle case popolari è previsto lo stanziamento di 160.000 euro (35.000 da parte del Comune più il contributo di 125.000 euro della Regione). I 400.000 euro per l’ex area Sassi sono stanziati per pagare il rogito della compravendita dell’area dov’è stato allestito il nuovo parcheggio di via Repubblica. e il mancato gettito dovrebbe essere compensato – si spera – col rimborso dello Stato. Quest’anno il Comune intende comunque completare l’operazione di recupero dell’evasione totale dell’imposta dovuta. Questi i lavori pubblici più significativi che partiranno nel 2009: il nuovo Centro culturale di Villa Sirotti-Bruno, la rotatoria all’incrocio di Via Repubblica con via Gramsci e via E.Arduini, la riqualificazione di Via Campofiori. Inizieranno inoltre i lavori per la realizzazione delle rete fognaria delle acque nere nelle ultime quattro vie non servite a Cavriago, mentre in zona Corte Tegge verrà aperta una nuova stazione ecologica attrezzata e saranno realizzate le fognature per le acque bianche in modo da scongiurare le esondazioni in occasione di forti acquazzoni. Nella seconda metà del 2009 inizieranno i lavori della nuova scuola dell’infanzia a Roncaglio. INVESTIMENTI 2009 (fonti di finanziamento) Alienazioni patrimoniali Dotazioni territoriali Oneri di urbanizzazione Utile straordinario Enìa Contributo Regione per Centro culturale TOTALE 117.000 671.000 277.000 130.000 18.800 1.213.800 RETTE DEI SERVIZI AGLI ANZIANI CASA PROTETTA posto convenzionato (al giorno) CASA PROTETTA posto non convenzionato (al giorno) CENTRO DIURNO posto convenzionato (al giorno) CENTRO DIURNO posto non convenzionato (al giorno) CENTRO NOTTURNO ( a notte) Assistenza domiciliare Pasti a domicilio 2008 2009 aumento 41,76 44,20 2,44 64,77 64,77 - 21,68 23,47 1,79 33,13 20 5,00 6 33,13 20 5.00 6 - Le tariffe dei posti convenzionati della Casa protetta e del Centro diurno sono “congelate” in attesa che la Regione definisca l’entità del contributo economico che si auspica tale da coprire eventuali aumenti dei costi. 5 C M Y CM MY CY CMY K PUBBLICA ISTRUZIONE CavriagoInfanzia: più di 2 milioni di euro per scuole materne e nido P er finanziare le attività di CavriagoInfanzia (si vedano le tabelle a fianco), l’azienda speciale che gestisce i servizi educativi per l’infanzia, il Comune affronterà maggiori spese per un importo di oltre 278.000 euro, di cui: 53.000 circa per azioni di sostegno a quattro bimbi handicappati - 30.000 per il trasporto scolastico (l’appalto costa il 14 % in più) – 8.000 per l’atelierista del nido – 50.000 per l’appalto di Coopselios – circa 73.000 per assunzioni di nuovo personale – altre spese per il funzionamento dell’azienda. RICAVI Proventi dalle rette Asilo nido “Le Betulle” “I Tigli” Trasporto Extrascuola Mensa scolastica 241.000 euro per nuovi progetti dell’istituto comprensivo Proventi dalle assegnazioni Scuole dell’infanzia Asilo nido Rimborso mensa insegnanti Fondi regionali: handicappati – trasporti - ausili Contributo del Comune a pareggio Rimborso al personale comandato È stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra Amministrazione comunale, CavriagoInfanzia e l'Istituto comprensivo "Giuseppe Dossetti" per l'anno scolastico 2008 - 2009. I progetti finanziati dal Comune riguardano l'assistenza scolastica (mensa, trasporto, supporto alla vigilanza per gli ingressi anticipati, materiali didattici), l'ambito sociale (supporto ai ragazzi con deficit, integrazione dei ragazzi stranieri), l'ambiente, la cultura (promozione alla lettura in biblioteca e musica), l'educazione degli adulti e la memoria storica. Il protocollo prevede anche numerosi interventi per l’acquisto di materiali e strumentazioni informatiche. Lo stanziamento del Comune è di 241.000 euro (previsto nel bilancio del Comune); la realizzazione dei progetti è affidata all’azienda speciale CavriagoInfanzia. Questo finanziamento si aggiunge alle spese sostenute dal Comune per importanti interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, che proseguiranno nel 2009. "Il Comune aumenta il proprio investimento nell'istruzione dichiara l'Assessore Tutino - Mentre da Roma si riducono le risorse destinate alla scuola, a Cavriago si investe di più. E'una scelta voluta e appoggiata da tutta la nostra comunità". TOTALE COSTI Personale Comandato Nuovi assunti Servizi Appalti scolastici e trasporto Mensa scuola dell’obbligo Collaborazioni Progetti extrascolastici e di qualificazione Protocollo d’intesa Prestazioni professionali Acquisto beni Oneri diversi di gestione Imposte tasse bolli TOTALE 6 2009 226.754 177.434 175.064 55.000 14.500 130.800 779.552 112.000 18.500 5.500 10.000 511.021 895.095 1.552.116 2.331.668 2009 895.095 379.421 1.274.516 548.181 139.800 102.300 111.171 18.000 12.500 941.952 45.200 20.000 50.000 2.331.668 C M Y CM MY CY CMY K NUOVE OPERE Lavori pubblici per 3 milioni e mezzo di euro Già appaltati, saranno eseguiti nel 2009 Progetti al via Nel 2009 si elaborano i progetti di massima di importanti opere di urbanizzazione Riqualificazione di via Rivasi Ovest Completamento delle opere di urbanizzazione nelle vie Rossini, Belloni e Rosselli Pista ciclo – pedonale della Barboiara Pista ciclo – perdonale ex Cremeria – parco del Cerchio Parcheggio nell’ex area della Cooperativa Muratori Ampliamento del parco del Cerchio (verde pubblico di dotazione del piano urbanistico di Roncaglio) Riqualificazione della piazza della Corte (insediamento storico Corte Tegge) Completamento via Gramsci Nuova rotatoria a San Remo (vie Repubblica – Gramsci – E. Arduini) Riqualificazione di via Campofiori Riqualificazione energetica del Municipio Impianti fotovoltaici scuola “De Amicis” Nuova stazione ecologica a Corte Tegge Nuove fognature nell’area industriale di Corte Tegge Fogne per acque nere vie XXV Aprile, 1° Maggio, Tornara, Pozzo Piola TOTALE A Villa Sirotti – Bruno si aprirà il cantiere del nuovo Centro culturale 7 70.000 173.000 130.000 430.000 173.000 230.000 2.036.000 250.000 3.492.000 C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO iù di quattrocento cittadini, nell’autunno del 2007, avevano firmato e inviato una petizione al Comune, chiedendo di essere coinvolti nella definizione del piano urbanistico della nuova area di espansione residenziale prevista tra le vie Roncaglio e Rivasi. I cittadini sollecitavano e rivendicavano interventi d’urgenza per riqualificare tutta l’area residenziale in buona parte del quadrante ovest di Cavriago. I firmatari si sono costituiti in Comitato cittadino via Rivasi Ovest per aprire un negoziato col Comune. L’Amministrazione comunale ha dichiarato fin dall’inizio la propria disponibilità ad un confronto nel merito delle questioni sollevate dai cittadini, con l’obiettivo di concertare con il Comitato le migliori soluzioni possibili. Dopo dieci mesi di incontri ed assemblee pubbliche si è arrivati alla formulazione del “protocollo d’intesa”, sottoscritto dall’assessore all’Urbanistica Roberto Bertani, per il Comune di Cavriago, e da Azio Boschi, presidente del Comitato Rivasi Ovest. Tutti gli interventi pubblici saranno concordati con i rappresentanti del Comitato. P COMUNE E COMITATO RIVASI OVEST Un patto per riqualificare la zona dalla Castellina a Barco Dalle proteste alle proposte al dialogo, al protocollo d’intesa su 15 punti: un accordo formale “per definire una serie di condizioni necessarie e migliorative per la connessione urbanistica del nuovo insediamento di espansione chiamato AN1b con le vie Rivasi e Roncaglio”. Il Comune e il Comitato cittadino Rivasi Ovest hanno siglato il 27 novembre un patto, approvato dal Consiglio comunale il 22 dicembre, sulla progettazione del nuovo quartiere di Roncaglio (in un ambito di oltre 73 .000 metri quadrati inedificati, tra i tessuti residenziali a sud di via Rivasi, il parco del Cerchio, le frange edilizie lungo la via Roncaglio e delimitato sul quarto lato da via Barboiara) e la riqualificazione urbana del settore ovest di Cavriago: dalla Castellina al confine con Barco di Bibbiano. Le opere di riqualificazione del quartiere Rivasi Ovest sono previste nel piano triennale dei lavori pubblici 2009 - 2011. 8 I PUNTI DELL’ACCORDO 1 Lungo l’attuale Rio Veta verrà realizzata dal soggetto attuatore una fascia di verde delle dimensioni di almeno dieci metri che avrà la funzione di attenuare il reciproco impatto tra le due zone poste a ridosso del Rio: quella esistente verso via Rivasi e quella di nuova realizzazione. All’interno della fascia correrà una pista ciclopedonale che in seguito proseguirà oltre il nuovo ambito fino a connettersi attraverso il Parco del Cerchio con via Rivasi e, in prospettiva, con il complesso della Cremeria e la nuova fermata ACT. 2 La progettazione del nuovo comparto verrà realizzata in modo che su via Dante, attraverso un nuovo asse di collegamento, esca un sub ambito di modeste dimensioni il cui carico urbanistico massimo da realizzarsi sia di non più di 2.700 metriquadrati di superficie costruibile pari aa un massimo di 30 alloggi. Un tale dimensionamento, porterà il carico urbano di via Dante ad un valore più o meno simile a quello già esistente in alcune vie parallele. Tale comparto non sarà collegato funzionalmente dal punto di vista viario / automobilistico con il resto dell’ambito di espansione. La separazione con il resto dell’ambito dovrà essere realiz- C zata in modo che anche in futuro non possa essere collegato in alcun modo. La separazione tra l’intero ambito AN1b e il sub ambito con accesso da via Dante dovrà avvenire con l’interposizione di fabbricati. L’edificazione del sub ambito, di modeste dimensioni che avrà accesso da via Dante, dovrà rispettare la distanza minima di metri 5 dai confini dei singoli lotti sulla quale saranno realizzati i vari edifici, di metri 10 dal confine con la fascia verde, di metri 1° di profondità, da realizzare a ridosso del Rio Veta. Tutti gli edifici realizzati sui lotti del sub ambito con accesso da via Dante avranno un’altezza massima di tre piani fuori terra. Tale prescrizione, unitamente agli altri punti del presente documento, per quanto pertinenti, verranno inseriti nella convenzione urbanistica che regolerà gli aspetti progettuali del futuro PUA. 3 Rispetto ai primi indirizzi di progettazione prsentati dal soggetto atuatore che prevedevano un collegamento funzionale libero tra via Rivasi e via Roncaglio attraverso via Dante, a seguito delle scelte enunciate al punto 2, la viabilità verrà modificata nel seguente modo: verrà progettata una terza strada di accesso al comparto che verrà realizzata utilizzando la preesistente strada della Barboiara nella parte che si connette a via Roncaglio subito dopo la fine della parte abitata della via stessa. 4 L’Amministrazione inserirà nel piano triennale 2009 – 2011 delle opere pubbliche l’impegno finanziario per la sistemazione di via Rivasi nel tratto tra via Castellina e il confine del Paese verso ovest. Le opere che verranno realizzate riguardano il sistema di attenuazione della velocità e di messa in protezione dei pedoni e dei ciclisti con attenzione al sistema delle piste ciclopedonali esistenti. 5 Via Rossini all’intersezione con via Dante verrà chiusa realizzando nei limiti progettuali un parcheggio per almeno due auto mentre sarà allestito un passaggio che manterrà il collegamento ciclo pedonale tra le due vie. La chiusura di via Rossini sarà realizzata con un’aiuola verde completa di piante e arbusti e pilomat. Tale soluzione ha lo scopo di impedire l’uso di via Rossini come by pass per l’accesso e la fuoriuscita del traffico da via Dante. 6 L’Amministrazione si impegna ad inserire nel prossimo Bilancio comunale la somma necessaria per la sistemazione degli assetti proprietari delle vie che insistono M Y CM MY a sud su via Rivasi Ovest con l’obiettivo fin da ora dichiarato di compartecipare entro il limite del 20 % alle urbanizzazioni attualmente non presenti (quali: scarico acque piovane, impianti di illuminazione e asfaltature) e procedendo immediatamente dopo all’acquisizione al patrimonio comunale di dette vie facendosi conseguentemente carico da quel momento delle manutenzioni delle stesse. 7 La viabilità su via Roncaglio richiede una particolare attenzione e pertanto verrà fatto uno studio specifico per la sistemazione della via e la messa in protezione dei pedoni che comprenderà inoltre i modi di accesso alla provinciale Reggio – Montecchio. I temi principali riguarderanno le seguenti questioni: a) Verranno progettate soluzioni che garantiscano il transito in sicurezza lungo la ‘doppia curva’ di Villa Scaruffi e che prevedano misure atte alla protezione dei pedoni. b) Nei due innesti con le nuove vie di ingresso all’ambito AN1b si porrà particolare attenzione alla limitazione della velocità attraverso l’uso dei sistemi che verranno ritenuti più idonei. c) in particolare nella intersezione più a sud (strada della Barboiara) si prevederà un’immissione adeguata per raggi di curvatura e caratteristiche di visibilità. d) Si concorderà con la Provincia di Reggio Emilia le misure atte a garantire la massima sicurezza nell’immissione sulla Provinciale Reggio – Montecchio. e) Oltre al collegamento ciclopedonale di cui al punto 1, sarà realizzato un altro percorso pedonale che partendo dal arco del Cerchio lambisce l’area della nuova scuola, raggiunge la nuova strada di urbanizzazione e si collega con via Barboiara. 8 L’Amministrazione fin da ora conferma che non è sua intenzione procedere ad espropri di porzioni di aree per agevolare l’accesso di via Dante su via Rivasi poiché la futura sistemazione di via Rivasi non necessita di ampliamenti della carreggiata all’intersezione tra via Dante e via Rivasi. 9 Durante la realizzazione delle opere di urbanizzazione, e comunque prima dell’inizio dei avori di edificazione dei singoli CY CMY K lotti del sub ambito con accesso da via Dante, la stessa via Dante sarà posta in sicurezza con la realizzazione di un percorso protetto su uno dei lati e la realizzazione di tutte quelle opere necessarie a garantire un sicuro accesso delle singole proprietà private su via Dante secondo quanto previsto dal vigente Codice della Strada, senza opere che comportino modifiche dello stato attuale delle singole proprietà. Tutto questo al fine di consentire agli abitanti di via Dante di accedervi in modo sicuro. 10 I lavori di realizzazione delle urbanizzazioni mitrate al prolungamento di via Dante verranno eseguiti mantenendo gli accessi di cantiere all’interno del perimetro dell’ambito AN1b ed il collegamento funzionale sarà aperto solo ad opere ultimate. 11 Il numero massimo di alloggi di edilizia convenzionata che potranno essere realizzati nel sub ambito, con accesso da via Dante, sarà per un totale massimo di n° 15 alloggi. 12 L’Amministrazione comunale si impegna ad informare il Comitato fin dalle prime fasi di progettazione ed a condividere le scelte future per la riqualificazione e messa in sicurezza di via Dante, via Roncaglio e via Rivasi. 13 La nuova scuola dell’infanzia dovrà essere funzionalmente collegata con i percorsi ciclopedonali di nuova realizzazione e a quelli esistenti. 14 Tutti i punti in anzi sottoscritti e concordati dalle parti ed attinenti alla fase urbanistica di progettazione dell’ambito AN1b verranno inseriti nella convenzione urbanistica che regolerà gli aspetti progettuali del futuro PUA. 15 L’Amministrazione comunale si impegna a portare questo documento in Consiglio comunale e ad esprimere la propria manifestazione di volontà per la realizzazione degli obiettivi nei modi e nei termini previsti nello stesso. A conclusione di questo confronto sia il Comitato di via Rivasi Ovest che l’Amministrazione comunale, sottolineando la positività del metodo adottato, sottoscrivono i precedenti N° 15 punti. 9 C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO Sorge un nuovo quartiere T ra breve prendono il via le opere di urbanizzazione della nuova area residenziale. Si aprirà nella seconda metà dell’anno il cantiere per la costruzione della nuova scuola dell’infanzia. Il comparto urbanistico ha una superficie territoriale di circa 73.000 metri quadrati e potrà ospitare 162 alloggi, trentaquattro dei quali saranno venduti a prezzi convenzionati, inferiori a quelli di mercato. La superficie edificabile potrà aumentare di 1.500 metri quadrati da destinare ad usi terziari ed attività commerciali al dettaglio o in alternativa ad un’ulteriore quota di alloggi a prezzi convenzionati. Era sulla carta da almeno due decenni “Roncaglio due”, previsto nei piani regolatori e mai decollato per i veti incrociati degli interessi confliggenti dei proprietari degli appezzamenti di terra che formavano il comparto urbanistico. Ora prende forma, col piano urbanistico attuativo (cioè “dettagliato” come si diceva un tempo) nato da un accordo di pianificazione tra il Comune e l’impresa costruttrice “Immobiliare Miramonti” di Castelnovo Monti. L’accordo pubblico – privato è andato in porto perché – in buona sostanza – l’ “interesse preminente” del nostro Comune è di dotare il nuovo quartiere e il quadrante ovest del territorio comunale di una nuova scuola dell’infanzia. 10 C La ditta costruttrice, infatti, si impegna a realizzare le opere di urbanizzazione, a cedere gratuitamente al Comune – in aggiunta agli 8.00 metri quadrati di terra già previsti come dotazione territoriale l’area su cui dovrà costruire la nuova scuola dell’infanzia e a finanziare, in parte, l’opera, a costruire una quota di alloggi di edilizia pubblica da vendere a prezzi calmierati. L’accordo di pianificazione L’assetto urbanistico del comparto si fonda sulla valorizzazione dei tracciati storici e sulla ricucitura della trama viaria e insediativa esistente, in modo da favorire una stretta integrazione del nuovo insediamento con il tessuto edilizio di via Roncaglio ad est; con il parco pubblico a nord; con il quartiere a sud di via Rivasi ad ovest, salvaguardando e valorizzando il rapporto con il territorio rurale a sud. Circa 20.000 metri di terreno agricolo, che nella prima formulazione del piano regolatore erano destinati ad essere urbanizzati, rimangono rurali. Secondo l’accordo di pianificazione tra la “Immobiliare Miramonti” di Castelnovo Monti e il Comune (approvato dal Consiglio comunale il 26 luglio 2007), l’impresa si impegna a realizzare, a propria cura e a proprie spese, su un’area di circa 7.000 metri quadrati ceduta gratuitamente al Comune, uno o più stralci della scuola M Y CM MY dell’infanzia che sorgerà nel nuovo ambito urbanizzato, concorrendo a finanziare l’opera con l’investimento di un milione e mezzo di euro. L’impresa costruttrice si obbliga a cedere gratuitamente al Comune, oltre all’area sui cui edificare la scuola, tutte le aree per dotare il nuovo insediamento territoriale dei servizi di interesse collettivo: parcheggi, spazi verdi, piste ciclo – pedonali. E tra queste aree, ci sono circa 8.000 metri quadrati di terreni per il verde pubblico, a nord del nuovo ambito urbanizzato adiacenti al parco pubblico del Cerchio. Spetta all’impresa realizzare, a proprie spese, le opere pubbliche (parcheggi, aree verdi, piste ciclo – pedonali) ritenute indispensabili per urbanizzare Roncaglio ovest. Il piano urbanistico sarà realizzato per stralci, in cinque anni. A questo proposito l’accordo pubblico – privato prevede che la costruzione degli alloggi di edilizia convenzionata (su una superficie costruibile complessiva di 2.920 metri quadrati) La nuova scuola dell’infanzia Due milioni di euro sono già stanziati per i lavori di costruzione della nuova scuola comunale dell’infanzia a Roncaglio ovest. Il grosso del finanziamento (un milione e mezzo di euro) figura tra le “dotazioni territoriali” (compreso l’appezzamento di terra su cui sorgerà l’edificio) che l’impresa costruttrice della nuova area residenziale si “obbliga” a concedere al Comune. Un altro mezzo milione di euro ce lo mette il Comune ed è previsto n el bilancio del 2009, uguale cifra è prevista per il 2010 nel piano triennale dei lavori pubblici. La nuova struttura assumerà le funzioni che oggi svolgono la scuola materna “I Tigli”, in via del Cristo, e la succursale di via Bassetta. La scuola di Roncaglio sarà al servizio della zona ovest di Cavriago, la scuola materna “Le Betulle” servirà la zona est del paese con evidenti vantaggi. La costruzione della scuola nell’area di espansione residenziale di Roncaglio darà impulso infatti alla riorganizzazione dei servizi educativi. La sede della scuola “I Tigli” in Via del Cristo, infatti, diverrà parte integrante dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Dosseti”. Gli spazi delle scuole media ed elementare (oggi 3.300 metri quadrati) si amplieranno di 1.100 metri quadrati consentendo di far fronte a nuove esigenze di sviluppo. 11 CY CMY K possa iniziare nel 2009, sempre che siano disponibili i finanziamenti pubblici. La restante parte del nuovo insediamento residenziale si realizzerà, in via di massima secondo questa tabella di marcia: nel 2009 e 2010 saranno edificati 7.000 metri quadrati di superficie costruibile (il 60 % del nuovo quartiere); nel 2011, 2012 e 2103 gli altri 4.680 metri quadrati. C M Y CM MY CY CMY K NUOVE OPERE Corte Tegge: 2 milioni per le fogne nuove Obiettivo: stop agli allagamenti Il via ai lavori in via della Corte dove il nuovo collettore passa sotto il Rio Altri interventi nelle vie dell’Industria, Buozzi, Curiel, Prati Vecchi S ono iniziati a Corte Tegge i lavori per ristrutturare la rete delle fogne, vecchie e inadeguate a svolgere la funzione di collettori delle acque. Il piano degli interventi, che si svolgeranno da gennaio a settembre, prevede investimenti per oltre due milioni di euro. Si vuole risolvere l’annoso problema degli allagamenti, causati dal rigurgito dell’acqua dalle fogne incapaci di contenerle e farle defluire, quando piove forte. Per evitare le esondazioni, che periodicamente arrecano danni alle industrie, bisogna ridurre il carico idraulico sul sistema dei collettori interrati. È in programma perciò una serie di operazioni chirurgiche su alcuni punti nevralgici della rete fognaria. La prima è stata realizzata in via della Corte, con la costruzione di un tratto del nuovo collettore che passa sotto il Rio di Cavriago. Nei mesi di febbraio e marzo i lavori di escavazione sostituzione e posa di tratti delle tubazioni si estenderanno alle vie limitrofe. Gli interventi maggiori riguarderanno via dell’industria, via Buozzi, via Curiel e via Prati Vecchi. Nei mesi di aprile e maggio, in Via Buozzi, una delle porte d’ingresso all’area industriale, sarà costruito un collettore fognario di notevoli dimensioni (un metro di diametro).La strada dovrà essere chiusa a tratti, per consentire che i lavori si svolgano il più rapidamente possibile. Interruzioni, chiusure, percorsi alternativi saranno presegnalati su appositi cartelli stradali per diminuire i disagi alla circolazione www.comune.cavriago.re.it/ si può consultare la tabella di marcia dei lavori, con l’indicazione delle vie in cui si svolgeranno, dei tempi, gli eventuali aggiornamenti dovuti ad imprevisti o a cause di forza maggiore. Tutte le informazioni saranno inviate via mail o fax alle aziende di Corte Tegge, perché possano informare i dipendenti. Per ulteriori informazioni: ComuneInforma: 0522373474 [email protected] 12 C M Y CM MY CY CMY K LA MEMORIA torna a parlare al cuore dei cavriaghesi Il Comune ripubblica il libro col discorso che il padre della Costituzione pronunciò il 13 febbraio 1988, quando gli fu conferita la cittadinanza onoraria. Il presidente Romano Prodi firma la prefazione ra una limpida giornata d’inverno, che annunciava la primavera, quel sabato 13 febbraio 1988. La neve era accatastata per le strade e in piazza. Mentre si faceva sera un uomo anziano e canuto vestito in un saio incedeva con passo sicuro verso il Municipio. Sorrideva, salutava con ampi gesti delle mani, ascoltava e scambiava saluti e qualche parola con le persone che lo seguivano o gli si facevano incontro, sorridenti, emozionate, commosse. Era Don Giuseppe Dossetti, uno dei padri della Costituzione, protagonista della Resistenza, del Concilio ecumenico Vaticano II, venuto a Cavriago per essere insignito, nel suo 75° compleanno, della cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale presieduto dal sindaco Vincenzo Delmonte. Paese Nostro ricordò (in una sintesi di Marco Ottolini) l’evento: “un folto pubblico ha seguito con attenzione la cerimonia e il discorso del sacerdote, un testamento politico e una grande lezione di vita”. E “Ho imparato a guardare lontano” Giuseppe Dossetti disse con candore:”… Io sento di avere un debito grande verso Cavriago … di riconoscenza”. Pronunciò parole pervase da un affetto profondo e sincero per la nostra comunità in cui affermò di aver appreso i valori ben vivi e radicati che contraddistinsero tutta la propria vita pubblica. “Ho fatto l’università della vita a Cavriago” … “E’ stata la mia iniziazione vera alla Costituente” … “Così si è tentato di fare la Costituzione impastata direi per la parte che mi riguarda e per l’apporto che io dovevo dare, impastata a Cavriago nella madia, con la farina, come le resdore facevano la pasta sfoglia, impastata qui”. Quel discorso fu pubblicato in un volume intitolato “Ho imparato a guardare lontano”. Il Comune lo ripropone. La prefazione è del professor Romano Prodi, che individua il “merito precipuo” delle pagine dossettiane nel coniugare le “radici comunitarie” con “un umanesimo universale”. Nel suo “intenso discorso” - nota Prodi - Dossetti pone “in primo luogo … il senso della comunità umana (…) che contrassegnò poi le sue intense e originalissime esperienze religiose … tutte programmaticamente segnate da una tensione e un’apertura universale, coniugata tuttavia con un preciso radicamento ecclesiale e territoriale”. Nella comunità, “nel confronto ravvicinato e quotidiano con le persone conosciute, si è costretti a parlare il linguaggio della verità e della responsabilità (…) Ancora, dentro la comunità, Dossetti apprende la difficile arte dell’ascolto dell’altro … Come non scorgere qui il seme prezioso di quel confronto-dialogo che informò le due grandi esperienze di cui Dossetti fu poi protagonista? … la Costituente e il Concilio”. “Nella piccola comunità di Cavriago, Dossetti dichiara di avere imparato un’apertura universale … già vent’anni orsono, ( … ) con profetica lungimiranza, Dossetti ci ammoniva ad accogliere il diverso da noi dentro una società che si profilava multietnica e multiculturale”. “Accogliete l’altro come uomo e come fratello”, ci raccomandava. “Se erigerete barriere, concludeva, preparerete la vostra disgrazia”. Dossetti – secondo Prodi - “sentiva aleggiare il fantasma concreto della guerra di civiltà”. “Sul versante della politica costituzionale, nelle parole di Dossetti a Cavriago, due sono gli spunti: la tesi del rinnovamento 13 etico come condizione e premessa di un saggio riformismo costituzionale e – rilievo interessante in quanto speculare al più noto Dossetti che, nel 1994-’95, si ergerà a energica difesa di una Costituzione minacciata nei suoi capisaldi – l’esigenza di correggere il deficit di democrazia governante prodotto dalle degenerazioni del parlamentarismo. Tema attualissimo”. Il sindaco Delmonte scrive: Giuseppe Dossetti “ci ha lasciato tanto: non solo gran parte del testo della Carta Costituzionale, gran parte dei decreti conciliari, ma anche la difesa di idee portanti del vivere civile, forse più impalpabili ma non meno importanti: la necessità del dialogo e del confronto fra uomini animati da ispirazioni ideali e politiche diverse, l’accoglienza, la solidarietà come fondamento del vivere sociale, l’irriducibile antifascismo, l’ansia del rinnovamento etico che lui considerava più urgente anche delle riforme istituzionali”. C M Y CM MY CY CMY K SOLIDARIETÀ Cittadinanza attiva Il regolamento e il registro dei volontari L a solidarietà, che la Costituzione considera come un "dovere inderogabile" della cittadinanza, si esprime soprattutto nell'associazionismo finalizzato al volontariato, ma anche nell’opera di volontariato prestata da singoli cittadini che, personalmente o collaborando con enti e istituzioni, svolgono attività solidaristiche in differenti forme e in diversi campi, al di fuori di gruppi e sodalizi. Oggi è in vigore il "Regolamento per i rapporti di collaborazione tra Comune di Cavriago e singoli volontari per lo svolgimento di attività solidaristiche promosse dal Comune di Cavriago", che definisce diritti e doveri di volontari ed ente locale, l'ambito di attività in cui i volontari possono essere impiegati e istituisce il Registro dei volontari, a cui ogni cittadino che desideri svolgere personalmente attività di volontariato è tenuto a iscriversi. Il modulo per l'iscrizione è disponibile presso ComuneInforma (Piazza Don Dossetti 1), aperto dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 17.000 alle 19.00, e il sabato dalle 9.00 alle 13.30, tel. 0522.373.474, e-mail: [email protected]. Le aree di attività previste dal regolamento sono: - sorveglianza presso strutture a valenza ricreativa e/o culturale; - sorveglianza e allestimento di attrezzature durante manifestazioni pubbliche a carattere culturale, ricreativo e sportivo - sorveglianza di aree verdi o comprensive di opere di valore architettonico e/o monumentale durante manifestazioni pubbliche a carattere sociale, sportivo, culturale, folkloristico, ecc.; - cura dei documenti della Biblioteca Comunale; - partecipazione a progetti culturali e per il tempo libero, (raccolta di testimonianze e documentazione, allestimento di mostre, letture pubbliche...); - piccole manutenzioni delle aree verdi; - aiuti alla persona presso Casa Protetta, Centro Diurno, Appartamenti Protetti ; - aiuti alla persona presso il suo domicilio, i luoghi di incontro e di socializzazione e del tempo libero, per favorire l’inserimento e l’integrazione sociale di persone diversamente abili (progetto "L'Ottavo Giorno"...); - collaborazione a progetti per favorire l’integrazione sociale e culturale dei cittadini stranieri - segretariato sociale a favore di anziani, adulti e famiglie in condizioni di disagio sociale e portatori di disabilità. Il Comune nomina per ogni settore di attività un operatore pubblico a cui i volontari si rivolgono per organizzare le loro attività e verificarne insieme, periodicamente, il corretto svolgimento. Il Comune garantisce ai volontari un'adeguata copertura assicurativa contro infortuni, malattie connesse allo svolgimento delle attività e per la responsabilità civile verso terzi; s’impegna inoltre a creare occasioni di formazione, riqualificazione e aggiornamento, nel caso le attività svolte richiedano specifiche competenze. Nel 2008 il Comune ha pubblicato e distribuito alle famiglie l’opuscolo “UN PAESE SOLIDALE Guida al volontariato sociale di Cavriago” sulle venti associazioni che aiutano e assistono chi si trova in situazioni di difficoltà e disagio sociale. Le vogliamo ricordare e ringraziare ancora una volta per il loro prezioso lavoro. Sono: Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, 15 Associazione Nazionale Alpini, Circolo ANSPI Don Tesauri, Auser, Associazione Italiana Donatori Sangue, Associazione Volontari Ospedalieri, Centro d'ascolto Don Attilio Vezzani, Circolo Cavriaghese, Cittadinanzattiva, Croce Arancione, Croce Rossa Italiana, Gruppi Volontariato Vincenziano A.I.C. Italia, Associazione La Rondine, Mano Fraterna, Millesoli, Movimento per la Vita, Noi con Voi, Ottavo Giorno, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. C M Y CM MY CY CMY K WELFARE i pacchi della solidarietà - Il soccorso settimanale: i volontari della Croce Rossa preparano e distribuiscono a chi ne ha bisogno cibo e prodotti di prima necessità raccolti con le collette davanti ai supermercati - È un nuovo servizio della rete del welfare municipale, si aggiunge alle altre forme di sostegno alle persone che si trovano in situazioni di disagio sociale o di difficoltà economiche Q uando si dice finire sotto “la linea di povertà relativa”, o in parole povere: non arrivare alla seconda o alla terza settimana, tirare la cinghia. Significa, ad esempio, che una ventina di famiglie di Cavriago, dove godiamo di un relativo benessere, nel giro di un mese sono andate allo Sportello sociale a chiedere aiuto e hanno ottenuto il buono per ritirare i pacchi alimentari al “Banco alimentare del Buon Samaritano”, aperto dal 20 dicembre. In ordine di tempo, è l’ultima iniziativa che il Comune di Cavriago, in collaborazione con i volontari della Croce Rossa, mette in campo per far fronte alle povertà vecchie e nuove. La crisi picchia duro e non guarda in faccia a nessuno. A molti è sfuggita la fotografia che l’Istat ha scattato col 16 rapporto su “La povertà relativa in Italia nel 2007”, dal quale risulta che in Emilia Romagna il 6,2 % delle famiglie sono relativamente povere. Anche a Cavriago, purtroppo sono in aumento i casi di cittadini in condizioni di disagio economico. Alle famiglie in situazione di difficoltà sociale e di emarginazione si aggiungono quelle con stipendi e salari insufficienti a vivere o quelle che non ce la fanno perché gli è caduta addosso la tegola della cassa integrazione o della perdita di un lavoro talvolta già precario. Il banco alimentare offre un soccorso settimanale. Gli aiuti sono organizzati dalle rete dei volontari della Croce Rossa, che si impegnano a raccogliere alimenti e altri beni di prima necessità soprattutto con le collette alimentari. Ad esempio, C il 17 maggio e il 25 ottobre 2008 sono stati offerti e raccolti 900 chilogrammi di pasta e riso, 800 confezioni di alimenti in scatola, 200 chili di farina, 50 litri d'olio, 200 litri di latte, 300 confezioni di prodotti per l'igiene e per l'infanzia. La prossima colletta è in programma a Bibbiano il 14 febbraio. I beni vengono stoccati e conservati presso la sede del Banco messa a disposizione dal Comune. I volontari della Croce Rossa preparano i pacchi di alimenti e altri prodotti sufficienti alle famiglie per una settimana, li consegnano, aggiornano la lista delle quantità e dei tipi di beni distribuiti. Per ora distribuiscono solo alimenti non deperibili e prodotti per l'igiene della persona e della casa, soprattutto pasta, riso, farina, olio, alimenti in scatola (pomodori, tonno, legumi), zucchero, omogeneizzati e latte in polvere, detersivi, spazzolini da denti, dentifrici, pannoloni. Ma ci si propone in futuro di raccogliere e consegnare alimenti freschi. Il sindaco Vincenzo Delmonte, facendosi interprete dei sentimenti dei cittadini, ringrazia pubblicamente i volontari della sezione cavriaghese della Croce Rossa, per “l’impegno profuso da anni in numerose attività di grande utilità sociale per i cittadini, per la disponibilità e l’impegno a dare una risposta concreta ai bisogni di alcune famiglie del nostro paese”. M Y CM MY CY CMY K Bussa allo Sportello sociale Povero a chi ? Il Banco alimentare è un nuovo servizio approntato dal Comune di Cavriago in collaborazione con la Croce Rossa, per ampliare la rete degli interventi pubblici a contrasto della povertà e dell’emarginazione sociale. Si aggiunge ad altre forme di sostegno alle persone e alle famiglie bisognose, come: contributi economici assistenziali, buoni affitto, assegni al nucleo familiare numeroso, assegni di maternità, esenzioni dal pagamento delle bollette di gas, acqua, tariffa rifiuti, family card, contributi alle famiglie numerose, esenzioni e riduzioni di rette e tariffe dei servizi alla persona. Il Banco distribuisce pacchi di alimenti e di prodotti di prima necessità, sufficienti a soddisfare il fabbisogno settimanale di chi ne fa richiesta. L'accesso al Banco avviene su segnalazione dei Servizi Sociali del Comune che, in base al progetto di aiuto definito con la persona o la famiglia, stabilisce la quantità di alimenti da distribuire tenendo conto del numero dei membri del nucleo familiare e della loro età. È stato chiamato “Banco alimentare del Buon Samaritano” per significare l’attività solidaristica che svolge. Per informazioni e domande di accesso al servizio ci si può rivolgere allo Sportello Sociale, presso la Casa Protetta Comunale, via Aspromonte 2, telefono 0522.373.491. ComuneInforma, piazza Don Dossetti, 1, da lunedì a sabato dalle 9 alle 13,30, da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19, tel. 0522 373 474, [email protected]. “( … ) In Italia le famiglie che nel 2007 si trovano in condizioni di povertà relativa sono 2 milioni 653 mila e rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti; nel complesso sono 7 milioni 542 mila gli individui poveri, il 12,8 % dell’intera popolazione. La stima dell’incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone povere sul totale delle famiglie e persone residenti) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua 17 il valore di spesa per consumi al di sotto della quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di povertà per una famiglia di due componenti è rappresentata dalla spesa media mensile per persona, che nel 2007 è risultata pari a 986,35 euro (+ 1,6% rispetto alla linea del 2006). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono quindi classificate come relativamente povere. ( …)”. (da “La povertà relativa in Italia nel 2 0 0 7 ” – 4 n ov e m b r e 2 0 0 8 www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20081104_00/) C M Y CM MY CY CMY K AMBIENTE con le compostiere Disponibili da metà marzo, in Comune, 80 contenitori per riciclare rifiuti organici. Il costo: 20 euro l’uno. All’acquisto è abbinata la richiesta dello sconto del 20% sulla Tarsu un esperimento e – se volete – un investimento per il futuro, dunque benvenuto! Dalla metà di marzo, il Comune metterà a disposizione di chi le chiede ottanta compostiere per riciclare perlopiù scarti di cucina, orto e giardino e farne terriccio per fertilizzare la terra, le piante, i fiori di casa. Compostare è una “buona pratica” in difesa dell’ambiente che consente di chiedere uno sconto sulla bolletta dei rifiuti. Una compostiera (o termocomposter) costa venti euro. Chi è interessato potrà acquistarla in Municipio, all’Ufficio Economato, che rilascerà una ricevuta con la quale ritirare la compostiera all’Isola ecologica attrezzata, in via Nove Biolche, È aperta dal lunedì al sabato: dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. Sempre all’Isola ecologica sarà disponibile il modulo di Enìa per ottenere la riduzione del 20 per cento dell’importo sulla tassa sui rifiuti. La norma è: una compostiera per famiglia. Il contenitore verde La compostiera è un contenitore di materiale sintetico riciclato (dunque riciclabile) di colore verde, della capacità di 320 litri, con un base quadrangolare di centimetri 76 per 76, e altezza di 85, la forma di cono spezzato. È facilmente componibile con il sistema di montaggio a moduli e collocabile nel giardino o nell’orto (in un posto parzialmente ombreggiato, al riparo dal vento, non esposto direttamente al sole). Dispone di un intelligente sistema di areazione a fessure trasversali che assicura un effetto isolante e garantisce la circolazione dell’aria, regola la temperatura e l’umidità in modo tale che si forma in breve tempo e matura l’humus (concime naturale). Alcune regole Compostiera o composter, compostare, compostaggio. Parole relativamente nuove: vogliono dire strumenti e azioni di riciclaggio, fatto in casa, dei rifiuti organici della cucina, dell’orto e del giardino. Non buttate avanzi di frutta e ortaggi, sfalci d’erba, foglie nei cassonetti. Sono rifiuti preziosi. Depositateli in una compostiera: invece di andare ad accrescere il tonnellaggio della “monnezza” nelle discariche controllate, i rifiuti si trasformano in hu- 18 mus, concime naturale, fertile e generoso che torna alla terra ed è reintrodotto nei cicli della natura.Compostare in casa i rifiuti organici costa poco: il prezzo della compostiera e un po’ di buona volontà per cambiare vecchie abitudini. È bene sapere che si possono compostare quasi tutti i resti di vegetali e animali: i rifiuti organici. La raccolta differenziata comincia in cucina. Destinate un secchio a contenitore esclusivo dei rifiuti organici (per tenerlo pulito mettete sul fondo una carta da giornale). Ecco i rifiuti da compostare: resti di frutta e ortaggi – resti di cibi cotti (al centro del compost) – fiori secchi – filtri di tè e caffè – gusci d’uova triturati – resti di lana, penne, capelli – erbacce – rasatura del prato (seccata) – fogliame – materiali legnosi sminuzzati Non si possono compostare: plastica, gomma, materiali sintetici – vetro e ceramica – riviste patinate – fuliggine, cenere di carbone – sacchetti dell’aspirapolvere – ossa. Come ? Ecco alcune regole d’oro per un buon compostaggio: sminuzzare bene i diversi materiali; mescolarli; aggiungervi di tanto in tanto qualche palata di terra, i resti del composto maturo, qualche manciata di cenere; evitare che il materiale secchi (annaffiarlo nei periodi di siccità). Se il compostaggio è fatto bene, il compost può essere utilizzato già dopo 4 – 6 mesi e di solito è “maturo” dopo 8 – 10 mesi. Per saperne di più: ComuneInforma telefono 0522 373.474; [email protected] C M Y CM MY CY CMY K LA MEMORIA Cavriago e gli Alpini tributano gli onori al generale Reverberi A cciaio e roccia di montagna, Il bronzo dell’immagine sorridente del Generale che risalta su quinta scenografica dove è scritto “Tridentina avanti”: le parole che gridò ai suoi alpini il 26 gennaio 1943 nella “sacca” di Nikalasewka, nell’estremo sforzo che li portò in salvo. Il monumento a Luigi Reverberi sorge alla Pianella, poco distante dalla chiesa di San Giovanni che gli fu cara, nella spianata verde che fiancheggia ad est il complesso commerciale. E stato scoperto dal sindaco Delmonte il 25 gennaio alla presenza di centinaia di penne nere e di cittadini cavriaghesi, che hanno voluto tributare gli onori a un grande cavriaghese, agli alpini e ai soldati morti nelle guerre del Novecento. Insieme con il monumento il Comune di Cavriago ha dedicato al Generale un libro – il quinto quaderno del Laboratorio delle identità e delle memorie – “Luigi Riverberi: un soldato, un alpino, un uomo, scritto da Michele Bellelli. Le parole del sindaco, nell’introduzione al volume, riassumono il significato dell’omaggio – sottolineato peraltro nel discorso pronunciato nella cerimonia d’inaugurazione alla Pianella – che il Comune di Cavriago ha voluto rendere a Reverberi, a mezzo secolo dalla morte. “ ( ... ) Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta avanzata dalla Sezione Alpini di Reggio Emilia e dal Gruppo di Cavriago di dedicare a questo illustre concittadino un monumento, a ricordo perenne della sua vita e di quella degli alpini reggiani; ed un’indagine storica e conoscitiva che vuol fare emergere anche gli aspetti meno noti e forse dimenticati della straordinaria vita di un cavriaghese coraggioso. Luigi Reverberi non deve essere solo ricordato come comandante della Divisione Alpina Tridentina in Russia, ma anche come un militare di carriera per più di trentacinque ani che si è conquistato i gradi e le numerose decorazioni sui campi di battaglia di due guerre mondiali e nella campagne coloniali in Tripolitania e Cirenaica, e soprattutto per le sue doti umane, di ‘padre’ per molti alpini. Un uomo che ha affrontato i drammatici eventi della prima metà del ‘900 con spirito indomito, con grinta e spirito di sacrificio, caratteristiche ‘cuariaghine’ che voglio ricordare e sottolineare. Con l’inaugurazione del monumento a lui dedicato e con questa pubblicazione l’Amministrazione comunale recupera un ritardo nel dare meriti ed onori al nostro eroico concittadino, che altri avevano riconosciuto da tempo. E’ grazie anche alla testimonianza sincera e appassionata del reduce alpino Pasquale Corti se oggi al generale Reverberi riconosciamo quanto dovuto”. Dell’alpino Corti è la mostra commemorativa della ritirata di Russia aperta fino all’8 febbraio nella sala delle esposizioni del Municipio. Il libro di Bellelli ripercorre le tappe della vita militare di Reverberi: dai primi anni di servizio con gli alpini, ai giorni dell’invasione della Russia, alla tragica ritirata, alla cattura e alla prigionia in mano dei tedeschi dopo l’8 settembre 1943. Fa da sipario “Il ricordo” - affidato alle parole di un discorso di Reverberi sui terribili giorni di Nikolajweka – che 21 si conclude con una galleria di foto in bianco e nero dei funerali del generale e delle sue commemorazioni. “La carriera militare di Luigi Reverberi scrive Bellelli - è durata 36 anni durante i quali ha combattuto due guerre mondiali, è stato prigioniero di guerra, ha ricevuto le più importanti decorazioni al valor militare e ha vissuto in prima persona i momenti di massimo splendore e di massimo degrado delle nostre forze armate”. In appendice gli elenchi dei militari reggiani caduti durante la ritirata di Russia, 17 – 31 gennaio 1943 e di quelli caduti sul fronte russo dopo la ritirata, 31 gennaio – 22 febbraio. Infine: il fascicolo militare del Generale. L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente l’ingegnere Bruno Reverberi, figlio del Generale, per la donazione a favore del nuovo Centro culturale che sorgerà nel parco della villa Sirotti – Bruno. C M Y CM MY CY CMY K STRADE SICURE A Cavriago, in questi ultimi anni, il sistema della mobilità ha avviato un’inversione ad U. Prima era tutto organizzato in funzione della circolazione e della mobilità degli autoveicoli, in particolare, e dei veicoli a motore in generale. Oggi è più orientato ad assicurare la convivenza pacifica tra i vari utenti della strada e a soddisfare le esigenze di sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, dei disabili, degli anziani, dei ragazzi. La sicurezza stradale è una scelta di civiltà. Nuove rotatorie, carreggiate rialzate e pavimentate di autobloccanti nelle aree di attraversamento degli incroci (vie Gram- sci – Matteotti – Paterlini ), piattaforme carrabili rialzate e passaggi pedonali protetti davanti alle scuole, attraversamenti pedonali rialzati nell’area principale di accesso alla piazza e sulle strade più trafficate nel centro abitato, marciapiedi nuovi e in linea con i passaggi pedonali, barriere architettoniche azzerate, percorsi ciclopedonali aggiustati, ampliati, allungati e all’occorrenza rifatti per sviluppare la rete che interconnette le aree verdi, nuovi parcheggi, riasfaltature, manutenzione ed estensione degli impianti di illuminazione pubblica. Passeggiate, camminate, correte, pedalate, guidate a Cavriago e constaterete che il paese ha cambiato faccia. Ma non solo: è diventato più sicuro, 22 perché sono stati realizzati quasi tutti i progetti che abbiamo elencati, per regolare e moderare la velocità di percorrenza delle strade, che hanno mutato il paesaggio urbano traducendovi due parole all’apparenza difficili da capire: “mobilità sostenibile”. Bassa velocità, alta sicurezza Un “problema” spesso segnalato dai cittadini al Comune è la velocità eccessiva (a dispetto del limite dei 50 all’ora) dei veicoli a motore sulle strade cittadine. Non hanno funzionato come deterrenti il restringimento ottico delle carreggiate sperimentato con le segnalazioni rosse sulla carreggiata di via Repubblica nè le C M Y CM MY CY CMY K da indurre a decelerare. Ecco perché le due piattaforme in via Repubblica (all’altezza del bar Milano e di via Poli, e davanti a Corradi Elettrodomestici), quella in via Rivasi (all’altezza della fioreria) sono attraversamenti pedonali rialzati (alla quota dei marciapiedi che devono collegare). Funzionano come rallentatori di velocità, ma non sono propriamente dei dossi come li prevede il Codice della strada, come quello collocato ai Quercioli, che tante proteste ha sollevato e perciò è stato eliminato. Vale la regola che, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che hanno iniziato l’attraversamento e gli attraversamenti pedonali devono sempre essere accessibili anche alle persone non deambulanti su sedie a rotelle. La piccola rivoluzione VIA REPUBBLICA Autoveicoli a meno di 50 chilometri l’ora Autoveicoli a meno di 60 chilometri l’ora Autoveicoli da 60 a 80 chilometri l’ora Autoveicoli a più di 80 chilometri l’ora TOTALE isole in via Rivasi. Più efficaci come moderatori di velocità si sono rivelati gli incroci rialzati. Perciò si è ritenuto che la sopraelevazione della carreggiata della strada in corrispondenza degli attraversamenti pedonali sia il metodo più appropriato per dare sicurezza ai pedoni e ridurre la velocità dei veicoli. Con i passaggi rialzati, cambiano le regole: 2003 2.527 3.342 5.825 659 12.353 21 % 27 % 47 % 5% 2008 4.907 4.408 598 146 10.059 49% 44 % 6% 1% il veicolo sale sulla piattaforma elevata e lo deve fare moderando la velocità; il pedone non deve superare dislivelli perché contrariamente a quanto avveniva prima non deve scendere sulla strada per attraversarla. Le barriere architettoniche sono eliminate: i passaggi rialzati sono la continuazione dei marciapiedi. Inoltre interrompono la continuità dei rettilinei in modo 23 Le statistiche delle velocità medie di percorrenza di via Repubblica, prima e dopo l’introduzione dei passaggi pedonali ne confermano la fama di rallentatori. Oggi passano per la strada che attraversa il centro abitato poco più di diecimila veicoli al giorno, in direzione di Cavriago e di Reggio Emilia. Dopo l’avvento degli attraversamenti pedonali rialzati, c’è stata una piccola rivoluzione. Quasi la metà dei veicoli (49 %) transita prima e dopo il passaggio del bar Milano ai 40 – 50 chilometri orari; il 44 % fa meno dei 60 chilometri orari. Cinque anni fa solo il 21 % dei veicoli transitanti per via Repubblica rispettava il limite dei 50 l’ora ; il 27 % la percorreva ai 60 chilometri orari. Ma quasi la metà (il 47 % !) di auto, camion, motocicli viaggiava ad una velocità dai 60 agli 80, in centro abitato. Oggi soltanto il 6 % (600 autoveicoli al giorno) passano per il nostro centro abitato ad una velocità superiore dai 10 ai 30 chilometri al limite dei 50. Un’esigua minoranza di conducenti degli autoveicoli sfreccia a più di 80 l’ora. C M Y CM MY CY CMY K STRADE SICURE Attraversamenti pedonali rialzati Con riferimento alla vostra nota, che si allega per conoscenza, pur prendendo atto di quanto asserito sulla stessa, si ritiene opportuno precisare quanto segue: il Codice della strada non impone né impedisce la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati. L’art. 145 del Regolamento CdS afferma che gli attraversamenti pedonali indicano il tratto di strada sul quale i pedoni sono tenuti ad attraversare e sul quale godono del diritto di precedenza e sono evidenziati da zebrature realizzate con strisce bianche parallele alla direzione di marcia. Sempre l’art. 145, c.4 del regolamento, prevede che sulle strade dove è consentita la sosta, gli attraversamenti pedonali possono essere preceduti, nella direzione e lato di marcia dei veicoli, da un’area di sosta vietata delimitata da una striscia gialla a zigzag che consente una migliore visibilità reciproca pedone-veicolo ai fini della sicurezza. Nel contempo, la predetta normativa stabilisce che gli attraversamenti pedonali devono essere presegnalati da apposito cartello (fig. II.13), contraddistinto dagli appositi segni sulla carreggiata, apposti nelle strade extraurbane ed in quelle ur- bane con limite di velocità superiore a quello stabilito dall’art. 142, c.1, del CdS. Tuttavia, tale cartello può essere usato nelle altre strade dei centri abitati solo quando le condizioni del traffico ne consigliano l’impiego per motivi di sicurezza (art. 88, c.4, Reg. CdS). Ancora il regolamento del CdS, e più precisamente l’art. 79, prevede che per ciascun segnale deve essere garantito uno spazio di avvistamento tra il conducente ed il segnale stesso libero da ostacoli per una corretta visibilità. Il c.3 fissa indicativamente le distanze minime dello spazio di avvistamento dei segnali di pericolo e di prescrizione. Nella fattispecie, il segnale verticale di attraversamento pedonale, classificato di pericolo, installato su “altre strade” (urbana di scorrimento con velocità inf. a 50 km7h, urbana di quartiere e locali) deve essere posizionato ad almeno 50 metri dall’attraversamento pedonale. Quando, per indisponibilità di spazio di avvistamento, le misure debbano ridursi, è necessario far precedere il segnale da un altro identico munito di cartello integrativo con la distanza Alla luce di quanto sopra esposto, queste prescrizioni non forniscono riferimenti specifici utili per la progettazione e realiz- 24 zazione degli attraversamenti pedonali rialzati. Pertanto, in assenza di specifiche tecniche italiane, si può far riferimento ad alcune indicazioni elaborate in ambito internazionale, che fissano l’altezza massima della piattaforma in 10 cm, poiché costituisce un adeguato compromesso fra le esigenze dei pedoni e quelle degli automobilisti. Inoltre, per quanto concerne la pendenza delle rampe, viene consigliato di adottare una pendenza massima del 10%, in modo da non ostacolare il transito dei mezzi del trasporto pubblico e, soprattutto, dei mezzi di soccorso. Relativamente alla segnalazione dell’attraversamento pedonale rialzato, si consiglia l’adozione di varie misure, quali ad esempio disegnare sulle rampe una fila di triangoli allo scopo di rendere visibile il dislivello, cambiare il colore della pavimentazione in corrispondenza dell’attraversamento e dei tratti di marciapiedi corrispondenti. Infine, appare indispensabile sottolineare che l’attraversamento pedonale rialzato, consistente in una sopraelevazione della carreggiata con rampe di raccordo, costituisce un incentivo per la mobilità pedonale, realizzato per dare continuità alla rete dei marciapiedi. Tale misura di moderazione del traffico veicolare persegue il duplice obietto di favorire l’attraversamento dei pedoni e di ridurre la velocità dei veicoli in transito, ridotta grazie alla sopraelevazione in corrispondenza dell’attraversamento. Ciò premesso, questo Comando Sezione rimane a completa disposizione per ogni eventuale chiarimento. Il dirigente V.Q.A.Barbieri Dr. Daniele C L a normativa italiana non impone né impedisce la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati. Lo conferma la Polizia stradale (sezione di Reggio Emilia) nella nota, che pubblichiamo integralmente a pagina 24. L’attraversamento pedonale favorisce e facilita l’attraversamento dei pedoni e costringe i veicoli in transito a ridurre la velocità. L’attraversamento dei pedoni (secondo i tecnici dell’O.C.S. Osservatorio Città Sostenibili – Dipartimento interateneo Territorio Politecnico e Università di Torino) è reso più sicuro dal ricorso agli accorgimenti che caratterizzano le intersezioni pedonali rialzate: continuità della rete dei marciapiedi, miglioramento della visibilità. La velocità dei veicoli è ridotta grazie alla sopraelevazione in corrispondenza dell’attraversamento. Il Codice della strada (articolo 40, comma 11) prescrive: “(…) In corrispondenza degli attraversamenti pedonali i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che hanno iniziato l'attraversamento; analogo comportamento devono tenere i conducenti dei veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili. Gli attraversamenti pedonali devono essere sempre accessibili anche alle persone non deambulanti su sedie a ruote; a tutela dei non vedenti possono essere collocati segnali a pavimento o altri segnali di pericolo in prossimità degli attraversamenti stessi”. 25 M Y CM MY CY CMY K C M Y CM MY CY CMY K DIARIO IL GRAZIE DEL COMUNE AGLI SPONSOR DEL “NATALE A CAVRIAGO” L’Amministrazione comunale esprime un sentito grazie ai commercianti e alle loro associazioni di categoria, alle aziende, alle banche e alle assicurazioni che si sono fatti sponsor del “Natale a Cavriago”. Un grazie di cuore alle associazioni del volontariato che, con le loro iniziative, hanno animato la Festa. ANGELA moda – Area Immobiliare – Arredamenti PANCIROLI – Associazione Commercianti – UNIPOL Assicurazioni – Ristorante PICCI – DETERCASA di Vitale Amalia – BANCO POPOLARE di Verona e Novara – Bar CENTRALE – Bar LA PERLA – BOLLE BLU di Guidetti Anna – Caffetteria IVI – Caffetteria RIVASI – CARRI Mario – CARTA BIANCA – CARTA E AFFINI – Casa della CORNICE – Centro Commerciale Abitazione – CENTRO GRAFICO - C.N.A. – Studio BONILAURI DELMONTE & Associati – COCCHI Anna Maria – CONSORZIO “Cavriago ieri oggi e domani” – COOPERATIVA MURATORI CAVRIAGO – COOPERATIVA NOVECENTO Scrl - CORRADI Elettrodomestici – CREDITO EMILIANO – DALL’AGLIO AMS sas – Edicola F.LLI GIOVANI – Estetica PIEL DORADA – F.LLI BINI s.n.c. – F.lli CERIOLI – F.lli LAZZARINI – Farmacia Comunale – Farmacia S. Terenziano – Foto studio GOZZI – FRANZONI Sport – Ristorante PARADISE – Gioielleria BOSCHI – Golden Music – GROUPAMA ASSOCURAZIONI – GUALERZI Pietro – GUIDO Moda – IL FORNAIO di Antonelli Ersilia – IL GIRASOLE – LA BOTTEGA DEL FIORE – LA METALLURGICA srl – LA PERGAMENA – L’AGNOLOTTO – L’ANGOLO della Pizza – LE SPAZZOLE snc – Libreria AGORA’ – L’IMMAGINE di Cervi e Rizzo – MACELLERIA di CURCIARELLO – MRAIELLA BURANI Fashion Group – MAX STIR snc – MOLINO Borghi Ferruccio – MOROTTI TIZIANO distributore AGIP – NETTUNO pescheria – Oreficeria MOSCHIN – Osteria della CAPRA – Ottica DAVOLI – Ottica Foto ARDUINI – Pasticceria MENOZZI – Pasticceria ROSSANA – PINOTTI Anna – Pizzeria LA TARANTELLA – Profumeria CAPRICCIO – PUNTO CARNI MOREDA srl – SOLIME’ Erboristeria – STROZZI Davide - STUDIO CAVRIAGO – STUDIO COSCELLI - STUDIO MONTRUCCOLI – Supermercato IL GIGLIO – Tabaccheria AMORETTI RITA – SASSI ERMANNO – Bar GARIBALDI – Tabaccheria CURTI PIETRO – STUDIO Consulenza 95 – MAHA RAJA Asian Store – MELLONI Immobiliare – RICCIO CAPRICCIO – Panetteria SABRINA – LA RESDORITA – Bar NOVECENTO 2- Banca MONTE DEI PASCHI – Soc. Italiana SCOMMESSE srl –Caffetteria PIAZZA ZANTI – CALERI Marietta - UNIPOL BANCA S.p.A.. OFFERTE ALLA CASA PROTETTA L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini e le famiglie che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti, hanno fatto offerte di denaro alla Casa protetta. - Bonilauri Torquato in memoria di Bonilauri Domenica - Valentini Fermina e i figli Marco e Giovanni in memoria di Ottolini Ariello - La famiglia Panciroli Guido e Maria e Cepelli Batista e Odetta in memoria di Torreggiani Erio - La famiglia Zini Gianni in memoria di Sandrolini Giuseppina - La famiglia Zini Gianni in memoria di Marconi Margherita - Dina e famiglia Cattani in memoria di Sandrolini Giuseppina - Borghi Imelde, Cerioli Vincenzo e Zurema, Castagnetti Gian Luigi in memoria di Lazzaretti Isaia Eddie - Gozzi Leo e Barozzi Marco in memoria di Gozzi Alfeo - Gozzi Leo in memoria di Corghi Maria 26 - Castagnetti Roldano in memoria di Lazzaretti Isella - Castagnetti Roldano in memoria di Bertani Luigi - Lucenti Diomira e Bertani Tundra in memoria di Lazzaretti Isaia - La famiglia Bonilauri Berto e Anna in memoria di Lazzaretti Isaia Eddie - Grassi Gino e Pino per le prestazioni sanitarie a Grassi Aldina - Le famiglie Munari e Camuncoli (via Belloni, 3) per la casa protetta - La famiglia Bonilauri Berto e figli (via Fermi, 4) in memoria di Magnani Egidio - Gli amici del figlio in memoria di Galaverna Maria In memoria di Luisa Lirici, Gianni Calzolari ha donato alla Casa protetta comunale due letti elettrici, per onorare la memoria della sua cara mamma Luisa Lirici. gli operatori della Casa protetta e il Comune di Cavriago lo ringraziano sentitamente C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE BILANCIO COMUNALE 2009: AFFRONTIAMO L’EMERGENZA E SOSTENIAMO LE FAMIGLIE. PDL E RIFONDAZIONE PREFERISCONO FARE POLEMICA Lo scorso 28 gennaio è stato approvato il bilancio previsionale 2009, l’ultimo di questa legislatura. Il 2009 non sarà un anno come tutti gli altri. La crisi economica sta colpendo milioni di famiglie italiane ed il nostro territorio, nonostante il robusto tessuto economico, inizia a risentire della situazione. Molte aziende stanno chiudendo, altre stanno attivando la cassa integrazione per i propri dipendenti e sono numerosissimi i lavoratori precari (a progetto, a tempo determinato o interinali) che con la fine del 2008 hanno perso il loro posto di lavoro. E’chiaro che in un contesto di crisi globale il Comune di Cavriago non potrà risollevare la situazione economica, tuttavia può individuare alcuni interventi per sostenere le famiglie cavriaghesi che si stanno trovando in difficoltà. Il gruppo di maggioranza, Uniti per Cavriago, ha sostenuto con decisione la scelta della Giunta Delmonte di non aumentare la tassazione locale e di mantenere al livello del 2008 le tariffe dei servizi ambientali, sociali ed educativi. Cavriago ha servizi di grande qualità, decisamente superiori agli standard dei Comuni delle nostre dimensioni. Mantenere questi servizi ha un costo sempre più alto, tuttavia i cittadini non pagheranno nulla in più ed il Comune si farà carico di questi aumenti. Oltre a questo intervento, che vuole sostenere tutti i cittadini di Cavriago, “Uniti per Cavriago” ha proposto l’istituzione di un fondo di circa 50.000 euro destinato alla riduzione delle rette dei servizi educativi per coloro che hanno perso il lavoro o si trovano in cassaintegrazione. Non vogliamo che i più piccoli possano perdere l’opportunità di frequentare i servizi per l’infanzia perché, inaspettatamente, i loro genitori si trovano senza lavoro. Le modalità con cui ridurre le rette saranno presto elaborate, ma ipotizzando una riduzione del 50% della retta di frequenza del Nido ad una famiglia di reddito medio che vede venir meno uno dei due stipendi dei genitori, il risparmio annuo si potrebbe aggirare intorno ai 1000-1200 euro. Non abbiamo compreso perché, a fronte del fatto che il Comune si è fatto carico di tutti i maggiori costi dei servizi e sia stata proposta l’istituzione del fondo a favore di chi sarà penalizzato dalla crisi, né Rifondazione né il PDL hanno sostenuto la nostra proposta. I consiglieri di minoranza hanno incentrato i loro interventi sulla polemica politica, concentrandosi maggiormente sull’attacco alla Giunta che sulle proposte che si potrebbero fare per sostenere le famiglie di Cavriago colpite dalla crisi. Per il quarto anno consecutivo l’opposizione non ha proposto nemmeno un emendamento che potesse integrare la proposta di bilancio della Giunta, dimostrando di avere più interesse a fare polemica e a presenziare sui giornali che a risolvere i problemi delle persone. Ma il bilancio del 2009 contiene anche importanti novità in merito agli investimenti. Dopo circa due anni di confronto con i cittadini del Comitato di Via Rivasi Ovest, nel bilancio del 2009 sono contenuti i primi interventi conseguenti alla sottoscrizione dell’accordo tra Comune e Comitato. Infatti nel 2009 sarà avviato il cantiere nella nuova scuola dell’infanzia del Roncaglio (che sostituirà totalmente la scuola “I Tigli” di Via Del Cristo e quella di Via Bassetta) e saranno compiuti gli studi preliminari per la riqualificazione del quartiere di Via Rivasi ovest. Questi interventi saranno molto importanti per una zona del paese che da molti anni ha diversi punti di sofferenza 28 e sono il frutto di un processo di confronto che ha coinvolto centinaia di cittadini. Sarà molto importante anche il completamento della messa in sicurezza dei percorsi pedonali nel centro del paese e su Via Gramsci. La rotatoria di San Remo (l’unico incrocio semaforico rimasto a Cavriago) trasformerà l’ingresso del nostro paese, eliminando il traffico congestionato di quel quar tiere. Anche sugli investimenti la minoranza ha tenuto un atteggiamento contrario a priori, non riconoscendo l’utilità delle opere pubbliche messe in cantiere. Sia da parte del PDL che da parte di Rifondazione, inoltre, non è stato riconosciuto nemmeno il risultato ottenuto nel confronto con i cittadini di Via Rivasi ovest. In conclusione pensiamo che questo bilancio guardi con grande attenzione ai bisogni di questo momento difficile e, a differenza di quanto avviene in tante altre realtà, non ridurrà minimamente i servizi rivolti alla cittadinanza. Ci dispiace che su questi punti, così importanti per il bene di tutti i cittadini di Cavriago, il PDL e Rifondazione Comunista preferiscano fare propaganda politica in vista delle elezioni. Il gruppo consiliare “Uniti per Cavriago” C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE CONSIGLIO COMUNALE DI CAVRIAGO "APERTO" AI CITTADINI SVOLTOSI IL GIORNO 10 DICEMBRE 2008 "ESAME DELLA LEGGE GELMINI" DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E UNIVERSITÀ: LE CONSEGUENZE SUL SISTEMA SCOLASTICO Credo sia opportuno premettere che questo Consiglio Comunale ha già dibattuto il medesimo tema di questa sera, il 12 novembre scorso, a seguito di un ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centro sinistra, che esprimeva dissenso e falsità, come sempre avviene, nei confronti dei provvedimenti adottati dal Governo Berlusconi e che anche in quell'occasione, in qualità di rappresentante de "Il Popolo della Libertà/Lega Nord", ho contestato le critiche del tutto infondate. In merito alla riforma Gelmini, approvata definitivamente dal Senato il 29 ottobre 2008 (ed ora in attesa dei decreti attuativi), si rappresenta che le misure prese dal Governo Berlusconi non potevano più aspettare in quanto la razionalizzazione di spesa all'interno di un sistema scolastico (pieno di sprechi e con ben 1 milione e 350 mila dipendenti), era urgente e indispensabile: i provvedimenti approvati a favore di interventi urgenti per l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti ne costituiscono un primo significativo segnale. A fronte degli allarmismi e delle molteplici falsità annunciate dall'opposizione di sinistra è vero, invece, che il taglio previsto per il prossimo anno è inferiore a 0,5 miliardi (1% del budget), i tagli netti previsti per il triennio 2009-2011 sono pari a 3,6 miliardi, spalmati su tre anni. Non ci saranno 87 mila licenziati, anche perché nel pubblico il licenziamento è di fatto impossibile, ma si ridurranno le assunzioni per un totale di 87 mila nuovi ingressi da qui al 2012, secondo un piano già previsto, peraltro, dal Governo Prodi. Non è prevista l'abolizione del tempo pieno, anzi con il maestro prevalente si libereranno molti insegnanti per altri corsi. Non è vero che diminuiscono gli insegnanti per i diversamente abili, al contrario, la realtà è che gli insegnanti di sostegno sono oggi 93.000 e rimarranno anche in futuro. Infine non verranno chiuse scuole, ma accorpati i servizi amministrativi delle più piccole. Altrettanto dicasi per le "proiezioni" negative che vengono fatte circolare, finalizzate a creare allarmi infondati (peraltro già da mesi), riguardo alla presunta riduzione da 38 a 22 unità del corpo insegnante della scuola, nell'Istituto comprensivo di Cavriago o alle chiusure di scuole nel nostro Appennino. Infatti, a tale riguardo l'Assessore Regionale aveva ritenuto doveroso intervenire pubblicamente dichiarando che nessuna chiusura di scuole era prevista nella Regione Emilia Romagna, anche in quelle con meno di 50 alunni, e che si era raggiunto l'obiettivo del contenimento della spesa. Mi soffermo, ora, sui provvedimenti innovativi adottati con il Decreto del Ministro Gelmini: 1) il maestro prevalente (nella scuola primaria): in quanto così l'educazione degli alunni si inserisce su un rapporto diretto e costante con lo stesso insegnante (salvo le materie specifiche come l'inglese, l'informatica e la religione) e con notevole risparmio delle spese, allo stato attuale, elevatissime per il personale docente. Nei regolamenti attuativi si dovrà tener conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola. Giova altresì osservare che in tutti i Paesi d'Europa esiste il maestro prevalente; 2) il voto in condotta: che certamente contribuirà, unitamente ad altri supporti degli attori interessati, a risolvere o quantomeno limitare il problema in espansione del "bullismo", responsabilizzando i genitori ed anche gli alunni, nonchè ad introdurre la necessaria disciplina che il "sessantotto" e la sinistra ha eliminato; 3) l'educazione civica: che tratta essenzialmente dell'insegnamento della "Cittadinanza e Costituzione", da ritenere certamente uno dei "pilastri" della nostra società, utile e doverosa in questo particolare e delicato momento che sta attraversando il Paese; 4) i libri di testo: che gli insegnanti dovranno adottare, solo, da editori che si siano impegnati a mantenere invariato il contenuto del quinquennio, evitando così continue riedizioni spesso inutili (soprattutto per alcune materie), al fine di consentire un notevole risparmio per le famiglie, salvo appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili; 5) il grembiule: non significa un ritorno al passato ma un valido aiuto alla famiglia (per un necessario contenimento delle spese) che in questo momento particolare, dove si valutano le persone per l'immagine e non per il contenuto che esprimono, il grembiule costituisce un deterrente al ricorso alla maglietta e ai capi firmati i quali creano tra i bambini discriminazioni e tensione, invece di educare questi ultimi a superare quelle forme di consumismo proposte dalle varie forme pubblicitarie. Da ultimo anche le mamme avranno un riscontro positivo, in particolare quando i ragazzi si esercitano nelle attività espressive; 6) l'edilizia scolastica: vengono destinate notevoli risorse all'edilizia scolastica, l'articolo 7 bis del Decreto Gelmini con delibera Cipe del 4 luglio 2008, prevede 14 miliardi di euro a carico del pubblico e 30 miliardi a carico di privati per le infrastrutture strategiche. Ciò significa che con tale previsione è stata resa strutturale la destinazione del cinque per cento di tutte le risorse stanziate per il programma delle infrastrutture del Paese, ne consegue che tale percentuale di risorse sarà stabilmente assicurata alle scuole. Infine, fonti ministeriali affermano che entro gennaio 2009 sarà pronta la mappa aggiornata degli edifici a rischio, al fine di poter intervenire, con urgenza, per la messa in sicurezza degli istituti scolastici. Ritengo opportuno, ora, soffermarmi anche sull'inserimento graduale degli studenti stranieri che consiste in una reale possibilità per fare un vero percorso scolastico. 29 Infatti, la mozione presentata dall'Onorevole Roberto Cota, Capogruppo della Lega Nord, e da alcuni parlamentari del Popolo della Libertà, va in questa direzione ed impegna il Governo Berlusconi: - a consentire l'accesso degli studenti stranieri nelle classi ordinarie previo superamento di test e specifiche prove di valutazione; - a istituire classi di inserimento con corsi intensivi di lingua italiana e di cultura di base di apprendimento all'ingresso nelle classi permanenti; - a non consentire ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno e a prevedere una distribuzione nelle classi proporzionata alle esigenze didattiche. La mozione, già approvata dalla Camera dei Deputati, chiede anche di aumentare il numero di insegnanti da assegnare alle classi con studenti stranieri, mediante finanziamenti da iscrivere nella prossima legge finanziaria. Anche riguardo a questa mozione l'opposizione di sinistra ha "sentenziato" trattarsi di una forma di segregazione razziale; al contrario le cosiddette "classi ponte" per i bambini immigrati non sono discriminatorie, anzi, sono una cosa di buon senso, logica e doverosa, ed è soprattutto a vantaggio dei bambini che non conoscono l'italiano, di mettersi al passo con i compagni, e delle maestre per facilitare il processo di integrazione. Infatti, nel resto d'Europa le classi speciali sono un modello diffuso ed efficiente, altro che razzismo: sono fatte per dedicare più tempo all'insegnamento dell'italiano ai bambini stranieri, considerato che il numero degli alunni stranieri in Italia è in costante aumento e che, ovviamente, la loro conoscenza della lingua italiana è certamente inferiore agli alunni italiani. Anche in questo caso la sinistra ha, volutamente, travisato un'innovazione di buon senso per farne soltanto una becera ed irresponsabile propaganda disinformativa. Questa mozione è decisamente positiva, soprattutto, perché negli ultimi anni è diventata prassi diffusa inserire nelle scuole italiane di ogni ordine e grado – e in qualsiasi momento dell'anno scolastico – studenti stranieri, benché privi di una conoscenza della lingua italiana adeguata ad affrontare il percorso educativo e formativo. Infine questo inserimento degli studenti stranieri, all'insegna dell'emergenza e della capacità di arrangiarsi di docenti e alunni, finisce per alimentare quell'insofferenza e discriminazione che pure si dice, a parole, di voler combattere. Il Capogruppo Consiliare Il PopolodellaLibertà-LegaNord Cav.Ivaldo Casali C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE BILANCIO DI PREVISIONE 2009: UN BILANCIO DI BILANCI La prima considerazione che facciamo in merito al bilancio di previsione 2009 (deliberato in Consiglio Comunale alla fine di gennaio) è relativa alla sua struttura economico-finanziaria. Questo bilancio per quanto riguarda la spesa corrente, cioè la spesa necessaria per mantenere in vita i servizi erogati dal Comune, fatica (e molto) a stare in piedi. Non ci sfuggono le crescenti difficoltà di contesto economico-finanziarie (peraltro amplificate dalla scriteriata politica economica del Governo Berlusconi) in cui si trovano ad operare oggi gli Enti Locali. Anzi, riteniamo che queste siano la prima vera causa di una progressiva “messa a rischio” dei servizi locali che si sono tanto faticosamente costruiti nel corso degli anni. L’incertezza dell’entità dei trasferimenti statali (indispensabili dopo l’abolizione dell’ICI) e i costanti tagli operati dal Governo nei confronti delle Regioni (che a cascata si ripercuotono e riducono altre fonti di finanziamento dei Comuni) sono elementi che, ripeto, abbiamo ben presenti. Speriamo davvero che questa “sensibilità” del Governo Berlusconi all’autonomia fiscale degli Enti Locali sia stata attentamente ponderata dal PD nazionale che poche settimane fa ha avallato al buio (non conoscendone di fatto i costi complessivi) il futuro federalismo fiscale leghista di Bossi e Calderoli. Al netto però di queste criticità, non possiamo non notarne altre riferibili, in questo caso, a chi ha amministrato negli ultimi anni questo Comune. Tra le fonti di finanziamento della spesa corrente nella proposta di bilancio di previsione che stiamo esaminando spicca quella relativa all’utilizzo degli oneri di urbanizzazione. Oneri di urbanizzazione che toccano la gigantesca cifra di 600.000 euro, cioè quasi il 70% del loro stock (cioè degli 877.000 euro totali previsti). Augurandoci (in riferimento alla tenuta dei servizi) che la previsione venga poi confermata nei fatti (anche se, vista la crisi economica, abbiamo purtroppo più di qualche dubbio…), ci chiediamo però: come si fa politicamente a strutturare un bilancio di spesa corrente legandolo così strettamente all’utilizzo degli oneri di urbanizzazione? Come si fa a conservare e mantenere finanziariamente i servizi collegandoli e vincolandoli al consumo del territorio? Che tipo di politica è? Vi pare una politica sostenibile sia da un punto di vista sociale che ambientale? Si pensa di procedere ancora a colpi di varianti urbanistiche (visto che in questi anni ne sono già state approvate quattro…) per conservare i servizi della collettività cavriaghese? In pratica a Cavriago i servizi possono sopravvivere solo se si continuerà a costruire: fino a quando potrà permetterselo il nostro Comune, il più piccolo e densamente popolato della provincia? Se facciamo poi un passo indietro tale impostazione non ci pare poi molto congruente con quanto aveva deliberato questa maggioranza negli ultimi due bilanci. Nei bilanci di previsione 2007 e 2008 infatti un punto fermo per il gruppo “Uniti per Cavriago” risultava proprio la riduzione (fino ad un loro progressivo azzeramento) dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione rispetto alla spesa corrente. Vorremmo ricordare che nel 2007 sia l’introduzione dell’addizionale IRPEF che l’alienazione delle quote Enìa (il cui introito venne utilizzato per abbattere alcuni mutui pregressi) furono le principali giustificazioni adottate dalla maggioranza per rendere strutturalmente più sostenibile la spesa corrente del bilancio del Comune senza vincolarlo appunto all’utilizzo degli oneri e al conseguente consumo del territorio. Stesse giustificazioni vennero utilizzate un anno fa nella discussione del bilancio di previsione 2008. Mettendo insieme tutti questi elementi, con l’obiettivo di fare una valutazione complessiva degli effetti prodotti da questi ultimi tre bilanci, ci troviamo di fronte a: 1 - una cessione al mercato di una fetta consistente del nostro patrimonio che comprende un bene comune e (almeno per noi) fondamentale come l’acqua (cioè le quote vendute di Enìa, senza considerare la volontà, poi bloccata dal valore del titolo in picchiata, di venderne altre l’anno scorso…); 2 - un aumento della pressione fiscale per i cittadini di Cavriago (attraverso l’introduzione di una delle imposte più inique esistenti, cioè addizionale IRPEF); 3 - un consumo di un altro bene comune, il territorio, per rendere sostenibili finan- 30 ziariamente i servizi (attraverso l’utilizzo al 70% degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente). Quindi, ancora, ci chiediamo: che tipo di politica è? Quale coerenza ha dimostrato la maggioranza nell’annunciare (e deliberare) una cosa e poi farne una completamente all’opposto? Facile poi osservare che in questo bilancio la spesa che aumenta in modo esponenziale è quella relativa ai servizi educativi. Negli ultimi due-tre anni abbiamo dibattuto molto in Consiglio in merito alle forme gestionali di questi servizi. Non vorremmo ora riaprire questo capitolo, ma alla luce delle spese specifiche in più che comporta la forma gestionale che è stata scelta, cioè l’Azienda Speciale, ci troviamo davanti ad un risultato complessivamente negativo che, secondo noi, non è stato valutato attentamente a monte e che necessitava probabilmente di un ragionamento complessivo che tenesse conto organicamente anche di tutti gli elementi che abbiamo qui evidenziato. Scelta di forma gestionale che ad oggi, oltre ad aumentare i costi, non ha ancora raggiunto uno degli obiettivi principali che si prefiggeva, cioè la stabilizzazione dei lavoratori precari degli altri servizi comunali. Considerando il medio periodo (cioè gli ultimi tre anni) in linea generale, sul fronte della spesa corrente e sugli obiettivi che questa gestione si era posta, ci troviamo davanti ad un risultato complessivo davvero negativo. Ci auguriamo che nei prossimi mesi prima di procedere con altre ipotesi organizzative che prevedono il confluire di altri servizi (leggi: Casa Protetta) all’interno dell’Azienda Speciale si possano prevedere altre soluzioni, magari più efficienti. Altre soluzioni che possano vedere anche il coinvolgimento di altri soggetti, come le minoranze consiliari e la cittadinanza, che potranno così svestire i panni di meri spettatori. Gruppo consiliare “Progetto sociale partito della Rifondazione comunista”