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ANNO XLIX - FEBBRAIO 2009 N.1 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA
Bilancio di previsione 2009
Un fondo di solidarietà per famiglie in
stato di emergenza
Roncaglio - via Rivasi
Nuovi cantieri e patto per la
riqualificazione
Via Repubblica
Più sicura con gli attraversamenti
pedonali rialzati
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Non sarà un anno facile il 2009.
La crisi economica sta lasciando
segni, evidenti e dolorosi, sul
corpo sociale. E il peggio deve
venire. Il Governo sta compiendo
scelte insufficienti che, tra l’altro,
penalizzano i Comuni, le istituzioni
più vicine ai cittadini. Nonostante
le difficoltà, la Giunta ha
presentato al Consiglio comunale,
che l’ha approvato il 28 gennaio,
il bilancio di previsione per il 2009
seguendo senza tentennamenti la
strada imboccata nel 2005.
Non arretriamo. Non vogliamo che
il patrimonio di servizi pubblici e sociali
che il nostro Comune ha costruito, dando
un formidabile sostegno alla crescita
cavriaghesi che lavorano fuori dal
comune. Certo è difficile fare
previsioni ottimistiche per il futuro.
Comunque vada è bene che ci
prepariamo ad un’eventuale
emergenza prevedendo un fondo
che ci permetta di intervenire in
maniera tempestiva. Il fondo
riguarderà anche le famiglie - purchè
residenti a Cavriago - che
usufruiscono dei servizi di nido e
scuole dell’infanzia non comunali
(private o statali). Con questo fondo
di 50.000 euro, intendiamo dare un
aiuto concreto alle famiglie con
bambini piccoli, consci dei costi e dei
sacrifici che devono affrontare. Inoltre
vogliamo creare le condizioni per cui tutti
CRESCITA E
SOLIDARIETÀ:
ANDIAMO AVANTI
economica e sociale della comunità e
del territorio, subisca il benché minimo
ridimensionamento.
Nel 2009, perciò, non ci saranno riduzioni
dei servizi alla cittadinanza e non ci
saranno aumenti delle tariffe (compresa
quella dei rifiuti), delle imposte e delle
rette dei servizi sociali.
La Giunta comunale ha adottato la “linea
Cofferati”. Prendendo spunto dalla
proposta del sindaco di Bologna, nel
bilancio preventivo viene stanziato un
fondo per aiutare le famiglie messe in
difficoltà dalla recessione economica.
Servirà per ridurre le spese per le rette
di frequenza di scuole dell’infanzia e asili
nido alleviando le difficoltà delle mamme
e dei papà che potrebbero perdere nel
2009 il lavoro o trovarsi in cassa
integrazione.
Non abbiamo (almeno fino ai primi di
febbraio) notizia di aziende di Cavriago
con personale in cassa integrazione.
Stiamo raccogliendo informazioni sui
i bambini continuino a frequentare le
scuole dell’infanzia e gli asili.
Non è stato facile costruire questo
bilancio, soprattutto a causa della
Finanziaria approvata dal Governo
Berlusconi che riduce i trasferimenti e
blocca qualsiasi autonomia dei Comuni
contraddicendo tutte le belle affermazioni
sul Federalismo e sul ruolo propulsivo
delle autonomie locali. Per fare quadrare
i conti siamo stati costretti a ridurre il
piano degli investimenti, l’esatto contrario
di quello che si dovrebbe fare in tempi
di crisi. Ma non ci fermiamo. Nel 2009
sono in agenda lavori pubblici, già
appaltati, per circa tre milioni e mezzo
di euro; si avvierà la progettazione di
importanti opere di urbanizzazione; si
aprirà il cantiere del nuovo Centro
culturale a villa Sirotti – Bruno.
Il sindaco
Vincenzo Delmonte
IN QUESTO NUMERO
In primo piano
4 Il Bilancio 2009 sfida la crisi
Pubblica istruzione
6 CavriagoInfanzia: più di 2 milioni di euro per scuole
materne e nido
Nuove opere
7 Lavori pubblici per tre milioni e mezzo di euro
In primo piano
8 Comune – Comitato Rivasi Ovest. Un pattoper
riqualificare la zona dalla Castellina a Barco
In primo piano
10 Roncaglio 2, sorge un nuovo quartiere
Lavori pubblici
12 Corte Tegge: 2 milioni per le fogne nuove. Obiettivo:
stop agli allagamenti
La memoria
13 Giuseppe Dossetti torna a parlare al cuore dei
cavriaghesi
Solidarietà
15 Cittadinanza attiva – il regolamento e il registro
dei volontari
Welfare
16 Al “Banco alimentare” i pacchi della solidarietà
Ambiente
18 “Ricicloni” in casa, con le compostiere
La memoria
21 Cavriago e gli alpini tributano gli onori al generale
Reverberi
Strade sicure
22 Attraversamenti pedonali rialzati, bravi rallentatori
di velocità
Strade sicure
24 Attraversamenti pedonali rialzati in regola
Diario
26 Il grazie del Comune agli sponsor del “Natale a
Cavriago”
Dal Consiglio comunale
28 “Bilancio comunale 2009: affrontiamo l’emergenza
e sosteniamo le famiglie. Pdl e
Rifondazione preferiscono fare polemica”
(gruppo consiliare “Uniti per Cavriago”)
29 “Consiglio Comunale di Cavriago "aperto" ai
cittadini svoltosi il giorno 10 dicembre 2008
“Esame della Legge Gelmini” disposizioni urgenti
in materia di istruzione e università: Le
conseguenze sul sistema scolastico” (gruppo
consiliare Popolo delle libertà - Lega Nord)
30 “Bilancio di previsione 2009: una bilancio dei
bilanci” (gruppo consiliare “Progetto sociale Rifondazione comunista”)
N. 1 FEBBRAIO 2008
Una copia 0,62 euro
Chiuso in redazione
il 3 FEBBRAIO 2009
Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE)
tel. 0522 373 484
fax 0522 575 537
e-mail:
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Editore: Comune di Cavriago (RE)
Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia
n°288 del 16/10/1970
Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti
1, Cavriago (RE)
Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti
Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia
s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma
Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente
Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848
Progetto e impaginazione: www.adv-re.com
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IN PRIMO PIANO
SFIDA LA CRISI
ieci milioni di spese correnti, in
massima parte previste per
gestire ed erogare i servizi alla
persona, investimenti in frenata:
1,2 milioni di euro (di cui mezzo milione
per finanziare la costruzione della nuova
scuola dell’infanzia).
La rete dei servizi sociali, dall’infanzia
agli anziani, non subisce tagli.
Stop agli aumenti di rette e tariffe.
Un fondo di solidarietà (50.000 euro) a
sostegno delle famiglie alle prese con
problemi di lavoro, come un ammortizzatore sociale, per ridurre in caso di emergenza i costi delle rette di nido e scuola
materna.
D
La Giunta comunale ha presentato il 21
gennaio il bilancio preventivo del 2009; il
Consiglio comunale l’ha approvato il 28
gennaio, con i voti del gruppo consiliare di
maggioranza “Uniti per Cavriago”, contrari
il gruppo “Progetto sociale – Rifondazione
comunista” e il gruppo della “Casa della
libertà”. Il tutto in ritardo di un mese sulla
tabella di marcia.
Negli ultimi anni Cavriago è sempre stato
tra i pochi Comuni della provincia ad approvare, entro San Silvestro, il bilancio
preventivo dell’esercizio finanziario dell’anno successivo. È anche questo un segno
della crisi che si è abbattuta sull’economia,
in piena recessione, delle difficoltà e delle
incognite - che pesano sulle Amministrazione comunali e ne frenano la politica
degli in vestimenti - create dalla manovra
finanziaria del Governo centrale che ha
tagliato l’ICI e ridotto l’autonomia finanziaria
degli enti locali. Proprio mentre si gettano
le fondamenta legislative del federalismo!
Nonostante tutto, nel 2009 non ci saranno
né tagli né riduzioni dei servizi alla cittadinanza e non ci saranno aumenti delle
tariffe, delle imposte e delle rette dei servizi
comunali. Nessun passo indietro sulla
qualità delle prestazioni, nessun aumento
tariffario. Non aumenterà nemmeno la
tariffa sui rifiuti, poiché il bilancio comunale
si farà carico dei maggiori costi dei servizi,
compreso questo che sarebbe stato del
5,3 % , per un importo complessivo di
68.000 euro (3,20 euro per abitante). È
confermata l’addizionale all’Irpef dello 0,25
%; come nel 2008 il Comune esonera dal
pagamento i cittadini con un reddito inferiore ai 15.000 euro l’anno.
Inoltre il Consiglio comunale ha deliberato
(con l’astensione dei gruppi consiliari di
opposizione) di istituire un fondo di solidarietà di 50.000 euro, per i genitori che
sono in cassa integrazione o hanno perso
il lavoro, che consentirà di ridurre i costi
delle rette del nido e della scuola materna
alleviandone il peso sui bilanci familiari.
Spese e investimenti
Il bilancio 2009, si attesta sui 10 milioni
di euro di spesa corrente, con investimenti
di 1,2 milioni di euro. Il bilancio del 2009
sostiene il peso di maggiori spese per il
funzionamento e l’erogazione dei servizi
ai cittadini e “assorbe” gli aumenti delle
tariffe e delle rette dei servizi sociali, senza
scaricarli sulle spalle delle famiglie e senza
mettere le mani nelle tasche dei cittadini
contribuenti.
Ma questa manovra ha un prezzo: una
brusca frenata nell’opera di consolidamento
del bilancio economico dell’azienda – Comune. Infatti, se nel 2008 si era ridotto a
ENTRATE CORRENTI
ICI
Addizionale Irpef
Compartecipazione Irpef
Altre (Enel pubblicità, ecc)
Contributi dallo Stato
Contributi dalla Regione
Altri contributi
Dai servizi comunali
Da sponsorizzazioni
Rimborsi e varie
Fitti attivi
Oneri di urbanizzazione
Plusvalenze patrimoniali
TOTALE
Risorse per investimenti
TOTALE
4
2008 (assestato)
2.511.782
260.000
85.011
237.680
1.907.253
371.170
227.761
2.291.741
207.590
1.218.518
199.100
211.310
290.000
10.125.106
- 262.647
9.862.459
2009 (previsione)
2.488.782
260.000
85.011
239.000
1.787.246
329.549
347.575
1.976.426
196.440
1.553.779
208.000
600.000
328.090
10.454.808
- 148.800
10.306.008
C
211.000 euro il ricorso agli oneri di
urbanizzazione per finanziare la spesa
corrente, nel 2009 si prevede di stanziare
600.000 euro. Ciò significa che risorse
importanti vengono sottratte al finanziamento di lavori e opere pubbliche.
“Scompare” l’ICI sulla prima casa (una
bella sforbiciata alle entrate dei Comuni)
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SPESE CORRENTI PER SETTORE
Amministrazione generale
Bilancio e Affari generali
Scuola – cultura – sport – giovani
Sicurezza sociale
Farmacia comunale
Uso e assetto del territorio
TOTALE
2008 (assestato)
1.549.266
655.955
3.493.335
2.422.733
186.444
1.554.726
9.862.459
2009 (previsione)
1.843.436
670.089
3.786.568
2.281.818
227.217
1.496.880
10.306.008
Le spese “generali” e per la scuola aumentano per la richiesta di trasferimenti di risorse dal
Comune di Cavriago all’Unione dei Comuni della Val d’Enza e all’azienda speciale CavriagoInfanzia.
Servono per finanziare i servizi.
Si prevede che le spese per il personale saranno nel 2009 di 3.309.917 euro (rispetto ai
3.244.856 del 2008) per coprire gli aumenti contrattuali. La quota capitale mutui sarà di 383.021
euro (rispetto ai 396.190 del 2008).
INVESTIMENTI 2009
Opere stradali e simili
RONCAGLIO: nuova scuola dell’infanzia
Manutenzione straordinaria edifici pubblici
CASE POPOLARI ristrutturazione
VIA REPUBBLICA acquisto area Sassi
TOTALE
55.000
500.000
223.800
35.000
400.000
1.213.800
Per la ristrutturazione delle case popolari è previsto lo stanziamento di 160.000 euro (35.000
da parte del Comune più il contributo di 125.000 euro della Regione). I 400.000 euro per l’ex
area Sassi sono stanziati per pagare il rogito della compravendita dell’area dov’è stato allestito
il nuovo parcheggio di via Repubblica.
e il mancato gettito dovrebbe essere
compensato – si spera – col rimborso
dello Stato. Quest’anno il Comune intende
comunque completare l’operazione di
recupero dell’evasione totale dell’imposta
dovuta.
Questi i lavori pubblici più significativi
che partiranno nel 2009: il nuovo Centro
culturale di Villa Sirotti-Bruno, la rotatoria
all’incrocio di Via Repubblica con via
Gramsci e via E.Arduini, la riqualificazione
di Via Campofiori. Inizieranno inoltre i
lavori per la realizzazione delle rete fognaria delle acque nere nelle ultime
quattro vie non servite a Cavriago, mentre
in zona Corte Tegge verrà aperta una
nuova stazione ecologica attrezzata e
saranno realizzate le fognature per le
acque bianche in modo da scongiurare
le esondazioni in occasione di forti acquazzoni. Nella seconda metà del 2009
inizieranno i lavori della nuova scuola
dell’infanzia a Roncaglio.
INVESTIMENTI 2009 (fonti di finanziamento)
Alienazioni patrimoniali
Dotazioni territoriali
Oneri di urbanizzazione
Utile straordinario Enìa
Contributo Regione per Centro culturale
TOTALE
117.000
671.000
277.000
130.000
18.800
1.213.800
RETTE DEI SERVIZI AGLI ANZIANI
CASA PROTETTA
posto convenzionato (al giorno)
CASA PROTETTA
posto non convenzionato (al giorno)
CENTRO DIURNO
posto convenzionato (al giorno)
CENTRO DIURNO
posto non convenzionato (al giorno)
CENTRO NOTTURNO ( a notte)
Assistenza domiciliare
Pasti a domicilio
2008
2009
aumento
41,76
44,20
2,44
64,77
64,77
-
21,68
23,47
1,79
33,13
20
5,00
6
33,13
20
5.00
6
-
Le tariffe dei posti convenzionati della Casa protetta e del Centro diurno sono “congelate” in
attesa che la Regione definisca l’entità del contributo economico che si auspica tale da coprire
eventuali aumenti dei costi.
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PUBBLICA ISTRUZIONE
CavriagoInfanzia:
più di 2 milioni di euro
per scuole materne e nido
P
er finanziare le attività di CavriagoInfanzia (si vedano
le tabelle a fianco), l’azienda speciale che gestisce
i servizi educativi per l’infanzia, il Comune affronterà
maggiori spese per un importo di oltre 278.000 euro,
di cui: 53.000 circa per azioni di sostegno a quattro bimbi
handicappati - 30.000 per il trasporto scolastico (l’appalto
costa il 14 % in più) – 8.000 per l’atelierista del nido – 50.000
per l’appalto di Coopselios – circa 73.000 per assunzioni di
nuovo personale – altre spese per il funzionamento dell’azienda.
RICAVI
Proventi dalle rette
Asilo nido
“Le Betulle”
“I Tigli”
Trasporto
Extrascuola
Mensa scolastica
241.000 euro per nuovi progetti
dell’istituto comprensivo
Proventi dalle assegnazioni
Scuole dell’infanzia
Asilo nido
Rimborso mensa insegnanti
Fondi regionali: handicappati – trasporti - ausili
Contributo del Comune a pareggio
Rimborso al personale comandato
È stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra Amministrazione
comunale, CavriagoInfanzia e l'Istituto comprensivo "Giuseppe
Dossetti" per l'anno scolastico 2008 - 2009. I progetti finanziati
dal Comune riguardano l'assistenza scolastica (mensa, trasporto,
supporto alla vigilanza per gli ingressi anticipati, materiali didattici),
l'ambito sociale (supporto ai ragazzi con
deficit, integrazione dei ragazzi stranieri), l'ambiente, la cultura (promozione alla
lettura in biblioteca e musica), l'educazione
degli adulti e la memoria storica. Il protocollo
prevede anche numerosi interventi per
l’acquisto di materiali e strumentazioni
informatiche. Lo stanziamento del Comune
è di 241.000 euro (previsto nel bilancio del
Comune); la realizzazione dei progetti è
affidata all’azienda speciale CavriagoInfanzia. Questo finanziamento si aggiunge
alle spese sostenute dal
Comune per importanti
interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, che proseguiranno
nel 2009. "Il Comune
aumenta il proprio investimento nell'istruzione dichiara l'Assessore
Tutino - Mentre da Roma
si riducono le risorse destinate alla scuola,
a Cavriago si investe di
più. E'una scelta voluta
e appoggiata da tutta la
nostra comunità".
TOTALE
COSTI
Personale
Comandato
Nuovi assunti
Servizi
Appalti scolastici e trasporto
Mensa scuola dell’obbligo
Collaborazioni
Progetti extrascolastici e di qualificazione
Protocollo d’intesa
Prestazioni professionali
Acquisto beni
Oneri diversi di gestione
Imposte tasse bolli
TOTALE
6
2009
226.754
177.434
175.064
55.000
14.500
130.800
779.552
112.000
18.500
5.500
10.000
511.021
895.095
1.552.116
2.331.668
2009
895.095
379.421
1.274.516
548.181
139.800
102.300
111.171
18.000
12.500
941.952
45.200
20.000
50.000
2.331.668
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NUOVE OPERE
Lavori pubblici
per 3 milioni e mezzo di euro
Già appaltati, saranno eseguiti nel 2009
Progetti al via
Nel 2009 si elaborano i progetti di massima di importanti
opere di urbanizzazione
Riqualificazione di via Rivasi Ovest
Completamento delle opere di urbanizzazione nelle vie Rossini,
Belloni e Rosselli
Pista ciclo – pedonale della Barboiara
Pista ciclo – perdonale ex Cremeria – parco del Cerchio
Parcheggio nell’ex area della Cooperativa Muratori
Ampliamento del parco del Cerchio (verde pubblico di dotazione
del piano urbanistico di Roncaglio)
Riqualificazione della piazza della Corte (insediamento storico
Corte Tegge)
Completamento via Gramsci
Nuova rotatoria a San Remo
(vie Repubblica – Gramsci – E. Arduini)
Riqualificazione di via Campofiori
Riqualificazione energetica del Municipio
Impianti fotovoltaici scuola “De Amicis”
Nuova stazione ecologica a Corte Tegge
Nuove fognature
nell’area industriale di Corte Tegge
Fogne per acque nere vie XXV Aprile,
1° Maggio, Tornara, Pozzo Piola
TOTALE
A Villa Sirotti – Bruno
si aprirà il cantiere del nuovo Centro culturale
7
70.000
173.000
130.000
430.000
173.000
230.000
2.036.000
250.000
3.492.000
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IN PRIMO PIANO
iù di quattrocento cittadini,
nell’autunno del 2007, avevano firmato e inviato una
petizione al Comune, chiedendo di essere coinvolti nella
definizione del piano urbanistico della
nuova area di espansione residenziale
prevista tra le vie Roncaglio e Rivasi. I
cittadini sollecitavano e rivendicavano
interventi d’urgenza per riqualificare tutta
l’area residenziale in buona parte del
quadrante ovest di Cavriago. I firmatari si
sono costituiti in Comitato cittadino via
Rivasi Ovest per aprire un negoziato col
Comune. L’Amministrazione comunale ha
dichiarato fin dall’inizio la propria disponibilità ad un confronto nel merito delle
questioni sollevate dai cittadini, con l’obiettivo di concertare con il Comitato le migliori
soluzioni possibili. Dopo dieci mesi di
incontri ed assemblee pubbliche si è
arrivati alla formulazione del “protocollo
d’intesa”, sottoscritto dall’assessore all’Urbanistica Roberto Bertani, per il Comune di Cavriago, e da Azio Boschi, presidente
del Comitato Rivasi Ovest. Tutti gli interventi pubblici saranno concordati con i
rappresentanti del Comitato.
P
COMUNE E
COMITATO
RIVASI OVEST
Un patto per riqualificare la zona
dalla Castellina a Barco
Dalle proteste alle proposte al dialogo, al
protocollo d’intesa su 15 punti: un accordo
formale “per definire una serie di condizioni necessarie e migliorative per la
connessione urbanistica del nuovo insediamento di espansione chiamato AN1b
con le vie Rivasi e Roncaglio”.
Il Comune e il Comitato cittadino Rivasi
Ovest hanno siglato il 27 novembre un
patto, approvato dal Consiglio comunale
il 22 dicembre, sulla progettazione del
nuovo quartiere di Roncaglio (in un ambito
di oltre 73 .000 metri quadrati inedificati,
tra i tessuti residenziali a sud di via Rivasi,
il parco del Cerchio, le frange edilizie lungo
la via Roncaglio e delimitato sul quarto
lato da via Barboiara) e la riqualificazione
urbana del settore ovest di Cavriago: dalla
Castellina al confine con Barco di Bibbiano.
Le opere di riqualificazione del quartiere
Rivasi Ovest sono previste nel piano triennale dei lavori pubblici 2009 - 2011.
8
I PUNTI DELL’ACCORDO
1 Lungo l’attuale Rio Veta verrà realizzata
dal soggetto attuatore una fascia di
verde delle dimensioni di almeno dieci
metri che avrà la funzione di attenuare
il reciproco impatto tra le due zone
poste a ridosso del Rio: quella esistente
verso via Rivasi e quella di nuova
realizzazione. All’interno della fascia
correrà una pista ciclopedonale che in
seguito proseguirà oltre il nuovo ambito
fino a connettersi attraverso il Parco
del Cerchio con via Rivasi e, in prospettiva, con il complesso della Cremeria
e la nuova fermata ACT.
2 La progettazione del nuovo comparto
verrà realizzata in modo che su via
Dante, attraverso un nuovo asse di
collegamento, esca un sub ambito di
modeste dimensioni il cui carico urbanistico massimo da realizzarsi sia di
non più di 2.700 metriquadrati di superficie costruibile pari aa un massimo
di 30 alloggi. Un tale dimensionamento,
porterà il carico urbano di via Dante
ad un valore più o meno simile a quello
già esistente in alcune vie parallele.
Tale comparto non sarà collegato funzionalmente dal punto di vista viario /
automobilistico con il resto dell’ambito
di espansione. La separazione con il
resto dell’ambito dovrà essere realiz-
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zata in modo che anche in futuro non
possa essere collegato in alcun modo.
La separazione tra l’intero ambito AN1b
e il sub ambito con accesso da via Dante
dovrà avvenire con l’interposizione di
fabbricati. L’edificazione del sub ambito,
di modeste dimensioni che avrà accesso
da via Dante, dovrà rispettare la distanza
minima di metri 5 dai confini dei singoli
lotti sulla quale saranno realizzati i vari
edifici, di metri 10 dal confine con la
fascia verde, di metri 1° di profondità,
da realizzare a ridosso del Rio Veta. Tutti
gli edifici realizzati sui lotti del sub ambito
con accesso da via Dante avranno un’altezza massima di tre piani fuori terra.
Tale prescrizione, unitamente agli altri
punti del presente documento, per quanto pertinenti, verranno inseriti nella
convenzione urbanistica che regolerà gli
aspetti progettuali del futuro PUA.
3 Rispetto ai primi indirizzi di progettazione
prsentati dal soggetto atuatore che prevedevano un collegamento funzionale
libero tra via Rivasi e via Roncaglio
attraverso via Dante, a seguito delle
scelte enunciate al punto 2, la viabilità
verrà modificata nel seguente modo:
verrà progettata una terza strada di
accesso al comparto che verrà realizzata
utilizzando la preesistente strada della
Barboiara nella parte che si connette a
via Roncaglio subito dopo la fine della
parte abitata della via stessa.
4 L’Amministrazione inserirà nel piano
triennale 2009 – 2011 delle opere pubbliche l’impegno finanziario per la sistemazione di via Rivasi nel tratto tra via
Castellina e il confine del Paese verso
ovest. Le opere che verranno realizzate
riguardano il sistema di attenuazione
della velocità e di messa in protezione
dei pedoni e dei ciclisti con attenzione
al sistema delle piste ciclopedonali
esistenti.
5 Via Rossini all’intersezione con via Dante
verrà chiusa realizzando nei limiti progettuali un parcheggio per almeno due
auto mentre sarà allestito un passaggio
che manterrà il collegamento ciclo pedonale tra le due vie. La chiusura di via
Rossini sarà realizzata con un’aiuola
verde completa di piante e arbusti e
pilomat. Tale soluzione ha lo scopo di
impedire l’uso di via Rossini come by
pass per l’accesso e la fuoriuscita del
traffico da via Dante.
6 L’Amministrazione si impegna ad inserire
nel prossimo Bilancio comunale la somma necessaria per la sistemazione degli
assetti proprietari delle vie che insistono
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a sud su via Rivasi Ovest con l’obiettivo
fin da ora dichiarato di compartecipare
entro il limite del 20 % alle urbanizzazioni
attualmente non presenti (quali: scarico
acque piovane, impianti di illuminazione
e asfaltature) e procedendo immediatamente dopo all’acquisizione al patrimonio comunale di dette vie facendosi
conseguentemente carico da quel momento delle manutenzioni delle stesse.
7 La viabilità su via Roncaglio richiede una
particolare attenzione e pertanto verrà
fatto uno studio specifico per la sistemazione della via e la messa in protezione dei pedoni che comprenderà inoltre
i modi di accesso alla provinciale Reggio
– Montecchio. I temi principali riguarderanno le seguenti questioni: a) Verranno
progettate soluzioni che garantiscano il
transito in sicurezza lungo la ‘doppia
curva’ di Villa Scaruffi e che prevedano
misure atte alla protezione dei pedoni.
b) Nei due innesti con le nuove vie di
ingresso all’ambito AN1b si porrà particolare attenzione alla limitazione della
velocità attraverso l’uso dei sistemi che
verranno ritenuti più idonei. c) in particolare nella intersezione più a sud (strada della Barboiara) si prevederà un’immissione adeguata per raggi di curvatura
e caratteristiche di visibilità. d) Si concorderà con la Provincia di Reggio Emilia
le misure atte a garantire la massima
sicurezza nell’immissione sulla Provinciale Reggio – Montecchio. e) Oltre al
collegamento ciclopedonale di cui al
punto 1, sarà realizzato un altro percorso
pedonale che partendo dal arco del
Cerchio lambisce l’area della nuova
scuola, raggiunge la nuova strada di
urbanizzazione e si collega con via Barboiara.
8 L’Amministrazione fin da ora conferma
che non è sua intenzione procedere ad
espropri di porzioni di aree per agevolare
l’accesso di via Dante su via Rivasi
poiché la futura sistemazione di via
Rivasi non necessita di ampliamenti
della carreggiata all’intersezione tra via
Dante e via Rivasi.
9 Durante la realizzazione delle opere di
urbanizzazione, e comunque prima dell’inizio dei avori di edificazione dei singoli
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lotti del sub ambito con accesso da via
Dante, la stessa via Dante sarà posta
in sicurezza con la realizzazione di un
percorso protetto su uno dei lati e la
realizzazione di tutte quelle opere necessarie a garantire un sicuro accesso delle
singole proprietà private su via Dante
secondo quanto previsto dal vigente
Codice della Strada, senza opere che
comportino modifiche dello stato attuale
delle singole proprietà. Tutto questo al
fine di consentire agli abitanti di via
Dante di accedervi in modo sicuro.
10 I lavori di realizzazione delle urbanizzazioni mitrate al prolungamento di via
Dante verranno eseguiti mantenendo gli
accessi di cantiere all’interno del perimetro dell’ambito AN1b ed il collegamento funzionale sarà aperto solo ad
opere ultimate.
11 Il numero massimo di alloggi di edilizia
convenzionata che potranno essere realizzati nel sub ambito, con accesso da
via Dante, sarà per un totale massimo
di n° 15 alloggi.
12 L’Amministrazione comunale si impegna
ad informare il Comitato fin dalle prime
fasi di progettazione ed a condividere
le scelte future per la riqualificazione e
messa in sicurezza di via Dante, via
Roncaglio e via Rivasi.
13 La nuova scuola dell’infanzia dovrà
essere funzionalmente collegata con i
percorsi ciclopedonali di nuova realizzazione e a quelli esistenti.
14 Tutti i punti in anzi sottoscritti e concordati dalle parti ed attinenti alla fase
urbanistica di progettazione dell’ambito
AN1b verranno inseriti nella convenzione
urbanistica che regolerà gli aspetti progettuali del futuro PUA.
15 L’Amministrazione comunale si impegna
a portare questo documento in Consiglio
comunale e ad esprimere la propria
manifestazione di volontà per la realizzazione degli obiettivi nei modi e nei
termini previsti nello stesso.
A conclusione di questo confronto sia il
Comitato di via Rivasi Ovest che l’Amministrazione comunale, sottolineando
la positività del metodo adottato, sottoscrivono i precedenti N° 15 punti.
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IN PRIMO PIANO
Sorge un nuovo quartiere
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ra breve prendono il via le opere di urbanizzazione
della nuova area residenziale. Si aprirà nella
seconda metà dell’anno il cantiere per la costruzione della nuova scuola dell’infanzia.
Il comparto urbanistico ha una superficie territoriale di
circa 73.000 metri quadrati e potrà ospitare 162 alloggi,
trentaquattro dei quali saranno venduti a prezzi convenzionati, inferiori a quelli di mercato.
La superficie edificabile potrà aumentare di 1.500 metri
quadrati da destinare ad usi terziari ed attività commerciali
al dettaglio o in alternativa ad un’ulteriore quota di alloggi
a prezzi convenzionati.
Era sulla carta da almeno due decenni “Roncaglio due”,
previsto nei piani regolatori e mai decollato per i veti incrociati
degli interessi confliggenti dei proprietari degli appezzamenti
di terra che formavano il comparto urbanistico. Ora prende
forma, col piano urbanistico attuativo (cioè “dettagliato”
come si diceva un tempo) nato da un accordo di pianificazione
tra il Comune e l’impresa costruttrice “Immobiliare Miramonti”
di Castelnovo Monti.
L’accordo pubblico – privato è andato in porto perché – in
buona sostanza – l’ “interesse preminente” del nostro
Comune è di dotare il nuovo quartiere e il quadrante ovest
del territorio comunale di una nuova scuola dell’infanzia.
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La ditta costruttrice, infatti, si impegna a
realizzare le opere di urbanizzazione, a
cedere gratuitamente al Comune – in
aggiunta agli 8.00 metri quadrati di terra
già previsti come dotazione territoriale l’area su cui dovrà costruire la nuova
scuola dell’infanzia e a finanziare, in parte,
l’opera, a costruire una quota di alloggi
di edilizia pubblica da vendere a prezzi
calmierati.
L’accordo di pianificazione
L’assetto urbanistico del comparto si
fonda sulla valorizzazione dei tracciati
storici e sulla ricucitura della trama viaria
e insediativa esistente, in modo da favorire
una stretta integrazione del nuovo insediamento con il tessuto edilizio di via
Roncaglio ad est; con il parco pubblico a
nord; con il quartiere a sud di via Rivasi
ad ovest, salvaguardando e valorizzando
il rapporto con il territorio rurale a sud.
Circa 20.000 metri di terreno agricolo,
che nella prima formulazione del piano
regolatore erano destinati ad essere urbanizzati, rimangono rurali.
Secondo l’accordo di pianificazione tra la
“Immobiliare Miramonti” di Castelnovo
Monti e il Comune (approvato dal Consiglio comunale il 26 luglio 2007), l’impresa
si impegna a realizzare, a propria cura e
a proprie spese, su un’area di circa 7.000
metri quadrati ceduta gratuitamente al
Comune, uno o più stralci della scuola
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dell’infanzia che sorgerà nel nuovo ambito
urbanizzato, concorrendo a finanziare
l’opera con l’investimento di un milione
e mezzo di euro.
L’impresa costruttrice si obbliga a cedere
gratuitamente al Comune, oltre all’area
sui cui edificare la scuola, tutte le aree
per dotare il nuovo insediamento territoriale dei servizi di interesse collettivo:
parcheggi, spazi verdi, piste ciclo – pedonali. E tra queste aree, ci sono circa 8.000
metri quadrati di terreni per il verde pubblico, a nord del nuovo ambito urbanizzato
adiacenti al parco pubblico del Cerchio.
Spetta all’impresa realizzare, a proprie
spese, le opere pubbliche (parcheggi, aree
verdi, piste ciclo – pedonali) ritenute
indispensabili per urbanizzare Roncaglio
ovest.
Il piano urbanistico sarà realizzato per
stralci, in cinque anni. A questo proposito
l’accordo pubblico – privato prevede che
la costruzione degli alloggi di edilizia
convenzionata (su una superficie costruibile complessiva di 2.920 metri quadrati)
La nuova scuola dell’infanzia
Due milioni di euro sono già stanziati per i lavori di costruzione della nuova scuola
comunale dell’infanzia a Roncaglio ovest. Il grosso del finanziamento (un milione
e mezzo di euro) figura tra le “dotazioni territoriali” (compreso l’appezzamento di
terra su cui sorgerà l’edificio) che l’impresa costruttrice della nuova area residenziale
si “obbliga” a concedere al Comune. Un altro mezzo milione di euro ce lo mette il
Comune ed è previsto n el bilancio del 2009, uguale cifra è prevista per il 2010
nel piano triennale dei lavori pubblici.
La nuova struttura assumerà le funzioni che oggi svolgono la scuola materna “I
Tigli”, in via del Cristo, e la succursale di via Bassetta. La scuola di Roncaglio sarà
al servizio della zona ovest di Cavriago, la scuola materna “Le Betulle” servirà la
zona est del paese con evidenti vantaggi. La costruzione della scuola nell’area di
espansione residenziale di Roncaglio darà impulso infatti alla riorganizzazione dei
servizi educativi. La sede della scuola “I Tigli” in Via del Cristo, infatti, diverrà parte
integrante dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Dosseti”. Gli spazi delle scuole
media ed elementare (oggi 3.300 metri quadrati) si amplieranno di 1.100 metri
quadrati consentendo di far fronte a nuove esigenze di sviluppo.
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possa iniziare nel 2009, sempre che siano
disponibili i finanziamenti pubblici. La
restante parte del nuovo insediamento
residenziale si realizzerà, in via di massima
secondo questa tabella di marcia: nel
2009 e 2010 saranno edificati 7.000
metri quadrati di superficie costruibile (il
60 % del nuovo quartiere); nel 2011,
2012 e 2103 gli altri 4.680 metri quadrati.
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NUOVE OPERE
Corte Tegge:
2 milioni per le fogne nuove
Obiettivo: stop agli allagamenti
Il via ai lavori in via della Corte dove il nuovo collettore passa sotto il Rio
Altri interventi nelle vie dell’Industria, Buozzi, Curiel, Prati Vecchi
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ono iniziati a Corte Tegge i lavori per
ristrutturare la rete delle fogne, vecchie
e inadeguate a svolgere la funzione di
collettori delle acque. Il piano degli
interventi, che si svolgeranno da gennaio a
settembre, prevede investimenti per oltre due
milioni di euro. Si vuole risolvere l’annoso problema
degli allagamenti, causati dal rigurgito dell’acqua
dalle fogne incapaci di contenerle e farle defluire,
quando piove forte. Per evitare le esondazioni, che
periodicamente arrecano danni alle industrie,
bisogna ridurre il carico idraulico sul sistema dei
collettori interrati. È in programma perciò una serie
di operazioni chirurgiche su alcuni punti nevralgici
della rete fognaria.
La prima è stata realizzata in via della Corte, con
la costruzione di un tratto del nuovo collettore che
passa sotto il Rio di Cavriago. Nei mesi di febbraio
e marzo i lavori di escavazione sostituzione e posa
di tratti delle tubazioni si estenderanno alle vie
limitrofe. Gli interventi maggiori riguarderanno via
dell’industria, via Buozzi, via Curiel e via Prati
Vecchi.
Nei mesi di aprile e maggio, in Via Buozzi, una
delle porte d’ingresso all’area industriale, sarà
costruito un collettore fognario di notevoli dimensioni
(un metro di diametro).La strada dovrà essere
chiusa a tratti, per consentire che i lavori si svolgano
il più rapidamente possibile. Interruzioni, chiusure,
percorsi alternativi saranno presegnalati su appositi
cartelli stradali per diminuire i disagi alla
circolazione www.comune.cavriago.re.it/ si può
consultare la tabella di marcia dei lavori, con
l’indicazione delle vie in cui si svolgeranno, dei
tempi, gli eventuali aggiornamenti dovuti ad
imprevisti o a cause di forza maggiore. Tutte le
informazioni saranno inviate via mail o fax alle
aziende di Corte Tegge, perché possano informare i
dipendenti.
Per ulteriori informazioni:
ComuneInforma: 0522373474
[email protected]
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LA MEMORIA
torna a parlare al cuore
dei cavriaghesi
Il Comune ripubblica il libro col discorso che il padre della Costituzione
pronunciò il 13 febbraio 1988, quando gli fu conferita la cittadinanza
onoraria. Il presidente Romano Prodi firma la prefazione
ra una limpida giornata d’inverno,
che annunciava la primavera,
quel sabato 13 febbraio 1988.
La neve era accatastata per le
strade e in piazza. Mentre si
faceva sera un uomo anziano e canuto
vestito in un saio incedeva con passo
sicuro verso il Municipio. Sorrideva, salutava con ampi gesti delle mani, ascoltava
e scambiava saluti e qualche parola con
le persone che lo seguivano o gli si facevano incontro, sorridenti, emozionate, commosse. Era Don Giuseppe Dossetti, uno
dei padri della Costituzione, protagonista
della Resistenza, del Concilio ecumenico
Vaticano II, venuto a Cavriago per essere
insignito, nel suo 75° compleanno, della
cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale presieduto dal sindaco Vincenzo Delmonte. Paese Nostro ricordò (in una sintesi
di Marco Ottolini) l’evento: “un folto pubblico ha seguito con attenzione la cerimonia
e il discorso del sacerdote, un testamento
politico e una grande lezione di vita”.
E
“Ho imparato a guardare lontano”
Giuseppe Dossetti disse con candore:”…
Io sento di avere un debito grande verso
Cavriago … di riconoscenza”. Pronunciò
parole pervase da un affetto profondo e
sincero per la nostra comunità in cui affermò di aver appreso i valori ben vivi e radicati
che contraddistinsero tutta la propria vita
pubblica. “Ho fatto l’università della vita
a Cavriago” … “E’ stata la mia iniziazione
vera alla Costituente” … “Così si è tentato
di fare la Costituzione impastata direi per
la parte che mi riguarda e per l’apporto
che io dovevo dare, impastata a Cavriago
nella madia, con la farina, come le resdore
facevano la pasta sfoglia, impastata qui”.
Quel discorso fu pubblicato in un volume
intitolato “Ho imparato a guardare lontano”.
Il Comune lo ripropone. La prefazione è
del professor Romano Prodi, che individua
il “merito precipuo” delle pagine dossettiane nel coniugare le “radici comunitarie”
con “un umanesimo universale”. Nel suo
“intenso discorso” - nota Prodi - Dossetti
pone “in primo luogo … il senso della
comunità umana (…) che contrassegnò
poi le sue intense e originalissime esperienze religiose … tutte programmaticamente segnate da una tensione e un’apertura universale, coniugata tuttavia con un
preciso radicamento ecclesiale e
territoriale”. Nella comunità, “nel confronto
ravvicinato e quotidiano con le persone
conosciute, si è costretti a parlare il linguaggio della verità e della responsabilità
(…) Ancora, dentro la comunità, Dossetti
apprende la difficile arte dell’ascolto dell’altro … Come non scorgere qui il seme
prezioso di quel confronto-dialogo che
informò le due grandi esperienze di cui
Dossetti fu poi protagonista? … la Costituente e il Concilio”.
“Nella piccola comunità di Cavriago, Dossetti dichiara di avere imparato un’apertura
universale … già vent’anni orsono, ( … )
con profetica lungimiranza, Dossetti ci
ammoniva ad accogliere il diverso da noi
dentro una società che si profilava multietnica e multiculturale”. “Accogliete l’altro
come uomo e come fratello”, ci raccomandava. “Se erigerete barriere, concludeva,
preparerete la vostra disgrazia”. Dossetti
– secondo Prodi - “sentiva aleggiare il
fantasma concreto della guerra di civiltà”.
“Sul versante della politica costituzionale,
nelle parole di Dossetti a Cavriago, due
sono gli spunti: la tesi del rinnovamento
13
etico come condizione e premessa di un
saggio riformismo costituzionale e – rilievo
interessante in quanto speculare al più
noto Dossetti che, nel 1994-’95, si ergerà
a energica difesa di una Costituzione minacciata nei suoi capisaldi – l’esigenza di
correggere il deficit di democrazia governante prodotto dalle degenerazioni del
parlamentarismo. Tema attualissimo”.
Il sindaco Delmonte scrive: Giuseppe Dossetti “ci ha lasciato tanto: non solo gran
parte del testo della Carta Costituzionale,
gran parte dei decreti conciliari, ma anche
la difesa di idee portanti del vivere civile,
forse più impalpabili ma non meno importanti: la necessità del dialogo e del confronto fra uomini animati da ispirazioni
ideali e politiche diverse, l’accoglienza, la
solidarietà come fondamento del vivere
sociale, l’irriducibile antifascismo, l’ansia
del rinnovamento etico che lui considerava
più urgente anche delle riforme
istituzionali”.
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SOLIDARIETÀ
Cittadinanza attiva
Il regolamento e il registro dei volontari
L
a solidarietà, che la Costituzione
considera come un "dovere inderogabile" della cittadinanza, si
esprime soprattutto nell'associazionismo finalizzato al volontariato,
ma anche nell’opera di volontariato prestata da singoli cittadini che, personalmente o collaborando con enti e istituzioni,
svolgono attività solidaristiche in differenti
forme e in diversi campi, al di fuori di
gruppi e sodalizi.
Oggi è in vigore il "Regolamento per i
rapporti di collaborazione tra Comune di
Cavriago e singoli volontari per lo svolgimento di attività solidaristiche promosse
dal Comune di Cavriago", che definisce
diritti e doveri di volontari ed ente locale,
l'ambito di attività in cui i volontari possono essere impiegati e istituisce il
Registro dei volontari, a cui ogni cittadino
che desideri svolgere personalmente
attività di volontariato è tenuto a iscriversi.
Il modulo per l'iscrizione è disponibile
presso ComuneInforma (Piazza Don Dossetti 1), aperto dal lunedi al venerdi dalle
9.00 alle 13.30 e dalle 17.000 alle
19.00, e il sabato dalle 9.00 alle 13.30,
tel. 0522.373.474, e-mail: [email protected].
Le aree di attività previste dal regolamento sono:
- sorveglianza presso strutture a valenza
ricreativa e/o culturale;
- sorveglianza e allestimento di attrezzature durante manifestazioni pubbliche
a carattere culturale, ricreativo e sportivo
- sorveglianza di aree verdi o comprensive
di opere di valore architettonico e/o
monumentale durante manifestazioni
pubbliche a carattere sociale, sportivo,
culturale, folkloristico, ecc.;
- cura dei documenti della Biblioteca
Comunale;
- partecipazione a progetti culturali e per
il tempo libero, (raccolta di testimonianze
e documentazione, allestimento di mostre, letture pubbliche...);
- piccole manutenzioni delle aree verdi;
- aiuti alla persona presso Casa Protetta,
Centro Diurno, Appartamenti Protetti ;
- aiuti alla persona
presso il suo domicilio,
i luoghi di incontro e
di socializzazione e del
tempo libero, per favorire l’inserimento e
l’integrazione sociale
di persone diversamente abili (progetto
"L'Ottavo Giorno"...);
- collaborazione a progetti per favorire l’integrazione sociale e
culturale dei cittadini
stranieri
- segretariato sociale a
favore di anziani, adulti
e famiglie in condizioni
di disagio sociale e
portatori di disabilità.
Il Comune nomina per
ogni settore di attività
un operatore pubblico a
cui i volontari si rivolgono per organizzare le
loro attività e verificarne
insieme, periodicamente, il corretto svolgimento. Il Comune
garantisce ai volontari
un'adeguata copertura
assicurativa contro infortuni, malattie connesse allo svolgimento
delle attività e per la responsabilità civile
verso terzi; s’impegna inoltre a creare
occasioni di formazione, riqualificazione
e aggiornamento, nel caso le attività svolte
richiedano specifiche competenze.
Nel 2008 il Comune ha pubblicato e
distribuito alle famiglie l’opuscolo “UN
PAESE SOLIDALE Guida al volontariato
sociale di Cavriago” sulle venti associazioni che aiutano e assistono chi si trova
in situazioni di difficoltà e disagio sociale.
Le vogliamo ricordare e ringraziare ancora
una volta per il loro prezioso lavoro. Sono:
Associazione Italiana Ricerca sul Cancro,
15
Associazione Nazionale Alpini, Circolo
ANSPI Don Tesauri, Auser, Associazione
Italiana Donatori Sangue, Associazione
Volontari Ospedalieri, Centro d'ascolto
Don Attilio Vezzani, Circolo Cavriaghese,
Cittadinanzattiva, Croce Arancione, Croce
Rossa Italiana, Gruppi Volontariato Vincenziano A.I.C. Italia, Associazione La
Rondine, Mano Fraterna, Millesoli, Movimento per la Vita, Noi con Voi, Ottavo
Giorno, Unione Italiana Lotta alla Distrofia
Muscolare.
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WELFARE
i pacchi della solidarietà
- Il soccorso settimanale: i
volontari della Croce Rossa
preparano e distribuiscono a
chi ne ha bisogno cibo e prodotti di prima necessità raccolti con le collette davanti ai
supermercati
- È un nuovo servizio della rete
del welfare municipale, si aggiunge alle altre forme di sostegno alle persone che si
trovano in situazioni di disagio
sociale o di difficoltà economiche
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uando si dice finire sotto “la
linea di povertà relativa”, o
in parole povere: non arrivare alla seconda o alla
terza settimana, tirare la cinghia. Significa,
ad esempio, che una ventina di famiglie
di Cavriago, dove godiamo di un relativo
benessere, nel giro di un mese sono
andate allo Sportello sociale a chiedere
aiuto e hanno ottenuto il buono per ritirare
i pacchi alimentari al “Banco alimentare
del Buon Samaritano”, aperto dal 20
dicembre. In ordine di tempo, è l’ultima
iniziativa che il Comune di Cavriago, in
collaborazione con i volontari della Croce
Rossa, mette in campo per far fronte alle
povertà vecchie e nuove.
La crisi picchia duro e non guarda in
faccia a nessuno. A molti è sfuggita la
fotografia che l’Istat ha scattato col
16
rapporto su “La povertà relativa in Italia
nel 2007”, dal quale risulta che in Emilia
Romagna il 6,2 % delle famiglie sono
relativamente povere. Anche a Cavriago,
purtroppo sono in aumento i casi di
cittadini in condizioni di disagio economico. Alle famiglie in situazione di difficoltà
sociale e di emarginazione si aggiungono
quelle con stipendi e salari insufficienti
a vivere o quelle che non ce la fanno
perché gli è caduta addosso la tegola
della cassa integrazione o della perdita
di un lavoro talvolta già precario.
Il banco alimentare offre un soccorso
settimanale. Gli aiuti sono organizzati
dalle rete dei volontari della Croce Rossa,
che si impegnano a raccogliere alimenti
e altri beni di prima necessità soprattutto
con le collette alimentari. Ad esempio,
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il 17 maggio e il 25 ottobre 2008 sono
stati offerti e raccolti 900 chilogrammi
di pasta e riso, 800 confezioni di alimenti
in scatola, 200 chili di farina, 50 litri
d'olio, 200 litri di latte, 300 confezioni
di prodotti per l'igiene e per l'infanzia.
La prossima colletta è in programma a
Bibbiano il 14 febbraio.
I beni vengono stoccati e conservati
presso la sede del Banco messa a disposizione dal Comune. I volontari della Croce
Rossa preparano i pacchi di alimenti e
altri prodotti sufficienti alle famiglie per
una settimana, li consegnano, aggiornano
la lista delle quantità e dei tipi di beni
distribuiti.
Per ora distribuiscono solo alimenti non
deperibili e prodotti per l'igiene della
persona e della casa, soprattutto pasta,
riso, farina, olio, alimenti in scatola (pomodori, tonno, legumi), zucchero, omogeneizzati e latte in polvere, detersivi, spazzolini da denti, dentifrici, pannoloni. Ma
ci si propone in futuro di raccogliere e
consegnare alimenti freschi.
Il sindaco Vincenzo Delmonte, facendosi
interprete dei sentimenti dei cittadini,
ringrazia pubblicamente i volontari della
sezione cavriaghese della Croce Rossa,
per “l’impegno profuso da anni in numerose attività di grande utilità sociale per
i cittadini, per la disponibilità e l’impegno
a dare una risposta concreta ai bisogni
di alcune famiglie del nostro paese”.
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Bussa allo Sportello sociale
Povero a chi ?
Il Banco alimentare è un nuovo servizio
approntato dal Comune di Cavriago in
collaborazione con la Croce Rossa, per
ampliare la rete degli interventi pubblici
a contrasto della povertà e dell’emarginazione sociale. Si aggiunge ad altre
forme di sostegno alle persone e alle
famiglie bisognose, come: contributi economici assistenziali, buoni affitto, assegni
al nucleo familiare numeroso, assegni di
maternità, esenzioni dal pagamento delle
bollette di gas, acqua, tariffa rifiuti, family
card, contributi alle famiglie numerose,
esenzioni e riduzioni di rette e tariffe dei
servizi alla persona.
Il Banco distribuisce pacchi
di alimenti e di prodotti di
prima necessità, sufficienti
a soddisfare il fabbisogno
settimanale di chi ne fa
richiesta.
L'accesso al Banco avviene
su segnalazione dei Servizi
Sociali del Comune che, in
base al progetto di aiuto
definito con la persona o
la famiglia, stabilisce la
quantità di alimenti da distribuire tenendo conto del
numero dei membri del
nucleo familiare e della loro
età. È stato chiamato
“Banco alimentare del
Buon Samaritano” per significare l’attività
solidaristica che svolge.
Per informazioni e domande di accesso
al servizio ci si può rivolgere allo Sportello
Sociale, presso la Casa Protetta Comunale, via Aspromonte 2, telefono
0522.373.491.
ComuneInforma, piazza Don Dossetti, 1,
da lunedì a sabato dalle 9 alle 13,30,
da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19,
tel. 0522 373 474,
[email protected].
“( … ) In Italia le famiglie che nel
2007 si trovano in condizioni di povertà relativa sono 2 milioni 653 mila
e rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti; nel complesso sono 7
milioni 542 mila gli individui poveri,
il 12,8 % dell’intera popolazione.
La stima dell’incidenza della povertà
relativa (la percentuale di famiglie e
persone povere sul totale delle famiglie e persone residenti) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua
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il valore di spesa per consumi al di
sotto della quale una famiglia viene
definita povera in termini relativi.
La soglia di povertà per una famiglia
di due componenti è rappresentata
dalla spesa media mensile per persona, che nel 2007 è risultata pari
a 986,35 euro (+ 1,6% rispetto alla
linea del 2006). Le famiglie composte
da due persone che hanno una spesa
media mensile pari o inferiore a tale
valore vengono quindi classificate
come relativamente povere. ( …)”.
(da “La povertà relativa in Italia nel
2 0 0 7 ” – 4 n ov e m b r e 2 0 0 8
www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20081104_00/)
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AMBIENTE
con le compostiere
Disponibili da metà marzo, in Comune, 80 contenitori per riciclare rifiuti organici.
Il costo: 20 euro l’uno. All’acquisto è abbinata la richiesta dello sconto del
20% sulla Tarsu
un esperimento e – se volete
– un investimento per il futuro,
dunque benvenuto! Dalla metà
di marzo, il Comune metterà a
disposizione di chi le chiede
ottanta compostiere per riciclare perlopiù
scarti di cucina, orto e giardino e farne
terriccio per fertilizzare la terra, le piante,
i fiori di casa. Compostare è una “buona
pratica” in difesa dell’ambiente che consente di chiedere uno sconto sulla bolletta
dei rifiuti.
Una compostiera (o termocomposter)
costa venti euro. Chi è interessato potrà
acquistarla in Municipio, all’Ufficio Economato, che rilascerà una ricevuta con la
quale ritirare la compostiera all’Isola
ecologica attrezzata, in via Nove Biolche,
È
aperta dal lunedì al sabato: dalle ore 9
alle 12 e dalle ore 15 alle 18. Sempre
all’Isola ecologica sarà disponibile il modulo di Enìa per ottenere la riduzione del
20 per cento dell’importo sulla tassa sui
rifiuti.
La norma è: una compostiera per famiglia.
Il contenitore verde
La compostiera è un contenitore di materiale sintetico riciclato (dunque riciclabile)
di colore verde, della capacità di 320 litri,
con un base quadrangolare di centimetri
76 per 76, e altezza di 85, la forma di
cono spezzato. È facilmente componibile
con il sistema di montaggio a moduli e
collocabile nel giardino o nell’orto (in un
posto parzialmente ombreggiato, al riparo
dal vento, non esposto direttamente al
sole). Dispone di un intelligente sistema
di areazione a fessure trasversali che
assicura un effetto isolante e garantisce
la circolazione dell’aria, regola la temperatura e l’umidità in modo tale che si
forma in breve tempo e matura l’humus
(concime naturale).
Alcune regole
Compostiera o composter, compostare,
compostaggio. Parole relativamente nuove: vogliono dire strumenti e azioni di
riciclaggio, fatto in casa, dei rifiuti organici
della cucina, dell’orto e del giardino. Non
buttate avanzi di frutta e ortaggi, sfalci
d’erba, foglie nei cassonetti. Sono rifiuti
preziosi. Depositateli in una compostiera:
invece di andare ad accrescere il tonnellaggio della “monnezza” nelle discariche
controllate, i rifiuti si trasformano in hu-
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mus, concime naturale, fertile e generoso
che torna alla terra ed è reintrodotto nei
cicli della natura.Compostare in casa i
rifiuti organici costa poco: il prezzo della
compostiera e un po’ di buona volontà
per cambiare vecchie abitudini. È bene
sapere che si possono compostare quasi
tutti i resti di vegetali e animali: i rifiuti
organici. La raccolta differenziata comincia
in cucina. Destinate un secchio a contenitore esclusivo dei rifiuti organici (per
tenerlo pulito mettete sul fondo una carta
da giornale).
Ecco i rifiuti da compostare: resti di frutta
e ortaggi – resti di cibi cotti (al centro del
compost) – fiori secchi – filtri di tè e caffè
– gusci d’uova triturati – resti di lana,
penne, capelli – erbacce – rasatura del
prato (seccata) – fogliame – materiali
legnosi sminuzzati
Non si possono compostare: plastica,
gomma, materiali sintetici – vetro e ceramica – riviste patinate – fuliggine, cenere
di carbone – sacchetti dell’aspirapolvere
– ossa.
Come ? Ecco alcune regole d’oro per un
buon compostaggio: sminuzzare bene i
diversi materiali; mescolarli; aggiungervi
di tanto in tanto qualche palata di terra,
i resti del composto maturo, qualche
manciata di cenere; evitare che il materiale
secchi (annaffiarlo nei periodi di siccità).
Se il compostaggio è fatto bene, il compost può essere utilizzato già dopo 4 – 6
mesi e di solito è “maturo” dopo 8 – 10
mesi.
Per saperne di più: ComuneInforma telefono 0522 373.474; [email protected]
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LA MEMORIA
Cavriago e gli Alpini
tributano gli onori
al generale Reverberi
A
cciaio e roccia di montagna, Il
bronzo dell’immagine sorridente
del Generale che risalta su
quinta scenografica dove è scritto
“Tridentina avanti”: le parole che gridò ai
suoi alpini il 26 gennaio 1943 nella “sacca”
di Nikalasewka, nell’estremo sforzo che li
portò in salvo. Il monumento a Luigi Reverberi
sorge alla Pianella, poco distante dalla
chiesa di San Giovanni che gli fu cara, nella
spianata verde che fiancheggia ad est il
complesso commerciale. E stato scoperto
dal sindaco Delmonte il 25 gennaio alla
presenza di centinaia di penne nere e di
cittadini cavriaghesi, che hanno voluto tributare gli onori a un grande cavriaghese, agli
alpini e ai soldati morti nelle guerre del
Novecento.
Insieme con il monumento il Comune di
Cavriago ha dedicato al Generale un libro –
il quinto quaderno del Laboratorio delle
identità e delle memorie – “Luigi Riverberi:
un soldato, un alpino, un uomo, scritto da
Michele Bellelli.
Le parole del sindaco, nell’introduzione al
volume, riassumono il significato dell’omaggio – sottolineato peraltro nel discorso pronunciato nella cerimonia d’inaugurazione
alla Pianella – che il Comune di Cavriago
ha voluto rendere a Reverberi, a mezzo
secolo dalla morte.
“ ( ... ) Abbiamo accolto con entusiasmo la
proposta avanzata dalla Sezione Alpini di
Reggio Emilia e dal Gruppo di Cavriago di
dedicare a questo illustre concittadino un
monumento, a ricordo perenne della sua
vita e di quella degli alpini reggiani; ed
un’indagine storica e conoscitiva che vuol
fare emergere anche gli aspetti meno noti
e forse dimenticati della straordinaria vita
di un cavriaghese coraggioso. Luigi Reverberi
non deve essere solo ricordato come comandante della Divisione Alpina Tridentina in
Russia, ma anche come un militare di carriera
per più di trentacinque ani che si è conquistato i gradi e le numerose decorazioni sui
campi di battaglia di due guerre mondiali e
nella campagne coloniali in Tripolitania e
Cirenaica, e soprattutto per le sue doti
umane, di ‘padre’ per molti alpini. Un uomo
che ha affrontato i drammatici eventi della
prima metà del ‘900 con spirito indomito,
con grinta e spirito di sacrificio, caratteristiche
‘cuariaghine’ che voglio ricordare e sottolineare. Con l’inaugurazione del monumento
a lui dedicato e con questa pubblicazione
l’Amministrazione comunale recupera un
ritardo nel dare meriti ed onori al nostro
eroico concittadino, che altri avevano riconosciuto da tempo. E’ grazie anche alla
testimonianza sincera e appassionata del
reduce alpino Pasquale Corti se oggi al
generale Reverberi riconosciamo quanto
dovuto”. Dell’alpino Corti è la mostra commemorativa della ritirata di Russia aperta
fino all’8 febbraio nella sala delle esposizioni
del Municipio.
Il libro di Bellelli ripercorre le tappe della
vita militare di Reverberi: dai primi anni di
servizio con gli alpini, ai giorni dell’invasione
della Russia, alla tragica ritirata, alla cattura
e alla prigionia in mano dei tedeschi dopo
l’8 settembre 1943. Fa da sipario “Il ricordo”
- affidato alle parole di un discorso di Reverberi sui terribili giorni di Nikolajweka – che
21
si conclude con una galleria di foto in bianco
e nero dei funerali del generale e delle sue
commemorazioni.
“La carriera militare di Luigi Reverberi scrive Bellelli - è durata 36 anni durante i
quali ha combattuto due guerre mondiali, è
stato prigioniero di guerra, ha ricevuto le più
importanti decorazioni al valor militare e ha
vissuto in prima persona i momenti di massimo splendore e di massimo degrado delle
nostre forze armate”. In appendice gli
elenchi dei militari reggiani caduti durante
la ritirata di Russia, 17 – 31 gennaio 1943
e di quelli caduti sul fronte russo dopo la
ritirata, 31 gennaio – 22 febbraio. Infine: il
fascicolo militare del Generale.
L’Amministrazione comunale ringrazia
sentitamente l’ingegnere Bruno Reverberi, figlio del Generale, per la donazione
a favore del nuovo Centro culturale che
sorgerà nel parco della villa Sirotti –
Bruno.
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STRADE SICURE
A
Cavriago, in questi ultimi
anni, il sistema della mobilità
ha avviato un’inversione ad
U. Prima era tutto organizzato
in funzione della circolazione e della
mobilità degli autoveicoli, in particolare,
e dei veicoli a motore in generale. Oggi
è più orientato ad assicurare la convivenza pacifica tra i vari utenti della
strada e a soddisfare le esigenze di
sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, dei
disabili, degli anziani, dei ragazzi. La
sicurezza stradale è una scelta di civiltà.
Nuove rotatorie, carreggiate rialzate e
pavimentate di autobloccanti nelle aree
di attraversamento degli incroci (vie Gram-
sci – Matteotti – Paterlini ), piattaforme
carrabili rialzate e passaggi pedonali
protetti davanti alle scuole, attraversamenti pedonali rialzati nell’area principale
di accesso alla piazza e sulle strade più
trafficate nel centro abitato, marciapiedi
nuovi e in linea con i passaggi pedonali,
barriere architettoniche azzerate, percorsi
ciclopedonali aggiustati, ampliati, allungati
e all’occorrenza rifatti per sviluppare la
rete che interconnette le aree verdi, nuovi
parcheggi, riasfaltature, manutenzione ed
estensione degli impianti di illuminazione
pubblica. Passeggiate, camminate, correte, pedalate, guidate a Cavriago e constaterete che il paese ha cambiato faccia.
Ma non solo: è diventato più sicuro,
22
perché sono stati realizzati quasi tutti i
progetti che abbiamo elencati, per regolare
e moderare la velocità di percorrenza
delle strade, che hanno mutato il paesaggio urbano traducendovi due parole all’apparenza difficili da capire: “mobilità
sostenibile”.
Bassa velocità, alta sicurezza
Un “problema” spesso segnalato dai
cittadini al Comune è la velocità eccessiva
(a dispetto del limite dei 50 all’ora) dei
veicoli a motore sulle strade cittadine.
Non hanno funzionato come deterrenti il
restringimento ottico delle carreggiate
sperimentato con le segnalazioni rosse
sulla carreggiata di via Repubblica nè le
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da indurre a decelerare.
Ecco perché le due piattaforme in via
Repubblica (all’altezza del bar Milano e
di via Poli, e davanti a Corradi Elettrodomestici), quella in via Rivasi (all’altezza
della fioreria) sono attraversamenti pedonali rialzati (alla quota dei marciapiedi
che devono collegare). Funzionano come
rallentatori di velocità, ma non sono propriamente dei dossi come li prevede il
Codice della strada, come quello collocato
ai Quercioli, che tante proteste ha sollevato
e perciò è stato eliminato.
Vale la regola che, in corrispondenza degli
attraversamenti pedonali, i conducenti dei
veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che hanno iniziato l’attraversamento
e gli attraversamenti pedonali devono
sempre essere accessibili anche alle
persone non deambulanti su sedie a
rotelle.
La piccola rivoluzione
VIA REPUBBLICA
Autoveicoli a meno di 50 chilometri l’ora
Autoveicoli a meno di 60 chilometri l’ora
Autoveicoli da 60 a 80 chilometri l’ora
Autoveicoli a più di 80 chilometri l’ora
TOTALE
isole in via Rivasi. Più efficaci come moderatori di velocità si sono rivelati gli
incroci rialzati. Perciò si è ritenuto che la
sopraelevazione della carreggiata della
strada in corrispondenza degli attraversamenti pedonali sia il metodo più appropriato per dare sicurezza ai pedoni e
ridurre la velocità dei veicoli.
Con i passaggi rialzati, cambiano le regole:
2003
2.527
3.342
5.825
659
12.353
21 %
27 %
47 %
5%
2008
4.907
4.408
598
146
10.059
49%
44 %
6%
1%
il veicolo sale sulla piattaforma elevata e
lo deve fare moderando la velocità; il
pedone non deve superare dislivelli perché
contrariamente a quanto avveniva prima
non deve scendere sulla strada per attraversarla. Le barriere architettoniche sono
eliminate: i passaggi rialzati sono la continuazione dei marciapiedi. Inoltre interrompono la continuità dei rettilinei in modo
23
Le statistiche delle velocità medie di
percorrenza di via Repubblica, prima e
dopo l’introduzione dei passaggi pedonali
ne confermano la fama di rallentatori.
Oggi passano per la strada che attraversa
il centro abitato poco più di diecimila
veicoli al giorno, in direzione di Cavriago
e di Reggio Emilia.
Dopo l’avvento degli attraversamenti pedonali rialzati, c’è stata una piccola rivoluzione. Quasi la metà dei veicoli (49 %)
transita prima e dopo il passaggio del
bar Milano ai 40 – 50 chilometri orari; il
44 % fa meno dei 60 chilometri orari.
Cinque anni fa solo il 21 % dei veicoli
transitanti per via Repubblica rispettava
il limite dei 50 l’ora ; il 27 % la percorreva
ai 60 chilometri orari. Ma quasi la metà
(il 47 % !) di auto, camion, motocicli
viaggiava ad una velocità dai 60 agli 80,
in centro abitato. Oggi soltanto il 6 %
(600 autoveicoli al giorno) passano per
il nostro centro abitato ad una velocità
superiore dai 10 ai 30 chilometri al limite
dei 50. Un’esigua minoranza di conducenti
degli autoveicoli sfreccia a più di 80 l’ora.
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STRADE SICURE
Attraversamenti pedonali rialzati
Con riferimento alla vostra nota, che si
allega per conoscenza, pur prendendo atto
di quanto asserito sulla stessa, si ritiene
opportuno precisare quanto segue:
il Codice della strada non impone né impedisce la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati. L’art. 145 del
Regolamento CdS afferma che gli attraversamenti pedonali indicano il tratto di strada
sul quale i pedoni sono tenuti ad attraversare e sul quale godono del diritto di
precedenza e sono evidenziati da zebrature
realizzate con strisce bianche parallele
alla direzione di marcia.
Sempre l’art. 145, c.4 del regolamento,
prevede che sulle strade dove è consentita
la sosta, gli attraversamenti pedonali possono essere preceduti, nella direzione e
lato di marcia dei veicoli, da un’area di
sosta vietata delimitata da una striscia
gialla a zigzag che consente una migliore
visibilità reciproca pedone-veicolo ai fini
della sicurezza.
Nel contempo, la predetta normativa stabilisce che gli attraversamenti pedonali
devono essere presegnalati da apposito
cartello (fig. II.13), contraddistinto dagli
appositi segni sulla carreggiata, apposti
nelle strade extraurbane ed in quelle ur-
bane con limite di velocità superiore a
quello stabilito dall’art. 142, c.1, del CdS.
Tuttavia, tale cartello può essere usato
nelle altre strade dei centri abitati solo
quando le condizioni del traffico ne consigliano l’impiego per motivi di sicurezza
(art. 88, c.4, Reg. CdS).
Ancora il regolamento del CdS, e più precisamente l’art. 79, prevede che per ciascun segnale deve essere garantito uno
spazio di avvistamento tra il conducente
ed il segnale stesso libero da ostacoli per
una corretta visibilità. Il c.3 fissa indicativamente le distanze minime dello spazio
di avvistamento dei segnali di pericolo e
di prescrizione. Nella fattispecie, il segnale
verticale di attraversamento pedonale,
classificato di pericolo, installato su “altre
strade” (urbana di scorrimento con velocità
inf. a 50 km7h, urbana di quartiere e
locali) deve essere posizionato ad almeno
50 metri dall’attraversamento pedonale.
Quando, per indisponibilità di spazio di
avvistamento, le misure debbano ridursi,
è necessario far precedere il segnale da
un altro identico munito di cartello integrativo con la distanza
Alla luce di quanto sopra esposto, queste
prescrizioni non forniscono riferimenti
specifici utili per la progettazione e realiz-
24
zazione degli attraversamenti pedonali
rialzati.
Pertanto, in assenza di specifiche tecniche
italiane, si può far riferimento ad alcune
indicazioni elaborate in ambito internazionale, che fissano l’altezza massima della
piattaforma in 10 cm, poiché costituisce
un adeguato compromesso fra le esigenze
dei pedoni e quelle degli automobilisti.
Inoltre, per quanto concerne la pendenza
delle rampe, viene consigliato di adottare
una pendenza massima del 10%, in modo
da non ostacolare il transito dei mezzi del
trasporto pubblico e, soprattutto, dei mezzi
di soccorso.
Relativamente alla segnalazione
dell’attraversamento pedonale rialzato, si
consiglia l’adozione di varie misure, quali
ad esempio disegnare sulle rampe una fila
di triangoli allo scopo di rendere visibile il
dislivello, cambiare il colore della pavimentazione in corrispondenza
dell’attraversamento e dei tratti di marciapiedi corrispondenti.
Infine, appare indispensabile sottolineare
che l’attraversamento pedonale rialzato,
consistente in una sopraelevazione della
carreggiata con rampe di raccordo, costituisce un incentivo per la mobilità pedonale,
realizzato per dare continuità alla rete dei
marciapiedi. Tale misura di moderazione
del traffico veicolare persegue il duplice
obietto di favorire l’attraversamento dei
pedoni e di ridurre la velocità dei veicoli in
transito, ridotta grazie alla sopraelevazione
in corrispondenza dell’attraversamento.
Ciò premesso, questo Comando Sezione
rimane a completa disposizione per ogni
eventuale chiarimento.
Il dirigente
V.Q.A.Barbieri Dr. Daniele
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L
a normativa italiana non impone né impedisce la realizzazione degli attraversamenti
pedonali rialzati. Lo conferma
la Polizia stradale (sezione di Reggio
Emilia) nella nota, che pubblichiamo
integralmente a pagina 24.
L’attraversamento pedonale favorisce
e facilita l’attraversamento dei pedoni
e costringe i veicoli in transito a ridurre
la velocità. L’attraversamento dei pedoni
(secondo i tecnici dell’O.C.S. Osservatorio Città Sostenibili – Dipartimento
interateneo Territorio Politecnico e Università di Torino) è reso più sicuro dal
ricorso agli accorgimenti che caratterizzano le intersezioni pedonali rialzate:
continuità della rete dei marciapiedi,
miglioramento della visibilità. La velocità
dei veicoli è ridotta grazie alla sopraelevazione in corrispondenza dell’attraversamento.
Il Codice della strada (articolo 40, comma 11) prescrive: “(…) In corrispondenza degli attraversamenti pedonali i conducenti dei veicoli devono dare la
precedenza ai pedoni che hanno iniziato
l'attraversamento; analogo comportamento devono tenere i conducenti dei
veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili. Gli attraversamenti pedonali devono
essere sempre accessibili anche alle
persone non deambulanti su sedie a
ruote; a tutela dei non vedenti possono
essere collocati segnali a pavimento o
altri segnali di pericolo in prossimità
degli attraversamenti stessi”.
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DIARIO
IL GRAZIE DEL COMUNE AGLI SPONSOR
DEL “NATALE A CAVRIAGO”
L’Amministrazione comunale esprime un sentito grazie ai
commercianti e alle loro associazioni di categoria, alle aziende,
alle banche e alle assicurazioni che si sono fatti sponsor del
“Natale a Cavriago”.
Un grazie di cuore alle associazioni del volontariato che, con le
loro iniziative, hanno animato la Festa.
ANGELA moda – Area Immobiliare
– Arredamenti PANCIROLI – Associazione Commercianti – UNIPOL Assicurazioni – Ristorante
PICCI – DETERCASA di Vitale
Amalia – BANCO POPOLARE di
Verona e Novara – Bar CENTRALE
– Bar LA PERLA – BOLLE BLU di
Guidetti Anna – Caffetteria IVI –
Caffetteria RIVASI – CARRI Mario
– CARTA BIANCA – CARTA E AFFINI
– Casa della CORNICE – Centro
Commerciale Abitazione – CENTRO
GRAFICO - C.N.A. – Studio BONILAURI DELMONTE & Associati
– COCCHI Anna Maria – CONSORZIO “Cavriago ieri oggi e
domani” – COOPERATIVA MURATORI CAVRIAGO – COOPERATIVA
NOVECENTO Scrl - CORRADI Elettrodomestici – CREDITO EMILIANO – DALL’AGLIO AMS sas – Edicola F.LLI GIOVANI – Estetica
PIEL DORADA – F.LLI BINI s.n.c. – F.lli CERIOLI – F.lli LAZZARINI
– Farmacia Comunale – Farmacia S. Terenziano – Foto studio
GOZZI – FRANZONI Sport – Ristorante PARADISE – Gioielleria
BOSCHI – Golden Music – GROUPAMA ASSOCURAZIONI – GUALERZI Pietro – GUIDO Moda – IL FORNAIO di Antonelli Ersilia –
IL GIRASOLE – LA BOTTEGA DEL FIORE – LA METALLURGICA srl
– LA PERGAMENA – L’AGNOLOTTO – L’ANGOLO della Pizza – LE
SPAZZOLE snc – Libreria AGORA’ – L’IMMAGINE di Cervi e Rizzo
– MACELLERIA di CURCIARELLO – MRAIELLA BURANI Fashion
Group – MAX STIR snc – MOLINO Borghi Ferruccio – MOROTTI
TIZIANO distributore AGIP – NETTUNO pescheria – Oreficeria
MOSCHIN – Osteria della CAPRA – Ottica DAVOLI – Ottica Foto
ARDUINI – Pasticceria MENOZZI – Pasticceria ROSSANA – PINOTTI
Anna – Pizzeria LA TARANTELLA – Profumeria CAPRICCIO – PUNTO
CARNI MOREDA srl – SOLIME’ Erboristeria – STROZZI Davide
- STUDIO CAVRIAGO – STUDIO COSCELLI - STUDIO MONTRUCCOLI
– Supermercato IL GIGLIO – Tabaccheria AMORETTI RITA – SASSI
ERMANNO – Bar GARIBALDI – Tabaccheria CURTI PIETRO –
STUDIO Consulenza 95 – MAHA RAJA Asian Store – MELLONI
Immobiliare – RICCIO CAPRICCIO – Panetteria SABRINA – LA
RESDORITA – Bar NOVECENTO 2- Banca MONTE DEI PASCHI –
Soc. Italiana SCOMMESSE srl –Caffetteria PIAZZA ZANTI – CALERI
Marietta - UNIPOL BANCA S.p.A..
OFFERTE ALLA CASA PROTETTA
L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini
e le famiglie che, per onorare la memoria dei loro cari, amici
e conoscenti, hanno fatto offerte di denaro alla Casa protetta.
- Bonilauri Torquato in memoria di Bonilauri Domenica
- Valentini Fermina e i figli Marco e Giovanni in memoria di
Ottolini Ariello
- La famiglia Panciroli Guido e Maria e Cepelli Batista e Odetta
in memoria di Torreggiani Erio
- La famiglia Zini Gianni in memoria di Sandrolini Giuseppina
- La famiglia Zini Gianni in memoria di Marconi Margherita
- Dina e famiglia Cattani in memoria di Sandrolini Giuseppina
- Borghi Imelde, Cerioli Vincenzo e Zurema, Castagnetti Gian
Luigi in memoria di Lazzaretti Isaia Eddie
- Gozzi Leo e Barozzi Marco in memoria di Gozzi Alfeo
- Gozzi Leo in memoria di Corghi Maria
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- Castagnetti Roldano in memoria di Lazzaretti Isella
- Castagnetti Roldano in memoria di Bertani Luigi
- Lucenti Diomira e Bertani Tundra in memoria di Lazzaretti Isaia
- La famiglia Bonilauri Berto e Anna in memoria di Lazzaretti
Isaia Eddie
- Grassi Gino e Pino per le prestazioni sanitarie a Grassi Aldina
- Le famiglie Munari e Camuncoli (via Belloni, 3) per la casa
protetta
- La famiglia Bonilauri Berto e figli (via Fermi, 4) in memoria di
Magnani Egidio
- Gli amici del figlio in memoria di Galaverna Maria
In memoria di Luisa Lirici, Gianni Calzolari ha donato alla Casa
protetta comunale due letti elettrici, per onorare la memoria
della sua cara mamma Luisa Lirici. gli operatori della Casa
protetta e il Comune di Cavriago lo ringraziano sentitamente
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
BILANCIO COMUNALE 2009:
AFFRONTIAMO L’EMERGENZA E SOSTENIAMO
LE FAMIGLIE. PDL E RIFONDAZIONE
PREFERISCONO FARE POLEMICA
Lo scorso 28 gennaio è stato approvato
il bilancio previsionale 2009, l’ultimo di
questa legislatura.
Il 2009 non sarà un anno come tutti
gli altri. La crisi economica sta colpendo
milioni di famiglie italiane ed il nostro
territorio, nonostante il robusto tessuto
economico, inizia a risentire della situazione. Molte aziende stanno chiudendo,
altre stanno attivando la cassa integrazione per i propri dipendenti e sono
numerosissimi i lavoratori precari (a
progetto, a tempo determinato o interinali) che con la fine del 2008 hanno
perso il loro posto di lavoro.
E’chiaro che in un contesto di crisi
globale il Comune di Cavriago non potrà
risollevare la situazione economica,
tuttavia può individuare alcuni interventi
per sostenere le famiglie cavriaghesi
che si stanno trovando in difficoltà. Il
gruppo di maggioranza, Uniti per Cavriago, ha sostenuto con decisione la scelta
della Giunta Delmonte di non aumentare
la tassazione locale e di mantenere al
livello del 2008 le tariffe dei servizi
ambientali, sociali ed educativi. Cavriago
ha servizi di grande qualità, decisamente
superiori agli standard dei Comuni delle
nostre dimensioni. Mantenere questi
servizi ha un costo sempre più alto,
tuttavia i cittadini non pagheranno nulla
in più ed il Comune si farà carico di
questi aumenti.
Oltre a questo intervento, che vuole
sostenere tutti i cittadini di Cavriago,
“Uniti per Cavriago” ha proposto l’istituzione di un fondo di circa 50.000 euro
destinato alla riduzione delle rette dei
servizi educativi per coloro che hanno
perso il lavoro o si trovano in cassaintegrazione. Non vogliamo che i più
piccoli possano perdere l’opportunità
di frequentare i servizi per l’infanzia
perché, inaspettatamente, i loro genitori
si trovano senza lavoro. Le modalità con
cui ridurre le rette saranno presto elaborate, ma ipotizzando una riduzione
del 50% della retta di frequenza del Nido
ad una famiglia di reddito medio che
vede venir meno uno dei due stipendi
dei genitori, il risparmio annuo si potrebbe aggirare intorno ai 1000-1200 euro.
Non abbiamo compreso perché, a fronte
del fatto che il Comune si è fatto carico
di tutti i maggiori costi dei servizi e sia
stata proposta l’istituzione del fondo a
favore di chi sarà penalizzato dalla crisi,
né Rifondazione né il PDL hanno sostenuto la nostra proposta.
I consiglieri di minoranza hanno incentrato i loro interventi sulla polemica
politica, concentrandosi maggiormente
sull’attacco alla Giunta che sulle proposte che si potrebbero fare per sostenere
le famiglie di Cavriago colpite dalla crisi.
Per il quarto anno consecutivo l’opposizione non ha proposto nemmeno un
emendamento che potesse integrare la
proposta di bilancio della Giunta, dimostrando di avere più interesse a fare
polemica e a presenziare sui giornali
che a risolvere i problemi delle persone.
Ma il bilancio del 2009 contiene anche
importanti novità in merito agli investimenti. Dopo circa due anni di confronto
con i cittadini del Comitato di Via Rivasi
Ovest, nel bilancio del 2009 sono contenuti i primi interventi conseguenti alla
sottoscrizione dell’accordo tra Comune
e Comitato. Infatti nel 2009 sarà avviato
il cantiere nella nuova scuola dell’infanzia
del Roncaglio (che sostituirà totalmente
la scuola “I Tigli” di Via Del Cristo e
quella di Via Bassetta) e saranno compiuti gli studi preliminari per la riqualificazione del quartiere di Via Rivasi ovest.
Questi interventi saranno molto importanti per una zona del paese che da
molti anni ha diversi punti di sofferenza
28
e sono il frutto di un processo di confronto che ha coinvolto centinaia di
cittadini. Sarà molto importante anche
il completamento della messa in sicurezza dei percorsi pedonali nel centro
del paese e su Via Gramsci. La rotatoria
di San Remo (l’unico incrocio semaforico
rimasto a Cavriago) trasformerà l’ingresso del nostro paese, eliminando il traffico
congestionato di quel quar tiere.
Anche sugli investimenti la minoranza
ha tenuto un atteggiamento contrario a
priori, non riconoscendo l’utilità delle
opere pubbliche messe in cantiere. Sia
da parte del PDL che da parte di Rifondazione, inoltre, non è stato riconosciuto
nemmeno il risultato ottenuto nel confronto con i cittadini di Via Rivasi ovest.
In conclusione pensiamo che questo
bilancio guardi con grande attenzione
ai bisogni di questo momento difficile
e, a differenza di quanto avviene in tante
altre realtà, non ridurrà minimamente i
servizi rivolti alla cittadinanza. Ci dispiace
che su questi punti, così importanti per
il bene di tutti i cittadini di Cavriago, il
PDL e Rifondazione Comunista preferiscano fare propaganda politica in vista
delle elezioni.
Il gruppo consiliare
“Uniti per Cavriago”
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIGLIO COMUNALE DI CAVRIAGO "APERTO" AI CITTADINI SVOLTOSI IL GIORNO 10 DICEMBRE 2008
"ESAME DELLA LEGGE GELMINI" DISPOSIZIONI
URGENTI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E
UNIVERSITÀ:
LE CONSEGUENZE SUL SISTEMA SCOLASTICO
Credo sia opportuno premettere che questo
Consiglio Comunale ha già dibattuto il medesimo
tema di questa sera, il 12 novembre scorso, a
seguito di un ordine del giorno presentato dalla
maggioranza di centro sinistra, che esprimeva
dissenso e falsità, come sempre avviene, nei
confronti dei provvedimenti adottati dal Governo
Berlusconi e che anche in quell'occasione, in
qualità di rappresentante de "Il Popolo della
Libertà/Lega Nord", ho contestato le critiche
del tutto infondate.
In merito alla riforma Gelmini, approvata definitivamente dal Senato il 29 ottobre 2008 (ed ora
in attesa dei decreti attuativi), si rappresenta che
le misure prese dal Governo Berlusconi non
potevano più aspettare in quanto la
razionalizzazione di spesa all'interno di un sistema
scolastico (pieno di sprechi e con ben 1 milione
e 350 mila dipendenti), era urgente e indispensabile: i provvedimenti approvati a favore di
interventi urgenti per l'edilizia scolastica e la
messa in sicurezza degli istituti ne costituiscono
un primo significativo segnale.
A fronte degli allarmismi e delle molteplici falsità
annunciate dall'opposizione di sinistra è vero,
invece, che il taglio previsto per il prossimo anno
è inferiore a 0,5 miliardi (1% del budget), i tagli
netti previsti per il triennio 2009-2011 sono pari
a 3,6 miliardi, spalmati su tre anni.
Non ci saranno 87 mila licenziati, anche perché
nel pubblico il licenziamento è di fatto impossibile,
ma si ridurranno le assunzioni per un totale di
87 mila nuovi ingressi da qui al 2012, secondo
un piano già previsto, peraltro, dal Governo Prodi.
Non è prevista l'abolizione del tempo pieno, anzi
con il maestro prevalente si libereranno molti
insegnanti per altri corsi. Non è vero che diminuiscono gli insegnanti per i diversamente abili,
al contrario, la realtà è che gli insegnanti di
sostegno sono oggi 93.000 e rimarranno anche
in futuro. Infine non verranno chiuse scuole, ma
accorpati i servizi amministrativi delle più piccole.
Altrettanto dicasi per le "proiezioni" negative che
vengono fatte circolare, finalizzate a creare allarmi
infondati (peraltro già da mesi), riguardo alla
presunta riduzione da 38 a 22 unità del corpo
insegnante della scuola, nell'Istituto comprensivo
di Cavriago o alle chiusure di scuole nel nostro
Appennino.
Infatti, a tale riguardo l'Assessore Regionale aveva
ritenuto doveroso intervenire pubblicamente dichiarando che nessuna chiusura di scuole era
prevista nella Regione Emilia Romagna, anche in
quelle con meno di 50 alunni, e che si era raggiunto l'obiettivo del contenimento della spesa.
Mi soffermo, ora, sui provvedimenti innovativi
adottati con il Decreto del Ministro Gelmini:
1) il maestro prevalente (nella scuola primaria):
in quanto così l'educazione degli alunni si inserisce
su un rapporto diretto e costante con lo stesso
insegnante (salvo le materie specifiche come
l'inglese, l'informatica e la religione) e con notevole
risparmio delle spese, allo stato attuale, elevatissime per il personale docente. Nei regolamenti
attuativi si dovrà tener conto delle esigenze,
correlate alla domanda delle famiglie, di una più
ampia articolazione del tempo-scuola. Giova altresì
osservare che in tutti i Paesi d'Europa esiste il
maestro prevalente;
2) il voto in condotta: che certamente contribuirà,
unitamente ad altri supporti degli attori interessati,
a risolvere o quantomeno limitare il problema in
espansione del "bullismo", responsabilizzando i
genitori ed anche gli alunni, nonchè ad introdurre
la necessaria disciplina che il "sessantotto" e la
sinistra ha eliminato;
3) l'educazione civica: che tratta essenzialmente
dell'insegnamento della "Cittadinanza e Costituzione", da ritenere certamente uno dei "pilastri"
della nostra società, utile e doverosa in questo
particolare e delicato momento che sta attraversando il Paese;
4) i libri di testo: che gli insegnanti dovranno
adottare, solo, da editori che si siano impegnati
a mantenere invariato il contenuto del quinquennio,
evitando così continue riedizioni spesso inutili
(soprattutto per alcune materie), al fine di consentire un notevole risparmio per le famiglie, salvo
appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili;
5) il grembiule: non significa un ritorno al passato
ma un valido aiuto alla famiglia (per un necessario
contenimento delle spese) che in questo momento
particolare, dove si valutano le persone per
l'immagine e non per il contenuto che esprimono,
il grembiule costituisce un deterrente al ricorso
alla maglietta e ai capi firmati i quali creano tra
i bambini discriminazioni e tensione, invece di
educare questi ultimi a superare quelle forme di
consumismo proposte dalle varie forme pubblicitarie. Da ultimo anche le mamme avranno un
riscontro positivo, in particolare quando i ragazzi
si esercitano nelle attività espressive;
6) l'edilizia scolastica: vengono destinate notevoli
risorse all'edilizia scolastica, l'articolo 7 bis del
Decreto Gelmini con delibera Cipe del 4 luglio
2008, prevede 14 miliardi di euro a carico del
pubblico e 30 miliardi a carico di privati per le
infrastrutture strategiche. Ciò significa che con
tale previsione è stata resa strutturale la destinazione del cinque per cento di tutte le risorse
stanziate per il programma delle infrastrutture del
Paese, ne consegue che tale percentuale di risorse
sarà stabilmente assicurata alle scuole. Infine,
fonti ministeriali affermano che entro gennaio
2009 sarà pronta la mappa aggiornata degli edifici
a rischio, al fine di poter intervenire, con urgenza,
per la messa in sicurezza degli istituti scolastici.
Ritengo opportuno, ora, soffermarmi anche
sull'inserimento graduale degli studenti stranieri
che consiste in una reale possibilità per fare un
vero percorso scolastico.
29
Infatti, la mozione presentata dall'Onorevole
Roberto Cota, Capogruppo della Lega Nord, e da
alcuni parlamentari del Popolo della Libertà, va
in questa direzione ed impegna il Governo
Berlusconi:
- a consentire l'accesso degli studenti stranieri
nelle classi ordinarie previo superamento di test
e specifiche prove di valutazione;
- a istituire classi di inserimento con corsi intensivi
di lingua italiana e di cultura di base di apprendimento all'ingresso nelle classi permanenti;
- a non consentire ingressi nelle classi ordinarie
oltre il 31 dicembre di ciascun anno e a prevedere
una distribuzione nelle classi proporzionata alle
esigenze didattiche.
La mozione, già approvata dalla Camera dei
Deputati, chiede anche di aumentare il numero
di insegnanti da assegnare alle classi con studenti
stranieri, mediante finanziamenti da iscrivere nella
prossima legge finanziaria.
Anche riguardo a questa mozione l'opposizione
di sinistra ha "sentenziato" trattarsi di una forma
di segregazione razziale; al contrario le cosiddette
"classi ponte" per i bambini immigrati non sono
discriminatorie, anzi, sono una cosa di buon
senso, logica e doverosa, ed è soprattutto a
vantaggio dei bambini che non conoscono
l'italiano, di mettersi al passo con i compagni, e
delle maestre per facilitare il processo di integrazione.
Infatti, nel resto d'Europa le classi speciali sono
un modello diffuso ed efficiente, altro che razzismo:
sono fatte per dedicare più tempo
all'insegnamento dell'italiano ai bambini stranieri,
considerato che il numero degli alunni stranieri
in Italia è in costante aumento e che, ovviamente,
la loro conoscenza della lingua italiana è certamente inferiore agli alunni italiani.
Anche in questo caso la sinistra ha, volutamente,
travisato un'innovazione di buon senso per farne
soltanto una becera ed irresponsabile propaganda
disinformativa.
Questa mozione è decisamente positiva, soprattutto, perché negli ultimi anni è diventata prassi
diffusa inserire nelle scuole italiane di ogni ordine
e grado – e in qualsiasi momento dell'anno
scolastico – studenti stranieri, benché privi di una
conoscenza della lingua italiana adeguata ad
affrontare il percorso educativo e formativo.
Infine questo inserimento degli studenti stranieri,
all'insegna dell'emergenza e della capacità di
arrangiarsi di docenti e alunni, finisce per alimentare quell'insofferenza e discriminazione che pure
si dice, a parole, di voler combattere.
Il Capogruppo Consiliare
Il PopolodellaLibertà-LegaNord
Cav.Ivaldo Casali
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
BILANCIO DI PREVISIONE 2009:
UN BILANCIO DI BILANCI
La prima considerazione che facciamo in
merito al bilancio di previsione 2009 (deliberato in Consiglio Comunale alla fine di
gennaio) è relativa alla sua struttura economico-finanziaria. Questo bilancio per
quanto riguarda la spesa corrente, cioè
la spesa necessaria per mantenere in vita
i servizi erogati dal Comune, fatica (e
molto) a stare in piedi. Non ci sfuggono
le crescenti difficoltà di contesto economico-finanziarie (peraltro amplificate dalla
scriteriata politica economica del Governo
Berlusconi) in cui si trovano ad operare
oggi gli Enti Locali. Anzi, riteniamo che
queste siano la prima vera causa di una
progressiva “messa a rischio” dei servizi
locali che si sono tanto faticosamente
costruiti nel corso degli anni. L’incertezza
dell’entità dei trasferimenti statali (indispensabili dopo l’abolizione dell’ICI) e i
costanti tagli operati dal Governo nei
confronti delle Regioni (che a cascata si
ripercuotono e riducono altre fonti di finanziamento dei Comuni) sono elementi che,
ripeto, abbiamo ben presenti. Speriamo
davvero che questa “sensibilità” del Governo Berlusconi all’autonomia fiscale
degli Enti Locali sia stata attentamente
ponderata dal PD nazionale che poche
settimane fa ha avallato al buio (non
conoscendone di fatto i costi complessivi)
il futuro federalismo fiscale leghista di
Bossi e Calderoli.
Al netto però di queste criticità, non possiamo non notarne altre riferibili, in questo
caso, a chi ha amministrato negli ultimi
anni questo Comune. Tra le fonti di finanziamento della spesa corrente nella proposta di bilancio di previsione che stiamo
esaminando spicca quella relativa all’utilizzo degli oneri di urbanizzazione. Oneri
di urbanizzazione che toccano la gigantesca cifra di 600.000 euro, cioè quasi il
70% del loro stock (cioè degli 877.000
euro totali previsti). Augurandoci (in riferimento alla tenuta dei servizi) che la previsione venga poi confermata nei fatti (anche
se, vista la crisi economica, abbiamo
purtroppo più di qualche dubbio…), ci
chiediamo però: come si fa politicamente
a strutturare un bilancio di spesa corrente
legandolo così strettamente all’utilizzo
degli oneri di urbanizzazione? Come si fa
a conservare e mantenere finanziariamente
i servizi collegandoli e vincolandoli al
consumo del territorio? Che tipo di politica
è? Vi pare una politica sostenibile sia da
un punto di vista sociale che ambientale?
Si pensa di procedere ancora a colpi di
varianti urbanistiche (visto che in questi
anni ne sono già state approvate quattro…)
per conservare i servizi della collettività
cavriaghese? In pratica a Cavriago i servizi
possono sopravvivere solo se si continuerà
a costruire: fino a quando potrà permetterselo il nostro Comune, il più piccolo e
densamente popolato della provincia?
Se facciamo poi un passo indietro tale
impostazione non ci pare poi molto congruente con quanto aveva deliberato questa maggioranza negli ultimi due bilanci.
Nei bilanci di previsione 2007 e 2008
infatti un punto fermo per il gruppo “Uniti
per Cavriago” risultava proprio la riduzione
(fino ad un loro progressivo azzeramento)
dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione
rispetto alla spesa corrente. Vorremmo
ricordare che nel 2007 sia l’introduzione
dell’addizionale IRPEF che l’alienazione
delle quote Enìa (il cui introito venne
utilizzato per abbattere alcuni mutui pregressi) furono le principali giustificazioni
adottate dalla maggioranza per rendere
strutturalmente più sostenibile la spesa
corrente del bilancio del Comune senza
vincolarlo appunto all’utilizzo degli oneri
e al conseguente consumo del territorio.
Stesse giustificazioni vennero utilizzate
un anno fa nella discussione del bilancio
di previsione 2008.
Mettendo insieme tutti questi elementi,
con l’obiettivo di fare una valutazione
complessiva degli effetti prodotti da questi
ultimi tre bilanci, ci troviamo di fronte a:
1 - una cessione al mercato di una fetta
consistente del nostro patrimonio che
comprende un bene comune e (almeno
per noi) fondamentale come l’acqua
(cioè le quote vendute di Enìa, senza
considerare la volontà, poi bloccata dal
valore del titolo in picchiata, di venderne
altre l’anno scorso…);
2 - un aumento della pressione fiscale
per i cittadini di Cavriago (attraverso
l’introduzione di una delle imposte più
inique esistenti, cioè addizionale IRPEF);
3 - un consumo di un altro bene comune,
il territorio, per rendere sostenibili finan-
30
ziariamente i servizi (attraverso l’utilizzo
al 70% degli oneri di urbanizzazione per
la spesa corrente).
Quindi, ancora, ci chiediamo: che tipo di
politica è? Quale coerenza ha dimostrato
la maggioranza nell’annunciare (e deliberare) una cosa e poi farne una completamente all’opposto?
Facile poi osservare che in questo bilancio
la spesa che aumenta in modo esponenziale è quella relativa ai servizi educativi.
Negli ultimi due-tre anni abbiamo dibattuto
molto in Consiglio in merito alle forme
gestionali di questi servizi. Non vorremmo
ora riaprire questo capitolo, ma alla luce
delle spese specifiche in più che comporta
la forma gestionale che è stata scelta,
cioè l’Azienda Speciale, ci troviamo davanti
ad un risultato complessivamente negativo
che, secondo noi, non è stato valutato
attentamente a monte e che necessitava
probabilmente di un ragionamento complessivo che tenesse conto organicamente
anche di tutti gli elementi che abbiamo
qui evidenziato. Scelta di forma gestionale
che ad oggi, oltre ad aumentare i costi,
non ha ancora raggiunto uno degli obiettivi
principali che si prefiggeva, cioè la stabilizzazione dei lavoratori precari degli altri
servizi comunali.
Considerando il medio periodo (cioè gli
ultimi tre anni) in linea generale, sul fronte
della spesa corrente e sugli obiettivi che
questa gestione si era posta, ci troviamo
davanti ad un risultato complessivo davvero negativo.
Ci auguriamo che nei prossimi mesi prima
di procedere con altre ipotesi organizzative
che prevedono il confluire di altri servizi
(leggi: Casa Protetta) all’interno dell’Azienda Speciale si possano prevedere altre
soluzioni, magari più efficienti. Altre soluzioni che possano vedere anche il coinvolgimento di altri soggetti, come le minoranze
consiliari e la cittadinanza, che potranno
così svestire i panni di meri spettatori.
Gruppo consiliare
“Progetto sociale partito della Rifondazione comunista”
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N. 1 febbraio 2009