[Mondo Cai] News letter n°80 del 1° febbraio 2008
CAI NEWS | ATTIVITÀ DELLE SEZIONI & CORSI | BREVI DI MONTAGNA| MONTAGNA STAMPATA
CAI NEWS
● AI CONFINI DELLA FISIOLOGIA - TRA SCIENZA ED ESPERIENZA SOGGETTIVA
● SICUREZZA IN MONTAGNA: OBIETTIVO PRIMARIO DEL CLUB ALPINO
● MANIFESTAZIONE DOMENICA 3 FEBBRAIO 2008 IN MARMOLADA
● TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA “DUCA DEGLI ABRUZZI” - GRAN BALLO D’INVERNO –
MOSTRA “ AI MONTI! CERAMICHE D’ARTE 1930/1950
● 17ª EDIZIONE “ L’UOMO E LA MONTAGNA ” PROGRAMMA 2008
● ALPI VENETE 2008 - PREMIO LETTERARIO “LE ALPI VENETE” 2008 / PREMIO «ANTONIO BERTI» 2008
● IL CORSO NAZIONALE T.A.M.(TUTELA AMBIENTE MONTANO) 2008 A PIETRALBA (BZ)
● 10° CORSO DI QUALIFICA PER ACCOMPAGNATORI DI ALPINISMO GIOVANILE
● STUDENTI: BANDO DI CONCORSO PER TESI DI LAUREA SULLA MONTAGNA
● MONTAGNATERAPIA:“IL PERCORSO È LA META” MONTAGNATERAPIA NUOVA STRADA DELLA RIABILITAZIONE
PSICOFISICA”
● “ALPINISTA, CERCATORE DI INFINITO”
● ALPINISMO VICENTINO SU CINQUE VETTE INVIOLATE NELLA SPEDIZIONE KARKA 2007
ATTIVITÀ DEL CLUB ALPINO ITALIANO – ORGANI TECNICI SEZIONI – CORSI
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ABRUZZO - 1^ SOLITARIA INVERNALE ALLA PARETE NORD DEL MONTE CAMICIA
SEZIONE DI BERGAMO - ARRIVA IL FONDO PATROMONIALE «GENTE IN MONTAGNA»
SEZIONE DI BIELLA, BUGIANEN, SECONDO APPUNTAMENTO
SEZIONE DI CALCO (LC)
SEZIONE DI CHIERI
SEZIONE DI CONEGLIANO
SEZIONE DI MELEGNANO
SEZIONE DI MODENA
SEZIONE DI PERUGIA
SEZIONE DI PISA
SEZIONE DI PORDENONE
SEZIONE DI REGGIO CALABRIA
BREVI DI MONTAGNA
● LETTERA DEL COMITATO "NOI WALSER, PER UN TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE" AL SINDACO DI
RIVA VALDOBBIA
● IL RISVEGLIO DELL’ORSO OCCITANO
● LO SCIALPINISMO CHE CONTA “APRE” IN VAL DI SOLE - CAMPIONATO ITALIANO AL TONALE E A
VERMIGLIO
● CIPRA - SÉMINAIRE INTERNATIONAL "COLLABORATION DANS LE DÉVELOPPEMENT RÉGIONAL"
● REGIONI ALPINE: INSIEME CONTRO IL TRAFFICO DI TRANSITO PER IL TRASPORTO MERCI
● AI PIEDI DEL CATINACCIO IL PARADISO DELLE RACCHETTE DA NEVE
MONTAGNA STAMPATA
● ECOMUSEO DELL’ARGENTARIO – GUIDA AGLI ITINERARI E CARTA TOPOGRAFICA DEL MONTE
CALISIO(TRENTO)
● UN SEGNO PER AMICO
● UNA SCELTA
● LA CONQUISTA DEL K2 – ARDITO DESIO
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NELL’OMBRA DELLA LUNA
COLLANA MERIDIANI MONTAGNE NARRATORI
UN PENSIERO LONTANO
IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
ALLA SCOPERTA DEL CONTADO DEL SEPRIO(COMO-VARESE-CANTON TICINO)
SENTIERI GEOLOGICI SUL MONTE TERMINILLO
[ CAI NEWS]
● AI CONFINI DELLA FISIOLOGIA - TRA SCIENZA ED ESPERIENZA SOGGETTIVA
Si terrà a Pisa presso l’Auditorium dell’Area della Ricerca CNR, nei giorni 28 e 29 Febbraio 2008, il 2° Simposio
Internazionale sulla fisiologia umana in ambienti estremi “Ai Confini della Fisiologia, tra scienza ed esperienza
soggettiva” incontro tra Ricercatori, Medici, Filosofi e Atleti. Il Simposio, patrocinato dal Club Alpino Italiano e
organizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica – CNR Pisa, Scuola Superiore S. Anna di Pisa e Dipartimento di
Fisiologia Umana – Università di Pisa vuole essere, oltre che un momento di informazione sulla produzione
scientifica dei gruppi di ricerca nazionali e internazionali che si occupano di condizioni estreme, anche un
momento di confronto sia con ricercatori di altri ambiti scientifici, quali filosofi, matematici, ecc.. che con figure
professionali e atleti che esperiscono in prima persona la “condizione estrema”.
Tra i moderatori sarà presente il Presidente Generale Annibale Salsa.
Le interviste agli atleti saranno a cura del Direttore Responsabile della Stampa Sociale Pier Giorgio Oliveti.
Interverranno tra gli altri atleti: Fausto De Stefani, alpinista; Luigi Casati, speleosub; Gianluca
Frinchillucci, esploratore.
Probabili collegamenti satellitari con Michele Pontrandolfo, esploratore polare e Alex Bellini navigatore.
Per ogni informazione ed iscrizione (gratuita) obbligatoria per partecipare al Simposio e visionare il Programma
dettagliato consultare il sito web: www.aiconfinicongress.ifc.cnr.it Tel. 050 3152627 - E-mail:
[email protected]
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming al suddetto indirizzo web.
Informazioni: Vinicio Zatteroni, Responsabile Eventi e Manifestazioni del CAI 348 6933184
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● SICUREZZA IN MONTAGNA: OBIETTIVO PRIMARIO DEL CLUB ALPINO
L’educazione e la sicurezza in montagna, o meglio, l’educazione alla sicurezza tra gli obiettivi fondanti il Club
Alpino Italiano. Molto spesso la stampa tuona contro la “montagna assassina” ma le statistiche del Corpo
Nazionale del Soccorso Alpino parlano chiaro: “sono relativamente poche le tragedie in cui la montagna ha una
parte di responsabilità – dichiara Martino Borrione, vicepresidente della delegazione Piemontese del Corpo –
molto spesso chi si avvicina alle attività alpinistiche ed escursionistiche non ha una preparazione adeguata”.
Da qui le due serate “Neve e valanghe” e Utilizzo dell’ARVA, promosse da Valeria Tonella, vicepresidente della
sezione di Biella, “la sicurezza è importante e molto spesso sono gesti semplici e piccole accortezze a fare la
differenza. Da un punto di vista tecnico, con il primo appuntamento, vogliamo offrire una prima base di
conoscenze per evitare i pericoli grazie alla comprensione di alcuni fenomeni come la comprensione delle
dinamiche delle valanghe e l’evoluzione del manto nevoso in conseguenza dell’evoluzione delle condizioni
meteo. Mentre il secondo sarà dedicato all’utilizzo dell’ARVA, l’apparecchio che permette di rilevare la presenza
di una persona sotto la neve in autosoccorso da parte del gruppo, affrontando i temi dei tempi di sopravvivenza
e gli aspetti tecnici legati al suo impiego e ai vari modelli disponibili in commercio”.
Le due serate saranno tenute da Marco Foglietti, Istruttore di sci alpinismo della Scuola Scanziani del CAI di
biella, membro del Soccorso alpino nonché esperto di neve e valanghe.
E quindi un invito a tutti, soci CAI e non, a partecipare!
Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 6 febbraio: “Utilizzo dell’ARVA”, alle ore 21,00 presso la
sede CAI in Via P. Micca 13, Biella. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.
Per ragioni organizzative è richiesta un’iscrizione contattando in segreteria CAI 01521234 o per eMail
all’indirizzo [email protected]
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● MANIFESTAZIONE DOMENICA 3 FEBBRAIO 2008 IN MARMOLADA
Mountain Wilderness organizza una nuova edizione di La Tenda Gialla su punta Rocca - raduno
nazionale di scialpinismo e con le ciaspole, manifestazione finalizzata al rispetto delle leggi locali e
ad una nuova normativa nazionale che vieti l´elisky.
Questo il programma:
Domenica 3 febbraio 2008 ore 8.30 ritrovo a Passo Fedaia (TN) sulla diga
Ore 9.00 partenza con gli sci e racchette da neve, sotto la bidonvia
Ore 12.00 arrivo in vetta a Punta Rocca
Ore 13.00 allestimento della tenda gialla per il pernottamento degli alpinisti
La piattaforma rivendicativa di Mountain Wilderness prevede:
AL PARLAMENTO:Una legge nazionale che vieti l´eliski e l´eliturismo su tutte le montagne.AI GOVERNI
REGIONALI DEL TRIVENETO:Alle province di Bolzano e Trento coerenza ed applicazione effettiva delle leggi
provinciali contro l´eliturismo. Basta scandali di sorvoli come accaduto nell´estate sull´Adamello in pieno parco,
o negli ultimi inverni a Passo Gardena e in Val Badia. Vigilanza attiva e preventiva.AI COMUNI DI ROCCA
PIETORE E COL DI LANA – LIVINALLONGO
Rigorosa applicazione delle norme nazionali esistenti su: autorizzazioni ai voli per trasporto persone e piani di
volo, sicurezza, norme fiscali e relative tassazioni per le autorizzazioni di competenza comunale. Vigilanza
attiva.
Alpinisti, escursionisti e cittadini sono invitati a partecipare numerosi..
[Fonte: Mountain Wilderness - www.mountwild.it/mw/partecipa/displaypartecipa.php?idpartecipa=74]
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● TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA “DUCA DEGLI ABRUZZI” - GRAN BALLO
D’INVERNO – MOSTRA “ AI MONTI! CERAMICHE D’ARTE 1930/1950
14 febbraio 2008 - Pniazzale del Monte dei Cappuccini, 7 – 10131 Torino
Il 14 febbraio, si svolgerà il Gran Ballo d’inverno, a cura del Museo Nazionale della Montagna e della
Regione Piemonte. Un evento ormai tradizionale nel cartellone degli spettacoli invernali cittadini: proposto per
la prima volta nel 2002, in questi anni ha visto crescere costantemente il successo e l’interesse del pubblico.
La musica, anche nel 2008, sarà quella di Sergio Berardo e dei Lou Dalfin, che hanno da poco superato i 25
anni di attività, con quasi 1000 concerti e 10 dischi incisi. La ricerca che hanno condotto, basata sulla riforma
del ballo tradizionale occitano, ha unito i colori, i ritmi e i timbri della danza tradizionale con la sensibilità
contemporanea. Un’alchimia che rende unici i loro spettacoli e che esprime tutta la sua forza nelle magiche e
fredde serate del Monte dei Cappuccini. Per il Gran Ballo d’inverno, che si protrarrà per tutta la serata, si
consiglia un abbigliamento invernale, utile, insieme al vin brûlé disponibile per tutti, a sopportare il freddo
della notte del 14 febbraio. L’ingresso come sempre sarà libero, con inizio alle ore 21 e conclusione alle 24.
Durante tutta la durata del Gran Ballo d’inverno l’Area Espositiva del Museomontagna resterà aperta al
pubblico, con ingresso gratuito e la possibilità di visitare le mostre temporanee Stelle Olimpiche, il cinema
dei campioni e Ai Monti!Ceramiche D’arte - 1930-1950, nuova proposta che verrà aperta per l’occasione.
Ai Monti!Ceramiche D’arte - 1930-1950
Una mostra del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – Cai-Torino e della Regione Piemonte
con la collaborazione di Città di Torino e CAI
15 febbraio – 26 ottobre 2008 - Apertura al pubblico il 14 febbraio 2008, alle ore 21,00, in occasione del
“Gran Ballo d’inverno”
Ancora una novità al Museomontagna del Monte dei Cappuccini, in linea con lo spirito del nuovo allestimento,
con una mostra organizzata dal Museo Nazionale della Montagna del Cai-Torino e dalla Regione Piemonte, con
la collaborazione di Città di Torino e CAI. Questa volta, nell’area al piano terreno destinata alla presentazione a
rotazione delle raccolte, vengono esposte collezioni normalmente conservate nei depositi.
Si tratta della raccolta di ceramiche d’arte, con soggetto alpestre, appartenente al Museo. Si tratta di pezzi,
ormai rari e introvabili, che hanno fatto la “storia” delle case, o meglio dei salotti, delle nostre mamme e nonne.
Oggetti un po’ inutili, sicuramente molto decorativi, alla cui realizzazione hanno concorso molti artisti, noti e
meno noti, e le manifatture che esportavano i loro prodotti in tutto il mondo. È sufficiente ricordare il nome
Lenci, produttore torinese, per comprendere un fenomeno che divenne una vera moda, un “lusso” a cui non
rinunciare. Tra queste, appunto, Ai monti del 1936, da cui prende il titolo la mostra.
La raccolta è costituita attualmente da poco meno di cinquanta esempi, non certo una grande collezione,
comunque un bell’esempio da presentare in una mostra. Sono ceramiche che spaziano dai soggetti decisamente
futuristi ad altri largamente popolari.
Le tipologie iconografiche sono le più varie ma, possiamo rilevare, che i “piccoli sciatori” hanno riscosso un
particolare successo. Rispetto alla tematica più generale delle ceramiche a soggetto alpino, dei 47 pezzi
complessivamente esposti, 31 concernono i soggetti invernali; e di questi, 28 sono gli sciatori veri e propri (gli
altri due vanno in slitta); e di questi, infine, quasi la metà sono bimbi.
Comunque siano – soli o in coppia, mentre salutano sciarpa al vento e in incerto equilibrio, stupiti che uno
scoiattolo si sia fermato in punta ai loro attrezzi, mentre sci a spalle si avviano al campetto o ne tornano… –
tutti fanno sempre tenerezza.
Anche nei soggetti estivi, i bimbi fanno la parte del leone. Quasi tutti, per farsi subito riconoscere come “piccoli
alpinisti”, escursionisti o montanari, indossano il costume tirolese. D'altra parte, quali montagne sono più
riconoscibili delle Dolomiti? Quale fiore più della stella alpina e della genziana? Se c'è un albero, stiamo certi
che è un abete. Non mancano mai gli attrezzi come corda e piccozza, sacco a spalle e scarponi chiodati ai piedi.
Questi bimbetti montanari, come ogni stereotipo che si rispetti, non sono fatti per insegnare qualcosa di nuovo,
ma per confermare l'utente nelle proprie conoscenze (e ignoranze) ormai acquisite.
La maggior parte delle ceramiche, datate tra il 1929 e il 1960, sono state create da artisti italiani: dall’Alpinista
del 1929 e Curva pericolosa del 1941, firmate Tarcisio Tosin, o il diametralmente opposto, Sciatore nero e blu di
Rometti del 1935, soggetto decisamente di impronta futurista, che è segno di un’epoca, di un periodo, anche di
un regime, fino ad arrivare alla Sciatrice di Tiziano Galli e lo Sciatore di Zaccagnini, più vicini ai nostri giorni,
compiendo un percorso di soli tre decenni, comunque ampiamente caratterizzato da fatti e mutamenti epocali.
Si parte dai soggetti di impronta decisamente modernista per arrivare a quelli più romantici con deliziose
formelle, con i protagonisti che si affacciano alla finestra con un mazzolino di fiori, che atteggiano un canto, un
saluto, con l’intento di cercare di rallegrare il futuro al probabile acquirente.
Tutte le ceramiche dell’esposizione, coordinata da Aldo Audisio, sono riprodotte a colori nel catalogo edito nella
collana “Cahier Museomontagna” (pag. 120, Euro 15,00), i testi introduttivi sono di Enrico Sturani, studioso di
iconografie e costume, e di Luciano Proverbio, maggiore esperto della produzione Lenci.
In occasione della mostra il Museomontagna ha inoltre realizzato il piatto Lo sciatore, a tiratura
limitata di 99 pezzi, su soggetto dell’artista Luciano Proverbio, prodotto da Besio 1842, nota ditta di
ceramiche d’arte di Mondovì.
Orario di visita
9,00 – 19,00, lunedì chiuso
Informazioni:
Museomontagna – Stampa e pubbliche relazioni
Tel. 011.6604104 / Fax 011.6604622 / [email protected]
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● 17ª EDIZIONE “ L’UOMO E LA MONTAGNA ” PROGRAMMA 2008
Club Alpino Italiano Sezione Di Bolzaneto
Rassegna culturale di conferenze, video proiezioni, premi, tavole rotonde, mostre e concorsi relativi a studi,
viaggi, scoperte, esplorazioni, personaggi, scalate negli ambienti montani. Iniziative di aggiornamento
permanente sulle tecniche e sulle discipline alpine. Con il contributo della Provincia di Genova.
Martedì 26 febbraio ore 20.45
Andrea Lavaggi presenta il suo libro “L’entroterra della provincia di Genova”
Viaggio alla scoperta di natura, storia, arte e tradizioni
Seguirà video proiezione a cura dell’autore
Ingresso libero
Per ulteriori informazioni 3478415375
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● ALPI VENETE 2008 - PREMIO LETTERARIO “LE ALPI VENETE” 2008 / PREMIO «ANTONIO BERTI»
2008
La Rassegna “Le Alpi Venete”, organo ufficiale delle Sezioni CAI Trivenete, istituisce un premio letterario
annuale, allo scopo di promuovere l'interesse per la conoscenza e lo studio delle montagne del Triveneto.
Il premio, riservato a soci CAI d’età non superiore ai 45 anni alla data di consegna ultima delle opere, è dotato
di € 1.500 (millecinquecento), che saranno assegnati all'Autore-i/Curatore-i di una pubblicazione edita per la
prima volta e nel periodo anno 2007 - 15 maggio 2008 e che apporti nuovi ed interessanti contributi di
conoscenza sotto il profilo alpinistico, socio-culturale e storico-antropico, riguardanti uno o più settori delle Alpi
e Prealpi Trivenete. Le opere concorrenti, dovranno pervenire, in numero di sei copie e a titolo gratuito, alla
segretaria della Rassegna, sig. ra Silvana Rovis, Via Monte Rosso, 4 30171 - Mestre VE, entro il 31 maggio di
ogni anno. Nel caso specifico entro il 31 maggio 2008. La giuria esaminatrice sarà costituita da un componente
della redazione di “Le Alpi Venete”, da tre esperti nominati singolarmente dai Raggruppamenti del Trentino-Alto
Adige, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia e da un componente designato dalla Sede Centrale del CAI.
La proclamazione dell’opera vincente avverrà di norma nell’ambito dell’Assemblea congiunta dei delegati delle
Sezioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia (autunno) o di manifestazione equipollente. Le monografie
dovranno essere corredate dei dati anagrafici dell’Autore-i/Curatore-i e dell'indicazione della Sezione del C.A.I.
di appartenenza. Il presente regolamento potrà essere aggiornato di anno in anno da parte della Direzione della
Rassegna.
Premio «Antonio Berti» 2008
La Fondazione A. Berti istituisce un premio letterario annuale, denominato «Premio Antonio Berti», allo scopo di
promuovere l'interesse per la conoscenza e lo studio della montagna triveneta, nello spirito e nei valori che
informarono l'opera per l'alpinismo di Antonio Berti. Il Premio, indivisibile, è dotato di € 1.500
(millecinquecento), che saranno assegnati all'Autore/curatore di un’opera storico-alpinistica o biografica
riguardante la montagna triveneta. Il Premio, riservato a opere scritte o tradotte in italiano, si inserisce
nell’ambito normativo ed organizzativo del presente bando. Le opere dovranno essere edite per la prima volta
in senso assoluto. La Giuria esamina le opere inviate dagli Autori/curatori o dagli Editori, pubblicate nel periodo
1 gennaio 2007 - 15 giugno 2008 entro e non oltre, e comunque pervenute agli indirizzi di tutti i membri della
Giuria entro e non oltre il 20 giugno 2008. Una copia di ciascuna opera dovrà anche pervenire entro gli stessi
termini alla Segreteria del Premio c/o Armando Scandellari, Via Abruzzo, 12 - 30174 Mestre VE. Le opere sono
inviate a titolo gratuito e non saranno restituite. Non possono essere ripresentate opere che hanno concorso
alla precedente edizione Premio Antonio Berti 2007.
La Giuria è composta da:
Prof. Antonio Berti junior - Pra’ della Valle 109 - 35100 Padova
Prof. Melania Lunazzi - Via Teobaldo Ciconi 18b - 33100 Udine
Dott. Tullio Trevisan - Viale Marconi 42 - 33170 Pordenone
Dott. Riccardo De Carli - c/o Biblioteca della Montagna SAT - Via Manci 57 - 38100 Trento
Dott. Ernesto Majoni - Corso Italia 43 - 32043 Cortina d’Ampezzo BL
Info: [email protected]
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● IL CORSO NAZIONALE T.A.M.(TUTELA AMBIENTE MONTANO) 2008 A PIETRALBA (BZ)
Conoscere per amare, amare per tutelare le nostre montagne
Dal 20 al 27 luglio 2008, presso il presso il Centro “Pietralba” in località Pietralba (Comune di Nova
Ponente, BZ), la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano organizzerà il nuovo Corso formativo per il
conseguimento del titolo di Operatore Nazionale TAM, rivolto a Soci CAI in possesso del titolo di Operatore
Regionale TAM, e iscritti a un Albo Regionale, operativi da almeno da due anni in ambito CAI nelle tutela
ambientale montana (all’iscrizione è richiesta al Presidente dell’OTP o della Sezione una presentazione
dell’attività svolta dal candidato).
Il Corso avrà inizio il lunedì 21 luglio alle ore 9, previa accoglienza e registrazione dei partecipanti la domenica
sera antecedente, e consterà di lezioni teoriche ed esercitazioni sul campo, riguardanti l’azione dell’Operatore
TAM di fronte a problematiche inerenti alla fruizione e alla salvaguardia dell’ambiente montano.
Al termine del Corso è previsto un esame per l’iscrizione all’Albo Nazionale TAM, con conseguente rilascio
dell’apposito libretto curricolare.
I posti sono limitati a 40, pertanto è necessario prenotarsi entro il 10 giugno, inviando il proprio curriculum
presso l’indirizzo e-mail [email protected] oppure presso il consueto recapito: CCTAM- Sede Centrale
CAI – via E. Petrella 19 – 20124 Milano.
Per informazioni è possibile rivolgersi telefonicamente al Direttore del Corso Elena Casanova (348/9328216) o
al Coordinatore Mauro Gianni (348/5846985).
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● 10° CORSO DI QUALIFICA PER ACCOMPAGNATORI DI ALPINISMO GIOVANILE
La Scuola Regionale di Alpinismo Giovanile della Lombardia su incarico della Commissione Regionale Lombarda
di AG organizza il 10° corso di qualifica per Accompagnatori di Alpinismo Giovanile.
Iscrizioni entro il 15 marzo 2008.
Requisiti: 21 anni di età, essere in regola con l’iscrizione al CAI, aver svolto attività giovanile in sezione per
almeno un biennio. Costituisce titolo preferenziale per l’ammissione aver frequentato un corso per Aiuto
Accompagnatori riconosciuto dalla SRLAG o dalla CRLAG.
Prove di ammissione 5-6 aprile ai Pian dei Resinelli (Valsassina-Lecco). Il corso si svolgerà con lezioni teoriche e
pratiche in 6 appuntamenti dal 25 aprile al 12 ottobre.
Per iscrizioni ed informazioni Goffi Lorenzo 0331263782 o Bonaldi Antonella [email protected]
Il bando è scaricabile dal sito www.ag-lom.it
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● STUDENTI: BANDO DI CONCORSO PER TESI DI LAUREA SULLA MONTAGNA
Le sezioni Vicentine del CAI hanno pubblicato un concorso per l’assegnazione di due premi per tesi di laurea
relative ad argomenti inerenti la montagna nei suoi molteplici aspetti.
L’iniziativa intende valorizzare studi e ricerche che riguardano la montagna nei suoi molteplici aspetti. Sono
ammessi lavori provenienti da qualsiasi facoltà, a condizione che quanto trattato abbia per oggetto la
montagna.
Lo scopo di tale concorso è quello di dare un’ulteriore soddisfazione a quegli studenti universitari, amanti della
montagna, perché possano realizzare ricerche e/o studi affini alla propria inclinazione professionale, argomenti
nel contempo legati alla propria passione per l’ambiente alpino.
I lavori presentati contribuiranno mediante la loro divulgazione a far conoscere aspetti culturali che altrimenti
spesso rimangono a disposizione solo a pochi addetti.
Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione potete visitare il sito del corso di laurea
http://www.valmont.unimi.it/_bacheca.htm
Corso di Laurea in Valorizzazione e tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano
Via Morino, 8 25048 Edolo - tel e fax 0364.71324 - www.valmont.unimi.it
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● MONTAGNATERAPIA:“IL PERCORSO È LA META” MONTAGNATERAPIA NUOVA STRADA DELLA
RIABILITAZIONE PSICOFISICA”.
Si terrà Venerdì 14 Marzo 2008 presso la “Sala Rossa” del Centro Congressi APT a Marina di Massa il
Convegno dal tema: “Il percorso è la meta” montagnaterapia nuova strada della riabilitazione
psicofisica organizzato dall’ANFFAS di Massa Carrara (Associazione Famiglie di Persone con Disabilità
Intellettiva e/o Relazionale) in collaborazione con la Sezione del CAI di Massa, della Commissione Centrale
Medica e del Responsabile Eventi e Manifestazioni del CAI Vinicio Vatteroni, il sostegno della Presidenza
Generale del CAI e il patrocinio del CAI Toscana.
I Principali obiettivi dell’incontro sono quelli di far conoscere la Montagnaterapia e le teorie che la sostengono;
far conoscere le esperienze in atto ed i punti di contatto con la nostra realtà; il percorso di crescita della
Montagnaterapia nell’ANFFAS di Massa Carrara; la selezione, gli obiettivi, le attività ed i risultati (famiglie);
progetti futuri verso l’interno e verso l’esterno.
Il Convegno, moderatore Dott.ssa Stefania Marchini, avrà inizio alle ore 9,00 con i saluti delle Autorità. Dopo
l’apertura dei lavori da parte del Direttore dell’ANFFAS di Massa Carrara, Dott. Giuseppe Mussi, seguiranno gli
interventi del Presidente Generale del CAI Prof. Annibale Salsa e dei relatori: Dott. Sandro Carpineta,
Componente della Commissione Centrale Medica; Dott.ssa Fiorella Lanfranchi; Dott.ssa Nadia Badiale e degli
Operatori ANFFAS. La mattinata proseguirà con una testimonianza famiglia e filmato ed una tavola rotonda a
cui seguiranno gli interventi e il dibattito. La fine dei lavori è prevista per le ore 13.00.
La partecipazione al Convegno è gratuita previa iscrizione (obbligatoria) entro il 12 Marzo 2008.
Per informazioni e iscrizioni contattare la Segreteria ANFFAS:
Simonetta Ricci, Tel. 0585 845277 (dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30).
E-mail: [email protected]
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● “ALPINISTA, CERCATORE DI INFINITO”
Pubblicato da: Mountain Blog il 28 Gennaio 2008
Il 19 gennaio scorso si è tenuto a Trieste l’annuale convegno organizzato dalla sezione CAI “XXX Ottobre” con la
collaborazione del GISM, quest’anno con il titolo “Alpinismo: gioco, competizione, conoscenza“.
Con il presidente generale del CAI Annibale Salsa come moderatore, i relatori hanno approfondito da diversi
punti di vista questi tre aspetti fondamentali dell’attività alpinistica così interdipendenti tra loro; nell’ordine si
sono succeduti il giornalista Luciano Santin, l’alpinista Kurt Diemberger, il professor Walter Gerbino, Dante Colli
vicepresidente GISM, l’alpinista Maurizio Giordani, il presidente del GISM e principale ispiratore del convengo
Spiro Dalla Porta Xydias, e Giacomo Stefani presidente del Club Alpino Accademico Italiano.
Un’ampia relazione del convegno - a firma di Roberto Fonda - è stata pubblicata sul sito del GISM.
Riporteremo invece uno dei momenti più intensi del convegno, ovvero la lettura - qui di seguito ( cliccando
all’apposito link) in registrazione audio - che l’attrice Michela Cembran ha fatto del messaggio che Armando
Aste ha scritto ed inviato per l’occasione, non potendo essere presente come molte altre volte in passato: con
lucida e splendida sintesi affronta anch’egli i temi suggeriti dal titolo dell’incontro
Info e ascolto : http://www.mountainblog.it/?p=194
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● ALPINISMO VICENTINO SU CINQUE VETTE INVIOLATE NELLA SPEDIZIONE KARKA 2007
Cima da nominare e il progetto “Una fontana per Gothulti”
Il gruppo di scalatori partito da Vicenza a fine luglio diretto alla regione dell’Hindu Raj, ha realizzato una
straordinaria attività alpinistico-esplorativa, concretizzatasi con la scoperta di un passo di 5050 m (passo di
Amin), con la discesa integrale del Ghiacciaio Chiantar (lungo 35 Km), itinerario che poi verrà denominato
“Trekking degli Italiani”, e infine con un “record” per la storia dell’alpinismo pionieristico ovvero la scalata di
ben cinque montagne inviolate, di rilevanti difficoltà, in soli undici giorni. I vicentini inoltre si sono impegnati a
realizzare un acquedotto per il villaggio di Gothulti, il più popoloso della valle, dove cinquecento abitanti
attingono dalle scoline dei campi acqua che spesso risulta inquinata causando gravi problemi di salute pubblica
e di mortalità infantile. In sostanza verranno costruite due vasche di raccolta, presso la sorgente e al centro del
villaggio, collegate da un tubo di polietilene lungo circa un chilometro per condurre l’acqua potabile fino alla
fontana. La posa in opera verrà eseguita dai vicentini stessi con l’aiuto della gente locale.
Per il finanziamento del manufatto domenica 27 gennaio nella trasmissione “Alle falde del Kilimagiaro” condotto
dal Licia Colò, è stata indetta l’asta per il nome della “cima da nominare”, ovvero una delle montagne
inviolate scalate dal gruppo vicentino. Si tratta di una scoscesa e magnifica piramide di ghiaccio di cui i primi
salitori cedono la facoltà di proporre un nome che sarà destinato a fissarsi definitivamente sulle mappe
geografiche e legarsi strettamente anche alla storia dell’alpinismo internazionale. Privati e aziende, con questa
iniziativa meritoria potranno dare un nome a questa bella montagna pakistana e contemporaneamente
finanziare l’importante progetto umanitario.
Spedizione “La Gata”
Undici partecipanti, organizzati nell’ambito dell’A.S.Vi.CAI e il patrocinio della sezione di Montecchio Maggiore
che contava due soci, Franco Brunello (leader) e Lorenzo Brunello, poi altri associati CAI: Mara Babolin, Andrea
Caprara, Pierfederico Briani (Vicenza), Tarcisio Bellò (Marostica), Roberta Bocchese, Bruno Castegnaro (Lonigo),
Micaela Badiali (Arezzo), Micaela Bertolasi (Gravellona Toce), Salvatore Gallo (Siracusa).
Attività alpinistica
8 agosto – Cima da nominare, m 5519 (Bellò, Babolin, Bocchese, Castegnaro) parete nord.
9 agosto – Agha Khan Peak m 5678 (Bellò, Babolin, Bocchese, Castegnaro) parete est.
12-14 agosto – Karka m 6222 (Bellò, Babolin, Bocchese, Castegnaro) parete nord.
18 agosto – Cima Alpinisti Vicentini m 5750 (Bellò, Bocchese, Brunello, Caprara) cresta nord.
19 agosto – Quinto Peak m 5684 (Bellò in solitaria), ED-.
Il trekking degli Italiani nel ghiacciaio Chiantar
Bellissimo trekking, frutto di vera esplorazione, che attraversa il facile passo di Amin (m 5050) scende per il
ghiacciaio di Chiantar, risale valle e Ghiacciaio di Zindikharan, per ridiscendere a Darkot e infine con il passo
Ishkoman, si è concluso a Gothulti. Il circuito è stato battezzato dai tour operator locali “Trekking degli Italiani”.
(trekkers:Bertolasi, Badiali, Briani, Gallo e L. Brunello)
Info: www.caimarostica.it
sommario
[ ATTIVITÀ DEL CLUB ALPINO ITALIANO - ORGANI TECNICI - SEZIONI – CORSI]
● CAI ABRUZZO - 1^ SOLITARIA INVERNALE ALLA PARETE NORD DEL MONTE CAMICIA
L’alpinista Andrea Di Donato ha raggiunto un rilevante risultato alpinistico scalando, lunedì 28 gennaio, la
parete Nord del Monte Camicia, l’ultima grande parete del Gran Sasso d’Italia, a Sud-Est. Raggiunto il Fondo
della Salsa, la grande parete lo ha accolto alle 6.50 del mattino, con le luci dell’alba che ne cominciavano a
delineare confusamente i contorni e lo ha restituito sull’aerea cresta sommitale dopo 5 ore e mezza di
progressiva arrampicata, slegato per tutta la via. Guadagnata anche la vetta il rientro lungo gli ampi e ripidi
pendii innevati del Vallone di Vradda, fino a Fonte Vetica.
L’impresa è dedicata all’alpinista Piergiorgio De Paulis ed all’artigiano Romeo Melchiorre detto “tatè” di Castelli.
“ … mi sento a casa …”, sono state queste le tranquillizzanti parole di saluto pronunciate da Andrea, prima di
partire, mentre lo sguardo forava l’oscurità, verso l’alto, abbracciando la parete tutta. Un ultimo rapido controllo
dello zaino al quale era agganciata “frog” la verde rana scalatrice portafortuna, unica e sempre sorridente
compagna di questa incredibile avventura, il rapido passaggio dal nevaio alle balze erbose e l’agile figura
scompare nella penombra, verso l’alto,
Insieme con noi diversi camosci, ben più in alto, sui verticali pinnacoli emergenti dal Fondo della Salsa, ai bordi
della parete, muovendosi tra aeree cenge e ripidi canalini sembravano seguire con un certo interesse le
acrobazie ed i progressi di Andrea. La Nord del Monte Camicia, tra le più grandiose pareti dell’Appennino, che
sovrasta l’abitato di Castelli, s’impone all’attenzione con l’ampio anfiteatro largo oltre 2500 m ed il dislivello di
1200 m dal “Fondo della Salsa” alla cresta sommitale. Si tratta di un sito dall’innegabile fascino alpinistico, reso
però impegnativo dalla qualità della roccia, friabile e dalla severità dell’ambiente, fattori accentuati nel periodo
invernale. La prima salita alla Nord il 20 settembre 1934, di Bruno Marsilii e Antonio Panza, “aquilotti del gran
sasso”. Da allora sono state solo tre le invernali: la 1^, 21-24.12.1974, con Domenico Alessandri, Carlo Leone
e Piergiorgio De Paulis, tragicamente scomparso durante la salita; la 2^, dopo 13 anni, 22-23.12.1987 con
Tiziano Cantalamessa e Franchino Francesi; per la 3^, quella di Andrea Di Donato, abbiamo dovuto attendere
ben 21 anni. I soci della Sezione Cai di Castelli, hanno seguito dal basso, con potenti binocoli, l’impresa di
Andrea, figlio di questi luoghi e di queste montagne, esultando alla scomparsa dalla vista, sulla sommità, del
piccolo puntino disegnato sulla neve. L’alpinista Andrea aggiunge quest’impresa invernale all’altra salita della
Nord - 2^ solitaria - effettuata il 4 settembre 2004, che ha celebrato il 70°della 1^ salita degli “aquilotti”.
Lino D’Angelo, storico “aquilotto del gran sasso”, guida alpina emerita, forte alpinista ed interprete di queste
montagne, ha commentato con soddisfazione l’impresa ed ha affermato “… questo giovane ha la testa sulle
spalle … la progressione è tra le più delicate … si tratta di valutare ogni appiglio, ogni appoggio … la qualità
della roccia è pessima … si deve costantemente mantenere l’equilibrio instabile ottenuto tra mani e piedi … non
ci si può permettere di sbagliare” Complessivamente sono state 26 le cordate che hanno percorso, su vie
diverse, questo aspro bastione del Gran Sasso. La Sezione Cai di Castelli ha documentato le ascensioni fino al
1984, raccogliendole nel libro “Parete Nord. Storia di una montagna” – www.caicastelli.it
La base della Parete Nord è raggiungibile da Castelli, dalla località Villa Re, con una piacevole escursione di circa
1 ora, che sale nel bosco e si apre sull’anfiteatro roccioso dove per molti mesi resiste un piccolo nevaio.
Info Cai Abruzzo – Filippo Di Donato Cell. 339.7459870 - [email protected]; www.caiabruzzo.it
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● CAI SEZIONE DI BERGAMO - ARRIVA IL FONDO PATROMONIALE «GENTE IN MONTAGNA»
«È bello assistere ad associazioni che uniscono le loro forze non solo a livello di risorse economiche, ma anche
di idee. È la miglior garanzia per lo sviluppo e la tutela del territorio». Interviene alla fine il Consigliere
provinciale Giuseppe Pirovano e la sua è una sintesi precisa. Perché, prima ancora di essere un importante
contributo finanziario, il fondo «Gente in montagna» rappresenta un’alleanza tra due istituzioni legate dalla
comune volontà di spendersi per l’intera collettività e, nel caso specifico, per la tutela e la salvaguardia
dell’ambiente montano. Il progetto nasce infatti dalla collaborazione tra il CAI di Bergamo e la Fondazione per la
Comunità Bergamasca nel dicembre 2006, ma solo ieri, dopo un anno abbondante di rodaggio è stato
presentato ufficialmente nella sede del Palamonti del Club alpino.Com’è andato questo primo anno?
Decisamente bene: «Dopo la sua costituzione – ha sottolineato il presidente del CAI Paolo Valoti – il fondo
patrimoniale (la cui consistenza iniziale era di 25 mila euro messi a disposizione dallo stesso CAI, ndr) ha
beneficiato già di alcune iniziative per incrementarlo come la mostra organizzata con il Circolo Artistico
Bergamasco nel dicembre 2006 e quella appena conclusa di Gianni Bergamelli, mentre altre donazioni sono
arrivate dal Bacino Imbrifero Montano del lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio (BIM) e dalla stessa
Fondazione che ha destinato una parte dei fondi raccolti attraverso i suoi bandi. Questo contribuirà certamente
alla salvaguardia di quel grande patrimonio che è la montagna, ma anche di consolidare quella cultura della
solidarietà che ispira tutti i compagni di cordata coinvolti in questa nuova impresa».
Attenzione al territorio
«Non si tratta di un operazione di facciata – ha ribadito Carlo Vimercati, presidente della Fondazione della
Comunità bergamasca –, ma il frutto di una filosofia di attenzione al nostro territorio e alla gente che lo vive».
Del resto la Fondazione, sempre lo scorso anno, ha messo a disposizione altri 50 mila euro per un bando «Tutela, promozione e valorizzazione dell’ambiente alpino» - che va di pari passo con il fondo "Gente in
montagna". Contributi che hanno consentito l’ampliamento e la manutenzione di tre rifugi: Tagliaferri, Benigni e
Menna. «Anche qui – ha sottolineato Davide Villa, collaboratore della fondazione – le ricadute non saranno solo
sulle strutture, ma, più in generale, dovrebbero riguardare il turismo e l’economia delle nostre valli». Non a
caso nel 2008 si bisserà: la fondazione ha già annunciato un bando analogo e l’incontro annuale che si terrà
lunedì 25 febbraio alle 17.30 presso il Centro Congressi Giovanni XXIII offrirà certamente l’occasione per
discuterne.
Informazioni: Sezione Cai di Bergamo “Antonio Locatelli”
Sede: Via Pizzo della Presolana, 15 – 24125 BERGAMO
Apertura: lunedì, martedì, mercoledì e sabato: 9:00-13:00 e 14:30-18:30
giovedì e venerdì: 14:30-20:30
Numero: tel. 035.41.75.475 - fax. 035.41.75.480
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caibergamo.it/
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● CAI SEZIONE DI BIELLA, BUGIANEN, SECONDO APPUNTAMENTO
L’altro Yemen, di Manuela Piana
Eccoci al secondo appuntamento con i Bugianen ,questa volta in una meta inusuale, vicino al mare.
Giovedì 7 febbraio h 21, sempre a Città Studi, con Manuela Piana per scoprire il fascino dello Yemen, un
paese nei sogni di molti. Montagne aspre e mare blu, “dove il fascino del medioevo si confronta con la realtà
del 21° secolo: le donne coperte dal “hijab”, il tradizionale vestito nero con i veli che lasciano scoperti solo gli
occhi (o neppure quelli, in qualche caso), ma con i jeans e scarpe dai colori vivaci con tacchi a spillo e a punta,
che spuntano dagli abiti; gli uomini con la veste lunga con alla cintola l’immancabile “jambià”, il tipico pugnale
yemenita sorretto da una cintura riccamente ricamata, ma con il telefonino ultimo modello; i carretti tirati dagli
asini o i dromedari che spremono l’olio di sesamo, facendo girare un torchio antico in un’angusta stanza a piano
terra ed affianco i moto-taxi, le automobili (alcune nuove ed altre tenute assieme col fil di ferro), i bus collettivi
ed i pick-up; il suq tradizionale ed i negozi di prodotti hi-tech (che ti chiedi, chi mai possa acquistare!)”
racconta Manuela. “Arrivare in pieno Ramadan permette di scoprire che durante il mese sacro del digiuno, la
notte è viva: le auto che attraversano stradine improbabili, i loro clacson e quelli delle motociclette, la folla che
si accalca nei suq, il canto dei muezzin che si diffonde da innumerevoli minareti, come una coperta sulla città
vecchia, fino alla colazione prima dell’alba e all’ultima preghiera della notte. Poi scende la quiete”.
Ma lo Yemen è anche Socotra, l’isola di Socotra di fronte al Corno d’Africa, la più grande dello Yemen con i suoi
140 km di lunghezza e 40 km di larghezza, in questo piccolo arcipelago composto da altri tre isolotti minori e
conosciuto anche come le “Galapagos dell’Oceano Indiano”, preziosissimo serbatoio mondiale di biodiversità.
Di seguito gli appuntamenti con i Bugianen :
21 febbraio
"COLORADO TRIP"
"Turismo e arrampicata nel cuore degli Stati Uniti"
di Mauro Penasa
6 marzo
Progetto EVEREST-K2
Ricerca scientifica ad alta quota - Un biellese con il CNR
di Renzo Canova
13 marzo
DA MITICO VENTO A OROPA VERTICALE
Dalla bassa Valle DAosta a Oropa, sedici anni di chiodatura, ricerca di nuovi settori e apertura di vie nuove.
Esperienze, emozioni e sacrifici di un ridottissimo gruppo di amici e volontari Biellesi con in comune una
grandissima passione per la scalata
di Roberto Munarin
Informazioni: Sezione Cai di Biella
Sede: Via P.Micca, 13 - 13900 Biella
Apertura: martedì e venerdì 18:00 - 19:30 e 20:00 - 21:30.
Numero: Tel 015.21234 Fax 015.2451651
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caibiella.it
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● CAI SEZIONE DI CALCO (LC)
Escursioni:
02/03 Ciaspolata M. Rosetta ( Val Gerola)
09/03 Pulizia sentieri S. Genesio
16/03 Cima di Grem
30/03 Monte San Primo
Sotto Sezione di Airuno
Apertura serale: Martedl e Venerdl dalle 21 alle 23
Escursioni:
09/03 Traversata Monte Cancervo - Monte Venturosa
Informazioni: Sezione Cai di Calco
Sede: Via S. Carlo, 5 – 23885 Calco (Lc)
Apertura: Martedì e Venerdì ore 21-23
Numero: Tel. 039.9910791
E-mail: [email protected] Sito Web: www.caicalco.it
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● CAI SEZIONE DI CHIERI
Quasi cento i partecipanti alla tappa di Ceresole Reale della manifestazione “dalle torri alle Alpi”, del
Cai di Chieri.
Sabato scorso 19 gennaio, erano in venti sulla falesia di ghiaccio “X ice”. La cascata “artificiale”, che
durante il giorno era affollata di scalatori, dopo il tramonto, illuminata dai fari portati appositamente, è stata
tutta per gli arrampicatori radunati dal Cai. Si tratta di una vera e propria palestra su cui esercitarsi in completa
sicurezza, con settori non troppo difficili, per chi si avventura per la prima volta sul ghiaccio o ricomincia dopo
tanto tempo e vie dure per i più esperti. Dal basso a dare consigli c’erano l’accademico del Cai Pier Luigi
Perona e l’istruttore Davide Manolino. Sua l’idea di fare tappa alla cascata con il tour: «Questa falesia – ha
spiegato - è facile da raggiungere ed è possibile far arrampicare molte persone contemporaneamente; mi
sembrava il modo migliore per dare il via all’attività alpinistica. Qui ci si può preparare all’alpinismo di alto
livello, imparare la tecnica e conoscere i materiali. Per di più le cascate sono affascinanti per l’ambiente, per la
gestualità richiesta per scalarle e sono soddisfatto soprattutto perché in molti hanno aderito e gradito».
Domenica 20, uno splendido sole ha accompagnato cinquanta fondisti sull’anello intorno al lago
artificiale di Ceresole. In ventitre, tra i quali due bambine di otto anni, hanno seguito la lezione del corso di
sci di fondo. Pieno successo anche per la gita con le racchette da neve, svoltasi nello stesso giorno. Ben ventisei
escursionisti hanno raggiunto il rifugio Jervis, percorrendo il sentiero nel bosco. Dopo essersi rifocillati è stata
svolta un’esercitazione con gli apparecchi Arva, i ricetrasmettitori che permettono di individuare in poco tempo
chi viene sepolto da una valanga: imparare ad usarli è fondamentale per ritrovare i compagni di gita nel più
breve tempo possibile e avere il massimo delle chance di sopravvivenza.
La prossima settimana, per la tappa numero trenta, “dalle torri alle Alpi” si sposta in Valle d’Aosta,
in Val Ferret, luogo ideale per praticare le numerose attività invernali della sottosezione. In programma, gita
con gli sci da fondo da Planpincieux a Arnouva, gita con le racchette al rifugio Bonatti, arrampicata su cascate
di ghiaccio e gita in mountain bike. Infine alle 15,30 tutti i partecipanti si riuniranno a Courmayeur, a Villa
Cameron, sede della Fondazione Montagna Sicura, per seguire la conferenza “la vita dei ghiacciai” della
glaciologa Vittoria Augusta Cerutti. A Villa Cameron arriveranno anche gli scialpinisti impegnati poco lontano
dalla Val Ferret, sul Grand Pays nella Valle di Saint-Barthélemy.
Iscrizioni: il mercoledì dalle 21 alle 23 al muro di arrampicata (scuola media Quarini, via Vittone 12, Chieri) e
il giovedì dalle 21 alle 22.30 nella sede Cai, via Vittorio Emanuele 76, Chieri.
Il calendario completo delle uscite e delle varie attività sul sito:www.dalletorriallealpi.it
Informazioni tel e fax 011 9425276 www.caichieri.it
Informazioni: Sezione Cai di Chieri
Sede: Via Vittorio Emanuele 76 – Chieri (To)
Apertura: tutti i giovedì sera dalle ore 21 alle ore 22,30
Numero: Telefono 011.942.52.76
E-mail: [email protected] Web: http://www.caichieri.it
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● CAI SEZIONE DI CONEGLIANO
Nelle pagine riservate allo sci escursionismo abbiamo pubblicato il programma delle gite intersezionali promosse
dalla Commissione Interregionale Veneto Friulano Giuliana. Dalla pagina principale di www.caiconegliano.it è
possibile raggiungere la galleria di immagini della Scuola "Ornella Rosolen" che si sta arricchendo di nuove foto,
alcune di interesse "storico" per le sezioni costituenti la scuola.
I prossimi appuntamenti in montagna:
- Domenica 3 febbraio, oltre alla manifestazione in Marmolada, sono in programma la gita escursionistica sul
Monte Agellezze, sulle Prealpi Venete, e la gita con gli sci da Telemark di Carnevale al Monte Avena.
- Domenica 10 febbraio gli sci escursionisti saliranno al Monte Pena, al cospetto del Pelmo, mentre gli
appassionati delle ciaspe hanno in programma una gita con meta da definirsi in base alle condizioni della neve.
Informazioni: Sezione Cai di Conegliano
Sede: Via Rossini, 2/b - Conegliano (TV)
Apertura: tutti i martedì non festivi, dalle ore 21
Numero: Telefono e fax 0438 24041
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caiconegliano.it/
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● CAI SEZIONE DI MELEGNANO
Sci Fondo-Escursionismo: 3/2 Splügen (CH) lezione corso; 22-23-24/2
Lavarone (TN) fine settimana sugli sci.
Sci Alpino: 3/2, 10/2, 24/2 Torgnon (AO) lezioni corso; 28-29/2, 1-2/3
Campo Tures.(BZ) fine settimana sugli sci.
Alpinismo Giovanile: 17/2 Ciaspolata a Valtournenche (AO).
Escursionismo: 17/2 Traversata Capo Noli (SV).
Informazioni: Sezione Cai di Melegnano “F. e G. Bianchi”
Sede: Via Crocetta 6 - 20077 Melegnano (MI)
Apertura: martedì e giovedì dalle 21 alle 23 e la domenica dalle 10.30 alle 12
Numero: telefono/fax 02 - 9835059
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caimelegnano.it
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● CAI SEZIONE DI MODENA
5° Concorso Fotografico CAI Modena
La fase di raccolta delle fotografie si è conclusa a fine novembre e, come tradizione, le votazioni si sono aperte
nella Serata degli Auguri, prima di Natale. E' ancora possibile votare la propria foto preferita in Sede, negli orari
di apertura.
http://www.cai.mo.it/concorsi.php
Gite di febbraio:
domenica 3 febbraio
Capanna Tassoni-Croce Arcana [Commissione Sci di Fondo Escursionismo]
Classica passeggiata per l'itinerario Capanna Tassoni-Croce Arcana, da effettuarsi sia con sci da fondo, sia con
sci da fondo-escursionistico
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=65
sabato 9 e domenica 10 febbraio
Asiago Campomulo [Commissione Sci di Fondo Escursionismo]
Gita per tutti coloro che si vogliono cimentare con il facile campo scuola di Asiago, o con i suoi numerosi anelli,
dai 3,5 ai 20 Km...
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=62
giovedì 14 febbraio
Porte del Monte Toraro [Gruppo Seniores Over 50]
Questa escursione si rivolge sia chi ha già esperienza con le ciaspole, sia a quei soci che non escono in
montagna d'inverno, ma che vorrebbero provare una nuova attività. Il Monte Toraro, è la porta d'ingresso ad
un altopiano sospeso tra profonde valli che lo dividono da altri altopiani
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=237
sabato 16 e domenica 17 febbraio
Pozzi della Piana (Terni) [Gruppo Speleologico Emiliano]
Oltre alle cavità di Monte Cucco e ad altre grotte abbastanza tecniche, l'Umbria ci offre la possibilità di un
affascinante viaggio sotterraneo alla portata di tutti: i Pozzi della Piana, nella Val Tiberina tra Todi e Orvieto
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=248
domenica 24 febbraio
Bocca di Magra - Tellaro [Commissione Cultura]
per il Ciclo Conversazioni in montagna
Se si vuole apprezzare tutta la bellezza delle mimose nella loro piena fioritura, non c'è nulla di meglio che
percorrere questo sentiero verso la fine di febbraio...
http://www.cai.mo.it/gita.php?id=247
Notizie dalla Sezione
da venerdì 18 gennaio a venerdì 14 marzo
Il gioco dell'arrampicata [Scuola di Alpinismo Giovanile]
L'Alpinismo Giovanile è l'unico dei settori del C.A.I. che insegna ai ragazzi i molteplici modi per andare
nell'ambiente naturale montano. La parte dinamica di questo particolare sport (arrampicata sportiva) mette "in
gioco" i ragazzi, li costringe a riflettere sul modo di interpretare il proprio corpo...
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=40
dal 18 gennaio al 17 marzo
5° Corso di sci fondo escursionismo [Scuola di Alpinismo Giovanile] Classe Senior.
L'obiettivo che il Corso si propone è di far conoscere ai ragazzi la natura invernale, insegnando loro l'uso degli
sci da fondo su pista e su neve fresca, a orientarsi su percorsi invernali, ma soprattutto a interpretare
comprendere la morfologia del territorio innevato per scegliere il percorso più sicuro e consono alle proprie
capacità ed esperienze...
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=39
dal 23 gennaio al 28 marzo
10° Corso di Escursionismo su Neve [Commissione di Escursionismo]
Il Corso propone ai Soci, sia esperti che neofiti della montagna, l'approccio all'ambiente invernale: partendo
dall'utilizzo delle varie attrezzature utili per la progressione, alla comprensione delle particolari informazioni del
manto nevoso e della sua stabilità...
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=30
dal 22 gennaio al 12 febbraio
Corso di Sci di Fondo [Comm. Sci di Fondo Escursionismo]
La Commissione Sezionale di Sci Fondo Escursionistico, organizza per i propri soci un Corso di Sci di Fondo su
pista base e perfezionamento, rivolto a tutti coloro che desiderano percorrere l'ambiente innevato secondo
itinerari escursionistici con l'uso degli sci
http://www.cai.mo.it/corso.php?id=19
Informazioni: Sezione Cai di Modena
Sede: Polisportiva Centro Storico - Via IV Novembre, 40/C - 41100 Modena
Apertura: Martedì e Venerdì 21.00/ 23.00 - Mercoledì: 17.00/19.00
Numero: Tel. 059 826914 Fax 059826978
Sito Web: http://www.cai.mo.it/
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● CAI SEZIONE DI PERUGIA
3 Febbraio 2008 - Escursione con le ciaspole sui Sibillini
Partenza da Perugia Piazzale del Bove ore 7,15
Trasferimento in autobus *
Sosta di 15 minuti a Norcia alle ore 9,00 circa
Partenza per l’escursione alle ore 10,00 circa.
Data la persistente situazione meteo, il percorso oggetto dell’escursione verrà stabilito al momento, in base alle
condizioni di innevamento del luogo.
Difficoltà: EE (Per la lunghezza del percorso e per la severità dell'ambiente)
Dislivello: in discesa N. D.
in salita N. D.
Percorso: Da determinare
Quota massima dell’ escursione: N. D.
Tempo necessario per lo svolgimento dell’escursione: 5,00 ore circa, soste comprese.
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Rientro a Perugia previsto alle ore 19,00 circa.
Abbigliamento personale:
Tutti i partecipanti dovranno essere equipaggiati con idonei indumenti per ambiente montano innevato,
(racchette da neve, bastoncini, giacca a vento, guanti, cappello, scarponi, zaino ed occhiali da sole); e ricambio
da lasciare sull’autobus.
Per una buona e corretta organizzazione è indispensabile la prenotazione entro e non oltre le ore 18,00 del 1
Febbraio 2006, presso il negozio Sportland via Settevalli 193 Perugia,
tel. 0755730334, dove per chi ne fosse sprovvisto, sarà possibile noleggiare le racchette da neve (ciaspole) al
prezzo di € 6,00 al giorno.
Costo autobus € 13,00 per ciascun partecipante *.
* Qualora non venga raggiunto il numero minimo di 35 partecipanti, i direttori di gita si riservano di valutare il
trasferimento con mezzi propri in luogo dell’autobus.
La località o il percorso oggetto dell’escursione, potrà essere modificata per condizioni meteo, di innevamento o
di sicurezza, ad insindacabile giudizio dei direttori di gita.
Direttori di gita: Marco Piselli AE, Carlo Falcinelli, Vincenzo Gaggioli AE-EAI, Marco Ridolfi AE-EAI.
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso il negozio Sportland via Settevalli 193 Perugia, tel. 0755730334,
durante l’orario di apertura; oppure Marco Piselli 07546709 - 3355757742 ore serali.
Informazioni: Sezione Cai di Perugia “G. Bellucci”
Sede: Via della Gabbia, 9 – C.P. 329 – 06123 Perugia (Pg)
Apertura: martedì e venerdì ore 18,30 – 20,00
Numero: Tel/fax 075 5730334
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caiperugia.it/
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● CAI SEZIONE DI PISA
Traversata del Desert des Agriates, Corsica, 1-4 Maggio 2008
Capogita: Marco Avvenuti
Programma indicativo:
Primo giorno (1/5): Partenza da Livorno alle 8.15 con Corsica Ferries; arrivo a Bastia alle 1215; trasferimento
in auto o pulmini all'inizio del Sentier du Litoral (S.Florent-Fornali); prima tappa fino alla spiaggia della Saleccia,
attraverso Torre della Mortella e spiaggia del Loto (4 ore); cena e pernottamento nei bungalow di pietra del
campeggio.
Secondo giorno (2/5): colazione al campeggio e partenza per la seconda tappa fino alla spiaggia di GhignuMalfalcu (3 ore); cena sul fuoco a base di prodotti corsi e pernottamento negli ovili restaurati di Ghignu.
La brevita` della tappa ci consentira` di godere appieno del paesaggio e di concederci qualche digressione
"balneare".
Terzo giorno (3/5): colazione e partenza per l'ultima tappa, la piu` lunga e spettacolare del percorso, fino alla
spiaggia di Ostriconi (6,5 ore); trasferimento in auto e/o pulmini fino a Bastia; cena libera e pernottamento in
albergo.
Quarto giorno (4/5): giornata a disposizione per visitare Bastia; partenza alle 15 (MobyLine) e arrivo a Livorno
alle 19.
Dato l'isolamento dei luoghi che attraverseremo e la mancanza d'acqua lungo il percorso, abbiamo pensato di
affidarci ai servizi di una guida locale che si occuperà dell'organizzazione logistica (trasporti all'inizio e alla fine
del sentiero, mezza pensione per le due notti, acqua in bottiglie, accompagnamento di un esperto dell'ambiente
naturale, della storia e della cultura corsa). Questo ci permetterà di camminare con uno zaino assai più leggero,
contente solo gli effetti personali, le vivande per gli spuntini e la razione d'acqua giornaliera. In considerazione
della complessità nell'organizzazione e della necessità di procedere con le prenotazioni, si invitano gli interessati
a segnalare fin d'ora i loro intenti o in sede o direttamente al capogita a questo indirizzo
([email protected]), anche per poter avere maggiori informazioni sui costi previsti. I partecipanti alla gita
non potranno essere più di 20.
Serate 2008, Primo Semestre
Ricordiamo che dal 25 gennaio è iniziato il programma di serate 2008. Tutte le proiezioni si svolgeranno presso
la Sala Soci COOP, con inizio alle ore 21. La sala si trova sopra il supermercato di Cisanello, con ingresso da Via
Walter TOBAGI.
22 FEBBRAIO
AVVENTURA IN TRIDIMENSIONE
Relatore Paolo Dori
Gruppo speleologico archeologico CAI Viareggio
28 MARZO
APUANE, AMBIENTE E TRADIZIONE
Relatore Cristoforo Feliciano Ravera
Vicepresidente Parco Alpi Apuane
18 APRILE
TREKKING IN NEPAL
Relatore Bruno Barsotti
Socio C.A.I. PISA
23 MAGGIO
I 4000 DELLE ALPI
Relatori Silvia e Francesco Celandroni
Soci C.A.I. PISA
27 GIUGNO
IL ROMANICO IN ABRUZZO E....IL CAI
Relatore Roberto Benassi
Socio C.A.I. Pisa
Informazioni: Sezione Cai di Pisa
Sede: via Cisanello,2 56124 Pisa
Apertura: Tutti i mercoledi e venerdi dalle 21.30 alle 23.00
Numero: Telefono e fax 050-578004
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caipisa.it/
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● CAI SEZIONE DI PORDENONE
Domenica 3 febbraio 2008
Forcella dei Pecoli (2075 m.)
Bella gita, facile e generalmente sicura anche dopo abbondanti nevicate (è necessario, comunque, prestare
attenzione al pendio finale che conduce in forcella) che offre una divertente discesa su pendio aperto e
pendenze ideali, dove non è difficile trovare abbondante neve polverosa.
In automobile, passando per Lorenzago di Cadore o per Tolmezzo, si percorre la ss 52 “Carnica” sino a
raggiungere il bivio per il rifugio Giàf, in località Chiandarens.
Da qui si percorre, sci ai piedi, la strada che conduce al rifugio Giàf, normalmente innevata d'inverno.
A circa 500 m. dal rifugio, in corrispondenza di un tratto pianeggiante (quota 1.365 m. circa), si volge
decisamente a sud in direzione del versante settentrionale della Cima dei Pecoli.
L'ambiente è di rara bellezza, si supera inizialmente una zona con mughi e si prosegue successivamente su
terreno aperto puntando all'evidente forcella posta a sinistra (est) della Cima dei Pecoli, che si raggiunge lungo
un ultimo tratto più stretto e ripido.
La discesa si effettua lungo l'itinerario di salita.
PROGRAMMA
Ritrovo e Partenza: ore 6,30 dal parcheggio di Via Montereale (Ospedale)
Inizio Escursione: ore 8,30
Fine Escursione: ore 13.00 (circa)
Rientro Previsto: ore 16.00 (circa)
Difficoltà: BS (buoni sciatori)
Dislivello: 1.109 m.
Equipaggiamento: normale dotazione da scialpinismo (ARVA, pala e sonda obbligatori)
Quota di partecipazione: euro 2,50
Trasferimento: con mezzi propri
COORDINATORI: Andrea Manzon (cell. 328/1720446) e Diego Stivella
Per motivi organizzativi ed assicurativi l'iscrizione alla gita deve avvenire necessariamente entro venerdì
02.02.08 presso la sede CAI.
Informazioni: Sezione Cai di Pordenone
Sede: Via del Cristo 5/A 33170 Pordenone
Numero: Tel./Fax 0434 522823
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.cai.pordenone.it
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● CAI SEZIONE DI REGGIO CALABRIA
Lunedì 4 febbraio cinema di montagna Dall'incontro e dalla collaborazione con gli amici del Circolo del
Cinema "C. Zavattini" h nata e si h concretizzata l'idea di proiettare in sede una serie di film che abbiano come
sfondo l'ambiente montano. L'appuntamento sarà per il primo lunedì di ogni mese, ore 21, a partire da lunedì 4
febbraio. In questo primo film "Grido di pietra" (1991) di Werner Herzog, un giornalista organizza una sfida tra
uno scalatore vecchio stile e un campione di free climbing. Obiettivo: conquistare l'inaccessibile Cerro Torre in
Patagonia.
Il calendario cai in pdf
Sul nostro sito www.caireggio.it, alla pagina CAIlendario, trovate il programma delle attivit` 2008 in formato
PDF. Pertanto chi ancora preferisce la copia cartacea a quella sullo schermo del pc potr` stampare una versione
uguale a quella che distribuiamo "ufficialmente".
Un audiovisivo per il parco nazionale dell'aspromonte
L'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte lancia altri bandi ! Siamo lieti di questo fermento, segno di una vitalità
che speriamo si traduca in prodotti ben fatti e utili per l'Aspromonte e per quanti lo vogliono conoscere. Il più
recente riguarda una "manifestazione di interesse per l'individuazione di soggetti idonei per la realizzazione e la
fornitura di un'opera audiovisiva". Nel gruppo di lavoro che dovrà realizzare l'audiovisivo dovranno essere
presenti alcune figure professionali tra le quali un esperto in scienze forestali. Lo segnaliamo in quanto
sappiamo che diversi dei nostri lettori hanno competenze nel settore citato. Trovate il testo completo nella
sezione.
"Bandi" del sito www.parcoaspromonte.it
Informazioni: Sezione Cai di Reggio Calabria
Sede: Via S. Francesco da Paola, 106 - c.p. 60 - 89100 Reggio Calabria
Apertura: martedì e giovedì dalle ore 21
Numero: Tel/fax 0965.898295
E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.caireggio.it/
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[BREVI DI MONTAGNA
● LETTERA DEL COMITATO "NOI WALSER, PER UN TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE" AL
SINDACO DI RIVA VALDOBBIA
Di seguito la lettera inviata al Sindaco di Riva Valdobbia Sig. Alberto Giacomino relativamente ad un nuovo
progetto di maximostro da realizzarsi nell'area miniere all'ingresso di Alagna, ma ancora nel territorio comunale
di Riva, di cui ne ha già data informazione la stampa locale. E' chiaro come ormai non si sia capaci qui in Alta
Valsesia di concepire altro modello di sviluppo turistico se non quello legato a mega complessi edilizi a fini
fortemente speculativi mascherati da strutture ricettivo-turistiche.
Gentile Signor Sindaco,
siamo a conoscenza (la stampa ne ha già parlato nella tarda estate 2007) che per l’area dismessa delle miniere
sita all’ingresso di Alagna, ma ancora nel territorio comunale di Riva Valdobbia, area collocata a poche centinaia
di metri dal progettato maximostro di Alagna, è stato presentato all’Amministrazione Comunale da Lei guidata
uno studio di fattibilità per una grande struttura turistico-ricettiva e co mmerciale. Certamente si tratta di
qualcosa di più di un’idea appena abbozzata tant’è vero che il Consiglio Comunale di Riva ha approvato
importanti deliberazioni modificando il Piano Regolatore al fine di permettere lo sviluppo di un grande progetto.
Su un punto siamo d’accordo: l’area evidentemente necessita di una totale ed urgente bonifica, considerata
anche la sua posizione strategica all’ingresso del paese di Alagna. Certamente lo stato attuale non è un buon
biglietto da visita né per Alagna né per il turismo in Valsesia. Il nostro disaccordo verte sulla risposta che il
Comune di Riva vuole dare a questo tipo di necessità.
Siamo assolutamente contrari al solito maxi complesso ricettivo-turistico che, costituendo un impatto
ambientale stravolgente, sarà un elemento di grave alterazione del territorio e non può costituire una adeguata
ed efficace bonifica. Siamo invece favorevoli all’inserimento nell’area in questione di strutture turistiche
(gasthaus) e strutture ricettive di piccole dimensioni che consentono uno sviluppo turistico intelligente e di
qualità.
Come Comitato proponiamo che una larga parte della zona delle miniere sia adibita ad area verde,
convenientemente piantumata, con l’inserimento di uno spazio riservato a Parco Avventura “Indiana Jones” per
i giovani ed, essendoci disponibilità d’acqua, di un laghetto artificiale da utilizzare in inverno per sport sul
ghiaccio (pattinaggio, hockey). Potranno inoltre essere previste zone attrezzate con tavoli e panche di legno. Si
potrebbero poi immettere piccoli animali selvatici legandoli al luogo con il cibo. Un’area potrebbe essere
riservata a Museo minerario per ricordare tempi passati. Chiunque arriverà ad Alagna e a Riva Valdobbia sin dal
primo impatto ne ricaverà un’impressione favorevole, di un luogo accogliente dove la natura è la principale
attrazione. Siamo al corrente che, se ci fosse volontà di concretizzare una simile proposta, si potrebbe far
ricorso a finanziamenti regionali che incoraggiano la costituzione di aree verdi ed iniziative simili a quelle da noi
proposte. Altre Amministrazioni Comunali in Valle (Varallo Sesia) hanno già ottenuto consistenti contributi da
parte della Regione per progetti di questo genere.
Certi che l’Amministrazione Comunale considererà con attenzione la nostra proposta, cogliamo l’occasione per
inviare i migliori saluti
Info: Il comitato “Noi walser, per un turismo sostenibile e responsabile”
Alessandro Sbragia
Fraz. Piane - 13021 Alagna Valsesia (Vc)
Tel./Fax 0163/91493 - Cell. 3473540027 - e-mail [email protected]
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● IL RISVEGLIO DELL’ORSO OCCITANO
Mostra fotografica - Enogastronomia del Territorio - Convegno Internazionale - Dronero, febbraiomaggio 2008
Istituto alberghiero “G. Donadio” di Dronero
Comunita’ montana Val Maira - comune di Dronero Alliance Francaise - Espaci Occitan - Chambra d’Oc
Mostra fotografica - il carnevale del villar d’ Acceglio
- Foto di Piercarlo Grimaldi Dronero, 1-10 febbraio 2008
Enogastronomia del territorio - cena dell’orso
Cena di gala a invito
Istituto Alberghiero di Dronero, 1 febbraio 2008
Cena della Candelora
Cena aperta al pubblico - euro 27
Istituto Alberghiero di Dronero, 2 febbraio 2008
Convegno internazionale - “ il risveglio dell’orso Occitano”
Dronero, maggio 2008
Informazioni e prenotazioni tel 0171 905350 - fax 0171909735
Istituto Alberghiero “G. Donadio” - via Valle Maira 19 - 12025 DRONERO www.alberghiero.com
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● LO SCIALPINISMO CHE CONTA “APRE” IN VAL DI SOLE - CAMPIONATO ITALIANO AL TONALE E
A VERMIGLIO
“Sgabanada”: verificato il percorso che è in condizioni eccellenti
Tanta neve in quota, sarà una gara spettacolare
Sabato staffetta in notturna a Passo del Tonale
Domenica la “Vertical Race” e raduno scialpinistico
Dopo le copiose nevicate dei giorni scorsi, il paesaggio del Passo del Tonale si presenta interamente
imbiancato, regalando il meritato scenario alla 12.a edizione della Sgabanada di Vermiglio, una due giorni di
gare che andrà in scena sabato 2 e domenica 3 febbraio prossimi e che, oltre a proporre il tradizionale
raduno amatoriale, quest’anno assumerà valore anche ai fini delle classifiche del Campionato Italiano di
scialpinismo, per l’organizzazione affidata al comitato presieduto da Sergio Depetris.
Le gare si apriranno il 2 febbraio proprio con la staffetta a squadre in notturna, Trofeo Adamello Ski, mentre
il giorno seguente ci sarà il doppio appuntamento col classico raduno scialpinistico aperto a tutti gli
appassionati e con la Vertical Race (cronoscalata). Diversi, chiaramente, i percorsi di gara. Per quanto
riguarda la staffetta del sabato (si corre in squadre da tre, con l’assegnazione del titolo di campione italiano
senior, master e giovani) dopo la partenza in linea dal piazzale del monumento (Passo del Tonale, ore
16.30), i concorrenti si lanceranno nella salita fuoripista che li condurrà in località Alpe Alta (50 i metri da
percorrere senza sci ai piedi), prima del ritorno alla zona di partenza lungo una discesa con porte direzionali,
per il successivo cambio. Per il campionato italiano a staffetta, le squadre senior e master dovranno essere
composte da atleti appartenenti alla medesima società, mentre per junior e cadetti è prevista un’unica
categoria (Giovani), per una staffetta composta da un cadetto maschile, uno junior maschile e una cadetta o
junior femminile, tutti appartenenti allo stesso comitato.
Il “clou”, invece, si avrà nella giornata di domenica, col raduno amatoriale e la Vertical Race, ad assegnare
anch’essa il titolo tricolore. Per quanto riguarda il percorso di quest’ultima, dopo la partenza dalla piazza di
Fraviano (frazione di Vermiglio) alle ore 8.40, i concorrenti scatteranno verso Saviana Bassa e,
successivamente, Malga Saviana, prima dell’arrivo a Mandre di Saviana a quota 2160 metri, per un dislivello
complessivo di 1000 metri. Diverso, infine, il percorso del raduno che, dopo aver preso il via anch’esso dalla
piazza di Fraviano (ore 9..00), vedrà gli appassionati di scialpinismo transitare per Saviana Bassa e Malga
Saviana (dove ci sarà ristoro e cambio pelli). Di lì, ci si lancerà nella picchiata verso Verniana, per il
successivo ritorno a Malga Saviana (fine cronometraggio), a precedere il rientro a Vermiglio (sempre in
piazza a Fraviano). Anche in questo caso, il dislivello di sole salite sarà di 1000 metri.
E per quanto riguarda questi ultimi due percorsi, alla partenza in paese sono già misurabili 50 centimetri di
neve fresca che, grazie alle basse temperature dei prossimi giorni, riuscirà a consolidarsi. Salendo poi lungo il
percorso fino ai masi di Saviana (tratto esposto ad est, dunque con neve più trasformata) e poi nel bosco, lo
strato di neve aumenta fino al metro, mentre nei pressi dell’arrivo raggiunge quasi il metro e mezzo. Neve
soffice e dunque sciabile, in grado di offrire ai concorrenti una discesa divertente in uno scenario da cartolina.
Per quanto riguarda la sicurezza, intanto, venerdì scorso è stato effettuato un sopralluogo in elicottero per
verificare la situazione valanghe, alla presenza dei tecnici della Provincia Autonoma di Trento, nonché dei
responsabili della commissione valanghe del Comune di Vermiglio. Sopralluogo che ha dato esito positivo: la
zona interessata dalla manifestazione presenta una situazione assolutamente tranquilla e tranquillizzante. E
mentre fervono i preparativi per la predisposizione dei percorsi di gara, sono già arrivate le prime iscrizioni
sia per la gara del sabato che per quelle della domenica. Ora non resta che ultimare i preparativi, sperando
nella clemenza delle condizioni meteo.
La “Sgabanada” fa parte del circuito Coppa delle Dolomiti.
Info: www.polisportivavermiglio.it
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● CIPRA - SÉMINAIRE INTERNATIONAL "COLLABORATION DANS LE DÉVELOPPEMENT RÉGIONAL"
Il aura lieu le 4 avril 2007 à St. Gall en Suisse dans le cadre du projet "Avenir dans les Alpes" de la
CIPRA .
Les régions sont en mouvement et de nombreuses conditions cadres de la politique régionale sont actuellement
en mutation. Une des clés d'un développement régional se trouve dans la collaboration intersectorielle. Des
chances particulières s'offrent notamment pour le secteur forestier.
Lors du cours des exemples et des instruments concrets de collaboration intersectorielle sur le plan régional
seront présentés et commentés. Les exemples proviennent de Suisse, France et Autriche. Le projet de la CIPRA
" Avenir dans les Alpes " comme le programme suisse de recherche PNR 48 " Paysages et habitats de l'arc alpin
" ont réuni de nombreuses expériences, analysé des exemples et élaboré des instruments. Le séminaire veut
profiter de cet immense pool de connaissances.
Le séminaire s'adresse en particulier aux
* acteurs de la politique forestière et des autres politiques sectorielles avec un accent sur l'arc alpin et l'espace
rural;
* représentants d'autorités et d'associations.
Organisation: CIPRA Avenir dans les Alpes, Formation continue Forêt et paysage, geosuisse.
Le séminaire sera traduit en français et en allemand.
La finance d'inscription s'élève à Fr. 160.- par personne pour les membres des organisations partenaires et à
Fr. 200.- par personne pour les non-membres.
Vous trouverez le programme détaillé ci-joint. Pour l'inscription et plusieurs informations veuillez vous rendre
sur www.fowala.ch ou vous adresser à Pan Bern [email protected]
CIPRA International
Im Bretscha 22 - Postfach 142 FL-9494 Schaan - [email protected] - www.cipra.org
Tel.: 00423/2374036
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● REGIONI ALPINE: INSIEME CONTRO IL TRAFFICO DI TRANSITO PER IL TRASPORTO MERCI
Le regioni alpine maggiormente colpite dal traffico di transito intendono intensificare il loro impegno comune
contro il crescente impatto del trasporto merci.
Il 23 gennaio rappresentanti politici delle regioni Alto Adige/Suedtirol/I, Piemonte/I, Valle d'Aosta/I, Canton
Ticino/CH, Svizzera centrale, Rhône-Alpes/F e Tirolo/A hanno sottoscritto una risoluzione in tal senso. La
questione centrale è il trasferimento del trasporto merci dalla strada ai binari.
Da una parte le regioni sono intenzionate a costruire una piattaforma informativa permanente per le attività di
monitoraggio, dall'altra formulano richieste comuni per una politica dei trasporti sostenibile. In futuro verranno
elaborate raccomandazioni comuni per il perfezionamento della direttiva UE sui costi delle infrastrutture di
trasporto e per l'internalizzazione dei costi esterni. Viene inoltre sostenuta l'introduzione di una cosiddetta borsa
dei transiti alpini.
Le regioni collaborano già da tre anni nell'ambito dei progetti Interreg sostenuti dall'UE Monitraf e Alpnap sul
tema del traffico di transito. Entrambi i progetti si sono occupati delle ripercussioni del traffico lungo i quattro
principali corridoi di transito, Fréjus, Monte Bianco, San Gottardo e Brennero, e si sono conclusi con una
Conferenza comune svoltasi dal 23 al 25 gennaio a Innsbruck/A.
Nell'ambito di Alpnap, ricercatrici e ricercatori hanno dimostrato, ad esempio, che le barriere antirumore lungo
le autostrade nelle valli offrono una protezione limitata alle/agli abitanti dei versanti, oppure che determinate
condizioni meteorologiche provocano un aumento dell'inquinamento acustico e atmosferico nelle valli. Sulla
base di queste conoscenze, possono ora essere adottate misure di gestione del traffico adeguate alle specifiche
condizioni meteorologiche, evitando così il verificarsi di picchi di inquinamento. I risultati di Alpnap sono stati
pubblicati in un approfondito rapporto in inglese, rivolto agli uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni e
esperti ed esperte di gestione del trasporto e dell'ambiente, mentre un opuscolo sintetico (de/fr/it/en) ne
illustra gli aspetti principali e si rivolge a rappresentanti politici e a un pubblico più vasto.
Fonti, info e download: http://www.monitraf.org (de/fr/it/en), http://www.alpnap.org
Fonte: Alpmedia Cipra
CIPRA International
Im Bretscha 22 - Postfach 142 FL-9494 Schaan - [email protected] - www.cipra.org
Tel.: 00423/2374036
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● AI PIEDI DEL CATINACCIO IL PARADISO DELLE RACCHETTE DA NEVE
Un modo diverso e sano di vivere la montagna d’inverno, lontano dalle piste e…dagli sciatori, è quello di
muoversi con le racchette da neve. Nel Rosengarten-Latemar, la meta per gli appassionati di questa attività
sportiva è Tires (1020 m), idilliaco paesino ai piedi del Catinaccio, privo di piste da discesa e ricco invece di
sentieri sicuri e ben segnalati che s’inoltrano in paesaggi incontaminati.
A Carezza, “Tracce sulla neve” – Per chi non vuole rinunciare a farsi qualche sciata, un servizio di skibus
collega Tires alle vicine zone sciistiche dell’Alpe di Siusi e Nova Levante-Carezza.
Ancora ciaspole - Escursioni guidate con le racchette da neve vengono organizzate anche dall’Active Center
Rosengarten di Nova Levante
Info: Consorzio Turistico Rosengarten-Latemar, Ponte Nova (BZ) tel. 0471.610310 www.rosengartenlatemar.com E-mail: [email protected]
sommario
[MONTAGNA STAMPATA]
● ECOMUSEO DELL’ARGENTARIO – GUIDA AGLI ITINERARI E CARTA TOPOGRAFICA DEL MONTE
CALISIO(TRENTO)
Itinerari escursionistici e percorsi tematici rilevati con GPS
Il termine ecomuseo fu usato per la prima volta nel 1971 in un intervento dell'allora Ministro dell'Ambiente
francese, M. Robert Poujade, che l'utilizzò per qualificare il lavoro di un ministero in piena creazione. Gli
ecomusei inizialmente, realizzati ben prima che assumessero questa definizione, furono pensati come strumenti
per tutelare le tracce delle società rurali in un momento in cui l'urbanizzazione, le nuove acquisizioni
tecnologiche e i conseguenti cambiamenti sociali, rappresentavano un rischio reale di completo oblio di un
patrimonio culturale millenario. L'ecomuseo interviene sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico,
proponendo "come oggetti del museo" non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi,
l'architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc. La portata innovativa del concetto ne ha
inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l'ambito propriamente museale. Le esperienze ecomuseali
in Italia sono numerose e spesso molto diversificate, anche per le divergenze interpretative da parte dei
soggetti promotori. Vale la pena ricordare che, accanto ad iniziative isolate, esistono reti di ecomusei, in fase di
espansione, realizzati sulla base di leggi regionali specifiche. Il Piemonte è stata la prima regione a dotarsi di
uno strumento normativo in materia seguita dalla provincia autonoma di Trento e dalla regione Friuli - Venezia
Giulia e recentemente dalla Regione Lombardia.
Il territorio che definisce i confini dell’Ecomuseo dell’Argentario è compreso tra i Comuni di Civezzano, Trento
(relativamente alle Circoscrizioni Meano e Argentario), Fornace e Albiano; dal punto di vista geografico è
delimitato ad Ovest dal fiume Adige, a Nord dalla Valle di Cembra e dal Fersina, ad Est dal Rio Silla con i Laghi
di Lases e Valle e a Sud dal Torrente Fersina. L’Ecomuseo racchiude al suo interno un territorio fortemente
antropizzato, largamente modificato dall’attività dell’uomo sin da tempi antichissimi. La particolare
conformazione geologica del Calisio ha condotto sulle proprie pendici sin da tempi antichissimi schiere di
minatori e cavatori che hanno dato vita ad una epopea mineraria lunga mille anni. L’estrazione della Pietra
Rossa di Trento, dell’Argento, della Barite e del Porfido, ha cambiato il volto di questa montagna, generando in
alcuni casi ambienti particolari e suggestivi.
Info: Ecomuseo dell’Argentario – c/o Biblioteca Comunale, via C. Battisti, 1 – 38045 Civezzano (Tn)
Tel/Fax 0461.858400 – [email protected] – www.ecoarge.net
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● UN SEGNO PER AMICO
E’ uscita la 2° edizione dell’opuscolo “Un segno per amico”, a cura della Commissione Centrale per
l’Escursionismo del Club Alpino Italiano. Sono ribadite le ragioni fondamentali dell’impegno pluridecennale del
Club Alpino Italiano per la segnatura dei sentieri in Italia. Oggi i volontari del Cai segnano e mantengono oltre
72mila km di sentieri nel nostro paese.
Il Club
-
Alpino Italiano per
Offrire sicurezza agli escursionisti
Promuovere il turismo sostenibile e l’uso responsabile del territorio
Conoscere e valorizzare la cultura della montagna italiana
Per ricevere l’opuscolo contattare la Commissione Centrale per l’Escusionismo del Cai
Via Petrella, 19 – 20124 Milano
Telefono 02.2057231 - Fax 02.205723201
Sito web: www.cai.it
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● UNA SCELTA
E’ necessario vivere all’ombra delle Alpi per scegliere di dedicare la propria vita alla montagna?
Autori Massimo Marcheggiani, Loretta Spaccatosi
Edizioni SER
Che “Una scelta” sia una biografia è fuori discussione. Che sia una biografia insolita lo è altrettanto. La storia
della letteratura è ricca di biografie scritte in terza persona così come di quelle scritte in prima persona. Libri
che riportino contemporaneamente le due opzioni lo sono molto meno, a meno che non si tratti di artifici
letterari romanzati. Ci troviamo quindi davanti ad un libro particolare, scritto a quattro mani ma con
debitamente distinte le due parti, avente come unico oggetto Massimo Marcheggiani, personaggio che, nella
seconda sezione del volume racconta in prima persona la sua vita, vissuta e dedicata interamente alla
montagna. Tutte le sue scelte, il lavoro, le compagne di vita, la banale quotidianità, sono conseguenza e
prosecuzione di questa scelta esistenziale, che risulta così profonda ed ovvia da indurre a mettere in dubbio se
sia stato realmente lui a scegliere, e non piuttosto Loro, le divinità che da sempre abitano le montagne. Non è
forse questo il motivo che ricorre nelle biografie dei Santi, che raccontano di come Egli sia “stato scelto”, e
come davanti a questa scelta non si possa che soccombere? Nel racconto di Loretta Spaccatrosi questa chiave
di lettura traspare. E djfflcile parlare dite, Max. E delle tue montagne. E come parlare di un orizzonte, che per
arrivare a gustare appieno bisogna raggiungere affrontando il lungo viaggio che ti separa, un viaggio che, lo sai
ancor prima di partire, non finirà mai perché se un passo fai tu uno nefa lui, allontanandosi. Esordisce così la
parte di Loretta, anticipando gli esiti di una ricerca che, si sa, è vana e frutto di una inquietudine esistenziale, la
stessa che Baudelaire definiva “l’orrore del domicilio” e che ha portato Chatwin, l’autore di “Che ci faccio qui?”
ad indagare sui motivi che lo rendevano incapace di fermarsi a lungo in un posto’. L’introspezione però termina
con la prima parte. Il racconto di Massimo è avventura pura, nel solco della migliore tradizione dei libri di
alpinismo: è il racconto di chi non si chiede perché, di chi pensa che sia del tutto ovvio: che la sua vita è quella
perché altro non potrebbe essere. Colpisce la sua amarezza nel raccontare i tentativi di diventare Guida Alpina,
frustrati dalla cecità di una sorta di “establishment” che non sa e non vuole capire quanto sia ben più
importante la profondità della passione, l”ebollizione dello spirito”, la vocazione a trasmettere valori, di una
raffinata tecnica sciistica così spesso distante dall’essenza dell’alpinismo.
Massimo Marcheggiani è istruttore Nazionale di Alpinismo e membro dell’Accademico del Cai. Ha cominciato ad
arrampicare nel 1976, a 24 anni, e da quel momento la montagna è diventata il centro della sua vita. sui
compagni di cordata sono stati i fuoriclasse Pierluigi Bini di Roma e Tiziano Cantalamessa di Ascoli Piceno.
Questo libro è il racconto di una scelta che ha trasformato in straordinaria avventura quella che avrebbe potuto
essere una tranquilla esistenza in una piccola città di provincia del centro Italia.
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● LA CONQUISTA DEL K2 – ARDITO DESIO
Presentazione di Maria emanuela Desio
Edizioni Corbaccio
“Fra le gioie più pure che mi danno questi viaggi in paesi lontani anche se gravati da disagi, da ansie, da rischi,
da pericoli, sono quelle ore di serena meditazione che mi concedono le solitudini, quelle dell’Africa sahariana,
come quelle dei grandi ghiacciai dell'Himalaya. ed è cosi' che al ritorno nella vita cosiddetta civile…provo ogni
volta un senso di sgomento, un senso di disagio e vorrei scappare, vorrei correre via subito lontano, lontano,
vorrei tornare fra gente semplice, unile e primitiva, ma soprattutto vorrei tornare dove non c’è nessuno, dove ci
si trova da soli di fronte a sé stessi e a Dio”
Ardito Desio (Palmanova 1897 Roma 2001), oltre a essere scienziato, è conosciuto per la sua attività di
esploratore, alpinista e pioniere. Protagonista di grandi imprese nel deserto del Sahara, sul Karakorum, in
Etiopia, in Albania, e poi al Polo Sud, in Birmania, in Tibet, sull’Himalaya, ha legato la sua fama alla guida della
spedizione che nel 1954 conquistò il K 2. Tra le sue opere, Le vie della sete (1949, 2006), Geologia applicata
all’ingegneria (1949, 1958, 1973, 2003), Le ricerche scientifiche della Spedizione italiana al Karakorum-K 2
(1954), Ricognizioni geologiche nell’Afghanistan (1961), Geologia d’Italia (1973), L’Antartide (1983), Sulle vie
della sete, dei ghiacci e dell’oro: avventure straordinarie di un geologo (1987,2005), Qual è la montagna più
alta del mondo (1988), Il mio contributo al progresso scientifico (1994), Il Sahara italaliano. Il Tibesti nordorientale (1942,2006).
Info: www.corbaccio.it
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● NELL’OMBRA DELLA LUNA
Storie di Soccorso Alpino di Daniele Chiappa “Ciapìn”
Casa editrice Stefanoni
Nel buio e in silenzio. Con la speranza e la paura. Mani che cercano appigli, dietro ogni appiglio il battito della
vita. Sono gli uomini nell ‘ombra della luna. Non eroi. Solo uomini che mettono in gioco tutto in una disperata
corsa contro il tempo, avvolti dalla neve, battuti dalla pioggia, cotti dal sole. Nomi che hanno suoni aspri,
ironici, sfrontati. Nomi che si scrivono e si cancellano. Perchè poi se ne tornano al silenzio, tra parole non dette,
gesti non espressi. E’ la loro solidarìetà su una parete, con una corda dove ogni gesto sembra impossibile, ma
l’impossibile è superato con la forza della volontà o della disperazione. E non è questa la vita nell ‘ombra della
luna?
Sergio Gavardi — Gazzetta dello Sport
Quando Ciapìn si presentò in redazione con un pacco di fogli scritti fitto fitto, ci prese quasi un mancamento...
Migliaia di appunti sulle sue imprese alpinistiche, ma anche sulle tante storie legate alla «missione» di
soccorritore in montagna. Ebbene sì, una qualche «responsabilità» nell’averlo spronato sulla via della narrativa
crediamo di averla anche noi... E’ stata infatti la «Gazzetta di Lecco» afar debuttare il «Ciapin scrittore». Al di là
della battuta, ispirata dall’amicizia e dall’affetto per Daniele, questo libro rappresenta una testimonianza
preziosissima.
Pagine di vita vissuta sempre sulfilo del pericolo, arricchite da un tratteggio dei protagonisti assolutamente
originale e da uno stile che ti prende dalla prima all’ultima riga. Un libro che trabocca di umanità, nel quale la
dimensione dell’esperienza personale viene restituìta ad una platea pìà vasta, affinché diventi patrimonio
comune da conservare nella memoria. Che dire? Si amo felici che il sogno di Daniele si sia realizzato. A noi,
modestamente, il merito di non aver cestinato, quel giorno, le sue memorie.
Laura Achier e Katia Sala - La Gazzetta di Lecco — UNICATV
Dal libro “Nell’ombra della luna “si vede come ciascuna vita, nell ‘intreccio delle storie di montagna, ha un pezzo
di intenzionalità, di desiderio difare accadere a noi stessi qualche cosa di desiderabile, di bello, cli interessante,
di emozionante. Qualche cosa che porti alla luce i sìgnflcati della nostra esistenza, quelli che abbiamo
compreso, ma anche quelli che vorremmo Jàre emergere e svelare a noi stessi ed agli altri.
Ma le storie di Ciapin mostrano, con semplicità ed emozione, come questa componente intenzionale della vita si
intrecci con la complessità del mondo reale, con le situazioni inattese, talvolta frutto di nostri errori di
valutazione, talvolta frutto di un tragico caso che ci viene incontrb. Ed è qui che si scopre tutta la bellezza di
questo libro.
Andrea Montefusco Dip. di Economia Aziendale, Facoltà di Economia “Marco Biagi” Università degli Studi di
Modena e Reggio Emilia
Area Organizzazione & Personale, SDA Bocconi School ofMancigement, Professor
Info: www.danielechiappa.it – [email protected]
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● COLLANA MERIDIANI MONTAGNE NARRATORI
Editoriale Domus
Sulle Dolomiti, Dino Buzzati (Virtual Travel n°21,marzo 2005)
Scritti dal 1932 al 1970, a cura di Marco Albino Ferrari
“Con la fantasia si galoppava su per le pareti più famose, dentro ai camini tetri o sugli aerei ballatoi pieni di
sole, ed eco si incontravano, vivi cosi’ da don dimenticarli più, i grandi conquistatori delle crode, il vecchio
Grohmann, i Siorpaes, i Verzi, i Dimai, gli Innerkofler, dibona, il leggendario Preuss”
Dino Buzzati
La mia vita, Mauro Corona (Virtual Travel n°31, settembre 2006)
Racconti dal 1997 al 2004, a cura di Renzo Bassi
“Scrivere dovrebbe essere un obbligo morale per tutti, per lasciare qualcosa di tangibile, MAgris mi ha detto: si
deve scrivere per lottare contro l’oblio che annienta soprattutto gli ultimi, cancellandoli dalla faccia del mondo”
Mauro Corona
In Grigna! , Riccardo Cassin (Supplemento a Meridiani Montagne n°26, maggio 2007)
Scritti dal 1958 al 1999, a cura di Matteo Serafin
“Dal rifugio Brioschi che sta in cima al Frignone, seguendo il tratturo del ciglione, arriva una comitiva di ragazze
cogliendo stelle alpine. Salutano alla voce da lontano e quando ci sono vicine, scorgendo la corda acciambellata
sull’erba, vogliono sapere da dove sbuchiamo. Siamo restii a confessarci, quasi colti in fallo, ma….come si fa? Le
ragazze hanno occhi dolci e un gioioso sorriso, dai loro sacchi escono tè e frutta, e la nostra sete è tanta!”
Riccardo Cassin
Dentro la memoria, Mario Rigoni Stern (Virtual Travel n°39, settembre 2007)
Scritti dall’Altipiano, a cura di Giuseppe Mendicino
“Così ampio, con questi boschi e queste colline sopra la pianura veneta, così a picco e così isolato, eppure così
aperto e così largo, questo paesaggio ce lo portiamo dentro: non aspro come una montagna incombente, ma
dolce e malinconico, denso”
Mario Rigoni Stern
Info: Meridiani Montagne http://www.edidomus.it
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● UN PENSIERO LONTANO
La filosofia di Reinhold Messner, di Luigi zanzi
Editori CDA Vivalda
Reinhold Messner “maìtre à penser”: un pensiero montano che presenta tratti di profonda originalità
“filosofica”; una filosofia realizzata nell’azione; una filosofia nomade, “pensata con le gambe”; una filosofia sul
filo dell’avventura, tesa a tentare di conoscere l’uomo attraverso le sfide creative dell’”estremo”, sempre “oltre
il limite”; una filosofia ambientale; una filosofia anarchica1 “respirata a pieni polmoni al vento delle più alte
montagne”, propriamente un respiro di libertà; una filosofia “anti-idealista” che richiama l’uomo ad
un’invenzione di senso della vita nel confronto “realistico” con la natura.
Luigi Zanzi è docente di Metodologia delle scienze storiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
di Pavia.A partire dagli anni ‘80, pur frammezzo ad altre ricerche in altri campi, ha dedicato molteplici studi alla
valorizzazione della cultura montana nei suoi differenti aspetti: di storia della civiltà materiale (I Walser nella
storia delle Alpi, Jaca Book, Milano, 1988); di storia dell’arte (Sacri Monti e dintorni. Studi sulla cultura religiosa
ed artistica della Controriforma, Jaca Book, Milano, 1990; Atlante dei Sacri Monti prealpini, Skira, Milano,
2002); di storia della scienza (Dolomieu: un avventuriero nella storia della natura, Jaca Book, Milano, 2003 Premio ltas 2004) e di storia della società (Le Alpi nella storia d’Europa, CDA & Vivalda, Torino, 2004 - Premio
GambrinusMazzotti 2004).
Con Reinhold Messner ha dedicato ai temi della “salvezza” della montagna due opere per più aspetti
anticipatrici: Monte Rosa la montagna dei Walser, Fondazione Enrico Monti, Milano, 1994 e Montagna una
cultura da salvare, Fondazione Enrico Monti, Milano, 1996.
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● IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
Nelle lettere di Renzo Videsott, di Franco Pedrotti. Trent’anni di protezione della natura in Italia
(1944-1974)
Temi Editrice
Se il ruolo dei parchi oggi è quello che è pur tra i suoi numerosissimi problemi e difficoltà ciò è merito di chi
come Videsott in tempi così ardui capì che lo stambecco poteva essere salvato solo se le istituzioni se ne
facevano carico. Lui se ne fece carico alla grande rompendo le scatole a chi di dovere. Appare perciò singolare –
mi si permetta questa annotazione conclusiva- che il presidente della Regione Valle d’Aosta Luciano Caveri nel
presentare il volume scriva che avendo finalmente risolto la questione dei guardiaparco il parco del Gran
Paradiso può pensare al suo futuro. Ricordo un libretto con presentazione di Romano Prodi di Caveri sull’anno
della montagna in cui –ed era parlamentare europeo- parlava del primo parco storico italiano in termini che non
trovo di meglio che definire ’sospettosi’. Se i guardiaparco lo hanno finalmente rassicurato al punto di avergli
fatto cambiare idea sul ruolo del parco ce ne rallegriamo vivamente, perché da un parco nato nel 1922 bisogna
pure aspettarsi qualcosa di più di quel che finora la sua regione è riuscita a fare.
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● ALLA SCOPERTA DEL CONTADO DEL SEPRIO(COMO-VARESE-CANTON TICINO)
Guida Turistico-Paesistica- Cartina degli itinerari
Il progetto europeo INTERREG nasce dalla volontà di condividere, da parte dei Comuni comaschi, varesini e
ticinesi, obiettivi di tutela e fruizione concreti del territorio, che superino i confini amministrativi guardando solo
alle risorse, ai valori paesistici culturali e sociali in esso presenti. Un progetto che si rivolge ai cittadini dei nostri
paesi, che vivono la quotidianità superando le barriere fisiche e politiche. Le comuni radici storiche trovano nel
“Contado del Seprio” (regione storica, ma anche politico - economica — culturale nata nel VI secolo) l’elemento
strutturante per redigere una progettazione coordinata al fine di valorizzare e promuovere i percorsi della
memoria dei nostri territori. Mantenere viva la storia di un luogo, conservare la memoria della collettività
attraverso tradizioni e monumenti, rappresenta uno dei primi obiettivi del progetto di programma europeo per
questa realtà così significativa. Un modo per attraversare le frontiere del tempo e dello spazio, riappropriandosi
del proprio passato, costruendo un presente più attento ai legami con il territorio e le persone che lo abitano. La
“Guida turistico—paesistica” e il “Circuito di fruizione” sono gli elementi principali del progetto. Essi raccontano i
valori naturali (fiumi, valli, zone umide, grotte) e storici (chiese, mulini, cascine, dipinti, sentieri) della nostra
terra. Un viaggio che diventa momento di incontro tra le persone oltre che di conoscenza e salvaguardia attiva
del paesaggio. Solo camminando e pedalando sui sentieri del “circuito” si possono superare le parole per
spiegare meglio la bellezza e la ricchezza dei nostri luoghi.
● SENTIERI GEOLOGICI SUL MONTE TERMINILLO
Regione Lazio, Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i popoli- Agenzia Regionale Parchi
Una nuova pubblicazione dedicata agli escursionisti che non si accontentano di. camminare, ma voglio anche
capire meglio il paesaggio che li circonda. E la guida: “Sentieri geologici sul Monte Terminillo” edita dall’Agenzia
Regionale Parchi del Lazio, autore: Giancarlo De Sisti.
Si tratta di un volume molto particolare, con allegata carta dei sentieri 1:25.000, dedicato a tutti gli
escursionisti che intendono approfondire le proprie conoscenze sull’origine dell’Appennino, centrale in generale
e dei Monti Reatini in particolare, con uno sguardo sull’evoluzione geologica di queste montagne riscontrabile
direttamente sul terreno.
11 linguaggio adoperato nella pubblicazione è pienamente comprensibile a tutti::esperti del settore e
camminatori della domenica.
L’autore G. De Sisti ha dichiarato: “Il Monte Terminillo è un luogo eccezionale perchè le rocce e le
forme del paesaggio presentano qui una grandissima variabilità in uno spazio molto ristretto.
Questo fatto, assieme alla possibilità di accedere alle alte creste dal passo stradale della Sella di
Leonessa, fa del Terminillo un luogo davvero privilegiato”
sommario
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Redazione: Giovanna Massini, Roberta Serranti
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