albenga e riviera SABATO 17 MARZO 2007 37 OSSERVAZIONI ENTRO IL 27 MARZO ALASSIO Il Puc infiamma Laigueglia Costa Lupara verso lo stop le ville dei vip L’ex assessore Tezel guida la fazione dei contestatori: niente nuovi palazzi in riva al mare >> I DETTAGLI DEL PIANO LAIGUEGLIA. Il conto alla rovescia è scattato. Entro martedì 27 dovranno essere presentate dalla cittadinanza le osservazioni al Puc. Il Piano urbanistico comunale accende gli animi e il clima politico laiguegliese si fa, di ora in ora, più rovente lasciando spazio a una ridda di voci che lasciano spazio alle ipotesi più diverse. La maggioranza di ”salute pubblica” che vede protagonisti più esponenti del centrodestra che di centrosinistra punta a una sorta di riadozione del vecchio piano proponendo però una suddivisione in cinque zone che permetterebbe l’edificazione di nuovi stabili. «È questo che ci sconvolge e ci fa gridare all’assurdo. Non possiamo e non vogliamo permettere nuovi insediamenti a pochi passi dal mare. Meglio sarebbe realizzare villette in collina, chiaramente senza deturpare il paesaggio. È bene che la popolazione prenda visione del Puc voluto da questa amministrazione in maniera da rendersi conto immediatamente del fatto che per i laiguegliesi non ci sono grandi prospettive». Luigi Tezel, ancora una volta, scende in campo deciso a evitare l’approvazione di un Piano che, a suo dire, non garantirebbe un tetto ai residenti dimenticando proprio quella fetta di popolazione, formata dalle giovani coppie, che più di altre ha bisogno di una casa». L’ex assessore all’urbanistica, oggi in evidente dissenso nei confronti di sindaco e nuova maggioranza, sottolinea la necessità di interventiurbanisticichenonabbiano impatto ambientale negativo e permettano anche la riconversione, nel centro storico, di terrazze in sottotetti abitabili. Su questo fronte concorda anche l’estensore del Piano, l’architetto Carlo Berio che al Secolo XIX ha detto: «È indubbio che sotto l’aspetto architettonico è meglio vedere un tetto che non una terrazza. Ma creare nuove entità abitative significa anche creare servizi e, in primo luogo, parcheggi. Per il centro storico di Laigueglia non è cosa facile. Bisogna anche SESSANTANOVEMILA METRI CUBI DI COSTRUZIONI QUASI METÀ NELLA ZONA DEL VECCHIO CIMITERO ••• LAIGUEGLIA. Cinque distretti, 69 mila metri cubi di nuove costruzioni, di cui 28 mila nei pressi del vecchio cimitero sulla via Aurelia. L’opposizione contesta, anche con Gianni Mialich, ex vice sindaco, e Paola Anfosso, già assessore alle tradizioni, ricordando che costruire palazzi in centro significa provocare disagi e, nell’area vicino al camposanto, fare scomparire completamente il cinema all’aperto, struttura che negli anni ha permesso anche un intrattenimento culturale differenziato per i tanti turisti dell’estate. Come reazione alla riadozione del vecchio Piano, con Tezel capo fila, vengono chieste anche zone di presidio ambientale aree che permet- Laigueglia non vuole nuovi palazzi in riva al mare >> LA POLEMICA tenere presente che il mio lavoro non è altro che una riadozione del vecchio Pucperevitarequellescadenzepreviste dalla Regione. In una seconda fase potranno essere riequilibrate molte cose. Occorre ricordare anche che il Piano per il quale si attendono osservazioni tiene conto della realtà locale con particolare riguardp ai problemi dell’edilizia convenzionata o agevolata. Questo per favorire i giovani». Ma l’opposizione tuona che si potranno costruire palazzoni a pochi passi dalla spiaggia. «Nessuna costruzione esagerata - sottolinea Berio - al massimo tre piani. Sono certo che occorre un riordino architettonico ma prima bisogna intervenire sull’urgenza con l’obiettivo di salvaguardare lo strumento urbanistico che abbiamo. Per quanto concerne la collina bisogna anche tenere presente che le indicazioni di Regione e provincia sono molto restrittive». MANIFESTO IN CITTÀ CONTRO L’AMMINISTRAZIONE LUNEDÌ IL COMUNE INCONTRERÀ LE CATEGORIE ••• LAIGUEGLIA. «D'accordo su tutta la linea con il manifesto affisso mercoledì notte». Questo quanto dichiara l'assessore alla Promozione turistica, Stefano Franchi, che lunedì pomeriggio incontrerà le categorie per discutere le iniziative turistiche e promozionali per Pasqua e la stagione estiva. Franchi riconosce in pieno le difficoltà in cui incorrono le attività laiguegliesi: «Quello è uno dei motivi per cui mi sono messo in lista - afferma - e per questo cerco sempre di confrontarmi con tutte le categorie: io ho fatto esperienza facendo il commerciante. Dai primi giorni di febbraio ci stiamo vedendo in modo continuativo per C’ portare avanti un discorso di programmazione congruo con le necessità della città». In agenda per lunedì la discussione di alcune proposte giunte al Comune: «Fra le varie cose che stiamo valutando continua l'assessore - ci sono la stesura di opuscoli e la valorizzare delle iniziative tradizionali, come il Festival del jazz e lo Sbarco dei saraceni, ma in una chiave nuova». Convocati all'incontro i bagni marini, commercianti, albergatori, confraternita, polisportiva, pro loco e agenzie immobiliari. «Di carne al fuoco ce n'è tanta», conclude Franchi, senza però volersi sbottonare «anche per poter giocare sull'effetto sorpresa». Luigi Tezel DANIELE LA CORTE NEI PROSSIMI TRE ANNI UNO SVILUPPO PARI A QUELLO DEGLI ULTIMI TRENTA È il boom dell’edilizia nel paese dell’olio d’oliva. I cantieri non spuntano come le margherite come sulla costa, ma nei prossimi3anniArnascosembradestinataa vivere una crescita edilizia e demografica pari a quella dei precedenti 30. L’ufficio tecnico comunale e la commissione edilizia hanno sulle rispettive scrivanie progetti per cinquanta nuove unità immobiliari, tra villette e appartamenti,cuideveessereaggiunta qualche ristrutturazione, oltre a qualche progetto preannunciato ma non ancora presentato formalmente. Insomma,unbelsaltoperunpaesinoche oggi conta al massimo tre o quattrocento abitazioni, seconde case comprese. Un salto che ha costretto l’amministrazione comunale ad una veri- tano la realizzazione di strutture abitative non di grosse dimensioni che potrebbero però risolvere il problema di molti residenti che possiedono appezzamenti di terreno nel verde della collina. «Bisogna ricordare anche la necessità di incrementi per gli alberghi - sottolinea ancora Luigi Tezel - Dal 5%, massimo, di incremento della volumetria, bisogna passare ad almeno un 30. Oggi ci sono proprietari di aree che non avendo costruito, pur avendone la facoltà, rischiano di vedere inutilizzati i loro terreni. Tutti devono sapere che, oltre alle aree vicino al cimitero, si potrà costruire solo nelle vie Summit, Castello Romano, Monaco e Giunchetti». VOLA L’EDILIZIA È BOOM AD ARNASCO LUCA REBAGLIATI fica del piano regolatore e delle ricadute sul territorio delle future costruzioni. «Una verifica doverosa e prevista dal piano regolatore - afferma il sindaco Piergiorgio Giraldi -. In alcune parti del paese con i progetti attualmente presentati arriviamo al cinquanta per cento dell’edificabilità prevista dal piano regolatore di tre anni fa, quindiprimadiandareavanticonaltre edificazioni dobbiamo fare un’attenta valutazionedituttelericadutepositive e negative. Oggi Arnasco ha 600 abitanti, fra 3 anni ne avrà 800 e non è una cosa da poco, visto che da parecchio tempo si costruiva al massimo una villettaodueall’anno».Questavoltasene faranno undici solo nella frazione di Menosio, altre due a Villachiesa (la frazione centrale) cui dovranno essere però aggiunti 28 appartamenti, mentre a Bezzo dovrebbero essere realizzati due blocchi da 10 appartamenti ciascuno, uno nuovo ed uno attraverso una ristrutturazione. Il primo problema che balza agli occhi è quello idrico. Arnasco è uno di quei paesi in cui l’acqua non abbonda. ALASSIO «Questaèchiaramentelaproblematica principale, che contiamo di risolvere chiedendo la realizzazione di un nuovo pozzo a titolo di oneri di urbanizzazione,equalcosadisimilefaremo per la viabilità. Quanto alla depurazione stiamo avviando i contatti per eventualmente aderire al consorzio per il depuratore di Villanova, perché i nostri quattro piccoli depuratori sono tarati per una popolazione limitata. Ma ci sono anche aspetti molto positivi, che anzi credo siano più di quelli negativi, basti pensare allo sviluppo che potrebbe avere il paese. Potremmoaverenuoviservizi,come ad esempio uno sportello bancario che oggi manca, ed una cinquantina di nuove famiglie ci permetteranno probabilmente di avere una classe in più nelle scuole». Una lettera della Regione anticipa di fatto il “no” alle costruende residenze in zona a prezzo calmierato ALASSIO. Dopo le ville dei vip in regione Borri - San Nicola, anche le villette convenzionate di Costa Lupara sembrano destinate a ricevere un brusco stop dalla Regione. Nei giorni scorsi da via Fieschi è arrivata una lettera che definisce “improcedibile” la pratica per la realizzazionedivillettebietrifamiliarida vendere a un prezzo calmierato (2500 euro al metro) con precedenza agli alassini. Secondo la Regione l’intervento è incompatibile con i piani urbanistici, che in quell’incantevole tratto collinare prevede solo case sparse ma non agglomerati di abitazioni. In città comincia a girare sempre più insistentemente la voce che i soci della Costa Lupara si stiano orientando a cambiare rotta e costruirealpiùprestosetteoottoville (permesse dai piani urbanistici in vigore) per recuperare il denaro investito per l’acquisto dei trentacinquemila metri quadrati di terreno. «Noi vogliamo fare sessanta abitazioni di edilizia convenzionata afferma il presidente Roberto Socco - e non delle lussuose ville da un milione di euro l’una. Se ci venisse detto di no non potremmo fare altro che rivendere il terreno con il progetto di sette o otto ville. Noi abbiamo ampi spazi e le nostre costruzioni si integrerebbero perfettamente con l’ambiente circostante, non ci stiamo preparando a un intervento invasivo o a una cementificazione selvaggia». «Ci dicono che costruiamo tra due fiumi, ed è vero. Ma siamo ottanta metri più in alto, e da uno dei due ci separa addirittura l’Aurelia bis, quindi non credo proprio possano esserci problemi di questo tipo. Aspettiamo che si apra la conferenza dei servizi anche se è un periodo in cui tutto quello che si fa ad Alassio viene bloccato». PROPOSTA Estorsione all’hotel Astra «No Albenga-Predosa coppia rinviata a giudizio si allarghi invece la 582» IN DUE rinviati a giudizio per estorsione e danneggiamenti. Si tratta di Antonio Petrosino di 41 anni e di Elisa Lidoco di 23, entrambi residenti a Cairo Montenotte, che sono accusati di aver estorto del denaro, di aver tentato di estorcerne altro e di aver infranto una vetrata ad un albergatore di Alassio. A marzo 2003 la coppia si sarebbe presentata all’hotel Astra per chiedere lavoro per la ragazza. Nei giorni successivi ci sarebbe stato un batti e ribatti che fece spazientire i due. Di qui la prima richiesta di “risarcimento” in denaro per la mancata assunzione, e poi un tentativo successivo e i danni a una vetrata. Gli imputati, difesi dall’avvocato Bonifacino, saranno processati a dicembre 2007. «L’AUTOSTRADA per Predosa è costosa e irrealizzabile, bisogna invece allargare la provinciale 582 per Garessio». Alberto Delfino si dissocia così dai colleghi consiglieri provinciali di Forza Italia e del centrodestra che hanno presentato un ordine del giorno a sostegno della Albenga-Millesimo-Predosa che sarà discusso nel consiglio di martedì 27. «L’autostrada costa undici miliardi di euro afferma Delfino - e per realizzarla ci vorrebbero decenni, ammesso che si trovi qualcuno disposto a spendere quella cifra. Con cinque milioni, invece, si potrebbe sistemare la 582 facendone una strada di scorrimento veloce che servirebbe molto meglio le località dell’entroterra».