OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE Notiziario N. 2 • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) - Art. 1, comma 2, DCB/CN 200 9 OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT SOTTO L’ALTO PATRONATO CITTÀ DI CUNEO CITTÀ DI ALBA CITTÀ DI MONDOVÌ CITTÀ DI SALUZZO Rivolgiti all’AMBULATORIO LILT più vicino a Te e prenota una visita. Cuneo - Via Meucci, 34 Tel. 0171.697057 Fax 0171.322049 [email protected] - www.legatumoricuneo.it Alba - Via Gazzano, 1 - Tel. 0173.290720 Mondovì - Via Cuneo, 3 - Tel. 0174.41624 Saluzzo - Via Martiri, 66 - Tel. 0175.42344 “Obiettivo Salute” - Periodico di informazione sulla salute della Lega contro i Tumori sezione Provinciale di Cuneo Segreteria:Via Meucci, 34 - Cuneo - Tel. 0171.697057 - Fax 0171.322049 - www.legatumoricuneo.it - E-mail: [email protected] OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE OBIETTIVO SALUTE Lega Contro •i Tumori - Sez. Provinciale di Cuneo • OBIETTIV Notiziario•N. 2 - 2009 OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV Associazione senza fini di lucro - Onlus OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE OBIETTIVO SALUTE OBIETTIVO SALUTE OBIETTIVO SALUTE OBIETTIVO SALUTE OBIETTIV OBIETTIVI • sostenere la ricerca e la prevenzione • aiutare le persone malate • attività di informazione ed educazione sanitaria • organizzazione incontri, seminari e corsi di formazione • collaborazione con aziende ospedaliere e Asl • reinserimento dei malati nel proprio ambiente di vita • riabilitazione psicofisica • promozione di centri per lo studio e ricerca su tumori • diagnosi precoce • informazione nelle scuole COME PARTECIPARE ALLE ATTIVITÀ DELLA LILT Un’occasione per collaborare e contribuire all’attività dell’associazione DIVENTARE SOCIO: Socio aderente: 10 euro Socio ordinario: 15 euro Socio simpatizzante: 25 euro Socio benemerito: 50 euro Socio sostenitore: 150 euro DIVENTARE VOLONTARIO: Sostegno alla LILT Contributi e oblazioni; Iniziative sposi: importo delle bomboniere devoluto alla LILT; Ricordo dei Vostri cari: raccolta offerte in memoria dei defunti; Iniziative natalizie: alla LILT l’equivalente della spesa per doni e regali. COSA SI PUÒ OTTENERE (oltre ad aiutare chi ne ha bisogno) PER I SOCI: • visite specialistiche gratuite • informazioni guidate sui centri specialistici nazionali ed internazionali • corsi di educazione alla salute (dissuefazione al fumo) • invio gratuito della rivista “Obiettivo Salute” e partecipazione alle varie attività IL DIRETTIVO Presidente: Giraudo Sergio Vicepresidente: Bonicco Paola Segretaria: Mana Emma Consiglieri: Gardelli Costanza - Maniscalco Oreste Platano Enrico - Roggia Savino - Siviero Genny Vaschetto Marina - Vivaldo Sara Revisori dei conti: Genta Giandomenico Revello Mauro - Agnese Enrico DOVE SIAMO Sede provinciale: CUNEO:Via Meucci, 34 Tel. 0171.697057 - Fax 0171.322049 [email protected] • www.legatumoricuneo.it Delegazioni: ALBA:Via Gazzano, 1 - Tel. 0173.290720 MONDOVÌ:Via Cuneo, 3 - Tel. 0174.41624 SALUZZO:Via Martiri, 66 - Tel. 0175.42344 Coordinamenti Regionali: ALESSANDRIA - Tel. 0131.41301 ASTI - Tel. 0141.595196 BIELLA - Tel. 015.8352111 CUNEO - Tel. 0171.697057 NOVARA - Tel. 0321.35404 VERBANIO CUSIO OSSOLA - Tel. 0323.643668 VERCELLI - Tel. 0161.255517 DIFFIDATE DA CHIUNQUE SI PRESENTI A DOMICILIO O TELEFONI La legge consente di dedurre dal reddito imponibile le offerte alla Lega Contro i Tumori A NOSTRO NOME CHIEDENDOVI DENARO! “Obbiettivo Salute” - Periodico di informazione sulla salute della Lega Contro i Tumori sezione Provinciale di Cuneo - Direttore Responsabile: Gianpaolo Marro Redazione: Sergio Giraudo, Emma Mana, Elvio Russi e Savino Roggia - Segreteria: Via Meucci, 34 - 12100 Cuneo - Tel. 0171.697057 - Questo numero è stato stampato in 10.000 copie inviate gratuitamente ai soci ed amici della Lega Contro i Tumori Autorizzazione del Tribunale di Cuneo n. 532 del 18.07.2000 Veste grafica e stampa Edify Cuneo 2 •NON COMMERCIABILE• L’importanza della prevenzione Innanzitutto un saluto a tutti dopo il periodo di ferie, che spero sia stato occasione di relax, riposo “ricostituente” dell’umore e della mente ed altrettanto rigenerante. Sergio Giraudo presidente provinciale della Lilt Questo numero di Obiettivo Salute è in gran parte dedicato a un corretto stile di vita, attenzione per l’alimentazione e alla prevenzione del tumore al seno con la campagna Nastro rosa. Un gruppo di studenti liceali ci accompagna a scoprire – ed è l’ennesima conferma – i danni e i rischi causati dal fumo. Ascoltiamo il loro messaggio e la loro testimonianza: è un esempio di come possiamo combattere quotidianamente la sigaretta. Un benvenuto a due associazioni che ospitiamo con entusiasmo e certamente avranno maggior spazio in futuro: in particolare Noi con Voi che si occupa di malattie rare e lavora per creare una struttura a Caraglio in grado di far convergere aiuti alle famiglie e rompere il loro isolamento. Altra associazione è Donna per Donna impegnata nel sostegno, aiuto e confronto fra donne operate al seno. Un grande esempio di unione che certamente rappresenta un modello nell’ambito della sanità e della presenza nei mesi post malattia. L’attività della Lilt si intensifica con il mese della prevenzione oncologica al seno: il Nastro rosa è un’occasione per un controllo di prevenzione e sensibilizzazione. Si sta, poi, lavorando oltre alla normale attività, alla campagna natalizia. L’acquisto di un panettone o un pacco dono può sostenere il grande impegno annuale della Lega italiana per la lotta ai tumori. Grazie a tutti. COMUNICAZIONE AI SOCI Entro il 20 dicembre tutte le 103 sezioni provinciali della LILT dovranno eleggere il direttivo. Verranno anche nominati i nuovi componenti del Comitato Scientifico, Consulta Femminile, Revisori dei conti. Sul prossimo numero verrà pubblicata la data delle elezioni. CORSO PER VOLONTARI IN AMBITO ONCOLOGICO La Sezione provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori con sede a Cuneo Via Meucci, 34 tel. 0171 697057 – propone un corso di formazione per volontari in ambito oncologico. Le adesioni devono pervenire alla Segreteria della LILT (orario 8.30-12.30 15-18) dal lunedì al venerdì. Il gruppo di volontari impegnati nell’assistenza dei malati oncologici opera dal 1999 nei Reparti di Oncologia e di Radioterapia dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle e all’Hospice di Busca. Si intende formare anche volontari per il trasporto di materiale e di pazienti verso i Centri di cura, e per altre attività di supporto alle iniziative della Lega come segreteria, assistenza alla diagnosi precoce ecc. Il corso di formazione sarà preceduto da un colloquio motivazionale e di conoscenza. Chiama il 0171/697057 www.legatumoricuneo.it . [email protected] 3 Prevenzione, l’arma più efficace contro il tumore al seno Dott. Flavio Cigna La Campagna Nastro Rosa, dedicata alla sensibilizzazione sul tumore della mammella, raggiunge il 20° anno e come è abitudine consolidata, la LILT aderisce con entusiasmo a questa iniziativa internazionale, mettendosi a disposizione delle donne soprattutto le più giovani, per fornire notizie che consentano di preservare in salute questa importante ghiandola. Il cancro al seno è la prima causa di morte nella donna. Dall’inizio del duemila è in diminuzione, successo dovuto ad una serie di azioni a partire dalla PREVENZIONE. Cos’è il cancro? E’ una malattia genetica (quello mammario presenta una componente ereditaria debole, il 6%) ma soprattutto ambientale (numerosi studi hanno documentato che la maggior o minor diffusione nel mondo dipende da come si vive, da quel che si mangia e da quanto si mangia nei diversi paesi). Prove di ciò si hanno confrontando l’incidenza tra paesi orientali e occidentali. Nelle donne cinesi è relativamente bassa e tale rimane finché abitano il proprio paese, se emigrano in America o in Europa, il rischio si adegua rapidamente a quello delle occidentali. E’ chiaro che la genetica non ha un significato preponderante, lo ha sicuramente lo stile di vita ed in particolare il tipo di alimentazione. La Fondazione Mondiale della Ricerca contro il Cancro, ha concluso che oltre il 40% dei casi di tumore in Occidente potrebbero essere evitati da semplici (si fa per dire, date le difficoltà di attuazione che ciò comporta) modifiche dello stile di vita, abbandonando il fumo, variando il tipo di alimentazione, praticando una certa e costante attività fisica. Come si forma? Tutti i tumori sono causati da danni ai nostri geni, danni che, nella maggior parte, derivano da sostanze chimiche, da inquinamenti alimentari, dall’ambiente, da virus, da radiazioni. Una volta che la cellula normale viene trasformata necessita, per poter raggiungere lo stato di malattia, di un ambiente favorevole al suo sviluppo. Tale processo non avviene dall’oggi al domani, ma richiede del tempo, anni, nel corso dei quali, gli insulti suaccennati (mutazioni) colpiscono il DNA alterandolo. Possiamo paragonare l’evoluzione ad una corsa a tappe, dove le mutazioni provocano i danni. Nella prima tappa viene cambiato il carattere della cellula che da normale diventa non normale. Nella seconda peggiora il suo stato, compare un microtumore silente o dormiente, in quanto la cellula possiede le potenzialità di sviluppare la malattia, ma rimane localizzata nel tessuto dove è nata (in una serie di riscontri autoptici, in persone giovani ed in buona salute, si sono riscontrate numerose di queste cellule, che nella maggior parte rimarranno in tale stato per tutta la vita). Nella terza cambia personalità, è l’instaurazione di un tumore precanceroso, la malattia è presente, ma contenuta e incapsulata, in modo che non possa invadere i tessuti circostanti. La quarta le fa acquisire quelle potenzialità che caratterizzano il tumore conclamato: riesce a superare i nostri sistemi di difesa, si riproduce in modo autonomo e disordinato, si costruisce un proprio sistema vascolare per ricevere ossigeno e nutrimento, necessari alla sua sopravvivenza, invade i tessuti adiacenti, acquisisce la capacità di migrare, per invadere tessuti lontani (metastasi). Quando colpisce? Come tutte le malattie degenerative è appannaggio dell’età avanzata, più si invecchia, maggiori sono le probabilità che compaia. La maggior parte (2/3) avviene in donne oltre i 50 anni, non è infrequente nella decade 40-49; raro sotto i 35 anni, eccezionale sotto i 20 anni. L’evoluzione della malattia tumorale richiede del tempo, che si svolge in momenti diversi, pur sequenziali, in conseguenza dell’azione delle mutazioni. La domanda che viene spontanea è. 4 Possiamo fare qualcosa perché non si formi, nella malaugurata ipotesi che ciò avvenga, riusciamo a contrastarlo in modo da vincere la battaglia? La risposta è “arrivare prima” ossia attuare la Prevenzione. PRIMARIA: è volta a impedire la comparsa della malattia, consiste nell’eliminazione dei fattori di rischio ambientali, comprendenti l’esposizione a sostanze nocive come il fumo, inquinanti atmosferici, radiazioni, ma anche comportamenti come l’assenza di attività fisica, ed in particolare un errato sistema alimentare. SECONDARIA: accertare la presenza del tumore quando i suoi segni non sono ancora evidenti. Con la Diagnosi Precoce, aumentano le probabilità di contrastare efficacemente la neoplasia, riuscendo a sconfiggerla in alcuni casi. Richiede un’azione pianificata comprendente: un periodico rapporto con lo specialista, la visita (in alcuni casi consente di valutare zone che gli esami strumentali non esplorano), la mammografia periodica (annuale o biennale), esame radiologico, affidabile (permette la scoperta di lesioni di piccole dimensioni, non ancora palpabili), riproducibile, ma non scevra da errori, una percentuale non trascurabile di tumori può non venir diagnosticata, sono i cosiddetti “falsi negativi”. Per questo si consiglia che se tra una mammografia e la successiva viene rilevata una “variazione” nella ghiandola non si aspetti la “chiamata” ma si faccia presente al medico la nuova situazione. Su questo esame si basa lo Screening. L’ecografia, esame con ultrasuoni di norma viene considerato complementare alla mammografia, ma grazie alle moderne attrezzature e all’introduzione di mezzi di contrasto diventa sempre più valido nella diagnostica senologica. L’agobiopsia: quando gli esami strumentali esprimono un dubbio, il prelievo di una minima quantità di cellule, mediante ago sottile, sotto guida ecografia e il successivo studio al microscopio, contribuisce efficacemente a risolvere i problemi di diagnosi di malignità. Grazie, sempre alla ricerca si affacciano altre possibilità preventive come: PREVENZIONE GENETICA Pur essendo di modesta entità (5-6%), è possibile ereditare un gene già alterato, che aumenta, in modo considerevole, il rischio di contrarre la malattia. Per la mammella ne sono stati individuati due il BRCA1 e il BRCA2. Esiste la possibilità di eseguire un test (semplice esame di sangue) che consente di accertare la loro presenza, decisione strettamente personale della donna. La diagnostica convenzionale ci informa se il tumore è presente o assente, il test genetico fornisce indicazioni probabilistiche e se positivo si deve mettere in atto un programma consistente in controlli intensificati, sino alla possibilità della mastectomia profilattica. In tali frangenti, l’oncologo deve prospettare queste informazioni idoneamente e serenamente affinché la donna in modo libero, informato e consapevole possa prendere la decisione che ritiene più confacente per preservare la sua salute. FARMACOPREVENZIONE Significa osteggiare la malattia servendosi di farmaci che agiscono sulle varie tappe della cancerogenesi, evitando che il tumore vero e proprio si formi. 5 La ricerca e la sperimentazione ne hanno già fornite un certo numero. Nel campo del tumore mammario, ottimi risultati si sono ottenuti con il Tamoxifen, in grado di arrestare la formazione del carcinoma, il Raloxifene (composto simile al precedente), gli inibitori della Aromatasi che sembrano dimostrare un’efficacia superiore al Tamoxifen. Il cibo proprio perché va stimolare nel nostro corpo ormoni ed enzimi è il più importante dei farmaci. La ricerca scientifica ha prodotto un dato inconfutabile alti consumi di frutta e verdura ostacolano la comparsa di un gran numero di tumori. Una tavola scarsamente verde significa privare l’organismo di sostanze che intervengono direttamente sul meccanismo stesso della formazione del tumore, inibendo la riproduzione delle cellule mutanti e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni; il che significa che possono debellare il cancro quando è all’inizio. Gli alimenti contengono macronutrienti (glucidi, proteine, lipidi), micronutrienti (vitamine e minerali) e nel caso di frutta e verdura, numerose bevande e spezie, un’altra classe di molecole presenti in quantità apprezzabile: i Fitochimici (responsabili del colore e delle proprietà organolettiche dei vegetali, permettono alle piante di difendersi contro le infezioni e i danni causati dai microrganismi, insetti o altri aggressori, svolgono un ruolo di primo piano nei nostri sistemi di difesa contro lo sviluppo del cancro). L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha coniato lo slogan Five a Day, ossia cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, che consentirebbero di introdurre una vasta gamma di questi composti. Sono degli antiossidanti ma non solo; possiedono la capacità di intervenire su un gran numero di eventi distinti, tutti associati allo sviluppo del cancro, alcune agiscono a molteplici livelli. Frutta e verdura ostacolano la comparsa di tumori. Ad esempio, sostanze provenienti dall’aglio e dal cavolo, intervengono impedendo l’attivazione di agenti cancerogeni, altre, come certi polifenoli, contrastano la crescita, interferendo direttamente con le cellule tumorali od ostacolando la formazione di nuovi vasi. Queste tematiche possono essere affrontate dagli specialisti messi a disposizione della LILT, nei suoi vari ambulatori provinciali, durante la campagna di prevenzione. L’iter di questi incontri sarà caratterizzato dalla raccolta dell’anamnesi familiare e personale della donna, la visita, la risposta a possibili domande, la consegna di opuscoli informativi, consigli su come comportarsi nei confronti di questo tumore. ITA: S I V A LA TU 97057 A T O PREN EO 0171/6 20 CUN 0173/2907 4 ALBA Ì 0174/4162 44 OV MOND ZO 0175/423 SALUZ 6 Ogni 6 secondi nel mondo una persona muore a causa del fumo. La testimonianza di un gruppo di studenti Alberto Prieri Il 26% dei ragazzi accende la p r i m a sigaretta quando non ha ancora 15 anni e sono 1 milione e 200 mila quelli con meno di 24 anni che, di questi 130 mila addirittura sotto i 17 anni. Per correre ai ripari, è allo studio un disegno di legge, condiviso da tutte le forze politiche, che intende vietare la vendita di sigarette ai minorenni. Il professor Giacomo Mangiaracina della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: “Finalmente si sta focalizzando l'attenzione sul gigantesco problema del tabagismo: bisogna sviluppare una strategia globale di intervento che produca una prevenzione efficace”. Anche perchè fumare costa, non solo a chi compra le sigarette. Oltre sei miliardi, pari al 6,7% della spesa sanitaria italiana: è la cifra che lo Stato ha dovuto spendere nel 2005 per curare le patologie legate al fumo. Un vizio che provoca sempre più malattie e soprattutto morti in tutto il mondo: il triste numero è destinato ad aumentare dai 5,4 milioni del 2004 a 8,3 milioni del 2030 (+10%). Ma il costo più alto è quello da pagare in termini di salute personale. Per questo l’azione di prevenzione deve partire dalla scuola. Oltre al divieto, già attivo, di furmare negli istituti servono azioni di sensibilizzazione. Come quella che ha sperimentato la Lilt presso il liceo classicoscientifico Arimondi di Savigliano. “Quando si va a scuola si pensa di essere immortali, noi dobbiamo intervenire qui – dice il dottor Raffaele Vitiello, primario di Otorinolaringoiatra all’azienda ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo -. Dobbiamo far capire che i comportamenti di oggi determineranno la qualità della vita domani. Non è necessario demonizzare, vietare, spaventare: bisogna informare”. Ricordando, ad esempio, che non c’è più alcun dubbio sul legame tra fumo e insorgere di tumori alla larigne e ai polmoni, oltre a una serie di difficoltà per altri organi, perchè il fumo viene assorbito da tutto l’organismo. E i suoi effetti negativi vengono amplificati se associato al consumo di alcol. “Le scritte minacciose sui pacchetti di sigarette non bastano, nessuno li guarda più – aggiunge Vitiello – invece i ragazzi si sono dimostrati molto interessati e attenti quando abbiamo mostrato immagini con gli effetti di alcune patologie legate al fumo. Molti sono rimasti stupiti: il nostro lavoro, insomma, non deve essere quello di definire percorsi salutistici, ma invitare i giovani a riflettere sui rischi che corrono fumando. Se prima di accendere una sigaretta si chiederanno cosa stanno facendo, avremmo raggiunto un primo importante risultato”. Alcuni potranno poi accenderla comunque, altri invece avranno anche l’ardire di sconsigliare gli amici dal farlo. In età adolescenziale il fumo è visto in un duplice aspetto: da un lato si configura come un gesto di ribellione e liberazione dai divieti imposti dai genitori; dall’altra (e questo è l’aspetto più pericoloso) diventa un rito sociale di omologazione, un segno di appartenza al gruppo e non sentirsi esclusi. Sono dinamiche collettive che è difficile scalfire non tanto perchè ritualizzate, ma perchè gli adolescenti sono i soggetti più deboli della “catena del fumo”, un pubblico su cui le case produttrici puntano per assicurarsi clienti. 7 "Il fumo è il principale fattore di rischio di morte della nostra società - sottolinea Marco Confalonieri, direttore della Struttura complessa di Pneumologia degli Ospedali Riuniti di Trieste - e noi specialisti delle malattie dell'apparato respiratorio sappiamo di aver di fronte un’epidemia di disturbi che negli ultimi anni aumenta come peso sanitario e sociale". "Il cancro al polmone, correlato al tabagismo, è la principale causa di morte per tumore nei Paesi sviluppati - aggiunge Gianpiero Fasola, direttore del dipartimento di Oncologia dell'università Santa Maria della Misericordia di Udine -, unrgono strategie di contenimento e politiche di prevenzione per la popolazione. Tra gli amanti del pacchetto, la metà morirà per ragioni strettamente connesse a questa abitudine, e nella metà di questi il decesso avviene tra 35 e 69 anni. A 70 anni, l'80% dei non fumatori è ancora vivo, contro il 50% dei fumatori: se non vi fosse il fumo di sigaretta, il tumore del polmone, oggi definito un 'big killer' diventerebbe una neoplasia rara". Numeri devastanti e parole forti su cui invitare gli studenti a riflettere. Mostrare, far vedere, informarli dei rischi è l’unico sistema che si può adottare. E insieme alla scuola, si possono studiare percorsi di riflessione che coinvolgano i ragazzi in un’attività apparentemente solo didattica, come un tema, ma che li coinvolge profondamente anche se loro non se ne accorgono. Si devono presentare i rischi del fumo con un approccio leggero, preciso ma non pieno di divieti. Altrimenti il rischio è di essere visti come altri papà e mamma che sanno solo dire “no”, e quindi vanno a generare uno stimolo di ribellione e trasgressione che vede nella sigaretta il primo momento di trionfo per l’adolescente. “Alcune volte, la dipendenza dal fumo è lo stadio finale di un processo di cambiamento, in cui si ricerca un metodo per apparire più grandi. Anche i genitori, talvolta, sono colpevoli indirettamente, specialmente se educano il proprio figlio in modo eccessivamente repressivo”: lo scrive Giulia Morello della I B del liceo 8 Arimondi nel tema in cui cerca di capire i motivi che spingono i giovanissimi a fumare. Sono parole che ritornano anche negli scritti dei suoi compagni. E c’è anche chi sottolinea l’importanza delle norme “che regolamentano il fumo nei locali pubblici e tutelano i diritti di tutti: oggi fumare non è più considerato un segno distintivo, come avveniva degli anni ’50 e ’60, ma un’abitudine da disincentivare”. “Continuare o, peggio, cominciare a fumare è un atteggiamento che equivale a quello di un mulo che, indossati i paraocchi, si spinge cocciutamente verso il mattatoio, felice e inconsapevole della fine che gli si prospetta”: è l’immagine che usa Luigi Borge,della stessa classe, per descrivere il comportamento dei ragazzi. Individua la ragione principale nella trasgressione, “perchè trasgredire è una cosa da macho, ma ogni ragazzo con un minimo di furbizia si astiene dal vizio, conoscendone i rischi”. Nella 1ª C, il lavoro è stato quello di far scrivere agli studenti una lettera al loro migliore amico o alla loro migliore amica che ha appena iniziato a fumare, per convincerli a smettere. Anna Brunetti, scrivendo a Sara, ha usato la doppia arma della femminilità, quella che le sigarette fanno perdere, e della libertà. “Ogni giorno ti vedo avvolta da una coltre di fumo, i tuoi occhi si sono arrossati, la tua voce si è fatta sottile, quasi impercettibile, poi colpi di tosse e risate sguaiate - scrive Anna parlando alla Sara fumatrice -. Il fumo non ti procurerà nulla di buono, nella migliore delle ipotesi vedrai ingiallire i tuoi denti e il tuo alito diventerà insopportabile. Una sigaretta assicura a un individuo libertà e emancipazione dai genitori? Rinuncia a ingerire catrame, scegli la vera originalità decidendo di non fumare: è una lotta dura, ma quando sarà finita potrai dire di essere veramente libera”. Emanuele Curti utilizza una strategia simile rivolgendosi a Marco: “Ricordati che non potrai più praticare il calcio, che tanto ami, dopo che una sigaretta dopo l’altra ti sarai rovinato i polmoni. Per non parlare poi del cattivo odore che ti rimarrà sempre addosso, sui capelli, sulla pelle e sui vestiti”. In tutti i temi però appare chiaro come spesso quello di mostrare un pacchetto di sigarette in classe sia il tentativo di mostrarsi migliori, cercando di essere considerati spavaldi, coraggiosi, “fighi”. Anche se, e sono ancora i numeri a confermarlo, in età adulta poi la richiesta di aiuto per smettere è altissima. Diego Vanuzzo, responsabile del centro Malattie cardiovascolari all’Agenzia regionale della Sanità a Udine: “Ormai è dimostrato come il fumo, sia attivo che passivo, causa danni cardiocircolatori. Il punto è capire perché i fumatori, nonostante queste e altre consapevolezze, continuino a fumare. La risposta è che la sigaretta crea dipendenza, perché la nicotina agisce su specifici recettori cerebrali implicati nel circuito della gratificazione: se non stimolati, causano disturbi da astinenza”. Per questo sono nati i Ctt (Centri per la terapia del tabagismo): sono 267 e svolgono un’azione preziosa, ma le risorse che ricevono sono troppo poche per poter funzionare bene. Ritorna il discorso della prevenzione, il miglior metodo per ridurre danni e malattie derivanti dal fumo. “Le sostanze contenute nella sigaretta sono altamente tossiche – ricorda Alice Busso, 1ª B, nel suo tema -: la nicotina, un potente stimolante che crea dipendenza in poco tempo, monossido di carbonio che riduce l’ossigeno nel sangue, ammoniaca e ossido di azoto che danneggiano le mucose dell’apparato respiratorio”. Lo Stato incassa 10 miliar- di di euro dalle accise sulle sigaret-te, anche se ne spende il doppio per curare le malattie che derivano dal fumo. Così è interessante leggere come abbiano reagito i liceali alla provocazione avanzata nella 1ª A: “Immaginate un mondo in cui si sia obbligati a fumare”. Chiara Mondino, dopo aver fumato di nascosto una sigaretta, si trova davanti a una scena agghiacciante: tutta la sua famiglia, compreso il fratello di 10 anni, inala e sbuffa fumo. “Dov’è la tua sigaretta?” le chiede la madre. Lei teme di essere stata scoperta e si difende: “Io non fumo”. “Non dire certe cose, potrebbero sentirci – replica duro il padre – tieni questa è già accesa: la legge è legge e non si discute”. Chiara guarda dalla finestra. Tutti i passanti hanno una sigaretta in bocca, le facciate delle case sono sbiadite, i giardini spogli e malandati. Lo specchio restituisce un’altra immagine del suo volto, invecchiato e ingiallito come se fossero passati tanti anni. E’ uno shock che la sconvolge, ma di colpo si ritrova sul divano, senza sigarette, con colori di sempre. E capisce. “Se continuassi a fumare mi perderei tutto questo e diventerei anche più brutta: ne vale davvero la pena? Credo di no”. VUOI SMETTERE DI FUMARE? TELEFONACI: 0171.697057 9 ASSOCIAZIONE: NOI CON VOI Si chiamano malattie rare. Sono 5200 patologie, ciascuna delle quali colpisce poche decine o centinaia di persone, a volte addirittura una sola persona. Ma messe tutte assieme sono responsabili di un milione e mezzo di casi sul territorio nazionale. Si tratta di malattie genetiche, delle ghiandole endocrine, della nutrizione e del metabolismo, malattie del sangue, del sistema nervoso, dell'apparato circolatorio o digerente. Per molte di queste patologie non esiste terapia ed i malati, e le loro famiglie, si trovano spesso in balia di se stessi, costretti a cercare cure e assistenza lontano dal luogo di residenza. E' per affrontare questa situazione che nel 2008 è stata creata l'associazione “Noi con voi per continuare a vivere” che vuole dare sostegno ai malati e alle loro famiglie. L'associazione e nata grazie all'iniziativa di Silvana Beccaria, presidente dell'associazione e madre di Cristina, ragazza affetta da una sindrome che fino a pochi anni fa era sconosciuta e che tuttora rimane senza terapia. Presidente onoraria è Elisa Isoardi, presentatrice del programma “La prova del cuoco” su Raiuno. L'obiettivo concreto è la costruzione di una struttura di assistenza a Caraglio dedicata alle persone affette da malattie rare affinchè possano ricevere terapie riabilitative e medicinali d'avanguardia e alle loro famiglie sia garantito supporto psicologico. OBIETTIVO GENERALE Il fiore che nasce nelle avversità è il fiore più bello. Un’avversità è rappresentata dalle 5.200 malattie rare, ovvero quelle che colpiscono non più di cinque pazienti su 10.000 abitanti. Un numero destinato a crescere in quanto si tratta solo di quelle fino ad oggi catalogate, la cui incidenza sul territorio nazionale è di 1,5 milioni di casi. Il fenomeno appare ancora più drammatico se si considera che esistono casi in cui un’unica persona sia affetta da una singola malattia. Spesso, non esiste una terapia in grado di combatterle. È in questo territorio che ha voluto prendere vita il fiore della speranza, ovvero l’associazione “Noi con Voi per continuare a vivere” il cui scopo è affrontare la sofferenza dei malati rari insieme alle loro famiglie senza badare ai numeri, mettere fine all’isolamento, sostenerli nel loro cammino e aiutarli a raggiungere specifici traguardi nella vita di ogni giorno attivandosi per offrire utili supporti di una qualità di vita. La squadra si è formata nell’autunno 2008, grazie alla caparbietà di Silvana Beccaria, madre di un piccolo angelo affetto da una sindrome sconosciuta fino a qualche decina di anni fa ed ancor oggi senza una cura definitiva. L’esperienza di Silvana e Cristina, nel suo dramma, è stata utile a comprendere l’importanza di attivarsi per creare nuovi servizi, destinati ad accompagnare le famiglie nella cura dei loro cari, per non lasciarli soli nella ricerca di una strada spesso sconosciuta agli esperti, ma rintracciabile con l’aiuto di tutti. Il cammino è appena iniziato, ma il fiore che ognuno porterà lo renderà più confortevole. 10 ASSOCIAZIONE: DONNA PER DONNA Donna per donna nacque nel novembre ’99 dall’idea di presentare alla popolazione la presenza del chirurgo plastico nella equipe ginecologica che si occupava di senologia. In verità il sentimento vero che unì il gruppo fondatore dell’associazione fu quello di creare un supporto a tutto campo alle donne operate al seno. La ricostruzione plastica rappresentava il punto di partenza e rinascita, ma senza un ricomporsi della personalità tutti sapevamo che sarebbe stato fasullo. Con l’aiuto della Dott.sa Maura Anfossi, psicologa con particolare sensibilità in merito e non solo perché già attiva nella lega contro i tumori, si costruì un percorso che, anche a distanza di tempo facesse ripercorrere alle donne il percorso che non avevano potuto avere in sostegno prima per l’affrancamento dalla malattia. I corsi tenuti dalla dottoressa, i colloqui individuali, i corsi di fisioterapia, quelli in piscina furono tutti momenti per imparare gli uni dagli altri, trovarsi, mettere in gioco il proprio sentire, la propria disponibilità, l’altruismo, la creatività. Cosi nascevano iniziative per uscire allo scoperto, cercare gli altri, confrontarsi con altre associazioni.Venne messo insieme un libro, che partì come modo di informazione, ma ben presto assunse le caratteristiche di una testimonianza fatta di poesie, disegni, simbologia del proprio vissuto nella storia della propria malattia e di come si è trovato il modo per uscirne. Si dovette sopportare con strazio la morte di associate, ma si trovò anche lì la misura giusta per non dimenticarle e per non farne dei miti. Oggi si lavora molto per le nuove operate, in collaborazione con il personale di Reparto che ha così avuto modo di vedere le ex pazienti come donne alleate nell’assistere chi ci arriva oggi, di apprezzare la loro forza, la loro capacità di mettere a nudo i propri trascorsi, magari con un riprovato dolore ma lenito dalla percezione di essere un esempio per gli altri. Le associate si sono via via presentate ai nostri congressi, nelle riunioni, nelle manifestazioni, tanto da farci sentire orgogliosi di essere rappresentati così bene. Il loro stimolo è così costruttivo nei nostri confronti, in quello delle istituzioni, che non c’è rischio di periodi di stanca; ed è un motivo per noi operatori di non lasciare sfuggire nessuna occasione per migliorare la nostra assistenza, ma anzi per tenere sempre alto il valore del dialogo, comunicazione, condivisione di ogni piccolo passo verso la guarigione… e quando proprio non si riesce per aver la forza anche noi di saper accettare la sconfitta, per loro la fine, purchè dignitosa, mai troppo nascosta, mai negata per non trovare le parole o il coraggio. 11 OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUT ALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIV OBIETTIVO SALUTE • OBIETTIVO SALUTE •eOBIETTIVO SALUTE •per OBIETTIVO • OBIETTIVO SALUT NATALE si avvicina le opportunità essereSALUTE generosi UN REGALO PER LA VITA ed aiutare gli altri non mancano. Ogni anno centinaia di cittadini e aziende decidono di aderire al progetto di solidarietà della LILT di Cuneo “Un panettone per la vita” dando ai propri auguri e doni di Natale un sapore davvero speciale. Attraverso biglietti d’auguri, lettere personalizzate, panettoni... potrai contribuire anche tu a realizzare il nostro grande sogno: “SCONFIGGERE IL CANCRO” e darai un sostegno alla prevenzione, ricerca, informazione e assistenza oncologica nella tua provincia. ALCUNE PROPOSTE * Lettera di auguri personalizzata in sostituzione del gadget. * Panettoni e pandoro. * Confezioni natalizie di panettone più bottiglia. * Cesti gastronomici personalizzati. * Palline di Natale in vetro soffiato. E... per i più piccoli tantissimi animaletti in peluches. La legge consente di dedurre dal reddito imponibile le tue offerte!!!