�AC. GIUSEPPE CAROGLIO I BENEFICII PARROCCHIALI LA NUOVA AGRICOLTURA PARMA nl'I"rA FfAC()ADORI TIP. "_ lH04 I BENEFIOI! PARROOOHIALI E LA NUOVA AGRIOOLTURA SAC. GIUSEPPE OAROG LIO I BENEFICII PARROCCHIALI E LA NUOVA AGRICOLTURA PARMA bITTA TIP. FIACCADOIH - 1904 Proprietà letteraria fll giovane Clero Dedico al Clero giovane queste poche pa per due ragioni. Anzitutto perchè nem men io sono vecchio, ed ho pei giovani mag giore predilezione. In secondo luogo perchè gine l'anima 8� entusiasma giovanile facilmente delle idee nuove, ed ha intera l' tradurle in pratica. Nel nuovo nuovo vanno legge: Nessuno si Vangelo vino in otri rompe a male. otri altri. E vecchio, 5 v. vuole ad nuovi: un «il vecchio è dice, 37 e si Ma il vino mettere in gli vecchi: gli otri, l'uno e enerqia per se e versa nuovo si così tratto del » il il vino gli otri s' ha da conservano che beve nessuno migliore metta no nuovo; (S. vino chè Luca cap. seg.). Quel vecchio venerando di 94 anni che in Roma rappresentata l' eterna G�O.��5 q òr-D O giovinezza del pensiero evangelico nell' affidare alle mani dei giovani la bandiera della Cristiana De mocrazia da Lui benedetta ha i01'O affidato un intero programma di ristoraeione sociale. di capitolo, questo programma, vantaggi, scolparlo da vec chi pregiudizii è lo scopo che mi sono pro posto. Mentre mi accingo a diventare anch'io un otre vecchio mi consola il pensiero di acere dato un utile consiglio ai giovani ed a quan ti conservano la gioventù del pensiero. Gesù ha domandato all' agricoltura la spi ca ed il grappolo pel più grande dei Sacra menti; ed ho ferma in CU01·e la convinzione che l'agricoltura possa fornire al Papa, che lo rappresenta, le più solide pietre per l' edifi cio cristiano al quale ha posto mano. Con tale intendimento presento a voi, gio vani, il mio 'lavoro, e vi prego di credere Svolgere un renderne evidenti i alla sincerità dei miei intendimenti ed alla saldezza delle convinzioni che l' hanno dettato. INDICE PAG. AL GIOVANE CAPO I CLERO. '. • • • I doveri del Parroco II • • • • • • VII • il Beneficio verso 1 Lo stato dei Beneficii Parocchiali III. Le 4 7 della decadenza cause 7 '. § 1. La spada di Damocle § 2. La qualità d' usufruttuario § 3. Le migliorie non compensate § 4. I pregiudizii dell' ascetica § 5. Il naturale esaurimento d�l suolo. . 9 . 11 14 .. IV Il sistema Solari .. qual mezzo rapido economico p-r rialzare i Benefìcii 23 . . § 1. Che è il sistema Solari § :a. Vantaggi economici del sistema .'. ,Solari § D. Facilità d'applicazione Vantaggi che Il Parroco può avere . V 17 ed .... dalla . § § . . . . . . . 31 . agricoltura. d'indipendenza Facilitata la provvista delle nuova 24 34 38 . 38 1. Garanzia 2. rocchie. . . . . . • . . Pa43 .. § 3. È una missione di carità § 4. Aumento di credito personale § 5. Arma conto il socialismo § 6. Un mezzo potente di azione cattolica VI .. Una Cattedra VII. Le obiezioni in Seminario d'agraria . . • Conseguenze logiche § 1. Un sogno . . 53 56 68 74 81 . § 1. Obiezioni ascetiche. § 2. Obiezioni non ascetiche VIII 46 . . . • 82 . 99 . 134 . § 2. I problemi diocesani § 3. Il clero nell' ora presente . . 153 139 145 Visto: se ne Parma dalla «Iuria. permette la stampa V.le 27 Agosto 1903. Can. Pn:TRO DEL SOLDATO Vie. Gen. OAPO I. I doveri del Parroco Doppia è la finalità chiali: t-, provvedere al Parroco: 2°. rendere della carità verso dei il Beneficio. Beneficiì paro<? onesto sostentamento possibile l' esercizio vivente nei nostri tem Cristo, poveri. Nè si creda che questo secondo fine sia semplicemente accessorio e fondato su un consiglio; no: esso è connaturato pli e a nei coll' istituzione medesima potrà dei Benefìcii. Si discutere se questo superfluo spetti di stretta giustizia o per rigore poveri. titolo di carità; è però da tutti ammesso che tale obbligo risulta dalle intenzioni dei pii ai a Fondatori d' è che i e dal comando della Chiesa. beni chiamati voto dei chiesastici· furono On sempre fedeli soddisfazione dei e dei peccati patrimonio poveri. Se tali non fossero i Benefìcii ecclesiastici, non si potreb be comprendere con quale giustizia la Chiesa - abbia sancito l'immunità dei medesimi da 1 2 tributo ogni non Cesare, verso immunità finora abrogata. La Chiesa ha s�mpre vegliato alla con servazione di questo patrimonio, ed a tute larlo contro la rapacità del secolo ha usato di tutti i mezzi che erano in suo potere. La Chiesa ha fulminato la scomunica contro chi usurpa e sequestra beni ecolesiastici: chi li invade, distrugge, ritiene: chi li compra o semplicemente li affitta da un usurpatore: il beneficiato che di liacquista, E Chiesa, e e più arbitrio li vende e chi crebbero i che il secolo si dini suo quanto più pericoli gettasse su queste spoglie della la Chiesa le minaccie costituito dalla raddoppiò le sollecitu perchè questo patrimonio pietà dei fedeli non andasse in qualsivoglia maniera disperso. rigore in una Madre, quale è la non è concepibile se non si ammet Chiesa, Tanto tono queste due cose: 1°. che essa ritiene iu dispensabili i beni temporali per conseguire sue spirituali finalità: 2°. che essa vuole nella loro integrità conservati questi beni agli scopi che le furono designati. Nei diversi Sinodi, che sono quasi l' eco parziale della voce universale della Chiesa, si fa obbligo ai beneficiati: P. di conservare l'integrità del beneficio: 2°. di tutelarne i diritti: 3°. di non introdurvi servitù passive: le 4 ° di non deteriorarne le condizioni di ferti- lità: 5°. di migliorarne Sinodo di Casale anzi minacciata la era munica al Parroco che scovo atterrasse una i redditi. Nel vecchio senza sco licenza del Ve piantà. quindi inconcusso il dovere che vincola ogni Parroco ad a vere cura del suo beneficio, e ciò non soltanto in riguardo al Risulta sostentamento, suo poveri, cui il ma superfluo anche a serv è devoluto: izio dei quando e per nostra incuria questo superfluo venisse noi avremmo mancato ad un a mancare, preciso dovere, come contro l'ordine del che, quel servo del vangelo padrone, aveva sepolto sotto terra il talento. può riuscire, ed è Iddio testimonio, difatto, gravosa. scrive S. Agostino nella lettera CXXVI, Tale cura del beneficio « Mi è « « « che la procura di tutte queste cose eoclesia stiche, di cui si crede che noi abbiamo la è tollerata non amata da me, la servitù che io debbo alla carità dei per fratelli e al timor di Dio: di maniera che «signoria, « « io « se « fìcio, anime non potessi e lo studio indefesso delle divine. delle Agostino temporali, tanto meno potrà esi un Parroco, che oolontariamente ha franca va faccende mersene accettato so. farne senza, salvo il mio ufo ». Ma se lo zelo delle lo bramerei un cose dalla procura ufficio cui "tale dovere è Stia pur fermo il principio che il annes tem- 4 porale ha che ufficio di non Chiesa fa al clero di mezzo: la ma obligo que pei fini d'ordine superiore. Questa verità bisogna va assodare fin da principio. per ben comprendere quanto si verrà in seguito esponendo: sopratutto non sto conservare mezzo si dimentichi che la Chiesa vuole che il Be neficio sia deteriorato, e fulmina la n'appropria una parte. Or bene, vedremo in seguito come, anche sen za spostare i confini del beneficio, uno se ne possa appropriare una parte col vecchio si stema di sfruttamento, che ora la scienza in non scomunica a chi se armonia colla coscienza cristiana condanna. CAPO II. Lo stato dei Beneficii Parocchiali. Ogni nonica, di e Parroco all' atto dell' istituzione colla conservare mano Vangelo, giura i beni del Beneficio da diligente padre anzi la stesa sul fertilità. di ca buono famiglia migliorandone Queste terre protette da giuramenti, che periodicamente si rin da secoli, a 'quest'ora dovrebbero es sere veri giardini. Invece è avvenuto preci samente l'opposto. Non condanno ne�suno, constato semplicemente un fatto. tanti novano 5 Non è chiali i quali dànno miserando sè stessi per lo squallore In certi paesi non avete dare fini quali sono sono cui a sono di ridotti. di doman le terre del Parroco. I con Ove v' imbat proprietà. un le lucertole non alzando lo ri produzione Renzo, spettacolo bisogno campo dalle spighe tristite ed ingombro di rovi, in se Paro c nettamente determinati dai contra sti colle circostanti tete in Benefici i incontrare raro trovano rare un sguardo vedete sul reale colle della classicamente descritta da siete sicuri di non prato in ove protezione d'ombra; vera e ed errare. Quei una vigna di Manzoni, fondi sono del Beneficio. cinquant' anni va operandosi una vera agraria in Italia. La coltura in tensiva ha trovato fautori ed apostoli un po' dappertutto. U aumentata popolazione, i maggiori mezzi di trasporto, la viabilità migliorata hs.nno reso necessario e rimune rativo ad un tempo 1'aumento della produ zione. L'istruzione agraria predicata un po' dappertutto ha abbattuto quella barriera di pregiudizi e di errori, che contrastavano il Da rivoluzione passo al progresso della nobilissima arte dei campi (1.). E sotto l'impulso di queste causo (1) Chiamo una campi l'agricoltura per usare di Quest' appellativo però è scientifica L'agricoltura, come avremo campo d'os- arte dei frase fatta. mente errato. 6 la produzione ove s'è accresciuta d'un terzo, ove s'è addirittura duplicata. Solo il Clero s'è mantenuto straniero generalmente questo largo movimento a d'idee di progresso. Mummifìcato nelle idee di altri tempi, rinchiuso religiosamente nella e Sacrestia, non ha sentito il nuovo ossigeno che spirava sulla e mentre tutto s' è mosso, egli è nità, sua: soffio di benefico 'uma rima sto fermo. Onore al sempi col nuovo Non vero. di chi non mancano solo ha movimento idee si è fatto luminosi saputo d'idee, ma e orientarsi di queste E la bella idealità del apostolo. Parroco agronomo, magistralmente delineata dal più geniale degli agronomi antichi, Ah tonio Ottavi, nel suo Don Rebo, s' è quasi incarnata in nosciuto e parecchi e conosco, Parroci ch' io dei quali ho tutti a co sono note le benemerenze. Ma simili esempi sono rare e lodevoli cezioni. Ho la coscienza sicura di ec non avere esagerato il fatto, ma d'averlo semplicemente fotografato. I Benefici i parocehiali i quali da un giuramento solenne impegnato avanti a Dio, dai comandi espliciti della Chiesa e dal progresso agrario attendevano una paservare più tardi, è una ce, la regina anzi delle tutte le altre. vera industria trasformatri industrie.ie che rende possibili 7 rola di risurrezione, rimasti sono general mente nell'antica sterilità. le Indaghiamo cause questo fatto. di CAPO III. Le cause della decadenza. cagionarono lo squallore di alcuni Benefici i parocchiali, o che almeno impedirono a molti di risorgere allo stato di floridezza, sono parecchie. Non tutte agirono contemporaneamente ed in egual misura: è però innegabile che il fenomeno poch' anzi Le cause che descritto vuolsi attribuire almeno ad esse. Le suddette cause sono una di sei. Studiamole parti tamen te. § 1. Chiamo sembrava verno dei buona all' nome DAMOCLE. la minaccia con nuova L'appetito ·i nostri all'occhio DI confisca di que residuo della proprietà fondiaria della Chiesa. dicono SPADA questo con tinua d'una st' ultimo LA - viene mangiando, alpe, é buoni vicini d' oltr' impaurito nostri vecchi dei temerario il sospetto incameramento conventi, dei Vescovi della e dei non che il Go- proprietà Canonici e , 8 altri Benefìcii degli laicali, aggiungesse que parocchiali. st' ultimo boccone dei Beneficii A legittimare tale sospetto atti del Governo: le inventarii concorsero ripetute inchieste molti - gli compilati le commissioni gover native nominate per lo studio della conver sione, e più che tutto 1'articolo della Legge - guarentigie in cui si sanciva: La pro prietà della Chiesa sarà regolata con legge posteriore. A tutto questo s'aggiungano le pressioni che certi Farisei del progresso non sulle « » han mai cessato di esercitare sul perchè facesse pesare la sua e tosto si comprenderà come mano governo sul clero, simile minaccia dovesse necessariamente e fatalmente influire sull'animo dei e soffocare le buone Parroci iniziative. pericolo d'una confisca a molti sem brava così imminente, che credettero miglior partito subire ingiustificati aumenti sulla Ed il tassa di manomorta, nella speranza che in base alla medesima sarebbe loro tassato l'as segno parocchiale dopo la conversione. E' canone antico che l' incertezza del pos sesso è il più fatale nemico della proprietà fondiaria: tribuì e quest'incertezza ad fatalmente del domani avviare allo con sterili mento molte terre Per conto mio ricolo d'un parocchiali. ritengo immaginario incameramento, e ne dirò il pe più 9 sotto le Ma il timore ci ragioni. fu certo l'ultima delle molti dal 2. § migliorare LA - cause QUAL1TÀ D' parola ove Ciò è fredda verissimo proprietà chiuda il più nobile della carità. È pe sem. mento che ci muove a con il sentimento della cuore rò non USUFRUTTUARIO. egoisticamente et tuum. meum e i loro fondi. S. Giovanni chiama la fu, che trattennero all'altro il umano siderare .. maggior predilezione la cosa di possiamo dire è mia, in confronto col l' altra di cui abbiamo semplicemente 1'uso. I! Parroco, costituito usufruttuario del be neficio, non può sentire quell' impulso natu con cui rale che ci proprietà; lentieri ai prietario. naturale, muove i suoi frutti, E a occhi si volgono più di cui solo questo intatta la conservare è vo pro ta:lmente Parroci i quali sentimento che io ho conosciuto verace è ignora vano persino la strada che mena ai fondi parocchiali; mentre prodigavano cure assidue e vistose somme pel patrimonio paterno. È verissimo che il prete troverebbe nella fede di cui è maestro, ed in quei sentimenti che attinge direttamente all' altare, quella forza che è necessaria ad emanciparsi da o gni altro sentimento egoistico. Ma anch' egli è uomo, e se del prete di vina è la missione, 10 divino il carattere, non ne viene di guenza che divine debbano sempre idee, i suoi sentimenti, tanto sue sue conse essere ]e meno le opere. Nella vecchia sufruttuario agricoltura i diritti dell' u antagonistici coi diritti erano della proprietà. Considerandosi allora ra come una miniera, quanto più si di va prodotto, tanto niera decresceva proprietà. danno e evidente della D'altra parte l'usufruttnario per innalzare la fertilità del aveva il valore della mi più con la ter estrae altro mezzo podere goduto non stallatico, all' infuori dello siccome ad utilizzare tutto lo stallat.ico si richiedono tre coltivazioni successive, niva di conseguenza che ogni fertilità esponeva a rischio un ne aumento capitale ve di con danno dell'usufrnttuario. La scienza moderna ha portato I'armon.a fra vedremo una più sotto la terra macchina che il concime in i due diritti, Come non trasforma prodotto. è miniera, ma annualmente Così intesa l'agricol tura, si rende di tutta evidenza come l'uso della terra non sia di pregiudizio alla pro prietà: anzi quando ci uest' uso è governato dalle norme del sistema teriorare la terra ne Solari, anzichè de aumenta gradatamente il valore. Daremo pensiero. più sotto maggior sviluppo al '11 § 3. LE - MIGLIORIE Il Codice Civile tuario debba mento della penso delle NON che l' usufrut ogni deteriora prescrive rispondere di COMPENSATE. diritto a com goduta, e fatte. Il concetto a cui migliori s'ispira questa legge, a mio modo di vedere, è radicalmente sbagliato. Si suppone cioè che la terra abbia un valore assoluto in sè, indipendentemente dal lavoro umano e dalla fertilità in atto che ne è la conseguenza. È il vecchio la cosa errore leginlazione senza agricolo che è entrato nel quest' errore fon agricoltura avremo italiana. Di damentale della vecchia occuparci più tardi. l'ingiustizia della legge che campo di A dimostrare sul medesimo si fonda basta constatare il fatto. Il valore della terra è sempre determina quantità dei prodotti che se ne pos sono ricavare. Così, ad esempio, una vigna to dalla è sempre pagata il doppio ed anche il tri plo del campo perchè doppio o triplo ne è reddito, ed al confronto maggior valore l'orto od il il mano che i frutti aumentano il valore del fondo che li Ma io domando: chi appartiene temente a a colla frutteto. cresce ha Man anche produce. Questo maggior valore rigore di diritto? prodotto. chi l' ha vigna a Eviden 12 particolare, eccovi qui un Beneficio parocchiale. Il valore commerciale del fondo, desunto dal reddito, sarà, ponia Nel caso mila lire. Il di 50 mo nostro Parroco, che attività ne è capitali, parte investito, spendendo a vigna ed a frutteto, im pianta alberate di gelso, riduce ciò che era gerbido a coltura. In capo a pochi anni il reddito del Beneficio è triplicato. Ora a' ehi e del fondo riduce verrebbe mai in testa di affermare che que sto maggior reddito è frutto della terra e non de'i capitali fondo da L. da Le 50 mila lire di forse mie il no: spesi? me 50 mila sale a legislatore Banca con un non sono diritto, e non di tratto Ma penna sentenzia che appar come se il Di giorno tutti i valori della Cassa e mila. maggior rigorosa giustizia? tengono alla terra. Sarebbe rettore d'una Banca un bel che 100 valore titolo di a cancella il mio se Il valore del L. di chi li ha affermas sono della depositati. Un Parroco dovrà forse contrarre un' im per realizzare migliorie nel suo Be nefieio. Interviene il Codice e dice: il debito prestito è del A me che Beneficiato, non nostri il capitale è del Beneficio. sembra talmente so spiegarmi assurdo il concetto, come mai nessuno dei deputati agrari i abbia cercato di met tere la nostra legislazione in armonia col progresso agrario. 13 Ove giorno, ed auguriamoci non SIa legislatore disponesse che l' usu un il lontano, fruttuario avrà diritto ad un equo compenso, sia pure parziale, delle migliorio stabili in trodotte nella cosà goduta, compenso che in certi casi non è negato agli affittuari i, io non dubito che molti Benefìcii risorgerebbero a nuova vita. Ma finchè avrà forza di legge l'articola assurdo di cui parliamo, rimarrà sempre grario, grave ostacolo un ed facile una scusa lendo camminare addita la al progresso per chi non legge a vo che lo tien ' rormo. È vero gliorie Ciò è che il Codice tiene conto delle mi come com penso troppo poca migliorie procedano rioramenti. Ciò dei deterioramenti. Si suppone che le di pari passo coi dete cosa. assolutamente non è. Chi migliorare una parte del supponi bile lasci deteriorare l'altra. D'altronde le migliorie che eccedono i deterioramenti rimangono sempre senza com penso. Se la legge è ingiusta ove si consi deri in modo generale, appare addirittura iH niqua in confronto coi beneficiati. Il governo nell' affidare al Parroco la temporalità d'un spende capitali per Beneficio non è Beneficio non dimentica mai di inserire nel l'atto di possesso salvi sempre i diritti del lo Stato. Ora' nell' intenzione del governo questi diritti si compendiano in una sola pa- 14 rola: incameramento dei Beneficii. È in que che il governo burocratico inco le migliorie, salvo poi a rimprove sto modo raggia rare il Clero che i Benefici i sono malan dati. § .4. I PREGIUDIZI Blasphemavit!! vedere delle dirà DELL' ASCETICA. forse ca use nel qualcuno in campo l'ascetica che determinarono la messa dei Benefìcii come una decadenza scomu parocchiali. Via, d'intenderei. nicatemi, piuttosto C'è un' ascetica che allarga la mente ed il cuore e rende l'anima sacerdotale più de non facciamo sta all'adempimento di tutti i suoi doveri: ne dico tutti, perehè l'ascetica crifica nessuno. C'è all' opposto un' altra vera scetica dalle idee grette fizza il cuore volendolo miserisce la mente non sa a che atro piccine, innalzare, che im anzichè allargarne gli e prima ha il suo fondamento Vangelo, quella insegnata dai Padri e praticata dai Santi. V altra squilibrata quando pensa, disarmonica quando opera, a sfissiante quando insegna, ondeggiante fra l'e goismo dell'uomo e la legge predicata da Cri sto, s'adagia in uno sfibrante quietismo e crede di passeggiare pei cieli solo perchè n' ha os servato col canocchiale le stelle. La prima orizzonti. La nel ed è 15 Papa; l'altra si sgola a ri rornpi ìl collo (1). È quest'ascetismo nevrostenico, dalle allun gate fimbrie farisaiche, che segnandosi di Croce ed ostentando malinconico zelo, ha gridato: E che ha a fare il prete nei campi? Il prete confessi, preghi, mediti e lasci l' a gronomia ai bifolchi! Nemo rnilitans Dea implicet se negotiis saecularibus. Nè si creda avanti col grida: petere: Fnrno che ti che tale pregiudizio sia mia invenzione. di Di tali mummie fossilizzate nell'ascetica del la manzoniana Donna Prassede sciute parecchie. antidiluviano, lico di far Ricordo che ne un ho cono Parroco all'invito del Sindacato Catto prenotare al Comitato parocchiale il concime ed il solfato di rame, rispose dolezzato che il suo Comitato "non s' scan occu pava di simili rnondanità. Beato lui! e più beati i Parocchiani, se l'aspel'ges del prete poteva sostituire la Macchina Vermorel, e se santa faceva i miracoli del un po' d'arqua nitrato di soda. Sono aberrazioni rare, lo so, ma pur ci L'ascetismo muffito di costoro mi fa sono. ricordare l'ascetica di lendosi appartare quel topo, il quale dal mondo si ritirò a vo far (1) Quest'ultimo meg lii che ascetismo potrebbe con venientemente chiamarsi Giansenismo, il quale non è altro che una nuova ed inverniciata Fariseismo, pratiche trascurava i sentimenti che mano la sostanza. riproduzione, del religione a pure della religione for «he riducendo la vecchio 16 vita romita in un cacio parmigIano: e là in beata contem dentro chiuse i suoi giorni plazione, emancipato da ogni fatica ed al riparo delle unghie del gatto. Ma, buoni maestri di meccanica perfezione, non capite che così dicendo ed operando voi ripetete a vostro danno il farisaico linguag .gio dei più astuti nemici della Chiesa? Non han forse battute le mani alla soppressione delle mense vescovi li protestando che le mani consecrate dei nostri Pastori s'imbrat tavano nel cende? Non - giorni ce temporali fao già forse tutti l delle maneggio lo cantano il ed in tutti i toni che restare nella sua Sacrestia per prete deve non sfatare agli occhi del gregge il suo prestigio? Ma allora perchè la Chiesa minaccia scomuniche e a chi usurpa, a chi compra ed chi solo affitta i beni ecclesiastici? fulmini anche a Se l'industria dei sottana campi sacerdotale, col decoro della, cozza fate una cosa: pregate il governo che alleggerisca tutti una buona Ma noi volta di questo mondano fardello. - non dobbiamo agire dizii, del nostro nè dalla nostra inerzia nè dai pregiu prendere norma siano pur questi predicati nel nome dell'ascetica. Nostra maestra è la Chiesa: E fìnchè la Chiesa che con non cessa violenza le fu di tolto, e reclamare minaccia ciò can cellare dall' albo dei cristiani chi s'attentasse 17 stendere le unghie rapaci ciò che ·su ancora resta; finchè la Chiesa fa obbligo ai Be neficiati di tutelare l'integrità ed i diritti di le questo patrimonio, ficio sia varrà mai nessuno suadermi. che l'aver cura del proprio missione colla incompatibile a per Bene del Parroco. Ho accennato dell' ascetica come decadenza di sto di qui Beneficio: argomento ritorneremo svilupperemo § 5. IL minor con NATURALE Anche i benefici pregiudizi determinante causa qualche ai volo ma più della su tardi que lo e fretta. ESAURIMENTO DEL SUOLO. parocehiali seguirono sorte di tutte le altre terre coltivate da la se coli. L'esaurimento di questi poderi, più che dell'uomo, si deve attribuire della vecchia agricoltura. I capi all' indolenza ai canoni saldi dell'antico sistema di coltivazione due: 1°. la ribile: 2°. a potenzialità mantenerne in basta il lavoro toria e atto la fertilità lo sts llatico che .. Ed in base produce. predicavano erano della terra è inesau a noni si le miracoli della terra vergine, ogni questi due arature e si fat ca profonde, i qualificava col titolo pomposo di dote tutto lo strame che il podere produceva, quasichè coi sussi di di tal dote la terra nel più non a vesse neppure lontano avvenire ad esaurirsi: 18 Ai due canoni accennati la agri. nuova oppone due diametralmente oppo sti: 1°. La fertilità si esaurisce. 2°. A man coltura ne tenerla in atto stallatico non prodotto la terra basta nè il lavoro nè lo nel podere. Dio cosa finita solo è in finito, e essere inesauribile. Sostenere il contrario che un errore È vero e ciò altro come agricolo è una non eresia. vera che nel mondo nulla va distrutto, che noi chiamiamo distruzione che la dissoluzione elementi onde è della .può più non è negli cosa composta. Ma si noti che prodotti agrari non avviene come dei vapori dell'aria. Questi dall'oceano passano ai continenti e convertiti in pioggia ne purificaterra e per la no l'atmosfera, bagnano la dei . via dei fiumi ri tornano al tirsi di nuovo dotti del suolo nano suma là ove in . campi: maggiore regolarmente più sono città, una mare per con ver iu vapore ed in acqua. I pro e parte partiti. più non Una non tor si con parte trova la via valica le frontiere: la assimilata dall' organismo dei parte umano fa cap? al Cimitero, e sarebbe inumana bar-. barie e sacrilegio inaudito ritornare questa polvere benedetta alie biade dei Basta lo stallatico a rata la fertilità? No: per la che la parte non può essere Se da una botte al campi. mantenerne mattino inalte semplice ragione uguale al tutto. io spillo due 19 litri ed alla sera restituisco ne uno, sia pur grossa la no che il recipiente è arri va un Tale vuoto. gior era la della vecchia pratica Ogni reni botte, solamente anno noi prodotto: un agricoltura. asportiamo dai è nostri ter sottrazione una questa che noi facciamo alla fertilità della terra. La chimica con analisi elementi di i sono gli principali paziente ha deter questa sottrazione, ed l'azoto, il fosforo, la potassa, minato quando noi abbiamo fat to l'inventario dei prodotti ottenuti nel corso dell'anno, noi possiamo sapere con matemati ca precisione quanto fosforo, potassa ecc. noi abbiamo sottratto al podere. Che cosa restituiamo noi al podere? Noi vendiamo il frumento; e gli elementi di .cui si compone, e che' abbiamo preso alla terra, la calce più non tutti che ecc. gli Cosicché ritornano al campo. Così dicasi di altri prodotti. Del bestiame stesso il foraggio e che produrre il concime, consuma na per dico, noi vendiamo il latte ci resta? È e è la macchi del la bestiame carne. Che estraendo se, noi, gran dalla terra per due, noi restituiamo uno. Ogni anno il bilancio si chiude quindi con perdita. cosa Neanche prato e ove cosa tutto il podere è coltivato a tutta l'erba viene consumata dalle be stie sul fondo stesso, neanche allora basta lo stallatico a mantenere inalterata la fertilità, Antonio Ottavi ha ra con una dell'ingrasso. Tutta la che la stalla produce assimilata, che maia gliore frase ardita chiamato il bestiame e e carne tutto il latte è altro non ma ve distruttore un più non' torna che erba alla conci passa. al mercato. Anche nella mi delle ipotesi abbiamo dunque una fer ma tilità decrescente. perchè presenta che parte della fertilità che il una il letame non rap fieno sottrae al A rendere esposto podere. più evidente quanto è sopra mi varrò delle cifre. Supponiamo che la terra abbia la poten zialità di cento prodotti, e chiamiamo 100 la sua fertilità. Ogni anno si sottrae un prodotto che chiameremo 2. Noi restituiamo il letame che, come abbiamo visto, non rap presenta che uno. Avremo quindi questa formola matematica: fertilità letame prodotto 1. anno 100 2 + 2. » 99 2 » 98 2 3. Ognuno vede che con no lungo verso 99 1 +1 = 98 +1 = 97 una lità si c'ammina diritto in residuo fertilità simile contabi tempo più o me 11 fallimento. Questa formola ci spiega tan te cose: 1. Come l'agro romano, e diverse altre fertilissime, che la storia chiama i granai dell' impero? siansi ridotti a lande isterilite, zone 2t È la storia questa della vecchia agricoltura. Si cominciava, col 'la e pascolo, e man s' allargava cresceva famiglia pascolo sul anche anno campo, rotto si semina va frumento. I raccolti si succedevano che che mano il splendidi la indi si percorreva di sussidio senza per qual concime: discendente parabola più sopra descritta, finchè si arrivava all'e saurimento completo del suolo; e dove prima spica tornava a pascolare la pe Difatto, nell'Italia meridionale la zona, la cresceva cora. sterile nel 1860 era di soli 97.080 ettari: nel 1870 divenne di 128.700 e di nel 1895 un milione di Ettari. Quanti se saranno fra dieci vent' anni anni, si muterà sistema? non 2. Si disse che la vanga ha la punta d'oro: più ragione si dovrebbe dire che è un con ladro in guanti gialli, perchè si non con il vecchio aratro, di rubare mo tenta, destamente in piccolo, ma scende a saccheg come giare le profondità diligente famiglia, come vecchia di anche e del terreno. 3. coltura da finora fu intesa presentemente Che buon è da molti la padre e come praticata, saccheggio, e che quan to più buono e diligente era il padre di fa miglia tanto più impoveriva i figli (1). era semplicemente un (1) La coltura da buon padre di famiglia sione dell'intento d'una necessità era l'espres morale, cui la socie- Anche i benefici i parocchiali seguirono la poderi, data l'esauribilità della terra e l'impotenza in cui s'aggirava la vecchia agricoltura a mantenerne immu tata la fertilità. I benefici i hanno però un vantaggio in confronto cogli altri poderi, e sorte di molti altri q uesto sia detto a consolazione di molti. Siccome le arature furono quasi sempre su perficiali, ne viene di conseguenza che I' e superficie: mentre in altri poderi profondamente scassati la steri lità è discesa più basso, Sotto questo aspetto saurimento è solo alla i nostri buoni Parroci furono davvero di famiglia, diligenti padri l'ideale, perehè accontentandosi anzi schini raccolti mente" il sori vecchi e un i furono di me impoverirono soverchia lasciarono pei loro succes fertilità sepolto nei campi. non suolo, e tesoro di tà si sentiva ne obbligata verso la terra: allo stesso modo responsabile della figli, così l'agricoltore si deve ri conoscere responsabile dell' esistenza dei futuri nella conservazione della fertilità, elemento primo e fatale di questa possibilità. È l'espressione dell'istinto di so che il padre si sente naturalmente buona condotta dei lidarietà di chi esiste questo era con compendiato strinsecarsi nel in chi deve esistere. una frase e colpa era di consisteva appunto fatto, la tutti Che se poteva non e non e del nel principio il solo agricoltore; e logico ed errato del concetto economico che ha domi nato fino al giorno d'oggi l'intera socialità, la quale non ha mai saputo spiegarsi a dovere il senso lettera le e specifico del subjicite eam (terram) della rivelazio ne. (SOLARI). 23 OAPO IV. Il sistema Solari . qual mezzo rapido ed economico per rialzare i Beneficii. Di fronte a questo progressivo esaurimento del suolo in perfetta antitesi col progressivo aumento della popolazione sulla faccia della terra, l'umana ragione fu tentata di levare contro Dio un lamento, che mia. Dio ha creato l'uomo vera era e non gli bestem ha for niti i mezzi di sussistenza: Dio ha detto alla prima coppia : crescete e moltiplicate, riem pite la terra: e s'è dimenticato di dire alla terra: moltiplica la tua ferdilità. L'arduo problema reclamava una pronta fronte all' ragione ed proposi dogma zione: inesauribile è il suolo perchè Dio solo è infinito. La Teologia morale poi chiama soluzione. Di all' istesso bestemmia suona umana eresia la l'asserire che Dio visto alle creature. Dio mando all' crescere l' uomo di aveva e non vano umana altri concorrenti al pane un co moltiplicarsi: prudenza benediceva volontariamente infecondi, perchè ma ha prov dato già ai talami allontana scarso. 24 Solari affrontò il grave problema, che non solo un problema economico, ma questio era d' alta moralità ne cimentò attorno potente, e plesso di domestica tutta con e pubblica; si l'energia d'un genio propose una soluzione «on un com dottrine economico-sociali-morali noto sotto il di sistema Solari. nome Non è mio intendimento integrità, tanto meno esporlo lumeggiarlo nella sua sotto l'a spetto di teoria sociale. Per lo scopo che mi sono proposto è sufficiente considerare que sti tre punti: ta. 3.° 1.0 Che s'intende per sistema che presen vantaggi economici Facilità dì applicarlo. Solari. 2.° I § 1. OHE E Il sistema Solari tre ce.pisaldi: colla coltura IL SISTEMA SOLARI. s'impernia tutto su questi gratuita dell'azoto leguminosa: 2°, antici 1°. Induzione d'una pazione completa dei sali minerali occorrenti ai prodotti: 3°. Il letame prodotto nel po dere destinato come fondo di fertilità pei figli. All' occhio attento del Solari non era sfug gito un fatto di capitale importanza, sul quale aveva già fermata la sua attenzione Giorgio Ville, distintissimo agronomo fran cese. Il fatto era questo, che dopo la coltura di una leguminosa il frumento cresceva più 25 rigoglioso. mente ne La conseguenza, che legittima nasce, è che la leguminosa deve lasciare fra le zolle te benefico pel elemento un sommamen Colla costanza del frumento. genio Solari studiò il fenomeno, ed intuì ciò più tardi la chimica ebbe dimostrato, che la leguminosa assorbe direttamente l'azoto dall' atmosfera, ed ha la proprietà di fissarlo che sul terreno. Nessuna importanza per scoperta del secolo XIX va paragonata con sociale questa; 1'induzione gratuita dell' il pane all' umana Nessuno creda esagerato ferma. Le sorgenti dell'azoto nitrato di soda ed il solfato già si prevedeva che in un azoto assi famiglia. quanto qui curava sono "i af due: il d'ammoniaca, avvenire non e trop po lontano questa doppia sorgente rimarreb be esausta. Gli economisti impensieriti delle sorti dell'umanità mica il riati elementi della terra za affidato alla chi perchè c0g1i creasse sva artificial pane, che il suolo più non pote fornire in quantità sufficiente. Solari sen mente va problema avevano del pane, quel l'alambicco del chimico, in un lampo d'in che accanto all'uomo la Prov gegno scoprì videnza aveva lavorio l'azoto posto un vegetale, che con strappava all' atmosfera diffondeva pel suolo. La legu misterioso e lo minosa divenne il veicolo della per cui dall'atmosfera tenere l'umana Provvidenza, passa l'azoto famiglia. a man 26 felicitarono Tutti Marconi che attraverso i turbini lanciare giunse a dell' Oceano il pensiero dell'uomo; quanti felicitarono Solari che svelò all'Italia il segreto del manteni mento dell'uomo, strappando all'atmosfera il primo elemento del pane? Ogni quintale di frumento contiene un minimo di Cg. 2 d'azoto. Ammesso che la produzione italiana sia di 32 milioni di quin tali, sono 640 mila quintali di azoto che occorrono per questo prodotto. Commercialmente l'azoto vale L. 1,50 il Cg. Accettando tale prezzo commerciale, l'a zoto contenuto nei 32 milioni di quintali di frumento presenta ni di Lire italiane. un valore di 960 smisurato cumulo d'azoto è dato mente dall'aria. Non e di salutare Parma il vero gratuita abbiamo ragiorte noi i taliani di indicare in Solari stra, milio Nel sistema Solari tale nel una gloria no vecchio marinaro di benefattore dell'umanità? Assodato il fatto dell'induzione dell'azoto, Solari con chiuse: al frumento farò precedere una leguminosa (il trifoglio per ora) e mi propongo di ottenere cento quintali di forag gio e venti quintali di frumento per Ettara. produzione, occor quintali perfosfato, 4 di potas sa e 4 di calce che Solari anticipò al trifoglio, lasciando che questo provvedesse dall' atmo- Per ottenere revano questa lauta 4 di 27 , sfera l'azoto occorrente per sè e pel frumen to successivo. Il più splendido risultato co questo primo esperimento, il quale aprì ronò un' era novella alla nostra agricoltura. Nel concetto Solari ano la terra una miniera da saccheggiare, non ma un è utile più mec canismo per trasformare il concime in pro dotto. Gli è come in un telaio: tanto filo dà tanto tessuto. Il telaio di nulla suo aggiun ge, trasforma e lavora la materia prima. Co me si vede è la matematica trasportata nei campI. Per tal modo chio _ l'agricoltura. uscita dal addivenne industria empirismo, vec rome si distingue nel modo stesso e per le stesse ragioni per le quali si distingue la proprietà della terra da tutte le altre proprietà che possono gio vare all'uomo. Ogni altra proprietà può es tutte le dalle altre, sere distrutta no, mentre la determinata senza distrutta e violare il diritto d'alcu proprietà dalla sostentamento quali del Di vina dell'umanità, senza suolo, essendo Provvidenza al può presenti non essere violare il diritto dei del futuri. Per la drone veva lo va prima volta l'uomo si della terra. È ben vero sentì detto ad Adamo di sottomettere il .subjicite cam) posto sotto i allarmando che tutto piedi pa che Dio a suo ave di lui. Ma fino ad og- 28 l'uomo fu l'umile schiavo della terra; an zichè comandarla, come imponeva l'econo gi mia del creato, l'uomo ne subiva i capricci. Di qui è venuto il secolare. discredito in cui fu sempre mantenuta l'agricoltura. L' agri corto re schiavo della t=rra, perchè impotente non solo rialzarne la fertilità a ma ad im divenne altresì s'chia pedirne l'esaurimento, dell'uomo, schiavitù che abolita per me rito della Chiesa continuò fino a ieri nel fat vo to, consecrata dalla legge e dalla tradizione. agricoltura, schiava dell'errore e dell'in All' dustria, accasciata nell' umiliazione e nell'e saurimento, Sola.ri. ha detto una taumaturga parola: Sorgi e cammina. Ed ella sorse per prendere il posto che le com pete quale re gina delle industrie. L'umile schiava, alzatasi regina, comandò alla volere all' terra, im pose azoto dell' aria, ed ora il suo cammina di pace e di progresso. Con tale sistema non è più possibile che davvero, apportatrice il suolo venga ad esaurirsi come nella chia agricoltura; anzi la fertilità crescerà anno. Nel sistema viene coltivato bile duplicare a Solari metà foraggio. del ogni terreno Ciò rende almeno il bestiame. vec possi Fu detto che la stalla è la pietra fondamentale d'ogni ragione, perchè la stalla è la fattoria, ed sorgente della fertilità; Solari a conto lo' stallatico. Per la non mette in produzione agra- 29 ria il concime occorrente: tutto egli anticipa lo stallatico viene interrato aumentare per la fertilità del terreno. Per rendere evidente la bontà del sistema mi servo di ancora formola. Chiamando una 100 la fertilità naturale del terreno: 2 il cime 2 il anticipato; stallatico prodotto avremo: fertilità concime anno 100 +2 prodotto 2 .2°. anno 101 +2 3°. anno 102 +2 1°. Di qui si vede che agricoltura ogni anno cio con un' unità lari si chiude immaginare rebbbero divenisse con ottenuto: 1 lo le a con + 1 == 101 -2 + 1 == 102 -2 + 1 == 103 mentre colla si terre, coltivatore è di chiudeva vecchia il bilan di meno, nel sistema So un'unità in più. Chi può qual grado pratica stallatico ove di fertilità la coltura universale? L'ideale avere terra da sali solariana orto; d'ogni e col sistema Solari l'ideale può diventare realtà. agricoltura era l' arte d�l sac la nuova è precisamente l' agricol cheggio: tura del buon padre di famiglia. Non si pre occupa solo dell' oggi, ma volge lo sguardo previdente al dimani; non pensa solo a sè, ma anche ai figli ed a tutta Fumana famiglia. La vecchia questo pnnto sia consentita una osser che si rannoda con quanto ho e nel sposto primo capitolo. La Chiesa fa obliA vazione . so go al Parroco di non deteriorare le terre del suo benfìeio, anzi minaccia censura a chi ne aliena o se ne appropria una biamo visto che colla veccchia parte. Ab agricoltura si termina colla distruzione del fondo. Poco im porta che rimangano inalterati i confini quan n' è annientata la fertilità. Ora si do manda: non è conforme allo spirito ed ai do se comandi della Ohiesa abbandonare i vecchi metodi ed attenersi al sistema Solari? Se è abbattere pianta perchè il be neficiato può servirsi della cosa (che nel no stro caso sono i frutti) ma non ha diritto a distruggerla, non è forse maggior peccato esaurire la fertilità delle terre? Una pianta varrà venti lire, quanto varrà la fertilità i niziale d'un podere? La Chiesa nei suoi co mandi s' é attenuta alla tesi generale: servi tevi ma non deteriorate il fondo, e non po teva certamente precorrere i tempi, nè era Sl.O compito prevenire le conclusioni della peccato scienza. Ma lato, può ora una che questa scienza ha par tranquilla la coscienza d'un rimanere Parroco, il quale persiste nei vecchi di sfruttamento? Si noti che io il fatto nei suoi dividuale, ma non sistemi discuto rapporti colla coscienza in principii universali della coi morale: i misteri della coscienza solo agli occhi di Dio. Affermo çl' averlo dimostrato, sono però, che la vecchia svelati e credo a�ricol- 81 semplice ladroneccio, onesto fino ieri, perché inconscio, ma non più perdo nabile oggi, e tanto meno perdonabile in chi ha giurato di guardarsene. La. legge morale tura era un a muta nella non cetti si sostanza, ma i suoi pre in armonia coi nuovi fatti sua svolgono che la scienza ed il progresso ci svelano. O la Chiesa concede l'uso ra è un fatto che del Beneficio, zione: è pure certo modo si ta ma un non distrugge quando la fertilità: terzo struzione grario: tollera la ne distru altro fatto che il fondo in se n'è distrut fatto è che conduce il vecchio a tale di empirismo a quarto fatto che il sistema Solari so lamente rende possibile miqliorare il, benefi deteriorarlo, come esige la santi giuramento impegnato. Quale è la cio anzichè tà del conseguenza di questi quattro fatti? Se ne lascia la deduzione alle coscienze illuminate ed oneste. § 2. VANTAGGI ECONOMICI DEL SISTEMA La teoria Solari finora tita. Dovunque fu tà balzarono fuori quintali di di applicata come foraggio frumento coi per Ett. anche sui tetti, l'esperimento, non SOLARI. si è mai nella sua smen integri per incanto i cento relativi 20 quintali Questo posso predicare perchè da 12 anni ne faccio 82 Ma il concime costa, dd il maggior pro compenserà la spesa? Certo che il con bisogna comprarlo, ma non si dimen che il reddito netto è sempre in ragio dotto cime tichi del reddito lordo. Tutte le ne tura rimangono invariabili, quattro le Quando piano « spese di col siano venti siano sementi che il campo produce. io venni in Parocchia i campi del coltivati colla vecchia rotazione erano frumento-granoturco »; sul colle il frumen to s'alternava col maggese. La della e . meliga era d'altrettanto di dieci quella produzione quintali all' Ettaro, del frumento. Ove il in rotazione col maggese la pro grano duzione era di undici quintali. Assegnando al era frumentone il prezzo di L. 15 al quintale, ed al frumento Lire 22, ogni due anni il cam po del colle fruttava· L. 242, quello L. 270 per cadun Ettara. Introdotta la coltura Solari tanto al del piano no che al di medica colle, e di la Q. pia fu di Q. 100 20 di frumento. Assegnan produzione do alla medica il prezzo di L. 5,00 abbiamo un reddito L. 500 per la medica, e di L. 440 pel frumento: in due anni L. 940'- Sia pure che la doppia anticipazione del concime sia di L. 140: sta il fatto che ci rimangono di reddito L. 80v. 33 Avviciniamo le cifre: Reddito di due anni d'un Ettara : Col sistema Solari L. 800 Col sistema antico Maggior reddito L'avvicendamento » L.430 frumento in confronto col sistema Solari quest' 370 e maggese ci conduce a altro conto: L. 800 Sistema Solari Maggese Maggiore » reddito 242 L. 558 Queste cifre hanno un' evidenza inoppu gnabile, e sono quelle che presenta il mio bi lancio prima e l' dopo due Ettari di terra U.:lO dei concimi. Con famiglia può, man tenere due vacche in istalla e produrre quinto 20 di frumento. Domando io: quanti di q ue sti piccoli proprietarii patiscono in vece di una fame!! Non è forse opera di fiorita carità insegnare a questi contadini il modo di e manciparsi stabilmente dalla miseria? Se nel concetto cristiano l'elemosina chi di patisce fame, d'acqua, che è d'un pane a od anche solo d'un bi chier molto di meno, a chi ha sete, è fatta direttamente a Gesù, il gran de amico dei poveri, come non dovrà allie tarsi la coscienza d'un un alla pane od famiglia un prete quando; anziohè bicchier del povero d'acqua, quintali avrà dato di frumenH 34 to ed Ettolitri di vino? Speri riso riconoscente di Gesù: nel giudizio si troverà fra i fedeli: è impegnata la. divina nale 3. FACILITÀ § costui nel sor del fi giorno buoni' e servi promessa. D'APPLICAZIONE. salariata dal Governo, uffi rappresentata nelle diverse Catte L'agricoltura cialmente dre ambulanti e nei varii lstituti agrari i del regno, salvo rarissime eccezioni, par fatta ap posta per ritardare il progresso dell' agrono mia. Ella si presenta ai contadini munita microscopiche, di lambicchi, di boc cette da speziale: la scambiereste facilmente coi Dulcamara delle nostre piazze. Non è più la geniale arte dei campi, è un' alchimia agraria. A detta di costoro per fare della buona agricoltura è necessario conoscere l'im pasto delle diverse terre, istituire campicelli sperimentali per dosare il concime, munirsi d'un ricco ricettario agricolo irto di nomi tecnici. Il contadino, e chi non ha famiglia di lenti rità colla chimica, al suono di tanti nomi 0- strogoti, si segna di croce, e finisce per con chiudere: andiamo per la strada vecchia. Il sistema Solari si fronzolo sua accademico, enunziazione ed il ed è estensione, mente scientifico. sua presenta spoglio d'ogni è il più semplice più comprensivo l'unico sistema nella nella soda 35 N on è necessario studiare d'alluvione nito di o di o feldspato, sulle colture parsi di quale elemento al leguminosa: la è se precedenti più difetta solariana fare della col tura il terreno se è sfatticcio di gra neppure è da preoccu lava, piano il per conoscere il terreno. Per si semina sul una monte trifoglio, del vigneto o del avremo così impian medica, nell'interfilare frutteto la veccia. Noi tata la fabbrica dell'azoto nel podere stesso: la gran fabbrica .della Provvidenza che cede gratuitamente l'elemento essenziale del pane. Alla semina della leguminosa s' interrano i sali minerali questo noi stalla .. 11 cui occorrenti di creata la avremo sopra. possibilità Con della foraggio, anzichè sotterrarlo, come va predicando certa scienza uffi ostinatamente si porta in fienile e, consumato dalle bestie, si trasforma in latte, in carne, in la ciale, voro ed in Letame ci te, gridano nuova fertilità. vuole, e non polvere puzzolen le ostinato mummie del passato. E sia pure letame. Il sistema Solari è la strada maestra per arrivare alla stalla ed al letame. appuntellati Tutti i Solari ani hanno i fienili e le stalle zeppe di bestiame: tal volta debbon vendere ratori dello foraggio. Voi, ado sterquilinio, avete il privilegio della stalla vuota o delle vacche magre. leguminosa, si semina Rotto il campo della 36 frumento senz'aggiunta Indi si di concime. ri torna da capo. Ma del letame che ne fa So lari? Il letame rappresenta il pane pei nuovi venuti nel mondo. Esso serve benissimo per la formazione di vigneti, di praterie e di me dicai, ed è un beneficio dei fondo di fertilità che rimane a posteri. poi un'inestima l'agricoltore del colle ave la La coltura Solariana ha bile vantaggio per vite è intensamente agricoltura problema. Quel po' non duceva siasi era saputo risolvere di stallatico che si insufficiente equilibrio vecchia coltivata. La aveva a mantenere pro qual un fra le diverse colture. il Se si destinava al campo ed al prato, il vigneto deperi va; e se all' incontro il letame andava vite, digiunava il prato ed il campo.' Arrivava un giorno in cui l'agri coltore s'aggirava disperatamente in un cir colo vizioso senza via d'usci ta. Il vigneto era avaro di' grappoli per manco di letame: mancava il Ietame perchè era scarso il forag gio per le bestie: scarso il foraggio per man a benefizio della canza di letame. Nè si creda che siano rari casi. Due questi Benefizii parocchiali terzi, a tanto dir poco, dei del colle s; aggirano in questo circolo vizioso. La coltura solariana apre una via d'uscita. Al prato ed al cam pù il concio artificiale: al vigneto il concime di stalla. Il problema del colle ha trovata la soluzione più facile ed immediata. 37 A questo punto tornerebbe opportuna al una nozione compendiosa delle diverse meno colture glio e dei concimi che alle medesime si confanno: ma me simile trattazione usci rebbe fuori dalla tesi che mi sono proposto. Mio scopo non è stato d'insegnare i primi ru dimenti d'agricoltnra ai miei colleghi, ma di invitarli Quand' studiare, a anche avessi a e fare. qualche capi sopratutto stendere a tolo di nozioni agrarie, la mia sarebbe sempre una trattazione incompleta. Meglio rimanda re senza altro il lettore a quanto fu già scrit to sull'argomento. Sulla copertina del pre sente opuscolo il lettore, che ha trovato buona e giusta la mia tesi fondamentale, potrà ve dere l'elenco dei libri che gli possono tor -nare giovevoli per uno studio completo del sistema Solari. Un pajo di queste operette sono più che sufficienti all'uopo. Ove poi si volesse sapere quali opere meglio conveno gono ai principianti, ne indico senz' altro due; e sono: 10 Principii d'agricoltura mo derna di Accatino, ove succosamente SOllO svolti i primi principii dell'agricoltura mo d'agricoltura moderna del Boasso ove l'autore ha praticamente insegnato quali concimi convengono secondo derna: 20 Rudimenti , il sistema colle e del Solari alle piano. diverse colture del 38 CAPO V. che il Parroco Vantaggi dalla È nuova può avere agricoltura. dovere del Parroco coltivare razional mente le sue to che in terre, sia pel riguardo suo sostentamen all'esercizio della carità. Ma questa cura, oltre le soddisfazioni del dovere compiuto, recano al Parroco ed in generale a tutto il Clero, non esclusi i Ve scovi, molti vantaggi. Accenneremo ai prin cipali. 1. § GARANZIA D'INDIPENDENZA. Ho sempre compianto il Parroco il quale vive delle decime dei Parocchiani. Costui se non santo, è l'umile è già postolo, non di e dezza del vitù che quella servo servitù di cui del popolo, parla l' A che è il titolo primo della gra:n di quella schia Sacerdozio, scorona e toglie ogni· libertà di ma parola e d'iniziativa. Il Parroco si presenta al popolo con un patrimonio d'idee e di sentimenti spesse volte stranieri alle menti ed ai cuori; viene innanzi con un intero programma di elevazione morale. Viene non 39 ma per elevare i Parocchia subire ed acclimatarsi all' am per ma e dominarlo per purificarlo. discendere, per ni, biente, non Quanta saggezza nell' istituzione sa manda non ha spiegata dei Parroci. maestro che istruisca, la Chie Lo stato giudice governi. La Chiesa manda un Padre che com pia tutti questi uffici, ma con altro linguaggio, con altri mezzi, con più alta finalità. Per adempiere tutti questi ufficii il Par roco abbisogna d'una certa indipendenza, e tale indipendenza non sarà mai intera, se non è provvisto di mezzi sufficienti di sus che un sentenzi, elegge sistenza. E un sindaco che questo ben che vorrebbero un seI affamare il coloro sanno clero ,per ag giogarlo al proprio carro, ed averlo o muto o ligio o complice delle loro opere tenebrose. E questa ne cessi tà si rende dei più manifesta, generalmente nei paesi mezzi ove temporali si consideri che l'uomo non è sti quello che è, ma per quello che ha. Argutamente diceva Giusti: l' essere sta nell' avere. Il comando, la direzione d'un borgo è sempre nelle mani dei possidenti. Sarà questa un' ingiustizia sociale, come mato per molte visto loro altre, ma esiste come fatto. Abbiamo ripetutamente individui, che usciti nulla, coll'operosità e col risparmio cumularono discreta fortuna. Prima dal ac conta- 40 van zero; vennero bestie quand' ebbero un patrimonio, l'oracolo del Comune. Ma se erano la roba sola quand'eran poveri, di non potuto convertirli in Salomoni. Ma tan t'è: l'opinione pubblica è così fatta. Anche ha il nostro Salomone può sempre ritornare ritornerà povero. Gli è per questo che è necessario che un Parroco abbia mez bestia, se zi proporzionati alla sua condizione sociale. Il giorno in cui egli addivenisse un sempli ce salariato governativo, col lauto stipendio di ottocento lire, perderebbe molto del suo prestigio e della sua influenza, ove non fos se sorretto dalle qualità eccezionalissime del la persona. Ben dolorosa è la condizione store d'anime i suoi sonni quando tinuamente affaticati dalla biti. Immaginate si trovi di fronte frutti più le rocchia ha gliajo imposte. dovuto contrarre di Lire di debiti. gare' questo mandato, se rari qualche 'mi Quest' uomo muojo, neces la mia me disimpegno del suo quasi tutta attenzione è pensiero dei debiti? E non soquesti casi. La più parte del Clero assorbita nel 110 sua quale che non Qual energia può spie infelice nel la il de Per l'entrata in' Pa sariamente pensa: Se io moria è disonorata. Ora io domando: con Parroco Beneficio, un Pa sono visione dei giovane un d'un 41, viene dalle file del popolo. Quando un prete di ��eminario si trova alle prese col de bito incontrato per compiere gli studi: qual esce provvedere al sosten tamento dei suoi vecchi genitori; e non è certo coi lauti sti pendii della vice-cura che potrà accumulare il capitale necessario per affron che volta deve anche tare una s'inizia Parocchia. Ond'è che abitualmente la carriera mutuo. grosso buono stato, in lo . Se il pochi può estinguere iniziare opere di parrocchiale Beneficio si con un trova' in anni il Parroco novel passività incontrate, ed beneficenza a vantaggio le dei paroechiani. Ma se all' incontro, come spesso avviene, iJ podere parocchiale è ri dotto ad un limone spremuto, il problema della vita presenta allora insormontabili dif ficoltà. Quando un Beneficio fornisce a sten to l'indispensabile per la vita, dove' si pren deranno i mezzi per estinguere i debiti fatti all' ingresso? Guai se nei primi anni viene per giunta il Parroco, una grandinata. anche senza si trova condannato alla tà cappuccinesca, Guardiano che senza pensi pel Per molti anni averne fatto voto, più rigorosa pover provvidenza dal la Oonvento. L' antecessore sarà forse disceso coll'aureola dell'uomo Santo nel se bene polcro fico; la sua bara sarà stata coperta delle la grime, sincere sì, ma non fempre coscienti del popolo. Intanto il successore non trova e 42 nel beneficio il pane che la Chiesa gli ha ga rantito, ed a cui ha diritto. Il povero, che generalmente crede debba colar l'oro dalle pareti delle Canoniche, batte alla sua porta, ma egli di fatto è più povero del mendican te della strada; ond'è che al giovane prete, il quale non può continuare le elemosine del suo antecessore, per primo complimento spes se volte si dà la taccia di uomo Chi ha debiti ha venduta la a varo. sua libertà immaginate voi come si por ranno le cose quando il creditore è un no stro Parocchiano. Condizione d'indipendenza al creditore: è di non dover stendere Ta sia per aver una firma da strappare Banca. rocchiani, . un mano pane, presentarsi Venerandi vecchi incoronati capelli, volgete di ai SIa ad Par per una bianchi attorno lo sguardo, e non vi sarà difficile ravvisare in qualche giovane confratello il Parroco di cui ho parlato. Pensando all'infelicità di costui, ringraziate la Provvidenza d'esser nati in altri tempi, quando le terre non erano, come oggi, sfrut tate, quando il frumento valeva lire �O al quintale, ed il vino si vendeva lire 80 l'El. e chi entrava in una Parecchia anzichè pagare diritti di successione, trovava già parte dei frutti della vacanza. Non v' i11cresca allora di abbandonare per un mo- 13 mento le vecchie pergamene del Busembaum: fate un giro nei vostri poderi, e pensate impegnato avanti alla Chiesa un giuramento di conservarli da buon padre di famiglia. Se un rimorso vi assale, vendete il Bene una cedola, e ritornate a fertilità ficio: voi avrete fatto semplicemente un' o pera di giustizia. DI:31 resto nel disporre con testamento del piccolo patrimonio a favore dei poveri, non dimenticate che forse il più che avete povero dei Pa roochiani sarà il vostro suc cessore, 2. § FACILITATA DELL}l1 PROVVISTA LA P AROCCHIE. Questo vantaggio riflette particolarmente i Vescovi. vanno avviene Spesso deserti. La che concorsi i Presto ragione qual'è? trovata: il Beneficio presenta i mezzi sufficienti per vivere. Nè io condanno quei giovani che paventano la nomina a queste Parocchie. Un non giovane che alta collina, occhi che colla non rinchiu debba dersi nella solitudine d'una valle innanzi prospettiva arriverà forse o cl' un agli pagare i de giovane ha cento biti dell' a ingresso, questo ragioni per piegare mal volentieri la testa all' ubbidienza. Ond'è che spesso il Vescovo ove dare del capo per trovare il non sa Cireneo disposto a portare la croce. 44 volte l'ubbidienza è contrattata, ta'citamente almeno, sulla promessa d'un pronto Le più trasloco. Intanto il che giovane Parroco, tra in Parocchia coll'idea d'uscirne può collocare affidatogli, compie non delle terre, sue difficoltà di Esposi una un il suo cuore l' opera di nuova giorno presto, nel gregge sfruttamento Vescovo le raddoppia pel e en nomina. ad un eminente prelato la mia sorpresa che avesse nominato Par roco un giovinotto uscito di fresco dal Se il minario. Che vuole? mi rispose dei volle accettare: vecchi preti glio un parroco giovane senza nessuno intanto Pastore. Ma della che una il Vescovo; me Parocchia ine neofita, fiore di e vita, sperto cade bruscamente al facilmente sole, sposto fra le reti di Satana. È S. Paolo che ce ne come un serra assicura. agricoltura razionale non solo facilita compito dei Vescovi, ma scioglie affatto ogni difficoltà. Conosco posso dire palmo per palmo tutto il Monferrato, e non co nosco Beneficio Parocchiale il quale non possa Un' il delicato fornire al Parroco Quando ettari, c' un il Beneficio è sempre onesto sostentamento. non un raggiunge assegno sotto i dieci forma di. congrua. Ora io domando: Può vivere onestamente un Parroco il quale abbia dieci. ettari di 45 rispondere direttamente alla domanda, guardiamoci attorno. Spesso avviene che quel beneficio, piccolo in sè, è la pi ù grossa proprietà della Parocchia. Tutti gli altri proprietari campano onesta mente la vita: le più volte mantengono essi soli il decoro della Chiesa; allargano la loro proprietà: solo il Parroco ha tutte le sem di coltivo? Prima bianze del pezzente. Quale è la causa di questo contrasto? Bi sogna cercarla nella diversità del prodotto. I Parocchiani da un 100 El. di vigna rica il Parroco da ugual che il vino ettaro di vino, superficie raccoglie poco più vano sufficiente per la Messa. Ma 'vediamo più da vicino può dare un podere di 10 qual Ettari, coltivato col sistema Solari. Per dalle mie reddito se non viene uscire suppongo che il podere sia in collina. Dividiamo le colture in que ste proporzioni: 2 Ea. a vigneto: 3 Ea. a fru regioni mento: 3 Ea.a pel bosco. Con foraggio: una difficile ottenere 1 Ea. pel canneto coltura razionale questi prodotti: o è Ett. 80 di vino: 20 Qli di frumento: 800 Mg. di gio per Ett. Il podere di 10 Ett. può fornire al Parroco: non forag quindi 46 Vino Ettolitri 240 Frumento 60 Q, a L. 20 L. 4800 L. 22 a » 1320 » 700 sufficiente per Foraggio Mgr. mantenere due buoi e tre vacche (1) 2400 utile di un con . Totale L. 6820 Di questa la spesa di l'imposta L. e 2900 diamo una metà per deduciamo L. 500 per coltura; pel concime: rimangono ancora somma per l'onesto sostentamento del Parroco. Non c'è pretore in Italia che ab bia uno stipendio maggiore, come non c' è Parroco di forse farraggine Se campagna che abbia di lavoro d'un Pretore. la queste microscopiche Parocchie fossero tenute come ragion vuole, i Vescovi incon trerebbero tante difficoltà per § 3. - È UNA. MISSIONE provvederle? CARITÀ. DI Nel paganesimo il povero era numero, popolo, non persona. Cristo ha invertito l'ordine, e nella Chiesa ai poveri ha asse gnato la precedenza sui potenti, affidando non 1oro la sua rappresentanza sulla renzo, nell'indicare come terra. Lo- tesori della Chiesa vacca in (l) Non vorrei che questa parola una trattazione pel Clero, avesse ad offen dere le pudiche orecchie di qualche collega: il vitello che viene in tavola, ed a cui tutti fanno buon viso, è precisamente figlio legittimo e naturale della vacca. - trodotta in - 47 conteneva la quanti poveri città, espruneva concetto divino. questo L'esercizio della carità i verso poveri fu sempre considerato come parte integrale del ministero sacerdotale: e se la Chiesa fa al . prete obbligo del celibato, si è precisamente i di tutti perchè modo la deboli assuma certo è altro paternità. La carità considerata in sè che la bontà di Dio cosa in non le creature, ed è divina. Ma considerata nell' uomo spesse volte è verso umana, ed anzichè la cosa larghezza della divina misericordia, rappresenta la gret tezza delle nostre idee e dei nostri sentimenti. V'è una carità minuta ed assai facile che nulla nega a chi stende la mano, ma non si spinge più in là dei dieci centesimi. Questa carita sarà presso gli uomini una 'reclame per chi la fa, ma non so se buona sia una che esce ai 300 scudi soccorrere un o concede, del crea si più ele sapienza:' spinge fin Federico: ma s'accerta che la elemosina vada una miseria, gli uomini; nemici: dagli uomini, chi di Dio. e Cardinal vizio. Simile carità tuna presso con ma dai dieci centesimi quando dà, occhi di Dio. agli seconda forma di carità vata che nega a meritoria ugualmente \7' è ma quanto tanto più non non ad alimentare fa grande for anzi coll' esclusione meno è è apprezzata preziosa agli oc 48 V'è na se una terza forma di carità volete, vede solo all' più moder ma più evangelica; non prov oggi, ma spinge lo sguardo al alla dimani, non pensa solo all'individuo "ma famiglia cui appartiene: ed è la rarità Questa carità lavoro. non ci del dol le darà ci emozioni che genera nell' anima benefica il sorriso riconoscente del beneficato: non ci procurerà gloria agli carità sarà forse occhi degli scambiata uomini: tal colla più sua avversaria, l'avarizia: ma quanto più sarà ignorata dagli uomini, altrettanto sarà nota agli occhi di Dio.· Bella cosa sfamare chi è impotente a gua dagnarsi il pane, ed ogni anima cristiana fiera saluta dali pei il sorgere di nuovi spe di asili pei vecchi. Ma non simpatia con malati e dimentichiamo che un' intera numerosa pitale il anzi, suo manità attende pane. Dio classe, giornalmente non ha la più dal creato ca l' u nell'abbon perchè pochi navigassero più perissero di fame. Tutti han diritto di vivere dei frutti della terra, e poichè la. terra non è di tutti, il ricco che la possiede ha il dovere di farla fruttare per tutti, ed il povero ha diritto col lavorarla di guadagnarsi il suo pane. Parecchie volte ho sentito anime buone, note per le larghe loro beneficenze, ripetere: E che angustiarci tanto per migliorare le danza ed i 49 nostre terre? abbiam non figli: per noi ce n'è d'avanzo. Il sentimento che ispira que linguaggio ha la sua radice, per una parte nell'egoismo umano, per l' altra trae la sua origine da un errore giuridico della proprietà (1) ed è semplicemente un sentisto mento pagano. . Chi possiede sponsabilità ha una doppia re presenti e v�rso i futu degli uomini è legata alla la terra i verso ri .. L'esistenza del suolo: produzione se questa cessasse, occorrerebbe la tromba dell' nunzrare la fine proprietà concepire della terra vere, verso del Angelo mondo. non si non per Il diritto può an di altrimenti gravata di questo doppio do uomini che già esistono, e verso gli quelli che prenderanno il nostro posto. che Dietro le dente, c' è anche lui siepi dei tuoi fondi, o ricco possi popolo intero che ha diritto alla vita: negando il lavoro, tu lo un condanni alla morte: sei crudele. Nei tempi presenti è necessario che il quest' ordine d'idee, e pre ceda gli altri col buon esempio. Quel tozzo di pane che si distribuisce alla porta le più volte finisce nella mangiatoia dei cavalli. Anche quando' discende a sfamare uno stoParroco entri in - (1) È la vecchia nozione del jus utendi et abutendi come se sere - immorale. diritto un di proprietà dir itto potesse es 50 maco vo, raggrinzito, reca un momentaneo sollie non toglie le cause della fame, se non serve a perpetuarle. Quella mone ma pure ta, quel frustolo di pane che spesso il prete impulso di cuore o per obbligo di giusti depone nelle mani dell'indigente, lo con verta in giusto salario, ed avrà compito una opera di carità più illuminata e perfetta. Questo nuovo modo di beneficenza quanti vantaggi non apporta. Non avvilisce il po vero che la riceve, ma ne rialza la digni tà, per zia francandolo dalle immorali di porta intera una un vena d' acqua ristoratrice 'in S. Vincenzo de' che una famiglia. della cari tà forma conseguenze deleterie ed ozio forzato. Quel sa.lario più alcuni Paoli, evangelica, il più sublime dell' elemosina. operai ordine che si non scavasse terminata, gli genio gran trova. va nel lavoro la lavoro, avevan una si annunziò Sentendo diede fossa. La fossa è più tardi: ebbene, ripiglia il Santo, se ne scavi una seconda per riempire la prima. Nel concetto di Vin cenzo non francava sembrava inutile tal l'operaio dall'ozio, e gli lavoro che forniva eolla mercede il pane quotidiano (1). Questa carità del lavoro fa una selezione dei veri (1) Proprio pi \l moderni. vero poveri che i Santi dai sono completa parassiti della sempre gli uomini 51 società. Chi la un vizio, fa, è sicuro che sovviene ad fomenta non hisogno. più deturpa la ma un società piaghe che i quali di mestiere accattoni degli la generalmente rappresentano degenerazione, Una delle è la schiera l'ozio, il vizio. Chi ha studiato da vicino questo Non si nega che an ma la loro povertà è qualche poveri; ignominiosa, perchè generata da ozio quando non è la povertà del prodigo che ha sciu pato lussuriosamente le sue sostanze. Nep ceto ne cosa. sa che essi siano pure sentenzio che ad essi debba essere ge neralmente negata l'elemosina. Finchè ri mane bia un dubbio che chi stende la veramente volta su è fame, meglio sciupare nove dovere volte la (1). Ma quando si voro, �on si dia il soldo. Il lavoro seleziona i poveri. vendemmia ed il paese toni. Volli assicurarmi era se ab soccorrerlo: che carità, dieci chiudere l' uscio chi ha fame mano in una faccia può a dar la Eravamo di inondato di accat la povertà di co figlia del bisogno, ovvero effetto pigrizia. Si sa che la prima porta a cui batte il povero è quella del Parroco. Per alcuni giorni mi recai io ad aprire e tenni a tutti l'istes':to linguaggio. Come, diceva, non andate a vendemmiare? storo era di - (1) Vedi lo splendido discorso di P. Semeria L'Or ganizzazione della Oarita, ove è ampiamente sviluppato quanto qui avpena si accenna, 52 Non ho anco,ra trovato un padrone. E' la Provvidenza che v' ha mandato, soggiungeva io, andate alla Fattoria del Pre vosto, là troverete lavoro. Mi dia intanto un sussidio, almeno o - pane ed un bicchier di vino, Alla cascina troverete quanto vi abbiso un - gna; e stasera il fattore vi darà la mer. ede, che è qualche cosa di meglio che pochi cente simi. E li accomiatava. - Quanti andarono vendemmiare? a Neppu1' uno. lo credo che a l'esperimentò se si troverà 'stento si ripetesse, accattone un dieci su pure potendo, voglia piegarsi alla fa tica. Un vecchio parroco mi assicura va che che, tutti i a poveri giravan largo che fossero meno chiunque capitasse vecchi aveva un dalla sua, decrepiti. casa, Per lavoro adatto. A chi faceva segar un po' di legna, a chi vangar 1'orto, alle donne dava l'occorrente per fare mente una soletta, quel po' e rimunerava di lavoro. Ma tutti larga preferi stendere altrove la mano, anzichè piegarla per poche ore nella fatica. vano Quell' elemosina mentando i sorgenti con prodotti vertita in della terra, lavoro, crea Im au nuove di beneficenza. A rendere più chiaro il pensiero immagi Parroco, il quale abbia triplicati i redditi del suo beneficio. Ove viveva una niamo un [IO famiglia ed di anche di frutti ora questa avrà creato sentenza di dei campano 'la vita tre; è carità. Quell' aumento coloni, poveri. è Cristo, Ed ritornato alla ecco sua il superfluo, che, per patrimonio intangibile il Benefìcio primiti va Parocchiale natura d'istitu zione di carità. specie di poveri esistono: una parte può guadagnarsi il pane ed è la più nume rosa: l'altra è impotente al lavoro. Dando lavoro ai primi, s' è fatta una vera beneficenza: e questa carità, moltipli cando il reddito della terra, ha reso possibile l'altra, di poter fornire il pane a chi per infermità è impotente di guadagnarselo. Mettere l'agronomia a servizio della carità ecco una nobile e nuova missione pel Clero (1). Due § 4. AUMENTO - Condizione DI CREDITO necessaria missione è la stima PERSONALE. fruttuosa una per personale. La stima, si sa, è il primo passo verso l'amore: anzi' è parte essenziale dell'amore stesso. Ben sterile riesce il ministero parocchiale, ove sia non sorretto dall'amore del gregge. In di tempi maggior fede la lità di Parroco bastava a (1) Merita d'essere letta e Dottor Baratta questa tesi è - Di una nuova stupendamente semplice q ua rendere venerando meditata l'opera del missione del Clero svolta e - dirnostrata.. ove 54 occhi del chi n'era investito, e questa riverenza faceva chiudere gli occhi sulle debolezze personali dell' uomo. Ora i termini si sono invertiti: sono le qualità personali che rendono veneranda l'autorità agli popolo del Parroco. Pel grosso del popolo (e non è solo popolo panni) la Religione è il prete chi veste rozzi predica. Se ha stima di questo prete frequenta la Chiesa e s'affeziona alle sacre funzioni: se lo disprezza, se ne svia volen tieri, e va ad ingrossare le fila degli indiffe renti o degli atei. Gli apologisti cattolici hanno sparso un che la fiume d'inchiostro per colorire d'evidenza 'motivi di credibilità della polo ha un metodo rassodarsi nella sua dibilità che sempre torità personale del molto Il Religione. più spiccio fede: il motivo di sugli altri trionfa predicatore. E i po per cre è l'au non è popolo che entra per questa via nel Tempio di Gesù: anche chi al popolo sovra solo il sta su vuoi dieci, Sotto per censo vuoi per coltura, batte la stessa strada. nove questo aspetto chi può immaginare acquistarono il Sec chi, Stoppani ? Non hanno scritto forse un rigo d'apologia, almeno come generalmente è intesa la parola: ma la loro vita fu un apostolato; furono anzi ai loro le benemerenze che il Denza e lo si 55 le tempi viventi della Chiesa. Quan erano divenute gli ar apologie do le scienze naturali senali da cui si estraevano le armi per col pire il dogma, chi può dire l' influenza che sommi questi società naturalisti contemporanea? sulla esercitarono La conseguenza tima che molti traevano legit troppo ovvia, era imporsi alle menti non pregiudizio settario. Se questi naturalisti, che sono gli astri maggiori della scienza moderna, credono e dicono Messa, se stanno regimentati in un Convento, mentre il mondo spalancherebbe loro volentieri la porta agli onori ed al lucro, vuol dire che della loro fede debbono avere ragioni non la meno sode di quelle sulle quali si fonda perchè non dovesse annebbiate da loro scienza. Ed di faccende cupandosi sono il come ecco di . e prete studi pur che oc non lettera! mente possa esercitare grone. Simile proprii del suo ministero, un utile apostolato di reli apostolato zioni della sua cura modeste propor anche esercitare il nelle può Parroco agronomo. Prescindendo anche affatto che l'agronomia oramai è la scienza simpa tica del il giorno, e che può rendere simpatico prete che la coltiva anche oltre i della sua vamento chi Parocchia, ne può trarre non che forma direttamente la il vede quale gio prete sua confini per ciò missione? Il 56 dell' incredulità od veleno dezze del dubbio hanno- fred almeno le invaso le nostre campagne: la beata ancora semplicità dei campi può argomento di poesia. ma non d'un fatto comune. Ma quando maestro della sua religione in essere constatazione il nel popolo contra il maestro della sua arte, le tentazioni dell' apostasia perdono d'efficacia. Nel suo Il prete ha buon senso il popolo ragiona: e se è studiato, capace d'insegnare a me l'arte in cui son nato, a maggior diritto può insegnarmi la Religione di cui è auten - tico maestro. 5. § ARMA - Il Socialismo: giorno, o meglio il la vedono i tristissimi frutti. ne intendimenti polo SOCIALISMO. grande eresia del 'compendio di tutte le pianta è allignata, già ecco eresie. Ove la mala se IL CONTRO economici, attorno alla dalla in cui esercito, con po per elevarlo economica ed intellettuale sua bandiera prostrazione giaceva: ma quando in Sorto ha chiamato il si tolse di viso la il gruppo diventò maschera, e messa stomaco, si dello la disparte questione manifestò, qual 'era, irreligioso i Parroci i ed immorale. quali videro d'un tratto disertate le loro chiese, abbandonate le pratiche religiose: videro con raccapriccio Ben sel sanno 57 le loro tranquille borgate inondate da una stampa pornografica ed atea: videro crescersi attorno una gioventù guasta e sfacciata, e la loro Parocchia, nido tranquillo di opero sità e arena è un di pace, convertita in poco tempo in di pugilato e d'odio. Non è Socialismo vero Diavolismo minaccia di quello nella travolgere patrimonio nata l'intero Ogni ogni parte l'irrompere di uomo della fede. ne è e sfre • spaventato: da cerca di opporre una diga al della satanica fiumana. Anche il dispone dagli corsa si Parroco deve che cuore che s'avanza sua prendere cl' una stessi nemici .. Ed io zione che solo posizione, egli una forza morale sono di invidiata convin razionale agricoltura po trà preservare le nostre popolazioni dalla ossessione socialistica, ed avviare la questione sociale verso l'unica soluzione possibile. Per una trattazione completa occorrereb bero ,volumi, ma qnesti furon già scritti (1): mi limiterò a fuggevoli cenni, a quel tanto cioè che è indispensabile per dimostrare il contributo che un Parroco agronomo può recare per la soluzione della grande questione. Quanti volsero l'ingegno allo studio del pro ble!lla sociale, non si preoccuparono che di (1) Vedi e le Opere i una Principi i di Sociologia del Dott. Baratta Fisiocratiche di Stanislao Solari da cui ho desunte molte delle idee che qui si espongono. 58 una Di -più qui equa distribuzione della fuori venne tutto ricchezza. un programma in cui la ricchezza si sup pone esistente in atto ed esuberante al bi di riforme sociali, sogno. lo ritengo che risolvere la a questione convenga prender più da lontano. Prima di pensare a. più equa distribuzione della ricchezza, conviene produrla: poichè se le mosse questa ricchezza, non c'è, od sogni della società, noi non è ai bi scarsa avremo distri benessere, ma bensì miseria. Sorgente prima d' ogni ricchezza è l'agri coltura. E' questa che provvede all' uomo il pane e la materia prima .per l'industria. La industria lavora i prodotti del suolo; non li crea, ma li suppone: essa è figlia dell' agri coltura, e ne segue le sorti. L'avere inver tito le parti, sacrificando all'industria l'agri buito coltura ha spostato le ed ha creato il basi della società vere disagio economico che ci tra vaglia. Un' tali e zelli, agricoltura empirica, di non società il braccia, fu più in grado pane quotidiano, stendere la mano non morire perai di capi di e provvedere bal alla l'Italia dovette alle nazioni semi barbare di fame. per D'altro lato la ha chiamato scarsa da enormi smunta grande attorno ed ha creato il a fabbrica industriale sè un esercito di o quarto stato, il prole- 59 tariato. In tale elemento il socialismo ha tro propizio per ssminar vi le sue irreligione, L'operaio della fabbrica, sempre incerto del suo domani, spesso privo delle consolazioni di famiglia, vato il terreno idee d'odio d' e circondato da infinite sua fu presto seduzioni, lontano dalla dall' influsso salutare del prete, vittima della scaltrezza di chi nel Chiesa e operajo trovava una forza da sfruttare ed uno sgabello per salire. Il socialismo è nato fra i rumori delle grandi fabbriche, edi qui ha dilagato nelle campagne. Se una soluzione della questione sociale c'è, e ci dev'essere senza dubbio, altrimenti avrem mo il cozzo di due forze senza punto giusto di equilibrio, questa soluzione dobbiamo cercar la in una razionale agricoltura. Conviene ri fare il cammino a ritroso. La questione so ciale è sorta coll' esodo dai cam pi verso le città; sarà risolta col ritorno dalla città alla l' campagna. Vediamolo. per un istante tutto il suolo italiano intensivamente coltivato, cosicchè non Immaginiamo solo per ironia sia detta I'Italia il d'Europa. Questo solo fatto, che giardino non esce per nulla dai limiti della possibilità, porte rebbe immediatamente, come legittima con seguenza, un nuovo Anzitutto il assetto sociale. problema della ricchezza rebbe risolto. Noi miriamo spesso con sa occhio . 60 d'invidia le ghilterra. dal di carbon fossile dell'In mimere Ma fra le zolle sole nostro noi abbiamo italiane solcate e qualche irradiate dei nostri di fiumi di me più glio. Arriverà per l' Inghilterra il giorno in cui, esaurito l'ultimo banco di carbone, re gnerà eterno 'il silenzio d�lle scure miniere, cosa il contadino mentre mietere il cl' Italia e continuerà rigoglioso frumento, e la a terra sempre generosa restituirà con misura cre scente trasformato in prodotto il concime anticipato. Quando dall'Alpi all'Etna non ci sarà zolla che non porti o la spica pell' uo mo o lo stelo del trifoglio pel bestiame: quando tutte le colline verdeggeranno di pampini o di frutti: quando tutta la terra italiana sarà colonizzata e redenta: chi può dire a qual cifra salirà la produzione ita liana? E questa è vera e soda ricchezza. Conseguenzà di questo fatto sarà: 1. Pane sufficiente per tutti. Per non deve no morire di fame l'Italia dalla Russia. Tale pre più come importazione risulta da questi an , " in Italia I\ Cosiechè l'Italia che .cresce e sem dati statistici: Quintali I Grano importato ogni frumento dall'America importare nel nel nel nel una 1899: 4.739.490 1900: 6.884.160 1901: 10.086.170 1902: 11.263.680 volta 'era il granaio 61 d'Europa, nello scorso assegnando anno, al frumento il prezzv di;L. 25 per quintale, dovette sborsare per un palle straniero l'in gente che somma di L. 28] .592.000. tutti questi all'estero, perchè il non milioni d'oro È ben vero emigrarono governo nella sua prov con un dazio d'introduzione videnza paterna, di L. 7,50 per quintale, incassò milioni 84 e circa di mezzo dogana. però che ora il alleggerire di due Governo sta Consoliamoci studiando di centesimi il prezzo del sale. Benedette le viscere miseri cordiose del Governo '! 2. Un' agricoltura determinerà intensiva cardo Cobden ha scritto: Sta bene quando quando è cercato da due sono in due in Un' agricoltura Ric contadino: 1'aumento del salario del padroni: d) cerca un l'operaio male sta padrone. razionale, tri plicando la pro duzione, rende necessario almeno il doppio di lavoratori, Stanislao Solari dimostra con prove di fatto che nisse ove pratica comune produzione della sola derebbe per mieterlo 300 milioni di mano drebbe tutta a il suo sistema di ve in Italia, del frumento l'aumento richie maggior spesa di d'opera: e questa an una beneficio della classe lavora trice. Chi è nato sotto il sole d'Italia più costretto dalla fame ad non emigrare sarà in A- 62 merica, sicuro di trovare nel suolo della sua patria un pane onorato. In Isoozia, intro dotta una coltur.a intensiva, il salario del contadino salì da L. 1 a L. 3; e ciò non per legge di Parlamento o in forza di leghe di resistenza o di unioni professionali, ma per natura stessa delle cose. Ma' la produ zione di Scozia è. di 45 Ett. di frumento per Ettare. Il salario si alla richiesta del lavoro: necessariamente proporziona moltiplicato questo, sale anche la mercede. 3. L'aumentato fonte di prodotto aprirà una nuova pel popolo nel rinvilìo benessere delle derrate alimentari. diante del avvererà vecchio me adagio: lucro danno cessante. Nè ciò sarà a sca l'agricoltura il emergente, pito Si capitale. Il sistema Solari ribassare l'unità del costo di frumento da L. 20 a L. 12: prietario potrà pagar meglio dino, pur vendendo a prezzo può fare produzione del quindi il pro il suo conta minore le sue derrate. La carne ed il pane a buon mercato por terà pure benessere non men al contadino, che all'operaio di città, il quale nella dimi nuzione di prezzo del vitto potrà trovare quel salario famigliare a cui, pure avendo diritto, inutilmente 4. L'operaio ora aspira. dell' industria non avrà più 63 il del la nelle concorrenza contadino, quale, presenti circostanze di depressione econo mica, guarda all'officina come ad ultima ta vola di salute prima di avventurarsi in cerca d'una nuova, patria. Il contadino tro vando tra la verzura dei suoi colli salute, lavoro e mercede giusta, perchè sufficiente, con non muoverà più verso la città a far correnza all'operaio della fabbrica. Mancata tale concorrenza, anche il salario di questo ultimo s'accrescerà. Anzi 5. si avvererà un ritorno dalla campi. Chi è nato in campagna dif ficilmente si rassegna a vedere sorgere il città ai sole sul comignolo di qualche palazzo, e offrirà a lui adeguata quando la campagna mercede, ,non tarderà a rivedere il campa nile del villaggio natio. 6. Con un' agricoltura intensiva la grande proprietà dovrà necessariamente frazionarsi per due ragioni. Primo, perchè si dovranno triplicare i fabbricati rustici, e molti pre feriralll�o ridurre le loro terre In propor zione di quelli secondo In aboliti gli esistenti. luogo la . grande proprietà, artifìzii dei dazi con cui il la tiene in Go presentemente piedi, potrà sostenere la concorrenza del piccolo proprietario il quale lavora direttamente il verno suo podere. Ed eccoci arrivati per non legge 64 naturale ove lenza della vorrebbero arrivare colla vio forza i socialisti: lo mento dei smernbra utilità di tutti grossi poderi danno, anzi con vantaggio, degli attuali proprietarii. 7. D'un colpo sarebbero aboliti i latifondi. e con senza Come si sostengono presentemente? Perchè oggi non pagano che una larva d'imposta. Ma nelle, sfere quando netrato il che cioè la terra telajo, non allora cadrà sarà legislative concetto nuovo è una della miniera l'assurdo di ma un tassare favorendo frutti che si pe proprietà, i l'infin producono, gardaggine di chi non lavora, e punendo ingiustamente chi dalla terra estrae il pane per tutti. Allora la terra pagherà non pei frutti che dà, ma per quelli che può dare, ed avremo una giusta perequazione di tributi. si a dire è che nessuno N venga può essere obbligato a mettere in azione le sue macchi macchine ne. Hanno ragione se si parla di industriali: ma la macchina-terra, che lavora il pane, non deve rimanere ferma perchè l'umanità ha diritto di vivere. Il sarà così latifondo scomparirà tassato come tutte il giorno le altre in cui terre: violare il diritto e di l'agricoltura proprietà, che è il fondamento d'ogni socialità ordinata, avrà strappato da mani infingarde e ridonate a servizio dell' umanità quelle senza 65 vaste estensioni di terreno, che bandonate, sono ora brulle ed ab del suolo l'ignominia italiano. 8. Una fiorente sibile una agricoltura renderà pos fiorente industria. Presentemente l'industria si regge del governo. e vive della protezione . Ma, di grazia, che cosa è il questo mastodontico padrone che da e cui si tutto cl' Il spera? Italia: primo spiantato ce, e prima di dare, bisogna Per largheggiare cessita spogliarne con un esso ceto governo, tutto fa, governo è il nulla produ che deve prenda. di ne altro; può quin proteggere l' industria senza angariare contemporaneamente l' agricoltura. L' indu stria, che al presente vive non tanto dei frutti quanto del sangue stesso dell'agricol tura, allora vivrà di vita propria. Nè si cre da che buona parte delle fabbriche abbiano un e non di a chiudersi: anzi ne renderà pos La sola lavorazione dei l'agricoltura sibili delle nuove. perfosfati farà sorgere una fabbrica . per Mandamento, Ho sentito troppi a più vivere, volte e sociale è lotta. lo direi ignoranti, e ripetere: siamo necessariamente la nostra piuttosto non sì vita artificiale. Tolto siamo in la vita troppo è vita sociale ben l'artificio, tutto rien tra nell' ordine. 5 66 Quando messa naggio, a per posto tutto il congegno delle ruote il movimento voluto dall' voro è opera colle dita ferma, la artefice, l'insieme di tutto armonico va le delle ore; bisogna apri vedere ove n'è il gua la ruota uscita d' ingra indieatrici l'orologio sto.. si artificialmente muoverne na lancette re orologio un e ripiglia dal la ne nasce dell'ora. precisione ritengo che la gran questione che tutti tiene in apprensione possa ricevere una so luzione ovvia, naturale, se non immediata, dall' agricoltura. Non è una legge del par lamento, la quale sarà sempre menomazione lo di libertà; il quale più per non non un programma far" crescere potrà democratico, una spiga saziare l'umanità che ha fame: di ma agricoltura che ci avvieremo verso un assetto più giusto, più umano e, diciamolo francamente, più cristiano dell' umana famiglia, perchè ci saremo posti su quella via per cui è legge del Creatore sarà solo con una buona che 1'umanità debba camminare. . quest' opera patriottica e cristiana i parroci potranno portare un ajuto prezioso In e accelerare l' avvento Dio sulla La di questo regno di sociale non questione potrà essere risolta in un giorno nè da un' assemblea. Come la moralità publica non sarà mai tale, fìnchè non saranno morali gli : terra. 67 questione sociale non sarà famiglia, se prima non paesi. Il Parroco pel che prestigio gode, per le terre che tiene, co minci a dare il buon esempio. e poi avrà l'autorità necessaria per insegnare. È vero: la questione non è solo di stomaco: ma quando lo stomaco sarà sazio, allora for se parleremo con maggiore frutto di quel re gno ove l'uguaglianza sarà intera e reale, ove l'uomo verrà giudicato dai suoi meriti, non dai valori di banca che possiede: ciò sarà individui: così la risolta per. l'umana è risolta pei singoli nel regno del Uielo. Se non altro avremo tolto ai socialisti l'argomento più valido di cui si il per asservire economico. disagio Lo l'uomo ha so: finehè dell'uomo, lità tre quarti questa bestia rimane sarà sempre di bestia, e spoglie sotto le possibile la vecchia e recJute: nuove servono per conseguenza ria che ora sta attruppata sotto l' immora barabba la nuova bandiera del socialismo. Ma il socialismo sarà il esercito più bagaglio suo organizzato, anticlericale e non non avvolgerà sconcio in una bandiera economica: saranno no ben reclute sparse, saranno i degenerati della società, ed avran scolpito in fronte il bestia che li informa. carattere della 68 6. § UN MEZZO POTENTE DI AZIONE CATTOLICA. � L'azione to, voluta dal cattolica, clamata dalle imperiose possibile sarà mai non Papa necessità del se e re momen il Parroco non ha i mezzi finanziari per metterla in atto. Per far la guerra non bastano i soldati, ma ci vogliono i soldi e l'agricoltura può for nire i mezzi per questo santo scopo. Se qui si insiste perchè si' rimettano in fiore i be perchè il Parroco abbia il modo di ammassare un peculio, ma perchè non ven gano a mancargli i mezzi indispensabili per compiere la sua missione religiosa. nefìcii, non L'azione coll'azione è cattolica è di tutti i religiosa. Questa s'identifica col ministero e le. L' confondersi è da non azione cattolica invece prende ed atteggiamento pi: non è fine a secondo sè· arrivare all' azione Procurare che lo i.bisogni stessa, tempi stesso sacerdota ma t\ forma ed i tem mezzo per religiosa. spirito cristiano compe netri tutto il corpo sociale è la finalità im mediata dell' azione cattolica: mezzi per ar rivarvi esse o sono per iscopo morale, tifiche o le diverse associazioni, abbiano il mutuo ovvero sportive: siano la soccorso economico semplicemente stampa di libri nali: le scuole ed oratori per la scien e gior gioventù, e 69 quegli altri istituti svariatissimi i quali togliendo all' isolamento i cattolici li rag gruppano in falange ed esercitano sul corpo sociale un' azione incessante di buon esempio e di propaganda. tutti Ma per dar vita era a tali istituzioni occor spesse volte ingenti. Una volta il popolo che deponeva nelle mani del rono somme prete l'obolo della sua fede per l'erezione decoro delle funzioni, in una templi, pel parola per l'azione cattolica dei tempi an dati. Ora il popolo, anzichè dare, ne pretende di dal prete. Ci sono simo cuori nobili e per decoro del Cristiane generosi, che conscii del sociale che sovrasta, aprono la loro borsa per dare vita a cattoliche istituzioni, ma rari sono gli esempi ed è difficile tro pericolo varli in tutte le Parecchie. E' necessario che il Parroco non lasci sepolti le zolle i sotto talenti che la Provvidenza vi ha dissemina ti, ma se torrente d' valga ptlr porre una diga al irreligione e d'immoralità che di- ne laga. L'agricoltura, quest' azione di _ oltrechè fornisce i mezzi per conservazione sociale, è già per sè stessa uno dei coefficienti migliori per l' azione cattolica. Remedello insegni. Questo borgo di 1400 anime fino al 1895 dava tristo spettacolo gra. I socialisti se di miseria n'erano e di impossessati pella e vi 70 avevano già impiantato un circolo. Vi arriva agronomo, il celebre P. Bonsignori ed impianta la sua colonia agricola. L' emi un prete grazione accentuatissima si ferma di un col po: chi è partito per 1'America s'affretta a far ritorno: le ragazze abbandonano la filan da del vicino borgo e trovano un pane più più sicuro nel lavoro dei cam l'occhio vigile della madre: la pel abbondante e pi sotto lagra scompare: il circolo socialista si chi ude ed in suo luogo s'impianta un macello ove settimanalmente si spaccia nn manzo e due vitelli. P. Bonsignori è salutato come una benedizione, come il Messia di quel popolo. Ora domando: non è già questa azione cat tolica della miglior lega, o dirò meglio non è questo un esempio da seguire? Il popolo non ha smarrito affatto l'antico buon senso. Potrà per qualche !iempo rimanere ipnotizzato sotto il fascino delle nuove teorie che gli annunziano sicuro il paradiso in ter ra: ma bisogna convenire, che se lunga è la sua ingenuità nel credere, la sua pazienza è e quando s'accorge che corta: nell'aspettare il promesso paradiso si fa sempre più lonta no, e che unico frutto della nuova fede è l' obligo di pagare settimanalmente i suoi 10 centesimi popolo non ha per la propaganda dell' idea: così mistificato apre gli occhi, e germi di "delinquenza insanabili il se nel 71 sangue, fa ritorno fra le braccia del Par roco che l' ha battezzato. suo Fui più volte a predicare Maggiore, e mi feriva il go colo di miseria che Missioni sul La lo spetta presentavano parecchie di cuore quelle buone e forti popolazioni. Al soprag giungere della primavera tutti gli uomini emigrano chi in Francia chi in Svizzera in cerca di lavoro: le ragazze scendono periodi Novarese pei lavori della risaja. camente sul À custodia dei campi spesse volte non riman gono che le donne coi loro bambini e qual che vecchio impotente .. del mondo non tarda a com pratico prendere quali pericoli rechi con sè questa periodica emigrazione. Non parlando delle ra Chi è gazze, che spesso nelle risaie lasciano le ali dell'angelo, chi non vede come sia seriamente compromessa la me la moralità compagine della famiglia, co questi uomini, co stretti a vi vere fra protes tan ti, lon ta ni dalla loro Chiesa, insidiati per lo più da una propa ganda febbrile di Protestanti e Socialisti, non siano esposti a ben duro cimento? Non sa rebbe forse opera degna dello zelo d'un Par roco rialzare in questi paesi l'agricoltura e e la fede di dimostrare che la terra, tutto che esausta dai nostri nonni, può ancora fornire un pane più sicuro ed non la un lavoro grande la Germania? più onesto e morale che officina della Svizzera o del 72 Mi piangere quando un villaggio coraggio di separarsi sarebbe rimasto e lessi che del Veneto stava per emigra in America. Il vecchio Parroco non ebbe re il da venne intero li seguì più degna pera fare in a diacenze della sua sola l'ignoranza Si parla di li paterno cuore l' America Pieve, in nelle quei campi che spiche. terra cattiva e buona. Ho tro gli uomini, mai la terra. La è trattata è mai Una forma gli terra, ingrata nuova all' a resi avari di aveva vato cattivi spesse volte non o ferinati? Forse avesse trovare potuto che e avrebbe forse fatto non se figli; paese deserto? un al Brasile. Onore al del Pastore! Ma a vrebbe dai suoi se uomo a che la ma non dovere, coltiva. di azione cattolica sono affitti colletti vi. In molte Parocchie d'I talia c' è alle quale voltè un solo proprietario il vive in città. Tutti i Parocchiani riman agli ordini d'un affittaiuolo, che spesso è Rodrigo del paese. Ben sel sanno le Lu ma più che tutti lo sa il Parroco il quale, essendo l'antitesi di D. Abbondio, deve gono il D. cie: pur attendere ilall'affittavolo l'orario delle funzioni domenicali, per non dovere predicare ai ban chi. Emancipare queste popolazioni dalla schiavitù: sostituire questo popolo di brac cianti sfruttati all' affittavolo: organizzarli in corpo, ritornarli in una parola uomini, ecco un compito degno d'un anima soda- 73 possibile 'simile digitino fin agricoltura, ne sa sacerdotale. Ma sarà mente opera di elevazione, dei primi .rudimenti 11 Parroco se dell' dell' ul timo bifolco? meno Sotto cattolica zione si qualunque aspetto risulta da possa avvantaggiarsi zionale. Essa fornisce al riguardi evidente una come agricoltura l' a essa ra prete i mezzi pecu ed apre nuove vie al suo niarii per agire, zelo di Pastore e di Padre. È genialissima di P. Beccaro la trovata per rifornire di monaci i conventi della sua Provincia. Impiantò anni fa un noviziato a Cherasco ed aperse le porte a quanti desi deravano avviarsi allo stato religioso. Le con dizioni per esservi ammessi ingegno svegliato, illibatezza di salute robusta. solo tre: erano Della costumi e P. Beccare pensione preoccuparsi, s'abbandonò alla Provvidenza; ma non ignorava che la terra è non la volle cassa ove la Provvidenza ha collocati i suoi Comprato per poca somma alcuni et tari di terreno, accanto al vivaio dei fraticelli impiantò un vivaio di gelsi, e col' reddito di tesori. quest'ultimo potè dar vita per parecchi an Quand' ebbe fiorente noviziato. rifornite di monaci le diverse ni ad un dine chiuse il Collegio, e vendè il druplicando capitale speso. l'agraria assicurato l'avvenire case dell' Or il vivaio qua Ed ecco col d'un beneme- 74 rito Istituto religioso. Esempio imitabile da quegli ordini monastici che vivono di mosina, e lasciano talora incolto l'orto ele del Convento. L'agronomia stallatico e non è tutta composta di di concimi: v' è in essa qualche sia l' istesso pane dell' uomo: spesse volte è questione di alta moralità. E chi fino a ieri rimirava con o cosa di più alto che non limpico disprezzo quanti ponevano l' agri coltura a servigio della buona causa, chia mandoli sarcasticamente gli apostoli dei con cimi cattolici, dimostrava semplicemente di spente dei Mammuth i geologi hanno scoperto nelle viscere appartenere alle che razze della terra. CAPO VI. Una Cattedra d'agraria in Seminario. Come conseguenza di quanto qui SI e e sposto risulta evidente la convenienza, per non dire la Seminarii go scusa necessità, una ai venerandi metto di dare loro che un di stabilire in tutti i Cattedra di Papa, e se mi per questo consiglio. Si dice sacrestano diede parere al agricoltura. Chieg Vescovi un giorno un utile mi sembra/non sia da ri- 75 gettarsi a viene da un priori un consiglio, semplice prete. deve s'impartisce, vita pratica ed ai cerdoti, dovranno Chierici dovranno Parocchia ed tà di Due terzi giorno dei governare anche la responsabili avranno prime Sa una beneficio Parocchiale, Non è un le che, ordinati esercitare. conservare norme quindi ai medesimi di tutta convenienza dare meno coordinata alla essere ministeri un perchè Chierici nei Semina L'istruzione che ai rii solo al inalte per la fertili tà della terra, a cui saranno obligati più tardi a pensare sotto il vincolo rata del giuramento? Due difficoltà tuazione di all' at potrebbero opporsi questo progetto. Primo: il carat profano che ri veste la scienza agraria: secondo: là molteplicità di scienze a cui già tere debbono attendere i Chierici. Alla prima difficoltà rispondo: Se è lecito da Dio il pane quoti vedo quale sconvenienza sia. stu al Chierico invocare diano, diare non per vie quali la Provvidenza ce lo trasmetta. Del resto a non sono tutte cui il Chierico attende in sacre Seminario. Ac canto alla Cattedra della scienza prete, che è la S. minarii Storia altre profana Teologìa, dà Cattedre - Fisica - le scienze prima io trovo nei cui del se s'insegna Geometria - Geolo- 76 Ed è bene gia. può che così sfornito di ciale, che presentarsi quella coltura, sia non manca laici professionisti Ma domando: utili a pure superfi dei molti al Ohierico si ritengono queste scienze profane, una molto abbia non Società nessuno disdire lo studio si noti prete alla (1). se studii di gli me potrà graria? E preti sarà non sia. Il decorosamente se d' un po� co d' a circostanza. Su cento ne incontrate dimenticato il teorema uno che dell' ipo tenusa, ed è naturale che così avvenga. Non parliamo poi del greco: si greco della praticità ne vita, non se ne (1) La divisione della scienza ignota nei secoli migliori della scienze za non erano unica e La che altrettanti Teologia potrà diventare dimentica fin l'alfabeto. (2) Quando una scienza se ma •. Somma di S. Tommaso che è coordinata alla dimenticano fin i in sacra e profana era Chiesa. Allora tutt.e le paragrafi d'una scien esempio la N'è luminoso riproduce sint.etizzato tut pensiero scientifico di quei tempi. La vera scien za ha per oggetto ]0 studio della verità: non c' è nes suna verità profana, perché tutte le verità emanano da Dio come da fonte, e tutte fanno capo a Lui, come ad to il ultimo loro termine. (2) Nel mondo clericale monferrino chiamasi greco vecchie, paventa come pericolose tutte le novità. Sono i fossili del Talmud. Rappresentano nella società la martinicca del carro, u tilissimo congegno quando impedisce una corsa rovino sa, dannoso ingombro quando invece non lascia muo, colui che vivendo di tre. dizioni vere le ruote. 77 primi rudimenti: quel po' d'infarinatura di profana appresa in filosofia rimane poi sepolta sotto le vernici di altri studi, come i terreni primarii nella formazione geo logica del globo. Se dunque l'agronomia non ha nulla che sia più profano delle altre scienza scienze naturali: ste, re, serve perehè se anzi a differenza di que per la vita vera che si deve vive una Cattedra di agricoltura non troverà posto nei Seminarii? Ma di materie da studiarsi nei Seminarii già troppe: dooremo dunque accop i chierici pare per farne anche dei Dottori di agronomia? Anzitutto non si tratta di ce ne son d'agraria: ai Chierici basterà primi rudimenti. Nè si creda fare dei Dottori apprendere che i : questo studio abbia po ai molti che si a rubare gran tem e lo sono, di mag dicono, quest' A uopo basta una lezione per settimana. Assegnate pure a que sta lezione l'ultimo posto, il giovedì. Alla giore importanza. prova dei fatti nessun Vescovo d'avere introdotta una novità nessuno dei Chierici s'accorgerà pericolosa, e· rimpiangerà quel po' di altre già gravi. Anzi aggiunta alle vantaggio immediato i ranno in quel po' d'agraria fatica come minario canze, un e pensione. studiata in Se utile diversivo all' ozio delle forse Si Chierici trove sa va i mezzi per pagare la .che la più parte dei Chierici aneo 78 viene dalla campagna Il poderetto paterno non sempre è colti vato con norme razionali: in tutti almeno è ecco come delle 'sue il Chierico, terre, può facilitare alla pagamento Ma v' è non dico della una utile, pensione. ragione speciale ma famiglia che affatto necessaria nei d' tedra un progresso. Ed accrescendo i prodotti possibile il rende una Cat Seminarii. agricoltura non può più oramai disinteressarsi della questione sociale, perché dessa involge il problema religioso; ed è precisamente per coordinare gli studi alla pratica della vita che il Papa recentemente ha stabilito che ai giovani Chierici vengano appresi i primi rudi Il prete menti delle scienze economiche Una che non a rendere e sociali. si fonda sull' a sociologia di a mio modo vedere, è l' alge gricoltura, bra che ignora le operazioni fondamentali dell' aritmetica. Il 'problema economico che tien viva la questione sociale, è semplicemen te un problema agrario. Se si prescinde da questo problema, si potranno architettare sistemi sociali ingegnosi e seducenti fin che si vuole: si potranno escogitare formole ed istituzioni vita dell' chimia; portare intese operaio; ma non anzi si correrà un della classe efficace men la si uscirà dall' al pericolo, che, sollievo lavoratrice, dura alla volendo miseria si riesca invece al- 79 di. pelP,�tu�r� cJoA c(il�'èl: legge le .oause cha .hanno pro: dotto il disagio. Ogni sociologia deve nec�s'sa�i�me�te muo l' effetto opposto, ficacia della . � vere queste due domande: Cos'è da chezza? Come si produce? Non è ric la qui il Iuo go di dare una risposta a questi due que siti fondamentali: ma ognun vede che tale può venire che dall'agricoltura sorgente prima d'ogni ricchezza. L'oro stes so, innanzi a cui cento braccia si protendo no e cento ginocchia si piegano, in tanto ha valore in quanto serve pei bisogni della vi ta. È un mezzo di cambio, e nulla più. Creso, come acutamente osserva il Baratta, tra cumuli d'oro è perito di fame. risposta non . Il socialismo nel suo programma minimo si preoccupa che d'una cosa: dividere la ricchezza. Muove dal falso supposto che non ci sia, za. scambiando Ma quando socialista uomini, l'apparenza randello il fosse la sulla passato testa allora forse si toccherebbe che il randello no colla sostan livellatore ricchezza, ma vellato l'umanità non avrebbe avrebbe in del degli con semplicemente monotona ma perequato li uniformità di miseria. La democrazia stessa è cristiana, come oggi maestri, parte medesimo falso supposto: non è preci- insegnata dal dai più autorevoli 80 ,�[lIm�:n �� il rç�l\d?-lJ<..) del socialista, abile. col po, di mano che si colme Ci.�,llo s_tajo} .perchè più agli a benefizio di chi ma vuol è dare trabocchi il ne non un ha, ond' al dip è che occhi dei conservatori la democrazia cri stiana potè sembrare un socialismo maschera to, coll'unica differenza che non è discesa fi alle ultime conseguenze dei socialisti, ma s'è prudentemente fermata sulle soglie del no dogma cattolico. In altra parte di questo scritto ho già con tri bu to nella realtà utile dimostra to quale fatto l' agricoltura può recare per lo scioglimento della questione sociale: perchè dunque non dovrà entrare in Seminario per portare nell' ordine delle idee una risposta al primo problema della sociologia? La Sociologia, per ordine del Papa, ha già valicata la soglia dei Seminarii; ma essa sta a disagi o da sola e invoca la com pagnia dell' agricoltura, sua sorella. Spetta ai Vescovi ad aprirne l'entrata. Il Card. Svampa, lustro e decoro della porpora, del perspicace ed aperta, ha intuito que bisogno dei tempi e primo forse in Ita lia sùlla cattedra della sociologia ha chia mato a maestra l'agricoltura. Ho ferma fi ducia che l' esempio dato da un Priucipe mente sto della' Chiesa, mente non imitato, tarderà ed allora la ad essere sociologia larga catto- 81 Iioa troverà forse molto da correggere aggiungere nei suoi trattati: allora la mocrazia cristiana che socialismo; si formola di mente un sarà più concimazione: sistema agrario; non è ma da de confusa col allora abbattere; che il sistema Solari comprenderà una non ella vuole e un è non sola è sistema sociale sodamente cattolico. CAPO vn, Le obiezioni. Disse un filosofo che quando un errore ha preso forma scientifica e da secoli s'è abbar bicato agli umani cervelli, a distruggerlo ci vogliono almeno ducent' anni. Tanto convien La vecchia ripetere dell'errore agricolo. gricoltura era tutta fondata mento del suolo; e nemmen sullo a sfrutta oggi, dopo tanta luce di progresso, la scienza agraria ha sa puto emanciparsi dal vecchio pregiudizio. L'errore è sempre rità nel gloria cercare più ingegnoso della ve puntelli, tanto più quando si della sanzione dei secoli. Battuto sul terreno della scienza, ripiglia tu credi d'averlo annientato dei fatti ed all' incontro nuove forme: coll' evidenza rivive in infinite 6 82 obiezioni. Tanto a di proposito Mio intento m'aspetto avvenire debba scritto. questo riabilitare nel era concetto del Clero la nostra agricoltura, dimostran do quale prestigio può ricavarne il prete facendosi apostolo dell' idea solariana. La mia opera non sarebbe completa, se con temporaneamente non rispondessi a tutte le obiezioni che si potrebbero muovere contro la mia tesi. Non durai molta mularle ·e me rispondere: ripetere e in ce che a alto in e basso, a for meno nel fatica ancor dodici anni che sono rono vorrà ne ma me mezzo validissimo di quelle son § 1. - propa religiosa. e Cominciamo subito dalle obiezioni e servi non convincermi sempre più. che una razionale, nelle mani del prete, agricoltura può essere un ganda morale rle le sento più se dell' ascetismo. OBIEZIONI ASOETICHE. . Un Parroco agronomo perde del mi venne mosso Quest'appunto da superiori e da amici. Agli suo decoro. più volte uni ed agli risposto: Si: non per fare il bifolco. sbagliata dell' agricol altri ho sempre invariabilmente faccio l'agronomo, ma più hanno un' idea I tura. per molti essere parroco a�ronomo vuol sa dire semplicemente calzare due zoccoli fer piedi, vestire un giubbone dai colori indefinibili, strigliare i bovi e le mucche, in una parola, portare negli abiti un tanfo di stalla. Ma, cari signori, questo non è l'uffi cio dell'agronomo, è il mestiere del bifolco. L'agronomo non ha bisogno. di alzarsi col sole e di aggirarsi tutto il giorno fra le vigne ed i campi, fra il turbine dei venti o rati ai sotto la sferza del sollione d'estate: neppur è da confondersi collo schiavi ero, il scudiscio in no e lo mano sospinge quale collo pigro contadi stimola il avanti: questo è l' ufficio del fattore. L'agronomo è nelle aziende rurali ciò maggiore è negli ordinamenti mili tari. Lo stato maggiore compila il pia no di battaglia, determina quali forze deb bono mettersi in moto per prendere una posizione sicura, ma non esce dalla sua che lo stato tenda per affrontare il fuoco. Dicasi altret tanto dell'agronomo. Egli determina la vi cenda delle coltivazioni: dosa il concime ne cessario, tiene un po'di contabilità agraria; sorveglia 1'andamento generale del podere: egli è semplicemente tecnico. La parte ese cutiva spetta ai contadini. Ora domando: In quali di rimette il Parroco del suo questi uffìcii decoro? Quale sconvenienza trovate voi ChB il Parroco porti 84 nel lavoro dei campi il contributo della sua intelligenza? degli asceti ha in un pregiudizio atavico. L'agricoltura vecchia fu L'obiezione la sua radice sempre opera di sfruttamento: sfruttamento del suolo rite miniera, sfruttamento dei muscoli del l'uomo, considerato macchina. Anche quando la, schiavitù fu abolita, il contadino rimase per tre quarti schiavo, se pure non fu sempre riguardato come una bestia da soma. La buona agricoltura con nuto sisteva tutta nei lavori: sfruttare a niera bastavano buone braccia, l'agricoltura consenso di cato, beota Per la qual hm" Ond' è rimase circondata da unanime disprezzo. Agricoltore, maledu ri masero pressochè sinonimi, «osa molti alla proposta che il Par si faccia agronomo, si segnano di gridano allo scandalo. roco e Anime timorate rioomponetevi è L'agronomia non opera scoli, ma nobile lavoro di nomo mi che sta al contadino muratore. Non è in croce calma! manuale di mente. come mu L' agro l'ingegnere è scienza. al pratica, straordinario, se il prete, oltrechè saper leggere nel suo Bre viario, s'avvezzi a leggere anche in quel gran libro della natura che è l'epopea delle oper-e di Dio? Non abbiamo noi preti astro nomi, geologi? chimici? letterati P e non ne E che trovate voi di 85 citiamo forse ad pito, oggi onore i loro nomi sul pul per rigettare la taccia d'Ignoranza che si getta in faccia al Clero? Se non di sdice neppure alla tonaca del frate lo studio della scienza profana, come sarà inoompati decoro bile col sacerdotale la scienza a graria? * * * Ma pure, si replica, il Parroco agronomo comparire qualche volta nei campi, deve frequentare il mercato. Sicuro, "ripiglio io, deve qualche volta aggirarsi fra i suoi contadini, ed è bene lo faccia: la parola del deve prete è luce di sapere e sale di ralità; deve scendere nel suo podere, vero Secchi saliva sulla Dio buono! Ma inchiodatelo subito in nicchia, sportello perchè una sua se specola. ciò vi pare questo scandalo, Parroco povero ed assicuratene per bene lo un giorno non abbia a di scendere. Cosa strana: tualizzato mo come anche al degli asceti è il polverìo dei più spiri lecita un' ora di nostri stradoni, e svago fra non sarà lecito all' agronomo sedersi un'o retta al rezzo delle sue piante, o muoversi sul v�rde tappeto ,zare così passeggio no non dei suoi prati; ed utiliz- scopo agrario quell' oretta di che anche il più austero guardia a nega ai frati del Convento? .. 86 Ma sta male il bestie. Certo sta facesse umani bestia prete sul mercato delle male, tanto più quando si anche giudizii! lui. Stranezza degli E lecito al prete viaggiare in carrozza; non gli è negato ca valcare in sella: ma commetterà peccato se andrà alla fiera a comprare il cavallo. Ma se il prete deve vivere nel mondo della luna confinia molo sulla punta dei campanili, tano ancora, nel l'avremo può però lon pianeta di Giove, ed allora riparo da tuttociò che al messo menomarne Si noti più o il che suo decoro. quest'isolamento del Cle riuscire fatale. Un esercito che perde pericolo di rima nere vittima d'un'imboscata. Noi preti a fu ria d'appartarci dal mondo per non parteci pare alle sue aberrazioni, abbiam perduto fin di vista il nemico e ci sciupiamo nel ro, può contatto col nemico, corre combattere spesse volte le vane ombre della nostra fantasia, anzichè l'agguerrite schiere degli avversari. Ma torniamo al mercato delle commercio de] ticato, bestiame, è scelleratamente mercato è pugilato: è l' com e bestie. Il è oggi pra disonesto." Non è arena ove si com batte più disperatamente la lotta per la sfacciataggine dei mediatori non è superata che dall'ingordigia dei negozianti. vita. La L'immoralità regna sfacciata in una danza 87 orribile di audaci, mente il e soperchierie crudeli, di menzogne di giuramenti diabolici. Certa sta male in simile prete bolgia. Ma si noti che per comprare una bestia non è necessario tuffarci in tale brago, e molto meno passare da una all'altra bestia, forzan done la bocca per conoscerne dalle gengive 1'età, e dando alle vacche uno strappo alla coda, per assicurarci dell'equilibrio. che sappiano le leggi Nemmeno fa mestieri attrupparsi in un sgolarsi per strap sul uno scudo volta pare prezzo richiesto, per ed ingoiare fors' anco, a suono di giuramenti falsi, una truffa di cento lire. Tutto ciò non crocchio di è decoroso La gita nata da manigoldi, e nemmeno e necessario. al mercato deve vera necessità di essere deterrni acquisto. un In questi casi vada pure alla fiera anche il pre te per portare due cose: la borsa e l' oc chio del padrone, sempre utile, ma' in que· sto non genere di negozii indispensabile. Però ci vada solo: conduca seco persona di fiducia, a cui lascierà l'incarico del contrat tare. Rimanga sul mercato meno che può e non dimentichi che è prete. Non go che contamini l'individuo, gno. Si 'può essere sguaiati in ma è il luo il conte Chiesa, quan luogo santo, do si dimentichi la maestà del e si può essere dignitosi anche nelle vici- 88 nanze del mercato. E se pure Fariseo usando que ne cautele, qualche piglierà scandalo, noi gli chiameremo perdono di un mascherino; avere ingoiato ma nell' i stesso tempo non dimenticheremo di ripe tergli: attento tu a non trangugiare un ste cammello. Ma il prete può attaccarsi terra con store delle anime. Il preqiudicio alla troppo dei suoi doveri di pa Parroco, come uomo, può attaccarsi a tutto, e riescire squilibrato prima nelle sue idee, poscia nelle sue ope razioni. Se il prete dovesse interdirsi tutte le faccende che avvolgono un lontano peri colo, si condannerebbe alla più assoluta ina zione. Bella cosa parroco uscire per qual oltre il bene immediato delle pel che Missione; anime, ha il vantaggio di orizzontarsi con altro ambiente, con altro ordine d'idee. C'è però il pericolo che quella vita randagia e più varia lo affascini di troppo, e gli fac cia cosa dimenticare i suoi lo studio, e non parocehiani. c' è asceta pericoli sempre l'altro non della solitudine: per francar ma c' è pur che V'i s'affezioni l'inculchi caldamente al lo dai Otti ma che pericolo Clero, 89 Confessionale di troppo e dimentichi il gli ammalati. Uscite di che ecco Sacrestia, che dagio però, viate più' la ha detto il Vescovo ha tosto un a furia porta per Papa: soggiunto: d' uscirne e ed a tro non entrarne. pericoli in tutte le opere del mi nistero perchè difficilmente l'uomo conserva l'ordine ed un giusto equilibrio nell' adem pimento dei suoi doveri. Ce n'è sempre uno che ci torna più geniale, ed a cui è facile tentazione sacrificare gli altri. Dovere del Ci sono .. Parroco è d'aver a garanzia un dell' giuramento: cura del beneficio ed suo è adempimento impegnato gerarchico dei nell' ordine doveri abbia pure questo l'ultimo posto: ri mane però sempre docere, da cui non pos siamo dispensarci per l'apprensione d'un presunto pericolo. Bi teme che il Parroco s'attacchi b'oppo alla terra. A francare l'agronomo da questo disordinato attacco mente concorrono due coefficienti: simultanea il disinteresse e la fallanza dei raccolti. L'avaro della buona non fu mai agronomo. Per fare agricoltura bisogna mettere ma per le necessarie anticipazio ni alla' terra: un' anima gretta non è ca no alla borsa pace di tanto eroismo. Chi. arrischia capi tali in lavori ed in concimi non ha certa mente il cuore venduto al danaro. 90 Posto anche alla troppo che terra, a il cuore sempre gli insuccessi. Ora è che tutto distrugge, ora una una . decima il gione raccolto, s'attaccasse divezzarlo arrivano ora poi gragnuola brina che ne l' avversità della sta che contrasta il buon andamento del l'azienda rurale. Francamente di disinteresse l'agricoltura e è d'abbandono una scuola totale alla danza di provvidenza. Quella migliaia di lire che oggi ci sono, domani scompaiono; quelle meteore, contro cui l'uomo non ha altro riparo che la preghiera confidente, lun gi dall' incatenare il cuore, lo rendono più libero, più disinteressato, più pio. Pericolo ben maggiore pel Clero è l' ozio. L'ozio snerva, sfìbbra, annienta il prete. Tale pericolo non è fantastico ma reale. Quanti preti non si trovano condannati ad un ozio forzato? Lasciamo in disparte certi Pastori di Parecchie popolose e sparse, a cui potrà far difetto il tempo; ma non è for se alla maggior parte dei Par vero che rooi fa difetto il lavoro? Aggiratevi fra le nostre campagne, e voi vedrete alle 8 del mattino già chiusa ermeticamente la Chiesa; ed il Parroco tappato in casa. Non è cer to colpa sua s'egli in realtà è un operaio disoocupato volontà lavoro. non : noi supponiamo che la buona manchi, ciò che manca è il 9L Ora domando: riempirà costui .le detto: colla pre e collo studio. Cose ghiera bellissime, ma che di regola rimangono allo stato di buo ni propositi. degli Esercizii. Per attendere ore ad ha come giornata? della Presto studio ordinato ed uno bisogno d'un assolutamente al Studiare? Ma dove diamo uno ehiali, le troviamo sguardo manca rag ogni ideale terreno. prendere. i libri? Se biblioteche alle paroc di vecchia ro ingombre irruginita, che sono quei volumi glio densi di caratteri, di polvere, di ba di uomo impulso, questo Parroco, il quale ha Parocchia colla giunto intenso l' e in fo tarli microbi Giansenisti. Dovrebbe forse giovane Parroco e. un impallidire sulla mostodon Scarpazza? Credo opera tica casistica dello zappar l'orto. È vero: ci nuovi dallo stile affascinante e di migliore sana libri mo i mezzi per com spesso ed è doloroso constatare, che le miglio dernità: prarli, sono ma mancano ri opere cattoliche hanno sempre un prezzo �tn po' ebraico, voleva dire, superiore alle fi nanze democratiche del giovane clero. Forse spaccio di simili opere legittima il prezzo elevato, ma il fatto è fatto ed io non posso a m,e no di constatarlo. lo scarso Il Parroco quando estasi di è può meditare stato, mettiamo contemplazione, si pregare: ma pure, due ore in e sveglia in questo 92 mondo, cora ed al tramonto del sole dieci Come ore. occuperà questo dall' inerzia la po? Chi lo francherà E sotto il presto diventa abitudine? d'inerzia vanno mancano anche le inutili an tem quale nome gite, le speziale e le infinite nullaggini con cui si può riempire la giornata. Non è vero che quest' ozio sfìbbrante può riuscire molto più fatale al pre te che non un po' d'agronomia, la quale, oltrechè uno studio geniale, può riuscire an che un' occupazione utile e morale? conversazioni sulla banca dello . Si teme che il prete s'attacchi alla terra: ma non è più serio il pericolo che s' attac chi alla cedolai La cedola stodita nello senza di che tu gelosamente cu ogni semestre, dito, ad un colpo che ad scrigno, un muova forbici, ti mette in mano una discreta può esercitare un fascino molto pe somma, ricoloso un sull' anima e diventare senz' altro idoletto. Se volessimo scrutare certi mi steri di sordida avarizia, di cui han dato spettacolo alcuni vecchi preti, scanda gliandone il fondo, si troverebbe la Dea Ce tristo dola. Essa ti dà me un nè le brine nè le in reddito sicuro; tempeste: non non te essendo vista, ti franca dai doveri della carità: essa difficilmente rimane sola neÌ10 scrigno, la sua finalità troppe volte è di moltiplicare sè stessa. 93 Ma, vedi aberrazione degli umani cervelli. Cento voci si leveranno la prete, sfuggendo polvere lica i confini dei suoi no troverà pio a ridire "Borsa della scandolezzate se delle poderi, il prete se strade, mentre j} va nessu entra nel tern ed ebraizza nel losco com mercio dei valori. Il prete delle cedole po� trà ambire posti cospicui nella Chiesa: di fronte all' me opinione pubblica dado: un il prete ma sarà pulito co agronomo: dàlli all' untore. Pericolo per pericolo io temo più la ce dola che l' agricoltura. La cedola è madre d'avarizia; dei sette capitali jl pulito, quello che non attirò mai sione alcun su telli: nichil più avaro più che per sentenza scellerato dei sette fra prete; della Bibbia è il vizio la sospen ma ecelestius. * * Ma un Vescovo. 'ricco, facilmente si ribella Dunque affamiamolo per tenerlo clero soggezione, ranni, * arte al in fu sempre l'arte dei ti imparata dai 'domatori delle be Tale stie feroci. Il ed il tiranno danaro, pendenza. li due che cose sono teme: la coltura i due fattori dell' indi Faremmo torto ai nostri Vescovi supponessimo se invasi da libidine di tiran- 94 nico dominio. Essi i Padri non sono i padroni d'un cuore tortura il sapere che ma padre i figli di fame. patiseon non ed al d,\31 Clero, è conforto. non La ricchezza costituisce certamente un pe che fa confermare ricolo, e l'esperienza non quanto il Vangelo afferma. Ma anche la mi seria è cattiva consigliera. Un Parroco in golfato in debiti è 'un naufrago coll' acqua alla gola: ed è in queste circostanze che si prendono risoluzioni disperate. Pei Vescovi credo debba essere una spina ben pungente il sapere che un Parroco più non trova credito to che i frutti del Beneficio e Per mio conto sequestro. il cherò mai al sentire il senso coro di sono cl' umiliazione improperii sot dimenti non provato che accom pagnò alla fossa la bara d'un vecchio pre te fallito. Chi ha assistito ad una di queste scene dirà mai che non gli accresciuti red diti del Beneficio costituiscano per la disciplina. Del resto quella del chè nelle dico, pei a rà mai sue base di quella consolerà la di fede mani stanno Parroci e pericolo suddi tanza che è bisogno, quell' essequio cassa un figlia al Vescovo per le chiavi della poveri: questa disciplina, egoistico non sa interesse che fara la forza del clero Chiesa. La disciplina di salda convinzione: e è frutto questa e 95 conviene quella: il piuttosto perchè all' altezza della si. mantenga prete rinforzare l'anima Missione. Ma sua è quando i economici mezzi virtù, temprata anzichè arma pericolosa, sono strumento po tente per meglio adempiere il ministero di evangelizzazione. sacerdotale, soda a * * Ma sarebbe non fra mano * meglio che il Clero non queste brighe tempo rali � Di fronte ad un dovere, discutere se sarebbe meglio non averlo, è semplicemente una questione oziosa. Quali siano i doveri avesse tutte del beneficiato di fronte al Beneficio l' ab biamo visto valga a tolo di gloria guadagnava il il lavoro manuale vitto. e non « con a ti cui si Laboramus operantes per non essere di peso ai si può dire che fosse questa mani bus nostris fedeli: c' è sofisma ascetico che non e cancellarli. S. Paolo ricordava » la condizione normale dell' Le detto apostolato. brighe temporali? E non è forse stato anche pel prete: in sudore vultus tui resceris panem � Perchè noi soli ci riterremo dispensati da quell'operosità, a cui tutti i fi obbligati per legge di natura? Sia pure che l'agraria importi qual che briga temporale; ma sono forse spirituali gli le di Adamo brighe sono continue a cui il Parroco è con- 89 dannato' per la tutela dei diritti della Chiesa per 1'esaziOl}e dei proventi di stola? L' a� e graria almeno prende pei capelli nessuno. Cumino, Biella, di vene rata memoria, a· quanti Parroci gli espone loro preoccupazioni per pic vano le gravi coli contrasti, rispondeva costantemente: im piantate una bella vigna. di F'resia di Chieri. Il pio Prelato aveva cento ragioni. L'im pianto d'una vigna richiede minori brighe e può compensare con usura il Parroco della perdita di un picçolo diritto. Un Eremita, che godeva fama di santo, réoatosi un giqrno a visitare un suo amico, non Mons. . Vescovo di Abbate in convento, si scandalizzò nel un vedere tutti i monaci occupati dell' orto. E che? disse "egli: rinunziare al ed alla tempo mondo, votarsi contemplazione per in una nei lavori valeva la pena alla solitudine consumare fatica materiale? il L' Abbate rispose: si limitò ad accennargli che regola del convento. L'Eremita scandalizzato, si ritirò in Chiesa a pregare. Suona il mezzogiorno, ed i monaci,' racco gliendosi in refettorio pel pranzo, si guar nulla tale .era la darono bene dal disturbare le beate conte m plaziòni sa, dell'Eremita. quando già sentendo anche i frati Questi, erano uscito di Chie in ricreazione, lui, come ogni- altro mortale) della stimoli fame, domandò stupito se gli B7 in convento E che?' a deve di pranzaro. Abbate, ostantan forse l'uomo di Dio di queste miserie? Noi si pensava la contempla occuparsi che usanza allora l' ripigliò meraviglia, do c'era non voi bastasse per tutto ZIOne. La torna leggenda ancor tunità. Siamo franchi e abborrire vanto di nar oggi leali: che da ogni d' oppor serve me faccenda intronare di continuo le o poi che siano generosi parocchiani colla Chiesa ? Veda, dicevami, poco fa, un contadino: il nostro Parroco si sgola in Chiosa per istrappare ai fedeli' un soldo, e poi non si dà il disagio di chinarsi a terra, per me coglier l'oro che irruginisce nei suoi campi. Il contadino, a cui non faceva difetto il buon senso, aveva completamente ragiono. Ogni domenica la canna insolente del Sa temporale, e recchie dei . crestano fa all' orecchio dei paroe chi ani il borsellino delle collette. Ma il po suonare polo ragiona, il Parroco nei le l' . suoi pareti cl, spesse volte mormora: vada raccogliere i marenghi sepolti e poderi; se a vessimo le sue terre, della Chiesa scintillerebbero d'oro. L'uomo è composto d'anima e di corpo; se dovesse vi vere di solo spirito, Dio uomo ci avrebbe creati Angeli: pretendere d'emau e dalle brighe ciparsidalle indisgiun gibili dalla natura umana, non è ascetismo, miserie 7 98 è biasimevole indolenza, o raffinata meglio superbia. Omnia , Padre può se munda diceva il mundis, ed Cristoforo, buon la anche campagna scala per salire Dio. Non è for campi che Gesù ha tolto le più essere dai belle immagini per colorire d'evidenza la celeste dottrina? Non vengono forse dai sua tanti fiori di santità che ora adorna campi no l'altare di Dio? In che nel frastuono delle campagna meglio grandi città si sente la presenza di Dio, che con legge costante governa il mondo. Non v' è attributo divino il quale non risplenda di una luce sugge stiva. In città trovi l' opera degli uomini; fra i campi hai sott' occhio l'opera di Dio. Ricordo sempre con quanta compiacenza Don Bosco seguiva lo svolgersi della vegeta zione di alcune pianticelle di pomidoro e di parecchi fiori che il terrazzo delle sue servo venisse ad adombrare le che festa salutò i questi a toccarne sue acino. e Don Bosco Presto una finestre, primi grappoli. maturanza, un di Dio teneva sul stanze. Volle che vite con Vennero non arri verà Cagliero, diceva, voglio che veda gna, voglio che' la vendemmii il e volle Mons. la mia vi mio Mis sionario. Quanta delicatezza di sentimento in questo Padre delle anime. Del resto, a, dimostrare che nessuna in- 99 compatibilità esiste fra l'ascetica e l'agraria, valga per tutti un esempio luminoso di Papa Leone. Da poco tempo infieriva la peronospo ra nei vigneti. Il Parroco Don Candeo ave recente inventato una di va macchina per viti. Il Papa, d'acqua celeste le 'la cosa, chiamò a sè l'Abate Can saputa ed avuto deo, pieno affidamento sull' effica irrorare rimedio, volle di presenza assistere nei giardini Vaticani agli esperimenti d' ir rorazione delle sue viti, fatti dal medesimo eia del prete. Quando cende, Papa s'interessa di queste Papa che riempie del un ed è un fac suo opere il mondo intero, è più che sufficiente dico, quest' esempio, per togliere ogni scrupolo a chi l'ascetica d' agraria, invoca per non imbrattarsi nome delle e § 2. sue OBIEZIONI - NON ASOETICHE. Alle obiezioni che chiamammo dell' Asce tica fanno prietarii a eco cui a tutti i pro fastidio l'uscire dalla stra altre comuni reca da vecchia per orizzontarsi col progresso mo derno. Ne accennerò alcune, le più comuni, e non un' sarà difficile ad esauriente risposta, ogni difficoltà dare 100 * * * fare dell a buona agricoltura bisogna intendersene, ed io. ne sono affatto digiuno. Quando l'agricoltura farà parte del pro gramma d" insegnamento dei nostri Semi narii questa difficoltà non avrà più ra Per gione d'essere. Pel momento è molti Parroci s'intendono fatto che un d'agronomia come io di calcolo sublime. Contro l'ignoranza è però facile ed ovvio il rimedio: un po' di studio. Non è necessa rio ingolfarsi nelle astruserie della chimica biologica, tanto meno riempire la biblioteca parocchiale di nuovi libri. Per un Parroco può bastare qualunque libriccino che conten ga i rudimenti del sistema Solari con in pratici; e di questi libri n' ab tendimenti biamo oramai Come sopra Solari è la biblioteca. una cosa il sistema del mondo; abbiamo detto, più semplice vorrei anzi dirlo il sistema del prete. Tutto si compendia nella prima delle opere di mi sericordia: da?" da nel che mangiare agli affamati; e caso nostro gli affamati sono le piante 'vegetano nei nostri poderi. De] resto, il Parroco del sistema Solari che se o quella tempo di o non che non avesse all' attuazione altra difficoltà intendersene, genio non aves per studiarne sui libri e 101 fondamenti, ha sempre alla mano un mezzo pronto p�r istruirsi, chiedendo consiglio. In tutte le Diocesi c'è sempre qualche Parroco o prete studioso d'agronomia: c'è a Parma la Rivista di Agricoltura, ottimo periodico, il quale rispecchia le idee solariane, e dà gratuitamente consigli pratici a chi ne fa i domanda. Quando si ha fiducia nella scienza si ri dove c'è. Mi duole doverlo stampare, cerca ma è la pura verità: ciò che a molti manca è la fiducia nella scienza, ma sopratutto la volontà di spendere. * * * Il sistema Solari si adatta re ed a la terra sia terra, e ci anni fa il dubbio nevole: a tutte le ter tutti i climi � Precisamente: ma ora ogni non purchè nuda roccia, Dodi sembrare poteva dubbio ragio davanti . alla prova dei fatti. Il sistema Solari ha trovato tutte le cade discepoli in fu provincie d'Italia; dovunque adottato, i risultati superarono l'aspettativa. Se qualche insuccesso ci fu, allora solo av venne quando per male intesa economia non e si adottò letteralmente la formola solariana. Oramai rebbe più questione di provare: sa volere sperimentare se la luce non come è elettrica possa sostituire il petrolio. * * Ma le mie sono s'adatta, non altre sua terre: il t1'ifoglio ancora la radice nel vecchio meno difficoltà. ha la * medica. La er rore, di considerare cioè la terra come una miniera. Signori no: la terra è una macchi na per trasformare i n prodotto il concime. Quando seminai le prime mediche, i conta dini ridevano sotto i baffi: la medica non s'adatta alle nostre terre, sentenziavano con solennità, ed avevano apparentemente ragio e la medica nacquero, ma poi di fame: la mi Erano morte scomparvero. niera del fosforo era esausta. Tentai la pro va- colla concimazione chimica. Quella pol ne. Il vere trifoglio fece l'effetto d'una bacchetta Le mediche crebbero razione di tutti ed il magica. rigogliose fra l'ammi trifoglio raggiunse l'al tezza d'un metro. Mentre scrivo se ne termina dimostrazione di quanto falciatura, un ho conservato asserisco, campione di steli, la dei ed quali alcuni metri 1,20. Chi visita a misurano la lunghezza di podere di Solari direbbe negazione d'ogni fer quella Essa si tilità. presenta come un impasto di ghiaia e d'argilla: a prima vista pare il greto d'un fiume. Eppure da 17 anni quel che il terra è la . 103 podere è un trionfo di mando dato da Dio all' vegetazione, Il co., uomo di soggiogare la terra (subjieite eam) si è letteralmente compiuto. Da 17 anni, senza interruzione Solari, ri stoppia un ettare di campo, ed il prodotto non è per anco diminuito. Egli alla semina del frumento anticipa al campo la quantità precisa di concime necessario ad ottenere quel dato prodotto, e la terra, questa mac china di providenziale trasformazione, resti tuisce sotto forma di grano il concime an ticipato. Da Parma rechiamoci colonia a Remedello. La 800 per ca dun Ettaro. Da questo prezzo è facile ar guire in quali disgraziate condizioni si tro costò Bonsignori L. il podere. Era d'autunno quando P. Bonsignori si recò a visitarlo. La meliga era ancora in piedi, ma con sì scarse pan vasse nocchie che il buon « Se la raccolta fu « troppe nel la fatta, n'hanno dimenticate se è da non sarà campo: « tadini, « merà nell'inverno polenta prete, dovette esclamare: ». farsi, poveri con quella che li sfa Il sistema Solari ha quelle zolle aride e sterili ora vegetano i migliori prati che si possano immaginare. La media produzione supera i cento quintali di foraggio ed i venti di fatto miracolo: su frumento per ettaro. 104 Non la finirei volessi qui citare poderi applicazione del si stema Solari raddoppiarono e quadruplica rono i loro pro.lotti. Mi limito ad un solo esempio e lo rieopio da un vecchio numero tntti i del più che Ooltivatore di se coll' Casale. Si tratta d'un fondo della Pro vincia di Parma di del Signor duco hanno un' da ogni proprietà qui ripro mi dispensa Mazzini. Le cifre che che eloquenza commento. COL .VECCHIO SISTEMA Estensione Ettari 29. Prodotto lordo media 1884-85: � L. 1300 »675 » 770 :. 700 Frumento q.li 65 X 20 Melica q.li 45 X 15 L�tte Ettol. 70 X 11 Allevamenti e vitelli . Totale L. Capi 3445 di besti amo in stalla N. 12. Semina di a 12 di tenendo una media di 6 q.li lO q.li frumento, ot 112 per Ettaro. COL SISTEMA SOL ARI Estensione Ettari 21 Prodotto lordo (il - fondo fu media Frumento q.li 130 X 20 Melica q.li 30 X 15 Latte Ettol. 366 X 11 Allevamenti e vitelli diminuito) 1889-90 L. 2600 »450 »3960 »2000 Totale L. 9010 105 Capi di bestiame in stalla 36 buon in stato. q.li 5 1{2 di frumento q.li 24 per Ettaro. Semina di rendita di con una di concimazione L. 1200 il1 Spesa L. 900 il secondo, e che va o diminuendo anno: sem pre, per l'aumento dello stallatico. Come si vede, il Signor Mazzini alienando otto Ettari delle sue terre dito di L. 4500 circa. alienassero vere te il i un capitali Quanti proprietari terzo dei con aumentò il red loro se fondi per a cui coltivare razionalmen alleggerirebbero di un terzo raddoppierebbero le entrate. resto, si d'imposta, e Anche in Calabria il sistema Solari ha fatto splendida prova. Ecco quanto scrisse poco fa l'Ing. 'I'allarico sul giornale La Giostra di Ca tanzaro: Nei miei esperimenti ho prescelto la Sulla come leguminosa foraggera: ne semi «. nai l'anno decorso nel grano. La sulla fu con cimata con un quintale di perfosfato mine potassa di gesso, e mezzo di solfato di per tomolata. Fin da, Novembre decorso la rale, uno vegetazione della sulla s' è mo strata' rigogliosa: in dicembre misurava un' altezza di centimetri, siechè, in quell'epoca, si usufruì di un primo taglio. Nel mese di Marzo le pioggie sono state assai scarse: scarsa quindi è risultata l'erba dei prati naturali: non ostante ciò, la vegesessanta iÙ6 tazione della sulla, coneimazione So la con lariana fu sempre rigogliosa, e raggiunse in quel mese l'altezza di metri uno e cento venti; oggi misura l'altezza di metri 1 sebbene sia fronte sull' inizio ardimento. E veva ogni proprio così è succedere nel mio cento 70, fioritura. Di e iniziativa successi questi a della piccolo quest'anno la poi coltivazione solari ano. E si venga stro contadino è ignorante solo dieci anni dietro se sistema (il conoscere condizioni sarebbe con e l' Solari) ora testardo. illustre diplomatico ben no Oh fatto altre la Oalabria.» Anche in Russia è conosciuto un di il sistema avessero in do iniziato dire che il a ce e paese Casabona: ben 28 contadini hanno in prende successo Solari, ed assicurava l'eminen te agronomo che ben 500 Oomuni dell' Im pero Russo son coltivati col sistema Solari. Nella Spagna per opera dei Salesiani la coltura Solariana va rapidamente diffonden dosi, e nardo, non ora tava nel è molto che il Conte di S. Ber Ministro nuovo zione economica di rosa nazione, degli affari esteri, addi agrario la r�surre quell' infelice ma gene- sistema 10'1 * * * Il mondo è sempre cam minato lo stesso il Sistema Solari, e dalle nonità con senza' vien guardarci. che il mondo è sempre camminato, ma a piedi, ed ora invece si gira il globo in ferrovia; anzi già ci sembra lumaca il Certo ... vapore. Ma guardiamoci mina perai un po' il mondo. Abbiamo che si avanza attorno un come cam esercito di o colla minaccia in volto disperazione in cuore, lanciando con tro la società un grido di maledizione e gri dando: non vogliamo morire di fame. A b biamo intere provincie di contadini abbru titi nella miseria, agglomerati in luridi tu gurii, stremati dalla pellagra: uomini decre piti a 50 anni, donne che perpetuano nella loro prole l'anemia che le consuma, bam bini rachitici, senza vita, senza sorriso, senza grazia di forme. Ogni giorno dai porti ita-, liani salpano intere famiglie ischeletrite dalla fame, coperte di cenci, che vanno a morire di nuovi stenti o di febbre gialla sotto un e colla cielo straniero. Innanzi chi si questi spettacoli raccapriccianti coraggio di dire: il mondo sente a il cammina? No che la bontà di Dio creato il mondo perchè non camminasse così. ha 108 Quindi allorchè un genio potente, qual' è Solari, si fa innanzi, e risolve il problema economico, a me sembra debba essere almeno ascoltato. E tanto più è dovere di noi cat tolici ascoltarlo, quanto più ostinatamente la scuola economica liberale si chiude gli orec chi e congiura il silenzio. Reca dolore vedere come brancicando nelle tenebre e il governo vada sciupi il publico in spese improduttive e pazze, in provvedimenti i quali anzichè alleviare il di sagio, cooperano a perpetuarlo. Se si vuole che l'Italia risorga è necessario risorga pri ma l' agricoltura. Se i milioni ingoiati dalle sabbie eritree si fossero spesi nel diffondere nelle popolazioni rura li l'istruzione agraria, ben altro posto occuperebbe oggi l'Italia nel mondo. Non avremmo forse tante piazze in gornbre di monumenti, non ci glorieremmo delle famose miniere d'oro dell' Eritrea, non avremmo tante fabbriche di spostati nelle ma almeno ci sarebbe città, pane per tutti. Ci sono, è vero, le Cattedre ambulanti, ge denaro niale isti tuzione intesa polo la scienza eccezioni, agraria: a diffondere nel ma, salvo ben scarsi furono i l'ideale della Cattedra po pochissime risultati, Per ambulante, quella pochi anni emanciperebbe l' agri001-' tura dal, pregiudizio e dall' empirismo, quella a cui più fidente si affollerebbe il popolo me che in 109 campagnuolo, è chè sta ferma. la cattedra del Parroco per forse fu disegno sapiente E della Provvidenza che l' ultimo avanzo della proprietà terriera della Chiesa rimanesse nelle mani dei Parroci, perchè ancora una volta dalle mani del prete venisse la sal vezza della . Società. Quando simultaneamente tutti i consci della loro Missione umili, si noi risolutamente mettessero strada che la nuova Parroci, degli servizio a scienza agraria per la ha trac campo sperimentale in tutte le Parrocchie, che è poi l' unico li ciato, bro in cui un avremmo sa un leggere il contadino; avremmo spiega da una Maestro autorevole che lo cattedra che finora nasse non mentito al ha po ogni angolo d'ItaliA. risuo questa parola di risurrezione per la polo: quando in patria nostra, si sarebbe pagina nella storia della scritto Chiesa una e bella della Ci viltà. Ma il concime artificiale non finirà d'e Sappiamo di molti che per rovinare i loro poderi docettero abban saurire la terras non donarlo. Ciò che rovina la terra ma l'ignoranza di ehi ne è il concime abusa. Il concime non 110 che è ora più di moda è il nitrato di soda. azione pronta ed efficace gli valse l'onore di una rapida ed universale applica La sua ZIOne. Spargendo noi dico, un su non che un pianta che ciò Ma notiamo non terreno del del avviene. nitrato so abbiamo somministrato alle po' d'azoto. Sotto questo stimolante la siccome fatto nel frumento vive di fosforo, l'impulso di pianta s'irrobustisce, e solo azoto, saccheggia il della potassa e. della calce. Noi abbiamo fornito uno, e portiamo via quattro. Non é a stupirsi se in capo a il campo si anni pochi riduce a completa sterilità. Di questo ben s'avvidero i più oculati, e col nitrato di soda ora è regola invariabile an tici pare anche il fosforo. Ma nemmeno con questo sistema è evitato l'inconveniente. In questo caso noi mettiamo due sostanze cioè azoto tassa sono coro e e fosforo, asportiamo anche la po quando la potassa e la calce ma la calce. E esaurite nel terreno, allora si leva un d'improperi contro i concimi artificiali, loro ascrivendo la rovina dei poderi. parecchi agronomi è di predicare che nella terra, specie se argillosa, c'è una miniera pressochè inesauribile di po L'errore fatale di tassa: ro chi e non andrebbe molto lontano dal ascrivesse a tale errore ritardare. il progresso agrario. la ve co] pa di 111 Si va che predicando ancora rifornire a di potassa il terreno basta esuberantemente debbio, ossia l'abbrustolimento delle zolle. il Ma, di grazia, per quanto tempo sarà effi cace questa pratica? La quantità di potassa contenuta nel terreno è limitata la scienza e può esprimerne con un numero la quantità: e quando questa quantità rimane esaurita, bruciate fin che volete le zolle, non chimica . riuscirete come a chi pentola indefiniti avere mettere la basta minestra, Sarebbe nuova. dicesse che per della vamente della crearne sul fuoco. Con tal sistema si finisce di bruciare anche la Ma il pericolo di pentola. saccheggiare la terra non esiste neppure per ombra nel sistema Solari. Solari rispetta religiosamente la fertilità ini ziale del terreno. Se domanda alla terra prodotto, ne tutti anticipa i sali un occorrenti, l' azoto, che la leguminosa s'assimila dall'atmosfera Ond'è che invece d' isterilire meno -. i terreni il sistema Solari è infallibile per portarli alla mezzo più rapido ed alta fertili tà. * * * Ma le adulteraeioni dei l'ordine del Potrei giornata, Dunque giorno: rispondere il pane, non come concimi fidarsene che tutto il vi no, mangeremo sono al Ij s'adultera in persin più? le uova. 112 È certo che la febbre del guadagno ha va licato fino i limiti della decenza. L'industria dei concimi si presta troppo bene manipolazioni, e nessun occhio, ladre a. anche il esperto, vale a scoprire l'inganno. Come sceremo concime da adunque pol vere o ogni frode nalisi chimica. se quel abbiamo È che si di stradone? A una un mezzo piccola più cono compra è garantirci sicuro: l'a spesa di tre lire, ma che ci franca da ogni inganno e ci risparmia delusioni. Nella compra poi dei. concimi si abbiano queste avvertenze: 1. Non si comperino mai miscele preparate: ognuno compri le materie prime e le mescoli all'atto dello spandimento; s. Si faccia capo a Ditte conosciute per la loro onestà; 3. In tali acquisti più che al buon prezzo si badi alla buona merce; 4. Si fac ciano gli acquisti colletti vi pel tramite di qualche Consorzio o Federazione. L'unione forza, e nel caso nostro l'unione ci farà trovare la migliore merce al minimo prezzo. fa la Ma io son vita che mi tante vecchio: pei quattro giorni di rimangono non voglio piqliarmi brighe. Certo è brutta cosa essere vecchio, e non è certo col sistema Solari che si diventa gio- 113 Però il vane. dal sa ciò che è compiere anzi dovrebbe per fare ventù. degli numero un essere quello che Se si trattasse anni dispen preciso dovere: impulso maggiore s' è non non un fatto m gio la d'Tmpiantar degli ulivi, potrebbe passar per buona: fare un im pianto senza speranza di goderne i frutti, per chi non ha i figli è atto che sa d'eroismo. Giova però notare che q uei buoni laici, i quali hanno fondato i benefici i Parocchiali spogliandosi dei loro patrimonii, non conob bero queste paur\3: e la memoria di questi Benefattori è in benedizione presso la Chiesa. scusa Del resto per noi Parroci dovrebbe bastare una considerazione molto ovvia, ed è questa: spendo, è frutti; se potrò ma vero, muoio se non ne campo, ne godrò avrò più bisogno, i e allietarmi d'aver fatto un' opera buona. di quanto .si asserisce valga A conferma un per tutti. La Parecchia di Ca Monferrato 60 anni fa aveva un reddito esempio sorzo di 30 Ett. di vino all' anno. Il Prevosto circa 25000 lire del Mazzola, spendendo portò il reddito ne ad Ett. 400, e suo poi morì. Il successore, Mons. Ba va accresceu do con nuovi lavori questo reddito, oltre a fu svariatissime opere di beneficenza di cui pieno il suo ministero parocchiale, d'im peritura' memoria, potè impiantare e man- 8 114 anni per 40 tenere fiorentissimo asilo un infantile, l'Oratorio per le ragazze e le scuole superiori femominili ed assicurarne perpetuamente l'esistenza. Si domanda: nella non ne avrà la maggiore se sua dei graduatoria meriti, parte ed j n misura for il D. Mazzola accumulò le che Salo come l'oro per l'edifi pietre Tempio? Bisogna uscire dal freddo guscio dell' e goismo umano, così opposto allo spirito del Vangelo, e considerare che come noi godiamo mone e zio del il frutto delle fatiche di chi ci ha cosi abbiamo il di dovere in il nostro preceduto, pensare a chi torra, Le questa posto prenderà umane generazioni si succedono sulla della terra, ma sono solidali fra loro, faccia o e l'u manità sale continuamente sulla via del pro gresso giovandosi del lavoro delle generazio ni passate. A sembra che questo spirito ogni pagina del Vangelo non dovrebbe essere straniero agli uomini che hanno il dovere di predicarlo. Si noti però che le migliorie che imme me di fratellanza che esala da diatamente si potrebbero introdurre nella coltivazione del campo fruttano a breve sca denza. È un deposito che noi affidiamo al podere e che in un anno ci viene restituito del 50 per cento. vecchio per quanto malandato di con un' usura Non salute C" è il li5 quale non si ri prometta almeno di vita: cora quindi non sufficiente per rinunziare ad trascurando un ragione una un anno an l'essere vecchio vantaggio' indiscutibiJe è un do vere. La terra è delle banche capitali dei se somma «he dà il che vecchio il che banca, la più una e sicura anzi interesse maggior lei affidiamo. Non c'è for a quale non abbia perduto qual collo -ata ad interesse. Perchè la di solidità non Banca questa sperimentare dell'umanità, la quale ha per garanzia le leggi provvidenziali che governano il creato? (1) (1) Nell' indagare le cause che concorsero al deterio Benefici! Parocchiah ho detto che la qua lità di semplice usufruttuario vi ebbe la sua parte. Ho ramento dei subito notato che nella p-roprietà armonizzano nuova coi agricultura diritti i diritti della dell' usufruttuario. Ecco quanto mi scriveva giorni fa l'egregio Solari a Che coll'antico sistema la qualità questo proposito: d'usufruttuario potesse influire sul deterioramento del « benefizio si gricoltura pevole. Se con e quasi si giustificava: ma coll'a deperimento è assolutamente col nuovo sistema ìe anticipazioni rientrano spiegava nuova col benefizio in il un anno: se la concimazione collo gratuita, essa allora è il mezzo naturale per innalzare l'esponente della fertilità a tutto vantaggio del presente e -del fu tuo dal momento che per ut.il izzare I,) stal la.tioo ci vogliono tre coltivastallatico si addimostra zioni successive. Si deve inoltre osservare, che col nuo sistema non è soltanto gratuito lo stallatico ma vo ehf.l esso nenti, un oruiola di rappresenta Ile! prezzo plateale Jei suoi compo valore superiore al prezzo dei componenti della � lti s ip a z i one. Se questi fossero i soli vantag- 116 E il governo un giorno confiscasse i be � noi avremmo lavorato pel Demanio. se neficii Ragioniamo. il Anzitutto pericolo non è divenga imminente. Avanti che il progetto gi che offre all'agricoltore il nuovo sistema, distruggere tutte le obbiezioni che possono alla mente di chi volesse mazroni del del valore suo ancora vecchio sistema. naturale fertilità bastano a affacclarsi fondarlo sulle affer Ma poiché della terra f' dipendente dall' indice del!a componenti, noi non dobbia dovuta ai di lei mo essere che utenti, senza poterne scemare iì valore perché appartiene di puro diritto a tutte l e generazio ni, così il beneficiario viene perfettamente a confon dersi col vero proprietario. Questo nuovo modo di es sere dell'utente della terra di fronte al diritto di pro mentre manda a quel paese la formola del di prietà, ritto romano che era assolutamente anticristiana nel ri tlesso del possesso della terra, ma tutto ciò che è opera dell 'uomo perfetta e verso frutto del quello di suo lavoro intelligenza, costituisce l'agricoltura quale pietra angolare dello sviluppo economico della società e crea una solidarietà tra tutti gli svariati interessi perché intimamente legati a quello dell'agricoltore. Di guisa che, mentre l'agricoltore viene a-quistando una nuova posizione di fronte alle altre classi che potrebbe con siderarsi quasi privilegiata a guisa di un padre verso i proprii figli, deve riconoscerai naturalmente respon sabile del benessere di tutti, nell'obbligo di dover pro durre per sé e per gli altri conservando intatte le qua lità produttive del possesso non solo, ma accr es-endole a vantaggio proprio e dei futuri. La questione delle migliorie che prima si poteva invocare come una del le cause che rattenevano il beneficiato da} farle perché, e della sua 117 di Stato legge viene annunziato: prima poi si discute: spesse volte una crisi ministeriale lo fa cadere: insomma ci corre molto tempo. Cosicchè a Parroco ha tempo di sfruttare il Se prato, con di spese sicure causa e muta. col nuovo tetici, un di vantaggi sistema di debita distinzione tra podere è di nitrato di soda po' tutto saccheggiare facilissimo o campo è un talento il Beneficio. suo il fosforo e in gran parte ipo aspetto, e fatta la capitalizzano e po quelle che si appellarsi giustamente di sistemazione e quelle di miglioramento delle qualità intrinseche del suolo, chiaro apparisce come queste diventino ora assolutamente di ordine morale se si impongono alla coscienza e diventino assolutamente peccaminose tan trebberro to nel riflesso Che vo. se la proprietà della terra as responaabitità del benessere co pel proprietario un titolo di obbli il carattere di sume mune costituisce e gatorietà dale con non può sono individuale quanto nel riflesso colletti apparentemente verso la comunità: ad in della una odierna stessa fonte, qual cosa inverte l'idea economi della passata società, che equivale società che deve avere caratteri economici e perfetto come una riconoscersi garante di tutte le libertà che inerenti all'esercizio di questa industria madre non di tutte le altre. La ca questa riconoscendosi soli lui nel benessere derivante da e sincronismo col al Clero si presenti principio una nuova morale. Ed missione: ecco nuova e più facile molto anche morale, e che deve perci6 cominciare dall'ap plicazione del nuovo principio di usufruttamento del beneficio parocchiale. Né deve costare al Clero que sta inversione di interessi; perché mentre curando il proprio interesse mig-liora la sua condizione: ciò che potrebbe essere considerato quale semplice appagamen to del proprio egoismo, in quanto esso vede appagato nel riflesso materiale soltanto dal lato 118 potassa che altri la interrato ne' suoi avesse fondi. Accennai tempo fa questo pericolo al 00lonnello Solari, e questi mi rispondeva te stualmente cosi: Prima di mettere in atto la confisca e l'in parocohiali il governo ci .a vrà da pensare seriamen te; perchè a ben cameramento dei beni considerare, l'operazione potrebbe non essere che disastrosa per la finanza. Il popolo ita liano non lo permetterà certamente. Oosa co sta il Clero ed il culto allo Stato la affatto. Oosa costerebbe I'incameramento P Una oggi? somma che forse il reddito del denaro che pererebbe ricavare dalla vendita. L'utile? Ma rebbe stanziare sul bilancio quello degli un dovere altri verso nello stesso e Dio e verso una su potrebbe bisogne somma cor- sa di prossimo. Di tempo del Nul avvenisse quando compiere guisa che nella sicurezza d'aver soddisfatto al dovere di coscien dis }la egli vede la ricompensa materiale che non si giunge dal bene fatto al prossimo. In queste armonie economiche non risplende di luce vivissima la carità dell'Idea creatrice? . Se il codice co non è in regola per il danno che conta riflesso del benefizio, danno ne col nuovo può che col principio povenire al Clero sul nuovo principio si elimina per intero: la disarmonia tra il codice e il nuo vo principio è un elemento di ragione per la vita e vangeìica. >. Al venerato Maestro giunga il saluto della mia riconoscenza pazienza pei consigli che mi ha dato, leggere il manoscribto durata nel e per la 119 rispondente sterebbe questo reddito, a un inasprimento che somma di balzelli co superiore al reddito per le spese di esazione. È possi bile questo aumento? È logico? Nè possibi logico. nè le, Non si possibile quando am mette la necessità d'una diminuzione dei bal zelli, non un gare logico perchè si verrebbe a far pa oggi si può considerare servizio che gratuito' » , Ammesso pure che la confisca si facesse, non è a supporsi che vogliasi calpestare af fatto ogni più zia. Quando elementare criterio di s'incamerassero i giusti Benefìcii, il decreterà ai Parroci un assegno. Ora questo assegno sarà proporzionato al va lore del beneficio: il Parroco per questo lato governo non ci perderà D'altra quali parte sarebbero tutto. chi per a l'impianto migliorie stabili, di vigneti, anticipare forti somme, c'è sempre scappatoia a garanzia che il capitale vesse andrà perduto. amico una Ed ecco come. Passo ad presente dei beni, non un facendo scrittura d' affittamento constare lo stato do una e coll'ob di rilevare l'affittuario di tutte le mi bligo gliorie stabili. Quando il governo soppri benefìcii, l'affittuario ha diritto ad un'indennità proporzionata ai lavori fatti, ed ecco che il Parroco, con interposta per sona, può benissimo garantirsi contro uu' a perta, 'ma sempre possibile ingiustizia. messe i 120 E »ien la se ? Si grandine perde frutto e concime. Come abbiamo visto, il consiste nelle laute prodotti In di caso nel mane grandine terreno: l'interesse di se sperde si anno. concimazioni. capitale concime ri perde semplicemente - L'unico concime che, si di è immediatamente non questo un il segreto dei grandi utilizzato, coll' acqua, è il nitrato di soda: ma nitrato è bandito affatto dal sistema Solari. Gli altri sali si fissano e se non entrano in funzione a mangono La perdita è nel . terreno, quest'anno, ri beneficio della coltura successiva. quindi minima. luogo vuolsi riflettere che nel la coltura solariana metà del podere è colti vato a foraggio. Ora fra tutte le colture il prato è quello che meno teme la fune sta meteora della grandine. La gragnuola potrà sciuparne un taglio in casi di estrema gra vi tà, ma non può mandare a male i ta gli successivi. Tant' è, che a nessuno mai In secondo venne pesta In in niente di assicurare contro la tem il prato. quanto al frumento è meglio assicu rarlo. La tariffa di tale assicurazione è malmente, presso le migliori agenzie, nor il 3 per .121 semplicemente che bisogna ogni 33 anni. Quanti che oltrepassano i 33 anni cento: vuol dire sacrificare sono di 'un raccolto i Parroci parocchia? Si domanda: è da saggio pri varsi sicuro, quale ci vien dato da una agricoltura razionale, per chè una. volta ogni 33 anni, cioè una volta in vita, va perduto un raccolto? Il danno maggiore della grandine è nel vigneto. Scarse sono le convenienze dell' as sicurazione perchè troppi altri malanni in sidiano alla vite, e non sarebbe improbabile uomo annualmente d'un reddito di vedersi distrutta la vendemmia dalla pe ronospora o dai bruchi, dopo che s' è sbor sato il 13 010 allo scopo di garantirla dalla . grandine. Si noti però che difficilmente la tempesta distrugge completamente il raccolto. Nella maggior parte dei casi il danno è solo par ziale. Se il vigneto è spinto alla massima produzione, dato anche che metà del pro dotto vada fallito, nella rimanente metà ci equo compenso delle spese ed modesto interesse del capitale. sta sempre un Poniamo di vino: se un una Parocchia che dia 100 Et.ri dalla medesima ricavarne superficie il Par del resto 200, giunge facilissima, quando la grandine ne distrugge una metà, il Parroco ha sempre le annate buone di prima. roco a . cosa 122 Gli è in vista della precisamente che si rende necessaria Fu detto che pel enfasi, con buon cattive. La una tantino un è vera ci nel senso delle maggiori prodotti esagerata, non agricoltore cosa tempesta coltura intensiva. sono annate annate che nei buone si trovano i mezzi per sbarcare gli anni delle vacche magre: mentre nei poderi trascurati, da cui si ricava poco più che tempesta in permanenza. una corre male c'è l'imposta, Se l'annata liscia, si vivacchia .alla meglio: se va addirittura, bisogna votarsi a tutti i Santi del Cielo per arrivare alla fine del l'anno. * * * Ma i contadini non ne voglion sapere di tutti han la novità: testa dura. queste Se non fossero così non sarebbero contadini, Andiamo però a rilento nel maledire alla loro ignoranza: non sarebbero così se chi aveva l'incarico d'istruirli n non ell'abbandono. I contadini li avesse lasciati rappresentano le braccia del gran corpo sociale: essi general non hanno nè tempo nè attitudine per mente lo studio: tocca a chi dell'umanità, dirigente trasfondere genza rappresenta l' intelli ossia alla cosidetta classe nel contadino il pen siero direttivo della fatica muscolare. Ed il 123 Parroco che giorni 111 mezzo ad famiglia, meglio di maggior frutto, può com i suoi VIve che è la popolo, ogni altro, e con piere questa missione un sua sociale. Allo stato presente delle cose è certo che il contadino è di grave ostacolo al progres agrario. so Se adotti la mezzeria è drone che ti in pigli ti mette avanti un è è casa: ad un pa momento ogni diritto: quanto più ignorante più presuntuoso: egli non ha bisogno d'imparar nulla, si crede modesta mente un suo Salomone della Oome dist-cearlo dalle nonno? dei come campi ne persuaderlo sa scienza usanze che agraria. venerabili del nella appena qualche scienza cosa più dei buoi? Se stanco del mezzadro, coltivi ad econo podere, tu vedi continuamente la macchina incagliata. Il salario non è mai sufficiente: i lavori procedono col trotto della lumaca: e ad ogni istante tocchi con mano che al contadino manca qualche cosa che è più indispensabile del cervello: la· coscienza. mia diretta il 11 'virus socialista s' è inoculato tutta la classe lavoratrice: è semplicemente un ed il ormai in Socialismo lievito d'odio, Si lavora mercede, ma col desi per derio della vendetta in cuore. Pensiamo poi ancora amor della quali sentimenti questo ceto lavorerà pel prete, mentre è già largamente diffusa nel volgo la convinzione che a farla al prete si acquista l'indulgenza. con 124 Ohi ha avuto sottomano che cosa: va dei ed anche il fatti, si sente operai ne sa qual più ottimista, alla pro smorzare in cuore gli entusiasmi della democrazia. Ho voluto riprodurre il linguaggio rude pessimista che è in uso quando si del contadino, per non lasciare senza parla risposta neppure una delle difficoltà che si sogliono mettere innanzi. Oome si vede sono due gli scogli contro cui viene in certe regioni ad urtare il pro gresso agrario: l'ignoranza e la mala fede mente del contadino. Ma se, tali difficoltà dire che siano gravi, non vuol insuperabili, L'ignoranza fa sono cilmente si vince coll'istruzione. Non si pre tenda però di riuscirvi in un sol giorno od in un anno. ostacoli a digiuni di Se un' idea penetrare i nuova cervelli non studio, pensiamo quale l'istessa idea incontrerà prima tanti trova affatto difficoltà che entri nel cranio d'un bifolco. Non si dimentichi però sapiente Agostino: l'intelligenza del volgo si raccoglie tutta negli occhi. 001 cantadino non bisogna discutere: è mestieri il detto fare. Il delle di suo teorie, che' vede coi non rare cervello non si eleva all' altezza si posa abitualmente su ciò suoi occhi. Quante difficoltà ma s'incontrarono per persuaderlo ad irro la vite colla miscela di rame. Prima 125 che la pratica entrasse nelle nelle abitudini del vignaiuolo quattro anni. Ma restio nell'accogliere le meno tenace non passarono quanto più egli novità, tanto più n' ha nel sciuto il convinzioni praticarle quando vantaggio. Altrettanto molto nell'uso e al è è ricono avverrà fra dei concimi. Quando avrà constatato ne anche gli splendidi risultati, più ostinato mezzadro farà istanza, come gjà ora avviene sul Parmigiano, perchè si adotti la coltura solariana. Con un po' di il buona volontà non è difficile piegare ai nuovi metodi il mezzadro. A persuadere un mezzadro della d'impiegare nelle coltivazioni za convenien il concime artificiale io ho cominciato dalla meliga di ogni buon contadino è idolatra. Sentite, gli dissi, voglio a titolo d'espe rimento concimare la meliga col guano. Ma siccome non sono proprio sicuro del risultato, per quest' anno faremo così: an zichè dividere il prodotto, divideremo per giusta metà il campo. Voi seminerete e lavorerete, come è di dovere, la meliga: però sul mio appezzamento spargerete la pol vere che io farò arrivare. Voi scegliete. la parte migliore del campo, ed io pren derò l'altra: nell'autunno raccoglierete la meliga dei due lotti e non avremo nep pure I'imbarazzo di dividere il prodotto. cui « « « « « « « « « » « e. « » 126 al contadino la mia proposta. Se nonchè all' indomani per tempo mi compare Piacque innanzi il mano, « « « « « e non e galantuomo mi dice: « rabbia che alla portafoglio mi conviene il pensato che eh' ella mi ha partito meliga vegetasse me me toccherebbe mangiare lo entro per metà polenta. proposto. Se la glio della mia, a più col Stanotte ho sua nella spesa e concimiamo tutto il campo mi mette senz'altro in mano L. 20. Immaginate se io poteva rifìutarmi Misi le condizione, a »: ta cioè però proposta. una parte del eampo non fosse con cimata, e così fu fatto. Breve: in questa parte si raddoppiò appena la semente e la una che meliga maturò dieci giorni dopo; mentre l'ap pezzamento concimato era una meraviglia di vegetazione e di pannocchie Bisogna va vedere con che aria di trionfo il mio uomo entrava in quel campo ed in . . dicava a tutti il miracolo. La conclusione che deduceva ogni volta che parlava meliga questa: non semino più meliga se il padrone non provvede il concime. Ma la sua meraviglia crebbe a mille doppi, quando nell' anno susseguente riscontrò che quel p07 di concime messo nei solchi del fru ne sempre della sua mentone era aveva operato un secondo miracolo nel frumento. Si vedevano difatto nel campo tracciate tante linee d'una vegetazione più 127 lussureggiante quante erano state le righe meliga. Il mezzadro era convertito alle della nuove teorie. lo ho questa convinzione che quando padrone è ben persuaso d'una pratica graria, trova modo an, .he con un po' d' stuzia di farla adottare dal peggiore primo an pagare intero il prezzo del concime: no se al egli una ha 1'avvertenza parte del campo di senza lasciar a Nel mezzadro. dei casi dovrà forse il a ma sempre concime, come termine di "varagone, non tarderà a persua dere il con tad i no della bontà dei moderni sistemi d'agricoltura. mette alla non è porta ancor e Se· se poi ne non piglia piega un detto che il mondo dei lo si altro: conta dini si componga solamente d'imbecilli. Del resto non bisogna «oi mazzadri spin gere le pretese al di là dei giusti limiti .dj di moda rovesciare sempre intera sul mez zadro lavoolpa se il podere è trasandato. . giusti. Se il padrone è RÌ a varo nello spendere per. migliorare i suoi fondi, come si può pretendere prodigalità nel mezzadro. In fin dei conti egli non ha di-. ritto che ad una parte dei frutti: B quando questi frutti sono scarsi pel mantenimento della famiglia del colono, come si può dal medesimo pretendere spese di carattere straor dinario, di cui forse non ne avrà nessun van Ma via: siamo taggio almeno immediato? 128 miglior sistema per rialzare presto un podere e la coltura diretta con operai sala riati: ma anche qui si viene ad urtare con Il . tro altro scoglio: Ma anzitutto non la mala fede dei contadini. e assolutamente tutti i contadini siano sforniti di Di rale. molti, e ne galantuonini ve senso n' hanno sinceramente affezionati al incontrerete tadini vero che in maggior ogni altro numero mo ancora padrone, nei con ceto. Del resto ad eliminare tale difficoltà due mezzi: che nel giova il senso sviluppare e essenziale mini del morale, questo compito stero parocchiale. Secondo: pagar bene gli o perai per modo 'che essi trovino un tornaconto nell' essere onesti. Quando un operaio non solo ha il sufficiente per vivere, ma nel sa lario trova anche un margine per un' annua le risparmio: quando e trattato con carità di padre: quando sa che un suo atto immo rale potrebbe costargli l'impiego e gettarlo no volgo e sulla strada: in tali circostanze non tolto ma al solo ci e malfare, ogni impulso gli stimoli per conservare one sta una coscienza. Quando le cose si dispor ranno in modo che sia buona speculazione es sono invece tutti sere onesti, .la avrà dato causa della publica moralità un gran passo. Giova pure ad affezionare al podere i con tadini l' assegnare loro nna percentuale, sia 129 pure mimma, dei frutti. È inutile: altruistico che ci muova ad aver roba del mente padrone, come che è raro quel senso cura della nostra, è tal della utopia pretenderlo. Convie opere il contadino senta con tinuamente che il suo interesse egoistico cam ne che nelle sue mina all' unisono bene in Del proporzioni resto tutto il con avvezzarsi che ce sitis dino ne a se del padrone, seb diverse. contadino, ed in genere volgo degli ignoranti, bisogna compatire molto. È S. Paolo avvisa: crebbe non quello col sustinete ipsi sapientes, cazione ne con rozzo ed si s'impara, insipientes cum colpa del conta ignorante. L'edu riceve; è il padro è Non che deve trasfonderla nel della coll' servo e· atti. degli parola potrà dirozzarsi il contadino, se il padrone ne sfugge abitualmente il con tatto? se alla cura diretta del suo podere preferisce 61i agi e gli ozii della vita citta sempio Ma e come dina? Finchè nelle è regioni, dell' agricoltura, surrezione intellettuale roco, l'assenteismo nostre legato sarà vano e di moda sperare la ri l'elevazione morale del contadino. Il Par e alla residenza, compiendo con sua Missione, si sarà reso progresso umano' e sociale, ed buon esempio alla classe si-; scienziosamente la benemerito del avrà dato gnorile un che sfrutta la campagna per abbel. lire la città. 9 130 * * * prendere i capitali pelo fare' della: aqricoitura t Rispondiamo brevemente' quest' ultima abbiezione, la più seria forse Ma dove buona a di tutte. La terra è un telaio, spensabile per M'affretto a m'o se manca nel caso ma Inutile sperare la tela; il filo è rappresentato e dal capitale indi anticipazioni. una cosa: il' pri notare subito genza. Quando l'intelligenza c'�, pagna ad Quando suo ma un Beneficio, strada il convinzione, Sia' pur piccolo, moltiplicherà sè stesso va. filo, nostro necessarie le capitale, in tutte le faccende una il se è l' intelli e s'accom capitale si tro è 'in mani sino alla abili sufficienza. parroco decidesse di rialzare il' si trova due strade davanti: la del ricco quella del povero. Chi è ben fornito di mezzi può prendere senza e sitazione la prima: in nessuna Banca troverà un impiego di capitali più sicuro della ter non avesse H, ra. Ohi sua poi disposizione capitali sufficienti può incamminarsi per la strada del povero. Sarà più lento il commino ma arriverà si fermerà a e senza dubbio alla meta, strada. A rialzare' il mio Beneficio dovetti sariamente battere vero. se non mezza Quando diedi anch' io mano a la via quest' neces del po opera di 131 ristorazione, non solo era. sprovvisto di capi tali, ma mi trovavo gravato di qualche mi gliaio di lire di debito incontrato per le spe se d'ingresso in Parocchia. Il Beneficio era in condizioni tutt' altro che liete. Una parte era affittata al prezzo di L. 105� l' Ettara: l'altra ne era tenuta complessiva mezzeria. La produzio di tutto il nelle annate buone gio Q. a era podere parocchiale seguente: Forag Q. 80: Vino Ett. 200. 200: Frumento Si noti che di la frumento se seminavano ne Q.22. Introdotta la coltura solariana, zione, dopo mi decennio, proporzioni: Foraggio Q. 150: Vino frumento è salita 22 è produ 'queste Q. del di modo Come ho detto battendo la arrivato seme sotto i dieci discesa quintali. In qual sono in 1000. Frumento Ett. 600. La dose da Q. la a queste cifre? strada del po vero. Qualunque contadino forse era capace di rialzare il podere a questo grado di fertili tà: ma quando il podere si fosse rialzato, mi sarei trovato io a terra sotto un �umulo di debiti. All' incontro adottando la coltura derna in dieci pagando anni ho rialzato il i debiti dell' mo Beneficio ingresso. Oonfesso che quando venni in Parecchia e ra digiuno affatto di agronomia ma 'moderna, 132 avevo a fede nella scienza, mi e seriamente posi studiare. Sentendo decantata da dei concimi l' efficacia parecchi volli farne chimici, esperi comperai un quintale. Questo quintale di polvere del valore di L. 20 fu la prima pietra dell' edificio, fu il lievito be nefico che ha trasformato l'aspetto del po dere. Quel po' di concime fu sparso in un prato, che poco prima un affittavolo aveva rinunziato. Il risultato superò la mia aspet tazione; come per incantesimo l'erba venne su alta quasi un metro. Nell' autunno vendei un po' di fieno per L. 60, e queste impiegai nella compra di al mento, e un ne tro concime sufficiente per un ettaro di prato. Il cumulo del fieno crebbe per modo che potei mettere in istalla una bestia di più vendendo contemporaneamente un carro di fìeno per pagare il concime. Negli anni suc cessivi la spesa crebbe gradatamente da L. 200 fino L. 1000: a ma il bestiame in istalla e ogni anno vendevo cresceva tanto fieno necessario per pagare la nota del concio artificiale. Quando spesi L. 1000 di quanto era concimazione io bestiame in aveva istalla, già sem pre grossi capi di pagando il con 18 cime colla vendita del fieno. Quel microscopico capitale perato un miracolo come di L. 20 ha quello o� della molti .. 133 plicazione dei pani. Quel marengo, moltiplican do sè stesso, ha moltiplicato le bestie da 4 a 20 producendo il capitale per comprarle: ha moltiplicato il frumento da Q. 58 a Q. 140: ha fornito lo stallatico per triplicare il pro dotto dei vigneti. Nè si creda. che io abbia allargato la su perficie. del vigneto: anzi l' ho ristretta, e restringendola ho triplicato il prodotto. Come si vede, in agraria un piccolo ca pi tale cresce con ragione geometrica. Qua le dei Parroci, domando, non trova il ma rengo con cui ho cominciato io per rialzare il Benefìcio ? Chieggo scusa se sono disceso a questi particolari, ed ho messo avanti un mio esem pio. Non mi mosse certo un senso di vante ria: il pensiero che molti potrebbero tro varsi nelle mie circostanze, mi rese persuaso non essere fuori di proposito indicare la via che io 1v percorso. CAPO VIII. Conseguenze logiche. A questo punto potrei deporre la penna, chè _la tesi svolta e vezzo a le cose uscita a suffi.:ientement� sembra me dimostrata. Ho scritto parlare, col loro un chiamando e se po' vivace, è' nome che convinzione come sono frase m' è qualche perchè l'ha dettata. av eufemismi senza viva è Con la sicura coscienza posso anch' io ripetere col Poeta: fa parlare. È a rioonosciu ta dalla società presente quale maestra dei popoli: è amore della nostra patria, da cui desidero s'irraggi, come pel passato, la ci che mi amor mi more della Chiesa che io vorrei mosse viltà sulle polo, di cui vato cui nazioni son vicine: figlio, dalla miseria e è amore del po ch' io vorrei solle economica giace, perchè potesse con e morale animo più sato attendere alla coltura ed alla dello in ri po sal vezza spirito. convinto che il Clero possa ren dere questo servizio alla Chiesa, alla patria, lo al sono popolo, l\tIa e n' ho indicato il modo. l'opera mia non sarebbe completa, se· 135 'presentassi quasi" 'raggruppati non i frutti quadro del' Clero Chiesa te di -ma che questa può maturare della società. Farò e incantevole, sul vetro' la trà riuscirmi ho del' nuova vantaggio come un della il dilettan che alla vista d'un panoraapre la sua istantanea e ne fotografia, fissa a in' Missione La scena. sbiadita; ma fotografia, po la visione ch' io garantirvela panorama posso stu penda. § 1. In una scovo, UN SOGNO. - di queste notti arrivato in appena, Sinodo. La notizia sbalorditiva per della Visita Pasto- riuscì tutti. Un Sinodo -rale apparve 'Parroci Le e prima più grande stranezza. Ma di andarci c'era; e tutti i la l'ordine tant'è, sognai che il Ve Diocesi, radunò il Beneficiati mossero verso assemblee si tennero in Duomo ch'è d'uso in tali la città. con tutto circostanze. splendore primo giorno tutto camminò liscio: erano decreti di disciplina, norme per lo Nel ci le 'funzIoni: insomma tutto ciò che' forma la 'sostanza dei .Sinodi. Ond' è che più d'urio; quelli almeno dai nervi più oscillanti, fu sentito' a .susurrare: non valeva. la pena di mettere in moto tutto' il clero; far un Si 'nodo 'nuovo' per ripetere ciò che già diceva il vecchio. 186 'Il fulmine mine ciel a scoppiò Cominciò sereno. ben strana: De agraria. re al molti guardarono La meraviglia, gnati. all' indomani: lo ful lettura una Al Vescovo Vero titolo solo traso .oome stupore, lo soandalo crescendo rossiniano un man ma segnarono no che si succedevano le diverse trattazioni fosfatibus, de nitrato sedico, de substan -potassicis. Come conclusione di questa strana prefazione il Vescovo imponeva che de tiis tutti i Parroci e zione di e beneficiati. distin senza di età, non eccettuati nep Vicarii Foranei, dovessero immedia pure i tamente grado il Sistema Solari adottare col tura delle loro terre; e ciò sotto . della renda Al racolo sospensione a divinis ipso facto nella pena incur .. suono se del decreto draconiano non fu mi crollarono le volte del Duomo. Pareva che l'elettrico agitasse quell' assem più che potei sul mio scranno, saettatodagli sguardi severi di molti,' quasi fossi stato io il perfido istigatore del blea. lo mi restrinsi decreto. I commenti' si fecero ·.diversi crocchi alla mitarono a ed acri sciolta dicevano senz'altro nei asceti si li dire il rosario minasse il Vescovo. gli vivi I più perchè Dio Quei della lingua sera. quello illu più che anche asceti pensa vano: Il Vescovo h'a perduto la 137 testa. Il fu Capitolo radunato d'urgenza per deliberare sul da farsi. Si più d'aprire una sottoscrizione. tardi che un decise dai Seppi più gruppo' dei più audaci denun ciò il Vescovo al S. Ufficio sospetto come di eresia (non si dimentichi che io sogna va). Sedato il primo tumulto di meraviglia e di sdegno quello che quasi sempre piegarono la testa ed ubbi successe succede: tutti dirono . . . Quell' perfosfato, scorie 'I'homas sico. Tutte le canoniche inondata fu Diocesi la anno cloruro e erano sacchi di concime fra le potas ingombro bizze delle di di Per petue Sinodali che maledivano al nuovo' Binodo. I vecchi tanfo pestifero si. sentivano asfissiati al di quella polvere: ma tant'è, la minaccia della sospensione rinforzò i tessuti dei nasi ed infuse coraggio per so stenere la nuova tortura. Un decreto della Curia numero di che quintali aveva ogni fissato il Parroco dove spargere, ed il Vicario Foraneo alle mol teplici sue mansioni si vide anche aggiun va personalmente in suffraganee per 'consta gere la fatica di recarsi tutte le Parrocchie gli ordini scrupolosamente eseguiti. tare de visu Fu febbre se vesoovili erano q uello di nervosismo e di per molti. Molti Parroci volevano un anno . ·188 rinunziare all'offlcio ed' . Vescovo non aveva al Beneficio; protestato che per avrebbe accettata nessuna ma il tre anni rinuncia fuor chè per morte. Passarono per tal modo tre anni' sotto la del terrore .Iegge non no (gli almi al sole) Curia de] rendere A pire. terra attor tutti dovettero dar conto alla prima e del poi. Per facilitare e e più chiara la relazione il distribuiti aveva si sogna quando si misurano dal giro della appositi tempo suo Vescovo riem moduli da arrivarono alla tutti Curia. Il Sistema Solari aveva la messa ri parocohiali, Do quintali di frumento, prima ora erano 50 e più. Si dovettero improvvi 'sare dappertutto dei tini di cemento per con tenere il vino accresciuto del doppio. Il be stiame parocchiale.fu triplicato dopo' avere venduto il foraggio che più non capiva,' .nei voluzione in ve bilanci quei erano 20 fienili. Come conseguenza di quest' abbondanza' i ,Parroc.i che non potevano' tenere il Curato facevano istanza per averne due. Lo sti pendio dei Coadiutori salì 400. Lungi dal chiamarsi rale , una tempesta, nedizione. ,Il era da L. 150 la invocata Visita come a L. Pastouna be ' Vescovo in capo a tre. anni tolse il 139 decreto di sospensione contumaci del Sistema rimase universale ca fulminato contro Solari; prima. ma la i prati come leggeva lo specchio delle pro dopo il nuovo Sinodo, e le confrontava con quelle che si avevano sotto l'impero del Sinodo vecchio, sentii bussare alla porta. Era il Sacrestano che sveglian Mentre io du sioni ottenute domi dal mi richiamava sonno della vita. Il mio gno, ma uno di non quei era alla stato che sogni da cui, realtà un so senza saper di cabala, si potrebbero. rica i numeri per un quaterno al lotto. punto vare § 2. I - PROBLEMI DIOCESANI. Fu detto che in fondo ad ogni quistione si problema teologico: a maggior ragione si potrebbe soggiungere che in fondo a molte questioni religiose giace un problema finanziario. � sintomatico l'aneddoto che mi nasconde un narrava un ceva chè buon Padre Fraucescano. Mi di che s'era dovuto fare un buon una giovane entrasse «Il Convento. colletta novizio per nel poveretto, ,soggiungeva frate, non aveva quanto e ra indispensabile per fare i voti di povertà >�. Questa apparente anomalia riceve ampia giustifìcazione dalla doppia natnra -dell' uo mo, che è spirito e materia ad un tempo. Questi due termini, come non si possono suo argutamente il 140 scindere nell' uomo, sociare nelle tante vicino il Tre così non questioni problema umano. generalmente i problemi che con urgenza una sono nelle Diocesi domandano soluzione. Questi minarii, il Clero si possono dis che toccano da problemi riguardano i Se non curato ed i Parroci vecchi. Le condizioni finanziarie dei nostri Semi narii si fanno ogni giorno più gravi. dei Chierici si trova nell' più parte La impossi bilità di pagare intera la già tenue pensio ne; ond' è che generalmente il bilancio si chiude annualmente con un disavanzo. Per conseguenza le più grandi economie s' im pongono: economie nello stipendio dei mae stri; economie nel vitto dei Chierici, Ma tutte queste economie, spinte fino all' osso riescono a danno della coltura e della salute dei Chierici. In certi seminari i Professori buiti col lauto stipendio sono retri di L. 150 all'anno. Quando un, Professore ha dato la solita man cia ai domestici, e s'è provvisto d'un abito, stipendio è sfumato. Mancando i mezzi per comprarsi i libri deve necessariamente lo orizzontarsi col progresso della scienza mo derna sui libri vecchi della Biblioteca. Non è quindi a stupire lasci q ualohe cosa se la coltura dei chierici da desiderare. Per formar 141 uomini ci voglion uomini, e non fessori improvvisati, che passano senza parazione dal banco dello scolaro alla degli tedra del maestro, come ora Pro pre cat avviene per im pellenti ragioni di economia. Le grandi economie del vitto si risolvono poi in tubercolosi per tanti giovani. È un fatto che molti chierici che paiono certamente la tica dello escono di Seminario ombre. Il sistema di sua influenza in sviluppo, ma vita avrà quell' età si deve anche cri am che spesse volte è semplicemente di denutrizione. Perchè 'negli altri mettere effetto Collegi questo guaio non si lamenta in e guali proporzioni? Sono tante le lotte che oggi nel mondo attendono il giovane Clero, che è sommamente mente gliarda. Tolgami fanno sacrifici i questo Alcuni hanno e sulle stato di alle loro forze, ma moltiplicare i pani. già messo un' imposta sui Be Chiese. Ma questo provvedi di mento suppone che la finanza e dei Parroci abbondi del generalmente responsa Essi cose. superiori hanno il dono nefìcii conservarne un che io chiami il cielo bili i Vescovi di non necessario corpo tisico difficil troverete le energie cl' un' anima ga robusta la fibra. In vi manca. Come si vede il della Chiesa superfluo, mentre il necessario. problema dei Seminarii è 142 molto gt:av_e e necessariamente frontarne la soluzione. Altro che problema af bisogna al impensierisce già Clero. cuui Vescovi è 1'abbondanza del In giorno un eminente Prelato subal E' la pino lagnarsi d' a vere troppi preti. che laodo simile prima volta, risposi io, tesi un « � cl' mento sulla bocca un Vescovo ». intendiamoci, ripigliava l' Arcivescovo, troppi pei bisogni: sono troppi pel ne di cui io posso disporre », sono In altri accanto ai Benefici tempi chiali c'erano ordinariamente pellanie, che forni vano mento al Clero un non pa Paroc parecchie Cap modesto sostenta curato. Ma non Ma « ora il soffio questo pane ha spazzato via. E vedi strana ed atroce ironia. Gli ari della rivoluzione tori di tale confisca spargono le ora lagrime del cocodrillo sulla sorte del basso Clero. La questione ridurre il Clero sussistenza, si' presenta molto seria. in ovvero O dei mezzi di proporzione accrescere questi Come si vede siam sempre in un mezzi. campo fi nanzaario. Il terzo problema riguarda la . vecchiaia dei Parroci In ogni altra carriera anni di lavoro c'è deve morire nel peso degli anni una suo o dopo pensione. determinati solco. Anche Il Parroco quando il l'infermità là- rendono i- 143, nabile to. Ma in la Chiesa' qualsiasi lavoro, nel conserva aggiungere non . a materno lo so afflizioni ad suo con sen-. ufficio, cuore un ,per_ afflit- quante rovine si accumulano' spesso Parecchia, quando il Parroco più può attendere al suo gregge, e manca no i mezzi per essegnargli un Coadiutore. Fu proposto d'impiantare un pensionato per raccogliere questi vecchi. logori dagli anni e dalle fatiche. Ma oltrechè il problema finanziario non sarebbe risolto, chi non ve una non de quante difficoltà d'ordine morale si op pongono all' attuazione di questo progetto. rinunzia alla Una è sempre un hanno la forza di com Parocchia suicidio, e ben pochi pierlo. D'altronde è difficile abbandonare le abitudini di indipendenza e di libertà con tratte per assoggettarsi alla disciplina d un convitto, massime bisognano di più in età in cui si ab delicate cure, ad ottenersi in una Comunità. impossibili Si sta proposta pei ne una agitando ora di fondare su una pei giornali la di pensione cassa sacerdoti vecchi. Lodevolissima istituzio che merita incoraggiamento ed appoggio. Ma innanzi che si siano raccolti i fondi ne cessarli perchè la pensione non riesca un' i ronia' debbono passare almeno tre genera zioni. Ma intanto che cosa si deve, fare? lo ritengo che se il mio sogno, divenisse 144 realtà i tre una re una riceve problemi potrebbero soluzione facile ed immediata. Ho sott' occhio la nota di tutti i fondi che costituiscono i Benefici i Parocchiali Diocesi. Ove d'un 'tratto riori, della per ordini supe di coscienza o an o per impulso semplice interesse, questi Beneficii venissero coltivati con criteri i moderni, bal ovvero di -ehe zerebbe fuori tal in questa da somma somma sbalordire: si avrebbe la risposta ed al, tre problemi accennati. Bisognerebbe supporre che ogni 'senso di solidarietà cristiana siasi estinto nell' animo dei e re per supporre chiuso il loro cuo la loro borsa. ai bisogni dei loro Con Parroci, fratelli. un' anche Allora imposta a Seminario Diocesano di superfluo, ma del necessario. I portano toglierebbe po' spoglierebbe nessuno Parroci che presentemente da soli il pondus diei et cestue giovane prete la Parecchia ed della loro Allora Beneficio che altri con pregiudizio d'avere in aiuto nel governo del conforto nella solitudine un un casa. ogni una vecchiaia ben carii, del un non grave loro disagio e non senza delle anime, sarebbero ben lieti un fa vore solo Parroco cassa più potesse di troverebbe pensione per nel suo la sua generosa di quelle impiantare con valori ban solida e 145 § 3. - IL CLERO NELL' ORA PRESENTE. Dagli stretti confini d'una Diocesi allar gando lo sguardo a tutta l'Italia noi trovia mo che il ascende a delle Parecchie del regno 20173. Il novanta per cento sono numero poco o tanto, di beni rustici, la cui rendita ascende a L. 15�389.649. Tanto dotate, o risulta dall'unita statistica ufficiale. PR. OSPETTO STATISTICO della rendita del beni rustici di tutte le parocchie del Humero REGIO�I Piemonte Sardegna Liguria Lombardia Veneto Emilia Umbria Marche Toscana Lazio Abruz si .. . Campania Puglie Basilicata Calabria Sicilia Totale Popolazione de Ile Pa rocc h ie 3.344.037 756.201 982.675 4.0.57.582 3.099.168 2.298.696 607.338 976.273 2.317.740 1.027.465 1.389.152 3.144.731 1.872.950 548.192 1.344.008 3.523.853 2.172 31.290.0.61 414 750 2.655 1.669 2.390 1.126 1.264 2.850 535 988 1.513 376 158 853 460 20..173 regno Rendita fondi rust.cl 2.123.876,66 12.135,25 165.215,54 2.954.630,01 874.090,17 2.700.596,57 644.067,96 940.939,31 1. 781.942,34 330.394,36 470.191,18 1.282.266,09 371.536,14 59.702,40. 442.677,99 235.396,04 15.389.649,01 10 146 La coltura Solariana potrebbe raddoppiare questo reddito. Sarebbero quindici milioni di entrata che fluirebbero nelle· mani maggior del Clero. Quante questioni questa con Abbiamo si risolverebbero somma. bisogno d'un argine al tolico che faccia Giornalismo Cat cl i lagare dei fogli settari; d'una stampa che raddrizzi ·le idee fuorviate; abbiamo bisogno di scuole nostre ove la gioventù non sia inquinata di mate rialismo e d'irreligione, di Oratorii per sot trarre i figli del popolo ai -pericoli dell' im moralità. esce fuori una nuova propo intesa ad sta, impedire un male, ed a pro la macchina muovere un' opera buona. Ma Ogni giorno da sola, per quanto ben ideata, non basta, il carbone per metterla in poi vimento. Il vapore che tutto muove ed se ta manca è il denaro. Gli Ebrei sono mo agi infima mino Italia, ma colla potenza dell'oro im giornalismo, alla Borsa, nei Par nei e lamenti, gabinetti stessi dei ministri. È detto antico della Bibbia: pecuniae omnùt ranza in perano nel obediunt. Da parecchi mesi si cattolico l'idea di fare to il nel vasta giornalismo lega di tut Clero Italiano per la tutela dei diritti della loro classe. pure agita una non È una è la moda del necessi tà, si giorno. Ma dice, se quando 147 tutti questi diritti fossero tutelati qual som raggiungerebbe? Perchè non fare pri- ma una lega per rivendicare quindici milio dai ni poderi Parocchiali ? La questione poi che sopra ogni altra pri meggia ai nostri giorni è la questione socia le. Due opposte tendenze agitano presente mente gli. animi. V) è il partito liberale conservatore che impadronitosi del potere vorrebbe polla forza della legge e dei cannoni perpetuare coi pre ma - si senti ordinamenti sociali i dini economici . stra è la Religione sullo morali e afflitta. Ateo scanno vatorismo è chè utile che dei nell'anima, le braccia del gravissimi disor onde la patria no- potere. tende ora al lo sorregga perchè Per simile Conser buona la Religione per salvaguardare le cedole e le ban capitalisti ed a tenere in freno le cosa a turbe. Abbiamo d'altra il parte Socialismo, il il Cristianesimo del quale chiama responsabile presente disordine sociale: odia chè lo crede il carabiniere dei spianarsi ogni residuo popolo. tando di fede dalle ten spietata, ma fa generalmente dei suggerirne il rimedio, mali vera. nel, rovesciarne sul Cristianesimo la nel del menti . La critica che il socialismo sociali è e per la strada al Collettivismo schian de ra il prete, ricchi, e Er colpa 148 Il prete deve dimostrare che dine sociale va ed è esiste, appunto dall'abbandono Dio stiano. peso ha fatto troviamo del ogni misura. Se nella e se disor un universale, ciò deri principio cri-'· in cosa nostra numero società noi numero, falso il sbagliato il adulterata la misura, peso, cerchiamo l'opera del l'uomo in contrasto colla legge di Dio. È legge del creato che l'uomo si guada gni il pane col sudore del suo volto.' L' uo mo trovò più comodo guadagnarlo col sudo re delle altrui braccia. L'abbandono dell' ed il agricoltura, disprezzo questo sfrutta mento industriale dell'altrui lavoro ha crea to la e questione sociale, ed ha reso possibile il Socialismo. Socialismo Qual rimedio propone il guarire' le piaghe sociali? Esso vuol per tutto concentrare nelle mani dello Stato. Come vede, è il vecchio errore liberale spinto si alle conseguenze. Abbiamo già lo Sta to pedagogo e maestro, lo Stato medico, lo ultime Stato sue appaltatore, lo Stato Provvidenza di energie individuali s'è dappertutto lo Stato, rappresentato da quell'immensa falange burocratica che si nutre di pedanteria e d'ozio. Questo nel re gime li berale. tutto e di tutti. Alle sostituito Il aooialista vorrebbe fare SQ avanti; creare lo stato ultimo pas padrone di tutto? un 149 ai suoi piedi la proprietà in famiglia e la libertà. parti to liberale conservatore, che è ed immolare dividuale, Fra il la l'embrione del Socialismo, ma vUOI tutto con servare, anche i disordini, ed il partito so cialista che tutto vuol distruggere, anche ciò che è fondamentale per la Società, è· neces sario che il prete prenda una posizione. Egli per tutelare la borsa dei capi talisti, nè. per prestare man forte all' opera demolitrice del socialismo. Egli è l'uomo di non Dio, è e prete suo compito all'osservanza della dimostrare la la società richiamare è legge sapienza del divina. Egli divino deve comando quaeriie primum regnum Dei et iustitiam eius perchè a!l'adempimento della legge di Dio va congiunto il benessere del tempo - - et haec omnia adiicentur cobis. In - disordine sociale che ci travaglia difficile riscontrare la violazione di no emani precetto, rivelazione, o ogni non sarà un di vi questo dalle pagine della sia la risultanza obbiettiva dei fatti. Il Clero deve orizzontarsi col momento che passa ed indicare a tutti la via da per correre. Il problema sociale, sfrondato di ciò che è anticlericalismo senzialmente un materialismo, è problema di produzione. e es An zichè far salire coll'artificio la paga dell' o peraio, devesi da tutti cercare che ribassi il 150 prezzo di ciò che è necessario alla vita. Nel rinvilìo delle derrate e nel libero svolgimen to di tutte le libertà, nel lavoro armonico di tutte le classi solidali nell'osservanza delle del creato, nell'abolizione di tutti artiflzii con cui una classe è protetta leggi gli con altra, col richiamare il governo naturali attribuzioni di tutelare la danno dell' alle sue .libertà di tutti, in questo complesso di mez zi sta la soluzione della grande questione. Quando simultaneamente venti mila Par'_ con questo or dine d'idee, che è patrimonio del Cristiane roci d'Italia si orizzontassero simo, e se facessero ne Apostoli, si sarà fat to un gran passo verso la pace sociale. Il popolo, questa grande forza, che ogni partito popolo cerca Il nostro pianto, sfruttare sarà di ehi disse pei suoi intenti, più Semeria, con un gemito un giorno: dopo 19 secoli P. Cristianesimo abbiamo il l'avrà beneficato. ancora chi muore di di di fame. Parroco, come Gesù sul monte, fermi tarderà a suo sguardo sul popolo, e non sentirsi risuonare dentro l'animo l'eco di quel Il il divino lamento: misereor supel' turbam. Ho compassione delle miserie materiali e morali di questo popolo. È q «esto popolo che nei giorni di festa riempie ancora la Chiesa, che al tornar della Pasqua s'accosta a Gesù nel 151 pentimento e nelle buone aspirazioni, è que sto popolo che con esempi di religione e di moralità mi conforta. Sustinent me! questo quod manducent. Il Parroco buona e ha popolo quando fame: avrà habeni nec ripetuta misericordiosa di Gesù Ma ahi me. la ne parola imiti l'e sempio: moltiplichi anch' esso il pane. Dio sua provvidenza ha riservato ai nostri tempi il segreto di questa moltiplicaaione, Lo moltiplichi questo pane il prete nei suoi campi: ne sveli il segreto al popolo. Ed al lora il prete si presenterà come l' immagine nella bnona re e divina di Gesù che venuto le anime non dimenticava le a cura piaghe' del corpo, e mentre irradiava gli spiriti colla lu ce d'una celeste dottrina non soffriva che lo stomaco del popolo rimanesse digiuno. elenco di libri òi figricollura J"er u'l primo Sfuòio: BOASSO. derna - Rudimenti - Cultura. Solari di Agricoltura L. dei terreni il mediante . BONSIGNORI. derna Lezioni di - . . . Sistema L. 0,75 Agricoltura . mo- L. 1.00 " . mo- 0,25 . CAV ADINI. Istruzioni pratiche dì Agricoltura moderna popolari L. 1,00 I primi elementi di AgricolACCATINO. tura moderna L. 0,25 - e . - l'er studio uno BONSIGNORI. - - più completo: La nuova" Agricoltura L.1,50 Guida per portare la terra ad alta fertilità. L. 2,50 PECCHIONI. BEN ASSI. - - Industr-Ia Agraria L. 2,00 Fertilizzazione del suolo L. 5,00 Questo libro tratta completamente del come un agri può rendere la fertilità ai proprii terreni. In ogni sorta di concimi ha la sua trattazione spe ciale; alla lavorazione del terreno viene data speciale importanza ed ogni argomento è informato all' idea economica che deve dirigere tutte le operazioni degli agricoltori. coltore esso Questi libri si possono avere: 1) Dall' Amministrazione della Rivista di Agri Parma. coltura, Piazza 8. Benedetto, 5 2) Dalla - Ditta Fiacoadori, 20-221 Parma. Strada al Duomo RIVISTA DI A GBJCO LTBRA Pubblicazione quinòicil1ale (24 pago .di testo in-8 gr:) ABBONAMEN,TI: Sem. ;'inno CGIGnIe L 4,00 Estere (U� p.) 6,00 Italia e » 200· , '3,00 Redazione ed AmministraZione PARMA PIAZZA S. BENEDETTO, 5 .�- La' crisi vinicola , �e 'suoi 'rimediL"� '. ')3ibfìòte�[t, ,deJla Rir;i$ta, di Agrièoltura 'Piaiza' ,K' �en�dettbl l?arma.'� 'L. �',50. - d�Ùa'»'tropp� 'V,A. parte, da] fahto abbondanza di vino dovuta. all'annata ,1902 'e dimostra 'che i vi�ti6uitoriJ se "ri'cavar a>�cor q.ualche, g_ua:· produrre, prezzo di,'coneorr�n�a. vog+iouo a dagno devono Entrato in, questo' fatto insegna prabicamènte . .me U(l" 60- . possa conseguire jluesto'llften viticoltore del- ',. per la' cònc:im�zione\ 'la teoria ", l' 'induzione grattlita dell' azoto. E ,11 primo libro' " to " appIi'cando '.' ' " " .. che tr�tti (,:'3�uried,tèm�nte e praticamente questa 'teori� ',conàpplicazione ?!,retta alla: vite� A1cullce genialiTdee silL come -:conEioCiftre altr�' ' > -Ò:Ò; 'cqltlire alla vite e_: sui vitigni degenerati eomple t'ano' il vol U:mette;' che può' dirsi il riassunto di : ' quanto .manca, nég'li altri libri' di " '.\'" \ ' ' vWc�ltura.'