ARCI Servizio Civile
L’Aquila
Il Servizio Civile Nazionale
...la meglio gioventù
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Questa guida può essere richiesta o scaricata
in formato digitale i presso i seguenti indirizzi:
ARCI SERVIZIO CIVILE L’AQUILA
Corso Vittorio Emanuele, n.102
Tel.0862 23611 / 0862 481225 - Fax 0862 420779
E-mail : [email protected]
Internet : www.asclaquila.altervista.org
CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO
DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA
Via di Vigliano, n. 17
Tel\fax 0862/405196
E-mail: [email protected]
Internet: www.csvaq.it
PROGETTO, REDAZIONE E TESTI:
Andrea Salomone per ARCI Servizio Civile L’Aquila
Simona Santilli e Nicoletta Di Genova per CSV L’Aquila
PROGETTO GRAFICO:
Luca Botti per CSV L’Aquila
Ultimo aggiornamento: giugno 2007
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Perché la meglio gioventù…
Il 15 Dicembre è la giornata dedicata al Servizio Civile Nazionale;
proprio in quella data, infatti, nel 1972, fu promulgata la prima
legge in materia di obiezione di coscienza.
Quest’anno il titolo della giornata è stato “la meglio gioventù”.
Anche nelle iniziative che abbiamo promosso a L’Aquila è stato
utilizzato lo stesso titolo. E’ per questo motivo che anche questa
piccola pubblicazione riprende la “dedica” alla meglio gioventù
- a tutti quelli che hanno scelto di fare un anno
di Servizio Civile Volontario.
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Presentazione
Il Centro di Servizio per il Volontariato nasce con l’obiettivo di supportare, sostenere
e qualificare le organizzazioni di volontariato e, più in generale, di essere agenti di
sviluppo del volontariato e della cultura della solidarietà.
Nel riconoscere l’importanza della promozione del volontariato tra i giovani, il
CSVAQ si è accreditato come ente di terza classe per permettere alle associazioni
socie di lavorare insieme, nella costruzione e nella gestione dei progetti.
Per le associazioni, il Servizio Civile rappresenta l’occasione di comunicare i propri
valori al mondo giovanile e, allo stesso tempo, di poter rendere più qualificate le
proprie attività grazie ai giovani volontari.
Uno degli obiettivi che il nostro Centro di Servizio si è posto è quello di attivare
dei percorsi e delle azioni mirate ad avvicinare i giovani e il mondo del volontariato
e dell’associazionismo, creando occasioni di contatto e confronto. Il primo impulso
che il volontariato può dare nella promozione della cittadinanza attiva e alla formazione dei volontari è costituito dall’insieme dei valori e degli ideali di cui è portatore,
motore fondamentale nella ridefinizione del cittadino come “attore competente”
da responsabilizzare e da coinvolgere in un’attiva partecipazione e alla realizzazione
dell’azione democratica.
Attraverso i progetti di SCN attivati dalle associazioni si favorisce anche la partecipazione dei giovani alle attività delle piccole e grandi associazioni di volontariato
presenti sul territorio. Il Servizio Civile Nazionale, infatti, non è solo un’opportunità
per i giovani ma anche per le associazioni che possono contare sull’entusiasmo e l’impegno di tutti coloro che scelgono di vivere questa esperienza. La scelta è formarsi
e trascorrere un anno della propria vita per dedicarsi a all’attività nelle associazioni e
nelle comunità in cui esse operano.
Con questa pubblicazione si vuole offrire una guida per le associazioni di volontariato
con l’augurio di trovare nuove opportunità per mettersi in gioco e sperimentare
nuovi percorsi di partecipazione.
Gianvito Pappalepore
Presidente Centro Servizio Volontariato L’Aquila
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La guida che state leggendo vi potrà risultare utile per avvicinarvi alle tematiche del
Servizio Civile Nazionale.
Come tutte le guide, il suo intento è facilitare l’approccio alla materia trattata, ma
a causa dell’eccessiva semplificazione (per dare più informazioni possibili in poco
spazio) la complessità, la varietà e il fascino dell’argomento si riducono forse a
semplice e forse piatta trattazione.
Siamo stati dunque troppo schematici, ma abbiamo scelto di pubblicare integralmente il testo della legge istitutiva del Servizio Civile, così come l’elenco degli enti e degli
indirizzi di riferimento, senza nessun tipo di commento. Lo abbiamo fatto perché
riteniamo che la lettura di una legge, anche se un po’ noiosa, è comunque utile per
conoscere i propri diritti ed i propri doveri.
Ci sarebbe piaciuto raccontare le storie delle ragazze e dei ragazzi che hanno già fatto
quest’esperienza, ma riteniamo che queste storie siano più interessanti se ascoltate
direttamente dai protagonisti, da coloro che hanno vissuto o stanno partecipando ai
progetti di servizio civile, in uno scambio alla pari di racconti e vicende (un consiglio:
leggetevi su internet i diari di bordo che quasi giornalmente i giovani in servizio scrivono).
Oggi il nostro compito è fornirvi informazioni pratiche, per questo nella guida troverete i fac-simili dei modelli per presentare le domande, così come troverete l’elenco
integrale degli enti e delle associazioni che ad oggi si sono attivati per i progetti di
servizio civile. Anche se le continue trasformazioni, le novità quotidiane e gli aggiornamenti in corso rendono sicuramente incompleto l’elenco delle associazioni.
La guida inoltre è pensata per essere strumento di lavoro, per i volontari ma anche
per gli enti, le associazioni e tutte le persone curiose di conoscere un istituto così
innovativo nella storia italiana ed i suoi valori fondanti.
Senza dimenticare che sia in noi dell’ARCI Servizio Civile L’Aquila (…da 20 anni
diamo informazioni, prima sull’obiezione di coscienza e adesso sul servizio civile
nazionale), sia nel Centro di Servizio per il Volontariato, troverete amici e un punto
di riferimento da contattare senza problemi.
Prendete la guida così com’è, con tutti i suoi limiti e le sue buone intenzioni, e come
recita un nostro slogan “mettetevi in …gioco”, fate un’esperienza utile a voi stessi
ed agli altri, capace di trasformare il vivere sociale da rapporto di “convenienza” a
rapporto di “convivenza”. Una ricca e affascinante avventura.
Buona lettura e soprattutto buon servizio civile…
Carmine Basile
Presidente ARCI Servizio Civile L’Aquila
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Un po’ di storia: dall’Obiezione di Coscienza al
Servizio Civile Nazionale
“Il dovere di ogni cittadino è innanzitutto quello di servire la patria: ma io non mi sogno
neppure lontanamente di rifiutarmi a questo. Chiedo solo che la patria realizzi un servizio
in cui i suoi figli non siano costretti a tradire i principi della loro coscienza di uomini ed essi
allora […] saranno felici ed onorati di servirla e di donarsi”.
(Pietro Pinna)
La parola “obiezione” deriva dal latino “obicere”, che significa contrapposizione,
rifiuto; l’obiezione di coscienza era infatti il rifiuto di obbedienza ad una legge o ad un
comando dell’autorità perché considerato in contrasto con i principi e le convinzioni
personali radicati nella propria coscienza.
La Costituzione Italiana, approvata nel 1947 ed entrata in vigore nel 1948, stabilisce
all’art. 52 che “La difesa della patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è
obbligatorio nei limiti e nei modi stabiliti dalla legge”.
La storia dell’obiezione di coscienza comunque inizia ancora prima della Costituzione
ed è da riferirsi all’unità d’Italia.
La coscrizione obbligatoria introdotta nel 1861, incontrò infatti una grandissima
resistenza soprattutto tra la popolazione rurale del meridione, che non ne capiva i
motivi ed era costretta a subirla forzatamente. La risposta dello stato fu una massiccia repressione.
Il malcontento popolare non si attenuò, anzi toccò il suo culmine durante la
grande guerra del 1915-18 quando furono circa 470.000 i processi per renitenza
alla leva, e oltre un milione per altri reati militari come diserzione e disobbedienza.
Dopo la disfatta di Caporetto, che vide un vero e proprio “sciopero militare” tra i
soldati, si intensificò la repressione. La protesta popolare era spontanea, dettata da
un’istintiva avversione alle istituzioni militari e agli orrori della guerra, ma non era
incanalata in alcuna forma organizzata.
Il primo obiettore condannato alla reclusione fu Pietro Pinna (1948) finito in carcere
per 10 mesi; liberato, fu condannato di nuovo e ritornò in carcere finché fu prosciolto
dal dovere del servizio militare.
Nel 1949, dopo i primi casi di obiezione di coscienza, il socialista Calossi presentò il
primo disegno di legge per il riconoscimento dell’obiezione. Nel ‘57 e nel ‘62 il socialista Basso ripropose l’iniziativa, coperta dall’indifferenza parlamentare e dall’ostilità
del governo e delle gerarchie militari.
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All’inizio degli anni ‘60 si hanno i primi casi di obiettori cattolici che dichiarano di
voler vivere integralmente la non violenza espressa dai comandamenti “non uccidere” e “ama il prossimo tuo come te stesso”. Il primo cattolico che basò il suo rifiuto
su motivi di fede fu Gozzini nel 1962, seguito da padre Balducci che fu attaccato dalla
chiesa ufficiale e difeso da don Milani che, in questa occasione, scrisse l’opuscolo
“L’obbedienza non è più una virtù”. I due sacerdoti, Padre Ernesto Balducci e Don
Lorenzo Milani, vennero processati per apologia di reato. Don Milani, nel frattempo deceduto, subì l’onta della condanna. Il resto della chiesa sembrò disinteressarsi
al problema. Questi processi scossero l’opinione pubblica e portarono alla ribalta
il problema, registrando importanti prese di posizione a favore dell’Obiezione di
Coscienza.
Intanto, sempre negli anni ‘60, il sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, autorizzò la
proiezione del film “Non uccidere” incentrato sul tema dell’obiezione di coscienza,
nonostante il divieto imposto dalla censura. Fino alla fine degli anni ‘60, il numero
degli obiettori rimase basso, quasi tutti testimoni di Geova, anarchici, nonviolenti,
socialisti e pochissimi cattolici; molti obiettori finirono in carcere, mentre al Parlamento vennero presentati diversi progetti di legge, dei quali però nessuno venne
approvato. La legge Pedini (1966) sembrò che potesse offrire una soluzione attraverso una specie di servizio civile nel terzo mondo; ma la legge si rivelò ambigua,
insufficiente e la sua applicazione ancora peggiore.
Dopo il ‘68 l’obiezione per motivi politici, oltre a quelli etico-religiosi si afferma come
mai prima. Cresceva il numero dei giovani che sceglievano il carcere al servizio militare: era ormai un problema da risolvere.
Nel 1970/71 gruppi di persone fecero obiezioni collettive con motivazioni soprattutto politiche.
Passò così la legge 15 dicembre 1972, n. 772 che dava il diritto all’obiezione e al servizio civile sostitutivo per motivi morali, religiosi e filosofici. La legge “Marcora” segnò
un cambiamento storico nella legislazione italiana, perché introdusse la possibilità
di rifiutare il servizio militare con le armi sostituendolo con un servizio militare non
armato. Con questa legge l’obiezione di coscienza non veniva ancora considerata un
diritto, ma un beneficio concesso dallo Stato a precise condizioni e conseguenze. La
legge restrittiva e punitiva (8 mesi di servizio in più, commissione giudicante, esclusione delle motivazioni politiche) fece nascere subito un movimento di lotta degli
obiettori che si unirono nella Lega Obiettori di Coscienza (LOC).
Per anni gli Enti e le Associazioni si sono battute per una modifica della legge e per il
pieno riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza.
Nel 1992 il Parlamento licenziò un nuovo testo di legge, ma l’allora Presidente Francesco Cossiga, rifiutò di firmarla per incostituzionalità, la rinviò al Parlamento con una
serie di note di perplessità sul fenomeno OdC.
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Nel luglio del 1998 si giunge finalmente all’approvazione della legge 230 che sancisce
il pieno riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza. Con questa ultima legge
l’obiezione di coscienza non è più un beneficio concesso dallo Stato, ma diventa un
diritto della persona: il Servizio Civile rappresenta un modo alternativo di “servire la
patria”, con una durata pari al servizio militare, a contatto con la realtà sociale, con i
suoi problemi, con le sue sfide. I giovani possono scegliere di difendere la patria con
il servizio militare o con il servizio sostitutivo civile. La gestione del servizio civile
sostitutivo del servizio militare passa all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
Il 6 Marzo 2001 viene emanata la Legge n.64 che istituisce il Servizio Civile Nazionale
Volontario.
Nell’agosto 2004 dopo un lustro dalla promulgazione della legge 230, il Parlamento anticipa al 1° gennaio 2005 la sospensione della leva obbligatoria con la Legge
23 Agosto 2004 n. 226 “Sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva e
disciplina dei volontari di truppa in ferma prefissata, nonché delega al Governo per il
conseguente coordinamento con la normativa di settore”.
Si chiude un capitolo della storia istituzionale del nostro Paese e si apre una nuova
prospettiva al passo coi tempi e con le esigenze della società: il Servizio Civile Nazionale.
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Le tappe fondamentali del Servizio Civile
Nazionale
1948 obiezione di coscienza di P. Pinna
1949 prima proposta di legge
1960 “Tu non uccidere” film vietato, proiettato a Firenze dal sindaco La Pira
1962 Obiezione di coscienza di G.Gozzini, cattolico appoggiato da padre Balducci
1966 “Lettera ai cappellani militari” di Don Milani
1966 Legge Pedrini ( 2 anni di servizio civile all’estero)
1970 Primi casi di obiezione collettive organizzate
1972 Legge 772 “Norme per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza”
1973 Nasce la LOC (Lega Obiettori di Coscienza)
1979 Aumento delle domande
1986 Nascita della Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile
1987 La Commissione per i diritti umani dell’ONU dichiara l’obiezione di
coscienza al servizio militare un diritto
1992 Francesco Cossiga rinvia alle camere la proposta di legge approvata da
entrambi i rami del Parlamento
1998 Legge 230 “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza
2000 Legge 231 “Norme per l’istituzione del servizio militare professionale” e
sospensione della leva obbligatoria
2001 Il Parlamento approva la Legge n° 64 che istituisce il servizio civile nazionale
2002 Decreto legislativo : “Disciplina del Servizio Civile Nazionale”
2004 Anticipo sospensione della leva al 1 Gennaio 2005
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Legge 6 marzo 2001, n. 64
Istituzione del Servizio Civile Nazionale
(G.U. n. 68 del 22 marzo 2001)
Capo I
DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE
Art. 1 (Princìpi e finalità)
É istituito il servizio civile nazionale finalizzato a:
a) concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della patria
con mezzi ed attività non militari;
b) favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale;
c) promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale,
con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla
educazione alla pace fra i popoli;
d) partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l’aspetto dell’agricoltura in zona di
montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
e) contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani
mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero.
Art. 2 (Delega al Governo)
1. A decorrere dalla data della sospensione del servizio obbligatorio militare di leva,
il servizio civile è prestato su base esclusivamente volontaria.
2. Il Governo è delegato ad emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore
della presente legge, uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto: l’individuazione dei soggetti ammessi a prestare volontariamente servizio civile; la definizione
delle modalità di accesso a detto servizio; la durata del servizio stesso, in relazione
alle differenti tipologie di progetti di impiego; i correlati trattamenti giuridici ed
economici.
3. I decreti legislativi di cui al comma 2 sono emanati nel rispetto dei principi di cui
all’articolo 1 e secondo i seguenti criteri:
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a) ammissione al servizio civile volontario di uomini e donne sulla base di requisiti oggettivi e non discriminatori, nei limiti delle disponibilità finanziarie previste
annualmente;
b) determinazione del trattamento giuridico ed economico dei volontari in servizio
civile, tenendo conto del trattamento riservato al personale militare volontario in
ferma annuale e nei limiti delle disponibilità finanziarie di cui al Fondo nazionale
per il servizio civile;
c) funzionalità dei benefici riconosciuti ai volontari nel favorire lo sviluppo formativo
e professionale e l’ingresso nel mondo del lavoro, tenendo conto di quanto previsto per i volontari in ferma delle Forze armate;
d) utilità sociale del servizio civile nei diversi settori di impiego, anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero;
e) funzionalità e adeguatezza della durata del servizio civile, nei diversi settori di
impiego, nel rispetto dei criteri di cui alle lettere c) e d);
f ) previsione che i decreti legislativi di cui al presente articolo acquistino efficacia da
data utile a consentirne il raccordo con la chiamata alle armi dell’ultimo scaglione
di giovani di leva;
g) conferma delle disposizioni della legge 8 luglio 1998, n.230, e del decreto-legge
16 settembre 1999, n.324, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 novembre
1999, n.424, in quanto compatibili con la presente legge;
h) previsione della disciplina da applicare in caso di reintroduzione del servizio militare obbligatorio, con particolare riferimento agli obiettori di coscienza;
i) garanzia di analoghe condizioni tra il servizio civile e quello militare in riferimento
alla scelta vocazionale, alla scelta dell’area nella quale prestare servizio, agli orari di
servizio e per il tempo libero;
j) previsione del diritto per gli appartenenti alle minoranze linguistiche di svolgere il
servizio nel territorio di insediamento della rispettiva minoranza.
4. Gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 2 sono trasmessi al Senato della
Repubblica e alla Camera dei Deputati perché su di essi sia espresso, entro trenta
giorni dalla ricezione, il parere delle Commissioni parlamentari competenti.
5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, emanato con le modalità di
cui all’articolo 6, sono stabiliti i requisiti di ammissione al servizio civile in relazione
alle differenti tipologie di impiego.
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Art. 3 (Enti e organizzazioni privati)
1. Gli enti e le organizzazioni privati che intendono presentare progetti per il servizio
civile volontario devono possedere i seguenti requisiti:
a) assenza di scopo di lucro;
b) capacità organizzativa e possibilità d’impiego in rapporto al servizio civile volontario;
c) corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all’articolo 1;
d) svolgimento di un’attività continuativa da almeno tre anni.
Art. 3 bis (Sanzioni amministrative)
1. Gli enti di cui all’articolo 3 sono tenuti a cooperare per l’efficiente gestione del
servizio civile e la corretta realizzazione dei progetti.
2. Agli enti che violino il dovere di cui al comma 1, in particolare non osservando
le procedure e le norme previste per la selezione dei volontari, ovvero violando
quelle per le modalità di impiego dei volontari, o non realizzando in tutto o in parte
i progetti ovvero ledendo la dignità del volontario, si applicano una o più delle
seguenti sanzioni amministrative:
a) diffida per iscritto, consistente in un formale invito a uniformarsi;
b) revoca del provvedimento di approvazione del progetto, con diffida a proseguirne
le attività;
c) interdizione temporanea a presentare altri progetti di servizio civile della durata
di un anno;
d) cancellazione dall’albo degli enti di servizio civile.
3. Le sanzioni di cui al comma 2 sono applicate, previa contestazione degli addebiti
e fissazione di un termine per controdedurre non inferiore a trenta giorni e non
superiore a quarantacinque, dall’Ufficio nazionale per il servizio civile o dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive
competenze, in ordine proporzionale e crescente, secondo la gravità del fatto, la
sua reiterazione, il grado di volontarietà o di colpa, gli effetti prodottisi. La sanzione della cancellazione dall’albo degli enti di servizio civile è disposta solo in caso di
particolare gravità delle condotte contestate ed impedisce la reiscrizione dell’ente
nell’albo per cinque anni.
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Capo II
DICIPLINA DEL PERIODO TRANSITORIO
Art. 4 (Ambito di applicazione)
1. Le disposizioni del presente Capo disciplinano il servizio civile nazionale fino alla
data di efficacia dei decreti legislativi di cui all’articolo 2.
Art. 5 (Ammissione al servizio civile)
1. Nel periodo di cui all’articolo 4, sono soggetti all’obbligo di prestare servizio civile,
oltre ai cittadini di cui alla legge 8 luglio 1998, n.230, i cittadini, abili al servizio
militare di leva, che dichiarino la loro preferenza a prestare il servizio civile piuttosto che il servizio militare, purché non risultino necessari al soddisfacimento
delle esigenze qualitative e quantitative delle Forze armate, ivi comprese quelle del
servizio ausiliario di leva delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco e comunque nei limiti del contingente definito ai sensi dell’articolo 6.
2. Nel medesimo periodo di cui all’articolo 4, il Governo potrà incrementare il
numero degli obiettori di coscienza destinati ai comuni, a richiesta dei comuni
stessi, anche in eccedenza rispetto a quanto stabilito dalle convenzioni sussistenti,
attingendo tra coloro che abbiano espletato il previsto periodo di formazione nei
comuni stessi. I comuni interessati provvedono, con le risorse del proprio bilancio,
ai relativi oneri finanziari.
3. Nel bando di chiamata alla leva, predisposto dal Ministero della difesa, è fatta esplicita menzione della possibilità di esprimere la preferenza per il servizio militare o
per il servizio civile nazionale, nonché di optare, nell’ambito di quest’ultimo, per
l’obiezione di coscienza. Nel medesimo bando sono riportate in modo chiaro le
condizioni di ammissione al servizio civile nazionale previste dalla presente legge.
4. Sono ammessi a prestare servizio civile su base volontaria, della durata di dodici
mesi, se giudicati idonei dagli organi del Servizio sanitario nazionale con riferimento allo specifico settore di impiego e comunque nei limiti del contingente definito
ai sensi dell’articolo 6:
a) le cittadine italiane che ne fanno richiesta e che al momento di presentare la domanda hanno compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventiseiesimo;
b) i cittadini riformati per inabilità al servizio militare, anche successivamente alla
chiamata alle armi o in posizione di congedo illimitato provvisorio, se non hanno
superato il ventiseiesimo anno d’età.
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Art. 6 (Determinazione del contingente)
1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare ai sensi dell’articolo 9, comma 2-quater, della legge 8 luglio 1998, n.230, e successive modificazioni, è stabilita, nei limiti delle disponibilità finanziarie del Fondo nazionale per il
servizio civile, la consistenza del contingente dei giovani ammessi al servizio civile
nel periodo previsto dall’articolo 4, includendovi prioritariamente i giovani che
hanno optato per l’obiezione di coscienza ai sensi della predetta legge n.230 del
1998.
2. Il Ministero della difesa, sulla base di intese con l’Ufficio nazionale per il servizio
civile, trasmette a quest’ultimo i nominativi dei giovani di cui all’articolo 5, comma
1.
Art. 7 (Ufficio Nazionale per il Servizio Civile)
1. L’Ufficio nazionale per il servizio civile, di cui all’articolo 8 della legge 8 luglio 1998,
n.230, cura l’organizzazione, l’attuazione e lo svolgimento del servizio civile nazionale, fino alla costituzione dell’Agenzia per il servizio civile di cui all’articolo 10,
comma 7, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.303.
2. Per le finalità di cui al comma 1, l’Ufficio nazionale per il servizio civile approva
i progetti di impiego predisposti dalle amministrazioni statali e regionali e dalle
province autonome di Trento e di Bolzano, nonché dagli enti locali e dagli altri
enti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 11 della legge n.230 del 1998, assicurando e coordinando la coerenza di progetti e convenzioni con le finalità della
presente legge e la programmazione nazionale.
3. Le spese di funzionamento dell’Ufficio nazionale per il servizio civile sono definite
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nel limite massimo del 5 per
cento delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per il servizio civile, di cui all’articolo 11, comma 1, lettera a).
4. Lo statuto dell’Agenzia di cui all’articolo 10, comma 7, del decreto legislativo 30
luglio 1999, n.303, prevede la costituzione di sedi della stessa Agenzia nelle regioni
e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, dotate di autonomia gestionale
e operativa, prevedendo anche forme di consultazione con le regioni, le province
autonome e gli enti locali.
Art. 8 (Disposizioni integrative ed attuative)
1. Con regolamento, da adottare ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23
agosto 1988, n.400, e successive modificazioni, sono determinati: le caratteristiche
e gli standard di utilità sociale dei progetti di impiego; i criteri per la ripartizione
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dei finanziamenti necessari all’attuazione degli stessi, tenendo conto delle capacità
finanziarie dell’ente proponente, del numero dei giovani in servizio civile impegnati
nei progetti e dell’estensione dell’area geografica interessata al progetto, nonché
della garanzia di accesso ai finanziamenti da parte di ogni regione e provincia autonoma, al fine di consentire che la ripartizione dei finanziamenti sia effettuata in
funzione delle esigenze oggettivamente prioritarie e non soltanto della presentazione dei progetti; le procedure e le modalità per le attività di monitoraggio,
controllo e verifica della corretta gestione dei progetti approvati; i criteri in base
ai quali il Servizio sanitario nazionale valuta l’idoneità alla prestazione del servizio
civile dei giovani di cui all’articolo 5, comma 4.
2. Con il regolamento di cui al comma 1 sono individuati gli organismi istituzionali
che, su richiesta, coadiuvano le amministrazioni o gli enti responsabili della stesura
dei progetti di impiego.
3. Con il regolamento di cui al comma 1 si provvede all’abrogazione delle disposizioni
incompatibili dei regolamenti previsti dall’articolo 8 della predetta legge n. 230 del
1998.
Art. 9 (Servizio civile all’estero)
1. Il servizio civile può essere svolto all’estero presso sedi ove sono realizzati progetti
di servizio civile da parte di amministrazioni ed enti, di cui all’articolo 7, comma 2,
nell’ambito di iniziative assunte dall’Unione europea in materia di servizio civile,
nonché in strutture per interventi di pacificazione e cooperazione fra i popoli,
istituite dalla stessa Unione europea o da organismi internazionali operanti con le
medesime finalità ai quali l’Italia partecipa. Resta salvo quanto previsto dalla legge
8 luglio 1998, n.230.
2. La Presidenza del Consiglio dei ministri definisce le modalità di svolgimento del
servizio civile all’estero.
Art. 10 (Benefici culturali e professionali)
1. Per il periodo di cui all’articolo 4, ai cittadini che prestano il servizio civile a qualsiasi titolo si applicano le disposizioni di cui all’articolo 6 della legge 8 luglio 1998,
n.230.
2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione sono determinati i crediti formativi, per i cittadini
che prestano il servizio civile o il servizio militare di leva, rilevanti, nell’ambito
dell’istruzione o della formazione professionale, ai fini del compimento di periodi
obbligatori di pratica professionale o di specializzazione, previsti per l’acquisizione
dei titoli necessari all’esercizio di specifiche professioni o mestieri.
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3. Le Università degli studi possono riconoscere crediti formativi, ai fini del conseguimento di titoli di studio da esse rilasciati, per attività formative prestate nel corso
del servizio civile o militare di leva rilevanti per il curriculum degli studi.
Capo III
NORME FINANZIARIE E FINALI
Art. 11 (Fondo nazionale per il servizio civile)
1. Il Fondo nazionale per il servizio civile è costituito:
a) dalla specifica assegnazione annuale iscritta nel bilancio dello Stato;
b) dagli stanziamenti per il servizio civile nazionale di regioni, province, enti locali, enti
pubblici e fondazioni bancarie;
c) dalle donazioni di soggetti pubblici e privati.
2. Le risorse acquisite al Fondo di cui al comma 1, con le modalità di cui alle lettere
b) e c) del medesimo comma possono essere vincolate, a richiesta del conferente,
per lo sviluppo del servizio civile in aree e settori di impiego specifici.
3. A decorrere dalla data in cui acquista efficacia il primo dei decreti legislativi di cui
all’articolo 2, comma 2, le risorse del Fondo di cui al comma 1 confluiscono nel
Fondo nazionale per le politiche sociali previsto dall’articolo 59, comma 44, della
legge 27 dicembre 1997, n.449, e successive modificazioni.
4. All’onere di cui alla lettera a) del comma 1 determinato in lire 235 miliardi per
l’anno 2001, lire 240 miliardi per l’anno 2002 e lire 250 miliardi a decorrere dall’anno 2003, si provvede mediante utilizzo delle disponibilità iscritte per gli anni medesimi nell’unità previsionale di base 16.1.2.1 “Obiezione di coscienza” del centro di
responsabilità 16 dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica per l’anno 2001, intendendosi corrispondentemente ridotta l’autorizzazione di spesa di cui alla legge 8 luglio 1998, n.230.
5. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 12 (Norme abrogate)
1. All’articolo 4, comma 3, della legge 8 luglio 1998, n.230, sono abrogate le parole:
“Fino al 31 dicembre 1999”.
2. É abrogato l’articolo 46 della legge 27 dicembre 1997, n.449, come modificato
dall’articolo 13, comma 2, della legge 3 agosto 1999, n.265.
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Regioni
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 77/02 a partire dal 1 Gennaio 2006 ha preso avvio
la regionalizzazione del SCN. Questa non è il Servizio Civile Regionale, ma l’assunzione di una serie di competenze da parte delle Regioni e Provincie Autonome nella
gestione del SCN.
Il decreto attribuisce alle Regioni le seguenti competenze:
1. l’istituzione, la tenuta e l’aggiornamento degli Albi degli Enti ( Enti presenti in meno
di 5 regioni );
2. il parere sull’approvazione dei progetti di rilevanza nazionale approvati dall’ufficio
nazionale;
3. l’indicazione di riconoscere punteggi ulteriori ai testi dei progetti;
4. l’esame e l’approvazione dei progetti presentati dagli enti che svolgono attività
nell’ambito delle competenze regionali;
5. il monitoraggio, il controllo e la verifica dell’attuazione dei progetti;
6. l’organizzazione dei corsi di formazione per i giovani in servizio civile;
7. le attività di informazione sul servizio civile nazionale;
8. la previsione di norme per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro;
9. rilascio ai volontari di un apposito attestato da cui risulti l’effettuazione del servizio
civile.
17
Legislazione
Principali circolari che regolano il SCN:
• Legge n.°64 del 6 Marzo 2001 – Istituzione del servizio civile nazionale;
• Carta di impegno etico;
• Circolare UNSC del 21 Settembre 2001 – Disposizioni regolanti l’avvio del SCN;
• Decreto Legge n.°77 del 5 Aprile 2002 – Modifiche alle Legge 64;
• Circolare UNSC del 29 Novembre 2002 – Sulle procedure di selezione dei volontari di SCN;
• Circolare UNSC del 10 Novembre 2003 – Norme sull’accreditamento degli enti
di SCN;
• Circolare UNSC del 8 Aprile 2004 – Progetti di SCN e procedure di selezione;
• Circolare UNSC del 30 Settembre 2004 – Disciplina dei rapporti tra enti e volontari;
• Circolare UNSC del 8 Settembre 2005 – Doveri degli enti di SCN e infrazioni
punibili;
• Circolare UNSC del 2 Febbraio 2006 – Norme sull’accreditamento degli enti di
SCN;
• Prontuario per la redazione dei progetti di SCN.
18
Storico bandi Servizio Civile Nazionale
ANNO
BANDO
NUMERO DI VOLONTARI
2001
I° bando
396
2002
I° bando
1.095
II° bando
3.412
III° bando
821
IV° bando
8.147
V° bando
2.604
I° bando
10.929
Straordinario
39
Straordinario
510
II° bando
16.727
III° bando
18.845
IV° bando
6.084
I° bando
275
II°bando
14.284
Straordinario
866
Straordinario
867
II°bando
36.085
Straordinario
1.145
Straordinario
535
Straordinario
793
Straordinario
428
I°bando
45.147
Straordinario
972
Straordinario
7.920
I° bando
38.922
2003
2004
2005
2006
2007
Totale
217.848
19
Storico in Abruzzo e a L’Aquila
Nella nostra regione come in tutta Italia, sono sempre di più i progetti che negli anni
sono stati attivati ed i giovani che hanno avuto la possibilità di svolgere il Servizio
Civile Nazionale.
Progetti in tutti i settori sono stati proposti ed attivati nella nostra regione così come
nella nostra città, favorendo il crescente interesse dei giovani al servizio civile.
Raccogliendo i dati di questi ultimi anni abbiamo assistito infatti ad un incremento del
numero di ragazze e ragazzi che hanno vissuto questa esperienza di vita o che hanno
presentato domanda di selezione.
In Abruzzo infatti nel 2004 sono stati 233 il numero di posti messi a bando che nel
2005 sono diventati 742.
Nel 2006 sono stati 927 i giovani che si sono avviati in progetti di servizio civile
nazionale.
Con il bando del 2007 886.
Anche nella città dell’Aquila si è visto un crescente interesse dei giovani a questo
mondo con un consequenziale maggiore impegno degli enti e delle associazioni che
hanno proposto sempre più progetti.
Dai soli 7 posti a disposizione nella nostra città nel II° bando del 2004 si è passati
ai 55 del 2005 fino ai 65 attualmente in servizio nel 2006. Con il bando del 2007 si
arriva a 80 posti.
ARCI Servizio Civile L’Aquila ed il Centro di Servizio per il Volontariato dell’Aquila
continuano a lavorare per far sì che questa realtà diventi sempre più rilevante.
20
Cos’è il Servizio Civile Nazionale
Il servizio civile volontario è un’importante occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare le
fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel servizio civile volontario, aggiunge
un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso
della vita lavorativa.
I settori di impiego nei quali si svolge il servizio civile sono i seguenti:
• Area socio-assistenziale: assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione,
reinserimento sociale;
• Area culturale: educazione, promozione culturale;
• Area ecologica: difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e
ambientale, tutela e incremento del patrimonio forestale;
• Estero: cooperazione allo sviluppo, azioni umanitarie, scambi culturali;
• Protezione civile.
Il Servizio Civile Nazionale, istituito con la legge n° 64 del 6 marzo 2001, che dal 1°
gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria, è un modo di difendere
la patria, il cui “dovere” è sancito dall’articolo 52 della Costituzione; una difesa che
non deve essere riferita al territorio dello Stato e alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico.
E’ la possibilità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un
anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.
Un’opportunita’ per gli Enti
Gli enti di servizio civile sono le amministrazioni pubbliche, le associazioni non governative e le associazioni non profit che operano negli ambiti specificati dalla Legge
64. Per poter partecipare al SCN gli enti devono dimostrare di possedere requisiti
strutturali ed organizzativi, nonché di avere adeguate competenze e risorse specificatamente destinate al SCN. L’ente deve inoltre sottoscrivere la carta di impegno etico
che intende assicurare una comune visione delle finalità del SCN e delle sue modalità
di svolgimento, in un patto stretto con l’UNSC ed i giovani. Solo tali enti, iscritti
nell’Albo degli enti accreditati, possono presentare progetti di SCN. Il Servizio Civile
Nazionale consente agli enti accreditati di avvalersi di personale giovane e motivato,
21
che assicura un servizio continuativo ed efficace. I progetti d’impiego dei volontari, predisposti dagli enti pubblici e dalle organizzazioni del Terzo Settore, vengono
presentati all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (per gli Enti accreditati in prima
e seconda classe) che li esamina, li approva e li inserisce nei bandi per la selezione
dei volontari che vengono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Gli Enti
di terza e quarta classse devono inoltrare i progetti all’Ufficio Regionale del Servizio
Civile per l’esame e l’approvazione.
Un’occasione per i giovani
I ragazzi e le ragazze, di età compresa tra i 18 e 28 anni, di cittadinanza italiana,
interessati al servizio civile volontario, possono partecipare ai bandi di selezione dei
volontari pubblicati nella Gazzetta Ufficiale presentando, entro i termini previsti, la
domanda di partecipazione.
La domanda di partecipazione, redatta secondo il modello allegato al bando, deve
essere indirizzata all’Ente che realizza il progetto e deve contenere oltre all’indicazione del progetto prescelto eventuali titoli di studio, titoli professionali e documenti
attestanti esperienze lavorative svolte (vedi sezione allegati). E’ ammessa la presentazione di una sola domanda per bando.
L’ente sceglie le figure più adeguate alle proprie attività operative attraverso una selezione tra i profili delle candidature giunte in seguito al bando di concorso, mediante
una valutazione dei titoli e delle esperienze precedenti e mediante un colloquio motivazionale. Successivamente comunica la graduatoria provvisoria all’Ufficio Nazionale
per il Servizio Civile che provvede alla verifica ed all’approvazione della stessa. Infine
l’Ufficio comunica agli interessati la data di avvio del servizio.
22
Chi può partecipare al bando del Servizio Civile
Nazionale:
• Cittadine/i che siano in possesso della cittadinanza italiana;
• Cittadine/i che abbiano compiuto 18 anni e non abbiano superato i 27 anni e 364
giorni alla data della presentazione della domanda;
• Cittadine/i che non siano state/i condannate/i con sentenza di primo grado
per delitti non colposi commessi mediante violenza contro persone o per delitti
riguardanti l’appartenenza a gruppi eversivi o di criminalità organizzata;
• Cittadine/i che siano in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del
servizio sanitario nazionale, con riferimento allo specifico settore d’impiego per
cui intendono concorrere.
Chi non può partecipare al bando
• Chi presenta domande a più di un progetto del bando;
• Chi abbia già prestato servizio civile nazionale;
• Chi abbia interrotto il servizio civile nazionale, prima della scadenza prevista;
• Chi abbia in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di
collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero abbiano avuto tali rapporti
l’anno precedente di durata superiore a tre mesi;
• Chi appartiene a corpi militari o forze di polizia;
• Chi pur avendo presentato la domanda non si presenta al colloquio nei giorni
stabiliti.
Chi decade dalla partecipazione al progetto
• Chi perde la cittadinanza italiana;
• Chi riporta condanne penali per delitti non colposi;
• Chi perde l’idoneità fisica, con riferimento allo specifico settore di impiego per cui
si è concorso.
23
Cosa deve presentare il candidato per partecipare al bando:
• Domanda di ammissione al servizio civile nazionale, firmata per esteso, usando
esclusivamente l’Allegato 2 del bando;
• La dichiarazione relativa ai titoli posseduti e alle ulteriori circostanze rilevanti ai
fini della selezione usando esclusivamente l’Allegato 3 del bando, allegando una
fotocopia leggibile di valido documento di identità personale;
• Una copia dei titoli che si ritengono utili ai fini della selezione;
• (solo per i candidati selezionati) Un Certificato medico rilasciato dalla Asl
competente o dal medico di famiglia su apposito modulario (deve recare il
numero di codice regionale del medico che lo rilascia) dal quale risulti l’idoneità
fisica dei singoli volontari all’espletamento delle attività previste dallo specifico
progetto.
Cosa riceve chi partecipa ad un progetto di SCN:
• Attestato di espletamento del servizio se questo viene svolto per tutti i 12 mesi
(o 9 mesi per i subentranti), rilasciato dall’UNSC. Ricordarsi che l’interruzione
anticipata fa venir meno l’accesso a eventuali benefici previsti dal progetto.
24
Fac-simile “ALLEGATO 2”
All’ Ente/Sede periferica…....(Indicare l’Ente titolare del progetto)………..…
Via…………….…c.a.p…………….
Località..................... (….)
DOMANDA DI AMMISSIONE AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Il/La sottoscritto/a:
Cognome………………………Nome ……..…………………
CHIEDE
di essere ammesso/a a prestare servizio civile a titolo volontario in Italia presso
codesto Ente, presso
la sede di …………..(Indicare la sede preferita in di più sedi,altrimenti indicare
l’unica disponibile)…………………..
per il seguente progetto: ….(Titolo del Progetto prescelto)…..
A tal fine, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute negli articoli 46
e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n° 445
e consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci ai sensi
dell’articolo 76 del predetto D.P.R. n° 445/2000, sotto la propria responsabilità
DICHIARA DI
essere nato/a: ……………Prov.: …………. il………………
Cod. Fisc. ……………………………. e di essere residente a
…….…….….Prov…in via……………………n… cap………
Telefono.......……. indirizzo e-mail ………Stato civile……..
- essere cittadino/a italiano/a;
- non aver riportato condanne penali per reati e/o delitti non colposi;
25
DICHIARA INOLTRE
(cancellare tra le due alternative la dizione che non interessa)
- di essere disponibile / di non essere disponibile, qualora in seguito alle selezioni
effettuate risulti idoneo non selezionato ad essere assegnato al progetto di servizio
civile prescelto anche in posti resi disponibili successivamente al termine delle
procedure selettive, a seguito di rinuncia o impedimento da parte dei volontari già
avviati al servizio;
- di essere disponibile / di non essere disponibile, qualora in seguito alle selezioni
effettuate risulti idoneo non selezionato, ad essere assegnato a qualsiasi altro
progetto di servizio civile contenuto nel presente bando presentato dalla stesso
ente che abbia, al termine delle procedure selettive, posti disponibili o che si siano
resi successivamente disponibili al termine delle procedure selettive, a seguito di
rinuncia o impedimento da parte dei volontari già avviati al servizio;
- di aver preso visione del progetto indicato nella domanda e di essere in possesso
dei requisiti richiesti dall’ente per l’assegnazione di volontari nel progetto stesso;
- di essere residente / di non essere residente nel luogo di realizzazione del
progetto;
- di provvedere autonomamente alle spese relative al viaggio per il raggiungimento
della sede di realizzazione del progetto (dichiarazione da rendere nel solo caso in
cui l’interessato non sia residente nel luogo di realizzazione del progetto).
DICHIARA ALTRESI’
Sotto la propria responsabilità:
• che le dichiarazioni contenute nella scheda di cui all’ “Allegato 3” sono rispondenti
al vero;
• di non aver presentato ulteriori domande di partecipazione alle selezioni per altri
progetti di servizio civile inclusi nel presente bando;
• di non avere in corso con l’ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di
collaborazione retribuita a qualunque titolo, ovvero di non avere avuto tali rapporti
nell’anno precedente.
Autorizzo la trattazione dei dati personali ai sensi del decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196.
Data ..................
Firma .......................................
26
RECAPITO CUI SI INTENDE RICEVERE COMUNICAZIONI
(solo se diverso da quello indicato sopra)
Comune …………..………Prov. ……… Cap. ………………
Via ……………N. ………Tel.………… e-mail ……………
(modulo estratto dal bando Giugno 2007)
27
Fac-simile “ALLEGATO 3”
In relazione alla domanda di ammissione al servizio civile nazionale, e al fine di
fornire i necessari elementi di valutazione in ordine ai titoli posseduti e alle ulteriori
circostanze rilevanti ai fini della selezione
DICHIARO
(Cancellare la voce che non interessa.
Le voci devono essere quantificate (in mesi) e comprovate)
- Di aver avuto / non aver avuto precedenti esperienze presso l’Ente che realizza il
progetto ( specificare la tipologia delle esperienze e la durata delle stesse);
- Di aver avuto / non aver avuto precedenti esperienze presso altri Enti nel settore
d’impiego cui il progetto si riferisce (specificare la tipologia delle esperienze e la
durata delle stesse);
- Di aver avuto / non aver avuto precedenti esperienze in settori d’impiego
analoghi a quello cui il progetto si riferisce (specificare la tipologia delle esperienze e
la durata delle stesse);
DICHIARO ALTRESI’
Di possedere il seguente titolo di studio:……………………………………………
……………
conseguito presso …………...………………il……………….
Di essere iscritto al … anno della scuola media-superiore: …………………………
……………………………………...
Di essere iscritto al … anno accademico del corso di laurea in ……………………
presso l’Università ………………………
Di essere in possesso dei seguenti altri titoli (1)……………………………………
…………………………
Di aver effettuato i seguenti corsi, tirocini, applicazioni pratiche
……………………………………………..…………
Di aver avuto le seguenti esperienze ( indicare esclusivamente fatti utili al fine della
selezione per il progetto prescelto) …………………………………………………
………………
28
Altre conoscenze e professionalità: (2)………………………..
Di aver scelto il progetto per i seguenti motivi: ……………………………………
……………………………
Ogni altra informazione relativa alla propria condizione personale, sociale,
professionale, ecc. utile ai fini della valutazione dell’Ente:……………………………
…………….
Data……………
Firma………………
N.B :
Accludere curriculum vitae, copie dei titoli in possesso e ogni altra documentazione
significativa.
Note per la compilazione
(1) Indicare eventuali titoli di specializzazione, professionali o di formazione di cui si
è in possesso.
(2) Indicare altre competenze tecniche, informatiche, scientifiche, sanitarie, ecc.
(modulo estratto dal bando Giugno 2007)
29
Domande & Risposte
COME VIENE EFFETTUATA LA SELEZIONE?
La selezione dei candidati viene effettuata dall’Ente sulla base di criteri e modalità
stabiliti dallo stesso in fase di accreditamento o di presentazione dei progetti. Le
modalità di selezione devono rispondere a criteri di trasparenza, pubblicità ed imparzialità. La selezione viene effettuata attraverso un colloquio attitudinale e la valutazione dei titoli posseduti dal candidato e allegati alla domanda; la valutazione dei titoli
tiene conto della relazione che essi hanno con il progetto.
SONO PREVISTI REQUISITI?
Ogni progetto può prevedere requisiti specifici
[NB: leggete prima sempre il progetto (BOX: 23)]
QUALE E’ LA DURATA DI UN PROGETTO DI SCN?
12 mesi.
QUALE È L’ORARIO DI SERVIZIO?
L’orario viene stabilito dall’ente in relazione alla natura del progetto ed è indicato nel progetto stesso. I progetti devono prevedere un orario di attività non
inferiore alle 30 ore settimanali, o un monte ore annuo minimo di 1400 ore.
Nel caso in cui il progetto abbia optato per la soluzione del monte ore annuo i volontari dovranno essere impiegati in modo continuativo per almeno 12 ore settimanali,
da articolare su cinque o sei giorni a seconda di quanto previsto dal progetto. Il
monte ore previsto non può essere esaurito prima del termine del progetto.
QUALI SONO I DOVERI DEL VOLONTARIO?
Il volontario nello svolgimento del servizio civile è tenuto ad adottare un comportamento improntato a senso di responsabilità, tolleranza ed equilibrio ed a partecipare
con impegno alle attività volte alla realizzazione del progetto.
In particolare il volontario ha il dovere di:
a) presentarsi presso la sede di realizzazione del progetto nel giorno indicato nella
comunicazione di avvio al servizio;
30
b) comunicare all’Ente l’eventuale rinuncia al SCN;
c) comunicare tempestivamente all’Ente, in caso di malattia, l’assenza dal servizio,
procurando la certificazione medica;
d) seguire le istruzioni e le direttive, previste dal progetto di SCN, impartite dall’operatore locale del progetto (OLP);
e) partecipare alla formazione generale nonché a quella specifica relativa alle peculiari
attività previste;
f ) rispettare l’orario di svolgimento delle attività conformemente alle indicazioni
contenute nel progetto;
g) non assentarsi durante l’orario di svolgimento delle attività dalla sede di assegnazione senza autorizzazione dell’OLP;
h) rispettare i luoghi e le persone con cui viene a contatto durante il servizio mantenendo, nei rapporti interpersonali e con l’utenza, una condotta uniformata alla
correttezza ed alla collaborazione, astenendosi da comportamenti lesivi della
dignità della persona ed incompatibili con il ruolo rivestito nonché con la natura e
la funzionalità del servizio;
i) astenersi dal divulgare dati o informazioni riservati di cui sia venuto a conoscenza
nel corso del servizio, in osservanza della normativa vigente in materia;
j) non superare i giorni di permesso e di malattia consentiti durante il periodo di
servizio.
SONO PREVISTI DEGLI OBBLIGHI?
Oltre il rispetto dei doveri del volontario ogni progetto può prevedere obblighi
specifici (es. disponibilità ad orari notturni,disponibilità a giorni festivi…) [NB: leggete
prima sempre il progetto (BOX: 15)]
QUALI PERMESSI SONO CONCESSI AI VOLONTARI?
Nell’arco dei 12 mesi di servizio il volontario usufruisce di un massimo di 20
giorni di permesso retribuito per esigenze personali, compresi, gravi motivi,
come necessità familiari, esami universitari e tesi di laurea, matrimonio ecc..
Nel computo dei giorni di permesso non sono compresi i giorni festivi contigui ed
eventuali festività infrasettimanali. I volontari possono usufruire, in aggiunta ai 20
giorni di permesso, di permessi straordinari, per:
• donazione di sangue: 1 giorno;
• convocazione in tribunale come testimone: 1 giorno;
31
• carica di presidente, segretario di seggio e scrutatore,nonché rappresentante di
lista, in occasione delle consultazioni elettorali: durata dello svolgimento delle
operazioni elettorali
• esercizio del diritto di voto per volontari in servizio in Italia: un giorno per i volontari residenti da 50 a 300 Km di distanza dal luogo di servizio; due giorni per i volontari residenti oltre 300 Km dal luogo di svolgimento del servizio.
• esercizio del diritto di voto per volontari in servizio all’estero: un giorno per votare
più due giorni di viaggio ai volontari impegnati in progetti in Europa; un giorno per
votare più quattro giorni di viaggio ai volontari impegnati in progetti in paesi extra
europei. I permessi vengono fruiti dal volontario, in accordo con l’Ente, compatibilmente con le esigenze del progetto; di norma debbono essere richiesti all’OLP
della sede di attuazione del progetto almeno 48 ore prima della data di inizio.
QUALI SONO LE DISPOSIZIONI IN CASO DI MALATTIA O INFORTUNIO DEL
VOLONTARIO?
L’assistenza sanitaria è garantita dal Servizio Sanitario Nazionale ed assicurata
mediante la fruizione delle strutture pubbliche territoriali. Il volontario, in caso di
malattia o infortunio, ne da tempestiva comunicazione alla sede dell’Ente di assegnazione, facendo pervenire la relativa certificazione sanitaria esclusivamente sui moduli
di prescrizione sanitaria rilasciata dai medici di base o dalle strutture dell’ Azienda
sanitaria locale. Tale documentazione è conservata dall’Ente nella cartella personale
del volontario. Tutti i periodi di malattia e infortunio sono registrati nella cartella
personale del volontario. Al volontario, durante i primi quindici giorni di malattia,
spetta l’assegno mensile per l’intero importo.
Per il periodo eccedente e per ulteriori quindici giorni di malattia, l’importo economico è decurtato in proporzione ai giorni di assenza. Superati questi ulteriori quindici
giorni, il volontario è escluso dalla prosecuzione del progetto. In tal caso il volontario,
fatto salvo il mantenimento dei requisiti di ammissione, può fare nuova domanda di
servizio civile in uno dei bandi successivi.
Il volontario che ha subito un infortunio avvenuto durante l’orario di servizio ha
diritto a giorni di assenza che non vanno computati nel numero dei giorni di malattia spettante nell’arco del servizio. In caso di assenza dovuta ad infortunio occorso
durante e per effetto delle attività svolte nel servizio, ivi compreso il tragitto da e
per il luogo in cui la prestazione debba essere effettuata, al volontario spetta l’intera
retribuzione fino a completa guarigione clinica. Il periodo di assenza dal servizio è
considerato prestato a tutti gli effetti.
32
SI POSSONO GUIDARE AUTOMEZZI DURANTE IL SERVIZIO?
E’ consentito al volontario porsi esclusivamente alla guida di automezzi appartenenti
o comunque a disposizione dell’ente di assegnazione. Non é consentito al volontario
di porsi alla guida di auto private.
.
I rischi derivanti dalla guida, ad esclusione di eventuali danni causati a terzi, sono
coperti dalla polizza assicurativa stipulata dall’UNSC e consegnata al volontario all’atto della presentazione in servizio.
AL VOLONTARIO SPETTANO VITTO E L’ALLOGGIO?
Solo se previsti nel progetto approvato dall’UNSC. [Box 10-11-12 del Progetto]
QUALE TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTA AI VOLONTARI IN ITALIA?
Ai volontari spetta un rimborso di € 14,46 netti giornalieri, per un totale € 433,80
netti mensili. Il pagamento avviene in modo forfettario per complessivi trenta giorni
al mese per i dodici mesi di durata del progetto, a partire dalla data di inizio.
IL SCN È UN RAPPORTO DI LAVORO?
L’attività svolta nell’ambito dei progetti di servizio civile non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro.
33
Enti di Servizio Civile nella provincia dell’Aquila
L’elenco sottostante si riferisce agli enti (associazioni, cooperative, patronati, sindacati, enti religiosi), con esclusione delle Pubbliche Amministrazioni, con progetti
approvati negli ultimi quattro anni (bandi 2005, 2006 e 2007). La lista è soggetta a
continue modifiche e pertanto ci scusiamo anticipatamente per eventuali errori.
Ogni qual volta si scelga di presentare una domanda per partecipare ad un progetto
di servizio civile presente in un bando di selezione controllare sempre la lista dei
progetti approvati per quel bando..
A.C.L.I. - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Via Arco dei Francesi, 6/a - Tel 0862/61391 - L’Aquila
www.acli.it
A.D.O.C. - Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei
Consumatori
Via Bominaco, 4 – Tel 0862/413277 - L’Aquila
Via Febonio, 38 – Tel 0863/23277 - Avezzano
www.adoc.it
A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla ONLUS
Via XX Settembre, 60 - Tel 0862/404527 - L’Aquila
www.aism.it
AFSAI – Associazione per la Formazione Scambi Interculturali
www.afsai.it
AMESCI – Associazione Mediterranea per la promozione e lo sviluppo
del Servizio Civile
www.amesci.org
ARCI Luco dei Marsi
P.zza Umberto I, 7 – Tel 0863/528323 - Luco Dei Marsi
www.arciserviziocivile.it
34
ARCI Servizio Civile
Corso Vittorio Emanuele, 102 - Tel 0862/23611 L’Aquila
www.arciserviziocivile.it
Associazione Fa.C.E.D. - Famiglie Contro l’Emarginazione e Droga
P.zza Matteotti, 42 – Tel 0863/444364 - Avezzano
www.csvaq.it
Caritas Diocesana
P.zza Duomo, 33 – Tel 0862/65493 - L’Aquila
Via Mons .. Bagnoli, 65 – Tel 0863/22495 Avezzano
Civitella Roveto
www.caritasitaliana.it
Casa Famiglia Immacolata Concezione
Via del Palazzo, Loc. S. Gregorio 21/C – Tel 0862/441345 - L’Aquila
Ce.N.A.S.C.A. - C.I.S.L.
Via Delle Aquile, 18 - Tel 0861/42281 - L’Aquila
Via Monte Velino, 63 - Tel 0863/413890 - Avezzano
www.cenasca.cisl.it
Centro Internazionale Studi Celestiniani
Chiostro Abbazia di Collemaggio - L’Aquila
www.celestinoquinto.org
Comunità XXIV Luglio
Via Beato Vincenzo dè Rivera, 1 – Tel 0862/313453 –L’Aquila
www.arciserviziocivile.it
Consorzio Celestiniano L’Aquila
Via Giardini, 22 – Tel 0862/23396 0862/414310 - L’Aquila
www.operacelestiniana.org
35
Cooperativa Sociale Leonardo
Via Copernico Nicolò, 46 – Tel 0863/497234 - Avezzano
www.leonardoprogettisociali.it
Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti
Via Circonvallazione Orientale, 31/A - Tel 0864/51166 - Sulmona
www.cooperativanuoviorizzontisociali.it
Cooperativa Sociale XXIV Luglio
Corso Vittorio Emanuele, 102 - Tel 0862/23611 - L’Aquila
www.arciserviziocivile.it
C.S.I. - Centro Sportivo Italiano
Via Castiglione, 2 – Tel 0862/810569 0862/411707 - L’Aquila
www.csi-net.it
ENAS (AMESCI)
Corso Vittorio Emanuele, 178 – Tel 06/42009410 - L’Aquila
www.amesci.org
Federazione SCS / CNOS “Salesiani”
Viale Don Bosco, 6 – Tel 0862/6393444 - L’Aquila
Via Della Cornacchiola – Tel 0864/32773 - Sulmona
www.federazionescs.org
INFAP - Istituto Nazionale Formazione ed ddestramento Professionale
c/o UIL Via Bominaco, 4 – Tel 0862/420795 - L’Aquila
c/o UIL Via Muzio Febonio, 38 – Tel 0863/23277 – Avezzano
www.infap-formazione.it
Istituto Maria Ausiliatrice (VIDES)
Via Dante Alighieri, Tel 0864/74342 4 - Scanno
Via Lamarmora, 35 – Tel 0863/88149 - Gioia Dei Marsi
P.zza Lauretana, 2 – Tel 0862/22057 - L’Aquila
www.videsitalia.it
36
Istituto Nazionale AS
Via Sallustio, 62 - L’Aquila
Via Antonio De Nino, 8 – Tel 0864/209252 - Sulmona
Via Monte Velino, 63 – Tel 0863/25967 - Avezzano
ITAL - Istituto di Tutela e Assistenza Lavoratori
c/o UIL Via Bominaco, 4 – Tel 0862/420077 - L’Aquila
c/o UIL Via Muzio Febonio, 38 – Tel 0863/441305 - Avezzano
www.ital-uil.it
Misericordie
P.zza Santa Maria Valleverde, 1 – Tel 0863/792279 - Celano
Via Marconi, 68 - Loc. Cattedrale - Tel 0863/412770 - 0863/412929 - Avezzano
www.misericordie.org
Mu.Sp.A.C. Museo Sperimentale Arte Contemporanea
Via Paganica, 17 – Tel 0862/410505 - L’Aquila
www.arciserviziocivile.it
Pubblica Assistenza Croce Bianca (ANPAS)
Via Dei Giardini, 16/A – Tel 0862/65077 - L’Aquila
www.anpas.org
Pubblica Assistenza Croce Verde (ANPAS)
Via Pereto snc e in Via F. Colella, 27 – Tel 0864/274437 - Pratola Peligna
Piazzale Stazione – Tel 0863/97498 339/4366542 - Civitella Roveto
www.anpas.org
Provincia Religiosa SS Apostoli Pietro e Paolo Opera Don Orione
Via Corradini Camillo, 31 – Avezzano
www.donorione-montemario.it
U.I.C. - Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
Viale Aldo Moro, Tel 0862/312601 26a - L’Aquila
www.uiciechi.it
37
UNCI –Unione Nazionale Cooperative Italiane
Avezzano
Castel di Sangro
Sulmona
www.unci.org
UNICEF - Comitato Italiano
P.zza IX Martiri, 8 – Tel 0862/420401 - L’Aquila
www.unicef.it
Unione Nazionale Pro Loco
www.serviziocivileunpli.it
U.N.I.T.A.L.S.I. - Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a
Lourdes e Santuari Internazionali
Via Sernaglia, 51 – Tel 0863/22660 - Avezzano
Via Papa Celestino V, 3/B – Tel 0864/31499 - Sulmona
www.unitalsi.it
38
Il Centro di Servizio per il Volontariato
Il Centro di Servizio per il Volontariato nasce nel 1997 su iniziativa del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato della provincia dell’Aquila ed è uno dei quattro centri istituiti nella Regione Abruzzo. I Centri di Servizio sono organismi previsti dall’art. 15 della legge quadro sul Volontariato (legge 266/91) che, utilizzando
un Fondo Speciale Regionale costituito da una quota dei proventi delle fondazioni
bancarie, hanno lo scopo di promuovere, sostenere e qualificare le organizzazioni di
volontariato.
Attualmente il Coordinamento provinciale è costituito da trentaquattro associazioni
di volontariato, espressione di diverse aree culturali ed ambiti di attività del territorio
provinciale. Il CSVAQ è uno strumento di sostegno, promozione e valorizzazione del
volontariato.
A tal fine offre servizi gratuiti a favore di tutti quei cittadini che desiderano saperne
di più sul mondo del volontariato e a favore delle organizzazioni iscritte e non iscritte
al Registro Regionale. Per qualificare l’attività delle associazioni, offre un servizio di
consulenza e assistenza, fornisce strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività e predispone strumenti e iniziative per la crescita della
cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato ed il rafforzamento di quelle esistenti.
La struttura è istituzionalmente articolata in Assemblea Provinciale e Consiglio Direttivo ed operativamente è costituita da una sede centrale e tre sportelli periferici.
Il Centro di Servizio per il Volontariato fornisce i seguenti servizi:
Servizi di base
Utilizzo di fax, telefono, fotocopiatrice, computer, stampante e scanner. Recapiti
postali e telefonici. Ospitalità nei limiti della disponibilità delle sedi. Servizio di contatto tra chi vuole inserirsi nel mondo del volontariato e le associazioni che necessitano
di volontari.
Formazione
Progettazione ed organizzazione di percorsi formativi a carattere motivazionale,
culturale, tecnico ed organizzativo. Supporto all’organizzazione di interventi formativi promossi direttamente dalle associazioni.
39
Consulenza
Aree di consulenza: amministrazione e fisco, giuridico – legale, disciplina del lavoro,
organizzazione e gestione dell’associazione, grafica e comunicazione (ufficio stampa),
informatica (realizzazione pagine web), assicurativa.
Promozione
Divulgazione della cultura della solidarietà, del volontariato e della cittadinanza attiva,
attraverso un rapporto permanente con il mondo della scuola e con gli Enti Locali.
Ricerca
Realizzazione e promozione di indagini mirate alla conoscenza della struttura,
dell’identità e dei bisogni del volontariato provinciale e dell’approfondimento di
peculiari aspetti di rilevanti tematiche sociali.
Documentazione
Consultazione di testi, periodici e materiale informativo su temi sociali, giuridici e
fiscali per il volontariato e l’associazionismo.
Informazione e Comunicazione
La redazione del periodico “CSVAQ notizie” – distribuito in forma gratuita – ed il
costante aggiornamento del sito internet www.csvaq.it, rappresentano gli strumenti
per lo scambio di informazioni e conoscenze con le associazioni e i singoli cittadini.
40
ARCI Servizio Civile
ARCI Servizio Civile è un’associazione di associazioni, senza fini di lucro, che opera
sul territorio nazionale favorendo la crescita e lo sviluppo di una rete internazionale
delle esperienze di servizio civile. ARCI Servizio Civile ha gestito dal 1986 la convenzione ARCI attraverso l’impiego degli Obiettori di Coscienza e dal 2001 è subentrata
come titolare diretto di convenzione con l’UNSC attivandosi anche sulla Legge 64 già
dal primo bando 2001. I soci fondatori di ARCI Servizio Civile sono cinque associazioni nazionali: ARCI Nuova Associazione, Uisp, Legambiente, ARCIragazzi, Auser.
Nelle sedi locali di ARCI Servizio Civile e nelle sedi di attuazione di progetto operano
altre centinaia di associazioni, gruppi di volontariato, centri studi, fondazioni.
Perche’ rivolgersi a noi
Siamo un’associazione accreditatasi in prima classe, in grado attraverso la sua struttura e grazie all’esperienza acquisita in oltre venti anni di attività, di fornire tutti i
servizi previsti. ARCI Servizio Civile può quindi attivare specifici accordi, utili al fine
dell’accreditamento e del suo aggiornamento.
Cosa offriamo
La nostra esperienza ci permette di rispondere alle richieste che giungono in merito
a:
• sostegno progettazione;
• monitoraggio dei volontari;
• formazione generale dei volontari;
• corsi per le figure interessate alla gestione del SCN:
• responsabile locale ente accreditato
• operatore Locale del Progetto
• selettore
41
ARCI Servizio Civile L’Aquila
Sono oramai più di 20 anni che ARCI Servizio Civile L’Aquila lavora nel campo del
servizio civile. A partire con gli Obiettori di coscienza fino ai giorni d’oggi con il
Servizio Civile Nazionale ai sensi della Legge n°64 del 6 Marzo 2001. Nell’arco di
questi anni più di 80 sono stati gli obiettori che si sono avvicendati sotto la nostra
gestione.
Ragazzi impegnati oltre che in varie attività in collaborazione con l’ARCI e con la Casa
delle Associazioni , anche nell’informazione e promozione del Servizio Civile.
A partire dal 2003 inoltre partivano i nostri primi progetti di Servizio Civile Nazionale. Due progetti che vedevano 7 tra ragazze e ragazzi impegnati in attività legate
a Legambiente ed alla Casa delle Associazioni. Da allora sempre piu’ grande è divenuto il numero delle ragazze/i impegnate/i nei nostri progetti e delle loro sedi di
attuazione. Sette il numero di progetti approvati, 31 il numero di volontari, più di 150
le domande ricevute. Questi i dati dal 2003.
Al momento 16 sono i ragazzi impegnati in 7 sedi di attuazione (tra L’Aquila e Corfinio ) mentre per il prossimo anno contiamo di avere ben 28 ragazzi dislocati in piu’ di
dieci sedi di attuazione nella città dell’Aquila ed in altri paesi della sua provincia, oltre
ad essere 8 gli enti che hanno scelto di accreditarsi con Accordi di partenarito per un
totale di 15 sedi di attuazione.
Centinaia infine i ragazzi che si rivolgono a noi, soprattutto nei periodi di Bando, per
avere informazioni ed essere indirizzati verso progetti a loro affini. Svolgiamo infatti
non pura e semplice pubblicità dei nostri progetti ma una vera e propria opera di
informazione e promozione del Servizio Civile in cui crediamo moltissimo, per poter
dare ai giovani nuove e diverse possibilità di crescita personale.
42
Accreditamento
Per poter partecipare al SCN gli enti devono dimostrare di possedere requisiti strutturali ed organizzativi, nonché di avere adeguate competenze e risorse specificatamente destinate al SCN.
Senza essere accreditati non è possibile presentare progetti di SCN.
Sono quindi i destinatari delle circolari sull’accreditamento tutti gli enti, a competenza nazionale e locale, in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, che intendono
presentare progetti di servizio civile nazionale ed impiegare volontari.
Ai fini dell’accreditamento gli enti sono tenuti a dimostrare i requisiti richiesti dall’art.
3 della legge n. 64 del 2001, e cioè:
• assenza di scopo di lucro;
• corrispondenza tra fini istituzionali e finalità previste dall’art. 1 della stessa legge;
• svolgimento di un’attività continuativa da almeno tre anni.
• capacità organizzativa e possibilità di impiego in rapporto al servizio civile
nazionale;
Dove per “capacità organizzativa e possibilità d’impiego” si intende più che prevedere una soglia all’entrata di carattere generale, la necessità di modulare il numero dei
volontari impiegati dall’ente in relazione a diversi livelli di capacità organizzativa e di
possibilità d’impiego dei volontari e la consapevolezza di considerare come necessaria la presenza di alcune funzioni che connotano la capacità organizzativa dell’ente, in
relazione alle esigenze del SCN, concernenti in particolare alla gestione dei progetti,
del reclutamento, della selezione e della cura dei volontari, della loro formazione.
Gli enti devono dunque essere iscritti a un Albo secondo 4 classi di accreditamento
la cui determinazione è basata sul possesso di requisiti strutturali e organizzativi, e di
competenze e risorse specificatamente destinate al SCN.
Un primo gruppo di requisiti riguarda la capacità di gestione dei progetti di servizio
civile nazionale:
• la disponibilità a partecipare consapevolmente al sistema nazionale del servizio;
• la presenza di almeno un operatore locale di progetto per ogni sede di attuazione
di progetto;
• la preparazione specifica di tutto il personale direttamente impiegato nel servizio
civile nazionale.
43
PER GLI ENTI
Per gli Enti
Un secondo gruppo di caratteristiche riguarda la capacità di reclutamento e di comunicazione con il mondo giovanile e con gli Uffici competenti del servizio civile nazionale:
• il possesso di un indirizzo e-mail;
• la disponibilità di un sito web e di altri strumenti di comunicazione con i giovani;
• la capacità di gestione informatica di comunicazioni e banche dati.
Un terzo gruppo di elementi caratterizza la specifica capacità organizzativa in materia
di servizio civile:
• la capacità di progettazione del servizio civile nazionale;
• la capacità di formazione dei volontari, degli operatori locali di progetto e dei
responsabili organizzativi;
• la capacità di selezione e di tutoraggio dei volontari;
• la capacità di monitoraggio del SCN, di valutazione dell’apprendimento e maturazione dei volontari;
• la capacità di redazione di rapporti di sintesi del servizio civile svolto presso l’ente.
Sulla base di questi elementi si possono raggruppare gli enti in quattro classi dimensionali a seconda del numero di sedi di attuazione del progetto che ogni ente gestisce.
Ogni classe è caratterizzata da un certo numero di elementi che l’ente deve possedere in proprio, mentre gli altri elementi della capacità organizzativa del servizio civile
nazionale possono essere acquisiti dall’ente da altre fonti.
Le classi di accreditamento sono individuate perciò come segue:
• Prima Classe: oltre 100 sedi di attuazione;
• Seconda Classe: da 31 a 100 sedi di attuazione e fino a 700 volontari su base
annua;
• Terza Classe: da 6 a 30 sedi di attuazione e fino a 200 volontari su base annua;
• Quarta Classe: da 1 a 5 sedi di attuazione e fino a 30 volontari su base annua.
Dove inviare la domanda di accreditamento
Le domande per gli accreditamenti in prima e seconda classe devono essere inviate
all’Ufficio Nazionale del Servizio Civile - Via San Martino della Battaglia, 6 - 00185
Roma.
44
indirizzo e-mail [email protected]
Accordo di partenariato
Gli enti interessati possono accedere al servizio civile nazionale:
• con un’autonoma iscrizione all’albo nazionale, ovvero a quello regionale o provinciale competente, in relazione alla propria tipologia, secondo quanto indicato
precedentemente;
• attraverso gli enti di prima e seconda classe, che presenteranno e gestiranno i
progetti per loro conto, assumendosene la responsabilità nei confronti dell’Ufficio
nazionale o della regione o provincia autonoma di appartenenza. In questo caso le
sedi dell’ente più piccolo si configurano come sedi di attuazione dell’ente titolare
del progetto. In tutti i casi in cui si costituisce un rapporto tra enti, tale rapporto
deve essere dichiarato e documentato. Nel caso più semplice, con la dimostrazione
dei vincoli associativi, consortili o federativi, che intercorrano fra tali enti. Quando
invece tali vincoli non ricorrano, dovrà essere stipulato un accordo di partenariato,
nel quale sono definite funzioni e responsabilità riconosciute e delegate all’ente di
livello superiore.
In questo modo quindi un ente o un’associazione entrerebbero a fare parte del
mondo del servizio civile potendo contare quindi sulla struttura di un ente accreditato che fornirebbe (come nel caso di ARCI Servizio Civile , ente accreditato di prima
classe) in caso di presentazione ed approvazione di un progetto tutte le strutture e le
capacità necessarie al corretto svolgimento dello stesso.
45
PER GLI ENTI
Le domande per gli accreditamenti in terza e quarta classe devono essere inviate alla
Regione Abruzzo - Servizio “Interventi socio-assistenziali” Ufficio “Servizio civile e
per l’integrazione dei servizi”
Cenni di Progettazione
Il progetto di Servizio Civile è :
Un progetto specifico
• Progetto già inserito in un progetto più ampio;
• Progetto già consolidato;
• Progetto delle organizzazioni;
Un progetto finalizzato
Nato per offrire ai giovani occasioni di crescita personale e professionale.
I progetti possono essere presentati esclusivamente per le sedi di attuazione già
accreditate e per uno dei settori indicati nell’art. 3 della legge 64/2001.
I progetti di servizio civile hanno una durata annuale. Non è consentito presentare
progetti di durata diversa.
Una volta presentato un progetto tre sono le possibilità:
A) progetti esaminati e respinti (mancato rispetto delle regole fissate dalla circolare
progetti).
B) Progetti esaminati e approvati (testo valutato nel merito con un punteggio)
C) Progetti approvati e finanziati (punteggio superiore al minimo stabilito dall’UNSC
in base alle disponibilità economiche)
La riuscita del progetto dipende principalmente dalla scelta volontaria dei ragazzi di
partecipare all’attività di un ente e di riconfermare la scelta per l’intero anno.
Quello che il processo della progettazione richiede all’Ente è avere:
• Capacità di formulare un progetto di SCN in modo coerente con le disposizioni
dell’UNSC;
• Capacità di sostenere il progetto per i volontari dal punto di vista economico organizzativo - gestionale;
• Capacità di comunicare ai giovani i contenuti e le finalità dell’ente e del progetto per
facilitare l’interesse e scelta di aderire al progetto;
46
• Capacità di individuare delle figure interne (tutor e responsabili della formazione)
che accompagnino i volontari in tutte le fasi del progetto;
• Capacità di svolgere, monitorare il progetto;
• Capacità di dar conto (ai volontari, agli enti che presentano il progetto, alla comunità e all’UNSC) della realizzazione coerente del progetto nel rispetto del dichiarato
nel formulario presentato.
Le fasi della progettazione
I. Ideazione (una semplice idea): è il momento in cui una o più persone ipotizzano di
realizzare un progetto;
II. Attivazione (un’idea pensata e ragionata): una volta avviata una prima ipotesi di
progetto bisogna verificare quali sono le risorse (umane, finanziare e strumentali)
disponibili, identificare il funzionigramma, i ruoli della sede di attuazione, di ARCI
Servizio Civile e dei volontari, identificare le strategie d’intervento;
III. Progettazione (una idea esplicitata e scritta): elaborazione di un progetto cartaceo, in coerenza con quanto richiesto dalla griglia di valutazione;
IV. Realizzazione dell’intervento (un’idea realizzata): l’avvio delle prime attività, lo
sviluppo delle verifiche in itinere;
V. Verifica conclusiva e riformulazione, ridefinizione o conclusione del progetto stesso
(un’idea realizzata e analizzata).
Valorizzazione del progetto
Si tende a valorizzare quei progetti che presentano una elevata congruità tra la descrizione del contesto territoriale e settoriale e gli obiettivi individuati.
La coerenza del progetto
La coerenza del progetto è data dall’intreccio dei punteggi attribuiti alla descrizione
del progetto e agli obiettivi.
Si tende a valorizzare quei progetti nei quali la relazione (congruità) tra obiettivi ed
attività proposta è molto elevata, condizione fondamentale per la loro concreta
realizzabilità
47
PER GLI ENTI
• capacità di ideare, attivare, progettare, realizzare e verificare un percorso di formazione;
Carta di Impegno Etico del Servizio Civile
Nazionale
L’Ufficio nazionale per il servizio civile e gli enti che partecipano ai progetti di servizio
civile nazionale:
• sono consapevoli di partecipare all’attuazione di una legge che ha come finalità il
coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della patria con mezzi non
armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a costituire e
rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono
vitali le relazioni all’interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e
svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di
inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di
tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità, e realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività e
delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale;
• considerano che il servizio civile nazionale propone ai giovani l’investimento di un
anno della loro vita, in un momento critico di passaggio all’età e alle responsabilità
dell’adulto, e si impegnano perciò a far sì che tale proposta avvenga in modo non
equivoco, dichiarando cosa al giovane si propone di fare e cosa il giovane potrà
apprendere durante l’anno di servizio civile presso l’ente, in modo da metterlo
nelle migliori condizioni per valutare l’opportunità della scelta;
• affermano che il servizio civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, a fianco di persone più esperte in grado di trasmettere il loro
saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno;
• riconoscono il diritto dei volontari di essere impegnati per le finalità del progetto
e non per esclusivo beneficio dell’ente, di essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi di attività e di lavoro del progetto, di verifica critica degli interventi e delle
azioni, di non essere impiegati in attività non condivise dalle altre persone dell’ente
che partecipano al progetto, di lavorare in affiancamento a persone più esperte in
grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme; di potersi confrontare con
l’ente secondo procedure certe e chiare fin dall’inizio a partire delle loro modalità
di presenza nell’ente, di disporre di momenti di formazione, verifica e discussione
del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza;
• chiedono ai giovani di accettare il dovere di apprendere, farsi carico delle finalità del
progetto, partecipare responsabilmente alle attività dell’ente indicate nel progetto di servizio civile nazionale, aprendosi con fiducia al confronto con le persone
impegnate nell’ente, esprimendo nel rapporto con gli altri e nel progetto il meglio
delle proprie energie, delle proprie capacità, della propria intelligenza, disponibilità
48
• si impegnano a far parte di una rete di soggetti che a livello nazionale accettano e condividono le stesse regole per attuare obiettivi comuni, sono disponibili al
confronto e alla verifica delle esperienze e dei risultati, nello spirito di chi rende un
servizio al Paese ed intende condividere il proprio impegno con i più giovani.
Data……………….
Il Direttore dell’Ufficio Nazionale
per il Servizio Civile
Dott. Diego Cipriani
49
PER GLI ENTI
e sensibilità, valorizzando le proprie doti personali ed il patrimonio di competenze
e conoscenze acquisito, impegnandosi a farlo crescere e migliorarlo;
Dizionario
Sede di attuazione del progetto
Unità operativa minima dell’ente, al di sotto della quale non può essere istituita
altra struttura di livello inferiore. Ad esempio, per gli enti pubblici, sarà l’ufficio, o
il servizio (quindi non l’assessorato che raggruppa più unità di base e tanto meno
il Comune); nelle ASL il singolo reparto, il servizio o l’ufficio; nelle Università ogni
dipartimento o ufficio, o struttura operativa dell’uno e dell’altro come, ad esempio,
la biblioteca, il servizio informatico, etc.. Anche gli enti non profit potranno avere,
in capo alla stessa sede locale, due o più sedi di attuazione dei progetti.
Accordo di partenariato
Accordo mediante il quale un ente non accreditato (detto “Organizzazione di
accoglienza”), affida ad un ente accreditato (detto “Ente capofila”) la presentazione e la gestione per suo conto di progetti di servizio civile nazionale.
L’ente non accreditato, per stipulare l’accordo di partnenariato, deve essere in
possesso dei requisiti di assenza di scopo di lucro; corrispondenza tra fini istituzionali
e finalità previste dalla legge n. 64/2001. Deve, inoltre, svolgere un’attività continuativa da oltre tre anni. L’accordo di partenariato può essere presentato al momento della domanda di accreditamento da parte dell’ente capofila, o successivamente
all’accreditamento, prima della presentazione del o dei progetti.
Operatore locale di progetto
Compito dell’operatore locale è fungere da coordinatore e responsabile delle
attività dei volontari, in modo da essere un punto di riferimento per coloro che
svolgono progetti di servizio civile. E’ disponibile in sede almeno 10 ore a settimana. Deve esserci un OLP per ogni sede operativa e deve essere in rapporto di un operatore ogni 6 volontari per i progetti di promozione culturale e
protezione civile ed ogni 4 volontari per i progetti di assistenza alla persona.
L’incarico di operatore locale di progetto è compatibile con quello di responsabile locale di ente accreditato per la sola provincia di competenza, progettista,
selettore e formatore per quanto concerne la sola formazione specifica. L’operatore locale di progetto potrà ricoprire solo tre incarichi tra quelli sopra elencati.
Per la qualifica di “operatore locale di progetto” occorre un titolo di studio attinente alle attività specifiche, oppure titoli professionali evidenziati da un curriculum, in
aggiunta ad almeno due anni di esperienza nelle attività specifiche, unitamente ad
una esperienza di servizio civile, anche ai sensi della legge n.230 del 1998, oppure
50
Responsabile del Servizio civile nazionale
E’ responsabile del servizio civile in tutte le sue articolazioni e manifestazioni. Risponde direttamente all’Ufficio nazionale. Coordina le sedi e le attività di tutti i responsabili di sede locale dei progetti. Rappresenta, all’interno dell’ente, l’ultima istanza per
le controversie nate con i volontari coinvolti nei progetti, fatte salve altre autonome
modalità di soluzione dei conflitti dell’ente stesso e fatta salva la responsabilità generale dell’Ufficio nazionale. E’ l’unico soggetto dell’ente accreditato ad intrattenere
rapporti con l’Ufficio nazionale.
Responsabile locale di ente accreditato
Figura necessaria quando siano attivabili nella stessa provincia 30 o più posizioni di
servizio civile nazionale.
E’ un dipendente o volontario con esperienza diretta di gestione del servizio civile
volontario in qualità, almeno, di responsabile di un progetto già terminato, o di
responsabile di sede di servizio civile, di cui alla legge n.230 del 1998, per la durata
di almeno un anno. A tale figura è affidato il coordinamento dei progetti che si
riferiscono a quella provincia e la responsabilità della loro gestione amministrativa
e.organizzativa.
In caso di accordo di partenariato attivo nella sede locale è delegato al monitoraggio dell’andamento del progetto approvato, del suo sviluppo e dei risultati
raggiunti (art.2, comma 1, lett. E dell’accordo di partnenariato). Dipende direttamente dall’ente accreditato, o da una sua articolazione periferica, o da un
ente ad esso legato da vincoli associativi, federativi o consortili. Rappresenta l’interfaccia, per i volontari e per i responsabili dei progetti, in merito alle
questioni organizzative, amministrative e gestionali afferenti ai progetti stessi.
L’incarico di responsabile di sede locale dell’ente accreditato deve risultare da deliberazione degli organi decisionali dell’ente, sia a livello locale che nazionale. Tale incarico è compatibile con quello di operatore locale di progetto per una sola sede e per la
sola provincia di competenza, di progettista, di selettore e formatore. Il responsabile
locale di ente accreditato può ricoprire solo tre incarichi tra quelli innanzi elencati.
Progettista
Dipendente, volontario o altro personale con contratto specifico che abbia maturato
una esperienza almeno triennale nella progettazione dell’assistenza sociale, dell’ambiente e protezione civile, della cultura ed educazione. L’incarico di progettista è
51
PER GLI ENTI
una preparazione specifica da acquisire tramite un seminario di almeno un giorno
organizzato dall’Ufficio Nazionale.
compatibile con quello di operatore locale di progetto, di selettore e di responsabile
del monitoraggio.
Sistema.di.progettazione
Risorse umane, con specifico know how tecnico, capaci di garantire la qualità e l’eccellenza dei progetti di servizio civile mediante l’applicazione ed il rispetto di parametri definiti. Il sistema è coordinato da un responsabile in possesso dei requisiti di
progettista.
Formatore
Dipendente o altro personale con contratto specifico in possesso di titolo di studio
di istruzione superiore, con esperienza professionale in ambito formativo di almeno
tre anni, di cui uno nell’ambito specifico del servizio civile. L’esperienza di servizio
civile può essere sostituita, in fase di prima attuazione, dalla frequenza di un percorso
formativo organizzato dall’Ufficio nazionale. L’incarico di formatore è compatibile
con quello di selettore e di responsabile del monitoraggio.
Sistema di formazione
Risorse umane, tecniche e specifico know how capaci di garantire la formazione ai volontari e alle altre figure del servizio civile nazionale. Tale sistema indica gli standard qualitativi, le risorse umane e strumentali, e le procedure di valutazione dei livelli di apprendimento raggiunti. E’ previsto un progetto di formazione permanente per i formatori.
Il sistema è considerato adeguato alle dimensioni dell’ente in presenza di almeno un
formatore per ogni duecento volontari o frazione di duecento. E’ coordinato da un
responsabile, dipendente o con contratto specifico, in possesso di titolo di istruzione
superiore e di esperienza di almeno un anno nell’organizzazione, gestione logistica e
amministrativa, e nel coordinamento della formazione rivolta ad obiettori di coscienza o volontari del servizio civile nazionale.
Tutor
Dipendente, volontario, o altro personale, con contratto specifico, che abbia svolto
l’attività di tutor in altri progetti sociali per almeno tre anni. Il periodo è ridotto ad un
anno se le attività di tutoraggio sono state svolte nell’ambito di progetti di servizio civile
volontario, o presso l’ente che chiede l’accreditamento, o nel settore specifico di attività.
Il tutor, dotato di capacità di gestione delle risorse umane ed incline alle relazioni
interpersonali, rappresenta il primo riferimento per i volontari, facilita il loro ingresso
nelle strutture dell’ente, li accompagna durante il percorso formativo e lo svolgimen52
Sistema di tutoraggio
Risorse umane, tecniche e specifico know how capaci di garantire e rilevare un
elevato livello di soddisfazione dei volontari nella partecipazione ai progetti di servizio civile nazionale, mediante l’impiego di tecniche di gestione e sviluppo delle risorse
umane e di strumenti gestionali per la risoluzione dei più comuni conflitti tra volontari
e responsabili dei progetti e degli enti.
Sistema di comunicazione
Sistema di risorse umane e tecniche che collega e coordina le sedi di attuazione dei
progetti assicurando un controllo e una buona gestione dei progetti di servizio civile.
Esso prevede una rete di operatori responsabili articolata a livello territoriale, con
individuazione di un responsabile locale per ogni provincia nella quale sono attivabili
30 o più posizioni di servizio civile nazionale, in grado di risalire al responsabile del
servizio civile nazionale dell’ente accreditato senza interruzioni.
Sistema di selezione
Risorse umane, tecniche e specifico know how finalizzati alla puntuale attuazione dei
criteri di selezione, eventualmente elaborati dall’ente, e delle disposizioni emanate in
materia dall’Ufficio nazionale. Tale sistema è preposto anche alla corretta compilazione delle graduatorie con relativa documentazione.
Responsabile della selezione
Dipendente, volontario o personale con contratto specifico, che abbia svolto l’attività di selezione del personale o di gestione di risorse umane per almeno un anno.
Negli enti accreditati in prima classe coordina il sistema di selezione. L’incarico di
responsabile della selezione è compatibile con quello di formatore e di progettista.
53
PER GLI ENTI
to delle attività previste dal progetto. E’ supervisore delle attività effettuate in relazione a quelle previste, in costante contatto con i responsabili dei progetti. Risponde al responsabile locale di ente accreditato per il quale redige periodiche relazioni
sull’andamento delle attività, con particolare riferimento al grado di soddisfazione
dei volontari ed agli aspetti organizzativi, qualora questi influiscano negativamente
sull’andamento delle attività.
Sistema di monitoraggio e di valutazione del servizio civile
E’ un sistema permanente, incentrato sull’efficacia e l’efficienza delle attività previste
dal progetto e della formazione dei volontari, realizzato per individuare eventuali
scostamenti delle attività da quanto previsto in progetto, di valutarne l’impatto sul
risultato finale e di suggerire eventuali accorgimenti. Il sistema è coordinato da un
responsabile il cui incarico è compatibile con quello di formatore e di progettista.
Responsabile amministrativo
Dipendente, volontario o altro personale con contratto specifico, in possesso di
diploma di scuola media di secondo grado ad indirizzo amministrativo-contabile, o
titoli professionali evidenziati da un curriculum, in aggiunta ad almeno due anni di
esperienza nelle attività specifiche, o specifica qualifica di inquadramento nell’organico se dipendentedi.enti.pubblici.
Il responsabile, dipendente (in questo caso occorre la delibera specifica dell’incarico)
o con contratto specifico, deve avere svolto analoga attività in altri progetti sociali
per almeno tre anni; il periodo è ridotto ad un anno se le attività sono state svolte
nell’ambito di progetti di servizio civile volontario, o presso l’ente che chiede l’accreditamento, ovvero nel settore specifico di attività.
Responsabile dell’informatica
Dipendente, volontario o altro personale con contratto specifico, in possesso di
diploma di scuola media di secondo grado ad indirizzo informatico, ovvero titoli
professionali evidenziati da un curriculum, in aggiunta ad almeno due anni di esperienza nelle attività specifiche, o specifica qualifica di inquadramento nell’organico se
dipendente di enti pubblici.
54
PER GLI ENTI
Contatti
SITI DI RIFERIMENTO ED E-MAIL
Ufficio Nazionale Servizio Civile
www.serviziocivile.it
Regione Abruzzo
www.regione.abruzzo.it
e-mail: [email protected]
[email protected]
Centro di Servizio per il Volontariato L’Aquila
www.csvaq.it
e-mail: [email protected]
ARCI Servizio Civile Nazionale
www.arciserviziocivile.it
e-mail: [email protected]
ARCI Servizio Civile L’Aquila
www.asclaquila.altervista.org
e-mail : [email protected]
INDIRIZZI
Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
(Via San Martino della Battaglia, 6 - 00185 Roma)
• Servizio call-center, al numero 848.800715 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore
8.30 alle 19.30, al costo di una telefonata urbana)
• Ufficio relazioni con il pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30
e dalle ore 14.30 alle ore 16.30 ad esclusione del martedì e venerdì pomeriggio ai
seguenti numeri 06/49224470 - 06/49224202
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Regione Abruzzo - Servizio “Interventi socio-assistenziali”
(Via Rieti, 45 - 65122 Pescara)
Ufficio “Servizio civile e per l’integrazione dei servizi”
tel. 085/7675011-5012-5013
fax 085/7675042-5041
Sedi provinciali Agenzie di Promozione Culturale:
• Pescara tel. 085/4210485
• L’Aquila tel. 0862/364424
• Chieti tel. 0871/64831
• Teramo tel. 0861/247662
Centro Servizio Volontariato L’Aquila
(Via di Vigliano, 17 - 67100 L’Aquila)
Tel/fax 0862.405196
Orari di apertura
dal lunedì al venerdì 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30
ARCI Servizio Civile Nazionale:
(Via Monti di Pietralata,16 - 00157 Roma)
Tel 06.41734392
ARCI Servizio Civile L’Aquila
(Corso Vittorio Emanuele, n.102 - 67100 L’Aquila)
Tel 0862.23611
Orari di apertura
dal lunedì al venerdì 18.00 - 20.00
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PER GLI ENTI
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Date da ricordare
1 Gennaio
Giornata Mondiale della Pace
8 Gennaio
Giornata Internazionale dei Diritti Umani
27 Gennaio
Giornata della Memoria
6 Marzo
Istituzione del Servizio Civile Nazionale
22 Marzo
Giornata Mondiale dell’Acqua
30 Marzo
Giornata della Terra
25 Aprile
Festa della Liberazione
1 Maggio
Festa del Lavoro
2 Giugno
Festa della Repubblica
12 Agosto
Giornata Mondiale della Gioventù
21 Settembre Giornata Internazionale della Pace
1 Ottobre
Giornata Internazionale dell’Anziano
10 Ottobre
Giornata Mondiale della Salute Mentale
16 Ottobre
Giornata Mondiale dell’Alimentazione
1 Dicembre
Giornata Mondiale Lotta contro l’AIDS
3 Dicembre
Giornata Internazionale per i Disabili
5 Dicembre
Giornata Internazionale per il Volontariato
15 Dicembre
Giornata Nazionale dell’Obiezione e del Servizio Civile
Nazionale
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Indice
Presentazione
Pag. 4
Un pò di storia: dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale
Pag. 6
Legge 6 marzo 2001 n. 64 (Istituzione S.C.N.)
Pag. 10
Storico progetti in Abruzzo e a L’Aquila
Pag. 20
Cos’è il Servizio Civile Nazionale.
Pag. 21
Fac-simili di domanda
Pag. 25
Domande & risposte
Pag. 30
Enti di S.C.N. nella provincia dell’Aquila
Pag. 34
Per gli Enti
Pag. 43
61
Note
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63
64
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