ELABORATO FINALE CLASSE DI ABILITAZIONE A345 Indirizzo lingue straniere IX CICLO A.A. 2008/2009 “RECYCLING” Specializzanda: Silvia Bonato Littlewood Supervisore: Maria Pia Primon R11095 Relatore: Beverley Jayne INDICE PRIMA PARTE Motivazione della scelta e definizione degli obiettivi e dei contenuti pag. 2 Cultura ed educazione linguistica: una cornice teorica pag. 4 Didattica delle culture straniere pag. 7 La competenza interculturale e il quadro di riferimento per gli approcci plurali di lingue e culture pag. 8 Transizione verso la sezione più propriamente progettuale alla luce della rielaborazione personale pag.10 SECONDA PARTE Il progetto didattico pag.13 ALLEGATI pag.24 BIBLIOGRAFIA pag.40 1 PRIMA PARTE MOTIVAZIONE DELLA SCELTA E DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI CONTENUTI Il progetto didattico proposto è rivolto ad una classe terza della scuola secondaria di primo grado. Gli obiettivi di apprendimento al termine della scuola media per la lingua inglese, che a livello nazionale rappresenta la prima lingua straniera, sono prettamente linguistici e si attengono al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue stabilito dal Consiglio d'Europa. Ecco presentati di seguito tali obiettivi, tratti dalle Indicazioni per il Curricolo per il primo ciclo di istruzione1: Ricezione orale (ascolto) -capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc; -individuare l'informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano la propria sfera di interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Ricezione scritta (lettura) -leggere e individuare informazioni concrete e prevedibili in semplici testi di uso quotidiano (per esempio un annuncio, un prospetto, un menu, un orario...) e in lettere personali; -leggere globalmente testi relativamente lunghi (opuscoli, articoli di giornale...) per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi; -leggere e capire testi riguardanti istruzioni per l'uso di un oggetto. Produzione orale non interattiva -descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani, indicare che cosa piace o non piace, motivare un'opinione, ecc. con espressioni e frasi connesse in modo semplice anche se con esitazioni e con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio. Interazione orale -interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile, purché l'interlocutore aiuti se necessario; -gestire senza sforzo conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. 1 Tratto da Indicazioni per il Curricolo per il primo ciclo di istruzione. 2 Produzione scritta -raccontare per iscritto avvenimenti ed esperienze, esponendo opinioni e spiegandone le ragioni con frasi semplici; -scrivere semplici biografie immaginarie e lettere personali semplici, adeguate al destinatario, che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare anche se con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio. Comunque tra i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado sia per la prima lingua che per la seconda lingua viene inclusa anche la competenza culturale. Quindi, i traguardi individuati tengono conto non solo della dimensione linguistica, ma anche di quella culturale. A questo proposito nelle Indicazioni per il Curricolo si spiega che “l'alunno organizza il proprio apprendimento; utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti; rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce e interpreta informazioni valutandone l'attendibilità e l'utilità”. Oltre a ciò, lo studente “individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere, spiegandole senza avere atteggiamenti di rifiuto”. L'idea di progettare delle attività didattiche inerenti alla cultura inglese è nata in considerazione del fatto che normalmente a scuola si dedicano molto tempo ed energie allo sviluppo delle abilità linguistiche trascurando talvolta gli aspetti culturali strettamente correlati alla lingua straniera insegnata. Il legame tra lingua e cultura è talmente stretto che è impossibile pensare di insegnare una lingua senza introdurre aspetti culturali, proprio perché essa è sia il prodotto, sia lo specchio, sia il veicolo della cultura di una determinata comunità linguistica. L'importante è non considerare la cultura come un qualcosa di subordinato alla lingua, ma essere consapevoli del fatto che essa rappresenta una dimensione che integra e valorizza quella linguistica. Il progetto didattico proposto intende mettere in rilievo proprio il fatto che alla lingua ed alla cultura deve essere rivolta la stessa attenzione; essendo la lingua e la cultura sorelle, le conoscenze linguistiche potenziano quelle culturali e viceversa la competenza culturale permette una più completa realizzazione della competenza linguistica. Il progetto presentato mira a sviluppare la competenza culturale degli alunni. Gli obiettivi individuati sono quindi prevalentemente culturali anche se il progetto in fase di realizzazione non esclude il raggiungimento di obiettivi anche di tipo linguistico, dato che il rapporto tra lingua e 3 cultura è inevitabile e che le due dimensioni interagiscono continuamente tra loro. Tra le tante tematiche di carattere culturale a disposizione, il tema scelto è il riciclo dei rifiuti, un argomento di grande attualità che tocca ogni singolo individuo e coinvolge la quasi totalità degli stati del mondo. Visti i numerosi problemi ambientali che colpiscono il pianeta, il riciclo dei rifiuti - o comunque il riutilizzo dei materiali e il loro uso moderato – rappresenta una risposta valida a questo tipo di problemi e la dimostrazione da parte dell'uomo di voler salvare l'ambiente in cui vive. L'obiettivo principale del progetto non è quello di trasmettere delle conoscenze sterili, ma piuttosto quello di mostrare degli esempi concreti di comportamento da adottare nei confronti dell'ambiente. Partendo da modelli di comportamento relativi al riciclo di rifiuti in altri paesi – Regno Unito e Stati Uniti – si invitano gli alunni a confrontare la situazione italiana con quella di altre realtà, riflettere sul proprio comportamento e su quello di comunità culturali altrui e selezionare in maniera critica gli atteggiamenti e le abitudini rispettosi dell'ambiente. Si tratta quindi di far capire agli studenti quanto possano essere preziosi piccoli gesti se compiuti quotidianamente, sensibilizzare i ragazzi alle tematiche trattate e magari modificare anche i loro comportamenti ed il loro stile di vita. Il tutto sarà ovviamente veicolato dalla lingua cosicché affianco agli obiettivi culturali gli studenti potranno perseguire anche se inconsapevolmente obiettivi di natura linguistica, visto che amplieranno il loro lessico e svilupperanno e miglioreranno le varie abilità linguistiche (reading-speaking-listeningwriting). CULTURA ED EDUCAZIONE LINGUISTICA: UNA CORNICE TEORICA In ogni lingua “cultura” è sia una parola usata nell'uso quotidiano, sia un termine scientifico delle scienze antropologiche. C'è poi il problema di un'altra parola, spesso intesa come sinonimo “civiltà-civilizzazione”. Nell'uso quotidiano la parola “cultura” ha di solito il significato di origine classica “cultura animi”, espressione latina che descrive la “coltivazione dell'anima”: letteratura, arte, musica e così via. In antropologia il termine descrive invece il modo in cui si dà risposta a vari bisogni: il modo di nutrirsi, di vestire, di formare famiglie, gruppi sociali, stati, di immaginare la divinità. In didattica delle lingue si fa riferimento a quest'ultimo significato quando si parla di insegnamento della “cultura”. In molte lingue accanto ai termini derivati dalla parola latina “cultura” troviamo anche quelli derivati dalla parola “civilitas”, ossia la cultura di chi abitava a Roma o nelle grandi città, da prendere come modello per chi abitava nelle campagne e nei piccoli centri. Comunque 4 l'insegnamento delle lingue lavora sulla “cultura”, anche se si usano i termini di “civiltà” o “civilizzazione”. Prima di illustrare il ruolo della cultura nell'ambito dell'educazione linguistica vale la pena spiegare il concetto di educazione linguistica. Con tale espressione si intende un processo unitario che si realizza attraverso l'insegnamento/apprendimento della:2 -lingua materna, che nella tradizione viene identificata con la lingua nazionale o con una lingua ufficiale; in realtà ci sono molte lingue “materne” che non vengono insegnate, pur essendo le lingue in cui una persona pensa; -lingua seconda cioè lingua non-materna nelle aree bilingui in cui il bilinguismo è riconosciuto e sostenuto; -lingue straniere; -lingue classiche, nei tipi di scuola in cui si insegnano il latino e/o greco antico; -lingue etniche, cioè lingue dei gruppi di immigrati. Il concetto di educazione linguistica implica che gli insegnanti impegnati nell'insegnamento linguistico debbano seguire strategie e linee comuni. Ciò significa quindi concepire la lingua in maniera concorde ed unitaria, ossia come “forma”,“azione sociale”,“norma” o “uso”; impiegare la stessa terminologia; concordare sullo sviluppo delle abilità, sul lavoro riguardante particolari generi testuali, sul processo di analisi linguistica. Alla base del concetto di educazione linguistica, che raggruppa in se le varie lingue, sussiste il concetto di lingua come processo comunicativo, espressivo e cognitivo insieme piuttosto che il concetto di lingua come prodotto (un testo, una regola...). L'obiettivo dell'educazione linguistica è proprio lo sviluppo dei processi e non solo la realizzazione dei prodotti. Questo obiettivo si attua nelle tre mete educative generali di ogni processo formativo: la culturizzazione, la socializzazione e l'autopromozione del soggetto. La culturizzazione include l'inculturazione nella propria cultura (e viene condotta dall'insegnante di lettere, ma vi collaborano tutti gli insegnanti) e l'acculturazione nelle altre culture (ed è una meta specifica per l'insegnante di lingue). L'insegnamento deve portare gli allievi all'analisi comparativa, cioè alle riflessioni su modelli culturali e sui valori della cultura in raffronto con quelli di altre culture. L'insegnamento delle lingue contribuisce poi all'acculturazione ed alla creazione di un atteggiamento di relativismo culturale e di interesse per l'altro da sé. La competenza culturale è condizione necessaria per la socializzazione. 2 Tratto da Balboni, Nozionario di Glottodidattica. 5 La lingua svolge, infatti, un ruolo cardine ai fini della socializzazione, in quanto rappresenta il principale strumento di interazione. Per insegnare a socializzare bisogna sviluppare la competenza non solo linguistica, ma soprattutto pragmatica e sociolinguistica. La persona culturizzata e socializzata può perseguire quindi la realizzazione e la promozione della persona. Per autopromozione si intende il raggiungimento dei propri scopi esistenziali, professionali ed affettivi facendo affidamento sulla propria competenza comunicativa. Un aspetto particolare dell'autopromozione è imparare ad imparare, che rappresenta un investimento per tutta la vita, intesa come processo di educazione permanente. Per culturizzazione, la meta educativa presa in analisi in questo elaborato, si intende il processo che permette alla persona di essere accettato in una comunità linguistica, che può essere la propria o una comunità straniera. Si tratta di diverse prospettive con diversi esiti: -inculturazione: l'inculturazione è il processo per cui una persona scopre e accetta la cultura della propria comunità e quindi viene ammesso a farvi parte, a socializzare. Una volta ammesso come membro della comunità, la persona può anche decidere di tentare di modificare alcuni aspetti della cultura. Questo tentativo è tipico soprattutto degli adolescenti e dei giovani, all'interno della propria comunità; -acculturazione: questo processo consiste nell'apprendere a conoscere una cultura diversa dalla propria. Tale conoscenza può essere fine a se stessa (ed è quindi una forma di “cultura animi”) oppure può essere necessaria per poter socializzare nella cultura straniera. Questa è la finalità dell'acculturazione nell'insegnamento delle lingue straniere. Uno straniero non può proporre mutamenti in una cultura diversa dalla propria, perché la comunità ospite può sentire l'elemento estraneo come una minaccia. Per evitare questo errore l'acculturazione può mirare al relativismo, alla tolleranza o all'interesse interculturale. -relativismo culturale: quando l'acculturazione mira al relativismo culturale il suo scopo è far comprendere che ogni cultura è valida nel suo ambito ed è degna di rispetto, anche se non ha prodotto notevoli modelli di civiltà. Il relativismo culturale rappresenta indubbiamente una prima finalità concreta del processo di culturizzazione, ma nell'insegnamento delle lingue si possono perseguire senz'altro finalità più forti; -tolleranza interculturale: quando l'acculturazione mira alla tolleranza culturale il suo scopo non è solo far comprendere che ogni cultura è valida ed è degna di rispetto, ma che ciò ha una conseguenza nell'interazione e nella convivenza con persone di diversa cultura, i cui modelli vanno tollerati, anche se non sempre li si comprende ed apprezza. La tolleranza interculturale è ritenuta una meta fondamentale in molti paesi multiculturali, ma è possibile dare all'acculturazione una meta ancora più forte: l'interesse interculturale; 6 -interesse interculturale: quando l'acculturazione mira all'interesse culturale il suo scopo non è solo far comprendere che ogni cultura è valida ed è degna di rispetto e che la convivenza con persone di diversa cultura richiede tolleranza, ma anche quello di far capire che la diversità culturale è un valore, una ricchezza, e che le differenze non vanno solo tollerate, ma studiate, approfondite e valorizzate per giungere non solo alla convivenza, ma all'interazione. Tale prospettiva rappresenta la meta fondamentale dell'acculturazione. DIDATTICA DELLE CULTURE STRANIERE Prendiamo come punto di riferimento metodologico l'unità didattica che risulta il più diffuso modello operativo nella pratica dei vari sistemi scolatici e nei materiali didattici. Il modello base di unità didattica inizia con la fase di motivazione che introduce un approccio globale al testo che può essere orale, scritto o audiovisivo. L'unità didattica prosegue poi con una serie di attività di analisi, sintesi e riflessione, correlate agli obiettivi definiti nella fase di progettazione. Ecco il ruolo della cultura nelle varie fasi dell'unità didattica: -cultura e motivazione: nella fase di motivazione normalmente si anticipano i contenuti attraverso supporti visivi o audiovisivi in quanto facilitano l'approccio globale al testo che seguirà e stimolano la curiosità e l'interesse. Nella pratica didattica la cultura risulta adatta ad essere impiegata nelle attività di motivazione, soprattutto in presenza di studenti molto giovani ed adolescenti; -cultura e approccio globale al testo: per permettere la comprensione globale del testo si cercherà di attivare nello studente i processi di anticipazione e di creazione di ipotesi, basati sulla conoscenza del mondo. In ambito culturale la conoscenza del mondo corrisponde alla conoscenza che lo studente ha dei modelli culturali nativi, che costituiscono il punto di partenza per conoscere modelli culturali altri; -analisi, sintesi, riflessione sulla cultura: così come un'unità didattica incentrata sulla lingua prevede attività di analisi, sintesi e riflessione sulla struttura e le funzioni linguistiche, un'unità didattica focalizzata sulla cultura deve includere attività di analisi, sintesi e riflessione sugli elementi di carattere culturale. Per guidare l'allievo nella comprensione culturale risultano molto utili i vari supporti tecnologici. I mezzi audiovisivi (foto, diapositive, video, film...) sono il miglior veicolo di informazioni di tipo culturale, quindi è auspicabile il loro impiego. Tuttavia è indispensabile che la percezione sia guidata, affinché lo studente giunga ad un'analisi ed ad una sintesi superando il filtro della sua cultura ed arrivando ad un'analisi comparativa. 7 Un elemento fondamentale per l'insegnamento della cultura è l'impiego di documenti autentici. Spesso gli insegnanti trovano qualche imbarazzo nell'uso costante ed abituale di questo tipo di materiale preferendo la sicurezza e la tranquillità di documenti pedagogizzati, ossia tagliati, adattati, integrati. Di norma questo tipo di materiale si trova nei manuali in cui l'insegnante sa di poter trovare informazioni già selezionate, corrispondenti agli interessi dei giovani, calibrati esattamente in base ai loro livelli di competenza, privi quindi di rischi e difficoltà. Lo scarso utilizzo di materiali autentici fino a pochi anni fa era dovuto alla difficoltà di reperire questo tipo di documenti ed al fatto che essi diventavano rapidamente datati perdendo così la loro autenticità. Oggi fortunatamente le nuove tecnologie hanno eliminato il problema della lentezza della ricerca e della praticità del reperimento di documenti attuali. Inoltre, in didattica delle culture straniere tutti i documenti autentici sono pertinenti proprio perché reali rispetto alla cultura presa in esame: la canzone alla moda, le previsioni del tempo, la pubblicità, i sondaggi, il gioco a premi televisivo, la vignetta umoristica di un quotidiano. L'insegnante sa perché il documento è interessante, visto che lo ha scelto e che organizza delle attività su di esso. Si tratta solo di sfruttare le sue caratteristiche motivanti: è reale, attuale, vicino. Vi è pertinenza solo se si crea un bisogno, sta nell'insegnante creare un legame di interesse col documento che propone. L'essenziale, come sempre in didattica, è che il lavoro didattico sia ragionato ed approdi ad apprendimenti significativi. Nell'ambito della didattica delle culture straniere bisogna tener presente, infine, che l'obiettivo non è mai un obiettivo linguistico, per il quale si dedicheranno altri momenti didattici, quindi si cercherà di lavorare sul cognitivo (come capisco una frase) piuttosto che sul linguistico (so il significato di queste parole). LA COMPETENZA INTERCULTURALE E IL QUADRO DI RIFERIMENTO PER GLI APPROCCI PLURALI DI LINGUE E CULTURE La competenza interculturale è costituita dall'interazione costante di tre componenti: cognitiva, affettiva e comportamentale. Di conseguenza in didattica delle culture deve essere sviluppata e promossa ognuna di queste dimensioni. A questo proposito il Consiglio d'Europa ha elaborato il Quadro di Riferimento per gli Approcci Plurali di Lingue e Culture i cui descrittori rappresentano un repertorio condiviso di obiettivi per insegnare, ma anche per valutare, la competenza interculturale. 8 L'ordine di presentazione degli obiettivi da raggiungere in ambito culturale è il seguente: sapere (dimensione cognitiva), saper essere (dimensione affettiva) e saper fare (dimensione comportamentale). Quindi si parte dagli obiettivi più facili da esplicitare (sapere) a quelli più difficili da circoscrivere (saper essere e saper fare). Gli obiettivi sono inoltre organizzati secondo un ordine rigoroso di associazione di predicati e di oggetti, in riferimento a categorie di applicazione. Per quanto riguarda i descrittori dei saperi culturali, i predicati variano pochissimo: sapere..., conoscere..., avere delle conoscenze su.... Normalmente viene presentato il seguente schema: -sapere che un fenomeno esiste (es. sapere che la cultura e l'identità condizionano le interazioni comunicative); -sapere come funziona un fenomeno (es. disporre di conoscenze sul modo in cui le culture strutturano i ruoli nelle interazioni sociali); -conoscere degli esempi in riferimento ad una categoria di saperi (es. conoscere qualche norma relativa alle pratiche sociali). Le categorie riferite al saper essere si dividono in attitudini e comportamenti autodiretti (dal sé al sé attraverso il mondo reale) e attitudini e comportamenti eterodiretti (dal sé all'altro attraverso il mondo reale). Il primo gruppo è rappresentato da: -attitudini verso la diversità culturale, a diversi livelli di astrazione: attenzione, sensibilità, curiosità, accettazione positiva, apertura, rispetto, valorizzazione; -modi di essere, dall'avere uno sguardo critico al saper decentrare; -processi psico-sociali, che pongono l'accento sulla volontà e non sulla capacità. Il secondo gruppo è costituito invece da predicati riferiti alla relazione con gli altri e con la diversità, ordinati in base al grado di impegno personale (a partire dalla disponibilità fino a giungere alla volontà). Nella sfera del saper fare si segue una prospettiva che vede l'elemento linguistico precedere l'elemento culturale. Le categorie appartenenti a questa dimensione sono organizzate secondo la seguente progressione: -saper osservare/saper analizzare -saper identificare/saper reperire -saper comparare -saper parlare delle culture -saper utilizzare ciò che si sa già -saper interagire 9 La maggior parte di queste categorie può essere applicata sia a situazioni di riflessione che a situazioni di comunicazione. Per valutare gli obiettivi delle varie dimensioni (sapere, saper essere, saper fare) si privilegia la nozione di profilo piuttosto che di livello. Nel campo dell'apprendimento scolastico formale Denise Lussier propone tre profili di competenza: debole, medio, elevato. Sapere profilo debole: livello di riconoscimento profilo medio: livello di comparazione profilo elevato: livello di analisi Saper essere profilo debole: livello di comprensione profilo medio: livello di accettazione e interpretazione profilo elevato: livello di integrazione Saper fare profilo debole: livello di funzionamento profilo medio: livello di interazione profilo elevato: livello di negoziazione TRANSIZIONE VERSO LA SEZIONE PIU' PROPRIAMENTE PROGETTUALE ALLA LUCE DELLA RIELABORAZIONE PERSONALE La meta educativa presa in analisi nel progetto didattico è la culturizzazione che si realizza attraverso l'inculturazione, l'acculturazione, il relativismo culturale, la tolleranza interculturale o l'interesse interculturale. L'attenzione è focalizzata sul processo di acculturazione – conoscere una cultura diversa dalla propria – ma ci si auspica che gli studenti possano raggiungere finalità più forti fino a perseguire la meta fondamentale dell'acculturazione, ossia l'interesse interculturale. Il progetto didattico si sviluppa attraverso le fasi tradizionali di un'unità didattica: motivazione (warming up), approccio globale al testo (global input), analisi (analysis) e sintesi (synthesis). Nella fase della motivazione si è cercato di attivare le preconoscenze degli alunni e di incuriosire gli studenti attraverso delle attività di matching (collegamento fra termini inglesi e termini italiani e collegamento fra le etichette che si trovano sui prodotti ed il loro significato) e un brainstorming. Per quanto riguarda l'approccio globale al testo, si sono attivati i processi di anticipazione e di creazione di ipotesi partendo dalla conoscenza del mondo degli alunni. Quindi si sono rivolte loro delle domande relative ai propri modelli nativi per facilitare la comprensione di modelli nativi 10 altrui. Durante la fase di analisi l'insegnante ha guidato gli alunni alla comprensione del testo scritto attraverso l'assegnazione di alcune risposte a scelta multipla (skimming) e la compilazione di una griglia (scanning). Il momento finale, quello di sintesi, è quello a cui è stato dedicato il maggior numero di tempo al fine di dare la possibilità agli studenti di riflettere sui concetti proposti, di acquisirli e di interiorizzarli. Gli studenti approdano alla riflessione attraverso molteplici proposte: discussioni aperte che permettono il confronto e lo scambio di opinioni, selezione ed individuazione di comportamenti rispettosi verso l'ambiente in siti web o testi scritti, compilazione di questionari autovalutativi, giochi (dal riordino dei paragrafi che compongono un testo a giochi da tavolo che prevedono l'impiego di carte illustrate), realizzazione di disegni, ascolto di canzoni. I documenti autentici impiegati nel progetto didattico sono un articolo ripreso dalla rivista “Time”, il sito www.recyclenow.com e la canzone “Hey Hey, don't throw it away” di Mary Miché. Per proporre questi documenti autentici sono state seguite precise regole: -è stata preparata un'attività di ingresso per stimolare l'interesse e la curiosità, per creare un aggancio al tema; -è stata organizzata la scoperta del documento. Si è proceduto in maniera euristica e si è partiti sempre dall'identificazione di informazioni semplici, già note o facili da reperire, utilizzando costantemente i saperi degli apprendenti e le loro conoscenze del mondo, in modo da non scoraggiare gli studenti, ma anzi dar loro fiducia. Infatti, molto spesso sanno molte più cose di quanto non credano, spetta all'insegnante farglielo capire in modo da valorizzare i saperi in loro possesso; -si è sempre assegnato un compito da svolgere prima di esporre gli studenti al documento autentico. Si sono scelte consegne chiare, centrate sugli apprendenti, orientate verso un'azione, determinate nei tempi e nei modi (in quanto tempo? in che modo?). Non sono mai state impiegate consegne generiche (leggete il documento, ascoltate la canzone...) e nemmeno consegne indicanti operazioni mentali impossibili da osservare dall'esterno (pensate a..., riflettete su...). Le consegne sono state formulate quindi utilizzando verbi operativi, in modo che qualunque osservatore esterno potesse rilevare la loro corretta esecuzione ( durante l'ascolto completare il testo della canzone con le parole in calce..., trovare nel sito tutte le informazioni riguardo a...). Per la scelta degli obiettivi si sono tenute in considerazione le indicazioni contemplate nel CARAP visto che si è cercato di toccare ognuna delle dimensioni che permettono di raggiungere la competenza interculturale: cognitiva, affettiva e comportamentale. Gli obiettivi riguardano infatti sia il sapere (es. students will know ecological behaviours), sia il saper essere (es. students will become aware of the importance of recycling) sia il saper fare (es. students will be able to compare different situations related to the same social phenomenon). Per 11 quanto riguarda la valutazione, risulta semplice rilevare il raggiungimento degli obiettivi riferiti al sapere, mentre è più arduo verificare il raggiungimento di quelli riguardanti il saper essere ed il saper fare. La griglia seguita dall'insegnante per valutare la realizzazione di un vademecum in cui racchiudere le regole di comportamento più efficaci ed ecologiche è semplicemente una modalità di osservazione impiegata dal docente per controllare come hanno lavorato gli studenti durante l'attività di gruppo. Molto più efficaci risultano i test di autoriflessione proposti nella fase di sintesi, che costringono gli alunni a riflettere sul proprio comportamento nei confronti dell'ambiente. 12 SECONDA PARTE IL PROGETTO DIDATTICO Rationale: In this unit I wish to show students how important is to recycle and awaken them to this phenomenon. The unit is cross-curricular in so much as its themes will also be dealt with by the Science, Geography, Technology and Art teachers. In addition through this learning unit I would like students to become familiar with tendencies and habits concerning recycling present in other countries; reflect on them; compare them with the Italian situation and consider them as models to follow. At the end of the reflection students will be required to select the recycling habits they consider more interesting or curious in order to create a vademecum, that is a list of behaviour rules they could start following in their daily routine. Some of the issues discussed are topical and can be applied to some of the evergrowing problems which occur in Italy concerning pollution prevention, energy savings, source separation and mixed waste collection. I hope that by illustrating correct recycling behaviour in other countries, students will be positively influenced and will even recommend this behaviour to other people, such as friends, relatives and neighbours. Topic: recycling Type of school: Scuola Media Statale “Reggenza 7 Comuni” School location: Asiago (VI) Target audience: 3th year of a lower secondary school, a class composed of 20 students, 11 boys and 9 girls. Language level: A1 towards A2 Language exposure: 3 lessons per week, each lesson lasts 50 minutes Lessons in a year: 90 lessons Time in the school year: first term, in December Expected contact time: 5 lessons, each one lasts 50 minutes Position in the module: this learning unit could be included in a module concerning “environment”; at the beginning of the module Aims: - to help students reflect upon cultural tendencies and trends concerning recycling - to help students become aware of the importance of recycling - to awaken students to recycling - to help students realize how well recycling is organized in other countries (America, Britain) 13 Language objectives of the learning unit: - Students will enlarge/acquire lexis related to recycling - Students will develop and improve skills (reading-speaking-listening-writing) Cultural objectives of the learning unit: Students will be able to compare different situations (America, Britain, Italy) related to the same social phenomenon (Christmas tree choice) Students will be able to examine and select model behaviours concerning recycling Students will reflect on ecology and recycling Students will know/learn ecological behaviours (“three Rs”- “Reduce, Reuse and Recycle”) Students reflect on their own behaviour towards the environment and improve it Students will understand how the recycling cycle functions Students will understand what rubbish should actually be recycled Cultural prerequisites: - knowledge of the habits related to recycling in Italy Language prerequisites: - previous experience of approaching lengthy texts in the foreign language Social prerequisites: - team working experience Computer skills: - ECDL base (Word, Internet surfing) Approach: cross-curricular Material required: - photocopies - authentic materials ( taken from “TIME”magazine, printed on 8th December 2008; downloaded from Internet) - computer (Word, Internet) - computer school lab Skills: - reading ( skimming as well as scanning ) - speaking - listening - writing Use of the language: the teacher always speaks in English. Italian language is used only when students need help. 14 Role of the teacher: the teacher helps students and guides them. During the activities described below he/she tries to facilitate students’work. 1st LESSON WARMING UP Location: classroom Objectives: -motivate students -activate students’ preknowledge CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Pair work SS activate their preknowledge about recycling through 2 matching 10’ exercises. T gives them a photocopy and SS, divided in pairs, are required to link the English words and expressions to the Italian correspondents ( see attachment 1 and keys 1). In addition they are required to connect each eco-friendly label with its meaning (see attachment 2 and keys 2). Plenary 5’ Brainstorming: T asks SS the following questions: - What is recycling? - Why to recycle? - What to recycle? - Where to recycle? - How to recycle? SS are required to answer. They can use the lexis present in the previous exercises. GLOBAL INPUT Objectives: -introduce and anticipate the topic -get the learners interested in the topic 15 CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Plenary Pre-text activity: before giving SS an article from “Time” concerning 5’ recycling Christmas trees in America, T asks them the following questions: - Do you like Christmas trees? - Do you usually decorate Christmas tree during Christmas time? - What Christmas tree do you usually choose? Do you prefer live trees or artificial trees? - Do you think that live trees could be “recycled”? How could it be possible? SS are required to answer. ANALYSIS Objectives: - help students to find single items of information in the text (text activity) - enlarge students’ lexis - help students to reflect about the content of the text and infer pieces of information (post-text activity) - show SS an example of recycling (Christmas trees), widespread in America and in Britain, but still unknown in Italy and reflect on it CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Individual Text activity: T gives SS the above-mentioned article (see attachment 10’ 3). SS are required to read the text individually. While reading, SS are required to answer some multiple-choice questions given with the text (see attachment 4). Plenary T provides a feedback and clarifies students’ doubts, if necessary. 5’ Pair work Post-text activity: SS work in pairs. T gives SS a photocopy where 16 10’ there is a grid. SS are required to complete it (see attachment 5). Plenary T provides a feedback and clarifies students' doubts, if necessary. T 5’ gives SS another text about Christmas trees recycling in Britain, taken from the website www.recyclenow.com. T explains SS that they are required to read it at home and complete a grid similar to the one completed at school (see attachment 6). 2nd LESSON SYNTHESIS Location: school computer lab Objectives: - use the lexis presented in the previous phases - compare different situations (America, Britain, Italy) related to the same social phenomenon (Christmas tree choice) - enlarge students' knowledge on recycling in Britain CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Plenary T checks that SS did their homework. Then he/she asks SS to talk 15’ about what happens in America and what happens in Britain. SS are required to exchange opinions based on the information collected from the grids. SS are also required to compare the American situation and the British one with the situation present in Italy. Team working SS work in small groups numbered by the T (each group is composed 32' of 4 SS). Each group receives a photocopy with the following task: In the website www.recyclenow.com collect information about the recycling habits in Britain and prepare a vademecum in order to convince people to start recycling. Basing on the content of the website and selecting the most useful/interesting pieces of information list 10 rules about the 17 following topic: recycling at home GROUP 1 recycling at school GROUP 2 recycling at work GROUP 3 recycling in the garden GROUP 4 recycling during Christmas time GROUP 5 SS may use drawings, photos and/or symbols to enrich the leaflet. The rules of all the groups will be posted on the walls of the classroom so that each S can read and appreciate them. Plenary T collects each group's vademecum. He/she is correcting them at 3' home and he/she is giving a mark each group's work. In order to evaluate each vademecum the teacher completes the following evaluation grid: EVALUATION GRID INDICATORS SCORE CONTENT (QUANTITY AND Excellent (various) QUALITY OF THE PIECES good OF INFORMATION) adequate (pass) limited unsatisfactory 5 4 3 2 1 ORGANIZATION OF THE CONTENT Original coherent tidy (pass) poor untidy 5 4 3 2 1 LEXIS excellent (various) good adequate (pass) limited unsatisfactory 5 4 3 2 1 LAYOUT original/appealing clear adequate (pass) inadequate absent 5 4 3 2 1 COMPLETION OF THE TASK All the pieces of information are present Most pieces of information are present adequate (pass) incomplete many pieces of information are 18 5 4 3 2 1 missing The highest score is 25. The pass score is 14. SCORE SCHOOL MARK from 5 to 8 4 from 9 to 13 5 from 14 to 16 6 From 17 to 19 7 From 20 to 21 8 From 22 to 23 9 From 24 to 25 10 In the grid grammar does not represent an indicator because the objectives that SS are required to achieve are mainly cultural and not linguistic. The important thing is that SS choose and select the most curious and useful pieces of information; T can correct SS'grammar mistakes, but he/she will not consider them in the evaluation phase. 3rd LESSON SYNTHESIS Location: classroom Objectives: -reflect on ecology -understand if your own behaviour is respectful towards environment or not -learn to practise the “three Rs”- “Reduce, Reuse and Recycle” CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Individual T gives SS a questionnaire whose main purpose is to discover how 10' ecological each student is (see attachment 7). SS answer it, tick the points they get for each answer. Then they add all the points and get their profile. Plenary SS share their answers and discuss the different results and different 15' profiles. 19 Team working T explains that in order to be an environmentally-friendly person you 25' should practise the “Three Rs”- “Reduce, Reuse, Recycle”. T proposes a team activity whose objective is to explain the meaning of the “Three Rs”. At home T prepares 20 pieces of paper (see attachment 8). On each of them he/she writes a sentence related to “reduce”, “reuse” or “recycle”. Before the activity starts, T gives one sentence to each student. SS move around and find the classmates with sentences related to their own sentence. At the end of the activity SS will form three groups: in one group SS will have sentences related to “reduce”, in the other group sentences related to “reuse”, in the last group sentences related to “recycle”. This activity can be repeated several times. After that T can ask SS if they know other strategies aimed at the “Three Rs”- “Reduce, Reuse, Recycle” 4th LESSON SYNTHESIS Location: classroom Objectives: -consider if behaviour is ecological or not -reflect on your own behaviour towards the environment and improve it -understand how the recycling cycle functions CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Individual T gives SS a list of sentences and they are required to underline what 5' is ecological (black) and what is not ecological (red). Here are the sentences: Buy only what you need. Use containers only once. Don't repair things when they are broken. 20 Take a shopping bag with you when you go shopping. Give away what you don't use anymore. Ask your school to provide reusable dishes and cups. T gives SS also a short questionnaire. They are asked to fill it in. Here is the questionnaire: I recycle paper. Yes/No I recycle old clothes Yes/No I recycle glass Yes/No I recycle plastic Yes/No I repair____________________ I always take a shopper when I go shopping. Yes/No I reuse_____________________ Plenary SS share their answers and their opinions about what is ecological/not 15' ecological. They also compare their behaviour towards recycling. Pair work T explains SS how important is recycling in order to preserve the 30' environment. T shows an example of recycling through the following activity: each couple of SS is given five paragraphs concerning the paper recycling cycle. They are required to put them in chronological order. Here are the paragraphs in disorder: 1 The paper is left to dry and then it is rolled up ready to be cut and sent back to the shops. 2 Paper is taken from the bin and deposited in a large recycling container along with paper from other recycling bins. 3 With soapy water they remove inks, plastic film, staples and glue. The paper is put into a large holder where it is mixed with water to create “slurry”. 4 The paper is taken to a recycling plant where it is separated into 21 types and grades. The separated paper is then washed. 5 By adding different materials to the slurry, different paper products can be created, such as cardboard, newsprints or office paper. The slurry is spread using large rollers into large thin sheets. The correct order is the following: 2–4–3–5–1 After that each couple of SS is required to make a picture of each paragraph. When the series of drawings is complete, SS share their works and can post them on the classroom walls. 5th LESSON SYNTHESIS Location: classroom Objectives: -reflect on how dispose the waste separately -understand what rubbish should actually be recycled -realize that recycling should become a daily habit CLASS MANAGEMENT ACTIVITY Plenary T proposes a game concerning recycling. Before starting playing T 5' shows SS the cards used in the game which are divided into seven groups: a jar of yoghurt a boy eating yoghurt a bin for plastic a newspaper a man reading a newspaper 22 a bin for paper a glass a boy drinking a glass of water a bin for glass batteries a boy using a CD player which functions thanks to batteries a bin for batteries a medicine a sick boy a bin for medicines a can of cola a girl drinking a can of cola a bin for aluminium a washing-machine a woman loading a washing-machine a lorry transporting a washing-machine T asks SS to describe the cards. Plenary T explains the rules of the game. After putting all the cards on the 5' table face down, SS take it in turns to turn over three cards at a time. SS have to find the pictures that are connected. The three cards must have : -an object -what it is for -the right recycling bin Whoever finds three connected pictures takes all the cards and plays again. Whoever gets it wrong has to turn the cards face down again and the next player plays. 23 When there are no more cards on the table, the player with the most cards wins. Team working SS play. They can play in small groups composed of 3 or 4 people. 30' Plenary T gives SS the text of a song related to recycling. The song is taken 10' from the site www.songsforteaching.com. Its title is “Hey Hey, don't throw it away” by Mary Miché. SS are required to do a cloze exercise and choose the right word among the words at the bottom of the sheet (see attachment 9). Then T checks and corrects SS' work. Finally they sing together. ATTACHMENT 1 recycling carbon emissions glass landfill recyclables waste imports paper environmental damage metal recycling bin textiles used oil plastics old batteries biodegradable waste tires food waste illegal dump garden waste mixed waste collection pollution prevention mobiles reduce furniture reuse electrical equipment environmental benefits computers garbage/trash printer cartridges energy savings green waste aluminium composting steel recycling banks waste collection vehicles government regulations non-renewable resources source separation 24 - risparmio energetico; 2) computers; 3) mobili; 4) importazioni di rifiuti; 5) vetro; 6) prevenzione dell'inquinamento; 7) cartucce per stampanti; 8) olio usato, 9) tessuti; 10) carta; 11) riciclaggio; 12) plastiche; 13) riusare; 14) acciaio; 15) emissioni di anidrida carbonica; 16) separazione dei rifiuti “alla fonte”, in casa; 17) rifiuti biodegradabili; 18) batterie usate; 19) materiali riciclabili; 20) trasformare in concime; 21) danni all'ambiente; 22) ridurre; 23) alluminio; 24) risorse non rinnovabili; 25) apparecchi elettrici; 26) metallo; 27) rifiuti di cibo; 28) regolamenti governativi; 29) cellulari, 30) raccolta di rifiuti misti; 31) pneumatici); 32) discarica illegale; 33) bidone per la raccolta differenziata; 34) rifiuti da giardino; 35) benefici per l'ambiente; 36) spazzatura; 37) discarica; 38) automezzi per la raccolta dei rifiuti; 39) contenitori per la raccolta differenziata; 40) rifiuti organici. ATTACHMENT 2 Match each symbol with its meaning PLASTICS Identifying what type of plastic the product is made from GREEN DOT 25 Indicating tha the recovery of packaging material in some European countries has been paid for. MOBIUS LOOP Indicating whether the product can be recycled TIDYMAN Implies that you shoulkd despose of the product carefully, do not litter RECYCLABLE ALUMINIUM Indicating that the product is made from recyclable aluminium RECYCLABLE STEEL Indicating that the product is made from recyclable steel MOBIUS LOOP WITH PERCENTAGE Indicating how much of the product is made from recycled materials GLASS Indicating to recycle glass in bottle banks 26 ATTACHMENT 3 27 28 29 ATTACHMENT 4 Looking the tree photos and reading the article, answer the following question: 1 What is “green for? • an eco-friendly tree • a tree you can replant • a green-coloured tree • a live tree 2 What is “not green” for? • a coloured tree • a tree without leaves • an artificial tree • a painted tree 3 What is “greenest” for? • a completely green tree • a tree you can reuse • a tree grown up in Greenland • a tree producing a lot of oxygen CORRECT ANSWERS 1 a live tree 2 an artificial tree 3 a tree you can reuse 30 ATTACHMENT 5 Type of trees Characteristics Advantages Disadvantages Advantages Disadvantages “green” tree “not green” tree “greenest” tree EXAMPLES OF ANSWERS Type of trees Characteristics “green” tree natural product... “not green” tree artificial product... “greenest” tree natural product; with root-ball; potted; fresh biodegradable; renewable resource... gasoline used to get a cut tree from farm to living room... lower carbon emissions over a decade than did buying real trees 1o years in a row... not biodegradable; most artificail trees are manufactured and shipped from China, fakes have their fuel costs too; one ingredient is PVC, a plastic that is difficult to recycle... you can recycle it; you can reuse it (create underwater forests...); you can rent it; it enhances environmental values. no disadvantages 31 ATTACHMENT 6 Real or artificial – which should I choose? This is the quandary many of us face each year. Both choices have advantages and disadvantages, but ultimately it boils down to a matter of personal choice... The Christmas Tree While popular in other parts of the world from the 16th century, the Christmas tree didn’t become fashionable in England until 1847 when the Illustrated London News had shown Queen Victoria and her family standing around a Christmas tree. The Royal family was very popular with her subjects, and what was done at Court immediately became fashionable – that’s how the English Christmas Tree arrived! ‘Real’ trees Today, around 8 million ‘real’ Christmas trees are sold in the UK – to find out more and how to care for your tree, visit the British Christmas Tree Growers Association. TOP TIP: Buy a tree with roots and replant it in your garden in the New Year, or even keep it well watered in a container so it’s ready to use again next Christmas. Getting rid of your 'real' tree Many councils provide a collection service for 'real' Christmas trees. The trees are usually shredded into chippings and used locally in parks or woodland areas. To find out more about your Christmas recycling services: - Check your local papers - Contact your council Remember to remove all the decorations and tinsel from the tree before taking them to the collection point. 32 Buying an artificial tree Sometimes it’s not practical to get a ‘real’ tree and an artificial one may be ideal for your circumstances. If you are buying an artificial tree this year: Choose a good quality tree, which will last for many years Beware of fashionable ‘trendy’ trees which may look great one year and be next year’s faux pas! Unfortunately, due to the combination of materials used to make an artificial tree you are unable to recycle it. However, if it is still in a reasonable condition when you decide to replace it, why not donate it to a charity shop so someone else can use it. Type of trees Characteristics Advantages Disadvantages Advantages Disadvantages “real” tree “artificial” tree EXAMPLES OF ANSWERS Type of trees Characteristics “real” tree with roots... you can replant it in your garden in the New Year... “artificial” tree some are good quality trees... they last for many years... 33 sometimes is not practical to get a “real” tree... you are unable to recycle it.. ATTACHMENT 7 HOW ECOLOGICAL ARE YOU? 1 How do you get washed daily? a) a fast shower (less than 5 minutes) b) a shower (5-10 minutes) c) a long shower (more than 10 minutes) d) a bath 2 What is the temperature of your room? a) less than 20°C (I have to wear a pullover) b) more than 24°C (I wear a t-shirt) c) the temperature is between 20 °C and 22 °C d) I don't have a heating system 3 If in your house there is an air-conditioning plant, what is the temperature that you usually choose? a) less than 22 °C b) more than 25 °C c) between 22°C and 25°C d) I don't have air-conditioning 4 In your house, what do you use to heat water? a) solar panels b) gas boilers c) oil boilers d) electric boilers 5 Do you always switch TV; PC or other electric appliances off or do you leave them on stand-by? a) I always switch them off b) I usually switch them off c) I sometimes switch them off d) I never switch them off 6 Do you walk or go by bike for short distances? a) Yes, always b) Yes, often c) Yes, sometimes d) No, never. I go by car. 7 Do you use re-chargeable or re-usable products? a) Never b) Sometimes c) When it is possible d) Yes, always 8 Do you ever throw away food? a) Yes, sometimes 34 b) No, never c) Yes, very often d) Almost never 9 Do you separate and collect these materials to recycle: paper, glass, tins, medicines, batteries, food, plastic? a) Yes, all of them b) Yes, 4-6 of them c) Yes, but less than 4 d) None of them 10 Do you often use bottled mineral water? a) Yes, because my tap water is not good b) Yes, because I think it is safer c) Only sometimes d) No, never A B C D 1 4 3 2 1 2 3 1 2 4 3 1 3 2 4 4 4 3 1 2 5 4 3 2 1 6 4 3 2 1 7 1 2 3 4 8 2 4 1 3 9 4 3 2 1 10 2 1 3 4 POINTS: 35-40: you are aware of the problems of the environment and you do your best to safeguard our planet. 25-34: you are aware of the problems of the environment, but sometimes you “forget” t do things that can preserve it. 15 -24: you should be more careful in what you do. You are not very responsible. Less than 15: please, get more information about our environment. Try to do what is possible to save it. Our future is in danger. 35 ATTACHMENT 8 Sentences related to “Reduce”: -Buy all-purpose household cleaner -Buy only what you need -Reduce paper waste by cancelling unwanted mail -Buy products with little packaging -Buy rechargeable batteries. Sentences related to “Reuse”: -Carrier bags can be reused in the shops or as bin bags around the house. -Paper bags make useful wrapping paper. -By cleaning glass jars and small pots, you can use them as small containers to store odds and ends. -Newspaper, cardboard and bubble wrap make useful packing material when moving house or to store items. -Old clothes can be made into other textile items such as cushion covers or teapot cosies. -Packaging such as foil and egg cartons can be donated to schools and nurseries, where they can be used in art and craft projects. -Scrap paper can be used to make notes and sketches. -When you do not use anymore a thing, before throwing it away, ask some friends if they need it. Sentences related to “Recycle”: -Make your own organic compost from vegetable peelings, tea, coffee and garden waste. -Put paper and cardboard into the bin for paper. -Dispose glass separately from the general household waste. -Recycle plastic so that it does not end up in incinerators. -Aluminium cans could be recycled indefinitely saving 95 per cent of energy. - In order to respect environment put medicines into special bins. -When batteries are exhausted, do not throw them into ordinary bins. 36 ATTACHMENT 9 “Hey Hey, Don't Throw It Away” a recycling song by Mary Miché Chorus: Hey hey don’t throw it away. I can make money from your trash today. Hey hey don’t dump that can. I’ll take it to the recycle man. My sister Jeanne was drinking root beer Out of an aluminum can. When she was done she thought she’d have some fun, Throwin’ it at the garbage can. And I said:(Chorus) I saw a guy out on the street Drinkin’ a bottle of pop. He was just about to toss it in the bush When I yelled, “stop”, and I said:(Chorus) I went to our family picnic. I ate and ate. I was almost sick. Then I looked into the trash, There were bottles and cans and aluminum pans. And I said:(Chorus) I was out hiking with a friend Pickin’ up cans wherever we went. When we got to the campground, what did we see? People throwin’ out cans and other debris. So I said:(Chorus) I was eatin’ my lunch at school one day. Just about finished and startin’ to play. When I saw a kid with a can in her hand Just about to throw it in the garbage can. So I yelled:(Chorus) So if you see someone throwin’ cans away. Don’t’ just stand there and watch ‘em, hey. Just pull it out of the garbage can And you can help recycle bottles and cans. And you’ll say:(Chorus) Complete the song using the following words: school, pans, aluminum, bottle, garbage, dump, toss, trash, cans, debris, money, throw, away, see, help, recycle. 37 KEYS 1 recycling 11 carbon emissions glass 5 landfill recyclables 19 waste imports 4 paper 10 environmental damage 21 metal 26 recycling bin 33 textiles 9 used oil 8 plastics 12 old batteries 18 biodegradable waste 17 tires 31 food waste 27 illegal dump 32 garden waste 34 mixed waste collection 30 pollution prevention 6 mobiles 29 reduce 22 furniture 3 reuse 13 electrical equipment 25 environmental benefits 35 computers 2 garbage/trash 36 printer cartridges 7 energy savings 1 green waste 40 aluminium 23 composting 20 steel 14 recycling banks 39 waste collection vehicles 38 government regulations 28 non-renewable resources 24 source separation 16 38 15 KEYS 2 GREEN DOT Indicating that the recovery of packaging material in some European countries has been paid for. PLASTICS Identifying what type of plastic the product is made from GLASS Indicating to recycle glass in bottle banks RECYCLABLE ALUMINIUM Indicating that the product is made from recyclable aluminium 39 RECYCLABLE STEEL Indicating that the product is made from recyclable steel MOBIUS LOOP Indicating whether the product can be recycled MOBIUS LOOP WITH PERCENTAGE Indicating how much of the product is made from recycled materials TIDYMAN Implies that you shoulkd despose of the product carefully, do not litter 40 BIBLIOGRAFIA BALBONI P., Nozionario di glottodidattica BALBONI P., Tecniche didattiche per l'educazione linguistica, Utet 2007 BIANCHI P., HEALEY, C., English 4 teens, Milano, Trevisini Editore 2009 CIPOLLA L., Educazione linguistica, “Scuola e didattica”, 2008, 1 ottobre WALSH B. , O Christmas time, “Time”, 2008, vol.172, n. 23 Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, Roma, 2007 How to be environmentally-friendly, “Let's start”, 2007, n. 3, dicembre SITOGRAFIA www.recyclenow.com www.elimagazines.com www.carap.ecml.at www.songsforteaching.com www.glottodidattica.net 41