CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
TARQUINIA
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Il pannello conterrà informazioni sul territorio del comune e su tutte le emergenze storico artistiche.
I manufatti più importanti potranno essere corredati da un pannello didattico più esplicativo.
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
TARQUINIA IL TERRITORIO
Falso testo, traduzione inglese Collegiato dell’Assunta. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio Cavallucci, il Cristo in Croce fra la
Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di
Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo
II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata. L’altro documento
riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata
una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel
1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a
crocera, tipico delle chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento. Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha donato una
porzione di grano per la sua costruzione e per questo motivo è soprannominata
“la chiesa del popolo”. Adesso si trova in fase di ristrutturazione.
Collegiato dell’Assunta. Chiesa del Settecento, con portale del XVI secolo. Al
suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
Faslo testo, Collegiato dell’Assunta. Chiesa del Settecento, con portale del XVI
secolo. Al suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di
Antonio Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di
Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo
II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata. L’altro documento
riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata
una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel
1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a
crocera, tipico delle chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento. Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha donato una
porzione di grano per la sua costruzione e per questo motivo è soprannominata
“la chiesa del popolo”. Adesso si trova in fase di ristrutturazione.
Collegiato dell’Assunta. Chiesa del Settecento, con portale del XVI secolo. Al
suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di
Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo
II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata. L’altro documento
riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata
una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel
1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a
crocera, tipico delle chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
TARQUINIA IL TERRITORIO
Falso testo, traduzione inglese Collegiato dell’Assunta. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio Cavallucci, il Cristo in Croce fra la
Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di
Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo
II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata. L’altro documento
riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata
una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel
1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a
crocera, tipico delle chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento. Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha donato una
porzione di grano per la sua costruzione e per questo motivo è soprannominata
“la chiesa del popolo”. Adesso si trova in fase di ristrutturazione.
Collegiato dell’Assunta. Chiesa del Settecento, con portale del XVI secolo. Al
suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
Faslo testo, Collegiato dell’Assunta. Chiesa del Settecento, con portale del XVI
secolo. Al suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di
Antonio Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di
Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo
II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata. L’altro documento
riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata
una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel
1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a
crocera, tipico delle chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento. Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha donato una
porzione di grano per la sua costruzione e per questo motivo è soprannominata
“la chiesa del popolo”. Adesso si trova in fase di ristrutturazione.
Collegiato dell’Assunta. Chiesa del Settecento, con portale del XVI secolo. Al
suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa l’8 settembre.
Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una Madonna della quale si
dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco.
Sulla chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è
la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di
Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo
II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata. L’altro documento
riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata
una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel
1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a
crocera, tipico delle chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Il pannello posizionato all’ingresso del centro storico racconterà la storia della
monumenti più importanti evidenziandoli sulla planimetria.
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
TARQUINIA
Particolare del rosone
Planimetria del Centro Storico
Chiesa di San Pancrazio
F
also testo. La storia di Tarquinia, città madre dell’Etruria, si
identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua
fondazione effettuata dal mitico Tarconte (da cui Tarchna) fu reso
sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle
zolle di Tarquinia. E Tarquinia nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non
avevano. Sebbene la presenza umana sul territorio abbia lasciato
tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX
che sull’area della Tarquinia ormai città ricca e potente trasforma
la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro commerciale e industriale (metalli,
grezzi, bronzi, ceramiche). La sua supremazia politica si estende
per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti
Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
F
also testo. Traduzione lingua inglese. La storia di Tarquinia,
città madre dell’Etruria, si identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua fondazione effettuata dal mitico
Tarconte (da cui Tarchna) fu reso sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle zolle di Tarquinia. E Tarquinia
nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non avevano. Sebbene la presenza
umana sul territorio abbia lasciato tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX che sull’area della Tarquinia
ormai città ricca e potente trasforma la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro
commerciale e industriale (metalli, grezzi, bronzi, ceramiche). La
sua supremazia politica si estende per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
Chiesa di Santa Maria in Castello
Particolare del rosone
Campanile del Palazzo Comunale
Chiesa della SS. Annunziata
Palazzo Comunale
also testo. La storia di Tarquinia, città madre dell’Etruria, si
identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua
fondazione effettuata dal mitico Tarconte (da cui Tarchna) fu reso
sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle
zolle di Tarquinia. E Tarquinia nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non
avevano. Sebbene la presenza umana sul territorio abbia lasciato
tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX
che sull’area della Tarquinia ormai città ricca e potente trasforma
la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro commerciale e industriale (metalli,
grezzi, bronzi, ceramiche). La sua supremazia politica si estende
per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti
Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
Cattedrale di Santa Margherita
also testo. Traduzione lingua inglese. La storia di Tarquinia,
città madre dell’Etruria, si identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua fondazione effettuata dal mitico
Tarconte (da cui Tarchna) fu reso sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle zolle di Tarquinia. E Tarquinia
nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non avevano. Sebbene la presenza
umana sul territorio abbia lasciato tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX che sull’area della Tarquinia
ormai città ricca e potente trasforma la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro
commerciale e industriale (metalli, grezzi, bronzi, ceramiche). La
sua supremazia politica si estende per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
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F
F
città con un primo accenno sui
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COMUNE DI TARQUINIA
TARQUINIA
Particolare del rosone
Planimetria del Centro Storico
Chiesa di San Pancrazio
F
also testo. La storia di Tarquinia, città madre dell’Etruria, si
identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua
fondazione effettuata dal mitico Tarconte (da cui Tarchna) fu reso
sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle
zolle di Tarquinia. E Tarquinia nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non
avevano. Sebbene la presenza umana sul territorio abbia lasciato
tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX
che sull’area della Tarquinia ormai città ricca e potente trasforma
la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro commerciale e industriale (metalli,
grezzi, bronzi, ceramiche). La sua supremazia politica si estende
per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti
Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
F
also testo. Traduzione lingua inglese. La storia di Tarquinia,
città madre dell’Etruria, si identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua fondazione effettuata dal mitico
Tarconte (da cui Tarchna) fu reso sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle zolle di Tarquinia. E Tarquinia
nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non avevano. Sebbene la presenza
umana sul territorio abbia lasciato tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX che sull’area della Tarquinia
ormai città ricca e potente trasforma la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro
commerciale e industriale (metalli, grezzi, bronzi, ceramiche). La
sua supremazia politica si estende per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
Chiesa di Santa Maria in Castello
Particolare del rosone
Campanile del Palazzo Comunale
Chiesa della SS. Annunziata
Palazzo Comunale
Cattedrale di Santa Margherita
also testo. Traduzione lingua inglese. La storia di Tarquinia,
città madre dell’Etruria, si identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua fondazione effettuata dal mitico
Tarconte (da cui Tarchna) fu reso sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle zolle di Tarquinia. E Tarquinia
nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non avevano. Sebbene la presenza
umana sul territorio abbia lasciato tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX che sull’area della Tarquinia
ormai città ricca e potente trasforma la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro
commerciale e industriale (metalli, grezzi, bronzi, ceramiche). La
sua supremazia politica si estende per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
F
F
also testo. La storia di Tarquinia, città madre dell’Etruria, si
identifica con quella del Popolo etrusco. L’atto stesso della sua
fondazione effettuata dal mitico Tarconte (da cui Tarchna) fu reso
sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo Tagete nato dalle
zolle di Tarquinia. E Tarquinia nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha goduto di un primato e di un prestigio che altre non
avevano. Sebbene la presenza umana sul territorio abbia lasciato
tracce nella più profonda preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX
che sull’area della Tarquinia ormai città ricca e potente trasforma
la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un attivo centro commerciale e industriale (metalli,
grezzi, bronzi, ceramiche). La sua supremazia politica si estende
per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti
Cimini e al lago di Bolsena.
Nel VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici con l’Oriente e
la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il
guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio dell’Italia
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
All’interno del centro storico ogni pannello tratterà il tema specifico di ogni singolo monumento, sarà accompagnato da
un testo leggero alla portata di tutti e tradotto in lingua inglese.
Il posizionamento dovrà essere discreto per non disturbare la visuale del monumento.
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
CATTEDRALE DI S MARGHERITA
CHIESA DELLA SS ANNUNZIATA
F
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa
l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una
Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla chiesa di San Francesco
di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel
1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara
di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di
Paolo II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti
di Anguillara, dalla quale la popolazione doveva esserne uscita
stremata. L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa
chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono
lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro
quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle chiese francescane fin
dal secolo XIII. Da poco restaurata e riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento.
Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha
donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo
motivo è soprannominata “la chiesa de0l popolo”. Adesso si trova
in fase di ristrutturazione.
F
Prospetto
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si
può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San
Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la
festa l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo
interno una Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla
chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II
all’Università e ai cittadini di Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo II avviene in
seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata.
L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è
l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle
chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla
chiesa è annesso l’antico convento. Nel centro del cortile è il
pozzo coperto. La chiesetta della SS Trinità: Sito acconto al
cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo motivo è
soprannominata “la chiesa de0l popolo”. Adesso si trova in
fase di ristrutturazione.
Prospetto
Particolare del rosone
Veduta dell’interno
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa
l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una
Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla chiesa di San Francesco
di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel
1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara
di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di
Paolo II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti
di Anguillara, dalla quale la popolazione doveva esserne uscita
stremata. L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa
chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono
lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro
quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle chiese francescane fin
dal secolo XIII. Da poco restaurata e riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento.
Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha
donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo
motivo è soprannominata “la chiesa del popolo”. Adesso si trova in
fase di ristrutturazione.
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa
l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una
Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla chiesa di San Francesco
di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel
1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara
di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di
Paolo II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti
di Anguillara, dalla quale la popolazione doveva esserne uscita
stremata. L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa
chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono
lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro
quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle chiese francescane fin
dal secolo XIII. Da poco restaurata e riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento.
Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha
donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo
motivo è soprannominata “la chiesa del popolo”. Adesso si trova in
fase di ristrutturazione.
Veduta dell’interno
Realizzato da:
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
F
Veduta dell’abside
Realizzato da:
Comune di Tarquinia
Comune di Tarquinia
voi siete qui
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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
CATTEDRALE DI S MARGHERITA
F
Prospetto
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si
può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San
Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la
festa l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo
interno una Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla
chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II
all’Università e ai cittadini di Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo II avviene in
seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata.
L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è
l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle
chiese francescane fin dal secolo XIII. Da poco restaurata e
riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla
chiesa è annesso l’antico convento. Nel centro del cortile è il
pozzo coperto. La chiesetta della SS Trinità: Sito acconto al
cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo motivo è
soprannominata “la chiesa de0l popolo”. Adesso si trova in
fase di ristrutturazione.
Veduta dell’interno
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa
l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una
Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla chiesa di San Francesco
di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel
1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara
di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di
Paolo II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti
di Anguillara, dalla quale la popolazione doveva esserne uscita
stremata. L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa
chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono
lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro
quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle chiese francescane fin
dal secolo XIII. Da poco restaurata e riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento.
Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha
donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo
motivo è soprannominata “la chiesa del popolo”. Adesso si trova in
fase di ristrutturazione.
Veduta dell’interno
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
F
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
CHIESA DELLA SS ANNUNZIATA
F
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa
l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una
Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla chiesa di San Francesco
di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel
1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara
di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di
Paolo II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti
di Anguillara, dalla quale la popolazione doveva esserne uscita
stremata. L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa
chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono
lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro
quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle chiese francescane fin
dal secolo XIII. Da poco restaurata e riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento.
Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha
donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo
motivo è soprannominata “la chiesa de0l popolo”. Adesso si trova
in fase di ristrutturazione.
Prospetto
Particolare del rosone
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la festa
l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo interno una
Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla chiesa di San Francesco
di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel
1468 dal Pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara
di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di
Paolo II avviene in seguito ad una guerra combattuta contro i Conti
di Anguillara, dalla quale la popolazione doveva esserne uscita
stremata. L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa
chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono
lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termina con un coro
quadrato, dalla volta a crocera, tipico delle chiese francescane fin
dal secolo XIII. Da poco restaurata e riportata alla sua iniziale bellezza, risale al XV secolo. Alla chiesa è annesso l’antico convento.
Nel centro del cortile è il pozzo coperto. La chiesetta della SS
Trinità: Sito acconto al cimitero, risale al 1689: ciascun abitante ha
donato una porzione di grano per la sua costruzione e per questo
motivo è soprannominata “la chiesa del popolo”. Adesso si trova in
fase di ristrutturazione.
Veduta dell’abside
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
F
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
COMUNE DI TARQUINIA
CHIESA DI S MARIA IN CASTELLO
Prospetto
Particolare della bifora
F
also testo, Cattedrale di Santa Margherita. Chiesa del
Settecento, con portale del XVI secolo. Al suo interno si può
ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio
Cavallucci, il Cristo in Croce fra la Maddalena e San
Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la
festa l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo
interno una Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla
chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II
all’Università e ai cittadini di Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo II avviene in
seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata.
L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è
l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termi-
Particolare del portale
also testo, traduzione inglese Cattedrale di Santa
Margherita. Chiesa del Settecento, con portale del XVI
secolo. Al suo interno si può ammirare, sull’altare della sagrestia, una tela di Antonio Cavallucci, il Cristo in Croce fra la
Maddalena e San Giovanni.
Chiesa di San Biagio patrono della città, di cui si celebra la
festa l’8 settembre. Santa Maria della Rena del 1614. Al suo
interno una Madonna della quale si dice che nel 1796 avrebbe mosso miracolosamente gli occhi. San Francesco. Sulla
chiesa di San Francesco di Anguillara esistono solo due documenti: uno è la licenza data nel 1468 dal Pontefice Paolo II
all’Università e ai cittadini di Anguillara di edificare un convento per i frati conventuali. La decisione di Paolo II avviene in
seguito ad una guerra combattuta contro i Conti di Anguillara,
dalla quale la popolazione doveva esserne uscita stremata.
L’altro documento riguarda la consacrazione della chiesa ed è
l’iscrizione di una lapide conservata una volta nella stessa chiesa e oggi purtroppo perduto.
I Francescani si stabilirono ad Anguillara nel 1468 e consacrarono lo chiesa nel 1488. La chiesa, a navata unica, termi-
Veduta del prospetto laterale
Poliedro Interdisciplinarità Consorzio s.c.a.r.l. Tel. 06.6626298 Roma
F
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Il turista potrà avvalersi di una segnaletica stradale che renda maggiormente visibile il soggetto facilitandone il
percorso di avvicinamento.
S. MARIA IN CASTELLO
Tarquinia
Chiesa di
S. Maria in Castello
Segnaletica
Chiesa di
S. Maria in Castello
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
PIEGHEVOLE SCALARE
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Il pieghevole suddiviso per temi fornisce una serie di informazioni sul soggetto trattato stimolando l’interesse del
lettore ad un successivo approfondimento.
PIEGHEVOLE SCALARE
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
F
Tarquinia
F
also testo. La storia di Tarquinia, città madre
dell’Etruria, si identifica con quella del Popolo
etrusco. L’atto stesso della sua fondazione effettuata dal mitico Tarconte (da cui Tarchna) fu reso
sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo
Tagete nato dalle zolle di Tarquinia. E Tarquinia
nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha
goduto di un primato e di un prestigio che altre
non avevano. Sebbene la presenza umana sul territorio abbia lasciato tracce nella più profonda
Sarcofagi - Museo Archeologico Tarquiniese
Lastra fittile dall’Ara della Regina
F
also testo. La storia di Tarquinia, città madre
dell’Etruria, si identifica con quella del Popolo
etrusco. L’atto stesso della sua fondazione effettuata dal mitico Tarconte (da cui Tarchna) fu reso
sacro dalla prodigiosa apparizione del fanciullo
Tagete nato dalle zolle di Tarquinia. E Tarquinia
nel contesto delle dodici città etrusche sempre ha
goduto di un primato e di un prestigio che altre
non avevano. Sebbene la presenza umana sul territorio abbia lasciato tracce nella più profonda
preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX che sull’area della Civita si riuniscono le genti di diversi villaggi della zona dando vita a quella complessa
aggregazione sociale che oggi chiamiamo città. Ne
rimangono a testimonianza le ricche necropoli vil-
T ARQUINIA - C ITTÀ M ADRE
Torre Cialdi
Torre di Santo Spirito
Coppa di bucchero
Tomba degli Auguri
Coppa di bucchero
Tomba dell’Orco
preistoria, è nel X, ma ancor più nel IX che sull’area della Tarquinia ormai città ricca e potente trasforma la sua economia e pur mantenendo sempre
una dimensione agricola diviene un attivo centro
commerciale e industriale (metalli, grezzi, bronzi,
ceramiche). La sua supremazia politica si estende
per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti Cimini e al lago di Bolsena. Nel
VI secolo mentre sempre più attivi sono i traffici
con l’Oriente e la Grecia testimoniati sul mare dall’emporio di Gravisca, domina il guado sul Tevere,
punto focale di transito del commercio dell’Italia
centrale e fa di Roma la grande Roma dei
Tarquini (616 - 509 a.C.). Sebbene risenta forte la
crisi del V secolo, nel IV rinnova con l’intensa attività politica dei membri della famiglia Spurinna
(Larth, Velthur, Aulus).Tarquinia ormai città ricca
e potente trasforma la sua economia e pur mantenendo sempre una dimensione agricola diviene un
attivo centro commerciale e industriale (metalli,
grezzi, bronzi, ceramiche). La sua supremazia
politica si estende per un vasto territorio che si prolunga nell’entroterra fino ai Monti Cimini e al lago
di Bolsena. Nel VI secolo mentre sempre più attivi
Coppa di bucchero
also testo. Nei primi giorni di primavera il centro storico di Tarquinia abbandona i segni del
progresso e si veste di antico, di Medioevo.
Sbandieratori, sfilate in costume, botteghe di artigiani che lavorano il cuoio, stand gastronomici,
tutto rigorosamente legato alla spettacolarità e al
fascino dei colori, dei sapori e delle atmosfere
medievali. Non mancano le giostre, i concerti, i
menestrelli e i giochi di abilità. Tutto questo è il
Carnevale Medievale di Tarquinia, che ruba una
giornata ai classici festeggiamenti, pur allegri,
colorati e suggestivi, e alle maschere tradizionali
che sfilano con i carri allegorici per la città durante tutto il resto della settimana.
Sbandieratori, sfilate in costume, botteghe di artigiani che lavorano il cuoio, stand gastronomici,
tutto rigorosamente legato alla spettacolarità e al
fascino dei colori, dei sapori e delle atmosfere
medievali. Non mancano le giostre, i concerti, i
menestrelli e i giochi di abilità. Tutto questo è il
Carnevale Medievale di Tarquinia, che ruba una
giornata ai classici festeggiamenti, pur allegri,
colorati e suggestivi, e alle maschere tradizionali
che sfilano con i carri allegorici per la città durante tutto il resto della settimana.Sbandieratori, sfilate in costume, botteghe di artigiani che lavorano
il cuoio, stand gastronomici, tutto rigorosamente
legato alla spettacolarità e al fascino dei colori, dei
sapori e delle atmosfere medievali. Non mancano
le giostre, i concerti, i menestrelli e i giochi di abilità. Tutto questo è il Carnevale Medievale di
Sbandieratori
Processione
F
Carnevale a Tarquinia
Torre Contessa Matilde
RISTORANTI
Olpe corinzia
also testo. La Tarquinia medioevale conobbe
nuovo e grande splendore impresso nelle alte
torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella
luminosa cinta di mura. La Tarquinia medioevale
conobbe nuovo e grande splendore impresso nelle
alte torri, nelle sobriemedioevale conobbe nuovo e
grande splendore impresso nelle alte torri, nelle
sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa
cinta di mura.La Tarquinia medioevale conobbe
nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri,
nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella
luminosa cinta di mura.La Tarquinia medioevale
Torre diruta
Porta Romana
Palazzo dei Priori
P ASSEGGIANDO
Via delle Torri
NEL
Porta di Castello
didascalia
ABERGHI
BED AND BREAKFAST
LA CANTINA ETRUSCA
Via Menotti Garibaldi, 13
Tel. 0766/848418
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Via Menotti Garibaldi, 13
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Vicolo Breve, 4
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HOTEL SAN MARCO
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ALBERGO DEL DRAGO
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ALBERGO DEL DRAGO
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RE TARQUINIO
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PENSIONE LE PALME
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PENSIONE LE PALME
Via Menotti Garibaldi, 13
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Tel. 0766/842303
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PENSIONE BELVEDERE
Via dei Granari, 2
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LA TORRE
Vicolo Breve, 4
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VILLA ARZILLA
Vicolo Breve, 4
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VILLA ARZILLA
Vicolo Breve, 4
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C ENTRO S TORICO
R ICETTIVITÀ - S ERVIZI - C ONSIGLI
Palazzo Comunale
AGRITURISMO
Palazzo Vitelleschi
Fontana monumentale
Palazzo dei Priori
Torre dei Barucci
F
Museo Etrusco
Palazzo Comunale
Torre
P RODOTTI T IPICI
Tomba degli Auguri
Centro storico
Le mura
also testo. Gastronomia, arte e cultura a Tarquiniaia. Un intenso profumo invade vicoli e strade e guida i visitatori fino alla piazza del Comune,
dove si tiene la mostra mercato dei carciofi tipici di
Tarquinia. Esibizioni di cavalieri, visite guidate ai musei e a
siti archeologici, intrattenimento e degustazione gli elementi principali della festa. Se sarete fortunati, vi capiterà di
imbattervi in cuochi che prepareranno ricette stravaganti:
dall'Acquacotta e "mazzocchietti" (come gli anguillaresi
M ANIFESTAZIONI , F OLKLORE , T RADIZIONI
DELL ’E TRURIA
conobbe nuovo e grande splendore impresso
nelle alte torri, nelle
sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella
luminosa cinta di mura.
La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e
grande
splendore
impresso nelle alte torri,
nelle sobrie ed eleganti
Ospedaletto
chiese romaniche, nella
luminosa cinta di mura.La Tarquinia medioevale
conobbe nuovo e grande splendore impresso nelle
alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche,
nella luminosa cinta di mura.
La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e grande
splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed
eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di
mura. La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e
grande splendore impresso nelle alte torri, nelle
sobriemedioevale conobbe nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti
chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura.La
Tarquinia medioevale conobbe nuovo e grande
splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed
eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di
mura.La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e
grande splendore impresso nelle alte torri, nelle
sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa
cinta di mura. La Tarquinia medioevale conobbe
Musicanti in costume
Loggia del Marchese
nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura.La Tarquinia medioevale conobbe
nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura. La Tarquinia medioevale conobbe
nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura. La Tarquinia medioevale conobbe
nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri, nelle sobriemedioevale
conobbe nuovo e grande splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di nelle alte torri, nelle sobrie ed
T ARQUINIA M EDIOEVALE
F
also testo. Il lido di Tarquinia medioevale
conobbe nuovo e grande splendore impresso
nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura. La Tarquinia
medioevale conobbe nuovo e grande splendore
impresso nelle alte torri, nelle sobriemedioevale
conobbe nuovo e grande splendore impresso nelle
alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche,
nella luminosa cinta di mura.La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e grande splendore impresso
nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura.La Tarquinia
medioevale conobbe nuovo e grande splendore
impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed eleganti
chiese romaniche, nella luminosa cinta di mura. La
Tarquinia medioevale conobbe nuovo e grande
splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed
eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di
mura.La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e
grande splendore impresso nelle alte torri, nelle
sobrie ed eleganti chiese romaniche, nella luminosa
cinta di mura.
La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e grande
splendore impresso nelle alte torri, nelle sobrie ed
eleganti chiese romaniche, nella luminosa cinta di
mura. La Tarquinia medioevale conobbe nuovo e
CAMPEGGI
BAGAGLIA
RIVIERA DEGLI ETRUSCHI
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Riva dei Tarquini
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QUADRIFOGLIO
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S. S. Aurelia km. 102
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Riva dei Tarquini
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Litorale di Tarquinia
Area Archeologica dell’Ara della Regina
F
also testo. La chiesa di Santa Maria in
Castello, 1a più antica della città, risalente al
1121 come risulta da una iscrizione dell'interno.
Nella semplice facciata rettangolare, sormontata
da un campaniletto a vela, si aprono tre portali:
quello centrale e la grande bifora che lo sovrasta
sono ornati da pregevoli decorazioni cosmatesche.
Il maestoso interno, a tre navate divise da poderosi pilastri con fregi e capitelli di stile arcaico, è
distinto da volte a crociera e abside maggiore poligonale.
La campata centrale della navata mediana è
sovrastata da un tiburio e illuminata da un bellissimo rosone con elegante cornice. Il tempio è ricco di
preziose opere dei marmorari romani; nella navata
destra è collocato un pregevole fonte battesimale
ottagonale; in quella centrale si ammira un bellissimo pergamo del 1209; il presbiterio accoglie, al
centro di due plutei, un altare e un ciborio risalenti al 1166. Nella piazzetta antistante s'innalza una
slanciata torre medioevale. Il duomo, eretto in
forme romanico-gotiche e ricostruito dopo l'incendio del 1643, conserva nel presbiterio (appartenente alla primitiva costruzione) una serie di pregevoli
affreschi risalenti al 1508-1509 che costituiscono
una delle maggiori opere del pittore viterbese
Antonio del Massaro detto il Pastura: in una delle
Chiesa di San Giacomo
Chiesa di S. Giovanni
Chiesa di San Martino
Chiesa dell’Annunziata
Catt. di S. Margherita
San Pancrazio (romanicogotica del XIII secolo) presenta il campanile inserito nel prospetto della
facciata che si apre con
un bel portale sormontato da elegante rosone
(è destinata ad auditorium). La Chiesa di San
Particolare del rosone
della Chiesa dell’Annunziata Giovanni Battista risale al
XII secolo. La semplice facciata ha tre portali: quello
centrale, con arco gotico, è sormontato da un elegante rosone. L’architrave del portale sinistro è costituito da una fronte di sarcofago baccellato del III-IV
secolo raffigurante una donna orante tra due pastori benedicenti. Nell'interno,
molto rimaneggiato, si
conserva un tabernacolo del XV secolo.
La Chiesa di San
Francesco gotiche
agli inizi del Trecento; il campanile, con
cupola di stile braman-
LA
F
also testo. La Riserva è stata
istituita con decreto del
Ministero dell’Agri-coltura e delle
Foreste e del Ministero delle Finanze
del 25 gennaio 1980. Il territorio
protetto si estende per circa 170
ettari sul litorale di Tarquinia, per la
maggior parte costituito da vasche di
acqua salata di profondità variabile
da 0,1-1,0 m. La sua istituzione è
finalizzata alla protezione dell’ambiente con particolare riferimento
alla conservazione degli uccelli tipici
delle lagune costiere. Il sito accoglie
tutto l'anno varie specie di uccelli
stanziali e migratori: il Fenicottero
rosa, la Garzetta, l'Airone cinerino, il
Tarabuso, la Spatola, il Cavaliere
d'Italia, il Gab-biano corallino, il
Beccapesci, l'Airone Bianco maggio-
Tomba dei Giocolieri
DA VISITARE
Fenicotteri
Veduta aerea delle saline
Fischione
Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense
(chiuso il lunedì)
Piazza Cavour 0766/856036
Necropoli
Via Ripagretta 0766/856308
Museo della Ceramica
Via delle Torri 29/33 0766/858194
Museo Diocesano d’Arte Sacra
Cormorano
Garzetta
Marzaiola
Museo della Civiltà Contadina
Chiesa di Santo Spirito
quattro vele della volta Incoronazione della
Vergine, nelle altre Profeti e Sibille fra teste di cherubini. Nella lunetta sinistra Nascita di Maria; in
basso Cristo in pietà, l'Incontro di Gioacchino ed
Anna e Madonna col Bambino. Nella lunetta
destra Sposalizio di Maria; in basso, l'affresco
mancante doveva presumibilmente rappresentare
l'Assunzione, a completamento del ciclo delle raffiParticolare del rosone
della Chiesa di San Francesco
gurazioni mariane. La Chiesetta di San Martino,
risalente al XII secolo, presenta una semplice facciata, di puro stile romanico, decorata da lesene
sormontate da una fascia di archetti, su cui si apre
il portale a conci alternati bianchi e neri: l'interno
conserva i resti di un affresco duecentesco di scuola senese. La Chiesa dell'Annunziata, più volte
restaurata, risale al XII-XIII secolo; la facciata propone il portale di stile normanno e il rosone inserito in un riquadro finemente decorato. La Chiesa di
Chiesa di San Salvatore
Cattedrale di Santa Margherita
Chiesa di San Francesco
DI
TARQUINIA
INFORMAZIONI UTILI (Falso testo)
* Segreteria Comunale
P.za del Comune, 1 0699.600.092
* Vigili Urbani
P.za del Comune, 1 0699.600.031
* Ufficio Postale
Via San Francesco 0699.900.249
* Stazione dei Carabinieri
Viale Reginaldo Belloni 0699.68.005
* Questura
Via Maglione - Roma - 0635.504.860
* Vigili del Fuoco
Via Claudia - Bracciano - 0699.802.424
* Ospedale
Via Braccianese Claudia 0699.89.01
* Pronto Soccorso
Via Braccianese Claudia 0699.89.01
* Farmacia
Via Anguillarese,123 0699.94.115
* Farmacia
Via Santo stefano, 4 0699.68.066
* Farmacia
Via dei Faggi 0699.81.039
* Servizio Taxi
Via Anguillarese 0699.95.910
* Servizio Taxi
Via C.A. Della Chiesa 0699.96.698
* Biblioteca Comunale
P.za del Comune, 1 0699.600.034
* Stazione Ferroviaria
Via della Stazione 147.888.088
* Segreteria Comunale
P.za del Comune, 1 0699.600.092
* Vigili Urbani
P.za del Comune, 1 0699.600.031
* Ufficio Postale
Via San Francesco 0699.900.249
* Stazione dei Carabinieri
Viale Reginaldo Belloni 0699.68.005
* Questura
Via Maglione - Roma - 0635.504.860
* Vigili del Fuoco
Via Claudia - Bracciano - 0699.802.424
* Ospedale
Via Braccianese Claudia 0699.89.01
* Pronto Soccorso
Via Braccianese Claudia 0699.89.01
* Farmacia
Via Anguillarese,123 0699.94.115
* Farmacia
Via Santo stefano, 4 0699.68.066
* Farmacia
Via dei Faggi 0699.81.039
* Servizio Taxi
Via Anguillarese 0699.95.910
REGIONE LAZIO
TARQUINIA
PROVINCIA DI VITERBO
©2005 poliedro interdisciplinarità consorzio coop. ar.l. roma-modello brevettato n° 0218465
Chiesa di Santa Maria in Castello
L E C HIESE
Beccaccino
R ICETTIVITÀ - S ERVIZI - C ONSIGLI
Chiesa di Santa Maria in Valverde
Particolare del portale
Corriere Piccolo
Particolare del rosone
della Chiesa di S. Pancrazio
COMUNE
Particolare della bifora
RISERVA NATURALE DELLE SALINE DI TARQUINIA
Copyright © 2004 Armando Soldaini Via F Stilicone 197 00175 Roma Tel 3395884715 Fax 06 45425693 Segr Tel 1782254594 Disegno: Mario Camerini Questa cartina è proprietà artistico letteraria di Amando Soldaini È vietata la riproduzione totale o parziale per qualsiasi scopo o su qualsiasi mezzo elettronico meccanico fotografico o altro senza l’espressa autorizzazione di Amando Soldaini La cartina costituisce una libera interpretazione artistica dell’area vista “a volo d’uccello” e non ha pretese di esattezza cartografica Si declina qualsiasi responsabilità per danni derivati da inesattezze o errori nell’elaborazione della cartina
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
SCHEDA TECNICA DEL DEPLIANT
Il design realizzato, per la produzione di opuscoli didattico-divulgativi
da distribuire al pubblico, impostato sulla griglia compositiva del pieghevole (brevetto
n°0218465), è stato pensato per fornire l'informazione essenziale e per ottenere la massima flessibilità d’uso.
La griglia tipografica di coordinamento facilita il design grafico e la leggibilità del contenuto da parte dell’utente. Il testo viene composto secondo moduli visivi e
manovrabili, lasciando il dovuto spazio alle illustrazioni (circa il 50% del pieghevole).
Esse sono la chiave del messaggio e con l'idonea cartografia sono la guida di fruibilità
dei percorsi che vengono proposti in ambienti protetti, o del bene culturale che viene
indicato.
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
CARATTERISTICHE DEL PANNELLO DIDATTICO
La complessa realizzazione dei pannelli didattico culturali su lamina d'acciaio con processo di vetrificazione attraverso cottura ad alta temperatura viene effettuata con l'applicazione di paste vitree su supporto metallico.
Il pannello didattico è realizzato con sistema serigrafico speciale su lamina d'acciaio da
10/10 decarburato, con rivestimento inorganico a base vetrosa per lo spessore di 2/10
con cottura finale a 800°.
Ha le seguenti caratteristiche:
1) resistenza assoluta agli agenti atmosferici
resiste all'acqua,al gelo e al sole
2) antigraffio
resiste ad azioni vandaliche effettuate con punteruoli coltelli ed altri
strumenti metallici
3) antifuoco
resiste a temperature oltre i 650°
4) antispray
resiste alle azioni di solventi chimici utilizzati per eventuali pulizie
5) antiacido
resiste alle azioni corrosive degli acidi in commercio per le normali pulizie
Il tutto senza che la superficie e la stampa impressa, scritta e graficizzata, possa
subire alterazioni anche di carattere cromatico. Il colore di fondo potrà essere opaco o
lucido e scelto sulla gamma dei colori neutri.
La stampa dei soggetti e dei testi, può essere realizzata a più colori, con dei costi
maggiori può essere realizzata anche la stampa in quadricromia.
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Tipologie impianti- dimensione pannelli didattici
dim. 50,2 x 83,2
dim. 100 x 70
dim.70 x 100
dim. 50,2 x 23,2
dim. 125 x 80
dim. 80 x 125
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opuscolo