Luglio/Agosto 2012 2012 Cari amici e gentili soci, aspettando la conclusione delle vacanze estive, la redazione spera di portarvi un po’ di refrigerio con notizie e curiosità filateliche. Le nostre riunioni riprenderanno a Settembre presso la sede dell’ Associazione “La Nostra Libertà” alla Via Lucio Petrone n°69 – Salerno il giovedì dalle 18,00 alle 19,00. IL POSTALISTA Ricordiamo che gli articoli del ns. notiziario sono pubblicati sul sito www.ilpostalista del dott. Roberto Monticini il quale, si riporta testualmente, ha scritto: “I vostri articoli sono molti utili alla mia rivista: ne concordo i modi e lo stile di tutti voi. Magari in uno dei prossimi numeri potete scrivere del nostro accordo, magari altri vostri soci saranno maggiormente invogliati a scrivere nella vostra bella rivista.” Quindi, come sempre ribadito verbalmente ed in calce sull’ultima pagina del notiziario alla voce Cont@tti Red@zione, si invitano i soci ad inviarci articoli, notizie, segnalazioni e quanto altro possa essere edito. Nella speranza che l’appello venga raccolto, Vi lasciamo alla lettura del notiziario. NOTERELLE A MARGINE. Nell’ormai lontano dicembre 2010 apparve sulla Tribuna del Collezionista dell’amico Dr. Augusto Ferrara un mio breve scritto (4 colonne in tutto) in cui, dopo aver esaminato un grosso numero di francobolli ordinari difettosi, affermavo che tra le concause di tali difetti vi era anche una minore cura nelle varie fasi delle operazioni di bollatura e di smistamento, e me la prendevo con gli apparati automatici che, nei centri CPO e CMP hanno totalmente sostituito il lavoro umano. In pratica, una cattiva regolazione del corpo bollante, troppo sporgente, poteva essere causa, nel vorticoso passaggio dinanzi alla rulletta bollatrice (o nel ruotare della stessa) di piegature e strappi dei francobolli. Ovviamente altra causa, o meglio motivo di base per tale disastro, era un cattivo ancoraggio dei francobolli alle buste, utilizzando il “collante naturale” di cui i primi dovrebbero essere dotati. Il finale (che mirava a porre in evidenza ben altro aspetto del problema) era centrato sulla rarefazione del materiale usato sul mercato e sul contemporaneo scadimento della qualità, con filippica finale contro tp-label, posta target ed autoadesivi vari. Mi sembrava di aver scritto una verità banalmente lapalissiana, visto che per la concausa dei difetti richiamavo tutti: utenti (con la loro fobia ad usare la lingua per bagnare la poca colla dietro i francobolli), poste (che di colla ne mettevano, all’epoca, poca e con scarsa adesività), impiantistica (con un trattamento “traumatico” della corrispondenza). Mai mi sarei atteso di veder comparire nel numero successivo, anzi a chiusura del numero, una lettera molto didascalica che Dr. Enrico Veschi (che io conosco, purtroppo, solo di vista) che, dopo aver ammesso la correttezza delle concause di difettosità individuate, mi invitava a cercare, per così dire, più in alto la causa primaria e di suggerire i rimedi. Egli sosteneva che certamente i veri colpevoli dei difetti erano i francobolli medesimi, con la loro colla “evanescente”, e che gli inconvenienti sarebbero scomparsi con l’introduzione sempre più massiccia degli autoadesivi che avevano ben altro collante al retro. Egli assolveva così, in un sol colpo, gli utenti schifiltosi e i macchinari mal tarati e con scarsa manutenzione dei CPO e CMP. 1 Non risposi. Per due motivi mi astenni dai commenti. Il primo, perché, non conoscendo di persona il Dr Veschi, mi è sembrato scorretto rispondere, il secondo, perché mi è parso inutile imbastire una polemica senza nessuna controprova. In realtà, però, la vera causa che mi fece tacere fu il gran rispetto che porto per la persona Veschi, anzi per l’istituzione Veschi, perché ho letto la sua esemplare storia personale, ho apprezzato la sua capacità di “tener la dritta” come ultimo Direttore Centrale per i Servizi Postali e perché egli rappresenta la figura di “servitore dello Stato” come ho voluto essere io stesso e ho sperato (spesso invano) che anche altri lo fossero sentendosene, peraltro, onorati. Ho lasciato scorrere il tempo e solo dopo un anno e mezzo, sommessamente rispondo attraverso il Foglio della nostra Associazione che ben difficilmente finirà nelle mani del Direttore Veschi. Dunque, è vero, la pessima adesività del collante che corredava i francobolli ordinari “Donna nell’arte” è nota a tutti e aveva dei precedenti illustri nelle ultime tirature dei “Castelli” e nei contemporanei valori commemorativi. Si potrebbe quasi affermare che è l’intera era vinilica a non fare troppo onore al nostro Poligrafico e perciò non posso concordare con il Dr Veschi sulla storica scarsa adesività dei nostri francobolli. Per ritrovare un coefficiente di adesività così basso bisogna tornare addirittura alla “Democratica” e alla “colla di guerra”. D’altra parte io devo fare ammenda della mia presa di posizione contro i francobolli autoadesivi. La loro massiccia diffusione ha drasticamente ridotto la percentuale di difettosità tra gli usati. Non più strappi, dentelli corti, spellature (se non si tenta di staccarli dalle buste). Non più angoli mancanti e pieghe originate da cattiva conservazione negli uffici (o meglio, molte di meno). Se proprio oggi vogliamo ritrovare dei difetti essi devono essere imputati quasi esclusivamente agli utenti (angoli più o meno piegati sotto, visibili maltrattamenti di angoli e di dentelli generati da “unghiate” per staccare i francobolli dal “supporto siliconato”, pieghe e danneggiamenti durante la lavorazione generati da buste a sacchetto imbottite a bolle d’aria. Eppure, e qui ritorniamo al precedente articolo, anche in presente di un collante con ancoraggio di ben altra tenuta rispetto a quello delle “Donna nell’arte”, i danni provocati dalle macchine dei CPO non mancano. Gli autoadesivi sono realizzate con più strati sovrapposti: il velo di colla, un supporto “mat”, un velo lucido su cui e apposta la stampa. Poiché le macchine non riescono a strappare contemporaneamente i tre strati dalla busta, ne staccano il superficiale, specie agli angoli. Ma non mancano i fenomeni già denunciati nel precedente articolo e qui se ne offre una seppur contenuta casistica. Mi creda Dr Veschi nessuna polemica, solo una costatazione della realtà. Forse le nuove bollatrici a getto d’inchiostro (peraltro illeggibili) risolveranno gran parte del problema (come l’inviare uno o due fogli, spesso spiegazzati, di tutte – o quasi – le emissioni a tutti – o quasi – gli uffici postali daranno una qualche visibilità ai francobolli) ma un controllo tecnico presso i CPO non sarebbe superfluo. 2 P.S. Per staccare gli autoadesivi usati dai frammenti di busta basta immergerli per pochi secondi in “acqua ragia” inodore. Peccato che, una volta staccati, sia necessario farli aderire a un “supporto siliconato” a meno di non volerli “infarinare”. Giuseppe Preziosi IL CIRCOLO PICKWICK La ricerca di notizie, uomini, luoghi e storie particolari e stravaganti dell’universo postale continua. La diligenza del circolo Pickwick ci porta nella vecchia cara Europa, in Austria. Qui iniziarono i primi esperimenti di Posta Razzo nel Luglio 1928 per iniziativa dell’ing. Friedrich Schmiedl. Il sistema adottato consisteva nell’inoltrare la posta tramite un piccolo missile avente come carica propulsiva della polvere pirica. Tale mezzo di trasporto venne escogitato per inoltrare la corrispondenza per quei luoghi ove c’era una difficoltà oggettiva di recapito: isole e località isolate. Solo verso il 2 Febbraio 1931 si ebbe il primo trasporto effettivo. Oltrepassate le Alpi i nostri viaggiatori videro in Italia che la posta razzo ebbe il varo il 30 Ottobre 1934, da Monte Castiglione (Zaule) a San Servolo: furono trasportate circa 1.600 buste e cartoline, quasi tutte affrancate con valori della serie Medaglie al valore. La corrispondenza venne annullata a Trieste all’arrivo. Le missive recavano uno speciale cachet ed una vignetta triangolare da 5 lire (cartoline) o da 7,70 lire (buste), stampata a due colori su carta filigranata. Ritornando di nuovo in Oceania si trovarono di fronte ad un sistema alquanto strano ma non sconosciuto di trasporto postale: il Piccionigramma. Esso consisteva, e consiste tuttora ma solo per scopi meramente filatelici, in messaggi trasportati a mezzo di piccioni viaggiatori la cui capacità di orientamento è stata sfruttata in ogni epoca, specie per comunicazioni militari. Una nota a margine: sul suolo italico tale sistema di comunicazione venne introdotto da Normanni, allorquando calarono alla conquista di nuovi possedimenti. Un servizio regolare di trasporto della posta per via aerea è avvenuto durante l’assedio di Parigi del 1870/71, mediante piccioni portati fuori dalla capitale con i ballons montés. Vennero usati anche dei microfilm, come missiva, per aumentare la corrispondenza trasportata. In Nuova Zelanda i zelanti piccioni dal Maggio 1897 al 1908 furono adoperati per il collegamento fra Auckland e Port Fitzroy, sull’Isola della Grande Barriera, raggiungibile solo via mare e con molte difficoltà. Furono due agenzie private che per il servizio espletato usarono speciali fogli di carta velina e propri francobolli. Ma le stranezze per questo viaggio in diligenza si concludono allorquando i soci rimasero meravigliati allorquando appresero che i giorni festivi per i regi addetti postali non erano. In quanto in questi giorni, come il capodanno, per le regie poste hanno sempre significato sopralavoro. Recita così il Bollettino Postale del 11 Gennaio 1865: “Avvicinandosi la fine dell’anno, epoca in cui si suole, specialmente dalle direzioni dei giornali e dai librai, inviare per mezzo della posta strenne, calendari ed altri opuscoli di regalo pel nuovo capo d’anno, si raccomanda agli impiegati tutti delle poste di usare la massima cura e diligenza…”. Durante tali giorni sono caratteristici gli usi di annulli insoliti, all’estero definiti jour de l’an, apposti verso la fine dell’ottocento come i bolli lineari specifici visto che la bollatura andava sui biglietti augurali. Al prossimo viaggio, siate pronti…. Sergio Mendikovic 3 LA VALIDITA’ DEI FRANCOBOLLI Ecco la frase sibillina, ancora presente, in basso al centro sul link delle poste. Sarebbe bastato per non far sorgere l’equivoco scrivere semplicemente: “………… con il valore in lire e/o euro ……”!!!! CHIUSURA DI 1.096 UFFICI POSTALI A completamento dei dati inerenti la chiusura degli uffici postali periferici, diamo nella successiva tabella l’estratto dell’elenco delle ulteriori soppressioni afferenti la ns. provincia, saranno ben 46. Ma il giorno 13 Luglio c.a. Poste italiane, in una nota, ha precisato che l'elenco degli uffici postali diseconomici rappresenta “solo un impegno con l'Agcom e non un piano di chiusura”. Nel comunicato le Poste evidenziano che “ogni anno, in conformità alle disposizioni del contratto di programma l'azienda deve inviare all'autorità di vigilanza Agcom, in precedenza il ministero dello Sviluppo economico, una relazione “sugli uffici postali e sulle strutture di recapito che non garantiscono l'equilibrio economico. Il monitoraggio è espressamente previsto dal contratto di programma anche ai fini della sostenibilità del servizio universale e del sistema nel suo complesso. Viene quindi stilato un elenco degli uffici che non soddisfano i criteri di economicità, ma che non risponde a un piano di chiusure di uffici postali, materia che eventualmente andrebbe discussa preliminarmente con gli Enti locali”, il Mise ed il Garante“. I rappresentanti di Poste e dei sindacati si sono incontrati soltanto il 21 giugno scorso per discutere delle chiusure paventate per il 2012. Ma è già stato inoltrato e sottoposto all’attenzione dell’Agcom un prospetto del piano di dismissioni degli uffici postali che non garantiscono condizioni di equilibrio economico, il cui numero preventivato è pari a 1.096 uffici. N° 1 Comune AMALFI Ufficio Postale POGEROLA 4 Intervento CHIUSURA 2 ASCEA MANDIA DI ASCEA CHIUSURA 3 ASCEA TERRADURA CHIUSURA 4 CAMEROTA LENTISCOSA CHIUSURA 5 CAMEROTA LICUSATI CHIUSURA 6 CASAL VELINO ACQUAVELLA CHIUSURA 7 CASALETTO SPARTANO BATTAGLIA CHIUSURA 8 CASTENUOVO CILENTO CASTELNUOVO CILENTO CHIUSURA 9 CASTENUOVO CILENTO CASTELNUOVO VALLE STAZIONE CHIUSURA 10 CELLE DI BULGHERIA PODERIA CHIUSURA 11 CENTOLA FORIA CHIUSURA 12 CENTOLA SAN NICOLA DI CENTOLA CHIUSURA 13 CERASO SAN SUMINO CHIUSURA 14 CERASO SANTA BARBARA CHIUSURA 15 CICERALE MONTECICERALE CHIUSURA 16 CUCCINO TUFARIELLO CHIUSURA 17 FUTANI SORVARO CHIUSURA 18 GIOI CARDILE CHIUSURA 19 ISPANI ISPANI CHIUSURA 20 LAURINO VILLA LITTORIO CHIUSURA 21 MAGLIANO VETERE MAGLIANO NUOVO CHIUSURA 22 MOIO DELLA CIVITELLA MOIO DELLA CIVITELLA CHIUSURA 23 MONTANO ANTILIA ABATEMARCO CHIUSURA 24 MONTANO ANTILIA MASSICELLE CHIUSURA 25 MONTECORICE AGNONE CILENTO CHIUSURA 26 MONTECORVONO PUGLIANO SANTA TECLA CHIUSURA ARENA BIANCA CHIUSURA 28 MORIGERATI SICILI’ CHIUSURA 29 OGLIASTRO CILENTO EREDITA’ CHIUSURA 30 OLEVANO SUL TUSCIANO SALITTO CHIUSURA 31 OMIGNANO OMIGNANO CHIUSURA 32 ORRIA PIANO VETRALE CHIUSURA 33 PALOMONTE PERAZZE CHIUSURA 34 PELLEZZANO CAPRIGLIA CHIUSURA 35 PISCIOTTA MARINA DI PISCIOTTA CHIUSURA 36 PISCIOTTA CAPRIOLI CHIUSURA 27 MONTESANO SULLA MARCELLANA 5 37 POLLICA PIOPPI CHIUSURA 38 ROCCADASPIDE FONTE CHIUSURA 39 SANTA MARINA SANTA MARINA CHIUSURA 40 SESSA CILENTO SAN MANGO CILENTO CHIUSURA 41 SICIGNANO DEGLI ALBURNI GALDO DEGLI ALBURNI CHIUSURA 42 STIO GORGA CHIUSURA 43 TEGGIANO SAN MARCO DI TEGGIANO CHIUSURA 44 TORCHIARA TORCHIARA 45 TORRE ORSAIA CASTEL RUGGIERO CHIUSURA 46 VALLO DELLA LUCANIA PATTANO CHIUSURA CHIUSURA AMMINISTRATIVA Sergio Mendikovic MARCOFILA SALERNITANA Numero: 44 Data: 1/02/2012 Località: Cava dé Tirreni Filiale: Salerno 1 Riapertura al culto chiesa Santa Maria della Purificazione Numero: 47 Data: 4/02/2012 Località: Teggiano Filiale: Sala Consilina Presa di possesso canonico del nuovo Vescovo Diocesi Teggiano Policastro Numero: 192 Bis Data: 15/03/2012 Località: Salerno Filiale: Salerno 1 12^ Edizione Mostra della Minerva piante rare e quanto fa giardino Numero: 109 Data: 7/03/2012 Località: Salerno Filiale: Salerno 1 I^ mostra filatelica "piante per sognare" IV anniversario A.DI.PA. sezione Campania Numero: 132 Data: 23/03/2012 Località: Vietri sul Mare Filiale: Salerno 1 40^ Rotary Club Nocera Inferiore Sarno Numero: 464 Data: 24/05/2012 Località: Salerno Filiale: Salerno 1 Poste aperte Numero: 267 Data: 20/04/2012 Località: Salerno Filiale: Salerno 50° Anniversario Liceo Statale "Alfano I" Numero: 607 Data: 24/06/2012 Località: Contursi Terme Filiale: Sala Consilina Beatificazione Don Mariano Arciero CONT@TTI RED@ZIONE Per suggerimenti, segnalazioni, correzioni, critiche, apprezzamenti, chiarimenti, offerte di collaborazione e quant’altro, potete contattare: Aniello Veneri [email protected] Giuseppe Preziosi [email protected]. Sergio Mendikovic [email protected]. 6