Kurt Lewin:
la teoria del campo e i processi di
cambiamento
Kurt Lewin (1890-1947)
Origini e formazione
• Nasce nella Prussia Orientale da una famiglia di
commercianti di origine ebraica.
• Nel 1916 consegue il dottorato di ricerca in
psicologia
• Intraprende la carriera di insegnante-ricercatore
ed è professore di psicologia dal 1926 al 1932
• Le principali influenze sul suo pensiero sono:
– La scuola di Würzburg (studi sperimentali sul
pensiero)
– La scuola psicoanalitica
– La psicologia della Gestalt
Kurt Lewin (1890-1947)
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L’esperienza negli Stati Uniti
Nel 1933 emigra negli Stati Uniti
Dal 1935 al 1944 insegna all’Università dell’Iowa
Nel 1935 pubblica A Dynamic Theory of Personality.
Nel 1936 pubblica Principles of Topological Psychology dove
sviluppa la sua teoria del campo
Nel 1938 pubblica The conceptual representation and
measurement of psychological force
Nel 1942 diventa Presidente della società per gli studi psicologici
dei problemi sociali
Nel 1944 organizza il Center for Group Dynamics presso il
Massachussets Institute of Technology
Nel 1946 pubblica Psychological Problems in Jewish Education e
Frontiers in Group Dynamics
Nel 1947 pubblica Resolving Social Conflicts. Lavora per il
Comitato Federale sulle abitudini alimentari, dove sviluppa la sua
teoria del cambiamento Group Decision and Social Change
Epistemologia
• Teoria non significa speculazione bensì
capacità di unire riflessione ed esperienza
“non c’è nulla di più pratico di una buona teoria”
• Teoria galileiana in psicologia
contrapposta ad una concezione
aristotelica
Concezione galileiana in psicologia
• Indirizzare lo studio sulla situazione e sui
rapporti tra il fenomeno e le circostanze,
anziché sulle proprietà degli oggetti
 analisi della dinamica del processo
• Cercare le cause degli eventi in base alle
proprietà dell’intera situazione, incluso il
significato soggettivo del fenomeno
psicologico
Le novità dell’approccio
• Analizzare individuo e ambiente entro un
sistema globale
• Analizzare fenomeni ed eventi in termini di
configurazione e dinamica di sistema
• Fornire spiegazioni sulla base di molteplici
fattori interdipendenti
La geometria topologica
• E’ un tipo di geometria in cui il rapporto che
lega gli elementi prescinde dalla loro grandezza
e distanza
• Le regioni dello spazio hanno valenze positive
(se l’oggetto è desiderato) o negative (se
l’oggetto è da evitare)
• Le regioni sono in un rapporto di forze di
attrazione o repulsione descrivibili da vettori
orientati
• L’energia psichica all’interno del campo tende
all’equilibrio del sistema
La teoria del campo
• Il costrutto di campo è ripreso dalla scuola
della Gestalt (Köhler)
• La teoria del campo è un metodo di analisi
per cogliere l’articolazione del mondo
psichico e del mondo sociale
• E’ “un insieme di concetti per mezzo dei
quali è possibile rappresentare la realtà
psichica”, caratterizzata da “un metodo di
analisi dei rapporti causali” e da asserzioni
generali sulle condizioni di mutamento
Il campo psicologico
• E’ la “totalità dei fatti coesistenti che
sono concepiti come mutualmente
interdipendenti per l’individuo ad un
momento dato”
• Costituisce l’unità di analisi che lega il
comportamento o qualsiasi avvenimento
mentale, la persona e l’ambiente, secondo
l’equazione
C = ƒ (S)= ƒ (P,A) = ƒ (SpV)
Legenda:
C= comportamento; S= situazione
P= persona; A= Ambiente; SpV= Spazio di Vita
Il campo psicologico della persona
Regione percettivo-motoria
della persona
Insieme di regioni parziali,
delimitate ma comunicanti
e dipendenti
A: ambiente sociale esterno al
campo
E: ambiente psicologico
C: regioni centrali della zona più
interna della personalità
P: regioni periferiche della zona
centrale della personalità
B: barriera dinamica del campo
psicologico con l’esterno
Zona internopersonale
A
E
E
C P
C
P
B
Nucleo dell’IO
Barriera dinamica tra la
persona e l’ambiente
psicologico
Le 3 aree di mutamento
• Lo spazio di vita, ovvero la persona e
l’ambiente considerato dalla persona
(percezione, bisogni, mete, ideali,…)
• Avvenimenti del mondo fisico e sociale
che non influenzano, momentaneamente,
lo spazio di vita dell’individuo
• La zona di confine, ovvero parti del mondo
fisico e sociale che influiscono sullo spazio
di vita
Appartenenze sociali
Schema topologico che illustra l’appartenenza di un
individuo a diversi gruppi sociali
classe media
superiore
persona
americano
irlandese di
terza
generazione
Problemi psico-sociologici di un
gruppo minoritario
1. Il gruppo familiare è il terreno in cui si sviluppa il
senso di appartenenza di un individuo
2. Una persona è in genere membro di più gruppi
3. Un gruppo a cui la persona appartiene viene
rappresentato come una regione
4. Un’appartenenza non chiara è causa di conflitto
5. L’incertezza riguardo all’appartenenza indica che la
persona sta attraversando il margine tra gruppi sociali
6. Il problema ebraico riguarda l’incertezza che quasi
sempre gli ebrei nutrono circa i rapporti con il gruppo
ebraico
Il problema ebraico
Forze che agiscono sull’individuo e sul gruppo
E: ebrei
NE: non
ebrei
… e dopo
l’emancipazione
nel periodo
del ghetto
La ricerca sulle abitudini alimentari
• finanziata dal Centro sugli studi per la
salute infantile (Child Welfare Research
Station) dell’Università dell’Iowa
• per indagare alcuni aspetti dei processi
decisionali sul consumo alimentari
• per studiare metodi di cambiamento delle
abitudini alimentari
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Le tre fasi della ricerca
1. Stabilire le modalità d’influenza reciproca degli
aspetti psicologici e non.
2. Indagare i processi psicologici che influenzano chi
procura e prepara il cibo per le famiglie
3. Progettare esperimenti per favorire il cambiamento
delle abitudini alimentari
In gruppo
Più influenti
e durature
Confronto tra
Confronto
tra
di
le effetti
decisioni
decisioni
preseprese
Con altri metodi
(confronti e colloqui)
Meno efficaci
Le basi della ricerca
• Ecologia psicologica: studio dei fattori ambientali
che hanno un impatto sui comportamenti
psicologici
• Teoria dei canali: serve ad individuare i canali
distributivi attraverso cui i cibi arrivano sulla
tavola
• Psicologia del guardiano: la psicologia del
decision-maker si basa su:
– Struttura cognitiva: ciò che è noto sull’argomento
– Motivazione: valori, bisogni e ostacoli da superare
La teoria dei canali
La teoria prende in considerazione i
molteplici fattori che agiscono come
forze che, con la loro specifica intensità,
determinano la decisione.
Canale:
Mezzo mediante il
quale si entra in
relazione con
l’oggetto (es: cibo)
Porta:
Punto d’ingresso di
un canale
Guardiano:
Attore sociale che
intraprende il
processo decisionale
attraverso il canale
(es: massaia)
La psicologia del guardiano
I fattori psicologici che influenzano la
scelta del guardiano sono:
Motivazionali
Cognitivi
Valori dietro alla scelta dei cibi
Bisogno di determinati cibi
Ostacoli da superare
Decisioni conflittuali
Rappresentazione del cibo:
Cibo per “noi”
Cibo per marito e figli
Cibo per il tipo di pasto
Significato rituale del cibo
I dati della ricerca
L’esperimento fu realizzato nel 1942, con un campione di 107
massaie, appartenenti a 5 gruppi, rappresentativi delle 3 classi socioeconomiche della popolazione bianca e delle 2 minoranze etniche più
numerose (ceco-slovacchi e afro-americani). Dalle interviste emerse
che :
• Il canale più comune era l’acquisto
• I cibi considerati tipici erano la carne per i mariti e le
verdure per i figli
• Vi erano schemi culturali interni che rappresentavano
scale di valori per la valutazione del cibo:
1. Costo: valore prevalente per i gruppi a reddito medio
2. Salute: meno considerata dai gruppi a basso reddito
3. Sapore: valore più rilevante
I dati della ricerca
Nel periodo della ricerca vi era il razionamento di alcuni prodotti, con
conseguente aumento dei prezzi; vi furono modalità differenti di
avvertire il disagio:
• Il gruppo con alto reddito aveva compiuto pochi tagli alla
spesa
• Il gruppo dei cechi non avvertiva particolare disagio per
la loro abitudine all’emigrazione e all’adattamento
• La classe a basso reddito aveva avvertito maggior
disagio al momento degli acquisti
• La classe media aveva avvertito il maggior disagio
perché la situazione minacciava di trasformarla in classe
a basso reddito
Cosa può determinare il
cambiamento delle abitudini
alimentari?
• Il livello socio-economico: la penuria di alcuni alimenti
indurrà a ricercare sostituti
• Il livello psicologico: del cibo che in normali circostanze
non consumeremmo, potrebbe essere preso in
considerazione in altre circostanze
• Il cambiamento dello schema di riferimento: attribuendo
più importanza ad un valore, mutano le nostre preferenze
• Il cambiamento del gruppo con cui si consumano i pasti
(es: mensa scolastica)
Ricerca azione
• Comportamento sociale come funzione della
relazione tra la persona e l’ambiente
• Ruolo dello psicologo-ricercatore
• Contesto naturale
• Interesse per problematiche concrete ed
attuali
• Risultato con modifiche nel sociale
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