La congiuntura economica del Lazio II° Quadrimestre 2003 Ottobre 2003 CENSIS L’Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Lazio e la Fondazione Censis presentano il rapporto sulla congiuntura economica della Regione Lazio relativamente al II° quadrimestre 2003. METODOLOGIA: Indagine telefonica su un campione di 600 imprese del Lazio suddiviso per settori produttivi, classi dimensionali e provincia. OBIETTIVO: Approfondire le dinamiche congiunturali di breve e medio periodo che interessano il sistema produttivo regionale. CENSIS Il programma di ricerca per il 2003 si articola in tre Rapporti Congiunturali a cadenza quadrimestrale e un Rapporto Finale annuale. Ciascun Rapporto Congiunturale è composto di due sezioni: analisi della congiuntura economica, che ha come oggetto la presentazione dei principali processi congiunturali esaminati; analisi tematica, in cui in ogni quadrimestre si affronta uno specifico tema relativo al sistema imprenditoriale regionale. CENSIS LA STRUTTURA DEL CAMPIONE (*) PROVINCIA L atin a R ie ti V ite rb o 2 ,8 % 8 ,0 % 1 0 ,5 % Roma 7 0 ,4 % F ro s in o n e 8 ,3 % (*) Per offrire adeguata rappresentazione all’intero territorio regionale è stato utilizzato il metodo del ricampionamento CENSIS LA STRUTTURA DEL CAMPIONE SETTORE PRODUTTIVO Servizi Agricoltura Manifatturiero 7,0% 18,5% 37,1% Commercio 18,0% Edilizia Informatica 10,1% 9,3% CENSIS LA STRUTTURA DEL CAMPIONE CLASSE DI ADDETTI 250 e oltre 19,0% 1 - 15 33,4% 50 - 249 34,0% 16 - 49 13,6% CENSIS IL II° QUADRIMESTRE 2003 • LA CONGIUNTURA ECONOMICA: in un quadro in cui le medie e grandi imprese appaiono diffusamente più forti e dinamiche … … si registrano segnali positivi, ma deboli … l’incertezza genera immobilismo … cresce la fiducia degli imprenditori • LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente Le azioni: i primi sintomi del cambiamento I soggetti: la nebulosa delle relazioni CENSIS LA CONGIUNTURA ECONOMICA CENSIS II° quadrimestre 2003: una fase interlocutoria (Tassi di variazione congiunturale) Produzione 0,6 0,9 0,3 0,2 0,2 Fatturato 0,3 Nuovi ordini -0,3 Produz ione Fatturato Nuovi ordini O ccupati Occupati Parlare di inversione di tendenza in una congiuntura in cui le variazioni positive non superano lo 0,6% appare eccessivo, ma dopo tanti mesi è la prima volta che produzione, fatturato, nuovi ordini ed occupazione presentano tutti valori positivi. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Per la produzione una timida ripresa, perdono solo le imprese più piccole (Tasso di variazione congiunturale della produzione per classi di addetti) 1 ,1 1 ,1 1 ,0 0 ,3 0 ,2 0 ,4 -0 ,2 -0 ,8 -0 ,9 -1 ,4 1 -1 5 1 6 -4 9 5 0 -2 4 9 250 e To t a le o lt re C LA S S I D I A D D E T T I L’andamento della produzione tra maggio e agosto conferma le difficoltà competitive delle imprese con 1-15 addetti: -0,9%, a fronte dello 0,2% relativo al totale e dell’ottimo 1,1% che accomuna le aziende delle classi 16-49 e 250 addetti e oltre. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS I segnali più incoraggianti arrivano dal Lazio settentrionale (Tasso di variazione congiunturale della produzione, aree geografiche) 0 ,3 0 ,2 * Frosinone e Latina ** Rieti e Viterbo 0 ,0 R o m a L a z io L a z io m e rid io n a le * s e tte n trio n a le * * L’area nord del Lazio registra il congiunturale della produzione, meridionale (0,0%) segna comunque -0,6% che l’area aveva segnalato nei più consistente incremento +0,3%. Il dato del Lazio un miglioramento rispetto al primi quattro mesi del 2003. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Settori produttivi: i servizi registrano il trend migliore, delicata la situazione del commercio (Ripartizione % dell’andamento della produzione) 36,4 Servizi Edilizia 41,6 20,1 64,0 25,3 Informatica 15,9 53,2 32,4 Commercio 22,0 21,5 34,4 33,2 , 29,8 Manifatturiero Agricoltura Totale 47,4 16,7 22,8 52,6 30,4 0% 45,5 20% Crescita 20,7 40% Stazionario 24,1 60% 80% 100% Diminuzione LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Il fatturato premia la grande dimensione (Tasso di variazione congiunturale del fatturato a confronto) 1,9 2,0 1,2 1,0 0,2 0,1 0,0 -0,7 -1,0 1-15 16-49 50-249 250 e oltre Totale CLASSI DI ADDETTI L’andamento delle vendite nel II° quadrimestre 2003 rafforza l’indicazione emersa in tema di produzione e ribadisce una tendenza comune ai quadrimestri precedenti: le imprese minori (-0,7% nel periodo) registrano le difficoltà più consistenti. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS II°quadrimestre 2003: il Lazio intravede una via d’uscita (Tassi di variazione congiunturale di produzione e fatturato, confronto) 0 ,2 0 ,2 0 ,4 II° quad.2 0 0 2 0 ,0 0 ,0 -0 ,1 III° quad.2 0 0 2 -0 ,4 -0 ,8 -0 ,9 I° quad.2 0 0 3 -1 ,0 -1 ,2 -1 ,2 -1 ,3 II° quad.2 0 0 3 -1 ,6 P roduzione Fatturato In una fase economica tutt’altro che brillante non si può non leggere in modo positivo il +0,2% che accomuna i tassi di variazione di produzione e fatturato. Si tratta dei migliori risultati registrati in Regione da venti mesi ad oggi, frutto di un lento ma costante miglioramento, il cui inizio data ormai II° quadrimestre 2002. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Nuovi ordinativi: +0,6% (Tasso di variazione congiunturali dei nuovi ordini per classi di addetti) 1 ,2 1 ,5 1 ,2 0 ,6 0 ,6 0 ,5 - 0 ,3 - 0 ,5 1 -1 5 1 6 -4 9 5 0 -2 4 9 2 5 0 e o l tre To t a l e C L A S S I D I A D D ETTI Il +0,6% relativo al tasso di variazione congiunturale dei nuovi ordini per il II° quadrimestre 2003 è confortante, così come lo sono le performance delle imprese appartenenti alle classi 16-49 e 50-249 addetti (+1,2% per entrambe). Ancora una volta sono le aziende con 1-15 addetti a mostrarsi più fragili (-0,3%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS I nuovi ordini crescono in tutto il Lazio (Tasso di variazione congiunturale dei nuovi ordini, aree geografiche) 0,8 0,6 * Frosinone e Latina 0,2 Rom a La z i o m e ri di o n a l e * ** Rieti e Viterbo La z i o s e tte n tri o n a l e * * Tutte le macro-aree considerate partecipano del favorevole andamento dei nuovi ordinativi: Roma (+0,6%), il Lazio Meridionale (+0,8%) e, seppur in misura minore, il Lazio Settentrionale (+0,2%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Rimane prossima al 20% la quota di capacità produttiva inutilizzata (% di utilizzo della capacità produttiva o di fornire servizi) 8 4 ,1 8 1 ,7 8 2 ,1 7 9 ,7 8 0 ,2 7 9 ,4 7 1 ,7 A g ric o ltu ra M an ifattu rie ro C o m m e rc io I n fo rm atic a E d ilizia S e rv izi T o tale La percentuale di utilizzo della capacità produttiva si conferma sostanzialmente sui valori del I° quadrimestre 2003: 80,2% per il Lazio in complesso. Negli ultimi quattro mesi sono il Commercio (84,1%), il Manifatturiero (82,1%) e l’Agricoltura (81,7%) i settori produttivi che segnalano i più elevati gradi di utilizzo della capacità produttiva. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS L’occupazione stenta a rimettersi in moto (Tasso di variazione congiunturale dell’occupazione per classi di addetti) 1,1 1,5 1,0 0,3 0,3 0,2 0,5 0,0 -0,5 -0,4 -1,0 -1,5 1-15 16-49 50-249 250 e oltre Totale CLASSI DI ADDETTI È ancora molto contenuto il dinamismo che anima il mercato del lavoro (+0,3% in totale), pesano l’incertezza e le difficoltà che hanno contraddistinto la congiuntura economica degli ultimi due anni, sia a livello regionale, che nazionale ed internazionale. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Crescono nuovi ordini e occupazione (Tassi di variazione congiunturale di nuovi ordini e occupazione a confronto) 0 ,6 1 ,0 0 ,3 0 ,5 0 ,2 0 ,3 II° quad.2 0 0 2 0 ,5 III° quad.2 0 0 2 0 ,0 -0 ,4 -0 ,5 -1 ,0 -0 ,2 I° quad.2 0 0 3 -1 ,0 -1 ,5 II° quad.2 0 0 3 Nuovi O rdini O ccupazione Il II° quadrimestre 2003 si caratterizza per il contemporaneo miglioramento di nuovi ordinativi (+0,6%) e occupazione (+0,3%), mentre in passato l’andamento congiunturale delle due variabili in esame era sempre stato divergente. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Ancora molto flebili i segnali di vitalità provenienti dal mercato del lavoro (% di incremento nel ricorso alle diverse forme di lavoro) 20,2% 16,7% 8,3% 7,6% 4,1% 7,6% 5,2% A tempo indeterminato A tempo determinato Part-time C.F.L. Co. Co. Co. Consulenti esterni Altre forme LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS È preponderante il ricorso ai contratti “tipici” (Incremento nel ricorso alle diverse forme di lavoro, classi di addetti, val. %) 30,0 A te mpo inde te rminato 25,0 A te mpo de te rminato 20,0 Part-time 15,0 C.F.L. 10,0 5,0 Co. Co. Co. 0,0 1-15 16-49 50-249 250 e oltre Totale Consule nti e ste rni I contratti a tempo determinato e indeterminato sono ancora una Altre forme volta i più usati; delle altre forme contrattuali un utilizzo consistente viene fatto, per i Co.Co.Co. ed i consulenti esterni, soprattutto dalle imprese con 16-49 (rispettivamente, 15,5% e 17,5%) e per i C.F.L. dalle aziende con 50-249 addetti (14,2%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Segnali positivi, ma deboli CENSIS Gli investimenti sono in stallo (% di imprese che hanno incrementato gli investimenti) 60% 40% 20% 0% I m p ian ti e m ac c h in ari I n fo rm atic a e T L C I m m o b ili ad u s o p ro d u ttiv o M e zzi d i tras p o rto A zio n i-p arte c ip az.-tito li I n n o v azio n i d i p ro d o tto I n n o v azio n i o rg an izzativ e I n n o v azio n i d i p ro c e s s o Le imprese del Lazio continuano a non investire, le difficoltà non ancora alle spalle sembrano irretire le decisioni di investimento. Sono ancora una volta le spese per informatica e TLC (38,7%), impianti e macchinari (36,8%) e innovazioni organizzative e gestionali (22,6%) a coinvolgere le più consistenti quote di aziende della Regione. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Investimenti: è notevole il gap tra le imprese minori e quelle con 250 addetti e oltre (% di incremento degli investimenti) Im p i a n t i e m a c c h i n a r i 60% In f o r m a t i c a e T L C 50% Im m o b i l i a d u s o p ro d u t t . 40% M e z z i d i t ra s p o rt o 30% A z io n i- p a rt e c ip a z . - t it o li 20% 10% In n o v a z i o n i d i p r o d o t t o 0% In n o v a z i o n i d i p r o c e s s o 1 -1 5 1 6 -4 9 5 0 -2 4 9 C L A S S I D I A D D ETTI 2 5 0 e o l tre In n o v a z . o r g a n i z z a t i v e La distribuzione delle spese destinate agli investimenti per classi di addetti mette ancora una volta in luce il peso della dimensione aziendale: gli investimenti crescono al crescere del numero di occupati. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Si ferma il mercato del credito (variazione % nel ricorso ai diversi mezzi di finanziamento) Mezzi propri 15,1% Credito a breve termine 13,5% 11,3% 10,3% 6,1% Credito a medio-lungo termine Finanziamenti agevolati Leasing Il mercato dei capitali registra livelli di attività molto bassi in tutte le sue componenti, con flessioni rispetto ai quattro mesi precedenti in tutte le voci considerate. Di una certa consistenza i cali, tra I° e II° quadrimestre 2003, nel ricorso ai mezzi propri (-11,2%) e in quello al credito a breve termine (-4,1%). LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Tengono unicamente le imprese con 50-249 addetti (variazione % nel ricorso ai diversi mezzi di finanziamento) 4 0 ,0 M e z z i p ro p ri C re d it o a b re v e 2 0 ,0 t e rm in e C re d it o a m e d io lu n g o t e rm in e 0 ,0 1 -1 5 1 6 -4 9 5 0 -2 4 9 250 e F in a n z ia m e n t i a g e v o la t i o l tre C LA S S I D I A D D E T T I Le a s in g Le aziende della classe 50-249 addetti sono le uniche in cui il passaggio tre i primi due quadrimestri del 2003 non ha comportato un crollo nel ricorso al mercato del credito, per tutte le altre la flessione è apparsa invece molto netta. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Rallenta la dinamica delle strategie aziendali (% di imprese che hanno modificato le proprie strategie sui diversi mercati) 28,7 18,5 16,7 II° quad.2002 21,3 16,9 15,8 9,1 6,2 Locale Nazionale 11,7 10,0 2,3 III° quad.2002 3,8 Estero I° quad.2003 II° quad.2003 Il II° quadrimestre 2003 segna la fine di quel crescendo nella rimodulazione delle strategie aziendali che aveva caratterizzato il sistema produttivo laziale nei dodici mesi precedenti. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Le province Viterbo e Roma appaiono più attive (% di imprese che hanno modificato le proprie strategie sui diversi mercati, province) 1 9 ,2 1 7 ,8 1 7 ,0 1 6 ,0 1 5 ,3 1 4 ,1 1 2 ,7 1 0 ,6 7 ,2 7 ,1 8 ,1 7 ,8 5 ,2 3 ,2 0 ,0 Rom a Fro s i n o n e Locale La ti n a Nazionale R i e ti V i te rbo Estero In un II° quadrimestre che vede le imprese laziali scarsamente orientate a rimodellare le proprie strategie di mercato, l’attenzione maggiore è rivolta all’ambito locale, con percentuali di imprese coinvolte che vanno dal 15,3% di Latina al 19,2% di Viterbo. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Settori produttivi: prevale l’immobilismo (% di imprese che hanno modificato le strategie sui diversi mercati per settore) 2 8 ,0 2 2 ,9 2 1 ,5 1 5 ,6 1 3 ,5 1 6 ,9 1 5 ,4 1 3 ,5 1 2 ,9 1 1 ,7 1 1 ,2 1 0 ,8 9 ,8 1 0 ,0 6 ,3 M a nifa tturie ro A mbito lo ca le C o mme rcio Info rma tica S e rv izi To ta le A mbito na zio na le Es te ro L’Informatica è il settore più attivo in termini strategici, ha le più alte percentuali di aziende impegnate sia in ambito locale (28,0%) che nazionale (22,9%). Per le strategie sull’estero emerge il riassetto attuato dalle imprese commerciali, riassetto che ha coinvolto il 13,5% delle aziende di comparto. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Incertezza e immobilismo CENSIS Previsioni per il III° quadrimestre 2003 (Ripartizione % delle risposte) 100% 80% 7,1 8,2 44,3 40,4 6,5 6,0 64,8 60% 77,9 40% 48,6 51,4 20% 15,6 29,2 0% Produzione Aumento Fatturato Occupazione S tazionario Inves timenti Diminuzione Si ingrossano le fila delle aziende che prevedono la crescita delle quattro variabili strutturali considerate. Ora sono il 48,6% relativamente alla produzione, il 51,4% per il fatturato, il 15,6% per l’occupazione ed il 29,2% per gli investimenti. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Cresce la fiducia degli imprenditori CENSIS Migliora il clima imprenditoriale (% di imprese che si aspettano aumenti nelle quattro variabili; II°-III° quad.’02 - I°-II° quad.‘03) 51,4 48,6 42,1 35,8 32,0 III° quad.2002 45,3 38,5 31,0 30,2 17,3 9,5 Produzione Fatturato 18,9 15,6 Occupazione 29,2 I° quad.2003 18,9 14,4 II° quad.2003 Inves timenti III° quad.2003 In linea con l’andamento che ha segnato il clima economicoproduttivo nei dodici mesi precedenti, il II° quadrimestre 2003 vede un’ulteriore incremento della fiducia delle aziende laziali. L’occupazione è la variabile che desta le maggiori perplessità. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Cresce la fiducia degli imprenditori CENSIS Previsioni per il III° quadrimestre 2003 (dettaglio delle % di risposte per classi di addetti) Clas s i dimens ionali 1-15 addetti Aumento Stazionario Diminuzione 38,6 50,5 10,9 Aumento Stazionario Diminuzione 42,6 46,4 11,0 Aumento Stazionario Diminuzione 12,1 82,9 5,0 Aumento Stazionario Diminuzione 16,9 73,1 10,0 16-49 addetti 50-249 addetti Produzione 47,5 46,3 6,2 Fatturato 55,0 35,8 9,2 Occupazione 11,3 82,1 6,6 Investimenti 28,7 60,4 10,9 250 e oltre Totale 55,5 39,1 5,4 54,8 41,3 3,9 48,6 44,3 7,1 57,0 36,6 6,4 54,2 40,2 5,6 51,4 40,4 8,2 19,0 75,7 5,3 18,7 70,1 11,2 15,6 77,9 6,5 37,3 60,4 2,3 36,6 61,5 1,9 29,2 64,8 6,0 LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Cresce la fiducia degli imprenditori CENSIS Un pacato ottimismo accomuna le attese relative a Provincia, Regione e Paese (Dettaglio delle % di risposte per provincia) Molto positiva Positiva Discreta Negativa Molto negativa Rom a F ro s i n o n e P ro vi n ci a La ti n a R e g i o n e La z i o R i e ti V i te rbo T o ta l e Eco n o m i a i ta l i a n a Gli imprenditori del Lazio rivelano una visione univoca ed improntata ad un sostanziale ottimismo della congiuntura economica nei diversi ambiti territoriali. Lievemente sopra la media le aspettative nelle province di Latina e Rieti. LA CONGIUNTURA ECONOMICA – Cresce la fiducia degli imprenditori CENSIS LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE CENSIS Etica e impresa: aspetti indissolubili (Considerazione sul rispetto dei principi etici nell’attività d’impresa, val.%) U n a s pe tto e sse n z iale pe r co n qu is ta re U n a s pe tto se co n da rio 6 ,3 % U n a s pe tto im pre scin dibile c l i e n t i /c o n s u m a t o r i d e l l a m i a a tti vi tà 3 3 ,0 % 6 0 ,7 % Il rispetto dei principi etici si rivela un aspetto imprescindibile dell’attività d’impresa per il 60,7% del campione, un aspetto indispensabile nell’ottica della conquista di clienti e consumatori per il 33,0%, mentre lo ritiene un fattore secondario appena il 6,3% degli intervistati. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS Per l’area di Roma un legame più profondo (Considerazione sul rispetto dei principi etici nell’attività d’impresa per macro-aree, val.%) La z i o S e tte n tri o n a l e La z i o Me ri di o n a l e 4 5 ,4 20% 8 ,4 1 1 ,8 4 2 ,8 2 8 ,4 6 7 ,0 Ro m a 0% 4 5 ,4 4 6 ,2 40% 60% 80% 4 ,6 Un aspetto imprescindibile della mia attività Un aspetto indispensabile per conquistare i clienti/consumatori Un aspetto secondario 100% La provincia di Roma sembra l’area maggiormente cosciente dei legami tra etica ed economia (solo il 4,6% ritiene l’etica un fattore secondario). Nel Lazio Meridionale e, ancor di più, nella sua porzione Settentrionale il rispetto dei principi etici è spesso motivato anche dalla conquista di clienti-consumatori (rispettivamente, 42,8% e 45,4%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS Un’idea di responsabilità sociale legata agli ambiti più direttamente connessi all’impresa (Gli ambiti ricompresi nel concetto di responsabilità sociale d’impresa, val.%) 7 5 ,1 6 8 ,0 5 3 ,1 4 0 ,0 3 9 ,7 2 9 ,6 2 4 ,8 Ge st io n e d e l R a p p o rt i c o n i R a p p o rt i c o n i Tu t e la R a p p o rt i c o n R a p p o rt i c o n R a p p o rt i c o n i p e rso n a le c lie n t i f o rn it o ri d e ll'a m b ie n t e la c o m u n it à a z io n ist i e b u sin e ss in v e st it o ri p a rt n e rs Tra gli ambiti ricompresi nel concetto di responsabilità sociale delle aziende gli imprenditori indicano principalmente la gestione del personale (75,1%), i rapporti con i clienti (68,0%) e i rapporti con i fornitori (53,1%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS Per le imprese la responsabilità sociale è in primis verso il personale, i clienti ed i fornitori (I primi 5 ambiti ricompresi nel concetto responsabilità sociale - classi di addetti, val.%) 9 0 ,1 8 4 ,4 7 7 ,5 7 5 ,1 7 2 ,2 6 9 ,8 6 7 ,6 6 8 ,0 6 2 ,6 5 5 ,3 6 1 ,7 5 4 ,7 4 5 ,7 5 7 ,9 5 4 ,7 5 3 ,1 4 0 ,0 4 7 ,1 4 3 ,6 3 0 ,2 2 9 ,4 3 9 ,7 3 2 ,7 3 1 ,3 Da 1 a 15 4 2 ,2 Da 16 a 49 Da 50 a 249 Ge s tione de l pe rs onale R apporti con i fornitori R apporti con la comunità Tute la de ll'ambie nte 2 5 0 a dde tti e o l tre To t a l e R apporti con i clie nti Il dettaglio per classi dimensionali evidenzia la maggior attenzione che le aziende con 1-15 addetti dedicano alle relazioni con i clienti e mette in luce come le imprese da 16 a 250 addetti e oltre indichino i campi attinenti la responsabilità sociale d’impresa sostanzialmente nello stesso ordine. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS Un’identità d’impresa tra economia e sociale (“Lei ritiene l’impresa, in generale, e la sua azienda, in particolare: …”, val.%) 5 6 ,1 % 2 4 ,6 % 1 9 ,3 % U n s o g g e tto e co n o m ico e so cia le U n s o g g e tto e s cl u s i va m e n te U n s o g g e tto l a cu i a tti vi tà è e co n o m ico o ri e n ta ta a l l o s vi l u p p o so cia le La maggioranza degli imprenditori laziali identifica la propria attività in un connubio di economia e sociale (56,1%), quasi il 20% poi ritiene che l’attività d’impresa sia orientata specificamente allo sviluppo sociale, rimane un 24,6% la cui percezione identitaria è di ambito esclusivamente economico. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS L’impresa nella percezione dei settori produttivi (“Lei ritiene l’impresa, in generale, e la sua azienda, in particolare:…”, settori produttivi, val.%) T otal e S e r vi z i 2 4 ,6 2 0 ,9 C om m e r c i o 6 1 ,1 1 9 ,1 1 8 ,0 4 9 ,8 5 8 ,0 2 4 ,1 1 9 ,6 1 3 ,4 2 2 ,9 5 2 ,3 3 0 ,7 M an i fattu r i e r o A g r i c ol tu r a 1 9 ,3 3 6 ,8 Edi l i z i a In for m ati c a 5 6 ,1 2 3 ,6 5 2 ,0 5 6 ,4 1 7 ,3 2 4 ,0 U n s o g g e t t o e s c lu s iv a m e n t e e c o n o m ic o U n s o g g e t t o e c o n o m ic o e s o c ia le U n s o g g e t t o la c u i a t t iv it à è o rie n t a t a a llo s v ilu p p o s o c ia le LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS Una concezione sostanzialmente condivisa dalle aziende delle diverse classi (“Lei ritiene l’impresa, in generale, e la sua azienda, in particolare: …”, classi di addetti, val.%) Da 1 a 15 Da 16 a 49 Da 50 a 249 250 addetti e oltre Totale Un soggetto esclusivamente economico 24,5 32,0 24,1 20,6 24,6 Un soggetto economico e sociale 59,9 45,4 55,5 58,3 56,1 Un soggetto la cui attività è orientata allo sviluppo sociale 15,6 22,6 20,4 21,1 19,3 Le più rilevanti differenze si rintracciano nelle unità produttive con 1649 addetti in quanto all’elevato peso della definizione di impresa quale soggetto esclusivamente economico (32,0%, a scapito del binomio economico-sociale, appena 45,4%). Spicca anche il 15,6% registrato nella classe minore in tema di impresa “orientata allo sviluppo”, motivato forse proprio da una dimensione di per se inconciliabile con quel fine e con la reale capacità di incidere, singolarmente, sul contesto sociale. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto: un’etica sociale autoreferente CENSIS Le politiche per il personale si concentrano su sicurezza e formazione (Iniziative prese negli ultimi 3 anni nell’ambito della gestione del personale, val.%) 8 7 ,0 5 1 ,0 3 4 ,9 3 1 ,7 2 5 ,6 In c r e m e n t a r e l a P ro m uo v e re la C o nc e rt a re la P ro m uo v e re le G a ra nt ire la s ic ure z z a s ul c re s c it a d e f iniz io ne d e i p a ri lib e rt à d i p ro f e s s io na le t urni e d e g li o p p o rt unit à d e i la v o ra t o ri o ra ri la v o ra t iv i la v o ro a s s o c ia z io ne Negli ultimi tre anni le politiche di gestione del personale attuate dalle imprese del Lazio si sono orientate principalmente sulle tematiche più “classiche”: sicurezza sul lavoro (87,0%) e crescita professionale (51,0%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS Sono le imprese con 250 addetti e oltre le più attive nelle politiche per il personale (Iniziative prese negli ultimi 3 anni nell’ambito della gestione del personale, classi di addetti val.%) 9 3 ,5 9 1 ,8 8 7 ,0 8 0 ,5 7 9 ,6 6 1 ,4 5 2 ,7 5 1 ,0 4 7 ,8 4 3 ,0 3 9 ,6 3 6 ,2 3 0 ,9 3 8 ,3 2 4 ,9 4 7 ,9 3 1 ,7 3 4 ,9 3 3 ,3 2 6 ,1 2 8 ,3 2 6 ,1 2 8 ,3 2 5 ,6 2 1 ,8 Da 1 a 15 Da 16 a 49 Da 50 a 249 2 5 0 a dde tti e o l tre To t a l e Incrementare la s icurezza s ul lavoro Garantire la libertà di as s ociazione P romuovere le pari opportunità Concertare la definizione dei turni e deg li orari lavorativi P romuovere la cres cita profes s ionale dei lavoratori Nell’ultimo triennio, le imprese di tutte le classi dimensionali si sono mosse nella stessa direzione in termini di politiche del personale. Le aziende più grandi sono quelle che hanno profuso l’impegno maggiore. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS L’impegno delle imprese verso la comunità locale: donazioni per il sociale e patrocinio di eventi culturali (Iniziative a favore della comunità locale negli ultimi 3 anni, val.%*) 3 9 ,0 D o n a z io n i a f a v o r e di a s s o c ia z io n i c h e o pe r a n o n e l s o c ia le I n v e s t im e n t i a f a v o r e de lla c o m u n it à 2 1 ,3 in e v e n t i c u lt u r a li 5 ,6 I n v e s t im e n t i a f a v o r e de lla c o m u n it à in o pe r e s t r u t t u r a li F in a n z ia m e n t o di a t t iv it à di s t u dio s u i 4 ,2 bis o g n i de lla c o m u n it à A lt r o 3 ,4 Appare consistente l’apporto offerto dalle forze produttive regionali alla comunità locale. Negli ultimi tre anni il 39,0% delle imprese ha effettuato donazioni ad associazioni ed enti operanti nel sociale ed il 21,3% ha investito in attività di carattere culturale; ancora scarsi invece gli interventi diretti in infrastrutture (4,2%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE – Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS Dimensione d’impresa e iniziative sul territorio (Iniziative a favore della comunità locale negli ultimi 3 anni, classi di addetti, val.%*) 4 6 ,6 4 3 ,0 3 8 ,8 3 1 ,2 3 0 ,0 2 5 ,8 2 3 ,6 2 2 ,8 2 1 ,4 1 7 ,2 1 1 ,2 5 ,0 4 ,1 6 ,0 2 ,5 1 ,0 Da 1 a 15 3 ,0 7 ,3 5 ,9 3 ,4 6 ,4 1 ,6 5 ,7 4 ,2 1 ,4 Da 16 a 49 Da 50 a 249 2 5 0 a dde tti e o l tre To t a l e Donazioni a favore di as s ociazioni che operano nel s ociale Inves timenti a favore della comunità in opere s trutturali Inves timenti a favore della comunità in eventi culturali Finanziamenti attività s tudio per i bis og ni della comunità Altro Le unità produttive con 50-249 e attive nelle donazioni verso enti ed e il 46,6%), mentre le imprese maggiormente propense a investire con 250 addetti e oltre sono le più associazioni (rispettivamente il 43,0% delle due classi inferiori appaiono in eventi culturali. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS Le imprese laziali si muovono all’unisono (Iniziative a favore della comunità locale negli ultimi 3 anni, province, val.%*) 4 6 ,5 4 2 ,5 3 6 ,7 3 3 ,4 2 7 ,5 2 5 ,1 1 9 ,6 1 8 ,9 1 8 ,3 1 5 ,8 1 3 ,8 4 ,8 6 ,3 Roma 3 ,1 4 ,7 2 ,4 1 ,2 5 ,0 1 ,2 F ro s in o n e 5 ,0 2 ,5 3 ,9 L atin a 4 ,8 1 ,0 R ie ti 1 ,9 V ite rb o Donaz ioni a favor e di as s oc iaz ioni c he ope r ano ne l s oc iale Inve s time nti a favor e de lla c omunità in ope r e s tr uttur ali Inve s time nti a favor e de lla c omunità in e ve nti c ultur ali Finanz iame nti attività s tudio pe r i bis og ni de lla c omunità Altr o Il dettaglio provinciale non mostra differenze sostanziali: le donazioni prevalgono a Roma (42,5%), Latina (33,4%), Rieti (27,5%) e Viterbo (36,7%), il finanziamento di eventi culturali a Frosinone (46,5%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS Una tutela dell’ambiente ancora embrionale (Iniziative per la salvaguardia ambientale negli ultimi tre anni, val.%) 6 4 ,9 2 5 ,0 1 9 ,3 4 ,9 Ra c c o lt a Ut iliz z o di Uso In v e s t i m e n t o dif f e re nz ia t a m a t e ria li re s po ns a bile in im pia nt i di de i rif iut i e ric ic la bili de lle ris o rs e g e ne ra z io ne c o rre t t o na t ura li e d e ne rg ie sm a lt im e nt o e ne rg e t ic he a lt e rna t iv e 0 ,3 Alt ro Le iniziative che le imprese laziali hanno concretamente portato avanti negli ultimi 36 mesi riguardano in via principale la raccolta differenziata dei rifiuti (64,9%), seguono l’utilizzo di materiali riciclabili (25,0%) e un uso più efficiente delle risorse naturali ed energetiche (19,3%). La salvaguardia ambientale appare ancora confinata in ambiti troppo angusti per una regione come il Lazio. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS In tutto il Lazio si punta sulla raccolta differenziata (Iniziative a favore della comunità locale negli ultimi 3 anni, province, val.%*) 4 7 ,9 4 5 ,9 4 5 ,2 4 2 ,9 4 2 ,3 2 5 ,1 2 2 ,6 1 8 ,9 1 8 ,1 1 7 ,4 1 7 ,0 1 3 ,8 1 2 ,2 9 ,9 7 ,5 5 ,0 3 ,6 0 ,3 Roma 2 ,5 0 ,8 F ro s in o n e 2 ,3 L atin a 6 ,5 0 ,0 2 ,5 R ie ti 0 ,0 V ite rb o Us o r e s pons abile de lle r is or s e natur ali e d e ne r g e tic he Inve s time nto in impianti di g e ne r az ione e ne r g ie alte r native Utiliz z o di mate r iali r ic ic labili Rac c olta diffe r e nz iata de i r ifiuti e c or r e tto s maltime nto Altr o Anche qui le imprese delle province laziali non sembrano adottare comportamenti molto dissimili, ovunque la politica di salvaguardia ambientale più seguita è la raccolta differenziata, a seguire si trova l’utilizzo di materiali riciclabili, tranne che nel frusinate dove spicca l’impegno nelle energie alternative (25,1%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS Nelle scelte di fornitori e business partners c’è poco spazio per fattori extra-economici (Importanza dei seguenti fattori nella scelta di partners e fornitori, val.%) Politiche di s alvaguardia 34,4 41,9 23,7 ambientale Attenzione concreta alle tematiche 40,9 44,1 15,0 s ociali Politiche di ges tione del pers onale 38,7 43,1 B as s o M e dio 18,2 A lto Per le imprese laziali, l’attenzione alle tematiche di etica e responsabilità sociale non arriva al punto da farne delle discriminanti nella scelta di partners e fornitori. Tra gli items proposti le imprese si mostrano comunque più condizionate dalle tematiche ambientali (molto importanti in quelle scelte per il 23,7% del campione). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Le azioni: i primi sintomi del cambiamento CENSIS La responsabilità sociale d’impresa: i referenti (Soggetti di riferimento più idonei per le tematiche della responsabilità sociale, val.%) 31,1 28,4 24,0 22,1 16,1 13,5 11,2 5,9 C o mu n i t à As s oc i az i one e ur ope a di c ate gor i a Stato Re gi one C o mu n e C a me r a d i P r ovi nc i a Si ndac ati c o mme r c i o Interrogati su quale soggetto fosse il più idoneo per svolgere attività di informazione, orientamento e promozione sulle tematiche inerenti la responsabilità sociale in economia gli imprenditori indicano, ai primi tre posti: Comunità Europea (31,1%), associazioni di categoria (28,4%) e Stato (24,0%). LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE I soggetti: la nebulosa delle relazioni CENSIS I referenti: la poliedrica opinione del territorio (Soggetti di riferimento per le tematiche della responsabilità sociale, province, val.%) S inda c a ti C a m e ra di c o m m e rc io As s o c ia zio ne di c a te g o ria C o m une P ro vinc ia R e g io ne S ta to C o m unità e uro pe a 0% 10% Roma F ro s in o n e 20% L atin a LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE I soggetti: la nebulosa delle relazioni 30% R ie ti 40% V ite rb o CENSIS La congiuntura economica del Lazio II° Quadrimestre 2003 Ottobre 2003 CENSIS