Logistica Industriale Concetti base della Logistica industriale e sul Sistema Logistico 1 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved CONCETTI BASE DELLA LOGISTICA INDUSTRIALE La logistica industriale è il processo di pianificazione, organizzazione e controllo di tutte le attività di movimentazione e di immagazzinamento di beni, che, partendo dai fornitori ed arrivando sino all’utilizzatore finale, garantiscono un adeguato livello di servizio al cliente coerentemente con i costi ad esso associati. FORNITORI APPROVVIGIONAMENTO materie prime componenti CLIENTI TRASFORMAZIONE / PRODUZIONE DISTRIBUZIONE FISICA prodotti finiti 2 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved CONCETTI BASE DELLA LOGISTICA INDUSTRIALE La logistica aziendale coinvolge due tipologie fondamentali di flussi, complementari l’uno all’altro: il flusso fisico ed il flusso informativo Flusso fisico Materie Prime Prodotti Finiti MAGAZZINO PRODOTTI FINITI Componenti CLIENTI FORNITORI MAGAZZINI MATERIE PRIME COMPONENTI Flusso informativo APPROVVIGIONAMENTO Richieste Materiali PRODUZIONE Richieste Produzione VENDITE Ordini Clienti 3 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved CONCETTI BASE DELLA LOGISTICA INDUSTRIALE Il flusso fisico parte dai fornitori ed arriva sino al cliente finale Flusso fisico Fornitore Prodotti Finiti MAGAZZINO PRODOTTI FINITI CLIENTI FORNITORI Materie Prime MAGAZZINI MATERIE PRIME COMPONENTI Componenti Imballaggio Trasporto Immagazzinamento Trasporto Immagazzinamento Confezionamento Distribuzione Trasformazione (Produzione) Rifornimento Distribuzione Cliente Finale 4 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved CONCETTI BASE DELLA LOGISTICA INDUSTRIALE Il flusso informativo si contrappone al flusso fisico, e nasce presso i clienti finali e risale fino ai fornitori Flusso informativo Cliente Finale Ordine di Acquisto Fornitore Richieste Produzione Richieste Metriali Ordine VENDITE Ordini Clienti CLIENTI FORNITORI APPROVVIG. Vendita Ordine di Produzione Richiesta di consegna Ordine di Acquisto 5 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO: PREMESSA I MERCATI RICHIEDONO SEMPRE PIÙ COMPETITIVITÀ in termini di: costi / prezzi praticati rispetto alla concorrenza innovazione di prodotto (in termini di soddisfazione di nuove esigenze dei clienti attraverso soluzioni innovative) qualità dei prodotti offerti (sia in termini di affidabilità che di rispondenza alle attese dei clienti) disponibilità (in termini di tempi di risposta brevi nell’evasione delle richieste) flessibilità (in termini di capacità di adeguamento al variare dei fabbisogni) …. 6 Titolo Corso: Logistica Industriale 6 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO: PREMESSA la competitività deve essere perseguita non solo nelle soluzioni di prodotto e nei costi di produzione , ma… il ruolo giocato dal servizio al cliente, inteso come “la capacità di generare soddisfazione nel cliente non direttamente collegata alla natura materiale del bene venduto”, vale a dire il livello di servizio offerto in termini di: qualità del prodotto disponibilità del prodotto flessibilità rappresenta un elemento sempre più rilevante per conseguire un vantaggio competitivo 7 Titolo Corso: Logistica Industriale 7 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO: PREMESSA IL SISTEMA LOGISTICO È L’INSIEME DELLE INFRASTRUTTURE, DELLE ATTREZZATURE, DEL PERSONALE E DELLE POLITICHE OPERATIVE CHE PERMETTE IL FLUSSO DEI BENI (E DELLE NECESSARIE INFORMAZIONI) DALLA ACQUISIZIONE DEI MATERIALI ALLA LORO DISTRIBUZIONE AI CONSUMATORI (J. Heskett, R. Shapiro, Harvard Business School) 8 Titolo Corso: Logistica Industriale 8 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO: PREMESSA LA LOGISTICA “CREA VALORE” IN TERMINI DI “SERVIZIO AL CLIENTE”, INTESO COME VALORE DI: TEMPO LUOGO DISPONIBILITÀ DEL PRODOTTO DISPONIBILITÀ DI INFORMAZIONI 9 Titolo Corso: Logistica Industriale 9 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO: PREMESSA OBIETTIVI DELLA LOGISTICA consegnare il prodotto richiesto in tempi coerenti con le esigenze del cliente al minor costo aziendale soddisfare le esigenze del cliente, fornendo il prodotto giusto, nel luogo giusto, al momento giusto, al minor costo possibile 10 Titolo Corso: Logistica Industriale 10 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Modello di Gestione del Sistema Logistico Produttivo “attraverso” le Scorte 11 Titolo Corso: Logistica Industriale 11 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Vantaggi del modello realizza l’indipendenza (l’asincronismo tra i diversi stadi del sistema produttivo logistico) privilegia l’efficienza nell’impiego delle risorse di produzione (produzione a lotti) la gestione dei materiali è regolata dalla gestione delle scorte consente di rispondere rapidamente alla domanda (di prodotti, semilavorati o materiali) prelevando da magazzino, se quanto richiesto è disponibile in giacenza 12 Titolo Corso: Logistica Industriale 12 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Limiti del modello adatto per: una produzione poco diversificata per una domanda stabile nel tempo e facilmente prevedibile (richiede una gestione probabilistica della domanda e delle tempistiche di produzione e rifornimento) per prodotti poco soggetti all’innovazione richiede: scorte di sicurezza per fronteggiare la variabilità 13 Titolo Corso: Logistica Industriale 13 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Limiti del modello rischi: possibili ritardi nel soddisfare le richieste del mercato elevato livello delle scorte di prodotti non richiesti e materiali non utilizzabili necessità di ovviare con trasporti “urgenti” e diseconomici ai ritardi possibile presenza di materiali/componenti (prodotti) obsoleti (inutilizzabili per l’impiego sui prodotti effettivamente richiesti o non vendibili sul mercato) [materiali a bassa rotazione] in sintesi: clienti insoddisfatti e magazzini pieni !!! basso livello di servizio e costi logistici elevati 14 Titolo Corso: Logistica Industriale 14 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Modello di Gestione del Sistema Logistico Produttivo determinato dalla Domanda del Mercato Vantaggi del modello consente di produrre solo ciò che serve quando serve riduce drasticamente il livello delle scorte evita l’obsolescenza (o il deterioramento) di prodotti, semilavorati e materiale non immediatamente vendibili o utilizzabili consente di soddisfare in tempi certi la domanda del mercato (anche se talvolta tali tempi possono essere penalizzati dal punto di vista competitivo) 15 Titolo Corso: Logistica Industriale 15 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Limiti del modello adatto per: una produzione molto diversificata una domanda a forte variabilità di mix per prodotti a rapida innovazione richiede: un avanzato sistema di gestione delle informazioni un buon bilanciamento della capacità produttiva tra i diversi stadi del processo 16 Titolo Corso: Logistica Industriale 16 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved IL SISTEMA LOGISTICO Limiti del modello rischio fondamentale: non riuscire a soddisfare la domanda di prodotto finito nei “tempi di attesa” del mercato 17 Titolo Corso: Logistica Industriale 17 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved Logistica Industriale Da Logistica a Catena Logistica (SUPPLY CHAIN) 18 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA la SUPPLY CHAIN deve: avere la visione completa ed integrata del flusso dei materiali attraverso l’azienda (source make delivery) essere in grado di estendere il controllo oltre i confini aziendali (clienti, fornitori, sistemi logistici e produttivi) rispondere tempestivamente alle richieste ed ai cambiamenti del mercato 19 Titolo Corso: Logistica Industriale 19 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA CAMPO DI AZIONE E AREE DI INFLUENZA per l’efficienza SCEGLIRE E CONFIGURARE LE RISORSE • Definire ed armonizzare gli obiettivi strategici (servizio ai clienti, costi di gestione, capitale investito) • Progettare la SC (mod. log, soluzioni IT, infrastrutture) • APPROVVIGIONAMENTO: Concentrare i volumi d’acquisto (numero fornitori, gamma articoli, lotti d’acquisto) OTTIMIZZARE I PARAMETRI OPERATIVI DELLA SC • PRODUZIONE: Massificare i volumi, ridurre i tempi di set-up, ottimizzare il flusso dei materiali • DISTRIBUZIONE: mezzi di trasporto, ottimizzazione volumi, percorsi di consegna • SCORTE: Gamma articoli, lotti di acquisto / produzione, frequenze approvvigionamento / lotti minimi di vendita MIGLIORAMENTO CONTINUO (COSTI e PRESTAZIONI) • Pianificare prestazioni, risorse, costi • Misurare e controllare sistematicamente prestazioni e risultati • Ripianificare lanciando azioni correttive, migliorare i risultati 20 Titolo Corso: Logistica Industriale 20 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA CAMPO DI AZIONE E AREE DI INFLUENZA: Servizio ai clienti • Informazioni: esaurienti e precise, tempestive, affidabili QUALITA’ DEL SERVIZIO NUOVI PRODOTTI • Consegne: puntuali conformi alle specifiche, esenti da errori, • Prestazioni: orientate alla percezione delle esigenze dei clienti (flessibili e reattive per la soluzione di problemi imprevisti) • Efficienza ed efficacia dei processi di avviamento dei nuovi prodotti (rispetto dei tempi e dei costi - time to market / ramp up time) • Soluzione di problemi imprevisti FLESSIBILITA’ ADATTABILITA’ • Capacità di modificare la SC al mutare delle esigenze del mercato 21 Titolo Corso: Logistica Industriale 21 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA LE RISORSE COINVOLTE INFRASTRUTTURE LOG/IND (investimenti) ASSET OPERATIVI (capitale circolante) KNOW HOW E TECNOLOGIA • Edifici industriali, macchine, attrezzature • Magazzini e mezzi di trasporto • Sistemi informatici • Scorte in ciclo (materiali, semilavorati, prodotti finiti) • Pezzi di ricambio, materiali di consumo • Scorte virtuali (portafoglio ordini, merci in transito, consignment stocks) • Soluzioni logistiche ed informatiche RISORSE UMANE • Personale interno e di aziende partner RISORSE ESTERNE • Accordi strategici di fornitura, collaborazione, • out-sourcing, gestione integrata delle risorse 22 Titolo Corso: Logistica Industriale 22 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA ATTIVITÀ CHIAVE DELLA CATENA LOGISTICA 1. LIVELLI DI SERVIZIO PER IL CLIENTE: • DETERMINAZIONE DEI BISOGNI DEI CLIENTI PER LE VARIE TIPOLOGIE DI PRODOTTI • DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI SERVIZIO • MONITORAGGIO DEI LIVELLI DI SERVIZIO 2. GESTIONE DEI TRASPORTI: • SELEZIONE MODALITÀ DI TRASPORTO • FORMAZIONE DEI CARICHI • DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI TRASPORTO • SELEZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO / MOVIMENTAZIONE 23 Titolo Corso: Logistica Industriale 23 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA ATTIVITÀ CHIAVE DELLA CATENA LOGISTICA 3. GESTIONE DELLE SCORTE: • POLITICHE PER LO STOCCAGGIO DEI MATERIALI • NUMERO, DIMENSIONE E LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI STOCCAGGIO • MIX PRODOTTI NEI PUNTI DI STOCCAGGIO 4. FLUSSI INFORMATIVI E GESTIONE ORDINI / RICHIESTE: • PROCEDURE DI INTERFACCIAMENTO RICHIESTE CLIENTI - SCORTE • METODI DI TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI • REGOLE PER PIANIFICAZIONE / GESTIONE ORDINI 24 Titolo Corso: Logistica Industriale 24 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved DA LOGISTICA A CATENA LOGISTICA DRIVER DEL VANTAGGIO COMPETITIVO LOGISTICO: RIDUZIONE DEGLI SPRECHI RIDUZIONE DELLA VARIABILITÀ DEI PROCESSI CORRETTA GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI OTTIMIZZAZIONE DELL’IMPIEGO DELLE SCORTE 25 Titolo Corso: Logistica Industriale 25 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved Logistica Industriale Le scorte: definizioni, classificazione e finalità 26 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved LE SCORTE: DEFINIZIONI SCORTA: QUANTITÀ DI MERCE CONSERVATA IN MAGAZZINO IN ATTESA DI PARTECIPARE A UN PROCESSO DI TRASFORMAZIONE O DISTRIBUZIONE (Grando, Organizzazione e gestione della produzione industriale, 1995) LE SCORTE SONO UN ELEMENTO ESSENZIALE DEL SISTEMA LOGISTICO ESSE SONO PRESENTI LUNGO L’INTERO FLUSSO FISICO DEI MATERIALI 27 Titolo Corso: Logistica Industriale 27 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved LE SCORTE: CLASSIFICAZIONE Possono essere classificate in base ai seguenti driver: PROVENIENZA Scorte interne Scorte esterne DESTINAZIONE FUNZIONALE Magazzino materie prime Magazzino semilavorati Magazzino prodotti finiti 28 Titolo Corso: Logistica Industriale 28 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved LE SCORTE: CLASSIFICAZIONE Possono essere classificate in base alla FUNZIONE Scorte di transito (pipeline or work in process inventories) Scorte di ciclo (Cycle stock) Scorte Funzionali Scorte di disaccoppiamento (Congestion stock) Scorte per stagionalità (Anticipation inventories) Scorte di sicurezza (safety stock) Scorte speculative 29 Titolo Corso: Logistica Industriale 29 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved LE SCORTE: FINALITÀ … la domanda giusta NON E’ “quali scorte ci occorrono”, MA “…. perché ci occorrono" Efficacia: • Gestire le variabili esterne: − − − − Imprevedibilità dei mercati Affidabilità delle forniture disponibilità dei materiali oscillazioni dei prezzi (scorte speculative) • Gestire le variabili interne − problemi di logistica e di movimentazione interna − colli di bottiglia − fermi macchina Efficienza: • Contenere i costi − costi logistici − investimento in capitale circolante 30 Titolo Corso: Logistica Industriale 30 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved LE SCORTE: FINALITÀ … due esigenze opposte … Assicurare l’esistenza a magazzino dei prodotti finiti o sub assemblati richiesti Uso combinato di metodologie specifiche e di strumenti di gestione delle scorte Contenere al minimo i costi relativi alle scorte 31 Titolo Corso: Logistica Industriale 31 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved PERCHÉ LE SCORTE? 1. motivo intrinseco: (a) i tempi di trasporto non sono nulli (b) acquisto e produzione sono asincroni (c) produzione e vendita sono asincroni 2. motivo economico: le scorte distribuiscono i costi fissi su quantità superiori, consentendo economie di scala nell’acquisto e nella Gestione 3. motivo precauzionale: le scorte riducono i tempi morti tra fasi diverse del processo produttivo, disaccoppiandole 4. motivo di smoothing: le scorte smorzano le oscillazioni naturali del carico produttivo (picchi stagionali), consentendo una produzione più regolare e quindi efficiente 5. motivo speculativo: le scorte consentono l’acquisto di materie prime nei periodi più vantaggiosi 32 Titolo Corso: Logistica Industriale 32 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved LIMITI DELLE SCORTE Le scorte: 1. richiedono strutture e personale dedicato 2. immobilizzano capitale (concetto di costo opportunità) 3. deciderne il livello richiede qualche forma di previsione dell’andamento del mercato 4. rallentano la risposta ai cambiamenti del mercato (prima bisogna vendere le scorte accumulate) 5. nascondono i punti di inefficienza del processo produttivo 33 Titolo Corso: Logistica Industriale 33 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved Logistica Industriale I costi delle scorte e gli indicatori del sistema logistico 34 Titolo Corso: Logistica Industriale © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved I COSTI DELLE SCORTE I COSTI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ DI GESTIONE DELLE SCORTE SONO CLASSIFICABILI IN : COSTI DI RIORDINO COSTI DI MANTENIMENTO COSTI DI STOCKOUT 35 Titolo Corso: Logistica Industriale 35 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved I COSTI DELLE SCORTE I COSTI DI RIORDINO: costi sostenuti per ricostituire la giacenza esaurita. Tale voce di costo è divisa in: − Costo fisso: costi di rilevazione della giacenza e di riscontro rispetto ai livelli predefiniti, costi “amministrativi” correlati alla “chiamata” del materiale verso il fornitore esterno o interno costi correlati al ricevimento e controllo dei materiali in entrata, etc; − Costo variabile: costo di acquisto / costo di produzione della merce Cr A Q v Costo fisso Quantità riordinata Costo variabile unitario 36 Titolo Corso: Logistica Industriale 36 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved I COSTI DELLE SCORTE COSTI DI MANTENIMENTO A SCORTA: − costo finanziario correlato all’immobilizzo del capitale rappresentato dal materiale in giacenza − costi correlati all’esercizio del magazzino (MdO, affitti e/o ammortamenti relativi alle attrezzature, impianti, mezzi di movimentazione, manutenzioni, assicurazioni,energia, etc…); − costi legati all’obsolescenza, al deterioramento della merce… Cm Q (v r h) Livello medio di magazzino Costo variabile unitario Costo finanziario Costo unitario di mantenimento a magazzino 37 Titolo Corso: Logistica Industriale 37 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved I COSTI DELLE SCORTE COSTI DI STOCKOUT: costi indotti dalla mancanza di scorta in magazzino e alla correlata impossibilità di fornire quanto richiesto al cliente interno / esterno Possibili Conseguenze: − mancata produzione − associato a prodotti incompleti − Ri-programmazione − − − − mancata evasione della domanda esterna potenziale perdita del cliente perdita di immagine eventuali penali (costi di back order) d Cs Β p Q u Probabilità di stock out Stima del costo dello stock out (penale) n° cicli di riordino all’anno Titolo Corso: Logistica Industriale 38 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved 38 GLI INDICATORI DEL SISTEMA LOGISTICO INDICE DI ROTAZIONE DELLE SCORTE: Costo del venduto / Valore medio delle scorte GIORNI DI COPERTURA P.F: Valore magazzino prodotti finiti / valore fatturato medio giornaliero GIORNI DI COPERTURA MP: Valore magazzino MP / Valore consumo giornaliero MP 39 Titolo Corso: Logistica Industriale 39 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved GLI INDICATORI DEL SISTEMA LOGISTICO LEAD TIME ( per il mercato): Intervallo di tempo tra l’arrivo dell’ordine e la consegna LEAD TIME (tra clienti interni) Intervallo di tempo tra il lancio dell’ordine e la consegna al reparto “cliente” AFFIDABILITÀ DI CONSEGNA: (Numero di ordini evasi in tempo / Numero totale ordini programmati) x 100 40 Titolo Corso: Logistica Industriale 40 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved GLI INDICATORI DEL SISTEMA LOGISTICO SATURAZIONE SUPERFICIALE DEI MAGAZZINI: (Superficie occupata dai materiali immagazzinati / superficie totale del magazzino) x 100 SATURAZIONE VOLUMETRICA DEI MAGAZZINI: (Volume occupato dai materiali immagazzinati / volume totale del magazzino a filo travi) x 100 41 Titolo Corso: Logistica Industriale 41 © 2014 Francesco Rabajoli - All right reserved