Progetto Sostegno alle Politiche di Ricerca e Innovazione delle Regioni
12 luglio 2011 Roma
SESSIONE B
Politiche di collaborazione tra ricerca e imprese
(Distretti Tecnologici, Poli di Innovazione, Aggregazioni
Pubblico – Privato, ecc.)
Gruppi di Lavoro 1 & 5
Coordinatori: Annaflavia BIANCHI, Tito BIANCHI,
Marco DE MAGGIO
Ministero dello Sviluppo Economico
Premessa
• Le politiche di ricerca e innovazione sono caratterizzate da
condizioni di:
– Incertezza
– Orizzonte temporale molto variabile
– Complementarietà
• La nostra prospettiva pone attenzione allo sviluppo del
territorio, con particolare riferimento alla scala regionale
Come migliorarne la programmazione?
Azioni di
«Intelligence» per le Politiche di R&I delle Regioni
A
Mappatura degli attori e valutazione
intermedia della loro performance
B
Elaborazione di una visione strategica
dello sviluppo tecnologico del
territorio
A
Mappatura degli attori e valutazione
intermedia della loro performance
• Attori: “Intermediari della Conoscenza” organizzati nella forma di
Aggregazioni PP (e.g. Distretti Tecnologici, Poli di Innovazione, Lab PP).
• Obiettivi strategici:
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Imprenditorialità Innovativa;
Integrazione della Ricerca pubblico-privata;
Trasferimento tecnologico;
Servizi di supporto all’Innovazione;
Internazionalizzazione;
Attrazione di capitali;
Valorizzazione del Capitale Umano.
A
Mappatura degli attori e valutazione
intermedia della loro performance
Trend attuale:
creazione e consolidamento
(e.g. distretti tecnologici)
A
Mappatura degli attori e valutazione
intermedia della loro performance
• Analogamente alla politica nazionale del MIUR, le Regioni hanno
creato e finanziato Aggregazioni Pubblico-Privato (Poli, Distretti,
Laboratori, Centri di Competenza e di Trasferimento Tecnologico).
• Emerge la necessità di avviare un processo di monitoraggio e
valutazione periodica della loro attività.
• Tali Politiche potrebbero richiedere interventi di razionalizzazione
attraverso processi di selezione e aggregazione, a cui la valutazione
intermedia può fornire un significativo contributo.
A
Mappatura degli attori e valutazione
intermedia della loro performance
B
Elaborazione di una visione strategica
dello sviluppo tecnologico del territorio
A cosa serve il foresight tecnologico?
• per costruire una visione strategica condivisa che indirizzi le
azioni dei soggetti che hanno partecipato verso gli obiettivi
individuati insieme
– poche Regioni lo hanno fatto, si tratta di un esercizio di complessa
gestione e che richiede un investimento
• cosa ne è stato tratto?
– selezionare priorità tecnologico/settoriali su cui concentrare le risorse
– individuare criticità tecnologiche specifiche per ciascun settore su cui
sia necessario elaborare strategie di collaborazione
B
Elaborazione di una visione strategica
dello sviluppo tecnologico del territorio
Come si fa un foresight tecnologico?
• un attore determinato che traina
• ricorso ad esperti, ma partecipazione diretta dei soggetti portatori di
interessi
• chiamata a raccolta dei partecipanti (pochi esperti selezionati topdown, o approccio partecipativo bottom up)
• destinazione di risorse finanziarie e umane, uso degli strumenti di
prospettiva (scenari, Delphi, ecc.)
• impegno a percorrere tutto il piano di lavoro
• presentazione per validazione e appropriazione dei risultati alla
comunità
A
Mappatura degli attori e valutazione
intermedia della loro performance
?
Con riferimento alla tua Amministrazione,
cosa occorrerebbe per svolgere la valutazione della
performance degli “Intermediari della conoscenza”
nell’ambito delle politiche di collaborazione tra ricerca
e imprese?
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Politiche di collaborazione tra ricerca e imprese