PERIODICO A CURA DELLA BANCA DI BEDIZZOLE TURANO VALVESTINO Numero 70 Gennaio-Febbraio 2015 Anno XIII sottotraccia NOI CON VOI 6/7 8 4 13 Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia Speciale Crociera Mare Terza Età da 120 anni insieme Correva l’anno... Celebrazioni 120° Anniversario BCC Il programma delle iniziative sociali Marzo – Giugno w w w Le nuove Obbligazioni Sorriso . b e d i z z o l e . b c c . i t Giorgio Venturini noi con voi soci Direttore Generale Si è da poco chiuso l’esercizio 2014, e per la BCC, non solo è tempo di valutare i consuntivi dell’anno trascorso, ma anche di programmare gli obiettivi di sviluppo e le azioni per il corrente anno. Rimandando al prossimo numero di aprile, le prime indicazioni sui risultati di bilancio in vista dell’assemblea dei Soci, siamo già in grado di fornire alcune indicazioni su quelli che sono stati i risultati dell’attività commerciale della banca nel 2014 e quali le attese del prossimo futuro. L’anno passato ha segnato per la nostra BCC un punto di svolta nella propria attività, come risposta alla domanda di credito che, sebbene registri alcuni segnali incoraggianti sul fronte del mercato dei mutui, rimane ancora frenata dalla situazione di stagnazione economica che interessa l’intero sistema Paese e, non di meno, il nostro territorio di competenza. Se per la precisa vocazione che ci caratterizza come cooperativa locale, la concessione di credito e la raccolta del risparmio a famiglie e piccole e medie imprese, rimangono centrali nelle nostre politiche di sviluppo, l’impegno della BCC nel trascorso 2014 si è gioco forza focalizzato in misura più intensa sull’allargamento del sistema di offerta di servizi alla clientela, sia nel campo del risparmio, che della previdenza, non trascurando i servizi di banca elettronica e di monetica, e i risultati in tal senso, sebbene riteniamo ci siano ancora notevoli spazi di miglioramento, sono stati davvero interessanti. L’ampliamento della gamma di prodotti proposti sul fronte della settore previdenza ha segnato nello scorso esercizio un significativo incremento dei volumi che rispetto al 2013 risultano più che triplicati, con prospettive che per il 2015, grazie anche alla costante azione formativa sui nostri collaboratori di sportello sul fronte della consulenza, sono di una ulteriore crescita. Cresce anche se meno intensamente, il dato sul risparmio amministrato della clientela (Fondi di investimento, SICAV), ma per un aspetto temporale: l’ampliamento della gamma di offerta dei prodotti che sono stati messi a disposizione di soci e clienti nell’ultimo scorcio del 2014, accanto a quelli più tradizionali offerti direttamente dalla BCC, ci inducono a prevedere un incremento più marcato nel corrente anno. Particolare attenzione è stata riservata dalla BCC ai servizi della cosiddetta Banca Elettronica, ovvero tutti i servizi che intendono facilitare l’operatività della clientela mediante l’utilizzo di piattaforme elettroniche. Negli ultimi anni si è assistito ad una diffusione virale della tecnologia digitale che ha pervaso tutti gli aspetti della vita degli italiani, da quando al risveglio controllano le notifiche sul cellulare a quando scelgono il ristorante per la cena sulla base delle opinioni condivise dagli altri utenti sulla Rete. Persino la politica e la pubblica amministrazione scelgono i social media per veicolare i propri messaggi al grande pubblico. L’ingresso degli italiani nel mondo digitale è stato prorompente – come ci dice una recente ricerca Deloitte - ad oggi sono 25 milioni gli italiani online. Con una crescita di circa 4,5 milioni negli ultimi 5 anni (+17%), il nostro paese è diventato uno dei primi al mondo per utilizzo di Smartphone e Tablet e il primo in Europa. La nostra BCC rimane per scelta e vocazione una banca che mette al centro la relazione, ma questo non ci limita, anzi ci ha stimolato a fornire servizi che rispondano alle esigenze di una sempre più grande fetta della nostra clientela. Ad oggi la BCC conta già circa 5.700 utenze di home banking, con crescite che nel corso degli ultimi tre anni sono sempre state a due cifre percentuali. Novità di questo 2015 che aiuterà una ancora più una rapida diffusione di questo strumento, la nuova app del RELAX BANKING, che consente davvero di avere la “BCC in tasca” tramite l’utilizzo di un comune smartphone. Per concludere un accenno sulla monetica, carte di credito e bancomat, che cresce in maniera importante con la BCC che conta ad oggi un pacchetto di circa 8.200 carte bancomat e circa 9.000 tra le varie tipologie di carte di credito. Numeri che ci dimostrano la capacità della nostra BCC di “stare sul mercato” e di adattarsi al presente, ampliando i propri spazi di attività e servizio, senza imporre prodotti ma cercando di rispondere al meglio alle esigenze che di tempo in tempo ci vengono dalla clientela. Il tutto coniugato con le caratteristiche che da 120 anni, ci rendono differenti. 2 SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Renata Zecchi noi con voi soci Il Presidente Gentili Soci, gli incontri con i Soci svolti dal mese di novembre 2014 sul nostro territorio si stanno concludendo registrando una positiva partecipazione anche in termini numerici. Ribadisco che questa esperienza di confronto e ascolto che ci ha coinvolto e impegnato come Consiglio di Amministrazione in questi mesi, si è rivelata davvero preziosa e arricchente, confermando la sensazione di una compagine sociale sempre più attenta e desiderosa di essere informata. Chiunque ha avuto modo di partecipare agli incontri organizzati con i Soci sul territorio, ha avuto poi la possibilità di verificare il clima propositivo delle riunioni, di come il Socio BCC intende essere partecipe e proattivo nella vita della propria cooperativa e di dare il proprio contributo. In altre parole di come il Socio “ci tenga” alla sua BCC, e si senta di condividere le sorti della propria banca. Allo stesso modo i primi dati consuntivi dell’esercizio 2014, quelli relativi alla dinamica della compagine sociale ci restituiscono l’immagine di una realtà dinamica e capace di attrarre l’interesse di nuovi clienti e Soci, in larga parte soci e socie giovani. A dicembre 2014, la compagine sociale BCC ha infatti toccato le 2.609 unità. Nel corso dell’anno sono stati ammessi ben 246 nuovi Soci, con un incremento del 9 %, il triplo della crescita media delle BCC italiane che si attesta oggi al 3 % annuo. Cresce la presenza femminile (solo nel 2014, sono entrate 75 nuove socie) che a fine anno tocca il 19 % dell’intera compagine sociale, praticamente un socio su 5 è donna, nel 2006 erano 1 su 10. L’impegno verso i giovani Soci continua a raccogliere frutti: i giovani Soci under 30 sono in crescita e rappresentano circa il 12 % dell’intera compagine sociale, mentre se consideriamo quelli fino a 45 anni, la percentuale sale a oltre il 35 %. Ultima nota importante da sottolineare, le filiali di più recente apertura hanno incrementato la propria comunità di soci, in qualche caso raddoppiandola, segno di un interesse verso la nostra cooperativa che va oltre le piazze storiche. Le due premesse in apertura vogliono introdurre alcune riflessioni anche a margine della discussione che ha seguito la notizia di una possibile riforma delle Banche Popolari e, quella paventata, del Credito Cooperativo. Come sperimentiamo quotidianamente, fare parte della compagine sociale di una banca di credito cooperativo significa essere parte di una realtà molto più complessa di quello che qualcuno vuole rappresentare con facili semplificazioni. Una realtà viva e articolata che affonda le proprie radici nelle comunità territoriali e sociali (attenzione quindi a toccare queste radici perché le conseguenze potrebbero essere più invasive di quanto si creda). Essere socio di una BCC, non si riduce a possedere una quota azionaria. Non significa neanche possedere una fidelity card, una carta sconti e premi, ma vuol dire farsi coinvolgere in una realtà che offre servizi e agevolazioni, ma che crea anche relazioni e opportunità sul territorio in una logica più ampia di quella del semplice dare e avere, una realtà che chiede di essere sollecitata e vissuta. Per far sì che ciò avvenga concretamente e non rimanga solo un bel concetto, da tempo questa BCC sta lavorando per diventare “la Banca del Socio”. Tornando a quanto scritto in apertura, stiamo lavorando affinché il Socio si senta di condividere sempre di più le sorti della propria banca, sentendosi la responsabilità e l’orgoglio di questa appartenenza. Lo sta facendo creando condizioni e servizi speciali che permettano di operare sempre più assiduamente (sarebbe bello scrivere esclusivamente) con la propria BCC; lo fa ascoltando la voce dei suoi Soci (tramite la Consulta Soci, gli incontri sul territorio, e recentemente tramite il questionario di soddisfazione) e rendendosi sempre più disponibili al dialogo e all’ascolto; lo fa organizzando eventi e occasioni di incontro e di informazione per le più diverse tipologie di Socio; lo fa infine garantendosi un futuro lavorando sulle nuove generazioni. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio 3 2015 Celebrazioni 120° Anniversario BCC noi con voi soci Il programma delle iniziative sociali Marzo – Giugno 5 Marzo 2015 Incontro dedicato ai nuovi Soci Sede di Bedizzole 2 Aprile 2015 – Iniziativa Culturale Socie BCC Vicenza - Mostra Linea d’Ombra “Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh” e visita della Città Maggio 2015 Iniziativa di Primavera - Soci Artigiani e Agricoltori Visita alla Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori Base di Rivolto (UD) Aprile 2015 Assemblea Generale dei Soci 1 giugno – 13 giugno 2015 Iniziativa Soggiorno Mare Bellaria – Hotel Gambrinus **** 20 - 27 giugno 2015 Crociera del 120° Anniversario Mediterraneo Orientale Costa Mediterranea Trieste Spalato Dubrovnik Kotor Corfù Argostoli/Cefalonia 4 SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Vicenza e la Mostra Tutankhamon Caravaggio e Van Gogh 2 Aprile 2015 MOSTRA LINEA D’OMBRA Tutankhamon Caravaggio Van Gogh La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento. Vicenza, Basilica Palladiana 24 dicembre 2014 - 2 giugno 2015. Giovedì 2 aprile 2015 Questo progetto espositivo si compone di 115 opere, suddivise in sei sezioni di carattere tematico. A essere raccontata sarà l'immagine della sera e della notte nell'intera storia dell'arte, partendo dagli Egizi per giungere fino alle esperienze pittoriche più recenti. La prima sezione, con la presenza di reperti e statue egiziane rinvenute all'interno delle piramidi, intende soffermarsi sul senso della notte eterna e spirituale. Nel percorso si ritroveranno opere di artisti quali Giorgione, Caravaggio, Tiziano, Tintoretto, Poussin, Rembrandt, Turner, Friedrich fino a Monet, Pissarro, Van Gogh. La penultima sezione entrerà nel pieno Novecento, dove in una ampia sala verranno disposti alcuni dei grandi della seconda parte del secolo, da Morris Louis a Noland a Rothko. Infine, la sesta e ultima sezione sarà un riassunto di tutti i temi affrontati e le opere indimenticabili si succederanno, da Luca Giordano a Bacon, da Gauguin a Cézanne, da Van Gogh a Caravaggio. Per una chiusura che lascerà con il fiato sospeso. PROGRAMMA Nell’ambito delle celebrazioni per il 120° anniversario di nascita, la BCC propone l’iniziativa culturale riservata alle Socie BCC che prevede la visita alla città di Vicenza e alla mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh – La sera e i notturni, dagli egizi al Novecento”, nella giornata di: La giornata si svolgerà secondo il seguente programma: • ritrovo e partenza alle ore 8.00 da Piazza Europa a Bedizzole con bus; • Arrivo a Vicenza, incontro con la guida, visita guidata della mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh” • Pranzo; • Visita guidata del Santuario di Monte Berico e della città di Vicenza; • Rientro e arrivo a Bedizzole in Piazza Europa in serata. QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER LA SOCIA BCC: Euro 33,00 QUOTA EVENTUALE ACCOMPAGNATRICE(salvo disp. Posti) : Euro 66,00 MODALITà E TERMINI DI ISCRIZIONE: Le iscrizioni si riceveranno da mercoledì 11 febbraio 2015 presso tutti gli sportelli della Banca di Bedizzole Turano Valvestino previa compilazione del modulo di prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili e comunque non oltre mercoledì 11 marzo 2015. L’iniziativa verrà effettuata al raggiungimento di un numero minimo di 45 adesioni. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio La città di Vicenza Il 15 dicembre 1994, Vicenza è stata inserita nella lista dei beni "patrimonio dell’umanità", ricca di opere realizzate dal famoso architetto Andrea Palladio che hanno esercitato una forte influenza sulla storia dell'architettura, dettando le regole dell'urbanesimo nella maggior parte dei paesi europei e del mondo intero. La città è quindi uno dei siti UNESCO che possiedono il maggior numero di monumenti protetti: ben 47, anche se l’intero centro storico della città, modellato dal genio del Palladio, è considerato, a pieno titolo, "patrimonio dell’umanità". Santuario di Monte Berico Le origini del Santuario di Monte Berico sono legate alle due apparizioni della Madonna a Vincenza Pasini: la prima del 7 marzo del 1426, la seconda del 1 agosto 1428. La Madonna prometteva la fine della peste e chiedeva che in quel luogo le fosse dedicata una chiesa. Così nel 1428, in pochi mesi, sorse la prima chiesetta tardogotica e un piccolo cenobio per ospitare una comunità religiosa dedita all'accoglienza dei pellegrini. Dopo un breve periodo in cui la chiesa era governata dai frati di Santa Brigida, il complesso fu affidato ai Servi di Maria (1435), tuttora custodi del santuario. 5 noi con voi soci Iniziative Socie BCC 2015 soci noi con voi Crociera del 120° Anniversario Costa Mediterranea dal 20 al 27 Giugno 2015 Trieste Spalato Dubrovnik Kotor Corfù Argostoli/Cefalonia Nell’ambito del programma delle celebrazioni per il 120° Anniversario di costituzione della Banca, la BCC, in collaborazione con l’Agenzia Ocean Viaggi, propone una speciale iniziativa sociale estiva riservata ai Soci della BANCA DI CREDITO COOPERATIVO. Trattasi di una crociera nel Mediterraneo Orientale su COSTA MEDITERRANEA - che si svolgerà nel periodo: dal 20 al 27 giugno 2015 PROGRAMMA 1° giorno Ore 07.00 Ritrovo e partenza da Piazzale Europa - Bedizzole con pullman granturismo. Sosta per visita esterna ai Castelli di Miramare, Duino successivamente arrivo a Trieste e imbarco. Pranzo a Bordo - Nel pomeriggio visita guidata della città di Trieste. 2° giorno Spalato: Pomeriggio Passeggiata nel cuore di Spalato. 3° giorno Kotor Montenegro: Mattina tour con guida. 4° giorno Cefalonia Grecia: Pomeriggio giro panoramico di Cefalonia e delle sue spiagge. 5° giorno Corfù Grecia: Mattino Visita guidata alla scoperta di Corfù. 6° giorno Dubrovnik: Mattino Passeggiata centro storico. 7° giorno Trieste: Mattina escursione a Portorose. Pranzo a Bordo e Pomeriggio escursione a Lubijana 8° giorno Ore 10.00 sbarco. Durante il percorso di rientro panoramico via Riviera del Brenta con le tipiche ville Venete e possibile sosta a Villa Pisani di Stra. Tutti i pasti verranno consumati a bordo (dal Pranzo del 1° giorno alla 1° colazione del 8° giorno). LA NAVE COSTA MEDITERRANEA - Bella, affascinante, raffinata in ogni suo dettaglio,Vi porterà alla scoperta del meraviglioso Mar Mediterraneo. Preparati a vivere un viaggio all’insegna di eleganza, relax e divertimento avvolti dalla magica atmosfera del mare e di quei palazzi italiani del ‘600/700 che hanno ispirato gli arredamenti di questo gioiello del mare. Se state cercando uno spazio tutto Vostro dove ammirare albe splendenti e magici tramonti, non dovrete far altro che rimanere nella Vostra cabina e godervi il mare dai uno dei 742 balconi che troverete su Costa Mediterranea. Un angolo di intimità da cui potrete guardare porti, avvicinarsi e scomparire all’orizzonte, sorseggiando calde tazze di caffè o dissetanti cocktails. La nave è da ritenersi bella dentro dal teatro al casinò dalla hall centrale allo shopping center per finire con lo sport e il relax, palestra e piscine per essere e per benessere, non ultimi i sontuosi ristoranti ove consumare con un servizio impeccabile tutti i pasti in modo tradizionale o a self service. Una grande nave, ma non enorme, fatta per privilegiare il servizio. Lunga 292 metri e larga 60 metri la COSTA MEDITERRANEA ha una capacità di 2.680 ospiti e una velocità di crociera 22 nodi.Tutte le 1.057 cabine sono dotate di TV satellitare, minibar, cassaforte, Radio, Phon, aria condizionata, room service 24 ore su 24 ore. All’interno 4 ristoranti di cui il Ristorante Club a pagamento su prenotazione - 11 Bar di cui un Wine Bar - sigar Lounge. 4 Piscine di cui una con copertura semovente - scivolo acquatico Toboga - piscina baby -4 vasche idromassaggio - percorso jogging esterno di 120mt. Campo polisportivo - Ischia SPA Centro benessere su 2 piani con palestra - sale trattamenti - saune - bagno turco - solarium UVA.Teatro su 3 piani - Casinò - Discoteca -Internet Point - Biblioteca -Galleria shop - Mondo Virtuale - Cappella - Ambulatorio con assistenza medica. QUOTA DI PARTECIPAZIONE ONNICOMPRENSIVA (min. 40 partecipanti): COMPRENSIVA DI TUTTE LE ESCURSIONI, ONERI DI SERVIZIO, TASSE PORTUALI, ASSICURAZIONI, BEVANDE 13 BOTTIGLIE DI ACQUA A CABINA - Quota in CABINA CON BALCONE a persona: € 1.250,00 - Quota in CABINA ESTERNA con vista parzialmente ostruita a pers.: € 1.190,00 - Quota in CABINA INTERNA a persona € 1.100,00 - Quota forfettaria RAGAZZI 0-18 non compiuti (disp. limitata soggetta a disponibilità) Comprensiva degli oneri di cui sopra, nonché di transfer ed escursionI € 350.00 - Sconto 3/4 letto adulti (disp. limitata): - Supplemento cabina singola - 20% + 60% BONUS SOCIO BCC SPECIALE 120° ANNIVERSARIO € 120,00 SCONTO “PRENOTA PRIMA”: SE PRENOTI ENTRO IL 31 GENNAIO 2015 SCONTO DI ULTERIORI 100 EURO A PERSONA ADULTA SULLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE. SE PRENOTI ENTRO IL 28 FEBBRAIO 2015 SCONTO DI ULTERIORI 50 EURO A PERSONA ADULTA SULLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE DOCUMENTI RICHIESTI: per il viaggio in oggetto, agli adulti ed ai minori - cittadini italiani - è chiesta la carta d’identità (senza timbro di proroga) o il passaporto individuale, in corso di validità. N.B. si segnala che anche i minori dovranno essere muniti di un documento d’identità individuale, riportante, inoltre, i nomi dei genitori. (Pertanto, l’eventuale iscrizione sui passaporti dei genitori non costituisce documento valido). MODALITA’ E TERMINI DI ISCRIZIONE Le iscrizioni si raccoglieranno a partire da lunedì 15 dicembre 2014 presso gli sportelli della Banca di Bedizzole Turano Valvestino fino ad esaurimento dei posti disponibili previa compilazione del modulo di prenotazione. Nel caso di disdetta, verrà addebitata una penale di annullamento secondo le condizioni generali di contratto. L’iniziativa verrà effettuata al raggiungimento di un numero minimo di 40 partecipanti adulti. PER OGNI RICHIESTA DI CHIARIMENTO SU PRENOTAZIONI, CONDIZIONI, TRATTAMENTO, DAL LUNEDI’ AL SABATO è DISPONIBILE NELLE SUE AGENZIE DI • CASTIGLIONE D/S (0376/638054) • LONATO (030/9131461) • SALO’ (0365/522484) • DESENZANO (030/9911970) • SIRMIONE (030/9906360) • BRESCIA (030/43474) • MONTICHIARI (030/9981483) dove sono disponibili le “Condizioni generali di contratto di vendita di pacchetti turistici” a norma dell’art. 35 del CODICE DEL TURISMO, e un opuscolo specifico sulle crociere. 6 SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Soggiorno Mare soci Bellaria noi con voi dal 1º al 13 Giugno 2015 Hotel Gambrinus Tower Resort Nell’ambito del programma delle celebrazioni per il 120° Anniversario di costituzione, la Banca di Bedizzole Turano Valvestino organizza, in collaborazione con l’agenzia Bignami Viaggi di Brescia, un soggiorno nella località turistica della Riviera Adriatica di Bellaria presso l’Hotel Gambrinus Tower Resort ****. QUOTA PARTECIPAZIONE SOCIO E ACCOMPAGNATORE - - - - La struttura si trova sul principale viale che porta al mare, a meno di 5 minuti a piedi dal centro - pedonale di Bellaria-Igea Marina. Un breve passaggio privato (circa 30 metri), che non richiede - attraversamenti stradali, collega direttamente la struttura alla spiaggia. Da anni gestita con cura a - conduzione familiare, assicura un soggiorno confortevole e rilassante, garantendo una cucina molto - curata e offrendo agli ospiti 3 piscine, di cui una riscaldata, idromassaggio, zona solarium con lettini, - piccolo centro benessere con sauna e bagno turco, un bar interno ed uno presso la piscina, spazio per giochi di carte, sala lettura, sala tv con abbonamento sky, rivendita di giornali. Nel periodo di soggiorno verranno organizzati intrattenimenti serali in hotel. Quota di partecipazione in camera doppia “SUPERIOR” con balcone – vista mare lat. (a persona) € 830,00 Supplemento in camera doppia “SUPERIOR” con balcone – vista mare front. (a persona) disp.lim. € + 60,00 Riduzione per camera doppia “COMFORT” con balcone – senza vista mare (a persona) € - 50,00 Supplemento per camera doppia USO SINGOLA con balcone – senza vista mare € + 170,00 Supplemento per camera doppia USO SINGOLA con balcone – vista mare laterale € + 210,00 Quota bambini 0-24 mesi (al giorno) € 10,00 Riduzione bambini 3-5 anni - 50 % Riduzione bambini 6-12 anni - 30 % Assicurazione facoltativa contro le penalità di annullamento (€ 50,00 a persona – da richiedere al momento dell’iscrizione). BONUS SOCIO BCC SPECIALE 120° ANNIVERSARIO 2015 (coniuge e/o accompagnatore esclusi): • Riduzione di Euro 100,00 per il Socio di età compresa tra i 60 e 70 anni (nato tra il 01/01/1945 e il PROGRAMMA 31/12/1955) • Riduzione di Euro 300,00 per il Socio con oltre 70 anni (nato anteriormente al 31/12/1944). Lunedì 1° giugno: ritrovo dei partecipanti a Bedizzole - Piazza Europa - per le ore 7.45; partenza alle ore 8.00 con pullman GT verso la Riviera Romagnola con sosta lungo il LA QUOTA COMPRENDE percorso; arrivo a Bellaria per il pranzo. Sistemazione nelle camere riservate e - Trasferimento di andata e ritorno, con pullman gran turismo, da Bedizzole a Bellaria; - Soggiorno di 12 notti presso l’Hotel Gambrinus Tower Resort (4 stelle centrale), con sistemazione nella camera inizio del soggiorno. 2° - 11° giorno: Soggiorno balneare a Bellaria presso l’Hotel Gambrinus Tower Resort****, con trattamento di pensione completa, con buffet di antipasti e verdure, servizio al tavolo e scelta tra 6 primi piatti, 6 secondi piatti, 6 dessert/frutta e bevande ai pasti. Sabato 13 giugno: Dopo la prima colazione inizio del viaggio di ritorno a Bedizzole con arrivo previsto in tarda mattinata. SISTEMAZIONE ALBERGHIERA prescelta; - Assistenza di accompagnatrice specializzata dell’agenzia, a totale disposizione del gruppo dal primo all’ultimo giorno; - Trattamento di pensione completa (dal pranzo del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno) con servizio al tavolo e scelta tra 6 tipi di primi, 6 tipi di secondi, 6 tipi di dessert/frutta, buffet di antipasti e verdure; - Bevande ai pasti: acqua, vino, birra, bibite varie a volontà; - Intrattenimenti serali in hotel, tornei di carte e bocce; - Servizio spiaggia con teli mare, ombrelloni e lettini (un ombrellone + una sdraio ed un lettino per ogni camera); - Assistenza infermieristica specializzata a domicilio presso l’hotel (1 ora ogni mattina); - Assicurazione sanitaria–bagaglio base; - Gadget per premi ai tornei; - Facchinaggi in hotel all’arrivo e alla partenza; - Borsello viaggio per ogni partecipante adulto. POSIZIONE: l’Hotel Gambrinus Tower Resort (4 stelle, centrale) si trova sul principale viale del mare, a meno di 5 minuti a piedi dal centro pedonale di Bellaria Igea Marina. Un breve passaggio LA QUOTA NON COMPRENDE privato, immerso nel verde, lo collega direttamente alla spiaggia prospiciente. - Mance ed extra in genere; DOTAZIONE e SERVIZI: l’hotel dispone complessivamente di 80 camere, semplici ma funzionali, tutte con balcone, aria condizionata, bagno con vasca o doccia, asciugacapelli, TV satellitare, telefono, mini bar (consumazioni a pagamento), cassaforte, connessione internet WiFi. Le camere complessivamente si dividono in tre categorie: “camere comfort” (situate al 2° e 3° piano, senza alcuna vista, in quanto limitata dai palazzi vicini), “camere superior” (uguali alle camere comfort ma situate al 4°, 5° e 7° piano, con vista mare laterale o frontale), “camere deluxe” (vendute solo per brevi periodi, sono situate al 6° piano, con vista mare laterale o frontale, dotate di nuovi arredi e pavimenti in legno). A disposizione degli ospiti 3 piscine, di cui una riscaldata, idromassaggio, zona solarium con lettini, piccolo centro benessere con sauna e bagno turco, un bar interno ed uno presso la piscina, spazio per giochi di carte, sala lettura, sala carambola, sala tv con sky, rivendita giornali. Nel periodo di soggiorno verranno organizzati intrattenimenti serali in hotel. RISTORANTE: l’ospitalità all’Hotel Gambrinus Tower Resort si distingue anche per i piaceri della buona tavola con ricchi buffet a colazione ed invitanti menu a pranzo e cena, con scelta fra 6 tipi di primi, 6 tipi di secondi e 6 tipi di dessert/frutta (scelta da definire la sera prima, al momento della cena). I pranzi e le cene sono serviti “al tavolo”, gli antipasti e le verdure sono a buffet. Nel periodo del soggiorno è prevista una cena con grigliata di carne o di pesce presso la brasserie dell’hotel. Per chi lo desidera, l’adiacente pizzeria-piadineria è sempre disponibile come alternativa (senza supplemento) a pranzo e cena. - Assicurazione facoltativa contro le penalità di annullamento (da richiedere al momento dell’iscrizione al costo di Euro 50,00 a persona); - Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”. MODALITà E TERMINI DI ISCRIZIONE Le iscrizioni si riceveranno da lunedì 23 febbraio 2015 presso tutti gli sportelli della Banca di Bedizzole Turano Valvestino fino ad esaurimento dei posti disponibili e comunque non oltre lunedì 20 aprile 2015 previa compilazione del modulo di prenotazione. (N.B.: I posti sul pullman verranno assegnati in base all’ordine di prenotazione). L’iniziativa verrà effettuata al raggiungimento di un numero minimo di 35 partecipanti adulti. Si informa inoltre che, in caso di disdetta, verranno addebitate le seguenti penalità sulla quota: • Nessuna penale fino a 21 giorni dalla partenza • 15% per annullamenti comunicati in un periodo compreso tra 20 e 16 giorni dalla partenza, • 30% per annullamenti comunicati in un periodo compreso tra 15 e 10 giorni dalla partenza • 50% per annullamenti comunicati in un periodo compreso tra 09 e 05 giorni dalla partenza • 70% per annullamenti comunicati in un periodo compreso tra 04 e 01 giorni dalla partenza • 80% per annullamenti comunicati il giorno stesso della partenza o per mancata presentazione alla partenza Nessun rimborso è previsto per chi decidesse di interrompere il soggiorno anticipatamente PER OGNI RICHIESTA DI CHIARIMENTO SU PRENOTAZIONI, CONDIZIONI E TRATTAMENTO, DALLE ORE SPIAGGIA: di fronte all’hotel si trova l’ampia spiaggia riservata, comodamente raggiungibile tramite 9.30 ALLE ORE 12.30, DAL LUNEDI’ AL VENERDI’, E’ DISPONIBILE UNA LINEA TELEFONICA DEDICATA AL un breve vialetto privato (circa 30 m.). Di sabbia fine, curatissima, è dotata di servizio ombrelloni, NUMERO 030/2898476 - AGENZIA BIGNAMI VIAGGI DI BRESCIA, REPARTO GRUPPI. lettini, teli mare, cabine spogliatoio, docce, servizi igienici, assistenza di bagnino ad orari fissi, bar. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio 7 120 Anniversario Correva l’Anno 1940 - 1945 noi con voi soci di Alberto Comini La cassa rurale al tempo della guerra Nei verbali delle Casse Rurali le intense cronache degli eventi tra il 1940 e il 1945 La ricorrenza del 120° anniversario della nascita della Banca di Bedizzole Turano Valvestino costituisce una preziosa occasione per riscoprire alcuni avvenimenti e persone che hanno segnato la storia della Cassa Rurale nei suoi tre secoli di vita. Riscopriamo in questo numero, la memoria di un particolare periodo del secolo scorso, componendo dall’archivio storico della banca un collage di estratti dei verbali delle assemblee sociali negli anni che segnano il secondo conflitto mondiale. E’ la cronaca scritta dell’assemblea generale dei Soci del 19 marzo dell’anno 1941, XIX dell’Era Fascista come ci ricorda in apertura il libro verbali, a restituirci il clima di un conflitto appena iniziato, di cui non si percepiscono ancora le conseguenze. “E prima di chiudere la nostra breve relazione – riporta il verbale - vi invitiamo a mandare il nostro augurale ai camerati ed ai soci che in terra mare e cielo vigilano in armi per la prossima vittoria della nostra causa che è quella della civiltà”. Sono trascorsi solo tre anni, siamo nell’assemblea dei Soci del Soci del 10 aprile 1944, in un contesto che si è già tragicamente palesato, quando il Presidente della Cassa Rurale di Bedizzole comunica ai 48 soci presenti come i risultati di bilancio 1943 siano “da ritenersi senz’altro soddisfacenti specialmente se si tiene conto delle difficoltà attuali che incontrano le aziende di credito nello svolgimento delle loro attività, difficoltà dovute certamente al momento economico attuale pieno di incertezze e particolarmente teso nel clima della guerra in corso. Malgrado gli avvenimenti tristi e dolorosi che hanno gettato il Paese nel marasma attuale, possiamo affermare ad onore della nostra istituzione, dei suoi soci e della nostra clientela dei depositanti che nessun perturbamento eccezionale si è verificato nella nostra attività. (…) Difatti i depositi fiduciari, anziché subire una diminuzione, come si è verificato in molti settori bancari in effetto della eccezionale richiesta di rimborsi succeduta agli avvenimenti dell’8 settembre [8 settembre 1943 data dell’Armistizio], sono rimasti stazionari. E’ superfluo qui parlare di fiducia dei depositanti della nostra Società. E’ più esatto parlare invece della coscienza matura dei nostri risparmiatori rurali”. pace, di fratellanza, di concordia. I rurali lavoratori pazienti e fedeli di questa terra martoriata sono più di ogni altro ceto, capaci di raccogliersi a meditare, così come nel silenzio maestoso delle campagne e delle valli, seguendo giorno per giorno le evoluzioni delle stagioni, dei venti e delle tempeste, sanno attendere e sopportare la mala sorte e tornano a seminare anche dopo che l’uragano ha disperso il frutto del loro sudore e della loro fatica”. Con ben altro spirito si svolge l’assemblea sociale del 22 aprile 1946 che apre una nuova stagione nella vita del Paese e della Cassa Rurale, “La nostra Assemblea ordinaria (…) ci trova quest’anno riuniti in particolari condizioni di spirito e di cose. La terribile guerra è finita e gli uomini cercano la via della concordia e della reciproca comprensione per iniziare l’opera immane della ricostruzione che impegna in un comune divere gli individui e le istituzioni. Abbiamo ben presenti nei nostri cuori le sofferenze e i lutti patiti. I rurali, gli agricoltori cioè di qualunque categoria sentono e vivono più direttamente di ogni altro ceto questa situazione. (…) La nostra Cassa Rurale ed artigiana si ripresenta ai suoi soci in questa assemblea come facente parte naturale di quel vasto movimento della cooperazione del credito che nel periodo della guerra e nell’euforia travolgente del dopo guerra fino ad oggi, preme aver perduto la ragione d’essere. Molti, ci consta, si sono spesso domandati se sarebbe mai ritornato il momento in cui l’azione della Cassa rurale nuovamente utile e necessario. Signori Soci, il tempo della Cassa Rurale ritorna. Il denaro non circola più come anni or sono. La città ha esaurito tutto, i monti di pegno sono affollati, i commerci e gli scambi non si riprendono e la gente non compra più nella borsa di alcun colore perché non ha più denaro e non ne trova più. Per trovarlo deve poter lavorare e per lavorare occorre il credito che finanzia e anticipa capitali”. Oggi come ieri. L’assemblea sociale del 2 aprile 1945 ci rimanda ancora di più il sentimento che caratterizza quelle convulse giornate della storia italiana: “Nel presentare alla Vostra Approvazione il Bilancio della nostra Cassa Rurale, il Consiglio si rende sicuro interprete dei sentimenti di tutti i Soci, raccogliendo il pensiero sulle dolorose vicende che in questa decorsa annata, e più atrocemente in questi ultimi giorni, hanno gettato nella più sconsolante dolore migliaia di famiglie della nostra terra bresciana, che il turbine travolgente della guerra ha lasciato senza tetto e nel lutto. Ci ritroviamo così qui nuovamente riuniti dopo cinque anni di guerra e quasi lo scopo puramente amministrativo della nostra Assemblea impallidisce di fronte al maggior bisogno che sentiamo vivo nell’animo di essere tutti vicini, protesi in un incontenibile desiderio di 8 SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Immaginare il futuro e realizzarlo: possibile solo quando la fortuna poggia su solidi principi Da Salò, il rappresentante della Consulta Soci Bcc Andrea Calubini racconta il suo percorso di vita, intrecciato tra lavoro e famiglia, sogni e obiettivi raggiunti Quando parla di sé, Andrea Calubini parla della sua famiglia, del suo lavoro e del suo “paradiso”, il lago di Garda. Rappresentante della zona di Salò nella Consulta dei Soci, Calubini è interprete dei valori della compagine sociale Bcc ed espressione del territorio da cui proviene. È stato in grado di costruire se stesso con le proprie mani: la sua storia imprenditoriale racchiude ed esemplifica quella dell’ultimo mezzo secolo di brescianità. Una storia fatta di coraggio e sogni, sudore e affetti. A 73 anni compiuti, non è minimamente sfiorato dal pensiero della pensione. Si gode il golfo di Salò dalla finestra di casa, ma solo nei giorni festivi. La sveglia suona ogni mattina alle 4, veloce rassegna stampa e via per il giro in bici quotidiano, per tenere allenato il fisico. A tenere attiva la mente, invece, bastano i mille appuntamenti di lavoro. Si definisce fortunato - persino nel trovar parcheggio - ma ciò che contraddistingue il suo percorso personale e lavorativo è senza dubbio legato alla caparbietà, alla dedizione e all’impegno. Più di ogni altra cosa, però, Calubini è un visionario. Questa sua capacità di guardare avanti, di toccare con mano quanto riesce a immaginare, è evidente nel suo infinito progetto di felicità comune con la famiglia, le due figlie Sara e Laura, e la moglie Bruna in particolare, “meravigliosa donna che mi accompagna da 50 anni”, e nello spirito che lo proietta costantemente in avanti, un passo oltre e verso il futuro sugli scenari di prossima evoluzione del settore in cui opera. Andrea Calubini, sintetizzando al massimo, si interessa di recupero di rifiuti industriali. La sua storia comincia negli anni Sessanta. Nel 1974 costituisce con un gruppo di imprenditori locali la Ecoservizi, società che si occupa del trattamento a ridotto impatto ambientale dei rifiuti industriali: è l’inizio di tutto. La prima piattaforma polifunzionale per il trattamento di rifiuti di quel genere in Italia. Innovatore sin dagli esordi, Calubini non si accontenta e pensa in grande: realizza a Pomezia un impianto del tutto analogo a quello bresciano e si espande poi in Catalogna, nei pressi di Barcellona, con un terzo impianto. Siamo negli anni Ottanta e Calubini ha costruito un piccolo impero, fino in Canada: è necessaria la creazione di una holding di partecipazioni per riorganizzare le diverse società operative. È il momento del battesimo, nasce la Intergreen. Cuore dell’attività è sempre il recupero dei rifiuti indu- Oltre la crisi Credici BCC striali, ma viene individuato un nuovo filone: quello della bonifica dei terreni contaminati. In quest’ottica la realizzazione di un nuovo stabilimento, a Maclodio, dedicato proprio alla rigenerazione dei terreni contaminati: la Piattaforma bresciana recuperi, Pbr, che diventerà, a partire dal 2001, vera e propria fucina di ricerca e innovazione per il settore. A tal proposito, all’interno dello stabilimento di Maclodio è dislocato un distaccamento tecnico-operativo della facoltà di Ingegneria ambientale dell’Università di Brescia per la ricerca e le prove pratiche connesse allo sviluppo di nuove tecnologie per l’impiego industriale di materiali, terreni e scorie, decontaminati e rigenerati. E sempre a Maclodio, negli ultimi due anni, è stato messo in funzione un impianto sperimentale finalizzato a produrre energia grazie ai rifiuti organici: “Si chiama Smo - spiega Calubini - Sublimazione molecolare organica. Un nome complesso per definire un processo che in realtà è molto semplice: si trattano i rifiuti solidi organici, come il fluff, riducendone la consistenza in termini di peso e volume. È un processo termico senza combustione con un limitatissimo contributo energetico dall’esterno e consente la creazione di un gas sintetico, il Syngas, che può essere utilizzato, per esempio, per generare energia elettrica e calore”. Dopo due anni di test, l’impianto Smo è pressoché pronto per entrare in funzione a livello industriale. Calubini innovatore, dunque, e sempre proiettato al futuro. Perfetto anello di raccordo tra l’Istituto e il territorio. Mario Pizzatti Coordinatore Consulta Soci Banca di Bedizzole Turano Valvestino Interessanti studi dimostrano che nella nostra zona di competenza, controcorrente rispetto al trend del sistema bancario nazionale, continua l’apertura di nuovi sportelli. La stretta relazione dell’incremento dei ricavi, unico caso in provincia di Brescia, proprio nell’area Garda - Valsabbia La crisi che stiamo attraversando si caratterizza per la durata e per le modalità diverse dalle altre crisi che hanno colpito il sistema economico e sociale italiano ed europeo. Tuttavia bisogna considerare che la nostra BCC nella sua lunga vita, dal 12 settembre 1895 ad oggi, ha attraversato altri periodi molto difficili, ed essendo stato testimone diretto per 40 anni delle nostre vicende bancarie, posso affermare che ne è sempre uscita più forte di prima, grazie alla capacità, all'impegno, alle idee, alla voglia di fare ed intraprendere di amministratori, dipendenti , soci e clienti. Una campagna di comunicazione del gruppo BCC recita :"L'Italia che ci crede". Questo vale anche ora per noi ed il nostro territorio? L'esperienza di questi mesi con la Consulta dei Soci mi suggerisce una risposta ampiamente positiva. Infatti questo gruppo di Soci, che rappresentano , ognuno con la propria storia personale, le singole filiali e le potenzialità delle relative aree di competenza, è lo specchio dei talenti, delle capacità, dell'enorme ricchezza di capitale umano ed imprenditoriale del nostro territorio. Infatti negli incontri emergono le varie caratteristiche ed opportunità di settore, di un'area ricca di prospettive per un ulteriore sviluppo della nostra realtà aziendale, sempre fedele ai dettami della cooperazione, secondo la "mission" sancita nello statuto sociale. Ora che i primi segnali di ripresa iniziano a manifestarsi, seppur ancora timidi e variabili da settore a settore, dobbiamo cercare la chiave per il rilancio della nostra Cooperativa di Credito. Tale chiave a mio avviso è nel rapporto sempre più stretto e fecondo con il nostro territorio e le sue capacità di dare risposta alle nuove sfide. Questo storico legame è la principale caratteristica di una BCC, fa parte del suo DNA, e le formule da ripescare non sono nuove: banca di casa, la mia banca, la banca con l'anima, dove il rapporto personale conta ancora molto. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Del resto c'è un altro fattore che ci induce a guardare con sufficiente fiducia il futuro: l'assetto imprenditoriale e produttivo creatore di ricchezza e di opportunità di lavoro di questa vasta area. Oltre all'invidiabile ambiente naturale, ci troviamo nel cuore di una delle regioni più sviluppate e dinamiche non solo d'Italia ma d'Europa. Avere una zona di competenza ove operare sulla direttrice da Brescia verso Verona , verso la Valsabbia ed attorno al Garda, ci permette di esse gli interlocutori bancari, con spirito cooperativo, dei più vari ed efficienti comparti economici: artigianato, industria meccanica e metallurgica, marmo, agricoltura intensiva e specializzata, zootecnia, turismo, commercio, trasporti, servizi gravitanti attorno alla città di Brescia ecc. Però, come mi ha detto recentemente un amico imprenditore parlando di questi argomenti : "bisogna crederci!" E che ne valga la pena di crederci lo dimostrano due considerazioni: La prima è che, nonostante il sistema bancario nazionale abbia cessato di aprire sportelli o addirittura si è entrati in una fase di ridimensionamento, nella nostra zona vi è stata, e continua, una fase di apertura di nuovi sportelli, a dimostrazione che evidentemente sono in molti a credere nelle potenzialità di questa area. E questo naturalmente ci costringere ad essere più dinamici, veloci, ed efficienti. La seconda considerazione deriva dallo studio sui ricavi dell'industria bresciana nel 2013, che di fronte ad un calo del 2,18% in città, dell'1,87% in Valle Camonica, dell'1,18% in Valtrompia, dello 0,45% nell'area Sebino Franciacorta, evidenzia un incremento del 2,28% nell'area Garda Valsabbia, guarda caso dove sono insediati i nostri sportelli ! Quindi crediamoci noi tutti: soci, clienti, collaboratori, dirigenti ed amministratori, ognuno per la sua parte. 9 NOI CON VOI Visioni e successo sul golfo consulta soci bcc di Alice Scalfi impresa noi con voi Le proposte di FGS Energie Alternative Contenuti contenitori d’energia L’azienda di Vobarno, guidata da Fabrizio e Andrea Galvani, dal 1996 è attiva nel settore delle rinnovabili. Le variegate proposte che vanno dai funzionali procedimenti di accumulo e stoccaggio per riutilizzo, alle geniali strutture micro idroelettrico e micro eolico fino alle soluzioni kit per zone disagiate L’energia che si fa alternativa. Sfruttando l’intuitiva applicazione nella ricerca. Esercitando in sintonia teoria ed esecuzione, nel più classico ed essenziale metodo di razionale produzione che rende efficace l’erogazione. Esperienza che Fabrizio Galvani insieme al figlio Andrea trasforma in fatti concreti dentro l’abilità attuativa di FGS Energie Alternative SRL a Vobarno. Caratterizzando ancora una volta la speciale vocazione bresciana nel tener su progetti alternativi resistenti alla prova di mercati e facilità di utilizzo. Così si formano ed evolvono creazioni come il magazzinaggio in proprio, grazie a particolari batterie, dell’energia elettrica da fotovoltaico non utilizzata immediatamente destinata ad uno sfruttamento in altri periodi dell’anno. Situazione che arriva da esperienze di magazzinaggio, da tempo progettate e tutt’ora attive, per località in cui il fattore energetico non dispone delle moderne linee della nostra realtà abituale. Missioni africane, sperdute baite di montagna eccetera. Colorando il piacere di andare dentro le cose. Studiando a fondo modalità di produzione energetica anche molto diverse. Tra sole, vento, aria e via ricercando. Ed immagazzinando dentro batterie tradizionali o al litio. Destrutturando dimensioni industriali classiche in ragione di orizzonti sempre più liberi. “Inizialmente di occupavo di automazione industriale – racconta Fabrizio Galvani, riportando in primo piano il tessuto connettivo di tutta un’esperienza ancora in avvincente dimensione prospettica – quando sono iniziate le prime applicazioni riferite alle energie rinnovabili ho puntato decisamente il mio interesse in questo settore. In sostanza dal 1996, quando ancora questo tipo di sensibilità non era ancora molto in voga, progetto componenti per lo sfruttamento energetico alternativo. I primi anni lavoravo sotto casa a Sabbio Chiese, poi, nel 2002 il trasferimento a Vobarno nella sede attuale”. Spazio organizzato originale. Dove gli angoli strutturali dei diversi comparti operativi, alimentano la curiosità di chi cerca di scoprirne le funzioni. Panoramico e sopraelevato è quello dedicato all’amministrazione ed al controllo. Ne citiamo l’immagine efficacemente riassuntiva degli altri ambienti che si catalogano in ufficio tecnico, sezioni di 10 assemblaggio, intervento, magazzino ed accoglienza dove campeggiano prototipi, meccanismi e rappresentazioni fotografiche della produzione FGS Energie Alternative. In questo regno da soppalco dominatore fondamentale è il computer. Sotto lo sguardo managerial/amministrativo/burocratico di Laura assistiamo al movimento di mouse a cura di Davide, l’altro figlio di Fabrizio che asseconda con precisione le indicazioni di papà e del fratello Andrea. Quest’ultimo, del multiforme andare avanti aziendale, è parte molto attiva sempre alla ricerca di nuove prospettive d’indagine. Dal video possiamo analizzare speciali collegamenti digitali. In lungo in largo per l’Italia fino alla Sicilia. A loro il risvolto conoscitivo preciso dell’energia utilizzata, immagazzinata, disponibile a bilanciare costi e ricavi di sfruttamento. Limitando al massimo le cessioni, meno convenienti economicamente, alle reti di servizio. “L’idea fondamentale – aggiunge Andrea Galvani, che inserisce continua innovazione al già talentuoso target creativo di famiglia – è quella di raggiungere l’indipendenza. Attraverso lo stoccaggio di energia questo diventa possibile, oggi anche con spese sensibilmente minori rispetto al passato. Del resto la storia dello sfruttamento energetico si dispiega da sempre in ragione di costi e ricavi. Fino ad oggi dal fossile si è ricavato molto. La ricerca ha portato avanti altre possibilità. Insieme al fotovoltaico penso ad esempio all’idrogeno, al relativo stoccaggio, tecnica in fase sperimentale, ma sicuramente interessante in chiave prospettica. Ed ancora alle diverse tipologie di batterie da ricarica. Quelle al litio, delle quali anche noi ci stiamo occupando, rappresentano una nuova opportunità come efficacia e tenuta, sebbene il costo sia sicuramente maggiore. Però non si deve dimenticare – argomenta ancora Andrea Galvani – che l’erogazione di energia dipende anche da dove la si vuole produrre. In una zona sperduta dell’Africa non ha infatti senso pensare alla distribuzione dell’elettricità mediante le classiche reti a cui siamo abituati in occidente. Servirà lavorare su quello che esiste in zona. Sole, vento, fossili o altro, naturalmente organizzandone opportunamente l’accumulo. Anche in quest’ambito abbiamo sviluppato diverse esperienze. Con impianti alternativi che ci richiedono e che in quelle zone gli operatori, sia umanitari che locali, possono facilmente installare”. Scorrono nel catalogo digitale ed anche strutturale di prototipi esplicativi geniali kit tuttocompreso utili ad assemblare impianti micro idroelettrici e micro eolici con relativi accessori. E la riflessione va alle capacità globalizzanti di questo mini, a sua volta, team a sigla FGS. Rovesciando convinzioni che esaltano valore ed efficacia solo nella maestosità. Ed allora avanti. Con piccoli, indipendenti, contenitori di ricerca e funzionalità capaci di grandi accumuli. Utili e sostenibili a devoluzione attiva di formidabili e senza limiti energie alternative. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio di Marika Busti Laurea in legge rock on Diritto di assolo Lorenzo Gusinu nella giovanile applicativa dedizione a studio, arte e professione. Fra titolo accademico, consulenza del lavoro e virtuosismo chitarristico sempre da approfondire, comporre, esibire e divulgare didatticamente Al rock guitar sound l’allegato di una laurea in giurisprudenza. Ottenuta con la lode a pieni voti da Lorenzo Gusinu che conosciamo come appassionato performante chitarrista, della quale è altresì valido ed apprezzato insegnante. Ora il connubio fra la dicotomia degli studi, legge e musica, si raggruppa in un unico accogliente sentire intellettuale capace di trasformarsi in professionalità e opportunità di occupazione. Viste in prospettive attranti. Tanto qualificate a livello accademico, quanto esuberanti e talentuose in chiave artistica. Radunando, in questo ensemble di nozioni che evolvono in suoni, conoscenze giuridiche, lavoro ed entusiasmo inseriti in un verbo giovanile di notevole valore. Altro che disimpegno dei ragazzi digitali. La qualità applicativa del lavoro double face di Lorenzo si riscontra in molte situazioni attive nelle generazioni del presente. Dimostrando che i cori bacchettoni inneggianti a fantomatiche mollezze del target under 20 e 30, altro non sono che pretese di giudizio da diritto acquisito. Fenomeno che il paradosso vorrebbe rendere obbligatorio per chi detiene lo scranno, senza meriti, di qualche primavera in più. “Mi sono laureato con una tesi in diritto privato, relatore il professor Giorgio Pedrazzi, sul contratto di edizione musicale – spiega Lorenzo Gusinu che di diritti e doveri oggi ufficialmente può ben certificare un’effettiva conoscenza – nel frattempo ho continuato ad insegnare chitarra rock all’Accademia Modern Music Institute. Ho sempre fatto in modo che questi miei impegni potessero coincidere. Ad esempio oggi, oltre a proseguire gli studi nel corso di laurea specialistica, sto completando la pratica professionale per conseguire l’abilitazione come consulente del lavoro. Senza dimenticare naturalmente lo studio della chitarra con autorevoli maestri quali Alex Stornello e Daniele Gottardo e successiva devoluzione, di arte e tecnica appresa, ai miei allievi”. Lavoro e studio dunque che si intersecano nelle diverse dinamiche progettuali. Variegate al punto giusto nella prospettiva multifunzionale classica dei nostri tempi. “In cantiere anche molte altre attività – sottolinea in conclusione Lorenzo Gusinu che indagano in composizione, tecniche di registrazione autonoma dei brani ed esibizioni dal vivo”. Regolando il sintetizzatore professionale al registro di toni e volumi. Intensamente emotivo come un assolo elettrico e caparbiamente riflessivo su applicazioni ed interpretazioni del dogma di legge. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio In scena i bambini della Scuola Materna Maria Biolchi durante la tradizionale Festa di Natale. La grande partecipazione di genitori, nonni e insegnanti ad un evento capace di trasmettere messaggi emozionalmente costruttivi noi con voi Infanzia pace e speranza Festival scuola e giovani Nella parrocchiale di Pozzolengo Lo scorso dicembre si è svolta all’interno della Chiesa Parrocchiale di Pozzolengo la tradizionale festa di Natale organizzata dalla Scuola dell’Infanzia Maria Biolchi. Alla presenza di genitori , nonni e famiglie i piccoli protagonisti hanno dato sfoggio di tutta la loro bravura nel cantare e rappresentare le abilità acquisite grazie al costruttivo lavoro svolto dalle loro insegnanti : sono riusciti a trasmettere a tutti i presenti un commovente messaggio di speranza e di pace . Grande partecipazione anche da parte dei genitori che hanno organizzato la pesca di beneficenza il cui ricavato è stato donato alla Scuola . Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha ringraziato tutto il personale docente, non docente e religioso che opera quotidianamente all’interno della struttura. Un particolare ringraziamento è stato poi rivolto alla Banca di Bedizzole Turano Valvestino che ha contribuito alla festa regalando rossi cappellini natalizi a tutti i bambini per la messa in scena della loro esibizione. 11 Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. "Posso richiedere il mio prestito personale comodamente da casa?" E’ la nuova soluzione dedicata ai clienti delle Banche di Credito Cooperativo che ti permette di richiedere il tuo finanziamento Crediper quando vuoi e da dove vuoi, comodamente da casa o dal tuo ufficio, nell’orario che preferisci. Inoltrare la tua richiesta è davvero facile: scegli l’importo che desideri e la rata su misura per le tue esigenze compilando il form on-line, è semplice e veloce. «Carte Powered» Formula Rebate Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Se la usi non la paghi Cosa fa: Che esigenze soddisfa: La carta si paga da sola. Più la usi meno costa. Raggiunta la soglia prefissata, il canone della carta si AZZERA Prima volta che viene applicato nel mondo BCC Soglie minime differenti per tipologia di carta. Più usi la carta meno ti costa In funzione della spesa del cliente permette di scegliere il prodotto più indicato Sicurezza Innovazione Flessibilità Chiarezza & Affidabilità sottotraccia NOI CON VOI Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 Progetto grafico: Graphite snc del 21/01/03 Gennaio | Febbraio 2015 - Anno XIV Fotografie: Barbara Caldera, Patrik Scotti N° 70 Editore: Banca di Bedizzole Turano Valvestino Via Garibaldi, 6/A 25081 BEDIZZOLE (BS) 12 Economicità Art Director: Monica Polato Ha collaborato Marco Piccinelli Tipografia: FDA EUROSTAMPA SRL Via Molino Vecchio,185 - 25010 Borgosatollo (BS) Tel. 030/2701606 Cellofanatura e Spedizione: COOP SERVICE s.c.r.l. Via Napoleonica 7 - 25080 Rezzato (BS) Tel. 030/2594360 Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Con le obbligazioni della Banca di Bedizzole e Turano Valvestino Sottoscrivendo il nuovo prodotto di investimento, già sold out per raggiunto completamento del plafond di stanziamento fissato a 2.500.000 euro, si sostiene “La Foglia d’Oro – Dentro l’Autismo Onlus ” Associazione di Toscolano Maderno connotata con orgoglio al femminile, composta da mamme ed attiva nell’aiuto alle famiglie con bambini e ragazzi affetti dalle diverse tipologie di questo disturbo neuropsichiatrico. In cantiere la realizzazione di una Casa Famiglia autogestita Interessi a rendere per sostenere l’impegno famigliare per alleviare i disagi derivanti dall’autismo. Da percepire ed in parte devolvere, grazie alla sottoscrizione delle Obbligazioni “La Foglia d’Oro”. Prodotto etico, emesso dalla Banca di Bedizzole Turano Valvestino, istituto di credito, guidato dal Presidente Renata Zecchi e dal Direttore Generale Giorgio Venturini, non noi con voi assistenza e solidarietà Devoluzione interessi etici LIDALE O S O I M R A IL RISP A T UT T I E N E B A F CHE nuovo a questi interventi solidali , di cui parte del rendimento verrà erogato proprio all’Associazione “La Foglia d’Oro – dentro l’Autismo – Onlus” di insormontabili, delle famiglie con al loro interno persone colpite da questa Toscolano Maderno. Ente costituito nel 2014 con obiettivo immediato sindrome. I problemi sono molteplici. Da quello comportamentale/educativo primario di aprire una Casa Famiglia autogestita per ospitare i genitori/parenti differente nei vari tipi di autismo e pertanto particolarmente complesso nella con figli o affini affetti da autismo durante i periodi di chiusura delle strutture definizione degli interventi di sostegno, fino a quello economico”. Avendo pubbliche dedicate di assistenza. Così chi avrà acquista questo particolare le nostre famiglie sviluppato notevoli ed appunto variegate esperienze in tipo di Obbligazione con conveniente tasso progressivo (per gli investitori ambito personale, la possibilità di interscambio diventa elemento qualitativo 1,40% nella media dei due anni di sottoscrizione, mentre a “La Foglia d’Oro” importante nella concretizzazione del progetto. “La Casa Famiglia – sottolinea verrà devoluta una quota pari allo 0,40% del prodotto collocato su un Delia Perini - è stata pensata come struttura autogestita in cui i genitori plafond di 2.500.000 euro, fino ad un massimo di 10/mila euro, risultato già sono al tempo ospiti ed operatori in grado di garantire in proprio servizi completamente raggiunto) renderà dunque possibile l’attuazione di questa essenziali, assistenza ai giovani autistici nei momenti di gioco, uscita e attività di e di altre importanti iniziative di sostegno, aiuto e collaborazione. “Siamo un laboratorio. In pratica – conclude la Presidente de “La Foglia d’Oro” – il nostro gruppo di mamme di bambini e ragazzi autistici e non – spiega Delia Perini, obiettivo non è solo di contenere al massimo i costi di residenza, ma altresì di Presidente del Consiglio direttivo de “La Foglia d’Oro ”, rivendicando tra trasmettere il valore inestimabile che ha per le nostre famiglie lo stare insieme. l’altro la caratteristica del sodalizio formato esclusivamente da donne - che Condividendo difficoltà, speranze, reciproco sostegno, costruzione di rapporti hanno deciso di costituire un’associazione per superare le difficoltà, spesso solidali rompendo la morsa della solitudine”. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio 13 La Banca di Bedizzole Turano Valvestino Credito Cooperativo bandisce per il ventiquattresimo anno consecutivo un concorso per l’assegnazione di n. 80 Premi allo Studio per l’anno scolastico 2014/2015 e l’anno accademico 2013/2014 per l’iscrizione e la frequenza ad istituti e scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado, statali o riconosciuti dallo Stato, corsi di laurea universitari di qualsiasi facoltà e riconosciuti dallo Stato. 24 a EDIZIONE N. 80 PREMI ALLO STUDIO 1)I n. 80 premi allo studio saranno riservati rispettivamente in n. 40 ai Soci e figli di Soci e in n. 40 ai figli di clienti che intrattengano un rapporto di conto corrente con la Banca. Essi verranno suddivisi tra le varie scuole ed indirizzi secondo le modalità di seguito riportate ed in proporzione alle domande pervenute. Il valore dei premi allo studio è fissato in Euro 200,00 per la scuola secondaria di primo grado (scuola media), Euro 300,00 per la scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore) e per gli istituti professionali, Euro 400,00 (o in alternativa il controvalore di Euro 600 in azioni BCC Bedizzole) per l’università. L’assegnazione dei premi allo studio è stabilita dal Consiglio di Amministrazione con giudizio insindacabile in base alla graduatoria di merito. Verranno prese in considerazione, ai fini della graduatoria di cui sopra, le domande presentate aventi i seguenti requisiti: • Studenti che hanno conseguito la licenza di scuola media con la votazione di 10/10. • Studenti della scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore), che hanno riportato nella sessione estiva dell’anno scolastico 2014/2015 una votazione, senza debiti formativi, non inferiore a 8.5/10 nello scrutinio finale se trattasi di promozione ad anno successivo e 95/100 per il conseguimento del diploma di maturità. • Studenti di istituti professionali che possono dar diritto al conseguimento del diploma oppure ad una semplice qualificazione professionale che hanno frequentato il terzo anno e si iscrivono al quarto ed hanno riportato, senza debiti formativi, una votazione non inferiore a 8.5/10. Gli studenti del quarto e quinto anno saranno equiparati agli studenti di scuola secondaria di secondo grado a livello di maturità. • Studenti frequentanti l’università che abbiano conseguito un numero di crediti congruo con il relativo e regolare piano di studi e una media non inferiore ai 27/30 (il voto di 30 e lode verrà conteggiato ai fini della media con un punteggio di 32). 2)I concorrenti iscritti agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2014/2015 dovranno comprovare i requisiti di cui sopra mediante certificato rilasciato dalla scuola o dall’istituto cui appartengono. Il certificato scolastico dovrà riportare, ove previste, le votazioni ottenute in ciascuna materia e gli eventuali debiti formativi. La media sarà calcolata con l’esclusione dei voti riportati nelle eventuali materie facoltative. Dal concorso sono esclusi gli studenti ripetenti. I concorrenti iscritti a corsi universitari successivi al primo delle rispettive facoltà per l’anno accademico 2013/2014 dovranno comprovare che si trovino in regolare corso di studi presentando la seguente documentazione: • copia del piano di studi della facoltà prescelta; anno scolastico 2014/2015 anno ACCADEMICO 2013/2014 IZ IO N I T ER M IN E IS C R 15 31 Lu g lio 2 0 • documentazione rilasciata dall’Università attestante la regolare iscrizione al corso, gli esami sostenuti e la relativa votazione. Nel caso in cui uno dei documenti di cui sopra non dovesse essere presentato il concorrente non sarà ammesso al concorso. L’età massima degli studenti frequentanti corsi universitari non dovrà essere pari/superiore ai 26 anni alla data di presentazione della domanda. 3) La domanda di ammissione al concorso redatta sul modello predisposto e disponibile presso tutti gli sportelli della Banca e sul sito www.bedizzole.bcc.it, corredata dalla documentazione prescritta dal successivo punto 4) potrà essere presentata, entro e non oltre il 31 luglio 2015, direttamente presso gli sportelli della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Credito Cooperativo oppure essere inviata a mezzo lettera raccomandata all’attenzione dell’Ufficio Segreteria Generale della BCC presso la Sede di Bedizzole. 4)Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: - Stato di famiglia del concorrente; - Certificato della Scuola o dell’Università di cui al precedente punto 2). 5) All’assegnazione dei premi allo studio provvederà il Consiglio di Amministrazione della Banca con sua delibera sulla base della graduatoria elaborata. 6) Ai vincitori sarà data comunicazione personale entro il mese di settembre 2015. La graduatoria di cui sopra sarà disponibile sui siti internet della Banca www.bedizzole.bcc.it e www. sottotracciabcc.it per una eventuale consultazione almeno quindici giorni prima della data stabilita per la consegna. 7)La consegna del premio è subordinata al possesso di libretto a risparmio per gli studenti minorenni e di conto corrente personale per gli studenti maggiorenni aperto presso la filiale della Banca di Bedizzole Turano Valvestino indicata dal vincitore. 8) Le domande incomplete nella documentazione o che pervenissero fuori termine stabilito non saranno prese in considerazione. Bedizzole, 9 ottobre 2014 14 SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio di G De Ma di ASCA argini del chiese Aperti i cantieri a Mocasina di Calvagese Polisportiva hip hip urrah A Calvagese la scuola va Iniziati lo scorso ottobre i lavori per la realizzazione delle elementari. Stanziati ben 2 milioni di euro per il progetto Sicurezza e funzionalità per una nuova edilizia scolastica L’edilizia scolastica, fortemente rivalutata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, rimane tra gli obbiettivi principali del programma d’elezione: con il nuovo anno infatti il piano d’azione varato dal governo coinvolgerà complessivamente oltre 21 mila edifici scolastici. Ben 4 milioni sono gli studenti protagonisti di questo primo cambiamento, mentre una scuola italiana su due verrà rinnovata secondo principi di sicurezza ed funzionalità. Dopo un lungo iter fatto di attese e rinvii, lo scorso ottobre sono cominciati i lavori di costruzione della nuova scuola elementare di Calvagese della Riviera. Su di una superficie verde situata in via Fappani nella frazione di Mocasina, sorgerà una moderna struttura all’avanguardia, in sostituzione del vecchio edificio scolastico di via Cavour a Carzago della Riviera, risalente agli anni sessanta. Nonostante negli ultimi tempi ogni intervento pubblico sia stato reso difficile a causa del patto di stabilità, firmato dagli enti comunali, ben 2 milioni di euro sosterranno economicamente il nuovo progetto edile. Già obbiettivo della precedente amministrazione di Calvagese, la nuova scuola disporrà dei più alti standard europei in fatto di eco-sostenibilità, sismicità ed abbattimento delle barriere architettoniche. I lavori si svilupperanno in due manches. In un primo momento verranno realizzate la corte interna del blocco orizzontale assieme alla prima ala dell’edificio, per una spesa di 1 milione e mezzo di euro. In un secondo momento con i rimanenti 500 mila euro verranno infine edificate la rimanente ala e il polmone verde retrostante. Oltre ad un impianto elettrico a basso consumo energetico, grande attenzione verrà data alle aule, ben dieci, con una metratura non inferiore ai 55 metri quadrati; all’aula magna, da 170 posti, senza dimenticare la sala dei professori, la mensa, i laboratori e il giardino per le ore di ricreazione. È un sogno che diventa realtà per la comunità di Calvagese. Un progetto edile all’avanguardia in grado di rispondere alle esigenze che i piani didattici di oggi richiedono, in un settore, quello della cultura e della pubblica istruzione, in continua evoluzione e sempre più bisognoso di nuovi spazi educativi. Anziché una scuola concepita per “ascoltare”, la didattica attuale predilige una scuola progettata per “scoprire” dove grande importanza viene data alle esperienze ed alle interazioni tra gli alunni. Relazione d’esperienza fattibile solo in un nuovo contesto scolastico fatto di luce e ampi spazi dove poter mettere in atto la condivisione del vissuto emotivo di ciascun alunno. Con l’impegno in fase progettuale del “Gruppo di lavoro”, già attivo dal 2009, il la nuova scuola sarà una soluzione vincente per la comunità di Calvagese della Riviera, grazie all’ascolto delle richieste raccolte nel tempo della cittadinanza e delle varie componenti sociali. Una scuola a misura di alunno e di docente, soddisfacente sotto l’aspetto architettonico, funzionale ed educativo. Una scuola che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo dotandoli di senso critico in grado di stimolare la loro creatività. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Venti candeline sulla torta dell’associazione fondata negli anni Novanta. Quasi 400 atleti quotidianamente animano il sodalizio, tra sport, passione e divertimento Vent’anni di impegno, passione e sudore. La Polisportiva di Calvagese ha festeggiato i suoi primi 20 anni di attività con un evento grandioso, cui ha partecipato davvero mezzo paese. In un mix di risate e commozione, i 400 atleti soci e le loro famiglie hanno spento le candeline sulla torta della loro PolispoRtiva. Ad aprire le danze, la sfilata dei gruppi delle varie discipline: ben dieci attività sportive, partendo dalla pallavolo sino ad arrivare alla ginnastica dolce. Un po’ di tutto, per andare incontro ai diversi interessi degli atleti. Per farli sfilare tutti, ci è voluta una buona mezz’ora. Poi, una volta preso posto, è cominciata la proiezione del bel video girato da Lorenzo Moreni sulla storia della Polisportiva. Il regista ha raccolto testimonianze e scene di vita quotidiana al palazzetto, tracciando un quadro completo e a tratti commuovente del gruppo e dell’importante ruolo che riveste in paese, come centro di aggregazione e contesto sicuro e pulito entro cui stare con gli altri. A raccontare la storia della Polisportiva l’attuale, infaticabile, presidente Paolo Febbrari: “Vent’anni fa alcuni di noi hanno pensato che fosse maturo il tempo di far nascere una Polisportiva, ossia un’associazione che, per Statuto, si dedicasse alla promozione e alla diffusione della pratica di diversi sport, soprattutto per i bambini e i giovani. Con la collaborazione della Commissione comunale allo Sport, siamo riusciti a vincere quella che allora ci sembrava una scommessa ambiziosa: gli unici impianti sportivi esistenti erano i campetti di calcio degli oratori, ma erano in fase di realizzazione gli impianti sportivi comunali a Mocasina (il campo da calcio a 11, la piastra polivalente e i campi da tennis). Eravamo tutti profondamente convinti che l’offerta sportiva nel nostro Comune non potesse limitarsi al calcio, per quanto bello, quindi iniziammo a promuovere i corsi di nuoto e il gruppo di atletica”. Ma si cominciò a fare davvero sul serio quando gli impianti di Mocasina furono ultimati: “Per la prima volta - spiega Febbrari anche le bambine e le ragazze ebbero la possibilità di praticare sport in ambito comunale”. Una vera rivoluzione. A completare il quadro, però, mancava ancora la palestra. E Febbrari racconta le fatiche di quegli anni, prima che il palazzetto venisse realizzato: “In collaborazione con i genitori e gli allenatori, accompagnavamo le ragazze della pallavolo, sia per gli allenamenti che per le partite, nelle palestre di Soiano, Paitone, Nuvolento, Prevalle, Roè e Gavardo. Pendolari dello sport, insomma: era impegnativo, ma l’entusiasmo e la passione sportiva ci hanno sempre accompagnato”. E quando finalmente la palestra di Mocasina venne ultimata, il boom: “Un traguardo importante - per Febbrari - perché ha permesso un fiorire incessante di sport e di corsi, e di raggiungere i numeri, in termini di atleti, sport offerti e volontari che gravitano attorno alla Polisportiva, che abbiamo raggiunto oggi”. Ora che il palazzetto lavora a pieno regime, infatti, è diventato polo di attrazione, oltre che per gli atleti, anche per decine e decine di volontari che quotidianamente lo fanno funzionare. E servono ancora tantissime energie: “Ci sentiamo sospinti dall’impegno e dall’entusiasmo degli atleti e degli allenatori, dalla disponibilità di molti genitori e dalla collaborazione dell’Amministrazione comunale e delle altre associazioni locali”. Non è cosa da poco far funzionare bene una macchina del genere. Tanti auguri, dunque, e lunga vita alla Polisportiva di Calvagese. 15 noi con voi Festa grande per l’associazione sportiva di Calvagese noi con voi riflessioni Di Roma e della Polizia Locale di Nicola Alberti Fuori dal luogo comune Breve e documentata cronaca degli avvenimenti riferiti al Capodanno romano, che invita al ragionamento su metodi, toni e modalità del comunicare produttivi di codici e messaggi controversi. L’esempio dei Vigili della Capitale che riflette la domanda “Vigliacchi di Stato o ragazzi in divisa vittime di una bufala giornalistica?” Che ci fossero più click in rete sugli articoli che riguardavano la Polizia Locale di Roma Capitale ed i presunti assenteisti di Capodanno che gli articoli sull’inchiesta di Mafia capitale è un dato che, se veritiero, deve far riflettere tutti sulla necessità della correttezza dell’informazione. Innanzitutto i vigili si chiamano agenti di polizia locale dal 1986 e tali li chiameremo in questo articolo (non c’è spazio per spiegare il perché, ma per chi indossa quella divisa è una differenza importante). Cosa è accaduto la notte di Capodanno tra le schiere della Polizia locale romana? Secondo quanto diffuso dal Comandante di Polizia Roma Capitale, dal vicesindaco di Roma e tweettato da Renzi, l’83,5 % degli agenti romani non si sarebbe presentato al lavoro, in quanto: “vigliacchi di Stato”, “assenteisti” , “approfittatori”, “fannulloni”. Il tweet di Renzi ha poi dato una sorta di certificazione di legittimità al dato, condivisa da una marea di commenti che avvallavano quanto sopra. Un buon giornalista, o meglio anche un mediocre giornalista, dovrebbe verificare la fonte della notizia , ma purtroppo tutti noi abbiamo così fretta che il tempo per farlo non c’è mai e poi, come ben detto dal direttore del Garantista Sansonetti, in quei giorni non si trovava una notizia che fosse una ed i giornali andavano riempiti. Pertanto nessuno è andato a verificare i dati, se non quando ormai la frittata era fatta e le grandi testate non erano più disposte ad ammettere la bufala. A “dare i numeri” è stato uno dei comandanti della locale meno amati nella storia del corpo. A Roma l’organico previsto sarebbe di 8500 agenti, in realtà, sembra che gli agenti non arrivino a 5000, non perché malati, ma perché le assunzioni sono bloccate dal 2010 nella p.a.. Chi va in pensione non viene reintegrato. Qualsiasi società di servizi che non reintegra quasi un terzo del suo personale è inevitabilmente destinata a fallire, ma essendo gli agenti “impiegati in divisa”, ai bravi soldatini si chiede di fare quel qualcosa in più: coprire con straordinari i servizi dei non assunti. Torniamo al triangolo infelice Sindaco di Roma, Comandante, agenti. Non appena eletto il sindaco sceglie come comandante del Corpo un colonnello dei Carabinieri, gli agenti vorrebbero che venisse scelto uno dei 5000, uno di loro, Marino insiste e vuole il suo degnissimo colonnello. I sindacati, quando il sindaco ha già comunicato al Mondo la sua scelta, lo fanno saltare. Gli manca uno dei requisiti che lo stesso bando comunale prevede. Il colonnello non ottiene l’incarico, i ragazzi della locale giubilano, sperando ancora che venga scelto uno dei 5000, magari quel Carlo Buttarelli che tanto piace ai “pizzardoni”. Negativo, Marino sceglie un altro degnissimo Comandante , questa volta prendendolo dalla Polizia di Stato, il Comandate Clemente. I cinquemila masticano amaro. Il sindaco Marino pedala con la sua bici in una delle città meno adatte alle due ruote, qualcuno fa notare che la sua scorta, fatta da agenti della p.l arranca. Qualcun altro (la sua stessa scorta?) fa Il codice goloso di Brescia in maschera notare che la sua bici ha la pedalata assistita ( quasi un ciclomotore ) e la sua auto è sistematicamente parcheggiata in divieto di sosta. Altrettanto sistematicamente sanzionata. In questo clima di tensione si arriva alla discussione delle discussioni: quella sul contratto decentrato. In sostanza su 1500 euro circa che prendono gli agenti, 500 euro dipendono da una serie di voci la cui entità e modalità va concordata con ciascun Comune dove si presta il servizio. Siccome la trattativa non va in porto, qualcuno, forse il vicesindaco ( ancora meno amato del sindaco), annuncia (ma poi dirà che si stava ancora trattando) che dal primo gennaio 2015 il nuovo contratto sarà applicato anche senza l’accordo dei sindacati e pertanto, secondo quanto temono gli agenti, lo stipendio passerà da 1500 a 1300 euro. Se avete avuto la pazienza di seguirmi fino a qui, adesso potrete incominciare a intuire cosa è accaduto. L’ultimo dell’anno a Roma solitamente 600-700 volontari si offrivano di entrare in servizio a supporto dei colleghi per coprire le varie necessità. Per la prima volta dai tempi dell’antica Roma (quando i vigili erano divisi in centurie) non si presenta neanche un volontario. Protesta evidente perché proprio dalle 00 scatta il nuovo contratto unilaterale. Non solo! La categoria attende invano una riforma che riconosca la specificità di chi fa il lavoro di un poliziotto ed ha un contratto da impiegato. Una situazione per tutti, se un agente viene ucciso in servizio, la famiglia di qualsiasi altro caduto in divisa, percepirà l’equo indennizzo, quella della Locale no. Torniamo a Roma. Scatta il panico, viene attivata la reperibilità, peccato che tale legittimo istituto fosse stato correttamente utilizzato per eventi straordinari ed un capodanno non è un evento straordinario in quanto capita tutti gli anni rigorosamente a mezzanotte del 31 dicembre.Tra i destinatari degli sms sembra ci siano persone gravemente malate (addirittura uno in coma) , altre in pensione da anni, ci sarebbe persino un collega deceduto. Ma gli sms arrivano anche a quegli stessi agenti che non si sono presentati volontari e adesso vengono coscritti...oltre il danno la beffa. Qualcuno, va dal medico... un po’di mal di pancia tutta la vicenda li ha fatti venire. Nei giorni successivi però gli assenti scendono vertiginosamente, si parla di 44 casi sospetti, poi di 6, quindi di 2....poi i certificati medici tornano a salire, ma ormai chi ha saputo andare oltre e leggere fin qui ha capito, che più che vigliacchi di Stato si è trattato di una bufala. Nell’antica Roma, la carne più pregiata era quella di maiale, poi veniva quella di mucca e quindi quella di bufala. Quando non c’era quella di maiale, non c’era quella di mucca, i macellai romani rifilavano ai loro clienti, quella di bufala, spacciandola per quella di mucca. Proprio come fatto dai giornalisti agli italiani a Capodanno, peccato che a rimetterci siano stati ancora una volta loro, quei ragazzi, che sono in strada ogni giorno, capodanno compreso, a tutelare la nostra sicurezza. di Alice Scalfi Dolce, svergognato naufragar nel carnevale Lattughe e potole, secondo indicazioni cittadine e provinciali, le preferite. Comprese le divagazioni più o meno assortite di preparazione e nomenclatura idiomatica identificativa. Sull’etichetta che certifica qualità e provenienza l’unico obbligo metodologico: “da consumarsi senza vergogna” Facciamo chiarezza. Dolci di Carnevale: quali a Brescia, come e perché. In provincia, e qui è necessario mettersi il cuore in pace, non ce ne sono altri: no cicerchiata, sanguinaccio, schiacciata; si tollerano i ravioli dolci, ma a Brescia, a Carnevale, si mangiano lattughe e potole. E non c’è altro modo per chiamarle. Lattughe: non frappe, non chiacchiere, non in altro modo. Con buona pace di Wikipedia, che riesce a trovare una ventina di nomi alternativi, i dolci fatti di pasta piatta, semplicemente tagliata a strisce e fritta (forno no, per carità) si chiamano lattughe. A vantaggio della bibbia degli internauti va però detto che tutta quella varietà di nomi - da bugie a cioffi, passando per guanti, galarane, fiocchetti e cenci - fa riferimento ai diversi modi in cui, lo stesso dolce, viene chiamato nelle varie regioni d’Italia. Resta imperdonabile, a giudizio di chi scrive, che il termine bresciano identificato dall’anonimo autore del testo di Wikipedia per chiamare le lattughe sia “saltasù”: chiunque abbia mai sentito in terra di Brescia chiamar le lattughe in quel modo, è pregato di segnalarlo. Come mangiarle? Senza vergogna. La formula classica per quattro persone prevede un vassoio dalle dimensioni di almeno 50 cm di lunghezza e 25 di profondità: va riempito su tutta la superficie e in altezza finché ce ne stanno, ovvero finché cadono fuori. Sono talmente leggere e delicate, per niente nauseanti, che il corpo umano ne riesce ad assimilare in quantità indicibili. Non si arriva mai all’assuefazione. Limite ultimo è solo quello del vassoio: quando non ce n’è più, è finita. L’unica controindicazione riguarda lo zucchero a velo. Bisogna essere preparati, munirsi di tovaglioli e affrontare “i baffi ” e lo sbriciolamento generale con filosofia. 16 Potole: con la prima “o” aperta e la seconda chiusa. Così si chiamano, così va pronunciato. Ogni altra versione è esclusa. Il termine è forse un po’ vetusto, certo di origine dialettale. Sicuramente per niente chic. Meglio adeguarsi e chiamarle frittelle, se proprio non si è tra amici, ma quel che si deve avere in mente mentre si pronuncia il termine “frittelle” è, senza dubbio, quello caro, amato, dolce, unto: “potole”. Trattasi, in estrema sintesi, di pallottole di pastella fritte e ricoperte di zucchero. Per le varianti, è concessa massima libertà di scelta: qui, l’unico dominatore è il gusto personale di ciascuno. A qualcuno piacciono vuote, pastella fritta e via. Ad altri con l’uvetta, le mele o la marmellata. Vanno bene tutte: purché siano fritte. Anche per le potole vale quanto affermato in merito alle lattughe: occorre consumarle senza vergogna. Anche se, a voler essere sinceri, ci vuole uno stomaco d’acciaio: a differenza delle cugine, assorbono molto più olio e, di conseguenza, risultano un po’ più pesanti. La dose minima, per un goloso, parte comunque dalle dieci unità. Chi riesce a superare le trenta potole compie un’impresa eroico-gastronomica di cui andar fiero. Da una cinquantina di anni a questa parte, poi, si sono introdotte sul palcoscenico bresciano dei dolci carnevaleschi le zeppole, e piacciono un sacco. La derivazione di questo tipo di dolce è senza dubbio meridionale, vista la particolarità dell’impasto (simile a quello del bignè) e la doppia cottura, prima infornate e poi fritte. Nelle pasticcerie, son riuscite a guadagnarsi il terzo gradino del podio in quanto a richiesta. Ripiene di crema sono fantastiche. A noi, però, continuano a piacer di più lattughe e potole: si fanno in casa con facilità. Ricordi d’infanzia, profumi di Carnevale. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Dal 1908 a Bedizzole la Scuola dell’Infanzia All’“Angela Volpi” l’impegno evolutivo dedicato allo sviluppo affettivo, motorio e cognitivo, motore dell’intelligenza armonica di sé, insieme all’offerta formativa per i più piccoli al servizio della comunità. In programma interessanti ed utili iniziative di sostegno, ascolto e relazione per genitori e neo mamme Un percorso educativo umano votato alla volontà e sensibilità, con l’impiego costante di risorse umane professionali: ne è passato di tempo da quel lontano 26 marzo 1908, giorno in cui venne inaugurata la scuola dell’infanzia “Angela Volpi” di Bedizzole. Un progetto educativo nato all’epoca grazie alla tenacia della signora Angela Volpi, e con il contributo di numerosi benefattori, motivata nella realizzazione di un asilo per la comunità, destinato ai bambini più poveri che i genitori non potevano accudire. Oggi la scuola dell’infanzia, fortemente radicata nel territorio, è associazione senza scopo di lucro ed ha come obiettivo primario l’educazione dei bambini secondo principi di tolleranza, comprensione, ed accettazione delle diversità nel rispetto della dignità umana. Una proposta educativa al passo coi tempi, aperta e multiculturale, perché da sempre la scuola promuove l’accoglienza e l’integrazione di bambini di nazionalità ed etnie diverse. Tra i servizi educativi offerti trova spazio anche l’asilo nido “Matilde Schiannini”, per bambini di età inferiore ai tre anni. «Il nido è un servizio educativo in grado di favorire un equilibrato sviluppo psicofisico dei più piccoli - afferma la dott.ssa Alessandra Braga - Assicura un ambiente che stimoli i processi evolutivi e conoscitivi, operando in un rapporto costante con la famiglia. Seguito da quattro educatrici, il nido attualmente accoglie una trentina di bambini divisi in due sezioni, pesciolini e pulcini». Tra le novità di quest’anno, a partire dal mese di febbraio sarà disponibile un nuovo spazio dedicato ai bambini di sei mesi. In questo modo, i genitori che ne avranno bisogno potranno trovare la stessa professionalità che contraddistingue la scuola di G De Ma Il bel canto di Gianenzo Fantoni Maestro della voce “Angela Volpi” in questo nuovo servizio educativo. Oltre al bambino, al centro dell’offerta formativa della scuola si trova il genitore, referente fondamentale con il quale condividere le responsabilità dell’educazione: in aggiunta alle tradizionali riunioni e colloqui durante le fase d’inserimento, la scuola offre uno sportello e spazio genitori apposito, unito ad una formazione continua con l’aiuto di laboratori sulle tematiche affrontate durante l’anno, per aiutarli nella loro difficile missione quotidiana. «La scelta di un contesto narrativo e di un personaggio guida nella programmazione annuale è indispensabile affinché i bambini possano identificare un “mondo” intorno a loro del quale avere già delle conoscenze, per far si che diventi un nuovo veicolo di comunicazione ed apprendimento - continua la dott.ssa Alessandra Braga - Ogni anno viene deciso un personaggio ed una storia che permetterà di proporre esperienze di esplorazione sensoriale e motoria, di avvicinamento e condivisione al mondo della natura». Ogni giorno, le educatrici si impegnano con un atteggiamento propositivo nei confronti dei piccoli, stimolandoli allo sviluppo cognitivo tipico di questa età, privilegiando la percezione dei sensi e del corpo, principale strumento di apprendimento. Un progetto educativo solido, che punta ad obbiettivi importanti come lo sviluppo affettivo, motorio, cognitivo senza dimenticare l’autonomia del singolo. Non a caso, lo scopo delle numerose attività proposte è quello di osservare, stimolare e favorire nei bambini le singole intelligenze, per far raggiungere loro uno sviluppo globale ed armonico di sé. «Per il futuro, si stanno progettando in seno al CdA, ed in collaborazione con la scuola, nuovi servizi che possono essere di sostegno ai nuovi genitori ed in particolar modo alle neo mamme conclude la dottoressa - Un punto d’incontro speciale dove le mamme siano ascoltate e non lasciate sole. Nei prossimi mesi speriamo che ne possiate sentire parlare». Suono, potenza ed emozione in cinquantacinque anni di carriera da baritono tutt’ora in piena attività dentro e fuori provincia partendo da Bedizzole. Tra tournée, studio e ricordi di una vita. Quando la lirica non è solo arte e melodia, ma anche semplicità e beneficenza Se fosse un’aria famosa potrebbe essere la celebre “Voglio vivere così, col sole in fronte, e felice canto”, dello storico paroliere Tito Manlio, per testimoniare il gioioso atteggiamento alla vita, e l’impegno per il bel canto, dell’instancabile Gianenzo Fantoni, baritono e vice-presidente del Circolo Lirico Didattico Ugo Patelli di Brescia. Una carriera lunga 55 anni segnata da incontri, tournée e molte ore di studio, che ancora oggi lo tengono impegnato con il maestro Marco Paderni. «I primi ricordi con la musica risalgono alla mia giovinezza, condivisa per lungo tempo con l’amatissimo maestro Luciano Fregoni. Nel 1957 per cinque anni ho frequentato la scuola di canto presso il palazzo del Conte Calini, in via Agostino Gallo, vicino a via Trieste a Brescia - afferma Gianenzo Fantoni - L’insegnate di quegli anni era Maria Colfari, diplomata al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Poi nel 1967, il mio primo impegno come corista nel coro del Teatro Grande di Brescia». Musica come forma d’arte. Musica come fonte di emozioni e ricordi di vita di ciascuno di noi: il cammino nel mondo della lirica di Fantoni è stato segnato dall’incontro ed dal contatto continuo con il pubblico e la gente, perché la lirica in particolare riesce ad arrivare là, dove le arti minori falliscono. «Come non dimenticare l’emozione di quella volta che, in occasione dei cent’anni del Risorgimento, cantai a Solferino tre romanze - continua Fantoni - Tra il pubblico era presente il presidente francese Charles de Gaulle e il presidente italiano dell’epoca Giovanni Gronchi». Con un repertorio di oltre cento pezzi e più, il baritono Fantoni è in grado di passare con grande abilità dai suo celebri cavalli di battaglia come “Non più andrai, farfallone amoroso” da “Le nozze di Figaro” di Mozart, a “Verde Ucraina” o “Voglio vivere così”: non importa se si tratta di musica da camera o musica popolare, perché per Gianenzo l’essenziale è arrivare al cuore della gente con melodie senza tempo. Voce, potenza ed emozione sono le tre qualità principali che un baritono deve possedere. Tra i grandi modelli che lo hanno accompagnato nella sua vita, impossibile non citare il baritono Tito Gobbi di Bassano del Grappa, il senese Ettore Bastianini ed il fiorentino Gino Becchi. Musica come forma di generosità e beneficenza: grazie alla sua voce, numerosi sono stati negli anni gli eventi ed i concerti il cui ricavato è stato devoluto per cause benefiche. «Lo scorso ottobre, presso il Teatro Don Gorini, abbiamo organizzato con il Circolo Lirico Patelli ed il Coro Sereno di Brescia, il concerto musicale in occasione del 10° anniversario della scomparsa del caro maestro Fregoni - conclude Gianenzo Fantoni - È stato un lavoro di squadra con la Pro Loco di Bedizzole, l’amministrazione comunale e la Polisportiva Bedizzolese. Erano presenti tra l’altro le opere dei pittori dell’associazione “A. Celesti”».Tra gli appuntamenti annuali promossi dal Circolo Lirico Patelli a Bedizzole, l’immancabile “Briciole di Solidarietà” giunto ormai alla terza edizione. Presentato dalla prof.ssa Loredana Rizza, nel 2014 il ricavato è andato all’associazione “Il Faro” per la costruzione della loro casa famiglia a San Vito. Gianenzo Fantoni è presente anche tra le ottanta fotografie d’autore in bianco nero di “Gente di Bedizzole”, il libro stampato in collaborazione con la BCC di Bedizzole ed “Il Faro”: tra tutti i cittadini del paese, noti all’interno della comunità per la loro professione e l’impegno artistico, troverete anche lui fotografato con lo stesso tocco di semplicità ed humour che lo contraddistinguono da sempre. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio 17 noi con voi distretto bedizzole Micro nido maxi utility di Giovanni De Marco SCARICA LA NUOVA APP DAL SITO www.relaxbanking.it 18 Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai FOGLI INFORMATIVI disponibili presso tutte le filiali con la nuova App... la BCC sempre in tasca www.relaxbanking.it SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Ciaspolata senza neve in Valvestino cieli di valvestino Ma chi l’ha detto che per serve il manto imbiancato? Basta trasformarla nella suggestiva passeggiata al chiar di luna che gli irriducibili dell’Audax Sporting Club hanno organizzato comunque per gli oltre 250 partecipanti. La spettacolarità del paesaggio che, dal Monte Stino, spaziava in visioni allargate tra Tombea, Baldo, Maniva, Bagolino e le luci della città di Verona Ho sempre pensato che l’Italia fosse un Paese straordinario, ricco di infinite risorse avanti lo stesso e abbiamo avuto una partecipazione che è andata oltre le nostre naturali e culturali, ma quello che lo rende davvero speciale sono coloro che vi aspettative “. All’appuntamento si presentano in 250, ad accoglierli vi sono gli Alpini, i abitano: gli Italiani. Così refrattari a tante cose, così inesorabilmente incorreggibili, volontari della protezione civile e l’Audax. Il Comune collabora e fornisce il supporto ma così naturalmente creativi e amanti del bello e del buono. In Valvestino vi è stata logistico, mettendo a disposizione un servizio bus. “ Quella sera- prosegue Cateri- la prima ciaspolata senza neve. Si sa, quest’anno la neve si fa attendere e nella bella na- la temperatura era gradevole, poco sotto lo zero, la luna era piena, una serata e apprezzata valle dove è rimasta una delle poche piste bresciane di fondo, manca bellissima. Nei cinque chilometri del percorso abbiamo anche previsto due punti di più che altrove. Questo non ha fermato i componenti della Audax Sporting Club ristoro. La ciaspolata si è trasformata in una passeggiata al chiaro di luna sull’altopiano (audaci non a caso) che avevano organizzato per il 3 gennaio una ciaspolata, una del Monte Stino. È stato possibile vedere le luci della città di Verona, il Monte Tombea, bella passeggiata al chiaro di luna in mezzo alla neve. Ma senza la neve che si fa? il Montebaldo, il Monte Maniva, Bagolino ed ovviamente la Valvestino. Splendido”. “La ciaspolata - ci spiega Caterina, organizzatrice molto attiva- doveva svolgersi Quella sera i ristoranti si sono riempiti tutti e tra una portata e l’altra tutti si sono fatti nell’anello della pista di fondo gestita da quarant’anni dalla Audax Sporting club, la medesima raccomandazione: ci si vede l’anno prossimo con o senza neve poco ma la mancanza di neve rischiava di pregiudicare il tutto. Abbiamo deciso di andare importa, ma rigorosamente insieme a Capovalle, magari con la luna piena. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio 19 noi con voi Voce del verbo ciaspolare di Nicola Alberti ESTERO+ è l’offerta della Bcc di Bedizzole T.V. dedicata al comparto estero. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. 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Brescia Export è in grado di eseguire un rapido check up volto all’identificazione dei principali elementi considerati strategici sul quale l’azienda può contare per una presenza di successo sui mercati esteri. Attraverso l’attività di monitoraggio dei mercati si cerca di instaurare un circuito logico e continuativo atto a definire gli scenari in cui l’azienda si trova ad operare, a migliorare le previsioni e a definire una strategia congruente. Lo staff del Consorzio è a disposizione per fornire periodicamente supporto e promuovere una riflessione strategica condivisa su mercati di particolare interesse e altri temi legati all’internazionalizzazione. • INCOMING BUYERS • TEMPORARY MANAGEMENT • FORMAZIONE • CONVENZIONI ESCLUSIVE 20 soluzioni flessibili per qualsiasi esigenza aziendale • CONTACT MANAGEMENT • BRESCIA EXPORT MAG Il principale obiettivo dei nostri servizi è quello di offrire supporto alle conoscenze di marketing internazionale delle imprese attraverso strumenti flessibili ed efficaci ad alto valore aggiunto. Grazie alla rete capillare di contatti situati in diverse aree strategiche mondiali, Brescia Export opera sulle opportunità di export in tutti i mercati garantendo informazioni puntuali e analisi approfondite. S ER V IZ I G LO B A LI CO M P L ET I E AFFI D A BI L I PR O M O ZIO N E E AFF I AN C A M ENT O P ER UNO S VI LU P PO CO M M ER CI A L E A 3 6 0° Attraverso il proprio network globale Brescia Export assiste le imprese nella promozione dei propri prodotti all’estero, fornendo tutte le informazioni e i servizi necessari per espandere il business aziendale. L’orizzonte operativo di Brescia Export non si limita a una mera visione commerciale dell’attività di promozione. mercato Oggi, in un ambiente di estremamente dinamico, l’azienda deve dotarsi di sistemi innovativi e flessibili, con l’obiettivo di rendere il proprio marketing non solo efficiente ma anche efficace, in termini di innovazione, brand awarness e profitability. Via Branze 45 I-25123 Brescia Tel. 030.6595042 www.bresciaexport.it [email protected] S ER V IZ I P ER SO N A LIZ ZAT I Strumenti personalizzabili pensati per PMI e reti di imprese che intendono orientarsi o consolidare la propria presenza sui mercati esteri. S E LE ZIO N E D EI M ER C AT I AD ALT O PO T E NZI A L E Attraverso un innovativo sistema informativo vengono monitorati e successivamente identificati i mercati a più alto potenziale per i prodotti dell’impresa. ENT E AT T UAT O R E DE L L A R EG IO N E LO M BA RD I A Dal 2007 Brescia Export si è qualificata quale ente attuatore della Regione Lombardia. Il Consorzio offre assistenza sulla richiesta di contributi regionali e camerali e sull’avvio delle pratiche burocratiche. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Alessandro Mattinzoli, Sindaco di Sirmione Passione/Professione Primo Cittadino Apprezzato e conosciuto imprenditore nel settore turistico pensa che il futuro della penisola catulliana necessiti sempre più “che pubblico e privato agiscano in sinergia con generosità mettendosi a disposizione del bene comune”. L’obbligo “di ascoltare e dialogare con tutti”. E l’invito ai giovani, per lui fin da giovanissimo militante impegnato “a non allontanarsi dalla politica e a concepirla come passione. Perché amministrare il bene pubblico è un’esperienza straordinaria” Alessandro Mattinzoli è il sindaco di Sirmione ed il coordinatore provinciale di Forza Italia, politico navigato, consiglierebbe ad un giovane di fare politica? E quanto guadagna il sindaco di Sirmione? Ed il coordinatore di Fi? Ma è sempre stato di Forza Italia? Ha rimpianti? E cosa considera il suo successo più grande? L’abbiamo chiesto a lui. Alessandro Mattinzoli ha 56 anni, è un imprenditore nel settore turistico, convive con Paula, affascinante venezuelana, mamma di Cloe che di anni ne ha due. Altra perla del sindaco (così come per ogni papà) non è la penisola che fu cara a Catullo, ma la sua prima figlia dodicenne Sofia. Quando ha cominciato ad interessarsi di politica? Fin da giovanissimo mi piaceva farmi da portavoce dei miei compagni di classe, ne ero il rappresentante. Ho iniziato la mia attività politica vera e propria nei giovani della Democrazia Cristiana, a livello nazionale il nostro referente era l’onorevole Fontana, ma a Sirmione volevamo invertire la tendenza che, allora, voleva Sirmione a sinistra, ci riuscimmo. Poi mi presi cinque anni di pausa tra il 1990-1995, quindi venni eletto come consigliere d’opposizione in una lista civica. Nel mandato successivo vincemmo le elezioni avendo candidato sindaco Maurizio Ferrari, con cui feci l’assessore ed il vicesindaco. Quindi l’elezione a sindaco e la riconferma al secondo mandato. E perché dopo la Dc scelse Fi? Era la prosecuzione naturale dell’area moderata che si opponeva alla sinistra. Vi vedevo i miei valori, ma anche un partito che voleva concretamente risolvere i problemi della gente. Dal congresso bresciano del partito sono diventato il coordinatore provinciale del PDL, oggi sono stato confermato coordinatore anche in Forza Italia. In tutti questi anni di politica cosa l’ha reso più orgoglioso? La capacità di proporre un progetto rinnovato con l’intento di creare la giusta miscela tra rinnovamento ed esperienza, condividendo partecipazione, trasparenza ed un rapporto diretto con i cittadini. È necessario ascoltare e dialogare con tutti. C’è qualcosa di cui si pente, anche se un politico non ammette mai di aver sbagliato? Aver in passato candidato ..... No non lo dico, (ride) posso però dire che a volte, solo a volte, nel nome dell’efficienza ho trascurato la forma. Quanto guadagna il sindaco di Sirmione ed il coordinatore di Forza Italia? “Come sindaco prendo circa 2000 euro netti onnicomprensivi, ci tengo a dire che sono effettivamente onnicomprensivi. Come coordinatore di Forza Italia non è previsto alcun compenso, la politica deve essere passione, quando incontro i giovani lo li invito a non allontanarsi dalla politica, lì invito a far politica. Amministrare il bene pubblico è un’esperienza straordinaria”. Come vede il futuro di Sirmione? “Sirmione ha risorse paesaggistiche, morfologiche, archeologiche, culturali, enogastronomiche e imprenditoriali notevolissime. Inoltre si trova su direttrici viabilistiche molto importanti, quella est- ovest Verona Brescia, ma anche quella Nord Sud che porta fino al Brennero. La situazione economica generale non è però facile serve che pubblico e privato agiscano in sinergia con generosità mettendosi a disposizione del bene pubblico”. Da aprile ad ottobre a Raffa di Puegnago Scenari Garda thrilling Un concorso letterario e serate a tema alla Libreria Bacco, che intersecano cultura e personaggi di poliziesco, noir, horror e giallo vero e proprio alla voce attraente del territorio gardesano “Festival Giallo Garda” è un progetto che prende il via sulla scorta di passate esperienze che hanno visto porre al centro dell’attenzione da una parte il territorio, dall’altra la sensibilità creativa e il desiderio di comunicare di tanti appassionati. Il tutto proiettato intorno ad un genere letterario: il giallo. Con il 2015 un gruppo di amici e amiche, riuniti in un “Comitato Festival Giallo Garda”, ha deciso di proporre una nuova iniziativa che comprende un concorso letterario e una serie di serate collegate focalizzate di volta in volta su un tema o un determinato personaggio. Obiettivo quello di promuovere la lettura e la scrittura e la passione per questo genere letterario in senso lato: dal giallo vero e proprio, al poliziesco al noir, all’horror. Al centro dell’attenzione però vi è anche il territorio e il Garda in particolare. Il fine quello di trasmettere, attraverso l’iniziativa, una sempre migliore e più approfondita conoscenza di questo straordinario lago come patrimonio comune, ma anche come casa della cultura declinata nelle sue più diversificate forme. Il comitato organizzatore si propone anche di coinvolgere realtà culturali ed economiche operanti sul lago di Garda per costruire insieme e condividere momenti e percorsi che possano di volta in volta valorizzare autori, anniversari e luoghi. Nella convinzione che solo la cultura e la bellezza possano salvare il mondo! E anche dare un più ampio e entusiasmante respiro al divenire quotidiano. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Presentazione dell’evento Il “Comitato Festival Giall o Garda” vi invita al “Festival Giallo Garda” 1a Edizione da Aprile a Ottobre 2015 nella splendida cornice del Lago di Garda Un concorso letterari o, incontri con gli autor i e tante serate a tema per accendere la passione "gialla". “Comitato Festival Giall o Garda” presso la Libr eria Bacco via Nazionale n.26 - Raffa di Puegnago d/G 25080 (BS) INGRESSO LIBERO 21 noi con voi rive del garda di Nicola Alberti senza frontiere NOI CON VOI 100/mila i turisti alla Fiera di Lonato di Giovanni De Marco Sua eminenza l’òs de stòmech Alla tradizionale kermesse dedicata a Sant’Antonio Abate il trionfo dei prodotti De.Co. d’eccellenza locale hanno costituito l’attrattiva principale della 57ª edizione. Il suggello mediatico rappresentata dalla presenza al taglio del nastro di Edoardo Raspelli, giornalista e critico enogastronomico conduttore del programma RAI Mela Verde Da oltre cinquantasette anni, momento di aggregazione e vetrina d’eccellenza per tutte le realtà produttive locali è la fiera di Lonato del Garda, appuntamento imperdibile per gli operatori del settore agricolo, dell’artigianato e del commercio. Anche quest’anno, per tre giorni dal 16 al 18 gennaio, Lonato ha dato il meglio di sé in merito a sapori e tradizioni locali: dalle primizie enogastronomiche e produttive alle bellezze del paesaggio, senza dimenticare le ricchezze culturali e storiche. Oltre 100 mila turisti hanno calpestato 6.500 mq di superficie espositiva, di cui mille al coperto, per una fiera campionaria che nasce lontano, dalla tradizione contadina, in onore di sant’Antonio Abate, patrono delle campagne e degli animali. Testimone televisivo di questa edizione la trasmissione di Teletutto “In Piazza con noi”: ospite d’eccezione Edoardo Raspelli, giornalista e critico enogastronomico di Melaverde, presente all’atteso taglio del nastro con le autorità ed il sindaco. Ma i veri protagonisti sono stati loro, i prodotti De.Co di denominazione comunale, fiore all’occhiello della gastronomia locale, piatti gustosi ed irrinunciabili in grado di diventare nel tempo simbolo della collettività: l’“òs de stòmech” e i “rampónsoi”. Oggi come allora, l’osso dello stomaco si ottiene dalla vescica del maiale, impiegando l’impasto del suino ed aggiungendo qualche ossa dello sterno, precedentemente messo “en visiù” cioè nel vino rosso con sale, pepe, aglio. Dopo il taglio in tre pezzi, il passaggio finale con l’inserimento dell’impasto, l’“empiöm”, nella vescica: una volta legata, questa viene forata e, dopo l’asciugatura davanti al fuoco, l’osso di stomaco è pronto per il periodo di stagionatura. Quest’anno, in piazza Martiri della Libertà, l’osso dello stomaco più grande ha raggiunto 22 i 95 kg di peso, preparato come sempre con la supervisione del ristoratore ed esperto Marino Damonti. Anche i raperonzoli, erbe umili poco elevate dal terreno, hanno accompagnato numerosi porzioni di osso di stomaco grazie alle succose e bianche radici: crude o cotte, nel bresciano le erbette dei raperonzoli sono l’ideale per insaporire risotti, minestre o per sfiziose insalate. Non solo suino per questa edizione della fiera ed il ricco circuito gastronomico “Töt Porsèl” tra i migliori ristoranti del posto, ma anche divertimento con lo storico concorso degli espositori ed il palio di sant’Antonio e della cuccagna: giunto oramai alla sesta edizione, i più giovani hanno partecipato a giochi d’altri tempi, vestendo insoliti abiti d’epoca, sfidando le squadre delle diverse frazioni lonatesi. Arte e creatività sono state al centro del concorso di pittura a tema “Flora e Fauna del Garda”; collezionismo e rarità a due ruote invece per la “Mostra d’epoca del Ciclo e Motociclo”, organizzata in collaborazione con “Vespa Club Sirmione”. Eppure è ancora una volta una competizione culinaria a coinvolgere tutti: quella del “chisöl de la me nóna”, la sfida all’ultimo morso per decretare la migliore ciambella bresciana preparata per il 17 gennaio in onore del santo. Consolidata ed efficiente macchina di promozione, la fiera di Lonato non ha eguali nella provincia bresciana: frutto di un lavoro di squadra tra frazioni, gruppi associazionistici ed amministrazione comunale, anche quest’anno ha dimostrato che è possibile rinnovarsi ed essere flessibile alle richieste del mercato e del turismo, senza dimenticare la tradizione. Un territorio, quello del Garda, vasto e dalle mille risorse che non smette mai di attrarre persone non solo in estate, ma tutto l’anno. SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio Tema portante del Festival, la musica, da Bach ai giorni nostri. Vi parteciperanno i massimi esponenti nazionali ed internazionali Sarà la musica barocca al centro della 52a edizione del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo. Una trentina di concerti in tutto, sparsi tra i teatri cittadini e il Donizetti bergamasco, in calendario tra il 25 aprile e l’11 giugno. Il festival, nato nel 1964 per iniziativa del grande maestro Agostino Orizio, è una delle maggiori manifestazioni mondiali dedicate al pianoforte, sia come strumento solista, sia come prestigioso interlocutore di grandi orchestre. Significativa l’immagine che accompagna questa 52a edizione: un pianoforte in fiamme, a simboleggiare il fuoco che la musica barocca è stata ed è tutt’ora capace di ridestare e di accendere, anche nel pubblico contemporaneo. “Fuoco barocco”, dunque, partendo da Bach: la sua figura sarà spunto per “toccare con mano” come di secolo in secolo il passato rientri prepotentemente nell’attualità e provochi nei creatori un continuo processo di confronto, acquisizione e riflessione. Il compito di approfondire il tema-guida di questa nuova edizione è stato affidato ad una serie di grandi interpreti, come Federico Colli, Roberto Cominati, Giuseppe Albanese e Ilia Kim, oltre che a colui che oggi è forse l’interprete più popolare del genio di Bach, Ramin Bahrami. Anche quest’anno, dunque, appare evidente che non mancheranno i grandi nomi. Nella storia del Festival sono apparsi non solo i più grandi pianisti (da Arturo Benedetti Michelangeli a Magaloff, da Richter ad Arrau, Ashkenazy, Zimerman, Brendel, Martha Argerich), ma anche strumentisti, cantanti e direttori del calibro di Rostropovich, Mischa Maisky, Uto Ughi, Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Gergiev, Giulini, Sawallisch, Solti, Maazel, Chung. L’edizione numero 52 apre con Daniel Harding: un ritorno al Festival, per il pupillo di Claudio Abbado, con la Swedish Radio Symphony Orchestra, che sarà a Bergamo il 25 aprile e al Teatro Grande di Brescia il 26. Da segnalare anche la partecipazione di Riccardo Muti, in città martedì 19 maggio per un concerto straordinario per la beatificazione di Papa Paolo VI, e a Bergamo mercoledì 20 maggio. Muti dirigerà l’Orchestra Cherubini, da lui fondata nel 2004, alla quale si unirà una selezione della Filarmonica del Festival, che proprio in questi giorni compie un anno di attività e che pare destinata ad avere un ruolo sempre più incisivo nelle edizioni future. Sotto la guida di Pier Carlo Orizio, direttore artistico del Festival, la Filarmonica sarà impegnata l’8 e il 9 maggio con Daniil Trifonov, e il 28 maggio, nella chiesa di San Francesco, per il tradizionale concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia. Insomma, tra grandi ritorni e nomi nuovi, sembra già che il Festival raggiungerà “temperature elevatissime”. Attesa, soprattutto, per la partecipazione dell’americano Cameron Carpenter, spettacolare virtuoso dell’organo che chiuderà il Festival l’11 giugno al Donizetti nel concerto realizzato in collaborazione con il Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”. Conto alla rovescia per l’esposizione universale Milano Expo portale leonessa E Brescia c’è. A confermare un ruolo da protagonista attraverso l’organizzazione in tutta la provincia di eventi ed iniziative culturali destinati a richiamare migliaia di visitatori. Per un calendario caratterizzato dalla cultura di stampo bresciano, ma di respiro internazionale Brescia raccoglie la sfida e si prepara al semestre Expo con una serie di iniziative e manifestazioni culturali già in calendario. Oltre che già inserite nel portale nazionale di promozione degli eventi paralleli all’esposizione universale: eventi che, insomma, ne saranno la cornice e rappresenteranno interessanti opportunità per visitatori di ogni parte del mondo che, partendo da Milano, si metteranno alla scoperta di tutta la penisola. Perché no, anche di Brescia. Su verybello.it, la nuovissima piattaforma online promossa dal Ministero dei Beni culturali e del Turismo, Brescia e provincia si presentano alla grande. Il sito, che vuol essere una sorta di agenda virtuale di agile consultazione per raccogliere gli eventi organizzati in tutta Italia, è ancora ai nastri di partenza, ma già, per quanto ci riguarda direttamente, la cultura in terra bresciana non sfigura. Tutt’altro. Qualcosa, una sorta di antipasto alla scorpacciata del semestre di Expo, già si può fare. Cominciamo con palazzo Martinengo, dove il 24 gennaio è stata inaugurata una bella mostra che più a tema Expo (Nutrire il pianeta, energia per la vita) non si può: Il cibo nell’arte. È stata definita come la più importante esposizione dedicata al cibo mai organizzata finora in Italia e sarà visitabile fino al 14 giugno. Cento capolavori di grandi maestri, dal Seicento a Andy Warhol, passando da Magritte e Fontana, incentrati su cibi e piatti tipici magari dimenticati, con un tocco in più: la collaborazione con alcune università italiane ha permesso di analizzare in maniera scientifica le tavole imbandite e le dispense dipinte nel Seicento e nel Settecento, cosa che permetterà allo spettatore di avere curiose informazioni sull’alimentazione e i gusti dell’epoca. Rimanendo sul tema “mostre”, il museo di Santa Giulia non resta indietro: proprio da maggio, quando Expo aprirà i battenti, aprirà una mostra archeologica che rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso reperti inediti e straordinari. Fino a novembre sarà possibile approfondire e al contempo scoprire ciò che era l’Italia settentrionale prima di Cesare. Veniamo poi alla musica. Due, per il momento, i grandi concerti organizzati in terra bresciana: Francesco De Gregori e Gianna Nannini. Il primo sarà sul palco del PalaBanco il 13 maggio, la Nannini invece il 24 maggio, al PalaGeorge di Montichiari. Jazz, jazz e ancora jazz nel festival di casa a Iseo e dintorni, che negli anni è cresciuto sino a diventare un punto di riferimento nazionale ed internazionale per gli amanti del genere. Dal 29 maggio al 12 luglio una serie pressoché infinita di eventi, concerti e appuntamenti di approfondimento, per i quali si rimanda al sito dedicato, iseojazz.it. E infine la danza, con due eventi da non sottovalutare. Primo: il gala Danza&Danza. Una serata, il 19 giugno, in cui verrà assegnato il prestigioso riconoscimento annuale che i critici dell’omonima rivista di settore attribuiscono alle produzioni, agli interpreti, ai coreografi e ai talenti emergenti che si sono distinti sui palcoscenici italiani. Quale sede più appropriata se non il teatro Grande. Secondo: la Nuova piattaforma italiana della danza, Nid. Dall’8 all’11 ottobre a Brescia si ballerà un po’ ovunque. Il progetto prevede infatti la realizzazione di tutta una serie di spettacoli, ancora da definire, che possano fungere da volano di sviluppo e promozione per il settore. Per il momento, ma solo per il momento, è tutto. Il calendario è in crescita e in evoluzione continua. Entro la fine del 2016, la città passerà all’illuminazione Led Chiara, splendida, lucente Brescia Un nuovo progetto di A2A porterà alla sostituzione di tutte le lampade pubbliche. Previsti considerevoli risparmi e benefici per l’ambiente Nuova luce, è il caso di dirlo, su tutta la città. E Brescia diventa all’avanguardia internazionale per ciò che concerne la pubblica illuminazione, al pari di Los Angeles, Oslo, Stoccolma e Copenaghen. Numeri da capogiro per il progetto voluto dal Comune e realizzato - con un investimento di circa 12 milioni di Euro - da A2A: entro il 2016 tutti i punti luce cittadini utilizzeranno apparecchi a Led. Luce pulita, dunque, nel pieno rispetto dell’ambiente e con interessanti ripercussioni sui portafogli di tutti. Sono 43mila i punti luce interessati dalla sostituzione, con un risparmio del 39% dei consumi e in bolletta, per il Comune di Brescia, di oltre 8 milioni di euro in 10 anni. Per capire i vantaggi di questa operazione, vantaggi di carattere economico ma anche, e da non sottovalutare, a livello ambientale, è sufficiente pensare che risparmiare il 39% di energia elettrica significa evitare l’emissione in atmosfera di 2.700 tonnellate di anidride carbonica: pari al consumo annuo di 1.500 automobili. Da dove deriva un simile risparmio? Semplicemente dal fatto che la nuova illuminazione Led garantirà il dimezzamento del consumo annuo pro capite, passando dai 92 kWh attuali ad una quota di 56 kWh: complessivamente, 7 milioni di kWh annui in meno consumati. Non è poco, anche in considerazione del fatto che la scelta a favore dei Led implica un miglioramento in termini di efficienza e di sicurezza: 2.500 lampade bruciate in meno ogni anno. Infatti, i Led garantiscono uguale prestazione luminosa rispetto alle lampade tradizionali ma con un migliore orientamento del fascio luminoso, concentrato verso i marciapiedi e le strade, senza emissioni verso l’alto. In più SOTTO TRACCIA | gennaio febbraio hanno un ciclo di vita ben più lungo rispetto alle lampade tradizionali, anche di cinque volte, il che implica una diminuzione delle sostituzioni: è stato stimato che si eviterà la produzione di oltre 1,5 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici ogni anno. Senza considerare poi che, con il telecontrollo, le informazioni sulle condizioni degli impianti e su eventuali malfunzionamenti arriveranno in tempo reale, consentendo interventi più rapidi. Insomma, sembra che sarà molto difficile trovare un lampione spento in città. Per i più tecnologici, poi, oltre ad un sito internet dedicato, A2A ha realizzato un’applicazione per offrire informazioni sull’avanzamento del progetto, con un contatore che permette agli utenti di conoscere il numero e la percentuale di lampade già sostituite. ILLUMINIamo, questo il nome della nuova app, permette di segnalare direttamente, anche mediante la rilevazione automatica della posizione del proprio dispositivo, la presenza di lampioni spenti o di vie non illuminate. Insomma, un filo diretto tra l’azienda e il cittadino. Il progetto prevede che entro dicembre 2015 venga sostituito il 75% dei corpi illuminanti. Entro la fine del 2016, invece, verranno sostituite tutte le lampade e tutti i pali verranno riverniciati ed abbelliti con il simbolo della leonessa. In calendario anche una serie di incontri di presentazione studiati ad hoc per diffondere i valori del progetto e promuovere l’utilizzo di illuminazione a Led anche nelle abitazioni: si comincia dalla festa di San Faustino, poi, in tutti i quartieri della città. 23 NOI CON VOI Brucia forte il fuoco barocco metropoli brescia pagina a cura di Alice Scalfi Al via la 52a edizione del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo