CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 76 6 76 77 LA CARTA DELLE GARANZIE CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 78 6 .1 78 L'AOU Federico II fin dalla sua costituzione ha considerato gli impegni con il paziente, la tutela dei suoi diritti e l'erogazione di una assistenza fermamente orientata alla qualità delle prestazioni e all'efficacia dei risultati quali obiettivi fondamentali della propria azione. Di conseguenza, adeguate risorse sono state investite al fine di creare un sistema qualità, un sistema formazione ed un sistema informativo in grado di produrre strumenti di cambiamento e realizzare nuove opportunità culturali, organizzative e procedurali. Con continuità e gradualità negli anni l’Azienda ha individuato e perseguito nuovi obiettivi, alcuni dei quali finalizzati al recupero di quei settori e di quegli aspetti organiz- zativi nei quali si era avuto modo di verificare uno standard inferiore a quello atteso, altri volti a valorizzare e potenziare le risorse umane, i centri di eccellenza ed i punti di forza già presenti nell’azienda e ad ampliare l’integrazione tra assistenza e patrimonio didattico e di ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Nella presente sezione sono illustrati gli obiettivi e gli indicatori di qualità che l'Azienda intende perseguire nel prossimo futuro. Gli obiettivi indicano gli standard di qualità che l'Azienda si impegna a raggiungere. Gli indicatori di qualità registrano e misurano un determinato fenomeno o aspetto, ritenuto significativo e rappresentativo di un fattore di qualità. IMPEGNI DELL'AZIENDA E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO 79 CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 80 IMPEGNI DELL'AZIENDA E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO 6 .1 OBIETTIVI 2005 80 CHE COSA VOGLIAMO GARANTIRE O MIGLIORARE (OBIETTICI SPECIFICI) I RISULTATI CHE VOGLIAMO RAGGIUNGERE (INDICATORI DI QUALITÀ) 1. Miglioramento della segnaletica per un più facile orientamento degli utenti. 1. Almeno il 70% degli intervistati soddisfatti in base alla rilevazione della soddisfazione degli utenti 2. Distribuzione all'accettazione dei pazienti di un opuscolo di accoglienza con le informazioni generali più importanti. 2. Distribuzione dell'opuscolo al 100% dei ricoverati. 3. Esposizione sulla divisa degli operatori sanitari della targhetta per il riconoscimento del personale. 3. Esposizione della targhetta di riconoscimento sulla divisa di tutti gli operatori. 4. Rispetto dei tempi massimi di riposta ai reclami 4. Risposta dell'URP entro 15 giorni dalla ricezione. 5. Monitoraggio costante dei reclami e dei suggerimenti provenienti dall'utenza 5. Elaborazione di una reportistica trimestrale specifica con diffusione dei risultati alle strutture aziendali. 6. Rilascio di una relazione sanitaria per il medico di famiglia all' atto della dimissione secondo un formulario minimo predefinito dalla Direzione Sanitaria. 6. Rilascio della relazione sanitaria con requisiti standard al 50% dei ricoverati. 7. Miglioramento dell'informazione dei pazienti in merito ai propri diritti e doveri mediante affissione nelle corsie di degenza dell'elenco dei diritti e dei doveri dell'utente. 7. Affissione nel 100% delle corsie. 8. Promozione di una campagna per fare dell'Azienda un ospedale senza fumo. 8. Distribuzione materiale informativo nel 100% dei reparti. 9. Potenziamento dei Day Hospital ed in particolar modo del Day Surgery come alternativa al R.O. 9. Raggiungimento degli standard regionali. 81 CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 82 IMPEGNI DELL'AZIENDA E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVI 2006 82 6 .1 OBIETTIVI 2006 CHE COSA VOGLIAMO GARANTIRE O MIGLIORARE (OBIETTICI SPECIFICI) I RISULTATI CHE VOGLIAMO RAGGIUNGERE (INDICATORI DI QUALITÀ) CHE COSA VOGLIAMO GARANTIRE O MIGLIORARE (OBIETTICI SPECIFICI) I RISULTATI CHE VOGLIAMO RAGGIUNGERE (INDICATORI DI QUALITÀ) 1. Individuazione di un supporto nella gestione logistica di utenti (pazienti e familiari) extra-regione. 1. Elaborazione di un progetto di fattibilità per una foresteria. 8. Almeno 70% degli utenti ricoverati che si dichiari soddisfatto del rispetto della sua riservatezza e individualità. 2. Estensione dell'attivazione della procedura di preospedalizzazione ai fini di una riduzione dei tempi di degenza e di attesa dei ricoveri. 2. 60% di ricoveri ordinari con preospedalizzazione. 8. Miglioramento delle procedure volte al rispetto della riservatezza dell'utente ed al rispetto della sua individualità, “personalità” e cultura, mediante la formazione del personale 9. Spedizione dei referti e della cartella clinica al domicilio dell'utente su richiesta. 9. Realizzazione della procedura almeno nel 50% delle strutture. 3. Miglioramento dell'informazione agli utenti. 3. Incremento del 50% dei tempi di apertura dei punti di informazione. 4. Rilascio di una relazione sanitaria per il medico di famiglia all'atto della dimissione secondo un formulario minimo predefinito dalla Direzione Sanitaria. 4. Rilascio della relazione sanitaria con requisiti standard all'80% dei ricoverati. 5. Miglioramento del sistema per il monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali. 5. Monitoraggio dei tempi di attesa del 100% delle prestazioni ambulatoriali. 6. Miglioramento del sistema di prenotazione delle attività ambulatoriali con una gestione delle liste di attesa informatica, automatica trasparente e documentabile attraverso il CUP. 6. Estensione del sistema informatico al 70% delle prenotazioni delle attività ambulatoriali. 7. Miglioramento degli aspetti relazionali e di umanizzazione dell'assistenza, con la definizione di codici di comportamento comuni a tutta l'Azienda, attraverso la formazione del personale. 7. Almeno 70% degli utenti ricoverati che si dichiari soddisfatto del clima umano del reparto, alla rilevazione delle soddisfazione utenti. 10. Riduzione dei tempi di ricovero attraverso la promozione del miglioramento dell'appropriatezza delle giornate di ricovero 10. Almeno l'80% delle strutture coinvolte. 11. Miglioramento delle misure di sicurezza per la prevenzione delle infezioni ospedaliere. 11. Raggiungimento di standard specifici di reparto. 12. Potenziamento dei Day Hospital ed in particolar modo del Day Surgery in alternativa al R.O. 12. Raggiungimento del 100% degli standard regionali. 83 CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 84 6 .2 La tutela dei pazienti Presso l'AOU Federico II sono operanti strutture di tutela alle quali gli utenti possono presentare istanze, proposte e reclami in merito a situazioni ambientali e comportamenti che possano incidere sull'esercizio dei diritti dei pazienti. Le strutture di tutela operanti nell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II sono: z Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), presso la “Palazzina Quagliarello”, per informazioni, segnalazioni, ricezione ed istruzione dei reclami; z Punto Ascolto degli Utenti, presso la Direzione Sanitaria, Ed. 14/e, per l'ascolto dei pazienti che hanno incontrato disservizi; z Punto Accoglienza, presso la Direzione Sanitaria, Ed. 14/e, che si occupa dell'accoglienza dei cittadini stranieri e dei rapporti con il volontariato. 84 85 MECCANISMI DI GARANZIE TUTELA E VERIFICA PER I PAZIENTI CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 86 MECCANISMI DI GARANZIE TUTELA E VERIFICA PER I PAZIENTI In sintonia e sinergia con queste strutture aziendali operano le sotto elencate associazioni di volontariato e di tutela dei pazienti. Associazioni di Volontariato iscritte al registro regionale del Volontariato Operanti e convenzionate con l'AOU 86 AVO - Associazione Volontari Ospedalieri ABIO- Associazione per il Bambino in Ospedale Associazione di Tutela per i Diritti del Malato Cittadinanza Attiva Tribunale dei Diritti per il Malato A.C.T.L.I. - Associazione contro le Leucemie e Tumori dell'Infanzia Ami.Fra. - Amici di Francesco AVIS - Comitato per il Buon Uso del Sangue Comitati 081.5454904 349.2177673 081.285886 081. 2548055 081.5430969 081.5455115 081.5228070 In adesione a quanto previsto dall'art.21 della L.R. 10/2002 l'Azienda aderisce al Comitato di Partecipazione Aziende Sanitarie/ Associazioni di Volontariato insediato presso l'ASL NA 1, azienda capofila per la città di Napoli. Il regolamento di tutela degli utenti è disponibile presso la Direzione Sanitaria (Ascolto degli Utenti) e l'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico. Uno strumento efficace di ascolto e di tutela Comitato Pari Opportunità Il Comitato Pari Opportunità nasce a tutela delle cosiddette fasce deboli, cioè di quelle categorie di persone che per diversi motivi tendono tuttora ad essere in taluni ambienti oggetto di discriminazione sulla base del sesso, della razza, della religione, o della diversa abilità etc., proponendosi di favorire e coordinare pari opportunità nell'accesso al lavoro, nell'orientamento, nella formazione professionale e nella progressione di carriera all'interno dell'Azienda. Il Comitato Pari Opportunità offre uno strumento efficace di confronto e di proposta, di ascolto e di tutela per quanti lavorano all'interno dell'Azienda ma anche per quanti, a diverso titolo, ma soprattutto perché bisognosi di cure, accedono ai servizi assistenziali dell'AOU. Tra le iniziative allo studio figurano la creazione di un asilo nido aziendale per venire incontro alle esigenze dell'intero nucleo familiare e la divulgazione di iniziative per migliorare la ricettività alberghiera e le condizioni di vita in corsia. Il Comitato è composto da 14 componenti identificati in numero paritetico dall'Azienda e dalle OO. SS. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla Presidente Prof.ssa Paola Izzo, presso il Dipartimento di Medicina di Laboratorio. tel. 081.7463144; 081.7463135 6 .2 Esprime valutazioni sull'eticità e la compatibilità della sperimentazione a garanzia del rispetto della persona e della sicurezza dell'utente Comitato Etico Grande rilievo riveste in un Policlinico Universitario il Comitato Etico per le Attività biomediche cui spetta il compito di esprimere valutazioni in ordine all'eticità e alla compatibilità della sperimentazione clinica, chirurgica, farmacologica, genetica e dei protocolli di ricerca nei quali è implicata in qualsiasi modo l'assistenza ai pazienti, a garanzia del rispetto assoluto della persona e della sicurezza dell'utente. Il Comitato Etico si occupa anche delle più ampie problematiche sulla prassi assistenziale, fornendo pareri in ordine agli aspetti etici dei rapporti medico-paziente, strutture sanitarie e ai trattamenti degli infermi. Il Comitato opera presso l'Area Funzionale di Medicina Legale e promuove anche ricerche ed incontri di studio sugli aspetti connessi alle attività biomediche. 87 CartaServiziok.qxd 28-06-2005 15:24 Pagina 88 MECCANISMI DI GARANZIE TUTELA E VERIFICA PER I PAZIENTI Svolge compiti di verifica, sorveglianza, coordinamento ed indirizzo nella lotta contro le infezioni contratte in ambiente ospedaliero 88 Comitato Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) Secondo quanto previsto dalla normativa, è operante presso l'AOU Federico II un Comitato per le Infezioni Ospedaliere che rappresenta uno strumento efficace per garantire la sicurezza del paziente durante la sua permanenza in ospedale. Il C.I.O., infatti, svolge compiti di verifica e sorveglianza, coordinamento ed indirizzo nella lotta contro infezioni contratte in ambiente ospedaliero che determinano ogni anno una significativa quota di complicanze evitabili con prolungamento dei tempi di degenza e aggravio della spesa sanitaria. Grazie al contributo di esperti clinici, di malattie infettive, igiene ed epidemiologia, microbiologia, farmacologia, organizzazione e direzione sanitaria, il Comitato garantisce l'impegno costante aziendale di vigilare, controllare, prevenire, le infezioni ospedaliere e promuovere continue iniziative volte al miglioramento dei risultati e alla risoluzione del problema. Determina gli standard e le procedure per una migliore utilizzazione del sangue e dei suoi derivati Comitato del buon uso del sangue È attivo presso l'AOU Federico II un Comitato per il buon uso del sangue, composto dal direttore sanitario, dal direttore della struttura trasfusionale, da medici appartenenti ai reparti che praticano la trasfusione, dal direttore della farmacia, da un rappresentante degli infermieri e da un rappresentante delle associazioni dei donatori. Il Comitato ha il compito di determinare gli standard e le procedure per l'utilizzazione del sangue contribuendo al perseguimento dell'autosufficienza di sangue, emoderivati e plasmaderivati all'interno dell'Azienda, coinvolgendo nell'organizzazione le unità operative di diagnosi e cura su programmi di risparmio di sangue, emocomponenti e plasmaderivati. 89