Bilancio Sociale 2011- 2012 Bilancio Sociale 2011-2012 1 ©Etto re Tim panar o Bilancio Sociale 2011- 2012 Introduzione Partendo da un’attenta analisi e valutazione, rispondendo ad un indirizzo del Consiglio generale, nasce il primo Bilancio Sociale dell’ AGESCI SICILIA. Perché questa scelta? Perché riteniamo che questo sia uno strumento utile di verifica, rendicontazione e comunicazione del programma annuale. Perché sempre più sentiamo l’esigenza di essere rete con i nostri soci condividendo con questi, nella maniera più esplicita e trasparente possibile, gli esiti della nostra azione. Per permettere un momento di riflessione ed autovalutazione che ci consenta una visione più organica del nostro operato che parte dal raggiungimento degli obiettivi prefissati dal nostro Progetto Regionale, passando per le azioni concretamente eseguite, per arrivare a capire la ricaduta di queste sui soggetti interessati, permettendoci infine, di migliorare il nostro servizio per rafforzare la rete con i soggetti esterni con cui ci interfacciamo nel territorio, raccontando chi siamo e la nostra “mission”. Questo Bilancio Sociale racconta l’anno 2011/2012, anno molto impegnativo e ricco, in quanto oltre che nella gestione dell’ordinario, la regione si è scommessa in grandi eventi che trasversalmente hanno coinvolto ragazzi e capi. Per aver reso concrete le azioni programmatiche di questo anno ringraziamo il comitato allargato, il consiglio regionale, i formatori, la segreteria e tutti i capi che con entusiasmo e dedizione si sono spesi per questo servizio. Il Comitato Regionale 2 3 Bilancio Sociale 2011- 2012 Nota Metodologica L’ambito di rendicontazione del presente Bilancio Sociale è relativo alle attività svolte nel trascorso anno scout, che per tutti i livelli AGESCI è stabilito dal 1°ottobre 2011 al 30 settembre 2012 per tutti gli ambiti (educativo, formativo, di censimento associativo e anche economico). L’anno è identificato per semplicità come 2012 per la vita associativa. La redazione di un BILANCIO SOCIALE resta una scelta volontaria, che viene adottata per “dare conto” ai propri associati ed ai vari portatori di interesse (stakeholders) del proprio agire per la durata di un esercizio sociale. Per la compilazione di questo documento ci siamo richiamati a quanto contenuto nelle “Linee guida per la redazione del Bilancio Sociale delle organizzazioni non profit” emesse dall’Agenzia delle Onlus nel corso del 2010. Questo Bilancio ci consente di considerare alcuni ulteriori aspetti che integrano i conti di esercizio. Con questo strumento non intendiamo sostituire il rendiconto annuale, piuttosto passando ad una considerazione più elevata, mettiamo a confronto i bisogni che intendiamo soddisfare (educativi, formativi, economici e strutturali) con il mix formato dalle attività necessarie al raggiungimento degli scopi ed i mezzi adoperati per farvi fronte. Pur mantenendo immutate le esigenze di trasparenza e chiarezza, con il Bilancio Sociale ci proponiamo di procedere a una vera e propria rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte dalla nostra regione. Il Bilancio Sociale è articolato in 4 sezioni: • Con la prima su “CHI SIAMO” si illustra brevemente la “mission” dell’associazione a livello nazionale e si delinea la storia dell’Associazione in Sicilia, soffermandosi in particolare sul progetto Regionale in vigore (2009 – 2013). • Nella seconda su “GOVERNANCE” si tratta della struttura e delle modalità di gestione dell’associazione a livello regionale (gli organi di gestione dell’associazione durante il 2011/12). • Con la terza sul “PERSEGUIMENTO DELLA MISSIONE” illustriamo tutte le attività svolte nel periodo considerato, sia per lo svolgimento delle attività associative regionali, che nel livello formativo per i capi educatori e nel livello educativo per i ragazzi. Questa parte è corredata dalla raccolta e illustrazione attraverso grafici dei dati sulle principali attività svolte nell’anno sociale in Regione. • La quarta parte sulle “RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE” presenta la situazione economica e finanziaria dell’associazione regionale, dando così anche questi elementi utili a connettere l’azione sociale realizzata con le risorse economiche utilizzate. 4 Identità dell’Associazione -chi siamo1. L’AGESCI a livello nazionale: missione L’Agesci, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, è un’associazione giovanile educativa che si propone di contribuire, nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche, alla formazione della persona secondo i principi ed il metodo dello scautismo ideato da Baden-Powell, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi. È nata a Roma nel 1974 dall’unificazione di due preesistenti associazioni, l’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), maschile, e l’AGI (Associazione Guide Italiane), femminile [Statuto Agesci art-1]. I principi fondamentali propri dello scautismo, sono proposti attraverso un modello educativo che vede i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla “cittadinanza attiva” e derivante da una visione cristiana della vita; [Regolamento Metodologico Agesci, art.3] un modello che si realizza in attività concrete proposte alla ragazza e al ragazzo, che sono incoraggiati ad imparare con l’esperienza, la riuscita e i propri eventuali errori. Lo stile con il quale si svolgono le attività è “l’imparare facendo”, dando così primato all’esperienza. Tutte le attività sono realizzate nella semplicità e si fondano sull’uso di mezzi poveri per una concreta educazione a questa virtù, e per favorire la partecipazione alle attività di ogni ragazzo e ragazza, indipendentemente dalle condizioni economiche. L’Associazione non ha alcun fine di lucro; svolge la propria attività nel rispetto della libertà, dignità e uguaglianza degli associati e dei principi di democrazia. Gli elementi fondamentali del metodo scout sono: - L’autoeducazione - L’esperienza e l’interdipendenza tra pensiero e azione - La vita di gruppo e la dimensione comunitaria - La coeducazione - La vita all’aperto - Il gioco - Il servizio - La fraternità internazionale. 5 Bilancio Sociale 2011- 2012 L’associazione propone quindi ai giovani dagli 8 ai 21 anni un percorso di crescita globale della persona, diviso in tre fasi (branche): Lupetti e Coccinelle dagli 8 ai 12 anni, Esploratori e Guide dai 12 ai 16 anni e Rover e Scolte dai 16 ai 21 anni, ciascuna con una declinazione specifica del metodo scout, rapportata alle caratteristiche e alle esigenze delle varie età. Per mezzo di attività interessanti e impegnative, di una intensa vita di gruppo sperimentata da protagonisti in piccoli e grandi gruppi caratterizzati da una certa stabilità nel tempo e della relazione continuativa con gli adulti capi educatori, si propongono i valori di fondo umani e cristiani, che il giovane crescendo può fare man mano propri, fino a poterli mettere a base della propria vita nel momento della Partenza (a 20-21 anni), tappa finale della crescita scout e iniziale del vivere da adulto nel mondo. I Membri dell’Associazione, che liberamente ne accettano i principi ed il metodo, sono: - soci giovani, ragazze e ragazzi, che in essa vivono, con modalità adeguate alle diverse età, un’esperienza di crescita personale e di fede; - soci adulti, donne e uomini che attuano la loro presenza di servizio nei modi propri dello scautismo realizzando, in quanto membri della Chiesa, la loro vocazione cristiana.” (art. 4 dello Statuto). Giovani, ragazze e ragazzi vivono l’esperienza scout in unità di 25-30 circa monosessuate, parallele o miste, guidati da capi educatori di almeno 21 anni che nelle unità parallele e miste sono in diarchia, cioè un capo donna e un capo uomo, nella convinzione che ai ragazzi occorra per crescere riferirsi a persone di entrambi i generi, primariamente a un capo del proprio sesso, ma anche a quello del sesso opposto. Anche in tutti gli organi di governo dell’associazione ai vari livelli associativi nazionale e periferici è prevista statutariamente e sempre attivamente ricercata la diarchia, cioé la presenza di un uomo e di una donna con pari dignità e responsabilità, nei vari incarichi di presidenza e nelle varie aree, branche e settori in cui è articolata l’associazione, compresa la rappresentanza legale esercitata congiuntamente da un uomo e da una donna. I soci adulti vivono la propria esperienza di servizio a favore delle giovani generazioni con modalità del tutto volontarie e gratuite, sia nei ruoli educativi, sia in quelli formativi, sia nelle cariche di governo dell’associazione. Al termine del percorso, completato con momenti di formazione ricorrente proposti a vari livelli e su varie tematiche, si consegue la nomina a capo, che abilita a svolgere il servizio di capo unità. Anche durante il percorso è possibile essere autorizzati a svolgere il servizio di capo unità, per un certo periodo di anni dopo lo svolgimento di ciascun campo. I percorsi formativi dell’Associazione sono descritti nel regolamento associativo agli articoli 41-66 e le modalità di autorizzazione delle unità agli articoli 12, 13, 53 e 56. Il Regolamento è integralmente pubblicato sul sito nazionale dell’associazione www.agesci.org/downloads/regolamento_agesci_2012.pdf L’Associazione chiede ai propri membri di assumere gli impegni proposti dallo scautismo ed espressi nella Promessa e nella Legge, così formulati: Promessa scout Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout. Legge scout - La guida e lo scout: - pongono il loro onore nel meritare fiducia; - sono leali; - si rendono utili e aiutano gli altri; - sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout; - sono cortesi; - amano e rispettano la natura; - sanno obbedire; - sorridono e cantano anche nelle difficoltà; - sono laboriosi ed economi; - sono puri di pensieri, parole ed azioni I capi educatori vengono riconosciuti come tali sulla base della sequela dei percorsi formativi previsti dall’associazione, riformulati nel 2008, che consistono principalmente nella partecipazione a tre successivi campi scuola, di formazione motivazionale, metodologica e associativa. 6 7 Bilancio Sociale 2011- 2012 2. L’AGESCI SICILIA I soci adulti si riconoscono, inoltre, nel Patto associativo, documento che esprime la sintesi condivisa delle motivazioni che hanno sostenuto la loro scelta di svolgere un servizio educativo in Associazione. (art. 3 dello Statuto). “Sul territorio nazionale l’Associazione si articola in quattro livelli di presenza e coordinamento dell’unica realtà unitaria: - livello di Gruppo; - livello di Zona; - livello regionale; - livello nazionale. Il fine primario delle strutture associative, costituite a livello di Zona, Regione e nazionale, è quello di sostenere le Comunità Capi nel servizio educativo e consentire la partecipazione dei soci alla costruzione del pensiero associativo ed alla definizione delle strategie d’intervento dell’ Associazione. I rapporti tra i livelli associativi, nell’ambito dei compiti affidati dallo Statuto ad ognuno di essi, sono ispirati a criteri di sussidiarietà.” (art. 10 dello Statuto). Il Patto Associativo è integralmente pubblicato sul sito nazionale dell’associazione www.agesci.org/downloads/patto_associativo_agesci.pdf 8 La sede del Comitato Regionale si trova nel comune di Gravina di Catania (CT), via Fratelli Bandiera 82 ed è stabilita in un bene sottratto alla mafia ed affidato in concessione all’AGESCI Sicilia. La concessione, decennale, sarà rinnovata nel corso del 2013. L’associazione regionale è registrata come ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) nella Regione Sicilia ed aderisce al Terzo Settore, alla CESI (Conferenza Episcopale Sicilia), all’Associazione Libera e alla Banca Etica con una piccola partecipazione come socio sostenitore. Dove richiesto è presente nei tavoli di confronto di queste istituzioni con propri referenti che fanno capo al Comitato. I compiti istituzionali delle Regioni sono fissati dallo Statuto AGESCI “ Scopi della Regione sono: - realizzare il collegamento tra le Zone; - valorizzare e diffondere esperienze metodologiche esistenti in Regione; - assicurare, in collaborazione con la Formazione Capi nazionale, i momenti del percorso formativo di competenza regionale; - far conoscere a livello nazionale le esperienze della Regione, concorrere alla formulazione della politica associativa e curarne la diffusione e l’attuazione nell’ambito della Regione; - curare l’informazione tra i soci adulti della Regione, anche a mezzo di propria stampa; - curare a livello regionale i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali, con le altre associazioni educative, con la stampa e gli altri mezzi di comunicazione.” (art. 30 dello Statuto) 9 Bilancio Sociale 2011- 2012 3. LO SCAUTISMO IN SICILIA Il 1916 vide il sorgere ufficiale dello scautismo cattolico dell’ASCI con uno dei primi sei riparti d’Italia a Palermo. Già dall’anno precedente però vi era un fermento nell’isola. Fino allo scioglimento imposto dal regime fascista tra il 1927 e il 1928 i riparti raggiunsero il numero di sessanta, sotto la guida del Commissario regionale avv. Giuseppe Pipitone riuscendo a coprire tutte le sette province di allora. È di questi anni la nascita del “trinacria” dell’ASCI, il distintivo regionale che sostanzialmente resterà immutato sino ad oggi. Con la nascita dell’AGESCI il fiordaliso al centro del triscele si trasforma nella testa gorgonica. Dopo lo scioglimento abbiamo notizie di scautismo clandestino da parte di scout ASCI a Palermo. Finalmente con lo sbarco degli alleati si ebbe la rinascita dei primi riparti ASCI: primi d’Italia ad uscire alla luce tanto che il Commissariato regionale, riattivato nel gennaio 1944, si costituì provvisoriamente in Commissariato centrale. A giugno il Direttore del Bureau internazionale diede il benvenuto allo scautismo siciliano nella fraternità mondiale. La ripresa vide nell’ASCI un susseguirsi di raduni regionali esploratori fino all’ultimo, il quinto, del 1964. Per quanto riguarda lo scautismo femminile nel ’46 si aprì un Ceppo AGI a Catania e successivamente uno a Mazara del Vallo. La fusione di ASCI e AGI nel ’74 fa iniziare un nuovo cammino con l’AGESCI: gli ottanta Gruppi di allora oggi hanno superato i duecento. C’è da menzionare il 1° Campo regionale E/G dell’AGESCI nel 1986. Significativa fu la partecipazione delle associazioni scout siciliane alla fiaccolata in ricordo del Giudice Falcone nel 1992. Inoltre c’è da segnalare da oltre un decennio, parallelamente all’AGESCI, l’esperienza dell’Associazione Castorini rivolta ai bambini dai 5 agli 8 anni. Sono da segnalare, come contributi acquisiti a livello nazionale: da parte dell’ASCI l’invenzione del Precampo, nel 1971, che diventerà la Route d’Orientamento in AGESCI e, in seguito l’attuale ROSS. Negli anni ’90 si sviluppa e si codifica il CAEX (Campo per Adulti di provenienza Extrassociativa). Si è ritenuto opportuno impegnarsi per promuovere una nuova era di maggiore attenzione per l’uomo e per la terra in cui egli vive, e lo scautismo può favorire questo passaggio epocale nella nostra terra di Sicilia assuefatta, purtroppo, alla triste realtà dell’arroganza, della corruzione, della mafiosità, del qualunquismo e dello scarso rispetto delle regole. Tre sono gli ambiti d’azione su cui verte il progetto: Adultità: come riconoscere ”il momento delle scelte” di ogni età. “Adultità”, sinonimo di maturità, di capacità di compiere scelte importanti e di testimoniarle nella propria quotidianità, capacità d’essere guida sicura per i bambini, ragazzi che tramite noi vivono l’avventura scout come palestra di vita. Noi sappiamo che questa mancanza di adultità è oggi comune tra tutti i giovani di questa nostra epoca, i quali vivono con difficoltà il passaggio all’età adulta, capi scout non esclusi. Il capo non può però rinunciare ad essere maestro testimone! Capo è l’adulto che ha deciso di rispondere ad una “chiamata” divenendo un educatore scout. Ma, dopo i primi fumi dell’entusiasmo, se non trova chi lo aiuterà concretamente a dare un calcio all’impossibile, alla precarietà del suo lavoro, all’insicurezza del suo futuro, indicando il sentiero tracciato dal più “grande e umile dei maestri”, tutto rischia di spegnersi rapidamente. Per dare attuazione a questo primo ambito, ci si è focalizzati su due obiettivi generali, ovvero favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di ciò che significa essere oggi un capo scout di fronte alla sfida educativa del nostro tempo, formando capi adulti nella fede e coerenti nella testimonianza dei valori, offrendo percorsi di scoperta del senso della progettualità, vivendo la crisi come propulsore di un percorso formativo personale, e sviluppare la capacità di utilizzare il Metodo Scout con padronanza cogliendone le potenzialità, promuovendo la valorizzazione dell’unitarietà del metodo scout, aiutando i capi a cogliere la valenza educativa della metodologia scout e promuovendo lo sviluppo delle competenza metodologiche come efficace risposta all’incertezza ed al dubbio. L’interazione con le famiglie e l’ambiente: risorse per l’educazione. 4. IL PROGETTO REGIONALE Il progetto regionale 2009/2013 ha per titolo “capi scout: adulti solidi, pietre vive, testimoni di speranza e promotori di cambiamento”. L’esigenza da cui nasce questo progetto é quella di rilanciare l’Agesci come soggetto politicamente e socialmente attivo in terra di Sicilia, terra piena di contraddizioni e di risorse. 10 Solo percorrendo una strada comune ad altri ambiti civili possiamo trovare le esche giuste per rilanciare con forza il nostro essere educatori. Consapevoli che esiste una difficoltà nel vivere il divario generazionale, occorre uscire dall’autoreferenzialità e rendere partecipi le famiglie e le istituzioni del senso più profondo dell’educare attraverso il Metodo scout, proponendoci di sedere accanto alle famiglie, alla scuola ed alle altre agenzie educative presenti nei territori in cui viviamo e operiamo per contribuire alla crescita dei giovani, alla salvaguardia dell’ambiente ed alla promozione del tessuto sociale. 11 Bilancio Sociale 2011- 2012 La struttura dell’AGESCI Sicilia Vogliamo che la famiglia diventi una risorsa per la nostra associazione: la condivisione con le famiglie dei ragazzi dei nostri valori, progetti e metodi educativi, può rendere più incisivo il nostro servizio e ci impegna a testimoniare, nelle scelte della nostra vita, il modello della famiglia cristiana di Nazareth. Nel dare esecuzione a questo secondo ambito altri due sono gli obiettivi che sono stati individuati, promuovere il valore della famiglia cristiana, fornendo strumenti che possano aiutare le zone ed i gruppi ad approfondire con le famiglie i temi relativi alle problematiche relazionali con i ragazzi, e promuovere l’educazione ambientale supportando le zone con schemi operativi per avviare progetti di attività formative e migliorando il dialogo con gli enti preposti. Comunità Capi, concreto veicolo di cambiamento per il territorio: come diventare detonatori anziché contenitori di cambiamento. Oggi, se da un lato aumentano i bisogni e le inquietudini, aumenta anche il ventaglio di proposte per il cosiddetto “tempo libero” . Lo scautismo dev’essere un’impostazione nuova, alle volte un momento magico, che cambia la nostra vita e il territorio in cui operiamo. Le nostre Comunità Capi devono essere capaci di leggere e cogliere i segni di questi tempi anche scendendo nella giungla della vita civile e mostrando la forte identità dello scautismo che, pur avendo cent’anni, è sempre vigile e contemporaneo. La realizzazione di questo terzo ambito mira ad aiutare i capi ad essere portatori di speranza e promotori di una cultura del cambiamento sociale nelle giovani generazioni, ciò è possibile migliorando la rete di comunicazione con il territorio e fornendo nei momenti formativi gli strumenti per “leggere i tempi” e i cambiamenti della società, ma un altro obiettivo messo in rilievo é quello di promuovere interventi in sinergia con le realtà territoriali, interagendo con le altre associazioni e favorendo lo sviluppo della consapevolezza della valenza politica dei progetti, ed infine un ultimo obiettivo guarda a promuovere nei capi la capacità di essere portatori della nostra identità nei contesti con cui interagisce il nostro impegno di servizio, approfondendo l’utilizzo degli strumenti di “partecipazione alle scelte”, dunque politiche giovanili, conoscenza dei bisogni e delle opportunità del territorio, educazione ambientale, mondo del lavoro e della scuola. 1. LA COMPAGINE SOCIALE L’AGESCI SICILIA è articolata in 21 Zone, definite tenendo conto dei confini ecclesiali (i confini delle zone coincidono con quelli delle diocesi), sebbene, come facilmente rilevabile dalle distribuzioni che seguono, tali confini non vengono sempre rispettati. Ciò è dovuto a ragioni prettamente pratiche che semplificano nel complesso l’ordinamento distributivo. CONCORDIA-14 DEI LAGHI-9 IBLEA-11 MONREALESE-9 GALATEA-11 ELIMI-8 ETNEA DELLE GINESTRE-8 EREA-12 LILIBEO-7 NETINA-10 CALATINA-6 ETNEA LIOTRU-9 DELLO STRETTO-14 ARETUSEA-17 MEGARESE-8 ETNA ALTO SIMETO-13 DELLE TORRI-8 NEBRODIMADONIE-9 CONCA D’ORO-15 ELEUTERIO-8 CASTELLI NISSENI-5 TOTALE: 211 GRUPPI 12 13 Bilancio Sociale 2011- 2012 ELENCO DELLE ZONE DELLA REGIONE SICILIA ZONA PROVINCIA/ LOCALITA’ 1 - Concordia 2 - Erea Agrigento - Sciacca Enna - Caltanissetta Meridionale 3 - Etna-Liotru Catania (città) 4 - Laghi Nicosia - Troina 5 - Stretto Messina Orientale 6 - Conca D’Oro Palermo (città) 7 - Iblea Ragusa 8 - Aretusea Siracusa centro occidentale 9 - Lilibeo Mazara del Vallo 10 - Monrealese Monreale -Palermo 11 - Eleuterio Termini Imerese Marineo 12 - Megarese Lentini - Augusta Melilli 13 - Galatea Acireale - Fiumefreddo 14 - Etna- Alto Belpasso - Paternò simeto Bronte 15 - Netina Avola - Noto - Modica 16 - Elimi Trapani Settendrionale 17 - Torri Licata - Palma di Montechiaro 18 - Castelli Nis- Caltanissetta seni 19 - Etna - Delle Catania (interland) Ginestre 20 - Nebrodi e Messina Occidentale Madonie Cefalù 21 - Calatina Caltagirone ANDAMENTO DIOCESI EMAIL Agrigento Piazza Armerina Catania Nicosia Messina Palermo Ragusa Siracusa [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Mazara Monreale Palermo [email protected] [email protected] [email protected] Siracusa [email protected] Acireale Catania [email protected] [email protected] Noto Trapani Agrigento [email protected] [email protected] [email protected] Caltanissetta [email protected] Catania [email protected] Patti - Cefalù [email protected] Caltagirone [email protected] 14 SOCI PER UNITÀ, CAPI, GRUPPI DAL 2003 AL 2012 NUMERICO ANNO BRANCA BRANCA BRANCA CAPI L/C E/G R/S TOTALE GRUPPI 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 16397 16439 16105 16263 16400 16483 16047 15805 16326 16557 4763 4703 4484 4580 4751 4821 4657 4508 4771 4998 6046 6225 6047 6126 6023 6054 5760 5772 5885 6019 2671 2592 2684 2667 2734 2696 2723 2634 2599 2551 2917 2889 2890 2890 2892 2912 2907 2891 3071 2989 15 201 203 205 201 202 200 197 201 207 211 Bilancio Sociale 2011- 2012 2. IL SISTEMA DI GOVERNO GLI ORGANI Gli organi di governo dell’AGESCI Sicilia sono: • il Convegno Capi; • l’Assemblea; • il Consiglio; • il Comitato; • i Responsabili, rappresentanti legali congiuntamente in diarchia (uomo e donna). Per tutti gli incarichi, come da norma statutaria nazionale, è prevista una durata di 4 anni, con possibilità di una sola rielezione per un periodo di due anni. Il Convegno Capi Il Convegno Capi regionale, come previsto da norma statutaria nazionale, è convocato al fine di: - leggere a livello della Regione lo stato dell’Associazione e della realtà giovanile; - elaborare ed approvare le linee di indirizzo del Progetto regionale indicandone priorità, obiettivi e durata. Ne fanno parte tutti i soci adulti censiti nella Regione. Il Convegno Capi regionale è convocato dai Responsabili regionali con frequenza adeguata alla durata stabilita per il Progetto regionale. Nel corso dell’esercizio sociale di riferimento, non sono stati effettuati convegni capi. Il prossimo convegno è previsto per la fine del 2013. L’assemblea L’Assemblea regionale dell’Agesci Sicilia si riunisce, in seduta ordinaria, una volta l’anno, in primavera, per espletare i relativi compiti previsti nello Statuto AGESCI. 16 L’Assemblea viene convocata per: - approvare il Progetto regionale, e verificare quello giunto a scadenza; - approvare il programma regionale e verificarne l’attuazione; - stabilire la composizione del Comitato regionale; - eleggere, fra i capi censiti nella Regione, i Responsabili regionali e gli altri membri del comitato regionale; - eleggere, fra i capi censiti in Regione, un incaricato e una incaricata alla Branca L/C, un incaricato e una incaricata alla Branca E/G, un incaricato e una incaricata alla Branca R/S; - eleggere, in base alla ripartizione prevista dal Regolamento, i Consiglieri generali, da scegliersi tra i Capi censiti nella Regione, salvaguardando un minimo del 30% al sesso minoritario; - discutere le linee del Progetto nazionale; - proporre argomenti ed esprimere un parere sull’ordine del giorno del Consiglio Generale; - approvare i bilanci della Regione; - deliberare l’eventuale delega al Consiglio regionale delle competenze in merito al programma regionale. Il regolamento dell’Assemblea della regione siciliana è disponibile è reperibile su www.sicilia.agesci.it ©SimonaGiamblanco L’assemblea regionale 2012, tenutasi presso l’Istituto Polivalente E. De Nicola di San Giovanni La Punta (CT) il 14 Aprile 2012, ha avuto il seguente ordine del giorno: - Relazione del comitato regionale - Lavori per commissioni - Bilancio regionale - Votazione mozioni sui lavori per commissioni - Elezione per ruoli vacanti (IRO femminile, FOCA femminile, 2 consiglieri generali, 2 membri commissione economica) Sono stati eletti: IRO femminile, rimane ruolo vacante per assenza candidate FOCA femminile, Cinzia ARONICA (442 voti) Consigliere generale, Angelo MAZZA (372 voti) Consigliere generale, Francesco BONANNO (333 voti) Membri commissione economica, non eletti poiché la commissione è stata abolita. Mozioni d’ordine presentate: 3, Approvate: 2 Mozioni presentate: 10, Approvate: 10 Raccomandazioni presentate: 13, Approvate: 12 17 Bilancio Sociale 2011- 2012 ASSEMBLEA REGIONALE 2012 PRESENZE Il Comitato Regionale Il Comitato Regionale, come previsto da norma statutaria, è composto da: • una Responsabile ed un Responsabile regionali; • un Assistente ecclesiastico regionale; • da tre a sei Capi che assumono gli incarichi: della Formazione Capi; dell’Organizzazione; del Coordinamento Metodologico. Data Aventi diritto Partecipanti Presenti per delega Totale rappresentanti % Quorum Capi Quorum Gruppi Gruppi presenti % 14/04 /2012 3138 636 104 740 23,58 628 70 131 62,09 Il comitato regionale in forma allargata, è composto, oltreché dai membri del comitato stesso, dagli incaricati alle branche e dagli incaricati ai diversi settori (PACE NONVIOLENZA SOLIDARIETA’, PROTEZIONE CIVILE, COMUNICAZIONE, AMBIENTE, INTERNAZIONALE, NAUTICO E FOULARDS BIANCHI) Il Comitato regionale si riunisce in forma allargata almeno tre volte l’anno con gli Incaricati regionali alle Branche e, quando lo ritiene necessario, con gli Incaricati regionali nominati. Alle riunioni del Comitato regionale in forma allargata, solo gli Incaricati regionali alle Branche partecipano con diritto di voto. Il Comitato regionale nomina, sotto la propria responsabilità: a. un’Incaricata/o alla stampa; b. un’Incaricata/o alla Protezione civile; c. eventuali Incaricate/i finalizzati a compiti specifici. Il Consiglio Regionale Il Consiglio Regionale è composto per Statuto dai membri del Comitato Regionale, dai Responsabili e Assistenti delle Zone della Regione e dai Delegati al Consiglio Generale (l’annuale assemblea nazionale dell’AGESCI) eletti in Regione. Si riunisce solitamente 3 volte l’anno per istruire le tematiche da presentare in assemblea ed elaborare linee guida, documenti e piste d’azione su scala regionale oltreché su tematiche associative nazionali e generali. Nell’esercizio sociale di riferimento, la partecipazione al Consiglio regionale risulta generalmente costante e significativamente rappresentativa. E’ garantita la presenza di almeno un Responsabile da parte delle Zone e risulta elevata anche la presenza dei consiglieri generali. ·3/4 Dicembre 2011, Gravina di Catania, Locali vecchio Municipio: Capi presenti 39/73 – zone presenti 11/21 ·11 Marzo 2012, Caltanissetta – locali chiesa di S. Luca: capi presenti 48/74 – Zone Presenti 15/21 ·26/27 Maggio 2012, Palermo - locali base scout volpe astuta, Capi Presenti 34/74, Zone Presenti 15/21 18 Il Comitato regionale affida agli Incaricati nominati, appositi mandati in relazione al Programma. I Responsabili e gli Incaricati regionali possono avvalersi della collaborazione di pattuglie permanenti o temporanee, che nominano sotto la loro responsabilità. Durante l’esercizio di riferimento sono state svolte le seguenti riunioni: -3 e 4 Dicembre 2011, comitato allargato, vecchio municipio, Gravina di Catania. -10 e 11 Marzo 2012, comitato allargato, Parrocchia di S. Luca, Caltanissetta. -19 Maggio, comitato allargato, locali segreteria regionale, Gravina di Catania. -26 e 27 Maggio , Comitato allargato, locali Don Orione Palermo. 19 Bilancio Sociale 2011- 2012 3. LA STRUTTURA OPERATIVA - LA SEGRETERIA REGIONALE A supporto del Comitato regionale opera la Segreteria regionale che si pone a servizio dei ragazzi, dei capi e dei quadri dell’Associazione impegnati a livello regionale. Essa è composta da un dipendente assunto a tempo indeterminato. Il Segretario regionale supporta il Comitato regionale per l’attuazione delle attività da esso individuate per raggiungere i fini statutari e, in particolare, gli obiettivi del Progetto e del Programma regionali in corso rappresentando un punto di riferimento per tutti gli associati della regione per la ricerca, la raccolta e la diffusione delle informazioni. Risponde alle richieste di capi e quadri associativi riguardanti le varie problematiche della gestione delle attività dei Gruppi e delle Zone e a tutti con informazioni di carattere regionale, extra-regionale e nazionale, sia per quanto riguarda l’Associazione al suo interno, sia all’esterno. Cura la gestione degli eventi a iscrizione per capi e, in collaborazione con le relative pattuglie regionali, quelli per ragazzi che vengono proposti dal livello regionale, per compito statutario o perché previsti dal Progetto o Programma regionale e la gestione dell’archivio dei censiti regionali dell’associazione. Inoltre si occupa della tenuta e della gestione dell’accesso del pubblico, associativo e non, all’archivio e alla biblioteca regionali. Il Segretario è stato impegnato nell’anno in 2 giornate formative sulla gestione dei programmi sui dati associativi. La partecipazione alle riunioni periodiche a Roma, offre un confronto costante tra le diverse segreterie regionali e tra queste e la segreteria centrale. Le riunioni consentono, inoltre, l’incontro ed il confronto sia sul piano specificatamente operativo, che su quello più personale delle relazioni tra gli operatori ed i volontari/soci. I rapporti tra dipendente e volontari sono improntati con possibilità piena di proposta da parte di entrambi e decisione finale dei quadri volontari. ORGANIGRAMMA REGIONALE 2012 4. LE RISORSE UMANE I SOCI ADULTI L’AGESCI Sicilia, come tutta l’associazione nazionale, opera esclusivamente con volontari per tutti i ruoli educativi, formativi e dirigenziali in tutte le strutture previste ai vari livelli. Nel 2011/12 i capi educatori volontari, come sistema regionale comprendente le Zone e i Gruppi, sono stati 3.192, tra essi, a volte con doppi incarichi: TABELLA DISTRIBUTIVA (CAPI REGIONE) Capi Capi unità LC unità EG 363 391 20 Capi Non unità RS Capi unità 331 1904 Capi gruppo 410 21 Ass. Ecclesiastici 203 Ccld SAtns 56 7 Bilancio Sociale 2011- 2012 I volontari che operano a diretto contatto coi ragazzi offrono un servizio regolare di circa 7 ore alla settimana, alle quali vanno aggiunte le ore di attività esterna in uscite, campi e pernottamenti, quantificate mediamente in un’uscita con pernottamento al mese, due attività di una o mezza giornata o 4 riunioni infrasettimanali al mese, un campo estivo da 8 a 12 giorni e 1-2 altri campi di 3-4 giorni. Il tempo dedicato ai ragazzi così, è mediamente di 12 ore settimanali. Se a queste aggiungiamo il tempo dedicato all’attività di carattere gestionale e formativa tra capi educatori, con regolari riunioni settimanali di comunità capi e/o staff, 2-3 fine settimana all’anno, eventi di formazione personali ed assemblee regionali, stimato in circa 10 ore per settimana su base annua, il tempo dedicato all’associazione, supera abbondantemente le 22 ore settimanali. Ogni socio adulto volontario siciliano, libera sostanzialmente (mediamente) un giorno intero del proprio tempo in ogni settimana per dedicarlo allo scoutismo! Capi unità Lc Capi unità Eg Capi Ass. Maschi unità Ecclesiastici Rs 363 391 331 203 1619 22 Femmine Censiti Totale in livelli diversi dal gruppo 1370 56 3192 23 Bilancio Sociale 2011- 2012 TABELLA RISORSE PER LA FORMAZIONE Capi Capi formatori formatori disponibili in staff regionali 174 99 24 Capi Capi Ccld SAtns formatori gruppo in staff nazionali 18 410 56 7 25 Maschi Femmine Totale capi 1619 3192 1370 Bilancio Sociale 2011- 2012 Il perseguimento della missione L’associazione, al livello nazionale, ma anche in Sicilia con i suoi 211 Gruppi presenti, si pone “come osservatorio dei bisogni educativi del territorio”, e offre ai giovani i mezzi e le occasioni per una maturazione personale, contribuendo alla loro crescita come persone significative. La proposta educativa dell’associazione viene vissuta localmente dal Gruppo, in cui il ragazzo si confronta e sperimenta uno stile di vita secondo i principi e il metodo dello scautismo, con l’intenzione di valorizzare e far crescere i doni che ciascuno ha, sviluppando la personalità di ciascun ragazzo. E’ proprio il Gruppo il momento principale della dimensione associativa, in particolare la Comunità Capi che assume “il ruolo di regia dell’azione educativa di tutto il Gruppo” e risponde costantemente al bisogno formativo dei capi, bisogno al quale provvedono anche la Zona e la Regione, che creano le occasioni di formazione pedagogica e metodologica per i capi educatori. 1. IL PROGRAMMA REGIONALE 2011-2012 Il Programma Regionale 2012 ha previsto un lavoro per ambiti d’azione del Progetto Regionale che ciascuna branca, ciascun settore e ciascuna zona, in collaborazione tra di loro, ha contribuito ad attuare. Per ogni obiettivo specifico e linea programmatica del Progetto si sono stabiliti gli eventi e le occasioni per poter realizzare a tutti i livelli il Progetto Regionale, eventi rivolti sia ai capi che ai ragazzi delle tre branche. Per i capi sono stati realizzati momenti formativi a livello di zona e di regione, e inoltre i settori hanno offerto la propria specificità, realizzando attività/laboratori alla Fiera delle Specialità LC e al Campo Regionale EG, eventi stra-ordinari che hanno permesso non solo una forte sinergia tra tutti i capi della branca LC e tra tutti capi della branca EG ma hanno visto soprattutto il coinvolgimento di tutti i lupetti e le coccinelle, e di tutti gli esploratori e le guide, facendo sì che vivessero quest’esperienza che ha permesso di concretizzare a tutti i livelli gli obiettivi del Progetto Regionale. Anche se gli eventi centrali del 2012 sono stati la Fiera delle Specialità e il Campo Regionale, importanti veicoli di attuazione del Progetto Regionale, anche la Branca R/S ha contribuito al compimento degli obiettivi previsti con la realizzazione degli EPPPI. 26 2. LA FORMAZIONE DEI CAPI La Formazione Capi della Regione Sicilia ha come mandato associativo, da assolvere tramite gli incaricati eletti dall’assemblea regionale, i seguenti compiti: - curare, assieme agli Incaricati alle Branche e agli Incaricati al Coordinamento Metodologico, la diffusione della riflessione pedagogica e metodologica negli eventi di Formazione Capi contribuendo a definire obiettivi, modalità di monitoraggio e verifica della qualità della formazione al metodo; - coordinare le attività di formazione dei soci adulti, nei rispettivi ambiti di competenza, previste dallo Statuto e dal presente Regolamento e di istruire altri argomenti in materia di formazione dei soci adulti ad essi delegati dal Comitato; - promuovere annualmente occasioni di formazione permanente per Capi e curare anche la partecipazione dei Capi a simili occasioni all’estero; - promuovere occasioni di formazione per i formatori e per i Capi impegnati in un servizio all’interno delle strutture associative (quadri) a tutti i livelli; - organizzare, a livello regionale o interregionale, su schema unitario nazionale, eventi di formazione al ruolo per Capi Gruppo, allo scopo di qualificare il loro servizio di animatori di adulti preferibilmente all’inizio del loro mandato; - assicurare, in collaborazione con la Formazione Capi nazionale, i momenti del percorso formativo di competenza regionale; © Simona Giamblanco Per svolgere al meglio il mandato ricevuto gli incaricati hanno formato una pattuglia regionale, ogni membro è stato scelto e inserito basandosi su dei criteri condivisi con il comitato: formatori d’esperienza, eterogenei per provenienza e servizio prestato. Nell’anno 2011/2012 la pattuglia regionale si è incontrata con cadenza trimestrale e sono stati individuati i seguenti compiti al suo interno 27 Bilancio Sociale 2011- 2012 Incarico Descrizione dei compiti anno sociale 2011 2012 Incaricati ed Rapporti comitato- comitato allargato – consiglio regionale. Redazione programAE ma, relazione annuale, bilancio della fo.ca. Gestione pattuglia fo.ca; rapporti (pre e post campo) con i capi campo, Assistenti Ecclesiastici e formatori. Gestione pattuglia, predisposizione dei documenti da distribuire alle riunioni di pattuglia, rimborsi di pattuglia Predisposizione calendario eventi; nomina capi campo ed AAEE Formazione formatori e RTT Segreteria e Redazione del verbale delle riunioni di pattuglia e cura che esso sia inviato al più osservatorio presto per e-mail a tutti; campi Monitoraggio documentazione pre e post campo scuola (progetto campo, relazione finale, bilancio, statistiche fine campo); Predisposizione delle statistiche per campi e partecipanti. Relazionare periodicamente agli incaricati. Studio sulla modulistica generale (questionari, schede ecc) dei campi e predisposizione di eventuali modifiche. *utilizzo mail istituzionale: [email protected] LA FORMAZIONE DEI SOCI ADULTI I bambini, i ragazzi e i giovani hanno il diritto di essere educati da adulti che abbiano compiuto scelte solide ed acquisito adeguate competenze. L’AGESCI contribuisce alla tutela di questo diritto con la proposta ai propri soci adulti di percorsi formativi vissuti in una dimensione di formazione permanente e finalizzati al perseguimento delle caratteristiche del profilo del Capo. In particolare il livello regionale, attraverso la Formazione Capi, ha il compito di: coordinare le attività di formazione dei soci adulti; gestire i Campi di Formazione per Tirocinanti (CFT-evento prima fase del percorso formativo), Campi di Formazione Metodologica (CFM-evento prima fase del percorso formativo), Campo di Aggiornamento Metodologico (CAM); promuovere annualmente occasioni di formazione permanente per soci adulti; promuovere occasioni di formazione per i formatori e per i soci adulti impegnati in un servizio all’interno delle strutture associative (quadri) a tutti i livelli. Nel 2011-12 si sono proposti: Eventi formativi per SOCI ADULTI EDUCATORI nelle varie tipologie di seguito descritte: Pubblicazio- Attenzionare la realizzazione, archiviazione e pubblicazione di documenti, atti reni e studi ed lativi ad eventi e tutto ciò che possano divenire patrimonio per la formazione internet capi. Rapporti col settore stampa (Sicilia Scout) e/o realizzazione periodica del “ruppu”. Cura del portale fo.ca nel sito internet regionale Lista formatori e Formazione Formatori Aggiornamento annuale della lista, predisposizione delle comunicazioni annuali, campana reclutamento nuovi formatori gestione inserimento. Istruttoria nomine capi campo e assistant Preparazione eventi start per formatori. Tirocinio Monitoraggio del tirocinio al livello regionale. Realizzazione di eventi formativi e/o di verifica per IZT. Eventuali interventi diretti sui tirocinanti e/o sui tutor. Aggiornamento opuscolo tirocinio regionale. Coinvolgimento degli attuali IZT negli staff di CFT e studio sulla distribuzione geografica. Contatti con le Zone. *utilizzo mail istituzionale: [email protected] Formazione Interventi formativi sulla base delle richieste (del consiglio regionale o comitato), quadri produzione documenti; Coordinamento Formazione 28 © Simona Giamblanco Campo di Formazione Tirocinanti (CFT) Il CFT è una occasione formativa che si colloca all’interno del tempo del Tirocinio da vivere preferibilmente nel momento iniziale di inserimento in Comunità Capi. È finalizzato a far si che il socio adulto entrato in Associazione possa vivere un momento di confronto sulle scelte fatte, per meglio comprendere la ricchezza della gratuità del servizio educativo, inteso come dono e come opportunità per la propria vita. È altresì occasione di lancio di un percorso formativo offerto dalla Associazione, per accompagnare la maturazione della sua consapevolezza di adulto che sceglie con passione un servizio educativo dentro una comunità e in una associazione. Eventi realizzati sotto forma di campo mobile o fisso della durata di 4 giorni Nell’anno 2011/2012 sono stati realizzati tutti i gli 11 campi previsti: vi hanno partecipato 297 soci adulti. 29 Bilancio Sociale 2011- 2012 Di Seguito alcuni grafici statistici sugli allievi partecipanti (CFT): I dati sono stati estrapolati dai questionari anonimi di verifica di fine campo, e si riferiscono a 165 allievi partecipanti a 6 CFT su 11 realizzati. Campo di Formazione Metodologica (CFM) Alla luce di quanto proposto con il CFT, momento privilegiato della dimensione motivazionale, Il Campo di Formazione Metodologica è il momento del percorso di formazione del socio adulto che offre: una conoscenza del metodo e dei valori essenziali comuni a tutte le Branche una conoscenza dei problemi e delle esigenze dei ragazzi della Branca a cui il campo è dedicato; l’opportunità di illustrare e sperimentare la metodologia e gli strumenti della branca a cui il campo è dedicato. Il campo di formazione metodologica è proposto successivamente […] alla partecipazione al CFT ed ha come presupposto un’esperienza di servizio nella Branca a cui il CFM è dedicato. Eventi realizzati sotto forma di campo mobile o fisso della durata di 7 giorni Nell’anno 2011/2012 sono stati realizzati tutti i gli 8 campi previsti: vi hanno partecipato 199 soci adulti. Di Seguito alcuni grafici statistici sugli allievi partecipanti: I dati sono stati estrapolati dalle relazioni finali e dai questionari anonimi di verifica di fine campo, e si riferiscono a 208 allievi partecipanti agli 8 CFM realizzati. 30 31 Bilancio Sociale 2011- 2012 Valutazione dell’evento CFM da parte degli allievi partecipanti: CAM (Campo di Aggiornamento Metodologico) Il Campo di Aggiornamento Metodologico è il momento del percorso di formazione del socio adulto che offre: una conoscenza dei problemi ed esigenze dei ragazzi della Branca a cui il campo è dedicato; l’opportunità di illustrare e sperimentare la metodologia e gli strumenti della Branca a cui il campo è dedicato. Il CAM è proposto successivamente alla partecipazione al CFM, ed è rivolto ai soci adulti che cambiano la Branca in cui prestano servizio. Eventi realizzati sotto forma di campo mobile o fisso della durata di 4 giorni Nell’anno 2011/2012 sono stati realizzati tutti i 3 campi previsti: vi hanno partecipato 50 soci adulti. EVENTI PER QUADRI “FormaZone” I FormaZone sono dei momenti formativi domiciliari, le zone fanno richiesta di un intervento formativo da svolgersi nel corso di un consiglio di zona o un incontro capi di zona. Nell’anno 2011/2012 sono stati realizzati n° 3 incontri: Zona Laghi: il Progetto Unitario di Catechesi Zona Etna Alto Simeto: il tirocinio; Zona Elimi: La gestione dei conflitti nelle comunità capi (con particolare riguardo al tema del patto tra generazioni); criterio di ingresso nelle comunità capi ed il ruolo del tutor. Formazione al Consiglio Regionale Momenti di formazione al ruolo per i responsabili di zona all’interno dei consigli regionali monotematici. Nell’anno 2011/2012 sono stati realizzati n° 2 incontri su temi inerenti: Dicembre 2011: autorizzazioni e censimenti Marzo 2012 : Comunicare verso l’esterno 32 33 Bilancio Sociale 2011- 2012 EVENTI 3. L’AREA METODO PER FORMATORI Incontro Capi Campo e AE Formatori Incontro formativo rivolto ai Capi Campo e Assistenti Ecclesiastici Formatori della Regione Sicilia, dedicato al confronto su contenuti e stili della formazione e alla condivisione di nodi problematici affioranti nel servizio formativo. Nell’anno 2011/2012 sono state trattate le seguenti tematiche principali: Il percorso di catechesi ai campi scuola e il ruolo dell’A.E » Le Linee Guida del Formatore (definizione Formatore, evento start e Formazione dei Formatori, Ruolo dei Capi Campo) L’incontro si è svolto a Caltanissetta e hanno partecipato 30 Capi Campo e 11 Assistenti Formatori. Regional Training Team (RTT) Incontro formativo rivolto tutti i Formatori della Regione Sicilia, dedicato al confronto su contenuti e stili della formazione e alla condivisione di nodi problematici affioranti nel servizio formativo. Nell’anno 2011/2012 sono state trattate le seguenti tematiche: Progettazione dell’ evento formativo e degli strumenti a nostra disposizione per valutarne l’efficacia; valutazioni degli allievi al campo scuola BRANCA L/C L’incontro si è svolto a Caltanissetta e hanno partecipato 50 formatori. RIEPILOGO EVENTI REALIZZATI NELL’ANNO 2011/2012 Eventi Programmati CFT 11 CFM 8 CAM 3 RTT 1 Incontro capi 1 campo Incontro A.E. 1 Formatori effettuati 11 8 3 1 1 Particepanti in regione 297 178 27 50 30 1 11 34 Partecipanti fuori regione 0 21 0 Dopo il primo anno vissuto come “fase di scoperta” per come attuare i compiti degli ICM insieme con gli Incaricati alle branche e ai Settori nelle dinamiche orizzontali e verticali che il sistema associativo prevede, si è lavorato in sinergia per fare emergere quell’Area Metodo che non viene rappresentata solo da chi svolge un servizio di quadro in comitato regionale (ICM - Incaricati Regionali alle Branche - Settori) ma a cui danno sostegno tutti gli altri quadri regionali/zonali (Capi Eventi – IABZ - Incaricati ai Settori) e tutti i capi che svolgono il loro servizio in unità. E’ stato attivato un processo comunicativo e relazionale che ha visto negli incontri di Area Metodo la sua massima espressione e che ha tracciato un nuovo modo di concepire la “formazione al ruolo e nel ruolo” e di “confronto” su tematiche metodologiche e di collaborazione tra i vari livelli. Abbiamo sollecitato gli Incaricati Regionali alle branche e settori per un maggiore coinvolgimento degli Incaricati di Zona in fase decisionale, certi che la partecipazione attiva sia l’espressione politica più adatta al nostro fare associativo. Da quest’anno, proprio in questa logica, per i compiti assegnati dallo Statuto e dal Regolamento e nello specifico per le competenze nuove attribuite dal CG2012, si è passati alla nomina diretta del Comitato Regionale, dei capi campo per gli eventi per ragazzi coinvolgendo nell’iter i Comitati di Zona e i Gruppi chiamati ad esprimere un parere. Totale 297 199 27 50 30 11 © Simona Giamblanco Il 2012 è stato caratterizzato da due eventi per bambini che hanno impegnato tutte le energie e le risorse della branca: le Piccole Orme che come ogni anno si sono svolte l’ultima settimana di agosto e la Fiera delle Specialità che si è tenuta nei primi giorni di Giugno. Piccole Orme L’esperienza di Piccole Orme è rivolta ai lupetti e alle coccinelle che stanno vivendo l’ultimo momento della propria Progressione Personale in B/C, quello della responsabilità, ed è proposta come momento integrante della pista e del sentiero personale. I campetti, della durata di 5 giorni, si propongono di far sviluppare agli L/C l’acquisizione di nuove abilità, di farli scommettere in una dimensione nuova rispetto al B/C e di educarli alla disponibilità all’altro attraverso l’incontro e il confronto. In Sicilia i campetti delle Piccole Orme nacquero prendendo spunto da un’idea già in fase di sperimentazione in Veneto, e nella metà degli anni ‘80 la pattuglia regionale L/C iniziò la realizzazione di questi campetti con lo specifico obiettivo di riscoprire, rivalutare ed insegnare agli L/C le tradizioni della nostra terra, attraverso l’esperienza diretta degli L/C con persone e luoghi che ad oggi mantengono e portano avanti la tradizione tipica a cui il campo è dedicato, con la realizzazione pratica dei prodotti che la caratterizzano. 35 Bilancio Sociale 2011- 2012 Quest’anno sono stati realizzati 8 campetti localizzati nelle varie province nel periodo di fine agosto: - La fattoria Troina (En) - Ceramica Santo Stefano di Camastra (Me) - Intarsio nel legno Vittoria (Rg) - Mosaici Cefalù (Pa) - Papiro Siracusa - Pasticceria Palma di Montechiaro (Ag) - Pupi Siciliani Acireale (Ct) - Scultura della pietra Favignana (TP) © Simona Giamblanco Fiera delle Specialità Nei giorni 1, 2 e 3 giugno si è svolta a Messina la “Fiera delle Specialità”, un’attività rivolta tutti gli LC della Sicilia, che ha coinvolto direttamente tutti i vecchi lupi e le coccinelle anziane. Partecipando alla Fiera i bambini, attraverso il format osservare-dedurre-agire, hanno potuto giocarsi nella scoperta delle specialità, strumento cui lo scopo è di “contribuire ad ovviare difetti e ad affermare il carattere e lo sviluppo fisico” (Manuale della Branca Lupetti e Coccinelle), e vivere una grande occasione per giocare lo scouting in B/C. Il motto della Fiera é stato “Speciali per cambiare il mondo”, e l’attività è stata caratterizzata da due elementi. Il primo elemento é stato quello di giocare tutte le specialità in una direzione nuova, maggiormente pragmatica ed esperienziale, infatti i L/C hanno incontrato un esperto/specialista per toccare con mano cosa e chi potrebbero diventare, mettendo a frutto il proprio talento con costanza. L’esperto/specialista è stato, per tutti gli LC , colui che possedendo una semplice passione, o talento personale, ne ha realizzato un’arte o addirittura un mestiere. I giorni della fiera sono stati dunque un’occasione per educare alla leadership attraverso la metodologia propria della branca. Educare alla leadership significa fare in modo che i piccoli che ci vengono affidati siano capaci di tirar fuori il meglio di sé, essere artefici del proprio destino e poter vivere una vita da protagonisti, ecco perché il motto della fiera rispecchia una famosa frase di B.P. ovvero: “si impara da piccoli a diventare grandi”. Il secondo elemento che ha caratterizzato la fiera è stato il corteo. L’attività della fiera infatti si è conclusa con il riversarsi di tante piccole camicie celesti per le strade di Messina. I 1.700 LC, terminata la S. Messa, sono andati per le strade gridando al mondo intero quanto è bello essere “speciali”. Essere speciali per lasciare nel mondo la propria traccia, come i buoni cittadini che si pongono al di dentro della società per potere essere detonatori di cambiamento, i buoni cittadini che con semplicità, agiscono concretamente e silenziosamente proponendo, con la propria testimonianza, delle direzioni controcorrente. La pattuglia L/C ha creato un’occasione di approfondimento e conoscenza del metodo e di confronto per i capi . Si é preso spunto dagli obiettivi del progetto regionale, in particolare: - sviluppare la capacità di utilizzare il Metodo Scout con padronanza cogliendone le infinite potenzialità. Nello specifico: - promuovere la valorizzazione dell’unitarietà del metodo scout. - aiutare a cogliere la valenza educativa della metodologia scout. - promuovere lo sviluppo delle competenze metodologiche come efficace risposta all’incertezza e al dubbio. La Fiera delle Specialità è stata, dunque, un’esperienza significativa ed importante sia per i bambini che si sono sentiti fare parte di un’unica grande Famiglia Felice, sia per i capi, perché mettendosi in gioco, collaborando e supportandosi hanno creato delle relazioni di fratellanza scout e si sono scommessi a livello regionale. © Simona Giamblanco 36 37 Bilancio Sociale 2011- 2012 BRANCA E/G L’evento centrale di quest’anno per la Branca E/G è stato il Campo Estivo Regionale. È stato l’evento di tutta l’AGESCI SICILIA: degli esploratori e delle guide, di tutti i capi, dei Rover e delle Scolte, delle Pattuglie, dei settori, del Masci e di tutti i Capi Supporter che hanno prestato servizio in questa fantastica ed emozionante Avventura. Qui di seguito si descrive il trascorso di un anno della branca: Eventi per Capi E/G Lo scorso anno la branca eg non ha svolto il consueto laboratorio metodologico, ma abbiamo utilizzato l’incontro del Consiglio Capi Regionale a Bisacquino per approfondire il ruolo della squadriglia al CER, così da Stimolare, Offrire e Garantire un momento di formazione e confronto. L’incontro ha visto coinvolti circa 350 Capi della nostra regione. Eventi per Esploratori e Guide Consiglio Capi Regionale Il campo con il Consiglio Capi Regionale, vissuto a Bisacquino, ha avuto l’obiettivo di presentare l’Impresa del Campo Estivo come strumento per vivere responsabilmente l’ambiente, per diffondere ai Capi Squadriglia la cultura del rispetto della natura e la competenza per potere intervenire in caso di incidenti. Grazie al contributo ed alle competenze della pattuglia Protezione Civile, le attività svolte sono state finalizzate alla divulgazione ed alla sensibilizzazione dei temi di prevenzione e gestione del rischio, soccorso ed intervento in caso di emergenza. All’evento hanno partecipato 730 Capi Squadriglia (15-16 anni) e 350 Capi. Campi di specialità I campi di specialità e di competenza rappresentano momenti importanti non solo per l’acquisizione di nuove tecniche ma anche per stimolare il ragazzo/a e il resto del reparto all’utilizzo delle specialità e dei brevetti di competenza, allo sviluppo della creatività e al raffinamento di varie tecniche ed abilità personali. In quest’ottica vogliamo che questi eventi diventino momenti non casuali nel sentiero dell’esploratore e della guida ma momenti preparati e programmati insieme agli e/g ed al resto del reparto da parte dei capi reparto. Inoltre, se preparati in quest’ottica comunitaria il ritorno e il riportare all’interno della propria unità l’esperienza vissuta e le competenze apprese, sono utili strumenti per rendere l’esploratore e la guida protagonista del proprio sentiero, della vita comunitaria e del trapasso delle nozioni. I campi di specialità sono rivolti ad esploratori e guide in cammino verso la tappa della scoperta (11-13 anni), hanno la durata di due giorni e hanno lo scopo di fornire occasioni di conoscenza e di approfondimento per la conquista di singole specialità. Nel 2012 sono stati realizzati 9 Campi di specialità per un totale di 38 specialità e 326 esploratori e guide che vi hanno partecipato. 38 Guidoncini Verdi Il campo dei Guidoncini Verdi è il momento della consegna della specialità di squadriglia e sono invitate solo le squadriglie che hanno conseguito la specialità di squadriglia, dando piena mostra dell’eccellenza delle imprese realizzate. La conquista della specialità di squadriglia offre l’occasione per accrescere la progettualità, l’autonomia, la sicurezza di sé, la capacità creativa, il gusto delle cose belle e finite, il servizio ed il cavarsela da sé. L’evento dei Guidoncini Verdi quest’anno si è svolto all’interno del Campo Estivo Regionale, prendendo il nome “Camp in Camp” ed ha registrato per la prima volta nella nostra regione la conquista di ben 302 specialità di squadriglia che hanno trovato spazio e mostra nella piazza centrale del campo per una intera giornata. Fratelli della Costa Le attività realizzate hanno avuto la finalità di far acquisire le competenze utili per la vita di squadriglia e la vita di reparto, ma che allo stesso tempo hanno un riscontro concreto nella vita di tutti i giorni. Attraverso attività come la canoa, la vela, il canottaggio abbiamo proposto delle occasioni che portano il singolo ad avere rispetto di se stesso e degli altri, del bene comune, a conoscere i propri limiti ma anche quelli del proprio equipaggio, a conoscere le proprie resistenze fisiche e le proprie potenzialità, a conoscere i segni della natura ed interpretarli. L’evento “Fratelli della Costa”, quest’anno è stato vissuto all’interno del Campo Estivo Regionale ed ha fatto vivere ai 13 reparti Nautici ed ad Indirizzo Nautico (320 E/G) un’esperienza per acquisire/approfondire una competenza nautica; vivere l’esperienza della “pattuglia nautica”; conoscere i mezzi di navigazione e la terminologia nautica; i ruoli in barca; imparare a riconoscere le proprie potenzialità ed i propri limiti, nel rispetto delle regole di sicurezza per se stessi e per gli altri; la sicurezza in acqua. Campo Estivo Regionale “Se puoi sognarlo, puoi farlo” Gli obiettivi del 2° campo estivo regionale sono stati: scouting, competenza, autonomia, avventura e condivisione. Il Campo Regionale è stato vissuto come un’occasione di riscatto e impegno per la nostra terra di Sicilia, per verificare il ruolo politico dell’Associazione, specie nella drammatica situazione siciliana sia dal punto di vista economico che politico istituzionale, a tale riguardo sono state curate con molta attenzione le relazioni pubbliche con gli organi istituzionali: comune di Bisacquino, comune di Campofiorito, Azienda Regionale Foreste demaniali, Corpo Forestale, Protezione Civile Regionale, Protezione civile di Bisacquino, stazione dell’Arma dei Carabinieri di Bisacquino e Polizia Municipale di Bisacquino. Al campo hanno partecipato 178 Reparti per un totale di 4272 Esploratori e Guide; 600 Capi ed Aiuti in Reparto; 65 Rover e Scolte in servizio con il proprio Reparto; 181 Capi Supporter; 24 Clan con 292 rover e scolte. La gestione economica è stata oculata, non ci sono stati sprechi o deficit, ma anzi si è arrivati ad un avanzo tale da poter stornare un rimborso delle quote dei singoli EG partecipanti pari a € 24.00. La quota finale pertanto che un EG ha versato è di € 116.00. tentando di avvicinarci il più possibile alla quota di un campo di reparto normale, considerando anche la durata dell’evento (11 giorni). 39 Bilancio Sociale 2011- 2012 BRANCA R/S La Branca si è attivata nell’anno 2011-12 nell’organizzazione di eventi per Ragazzi e Capi, svolti in aderenza al Progetto Regionale. Attività per ragazzi/e Route Orientamento al Servizio Associativo (ROSS): è un evento di sei giorni che viene proposto ai ragazzi nel primo periodo dei passi di responsabilità che offre un’occasione di orientamento al servizio, ed è soprattutto un forte momento di sintesi del cammino scout percorso in vista della possibile scelta della Partenza. Nell’anno scout 2011-2012 sono state effettate 2 Ross 1) 28 ottobre-2 novembre 2011 a Palermo, partecipanti 24 2) 28 Aprile – 2 Maggio 2012 a Siracusa, partecipanti 28 Incontro per partenti: L’evento, riservato a Rover e Scolte di terzo o quarto anno di Clan, rappresenta un momento privilegiato di sintesi del percorso effettuato e di coscienza del percorso da effettuare; una sorta di ultimo “Punto della Strada” in prossimità della Partenza. Nell’anno scout 2011-2012 sono stati effettati 3 incontri per partenti 1) 10-11 dicembre 2011 ad Acireale. Partecipanti 18 2) 3-4 marzo 2012 a Palermo. Partecipanti 28 3) 19-20 Maggio 2012 a Messina. Partecipanti 15 Botteghe della fantasia: Gli eventi, di un fine settimana, attraverso l’esperienza vissuta in prima persona in contesti particolari (situazioni di esclusione, luoghi di Servizio) o attraverso il confronto e l’approfondimento di varie tematiche (Pace, legalità, lavoro, ambiente) vuole sollecitare la Fantasia dei Rover e delle Scolte. Scopo delle Botteghe è l’acquisizione di maggiore consapevolezza del servizio come proposta di crescita e l’attenzione verso l’esterno, il mondo, l’altro. Si sono svolte il 3 e 4 marzo 13 botteghe con 327 partecipanti. Effettuate in collaborazione con i settori: PC, foulard blanc, ambiente. Laboratori per novizi: Gli eventi, attraverso l’apprendimento o l’affinamento delle più svariate abilità manuali e tecniche scout tendono a sviluppare nei novizi la scoperta dei propri talenti, il desiderio di protagonismo, la ricerca di autonomia e l’acquisizione di sicurezza. Attraverso il laboratorio, i novizi potranno trovare un modo per esprimere se stessi, imparare ad avere cura nel fare le cose, acquisire delle competenze per poi metterle al servizio degli altri. Si sono svolti il 3 e 4 marzo 11 laboratori con 173 partecipanti. Collaborazione con il settore PC. Attività per Capi Area metodo incontro con IABZ e capi evento, se ne sono svolte due: Il 26-27 novembre 2011 a cui hanno partecipato 9 zone. Argomenti trattati: prima parte della progettazione del cantiere metodologico 2012, presentazione programma regionale, capitolo e route nazionale. Il 15 gennaio 2012 zone partecipanti 13. Argomenti trattati: risultati indagine sul servizio, momento formativo sul servizio, lancio mappa dei servizi di zona, seconda parte della progettazione del cantiere metodologico 2012. 40 Cantiere metodologico: Il cantiere metodologico ha avuto l’obbiettivo di conoscere i cambiamenti apportati al nuovo regolamento metodologico di branca RS. In particolare sono stati approfonditi strada, comunità servizio, punto della strada e catechesi nei passi di scoperta, competenza e responsabilità. Il cantiere ha avuto un carattere prettamente formativo; per rispondere alle esigenze dei capi presentate dagli IABZ. Il cantiere è stato svolto in stile di branca vivendo l’esperienza della strada, esperienze di vita comunitaria e la veglia RS. Si è tenuto nei giorni 17-18 marzo 2012 a Niscemi presso la base scout Oasi Madonna del Buon Consiglio. I partecipanti sono stati circa 80 divisi in gruppi di lavoro coordinati da formatori RS, pattuglia regionale ex incaricati. SETTORE PACE NON VIOLENZA SOLIDARIETÀ Quest’anno ricorreva il ventennale delle stragi di mafia. Già dopo l’uccisione del giudice Falcone siamo stati accanto a Salvatore Borsellino, che da li a poco avrebbe subito la stessa sorte, in una fiaccolata per le vie di Palermo che è rimasta negli occhi e nel cuore di tutta l’associazione. Il settore PNS ha voluto ricordare quei tristi momenti organizzando l’evento “la Memoria si fa Strada” una marcia lungo il centro storico di Palermo, seguita da una veglia e da un momento serale aperto a tutta la città, che ha visto la partecipazione di circa quattrocento R/S provenienti da tutta la Sicilia, oltre a ragazzi e capi da tutta Italia e la presenza dei rappresentanti nazionali dell’associazione. SETTORE FOULARDS BIANCHI Alla Comunità Foulards Bianchi aderiscono gli scout (soci adulti) che hanno scelto di servire gli ammalati e i Giovani secondo lo spirito della HOSPITALITE’ NOTRE DAME DE LOURDES. In questo anno la Comunità Siciliana ha proseguito con l’impegno del “Progetto DON ORIONE”: Si propone alle Comunità R/S di fare un’esperienza di servizio presso la struttura di accoglienza per disabili e per anziani lungodegenti (RSA) dell’Istituto San Luigi Orione di Messina; il servizio è accompagnato da momenti di formazione/spiritualità animati dai Foulards Bianchi siciliani. Questa opportunità è data alle Comunità R/S di qualunque provenienza ed è disponibile tutto l’anno. Nel trascorso Anno Scout vi hanno aderito i Clan e/o noviziati: Lentini 2; Sant’Agata di Militello 1; Avola 3; Cassano Jonio 1 (CS) Siracusa 1; Carini 2; Capo D’Orlando 1; Torrenova 1 Un altra attività svolta dalla Comunità, a Palermo, è rivolta agli anziani del centro S.Carlo Borromeo, che vengono mensilmente accolti con momenti animazione Eucaristica e di festa. I Foulards Bianchi della Sicilia sono stati inoltre presenti nelle principali attività regionali organizzate dalle Branche L/C ed E/G, in particolare: alla Fiera delle Specialità hanno animato la specialità di “Maestro della Salute” ed al Campo Estivo Regionale è stato allestito un piccolo stand di accoglienza per la presentazione della Comunità alla Branca E/G. È proseguita inoltre la collaborazione con la branca R/S attraverso l’organizzazione di una “Bottega della Fantasia” inserita negli eventi EPPPI regionali. 41 Bilancio Sociale 2011- 2012 SETTORE PROTEZIONE CIVILE Il Settore Protezione Civile dell’Agesci Sicilia porta avanti i compiti definiti per il livello regionale nel Protocollo Operativo dell’Agesci (allegato E al Regolamento) e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Progetto Regionale. Quindi esso: cura i contatti con gli Incaricati al Settore Protezione Civile di Zona, stimolando eventualmente le Zone a svolgere i compiti loro assegnati; stimola lo scambio di esperienze e di attività del Settore Protezione Civile realizzate sul territorio regionale; individua negli obiettivi del Progetto Regionale spunti da tradurre in attività per la creazione e la diffusione di una cultura di protezione civile, tenendone informato il livello associativo nazionale, valutandone l’eventuale opportunità di un coinvolgimento di altri enti ed associazioni; rappresenta l’elemento fondamentale attraverso il quale gli orientamenti del Settore Protezione Civile, maturati a livello nazionale sono veicolati al livello regionale ed alle Zone; altresì si fa tramite verso il livello nazionale, delle esigenze e delle esperienze della base (Zone e Regione); attua un processo di in-formazione (e di aggiornamento) dei componenti delle Squadre, al fine di meglio prepararli al ruolo di Volontari di Protezione Civile, seguendo programmi in-formativi unitari concordati tra II.RR.PC ed I.N.PC; predispone le ipotesi di intervento in collegamento con le Zone, fornendo loro un adeguato supporto per le attività in emergenza; mantiene in efficienza l’Unita Operativa Mobile Regionale, attivandola quando necessario; tiene aggiornato l’elenco dei Capi della propria Regione disponibili a far parte delle Prime Squadre e dei relativi Capi Squadra, comunicandone la consistenza numerica all’Incaricato Nazionale al Settore Protezione Civile; individua, tra i Capi della Regione, eventuali Coordinatori di Base e ne trasmette i nominativi all’Incaricato Nazionale al Settore Protezione Civile; mantiene gli opportuni contatti con le Autorità ed Enti con compiti di Protezione Civile a livello regionale, nonché, con le eventuali strutture regionali delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile; costituisce, ove possibile, una Pattuglia Regionale del Settore Protezione Civile che collabora con l’Incaricato Regionale al Settore Protezione Civile per tutte le attività di sopra elencate. Per svolgere al meglio il mandato l’incaricato si avvale del servizio di una pattuglia regionale formata sia da capi esperti che collaborano da anni col Settore che da capi giovani interessati a sviluppare le loro competenze e la loro conoscenza del Settore Protezione Civile. 42 INCARICO DESCRIZIONE DEI COMPITI ANNO SOCIALE 2011/2012 Gestione Mezzi e Materiali Tenere l’elenco aggiornato di tutti i materiali e mezzi in dotazione al Settore Protezione Civile e di proprietà dell’Agesci Sicilia. Tenere in efficienza l’Unità Mobile Operativa Regionale costituita dal Furgone 9 posti e tenere costantemente aggiornato il relativo foglio di marcia. Propone l’eventuale acquisto di materiali e dotazioni utili per lo svolgimento delle attività che il Settore è chiamato a realizzare. Propone la sostituzione e/o riparazione di materiali e mezzi non più idonei. Logistica Si occupa di supportare logisticamente le attività per Capi e, ove richiesto, per ragazzi curando la ricerca del luoghi ed istruendo le relative richieste di fruizione; durante le attività cura inoltre il vettovagliamento e la gestione dei luoghi. Rapporti con le Branche Seguono gli orientamenti e le attività delle branche a livello regionale e si pongono in collaborazione con le stesse proponendo l’attività del Settore in maniera trasversale. Supervisione e Coordinamento attività per R/S Prende visione dei programmi degli eventi per R/S che il Settore propone o realizza in collaborazione con la branca verificando che gli stessi rispondano agli obiettivi dell’evento e curando che le modalità realizzative siano pertinenti con il metodo scout. Rapporti con gli incaricati di zona Si occupa di veicolare le notizie verso gli incaricati di zona e di raccogliere le istanze che emergono dalle zone; il ruolo è coperto da due componenti della Pattuglia che seguono rispettivamente le zone della Sicilia orientale e quelle della Sicilia Occidentale. Rapporti con Dipartimento ed istituzioni Tiene i contatti con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile rispondendo alle richieste derivanti dal nostro essere iscritti nell’apposito Albo Regionale. Propone forme di collaborazione con il Dipartimento e le istituzioni. Mass-media e stampa Collabora con l’incaricato regionale nella diffusione del Settore attraverso i canali di comunicazione di maggior evidenza. Propone contributi del Settore per Sicilia Scout. 43 Bilancio Sociale 2011- 2012 Attività per ragazzi nell’anno 2001-12 Campi per R/S sulla protezione civile, 29/31 ottobre 2011 Sono stati realizzati due campi per R/S dal 29 al 31 ottobre 2011: “Eracle” a Carlentini (SR) e Sinbad a Valderice (TP). I campi costituiscono un verso e proprio EPPPI per R/S ed hanno lo scopo di sviluppare la tematica della prevenzione, della previsione dei rischi, del soccorso e del supporto nel ripristino della normalità. In questi eventi educativi, i rovers e le scolte hanno, altresì, la possibilità di conoscere il sistema nazionale di Protezione Civile, di approfondire alcune tecniche fondamentali in operazioni di soccorso e di vivere l’emergenza nella simulazione, la consegna del mandato finale a ciascun partecipante vuole proporre a ciascuno l’impegno a farsi promotore della cultura di protezione civile, di solidarietà e sicurezza. In tal senso contribuiscono ad arricchire il bagaglio esperienziale verso le scelte dell’uomo e della donna della Partenza. Con 25 partecipanti a Carlentini e 24 partecipanti a Valderice il numero di allievi è praticamente raddoppiato rispetto al 2010. Bottega della fantasia a Barcellona P.G. (ME) 3/4 marzo 2012 Si è svolta la Bottega della Fantasia per Rover e Scolte sul tema: “Io nella protezione civile: l’Alluvione”. La bottega, oltre a far conoscere la realtà della Protezione Civile ha sviluppato lo scenario di rischio relativo all’alluvione e, per questo motivo, si è svolta in un territorio che aveva di recente vissuto il dramma di tale calamità. Vi hanno partecipato 22 R/S provenienti da tutta la Sicilia ed abbiamo avuto la collaborazione dei Vigili Urbani di Milazzo, di un geologo (capo scout) e di una psicologa (extrassociativa). Laboratori per novizi a Paceco (TP) 3/4 marzo 2012 Anche per i novizi è arrivata una proposta di laboratori da parte del Settore Protezione Civile: “Primo Soccorso” - “Orientamento e Topografia” - “Trasmissioni Ragio”. L’evento, attraverso l’affinamento di tali tecniche, tende a stimolare nei novizi la scoperta dei propri talenti, il desiderio di protagonismo, la ricerca di autonomia e l’acquisizione di sicurezza. Vi hanno partecipato 27 novizi ed abbiamo avuto la collaborazione della “Misericordia” di Paceco. Campo A.I.B. a Cattolica Eraclea (AG) 24/29 Agosto 2012 In collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, abbiamo realizzato un Campo A.I.B. nell’ambito del progetto di educazione e sensibilizzazione alla cultura di protezione civile “La cultura del bosco per la prevenzione degli incendi - anch’io sono la protezione civile. Al campo hanno partecipato 27 giovani di cui 22 soci Agesci e 5 non associativi di età dai 14 anni ai 18 non compiuti. I campi di cui ai punti precedenti rispondono all’obiettivo generale 3.2 del Progetto regionale “Promuovere interventi ed elaborare strategie in sinergia con le realtà territoriali”, all’obiettivo generale “Promuovere l’educazione ambientale perchè diventi patrimonio culturale e consapevole per ogni associato”, all’obiettivo specifico 3.2.1 “Interagire con altre associazioni ed istituzioni” e all’obiettivo specifico 2.2.2 “Migliorare il dialogo con gli enti preposti” in quanto prevedono il coinvolgimento attivo di realtà locali ed istituzionali operanti nel campo della 44 Protezione Civile e del Soccorso. Le associazioni con le quali abbiamo fato rete: (dipartimento regionale di p.c., legambiente, autorità comunali di protezione civile, giubbe d’Italia, A.S.T.E.R. emergenza radio, associazione naz.le vigili del fuoco in concedo, guardia forestale, croce rossa italiana, misericordie). Attività per capi Campo per capi sulla protezione civile, 5/8 GENNAIO Carlentini (SR) Al campo hanno partecipato 19 capi scout di cui 2 soci del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e 1 capo proveniente dalla regione Calabria. Si tratta di un momento formativo che ha lo scopo di far conoscere tutte le dinamiche di Protezione Civile, sia a livello educativo che a livello operativo. Il campo è stato realizzato sfruttando la collaborazione e la “rete” con altre associazioni (Società italiana protezione beni culturali, autorità comunale di protezione civile, croce rossa italiana, misericordia) Il Settore incontra le Zone. Il 4 marzo 2012 il Settore Protezione Civile dell’Agesci è stato presentato ai Capi della Zona Calatina che ne ha fatto richiesta. L’incontro è stato tenuto dall’incaricato regionale. Altre iniziative simili hanno coinvolto i membri di Pattuglia regionale nelle Zone di loro appartenenza. Intervento in emergenza In data 23.11.2011 con lettera prot. n. 50199 il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ci ha attivato (a far data 22.11.2011 e limitatamente alla Zona dello Stretto) per partecipare ai soccorsi verso le popolazioni colpite dall’alluvione in provincia di Messina. Con capi ed R/S e le attrezzature disponibili o reperite per l’occasione siamo stati presenti dal 22 novembre fino al 2 dicembre nei luoghi colpiti dalla calamità: Milazzo, Barcellona P.G., Calvaruso e Saponara. Il livello regionale ha supportato la Zona dello Stretto con la presenza dell’Incaricato regionale che ha assunto il ruolo di coordinatore dell’intervento e con la messa a disposizione dell’Unità Operativa Mobile Regionale e dei Dispositivi di Protezione Individuali reperiti (stivali, guanti da lavoro e mascherine antipolvere).Complessivamente si sono alternati circa un centinaio di unità, tra capi ed R/S, nei servizi di rimozione fango e ripristino delle condizioni di igiene delle abitazioni colpite. 45 Bilancio Sociale 2011- 2012 4. SETTORE STAMPA E COMUNICAZIONE Operazione sede sicura da marzo a novembre 2011 si è svolta l’Operazione “Sede Sicura 2011” a cui hanno aderito 29 gruppi. Lo scopo è stato quello di stimolare i gruppi a raggiungere un livello di sicurezza accettabile per garantire i fruitori delle sedi dai pericoli più comuni. Con le branche Il 12 maggio 2012 la Pattuglia regionale ha offerto il proprio supporto in occasione del Consiglio Capi E/G sui luoghi del Campo Regionale. Il 2 giugno 2012 il settore ha offerto il proprio supporto in occasione della Fiera delle Specialità L/C a Messina, animando la Specialità di Scaccia Pericoli. Infine, tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto ricordiamo la presenza della Pattuglia Regionale di Protezione Civile al Campo Estivo Regionale E/G. che ha gestito, insieme alla Protezione Civile del comune di Bisacquino la sicurezza al campo mediante una azione di vigilanza, controllo dei sottocampi, supporto al Posto Medico Avanzato e con svariati servizi di supporto per capi e ragazzi con difficoltà motorie, di navetta dal campo al vicino ospedale di Corleone ed all’interno stesso del campo. SETTORE AMBIENTE Il settore ambiente ha vissuto in quest’anno il cambio dell’incaricato, che appena nominato si è attivato nel prendere contatto con l’incaricato del settore al demanio per intraprendere l’iter che porterà alla stipula di un protocollo d’intesa tra le associazioni scout siciliane (AGESCI, FSE e CNGEI) e i diversi Enti Parco della Regione Sicilia, compresa la Guardia Forestale. Tale protocollo ha lo scopo di identificare, in tutta la regione, zone idonee allo svolgimento delle attività relativamente alle tre branche e ai settori, al fine di osservare regole comuni nella richiesta delle autorizzazioni che permettono il regolare svolgimento delle attività e nelle modalità di utilizzo dei luoghi. I rapporti con le branche, al momento si limitano alla Bottega della Fantasia rivolta alla branca R/S “Vivere l’ambiente in Sicilia” che si tiene a Biancavilla(CT). SETTORE INTERNAZIONALE Le problematiche legate alla mancanza di un incaricato non hanno permesso di sviluppare le collaborazioni che questo settore può dare. SETTORE NAUTICO Da più di un anno manca l’incaricato al settore, le attività degli scout nautici sono state seguite dalla pattuglia di branca E/G. 46 Il Settore comunicazione regionale ha il compito di: - curare la redazione della rivista Sicilia Scout per i soci adulti; - curare la redazione della newsletter mensile Sicilia Scout news, inviata per e-mail a tutti i soci adulti siciliani; - curare il sito web (www.sicilia.agesci.it); - collaborare con il Comitato regionale e con gli altri Settori per la gestione delle relazioni esterne. L’impegno del settore è diretto ad intrecciare relazioni tra il centro e la periferia, tra i soci adulti, tra i capi ed i ragazzi, tra i vari livelli associativi, tra l’associazione ed altre realtà esterne. ELENCO DELLE ATTIVITÀ REGIONALI REALIZZATE Sicilia Scout.A seguito dell’abolizione delle tariffe postali agevolate, sono stati ridotti i numeri della rivista Sicilia Scout e ci si è orientati verso la distribuzione “manuale” della stessa, sistema che non ha dato buoni risultati, perché non sempre le riviste hanno raggiunto capillarmente ed in tempo tutti i capi ai quali erano destinate. Nel periodo 2011/2012 sono stati pubblicati solo due numeri della rivista: il n. 2/2011 (tiratura 3350 copie) dedicato all’assemblea regionale ed all’incontro capi 2011, al Jamboree, alla Gmg in Spagna e al lancio della Fiera delle specialità L/C e del Campo estivo regionale E/G; il n. 1/2012 (tiratura 3500 copie) con la nuova veste editoriale monografica, intitolato “A scuola di leader” ed intermente dedicato al Convegno “Scautismo e formazione alla leadership”, tenutosi a Giarre il 19 febbraio 2012. Sito web. Nel 2012 è stata data una nuova veste grafica al sito web, per renderlo più friendly verso gli utenti e gli operatori e rispondere ad un’idea di unitarietà, puntando a veicolare questo messaggio unitario verso l’esterno. A questo scopo è stato affidato l’incarico di webmaster ad un capo con competenze specifiche entrato a fare parte della pattuglia comunicazione nel febbraio 2012. Il nuovo webmaster si è messo subito al lavoro, con il supporto della pattuglia, elaborando il nuovo sito che è divenuto operativo solo nel mese di agosto 2012. Newsletter. Nel marzo 2012 è iniziata una nuova “avventura” per il Settore comunicazione: l’invio per e-mail a tutti i capi siciliani (oltre che ad alcuni indirizzi “istituzionali”) della newsletter mensile Sicilia Scout news, strumento di comunicazione immediato e agile tra capi. Essa ha lo scopo di dare le prime informazioni e le prime news a tutti i soci adulti siciliani, che potranno poi approfondire autonomamente sul web se di loro specifico interesse. 47 Bilancio Sociale 2011- 2012 Attività varie. Il Settore ha seguito direttamente i due eventi regionali più rilevanti del 2012: nel mese di giugno 2012 la Fiera delle specialità L/C e nel mese di luglio/agosto 2012 il Campo regionale E/G, provvedendo a redigere e diffondere i comunicati stampa e garantendo la loro copertura stampa attraverso passaggi in radio e tv, oltre che sulla carta stampata. Al Campo regionale il Settore ha pure curato un’attività modulare specifica per gli E/G. E’ stato preparato un power point per l’assemblea regionale del 14/15 aprile 2012, dove si è animata anche una commissione. Si è pure animato un gruppo di lavoro all’incontro capi del novembre 2011 e partecipato a diversi incontri nazionali con il Settore comunicazione. 5. CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE il centro studi e documentazione sullo scautismo in Sicilia” (curato dall’AGESCI – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) nato nel 2004 è collocato in un bene confiscato alla mafia concesso in comodato d’uso dal Comune di Gravina di Catania. Esso raccoglie, con il contributo dei Gruppi scout e di vecchi scout, tutte quelle pagine nascoste della storia dello scautismo e del guidismo nell’Isola, a partire dal secondo decennio del Novecento. Il proprio archivio nel 2011 è stato dichiarato dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali di “interesse storico particolarmente importante”. Mette a disposizione: • archivio storico (documenti, foto, filmati); • biblioteca specialistica (libri, opuscoli, tesi di laurea e supporti multimediali); • emeroteca (testate scout e specialistiche); che forniscono un valido supporto a coloro che scelgono di studiare il Movimento scout o l’educazione giovanile. La biblioteca (il cui catalogo è consultabile sul sito Web) contiene oltre tremila titoli. L’emeroteca contiene oltre un centinaio di testate. L’archivio di circa 80 metri lineari è attualmente in via di ordinamento e classificazione. Un “tesoro” che l’AGESCI Sicilia conta di non disperdere allo scopo di salvaguardare la storia e l’identità scout ma anche per diffondere la cultura e lo studio sullo scautismo. Il Centro ha dato supporto alle richieste di scout e di studiosi – nell’ottica della salvaguardia della “nostra memoria” – fornendo documenti, articoli, elaborazioni, bibliografie, foto, informazioni, copie di riviste e censimenti, contributi per tesi universitarie, anniversari e attività di Gruppo (sostenendo quelli che hanno iniziato a voler mettere “nero su bianco” la propria storia). Il Centro si avvale di un Comitato scientifico il cui ruolo è propositivo, elaborativo e di consulenza; il compito programmatico è degli appositi organi regionali AGESCI. Si è formalizzato il rapporto delle tre associazioni che fanno parte del comitato scientifico (MASCI, CNGEI, FSE) con un apposito protocollo d’intesa con l’AGESCI Sicilia. 48 Le iniziative principali Periodicamente si istituisce la commissione che analizza le tesi sullo scautismo realizzate per l’assegnazione di una periodica borsa di studio messa a disposizione dalla Cooperativa La Nuova Zagara. Con la Cooperativa La Nuova Zagara è stata stipulata la convenzione che garantisce uno sconto del 20% sull’acquisto di libri scout utili alla realizzazione di tesi e pubblicazioni di studi sullo scautismo. È stato creato il “Banchetto” per offrire, durante le occasioni di riunioni, l’opportunità di visionare e acquistare documenti storici e affini. Inoltre la mailing list degli “amici del Centro” permette agli iscritti di ricevere periodicamente via e-mail informazioni sulle iniziative dello stesso. PUBBLICAZIONI Le collane attualmente prodotte sono: Memoria, Formazione, Vademecum, Numeri. Tra le principali pubblicazioni il libro degli atti del convegno «Si impara da piccoli a diventare grandi» potrà essere utilizzato come “biglietto da visita” dei Gruppi per presentarsi all’esterno: istituzioni, agenzie educative, scuola; per far conoscere loro il Metodo scout e farlo apprezzare come risorsa per il territorio La mostra: Abbiamo acquisito in prestito diversi manichini che permettono di mostrare le vecchie uniformi presso la nostra sede. Il Web: Il sito è stato arricchito di documenti Abbiamo aperto una sezione sull’educazione alla legalità legata alla documentazione di quanto viene fatto in Sicilia e un’altra con cruciverba e giochi per ragazzi sulla storia dello scautismo in occasione del centenario. Altre iniziative: il Centro è presente alle periodiche riunioni nazionali dei Centri documentazione AGESCI. Da alcuni anni il Centro propone in occasione delle riunioni del Consiglio regionale AGESCI un brano ‘storico’ di riflessione. Inoltre ha elaborato diversi contributi sia al progetto regionale sia in relazione al progetto nazionale. All’esterno: il centro collabora con la biblioteca comunale di Gravina di Catania (comune dove il Centro Studi ha sede) e con Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania facoltà di Scienze della Formazione, di Scienze Politiche e di Lettere e Filosofia, questa ultima collaborazione ha dato l’occasione per invitare docenti e studenti a indirizzare i loro studi anche sullo scautismo mettendo a disposizione dei tirocinanti universitari la documentazione del Centro. 49 Bilancio Sociale 2011- 2012 CONTRIBUTI 6. I RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI E CON GLI ENTI A LIVELLO NAZIONALE Pur se non specificamente previsti dal Programma Regionale, l’AGESCI Sicilia ha dato vari contributi. In particolare, i consiglieri generali ed i responsabili regionali hanno pienamente sfruttato la possibilità di veicolare il pensiero emerso nella nostra regione, grazie alle indicazioni delle mozioni e raccomandazioni approvate durante l’Assemblea Regionale, alla quale hanno partecipato 636 capi. Di seguito, il contenuto delle decisioni prese ove il nostro contributo è stato più pregnante: - APPROVAZIONE DEL PROGETTO NAZIONALE. Il nuovo progetto annovera, nella parte dedicata alle “sfide”, un paragrafo interamente aggiunto grazie al contributo da noi offerto, dal titolo “promuovere il diritto al lavoro”. La sfida si aggiunge alle altre sei già precedentemente pubblicate: saper accogliere, essere al fianco di chi ha bisogno, sostenere lo sviluppo, promuovere il bene comune e la giustizia, vivere il coraggio di amare. Anche rispetto a quest’ultima “sfida” sono state accolte le osservazioni della nostra assemblea circa le problematiche legate alla sessualità. Inoltre, i due contributi scritti della nostra regione sul lavoro e sull’affettività sono stati allegati integralmente alla bibliografia del progetto nazionale. - FOCA: Approvato il regolamento per la rete formatori. È stata prevista (conformemente a quanto aveva chiesto la nostra assemblea regionale) la necessità, per coloro che entrano a far parte della rete formatori, di partecipare agli eventi c.d. start entro la scadenza del primo mandato. - METODO: è stata approvata la nuova formulazione dell’articolo sugli EPPPI, con l’elencazione degli eventi perfettamente corrispondente a quanto richiesto dalla mozione della nostra assemblea regionale. È stata approvata, inoltre, la norma relativa alla necessità di nomina da parte dei comitati per i capi campo di eventi per ragazzi. - STAMPA: approvata la modifica della denominazione incaricato alla comunicazione - BILANCIO SOCIALE: istituita una commissione che studierà la possibilità di unificare bilancio sociale e relazione del comitato. - ROUTE NAZIONALE: è stato ribadito l’auspicio che sia un evento dell’intera associazione e che siano comunicati adeguatamente i contenuti, le finalità, lo stile. La Sicilia contribuisce al processo di gestione nazionale dell’Associazione attraverso l’elezione di dieci propri Consiglieri Generali. SCOUT E PARTECIPATI Durante l’anno 2011-12 è proseguito, come per gli anni precedenti, un significativo rapporto collaborativo con enti locali e/o istituzioni pubbliche, private ed ecclesiali. Segue elenco aggiornato con tutte le relazioni a livello regionale: CESI (Conferenza Episcopale Siciliana) come associazione siamo presenti in 2 uffici della CESI: Ufficio per la scuola e la formazione che si riunisce 3 volte l’anno e l’Ufficio per la pastorale Giovanile che si riunisce ogni 2 mesi. In entrambi sono presenti con costanza il nostro referente e l’A.E. Regionale. L’associazione, specialmente nella pastorale giovanile, da un grosso contributo e riceve continui apprezzamenti. Altro organismo in cui partecipiamo è la Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali (CRAL) dove siamo membri di diritto assieme ad altre 90 circa aggregazioni. Quest’organismo è guidato da un segretario generale e da un direttivo di cinque membri, cui fa parte come membro eletto il nostro rappresentante, anche qui le riunioni sono ogni 2 mesi. Anche in questo organismo la nostra presenza è molto apprezzata. Comune di Gravina di Catania, relazioni collegate all’utilizzo del bene confiscato alla mafia sito in via f.lli Bandiera 82, sede della segreteria regionale e del centro studi e documentazione. Provincia regionale di Catania, relazioni per uso locali dell’Istituto polivalente E. De Nicola per assemblea regionale. Università Kore di Enna Regione Sicilia, assessorato alla famiglia Regione sicilia, dipartimento per la protezione civile Terzo settore, fondazione sud: L’AGESCI SICILIA aderisce al forum regionale del terzo settore, alle cui riunioni di coordinamento partecipa attraverso un proprio rappresentante. L’anno in corso ha rappresentato una fase di passaggio: con la nomina di una nuova incaricata ci siamo proposti di intensificare la nostra presenza in seno al forum e di essere ancora più presenti, anche attraverso la collaborazione con il settore PNS, nella collaborazione con associazioni vicine come libera, lega ambiente. 50 51 Bilancio Sociale 2011- 2012 7. COOPERATIVA LA NUOVA ZAGARA Ministero per i beni e le attività culturali, direzione generale per gli archivi, soprintendenza archivistica per la Sicilia. Associazione “Libera” Banca Etica, l’associazione aderisce con una piccola partecipazione azionaria di 10 quote. Altre adesioni del centri studi e documentazione: Ente baden, C.S. Baden Powell, CSVE. Patrocini per attività Ministero per la cooperazione internazionale e l’integrazione (Campo Regionale) Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana (Campo Regionale) Azienda Regionale foreste demaniali (Campo Regionale) Agenzia Nazionale per i giovani (Campo Regionale) Fondazione con il Sud (Campo Regionale) In Sicilia opera la cooperativa “la nuova zagara” che facendo parte del sistema AGESCI-FIORDALISO-COOPERATIVE fornisce ai soci le uniformi e i distintivi associativi, commercializza inoltre il marchio Scout Tech e le altre marche che forniscono materiali e attrezzature per il campeggio. L’Agesci Sicilia partecipa alla gestione della cooperativa indicando dei propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione. Dal 2011 l’Incaricato Regionale all’Organizzazione è inserito nel CdA. Il trascorso esercizio è stato caratterizzato dall’acuirsi di problematiche economico-finanziarie. L’attuale stato di crisi attraversato dal paese ha comportato una contrazione dell’attività commerciale delle varie coop regionali, anche la Nuova Zagara ha dovuto fare fronte a questo genere di difficoltà. Per risolvere questi problemi si è messa in atto una politica di vendita che, grazie allo spirito di collaborazione mostrato dai dipendenti, ha “portato” il magazzino in alcune zone della regione con discreto successo. Si pensa, per il futuro, di estendere questa esperienza e superare questa situazione di disagio. 8. IL SUPPORTO ALLA GESTIONE IMMOBILI Base Massariotta Dal 2011 è stata concessa in comodato d’uso alla Regione la base scout “Massariotta” di proprietà dell’ Ente Mario di Carpegna. La base si trova nel comune di Monreale (PA), nella contrada Falde del Bosco. Per essere meglio usufruita dai soci AGESCI sarà sottoposta nei prossimi due anni ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria sovvenzionati al 50% dal proprietario EMC e per la quota restante da Agesci Sicilia che per lo scopo ha richiesto ai propri soci l’aumento della quota censimenti nella misura di un euro per censito per i prossimi tre anni. Nell’anno 2011-12, nel rispetto del mandato assembleare, ci siamo attivati nell’espletamento delle pratiche di sanatoria necessarie all’ottenimento della regolare licenza edilizia. Comune di Bisacquino (Campo Regionale) 52 53 Bilancio Sociale 2011- 2012 Dimensione economica dell’associazione PRECONSUNTIVO 54 CONSUNTIVO L’analisi del bilancio di esercizio ci racconta di una Associazione che trae i propri finanziamenti esclusivamente da due fonti: Ristorni dal Nazionale € 120.614,05, questa somma che viene corrisposta alla regione sulla base, principalmente, del numero di soci censiti e delle dimensioni geografiche viene utilizzata per fare fronte ai costi organizzativi e di funzionamento, in particolare con essa si coprono le spese per il mantenimento delle strutture: rimborsi al comitato ed ai quadri associativi per l’espletamento del proprio mandato, ristorni alle zone (calcolati sulla base del numero dei censiti), spese per il funzionamento della sede regionale - personale, telefono, energia elettrica, consulenti …. - parte di questa entrata viene annualmene destinata ai fondi di accantonamento per fare fronte alle esigenze ed impegni futuri individuati sulla base del progetto regionale. Entrate da Soci € 937.490,75. Per tutte le attività destinate a Capi e Ragazzi vale il principio dell’autofinanziamento. Gli eventi organizzati in seno alla Regione trovano nelle quote versate dai partecipanti la principale ed in più delle volte unica fonte di entrata. Hanno fatto eccezione in questo esercizio: il Campo Estivo Regionale che a fronte di una raccolta quote per € 694.693,62 ha avuto destinati 40.000,00 euro dal fondo progetto regionale; la Fiera delle specialità dell Branca L/C che dal medesimo fondo ha attinto un contributo di 4.000,00 euro mentre dai partecipanti sono stati raccolti € 66.953,86. 55 Bilancio Sociale 2011- 2012 Le spese riportate in bilancio le possiamo commentare sulla base della loro destinazione: 1- ISTITUZIONALI - in questo capitolo di spesa riportiamo le spese sostenute per il funzionamento della regione scout: A) rimborsi spese destinati ai responsabili ed A.E. regionali; per l’espletamento del proprio mandato; B) Organi statutari: Comitato, Consiglio Regionale, Assemblea, Incontro Capi, Consiglieri Generali ….; C) Referenti e partecipazioni in Rete: Terzo Settore, Libera, Banca Etica, Cesi D) Centro studi e Documentazioni 2- COORDINAMENTO METODOLOGICO - fanno parte di queste uscite tutte le spese sostenute per l’organizzazione di attività destinate ai Ragazzi ed ai Capi e quant’altro necessario per l’espletamento della Missione Associativa: A) Branca L/C: - Fiera delle Specialità € 69.231,07 (segnaliamo che tra le uscite sono riportati i ristorni, nella misura di 8 € per partecipante, per un totale di € 13.408,00 restituiti ai gruppi); - Piccole Orme; - spese strutturali; B) Branca E/G: Campo Estivo Regionale € 728.784,08 (sono stati restituiti ai partecipanti € 102.408,00: € 24,00 pro-capite); Campi di Specialità, Spese strutturali; C) Branca R/S: Eventi di Progressione Personale a Partecipazione Individuale (EPPPI), incontri per Partenti, Ross; spese strutturali; D) Incaricati e Settori: Campi per Capi ed R/S di Protezione Civile, Evento “la Memoria si fa strada” (PNS), spese strutturali; 4- ORGANIZZAZIONE- al settore Organizzazione fanno capo tutte le attività strumentali destinate al corretto svolgimento della vita della regione: Sede: luce, acqua, pulizie, telefono, manutenzioni.....; Personale dipendente; Consulenti: Commercialista, del Lavoro, RSPP; Attrezzature: unità Mobile di Protezione Civile, Magazzino Regionale… Immobili: base Massariotta, sede regionale; alla Struttura Organizzazione fanno capo le spese del settore Comunicazione che da un punto di vista Funzionale riferisce direttamente ai Responsabili Regionali, sempre in questo capitolo vengono riportate le somme accantonate per futuri utilizzi. ENTRATE E USCITE STRAORDINARIE riportano eventuali contributi ed introiti da ristornare ad altre strutture associative (censimenti, quote jamboree, donazioni a gruppi) estinzione di debiti e crediti, finanziamenti a progetti. IL RISULTATO FINALE l’esercizio si conclude con un attivo di € 1.072,99 che sommato al residuo di € 13.386,15 riportato dall’anno precedente ci da un risultato finale di € 14.459,14 da rimandare agli esercizi futuri. Confrontando il risultato con la previsione approvata in assemblea 2012 - PRECONSUNTIVO 2011/12 - che prevedeva un passivo di € 19.472,00 riteniamo che il risultato ottenuto sia eccellente e che si possa, da questo punto di vista, guardare con ottimismo agli esercizi futuri. 3- FORMAZIONE CAPI - in questa parte vengono riportate le uscite relative agli eventi organizzati per la formazione dei soci Adulti: Formazione Capi Formazione Quadri Associativi 56 57 Bilancio Sociale 2011- 2012 STATO PATRIMONIALE Nello stato patrimoniale la differenza tra Attività e Passività corrisponde al risultato di esercizio. Le attività sono suddivise tra i vari conti bancari: Banca Prossima, Banca Etica, Credito Siciliano CER, Credito Siciliano FdS (i due conti del Credito Siciliano sono conti accesi allo scopo e saranno chiusi non appena completate le pendenze degli eventi: Campo Estivo Regionale e Fiera delle Specialità); nel conto corrente postale e nel conto Pay Pall (strumentale alle iscrizioni Buona Caccia). Troviamo inoltre due partecipazioni finanziarie: una quota è data dalla raccolta in un’apposito fondo di risparmio delle quote del TFR del dipendente, mentre la seconda rappresenta le azioni della Banca Etica in nostro possesso. Le passività sono date dal debito verso i gruppi (le quote verso i partecipanti agli eventi E/G ed L/C) e dai vari fondi costituiti per le future esigenze della Regione. 58 59 Bilancio Sociale 2011- 2012 1.NOTA SU PREVENTIVO E PRECONSUNTIVO Il preconsuntivo 2012 - 13 non è altri che il preventivo dell’esercizio in corso, approvato dall’Assemblea 2012, aggiornato alla data dell’Assemblea 2013. In questa data siamo in grado di prevedere con maggiore certezza l’andamento degli eventi progettati e possiamo quindi tenere conto, con maggiore precisione delle esigenze economiche che in fase di preventivo erano state necessariamente abbozzate. Con questo pre-consuntivo confermiamo, quasi per intero il preventivo 2012 – 13, vogliamo segnalare soltanto alcune variazioni: nel corso di questo esercizio si è tenuto a Palermo, nello scorso mese di ottobre, un Consiglio Nazionale che se pur quasi interamente sovvenzionato dal centrale ha comportato un seppur minimo aumento delle spese istituzionali per consentire una doverosa accoglienza dei partecipanti a nome della Regione Sicilia, altra variazione che qui evidenziamo è l’aumento delle spese per il Centro Studi e Documentazione: si sta procedendo alla catalogazione dell’Archivio Storico, si è proceduto, attingendo dall’apposito fondo di bilancio, col dare un incarico a progetto a personale qualificato che procederà entro l’anno sociale a mettere in ordine la documentazione ritenuta di particolare valore dal Ministero dei Beni Ambientali e culturali dello stato. Altra riduzione significativa la segnaliamo nel preventivo dell’Organizzazione che tra le spese strutturali prevedeva l’acquisizione di un nuovo mezzo per la protezione civile da imputare al contributo dell’assessorato regionale, contributo che non si è concretizzato e che ci fa rimandare a tempi futuri questa operazione. Per quanto attiene al preventivo per il prossimo esercizio ci siamo attenuti ai trend storici per quanto riguarda entrate e uscite, unica variante è data dall’evento regionale L/C in programma a completamento della Fiera delle Specialità, pensiamo di impegnare per questo evento la somma di ottantamila euro, di cui settanta da reperire come quota di partecipazione dei bambini e diecimila euro come contributo della regione da attingere nell’apposito fondo “Attività da progetto”. 60 61 Bilancio Sociale 2011- 2012 Bilancio Sociale 2011-2012 AGESCI SICILIA Introduzione pag. 3 Nota metodologica pag. 4 Identità dell’associazione – chi siamo - pag. 5 L’AGESCI Sicilia pag. 9 La struttura dell’AGESCI Sicilia (governance) pag. 13 Il perseguimento della missione pag. 26 - la formazione dei capi..........................................................................pag. 27 - l’area metodo.......................................................................................pag. 35 - stampa e comunicazione.......................................................................pag. 47 - centro studi e documentazione...............................................................pag. 48 - i rapporti con istituzioni ed enti scout...................................................pag. 51 - la cooperativa “La Nuova Zagara”.....................................................pag. 53 - il supporto alla gestione immobili..........................................................pag. 53 La dimensione economica dell’associazione 62 pag. 54 Bilancio Sociale AGESCI SICILIA 2011-2012 A cura di: Natale Di Bartolo,Daniele Di Bartolo,Mario Carastro,Roberta Fallico, Antonio Scalini Grafica & Impaginazione a cura di: Simona Giamblanco 63 “Siamo su questa terra per un breve periodo, per fare la nostra parte, con le altre creature viventi che sono con noi, nel portare avanti i grandi progetti del Creatore, che sono talmente al di là della nostra comprensione.” B.P. 64