SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI LIVORNO 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ01214 REGIONALE 3 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: “CON LE MANI NELLE MANI” 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): ASSISTENZA - 01 ANZIANI 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle persone, che dipendono dagli sviluppi sia in campo medico che in quello economico, hanno consentito di spostare le aspettative di vita. Anche se il processo di invecchiamento della popolazione livornese è supportato da un senso di comunità forte, che coinvolge sia i sistemi sociali (Servizio domiciliare, telesoccorso), che l’unità primaria della famiglia (domiciliarità nella famiglia di origine) ugualmente le RSA sono strutture portanti di sostegno e cura degli anziani auto e non autosufficienti. Sul totale della popolazione residente la fascia di età over 65 costituisce il 25%; persone in condizioni di fragilità emotiva e fisica che però continuano ad avere energie e desideri e quindi in costante ricerca di occasioni di scambio generazionale e sociale. L’aumento della durata delle prospettive di vita hanno però spinto i cittadini in età senile a trovare e perseguire non solo forme di intrattenimento, ma anche sostegno alla prevenzione e alla cura di disagi dovuti alla “vecchiaia” come condizione patologica. Anche nelle RR.SS.AA ove gli anziani trovano risposte adeguate ai loro bisogni di assistenza, mantengono una capacità affettiva e mentale che se stimolata garantisce loro una buona qualità della vita e delle relazioni sociali. In questa ottica l’arricchimento dei servizi interni, tramite un grosso impegno istituzionale muove verso l’obiettivo del mantenimento delle autonomie e della qualità del vivere. I Volontari rappresentano una ulteriore risorsa motivazionale per lo sviluppo delle comunità e per il sostegno ai servizi interni ed esterni all’Ente; un ingrediente fondamentale per la crescita del senso civico e della buona convivenza all’interno di reti sociali sostenibili che rappresentano una forma di welfare integrato e responsabile. Allo stesso tempo, diventa fondamentale in questa “epoca di passioni tristi” insegnare ai ragazzi il rispetto per la memoria individuale, transgenerazionale e collettiva di cui gli anziani sono “numi tutelari”, sono specchio indelebile di buone prassi o cattive abitudini. Lo scambio e l'educazione alle differenze di età, di condizione fisica, di abilità, di genere....trovano una ampia opportunità nelle strutture che ad oggi ospitano circa 400 persone diverse. Livorno è sempre stata una città di contaminazioni, di dialogo, di insediamento ....e oggi questa cultura del “meticcio” i giovani se la stanno perdendo, bombardati da una televisione di-simpegnata o al contrario terroristica, che invita a proteggersi dalle offese di un mondo “cattivo”. Conoscere quindi che la fragilità è anche una condizione esistenziale oltre che sociale, e che non occorre barricarsi o offendere per esseri più sicuri, è un obiettivo romantico, ma necessario per prevenire vandalismi, piccoli atti di devianza che nascono solo dalla paura. Il sostegno sociale e la cultura della comunità come alternativa alla protezione sociale: quindi “MANI NELLE MANI” invece che con le mani in mano: conpromettersi, compromettersi! Il Servizio Civile nel nostro contesto di cura, i progetti con le scuole cittadine e con l'informagiovani ha portato circa 100 giovani, solo nel 2011, a conoscere e coltivare l'amicizia con circa 6 anziani ciascuno del territorio e delle RSA. Durante tutto l'anno i ragazzi conosceranno una realtà diversa, la città di Livorno e il sistema di tenuta dei servizi che descrivono una rete importante e capillare in grado di assolvere a funzioni e servizi complementari: STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI PER ANZIANI (INDICATORI E DESCRIZIONE DEL CONTESTO DI SETTORE)2011 • RSA Villa Serena Servizi Residenziali : Autosufficienti n. 14 Non autosufficienti n. 120 Servizi non Residenziali: Diurnisti n. 30 Centro diurno Alzheimer n. 15 • RSA G. Pascoli 1 Non autosufficienti n. 90 • RSA Bastia Non autosufficienti n. 56 Temporanei n. 3 Diurnisti autosufficienti n. 12 • RSA Coteto Non autosufficienti n. 46 Alzheimer n. 14 Le residenze hanno lo scopo di fornire un servizio residenziale e semiresidenziale a persone anziane autosufficienti e non autosufficienti. Per dare un’idea della necessità continua che queste strutture hanno di sviluppare le risorse interne per garantire un servizio di qualità basti osservare l’incidenza dei costi derivanti dalla gestione nel 2010: Investimento totale per l'assistenza non autosufficienti e auto € 11.844.406.00 − Costi per le attività di interesse: attività di animazione sociale € 80.824.80 − Costi per Trasporti e attività esterne per centri diurni € 67.254.32 L’assistenza domiciliare di bassa intensità ha avuto un costo pari a € 984.990,55 e l’assistenza domiciliata ad alta soglia in totale € 2.6.00.513,27 Come si può vedere l’investimento economico e programmatico è intenso e riesce a coprire la quasi totalità delle domande di assistenza di base. Ma oltre all’assistenza medica garantita dai medici di base, l’infermieristica, la riabilitativa e la socio-assistenziale, sono state particolarmente incrementate le attività di animazione e socializzazione interna (pet terapy, gruppo di stimolazione memoria e ricordo, feste e giochi di società, creatività manuale) e le iniziative rivolte all’esterno delle strutture ( a rilevanza turistica, sociale, naturalistica, teatri, pranzi ai centri sociali). Questo è reso possibile quotidianamente grazie ad una equipe multidisciplinare e a tutto il personale di assistenza presente nei reparti (osa, oss, e personale sanitario, due assistenti sociali, tre animatori, una educatrice e i fisioterapisti ). Dal 2004 ad oggi il Servizio Civile ha rappresentato un’occasione fondamentale di arricchimento e scambio tra generazioni diverse, di sviluppo dei servizi interni, e di miglioramento degli standard già ottenuti. Alla luce di questa esperienza sono stati studiati nuove possibilità in cui il fattore di crescita civile ed umana sono stati e saranno, motivazione basilare della presenza nelle Strutture e nei Centri Diurni del nuovo gruppo di ragazzi per l’anno in corso, il cui ruolo è rivolto ad arricchire i servizi ricreativi interni ed esterni, ed a valutare la qualità percepita da parte dell’anziano del proprio benessere In questo seguito è importante la parte della rilevazione del benessere collettivo come il sostegno sociale reale e percepito, il vissuto del contesto e il senso di appartenenza alla comunità di origine, solidità e salute della rete parentale e territoriale. La continuità quindi è nostro parere fondamentale per portare a termine il pieno significato del progetto stesso. Fino ad oggi la valutazione della qualità totale dei servizi delle RSA è stata effettuata sulla base di dati oggettivi e clinici quali le caratteristiche nutrizionali, il grado di peggioramento o stabilità di sintomi psicopatologici, le situazioni sociali critiche rilevate dalle assistenti sociali, le valutazioni geriatriche di apposite commissioni. Negli ultimi due anni abbiamo iniziato a valutare in un’ottica partecipativa e soggettiva la questione del benessere percepito attraverso questionari somministrati ai medici e ai parenti. I risultati del 2007/2009 (v. tabelle seguenti), hanno messo in evidenza la necessità di approfondire la ricerca coinvolgendo direttamente gli anziani, al fine di migliorare gli interventi loro rivolti. Nei grafici seguenti vi proponiamo infatti la nuova sintesi dei dati del 2008/2009 Qualità dei servizi e della salute degli anziani percepita dai parenti e dagli ospiti autosufficienti in un campione di 25 protocolli raccolti in RSA Pascoli dopo aver contattato e distribuito 60 questionari. Tra le domande abbiamo scelto di analizzare quelle pertinenti al progetto e sono le seguenti: Fr % giudizio positivo (da buono ad ottimo) sul 100% tot Accoglienza in Struttura 92% Qualità delle informazioni all’arrivo 86,8% Servizi assistenziali 78,1% Rapporto umano con il personale 82% Rapporto umano con gli altri ospiti 69’5% Qualità dei pasti 52,09% Spazi comuni a disposizione 78,2% Silenziosità ambienti 73,8% Possibilità di svago 82,5% Negli ultimi anni (2009-2010) abbiamo verificato anche il tipo di attività fruita dagli anziani e testimoniato il gradimento espresso, in modo da mostrare quanti anziani hanno potuto godere di interventi innovatrici anche grazie all'aiuto dei volontari del Servizio Civile. In media ad ogni attività socio-ricreativa gestita da due operatori partecipano 40 anziani 7) Obiettivi del progetto: Il progetto è finalizzato a creare un’ opportunità di crescita civile per giovani volontari, nelle RSA e nei distretti di appartenenza, promuovendo in loro una sensibilità verso il disagio sociale e a fornire loro alcune competenze di base e trasversali che orientano verso una crescente professionalità per futuri lavori nelle relazioni di aiuto e in altri ambiti. - Nell’ottica dello sviluppo di comunità i Volontari sono facilitati all’autovalutazione e nella crescita delle proprie competenze umane e professionali nella relazione d’aiuto, diventando essi stessi risorse per il miglioramento dei servizi. - Consentire inoltre la conoscenza e la sperimentazione di costruzione di relazioni, in contesti molto differenti da quelli quotidiani, e in modo specifico che richiedono metodologie di approccio e di ascolto molto distanti dalla cultura “usa e getta” o “easy” che spesso oggi riscontriamo nelle giovani generazioni. I percorsi si prossimità che questo progetto intende sviluppare sono strumenti anche per definire e promuovere tra le giovani generazioni una cultura diretta verso l’ascolto e l’uso responsabile del sostegno e della solidarietà. Nello stesso tempo il progetto si propone infatti di perseguire i seguenti obiettivi generali: - - - Proseguire una maggiore conoscenza dei bisogni dei ragazzi relativamente al sentimento di insicurezza e in-potenza tipoco dell'età adolescenziale e adulta e di questo momento storico/ culturale Con l’apporto principale dei ragazzi del servizio civile si possa approfondire la soddisfazione per la propria vita, la qualità della rete familiare e sociale fruita e il senso di appartenenza alla comunità espressa dagli anziani nel rapporto con i volontari. - Insegnare ai ragazzi a condividere, com-promettersi in modo attivo in un contesto lavorativo che permetta loro di acquisire sicurezza personale e professionale anche accogliendo le proprie in-sicurezze e debolezze personale Condividere azioni solidali ai ragazzi ad osservare e utilizzare strumenti di lavoro sociale sotto specificati. Insegnare ai volontari di servizio civile a riflettere giornalmente sulle attività svolte pratiche-relazionali con una lettura della propria sfera - - emotiva (vedi strumento allegato in fondo al formulario) Incrementare, diversificare, personalizzare l’offerta di aiuto al fine di migliorare il benessere degli anziani nel contesto territoriale e nelle Strutture, in conseguenza ai dati che possono essi stessi rilevare sulla qualità percepita dei servizi fruiti. creare una rete di supporto e di integrazione con il personale impegnato nell’ambito dei servizi e con le famiglie, al fine di dare un contributo nella relazione, nel supporto sociale nella promozione della salute psico-fisica degli anziani. Nello specifico qui di seguito verranno esplicitati gli obiettivi operativi e specifici perseguibili per i ragazzi e gli indicatori di risultato che saranno rilevati: • • • • • • • • • divertirsi, giocare con le proprie insicurezze misurando il livello di sicurezza e autostima percepito dal singolo ragazzo riformulando insieme a lui gli obiettivi di crescita personale da ottenere a fine percorso dare strumenti di lavoro che aumentino il livello di competenza e di sicurezza personale (noi utilizziamo il diario personale, una scheda di osservazione sul clima di gruppo e sulle attività svolte nel gruppo, e metodologie di formazione intervento) educare al mantenimento e al rispetto delle regole nella comunità territoriale e nelle strutture di riferimento attraverso una capillare formazione-intervento e in un costante rapporto con l'operatore locale di progetto educare ad una cultura della differenza , di genere, età , condizione fisica o razza e religione attraverso la conoscenza quotidiana degli anziani presenti in struttura e attraverso la raccolta di proposte che vengono dai ragazzi stessi per “contaminarsi” nel contesto essere formati alla solidarietà, alla partecipazione e alla crescita di senso civico anche attraverso le seguenti prassi apprendere strumenti di auto-valutazione rispetto alle proprie competenze personali e professionali necessarie per una corretta relazione d’aiuto: acquisire la conoscenza e l’utilizzo della tecnica del colloquio, e dell’intervista volti a osservare il senso di appartenenza e la qualità del sostegno sociale ricevuto e percepito dagli anziani stessi sperimentare tutti assieme alcune nuove forme di intervento e di miglioramento della qualità ottenere un certificazione di competenza e un curriculum europeo aggiornato con le abilità e tecniche sperimentate insieme agli anziani Indicatori di risultato per gli obiettivi precedentemente espressi (come al p.6) Risultati ottenuti dalla osservazione e dalla raccolte delle interviste con i parenti e i residenti (analisi di contenuto e definizione dei bisogni) n. di progetti e nuovi interventi attivati con il contributo dei ragazzi SCV in conseguenza alla condivisioni dell’esperienza sui servizi e ai risultati del questionario rapporto tra anziani residenti ed anziani coinvolti in attività di sostegno sociale rilevanza cittadina dei progetti n. dei volontari attivamente impegnati nei progetti e grado di partecipazione Rapporto tra giorni di presenza – assenza totali e sul ragazzo n. di segnalazioni per mancato rispetto delle regole organizzative n. di segnalazioni di non aderenza alle norme della comunità e dei distretti (es, Privacy) n di critiche e non conformità rilevate dal ragazzo n di anziani con cui sono entrati in contatto e risposta rispetto al bisogno cittadino incidenza nella risposta ai bisogni sociali e di social care(analisi della domanda/analisi del prodotto) n di curriculum vitae compilati e bilanci di competenze in stesura n di ragazzi occupati a distanza di un anno dal progetto n di colloquio di orientamento effettuati grado di soddisfazione dei ragazzi n di obiettivi globalmente raggiunti Attestato di partecipazione e note di merito Certificazione di competenze da parte delle Cooperative Sociali ospitanti e patterns del progetto 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi I piani di attuazione (P.d.A.) previsti per il raggiungimento degli obiettivi progettuali sono dettagliati nelle fasi descritte di seguito e sono stati elaborati con un fattivo lavoro di rete tra RSA e Distretti. Il Progetto si pone infatti come obiettivo principale quello di sostenere i cittadini anziani, in condizioni di ridotta autonomia, nello svolgimento delle normali attività del quotidiano, nel fornire loro un aiuto pratico e psicologico. Ciò risulta strumentale alla presentazione di un progetto congiunto tra RSA, Distretti Sanitari e Centri Diurni che da questi dipendono • Fase di progettazione e implementazione del progetto WP1 Il P.d.A. prevede il coinvolgimento di tutti gli operatori di differente professione che gravitano nell’ambito del settore anziani al fine di sviluppare una fattiva progettazione e collaborazione per le attività previste • Fase di promozione del progetto sul territorio WP2 Il P.d.A. in questa fase prevede un’attenta attività di promozione sul territorio sia per raggiungere i ragazzi eventualmente interessati al ruolo del SCV, sia per far conoscere questa opportunità ai differenti attori sociali che ruotano attorno al volontariato locale e ai servizi, sia alle famiglie e ai quartieri deve opereranno i ragazzi. • Fase di avvio al progetto WP3 Per favorire l’inserimento dei ragazzi nei contesti di lavoro stabiliti da progetto (RSA e Centri Socio Sanitari) il P.d.A prevede: 1. una selezione attenta dei ragazzi che parteciperanno all’esperienza 2. una presentazione pubblica del progetto e delle finalità della ricerca sociale suddetta 3. la programmazione di una completa formazione che svilupperà temi generali e specifici dell’area anziani, in particolare sul tema del sostegno sociale. del benessere e del miglioramento della qualità della vita dell’anziano e sul ruolo del servizio civile volontario. 4. orientamento dei volontari ad una scelta giusta e coerente con le proprie aspettative del luogo/sede di svolgimento del proprio ruolo • Fase di presa di servizio e raggiungimento degli obiettivi descritti ai punti 6 e 7 WP4 Il P.d.A. per questa fase prevede il coinvolgimento dei ragazzi nelle attività di sostegno agli anziani previste nelle normali azioni di supporto sociale svolte dai Centri Socio Sanitari e dalle RSA. In particolare ci proponiamo il raggiungimento degli obiettivi di ricerca ed intervento sul tema del benessere percepito attraverso la formazione dei ragazzi sulle tecniche dell’intervista e della relazione di aiuto e della mediazione familiare. • Fase di monitoraggio e valutazione del progetto WP5 Il P.d.A. prevede l’organizzazione di un processo di valutazione dell’andamento del progetto e degli obiettivi raggiunti programmando azioni (v.tab.seguente) di monitoraggio e verifica finale: il monitoraggio come da diagramma sottostante verrà realizzato sia in fase di start up del servizio civile, che in itinere che ex-post al termine del percorso. Diagramma di Gantt M0 WP1 X WP2 X WP3 X WP4 WP5 M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 M8 M9 M10 M11 M12 X X X X X X X X X X X X X X X X X X 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività - L’Ente proponente Comune di Livorno dispone sulle RSA di: 1 Funzionario amministrativo e gestionale 1 Referente Area Sociale della RSA Pascoli per i servizi socio pedagogici 1 Assistente Sociale referente per i servizi sociali presso RSA Villa Serena e coordinatrice area anziani per l’Azienda ASL 6, Livorno 2 Coordinatori Sanitari referenti delle infermerie presso le due strutture RSA Pascoli e Villa Serena in convenzione con ASL 6, Livorno - L’Ente proponente Comune di Livorno dispone sui Distretti Socio-Sanitari di: 4 Assistenti Sociali dei singoli Distretti Socio-Sanitari di appartenenza 1 Responsabile del Progetto 1 Insegnante/formatore 1 Funzionario Amministrativo - ATI Cooperativa Sociale Quadrifoglio- Studio Palminteri, soggetto in patternariato con l’Ente, mette a disposizione come risorse i proprio socilavoratori : 1 Psicologa referente dell’equipè multidisciplinare interna alle RSA 1 Logopedista con mansioni di diagnosi e cura dei processi comunicativi ed alimentari 1 Educatrice con mansioni di rieducazione alle autonomie personali e di gruppo degli ospiti residenti 3 Animatrici Sociali 1 Cooperativa sociale POLIS soggetto in patternariato con l’Ente, mette a disposizione come risorse i propri soci-lavoratori: 1 animatore sociale 2 Consorzio Sociale Costa Toscana soggetto in patternariato con l’Ente, mette a disposizione come risorse i propri soci-lavoratori: 1 educatrice 1 animatore 1 riabilitatore psico-sociale - PAV (Presenza Amica Volontaria) è presente con un numero di volontari che può variare in relazione ai bisogni delle persone sole al mondo e con necessità di supporto presenti in RSA. Le suddette risorse costituiscono da tempo un gruppo formato a lavorare su progetti e a collaborare per l’effettivo svolgimento delle attività interne ed esterne alle strutture. Le figure professionali affiancheranno, secondo le modalità previste, i volontari di servizio civile, orientando e sostenendo lo sviluppo delle capacità del singolo e del gruppo. Organizzeranno inoltre le varie attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi. RENDICONTO DELLE SINERGIE REALIZZATE NELLA RETE Di seguito sono descritti i patternariati, le convenzioni ed i soci volontari che le Cooperative hanno concordato di seguire in un piano di ampliamento delle offerte formative e di orienta lavoro sul territorio livornese. Gli atti che regolano le appartenenze sono disponibili per verifiche presso l'Ufficio di coordinamento 18) ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: Durante l'anno 2010-2011 è stata rinnovata la convenzione con alcuni importanti Istituti di Scuola Media Superiore e Inferiore Livornese, che in accordo con L'Ente svolgono progetti di Alternanza Scuola lavoro presso le Rsa Cittadine, con il supporto organizzativo e di coordinamento della equipè Quadrifoglio, affidataria del servizio. I progetti sono serviti ai ragazzi per orientarsi nel mondo del lavoro sociale e per acquisire una consapevolezza relativa al benessere dell'anziano in RSA ; inoltre la presenza dei ragazzi ha allietato e contribuito a incrementare le occasioni ricreative dei residenti. Le scuole in convenzione a cui offriamo tutor interni, supervisione psicologica e supporto organizzativo sono le seguenti: • • • ISTITUTO ISIS sociopedagogico “NICCOLINI- PALLI” ISTITUTO SCIENTIFICO STATALE “ FRANCESCO CECIONI” ISTITUTO SCUOLE MEDIE INFERIORI MADDALENA In totale sono stati affiancati in tirocinio circa 60 ragazzi delle Scuole Cittadine. CONVENZIONI PROGETTI OBIETTIVO 2010-2011 A)Progetto Pet-Therapy con l’Associazione DogTown B) ADAL:Progetto Tutti al Mare 2010-2011 Progetto Yoga e Posturologia per anziani 2010-2011 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo sarà personalizzato alle esigenze di crescita del singolo ragazzo nel rispetto delle regole e delle indicazioni previste dal regolamento ministeriale ed interno alle RSA. I ragazzi saranno impiegati infatti in differenti mansioni, di cui sotto il programma specifico, risultato di un approfondito bilancio di competenze, di una analisi della motivazione e delle predisposizioni individuali: Area del benessere e della qualità della vita • • • • Stabilire e favorire relazioni positive individuali e di gruppo Ricerca sul benessere dell’anziano (Parte Seconda v. P.6) Accogliere e soddisfare, per quanto possibile, i bisogni e desideri del singolo Progettare con l’aiuto degli anziani attività adeguate ad una esigenza di miglioramento della soddisfazione della vita nelle strutture Area socio-assistenziale • • accompagnamento degli abitanti dentro e fuori le strutture (movimento nei reparti, nei giardini, ..) offrendosi come strumento di sostegno e counseling osservazione del ruolo del personale OSA e miglioramento della comunicazione tra il personale, i volontari e gli anziani e familiari Area ludico-ricreativa e del miglioramento dei servizi interni • Partecipazione, apprendimento e conduzione affiancata di attività di gruppo per la socializzazione, rieducazione, condotte da personale esperto e titolato • Promozione di attività all’interno dell’Ente sulla base delle esperienze precedentemente spiegate • Supporto agli anziani nelle azioni e negli eventi straordinari (nuove iniziative, uscite, feste..) Modalità di organizzazione e di impiego dei volontari (mansionario) • 1. affiancamento continuo delle attività e dei Volontari/e presenti in struttura per 30 ore settimanali, attraverso risorse umane formate all’orientamento e alla consulenza individuale e di gruppo (v. punto b) 2. incontro settimanale di 1 ora fine turno per rilevare eventuali criticità nel lavoro svolto 3. riunioni periodiche di coordinamento tra il gruppo dei Volontari/e e gli operatori locali 4. incontri periodici di supervisione psicologica individuale e di gruppo (self-assestment) di competenze e colloquio motivazionale 5. verifiche periodiche attraverso self-assestment con “Questionario di autovalutazione sulle proprie competenze ,autodiagnosi sull’ascolto e sulla comunicazione Organizzazione dei volontari durante una giornata tipo in Rsa In ogni reparto sarà presente un Volontario/a per un periodo da definire per alternarsi nel corso dei mesi con un altro ragazzo/a. In seguito ruoteranno anche tra le due strutture Villa Serena e Pascoli nei modi da concordare. Ore 8.30 i Volontari/e prendono servizio nella struttura Nella mezz’ora successiva i Volontari avranno informazioni dagli Operatori di riferimento sugli eventuali mutamenti all’interno della struttura (nuovi inserimenti, uscite e altro); Ore 9.00 raggiungono il reparto di competenza dove avranno notizie quotidiane e indicazioni dalle Referenti di reparto sulle situazioni degli anziani . Ore 9 – 10.00 se all’interno dei reparti non ci sono improvvise priorità, i Volontari saranno di sostegno, in modo alternato, alle persone che necessitano di supporto per favorire il mantenimento delle abilità motorie, delle autonomie personali e affettive, sia all’interno del reparto sia nei locali comuni della struttura oppure all’esterno se il clima lo permette. NOTA: i Volontari liberi dall’accompagnamento degli anziani, secondo le esigenze temporanee degli anziani rimasti nei reparti, potranno continuare con consulenza e sostegno a persone sole, o procedere con altre proposte rivolte alle persone che non rientrano nelle attività di animazione collettiva secondo nostre indicazioni. Negli altri giorni alcuni volontari partecipano al Progetto “Cantiere Memoria attiva”, affiancando l’educatore, l’animatore, la logopedista nelle attività di gruppo socioterapeu0tiche della Coop. Quadrifoglio. Gli altri volontari saranno occupati nelle aree comuni o nei reparti in attività per il mantenimento delle capacità cognitive, comunicative, giochi per il rafforzamento della memoria; come pure giochi ed attività che riguardano capacità manuali, usando il materiale in dotazione della struttura, espressive e musicali. Sono importanti anche i momenti delle passeggiate all’esterno per chi lo desidera. Ore 11.30 accompagnamento e ausilio al pranzo per aiutare gli anziani a mantenere il piacere legato al cibo e allo stare insieme, i Volontari possono segnalare alle OSA e alla logopedista se qualcuno di loro non mangia o manifesta segni di disappetenza o difficoltà a deglutire. Durante il pranzo i Volontari, dopo un ragionevole tempo per la loro conoscenza, osserveranno gli ospiti con difficoltà alimentari monitorati dalla Logopedista per poi compilare la scheda predisposta alla raccolta dati. Ore12.30/ 13.30 i Volontari si ritroveranno per un confronto e riflessioni sul lavoro concluso nonchè registrare note di rilievo sul diario individuale. S’incontreranno anche con il proprio Operatore locale per uno scambio d’idee sulle problematiche emerse durante la mattina stessa. Ore 13.30 uscita NOTE Normalmente i ragazzi lavorano la mattina ma possono verificarsi per motivi diversi presenze pomeridiane oppure nel fine settimana in occasione di feste ed eventi cittadini, laddove ci saranno turni differenti il personale sarà avvertito in anticipo e i ragazzi concorderanno con gli operatori locali le possibili variazioni. Quanto sopra descritto in generale rispecchia un andamento consueto dei compiti e della organizzazione dei Volontari, è comunque vero che eventi di qualsiasi tipo spesso comportano dei cambiamenti contingenti all’interno dei reparti, per cui la loro presenza potrà subire delle variazioni. Possono anche non essere presenti nei reparti o all’esterno per motivi diversi come: 8) la partecipazione ai progetti in essere nel corso dell’anno; 9) la partecipazione alle ore di Formazione previste dal “Progetto Benessere”. (Il luogo sarà concordato di volta in volta); 10) il necessario sostegno psicologico e/o compagnia diretto alle persone che sostano nelle aree comuni della struttura; 11) l’accompagnamento degli anziani negli appuntamenti esterni (pranzi Centri Sociali, gite, progetto mare ...); 12) la preparazione per feste ricorrenti e/o occasionali A questo proposito va considerato che i Volontari/e, che hanno ottenuto dal Comune l’autorizzazione alla guida, possono contribuire ad ottemperare ai progetti che prevedono uscite dalla struttura a scopo ludico-ricreativo e a soddisfare le esigenze degli anziani residenti anche per motivi assolutamente personali. Le referenti dei reparti saranno informate anticipatamente. I Volontari/e del Servizio Civile staranno con noi per un anno intero, durante il quale avranno modo di consolidare la conoscenza degli anziani, di tutte le figure professionali e delle persone con incarichi diversi che ruotano intorno a queste Residenze, mettendo in atto strategie, ricerca e motivazioni personali per crescere e qualificare sempre più il proprio lavoro, per dare un senso al loro contributo e alla loro presenza in questo complesso e difficile contesto. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 8 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: a) Ottemperare alla presenza obbligatoria per la durata del Servizio Civile con flessibilità oraria che l’ente stabilirà nel rispetto del contratto previsto b) Aderenza a norme di comportamento nelle RSA in materia di sicurezza e privacy nel luogo di lavoro e alle norme di comportamento dettate dal rispetto civico e di normale convivenza in un luogo di cura c) Dovere e diritto alla frequenza ai corsi di formazione organizzati d) Contribuire alla crescita personale e allo sviluppo della comunità attraverso una corretta partecipazione agli eventi e alle attività proposte e) Perseguire gli obiettivi del Progetto attraverso una responsabile aderenza al ruolo previsto, alle mansioni attribuite e ai diversi momenti di verifica e monitoraggio fissati periodicamente f) Attenersi alle regole e alle modalità organizzative come da decreto ministeriale in materia 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N Sede di Comune . attuazione del progetto 1 Comune di Livorno Livorno Via Pollastrini 5 Indirizzo Via di Montenero n.176 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Co N. d. vol. ide per nt. sed Cogno Dat me e a di sed e nas nome e cita 8 Cattan eo 10. Valeri 09. 252 a 73 46 07/ Marco 05/ Stilo 81 C.F. CTTVLR7 3P50E625 N STLMRC 81E07E62 5H Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Dat Cogno a di me e nas nome cita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Articoli su stampa locale, conferenza stampa, sportello Informa Giovani, campagna informativa nelle scuole cittadine, sito internet, passaparola, scambio su mailing list e attraverso le reti di associazionismo locale 10 ore Spot pubblicitario trasmesso su reti regionali televisive – 10 ore al giorno Proiezione del filmato “Le Residenze degli anziani: una realtà che cambia” 2 ore Distribuzione e illustrazione del Volume “Servizio Civile: un cuore che ascolta, guarda e parla…” Edito da Casa Editrice Debatte , 2005 Distribuzione di opuscoli informativi sui Servizi e attività Sociali distrettuali e circoscrizionali in particolare per l’area anziani Distribuzione opuscolo Sorveglianza Attiva Anziani Fragili Ed.Benvenuti e Cavaciocchi, Febbraio 2011, Livorno Tot ore 40 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Le modalità di selezione si articolano in due fasi: 1. SCHEDA A allegata “scheda dei criteri per la valutazione dei titoli”criteri di selezione in base ai titoli di studio, professionali e conoscenze/esperienze pregresse (punteggio max 60) 2. SCHEDA B allegata “scheda per il colloquio motivazionale”, questa scheda è composta da 8 domande di carattere motivazionale. Il punteggio max per ogni domanda è 60, dunque il punteggio pieno è dato dalla media matematica dei punteggi parziali attenuti su ciascuna domanda: la somma di ciascun punteggio diviso 8, che sono le domande totali. Questa scheda intende orientare il valutatore nell’individuazione e nella valutazione di elementi non tecnici ma di interesse e di prospettiva. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Valutazione dei risultati del progetto: Al termine dell’intervento verranno analizzate, valutate e rendicontate le differenti attività attraverso la presentazione di indicatori di risultato quali: i. numero degli anziani affiancati dai Volontari ii. numero di interviste effettuate dai volontari e quindi numero di anziani intervistati sulla qualità percepita iii. numero di nuovi progetti attivati o implementati con la presenza dei ragazzi dopo l’analisi dei dati sulla qualità e sul benessere percepiti iv. indicatori di partecipazione e presenza percentuale dei Volontari secondo i criteri organizzativi v. numero di incontri di monitoraggio delle situazioni critiche con la pianificazione di interventi di miglioramento vi. indicatori di benessere percepito da parte degli anziani o familiari o personale addetto vii. bilancio di competenze finali e di orientamento scolasticoprofessionale per ciascun volontario Valutazione dell’ apprendimento e della crescita dei volontari: Durante lo svolgimento del progetto verranno effettuate valutazioni di processo per monitorare l’andamento e la coerenza con gli obiettivi iniziali: - compilazione di un bilancio di competenze individuale e apprendimento della compilazione del curriculum europeo - questionari individuali motivazionali ad inizio/durante/fine servizio somministrati da psicologa competente in materia - rielaborazione partecipata di gruppo, guidata dalla psicologa incaricata in grado di socializzare l’esperienza, misurare l’acquisizione di capacità relazionali e comunicative. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Il progetto è realizzato attraverso la collaborazione delle figure professionali operanti sul territorio e nelle RSA attraverso un fattivo lavoro di equipe e collaborazione nel lavoro su progetto. Pertanto i costi preventivati e le risorse aggiuntive sono identificate in: - costo abbonamenti per spostamenti mediante mezzi pubblici per i volontari che opereranno sul territorio - acquisto vestiario - costi per l’acquisto di altro materiale per le attività da condurre con gli anziani quali costi di cancelleria, materiale fotografico, musicale e di giochi di società - costi per effettuare un elaborato finale testimonianza e valorizzazione della presenza dei ragazzi presso le RSA (pubblicazione video o volume e rassegna stampa) - costi di spostamento verso l’esterno e coinvolgimento anziani nelle attività previste consulenti ed esperti esterni per la formazione specifica - costi per schede telefoniche da distribuire ai volontari che operano nei distretti per una somma complessiva di 3.150,00 euro circa 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (coopromotori e/o partners): Uffico di Direzione Area Anziani Comune di Livorno Ruolo: formazione e monitoraggio sulla corretta gestione da parte degli enti patterns del progetto Associazione temporanea di impresa Quadrifoglio – Palminteri - Pinerolo (TO) ruolo:disponibilità risorse umane: Psicologa ed Educatrice Professionale PAVPresenza Amica Volontaria – Livorno (LI) Sede operativa: RRSSAA Comunali Ruolo: disponibilità risorse umane del volontariato Coop Sociale POLIS Loc. Olmini 10064 Panicale (PG) Sede operativa: RSA Passaponti Ruolo: disponibilità risorse umane nel ruolo di animatrici, disponibilità ad affiancare i ragazzi alle attività interne di animazione con l’aiuto del proprio personale Consorzio Sociale Costa Toscana – Livorno Sede operativa RSA Coteto Ruolo: disponibilità risorse umane nel ruolo di animatrici, disponibilità ad affiancare i ragazzi alle attività interne di animazione con l’aiuto del proprio personale Liceo psico-pedagogico Istituto ISIS Niccolini Palli- Livorno Ruolo: disponibilità a confrontare l'esperienze che i ragazzi della scuola fanno durante l'alternanza lavoro: organizzare insieme al personale educativo feste e eventi di valorizzazione delle attività svolte Liceo Scientifico sperimentale Cecioni – indirizzo psicopedagogico idem come sopra 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: - - Disponibilità di uno spazio di accoglienza per i volontari dove programmare le attività diurne e effettuare momenti di socializzazione e sintesi dell’esperienza Stipetti e spazio privato per il cambio Impiego di mezzi comunali di spostamento per partecipare alle varie attività ricreative e per le mansioni sanitarie Possibili autorizzazioni alla guida di automezzi comunali per i VSC - Macchina fotografica e stampante Riproduttore audio per le attività musicali Giochi di società per lo sviluppo e il mantenimento delle autonomie sociali e personali degli anziani residenti - Lavoro di rete con le Associazioni di Volontariato locale e le Associazioni di Teatro e Arti espressive - Disponibilità di spazi, risorse e strumenti per la valutazione dell’andamento del progetto (scale di valutazione, questionari e focus group) - Tecnologie e impianto audio-video - Salone per convegni e spettacoli I suddetti strumenti saranno messi in essere dal Comune di Livorno e dai Pattern del progetto CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 27) Eventuali tirocini riconosciuti : 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Verrà rilasciato un attestato di frequenza e partecipazione attiva ai moduli formativi con un bilancio di competenze relative a : Possibilità di relazione con soggetti diversi e acquisizione di una cultura della differenza Capacità di comunicazione efficace Capacità di utilizzare strumenti di counseling quali questionari, colloqui ed interviste guidate dal tutor Orientamento alla relazione d’aiuto con l’anziano (analisi dei bisogni e ascolto attivo) Capacità di lavoro di gruppo e di appartenenza ad un gruppo di lavoro Capacità organizzative e crescita in autonomia personale e professionale Capacità di inserimento in un contesto lavorativo di un pubblico servizio Crescita civile e umana attraverso l’acquisizione di un senso di responsabilità Capacità elementare di conduzione di gruppi di animazione e socializzazione Capacità di osservazione e analisi dei differenti ruoli professionali dell’equipè Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Comune di Livorno 30) Modalità di attuazione: In proprio, presso l’Ente con la previsione di far partecipare i giovani alla formazione aggiuntiva programmata dalla Regione Toscana 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: no 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Dinamiche formali e non formali che comprendono lezioni frontali supportate da materiale documentativi (diapositive/film/dispense), dinamiche di gruppo, esercizi/giochi di ruolo 33) Contenuti della formazione: L’identità del gruppo in formazione Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Il dovere di difesa della patria La difesa civile non armata e nonviolenta La protezione civile La solidarietà e le forme di cittadinanza Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato La normativa vigente e la Carta di impegno etico Diritti e doveri del volontario Presentazione dell’Ente Il lavoro per progetti 34) Durata: 44 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Comune di Livorno 36) Modalità di attuazione: La fase di formazione e addestramento viene attuata attraverso ore di lavoro in aula, ore di tirocinio nei servizi, follow-up di gruppo, analisi di situazioni e casi, rielaborazione di esperienze attraverso il gruppo e supervisione psicologica del gruppo di volontari con calendario da concordare in sede attuativa. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Munafò Lucia (19/12/62), Kutufà Lucia (20/6/60), Bardi Carlo (30/10/49) 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Munafò Lucia, Kutufà Lucia, Laurea Specialistica in Servizio Sociale; Bardi Carlo Laurea in Medicina e Chirurgia, Laurea Specialistica in Neurologia 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: - Lezioni di aula con approccio teorico e moduli interattivi con utilizzo di tecniche partecipative quali tecniche creative, lavori in piccolo gruppo, analisi dei casi, project work, simulate e role playing - Distribuzione di opuscoli informativi (Libro “Servizio Civile: un cuore che guarda ascolta e parla” Edito 2005) Proiezione video del Comune sulla Storia delle “Residenze Sanitarie Assistite” per anziani e sui loro attuali Servizi - Indicazioni bibliografiche e articoli di sintesi sulle attività pubblicate su consuntivi annui e riviste di settore - Formazione interattiva e partecipata attraverso una didattica attiva (giochi di ruolo, esercitazioni, questionari) Supervisione psicologica e monitoraggio - Testimonianze privilegiate di Volontari uscenti dalla precedente esperienze. 40) Contenuti della formazione: Sensibilizzazione e accompagnamento all’inserimento graduale alla vita nelle RR.SS.AA sono i presupposti da cui partire per l’organizzazione della formazione specifica. - Analisi delle criticità riscontrate nello svolgimento del proprio ruolo e predisposizione di un percorso di formazione riprogrammabile in itinere secondo le necessità specifiche del gruppo di volontari. - Le linee guida seguite saranno comunque quelle legate agli approfondimenti dei modelli introdotti nella formazione generale (v. sopra) Le aree saranno le seguenti: - Le differenti professioni di aiuto: percorso scolastico e sbocchi occupazionali, principali mansioni - Fornire strumenti e conoscenze più specifiche per sapersi relazionare ed adeguare al contesto attraverso la comunicazione, la negoziazione del conflitto, il lavoro di gruppo efficace tra orientamento al compito e orientamento alla relazione, l’integrazione con altre figure/ruoli professionali - Fornire teorie e tecniche di comunicazione avanzate sul lavoro di gruppo e conduzione di attività in piccolo gruppo di anziani - Elementi di identità e del ruolo del volontario nella relazione di aiuto personale. - Riferimenti di etica e codice morale e civile 41) Durata: Almeno 80 ore, con monitoraggio ed incontri periodici da tenersi tutto l’arco del progetto Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Monitoraggio in itinere e sommativi attraverso schede di feed - back e colloquio di gruppo su grado di soddisfazione della formazione ricevuta Questionari, colloqui individuali, confronti con i vari responsabili di sede operativa Data 24/3/2011 Il Responsabile legale dell’ente