Settembre - Ottobre 2005
COSMO 9-10
Editoriale
LA COMUNICAZIONE NELLA FAMIGLIA DEI SERVI
Era intento della redazione di COSMO dedicare al tema della comunicazione il numero monografico dell’anno 2005. Erano state inviate ai Segretariati e organismi generali, provinciali,
vicariali ecc. le seguenti domande: 1. Che cosa pensi, in generale, delle comunicazioni come
ora funzionano all’interno della Famiglia dei Servi? 2. Nella Famiglia dei Servi circolano molte
riviste e bollettini che, tuttavia, hanno diffusione limitata. Nella comunità in cui vivi, che tipo di
notizie intorno alla Famiglia dei Servi preferiresti conoscere? 3. Consideri sufficienti le informazioni che giungono via e-mail? 4. A tuo giudizio, quali informazioni giungono con troppo ritardo
all’interno della nostra Famiglia? 5. Che cosa si fa nella tua comunità per far conoscere il vostro lavoro alle sorelle e ai fratelli di tutta la nostra Famiglia?
Pochissimi hanno risposto e tra questi, alcuni lo hanno fatto in maniera sbrigativa ed elusiva. Riportiamo, perché più ampie e pertinenti, le risposte inviate alla redazione di COSMO da
fra Lino M. Pacchin che per molti anni è stato Segretario generale per le Comunicazioni OSM,
da fra Christopher M. Ross già membro del Consiglio generalizio (1977-1983) e da fra Venanzio M. Ramasso già membro del Consiglio generalizio e Procuratore dell’Ordine.
SCRIVE LINO M. PACCHIN:
Penso che la comunicazione sia indispensabile per mantenere la comunione, e
quindi l’unità, nella Famiglia dei Servi. Mi pare che negli ultimi decenni sia cresciuta molto la “coscienza di Famiglia” all’interno delle
diverse componenti (laiche e religiose) servitane: ci sono più incontri, ci si conosce personalmente, ecc. Ma mi pare anche che la
comunicazione tra queste componenti non
sia cresciuta in maniera adeguata: non c’è
sufficiente scambio di informazioni sulla vita
e le iniziative delle singole realtà, sia a livello
locale che generale.
La comunicazione, infatti, per essere
strumento di comunione, deve avvenire all’interno della singola comunità, tra la comunità e l’organismo a cui appartiene (Ordine,
Congregazione, Movimento, ecc.) e tra i vari
organismi, per aiutare ognuno/a a crescere
nella coscienza della comune appartenenza.
Ritengo che gli organismi centrali dell’Ordine
e delle singole Congregazioni, come pure gli
organismi di coordinamento debbano porre
più attenzione alla comunicazione e incrementarla come strumento ed espressione
del loro governo.
Le molte riviste e i molti bollettini sono un
segno della vitalità della Famiglia dei Servi.
Molti hanno una lunga storia, altri sono espressione di una nuova fioritura. Generalmente hanno la funzione di comunicare all’esterno (ad amici e simpatizzanti) lo spirito
che anima gli organismi che li producono. In
alcuni casi è auspicabile una loro collabora-
zione o unificazione. Cosa peraltro spesso
auspicata e quasi mai realizzata!
Nella mia comunità si vorrebbe ricevere
informazioni sulla vita della propria Provincia
(come vivono e quali problemi affrontano le
altre comunità? quali le feste che hanno celebrato e quali i momenti difficili vissuti?),
dell’Ordine intero, ma anche delle altre componenti della Famiglia (laici e persone consacrate). Le informazioni via e-mail sono utili
e sempre gradite. Se fossero ancora di più
recherebbero ancora più piacere. Ma le comunicazioni nella nostra Famiglia devono
estendersi a tutti i mezzi di comunicazione:
da quello verbale allo scritto, da quello visuale fino all’elettronico.
Nella mia comunità di Pietralba/
Weißenstein si pubblica regolarmente un
bollettino che ha carattere di formazione e di
informazione. Esso viene inviato a molte comunità della Famiglia servitana. E, a richiesta, può essere inviato anche ad altre. Ma
certamente sarebbe da curare ed incrementare maggiormente la comunicazione.
SCRIVE CHRISTOPHER M. ROSS:
Sei anni trascorsi, molto tempo fa, nella
Curia generalizia mi hanno insegnato che la
comunicazione a livello di Curia generalizia,
cioè riguardante tutto l’Ordine, è difficilissima
e persino deludente. La verità sconfortante è
che i frati –ma in realtà tutti gli individui– vivono la loro esistenza per lo più a livello locale. Ne deriva che il loro prevalente interesse riguarda le cose che accadono nell’am1
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biente circostante. Il resto può rispondere a
qualche curiosità o suscitare un’impressione
immediata, ma il cuore sta dove è il proprio
tesoro. Questo non è sempre male, perché
sono le persone che vivono accanto a noi
quelle che devono attirare di più la nostra
attenzione. Il frate che lavora in parrocchia,
la mamma Serva di Maria secolare in famiglia, la suora Serva di Maria nella sua stazione missionaria devono conoscere molto bene le cose a loro più vicine per poter dare il
meglio di sé.
Non voglio dire con questo che la comunicazione a livello provinciale e generale
debba essere abbandonata. Possiamo imparare molto da quello che fanno gli altri. E
questo è particolarmente vero per una parte
dell’Ordine che si trova tanto distante come
l’Australia. Siamo in questo continente da 50
anni e posso dire che il numero di frati o suore OSM che sono venuti a trovarci si contano
sulle dita di una mano. Ciò significa che la
Delegazione dell’Australia per molti Servi di
Maria è un oggetto sconosciuto. Le volte in
cui qualcuno è venuto fino qui, non ha mancato di rimanere sorpreso al vedere la nostra
scuola superiore, il Servite College. La scuola di Anaheim (USA), invece, che è molto simile per storia, dimensioni e qualità, è molto
più conosciuta. I nostri fratelli secolari come
pure le Serve di Maria dell’India che, in Australia, svolgono un apostolato quanto mai
significativo ben difficilmente hanno occasione di parlare dei loro successi e delle loro
difficoltà con chi vive in altri Paesi. Questo,
in Australia, si chiama "la tirannia della distanza”.
Questa situazione avrebbe dovuto spingerci a considerare più seriamente l’importanza di comunicare con gli altri segmenti
dell’Ordine. Ma non è andata così. I frati Servi di Maria degli Stati Uniti d’America pubblicano da decenni il bollettino mensile Inter
Servos. Come Vicariato e, ora, come Delegazione di quella Provincia dovremmo essere quanto mai interessati a conoscere ciò
che avviene nel resto della Provincia e comunicare ad essa ciò che accade da noi. D’altra parte il numero di frati che ha tempo per
scrivere regolarmente e a scadenze fisse è
sempre più ridotto. Recentemente abbiamo
notato che questo accade pure tra gli Americani. È probabile che un buon numero di frati
legga Inter Servos, ma in comunità si parla
poco di quel che il bollettino dice. E questo è
ancor più vero del principale mezzo di comunicazione della Curia, cioè di COSMO. Non è
facile leggere dalla prima all’ultima pagina
questa pubblicazione che parla di cose slegate tra loro che accadono in tutto il mondo.
Senza dubbio se l’Australia è raramente
menzionata da COSMO è anche per colpa
nostra che non abbiamo mai dato molto peso al valore dello scambio di comunicazioni
tra frati, suore e laici. In realtà, ci sono alcuni
frati in Australia che vorrebbero una comunicazione destinata ai soli frati, utile soltanto a
loro e fatta soltanto da loro. Ovviamente il
numero dei destinatari interessati sarebbe
minore, ma il contenuto richiamerebbe maggiormente l’attenzione.
SCRIVE VENANZIO M. RAMASSO:
Le comunicazioni che giungono dalla Curia sono sufficienti sia nel COSMO (sperando
sempre nella sua puntualità) e sia nella Lettera dalla Scrivania del Priore generale. Altre
comunicazioni curiali sono spesso troppo ritardate. Nella mia esperienza so però che
spesso mancano le notizie dalla periferia
verso il Centro e non viceversa e penso che
si possa fare di più notificando fatti di vita,
anche quotidiana. In quanto alla quantità di
bollettini e riviste penso sia una ricchezza,
anche se vi è scarsa diffusione, perché ogni
notiziario (provinciale, congregazionale, vicariale) ha un suo interesse e un suo messaggio. Vi è scarsa diffusione tra i laici a noi vicini, e vorrei vedere molto più impegno per la
rivista “Le Missioni dei Servi di Maria” o per
“Servite Mission” perché sono una testimonianza del nostro servizio, perché sono aperte ai problemi dei Servi nel mondo.
Uno dei problemi per le comunicazioni è
la mancanza di diffusione presso i laici a noi
vicini: non sappiamo vendere la nostra merce, ci manca il coraggio della proposta o abbiamo paura di spendere qualche moneta.
Con gli strumenti attuali di comunicazione si
potrà sviluppare maggiormente l’informazione via e-mail. Penso inoltre che la comunicazione non è solo per notizie o aggiornamento, ma è soprattutto per cercare comunione;
e questa è da sviluppare non pensando solo
alle comunicazioni ufficiali, ma anche personali per creare scambio di ideali, di fraternità
servitana, di amicizia e di sostegno reciproco
per collaborazione e condivisione di intenti.
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Fra John M. Pawlikowski OSM Direttore del
Cardinal Bernardin Center presso la Catholic
Theological Union di Chicago e Presidente del
Comitato Internazionale per le relazioni tra Ebrei e Cristiani. Ha presentato un testo ampio,
profondo e attentamente seguito. Fra Liam M.
Tracey OSM del St. Patrick College, Maynooth, Irlanda, ha parlato sul tema: “La Nostra
Aetate e la Liturgia” con riferimento ai rapporti
Cristianesimo-Ebraismo. Erano presenti anche il Consigliere generale fra Patrick M. Carroll e i frati della comunità generalizia di San
Marcello, Ratchanyadoss e il sottoscritto.
PRIORE GENERALE
E CASE GENERALIZIE
ROMA
I SERVI DI MARIA E LA DICHIARAZIONE
NOSTRA AETATE OGGI
La Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II fu approvata il 28 ottobre 1965
con il titolo: “Dichiarazione sulle relazioni della
Chiesa Cattolica con le religioni non cristiane”.
Dopo duemila anni della nostra storia troppo
spesso caratterizzata da reciproca ignoranza
e frequente scontro, il Documento conciliare
indicò l’opportunità di aprire o di continuare un
dialogo con la prospettiva di una migliore
comprensione tra le religioni del mondo. Ciò
che sembrava impossibile, divenne possibile
e il possibile divenne una realtà non solo per
la Chiesa ma anche per le altre religioni professate nel mondo. Ciò naturalmente ha avuto
risultati positivi e anche insuccessi. Di qui l’interesse e il significato della celebrazione del
40° anniversario dell’approvazione di questo
documento.
La Pontificia Università Gregoriana, e in
particolare l’Istituto per lo studio di Religioni e
Culture, insieme al Cardinal Bea Centre for
Judaic Studies con la collaborazione della Georgetown University di Washington, del Cardinal Bernardin Center presso la Catholic Theological Union di Chicago, del Center for Christian-Jewish Learning del Boston College, e la
Sacred Heart University di Fairfield, Connecticut, hanno organizzato a Roma, nei giorni 2528 settembre, una Conferenza Internazionale
sul tema: “La Nostra Aetate oggi”. Vi erano
rappresentati tutti e cinque i continenti. È stato
affrontato il tema del dialogo: Ebraismocristianesimo, Islamismo-cristianesimo, Buddismo-cristianesimo, Induismo-cristianesimo,
Cristianesimo e religioni dell’Asia, Riflessioni
sulla Nostra Aetate dal punto di vista anglicano, dialogo interreligioso in Africa ecc. Sono
intervenuti esperti da ogni parte del mondo sia
nei lavori in assemblea plenaria sia nei lavori
di singole sezioni. I partecipanti erano 250. Il
Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, l’arcivescovo Michael Fitzgerald ha tenuto il saluto di apertura e quello di chiusura della Conferenza. Sul tema del
Dialogo Ebrei-Cristiani è intervenuto anche
Fra John M. Britto
SEGRETARIATI
E UFFICI GENERALI
CLIOS
ASSEMBLEA PLENARIA 2005
Nei giorni 9-19 agosto 2005, nel nostro
convento Sant’Antonio di Padova, a Ottawa,
Canada, la CLIOS ha tenuto l’Assemblea plenaria. Erano presenti: i frati Camille M. Jacques, presidente, Robert M. Anderson, José
Alejandro M. Medina Frausto, Paolo M. Orlandini, Giuseppe M. Piccolo, Francesco M.
Rigobello, e suor M. Corina Bressan smr.
Assente, oltre a fra Ignazio M. Calabuig
(†2005), la sig.na Rosella Barbieri, ossm.
Fra Gaétan M. Proulx, invitato, ha partecipato ai lavori durante tre giorni.
Tra i vari lavori compiuti nel corso dell’Assemblea: 1. La scelta degli anniversari da sottolineare nell’Ordo per i tre prossimi anni: ORDO 2006-2007: il quarto centenario (6 agosto
1607-2007) della morte di fra Giacomo Tavanti, 37˚ Priore generale (1576-1582), noto
teologo; il 150˚ anniversario (19 marzo 18572007) dell’introduzione della professione temporanea nella Chiesa; il 150˚ anniversario (25
ottobre 1857-2007) dalla morte di suor M.
Giuliana del SS. Sacramento (Angela Arenare), terziaria serva di Maria (dal 23 settembre
1836), del monastero delle Mantellate agostiniane di S. Monica, Napoli; il 25˚ anniversario
(8 settembre 1982-2007) dell’istituzione del
Movimento delle Diaconie laiche dei Servi di
santa Maria su intuizione di fra Davide M.
Montagna (1937-2000); ORDO 2007-2008: il
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quarto centenario della morte (31 dicembre
1607-2007) di fra Cristóbal Sánchez de Borja, spagnolo, che contribuì alla fondazione del
monastero delle monache Serve di Maria a
Valenza; il quarto centenario (1608-2008) della fondazione del monastero delle monache
Serve di Maria a Madrid, Spagna; il 350˚ anniversario (30 dicembre 1657-2007) della morte
di fra Arcangelo M. Benivieni, esemplare eremita di Monte Senario; il 250˚ anniversario
(27 aprile 1758-2008) della morte di mons.
Calisto Palombella, servo di Maria, Procuratore generale dell’Ordine (1734-1744), vescovo di Terracina Sezze e Priverno (1749), autore del catalogo De viris illustribus O.S.M.; il
primo centenario (8 agosto 1908-2008) dell’elevazione della chiesa S. Maria dei Servi [oggi
S. Clemente ai Servi] a Siena alla dignità di
“basilica minore”; il 50˚ anniversario della morte (2 gennaio 1958-2008) di don Nino Minelli,
sacerdote diocesano, che guidò suor Maria
Cândida de Castro (†1945) nella fondazione
della Congregazione delle suore Serve di Maria del Brasile; il 50˚ anniversario (20 ottobre
1958-2008) dell’elezione del papa Giovanni
XXIII (†1963), il quale, appena tre mesi dopo,
il 25 gennaio 1959, dette lo storico annuncio
di voler radunare la Chiesa a concilio; il 25˚
anniversario (15 agosto 1983-2008) della fondazione della congregazione delle Serve di
santa Maria del Cenacolo di Xai-Xai, Mozambico, che si ispira all’esperienza orante e concorde della Chiesa primitiva (cf. At 1, 14) e alla spiritualità dei Servi di Maria; ORDO 20082009: il 750˚ anniversario (8 luglio 1259-2009)
dell’acquisto di un terreno a Cafaggio a nome
del papa e del capitolo dei frati Servi di Maria
della chiesa Santa Maria di Cafaggio; il quarto
centenario (14 aprile 1609-2009) della beatificazione dei frati Gioacchino da Siena
(†1305) e Pellegrino Laziosi (†1345); il 350˚
anniversario (3 aprile 1659-2009) del privilegio ottenuto dal papa Alessandro VII (†1667)
di promuovere due religiosi di ogni provincia
al titolo di Maestro, in occasione del Capitolo
provinciale, o della Dieta, o della Visita del
Priore generale; il 350˚ anniversario (31 ottobre 1659-2009) della morte di fra Giovanni
Battista Stefaneschi, miniaturista e pittore,
eremita di Monte Senario; il secondo centenario (16 settembre 1809-2009) della morte di
fra Amadio M. Bertoncelli, martire per la
causa papale; il secondo centenario (13 agosto 1809-2009) dell’esilio in Francia “per ordine imperiale” di fra Luigi M. Bentivegni
(1753-1842), priore generale (1804-1814); il
secondo centenario (5 giugno 1809-2009) della morte di fra Luigi M. Baroni, bibliofilo, numismatico; il primo centenario (6 ottobre 1909-2009) della morte di suor M. Rosa Gallerani, cofondatrice delle suore Serve di Maria di
Galeazza; il primo centenario (29 luglio 19092009) della morte di fra Agostino M. Morini,
storico dell’Ordine, coinvolto nella prima presenza dei Servi in Inghilterra (1864) e negli
Stati Uniti d’America (1870); il 50˚ anniversario (2 febbraio 1959-2009) della fondazione
dell’Istituto Secolare “Regnum Mariae”; il 50˚
anniversario (19 giugno 1959-2009) della
morte di fra Peregrino M. (Romeu) Ribeiro
Donato a Rio Comprido, Brasile, morto in odore di santità; il 50˚ anniversario (11 giugno
1959-2009) della creazione dell’Istituto Storico
OSM; il 25˚ anniversario (15 dicembre 19832008) dell’erezione canonica del Monastero
Mater Dei - Amé Awe A Muluku a Nampula,
Mozambico; il 25˚ anniversario (2 febbraio 1984-2009) della presenza dei frati servi di Maria in Mozambico; il 25˚ anniversario (18 giugno 1984-2009) della morte di fra Giovanni
M. Vannucci; il 25˚ anniversario (30 luglio 1984-2009) della morte di fra Luigi M. Bertini; il
25˚ anniversario (24 agosto 1984-2009) della
presenza dei frati Servi di Maria nelle Filippine; il 25˚ anniversario della morte di mons.
Bernardino M. Piccinelli, servo di Maria, vescovo ausiliare di Ancona. 2. Ha completato
un sussidio di preghiere per le vocazioni alla
Famiglia dei Servi. 3. Ha completato il Benedizionale di san Pellegrino Laziosi, che comprenderà dei formulari per la benedizione di
giovani, di malati, dell’olio di San Pellegrino
Laziosi, e dieci schemi di preghiera per un triduo o una novena a san Pellegrino. 4. Ha proceduto a una prima stesura dell’introduzione e
ha rivisto la parte “benedizionale” del sussidio
In onore di san Giuseppe, sposo della beata
Vergine Maria, compatrono dell’Ordine. 5. Ha
composto possibili formulari per la liturgia delle ore e l’eucaristia per la memoria della futura
beata M. Maddalena Starace, fondatrice delle Compassioniste Serve di Maria. 6. Ha riveduto il sussidio In lode dei Sette primi Padri
per la ristampa. 7. Si è orientata per privilegiare, nella collana “Mariale Servorum”, la pubblicazione del sussidio Regina coeli. 8. Ha formulato proposte per sottolineare nel 2006 il
40˚ anniversario della creazione della CLIOS.
fra Camille M. Jacques
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ISTITUTO STORICO DELL’ORDINE
IN PREPARAZIONE UN
CONVEGNO DI STORIA OSM
riologiche, provenienti da diverse parti del
mondo. Come di consueto, il tema della compassione è stato affrontato in maniera multidisciplinare, dalla filosofia contemporanea (prof.
Mancini) alla teologia (prof. Dotolo), dal punto di vista dell’ ebraismo (prof. Stefani), da
quello dell’islam (prof. Gharib) e dal punto di
vista delle religioni orientali (prof. Piano); da
quello della teologia politica (prof. Bosin) a
quello della teologia femminista (prof. Johnson), della liturgia (prof. Maggiani), dell’arte
(prof. Bologna) e della iconologia e iconografia cristiane (prof. Valenziano). La prof. Cettina Militello ha redatto le conclusioni dei lavori. Terminata la parte più propriamente scientifica del Simposio, la sera di giovedì, 6 ottobre,
si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci dell’Associazione ex-alunni e amici del Marianum,
presieduta dal presidente, ing. Bargiacchi.
Come ultimo atto del Simposio, venerdì 7 ottobre, alla presenza del fratello Antonio, di
numerosi parenti, venuti appositamente dalla
Spagna, e presieduta dall’arcivescovo Mons.
Piero Marini, ha avuto luogo la cerimonia del
conferimento del Premio Laurentin –“Pro Ancilla Domini”– IX edizione, in memoria del
prof. Ignazio M. Calabuig, docente e preside
del Marianum, deceduto il 6 febbraio 2005.
L’abbé Réné Laurentin, intervenendo nel corso della cerimonia, quasi volesse lasciare un
testamento ai partecipanti, ha ricordato che la
teologia è essenzialmente relazione, perché
la Trinità, fondamento della fede cristiana, è
relazione e non la somma di singoli individualismi. A sua volta, il prof. Jesús Castellano
Cervera, OCD., ha tenuto una lezione sull’attività di studioso del p. Ignazio M. Calabuig, ricordando i suoi molteplici apporti alla liturgia
della Chiesa e a quella dell’O.S.M., oltre che ai
suoi innumerevoli scritti sulla Madre di Dio.
Nell’ambito del Simposio, mercoledì 5 ottobre, nella chiesa di S. Pietro in Montorio, si è
svolta una rappresentazione artistica, avente
per soggetto Giobbe. Bisogna dire che la partecipazione complessiva al Simposio è stata
molto buona, soprattutto da parte di ex studenti del MARIANUM, che dimostrano in questo modo di tenere molto a un legame continuativo con la nostra Facoltà, anche ora che,
in molti casi, sono essi stessi docenti di Mariologia: ciò che su Maria apprendono al MARIANUM si riversa poi in giro per la Chiesa.
L’Istituto Storico dell’Ordine è in fase avanzata nella preparazione di un Convegno dal
titolo: Ordini religiosi tra soppressioni e ripresa
(1848-1950). I Servi di Maria. La celebrazione
del Convegno è prevista per l’autunno 2006. I
sei giorni della sua durata saranno dedicati ad
altrettanti argomenti: 1. TRA SOPPRESSIONI E
RIPRESA. 2. ESPANSIONE E IMPEGNO MISSIONARIO. 3. MOVIMENTO FEMMINILE E LAICALE. 4.
SPIRITUALITÀ, TEOLOGIA E CULTURA. 5. VITA
DELLE COMUNITÀ. 6. A SERVIZIO DELLA CHIESA.
Non appena sarà redatto il programma definitivo e particolareggiato, COSMO ne darà tempestiva notizia.
MARIANUM
PRESENTATE DUE PUBBLICAZIONI
SULLA STORIA E SPIRITUALITÀ OSM
Nell’ambito delle lezioni del Biennio di Storia e Spiritualità OSM, giovedì 22 settembre
2005, alla presenza di una cinquantina di partecipanti, si è svolta la settima edizione di Repetite fontes (cercate le fonti, cioè le [vostre]
radici), avente per oggetto la presentazione di
due pubblicazioni di storia osm, Paola Ircani
Menechini, Vita quotidiana e storia della SS.
Annunziata di Firenze nella prima metà del
Quattrocento, Firenze 2004 (Biblioteca della
Provincia Toscana dei Servi di Maria, VIII),
presentato dal p. Paolo M. Orlandini, della
Commissione Liturgica OSM, e Tavola cronologica della storia dell’Ordine dei Servi di santa Maria dalle origini al 2004, a cura di Franco
M. Azzalli, Roma 2005, presentato dal prof.
Franco A. Dal Pino. Interessanti e anche vivaci le due presentazioni, che hanno impegnato i presenti per due ore circa.
Presiedeva il preside, prof. Silvano M.
Maggiani, e moderava l’atto accademico il
prof. Tiziano Civiero. A conclusione, un momento di fraternità.
XV SIMPOSIO INTERNAZIONALE MARIOLOGICO
Con il titolo La categoria teologica della
compassione: presenza e incidenza nella riflessione su Maria di Nazaret si è svolto a Roma, nell’aula magna della Facoltà, dal 4 al 7
ottobre 2005, il XV Simposio Internazionale
Mariologico, che ha visto la partecipazione di
docenti, cultori e studenti delle discipline ma-
prof. Tiziano Civiero
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APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO 2005-2006
vi di Maria”; sulla marcia della Famiglia Servitana (maggio 2006); sull’incontro di formazione dei giovani frati (Denia, 19-24 settembre
2005) ha riferito fra Giuseppe M. Galassi; sull’itinerario nei conventi della provincia del Tirolo dei giovani in cammino verso Colonia per la
Giornata Mondiale della Gioventù: relazione di
fra Andreas M. Baur e di fra Bruno M. Zanirato; sull’impegno economico per il “forum dei
giovani” (Misano Adriatico, 9-11 dicembre 2005); sulla pubblicazione del volume sulle Icone dei Servi; sugli esercizi spirituali vocazionali a Monte Senario (5-10 settembre 2005),
dei frati a Loreto (19-24 settembre 2005) e a
Pietralba (10-15 ottobre 2005); sulla proposta
di fare le vacanze estive insieme in un convento OSM per favorire la conoscenza e la fraternità: l’iniziativa ha avuto poco seguito, ma è
da ritentare e da divulgare; sull’incontro degli
economi provinciali Confites (Torino-Superga,
14-15 novembre 2005). PROGRAMMAZIONE 2006. 3. Assemblea generale Confites. L’assemblea generale triennale della Confites per
“l’elezione del Coordinatore, la verifica, la programmazione e l’amministrazione” è stata fissata a Pietralba dalla sera del 20 al pranzo
del 24 febbraio 2006. All’Assemblea partecipano tutti i membri dei Consigli provinciali e gli
Ufficiali della Conferenza. Nella lettera di convocazione saranno richiesti alle comunità e ai
singoli frati suggerimenti per l’ordine del giorno. 4. Formazione. Il Consiglio ha approvato il
programma formativo del prenoviziato interprovinciale di Siena (2005-2006) dove sono
presenti 10 prenovizi, e ha esaminato favorevolmente la proposta di alternare nell’unica
comunità di formazione il prenoviziato e il noviziato, sotto la guida dei rispettivi maestri, così da favorire la continuità formativa e rispondere alla reale situazione dei candidati e delle
Province della Conferenza. Questa proposta
sarà presentata all’Assemblea generale della
Confites. 5. Discernimento vocazionale. Ogni
Provincia ha già il suo consulente psicologo di
riferimento per una più completa conoscenza
dei giovani all’inizio del loro rapporto con le
nostre comunità. Prima di entrare stabilmente
in una nostra comunità di accoglienza, il giovane si incontrerà, per un discernimento vocazionale, con l’équipe formativa Confites, composta dal titolare del Segretariato formazione,
dai maestri del prenoviziato e del noviziato. Il
Consiglio ha aderito al suggerimento di fra
Lucio M. Pinkus di avere un unico consultorio psicologico e psicoterapeutico per i nostri
Il pomeriggio del 26 ottobre, nell’Aula Magna della Facoltà, ha avuto luogo l’inaugurazione dell’anno accademico 2005-2006. Dopo
un momento di preghiera presieduto da mons.
J. Michael Miller CSB, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il Preside del Marianum prof. fra Silvano M. Maggiani ha rivolto un saluto ai presenti –tra i
quali il Priore generale dell’Ordine fra Ángel
M. Ruiz Garnica– e tenuto la sua relazione.
Assegnate le borse di studio ed eseguito un
intermezzo musicale all’arpa da parte di Angela Lavino, il prof. Sergio Bastianel SJ, Vice Rettore della Pontificia Università Gregoriana ha svolto la prolusione sul tema: “La vera libertà è nell’uomo segno altissimo dell’immagine divina” (Gaudium et spes, 17). Il tema
è stato scelto per ricordare il 40° anniversario
della promulgazione della Costituzione pastorale Gaudium et spes e della conclusione del
Concilio Vaticano II. Ha moderato la sessione
di apertura il prof. fra Fabrizio M. Bosin.
Gli studenti scritti ai vari corsi della Facoltà
sono 220.
CONFERENZE REGIONALI
CONFITES. RIUNIONE DEL CONSIGLIO
Il Consiglio della Conferenza delle Province d’Italia, Tirol e Spagna (CONFITES) si è riunito presso il convento di Monte Berico
(Vicenza) nei giorni 12-13 ottobre 2005. Erano
presenti i frati Paolo M. Erthler, Coordinatore,
i Priori provinciali Mario M. Azzario (PRG),
Andreas M. Baur (TIR), Giuseppe M. Galassi (ANN), Ferdinando M. Perri (VEN) e il Consigliere generale fra Cesare M. Antonelli. Assenti giustificati il Vicario provinciale permanente della Provincia spagnola fra Javier M.
Badillo Martín e il segretario fra Luigi M. De
Candido.
Dopo la preghiera guidata da fra Ferdinando M. Perri e l’approvazione del verbale della
sessione precedente (20-21 luglio), il Consiglio ha trattato e deciso, come da agenda, sui
seguenti punti. 1. Riunione dei Consigli provinciali della Confites. È stata definita l’organizzazione della Riunione dei Consigli provinciali Confites (Misano Adriatico, 25-27 ottobre
2005). 2. Informazioni. C’è stato uno scambio
di informazioni sulla vita delle Province, della
Confites e dell’Ordine; sulle comunità di formazione della Confites e di S. Alessio Falconieri (Roma); sulla rivista “Le Missioni dei Ser6
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candidati e per quanti avessero bisogno di un
accompagnamento specialistico. Questo centro è l’“Oasi di Elim”, presso il santuario della
Madonna del Divino Amore di Roma, diretto
dall’Opera Salvatoriana per il sostegno psicologico al clero e alla vita consacrata. 6. Animazione vocazionale. Fra Cesare M. Antonelli
ha invitato le Province Confites a intensificare
e qualificare l’animazione vocazionale a livello
comunitario e dei responsabili provinciali.
L’apporto dei giovani frati risulta sempre
prezioso, così pure la valorizzazione dei modelli di riferimento propri dell’Ordine: i Sette
Santi Fondatori e la loro esperienza comunitaria, la “compassione” di S. Pellegrino e del
Beato Gioacchino, Santa Maria; l’utilizzo delle
proposte contenute nell’appendice della Ratio
Institutionis OSM. 7. Proposta di unificazione
delle nostre tre riviste missionarie italiane.
Sull’incontro con i direttori delle riviste riferisce
fra Ferdinando M. Perri, che viene incaricato
dal Consiglio di chiedere a un esperto una valutazione e una proposta in merito da presentare in Assemblea generale. 8. Esercizi spirituali. Gli esercizi spirituali vocazionali si farano a Monte Senario (23-28 agosto 2006). Gli
esercizi spirituali per i frati si terranno a Pietralba (16-20 ottobre 2006) e, possibilmente,
in Terra Santa (fine settembre 2006). 9. Incontro parroci. Si farà un incontro di formazione per i parroci a Siracusa (22-24 novembre
2006). 10. Incontro giovani frati. L’incontro formativo annuale per i giovani frati sarà guidato
da un Priore provinciale. Per la data, il luogo e
il tema formativo saranno interpellati gli interessati.
Nel primo pomeriggio del 12 ottobre fra
Andreas M. Baur è rientrato in Provincia a
causa della morte di fra Bonfilius M. Wagner, e il Consiglio ha partecipato al funerale
del papà di fra Moreno M. Versolato.
PROVINCE, VICARIATI,
DELEGAZIONI
ANNUNZIATA
TODI. RESTAURATO E RIAPERTO
IL SANTUARIO DI SAN FILIPPO
Era il 4 aprile 2004 quando fu chiusa la
chiesa di San Filippo e il corpo del santo fu
trasportato solennemente in processione nella
vicina chiesa parrocchiale di San Nicolò. Inizialmente si pensava alla sola tinteggiatura
delle pareti del santuario, ma strada facendo
ci siamo resi conto che bisognava fare di più
per dare decoro e dignità a un luogo che, nel
corso dell’anno, accoglie tanti fedeli e pellegrini. Ora il santuario risplende per il restauro
che ha riguardato le pareti e il pavimento, il
presbiterio, l’altare, l’ambone e la sede. I lavori sono stati complessi e importanti. La gente
di Todi non ha fatto mancare il suo sostegno
economico. Solidale e fraterno è stato il coinvolgimento di tutte le comunità della Provincia
e commovente l’aiuto prestato dalla comunità
di San Pellegrino di Forlì. Anche la diocesi,
nella persona del vescovo, ha significativamente partecipato con il dono dell’altare, dell’ambone e della sede. Per la riapertura è stato
preparato un programma di celebrazioni della
durata di una settimana culminata il 23 giugno
quando, con la partecipazione di oltre trenta
concelebranti – il Priore provinciale e l’intero
Consiglio, altri frati e sacerdoti diocesani – abbiamo fatto corona al vescovo che dedicava il
nuovo altare e ufficialmente riapriva al culto il
tempio rinnovato. Numerosa la partecipazione
della popolazione locale e dei paesi limitrofi.
Fra Giovannangelo Polloni
Fra Paolo M. Erthler
MESSICANA
NUOVA COMUNITÀ PARROCCHIALE IN COLOMBIA
USCITA LA LETTERA
“DALLA SCRIVANIA DI FR. ÁNGEL”
In data 1° luglio, il Consiglio provinciale, in
attuazione del Progetto Colombia e quale rafforzamento della fondazione OSM in questo
Paese, ha deciso all’unanimità di erigere una
nuova comunità, “Santa María de los Siervos”
a Cali, Colombia, assumendo la responsabilità pastorale della parrocchia “Nuestra Señora
del Sagrado Corazón”. La parrocchia si trova
nel quartiere Jamundi (Valle) della città di Cali. La presa di possesso della parrocchia ha
In data 3 ottobre è uscita la Lettera n. 34
del Priore generale. Poiché le principali notizie in esso contenute si trovano distribuite in questo numero di COSMO, non ne
riportiamo il testo.
7
COSMO 9-10
Settembre-Ottobre 2005
avuto luogo il 14 agosto da parte dell’arcivescovo di Cali mons. Juan Francisco Sarasti
Jaramillo che ha nominato parroco e vice
parroco nelle persone dei frati José Gerardo
M. Torres Ornelas e Javier M. Ramírez Ramírez. Il data 15 settembre l’arcivescovo di
Cali comunicava il proprio consenso all’erezione canonica, nella suddetta parrocchia,
della comunità religiosa; erezione formalmente compiuta dal Consiglio generalizio in data
21 ottobre 2005.
a Colei che l’aveva liberata dal flagello del colera; inoltre la sua celebrazione si pone come
inizio del cammino di preparazione della Chiesa italiana verso il Convegno di Verona (16-20
ottobre 2006) e che coinvolgerà tutte le chiese
locali in Italia per il prossimo anno pastorale”.
A turno hanno presieduto le celebrazioni eucaristiche delle festività i vescovi di Fano, di
Pesaro, di Ancona, di Cesena, di Senigallia, di
Urbino, di Loreto e di Eclano, mentre alla processione con l’immagine della Madonna delle
Grazie per le vie della città ha partecipato il
Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio di Giustizia e
Pace.
SIMPOSIO MARIANO 2005
Il Centro Mariano, affiliato alla Pontificia
Facoltà Teologica Marianum, ha tenuto nei
giorni 22-24 settembre, nella Sala del Arzobispado de México un simposio mariano sul tema: Maria e l’Eucaristia. Il simposio, aperto a
religiosi, religiose, seminaristi e fedeli laici e la
cui organizzazione era affidata a fra Felipe M.
Mariscal Chávez aveva lo scopo di approfondire, in questo anno eucaristico, il rapporto vitale tra l’Eucaristia e la Madre di Cristo e della
Chiesa alla luce della tradizione biblica, patristica, liturgica e della pietà popolare plurisecolare. Relazioni al Convegno hanno tenuto i
frati Servi di Maria Miguel Ángel M. Delgado,
Valerio M. Maccagnan, Javier M. Hernández, Felipe M. Mariscal Chávez e conferenzieri appartenenti ad altri Ordini religiosi. Le
relazioni tenute al Convegno hanno sottolineato in modo particolare l’insegnamento di Giovanni Paolo II contenuto nell’enciclica Ecclesia de Eucharistia e nella Lettera Apostolica
Mane nobiscum Domine.
FORLÌ
DIVENUTO VOCAZIONALE IL BOLLETTINO
L’AMICO DI S. PELLEGRINO
A partire dal n. 11/2005, l’ormai storico bollettino L’Amico di S. Pellegrino, edito dalla comunità dei Servi di Maria di Forlì (PRG) ha assunto un carattere vocazionale. Ne riportiamo
l’editoriale. “Non dimentichiamo l’esuberanza
giovanile di Pellegrino Laziosi capace di affrontare il legato papale, ma altrettanto pronto
a chiedere perdono e aprirsi alla chiamata di
Dio. Potrà illuminare la nostra tesi l’argomento
scelto nella seconda e terza pagina: S. Pellegrino in terra di missione: lo Swaziland. Sentiremo dalla viva voce di un missionario, come
il culto dei Santi è ancora poco sentito in queste giovani comunità africane. Una stazione
missionaria dello Swaziland è intitolata a S.
Pellegrino, ma una vera devozione rimane ancora embrionale. La consacrazione del nuovo
santuario dedicato a S. Pellegrino sarà certamente di stimolo per quelle popolazioni fortemente provate dalle malattie, dalla fame e soprattutto dall’AIDS. La quarta e quinta pagina
sono dedicate alla funzione dei malati e alla
catena di preghiera che unisce tutte le persone lontane o impossibilitate a partecipare di
persona alla funzione. Riteniamo centrale la
continua meditazione sulla croce, dalla quale
deriva ogni culto. S. Pellegrino richiama continuamente la croce di Cristo. Di grande utilità
sono le testimonianze di guarigioni avvenute
per intercessione del Santo. Segnaliamo il
grande successo suscitato in ogni parte d’Italia dalla trasmissione di RADIO MARIA su S.
Pellegrino andata in onda sabato 14 maggio,
sotto il titolo: “La buona battaglia, storia e vita
di S. Pellegrino Laziosi” condotta dal dott. An-
PIEMONTE-ROMAGNA
PESARO. 150° ANNIVERSARIO DEL
“VOTO” ALLA MADONNA DELLE GRAZIE
Dal 7 al 16 ottobre, per iniziativa della comunità dei Servi di Maria presente a Pesaro
dal 1481 e custode della veneratissima immagine della B. Vergine delle Grazie, ha voluto
ricordare, con particolare solennità, il 150° anniversario del “voto” fatto dalla cittadinanza
nel 1855 quando, per intercessione della Vergine, fu liberata dall’epidemia di colera che
aveva provocato morte e desolazione. Per la
circostanza l’arcivescovo di Pesaro mons.
Piero Coccia ha rivolto un messaggio nel
quale ha scritto: “La celebrazione di quest’anno acquista un significato particolare per due
ragioni: essa coincide con il 150° anniversario
(1855-2005) del voto fatto dalla città di Pesaro
8
Settembre-Ottobre 2005
COSMO 9-10
drea Morigi. Tantissime lettere e telefonate
sono pervenute alla basilica: tutti chiedono libretti sulla vita del Santo, desiderano avere
oggetti religiosi e l’olio benedetto di San Pellegrino”.
portarsi tra loro e con gli stranieri. Le funzioni
religiose sono sempre molto presenziate e i
frati devono coprire una zona molto ampia nei
vari villaggi che compongono la capitale. La
religione cristiana è stata portata dagli spagnoli nel 500, primi colonizzatori di questo paese.
Un altro luogo di incontro diffuso a Manila
sono i Mall, degli enormi centri commerciali
all’interno dei quali la gente può ripararsi dal
caldo. Essi offrono ogni tipo di svago, dal cinema ai parchi di divertimento per bambini.
Lascia stupefatti vedere come templi del consumo come questi possano sorgere nel bel
mezzo di zone abitate da persone che vivono
con meno di tre dollari al giorno. Il caso più
degradato di questa realtà è quello della ferrovia lungo la quale i filippini si ammassano in
baracche perché è terreno di proprietà dello
stato e non devono pagare per costruire la loro “casa”. Questa è una delle più grandi contraddizioni delle Filippine, un paese nel quale
coesistono una ricchezza smisurata e realtà di
estremo degrado. In questo aspetto del paese
non può essere ignorata la presenza dell’ultimo paese colonizzatore di queste terre: gli
Stati Uniti. Il paese che per eccellenza rappresenta il sistema capitalistico, sta continuando
a influenzare le scelte delle Filippine distruggendo la cultura locale. Molti lasciano la campagna per cercare lavoro in città inseguendo il
sogno di poter realizzare quello stile di vita
che viene pubblicizzato ormai ovunque. La
maggior parte di essi è però destinata a vivere
in miseria lungo la linea ferroviaria nutrendosi
degli scarti della grande città.
A Manila abbiamo prima di tutto cercato di
immergerci nella vita quotidiana dei frati che ci
hanno accolto. Li abbiamo seguiti nelle loro
funzioni religiose e abbiamo visitato i centri di
formazione dei nuovi frati: il noviziato e il seminario. Siamo poi entrati in contatto con un
frate saveriano che si occupa della gestione
del centro per l’educazione dei bambini di
strada più grande delle Filippine: il Tuloy. In
questa struttura più di 500 bambini con problemi dovuti alla vita di strada o a squilibri familiari hanno la possibilità di studiare per avere nel futuro la possibilità di un normale inserimento nella società. L’atmosfera del centro
stupisce per il clima propositivo e sereno che
trasmette ai visitatori tanto da far dimenticare
che coloro che lo abitano sono ragazzi con
vissuti tremendi alle spalle. Il motto del centro
è che per rendere le vite dei ragazzi normali,
VIAGGIO NELLE FILIPPINE DEL
GRUPPO MISSIONARIO GIOVANILE
Il nostro viaggio nelle Filippine è stato di
tipo esplorativo. Lo scopo era quello di conoscere la realtà delle Filippine e di trovare proposte concrete per i viaggi successivi al nostro. Al ritorno dal viaggio abbiamo compreso
la difficoltà del nostro obiettivo. La cultura di
un paese composto da più di settemila isole e
che è stato colonizzato ripetutamente negli
ultimi secoli è complessa da riassumere in pochi concetti.
Il nostro punto di riferimento e il nostro
punto di partenza, è stata la capitale Manila. È
qui che i Servi di Maria hanno la loro sede
principale, nella quale vivono organizzati in
diverse comunità con il loro Vicario padre
Rhett M. Sarabia. Manila è una megalopoli di
13 milioni di abitanti e questo ne fa una delle
più grandi città a livello mondiale. Il centro di
Manila è caratterizzato da grattacieli e grandi
magazzini che si rifanno a uno stile architettonico tipicamente americano. Inoltrandosi invece nelle zone periferiche come quella di Tunasan dove ha sede la missione servitana, si entra in contatto con la realtà più diffusa nelle
Filippine: baracche, traffico caotico, bancarelle e tante persone che vivono giorno per giorno nell’insicurezza dovuta alla mancanza di
lavoro. L’aria nelle strade di Manila è irrespirabile a causa dell’intenso traffico male organizzato composto per lo più da mezzi di trasporto
su ruote: i jeepney e i tricycle che sono mezzi
costruiti dai filippini stessi in autorimesse
sparse per tutta la città. Per spostarsi si può in
qualsiasi momento chiamare: un jeepney
(furgoni adibiti ad autobus) per i tragitti più
lunghi o un tricycle (delle specie di sydecar)
per inoltrarsi nelle vie più strette.
A causa di questo traffico caotico trovare
luoghi tranquilli all’interno della città diventa
difficile. Anche per questo le chiese diventano
punti di incontro che vanno al di là della sola
funzione religiosa. Le chiese diventano un
luogo di socializzazione ed educazione. Le
Filippine sono un paese nel quale l’80% circa
della popolazione è cristiana e questo si riflette su tutta la cultura locale e sul modo di rap9
COSMO 9-10
Settembre-Ottobre 2005
bisogna trattarli come ragazzi normali.
Un altro centro di grande importanza nelle
Filippine è quello che si occupa dei disabili
gestito dalle suore della carità. Questo è il
centro più grande di tutte le Filippine e si occupa di un problema che è molto diffuso: l’abbandono dei portatori di handicap. Anche questo centro impressiona per il numero di ospiti
che è in grado di accogliere. Attraverso la visita ad istituzioni come queste si può constatare
la difficoltà che hanno le Filippine ad affrontare in modo efficace situazioni problematiche a
causa della mancanza di fondi e di organizzazione del tessuto sociale.
La seconda tappa del nostro viaggio è stata la regione di Pangasinan situata nel nord di
Luzon l’isola più grande delle Filippine. Qui
siamo stati in due piccoli villaggi: Infanta e Eguia. La realtà lontana da Manila cambia in
modo radicale. La vegetazione tropicale circonda le poche case e le poche strade dei villaggi di pescatori e agricoltori. Anche qui abbiamo seguito le funzioni dei frati che ci hanno
permesso di conoscere la gente di questi villaggi. Lo stile di vita è molto differente da
quello della gente nella grande città, le persone vivono con poco ma non esiste più la sproporzione che è presente invece a Manila. Soprattutto nel nord di Luzon il tempo è piovoso
e periodicamente l’isola viene sconvolta da
tifoni di forte intensità.
Il terzo luogo che abbiamo visitato è stata
l’isola di Mindanao nel sud delle Filippine. Nella città di Surigao abbiamo avuto l’occasione
di assistere a una rappresentazione di danze
e balli tipici realizzata da 5 scuole locali: il
Monkey festival. Abbiamo poi preso una barca
per approdare su Libjo, una piccola isola dove
non arrivavano stranieri dalla fine della seconda guerra mondiale. Sull’isola abbiamo partecipato alla festa di compleanno del sindaco
nella quale viene usualmente invitato tutto il
villaggio. A Libjo abbiamo osservato la vita
nelle isole più piccole dove la principale fonte
di guadagno è quella derivante dalla pesca.
Abbiamo avuto anche il piacere di fare un giro
tra le varie piccole isole coralline sparse nell’oceano pacifico. Siamo stati in un villaggio nel
quale ci siamo presentati alla popolazione locale scambiandoci i rispettivi punti di vista di
visitatori e ospiti. La popolazione è stata accogliente e disponibile a volte in modo così accorto da metterci a disagio.
In conclusione il viaggio è servito a farci
incontrare una cultura profondamente diversa
dalla nostra con la quale abbiamo instaurato
un dialogo che faremo in modo di tradurre in
qualcosa di concreto per non lasciare che
questa sia stata solo una bella esperienza.
Riflessioni dei partecipanti al viaggio,
trasmesse da fra Benito M. Fusco
USA
VIAGGIO IN BRASILE PROMOSSO DALLA
COMMISSIONE GIUSTIZIA E PACE/USA
Nello scorso mese di luglio la Commissione OSM di Giustizia e Pace degli Stati Uniti ha
organizzato un viaggio missionario nell’Acre
(Brasile). I partecipanti a questo viaggio erano
una significativa rappresentanza della Famiglia dei Servi in USA. Infatti, facevano parte
del gruppo un frate Servo di Maria e una suora OSM di Ladysmith, entrambi provenienti da
Chicago, Illinois; due insegnanti della Marian
High School di Omaha diretta dalle Serve di
Maria di Londra; due studenti liceali della High
School OSM di Anaheim, California; un parrocchiano della parrocchia OSM dell’Assunta
di Chicago; due membri dell’Ordine Secolare
Servitano della fraternità di Kissimmee, Florida e un altro parrocchiano della parrocchia S.
Caterina da Siena di Kissimmee.
Il gruppo si è riunito a Chicago per due
giorni di ritiro organizzato dalla Commissione
Giustizia e Pace. Qui i partecipanti al viaggio
missionario hanno potuto ascoltare esperienze di frati e suore di Ladysmith e di Londra
che, per diversi anni si sono impegnati nel
promuovere i progetti di Giustizia e Pace.
Hanno pure incontrato e ascoltato il Consigliere e Segretario generale di Giustizia e Pace
dell’Ordine fra Patrick M. Carroll. Dopo una
liturgia comune, partenza per il Brasile.
Giunto in Brasile il gruppo ha incontrato
frati e suore Servi/e di Maria a São Paulo, a
Rio Branco, a Sena Madureira e a Rio de Janeiro. Il gruppo ha potuto pure compiere una
“desobriga” di due giorni lungo il fiume Purús
nei dintorni di Sena Madureira conoscendo la
vita dei Servi e delle Serve di Maria sia nella
foresta dell’Acre sia nei grandi centri urbani
del Brasile. In questo modo hanno potuto intrattenersi sia con i Servi sia con la gente tra
cui frati e suore OSM lavorano.
Due giovani donne del gruppo si sono fermate a Sena Madureira per alcune settimane
per tenere un corso-base di lingua inglese. Le
due giovani hanno deciso che ritorneranno il
10
Settembre-Ottobre 2005
COSMO 9-10
INDIA
MUPPAIYUR. CENTRO DI SVILUPPO SOCIALE
ARUL MATHA
prossimo anno per continuare il corso.
Allo scopo di allargare questa iniziativa interculturale promossa dalla Commissione Giustizia e Pace degli USA si pensa di invitare,
l’anno prossimo, per una esperienza negli
Stati Uniti, un certo numero di Servi/e di Maria
del Brasile insieme ad alcuni membri delle comunità destinatarie dell’apostolato dei nostri
fratelli e sorelle OSM.
Muppaiyur è un piccolo villaggio della diocesi di Sivagangai, distaccata dalla diocesi di
Madurai nel 1987. Si estende su di un territorio di 8.353 kmq e conta 2 milioni e mezzo di
abitanti, dei quali il 6,68% sono cattolici. Muppaiyur dista 100 km da Madurai. I Servi di Maria si sono stabiliti a Muppaiyur nel 1995. Il
piccolo villaggio vive soprattutto di agricoltura.
Tuttavia i capricci del clima non sempre assicurano sufficienti prodotti e la mancanza di
altre attività costringe la popolazione a vivere
sotto la soglia di povertà. Per questo motivo le
famiglie non hanno la possibilità di mandare i
figli a scuola e le ragazze, per aiutare economicamente la famiglia, lavorano in una piccola
filanda in una cittadina vicina. Il costo del vitto
e dell’alloggio, tuttavia, riduce a poca cosa il
loro stipendio. A causa del lavoro e dei sacrifici affrontati la salute di queste ragazze viene
spesso minata ed esse, dopo pochi anni, sono costrette a lasciare il lavoro.
Per venire incontro a queste difficoltà l’Arul
Matha Craft Centre, in collaborazione con i
volontari della Bottega Commercio Equo e
Solidale di Monte Berico, coordinati da fra
Giuseppe M. Zaupa, ha avviato, otto mesi fa,
un progetto di sviluppo del quale si cominciano a vedere i frutti. Già una trentina di ragazze vengono ogni giorno a lavorare al Centro di
sviluppo Sociale Arul Matha. Hanno imparato
l’arte di produrre biglietti augurali tessuti a mano e ricevono un giusto salario. Per il futuro il
Centro si propone di creare una struttura permanente per una produzione artigianale più
articolata. A questo scopo esso porta avanti
contatti con Centri analoghi gestiti da altri istituti religiosi. Comunque il progetto avviato a
Muppaiyur ha buone speranze di sviluppo.
Per contatti:
il riferimento in India è fra M. Jegan e-mail:
[email protected];
il riferimento in Italia è fra Giuseppe M.
Zaupa, e-mail: [email protected]
Notizia trasmessa da
fra Dennis Zdenek M. Kriz
VENETA. AYSÉN (CILE)
I RESTI DI MONS. ANTONIO M. MICHELATO
(†1968) A COYHAIQUE
Nell’anno il cui il Vicariato apostolico di Aysén celebra i suoi 50 anni, è stato ritenuto
giusto che nell’elenco dei missionari che hanno lavorato in Aysén e i cui resti sono accolti
nella piccola cripta-mausoleo incorporata alla
cattedrale di Coyhaique (Cile) figurasse all’inizio il nome di mons. Antonio M. Michelato
primo vescovo dell’Aysèn. Nato ad Arzignano
(Vicenza) nel 1909, a soli 28 anni era partito,
insieme ad altri quattro frati, per la missione
cilena. Quando questa fu eretta (17 febbraio
1940) in Prefettura apostolica, fra Antonio Michelato ne divenne Prefetto. La Prefettura, nel
1955, fu eretta a Vicariato Apostolico e mons.
Michelato ne divenne il primo vescovo. Uomo
generoso e missionario instancabile ottenne
notevoli risultati e distinse per la sua straordinaria sensibilità soprattutto nei confronti dei
più deboli e bisognosi. Morì a Roma il 9 giugno 1968.
Il 27 agosto 2005, nella chiesa parrocchiale di Arzignano, presieduta dal Priore provinciale della Provincia Veneta fra Ferdinando
M. Perri ha avuto luogo una cerimonia di
commiato ai resti di mons. Michelato. Giunti in
Aysén essi sono stati tumulati il 4 settembre
nella cattedrale di Coyhaique. Erano presenti,
insieme al Vicario Apostolico dell’Aysén
Mons. Luigi M. Infanti osm, Mons. Alejandro
Goić Karmelić in rapresentanza della Conferenza Episcopale cilena, il Vescovo di Ancud
Mons. Juan Agurto Muñoz osm, l’Arcivescovo di Puerto Montt Mons. Cristian Caro, il Vescovo di Osorno Mons. René Osvaldo Rebolledo Salinas e il Vescovo emerito di Comodoro-Rivadavia (Argentina) Mons. Pedro
Luis Ronchino. Presenti anche numerosi sacerdoti, religiosi, religiose e una folla di fedeli.
11
COSMO 9-10
Settembre-Ottobre 2005
ternità dell’Ordine secolare Servitano, una a
Moreno, Louisiana, lungo il fiume Mississipi e
l’altra a Mobile, Alabama, hanno conosciuto il
dramma dell’uragano. A causa della fuga delle popolazioni e della interruzione dell’elettricità e delle linee telefoniche, soltanto dopo una
settimana siamo riusciti a contattare i priori
delle due fraternità. Questi ci hanno detto che
i fratelli delle due fraternità, pur avendo subito
gravi danni, non erano stati colpiti con la violenza devastatrice che aveva investito la città
di New Orleans. Frati, suore, sorelle e fratelli
dell’Ordine secolare dell’intera Famiglia servitana degli Stati Uniti hanno preso parte molto
attiva nel raccogliere aiuti per le centinaia di
migliaia di persone colpite dall’uragano. La
High School dei nostri frati di Anaheim e quella delle Suore di Londra di Omaha hanno promosso una raccolta di fondi per aiutare gli studenti delle scuole cattoliche colpite dall’uragano. Un impegno particolarmente rilevante
quello della scuola elementare della parrocchia dei Sette Santi Fondatori di Affton, che
ha raccolto ben 50,000 dollari. Qualcuno potrebbe chiedere: come ha fatto una scuola elementare ad arrivare a questa somma vendendo soltanto bibite? In realtà, il celebre attore John Goodman, cresciuto nella zona,
quando ha saputo dell’iniziativa della scuola,
non solo ha mandato una consistente offerta
ma ha spinto altri suoi amici a fare altrettanto.
Ecco perché si è raggiunta questa somma elevata.
C’è da aggiungere, tra le iniziative a lungo
termine, che i frati Servi di Maria degli Stati
Uniti hanno deciso, come Provincia, di aiutare
in maniera duratura tre famiglie colpite dall’uragano; lo hanno fatto aderendo al programma Una famiglia-una Chiesa (One FamilyOne Church) promosso dal sacerdote George
Clemens. Le tre famiglie si trovano attualmente a Houston, Texas. Due di esse desiderano stabilirsi in questa città, l’altra vuole ritornare a New Orleans. Diciamo che intendiamo
“essere ai piedi delle croci sulle quali il Figlio
dell’Uomo continua a essere crocifisso per offrire cooperazione redentrice”. È quello che
cerchiamo di fare.
FAMIGLIA SERVITANA
UNIFAS
UNIFAS-USA. UN DECENNIO DI CRESCITA
Il 16 settembre l’UNIFAS-USA ha compiuto
dieci anni. Questa branca nazionale dell’UN.I.FA.S internazionale fu istituita per
“approfondire, animare e promuovere la comunione e la collaborazione a livello di Famiglia servitana (frati, monache, suore, laici
OSM). L’UNIFAS-USA organizza incontri in cui
tutti i membri della Famiglia OSM presentano
e verificano le proprie esperienze e studiano
le possibilità di crescita di tutti i membri. Da
quando fu fondata, il Comitato esecutivo e
quello di coordinamento che rimangono in carica tre anni si sono incontrati ogni anno ed
hanno promosso tre Assemblee, la prima a
Mundelein, Illinois e la più recente ad Omaha,
Nebraska. La nota scrittrice e conferenziera
Sr Joyce Rupp OSM, nell’incontro di Omaha
del 2003, ha illustrato, in due conferenze, il
tema della “compassione”.
L’assemblea nazionale del 2007 si terrà,
nei giorni 6-8 luglio, nel bellissimo centro di
conferenze attiguo al santuario OSM The
Grotto di Portland, Oregon. Frati, suore e
membri dell’area di Portland saranno ospiti di
questa splendida località. Principale relatrice
sarà Sr Caroliean Willie, SC, esperta di problemi interculturali, conduttrice di ritiri spirituali
e nota autrice del libro “Praying All Ways”. Ella parlerà ai partecipanti della Famiglia servitana su argomenti attinenti alla Chiesa universale.
Compongono l’attuale Comitato Esecutivo:
Fra Hugh M. Guentner OSM, presidente; Rose Roeder OSSM, segretaria; sr Bonnie Alho
OSM, economa; membro aggiunto sr Francis
Gresser MSM.
Rose Roeder
USA
LA FAMIGLIA DEI SERVI PER LE VITTIME
DELL’URAGANO KATRINA
Fra Dennis Zdenek M. Kriz
Lunedì 29 agosto, l’occhio dell’uragano
Katrina investì i dintorni della città di Gulfport,
Mississipi, provocando gravissimi danni per
oltre 100 kilometri di costa dal centro della
Louisiana fino ad ovest della Florida. Due fra12
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COSMO 9-10
INCONTRI DELLA FAMIGLIA SERVITANA
DELLA BOLIVIA
tiamo dire che cristiani e musulmani si scontrano, non è facile capirlo, dato che qui accade tutto il contrario. I genitori musulmani lasciano che i loro figli apprendano la nostra religione ed anche si uniscano a noi. Noi, naturalmente, interpelliamo prima le famiglie musulmane, ma tutte, senza eccezioni, rispondono: “Li affidiamo a voi perché imparino a pregare e siano come voi”. Purtroppo il numero
delle famiglie tende a diminuire a causa dell’AIDS, ma non abbandoniamo questi bambini,
che possiamo aiutare grazie soprattutto ai
contributi che ci giungono da parte dei benefattori.
Per i temi trattati viene considerata di grande importanza la sesta riunione dell’UNIFASBolivia tenuta a Iroco (Oruro), nei giorni 6-9
ottobre, dove la partecipazione della Famiglia
servitana è stata consistente e molto sentita.
Erano presenti le sorelle e i fratelli di Oruro e
di Cochabamba. Un caloroso messaggio ai
convenuti è stato inviato dal Vicario provinciale fra Bernardino M. Zanella. Oltre alla riflessione sui temi dell’Eucaristia e del servizio,
ampio spazio è stato dedicato, nel corso dell’incontro, alla programmazione riguardante le
diverse forme di presenza OSM in Bolivia: le
Fraternità secolari S. Pellegrino, dei sette
Santi Fondatori e della Madonna Addolorata; i
gruppi della pastorale del santuario del Socavón, della pastorale giovanile di Oruro, della
Gioventù Servitana (JUSER) e delle Serve di
Maria Riparatrici e la pastorale giovanile di
Cochabamba. Coordinatore nazionale è stato
eletto fra Marcelo M. Henriquez che succede
a fra José M. Sartori. Il programma elaborato
nell’incontro di Iroco è stato verificato e maggiormente approfondito nel corso di un successivo incontro tenuto a Cochabamba.
Le monache di Lichinga
CONGREGAZIONI
GALEAZZA
ORA ANCHE IN INDONESIA
Le tre sorelle sr M. Norberta Sandri, sr M.
Agata Cheong e sr M. Relinda Kim, che costituiranno la comunità, accompagnate da sr
M. Carmela Giordano, Priora generale, si sono recate in terra indonesiana per dare vita
alla prima comunità in questa terra.
“Il 28 giugno partiamo per l’isola di Flores.
Al piccolo aeroporto della città di Labuhabajo,
ci attende sr M. Chiara, delle Suore Compassioniste Serve di Maria. Con due pulmini ci
portano nella città di Ruteng. Il viaggio è lungo, circa 4 ore, la strada si snoda lungo la
montagna, tra il verde smagliante; il cielo è
sereno, il panorama è bellissimo. Finalmente
arriviamo a Ruteng, alla casa che sarà la nostra abitazione. Le sorelle Compassioniste
Serve di Maria, con il gruppo delle candidate,
ci porgono il benvenuto con canti, il dono di
una sciarpa indonesiana, una gallina bianca
ed una bottiglia di liquore, segni tipici e tradizionali dell’isola di Flores. La stanchezza si fa
sentire, ma ci si sente a casa. L’atmosfera serena e familiare, l’accoglienza fraterna delle
nostre sorelle Compassioniste ci fa sperimentare che l’aspetto tipico della fraternità servitana è una nota che caratterizza lo stile di vita
dei Servi e Serve di Maria in tutte le parti del
mondo.
Poco distanti dalla nostra abitazione ci sono le Serve di Maria di Napoli. Vivono in un
nuovo complesso, appena costruito, che com-
Fra Marcelo M. Herníquez
MONACHE
MOZAMBICO
A LICHINGA CRISTIANI E MUSULMANI
UNA SOLA COMUNITÀ
Il monastero di Lichinga ospita sette monache e 20 bambini. A settembre, per la festività
dell’Addolorata, patrona del monastero, abbiamo celebrato 7 battesimi e sei prime Comunioni. È stata una giornata di grande gioia per
noi e per i familiari dei bambini, la maggior
parte dei quali sono musulmani. La chiesa era
gremitissima. Neppure in occasione dei pellegrinaggi tenuti per l’anno del Grande giubileo
del 2000 si era vista tanta partecipazione. Era
presente anche il gruppo secolare servitano.
La Messa è stata molto solenne ed è durata
tre ore. Dopo la Messa, tutti insieme per consumare un pasto. Per la verità noi non eravamo in grado di dare da mangiare a tutti, ma
molti familiari avevano pensato anche a questo e così ce n’è stato per tutti. Quando sen13
COSMO 9-10
Settembre-Ottobre 2005
UNICISS, suor M. Ermanna Luciano (‘Carità
prende tre case separate: abitazione per le
suore, per le candidate e casa di accoglienzaalloggio per studentesse.
Lunedì 4 luglio ha luogo a Ruteng l’incontro con il Vescovo della Diocesi Mons. Eduardus Sangsun SVD, che risiede a Ruteng: incontro semplice, con un pastore che accoglie
con gioia l’arrivo di nuovi membri nella sua
diocesi. Ci descrive la realtà della diocesi, la
ricchezza di vocazioni che il Signore suscita in
questa terra. Dalla diocesi di Ruteng già sono
partiti sacerdoti diocesani per altre chiese
missionarie, Papua Nuova Guinea, Brasile
ecc. La gente lungo la strada è cordiale, sorridente e ci saluta. Tentiamo di ripetere il saluto
con il desiderio di poter comunicare presto
con loro.
Il tempo trascorre veloce, tra il sistemare la
casa, la visita ad alcune Congregazioni, lo
studio della lingua, la preparazione dei pasti
ecc. Così, con questo ritmo, la vita continua.
Ogni partenza segna sempre un inizio, ogni
inizio è sempre motivo di speranza e insieme
di incertezza. Flores, il cui nome ci parla di fiori; Ruteng chiamata “una perla tra il verde dei
monti” risuonino spesso nella nostra preghiera!”.
intesa come accettazione reciproca e servizio
vicendevole’); dalla Presidente UNIFASI, Rosanna Marchionni (‘Liberi come il puledro di
un asino selvaggio’); dalla vice Priora Nazionale OSSM, Antonietta Trombadore (‘Riverenza verso di Te, dolcissima Signora e Madre nostra’). L’apertura del Convegno ha vissuto un commosso ricordo verso i Secolari
che in questi anni sono ritornati alla Casa del
Padre. Il Convegno venticinquesimo ha proposto un filmato sul tema della manifestazione
dello Spirito Santo nell’Antico e nel Nuovo Testamento, interamente realizzato da Riccardo
Lorenzon, Priore della Provincia Secolare ospitante. Titolo della pellicola: “Nel cuore della
pietra Dio sogna il suo sogno, e di vita la pietra si riveste”. In tale contesto è stato portato
processionalmente in sala, accanto all’icona
della B. Vergine di Monte Berico, un sasso
proveniente dal Monastero di Santa Caterina
(Monte Sinai). I notturni proposti sono stati tre:
poesia e musica, con l’attrice Franca Grimaldi e Riccardo Lorenzon, accompagnati dai
suoni melodiosi del flauto e dell’organo del
duo Francesco e Francesca Rigobello; cultura corale, con il Coro Cima Verde (proveniente da Vigo Cavedine, Trento); rapsodia
drammatica dai Salmi dell’esilio (effettuata nel
Santuario-Basilica di Monte Berico in Vicenza), nella versione poetica di fra David M. Turoldo e di Gianfranco Ravasi, con l’interpretazione e regia di Carlo Rivolta.
L’Eucaristia di sabato è stata celebrata nella Cattedrale di Vicenza, presieduta da mons.
Cesare Nosiglia, Vescovo di Vicenza (nella
stessa mattinata i convegnisti hanno ammirato i gioielli del centro storico della Città del
Palladio: Piazza dei Signori con la Basilica
Palladiana, Corso Palladio, l’interno del Teatro Olimpico, nonché l’esterno della Villa Almerico Capra Valmarana, detta ‘La Rotonda’).
Il Convegno ha riservato un ricordo orante
al Beato fr Giovannangelo M. Porro, nei 500
anni dal transito, con l’esposizione in tutto l’arco dei lavori di un reliquiario contenente la
sua reliquia, e con l’incontro di preghiera, presieduto dal Priore Provinciale di Lombardia e
Veneto, fra Ferdinando M. Perri, titolato “Il
cuore e la ragione: contemplare per formarsi,
formarsi per servire”. L’Eucaristia di venerdì
(‘Ringraziamento dopo il raccolto’) è stata presieduta da fra Luigi M. De Candido, Assistente Provinciale della giurisdizione Secolare
ospitante; quella di lunedì (‘Santificazione del
Sr M. Carmela Giordano
LAICI
OSSM
CONVEGNO NAZIONALE DELL’OSSM D’ITALIA
Il Venticinquesimo Convegno Nazionale
dell’Ordine Secolare dei Servi di Maria d’Italia,
col titolo “25 Convegni Nazionali celebrati nella Fede Speranza Carità, Formazione e Servizio”, si è celebrato a Vicenza (Hotel Europa)
dal pomeriggio di venerdì 7 ottobre al mattino
di martedì 11 ottobre 2005. L’evento, annuale
capitolo nazionale di fraternità, è stato organizzato dalla Fraternità Provinciale Secolare
di Lombardia e Triveneto.
Le tematiche sono state illustrate dal Priore generale dell’Ordine, fra Ángel Maria Ruiz
Garnica (‘Crescere nella Fede per portare a
perfezione il comandamento dell’amore’); dalla Presidente della Federazione monache
Serve di Maria, suor M. Cecilia Barbaresi
(‘Figlia di Sion, donna umile che ha posto nel
Signore la sua Speranza’); dalla Presidente
14
Settembre-Ottobre 2005
COSMO 9-10
lavoro’), è stata presieduta dall’Assistente Nazionale OSSM, fra Luciano M. Masetti.
L’intera giornata di domenica è stata occupata da una gita pellegrinaggio che ha avuto
come mete: Piazza degli Scacchi a Marostica;
panoramica di Bassano del Grappa dal Ponte
Vecchio degli Alpini; panoramiche sulle rinomate Ville del Palladio sfiorate nel tragitto; Cison di Valmarino (sosta per il pranzo in un antico castello del 1200); Follina (ove si è celebrata l’Eucaristia presieduta dal Priore generale fra Ángel Maria Ruiz Garnica che ha anche benedetto i nuovi distintivi OSSM e l’omaggio a ricordo del venticinquesimo [corone
dell’Addolorata in color argento]; inoltre ha
consegnato i nove decreti che attestano l’erezione canonica delle otto Province Secolari e
della Fraternità Nazionale in Italia. Per la prima volta nella storia dei Convegni Secolari in
Italia, il Priore generale ha presieduto il Rito
della Promessa [inserito nell’Eucaristia] di 18
novizi [15 della Provincia di Lombardia e Triveneto, uno de la Provincia di Puglia e Basilicata, 2 di cui 1 sacerdote diocesano della Provincia di Campania]).
Gli Atti del Convegno Nazionale Secolare
Venticinquesimo d’Italia, comprensivi di cronaca, foto, relazioni e documentazioni varie
(fra cui oltre 40 messaggi augurali provenienti
dall’Italia e dall’estero, sia da parte delle Componenti la Famiglia dei Servi, che da Ordini e
organismi esterni), saranno pubblicati sul trimestrale ‘Servi 2000’.
dell’Archivio generale corrente e di deposito
della Curia generalizia, Odir Jacques Dias
responsabile dell’Archivio generale OSM/
sezione storica e Vincenzo Benassi. L’iniziativa ha avuto risonanza nella stampa locale.
RIO DE JANEIRO (Brasile). Eletto il Priore
provinciale.
Il 18 settembre, nella sede della Curia provinciale nel convento di Nossa Senhora das Dores di Rio de Janeiro, ha avuto luogo lo spoglio delle schede del primo scrutinio per l’elezione del Priore provinciale. Su 31 voti espressi, 17 sono stati a favore di fra Joacir M.
Borges che, consultato, ha accettato l’ufficio.
MESSICO. Nuovo Segretario della Provincia.
A seguito dell’assegnazione alla comunità aperta in Indonesia di fra Alejandro M. Medina
Frausto, nuovo Segretario della Provincia
Messicana è stato nominato fra Israel M. Morales Ortiz.
AUSTRALIA. Dopo 24 anni, prima ordinazione sacerdotale.
A Joondanna, nella chiesa di St. Denis, l’8
settembre è stato ordinato sacerdote fra Oscar M. Aguilera. A ordinarlo è stato il vescovo emerito mons. Peter Quinn, già ordinario
della diocesi di Bunbury, suffraganea di Perth
(Australia), lontano parente di fra Neal M. Flanagan (†1985). Era la prima ordinazione sacerdotale di un Servo di Maria in Australia dopo 24 anni. All’ordinazione, oltre al Priore provinciale USA fra Anthony M. O’Connell, erano presenti anche i frati Piergiorgio M. Mazzoleni, Economo generale e Silvano M. Danieli, Bibliotecario del Marianum.
Riccardo Lorenzon
BREVI
CHILE-BOLIVIA. Mons. Juan M. Agurto
Muñoz vescovo di Ancud
Da Vescovo coadiutore, Mons. Juan M. Agurto Muñoz è ora vescovo ordinario di Ancud. Da ogni parte dell’Ordine sono a lui giunte cordiali felicitazioni.
CUGLIERI (Sardegna, Italia). Ricordato fra
Bonfiglio M. Mura (1810-1882).
Per iniziativa dell’Associazione culturale
“Gurulis Nova” di Cuglieri (Oristano), presieduta da Giuseppina Casule, è stato promosso un Convegno per ricordare il frate Servo di
Maria fra Bonfiglio M. Mura, già priore generale dell’Ordine (1859-1868) e Rettore delle
Università dello Stato pontificio di Perugia
(1854-1859) e di “La Sapienza” di Roma
(1859-1870), poi arcivescovo di Oristano. Il
Convegno ha avuto luogo a Cuglieri, città natale del Mura, il 29 ottobre. Un messaggio di
saluto è stato inviato dal Priore generale fra
Ángel M. Ruiz Garnica. Tra i relatori al convegno fra Ubaldo M. Todeschini, archivista
TARANTO. Ricordato fra Giovanni M. Colello.
A cura della Comunità dei Servi di Maria di
Taranto è stato edito un opuscolo illustrato dal
titolo: Dopo 50 anni P. Giovanni M. Colello
continua ad accoglierci… (Taranto 2005, 71
p.). La pubblicazione contiene una introduzione, il necrologio di fra Giovanni M. Colello
pubblicato dalla Curia generalizia, le testimonianze di amici ed estimatori, un compendio
15
COSMO 9-10
Settembre-Ottobre 2005
fotografico e un’ampia nota sui Servi di Maria
e sulla loro presenza a Taranto. Le numerose
illustrazione contengono anche immagini della
nuova chiesa parrocchiale affidata ai Servi di
Maria alla cui costruzione tanto ha contribuito
il padre Colello.
Signore guida a scoprire –come insegna San
Girolamo, grande maestro nell’interpretazione
biblica– che “nel campo delle Scritture si trovano fiori di ogni specie e di ogni colore: rose
rosse e gigli bianchi. Tutto risulterà bello e fascinoso all’anima generosa che avrà accettato
di faticare un poco sui libri santi. Niente è più
dolce o migliore della scienza delle Scritture”.
OSSM. Statistiche per la Provincia secolare di Lombardia-Veneto.
La situazione dell’OSSM nella Provincia di
Lombardia-Veneto è la seguente: Fraternità
23 (Lombardia 5; Trentino-Alto Adige, 1; Veneto 15; Friuli/Venezia Giulia 2); Fratelli professi 78; Sorelle professe 593; Novizi: donne
20; uomini 4; simpatizzanti 216 (donne 122;
uomimi 94). Totale 911 persone (735 donne;
176 uomini).
Da Provincia di Lombardia e Veneto.Inter Fratres n. 271, estate 2005, p. 53.
CASALINI EUGENIO M., OSM – DINA IGINIA, Ex voto dell’Annunziata. Inedito sul
contagio del 1630. Tavolette dipinte del secolo XIX. (Collana Colligite, XI). Convento della
SS. Annunziata, Firenze 2005, 98 p., Ill.
Con questo volumetto si chiude il ciclo di
documentazione sugli ex-voto che l’Archivio
del Convento della SS. Annunziata di Firenze
ci ha conservato e l’explicit registra in particolare gli ex-voto offerti alla Madonna durante il
Contagio del 1630 – la famosa peste di manzoniana memoria. “Inoltre – scrive fra Eugenio
M. Casalini – insieme al suddetto testo ho
pensato bene di mettere a conoscenza dei fedeli e degli estimatori il gruppo di 25 tavolette
dipinte di ex-voto che sono quanto ci rimane
di una cinquantina già testimoniate per il Santuario da Le Tavolette votive italiane (A.
CIARROCCHI, E. MORI, Udine 1960, p. 37).
Il numero di 25 più tre quadri di foglia d’argento, si è salvato almeno da quando, nel 1970,
si pensò di sottoporre a un primo restauro
quanto era rimasto: ne pubblichiamo i photocolor, con breve commento illustrativo più che
estetico-folkloristico. Certo la storia delle Tavolette all’Annunziata risale alle origini del
Santuario, ma possiamo racchiuderla tra due
più recenti date: il 1650 in cui il frate Ferdinando M. Mancini, nel suo servizio all’altare della
Madonna ne contò e scartò 3.600 (v. I. DINA,
Ex-voto d’argento all’Annunziata nel 1650, p.
79, n. 35) e il 9 settembre del 1785, quando
nella notte, su velato ordine del granduca Pietro Leopoldo, fu completamente distrutta ogni
forma di ex-voto, senza lasciarne visibile traccia nel Santuario”. Forse per questo andò diffondendosi maggiormente l’uso della foglia
d’argento o dorata P.G.R. (Per Grazia Ricevuta), segno sempre di devozione e ringraziamento.
PUBBLICAZIONI
MASINI MARIO M., OSM, I silenzi di Maria
di Nazaret. Edizioni Messaggero, Padova 2005, 315 p., Euro 17,50.
Negli scritti di carattere mariano è diffusa
la riflessione che considera abbinati le parole
e il silenzio di Maria. Diffusa e sviluppata teologicamente e spiritualmente è altresì la riflessione sul silenzio di Maria. Gli scrittori hanno
arricchito questo tema affascinante mediante
sviluppi di carattere teologico, spirituale, ascetico. Essi si ripresentano in questo libro. Invece il tema del silenzio evangelico di Maria non
risulta verificato dai biblisti nei testi evangelici
sui quali esso si fonda. Questo libro è dedicato a questa verifica esegetica. La quale riconosce che dai testi biblici di argomento mariano risultano quindici forme del silenzio di Maria: in questo scritto ciascuna di esse è proposta con una connotazione che ne compendia
il significato; inoltre ognuna di esse è completata da asserti e massime sapienziali di aree
di cultura generalmente filosofica e laica, le
quali consentono di precisare la veracità del
silenzio evangelico di Maria. Al fine di evidenziare la varietà delle rifrazioni che si irraggiano dal silenzio di Maria, nel titolo di questo libro il termine è messo al plurale: i silenzi di
Maria di Nazaret. La ricerca amorevole e perseverante della verità della Vergine Madre del
Sancta Helena, Santa Lena, Sant’Elena.
Un’isola, un monastero, una comunità. Mille
anni tra storia, arte, leggenda e cronaca. Maggio 2003. Venezia, s.d., 48 p. Ill.
Questo fascicolo redatto a cura del Consi16
Settembre-Ottobre 2005
COSMO 9-10
glio pastorale della parrocchia di S. Elena e
stampato con il patrocinio della Provincia di
Venezia, è suddiviso in due parti. La prima illustra il periodo Dalle origini all’Ottocento (p.729), la seconda parte il periodo Dall’Ottocento
ai giorni nostri (p. 27-47). Chiude una brevissima Nota bibliografica. Antica fondazione dei
monaci Olivetani, dopo alterne vicende, la
chiesa e il convento furono affidati ai Servi di
Maria nel 1928 da parte del Patriarca di Venezia Pietro La Fontaine. Nel 1930 Sant’Elena
viene eretta in parrocchia. Il fascicolo riporta
anche l’elenco di tutti i parroci succedutisi nella guida della parrocchia e ricorda i principali
avvenimenti legati alla presenza dei Servi. Le
illustrazioni sono significative, ma purtroppo di
cattiva riproduzione.
matiche: la vita come dono, la libertà, l’amore,
il dubbio e le difficoltà, la vera amicizia… Con
l’avanzare dell’età, l’uomo si accorge che la
vera natura del suo cammino è una salita faticosa. Piena di ostacoli, di cadute, di soste per
prendere fiato, ma anche di momenti lieti e
felici. Da notare il capitolo sull’amicizia, straordinario dono di Dio. La gioia di poter amare e
trasmettere amicizia è segno di entusiasmo,
serenità, festa, calore interiore, vita, riconciliazione, armonia. È un dono gratuito. Tra le cose uscite dalle mani di Dio l’amicizia è una
delle più dolci e delicate felicità dell’anima.
RUPP JOYCE OSM- WIEDERKEHR
MACRINA, OSB, The Circle of Life: The
Heart’s Journey Through the Seasons. (Il Cerchio della Vita. Il viaggio del cuore attraverso
le stagioni). Sorin Book 2005.
ODIR JACQUES DIAS (a cura di). Le Suore Serve di Maria Addolorata di Firenze. Origini e primi sviluppi. II. Serve di Maria SS. Addolorata, Firenze 2005, 550 p.
Attraverso riflessioni, testi poetici, preghiere e meditazioni, le Autrici ci invitano ad ascoltare con sensibilità e attenzione l’insegnamento e la saggezza che ci provengono da ciascuna stagione, dimostrando come possiamo
chiedere a ciascuna un dono unico. Analizzando il rapporto tra le stagioni della terra e le
stagioni della nostra vita, Joyce Rupp e Macrina Wiederkehr ci aiutano a scoprire nelle stagioni altrettante pietre miliari lungo il sentiero
del grande cerchio della vita che spesso richiama il cerchio di cambiamento tipico delle
stagioni.
Sul contenuto di questo volume cfr. COSMO 5-6.2005 p.17.
Monastero Beata Vergine Addolorata
Serve di santa Maria, Montecchio Emilia (a
cura di). Suor Maria Maddalena di Gesù
(Maria Luisa Piazza) e il monastero delle Serve di Maria Addolorata di Reggio E. 18052005. Montecchio Emilia 2005, 20 p.
Breve sintesi della biografia della fondatrice Maria Luisa Piazza e della storia del monastero nella ricorrenza dei suoi duecento anni
di vita. In poche pagine sono rievocate le
complesse e dolorose vicende che segnarono
la fondazione e il suo primo sviluppo. Numerosi richiami alle prime Costituzioni, alle lettere conservate nell’Archivio generale/sezione
storica dell’Ordine dei Servi di Maria e al testo
della Cronaca del monastero. In copertina un’icona della fondatrice dipinta da una monaca.
RUPP JOYCE OSM, Walk in a Relaxed
Manner. Life Lesson from the Camino.
(Viaggio distensivo. Lezioni di vita dal Cammino di Compostela). Orbis Books, 2005.
Il libro parla dell’esperienza del pellegrinaggio dell’Autrice a Santiago di Compostela.
I racconti hanno un taglio avventuroso, allegro, pieno di sorprese e soprattutto, penetrante per il lettore ovunque sia nel cammino della
sua vita. Il libro riunisce 25 lezioni che recano
titoli come, per esempio: Andiamo!, Vivere
nell’oggi, Guarda alla vita come a una grande
avventura, Entra nel frastuono dell’umanità
ecc. Tutti argomenti di interesse per tutti.
BERTACCO ALESSANDRO M., OSM,
L’altalena della vita. Presentazione di Gabriella Benazzato Nicoli. Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2005, 137 p. Euro 9.00.
L’Autore paragona l’esistenza umana al
gioco dell’altalena, molto amato dai piccoli.
“Quel suo movimento costante dal basso all’alto, e viceversa, caratterizza la nostra quotidianità”. Il libro ha lo scopo di analizzare gli
alti e bassi del nostro percorso esistenziale e
di sottolineare, in modo particolare, alcune te17
COSMO 9-10
Settembre-Ottobre 2005
SEGRETARIATO GENERALE GIUSTIZIA E PACE
PROGETTO OSM MONDIALE PER UNA
MORATORIA DI DIECI ANNI NELLA DISTRUZIONE
DI ALBERI IN AMAZZONIA, BRASILE
I Servi di Maria del Brasile hanno chiesto il nostro aiuto. Il recente incendio di alberi nella
foresta ha avuto effetti devastanti nelle città di Sena Madureira e di Rio Branco investite dal
fumo che provoca seri problemi respiratori alla popolazione locale. L’incendio, inoltre, mette in
fuga molti indios che vivono nel cuore della foresta. Come è noto, la foresta amazzonica consuma diossido di carbonio e, in tal modo, costituisce un fattore vitale nel raffreddamento del
pianeta Terra. I frati Servi di Maria dell’Acre, e segnatamente fra Ettore M. Turrini e fra Paolino M. Baldassarri da molti anni si battono per una maggiore difesa della foresta. Si prega di
sostenere i frati e la popolazione dell’Amazzonia trascrivendo e mandando la seguente lettera
alle quattro autorità sotto indicate.
Testo della Lettera:
Caro…
Scrivo per chiedere una moratoria di dieci anni nel taglio e nell’incendio degli alberi della
foresta amazzonica. Recenti informazioni provenienti da Sena Madureira e da Rio Branco parlano di gravissimi danni alla salute (particolarmente di malattie ai bronchi) per la popolazione
della regione dell’Acre. Non si può accettare che si permetta che continuino la distruzione e
l’incendio di alberi dal momento che ciò provoca danni tanto gravi alla qualità della vita per
tanti cittadini del Brasile. Mi rivolgo a Lei perché si avvalga del potere proprio del suo ufficio
perché si faccia una moratoria di dieci anni nel taglio e nell’incendio degli alberi della foresta.
Recenti fotografie scattate dai satelliti hanno individuato –nell’arco di quattro giorni nello
scorso mese di settembre– più di ventimila incendi. Gli ospedali locali sono ora pieni di bambini e di anziani che soffrono di disturbi al petto causati dagli effetti nocivi del fumo. Nel corrente
anno (2005) si calcola che siano stati abbattuti un miliardo (1.000.000.000) di alberi che, insieme a quelli abbattuti negli anni precedenti, costituiscono un terzo della foresta amazzonica.
Il taglio di alberi provoca l’allontanamento degli indios e dei seringueiros. Milioni di insetti, di
uccelli, di animali e della flora (che comprende piante dotate di proprietà medicinali indispensabili per la medicina futura), con la distruzione della foresta, spariscono. Il riscaldamento del
pianeta Terra, dovuto all’inquinamento provocato dal consumo di carburanti e di altri elementi
inquinanti, viene accentuato dalla distruzione della foresta. In realtà, la Terra dipende dalla foresta amazzonica per quanto riguarda l’assorbimento del diossido di carbonio e per quanto attiene al contenimento del riscaldamento del nostro pianeta.
Sinceramente
Si prega di inviare la suddetta lettera ai seguenti quattro indirizzi:
Mr. José Manuel Durão Barroso
President European Commission
1049 Bruxelles
Belgio
Dr. Jorge Viana
Governador do Estado do Acre
Av. Brasil 402
Cep.69.900-100 Rio Branco
Acre, Brasil
Mr. Kofi Atta Annan
Secretary General
United Nations Headquarters
New York
NY 10017
USA
Ecc. Luis Inacio Lula da Silva,
Presidente da Republica
Palacio do Planalto
Praça dos Três Poderes
70150-900, Brasilia DF
Brasil
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COSMO 9-10
PAGINA DI ANIMAZIONE MISSIONARIA
VOCAZIONE MISSIONARIA: È ANCHE CONSACRAZIONE DEFINITIVA, PER SEMPRE
Per la Chiesa ottobre è stato il mese missionario per eccellenza. Si è
trattato di un appuntamento annuale che culmina nella Giornata Missionaria
Mondiale, ma che impegna non per un giorno né per un mese, ma per tutto l’anno. I temi delle cinque settimane del mese di ottobre si sono snodati tra preghiera e contemplazione; sacrificio e impegno; vocazione e responsabilità; carità e offerta; ringraziamento e gioia.
I singoli cristiani di tutto il mondo sono stati così chiamati alla partecipazione e alla condivisione universale attraverso la preghiera e la solidarietà, secondo le proprie possibilità, per le necessità di tutte le comunità cristiane. Lo
sono stati e continuano ad esserlo.
Come già scriveva Giovanni Paolo II in occasione della Giornata Missionaria del 1991, “non dobbiamo dimenticare che noi tutti, membri della Chiesa, pur se in diverso modo, mossi dal medesimo Spirito, siamo consacrati per
essere inviati: in virtù del Battesimo, ci è affidata la stessa missione della Chiesa. Tutti siamo chiamati ed obbligati ad evangelizzare, e tale missione fontale,
che è uguale per tutti i cristiani, deve diventare il vero assillo quotidiano ed una
sollecitudine costante nella nostra vita”.
Nel messaggio preparato per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno, quasi a conclusione dell’anno dedicato all’Eucaristia, il Papa Giovanni
Paolo II, pochi giorni prima di morire, ha scritto: “In suo nome (di Gesù), i missionari si recano in tante parti del mondo per annunciare e testimoniare il Vangelo. Essi fanno risuonare con la loro azione le parole del Redentore: Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà
più sete (Gv 6,35); essi stessi si fanno pane spezzato per i fratelli, giungendo
talvolta sino al sacrificio della vita. Quanti martiri missionari in questo nostro
tempo! Il loro esempio trascini tanti giovani sul sentiero dell’eroica fedeltà a
Cristo! La Chiesa ha bisogno di uomini e di donne che siano disposti a consacrarsi totalmente alla grande causa del Vangelo. La Giornata Missionaria Mondiale costituisce un’opportuna circostanza per prendere consapevolezza dell’urgente necessità di partecipare a questa missione evangelizzatrice…”.
E’ urgente allora, in una cultura dove appare sempre più difficile compiere scelte radicali, dove il “per sempre” è facilmente sostituito dal “provo, se
va, se mi piace”, presentare in particolare proprio ai giovani la bellezza del dono della vocazione missionaria “ad vitam” in tutte le sue forme: come religiosi/
e, come laici, sposati o celibi. Per tutti rimane il compito di pregare e di offrire
la propria vita per l’annuncio e la diffusione del Vangelo nel mondo: di quella
unica Parola di Vita, cioè, capace di salvare l’uomo in tutte le sue dimensioni.
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COSMO 9-10
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FOTOCRONACA
SOMMARIO
1-2. La popolazione di Rio Branco (Acre, Brasile) e la città sotto la nube tossica provocata dall’incendio della vicina foresta.
3. Inghilterra. La Famiglia dei Servi e il suo impegno nella lotta alla povertà.
4. Ottawa (Canada). Riunione della CLIOS. Da
sinistra: fra Giuseppe M. Piccolo, fra Francesco
M. Rigobello, Sr M. Corina Bressan, fra Camille
M. Jacques, fra Paolo M. Orlandini, fra José Alejandro M. Medina Frausto, fra Robert M. Anderson.
5. Il Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica e,
accanto a lui, fra Michel M. Sincerny, già Priore
generale (1977-1989).
6. Il Priore generale e le Suore Compassioniste
Serve di Maria del Canada.
7. Il Gruppo della pastorale giovanile della Famiglia dei Servi di Spagna.
8. Frati partecipanti al Corso di Esercizi spirituali
a Pietralba/Weissenstein, promosso dalla CONFITES.
9. Copertina del rinnovato bollettino “L’Amico
di San Pellegrino”, pubblicato dalla comunità di
Forlì.
PRIORE GENERALE
E CASE GENERALIZIE
ROMA
3
SEGRETARIATI E UFFICI GENERALI
CLIOS
ISTITUTO STORICO DELL’ORDINE
MARIANUM
CONFERENZE REGIONALI. CONFITES
3
5
5
6
PROVINCE, VICARIATI, DELEGAZIONI
ANNUNZIATA
MESSICANA
PIEMONTE-ROMAGNA. PESARO
FORLÌ
USA
VENETA. AYSÉN
INDIA
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7
8
8
10
11
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FAMIGLIA SERVITANA
UNIFAS
USA
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MONACHE
MOZAMBICO
13
CONGREGAZIONI
GALEAZZA
13
LAICI OSM
COSMO
OSSM
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BREVI
PUBBLICAZIONI
EDITORIALE
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1
SEGRETARIATO GEN. GIUSTIZIA E PACE
ANIMAZIONE MISSIONARIA
Piazza San Marcello, 5
00187 ROMA – Italy
tel. (+39) 06 699 30 1
fax (+39) 06 679 2131
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STAMPATO IN PROPRIO
18
19
COSMO viene inviato gratuitamente a chiunque
ne faccia richiesta. Ogni destinatario è tuttavia
pregato a inviare un contributo annuo tramite
CCP n. 29430006 intestato a:
Economato generale osm
Piazza San Marcello, 5
00187 ROMA, Italy
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05 - Servi di Maria