l'Adige
Cronaca di
COMMERCIO
L’INDAGINE
A Napoli
le mele si pagano
meno che da noi
Tutti i numeri
dell’Osservatorio
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TRENTO
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domenica
9 dicembre 2007
15
Denunciati sette colombiani e un italiano che stavano festeggiando in via Degasperi
Musica fino all’alba, i vicini chiamano il 113
Festa no stop in un appartamento
Una festa durata fino all’alba,
fra le risate ed i balli dei protagonisti e la disperazione dei vicini
di casa che non sono riusciti a
chiudere occhio. Alle 6.15 di ieri
mattina, è arrivata la chiamata al
113 da parte di un abitante di via
Degasperi, dell’appartamento vicino a quello in cui si stava folleggiando l’allegra compagnia. La
pattuglia è arrivata dopo pochi
minuti per capire cosa stesse accadendo. Non è stato difficile tro-
vare l’interno giusto: dal corridoio arrivavo nitide le note dello
stereo, lasciato a tutto volume.
Per farsi aprire la porta i carabinieri hanno dovuto insistere con
il campanello.
Quando i poliziotti sono entrati hanno trovato otto giovani molto allegri che bevevano e ballavano in spensieratezza, senza pensare al volume della musica o al
fastidio che potevano percepire
gli inquilini dell’appartamento di
sotto, sentendo i tacchi muoversi al ritmo caraibico.
L’intervento della polizia non
è stato visto di buon grado dalle
persone che stavano festeggiando, cinque uomini fra cui un sedicenne colombiano, e tre donne
colombiane: per tutti è scattata la
denuncia per disturbo al riposo
notturno, mentre le proteste per
l’intervento considerato troppo
brusco sono proseguite anche in
questura, dove il gruppo - un ita-
liano e sette colombiani - è stato
accompagnato. L’italiano, 35 anni, è stato inoltre identificato per
oltraggio al corpo di polizia, dato che ha pronunciato - forse con
la mente annebbiata dai fumi dell’alcol - frasi offensive nei confronti degli agenti. Le tre donne,
che hanno fra i 23 ed i 19 anni,
sono state denunciate per minacce e resistenza a pubblico ufficiale perché hanno tentato di colpire alle parti intime gli agenti.
Carovita, a Trento prezzi alle stelle
di LEONARDO PONTALTI
Rispetto a Bolzano, siamo lì.
Ma guardando altrove, son bastonate.
A Trento, per le spese più comuni, si devono scucire 40 euro in più che a Verona o Milano, 45 in più rispetto a Brescia,
addirittura 60 se guardiamo al
sud, ad esempio a Napoli.
Parola dell’Osservatorio nazionale sui prezzi del Ministero dello sviluppo economico: i
dati si riferiscono ad ottobre,
e abbiamo preso in considerazione quelli riguardanti beni e
servizi di largo consumo: da
una cassa di sei bottiglie di acqua minerale ad un caffé al banco del bar, da un tubetto di dentifricio ad un chilo di carote.
Per i trentini, ne esce un quadro poco entusiasmante: per
una spesa abbondante al supermercato (abbondante neppure troppo, in fondo: bene o
male quello che una famiglia
deve mediamente mettere in
frigo e dispensa per poter mangiare una settimana),e che
comprenda dunque generi alimentari, frutta e verdura e
qualche prodotto per l’igiene
personale, confrontando i prezzi minimi rilevati dall’Osservatorio non si può gioire.
Se a Trento si finisce per
spendere poco più di 140 euro
e a Bolzano è pressapoco lo
stesso (abbiamo rilevato una
differenza di neppure cinquanta centesimi), per i medesimi
acquisti nel capoluogo scaligero si possono risparmiare fino
a 30 euro, così come a Milano
(110 euro a Verona e 108 all’ombra della «madunina»). A Brescia il risparmio arriva a sfiorare i 35 euro, a Napoli di «euri»
ne rimane in tasca una quarantina (per i medesimi generi nel
carrello, alla cassa lo scontrino si ferma a quota 99,55).
E se in alcuni casi le rilevazioni sono sinceramente poco
attendibili (risulta davvero difficile credere che gli addetti,
abbiano trovato a Brescia un
deodorante che non costi più
di 66 centesimi mentre a Trento per il più economico abbiano dovuto sborsare 4,78 euro),
c’è comunque molto su cui riflettere: perché se un chilo di
banane nel capoluogo costa
L’INIZIATIVA
La spesa costa molto di più che in Veneto e Lombardia
Prodotti di largo consumo e servizi: fino a 60 euro in più
IL CONFRONTO
(Prezzi in euro)
PREZZO MINIMO A:
TRENTO VERONA BOLZANO
PRODOTTO
Acqua minerale (cassa da 6 bottiglie da 1,5 lt)
Biscotti frollini (1 kg)
Burro (1 kg)
Caffè tostato (1 kg)
Carne fresca bovino adulto, 1° taglio (1 kg)
Latte intero fresco (1 lt)
Merenda preconfezionata (1 kg)
Pane (1 kg)
Parmigiano Reggiano (1 kg)
Pasta di semola di grano duro (1 kg)
Pollo fresco (1 kg)
Prosciutto crudo (1 kg)
Uova di gallina (confezione da 6 pezzi)
Vino comune (1 lt)
Zucchero (1 kg)
Banane centro America (1 kg)
Carote (1 kg)
Cavolfiore bianco (1 kg)
Cipolle bianche (1 kg)
Finocchi tondi (1 kg)
Insalata brasiliana (1 kg)
Limoni gialli (1 kg)
Melanzane violette ovali e tonde (1 kg)
Patate comuni tonde (1 kg)
Peperoni quadrato giallo (1 kg)
Bagno/doccia schiuma (250 ml)
Carta igienica (4 rotoli)
Dentifricio (100 ml)
Deodorante per la persona (100 ml)
Detersivo in polvere per lavatrice (1 kg)
Pannolini per bambino (20 pezzi)
Sapone toeletta (1 kg)
Shampoo (250 ml)
Tovaglioli di carta (100 pezzi)
Caffè espresso al bar
Pasto in pizzeria
Riparazione auto - equilibratura gomme e convergenza
0,84
1,99
5,48
5,70
14,50
1,21
3,80
1,90
11,99
0,47
3,30
20,89
0,79
1,16
0,79
1,32
0,99
1,59
1,50
1,88
1,15
1,73
1,49
0,58
1,73
0,66
0,85
0,60
4,78
0,84
4,00
3,74
0,50
1,72
0,85
7,20
50,00
0,63
1,95
4,60
2,58
10,85
0,74
3,11
1,98
11,50
0,70
2,40
19,80
0,49
0,54
0,72
0,89
0,59
0,69
0,84
1,09
1,50
1,34
0,99
0,40
0,94
0,25
0,65
0,49
1,19
1,20
4,04
4,95
0,71
0,50
0,80
6.50
40,00
0,84
0,79
4,60
7,96
11,83
0,93
3,63
3,10
10,99
0,58
3,99
21,50
0,99
1,29
0,85
1,22
0,74
1,75
0,99
1,69
1,45
1,74
1,37
0.62
2,09
1,09
1,45
1,67
5,48
0,90
3,91
4,75
2,25
1,80
1,00
6,60
15,00
PANE. Record a Bolzano
VERDURA. Meglio a Verona
PIZZA. A Trento la più cara
Dalle 9 alle 19, vicino al Torrione, a disposizione materiale informativo e personale dell’Azienda sanitaria
Donne, meno infortuni e più salute
Alla fiera di S. Lucia un gazebo per sensibilizzare la gente
fatti direttamente correlato alla
quantità di tempo trascorso in
casa.
Tuttavia, anche le donne che
lavorano fuori casa, hanno una
probabilità doppia, rispetto agli
uomini, di incorrere in questo tipo di incidenti. La ragione è semplice: sono le donne che quasi
sempre provvedono alle faccende domestiche, in particolare
quelle legate alla cucina, che risulta l’ambiente più pericoloso
per loro. È stato dimostrato che
molti comportamenti errati favoriscono l’insorgenza degli incidenti domestici e possono essere modificati con opportuni,
semplici accorgimenti.
Gli obiettivi della campagna
sono: informare e sensibilizzare
le donne sugli incidenti domestici, favorendone i comportamenti di sicurezza considerati prio-
ritari in casa, informare e sensibilizzare anche tutte le figure che
ruotano intorno alla donna, primo tra tutti il partner, rispetto al-
APERTE LE ISCRIZIONI
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MARKETING, BAR E SALA,
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In occasione della fiera di S.
Lucia è stato organizzato un punto informativo dedicato al tema
della salute della donna nel quale sarà distribuito materiale sulla campagna di informazione e
sensibilizzazione rivolta alle donne sugli incidenti domestici e sul
proprio ruolo nella famiglia e nella società quale determinante di
salute.
Gli incidenti domestici rappresentano un tema di grande attualità; ogni anno in Italia circa 3 milioni di persone ne sono coinvolte. Le donne, in particolare le casalinghe, sono i soggetti più a rischio (oltre il 70% di tutti gli incidenti), seguite da anziani, disabili e bambini: il rischio è in-
la necessità di riconoscere l’importanza del ruolo della donna
all’interno della famiglia e della
società, di condividere con lei il
lavoro di cura familiare.
Per la campagna di informazione e di sensibilizzazione, oggi dalle 9 alle 19 in un gazebo vicino al Torrione a Trento personale sanitario, a disposizione anche per qualsiasi informazione,
distribuirà pieghevoli che illustrano attività e servizi dell’Azienda sanitaria rivolti alla salute della donna ed attività e servizi offerti dalla Consigliera di
parità, tradotti in otto lingue, la
guida alla sicurezza della donna
in casa e opuscoli multilingue sulla sicurezza in casa.
1,32 euro, a Verona lo si trova
a 0,89. O se un litro di latte costa qui 1,21 euro, a Bolzano lo
si trova a 0,93. Un chilo di pane? 1,90 euro all’ombra del
Bondone, 1,52 a Brescia e 1,20
a Napoli. Ma almeno su quello,
c’è chi sta peggio: 3,10 euro a
Bolzano, 2,45 a Milano.
Ma i trentini sono costretti a
storcere di nuovo la bocca
quando si parla di companatico: un chilo di crudo? 20,89 euro a casa nostra, 7,50 a Brescia.
O 13,90 a Milano.
Direte: il prosciutto è prodotto «padano», lì lo hanno in casa. Peccato che a sentire l’Osservatorio, ai trentini sembrerebbe andar male anche con il
prodotto locale per eccellenza: un chilo di mele costa a
Trento 1,39 e 1 euro nel napoletano, notoriamente zona coltivata a meleti.
Verrebbe voglia di provare a
vendicarsi con i San Marzano,
ma possiamo solo dirvi che a
Napoli costano 0,79 euro al chilo: a Trento, secondo l’osservatorio, sono merce mai vista.
E pure con la pizza i napoletani se la ridono: 4 euro anziché i «nostri» 7,20. Non è una
novità, ma ricordarlo (non certo alla clientela...) non fa mai
male.
Meglio consolarsi con un caffé, ma si fa per dire: 0,85 in città (e i bar che ancora non lo
hanno portato a 0,90 o più, bisogna cercarli con il lanternino), 0,80 a Verona (non fate la
figura dei polli andando a prenderlo in Piazza Erbe, però!),
0,60 a Milano.
Infine, dopo cotanti bocconi
amari da mandar giù pensando agli scontrini di terre non
troppo lontane (ci viene in soccorso lo zucchero: un chilo 0,79 euro - costa meno che a
Napoli e Verona), un avvertimento: l’auto ha bisogno di una
convergenza? Filate a Bolzano:
l’Osservatorio assicura che rispetto ai 50 euro di Trento, i 15
che vi serviranno oltre Salorno li sborserete quasi con il
sorriso sulle labbra.
Se poi, da ultimo, vi si dovesse macchiare il vestito, l’augurio è che vi troviate a Milano o
Napoli: lavatura e stiratura - ci
mette in guardia l’Osservatorio - costano la metà esatta dei
9 euro di Trento.
G in Breve
Sessantenne
brillo a Melta
Andava con l’auto a zig zag
sulla strada che porta da
Centochiavi a Melta, creando problemi al traffico. Un
sessantenne è stato fermato
venerdì pomeriggio dalla polizia municipale e dai carabinieri e sottoposto ad alcoltest. È stato denunciato per
guida in stato d’ebbrezza.
Ruba e si scopre
che è clandestino
Era clandestino il 27enne
moldavo identificato dai carabinieri venerdì verso le 19,
quando ha tentato di uscire
dall’Upim senza pagare un
giaccone. Oltre alla denuncia per furto, è stato segnalato perché non in regola con
le norme sull’immigrazione.
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Carovita, a Trento prezzi alle stelle