diagnostic Luglio 2009 Le ultime novità in materia di Diagnostica Veterinaria Gentile Dottore, Dottoressa, siamo lieti di inviarLe questo nuovo numero della nostra News Letter, dove abbiamo inserito alcune importanti novità circa i prodotti e servizi IDEXX. Vogliamo presentarLe IDEXX SmartService™, il nuovo ed esclusivo servizio di assistenza tecnica via internet gratuito e le ultime novità per l’analizzatore SNAPShot DX® e Coag DX™. Troverà, inoltre, alcuni articoli relativi al management della clinica con i consigli degli esperti nel settore per aumentare la compliance dei Suoi clienti ed il ritmo e l’organizzazione del lavoro. Infine, le ultime notizie sull’Anaplasmosi canina e le altre malattie trasmesse da vettori nel cane, prendendo spunto dai seminari che IDEXX ha organizzato quest’anno in Italia con la Dr.ssa Solano Gallego. Ci auguriamo che queste informazioni possano essere interessanti e di valido aiuto alla Sua professione. Se avesse dei suggerimenti o proposte per questa o altre nostre iniziative, saremo lieti di ricevere la Sua email all’indirizzo di posta [email protected] Buona lettura e buona estate! Indice Formazione . .......................................... 1 • Comunicazione diretta con il cliente: il modo migliore per ottimizzare la compliance ............................................. 1 Informazioni sui prodotti.................. 2 • Aggiunti nuovi test al menù dell’analizzatore SNAPshot Dx®.............. 2 • N UOVI! Dispositivi Sarstedt con sodio citrato per il prelievo di sangue............... 2 • IDEXX SmartService™ ............................ 2 Formazione . ......................................... 3 • Anaplasma e coinfezione........................ 3 • Risultati in tempo reale – misurazione del cortisolo in ambulatorio .................... 4 • Gli esami pre-anestetici .......................... 4 Seminari IDEXX 2009......................... 5 • Seminario Parassitologia ........................ 5 Formazione Comunicazione diretta con il cliente: il modo migliore per ottimizzare la compliance I medici veterinari che utilizzano il referto IDEXX VetLab® nelle loro discussioni con i clienti riescono ad avere un confronto concreto sui risultati del paziente, migliorano la comprensione e la compliance da parte del cliente. Un recente studio ha riscontrato che una comunicazione chiara e completa tra il medico veterinario ed i suoi clienti è in grado di migliorare complessivamente la compliance anche del 40%.* Quando i proprietari dei pazienti comprendono meglio il piano terapeutico a cui devono sottoporre i loro animali, dimostrano una maggiore attenzione a seguire le raccomandazioni riguardanti la cura, i controlli e le terapie suggerite. Utilizzando il referto completo ed esaustivo di IDEXX VetLab® sarete facilitati nelle discussioni con i vostri clienti e potrete far comprendere meglio l’importanza di eseguire degli esami di screening o di approfondimento per identificare molte malattie comuni nei loro stadi iniziali (malattie di tipo organico, metabolico ed infettivo). Il formato semplice e chiaro del referto illustra l’elevata qualità dei servizi medici che la clinica è in grado di offrire. Potete utilizzarlo per richiamare l’attenzione dei clienti su alcuni risultati importanti e valutare insieme la necessità di un follow up; potete aggiungere note e commenti a lato ed evidenziare le principali informazioni sui trend, utilizzando i risultati precedenti, mostrando così il vostro interesse nei riguardi della salute dei loro animali. I vostri clienti apprezzeranno molto la possibilità di conservare il referto per utilizzarlo come riferimento e per spiegare i risultati agli altri familiari. Consigliate loro di creare una cartella medica del loro animale anche a casa per le situazioni di emergenza e di portarla con sé quando viaggiano con i loro animali. Questo tipo di confronto con i proprietari vi consentirà di creare un legame diretto, personale e di fiducia con i clienti che riconosceranno la vostra professionalità ed il senso di responsabilità come medici veterinari. Darete, così, maggiore importanza al loro tempo e denaro ed i clienti ritorneranno a casa avendo compreso meglio la terapia da seguire, il programma di followup che stabilirete insieme e che seguiranno con maggiore attenzione viste la cura e l’attenzione che avete avuto nei loro confronti. Il risultato finale, sarà certamente un maggior guadagno economico e di immagine agli occhi dei clienti che faranno un’ottima pubblicità alla vostra clinica nelle discussioni con altri proprietari di animali. Informazioni sui prodotti Aggiunti nuovi test al menù dell’analizzatore SNAPshot Dx® Da oggi l’analizzatore SNAPshot Dx® può interpretare anche il test SNAP® FIV/FeLV Combo, il test SNAP® cPL™ e il test SNAP® 4Dx®. L’analizzatore SNAPshot Dx® rende ancora più agevole l’esecuzione dei test SNAP®: è sufficiente ‘attivare’ il dispositivo ed inserirlo in una delle porte di analisi dell’analizzatore. SNAPshot Dx® lavorerà in autonomia e calcolerà il tempo di analisi, interpreterà il risultato e lo aggiungerà al referto del paziente sulla IDEXX VetLab® Station. Questo vi permette di integrare automaticamente tutti i risultati degli esami nella scheda clinica del paziente e di avere maggior tempo a disposizione per la gestione dei casi. Inoltre, avendo a disposizione due porte di analisi, potete eseguire contemporaneamente due test SNAP® e lavorare con un ritmo costante ed organizzato. Per poter avere maggiori informazioni o ordinar questi test SNAP®, potete contattare il numero verde 00800 1234 3399 o il vostro referente IDEXX di zona. NUOVI! Dispositivi Sarstedt con sodio citrato per il prelievo di sangue Per una corretta valutazione della coagulazione del sangue la qualità dei campioni deve essere ottima. IDEXX Laboratories fornisce dei dispositivi Sarstedt con sodio citrato (3,2%) – ideali per eseguire un prelievo di sangue per la misurazione dei parametri Pt e aPTT con l’analizzatore IDEXX Coag Dx™. IDEXX SmartService™ Due mani in più a vostra disposizione! IDEXX SmartService™ è il nuovo servizio di assistenza tecnica a distanza che consente ai tecnici specializzati IDEXX di risolvere via internet i problemi comuni dei vostri analizzatori, senza ulteriori interruzioni del flusso di lavoro della clinica. Vantaggi Connettetevi subito ed approfittate del più avanzato supporto tecnico oggi disponibili per le cliniche veterinarie – e senza costi aggiuntivi! • Grazie a SmartService™ non dovrete più eseguire il download dei dati dal sistema, inviare i risultati via fax al supporto tecnico e ridurrete il tempo trascorso al telefono per la soluzione dei problemi o eventuali aggiornamenti • Inoltre, potrete sfruttare al meglio i vantaggi offerti dal Contratto di assistenza (EMA, Extended Maintenance Agreement). Il dispositivo contiene sodio citrato in forma liquida, in modo che il sangue venga immediatamente a contatto con l’anticoagulante. Lo stantuffo non può essere tirato oltre la linea di riempimento ottimale, assicurando in questo modo il rapporto perfetto tra il sangue e l’anticoagulante. Una volta eseguito il prelievo e aver agitato delicatamente il campione, il dispositivo viene facilmente convertito in una provetta, sostituendo l’ago con il tappo fornito e “spezzando” l’impugnatura dello stantuffo. Questi nuovi dispositivi richiedono l’utilizzo di aghi specifici (20SWG, 21SWG, 22SWG), che possono essere richiesti durante l’esecuzione dell’ordine. Servizi disponibili a breve Aggiornamento a distanza dei software ed esecuzione del backup dei dati in modo automatico, per aumentare il più possibile la produttività del vostro lavoro. Per qualunque domanda o per eseguire il vostro ordine, potete contattare il Team IDEXX al numero 00800 1234 3399. Collegatevi subito! Per ulteriori informazioni su questo servizio IDEXX, potete contattarci al numero verde 00800 1234 3399. Procedura Qualificati esperti IDEXX accedono via internet alla vostra IDEXX VetLab® Station per fornirvi un servizio di assistenza avanzato e un supporto a molti dei vostri analizzatori IDEXX. Dettagli IDEXX SmartService™ è un servizio offerto a tutti i possessori di IDEXX VetLab® Station, aventi connessione internet ad alta velocità ed una garanzia o un Contratto di assistenza (EMA) attivi per IDEXX VetLab® Station. 2 Formazione Anaplasma: storia e coinfezione con altre malattie trasmesse da vettori Storia I primi casi di ehrlichiosi granulocitica equina sono stati riportati negli anni ’60 in California e successivamente, nel 1984, in Germania. Dieci anni dopo sono stati osservati i primi casi di ehrlichiosi granulocitica umana (HGE). Il microrganismo responsabile è stato chiamato HG-Agens. Nel 2001, il gruppo di microrganismi identificati come responsabili dell’ehrlichiosi granulocitica (Anaplasma phagocytophila, Ehrlichia equi e HG-Agens) è stato riclassificato in base alla sequenza dell’RNA ribosomiale 16s come un solo organismo, Anaplasma phagocytophilum. A. phagocytophilum è responsabile della seconda più importante malattia trasmessa da vettori negli Stati Uniti e sta acquistando importanza anche in Europa e in Asia.1 Coinfezione Non appena sono stati resi disponibili i dati sulla prevalenza delle infezioni da una singola malattia trasmessa da zecche, si è ampliato l’interesse sui cani affetti da più di una malattia trasmessa da zecche o da vettori, ovvero con una coinfezione. Sono stati intrapresi numerosi studi allo scopo di stabilire la siero-prevalenza delle coinfezioni: uno dei primi studi per valutare la coinfezione nel cane è stato condotto intorno alla metà degli anni ‘80 e riguardava la ricerca di anticorpi contro Borrelia e Anaplasma in un gruppo di cani con sintomatologia clinica. Lo studio ha evidenziato che il 15,6% dei cani infettati da B. burgdorferi risultava sieropositivo anche per Anaplasma. Inoltre, quando i cani risultavano negativi per Bb, non veniva osservata nessuna coinfezione con Ap. Inoltre, lo 0% (0 su 42) dei cani negativi per B. burgdorferi aveva anticorpi contro A. phagocytophilum.2 Questo è stato confermato in un altro studio statunitense, in cui il 40% dei cani clinicamente sani presentati in un ambulatorio privato del Connecticut, con positività per Bb, era risultato Anno Zona geografica 1985/86 Connecticut Con sintomatologia clinica 2001 Connecticut Clinicamente sani 2002-2004 Connecticut Positivi per Bb Germania Gruppo A nessuna pre-selezione Gruppo B preselezionato 2876 2005 Stato n positivo anche per Ap. Al contrario, solo il 6,6% dei cani negativi per B. burgdorferi era positivo per A. phagocytophilum.3 Un recente studio tedesco ha rilevato la presenza di una coinfezione del 3-3,3% in quasi 6 000 cani.4 Nella seguente tabella sono riportati i risultati di alcuni degli studi sulla coinfezione con Ap e Bb. Gli studi indicano la presenza di un peggioramento dei sintomi causati dalle coinfezioni (123). Mentre in Germania e nei Paesi nordici la coinfezione con Anaplasma e Borrelia è predominante, in Italia la principale coinfezione è con Anaplasma ed Ehrlichia. In Spagna la coinfezione con Leishmania e Anaplasma o Ehrlichia rappresenta la principale minaccia (123). Il Dott. Reinhard Straubinger ha dichiarato che “In futuro bisognerebbe prendere maggiormente in considerazione l’importanza delle confezioni, in quanto il loro impatto sulla risposta immunitaria adattativa può determinare sintomi clinici più gravi”. 4 4Dx® è uno strumento utile per la diagnosi delle infezioni da 4 diversi parassiti trasmessi da vettori e consente quindi simultaneamente di effettuare lo screening delle coinfezioni. 1. Parola, P., Raoult, D.: Ticks and Tickborne bacterial diseases in humans: an emerging infectious threat. CID:32 (15 March), 897-928 (2001) 2. Magnarelli, LM., Ijdo, JW., Anderson, JF., et al.: Antibodies to Ehrlichia equi in dogs from the northeastern United States. J Am Vet Med Assoc: 211, 1134-1137 (1997) 3. Levy, SA.: Determination of infection status of dogs and cats naturally exposed to Ehrlichia equi in an area highly endemic for Borrelia Burgdorferi. In Proceedings: Ninth Int Cong Lyme Borreliosis (2002) 4. Krupka, I., Pantchev, N., Lorentzen, L., Weise, M. und Straubinger, R.K.: Durch Zecken übertragbare bakterielle Infektionen bei Hunden: Seroprävalenzen von Anaplasma phagocytophilum, Borrelia burgdorferi sensu lato und Ehrlichia canis in Deutschland. Praktischer Tierarzt: 88, 10, 776–788 (2007) Bb Ap Coinfezione Autore 64 50 % 50 % 15,6 % Magnarelli 30 50 % 23,3 % 40 % Levy 621 100 % 23,8 % 23,8 % Levy 3005 7,7 % 22 % 3% 11,8 % 21,1 % 3,3 % Krupka 3 Formazione Risultati in tempo reale con la misurazione del cortisolo in ambulatorio di Lee Barteaux BS, DVM, MRCVS Il morbo di Addison (ipoadrenocorticismo) è una malattia potenzialmente fatale, che è possibile trattare ma che non viene facilmente identificata ed è, purtroppo, più comune di quanto si credesse un tempo. Questa malattia può essere facilmente confusa con altre condizioni patologiche molto più comuni quali i corpi estranei gastroenterici o l’insufficienza renale a causa dei suoi sintomi vaghi e altalenanti. Il test SNAP® Cortisolo, che fa parte del protocollo del test di stimolazione con ACTH, consente di evitare le diagnosi errate o i ritardi nella diagnosi e nel trattamento che possono avere gravi conseguenze. Il test SNAP® Cortisolo, inoltre, consente di effettuare uno screening ambulatoriale della sindrome di Cushing (iperadrenocorticismo) nel contesto dei protocolli di stimolazione con ACTH e di soppressione con desametasone, che permettono di formulare un approccio diagnostico e terapeutico personalizzato per il singolo paziente. La gestione medica della sindrome di Cushing frequentemente comprende la terapia con Lysodren® o Vetoryl®, due potenti farmaci che possono avere gravi effetti collaterali. Il test SNAP® Cortisolo, che fa parte del test di stimolazione con ACTH, consente la modifica immediata del piano terapeutico. Per ordinare i test SNAP® Cortisolo, chiamare il numero 00800 1234 3399. Gli esami pre-anestetici Cinque semplici passaggi per assicurare un’implementazione corretta 1. Standardizzazione dei protocolli Evitate che insorgano dubbi o fraintendimenti nella comunicazione con i clienti e semplificate il vostro flusso di lavoro preparando le linee guida che illustrano quali esami pre-anestetici verranno eseguiti sui diversi tipi di pazienti. Per esempio: Animali sani - < 1 anno, Animali sani - 1-7 anni, Animali anziani > 7 anni e Pazienti con malattie o condizioni croniche. 2. Formazione dei colleghi/collaboratori Formate il vostro personale in modo che tutti siano in grado di comprendere i vantaggi e le istruzioni pratiche sull’esecuzione degli esami pre-anestetici e di rispondere senza problemi alle domande dei clienti. Discutete del ruolo dei membri del personale nella promozione degli esami pre-anestetici, come ad esempio: • Veterinari: spiegare gli esami pre-anestetici quando si forniscono le raccomandazioni. • Segretarie: eseguire telefonate di conferma per l’intervento chirurgico e ricordare ai clienti le istruzioni sul digiuno pre-operatorio. Preparare i referti per gli interventi del giorno successivo con i moduli di consenso informato, gli opuscoli sugli esami pre-anestetici e i piani terapeutici (precedentemente chiamati preventivi). • Tecnici: registrare i pazienti per gli interventi e spiegare gli esami preanestetici. Selezionare gli strumenti di educazione del cliente che verranno utilizzati, come i moduli di consenso e gli opuscoli. 3. Integrazione dei sistemi computerizzati Aggiornate i modelli e create codici per il computer, in modo che le procedure chirurgiche che richiedono l’anestesia includano gli esami preanestetici. I codici per il computer permettono di evitare di non fare pagare alcuni servizi offerti. Potrete controllare facilmente se gli esami pre-anestetici sono stati addebitati quando preparate la parcella per l’intervento chirurgico o odontoiatrico. 4. Implementazione dei protocolli Mettete in pratica i vostri protocolli riguardanti gli esami pre-anestetici. Sapere che state facendo del vostro meglio per i vostri pazienti aumenterà la fiducia in voi stessi, oltre che la fiducia dei vostri clienti. 5. Controllo della compliance Eseguite un rapporto mensile per identificare il numero di procedure anestetiche eseguite. Confrontate questo totale con il numero di esami pre-anestetici effettuato nello stesso periodo l’anno o il mese precedente. Discutete dei trend e dei risultati positivi con il vostro personale. Per richiedere assistenza o per organizzare in ambulatorio una sessione di formazione del personale, contattateci al numero 00800 1234 3399. 4 Seminari IDEXX 2009 Seminario Parassitologia Tecniche diagnostiche più affinate per una miglior comprensione delle malattie da vettore Laia Solano-Gallego (Lecturer in Patologia clinica veterinaria presso il Royal Veterinary College dell’University of London, UK). Se è vero che l’aggiornamento professionale sta alla base di ogni attività lavorativa, il seminario in parassitologia promosso da Idexx a Bologna* ne è la riprova più tangibile. Davanti a un nutrito gruppo di colleghi, Laia Solano-Gallego (attualmente Lecturer in Patologia clinica veterinaria presso il Royal Veterinary College del l’University of London, UK) ha esposto sinteticamente ma in modo esaustivo i risultati delle ultime ricerche effettuate su di un gruppo di malattie infettive del cane trasmesse da artropodi vettori, con alcuni cenni agli aspetti zoonosici. Ehrlichiosi e anaplasmosi canine, aggiornamenti su Rickettsia spp. e sulla leishmaniosi sono stati i temi della giornata. Nella sua introduzione la dottoressa ha spiegato come l’avvento delle più recenti tecnologie di identificazione del codice genetico, permetta una continua e sempre più sofisticata classificazione dei micro-organismi patogeni trasmessi da artropodi vettori. L’analisi di un parassita prevede in primo luogo un’identificazione al microscopio ottico, seguita da una serie di test sierologici (IFI, ELISA, Western-blot, ecc.), quindi si procede alla PCR per un’analisi quali-quantitativa. Ognuno di questi passaggi ha vantaggi e svantaggi ai fini diagnostici: ad esempio, le cross-reazioni presenti tra agenti di diverso genere (Ehrlichia, Babesia, Rickettsia, ecc.), che impongono l’utilizzo di un panel sierologico completo per la ricerca dell’agente più probabile causa della malattia sospettata. Il ricorso alla tecnica della sieroconversione permette, dopo 2-4 settimane da una fase acuta sieronegativa (ma anche in caso di sieropositività), di formulare diagnosi certa se si riscontrasse sieropositività con titolo anticorpale maggiore di 4 volte. Per quanto attiene alla PCR, questa si può effettuare per la diagnosi prelevando sangue periferico/midollo osseo/ linfonodo sempre prima della terapia specifica; a due-tre settimane dalla fine della terapia si possono invece eseguire i prelievi per valutare l’efficacia della terapia medesima e/o per valutare eventuali recidive. Si possono tuttavia verificare, secondo recenti osservazioni, falsi positivi per contaminazione con DNA estraneo, così come falsi negativi a causa della presenza di scarsa quantità di DNA nel prelievo. Ciò detto resta la raccomandazione ai colleghi veterinari di richiedere sempre al laboratorio quali siano la specificità, la sensibilità e il limite di rilevamento delle PCR. Le malattie trasmesse da zecche Le procedure nei confronti di un cane con diagnosi certa relativa a malattia trasmessa da zecca (Ehrlichia, Babesia, Anaplasma e relative varietà) prevedono l’effettuazione di un prelievo ematico, sempre prima della terapia specifica, in EDTA, per l’esecuzione di PRC ed esame colturale, oppure l’uso di siero in fase acuta (giorno 0) e durante la convalescenza (da 2 a 4 settimane dopo). L’approccio terapeutico suggerito prevede un trattamento di supporto, se necessario, e uno specifico a base di doxiciclina: 10 mg/kg/po per almeno un mese; oltre all’imidocarb dipropionato 5 mg/kg/im (per diagnosi di babesiosi). Interessante risulta poi l’osservazione della sintomatologia del soggetto in cura poiché, nell’ambito del monitoraggio sull’efficacia della terapia, si può osservare una mancata risoluzione con segni clinico-patologici dopo 1-2 settimane, quindi con una diagnosi da rivalutare a causa di una possibile coinfezione da parte di un altro agente, di presenza di malattia non-infettiva o perché ci si trova di fronte a un quadro cronico e severo della malattia in esame. Viceversa, a conferma della prima diagnosi, si può notare la completa remissione sintomatologica in pochi giorni di terapia. La relatrice ha poi fatto osservare come questa categoria di malattie non sia di facile diagnosi e necessiti ancora di studi approfonditi; l’unica forma di prevenzione, oggi come nel passato, è rappresentata dalla lotta contro i vettori agenti delle infezioni. Laia Solano-Gallego ha poi illustrato i più recenti aggiornamenti della ricerca epidemiologica su Ehrlichia e Anaplasma, nel cane come nell’uomo. Questi batteri Gram-, intracellulari obbligati, vengono attualmente classificati sulla base del tipo di ospite, del tropismo cellulare, dei vettori di trasmissione e delle diverse aree di distribuzione nel mondo. Ad esempio, la zecca della specie Rhipicephalus sanguineus, vettore di Ehrlichia canis, può rimanere infettante dopo ingestione di sangue infetto per 155 giorni; fu studiato dopo la sua prima comparsa risalente al 1935 in Algeria, quando fu causa di una grave pancitopenia tropicale canina nel 1973 in VietNam osservata poi negli USA dal 1986 con effetti anche sull’uomo. E. canis colpisce tutte le razze canine, con prevalenza di Pastore tedesco e Siberian Husky, tutte le età e indifferentemente maschi e femmine. Naturalmente sul decorso post-infezione incidono tutti quei fattori menzionati più sopra e in particolare: lo stato immunitario del cane, la possibilità di coinfezione con altri patogeni da vettori e la concomitante presenza di altre patologie. Il segno patognomonico della presenza di E. canis in fase cronica è rappresentato da una spesso grave trombocitopenia con 5 sindrome emorragica conseguente: epistassi, melena, petecchie ed ecchimosi, oltre a ematuria. Ciò è dovuto al danno endoteliale da parte del parassita con sequestro di piastrine unito alla diminuita produzione delle stesse da parte del midollo osseo. Nelle forme croniche gravi non dobbiamo purtroppo attenderci alcuna risposta alla terapia; viceversa i casi acuti trattati con doxiciclina per almeno un mese e una terapia di supporto a base di antipiretici, fluidoterapia, fino all’uso dell’EPO e delle trasfusioni di sangue, può portare a una positiva risposta nel volgere di 24-72 ore. Rocky mountain spotted fever Le più aggiornate osservazioni su Anaplasma phagocytophilum sono state oggetto della seconda parte del seminario. Il vettore di A. marginatum è rappresentato dalla zecca Ixodes spp., ha un tropismo granulocitario e può interessare l’uomo, i piccoli ruminanti e i cani in Europa e Stati Uniti. Osservato nel 1988 in Svezia e in Svizzera nei cani e nel cavallo, è apparso nel bacino del Mediterraneo nei primi anni del 2000. Nell’uomo l’incidenza maggiore è apparsa nel sud d’Italia, con una sieroprevalenza del 6%. La sintomatologia dell’infezione, dopo un’incubazione di 1 o 2 settimane, è simile a quella delle altre malattie da zecche, l’unica differenza è data dalla mancata tendenza all’emorragia e dal decorso a carattere acuto; da sottolineare come l’infezione da A. phagocytophilum rappresenti una tipica zoonosi, a differenza di quanto accade con quella da E. canis. Il seminario è poi proseguito con l’esposizione della relatrice degli aggiornamenti su Rickettsia sp., quale responsabile di malattia nel cane e nell’uomo. Le zecche del genere Ixodes sarebbero le responsabili della trasmissione all’ospite vertebrato di una sindrome nota negli Usa come “Rocky mountain spotted fever”, malattia a carattere acuto e di tipo zoonosico. Le manifestazioni cliniche appaiono pressoché identiche nell’animale come nell’uomo. Una mancata diagnosi e/o un inappropriato trattamento, possono essere causa di alta mortalità nei soggetti colpiti, così come un ritardo dell’intervento medico all’inizio dei sintomi (notevole iperpiressia, mialgia, artralgia ed eruzioni cutanee). L’ultimo argomento, non certo per importanza, ha riguardato la malattia parassitaria fra le più osservate nel bacino del Mediterraneo e non solo: la leishmaniosi. A tutti i nostri profili più richiesti per cani e gatti è possibile aggiungere un parametro di approfondimento (Add-On test) ad un prezzo speciale! Informati sulle possibili combinazioni di esami. + Offerta speciale fino al 30 Settembre 2009 Spec fPL™ (gatto) o Spec cPL® (cane) Add-On Test ad uno dei nostri profili: prezzo esclusivo di 5,00 EUR È studiata dai primissimi anni del secolo scorso come malattia protozoaria (l’agente causale è L. donovani in India e L. infantum in Tunisia) trasmessa da un flebotomo vettore. Nel mondo si contano attualmente 12 milioni di casi umani di leishmaniosi, con un’incidenza annua di 1,5-2 milioni di casi di leishmaniosi cutanea ed oltre 500.000 della forma viscerale. Nel cane l’infezione è dovuta principalmente alla specie L. infantum, con una patogenesi caratterizzata da un periodo d’incubazione variabile da pochi mesi ad alcuni anni (> 7 anni). A tutt’oggi vi sono controversie sulla classificazione clinica e nell’approccio clinico-diagnostico, per via dell’eterogeneicità della sintomatologia clinica nella malattia del cane: cani senza segni clinici esterni possono essere gravemente malati, così come si dovrebbe sempre valutare bene che i segni clinicopatologici siano causati da leishmaniosi e non da diversa patologia. Anche per la leishmaniosi, come per le precedenti malattie, vale il principio della prevenzione tramite il controllo dei vettori del protozoo. Marco Pietrosante S eminario IDEXX “Aggiornamento sulle malattie trasmesse da vettori nel cane”. Bologna, 19/4/2009. * Articolo pubblicato su: La Settimana Veterinaria - N°655 - 3 giugno 2009 Contattaci per ricevere le nuove schede di richiesta esami necessarie per poter inoltrare il tuo ordine! Numero verde 800 011 822 IDEXX Vet•Med•Lab IDEXX Laboratories Italia S.r.l. Via Canova, 27 20145 Milano, Italia www.idexx.it © 2009 IDEXX Laboratories, Inc. Tutti i diritti riservati • 8226-00 IT