Associazione “Insieme Senza Confini” – SVDP ’87 ONLUS Via Sospello, 124 - 10147 Torino www.insiemesenzaconfini.altervista.org mail: [email protected] C.F. 97548750013 Bollettino e rendiconto dell'anno 2013 Carissimi, desideriamo presentarvi il rendiconto delle nostre attività nell'anno appena terminato e portarvi qualche aggiornamento dai paesi che seguiamo. Il consuntivo che alleghiamo dovrà essere confermato dalla successiva approvazione di bilancio, ma non si discosterà sostanzialmente da questo. Come vedremo anche quest'anno con il vostro fondamentale contributo e quello della Provvidenza, siamo riusciti a pareggiare i conti , conservando quel minimo che ci consente di iniziare il nuovo anno. Inoltre, per la prima volta, da quando siamo diventati ONLUS abbiamo ricevuto il contributo del 5x1000 relativo ai redditi dell'anno 2010. Segno che alcuni di voi hanno optato per la nostra associazione nella dichiarazione dei redditi. Ve ne siamo grati! Grazie a tutto questo siamo in grado di ripartire, fiduciosi di mantenere gli impegni che ci siamo presi con i ragazzi delle comunità che seguiamo. In aprile 2 padrini hanno visitato una comunità di Hué in Vietnam ed in giugno d. Ermis è andato in Centro America a incontrare i nostri referenti di El Salvador, e così tutti noi abbiamo potuto sentire le loro impressioni negli incontri di maggio e giugno. Ma non abbiamo dimenticato altre situazioni difficili nel mondo, come quella siriana, e Domenico Quirico a novembre ci ha gentilmente dedicato un po' del suo tempo, raccontando e analizzando molto efficacemente quello che ha visto di persona. Iniziamo con un editoriale di d. Ermis al ritorno dal suo recente viaggio in India. Uno spunto di riflessione sul rapporto di solidarietà tra Occidente ed ex Terzo Mondo Insieme senza confini ha avuto per lungo tempo rapporti di conoscenza e di solidarietà in un punto particolare dell'immensa India, precisamente nella periferia di Bangalore, con il progetto di comunità di Morningstar. Se oggi si va a visitarla essa presenta una struttura di accoglienza che è assai più articolata e organizzata dei primi inizi, quando accattava (in senso letterale) portatori di handicap dalle strade e minori dispersi nella megalopoli che si stava trasformando in uno dei centri più importanti a livello mondiale per alte tecnologie informatiche con tutto il loro indotto. Oggi Morningstar, pur restando fedele alla sua ispirazione originaria, non solo si è data una serie di strutture sempre meno confondibili come un tempo con le onnipresenti baraccopoli delle periferie. Non solo: si è dotata di servizi e di una visione in prospettiva che potrebbero in qualche modo reggere alla pari con le prestazioni di buon livello del nostro mondo. Ora poi si trova in un tipo nuovo di periferia, ormai in via di rapida sparizione in quanto inglobata nelle potenti e propulsive aree di sviluppo della nuova India. Quell'India che pure conta altissime quote percentuali di povertà sia nelle ancora immense aree rurali sia nelle baraccopoli che penetrano tentacolari le aree metropolitane; proprio mentre a pieno titolo emerge nella stretta cerchia delle superpotenze. Meglio, delle superpotenze sorte dagli ex paesi che fino a venti anni fa si catalogavano tra quelli in via di sviluppo. La scelta di Morningstar fa riflettere a partire dal suo caso particolare in direzione di prospettive di carattere più generale. A prima vista è una struttura un tempo oggetto di solidarietà da parte di gruppi di volontariato occidentali la quale ora si dota di paritetica funzionalità sulla base di risorse e sostegni locali. Il che potrebbe far pensare ad un fenomeno del tutto naturale e quasi auspicabile come linea di tendenza anche per altre realtà analoghe. Invece non è poi così ovvio. E qui si innesta appunto la riflessione più ampia. Intanto, è un dato di fatto che molte realtà depresse dell'India mantengono ancora forti legami con canali di solidarietà dell'Occidente. Si tratta di un rapporto di largo corso, che caratterizza quasi tutta la storia dell'India (e di molti paesi ex coloniali). In sintesi: la miseria avvertita come problema (e non è poca cosa) e l'Occidente come soluzione. Questo trend continua, anche in presenza di paesi, come l'India, che pure raggiungono vette strepitose di sviluppo in una parte della propria società, per quanto assai minoritaria. Il fatto è che, dolorosamente, quando e qualora si riesca ad evadere dalla povertà per prima cosa appunto si fa di tutto per rimuoverla dalla memoria e, se possibile, dalla vista per lasciarsela alle spalle: sì proprio essa, la povertà, e non la si conserva facilmente come luogo primario di interesse, per non dire di identità. Così può avvenire che continui a restare affidata quasi per spinta inerziale ai soliti riferimenti di sempre. Raro è che i poveri, uscendo da povertà, diventino attori primari di solidarietà verso il mondo che hanno lasciato alle spalle. Innanzitutto puntano ad avanzare e a conseguire la meta che prima a stento speravano di afferrare. Tanto più quando le prospettive dominanti alimentano miraggi di benessere che si proclamano da ogni parte. Famoso in questo senso è lo slogan del dopo Mao: ‘Arricchirsi è glorioso’, lanciato da Deng Xiaoping, dopo le terribili penurie della rivoluzione culturale. Ora anche in India, senza slogan di partito, ma da altri canali a profusione i miraggi sono ostentati e onnipresenti a distanza ravvicinata, da grattacielo a favela. A fronte di ciò, oltre alle componenti locali più sensibili, anche le fonti della solidarietà tradizionale in Occidente dovrebbero agire nella duplice direzione. Di continuare a reggere le aree che patiscono necessità primarie e restano ancora abbandonate dalla solidarietà interna per la semplice ragione che l’appello del bisogno resta tale finché non c’è rimedio. Ma si dovrebbero aprire anche vie di decisa stimolazione in loco, di solidarietà interna, evitando il rischio di che generino condizioni inerziali di irresponsabilità locale. Gli amici di Morningstar, a loro modo, hanno capito la sinfonia. d. Ermis Segatti Da El Salvador La nostra referente di El Salvador ci ha mandato una relazione sulla situazione del suo paese oggi e noi ne facciamo un riassunto di seguito perché riteniamo utile che conosciate il contesto nel quale si opera. Integriamo anche con qualche nota di redazione che chiarisca alcuni termini dati per scontati. Il governo di sinistra guidato dal presidente Mauricio Funes è entrato nel suo 5° anno di gestione e la maggioranza della popolazione pare sia favorevole al lavoro svolto fin'ora: un'indagine demoscopica ha mostrato che la votazione media data a presidente e principali ministri è superiore al 7, in una scala da 1 a 10. La situazione economica è caratterizzata da piccole e medie imprese (il 99,1% delle imprese ha meno di 99 addetti) e da un 30% di lavoro e commercio in nero, mentre il potere economico reale sia in mano a una minoranza di grandi concentrazioni di capitali. Frutto questo di anni di politiche di favoritismo e protezionismo di grandi proprietari terrieri. Gli emigrati negli USA sostengono l'economia salvadoregna con 4,5 miliardi di dollari di rimesse, equivalente alla spesa pubblica del paese. I lavoratori ed i poveri sono ancora visti come un peso e non come una risorsa, e i padroni paiono fare la carità a dar loro lavoro, sebbene i loro guadagni siano ben superiori al costo del lavoro. Il nuovo governo aveva avviato, dal 2009, un certo numero di programmi strategici in ambito sociale, dell'istruzione, della salute, qui di seguito illustrati. Settore Istruzione Il programma “Andiamo a scuola” è prioritario e sta operando per migliorare la qualità del sistema educativo e la sua estensione alla popolazione, includendo cambi di metodologia e coinvolgimento di famiglie e comunità. Tale piano comprende uniformi e scarpe gratuiti per gli scolari e una “mensa scolastica” (el “vaso de leche”) e quindi stimola anche alcuni settori manifatturieri e agricoli del paese. I problemi incontrati sono soprattutto in relazione al tasso di analfabetismo e al basso livello di istruzione delle famiglie, specialmente nelle zone rurali. Comunque ora il 95% dei giovani riceve una istruzione “primaria” (elementari e medie) obbligatoria e gratuita, suddivisa in 3 cicli di 3 anni ciascuno. E' prevista una graduale estensione dell'orario dalle 5 ore giornaliere a 8 ore. Solo il 55% dei bambini tra i 4 ed i 6 anni frequenta la scuola materna e circa il 33% frequenta scuole medie superiori (liceo o istituto tecnico). Il divario tecnologico tra le scuole urbane e quelle rurali è notevole. I metodi di insegnamento ancora antiquati, le infrastrutture fatiscenti e le attività sportive poco diffuse. Inoltre una parte importante di bambini e giovani salvadoregni vivono in un contesto di grossi problemi di sicurezza sociale e delinquenza. Gli investimenti dello Stato nel settore educazione, pur in crescita media del 7,4% annuo, sono ancora insufficienti. Rappresentano il 3,14 % del PIL, valore inferiore alla media dell'America Latina (la media dell'Europa a 27 è del 5,3 %, con l'Italia intorno al 4,5% ; Cuba spende circa il 20% ! n.d.r.). Settore Sicurezza Il problema della sicurezza in Salvador è grave e noto da tempo. Le bande di giovani delinquenti (maras) seminano terrore tra la popolazione e pare che si inseriscano anche nelle scuole per reclutare studenti e spaventare insegnanti e genitori. Sono arrivati al punto di pretendere che in una scuola fosse allontanata la protezione della polizia. N.d.r. Ricordiamo che 2 anni fa uno dei ragazzi da noi sostenuti era stato ucciso mentre andava a scuola. Inoltre, a causa dei numerosi scontri tra bande e morti, mons. Fabio Colindres in accordo con il governo aveva ottenuto nel 2012 una tregua che ha consentito di risparmiare più di 2000 vite all'anno. Questa tregua però non riguardava anche la popolazione, per cui è stata avviata nel 2013 una seconda fase che consiste nel dichiarare un numero crescente di comuni privi di violenza (4 per iniziare). Molti capi banda sono stati imprigionati e le attività di polizia incrementate, ma il problema rimane serio. Settore Sanità Un imponente sciopero, terminato dopo 12 giorni, ha bloccato i servizi della sanità nel 2013, per la richiesta di aumenti salariali da parte di medici e operatori. Il presidente Funes aveva semplicemente detto che non c'erano i soldi per pagare nel 2014 tutti gli adeguamenti automatici di stipendio. Il problema risaliva già ai precedenti governi. Se si fossero concessi gli aumenti sarebbero mancati i mezzi per l'acquisto di medicinali e materiali di consumo. Settore religioso Gli uffici di Tutela Legal di San Salvador, un ente per la tutela dei diritti umani formato da Mons. Rivera y Damas nel 1982, dopo l'assassinio di Mons. Oscar Romero, sono stati chiusi in ottobre dall'Arcivescovo Escobar Alas. Questo in quanto si suppone che con l'avvento della democrazia e la cessazione delle guerre fratricide esso non abbia più ragione di esistere. In dicembre però è nato un nuovo organismo: “ Tutela de Derechos Humanos de la Arquidiócesis de San Salvador” che conserva lo spirito che fu di Tutela Legal e che si ripropone di promuovere e difendere la tutela dei diritti umani, in favore dei poveri, delle vittime, della verità e della giustizia, per la pace sociale. Diamo ancora una breve descrizione degli altri programmi avviati dal governo, citati nella relazione. Ciudad Mujer (Città Donna) E' un programma per garantire i diritti fondamentali delle donne salvadoregne, svolto attraverso apposite sedi distribuite in diverse città, con la partecipazione di 16 istituzioni statali che integrano diversi servizi: per la salute, lo sviluppo, la formazione, il microcredito, l'inclusione sociale, la maternità... Paquete Agrícola e Plan de Agricultura Familiar Sono stati distribuiti sementi (mais e fagioli) e fertilizzanti a più di 540.000 agricoltori. Inoltre il governo ha distribuito 43.000 titoli di proprietà di appezzamenti ai coltivatori, oltre ad aver favorito loro l'accesso al credito e fornito assistenza tecnica. PATI – Programma di sostegno temporaneo al reddito E' un pezzo del programma anti-crisi volto a sostenere temporaneamente il reddito di popolazioni urbane in situazioni svantaggiate. Si rivolge a disoccupati tra i 16 ed i 30 anni, con preferenza a donne capo-famiglia. Si sviluppa attraverso 2 o 3 fasi di 6 mesi l'una durante le quali i soggetti partecipano ad attività comunitarie e a corsi di formazione, percependo un sostegno di 100 $ al mese. Si sviluppa in circa 35 municipi con problemi maggiori. Pensión básica universal Purtroppo non è universale. Si tratta di una pensione minima per anziani ultrasettantenni indigenti e abitanti in un centinaio di municipi tra i più poveri del paese. Consta di soli 50 $ al mese, ma per ora non si può fare di più. In conclusione si può dire che, anche se gli obiettivi non sono ancora stati raggiunti, il governo si è dato molto da fare in un contesto di crisi interna ed internazionale molto penalizzanti. ------------ o ------------ Lutto in EL Salvador Lunedì 24 settembre 2013, in un campo non lontano da casa, è stata trovata barbaramente uccisa Dina Estefany Lòpez Beltran. Era una ragazza della comunità di San Ramón che frequentava il secondo anno di liceo ed era affidata ad un padrino della nostra associazione. Era una ragazza molto gentile, responsabile e attiva nella comunità, e apparteneva a una famiglia molto povera. La notizia ci è arrivata da Catalina Aviles, nostra referente in quel paese. Non sono note le motivazioni dell'assassinio. Era uscita la domenica a seguito di una telefonata ricevuta e non era più ritornata. E' stata fatta l'ipotesi che sia stato simulato il sacrificio di un culto satanico, in quanto è stata trovata avvolta e con chiodi nei piedi. Ad ora non abbiamo aggiornamenti sull'andamento delle indagini. -------------- o ------------- Il Programma adozioni in breve Obiettivi generali Promuovere un'educazione integrale per i giovani volta a un miglior sviluppo personale, comunitario e sociale. Questo programma prevede quindi un forte coinvolgimento delle famiglie e delle comunità sul territorio oltre che un impegno specifico per il sostegno all'apprendimento. Questi obiettivi sono perseguiti attraverso attività di supporto allo studio, laboratori formativi, attività ricreative, campagne periodiche di pulizie nelle comunità che coinvolgono anche i genitori e infine visite agli istituti scolastici. Tutti i ragazzi, per rimanere nel programma, devono superare l'anno scolastico con una votazione minima di 6. Resoconto del 2013 Le comunità sostenute sono state San Ramon, Quezaltepeque, Monte San Juan, Emiliani e Tierra Fertil; le prime due essendo le più numerose. Il totale dei giovani sostenuti è stato di 89, e di questi 11 hanno superato l'esame di maturità e 8 proseguono all'università. Il totale dei fondi impiegati per tutti i materiali e le attività è stato pari a 25.221$. Nel 2014 usciranno dal programma 11 ragazzi/e: 1 per cambio residenza, 1 per omicidio, 3 per matrimonio/maternità, 5 perchè iniziano a lavorare e 1 per rinuncia. Dei 78 rimanenti 37 frequenteranno ancora la scuola dell'obbligo, 17 le medie superiori e 24 l'università. Allo stato attuale solamente 57 sarebbero coperti da adozione, mentre 24 risultano senza padrino. Si cominciano a notare gli effetti dell'azione di Governo sulla scuola dell'obbligo, infatti c'è un graduale spostamento della popolazione da noi assistita verso le scuole superiori. In generale rimangono alti gli indici di povertà e violenza sociale. Le famiglie, mediamente numerose, vivono grazie alla coltivazione e ad attività artigianali (p.e. fabbricazione di cappelli di palma, ceste, piastre e pentole di cottura, brocche). L'anno è trascorso fortunatamente senza i disastri delle alluvioni ed i raccolti sono stati abbastanza buoni. E' ancora marcata l'emigrazione di giovani verso gli Stati Uniti in cerca di migliori opportunità di lavoro. Dal Vietnam Resoconto del 2013 Nel 2013 sono stati organizzati una serie di eventi per condividere nelle varie città italiane la cultura e l’economia del Vietnam oggi. Torino è da sempre leader nei rapporti di scambio e cooperazione con il Vietnam ed anche quest’anno ha guidato i cittadini alla scoperta della civiltà vietnamita in un percorso artistico, storico e culturale fra passato e presente. Mi riferisco soprattutto alle manifestazioni delle GIORNATE VIETNAMITE DI TORINO tenutesi a settembre, organizzate in suggestivi spazi espositivi quali il museo orientale, grazie alla collaborazione del consolato vietnamita e centro studi vietnamiti. Ho avuto il piacere di partecipare ad alcuni di questi eventi, particolarmente interessante è stato l’incontro con Mario Sica, ambasciatore e scrittore. L’Ambasciatore Sica ha presentato in questa occasione due sue ricerche: Viaggiatori italiani in Vietnam, e L’Italia e la pace in Vietnam (1965-68) - Operazione Marigold. Nel primo libro attraverso un excursus dei viaggiatori italiani ad iniziare da Marco Polo racconto dei culti e costumi vietnamiti che da sempre hanno segnato il paese. Il secondo invece è più un saggio di diplomazia che attesta il contributo dell’Italia come mediatore di pace negli anni più caldi della guerra. Per chi fosse interessato i libri sono consultabili gratuitamente presso il centro studi vietnamiti. Presso la nostra segreteria potete trovare anche degli opuscoli che raccolgono alcuni scritti e ricerche presentate durante il convegno di settembre 2013. Purtroppo Il Vietnam del 2013 è stato segnato non solo da eventi culturali, ma anche da catastrofi ambientali. Il terribile uragano Hayan che ha devastato le Filippine, radendo quasi al suolo alcune delle sue isole, ha continuato a fare paura anche sulle coste del Vietnam, pur perdendo di intensità man mano che si spostava verso Oriente. In particolare ha colpito la baia di Ha Long. Possiamo commentare che i morti sono stati “pochi” se si raffronta con il disastro con le Filippine, ma moltissimi gli sfollati (evacuati dalle zone a rischio), molte le case scoperchiate e devastate dal fango, tante le strade sommerse. I danni maggiori li ha comunque ricevuti l’agricoltura e quindi il tifone ha principalmente colpito le zone rurali che risultano essere anche le più povere in Vietnam. Le nostre referenti in Vietnam sono andate a visitare le famiglie danneggiate e ci hanno mandato un breve resoconto e alcune foto testimoni dell’entità abbattutasi sul Vietnam. I danni sono stati soprattutto alle coltivazioni di verdura e agli alberi da frutto. I nostri studenti stanno bene, solo le loro case, in paricolare le più fatiscenti, hanno ricevuto dei danni che hanno già prontamente riparato. Di seguito alcune delle foto di senza tetto accolti dalle nostre referenti. Consuntivo a fine anno 2013 Entrate Contributi ricevuti per il sostegno a distanza El Salvador Vietnam Birmania India Fondo Lidia Cassetta verde Totale liberalità ricevute Quote Associative 5 per mille 2010 Interessi bancari € 14.730,00 € 27.540,00 € 8.000,00 € 150,00 € 6.580,00 € 3.170,00 € 60.170,00 € 120,00 € 1.830,29 € 89,47 Totale Entrate € 62.209,76 Uscite Erogazioni El Salvador Vietnam Birmania India da Fondo Lidia Cassetta verde Totale Erogazioni Spese (segreteria, posta, banca) Totale Uscite € 18.781,06 € 28.387,50 € 7.975,00 € 0,00 € 420,00 € 358,50 € 55.922,06 € 860,67 € 56.782,73 Differenza Entrate-Uscite a fine anno 2013 Rimanenza a fine anno 2012 € 5.427,03 € 10.990,68 Disponibilità a fine anno 2013 per iniziare il 2014 € 16.417,71 Fondo Lidia Con questo fondo facciamo fronte a necessità particolari e impreviste, ma è anche grazie a questo fondo che riusciamo a mantenere i nostri impegni quando i versamenti dei padrini non sono ancora arrivati. Cassetta verde E' un mezzo per intervenire sul territorio per portare soccorso in casi di emergenza. Il suo obiettivo principale è fornire un sostegno temporaneo alla mancanza di stipendio di famiglie indigenti. Al Fondo Lidia e alla Cassetta verde si può contribuire con un importo libero, quando non si intenda fornire un contributo continuativo tramite l’adozione. Commenti Al termine di un anno vissuto con un po' di affanno, nel mese di dicembre le liberalità ricevute hanno raggiunto la soglia sperata. Alcuni eventi differenziano la composizione delle entrate rispetto all'anno precedente: un contributo eccezionale di 5.000€ ci è giunto da un sostenitore per la Birmania, e noi l'abbiamo trasferito integralmente alcuni sostenitori in più hanno versato l'anticipo per il 2014. per la prima volta abbiamo ricevuto la quota del 5x1000, relativa ai redditi del 2010 Tenendo conto di questi elementi le entrate sono equivalenti a quelle degli anni precedenti. Occorre ancora notare che le quote versate per El Salvador sono ulteriormente diminuite ( -4051€ rispetto all'erogato), mentre quelle per il Vietnam si sono sostanzialmente riallineate (-847€). Per coprire quindi il sostegno per 24 ragazzi è stata dirottata una parte del Fondo Lidia. Abbiamo inoltre sacrificato l'aiuto alla comunità Morning Star dell'India che ha beneficiato di un grosso intervento nell'anno 2012. Per quanto riguarda l'impiego della Cassetta Verde stiamo cercando di mettere a punto una collaborazione con il Consorzio Sociale Abele Lavoro, per procedere all'iserimento formativo/lavorativo di persone svantaggiate. Le spese di funzionamento ammontano all' 1,5% delle uscite totali. Per l'anno 2014 abbiamo deciso di mantenere tutti gli impegni in corso, confidando nella continuità del vostro aiuto e nella Provvidenza. Alcune indicazioni operative Quote Adozioni Le quote annuali per le adozioni per il 2014 sono invariate: Birmania: 120 € ; Salvador: 230 €; Vietnam: 140 € Confidiamo sempre in voi per il sostegno dei ragazzi che non hanno più o ancora un padrino. Ricordiamo che per sostenere i progetti è necessario effettuare possibilmente il versamento della quota entro il mese di giugno. Chi non avesse ancora provveduto, può far riferimento alla segreteria o tramite bonifico bancario, specificando la causale. Con bonifici o assegni bancari è possibile usufruire degli sgravi fiscali. Per chi avesse terminato la propria adozione o per coloro che avessero amici o conoscenti “disponibili” oppure ancora per coloro che desiderano incrementare la propria partecipazione alle nostre iniziative, ricordiamo che vi sono ancora numerose adozioni in attesa in Vietnam, Salvador e Birmania. E’ sempre gradito l’indirizzo di posta elettronica per chi la possiede, per facilitare le comunicazioni e ridurre i costi di spedizione; lo si può inviare alla casella di posta dell’associazione: [email protected]. Il nuovo indirizzo del sito web dell'associazione è il seguente: www.insiemesenzaconfini.altervista.org E’ sempre valido l’invito a tutti i “padrini” di scrivere ai ragazzi con i quali sono in contatto e far pervenire le lettere in segreteria. Periodicamente vengono inviate nei vari paesi. L'orario di segreteria è stato ulteriormente ridotto in quanto la maggior parte di voi ormai versa tramite bonifico bancario. Orario di segreteria: La segreteria in Via Sospello 124 è aperta ogni primo sabato del mese dalle ore 16,30 alle ore 18. --------------------------- o ------------------------------- Codice IBAN per i versamenti all’associazione: IT 42 Z 05216 30681 000000041209 Intestato a: Insieme Senza Confini SVDP ’87 ONLUS Banca: CREDITO VALTELLINESE S. c. – Ag. Orbassano Nella causale indicare il/i paese/i ed il numero dei ragazzi adottati. Grazie. Vi è infine un modo per sostenere la nostra associazione senza costi aggiuntivi ed è quello di devolverle il “5 per mille”. Basterà inserire il nostro codice fiscale 97548750013 nel riquadro “Sostegno del volontariato e...” dei modelli 730, UNICO o CUD 2014, e firmare.