DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM G 6 distretto in cifre duemiladodici pensare sociale DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM G 6 SEGRETERIA OPERATIVA c/o XVIII Comunità Montana Monti Lepini - Area Romana Via F. Petrarca n. 4 00037 Segni (RM) Tel.: 06/97261033 Fax: 06/97260296 [email protected] www.pianodizonarmg6.it a cura della Segreteria Operativa: Coordinatrice Dr.ssa Federica Spigone Statistico Dr.ssa Eleonora Romanelli Sociologa Dr.ssa Alessia Piacentini Grafica e Stampa: Tipografia Ferrazza - Colleferro L’opuscolo “Distretto in cifre”, dopo un triennio di intenso e proficuo lavoro, ha l’obiettivo di delineare un profilo sintetico dei principali aspetti demografici e socio-sanitari, attraverso i dati statistici del Distretto SocioSanitario RM G6. Il nostro lavoro, giunto alla seconda edizione, è una sintesi dei dati raccolti ed elaborati dall’Osservatorio Sociale nella prima parte del Piano di Zona, punto di partenza e strumento per programmare politiche di sviluppo del territorio, che diano servizi socio-sanitari di qualità. Riteniamo fondamentale comunicare in modo semplice e chiaro per avvicinare l’Amministrazione pubblica ai cittadini stimolando tutti a conoscere e ad utilizzare, nel modo migliore, ciò che offre il nostro Distretto Socio-Sanitario. In questi anni abbiamo puntato molto sulla comunicazione e sull’informazione attivando nuove reti e soprattutto dando corpo a nuovi strumenti per tenere aggiornati i cittadini, con la pubblicazione della Guida ai servizi per immigrati, versione multilingua, l’organizzazione delle giornate di lavoro “Pensare Welfare”, l’attivazione dei Tavoli Tematici e la creazione del sito web del Distretto: www.pianodizonarmg6.it L’opuscolo Distretto in cifre - Anno 2012 è un impaginato diviso per settori e per colori: • popolazione • salute e sanità • servizi sociali e welfare di facile lettura e consultazione, con approfondimenti, glossari e brevi note metodologiche presenti in ogni pagina che consentono una migliore fruibilità del patrimonio informativo anche ad un pubblico di non addetti ai lavori. L’obiettivo è dare continuità allo sviluppo ed alla crescita dei servizi sociosanitari del territorio. Il nostro lavoro ha puntato molto sulla progettazione partecipata e la messa in rete dei servizi al fine di superare un approccio assistenzialista per favorire una visione globale dei bisogni dell’utente visto come persona. Tutto ciò in un ottica d’integrazione socio-sanitaria coinvolgendo operatori, tecnici, ed amministratori di enti ed istituzioni pubbliche e del privato sociale, rendendoli flessibili ed adeguati ai bisogni della popolazione. Il nostro auspicio è che i percorsi ed i metodi sperimentati con il nostro Piano di Zona in questi anni abbiano delineato un nuovo modo di Pensare Welfare. Il Sindaco del Comune di Carpineto Romano Comune Capofila del Distretto socio-sanitario RM G 6 Quirino Briganti 3 Distretto in cifre 2012 PRESENTAZIONI Distretto in cifre 2012 4 PRESENTAZIONI Il Distretto in Cifre 2012, offre una lettura del distretto RmG6 secondo criteri uniformi ed è uno strumento di diffusione di dati comodo e di facile consultazione, nell’intento di offrire, a qualsiasi lettore, una sintesi delle informazioni e una lettura organica dei servizi sociali integrati con i servizi sanitari che vengono offerti nel nostro distretto sanitario. Il presente rapporto vuole rivolgersi non solo a coloro che partecipano attivamente alla costruzione di un welfare distrettuale, lavorando nei servizi pubblici o nelle diverse realtà del terzo settore, ma anche a quelle realtà private, alle imprese e ai singoli cittadini desiderosi di approfondire la propria conoscenza per investire, su basi più sicure, nel benessere della propria comunità: penso alle molteplici realtà di volontariato locale. Il Valore di questo lavoro è quello di far emergere le affinità e le specificità dei diversi territori dei comuni afferenti al distretto RmG6, attraverso una mirata sintesi di tutti i dati raccolti ed elaborati sapientemente per ricavarne elementi utili per la programmazione delle attività future. Sarà interessante poi incrociare i dati raccolti in questo lavoro con i dati del Censimento nazionale 2011 del nostro territorio. Complimenti All’Osservatorio Distrettuale per il lavoro svolto L’Assessore per le Politiche Sociali del Comune di Carpineto Romano Annalisa Mancini 5 Distretto in cifre 2012 Questo lavoro vuole fare una fotografia del Distretto Socio-Sanitario RM G6 in un opuscolo di facile consultazione anche per un pubblico di non addetti ai lavori. L’opuscolo, consta di tre sezioni tematiche attraverso le quali presenta, in maniera sintetica, i principali dati ed indicatori, insieme a brevi note informative e glossari, per tracciare il profilo demografico, sociale e sanitario del Distretto e dei suoi abitanti. Il nostro Distretto Socio-Sanitario comprende i Comuni di Artena, Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni e Valmontone che, il 5 luglio 2002, hanno sottoscritto il primo Accordo di Programma, con Gorga quale Comune capofila, per la programmazione e la gestione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali attraverso il Piano di Zona secondo la L. n. 328 dell’8 novembre 2000. Il rinnovo dell’Accordo di Programma è avvenuto il 28 luglio 2008 con la designazione, da parte del Comitato Istituzionale, di Carpineto Romano quale nuovo Comune capofila. Il Comitato Istituzionale è costituito dai Sindaci dei Comuni facenti parte del Distretto G6 o loro delegati; dal Direttore Generale della Azienda ASL RM G o suo delegato; dal Presidente della XVIII Comunità Montana “Monti Lepini” o suo delegato; dall’Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma o suo delegato ed è convocato dal Sindaco del Comune capofila o suo delegato. Il Comitato Istituzionale determina, nell’ambito delle linee programmatiche della Regione Lazio, gli obiettivi strategici della programmazione socio-sanitaria del Distretto definendone le strategie; verifica e valuta i risultati prodotti dalla rete dei servizi, rispetto alla domanda individuata ed agli obiettivi prefissati e garantisce l’ottimale funzionamento della struttura distrettuale. Il Comune capofila svolge, secondo la normativa nazionale e regionale, la funzione di coordinamento dei Comuni afferenti al Distretto socio – sanitario e risponde alla collegialità dei sindaci nell’esercizio del proprio ruolo. Questi soggetti definiscono un programma di utilizzazione delle risorse, nel quale vengono quantificati i fondi regionali e quelli statali finalizzati all’organizzazione ed alla gestione associata dei servizi e degli interventi attivati a livello distrettuale. In relazione ed in coerenza con tale scelta i Comuni del Distretto hanno proposto un Piano di Zona distrettuale per quanto concerne le risorse destinate ai servizi attivati a livello distrettuale. Le strutture operativo-gestionali per l’attuazione del Piano di Zona sono: l’Ufficio di Piano ed il Comitato Tecnico. Il primo ha il compito di favorire e sviluppare sul piano operativo- strategico l’attuazione del Piano di zona sulla base delle direttive del Comitato Istituzionale ed è composto dal suo Coordinatore, da Tre Tecnici scelti dagli Enti sottoscrittori dell’Accordo di Programma con competenze di tipo amministrativo; contabile e sociale ed un tecnico del Distretto Sanitario ASL RM G6. Il Responsabile dell’Ufficio di Piano coordina altresì il Comitato Tecnico che, al fine di assicurare una programmazione condivisa ed una regolamentazione omogenea del sistema integrato dei Servizi Sociali e Sociosanitari, fornisce tutti quegli gli elementi tecnici necessari alla individuazione degli obiettivi, alla predisposizione dei progetti, alla loro realizzazione ed alle successive fasi di monitoraggio e valutazione. Il Comitato Tecnico è composto dal Coordinatore dell’Ufficio di Piano o suo delegato; da un rappresentante del Servizio Sociale comunale per ogni Comune afferente il Distretto; un rappresentante ASL con competenze specifiche per ogni materia oggetto di riunione ed un referente tecnico della Provincia di Roma. Con funzione di supporto all’attività del Comitato Tecnico inerente la progettazione, l’attuazione e la valutazione delle attività nelle varie aree, vengono poi individuati dei gruppi di lavoro denominati Tavoli tematici. suddivisi in base alle seguenti aree di intervento: famiglia e minori; anziani; disabili; esclusione sociale; immigrazione; politiche giovanili; disagio psichico; tossicodipendenze. PAESI DI MONTAGNA COMUNI PAESI DI PIANURA Distretto in cifre 2012 6 DENSITA’ Gorga 30 Carpineto Romano 56 Montelanico 62 Segni 154 DISTRETTO RMG6 215 Artena 259 Valmontone 378 Labico 507 Colleferro 806 Territorio: Il territorio corrispondente ai nove comuni del Distretto, è costituito da una zona prevalentemente montuosa, caratterizzata da elementi d’interesse storico, artistico, archeologico e culturale che la rendono interessante dal punto di vista turistico e da una zona prevalentemente di pianura, caratterizzata da insediamenti legati all’industria pesante, dalla piccola e media impresa. Popolazione residente: è costituita dalle persone residenti nel Distretto, anche se alla data considerata sono assenti perché temporaneamente presenti in altro comune o all’estero. popolazione I NUMERI DEL DISTRETTO Principali dati territoriali e demografici Superficie (Kmq) 356, 26 Altimetria minima (m) 1938 Altimetria massima (m) 8181 Altimetria media (m) 3945 Il comune più esteso: Carpineto Romano (Kmq) 84,48 Il comune meno esteso: Labico (Kmq) 11,79 Comuni 9 Comunità Montana 1 1 ASL Popolazione residente (al 31/12/2010) Stranieri residenti Variazione % della Popolazione 1991-2010 Comune con crescita demografica maggiore: Labico (var.% 1991-2010) Famiglie 76.716 6366 +17,86 + 58,41%. 32.049 41 Età media (anni) DENSITà DI POPOLAZIONE RESIDENTE 31 dicembre 2010, abitanti per chilometro quadrato da 11,79 a 29,38 da 26,38 a 34,99 da 34,99 a 54,35 da 54,35 a 84,48 Saldo naturale: differenza tra il numero dei nati (nel Distretto o fuori) da persone residenti nel Distretto e il numero dei morti (nel Distretto o fuori) residenti nel Distretto. Saldo Migratorio: differenza tra il numero degli iscritti e il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimenti di residenza da/per altro comune, trasferimenti da/per l’estero, altri motivi (operazioni di rettifica anagrafica). Serie Storica: si definisce come un insieme di variabili casuali ordinate rispetto al tempo. Variazione Percentuale della Popolazione: Indica di quanto varia percentualmente la popolazione residente nel corso di un periodo (es. un anno solare). POPOLAZIONE RESIDENTE E MOVIMENTO ANAGRAFICO PER COMUNE Popolazione residente al 1° gennaio 2010 ed al 31 dicembre 2010 e saldi nell’anno 2010 Comparazione Comuni del Distretto RM G6. Popolazione al 1° Gennaio 2010 Saldo Naturale Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione al 31 Dicembre 2010 13.763 50 146 14073 CARPINETO ROMANO 4.748 -22 -12 4714 COLLEFERRO 22.170 -60 32 22142 GAVIGNANO 1987 ARTENA 1.999 -3 -9 GORGA 785 -3 -4 799 LABICO 5.834 39 109 5982 MONTELANICO 2.103 -2 55 2156 SEGNI 9.392 0 47 9394 VALMONTONE 15.130 58 281 15469 Distretto RM G6 75.924 57 645 76.716 7 Distretto in cifre 2012 popolazione Nati vivi: è definito come il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita. Viene riportato il numero di nati da residenti nel comune indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia, nello stesso o in altro comune, o all’estero); sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti. I nati fanno riferimento alla data di registrazione dell’atto in anagrafe e non alla data di nascita effettiva. Distretto in cifre 2012 8 popolazione Nati vivi Distretto RM G6 - Anno 2010 Comuni Nati - Maschi Nati - Femmine Nati - Totale Artena 89 68 157 Carpineto Romano 20 17 37 Colleferro 92 96 188 Gavignano 9 11 20 Gorga 4 1 5 Labico 46 33 79 Montelanico 7 11 18 Segni 39 39 78 Valmontone 94 84 178 DISTRETTO RM G6 400 360 760 Nati vivi Distretto RM G6 – Serie Storica anni 1992-2010 Piramide delle età (o della popolazione): è una rappresentazione grafica usata nella statistica demografica per descrivere la distribuzione per età di una popolazione. Le piramidi demografiche presentano graficamente la struttura della popolazione per quanto riguarda l’età e il sesso (da cui anche il termine “piramidi delle età). La loro forma dipende dall’andamento demografico. Esse permettono di ottenere informazioni non solo su nascite, decessi, iscrizioni e cancellazioni ma anche di fare dei pronostici sulla futura struttura dell’età della popolazione. La struttura piramidale dei paesi di pianura hanno una base più ampia di quelli dei paesi di montagna, presumibilmente per effetto di una maggiore popolazione straniera di seconda generazione. Mentre le caratteristiche dei paesi di montagna sono il rigonfiamento sempre più verso la parte alta (verso la popolazione anziana) e un restringimento della base (popolazione giovane), tendente ad un rovesciamento della piramide. 9 Distretto in cifre 2012 popolazione Indice di vecchiaia: rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione fino a 14 anni di età, per 100 Indice di dipendenza giovanile: rapporto tra la popolazione fino a 14 anni di età e la popolazione in età attiva (tra 15 e 64 anni), per 100. Indice di dipendenza strutturale: rapporto tra la popolazione fino a 14 anni di età con la popolazione di 65 anni e la popolazione in età attiva (tra 15 e 64 anni), per 100 Indice di struttura della popolazione attiva: rapporto tra la popolazione di 40 e 64 anni e la popolazione di 15 e 34 anni, per 100. Indice di ricambio della popolazione attiva: rapporto tra le fasce estreme in uscita (tra 60 e 64 anni) ed in entrata (15 e 34 anni) della popolazione demograficamente attiva. Distretto in cifre 2012 10 popolazione INDICE DI VECCHIAIA Anni 2005-2010, valori assoluti INDICE DI DIPENDENZA GIOVANILE Anni 2005-2010, valori assoluti Indici di Dipendenza strutturale attiva Anni 2005-2010, valori assoluti indice di ricambio della popolazione attiva Anni 2005 – 2010, valori percentuali. Indice di struttura della popolazione Anni 2006-2010, valori percentuali Famiglia: insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. La famiglia può essere costituita anche da una sola persona. Divorzi: è l’unico istituto giuridico capace di far cessare gli effetti giuridici del matrimonio con effetti ex nunc, ossia solo a partire dal momento in cui viene pronunciata la sentenza che accerta la cessazione della convivenza e dell’affectio maritalis (comunione materiale e spirituale fra i coniugi) e l’impossibilità di ricostituire l’unione familiare. Indicatore “divorzi sulla popolazione 15+” popolazione 11 Distretto in cifre 2012 Ripartizione comunale, valori *1000 al 31 dicembre 2010. Famiglie e Stato Civile Valori assoluti al 31 dicembre 2010 N. FAMIGLIE Numero medio di componenti per famiglia celibi/nubili coniugati/e divorziati/e vedovi/e 5.395 2 5864 7136 169 904 CARPINETO R. 1.890 2.07 1842 2417 28 427 COLLEFERRO 10.603 2.04 8831 11252 322 1737 GAVIGNANO COMUNI ARTENA 1.003 2.05 808 1039 12 128 GORGA 320 2.05 332 392 9 66 LABICO 2.225 2.07 2603 3020 93 266 MONTELANICO 921 2.04 850 1090 40 176 3.759 2.05 3644 4831 116 803 VALMONTONE 5.933 2.07 6690 7681 144 954 TOTALE 32.049 2,06 31.464 38.858 933 5.461 SEGNI Divorziati, Popolazione maggiore di 15 anni e Indicatore: Divorzi/popolazione maggiore di 15 anni Ripartizione comunale, valori al 31 dicembre 2010 COMUNI Divorziati/e Popolazione 15 + Divorzi/Pop. 15+ (n.) (n.) (*1000) ARTENA 127 13485 9 CARPINETO R. 25 5177 5 COLLEFERRO 271 22958 12 GAVIGNANO 12 2021 6 GORGA 7 877 8 LABICO 76 5407 14 MONTELANICO 35 2151 16 SEGNI 88 9774 9 VALMONTONE 128 14866 9 TOTALE 769 76716 10 Incidenza stranieri: 6% della popolazione del Distretto G6 Provenienza: la maggior parte degli stranieri (66%) provengono da altri Stati dell’Unione Europea. Il resto si suddivide tra altri Stati Europei (11%), Africa (15%), America (6%) e Asia (2%), nulla risulta la provenienza dai Paesi dell’Oceania e Apolide. stati unione europea Distretto in cifre 2012 12 SERIE STORICA - Popolazione straniera per Comune di residenza Anni 2000-2010 SERIE STORICA - Popolazione straniera residente Anni 1999-2010 Incidenza percentuale dei minori sul totale dei residenti stranieri al 31/12/2010 COMUNI ARTENA CARPINETO R. COLLEFERRO GAVIGNANO GORGA LABICO MONTELANICO SEGNI VALMONTONE TOTALE TOTALE MINORI STRANIERI REDISENTI AL 31.12.2010 208 27 340 41 32 129 45 107 388 1317 INCIDENZA TOTALE PERCENTUALE RESIDENTI MINORI SUL STRANIERI TOTALE DEI AL RESIDENTI 31.12.2010 STRANIERI AL 31.12.2010 1072 19% 216 13% 1727 20% 97 42% 68 47% 572 23% 185 24% 573 19% 1856 21% 6366 21% COMUNI ARTENA CARPINETO R. COLLEFERRO GAVIGNANO GORGA LABICO MONTELANICO SEGNI VALMONTONE TOTALE STRANIERI POPOLAZIONE RESIDENTI AL RESIDENTE AL 31.12.2010 31.12.2010 1072 216 1727 97 68 572 185 573 1856 6366 14073 4714 22142 1987 799 5982 2156 9394 15469 76716 STRANIERI RESIDENTI PER 100 ABITANTI AL 31.12.2010 8% 5% 8% 5% 9% 10% 9% 6% 12% 8% MEDICO DI MEDICINA GENERALE: Il medico di famiglia, altresì conosciuto come medico di medicina generale o curante, è, in Italia, l’ufficiale sanitario di primo livello. Con l’iscrizione al SSN, il cittadino può scegliere il proprio medico curante. Questa è una figura professionale che garantisce cure generiche, visita i pazienti (dai 14 anni in su) presso il proprio studio o, se impossibilitati, presso il loro domicilio, prescrive farmaci, analisi e visite, rilascia certificati e propone il ricovero. Per scegliere il proprio medico curante, occorre recarsi all’Ufficio Scelta e Revoca della propria ASL e scegliere una delle possibilità tra la lista dei medici disponibili nel proprio territorio. PEDIATRA DI LIBERA SCELTA: Oltre al medico di base, con l’iscrizione al SSN, il cittadino può scegliere anche il pediatra. Il pediatra garantisce visite mediche in ambulatorio o a domicilio, prescrive farmaci, analisi e visite, rilascia certificati e propone il ricovero per i bambini da 0 a 14 anni. DEGENZA MEDIA: rapporto tra il numero delle giornate di degenza e il numero delle degenze STRUTTURE DI RICOVERO, RICOVERI, GIORNATE DI DEGENZA E DEGENZA MEDIA, POSTI LETTO E PERSONALE NEL DISTRETTO SANITARIO RM G Anno 2008 Posti Letto* Distretto RM G1 RM G2 RM G3 RM G4 RM G5 RM G6 Strutture di Ricovero OSPEDALE SS. GONFALONE MONTEROTONDO (RM) OSPEDALE SS. SALVATORE PALOMBARA SABINA (RM) OSPEDALE SAN GIOVANNI EVANGELISTA TIVOLI (RM) OSPEDALE A. ANGELUCCI SUBIACO (RM) OSPEDALE CIVILE CONIUGI BERNARDINI PALESTRINA (RM) OSPEDALE L.PARODI DELFINO COLLEFERRO (RM) Totale Distretto RMG Personale Previsti ad Effettivamente inizio anno utilizzati Medici Ricoveri Giornate Infermieri Ricoveri* di Degenza degenza media v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.a. valore 56 9% 62 10% 72 16% 109 11% 2.378 18.062 7,6 26 4% 23 4% 30 6% 57 6% 214 35% 213 36% 150 32% 319 32% 8.419 65.803 7,8 75 12% 75 13% 36 8% 117 12% 2.978 23.296 7,8 77 13% 80 13% 61 13% 142 14% 3.426 20.855 6,1 163 27% 142 24% 114 25% 239 24% 7.161 41.533 5,8 411 4.456 10,8 611 100% 595 100% 463 100% 983 100% 24.773 174.005 * I posti letto non comprendono quelli di Day Hospital MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI DEL DISTRETTO ROMA G6 Anno 2008-2010, valori assoluti e tassi per 10.000 abitanti MEDICI DI MEDICINA GENERALE TASSO MEDICI GENERICI PEDIATRI DI BASE TASSO PEDIATRI DI BASE* ANNO 2008 59 7,9 9 8,5 *per 10.000 bambini di 0-14 anni ANNO 2010 58 7,6 10 9 7 13 Distretto in cifre 2012 salute e sanità CONSULTORIO FAMILIARE: è una Struttura Operativa Semplice dell’ASL che si occupa di prevenzione e tutela psico-fisica della donna, della coppia, del bambino e della famiglia. Interruzione volontaria di gravidanza (IVG): dopo l’introduzione della legge 194/78, che ha regolamentato l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, si è verificata una netta riduzione del fenomeno. Il picco è stato registrato negli anni 1982 e 1983, con un numero di interventi superiore a 230 mila ogni anno e un tasso di abortività pari a 16,4 per 1.000 donne residenti di età 15- 49 anni. Da quel momento il tasso di abortività si è progressivamente ridotto, fino ad arrivare a livelli stabili intorno a 9 per 1.000 Distretto in cifre 2012 14 salute e sanità N° ragazzi accolti dal Servizio “Spazio Giovani” per tipo di problematiche, Consultori Colleferro e Valmontone Valori assoluti e percentuali. 2010. Consultorio Colleferro TIPOLOGIA DI PROBLEMATICHE Consultorio Valmontone v.a. v.p. v.a. v.p. PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE 20 11% 8 25% PROBLEMATICHE GINECOLOGICHE E OSTETRICHE 156 89% 24 75% 176 100% 32 100% TOTALE Utenza dei Consultori Familiari di Colleferro e Valmontone, totale e straniera – Anno 2010. Consultorio di cui stranieri v.a. v.p. Utenza totale Colleferro 1.656 266 57% Valmontone 1238 210 45% Totale 2.894 466 100% Attività di prevenzione nei Consultori di Colleferro e Valmontone - Anno 2010. Attività Consultorio Colleferro Consultorio Valmontone Totale Partecipanti corsi nascita 221 135 356 Incontri post-parto e primo anni di vita 93 41 134 Partecipanti corsi menopausa 20 / 20 Interventi di educazione alla salute nelle scuole superiori 10 / 10 Totale interventi 427 178 654 CERTIFICAZIONI IVG nei Consultori di Colleferro, Valmontone - Anno 2010. CONSULTORIO Donne italiane Donne straniere Minori Totale COLLEFERRO VALMONTONE TOTALE 36 32 68 43 19 62 4 0 4 83 51 134 S.T.S.M.R.E.E.: è una Struttura Operativa Semplice dell’ASL per la tutela della salute mentale e della riabilitazione dell’età evolutiva. G.O.I.: Gruppo operativo integrato per la prevenzione ed il trattamento di situazioni di abuso e maltrattamento fisico, psicologico e sessuale sui minori che opera nel territorio del Distretto Socio-Sanitario RM G6. ATTIVITà GOI - Anno 2010, valori assoluti Provenienza della segnalazione v.a. esito Scuole 21 Osserv. Servizio sanitario Ospedali 5 Osserv. Servizio sanitario Magistratura 19 In valutazione Totale Distretto 45 Tipologia di intervento S.T.S.M.R.E.E. Anni 2009-2010. Valori assoluti e percentuali. 2009 Tipologia d’intervento 2010 v.a. v.p. v.a. v.p. Servizio Sociale 426 33% 447 31% Neuropsichiatria infantile 480 38% 610 43% Psicologia clinica 230 18% 220 15% Riabilitazione neurolinguistica 113 9% 127 9% Riabilitazione neuromotoria 23 2% 25 2% 1.272 100% 1429 100% Totale Utenti S.T.S.M.R.E.E. divisi per classi d’età. Anni 2009-2010. Valori assoluti e percentuali. CLASSI D’ETA’ 2009 2010 v.a. v.p. v.a. v.p. da 0 a 3 anni 44 7% 224 24% da 4 a 10 anni 300 47% 403 43% da 11 a 17 anni 267 42% 286 30% Maggiorenni 27 4% 28 3% TOTALE 638 100% 941 100% 15 Distretto in cifre 2012 salute e sanità CAD: è un Centro di Assistenza Domiciliare dell’ASL rivolto alle persone permanentemente o temporaneamente non autosufficienti. DISABILI GRAVI L. 104/92: è la Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Distretto in cifre 2012 16 salute e sanità ATTIVITA’ CAD - ASL RM G6 SERVIZIO CAD: Utenti seguiti per Comune di residenza ANNO 2009 Anno 2010 N° Utenti C.A.D. per tipo di intervento. Anni 2009-2010 v.a. andamento 2009 v.a. andamento 2010 Visite specialistiche 1.295 1282 Interventi infermieristici 12.699 16444 Interventi di FKT 3.472 3691 N° utenti/per tipo di intervento N° Utenti C.A.D. istituzionalizzati Anno 2010 N° utenti Istituzionalizzati v.a. andamento N° utenti con età superiore a 65 aa. in case di riposo 35 N° valutazioni per ricovero in R.S.A./LDG/HOSPICE 77 Disabili Legge 104/1992, art. 3 comma 3, per classi d’età Anno 2010. Disabili gravi ai sensi della L.104/92 art.3 comma 3 HANDICAP GRAVE - rientra tra i requisiti previsti dall’art. 3 comma 3; Minori Adulti Ultra 65enni TOTALE 48 236 354 638 SER.T. (Servizio per le tossicodipendenze): è un centro che coordina gli interventi relativi all’intero percorso inerente i problemi legati alla tossicodipendenza che va dalla prevenzione fino al reinserimento del tossicodipendente nella società, passando per la cura e la riabilitazione dello stesso. Caratteristiche della popolazione tossicodipendente Anno 2010 SESSO M 90% ETA’ MEDIA OCCUPAZIONE F 10% 36 ANNI Stabile 48% Saltuaria 2% Disoccupati 50% 17 Distretto in cifre 2012 salute e sanità Utenti Ser.T. per provenienza – anno 2010. Provenienza Utenti Sert.T. v.a. v.p. Distretto RM G6 108 66% Fuori Distretto RM G6 30 18% In trasferimento temporaneo 25 15% Totale utenti 163 100% Utenti Ser.T. per tipologia di trattamento – anno 2010. v.a. Utenti Sert.T. v.p. Trattamento farmacologico integrato 136 49% Utenti in comunità terapeutiche 15 5% Ex detenuti 3 1% 118 43% 5 2% 277 100% Tipologia di trattamento Artt. 121 e 75 del DPR 309/90 Alcolisti Totale utenti D.S.M. (DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE): l’Unità Operativa Complessa del Dipartimento di Salute Mentale interessa i Distretti RMG5 e RMG6. Nel Distretto RM G6 sono presenti le seguenti strutture: - Centro di Salute Mentale di Colleferro e Centro Diurno di Colleferro. Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO): è un procedimento amministrativo legittimato dall’art. 32 della Costituzione, disciplinato dalle Leggi 180/78 e 833/78, che permette di operare un ricovero per l’effettuazione di terapie di medicina generale o psichiatrica, contro la volontà del paziente, ma nel suo interesse. Distretto in cifre 2012 18 salute e sanità PARTICOLARI CLASSI D’ETà MEDIA NUOVI UTENTI ANNO 2010 Fasce d’età CENTRO SALUTE MENTALE CENTRO DIURNO v.a. v.p. v.a. v.p. < 24 83 7% 0 0% 25 - 34 162 14% 1 9% 35 - 44 328 28% 3 27% 45 - 54 271 23% 5 45% 55 – 64 258 22% 1 9% > 65 305 26% 1 9% Totale 1.191 100% 11 100% Utenti CSM: 61,25% donne – 38,75% uomini Utenti Centro Diurno: 36,36% donne – 63,63% uomini PARTICOLARI CLASSI D’ETà UTENTI PREVALENTI 2010 Fasce d’età CENTRO SALUTE MENTALE CENTRO DIURNO v.a. v.p. v.a. v.p. < 24 120 7% 0 0 25 - 34 273 16% 4 10% 35 - 44 547 31% 11 28% 45 - 54 486 28% 17 43% 55 – 64 414 24% 7 18% > 65 467 27% 1 3% Totale 1.746 100% 40 100% Utenti CSM: 60,79% donne – 39,21% uomini Utenti Centro Diurno: 34,14% donne – 65,85% uomini Centro di Salute Mentale: eroga prestazioni psichiatriche, psicologiche, infermieristiche e sociali ad utenti che abbiano problemi inerenti la salute mentale. L’accesso al servizio può essere diretto, le prestazioni sono soggette al pagamento del ticket, se dovuto. Centro Diurno: è finalizzato alla riabilitazione e all’integrazione sociosanitaria di utenti con problematiche di salute mentale. L’accesso al servizio è diretto. Utenti istituzionalizzati: sono gli utenti che sono stati inseriti in strutture residenziali. Tasso ricovero Colleferro 2010: 0,1% il più basso registrato nella Regione Lazio. salute e sanità Prestazioni erogate CSM 17.203 Prestazioni erogate Centro Diurno 5.900 Visite psichiatriche circa 5.000 Prestazioni a domicilio circa 3.000 Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) 15 Distretto in cifre 2012 ATTIVITA’ STRUTTURE DSM NEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMG6 ANNO 2010 UTENTI ISTITUZIONALIZZATI E SUICIDI Utenti v.a. Inseriti presso comunità terapeutiche accreditate 19 Internati presso Ospedale psichiatrico giudiziario 2 Suicidi 1 GIORNI DI RICOVERO 2010* Distretti Clinica Comunità n. pazienti giorni n. pazienti gg SRSR n. pazienti gg SRTR RMG5 24 933 5 911 14 4.225 RMG6 17 974 12 3.767 7 1.745 Totali 41 1.907 17 4.678 21 5.970 *dati al 16/12/2010 19 TERZO SETTORE: è quel complesso di istituzioni che, all’interno del sistema economico, si collocano tra lo stato ed il mercato ma non sono riconducibili ne all’uno ne all’altro; sono cioè soggetti organizzativi di natura provata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva. SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI: sistema di interventi e servizi che ha l’obiettivo di programmare e realizzare servizi socio-sanitari efficaci, efficienti, equi e di qualità attraverso una visione globale e unitaria dei bisogni del cittadino-utente. PIANO DI ZONA: i Piani Sociali di Zona (PdZ) sono lo strumento fondamentale per definire e costruire il sistema integrato di interventi e servizi sociali così come delineato dalla legge n. 328/2000. E’ un documento programmatico con il quale i Comuni associati, d’intesa con l’Azienda ASL, definiscono le politiche sociali e socio-sanitarie rivolte alla popolazione dell’Ambito Territoriale coincidente con il Distretto Saniario. E’ coerente con il piano regionale degli interventi e servizi sociali e si raccorda con la programmazione sanitaria, in particolare di livello distrettuale. Distretto in cifre 2012 20 servizi sociali e welfare SOGGETTI DEL TERZO SETTORE PRESENTI ED OPERANTI NEL DISTRETTO Valori al 31.12.2010 valori valori assoluti percentuali COOPERATIVE SOCIALI 20 49% ASSOCIAZIONISMO SOCIALE 12 29% Terzo Settore ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO 9 22% TOTALE DISTRETTO 41 100% SERVIZI E STRUTTURE PRESENTI ED OPERANTI NEL DISTRETTO PER MACROAREA DI INTERVENTO Valori al 31.12.2010 valori assoluti valori percentuali ANZIANI 22 32% DISABILI 10 15% RESPONSABILITA’ FAMILIARI E MINORI 19 28% IMMIGRAZIONE 7 10% CONTRASTO ALLA POVERTA’ E DIPENDENZE 10 15% TOTALE DISTRETTO 68 100% SERVIZI E STRUTTURE RISORSE UMANE DEL SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI - SOCIALE Qualifica professionale Amministrativo numero perc. 11 9% Assistente sociale 8 7% Assistente domiciliare 69 58% Assistente di base 18 15% Educatori professionali 3 3% Sociologo 2 2% Statistico 1 1% Psicologo 5 4% Mediatore culturale Totale Distretto 2 2% 119 100% Prestazioni sociali agevolate: sono tutti i sussidi economici ed i servizi sociali di assistenza che vengono forniti ai cittadini, attraverso un criterio di priorità che valuta la condizione economica e la condizione sociale. Le prestazioni sociali agevolate sono in gran parte gestite direttamente o indirettamente dai Comuni. Servizi ludico-ricreativi: sono servizi che prevedono lo svolgimento di attività centrate sul gioco, inteso come attività libera, regolata, impegnativa, autogratificante, di immaginazione fantastica, di arricchimento continuo, fine a se stessa, che operano per realizzare una migliore qualità della vita infantile. Sono servizi rivolti alla popolazione minorile (0-17 anni). Sportello Aiuto alla Famiglia: Servizio finanziato dal Piano di Zona del Distretto. E’ un servizio che prevede attività di assistenza educativo-domiciliare rivolto a minori a rischio di disagio sociale, a minori diversamente abili ed alle loro famiglie. Polo Affidi: Servizio sovra distrettuale della Provincia di Roma che si occupa di attività che promuovono l’affidamento familiare, formando e sostenendo le famiglie affidatarie e strumento di lavoro per gli Operatori dei servizi territoriali. Utenti dei Servizi Sociali comunali - Area Famiglia e Minori Valori al 31.12.2010 Minori affidati al Servizio Sociale Comunale Minori seguiti dal Servizio Assistenza EducativoDomiciliare (Sportello Aiuto alla famiglia) Minori in AEC ARTENA 5 5 12 CARPINETO R. 0 1 COLLEFERRO 2 4 GAVIGNANO 0 GORGA LABICO COMUNI Numero Minori in di famiglie N. famiglie carico al Famiglie in carico multi Servizio in carico al Servizio Utenti di problematiche Sociale al Servizio Sociale servizi ludico (in cui più Comunale Sociale Comunale ricreativi soggetti sono oggetto di Comunale oggetto di seguiti dai prestazioni (n. totale) prestazioni Servizi) agevolate sociali agevolate 100 90 40 5 80 0 0 0 120 0 9 0 4 0 12 5 0 4 3 4 36 3 0 0 0 2 9 3 0 2 0 6 0 1 5 12 3 38 11 40 MONTELANICO 1 1 SEGNI 0 4 0 3 0 17 3 17 5 15 0 8 1 25 VALMONTONE 5 10 DISTRETTO RMG6 22 34 0 0 119 180 75 350 25 256 248 313 100 517 ATTIVITÀ POLO AFFIDI Anno 2010 TIPO DI INTERVENTO N° INTERVENTI Formazione famiglie 27 Colloqui informativi 13 Abbinamento minore-famiglia 4 Valutazione coppie 5 21 Distretto in cifre 2012 servizi sociali e welfare Case di riposo: è un alloggio ammobiliato multi-residenza destinato agli anziani almeno parzialmente autosufficienti. In genere, nella casa di riposo ogni persona o coppia ha una stanza o la condivide con un’altra persona. Ulteriori servizi vengono forniti entro l’edificio prevedendo strutture per i pasti, la raccolta, la ricreazione, e una qualche forma di assistenza sanitaria. RSA: le residenze sanitarie assistenziali, che vengono identificate con l’acronimo RSA, sono strutture non ospedaliere, ma comunque a impronta sanitaria, che ospitano per un periodo variabile da poche settimane a qualche anno persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di una articolata assistenza sanitaria. Tipicamente, in una RSA vengono garantite: l’assistenza medica e infermieristica, l’assistenza riabilitativa, l’aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane, l’attività di animazione e socializzazione, le prestazioni alberghiere, di ristorante, di lavanderia, di pulizia. 22 servizi sociali e welfare Distretto in cifre 2012 Servizio ADI: Servizio finanziato dal Piano di Zona del Distretto. E’ un servizio che prevede attività di assistenza svolte al domicilio dell’utente anziano, diversamente abile o affetto da malattia cronica che si trova in condizioni di non autosufficienza temporanea, parziale o totale e alla sua famiglia. Utenti dei Servizi Sociali comunali – Area Anziani Valori al 31.12.2010 Anziani ricoverati in case di riposo e RSA Utenti ADI Anziani Artena 7 50 0 120 177 Carpineto R. 2 21 4 0 27 Colleferro 22 50 30 50 152 Gavignano 0 8 0 0 8 Gorga 1 14 0 0 15 Labico 4 13 3 25 45 Montelanico 1 17 4 3 25 Segni 8 35 13 7 63 COMUNI Oggetto di In lista di prestazioni attesa ADI sociali agevolate TOTALE Valmontone 1 35 0 0 36 Distretto 46 243 68 205 562 Anziani istituzionalizzati/popolazione anziana ultrasessantacinquenne (per 1.000) Utenti ADI/popolazione anziana ultrasessantacinquenne (valori %) AEC: Servizio di assistenza che ha l’obiettivo di garantire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione del portatore di handicap grave per il raggiungimento di una piena integrazione nel contesto scolastico ed ambiti integrativi extrascolastici. In particolare il servizio è finalizzato a garantire appoggio e mediazione per i bisogni materiali (autonomia personale, spostamento, attivazione funzioni prassiche, comunicazione) e a stimolare il raggiungimento e mantenimento di autonomia personale. Servizio Integrato Disabili Gravi - L. n. 162/98: La Legge 21 maggio 1998, n. 162, contiene modifiche alla L. n. 104 del 5 febbraio 1992, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. Il relativo Servizio è finanziato dal Piano di Zona del Distretto e prevede attività di assistenza domiciliare rivolta ai disabili gravi (art. 3 comma 3 L. 104/98) e alle loro famiglie. L’assistenza è erogata in forma diretta (gestita da cooperativa sociale) e in forma indiretta mediante i piani personalizzati. Il Distretto redige annualmente la graduatoria dell’utenza. CENTRI DIURNI: I Centri diurni, si configurano quali spazi appositamente strutturati e pertanto idonei a favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale di persone temporaneamente o permanentemente disabili, fornendo valide occasioni per sviluppare e/o migliorare le capacità relazionali e i legami che l’individuo instaura con la comunità. Tali strutture, hanno pertanto lo scopo di svolgere una funzione socio-educativa sul singolo individuo, mirata a recuperare le capacità fisiche ed intellettuali residue per migliorarne il livello interrelazionale e d’inserimento sociale. Servizi sociali comunali - Area Disabili Valori al 31.12.2010 Utenti Inseriti servizio in centri disabili gravi residenziali L.162/98 COMUNI Inseriti in centri semi residenziali ARTENA 12 0 3 CARPINETO ROMANO 1 2 1 1 COLLEFERRO 11 3 4 22 Disabili in AEC 11 GAVIGNANO 6 7 1 2 GORGA 7 0 0 4 LABICO 5 0 5 13 MONTELANICO 1 0 0 0 SEGNI 2 2 9 3 VALMONTONE 1 0 11 12 TOTALE DISTRETTO 46 14 34 68 CENTRI CONVENZIONATI Centro Diurno “Il Cerchio Magico”. Si trova a Valmontone ed ospita n. 15 utenti residenti nei Comuni di Artena, Valmontone e Labico. Centro Diurno “Spazio Aperto”. Si trova a Colleferro ed ospita n. 17 utenti residenti nei Comuni di Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Gorga, Montelanico e Segni. NUMERO UTENTI FREQUENTANTI 32 GIORNI SETTIMANALI DI FREQUENZA Lunedì; Mercoledì; Venerdì. ORARIO DI APERTURA 11,00 – 17,00 CENTRI DIURNI: Utenti per classi d’età. CLASSI D’ETA’ < 15 15 - 20 21 - 30 31 - 40 > 40 TOTALE N. UTENTI 0 3 19 8 2 32 23 Distretto in cifre 2012 servizi sociali e welfare Borse lavoro e Inserimenti lavorativi: sono strumenti di intervento finalizzati a promuovere l’inserimento lavorativo dell’utente attraverso percorsi di integrazione sociale. CSI: i Centri Servizi per l’Immigrazione (CSI) sono coordinati e gestiti dalla Provincia di Roma con l’obiettivo di facilitare la persona immigrata nel processo di inclusione sociale e culturale. Inserimenti Lavorativi quale alternativa agli interventi di assistenza economica: servizio finanziato dal Piano di Zona del Distretto, prevede l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate da un punto di vista socio economico evitando forme di assistenzialismo e promuovendo percorsi di politiche attive del lavoro. Gli inserimenti vengono predisposti e realizzati attraverso una stretta collaborazione tra Enti Locali e Centro per l’impiego di Colleferro. servizi sociali e welfare Servizi sociali comunali Area Disagio ed esclusione sociale – Dipendenza Valori al 31.12.2010 Distretto in cifre 2012 24 COMUNI Artena Adulti che hanno usufruito di borse lavoro, inserimenti lavorativi (Piano di Zona) Adulti che hanno usufruito di borse lavoro, inserimenti lavorativi attivati dal comune Prestazioni sociali agevolate Utenti di servizi diversi per disagio socioeconomico dovute a dipendenze 4 3 120 117 Carpineto R. 3 0 0 12 Colleferro 7 15 0 175 Gavignano 3 0 17 17 Gorga 1 1 4 0 Labico 2 8 25 20 Montelanico 2 7 3 3 Segni 4 7 28 28 Valmontone 6 7 595 498 Totale Distretto 32 48 792 878 Servizi sociali comunali - Area Immigrati Valori al 31.12.2010 COMUNI ARTENA CARPINETO ROMANO Immigrati che hanno usufruito di interventi da parte del Servizio Sociale Comunale 30 Utenti inviati al CSI 0 0 0 100 2 0 0 GORGA 1 0 LABICO 50 2 MONTELANICO 3 0 SEGNI 5 0 VALMONTONE 0 0 189 4 COLLEFERRO GAVIGNANO DISTRETTO RMG6 Progetto “Incontriamoci a Scuola” 25 Indicatori di Monitoraggio Progetto “Incontriamoci a Scuola” II annualità Valori al 31.12.2011 Distretto in cifre 2012 Progetto “Incontriamoci a Scuola”: la finalità progettuale è l’integrazione socioculturale dei minori stranieri nell’infanzia e nell’adolescenza. Gli interventi attivati in ambito scolastico sono: “integrazione linguistica” per alunni stranieri e non, con la finalità di motivare l’integrazione nel gruppo classe; “laboratori delle culture” con la presenza della figura professionale del Mediatore Culturale, per favorire la reciproca conoscenza e promuovere il dialogo tra le culture. Sono state attivate due annualità con il “Piano Provinciale delle azioni e degli interventi per l’integrazione dei cittadini neo-comunitari” ed una con la DGR n. 513 dell’11/11/2010 (L.R. 14 luglio 2008, n. 10). COMUNI NUMERO ISTITUTI SCOLASTICI COINVOLTI TIPOLOGIA DI ISTITUTO: S (STATALE) - P (PARITARIO) CLASSI COINVOLTE TIPO CLASSE: E (elementari) e M (medie) Artena Carpineto R. Colleferro Gavignano Gorga Labico Montelanico Segni Valmontone Totale Distretto 1 1 2 / 1 1 1 1 / 8 S S S / S S S S / 10 5 19 / 2 6 7 9 / 58 E/M E/M E/M / E E/M E/M E/M / MINORI MINORI STRANIERI MINORI STRANIERI COINVOLTI ITALIANI COINVOLTI ATTIVITA’ DI NELLE CLASSI ATTIVITA’ DI ALFABETIZZAZIONE COINVOLTE MEDIAZIONE 12 12 134 6 6 92 24 43 313 / / / 3 3 15 18 18 94 24 24 89 18 18 171 / / / 105 124 908 Indicatori di Monitoraggio Progetto “Incontriamoci a Scuola” III annualità Valori al 31.12.2012 COMUNI NUMERO ISTITUTI SCOLASTICI COINVOLTI TIPOLOGIA DI ISTITUTO: S (STATALE) - P (PARITARIO) Artena Carpineto R. Colleferro Gavignano Gorga Labico Montelanico Segni Valmontone Totale Distretto 1 2 2 1 1 1 1 1 0 10 S S/P S S S S S S / TIPO CLASSE: E CLASSI (elementari) e M COINVOLTE (medie) 5 11 10 2 2 8 6 9 0 53 E/M E/M E/M E/M E E/M E/M E/M / MINORI MINORI STRANIERI MINORI STRANIERI COINVOLTI ITALIANI COINVOLTI ATTIVITA’ DI NELLE CLASSI ATTIVITA’ DI ALFABETIZZAZIONE COINVOLTE MEDIAZIONE 12 12 89 13 13 116 40 40 218 2 2 109 3 3 15 37 37 118 17 17 89 23 0 204 0 0 / 147 124 958 26 L’Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS Distretto in cifre 2012 L’Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS è un progetto del Piano di Zona del Distretto Socio-Sanitario RM G6 ed è previsto all’articolo 8 dell’Accordo di Programma sottoscritto dal Comitato Istituzionale il 28 luglio 2008. L’Osservatorio risponde all’esigenza di contribuire, a livello distrettuale, all’istituzione del sistema informativo dei servizi sociali, finalizzato a garantire la conoscenza dei bisogni sociali e del sistema degli interventi e dei servizi per la predisposizione delle linee di programmazione, per la valutazione delle politiche sociali e per lo sviluppo di appropriate azioni di coordinamento e di sostegno del sistema locale dei servizi (art. 21, L. n. 328/2000). L’Osservatorio Sociale, quale funzione di staff dell’Ufficio di Piano ha la responsabilità del monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti con le attività progettuali attivate con i Piani di Zona; organizza la sistematica raccolta e l’analisi dei dati ed informazioni relativi al Distretto, indispensabili alla pianificazione distrettuale; in particolare gestisce la banca dati dei servizi erogati e dei bisogni sociali emergenti (domanda ed offerta sociale); monitora l’attuazione del Piano di Zona e dei relativi progetti operativi, attua il sistema dei controlli. l’Osservatorio Sociale Distrettuale è un’azione di sistema che, pensata come struttura di servizio per il territorio, in stretto raccordo con il sistema informativo sociale regionale e provinciale, sviluppa funzioni di documentazione, di monitoraggio e di ricerca e studio, e di un sistema operativo, che sviluppa funzioni di comunicazione, di progettazione e di supporto all’integrazione di rete. FONTI DATI Banca Dati Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS Uffici Anagrafe dei Comuni del Distretto RMG6 Uffici Politiche Sociali dei Comuni del Distretto RMG6 DSM – Dipartimento di Salute Mentale ASL RM G6 Asl RMG6 – Distretto di Colleferro Fonti ufficiali ISTAT – www.istat.it Polo Affidi www.pianodizonarmg6.it www.carpinetoromano.it Questa pubblicazione cerca di fare una fotografia del Distretto Socio-Sanitario RM G6 per gli Amministratori, gli Operatori ed i cittadini interessati a conoscere l’identità e le tendenze dello stesso. L’opuscolo, distribuito alle istituzioni ed agli Enti territoriali del Distretto, è disponibile su richiesta, presso la Segreteria Operativa dell’Osservatorio; mentre la versione on line si trova sul sito www.pianodizonarmg6.it e sul sito del comune capofila www.carpinetoromano.it.