DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM G 6
distretto
in
cifre
duemiladodici
pensare
sociale
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM G 6
SEGRETERIA OPERATIVA
c/o XVIII Comunità Montana Monti Lepini - Area Romana
Via F. Petrarca n. 4
00037 Segni (RM)
Tel.: 06/97261033
Fax: 06/97260296
[email protected]
www.pianodizonarmg6.it
a cura della Segreteria Operativa:
Coordinatrice
Dr.ssa Federica Spigone
Statistico
Dr.ssa Eleonora Romanelli
Sociologa
Dr.ssa Alessia Piacentini
Grafica e Stampa:
Tipografia Ferrazza - Colleferro
L’opuscolo “Distretto in cifre”, dopo un triennio di intenso e proficuo
lavoro, ha l’obiettivo di delineare un profilo sintetico dei principali aspetti
demografici e socio-sanitari, attraverso i dati statistici del Distretto SocioSanitario RM G6.
Il nostro lavoro, giunto alla seconda edizione, è una sintesi dei dati raccolti
ed elaborati dall’Osservatorio Sociale nella prima parte del Piano di Zona,
punto di partenza e strumento per programmare politiche di sviluppo del
territorio, che diano servizi socio-sanitari di qualità.
Riteniamo fondamentale comunicare in modo semplice e chiaro per
avvicinare l’Amministrazione pubblica ai cittadini stimolando tutti a
conoscere e ad utilizzare, nel modo migliore, ciò che offre il nostro
Distretto Socio-Sanitario.
In questi anni abbiamo puntato molto sulla comunicazione e
sull’informazione attivando nuove reti e soprattutto dando corpo a nuovi
strumenti per tenere aggiornati i cittadini, con la pubblicazione della
Guida ai servizi per immigrati, versione multilingua, l’organizzazione delle
giornate di lavoro “Pensare Welfare”, l’attivazione dei Tavoli Tematici e la
creazione del sito web del Distretto: www.pianodizonarmg6.it
L’opuscolo Distretto in cifre - Anno 2012 è un impaginato diviso per settori
e per colori:
• popolazione
• salute e sanità
• servizi sociali e welfare
di facile lettura e consultazione, con approfondimenti, glossari e brevi
note metodologiche presenti in ogni pagina che consentono una migliore
fruibilità del patrimonio informativo anche ad un pubblico di non addetti
ai lavori.
L’obiettivo è dare continuità allo sviluppo ed alla crescita dei servizi sociosanitari del territorio.
Il nostro lavoro ha puntato molto sulla progettazione partecipata e la
messa in rete dei servizi al fine di superare un approccio assistenzialista
per favorire una visione globale dei bisogni dell’utente visto come persona.
Tutto ciò in un ottica d’integrazione socio-sanitaria coinvolgendo operatori,
tecnici, ed amministratori di enti ed istituzioni pubbliche e del privato
sociale, rendendoli flessibili ed adeguati ai bisogni della popolazione.
Il nostro auspicio è che i percorsi ed i metodi sperimentati con il nostro
Piano di Zona in questi anni abbiano delineato un nuovo modo di Pensare
Welfare.
Il Sindaco del Comune di Carpineto Romano
Comune Capofila del Distretto socio-sanitario RM G 6
Quirino Briganti
3
Distretto in cifre 2012
PRESENTAZIONI
Distretto in cifre 2012
4
PRESENTAZIONI
Il Distretto in Cifre 2012, offre una lettura del distretto RmG6 secondo
criteri uniformi ed è uno strumento di diffusione di dati comodo e di facile
consultazione, nell’intento di offrire, a qualsiasi lettore, una sintesi delle
informazioni e una lettura organica dei servizi sociali integrati con i servizi
sanitari che vengono offerti nel nostro distretto sanitario.
Il presente rapporto vuole rivolgersi non solo a coloro che partecipano
attivamente alla costruzione di un welfare distrettuale, lavorando nei
servizi pubblici o nelle diverse realtà del terzo settore, ma anche a quelle
realtà private, alle imprese e ai singoli cittadini desiderosi di approfondire
la propria conoscenza per investire, su basi più sicure, nel benessere della
propria comunità: penso alle molteplici realtà di volontariato locale.
Il Valore di questo lavoro è quello di far emergere le affinità e le specificità
dei diversi territori dei comuni afferenti al distretto RmG6, attraverso
una mirata sintesi di tutti i dati raccolti ed elaborati sapientemente per
ricavarne elementi utili per la programmazione delle attività future.
Sarà interessante poi incrociare i dati raccolti in questo lavoro con i dati
del Censimento nazionale 2011 del nostro territorio.
Complimenti All’Osservatorio Distrettuale per il lavoro svolto
L’Assessore per le Politiche Sociali
del Comune di Carpineto Romano
Annalisa Mancini
5
Distretto in cifre 2012
Questo lavoro vuole fare una fotografia del Distretto Socio-Sanitario RM
G6 in un opuscolo di facile consultazione anche per un pubblico di non
addetti ai lavori.
L’opuscolo, consta di tre sezioni tematiche attraverso le quali presenta,
in maniera sintetica, i principali dati ed indicatori, insieme a brevi note
informative e glossari, per tracciare il profilo demografico, sociale e
sanitario del Distretto e dei suoi abitanti.
Il nostro Distretto Socio-Sanitario comprende i Comuni di Artena,
Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico,
Segni e Valmontone che, il 5 luglio 2002, hanno sottoscritto il primo Accordo
di Programma, con Gorga quale Comune capofila, per la programmazione
e la gestione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali
attraverso il Piano di Zona secondo la L. n. 328 dell’8 novembre 2000.
Il rinnovo dell’Accordo di Programma è avvenuto il 28 luglio 2008 con la
designazione, da parte del Comitato Istituzionale, di Carpineto Romano
quale nuovo Comune capofila.
Il Comitato Istituzionale è costituito dai Sindaci dei Comuni facenti parte
del Distretto G6 o loro delegati; dal Direttore Generale della Azienda
ASL RM G o suo delegato; dal Presidente della XVIII Comunità Montana
“Monti Lepini” o suo delegato; dall’Assessore alle Politiche Sociali e per
la Famiglia della Provincia di Roma o suo delegato ed è convocato dal
Sindaco del Comune capofila o suo delegato. Il Comitato Istituzionale
determina, nell’ambito delle linee programmatiche della Regione Lazio,
gli obiettivi strategici della programmazione socio-sanitaria del Distretto
definendone le strategie; verifica e valuta i risultati prodotti dalla rete
dei servizi, rispetto alla domanda individuata ed agli obiettivi prefissati e
garantisce l’ottimale funzionamento della struttura distrettuale.
Il Comune capofila svolge, secondo la normativa nazionale e regionale,
la funzione di coordinamento dei Comuni afferenti al Distretto socio –
sanitario e risponde alla collegialità dei sindaci nell’esercizio del proprio
ruolo.
Questi soggetti definiscono un programma di utilizzazione delle risorse,
nel quale vengono quantificati i fondi regionali e quelli statali finalizzati
all’organizzazione ed alla gestione associata dei servizi e degli interventi
attivati a livello distrettuale. In relazione ed in coerenza con tale scelta
i Comuni del Distretto hanno proposto un Piano di Zona distrettuale
per quanto concerne le risorse destinate ai servizi attivati a livello
distrettuale.
Le strutture operativo-gestionali per l’attuazione del Piano di Zona sono:
l’Ufficio di Piano ed il Comitato Tecnico. Il primo ha il compito di favorire
e sviluppare sul piano operativo- strategico l’attuazione del Piano di zona
sulla base delle direttive del Comitato Istituzionale ed è composto dal suo
Coordinatore, da Tre Tecnici scelti dagli Enti sottoscrittori dell’Accordo di
Programma con competenze di tipo amministrativo; contabile e sociale ed
un tecnico del Distretto Sanitario ASL RM G6.
Il Responsabile dell’Ufficio di Piano coordina altresì il Comitato
Tecnico che, al fine di assicurare una programmazione condivisa ed una
regolamentazione omogenea del sistema integrato dei Servizi Sociali
e Sociosanitari, fornisce tutti quegli gli elementi tecnici necessari alla
individuazione degli obiettivi, alla predisposizione dei progetti, alla loro
realizzazione ed alle successive fasi di monitoraggio e valutazione.
Il Comitato Tecnico è composto dal Coordinatore dell’Ufficio di Piano o suo
delegato; da un rappresentante del Servizio Sociale comunale per ogni
Comune afferente il Distretto; un rappresentante ASL con competenze
specifiche per ogni materia oggetto di riunione ed un referente tecnico
della Provincia di Roma.
Con funzione di supporto all’attività del Comitato Tecnico inerente la
progettazione, l’attuazione e la valutazione delle attività nelle varie aree,
vengono poi individuati dei gruppi di lavoro denominati Tavoli tematici.
suddivisi in base alle seguenti aree di intervento: famiglia e minori;
anziani; disabili; esclusione sociale; immigrazione; politiche giovanili;
disagio psichico; tossicodipendenze.
PAESI DI
MONTAGNA
COMUNI
PAESI DI
PIANURA
Distretto in cifre 2012
6
DENSITA’
Gorga
30
Carpineto Romano
56
Montelanico
62
Segni
154
DISTRETTO RMG6
215
Artena
259
Valmontone
378
Labico
507
Colleferro
806
Territorio:
Il territorio corrispondente ai nove comuni
del Distretto, è costituito da una zona prevalentemente montuosa, caratterizzata
da elementi d’interesse storico, artistico,
archeologico e culturale che la rendono
interessante dal punto di vista turistico e
da una zona prevalentemente di pianura, caratterizzata da insediamenti legati
all’industria pesante, dalla piccola e media impresa.
Popolazione residente:
è costituita dalle persone residenti nel
Distretto, anche se alla data considerata
sono assenti perché temporaneamente
presenti in altro comune o all’estero.
popolazione
I NUMERI DEL DISTRETTO
Principali dati territoriali e demografici
Superficie (Kmq)
356, 26
Altimetria minima (m)
1938
Altimetria massima (m)
8181
Altimetria media (m)
3945
Il comune più esteso: Carpineto Romano (Kmq)
84,48
Il comune meno esteso: Labico (Kmq)
11,79
Comuni
9
Comunità Montana
1
1
ASL
Popolazione residente (al 31/12/2010)
Stranieri residenti
Variazione % della Popolazione 1991-2010
Comune con crescita demografica maggiore:
Labico (var.% 1991-2010)
Famiglie
76.716
6366
+17,86
+ 58,41%.
32.049
41
Età media (anni)
DENSITà DI POPOLAZIONE RESIDENTE
31 dicembre 2010, abitanti per chilometro quadrato
da 11,79 a 29,38
da 26,38 a 34,99
da 34,99 a 54,35
da 54,35 a 84,48
Saldo naturale: differenza tra il numero dei nati (nel Distretto o fuori) da persone residenti
nel Distretto e il numero dei morti (nel Distretto o fuori) residenti nel Distretto.
Saldo Migratorio: differenza tra il numero degli iscritti e il numero dei cancellati dai registri
anagrafici per trasferimenti di residenza da/per altro comune, trasferimenti da/per l’estero,
altri motivi (operazioni di rettifica anagrafica).
Serie Storica: si definisce come un insieme di variabili casuali ordinate rispetto al tempo.
Variazione Percentuale della Popolazione: Indica di quanto varia percentualmente la popolazione residente nel corso di un periodo (es. un anno solare).
POPOLAZIONE RESIDENTE
E MOVIMENTO ANAGRAFICO PER COMUNE
Popolazione residente al 1° gennaio 2010 ed al 31 dicembre 2010 e saldi nell’anno 2010
Comparazione Comuni del Distretto RM G6.
Popolazione al
1° Gennaio
2010
Saldo
Naturale
Saldo
Migratorio
e per altri
motivi
Popolazione al
31 Dicembre
2010
13.763
50
146
14073
CARPINETO ROMANO
4.748
-22
-12
4714
COLLEFERRO
22.170
-60
32
22142
GAVIGNANO
1987
ARTENA
1.999
-3
-9
GORGA
785
-3
-4
799
LABICO
5.834
39
109
5982
MONTELANICO
2.103
-2
55
2156
SEGNI
9.392
0
47
9394
VALMONTONE
15.130
58
281
15469
Distretto RM G6
75.924
57
645
76.716
7
Distretto in cifre 2012
popolazione
Nati vivi: è definito come il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri
o manifesti altro segno di vita. Viene riportato il numero di nati da residenti nel comune
indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia, nello stesso o in altro comune, o all’estero); sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti. I nati fanno riferimento alla data di registrazione dell’atto in anagrafe e non alla data di nascita effettiva.
Distretto in cifre 2012
8
popolazione
Nati vivi Distretto RM G6 - Anno 2010
Comuni
Nati - Maschi
Nati - Femmine
Nati - Totale
Artena
89
68
157
Carpineto Romano
20
17
37
Colleferro
92
96
188
Gavignano
9
11
20
Gorga
4
1
5
Labico
46
33
79
Montelanico
7
11
18
Segni
39
39
78
Valmontone
94
84
178
DISTRETTO RM G6
400
360
760
Nati vivi Distretto RM G6 – Serie Storica anni 1992-2010
Piramide delle età (o della popolazione): è una rappresentazione grafica usata nella statistica
demografica per descrivere la distribuzione per età di una popolazione.
Le piramidi demografiche presentano graficamente la struttura della popolazione per quanto
riguarda l’età e il sesso (da cui anche il termine “piramidi delle età). La loro forma dipende
dall’andamento demografico. Esse permettono di ottenere informazioni non solo su
nascite, decessi, iscrizioni e cancellazioni
ma anche di fare dei pronostici sulla futura
struttura dell’età della popolazione.
La struttura piramidale dei paesi di pianura
hanno una base più ampia di quelli dei paesi
di montagna, presumibilmente per effetto di
una maggiore popolazione straniera di seconda generazione. Mentre le caratteristiche dei paesi di montagna sono il rigonfiamento sempre più verso la parte alta (verso
la popolazione anziana) e un restringimento
della base (popolazione giovane), tendente
ad un rovesciamento della piramide.
9
Distretto in cifre 2012
popolazione
Indice di vecchiaia: rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione fino a 14
anni di età, per 100
Indice di dipendenza giovanile: rapporto tra la popolazione fino a 14 anni di età e la popolazione in età attiva (tra 15 e 64 anni), per 100.
Indice di dipendenza strutturale: rapporto tra la popolazione fino a 14 anni di età con la
popolazione di 65 anni e la popolazione in età attiva (tra 15 e 64 anni), per 100
Indice di struttura della popolazione attiva: rapporto tra la popolazione di 40 e 64 anni e la
popolazione di 15 e 34 anni, per 100.
Indice di ricambio della popolazione attiva: rapporto tra le fasce estreme in uscita (tra 60 e
64 anni) ed in entrata (15 e 34 anni) della popolazione demograficamente attiva.
Distretto in cifre 2012
10
popolazione
INDICE DI VECCHIAIA
Anni 2005-2010, valori assoluti
INDICE DI DIPENDENZA
GIOVANILE
Anni 2005-2010, valori assoluti
Indici di Dipendenza
strutturale attiva
Anni 2005-2010, valori assoluti
indice di ricambio della
popolazione attiva
Anni 2005 – 2010, valori percentuali.
Indice di struttura
della popolazione
Anni 2006-2010, valori percentuali
Famiglia: insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. La famiglia può essere costituita anche da una sola persona.
Divorzi: è l’unico istituto giuridico capace di far cessare gli effetti giuridici del matrimonio
con effetti ex nunc, ossia solo a partire dal momento in cui viene pronunciata la sentenza
che accerta la cessazione della convivenza e dell’affectio maritalis (comunione materiale e
spirituale fra i coniugi) e l’impossibilità di ricostituire l’unione familiare.
Indicatore “divorzi sulla popolazione 15+”
popolazione
11
Distretto in cifre 2012
Ripartizione comunale, valori *1000 al 31 dicembre 2010.
Famiglie e Stato Civile
Valori assoluti al 31 dicembre 2010
N. FAMIGLIE
Numero
medio di
componenti
per famiglia
celibi/nubili
coniugati/e
divorziati/e
vedovi/e
5.395
2
5864
7136
169
904
CARPINETO R.
1.890
2.07
1842
2417
28
427
COLLEFERRO
10.603
2.04
8831
11252
322
1737
GAVIGNANO
COMUNI
ARTENA
1.003
2.05
808
1039
12
128
GORGA
320
2.05
332
392
9
66
LABICO
2.225
2.07
2603
3020
93
266
MONTELANICO
921
2.04
850
1090
40
176
3.759
2.05
3644
4831
116
803
VALMONTONE
5.933
2.07
6690
7681
144
954
TOTALE
32.049
2,06
31.464
38.858
933
5.461
SEGNI
Divorziati, Popolazione maggiore di 15 anni e Indicatore:
Divorzi/popolazione maggiore di 15 anni
Ripartizione comunale, valori al 31 dicembre 2010
COMUNI
Divorziati/e
Popolazione 15 +
Divorzi/Pop. 15+
(n.)
(n.)
(*1000)
ARTENA
127
13485
9
CARPINETO R.
25
5177
5
COLLEFERRO
271
22958
12
GAVIGNANO
12
2021
6
GORGA
7
877
8
LABICO
76
5407
14
MONTELANICO
35
2151
16
SEGNI
88
9774
9
VALMONTONE
128
14866
9
TOTALE
769
76716
10
Incidenza stranieri: 6% della popolazione del Distretto G6
Provenienza: la maggior parte degli stranieri (66%) provengono da altri Stati dell’Unione
Europea. Il resto si suddivide tra altri Stati Europei (11%), Africa (15%), America (6%) e Asia
(2%), nulla risulta la provenienza dai Paesi dell’Oceania e Apolide.
stati unione europea
Distretto in cifre 2012
12
SERIE STORICA - Popolazione straniera per Comune di residenza
Anni 2000-2010
SERIE STORICA - Popolazione straniera residente
Anni 1999-2010
Incidenza percentuale dei minori
sul totale dei residenti stranieri al 31/12/2010
COMUNI
ARTENA
CARPINETO R.
COLLEFERRO
GAVIGNANO
GORGA
LABICO
MONTELANICO
SEGNI
VALMONTONE
TOTALE
TOTALE
MINORI
STRANIERI
REDISENTI
AL
31.12.2010
208
27
340
41
32
129
45
107
388
1317
INCIDENZA
TOTALE PERCENTUALE
RESIDENTI MINORI SUL
STRANIERI TOTALE DEI
AL
RESIDENTI
31.12.2010 STRANIERI AL
31.12.2010
1072
19%
216
13%
1727
20%
97
42%
68
47%
572
23%
185
24%
573
19%
1856
21%
6366
21%
COMUNI
ARTENA
CARPINETO R.
COLLEFERRO
GAVIGNANO
GORGA
LABICO
MONTELANICO
SEGNI
VALMONTONE
TOTALE
STRANIERI POPOLAZIONE
RESIDENTI AL RESIDENTE AL
31.12.2010
31.12.2010
1072
216
1727
97
68
572
185
573
1856
6366
14073
4714
22142
1987
799
5982
2156
9394
15469
76716
STRANIERI
RESIDENTI
PER 100
ABITANTI AL
31.12.2010
8%
5%
8%
5%
9%
10%
9%
6%
12%
8%
MEDICO DI MEDICINA GENERALE: Il medico di famiglia, altresì conosciuto come medico di
medicina generale o curante, è, in Italia, l’ufficiale sanitario di primo livello.
Con l’iscrizione al SSN, il cittadino può scegliere il proprio medico curante. Questa è una figura professionale che garantisce cure generiche, visita i pazienti (dai 14 anni in su) presso il
proprio studio o, se impossibilitati, presso il loro domicilio, prescrive farmaci, analisi e visite,
rilascia certificati e propone il ricovero.
Per scegliere il proprio medico curante, occorre recarsi all’Ufficio Scelta e Revoca della propria
ASL e scegliere una delle possibilità tra la lista dei medici disponibili nel proprio territorio.
PEDIATRA DI LIBERA SCELTA: Oltre al medico di base, con l’iscrizione al SSN, il cittadino può
scegliere anche il pediatra. Il pediatra garantisce visite mediche in ambulatorio o a domicilio,
prescrive farmaci, analisi e visite, rilascia certificati e propone il ricovero per i bambini da 0 a
14 anni.
DEGENZA MEDIA: rapporto tra il numero delle giornate di degenza e il numero delle degenze
STRUTTURE DI RICOVERO, RICOVERI,
GIORNATE DI DEGENZA E DEGENZA MEDIA,
POSTI LETTO E PERSONALE NEL DISTRETTO SANITARIO RM G
Anno 2008
Posti Letto*
Distretto
RM G1
RM G2
RM G3
RM G4
RM G5
RM G6
Strutture di Ricovero
OSPEDALE SS. GONFALONE
MONTEROTONDO (RM) OSPEDALE SS. SALVATORE
PALOMBARA SABINA (RM) OSPEDALE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
TIVOLI (RM) OSPEDALE A. ANGELUCCI
SUBIACO (RM) OSPEDALE CIVILE CONIUGI BERNARDINI
PALESTRINA (RM) OSPEDALE L.PARODI DELFINO
COLLEFERRO (RM) Totale Distretto RMG
Personale
Previsti ad Effettivamente
inizio anno
utilizzati
Medici
Ricoveri
Giornate
Infermieri Ricoveri* di Degenza
degenza media
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
v.a.
v.a. valore
56
9%
62
10%
72
16%
109
11% 2.378 18.062 7,6
26
4%
23
4%
30
6%
57
6%
214
35%
213
36%
150
32%
319
32% 8.419 65.803 7,8
75
12%
75
13%
36
8%
117
12% 2.978 23.296 7,8
77
13%
80
13%
61
13%
142
14% 3.426 20.855 6,1
163
27%
142
24%
114
25%
239
24% 7.161 41.533 5,8
411 4.456 10,8
611 100% 595 100% 463 100% 983 100% 24.773 174.005
* I posti letto non comprendono quelli di Day Hospital
MEDICI DI MEDICINA GENERALE
E PEDIATRI DEL DISTRETTO ROMA G6
Anno 2008-2010, valori assoluti e tassi per 10.000 abitanti
MEDICI DI MEDICINA GENERALE
TASSO MEDICI GENERICI
PEDIATRI DI BASE
TASSO PEDIATRI DI BASE*
ANNO 2008
59
7,9
9
8,5
*per 10.000 bambini di 0-14 anni
ANNO 2010
58
7,6
10
9
7
13
Distretto in cifre 2012
salute e sanità
CONSULTORIO FAMILIARE: è una Struttura Operativa Semplice dell’ASL che si occupa di
prevenzione e tutela psico-fisica della donna, della coppia, del bambino e della famiglia.
Interruzione volontaria di gravidanza (IVG): dopo l’introduzione della legge 194/78,
che ha regolamentato l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, si è verificata una netta
riduzione del fenomeno. Il picco è stato registrato negli anni 1982 e 1983, con un numero di
interventi superiore a 230 mila ogni anno e un tasso di abortività pari a 16,4 per 1.000 donne
residenti di età 15- 49 anni. Da quel momento il tasso di abortività si è progressivamente
ridotto, fino ad arrivare a livelli stabili intorno a 9 per 1.000
Distretto in cifre 2012
14
salute e sanità
N° ragazzi accolti dal Servizio “Spazio Giovani”
per tipo di problematiche, Consultori Colleferro e Valmontone
Valori assoluti e percentuali. 2010.
Consultorio Colleferro
TIPOLOGIA DI PROBLEMATICHE
Consultorio Valmontone
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE
20
11%
8
25%
PROBLEMATICHE
GINECOLOGICHE E OSTETRICHE
156
89%
24
75%
176
100%
32
100%
TOTALE
Utenza dei Consultori Familiari di Colleferro e Valmontone,
totale e straniera – Anno 2010.
Consultorio
di cui stranieri
v.a.
v.p.
Utenza totale
Colleferro
1.656
266
57%
Valmontone
1238
210
45%
Totale
2.894
466
100%
Attività di prevenzione nei Consultori di
Colleferro e Valmontone - Anno 2010.
Attività
Consultorio
Colleferro
Consultorio
Valmontone
Totale
Partecipanti corsi nascita
221
135
356
Incontri post-parto e primo anni di vita
93
41
134
Partecipanti corsi menopausa
20
/
20
Interventi di educazione
alla salute nelle scuole superiori
10
/
10
Totale interventi
427
178
654
CERTIFICAZIONI IVG nei Consultori di
Colleferro, Valmontone - Anno 2010.
CONSULTORIO
Donne italiane
Donne
straniere
Minori
Totale
COLLEFERRO
VALMONTONE
TOTALE
36
32
68
43
19
62
4
0
4
83
51
134
S.T.S.M.R.E.E.: è una Struttura Operativa Semplice dell’ASL per la tutela della salute mentale e della riabilitazione dell’età evolutiva.
G.O.I.: Gruppo operativo integrato per la prevenzione ed il trattamento di situazioni di abuso
e maltrattamento fisico, psicologico e sessuale sui minori che opera nel territorio del Distretto Socio-Sanitario RM G6.
ATTIVITà GOI - Anno 2010, valori assoluti
Provenienza della
segnalazione
v.a.
esito
Scuole
21
Osserv. Servizio sanitario
Ospedali
5
Osserv. Servizio sanitario
Magistratura
19
In valutazione
Totale Distretto
45
Tipologia di intervento S.T.S.M.R.E.E.
Anni 2009-2010. Valori assoluti e percentuali.
2009
Tipologia d’intervento
2010
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
Servizio Sociale
426
33%
447
31%
Neuropsichiatria infantile
480
38%
610
43%
Psicologia clinica
230
18%
220
15%
Riabilitazione neurolinguistica
113
9%
127
9%
Riabilitazione neuromotoria
23
2%
25
2%
1.272
100%
1429
100%
Totale
Utenti S.T.S.M.R.E.E. divisi per classi d’età.
Anni 2009-2010. Valori assoluti e percentuali.
CLASSI D’ETA’
2009
2010
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
da 0 a 3 anni
44
7%
224
24%
da 4 a 10 anni
300
47%
403
43%
da 11 a 17 anni
267
42%
286
30%
Maggiorenni
27
4%
28
3%
TOTALE
638
100%
941
100%
15
Distretto in cifre 2012
salute e sanità
CAD: è un Centro di Assistenza Domiciliare dell’ASL rivolto alle persone permanentemente
o temporaneamente non autosufficienti.
DISABILI GRAVI L. 104/92: è la Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate.
Distretto in cifre 2012
16
salute e sanità
ATTIVITA’ CAD - ASL RM G6
SERVIZIO CAD: Utenti seguiti per Comune di residenza
ANNO 2009
Anno 2010
N° Utenti C.A.D. per tipo di intervento.
Anni 2009-2010
v.a.
andamento
2009
v.a.
andamento 2010
Visite specialistiche
1.295

1282

Interventi infermieristici
12.699

16444

Interventi di FKT
3.472

3691

N° utenti/per tipo di intervento
N° Utenti C.A.D. istituzionalizzati
Anno 2010
N° utenti Istituzionalizzati
v.a.
andamento
N° utenti con età superiore a 65 aa. in case di riposo
35

N° valutazioni per ricovero in R.S.A./LDG/HOSPICE
77

Disabili Legge 104/1992, art. 3 comma 3, per classi d’età
Anno 2010.
Disabili gravi ai sensi della
L.104/92 art.3 comma 3
HANDICAP GRAVE - rientra tra i
requisiti previsti dall’art. 3 comma 3;
Minori
Adulti
Ultra
65enni
TOTALE
48
236
354
638
SER.T. (Servizio per le tossicodipendenze): è un centro che coordina gli interventi relativi
all’intero percorso inerente i problemi legati alla tossicodipendenza che va dalla prevenzione
fino al reinserimento del tossicodipendente nella società, passando per la cura e la riabilitazione dello stesso.
Caratteristiche della popolazione tossicodipendente
Anno 2010
SESSO
M 90%
ETA’ MEDIA
OCCUPAZIONE
F 10%
36 ANNI
Stabile 48%
Saltuaria 2%
Disoccupati 50%
17
Distretto in cifre 2012
salute e sanità
Utenti Ser.T. per provenienza – anno 2010.
Provenienza
Utenti Sert.T.
v.a.
v.p.
Distretto RM G6
108
66%
Fuori Distretto RM G6
30
18%
In trasferimento temporaneo
25
15%
Totale utenti
163
100%
Utenti Ser.T. per tipologia di trattamento – anno 2010.
v.a.
Utenti Sert.T.
v.p.
Trattamento farmacologico integrato
136
49%
Utenti in comunità terapeutiche
15
5%
Ex detenuti
3
1%
118
43%
5
2%
277
100%
Tipologia di trattamento
Artt. 121 e 75 del DPR 309/90
Alcolisti
Totale utenti
D.S.M. (DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE): l’Unità Operativa Complessa del Dipartimento di Salute Mentale interessa i Distretti RMG5 e RMG6. Nel Distretto RM G6 sono presenti le
seguenti strutture: - Centro di Salute Mentale di Colleferro e Centro Diurno di Colleferro.
Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO): è un procedimento amministrativo legittimato dall’art. 32 della Costituzione, disciplinato dalle Leggi 180/78 e 833/78, che permette di
operare un ricovero per l’effettuazione di terapie di medicina generale o psichiatrica, contro
la volontà del paziente, ma nel suo interesse.
Distretto in cifre 2012
18
salute e sanità
PARTICOLARI CLASSI D’ETà MEDIA NUOVI UTENTI ANNO 2010
Fasce d’età
CENTRO SALUTE MENTALE
CENTRO DIURNO
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
< 24
83
7%
0
0%
25 - 34
162
14%
1
9%
35 - 44
328
28%
3
27%
45 - 54
271
23%
5
45%
55 – 64
258
22%
1
9%
> 65
305
26%
1
9%
Totale
1.191
100%
11
100%
Utenti CSM: 61,25% donne – 38,75% uomini
Utenti Centro Diurno: 36,36% donne – 63,63% uomini
PARTICOLARI CLASSI D’ETà UTENTI PREVALENTI 2010
Fasce d’età
CENTRO SALUTE MENTALE
CENTRO DIURNO
v.a.
v.p.
v.a.
v.p.
< 24
120
7%
0
0
25 - 34
273
16%
4
10%
35 - 44
547
31%
11
28%
45 - 54
486
28%
17
43%
55 – 64
414
24%
7
18%
> 65
467
27%
1
3%
Totale
1.746
100%
40
100%
Utenti CSM: 60,79% donne – 39,21% uomini
Utenti Centro Diurno: 34,14% donne – 65,85% uomini
Centro di Salute Mentale: eroga prestazioni psichiatriche, psicologiche, infermieristiche e sociali ad utenti che abbiano problemi inerenti la salute mentale. L’accesso al servizio
può essere diretto, le prestazioni sono soggette al pagamento del ticket, se dovuto.
Centro Diurno: è finalizzato alla riabilitazione e all’integrazione sociosanitaria di utenti
con problematiche di salute mentale. L’accesso al servizio è diretto.
Utenti istituzionalizzati: sono gli utenti che sono stati inseriti in strutture residenziali.
Tasso ricovero Colleferro 2010:
0,1% il più basso registrato nella Regione Lazio.
salute e sanità
Prestazioni erogate CSM
17.203
Prestazioni erogate Centro Diurno
5.900
Visite psichiatriche
circa 5.000
Prestazioni a domicilio
circa 3.000
Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO)
15
Distretto in cifre 2012
ATTIVITA’ STRUTTURE DSM
NEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RMG6
ANNO 2010
UTENTI ISTITUZIONALIZZATI E SUICIDI
Utenti
v.a.
Inseriti presso comunità terapeutiche accreditate
19
Internati presso Ospedale psichiatrico giudiziario
2
Suicidi
1
GIORNI DI RICOVERO 2010*
Distretti
Clinica
Comunità
n. pazienti
giorni
n. pazienti
gg SRSR
n. pazienti
gg SRTR
RMG5
24
933
5
911
14
4.225
RMG6
17
974
12
3.767
7
1.745
Totali
41
1.907
17
4.678
21
5.970
*dati al 16/12/2010
19
TERZO SETTORE: è quel complesso di istituzioni che, all’interno del sistema economico, si
collocano tra lo stato ed il mercato ma non sono riconducibili ne all’uno ne all’altro; sono cioè
soggetti organizzativi di natura provata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva.
SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI: sistema di interventi e
servizi che ha l’obiettivo di programmare e realizzare servizi socio-sanitari efficaci, efficienti,
equi e di qualità attraverso una visione globale e unitaria dei bisogni del cittadino-utente.
PIANO DI ZONA: i Piani Sociali di Zona (PdZ) sono lo strumento fondamentale per definire
e costruire il sistema integrato di interventi e servizi sociali così come delineato dalla legge n. 328/2000. E’ un documento programmatico con il quale i Comuni associati, d’intesa
con l’Azienda ASL, definiscono le politiche sociali e socio-sanitarie rivolte alla popolazione
dell’Ambito Territoriale coincidente con il Distretto Saniario. E’ coerente con il piano regionale degli interventi e servizi sociali e si raccorda con la programmazione sanitaria, in particolare di livello distrettuale.
Distretto in cifre 2012
20
servizi sociali e welfare
SOGGETTI DEL TERZO SETTORE
PRESENTI ED OPERANTI NEL DISTRETTO
Valori al 31.12.2010
valori
valori
assoluti
percentuali
COOPERATIVE SOCIALI
20
49%
ASSOCIAZIONISMO SOCIALE
12
29%
Terzo Settore
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
9
22%
TOTALE DISTRETTO
41
100%
SERVIZI E STRUTTURE PRESENTI ED OPERANTI NEL
DISTRETTO PER MACROAREA DI INTERVENTO
Valori al 31.12.2010
valori
assoluti
valori
percentuali
ANZIANI
22
32%
DISABILI
10
15%
RESPONSABILITA’ FAMILIARI E MINORI
19
28%
IMMIGRAZIONE
7
10%
CONTRASTO ALLA POVERTA’ E DIPENDENZE
10
15%
TOTALE DISTRETTO
68
100%
SERVIZI E STRUTTURE
RISORSE UMANE DEL SISTEMA INTEGRATO
DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI - SOCIALE
Qualifica professionale
Amministrativo
numero
perc.
11
9%
Assistente sociale
8
7%
Assistente domiciliare
69
58%
Assistente di base
18
15%
Educatori professionali
3
3%
Sociologo
2
2%
Statistico
1
1%
Psicologo
5
4%
Mediatore culturale
Totale Distretto
2
2%
119
100%
Prestazioni sociali agevolate: sono tutti i sussidi economici ed i servizi sociali di assistenza
che vengono forniti ai cittadini, attraverso un criterio di priorità che valuta la condizione
economica e la condizione sociale. Le prestazioni sociali agevolate sono in gran parte gestite
direttamente o indirettamente dai Comuni.
Servizi ludico-ricreativi: sono servizi che prevedono lo svolgimento di attività centrate sul
gioco, inteso come attività libera, regolata, impegnativa, autogratificante, di immaginazione
fantastica, di arricchimento continuo, fine a se stessa, che operano per realizzare una migliore qualità della vita infantile. Sono servizi rivolti alla popolazione minorile (0-17 anni).
Sportello Aiuto alla Famiglia: Servizio finanziato dal Piano di Zona del Distretto. E’ un servizio che prevede attività di assistenza educativo-domiciliare rivolto a minori a rischio di disagio sociale, a minori diversamente abili ed alle loro famiglie.
Polo Affidi: Servizio sovra distrettuale della Provincia di Roma che si occupa di attività che
promuovono l’affidamento familiare, formando e sostenendo le famiglie affidatarie e strumento di lavoro per gli Operatori dei servizi territoriali.
Utenti dei Servizi Sociali comunali - Area Famiglia e Minori
Valori al 31.12.2010
Minori
affidati
al Servizio
Sociale
Comunale
Minori
seguiti dal
Servizio
Assistenza
EducativoDomiciliare
(Sportello
Aiuto alla
famiglia)
Minori
in
AEC
ARTENA
5
5
12
CARPINETO R.
0
1
COLLEFERRO
2
4
GAVIGNANO
0
GORGA
LABICO
COMUNI
Numero
Minori in
di famiglie
N. famiglie
carico al
Famiglie
in carico
multi
Servizio
in carico
al Servizio
Utenti di
problematiche
Sociale
al Servizio
Sociale
servizi ludico
(in cui più
Comunale
Sociale
Comunale
ricreativi
soggetti sono
oggetto di
Comunale
oggetto di
seguiti dai
prestazioni
(n. totale)
prestazioni
Servizi)
agevolate
sociali
agevolate
100
90
40
5
80
0
0
0
120
0
9
0
4
0
12
5
0
4
3
4
36
3
0
0
0
2
9
3
0
2
0
6
0
1
5
12
3
38
11
40
MONTELANICO
1
1
SEGNI
0
4
0
3
0
17
3
17
5
15
0
8
1
25
VALMONTONE
5
10
DISTRETTO RMG6
22
34
0
0
119
180
75
350
25
256
248
313
100
517
ATTIVITÀ POLO AFFIDI
Anno 2010
TIPO DI INTERVENTO
N° INTERVENTI
Formazione famiglie
27
Colloqui informativi
13
Abbinamento minore-famiglia
4
Valutazione coppie
5
21
Distretto in cifre 2012
servizi sociali e welfare
Case di riposo: è un alloggio ammobiliato multi-residenza destinato agli anziani almeno
parzialmente autosufficienti. In genere, nella casa di riposo ogni persona o coppia ha una
stanza o la condivide con un’altra persona. Ulteriori servizi vengono forniti entro l’edificio
prevedendo strutture per i pasti, la raccolta, la ricreazione, e una qualche forma di assistenza sanitaria.
RSA: le residenze sanitarie assistenziali, che vengono identificate con l’acronimo RSA, sono
strutture non ospedaliere, ma comunque a impronta sanitaria, che ospitano per un periodo
variabile da poche settimane a qualche anno persone non autosufficienti, che non possono
essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di
una articolata assistenza sanitaria. Tipicamente, in una RSA vengono garantite: l’assistenza medica e infermieristica, l’assistenza riabilitativa, l’aiuto per lo svolgimento delle attività
quotidiane, l’attività di animazione e socializzazione, le prestazioni alberghiere, di ristorante,
di lavanderia, di pulizia.
22
servizi sociali e welfare
Distretto in cifre 2012
Servizio ADI: Servizio finanziato dal Piano di Zona del Distretto. E’ un servizio che prevede
attività di assistenza svolte al domicilio dell’utente anziano, diversamente abile o affetto da
malattia cronica che si trova in condizioni di non autosufficienza temporanea, parziale o totale e alla sua famiglia.
Utenti dei Servizi Sociali comunali – Area Anziani
Valori al 31.12.2010
Anziani
ricoverati
in case di
riposo e
RSA
Utenti ADI
Anziani
Artena
7
50
0
120
177
Carpineto R.
2
21
4
0
27
Colleferro
22
50
30
50
152
Gavignano
0
8
0
0
8
Gorga
1
14
0
0
15
Labico
4
13
3
25
45
Montelanico
1
17
4
3
25
Segni
8
35
13
7
63
COMUNI
Oggetto di
In lista di prestazioni
attesa ADI
sociali
agevolate
TOTALE
Valmontone
1
35
0
0
36
Distretto
46
243
68
205
562
Anziani istituzionalizzati/popolazione anziana
ultrasessantacinquenne (per 1.000)
Utenti ADI/popolazione anziana ultrasessantacinquenne
(valori %)
AEC: Servizio di assistenza che ha l’obiettivo di garantire l’assistenza per l’autonomia e la
comunicazione del portatore di handicap grave per il raggiungimento di una piena integrazione nel contesto scolastico ed ambiti integrativi extrascolastici. In particolare il servizio è
finalizzato a garantire appoggio e mediazione per i bisogni materiali (autonomia personale,
spostamento, attivazione funzioni prassiche, comunicazione) e a stimolare il raggiungimento
e mantenimento di autonomia personale.
Servizio Integrato Disabili Gravi - L. n. 162/98: La Legge 21 maggio 1998, n. 162,
contiene modifiche alla L. n. 104 del 5 febbraio 1992, concernenti misure di sostegno in
favore di persone con handicap grave. Il relativo Servizio è finanziato dal Piano di Zona del
Distretto e prevede attività di assistenza domiciliare rivolta ai disabili gravi (art. 3 comma 3
L. 104/98) e alle loro famiglie. L’assistenza è erogata in forma diretta (gestita da cooperativa
sociale) e in forma indiretta mediante i piani personalizzati. Il Distretto redige annualmente
la graduatoria dell’utenza.
CENTRI DIURNI: I Centri diurni, si configurano quali spazi appositamente strutturati e pertanto idonei a favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale di persone temporaneamente o permanentemente disabili, fornendo valide occasioni per sviluppare e/o migliorare
le capacità relazionali e i legami che l’individuo instaura con la comunità.
Tali strutture, hanno pertanto lo scopo di svolgere una funzione socio-educativa sul singolo
individuo, mirata a recuperare le capacità fisiche ed intellettuali residue per migliorarne il
livello interrelazionale e d’inserimento sociale.
Servizi sociali comunali - Area Disabili
Valori al 31.12.2010
Utenti
Inseriti
servizio
in centri
disabili gravi
residenziali
L.162/98
COMUNI
Inseriti in
centri semi
residenziali
ARTENA
12
0
3
CARPINETO ROMANO
1
2
1
1
COLLEFERRO
11
3
4
22
Disabili in
AEC
11
GAVIGNANO
6
7
1
2
GORGA
7
0
0
4
LABICO
5
0
5
13
MONTELANICO
1
0
0
0
SEGNI
2
2
9
3
VALMONTONE
1
0
11
12
TOTALE DISTRETTO
46
14
34
68
CENTRI CONVENZIONATI
Centro Diurno “Il Cerchio Magico”.
Si trova a Valmontone ed ospita n. 15
utenti residenti nei Comuni di Artena,
Valmontone e Labico.
Centro Diurno “Spazio Aperto”.
Si trova a Colleferro ed ospita n. 17
utenti residenti nei Comuni di Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano,
Gorga, Montelanico e Segni.
NUMERO UTENTI FREQUENTANTI
32
GIORNI SETTIMANALI DI FREQUENZA
Lunedì; Mercoledì; Venerdì.
ORARIO DI APERTURA
11,00 – 17,00
CENTRI DIURNI: Utenti per classi d’età.
CLASSI D’ETA’
< 15
15 - 20
21 - 30
31 - 40
> 40
TOTALE
N. UTENTI
0
3
19
8
2
32
23
Distretto in cifre 2012
servizi sociali e welfare
Borse lavoro e Inserimenti lavorativi: sono strumenti di intervento finalizzati a promuovere l’inserimento lavorativo dell’utente attraverso percorsi di integrazione sociale.
CSI: i Centri Servizi per l’Immigrazione (CSI) sono coordinati e gestiti dalla Provincia di Roma
con l’obiettivo di facilitare la persona immigrata nel processo di inclusione sociale e culturale.
Inserimenti Lavorativi quale alternativa agli interventi di assistenza economica: servizio finanziato dal Piano di Zona del Distretto, prevede l’inserimento lavorativo
di persone svantaggiate da un punto di vista socio economico evitando forme di assistenzialismo e promuovendo percorsi di politiche attive del lavoro. Gli inserimenti vengono predisposti e realizzati attraverso una stretta collaborazione tra Enti Locali e Centro per l’impiego
di Colleferro.
servizi sociali e welfare
Servizi sociali comunali
Area Disagio ed esclusione sociale – Dipendenza
Valori al 31.12.2010
Distretto in cifre 2012
24
COMUNI
Artena
Adulti che
hanno
usufruito di
borse
lavoro,
inserimenti
lavorativi
(Piano di Zona)
Adulti che
hanno
usufruito di
borse lavoro,
inserimenti
lavorativi
attivati dal
comune
Prestazioni
sociali
agevolate
Utenti di servizi
diversi per
disagio socioeconomico
dovute a
dipendenze
4
3
120
117
Carpineto R.
3
0
0
12
Colleferro
7
15
0
175
Gavignano
3
0
17
17
Gorga
1
1
4
0
Labico
2
8
25
20
Montelanico
2
7
3
3
Segni
4
7
28
28
Valmontone
6
7
595
498
Totale Distretto
32
48
792
878
Servizi sociali comunali - Area Immigrati
Valori al 31.12.2010
COMUNI
ARTENA
CARPINETO ROMANO
Immigrati che hanno
usufruito di interventi
da parte del Servizio
Sociale Comunale
30
Utenti inviati al
CSI
0
0
0
100
2
0
0
GORGA
1
0
LABICO
50
2
MONTELANICO
3
0
SEGNI
5
0
VALMONTONE
0
0
189
4
COLLEFERRO
GAVIGNANO
DISTRETTO RMG6
Progetto “Incontriamoci a Scuola”
25
Indicatori di Monitoraggio Progetto “Incontriamoci a Scuola” II annualità
Valori al 31.12.2011
Distretto in cifre 2012
Progetto “Incontriamoci a Scuola”: la finalità progettuale è l’integrazione socioculturale dei minori stranieri nell’infanzia e nell’adolescenza. Gli interventi attivati in ambito
scolastico sono: “integrazione linguistica” per alunni stranieri e non, con la finalità di motivare l’integrazione nel gruppo classe; “laboratori delle culture” con la presenza della figura
professionale del Mediatore Culturale, per favorire la reciproca conoscenza e promuovere il
dialogo tra le culture. Sono state attivate due annualità con il “Piano Provinciale delle azioni
e degli interventi per l’integrazione dei cittadini neo-comunitari” ed una con la DGR n. 513
dell’11/11/2010 (L.R. 14 luglio 2008, n. 10).
COMUNI
NUMERO
ISTITUTI
SCOLASTICI
COINVOLTI
TIPOLOGIA DI
ISTITUTO: S
(STATALE) - P
(PARITARIO)
CLASSI
COINVOLTE
TIPO CLASSE: E
(elementari)
e M (medie)
Artena
Carpineto R.
Colleferro
Gavignano
Gorga
Labico
Montelanico
Segni
Valmontone
Totale Distretto
1
1
2
/
1
1
1
1
/
8
S
S
S
/
S
S
S
S
/
10
5
19
/
2
6
7
9
/
58
E/M
E/M
E/M
/
E
E/M
E/M
E/M
/
MINORI
MINORI STRANIERI
MINORI
STRANIERI
COINVOLTI
ITALIANI
COINVOLTI
ATTIVITA’ DI
NELLE CLASSI
ATTIVITA’ DI
ALFABETIZZAZIONE
COINVOLTE
MEDIAZIONE
12
12
134
6
6
92
24
43
313
/
/
/
3
3
15
18
18
94
24
24
89
18
18
171
/
/
/
105
124
908
Indicatori di Monitoraggio Progetto “Incontriamoci a Scuola” III annualità
Valori al 31.12.2012
COMUNI
NUMERO
ISTITUTI
SCOLASTICI
COINVOLTI
TIPOLOGIA DI
ISTITUTO: S
(STATALE) - P
(PARITARIO)
Artena
Carpineto R.
Colleferro
Gavignano
Gorga
Labico
Montelanico
Segni
Valmontone
Totale Distretto
1
2
2
1
1
1
1
1
0
10
S
S/P
S
S
S
S
S
S
/
TIPO CLASSE: E
CLASSI
(elementari) e M
COINVOLTE
(medie)
5
11
10
2
2
8
6
9
0
53
E/M
E/M
E/M
E/M
E
E/M
E/M
E/M
/
MINORI
MINORI STRANIERI
MINORI
STRANIERI
COINVOLTI
ITALIANI
COINVOLTI
ATTIVITA’ DI
NELLE CLASSI
ATTIVITA’ DI
ALFABETIZZAZIONE
COINVOLTE
MEDIAZIONE
12
12
89
13
13
116
40
40
218
2
2
109
3
3
15
37
37
118
17
17
89
23
0
204
0
0
/
147
124
958
26
L’Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS
Distretto in cifre 2012
L’Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS è un progetto del Piano di
Zona del Distretto Socio-Sanitario RM G6 ed è previsto all’articolo
8 dell’Accordo di Programma sottoscritto dal Comitato Istituzionale
il 28 luglio 2008.
L’Osservatorio risponde all’esigenza di contribuire, a livello distrettuale, all’istituzione del sistema informativo dei servizi sociali, finalizzato a garantire la conoscenza dei bisogni sociali e del sistema
degli interventi e dei servizi per la predisposizione delle linee di
programmazione, per la valutazione delle politiche sociali e per lo
sviluppo di appropriate azioni di coordinamento e di sostegno del
sistema locale dei servizi (art. 21, L. n. 328/2000).
L’Osservatorio Sociale, quale funzione di staff dell’Ufficio di Piano
ha la responsabilità del monitoraggio e la valutazione dei risultati
raggiunti con le attività progettuali attivate con i Piani di Zona; organizza la sistematica raccolta e l’analisi dei dati ed informazioni
relativi al Distretto, indispensabili alla pianificazione distrettuale;
in particolare gestisce la banca dati dei servizi erogati e dei bisogni
sociali emergenti (domanda ed offerta sociale); monitora l’attuazione del Piano di Zona e dei relativi progetti operativi, attua il sistema
dei controlli.
l’Osservatorio Sociale Distrettuale è un’azione di sistema che, pensata come struttura di servizio per il territorio, in stretto raccordo
con il sistema informativo sociale regionale e provinciale, sviluppa
funzioni di documentazione, di monitoraggio e di ricerca e studio, e
di un sistema operativo, che sviluppa funzioni di comunicazione, di
progettazione e di supporto all’integrazione di rete.
FONTI DATI
Banca Dati Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS
Uffici Anagrafe dei Comuni del Distretto RMG6
Uffici Politiche Sociali dei Comuni del Distretto RMG6
DSM – Dipartimento di Salute Mentale ASL RM G6
Asl RMG6 – Distretto di Colleferro
Fonti ufficiali ISTAT – www.istat.it
Polo Affidi
www.pianodizonarmg6.it
www.carpinetoromano.it
Questa pubblicazione cerca di fare una fotografia del Distretto
Socio-Sanitario RM G6 per gli Amministratori, gli Operatori ed
i cittadini interessati a conoscere l’identità e le tendenze dello
stesso.
L’opuscolo, distribuito alle istituzioni ed agli Enti territoriali
del Distretto, è disponibile su richiesta, presso la Segreteria
Operativa dell’Osservatorio; mentre la versione on line si trova
sul sito www.pianodizonarmg6.it e sul sito del comune capofila www.carpinetoromano.it.
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IN CIFRE - Distretto Socio Sanitario RM G6