A tti Consiliari VII LEGISLATURA ATTO P ROPOSTA N. 1633 DI ATTO AMMINISTRATIVO di iniziativa della Giunta regionale (deliberazione n. 163 del 19.02.2003) 66Programma di attività del1jA.R. U.S.I.A. per 1‘anno 2003 - art. 30 della legge regionale 26/10/1994, n. 35” Depositato al Servizio Assistenza agli Organi, Iter Procedimenti e Sistema Informativo il 12.03.2003 Trasmesso alla II Commissione Consiliare Permanente il I3.03.2003 c. r d Modulo Mi3 -3 > Cod. DX03670008 REGIONE DELL’UMBRIA OGGETTO: CONTROLLO DELIBERAZIONE DELL’AMMINISTRATORE DELL’ARUSIA N.2 DEL 04.02.2003. DELIBERAZIONE UNICO DELLA GIUNTA REGIONALE 19/02/2003 n. . 163 LORENZETTI MARIA RITA Presidente MONELLI DANILO Vice Presidente l BOCCI GIANPIERO Assessore DI BARTOLO FEDERICO Assessore GIROLAMINI ADA Assessore GROSSI GAIA Assessore MADDOLI GIANFRANCO Assessore F--l+ K-H RIOMMI VINCENZO Assessore ROSI MAURIZIO Assessore x l X kH X X Presidente : LORENZETTI MARIA RITA ..,,. Relatore : BOCCI GIANPIERO Direttore: BECCHETTI CIRO Segretario Verbalizzante : MANUALI PAOLA 1. . l . LA GIUNTA REGIONALE Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta del Direttore regionale Attività Produttive; Preso atto, ai sensi dell’art. 21 del Regolamento interno di questa Giunta: a) del parere di regolarità tecnico-amministrativa e della dichiarazione che l’atto non comporta impegno di spesa resi dal Dirigente di Servizio, ai sensi dell’art. 21 c.3 e 4 del Regolamento interno; b) del parere di legittimità espresso dal Direttore; Vista la legge regionale 22 aprile 1997, n. 15 e la normativa attuativa della Stessa; Visto il Regolamento interno di questa Giunta; A voti unanimi, espressi nei modi di legge, DELIBERA 1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta del Direttore, corredati dai pareri di cui all’art. 21 del Regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute; 2) di ritenere il Programma di Attività dell’ARUSIA per l’anno 2003 conforme alle funzioni che la L.R. n. 35/1994 attribuisce all’ente stesso ed agli strumenti di politica regionale affidati alla Direzione Regionale Attività Produttive nell’intesa che l’avvio dei progetti “Realizzazione di linee guida per la tracciabilità di filiera controllata nel settore lattiero caseario umbro” e “Tracciabilità del latte alimentare Grifo” avvenga in raccordo con il competente Servizio regionale al fine di garantirne il coordinamento con il “Piano di lavoro per la realizzazione di progetti pilota sulla rintracciabilità” presentato dall’lSMEA e approvato dal MiPAF; 3) di ritenere il Programma in argomento rispondente alle risorse finanziarie indicate nel Bilancio di previsione dell’ARUSIA per t’anno 2003 all’esame della Giunta regionale contestualmente al presente atto secondo il combinato disposto dell’art. 52 della L.R. n. 13/2000 e dell’art. 30 della L.R. n. 3511994; 4) di trasmettere al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 30 comma 6 della L.R. n. 35/1994 la proposta di Programma di Attività dell’ARUSIA 2003; 5) di pubblicare il Programma di Attività dell’ARUSIA 2003, all’esito della delibera del Consiglio regionale, sul Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria; 6) di incaricare il Servizio Credito agrario, controlli esterni, garanzia delle produzioni della cura degli adempimenti connessi al presente deliberato. IL DIRETTORE: IL PRESIDENTE: IL RELATORE: IL SEGRETARI . Seaue atto n. 463 del 2003- Daa. n. 3 DOCUMENTO ISTRUTTORIO Oggetto: Controllo deliberazione 04.02.2003. dell’Amministratore Unico dell’ARUSIA n. 2 del Vista la deliberazione n. 2 adottata dall’Amministratore Unico dell’ARUSIA in data 04.02.2003 e acquisita agli atti della Direzione Regionale Attività Produttive il 04.02.2003 con prot. n. 0597O/lV e avente ad oggetto: “Programma di Attività dell’ARUSIA - anno 2003 - Modifiche”; Vista la nota del Servizio Credito agrario, controlli esterni, garanzia delle produzioni del 06.02.2003 prot. n. 0653O/lV, trasmessa ai Servizi regionali Sviluppo rurale sostenibile; Bonifica e miglioramenti fondiari; Aiuti alle imprese e alle filiere agricole e agro alimentari; Qualificazione delle produzioni animali; Produzioni vegetali e politiche per l’innovazione; Programmazione forestale, faunistico-venatoria ed economia montana al fine di acquisire le relative considerazioni riferite alla deliberazione ARUSIA n. 2/2003; Acquisite le note dei competenti Servizi regionali della Direzione regionale Attività Produttive; Considerato quanto rilevato dal Servizio Produzioni Vegetali e Politiche per l’innovazione, ovvero l’avvenuta approvazione da parte del MiPAF del “Piano di lavoro per la realizzazione di progetti pilota sulla rintracciabilità” presentato dall’lSMEA nel quale devono essere inseriti e coordinati i progetti ARUSIA “Realizzazione di linee guida per la tracciabilità di filiera controllata nel settore lattiero caseario umbro” e “Tracciabilità del latte alimentare Grifo” presenti nel Programma citato; Considerato che le attività di cui al programma in argomento trovano la necessaria copertura finanziaria nel Bilancio di previsione dell’ARUSIA per l’anno 2003 come si evince dal parere favorevole espresso dal Servizio Bilancio e controllo di gestione e acquisito agli atti della Direzione Regionale Attività Produttive; Atteso che, ai sensi dell’art. 52 della L.R. n. 13/2000 il bilancio di previsione 2003 dell’ARUSIA sarà sottoposto all’esame della Giunta regionale contestualmente al presente atto; Vista l’art. 30 della L.R. 26.10.1994, n. 35; Vista la L.R. 09.06.1998, n. 19; Vista la L.R. 17.12.2002, n. 33; Tutto ciò premesso, esprime parere favorevole acchè la Giunta regionale deliberi: 1) di ritenere il Programma di Attività dell’ARUSIA per l’anno 2003 conforme alle funzioni che la L.R. n. 350994 attribuisce all’ente stesso ed agli strumenti di politica regionale affidati alla Direzione Regionale Attività Produttive nell’intesa che l’avvio dei progetti “Realizzazione di linee guida per la tracciabilità di filiera controllata nel settore lattiero caseario umbro” e “Tracciabilità del latte alimentare Grifo” avvenga in raccordo con il competente Servizio regionale al fine di garantirne il coordinamento con il “Piano di lavoro per la realizzazione di progetti pilota sulla rintracciabilità” presentato dall’lSMEA e approvato dal MiPAF; 2) di ritenere il Programma in argomento rispondente alle risorse finanziarie indicate nel Bilancio di previsione dell’ARUSIA per l’anno 2003 all’esame della Giunta regionale contestualmente al presente atto secondo il combinato disposto dell’art. 52 della L.R. n. 13/2000 e dell’art. 30 della L.R. n. 35/1994; , . Sewe atto n. /L 3 del ’ 1 3) 4) 5) Lo3 - Daq. n. 4 di trasmettere al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 30 comma 6 della L.R. n. 35/1994 la proposta di Programma di Attività dell’ARUSIA 2003; di pubblicare il Programma di Attività dell’ARUSIA 2003, all’esito della delibera del Consiglio regionale, sul Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria; di incaricare il Servizio Credito agrario, controlli esterni, garanzia delle produzioni della cura degli adempimenti connessi al presente deliberato. Perugia,43. 0 9 . @03 VISTO L’lstruttore DEL RESPONSABILE P DEL PROCEDIMENTO Visto il documento istruttorio e riscontrata la regolarità del procedimento, ai sensi dell’art. 21, comma 2, del Regolamento interno della Giunta, si trasmette al Direttore per le determinazioni di competenza. Perugia, &3 ,O 2 , @03 PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA’ TECNICO-AMMINISTRATIVA DICHIARAZIONE CONTABILE E Ai sensi dell’art. 21, commi 3 e 4, del Regolamento interno della Giunta, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del documento istruttorio e si dichiara che l’atto non comporta PROPOSTA E PARERE Dl LEGITTIMITA Il Direttore regionale Attività Produttive; Visto il documento istruttorio; Atteso che sull’atto sono stati espressi il parere di regolarità tecnico-amministrativa dichiarazione contabile prescritti; Non ravvisando vizi sotto il profilo della legittimità; propone alla Giunta regionale l’adozione del presente atto. Il Direttore (Dott. CzybJj programma2003del Nestaifp -El- e la (Legge Regionale 26/10/94 n. 35) DELIBERAZIONE N. !& /2003 OGGEITO: Programma di attività dell’A.R.U.S.1.A. - Anno 2003 - Modifiche. VISTA la L.R. 26 Ottobre 1994, n. 35; VISTA la L.R. 9 Giugno 1998, n. 19; VISTO il D.P.G.R. 29 Luglio 2000, n. 149; PREMESSO che con la Deliberazione dell’Amministratore Unico n. 54 del 20.12.2002 è stato approvato il “Programma di Attività” dell’A.R.U.S.1.A. per l’anno 2003; CONSIDERATO che dopo l’adozione dell’atto sopra citato sono intervenuti fatti nuovi, e segnatamente: o è pervenuta la nota A.G.E.A. n. 36O/MQO del 13 Dicembre 2002 con la quale è stato comunicato che gli importi relativi a tutte le spese sostenute per i programmi di miglioramento della qualità dell’olio di oliva debbono essere esposti al netto dell’Iva, fatto questo che comporta l’esigenza di aumentare lo stanziamento previsto per tale progetto nel piano di attività per l’anno 2003; o è penrenuta la nota De/ Mini~ero deLe Politiche Agn*‘colee Fixstah; n. 66780 del 19 Dicembre 2002 con la quale è stato comunicato il divieto per gli Enti Pubblici di attribuire valore qualitativo a marchi per l’origine della materia prima o per il luogo della sua trasformazione, fatto questo che comporta l’esigenza di eliminare un progetto dal piano di attività per l’anno 2003; RITENUTO necessario pertanto prowedere ad una rielaborazione del programma di attività dell’A.R.U.S.1.A. per l’anno 2003, tenendo fermo il totale complessivo delle spese e tenendo presente la preannunciata variazione dei compiti dell’Agenzia; VISTO il documento denominato “Programma di Attività - anno 2003”, allegato quale parte integrante al presente atto; CONSIDERATO che tale documento è stato sottoposto all’esame della Commissione Tecnico Scientifica dell’A.R.U.S.1.A. che si è espressa in merito con parere favorevole in data 31.01.2003; (Legge Regionale 26/10/94 n. 35) il parere favorevole espresso dai Collegio dei dell’A.R.U.S.1.A. nella seduta del giorno 03.02.2003; ACQUISITO Revisori dei Conti DELIBERA - di revocare la propria Deliberazione n. 54 del 20.12.2002; - di approvare il documento “Programma di Attività - Anno 2003” allegato al presente atto, rielaborato per le motivazioni in premessa illustrate; - di trasmettere il presente atto, e il documento di programma allegato, alla Regione dell’Umbria per gli adempimenti di Legge in riferimento all’iter procedurale. Allecjato n. 1 pag. 72 L PROCEDIMENTO Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnicoamministrativa sulla su estesa proposta. ERALE ano) Non si rawisano vizi sotto il profilo della legittimità. Perugia, lì r - 4 mi 2oJ AGENZIA REGIONALE UMBRA PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE IN AGRICOLT[JRA PROGRAMMA DI ATTIVITA’ ANNO 2003 Perugia, dicembre 2002 . INDICE INTRODUZIONE 1 SCHEDE DI ATTIVITA’ AZIONI DI FILIERA FILZEXA 3 VITE -FILIERA OLIVO QUADRO GENERALE ED OBIETTIVI PROVE SPERIMENTALI 3 DA RAGGIUNGERE 3 NEL SETTORE VITIVINICOLO 5 SELEZIONE CLONALE DELLA VITE E PREMOLTIPLICAZIONE GESTIONE LABORATORIO ADEGUAidENTO DEI DEI CLONI OMOLOGATI 7 DI ANALISI DEI VINI DI ORVIETO MACCHINARI STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE ENOLOGICI CONCLUSIVA 9 DELLA CANTINA SPERIMENTALE DEL PROGETTO “CARATTE-ONE DI ORVIETO11 VINO 12 A DOC DI ORVIETO DIVULGAZIONE DI INNOVAZIONI STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE DELLE PRINCIPALI VARIETA’ PROGRAMMA REALIZZAZIONE TECNOLOGICHE CONCLUSIVA 13 NEL SETTORE VITMNICOLO DEL PROGETTO “VALUTAZIONE COMPARATIVA 14 LOCALI DI OLIVO IN UMBRIA DI MIGLIO-TO QUALITATIVO DI UNA PUBBLICAZIONE DELL’OLIO 15 DI OLIVA DAL TITOLO “TECNICHE DI CAMPAGNA E DI FRANTOIO 17 PER OTTENERE UN OLIO DI OLIVA DI QUALITA’ DIVULGAZIONE Di INNOVAZIONI TECNOLOGICHE 18 NEL SETTORE OLMCOLO 19 FILIERA COLTURE ERBACEE ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI PER LE PROVE DI ISCRIZIONE VARIETALE DI TABACCO AL REGISTRO NAZIONALE 21 FILIERA ZOOTECNIA ALLEVAMENTO SUINICOLO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICAZIONE IN ATTO IS0 14000 AD INTEGRAZIONE REALIZZAZIONE DI LINEE GUIDA PER LA TRACCIABILITA’ LATTIERO CASEARIO DEL LATTE ALIMENTARE DEI PROGETTI DI 23 DEFLNIZIONE E VALIDAZIONE DI PARAMETRI DI QUALITA’ PER LA VALIDAZONE UNA PRODUZIONE SUINICOLA BASATA SULL’IBRIDO UMBRIA 2 TRACCIABILITA’ 19 DI 26 DI FILIERA NEL, SETTORE 28 30 GRIFO CANONI ANNUALI 2003 ASSISTENZA TECNICA E MANUTENZIONE INFORMATIVI CRPA DEI FLUSSI 34 AZIONI ORIZZONTALI 37 DIFESA FITOSANlTARIA 37 CERTIFICAZIONE FTTOSANITARbi PROGE’ITI DI DIFESA INTEGRATA DIAGNOSTICA E ATTIVITA’ MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL’OLIVO DI LABORATORIO DEI RESIDUI DI PROD0Ti.I VIVAI 39 E DELLA VlTE - RETE AGROMETEOROLOGICA DEL SFR 42 FlTOSANlTARI 45 PROCEDIMENTI DI AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZtONE, ALLA IMMISSIONE IN COMMERCIO E ALLA VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARl E RELATIVI COADIUVANTI CONSULENZA ALLA GESTIONE ECONOMICA DELL’IMPRESA OSSERVATORIO CERTlFICAZIONi AGRICOLA 47 49 50 ECONOMICO DEI PROCESSI PRODUTTIVI 51 DEL BILANCIO AZIENDALE CONTABILITA’ AZIENDALE INEA RICA - CONSULENZA ANALISI DI BILANCIO -ANNO 2003 iLLA GESTIONE ATTRAVERSO 52 RILEVAZIONE RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE UMBRE ANNO 2003 TERZO PROTOCOLLO D’INTESA SULLE STATISTICHE AGRARIE REA ISTAT 53 PROGETTO LIFE “SISTEMI INTEGRATI DI GESTIONE DEL TERRITORIO NELL’AREA DI PETRIGNANO: NUOVI MODELLI CONTRO L’INQUINAMENTO DA NITRATI 54 AZIONI CONNESSE CON LA GESTIONE DEI REGOLAMENTI E IL PSR DELL’UMBRIA 2000 - 2006 NORMATIVE COMUNITARI 56 56 COMUNITARIE SISTEMA lNFORMATIV0 58 PER IL PIANO DI SVILUPPO RURALE 62 REALIZZAZIONE RETE TELEMATICA REGIONALE PER LA GESTIONE DEL PSR ATTMTA’ FORMATIVA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO RURALE ATTMTA’ SPERIMENTALI 65 SU SCALA INTERREGIONALE PROGETTO INTERREGIONALE DI SPERIMENTAZIONE DELLA COLTIVAZIONE DI COLTURE PROTEICHE I 40 SULLE POTENZIALITA’ DI SVILUPPO 45 67 AZIONI DI ISTITUTO PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ ED ENTI PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI RIEPILOGO FINANZWO 67 FIERISTICHE E CONVEGNI PROGRAMMA DI ATTMTA’ PER L’ANNO 2003 69 71 INTRODUZIONE Il Programma di attività dell’ARUSL4 per l’anno 2003, si compone degli interventi che, sulla base dei compiti istituzionali e delle competenze assegnate,l’Agenzia si apprestaa gestire in un contesto che trova comunque nel Piano di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2000 - 2006, la massima espressionedi politiche di intervento per il settore agricolo regionale. Il riordino dell’apparato regionale per quanto concerne in particolare il trasferimento delle informazioni e delle conoscenze in agricoltura, definisce nuovi assetti e conseguentemente condiziona la programmazione delle attività dell’Agenzia per l’anno 2003. Le attività relative alla gestione delle varie misure del Piano di Sviluppo Rurale si inseriscono dunque in un contesto operativo già di per sè complesso che I’ARUSIA rappresentae che risulta. funzionale ad un’interazione logica tra i diversi soggetti impegnati nell’erogazione di servizi finalizzati allo sviluppo del settore primario regionale. La realtà operativa di riferimento risulta tuttora attraversatada dinamiche inerenti I’adozione della politiche comunitarie e quindi la trasformazione delle unità produttive verso quei concetti di multifunzionalità, di quahtà, di tracciabilità delle produzioni, già più volte espressi. Tali trasformazioni vanno guidate e vanno forniti alle imprese gli strumenti conoscitivi necessti ad orientarsi in maniera adeguatanei nuovi scenari. Sul piano della programmazione delle attività dell’ARUSJA, le condizioni sopra esposte portano alla definizione di un intervento che per l’anno in oggetto risuita composito e che in realtà rappresenta la molteplicità delle azioni che l’Agenzia è chiamata allo stato attuale delle cose a prevedere nella definizione del proprio intervento per il conseguimento degli obiettivi assegnati dalla Giunta Regionale. . Le direttrici lungo le quali ci si muove riguardano in particolare la qualificazione delle produzioni agroalimentari della regione. La prospettiva a breve termine infatti risulta concentrata intorno alla definizione di sistemi produttivi in grado di percorrere un percorso evolutivo nella direzione della qualità. 1 Il filo conduttore dell’intera impalcatura di attività che vengono così a configurarsi nell’ambito del Programma, è quindi il perseguimentodi un innalzamento dei livelli qualitativi dei modi di produrre e delle produzioni. Qualità intesa in sensolato: qualità nei processi, qualità nei prodotti. A questo riguardo non vanno sottovalutate tutte quelle azioni che tendono ad incentivare la certificazione e la tracciabilità del prodotto. La tenuta occupazionale del settore, l’aumento del valore aggiunto, la forte innovazione soprattutto di alcuni comparti (olio, vino, produzioni biologiche, ecc.) l’aumento dell’export ed altro’ ancora testimoniano che gli interventi messi in campo negli anni precedenti hanno contribuito a quel salto di qualità di cui l’agricoltura umbra avevabisogno. Gli interventi di seguito descritti fanno riferimento anche a gestioni residue di attività già in essere negli anni passatie che allo stato attuale vanno riproposte in attesadegli esiti di cui sopra. 2 AZION-I DI FILIERA FILIERA VITE - FILIERA OLIVO QUADRO GENERALE ED OBIETTM DA RAGGIUNGERE L’olivo e la vite sono le principali colture arboree della regione delI’Umbria, non solo per la superficie agraria complessivamenteoccupata che supera i 26.000 ettari per ciò che concerne gli oliveti e si attesta intorno ai 16.500 ettari per quello che riguarda i vigneti, ma anche per il ruolo che tali colture rivestono nella realtà sociale e nella componente ambientale e paesaggistica, nonché per il livello qualitativo delle produzioni che.si ottengono. A ragione di ciò attualmente si sta assistendoad un forte interesse alla valorizzazione ed al potenziamento dei due comparti che stanno assumendoun ruolo fondamentale nell’offerta agroalimentare della regione. Per quanto riguarda il settore olivicolo-oleario, si può senz’altro evidenziare come l’Umbria sia stata sempre all’avanguardia dal punto di vista della qualità delle produzioni ottenute e delle tecnologie applicate nei diversi segmenti della filiera, grazie alla presenza nella regione di importanti istituzioni scientifiche e realtà produttive altamente qualificate operanti nel comparto. Per ciò che concerne il settore vitivinicolo l’Umbria, pur non avendo ancora raggiunto nel suo complesso la notorietà delle regioni più famose nel panorama nazionale, ha migliorato sensibilmente la propria immagine ed è in grado di acquisire rapidamente un ruolo notevolmente più importante in quanto per le favorevoli condizioni pedoclimatiche risulta essereparticolarmente votata alla coltivazione della vite. A parere dei maggior esperti del settore, l’Umbria è caratterizzata da un significativo indice di crescita di immagine rispetto al suo recentissime passato,positivo è il trend dell’export, vitale risuha esserel’intera filiera, in crescita sono anche i valori fondiari dei terreni votati, semprepiù stretto e marcato è il legame del prodotto di qualità con il territorio, anche in funzione dell’offerta di itinerari turistici di tipo enogastronomico. La ragione di questo successosono da ascrivere ad una serie molteplici di fattori tra i quali spiccano: 3 > la comprensione da parte dei produttori del cambiamento dei gusti e dei costumi del mercato del vino, della ragioni-del suo consumo e della ricerca, quindi, di ciò che nelle diverse realtà produttive si può ottenere; > la produzione di vini umbri ormai famosi che rappresentano un mezzo per comunicare le grandi potenzialità dei prodotti ottenuti in tutto il territorio regionale; > la presenza di aziende di gran fama e notorietà che unitamente ai loro nomi e marchi promuovono nel mondo l’Umbria contribuendo ad esaltare la peculiarità dei suoi prodotti. In definitiva si può senz’altro affermare che le strategie di sviluppo dei due comparti in esamesono incentrate sulla qualità vista come unica possibilità per valorizzare prodotti caratterizzati da costi di produzione che si mantengono abbastanzaelevati anche se in parte contenuti con l’adozione di nuovo tecnologie. A tale proposito va rilevato come gli elementi che stanno alla base della promozione di questi settori in ambito regionale devono riferirsi alla qualità intrinseca delle produzioni ed alla sicurezza alimentare, elementi questi richiesti oggi in maniera sempre più pressante dai consumatori ed anche alla difesa dell’ambiente ed alla promozione del territorio. E’ su questi aspetti che I’AEWSIA opererà mediante interventi volti a migliorare la situazione strutturale delle due fUiere al fme di conseguire costi di produzione concorrenziali incrementando al contempo gli elementi qualitativi delle produzioni ottenute. Tale lavoro proseguirà poi interessando con specifici interventi divulgativi e di assistenza tecnica la fase di coltivazione e di trasformazione dei prodotti. A tale proposito, per ciò che concerne l’enologia, si potrà far riferimento ai risultati delle sperimentazioni condotte pressola Cantina Sperimentale di Orvieto. PROVE SPERIMENTALI NEL SETTORE VITIVINICOLO DESCRIZIONE Il progetto prevedela realizzazione delle seguenti attività sperimentali: 1) introduzione e valutazione di nuove tecniche di campagna e di ca&in~ e verifica delle caratteristiche dei vini in funzione della produzione per ceppo e della zona di provenienza. Obiettivo del progetto è quello di verificare organolettiche di vini prodotti nell’Orvietano, utilizzando vitigni le caratteristiche tradizionali chimico-fisiche e innovativi, ed coltivati che nell’ambito di un altissimo profilo qualitativo siano espressione dei diversi Yerroir”. Saranno provate tecniche “di campagna“, ivi compreso metodiche di diradamento, miranti ad ottenere ridotte produzioni unitarie (a ceppo). In cantina saranno utilizzate, nelle diverse fasi di vinificazione ed affinamento, tecnologie e metodiche che mirino ad esaltare le caratteristiche qualitative dei vari vitigni ed a riprodurre situazioni “reali di cantina”.; 2) valutazione delle caratteristiche agronomiche ed enoIogiche di vitigni non ammessi alla coltivazione per le province umbre. In un vigneto sperimentale realizzato presso un’azienda del comune di Baschi sono in coltivazione vitigni non autoctoni e non ancora ammessi alla coltivazione per le province umbre ma utilizzati con successoin altre realtà per la produzioni di vini di qualità. Da quest’anno si intende iniziare la vinificazione delle uve prodotte nell’ambito del suddetto vigneto cominciando con fa varietà Viogner che è potenzialmente in g-radodi fornire vini profumati, complessi e corposi e quindi ben si presta al miglioramento della baseampelografica regionale. 3) definizione della carica produttiva ottimale per alcuni areali di coltivazione del vitigno Gamay perugino (Alicante) Il Consorzio di tutela della D.O.C. Colli del Trasimeno, al fine di poter migliorare ulteriormente lo standard qualitativo delle produzioni enologiche locali, ha manifestato l’interesse ad approfondire le conoscenzeagronomiche ed enologiche di un vitigno diffuso localmente: il Gamay perugino. Attualmente un’esigenza molto sentita dai vitivinicoltori è quella relativa alla definizione della carica produttiva ottimale di questo vitigno al fine di poter ottenere un innalzamento qualitativo dei vini che dallo stessosi ottengono. 4) zonazione vitivinicola delle aree di produzione dei vini a D.O.C. Montefalco e Colli Perugini. 5 . . . 11progetto prevede lo studio del territorio viticolo dell’area a D.O.C. di Montefalco e dei Colli Perugini al fine di giungere alla caratterizzazione agroclimatica di tali ambienti e di conseguenza delle produzioni vitivinicole. OBIETTIVI La fmalità ultima di questo progetto è quella di apportare contributi alla soluzione delle diverse problematiche di natura agronomica ed enologica che interessanola vitivinicoltura umbra, così da poter contribuire al processodi qualificazione delle produzioni regionali. AREADI INTERVENTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA, Centro Regionale di Servizi per la Vitivini~oltura, Parco Tecnologico Agroalimentare, Dipartimento di Arboricoltura e Protezione delle Piante, Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Perugia, Consorzio dj tutela vini DOC “Colli del Trasimeno. Consorzio di tutela vini DOC “Montefalco”, Consorzio di tutela vini DOC “Orvieto”. INDICATCRI DI REALIZZAZIONE Attuazione delle prove sperimentali previste dal progetto che comporteranno la realizzazione di circa 80 microvinificazioni. COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI L’attività è collegata con i progetti di Assistenzatecnica e di Ricerca Applicata COSTI Spesedi manodoperaper le operazioni di campagnae di cantina e 10.000,00 Acquisto uva dalle aziende oggetto delle attività sperimentali 1 e 3 C Acquisizione di servizi (consulenzaenologica ed analitica) e 10.000,00 Acquisto materiali vari di consumo per le attività di cantina £ Totale e 30.000,00 8.000,OO 2.000,00 6 SELEZIONE CLONALE DELLA VITE ED ATTIVITA’ CLONI OMOLOGATI DI PREMOLTIPLICAZIONE DEI DESCRIZIONE La selezione clonale e sanitaria dei vitigni tipici dellUmbria , iscritti al registro nazionale delle varietà di vite e previsti nei disciplinari di produzione dei vini a DOC e DOCG, è stata awiata già nel 1975. L’attività di selezione è stata caratterizzata da un’indagine di base mirata alla definizione del patrimonio viticolo umbro, alla individuazione dei cloni e del germoplasma, al rilevamento dei caratteri ampelografici, agronomici ed enologici dopo aver costituito appositi campi di comparazione. Per un primo gruppo di vitigni I’attività di selezione clonale si è conclusa e si è giunti così all’omologazione, già’da alcuni anni, di un clone di Trebbiano toscano biotipo procanico (sigla T34 ICA PG), di un clone di Grechetto (sigla G5 ICA PG), di un clone di Verdello (sigla V27 ICA PG). Al fine di conservaretali cloni e metterli quindi a disposizione dei vivaisti è in atto una convenzione con il CATEV (Centro di assistenzatecnica in enologia e viticoltura) di Tebano (Faenza). Nel corso del 2002 sono poi stati portati all’omologazione altri quattro cloni per le varietà Grechetto, Carmonaobiotipo GarnayPerugino, Trebbiano Spoletino e Sagrantino. Il programma di attività del 2003 prevedequindi l’individuazione sul territorio e l’analisi di presunti cloni miglioratori neIl’ambito di vitigni per i quali l’attività di selezione clonale tuttora in corso non ha ancora portato all’omologazione di cloni e di vitigni minori di buona qualità al fine di allargare la piattaforma ampelografica regionale e fornire gli strumenti utili agli operatori per migliorare le produzioni viticole regionali anche attraversola possibilità di costituire vini tipici e di qualità. OBIETTIVI L’attività in questione, che ha come obiettivo la diffusione di cloni miglioratori, riveste un notevole significato per il miglioramento qualitativo delle produzion: enologiche umbre. AREA DI INTERVENTO L’intero tetitorio regionale SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA, Dipartimento di Arboricoltura di Perugia, Istituto Sperimentale per la Vitivinicoltura di Conegliano Veneto e CATEV di Faenza. 7 c INDICATORI DI REALIZZAZIONE Numero di biotipi individuati, numero di cloni selezionati. COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI Ofi SERVIZI Progetti di assistenzatecnica COSTI Convenzioni con CATEV, Dipartimento di Arboricoltura e Istituto Sperimentale per la Vitivinicoltura e 4.000,oo Totale 42 4.000,00 8 GESTIONE LABORATORIO DI ANALISI DEI VINI DI ORVIETO DESCRIZIONE Al laboratorio di analisi dei vini dell’ARUSIA, con sede ad Orvieto, è stata concessa,da parte del Ministero, l’autorizzazione ad eseguire l’analisi dei vini valide ai flni di legge per la commercializzazione delle produzioni enologiche e, da parte del SINAI-,, I’accreditamento secondo la normativa comunitaria, così come richiesto della Circolare MIPAF > n. 1/2000. E’ prevista pertanto la prosecuzione dell’attività di analisi dei vini svolta dal laboratorio che ha un’importante funzione anchein relazione alle sperimentazioni vitivinicole attuate pressola cantina sperimentale di Orvieto. OBIETTIVI L’attività in questione riveste un notevole significato per il carattere di obbligatorietà proprio della certificazione di vini e tende a garantire un servizio alle aziende vitivinicole umbre ARBA DI INTERVENTO L’intero territorio regionale SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA INDICATORI DI REALIZZAZIONE Certificati rilasciati ed analisi eseguite COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI Il servizio in questione è connessocon gli interventi di assistenzatecnica nel settore vitivinicolo e con le attività della Cantina sperimentale. COSTI Speseper mantenimento dell’accreditamento C 6.000,OO Attrezzature a completamento del laboratorio e 8.000,00 Materiale di consumo e 11.ooo,oo Consulenzadi un analista e 15.000,00 Totale e 40.000,00 N.B. : essendo previsto un incasso per l’esecuzione delle analisi sui vini pari a CJ22.000,OOsi evidenzia che è a carico del Programma di attività del1’ARUSI.A la somma di e 18.000,OO 10 ADEGUAMENTO DEI MACCHINARI ENOLOGICI DELLA CANTINA SPERIMENTALE DI ORVIETO DESCRIZIONE La cantina sperimentale di Orvieto è la struttura operativa dove I’ARUSIA ed il Centro Regionale . di Servizi per la Vitivinicoltura svolgono le attività di microvinificazione legate a vari progetti di ricerca e sperimentazionenel settorevitivinicolo. Si rende necessario prevedere l’integrazione dei macchinari enologici presenti nella cantina sperimentale al fine di poter meglio corrispondere alle esigenze proprie della realizzazione dei progetti di ricerca in vitivinicoltura. OBlETTM L’attività in questione integra e definisce per gli aspetti di natura enologica le iniziative intraprese dall’ARUSIA nel settore della ricerca in vitivinicoltura; obiettivo del presente progetto è quindi quello di mettere a disposizione della vitivinicoltura regionale una struttura dove possa essere verificato il comportamento qualitativo di diverse varietà di vite con lo scopo di valorizzare le produzioni enologiche regionali. AREA DI INTERVENTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA e Centro Servizi per la Vitivinicoltura di Orvieto. INDICATORI DI RBALIZZAZIONE Completamento degli interventi strutturali programmati COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI La realizzazione del presente progetto è connessa con l’attuazione delle attività di ricerca e di assistenzatecnica nel settorevitivinicolo condotte dall’ARUSIA. COSTI Integrazione macchinari ed attrezzatureper la vinificazione £ 20.000,00 Totale e 20.000,00 11 PUBBLICAZIONE STAMPA DI LJNA CONCLUSIVA “CARATTERIZZAZIONE VINO A DOC “ORVIBTO” DEL PROGETTO DESCRIZIONE L’attività svolta dal Centro Servizi con la collaborazione delle Istituzioni Scientifiche regionali in merito alla zonazione dell’area di produzione del vino a D.O.C. Orvieto ha permesso sia di avere informazioni tecniche specifiche per il comprensorio or-vietanoatte a poter essere utilizzate dai viticoltori per definire le migliori tecniche agronomiche sia di acquisire una metodologia d’intervento per quanto riguarda gli studi indirizzati alla caratterizzazione, tipicizzazione e valorizzazione delle produzioni enologiche che può esseretrasferita ad altre realtà regionali. 1 risultati ottenuti nell’ambito della suddetta attività verranno riportati in una specifica pubblicazione costituita dai contributi scientifici di tutte le istituzioni che hanno partecipato allo studio di caratterizzazione. OBIETTM La finalità ultima di questo progetto è quella di apportare contributi alla soluzione delle diverse problematiche di natura agronomica ed enologica che interessanola vitivinicoltura umbra, così da poter contribuire la processodi qualificazione delle produzioni regionali. AREADI INTERVENTO L’intero territorio regionale SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA INDICATORI DI RBALIZZAZIONE Stampadel volume COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVBNTI O/E SERVIZI L’attività è collegata con i progetti di Assistenzatecnica e di Ricerca Applicata . COSTI Speseper la stampa f? 6.000,OO Totale E 6.000,OO 12 DIVULGAZIONE DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE NEL SETTORE VITIVINICOLO DESCRIZIONE Il progetto prevede la realizzazione di incontri tecnici con vitivinicoltori allo scopo di divulgare le più recenti acquisizioni scientifiche nel campo della viticoltura e dell’enologia e proporre quindi schemi operativi idonei per le aziendeumbre OBIETTM Migliorare la qualità delle produzioni Ridurre i costi di produzione ARBA DI INTERVENTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA, Associazioni dei produttori, Organizzazioni Professionali INDICATORI DI REALIZZAZIONE Realizzazione degli incontri tecnici COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e con le attività di sperimentazione realizzate pressola cantina sperimentaledi Orvieto COSTI Compensi ai docenti £ 1.000,00 Totale e 1.000,00 13 STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO “VAIJJTAZIONB COMPARATIVA DELLE PRINCIPALI VARIETA’ LOCALI DI OLIVO IN UMBRIA” DESCRIZIONE Nel triennio 2000-2002 è stato realizzato un progetto che aveva come obiettivo l’acquisizione di indicazioni sulla validità agronomica e commerciale e, quindi, sulle possibilità di maggior utilizzo delle diverse varieti di olivo presenti in Umbria. Il lavoro ha consentito di determinare tutti i parametri analitici e sensoriali capaci di descrivere il livello qualitativo dell’olio di oliva ed evidenziare eventuali caratteristiche peculiari che potrebbero consentire la produzione di oli con forti caratteri di tipicità. Tutti i risultati acquisiti saranno resi disponibili per gli olivicoltori umbri mediante ia predisposizione di una specifica pubblicazione. OBIETTM Valutazione comparativa del comportamento agronomico e della qualità dell’olio delle principali varietà di olivo coltivate in Umbria. AREADI INTERVENTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA ed Accademia Nazionale dell’Olivo INDICATORI DI REALIZZAZIONE Realizzazione di un catalogo varietale COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI L’attività è collegata con i progetti di Assistenzatecnica e di Ricerca Applicata COSTI Stampa del catalogo varietale Totale £ 10.000,00 e 10.000,00 14 PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DELL’OLIO DI OLIVA DESCRIZIONE Il programma di miglioramento qualitativo dell’olio di oliva, finanziato da Unione Europea e Stato Italiano e predisposto dalla regione Umbria sulla base del regolamento CE 528199, prevede la realizzazione delle azioni di seguito descritte: - Assistenzatecnica allo scopo di migliorare l’ambiente e la qualità della produzione e della trasformazione delle olive - Formazione, divulgazione e dimostrazioni intese a diffondere presso gli agricoltori ed i fkntoiani le informazioni relative alla qualità dell’olio extravergine di oliva e all’impatto ambientale dell’olivicoltura - Realizzazionedi analisi delle caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche su campioni di olio di oliva extravergine - Esecuzionedi ricerche agronomiche e biochimiche sul miglioramento qualitativo dell’olio di oliva OBIETTM Miglioramento qualitativo dell’olio di oliva Accrescimento delle conoscenzetecniche di olivicoltori e frantoiani. Acquisizione di nuove conoscenzescientifiche volte a migliorare le tecniche di produzione di olive ed olio. AREADI INTERVENTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSLA, ASSOIL, Dipartimento di Arboricoltura, Dipartimento di Scienze degli Alimenti INDICATORI DI REALIZZAZIONE Completamento delle attività previste nel Programma Regionale e presentazione del rendiconto tecnico amministrativo finale COLLEGAIvIENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI 15 . L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e di Assistenza Tecnica. COSTI Il fmiamento del progetto, come previsto dal Reg CE 528/99, è a totale carico della Unione Europea e dello Stato Italiano ad esclusione di £ 20.000,OOnecessarial pagamento dell’IVA sulle attività finanziate con la quota nazionale per le quali I’AGEA non ammette l’imposta tra le spese rendicontabili 4220.000,00 16 REALIZZAZIONE DI UNA PUBBLICAZIONE DAL TITOLO: TECNICHE DI CAMPAGNA E DI FRANTOIO PER OTTENERE UN OLIO DI OLIVA DI QUALITA’ DESCRIZIONE Nell’ambito del programma di miglioramento qualitativo dell’oho di oliva (Reg. CE 528/99) 2: prevista la realizzazione di una pubblicazione, con un taglio essenzialmente divulgativo, aspetti legati alle tecniche agronomiche ed alle tecnologie di trasform&one sugli finalipate all’ottenimento di un olio di oliva di qualità. Base essenziale per la realizzazione della pubblicazione in questione saranno le informazioni prodotte nell’ambito delle ricerche svolte da istituzioni scientifiche regionali nei settore olivicolo ed elaiotecnico. OBIETTM Miglioramento qualitativo dell’olio di oliva. Accrescimento delle conoscenzetecniche di olivicoltori e frantoiani. Divulgazione di nuove conoscenzescientifiche volte a migliorare le tecniche di produzione di olive ed olio. AREA DI INTERVENTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA, COREOL. INDICATORI DI REALIZZAZIONE Realizzazione di una pubblicazione divulgativa. COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e di Assistenza Tecnica. COSTI Il finanziamento del progetto, come previsto dal Reg CE 528/99, è a totale carico della Unione Europea e dello Stato Italiano 17 DIVULGAZIONE Dl INNOVAZIONI TECNOLOGICHE NEL SETTORE OLIVICOLO DESCRIZIONE Il progetto prevede la realizzazione di incontri tecnici con olivicoltori allo scopo di divulgare le più recenti acquisizioni scientifiche nel campo della olivicoltura e proporre quindi schemi operativi idonei per le aziende olivicole regionali OBIETTIVI Migliorare la qualità delle produzioni Ridurre i costi di produzione ~AREADIINTBRVF5NTO L’intero territorio regionale. SOGGETTI ATTUATORI ARUSIA, Associazioni dei produttori, Organizzazioni Professionali INDICATORI DI REALIZZAZIONE Realizzazione di n. 10 incontri COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e di assistenzaTecnica. COSTI Compensi ai docenti £ 1.000,00 Totale e 1.000,00 18 FILIERA COLTURE ERBACEE ATTIVI-TA’ DI COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO PER LE POLITICH-E AGRICOLE E FORESTALI PER LE PROVE DI ISCIUZIONE VARIETALE DI TABACCO AL REGISTRO NAZIONALE Premessa L’ARUSIA svolge, già dal 2001, un’attività di collaborazione con il MiPAF relativamente alle prove per l’iscrizione di varietà vegetali nel registro nazionale e per la loro promozione brevettuale. Attraverso il coordinamento dell’ENSE, è stata affidata all’AlZUSIA la realizzazione e la responsabilità delle prove per l’iscrizione di nuove varietà di Tabacco Virginia Bright Le attività prevedono un ciclo biennale di prove riferibili alle campagne primaverili del 2001 e del 2002. Sulla base dei rapporti già intercorsi, la collaborazione c-on il MiPAF prosegui& presumibilmente, nelle campagnesuccessiveanche per altre varietà di Tabacco. Obiettivo Iscrizione al registro nazionale di nuove varietà di Tabacco. Descrizione Le attività in oggetto prevedono la realizzazione di prove agronomiche e descrittive, ripetute per un biennio, finalizzate alla valutazione e alla verifica dei caratteri dichiarati dal “costitutore“. Le prove vengono realizzate e gestite secondoprotocolli ufficiali. Area di intervento Tutto il territorio nazionale interessatoalle coltivazioni di Tabacco. Soggetti attuatori L’ARUSIA in qualità di collaboratore del MiPAF. . Indicatori di realizza~one Esecuzionedelle prove. Collegamento con altri interventi el0 servizi 19 Costi Per le attività è previsto un rimborso totale, secondoquanto stabilito dal Ministero. 20 FILIERA ZOOTECNIA Il quadro generale-obiettivi delle attività proposte. Il panorama zootecnico regionale è contraddistinto per una presenzaabbastanzasignificativa della suinicoltura. Le aziende di questo comparto coprono circa il 3,9% dell’intero comparto nazionale, mentre in termini di capi la stessaincidenza scendeal 35%. Il n. di aziende del comparto ovini rappresenta1’18% rispetto a quella del paese,pari al 3,8%; il dato mette in risalto l’alta fkunmentazione delle aziende con un numero di capi per azienda sensibilmente inferiore alla media nazionale. Il comparto bovino può essereassimilato a quello degli ovini in quanto il margine dell’ 18% in termine di numerosità aziendaleUmbre sul totale Italiano, si abbassaall’i% in termine di capi. In particolare i numeri della zootecnia regionale , dati del Vo censimento,raffrontati in termini di % con quelli del 90, presentanola seguentesituazione: 2000 VAR% ALLEVAMBNTI : 25.024 -22,32 CAPI BOVINI E BUFALINI 62.563 -35,63 CAPI oVIcAPRINI 159.544 - 26,58 CAPI EQUINI CAPI SUINI 4.149 - 37,47 25.1196 -28,84 A fronte comunque di una consistentediminuzione generalizzata,la ricchezza prodotta dagli allevamenti Umbri appareimpostata su una dinamica espansiva; dal 1995 al 2001 tale valore è cresciuto in termini % del 16,6%, trainato dalla spinta specifica delle carni + 20%. La risposta delle imprese, a fronte di una serie di fattori non certamentepositivi, c’è ed è sicuramenteimprontata su di una generaleriorganizzazione aziendale, ricorso sempre più massiccio alle produzioni di qualità e integrazione nelle diverse filiere. In effetti la politica regionale ha portato le aziende verso un processodi riconversione del proprio sistema agroalimentare nel sensodi una qualificazione visibile con particolare riferimento verso il consumatore,delle sue produzioni, dei processi produttivi e del sistema in generale. 21 Con il PSR forti sono gli interventi per gli aiuti alle imprese , per le certificazioni a norma ISO, per l’adeguamento strutturale, per la commercializzazione di prodotti di qualità, accompagnateda azioni di supporto quali la ricerca, la sperimentazione, informazione e promozione. L’ARUSIA in tale contesto sempre si è mossa ma ancor più lo ha fatto negli ukimi programmi d’attività e progetti di ricerca, dove le diverse attività indirizzate alle certificazioni, all’ambiente, alla qualificazione delle produzioni e all’informazione hanno avuto la principale attenzione, 1 progetti presentati per il 2003, sono tutti incentrati sulle tematiche sopra evidenziate e sono parte continuativa elo conclusiva di quelli avviati precedentemente o nuovi ma sempre legati alle tematiche della qualità delle produzioni, dell’ ambiente e dell’informazione . Essi riguardano le principali filiere ed in particolare : -Zootecnia da carne. Sm: - Tecnica di allevamento dei suini a bassoimpatto ambientale (all’aperto). - Definizione e validazione di parametri di qualità per la valorizzazione di una produzione regionale basatasull’ibrido UMBRIA2 ( disciplinare e risultati) . - Zootecnia da latte: BOVINI: Realizzazione “LINEE GUIDA“ per la tracciabilità di filiera controllata nel settore lattiero caseario Umbro. Certificazioni e/o procedure telematiche informative - Tracciabilità del latte alimentare Grifo. - Canoni abbonamentoAGRI-NET assistenzatecnica. 22 ALLEVAMENTO INTEGRAZIONE SUINICOLO A BASSO IMPATTO DEI PROGETTI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE AD IN ATTO IS0 14000 Descrizione Il documento propone attività per 1’ anno 2003 relativa alla verifica e all’adattamento della tecnica d’allevamento dei suini all’aperto alla realtà produttiva, sociale, economica e ambientale del territorio regionale. 1 progetti già avviati da ARUSIA per divulgare e realizzare processi di certificazione IS0 14000 all’interno del comparto suinicolo e in corso di realizzazione, hanno maggiormente evidenziato i forti problemi che caratterizzanoquesto tipo di attività nei confronti di carattere“Ambientale” con tutte le relative conseguenze. Se si considera inoltre che è in fase avanzatala “rimodulazione” relativa alle normativa regionale sulle concessioni per la “fertirrigazione”, conivolgendo anche il prodotto “letame”, si evidenzia come l’attività zootecnica di tipo “intensivo” ( in particolare quella suinicola ) dovA essere sicuramentericonsiderata. In tale ottica, valutando estremamenteinteressanti le aree ad alta vocazione ambientale e aree parco e/o altre, con limiti evidenti all’attività in oggetto ( vicinanza ai centri abitati, zone di alto interesse di tipo turistico ecc), viene proposta tale nuova tipologia d’allevamento già sviluppata in altre regioni e/o nazioni con interessantirisultati. Di rilevante importanza risulta la predisposizione di documentazione di supporto alla diffusione e alla conoscenza degli aspetti tecnico-economici di questa attività zootecnica, integrando le conoscenze acquisite a livello europeo con i risultati delle attività sperimentali più significative svolte nel nostro Paesee con l’esperienza condotta nell’ambito di questo stessoprogetto. Le attività proposte possonoessereriassuntenei seguentipunti: 1. verifica di campo della tecnica d’allevamento all’aperto, con individuazione e allestimento di un’azienda pilota e monitoraggio delle stessaper un periodo non inferiore a un anno relativamente agli aspetti zootecnici, produttivi, sanitari ed economici; 2. analisi e diffusione dei risultati delle attività sperimentali e delle conoscenze acquisite, con predisposizione e pubblicazione di un opuscolo divulgativo da distribuire nell’ambito della normale attività di assistenzatecnica e in occasione di un convegno, di giornate informative e di visite guidate all’allevamento pilota. Obiettivi 23 Il progetto propone lo sviluppo di una forma di allevamento alternativa, caratterizzata da basso impatto ambientale e bassoimpiego di capitali, adatta anchead aree montane e marginali; la finalità principale è quella di produrre a costi competitivi alimenti di qualità-e tipicità elevate, destinabili sia al consumo locale, sia alla commerciahzzazione su vasta scala. Gli obiettivi del progetto possonoesserecosì riassunti: 1. sensibilizzazione degli addetti ai lavori sulle possibilità offerte dalla tecnica d’allevamento dei suini all’aperto, diffusione delle conoscenzee informazione specifica; 2. diffusione della tecnica d’allevamento, con effetti positivi a livello produttivo, economico, sociale e ambientale; 3. produzione di materie prime (carni suine) e di prodotti trasformati (salumi) di elevata qualità. Programma Attività 4 Individuazione del1‘area d’intervento e dell’azienda pilota (0 - 3”mese) * Allestimento e avviamento del1‘aziendapilota (4’ mese- 6” mese) + Monitoraggio tecnico economico (7’ mese- 18”mese) * Assistenzatecnica alle aziende interessate(13’ mese- 24” mese) * Divulgazione (19” mese- 24Omese) Utenti Aziende zootecniche della regione Tempi di attuazione Valenza pluriennale Localizzazione Area d’intervento da individuare nella fase preliminare del progetto Costi Convenzione con azienda pilota .................................................................... ..Euro 10.000,00 ConsulenzaCRPA* ......................................................................................... .Euro 9.000,00 Diverse............................................................ .Euro 1.ooo,oo TOTALE .......................................................................................................... .Euro 20.000,00 ..................... 24 * si prevede il supporto tecnico del CRPA per allestimento e avviamento allevamento pilota, stesura testo opuscolo informativo, elaborazione dati tecnico economici e stesurarelazione tecnica finale (6 missioni + 14 giorni uomo). 25 DEFINIZIONE E VALIDAZIONE VALORIZZAZIONE DI PARAMETRI DI UNA PRODUZIONE DI SUINICOLA QuALITA> PER LA BASATA SULL’IBRIDO UMBRIA2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Si propone di effettuare prove di allevamento con suini “Ihrido Umbria 2” (suino pesante da trasformazione), prove di macellazione e stagionatura, secondo il disciplinare di produzione integrata proposto per la Regione Umbria, per definire i parametri caratteristici dell’ibrido. Tale attività è propedeutica alla implementazione della certificazione di prodotto. PRIORITA’ DI INTERVENTO: Valorizzazione e rilancio degli allevamenti in selezione per la produzione dell’ibrido, nonchè degli allevamenti per la produzione commerciale basatasu una genetica nazionale e destinataalla trasformazione secondodisciplinari di qualità e di rintracciabilità volontaria ESECUTORI: A.RU.S.I.A., Università degli Studi di Perugia Az. di Allevamento convenzionatecon ARUSIA Salumifici Regionali COMPATKBILJTA’: Piano di Sviluppo Rurale DGR n. 932 del 10/07/02 ATTUAZIONE: Valenza biennale. RISULTATI ATTESI: ‘Definizioni di parametri produttivi, di macellazione e stagionaturadelle produzioni allevate secondo il disciplinare di produzione integrata proposto per la regione Umbria. 26 COSTI: Speseper consulenzetecnico scientifiche e 7.000 Analisi di laboratorio e 3.000 Compenso per oneri alla macellazione e trasformazione c 4.000 Compensomaggiori oneri di allevamento e 6.000 Totale e. 20.000,00 27 . REALIZZAZIONE DI LINEE GUIDA PER LA “TRACCIABILITA’ CONTROLLATA” NEL SETTORE LATTIERO CASEARIO UMBRO. DI FILIERA Descrizione La tracciabilità di filiera controllata è un riconoscimento di terza parte mediante il quale si attesta l’avvenuto controllo di determinati parametri lungo tutta la filiera agro-alimentare . Tale azione, mira a rendere piu’ convincenti le forme di garanzia per il consumatore sulle produzioni agro-alimentari Umbre e a seguire quelle già sviluppate dall’ARUSIA, in collaborazione con la Centrale del latte di Pg, nei precedenti anni con le “Linee Guida” e Sistemi Qualità , rintracciabilità di filiera certificata. La nuova proposta di certificazione, si pone come obiettivo quello di proseguire il lavoro sviluppato sino ad oggi per arrivare alla filiera certificata controllata del comparto lattiero caseario Umbro. La filiera in tal modo diventa ancor di più riconoscibile e certificabile per la sua capacita’ di identificare, tracciare parametri certi e noti agli operatori (ad esempio assenza o presenza di specifici mangimi nell’alimentazione delle bovine da latte, ecc.) oppure il rispetto massimo di alctmi parametri igienici da parte di tutti gli operatori della filiera (ad esempio micotossine, ecc.). Questo nuovo tipo di certificazione infatti attestanon solo quanto sopra descritto ma anche che le “ caratteristiche igienico sanitarie del prodotto sono gestite lungo tutta la filiera in accordo al D.T . di riferimento. Gli strumenti che verranno utilizzati sarannoi seguenti(elenco non esaustivo): - Ricerca e individuazione di un pannel-list di parametri ritenuti critici per la tracciabilita’ delle materie prime e semilavorati e punti critici; - Inconti divulgativi tra gli operatori; - Redazione di Piani di controllo conforme alle norme UNI EN10939-70000-70006-70002 - Redazione di un Manuale Linee Guida per Operatore di Filiera conforme alla norma UNI 10939:2001. Sara’ necessario il coinvolgimento di un gruppo pilota di mangimisti e/o aziende agricole ad . indirizzo foraggiero, allevatori e trasformatori. Per tale azione si intende far ricorso alle migliori esperienzepresenti sul territorio nazionale sia in termini di progettualita’ e assistenzache nella assicurazioneed auditing. 28 Indicatori di progetto N. operatori aderenti per tipologia di settore, volume produzioni tracciabili. Esecutori Tecnici ARUSIA, Parco 3A , enti di certificazione a livello Nazionale, consulenti e/o auditor accreditati a organismi riconosciuti SINCERT. Localizzazione Intero territorio regionale. Compatibilità linee regionali Piano di Sviluppo . Rurale, valorizzazione delle produzioni, implementazione sistemi di certificazione IS0 Tempi di attuazione Biennale Risultati attesi Rendere visibile la specificita’ e la qualità delle produzioni umbre e facilitare la loro collocazione nel mercato. Costi Materiale consumabile e tipografia (libri, opuscoli, consultazione banche dati, trasferte; Collaborazioni da parte di enti di certificazione nazionali e regionali per la redazionedelle Linee Guida, Piano dei controlli; Consulenzespecialistiche “esperti sistemaqualità; TOTALE . Compartecipazione finanziaria Centrale per : E. 12.500 E. 7.500 29 TRACCIABILITA’ DEL LATTE ALMENTARE GRIFO DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO La proposta è finalizzata alla attivazione di una serie di servizi a supporto della rintracciabilità del latte delle aziende zootecniche che conferiscono il prodotto crudo destinato alla produzione di latte intero fresco pastorizzato. L’intervento avrà tre linee di sviluppo : 1. Acquisizione dei dati in allevamento 2. Acquisizione dei dati dalla Centrale del Latte che produce il prodotto finale 3. Sviluppo di servizi Internet per i consumatori La proposta di lavoro, basato su esperienzein corso, e per alcuni flussi informativi, partecipate da ARUSIA riguardo supporti per l’assistenzatecnica, vede l’attivazione di progetti di tracciabilità come estensionedei servizi AgriNet già in essereper l’assistenzatecnica e più in generale per il monitoraggio delle produzioni zootecniche. Ne segueche il progetto si colloca come estensionedei servizi telematici AgriNet a supporto della filiera di produzione del latte bovino e fa suo il concetto di rintracciabilità su supporto informatico. A tele proposito riteniamo che : 1. L’integrazione di una soluzione metodologica che negli anni si è dimostrata utile a tanti attori di filiera nel settore dell’assistenza tecnica costituisca da un lato una garanzie di successo e dall’altro una modo per fare economie di scala difficilmente immaginabili con approcci non coordinati. 2. L’utilizzo di soluzioni tecnologiche condivise da altre iniziative garantiscariguardo l’afiidabilità delle scelte. 3. La flessibilità con la quale è possibile sviluppare servizi Internet dal database AgriNet consentirà di massimizzare la ricaduta del progetto per allevatori, industria e distribuzione fornendo all’iniziativa connotati che vanno oltre gli aspetti di “semplice” tracciabilità. La proposta prende in considerazionela seguentefiliera di produzione : 1. Produzione del latte in allevamento 2. Raccolta e conferimento al caseificiokentrale 3. Confezionamento del latte in caseificio/centrale Riteniamo che i nodi di filiera proposti siamo quelli più critici e quindi che debbano essereoggetto di un progetto pilota tralasciando momentaneamentefonti informative importanti ma non critiche per difficoltà di attivazione dei flussi informativi. Una volta messi a regime i flussi informativi dei 30 nodi di filiera qui proposti si potranno avviare gli studi per gestire informazioni di altri nodi quali i magazzini (logistica in genere),punto vendita e altro. Il modello organizzativo proposto è una estensionedel modello organizzativo AgrÌNet. In sintesi : 1. Un databasecentrale (il databaseAgriNet ) aggregai flussi informativi ritenuti necessari 2. Una serie di servizi Internet consentono di interrogare gli archivi con livelli di permessi differenziati a secondadel tipo di utenza. Si avranno : l Servizi pubblici, tipicamente indirizzati ai consumatori, tramite i quali digitando il codice univoco reperito sulla confezione, si otterrà l’elenco degli allevamenti che hanno confento il latte alla partita di confezioni indicata più altre tiormazioni di dettaglio relative agli allevamenti se le si riterranno utili. l Servizi ad accessoregolato da password riservati agii operatori di filiera (allevatori, tecnici di caseificio etc) consentirannodi indagare relativamente ai dati di dettaglio. Il confine tra servizi pubblici e quelli regolati- da password poti essere deciso in corso d’opera in funzione della propensionedella “filiera” a rendere pubblici le proprie informazioni. 3. 1 flussi informativi proveniente dagli allevamenti saranno garantiti da servizi di data-entry completamente basati su servizi Internet i quali presentanoi seguentipunti di fona : l Essendo una applicazione Internet è utilizzabile direttamente dal browser Internet semplificando la curva di apprendimento e riducendo i costi di assistenzae manutenzione del sistema. l Il databasecentrale può essereaggiornato in tempo reale perché l’utente lavora direttamente su di esso. l Possono essere attivati strumenti di monitoraggio in modo da mettere in allarme gli allevamenti che non registrano in modo regolare e pianificare i relativi interventi di assistenzatecnica mirati a regolarizzare i flussi informativi. l Alcune operazioni di data entry, quali potrebbero esseregli estremi delle fatture di acquisto mangimi, potrebbero esseredemandatea strutture di servizio. l E’ completamente integrato nel databaseAgriNet consentendoal sistema di tracciabilità di giovare degli investimenti fatti per l’assistenzatecnica. Dall’allevamento saranno richieste informazioni relative sia alle forniture e stoccaggio di alimenti e detergenti sia al loro utilizzo al fine di potere conoscere quali forniture sono state impiegate ad una certa data. 4. 1 flussi informativi relativi al caseificio si limiteranno ad importare alcune informazioni chiave dal sistema informativo aziendale, In via orientativa si ritiene che questi possano essere la composizione dei ‘“giri’ di raccolta latte” e l’assegnazione di ogni lotto di produzione (codice 31 univoco stampato sulla confezione) ad un dato giro di raccolta. La gestione dei flussi informativi in arrivo sarà fatta estendendole funzionalità e gli automatismi già operanti per gli altri flussi informativi che alimentano il databaseAgriNet . Servìzì dì fibiera .. Per il consumatore . . Lotto Produzione 20030414A1 Allevatori l I I- allevamenti Figura 1 La Figura 1 schematizza il modello organizzativo proposto e, dato un Lotto di Produzione dj prodotto commercializzato saràpossibile risalire in tempo reale alle seguentiinformazioni : l Produttore della confezione di latte con alcune informazioni di dettaglio (ubicazione, piani di controllo attivati, certificazioni, autorizzazioni ) . l Data di raccolta del latte l Elenco degli allevamenti che hanno conferito il latte. Per ogni allevamento : n Informazioni relative all’allevamento (ubicazione, piani di controllo attivati, certificazioni, autorizzazioni ) . Forniture di alimenti impiegate nei giorni antecedential produzione del latte n Forniture di disinfettanti impiegati nei giorni antecedential produzione del latte m Ultime analisi qualitative del latte disponibili prima della suaproduzione 32 Tali gruppi di informazioni potranno esseread accessopubblico o regolato da password in funzione delle politiche di trasparenzadelle filiera. OBBIETTIVk . 1. Attivare la produzione di latte fresco pastorizzato tracciato 2. Offrire servizi di indagine relativi alla rintracciabilità per i consumatori 3. Attivare servizi di registrazione delle informazioni per gli allevamenti che adotteranno la procedura di rintracciabilità 4. Creare le condizioni per il miglioramento servizi di assistenza tecnica finalizzati alla ottimizzazione della conduzione dell’allevamento in funzione delle produzioni di qualità. UTEm l Allevatori 0 Caseifici l .Tecnici A.T. l Consumatori TEMPI DI ATTUAZIONE Valenza annuale LocALIzzAzIoNE: Intero territorio regionale COSTI: Progettazione esecutivadi dettaglio ..................................................................................... 6.900,OO Configurazione servizi Internet di data enti-yper l’allevamento allevamento.......................5.550,OO Conf?gurazioneservizi di importazione dati automatici dal caseificio .................................3.230,OO Sviluppo proceduratracciabilità via Internet......................................................................... 8.386,00 Avvio e messaa regime del sistema ..................................................................................... 2.650,OO Formazione tecnici che seguirannogli allevamenti sul territorio (tre seminari). ..................4.950,OO Somma................................................................... ..“...........................” .............................31.666,OO IVA ........................................................................................................................................ 6.334,OO Totale ...........................................................................“........................................*...........-38.000,00 33 CANONI ANNUALI INFORMATIVI 2003, ASSISTENZA TECNICA E MANUTENZIONE FLUSSI CRPA DESCRIZIONE Il documento propone attività per l’anno 2003 relative all’utilizzo e manutenzione dei servizi (AGRINET) in uso. Attualmente il sistemaAgriNet Umbria ha attivato flussi informativi relativi a : l Analisi del Latte su campioni di massaper bovini da latte l Dati di sintesi relativi ai “controlli funzionali” per bovini da latte l Analisi del Latte su campioni di massaper ovini da latte l Quote latte l Dichiarazioni mensili relative alla produzione di late bovino 1 servizi intemet attivati offrono consultazioni per allevatori, assistenzatecnica, tecnici di caseificio e pubblica amministrazione e hanno fatto registrare un incremento ammale del 18% nel numero di accessi. Ad oggi sono disponibili una serie di servizi che, per la filiera “bovini da latte” consentono ad allevatori e tecnici di monitorare l’andamento della qualità del latte e delle produzioni legando tali informazioni con la gestione delle quote. La stessa base dati fornisce servizi per le strutture pubbliche impegnate nella gestione delle quote latte e, più in generale, servizi statistici di monitoraggio quali-quantitativo delle produzioni di latte bovino. Il modello organizzativo che consente l’erogazione quotidiana di tali servizi gestisce flussi informativi provenienti da : . A.R.U.S.I.A. l Laboratrio Zooprofilattico Sperimentale l Associazioni Provinciali Allevatori l Caseifici Utilizzando sia strumenti software installati presso i singoli fornitori di informazione sia infrastruttura tecnologica AgriNef (wvvw.agrishare.com) il progetto garantisce la fruibilità dei seguenti servizi : 1. Gestione dei flussi informativi in arrivo al sistemaAgriNet da parte delle strutture Umbre 2. Assistenzatelefonica ai tecnici responsabili del mantenimento dei flussi informativi Umbri 34 . 3. Manutenzione ed assistenzaper tutti i moduli software AgriNet impegnati nel progetto (AgriNet Data Pick , Telelatte, Servizi Telematici) 4. Amministrazione degli utenti ed utenze dei servizi di consultazione Internet senza limite di numero 5. Fruibilità dei servizi legati al monitoraggio della qualità delle produzioni quali-quantitative di latte bovino (AgriNet BLQL, AgriNet BLPL) 6. Fruibilità dei servizi legati al monitoraggio della qualità delle produzioni di latte ovino (AgriNet OLQL) 7. Fruibilità dei servizi legati alla gestione delle quote latte (AgriNet BLQte) 8. Fruibilità dei servizi di statistica (AgriNet Stat) Obiettivi - Mantenere e aumentare i servizi telematici verso le aziende zootecniche, Caseifici, Centrale del latte. - Promuovere nuovi modelli di assistenzatecnica agli allevamenti - Promuovere l’uso dei servizi di statistica per il monitoraggio delle produzioni umbre Utenti Aziende zootecniche della regione Tecnici aziendali Tecnici di caseificio Fuzionari della Pubblica Amministrazione Tempi Attuazione Valenza annuale Localizzazione: Intero territorio regionale Costi: 35 . . Canone annuale - Amministrazione Utenze e servizi AgriNet “Qualità Latte” ...................... 1.500,OO Canone annuale - Servizi AgriNet Quote Latte.. .....................................................................l.OOO,OO Canone annuale - Servizi AgriNet Statistica.. ............................................................................500,OO Assistenza tecnica e manutenzioni ..........................................................................................1.360,OO Costo forfettario ammale per utilizzo servizi Internet ............................................................1.416,OO Somma.“................m................................“.......”~~...“.--““.“..“~“.“““.~..~..“..”....-.....” . 5.776,OO IVA ........................................................................................................................................... 1155,20 Totale ....................“..“.......~.................“”...................................................“.......................... 6.931JO Fonti Finanziamento 1 costi sopra riportati sono a totale carico del Piano Regionale ATZ 36 AZIONI ORIZZONTALI DIFESA FITOSANITARIA PREMESSA L’attività di difesa fitosanitaria assumerilievo strategico in un settore produttivo sempre più caratterizzato da scambi internazionali e non più prevalentementeIocali o regionali. In particolare questo fenomeno interessai più pregiati materiali di propagazione di colture di rilevante interesseregionale quali la vite e l’olivo o prodotti di elevato valore (Tabacco, tartufo), esportati in paesi esteri quali Australia, USA, Sud Africa, Russia,Romania, Polonia, Giappone. Lo sviluppo del commercio internazionale rende più alto il rischio di introduzione di organismi nocivi ai vegetali, che potrebbero avere effetti devastanti in importanti comparti produttivi, determinando la necessitadi levare il livello della vigilanza fitosanitaria. La produzione ed il commercio di piante e di prodotti vegetali è pertanto soggetta ad un’articolata e rigorosa disciplina comunitaria e nazionale, fklizzata alla difesa delle colture agrarie e, in genere,delle produzioni vegetali dai rischi di diffusione di organismi nocivi. Alcune delle produzioni agricole nazionali che vengono esportate in paesi extra CE sono sottoposte ad un sistema di certificazione fitosanitaria che ha lo scopo di garantire l’assenza di organismi nocivi ai vegetali ed ai prodotti vegetali; tale compito è svolto dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR), alcuni dei quali hanno il compito di controllare anche tutte le merci in importazione, essendopunti di entrata sul territorio europeo e nazionale. Oltre alle attività legate alla vigilanza fitosanitaria, il SFR deve assicurareadeguaterisposte alla crescenteesigenzadi tutela della qualità sotto il profilo sanitario e genetico, mediante i controlli fitosanitari e di corrispondenzavarietale del materiale vegetale oggetto di certificazione volontaria @PR 289/91). In questo settore è di notevole importanza la realizzazione del Centro di Premoltiplicazione interregionale per l’olivo, di cui si sta concludendo l’iter di costituzione, con sede presso la struttura vivaistica di Capt:zzano,di proprietà della Comunità montana Monti Martani e del Serano. In applicazione dei compiti descritti, il Servizio Fitosanitario Regionale dell’ARUSIA opera in molteplici comparti che vanno dall’attuazione di provvedimenti legislativi regionali, statali o comunitari in materia di’ vigilanza, certificazione e attuazione di misure di lotta obbligatoria, all’assistenza fitoiatrica, alla valorizzazione delle produzioni agricole attraverso l’adozione, tramite la stesuradei disciplinari di difesa integrata, di principi di protezione integrata, che si basa su dati forniti dalla rete agometeorologica presentein Umbria. 37 Particolare attenzione è riservata al comparto vivaistico, che rappresentail punto critico della azione di difesa, in quanto snodo della produzione e del commercio di materiale di propagazione, potenziale veicolo di diffusione di eventuali organismi nocivi. Il SFR della Regione Umbria, oltre alla esecuzionedei rigorosi controlli previsti (DM. 3 1.01.96), fornisce assistenzatecnica specifica, anche per l’applicazione della complessanormativa relativa all’attività vivaistica. 38 CERTIFICAZIONE FITOSANITARIA E CONTROLLO VIVAI Obiettivo Evitare l’introduzione e la diffusione di organismi nocivi ai vegetali ed ai prodotti vegetali, all’interno della Comunità europea, adottando ade,ouatemisure di protezione ed attraverso un regime fitosanitario comune a tutti gli Stati della UE; Controllare i vivai presenti sul territorio regionale per una verifica del rispetto delle norme in materia e per fornire un supporto ai vivaisti sulla normativa e su problematiche fitosanitarie, con particolare attenzione a nuovi insetti e patologie; Adeguare la conoscenza delle lingue straniere degli Ispettori fitosanitari, con particolare riferimento ai termini commerciali e tecnici relativi alla esportazione delle merci ed alla normativa dei paesi importatori; Potenziamento della dotazione strumentale informatica Programma di attività Certificazione fitosanitaria, in applicazione della Direttiva CE 2000/92, che prevede misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e controllo delle merci in esportazionein paesi extra-CEE., materia regolamentata dal D.M. 3 1.01.96 e successivemodifiche. La certificazione prevedeanchecontrolli sul materiale viticolo prodotto in base al DRP 1164/69. Il materiale vegetale prodotto e circolante sul territorio nazionale è soggetto ad ispezioni da parte del SFR che, nel caso di merce in esportazione, prowede ad emettere il relativo certificato fitosanitario. Predisposizione di materiale informativo ed eventuali incontri con i vivaisti regionali riguardante gli obblighi normativi e particolari problematiche fitosanitarie. Soggetti attuatori ARUSIA tramite gli Ispettori del Servizio Fitosanitario Regionale . Costi - Convenzioni per analisi su materiale vegetale oggetto di controlli e. 2.000,00 Totale fz. 2.000,00 39 PROGETTI DI DIFESA INTEGRATA DELL’OLIVO AGROMETEOROLOGICA E DELLA VITE - RETE Premessa Tale attività coinvolge diversi provvedimenti normativi, la L.R. 41/83 e il progetto miglioramento qualitativo dell’olio di oliva in attuazione del Reg. Comunitario528/99, il Reg. CEE 2078/92 relativamente alle misure A 1.2 olivo, vite e tabacco. Per quanto riguarda la rete di stazioni meteorologiche legate alla misura A 1.2 vite, si evidenzia che, ad oggi, le stazioni presenti sul territorio regionale sono n. 63; l’obbligo del collegamento alla unità centrale di gestione dei dati pressoil SFR dell’ARUSIA e della manutenzione delle stazioni stesse, è però vincolante solo per le aziende che ancora beneficiano del premio annuale e copre un periodo di cinque anni dall’anno di sottoscrizione dell’impegno. Per tutte le rimanentì stazioni legate alle aziende per le quali si è esaurita la validità economica della misura agroambientale, non vi è alcun obbligo di manutenzione né di collegamento con il l’unita centrale dell’ARUSIA. E’ quindi necessarioun coinvolgimento - coordinamento tra le aziendeviticole e tutte le Istituzioni pubbliche, le Cantine ed i Consorzi di tutela del vino, al fine di attivare misure di ripristino della funzionalità delle reti con adeguati provvedimenti finanziari o di altro tipo, per evitare di vanifkare il lavoro ed i risultati conseguiti fin ad oggi. Obiettivi Fornire un servizio di assistenzatecnica in ambito fitosanitario che permetta un miglior uso delle tecniche di difesa, privilegiando quelle a più bassoimpatto ambientale (prodotti N.C. o Xn o MCP), prodotti naturali (Piretro) o utilizzo di insetti utili o bioinsetticidi. Diffusione delle nuove acquisizioni e conoscenzescientifiche riguardanti i parassiti ed i patogeni della vite e dell’olivo. Programma di attività n Raccolta ed elaborazione dei dati relativi alla difesa integrata dell’olivo, forniti dai tecnici dei NOB e dai tecnici rilevatori ASSOIL. Creazione di reti di monitoraggio su dati climatici ed epidemiologici dei principali parassiti dell’olivo e della vite e massima divulgazione delle informazioni legate ai sintomi, ai danni nonché alle strategie di intervento possibili ed ai mezzi di lotta disponibili, tramite la stesuradei disciplinari e la divulgazione dei bollettini fitosanitari. 40 a Aggiornamento costante delle banche dati relative ai parametri rilevati dalle stazioni meteorologiche, aderenti al Reg.CEE 2078/92 mis. A 1.2 vite e quelle di proprietà del1’ARUSI.A ed ai dati relativi alla dinamica delle popolazioni di Buctrocera oleae in Umbria = Conoscenzadell’andamento meteorologico nelle aree dove sono insediate le stazioni meteo e dei dati fenologici ed epidemiologici relativi alla vite ed all’olivo, con capacita di fornire m tempo reale le indicazioni relative alle strategie di lotta più opportune tramite bollettini di difesa, fax, e-mail, internet. = Aggiornamento costante dei dati meteorologici raccolti presso il SFR (provenienti dalle aziende aderenti al Reg.CEE 2078/92 mis. A 1.2 - vite), che sono sempre maggiormente richiesti sia da privati (ad es. compagnie di assicurazione), che da strutture pubbliche (es. Università). Soggetti attuatori ARUSIA - SFR Assoil Organizzazioni Professionali ( CIA, Confagricoltura, ERFATA, Coldiretti) Programma di attività Costi Manutenzione software di gestionedati e delle n.3 stazioni agrometeo di proprietà dell’ARUSIA e. 1.500,00 Totale c. 1.500,00 41 . DIAGNOSTICA E ATTIVITA’ DI LABORATORIO DEL SFR Premessa Il SFR ha operativi una serie di servizi rivolti agli agricoltori ed ai tecnici, tra cui l’attività di diagnosi fitopatologica. Attualmente le analisi di laboratorio vengono effettuate per la ricerca di miceti, per l’estrazione di nematodi, ed identificazioni di insetti. Per analisi specifiche, non attuabili nel proprio laboratorio, i campioni vegetali vengono spediti a Dipartimenti o Istituti di Ricerca che svolgono al contempo un ruolo di coordinamento ed indirizzo scientifico affidatogli dal MI.PA.F, nei confionti degli SFR delle diverse Regioni e si dell’identificazione di occupano patogeni-parassiti o nematodi, che richiedono particolari metodiche analitiche. In alcuni casi la diagnosi pub riguardare direttamente insetti 0 malattie oggetto di lotta obbligatoria Il SFR inoltre può adottare misure fitosanitarie di contenimento, in aggiunta a quelle obbligatorie, per limitare la diffusione di insetti e di malattie e/o dei loro vettori. Obiettivi Accertamento della presenza di insetti e patogeni-parassiti sul proprio territorio regionale, attraverso monitoraggi sistematici, campionamenti, analisi specifiche e relazioni annuali sugli esiti di tali indagini, promuovendo l’applicazione, se possibile, dei principi di controllo integrato. Programma 9 Accertamento dei patogeni-parassiti(insetti, virus, fitoplasmi, nematodi, batteri.. . ) oggetto.dei decreti ministeriali di lotta obbligatoria o identificati come patogeni da quarantenao di qualità che interessanole principali colture della nostra Regione: vite, patata, fruttiferi, ornamentali.. . allo scopo di evitarne l’introduzione e l’insediamento o limitarne la diffusione. Tale attivita diagnostica comporta l’esecuzione di controlli, classificazione ed analisi effettuate direttamente dal SFR che si può avvalere di convenzioni con Università o Strutture dotate di laboratori diagnostici specializzati. = Formazione ed aggiornamento del personale del SFR su sintomatologie legate all’individuazione di insetti o patogeni-parassitidi nuova introduzione; 42 9 Realizzazione di giornate di aggiornamento e di divulgazione, anche in campo, rivolte ai tecnici ed alle aziende agricole sugli aspetti sintomatologici, diagnostici, ed epidemiologici delle malattie e degli insetti oggetto di lotte obbligatorie (Flavescenzadorata su vite, Batteriosi su patata etc.. . ). In tale occasione interverranno esperti della materia e sarà fatto un resoconto delle reti di monitoraggio realizzate nel corso dell’annata. L’attività di controllo e monitoraggio si articolerà principalmente nei confronti: - della Flavescenzadorata della vite, nei vivai che producono materiale di moltiplicazione, campi di prelievo del materiale viticolo e nuovi impianti. - della Ralstonia solanacearum, del Clavibacter michiganensis spp Sepedonicus, del Synchytrium endobioticum;, Heterodera rostochiensis ora Globodera pallida e G. rostochiensis della patata, consideratal’importanza di questacoltura per la nostraRegione; - dell’Erwinia amylowora su fruttiferi ed ornamentali e della Sharka su fruttiferi Soggetti attiatori -ARusIA- SFR) - Istituto Sperimentale di Viticoltura di Arezzo - Dipartimento di Scienzee Tecnologie Agroambientali Università degli Studi Bologna - Università o strutture di ricerca specializzate su tali fitopatologie - Organizzazioni Professionali ( CLA, Confagricoltura, ERFATA, Coldiretti) Costi n Analisi e/o convenzioni ed addestramentopersonale presso laboratori specializzati . £. 1o.ooo,oo m Acquisto materiale vario di consumo . per l’esecuzione di analisi diagnostiche e. Acquisto trappole croqotropiche per Flavescenzadorata c. 1.500,00 500,oo 43 . Manutenzione attrezzaturee smaltimento prodotti c. 1.000,00 l Organizzazione giornate divulgative su argomenti fitopatologici e rimborso spesedocenti Totale e. 1.ooo,oo 4L 14.000,00 44 MONITORAGGIO DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI -Reg. CEE 2078/92 - Programma Agroambientale Regione Umbria Mis. Al.2 - p.to 1.3 Analisi Campionaria residui principi attivi su vite, olivo e tabacco - Programma interregionale “Agricoltura e qualità” Misura 2 - “Controllo dell’impiego di fitofarmaci in agricoltura” Premessa Il rilevamento dei residui di fitofarmaci è attuato in Umbria, applicazione di due diversi programmi con diverse finalità, che rispondono comunque a esigenzedi fondo analoghe. La applicazione dei Regolamenti Comunitari e del Reg.CEE 2078/92 in particolare, ha come obiettivi il raggiungimento della qualità delle produzioni, il rispetto dell’ambiente, la tutela della salute dell’operatore agricolo e del consumatore. E’ in questa ottica che si inserisce l’analisi campionaria dei residui dei principi attivi presenti nelle produzioni di vite, tabacco ed olivo prevista dal Programma Agroambientale della Regione Umbria, relativamente alla Misura Al.2 - punto 1.3 - Criteri per la concessionedegli aiuti e per i controlli - Azione A/1.2. La società ANALYSIS del Parco Tecnologico Agroalimentare - 3A di Pantalla di Todi ha avuto l’incarico di effettuare le analisi dei residui in quanto rappresenta l’unico laboratorio analitico umbro inserito nella rete nazionale di monitoraggio dei fitofarmaci, validato ed abilitato dall’Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale del Mi.PaF. Accanto al monitoraggio relativo alla attuazione del Reg. CEE 2078/92 sopra citato, il Ministero dell’agricoltura e delle foreste ha attivato a livello nazionale un programma di monitoraggio dei fitofarmaci, finalizzato alla razionalizzazione dell’impiego dei prodotti fitosanitari, seguito e coordinato dall’Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale di Roma Negli ultimi armi il finanziamento di tale attività è stato individuato nell’ambito del “Programma Interregionale Agricoltura qualità”. . Obiettivi Rispetto dei disciplinari di difesa integrata tramite analisi campionaria dei residui dei principi attivi presenti nelle produzioni di vite, olivo e tabacco per l’applicazione del Reg. 2078/92. Razionalizzazione delle tecniche di difesa fitosanitaria, riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari sulle colture oggetto del monitoraggio 45 Programma Per il reg. CEE 2078/92 il prelievo dei campioni e l’analisi del materiale vegetaleriguarda Ie colture della vite, olivo e tabacco in aziende sorteggiate dagli elenchi -di liquidazione dell’annata e beneficiarie del RE. C 2078/92 mis. A 1.2 . Per il Programma interregionale Agricoltura e Qualità in cui L’ARUSIA, è il soggetto titolare del coordinamento tecnico e del controllo del monitoraggio regionale dei residui, su incarico della Regione Umbria, le analisi dei residui dei prodotti fitosanitari sono effettuate sulle principali colture presenti sul territorio regionale, ponendo a confronto aziende che attuano differenti strategie di difesa. L’individuazione delle colture, per il 2003, verrà effettuata secondo le indicazioni pervenute dai risultati dell’armo precedente. Considerate inoltre le recenti limitazioni introdotte per l’uso del rame nella difesa fitosanitaria, relativamente alle colture di vite ed olivo, si indagherà sull’accumulo di tale metallo a livello del terreno, confrontando, per la vite, aziende biologiche e convenzionali. Esecutori ARUSIA - SFR Società ANALYSIS del Parco Tecnologico Agroalimentare - 3A di PantaRadi Todi Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale di Roma ( Is.Pa.Ve.) Costi Analisi residui legati aziende2078/92 c 3.00400 46 PROCEDIMENTI DI AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE, ALLA IMMISSIONE IN COMMERCIO E ALLA VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI E RELATIVI COADIUVANTI Premessa La nuova disciplina dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti individua il Servizio Fitosanitario Regionale (SFR) tra le autorità regionali competenti ad applicare la normativa in diversi ambiti. E’ compito del S.F.R, inoltre, mettere a punto e divulgare le strategie di difesa delle piante che garantiscano la possibilità di ottenere una produzione adeguatadal punto di vista qualitativo e quantitativo, tenendo conto dei rischi tossicologici di inquinamento che l’uso di questi prodotti comporta Obiettivi Valutazione della efficacia dei nuovi prodotti fitosanitari e messaa punto di strategie di difesa a più basso impatto ambientale. Acquisizione di conoscenzedirette sulle modalità di azione dei nuovi prodotti in vista anche di eventuali inserimenti nei disciplinari di difesa integrata. Formazione e aggiornamento dei commercianti ed utilizzatori dei fitofarmaci e relativi coadiuvanti, sulle normative che disciplinano la materia, sulle precauzioni riguardanti il magazzinaggio e il trasporto, nonché sugli elementi per un corretto uso, nell’ambito dei corsi obbligatori per l’acquisizione delle autorizzazioni per la vendita e l’acquisto dei prodotti fitosanitari. Sensibilizzazione dei commercianti di prodotti fitosanitari e operatori agricoli sul rispetto nell’ambiente e miglioramento della qualità delle produzioni. Programma Saranno organizzati e controllati campi sperimentali che comportano l’uso di prodotti fitosanitari non ancora autorizzati o per impieghi non autorizzati, allo scopo di predisporre linee tecniche di difesa integrata in attuazione di prowedimenti legislativi regionali, statali o comunitari recanti norme in materia si assistenza tecnica, valorizzazione delle produzioni agricole ed applicazione di programmi agroambientali. Saranno progettati e realizzati moduli formativi per tenere i corsi obbligatori ai venditori e utilizzatori dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti. 47 Partecipazione alle Commissioni di esame per il rilascio delle autorizzazioni alla vendita e all’acquisto dei prodotti fitosanitari. Verranno assemblati ed inviati al S.I.A.N. le schede informative sulle vendite dei prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti. Esecutori ARUSIA - 332 Aziende USL Comunità Montane Aziende produttrici di fitofarmaci Aziende agricole 48 CONSULENZA ALLA GESTIONE ECONOMICA DELL’IMPRESA AGRICOLA La consulenza alla gestione economica riveste un ruolo centrale delle politiche di intervento dei Servizi rivolti all’ impresa agricola. L’imprenditore di fronte alle innovazioni introdotte dalla Politica Comunitaria che definisce un nuovo ruolo per il settore primario, dalla ricerca scientifica e tecnologica e dal mercato sempre più attento alla qualità delle merci, ha l’esigenza di adottare delle scelte che presuppongonola conoscenzadi numerose tiormazioni. Storicamente la piccola e media azienda agricola si pone di fronte a tali cambiamenti tenendo una posizione passiva, assumendocioè, decisioni che sono successiveagli effetti che le innovazioni sopradettehanno avuto sul sistema aziendale. Negli ultimi anni, però, anche in Umbria si assiste ad una inversione di tendenza dovuta probabilmente anche alla presenza di giovani imprenditori che sostituiscono la generazione precedente. Agricoltori, anche delle aree più marginali grazie all’acquisizione di maggiori conoscenze pianificano l’attività dell’azienda, ne diversificano le produzioni , offrono servizi grazie ad una politica di pianificazione dell’attività , che prevedeil controllo dei risultati e la ricerca continua degli obiettivi. Le fonti informative su cui basaretutto ciò possonoesserericondotte alle risorse aziendali (terreni, macchine, manodopera, fonti finanziarie), alle tecniche di produzione (impieghi di fattori, rese e quahtà), al mercato dei fattori e dei prodotti e alle normative. Scopo delle attività proposte è quello di fornire agli operatori agricoli alcune delle informazioni sopra citate. 49 OSSERVATORIO ECONOMICO DEI PROCESSI PRODUTTM Descrizione 11 progetto ha lo scopo di fornire dati ed indicazioni sulla redditività dei principali processi produttivi tradizionali ed innovativi per fornire indicazioni utili alla pianificazione dell’attivita dell’impresa agricola. Per l’anno in corso e previsto l’aggiornamento dei dati economici già in possessoall’ARUSIA, la * loro elaborazione ed archiviazione su supporto informatico. Esecutori 1 tecnici della SezioneEconomia dell’Impresa Indicatori di realizzazione Numero dei processi produttivi rilevati Costi Al progetto non sono imputabili costi specifici 50 CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO AZIEN-DALE Descrizione Controllo, visto e certificazione della contabiiità semplificata tenuta in attuazione del Reg. CEE 797/95 e L.R. 11/88. Controllo , visto e certifhzione del bilancio tenuto in attuazione del disposto dell’art.3 del testo coordinato L.R. 11/88 e 15/92 e Regolamento Regionale 4198 per l’ottenimento deIl’attestazione della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale. Esecutori Tecnici della SezioneEconomia dell’Impresa Indicatori di realizzazione Numero di bilanci vistati Collegamento con altri interventi e/o servizi L’attività è collegata con le LLXR. 11188e 15/92, i Regolamenti CEE 797/85,2080/92,950,97 e con il Regolamento Regionale 4/98. costi Al progetto non sono imputabili costi specifici 51 CONTABILJTA’ AZIENDALE INEA ATTRAVERSO ANALISI DI BILANCIO RICA - CONSULENZA ALLA GESTIONE ANNO 2003 La contabilità aziendale ha l’obiettivo di individuare tutti gli elementi di conoscenzautili per il controllo della gestione e per la programmazione delle future attività delle imprese. L’attività è parte integrante della collaborazione con la Regione dell’Umbria, Servizio Sviluppo Rurale Sostenibile, I’ARUSIA e l’Ufficio di Contabilità Agraria INEA di Perugia Per l’anno 2003 è in corso di approvazione la nuova convenzione tra 1’INEA e la Regione dell’Umbria per la rilevazione delle nuove aziende INEA-RICA. Le aziende per il 2003 su tutto il territorio regionale sarà di 700 contabilità agrarie rilevate da tecnici delle Organkazioni di Categoria L’elenco delle 700 nuove aziende saràfornito dall’INEA in collaborazione con I’ISTAT. Tutte le contabilitii sarannoinformatizzate con il Programma CONTINEA-PEGASO 9.10. Sul piano dell’operatività i tecnici rilevatori saranno coordinati da 2 responsabili dell’ARUSIA suddivisi in due zone Umbra Nord e Umbra Sud. Controllo aziendale su 5% delle imprese agricole contabilizzate. Il campione nazionale saràfinanziato con la quota INEA - ISTAT da fondi dello Stato italiano che successivamenteI’INEA verseràa titolo di rimborso alla Regione dell’Umbria. Il campione regionale verrà finanziato con la quota della Regione dell’Umbria che utilizza i fondi gestiti nell’ambito dei programmi interregionali. Le contabilità Extra-Rica sono a carico del fondo interregionale dell’Umbria 52 RILEVAZIONE RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE UMBRE ANNO 2003 - TERZO PROTOCOLLO D’INTESA SULLE STATISTICHE AGRARIE REA ISTAT L’indagine economica viene tidata all’ARUSIA dalla Direzione Regionale Attività Produttive Servizio Sviluppo Rurale Sostenibile, su 703 aziende scelte da un campione deftito dall’ISTAT. La rilevazione statistica viene effettuata attraversotecnici esterni delle Organizzazioni Professionali ed è coordinata da due Responsabili dall’ARUSIA. L’attività si svolge da marzo a settembre Il campione è finanziato con fondi regionali per indagini su aziendeagricole. 53 PROGETTO NELL’AREA NITRATI” LIFE “SISTEMI INTEGRQTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO DI PETRIGNANO: NUOVI MODELLI CONTRO L’INQUINAMENTO DA Descrizione Il progetto, di valenza triennale ed al secondo anno di attuazione, è stato promosso da.ll’AJXPA- Umbria, Agenzia regionale per la protezione ambientale, ed ha lo scopo di introdurre nell’area di Petrignano modelli di gestione del territorio a ridotto impatto, riferiti in particolare alle attività agricole, in considerazionedella complessa e delicata situazione ambientale rilevata nella zona. L’area di Petrignano ospita infatti un campo pozzi di acquapotabile dal quale proviene circa il 40% dell’acqua distribuita dal Consorzio Acquedotti di Perugia e nella parte superiore dell’acquifero alluvionale, che ha caratteristiche di elevata vulnerabilità all’inquinamento, sono state riscontrate concentrazioni di nitrati superiori ai 50 mg& limite di potabilità previsto dalla normativa vigente. Le competenze dell’ARUSIA, partner nell’esecuzione del progetto insieme al Consorzio Acquedotti di Perugia, sono riferite in particolare all’attuazione di interventi di carattere conoscitivo, divulgativo e di assistenzatecnica nei confronti dei produttori, incentrati: - sulla diffusione del progetto tra gli imprenditori agricoli della zona, per divulgare le conoscenze sullo stato dell’ambiente ed avviare un’azione di sensibilizzazione riguardo all’opportunità di adottare tecniche produttive a contenuto impatto; - sulla messaa punto di attività dimostrative per mettere a confronto diverse tipologie di tecniche colturali e promuovere quelle meno inquinanti; - sull’organizzazione di un’adeguata azione di assistenza tecnica, che supporti gli imprenditori nella riconversione delle colture e dei metodi di produzione verso forme di agricoltura integrata e sostenibile. Obiettivi Introduzione di sistemi e filiere agricole a ridotto impatto ambientale, tesi nel medio-lungo periodo ad avviare l’effettiva riconversione colturale dell’area di Petrignano e ridurre il contenuto di nitrati in uscita dal sistemasuolo. 54 . . Esecutori ARPA, ARUSIA, Consorzio Acquedotti di Perugia, in collaborazione con la Regione dell’Umbria e con le Associazioni di categoria rappresentative dei produttori agricoli della zona; con il supporto dell’Università di Perugia. Area di intervento Zona del campo pozzi di Petrignano, per un’estensione di 2.400 ettari. costi Costo complessivo del. progetto per il triennio 1.127.150 Euro, di cui 82.440 Euro a carico dell’ARUSIA - Regione, in termini di costo del personale impiegato. Non vi è alcun costo che grava sul Programma di Attività PERIODIPREVlSTlDI ATTllAZIONE 1FASIPROGETTO I I I - Gestionedel progetto 2 - Classificazionedell’area I I 3 - Promozioneprogetto e sensibilizzazioneproduttoti I4 - Realizzazionedi unita dimostrative Gennaio- Dicembre Realii al 1” anno -1 l Gennaio- Dicembre II 5 - Assistenzatecnica ai produttori Gennaio- Dicembre 1 Gennaio- Dicembre 6 - Marchiodi qualità 7 - Monitoraggiodei nitrati l 8 - Definizionemodelli da applicare II l 9 - Diffusionedei risultati del progetto IO - Honitoraggioe valutazione 1 tempi di attuazione indicati in tabella si riferiscono alle attività, da realizzarsi nel corso del 2003, che vedono coinvolta I’ARUSIA; le fàsi 3 e 4 sono statti oggetto di intervento anchenel lo anno di attuazione del progetto. 55 AZIONICONNESSE CON LA GESTIONE DEIREGoLA~NTIC~~~UNITARI E fé PSRDELL'UTHBRIA2000-2006 NORMATIVECOMUNITARDE La Giunta Regionale ha delegato all’A.R.U.S.1.A la gestione delle sottoelencate normative comunitarie: l Regolamento C.E.E. 2078/92 l Regolamento C.E.E. 2079/92 0 Regolamento C.E.E. 2080/92 l Piano di Sviluppo Rurale - Misura 2.1.2 Azioni Al-A3-A4-A5-CI l Piano di Sviluppo Rurale - Misura 1.2.2 Tipologie 2-345 L’Agenzia, per ciascuna delle normative, prowede alla gestione dell’intero procedimento, articolato nelle seguenti fasi: l ricezione delle domande 0 verifica documentale ed eventualerichiesta di integrazione l controlli istruttori l sopralluoghi in azienda l emissione elenchi di liquidazione Per la Campagna2003 sono previste circa 10.000 domande,Cosi’ articolate: l Regolamento C.E.E. 2078192 n. 6.000 l RegolamentoC.E.E. 2079/92 n. 1 l RegolamentoC.E.E. 2080192 n. l Piano di Sviluppo Rurale - Misura 2.1.2 Azioni Al-A3-A4-A%Cln l Piano di Sviluppo Rurale - Misura 1.2.2 Tipologie 2-345 1.800 1.500 IL 600 11numero complessivodei sopralluoghi da effettuare in azienda è stimabile in circa 600. 56 Il finanziamento che complessivamenteverrà erogato è pari a circa 35 milioni di &ro. Alle normative sopra elencate si aggiunge la gestione della Legge 468/92, relativa alle Quote Latte, per la quale vengono curati gli adempimenti relativi a circa 300 Aziende. Le speseinerenti la gestione delle normative comunitarie, per tutti gli adempimenti previsti (spese postali, telefoniche, informatiche, sopralluoghi, cancelleria, etc.), sono a carico del bilancio dell’ARU.S.I.A., ricomprese nelle spesedi funzionamento. 57 SISTEMA INFORMATIVO PER IL PLANO DI SV-ILUPPORURALE L’A.R.U.S.1.A ha ricevuto delega dalla Giunta Regionale per la gestione delle sottoelencate normative comunitarie: l Regolamento C.E.E. 2078/92 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2 Azione Al l Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione A3 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione A4 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione A5 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione Cl l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.Tipologia 2 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.TipoIogia 3 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.Tipologia 4 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.Tipologia 5 Per far fronte a tale attività 1’A.R.U.S.I.A. ha provveduto alla realizzazione di procedure informatiche per la gestione degli adempimenti istruttori, dei controlli e della liquidazione. La stessa Giunta Regionale ha affidato poi all’A.RU.S.1.A. anche la realizzazione del Sistema Informativo necessarioper la gestionedell’intera materia, e quindi anche per altre normative la cui gestione fa capo ad altre strutture (Comunità Montane e Servizi Regionali). A seguito di ciò sono staterealizzate dall’A.R.U.S.1.A specifiche procedure informatiche anche per la gestione delle normative sottoelencate,effettuata dalle strutture a fianco indicate: l Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.1 Comunità Montane l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.1.4 Assessoratoall’Agricoltura l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.1.1. Assessoratoall’Agricoltura l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.1. Assessoratoall’Agricoltura l Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.1.3. Assessoratoall’Agricoltura l Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.2.1.-Az.A Assessoratoall’Agricoltura l Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.3.1.4z.A Assessoratoall’Agricoltura l Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.3.2.Az.C Assessoratoall’Agricoltura 58 l Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.2.2 Assessoratoall’Agricoltura Le procedure realizzate consentono,nel loro insieme: l la compilazione delle domande di premio, l la gestione degli adempimenti istruttori, l l’effettuazione dei controlli previsti dalle normative di riferimento, l l’emissione degli elenchi di liquidazione o delle check-list di liquidazione, come prev&o dalle singole normative. Occorre poi ricordare che sono state stipulate dalla Regione dell’Umbria e dall’A.RU.S.1.A. convenzioni con soggetti esterni (Associazioni di Categoria, Ordini Professionali) per consentire agli stessi: l la compilazione delle domande di premio ccn l’utilizzo delle procedure informatiche realizzate dall’A.R.U.S.I.A., l la tenuta del fascicolo aziendale, l l’effettuazione dell’istruttoria di primo livello (nei soli casi previsti). Le procedure informatiche realizzate dall’AR.U.S.1.A. operano: l a livello locale, per quanto attiene le procedure per la compilazione delle domande di premio e per l’effettuazione dell’istruttoria di primo livello da parte dei soggetti esterni convenzionati, l mediante collegamento in rete, da parte dei soggetti delegati alla gestione (ARU.S.LA., Assessoratoall’Agricoltura, Comunità Montane) con l’utilizzo di procedure informatiche centralizzate che agiscono sulle banche dati costruite a partire dai supporti magnetici ricevuti dai Soggetti esterni, e che consentono la gestione degli adempimenti istruttori e dei controlli, per pervenire aIla emissione degli elenchi di liquidazione. Con tale metodologia è stata awiata nell’anno 2001 una fase sperimentale che ha consentito di mettere a punto un primo progetto operativo, sviluppato poi nell’armo 2002 fino a coinvolgere oftre 200 utenti esterni (Associazioni Professionali, Studi Agronomici, etc.) nell’utilizzo delle procedure. Nel frattempo si è operato per la definizione di una ipotesi di sviluppo del progetto, con interventi anchetecnologici in grado di consentire un miglioramento ed un potenziamento del servizio. 59 Si è confermata l’effettiva esigenza di quanto già in origine ipotizzato, circa la possibilità di gestione in rete di tutte le procedure che costituiscono il Sistema Informativo realizzato, ivi comprese,quindi, quelle relative alla compilazione delle domande. Si rende per questo necessariopoter attivare un collegamento telematico, sul territorio regionale, con tutti i Soggetti interessati. A tal fine, già nel piano di attività presentato dall’A.R.U.S.I.A per gli anni 2001 e 2002 erano ricompresi 2 progetti denominati rispettivamente: 0 “Realizzazione di una rete telematica Regionale per la gestione del -Piano di Sviluppo Rurale” l “Attività formativa finalizzata allo Sviluppo Rurale” per i quali era prevista una fonte di finanziamento a carico del Piano di Sviluppo Rurale, con riferimento, rispettivamente, alle Misure 3.2.2. - Azione D e 1.3.2.- Azione A. 1 due progetti sono stati approvati dalla Giunta Regionale e dal Consiglio Regionale, in entrambi gli anni. Non sono però stati finanziati, né nell’anno 2001 né nell’anno 2002, non essendostate attivate le Misure del Piano di Sviluppo Rurale previste quali fonti di finanziamento. Stante comunque l’esigenza sempre più pressante, A.R.U.S.I.A. ed Assessorato all’Agricoltura della Regione dell’Umbria hanno avviato la realizzazione della fase successiva del progetto, seppurein termini molto parziali, provvedendo: l al collegamento delle rispettive reti LAN: n. 15 utenti in servizio presso Servizi dell’Assessorato all’Agricoltura sono oggi collegati al Sistema Informativo dell’A.R.U.S.1.A e sono in fase di attivazione i collegamenti per altri n. 20 utenti; l alla attivazione di un collegamento sperimentale con l’AR.U.S.I.A., mediante linea ADSL, delle sedi regionali di n. 3 Associazioni di Categoria (Coltivatori Diretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Federazione Regionale Agricoltori), ove sono state rese operative complessivamenten. 6 postazioni di lavoro, al fine di mettere a punto e sperimentare un modello organizzativo-operativo da poter estenderepoi anche ad altri utenti. L’obiettivo che si vuol realizzare nel corso dell’anno 2003 è quello di poter quantomeno iniziare ad estenderetale servizio sul territorio, con il progressivo coinvolgimento degli utenti esterni a vario titolo interessati. * ’ 60 Si evidenzia che tale progetto consentirà agli utenti autorizzati l’accesso al Sistema Informativo e l’utilizzo delle relative procedure, direttamente da postazioni di lavoro operanti sul territorio con innegabili vantaggi per quanto attiene lo snellimento e la trasparenza delle procedure, e l’avvicinamento del servizio al cittadino. Per avviare la realizzazione del progetto occorre effettuare interventi, in particolare, per: il potenziamento delle strumentazioni hardware in uso presso l’ARU.S.LA. per la gestione delle reti LAN e WEB, l’acquisizione di linee telefoniche per la trasmissione dati, da utilizzare per i collegamenti remoti, la predisposizione del sofhvare applicativo necessario, la costruzione di uno specifico sito web relativo al Piano di Sviluppo Rurale, anche per la gestione di servizi interattivi disponibili per gli utenti, la formazione degli utenti. Le risorse necessarieper l’anno 2003, per l’avvio della realizzazione del progetto, ammontano ad C. 57.000,OOricomprese nel programma di attività di tale anno. e 57.000,00 61 REALIZZAZIONE RETE TELEMATICA REGIONALE PER LA GESTIONE DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE ATTXVITA’ FORMATIVA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO RURALE Nei piani di attività presentati dall’ARU.S.LA per gli anni 2001 e 2002 erano previsti i seguenti progetti: l realizzazione di una Rete Telematica Regionale per la gestione del Piano di Sviluppo .Rurale, finalizzato al possibile collegamento informatico con 1’A.RU.S.I.A. - Regione dell’Umbria degli utenti (Organkazioni di Categoria, Studi Professionali, etc.) interessati dalla gestione delle domande del Piano di Sviluppo Rurale. Per la realizzazione di tale progetto era stato previsto un apposito finanziamento di 200 milioni di Lire, con riferimento alla Misura 3.2.2. Azione D- “Sviluppo e Miglioramento delle Infiastrutturee” del Piano di Sviluppo Rurale. l attività formativa finalizzata allo Sviluppo Rurale, ad integrazione del precedente progetto, per la realizzazione di procedure informatiche, la costruzione di un sito Internet, l’attivazione di uno sportello informatico, la predisposizione di servizi per le Aziende, etc. ’ Per la realizzazione di tale progetto era previsto un finanziamento di 150 milioni di Lire, con riferimento alla Misura 1.3.2 Azione A - “Sviluppo di attività formative finalizzate allo sviluppo rurale” del Piano di Sviluppo Rurale. 62 1 due progetti sono stati approvati sia nell’anno 2001, con Deliberazione dei Consiglio Regionale 23 Aprile 2001, n. 99, che nell’anno 2002, con Deliberazione del Consiglio Regionale 28 Maggio 2002 n. 2 11. A Fonte di ciò, comunque, non sono state attivate le Misure del Piano di Sviluppo Rurale utilizzabili per i finanziamenti. Va ricordato che, stante le esigenzesempre più pressanti discendenti dalla gestione di tali attività, 1’A.R.U.S.I.A. nel corso dell’anno 2002 ha attivato: l il collegamento della propria rete LAN con quella dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione dell’Umbria, al fine di consentire a Servizi Regionali l’accessoal SistemaInformativo dell’kRU.S.1.k; l un collegamento “sperimentale” con le sedi Regionali della Federazione Regionale Coltivatori Diretti, della FederazioneRegionale Agricoltori Umbri e della Confederazione Italiana Agricoltori. Tali collegamenti consentono il dialogo tra le reti telematiche dell’A.RU.S.1.A. e quelle delle Organkazioni, per la messa a punto e verifica di procedure informatiche appositamente realizzate per la gestione del Piano di Sviluppo Rurale e la conseguente individuazione di un modello organizzativo ed operativo da poter estenderepoi sul territorio regionale. In assenza dei finanziamenti previsti con i progetti sopra indicati, 1’A.R.U.S.I.A. si è fatta provvisoriamente carico dei relativi oneri di spesa. Risulta pertanto di fondamentale importanza, per procedereall’attivazione del progetto, poter accedereai finanziamenti previsti. Si ritiene pertanto di ripresentarei due progetti sopra indicati, nell’ambito del piano di attività per l’anno 2003, non essendoancora chiaro se la già awenuta approvazione (per due volte) da parte della Giunta e del Consiglio Regionale, insieme alla non attivazione delle corrispondenti Misure del Piano di Sviluppo Rurale previste per il finanziamento, possanorenderli già consolidati, e quindi solo in attesadi attivazione. 63 Si evidenzia che il progetto relativo alla realizzazione di una rete teIematica regionale potrebbe trovare copertura anche sulla Misura 3.2.3 Azione A2 del Piano di Sviluppo Rurale. 64 ATTIVITA’ SPERIMENTALI SU SCALA INTERREGIONALE PROGETTO INTERREGIONALE DI SPERIMENTAZIONE SULLE POTENZIALITA’ DI SVILUPPO DELLA COLTIVAZIONE DI COLTURE PROTEICHE. Avviato nella campagna 2001 - 2002, il progetto interregionale sulle potenzialità delle colture proteiche, ha visto la partecipazione delle Agenzie delle sei regioni dell’Italia Centrale. L’obiettivo è quello di pervenire alla creazione di una rete per le regioni coinvolte che consentadi orientare i produttori circa le potenzialità di sviluppo di tali colture e in particolare in riferimento alle scelte delle varietà più consonealle condizioni pedoclimatiche delle zone interessate. Le leguminose da granella si vanno a conQurare infatti come una importante alternativa per la riconversione delle vaste aree investite ad esempio a girasole, oltre che rappresentareuna fonte di proteine vegetali irrinunciabile per l’alimentazione zootecnica in sostituzione delle proteine animali messeal bando dopo l’emergenza BSE. Tuttavia, va sottolineato come in realtà la sperimentazione di tali specie è stata da tempo abbandonata nel nostro Paese e le varietà allo stato attuale disponibili sono state selezionate all’estero, per condizioni pedoclimatiche, dunque, a volte anche molto lontane dalle nostre. Nel 2002 le sperimentazioni condotte sotto il coordinamento dell’ARUSIA hanno riguardato in particolare le colture del favino e del pisello proteico, consentendo di avere una prima serie di risultati che possono risultare utili per il lavoro di selezione e confronto che a livello locale va impostato in una prospettiva temporalmente ampia. L’ARUSIA, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agroambientali e della Produzione Vegetale dell’Università degli Studi di Perugia, coordina il gruppo di lavoro che coinvolge Toscana, Lazio, Marche, Molise e Abruzzo. Programma Prosecuzionedelle attività di sperimer‘tazionevarietale sulle colture principali quali favino e pisello proteico. Prove su lupino bianco. Definizione della rete interregionale per una condivisione dei risultati Pubblicizzazione dei risultati sperimentali per definire un opportuno orientamento a vantaggio degli operatori, oltre che per l’affinamento delle tecniche, anche per la scelta delle varietà nei diversi ambienti e per il collaudo delle nuove cultivar. 65 Costi Prove agronomiche e pubblicizzazione dei risultati della rete - e 17.000,00 66 , AZIONI DI ISTITUTO PARTECIPAZIONE IN SOCIETA’ ED ENTI L’ARUSIA, ai sensi della L.R35/94 art.9 lett e, ha assunto quote di partecipazione in Società ed Associazioni aventi come finalità esclusive prevalenti la promozione e la ricerca nel settore agroalimentare. Tali partecipazioni per l’anno 2003 possonoesserecosì descritte e quantificate: 1. SOC. 3A - PARCO TECNOLOGICO AGROALIMENTARE SOC. CONSORTILE a r.1. con sedein Pantalla di Todi. Incremento del fondo consortile Soc. 3A L’ARUSIA, su delega e kanziamento specifico della Regione Umbria provvede al versamento del relativo contributo per l’armo 2003 il fknziamento previsto è di £ 206.500,OO 2. CENTRO SERVIZI PER LA VlTlYWICOLTuRA REGIONALE Soc. consortile a r-1. con sedein Orvieto L’ARUSIA detiene quote per c 5.371 del capitale sociale e sottoscritto e versato di (Z 10.845 3. CENTRO AGROALMENTARE DELL’UMBRIA S.r.l. con sedein Foligno L’ARUSIA ha sottoscritto e versato nel 2001 ulteriori quote per c 15.444. Per l’anno 2003 non si prevedonoulteriori sottoscrizioni. QUOTE ASSOCIATIVE ANNUALI - SEU - Servizio Europa S.r.l. con sedein Perugia Il SEU si pone l’obiettivo di ampliare le informazioni sull’Unione Europea e sui programmi finanziati sia con strumenti cartacei che telematici. Quota annuale c 3.873,OO - CNP - ConferenzaNazionale Permanentedelle istituzioni che nelle regioni si occupano di ricerca e sperimentazionein viticoltura Quota annuale C 1.291,OO - SIVE - Società Italiana Viticoltura ed Enologia Si propone di creareoccasioni di comunicazioni e confronto per lo sviluppo del settore vitivinicolo Quota annuale c 260,OO 67 PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI FIERISTICHE E CONVEGNI Nel corso dell’anno 2003 l’Agenzia parteciperà a diverse. manifestazioni fieristiche e convegnistiche di interessediretto per il settore agroalimentare, potrà inoltre rispondere ad eventuali esigenze di natura organizzativa e finanziaria per manifestazioni rispondenti alle proprie finalità funzionali e istituzionali. Le manifestazioni già in programma alle quali I’ARUSIA ha interesse a prendere parte sono le seguenti: - AGRIUMBRIA - Bastia Umbra Nell’ambito della cooperazione tra le Regioni del Centro Italia, con particolare riferimento all’azione strategica per lo sviluppo dell’Appennino, le Agenzie per lo sviluppo e l’innovazione del settore agroalimentare e forestale delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana ed Umbria, in occasionedi Agriumbria 2002 hanno realizzavouna iniziativa comune denominata “Sei regioni, una ragione la tipicità’ finalizzata allo sviluppo dell’agricoltura tipica della collina e montagna appenninica. La strada del pane, con l’esposizione e la degustazione del pane caratteristico delle sei regioni, ha rappresentatouna novità nel panoramapromozionale ed un evento di particolare interesse con ampio risalto regionale e nazionale. Le Agenzie coinvolte hanno auspicato un ulteriore consolidamento dell’iniziativa comune con la possibilità di orientarla e/o specializzarla sul pane e più in generale sulla filiera cerealicola - FIERA DELL’AGRICOLTURA ECOLOGICA - Umbertide L’ARUSIA partecipa annualmentealla Fiera dell’Agricoltura Ecologica di Umbertide con iniziative convegnistiche proprie e supporti organizzativi in considerazione dell’importanza che la manifestazione riveste nel comparto del biologico - GIORNATE DELL’OLIO IN UMBRIA Si svolgerà una prova dimostrativa di meccanizzazione dell’oliveto e relativo convegno Nel corso dell’anno si valuterà l’opportunità di partecipare ad altre manifestazioni ed iniziative di interesse connesso con le finalità istituzionali dell’Agenzia tra quelle che di consueto vengono condotte tra le quali si possonoprevedere: - Palazzo del gusto - 1 giorni del vino - Allerona 69 - Le vie dell’olio - Giano Umbro - Mostra mercato prodotti tipici locali - Avigliano - Fiera verde - Marsciano - Concorso ippico - Porano - Incontri tecnici in collaborazione con I’ARPSA su territorio e selvaggina - Giornate scientifiche SO1 - Biodomenica - Giornata nazionale agricoltura e alimentazione biologica - Mostra del tartufo - Fabro - Frantotipico - Castel Ritaldi - Mostra mercato macchine agricole collinari - Montecastrilli - Unione Regionale Tartufai Umbri e altre per le quali allo stato attuale non è prevedibile lo svolgimento. Si prevede un costo complessivodi 4223.000,00 70 , RIEPILOGO FINANZIARIO FILIERA VITE -FILIERA PROVE SPERIMENTALI PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER L’ANNO 2003 OLIVO 30.000,00 NEL SETTORE VITIVINICOLO 4.000,00 SELEZIONE CLONALE VITE GESTIONE LABORATORIO ADEGUAMENTO 18.000,00 DI ANALISI DEI VINI DI ORVIETO DEI MACCHINARI ENOLOGICI DELLA CANTINA STAMPA DI UNA PUE%BLICAZIONE CONCLUSIVA 20.000,00 SPERIMENTALE DEL PROGETTO “CARATTE~ONE VINO 6.000,OO A DOC DI ORVIETO PROGRAMMA DI MIGLIORAMENT 0 QUALITATIVO DELL’OLIO DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE NEL SETTORE VITMNICOLO DIVULGAZIONE STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE DELLE PRINCIPALI VARIETA’ DIVULGAZIONE CONCLUSIVA 20.000,00 DI OLIVA DEL PROGETTO “vALuTAzIONE 1.000,00 COMPARATIVA 10.000,00 LOCALI DI OLIVO IN UMBRIA DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE 1.000,00 NEL SETTORE OLIVICOLO FILIJmA zooTEcNIA ALLEVAMJZNTO SUINICOLO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICAZIONE IN ATTO IS0 14000 AD INTEGRAZIONE DEI PROGETTI DI DEFINIZIONE E VALJDAZIONE DI PARAMETRI DI QUALITA’ PER LA VALORIZZAZIONE UNA PRODUZIONE SUINICOLA BASATA SULL’IFIRIDO UMBRIA2 REALIZZAZIONE DI LINEE GUIDA PER LA TRACCfABILITA DI 20.000,00 DI FILIERA NEL SETTORE 12.500,00 LATTIERO CASEARIO TRACCIABILITA’ 20.000,00 DEL LATTE ALIMENTARE GRIFO 38.000,OO AZIONI ORIZZONTALI DIFESA FITOSANITARIA CERTIFICAZIONE FITOSAN-ITARIA PROGETTI DI DIFESA INTEGRATA DIAGNOSTICA E ATTMTA’ MONITORAGGIO, E CONTROLLO VIVAI 2.000,00 DELL’OLIVO 1.500,00 DI LABORATORIO E DELLA VITE - RETE AGROMETEO DEL SFR DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI 14.000,00 3.000,00 71 AZIONI CONNESSE CON LA GESTIONE DEI REGOLAMENTI E IL,PSRDELL'UMBRIA2000-2006 COMUNITARI REALIZZAZIONE RETE TELEMATICA REGIONALE PER LA GESTIONE DEL PSR ATTMTA’ FORMATIVA Fl??ALIZZATA AU0 SVUUPPO RURALE 57.000,00 A3YlWITA'SPERIMENTALISUSCALAINTERREGIONALE PROGETTO INlERREGIONALE DELLA COLTXV&BONE DI SPERIMENTAZIONE SULLE POTENZIALITA’ DI COLTURE PROTEICHE DI SVILUPPO 17.000,00 AZIONI DIISTITUTO PARTECIPAZIONI IN SOCUXA ED ENTI PARTECIPAZIONE AMANIFESTAZIONI 219.670,OO FD3US’MCHE. E CONVEGNI TOTALE- 23.000,OO c 537,670,OO 72