A tti Consiliari
VII LEGISLATURA
ATTO
P ROPOSTA
N. 1633
DI ATTO
AMMINISTRATIVO
di iniziativa della Giunta regionale
(deliberazione n. 163 del 19.02.2003)
66Programma di attività del1jA.R. U.S.I.A. per 1‘anno 2003 - art. 30 della
legge regionale 26/10/1994, n. 35”
Depositato al Servizio Assistenza agli Organi,
Iter Procedimenti e Sistema Informativo il 12.03.2003
Trasmesso alla II Commissione Consiliare Permanente il I3.03.2003
c.
r
d
Modulo Mi3
-3
>
Cod. DX03670008
REGIONE DELL’UMBRIA
OGGETTO:
CONTROLLO DELIBERAZIONE DELL’AMMINISTRATORE
DELL’ARUSIA N.2 DEL 04.02.2003.
DELIBERAZIONE
UNICO
DELLA GIUNTA REGIONALE
19/02/2003
n.
.
163
LORENZETTI MARIA RITA
Presidente
MONELLI DANILO
Vice Presidente
l
BOCCI GIANPIERO
Assessore
DI BARTOLO FEDERICO
Assessore
GIROLAMINI ADA
Assessore
GROSSI GAIA
Assessore
MADDOLI GIANFRANCO
Assessore
F--l+
K-H
RIOMMI VINCENZO
Assessore
ROSI MAURIZIO
Assessore
x l
X
kH
X
X
Presidente : LORENZETTI MARIA RITA
..,,.
Relatore :
BOCCI GIANPIERO
Direttore:
BECCHETTI CIRO
Segretario Verbalizzante : MANUALI PAOLA
1.
.
l
.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente
l’argomento in oggetto e la conseguente
proposta del Direttore regionale Attività Produttive;
Preso atto, ai sensi dell’art. 21 del Regolamento interno di questa Giunta:
a) del parere di regolarità tecnico-amministrativa
e della dichiarazione
che l’atto non
comporta impegno di spesa resi dal Dirigente di Servizio, ai sensi dell’art. 21 c.3 e 4
del Regolamento interno;
b) del parere di legittimità espresso dal Direttore;
Vista la legge regionale 22 aprile 1997, n. 15 e la normativa attuativa della Stessa;
Visto il Regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi, espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente
proposta del Direttore,
corredati dai pareri di cui all’art. 21 del Regolamento interno della Giunta, che si
allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando
alle motivazioni in essi contenute;
2) di ritenere il Programma di Attività dell’ARUSIA
per l’anno 2003 conforme alle
funzioni che la L.R. n. 35/1994 attribuisce all’ente stesso ed agli strumenti di politica
regionale affidati alla Direzione Regionale Attività Produttive nell’intesa che l’avvio
dei progetti “Realizzazione di linee guida per la tracciabilità di filiera controllata nel
settore lattiero caseario umbro” e “Tracciabilità del latte alimentare Grifo” avvenga in
raccordo con il competente Servizio regionale al fine di garantirne il coordinamento
con il “Piano di lavoro per la realizzazione di progetti pilota sulla rintracciabilità”
presentato dall’lSMEA e approvato dal MiPAF;
3) di ritenere il Programma in argomento rispondente alle risorse finanziarie indicate nel
Bilancio di previsione dell’ARUSIA per t’anno 2003 all’esame della Giunta regionale
contestualmente
al presente atto secondo il combinato disposto dell’art. 52 della L.R.
n. 13/2000 e dell’art. 30 della L.R. n. 3511994;
4) di trasmettere al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 30 comma 6 della L.R. n.
35/1994 la proposta di Programma di Attività dell’ARUSIA 2003;
5) di pubblicare il Programma di Attività dell’ARUSIA 2003, all’esito della delibera del
Consiglio regionale, sul Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria;
6) di incaricare il Servizio Credito agrario, controlli esterni, garanzia delle produzioni
della cura degli adempimenti connessi al presente deliberato.
IL DIRETTORE:
IL PRESIDENTE:
IL RELATORE:
IL SEGRETARI
.
Seaue atto n. 463
del 2003- Daa. n. 3
DOCUMENTO ISTRUTTORIO
Oggetto:
Controllo deliberazione
04.02.2003.
dell’Amministratore
Unico
dell’ARUSIA
n. 2 del
Vista la deliberazione
n. 2 adottata dall’Amministratore
Unico dell’ARUSIA
in data
04.02.2003
e acquisita agli atti della Direzione
Regionale
Attività Produttive
il
04.02.2003
con prot. n. 0597O/lV e avente ad oggetto: “Programma
di Attività
dell’ARUSIA - anno 2003 - Modifiche”;
Vista la nota del Servizio Credito agrario, controlli esterni, garanzia delle produzioni del
06.02.2003 prot. n. 0653O/lV, trasmessa ai Servizi regionali Sviluppo rurale sostenibile;
Bonifica e miglioramenti
fondiari; Aiuti alle imprese e alle filiere agricole e agro
alimentari; Qualificazione delle produzioni animali; Produzioni vegetali e politiche per
l’innovazione; Programmazione
forestale, faunistico-venatoria
ed economia montana al
fine di acquisire le relative considerazioni riferite alla deliberazione ARUSIA n. 2/2003;
Acquisite
le note dei competenti Servizi regionali della Direzione regionale Attività
Produttive;
Considerato
quanto
rilevato dal Servizio Produzioni
Vegetali
e Politiche
per
l’innovazione, ovvero l’avvenuta approvazione da parte del MiPAF del “Piano di lavoro
per la realizzazione
di progetti pilota sulla rintracciabilità”
presentato dall’lSMEA nel
quale devono essere inseriti e coordinati i progetti ARUSIA “Realizzazione di linee guida
per la tracciabilità di filiera controllata nel settore lattiero caseario umbro” e “Tracciabilità
del latte alimentare Grifo” presenti nel Programma citato;
Considerato
che le attività di cui al programma in argomento trovano la necessaria
copertura finanziaria nel Bilancio di previsione dell’ARUSIA per l’anno 2003 come si
evince dal parere favorevole espresso dal Servizio Bilancio e controllo di gestione e
acquisito agli atti della Direzione Regionale Attività Produttive;
Atteso che, ai sensi dell’art. 52 della L.R. n. 13/2000 il bilancio di previsione 2003
dell’ARUSIA
sarà sottoposto all’esame della Giunta regionale contestualmente
al
presente atto;
Vista l’art. 30 della L.R. 26.10.1994, n. 35;
Vista la L.R. 09.06.1998, n. 19;
Vista la L.R. 17.12.2002, n. 33;
Tutto ciò premesso, esprime parere favorevole acchè la Giunta regionale deliberi:
1) di ritenere il Programma di Attività dell’ARUSIA per l’anno 2003 conforme alle
funzioni che la L.R. n. 350994 attribuisce all’ente stesso ed agli strumenti di politica
regionale affidati alla Direzione Regionale Attività Produttive nell’intesa che l’avvio
dei progetti “Realizzazione di linee guida per la tracciabilità di filiera controllata nel
settore lattiero caseario umbro” e “Tracciabilità del latte alimentare Grifo” avvenga in
raccordo con il competente Servizio regionale al fine di garantirne il coordinamento
con il “Piano di lavoro per la realizzazione di progetti pilota sulla rintracciabilità”
presentato dall’lSMEA e approvato dal MiPAF;
2) di ritenere il Programma in argomento rispondente alle risorse finanziarie indicate
nel Bilancio di previsione dell’ARUSIA
per l’anno 2003 all’esame della Giunta
regionale contestualmente
al presente atto secondo il combinato disposto dell’art.
52 della L.R. n. 13/2000 e dell’art. 30 della L.R. n. 35/1994;
,
.
Sewe atto n. /L 3 del
’ 1
3)
4)
5)
Lo3
- Daq. n. 4
di trasmettere al Consiglio regionale ai sensi dell’art. 30 comma 6 della L.R. n.
35/1994 la proposta di Programma di Attività dell’ARUSIA 2003;
di pubblicare il Programma di Attività dell’ARUSIA 2003, all’esito della delibera del
Consiglio regionale, sul Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria;
di incaricare il Servizio Credito agrario, controlli esterni, garanzia delle produzioni
della cura degli adempimenti connessi al presente deliberato.
Perugia,43. 0 9 . @03
VISTO
L’lstruttore
DEL RESPONSABILE
P
DEL PROCEDIMENTO
Visto
il documento istruttorio e riscontrata la regolarità del procedimento,
ai sensi
dell’art. 21, comma 2, del Regolamento interno della Giunta, si trasmette al Direttore per
le determinazioni di competenza.
Perugia,
&3
,O 2 , @03
PARERE
IN ORDINE ALLA REGOLARITA’
TECNICO-AMMINISTRATIVA
DICHIARAZIONE
CONTABILE
E
Ai sensi dell’art. 21, commi 3 e 4, del Regolamento interno della Giunta, si esprime
parere favorevole
in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa
del documento
istruttorio e si dichiara che l’atto non comporta
PROPOSTA
E PARERE
Dl LEGITTIMITA
Il Direttore regionale Attività Produttive;
Visto il documento istruttorio;
Atteso che sull’atto sono stati espressi il parere di regolarità tecnico-amministrativa
dichiarazione contabile prescritti;
Non ravvisando vizi sotto il profilo della legittimità;
propone
alla Giunta regionale l’adozione del presente atto.
Il Direttore
(Dott. CzybJj
programma2003del
Nestaifp -El-
e la
(Legge Regionale 26/10/94 n. 35)
DELIBERAZIONE N.
!&
/2003
OGGEITO:
Programma di attività dell’A.R.U.S.1.A. - Anno 2003 - Modifiche.
VISTA
la L.R. 26 Ottobre 1994, n. 35;
VISTA
la L.R. 9 Giugno 1998, n. 19;
VISTO
il D.P.G.R. 29 Luglio 2000, n. 149;
PREMESSO
che con la Deliberazione dell’Amministratore Unico n. 54 del 20.12.2002 è
stato approvato il “Programma di Attività” dell’A.R.U.S.1.A. per l’anno 2003;
CONSIDERATO
che dopo l’adozione dell’atto sopra citato sono intervenuti fatti nuovi, e
segnatamente:
o
è pervenuta la nota A.G.E.A. n. 36O/MQO del 13 Dicembre 2002
con la quale è stato comunicato che gli importi relativi a tutte le spese
sostenute per i programmi di miglioramento della qualità dell’olio di oliva
debbono essere esposti al netto dell’Iva, fatto questo che comporta
l’esigenza di aumentare lo stanziamento previsto per tale progetto nel
piano di attività per l’anno 2003;
o
è penrenuta la nota De/ Mini~ero deLe Politiche Agn*‘colee Fixstah; n.
66780 del 19 Dicembre 2002
con la quale è stato comunicato il divieto per gli Enti Pubblici di
attribuire valore qualitativo a marchi per l’origine della materia prima o
per il luogo della sua trasformazione, fatto questo che comporta
l’esigenza di eliminare un progetto dal piano di attività per l’anno 2003;
RITENUTO
necessario pertanto prowedere ad una rielaborazione del programma di
attività dell’A.R.U.S.1.A. per l’anno 2003, tenendo fermo il totale complessivo
delle spese e tenendo presente la preannunciata variazione dei compiti
dell’Agenzia;
VISTO
il documento denominato “Programma di Attività - anno 2003”, allegato
quale parte integrante al presente atto;
CONSIDERATO
che tale documento è stato sottoposto all’esame della Commissione Tecnico
Scientifica dell’A.R.U.S.1.A. che si è espressa in merito con parere favorevole
in data 31.01.2003;
(Legge Regionale 26/10/94 n. 35)
il parere favorevole espresso dai Collegio dei
dell’A.R.U.S.1.A. nella seduta del giorno 03.02.2003;
ACQUISITO
Revisori dei
Conti
DELIBERA
-
di revocare la propria Deliberazione n. 54 del 20.12.2002;
-
di approvare il documento “Programma di Attività - Anno 2003” allegato
al presente atto, rielaborato per le motivazioni in premessa illustrate;
-
di trasmettere il presente atto, e il documento di programma allegato,
alla Regione dell’Umbria per gli adempimenti di Legge in riferimento
all’iter procedurale.
Allecjato n. 1 pag. 72
L PROCEDIMENTO
Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnicoamministrativa sulla su estesa proposta.
ERALE
ano)
Non si rawisano vizi sotto il profilo della legittimità.
Perugia, lì
r
- 4 mi
2oJ
AGENZIA REGIONALE UMBRA PER LO SVILUPPO
E L’INNOVAZIONE IN AGRICOLT[JRA
PROGRAMMA
DI ATTIVITA’
ANNO 2003
Perugia, dicembre 2002
.
INDICE
INTRODUZIONE
1
SCHEDE DI ATTIVITA’
AZIONI DI FILIERA
FILZEXA
3
VITE -FILIERA
OLIVO
QUADRO GENERALE ED OBIETTIVI
PROVE SPERIMENTALI
3
DA RAGGIUNGERE
3
NEL SETTORE VITIVINICOLO
5
SELEZIONE CLONALE DELLA VITE E PREMOLTIPLICAZIONE
GESTIONE LABORATORIO
ADEGUAidENTO
DEI
DEI CLONI OMOLOGATI
7
DI ANALISI DEI VINI DI ORVIETO
MACCHINARI
STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE
ENOLOGICI
CONCLUSIVA
9
DELLA
CANTINA
SPERIMENTALE
DEL PROGETTO “CARATTE-ONE
DI
ORVIETO11
VINO
12
A DOC DI ORVIETO
DIVULGAZIONE
DI INNOVAZIONI
STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE
DELLE PRINCIPALI VARIETA’
PROGRAMMA
REALIZZAZIONE
TECNOLOGICHE
CONCLUSIVA
13
NEL SETTORE VITMNICOLO
DEL PROGETTO “VALUTAZIONE
COMPARATIVA
14
LOCALI DI OLIVO IN UMBRIA
DI MIGLIO-TO
QUALITATIVO
DI UNA PUBBLICAZIONE
DELL’OLIO
15
DI OLIVA
DAL TITOLO “TECNICHE
DI CAMPAGNA
E DI FRANTOIO
17
PER OTTENERE UN OLIO DI OLIVA DI QUALITA’
DIVULGAZIONE
Di INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
18
NEL SETTORE OLMCOLO
19
FILIERA COLTURE ERBACEE
ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE CON IL MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE E
FORESTALI PER LE PROVE DI ISCRIZIONE VARIETALE DI TABACCO AL REGISTRO NAZIONALE
21
FILIERA ZOOTECNIA
ALLEVAMENTO
SUINICOLO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
CERTIFICAZIONE IN ATTO IS0 14000
AD INTEGRAZIONE
REALIZZAZIONE DI LINEE GUIDA PER LA TRACCIABILITA’
LATTIERO CASEARIO
DEL LATTE ALIMENTARE
DEI PROGETTI DI
23
DEFLNIZIONE E VALIDAZIONE DI PARAMETRI DI QUALITA’ PER LA VALIDAZONE
UNA PRODUZIONE SUINICOLA BASATA SULL’IBRIDO UMBRIA 2
TRACCIABILITA’
19
DI
26
DI FILIERA NEL, SETTORE
28
30
GRIFO
CANONI ANNUALI 2003 ASSISTENZA TECNICA E MANUTENZIONE
INFORMATIVI CRPA
DEI FLUSSI
34
AZIONI ORIZZONTALI
37
DIFESA FITOSANlTARIA
37
CERTIFICAZIONE
FTTOSANITARbi
PROGE’ITI DI DIFESA INTEGRATA
DIAGNOSTICA
E ATTIVITA’
MONITORAGGIO
E CONTROLLO
DELL’OLIVO
DI LABORATORIO
DEI RESIDUI DI PROD0Ti.I
VIVAI
39
E DELLA VlTE - RETE AGROMETEOROLOGICA
DEL SFR
42
FlTOSANlTARI
45
PROCEDIMENTI DI AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZtONE, ALLA IMMISSIONE IN COMMERCIO
E ALLA VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARl E RELATIVI COADIUVANTI
CONSULENZA ALLA GESTIONE ECONOMICA DELL’IMPRESA
OSSERVATORIO
CERTlFICAZIONi
AGRICOLA
47
49
50
ECONOMICO DEI PROCESSI PRODUTTIVI
51
DEL BILANCIO AZIENDALE
CONTABILITA’
AZIENDALE INEA RICA - CONSULENZA
ANALISI DI BILANCIO -ANNO 2003
iLLA
GESTIONE ATTRAVERSO
52
RILEVAZIONE RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE UMBRE ANNO 2003
TERZO PROTOCOLLO D’INTESA SULLE STATISTICHE AGRARIE REA ISTAT
53
PROGETTO LIFE “SISTEMI INTEGRATI DI GESTIONE DEL TERRITORIO
NELL’AREA DI PETRIGNANO: NUOVI MODELLI CONTRO L’INQUINAMENTO
DA NITRATI
54
AZIONI CONNESSE CON LA GESTIONE DEI REGOLAMENTI
E IL PSR DELL’UMBRIA 2000 - 2006
NORMATIVE
COMUNITARI
56
56
COMUNITARIE
SISTEMA lNFORMATIV0
58
PER IL PIANO DI SVILUPPO RURALE
62
REALIZZAZIONE RETE TELEMATICA REGIONALE PER LA GESTIONE DEL PSR
ATTMTA’
FORMATIVA FINALIZZATA ALLO SVILUPPO RURALE
ATTMTA’
SPERIMENTALI
65
SU SCALA INTERREGIONALE
PROGETTO INTERREGIONALE DI SPERIMENTAZIONE
DELLA COLTIVAZIONE DI COLTURE PROTEICHE
I
40
SULLE POTENZIALITA’
DI SVILUPPO
45
67
AZIONI DI ISTITUTO
PARTECIPAZIONI
IN SOCIETA’ ED ENTI
PARTECIPAZIONE
A MANIFESTAZIONI
RIEPILOGO FINANZWO
67
FIERISTICHE E CONVEGNI
PROGRAMMA DI ATTMTA’
PER L’ANNO 2003
69
71
INTRODUZIONE
Il Programma di attività dell’ARUSL4 per l’anno 2003, si compone degli interventi che, sulla base
dei compiti istituzionali e delle competenze assegnate,l’Agenzia si apprestaa gestire in un contesto
che trova comunque nel Piano di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2000 - 2006, la massima
espressionedi politiche di intervento per il settore agricolo regionale.
Il riordino dell’apparato regionale per quanto concerne in particolare il trasferimento delle
informazioni e delle conoscenze in agricoltura, definisce nuovi assetti e conseguentemente
condiziona la programmazione delle attività dell’Agenzia per l’anno 2003.
Le attività relative alla gestione delle varie misure del Piano di Sviluppo Rurale si inseriscono
dunque in un contesto operativo già di per sè complesso che I’ARUSIA rappresentae che risulta.
funzionale ad un’interazione logica tra i diversi soggetti impegnati nell’erogazione di servizi
finalizzati allo sviluppo del settore primario regionale.
La realtà operativa di riferimento risulta tuttora attraversatada dinamiche inerenti I’adozione della
politiche comunitarie e quindi la trasformazione delle unità produttive verso quei concetti di
multifunzionalità, di quahtà, di tracciabilità delle produzioni, già più volte espressi. Tali
trasformazioni vanno guidate e vanno forniti alle imprese gli strumenti conoscitivi necessti ad
orientarsi in maniera adeguatanei nuovi scenari.
Sul piano della programmazione delle attività dell’ARUSJA, le condizioni sopra esposte portano
alla definizione di un intervento che per l’anno in oggetto risuita composito e che in realtà
rappresenta la molteplicità delle azioni che l’Agenzia è chiamata allo stato attuale delle cose a
prevedere nella definizione del proprio intervento per il conseguimento degli obiettivi assegnati
dalla Giunta Regionale.
.
Le direttrici lungo le quali ci si muove riguardano in particolare la qualificazione delle produzioni
agroalimentari della regione. La prospettiva a breve termine infatti risulta concentrata intorno alla
definizione di sistemi produttivi in grado di percorrere un percorso evolutivo nella direzione della
qualità.
1
Il filo conduttore dell’intera impalcatura di attività che vengono così a configurarsi nell’ambito del
Programma, è quindi il perseguimentodi un innalzamento dei livelli qualitativi dei modi di produrre
e delle produzioni.
Qualità intesa in sensolato: qualità nei processi, qualità nei prodotti. A questo riguardo non vanno
sottovalutate tutte quelle azioni che tendono ad incentivare la certificazione e la tracciabilità del
prodotto. La tenuta occupazionale del settore, l’aumento del valore aggiunto, la forte innovazione
soprattutto di alcuni comparti (olio, vino, produzioni biologiche, ecc.) l’aumento dell’export ed altro’
ancora testimoniano che gli interventi messi in campo negli anni precedenti hanno contribuito a
quel salto di qualità di cui l’agricoltura umbra avevabisogno.
Gli interventi di seguito descritti fanno riferimento anche a gestioni residue di attività già in essere
negli anni passatie che allo stato attuale vanno riproposte in attesadegli esiti di cui sopra.
2
AZION-I DI FILIERA
FILIERA VITE - FILIERA OLIVO
QUADRO GENERALE ED OBIETTM
DA RAGGIUNGERE
L’olivo e la vite sono le principali colture arboree della regione delI’Umbria, non solo
per la superficie agraria complessivamenteoccupata che supera i 26.000 ettari per ciò
che concerne gli oliveti e si attesta intorno ai 16.500 ettari per quello che riguarda i
vigneti, ma anche per il ruolo che tali colture rivestono nella realtà sociale e nella
componente ambientale e paesaggistica, nonché per il livello qualitativo delle
produzioni che.si ottengono.
A ragione di ciò attualmente si sta assistendoad un forte interesse alla valorizzazione
ed al potenziamento dei due comparti che stanno assumendoun ruolo fondamentale
nell’offerta agroalimentare della regione.
Per quanto riguarda il settore olivicolo-oleario, si può senz’altro evidenziare come
l’Umbria sia stata sempre all’avanguardia dal punto di vista della qualità delle
produzioni ottenute e delle tecnologie applicate nei diversi segmenti della filiera, grazie
alla presenza nella regione di importanti istituzioni scientifiche e realtà produttive
altamente qualificate operanti nel comparto.
Per ciò che concerne il settore vitivinicolo l’Umbria, pur non avendo ancora raggiunto
nel suo complesso la notorietà delle regioni più famose nel panorama nazionale, ha
migliorato sensibilmente la propria immagine ed è in grado di acquisire rapidamente un
ruolo notevolmente più importante in quanto per le favorevoli condizioni
pedoclimatiche risulta essereparticolarmente votata alla coltivazione della vite.
A parere dei maggior esperti del settore, l’Umbria è caratterizzata da un significativo
indice di crescita di immagine rispetto al suo recentissime passato,positivo è il trend
dell’export, vitale risuha esserel’intera filiera, in crescita sono anche i valori fondiari
dei terreni votati, semprepiù stretto e marcato è il legame del prodotto di qualità con il
territorio, anche in funzione dell’offerta di itinerari turistici di tipo enogastronomico.
La ragione di questo successosono da ascrivere ad una serie molteplici di fattori tra i
quali spiccano:
3
> la comprensione da parte dei produttori del cambiamento dei gusti e dei costumi
del mercato del vino, della ragioni-del suo consumo e della ricerca, quindi, di ciò
che nelle diverse realtà produttive si può ottenere;
> la produzione di vini umbri ormai famosi che rappresentano un mezzo per
comunicare le grandi potenzialità dei prodotti ottenuti in tutto il territorio
regionale;
> la presenza di aziende di gran fama e notorietà che unitamente ai loro nomi e
marchi promuovono nel mondo l’Umbria contribuendo ad esaltare la peculiarità
dei suoi prodotti.
In definitiva si può senz’altro affermare che le strategie di sviluppo dei due comparti in
esamesono incentrate sulla qualità vista come unica possibilità per valorizzare prodotti
caratterizzati da costi di produzione che si mantengono abbastanzaelevati anche se in
parte contenuti con l’adozione di nuovo tecnologie. A tale proposito va rilevato come
gli elementi che stanno alla base della promozione di questi settori in ambito regionale
devono riferirsi alla qualità intrinseca delle produzioni ed alla sicurezza alimentare,
elementi questi richiesti oggi in maniera sempre più pressante dai consumatori ed
anche alla difesa dell’ambiente ed alla promozione del territorio.
E’ su questi aspetti che I’AEWSIA opererà mediante interventi volti a migliorare la
situazione strutturale delle due fUiere al fme di conseguire costi
di
produzione
concorrenziali incrementando al contempo gli elementi qualitativi delle produzioni
ottenute.
Tale lavoro proseguirà poi interessando con specifici interventi divulgativi e di
assistenza tecnica la fase di coltivazione e di trasformazione dei prodotti. A tale
proposito, per ciò che concerne l’enologia, si potrà far riferimento ai risultati delle
sperimentazioni condotte pressola Cantina Sperimentale di Orvieto.
PROVE SPERIMENTALI NEL SETTORE VITIVINICOLO
DESCRIZIONE
Il progetto prevedela realizzazione delle seguenti attività sperimentali:
1) introduzione e valutazione di nuove tecniche di campagna e di ca&in~ e verifica delle
caratteristiche dei vini in funzione della produzione per ceppo e della zona di provenienza.
Obiettivo
del progetto è quello di verificare
organolettiche di vini prodotti
nell’Orvietano,
utilizzando
vitigni
le caratteristiche
tradizionali
chimico-fisiche
e innovativi,
ed
coltivati
che nell’ambito di un altissimo profilo qualitativo siano espressione dei
diversi Yerroir”.
Saranno provate tecniche “di campagna“, ivi compreso metodiche di diradamento, miranti ad
ottenere ridotte produzioni unitarie (a ceppo).
In cantina saranno utilizzate, nelle diverse fasi di vinificazione ed affinamento, tecnologie e
metodiche che mirino ad esaltare le caratteristiche qualitative dei vari vitigni ed a riprodurre
situazioni “reali di cantina”.;
2) valutazione delle caratteristiche agronomiche ed enoIogiche di vitigni non ammessi alla
coltivazione per le province umbre.
In un vigneto sperimentale realizzato presso un’azienda del comune di Baschi sono in coltivazione
vitigni non autoctoni e non ancora ammessi alla coltivazione per le province umbre ma utilizzati
con successoin altre realtà per la produzioni di vini di qualità.
Da quest’anno si intende iniziare la vinificazione delle uve prodotte nell’ambito del suddetto
vigneto cominciando con fa varietà Viogner che è potenzialmente in g-radodi fornire vini profumati,
complessi e corposi e quindi ben si presta al miglioramento della baseampelografica regionale.
3) definizione della carica produttiva ottimale per alcuni areali di coltivazione del vitigno
Gamay perugino (Alicante)
Il Consorzio di tutela della D.O.C. Colli del Trasimeno, al fine di poter migliorare ulteriormente lo
standard qualitativo delle produzioni enologiche locali, ha manifestato l’interesse ad approfondire
le conoscenzeagronomiche ed enologiche di un vitigno diffuso localmente: il Gamay perugino.
Attualmente un’esigenza molto sentita dai vitivinicoltori è quella relativa alla definizione della
carica produttiva ottimale di questo vitigno al fine di poter ottenere un innalzamento qualitativo dei
vini che dallo stessosi ottengono.
4) zonazione vitivinicola delle aree di produzione dei vini a D.O.C. Montefalco e Colli
Perugini.
5
.
.
.
11progetto prevede lo studio del territorio viticolo dell’area a D.O.C. di Montefalco e dei Colli
Perugini al fine di giungere alla caratterizzazione agroclimatica di tali ambienti e di conseguenza
delle produzioni vitivinicole.
OBIETTIVI
La fmalità ultima di questo progetto è quella di apportare contributi alla soluzione delle diverse
problematiche di natura agronomica ed enologica che interessanola vitivinicoltura umbra, così da
poter contribuire al processodi qualificazione delle produzioni regionali.
AREADI INTERVENTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA, Centro Regionale di Servizi per la Vitivini~oltura, Parco Tecnologico Agroalimentare,
Dipartimento di Arboricoltura e Protezione delle Piante, Dipartimento di Scienze degli Alimenti
dell’Università degli Studi di Perugia, Consorzio dj tutela vini DOC “Colli del Trasimeno.
Consorzio di tutela vini DOC “Montefalco”, Consorzio di tutela vini DOC “Orvieto”.
INDICATCRI DI REALIZZAZIONE
Attuazione delle prove sperimentali previste dal progetto che comporteranno la realizzazione di
circa 80 microvinificazioni.
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
L’attività è collegata con i progetti di Assistenzatecnica e di Ricerca Applicata
COSTI
Spesedi manodoperaper le operazioni di campagnae di cantina
e 10.000,00
Acquisto uva dalle aziende oggetto delle attività sperimentali 1 e 3
C
Acquisizione di servizi (consulenzaenologica ed analitica)
e 10.000,00
Acquisto materiali vari di consumo per le attività di cantina
£
Totale
e 30.000,00
8.000,OO
2.000,00
6
SELEZIONE CLONALE DELLA VITE ED ATTIVITA’
CLONI OMOLOGATI
DI PREMOLTIPLICAZIONE
DEI
DESCRIZIONE
La selezione clonale e sanitaria dei vitigni tipici dellUmbria , iscritti al registro nazionale delle
varietà di vite e previsti nei disciplinari di produzione dei vini a DOC e DOCG, è stata awiata già
nel 1975.
L’attività di selezione è stata caratterizzata da un’indagine di base mirata alla definizione del
patrimonio viticolo umbro, alla individuazione dei cloni e del germoplasma, al rilevamento dei
caratteri ampelografici, agronomici ed enologici dopo aver costituito appositi campi di
comparazione.
Per un primo gruppo di vitigni I’attività di selezione clonale si è conclusa e si è giunti così
all’omologazione, già’da alcuni anni, di un clone di Trebbiano toscano biotipo procanico (sigla T34
ICA PG), di un clone di Grechetto (sigla G5 ICA PG), di un clone di Verdello (sigla V27 ICA PG).
Al fine di conservaretali cloni e metterli quindi a disposizione dei vivaisti è in atto una convenzione
con il CATEV (Centro di assistenzatecnica in enologia e viticoltura) di Tebano (Faenza).
Nel corso del 2002 sono poi stati portati all’omologazione altri quattro cloni per le varietà
Grechetto, Carmonaobiotipo GarnayPerugino, Trebbiano Spoletino e Sagrantino.
Il programma di attività del 2003 prevedequindi l’individuazione sul territorio e l’analisi di presunti
cloni miglioratori neIl’ambito di vitigni per i quali l’attività di selezione clonale tuttora in corso non
ha ancora portato all’omologazione di cloni e di vitigni minori di buona qualità al fine di allargare
la piattaforma ampelografica regionale e fornire gli strumenti utili agli operatori per migliorare le
produzioni viticole regionali anche attraversola possibilità di costituire vini tipici e di qualità.
OBIETTIVI
L’attività in questione, che ha come obiettivo la diffusione di cloni miglioratori, riveste un notevole
significato per il miglioramento qualitativo delle produzion: enologiche umbre.
AREA DI INTERVENTO
L’intero tetitorio regionale
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA, Dipartimento di Arboricoltura di Perugia, Istituto Sperimentale per la Vitivinicoltura di
Conegliano Veneto e CATEV di Faenza.
7
c
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Numero di biotipi individuati, numero di cloni selezionati.
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI Ofi SERVIZI
Progetti di assistenzatecnica
COSTI
Convenzioni con CATEV, Dipartimento di Arboricoltura
e Istituto Sperimentale per la Vitivinicoltura
e 4.000,oo
Totale
42 4.000,00
8
GESTIONE LABORATORIO DI ANALISI DEI VINI DI ORVIETO
DESCRIZIONE
Al laboratorio di analisi dei vini dell’ARUSIA, con sede ad Orvieto, è stata concessa,da parte del
Ministero, l’autorizzazione ad eseguire l’analisi dei vini valide ai flni di legge per la
commercializzazione delle produzioni enologiche e, da parte del SINAI-,, I’accreditamento secondo
la normativa comunitaria, così come richiesto della Circolare MIPAF
> n. 1/2000.
E’ prevista pertanto la prosecuzione dell’attività di analisi dei vini svolta dal laboratorio che ha
un’importante funzione anchein relazione alle sperimentazioni vitivinicole attuate pressola cantina
sperimentale di Orvieto.
OBIETTIVI
L’attività in questione riveste un notevole significato per il carattere di obbligatorietà proprio della
certificazione di vini e tende a garantire un servizio alle aziende vitivinicole umbre
ARBA DI INTERVENTO
L’intero territorio regionale
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Certificati rilasciati ed analisi eseguite
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
Il servizio in questione è connessocon gli interventi di assistenzatecnica nel settore vitivinicolo e
con le attività della Cantina sperimentale.
COSTI
Speseper mantenimento dell’accreditamento
C 6.000,OO
Attrezzature a completamento del laboratorio
e 8.000,00
Materiale di consumo
e 11.ooo,oo
Consulenzadi un analista
e 15.000,00
Totale
e 40.000,00
N.B. : essendo previsto un incasso per l’esecuzione delle analisi sui vini pari a CJ22.000,OOsi
evidenzia che è a carico del Programma di attività del1’ARUSI.A la somma di e 18.000,OO
10
ADEGUAMENTO DEI MACCHINARI ENOLOGICI DELLA CANTINA SPERIMENTALE
DI
ORVIETO
DESCRIZIONE
La cantina sperimentale di Orvieto è la struttura operativa dove I’ARUSIA ed il Centro Regionale
.
di Servizi per la Vitivinicoltura svolgono le attività di microvinificazione legate a vari progetti di
ricerca e sperimentazionenel settorevitivinicolo.
Si rende necessario prevedere l’integrazione dei macchinari enologici presenti nella cantina
sperimentale al fine di poter meglio corrispondere alle esigenze proprie della realizzazione dei
progetti di ricerca in vitivinicoltura.
OBlETTM
L’attività in questione integra e definisce per gli aspetti di natura enologica le iniziative intraprese
dall’ARUSIA nel settore della ricerca in vitivinicoltura; obiettivo del presente progetto è quindi
quello di mettere a disposizione della vitivinicoltura regionale una struttura dove possa essere
verificato il comportamento qualitativo di diverse varietà di vite con lo scopo di valorizzare le
produzioni enologiche regionali.
AREA DI INTERVENTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA e Centro Servizi per la Vitivinicoltura di Orvieto.
INDICATORI DI RBALIZZAZIONE
Completamento degli interventi strutturali programmati
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
La realizzazione del presente progetto è connessa con l’attuazione delle attività di ricerca e di
assistenzatecnica nel settorevitivinicolo condotte dall’ARUSIA.
COSTI
Integrazione macchinari ed attrezzatureper la vinificazione
£ 20.000,00
Totale
e 20.000,00
11
PUBBLICAZIONE
STAMPA
DI
LJNA
CONCLUSIVA
“CARATTERIZZAZIONE VINO A DOC “ORVIBTO”
DEL
PROGETTO
DESCRIZIONE
L’attività svolta dal Centro Servizi con la collaborazione delle Istituzioni Scientifiche regionali in
merito alla zonazione dell’area di produzione del vino a D.O.C. Orvieto ha permesso sia di avere
informazioni tecniche specifiche per il comprensorio or-vietanoatte a poter essere utilizzate dai
viticoltori per definire le migliori tecniche agronomiche sia
di acquisire una metodologia
d’intervento per quanto riguarda gli studi indirizzati alla caratterizzazione, tipicizzazione e
valorizzazione delle produzioni enologiche che può esseretrasferita ad altre realtà regionali.
1 risultati ottenuti nell’ambito della suddetta attività verranno riportati in una specifica
pubblicazione costituita dai contributi scientifici di tutte le istituzioni che hanno partecipato allo
studio di caratterizzazione.
OBIETTM
La finalità ultima di questo progetto è quella di apportare contributi alla soluzione delle diverse
problematiche di natura agronomica ed enologica che interessanola vitivinicoltura umbra, così da
poter contribuire la processodi qualificazione delle produzioni regionali.
AREADI INTERVENTO
L’intero territorio regionale
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA
INDICATORI DI RBALIZZAZIONE
Stampadel volume
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVBNTI O/E SERVIZI
L’attività è collegata con i progetti di Assistenzatecnica e di Ricerca Applicata
.
COSTI
Speseper la stampa
f? 6.000,OO
Totale
E 6.000,OO
12
DIVULGAZIONE
DI INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
NEL SETTORE
VITIVINICOLO
DESCRIZIONE
Il progetto prevede la realizzazione di incontri tecnici con vitivinicoltori allo scopo di divulgare le
più recenti acquisizioni scientifiche nel campo della viticoltura e dell’enologia e proporre quindi
schemi operativi idonei per le aziendeumbre
OBIETTM
Migliorare la qualità delle produzioni
Ridurre i costi di produzione
ARBA DI INTERVENTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA, Associazioni dei produttori, Organizzazioni Professionali
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Realizzazione degli incontri tecnici
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e con le attività di sperimentazione
realizzate pressola cantina sperimentaledi Orvieto
COSTI
Compensi ai docenti
£ 1.000,00
Totale
e 1.000,00
13
STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO “VAIJJTAZIONB
COMPARATIVA DELLE PRINCIPALI VARIETA’ LOCALI DI OLIVO IN UMBRIA”
DESCRIZIONE
Nel triennio 2000-2002 è stato realizzato un progetto che aveva come obiettivo l’acquisizione di
indicazioni sulla validità agronomica e commerciale e, quindi, sulle possibilità di maggior utilizzo
delle diverse varieti di olivo presenti in Umbria.
Il lavoro ha consentito di determinare tutti i parametri analitici e sensoriali capaci di descrivere il
livello qualitativo dell’olio di oliva ed evidenziare eventuali caratteristiche peculiari che potrebbero
consentire la produzione di oli con forti caratteri di tipicità.
Tutti i risultati acquisiti saranno resi disponibili per gli olivicoltori
umbri mediante ia
predisposizione di una specifica pubblicazione.
OBIETTM
Valutazione comparativa del comportamento agronomico e della qualità dell’olio delle principali
varietà di olivo coltivate in Umbria.
AREADI INTERVENTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA ed Accademia Nazionale dell’Olivo
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Realizzazione di un catalogo varietale
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
L’attività è collegata con i progetti di Assistenzatecnica e di Ricerca Applicata
COSTI
Stampa del catalogo varietale
Totale
£ 10.000,00
e 10.000,00
14
PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DELL’OLIO DI OLIVA
DESCRIZIONE
Il programma di miglioramento qualitativo dell’olio di oliva, finanziato da Unione Europea e Stato
Italiano e predisposto dalla regione Umbria sulla base del regolamento CE 528199, prevede la
realizzazione delle azioni di seguito descritte:
-
Assistenzatecnica allo scopo di migliorare l’ambiente e la qualità della produzione e della
trasformazione delle olive
-
Formazione, divulgazione e dimostrazioni intese a diffondere presso gli agricoltori ed i
fkntoiani le informazioni relative alla qualità dell’olio extravergine di oliva e all’impatto
ambientale dell’olivicoltura
-
Realizzazionedi analisi delle caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche su campioni di
olio di oliva extravergine
-
Esecuzionedi ricerche agronomiche e biochimiche sul miglioramento qualitativo dell’olio di
oliva
OBIETTM
Miglioramento qualitativo dell’olio di oliva
Accrescimento delle conoscenzetecniche di olivicoltori e frantoiani.
Acquisizione di nuove conoscenzescientifiche volte a migliorare le tecniche di produzione di olive
ed olio.
AREADI INTERVENTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSLA, ASSOIL, Dipartimento di Arboricoltura, Dipartimento di Scienze degli Alimenti
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Completamento delle attività previste nel Programma Regionale e presentazione del rendiconto
tecnico amministrativo finale
COLLEGAIvIENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
15
.
L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e di Assistenza Tecnica.
COSTI
Il fmiamento
del progetto, come previsto dal Reg CE 528/99, è a totale carico della Unione
Europea e dello Stato Italiano ad esclusione di £ 20.000,OOnecessarial pagamento dell’IVA sulle
attività finanziate con la quota nazionale per le quali I’AGEA non ammette l’imposta tra le spese
rendicontabili
4220.000,00
16
REALIZZAZIONE DI UNA PUBBLICAZIONE DAL TITOLO: TECNICHE DI CAMPAGNA E
DI FRANTOIO PER OTTENERE UN OLIO DI OLIVA DI QUALITA’
DESCRIZIONE
Nell’ambito del programma di miglioramento qualitativo dell’oho di oliva (Reg. CE 528/99) 2:
prevista la realizzazione di una pubblicazione, con un taglio essenzialmente divulgativo,
aspetti legati alle tecniche agronomiche ed alle tecnologie di trasform&one
sugli
finalipate
all’ottenimento di un olio di oliva di qualità.
Base essenziale per la realizzazione della pubblicazione in questione saranno le informazioni
prodotte nell’ambito delle ricerche svolte da istituzioni scientifiche regionali nei settore olivicolo ed
elaiotecnico.
OBIETTM
Miglioramento qualitativo dell’olio di oliva.
Accrescimento delle conoscenzetecniche di olivicoltori e frantoiani.
Divulgazione di nuove conoscenzescientifiche volte a migliorare le tecniche di produzione di olive
ed olio.
AREA DI INTERVENTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA, COREOL.
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Realizzazione di una pubblicazione divulgativa.
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e di Assistenza Tecnica.
COSTI
Il finanziamento del progetto, come previsto dal Reg CE 528/99, è a totale carico della Unione
Europea e dello Stato Italiano
17
DIVULGAZIONE
Dl INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
NEL SETTORE
OLIVICOLO
DESCRIZIONE
Il progetto prevede la realizzazione di incontri tecnici con olivicoltori allo scopo di divulgare le più
recenti acquisizioni scientifiche nel campo della olivicoltura e proporre quindi schemi operativi
idonei per le aziende olivicole regionali
OBIETTIVI
Migliorare la qualità delle produzioni
Ridurre i costi di produzione
~AREADIINTBRVF5NTO
L’intero territorio regionale.
SOGGETTI ATTUATORI
ARUSIA, Associazioni dei produttori, Organizzazioni Professionali
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Realizzazione di n. 10 incontri
COLLEGAMENTO CON ALTRI INTERVENTI O/E SERVIZI
L’attività è collegata con i progetti di Ricerca Applicata e di assistenzaTecnica.
COSTI
Compensi ai docenti
£ 1.000,00
Totale
e 1.000,00
18
FILIERA COLTURE ERBACEE
ATTIVI-TA’ DI COLLABORAZIONE
CON IL MINISTERO PER LE POLITICH-E
AGRICOLE E FORESTALI
PER LE PROVE DI ISCIUZIONE VARIETALE DI
TABACCO AL REGISTRO NAZIONALE
Premessa
L’ARUSIA svolge, già dal 2001, un’attività di collaborazione con il MiPAF relativamente
alle prove per l’iscrizione di varietà vegetali nel registro nazionale e per la loro promozione
brevettuale. Attraverso il coordinamento dell’ENSE, è stata affidata all’AlZUSIA
la
realizzazione e la responsabilità delle prove per l’iscrizione di nuove varietà di Tabacco
Virginia Bright Le attività prevedono un ciclo biennale di prove riferibili alle campagne
primaverili del 2001 e del 2002.
Sulla base dei rapporti già intercorsi, la collaborazione c-on il MiPAF prosegui&
presumibilmente, nelle campagnesuccessiveanche per altre varietà di Tabacco.
Obiettivo
Iscrizione al registro nazionale di nuove varietà di Tabacco.
Descrizione
Le attività in oggetto prevedono la realizzazione di prove agronomiche e descrittive, ripetute
per un biennio, finalizzate alla valutazione e alla verifica dei caratteri dichiarati dal
“costitutore“. Le prove vengono realizzate e gestite secondoprotocolli ufficiali.
Area di intervento
Tutto il territorio nazionale interessatoalle coltivazioni di Tabacco.
Soggetti attuatori
L’ARUSIA in qualità di collaboratore del MiPAF.
.
Indicatori di realizza~one
Esecuzionedelle prove.
Collegamento con altri interventi el0 servizi
19
Costi
Per le attività è previsto un rimborso totale, secondoquanto stabilito dal Ministero.
20
FILIERA ZOOTECNIA
Il quadro generale-obiettivi delle attività proposte.
Il panorama zootecnico regionale è contraddistinto per una presenzaabbastanzasignificativa della
suinicoltura. Le aziende di questo comparto coprono circa il 3,9% dell’intero comparto nazionale,
mentre in termini di capi la stessaincidenza scendeal 35%.
Il n. di aziende del comparto ovini rappresenta1’18% rispetto a quella del paese,pari al 3,8%; il
dato mette in risalto l’alta fkunmentazione delle aziende con un numero di capi per azienda
sensibilmente inferiore alla media nazionale.
Il comparto bovino può essereassimilato a quello degli ovini in quanto il margine dell’ 18% in
termine di numerosità aziendaleUmbre sul totale Italiano, si abbassaall’i% in termine di capi.
In particolare i numeri della zootecnia regionale , dati del Vo censimento,raffrontati in termini di %
con quelli del 90, presentanola seguentesituazione:
2000
VAR%
ALLEVAMBNTI :
25.024
-22,32
CAPI BOVINI E BUFALINI
62.563
-35,63
CAPI oVIcAPRINI
159.544
- 26,58
CAPI EQUINI
CAPI SUINI
4.149
- 37,47
25.1196
-28,84
A fronte comunque di una consistentediminuzione generalizzata,la ricchezza prodotta dagli
allevamenti Umbri appareimpostata su una dinamica espansiva;
dal 1995 al 2001 tale valore è cresciuto in termini % del 16,6%, trainato dalla spinta specifica delle
carni + 20%.
La risposta delle imprese, a fronte di una serie di fattori non certamentepositivi, c’è ed è
sicuramenteimprontata su di una generaleriorganizzazione aziendale, ricorso sempre più massiccio
alle produzioni di qualità e integrazione nelle diverse filiere.
In effetti la politica regionale ha portato le aziende verso un processodi riconversione del proprio
sistema agroalimentare nel sensodi una qualificazione visibile con particolare riferimento verso il
consumatore,delle sue produzioni, dei processi produttivi e del sistema in generale.
21
Con il PSR forti sono gli interventi per gli aiuti alle imprese , per le certificazioni a norma ISO, per
l’adeguamento strutturale, per la commercializzazione di prodotti di qualità, accompagnateda
azioni di supporto quali la ricerca, la sperimentazione, informazione e promozione.
L’ARUSIA in tale contesto sempre si è mossa ma ancor più lo ha fatto negli ukimi programmi
d’attività e progetti di ricerca, dove le diverse attività indirizzate alle certificazioni, all’ambiente,
alla qualificazione delle produzioni e all’informazione hanno avuto la principale attenzione,
1 progetti presentati per il 2003, sono tutti incentrati sulle tematiche sopra evidenziate e sono parte
continuativa elo conclusiva di quelli avviati precedentemente o nuovi ma sempre legati alle
tematiche della qualità delle produzioni, dell’ ambiente e dell’informazione .
Essi riguardano le principali filiere ed in particolare :
-Zootecnia da carne.
Sm:
-
Tecnica di allevamento dei suini a bassoimpatto ambientale (all’aperto).
-
Definizione e validazione di parametri di qualità per la valorizzazione di una produzione
regionale basatasull’ibrido UMBRIA2 ( disciplinare e risultati) .
- Zootecnia da latte:
BOVINI:
Realizzazione “LINEE GUIDA“ per la tracciabilità di filiera controllata nel settore lattiero caseario
Umbro.
Certificazioni e/o procedure telematiche informative
-
Tracciabilità del latte alimentare Grifo.
-
Canoni abbonamentoAGRI-NET assistenzatecnica.
22
ALLEVAMENTO
INTEGRAZIONE
SUINICOLO
A
BASSO
IMPATTO
DEI PROGETTI DI CERTIFICAZIONE
AMBIENTALE
AD
IN ATTO IS0 14000
Descrizione
Il documento propone attività per 1’ anno 2003 relativa alla verifica e all’adattamento della tecnica
d’allevamento dei suini all’aperto alla realtà produttiva, sociale, economica e ambientale del
territorio regionale.
1 progetti già avviati da ARUSIA per divulgare e realizzare processi di certificazione IS0 14000
all’interno del comparto suinicolo e in corso di realizzazione, hanno maggiormente evidenziato i
forti problemi che caratterizzanoquesto tipo di attività nei confronti di carattere“Ambientale” con
tutte le relative conseguenze.
Se si considera inoltre che è in fase avanzatala “rimodulazione” relativa alle normativa regionale
sulle concessioni per la “fertirrigazione”, conivolgendo anche il prodotto “letame”, si evidenzia
come l’attività zootecnica di tipo “intensivo” ( in particolare quella suinicola ) dovA essere
sicuramentericonsiderata.
In tale ottica, valutando estremamenteinteressanti le aree ad alta vocazione ambientale e aree parco
e/o altre, con limiti evidenti all’attività in oggetto ( vicinanza ai centri abitati, zone di alto interesse
di tipo turistico ecc), viene proposta tale nuova tipologia d’allevamento già sviluppata in altre
regioni e/o nazioni con interessantirisultati.
Di rilevante importanza risulta la predisposizione di documentazione di supporto alla diffusione e
alla conoscenza degli aspetti tecnico-economici di questa attività zootecnica, integrando le
conoscenze acquisite a livello europeo con i risultati delle attività sperimentali più significative
svolte nel nostro Paesee con l’esperienza condotta nell’ambito di questo stessoprogetto.
Le attività proposte possonoessereriassuntenei seguentipunti:
1. verifica di campo della tecnica d’allevamento all’aperto, con individuazione e allestimento di
un’azienda pilota e monitoraggio delle stessaper un periodo non inferiore a un anno relativamente
agli aspetti zootecnici, produttivi, sanitari ed economici;
2. analisi e diffusione dei risultati delle attività sperimentali e delle conoscenze acquisite, con
predisposizione e pubblicazione di un opuscolo divulgativo da distribuire nell’ambito della normale
attività di assistenzatecnica e in occasione di un convegno, di giornate informative e di visite
guidate all’allevamento pilota.
Obiettivi
23
Il progetto propone lo sviluppo di una forma di allevamento alternativa, caratterizzata da basso
impatto ambientale e bassoimpiego di capitali, adatta anchead aree montane e marginali; la finalità
principale è quella di produrre a costi competitivi alimenti di qualità-e tipicità elevate, destinabili sia
al consumo locale, sia alla commerciahzzazione su vasta scala.
Gli obiettivi del progetto possonoesserecosì riassunti:
1. sensibilizzazione degli addetti ai lavori sulle possibilità offerte dalla tecnica d’allevamento dei
suini all’aperto, diffusione delle conoscenzee informazione specifica;
2. diffusione della tecnica d’allevamento, con effetti positivi a livello produttivo, economico, sociale
e ambientale;
3. produzione di materie prime (carni suine) e di prodotti trasformati (salumi) di elevata qualità.
Programma Attività
4 Individuazione del1‘area d’intervento e dell’azienda pilota (0 - 3”mese)
* Allestimento e avviamento del1‘aziendapilota (4’ mese- 6” mese)
+ Monitoraggio tecnico economico (7’ mese- 18”mese)
* Assistenzatecnica alle aziende interessate(13’ mese- 24” mese)
* Divulgazione (19” mese- 24Omese)
Utenti
Aziende zootecniche della regione
Tempi di attuazione
Valenza pluriennale
Localizzazione
Area d’intervento da individuare nella fase preliminare del progetto
Costi
Convenzione con azienda pilota ....................................................................
..Euro
10.000,00
ConsulenzaCRPA* .........................................................................................
.Euro
9.000,00
Diverse............................................................
.Euro
1.ooo,oo
TOTALE ..........................................................................................................
.Euro
20.000,00
.....................
24
* si prevede il supporto tecnico del CRPA per allestimento e avviamento allevamento pilota, stesura testo
opuscolo informativo, elaborazione dati tecnico economici e stesurarelazione tecnica finale (6 missioni + 14
giorni uomo).
25
DEFINIZIONE
E VALIDAZIONE
VALORIZZAZIONE
DI
PARAMETRI
DI UNA PRODUZIONE
DI
SUINICOLA
QuALITA>
PER
LA
BASATA SULL’IBRIDO
UMBRIA2
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Si propone di effettuare prove di allevamento con suini “Ihrido Umbria 2” (suino pesante
da trasformazione), prove di macellazione e stagionatura, secondo il disciplinare di produzione
integrata proposto per la Regione Umbria, per definire i parametri caratteristici dell’ibrido.
Tale attività è propedeutica alla implementazione della certificazione di prodotto.
PRIORITA’ DI INTERVENTO:
Valorizzazione e rilancio degli allevamenti in selezione per la produzione
dell’ibrido, nonchè degli allevamenti per la produzione commerciale basatasu
una genetica nazionale e destinataalla trasformazione secondodisciplinari di
qualità e di rintracciabilità volontaria
ESECUTORI:
A.RU.S.I.A.,
Università degli Studi di Perugia
Az. di Allevamento convenzionatecon ARUSIA
Salumifici Regionali
COMPATKBILJTA’:
Piano di Sviluppo Rurale DGR n. 932 del 10/07/02
ATTUAZIONE:
Valenza biennale.
RISULTATI ATTESI:
‘Definizioni di parametri produttivi, di macellazione e stagionaturadelle produzioni allevate secondo
il disciplinare di produzione integrata proposto per la regione Umbria.
26
COSTI:
Speseper consulenzetecnico scientifiche
e
7.000
Analisi di laboratorio
e
3.000
Compenso per oneri alla macellazione e trasformazione
c
4.000
Compensomaggiori oneri di allevamento
e
6.000
Totale
e. 20.000,00
27
.
REALIZZAZIONE
DI LINEE
GUIDA
PER LA “TRACCIABILITA’
CONTROLLATA”
NEL SETTORE LATTIERO CASEARIO UMBRO.
DI FILIERA
Descrizione
La tracciabilità di filiera controllata è un riconoscimento di terza parte mediante il quale si attesta
l’avvenuto controllo di determinati parametri lungo tutta la filiera agro-alimentare .
Tale azione, mira a rendere piu’ convincenti le forme di garanzia per il consumatore sulle
produzioni agro-alimentari Umbre e a seguire quelle già sviluppate dall’ARUSIA, in collaborazione
con la Centrale del latte di Pg, nei precedenti anni
con le “Linee Guida” e Sistemi Qualità ,
rintracciabilità di filiera certificata.
La nuova proposta di certificazione, si pone come obiettivo quello di proseguire il
lavoro
sviluppato sino ad oggi per arrivare alla filiera certificata controllata del comparto lattiero caseario
Umbro.
La filiera in tal modo diventa ancor di più riconoscibile e certificabile per la sua capacita’ di
identificare, tracciare parametri certi e noti agli operatori (ad esempio assenza o presenza di
specifici mangimi nell’alimentazione delle bovine da latte, ecc.) oppure il rispetto massimo di
alctmi parametri igienici da parte di tutti gli operatori della filiera (ad esempio micotossine, ecc.).
Questo nuovo tipo di certificazione infatti attestanon solo quanto sopra descritto ma anche che le “
caratteristiche igienico sanitarie del prodotto sono gestite lungo tutta la filiera in accordo al D.T . di
riferimento.
Gli strumenti che verranno utilizzati sarannoi seguenti(elenco non esaustivo):
- Ricerca e individuazione di un pannel-list di parametri ritenuti critici per la tracciabilita’
delle materie prime e semilavorati e punti critici;
-
Inconti divulgativi tra gli operatori;
-
Redazione di Piani di controllo conforme alle norme UNI EN10939-70000-70006-70002
-
Redazione di un Manuale Linee Guida per Operatore di Filiera conforme alla norma UNI
10939:2001.
Sara’ necessario il coinvolgimento di un gruppo pilota di mangimisti e/o aziende agricole ad
.
indirizzo foraggiero, allevatori e trasformatori.
Per tale azione si intende far ricorso alle migliori esperienzepresenti sul territorio nazionale sia in
termini di progettualita’ e assistenzache nella assicurazioneed auditing.
28
Indicatori di progetto
N. operatori aderenti per tipologia di settore, volume produzioni tracciabili.
Esecutori
Tecnici ARUSIA, Parco 3A , enti di certificazione a livello Nazionale, consulenti e/o auditor
accreditati a organismi riconosciuti SINCERT.
Localizzazione
Intero territorio regionale.
Compatibilità linee regionali
Piano di Sviluppo . Rurale, valorizzazione delle produzioni, implementazione sistemi di
certificazione IS0
Tempi di attuazione
Biennale
Risultati attesi
Rendere visibile la specificita’ e la qualità delle produzioni umbre e facilitare la loro collocazione
nel mercato.
Costi
Materiale consumabile e tipografia (libri, opuscoli, consultazione
banche dati, trasferte;
Collaborazioni da parte di enti di certificazione nazionali e regionali
per la redazionedelle Linee Guida, Piano dei controlli;
Consulenzespecialistiche “esperti sistemaqualità;
TOTALE
.
Compartecipazione finanziaria Centrale per :
E. 12.500
E. 7.500
29
TRACCIABILITA’
DEL LATTE ALMENTARE
GRIFO
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
La proposta è finalizzata alla attivazione di una serie di servizi a supporto della rintracciabilità del
latte delle aziende zootecniche che conferiscono il prodotto crudo destinato alla produzione di latte
intero fresco pastorizzato.
L’intervento avrà tre linee di sviluppo :
1. Acquisizione dei dati in allevamento
2. Acquisizione dei dati dalla Centrale del Latte che produce il prodotto finale
3. Sviluppo di servizi Internet per i consumatori
La proposta di lavoro, basato su esperienzein corso, e per alcuni flussi informativi, partecipate da
ARUSIA riguardo supporti per l’assistenzatecnica, vede l’attivazione di progetti di tracciabilità
come estensionedei servizi AgriNet già in essereper l’assistenzatecnica e più in generale per il
monitoraggio delle produzioni zootecniche.
Ne segueche il progetto si colloca come estensionedei servizi telematici AgriNet a supporto della
filiera di produzione del latte bovino e fa suo il concetto di rintracciabilità su supporto informatico.
A tele proposito riteniamo che :
1. L’integrazione di una soluzione metodologica che negli anni si è dimostrata utile a tanti attori di
filiera nel settore dell’assistenza tecnica costituisca da un lato una garanzie di successo e
dall’altro una modo per fare economie di scala difficilmente immaginabili con approcci non
coordinati.
2. L’utilizzo di soluzioni tecnologiche condivise da altre iniziative garantiscariguardo l’afiidabilità
delle scelte.
3. La flessibilità con la quale è possibile sviluppare servizi Internet dal database AgriNet
consentirà di massimizzare la ricaduta del progetto per allevatori, industria e distribuzione
fornendo all’iniziativa connotati che vanno oltre gli aspetti di “semplice” tracciabilità.
La proposta prende in considerazionela seguentefiliera di produzione :
1. Produzione del latte in allevamento
2. Raccolta e conferimento al caseificiokentrale
3. Confezionamento del latte in caseificio/centrale
Riteniamo che i nodi di filiera proposti siamo quelli più critici e quindi che debbano essereoggetto
di un progetto pilota tralasciando momentaneamentefonti informative importanti ma non critiche
per difficoltà di attivazione dei flussi informativi. Una volta messi a regime i flussi informativi dei
30
nodi di filiera qui proposti si potranno avviare gli studi per gestire informazioni di altri nodi quali i
magazzini (logistica in genere),punto vendita e altro.
Il modello organizzativo proposto è una estensionedel modello organizzativo AgrÌNet. In sintesi :
1. Un databasecentrale (il databaseAgriNet ) aggregai flussi informativi ritenuti necessari
2. Una serie di servizi Internet consentono di interrogare gli archivi con livelli di permessi
differenziati a secondadel tipo di utenza. Si avranno :
l
Servizi pubblici, tipicamente indirizzati ai consumatori, tramite i quali digitando il codice
univoco reperito sulla confezione, si otterrà l’elenco degli allevamenti che hanno confento
il latte alla partita di confezioni indicata più altre tiormazioni
di dettaglio relative agli
allevamenti se le si riterranno utili.
l
Servizi ad accessoregolato da password riservati agii operatori di filiera (allevatori, tecnici
di caseificio etc) consentirannodi indagare relativamente ai dati di dettaglio.
Il confine tra servizi pubblici e quelli regolati- da password poti essere deciso in corso
d’opera in funzione della propensionedella “filiera” a rendere pubblici le proprie informazioni.
3. 1 flussi informativi proveniente dagli allevamenti saranno garantiti da servizi di data-entry
completamente basati su servizi Internet i quali presentanoi seguentipunti di fona :
l
Essendo una applicazione Internet è utilizzabile direttamente dal browser Internet
semplificando la curva di apprendimento e riducendo i costi di assistenzae manutenzione
del sistema.
l
Il databasecentrale può essereaggiornato in tempo reale perché l’utente lavora direttamente
su di esso.
l
Possono essere attivati strumenti di monitoraggio in modo da mettere in allarme gli
allevamenti che non registrano in modo regolare e pianificare i relativi interventi di
assistenzatecnica mirati a regolarizzare i flussi informativi.
l
Alcune operazioni di data entry, quali potrebbero esseregli estremi delle fatture di acquisto
mangimi, potrebbero esseredemandatea strutture di servizio.
l
E’ completamente integrato nel databaseAgriNet consentendoal sistema di tracciabilità di
giovare degli investimenti fatti per l’assistenzatecnica.
Dall’allevamento saranno richieste informazioni relative sia alle forniture e stoccaggio di
alimenti e detergenti sia al loro utilizzo al fine di potere conoscere quali forniture sono state
impiegate ad una certa data.
4. 1 flussi informativi relativi al caseificio si limiteranno ad importare alcune informazioni chiave
dal sistema informativo aziendale, In via orientativa si ritiene che questi possano essere la
composizione dei ‘“giri’ di raccolta latte” e l’assegnazione di ogni lotto di produzione (codice
31
univoco stampato sulla confezione) ad un dato giro di raccolta. La gestione dei flussi
informativi in arrivo sarà fatta estendendole funzionalità e gli automatismi già operanti per gli
altri flussi informativi che alimentano il databaseAgriNet .
Servìzì dì fibiera
..
Per il consumatore
.
.
Lotto Produzione
20030414A1
Allevatori
l
I
I-
allevamenti
Figura 1
La Figura 1 schematizza il modello organizzativo proposto e, dato un Lotto di Produzione dj
prodotto commercializzato saràpossibile risalire in tempo reale alle seguentiinformazioni :
l
Produttore della confezione di latte con alcune informazioni di dettaglio (ubicazione, piani di
controllo attivati, certificazioni, autorizzazioni )
.
l
Data di raccolta del latte
l
Elenco degli allevamenti che hanno conferito il latte. Per ogni allevamento :
n
Informazioni relative all’allevamento (ubicazione, piani di controllo attivati, certificazioni,
autorizzazioni )
.
Forniture di alimenti impiegate nei giorni antecedential produzione del latte
n
Forniture di disinfettanti impiegati nei giorni antecedential produzione del latte
m Ultime analisi qualitative del latte disponibili prima della suaproduzione
32
Tali gruppi di informazioni potranno esseread accessopubblico o regolato da password in funzione
delle politiche di trasparenzadelle filiera.
OBBIETTIVk
.
1. Attivare la produzione di latte fresco pastorizzato tracciato
2. Offrire servizi di indagine relativi alla rintracciabilità per i consumatori
3. Attivare servizi di registrazione delle informazioni per gli allevamenti che adotteranno la
procedura di rintracciabilità
4. Creare le condizioni per il miglioramento servizi di assistenza tecnica finalizzati alla
ottimizzazione della conduzione dell’allevamento in funzione delle produzioni di qualità.
UTEm
l
Allevatori
0 Caseifici
l
.Tecnici A.T.
l
Consumatori
TEMPI DI ATTUAZIONE
Valenza annuale
LocALIzzAzIoNE:
Intero territorio regionale
COSTI:
Progettazione esecutivadi dettaglio .....................................................................................
6.900,OO
Configurazione servizi Internet di data enti-yper l’allevamento allevamento.......................5.550,OO
Conf?gurazioneservizi di importazione dati automatici dal caseificio .................................3.230,OO
Sviluppo proceduratracciabilità via Internet.........................................................................
8.386,00
Avvio e messaa regime del sistema .....................................................................................
2.650,OO
Formazione tecnici che seguirannogli allevamenti sul territorio (tre seminari). ..................4.950,OO
Somma...................................................................
..“...........................” .............................31.666,OO
IVA ........................................................................................................................................
6.334,OO
Totale ...........................................................................“........................................*...........-38.000,00
33
CANONI
ANNUALI
INFORMATIVI
2003, ASSISTENZA
TECNICA
E MANUTENZIONE
FLUSSI
CRPA
DESCRIZIONE
Il documento propone attività per l’anno 2003 relative all’utilizzo e manutenzione dei servizi
(AGRINET) in uso.
Attualmente il sistemaAgriNet Umbria ha attivato flussi informativi relativi a :
l
Analisi del Latte su campioni di massaper bovini da latte
l
Dati di sintesi relativi ai “controlli funzionali” per bovini da latte
l
Analisi del Latte su campioni di massaper ovini da latte
l
Quote latte
l
Dichiarazioni mensili relative alla produzione di late bovino
1 servizi intemet attivati offrono consultazioni per allevatori, assistenzatecnica, tecnici di caseificio
e pubblica amministrazione e hanno fatto registrare un incremento ammale del 18% nel numero di
accessi.
Ad oggi sono disponibili una serie di servizi che, per la filiera “bovini da latte” consentono ad
allevatori e tecnici di monitorare l’andamento della qualità del latte e delle produzioni legando tali
informazioni con la gestione delle quote. La stessa base dati fornisce servizi per le strutture
pubbliche impegnate nella gestione delle quote latte e, più in generale, servizi statistici di
monitoraggio quali-quantitativo delle produzioni di latte bovino.
Il modello organizzativo che consente l’erogazione quotidiana di tali servizi gestisce flussi
informativi provenienti da :
.
A.R.U.S.I.A.
l
Laboratrio Zooprofilattico Sperimentale
l
Associazioni Provinciali Allevatori
l
Caseifici
Utilizzando sia
strumenti software installati presso i singoli fornitori di informazione sia
infrastruttura tecnologica AgriNef (wvvw.agrishare.com) il progetto garantisce la fruibilità dei
seguenti servizi :
1. Gestione dei flussi informativi in arrivo al sistemaAgriNet da parte delle strutture Umbre
2. Assistenzatelefonica ai tecnici responsabili del mantenimento dei flussi informativi Umbri
34
.
3. Manutenzione ed assistenzaper tutti i moduli software AgriNet impegnati nel progetto (AgriNet
Data Pick , Telelatte, Servizi Telematici)
4. Amministrazione degli utenti ed utenze dei servizi di consultazione Internet senza limite di
numero
5. Fruibilità dei servizi legati al monitoraggio della qualità delle produzioni quali-quantitative di
latte bovino (AgriNet BLQL, AgriNet BLPL)
6. Fruibilità dei servizi legati al monitoraggio della qualità delle produzioni di latte ovino (AgriNet
OLQL)
7. Fruibilità dei servizi legati alla gestione delle quote latte (AgriNet BLQte)
8. Fruibilità dei servizi di statistica (AgriNet Stat)
Obiettivi
-
Mantenere e aumentare i servizi telematici verso le aziende zootecniche, Caseifici, Centrale del
latte.
-
Promuovere nuovi modelli di assistenzatecnica agli allevamenti
-
Promuovere l’uso dei servizi di statistica per il monitoraggio delle produzioni umbre
Utenti
Aziende zootecniche della regione
Tecnici aziendali
Tecnici di caseificio
Fuzionari della Pubblica Amministrazione
Tempi Attuazione
Valenza annuale
Localizzazione:
Intero territorio regionale
Costi:
35
.
.
Canone annuale - Amministrazione Utenze e servizi AgriNet “Qualità Latte” ...................... 1.500,OO
Canone annuale - Servizi AgriNet Quote Latte.. .....................................................................l.OOO,OO
Canone annuale - Servizi AgriNet Statistica.. ............................................................................500,OO
Assistenza tecnica e manutenzioni ..........................................................................................1.360,OO
Costo forfettario ammale per utilizzo servizi Internet ............................................................1.416,OO
Somma.“................m................................“.......”~~...“.--““.“..“~“.“““.~..~..“..”....-.....”
. 5.776,OO
IVA ...........................................................................................................................................
1155,20
Totale ....................“..“.......~.................“”...................................................“.......................... 6.931JO
Fonti Finanziamento
1 costi sopra riportati sono a totale carico del Piano Regionale ATZ
36
AZIONI ORIZZONTALI
DIFESA FITOSANITARIA
PREMESSA
L’attività di difesa fitosanitaria assumerilievo strategico in un settore produttivo sempre più
caratterizzato da scambi internazionali e non più prevalentementeIocali o regionali.
In particolare questo fenomeno interessai più pregiati materiali di propagazione di colture di
rilevante interesseregionale quali la vite e l’olivo o prodotti di elevato valore (Tabacco, tartufo),
esportati in paesi esteri quali Australia, USA, Sud Africa, Russia,Romania, Polonia, Giappone.
Lo sviluppo del commercio internazionale rende più alto il rischio di introduzione di
organismi nocivi ai vegetali, che potrebbero avere effetti devastanti in importanti comparti
produttivi, determinando la necessitadi levare il livello della vigilanza fitosanitaria.
La produzione ed il commercio di piante e di prodotti vegetali è pertanto soggetta ad
un’articolata e rigorosa disciplina comunitaria e nazionale, fklizzata
alla difesa delle colture
agrarie e, in genere,delle produzioni vegetali dai rischi di diffusione di organismi nocivi.
Alcune delle produzioni agricole nazionali
che vengono esportate in paesi extra CE sono
sottoposte ad un sistema di certificazione fitosanitaria che ha lo scopo di garantire l’assenza di
organismi nocivi ai vegetali ed ai prodotti vegetali; tale compito è svolto dai Servizi Fitosanitari
Regionali (SFR), alcuni dei quali hanno il compito di controllare anche tutte le merci in
importazione, essendopunti di entrata sul territorio europeo e nazionale.
Oltre alle attività legate alla vigilanza fitosanitaria, il SFR deve assicurareadeguaterisposte
alla crescenteesigenzadi tutela della qualità sotto il profilo sanitario e genetico, mediante i controlli
fitosanitari e di corrispondenzavarietale del materiale vegetale oggetto di certificazione volontaria
@PR 289/91). In questo settore è di notevole importanza la realizzazione del Centro di Premoltiplicazione interregionale per l’olivo, di cui si sta concludendo l’iter di costituzione, con sede
presso la struttura vivaistica di Capt:zzano,di proprietà della Comunità montana Monti Martani e
del Serano.
In applicazione dei compiti descritti, il Servizio Fitosanitario Regionale dell’ARUSIA opera in
molteplici comparti che vanno dall’attuazione di provvedimenti legislativi regionali, statali
o
comunitari in materia di’ vigilanza, certificazione e attuazione di misure di lotta obbligatoria,
all’assistenza fitoiatrica, alla valorizzazione delle produzioni agricole attraverso l’adozione, tramite
la stesuradei disciplinari di difesa integrata, di principi di protezione integrata, che si basa su dati
forniti dalla rete agometeorologica presentein Umbria.
37
Particolare attenzione è riservata al comparto vivaistico, che rappresentail punto critico della
azione di difesa, in quanto snodo della produzione e del commercio di materiale di propagazione,
potenziale veicolo di diffusione di eventuali organismi nocivi. Il SFR della Regione Umbria, oltre
alla esecuzionedei rigorosi controlli previsti (DM. 3 1.01.96), fornisce assistenzatecnica specifica,
anche per l’applicazione della complessanormativa relativa all’attività vivaistica.
38
CERTIFICAZIONE FITOSANITARIA E CONTROLLO VIVAI
Obiettivo
Evitare l’introduzione e la diffusione di organismi nocivi ai vegetali ed ai prodotti vegetali,
all’interno della Comunità europea, adottando ade,ouatemisure di protezione ed attraverso un
regime fitosanitario comune a tutti gli Stati della UE;
Controllare i vivai presenti sul territorio regionale per una verifica del rispetto delle norme in
materia e per fornire un supporto ai vivaisti sulla normativa e su problematiche fitosanitarie, con
particolare attenzione a nuovi insetti e patologie;
Adeguare la conoscenza delle lingue straniere degli Ispettori fitosanitari, con particolare
riferimento ai termini commerciali e tecnici relativi alla esportazione delle merci ed alla
normativa dei paesi importatori;
Potenziamento della dotazione strumentale informatica
Programma di attività
Certificazione fitosanitaria, in applicazione della Direttiva CE 2000/92, che prevede misure di
protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti
vegetali e controllo delle merci in esportazionein paesi extra-CEE., materia regolamentata dal D.M.
3 1.01.96 e successivemodifiche.
La certificazione prevedeanchecontrolli sul materiale viticolo prodotto in base al DRP 1164/69.
Il materiale vegetale prodotto e circolante sul territorio nazionale è soggetto ad ispezioni da parte
del SFR che, nel caso di merce in esportazione, prowede ad emettere il relativo certificato
fitosanitario.
Predisposizione di materiale informativo ed eventuali incontri con i vivaisti regionali riguardante gli
obblighi normativi e particolari problematiche fitosanitarie.
Soggetti attuatori
ARUSIA tramite gli Ispettori del Servizio Fitosanitario Regionale
.
Costi
- Convenzioni per analisi su materiale vegetale oggetto di controlli
e. 2.000,00
Totale
fz. 2.000,00
39
PROGETTI DI DIFESA INTEGRATA DELL’OLIVO
AGROMETEOROLOGICA
E DELLA VITE - RETE
Premessa
Tale attività coinvolge diversi provvedimenti normativi, la L.R. 41/83 e il progetto miglioramento
qualitativo dell’olio di oliva in attuazione del Reg. Comunitario528/99, il Reg. CEE 2078/92
relativamente alle misure A 1.2 olivo, vite e tabacco.
Per quanto riguarda la rete di stazioni meteorologiche legate alla misura A 1.2 vite, si evidenzia che,
ad oggi, le stazioni presenti sul territorio regionale sono n. 63; l’obbligo del collegamento alla unità
centrale di gestione dei dati pressoil SFR dell’ARUSIA e della manutenzione delle stazioni stesse,
è però vincolante solo per le aziende che ancora beneficiano del premio annuale e copre un
periodo di cinque anni dall’anno di sottoscrizione dell’impegno.
Per tutte le rimanentì stazioni legate alle aziende per le quali si è esaurita la validità economica
della misura agroambientale, non vi è alcun obbligo di manutenzione né di collegamento con il
l’unita centrale dell’ARUSIA.
E’ quindi necessarioun coinvolgimento - coordinamento tra le aziendeviticole e tutte le Istituzioni
pubbliche, le Cantine ed i Consorzi di tutela del vino, al fine di attivare misure di ripristino della
funzionalità delle reti con adeguati provvedimenti finanziari o di altro tipo, per evitare di vanifkare
il lavoro ed i risultati conseguiti fin ad oggi.
Obiettivi
Fornire un servizio di assistenzatecnica in ambito fitosanitario che permetta un miglior uso delle
tecniche di difesa, privilegiando quelle a più bassoimpatto ambientale (prodotti N.C. o Xn o MCP),
prodotti naturali (Piretro) o utilizzo di insetti utili o bioinsetticidi.
Diffusione delle nuove acquisizioni e conoscenzescientifiche riguardanti i parassiti ed i patogeni
della vite e dell’olivo.
Programma di attività
n
Raccolta ed elaborazione dei dati relativi alla difesa integrata dell’olivo, forniti dai tecnici dei
NOB e dai tecnici rilevatori ASSOIL. Creazione di reti di monitoraggio su dati climatici ed
epidemiologici dei principali parassiti dell’olivo e della vite e massima divulgazione delle
informazioni legate ai sintomi, ai danni nonché alle strategie di intervento possibili ed ai mezzi
di lotta disponibili, tramite la stesuradei disciplinari e la divulgazione dei bollettini fitosanitari.
40
a Aggiornamento costante delle banche dati relative ai parametri rilevati dalle stazioni
meteorologiche, aderenti al Reg.CEE 2078/92 mis. A 1.2 vite e
quelle di proprietà
del1’ARUSI.A ed ai dati relativi alla dinamica delle popolazioni di Buctrocera oleae in Umbria
= Conoscenzadell’andamento meteorologico nelle aree dove sono insediate le stazioni meteo e
dei dati fenologici ed epidemiologici relativi alla vite ed all’olivo, con capacita di fornire m
tempo reale le indicazioni relative alle strategie di lotta più opportune tramite bollettini di
difesa, fax, e-mail, internet.
= Aggiornamento costante dei dati meteorologici
raccolti presso il SFR (provenienti dalle
aziende aderenti al Reg.CEE 2078/92 mis. A 1.2 - vite), che sono sempre maggiormente
richiesti sia da privati (ad es. compagnie di assicurazione), che da strutture pubbliche (es.
Università).
Soggetti attuatori
ARUSIA - SFR
Assoil
Organizzazioni Professionali ( CIA, Confagricoltura, ERFATA, Coldiretti)
Programma di attività
Costi
Manutenzione software di gestionedati e delle n.3 stazioni agrometeo
di proprietà dell’ARUSIA
e. 1.500,00
Totale
c. 1.500,00
41
.
DIAGNOSTICA E ATTIVITA’
DI LABORATORIO
DEL SFR
Premessa
Il SFR ha operativi una serie di servizi rivolti agli agricoltori ed ai tecnici, tra cui
l’attività di
diagnosi fitopatologica.
Attualmente le analisi di laboratorio vengono effettuate per la ricerca di miceti, per l’estrazione di
nematodi, ed identificazioni di insetti.
Per analisi specifiche, non attuabili nel proprio laboratorio, i campioni vegetali vengono spediti a
Dipartimenti o Istituti di Ricerca che svolgono al contempo un ruolo di coordinamento ed indirizzo
scientifico affidatogli dal MI.PA.F, nei confionti degli SFR delle diverse Regioni e si
dell’identificazione di
occupano
patogeni-parassiti o nematodi, che richiedono particolari metodiche
analitiche.
In alcuni
casi la diagnosi pub riguardare
direttamente insetti 0 malattie oggetto di lotta
obbligatoria
Il SFR inoltre può adottare misure fitosanitarie di contenimento, in aggiunta a quelle obbligatorie,
per limitare la diffusione di insetti e di malattie e/o dei loro vettori.
Obiettivi
Accertamento della presenza di insetti e patogeni-parassiti sul proprio territorio regionale,
attraverso monitoraggi sistematici, campionamenti, analisi specifiche e relazioni annuali sugli esiti
di tali indagini, promuovendo l’applicazione, se possibile, dei principi di controllo integrato.
Programma
9 Accertamento dei patogeni-parassiti(insetti, virus, fitoplasmi, nematodi, batteri.. . ) oggetto.dei
decreti ministeriali di lotta obbligatoria o identificati come patogeni da quarantenao di qualità
che interessanole principali colture della nostra Regione: vite, patata, fruttiferi, ornamentali.. .
allo scopo di evitarne l’introduzione e l’insediamento o limitarne la diffusione.
Tale attivita
diagnostica comporta l’esecuzione di controlli, classificazione ed
analisi
effettuate direttamente dal SFR che si può avvalere di convenzioni con Università o Strutture
dotate di laboratori diagnostici specializzati.
= Formazione ed aggiornamento del personale del SFR su
sintomatologie legate
all’individuazione di insetti o patogeni-parassitidi nuova introduzione;
42
9 Realizzazione di giornate
di aggiornamento e di divulgazione, anche in campo, rivolte ai
tecnici ed alle aziende agricole sugli aspetti sintomatologici, diagnostici, ed epidemiologici
delle malattie e degli insetti oggetto di lotte obbligatorie (Flavescenzadorata su vite, Batteriosi
su patata etc.. . ).
In tale occasione interverranno esperti della materia e sarà fatto un resoconto delle reti di
monitoraggio realizzate nel corso dell’annata.
L’attività di controllo e monitoraggio si articolerà principalmente nei confronti:
- della Flavescenzadorata della vite, nei vivai che producono materiale di moltiplicazione,
campi di prelievo del materiale viticolo e nuovi impianti.
- della Ralstonia solanacearum, del Clavibacter michiganensis spp Sepedonicus, del
Synchytrium endobioticum;, Heterodera rostochiensis ora Globodera pallida e G. rostochiensis
della patata,
consideratal’importanza di questacoltura per la nostraRegione;
- dell’Erwinia amylowora su fruttiferi ed ornamentali e della Sharka su fruttiferi
Soggetti attiatori
-ARusIA- SFR)
- Istituto Sperimentale di Viticoltura di Arezzo
- Dipartimento di Scienzee Tecnologie Agroambientali Università degli Studi Bologna
- Università o strutture di ricerca specializzate su tali fitopatologie
- Organizzazioni Professionali ( CLA, Confagricoltura, ERFATA, Coldiretti)
Costi
n
Analisi e/o convenzioni ed addestramentopersonale
presso laboratori specializzati
.
£. 1o.ooo,oo
m Acquisto materiale vario di consumo
.
per l’esecuzione di analisi diagnostiche
e.
Acquisto trappole croqotropiche per Flavescenzadorata
c. 1.500,00
500,oo
43
.
Manutenzione attrezzaturee smaltimento prodotti
c. 1.000,00
l
Organizzazione giornate divulgative su
argomenti fitopatologici e rimborso spesedocenti
Totale
e. 1.ooo,oo
4L 14.000,00
44
MONITORAGGIO
DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI
-Reg. CEE 2078/92 - Programma Agroambientale Regione Umbria Mis. Al.2 - p.to 1.3 Analisi
Campionaria residui principi attivi su vite, olivo e tabacco
- Programma interregionale “Agricoltura e qualità” Misura 2 - “Controllo dell’impiego di
fitofarmaci in agricoltura”
Premessa
Il rilevamento dei residui di fitofarmaci è attuato in Umbria, applicazione di due diversi programmi
con diverse finalità, che rispondono comunque a esigenzedi fondo analoghe.
La applicazione dei Regolamenti Comunitari e del Reg.CEE 2078/92 in particolare, ha come
obiettivi il raggiungimento della qualità delle produzioni, il rispetto dell’ambiente, la tutela della
salute dell’operatore agricolo e del consumatore.
E’ in questa ottica che si inserisce l’analisi campionaria dei residui dei principi attivi presenti nelle
produzioni di vite, tabacco ed olivo prevista dal Programma Agroambientale della Regione
Umbria, relativamente alla Misura Al.2 - punto 1.3 - Criteri per la concessionedegli aiuti e per i
controlli - Azione A/1.2.
La società ANALYSIS del Parco Tecnologico Agroalimentare - 3A di Pantalla di Todi ha avuto
l’incarico di effettuare le analisi dei residui in quanto rappresenta l’unico laboratorio analitico
umbro inserito nella rete nazionale di monitoraggio dei fitofarmaci,
validato ed abilitato
dall’Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale del Mi.PaF.
Accanto al monitoraggio relativo alla attuazione del Reg. CEE 2078/92 sopra citato, il Ministero
dell’agricoltura e delle foreste ha attivato a livello nazionale un programma di monitoraggio dei
fitofarmaci, finalizzato alla razionalizzazione dell’impiego dei prodotti fitosanitari, seguito e
coordinato dall’Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale di Roma Negli ultimi armi il
finanziamento di tale attività è stato individuato nell’ambito del “Programma Interregionale
Agricoltura qualità”.
.
Obiettivi
Rispetto dei disciplinari di difesa integrata tramite analisi campionaria dei residui dei principi attivi
presenti nelle produzioni di vite, olivo e tabacco per l’applicazione del Reg. 2078/92.
Razionalizzazione delle tecniche di difesa fitosanitaria, riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari
sulle colture oggetto del monitoraggio
45
Programma
Per il reg. CEE 2078/92 il prelievo dei campioni e l’analisi del materiale vegetaleriguarda Ie colture
della vite, olivo e tabacco in aziende sorteggiate dagli elenchi -di liquidazione dell’annata e
beneficiarie del RE. C 2078/92 mis. A 1.2 .
Per il Programma interregionale Agricoltura e Qualità in cui L’ARUSIA, è il soggetto titolare del
coordinamento tecnico e del controllo del monitoraggio regionale dei residui, su incarico della
Regione Umbria, le analisi dei residui dei prodotti fitosanitari sono effettuate sulle principali
colture presenti sul territorio regionale, ponendo a confronto aziende che attuano differenti strategie
di difesa.
L’individuazione delle colture, per il 2003, verrà effettuata secondo le indicazioni pervenute dai
risultati dell’armo precedente.
Considerate inoltre le recenti limitazioni introdotte per l’uso del rame nella difesa fitosanitaria,
relativamente alle colture di vite ed olivo, si indagherà sull’accumulo di tale metallo a livello del
terreno, confrontando, per la vite, aziende biologiche e convenzionali.
Esecutori
ARUSIA - SFR
Società ANALYSIS del Parco Tecnologico Agroalimentare - 3A di PantaRadi Todi
Istituto Sperimentale per la Patologia Vegetale di Roma ( Is.Pa.Ve.)
Costi
Analisi residui legati aziende2078/92
c 3.00400
46
PROCEDIMENTI DI AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE, ALLA IMMISSIONE
IN COMMERCIO E ALLA VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI E RELATIVI
COADIUVANTI
Premessa
La nuova disciplina dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in
commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti individua il Servizio
Fitosanitario Regionale (SFR) tra le autorità regionali competenti ad applicare la normativa in
diversi ambiti.
E’ compito del S.F.R, inoltre, mettere a punto e divulgare le strategie di difesa delle piante
che garantiscano la possibilità di ottenere una produzione adeguatadal punto di vista qualitativo e
quantitativo, tenendo conto dei rischi tossicologici di inquinamento che l’uso di questi prodotti
comporta
Obiettivi
Valutazione della efficacia dei nuovi prodotti fitosanitari e messaa punto di strategie di difesa a
più basso impatto ambientale.
Acquisizione di conoscenzedirette sulle modalità di azione dei nuovi prodotti in vista
anche di eventuali inserimenti nei disciplinari di difesa integrata.
Formazione e aggiornamento dei commercianti ed utilizzatori dei fitofarmaci e relativi
coadiuvanti, sulle normative che disciplinano la materia, sulle precauzioni riguardanti il
magazzinaggio e il trasporto, nonché sugli elementi per un corretto uso, nell’ambito dei corsi
obbligatori per l’acquisizione delle autorizzazioni per la vendita e l’acquisto dei prodotti
fitosanitari.
Sensibilizzazione dei commercianti di prodotti fitosanitari e operatori agricoli sul rispetto
nell’ambiente e miglioramento della qualità delle produzioni.
Programma
Saranno organizzati e controllati
campi sperimentali che comportano l’uso di prodotti
fitosanitari non ancora autorizzati o per impieghi non autorizzati, allo scopo di predisporre linee
tecniche di difesa integrata in attuazione di prowedimenti legislativi regionali, statali o comunitari
recanti norme in materia si assistenza tecnica, valorizzazione delle produzioni agricole ed
applicazione di programmi agroambientali.
Saranno progettati e realizzati moduli formativi per tenere i corsi obbligatori ai venditori e
utilizzatori dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti.
47
Partecipazione alle Commissioni di esame per il rilascio delle autorizzazioni alla vendita e
all’acquisto dei prodotti fitosanitari.
Verranno assemblati ed inviati al S.I.A.N. le schede informative sulle vendite dei prodotti
fitosanitari e loro coadiuvanti.
Esecutori
ARUSIA - 332
Aziende USL
Comunità Montane
Aziende produttrici di fitofarmaci
Aziende agricole
48
CONSULENZA ALLA GESTIONE ECONOMICA DELL’IMPRESA
AGRICOLA
La consulenza alla gestione economica riveste un ruolo centrale delle politiche di intervento dei
Servizi rivolti all’ impresa agricola. L’imprenditore di fronte alle innovazioni introdotte dalla
Politica Comunitaria che definisce un nuovo ruolo per il settore primario, dalla ricerca scientifica e
tecnologica e dal mercato sempre più attento alla qualità delle merci, ha l’esigenza di adottare delle
scelte che presuppongonola conoscenzadi numerose tiormazioni.
Storicamente la piccola e media azienda agricola si pone di fronte a tali cambiamenti tenendo una
posizione passiva, assumendocioè, decisioni che sono successiveagli effetti che le innovazioni
sopradettehanno avuto sul sistema aziendale.
Negli ultimi anni, però, anche in Umbria si assiste ad una inversione di tendenza dovuta
probabilmente anche alla presenza di giovani imprenditori che sostituiscono la generazione
precedente. Agricoltori, anche delle aree più marginali grazie all’acquisizione di maggiori
conoscenze pianificano l’attività dell’azienda, ne diversificano le produzioni , offrono servizi
grazie ad una politica di pianificazione dell’attività , che prevedeil controllo dei risultati e la ricerca
continua degli obiettivi.
Le fonti informative su cui basaretutto ciò possonoesserericondotte alle risorse aziendali (terreni,
macchine, manodopera, fonti finanziarie), alle tecniche di produzione (impieghi di fattori, rese e
quahtà), al mercato dei fattori e dei prodotti e alle normative.
Scopo delle attività proposte è quello di fornire agli operatori agricoli alcune delle informazioni
sopra citate.
49
OSSERVATORIO ECONOMICO DEI PROCESSI PRODUTTM
Descrizione
11 progetto ha lo scopo di fornire dati ed indicazioni sulla redditività dei principali processi
produttivi tradizionali ed innovativi per fornire indicazioni utili alla pianificazione dell’attivita
dell’impresa agricola.
Per l’anno in corso e previsto l’aggiornamento dei dati economici già in possessoall’ARUSIA, la
* loro elaborazione ed archiviazione su supporto informatico.
Esecutori
1 tecnici della SezioneEconomia dell’Impresa
Indicatori di realizzazione
Numero dei processi produttivi rilevati
Costi
Al progetto non sono imputabili costi specifici
50
CERTIFICAZIONE
DEL BILANCIO AZIEN-DALE
Descrizione
Controllo, visto e certificazione della contabiiità semplificata tenuta in attuazione del Reg. CEE
797/95 e L.R. 11/88.
Controllo , visto e certifhzione del bilancio tenuto in attuazione del disposto dell’art.3 del testo
coordinato L.R. 11/88 e 15/92 e Regolamento Regionale 4198 per l’ottenimento deIl’attestazione
della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale.
Esecutori
Tecnici della SezioneEconomia dell’Impresa
Indicatori di realizzazione
Numero di bilanci vistati
Collegamento con altri interventi e/o servizi
L’attività è collegata con le LLXR. 11188e 15/92, i Regolamenti CEE 797/85,2080/92,950,97 e
con il Regolamento Regionale 4/98.
costi
Al progetto non sono imputabili costi specifici
51
CONTABILJTA’
AZIENDALE
INEA
ATTRAVERSO ANALISI DI BILANCIO
RICA
-
CONSULENZA
ALLA
GESTIONE
ANNO 2003
La contabilità aziendale ha l’obiettivo di individuare tutti gli elementi di conoscenzautili per il
controllo della gestione e per la programmazione delle future attività delle imprese.
L’attività è parte integrante della collaborazione con la Regione dell’Umbria, Servizio Sviluppo
Rurale Sostenibile, I’ARUSIA e l’Ufficio di Contabilità Agraria INEA di Perugia
Per l’anno 2003 è in corso di approvazione la nuova convenzione tra 1’INEA e la Regione
dell’Umbria per la rilevazione delle nuove aziende INEA-RICA.
Le aziende per il 2003 su tutto il territorio regionale sarà di 700 contabilità agrarie rilevate da
tecnici delle Organkazioni di Categoria
L’elenco delle 700 nuove aziende saràfornito dall’INEA in collaborazione con I’ISTAT.
Tutte le contabilitii sarannoinformatizzate con il Programma CONTINEA-PEGASO 9.10.
Sul piano dell’operatività i tecnici rilevatori saranno coordinati da 2 responsabili dell’ARUSIA
suddivisi in due zone Umbra Nord e Umbra Sud.
Controllo aziendale su 5% delle imprese agricole contabilizzate.
Il campione nazionale saràfinanziato con la quota INEA - ISTAT da fondi dello Stato italiano che
successivamenteI’INEA verseràa titolo di rimborso alla Regione dell’Umbria.
Il campione regionale verrà finanziato con la quota della Regione dell’Umbria che utilizza i fondi
gestiti nell’ambito dei programmi interregionali.
Le contabilità Extra-Rica sono a carico del fondo interregionale dell’Umbria
52
RILEVAZIONE
RISULTATI
ECONOMICI
DELLE
AZIENDE
AGRICOLE
UMBRE
ANNO 2003 - TERZO PROTOCOLLO D’INTESA SULLE STATISTICHE AGRARIE REA
ISTAT
L’indagine economica viene tidata
all’ARUSIA dalla Direzione Regionale Attività Produttive
Servizio Sviluppo Rurale Sostenibile, su 703 aziende scelte da un campione deftito dall’ISTAT.
La rilevazione statistica viene effettuata attraversotecnici esterni delle Organizzazioni Professionali
ed è coordinata da due Responsabili dall’ARUSIA.
L’attività si svolge da marzo a settembre
Il campione è finanziato con fondi regionali per indagini su aziendeagricole.
53
PROGETTO
NELL’AREA
NITRATI”
LIFE “SISTEMI INTEGRQTI
DI GESTIONE DEL TERRITORIO
DI PETRIGNANO: NUOVI MODELLI CONTRO L’INQUINAMENTO
DA
Descrizione
Il progetto, di valenza triennale ed al secondo anno di attuazione, è stato promosso
da.ll’AJXPA- Umbria, Agenzia regionale per la protezione ambientale, ed ha lo scopo di introdurre
nell’area di Petrignano modelli di gestione del territorio a ridotto impatto, riferiti in particolare alle
attività agricole, in considerazionedella complessa e delicata situazione ambientale rilevata nella
zona.
L’area di Petrignano ospita infatti un campo pozzi di acquapotabile dal quale proviene circa
il 40% dell’acqua distribuita dal Consorzio Acquedotti di Perugia e nella parte superiore
dell’acquifero alluvionale, che ha caratteristiche di elevata vulnerabilità all’inquinamento, sono
state riscontrate concentrazioni di nitrati superiori ai 50 mg& limite di potabilità previsto dalla
normativa vigente.
Le competenze dell’ARUSIA, partner nell’esecuzione del progetto insieme al Consorzio
Acquedotti di Perugia, sono riferite in particolare all’attuazione di interventi di carattere
conoscitivo, divulgativo e di assistenzatecnica nei confronti dei produttori, incentrati:
-
sulla diffusione del progetto tra gli imprenditori agricoli della zona, per divulgare le
conoscenze sullo stato dell’ambiente ed avviare un’azione di sensibilizzazione
riguardo all’opportunità di adottare tecniche produttive a contenuto impatto;
-
sulla messaa punto di attività dimostrative per mettere a confronto diverse tipologie
di tecniche colturali e promuovere quelle meno inquinanti;
-
sull’organizzazione di un’adeguata azione di assistenza tecnica, che supporti gli
imprenditori nella riconversione delle colture e dei metodi di produzione verso forme
di agricoltura integrata e sostenibile.
Obiettivi
Introduzione di sistemi e filiere agricole a ridotto impatto ambientale, tesi nel medio-lungo
periodo ad avviare l’effettiva riconversione colturale dell’area di Petrignano e ridurre il contenuto di
nitrati in uscita dal sistemasuolo.
54
.
.
Esecutori
ARPA, ARUSIA,
Consorzio
Acquedotti di Perugia, in collaborazione con la Regione
dell’Umbria e con le Associazioni di categoria rappresentative dei produttori agricoli della zona;
con il supporto dell’Università di Perugia.
Area di intervento
Zona del campo pozzi di Petrignano, per un’estensione di 2.400 ettari.
costi
Costo complessivo del. progetto per il triennio 1.127.150 Euro, di cui 82.440 Euro a carico
dell’ARUSIA - Regione, in termini di costo del personale impiegato. Non vi è alcun costo che
grava sul Programma di Attività
PERIODIPREVlSTlDI ATTllAZIONE
1FASIPROGETTO
I
I
I - Gestionedel progetto
2 - Classificazionedell’area
I
I
3 - Promozioneprogetto e sensibilizzazioneproduttoti
I4 -
Realizzazionedi unita dimostrative
Gennaio- Dicembre
Realii
al 1” anno
-1
l
Gennaio- Dicembre
II
5 - Assistenzatecnica ai produttori
Gennaio- Dicembre
1
Gennaio- Dicembre
6 - Marchiodi qualità
7 - Monitoraggiodei nitrati
l
8 - Definizionemodelli da applicare
II
l
9 - Diffusionedei risultati del progetto
IO - Honitoraggioe valutazione
1 tempi di attuazione indicati in tabella si riferiscono alle attività, da realizzarsi nel corso del 2003, che vedono coinvolta
I’ARUSIA; le fàsi 3 e 4 sono statti oggetto di intervento anchenel lo anno di attuazione del progetto.
55
AZIONICONNESSE CON LA GESTIONE DEIREGoLA~NTIC~~~UNITARI
E fé
PSRDELL'UTHBRIA2000-2006
NORMATIVECOMUNITARDE
La Giunta Regionale ha delegato all’A.R.U.S.1.A la gestione delle sottoelencate normative
comunitarie:
l
Regolamento C.E.E. 2078/92
l
Regolamento C.E.E. 2079/92
0 Regolamento C.E.E. 2080/92
l
Piano di Sviluppo Rurale - Misura 2.1.2 Azioni Al-A3-A4-A5-CI
l
Piano di Sviluppo Rurale - Misura 1.2.2 Tipologie 2-345
L’Agenzia, per ciascuna delle normative, prowede alla gestione dell’intero procedimento,
articolato nelle seguenti fasi:
l
ricezione delle domande
0
verifica documentale ed eventualerichiesta di integrazione
l
controlli istruttori
l
sopralluoghi in azienda
l
emissione elenchi di liquidazione
Per la Campagna2003 sono previste circa 10.000 domande,Cosi’ articolate:
l
Regolamento C.E.E. 2078192
n.
6.000
l
RegolamentoC.E.E. 2079/92
n.
1
l
RegolamentoC.E.E. 2080192
n.
l
Piano di Sviluppo Rurale - Misura 2.1.2 Azioni Al-A3-A4-A%Cln
l
Piano di Sviluppo Rurale - Misura 1.2.2 Tipologie 2-345
1.800
1.500
IL
600
11numero complessivodei sopralluoghi da effettuare in azienda è stimabile in circa 600.
56
Il finanziamento che complessivamenteverrà erogato è pari a circa 35 milioni di &ro.
Alle normative sopra elencate si aggiunge la gestione della Legge 468/92, relativa alle Quote Latte,
per la quale vengono curati gli adempimenti relativi a circa 300 Aziende.
Le speseinerenti la gestione delle normative comunitarie, per tutti gli adempimenti previsti (spese
postali, telefoniche, informatiche, sopralluoghi, cancelleria, etc.), sono a carico del bilancio
dell’ARU.S.I.A.,
ricomprese nelle spesedi funzionamento.
57
SISTEMA INFORMATIVO PER IL PLANO DI SV-ILUPPORURALE
L’A.R.U.S.1.A ha ricevuto delega dalla Giunta Regionale per la gestione delle sottoelencate
normative comunitarie:
l
Regolamento C.E.E. 2078/92
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2 Azione Al
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione A3
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione A4
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione A5
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.2.Azione Cl
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.Tipologia 2
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.TipoIogia 3
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.Tipologia 4
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.2.Tipologia 5
Per far fronte a tale attività 1’A.R.U.S.I.A. ha provveduto alla realizzazione di procedure
informatiche per la gestione degli adempimenti istruttori, dei controlli e della liquidazione.
La stessa Giunta Regionale ha affidato poi all’A.RU.S.1.A. anche la realizzazione del Sistema
Informativo necessarioper la gestionedell’intera materia, e quindi anche per altre normative la cui
gestione fa capo ad altre strutture (Comunità Montane e Servizi Regionali).
A seguito di ciò sono staterealizzate dall’A.R.U.S.1.A specifiche procedure informatiche anche per
la gestione delle normative sottoelencate,effettuata dalle strutture a fianco indicate:
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 2.1.1
Comunità Montane
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.1.4
Assessoratoall’Agricoltura
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.1.1.
Assessoratoall’Agricoltura
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.2.1.
Assessoratoall’Agricoltura
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 1.1.3.
Assessoratoall’Agricoltura
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.2.1.-Az.A
Assessoratoall’Agricoltura
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.3.1.4z.A
Assessoratoall’Agricoltura
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.3.2.Az.C
Assessoratoall’Agricoltura
58
l
Piano di Sviluppo Rurale Misura 3.2.2
Assessoratoall’Agricoltura
Le procedure realizzate consentono,nel loro insieme:
l
la compilazione delle domande di premio,
l
la gestione degli adempimenti istruttori,
l
l’effettuazione dei controlli previsti dalle normative di riferimento,
l
l’emissione degli elenchi di liquidazione o delle check-list di liquidazione, come prev&o
dalle singole normative.
Occorre poi ricordare che sono state stipulate dalla Regione dell’Umbria e dall’A.RU.S.1.A.
convenzioni con soggetti esterni (Associazioni di Categoria, Ordini Professionali) per consentire
agli stessi:
l
la compilazione delle domande di premio ccn l’utilizzo delle procedure informatiche
realizzate dall’A.R.U.S.I.A.,
l
la tenuta del fascicolo aziendale,
l
l’effettuazione dell’istruttoria di primo livello (nei soli casi previsti).
Le procedure informatiche realizzate dall’AR.U.S.1.A. operano:
l
a livello locale, per quanto attiene le procedure per la compilazione delle domande di
premio e per l’effettuazione dell’istruttoria di primo livello da parte dei soggetti esterni
convenzionati,
l
mediante collegamento in rete, da parte dei soggetti delegati alla gestione (ARU.S.LA.,
Assessoratoall’Agricoltura, Comunità Montane) con l’utilizzo di procedure informatiche
centralizzate che agiscono sulle banche dati costruite a partire dai supporti magnetici
ricevuti dai Soggetti esterni, e che consentono la gestione degli adempimenti istruttori e dei
controlli, per pervenire aIla emissione degli elenchi di liquidazione.
Con tale metodologia è stata awiata nell’anno 2001 una fase sperimentale che ha consentito di
mettere a punto un primo progetto operativo, sviluppato poi nell’armo 2002 fino a coinvolgere oftre
200 utenti esterni (Associazioni Professionali, Studi Agronomici, etc.) nell’utilizzo delle procedure.
Nel frattempo si è operato per la definizione di una ipotesi di sviluppo del progetto, con interventi
anchetecnologici in grado di consentire un miglioramento ed un potenziamento del servizio.
59
Si è confermata l’effettiva esigenza di quanto già in origine ipotizzato, circa la possibilità
di
gestione in rete di tutte le procedure che costituiscono il Sistema Informativo realizzato, ivi
comprese,quindi, quelle relative alla compilazione delle domande. Si rende per questo necessariopoter attivare un collegamento telematico, sul territorio regionale,
con tutti i Soggetti interessati.
A tal fine, già nel piano di attività presentato dall’A.R.U.S.I.A per gli anni 2001 e 2002 erano
ricompresi 2 progetti denominati rispettivamente:
0 “Realizzazione di una rete telematica Regionale per la gestione del -Piano di Sviluppo
Rurale”
l
“Attività formativa finalizzata allo Sviluppo Rurale”
per i quali era prevista una fonte di finanziamento a carico del Piano di Sviluppo Rurale, con
riferimento, rispettivamente, alle Misure 3.2.2. - Azione D e 1.3.2.- Azione A.
1 due progetti sono stati approvati dalla Giunta Regionale e dal Consiglio Regionale, in entrambi gli
anni. Non sono però stati finanziati, né nell’anno 2001 né nell’anno 2002, non essendostate attivate
le Misure del Piano di Sviluppo Rurale previste quali fonti di finanziamento.
Stante comunque l’esigenza sempre più pressante, A.R.U.S.I.A. ed Assessorato all’Agricoltura
della Regione dell’Umbria hanno avviato la realizzazione della fase successiva del progetto,
seppurein termini molto parziali, provvedendo:
l
al collegamento delle rispettive reti LAN: n. 15 utenti in servizio presso Servizi
dell’Assessorato all’Agricoltura
sono
oggi
collegati
al
Sistema Informativo
dell’A.R.U.S.1.A e sono in fase di attivazione i collegamenti per altri n. 20 utenti;
l
alla attivazione di un collegamento sperimentale con l’AR.U.S.I.A., mediante linea ADSL,
delle sedi regionali di n. 3 Associazioni di Categoria (Coltivatori Diretti, Confederazione
Italiana Agricoltori, Federazione Regionale Agricoltori), ove sono state rese operative
complessivamenten. 6 postazioni di lavoro, al fine di mettere a punto e sperimentare un
modello organizzativo-operativo da poter estenderepoi anche ad altri utenti.
L’obiettivo che si vuol realizzare nel corso dell’anno 2003 è quello di poter quantomeno iniziare ad
estenderetale servizio sul territorio, con il progressivo coinvolgimento degli utenti esterni a vario
titolo interessati.
*
’
60
Si evidenzia che tale progetto consentirà agli utenti autorizzati l’accesso al Sistema Informativo e
l’utilizzo delle relative procedure, direttamente da postazioni di lavoro operanti sul territorio con
innegabili vantaggi per quanto attiene lo snellimento e la trasparenza delle procedure, e
l’avvicinamento del servizio al cittadino.
Per avviare la realizzazione del progetto occorre effettuare interventi, in particolare, per:
il potenziamento delle strumentazioni hardware in uso presso l’ARU.S.LA.
per la gestione
delle reti LAN e WEB,
l’acquisizione di linee telefoniche per la trasmissione dati, da utilizzare per i collegamenti
remoti,
la predisposizione del sofhvare applicativo necessario,
la costruzione di uno specifico sito web relativo al Piano di Sviluppo Rurale, anche per la
gestione di servizi interattivi disponibili per gli utenti,
la formazione degli utenti.
Le risorse necessarieper l’anno 2003, per l’avvio della realizzazione del progetto, ammontano ad C.
57.000,OOricomprese nel programma di attività di tale anno.
e 57.000,00
61
REALIZZAZIONE
RETE TELEMATICA
REGIONALE PER LA GESTIONE DEL
PIANO DI SVILUPPO RURALE
ATTXVITA’ FORMATIVA FINALIZZATA
ALLO SVILUPPO RURALE
Nei piani di attività presentati dall’ARU.S.LA
per gli anni 2001 e 2002 erano previsti i
seguenti progetti:
l
realizzazione di una Rete Telematica Regionale per la gestione del Piano di
Sviluppo .Rurale, finalizzato al possibile collegamento informatico con
1’A.RU.S.I.A. - Regione dell’Umbria degli utenti (Organkazioni di Categoria,
Studi Professionali, etc.) interessati dalla gestione delle domande del Piano di
Sviluppo Rurale.
Per la realizzazione di tale progetto era stato previsto un apposito
finanziamento di 200 milioni di Lire, con riferimento alla Misura 3.2.2. Azione
D-
“Sviluppo e Miglioramento delle Infiastrutturee” del Piano di Sviluppo
Rurale.
l
attività formativa finalizzata allo Sviluppo Rurale, ad integrazione del
precedente progetto, per la realizzazione di procedure informatiche, la
costruzione di un sito Internet, l’attivazione di uno sportello informatico, la
predisposizione di servizi per le Aziende, etc.
’
Per la realizzazione di tale progetto era previsto un finanziamento di 150
milioni di Lire, con riferimento alla Misura 1.3.2 Azione A - “Sviluppo di
attività formative finalizzate allo sviluppo rurale” del Piano di Sviluppo
Rurale.
62
1 due progetti sono stati approvati sia nell’anno 2001, con Deliberazione dei Consiglio
Regionale 23 Aprile 2001, n. 99, che nell’anno 2002, con Deliberazione del Consiglio
Regionale 28 Maggio 2002 n. 2 11.
A Fonte di ciò, comunque, non sono state attivate le Misure del Piano di Sviluppo
Rurale utilizzabili per i finanziamenti.
Va ricordato che, stante le esigenzesempre più pressanti discendenti dalla gestione di
tali attività, 1’A.R.U.S.I.A. nel corso dell’anno 2002 ha attivato:
l
il collegamento della propria rete LAN con quella dell’Assessorato
all’Agricoltura della Regione dell’Umbria, al fine di consentire a Servizi
Regionali l’accessoal SistemaInformativo dell’kRU.S.1.k;
l
un collegamento “sperimentale” con le sedi Regionali della Federazione
Regionale Coltivatori Diretti, della FederazioneRegionale Agricoltori Umbri e
della Confederazione Italiana Agricoltori. Tali collegamenti consentono il
dialogo tra le reti telematiche dell’A.RU.S.1.A. e quelle delle Organkazioni,
per la messa a punto e verifica di procedure informatiche appositamente
realizzate per la gestione del Piano di Sviluppo Rurale e la conseguente
individuazione di un modello organizzativo ed operativo da poter estenderepoi
sul territorio regionale. In assenza dei finanziamenti previsti con i progetti
sopra indicati, 1’A.R.U.S.I.A. si è fatta provvisoriamente carico dei relativi
oneri di spesa.
Risulta pertanto di fondamentale importanza, per procedereall’attivazione del progetto,
poter accedereai finanziamenti previsti.
Si ritiene pertanto di ripresentarei due progetti sopra indicati, nell’ambito del piano di
attività per l’anno 2003, non essendoancora chiaro se la già awenuta approvazione
(per due volte) da parte della Giunta e del Consiglio Regionale, insieme alla non
attivazione delle corrispondenti Misure del Piano di Sviluppo Rurale previste per il
finanziamento, possanorenderli già consolidati, e quindi solo in attesadi attivazione.
63
Si evidenzia che il progetto relativo alla realizzazione di una rete teIematica regionale
potrebbe trovare copertura anche sulla Misura 3.2.3 Azione A2 del Piano di Sviluppo
Rurale.
64
ATTIVITA’
SPERIMENTALI
SU SCALA INTERREGIONALE
PROGETTO INTERREGIONALE DI SPERIMENTAZIONE SULLE POTENZIALITA’ DI
SVILUPPO DELLA COLTIVAZIONE DI COLTURE PROTEICHE.
Avviato nella campagna 2001 - 2002, il progetto interregionale sulle potenzialità delle colture
proteiche, ha visto la partecipazione delle Agenzie delle sei regioni dell’Italia Centrale. L’obiettivo
è quello di pervenire alla creazione di una rete per le regioni coinvolte che consentadi orientare i
produttori circa le potenzialità di sviluppo di tali colture e in particolare in riferimento alle scelte
delle varietà più consonealle condizioni pedoclimatiche delle zone interessate.
Le leguminose da granella si vanno a conQurare infatti come una importante alternativa per la
riconversione delle vaste aree investite ad esempio a girasole, oltre che rappresentareuna fonte di
proteine vegetali irrinunciabile per l’alimentazione zootecnica in sostituzione delle proteine animali
messeal bando dopo l’emergenza BSE.
Tuttavia, va sottolineato come in realtà la sperimentazione di tali specie è stata da tempo
abbandonata nel nostro Paese e le varietà allo stato attuale disponibili sono state selezionate
all’estero, per condizioni pedoclimatiche, dunque, a volte anche molto lontane dalle nostre.
Nel 2002 le sperimentazioni condotte sotto il coordinamento dell’ARUSIA hanno riguardato in
particolare le colture del favino e del pisello proteico, consentendo di avere una prima serie di
risultati che possono risultare utili per il lavoro di selezione e confronto che a livello locale va
impostato in una prospettiva temporalmente ampia.
L’ARUSIA, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agroambientali e della Produzione
Vegetale dell’Università degli Studi di Perugia, coordina il gruppo di lavoro che coinvolge Toscana,
Lazio, Marche, Molise e Abruzzo.
Programma
Prosecuzionedelle attività di sperimer‘tazionevarietale sulle colture principali quali favino e pisello
proteico. Prove su lupino bianco.
Definizione della rete interregionale per una condivisione dei risultati
Pubblicizzazione dei risultati sperimentali per definire un opportuno orientamento a vantaggio degli
operatori, oltre che per l’affinamento delle tecniche, anche per la scelta delle varietà nei diversi
ambienti e per il collaudo delle nuove cultivar.
65
Costi
Prove agronomiche e pubblicizzazione dei risultati della rete
-
e 17.000,00
66
,
AZIONI DI ISTITUTO
PARTECIPAZIONE
IN SOCIETA’ ED ENTI
L’ARUSIA, ai sensi della L.R35/94 art.9 lett e, ha assunto quote di partecipazione in Società ed
Associazioni aventi come finalità esclusive prevalenti la promozione e la ricerca nel settore
agroalimentare. Tali partecipazioni per l’anno 2003 possonoesserecosì descritte e quantificate:
1. SOC. 3A - PARCO TECNOLOGICO AGROALIMENTARE SOC. CONSORTILE a r.1. con
sedein Pantalla di Todi.
Incremento del fondo consortile Soc. 3A
L’ARUSIA, su delega e kanziamento specifico della Regione Umbria provvede al versamento del
relativo contributo per l’armo 2003 il fknziamento previsto è di £ 206.500,OO
2. CENTRO SERVIZI PER LA VlTlYWICOLTuRA
REGIONALE Soc. consortile a r-1. con
sedein Orvieto
L’ARUSIA detiene quote per c 5.371 del capitale sociale e sottoscritto e versato di (Z 10.845
3. CENTRO AGROALMENTARE DELL’UMBRIA S.r.l. con sedein Foligno
L’ARUSIA ha sottoscritto e versato nel 2001 ulteriori quote per c 15.444. Per l’anno 2003 non si
prevedonoulteriori sottoscrizioni.
QUOTE ASSOCIATIVE ANNUALI
-
SEU - Servizio Europa S.r.l. con sedein Perugia
Il SEU si pone l’obiettivo di ampliare le informazioni sull’Unione Europea e sui programmi
finanziati sia con strumenti cartacei che telematici.
Quota annuale c 3.873,OO
-
CNP - ConferenzaNazionale Permanentedelle istituzioni che nelle regioni si occupano di
ricerca e sperimentazionein viticoltura
Quota annuale C 1.291,OO
-
SIVE - Società Italiana Viticoltura ed Enologia
Si propone di creareoccasioni di comunicazioni e confronto per lo sviluppo del settore vitivinicolo
Quota annuale c 260,OO
67
PARTECIPAZIONE
A MANIFESTAZIONI
FIERISTICHE E CONVEGNI
Nel corso dell’anno 2003 l’Agenzia parteciperà a diverse. manifestazioni fieristiche e
convegnistiche di interessediretto per il settore agroalimentare, potrà inoltre rispondere ad eventuali
esigenze di natura organizzativa e finanziaria per manifestazioni rispondenti alle proprie finalità
funzionali e istituzionali.
Le manifestazioni già in programma alle quali I’ARUSIA ha interesse a prendere parte sono le
seguenti:
-
AGRIUMBRIA - Bastia Umbra
Nell’ambito della cooperazione tra le Regioni del Centro Italia, con particolare riferimento
all’azione strategica per lo sviluppo dell’Appennino, le Agenzie per lo sviluppo e l’innovazione del
settore agroalimentare e forestale delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana ed
Umbria, in occasionedi Agriumbria 2002 hanno realizzavouna iniziativa comune denominata “Sei
regioni, una ragione la tipicità’
finalizzata allo sviluppo dell’agricoltura tipica della collina e
montagna appenninica. La strada del pane, con l’esposizione e la degustazione del pane
caratteristico delle sei regioni, ha rappresentatouna novità nel panoramapromozionale ed un evento
di particolare interesse con ampio risalto regionale e nazionale. Le Agenzie coinvolte hanno
auspicato un ulteriore consolidamento dell’iniziativa comune con la possibilità di orientarla e/o
specializzarla sul pane e più in generale sulla filiera cerealicola
-
FIERA DELL’AGRICOLTURA ECOLOGICA - Umbertide
L’ARUSIA partecipa annualmentealla Fiera dell’Agricoltura Ecologica di Umbertide con iniziative
convegnistiche proprie e supporti organizzativi in considerazione dell’importanza che la
manifestazione riveste nel comparto del biologico
-
GIORNATE DELL’OLIO IN UMBRIA
Si svolgerà una prova dimostrativa di meccanizzazione dell’oliveto e relativo convegno
Nel corso dell’anno si valuterà l’opportunità di partecipare ad altre manifestazioni ed iniziative di
interesse connesso con le finalità istituzionali dell’Agenzia tra quelle che di consueto vengono
condotte tra le quali si possonoprevedere:
-
Palazzo del gusto
-
1 giorni del vino - Allerona
69
-
Le vie dell’olio - Giano Umbro
-
Mostra mercato prodotti tipici locali - Avigliano
-
Fiera verde - Marsciano
-
Concorso ippico - Porano
-
Incontri tecnici in collaborazione con I’ARPSA su territorio e selvaggina
-
Giornate scientifiche SO1
-
Biodomenica - Giornata nazionale agricoltura e alimentazione biologica
-
Mostra del tartufo - Fabro
-
Frantotipico - Castel Ritaldi
-
Mostra mercato macchine agricole collinari - Montecastrilli
-
Unione Regionale Tartufai Umbri
e altre per le quali allo stato attuale non è prevedibile lo svolgimento.
Si prevede un costo complessivodi
4223.000,00
70
,
RIEPILOGO FINANZIARIO
FILIERA VITE -FILIERA
PROVE SPERIMENTALI
PROGRAMMA DI ATTIVITA’
PER L’ANNO 2003
OLIVO
30.000,00
NEL SETTORE VITIVINICOLO
4.000,00
SELEZIONE CLONALE VITE
GESTIONE LABORATORIO
ADEGUAMENTO
18.000,00
DI ANALISI DEI VINI DI ORVIETO
DEI MACCHINARI
ENOLOGICI DELLA CANTINA
STAMPA DI UNA PUE%BLICAZIONE CONCLUSIVA
20.000,00
SPERIMENTALE
DEL PROGETTO “CARATTE~ONE
VINO
6.000,OO
A DOC DI ORVIETO
PROGRAMMA
DI MIGLIORAMENT
0 QUALITATIVO
DELL’OLIO
DI INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
NEL SETTORE VITMNICOLO
DIVULGAZIONE
STAMPA DI UNA PUBBLICAZIONE
DELLE PRINCIPALI VARIETA’
DIVULGAZIONE
CONCLUSIVA
20.000,00
DI OLIVA
DEL PROGETTO “vALuTAzIONE
1.000,00
COMPARATIVA
10.000,00
LOCALI DI OLIVO IN UMBRIA
DI INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE
1.000,00
NEL SETTORE OLIVICOLO
FILIJmA zooTEcNIA
ALLEVAMJZNTO SUINICOLO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
CERTIFICAZIONE IN ATTO IS0 14000
AD INTEGRAZIONE
DEI PROGETTI DI
DEFINIZIONE E VALJDAZIONE DI PARAMETRI DI QUALITA’ PER LA VALORIZZAZIONE
UNA PRODUZIONE SUINICOLA BASATA SULL’IFIRIDO UMBRIA2
REALIZZAZIONE
DI LINEE GUIDA PER LA TRACCfABILITA
DI
20.000,00
DI FILIERA NEL SETTORE
12.500,00
LATTIERO CASEARIO
TRACCIABILITA’
20.000,00
DEL LATTE ALIMENTARE
GRIFO
38.000,OO
AZIONI ORIZZONTALI
DIFESA FITOSANITARIA
CERTIFICAZIONE
FITOSAN-ITARIA
PROGETTI DI DIFESA INTEGRATA
DIAGNOSTICA
E ATTMTA’
MONITORAGGIO,
E CONTROLLO VIVAI
2.000,00
DELL’OLIVO
1.500,00
DI LABORATORIO
E DELLA VITE - RETE AGROMETEO
DEL SFR
DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI
14.000,00
3.000,00
71
AZIONI CONNESSE CON LA GESTIONE DEI REGOLAMENTI
E IL,PSRDELL'UMBRIA2000-2006
COMUNITARI
REALIZZAZIONE RETE TELEMATICA REGIONALE PER LA GESTIONE DEL PSR
ATTMTA’
FORMATIVA Fl??ALIZZATA AU0 SVUUPPO RURALE
57.000,00
A3YlWITA'SPERIMENTALISUSCALAINTERREGIONALE
PROGETTO INlERREGIONALE
DELLA COLTXV&BONE
DI SPERIMENTAZIONE
SULLE POTENZIALITA’
DI COLTURE PROTEICHE
DI SVILUPPO
17.000,00
AZIONI DIISTITUTO
PARTECIPAZIONI
IN SOCUXA
ED ENTI
PARTECIPAZIONE
AMANIFESTAZIONI
219.670,OO
FD3US’MCHE. E CONVEGNI
TOTALE-
23.000,OO
c
537,670,OO
72
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ATTO N. 1633 - Leggi regionali