Piano dell’offerta formativa Anno Scolastico 2008 - 2009 Scuola Media Statale “Jean Piaget - 2 Giugno” Ambasciatore UNICEF Via A. Benedicenti Via A. Ferrari La Spezia Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Dirigente Prof.ssa Rosanna Cucurnia Coll.Vicaria Prof.ssa Silvia Amici Fiorella Vio Collaboratore Prof. Andrea Ciardi SEDI “Jean Piaget” Via A. Benedicenti 19123 La Spezia Tel. 0187- 711329 Fax 708420 “2 Giugno” Via A. Ferrari 19123 La Spezia Tel. 0187- 743020 Fax 743064 2 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA “Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (DPR 275/1999 Art 3 com. 1) Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, che esprime gli aspetti fondanti e l’essenza dell’ autonomia, è un atto pubblico e ufficiale deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto, gestito e coordinato dal Dirigente Scolastico, dal docente con Funzione Strumentale e da insegnanti designati con particolari compiti. È il documento che identifica la scuola, definendone le scelte educative, didattiche, organizzative, che mira a rendere esplicito all’esterno, cioè alle famiglie e alle istituzioni presenti sul territorio, il progetto formativo che la Scuola può e vuole offrire. Essendo lo strumento contrattuale che nell’ottica del processo di autonomia della Scuola sostituisce i Programmi Ministeriali, il P.O.F. rappresenta l’identità culturale e progettuale della Scuola, il punto di riferimento dei percorsi e delle iniziative formative elaborate dai docenti e il nucleo di condivisione e di convergenza di tutti i soggetti della Scuola in un’ottica di sistema e di responsabilità collettiva. Normativa di Riferimento D.P.R. 275/99 Autonomia Scolastica Legge delega 53/2003 D.L. 59/2004 Raccomandazioni Parlamento Europeo Legge 296/06 Istruzione obbligatoria per 10 anni D.M . 31/07/07 Indicazioni per il Curricolo Norme generali sulla Istruzione Competenze Chiave per l'apprendimento permanente Competenze Chiave di Cittadinanza Direttiva n. 68 3 /08/07 Nel POF trovano posto le azioni legate alla Legge sull’Autonomia (D.P.R. 275/99), alla Riforma della Scuola e alle modifiche riportate nelle circolari e negli articoli ministeriali. 3 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 PREMESSA La Scuola Secondaria di Primo Grado“Jean Piaget-2 Giugno” è nata il 1 settembre 2000. E’ il risultato dell’unificazione avvenuta per Decreto Ministeriale della Pubblica Istruzione di due Scuole Medie, la “Jean Piaget” e la “2 Giugno”. I due edifici, sorti negli anni ’70, sono spaziosi, dotati di aree esterne, ben tenuti dall’Ente locale, a norma rispetto alla sicurezza, attrezzati adeguatamente per l’attività didattico-operativa. Gli alunni, attualmente 522, sono divisi in 24classi, di cui 17 nella sede della “Jean Piaget”, per un totale di 380 allievi e 7 classi nell’edificio del “2 Giugno” con 142 allievi. Gli insegnanti sono 74, di cui 42 per la “Jean Piaget”, 25 per la “2 Giugno”, 7 svolgono la loro attività in ambedue i plessi scolastici. Le due scuole hanno continuato a svolgere la loro attività nelle due sedi scolastiche precedenti l’accorpamento, poste in due quartieri periferici della città, ma gli insegnanti delle due scuole propongono all’utenza un unico Piano dell’Offerta Formativa che scaturisce: dalla condivisione delle stesse finalità educative; dalla graduale integrazione delle esperienze diverse sul piano culturale-didattico; dal confronto metodologico; dalla capacità progettuale comune. Da anni la nostra scuola attua un modello didattico che tiene conto delle esigenze di tutti gli attori della scuola: gli allievi innanzitutto, i docenti e il personale ausiliario, i genitori. Tale modello, ormai collaudato, ha come obiettivo di fondo la formazione integrale dell’allievo, intesa sia dal punto di vista educativo e sociale, sia dal punto di vista culturale e orientativo. Per raggiungere questo obiettivo, per fornire un insegnamento di qualità, secondo noi, occorre una scelta didattico-metodologica,un’organizzazione oraria e una flessibilità che consentano di offrire il numero di ore necessario per le lezioni curricolari e di arricchire l’offerta formativa attraverso attività laboratoriali e interdisciplinari. Per queste ragioni e grazie alle opportunità offerte dall’Autonomia ( DPR n.215/99 ), il Collegio docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “J. Piaget- 2 Giugno” ha cercato anche per quest’anno di elaborare il POF all’insegna della continuità del modello, ma parallelamente si é attivato attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro e corsi di aggiornamento per continuare a studiare nuovi strumenti didattici e di valutazione che tengano conto delle recenti normative e della nostra realtà. Molte attività e progetti sono avviati e sperimentati con successo da tempo, altri risultano arricchiti, altri ancora sono inseriti per la prima volta per rispondere a nuove esigenze. La maggiore libertà di azione nel fare scelte educativo-didattiche e organizzative obbliga, infatti, ad una maggiore consapevolezza nel valutare se le decisioni intraprese sono state le più incisive per il conseguimento degli obiettivi. Per questo è sempre più indispensabile una ricerca attenta nell’ambito del monitoraggio e della valutazione dei processi e dei prodotti. Nel POF trovano posto le azioni legate alla recente Riforma della Scuola e alle continue modifiche riportate negli ultimi decreti, nelle circolari e negli articoli ministeriali. 4 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FINALITA' (D.M.31/07/07 Indicazioni per il Curricolo) Promuovere il pieno sviluppo della persona Promuovere il pieno sviluppo della persona, significa accompagnare gli alunni 1. a comprendere se stessi e la realtà che li circonda, 2. a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse 3. a comprende il valore del senso di responsabilità, che si traduce in atteggiamenti di cura verso se stessi, gli altri, gli ambienti, gli oggetti, i compiti da svolgere 4. a far bene il proprio lavoro e portarlo a termine 5. a praticare la convivenza civile attraverso atteggiamenti relazionali positivi e pratiche collaborative di gruppo Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola A. svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. B. favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli. C. promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali. D. sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. E. segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere, che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale. F. facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme. G. crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive. 5 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Obiettivi generali del processo formativo della scuola di base (art.8 DPR 275/99) Il DPR 275/99, meglio noto come Legge sull’Autonomia indica i seguenti obiettivi generali del processo formativo della scuola di base: 1. acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base; 2. apprendimento di nuovi mezzi espressivi; 3. potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo; 4. educazione ai principi fondamentali della convivenza civile; 5. consolidamento dei saperi di base, anche in relazione alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; 6. sviluppo delle competenze e delle capacità di scelta individuali atte a consentire scelte fondate sulla pari dignità delle opzioni culturali successive. Gli obiettivi generali tendono, quindi, alla piena valorizzazione della persona, le cui capacità vanno potenziate in modo armonico ed integrale grazie all’apporto degli strumenti culturali propri della scuola . Il processo educativo che la formazione scolastica promuove va oltre la dimensione del sapere e del saper fare aprendosi anche al saper essere, che comporta imparare a vivere ed a convivere in una società della quale si è parte e del cui miglioramento ci si sente responsabili. Non è solo alla scuola, tuttavia, che compete la responsabilità educativa né solo nella scuola avvengono i percorsi dell’apprendimento, ma essa concorre con gli strumenti che le sono propri e che sono gli strumenti della cultura. 6 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 COMPETENZE Punto di riferimento dell’azione didattica è per la scuola lo sviluppo delle competenze, per la cui definizione si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni: “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.Le conoscenze sono l’insieme di fatti,principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descrittecome teoriche e/o pratiche. “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenzesono descrittein termine di responsabilità e autonomia. Competenze chiave per l’apprendimento permanente (Raccomandazioni del Parlamento Europeo) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Capacità di comunicazione nella madrelingua Capacità di comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria (Legge 296/06) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Imparare ad imparare: Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni 7 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 8. Acquisire ed interpretare l’informazione OBIETTIVI La nostra scuola si propone di formare persone consapevoli dei ruoli delle istituzioni, della necessità del rispetto delle regole e della condivisione di valori umani universalmente riconosciuti, quali la pace, la fratellanza fra i popoli, il rispetto della diversità, l’onestà e l’assunzione di proprie responsabilità. Al termine del triennio gli alunni, pertanto, oltre a dimostrare di aver acquisito i saperi fondamentali di ogni disciplina e le capacità di organizzarli, collegarli logicamente ed esporli con un linguaggio chiaro ed appropriato, dovranno essere in grado di saperli applicare. Dovranno dimostrare cioè di aver acquisito le competenze necessarie per comprendere la realtà che li circonda e per proporre, limitatamente alle loro capacità, soluzioni ai problemi che essa presenta. Dovranno essere in grado di effettuare scelte consapevoli, di distinguere i fatti dalle opinioni, di maturare idee personali, di sostenerle, di rispettare le opinioni diverse dalle proprie. In campo sociale avranno avuto modo di conoscere realtà diverse, di confrontarsi con culture e situazioni problematiche e di maturare un atteggiamento di rispetto e concreta solidarietà nei confronti degli altri La scuola cercherà di rispondere a queste finalità con un’offerta formativa adeguata, che si propone di raggiungere nel triennio i seguenti obiettivi: Obiettivi educativi 1. Convivenza: l'alunno deve essere in grado di aver cura del materiale, rispettare l'ambiente scolastico, rispettare le regole, accettare i consigli degli insegnanti, ascoltare gli altri, controllare il proprio modo di esprimersi e la propria emotività, rispettare le opinioni altrui, accettare le critiche che gli sono rivolte. 2. Collaborazione: l'alunno deve essere in grado di aiutare un compagno in difficoltà, accettare l'aiuto degli altri, lavorare con ogni compagno, mettere i propri risultati a disposizione degli altri, partecipare alla suddivisione dei compiti, impegnarsi nelle attività di gruppo, portare il proprio contributo nelle attività, farsi carico dei problemi altrui. 3. Partecipazione: l'alunno deve essere in grado di eseguire puntualmente i compiti assegnati dall'insegnante, chiedere informazioni su quanto sta facendo, seguire anche attività per lui poco interessanti, intervenire nelle discussioni, fare domande pertinenti, proporre alternative e suggerimenti, portare a termine l'attività iniziata. 8 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 4. Critica ed autocritica: l'alunno deve essere in grado di esprimere la propria opinione, di emettere giudizi fondati, di criticare in modo costruttivo le opinioni e le proposte altrui, valutare il proprio lavoro, utilizzare, se valide, le opinioni altrui, essere consapevole delle proprie capacità, dei propri limiti ed errori, mettere in atto le strategie suggerite dall'insegnante. 5. Autonomia: l'alunno deve essere in grado di portare a termine il lavoro, senza bisogno di controlli, risolvere problemi senza chiedere aiuto, sostenere le proprie idee ed opinioni, scegliere attività ed argomenti da svolgere, acquisire sicurezza dei propri mezzi, assumersi la responsabilità delle proprie azioni, saper gestire l'errore. Obiettivi cognitivi 1. Metodo di lavoro: l'alunno deve riuscire a dimensionare il lavoro in base al tempo a disposizione, scegliere ed usare in modo corretto il materiale adatto, intraprendere più attività senza compromettere i risultati, essere preciso, curare la forma ed i particolari, procedere seguendo criteri logici e sistematici, prendere note ed appunti, ricercare e raccogliere informazioni da testi diversi. 2. Esposizione: l'alunno deve riuscire a leggere un testo, noto e non, in modo scorrevole, riferire in forma chiara ed organica i fatti osservati o letti, comunicare per iscritto con buon uso del codice scelto, utilizzare i termini più corretti in un certo contesto, fare uso di vari mezzi espressivi, esprimersi in modo personale ed originale. 3. Conoscenza: l'alunno deve riuscire a conoscere il significato dei termini di uso comune e dei simboli specifici, le regole e le convenzioni delle discipline, riferire i contenuti fondamentali delle discipline, riconoscere le situazioni in cui applicare regole e convenzioni. 4. Comprensione: l'alunno deve riuscire a spiegare il significato di un contenuto, riassumerlo, determinare il fatto centrale, rielaborarlo in forma diversa da quella appresa, coglierne le inferenze. 5. Applicazione: l'alunno deve riuscire ad usare gli strumenti ed i metodi propri delle discipline, risolvere situazioni problematiche usuali, produrre testi di vario tipo, applicare le regole e le convenzioni in situazioni nuove, progettare e realizzare materiali, organizzare un lavoro. Per la realizzazione degli obiettivi educativi, sono previsti interventi mirati, come i lavori in piccoli gruppi, il lavoro cooperativo, gli incarichi collaborativi, discussioni di gruppo, test, questionari, inchieste, rapporti frequenti con la famiglia, attività integrative. Per la realizzazione degli obiettivi cognitivi, sono previsti inoltre il lavoro individuale autonomo, le produzioni personali, le relazioni individuali e di gruppo, le attività di ascolto e di lettura, discussioni e dibattiti in classe, attività di laboratorio, uso di audiovisivi e di computer, utilizzo del metodo della ricerca, visite sul territorio, allestimento e partecipazioni a rappresentazioni teatrali, mostre didattiche... 9 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Nell’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa alla scuola è affidato il compito di definire le esperienze di apprendimento in cui conoscenze e competenze sono tra loro in stretta relazione Le competenze che si sviluppano grazie all’apprendimento scolastico sono, certamente, legate ai saperi che vengono fatti incontrare all’alunno e sono, perciò, intimamente intessute di contenuti culturali. In questo senso, le discipline sono potenti mezzi formativi per i metodi che forniscono e per i sistemi concettuali che consentono di costruire. E’ chiaro che, essendo le discipline la materia prima utilizzata dalla scuola per far apprendere, è proprio attraverso il sapere disciplinare che l’alunno viene aiutato a riconoscere e a tirar fuori (educere=educare) le attitudini che possiede, facendole interagire con i contenuti e le operazioni logiche di cui ciascuna disciplina è portatrice, al fine di produrre un apprendimento significativo. La funzione dell’ insegnante è quella di un mediatore che costruisce un “ponte” tra la mente degli alunni, in cui si intrecciano i percorsi complessi della conoscenza, e il mondo delle discipline, dove ogni sapere trova una sistemazione all’interno di un preciso quadro di riferimento culturale. Affinché ogni ragazzo sia in grado di dare un senso a ciò che apprende, occorre necessariamente partire da lui, dalla sua posizione rispetto a ciò che ogni materia comunica, da cosa ritiene di sapere su di essa, da come impara i suoi contenuti, dagli errori che commette e, affinché le attività scolastiche non siano astratti esercizi ma esperienze formative, i docenti si propongono di: 1. dare un senso a ciò che si fa a scuola 2. fornire consapevolezza dell’apprendimento 3. sviluppare qualità dinamiche Dare un senso a ciò che si fa a scuola È fondamentale che l’apprendimento diventi significativo e che aiuti il ragazzo a porsi degli interrogativi: a che cosa mi serve imparare questa materia? Che uso ne posso fare? Troppo spesso i ragazzi non percepiscono il senso del loro apprendimento, vivono ciò che imparano a scuola come inutile e superfluo, che niente ha a che fare con la vita reale e che procede su binari paralleli a questa, senza che mai si realizzi una possibilità di incontro. È invece fondamentale che l’apprendimento diventi significativo e che le esercitazioni si trasformino in esperienze e le attività laboratoriali perseguono appunto tali obiettivi . È facendo che i ragazzi possono acquisire il senso del loro imparare e possono verificarne la non estraneità con il loro mondo. L’operatività dei laboratori non si esaurisce però in una visione riduttiva del fare, ma diventa la dimensione privilegiata dove le conoscenze trovano il loro campo di applicazione e di esercizio. 10 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Fornire consapevolezza del proprio apprendimento Apprendere è una complessa operazione al centro della quale c’è l’alunno che elabora la propria cultura. È quindi indispensabile coinvolgere l’alunno in prima persona, rendendolo capace di prendere decisioni autonome, di orientarsi, di imparare a conoscere le proprie risorse, i propri limiti, le proprie modalità di apprendimento, i propri stili cognitivi. Ma tale consapevolezza non si acquisisce in astratto, la si conquista nel rapporto con le discipline. Per questo la nostra scuola ritiene importante sollecitare processi di metacognizione, abituando gli alunni a riflettere sul lavoro che la mente fa per affrontare i problemi cognitivi, sulle difficoltà che incontra nel tentativo di risolverli, sulle dinamiche emotive che si provano nell’ affrontarli. Ogni disciplina offre così spazi ed occasioni per ragionare e discutere sul proprio imparare, portando gli alunni a chiedersi non solo “cosa imparo?”, ma anche “come imparo?”, “quali caratteristiche di me scopro imparando?” La base della metacognizione è proprio nel sentirsi responsabili del proprio imparare, nella capacità di essere coscienti dei propri stati mentali ed emozionali (apprendimento consapevole). L’insegnante media la metacognizione intervenendo con strategie diverse: - propone obiettivi e chiede agli alunni come si possono raggiungere; progetta attività che hanno per oggetto • • • • • • l’attenzione, la concentrazione, la distrazione (cause, occasioni, come organizzarsi per evitarla) la memoria (tipi e tecniche, trucchi...) la comunicazione (pianificazione) la comprensione (individuare segni e significati, parole chiave, sequenze) la lettura la soluzione di problemi Tutte queste attività didattiche si possono configurare come costruzione, in tempi lunghi, di un metodo di studio, da intendersi come: • un insieme di corrette abitudini di pensiero, supportate da una forte dose di motivazione personale 11 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Sviluppare qualità dinamiche Il possesso di conoscenze e di capacità operative non è tuttavia sufficiente se non si accompagna alla formazione di una personalità contraddistinta da doti di flessibilità e di adattabilità. Si tratta di atteggiamenti mentali e relazionali che consentono all’individuo di modificarsi in relazione al mutare di ciò che lo circonda. Ecco allora l’importanza di una competenza emotiva : “COMPETENZA EMOTIVA” PERSONALE Modo in cui l’individuo controlla se stesso • • • • • Fiducia in sé (sicurezza) Autovalutazione realistica Autocontrollo Fidatezza (onestà, affidabilità, ammettere i propri errori) Coscienziosità (rispetto degli impegni presi) SOCIALE Modo in cui l’individuo gestisce le relazioni • • • • • Cooperazione Comprensione degli altri Empatia (sintonia con gli altri) Adattabilità alle circostanze Condivisione delle idee 12 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 MODALITA’ EDUCATIVE Gli insegnanti della scuola, sia come singoli sia come comunità educativa scolastica, pongono a disposizione degli alunni le seguenti modalità di educazione attribuendo a questo termine un significato ampio che include l’istruzione e la formazione: Si educa con la competenza professionalità aiutando l’apprendimento, fornendo informazioni corrette, valide, pertinenti, motivate, adeguate e mettendo in correlazione i “saperi disciplinari”, utilizzando molteplici metodologie e strumenti didattici. Si educa con lo stile dell’insegnamento instaurando una relazione interpersonale e di gruppo positiva e un clima sereno, accogliente e rispettoso della diversità. Si educa con il senso di responsabilità favorendo la pratica della progettualità, dell’impegno, della partecipazione, della costruzione di un metodo di studio. Si educa con l’esercizio della capacità critica, promuovendo la riflessione in maniera sistematica sulla cultura sociale, antropologica, scientifica e sui modelli di comportamento. Si educa con lo spirito collaborativo, ampliando le sollecitudini educative delle famiglie, proseguendo l’orientamento formativo impartito nella Sc.Primaria, interagendo con gli altri istituti Scolastici in vista della scelta della scuola superiore, coltivando iniziative proposte dalla comunità territoriale. Progettazione L’insegnamento disciplinare è programmato attraverso gruppi di lavoro formati da tutti i docenti della scuola che insegnano la stessa disciplina. I curricoli tengono conto anche delle caratteristiche del territorio e recepiscono le diverse esigenze degli alunni e le aspettative delle famiglie. I compiti dell’equipe pedagogica si possono sintetizzare nelle seguenti operazioni: modalità di accertamento della situazione di partenza (test-dialogo-conversazioni guidateprove libere e specifiche); individuazione degli obiettivi di apprendimento in relazione ai livelli di competenze in entrata (Scuola Elementare), intermedi (passaggio da una classe a quella successiva) e in uscita (Scuola Superiore); articolazione delle attività attraverso unità di apprendimento disciplinari e interdisciplinari; definizione delle metodologie e delle strategie didattiche formulazione dei criteri di valutazione e di misurazione per le verifiche; elaborazione di proposte per eventuali iniziative sperimentali relative all’insegnamento della disciplina; individuazione di attività multidisciplinari ed extracurricolari; scelta degli strumenti, libri di testo e consultazione (sussidi audiovisivi e multimediali, materiale didattico); 13 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 programmazione delle attività di recupero e/o di potenziamento (semplificazione dei contenuti, ricerche individualizzate e di gruppo, esercizi operativi). LE SEDI DELLA SCUOLA La Scuola Media “Jean Piaget - 2 Giugno”, Ambasciatore dell’UNICEF, è costituita da due sedi: un edificio è situato nel quartiere della Chiappa, in via Benedicenti 4 e fa parte del complesso scolastico “XXV Aprile” (Asilo nido, Scuola Materna e Scuola Media); l’altro, in Viale A. Ferrari, è inserito nel complesso “2 Giugno” (Scuola Materna, Scuole Elementari e Medie, Istituto Magistrale). L’edificio della Chiappa è moderno, dotato di ascensore e di piano inclinato che permettono di raggiungere ogni zona di qualsiasi piano. Il complesso scolastico è circondato da una cornice di vegetazione e di terrazze coltivate a orti e ulivi; è inoltre facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Spazi interni La Scuola della Chiappa dispone di 17 ampie aule per l’attività curricolare e delle seguenti aule speciali: EDUCAZIONE ARTISTICA: dotata anche di forno per la cottura di manufatti in ceramica e laboratorio di fotografia; INFORMATICA: fornita di 13 moderni computer collegati in rete con collegamento ad Internet; LABORATORIO LINGUISTICO: fornito di 29 postazioni audio; LABORATORIO SCIENTIFICO: dotato di moderne attrezzature per esperimenti ed esercitazioni pratiche di Fisica e Chimica; MUSICA: dotata di strumenti musicali; TECNICA: fornita di banchi di lavoro, tavoli per disegno tecnico ed attrezzature specifiche; VIDEO-PROIEZIONE SOSTEGNO: dotata di materiale didattico specifico; AUDITORIUM POLIFUNZIONALE PALESTRA: è stata recentemente ristrutturata; CUCINA: utilizzata per il laboratorio di alimentazione; RICEVIMENTO DEI GENITORI. 14 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 L’edificio inserito nel complesso “2 Giugno” è una moderna struttura che offre un ambiente ampio e accogliente. E’ suddiviso architettonicamente in due blocchi, nel primo gli spazi sono organizzati in aule, laboratori e biblioteca. Nel secondo blocco si apre un teatro che permette la rappresentazione di esperienze di drammatizzazione; la sua ampia capienza ne consente l’utilizzazione anche per diverse finalità quali conferenze, dibattiti e altre iniziative. Integrano tale spazio due ampie aule adibite l’una a mostre di materiale prodotto dagli alunni e l’altra a mensa. Nello stesso complesso sorge la palazzina che ospita, al piano inferiore, la piscina , e a quello superiore, la palestra. Spazi interni La Scuola del Complesso “2 Giugno” dispone di 20 aule per l’attività curricolare e delle seguenti aule speciali: Due aule per l’EDUCAZIONE ARTISTICA , che permettono, quando è possibile, di svolgere la lezione all’esterno essendo aperte su una spaziosa terrazza; INFORMATICA, fornita di computer collegati in rete con collegamento ad Internet; LABORATORIO LINGUISTICO, dotato di postazioni audio; LABORATORIO SCIENTIFICO: dotato di moderne attrezzature per esperimenti ed esercitazioni pratiche di Fisica e Chimica; MUSICA: dotata di strumenti musicali; TECNICA: fornita di banchi di lavoro, tavoli per disegno tecnico ed attrezzature specifiche; SALA AUDIO VISIVI; SOSTEGNO: numerose aule dotate di materiale didattico specifico; AUDITORIUM POLIFUNZIONALE PALESTRA; CUCINA; RICEVIMENTO DEI GENITORI. 15 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA IL TEMPO SCUOLA Il tempo scuola impegna l’alunno: dalle 7.55 alle 12.55 dal lunedì al sabato; dalle 14.20 alle 17.00 in funzione delle attività svolte; dalle 17.00 alle 19.00 per attività sportive facoltative; dalle 15,00 alle 17,00 per attività sportive facoltative. Tra le 13.00 e le 14.20 funzionano la mensa e l’interscuola (attività libere, pallavolo, giochi da tavolo, tennis da tavolo, biliardino) sotto la sorveglianza degli insegnanti. La Scuola è aperta già alle 7.45; gli alunni possono attendere il suono della campanella (h. 7,50) all’interno della scuola , ma, per motivi di sicurezza, una volta entrati non è più consentito loro di allontanarsi. Entrambe le sedi sono organizzate su due tempi-scuola, a seconda della scelta effettuata dalle famiglie. Il primo tempo-scuola prevede 30 ore distribuite al mattino su sei giorni. Queste le discipline insegnate con le rispettive quote orarie settimanali DISCIPLINA ITALIANO STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA INGLESE 2^LINGUA COMUNITARIA ARTE e IMMAGINE MUSICA SC. MOTORIE e SPORTIVE RELIGIONE Orientamento/informatica ORE STTIMANALI 5 2 2 4 2 2 3 2 2 2 2 1 1 TOTALE 30 Strumento musicale 2 TOTALE 32 16 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 ARTICOLAZIONE DEI CORSI CORSI ABCDE (J. Piaget) TEMPO SCUOLA - h 7,50-13,00 (tutti i giorni) totale ore (Quota stabile) 29+1 (29 curricolari + 1 per orientamento/informatica) CARATTERISTICHE OPZIONALI I genitori scelgono la seconda lingua comunitaria tra: francese, tedesco, spagnolo. In funzione della scelta, all’interno della scuola, sono previste classi mistilingue. Le ore pomeridiane sono relative alle seguenti attività: ABC (2 Giugno) -32 ore: Indirizzo Musicale: 30 ore di lezione la mattina più 2 ore pomeridiane di strumento Studio strumento musicale Flauto / clarinetto / pianoforte / chitarra - 33 ore : 30 ore di lezione la mattina più 3 ore pomeridiane Facoltativeopzionali (F/O) a scelta dei genitori, d’intesa con il parere degli insegnanti Laboratori di sviluppo di apprendimento molteplici attività a scelta dell’alunno con obbligo di frequenza quadrimestrale Laboratori di recupero (Italiano, Matematica) Gruppi definiti dai docenti d’intesa con le famiglie. Periodo variabile secondo le necessità dell’alunno Lezioni con Certificato di competenza in sede d’esame -Lingua straniera (inglese / francese / tedesco / spagnolo) Gli alunni potranno ampliare il Tempo Scuola sino a 36 ore settimanali, scegliendo di frequentare due attività didattiche pomeridiane, sentito il consiglio degli insegnanti - Patentino di Educaz. Stradale 17 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’ampliamento dell’offerta formativa, come di seguito precisato, consente agli alunni di arricchire la propria formazione culturale ed umana attraverso una serie di attività facoltative . L’autonomia scolastica ha posto le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione per migliorare l’efficacia dell’attività educativa, rendendola più flessibile e più corrispondente alle esigenze del territorio e ai bisogni degli alunni e delle famiglie. Nella nostra scuola il processo di innovazione è stato avviato da molti anni grazie all’istituzione di corsi a tempo prolungato e sperimentali in cui sono inseriti lo studio di una seconda lingua comunitaria (Inglese-Francese/Inglese-Tedesco/Inglese-Spagnolo) e numerose attività laboratoriali. Con la pratica dell’autonomia scolastica queste scelte didattiche si sono consolidate e hanno potuto estendersi coinvolgendo tutta l’organizzazione della scuola, permettendo di offrire percorsi formativi individualizzati che prevedono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Laboratori Lingue comunitarie (inglese, francese, tedesco, spagnolo) (certificazione per la lingua inglese) Indirizzo musicale Orientamento Informatica Recupero e potenziamento Integrazione Intercultura Conoscenza del territorio (dal punto di vista storico e geografico) Gruppi sportivi I docenti ritengono di valorizzare tali scelte pedagogiche inserendole sia nell’attività di tipo curricolare, sia nella quota facoltativa offerta al preadolescente e alle famiglie, sempre rispettando il diritto di scelta dei genitori. L’azione progettuale trova un equilibrio fra le seguenti esigenze: diritto di scelta dei genitori , che ha sempre trovato nella nostra scuola ampia realizzazione caratteristiche individuali dell’alunno garanzia di coesione e unitarietà tra le molteplici occasioni di apprendimento offerte dalla scuola stessa; valorizzazione di strumenti e di percorsi, segnalati anche dalle famiglie, come altamente formativi perché aderenti alla realtà educativa e cognitiva di ogni alunno. Oltre alle normali attività curricolari previste dai Programmi ministeriali, ogni Consiglio di classe, nella propria autonomia, struttura interventi individualizzati di recupero e di potenziamento e progetta interventi pluridisciplinari che coinvolgono e integrano le competenze di più materie. Rientrano in questo ambito tutte le attività proposte negli anni dal Ministero e ormai divenute parti integranti della programmazione educativo-didattica, quali l’educazione ambientale, l’educazione alla salute, l’educazione interculturale, l’educazione all’Europa, l’educazione stradale, la prevenzione dei rischi, così come saranno meglio evidenziate nella programmazione dei singoli Consigli di Classe. 18 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 LABORATORI La valenza orientativa della didattica laboratoriale "…il Laboratorio è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione d'apprendimento che coniuga conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni, in una dimensione operativa e progettuale che li mette in condizione di dovere e poter mobilitare l'intero sapere esplicito e tacito di cui dispongono" (Raccomandazioni per l'Attuazione delle Indicazioni Nazionali.) I laboratori sono il vanto della nostra scuola; da tempo essi qualificano l’offerta formativa perché costruiscono ambienti di apprendimento profondamente innovativi dove l’alunno fa lezione partendo dalle proprie esperienze in un contesto lavorativo di collaborazione con i compagni. Le modalità del lavoro cambiano: i ragazzi lavorano in gruppo, sono responsabili di un progetto che li coinvolge collettivamente, si abituano a risolvere problemi discutendo le possibili soluzioni, imparano quindi il metodo dell’agire cooperativo. Nella nostra Scuola sono, da sempre, operativi numerosi Laboratori che vengono programmati dai singoli insegnanti secondo le rispettive competenze. Gli alunni hanno l’opportunità di scegliere in base ai loro interessi ed alle loro attitudini, indipendentemente dalla classe che frequentano. Si vengono così a costituire gruppi eterogenei, formati da alunni di sezioni e di classi diverse (1,2,3) che insieme progettano, collaborano, sperimentano il gusto e la difficoltà di arrivare alla realizzazione di un prodotto, ma imparano anche ad utilizzare nuovi strumenti, elaborano un metodo di lavoro ed a conclusione del loro percorso devono relazionare agli altri gruppi ed ai genitori, riuniti in assemblea, il percorso di lavoro svolto . Ogni Laboratorio è a classi aperte ed ha la durata di un quadrimestre; al termine di tale periodo gli alunni operano una nuova scelta. Le attività di laboratorio sono finalizzate a: ♦ valorizzare potenzialità presenti negli alunni consentendo l’apprendimento di tecniche operative specifiche; ♦ creare spazi di lavoro alternativo ♦ offrire occasioni di socializzazione, ♦ educare all’autovalutazione; ♦ prendere coscienza di sé e dei propri mezzi; ♦ favorire l’autostima; ♦ ampliare il campo delle esperienze in ambiti diversi; ♦ potenziare il senso di responsabilità, la cooperazione, il grado di autonomia; ♦ acquisire la metodologia del lavoro di gruppo. 19 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 L’attuazione di una didattica per laboratori consente di attenuare la centralità dell’aula, luogo dove si privilegiano la trasmissione della cultura e l’insegnamento personalizzato, e di conferire rilevanza ad ogni alunno con le sue modalità, le sue potenzialità, i suoi bisogni dando corso ad un apprendimento personalizzato. L’alunno, attraverso la ricerca-azione, utilizza e rielabora conoscenze, esercita abilità, formula ipotesi, progetta e costruisce un prodotto finale che diventa testimonianza della spendibilità del saper e del saper fare che ha acquisito, e motivazione per una futura applicazione. L’azione dell’insegnante si configura come un’azione di accompagnamento, di orientamento e di facilitazione dell’apprendimento affinché l’alunno sia messo in grado di capire perché si applica e a che cosa serve il suo sforzo. La didattica di laboratorio presuppone l’uso di linguaggi molteplici, assicura lo sviluppo delle potenzialità della persona, è più interessata all’individuo e allo stile di apprendimento di ciascun allievo. Nell’esperienza di laboratorio entrano in gioco e si presentano fortemente coesi il progetto, il processo e il prodotto perché impegnano l’allievo in azioni di ricerca, scoperta, sperimentazione, verifica, controllo, sostenuti da un alto grado di motivazione che si delinea nella realizzazione di un “elaborato” culturale e sociale visibile e comunicabile all’esterno. I principali Laboratori che vengono proposti ogni anno sono i seguenti: SEDE “PIAGET”: Ambientale Artigianato Artistico Bricolage Bridge 1° livello Bridge 2° livello Cinema.....e non solo Francese (classi seconde e terze) Giornale Linguaggi multimediali Giochi matematici Inglese 1° livello Inglese 2° livello Inglese 3° livello Latino (classi terze) Musicale Orienteering 1 Orienteering 2 Scenografia Ceramica Teatro Video SEDE “2 GIUGNO”: Arte e territorio Artistico Cineforum Teatro Quotidiano ieri e oggi Informatica (primo livello) Informatica (secondo livello) Inglese 1° livello Inglese 2° livello Inglese 3° livello Latino Musicale Ambientale LINGUE COMUNITARIE 20 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 La pluralità linguistica è un altro elemento caratterizzante della Scuola Media “Jean Piaget-2 Giugno” che, in un quadro di autonomia didattica e organizzativa offre la possibilità di scegliere, oltre all’inglese, tra tedesco, francese e spagnolo. Poiché la costruzione della cittadinanza europea passa attraverso la comprensione di tradizioni, valori e atteggiamenti propri ai vari paesi dell’Unione Europea, la conoscenza delle lingue comunitarie ne è via privilegiata sul piano formativo.La lingua è, infatti, il veicolo più diretto per accedere alla cultura di un popolo. In funzione di una visione di educazione interculturale, in cui il ruolo della scuola non è solo quello di trasmettere “un sapere”, ma di “socializzare al plurale”, gli obiettivi didattico-educativi rispondono alle seguenti preoccupazioni: ♦ creare uno spazio di dialogo interculturale che privilegi il rispetto delle differenze ed una miglior consapevolezza della propria identità individuale e sociale; ♦ favorire la motivazione allo studio delle lingue straniere e delle scienze umane e sociali; ♦ sensibilizzare alla dimensione culturale nella convinzione che chi conosce la propria cultura può meglio comprender diversi ambiti culturali; ♦ avviare ad elaborare, strutturare e realizzare un progetto a lungo termine(di solito triennale); ♦ sviluppare una pedagogia di apprendimento in “situazioni reali”; ♦ sensibilizzare gli alunni allo studio della lingua, suscitando bisogni realistici e immediati di comunicazione orale e scritta. SCAMBI CULTURALI In alcune classi viene effettuato lo scambio con classi parallele di scuole italiane o straniere. Le insegnanti di lingue impostano il progetto fin dalla prima, instaurando una corrispondenza fra gli alunni della propria classe e quelli della classe parallela. Successivamente gli allievi si scambiano materiale illustrativo (opuscoli, relazioni, videocassette) sull’ordinamento e sul funzionamento delle rispettive Scuole e sulle località di appartenenza. Infine si effettuano gli scambi veri e propri: il progetto prevede la reciproca ospitalità. Il periodo di scambio è coordinato dal Consiglio di Classe che organizza lezioni collettive, visite culturali a musei, a città d’arte e ad ambienti che offrono bellezze naturali. Queste iniziative sono proficue perché permettono di conoscere culture e tradizioni diverse e favoriscono una maggiore comprensione tra i popoli. Oltre all’esperienza dello scambio, vengono offerte gli alunni: 1. Corsi di approfondimento di lingua inglese con preparazione alla Certificazione europea, “Cambridge Young Learners” (vedi sez. Progetti) 2. attività che prevedono percorsi guidati su Internet con il compito di cercare informazioni su come raggiungere una meta e come muoversi in una città straniera del paese di cui si studia la lingua. Si realizzano progetti di comunicazione originali come, ad esempio, l’apprendimento in tandem, dove un alunno italiano ed uno straniero corrispondono via email con l’aiuto del docente. 3. e-twining o gemellaggio elettronico, cioè la collaborazione pedagogica a lungo termine tra due istituti scolastici europei finalizzata a condividere dei progetti didattici comuni mediante l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (internet, posta elettronica, ecc.).Il progetto di gemellaggio è ideato a partire da materie scolastiche su tematiche di tipo trasversale. ACCOGLIENZA 21 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 L’Accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni e per il rientro dei ragazzi delle Classi seconde e terze; viene attuato nei primi giorni di scuola, nel periodo di anticipazione dell’anno scolastico. Le attività proposte per le Classi prime sono specifiche e molteplici: presentazione del regolamento di Istituto, visita e conoscenza dei laboratori, conversazioni e colloqui individuali con il docente coordinatore, questionari, prove di evacuazione della scuola. Per gli alunni è un’occasione che tende a favorire la loro integrazione in un contesto nuovo, la reciproca conoscenza, la socializzazione, lo stare bene a scuola. Per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e di aspetti della personalità di ciascun alunno per integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso i colloqui con le maestre e le schede di valutazione della Scuola Primaria. Gli spazi utilizzati per l’accoglienza sono: aule – palestra – teatro – laboratori – giardini della scuola – spazi esterni nel quartiere. E’ previsto all’inizio dell’anno scolastico un momento di accoglienza anche per gli alunni delle classi seconde e terze; ai ragazzi di seconda vengono proposti percorsi culturali ed ecologici, al fine di conoscere in modo più consapevole il territorio in cui vivono. Per gli alunni delle classi terze vengono programmati itinerari di orientamento nel mondo del lavoro. Anche per i genitori dei nuovi alunni è previsto un momento di accoglienza effettuato dal Dirigente Scolastico. CONTINUITA’ EDUCATIVA Le varie esperienze di Continuità Educativa sono attuate raccordando la Scuola Media “Jean Piaget2 Giugno” con le Scuole del III° e del IV° Circolo Didattico. L’iniziativa comporta: incontri di programmazione e verifica tra docenti incontri tra i ragazzi dei due ordini di Scuole, per l’attuazione delle varie esperienze discussione e valutazione delle esperienze, da parte dei docenti, con la Commissione di Continuità educativa. E’ previsto un programma di continuità anche con gli Istituti Superiori al fine di favorire l’inserimento degli alunni in uscita dalla Scuola Media nella Scuola Superiore ( le modalità sono illustrate nel Progetto Orientamento ). ORIENTAMENTO 22 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 L’attività di orientamento svolge un ruolo importante nell’azione formativa della nostra Scuola, non è episodica, ma presente in ogni attività promossa dalla scuola, infatti si attua nel quotidiano e costantemente. 1. L’Orientamento non si esaurisce negli anni-ponte (nel momento di passaggio da un ciclo di scuola a quello successivo), ma è un processo lungo e continuo che si inserisce all’interno di tutto il percorso formativo. 2. L’ Orientamento non è affidato solo ad una figura di insegnante orientatore, ma è oggetto di lavoro di tutti i docenti che, attraverso i curricoli disciplinari, permettono agli alunni di conoscere meglio se stessi e le proprie potenzialità. Ogni disciplina, quindi, nessuna esclusa, contribuisce a costruire questa fondamentale capacità attraverso il suo specifico apporto. 3. L’orientamento è finalizzato ad aiutare i ragazzi a - Conoscere se stessi - Capire il mondo che li circonda - Interagire con la società in cui vivono per tracciare in modo intenzionale e autonomo un proprio percorso di vita - Prendere decisioni e operare scelte significative per progettare il proprio futuro Le attività orientative, quindi, non si riducono né alla sola informazione, né alla somministrazione di qualche questionario ed alla successiva lettura dei dati che ne emergono, risultati che il più delle volte esauriscono la loro efficacia in un’azione momentanea, che non innesca un percorso continuativo di lavoro. L’ orientamento si sviluppa all’interno dei percorsi didattici curricolari e l’ottica orientativa indirizza tutto il lavoro scolastico, quasi si trattasse di una lente di ingrandimento attraverso cui guardare l’intero processo educativo. Il percorso di orientamento si snoda in un itinerario formativo finalizzato a valorizzare interessi ed attitudini , a favorire la crescita culturale, lo sviluppo della personalità, l’acquisizione di competenze e l’assunzione di comportamenti, presupposti essenziali per sapersi orientare in una società complessa. Il progetto individua tre grandi aree di obiettivi, definiti come capacità generali del sapere, saper fare, saper essere del ragazzo a conclusione del ciclo della scuola media e organizzati secondo percorsi specifici per le tre classi: orientamento in ingresso (classe I), orientamento in itinere (classe II), orientamento in uscita (classe III). Il Progetto si articola sui tre diversi ordini di attività promosse dalla scuola: 1. Interdisciplinari: trasversali rispetto alle materie di studio, finalizzate a mettere gli alunni in condizione di capire quali sono gli stili cognitivi per ottimizzare l’apprendimento. Puntano a costruire con gli alunni la capacità di imparare, fornendo loro gli strumenti culturali (metodo di studio, abilità, conoscenze fondamentali) e valorizzando comportamenti cognitivi. 2. di laboratorio: situazioni di apprendimento con compiti di realtà in cui i ragazzi scelgono in base ad interessi ed attitudini, collaborano e progettano insieme, sperimentano il gusto e la difficoltà di arrivare ad un prodotto, utilizzano strumenti, elaborano un metodo di lavoro e potenziano il senso di responsabilità, il grado di autonomia e l’autostima. 3. curricolari: relative alle diverse discipline, dalle quali vengono selezionate le valenze funzionali all’orientamento, che non sono tanto nei contenuti che trasmettono quanto nelle operazioni logiche che attivano, nella percezione della realtà che favoriscono, nella loro rilevanza sociale (sono utili per fare) e psicologica (sono significative per l’alunno). INDIRIZZO MUSICALE 23 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Da quest’anno la Scuola “J. Piaget-2Giugno” si è arricchita di un corso ad indirizzo musicale che viene a completare il Piano dell’Offerta Formativa. Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme ci si propone di sviluppare obiettivi non solo cognitivi, ma anche affettivi e psicomotori: nella pratica strumentale, infatti, l’alunno mette in gioco facoltà fisiche, psichiche, razionali, affettive e relazionali; può dunque esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (la notazione) alla crescita emotiva (il rapporto con la “performance” pubblica) e sociale. L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità. Perché iscriversi Come è stato detto, il corso di strumento non va inteso come una specializzazione professionale: è innanzitutto un’ opportunità per venire a contatto con la musica in maniera operativa. Il corso, completamente gratuito, è costituito da lezioni individuali pratiche e attività musicali di gruppo. Lo studio dello strumento è integrato nel curriculum degli studi e i docenti di strumento fanno parte del team di insegnanti della Scuola, partecipando ai consigli di classe ed alla programmazione generale. Lo strumento musicale ha anche una voce specifica nella valutazione essendo presente nella scheda di valutazione dell'alunno. Benché si tratti di una materia facoltativa e opzionale, l'iscrizione prevede la frequenza per l'intero triennio; non sono dunque previste rinunce se non per casi di specifica gravità valutati singolarmente dal Consiglio di Classe. Quali sono i prerequisiti Non ci sono prerequisiti! I ragazzi e le ragazze che si iscrivono per lo più non hanno ancora familiarizzato con uno strumento. Quali strumenti vengono insegnati Gli strumenti insegnati nel corso sono Chitarra, Clarinetto, Flauto e Pianoforte. Al momento dell'iscrizione, all'atto della compilazione del modulo di richiesta di partecipazione al corso di strumento, ci si troverà a dovere indicare i quattro strumenti in ordine di preferenza secondo il gradimento del ragazzo/a. La prova di ammissione Durante l'anno scolastico precedente la frequenza della Scuola Media, ovvero durante la classe V della Scuola Primaria, viene organizzata una prova attitudinale in cui docenti di strumento e di educazione musicale del corso incontrano gli iscritti. Verrà assegnato il futuro strumento di studio tenendo conto sia delle preferenze mostrate che delle attitudini fisiche e naturalmente anche di una ripartizione equilibrata all'interno delle classi di strumento. 24 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Potrebbe infatti capitare che tutti gli iscritti avessero indicato come primo, in ordine di preferenza, lo stesso strumento, pur non avendolo mai studiato prima, semplicemente sulla base delle proprie esperienze. In realtà lo studio dei quattro strumenti, in questa fase iniziale, si assomiglia moltissimo: pur avendo ciascuno spiccate caratteristiche tecniche. E se si suona già uno strumento... Nel caso uno studente avesse già esperienze strumentali precedenti, sarà opportuno indicarlo nella domanda e portare alla prova di ammissione un brano rappresentativo del proprio livello di studio raggiunto. Sarà, comunque, giudizio insindacabile della commissione l’attribuzione dello strumento sulla base di tutte le informazioni raccolte. Strutturazione del corso Gli impegni settimanali dei ragazzi saranno i seguenti: 1. un’ora pomeridiana di lezione individuale di strumento 2. un’ora al mattino di lezione collettiva di lettura musicale In totale gli alunni che scelgono l’indirizzo musicale avranno un orario settimanale di 31 ore (30 ore al mattino + 1 ora al pomeriggio), che sarà possibile integrare con altre attività facoltative opzionali(laboratori e/o recupero) La programmazione In generale la didattica strumentale propone un’ alfabetizzazione musicale ad allievi senza precedenti nozioni e/o esperienze ed è realizzata tenendo conto delle finalità precipue della Scuola Media. In altre parole il corso di strumento si inserisce in un più ampio curricolo di studi il cui fine è la formazione dell'individuo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità. Nella formulazione degli standard formativi e delle competenze da acquisire si terrà anche conto del fatto che per alcuni alunni si prospetterà la possibilità di proseguire gli studi musicali in scuole professionali; perciò ogni insegnante di strumento personalizzerà il curricolo secondo le esigenze degli alunni. Manifestazioni Durante l'anno scolastico saranno organizzati saggi di classe e concerti all'interno della scuola, inoltre potranno essere programmate particolari manifestazioni anche in strutture esterne e in collaborazione con enti, associazioni e in occasioni di scambi culturali con altre scuole. Gli alunni possono, inoltre, partecipare a concorsi organizzati per la categoria specifica del loro strumento. INFORMATICA 25 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 La Scuola è dotata, in entrambe le sedi, di un attrezzato laboratorio informatico multimediale (computer in rete fra loro, con possibilità di elaborare musica e filmati, scanner per acquisire testo e immagini, stampanti, proiettore, computer portatile …). L’utilizzo delle tecnologie informatiche nella didattica avviene secondo due modalità diverse: nei laboratori pomeridiani del tempo flessibile nell’attività didattica curricolare, sia per il tempo normale che per il tempo flessibile. Nel laboratorio informatico gli alunni impareranno ad impiegare in modo corretto il computer e ad acquisire un atteggiamento maturo e critico nei confronti dell’utilizzo delle nuove tecnologie, che ormai hanno invaso la vita di tutti i giorni e che saranno sempre più presenti nel futuro dei ragazzi. L’uso dell’informatica concorre insieme alle altre attività didattiche alla formazione delle abilità generali (l’espressione e la comunicazione, la ricerca, l’elaborazione, la rappresentazione delle conoscenze in relazione alle diverse aree del sapere). Le attività nel laboratorio, dove per ogni computer lavorano due – tre alunni, e l’utilizzo del collegamento ad Internet, sia per ricercare informazioni sia per comunicare con altre scuole, favoriscono la comunicazione interpersonale e la collaborazione anche a distanza. RECUPERO Per coloro che non raggiungono gli obiettivi prefissati nei tempi e nei modi previsti e per gli alunni non-comunitari che necessitano di un inserimento nella nuova realtà scolastica, l’Istituto organizza attività di recupero e di rinforzo attuate sia nell’ambito delle ore curricolari che in orario extrascolastico. Vengono utilizzati gli insegnanti che devono completare l’orario di servizio. Il recupero è articolato nel seguente modo: gli insegnanti di LETTERE, LINGUE, e MATEMATICA per un’ora settimanale svolgono attività di recupero nella loro classe con un piccolo gruppo di alunni individuati dal Consiglio di classe. Gli obiettivi da raggiungere sono differenziati ed adeguati alle diverse esigenze e problematiche presentate dagli allievi che frequentano i suddetti corsi: far acquisire un metodo di studio il più possibile autonomo e funzionale aiutare a superare difficoltà di apprendimento rinforzare le abilità di base prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione. POTENZIAMENTO 26 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Per potenziare l’eccellenza, la scuola organizza molte attività finalizzate a consolidare e migliorare le capacità di apprendimento e approfondire alcuni contenuti culturali; tra le varie iniziative rivestono particolare importanza i Laboratori di Latino e quello di Giochi Matematici. Il Progetto “Giochi matematici” ha come obiettivo formativo l’utilizzo dei giochi matematici quale momento di avvicinamento alla cultura scientifica attraverso forme divertenti ed accattivanti. Lo scopo è quello di valorizzare le capacità intellettive degli alunni migliori e nel contempo di recuperare quei ragazzi che non avessero avvertito particolari motivi di interesse nei confronti della matematica. Verranno favorite le capacità di comprendere e di analizzare un testo, di porsi problemi, di osservare situazioni, di formulare ipotesi, di prospettare soluzioni. Saranno abituati gli alunni a verificare la coerenza dei risultati ottenuti, ad utilizzare con padronanza le tecniche e gli strumenti di calcolo, ad interpretare e costruire tabelle, schemi, rappresentazioni grafiche. Il Progetto prevede rapporti con le seguenti istituzioni esterne alla scuola: Centro di Ricerca PRISTEM-ELEUSI dell’Università “Bocconi” di Milano. Gli alunni potranno partecipare ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici e ai Giochi d’Autunno organizzati dal suddetto Ente. Dipartimento di Matematica “F. Enriques” dell’Università Statale di Milano (Kangourou); Liceo Scientifico “A. Pacinotti” – La Spezia. INTEGRAZIONE 27 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Nella Scuola sono inseriti alunni che presentano differenti problematiche e sono seguiti in modo specifico dagli insegnanti di sostegno secondo strategie d’intervento didattico-disciplinare individualizzato, metodologie didattiche specifiche, approcci psicologici adeguati, concordati e definiti con il personale medico dell’ASL, il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto. Tali alunni partecipano a tutte le attività di tipo didattico e ad iniziative a carattere integrativo: attività ginnico-sportive, attività artistico espressive, viaggi di istruzione, visite guidate, attività di laboratorio, attività musicali L’insegnante di sostegno, a tutti gli effetti insegnante della classe, in quanto docente specializzata, svolge la sua attività di insegnamento non solo nelle situazioni di disagio, ma con tutti gli alunni della classe, di cui cura, in stretta collaborazione con i colleghi, la crescita culturale, lo sviluppo delle abilità relazionali, della legalità e il senso civico. Per gli alunni handicappati viene formulata una programmazione individualizzata che tiene conto del percorso di scolarizzazione precedente, delle problematiche inerenti alla situazione di disagio proprie dell’handicap specifico, delle abilità cognitive e socio-relazionali maturate dall’alunno. Per gli alunni che presentano gravi situazioni di handicap sono previste attività mirate, svolte all’interno della propria classe e a classi aperte: - - apprendimento cooperativo (lavoro di gruppo con designazione di ruoli interscambiabili durante lo svolgimento delle varie unità didattiche); attività espressive con utilizzo di linguaggi verbali, paraverbali, non verbali per facilitare e sviluppare la capacità di comunicare (attività di drammatizzazione con utilizzo di linguaggi mimico-gestuali, setting di arte terapia- mimico terapia-psicomotricità); attività di tutoring (insegnamento reciproco tra compagni con la guida del docente). Una particolare attenzione viene dedicata alla valutazione delle prospettive future e alla ricerca di sbocchi sociali e professionali attraverso assidui e sistematici contatti con gli Enti territoriali preposti ad occuparsi di tale problema. Per agevolare il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore sono organizzati momenti preliminari con i docenti delle scuole destinate ad accoglierli per concordare le strategie più idonee a promuovere l’integrazione nel nuovo contesto. L’iter seguito dall’insegnante di sostegno è articolato secondo le seguenti fasi: Il lavoro di programmazione inizia con una accurata osservazione della situazione di partenza e delle problematiche specifiche emergenti alla quale segue un’analitica valutazione delle potenzialità e delle difficoltà dell’alunno. Completata l’analisi si definiscono gli obiettivi intermedi e finali relativi alle aree caratterizzanti il processo di apprendimento: area cognitiva, area socio-affettiva, area relazionale, area motorio prassica e si stende un programma educativo individualizzato unico e specifico per ogni alunno che tenga conto delle sue peculiarità, delle sue caratteristiche, del suo stile cognitivo, del suo modo di apprendere, dei suoi bisogni, delle sue risorse, delle sue potenzialità. 28 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Per ogni situazione individuale sono programmati per tutti gli alunni i seguenti obiettivi comuni nell’area socio- affettiva e in quella delle varie discipline. Obiettivi socio-affettivi migliorare la capacità di relazionarsi con l’altro ( compagno o adulto) avviare o acquisire la capacità di conoscere e rispettare le regole scolastiche promuovere le abilità di autonomia personale e sociale favorire lo sviluppo di comportamenti finalizzati alla collaborazione e all’aiuto reciproco promuovere uno stile comunicativo orientato al rispetto dell’ altro Obiettivi didattici Sviluppare in relazione alle specifiche potenzialità di ogni soggetto le capacità di espressione (verbale e non verbale), di attenzione, di ascolto, comprensione e produzione sia scritta che orale. Strumenti e sussidi In ogni ambito la prassi didattica privilegia l’uso di materiale -strutturato e non- che agevoli la percezione e l’elaborazione delle informazioni, faciliti gli apprendimenti e predisponga all’ascolto. All’interno della scuola sono attivati numerosi laboratori (elencati nel POF) e attrezzati specifici spazi che facilitano lo svolgimento delle attività didattiche e lo sviluppo di abilità necessarie per realizzare una reale socializzazione e integrazione. Orientamento Alla fine del percorso scolastico viene dedicata una particolare attenzione alle prospettive future e alla ricerca di sbocchi sociali e professionali per ogni singolo alunno. Vengono perciò attivati contatti specifici con l’equipe psico-pedagogica dell’ASL e successivamente vengono programmati incontri con gli insegnanti delle scuole superiori e con gli Enti Locali competenti. In taluni casi si possono realizzare inserimenti graduati accompagnati dalle figure di riferimento della scuola di provenienza (insegnanti di sostegno). In base alla Legge 104/92, nella Scuola opera e collabora con i docenti il Gruppo di Lavoro dell’ Handicap, formato da genitori, docenti e ausiliari. INTERCULTURA 29 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Il riconoscimento delle differenze e l’uguaglianza delle opportunità sono i principi fondanti dell’azione educativa e l’educazione interculturale, concepita non come una nuova educazione ma come la normalità dell’educazione, “...si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme”(circolare ministeriale n.205 del luglio 1990). Il progetto di integrazione degli stranieri nasce da una analisi della realtà socio-economica e culturale in cui opera la scuola e da una rilevazione dei bisogni dell’utenza con particolare attenzione al fenomeno migratorio. Molti alunni provengono da scuole elementari italiane e abitano in Italia già da alcuni anni per cui non presentano difficoltà di adattamento alla nuova realtà scolastica; altri, invece, non possedendo le abilità di base e un metodo di studio, sono in difficoltà di apprendimento e spesso poco motivati. Ci sono poi alunni alla prima esperienza scolastica in Italia o iscritti ad anno scolastico inoltrato, i quali, oltre ai problemi di carattere linguistico, devono affrontare difficoltà di carattere psicologico. In questi casi si cerca di favorire al massimo il loro inserimento creando momenti di accoglienza e di scambio con i compagni di classe, dando loro, quando la capacità di comunicazione lo consente, l’opportunità di far conoscere il proprio Paese, la propria cultura, le proprie esperienze. Le esigenze di tipo integrativo, formativo e linguistico-disciplinare determinano le scelte didatticoeducative che tendono a conseguire i seguenti risultati: Favorire un clima di classe finalizzato all’accoglienza Stimolare la collaborazione nelle diverse circostanze Ridurre le difficoltà sul piano emotivo e relazionale Cogliere il valore della diversità Interpretare la complessità come stimolo Fornire gli strumenti linguistici per comunicare Promuovere l’apprendimento nelle diverse discipline scolastiche Livello integrativo Livello formativo Livello linguistico ACCOGLIENZA Nella fase di accoglienza i docenti coinvolti prendono in esame la situazione dei nuovi alunni stranieri (anche attraverso il colloquio con i mediatori culturali, che eventualmente li seguono) e quella della classe di inserimento e predispongono attività specifiche a seconda della necessità di ciascun ragazzo. Sono previste attività di presentazione di sé alla classe e/o nel piccolo gruppo, colloqui, attività di socializzazione, compilazione di semplici schede per avviare in modo positivo l’attività didattica e far crescere il senso della comunità di lavoro. 30 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 In questa fase i mediatori culturali e la famiglia esplicano un ruolo fondamentale, partecipando all’inserimento dei ragazzi nella scuola. Accanto all’inserimento graduale nella classe, l’alunno/a straniero/a e la sua famiglia vengono coinvolti anche nella scelta delle attività laboratoriali opzionali aggiuntive e facoltative. PERCORSO DIDATTICO La prima fase dell’attività è finalizzata all’accertamento dei livelli di competenza linguistica di ciascun alunno nell’Italiano L2, attraverso colloqui con i docenti della scuola primaria, osservazioni sistematiche e somministrazione di test appropriati. Gli alunni vengono quindi divise in fasce di livello: a. Incapacità di interagire verbalmente in attività contestualizzate (livello 0) b. Scarsa conoscenza dei dati linguistici, strutturali e cognitivi dell’italiano (livello1) c. Mancanza di autonomia nella produzione di astrazioni linguistiche, necessarie all’accesso ai testi di studio (livello 2) Per ciascun livello vengono svolte attività in piccolo gruppo: dialoghi guidati, compilazione di schede, consultazione di dizionari, uscite sul territorio. Si individuano le seguenti risorse: ALFABETIZZAZIONE Per favorire un corretto utilizzo della lingua italiana come veicolo di comunicazione e scambio di esperienze, per acquisire una corretta strumentalità nel leggere e nello scrivere, per apprendere i diversi linguaggi utilizzati nelle varie discipline, si opera all’interno della giornata scolastica, predisponendo attività didattiche secondo un’impostazione disciplinare al mattino e laboratoriale al pomeriggio, attuando la seguente modalità organizzativa: 1. MATTINO Dal lunedì al sabato, per una durata complessiva di 6 settimane, ogni alunno viene seguito individualmente, almeno per un’ora, da insegnanti curricolari in compresenza o da insegnanti di sostegno. 2. POMERIGGIO Per le attività laboratoriali la scuola prevede tre rientri pomeridiani di tre ore. Gli alunni, raggruppati in relazione alla classe di appartenenza in due macro gruppi, partecipano ai vari laboratori.Ciascun macro gruppo è seguito da tre docenti. FESTA INTERCULTURALE L’attività si svolge in parallelo a quella pomeridiana delle attività facoltative/opzionali dei laboratori. Gli alunni coinvolti progettano, organizzano e sviluppano, con la collaborazione dei docenti, una festa interculturale per la fine dell’anno scolastico NOTA: La Scuola si è dotata di un “Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri” ATTIVITA’ SPORTIVA 31 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Oltre alle ore curricolari di Educazione Fisica, tutti gli alunni hanno la possibilità di partecipare a gruppi sportivi diversificati scegliendo le attività a loro più congeniali tra quelle proposte dal Progetto tecnico del Ministero della Pubblica Istruzione in occasione dei Giochi Sportivi Studenteschi : atletica leggera, pallavolo, pallacanestro. Sempre nell’ambito dei Giochi Sportivi Studenteschi, gli allievi possono prendere parte anche ad altre iniziative sportive quali gare di sci, tennis, tennis-tavolo, nuoto, pallamano, calcetto ed orienteering. La pratica sportiva si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi: prendere coscienza della corporeità nell’unità fondamentale della persona promuovere la capacità di vivere il proprio corpo in termini di dignità e di rispetto offrire ulteriori occasioni di socializzazione e di integrazione agli alunni diversamente abili e stranieri. Alcune ore di Educazione Fisica sono dedicate all’attività di nuoto utilizzando la piscina del Complesso Scolastico “2 Giugno”. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE I vari Consigli di classe sulla base dei programmi, delle proposte e degli interessi degli alunni organizzano visite guidate a musei, mostre, biblioteche, opere d’arte, ambienti naturali (parchi, zone protette) e di lavoro (laboratori, fabbriche, redazioni di giornali, Enti pubblici e privati). Le visite e i viaggi di istruzione si propongono di conseguire i seguenti obiettivi: ampliare e integrare le conoscenze apprese in ambito scolastico incrementare gli interessi personali e sviluppare lo spirito di osservazione imparare a conoscere meglio le strutture e le risorse del territorio per poterne usufruire anche autonomamente offrire occasioni di socializzazione essere in grado di “leggere la città”. PARTECIPAZIONE A CONCORSI Le classi ed i gruppi dei Laboratori partecipano a concorsi di vario genere secondo le proposte e gli interessi specifici: concorsi di poesia, di prosa, di giornalismo, di teatro, di fotografia, di grafica, di arti figurative. Gli obiettivi da perseguire sono i seguenti: • • approfondire le tematiche proposte offrire occasioni alternative di lavoro 32 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 • mettere in evidenza e valorizzare particolari potenzialità e attitudini. ESPOSIZIONI PERIODICHE DI ELABORATI REALIZZATI DAI RAGAZZI La Scuola organizza mostre grafico-pittoriche, fotografiche e di manufatti realizzati dagli alunni con tecniche e materiali vari. Gli obiettivi da sviluppare sono molteplici: acquisire consapevolezza della varietà dei linguaggi figurativi favorire la creatività attraverso esperienze individuali e di gruppo saper esprimere un giudizio sul proprio lavoro in relazione a quello altrui acquisire conoscenze sul patrimonio artistico della propria città. Nella Scuola sono istituzionalizzate due mostre annuali in occasione del periodo natalizio e a conclusione dell’anno scolastico. In tali circostanze i genitori acquistano i prodotti esposti ed il ricavato viene riutilizzato per l’autofinanziamento dei Laboratori nell’anno successivo. ORGANIZZAZIONE SPETTACOLO UNICEF La nostra Scuola, Ambasciatore dell’UNICEF, organizza a conclusione di ogni anno scolastico uno spettacolo teatrale che coinvolge la totalità degli alunni e si avvale della collaborazione di un gran numero di insegnanti che si prendono cura di ambiti diversi: sceneggiatura, recitazione, scenografia, realizzazione dei costumi, musiche, canti, coreografie. I ragazzi prendono parte con particolare entusiasmo a questa iniziativa, sapendo che il loro lavoro è finalizzato ad uno scopo altamente umanitario dato che l’UNICEF è l’Ente Internazionale preposto alla tutela dell’infanzia. Il ricavato netto dello spettacolo è in parte devoluto al suddetto Ente, la parte rimanente è destinata all’autofinanziamento della rappresentazione teatrale. 33 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 LE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE ORDINARIE Nel corso dell’anno scolastico 2008/09 la nostra Scuola continuerà la sperimentazione delle Indicazione per il Curricolo, come previsto dalla normativa vigente. Essendo in fase di studio e di rielaborazione, è ancora pertanto incompleta la sezione del POF relativa ai 1. Curricoli Disciplinari 2. Percorsi Interdisciplinari 3. Il Curricolo dei Laboratori CURRICOLI DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie; musica;arte-immagine; corpo-movimento-sport. Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, concorrono a definire un’area sovradisciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero umano. Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da sempre attuato la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni sia reali sia virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando l’immaginario collettivo, attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il patrimonio di valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità. CURRICOLO TRIENNALE DI ITALIANO Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE al termine della scuola secondaria di primo grado 1. L’alunno è capace di interagire in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. 2. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per:- apprendere informazioni –comunicare - elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali -collaborare con gli altri. 3. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. 34 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 4. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. 5. Legge testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali scambiando opinioni con compagni e con insegnanti. 6. Utilizza la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. 7. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. 8. Distingue i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Conoscenze - Abilità Ascoltare - Saper prestare attenzione - Saper ascoltare in modo consapevole - Ascoltare e capire testi orali: operare di conseguenza - Conoscere le strategie dell'ascolto attivo dei testi orali più diffusi (relazione, conferenza, spiegazione) - Mettere in atto le procedure funzionali all'ascolto per cogliere: scopo, informazioni fondamentali e accessorie, inferenze, elementi non linguistici della comunicazione. - Applicare tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto(prendere appunti per seguire lo sviluppo di un discorso utilizzando abbreviazioni, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti presi per riutilizzarli anche a distanza di tempo). - - Parlare Saper esporre le conoscenze. - Produrre testi orali corretti nella forma e adeguati all'argomento, alla situazione, al destinatario, allo scopo Saper utilizzare le informazioni rielaborate in tutti i contesti e autonomamente Riconoscere, all'ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico Conoscenze - Abilità - Competenze Competenze Conoscere le caratteristiche dei testi parlati più Saper esporre il proprio diffusi e dei registri linguistici del parlato vissuto o quanto letto o narrativo, descrittivo e dialogico studiato in modo chiaro ed esauriente Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni di parola Interagire con flessibilità nelle varie situazioni Raccontare oralmente esperienze personali comunicative orali con selezionando informazioni significative in base chiarezza e proprietà allo scopo, ordinandole in base a un criterio lessicali, sostenendo le logico-cronologico, esplicitandole in modo proprie idee e rispettando 35 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all'argomento e alla situazione. - Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentando in modo chiaro l’argomento: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all'argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisando fonti e servendosi eventualmente di materiali di supporto (cartine,tabelle, grafici). - Conoscere le strategie di lettura silenziosa e ad alta voce rispettando le pause e le intonazioni. Leggere - Leggere in modo corretto ed espressivo comprendendo testi scritti di vario tipo quelle altrui Conoscenze - Abilità - - Saper leggere silenziosamente e ad alta voce, utilizzando tecniche adeguate - Comprendere ed interpretare vari tipi di testo, attivando le abilità necessarie Individuare sequenze, temi, messaggio, struttura e contenuti del testo. Competenze - saper applicare con sicurezza in testi e contesti diversi le conoscenze acquisite e le abilità maturate Leggere applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura orientativa, selettiva, analitica). - Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi informativi ed espositivi per documentarsi su un argomento specifico e/o per realizzare scopi pratici. - Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative. - Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). - Usare in modo funzionale le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. - Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie)individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore. - Comprendere testi descrittivi, individuando gli 36 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio, le caratteristiche essenziali, il punto di vista dell'osservatore. Comprendere tesi centrale, argomenti a sostegno e intenzione comunicativa di semplici testi argomentativi su temi affrontati in classe. Scrivere Conoscenze - Abilità - Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e l’organizzazione delle idee (liste di argomenti, mappe, scalette); utilizzare criteri e strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche: utilizzo dello spazio, rispetto dei margini, titolazione, impaginazione. - Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. - Scrivere testi dotati di coerenza e organizzati in parti equilibrate fra loro. - Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro. - Scrivere testi di forma diversa (avvisi, biglietti, istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche,diari personali e di bordo, schede informative, relazioni su argomenti di studio,trafiletti, articoli di cronaca, recensioni, commenti) sulla base di modelli sperimentati. - Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad esempio giochi linguistici, riscritture con cambiamento del punto di vista). - Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. - Scrivere sintesi (lineari e non lineari, ad esempio sotto forma di schemi) di testi letti e ascoltati e saperle poi riutilizzare per i propri scopi. - Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione Saper produrre testi di vario tipo Competenze Saper riconoscere e utilizzare con padronanza e in diversi contesti tutte le tipologie testuali 37 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 grafica e concettuale. Riflettere sulla lingua Fonologia: suoni e segni della lingua Conoscenze Abilità - Morfologia: le parti variabili e le parti invariabili del discorso Sintassi della frase semplice Sintassi della frase complessa Conoscere ed analizzare le strutture della morfologia Saper applicare le parti del discorso Competenze Utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Conoscere la costruzione della frase complessa (distinguere la principale dalle subordinate)e riconoscere i principali tipi di proposizioni subordinate (relative, temporali, finali,causali, consecutive, ecc.). - Analizzare la frase complessa e visualizzare i rapporti fra le singole proposizioni rappresentandoli anche graficamente. - Stabilire relazioni tra situazione di comunicazione, interlocutori e registri linguistici. - Stabilire relazioni tra campi di discorso e forme di testo, lessico specialistico, ecc. - Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione. - Conoscere le principali relazioni fra significati (sinonimia, contrarietà, polisemia, gradazione,inclusione). - Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico. - Utilizzare strumenti di consultazione (riconoscere e capire il tipo di informazioni fornite da un dizionario per ogni voce). - Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali (narrativi, regolativi, descrittivi, argomentativi) e dei generi. - Applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare l’uso orale e scritto della lingua. STRUMENTI E SUSSIDI 38 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Nell’insegnamento della disciplina verranno usati vari strumenti e sussidi come: a) Testi di consultazione o di studio (antologia, narrativa, grammatica, analisi logica e altri) b) Conferenze e incontri con esperti c) Visite guidate d) Sussidi audiovisivi, ecc. METODOLOGIA Si seguiranno i seguenti criteri: a) Potenziamento del collegamento scuola-realtà strutturando la didattica su situazioni formative e scegliendo strumenti non unicamente scolastici b) Applicazione della multidisciplinarità ed interdisciplinarità c) Insegnamento più individualizzato possibile ed integrazione (il primo, in particolare, per alunni che rivelino qualche difficoltà) d) Uso frequente di conversazioni e) Attività di ricerca (lavori individuali o di gruppo) f) Esercitazioni pratiche I tempi di attuazione degli argomenti seguiranno le esigenze e i ritmi di apprendimento del gruppo classe. Le attività e le modalità saranno le seguenti: lezione frontale di presentazione dell'argomento; lezione partecipata per la lettura e la comprensione della struttura generale del testo in esame; test di comprensione a domande chiuse e/o aperte sul testo proposto; ricerca individuale di testi narrativi e informativi sul medesimo tema; questionari e schede di individuazione degli elementi caratterizzanti i testi esaminati (lessico, struttura); rielaborazione ed esposizione orale e scritta delle informazioni acquisite sulle diverse tipologie testuali; schede di osservazione delle abilità acquisite; esercizi graduati di ortografia e di lessico; schede di individuazione e di analisi delle parti variabili del discorso; uso del vocabolario; esercizi graduati di analisi grammaticale. In ogni fase dell'attività l'alunno si relazionerà con il gruppo classe, rispettando le consegne, imparando a pianificare il proprio lavoro nei tempi assegnati e con modalità adeguate, assumendo un atteggiamento collaborativo, disponibile al confronto e all' autocorrezione. VERIFICHE Per ogni unità didattica saranno predisposte verifiche realizzate su testi e con esercitazioni analoghe a quelle presentate nello svolgimento dell’unità. Gli esercizi di verifica saranno costruiti sugli obiettivi più rilevanti, in relazione al tipo di testo su cui si è insistito nell’itinerario interno all’unità. La tipologia degli esercizi comprenderà: a) Domande chiuse (vero-falso, scelta multipla, completamento, sottolineatura) che si prestano alla comprensione letterale e/o inferenziale 39 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 b) Domande aperte (dalle più semplici, che richiedono una trascrizione di espressioni del testo, alle più complesse, che sollecitano un giudizio o una ricostruzione personale) c) Elaborati scritti di vario tipo (riassunti, racconti, cronache, descrizioni, parafrasi, temi, questionari). Le verifiche saranno finali rispetto al lavoro dell’unità, ma formative rispetto alla programmazione generale, perché consentiranno un controllo degli obiettivi prefissati, l’individuazione delle aree che necessitano di una revisione per tutta la classe e per gli alunni che hanno bisogno di recupero. VALUTAZIONE Nel processo valutativo si distingueranno forme e momenti diversi: 1. Valutazione della situazione iniziale 2. Individuazione degli interventi educativi per ciascun alunno 3. Verifiche al termine di ogni proposta didattica come riscontro della validità e dell’efficacia di uno specifico intervento didattico 4. Educazione all’autocorrezione La valutazione terrà conto non solo delle prove oggettive, ma anche delle osservazioni sistematiche e di tutto ciò che potrà emergere nel corso dell’attività didattica; verrà anche espressa in modo chiaro affinché gli allievi siano consapevoli dei progressi registrati o delle eventuali carenze da superare. Sono stati inoltre stabiliti dei criteri comuni di valutazione in base alla tipologia delle prove fornite, tenendo conto dei sotto-obiettivi concordati ed attribuibili a ciascuna di esse. CRITERI DI VALUTAZIONE Prove oggettive validate secondo criteri percentuali Le prove di produzione testi saranno valutate tenendo conto di: – correttezza – chiarezza espositiva – organicità dei contenuti – ricchezza dei contenuti 40 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 ITALIANO biennio A1- Presta breve attenzione a semplici situazioni comunicative A2- Distingue parzialmente le informazioni esplicite e ne comprende il significato globale (quasi sufficiente) INIZIALE COMPETENZE IN RELAZIONE ALLE FASCE DI LIVELLO L1- Legge a voce alta in modo comprensibile L2- Legge, in modalità silenziosa, testi diversi, sottolineando le le parole chiave L3- Comprende le informazioni essenziali P1- Risponde a domande in modo comprensibile P2- Riferisce esperienze, usando un lessico semplice S1- Scrive i testi coerenti e abbastanza corretti S2- Riassume un testo semplice INTERMEDIO 1 (sufficiente) R1- Riconosce alcune parti fondamentali del discorso R2- Usa un lessico elementare, ma adeguato R3- Utilizza il dizionario A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse A2- Distingue le informazioni esplicite e ne comprende il significato A3- Prende appunti , usando semplici strategie L1- Legge a voce alta in modo chiaro L2- Comprende in modo globale le informazioni 1 P1- Risponde a domande in modo semplice, ma chiaro P2- Riferisce, pensieri, esperienze e argomenti di studio , usando un lessico semplice e chiaro S1- Scrive semplici testi coerenti e generalmente corretti S2- Riassume gli elementi più significativi di un testo(strategie idonee) e applica semplici trasformazioni R1- Riconosce e analizza le parti fondamentali del discorso R2- Usa un lessico semplice e abbastanza corretto 2 A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo attivo A2- Riconosce le informazioni implicite A3- Prende appunti L1- Legge utilizzando una tecnica corretta L2- Riconosce gli elementi principali e secondari di un testo 2 P1- Interviene in modo pertinente P2- Esprime, pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo ampio S1- Scrive testi di vario tipo in modo coerente e corretto S2- Riassume, seguendo procedure corrette ed applica trasformazioni ai testi R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso R2- Usa un lessico chiaro e corretto 41 1 (distinto) AVANZATO Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo partecipativo A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi A3- Prende appunti utilizzando le informazioni L1- Legge in modo espressivo L2- Individua gli elementi dei vari tipi di testo e ne comprende la tipologia 1 P1- Esprime proprie valutazioni P2- Espone pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo approfondito S1- Scrive testi di vario tipo, rispettando la consegna S2- Sintetizza e rielabora in modo organico e corretto 2 (ottimo) R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso in modo sicuro R2- Usa il lessico in modo chiaro e corretto A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo partecipativo A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi A3- Prende appunti utilizzando le informazioni L1- Legge in modo espressivo L2- Individua gli elementi dei vari tipi di testo e ne comprende la tipologia 2 P1- Esprime proprie valutazioni P2- Esprime, pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo approfondito e personale S1- Scrive in modo personale testi di vario tipo, rispettando la consegna S2- Sintetizza e rielabora in modo organico e corretto R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso in modo sicuro R2- Usa il lessico anche in funzione connotativa A= ascolto L= lettura P= parlato S= scrittura R= riflessione sulla lingua Prerequisito per essere ammessi alla classe seconda è aver raggiunto almeno il livello iniziale delle competenze 42 (quasi sufficiente) ITALIANO classe terza A1- Presta breve attenzione a semplici situazioni comunicative A2- Distingue parzialmente le informazioni esplicite e ne comprende il significato globale L1- Legge a voce alta in modo comprensibile L2- Legge, in modalità silenziosa, testi diversi, sottolineando le informazioni principali e le parole chiave L3- Comprende le informazioni essenziali P1- Risponde a domande in modo comprensibile P2- Riferisce esperienze, usando un lessico semplice S1- Scrive i testi coerenti e abbastanza corretti S2- Riassume un testo semplice R1- Riconosce alcune parti fondamentali del discorso R2- Usa un lessico elementare, ma adeguato R3- Utilizza il dizionario INTERMEDIO 1 (sufficiente) INIZIALE Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse A2- Distingue le informazioni esplicite e ne comprende il significato A3- Prende appunti , usando semplici strategie L1-Legge a voce alta in modo chiaro L2-Legge in modalità silenziosa testi diversi, sottolineando le informazioni principali e le parole chiave L3- Comprende le informazioni 1 P1- Risponde a domande in modo semplice, ma chiaro P2- Riferisce pensieri, esperienze e argomenti di studio , usando un lessico semplice e chiaro S1- Scrive testi coerenti e generalmente corretti S2- Riassume un testo(strategie idonee) ed applica semplici trasformazioni A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo attivo A2- Riconosce le informazioni implicite A3- Prende appunti utilizzando le informazioni L1-Legge utilizzando una tecnica corretta L2-Legge in modalità silenziosa testi diversi, applicando sottolineature e appunti L3-Riconosce gli elementi principali e secondari di un testo P1- Interviene in modo pertinente P2- Esprime, pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo ampio S1- Scrive testi di vario tipo in modo coerente e corretto S2- Riassume, seguendo procedure corrette ed applica trasformazioni ai testi R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso R2- Usa un lessico chiaro e corretto R3-Consulta efficacemente il dizionario 2 2 (buono) R1- Riconosce e analizza le parti fondamentali del discorso R2- Usa un lessico semplice e abbastanza corretto R3- Utilizza il dizionario 43 1 (distinto) 2 (ottimo) 1 A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo partecipativo A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi A3- Prende appunti utilizzando le informazioni L1-Legge in modo espressivo L2-Utilizza strategie differenziate di lettura e tecniche di supporto alla comprensione su testi di varia natura L3-Individua gli elementi dei vari tipi di testo e ne comprende la tipologia P1- Esprime con chiarezza proprie valutazioni P2- Espone pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo approfondito S1- Scrive testi di vario tipo, rispettando la consegna S2- Riassume, seguendo procedure corrette, rielabora ed applica trasformazioni ai testi R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso in modo sicuro R2- Usa il lessico in modo chiaro e corretto R3-Utilizza vari strumenti di consultazione A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo critico A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi, anche complessi A3- Prende appunti organizzando le informazioni con rielaborazioni personali L1-Legge in modo fluido ed espressivo L2-Utilizza autonomamente strategie differenziate di lettura e tecniche di supporto alla comprensione su testi di varia natura L3-Individua gli elementi dei vari tipi di testo, anche complessi, e ne comprende la tipologia P1- Esprime proprie valutazioni, confrontando opinioni e punti di vista P2- Relaziona su esperienze , argomenti di studio, attività scolastiche, facendo collegamenti S1- Scrive in modo personale e approfondito testi di varia tipologia, rispettandone la consegna S2- Sintetizza, rielabora ed applica trasformazioni in modo personale, organico e corretto R1- Riconosce, analizza ed usa le varie parti del discorso in modo sicuro R2- Usa il lessico correttamente anche in funzione connotativa R3- Utilizza vari strumenti di consultazione 2 AVANZATO Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 A= ascolto L= lettura P= parlato S= scrittura R= riflessione sulla lingua 44 (quasi sufficiente) (sufficiente)1 STORIA biennio - Espone gli eventi centrali di un quadro di civiltà, se guidato - Colloca fatti storici nella linea del tempo - Coglie rapporti di causalità, se guidato - Conosce alcuni termini del linguaggio specifico - Espone gli eventi centrali di un quadro di civiltà, anche guidato - Colloca fatti e fenomeni, utilizzando linee del tempo e carte storiche - Coglie semplici rapporti di causalità - Riconosce alcune fonti storiche - Conosce i termini più comuni del linguaggio specifico (buono)2 - Espone gli eventi di un quadro di civiltà - Colloca fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio - Riconosce cause e conseguenze di un fatto - Comprende alcune fonti storiche - Conosce i termini specifici del linguaggio storico (distinto)1 - Espone, in modo completo, gli eventi di un quadro di civiltà - Colloca, con sicurezza, fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio - Riconosce relazioni tra gli eventi - Distingue vari tipi di fonti storiche - Conosce e utilizza i termini specifici del linguaggio storico - Espone in modo completo e approfondito gli eventi di un quadro di civiltà - Colloca con sicurezza fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio - Riconosce e argomenta in modo personale relazioni tra gli eventi - Distingue e seleziona vari tipi di fonti storiche - Utilizza e rielabora i termini specifici del linguaggio storico 2 (ottimo)2 1 AVANZATO 1 INIZIALE INTERMEDIO Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Prerequisito per essere ammessi alla classe seconda è aver raggiunto almeno il livello iniziale delle competenze 45 (quasi sufficiente) (sufficiente)1 STORIA classe terza - Espone gli eventi centrali di un fatto storico - Colloca fatti e fenomeni, utilizzando linee del tempo e carte storiche - Coglie rapporti di causalità, se guidato - Conosce alcuni termini del linguaggio specifico - Espone gli eventi centrali di un quadro di civiltà, anche con schema - Colloca fatti storici nello spazio e nel tempo - Coglie semplici rapporti di causalità - Riconosce le fonti storiche - Conosce i termini del linguaggio specifico 1 (buono)2 INTERMEDIO INIZIALE Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 - Espone gli eventi di un quadro di civiltà - Colloca fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio - Comprende cause e conseguenze tra gli eventi storici - Distingue vari tipi di fonti storiche - Conosce, in modo sicuro, i termini specifici del linguaggio storico 46 (distinto)1 - Espone, in modo completo, gli eventi di un quadro di civiltà - Colloca, con sicurezza, fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio - Stabilisce relazioni tra gli eventi - Costruisce quadri di civiltà in base ad indicatori dati e confronta forme di civiltà - Distingue e seleziona vari tipi di fonti storiche - Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio storico - Espone in modo personale e completo gli eventi di un quadro di civiltà - Colloca, con sicurezza, fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio - Stabilisce relazioni tra gli eventi(causa-effetto, analogia, differenza, durata, anteriorità, posteriorità) - Distingue, seleziona e confronta vari tipi di fonti storiche - Conosce ed utilizza, in modo sicuro e corretto,i termini specifici del linguaggio storico (quasi sufficiente) INIZIALE 2 (ottimo)2 1 AVANZATO Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 GEOGRAFIA biennio - Individua gli elementi fondamentali di un ambiente, se guidato - Descrive un paesaggio - Utilizza i principali strumenti della disciplina - Conosce alcuni termini del linguaggio specifico 47 (sufficiente)1 - Individua gli elementi principali di un ambiente - Coglie relazioni tra gli elementi del paesaggio - Conosce gli strumenti della disciplina - Conosce i termini più comuni del linguaggio geografico (buono)2 - Riconosce gli elementi di un ambiente - Comprende le relazioni tra i fattori antropici e naturali - Conosce ed utilizza gli strumenti della disciplina -Conosce i termini specifici del linguaggio geografico (distinto)1 - Conosce, in modo completo, gli elementi di un ambiente - Comprende e interpreta le relazioni tra fattori antropici e naturali - Conosce ed utilizza gli strumenti della disciplina - Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio geografico - Conosce, in modo completo e approfondito, gli elementi di un ambiente - Comprende ed interpreta le relazioni tra i fattori antropici e naturali, argomentando in modo personale - Conosce, utilizza ed interpreta gli strumenti della disciplina - Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio geografico 2 (ottimo)2 1 AVANZATO 1 INTERMEDIO Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Prerequisito per essere ammessi alla classe seconda è aver raggiunto almeno il livello iniziale delle competenze 48 (quasi sufficiente) (sufficiente)1 GEOGRAFIA classe terza - Riconosce gli elementi fondamentali di un ambiente - Descrive un paesaggio - Coglie semplici relazioni tra fattori antropici e naturali del paesaggio - Utilizza i principali strumenti della disciplina - Conosce alcuni termini del linguaggio specifico - Riconosce e descrive gli elementi di un ambiente - Coglie relazioni tra fattori antropici e naturali del paesaggio - Conosce ed utilizza gli strumenti della disciplina - Conosce i termini del linguaggio geografico (buono)2 (distinto)1 - Riconosce e descrive, in modo completo e approfondito, gli elementi di un ambiente - Interpreta le interrelazioni tra i diversi fenomeni antropici e naturali - Utilizza ed interpreta gli strumenti della disciplina - Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio geografico (ottimo)2 1 - Riconosce e descrive, in modo completo, gli elementi di un ambiente - Coglie le interrelazioni tra i diversi fenomeni antropici e naturali - Conosce, utilizza ed interpreta gli strumenti della disciplina -Conosce, in modo sicuro, i termini specifici del linguaggio geografico - Riconosce e descrive, in modo completo e approfondito, gli elementi di un ambiente - Interpreta in modo critico le interrelazioni tra i diversi fenomeni antropici e naturali - Utilizza ed interpreta, in modo critico, gli strumenti della disciplina - Conosce ed utilizza,in modo sicuro e corretto,i termini specifici del linguaggio geografico 2 AVANZATO 1 INIZIALE INTERMEDIO Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 49 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 PERCORSI INTERDISCIPLINARI “La città della Spezia nella storia” 50 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 AREA: Linguistico – Artistico – Espressiva Storico-Geografica COMPITO: Imparare a conoscere e a leggere la propria città LEGITTIMAZIONE: Aiuta a comprendere se stessi e la realtà che ci circonda, Contribuisce allo sviluppo della memoria storica e della propria identità Favorisce l’orientamento nel tessuto urbano e sociale Permette di sentirsi parte attiva e viva del proprio ambiente Fornisce conoscenze ed esperienze per una lettura analitica ed interpretativa del contesto cittadino(storico, culturale, sociale) Aiuta a praticare la convivenza civile attraverso atteggiamenti relazionali positivi e pratiche collaborative di gruppo Motiva all’impegno Promuove la capacità di organizzare e progettare Sviluppa e consolida capacità espressive Favorisce l’acquisizione di termini specifici della disciplina storica Sviluppa abilità di tipo operativo:utilizzazione di tecnologie informatiche STRUMENTI CULTURALI L’alunno si orienta nel centro storico della città individuando e interpretando segni del tempo medioevale Ascolta spiegazioni anche in contesti esterni alla scuola Prende appunti e costruisce schemi Legge carte geografiche e piantine storiche della città Mette in relazione i dati raccolti Espone i contenuti culturali Utilizza il computer per stendere relazioni PRODOTTO: Progettazione ed elaborazione di cartelloni di sintesi di relazioni ed articoli FASI DI LAVORO CONOSCENZE 1. Costituzione dei gruppi 2. Presentazione del progetto di indagine Definizione di progetto ABILITA’ COMPETENZE Assumere regole di comportamento Esporre agli altri le proprie opinioni 51 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 storica Motivare, argomentare 3. Reperimento e lettura di documenti storici sulla nascita della città Conoscenza delle origini della città Progettare l’attività d’indagine Documentarsi e stendere relazioni AREA: Linguistico – Espressiva 4. Lettura ed Recupero–diArtistico conoscenze in Leggere carte geografiche Storico-Geografica interpretazione di merito al concetto di carta Saper fare valutazioni piantine storiche della Tecnologica geografica COMPITO: L’alunno approfondisce le sue conoscenze sull’evoluzione storica del città Mettere ine ad relazione datinelle raccolti Classificazione delle carte concetto di biblioteca imparando a conoscere orientarsi diverse secondo della la scala biblioteche città. Confrontare con situazioni attuali LEGITTIMAZIONE: Situazione storica della Spezia Ipotizzare itinerari attraverso la lettura di mappenel e fornire all’alunno gli strumenti idonei Il progetto trova legittimazione piante per poter accedere in maniera autonoma alle varie biblioteche della città, 5. Lettura di pagine di testi storici perAmpliamento orientarsi sul di territorio, per conoscere e interagire con istituzioni conoscenze culturali presenti nella città. sulla storia della città Saper sintetizzare e relazionare Approccio con il linguaggio storico e storiografico PRODOTTO: A conclusione dell’esperienza di apprendimento gli alunni saranno in Conoscenza di monumenti, vie Sapersi orientare nel territorio 6. Visita ai luoghi storicigrado di produrre: ed angoli storici della città - una mappa illustrativa del sistema Saper bibliotecario leggerecittadino; una piantina - un testo di sintesi sulla storia e sulle caratteristiche delle diverse Lettura della piantina Riconoscere e scoprire luoghi biblioteche cittadine; Rapporto tra rappresentazione - una presentazione multimediale del lavoro svolto. Saper apprezzare testimonianze del del territorio e spazio reale passato 7. Progettazione ed Che cosa è un cartellone di Selezionare informazioni elaborazione di sintesi Progettare elaborati in modo cartelloni di sintesi del Utilizzazione di fotografie, di esteticamente e graficamente efficace lavoro svolto e delle mappe, di disegni (aspetto conclusioni a cui si è Ripartirsi i compiti grafico) pervenuti Costruire il cartellone 8. Realizzazione del prodotto finale Verifica e consolidamento delle Scegliere fra le varie tipologie conoscenze apprese testuali Decidere lo stile Dividere in sequenze Stendere il lavoro sotto forma di relazione Utilizzare le tecnologie “A scuola in Biblioteca” 52 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO 1. lezioni in classe di carattere preparatorio CONOSCENZE Che cos’è la biblioteca Il mondo della carta stampata. ABILITA’ COMPETENZE Prendere appunti mentre si ascolta e riutilizzarli Compiere ricerche, elaborazione di schede di lettura, testi per interviste, relazioni, conversazioni e discussioni 2. Visite alle due più I luoghi dove vengono Comprendere aspetti essenziali della importanti biblioteche conservati, catalogati, raccolti, metodologia della ricerca storica e cittadine, “U. Mazzini” dati in consultazione o a delle categorie di interpretazione e “Beghi” . prestito libri, documenti, riviste, storica; manoscritti Scoprire specifiche radici storiche medievali e moderne nella realtà locale; 3. riconoscere una biblioteca di tipo tradizionale da quella moderna basata sulla sistemazione dei libri “a scaffale aperto”. Conoscere procedure per isolare ed evidenziare negli appunti concetti importanti (sottolineature, utilizzo di segnali grafici, ecc.); intervistare il personale Interagire con flessibilità in una situazione comunicativa orale formale e informale con chiarezza e proprietà lessicale, attenendosi al tema, ai tempi e alle modalità richieste dalla situazione. 4. richiedere e consultare Metodi di ricerca ( per autore, . Sostenere attraverso il parlato 53 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 volumi 5. attività laboratoriali, per titolo......) parzialmente pianificato, interazioni e semplici dialoghi programmati Utilizzare computer; Utilizzare testi presenti su software, cd-rom e in internet Orientare con i numeri AREA: Matematico – Scientifico - Tecnologica COMPITO: Conoscere la matematica per affrontare anche le più semplici attività della vita di tutti i giorni LEGITTIMAZIONE: La situazione è formativa in quanto aiuta l’alunno a Conoscere, comprendere, applicare le operazioni fondamentali Sviluppare l’uso del calcolo mentale Coinvolgere direttamente l’alunno nella ricerca di situazioni in cui si deve raggiungere una certa soluzione partendo anche da dati scombinati riflettere e a porsi domande e formulare problemi riguardanti situazioni di tipo aritmetico oppure riguardanti contesti non matematici interpretare e verificare i risultati ottenuti usare in maniera valida ed efficace il linguaggio naturale per descrivere, spiegare ed esprimere le proprie conoscenze e le proprie soluzioni sia oralmente, sia per iscritto, sia graficamente leggere in modo corretto: grafici, orari, bollette, ecc… diventare sempre più parte integrante del mondo in cui vive Gli alunni vengono stimolati dall’insegnante a rintracciare intorno a loro (a casa, al supermarket, in vacanza, in viaggio, in città…) i termini 54 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 di un’operazione o i dati mancanti di un problema, oppure a distinguere dati utili da quelli inutili: sono loro a dover raccogliere informazioni e ad organizzare i calcoli per giungere alle soluzioni richieste. PRODOTTO: Elaborazione di tabelle e grafici Calcolo di medie aritmetiche e scelta delle situazioni ottimali FASI DI LAVORO CONOSCENZE 1. Esame in classe del concetti generali relativi problema che si è presentato all’argomento trattato con la formulazione di ipotesi di lavoro 2. Raccolta di informazioni e di dati conoscenze specifiche nell’argomento 3. Organizzazione delle informazioni ABILITA’ COMPETENZE discutere in modo ordinato e produttivo porsi domande e formulare ipotesi Capire che la soluzione di un problema è sempre legata alle informazioni che si hanno usare tabelle, elenchi grafici selezionare o interpretare accuratamente i dati a disposizione riconoscere e scegliere i dati utili individuare le incognite 4. Esame dei dati 5. Formulazione del problema Conoscere e usare un linguaggio semplice ma efficace osservare, confrontare e fare associazioni logiche Sviluppare l’intuizione 6. Applicazione di un metodo di risoluzione del problema Conoscere il metodo grafico, Il metodo delle espressioni, Il metodo dei diagrammi di scegliere il metodo più opportuno 55 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 flusso 7. Fase del calcolo Conoscere le varie operazioni osservar e cogliere le eventuali contraddizioni 8. Verifica del risultato 9. Comunicazioni del risultato e confronto con quello dei compagni Sviluppare il calcolo mentale Rispettare in modo ordinato le varie tappe del procedimento Conoscere il linguaggio grafico: aerogrammi istogrammi - ideogrammi esprimere le proprie conoscenze in modo sia orale sia grafico Essere disponibili a lavorare con gli altri. IPOTESI DI LAVORO 1. ACQUISTO DI UN ARTICOLO - Raccolta informazioni attraverso visita a negozi ed esame depliants; scelta dell’articolo; programmazione dell’acquisto; calcolo di quanto tempo occorre per risparmiare il denaro necessario; schematizzazione e risoluzione del problema. 2. QUANTO SPENDE UNA FAMIGLIA PER IL VITTO - Raccolta dati; - schematizzazione e risoluzione del problema. 3. QUANTO SPENDE UNA FAMIGLIA PER QUANTO RIGUARDA I CONSUMI DI ACQUA, LUCE, GAS E TELEFONO - Lettura corretta ed esame dettagliato delle bollette; lettura sui contatori (gas, acqua, luce)del numero che registra il livello di consumo; calcolo della differenza rispetto a quanto riportato nell’ultima bolletta; calcolo della spesa, informandosi sul costo unitario e tenendo conto anche che il prezzo da pagare deve comprendere anche le tasse e gli oneri fissi. 4. PROGRAMMAZIONE DI UNA GITA - Esame del tragitto su carta grafica; 56 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 - misura della distanza in linea d’aria; calcolo dei Km. effettivi su strada; calcolo spesa per benzina, dopo aver raccolto i dati relativi al consumo della propria auto; calcolo spesa totale considerando anche il pedaggio autostradale; calcolo tempo impiegato; raccolta dati; calcolo del valore medio della spesa. 5. PROGRAMMAZIONE DELLO STESSO VIAGGIO IN TRENO - Lettura dell’orario ferroviario; raccolta dati; scelta del treno più idoneo (orario di partenza – di arrivo –eventuali coincidenze); calcolo dei Km. da percorrere; calcolo della spesa del biglietto, considerando il viaggio in 1^ classe, in 2^ classe, con o senza supplemento 6. COSTRUZIONE DELLA PLANIMETRIA DI UN AMBIENTE DELLA CASA - Misura delle dimensioni di una stanza; - riduzione in scala delle misure reali; - disegno dettagliato su foglio. PROGRAMMAZIONE DI UNA VISITA DIDATTICA FASI DI LAVORO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 1. Esame in classe degli eventuali itinerari e scelta della destinazione Acquisire conoscenze geografiche generali Saper discutere in modo produttivo Scegliere nel rispetto dell’opinione altrui 2. Esame caratteristiche della località prescelta dal punto di vista geograficoscientifico Acquisire conoscenze generali Saper fare un lavoro di ricerca da soli o in gruppo Saper usare testi e depliants informativi 3. Esame delle informazioni raccolte 4. Lettura dell’ambiente Saper utilizzare e scegliere le informazioni utili Acquisire conoscenze specifiche su latifoglie e conifere Acquisire conoscenze su faggio, abete bianco, castagno, pino montano Saper distinguere una pinta da un’altra mediante l’utilizzo delle informazioni raccolte e l’elaborazione di schemi e/o diagrammi di flusso 57 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 5. Esame del tragitto su carta geografica Acquisire conoscenze geografiche specifiche Saper usare carte geografiche Sapersi orientare 6. Misura della distanza in linea d’aria e calcolo Km. effettivi su strada Possedere il concetto di misura Conoscenza sistema metrico decimale Conoscenza delle scale Compiere operazioni matematiche Usare gli strumenti da disegno Saper trovare il tragitto più breve e più conveniente 7. Programmazione dello stesso viaggio in treno Saper utilizzare l’orario ferroviario Compiere operazioni matematiche Saper scegliere il treno più idoneo (orario di partenza e di arrivo, eventuali coincidenze) LA SCUOLA MEDIA PER I RAGAZZI DI PRIMA AREA: Linguistico – Artistico – Espressiva Storico-Geografica Matematico Scientifico Tecnologica COMPITO : Conoscere la nuova scuola (spazi-persone-regole) LEGITTIMAZIONE : Aiuta a orientarsi nella nuova scuola Facilita la socializzazione Favorisce il riconoscimento dei cambiamenti nel passaggio dalla Scuola Elementare alla Scuola Media Promuove la ricostruzione del proprio percorso scolastico SITUAZIONE FORMATIVA : PRODOTTO : Elaborazione del senso di appartenenza alla nuova realtà scolastica Star bene a scuola 58 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO 1. Osservazione di una nuova realtà CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE I cambiamenti : Reperire informazioni la Scuola Media com’è (spazi, persone, regole) Preparare interviste per:Preside, insegnanti, segretarie ed alunni delle classi terze Analizzare dati 2. Confronto di situazioni I cambiamenti : Riconoscere i cambiamenti l’organizzazione delle attività scolastiche Cogliere le relazioni Diversità tra Scuola Osservare e descrivere ambienti Elementare e Scuola Media in merito a regole di Costruire piantine comportamento, metodo di lavoro, guida e aiuto Muoversi nella nuova scuola dell’insegnante, studio sui libri, compiti a casa. 3. Discussione: negoziazione di regole La discussione Prendere coscienza delle regole d’Istituto 59 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Definire e concordare le regole della classe e del gruppo Rispettarle Distinguere tra fatti e opinioni Prendere appunti 4. Individuazione di regole Codici, istituzioni, regole che per muoversi nello consentono di muoversi in spazio modo sicuro Acquisire senso della distanza e della direzione Superare e controllare ansie e paure Sapersi muovere da soli nel tragitto casascuola Analizzare situazioni nuove e impreviste FASI DI LAVORO 5. Riflessioni sul percorso dell’IMPARARE ORGANIZZATO a scuola CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE Regole per imparare Il ruolo di chi insegna e di chi impara Collaborare Ascoltare Osservare Leggere Memorizzare un argomento Applicare regole studiate Mettere in sequenza elementi osservati Collegare fatti e fenomeni Organizzare il tempo Svolgere compiti Rispondere a domande su argomenti trattati Eseguire esercizi di applicazione di regole Verificare i risultati Saper essere autonomi Organizzare il tempo a casa Fare previsioni Il sistema di misurazione e di valutazione nella Scuola Media Imparare dagli errori Confrontarsi con gli altri Modificare lo stile di attribuzione degli 60 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 insuccessi Cogliere i propri punti di forza e di debolezza IMPARARE AD IMPARARE AREA: Linguistico – Artistico – Espressiva Storico-Geografica Matematico Scientifico Tecnologica COMPITO: Organizzarsi per produrre Conoscersi per orientarsi La situazione è formativa in quanto aiuta a: aver chiaro ciò che si sta facendo ottenere migliori risultati risparmiare tempo essere autonomi lavorare seguendo criteri logici LEGITTIMAZIONE: PRODOTTO: Attivazione di comportamenti più idonei al completo sviluppo delle proprie potenzialità 61 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO 1. Organizzarsi CONOSCENZE I piani già esistenti nella scuola: Orario scolastico Programmazione 2. Riconoscere Strumenti per organizzarsi: comportamenti A scuola individuali nella capacità A casa di pianificazione 3. Elaborare un piano Formulare ipotesi di lavoro 4. Utilizzare strategie Strategie per capire e per ricordare ABILITA’ COMPETENZE Procurarsi copia dell’orario, delle programmazioni…… Uso del diario scolastico Uso del diario personale Concentrarsi Allenare l’attenzione Osservarsi ed autovalutarsi al termine di una lezione Dove,come,per quanto tempo studiare Osservarsi Inchiesta nella classe sul numero di ore di studio nell’arco della settimana “Tabella di marcia”personale per lo studio a casa Essere sistematici nell’attenersi al piano di lavoro Utilizzare efficacemente il tempo Usare debitamente strumenti e materiali necessari per lo svolgimento delle proprie attività Individuare elementi principali e secondari Dividere in sequenze 62 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Titolare Schematizzare Verificare la comprensione 5. Apprendere Afferrare con la mente esplorare Saper rispondere alle domande: che cosa?dove?come? quando?perché? Lettura esplorativa, ascolto appunti della lezione, formulazione di domande, analisi della struttura del testo osservare interrogare precisazione degli obiettivi, individuazione delle strategie 6. Comprendere Prendere con sé, stabilire collegamenti parafrasi (cercare di capire le parole, tradurre il testo con termini propri); lettura analitica: cogliere le informazioni principali, suddivisione in sequenze individuare i rapporti tra i concetti, ricomporre le informazioni e i loro legami schematizzare, riassumere 7. Riprendere ritornare con la mente, fissare nella propria mente, memorizzare Svolgere gli esercizi, ripassare, svolgere un discorso organico e completo partendo da schemi, sottolineature, tabelle... stare attenti alle interrogazioni 8. Intraprendere Prendere l’iniziativa, continuare in modo personale, rielaborare esporre confrontare, concretizzare i concetti, continuare in modo personale cogliere il nesso con la realtà delle cose e la propria esperienza, autointerrogarsi, 9. Produrre Affrontare l’interrogazione Ascoltare le domande Pianificare le risposte Verificare Valutare i propri risultati scolastici Ricostruire il proprio percorso scolastico Autovalutare i propri risultati Individuare le materie con risultati positivi e negativi Ipotizzare rimedi Attivare strategie 63 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 SCAMBI SCOLASTICI AREA: Linguistico – Artistico – Espressiva Storico-Geografica COMPITO: Costruire e realizzare un progetto di Scambio basandosi sulle risorse offerte dalla Scuola, dalla famiglia, dal territorio LEGITTIMAZIONE: Suscita nell’alunno una riflessione su se stesso e sul proprio ambiente Favorisce l’apprendimento della lingua straniera e delle scienze sociali Abitua gli allievi a conoscersi ed a lavorare insieme Sviluppa una pedagogia di apprendimento in situazione reale Favorisce una formazione globale all’alterità, all’autonomia, al senso di responsabilità, all’adattamento a situazioni nuove SITUAZIONE FORMATIVA: Creare uno spazio di dialogo interculturale che privilegi lo spirito di tolleranza, il rispetto delle differenze ed una migliore consapevolezza della propria identità individuale e sociale Suscitare bisogni realistici ed immediati di comunicazione orale e scritta Inserimento positivo nelle famiglie di accoglienza,sia in Italia sia all’estero 64 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 PRODOTTO: SCAMBIO EDUCATIVO LINGUISTICO Dal 1980 la nostra Scuola ha effettuato, a più riprese, diversi sca mbi educativi internazionali con vari collages francese(livello scuola media) in Provenza, Alsazia ed Ile de France, ha avuto contatti con la Spagna e con il Liceo Tecuci in Ro ma nia. La pluralità linguistica è un elemento caratterizzante della nostra Scuola che ha aderito anche al Progetto Comenius ed al Progetto Lingue 2000. In funzione di una visione di educazione interculturale, in cui il ruolo della scuola non è solo quello di trasmettere “un sapere”, ma di “socializzare al plurale”, gli obiettivi che ci siamo via via proposti hanno risposto alle seguenti preoccupazioni: creare uno spazio di dialogo interculturale che privilegi il rispetto delle differenze ed una miglior consapevolezza della propria identità individuale e sociale; favorire la motivazione allo studio delle lingue straniere e delle scienze u mane e sociali; sensibilizzare alla dimensione culturale nella convinzione che chi conosce la propria cultura può me glio comprender diversi ambiti culturali; avviare ad elaborare, strutturare e realizzare un progetto a lungo ter mine(di solito triennale); sviluppare una pedagogia di apprendi mento in “situazioni reali”; sensibilizzare gli alunni allo studio della lingua, suscitando bisogni realistici e i mme diati di comunicazione orale e scritta. Presentazione del progetto Al fine di poter comprendere come questi obiettivi sono vissuti sul terreno, è necessario presentare il quadro nel quale si iscrivono la preparazione e la realizzazione del progetto. General mente durante il secondo quadrimestre della pri ma media, le classi, coordinate dall’insegnante responsabile, iniziano a lavorare per prepararsi al duplice impegno di accogliere una classe di coetanei nel secondo anno e quindi di organizzare il proprio soggiorno all’estero nel terzo anno. La preparazione di un incontro autentico, in cui la lingua straniera sarà utilizzata davvero, l’esperienza straordinariamente complessa del viaggio, il confronto con “l’altro” e le inevitabili sfide all’identità personale del ragazzo, sono tutte dimensioni che prefigurano un apprendimento, ora parziale, ora pluridi mensionale della lingua e della cultura, apprendi mento volto a saper tollerare incertezza e inco mpiutezza. Poiché lo scambio porrà gli alunni in una situazione nuova, nella quale ogni individuo sarà chia mato ad agire in prima persona, sin dall’inizio viene valorizzata l’abilità di comunicazione.Uno sca mbio educativo è, infatti, la sintesi di ogni possibile forma di comunicazione tra lingue diverse in un quadro organico di apprendi mento linguistico. Sin dalla pri ma fase del progetto la comunicazione consiste nello sca mbio di lettere o documenti, preparati dagli alunni stessi e spediti reciprocamente. Poi le nuove tecnologie possono aiutare a stabilire sca mbi per manenti tra le classi: uso di fax, telefono, videocorrispondenza, computers, telematica, sapranno entusias mare gli alunni rendendoli più motivati ed attivi. 65 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Nelle setti mane che precedono sia la visita dei corrispondenti in Italia,sia il viaggio all’estero, vengono intensificate le attività linguistiche di tipo psicologico:giochi di ruolo, si mulazioni, conversazioni e discussioni sugli atteggia menti da osservare(sicurezza, cortesia, correttezza, dignità personale). Si formano gruppi di quattro, cinque allievi con ruoli di responsabilità collettiva, ai fini di garantire la sicurezza fisica e psicologica, nonché la corretta realizzazione delle attività programmate. Gli itinerari delle due setti mane di soggiorno(in Italia e all’estero) vengono tracciati dagli insegnanti responsabili, sentiti i genitori ed i capi d’Istituto; ma anche gli alunni hanno parte attiva nelle scelte di programma e nella pianificazione delle attività. Tre tipi di attività dominano lo scambio: da un lato le attività extrascolastiche, co me incontri sportivi, visite a luoghi d’interesse storico, artistico o a mbientale, serate culturali o conviviali; dall’altro la frequenza di lezioni, laboratori, spettacoli teatrali; ma soprattutto l’i mme rsione totale nella vita quotidiana della fa miglia ospitante è il terzo tipo di attività ed il filo conduttore di tutta l’esperienza. L’allievo sperimenta, infatti, da protagonista, la vita scolastica e familiare del proprio corrispondente FASI DI LAVORO CONOSCENZE 1. Presentazione dell’attività Le quattro abilità linguistiche 2. Progettazione Conoscenza del proprio territorio Conoscenza del paese straniero(usi e costumi) 3. Discussione 4. Negoziazione di regole e comportamenti 5. Realizzazione dell’esperienza Comunicazione in L2 Uso comunicativo della lingua Conoscenza della cultura ABILITA’ COMPETENZE Reperire informazioni Scambiare informazioni Utilizzare i media Lavorare in gruppo Organizzazione del viaggio Leggere carte, orari, grafici Scrivere messaggi o lettere Leggere depliants e documenti Fare ipotesi e previsioni Comprendere documentazione orale e scritta Confrontare culture e abitudini Mostrare rispetto e tolleranza Essere autonomi, responsabili, adattabili, interessati 66 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Superare pregiudizi e luoghi comuni 6. Verifica dell’esperienza Dati esperienziale, linguistici e culturali Valutare realisticamente Riflettere sul positivo e sul negativo Mostrare obiettività di giudizio Informare altri soggetti IL CURRICOLO DEI LABORATORI LABORATORIO DI GIORNALE AREA: COMPITO: LEGITTIMAZIONE: Linguistico – Artistico - Espressiva Imparare a leggere e a realizzare un giornale nell’ambito dell’attività di laboratorio L’esperienza è formativa in quanto contribuisce: Alla formazione del cittadino avvia all’uso di uno strumento di informazione attiva la Scuola come risorsa per il territorio e promuove la collaborazione con altre Istituzioni (Biblioteche, Comune, Circoscrizione, giornali locali) fa assumere responsabilità rispetto ad un pubblico di potenziali lettori Alla costruzione dell’identità sviluppa l’autostima perché aiuta a percepirsi come soggetti capaci grazie al riconoscimento sociale del prodotto Alla pratica della cultura del lavoro favorisce la cooperazione e la socializzazione impegna a far fronte ad un contratto, a rispettare i tempi e le tipologie testuali richieste 67 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 All’acquisizione di metodi di studio promuove la capacità di organizzare e progettare favorisce lo sviluppo di competenze linguistiche e l’abitudine alla lettura personale sviluppa abilità di tipo operativo attraverso l’utilizzazione di tecnologie informatiche PRODOTTO: “Il giornale della Scuola” veicolo di comunicazione e informazione della Scuola. FASI DI LAVORO CONOSCENZE 1. Costituzione del gruppo Definizione di giornale Conoscenza degli alunni ABILITA’ COMPETENZE Assumere regole di comportamento Esporre agli altri le proprie opinioni Motivare e argomentare 2. Indagine sulle letture preferite dai giovani I giornali dei giovani Il linguaggio giornalistico Concetto di notizia Progettare l’attività di indagine Compilare griglie Rispondere a questionari Costruire questionari Formulare ipotesi Analizzare dati Tabulare dati 3. Comprensione della struttura di un giornale Il giornale come mezzo di comunicazione di massa Le diverse funzioni del giornale quotidiano e del rotocalco Le parti di un articolo Occhiello – titolo – sommario Rapporto tra articolo e immagine corrispondente Selezionare informazioni Classificare informazioni Analizzare registri linguistici diversi Arricchire il lessico Interpretare messaggi verbali e visivi Sviluppare il senso critico 68 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Rapporto tra codice verbale e visivo 4. Produzione di un giornale Planing Menabò Tipologie testuali Programmi di scrittura Word e Publisher Ripartire i compiti Assumersi ruoli Elaborare un planing Scegliere ambiti e registri linguistici Scrivere secondo tipologie testuali Assegnare titoli Selezionare informazioni Progettare e realizzare menabò di ogni pagina Costruire la pagina Usare il computer Stampare il giornale. LABORATORIO DI TEATRO AREA: Linguistico – Artistico - Espressiva COMPITO: Imparare a lavorare con gli altri Prendere coscienza di far parte di un gruppo Sviluppare il senso di solidarietà e di collaborazione Affinare le capacità espressive LEGITTIMAZIONE: E’ un modello esemplare di lavoro cooperativo Favorisce la socializzazione Favorisce l’appartenenza Valorizza le diversità intersoggettive Aiuta a vincere l’emotività Sviluppa la creatività Sviluppa la sicurezza Sviluppa l’espressività Sviluppa la coordinazione 69 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 PRODOTTO: Realizzazione di uno spettacolo teatrale originale ed inedito, interamente creato dal gruppo Rappresentazione del lavoro a rassegne provinciali, interregionali o nazionali per ragazzi, per creare occasioni di confronto \ discussione con altri gruppi scolastici di analoghe esperienze. FASI DI LAVORO CONOSCENZE 1. Costituzione del gruppo Transfert delle capacità di Conoscenza degli alunni parlare ed ascoltare in tra loro attraverso la ambito teatrale presentazione ABILITA’ COMPETENZE Assumere regole di comportamento finalizzate alla situazione Vincere la propria insicurezza nell’esporsi davanti agli altri 2. Inventario delle competenze espressive orali e mimico gestuali Transfert delle abilità di parlare, leggere, ascoltare in ambito teatrale Manifestare capacità espressive orali Rendere note le proprie possibilità a livello mimico gestuale 3. Scelta di un “canovaccio” o trama di base sulla quale costruire il lavoro teatrale (tratto da un libro, un racconto, un fatto o totalmente inventato Competenze storico letterarie Capacità di usare la fantasia Capacità di rielaborazione personale di un testo Stabilire criteri di scelta di un testo Attribuire alla scelta data un significato messaggio Verificare le risorse disponibili (a livello recitativo, scenografico, musicale ) Valutare la compatibilità fra risorse disponibili e prodotto da ottenere 4. Fase creativa (divisione del Competenze espressive Capacità di relazione Manifestare capacità espressive orali 70 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 personale Uso della fantasia Capacità di lavorare in gruppo Manifestare capacità mimico gestuali Attivare la capacità di improvvisare la battuta in situazioni di gruppo Adattare il proprio lavoro a quello degli altri Attivare il senso di responsabilità Potenziare l’autodisciplina 5. Creazione del copione (scegliendo le scene migliori) Capacità di rielaborazione di gruppo Saper discernere le battute migliori e le scene più efficaci Saper trasferire nello scritto quanto creato a livello orale e gestuale Saper lavorare in gruppo Manifestare capacità di scelta Attribuire alla scelta una motivazione valida Manifestare capacità espressive scritte Manifestare capacità a livello morfologico sintattico Attivare il senso di responsabilità e disciplina 6. Rilettura del copione e prove finali Transfert delle abilità di Manifestare capacità parlare, leggere, ascoltare espressive orali e gestuali Sapersi adattare ad un testo Capacità di memorizzazione (facilitata dalle precedenti fasi) Autodisciplinarsi e organizzarsi nelle sequenze delle varie scene 7. Rappresentazione dello spettacolo Saper dimostrare agli altri quanto imparato e realizzato Saper gestire una situazione emotiva Saper rispettare sequenze temporali canovaccio in scene e loro creazione attraverso la fantasia e l’improvvisazione) Manifestare capacità organizzative Adattare il proprio lavoro a quello degli altri Vincere l’insicurezza Sviluppare lo “spirito di gruppo” Il laboratorio di teatro nella nostra Scuola ha luogo, come gli altri laboratori, un pomeriggio la settimana. Si avvale della collaborazione dei laboratori di scenografia e di musica per quanto riguarda l’allestimento delle scene, la creazione dei costumi e la messa a punto della colonna sonora. Il primo approccio dei ragazzi con le attività del laboratorio avviene attraverso il “gioco drammatico”, ossia attività finalizzate a far familiarizzare i ragazzi tra loro (il laboratorio, infatti, è a scambio verticale), 71 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 a far prendere confidenza con il proprio corpo, ad impostare l’uso della voce, a eliminare il più possibile l’imbarazzo e la vergogna nell’esporsi davanti agli altri. La finalità del laboratorio non è la pretesa di formare aspiranti attori, ma la riscoperta del gusto del gioco fantasioso e collettivo, ora passato di moda, la stimolazione della creatività, la valutazione del lavoro di gruppo, l’eliminazione dell’insicurezza e della paura,l’opportunità di scoprire attitudini. Il copione del lavoro da rappresentare alla fine dell’anno scolastico o a rassegne teatrali per ragazzi, non è un qualche cosa di astratto da imparare a memoria, non è la ripetizione di modelli stereotipati o, peggio, copiati dal teatro per adulti, ma nasce in classe, dopo un attento lavoro creativo. Dopo aver scelto la trama di base e decisa la suddivisione in scene, i ragazzi vengono invitati a interpretare la parte aiutandosi con la fantasia e la loro spontanea capacità di improvvisazione. Le scene vengono ripetutamente provate, quindi viene fatta una “cernita” delle migliori battute che, infine, vengono riportate per scritto. Il copione non è dunque punto di partenza, ma punto di arrivo del lavoro e si può definire veramente un qualcosa di originale e personale. LABORATORIO DI SCENOGRAFIA AREA: Linguistico – Artistico - Espressiva COMPITO: Imparare a creare, realizzare con gli altri, proponendo idee proprie Valutare, accettare idee altrui LEGITTIMAZIONE: PRODOTTO: Favorisce la socializzazione Favorisce le competenze(disegno, pittura, uso dei mezzi tecnici) Valorizza il saper creare Favorisce la collaborazione e lo scambio delle responsabilità esecutive personali Realizzazione di apparati scenici, coreografie, costumi, oggettistica Ambiente adatto ad una rappresentazione teatrale 72 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 1. Costituzione gruppo:disegnatori, intagliatori, creatori di oggetti, sarti, operatori, montatori, ecc… Parlare, discutere, ascoltare, proporre Schizzare, disegnare, ingrandire Saper intagliare (legno, carta, stoffa) Saper realizzare oggettistica Assumere responsabilità di conduzione del lavoro Rispettare modi e tempi di precisione esecutiva 2.Inventario delle competenze Saper usare il linguaggio Usare tecniche graficofigurativo in funzione del pittoriche e strumenti tecnicomessaggio comunicativo ed in pratici vari, adatti al fine del relazione alle richieste del prodotto testo(canovaccio) Manifestare capacità esecutive che evidenziano abilità intrinseche e acquisite nel progettare e nel fare 3.Scelta di ambienti o simboli adatti Ambienti reali Ambienti fantastici Ambienti simbolici Saper scegliere quali esecuzioni figurative risultano più significative Saper scegliere ed utilizzare materiale di recupero adatto alla realizzazione Valutare i tempi necessari alla realizzazione per predisporre l’esecuzione oggettiva Valutare i tempi di montaggio e smontaggio delle strutture, 73 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 attivando la collaborazione Assumersi compiti precisi e distinti, mantenendo responsabilità proprie nell’eseguirli 4. Elaborazione delle scene Effetti scenografici prospettici Colori da utilizzare e non Effetti particolari di apparati mobili Disposizione equilibrata d’insieme Zone di contrasto con effetti Effetti temporali suggeriti da simbologie d’insieme Saper usare le luci a tempi stabiliti dalle esigenze dell’effetto tempo-luogo Muovere, azionare, spostare a tempo Intervenire valutando il momento adatto alle esigenze degli attori LABORATORIO MUSICALE AREA: Linguistico – Artistico - Espressiva COMPITO: Imparare a suonare uno strumento da soli ed in gruppo LEGITTIMAZIONE: PRODOTTO: Realizzazione di un saggio musicale Favorisce la socializzazione Valorizza le diversità intersoggettive Aiuta a vincere l’emotività Sviluppa la coordinazione Sviluppa le capacità di ascolto Sviluppa le competenze teorico – tecniche Esecuzione musicale singola e di gruppo davanti ad un pubblico 74 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE Transfert delle capacità di 1. Scelta personale dello parlare ed ascoltare in strumento e costituzione ambito musicale successiva dei gruppi strumentali Assumere regole di comportamento in relazione alla situazione Vincere la propria insicurezza nel suonare insieme agli altri 2. Inventario delle competenze strumentali Transfert delle capacità di leggere, scrivere ed ascoltare in ambito musicale Usare le conoscenze tecniche Manifestare capacità espressive Rendere evidenti le proprie capacità musicali attraverso lo strumento Migliorare la tecnica strumentale 3. Scelta del repertorio musicale Competenze storicomusicali Competenze teoriche e formali Stabilire criteri di scelta dei generi musicali Attribuire senso storico stilistico al repertorio Verificare le possibilità per l’esecuzione anche in gruppo Valutare la compatibilità tra risorse disponibili e prodotto da ottenere 75 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 4. Studio ed elaborazione delle partiture Competenze teoriche e formali Competenze espressive Capacità di suonare insieme ad altri 5. Esecuzione finale Leggere le frasi musicali Analizzare le melodie Semplificare lo studio (battuta per battuta) Modificare la propria esecuzione in relazione ai compagni del gruppo Valutare la propria esecuzione Dimostrare di aver raggiunto sicurezza tecnicostrumentale Vincere l’insicurezza Migliorare il rapporto con gli altri Manifestare capacità di esecuzione LABORATORIO DI INFORMATICA AREA: Matematico Scientifico Tecnologica COMPITO: Imparare ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche LEGITTIMAZIONE L’utilizzo consapevole e creativo degli strumenti multimediali può : contribuire al conseguimento di alcuni obiettivi e finalità generali, quali: L’espressione e l’organizzazione del pensiero La ricerca, l’elaborazione e la rappresentazione delle informazioni in relazione alle diverse aree del sapere Lo sviluppo della creatività e dell’iniziativa personale La comunicazione interpersonale, intesa come socializzazione, discussione e confronto di idee La costituzione di un modello di lavoro cooperativo PRODOTTO: FASI DI LAVORO 1.Familiarizzazione Elaborazione di testi Trattamento e rappresentazione di dati statistici Realizzazione di biglietti augurali, inviti, locandine ecc. CONOSCENZE Conoscere le unità che ABILITA’ COMPETENZE Assumere regole di comportamento 76 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 con le risorse hardware e software compongono un sistema di elaborazione Saper riconoscere i diversi supporti di memorizzazione delle informazioni Conoscere il concetto di rete Comprendere ed utilizzare correttamente le istruzioni ed i parametri propri delle apparecchiature hardware utilizzate Conoscere le funzioni principali di un sistema operativo Familiarizzare con i comandi di DOS di uso più frequente e con le caratteristiche e le funzioni fondamentali di WINDOWS funzionali alla situazione Adottare i criteri di comportamento necessari per il rispetto e la regolamentazione dell’utilizzo delle attrezzature multimediali da parte di diversi gruppi di utenti Acquisire una certa autonomia nell’uso del computer, dei dischetti, delle stampanti ecc. 4.Utilizzo di un foglio Conoscere in termini elettronico funzionali le caratteristiche (programma EXCEL di un foglio elettronico di OFFICE) per le Possedere conoscenze di analisi statistiche e la base di Matematica e rappresentazione Statistica grafica dei risultati Comprendere il significato di “ricalcalo matematico” Saper analizzare e confrontare le caratteristiche di diversi tipi di rappresentazioni grafiche Saper lavorare su celle e zone Saper organizzare un foglio di calcolo con intestazioni e dati in un determinato formato Saper scrivere semplici formule ed utilizzare alcune funzioni del foglio di calcolo Saper rappresentare i dati attraverso grafici Saper personalizzare i propri elaborati con caratteri, stili, etichette, legende ecc. particolari Saper aprire e salvare un documento 2.Utilizzo di WINDOWS 3.Creazione di immagini con PAINT 5.Uso di elaboratori di testi (WORDPAD ed in particolare WORD di OFFICE ) Saper operare con l’interfaccia grafica (mouse, finestre, icone) Saper attivare i moduli principali di Windows Saper operare con cartelle e file Saper utilizzare gli accessori Saper ricorrere alla Guida in linea dei vari programmi per risolvere problemi e ricevere suggerimenti Conoscere le caratteristiche, Realizzare disegni, figure e i comandi, le opzioni e il illustrazioni, sfruttando anche effetti significato delle icone di speciali a disposizione, a seconda questo programma grafico delle necessità e della propria creatività Saper aprire e salvare un documento Apprendere il modo in cui scrivere lettere, testi e documenti di vario tipo Familiarizzare con i comandi nelle Barre del menu, di formattazione e degli strumenti Progettare la realizzazione di pagine con diverse Saper impostare stili e dimensioni dei caratteri, margini, interlinea, formattazione ecc. Controllare l’ortografia e ricercare sinonimi con gli strumenti disponibili nel programma Saper aprire e salvare un documento Saper organizzare in modo efficace l’aspetto grafico dell’elaborato 77 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 strutture e caratteristiche Saper utilizzare gli strumenti ClipArt e WordArt LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALL’ IMMAGINE AREA: Linguistico – Artistico - Espressiva COMPITO: Imparare a leggere in modo critico l’immagine in movimento (film) LEGITTIMAZIONE: PRODOTTO: Realizzazione di materiale iconico, fisso o in movimento, secondo le capacità emergenti in fase di lavoro Stimolare la capacità di osservazione Favorire la capacità di parlare insieme Conoscere il linguaggio specifico Acquisire una coscienza critica 78 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO CONOSCENZE 1. Costituzione del gruppo Film preferiti e analisi delle Abilità di osservare, motivazioni e dei modi ascoltare, parlare, riferire di porsi di fronte all’immagine filmica 2. Come è fatto un film 3. Visione di un genere cinematografico Ambiente storico Registri significativi Componenti del cast Inquadrature, piani e campi Generi Nascita ed evoluzione ABILITA’ COMPETENZA Adottare regole di comportamento adatte alla situazione Rispettare le idee degli altri Confrontare e discutere Leggere l’immagine Decodificare l’immagine Dedurre il messaggio Confrontare diversi tipi di messaggi Valutare il tipo di messaggio Dedurre il tipo di messaggio Valutare il modo di servirsi delle immagini per il raggiungimento di uno scopo 79 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 4. Elaborazione di un messaggio iconico Conoscenza dei codici espressivi fissi e in movimento Progettare insieme Lavorare insieme Scegliere metodi di realizzazione iconica Realizzare cartelloni, disegni, fumetti, brevi filmati LABORATORIO SCIENTIFICO AREA: Matematico Scientifico Tecnologica COMPITO: Imparare ad osservare fenomeni naturali e ad analizzarli tramite il “metodo scientifico” LEGITTIMAZIONE: Coinvolge direttamente il ragazzo nel processo di ricerca Stimola la curiosità, la “ voglia di sapere” Guida a riflettere, a porsi domande, a cercare risposte PRODOTTO: Realizzazione di esperienze che portino alla conoscenza diretta di fenomeni naturali e delle leggi che li governano 80 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 FASI DI LAVORO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE 1. Introduzione teorica Acquisire i concetti generali Acquisire capacità di all’argomento prescelto relativi all’argomento analisi, di astrazione e e delimitazione del trattato logiche fenomeno oggetto di ricerca 2. Discussione preliminare Acquisire conoscenze più e formulazione di specifiche relative un’ipotesi atta ad all’ambito di ricerca (leggi interpretare il fenomeno chimiche, fisiche, ecc., utili in esame all’interpretazione dei risultati) 3. Programmazione dell’esperimento atto a verificare l’ipotesi formulata Acquisire la conoscenza della strumentazione usata ed il suo funzionamento Saper discutere in modo ordinato e produttivo Abituarsi a porsi domande e ad elaborare ipotesi Saper mettere in relazione 4. Organizzazione del Acquisire la conoscenza materiale di laboratorio della strumentazione usata e dei gruppi di lavoro ed il suo funzionamento Riconoscere i principali strumenti usati e saperli utilizzare 5. Esecuzione dell’esperimento da parte dell’insegnante Saper osservare, confrontare e fare associazioni logiche 81 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 6. Considerazioni sui risultati ottenuti e verifica dell’ipotesi formulata Acquisire conoscenze più specifiche relative all’ambito di ricerca (leggi chimiche, fisiche, ecc., utili all’interpretazione dei risultati) 7. Ripetizione Conoscere la sequenza dell’esperimento da operativa dell’esperimento parte degli alunni divisi ed il collegamento logico in gruppi di lavoro tra le sue fasi Saper discutere in modo ordinato e produttivo Acquisire capacità deduttive Essere disponibili a lavorare insieme ad altri in modo consapevole Acquisire abilità ed autonomia nell’uso di strumenti Rendere più produttivo il metodo di lavoro Saper riprodurre azioni in sequenza logica LABORATORIO DI IPERTESTO AREA: Matematico Scientifico Tecnologica Linguistico – Artistico - Espressiva COMPITO: Ideare e produrre un ipertesto che illustri l’attività di educazione ambientale della Scuola (Laboratorio Scientifico e Ambientale ) LEGITTIMAZIONE: Imparare a muoversi e operare in una logica ipertestuale Introdurre le tecniche e le forme comunicative del linguaggio multimediale Favorire l’uso corretto degli strumenti informatici del laboratorio Promuovere la conoscenza dell’ambiente circostante la Scuola Saper collaborare nel lavoro di gruppo PRODOTTO: Realizzazione di un ipertesto con caratteristiche multimediali 82 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 1. FASI DI LAVORO Costituzione del gruppo, analisi delle motivazioni, conoscenze preesistenti riguardanti l’uso del calcolatore CONOSCENZE Informazioni basilari sull’uso del calcolatore Regole per l’utilizzo del laboratorio di informatica 2. Familiarizzazione con ipertesti già costituiti ABILITA’ COMPETENZE Adottare regole di comportamento adatte alla situazione Sapersi confrontare e discutere con gli altri Mettere a disposizione degli altri le proprie competenze Adottare una logica collaborativa Saper utilizzare ipertesti multimediali (Enciclopedie su CD Rom, ecc) Ricercare informazioni creando proprie strategie di consultazione L’ipertesto come rete di documenti (nodi) associati da collegamenti “Parole calde” e bottoni La “multimedialità” Tipi diversi di ipertesti multimediali Saper partecipare costruttivamente alla elaborazione di un progetto 3. Ideazione Scelta e discussione collettiva del soggetto con una prima formulazione di un piano di lavoro Progettare un piano di lavoro 4. Progettazione Raccolta ordinata di informazioni, dati, carte Creare un archivio di dati e Reperire informazioni utili immagini Preparare questionari e Fissare su supporto cartaceo richieste da proporre agli la struttura dell’ipertesto, insegnanti e agli alunni dei 83 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Scelta delle informazioni e dei dati da inserire nell’ipertesto evidenziando nodi e collegamenti 5. Realizzazione Scrivere testi usando l’elaboratore Suddivisione in gruppetti e assegnazione dei Elaborare immagini e suoni compiti specifici 6. Valutazione e revisione Assemblaggio e verifica del funzionamento complessivo con conseguenti modifiche e correzioni. Verificare i risultati del lavoro laboratori che hanno lavorato sull’argomento Analizzare dati Utilizzare l’editor di testi Utilizzare gli strumenti per acquisire e trattare immagini e suono Saper valutare il proprio lavoro imparando dagli errori PROGETTI Attraverso l’elaborazione di progetti particolari, la scuola vuole avvicinarsi ai bisogni degli utenti: essi, infatti, potenziano l’offerta formativa e danno agli studenti ed alle famiglie la possibilità di trovare risposte a nuove esigenze culturali. PROGETTO INTEGRAZIONE PROGETTO ORIENTARE PROGETTO SCAMBI PROGETTO AMBIENTE PROGETTO TEATRO 1. Recupero 2. Integrazione alunni stranieri 3. Punto di ascolto 4. Musicoterapia 5. Arteterapia 6. Acquaticità 1. Continuità 2. Attività Laboratoriali 3. I beni culturali della nostra città 4. Conad/Quartiere Umberto I 5. FAD/ECDL Lingue 6. Progetto Lettura 7. Giochi matematici 1. 2. 3. 4. Scambio Gemellaggio con la Francia Certificazione Europea Inglese Certificazione Europea Francese E-Twinning tedesco e spagnolo 1. 2. 3. 1. 2. 3. 4. Ricerca scientifica 4. Orienteering Educambiente 5. A scuola sul sentiero Ambiente Labter Teatro Video Territorio Cinema e ...non solo Teatro e Musica Banda di flauti Tamburando, viaggio nel ritmo 84 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 PROGETTO ATTIVITA’ SPORTIVA PROGETTO FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO PROGETTO VISITE DIDATTICHE PROGETTO EDUCAZIONI Sport a scuola 1. Piano di Miglioramento del POF 2. Aggiornamento sulle Tecnologie Didattiche Multimediali 3. Storia Europea 4. Indagine OCSE e TALIS Progetto Poseidon Conoscenza del territorio 1. Sicurezza 2. Educazione stradale 3. Educazione alla salute Scuola senza fumo Conosci gli alimenti Educazione sessuale 1. PROGETTO INTEGRAZIONE Promosso in parte dalla Scuola ed in parte in rete con altre scuole raccoglie singoli progetti, relativi alle attività di : Già presentati nella sezione: 7. Recupero “Ampliamento dell’Offerta Formativa” 8. Integrazione alunni stranieri 9. Punto di ascolto 10. Musicoterapia 11. Arteterapia 12. Acquaticità Progetto “Integrazione Alunni stranieri” La presenza nella scuola “J. Piaget – 2 Giugno” di una popolazione scolastica multiculturale e plurilingue connota l’istituzione come luogo d’incontro delle diversità e della crescita positiva. Il Progetto si propone i seguenti obiettivi: Favorire l’integrazione degli alunni stranieri Ridurre le difficoltà sul piano emotivo e relazionale, predisponendo strategie metodologiche sia sul piano dell’apprendimento della lingua italiana, sia su altri saperi curricolari Raccogliere elementi informativi Studiare tecniche per favorire l’integrazione Rendere i genitori parte attiva nel percorso scolastico dei figli Offrire ai docenti, che operano con alunni stranieri, percorsi finalizzati all’adeguamento delle conoscenze pregresse degli allievi al nostro sistema di competenze linguistiche e culturali Programmare percorsi disciplinari trasversali 85 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Promuovere atteggiamenti e comportamenti ispirati ai principi della convivenza e della pace. Accoglienza Nella fase di progettazione dell’ attività, i docenti coinvolti prendono in esame la situazione dei nuovi alunni stranieri ( anche attraverso il colloquio con i mediatori culturali che, eventualmente, li seguono e con gli insegnanti delle scuole precedentemente frequentate) e quella della classe di inserimento e predispongono attività specifiche personalizzate, a seconda della necessità di ciascun ragazzo/ gruppo classe. Sono previste attività di presentazione di sè alla classe e/o nel piccolo gruppo, colloqui, attività di socializzazione, mediante il gioco e la pratica sportiva, compilazione di semplici schede iniziali per avviare in modo positivo l’attività didattica e far crescere il senso della comunità di lavoro. In questa fase i mediatori culturali e/o le famiglie esplicano un ruolo positivo, partecipando all’inserimento dei ragazzi nella scuola. Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati: Un docente coordinatore per ogni sede Tutti i docenti di lettere delle classi dove sono inseriti studenti stranieri Altri insegnanti con ore a disposizione per completamento orario o con ore aggiuntive Altre Istituzioni coinvolte: L’ente locale per i mediatori culturali Programmazione Verifica e Insegnamento di Italiano L2 ad alunni stranieri Destinatari del progetto sono tutti i 113 alunni stranieri presenti nella scuola, per i quali occorre attuare interventi specifici. Raggruppati in relazione al livello delle loro competenze, sono impegnati in attività pomeridiane che si svolgono nei giorni di lunedì, martedì e venerdì dalle ore 14,20 alle 16,20. La prima fase dell’attività è finalizzata all’accertamento dei livelli di competenza di ciascun alunno nell’ italiano L2, attraverso colloqui con i docenti della suola primaria, osservazioni sistematiche svolte nella fase di accoglienza e la somministrazione di test appropriati. In base ai dati raccolti, gli alunni vengono divisi in tre fasce di livello: a. Incapacità di interagire verbalmente in attività contestualizzate (Livello 0) b. Scarsa conoscenza dei dati linguistici, strutturali e cognitivi dell’italiano come L2 (Livello 1) c. Mancanza di autonomia nella produzione di astrazioni linguistiche, necessarie per l’accesso ai testi di studio (Livello 2) Per ciascun livello verranno svolte attività in piccolo gruppo: dialoghi guidati, compilazione di schede, consultazione di dizionari, interventi di esperti (mediatori culturali), uscite sul territorio. Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati i docenti di Italiano, Matematica, Inglese ed altri insegnanti che si renderanno disponibili. Festa Interculturale L’attività si svolge in modo parallelo a quella pomeridiana delle attività facoltative/opzionali dei laboratori. Gli alunni coinvolti progettano, organizzano e sviluppano, con la collaborazione degli insegnanti, la festa interculturale di fine anno scolastico. 86 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Punto di forza del progetto è l’apertura della scuola alle famiglie e al territorio, rafforzando il senso di appartenenza ad una comunità Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati: Un docente coordinatore per ogni sede Gli insegnanti del laboratorio Altri insegnanti con ore a disposizione per completamento orario o con ore aggiuntive Altre Istituzioni coinvolte: L’ente locale per i mediatori culturali Progetto “Punto di Ascolto” La realtà scolastica sempre più complessa ed articolata, la necessità di sapersi orientare con consapevolezza e serenità nelle scelte che la vita propone durante il suo percorso, la possibilità che si manifestino nel processo di crescita e di sviluppo situazioni di disagio in ambito cognitivo, relazionale, emotivo hanno reso opportuna e necessaria l’istituzione di un punto di ascolto nella scuola, che offre uno spazio agli alunni, ai genitori e agli insegnanti dove poter essere ascoltati, accompagnati, rassicurati ed eventualmente indirizzati nella rielaborazione di situazioni problematiche. La presenza dello psicologo nella scuola garantisce la possibilità di colloqui individuali, nella massima riservatezza, con alunni, genitori, insegnanti. Obiettivi: Individuare strategie appropriate per ottimizzare la comunicazione Promuovere le potenzialità dell’alunno e migliorare la qualità delle relazioni Realizzare interventi individualizzati per favorire l’inserimento scolastico Collaborare con i docenti per stabilire relazioni di aiuto in quelle situazioni in cui siano presenti elementi di conflittualità tra il soggetto, i coetanei, gli adulti Realizzare programmi per modificare comportamenti a rischio Valutare le modalità più idonee ed efficaci per favorire un rapporto più sereno con la scuola Individuare, spiegare, comprendere le cause di alcuni comportamenti problematici e fornire ai docenti ulteriori elementi affinché possano realizzare percorsi educativi individualizzati, orientati allo sviluppo ed alla crescita della persona anche in situazioni complesse e di difficile gestione. Coinvolgere più direttamente i genitori e aprire con loro un confronto per stabilire una collaborazione indispensabile per attenuare e superare determinati problemi. Progetto “Attività di Musicoterapia” 87 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Il Progetto è rivolto a tutti quei ragazzi che presentano la necessità di essere particolarmente stimolati nelle loro molteplici componenti psico-fisiche con attività mirate in un luogo protetto, accogliente e contenitivo. La musicoterapia utilizza l’elemento sonoro-musicale come strumento terapeutico-riabilitativo, mediatore all’interno della relazione con il soggetto. Interviene, tramite tecniche di ascolto e dialogo sonoro, improvvisazione e composizione musicale, a diversi livelli, su alcuni possibili obiettivi perseguibili a breve, medio e lungo termine. Obiettivi a livello sensoriale-percettivo − Induzione al rilassamento e/o all’attivazione − Modulazione del tono muscolare − Armonizzazione nella funzione degli analizzatori sensoriali − Sviluppo dei processi di orientamento ed attenzionali Obiettivi a livello motorio − Acquisizione di nuovi schemi d’azione − Sincronizzazione ritmico-motoria − Armonizzazione delle funzioni motorie − Attivazione e sviluppo di abilità grosso e fini motorie Obiettivi a livello espressivo/emotivo − Espressione e riconoscimento di stati emotivi differenziati, ampliamento della gamma espressiva verbale e non verbale − Scarico energetico/ riduzione di stati di agitazione e di comportamenti auto ed eteroaggressivi − Aiuto nel superamento di stati di inibizione − Acquisizione di maggiore controllo a livello emotivo − Sviluppo graduale del processo di autoconsapevolezza Obiettivi a livello cognitivo − Orientamento e prolungamento dell’arco attenzionale − Sviluppo dei processi di riconoscimento e discriminazione − Sviluppo dei processi compositivi, di analisi e di elaborazione − Acquisizione di nuovi schemi di azione, uso funzionale di oggetti Obiettivi a livello comunicativo e relazionale − Aprire nuovi canali di comunicazione e ridurre condotte e comportamenti stereotipati − Migliorare le capacità comunicative verbali e non verbali − Migliorare e sviluppare processi di socializzazione L’intervento si configura come: − Integrato all’interno del progetto di equipe e del Consiglio di Classe − Rivolto a singoli alunni, tramite incontri individuali, oppure in momenti di attività a piccolo gruppo con la partecipazione di alcuni alunni o della classe di appartenenza o di altre classi, a frequenza monosettimanale, per il perseguimento degli obiettivi identificati durante l’osservazione. 88 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Progetti in rete “Arte strumento per crescere” (Arteterapia, musicoterapia, Acquaticità) Il Progetto provinciale in rete “Arte strumento per crescere, destinato ad alunni diversamente abili e/o in situazioni di disagio, promuove l’utilizzo dell’arte come ulteriore mezzo di espressione ed integrazione per gli alunni diversamente abili e come mezzo di prevenzione per gli alunni che manifestano segni di disagio di varia natura. Si cura l’aspetto dell’incontro con i materiali, per stimolare la conoscenza delle loro qualità e del loro uso. Il lavoro con i materiali artistici rappresenta inoltre un momento significativo per esprimere paure, angosce, sofferenze e trarne sollievo. L’aumento delle competenze artistiche si può tradurre in rafforzamento dell’autostima con una ricaduta positiva nell’impegno scolastico e nel comportamento. 2. PROGETTO ORIENTARE I progetti di questa sezione sono promossi in parte dalla Scuola ed in parte per aderire a Progetti Ministeriali. 5. Continuità 6. Attività Laboratoriali 7. I beni culturali della nostra città 8. Conad/Quartiere Umberto I 9. FAD/ECDL Lingue 10. Progetto Lettura 11. Giochi matematici Già presentati nella sezione: “Ampliamento dell’Offerta Formativa” Progetto “I Beni Culturali della nostra città” Il Progetto è finalizzato alla conoscenza del patrimonio artistico presente nel territorio, promosso attraverso l’interazione con le strutture museali del Castello San Giorgio (arte antica), del Museo Lia (dal Medioevo al 1700), del Museo Diocesano,del Centro di Arte Moderna e Contemporanea (Premio Golfo dei Poeti e collezioni di arte contemporanea), del Centro Dialma Ruggiero (centro della comunicazione – archivi fotografici della città). Il Progetto “Arte e Cultura” intende potenziare in tutti gli allievi della scuola la conoscenza delle opere d’arte, con attenzione a quelle collocate nel nostro territorio, siano esse prodotte in epoche lontane o recenti ed intende soprattutto instillare nelle coscienze dei ragazzi il valore che l’arte ha in sé come evento di crescita individuale e collettiva e come momento di avvicinamento alla cultura 89 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 del bello e del nuovo, con consapevolezza e capacità di interpretazione critica personale, trasformando questo bagaglio in conoscenza e comprensione del mondo circostante. Alla fase teorica, integrata con i percorsi museali, fa seguito la produzione di elaborati pittorici, grafici, scultorei e fotografici, organizzati poi in esposizioni artistiche anche presso gli Enti con i quali si interagisce. Progetto di Ricerca Storica sul Quartiere Umbertino La Scuola “J. Piaget – 2 Giugno” partecipa all’iniziativa di ricerca delle radici storico – culturali del quartiere in cui si colloca, a conferma dell’impegno intrapreso per il reperimento e l’organizzazione ragionata di testimonianze documentali di archivio e di tradizioni locali. La specificità multietnica della comunità in cui è inserita, colloca questa indagine al centro di un processo finalizzato all’integrazione ed all’estensione della partecipazione attiva alla vita del quartiere, mediante il confronto ed il rinvenimento di esperienze e destini comuni. La finalità formativa di questa attività si precisa inoltre nella delimitazione delle coordinate spazio – temporali della ricerca e nel reperimento di informazioni sull’origine stessa del toponimo, risalente ad un momento storico decisivo per lo sviluppo economico della città ed i movimenti demografici che ne hanno arricchito il tessuto sociale. L’esperienza ha come tema il Quartiere Umbertino, dai primi nuclei abitativi della seconda metà dell’ ottocento all’attuale insediamento. Lavorando sull’idea di mutamento come operatore essenziale per la conoscenza del passato, gli alunni sono guidati in attività concepite per il superamento della realtà vissuta come dato di fatto. È favorita la lettura degli aspetti salienti del territorio, inteso come espressione di un fenomeno, derivante dal processo di stratificazione e di cambiamento. I concetti organizzatori dell’indagine storiografica sono esplicitati con la ricerca delle fonti, la periodizzazione, la durata degli eventi, la percezione e la definizione delle caratteristiche dei mutamenti, la cronologia e la persistenza di alcuni fatti storici. Il progetto prevede inoltre il recupero di un percorso di storia locale attraverso lupoghi della memoria localizzati a) nell’area del “2 Giugno”, b) lungo le mura ottocentesche della città, c) nell’area del Parco della Rimembranza Altre Istituzioni coinvolte: − Assessorato alla Pubblica Istruzione − Assessorato all’Urbanistica − Circoscrizioni − LABTER – Laboratorio di cura e salvaguardia ambientale − Istituto per Geometri ”Cardarelli” − Società “Dante Alighieri” − Conad “Leclerc” – sponsor Progetto FAD (Informatica ECDL- Lingue : Inglese e Spagnolo 90 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Il Progetto mette a disposizione di tutti gli alunni della scuola i contenuti dei moduli relativi all’ ECDL ed alle Lingue per la certificazione europea, tramite la fruizione on – line di materiali reperibili sul portale della Regione Liguria “Scuolaeformazioneliguria”. Il Progetto è finalizzato al miglioramento delle conoscenze informatiche e delle lingue, utilizzando lo strumento didattico della formazione a distanza e si pèropone il perseguimento dei seguenti obiettivi: 1. Conoscere le funzioni dei diversi componenti del mezzo informatico 2. usare programmi di larga diffusione e specifici per elaborare testi, immagini, suoni e presentazioni 3. utilizzare le periferiche 4. usare una rete locale 5. conoscere il sistema operativo, la gestione di file e cartelle. 6. ricercare risorse in archivi locali ed in Internet Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati i docenti dei laboratori di informatica delle due sedi e gli insegnanti di lingua e non che si renderanno disponibili. Progetto Lettura Il progetto è legato alla partecipazione degli alunni di quattro classi della scuola al “Premio Bancarellino”. Il progetto si propone di avvicinare gli alunni alla lettura personale, rinforzando la motivazione( attraverso la consapevolezza di contribuire con la propria valutazione alla proclamazione finale dei vincitori) e le abilità di analisi del testo, finalizzate al confronto ed alla valutazione dei romanzi letti. L’attività favorisce inoltre la conoscenza della moderna produzione letteraria per ragazzi, anche attraverso l’incontro diretto con gli autori. Durante l’anno gli alunni, dopo un’adeguata preparazione in classe, vengono invitati alla lettura di un certo numero di libri per ragazzi, forniti dall’ Organizzazione del Premio. Nelle ore di lettere si discutono e si valutano i testi letti. Le valutazioni complessive della scuola per ciascun libro fornito vengono quindi inviate all’Organizzazione del Premio. Nel mese di maggio le classi coinvolte nel progetto parte4cipano alla manifestazione finale a Pontremoli. Progetto Giochi Matematici Il progetto si propone l’utilizzo dei giochi matematici come momento di avvicinamento alla cultura scientifica e ad una presentazione della matematica in una forma divertente ed accattivante. Tende alla valorizzazione dell’intelligenza degli studenti migliori e, nel contempo, al recupero di quei ragazzi che non avessero avvertito particolari motivi di interesse nei confronti della matematica. Il progetto si propone di guidare gli alunni a comprendere ed analizzare un testo, ad osservare ed analizzare situazioni, a formulare ipotesi e prospettare soluzioni a problemi, a verificare la coerenza dei risultati ottenuti, ad utilizzare con padronanza le tecniche e gli strumenti di calcolo, ad interpretare tabelle, schemi e rappresentazioni grafiche di vario tipo. Altre Istituzioni coinvolte: 91 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 − Centro di Ricerca Pristem – Eleusi dell’ “Università Bocconi” di Milano per la partecipazione ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici − Dipartimento di Matematica “F. Enriquez” dell’Università Statale di Milano per il Campionato Kangourou − Liceo Scientifico “Pacinotti” della Spezia − Dipartimento di Matematica dell’Università del Salento 3. PROGETTO SCAMBI Il Progetto è promosso dalla Scuola e raccoglie quattro progetti relativi a : 1. Scambio Gemellaggio con la Francia 2. Certificazione Europea Inglese 3. Certificazione Europea Francese 4. E-Twinning tedesco e spagnolo(vedi sezione :”Ampliamento dell’Offerta Formativa) Gli scambi hanno un ruolo attivo nell’apprendimento delle lingue straniere, sono strumento di comunicazione e mezzo di motivazione all’apprendimento stesso. Gli scambi si integrano con le nuove tecnologie centrate sui bisogni e le aspettative dei discenti piuttosto che sull’oggetto dell’apprendimento (metodologia dell’Essere e non dell’ Avere). Nello scambio gli allievi sono posti di fronte a situazioni nuove e reali: stimolati dall’idea del viaggio, dall’incontro con i coetanei, dalla scoperta di luoghi e culture, possono mettere in pratica le acquisizioni linguistiche . L’obiettivo è quello di sviluppare negli allievi il senso di appartenenza all’Europa, il significato di Unione Europea sul piano dei valori e su quello della collaborazione tra gli Stati. Lo strumento più immediato e più adatto agli allievi è dato dall’apprendimento di due lingue comunitarie. Con l’attuazione della riforma dell’anno scolastico 2004-2005 nell’istituto a tutti gli allievi viene insegnata la lingua inglese, mentre come seconda lingua la famiglia e il singolo alunno possono scegliere tra francese, spagnolo e tedesco. Scambio – Gemellaggio: S.M. J.Piaget / Collège Albert Camus di Bois-Colombes (Parigi) Durata: Fase ospitalità a La Spezia: una settimana nel mese di marzo Fase viaggio in Francia: una settimana nel mese di ottobre Destinatari: alunni delle classi terze sez. A e B Scambio – Gemellaggio: S.M. J.Piaget / Collège Les Vallèes di La Garenne-Colombes 92 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Durata: Fase viaggio in Francia: una settimana nel mese di ottobre 2008 Fase ospitalità a La Spezia: una settimana nel mese di aprile 2009 Scambio con Colle Isarco (Trento) Durata: Settimana di permanenza a Colle Isarco : febbraio Settimana di accoglienza alla Spezia: marzo Destinatari: alunni della classe terze Obiettivi: - Favorire una formazione globale all’alterità, all’autonomia, al senso di responsabilità ed all’adattamento a situazioni nuove. Favorire la motivazione allo studio delle lingue straniere e delle scienze umane e sociali. Sensibilizzare alla dimensione culturale. Suscitare nell’allievo una riflessine su se stesso e sul proprio ambiente. Avviare ad elaborare, strutturare e realizzare un progetto a lungo termine. Abituare gli allievi a conoscersi e a lavorare insieme prendendo decisioni comuni. Costruire il progetto basandosi sulle risorse offerte dalla scuola, dalla famiglia e dal territorio Sviluppare rapporti dinamici tra alunni ed insegnanti Sviluppare una pedagogia di messa in atto di situazioni reali. Certificazione Europea Inglese Il progetto si propone di preparare gli alunni al “Cambridge Young Learners English Test”, cioè agli esami tenuti dall’Università di Cambridge (nelle varie sedi autorizzate), per dare una certificazione sulla capacità linguistica di chi parla un’altra lingua, in linea con la Scala di Competenze Linguistiche, stabilita dal Consiglio d’Europa. L’attestato rilasciato certifica quanto appreso e dà alle competenze acquisite il valore aggiunto di una certificazione riconosciuta in tutto il mondo che, nel futuro, potrà facilitare l’inserimento sociale e professionale degli studenti nella comunità dove sia richiesta la conoscenza della lingua inglese. Si tratta di un corso di preparazione articolato su tre livelli (Starters, Movers, Flyers), finalizzato a certificare la competenza comunicativa in lingua inglese, che impegna gli alunni per tre ore settimanali al pomeriggio, dal mese di ottobre al mese di maggio. Il corso di laboratorio comprende le quattro abilità linguistiche che vengono esaminate dal test di certificazione (ascolto, lettura, conversazione, scrittura) ed è basato sulle abilità necessarie nella vita quotidiana e nell’interagire con persone di lingua inglese. Obiettivi formativi Migliorare la serietà e l’impegno ad apprendere Migliorare la capacità d’ascolto, l’attenzione e la concentrazione 93 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Migliorare la conoscenza dei propri stili e strategie di apprendimento Monitorare il proprio apprendimento Interagire positivamente con i compagni Rispettare gli altri: atteggiamenti, usi e abitudini Educare al dialogo tra culture e sensibilità diverse Obiettivi specifici di apprendimento Conoscere il lessico, le strutture grammaticali e le funzioni comunicative richieste dall’esame Conoscere gli aspetti ortografici della lingua Conoscere gli aspetti fonologici della lingua, riconoscendo ritmi, accenti, intonazioni Essere in grado di comprendere messaggi orali, pronunciati o registrati, relativi agli argomenti richiesti Saper comprendere istruzioni ed eseguirle Saper parlare in modo scorrevole e pertinente, con corretta pronuncia Certificazione Europea Francese Il progetto si propone di preparare gli alunni all’esame del D.E.L.F. A1, cioè alla certificazione internazionale di lingua francese. Il corso è destinato agli alunni delle classi di seconda lingua francese che desiderano potenziare le proprie competenze linguistiche. Il corso impegna i ragazzi per tre ore settimanali al pomeriggio, dal mese di ottobre al mese di maggio. Obiettivi formativi Migliorare l’impegno e l’attenzione Sviluppare le capacità di ascolto Migliorare stili e strategie di apprendimento Apprendere a collaborare proficuamente con i compagni Educare alla dimensione europea e al dialogo tra culture e paesi diversi Obiettivi specifici di apprendimento Sviluppare le proprie conoscenze grammaticali, lessicali e comunicative Comprendere messaggi orali e scritti Saper comprendere le istruzioni Migliorare le proprie capacità espositive Conoscere nuovi aspetti fonologici, ortografici della lingua. 94 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 4. PROGETTO AMBIENTE Il Progetto Ambiente, promosso dalla Scuola, raccoglie i seguenti singoli progetti: 6. Ricerca scientifica 7. Educambiente 8. Ambiente Labter 9. Orienteering 10. A scuola sul sentiero Progetto di ricerca scientifica Il progetto sviluppa un approfondimento utile allo svolgimento curricolare delle scienze negli argomenti riguardanti gli ecosistemi naturali. La visione diretta degli apprendimenti esposti in classe permette un approccio euristico di scoperta delle informazioni. In particolare si propone una ricerca di alto livello scientifico per la stima delle popolazioni locali di geotritone. Progetto “Educambiente” Il Progetto sviluppa un argomento di indubbio interesse, utile allo svolgimento curricolare delle discipline scientifiche con un approccio diretto e secondo diverse metodologie che possano stimolare l’allievo ad una comprensione generale ed esaustiva dell’argomento. L’educazione ambientale costituisce uno strumento unico per l’insegnamento delle scienze naturali, arricchendo con esperienze dirette ed immagini naturalistiche il bagaglio culturale e scientifico degli alunni. Permette inoltre di approfondire argomenti di solito affascinanti per i discenti, ma al tempo stesso utili per l’apprendimento. 95 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Il docente curatore del progetto incontra i docenti interessati per illustrare loro una serie di proposte per lo sviluppo dei propri programmi, attraverso lezioni ed esperienze supplementari da svolgere nelle ore curricolari. Il Progetto si articola tra lezioni in classe, con l’ausilio di diapositive e materiale didattico, interventi pratici di laboratorio, uscite sul territorio volte alla conoscenza diretta degli argomenti e delle realtà locali. Destinatari: le classi prime della sede “2Giugno” e della sede “J. Piaget” Obiettivi: Stimolare l’analisi dell’ambiente che circonda l’allievo Stimolare l’analisi critica e l’osservazione Acquisire la conoscenza della costituzione delle cose Progetto Ambiente LabTer Nel laboratorio di educazione ambientale vengono proposte attività realizzate con la collaborazione del LabTer, nell’ambito delle tematiche che l’amministrazione comunale propone nel Progetto Ambiente 2007/2008. 1. Progettazione di percorsi nel Parco della Rimembranza (in collaborazione con LabTer) Ottobre- Novembre ○ Introduzione alla cartografia ○ Realizzazione di tre plastici Dicembre ( percorso botanico) ○ Uscite nel parco con operatore del LabTer per censimento specie arboree ○ Allestimento sul plastico di un percorso botanico Gennaio (percorso zoologico) ○ Uscite nel parco con operatore del LabTer per censimento specie animali ○ Allestimento sul plastico di un percorso zoologico Febbraio (percorso storico) ○ Uscite nel parco con operatore esterno per censimento e rilevamento delle mura ottocentesche ○ Ricerca storica presso gli archivi per la ricostruzione della originale architettura del parco dedicato ai caduti della prima guerra mondiale ○ Allestimento sul plastico di un percorso storico – culturale. ○ Possibilità di collegare questo percorso con l’area del 2 Giugno per la realizzazione di un percorso storico della memoria 2. Progettazione completamento pista ciclabile in Via Monfalcone ( in collaborazione con LabTer e con le scuole elementari della zona) Marzo ○ Introduzione alla ciclomobilità ○ Acquisizione della cartografia Prima parte di Aprile ○ Realizzazione di carte tematiche ○ Identificazione di temi naturalistici 96 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 3. Attività di studio sul sentiero di Maggiano – Bocca Lupara, adottato dalla scuola Seconda metà di Aprile- Maggio ○ Realizzazione di un elaborato ○ Allestimento di una mostra Obiettivi: - Stimolare gli alunni alla conoscenza del contesto ambientale e delle problematiche connesse. Promuovere un atteggiamento critico e responsabile nei confronti delle problematiche ambientali, sia di livello locale che globale. Promuovere negli alunni una mentalità che si traduca in cittadinanza consapevole ed attiva. Far emergere proposte che si traducano in azioni concrete positive verso il territorio. Fare sistema locale, ovvero favorire una serie di relazioni che rappresentino un momento di confronto e crescita fra gli “attori” del territorio. Favorire la ricaduta del progetto sulla comunità locale, realizzando comunicazione, cooperazione, parternariato. Realizzare co-apprendimento tra studenti, scuola, organizzazioni. Progetto Orienteering Il progetto ha come scopo fondamentale quello di abituare i ragazzi a muoversi con criterio in un ambiente naturale o antropizzato, ad osservarlo criticamente, apprezzandone le sue peculiarità. Il lavoro si articola fondamentalmente in attività operativo – ludiche con lo scopo di apprendere con più facilità anche concetti complessi con i quali i ragazzi devono interagire ( scala, azimut, curve di livello...). l’aspetto ludico agevola anche il processo di astrazione che pernmette di passare dalla percezione dello spazio alla sua rappresentazione e viceversa. Obiettivi cognitivi Sviluppare capacità di osservazione e confronto Comprendere il significato di scala geografica e saperla utilizzare Conoscere i principi di funzionamento della bussola e saperla utilizzare per rilevare l’azimut Saper utilizzare i simboli propri della carta da orienteering per una interpretazione dei vari aspetti dell’ ambiente in cui ci muoviamo Saper mettere in atto sequenze logiche anche in situazioni di affaticamento fisico Favorire il processo di astrazione, passando dalla percezione dello spazio alla sua rappresentazione e viceversa Obiettivi metacognitivi Acquisire sicurezza e fiducia in se stessi Saper prendere decisioni autonome Saper lavorare in gruppo Muoversi in un ambiente naturale e non con criterio, rispettandolo in tutte le sue componenti Essere consapevole delle proprie capacità fisiche e saperle gestire Scoprire il piacere di mettere in gioco le proprie abilità anche in momenti di competizione. Progetto “A scuola sul sentiero” 97 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 La scuola media “J. Piaget-2 Giugno” si è sempre dimostrata sensibile alle tematiche ambientali volte alla conoscenza e tutela del territorio, aderendo anche ad iniziative proposte dal Comune e da altre organizzazioni operanti nella Provincia. Questo progetto di adozione, iniziato nell’anno sc. 1998/99 dai laboratori ambientale e scientifico, vuole sensibilizzare gli alunni alla tutela del territorio in generale, ed in particolare di quello vicino alla scuola, attraversato da un sentiero che collega il quartiere della Chiappa a Strà e Marinasco. Il sentiero è circondato da un ambiente naturale vario: terreni un tempo coltivati ed ora quasi abbandonati, zone a macchia mediterranea e una rigogliosa lecceta che ricopre la collina di Santa Lucia, sulla cui sommità è collocata una piccola chiesa risalente al 1300. Questo sentiero, che nel primo tratto costeggia la scuola, ci è sembrato essere, nonostante il degrado progressivo che lo minaccia, il luogo ideale per guidare i ragazzi alla scoperta sul campo di testimonianze storiche della nostra città , e all’osservazione e studio di realtà ambientali e naturalistiche. Attraverso l’adozione del sentiero ci si è posti questi fondamentali obiettivi: organizzazione del Concorso sul sentiero e di una “Festa del sentiero”, momento d’incontro tra scuola, istituzioni e cittadini con giochi didattici, realizzazione di elaborati grafici e scritti che prendano spunto dalla lettura del territorio attraverso il sentiero pubblicazione degli elaborati partecipanti al concorso realizzazione del calendario del sentiero realizzazione di un pieghevole che illustri le caratteristiche del sentiero e l’attività svolta in questi anni dalla scuola analisi dei cambiamenti intervenuti in questi anni sul sentiero e revisione del CD guida, prodotto negli anni 1999/2000 e 2000/2001 inserimento sul sito della scuola delle attività inerenti il Sentiero Destinatari del progetto sono gli alunni dei seguenti laboratori: orienteering, ipertesto, storia locale,informatica; parteciperanno, inoltre, alcune classi quinte del 4 Circolo e abitanti del quartiere. E’ risultato e risulterà ancora importante il coinvolgimento del Comune, della Circoscrizione, delle associazioni ambientalistiche, di esperti e di Comuni cittadini che hanno e avranno un importante ruolo di supporto durante le fasi di sviluppo del progetto. 5. PROGETTO TEATRO Il Progetto Teatro promuove la socializzazione delle esperienze, la solidarietà, l’integrazione e partecipa a concorsi sul territorio nazionale. Raccoglie i seguenti singoli progetti: 5. Teatro 6. Video Territorio 7. Cinema e ...non solo 98 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 8. Teatro e Musica 9. Banda di flauti 10. Tamburando, viaggio nel ritmo Progetto Teatro La realizzazione di uno spettacolo teatrale originale e inedito, interamente creato dal gruppo, si presenta come un esemplare modello di lavoro cooperativo che favorisce la socializzazione, valorizza le diversità intersoggettive, aiuta a vincere l’emotività, sviluppa la creatività, la sicurezza, l’espressività e la coordinazione. Il laboratorio di teatro nella nostra Scuola ha luogo, come gli altri laboratori, un pomeriggio la settimana e si avvale della collaborazione dei laboratori di scenografia e di musica per quanto riguarda l’allestimento delle scene, la creazione dei costumi e la messa a punto della colonna sonora. Il primo approccio dei ragazzi con le attività del laboratorio avviene attraverso il “gioco drammatico”, ossia attività finalizzate a far familiarizzare i ragazzi tra loro (il laboratorio, infatti, è a scambio verticale), a far prendere confidenza con il proprio corpo, ad impostare l’uso della voce, a eliminare il più possibile l’imbarazzo e la vergogna nell’esporsi davanti agli altri. La finalità del laboratorio non è la pretesa di formare aspiranti attori, ma la riscoperta del gusto del gioco fantasioso e collettivo, ora passato di moda, la stimolazione della creatività, la valutazione del lavoro di gruppo, l’eliminazione dell’insicurezza e della paura,l’opportunità di scoprire attitudini. Il copione del lavoro da rappresentare alla fine dell’anno scolastico o a rassegne teatrali per ragazzi, non è un qualche cosa di astratto da imparare a memoria, non è la ripetizione di modelli stereotipati o, peggio, copiati dal teatro per adulti, ma nasce in classe, dopo un attento lavoro creativo. Dopo aver scelto la trama di base e decisa la suddivisione in scene, i ragazzi vengono invitati a interpretare la parte aiutandosi con la fantasia e la loro spontanea capacità di improvvisazione. Le scene vengono ripetutamente provate, quindi viene fatta una “cernita” delle migliori battute che, infine, vengono riportate per scritto. Il copione non è dunque punto di partenza, ma punto di arrivo del lavoro e si può definire veramente un qualcosa di originale e personale. Importante è la partecipazione a concorsi o rassegne provinciali, interregionali o nazionali per giovani, per creare occasioni di confronto o discussione con altri gruppi scolastici di analoghe esperienze e per conoscere altre realtà scolastiche. La nostra scuola ha sempre ottenuto in questo campo risultati ragguardevoli, qualificandosi nelle rassegne di teatro di Arrone, Serra San Quirico, Fiuggi, Felino, Chiusi, Sanremo, Marano sul Panaro, Caserta ed ottenendo i seguenti premi: 1997/1998 Migliore interpretazione alla Rassegna Marinando a Ostuni 99 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 1998/1999 Primo premio nazionale “Arte per la Pace” 1999/2000 Premio speciale “Giuria della Stampa” alla Rassegna Marinando a Ostuni 2000/2001 Primo Premio Internazionale “Delfino d’Argento” alla Rassegna GEF di Sanremo 2002/2003 Premio Giuria Giovani alla Rassegna Marinando a Ostuni 2003/2004 Primo premio nazionale di scrittura teatrale “Michele Mazzella” a Roma 2004/2005 Coppa del Presidente della Repubblica alla Rassegna Marinando a Ostuni 2006/2007 Finalista alla Rassegna Marinando a Ostuni 2007/2008 Finalista alla Rassegna Marinando a Ostuni Progetto Video Territorio: analisi e riprese Il Progetto è finalizzato a far acquisire agli alunni una migliore conoscenza ed un uso più appropriato delle apparecchiature multimediali a disposizione della scuola. Punta inoltre allo sviluppo di competenze pratiche ed organizzative per arrivare a produrre brevi spot pubblicitari o semplici filmati. Progetto Cinema e...non solo Il progetto si propone di avviare i ragazzi all’analisi ed alla lettura di un film ed alla realizzazione di un cortometraggio e/o di un documentario. Obiettivi cognitivi Acquisire gli elementi basilari del linguaggio cinematografico ed affinare le capacità di riconoscere i generi filmici Acquisire la competenza di analisi, interpretazione, valutazione di un film Sviluppare la fantasia e la creatività Sviluppare la capacità di progettare e portare a termine un lavoro stabilito Educare all’autocontrollo ed al rispetto delle opinioni divergenti Favorire il lavoro di gruppo e la socializzazione Stimolare lo scambio di idee Promuovere consumi culturali di qualità Sviluppare interesse e sensibilità verso le problematiche proposte. Progetto musica e teatro Il progetto prevede percorsi propedeutici all’apprendimento del linguaggio musicale attraverso l’ascolto e la pratica del flauto dolce e degli strumenti a percussione. Finalità generale è la promozione della pratica musicale d’insieme con la costruzione di una “banda di flauti” e di un “ensemble di percussioni”: Tamburando, viaggio nel ritmo, coinvolgendo anche le scuole primarie limitrofe (1° - 3° - 4° circolo). La pratica musicale non può, naturalmente, essere avulsa dall’ascoltare, leggere, parlare, cantare e drammatizzare con i suoni. In tal modo le attività proposte concorrono alla crescita armonica della persona e della personalità degli alunni.. 100 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Le attività in progetto hanno contesti diversi. Nelle due sedi si svolgono già attività laboratoriali pomeridiane con alunni appartenenti a classi diverse (apertura verticale). Nella sede del “2 Giugno” l’attività musicale si svolge in collaborazione con il laboratorio teatrale su un progetto d’integrazione – recupero – valorizzazione della cultura locale con apertura alla scuola primaria del 3° circolo. Nella sede “J. Piaget” il laboratorio musicale pomeridiano è incentrato su attività ritmiche con strumentario a percussione e ospita due classi quinte del 4° circolo, potenziando in tal modo il progetto di continuità ( curricolo verticale). Da alcuni anni la scuola “J. Piaget –2 Giugno” è in rete con le scuole primarie spezzine e con il Comprensivo di Portovenere nel “Progetto Orfeo”, sovvenzionato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio della Spezia, che prevede un corso di formazione per i docenti operatori ed interventi didattici nelle scuole con gli operatori formati; la nostra scuola, data l’importanza del progetto, vi partecipa con risorse finanziarie proprie (unica in città). Quest’anno il Progetto Orfeo tratta il canto popolare ed il repertorio strumentale della tradizione musicale del nostro territorio. L’attività di continuità, nella sede “J. Piaget” viene svolta in orario pomeridiano extracurricolare, durante le ore di laboratorio, e tratta tematiche relative al canto narrativo ( conte, filastrocche...), con pratiche ritmiche di accompagnamento. Il corso di flauto ed il corso di percussioni si svolgono nelle due sedi in orario pomeridiano e sono aperti agli alunni di tutte le classi e, con opportuna programmazione, ad alunni delle classi quinte che hanno già fatto esperienze musicali o sono motivati ad apprendere la pratica musicale.questa attività, per i bambini delle scuole primarie, può costituire un proficuo corso propedeutico per un’eventuale frequenza dei corsi strumentali offerti dal POF della nostra scuola mentre, per i nostri alunni, costituisce un rafforzamento delle attività musicali curricolari ed un potenziamento per i ragazzi maggiormente interessati alla pratica flautistica. I laboratori delle due sedi attualmente sono dotati di alcuni strumenti a percussione, ma ancora insufficienti per poter svolgere l’attività con un numero consistente di alunni. Ritenendo di fondamentale importanza la pratica dell’ascolto, il Progetto prevede attività di ascolto guidato nelle classi, preparatorie alla partecipazione a eventi musicali che si terranno al Teatro Civico ed al Teatro “Carlo Felice” di Genova. Altre Istituzioni coinvolte: - SIEM ( Società Italiana per l’ Educazione Musicale) - Associazione musicale Tandarandan che da anni si occupa del recupero delle tradizioni musicali del nostro territorio, che ormai rischiavano l’estinzione. - Conservatorio di Musica cittadino Progetto “Orfeo” “In viaggio con il pellegrino medioevale: incontri musicali sulla via Francigena” Il Progetto in rete “Orfeo” è nato dalla scuola, con il concorso del Comune della Spezia e con il concreto contributo della Fondazione CARISPE, per rispondere al bisogno di una formazione 101 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 musicale che veda, al fianco di quello che è un compito istituzionale della scuola stessa, l’intervento di personale esperto in specifici settori. Il Progetto “Orfeo” pensa ad una formazione musicale che risponda al bisogno di “essere”, non di “avere” e, meno che mai, di “apparire”. Al momento il settore oggetto di attenzione è la vocalità, con lo scopo di arricchire di senso la conoscenza di un alfabeto formativo universale. Obiettivi: - Rielaborare in modo creativo le informazioni storico-musicali, utilizzando il corpo, la voce, il movimento, l’esecuzione collettiva, sia con strumentario didattico, sia con strumenti autocostruiti. Rivisitare in modo attivo e partecipato le musiche di un tempo lontano, promuovendo obiettivi legati all’educazione ritmica della voce e dell’orecchio musicale Scuole in rete: I Circolo, III Circolo, IV Circolo, V Circolo, VI Circolo, Istituto Comprensivo di Portovenere, Istituto Comprensivo di Vezzano Ligure, SMS”Alfieri-Mazzini”, SMS “Fontana-Cervi”, SMS “Pellico-Frank”, SMS”Piaget-2Giugno” 6. PROGETTO ATTIVITA’ SPORTIVA Il Progetto si propone di favorire e ampliare le attività ludico-motorie e sportive all’interno del mondo della scuola, come momento di crescita civile e sociale, di prevenzione al disagio giovanile, di integrazione di alunni stranieri e diversamente abili, di preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e di partecipazione a Trofei o iniziative( “Giornata Azzurra”, “Giocagin”, “Giocaneve”, “Giornate Bianche” ecc.), indetti da Enti Locali e associazioni Sportive . Attività sportive proposte: o Pallavolo o Pallacanestro o Atletica su pista o Corsa campestre o Nuoto o Sci o Snowboard o Bridge (1° e 2° livello) Destinatari: Gli alunni di tutte le classi e sezioni che mostrano interesse per le varie attività motorie e non usufruiscono di altre opportunità, gli alunni che evidenziano attitudini, capacità e svantaggio e che trovano adeguate possibilità espressive nell’ambito delle rappresentative d’Istituto. Durata: Intero anno scolastico (nelle ore pomeridiane). 102 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Risorse Umane: Insegnanti di Ed. Fisica e docenti della Scuola, con funzione di preparatori, accompagnatori, arbitri, cronometristi, durante le varie fasi di istituto dei Giochi Sportivi Studenteschi e di tutte le attività programmate. Per il bridge intervengono esperti esterni alla scuola con titolo abilitante all’insegnamento nei centri giovanili, in possesso di requisiti morali e culturali idonei allo svolgimento della particolare attività di insegnamento. Educazione al Mare – Vela Il Progetto tende a promuovere negli alunni che iniziano questo percorso educativo un interesse verso le attività marinare, la pratica della vela e l’ambiente marino in tutti i suoi molteplici aspetti. Il Progetto, promosso dal Comune della Spezia, si articola in due fasi, una teorica, che prevede incontri con esperti dell’associazione “La Nave di Carta” ed una pratica, che permette ai ragazzi di fare esperienza diretta di navigazione in barca a vela. 7. PROGETTO AGGIORNAMENTO L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattiche e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia operativa. Ai docenti si richiede un continuo ampliamento di conoscenze, competenze tecniche e operative perché gli interventi educativi, nonché l'elaborazione, la strutturazione e lo svolgimento dei diversi progetti siano attività di qualità. I n tale senso risulta fondamentale l’aggiornamento in quanto, favorendo lo sviluppo professionale dei docenti, concorre al potenziamento dell'offerta formativa. Le attività proposte o che sono già in atto sono: sostenere le iniziative autonome dell’istituto per la formazione in servizio legate all’applicazione della riforma della scuola prevista dalla legge n. 53 del 2003, dal D.M. n. 68 del 03/08/2007 sulla base di proposte regionali o nazionali e di eventuali accordi di rete tra scuole su: saperi essenziali, curricoli disciplinari, curricoli trasversali....) La formazione alla Riforma, sulla base del Piano Regionale, offrirà ai docenti la possibilità di accedere ad una formazione on line su determinate aree specifiche. Autoaggiornarsi on line con la partecipazione dei docenti ai corsi di formazione tramite INDIRE dove si trova l’ambiente integrato per la formazione in rete su tematiche relative alla didattica e all’innovazione metodologica previste dalla riforma. mantenere sempre aggiornato sulla sicurezza il personale ATA, gli insegnanti vecchi e nuovi dell’Istituto. Le disposizioni di legge in materia di sicurezza pongono la necessità di predisporre interventi ed azioni mirate, avvalendosi di figure di riferimento con ruoli e compiti specifici come per la prevenzione, il pronto intervento. 103 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 L’obiettivo di tale progetto è la salvaguardia delle persone e la diffusione della cultura della sicurezza in ambienti dedicati alla collettività; Formare i docenti che intendono avvicinarsi all’informatica o che non hanno ancora frequentato corsi specifici. Tali attività saranno affidate ai docenti del nostro istituto che hanno frequentato il corso di livello B o C sulle tecnologie informatiche organizzato dal Ministero ; Ogni insegnante, oltre ai corsi organizzati dall’Istituto, potrà partecipare alle iniziative di formazione che riterrà utili per il miglioramento della propria professionalità; tali attività, purché organizzate da enti o istituzioni accreditate dal MIUR (D.M. 177 del 10/7/2000), sono da ritenersi a tutti gli effetti attività valide per l’aggiornamento e la formazione in servizio. Nell'ambito delle esigenze di funzionamento didattico dell'Istituto, per i corsi per i quali è previsto l'esonero ministeriale, verranno concessi i giorni riconosciuti dalla normativa vigente. Il progetto, promosso dalla Scuola ed in parte per aderire a Progetti Ministeriali,comprende cinque singoli progetti: 5. Piano di Miglioramento del POF 6. Aggiornamento sulle Tecnologie Didattiche Multimediali 7. Storia Europea 8. Indagine OCSE e TALIS 9. Progetto Poseidon Piano di Miglioramento del POF Il Progetto è teso ad attivare un processo di miglioramento costante della qualità del servizio offerto dalla scuola sulla base delle indicazioni emerse dall’autoanalisi effettuata lo scorso anno, dal Collegio Docenti, dal Consiglio d’Istituto, dalle innovazioni introdotte dalle Indicazioni per il Curricolo. Obiettivi Favorire l’interesse e la partecipazione alla vita della scuola da parte di tutte le componenti che interagiscono nell’ambiente scolastico Costruire un gruppo permanente di valutazione del servizio offerto dalla scuola Individuare gli aspetti problematici del POF e ipotizzare azioni didattiche da proporre al Collegio Docenti Costituire commissioni di aggiornamento per - analizzare le nuove Indicazioni nel loro contenuto, nella loro articolazione, nei loro fondamenti - promuovere una riflessione comune sulle finalità del servizio formativo e sul miglioramento della sua qualità; - impostare un lavoro di ricerca e di innovazione in una logica di ruolo attivo della scuola come luogo di studio e di innovazione; - verificare, attraverso le pratiche della ricerca/azione, l'efficacia e le modalità di attuazione delle Indicazioni - impostare una prima sperimentazione delle Indicazione, secondo il principio della gradualità, valorizzando l’esistente Articolazione del Progetto 104 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Costituzione della Commissione POF, formata da rappresentanti dei docenti. Costituzione di Commissioni di aggiornamento e di ricerca-azione sulle Indicazioni per il Curricolo Esame analitico del POF e individuazione degli aspetti da aggiornare sulla base delle innovazioni apportate nell’anno in corso Analisi dei documenti della Riforma, progettazione di azioni di ricerca e innovazione, raccolta di commenti, riflessioni e proposte, confronto di esperienze, secondo quanto proposto dal Ministero Progettazione di azioni migliorative per soddisfare le indicazioni espresse dai genitori in occasione del monitoraggio a conclusione dell’anno scolastico 2006/07e dal Collegio docenti della scuola Elaborazione di questionari per verificare il livello di soddisfazione del POF Tabulazione dei dati raccolti ed individuazione di eventuali criticità Progetto “Formazione dei docenti su aspetti rilevanti per l’organizzazione e la didattica: orientamento, valutazione” Si tratta di un percorso di aggiornamento rivolto ai docenti di scuola che si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: 1. Sviluppare la consapevolezza che l'orientamento costituisce una fondamentale componente strutturale del processo formativo di ogni persona. 2. Definire i presupposti teorico-metodologici della dimensione orientativa della didattica al fine di sviluppare nei docenti la capacità di utilizzare strumenti per operare un'analisi disciplinare volta a cogliere indicatori sottesi al processo di orientamento ed individuare le valenze orientative presenti nelle varie discipline. 3. Favorire nei docenti la capacità di individuare e rendere consapevoli gli alunni di se stessi, delle loro competenze, delle abilità, degli atteggiamenti e degli interessi personali. 4. Promuovere le competenze necessarie al fine di favorire l'individualizzazione dei percorsi formativi e di promuovere nell’allievo la capacità di autovalutazione e di progettazione del percorso di apprendimento. 5. Ripensare alle attività didattiche svolte nella scuola al fine di creare un più proficuo clima di condivisione dei metodi, di favorire una maggiore omogeneità nella prassi didattica della scuola e di promuovere la revisione e l’eventuale aggiornamento alla luce delle mutate esigenze della scuola. Aggiornamento sulle tecnologie didattiche multimediali Si tratta di un percorso di aggiornamento autogestito rivolto ai docenti della scuola per permettere loro di acquisire una prima formazione di base sulla multimedialità, che consenta di usare programmi, utilizzare apparecchiature complementari al computer e studiare le possibilità applicative della multimedialità nella didattica. 105 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Obiettivi: Acquisire una formazione di base sulla multimedialità Fornire ai docenti le necessarie conoscenze per l’utilizzo corretto dell’aula multimediale, delle attrezzature e del software in possesso della scuola per favorire l’incremento dell’uso del mezzo informatico nelle attività didattiche. Usare programmi Utilizzare alcune apparecchiature complementari al computer (scanner, stampanti..) Studiare le possibilità applicative della multimedialità alla didattica Esaminare prodotti didattici multimediali e svilupparne di propri. L’uso del linguaggio multimediale è abbastanza diffuso nella scuola, sia da parte dei docenti nella loro attività didattica sia da parte degli allievi nella realizzazione dei loro lavori. L’istituto è dotato di 2 laboratori multimediali. Un risultato particolarmente lusinghiero, soprattutto sul piano degli apprendimenti , è dato dalla possibilità per tutti gli allievi di frequentare durante il triennio dei corsi ad hoc per apprendere il linguaggio multimediale a vari livelli. A tutti gli allievi è data l’opportunità di consolidare e/o potenziare le loro competenze frequentando i laboratori di informatica e di multimedialità previsti tra le attività opzionali aggiuntive facoltative. Numerosi sono gli allievi nelle due sedi che scelgono questi laboratori e che riescono poi a reimpiegare le conoscenze e le competenze acquisite nelle altre attività-scolastiche. Lento e non sempre facile è stato il cammino di avvicinamento al livello attuale di strutture e di risorse nel campo della multimedialità e delle conoscenze e competenze diffuse tra docenti e allievi. Progetto “Le date chiave per la storia d’Europa” Nel quadro delle attività mirate alla costruzione di un'effettiva e radicata cittadinanza Europea la Direzione Generale Affari Internazionali è impegnata a valorizzare le esperienze già realizzate nell'ambito del progetto sull'insegnamento della storia in Dimensione Europea, lanciato dal Consiglio d'Europa con la Conferenza tenutasi a Bonn dal 22 al 24 Marzo 2001. La prima fase di attuazione di tale progetto riguardava le scuole secondarie superiori che, in regime di scambio con scuole partner europee, hanno sviluppato percorsi didattici concernenti la storia europea del XX secolo. La seconda fase che vede coinvolte le scuole di grado primario e secondario sarà dedicata alle cinque "date chiave" della recente storia europea, così come definite dal Consiglio d'Europa. Le "date chiave" sono: - 1848, anno delle rivoluzioni che posero le premesse per la formazione del nuovo quadro costituzionale dei paesi europei. - 1912-13, anni della deflagrazione delle guerre balcaniche, che portarono alla frammentazione dell'Impero Ottomano ed alla creazione della forte instabilità dell'area. - 1919, anno della Conferenza di Pace di Parigi, che concluse la I guerra mondiale e ridisegnò la mappa politica dell'Europa. - 1945, anno della Conferenza di Yalta, che stabilì i nuovi equilibri tra le potenze mondiali ed inaugurò la "Guerra fredda" tra area sovietica ed Occidente, con conseguenze vitali per l'Europa; - 1989, anno dell'implosione del regime sovietico e della caduta del muro di Berlino. 106 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 La nostra scuola ha aderito al progetto scegliendo di dedicarsi alla data 1989. La partecipazione ha come condizione irrinunciabile la collaborazione, con almeno una scuola partner europea per contribuire alla formazione di quello "spazio pubblico europeo", che, con la crescita del senso della comune appartenenza, contribuisca a realizzare una Dimensione Europea dell'Educazione. Nel mese di ottobre 2007 un docente della scuola ha partecipato al Seminario “Le date chiave della Storia d’Europa nel XX secolo”, svoltosi a Verona. Indagine OCSE e TALIS L'indagine TALIS 2008 - Indagine Internazionale sull'Insegnamento e l'Apprendimento (Teaching And Learning International Survey - TALIS) è la prima del progetto TALIS promosso dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). L'Italia partecipa all'edizione 2008 con altri 24 Paesi, che sono: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Islanda, Lituania, Malesia, Malta, Messico, Norvegia, PaesiBassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica della Corea, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Turchia, Ungheria. Collaborano al progetto l'International Study Center (ISC), che ha tra i suoi membri l'International Association for the Evaluation of Educational Achievement (IEA) ed il suo Data Processing Center (DPC), tutti con sede ad Amburgo (Germania), il Segretariato della medesima associazione con sede ad Amsterdam (Olanda) e Statistics Canada con sede ad Ottawa (Canada). L'indagine ha per scopo l’elaborazione di alcuni indicatori internazionali per sostenere i Paesi nello sviluppo delle loro politiche sull'insegnamento, sull'apprendimento e sui docenti. Più specificatamente, l'indagine fornirà analisi e indicatori per attivare politiche ed esperienze su: • • • il riconoscimento e la valutazione dei docenti ed il loro sviluppo professionale; lo sviluppo di pratiche efficaci di insegnamento, di atteggiamenti e di opinioni e l'individuazione di sviluppi professionali ad essi adeguati; lo sviluppo di modelli di leadership scolastici in modo da sostenere e migliorare l'efficacia dell'insegnamento e delle scuole. Lo studio è effettuato secondo le tecniche dell'indagine campionaria e la nostra scuola rientra tra quelle selezionate. Gli strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni sono due questionari complementari indirizzati, rispettivamente, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti. Progetto Poseidon Il PIANO POSEIDON si rivolge a docenti di area linguistica del primo ciclo (scuola secondaria di I grado) e del secondo ciclo (primo biennio della scuola secondaria di II grado) d’istruzione. Nell’anno scolastico 2007-2008, sulla base dell’esperienza pilota ( avviata nel biennio 2005/07), verrà avviata a livello nazionale una nuova tornata di formazione che si propone di coinvolgere un numero più consistente di docenti (circa 400 per una media di circa 20 docenti a regione) che 107 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 saranno selezionati dagli UUSSRR sulla base di valutazioni oggettive e nell’ottica della valorizzazione di precedenti esperienze formative realizzate nel settore linguistico – letterario in un’ottica plurilingue. I docenti saranno coinvolti in attività di formazione disciplinare e interdisciplinare on line e in presenza finalizzata alla riflessione e all’approfondimento in chiave operativa dei materiali predisposti dal piano Poseidon. Per la nostra scuola è stata selezionata la prof.ssa Silvia Amici. Il docente selezionato si impegna a: completare le quattro fasi del percorso partecipare attivamente ai laboratori sincroni ; partecipare attivamente ai forum; produrre i materiali didattici richiesti dai coordinatori dei 2 gruppi afferenti alle 2 schede oggetto di approfondimento , secondo le indicazioni di progettazione, elaborazione e revisione indicate dagli stessi coordinatori.. partecipare ai seminari inter-regionali. svolgere attività di docente con funzione di moderatore di gruppi di formazione a carattere collaborativo in modalità blended utilizzare la professionalità acquisita nella propria sede di servizio. 8. PROGETTO EDUCAZIONI Raccoglie i seguenti progetti singoli: 4. Sicurezza 5. Educazione stradale 6. Educazione alla salute ○ Scuola senza fumo ○ Conosci gli alimenti ○ Educazione sessuale Sicurezza scolastica La scuola in base alla Legge 626 del 1994, è dotata di un piano d’evacuazione nelle situazioni di emergenza e di un documento di valutazione dei rischi; tutti gli impianti di sicurezza rispondono alla normativa nazionale e comunitaria. Il piano di evacuazione della scuola prevede tra le misure di prevenzione l’informazione che è ritenuta principio fondamentale affinché lo sfollamento dell’edificio in caso di emergenza non si trasformi in sfollamento di panico. Prevenzione ed informazione sono le misure che meglio soddisfano il principio che “ogni persona deve essere messa in condizione di mettersi in salvo da sola”. Gli alunni, nei primo giorni di scuola vengono informati sulle norme comportamentali da seguire in caso di abbandono repentino dell’edificio; si svolgono, inoltre, due prove di evacuazione dagli ambienti scolastici. 108 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Periodicamente vengono controllati il funzionamento degli estintori, l’agibilità delle uscite di sicurezza e i percorsi del piano di evacuazione. Progetto per l’Educazione stradale L’articolo 230 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 prevede lo svolgimento dell’Educazione stradale da attuarsi a partire dall’anno scolastico 94/95 nelle scuole di ogni ordine e grado. Il Progetto assume quindi le caratteristiche dell’obbligatorietà, dell’ordinarietà, dell’interdisciplinarità. Gli obiettivi generali sono la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, l’acquisizione di comportamenti corretti e responsabili, quali utenti della strada, la partecipazione ai valori della convivenza nell’ambito di un sistema di vita organizzato. Ogni Consiglio di Classe , attenendosi al progetto approvato dal Collegio Docenti, elabora una programmazione didattico- educativa da svolgere nella propria classe. Vengono affrontate varie tematiche che possono essere approfondite grazie all’intervento anche di personale di enti esterni alla scuola ( Ispettore della Polizia Municipale, Funzionari ACI, Medici del Pronto Soccorso, Volontari della Croce Rossa…). Schema di lavoro pedone Educazione comportamento conducente Sicurezza nella strada Istruzione Attenzione Autocontrollo Consapevolezza Previsione Codice della strada e Regolamento attuativo Attività pratiche Obiettivi cognitivi Conoscere l’ambiente stradale (carreggiata, banchina, segnaletica orizzontale e verticale Conoscere il mezzo meccanico e la sua diretta utilizzazione Conoscere le norme di comportamento (pedone, ciclista, ciclomotorista) Conoscere i fattori che possono arrecare danni alla salute ed alla circolazione Conoscere elementi di prontosoccorso Obiettivi formativi Acquisire comportamenti corretti per la sicurezza della circolazione e la tutela dell’ambiente. Acquisire comportamenti corretti come utenti di automobili e mezzi pubblici 109 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE SONO INSERITI I CORSI UTILI PER IL CONSEGUIMENTO, IN AMBITO SCOLASTICO, DEL CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE Il D.L. n.9 del 15 gennaio 2002 ed il D.L. 151 del 27 giugno 2003 fissano l’entrata in vigore dell’obbligo di conseguire il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore per i minorenni e le istituzioni scolastiche sono obbligate ad organizzare corsi gratuiti per gli alunni che compiono 14 anni entro il 31 agosto . I docenti referenti di educazione stradale della Scuola ogni anno contattano le famiglie degli alunni che possiedono i requisiti previsti dalla legge per offrire loro l’opportunità di iscrivere i propri figli ai corsi. Nella Scuola vengono attivati due corsi: uno nella sede”Piaget” ed uno nella sede “2 Giugno”. Ciascun corso ha la durata di 20 ore, così suddivise: 10 ore pomeridiane (2 alla settimana), in aggiunta all’orario normale delle lezioni, da destinare alla segnaletica ed alle norme di circolazione. Tali lezioni vengono tenute da agenti della Polizia Municipale, da insegnanti di scuola guida e dai docenti referenti della Scuola. 2 ore pomeridiane, in aggiunta all’orario normale delle lezioni, tenute dal docente referente con il supporto di un medico, su argomenti relativi alla salute psico-fisica del guidatore, alle conseguenze negative provocate dall’uso di alcool e droghe ed agli interventi di primo soccorso. 2 ore pomeridiane, in aggiunta all’orario normale delle lezioni, con il docente referente per un ripasso in preparazione dell’esame finale. 8 ore curricolari da destinare all’Educazione alla Legalità ed alle regole della Convivenza Civile, svolte dagli insegnanti di Storia/ed. Civica. Progetto Educazione alla salute Nella società, che i ragazzi frequentano e vivono si profilano anche dei pericoli per la salute e l’equilibrio psico-fisico. Di queste emergenze la scuola si fa carico promuovendo progetti trasversali a forte valore educativo con impatto immediato sul vissuto e sull’esperienza di ogni giorno. Essi richiedono la cooperazione di tutte le discipline, attraversano quindi i curricoli delle stesse e ne occupano porzioni significative. Le discipline, ciascuna dal proprio punto di vista, prestano conoscenze, codici e competenze perché il problema venga conosciuto e ai ragazzi siano offerti strumenti per saperlo affrontare, anche con l’ausilio di competenze professionali che la scuola 110 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 contatta nel territorio. Il progetto Educazione alla salute persegue, fondamentalmente, l’obiettivo di promuovere comportamenti finalizzati all’assunzione di uno stile di vita basato sullo “star bene” con se stessi, con gli altri e con l’ambiente circostante; pertanto si caratterizza come uno strumento per aiutare i ragazzi a mantenere la propria salute in una equilibrata situazione di benessere fisico, emotivo, intellettuale, sociale. La salute, quindi, come valore da perseguire, che mira ad un benessere globalmente inteso. Il percorso formativo prevede una scansione graduata degli interventi in relazione all’età degli alunni e si articola in progetti/attività che riguardano: L’educazione alimentare L’educazione all’affettività ed educazione sessuale L’educazione alla prevenzione dalle dipendenze L’educazione alla sicurezza stradale (vedi sopra) Educazione alimentare – “Conosci gli alimenti” L’attività ha il compito di favorire la prevenzione primaria in campo alimentare. Viene svolta nelle classi seconde e prevede le seguenti finalità: Acquisire corretti comportamenti e valide regole per un sana alimentazione. Creare una disposizione al cambiamento delle proprie abitudini alimentari in funzione del proprio star bene. Assumere maggiore responsabilità nella scelta di ciò che fa bene alla propria salute in funzione di una prevenzione alle malattie. Operare una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata in relazione alla propria attività. Consumare in quantità adeguata frutta, verdura, legumi, pesce. Consultare regolarmente le etichette dei cibi e le informazioni nutrizionali. L’attività prevede incontri con un medico nutrizionista che, affiancato dall’insegnante, farà comprendere ai ragazzi il rapporto che intercorre tra salute e rischi, verso cui si può andare incontro nel seguire stereotipi e modelli estetici proposti dai mezzi di informazione o nell’adottare diete ed abitudini alimentari scorrette. Educazione alla prevenzione dalle dipendenze – “Scuola senza fumo” Il progetto coinvolge le classi terze ed ha lo scopo di creare un ambito di osservazione ed espressione del comportamento degli adolescenti, favorendo il contatto tra gli stessi al fine di facilitare le modalità relazionali nel gruppo classe e verso se stessi.L’età adolescenziale degli studenti della scuola secondaria di primo grado si rivela, infatti, un momento critico per l’avvicinamento dei giovani al fumo. Obiettivi: Promuovere la conoscenza delle problematiche inerenti al fumo Incentivare un comportamento di rifiuto nei confronti dell’uso/abuso di sigarette Migliorare il livello di informazioni corrette sul problema fumo 111 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Promuovere la consapevolezza dei fattori individuali e collettivi che influenzano la decisione di provare/continuare a fumare Sviluppare abilità individuali circa la decisione di non fumare Promuovere il rinforzo dell’autostima L’attività prevede incontri con esperti dell’ASL spezzina Educazione all’affettività - Educazione sessuale L’Educazione alla sessualità è particolarmente rivolta agli alunni delle classi terze ed è la naturale continuazione dell’educazione all’affettività. Prevede una serie di incontri in classe con un assistente sanitario ed una psicologa, volti alla conoscenza della propria identità sessuale . Si collega a quanto gli alunni già hanno appreso nell’ambito dello studio delle Scienze, offrendo loro la possibilità di esprimere i propri dubbi e di formulare domande in libertà. Prima di iniziare il lavoro si illustreranno ai genitori i contenuti che si intendono proporre e la metodologia da adottare. Durante le lezioni gli insegnanti cercheranno di creare un’atmosfera di confidenza in cui ciascun ragazzo possa esprimere le proprie idee senza timore di essere deriso. I momenti di dialogo saranno sollecitati da test, questionari e schemi. Potrà essere utile la visione di materiale audiovisivo specifico. Fondamentale sarà l’intervento di esperti per discutere e chiarire problemi di carattere medicosanitario e psicologico. Obiettivi: Essere disponibili al confronto con gli altri Prendere decisioni coerenti con il proprio modo di essere, rifiutando modelli imposti Accettare l’identità sessuale che si sta costruendo Prendere coscienza del proprio ruolo di donna o di uomo, paritario nelle diversità Capire che le problematiche sessuali vanno affrontate quando si diventa responsabili e maturi fisicamente e psicologicamente. Nota ♣ La documentazione relativa alle varie programmazioni e ai progetti può essere consultata previa richiesta alla scuola o, direttamente, all’insegnante responsabile del POF 112 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI Una commissione formata da insegnanti di tutte le sezioni, dopo aver esaminato la documentazione di ogni alunno (scheda di valutazione e/o portfolio), si riunisce per formare le classi prime. L’obiettivo principale è quello di costituire gruppi-classe simili tra loro (criterio dell’omogeneità); tali gruppi sono composti da ragazzi e ragazze, che provengono da diverse classi quinte e che presentano diversi livelli di apprendimento (criterio dell’eterogeneità). Si procede alla formazione delle classi, tenendo conto dei seguenti aspetti: raggruppamento degli allievi secondo fasce di livello sulla base dei giudizi formulati dalla scuola elementare, in modo che le diverse prime risultino equilibrate per quanto riguarda la situazione di partenza; numero il più possibile uguale di alunni, salvo il caso in cui vi sia la presenza di alunni diversamente abili. richieste dei genitori in relazione alle proposte offerte dalla scuola; eventuali preferenze dello stesso alunno riguardo sia alla sezione sia all’inserimento in gruppi di compagni provenienti dalla stessa Scuola Elementare. 113 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 VALUTAZIONE La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno e predisporre collegialmente interventi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso. La valutazione non va intesa, quindi, come semplice accertamento periodico del profitto, non ha una funzione selettiva, non si risolve nel semplice giudizio di merito attribuito all’alunno in base ai risultati da lui conseguiti ma, in quanto verifica della programmazione e controllo del processo di apprendimento, è costantemente orientata a conoscere l’alunno per favorire il perseguimento dell’obiettivo del massimo possibile sviluppo. Essa comprende diverse fasi ed operazioni: Valutazione iniziale La valutazione iniziale costituisce l’esame attento della situazione di partenza dell’alunno e permette ai docenti di predisporre una programmazione didattica funzionale ai reali bisogni formativi e culturali della classe. I risultati delle prove trasversali e disciplinari, le osservazioni sistematiche anche relative al comportamento fatte da ciascun docente nel primo periodo dell’anno scolastico sono valutate collegialmente nei Consigli di Classe di ottobre e novembre e servono ad impostare la programmazione dell’equipe pedagogica e quella dei singoli docenti. La valutazione delle prove d’ingresso permette anche di indicare gli interventi più opportuni da effettuare sui singoli alunni. Risultati ed interventi sono riportati in appositi moduli, che vengono consegnati ai genitori a metà del primo quadrimestre. Valutazione formativa La valutazione formativa riguarda l’andamento quotidiano dell’attività didattica e si snoda lungo tutto l’anno scolastico. Essa ha lo scopo di: guidare l’apprendimento (attraverso percorsi individualizzati) fornire informazioni all’alunno sull’obiettivo da perseguire 114 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 informare insegnante, famiglia e alunno sul livello raggiunto verificare l’efficacia e la qualità degli interventi programmati in merito a obiettivi, metodi e strumenti Oggetto di tale valutazione, più che il prodotto, è il processo di apprendimento, in cui sta il vero percorso formativo, mentre il risultato (il prodotto) è solo un momento di verifica. Valutazione sommativa La valutazione sommativa o finale è il giudizio complessivo sull’apprendimento dell’alunno e sul suo livello di maturazione, compiuto a fine quadrimestre, a fine anno o al termine del ciclo di studi. Essa tiene conto sia delle condizioni di partenza, sia dei traguardi raggiunti ed ha lo scopo di fornire un bilancio del percorso educativo permettere all’equipe pedagogica di prendere una decisione in merito al passaggio dell’alunno alla classe successiva suggerire elementi orientativi per la prosecuzione degli studi. Criteri di misurazione e verifica In considerazione del fatto che la verifica degli apprendimenti, a cui si accompagna la misurazione degli stessi, è una fase importante del processo educativo, i docenti hanno rilevato la necessità di individuare, all’interno delle varie aree disciplinari, dei criteri comuni a cui riferirsi nella misurazione delle prove, al fine di ottenere una maggiore omogeneità di valutazione tra i vari corsi della scuola. Le verifiche sono effettuate in itinere e, periodicamente, alla conclusione di ogni unità di apprendimento, riprendendo la tipologia di esercitazioni eseguite durante lo svolgimento del percorso. In funzione dell’aspetto particolare che si vuole evidenziare, vengono scelte ed impiegate opportune procedure di misurazione: 1. Sì/No: sistema che consente di classificare in modo dicotomico, utile per analizzare unità minime di comportamento non-cognitivo (es.“L’alunno rispetta le regole della comunità scolastica”) 2. Termini: sistema che indica il diverso grado di possesso di una certa competenza o qualità (es. notevole – positivo – incerto ecc.) 3. Misurazione in centesimi: consiste nella percentualizzazione delle voci, ossia nel calcolo, rapportato a cento, della quantità di risposte corrette date nel singolo test di controllo. Questo calcolo è così schematizzabile: LIVELLO MISURAZIONE 1. Ottimo 100 - 95 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 94 - 86 85 - 80 79 - 74 73 - 65 64 - 60 59 - 50 49 - 30 29 - 0 Distinto Molto buono Buono Più che sufficiente Sufficiente Quasi sufficiente Non sufficiente Gravemente non sufficiente TERMINI SIGNIFICATO Notevole Completo raggiungimento degli obiettivi Apprezzabile Stabile acquisizione della Sicuro maggior parte degli obiettivi Positivo Adeguato conseguimento Adeguato degli obiettivi essenziali Accettabile Sostanziale conseguimento Incerto degli obiettivi essenziali Inadeguato Mancato conseguimento degli Irrilevante obiettivi essenziali 115 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Esempio: Difficoltà prova:155 Difficoltà superate dall’alunno: 92 155 : 100 = 92 : X (percentuale su 100) X = (100 x 92) : 155 = 59 La scelta del tipo di procedura di misurazione di cui avvalersi è effettuata in base al tipo di verifica che si intende proporre (strutturata, semistrutturata, libera) Tutte le procedure valgono per la misurazione e non per la valutazione. Si perviene, infatti, all’attribuzione dei livelli (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente) soltanto dopo aver compiuto un arco significativo di osservazioni e di misurazioni, quindi a conclusione del quadrimestre e dell’anno scolastico. Il giudizio di livello, pur componendosi dei dati numerici dei punteggi e delle espressioni verbali delle singole osservazioni, va oltre e qualifica il punto di arrivo dell’alunno rispetto agli obiettivi prefissati. STRUMENTI VALUTATIVI ALUNNI Durante l’anno scolastico è previsto, oltre alla consegna delle schede di valutazione a conclusione del primo e del secondo quadrimestre, un altro momento valutativo importante che coinvolge direttamente le famiglie. A fine novembre, infatti, viene consegnato e discusso con i genitori un documento che attesta la situazione di partenza di ogni alunno; si tratta di una scheda di valutazione elaborata dai docenti della scuola in cui si rilevano, in termini propositivi, aspetti dell’area relazionale e cognitiva di ogni singolo allievo. I docenti della scuola hanno formulato un sistema di valutazione degli elaborati prodotti dagli alunni, con l’obiettivo di attribuire omogeneità ai diversi criteri utilizzati dagli insegnanti. In sede d’esame di Licenza Media, la scuola si avvale di griglie di valutazione (prove scritte – orali – giudizio globale) elaborate dagli stessi docenti. Il giudizio complessivo dell’alunno che viene trascritto dai docenti sulle schede di valutazione del primo e del secondo quadrimestre, è formulato sulla base di una griglia di valutazione preparata dagli insegnanti della scuola indicativa dei progressi comportamentali e di apprendimento. COMUNICAZIONE DEI RISULTATI ALLE FAMIGLIE La scuola informa periodicamente le famiglie circa i risultati/progressi raggiunti e il comportamento tenuto dagli alunni, con le seguenti modalità. COMUNICAZIONI ANNOTATE SUL LIBRETTO SCOLASTICO O SUL DIARIO DELL’ALUNNO I risultati delle prove di verifica oppure le osservazioni in ordine al comportamento o al grado di autonomia e responsabilità possono essere comunicati anche per scritto alla famiglia tramite annotazione sul libretto scolastico o sul diario, con firma di avvenuta visione e conoscenza da parte della famiglia. COLLOQUI SETTIMANALI 116 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Durante la mattinata con cadenza settimanale e sulla base di specifico calendario, i genitori possono incontrare i docenti per conoscere l’andamento scolastico dei propri figli. COLLOQUI GENERALI A METÀ DI CIASCUN QUADRIMESTRE In orario pomeridiano, due volte l’anno tutti gli insegnanti della scuola sono disponibili lo stesso giorno con orario più ampio per comunicare con i genitori. SCHEDA DI VALUTAZIONE La scheda di valutazione è il documento ufficiale della scuola, consegnata alle famiglie al termine dei due quadrimestri. Riporta i risultati raggiunti nelle singole discipline e il giudizio globale sull’evoluzione dei livelli scolastici e della personalità dell’alunno, nei suoi aspetti socio-affettivi e relazionali. Per il giudizio globale di ogni alunno, vengono presi in considerazione i seguenti aspetti. Comportamento, socializzazione, rispetto delle regole della comunità scolastica e rispetto degli altri. Attenzione e partecipazione Impegno Metodo di studio e livello di autonomia personale Conoscenze, abilità, competenze Eventuali attitudini Grado di conseguimento generale degli obiettivi fissati espresso sulla base dei giudizi analitici (insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo). In sede di valutazione finale, ai fini dell’ammissione alla classe successiva o all’esame di licenza, si tiene conto del raggiungimento degli obiettivi fissati dal Consiglio di Classe, legati alle indicazioni emerse dalle riunioni dei docenti della stessa materia, in modo da rendere la valutazione più omogenea possibile in tutta la scuola. Criteri per il colloquio d’esame Le prove d’esame costituiscono un evento significativo, non solo a livello scolastico, ma anche esistenziale, per cui il Consiglio di Classe intende gestirlo in modo coerente con quanto si è realizzato nel triennio, creando una situazione favorevole affinché ognuno possa dare il meglio di sé e dimostrare il possesso delle competenze e abilità acquisite. Il colloquio d’esame sarà condotto, secondo quanto indica la normativa, in chiave pluridisciplinare e, per consentire una valutazione comprensiva del livello raggiunto nelle varie discipline, si eviterà che consista in una somma di accertamenti settoriali di conoscenze. Al contrario, per favorire un organico collegamento fra le materie, il candidato sarà aiutato ad orientarsi secondo gli argomenti svolti e gli approfondimenti programmati. Saranno presi in considerazione: la conoscenza dei contenuti; la chiarezza e la correttezza dell’esposizione; 117 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 la capacità di orientarsi fra gli argomenti proposti; la capacità di affrontare la prova; l’iter scolastico del triennio e il giudizio di ammissione all’esame. Il Consiglio di classe, nello svolgimento dell’esame, ha deciso i seguenti criteri di conduzione, in relazione alle fasce di livello evidenziate: □ per la prima fascia sarà chiesto agli alunni di condurre il colloquio in modo personale e con chiarezza espressiva, di orientarsi tra le discipline in modo sufficientemente disinvolto, di mostrare capacità di rielaborazione e di riflessione in relazione agli argomenti , ai contenuti, alle discipline toccate; □ agli alunni della seconda fascia sarà chiesto di riferire i contenuti appresi nelle varie discipline con adeguate tecniche espressive, di stabilire opportuni collegamenti e di rielaborare ciò che sarà proposto loro; □ per la terza fascia sarà chiesto agli alunni di saper riferire sugli argomenti trattati durante l’anno con sufficiente chiarezza espressiva e di effettuare collegamenti tra i contenuti toccati; □ agli alunni della quarta fascia, partendo da argomenti a loro noti o dai loro interessi personali, sarà chiesto di riferire correttamente le loro esperienze o i contenuti di alcune discipline utilizzando una certa chiarezza nell’esposizione ed, eventualmente di saper instaurare qualche semplice collegamento logico tra gli argomenti affrontati.. I candidati potranno avvalersi in sede d’esame di elaborati e materiali approntati in esercitazioni pratiche durante l’anno, dai quali prendere spunto per il colloquio e potrà essere chiesto loro di scegliere la materia o l’argomento con cui iniziare l’orale. Si allegano i criteri e le griglie di correzione delle prove. 118 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 REGOLAMENTO D’ISTITUTO L’entrate è fissata alle 7,55, è però necessario che ALMENO 5 MINUTI PRIMA tutti siano presenti nell’atrio. Le classi dei corsi si disporranno nell’atrio occupando gli spazi delimitati e predisposti per ciascuna classe. Tutti gli alunni, con i rispettivi docenti, si recheranno nelle aule. Coloro che, per gravi e giustificati motivi, arriveranno a scuola in ritardo potranno essere ammessi in classe solo se autorizzati dallo scrivente o da un suo delegato. Durante le ore di lezione non si può uscire dall’aula, se non per seri motivi e comunque dopo aver chiesto il permesso dell’insegnante. La ricreazione si svolge in classe, gli alunni non possono spostarsi dal proprio piano e dalla propria zona. Il breve periodo dell’intervallo non deve diventare occasione di pericolo, per cui gli insegnanti vigileranno, ponendosi sulla porta dell’aula, affinché gli alunni si comportino educatamente e non causino danno a se stessi, agli altri e alle suppellettili. Il personale ausiliario si collocherà davanti alle scale e impedirà di percorrerle. Ogni alunno dovrà apporre sul proprio banco e sulla propria sedia un talloncino con scritto il proprio nome e cognome. Del banco e della sedia ognuno sarà responsabile e tenuto a risarcire i danni. I docenti coordinatori si fanno carico di redigere un inventario degli arredi della classe. L’uscita sarà così articolata:: al suono della campana le classi si disporranno in fila nel corridoio e, accompagnati dai rispettivi docenti, usciranno dalla porta principale o dalla porta esterna più vicina alla loro aula. Gli insegnanti accompagneranno gli alunni alla porta e dovranno pretendere un’uscita ordinata. Tutti coloro che abitano vicino alla scuola sono invitati a tornare a casa a piedi; coloro che sono costretti a usare il mezzo pubblico, sappiano che devono comportarsi educatamente, salire e scendere senza spingere, parlare a bassa voce, cedere il posto alle persone anziane, non salire se 119 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 il filobus è già completo. Gli insegnanti che usano il mezzo pubblico sono vivamente pregati di intervenire per abituare gli alunni ad adoperare civilmente il mezzo comune. Di questa collaborazione li ringrazio anticipatamente. La lezione di scienze motorie è obbligatoria e importantissima: chi per gravi motivi di salute non può svolgere esercizi ginnici o attività sportiva potrà essere esonerato da tali attività, ma non dalla lezione. Coloro che intendono avvalersi di questa possibilità dovranno presentare domanda in carta semplice firmata dal genitore e un certificato medico. Coloro che intendono esonerarsi per tutto l’anno scolastico saranno valutati solo per le conoscenze teoriche e dovranno redigere apposite relazioni. Prima di entrare in palestra è necessario calzare le apposite scarpe e indossare gli adeguati indumenti. Gli alunni che per gravi motivi dovranno assentarsi dalle lezioni da uno a cinque giorni potranno essere riammessi se provvisti della giustificazione sottoscritta dal genitore e saranno giustificati dall’insegnante presente in classe alla prima ora. Gli insegnanti che giustificano non ammetteranno in classe l’alunno sprovvisto di giustificazione e lo faranno accompagnare in Presidenza da un bidello. Le assenze superiori a cinque giorni e la quinta assenza indicata in rosso sull’apposito libretto saranno giustificate direttamente in Presidenza. Per le assenze superiori ai cinque giorni la giustificazione dovrà essere accompagnata da un certificato medico. In caso di malattia infettiva sarà necessario il visto dell’Ufficio di Igiene. Se l’assenza è dovuta a motivi di famiglia il genitore è invitato a comunicare al Preside, possibilmente prima dell’assenza, le esigenze familiari. Per le giustificazioni e le richieste di entrata e uscita fuori orario dovranno essere compilati i moduli contenuti nei libretti che ogni genitore deve ritirare in segreteria. I permessi di uscita anticipata saranno concessi soltanto per gravi motivi e, di norma, non più di due al quadrimestre. È assolutamente vietato portare a scuola oggetti, opuscoli, giochi non attinenti allo svolgimento delle lezioni. È opportuno non portare oggetti preziosi o denaro perché in caso di smarrimento è praticamente impossibile recuperarli. Nel caso fosse assolutamente necessario avere con sé del denaro, dovrà essere custodito in tasca e non lasciato negli abiti appesi agli attaccapanni o negli zaini. È necessario che gli alunni vengano a scuola vestiti in modo sobrio e dignitoso senza inutili fronzoli che servono solo a diminuire l’attenzione e la concentrazione. La serietà di comportamento è uno degli obiettivi fondamentali della scuola dell’obbligo. Non si può portare a scuola il telefono cellulare. Per qualsiasi comunicazione urgente sarà il Dirigente o un suo delegato a contattare subito la famiglia. I genitori che per momentanei ed eccezionali motivi hanno necessità che il proprio/a figlio/a abbia con sé il cellulare, dovranno presentare una motivata richiesta scritta al Dirigente che prenderà provvedimenti specifici. Il non rispetto della regola porterà al ritiro del cellulare e alla successiva consegna solo ai genitori. La scuola non è responsabile di eventuali furti o smarrimenti. 120 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 STRUMENTI CONDIVISI Monitoraggio dell’azione educativa Per poter coordinare in modo più efficace le attività didattiche delle due scuole e migliorare la qualità del servizio, la scuola nell’ambito della cultura dell’autonomia e dell’autoanalisi di Istituto ha attivato i seguenti processi valutativi: ♦ adesione al Sistema Regionale di Autoanalisi di Istituto, con l’elaborazione, grazie anche all’apporto dei genitori, di questionari di valutazione che sono stati sottoposti sia al personale dirigente e docente che alle famiglie, al fine di cogliere il grado di soddisfazione in merito al clima scolastico e allo svolgimento delle attività programmate (anni scolastici 2000/2001, 2001/2002); ♦ partecipazione al Monitoraggio Nazionale sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, effettuato da un gruppo di ricerca formato da rappresentanti del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’IRRE Liguria e del CIS della Spezia per raccogliere attraverso interviste e questionari a genitori e docenti, dati e informazioni utili per individuare i punti di forza e di debolezza della scuola; ♦ elaborazione e consegna ai docenti di un questionario sull’accoglienza e sull’ integrazione handicap per verificare il livello di integrazione dell’alunno h. e il grado di collaborazione della scuola con gli enti esterni e con il territorio; ♦ Distribuzione ai docenti di un questionario sull’intercultura, preparato dalla Commissione Provinciale sull’Intercultura , per raccogliere dati sulle strategie e risorse messe in atto nella nostra scuola in merito all’accoglienza dell’alunno straniero e in generale alla diffusione dell’educazione all’intercultura nel contesto sc. ♦ Preparazione e distribuzione alla componente docente della scuola di un questionario sui linguaggi telematici allo scopo di individuare le esigenze degli insegnanti sull’uso, in 121 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 particolare, del computer e sulla necessità di predisporre dei corsi di aggiornamento sui vari programmi multimediali. I dati raccolti, in seguito ai processi di autoanalisi attivati, hanno permesso e rendono costantemente possibile un continuo adattamento della scuola alle istanze che via via emergono, permettendo ulteriori adattamenti e innovazioni al Piano dell’Offerta Formativa. I risultati incoraggianti hanno, inoltre, sollecitato la scuola a dimostrarsi sempre più attenta e sensibile ai bisogni educativi e culturali dell’adolescente, alle aspettative delle famiglie, alle trasformazioni sociali del territorio cercando di realizzare un servizio scolastico adeguato e coerente con la richiesta di istruzione e di formazione. Sistema delle relazioni L scuola cura i rapporti con: le Famiglie, gli Enti territoriali, gli altri Istituti scolastici. La scuola promuove diversi momenti di incontro con le Famiglie degli alunni. I genitori delle classi quinte della Scuola Elementare sono invitati a visitare l’Istituto e a presenziare alle iniziative organizzate dal Dirigente Scolastico per fornire indicazioni sul P.O.F. Durante l’anno scolastico viene incoraggiata la collaborazione delle famiglie verso tutte le attività realizzate dai ragazzi: Presentazione dei Laboratori a conclusione dei quadrimestri; Scambi culturali con altre scuole italiane e straniere; Feste di Natale e di fine anno scolastico; Esposizioni e mostre di elaborati; Spettacoli teatrali e rappresentazione U.N.I.C.E.F. Sono previsti incontri di carattere collegiale con i genitori nei mesi di dicembre e di aprile per comunicare i risultati conseguiti dagli alunni e nei mesi di febbraio e di giugno per consegnare e illustrare le schede di valutazione del primo e del secondo quadrimestre. Ogni settimana i docenti destinano un’ora settimanale ai colloqui con le famiglie. La scuola cura i rapporti con le seguenti Agenzie presenti nel territorio: Equipe socio-psico pedagogica della A.S.L. Servizi sociali del Comune Circoscrizione di quartiere Cooperativa “Nature”- Associazione C.A.I. spezzino Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre e Comitato Sociale delle Cinque Terre Ispettorato Provinciale per le Politiche Agricole e Forestali Centro di ricerca Pristem-Eleusi dell’Università “Bocconi” di Milano Ispettorato di Polizia Municipale 122 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Biblioteche e Musei Civici Direzione Provinciale e Nazionale U.N.I.C.E.F. Protezione Civile, Lega Ambiente e WWF Associazioni culturali varie La scuola, per assicurare un coordinamento educativo-didattico con gli istituti scolastici da cui provengono gli alunni, organizza progetti di accoglienza, continuità, recupero e sviluppo degli apprendimenti, spesso in collaborazione con il personale insegnante della scuola elementare. Per facilitare l’inserimento degli alunni nell’ordine di scuola superiore, i docenti predispongono una serie di attività finalizzata all’orientamento. La scuola intrattiene rapporti sistematici di collaborazione con le scuole del III e IV Circolo Didattico e con gli Istituti Superiori del territorio spezzino e limitrofo. RISORSE UMANE Con il termine "risorse"ci si riferisce all'insieme delle competenze umane e professionali a disposizione dell'intero istituto per realizzare un servizio di formazione. Organi della Scuola Le attività vengono programmate collegialmente e strutturate dai seguenti organi: - Dirigente Scolastico Vicepreside Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva Collegio dei Docenti Staff di Presidenza (Vicepreside- Figure Strumentali) Consigli di Classe Il Collegio dei Docenti per rendere più efficace e produttivo il proprio operato ha predisposto le seguenti commissioni: - Commissione Piano Offerta Formativa Commissione Orientamento e Continuità Commissione Informatica Commissione Handicap Commissione per la sicurezza, l’educazione stradale e l’educazione alla salute Commissione per l’educazione ambientale Commissione Intercultura Commissione orario della scuola Commissione permanente per la sicurezza Comitato Tecnico (Educazione Fisica) Comitato di Valutazione Comitato Sicurezza Comitato di valutazione Organo di Garanzia (2 genitori e 2 docenti del Consiglio d’Istituto) 123 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Genitori I genitori partecipano alla vita della Scuola attraverso: - Il Consiglio di Istituto I Consigli di Classe (aperti, oltre che agli eletti, a tutti i genitori) Udienze Assemblee Figure Professionali Nell’Istituto svolgono le rispettive funzioni le seguenti figure professionali: - Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi - Assistenti Amministrativi - Collaboratori Scolastici RETE ORGANIZZATIVA INTERNA Dirigente scolastico prof.ssa Rosanna Cucurnia Collaboratori prof.ssa Silvia Amici (sede: “Piaget”) prof. Andrea Ciardi (sede: “2 Giugno”) prof.ssa Giovanna Calani Funzione Strumentale Area 1 P. O. F. Funzione Strumentale Area 2 Sostegno Docenti Funzione Strumentale Area 3 Sostegno Studenti Referente per i rapporti con le famiglie Referente per la sicurezza Referente INVALSI Referente per l’Intercultura Referente per l’Handicap Referente per l’Educazione Stradale Referente per l’educazione alla salute Referente per le lingue straniere Commissione Valutazione prof. Maurizio Montagnoli prof.ssa Nives Rabà prof.ssa Tiziana Ghio prof.ssori Amici /Ciardi prof. Aurelio Bertella prof.ssa Silvia Amici prof.ssa Ambra Abate prof.ssori Emilia Romani /Stefano Federici prof. Mauro Rossi prof.ssa Anna Maria Marsigli prof.ssa Enrica Guglielmi (inglese) prof.ssa Maria Bosi (francese) prof.ssa Barbara Bordone (tedesco) prof.ssa Monica Fortunato (spagnolo) prof.ssa Fiorella Vio prof.ssa Giovanna Accialini prof.ssa Silvia Pellegrotti prof. Euro Puntelli 124 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 NORMATIVA Nel POF trovano posto le azioni legate alla Legge sull’Autonomia (D.P.R. 275/99), alla Riforma della Scuola e alle modifiche riportate nelle circolari e negli articoli ministeriali. Normativa di Riferimento D.P.R. 275/99 Autonomia Scolastica Legge delega 53/2003 D.L. 59/2004 Raccomandazioni Parlamento Europeo Legge 296/06 Istruzione obbligatoria per 10 anni D.M . 31/07/07 Indicazioni per il Curricolo Norme generali sulla Istruzione Competenze Chiave per l'apprendimento permanente Competenze Chiave di Cittadinanza Direttiva n. 68 3 /08/07 1. D.P.R. 275/99 Esplicita il concetto di Autonomia Scolastica, che si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione. 2. Legge Delega n.53/2003 e Decreto Legislativo n. 59/2004 Contengono : le “Norme Generali sull’Istruzione”, relative ai vari ordini di scuola; 125 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 le “Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati” il “Profilo Educativo culturale e professionale dello studente” (PECUP) NORME GENERALI Ė promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze; sono promossi il conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, e lo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, alla comunità nazionale ed alla civiltà europea; è assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione; il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, e in un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell'istruzione e della formazione professionale. INDICAZIONI PER I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI • • Elementi costitutivi: OGPF OSA – OF- UdA- PSP Obiettivi generali del processo formativo OGPF Gli Obiettivi generali del processo formativo orientano la natura e il significato degli interventi educativi e didattici che i docenti e la scuola sono chiamati a predisporre al servizio del massimo e integrale sviluppo possibile delle capacità di ciascun allievo. La Scuola Secondaria di 1°Grado si prefigura nei seguenti tratti educativi: ♦ Scuola dell’educazione integrale della persona: promuove processi formativi utilizzando il sapere (conoscenze) e il saper fare (abilità) per sviluppare la personalità degli allievi; ♦ Scuola che colloca nel mondo: contribuisce all’integrazione critica nella società contemporanea; ♦ Scuola orientativa: concorre con le strutture non formali e informali del territorio all’orientamento ; ♦ Scuola della motivazione e del significato: riconosce la motivazione e il bisogno di significato quali condizioni fondamentali di qualsiasi apprendimento; ♦ Scuola del recupero dei disagi e del recupero degli svantaggi: è sempre disponibile all’ascolto e al dialogo e a fornire esempi di vita positivi e testimonianze di valori; ♦ Scuola della relazione positiva: si impegna a sostituire la logica dello scambio e del rapporto con quella della relazione educativa che implica l’accettazione dell’altro, così come è. Obiettivi specifici di apprendimento OSA Sono indicati dal Ministero ed esplicitano le conoscenze (il sapere) e le abilità (il saper fare) che le scuole sono invitate a considerare come punti di riferimento per progettare le UA. Indicano i livelli essenziali di prestazione da assicurare per mantenere l’unità del sistema educativo nazionale. Obiettivi formativi OF 126 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 E’ compito di ogni scuola ordinare e rielaborare gli OSA adattandoli alle situazioni concrete e agli elementi del proprio territorio, trasformandoli in OF, da tradurre in comportamenti (saper esser) e competenze . La scuola deve, infatti, individuare gli obiettivi formativi adatti e significativi per gli allievi. Uno o più OF, tra loro integrati, costituiscono le UdA. Unità di apprendimento UdA Le unità di apprendimento a livello disciplinare sono elaborate dall’équipe pedagogica, si realizzano per gruppi classe o gruppi di livello, di compito ed elettivi e sono costitute dalla progettazione: di uno o più obiettivi formativi significativi per i singoli allievi, definiti con i relativi standard d’apprendimento e riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte; delle attività educative e didattiche, dei metodi, delle soluzioni organizzative necessarie per concretizzare gli obiettivi formulati; delle modalità di verifica delle conoscenze e delle abilità acquisite, e del grado di competenze personali. La scuola , attraverso la progettazione e l’organizzazione delle UdA, favorisce la trasformazione delle capacità in competenze (sintesi di conoscenze e abilità) Piani di studio personalizzati PSP Il Piano di studi personalizzato è l’insieme delle Unità di Apprendimento concretamente realizzate, sia nel tempo scuola obbligatorio sia in quello opzionale facoltativo, e rappresenta il progetto realizzato dall’equipe pedagogica, in cooperazione con le famiglie e con gli stessi alunni, per l’educazione di ciascuno, avendo come punto di riferimento il Pecup. PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE” (PECUP) Il PECUP rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo ciclo di istruzione. La scuola, come luogo di crescita culturale e sociale, auspica che l’alunno “in uscita” abbia sviluppato, contestualmente alle sue potenzialità, obiettivi formativi che gli consentano di essere: • Consapevole di sé e delle sue risorse individuali; • Capace di orientarsi e di operare delle scelte in modo autonomo e responsabile; • Educato alla vita sociale nel rispetto della dignità di ognuno e delle regole democratiche; • Dotato di competenze linguistiche, espressive, logiche, metodologiche, operative e manuali; • Arricchito di esperienze culturali e di attività operative di cui sia stato protagonista; • Fornito di conoscenze di base nell’utilizzo delle tecnologie informatiche; • Pronto a mettersi in gioco e a relazionare con tematiche nuove. 127 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Le caratteristiche del profilo dell’alunno in uscita, articolate secondo quattro grandi aree di riferimento, identità ed autonomia, orientamento progettuale, convivenza civile e strumenti culturali, indicano la direzione di lavoro cui si conforma la didattica della scuola e appaiono più come orizzonti di riferimento a cui tendere che traguardi immediati da conseguire. Il compito degli educatori è quello di preparare nell’allievo l’attitudine interna a coltivare quei fini che saranno il suo patrimonio formativo come uomo adulto; sotto questo aspetto il profilo educativo non è un’imposizione, ma una proposta su cui impegnarsi, che interpreta il mondo giovanile e anticipa nell’intenzione una provvisoria sintesi di personalità, di valori e di competenze. Il profilo educativo da raggiungere, se pure a livello di ipotesi, può aiutare insegnanti, alunni e famiglie a condizione che sia il più possibile fondato e condiviso; per questo motivo deve basarsi sulle caratteristiche del ragazzo dagli 11 ai 14 anni e diventare materia di dialogo, di contratto, di confronto e di modificazione cercando un equilibrio tra intenzionalità ed esperienza reale. 3. Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 (definisce le competenze chiave per l’apprendimento permanente) delinea un quadro di riferimento con lo scopo di: * Identificare e definire le competenze chiave necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, la coesione sociale * Coadiuvare l’operato degli stati membri per assicurare che al completamento dell’istruzione e formazione iniziale i giovani abbiano sviluppato le competenze chiave ad un livello che li renda pronti per la vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento * Il quadro propone 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente capacità di comunicazione nella madrelingua capacità di comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione cultura 4. Legge n.296 del 27/12/ 2006 Obbligo d’Istruzione fino a 16 anni e regolamento applicativo luglio 2007, ripreso dalla lettera del Ministro Fioroni del 07/08/2007( contenente il documento tecnico e 2 allegati). Il documento tecnico definisce i saperi cioè le conoscenze e le abilità che gli alunni dovranno acquisire e trasformare in competenze al termine del percorso formativo. Le conoscenze sono definite come l’insieme delle informazioni, cioè di teorie, pratiche, principi, eventi relativi a ciascun ambito di studio. Le abilità si concretizzano nella capacità di utilizzare tali conoscenze per risolvere problemi ed espletare compiti ed hanno una caratterizzazione cognitiva e pratica. Le competenze riguardano l’uso esperto di conoscenze, abilità, capacità personali nel lavoro e nello studio e si declinano in termini di autonomia e responsabilità. L’intero complesso di saperi, conoscenze e abilità, competenze è ricondotto a quattro assi portanti (dei linguaggi, matematico, scientificotecnologico e storico-sociale) ed alle competenze chiave di cittadinanza (all.1 e 2) 5. D.M. 31 luglio 2007 128 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Indicazioni per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Le nuove indicazioni prendono a tutti gli effetti il posto di quelle allegate transitoriamente al decreto legislativo 59/2004 6. Direttiva n. 68, 3 agosto 2007 Avvio della fase iniziale (settembre - dicembre 2007) Azioni di accompagnamento della sperimentazione. A partire dall’anno scolastico 2007-2008, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione procedono all’elaborazione dell’offerta formativa, in prima attuazione e con gradualità; avendo a riferimento le Indicazioni - definite in via sperimentale - contenute nel documento allegato, che è parte integrante del presente decreto.”(art. 1 – D.M. 31/07/2007) INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Le Indicazioni per il curricolo sono così articolate: • Cultura, scuola, persona: linee culturali e principi pedagogici che stanno alla base dell’impianto delle Indicazioni e che tracciano gli scenari futuri del sistema scolastico italiano. • L’Organizzazione del curricolo: lessico professionale (campi di esperienza; aree disciplinari; traguardi per lo sviluppo delle competenze; obiettivi di apprendimento; valutazione). • La scuola dell’infanzia: comprende 5 campi di esperienza (il sé e l’altro; il corpo e il movimento; linguaggi, creatività, espressione; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo); sono indicati i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia per ciascun campo di esperienza. • La scuola del primo ciclo: in cui sono previste tre AREE • linguistico - artistico - espressiva (italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo e movimento, sport) • storico - geografico - sociale (storia - geografia) • matematico - scientifico - tecnologica (matematica - scienze naturali e sperimentali - tecnologia) Ciascuna Area presenta: • i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria; • gli obiettivi di apprendimento (al termine della 3^ e 5^ classe) • i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado • gli obiettivi di apprendimento 129 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 (al termine della scuola secondaria di 1° grado) IL CURRICOLO Una conseguenza dell'introduzione dell'autonomia è che il luogo delle decisioni si sposta, almeno in parte, dal centro alla singola istituzione scolastica . La progettazione curricolare deve fondere in un unico progetto le richieste che il centro fa attraverso le Indicazioni e le scelte della scuola, è una operazione complessa che coinvolge tutti i fattori connessi con il processo educativo, dai contenuti agli esiti formativi, dalla modalità di realizzazione ai condizionamenti dovuti alle situazioni socio-ambientali. Il curricolo si può considerare il cuore didattico del POF (il POF non risolve i problemi della quotidianità del fare scuola e dell’essere in classe, ma può rendere meno vago e fumoso l’orizzonte in cui l’insegnante si muove) a) va costruito nella scuola, non viene emanato dal centro per essere applicato; b) tale costruzione deve permettere l’accordo tra istanza centrale, normativa e unitaria, ed istanza locale, pragmatica e flessibile; c) la sua elaborazione implica una considerazione della scuola come luogo di ricerca Elaborare il curricolo significa pianificare occasioni di apprendimento in cui si integrano la prescrittività di competenze e contenuti ritenuti irrinunciabili e fondamentali a livello nazionale ed esigenze e bisogni della comunità locale Il Regolamento sull’autonomia fissa i criteri che le istituzioni scolastiche devono osservare per l’elaborazione del curricolo. In particolare stabilisce quali siano i riferimenti prescrittivi che il centro deve fornire e che riguardano, in particolare, i seguenti aspetti: • Ambito decisionale dello Stato (art. 8-9 del dpr n. 275/99) - Obiettivi generali dei processi formativi - Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni - Le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuo • Spazio decisionale della singola istituzione scolastica - Competenze - Conoscenze e abilità - Modalità organizzative e gestionali (tempo scuola; tipologie di attività; tecniche didattiche; situazioni formative) Per quanto riguarda gli obiettivi generali, il richiamo centrale è dato dalla piena valorizzazione della persona umana, le cui capacità vanno potenziate in modo armonico ed integrale . La competenza alla quale la scuola di base mira è, prima di tutto, generale e riferita all’essere persona e cittadino responsabile, nei confronti di se stesso, degli altri, della città (polis) e dell’ambiente in cui si vive. Le competenze in uscita sono definite dal centro, esse costituiscono l’orizzonte in cui la scuola deve muoversi calibrandole sulle capacità e sulla storia personale degli alunni. 130 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 Gli obiettivi di apprendimento che la scuola persegue sono finalizzati allo sviluppo delle competenze. Il Regolamento dell’Autonomia li chiama ‘specifici’ con una duplice accezione. Sono specifici della scuola, e quindi si riferiscono alle attività e alle discipline che in ambito scolastico vengono utilizzati; sono specificamente collegati alle competenze di cui la scuola deve promuovere lo sviluppo. Un ulteriore elemento di prescrittività riguarda le discipline e le attività obbligatorie. Spetta al centro indicare quali insegnamenti debbano essere impartiti da tutte le istituzioni scolastiche, pur nel rispetto della loro autonomia didattica. E’ questa una condizione indispensabile per la tenuta unitaria del sistema nazionale di istruzione, che prevede che il curricolo integri i contenuti culturali prescritti a livello nazionale e quelli scelti da ogni singola scuola, che può decidere di dedicare loro un maggior spazio di approfondimento o di integrarli con altri ritenuti opportuni in relazione alle peculiarità del contesto. Le attività e le discipline di cui la scuola si avvale, mentre forniscono strumenti metodologici, mappe concettuali e chiavi di comprensione specifiche della realtà, rappresentano esse stesse potenti mezzi di educazione I contenuti sono costituiti: dai nuclei essenziali, dalle idee irrinunciabili dalle strutture e concetti che danno unitarietà al sapere che il processo di conoscenza tende a frammentare e dividere, dalle domande di senso che l’uomo da sempre si è posto, a cui ha cercato di dare una risposta attraverso il sapere disciplinare, dai grandi temi culturali. Questi contenuti essenziali sono definiti dal centro, è affidato alla scuola, nell’elaborazione del curricolo, il compito di definire le esperienze di apprendimento, i percorsi perché di essi l’alunno abbia una comprensione durevole. . 131 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998) (modifiche ed integrazioni GU n. 293 del 18 dicembre 2007) Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 132 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297. 2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 133 Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2008/09 134