Piano
dell’offerta
formativa
Anno Scolastico 2008 - 2009
Scuola Media Statale
“Jean Piaget - 2 Giugno”
Ambasciatore UNICEF
Via A. Benedicenti
Via A. Ferrari
La Spezia
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Dirigente
Prof.ssa
Rosanna Cucurnia
Coll.Vicaria Prof.ssa
Silvia Amici
Fiorella Vio
Collaboratore Prof.
Andrea Ciardi
SEDI
“Jean Piaget” Via A. Benedicenti
19123 La Spezia
Tel. 0187- 711329 Fax 708420
“2 Giugno” Via A. Ferrari
19123 La Spezia
Tel. 0187- 743020 Fax 743064
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
“Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”
(DPR 275/1999 Art 3 com. 1)
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, che esprime gli aspetti fondanti e l’essenza dell’
autonomia, è un atto pubblico e ufficiale deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto,
gestito e coordinato dal Dirigente Scolastico, dal docente con Funzione Strumentale e da
insegnanti designati con particolari compiti.
È il documento che identifica la scuola, definendone le scelte educative, didattiche, organizzative,
che mira a rendere esplicito all’esterno, cioè alle famiglie e alle istituzioni presenti sul territorio, il
progetto formativo che la Scuola può e vuole offrire.
Essendo lo strumento contrattuale che nell’ottica del processo di autonomia della Scuola
sostituisce i Programmi Ministeriali, il P.O.F. rappresenta l’identità culturale e progettuale della
Scuola, il punto di riferimento dei percorsi e delle iniziative formative elaborate dai docenti e il
nucleo di condivisione e di convergenza di tutti i soggetti della Scuola in un’ottica di sistema e di
responsabilità collettiva.
Normativa di Riferimento
D.P.R. 275/99
Autonomia
Scolastica
Legge delega
53/2003
D.L. 59/2004
Raccomandazioni
Parlamento
Europeo
Legge 296/06
Istruzione
obbligatoria
per 10 anni
D.M . 31/07/07
Indicazioni
per il
Curricolo
Norme
generali
sulla
Istruzione
Competenze
Chiave per
l'apprendimento
permanente
Competenze
Chiave
di
Cittadinanza
Direttiva n. 68
3 /08/07
Nel POF trovano posto le azioni legate alla Legge sull’Autonomia (D.P.R. 275/99), alla Riforma
della Scuola e alle modifiche riportate nelle circolari e negli articoli ministeriali.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
PREMESSA
La Scuola Secondaria di Primo Grado“Jean Piaget-2 Giugno” è nata il 1 settembre 2000.
E’ il risultato dell’unificazione avvenuta per Decreto Ministeriale della Pubblica Istruzione di due
Scuole Medie, la “Jean Piaget” e la “2 Giugno”.
I due edifici, sorti negli anni ’70, sono spaziosi, dotati di aree esterne, ben tenuti dall’Ente locale, a
norma rispetto alla sicurezza, attrezzati adeguatamente per l’attività didattico-operativa.
Gli alunni, attualmente 522, sono divisi in 24classi, di cui 17 nella sede della “Jean Piaget”, per un
totale di 380 allievi e 7 classi nell’edificio del “2 Giugno” con 142 allievi.
Gli insegnanti sono 74, di cui 42 per la “Jean Piaget”, 25 per la “2 Giugno”,
7 svolgono la loro attività in ambedue i plessi scolastici.
Le due scuole hanno continuato a svolgere la loro attività nelle due sedi scolastiche precedenti
l’accorpamento, poste in due quartieri periferici della città, ma gli insegnanti delle due scuole
propongono all’utenza un unico Piano dell’Offerta Formativa che scaturisce:
dalla condivisione delle stesse finalità educative;
dalla graduale integrazione delle esperienze diverse sul piano culturale-didattico;
dal confronto metodologico;
dalla capacità progettuale comune.
Da anni la nostra scuola attua un modello didattico che tiene conto delle esigenze di tutti gli attori
della scuola: gli allievi innanzitutto, i docenti e il personale ausiliario, i genitori.
Tale modello, ormai collaudato, ha come obiettivo di fondo la formazione integrale dell’allievo,
intesa sia dal punto di vista educativo e sociale, sia dal punto di vista culturale e orientativo.
Per raggiungere questo obiettivo, per fornire un insegnamento di qualità, secondo noi, occorre una
scelta didattico-metodologica,un’organizzazione oraria e una flessibilità che consentano di offrire il
numero di ore necessario per le lezioni curricolari e di arricchire l’offerta formativa attraverso
attività laboratoriali e interdisciplinari.
Per queste ragioni e grazie alle opportunità offerte dall’Autonomia ( DPR n.215/99 ), il Collegio
docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado “J. Piaget- 2 Giugno” ha cercato anche per
quest’anno di elaborare il POF all’insegna della continuità del modello, ma parallelamente si é
attivato attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro e corsi di aggiornamento per continuare a
studiare nuovi strumenti didattici e di valutazione che tengano conto delle recenti normative e della
nostra realtà.
Molte attività e progetti sono avviati e sperimentati con successo da tempo, altri risultano arricchiti,
altri ancora sono inseriti per la prima volta per rispondere a nuove esigenze.
La maggiore libertà di azione nel fare scelte educativo-didattiche e organizzative obbliga, infatti, ad
una maggiore consapevolezza nel valutare se le decisioni intraprese sono state le più incisive per il
conseguimento degli obiettivi.
Per questo è sempre più indispensabile una ricerca attenta nell’ambito del monitoraggio e della
valutazione dei processi e dei prodotti.
Nel POF trovano posto le azioni legate alla recente Riforma della Scuola e alle continue modifiche
riportate negli ultimi decreti, nelle circolari e negli articoli ministeriali.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FINALITA'
(D.M.31/07/07 Indicazioni per il Curricolo)
Promuovere il pieno sviluppo della persona
Promuovere il pieno sviluppo della persona, significa accompagnare gli alunni
1. a comprendere se stessi e la realtà che li circonda,
2. a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse
3. a comprende il valore del senso di responsabilità, che si traduce in atteggiamenti di cura
verso se stessi, gli altri, gli ambienti, gli oggetti, i compiti da svolgere
4. a far bene il proprio lavoro e portarlo a termine
5. a praticare la convivenza civile attraverso atteggiamenti relazionali positivi e pratiche
collaborative di gruppo
Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla
frequenza;
 cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità,
 previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione;
 persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva la scuola
A. svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni
per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare
percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.
B. favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a
gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli.
C. promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e
nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia
naturali sia sociali.
D. sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare
quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a
sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche
collaborative.
E. segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di
genere, che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale.
F. facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei
messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme.
G. crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi,
diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al
pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per
ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Obiettivi generali del processo formativo della scuola di base (art.8 DPR
275/99)
Il DPR 275/99, meglio noto come Legge sull’Autonomia indica i seguenti obiettivi generali del
processo formativo della scuola di base:
1. acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base;
2. apprendimento di nuovi mezzi espressivi;
3. potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo;
4. educazione ai principi fondamentali della convivenza civile;
5. consolidamento dei saperi di base, anche in relazione alla evoluzione sociale, culturale e
scientifica della realtà contemporanea;
6. sviluppo delle competenze e delle capacità di scelta individuali atte a consentire scelte fondate
sulla pari dignità delle opzioni culturali successive.
Gli obiettivi generali tendono, quindi, alla piena valorizzazione della persona, le cui capacità vanno
potenziate in modo armonico ed integrale grazie all’apporto degli strumenti culturali propri della
scuola .
Il processo educativo che la formazione scolastica promuove va oltre la dimensione del sapere e del
saper fare aprendosi anche al saper essere, che comporta imparare a vivere ed a convivere in una
società della quale si è parte e del cui miglioramento ci si sente responsabili.
Non è solo alla scuola, tuttavia, che compete la responsabilità educativa né solo nella scuola
avvengono i percorsi dell’apprendimento, ma essa concorre con gli strumenti che le sono propri e
che sono gli strumenti della cultura.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
COMPETENZE
Punto di riferimento dell’azione didattica è per la scuola lo sviluppo delle competenze, per la cui
definizione si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio del 7 settembre 2006.
Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni:
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento.Le conoscenze sono l’insieme di fatti,principi, teorie e pratiche, relative a
un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descrittecome teoriche e/o pratiche.
“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di
metodi, materiali, strumenti).
“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenzesono descrittein termine di responsabilità e
autonomia.
Competenze chiave per l’apprendimento permanente
(Raccomandazioni del Parlamento Europeo)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Capacità di comunicazione nella madrelingua
Capacità di comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e di base in scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione
obbligatoria
(Legge 296/06)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Imparare ad imparare:
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
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Anno Scolastico 2008/09
8.
Acquisire ed interpretare l’informazione
OBIETTIVI
La nostra scuola si propone di formare persone consapevoli dei ruoli delle istituzioni, della
necessità del rispetto delle regole e della condivisione di valori umani universalmente riconosciuti,
quali la pace, la fratellanza fra i popoli, il rispetto della diversità, l’onestà e l’assunzione di proprie
responsabilità.
Al termine del triennio gli alunni, pertanto, oltre a dimostrare di aver acquisito i saperi fondamentali
di ogni disciplina e le capacità di organizzarli, collegarli logicamente ed esporli con un linguaggio
chiaro ed appropriato, dovranno essere in grado di saperli applicare.
Dovranno dimostrare cioè di aver acquisito le competenze necessarie per comprendere la realtà che
li circonda e per proporre, limitatamente alle loro capacità, soluzioni ai problemi che essa presenta.
Dovranno essere in grado di effettuare scelte consapevoli, di distinguere i fatti dalle opinioni, di
maturare idee personali, di sostenerle, di rispettare le opinioni diverse dalle proprie.
In campo sociale avranno avuto modo di conoscere realtà diverse, di confrontarsi con culture e
situazioni problematiche e di maturare un atteggiamento di rispetto e concreta solidarietà nei
confronti degli altri
La scuola cercherà di rispondere a queste finalità con un’offerta formativa adeguata, che si propone
di raggiungere nel triennio i seguenti obiettivi:
Obiettivi educativi
1. Convivenza: l'alunno deve essere in grado di aver cura del materiale, rispettare l'ambiente
scolastico, rispettare le regole, accettare i consigli degli insegnanti, ascoltare gli altri,
controllare il proprio modo di esprimersi e la propria emotività, rispettare le opinioni altrui,
accettare le critiche che gli sono rivolte.
2. Collaborazione: l'alunno deve essere in grado di aiutare un compagno in difficoltà, accettare
l'aiuto degli altri, lavorare con ogni compagno, mettere i propri risultati a disposizione degli
altri, partecipare alla suddivisione dei compiti, impegnarsi nelle attività di gruppo, portare il
proprio contributo nelle attività, farsi carico dei problemi altrui.
3. Partecipazione: l'alunno deve essere in grado di eseguire puntualmente i compiti assegnati
dall'insegnante, chiedere informazioni su quanto sta facendo, seguire anche attività per lui
poco interessanti, intervenire nelle discussioni, fare domande pertinenti, proporre alternative e
suggerimenti, portare a termine l'attività iniziata.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
4. Critica ed autocritica: l'alunno deve essere in grado di esprimere la propria opinione, di
emettere giudizi fondati, di criticare in modo costruttivo le opinioni e le proposte altrui,
valutare il proprio lavoro, utilizzare, se valide, le opinioni altrui, essere consapevole delle
proprie capacità, dei propri limiti ed errori, mettere in atto le strategie suggerite
dall'insegnante.
5. Autonomia: l'alunno deve essere in grado di portare a termine il lavoro, senza bisogno di
controlli, risolvere problemi senza chiedere aiuto, sostenere le proprie idee ed opinioni,
scegliere attività ed argomenti da svolgere, acquisire sicurezza dei propri mezzi, assumersi la
responsabilità delle proprie azioni, saper gestire l'errore.
Obiettivi cognitivi
1. Metodo di lavoro: l'alunno deve riuscire a dimensionare il lavoro in base al tempo a
disposizione, scegliere ed usare in modo corretto il materiale adatto, intraprendere più attività
senza compromettere i risultati, essere preciso, curare la forma ed i particolari, procedere
seguendo criteri logici e sistematici, prendere note ed appunti, ricercare e raccogliere
informazioni da testi diversi.
2. Esposizione: l'alunno deve riuscire a leggere un testo, noto e non, in modo scorrevole, riferire
in forma chiara ed organica i fatti osservati o letti, comunicare per iscritto con buon uso del
codice scelto, utilizzare i termini più corretti in un certo contesto, fare uso di vari mezzi
espressivi, esprimersi in modo personale ed originale.
3. Conoscenza: l'alunno deve riuscire a conoscere il significato dei termini di uso comune e dei
simboli specifici, le regole e le convenzioni delle discipline, riferire i contenuti fondamentali
delle discipline, riconoscere le situazioni in cui applicare regole e convenzioni.
4. Comprensione: l'alunno deve riuscire a spiegare il significato di un contenuto, riassumerlo,
determinare il fatto centrale, rielaborarlo in forma diversa da quella appresa, coglierne le
inferenze.
5. Applicazione: l'alunno deve riuscire ad usare gli strumenti ed i metodi propri delle discipline,
risolvere situazioni problematiche usuali, produrre testi di vario tipo, applicare le regole e le
convenzioni in situazioni nuove, progettare e realizzare materiali, organizzare un lavoro.
Per la realizzazione degli obiettivi educativi, sono previsti interventi mirati, come i lavori in
piccoli gruppi, il lavoro cooperativo, gli incarichi collaborativi, discussioni di gruppo, test,
questionari, inchieste, rapporti frequenti con la famiglia, attività integrative.
Per la realizzazione degli obiettivi cognitivi, sono previsti inoltre il lavoro individuale
autonomo, le produzioni personali, le relazioni individuali e di gruppo, le attività di ascolto e di
lettura, discussioni e dibattiti in classe, attività di laboratorio, uso di audiovisivi e di computer,
utilizzo del metodo della ricerca, visite sul territorio, allestimento e partecipazioni a
rappresentazioni teatrali, mostre didattiche...
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AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Nell’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa alla scuola è affidato il compito di definire le
esperienze di apprendimento in cui conoscenze e competenze sono tra loro in stretta relazione
Le competenze che si sviluppano grazie all’apprendimento scolastico sono, certamente, legate ai
saperi che vengono fatti incontrare all’alunno e sono, perciò, intimamente intessute di contenuti
culturali.
In questo senso, le discipline sono potenti mezzi formativi per i metodi che forniscono e per i
sistemi concettuali che consentono di costruire.
E’ chiaro che, essendo le discipline la materia prima utilizzata dalla scuola per far apprendere, è
proprio attraverso il sapere disciplinare che l’alunno viene aiutato a riconoscere e a tirar fuori (educere=educare) le attitudini che possiede, facendole interagire con i contenuti e le operazioni
logiche di cui ciascuna disciplina è portatrice, al fine di produrre un apprendimento significativo.
La funzione dell’ insegnante è quella di un mediatore che costruisce un “ponte” tra la mente degli
alunni, in cui si intrecciano i percorsi complessi della conoscenza, e il mondo delle discipline, dove
ogni sapere trova una sistemazione all’interno di un preciso quadro di riferimento culturale.
Affinché ogni ragazzo sia in grado di dare un senso a ciò che apprende, occorre necessariamente
partire da lui, dalla sua posizione rispetto a ciò che ogni materia comunica, da cosa ritiene di sapere
su di essa, da come impara i suoi contenuti, dagli errori che commette e, affinché le attività
scolastiche non siano astratti esercizi ma esperienze formative, i docenti si propongono di:
1. dare un senso a ciò che si fa a scuola
2. fornire consapevolezza dell’apprendimento
3. sviluppare qualità dinamiche
Dare un senso a ciò che si fa a scuola
È fondamentale che l’apprendimento diventi significativo e che aiuti il ragazzo a porsi degli
interrogativi: a che cosa mi serve imparare questa materia? Che uso ne posso fare?
Troppo spesso i ragazzi non percepiscono il senso del loro apprendimento, vivono ciò che imparano
a scuola come inutile e superfluo, che niente ha a che fare con la vita reale e che procede su binari
paralleli a questa, senza che mai si realizzi una possibilità di incontro.
È invece fondamentale che l’apprendimento diventi significativo e che le esercitazioni si
trasformino in esperienze e le attività laboratoriali perseguono appunto tali obiettivi .
È facendo che i ragazzi possono acquisire il senso del loro imparare e possono verificarne la non
estraneità con il loro mondo.
L’operatività dei laboratori non si esaurisce però in una visione riduttiva del fare, ma diventa la
dimensione privilegiata dove le conoscenze trovano il loro campo di applicazione e di esercizio.
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Fornire consapevolezza del proprio apprendimento
Apprendere è una complessa operazione al centro della quale c’è l’alunno che elabora la propria
cultura.
È quindi indispensabile coinvolgere l’alunno in prima persona, rendendolo capace di prendere
decisioni autonome, di orientarsi, di imparare a conoscere le proprie risorse, i propri limiti, le
proprie modalità di apprendimento, i propri stili cognitivi.
Ma tale consapevolezza non si acquisisce in astratto, la si conquista nel rapporto con le discipline.
Per questo la nostra scuola ritiene importante sollecitare processi di metacognizione, abituando gli
alunni a riflettere sul lavoro che la mente fa per affrontare i problemi cognitivi, sulle difficoltà che
incontra nel tentativo di risolverli, sulle dinamiche emotive che si provano nell’ affrontarli.
Ogni disciplina offre così spazi ed occasioni per ragionare e discutere sul proprio imparare,
portando gli alunni a chiedersi non solo “cosa imparo?”, ma anche “come imparo?”, “quali
caratteristiche di me scopro imparando?”
La base della metacognizione è proprio nel sentirsi responsabili del proprio imparare, nella capacità
di essere coscienti dei propri stati mentali ed emozionali (apprendimento consapevole).
L’insegnante media la metacognizione intervenendo con strategie diverse:
-
propone obiettivi e chiede agli alunni come si possono raggiungere;
progetta attività che hanno per oggetto
•
•
•
•
•
•
l’attenzione, la concentrazione, la distrazione (cause, occasioni, come organizzarsi
per evitarla)
la memoria (tipi e tecniche, trucchi...)
la comunicazione (pianificazione)
la comprensione (individuare segni e significati, parole chiave, sequenze)
la lettura
la soluzione di problemi
Tutte queste attività didattiche si possono configurare come costruzione, in tempi lunghi, di un
metodo di studio, da intendersi come:
•
un insieme di corrette abitudini di pensiero, supportate da una forte dose di motivazione
personale
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Sviluppare qualità dinamiche
Il possesso di conoscenze e di capacità operative non è tuttavia sufficiente se non si accompagna
alla formazione di una personalità contraddistinta da doti di flessibilità e di adattabilità.
Si tratta di atteggiamenti mentali e relazionali che consentono all’individuo di modificarsi in
relazione al mutare di ciò che lo circonda.
Ecco allora l’importanza di una competenza emotiva :
“COMPETENZA EMOTIVA”
PERSONALE
Modo in cui l’individuo controlla se stesso
•
•
•
•
•
Fiducia in sé (sicurezza)
Autovalutazione realistica
Autocontrollo
Fidatezza (onestà, affidabilità, ammettere i
propri errori)
Coscienziosità (rispetto degli impegni
presi)
SOCIALE
Modo in cui l’individuo gestisce le relazioni
•
•
•
•
•
Cooperazione
Comprensione degli altri
Empatia (sintonia con gli altri)
Adattabilità alle circostanze
Condivisione delle idee
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MODALITA’ EDUCATIVE
Gli insegnanti della scuola, sia come singoli sia come comunità educativa scolastica, pongono a
disposizione degli alunni le seguenti modalità di educazione attribuendo a questo termine un
significato ampio che include l’istruzione e la formazione:





Si educa con la competenza professionalità aiutando l’apprendimento, fornendo informazioni
corrette, valide, pertinenti, motivate, adeguate e mettendo in correlazione i “saperi
disciplinari”, utilizzando molteplici metodologie e strumenti didattici.
Si educa con lo stile dell’insegnamento instaurando una relazione interpersonale e di gruppo
positiva e un clima sereno, accogliente e rispettoso della diversità.
Si educa con il senso di responsabilità favorendo la pratica della progettualità, dell’impegno,
della partecipazione, della costruzione di un metodo di studio.
Si educa con l’esercizio della capacità critica, promuovendo la riflessione in maniera
sistematica sulla cultura sociale, antropologica, scientifica e sui modelli di comportamento.
Si educa con lo spirito collaborativo, ampliando le sollecitudini educative delle famiglie,
proseguendo l’orientamento formativo impartito nella Sc.Primaria, interagendo con gli altri
istituti Scolastici in vista della scelta della scuola superiore, coltivando iniziative proposte
dalla comunità territoriale.
Progettazione
L’insegnamento disciplinare è programmato attraverso gruppi di lavoro formati da tutti i docenti
della scuola che insegnano la stessa disciplina.
I curricoli tengono conto anche delle caratteristiche del territorio e recepiscono le diverse esigenze
degli alunni e le aspettative delle famiglie.
I compiti dell’equipe pedagogica si possono sintetizzare nelle seguenti operazioni:
 modalità di accertamento della situazione di partenza (test-dialogo-conversazioni guidateprove libere e specifiche);
 individuazione degli obiettivi di apprendimento in relazione ai livelli di competenze in entrata
(Scuola Elementare), intermedi (passaggio da una classe a quella successiva) e in uscita
(Scuola Superiore);
 articolazione delle attività attraverso unità di apprendimento disciplinari e interdisciplinari;
 definizione delle metodologie e delle strategie didattiche
 formulazione dei criteri di valutazione e di misurazione per le verifiche;
 elaborazione di proposte per eventuali iniziative sperimentali relative all’insegnamento della
disciplina;
 individuazione di attività multidisciplinari ed extracurricolari;
 scelta degli strumenti, libri di testo e consultazione (sussidi audiovisivi e multimediali,
materiale didattico);
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Anno Scolastico 2008/09
 programmazione delle attività di recupero e/o di potenziamento (semplificazione dei contenuti,
ricerche individualizzate e di gruppo, esercizi operativi).
LE SEDI DELLA SCUOLA
La Scuola Media “Jean Piaget - 2 Giugno”, Ambasciatore dell’UNICEF, è costituita da due
sedi: un edificio è situato nel quartiere della Chiappa, in via Benedicenti 4 e fa parte del complesso
scolastico “XXV Aprile” (Asilo nido, Scuola Materna e Scuola Media); l’altro, in Viale A. Ferrari,
è inserito nel complesso “2 Giugno” (Scuola Materna, Scuole Elementari e Medie, Istituto
Magistrale).
L’edificio della Chiappa è moderno, dotato di ascensore e di piano inclinato che permettono di
raggiungere ogni zona di qualsiasi piano.
Il complesso scolastico è circondato da una cornice di vegetazione e di terrazze coltivate a orti e
ulivi; è inoltre facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Spazi interni
La Scuola della Chiappa dispone di 17 ampie aule per l’attività curricolare e delle seguenti aule
speciali:
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
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
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



EDUCAZIONE ARTISTICA: dotata anche di forno per la cottura di manufatti in ceramica e
laboratorio di fotografia;
INFORMATICA: fornita di 13 moderni computer collegati in rete con collegamento ad
Internet;
LABORATORIO LINGUISTICO: fornito di 29 postazioni audio;
LABORATORIO SCIENTIFICO: dotato di moderne attrezzature per esperimenti ed
esercitazioni pratiche di Fisica e Chimica;
MUSICA: dotata di strumenti musicali;
TECNICA: fornita di banchi di lavoro, tavoli per disegno tecnico ed attrezzature specifiche;
VIDEO-PROIEZIONE
SOSTEGNO: dotata di materiale didattico specifico;
AUDITORIUM POLIFUNZIONALE
PALESTRA: è stata recentemente ristrutturata;
CUCINA: utilizzata per il laboratorio di alimentazione;
RICEVIMENTO DEI GENITORI.
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L’edificio inserito nel complesso “2 Giugno” è una moderna struttura che offre un ambiente
ampio e accogliente. E’ suddiviso architettonicamente in due blocchi, nel primo gli spazi sono
organizzati in aule, laboratori e biblioteca.
Nel secondo blocco si apre un teatro che permette la rappresentazione di esperienze di
drammatizzazione; la sua ampia capienza ne consente l’utilizzazione anche per diverse finalità quali
conferenze, dibattiti e altre iniziative. Integrano tale spazio due ampie aule adibite l’una a mostre di
materiale prodotto dagli alunni e l’altra a mensa. Nello stesso complesso sorge la palazzina che
ospita, al piano inferiore, la piscina , e a quello superiore, la palestra.
Spazi interni
La Scuola del Complesso “2 Giugno” dispone di 20 aule per l’attività curricolare e delle seguenti
aule speciali:
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
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

Due aule per l’EDUCAZIONE ARTISTICA , che permettono, quando è possibile, di
svolgere la lezione all’esterno essendo aperte su una spaziosa terrazza;
INFORMATICA, fornita di computer collegati in rete con collegamento ad Internet;
LABORATORIO LINGUISTICO, dotato di postazioni audio;
LABORATORIO SCIENTIFICO: dotato di moderne attrezzature per esperimenti ed
esercitazioni pratiche di Fisica e Chimica;
MUSICA: dotata di strumenti musicali;
TECNICA: fornita di banchi di lavoro, tavoli per disegno tecnico ed attrezzature specifiche;
SALA AUDIO VISIVI;
SOSTEGNO: numerose aule dotate di materiale didattico specifico;
AUDITORIUM POLIFUNZIONALE
PALESTRA;
CUCINA;
RICEVIMENTO DEI GENITORI.
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
IL TEMPO SCUOLA
Il tempo scuola impegna l’alunno:
 dalle 7.55 alle 12.55 dal lunedì al sabato;
 dalle 14.20 alle 17.00 in funzione delle attività svolte;
 dalle 17.00 alle 19.00 per attività sportive facoltative;
 dalle 15,00 alle 17,00 per attività sportive facoltative.
Tra le 13.00 e le 14.20 funzionano la mensa e l’interscuola (attività libere, pallavolo, giochi da
tavolo, tennis da tavolo, biliardino) sotto la sorveglianza degli insegnanti.
La Scuola è aperta già alle 7.45; gli alunni possono attendere il suono della campanella (h. 7,50)
all’interno della scuola , ma, per motivi di sicurezza, una volta entrati non è più consentito loro di
allontanarsi.
Entrambe le sedi sono organizzate su due tempi-scuola, a seconda della scelta effettuata dalle
famiglie.
Il primo tempo-scuola prevede 30 ore distribuite al mattino su sei giorni.
Queste le discipline insegnate con le rispettive quote orarie settimanali
DISCIPLINA
ITALIANO
STORIA
GEOGRAFIA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
INGLESE
2^LINGUA
COMUNITARIA
ARTE e IMMAGINE
MUSICA
SC. MOTORIE e
SPORTIVE
RELIGIONE
Orientamento/informatica
ORE
STTIMANALI
5
2
2
4
2
2
3
2
2
2
2
1
1
TOTALE
30
Strumento musicale
2
TOTALE
32
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
ARTICOLAZIONE DEI CORSI
CORSI
ABCDE
(J. Piaget)
TEMPO SCUOLA
- h 7,50-13,00 (tutti i giorni)
totale ore (Quota stabile) 29+1
(29 curricolari + 1 per
orientamento/informatica)
CARATTERISTICHE OPZIONALI

I genitori scelgono la seconda
lingua comunitaria tra: francese,
tedesco, spagnolo. In funzione
della scelta, all’interno della
scuola, sono previste classi
mistilingue.

Le ore pomeridiane sono relative
alle seguenti attività:
ABC
(2 Giugno)
-32 ore: Indirizzo Musicale: 30 ore
di lezione la mattina più 2 ore
pomeridiane di strumento
Studio strumento musicale
Flauto / clarinetto / pianoforte / chitarra
- 33 ore : 30 ore di lezione la mattina
più 3 ore pomeridiane Facoltativeopzionali (F/O) a scelta dei genitori,
d’intesa con il parere degli insegnanti
Laboratori di sviluppo
di apprendimento
molteplici attività a scelta dell’alunno
con obbligo di
frequenza quadrimestrale
Laboratori di recupero
(Italiano, Matematica)
Gruppi definiti dai docenti d’intesa con
le famiglie.
Periodo variabile secondo le necessità
dell’alunno
Lezioni con Certificato di competenza
in sede d’esame
-Lingua straniera (inglese / francese /
tedesco / spagnolo)
Gli alunni potranno ampliare il Tempo
Scuola sino a 36 ore settimanali,
scegliendo di frequentare due attività
didattiche pomeridiane, sentito il
consiglio degli insegnanti
- Patentino di Educaz. Stradale
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’ampliamento dell’offerta formativa, come di seguito precisato, consente agli alunni di
arricchire la propria formazione culturale ed umana attraverso una serie di attività facoltative .
L’autonomia scolastica ha posto le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione
per migliorare l’efficacia dell’attività educativa, rendendola più flessibile e più corrispondente alle
esigenze del territorio e ai bisogni degli alunni e delle famiglie.
Nella nostra scuola il processo di innovazione è stato avviato da molti anni grazie all’istituzione di
corsi a tempo prolungato e sperimentali in cui sono inseriti lo studio di una seconda lingua
comunitaria (Inglese-Francese/Inglese-Tedesco/Inglese-Spagnolo) e numerose attività laboratoriali.
Con la pratica dell’autonomia scolastica queste scelte didattiche si sono consolidate e hanno potuto
estendersi coinvolgendo tutta l’organizzazione della scuola, permettendo di offrire percorsi
formativi individualizzati che prevedono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Laboratori
Lingue comunitarie (inglese, francese, tedesco, spagnolo) (certificazione per la lingua inglese)
Indirizzo musicale
Orientamento
Informatica
Recupero e potenziamento
Integrazione
Intercultura
Conoscenza del territorio (dal punto di vista storico e geografico)
Gruppi sportivi
I docenti ritengono di valorizzare tali scelte pedagogiche inserendole sia nell’attività di tipo
curricolare, sia nella quota facoltativa offerta al preadolescente e alle famiglie, sempre rispettando il
diritto di scelta dei genitori.
L’azione progettuale trova un equilibrio fra le seguenti esigenze:

diritto di scelta dei genitori , che ha sempre trovato nella nostra scuola ampia realizzazione

caratteristiche individuali dell’alunno

garanzia di coesione e unitarietà tra le molteplici occasioni di apprendimento offerte dalla
scuola stessa;

valorizzazione di strumenti e di percorsi, segnalati anche dalle famiglie, come altamente
formativi perché aderenti alla realtà educativa e cognitiva di ogni alunno.
Oltre alle normali attività curricolari previste dai Programmi ministeriali, ogni Consiglio di classe,
nella propria autonomia, struttura interventi individualizzati di recupero e di potenziamento e
progetta interventi pluridisciplinari che coinvolgono e integrano le competenze di più materie.
Rientrano in questo ambito tutte le attività proposte negli anni dal Ministero e ormai divenute parti
integranti della programmazione educativo-didattica, quali l’educazione ambientale, l’educazione
alla salute, l’educazione interculturale, l’educazione all’Europa, l’educazione stradale, la
prevenzione dei rischi, così come saranno meglio evidenziate nella programmazione dei singoli
Consigli di Classe.
18
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
LABORATORI
La valenza orientativa della didattica laboratoriale
"…il Laboratorio è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione d'apprendimento che
coniuga conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni, in una
dimensione operativa e progettuale che li mette in condizione di dovere e poter mobilitare l'intero
sapere esplicito e tacito di cui dispongono"
(Raccomandazioni per l'Attuazione delle Indicazioni Nazionali.)
I laboratori sono il vanto della nostra scuola; da tempo essi qualificano l’offerta formativa perché
costruiscono ambienti di apprendimento profondamente innovativi dove l’alunno fa lezione
partendo dalle proprie esperienze in un contesto lavorativo di collaborazione con i compagni.
Le modalità del lavoro cambiano: i ragazzi lavorano in gruppo, sono responsabili di un progetto che
li coinvolge collettivamente, si abituano a risolvere problemi discutendo le possibili soluzioni,
imparano quindi il metodo dell’agire cooperativo.
Nella nostra Scuola sono, da sempre, operativi numerosi Laboratori che vengono programmati dai
singoli insegnanti secondo le rispettive competenze.
Gli alunni hanno l’opportunità di scegliere in base ai loro interessi ed alle loro attitudini,
indipendentemente dalla classe che frequentano.
Si vengono così a costituire gruppi eterogenei, formati da alunni di sezioni e di classi diverse (1,2,3)
che insieme progettano, collaborano, sperimentano il gusto e la difficoltà di arrivare alla
realizzazione di un prodotto, ma imparano anche ad utilizzare nuovi strumenti, elaborano un
metodo di lavoro ed a conclusione del loro percorso devono relazionare agli altri gruppi ed ai
genitori, riuniti in assemblea, il percorso di lavoro svolto .
Ogni Laboratorio è a classi aperte ed ha la durata di un quadrimestre; al termine di tale periodo gli
alunni operano una nuova scelta.
Le attività di laboratorio sono finalizzate a:
♦ valorizzare potenzialità presenti negli alunni consentendo l’apprendimento di tecniche operative
specifiche;
♦ creare spazi di lavoro alternativo
♦ offrire occasioni di socializzazione,
♦ educare all’autovalutazione;
♦ prendere coscienza di sé e dei propri mezzi;
♦ favorire l’autostima;
♦ ampliare il campo delle esperienze in ambiti diversi;
♦ potenziare il senso di responsabilità, la cooperazione, il grado di autonomia;
♦ acquisire la metodologia del lavoro di gruppo.
19
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
L’attuazione di una didattica per laboratori consente di attenuare la centralità dell’aula, luogo dove
si privilegiano la trasmissione della cultura e l’insegnamento personalizzato, e di conferire rilevanza
ad ogni alunno con le sue modalità, le sue potenzialità, i suoi bisogni dando corso ad un
apprendimento personalizzato.
L’alunno, attraverso la ricerca-azione, utilizza e rielabora conoscenze, esercita abilità, formula
ipotesi, progetta e costruisce un prodotto finale che diventa testimonianza della spendibilità del
saper e del saper fare che ha acquisito, e motivazione per una futura applicazione.
L’azione dell’insegnante si configura come un’azione di accompagnamento, di orientamento e di
facilitazione dell’apprendimento affinché l’alunno sia messo in grado di capire perché si applica e a
che cosa serve il suo sforzo.
La didattica di laboratorio presuppone l’uso di linguaggi molteplici, assicura lo sviluppo delle
potenzialità della persona, è più interessata all’individuo e allo stile di apprendimento di ciascun
allievo.
Nell’esperienza di laboratorio entrano in gioco e si presentano fortemente coesi il progetto, il
processo e il prodotto perché impegnano l’allievo in azioni di ricerca, scoperta, sperimentazione,
verifica, controllo, sostenuti da un alto grado di motivazione che si delinea nella realizzazione di un
“elaborato” culturale e sociale visibile e comunicabile all’esterno.
I principali Laboratori che vengono proposti ogni anno sono i seguenti:
SEDE “PIAGET”:
Ambientale
Artigianato
Artistico
Bricolage
Bridge 1° livello
Bridge 2° livello
Cinema.....e non solo
Francese (classi seconde e terze)
Giornale
Linguaggi multimediali
Giochi matematici
Inglese 1° livello
Inglese 2° livello
Inglese 3° livello
Latino (classi terze)
Musicale
Orienteering 1
Orienteering 2
Scenografia
Ceramica
Teatro
Video
SEDE “2 GIUGNO”:
Arte e territorio
Artistico
Cineforum
Teatro
Quotidiano ieri e oggi
Informatica (primo livello)
Informatica (secondo livello)
Inglese 1° livello
Inglese 2° livello
Inglese 3° livello
Latino
Musicale
Ambientale
LINGUE COMUNITARIE
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
La pluralità linguistica è un altro elemento caratterizzante della Scuola Media “Jean Piaget-2
Giugno” che, in un quadro di autonomia didattica e organizzativa offre la possibilità di scegliere,
oltre all’inglese, tra tedesco, francese e spagnolo.
Poiché la costruzione della cittadinanza europea passa attraverso la comprensione di tradizioni,
valori e atteggiamenti propri ai vari paesi dell’Unione Europea, la conoscenza delle lingue
comunitarie ne è via privilegiata sul piano formativo.La lingua è, infatti, il veicolo più diretto per
accedere alla cultura di un popolo.
In funzione di una visione di educazione interculturale, in cui il ruolo della scuola non è solo quello
di trasmettere “un sapere”, ma di “socializzare al plurale”, gli obiettivi didattico-educativi
rispondono alle seguenti preoccupazioni:
♦ creare uno spazio di dialogo interculturale che privilegi il rispetto delle differenze ed una
miglior consapevolezza della propria identità individuale e sociale;
♦ favorire la motivazione allo studio delle lingue straniere e delle scienze umane e sociali;
♦ sensibilizzare alla dimensione culturale nella convinzione che chi conosce la propria cultura può
meglio comprender diversi ambiti culturali;
♦ avviare ad elaborare, strutturare e realizzare un progetto a lungo termine(di solito triennale);
♦ sviluppare una pedagogia di apprendimento in “situazioni reali”;
♦ sensibilizzare gli alunni allo studio della lingua, suscitando bisogni realistici e immediati di
comunicazione orale e scritta.
SCAMBI CULTURALI
In alcune classi viene effettuato lo scambio con classi parallele di scuole italiane o straniere.
Le insegnanti di lingue impostano il progetto fin dalla prima, instaurando una corrispondenza fra gli
alunni della propria classe e quelli della classe parallela. Successivamente gli allievi si scambiano
materiale illustrativo (opuscoli, relazioni, videocassette)
sull’ordinamento e sul funzionamento delle rispettive Scuole e sulle località di appartenenza.
Infine si effettuano gli scambi veri e propri: il progetto prevede la reciproca ospitalità.
Il periodo di scambio è coordinato dal Consiglio di Classe che organizza lezioni collettive, visite
culturali a musei, a città d’arte e ad ambienti che offrono bellezze naturali.
Queste iniziative sono proficue perché permettono di conoscere culture e tradizioni diverse e
favoriscono una maggiore comprensione tra i popoli.
Oltre all’esperienza dello scambio, vengono offerte gli alunni:
1. Corsi di approfondimento di lingua inglese con preparazione alla Certificazione europea,
“Cambridge Young Learners” (vedi sez. Progetti)
2. attività che prevedono percorsi guidati su Internet con il compito di cercare informazioni su
come raggiungere una meta e come muoversi in una città straniera del paese di cui si studia
la lingua. Si realizzano progetti di comunicazione originali come, ad esempio,
l’apprendimento in tandem, dove un alunno italiano ed uno straniero corrispondono via email con l’aiuto del docente.
3. e-twining o gemellaggio elettronico, cioè la collaborazione pedagogica a lungo termine tra
due istituti scolastici europei finalizzata a condividere dei progetti didattici comuni mediante
l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (internet, posta elettronica,
ecc.).Il progetto di gemellaggio è ideato a partire da materie scolastiche su tematiche di tipo
trasversale.
ACCOGLIENZA
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
L’Accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni e per il rientro dei
ragazzi delle Classi seconde e terze; viene attuato nei primi giorni di scuola, nel periodo di
anticipazione dell’anno scolastico.
Le attività proposte per le Classi prime sono specifiche e molteplici: presentazione del regolamento
di Istituto, visita e conoscenza dei laboratori, conversazioni e colloqui individuali con il docente
coordinatore, questionari, prove di evacuazione della scuola.
Per gli alunni è un’occasione che tende a favorire la loro integrazione in un contesto nuovo, la
reciproca conoscenza, la socializzazione, lo stare bene a scuola.
Per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e di aspetti della personalità di
ciascun alunno per integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso i colloqui con le
maestre e le schede di valutazione della Scuola Primaria.
Gli spazi utilizzati per l’accoglienza sono:
aule – palestra – teatro – laboratori – giardini della scuola – spazi esterni nel quartiere.
E’ previsto all’inizio dell’anno scolastico un momento di accoglienza anche per gli alunni delle
classi seconde e terze; ai ragazzi di seconda vengono proposti percorsi culturali ed ecologici, al
fine di conoscere in modo più consapevole il territorio in cui vivono.
Per gli alunni delle classi terze vengono programmati itinerari di orientamento nel mondo del
lavoro.
Anche per i genitori dei nuovi alunni è previsto un momento di accoglienza effettuato dal
Dirigente Scolastico.
CONTINUITA’ EDUCATIVA
Le varie esperienze di Continuità Educativa sono attuate raccordando la Scuola Media “Jean Piaget2 Giugno” con le Scuole del III° e del IV° Circolo Didattico.
L’iniziativa comporta:
 incontri di programmazione e verifica tra docenti
 incontri tra i ragazzi dei due ordini di Scuole, per l’attuazione delle varie esperienze
 discussione e valutazione delle esperienze, da parte dei docenti, con la Commissione di
 Continuità educativa.
E’ previsto un programma di continuità anche con gli Istituti Superiori al fine di favorire
l’inserimento degli alunni in uscita dalla Scuola Media nella Scuola Superiore ( le modalità sono
illustrate nel Progetto Orientamento ).
ORIENTAMENTO
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
L’attività di orientamento svolge un ruolo importante nell’azione formativa della nostra Scuola, non
è episodica, ma presente in ogni attività promossa dalla scuola, infatti si attua nel quotidiano e
costantemente.
1. L’Orientamento non si esaurisce negli anni-ponte (nel momento di passaggio da un ciclo di
scuola a quello successivo), ma è un processo lungo e continuo che si inserisce all’interno di
tutto il percorso formativo.
2. L’ Orientamento non è affidato solo ad una figura di insegnante orientatore, ma è oggetto di
lavoro di tutti i docenti che, attraverso i curricoli disciplinari, permettono agli alunni di
conoscere meglio se stessi e le proprie potenzialità. Ogni disciplina, quindi, nessuna esclusa,
contribuisce a costruire questa fondamentale capacità attraverso il suo specifico apporto.
3. L’orientamento è finalizzato ad aiutare i ragazzi a
- Conoscere se stessi
- Capire il mondo che li circonda
- Interagire con la società in cui vivono per tracciare in modo intenzionale e autonomo
un proprio percorso di vita
- Prendere decisioni e operare scelte significative per progettare il proprio futuro
Le attività orientative, quindi, non si riducono né alla sola informazione, né alla somministrazione
di qualche questionario ed alla successiva lettura dei dati che ne emergono, risultati che il più delle
volte esauriscono la loro efficacia in un’azione momentanea, che non innesca un percorso
continuativo di lavoro.
L’ orientamento si sviluppa all’interno dei percorsi didattici curricolari e l’ottica orientativa
indirizza tutto il lavoro scolastico, quasi si trattasse di una lente di ingrandimento attraverso cui
guardare l’intero processo educativo.
Il percorso di orientamento si snoda in un itinerario formativo finalizzato a valorizzare interessi ed
attitudini , a favorire la crescita culturale, lo sviluppo della personalità, l’acquisizione di
competenze e l’assunzione di comportamenti, presupposti essenziali per sapersi orientare in una
società complessa.
Il progetto individua tre grandi aree di obiettivi, definiti come capacità generali del sapere, saper
fare, saper essere del ragazzo a conclusione del ciclo della scuola media e organizzati secondo
percorsi specifici per le tre classi: orientamento in ingresso (classe I), orientamento in itinere
(classe II), orientamento in uscita (classe III).
Il Progetto si articola sui tre diversi ordini di attività promosse dalla scuola:
1. Interdisciplinari: trasversali rispetto alle materie di studio, finalizzate a mettere gli alunni in
condizione di capire quali sono gli stili cognitivi per ottimizzare l’apprendimento.
Puntano a costruire con gli alunni la capacità di imparare, fornendo loro gli strumenti culturali
(metodo di studio, abilità, conoscenze fondamentali) e valorizzando comportamenti cognitivi.
2. di laboratorio: situazioni di apprendimento con compiti di realtà in cui i ragazzi scelgono in
base ad interessi ed attitudini, collaborano e progettano insieme, sperimentano il gusto e la
difficoltà di arrivare ad un prodotto, utilizzano strumenti, elaborano un metodo di lavoro e
potenziano il senso di responsabilità, il grado di autonomia e l’autostima.
3. curricolari: relative alle diverse discipline, dalle quali vengono selezionate le valenze
funzionali all’orientamento, che non sono tanto nei contenuti che trasmettono quanto nelle
operazioni logiche che attivano, nella percezione della realtà che favoriscono, nella loro
rilevanza sociale (sono utili per fare) e psicologica (sono significative per l’alunno).
INDIRIZZO MUSICALE
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Da quest’anno la Scuola “J. Piaget-2Giugno” si è arricchita di un corso ad indirizzo musicale che
viene a completare il Piano dell’Offerta Formativa.
Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme ci si propone di sviluppare
obiettivi non solo cognitivi, ma anche affettivi e psicomotori: nella pratica strumentale, infatti,
l’alunno mette in gioco facoltà fisiche, psichiche, razionali, affettive e relazionali; può dunque
esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni dalla percezione del sé fisico (la
postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo
linguaggio codificato specifico (la notazione) alla crescita emotiva (il rapporto con la
“performance” pubblica) e sociale.
L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo
sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità.
Perché iscriversi
Come è stato detto, il corso di strumento non va inteso come una specializzazione professionale: è
innanzitutto un’ opportunità per venire a contatto con la musica in maniera operativa.
Il corso, completamente gratuito, è costituito da lezioni individuali pratiche e attività musicali di
gruppo.
Lo studio dello strumento è integrato nel curriculum degli studi e i docenti di strumento fanno parte
del team di insegnanti della Scuola, partecipando ai consigli di classe ed alla programmazione
generale.
Lo strumento musicale ha anche una voce specifica nella valutazione essendo presente nella scheda
di valutazione dell'alunno.
Benché si tratti di una materia facoltativa e opzionale, l'iscrizione prevede la frequenza per l'intero
triennio; non sono dunque previste rinunce se non per casi di specifica gravità valutati
singolarmente dal Consiglio di Classe.
Quali sono i prerequisiti
Non ci sono prerequisiti! I ragazzi e le ragazze che si iscrivono per lo più non hanno ancora
familiarizzato con uno strumento.
Quali strumenti vengono insegnati
Gli strumenti insegnati nel corso sono Chitarra, Clarinetto, Flauto e Pianoforte.
Al momento dell'iscrizione, all'atto della compilazione del modulo di richiesta di partecipazione al
corso di strumento, ci si troverà a dovere indicare i quattro strumenti in ordine di preferenza
secondo il gradimento del ragazzo/a.
La prova di ammissione
Durante l'anno scolastico precedente la frequenza della Scuola Media, ovvero durante la classe V
della Scuola Primaria, viene organizzata una prova attitudinale in cui docenti di strumento e di
educazione musicale del corso incontrano gli iscritti.
Verrà assegnato il futuro strumento di studio tenendo conto sia delle preferenze mostrate che delle
attitudini fisiche e naturalmente anche di una ripartizione equilibrata all'interno delle classi di
strumento.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Potrebbe infatti capitare che tutti gli iscritti avessero indicato come primo, in ordine di preferenza,
lo stesso strumento, pur non avendolo mai studiato prima, semplicemente sulla base delle proprie
esperienze. In realtà lo studio dei quattro strumenti, in questa fase iniziale, si assomiglia moltissimo:
pur avendo ciascuno spiccate caratteristiche tecniche.
E se si suona già uno strumento...
Nel caso uno studente avesse già esperienze strumentali precedenti, sarà opportuno indicarlo nella
domanda e portare alla prova di ammissione un brano rappresentativo del proprio livello di studio
raggiunto.
Sarà, comunque, giudizio insindacabile della commissione l’attribuzione dello strumento sulla base
di tutte le informazioni raccolte.
Strutturazione del corso
Gli impegni settimanali dei ragazzi saranno i seguenti:
1. un’ora pomeridiana di lezione individuale di strumento
2. un’ora al mattino di lezione collettiva di lettura musicale
In totale gli alunni che scelgono l’indirizzo musicale avranno un orario settimanale di 31 ore (30 ore
al mattino + 1 ora al pomeriggio), che sarà possibile integrare con altre attività facoltative
opzionali(laboratori e/o recupero)
La programmazione
In generale la didattica strumentale propone un’ alfabetizzazione musicale ad allievi senza
precedenti nozioni e/o esperienze ed è realizzata tenendo conto delle finalità precipue della Scuola
Media.
In altre parole il corso di strumento si inserisce in un più ampio curricolo di studi il cui fine è la
formazione dell'individuo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità.
Nella formulazione degli standard formativi e delle competenze da acquisire si terrà anche conto del
fatto che per alcuni alunni si prospetterà la possibilità di proseguire gli studi musicali in scuole
professionali; perciò ogni insegnante di strumento personalizzerà il curricolo secondo le esigenze
degli alunni.
Manifestazioni
Durante l'anno scolastico saranno organizzati saggi di classe e concerti all'interno della scuola,
inoltre potranno essere programmate particolari manifestazioni anche in strutture esterne e in
collaborazione con enti, associazioni e in occasioni di scambi culturali con altre scuole. Gli alunni
possono, inoltre, partecipare a concorsi organizzati per la categoria specifica del loro strumento.
INFORMATICA
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
La Scuola è dotata, in entrambe le sedi, di un attrezzato laboratorio informatico multimediale
(computer in rete fra loro, con possibilità di elaborare musica e filmati, scanner per acquisire testo e
immagini, stampanti, proiettore, computer portatile …).
L’utilizzo delle tecnologie informatiche nella didattica avviene secondo due modalità diverse:
 nei laboratori pomeridiani del tempo flessibile
 nell’attività didattica curricolare, sia per il tempo normale che per il tempo flessibile.
Nel laboratorio informatico gli alunni impareranno ad impiegare in modo corretto il computer e ad
acquisire un atteggiamento maturo e critico nei confronti dell’utilizzo delle nuove tecnologie, che
ormai hanno invaso la vita di tutti i giorni e che saranno sempre più presenti nel futuro dei ragazzi.
L’uso dell’informatica concorre insieme alle altre attività didattiche alla formazione delle abilità
generali (l’espressione e la comunicazione, la ricerca, l’elaborazione, la rappresentazione delle
conoscenze in relazione alle diverse aree del sapere).
Le attività nel laboratorio, dove per ogni computer lavorano due – tre alunni, e l’utilizzo del
collegamento ad Internet, sia per ricercare informazioni sia per comunicare con altre scuole,
favoriscono la comunicazione interpersonale e la collaborazione anche a distanza.
RECUPERO
Per coloro che non raggiungono gli obiettivi prefissati nei tempi e nei modi previsti e per gli alunni
non-comunitari che necessitano di un inserimento nella nuova realtà scolastica, l’Istituto organizza
attività di recupero e di rinforzo attuate sia nell’ambito delle ore curricolari che in orario
extrascolastico.
Vengono utilizzati gli insegnanti che devono completare l’orario di servizio.
Il recupero è articolato nel seguente modo:
gli insegnanti di LETTERE, LINGUE, e MATEMATICA per un’ora settimanale svolgono attività
di recupero nella loro classe con un piccolo gruppo di alunni individuati dal Consiglio di classe.
Gli obiettivi da raggiungere sono differenziati ed adeguati alle diverse esigenze e problematiche
presentate dagli allievi che frequentano i suddetti corsi:




far acquisire un metodo di studio il più possibile autonomo e funzionale
aiutare a superare difficoltà di apprendimento
rinforzare le abilità di base
prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione.
POTENZIAMENTO
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Per potenziare l’eccellenza, la scuola organizza molte attività finalizzate a consolidare e migliorare
le capacità di apprendimento e approfondire alcuni contenuti culturali; tra le varie iniziative
rivestono particolare importanza i Laboratori di Latino e quello di Giochi Matematici.
Il Progetto “Giochi matematici” ha come obiettivo formativo l’utilizzo dei giochi matematici quale
momento di avvicinamento alla cultura scientifica attraverso forme divertenti ed accattivanti.
Lo scopo è quello di valorizzare le capacità intellettive degli alunni migliori e nel contempo di
recuperare quei ragazzi che non avessero avvertito particolari motivi di interesse nei confronti della
matematica.
Verranno favorite le capacità di comprendere e di analizzare un testo, di porsi problemi, di
osservare situazioni, di formulare ipotesi, di prospettare soluzioni.
Saranno abituati gli alunni a verificare la coerenza dei risultati ottenuti, ad utilizzare con
padronanza le tecniche e gli strumenti di calcolo, ad interpretare e costruire tabelle, schemi,
rappresentazioni grafiche.
Il Progetto prevede rapporti con le seguenti istituzioni esterne alla scuola:
Centro di Ricerca PRISTEM-ELEUSI dell’Università “Bocconi” di Milano.
Gli alunni potranno partecipare ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici e ai Giochi
d’Autunno organizzati dal suddetto Ente.
Dipartimento di Matematica “F. Enriques” dell’Università Statale di Milano (Kangourou);
Liceo Scientifico “A. Pacinotti” – La Spezia.
INTEGRAZIONE
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Nella Scuola sono inseriti alunni che presentano differenti problematiche e sono seguiti in modo
specifico dagli insegnanti di sostegno secondo strategie d’intervento didattico-disciplinare
individualizzato, metodologie didattiche specifiche, approcci psicologici adeguati, concordati e
definiti con il personale medico dell’ASL, il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto.
Tali alunni partecipano a tutte le attività di tipo didattico e ad iniziative a carattere integrativo:
attività ginnico-sportive, attività artistico espressive, viaggi di istruzione, visite guidate, attività di
laboratorio, attività musicali
L’insegnante di sostegno, a tutti gli effetti insegnante della classe, in quanto docente specializzata,
svolge la sua attività di insegnamento non solo nelle situazioni di disagio, ma con tutti gli alunni
della classe, di cui cura, in stretta collaborazione con i colleghi, la crescita culturale, lo sviluppo
delle abilità relazionali, della legalità e il senso civico.
Per gli alunni handicappati viene formulata una programmazione individualizzata che tiene conto
del percorso di scolarizzazione precedente, delle problematiche inerenti alla situazione di disagio
proprie dell’handicap specifico, delle abilità cognitive e socio-relazionali maturate dall’alunno.
Per gli alunni che presentano gravi situazioni di handicap sono previste attività mirate, svolte
all’interno della propria classe e a classi aperte:
-
-
apprendimento cooperativo (lavoro di gruppo con designazione di ruoli interscambiabili durante
lo svolgimento delle varie unità didattiche);
attività espressive con utilizzo di linguaggi verbali, paraverbali, non verbali per facilitare e
sviluppare la capacità di comunicare (attività di drammatizzazione con utilizzo di linguaggi
mimico-gestuali, setting di arte terapia- mimico terapia-psicomotricità);
attività di tutoring (insegnamento reciproco tra compagni con la guida del docente).
Una particolare attenzione viene dedicata alla valutazione delle prospettive future e alla ricerca di
sbocchi sociali e professionali attraverso assidui e sistematici contatti con gli Enti territoriali
preposti ad occuparsi di tale problema.
Per agevolare il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore sono organizzati momenti
preliminari con i docenti delle scuole destinate ad accoglierli per concordare le strategie più idonee
a promuovere l’integrazione nel nuovo contesto.
L’iter seguito dall’insegnante di sostegno è articolato secondo le seguenti fasi:


Il lavoro di programmazione inizia con una accurata osservazione della situazione di
partenza e delle problematiche specifiche emergenti alla quale segue un’analitica valutazione
delle potenzialità e delle difficoltà dell’alunno.
Completata l’analisi si definiscono gli obiettivi intermedi e finali relativi alle aree
caratterizzanti il processo di apprendimento: area cognitiva, area socio-affettiva, area
relazionale, area motorio prassica e si stende un programma educativo individualizzato
unico e specifico per ogni alunno che tenga conto delle sue peculiarità, delle sue
caratteristiche, del suo stile cognitivo, del suo modo di apprendere, dei suoi bisogni, delle
sue risorse, delle sue potenzialità.
28
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Per ogni situazione individuale sono programmati per tutti gli alunni i seguenti obiettivi comuni
nell’area socio- affettiva e in quella delle varie discipline.
Obiettivi socio-affettivi





migliorare la capacità di relazionarsi con l’altro ( compagno o adulto)
avviare o acquisire la capacità di conoscere e rispettare le regole scolastiche
promuovere le abilità di autonomia personale e sociale
favorire lo sviluppo di comportamenti finalizzati alla collaborazione e all’aiuto reciproco
promuovere uno stile comunicativo orientato al rispetto dell’ altro
Obiettivi didattici

Sviluppare in relazione alle specifiche potenzialità di ogni soggetto le capacità di espressione
(verbale e non verbale), di attenzione, di ascolto, comprensione e produzione sia scritta che
orale.
Strumenti e sussidi


In ogni ambito la prassi didattica privilegia l’uso di materiale -strutturato e non- che agevoli
la percezione e l’elaborazione delle informazioni, faciliti gli apprendimenti e predisponga
all’ascolto.
All’interno della scuola sono attivati numerosi laboratori (elencati nel POF) e attrezzati
specifici spazi che facilitano lo svolgimento delle attività didattiche e lo sviluppo di abilità
necessarie per realizzare una reale socializzazione e integrazione.
Orientamento
Alla fine del percorso scolastico viene dedicata una particolare attenzione alle prospettive future e
alla ricerca di sbocchi sociali e professionali per ogni singolo alunno. Vengono perciò attivati
contatti specifici con l’equipe psico-pedagogica dell’ASL e successivamente vengono programmati
incontri con gli insegnanti delle scuole superiori e con gli Enti Locali competenti.
In taluni casi si possono realizzare inserimenti graduati accompagnati dalle figure di riferimento
della scuola di provenienza (insegnanti di sostegno).
In base alla Legge 104/92, nella Scuola opera e collabora con i docenti il Gruppo di Lavoro
dell’ Handicap, formato da genitori, docenti e ausiliari.
INTERCULTURA
29
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Il riconoscimento delle differenze e l’uguaglianza delle opportunità sono i principi fondanti
dell’azione educativa e l’educazione interculturale, concepita non come una nuova educazione ma
come la normalità dell’educazione, “...si delinea come promozione delle capacità di convivenza
costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme”(circolare ministeriale n.205 del luglio
1990).
Il progetto di integrazione degli stranieri nasce da una analisi della realtà socio-economica e
culturale in cui opera la scuola e da una rilevazione dei bisogni dell’utenza con particolare
attenzione al fenomeno migratorio.
Molti alunni provengono da scuole elementari italiane e abitano in Italia già da alcuni anni per cui
non presentano difficoltà di adattamento alla nuova realtà scolastica; altri, invece, non possedendo
le abilità di base e un metodo di studio, sono in difficoltà di apprendimento e spesso poco motivati.
Ci sono poi alunni alla prima esperienza scolastica in Italia o iscritti ad anno scolastico inoltrato, i
quali, oltre ai problemi di carattere linguistico, devono affrontare difficoltà di carattere psicologico.
In questi casi si cerca di favorire al massimo il loro inserimento creando momenti di accoglienza e
di scambio con i compagni di classe, dando loro, quando la capacità di comunicazione lo consente,
l’opportunità di far conoscere il proprio Paese, la propria cultura, le proprie esperienze.
Le esigenze di tipo integrativo, formativo e linguistico-disciplinare determinano le scelte didatticoeducative che tendono a conseguire i seguenti risultati:

Favorire un clima di classe finalizzato all’accoglienza

Stimolare la collaborazione nelle diverse circostanze

Ridurre le difficoltà sul piano emotivo e relazionale


Cogliere il valore della diversità

Interpretare la complessità come stimolo

Fornire gli strumenti linguistici per comunicare

Promuovere l’apprendimento nelle diverse discipline
scolastiche
 Livello integrativo
 Livello formativo
 Livello linguistico
ACCOGLIENZA
Nella fase di accoglienza i docenti coinvolti prendono in esame la situazione dei nuovi alunni
stranieri (anche attraverso il colloquio con i mediatori culturali, che eventualmente li seguono) e
quella della classe di inserimento e predispongono attività specifiche a seconda della necessità di
ciascun ragazzo.
Sono previste attività di presentazione di sé alla classe e/o nel piccolo gruppo, colloqui, attività di
socializzazione, compilazione di semplici schede per avviare in modo positivo l’attività didattica e
far crescere il senso della comunità di lavoro.
30
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
In questa fase i mediatori culturali e la famiglia esplicano un ruolo fondamentale, partecipando
all’inserimento dei ragazzi nella scuola.
Accanto all’inserimento graduale nella classe, l’alunno/a straniero/a e la sua famiglia vengono
coinvolti anche nella scelta delle attività laboratoriali opzionali aggiuntive e facoltative.
PERCORSO DIDATTICO
La prima fase dell’attività è finalizzata all’accertamento dei livelli di competenza linguistica di
ciascun alunno nell’Italiano L2, attraverso colloqui con i docenti della scuola primaria, osservazioni
sistematiche e somministrazione di test appropriati.
Gli alunni vengono quindi divise in fasce di livello:
a. Incapacità di interagire verbalmente in attività contestualizzate (livello 0)
b. Scarsa conoscenza dei dati linguistici, strutturali e cognitivi dell’italiano (livello1)
c. Mancanza di autonomia nella produzione di astrazioni linguistiche, necessarie all’accesso ai
testi di studio (livello 2)
Per ciascun livello vengono svolte attività in piccolo gruppo: dialoghi guidati, compilazione di
schede, consultazione di dizionari, uscite sul territorio.
Si individuano le seguenti risorse:
ALFABETIZZAZIONE
Per favorire un corretto utilizzo della lingua italiana come veicolo di comunicazione e scambio di
esperienze, per acquisire una corretta strumentalità nel leggere e nello scrivere, per apprendere i
diversi linguaggi utilizzati nelle varie discipline, si opera all’interno della giornata scolastica,
predisponendo attività didattiche secondo un’impostazione disciplinare al mattino e laboratoriale al
pomeriggio, attuando la seguente modalità organizzativa:
1. MATTINO
Dal lunedì al sabato, per una durata complessiva di 6 settimane, ogni alunno viene seguito
individualmente, almeno per un’ora, da insegnanti curricolari in compresenza o da insegnanti di
sostegno.
2. POMERIGGIO
Per le attività laboratoriali la scuola prevede tre rientri pomeridiani di tre ore. Gli alunni,
raggruppati in relazione alla classe di appartenenza in due macro gruppi, partecipano ai vari
laboratori.Ciascun macro gruppo è seguito da tre docenti.
FESTA INTERCULTURALE
L’attività si svolge in parallelo a quella pomeridiana delle attività facoltative/opzionali dei
laboratori.
Gli alunni coinvolti progettano, organizzano e sviluppano, con la collaborazione dei docenti, una
festa interculturale per la fine dell’anno scolastico
NOTA: La Scuola si è dotata di un “Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri”
ATTIVITA’ SPORTIVA
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Oltre alle ore curricolari di Educazione Fisica, tutti gli alunni hanno la possibilità di partecipare a
gruppi sportivi diversificati scegliendo le attività a loro più congeniali tra quelle proposte dal
Progetto tecnico del Ministero della Pubblica Istruzione in occasione dei Giochi Sportivi
Studenteschi : atletica leggera, pallavolo, pallacanestro.
Sempre nell’ambito dei Giochi Sportivi Studenteschi, gli allievi possono prendere parte anche ad
altre iniziative sportive quali gare di sci, tennis, tennis-tavolo, nuoto, pallamano, calcetto ed
orienteering.
La pratica sportiva si propone il conseguimento dei seguenti obiettivi:
 prendere coscienza della corporeità nell’unità fondamentale della persona
 promuovere la capacità di vivere il proprio corpo in termini di dignità e di rispetto
 offrire ulteriori occasioni di socializzazione e di integrazione agli alunni diversamente abili e
stranieri.
Alcune ore di Educazione Fisica sono dedicate all’attività di nuoto utilizzando la piscina del
Complesso Scolastico “2 Giugno”.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
I vari Consigli di classe sulla base dei programmi, delle proposte e degli interessi degli alunni
organizzano visite guidate a musei, mostre, biblioteche, opere d’arte, ambienti naturali (parchi, zone
protette) e di lavoro (laboratori, fabbriche, redazioni di giornali, Enti pubblici e privati).
Le visite e i viaggi di istruzione si propongono di conseguire i seguenti obiettivi:
 ampliare e integrare le conoscenze apprese in ambito scolastico
 incrementare gli interessi personali e sviluppare lo spirito di osservazione
 imparare a conoscere meglio le strutture e le risorse del territorio per poterne usufruire anche
autonomamente
 offrire occasioni di socializzazione
 essere in grado di “leggere la città”.
PARTECIPAZIONE A CONCORSI
Le classi ed i gruppi dei Laboratori partecipano a concorsi di vario genere secondo le proposte e
gli interessi specifici: concorsi di poesia, di prosa, di giornalismo, di teatro, di fotografia, di
grafica, di arti figurative.
Gli obiettivi da perseguire sono i seguenti:
•
•
approfondire le tematiche proposte
offrire occasioni alternative di lavoro
32
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
•
mettere in evidenza e valorizzare particolari potenzialità e attitudini.
ESPOSIZIONI PERIODICHE DI ELABORATI REALIZZATI DAI
RAGAZZI
La Scuola organizza mostre grafico-pittoriche, fotografiche e di manufatti realizzati dagli alunni
con tecniche e materiali vari.
Gli obiettivi da sviluppare sono molteplici:
 acquisire consapevolezza della varietà dei linguaggi figurativi
 favorire la creatività attraverso esperienze individuali e di gruppo
 saper esprimere un giudizio sul proprio lavoro in relazione a quello altrui
 acquisire conoscenze sul patrimonio artistico della propria città.
Nella Scuola sono istituzionalizzate due mostre annuali in occasione del periodo natalizio e a
conclusione dell’anno scolastico. In tali circostanze i genitori acquistano i prodotti esposti ed il
ricavato viene riutilizzato per l’autofinanziamento dei Laboratori nell’anno successivo.
ORGANIZZAZIONE SPETTACOLO UNICEF
La nostra Scuola, Ambasciatore dell’UNICEF, organizza a conclusione di ogni anno scolastico uno
spettacolo teatrale che coinvolge la totalità degli alunni e si avvale della collaborazione di un gran
numero di insegnanti che si prendono cura di ambiti diversi: sceneggiatura, recitazione, scenografia,
realizzazione dei costumi, musiche, canti, coreografie.
I ragazzi prendono parte con particolare entusiasmo a questa iniziativa, sapendo che il loro lavoro è
finalizzato ad uno scopo altamente umanitario dato che l’UNICEF è l’Ente Internazionale preposto
alla tutela dell’infanzia.
Il ricavato netto dello spettacolo è in parte devoluto al suddetto Ente, la parte rimanente è destinata
all’autofinanziamento della rappresentazione teatrale.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
LE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE ORDINARIE
Nel corso dell’anno scolastico 2008/09 la nostra Scuola continuerà la sperimentazione delle
Indicazione per il Curricolo, come previsto dalla normativa vigente.
Essendo in fase di studio e di rielaborazione, è ancora pertanto incompleta la sezione del POF
relativa ai
1. Curricoli Disciplinari
2. Percorsi Interdisciplinari
3. Il Curricolo dei Laboratori
CURRICOLI DISCIPLINARI
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA
L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più
discipline: lingua italiana; lingue comunitarie; musica;arte-immagine; corpo-movimento-sport.
Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento
proprio, concorrono a definire un’area sovradisciplinare, in cui esse ritrovano una comune
matrice antropologica nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e
peculiari del pensiero umano.
Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da sempre attuato
la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni sia reali sia virtuali, a
elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando l’immaginario collettivo, attraverso il
quale è stato elaborato e trasmesso il
patrimonio di valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità.
CURRICOLO TRIENNALE DI ITALIANO
Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la
crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti
culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
al termine della scuola secondaria di primo grado
1. L’alunno è capace di interagire in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie
idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri.
2. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, ha anche un grande valore civile e lo
utilizza per:- apprendere informazioni –comunicare - elaborare opinioni su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e sociali -collaborare con gli altri.
3. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per
esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione
dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
4. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di
studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le
esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.
5. Legge testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali scambiando
opinioni con compagni e con insegnanti.
6. Utilizza la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo,
rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.
7. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale
e scritta.
8. Distingue i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Conoscenze - Abilità
Ascoltare
-
Saper prestare
attenzione
-
Saper ascoltare in
modo consapevole
-
Ascoltare e capire
testi orali: operare di
conseguenza
-
Conoscere le strategie dell'ascolto attivo
dei testi orali più diffusi (relazione,
conferenza, spiegazione)
-
Mettere in atto le procedure funzionali
all'ascolto per cogliere: scopo, informazioni
fondamentali e accessorie, inferenze, elementi
non linguistici della comunicazione.
-
Applicare tecniche di supporto alla
comprensione durante l’ascolto(prendere
appunti per seguire lo sviluppo di un discorso
utilizzando abbreviazioni, parole-chiave, brevi
frasi riassuntive, segni convenzionali)
e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti
presi per riutilizzarli anche a distanza di
tempo).
-
-
Parlare
Saper esporre le
conoscenze.
-
Produrre testi orali
corretti nella forma e
adeguati
all'argomento, alla
situazione, al
destinatario, allo
scopo
Saper utilizzare le
informazioni rielaborate in
tutti i contesti e
autonomamente
Riconoscere, all'ascolto, alcuni elementi ritmici
e sonori del testo poetico
Conoscenze - Abilità
-
Competenze
Competenze
Conoscere le caratteristiche dei testi parlati più Saper esporre il proprio
diffusi e dei registri linguistici del parlato
vissuto o quanto letto o
narrativo, descrittivo e dialogico
studiato in modo chiaro ed
esauriente
Intervenire in una conversazione e/o in una
discussione rispettando tempi e turni di parola Interagire con flessibilità
nelle varie situazioni
Raccontare oralmente esperienze personali
comunicative orali con
selezionando informazioni significative in base chiarezza e proprietà
allo scopo, ordinandole in base a un criterio
lessicali, sostenendo le
logico-cronologico, esplicitandole in modo
proprie idee e rispettando
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
chiaro ed esauriente e usando un registro
adeguato all'argomento e alla situazione.
-
Riferire oralmente su un argomento di studio
esplicitando lo scopo e presentando in modo
chiaro l’argomento: esporre le informazioni
secondo un ordine prestabilito e coerente, usare
un registro adeguato all'argomento e alla
situazione, controllare il lessico specifico,
precisando fonti e servendosi eventualmente di
materiali di supporto (cartine,tabelle, grafici).
-
Conoscere le strategie di lettura silenziosa e
ad alta voce rispettando le pause e le
intonazioni.
Leggere
-
Leggere in modo
corretto ed
espressivo
comprendendo testi
scritti di vario tipo
quelle altrui
Conoscenze - Abilità
-
-
Saper leggere
silenziosamente e ad
alta voce, utilizzando
tecniche adeguate
-
Comprendere ed
interpretare vari tipi
di testo, attivando le
abilità necessarie
Individuare sequenze, temi, messaggio,
struttura e contenuti del testo.
Competenze
-
saper applicare con
sicurezza in testi e
contesti diversi le
conoscenze acquisite e le
abilità maturate
Leggere applicando tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineature, note a margine,
appunti) e mettendo in atto strategie
differenziate (lettura orientativa, selettiva,
analitica).
-
Ricavare informazioni esplicite e implicite da
testi informativi ed espositivi per documentarsi
su un argomento specifico e/o per realizzare
scopi pratici.
-
Confrontare, su uno stesso argomento,
informazioni ricavabili da più fonti,
selezionando quelle ritenute più significative.
-
Riformulare in modo sintetico le informazioni
selezionate da un testo e riorganizzarle in
modo personale (liste di argomenti, riassunti
schematici, mappe, tabelle).
-
Usare in modo funzionale le varie parti di un
manuale di studio: indice, capitoli, titoli,
sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie,
apparati grafici.
-
Comprendere testi letterari di vario tipo e
forma (racconti, novelle, romanzi,
poesie)individuando personaggi, loro
caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione
delle loro azioni; ambientazione spaziale e
temporale; relazioni causali, tema principale e
temi di sfondo; il genere di appartenenza e le
tecniche narrative usate dall’autore.
-
Comprendere testi descrittivi, individuando gli
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
elementi della descrizione, la loro collocazione
nello spazio, le caratteristiche essenziali, il
punto di vista dell'osservatore.
Comprendere tesi centrale, argomenti a sostegno e
intenzione comunicativa di semplici testi
argomentativi su temi affrontati in classe.
Scrivere
Conoscenze - Abilità
-
Conoscere e applicare le procedure di
ideazione, pianificazione, stesura e revisione
del testo a partire dall’analisi del compito di
scrittura: servirsi di strumenti per la raccolta e
l’organizzazione delle idee (liste di argomenti,
mappe, scalette); utilizzare criteri e strumenti
per la revisione del testo in vista della stesura
definitiva; rispettare le convenzioni grafiche:
utilizzo dello spazio, rispetto dei margini,
titolazione, impaginazione.
-
Scrivere testi corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico, lessicale.
-
Scrivere testi dotati di coerenza e organizzati
in parti equilibrate fra loro.
-
Scrivere testi di tipo diverso (narrativo,
descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo)adeguati a: situazione,
argomento, scopo, destinatario, registro.
-
Scrivere testi di forma diversa (avvisi,
biglietti, istruzioni per l’uso, lettere private e
pubbliche,diari personali e di bordo, schede
informative, relazioni su argomenti di
studio,trafiletti, articoli di cronaca, recensioni,
commenti) sulla base di modelli sperimentati.
-
Realizzare forme diverse di scrittura creativa,
in prosa e in versi (ad esempio giochi
linguistici, riscritture con cambiamento del
punto di vista).
-
Utilizzare nei propri testi, sotto forma di
citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi
prodotti da altri e tratti da fonti diverse.
-
Scrivere sintesi (lineari e non lineari, ad
esempio sotto forma di schemi) di testi letti e
ascoltati e saperle poi riutilizzare per i propri
scopi.
-
Scrivere testi utilizzando programmi di
videoscrittura e curando l’impostazione
Saper produrre testi di
vario tipo
Competenze
Saper riconoscere e
utilizzare con padronanza
e in diversi contesti tutte le
tipologie testuali
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
grafica e concettuale.
Riflettere sulla
lingua
Fonologia: suoni e
segni della lingua
Conoscenze
Abilità
-
Morfologia: le parti
variabili e le parti
invariabili del discorso Sintassi della frase
semplice
Sintassi della frase
complessa
Conoscere ed analizzare le strutture della
morfologia
Saper applicare le parti del discorso
Competenze
Utilizzare le conoscenze
metalinguistiche per
migliorare la
comunicazione orale e
scritta.
Conoscere la costruzione della frase complessa
(distinguere la principale dalle subordinate)e
riconoscere i principali tipi di proposizioni
subordinate (relative, temporali, finali,causali,
consecutive, ecc.).
-
Analizzare la frase complessa e visualizzare i
rapporti fra le singole proposizioni
rappresentandoli anche graficamente.
-
Stabilire relazioni tra situazione di
comunicazione, interlocutori e registri
linguistici.
-
Stabilire relazioni tra campi di discorso e
forme di testo, lessico specialistico, ecc.
-
Riconoscere in un testo i principali connettivi e
la loro funzione.
-
Conoscere le principali relazioni fra significati
(sinonimia, contrarietà, polisemia,
gradazione,inclusione).
-
Conoscere i principali meccanismi di
derivazione per arricchire il lessico.
-
Utilizzare strumenti di consultazione
(riconoscere e capire il tipo di informazioni
fornite da un dizionario per ogni voce).
-
Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi
testuali (narrativi, regolativi, descrittivi,
argomentativi) e dei generi.
-
Applicare le conoscenze metalinguistiche per
monitorare e migliorare l’uso orale e scritto
della lingua.
STRUMENTI E SUSSIDI
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Nell’insegnamento della disciplina verranno usati vari strumenti e sussidi come:
a) Testi di consultazione o di studio (antologia, narrativa, grammatica, analisi logica e altri)
b) Conferenze e incontri con esperti
c) Visite guidate
d) Sussidi audiovisivi, ecc.
METODOLOGIA
Si seguiranno i seguenti criteri:
a) Potenziamento del collegamento scuola-realtà strutturando la didattica su situazioni formative e
scegliendo strumenti non unicamente scolastici
b) Applicazione della multidisciplinarità ed interdisciplinarità
c) Insegnamento più individualizzato possibile ed integrazione (il primo, in particolare, per alunni
che rivelino qualche difficoltà)
d) Uso frequente di conversazioni
e) Attività di ricerca (lavori individuali o di gruppo)
f) Esercitazioni pratiche
I tempi di attuazione degli argomenti seguiranno le esigenze e i ritmi di apprendimento del gruppo
classe.
Le attività e le modalità saranno le seguenti:
lezione frontale di presentazione dell'argomento;
lezione partecipata per la lettura e la comprensione della struttura generale del testo in esame;
test di comprensione a domande chiuse e/o aperte sul testo proposto;
ricerca individuale di testi narrativi e informativi sul medesimo tema;
questionari e schede di individuazione degli elementi caratterizzanti i testi esaminati (lessico,
struttura);
rielaborazione ed esposizione orale e scritta delle informazioni acquisite sulle diverse tipologie
testuali;
schede di osservazione delle abilità acquisite;
esercizi graduati di ortografia e di lessico;
schede di individuazione e di analisi delle parti variabili del discorso;
uso del vocabolario;
esercizi graduati di analisi grammaticale.
In ogni fase dell'attività l'alunno si relazionerà con il gruppo classe, rispettando le consegne,
imparando a pianificare il proprio lavoro nei tempi assegnati e con modalità adeguate, assumendo
un atteggiamento collaborativo, disponibile al confronto e all' autocorrezione.
VERIFICHE
Per ogni unità didattica saranno predisposte verifiche realizzate su testi e con esercitazioni
analoghe a quelle presentate nello svolgimento dell’unità.
Gli esercizi di verifica saranno costruiti sugli obiettivi più rilevanti, in relazione al tipo di testo su
cui si è insistito nell’itinerario interno all’unità.
La tipologia degli esercizi comprenderà:
a) Domande chiuse (vero-falso, scelta multipla, completamento, sottolineatura) che si prestano alla
comprensione letterale e/o inferenziale
39
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
b) Domande aperte (dalle più semplici, che richiedono una trascrizione di espressioni del testo, alle
più complesse, che sollecitano un giudizio o una ricostruzione personale)
c) Elaborati scritti di vario tipo (riassunti, racconti, cronache, descrizioni, parafrasi, temi,
questionari).
Le verifiche saranno finali rispetto al lavoro dell’unità, ma formative rispetto alla programmazione
generale, perché consentiranno un controllo degli obiettivi prefissati, l’individuazione delle aree
che necessitano di una revisione per tutta la classe e per gli alunni che hanno bisogno di recupero.
VALUTAZIONE
Nel processo valutativo si distingueranno forme e momenti diversi:
1.
Valutazione della situazione iniziale
2.
Individuazione degli interventi educativi per ciascun alunno
3.
Verifiche al termine di ogni proposta didattica come riscontro della validità e
dell’efficacia di uno specifico intervento didattico
4.
Educazione all’autocorrezione
La valutazione terrà conto non solo delle prove oggettive, ma anche delle osservazioni sistematiche
e di tutto ciò che potrà emergere nel corso dell’attività didattica; verrà anche espressa in modo
chiaro affinché gli allievi siano consapevoli dei progressi registrati o delle eventuali carenze da
superare.
Sono stati inoltre stabiliti dei criteri comuni di valutazione in base alla tipologia delle prove
fornite, tenendo conto dei sotto-obiettivi concordati ed attribuibili a ciascuna di esse.
CRITERI DI VALUTAZIONE
 Prove oggettive validate secondo criteri percentuali
 Le prove di produzione testi saranno valutate tenendo conto di:
– correttezza
– chiarezza espositiva
– organicità dei contenuti
– ricchezza dei contenuti
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
ITALIANO biennio
A1- Presta breve attenzione a semplici situazioni comunicative
A2- Distingue parzialmente le informazioni esplicite e ne comprende il significato globale
(quasi sufficiente)
INIZIALE
COMPETENZE IN RELAZIONE ALLE FASCE DI LIVELLO
L1- Legge a voce alta in modo comprensibile
L2- Legge, in modalità silenziosa, testi diversi, sottolineando le le parole chiave
L3- Comprende le informazioni essenziali
P1- Risponde a domande in modo comprensibile
P2- Riferisce esperienze, usando un lessico semplice
S1- Scrive i testi coerenti e abbastanza corretti
S2- Riassume un testo semplice
INTERMEDIO
1 (sufficiente)
R1- Riconosce alcune parti fondamentali del discorso
R2- Usa un lessico elementare, ma adeguato
R3- Utilizza il dizionario
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse
A2- Distingue le informazioni esplicite e ne comprende il significato
A3- Prende appunti , usando semplici strategie
L1- Legge a voce alta in modo chiaro
L2- Comprende in modo globale le informazioni
1
P1- Risponde a domande in modo semplice, ma chiaro
P2- Riferisce, pensieri, esperienze e argomenti di studio , usando un lessico semplice e chiaro
S1- Scrive semplici testi coerenti e generalmente corretti
S2- Riassume gli elementi più significativi di un testo(strategie idonee) e applica semplici
trasformazioni
R1- Riconosce e analizza le parti fondamentali del discorso
R2- Usa un lessico semplice e abbastanza corretto
2
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo attivo
A2- Riconosce le informazioni implicite
A3- Prende appunti
L1- Legge utilizzando una tecnica corretta
L2- Riconosce gli elementi principali e secondari di un testo
2
P1- Interviene in modo pertinente
P2- Esprime, pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo ampio
S1- Scrive testi di vario tipo in modo coerente e corretto
S2- Riassume, seguendo procedure corrette ed applica trasformazioni ai testi
R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso
R2- Usa un lessico chiaro e corretto
41
1 (distinto)
AVANZATO
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo partecipativo
A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi
A3- Prende appunti utilizzando le informazioni
L1- Legge in modo espressivo
L2- Individua gli elementi dei vari tipi di testo e ne comprende la tipologia
1
P1- Esprime proprie valutazioni
P2- Espone pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo approfondito
S1- Scrive testi di vario tipo, rispettando la consegna
S2- Sintetizza e rielabora in modo organico e corretto
2 (ottimo)
R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso in modo sicuro
R2- Usa il lessico in modo chiaro e corretto
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo partecipativo
A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi
A3- Prende appunti utilizzando le informazioni
L1- Legge in modo espressivo
L2- Individua gli elementi dei vari tipi di testo e ne comprende la tipologia
2
P1- Esprime proprie valutazioni
P2- Esprime, pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo approfondito e personale
S1- Scrive in modo personale testi di vario tipo, rispettando la consegna
S2- Sintetizza e rielabora in modo organico e corretto
R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso in modo sicuro
R2- Usa il lessico anche in funzione connotativa
A= ascolto
L= lettura
P= parlato
S= scrittura
R= riflessione sulla lingua
Prerequisito per essere ammessi alla classe seconda è aver raggiunto almeno il livello iniziale
delle competenze
42
(quasi sufficiente)
ITALIANO classe terza
A1- Presta breve attenzione a semplici situazioni comunicative
A2- Distingue parzialmente le informazioni esplicite e ne comprende il significato globale
L1- Legge a voce alta in modo comprensibile
L2- Legge, in modalità silenziosa, testi diversi, sottolineando le informazioni principali e le
parole chiave
L3- Comprende le informazioni essenziali
P1- Risponde a domande in modo comprensibile
P2- Riferisce esperienze, usando un lessico semplice
S1- Scrive i testi coerenti e abbastanza corretti
S2- Riassume un testo semplice
R1- Riconosce alcune parti fondamentali del discorso
R2- Usa un lessico elementare, ma adeguato
R3- Utilizza il dizionario
INTERMEDIO
1 (sufficiente)
INIZIALE
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse
A2- Distingue le informazioni esplicite e ne comprende il significato
A3- Prende appunti , usando semplici strategie
L1-Legge a voce alta in modo chiaro
L2-Legge in modalità silenziosa testi diversi, sottolineando le informazioni principali e le
parole chiave
L3- Comprende le informazioni
1
P1- Risponde a domande in modo semplice, ma chiaro
P2- Riferisce pensieri, esperienze e argomenti di studio , usando un lessico semplice e
chiaro
S1- Scrive testi coerenti e generalmente corretti
S2- Riassume un testo(strategie idonee) ed applica semplici trasformazioni
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo attivo
A2- Riconosce le informazioni implicite
A3- Prende appunti utilizzando le informazioni
L1-Legge utilizzando una tecnica corretta
L2-Legge in modalità silenziosa testi diversi, applicando sottolineature e appunti
L3-Riconosce gli elementi principali e secondari di un testo
P1- Interviene in modo pertinente
P2- Esprime, pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo ampio
S1- Scrive testi di vario tipo in modo coerente e corretto
S2- Riassume, seguendo procedure corrette ed applica trasformazioni ai testi
R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso
R2- Usa un lessico chiaro e corretto
R3-Consulta efficacemente il dizionario
2
2 (buono)
R1- Riconosce e analizza le parti fondamentali del discorso
R2- Usa un lessico semplice e abbastanza corretto
R3- Utilizza il dizionario
43
1 (distinto)
2 (ottimo)
1
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo partecipativo
A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi
A3- Prende appunti utilizzando le informazioni
L1-Legge in modo espressivo
L2-Utilizza strategie differenziate di lettura e tecniche di supporto alla comprensione su
testi di varia natura
L3-Individua gli elementi dei vari tipi di testo e ne comprende la tipologia
P1- Esprime con chiarezza proprie valutazioni
P2- Espone pensieri, esperienze e argomenti di studio in modo approfondito
S1- Scrive testi di vario tipo, rispettando la consegna
S2- Riassume, seguendo procedure corrette, rielabora ed applica trasformazioni ai testi
R1- Riconosce e analizza le varie parti del discorso in modo sicuro
R2- Usa il lessico in modo chiaro e corretto
R3-Utilizza vari strumenti di consultazione
A1- Presta attenzione a situazioni comunicative diverse in modo critico
A2- Riconosce le informazioni implicite e lo scopo dei testi, anche complessi
A3- Prende appunti organizzando le informazioni con rielaborazioni personali
L1-Legge in modo fluido ed espressivo
L2-Utilizza autonomamente strategie differenziate di lettura e tecniche di supporto alla
comprensione su testi di varia natura
L3-Individua gli elementi dei vari tipi di testo, anche complessi, e ne comprende la
tipologia
P1- Esprime proprie valutazioni, confrontando opinioni e punti di vista
P2- Relaziona su esperienze , argomenti di studio, attività scolastiche, facendo collegamenti
S1- Scrive in modo personale e approfondito testi di varia tipologia, rispettandone la
consegna
S2- Sintetizza, rielabora ed applica trasformazioni in modo personale, organico e corretto
R1- Riconosce, analizza ed usa le varie parti del discorso in modo sicuro
R2- Usa il lessico correttamente anche in funzione connotativa
R3- Utilizza vari strumenti di consultazione
2
AVANZATO
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
A= ascolto
L= lettura
P= parlato
S= scrittura
R= riflessione sulla lingua
44
(quasi sufficiente)
(sufficiente)1
STORIA biennio
- Espone gli eventi centrali di un quadro di civiltà, se guidato
- Colloca fatti storici nella linea del tempo
- Coglie rapporti di causalità, se guidato
- Conosce alcuni termini del linguaggio specifico
- Espone gli eventi centrali di un quadro di civiltà, anche guidato
- Colloca fatti e fenomeni, utilizzando linee del tempo e carte storiche
- Coglie semplici rapporti di causalità
- Riconosce alcune fonti storiche
- Conosce i termini più comuni del linguaggio specifico
(buono)2
- Espone gli eventi di un quadro di civiltà
- Colloca fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio
- Riconosce cause e conseguenze di un fatto
- Comprende alcune fonti storiche
- Conosce i termini specifici del linguaggio storico
(distinto)1
- Espone, in modo completo, gli eventi di un quadro di civiltà
- Colloca, con sicurezza, fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio
- Riconosce relazioni tra gli eventi
- Distingue vari tipi di fonti storiche
- Conosce e utilizza i termini specifici del linguaggio storico
- Espone in modo completo e approfondito gli eventi di un quadro di civiltà
- Colloca con sicurezza fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio
- Riconosce e argomenta in modo personale relazioni tra gli eventi
- Distingue e seleziona vari tipi di fonti storiche
- Utilizza e rielabora i termini specifici del linguaggio storico
2
(ottimo)2
1
AVANZATO
1
INIZIALE
INTERMEDIO
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Prerequisito per essere ammessi alla classe seconda è aver raggiunto almeno il livello iniziale
delle competenze
45
(quasi sufficiente)
(sufficiente)1
STORIA classe terza
- Espone gli eventi centrali di un fatto storico
- Colloca fatti e fenomeni, utilizzando linee del tempo e carte storiche
- Coglie rapporti di causalità, se guidato
- Conosce alcuni termini del linguaggio specifico
- Espone gli eventi centrali di un quadro di civiltà, anche con schema
- Colloca fatti storici nello spazio e nel tempo
- Coglie semplici rapporti di causalità
- Riconosce le fonti storiche
- Conosce i termini del linguaggio specifico
1
(buono)2
INTERMEDIO
INIZIALE
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
- Espone gli eventi di un quadro di civiltà
- Colloca fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio
- Comprende cause e conseguenze tra gli eventi storici
- Distingue vari tipi di fonti storiche
- Conosce, in modo sicuro, i termini specifici del linguaggio storico
46
(distinto)1
- Espone, in modo completo, gli eventi di un quadro di civiltà
- Colloca, con sicurezza, fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio
- Stabilisce relazioni tra gli eventi
- Costruisce quadri di civiltà in base ad indicatori dati e confronta forme di civiltà
- Distingue e seleziona vari tipi di fonti storiche
- Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio storico
- Espone in modo personale e completo gli eventi di un quadro di civiltà
- Colloca, con sicurezza, fatti e fenomeni nel tempo e nello spazio
- Stabilisce relazioni tra gli eventi(causa-effetto, analogia, differenza, durata, anteriorità, posteriorità)
- Distingue, seleziona e confronta vari tipi di fonti storiche
- Conosce ed utilizza, in modo sicuro e corretto,i termini specifici del linguaggio storico
(quasi sufficiente)
INIZIALE
2
(ottimo)2
1
AVANZATO
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
GEOGRAFIA biennio
- Individua gli elementi fondamentali di un ambiente, se guidato
- Descrive un paesaggio
- Utilizza i principali strumenti della disciplina
- Conosce alcuni termini del linguaggio specifico
47
(sufficiente)1
- Individua gli elementi principali di un ambiente
- Coglie relazioni tra gli elementi del paesaggio
- Conosce gli strumenti della disciplina
- Conosce i termini più comuni del linguaggio geografico
(buono)2
- Riconosce gli elementi di un ambiente
- Comprende le relazioni tra i fattori antropici e naturali
- Conosce ed utilizza gli strumenti della disciplina
-Conosce i termini specifici del linguaggio geografico
(distinto)1
- Conosce, in modo completo, gli elementi di un ambiente
- Comprende e interpreta le relazioni tra fattori antropici e naturali
- Conosce ed utilizza gli strumenti della disciplina
- Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio geografico
- Conosce, in modo completo e approfondito, gli elementi di un ambiente
- Comprende ed interpreta le relazioni tra i fattori antropici e naturali, argomentando in modo personale
- Conosce, utilizza ed interpreta gli strumenti della disciplina
- Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio geografico
2
(ottimo)2
1
AVANZATO
1
INTERMEDIO
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Prerequisito per essere ammessi alla classe seconda è aver raggiunto almeno il livello iniziale
delle competenze
48
(quasi sufficiente)
(sufficiente)1
GEOGRAFIA classe terza
- Riconosce gli elementi fondamentali di un ambiente
- Descrive un paesaggio
- Coglie semplici relazioni tra fattori antropici e naturali del paesaggio
- Utilizza i principali strumenti della disciplina
- Conosce alcuni termini del linguaggio specifico
- Riconosce e descrive gli elementi di un ambiente
- Coglie relazioni tra fattori antropici e naturali del paesaggio
- Conosce ed utilizza gli strumenti della disciplina
- Conosce i termini del linguaggio geografico
(buono)2
(distinto)1
- Riconosce e descrive, in modo completo e approfondito, gli elementi di un ambiente
- Interpreta le interrelazioni tra i diversi fenomeni antropici e naturali
- Utilizza ed interpreta gli strumenti della disciplina
- Conosce ed utilizza i termini specifici del linguaggio geografico
(ottimo)2
1
- Riconosce e descrive, in modo completo, gli elementi di un ambiente
- Coglie le interrelazioni tra i diversi fenomeni antropici e naturali
- Conosce, utilizza ed interpreta gli strumenti della disciplina
-Conosce, in modo sicuro, i termini specifici del linguaggio geografico
- Riconosce e descrive, in modo completo e approfondito, gli elementi di un ambiente
- Interpreta in modo critico le interrelazioni tra i diversi fenomeni antropici e naturali
- Utilizza ed interpreta, in modo critico, gli strumenti della disciplina
- Conosce ed utilizza,in modo sicuro e corretto,i termini specifici del linguaggio geografico
2
AVANZATO
1
INIZIALE
INTERMEDIO
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
49
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
“La città della Spezia nella storia”
50
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
AREA:
Linguistico – Artistico – Espressiva
Storico-Geografica
COMPITO:
Imparare a conoscere e a leggere la propria città
LEGITTIMAZIONE:
Aiuta a comprendere se stessi e la realtà che ci circonda,
Contribuisce allo sviluppo della memoria storica e della propria identità
Favorisce l’orientamento nel tessuto urbano e sociale
Permette di sentirsi parte attiva e viva del proprio ambiente
Fornisce conoscenze ed esperienze per una lettura analitica ed
interpretativa del contesto cittadino(storico, culturale, sociale)
Aiuta a praticare la convivenza civile attraverso atteggiamenti relazionali
positivi e pratiche collaborative di gruppo
Motiva all’impegno
Promuove la capacità di organizzare e progettare
Sviluppa e consolida capacità espressive
Favorisce l’acquisizione di termini specifici della disciplina storica
Sviluppa abilità di tipo operativo:utilizzazione di tecnologie informatiche
STRUMENTI
CULTURALI
L’alunno si orienta nel centro storico della città individuando e
interpretando segni del tempo medioevale
Ascolta spiegazioni anche in contesti esterni alla scuola
Prende appunti e costruisce schemi
Legge carte geografiche e piantine storiche della città
Mette in relazione i dati raccolti
Espone i contenuti culturali
Utilizza il computer per stendere relazioni
PRODOTTO:
Progettazione ed elaborazione di cartelloni di sintesi
di relazioni ed articoli
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
1. Costituzione dei gruppi
2. Presentazione del
progetto di indagine
Definizione di progetto
ABILITA’
COMPETENZE
Assumere regole di comportamento
Esporre agli altri le proprie opinioni
51
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
storica
Motivare, argomentare
3. Reperimento e lettura
di documenti storici
sulla nascita della città
Conoscenza delle origini della
città
Progettare l’attività d’indagine
Documentarsi e stendere relazioni
AREA:
Linguistico
– Espressiva
4.
Lettura ed
Recupero–diArtistico
conoscenze
in
Leggere carte geografiche
Storico-Geografica
interpretazione di
merito al concetto di carta
Saper fare valutazioni
piantine storiche della Tecnologica
geografica
COMPITO:
L’alunno approfondisce le sue conoscenze sull’evoluzione storica del
città
Mettere ine ad
relazione
datinelle
raccolti
Classificazione
delle
carte
concetto
di biblioteca
imparando
a conoscere
orientarsi
diverse
secondo della
la scala
biblioteche
città.
Confrontare con situazioni attuali
LEGITTIMAZIONE:
Situazione storica della Spezia Ipotizzare itinerari
attraverso
la lettura
di mappenel
e fornire all’alunno gli strumenti idonei
Il progetto
trova
legittimazione
piante
per poter accedere in maniera autonoma alle varie biblioteche della città,
5. Lettura di pagine di
testi storici
perAmpliamento
orientarsi sul di
territorio,
per conoscere e interagire con istituzioni
conoscenze
culturali
presenti
nella
città.
sulla storia
della
città
Saper sintetizzare e relazionare
Approccio con il linguaggio
storico e storiografico
PRODOTTO:
A conclusione dell’esperienza di apprendimento gli alunni saranno in
Conoscenza di monumenti, vie Sapersi orientare nel territorio
6. Visita ai luoghi storicigrado
di produrre:
ed angoli storici della città
- una mappa illustrativa del sistema Saper
bibliotecario
leggerecittadino;
una piantina
- un
testo
di
sintesi
sulla
storia
e
sulle
caratteristiche
delle diverse
Lettura della piantina
Riconoscere
e
scoprire
luoghi
biblioteche cittadine;
Rapporto
tra rappresentazione
- una
presentazione
multimediale del lavoro svolto.
Saper apprezzare testimonianze del
del territorio e spazio reale
passato
7. Progettazione ed
Che cosa è un cartellone di
Selezionare informazioni
elaborazione di
sintesi
Progettare elaborati in modo
cartelloni di sintesi del
Utilizzazione
di
fotografie,
di
esteticamente e graficamente efficace
lavoro svolto e delle
mappe, di disegni (aspetto
conclusioni a cui si è
Ripartirsi i compiti
grafico)
pervenuti
Costruire il cartellone
8. Realizzazione del
prodotto finale
Verifica e consolidamento delle Scegliere fra le varie tipologie
conoscenze apprese
testuali
Decidere lo stile
Dividere in sequenze
Stendere il lavoro sotto forma di
relazione
Utilizzare le tecnologie
“A scuola in Biblioteca”
52
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
1. lezioni in classe di
carattere preparatorio
CONOSCENZE
Che cos’è la biblioteca
Il mondo della carta stampata.
ABILITA’
COMPETENZE
Prendere appunti mentre si ascolta e
riutilizzarli
Compiere ricerche, elaborazione di
schede di lettura, testi per interviste,
relazioni, conversazioni e discussioni
2. Visite alle due più
I luoghi dove vengono
Comprendere aspetti essenziali della
importanti biblioteche conservati, catalogati, raccolti,
metodologia della ricerca storica e
cittadine, “U. Mazzini” dati in consultazione o a
delle categorie di interpretazione
e “Beghi” .
prestito libri, documenti, riviste, storica;
manoscritti
Scoprire specifiche radici storiche
medievali e moderne nella realtà
locale;
3. riconoscere una
biblioteca di tipo
tradizionale da quella
moderna basata sulla
sistemazione dei libri
“a scaffale aperto”.
Conoscere procedure per isolare
ed evidenziare negli appunti
concetti importanti
(sottolineature, utilizzo di
segnali grafici, ecc.);
intervistare il personale
Interagire con flessibilità in una
situazione comunicativa orale
formale e informale con chiarezza e
proprietà lessicale, attenendosi al
tema, ai tempi e alle modalità
richieste dalla situazione.
4. richiedere e consultare
Metodi di ricerca ( per autore,
. Sostenere attraverso il parlato
53
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
volumi
5. attività laboratoriali,
per titolo......)
parzialmente pianificato, interazioni
e semplici dialoghi programmati
Utilizzare computer;
Utilizzare testi presenti su software,
cd-rom e in internet
Orientare con i numeri
AREA:
Matematico – Scientifico - Tecnologica
COMPITO:
Conoscere la matematica per affrontare anche le più semplici attività
della vita di tutti i giorni
LEGITTIMAZIONE:
La situazione è formativa in quanto aiuta l’alunno a
Conoscere, comprendere, applicare le operazioni fondamentali
Sviluppare l’uso del calcolo mentale
Coinvolgere direttamente l’alunno nella ricerca di situazioni in cui si
deve raggiungere una certa soluzione partendo anche da dati
scombinati
riflettere e a porsi domande e formulare problemi riguardanti
situazioni di tipo aritmetico oppure riguardanti contesti non
matematici
interpretare e verificare i risultati ottenuti
usare in maniera valida ed efficace il linguaggio naturale per
descrivere, spiegare ed esprimere le proprie conoscenze e le proprie
soluzioni sia oralmente, sia per iscritto, sia graficamente
leggere in modo corretto: grafici, orari, bollette, ecc…
diventare sempre più parte integrante del mondo in cui vive
Gli alunni vengono stimolati dall’insegnante a rintracciare intorno a
loro (a casa, al supermarket, in vacanza, in viaggio, in città…) i termini
54
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
di un’operazione o i dati mancanti di un problema, oppure a
distinguere dati utili da quelli inutili: sono loro a dover raccogliere
informazioni e ad organizzare i calcoli per giungere alle soluzioni
richieste.
PRODOTTO:
Elaborazione di tabelle e grafici
Calcolo di medie aritmetiche e scelta delle situazioni ottimali
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
1. Esame in classe del
 concetti generali relativi
problema che si è presentato
all’argomento trattato
con la formulazione di
ipotesi di lavoro
2. Raccolta di informazioni e
di dati
 conoscenze specifiche
nell’argomento
3. Organizzazione delle
informazioni
ABILITA’
COMPETENZE
 discutere in modo ordinato e
produttivo
 porsi domande e formulare
ipotesi
 Capire che la soluzione di
un problema è sempre legata
alle informazioni che si
hanno
 usare tabelle, elenchi grafici
 selezionare o interpretare
accuratamente i dati a
disposizione
 riconoscere e scegliere i dati
utili
 individuare le incognite
4. Esame dei dati
5. Formulazione del problema
 Conoscere e usare un
linguaggio semplice ma
efficace
 osservare, confrontare e fare
associazioni logiche
 Sviluppare l’intuizione
6. Applicazione di un metodo
di risoluzione del problema
 Conoscere il metodo
grafico,
 Il metodo delle espressioni,
 Il metodo dei diagrammi di
 scegliere il metodo più
opportuno
55
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
flusso
7. Fase del calcolo
 Conoscere le varie
operazioni
 osservar e cogliere le
eventuali contraddizioni
8. Verifica del risultato
9. Comunicazioni del risultato
e confronto con quello dei
compagni
 Sviluppare il calcolo
mentale
 Rispettare in modo ordinato
le varie tappe del
procedimento
 Conoscere il linguaggio
grafico: aerogrammi istogrammi - ideogrammi

esprimere le proprie
conoscenze in modo sia
orale sia grafico
 Essere disponibili a lavorare
con gli altri.
IPOTESI DI LAVORO
1. ACQUISTO DI UN ARTICOLO
-
Raccolta informazioni attraverso visita a negozi ed esame depliants;
scelta dell’articolo;
programmazione dell’acquisto;
calcolo di quanto tempo occorre per risparmiare il denaro necessario;
schematizzazione e risoluzione del problema.
2. QUANTO SPENDE UNA FAMIGLIA PER IL VITTO
- Raccolta dati;
- schematizzazione e risoluzione del problema.
3. QUANTO SPENDE UNA FAMIGLIA PER QUANTO RIGUARDA I CONSUMI DI
ACQUA, LUCE, GAS E TELEFONO
-
Lettura corretta ed esame dettagliato delle bollette;
lettura sui contatori (gas, acqua, luce)del numero che registra il livello di consumo;
calcolo della differenza rispetto a quanto riportato nell’ultima bolletta;
calcolo della spesa, informandosi sul costo unitario e tenendo conto anche che il prezzo da
pagare deve comprendere anche le tasse e gli oneri fissi.
4. PROGRAMMAZIONE DI UNA GITA
- Esame del tragitto su carta grafica;
56
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
-
misura della distanza in linea d’aria;
calcolo dei Km. effettivi su strada;
calcolo spesa per benzina, dopo aver raccolto i dati relativi al consumo della propria auto;
calcolo spesa totale considerando anche il pedaggio autostradale;
calcolo tempo impiegato;
raccolta dati;
calcolo del valore medio della spesa.
5. PROGRAMMAZIONE DELLO STESSO VIAGGIO IN TRENO
-
Lettura dell’orario ferroviario;
raccolta dati;
scelta del treno più idoneo (orario di partenza – di arrivo –eventuali coincidenze);
calcolo dei Km. da percorrere;
calcolo della spesa del biglietto, considerando il viaggio in 1^ classe, in 2^ classe, con o
senza supplemento
6. COSTRUZIONE DELLA PLANIMETRIA DI UN AMBIENTE DELLA CASA
- Misura delle dimensioni di una stanza;
- riduzione in scala delle misure reali;
- disegno dettagliato su foglio.
PROGRAMMAZIONE DI UNA VISITA DIDATTICA
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
1. Esame in classe degli
eventuali itinerari e scelta
della destinazione
Acquisire conoscenze
geografiche generali
Saper discutere in modo
produttivo
Scegliere nel rispetto
dell’opinione altrui
2. Esame caratteristiche della
località prescelta dal punto
di vista geograficoscientifico
Acquisire conoscenze generali
Saper fare un lavoro di ricerca
da soli o in gruppo
Saper usare testi e depliants
informativi
3. Esame delle informazioni
raccolte
4. Lettura dell’ambiente
Saper utilizzare e scegliere le
informazioni utili
Acquisire conoscenze
specifiche su latifoglie e
conifere
Acquisire conoscenze su faggio,
abete bianco, castagno, pino
montano
Saper distinguere una pinta da
un’altra mediante l’utilizzo
delle informazioni raccolte e
l’elaborazione di schemi e/o
diagrammi di flusso
57
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
5. Esame del tragitto su carta
geografica
Acquisire conoscenze
geografiche specifiche
Saper usare carte geografiche
Sapersi orientare
6. Misura della distanza in
linea d’aria e calcolo Km.
effettivi su strada
Possedere il concetto di misura
Conoscenza sistema metrico
decimale
Conoscenza delle scale
Compiere operazioni
matematiche
Usare gli strumenti da disegno
Saper trovare il tragitto più
breve e più conveniente
7. Programmazione dello
stesso viaggio in treno
Saper utilizzare l’orario
ferroviario
Compiere operazioni
matematiche
Saper scegliere il treno più
idoneo (orario di partenza e di
arrivo, eventuali coincidenze)
LA SCUOLA MEDIA PER I RAGAZZI DI PRIMA
AREA:
Linguistico – Artistico – Espressiva
Storico-Geografica
Matematico Scientifico Tecnologica
COMPITO :
Conoscere la nuova scuola (spazi-persone-regole)
LEGITTIMAZIONE :
Aiuta a orientarsi nella nuova scuola
Facilita la socializzazione
Favorisce il riconoscimento dei cambiamenti nel passaggio dalla
Scuola Elementare alla Scuola Media
Promuove la ricostruzione del proprio percorso scolastico
SITUAZIONE
FORMATIVA :
PRODOTTO :
Elaborazione del senso di appartenenza alla nuova realtà
scolastica
Star bene a scuola
58
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
1. Osservazione di una
nuova realtà
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
I cambiamenti :
Reperire informazioni
la Scuola Media com’è (spazi,
persone, regole)
Preparare interviste per:Preside,
insegnanti, segretarie ed alunni delle classi
terze
Analizzare dati
2. Confronto di situazioni
I cambiamenti :
Riconoscere i cambiamenti
l’organizzazione delle attività
scolastiche
Cogliere le relazioni
Diversità tra Scuola
Osservare e descrivere ambienti
Elementare e Scuola Media in
merito a regole di
Costruire piantine
comportamento, metodo di
lavoro, guida e aiuto
Muoversi nella nuova scuola
dell’insegnante, studio sui
libri, compiti a casa.
3. Discussione:
negoziazione di regole
La discussione
Prendere coscienza delle regole d’Istituto
59
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Definire e concordare le regole della
classe e del gruppo
Rispettarle
Distinguere tra fatti e opinioni
Prendere appunti
4. Individuazione di regole Codici, istituzioni, regole che
per muoversi nello
consentono di muoversi in
spazio
modo sicuro
Acquisire senso della distanza e della
direzione
Superare e controllare ansie e paure
Sapersi muovere da soli nel tragitto casascuola
Analizzare situazioni nuove e impreviste
FASI DI LAVORO
5. Riflessioni sul percorso
dell’IMPARARE
ORGANIZZATO a
scuola
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
Regole per imparare
Il ruolo di chi insegna e di chi
impara
Collaborare
Ascoltare
Osservare
Leggere
Memorizzare un argomento
Applicare regole studiate
Mettere in sequenza elementi osservati
Collegare fatti e fenomeni
Organizzare il tempo
Svolgere compiti
Rispondere a domande su argomenti
trattati
Eseguire esercizi di applicazione di regole
Verificare i risultati
Saper essere autonomi
Organizzare il tempo a casa
Fare previsioni
Il sistema di misurazione e di
valutazione nella Scuola
Media
Imparare dagli errori
Confrontarsi con gli altri
Modificare lo stile di attribuzione degli
60
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
insuccessi
Cogliere i propri punti di forza e di
debolezza
IMPARARE AD IMPARARE
AREA:
Linguistico – Artistico – Espressiva
Storico-Geografica
Matematico Scientifico Tecnologica
COMPITO:
Organizzarsi per produrre
Conoscersi per orientarsi
La situazione è formativa in quanto aiuta a:
aver chiaro ciò che si sta facendo
ottenere migliori risultati
risparmiare tempo
essere autonomi
lavorare seguendo criteri logici
LEGITTIMAZIONE:





PRODOTTO:
Attivazione di comportamenti più idonei al completo sviluppo delle
proprie potenzialità
61
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
1. Organizzarsi
CONOSCENZE
I piani già esistenti nella
scuola:
Orario scolastico
Programmazione
2. Riconoscere
Strumenti per organizzarsi:
comportamenti
A scuola
individuali nella capacità A casa
di pianificazione
3. Elaborare un piano
Formulare ipotesi di lavoro
4. Utilizzare strategie
Strategie per capire e per
ricordare
ABILITA’
COMPETENZE
Procurarsi copia dell’orario,
delle programmazioni……
Uso del diario scolastico
Uso del diario personale
Concentrarsi
Allenare l’attenzione
Osservarsi ed autovalutarsi al termine di
una lezione
Dove,come,per quanto tempo studiare
Osservarsi
Inchiesta nella classe sul numero di ore di
studio nell’arco della settimana
“Tabella di marcia”personale per lo studio a
casa
Essere sistematici nell’attenersi al piano di
lavoro
Utilizzare efficacemente il tempo
Usare debitamente strumenti e materiali
necessari per lo svolgimento delle proprie
attività
Individuare elementi principali e secondari
Dividere in sequenze
62
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Titolare
Schematizzare
Verificare la comprensione
5. Apprendere
Afferrare con la mente
esplorare
Saper rispondere alle domande:
che cosa?dove?come?
quando?perché?
Lettura esplorativa,
ascolto
appunti della lezione,
formulazione di domande,
analisi della struttura del testo
osservare
interrogare
precisazione degli obiettivi,
individuazione delle strategie
6. Comprendere
Prendere con sé,
stabilire collegamenti
parafrasi (cercare di capire le parole,
tradurre il testo con termini propri);
lettura analitica: cogliere le informazioni
principali, suddivisione in sequenze
individuare i rapporti tra i concetti,
ricomporre le informazioni e i loro legami
schematizzare, riassumere
7. Riprendere
ritornare con la mente,
fissare nella propria mente,
memorizzare
Svolgere gli esercizi,
ripassare,
svolgere un discorso organico e completo
partendo da schemi, sottolineature,
tabelle...
stare attenti alle interrogazioni
8. Intraprendere
Prendere l’iniziativa,
continuare in modo personale,
rielaborare
esporre
confrontare, concretizzare i concetti,
continuare in modo personale
cogliere il nesso con la realtà delle cose e
la propria esperienza,
autointerrogarsi,
9. Produrre
Affrontare l’interrogazione
Ascoltare le domande
Pianificare le risposte
Verificare
Valutare i propri risultati
scolastici
Ricostruire il proprio percorso scolastico
Autovalutare i propri risultati
Individuare le materie con risultati positivi
e negativi
Ipotizzare rimedi
Attivare strategie
63
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
SCAMBI SCOLASTICI
AREA:
Linguistico – Artistico – Espressiva
Storico-Geografica
COMPITO:
Costruire e realizzare un progetto di Scambio basandosi sulle risorse
offerte dalla Scuola, dalla famiglia, dal territorio
LEGITTIMAZIONE:
 Suscita nell’alunno una riflessione su se stesso e sul proprio
ambiente
 Favorisce l’apprendimento della lingua straniera e delle scienze
sociali
 Abitua gli allievi a conoscersi ed a lavorare insieme
 Sviluppa una pedagogia di apprendimento in situazione reale
 Favorisce una formazione globale all’alterità, all’autonomia, al senso
di responsabilità, all’adattamento a situazioni nuove
SITUAZIONE
FORMATIVA:
 Creare uno spazio di dialogo interculturale che privilegi lo spirito di
tolleranza, il rispetto delle differenze ed una migliore consapevolezza
della propria identità individuale e sociale
 Suscitare bisogni realistici ed immediati di comunicazione orale e
scritta
 Inserimento positivo nelle famiglie di accoglienza,sia in Italia sia
all’estero
64
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
PRODOTTO:
SCAMBIO EDUCATIVO LINGUISTICO
Dal 1980 la nostra Scuola ha effettuato, a più riprese, diversi sca mbi educativi
internazionali con vari collages francese(livello scuola media) in Provenza, Alsazia ed
Ile de France, ha avuto contatti con la Spagna e con il Liceo Tecuci in Ro ma nia.
La pluralità linguistica è un elemento caratterizzante della nostra Scuola che ha aderito
anche al Progetto Comenius ed al Progetto Lingue 2000.
In funzione di una visione di educazione interculturale, in cui il ruolo della scuola non è
solo quello di trasmettere “un sapere”, ma di “socializzare al plurale”, gli obiettivi che ci
siamo via via proposti hanno risposto alle seguenti preoccupazioni:
creare uno spazio di dialogo interculturale che privilegi il rispetto delle differenze ed
una miglior consapevolezza della propria identità individuale e sociale;
favorire la motivazione allo studio delle lingue straniere e delle scienze u mane e sociali;
sensibilizzare alla dimensione culturale nella convinzione che chi conosce la propria
cultura può me glio comprender diversi ambiti culturali;
avviare ad elaborare, strutturare e realizzare un progetto a lungo ter mine(di solito
triennale);
sviluppare una pedagogia di apprendi mento in “situazioni reali”;
sensibilizzare gli alunni allo studio della lingua, suscitando bisogni realistici e
i mme diati di comunicazione orale e scritta.
Presentazione del progetto
Al fine di poter comprendere come questi obiettivi sono vissuti sul terreno, è necessario
presentare il quadro nel quale si iscrivono la preparazione e la realizzazione del
progetto.
General mente durante il secondo quadrimestre della pri ma media, le classi, coordinate
dall’insegnante responsabile, iniziano a lavorare per prepararsi al duplice impegno di
accogliere una classe di coetanei nel secondo anno e quindi di organizzare il proprio
soggiorno all’estero nel terzo anno.
La preparazione di un incontro autentico, in cui la lingua straniera sarà utilizzata
davvero, l’esperienza straordinariamente complessa del viaggio, il confronto con
“l’altro” e le inevitabili sfide all’identità personale del ragazzo, sono tutte dimensioni
che prefigurano un apprendimento, ora parziale, ora pluridi mensionale della lingua e
della cultura, apprendi mento volto a saper tollerare incertezza e inco mpiutezza.
Poiché lo scambio porrà gli alunni in una situazione nuova, nella quale ogni individuo
sarà chia mato ad agire in prima persona, sin dall’inizio viene valorizzata l’abilità di
comunicazione.Uno sca mbio educativo è, infatti, la sintesi di ogni possibile forma di
comunicazione tra lingue diverse in un quadro organico di apprendi mento linguistico.
Sin dalla pri ma fase del progetto la comunicazione consiste nello sca mbio di lettere o
documenti, preparati dagli alunni stessi e spediti reciprocamente. Poi le nuove tecnologie
possono aiutare a stabilire sca mbi per manenti tra le classi: uso di fax, telefono,
videocorrispondenza, computers, telematica, sapranno entusias mare gli alunni rendendoli
più motivati ed attivi.
65
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Nelle setti mane che precedono sia la visita dei corrispondenti in Italia,sia il viaggio
all’estero, vengono intensificate le attività linguistiche di tipo psicologico:giochi di
ruolo, si mulazioni, conversazioni e discussioni sugli atteggia menti da
osservare(sicurezza, cortesia, correttezza, dignità personale).
Si formano gruppi di quattro, cinque allievi con ruoli di responsabilità collettiva, ai fini
di garantire la sicurezza fisica e psicologica, nonché la corretta realizzazione delle
attività programmate.
Gli itinerari delle due setti mane di soggiorno(in Italia e all’estero) vengono tracciati
dagli insegnanti responsabili, sentiti i genitori ed i capi d’Istituto; ma anche gli alunni
hanno parte attiva nelle scelte di programma e nella pianificazione delle attività.
Tre tipi di attività dominano lo scambio: da un lato le attività extrascolastiche, co me
incontri sportivi, visite a luoghi d’interesse storico, artistico o a mbientale, serate
culturali o conviviali; dall’altro la frequenza di lezioni, laboratori, spettacoli teatrali; ma
soprattutto l’i mme rsione totale nella vita quotidiana della fa miglia ospitante è il terzo
tipo di attività ed il filo conduttore di tutta l’esperienza. L’allievo sperimenta, infatti, da
protagonista, la vita scolastica e familiare del proprio corrispondente
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
1. Presentazione dell’attività
 Le quattro abilità
linguistiche
2. Progettazione
 Conoscenza del proprio
territorio
 Conoscenza del paese
straniero(usi e costumi)
3. Discussione
4. Negoziazione di regole e
comportamenti
5. Realizzazione
dell’esperienza
 Comunicazione in L2
 Uso comunicativo della
lingua
 Conoscenza della cultura
ABILITA’
COMPETENZE




Reperire informazioni
Scambiare informazioni
Utilizzare i media
Lavorare in gruppo




Organizzazione del viaggio
Leggere carte, orari, grafici
Scrivere messaggi o lettere
Leggere depliants e
documenti
 Fare ipotesi e previsioni
 Comprendere
documentazione orale e
scritta
 Confrontare culture e
abitudini
 Mostrare rispetto e
tolleranza
 Essere autonomi,
responsabili, adattabili,
interessati
66
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
 Superare pregiudizi e luoghi
comuni
6. Verifica dell’esperienza
 Dati esperienziale,
linguistici e culturali
 Valutare realisticamente
 Riflettere sul positivo e sul
negativo
 Mostrare obiettività di
giudizio
 Informare altri soggetti
IL CURRICOLO DEI LABORATORI
LABORATORIO DI GIORNALE
AREA:
COMPITO:
LEGITTIMAZIONE:
Linguistico – Artistico - Espressiva
Imparare a leggere e a realizzare un giornale nell’ambito dell’attività
di laboratorio
L’esperienza è formativa in quanto contribuisce:
Alla formazione del cittadino
 avvia all’uso di uno strumento di informazione
 attiva la Scuola come risorsa per il territorio e promuove la
collaborazione con altre Istituzioni (Biblioteche, Comune,
Circoscrizione, giornali locali)
 fa assumere responsabilità rispetto ad un pubblico di potenziali
lettori
Alla costruzione dell’identità
sviluppa l’autostima perché aiuta a percepirsi come soggetti capaci
grazie al riconoscimento sociale del prodotto
Alla pratica della cultura del lavoro
 favorisce la cooperazione e la socializzazione
 impegna a far fronte ad un contratto, a rispettare i tempi e le
tipologie testuali richieste
67
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
All’acquisizione di metodi di studio
 promuove la capacità di organizzare e progettare
 favorisce lo sviluppo di competenze linguistiche e l’abitudine alla
lettura personale
 sviluppa abilità di tipo operativo attraverso l’utilizzazione di
tecnologie informatiche
PRODOTTO:
“Il giornale della Scuola” veicolo di comunicazione e informazione
della Scuola.
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
1. Costituzione del gruppo  Definizione di giornale
Conoscenza degli alunni
ABILITA’
COMPETENZE
 Assumere regole di
comportamento
 Esporre agli altri le proprie
opinioni
 Motivare e argomentare
2. Indagine sulle letture
preferite dai giovani
 I giornali dei giovani
 Il linguaggio giornalistico
 Concetto di notizia
 Progettare l’attività di
indagine
 Compilare griglie
 Rispondere a questionari
 Costruire questionari
 Formulare ipotesi
 Analizzare dati
 Tabulare dati
3. Comprensione della
struttura di un giornale
 Il giornale come mezzo di
comunicazione di massa
 Le diverse funzioni del
giornale quotidiano e del
rotocalco
 Le parti di un articolo
 Occhiello – titolo –
sommario
 Rapporto tra articolo e
immagine corrispondente
 Selezionare informazioni
 Classificare informazioni
 Analizzare registri
linguistici diversi
 Arricchire il lessico
 Interpretare messaggi
verbali e visivi
 Sviluppare il senso critico
68
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
 Rapporto tra codice verbale
e visivo
4. Produzione di un
giornale




Planing
Menabò
Tipologie testuali
Programmi di scrittura
Word e Publisher











Ripartire i compiti
Assumersi ruoli
Elaborare un planing
Scegliere ambiti e registri
linguistici
Scrivere secondo tipologie
testuali
Assegnare titoli
Selezionare informazioni
Progettare e realizzare
menabò di ogni pagina
Costruire la pagina
Usare il computer
Stampare il giornale.
LABORATORIO DI TEATRO
AREA:
Linguistico – Artistico - Espressiva
COMPITO:
Imparare a lavorare con gli altri
Prendere coscienza di far parte di un gruppo
Sviluppare il senso di solidarietà e di collaborazione
Affinare le capacità espressive
LEGITTIMAZIONE:
E’ un modello esemplare di lavoro cooperativo
Favorisce la socializzazione
Favorisce l’appartenenza
Valorizza le diversità intersoggettive
Aiuta a vincere l’emotività
Sviluppa la creatività
Sviluppa la sicurezza
Sviluppa l’espressività
Sviluppa la coordinazione
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
PRODOTTO:
Realizzazione di uno spettacolo teatrale originale ed inedito, interamente
creato dal gruppo
Rappresentazione del lavoro a rassegne provinciali, interregionali o
nazionali per ragazzi, per creare occasioni di confronto \ discussione con
altri gruppi scolastici di analoghe esperienze.
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
1. Costituzione del gruppo  Transfert delle capacità di
Conoscenza degli alunni
parlare ed ascoltare in
tra loro attraverso la
ambito teatrale
presentazione
ABILITA’
COMPETENZE
 Assumere regole di
comportamento finalizzate
alla situazione
 Vincere la propria insicurezza
nell’esporsi davanti agli altri
2. Inventario delle
competenze espressive
orali e mimico gestuali
 Transfert delle abilità di
parlare, leggere, ascoltare
in ambito teatrale
 Manifestare capacità
espressive orali
 Rendere note le proprie
possibilità a livello mimico
gestuale
3. Scelta di un
“canovaccio” o trama
di base sulla quale
costruire il lavoro
teatrale (tratto da un
libro, un racconto, un
fatto o totalmente
inventato
 Competenze storico
letterarie
 Capacità di usare la
fantasia
 Capacità di rielaborazione
personale di un testo
 Stabilire criteri di scelta di un
testo
 Attribuire alla scelta data un
significato messaggio
 Verificare le risorse
disponibili (a livello
recitativo, scenografico,
musicale )
 Valutare la compatibilità fra
risorse disponibili e prodotto
da ottenere
4. Fase creativa
(divisione del
 Competenze espressive
 Capacità di relazione
 Manifestare capacità
espressive orali
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
personale
 Uso della fantasia
 Capacità di lavorare in
gruppo
 Manifestare capacità mimico
gestuali
 Attivare la capacità di
improvvisare la battuta in
situazioni di gruppo
 Adattare il proprio lavoro a
quello degli altri
 Attivare il senso di
responsabilità
Potenziare l’autodisciplina
5. Creazione del copione
(scegliendo le scene
migliori)
 Capacità di rielaborazione
di gruppo
 Saper discernere le battute
migliori e le scene più
efficaci
 Saper trasferire nello scritto
quanto creato a livello orale
e gestuale
 Saper lavorare in gruppo
 Manifestare capacità di
scelta
 Attribuire alla scelta una
motivazione valida
 Manifestare capacità
espressive scritte
 Manifestare capacità a
livello morfologico
sintattico
 Attivare il senso di
responsabilità e disciplina
6. Rilettura del copione e
prove finali
 Transfert delle abilità di
 Manifestare capacità
parlare, leggere, ascoltare
espressive orali e gestuali
 Sapersi adattare ad un testo  Capacità di memorizzazione
(facilitata dalle precedenti
fasi)
Autodisciplinarsi e
organizzarsi nelle sequenze
delle varie scene
7. Rappresentazione dello
spettacolo
 Saper dimostrare agli altri
quanto imparato e
realizzato
 Saper gestire una situazione
emotiva
 Saper rispettare sequenze
temporali
canovaccio in scene e
loro creazione
attraverso la fantasia e
l’improvvisazione)
 Manifestare capacità
organizzative
 Adattare il proprio lavoro a
quello degli altri
 Vincere l’insicurezza
 Sviluppare lo “spirito di
gruppo”
Il laboratorio di teatro nella nostra Scuola ha luogo, come gli altri laboratori,
un pomeriggio la settimana.
Si avvale della collaborazione dei laboratori di scenografia e di musica per
quanto riguarda l’allestimento delle scene, la creazione dei costumi e la messa a
punto della colonna sonora. Il primo approccio dei ragazzi con le attività del
laboratorio avviene attraverso il “gioco drammatico”, ossia attività finalizzate a
far familiarizzare i ragazzi tra loro (il laboratorio, infatti, è a scambio verticale),
71
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
a far prendere confidenza con il proprio corpo, ad impostare l’uso della voce, a
eliminare il più possibile l’imbarazzo e la vergogna nell’esporsi davanti agli altri.
La finalità del laboratorio non è la pretesa di formare aspiranti attori, ma la
riscoperta del gusto del gioco fantasioso e collettivo, ora passato di moda, la
stimolazione della creatività, la valutazione del lavoro di gruppo, l’eliminazione
dell’insicurezza e della paura,l’opportunità di scoprire attitudini.
Il copione del lavoro da rappresentare alla fine dell’anno scolastico o a
rassegne teatrali per ragazzi, non è un qualche cosa di astratto da imparare a
memoria, non è la ripetizione di modelli stereotipati o, peggio, copiati dal teatro
per adulti, ma nasce in classe, dopo un attento lavoro creativo.
Dopo aver scelto la trama di base e decisa la suddivisione in scene, i ragazzi
vengono invitati a interpretare la parte aiutandosi con la fantasia e la loro
spontanea capacità di improvvisazione. Le scene vengono ripetutamente provate,
quindi viene fatta una “cernita” delle migliori battute che, infine, vengono
riportate per scritto. Il copione non è dunque punto di partenza, ma punto di
arrivo del lavoro e si può definire veramente un qualcosa di originale e personale.
LABORATORIO DI SCENOGRAFIA
AREA:
Linguistico – Artistico - Espressiva
COMPITO:
 Imparare a creare, realizzare con gli altri, proponendo idee proprie
 Valutare, accettare idee altrui
LEGITTIMAZIONE:




PRODOTTO:
Favorisce la socializzazione
Favorisce le competenze(disegno, pittura, uso dei mezzi tecnici)
Valorizza il saper creare
Favorisce la collaborazione e lo scambio delle responsabilità esecutive
personali
 Realizzazione di apparati scenici, coreografie, costumi, oggettistica
 Ambiente adatto ad una rappresentazione teatrale
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
1. Costituzione
gruppo:disegnatori,
intagliatori, creatori di
oggetti, sarti, operatori,
montatori, ecc…
 Parlare, discutere, ascoltare,
proporre
 Schizzare, disegnare,
ingrandire
 Saper intagliare (legno,
carta, stoffa)
 Saper realizzare oggettistica
 Assumere responsabilità di
conduzione del lavoro
 Rispettare modi e tempi di
precisione esecutiva
2.Inventario delle
competenze
 Saper usare il linguaggio
 Usare tecniche graficofigurativo in funzione del
pittoriche e strumenti tecnicomessaggio comunicativo ed in
pratici vari, adatti al fine del
relazione alle richieste del
prodotto
testo(canovaccio)
 Manifestare capacità esecutive
che evidenziano abilità
intrinseche e acquisite nel
progettare e nel fare
3.Scelta di ambienti o
simboli adatti
 Ambienti reali
 Ambienti fantastici
 Ambienti simbolici
 Saper scegliere quali
esecuzioni figurative risultano
più significative
 Saper scegliere ed utilizzare
materiale di recupero adatto
alla realizzazione
 Valutare i tempi necessari alla
realizzazione per predisporre
l’esecuzione oggettiva
 Valutare i tempi di montaggio e
smontaggio delle strutture,
73
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
attivando la collaborazione
 Assumersi compiti precisi e
distinti, mantenendo
responsabilità proprie
nell’eseguirli
4.
Elaborazione delle scene
 Effetti scenografici
prospettici
 Colori da utilizzare e non
 Effetti particolari di
apparati mobili
 Disposizione equilibrata
d’insieme
 Zone di contrasto con effetti
 Effetti temporali suggeriti da
simbologie d’insieme
 Saper usare le luci a tempi
stabiliti dalle esigenze
dell’effetto tempo-luogo
 Muovere, azionare, spostare a
tempo
 Intervenire valutando il
momento adatto alle esigenze
degli attori
LABORATORIO MUSICALE
AREA:
Linguistico – Artistico - Espressiva
COMPITO:
Imparare a suonare uno strumento da soli ed in gruppo
LEGITTIMAZIONE:






PRODOTTO:
 Realizzazione di un saggio musicale
Favorisce la socializzazione
Valorizza le diversità intersoggettive
Aiuta a vincere l’emotività
Sviluppa la coordinazione
Sviluppa le capacità di ascolto
Sviluppa le competenze teorico – tecniche
 Esecuzione musicale singola e di gruppo davanti ad un pubblico
74
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
 Transfert delle capacità di
1. Scelta personale dello
parlare ed ascoltare in
strumento e costituzione
ambito musicale
successiva dei gruppi
strumentali
 Assumere regole di
comportamento in relazione
alla situazione
 Vincere la propria
insicurezza nel suonare
insieme agli altri
2. Inventario delle
competenze strumentali
 Transfert delle capacità di
leggere, scrivere ed
ascoltare in ambito
musicale
 Usare le conoscenze
tecniche
 Manifestare capacità
espressive
 Rendere evidenti le proprie
capacità musicali attraverso
lo strumento
 Migliorare la tecnica
strumentale
3. Scelta del repertorio
musicale
 Competenze storicomusicali
 Competenze teoriche e
formali
 Stabilire criteri di scelta dei
generi musicali
 Attribuire senso storico
stilistico al repertorio
 Verificare le possibilità per
l’esecuzione anche in
gruppo
 Valutare la compatibilità tra
risorse disponibili e
prodotto da ottenere
75
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
4. Studio ed elaborazione
delle partiture
 Competenze teoriche e
formali
 Competenze espressive
 Capacità di suonare insieme
ad altri
5. Esecuzione finale
 Leggere le frasi musicali
 Analizzare le melodie
 Semplificare lo studio
(battuta per battuta)
 Modificare la propria
esecuzione in relazione ai
compagni del gruppo
 Valutare la propria
esecuzione
 Dimostrare di aver
raggiunto sicurezza tecnicostrumentale
 Vincere l’insicurezza
 Migliorare il rapporto con
gli altri
 Manifestare capacità di
esecuzione
LABORATORIO DI INFORMATICA
AREA:
Matematico Scientifico Tecnologica
COMPITO:
Imparare ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche
LEGITTIMAZIONE L’utilizzo consapevole e creativo degli strumenti multimediali può
:
contribuire al conseguimento di alcuni obiettivi e finalità generali, quali:
 L’espressione e l’organizzazione del pensiero
 La ricerca, l’elaborazione e la rappresentazione delle informazioni in
relazione alle diverse aree del sapere
 Lo sviluppo della creatività e dell’iniziativa personale
 La comunicazione interpersonale, intesa come socializzazione,
discussione e confronto di idee
 La costituzione di un modello di lavoro cooperativo
PRODOTTO:
FASI DI LAVORO
1.Familiarizzazione
 Elaborazione di testi
 Trattamento e rappresentazione di dati statistici
 Realizzazione di biglietti augurali, inviti, locandine ecc.

CONOSCENZE
 Conoscere le unità che
ABILITA’
COMPETENZE
 Assumere regole di comportamento
76
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
con le risorse
hardware e software
compongono un sistema di
elaborazione
Saper riconoscere i diversi
supporti di memorizzazione
delle informazioni
Conoscere il concetto di rete
Comprendere ed utilizzare
correttamente le istruzioni ed
i parametri propri delle
apparecchiature hardware
utilizzate
Conoscere le funzioni
principali di un sistema
operativo
Familiarizzare con i
comandi di DOS di uso più
frequente e con le
caratteristiche e le funzioni
fondamentali di WINDOWS
funzionali alla situazione
 Adottare i criteri di comportamento
necessari per il rispetto e la
regolamentazione dell’utilizzo delle
attrezzature multimediali da parte di
diversi gruppi di utenti
Acquisire una certa autonomia
nell’uso del computer, dei dischetti,
delle stampanti ecc.
4.Utilizzo di un foglio  Conoscere in termini
elettronico
funzionali le caratteristiche
(programma EXCEL
di un foglio elettronico
di OFFICE) per le
 Possedere conoscenze di
analisi statistiche e la
base di Matematica e
rappresentazione
Statistica
grafica dei risultati
 Comprendere il significato di
“ricalcalo matematico”
 Saper analizzare e
confrontare le caratteristiche
di diversi tipi di
rappresentazioni grafiche
 Saper lavorare su celle e zone
 Saper organizzare un foglio di
calcolo con intestazioni e dati in un
determinato formato
 Saper scrivere semplici formule ed
utilizzare alcune funzioni del foglio
di calcolo
 Saper rappresentare i dati attraverso
grafici
 Saper personalizzare i propri
elaborati con caratteri, stili,
etichette, legende ecc. particolari
Saper aprire e salvare un documento



2.Utilizzo di
WINDOWS
3.Creazione di
immagini con PAINT
5.Uso di elaboratori
di testi (WORDPAD
ed in particolare
WORD di OFFICE )

 Saper operare con l’interfaccia
grafica (mouse, finestre, icone)
 Saper attivare i moduli principali di

Windows
 Saper operare con cartelle e file
 Saper utilizzare gli accessori
 Saper ricorrere alla Guida in linea
dei vari programmi per risolvere
problemi e ricevere suggerimenti
 Conoscere le caratteristiche,  Realizzare disegni, figure e
i comandi, le opzioni e il
illustrazioni, sfruttando anche effetti
significato delle icone di
speciali a disposizione, a seconda
questo programma grafico
delle necessità e della propria
creatività
 Saper aprire e salvare un documento
 Apprendere il modo in cui
scrivere lettere, testi e
documenti di vario tipo
 Familiarizzare con i
comandi nelle Barre del
menu, di formattazione e
degli strumenti
 Progettare la realizzazione
di pagine con diverse
 Saper impostare stili e dimensioni dei
caratteri, margini, interlinea,
formattazione ecc.
 Controllare l’ortografia e ricercare
sinonimi con gli strumenti disponibili
nel programma
 Saper aprire e salvare un documento
 Saper organizzare in modo efficace
l’aspetto grafico dell’elaborato
77
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
strutture e caratteristiche
 Saper utilizzare gli strumenti ClipArt
e WordArt
LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALL’ IMMAGINE
AREA:
Linguistico – Artistico - Espressiva
COMPITO:
Imparare a leggere in modo critico l’immagine in movimento (film)
LEGITTIMAZIONE:




PRODOTTO:
Realizzazione di materiale iconico, fisso o in movimento, secondo le
capacità emergenti in fase di lavoro
Stimolare la capacità di osservazione
Favorire la capacità di parlare insieme
Conoscere il linguaggio specifico
Acquisire una coscienza critica
78
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
1. Costituzione del gruppo  Film preferiti
e analisi delle
 Abilità di osservare,
motivazioni e dei modi
ascoltare, parlare, riferire
di porsi di fronte
all’immagine filmica
2. Come è fatto un film




3. Visione di un genere
cinematografico
 Ambiente storico
 Registri significativi
Componenti del cast
Inquadrature, piani e campi
Generi
Nascita ed evoluzione
ABILITA’
COMPETENZA
 Adottare regole di
comportamento adatte alla
situazione
 Rispettare le idee degli altri
 Confrontare e discutere




Leggere l’immagine
Decodificare l’immagine
Dedurre il messaggio
Confrontare diversi tipi di
messaggi
 Valutare il tipo di
messaggio
 Dedurre il tipo di messaggio
 Valutare il modo di servirsi
delle immagini per il
raggiungimento di uno
scopo
79
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
4. Elaborazione di un
messaggio iconico
 Conoscenza dei codici
espressivi fissi e in
movimento
 Progettare insieme
 Lavorare insieme
 Scegliere metodi di
realizzazione iconica
 Realizzare cartelloni,
disegni, fumetti, brevi
filmati
LABORATORIO SCIENTIFICO
AREA:
Matematico Scientifico Tecnologica
COMPITO:
Imparare ad osservare fenomeni naturali e ad analizzarli tramite il
“metodo scientifico”
LEGITTIMAZIONE:
 Coinvolge direttamente il ragazzo nel processo di ricerca
 Stimola la curiosità, la “ voglia di sapere”
 Guida a riflettere, a porsi domande, a cercare risposte
PRODOTTO:
Realizzazione di esperienze che portino alla conoscenza diretta di
fenomeni naturali e delle leggi che li governano
80
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Anno Scolastico 2008/09
FASI DI LAVORO
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
1. Introduzione teorica
 Acquisire i concetti generali  Acquisire capacità di
all’argomento prescelto
relativi all’argomento
analisi, di astrazione e
e delimitazione del
trattato
logiche
fenomeno oggetto di
ricerca
2. Discussione preliminare  Acquisire conoscenze più
e formulazione di
specifiche relative
un’ipotesi atta ad
all’ambito di ricerca (leggi
interpretare il fenomeno
chimiche, fisiche, ecc., utili
in esame
all’interpretazione dei
risultati)
3. Programmazione
dell’esperimento atto a
verificare l’ipotesi
formulata
 Acquisire la conoscenza
della strumentazione usata
ed il suo funzionamento
 Saper discutere in modo
ordinato e produttivo
 Abituarsi a porsi domande e
ad elaborare ipotesi
 Saper mettere in relazione
4. Organizzazione del
 Acquisire la conoscenza
materiale di laboratorio
della strumentazione usata
e dei gruppi di lavoro
ed il suo funzionamento
 Riconoscere i principali
strumenti usati e saperli
utilizzare
5. Esecuzione
dell’esperimento da
parte dell’insegnante
 Saper osservare,
confrontare e fare
associazioni logiche
81
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
6. Considerazioni sui
risultati ottenuti e
verifica dell’ipotesi
formulata
 Acquisire conoscenze più
specifiche relative
all’ambito di ricerca (leggi
chimiche, fisiche, ecc., utili
all’interpretazione dei
risultati)
7. Ripetizione
 Conoscere la sequenza
dell’esperimento da
operativa dell’esperimento
parte degli alunni divisi
ed il collegamento logico
in gruppi di lavoro
tra le sue fasi
 Saper discutere in modo
ordinato e produttivo
 Acquisire capacità deduttive
 Essere disponibili a
lavorare insieme ad altri in
modo consapevole
 Acquisire abilità ed
autonomia nell’uso di
strumenti
 Rendere più produttivo il
metodo di lavoro
 Saper riprodurre azioni in
sequenza logica
LABORATORIO DI IPERTESTO
AREA:
Matematico Scientifico Tecnologica
Linguistico – Artistico - Espressiva
COMPITO:
Ideare e produrre un ipertesto che illustri l’attività di educazione
ambientale della Scuola (Laboratorio Scientifico e Ambientale )
LEGITTIMAZIONE:
 Imparare a muoversi e operare in una logica ipertestuale
 Introdurre le tecniche e le forme comunicative del linguaggio
multimediale
 Favorire l’uso corretto degli strumenti informatici del
laboratorio
 Promuovere la conoscenza dell’ambiente circostante la Scuola
 Saper collaborare nel lavoro di gruppo
PRODOTTO:
Realizzazione di un ipertesto con caratteristiche multimediali
82
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
1.
FASI DI LAVORO
Costituzione del gruppo,
analisi delle motivazioni,
conoscenze preesistenti
riguardanti l’uso del
calcolatore
CONOSCENZE
 Informazioni basilari
sull’uso del calcolatore
 Regole per l’utilizzo del
laboratorio di informatica




2.
Familiarizzazione con
ipertesti già costituiti
ABILITA’
COMPETENZE
Adottare regole di
comportamento adatte alla
situazione
Sapersi confrontare e
discutere con gli altri
Mettere a disposizione degli
altri le proprie competenze
Adottare una logica
collaborativa
Saper utilizzare ipertesti
multimediali (Enciclopedie
su CD Rom, ecc)
Ricercare informazioni
creando proprie strategie di
consultazione
 L’ipertesto come rete di
documenti (nodi) associati
da collegamenti
 “Parole calde” e bottoni
 La “multimedialità”
 Tipi diversi di ipertesti
multimediali

 Saper partecipare
costruttivamente alla
elaborazione di un progetto

3.
Ideazione
Scelta e discussione
collettiva del soggetto
con una prima
formulazione di un piano
di lavoro
 Progettare un piano di
lavoro
4.
Progettazione
Raccolta ordinata di
informazioni, dati, carte
 Creare un archivio di dati e  Reperire informazioni utili
immagini
 Preparare questionari e
 Fissare su supporto cartaceo
richieste da proporre agli
la struttura dell’ipertesto,
insegnanti e agli alunni dei
83
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Scelta delle informazioni
e dei dati da inserire
nell’ipertesto
evidenziando nodi e
collegamenti
5.
Realizzazione
 Scrivere testi usando
l’elaboratore
Suddivisione in gruppetti
e assegnazione dei
 Elaborare immagini e suoni
compiti specifici
6.
Valutazione e revisione
Assemblaggio e verifica
del funzionamento
complessivo con
conseguenti modifiche e
correzioni.
 Verificare i risultati del
lavoro
laboratori che hanno
lavorato sull’argomento
 Analizzare dati
 Utilizzare l’editor di testi
 Utilizzare gli strumenti per
acquisire e trattare immagini
e suono
 Saper valutare il proprio
lavoro imparando dagli
errori
PROGETTI
Attraverso l’elaborazione di progetti particolari, la scuola vuole avvicinarsi ai bisogni degli utenti:
essi, infatti, potenziano l’offerta formativa e danno agli studenti ed alle famiglie la possibilità di
trovare risposte a nuove esigenze culturali.
PROGETTO INTEGRAZIONE
PROGETTO ORIENTARE
PROGETTO SCAMBI
PROGETTO AMBIENTE
PROGETTO TEATRO
1. Recupero
2. Integrazione alunni
stranieri
3. Punto di ascolto
4. Musicoterapia
5. Arteterapia
6. Acquaticità
1. Continuità
2. Attività Laboratoriali
3. I beni culturali della
nostra città
4. Conad/Quartiere
Umberto I
5. FAD/ECDL Lingue
6. Progetto Lettura
7. Giochi matematici
1.
2.
3.
4.
Scambio Gemellaggio con la Francia
Certificazione Europea Inglese
Certificazione Europea Francese
E-Twinning tedesco e spagnolo
1.
2.
3.
1.
2.
3.
4.
Ricerca scientifica 4. Orienteering
Educambiente
5. A scuola sul sentiero
Ambiente Labter
Teatro
Video Territorio
Cinema e ...non solo
Teatro e Musica
 Banda di flauti
 Tamburando, viaggio nel ritmo
84
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
PROGETTO ATTIVITA’ SPORTIVA
PROGETTO
FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO
PROGETTO VISITE DIDATTICHE
PROGETTO EDUCAZIONI
Sport a scuola
1. Piano di Miglioramento del POF
2. Aggiornamento sulle Tecnologie Didattiche
Multimediali
3. Storia Europea
4. Indagine OCSE e TALIS
Progetto Poseidon
Conoscenza del territorio
1. Sicurezza
2. Educazione stradale
3. Educazione alla salute
 Scuola senza fumo
 Conosci gli alimenti
 Educazione sessuale
1. PROGETTO INTEGRAZIONE
Promosso in parte dalla Scuola ed in parte in rete con altre scuole raccoglie singoli progetti, relativi
alle attività di :
Già presentati nella sezione:
7. Recupero
“Ampliamento dell’Offerta Formativa”
8. Integrazione alunni stranieri
9. Punto di ascolto
10. Musicoterapia
11. Arteterapia
12. Acquaticità
Progetto “Integrazione Alunni stranieri”
La presenza nella scuola “J. Piaget – 2 Giugno” di una popolazione scolastica multiculturale e
plurilingue connota l’istituzione come luogo d’incontro delle diversità e della crescita positiva.
Il Progetto si propone i seguenti obiettivi:
 Favorire l’integrazione degli alunni stranieri
 Ridurre le difficoltà sul piano emotivo e relazionale, predisponendo strategie metodologiche sia
sul piano dell’apprendimento della lingua italiana, sia su altri saperi curricolari
 Raccogliere elementi informativi
 Studiare tecniche per favorire l’integrazione
 Rendere i genitori parte attiva nel percorso scolastico dei figli
 Offrire ai docenti, che operano con alunni stranieri, percorsi finalizzati all’adeguamento delle
conoscenze pregresse degli allievi al nostro sistema di competenze linguistiche e culturali
 Programmare percorsi disciplinari trasversali
85
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
 Promuovere atteggiamenti e comportamenti ispirati ai principi della convivenza e della pace.
Accoglienza
Nella fase di progettazione dell’ attività, i docenti coinvolti prendono in esame la situazione dei
nuovi alunni stranieri ( anche attraverso il colloquio con i mediatori culturali che, eventualmente, li
seguono e con gli insegnanti delle scuole precedentemente frequentate) e quella della classe di
inserimento e predispongono attività specifiche personalizzate, a seconda della necessità di ciascun
ragazzo/ gruppo classe.
Sono previste attività di presentazione di sè alla classe e/o nel piccolo gruppo, colloqui, attività di
socializzazione, mediante il gioco e la pratica sportiva, compilazione di semplici schede iniziali per
avviare in modo positivo l’attività didattica e far crescere il senso della comunità di lavoro.
In questa fase i mediatori culturali e/o le famiglie esplicano un ruolo positivo, partecipando
all’inserimento dei ragazzi nella scuola.
Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati:
Un docente coordinatore per ogni sede
Tutti i docenti di lettere delle classi dove sono inseriti studenti stranieri
Altri insegnanti con ore a disposizione per completamento orario o con ore aggiuntive
Altre Istituzioni coinvolte: L’ente locale per i mediatori culturali
Programmazione Verifica e Insegnamento di Italiano L2 ad alunni stranieri
Destinatari del progetto sono tutti i 113 alunni stranieri presenti nella scuola, per i quali occorre
attuare interventi specifici. Raggruppati in relazione al livello delle loro competenze, sono
impegnati in attività pomeridiane che si svolgono nei giorni di lunedì, martedì e venerdì dalle ore
14,20 alle 16,20.
La prima fase dell’attività è finalizzata all’accertamento dei livelli di competenza di ciascun alunno
nell’ italiano L2, attraverso colloqui con i docenti della suola primaria, osservazioni sistematiche
svolte nella fase di accoglienza e la somministrazione di test appropriati.
In base ai dati raccolti, gli alunni vengono divisi in tre fasce di livello:
a. Incapacità di interagire verbalmente in attività contestualizzate (Livello 0)
b. Scarsa conoscenza dei dati linguistici, strutturali e cognitivi dell’italiano come L2 (Livello 1)
c. Mancanza di autonomia nella produzione di astrazioni linguistiche, necessarie per l’accesso ai
testi di studio (Livello 2)
Per ciascun livello verranno svolte attività in piccolo gruppo: dialoghi guidati, compilazione di
schede, consultazione di dizionari, interventi di esperti (mediatori culturali), uscite sul territorio.
Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati i docenti di Italiano, Matematica,
Inglese ed altri insegnanti che si renderanno disponibili.
Festa Interculturale
L’attività si svolge in modo parallelo a quella pomeridiana delle attività facoltative/opzionali dei
laboratori.
Gli alunni coinvolti progettano, organizzano e sviluppano, con la collaborazione degli insegnanti, la
festa interculturale di fine anno scolastico.
86
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Punto di forza del progetto è l’apertura della scuola alle famiglie e al territorio, rafforzando il senso
di appartenenza ad una comunità
Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati:
Un docente coordinatore per ogni sede
Gli insegnanti del laboratorio
Altri insegnanti con ore a disposizione per completamento orario o con ore aggiuntive
Altre Istituzioni coinvolte: L’ente locale per i mediatori culturali
Progetto “Punto di Ascolto”
La realtà scolastica sempre più complessa ed articolata, la necessità di sapersi orientare con
consapevolezza e serenità nelle scelte che la vita propone durante il suo percorso, la possibilità che
si manifestino nel processo di crescita e di sviluppo situazioni di disagio in ambito cognitivo,
relazionale, emotivo hanno reso opportuna e necessaria l’istituzione di un punto di ascolto nella
scuola, che offre uno spazio agli alunni, ai genitori e agli insegnanti dove poter essere ascoltati,
accompagnati, rassicurati ed eventualmente indirizzati nella rielaborazione di situazioni
problematiche.
La presenza dello psicologo nella scuola garantisce la possibilità di colloqui individuali, nella
massima riservatezza, con alunni, genitori, insegnanti.
Obiettivi:
 Individuare strategie appropriate per ottimizzare la comunicazione
 Promuovere le potenzialità dell’alunno e migliorare la qualità delle relazioni
 Realizzare interventi individualizzati per favorire l’inserimento scolastico
 Collaborare con i docenti per stabilire relazioni di aiuto in quelle situazioni in cui siano
presenti elementi di conflittualità tra il soggetto, i coetanei, gli adulti
 Realizzare programmi per modificare comportamenti a rischio
 Valutare le modalità più idonee ed efficaci per favorire un rapporto più sereno con la scuola
 Individuare, spiegare, comprendere le cause di alcuni comportamenti problematici e fornire
ai docenti ulteriori elementi affinché possano realizzare percorsi educativi individualizzati,
orientati allo sviluppo ed alla crescita della persona anche in situazioni complesse e di
difficile gestione.
 Coinvolgere più direttamente i genitori e aprire con loro un confronto per stabilire una
collaborazione indispensabile per attenuare e superare determinati problemi.
Progetto “Attività di Musicoterapia”
87
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Il Progetto è rivolto a tutti quei ragazzi che presentano la necessità di essere particolarmente
stimolati nelle loro molteplici componenti psico-fisiche con attività mirate in un luogo protetto,
accogliente e contenitivo.
La musicoterapia utilizza l’elemento sonoro-musicale come strumento terapeutico-riabilitativo,
mediatore all’interno della relazione con il soggetto. Interviene, tramite tecniche di ascolto e
dialogo sonoro, improvvisazione e composizione musicale, a diversi livelli, su alcuni possibili
obiettivi perseguibili a breve, medio e lungo termine.
Obiettivi a livello sensoriale-percettivo
− Induzione al rilassamento e/o all’attivazione
− Modulazione del tono muscolare
− Armonizzazione nella funzione degli analizzatori sensoriali
− Sviluppo dei processi di orientamento ed attenzionali
Obiettivi a livello motorio
− Acquisizione di nuovi schemi d’azione
− Sincronizzazione ritmico-motoria
− Armonizzazione delle funzioni motorie
− Attivazione e sviluppo di abilità grosso e fini motorie
Obiettivi a livello espressivo/emotivo
− Espressione e riconoscimento di stati emotivi differenziati, ampliamento della gamma espressiva
verbale e non verbale
− Scarico energetico/ riduzione di stati di agitazione e di comportamenti auto ed eteroaggressivi
− Aiuto nel superamento di stati di inibizione
− Acquisizione di maggiore controllo a livello emotivo
− Sviluppo graduale del processo di autoconsapevolezza
Obiettivi a livello cognitivo
− Orientamento e prolungamento dell’arco attenzionale
− Sviluppo dei processi di riconoscimento e discriminazione
− Sviluppo dei processi compositivi, di analisi e di elaborazione
− Acquisizione di nuovi schemi di azione, uso funzionale di oggetti
Obiettivi a livello comunicativo e relazionale
− Aprire nuovi canali di comunicazione e ridurre condotte e comportamenti stereotipati
− Migliorare le capacità comunicative verbali e non verbali
− Migliorare e sviluppare processi di socializzazione
L’intervento si configura come:
− Integrato all’interno del progetto di equipe e del Consiglio di Classe
− Rivolto a singoli alunni, tramite incontri individuali, oppure in momenti di attività a piccolo
gruppo con la partecipazione di alcuni alunni o della classe di appartenenza o di altre classi, a
frequenza monosettimanale, per il perseguimento degli obiettivi identificati durante
l’osservazione.
88
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Progetti in rete “Arte strumento per crescere”
(Arteterapia, musicoterapia, Acquaticità)
Il Progetto provinciale in rete “Arte strumento per crescere, destinato ad alunni diversamente abili
e/o in situazioni di disagio, promuove l’utilizzo dell’arte come ulteriore mezzo di espressione ed
integrazione per gli alunni diversamente abili e come mezzo di prevenzione per gli alunni che
manifestano segni di disagio di varia natura.
Si cura l’aspetto dell’incontro con i materiali, per stimolare la conoscenza delle loro qualità e del
loro uso. Il lavoro con i materiali artistici rappresenta inoltre un momento significativo per
esprimere paure, angosce, sofferenze e trarne sollievo.
L’aumento delle competenze artistiche si può tradurre in rafforzamento dell’autostima con una
ricaduta positiva nell’impegno scolastico e nel comportamento.
2. PROGETTO ORIENTARE
I progetti di questa sezione sono promossi in parte dalla Scuola ed in parte per aderire a Progetti
Ministeriali.
5. Continuità
6. Attività Laboratoriali
7. I beni culturali della nostra città
8. Conad/Quartiere Umberto I
9. FAD/ECDL Lingue
10. Progetto Lettura
11. Giochi matematici
Già presentati nella sezione:
“Ampliamento dell’Offerta Formativa”
Progetto “I Beni Culturali della nostra città”
Il Progetto è finalizzato alla conoscenza del patrimonio artistico presente nel territorio, promosso
attraverso l’interazione con le strutture museali del Castello San Giorgio (arte antica), del Museo
Lia (dal Medioevo al 1700), del Museo Diocesano,del Centro di Arte Moderna e Contemporanea
(Premio Golfo dei Poeti e collezioni di arte contemporanea), del Centro Dialma Ruggiero (centro
della comunicazione – archivi fotografici della città).
Il Progetto “Arte e Cultura” intende potenziare in tutti gli allievi della scuola la conoscenza delle
opere d’arte, con attenzione a quelle collocate nel nostro territorio, siano esse prodotte in epoche
lontane o recenti ed intende soprattutto instillare nelle coscienze dei ragazzi il valore che l’arte ha in
sé come evento di crescita individuale e collettiva e come momento di avvicinamento alla cultura
89
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
del bello e del nuovo, con consapevolezza e capacità di interpretazione critica personale,
trasformando questo bagaglio in conoscenza e comprensione del mondo circostante.
Alla fase teorica, integrata con i percorsi museali, fa seguito la produzione di elaborati pittorici,
grafici, scultorei e fotografici, organizzati poi in esposizioni artistiche anche presso gli Enti con i
quali si interagisce.
Progetto di Ricerca Storica sul Quartiere Umbertino
La Scuola “J. Piaget – 2 Giugno” partecipa all’iniziativa di ricerca delle radici storico – culturali del
quartiere in cui si colloca, a conferma dell’impegno intrapreso per il reperimento e l’organizzazione
ragionata di testimonianze documentali di archivio e di tradizioni locali.
La specificità multietnica della comunità in cui è inserita, colloca questa indagine al centro di un
processo finalizzato all’integrazione ed all’estensione della partecipazione attiva alla vita del
quartiere, mediante il confronto ed il rinvenimento di esperienze e destini comuni.
La finalità formativa di questa attività si precisa inoltre nella delimitazione delle coordinate spazio –
temporali della ricerca e nel reperimento di informazioni sull’origine stessa del toponimo, risalente
ad un momento storico decisivo per lo sviluppo economico della città ed i movimenti demografici
che ne hanno arricchito il tessuto sociale.
L’esperienza ha come tema il Quartiere Umbertino, dai primi nuclei abitativi della seconda metà
dell’ ottocento all’attuale insediamento.
Lavorando sull’idea di mutamento come operatore essenziale per la conoscenza del passato, gli
alunni sono guidati in attività concepite per il superamento della realtà vissuta come dato di fatto. È
favorita la lettura degli aspetti salienti del territorio, inteso come espressione di un fenomeno,
derivante dal processo di stratificazione e di cambiamento.
I concetti organizzatori dell’indagine storiografica sono esplicitati con la ricerca delle fonti, la
periodizzazione, la durata degli eventi, la percezione e la definizione delle caratteristiche dei
mutamenti, la cronologia e la persistenza di alcuni fatti storici.
Il progetto prevede inoltre il recupero di un percorso di storia locale attraverso lupoghi della
memoria localizzati a) nell’area del “2 Giugno”, b) lungo le mura ottocentesche della città, c)
nell’area del Parco della Rimembranza
Altre Istituzioni coinvolte:
− Assessorato alla Pubblica Istruzione
− Assessorato all’Urbanistica
− Circoscrizioni
− LABTER – Laboratorio di cura e salvaguardia ambientale
− Istituto per Geometri ”Cardarelli”
− Società “Dante Alighieri”
− Conad “Leclerc” – sponsor
Progetto FAD (Informatica ECDL- Lingue : Inglese e Spagnolo
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Il Progetto mette a disposizione di tutti gli alunni della scuola i contenuti dei moduli relativi all’
ECDL ed alle Lingue per la certificazione europea, tramite la fruizione on – line di materiali
reperibili sul portale della Regione Liguria “Scuolaeformazioneliguria”.
Il Progetto è finalizzato al miglioramento delle conoscenze informatiche e delle lingue, utilizzando
lo strumento didattico della formazione a distanza e si pèropone il perseguimento dei seguenti
obiettivi:
1. Conoscere le funzioni dei diversi componenti del mezzo informatico
2. usare programmi di larga diffusione e specifici per elaborare testi, immagini, suoni e
presentazioni
3. utilizzare le periferiche
4. usare una rete locale
5. conoscere il sistema operativo, la gestione di file e cartelle.
6. ricercare risorse in archivi locali ed in Internet
Risorse umane:Nella realizzazione del progetto sono impegnati i docenti dei laboratori di
informatica delle due sedi e gli insegnanti di lingua e non che si renderanno disponibili.
Progetto Lettura
Il progetto è legato alla partecipazione degli alunni di quattro classi della scuola al “Premio
Bancarellino”. Il progetto si propone di avvicinare gli alunni alla lettura personale, rinforzando la
motivazione( attraverso la consapevolezza di contribuire con la propria valutazione alla
proclamazione finale dei vincitori) e le abilità di analisi del testo, finalizzate al confronto ed alla
valutazione dei romanzi letti.
L’attività favorisce inoltre la conoscenza della moderna produzione letteraria per ragazzi, anche
attraverso l’incontro diretto con gli autori.
Durante l’anno gli alunni, dopo un’adeguata preparazione in classe, vengono invitati alla lettura di
un certo numero di libri per ragazzi, forniti dall’ Organizzazione del Premio. Nelle ore di lettere si
discutono e si valutano i testi letti. Le valutazioni complessive della scuola per ciascun libro fornito
vengono quindi inviate all’Organizzazione del Premio.
Nel mese di maggio le classi coinvolte nel progetto parte4cipano alla manifestazione finale a
Pontremoli.
Progetto Giochi Matematici
Il progetto si propone l’utilizzo dei giochi matematici come momento di avvicinamento alla cultura
scientifica e ad una presentazione della matematica in una forma divertente ed accattivante. Tende
alla valorizzazione dell’intelligenza degli studenti migliori e, nel contempo, al recupero di quei
ragazzi che non avessero avvertito particolari motivi di interesse nei confronti della matematica.
Il progetto si propone di guidare gli alunni a comprendere ed analizzare un testo, ad osservare ed
analizzare situazioni, a formulare ipotesi e prospettare soluzioni a problemi, a verificare la coerenza
dei risultati ottenuti, ad utilizzare con padronanza le tecniche e gli strumenti di calcolo, ad
interpretare tabelle, schemi e rappresentazioni grafiche di vario tipo.
Altre Istituzioni coinvolte:
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
− Centro di Ricerca Pristem – Eleusi dell’ “Università Bocconi” di Milano per la partecipazione
ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici
− Dipartimento di Matematica “F. Enriquez” dell’Università Statale di Milano per il Campionato
Kangourou
− Liceo Scientifico “Pacinotti” della Spezia
− Dipartimento di Matematica dell’Università del Salento
3. PROGETTO SCAMBI
Il Progetto è promosso dalla Scuola e raccoglie quattro progetti relativi a :
1. Scambio Gemellaggio con la Francia
2. Certificazione Europea Inglese
3. Certificazione Europea Francese
4. E-Twinning tedesco e spagnolo(vedi sezione :”Ampliamento dell’Offerta Formativa)
Gli scambi hanno un ruolo attivo nell’apprendimento delle lingue straniere, sono strumento di
comunicazione e mezzo di motivazione all’apprendimento stesso.
Gli scambi si integrano con le nuove tecnologie centrate sui bisogni e le aspettative dei discenti
piuttosto che sull’oggetto dell’apprendimento (metodologia dell’Essere e non dell’ Avere).
Nello scambio gli allievi sono posti di fronte a situazioni nuove e reali: stimolati dall’idea del
viaggio, dall’incontro con i coetanei, dalla scoperta di luoghi e culture, possono mettere in pratica
le acquisizioni linguistiche .
L’obiettivo è quello di sviluppare negli allievi il senso di appartenenza all’Europa, il significato di
Unione Europea sul piano dei valori e su quello della collaborazione tra gli Stati. Lo strumento più
immediato e più adatto agli allievi è dato dall’apprendimento di due lingue comunitarie. Con
l’attuazione della riforma dell’anno scolastico 2004-2005 nell’istituto a tutti gli allievi viene
insegnata la lingua inglese, mentre come seconda lingua la famiglia e il singolo alunno possono
scegliere tra francese, spagnolo e tedesco.
Scambio – Gemellaggio: S.M. J.Piaget / Collège Albert Camus di Bois-Colombes (Parigi)
Durata:
Fase ospitalità a La Spezia: una settimana nel mese di marzo
Fase viaggio in Francia:
una settimana nel mese di ottobre
Destinatari: alunni delle classi terze sez. A e B
Scambio – Gemellaggio: S.M. J.Piaget / Collège Les Vallèes di La Garenne-Colombes
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Anno Scolastico 2008/09
Durata:
Fase viaggio in Francia:
una settimana nel mese di ottobre 2008
Fase ospitalità a La Spezia: una settimana nel mese di aprile 2009
Scambio con Colle Isarco (Trento)
Durata:
Settimana di permanenza a Colle Isarco : febbraio
Settimana di accoglienza alla Spezia: marzo
Destinatari: alunni della classe terze
Obiettivi:
-
Favorire una formazione globale all’alterità, all’autonomia, al senso di responsabilità ed
all’adattamento a situazioni nuove.
Favorire la motivazione allo studio delle lingue straniere e delle scienze umane e sociali.
Sensibilizzare alla dimensione culturale.
Suscitare nell’allievo una riflessine su se stesso e sul proprio ambiente.
Avviare ad elaborare, strutturare e realizzare un progetto a lungo termine.
Abituare gli allievi a conoscersi e a lavorare insieme prendendo decisioni comuni.
Costruire il progetto basandosi sulle risorse offerte dalla scuola, dalla famiglia e dal territorio
Sviluppare rapporti dinamici tra alunni ed insegnanti
Sviluppare una pedagogia di messa in atto di situazioni reali.
Certificazione Europea Inglese
Il progetto si propone di preparare gli alunni al “Cambridge Young Learners English Test”, cioè
agli esami tenuti dall’Università di Cambridge (nelle varie sedi autorizzate), per dare una
certificazione sulla capacità linguistica di chi parla un’altra lingua, in linea con la Scala di
Competenze Linguistiche, stabilita dal Consiglio d’Europa.
L’attestato rilasciato certifica quanto appreso e dà alle competenze acquisite il valore aggiunto di
una certificazione riconosciuta in tutto il mondo che, nel futuro, potrà facilitare l’inserimento
sociale e professionale degli studenti nella comunità dove sia richiesta la conoscenza della lingua
inglese.
Si tratta di un corso di preparazione articolato su tre livelli (Starters, Movers, Flyers), finalizzato a
certificare la competenza comunicativa in lingua inglese, che impegna gli alunni per tre ore
settimanali al pomeriggio, dal mese di ottobre al mese di maggio.
Il corso di laboratorio comprende le quattro abilità linguistiche che vengono esaminate dal test di
certificazione (ascolto, lettura, conversazione, scrittura) ed è basato sulle abilità necessarie nella vita
quotidiana e nell’interagire con persone di lingua inglese.
Obiettivi formativi
 Migliorare la serietà e l’impegno ad apprendere
 Migliorare la capacità d’ascolto, l’attenzione e la concentrazione
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09





Migliorare la conoscenza dei propri stili e strategie di apprendimento
Monitorare il proprio apprendimento
Interagire positivamente con i compagni
Rispettare gli altri: atteggiamenti, usi e abitudini
Educare al dialogo tra culture e sensibilità diverse
Obiettivi specifici di apprendimento
 Conoscere il lessico, le strutture grammaticali e le funzioni comunicative richieste
dall’esame
 Conoscere gli aspetti ortografici della lingua
 Conoscere gli aspetti fonologici della lingua, riconoscendo ritmi, accenti, intonazioni
 Essere in grado di comprendere messaggi orali, pronunciati o registrati, relativi agli
argomenti richiesti
 Saper comprendere istruzioni ed eseguirle
 Saper parlare in modo scorrevole e pertinente, con corretta pronuncia
Certificazione Europea Francese
Il progetto si propone di preparare gli alunni all’esame del D.E.L.F. A1, cioè alla certificazione
internazionale di lingua francese.
Il corso è destinato agli alunni delle classi di seconda lingua francese che desiderano potenziare le
proprie competenze linguistiche.
Il corso impegna i ragazzi per tre ore settimanali al pomeriggio, dal mese di ottobre al mese di
maggio.
Obiettivi formativi
 Migliorare l’impegno e l’attenzione
 Sviluppare le capacità di ascolto
 Migliorare stili e strategie di apprendimento
 Apprendere a collaborare proficuamente con i compagni
 Educare alla dimensione europea e al dialogo tra culture e paesi diversi
Obiettivi specifici di apprendimento
 Sviluppare le proprie conoscenze grammaticali, lessicali e comunicative
 Comprendere messaggi orali e scritti
 Saper comprendere le istruzioni
 Migliorare le proprie capacità espositive
 Conoscere nuovi aspetti fonologici, ortografici della lingua.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
4. PROGETTO AMBIENTE
Il Progetto Ambiente, promosso dalla Scuola, raccoglie i seguenti singoli progetti:
6. Ricerca scientifica
7. Educambiente
8. Ambiente Labter
9. Orienteering
10. A scuola sul sentiero
Progetto di ricerca scientifica
Il progetto sviluppa un approfondimento utile allo svolgimento curricolare delle scienze negli
argomenti riguardanti gli ecosistemi naturali.
La visione diretta degli apprendimenti esposti in classe permette un approccio euristico di scoperta
delle informazioni. In particolare si propone una ricerca di alto livello scientifico per la stima delle
popolazioni locali di geotritone.
Progetto “Educambiente”
Il Progetto sviluppa un argomento di indubbio interesse, utile allo svolgimento curricolare delle
discipline scientifiche con un approccio diretto e secondo diverse metodologie che possano
stimolare l’allievo ad una comprensione generale ed esaustiva dell’argomento.
L’educazione ambientale costituisce uno strumento unico per l’insegnamento delle scienze naturali,
arricchendo con esperienze dirette ed immagini naturalistiche il bagaglio culturale e scientifico
degli alunni.
Permette inoltre di approfondire argomenti di solito affascinanti per i discenti, ma al tempo stesso
utili per l’apprendimento.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Il docente curatore del progetto incontra i docenti interessati per illustrare loro una serie di proposte
per lo sviluppo dei propri programmi, attraverso lezioni ed esperienze supplementari da svolgere
nelle ore curricolari.
Il Progetto si articola tra lezioni in classe, con l’ausilio di diapositive e materiale didattico,
interventi pratici di laboratorio, uscite sul territorio volte alla conoscenza diretta degli argomenti e
delle realtà locali.
Destinatari: le classi prime della sede “2Giugno” e della sede “J. Piaget”
Obiettivi:
 Stimolare l’analisi dell’ambiente che circonda l’allievo
 Stimolare l’analisi critica e l’osservazione
 Acquisire la conoscenza della costituzione delle cose
Progetto Ambiente LabTer
Nel laboratorio di educazione ambientale vengono proposte attività realizzate con la collaborazione
del LabTer, nell’ambito delle tematiche che l’amministrazione comunale propone nel Progetto
Ambiente 2007/2008.
1. Progettazione di percorsi nel Parco della Rimembranza (in collaborazione con LabTer)
 Ottobre- Novembre
○ Introduzione alla cartografia
○ Realizzazione di tre plastici
 Dicembre ( percorso botanico)
○ Uscite nel parco con operatore del LabTer per censimento specie arboree
○ Allestimento sul plastico di un percorso botanico
 Gennaio (percorso zoologico)
○ Uscite nel parco con operatore del LabTer per censimento specie animali
○ Allestimento sul plastico di un percorso zoologico
 Febbraio (percorso storico)
○ Uscite nel parco con operatore esterno per censimento e rilevamento delle mura
ottocentesche
○ Ricerca storica presso gli archivi per la ricostruzione della originale architettura del parco
dedicato ai caduti della prima guerra mondiale
○ Allestimento sul plastico di un percorso storico – culturale.
○ Possibilità di collegare questo percorso con l’area del 2 Giugno per la realizzazione di un
percorso storico della memoria
2. Progettazione completamento pista ciclabile in Via Monfalcone ( in collaborazione con
LabTer e con le scuole elementari della zona)
 Marzo
○ Introduzione alla ciclomobilità
○ Acquisizione della cartografia
 Prima parte di Aprile
○ Realizzazione di carte tematiche
○ Identificazione di temi naturalistici
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
3. Attività di studio sul sentiero di Maggiano – Bocca Lupara, adottato dalla scuola
 Seconda metà di Aprile- Maggio
○ Realizzazione di un elaborato
○ Allestimento di una mostra
Obiettivi:
-
Stimolare gli alunni alla conoscenza del contesto ambientale e delle problematiche connesse.
Promuovere un atteggiamento critico e responsabile nei confronti delle problematiche
ambientali, sia di livello locale che globale.
Promuovere negli alunni una mentalità che si traduca in cittadinanza consapevole ed attiva.
Far emergere proposte che si traducano in azioni concrete positive verso il territorio.
Fare sistema locale, ovvero favorire una serie di relazioni che rappresentino un momento di
confronto e crescita fra gli “attori” del territorio.
Favorire la ricaduta del progetto sulla comunità locale, realizzando comunicazione,
cooperazione, parternariato.
Realizzare co-apprendimento tra studenti, scuola, organizzazioni.
Progetto Orienteering
Il progetto ha come scopo fondamentale quello di abituare i ragazzi a muoversi con criterio in un
ambiente naturale o antropizzato, ad osservarlo criticamente, apprezzandone le sue peculiarità.
Il lavoro si articola fondamentalmente in attività operativo – ludiche con lo scopo di apprendere con
più facilità anche concetti complessi con i quali i ragazzi devono interagire ( scala, azimut, curve di
livello...). l’aspetto ludico agevola anche il processo di astrazione che pernmette di passare dalla
percezione dello spazio alla sua rappresentazione e viceversa.
Obiettivi cognitivi
 Sviluppare capacità di osservazione e confronto
 Comprendere il significato di scala geografica e saperla utilizzare
 Conoscere i principi di funzionamento della bussola e saperla utilizzare per rilevare l’azimut
 Saper utilizzare i simboli propri della carta da orienteering per una interpretazione dei vari
aspetti dell’ ambiente in cui ci muoviamo
 Saper mettere in atto sequenze logiche anche in situazioni di affaticamento fisico
 Favorire il processo di astrazione, passando dalla percezione dello spazio alla sua
rappresentazione e viceversa
Obiettivi metacognitivi
 Acquisire sicurezza e fiducia in se stessi
 Saper prendere decisioni autonome
 Saper lavorare in gruppo
 Muoversi in un ambiente naturale e non con criterio, rispettandolo in tutte le sue componenti
 Essere consapevole delle proprie capacità fisiche e saperle gestire
 Scoprire il piacere di mettere in gioco le proprie abilità anche in momenti di competizione.
Progetto “A scuola sul sentiero”
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
La scuola media “J. Piaget-2 Giugno” si è sempre dimostrata sensibile alle tematiche ambientali
volte alla conoscenza e tutela del territorio, aderendo anche ad iniziative proposte dal Comune e da
altre organizzazioni operanti nella Provincia.
Questo progetto di adozione, iniziato nell’anno sc. 1998/99 dai laboratori ambientale e scientifico,
vuole sensibilizzare gli alunni alla tutela del territorio in generale, ed in particolare di quello vicino
alla scuola, attraversato da un sentiero che collega il quartiere della Chiappa a Strà e Marinasco.
Il sentiero è circondato da un ambiente naturale vario: terreni un tempo coltivati ed ora quasi
abbandonati, zone a macchia mediterranea e una rigogliosa lecceta che ricopre la collina di Santa
Lucia, sulla cui sommità è collocata una piccola chiesa risalente al 1300.
Questo sentiero, che nel primo tratto costeggia la scuola, ci è sembrato essere, nonostante il degrado
progressivo che lo minaccia, il luogo ideale per guidare i ragazzi alla scoperta sul campo di
testimonianze storiche della nostra città , e all’osservazione e studio di realtà ambientali e
naturalistiche.
Attraverso l’adozione del sentiero ci si è posti questi fondamentali obiettivi:
 organizzazione del Concorso sul sentiero e di una “Festa del sentiero”, momento d’incontro tra
scuola, istituzioni e cittadini con giochi didattici, realizzazione di elaborati grafici e scritti che
prendano spunto dalla lettura del territorio attraverso il sentiero
 pubblicazione degli elaborati partecipanti al concorso
 realizzazione del calendario del sentiero
 realizzazione di un pieghevole che illustri le caratteristiche del sentiero e l’attività svolta in
questi anni dalla scuola
 analisi dei cambiamenti intervenuti in questi anni sul sentiero e revisione del CD guida, prodotto
negli anni 1999/2000 e 2000/2001
 inserimento sul sito della scuola delle attività inerenti il Sentiero
Destinatari del progetto sono gli alunni dei seguenti laboratori: orienteering, ipertesto, storia
locale,informatica; parteciperanno, inoltre, alcune classi quinte del 4 Circolo e abitanti del quartiere.
E’ risultato e risulterà ancora importante il coinvolgimento del Comune, della Circoscrizione, delle
associazioni ambientalistiche, di esperti e di Comuni cittadini che hanno e avranno un importante
ruolo di supporto durante le fasi di sviluppo del progetto.
5. PROGETTO TEATRO
Il Progetto Teatro promuove la socializzazione delle esperienze, la solidarietà, l’integrazione e
partecipa a concorsi sul territorio nazionale. Raccoglie i seguenti singoli progetti:
5. Teatro
6. Video Territorio
7. Cinema e ...non solo
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
8. Teatro e Musica
9. Banda di flauti
10. Tamburando, viaggio nel ritmo
Progetto Teatro
La realizzazione di uno spettacolo teatrale originale e inedito, interamente creato dal gruppo, si
presenta come un esemplare modello di lavoro cooperativo che favorisce la socializzazione,
valorizza le diversità intersoggettive, aiuta a vincere l’emotività, sviluppa la creatività, la sicurezza,
l’espressività e la coordinazione.
Il laboratorio di teatro nella nostra Scuola ha luogo, come gli altri laboratori, un pomeriggio la
settimana e si avvale della collaborazione dei laboratori di scenografia e di musica per quanto
riguarda l’allestimento delle scene, la creazione dei costumi e la messa a punto della colonna
sonora.
Il primo approccio dei ragazzi con le attività del laboratorio avviene attraverso il “gioco
drammatico”, ossia attività finalizzate a far familiarizzare i ragazzi tra loro (il laboratorio, infatti, è a
scambio verticale), a far prendere confidenza con il proprio corpo, ad impostare l’uso della voce, a
eliminare il più possibile l’imbarazzo e la vergogna nell’esporsi davanti agli altri.
La finalità del laboratorio non è la pretesa di formare aspiranti attori, ma la riscoperta del gusto
del gioco fantasioso e collettivo, ora passato di moda, la stimolazione della creatività, la valutazione
del lavoro di gruppo, l’eliminazione dell’insicurezza e della paura,l’opportunità di scoprire
attitudini.
Il copione del lavoro da rappresentare alla fine dell’anno scolastico o a rassegne teatrali per
ragazzi, non è un qualche cosa di astratto da imparare a memoria, non è la ripetizione di modelli
stereotipati o, peggio, copiati dal teatro per adulti, ma nasce in classe, dopo un attento lavoro
creativo.
Dopo aver scelto la trama di base e decisa la suddivisione in scene, i ragazzi vengono invitati a
interpretare la parte aiutandosi con la fantasia e la loro spontanea capacità di improvvisazione. Le
scene vengono ripetutamente provate, quindi viene fatta una “cernita” delle migliori battute che,
infine, vengono riportate per scritto. Il copione non è dunque punto di partenza, ma punto di arrivo
del lavoro e si può definire veramente un qualcosa di originale e personale.
Importante è la partecipazione a concorsi o rassegne provinciali, interregionali o nazionali per
giovani, per creare occasioni di confronto o discussione con altri gruppi scolastici di analoghe
esperienze e per conoscere altre realtà scolastiche.
La nostra scuola ha sempre ottenuto in questo campo risultati ragguardevoli, qualificandosi nelle
rassegne di teatro di Arrone, Serra San Quirico, Fiuggi, Felino, Chiusi, Sanremo, Marano sul
Panaro, Caserta ed ottenendo i seguenti premi:
1997/1998
Migliore interpretazione alla Rassegna Marinando a Ostuni
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
1998/1999 Primo premio nazionale “Arte per la Pace”
1999/2000 Premio speciale “Giuria della Stampa” alla Rassegna Marinando a Ostuni
2000/2001 Primo Premio Internazionale “Delfino d’Argento” alla Rassegna GEF di Sanremo
2002/2003 Premio Giuria Giovani alla Rassegna Marinando a Ostuni
2003/2004 Primo premio nazionale di scrittura teatrale “Michele Mazzella” a Roma
2004/2005 Coppa del Presidente della Repubblica alla Rassegna Marinando a Ostuni
2006/2007 Finalista alla Rassegna Marinando a Ostuni
2007/2008 Finalista alla Rassegna Marinando a Ostuni
Progetto Video Territorio: analisi e riprese
Il Progetto è finalizzato a far acquisire agli alunni una migliore conoscenza ed un uso più
appropriato delle apparecchiature multimediali a disposizione della scuola.
Punta inoltre allo sviluppo di competenze pratiche ed organizzative per arrivare a produrre brevi
spot pubblicitari o semplici filmati.
Progetto Cinema e...non solo
Il progetto si propone di avviare i ragazzi all’analisi ed alla lettura di un film ed alla realizzazione di
un cortometraggio e/o di un documentario.
Obiettivi cognitivi
 Acquisire gli elementi basilari del linguaggio cinematografico ed affinare le capacità di
riconoscere i generi filmici
 Acquisire la competenza di analisi, interpretazione, valutazione di un film
 Sviluppare la fantasia e la creatività
 Sviluppare la capacità di progettare e portare a termine un lavoro stabilito
 Educare all’autocontrollo ed al rispetto delle opinioni divergenti
 Favorire il lavoro di gruppo e la socializzazione
 Stimolare lo scambio di idee
 Promuovere consumi culturali di qualità
 Sviluppare interesse e sensibilità verso le problematiche proposte.
Progetto musica e teatro
Il progetto prevede percorsi propedeutici all’apprendimento del linguaggio musicale attraverso
l’ascolto e la pratica del flauto dolce e degli strumenti a percussione.
Finalità generale è la promozione della pratica musicale d’insieme con la costruzione di una
“banda di flauti” e di un “ensemble di percussioni”: Tamburando, viaggio nel ritmo,
coinvolgendo anche le scuole primarie limitrofe (1° - 3° - 4° circolo).
La pratica musicale non può, naturalmente, essere avulsa dall’ascoltare, leggere, parlare, cantare e
drammatizzare con i suoni. In tal modo le attività proposte concorrono alla crescita armonica della
persona e della personalità degli alunni..
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Le attività in progetto hanno contesti diversi. Nelle due sedi si svolgono già attività laboratoriali
pomeridiane con alunni appartenenti a classi diverse (apertura verticale).
Nella sede del “2 Giugno” l’attività musicale si svolge in collaborazione con il laboratorio teatrale
su un progetto d’integrazione – recupero – valorizzazione della cultura locale con apertura alla
scuola primaria del 3° circolo.
Nella sede “J. Piaget” il laboratorio musicale pomeridiano è incentrato su attività ritmiche con
strumentario a percussione e ospita due classi quinte del 4° circolo, potenziando in tal modo il
progetto di continuità ( curricolo verticale).
Da alcuni anni la scuola “J. Piaget –2 Giugno” è in rete con le scuole primarie spezzine e con il
Comprensivo di Portovenere nel “Progetto Orfeo”, sovvenzionato dalla Fondazione della Cassa di
Risparmio della Spezia, che prevede un corso di formazione per i docenti operatori ed interventi
didattici nelle scuole con gli operatori formati; la nostra scuola, data l’importanza del progetto, vi
partecipa con risorse finanziarie proprie (unica in città).
Quest’anno il Progetto Orfeo tratta il canto popolare ed il repertorio strumentale della tradizione
musicale del nostro territorio.
L’attività di continuità, nella sede “J. Piaget” viene svolta in orario pomeridiano extracurricolare,
durante le ore di laboratorio, e tratta tematiche relative al canto narrativo ( conte, filastrocche...),
con pratiche ritmiche di accompagnamento.
Il corso di flauto ed il corso di percussioni si svolgono nelle due sedi in orario pomeridiano e
sono aperti agli alunni di tutte le classi e, con opportuna programmazione, ad alunni delle classi
quinte che hanno già fatto esperienze musicali o sono motivati ad apprendere la pratica
musicale.questa attività, per i bambini delle scuole primarie, può costituire un proficuo corso
propedeutico per un’eventuale frequenza dei corsi strumentali offerti dal POF della nostra scuola
mentre, per i nostri alunni, costituisce un rafforzamento delle attività musicali curricolari ed un
potenziamento per i ragazzi maggiormente interessati alla pratica flautistica.
I laboratori delle due sedi attualmente sono dotati di alcuni strumenti a percussione, ma ancora
insufficienti per poter svolgere l’attività con un numero consistente di alunni.
Ritenendo di fondamentale importanza la pratica dell’ascolto, il Progetto prevede attività di ascolto
guidato nelle classi, preparatorie alla partecipazione a eventi musicali che si terranno al Teatro
Civico ed al Teatro “Carlo Felice” di Genova.
Altre Istituzioni coinvolte:
- SIEM ( Società Italiana per l’ Educazione Musicale)
- Associazione musicale Tandarandan che da anni si occupa del recupero delle tradizioni
musicali del nostro territorio, che ormai rischiavano l’estinzione.
- Conservatorio di Musica cittadino
Progetto “Orfeo”
“In viaggio con il pellegrino medioevale: incontri musicali sulla via Francigena”
Il Progetto in rete “Orfeo” è nato dalla scuola, con il concorso del Comune della Spezia e con il
concreto contributo della Fondazione CARISPE, per rispondere al bisogno di una formazione
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
musicale che veda, al fianco di quello che è un compito istituzionale della scuola stessa, l’intervento
di personale esperto in specifici settori.
Il Progetto “Orfeo” pensa ad una formazione musicale che risponda al bisogno di “essere”, non di
“avere” e, meno che mai, di “apparire”.
Al momento il settore oggetto di attenzione è la vocalità, con lo scopo di arricchire di senso la
conoscenza di un alfabeto formativo universale.
Obiettivi:
-
Rielaborare in modo creativo le informazioni storico-musicali, utilizzando il corpo, la voce, il
movimento, l’esecuzione collettiva, sia con strumentario didattico, sia con strumenti
autocostruiti.
Rivisitare in modo attivo e partecipato le musiche di un tempo lontano, promuovendo obiettivi
legati all’educazione ritmica della voce e dell’orecchio musicale
Scuole in rete:
I Circolo, III Circolo, IV Circolo, V Circolo, VI Circolo, Istituto Comprensivo di Portovenere,
Istituto Comprensivo di Vezzano Ligure, SMS”Alfieri-Mazzini”, SMS “Fontana-Cervi”, SMS
“Pellico-Frank”, SMS”Piaget-2Giugno”
6. PROGETTO ATTIVITA’ SPORTIVA
Il Progetto si propone di favorire e ampliare le attività ludico-motorie e sportive all’interno del
mondo della scuola, come momento di crescita civile e sociale, di prevenzione al disagio giovanile,
di integrazione di alunni stranieri e diversamente abili, di preparazione ai Giochi Sportivi
Studenteschi e di partecipazione a Trofei o iniziative( “Giornata Azzurra”, “Giocagin”,
“Giocaneve”, “Giornate Bianche” ecc.), indetti da Enti Locali e associazioni Sportive .
Attività sportive proposte:
o Pallavolo
o Pallacanestro
o Atletica su pista
o Corsa campestre
o Nuoto
o Sci
o Snowboard
o Bridge (1° e 2° livello)
Destinatari:
Gli alunni di tutte le classi e sezioni che mostrano interesse per le varie attività motorie e non
usufruiscono di altre opportunità, gli alunni che evidenziano attitudini, capacità e svantaggio e che
trovano adeguate possibilità espressive nell’ambito delle rappresentative d’Istituto.
Durata: Intero anno scolastico (nelle ore pomeridiane).
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Risorse Umane: Insegnanti di Ed. Fisica e docenti della Scuola, con funzione di preparatori,
accompagnatori, arbitri, cronometristi, durante le varie fasi di istituto dei Giochi Sportivi
Studenteschi e di tutte le attività programmate.
Per il bridge intervengono esperti esterni alla scuola con titolo abilitante all’insegnamento nei centri
giovanili, in possesso di requisiti morali e culturali idonei allo svolgimento della particolare attività
di insegnamento.
Educazione al Mare – Vela
Il Progetto tende a promuovere negli alunni che iniziano questo percorso educativo un interesse
verso le attività marinare, la pratica della vela e l’ambiente marino in tutti i suoi molteplici aspetti.
Il Progetto, promosso dal Comune della Spezia, si articola in due fasi, una teorica, che prevede
incontri con esperti dell’associazione “La Nave di Carta” ed una pratica, che permette ai ragazzi di
fare esperienza diretta di navigazione in barca a vela.
7. PROGETTO AGGIORNAMENTO
L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità
del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per
sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattiche e a tutto il personale maggiori capacità
relazionali e più ampi margini di autonomia operativa.
Ai docenti si richiede un continuo ampliamento di conoscenze, competenze tecniche e operative
perché gli interventi educativi, nonché l'elaborazione, la strutturazione e lo svolgimento dei diversi
progetti siano attività di qualità. I
n tale senso risulta fondamentale l’aggiornamento in quanto, favorendo lo sviluppo professionale
dei docenti, concorre al potenziamento dell'offerta formativa.
Le attività proposte o che sono già in atto sono:
 sostenere le iniziative autonome dell’istituto per la formazione in servizio legate all’applicazione
della riforma della scuola prevista dalla legge n. 53 del 2003, dal D.M. n. 68 del 03/08/2007 sulla
base di proposte regionali o nazionali e di eventuali accordi di rete tra scuole su: saperi
essenziali, curricoli disciplinari, curricoli trasversali....)
 La formazione alla Riforma, sulla base del Piano Regionale, offrirà ai docenti la possibilità di
accedere ad una formazione on line su determinate aree specifiche.
 Autoaggiornarsi on line con la partecipazione dei docenti ai corsi di formazione tramite INDIRE
dove si trova l’ambiente integrato per la formazione in rete su tematiche relative alla didattica e
all’innovazione metodologica previste dalla riforma.
 mantenere sempre aggiornato sulla sicurezza il personale ATA, gli insegnanti vecchi e nuovi
dell’Istituto. Le disposizioni di legge in materia di sicurezza pongono la necessità di predisporre
interventi ed azioni mirate, avvalendosi di figure di riferimento con ruoli e compiti specifici
come per la prevenzione, il pronto intervento.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
L’obiettivo di tale progetto è la salvaguardia delle persone e la diffusione della cultura della
sicurezza in ambienti dedicati alla collettività;
 Formare i docenti che intendono avvicinarsi all’informatica o che non hanno ancora frequentato
corsi specifici. Tali attività saranno affidate ai docenti del nostro istituto che hanno frequentato il
corso di livello B o C sulle tecnologie informatiche organizzato dal Ministero ;
 Ogni insegnante, oltre ai corsi organizzati dall’Istituto, potrà partecipare alle iniziative di
formazione che riterrà utili per il miglioramento della propria professionalità; tali attività, purché
organizzate da enti o istituzioni accreditate dal MIUR (D.M. 177 del 10/7/2000), sono da
ritenersi a tutti gli effetti attività valide per l’aggiornamento e la formazione in servizio.
Nell'ambito delle esigenze di funzionamento didattico dell'Istituto, per i corsi per i quali è
previsto l'esonero ministeriale, verranno concessi i giorni riconosciuti dalla normativa vigente.
Il progetto, promosso dalla Scuola ed in parte per aderire a Progetti Ministeriali,comprende cinque
singoli progetti:
5. Piano di Miglioramento del POF
6. Aggiornamento sulle Tecnologie Didattiche Multimediali
7. Storia Europea
8. Indagine OCSE e TALIS
9. Progetto Poseidon
Piano di Miglioramento del POF
Il Progetto è teso ad attivare un processo di miglioramento costante della qualità del servizio
offerto dalla scuola sulla base delle indicazioni emerse dall’autoanalisi effettuata lo scorso anno, dal
Collegio Docenti, dal Consiglio d’Istituto, dalle innovazioni introdotte dalle Indicazioni per il
Curricolo.
Obiettivi
 Favorire l’interesse e la partecipazione alla vita della scuola da parte di tutte le componenti che
interagiscono nell’ambiente scolastico
 Costruire un gruppo permanente di valutazione del servizio offerto dalla scuola
 Individuare gli aspetti problematici del POF e ipotizzare azioni didattiche da proporre al
Collegio Docenti
 Costituire commissioni di aggiornamento per
- analizzare le nuove Indicazioni nel loro contenuto, nella loro articolazione, nei loro
fondamenti
- promuovere una riflessione comune sulle finalità del servizio formativo e sul
miglioramento della sua qualità;
- impostare un lavoro di ricerca e di innovazione in una logica di ruolo attivo della
scuola come luogo di studio e di innovazione;
- verificare, attraverso le pratiche della ricerca/azione, l'efficacia e le modalità di
attuazione delle Indicazioni
- impostare una prima sperimentazione delle Indicazione, secondo il principio della
gradualità, valorizzando l’esistente
Articolazione del Progetto
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
 Costituzione della Commissione POF, formata da rappresentanti dei docenti.
 Costituzione di Commissioni di aggiornamento e di ricerca-azione sulle Indicazioni per il
Curricolo
 Esame analitico del POF e individuazione degli aspetti da aggiornare sulla base delle
innovazioni apportate nell’anno in corso
 Analisi dei documenti della Riforma, progettazione di azioni di ricerca e innovazione, raccolta
di commenti, riflessioni e proposte, confronto di esperienze, secondo quanto proposto dal
Ministero
 Progettazione di azioni migliorative per soddisfare le indicazioni espresse dai genitori in
occasione del monitoraggio a conclusione dell’anno scolastico 2006/07e dal Collegio docenti
della scuola
 Elaborazione di questionari per verificare il livello di soddisfazione del POF
 Tabulazione dei dati raccolti ed individuazione di eventuali criticità
Progetto “Formazione dei docenti su aspetti rilevanti per
l’organizzazione e la didattica: orientamento, valutazione”
Si tratta di un percorso di aggiornamento rivolto ai docenti di scuola che si propone di raggiungere i
seguenti obiettivi:
1. Sviluppare la consapevolezza che l'orientamento costituisce una fondamentale componente
strutturale del processo formativo di ogni persona.
2. Definire i presupposti teorico-metodologici della dimensione orientativa della didattica al
fine di sviluppare nei docenti la capacità di utilizzare strumenti per operare un'analisi
disciplinare volta a cogliere indicatori sottesi al processo di orientamento ed individuare le
valenze orientative presenti nelle varie discipline.
3. Favorire nei docenti la capacità di individuare e rendere consapevoli gli alunni di se stessi,
delle loro competenze, delle abilità, degli atteggiamenti e degli interessi personali.
4. Promuovere le competenze necessarie al fine di favorire l'individualizzazione dei percorsi
formativi e di promuovere nell’allievo la capacità di autovalutazione e di progettazione del
percorso di apprendimento.
5. Ripensare alle attività didattiche svolte nella scuola al fine di creare un più proficuo clima di
condivisione dei metodi, di favorire una maggiore omogeneità nella prassi didattica della
scuola e di promuovere la revisione e l’eventuale aggiornamento alla luce delle mutate
esigenze della scuola.
Aggiornamento sulle tecnologie didattiche multimediali
Si tratta di un percorso di aggiornamento autogestito rivolto ai docenti della scuola per permettere
loro di acquisire una prima formazione di base sulla multimedialità, che consenta di usare
programmi, utilizzare apparecchiature complementari al computer e studiare le possibilità
applicative della multimedialità nella didattica.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Obiettivi:
 Acquisire una formazione di base sulla multimedialità
 Fornire ai docenti le necessarie conoscenze per l’utilizzo corretto dell’aula multimediale, delle
attrezzature e del software in possesso della scuola per favorire l’incremento dell’uso del mezzo
informatico nelle attività didattiche.
 Usare programmi
 Utilizzare alcune apparecchiature complementari al computer (scanner, stampanti..)
 Studiare le possibilità applicative della multimedialità alla didattica
 Esaminare prodotti didattici multimediali e svilupparne di propri.
L’uso del linguaggio multimediale è abbastanza diffuso nella scuola, sia da parte dei docenti nella
loro attività didattica sia da parte degli allievi nella realizzazione dei loro lavori.
L’istituto è dotato di 2 laboratori multimediali.
Un risultato particolarmente lusinghiero, soprattutto sul piano degli apprendimenti , è dato dalla
possibilità per tutti gli allievi di frequentare durante il triennio dei corsi ad hoc per apprendere il
linguaggio multimediale a vari livelli.
A tutti gli allievi è data l’opportunità di consolidare e/o potenziare le loro competenze frequentando
i laboratori di informatica e di multimedialità previsti tra le attività opzionali aggiuntive facoltative.
Numerosi sono gli allievi nelle due sedi che scelgono questi laboratori e che riescono poi a
reimpiegare le conoscenze e le competenze acquisite nelle altre attività-scolastiche.
Lento e non sempre facile è stato il cammino di avvicinamento al livello attuale di strutture e
di risorse nel campo della multimedialità e delle conoscenze e competenze diffuse tra
docenti e allievi.
Progetto “Le date chiave per la storia d’Europa”
Nel quadro delle attività mirate alla costruzione di un'effettiva e radicata cittadinanza Europea la
Direzione Generale Affari Internazionali è impegnata a valorizzare le esperienze già realizzate
nell'ambito del progetto sull'insegnamento della storia in Dimensione Europea, lanciato dal
Consiglio d'Europa con la Conferenza tenutasi a Bonn dal 22 al 24 Marzo 2001.
La prima fase di attuazione di tale progetto riguardava le scuole secondarie superiori che, in regime
di scambio con scuole partner europee, hanno sviluppato percorsi didattici concernenti la storia
europea del XX secolo. La seconda fase che vede coinvolte le scuole di grado primario e secondario
sarà dedicata alle cinque "date chiave" della recente storia europea, così come definite dal Consiglio
d'Europa.
Le "date chiave" sono:
- 1848, anno delle rivoluzioni che posero le premesse per la formazione del nuovo quadro
costituzionale dei paesi europei.
- 1912-13, anni della deflagrazione delle guerre balcaniche, che portarono alla frammentazione
dell'Impero Ottomano ed alla creazione della forte instabilità dell'area.
- 1919, anno della Conferenza di Pace di Parigi, che concluse la I guerra mondiale e ridisegnò la
mappa politica dell'Europa.
- 1945, anno della Conferenza di Yalta, che stabilì i nuovi equilibri tra le potenze mondiali ed
inaugurò la "Guerra fredda" tra area sovietica ed Occidente, con conseguenze vitali per l'Europa;
- 1989, anno dell'implosione del regime sovietico e della caduta del muro di Berlino.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
La nostra scuola ha aderito al progetto scegliendo di dedicarsi alla data 1989.
La partecipazione ha come condizione irrinunciabile la collaborazione, con almeno una scuola
partner europea per contribuire alla formazione di quello "spazio pubblico europeo", che, con la
crescita del senso della comune appartenenza, contribuisca a realizzare una Dimensione Europea
dell'Educazione.
Nel mese di ottobre 2007 un docente della scuola ha partecipato al Seminario “Le date chiave della
Storia d’Europa nel XX secolo”, svoltosi a Verona.
Indagine OCSE e TALIS
L'indagine TALIS 2008 - Indagine Internazionale sull'Insegnamento e l'Apprendimento (Teaching
And Learning International Survey - TALIS) è la prima del progetto TALIS promosso
dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
L'Italia partecipa all'edizione 2008 con altri 24 Paesi, che sono: Australia, Austria, Belgio, Brasile,
Bulgaria, Danimarca, Estonia, Irlanda, Islanda, Lituania, Malesia, Malta, Messico, Norvegia, PaesiBassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica della Corea, Repubblica Slovacca,
Slovenia, Spagna, Turchia, Ungheria.
Collaborano al progetto l'International Study Center (ISC), che ha tra i suoi membri l'International
Association for the Evaluation of Educational Achievement (IEA) ed il suo Data Processing Center
(DPC), tutti con sede ad Amburgo (Germania), il Segretariato della medesima associazione con
sede ad Amsterdam (Olanda) e Statistics Canada con sede ad Ottawa (Canada).
L'indagine ha per scopo l’elaborazione di alcuni indicatori internazionali per sostenere i Paesi nello
sviluppo delle loro politiche sull'insegnamento, sull'apprendimento e sui docenti.
Più specificatamente, l'indagine fornirà analisi e indicatori per attivare politiche ed esperienze su:
•
•
•
il riconoscimento e la valutazione dei docenti ed il loro sviluppo professionale;
lo sviluppo di pratiche efficaci di insegnamento, di atteggiamenti e di opinioni e
l'individuazione di sviluppi professionali ad essi adeguati;
lo sviluppo di modelli di leadership scolastici in modo da sostenere e migliorare l'efficacia
dell'insegnamento e delle scuole.
Lo studio è effettuato secondo le tecniche dell'indagine campionaria e la nostra scuola rientra tra
quelle selezionate. Gli strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni sono due
questionari complementari indirizzati, rispettivamente, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti.
Progetto Poseidon
Il PIANO POSEIDON si rivolge a docenti di area linguistica del primo ciclo (scuola secondaria di
I grado) e del secondo ciclo (primo biennio della scuola secondaria di II grado) d’istruzione.
Nell’anno scolastico 2007-2008, sulla base dell’esperienza pilota ( avviata nel biennio 2005/07),
verrà avviata a livello nazionale una nuova tornata di formazione che si propone di coinvolgere un
numero più consistente di docenti (circa 400 per una media di circa 20 docenti a regione) che
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
saranno selezionati dagli UUSSRR sulla base di valutazioni oggettive e nell’ottica della
valorizzazione di precedenti esperienze formative realizzate nel settore linguistico – letterario in
un’ottica plurilingue.
I docenti saranno coinvolti in attività di formazione disciplinare e interdisciplinare on line e in
presenza finalizzata alla riflessione e all’approfondimento in chiave operativa dei materiali
predisposti dal piano Poseidon.
Per la nostra scuola è stata selezionata la prof.ssa Silvia Amici.
Il docente selezionato si impegna a:




completare le quattro fasi del percorso
partecipare attivamente ai laboratori sincroni ;
partecipare attivamente ai forum;
produrre i materiali didattici richiesti dai coordinatori dei 2 gruppi afferenti alle 2 schede
oggetto di approfondimento , secondo le indicazioni di progettazione, elaborazione e revisione
indicate dagli stessi coordinatori..
 partecipare ai seminari inter-regionali.
 svolgere attività di docente con funzione di moderatore di gruppi di formazione a carattere
collaborativo in modalità blended
 utilizzare la professionalità acquisita nella propria sede di servizio.
8. PROGETTO EDUCAZIONI
Raccoglie i seguenti progetti singoli:
4. Sicurezza
5. Educazione stradale
6. Educazione alla salute
○ Scuola senza fumo
○ Conosci gli alimenti
○ Educazione sessuale
Sicurezza scolastica
La scuola in base alla Legge 626 del 1994, è dotata di un piano d’evacuazione nelle situazioni di
emergenza e di un documento di valutazione dei rischi; tutti gli impianti di sicurezza rispondono
alla normativa nazionale e comunitaria.
Il piano di evacuazione della scuola prevede tra le misure di prevenzione l’informazione che è
ritenuta principio fondamentale affinché lo sfollamento dell’edificio in caso di emergenza non si
trasformi in sfollamento di panico.
Prevenzione ed informazione sono le misure che meglio soddisfano il principio che
“ogni persona deve essere messa in condizione di mettersi in salvo da sola”.
Gli alunni, nei primo giorni di scuola vengono informati sulle norme comportamentali da seguire in
caso di abbandono repentino dell’edificio; si svolgono, inoltre, due prove di evacuazione dagli
ambienti scolastici.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Periodicamente vengono controllati il funzionamento degli estintori, l’agibilità delle uscite di
sicurezza e i percorsi del piano di evacuazione.
Progetto per l’Educazione stradale
L’articolo 230 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 prevede lo svolgimento
dell’Educazione stradale da attuarsi a partire dall’anno scolastico 94/95 nelle scuole di ogni ordine e
grado.
Il Progetto assume quindi le caratteristiche dell’obbligatorietà, dell’ordinarietà,
dell’interdisciplinarità.
Gli obiettivi generali sono la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, l’acquisizione di
comportamenti corretti e responsabili, quali utenti della strada, la partecipazione ai valori della
convivenza nell’ambito di un sistema di vita organizzato.
Ogni Consiglio di Classe , attenendosi al progetto approvato dal Collegio Docenti, elabora una
programmazione didattico- educativa da svolgere nella propria classe.
Vengono affrontate varie tematiche che possono essere approfondite grazie all’intervento anche di
personale di enti esterni alla scuola ( Ispettore della Polizia Municipale, Funzionari ACI, Medici del
Pronto Soccorso, Volontari della Croce Rossa…).
Schema di lavoro
pedone
Educazione
comportamento
conducente
Sicurezza
nella strada
Istruzione
Attenzione
Autocontrollo
Consapevolezza
Previsione
Codice della strada e Regolamento attuativo
Attività pratiche
Obiettivi cognitivi
 Conoscere l’ambiente stradale (carreggiata, banchina, segnaletica orizzontale e verticale
 Conoscere il mezzo meccanico e la sua diretta utilizzazione
 Conoscere le norme di comportamento (pedone, ciclista, ciclomotorista)
 Conoscere i fattori che possono arrecare danni alla salute ed alla circolazione
Conoscere elementi di prontosoccorso
Obiettivi formativi
 Acquisire comportamenti corretti per la sicurezza della circolazione e la tutela dell’ambiente.
 Acquisire comportamenti corretti come utenti di automobili e mezzi pubblici
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE SONO INSERITI I CORSI UTILI PER IL CONSEGUIMENTO, IN
AMBITO SCOLASTICO, DEL CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE
Il D.L. n.9 del 15 gennaio 2002 ed il D.L. 151 del 27 giugno 2003 fissano l’entrata in vigore
dell’obbligo di conseguire il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore per i minorenni e le
istituzioni scolastiche sono obbligate ad organizzare corsi gratuiti per gli alunni che compiono 14
anni entro il 31 agosto .
I docenti referenti di educazione stradale della Scuola ogni anno contattano le famiglie degli alunni
che possiedono i requisiti previsti dalla legge per offrire loro l’opportunità di iscrivere i propri figli
ai corsi.
Nella Scuola vengono attivati due corsi: uno nella sede”Piaget” ed uno nella sede “2 Giugno”.
Ciascun corso ha la durata di 20 ore, così suddivise:
 10 ore pomeridiane (2 alla settimana), in aggiunta all’orario normale delle lezioni, da
destinare alla segnaletica ed alle norme di circolazione. Tali lezioni vengono tenute da agenti
della Polizia Municipale, da insegnanti di scuola guida e dai docenti referenti della Scuola.

2 ore pomeridiane, in aggiunta all’orario normale delle lezioni, tenute dal docente referente
con il supporto di un medico, su argomenti relativi alla salute psico-fisica del guidatore, alle
conseguenze negative provocate dall’uso di alcool e droghe ed agli interventi di primo
soccorso.

2 ore pomeridiane, in aggiunta all’orario normale delle lezioni, con il docente referente per
un ripasso in preparazione dell’esame finale.

8 ore curricolari da destinare all’Educazione alla Legalità ed alle regole della Convivenza
Civile, svolte dagli insegnanti di Storia/ed. Civica.
Progetto Educazione alla salute
Nella società, che i ragazzi frequentano e vivono si profilano anche dei pericoli per la salute e
l’equilibrio psico-fisico. Di queste emergenze la scuola si fa carico promuovendo progetti
trasversali a forte valore educativo con impatto immediato sul vissuto e sull’esperienza di ogni
giorno.
Essi richiedono la cooperazione di tutte le discipline, attraversano quindi i curricoli delle stesse e ne
occupano porzioni significative. Le discipline, ciascuna dal proprio punto di vista, prestano
conoscenze, codici e competenze perché il problema venga conosciuto e ai ragazzi siano offerti
strumenti per saperlo affrontare, anche con l’ausilio di competenze professionali che la scuola
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
contatta nel territorio.
Il progetto Educazione alla salute persegue, fondamentalmente, l’obiettivo di promuovere
comportamenti finalizzati all’assunzione di uno stile di vita basato sullo “star bene” con se stessi,
con gli altri e con l’ambiente circostante; pertanto si caratterizza come uno strumento per aiutare i
ragazzi a mantenere la propria salute in una equilibrata situazione di benessere fisico, emotivo,
intellettuale, sociale.
La salute, quindi, come valore da perseguire, che mira ad un benessere globalmente inteso.
Il percorso formativo prevede una scansione graduata degli interventi in relazione all’età degli
alunni e si articola in progetti/attività che riguardano:




L’educazione alimentare
L’educazione all’affettività ed educazione sessuale
L’educazione alla prevenzione dalle dipendenze
L’educazione alla sicurezza stradale (vedi sopra)
Educazione alimentare – “Conosci gli alimenti”
L’attività ha il compito di favorire la prevenzione primaria in campo alimentare.
Viene svolta nelle classi seconde e prevede le seguenti finalità:
 Acquisire corretti comportamenti e valide regole per un sana alimentazione.
 Creare una disposizione al cambiamento delle proprie abitudini alimentari in funzione del
proprio star bene.
 Assumere maggiore responsabilità nella scelta di ciò che fa bene alla propria salute in funzione
di una prevenzione alle malattie.
 Operare una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata in relazione alla propria
attività.
 Consumare in quantità adeguata frutta, verdura, legumi, pesce.
 Consultare regolarmente le etichette dei cibi e le informazioni nutrizionali.
L’attività prevede incontri con un medico nutrizionista che, affiancato dall’insegnante, farà
comprendere ai ragazzi il rapporto che intercorre tra salute e rischi, verso cui si può andare incontro
nel seguire stereotipi e modelli estetici proposti dai mezzi di informazione o nell’adottare diete ed
abitudini alimentari scorrette.
Educazione alla prevenzione dalle dipendenze – “Scuola senza fumo”
Il progetto coinvolge le classi terze ed ha lo scopo di creare un ambito di osservazione ed
espressione del comportamento degli adolescenti, favorendo il contatto tra gli stessi al fine di
facilitare le modalità relazionali nel gruppo classe e verso se stessi.L’età adolescenziale degli
studenti della scuola secondaria di primo grado si rivela, infatti, un momento critico per
l’avvicinamento dei giovani al fumo.
Obiettivi:
 Promuovere la conoscenza delle problematiche inerenti al fumo
 Incentivare un comportamento di rifiuto nei confronti dell’uso/abuso di sigarette
 Migliorare il livello di informazioni corrette sul problema fumo
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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 Promuovere la consapevolezza dei fattori individuali e collettivi che influenzano la decisione di
provare/continuare a fumare
 Sviluppare abilità individuali circa la decisione di non fumare
 Promuovere il rinforzo dell’autostima
L’attività prevede incontri con esperti dell’ASL spezzina
Educazione all’affettività - Educazione sessuale
L’Educazione alla sessualità è particolarmente rivolta agli alunni delle classi terze ed è la naturale
continuazione dell’educazione all’affettività. Prevede una serie di incontri in classe con un
assistente sanitario ed una psicologa, volti alla conoscenza della propria identità sessuale .
Si collega a quanto gli alunni già hanno appreso nell’ambito dello studio delle Scienze, offrendo
loro la possibilità di esprimere i propri dubbi e di formulare domande in libertà.
Prima di iniziare il lavoro si illustreranno ai genitori i contenuti che si intendono proporre e la
metodologia da adottare.
Durante le lezioni gli insegnanti cercheranno di creare un’atmosfera di confidenza in cui ciascun
ragazzo possa esprimere le proprie idee senza timore di essere deriso.
I momenti di dialogo saranno sollecitati da test, questionari e schemi. Potrà essere utile la visione di
materiale audiovisivo specifico.
Fondamentale sarà l’intervento di esperti per discutere e chiarire problemi di carattere medicosanitario e psicologico.
Obiettivi:
 Essere disponibili al confronto con gli altri
 Prendere decisioni coerenti con il proprio modo di essere, rifiutando modelli imposti
 Accettare l’identità sessuale che si sta costruendo
 Prendere coscienza del proprio ruolo di donna o di uomo, paritario nelle diversità
 Capire che le problematiche sessuali vanno affrontate quando si diventa responsabili e maturi
fisicamente e psicologicamente.
Nota ♣ La documentazione relativa alle varie programmazioni e ai progetti può essere
consultata previa richiesta alla scuola o, direttamente, all’insegnante responsabile del
POF
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CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
Una commissione formata da insegnanti di tutte le sezioni, dopo aver esaminato la documentazione
di ogni alunno (scheda di valutazione e/o portfolio), si riunisce per formare le classi prime.
L’obiettivo principale è quello di costituire gruppi-classe simili tra loro (criterio dell’omogeneità);
tali gruppi sono composti da ragazzi e ragazze, che provengono da diverse classi quinte e che
presentano diversi livelli di apprendimento (criterio dell’eterogeneità).
Si procede alla formazione delle classi, tenendo conto dei seguenti aspetti:




raggruppamento degli allievi secondo fasce di livello sulla base dei giudizi formulati dalla
scuola elementare, in modo che le diverse prime risultino equilibrate per quanto riguarda la
situazione di partenza;
numero il più possibile uguale di alunni, salvo il caso in cui vi sia la presenza di alunni
diversamente abili.
richieste dei genitori in relazione alle proposte offerte dalla scuola;
eventuali preferenze dello stesso alunno riguardo sia alla sezione sia all’inserimento in
gruppi di compagni provenienti dalla stessa Scuola Elementare.
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VALUTAZIONE
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante
adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di personalizzare il
percorso formativo di ciascun alunno e predisporre collegialmente interventi individualizzati per i
soggetti in situazione di insuccesso.
La valutazione non va intesa, quindi, come semplice accertamento periodico del profitto, non ha
una funzione selettiva, non si risolve nel semplice giudizio di merito attribuito all’alunno in base ai
risultati da lui conseguiti ma, in quanto verifica della programmazione e controllo del processo di
apprendimento, è costantemente orientata a conoscere l’alunno per favorire il perseguimento
dell’obiettivo del massimo possibile sviluppo.
Essa comprende diverse fasi ed operazioni:
Valutazione iniziale
La valutazione iniziale costituisce l’esame attento della situazione di partenza dell’alunno e
permette ai docenti di predisporre una programmazione didattica funzionale ai reali bisogni
formativi e culturali della classe.
I risultati delle prove trasversali e disciplinari, le osservazioni sistematiche anche relative al
comportamento fatte da ciascun docente nel primo periodo dell’anno scolastico sono valutate
collegialmente nei Consigli di Classe di ottobre e novembre e servono ad impostare la
programmazione dell’equipe pedagogica e quella dei singoli docenti.
La valutazione delle prove d’ingresso permette anche di indicare gli interventi più opportuni da
effettuare sui singoli alunni.
Risultati ed interventi sono riportati in appositi moduli, che vengono consegnati ai genitori a metà
del primo quadrimestre.
Valutazione formativa
La valutazione formativa riguarda l’andamento quotidiano dell’attività didattica e si snoda lungo
tutto l’anno scolastico. Essa ha lo scopo di:
 guidare l’apprendimento (attraverso percorsi individualizzati)
 fornire informazioni all’alunno sull’obiettivo da perseguire
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Anno Scolastico 2008/09


informare insegnante, famiglia e alunno sul livello raggiunto
verificare l’efficacia e la qualità degli interventi programmati in merito a obiettivi, metodi e
strumenti
Oggetto di tale valutazione, più che il prodotto, è il processo di apprendimento, in cui sta il vero
percorso formativo, mentre il risultato (il prodotto) è solo un momento di verifica.
Valutazione sommativa
La valutazione sommativa o finale è il giudizio complessivo sull’apprendimento dell’alunno e sul
suo livello di maturazione, compiuto a fine quadrimestre, a fine anno o al termine del ciclo di studi.
Essa tiene conto sia delle condizioni di partenza, sia dei traguardi raggiunti ed ha lo scopo di
 fornire un bilancio del percorso educativo
 permettere all’equipe pedagogica di prendere una decisione in merito al passaggio
dell’alunno alla classe successiva
 suggerire elementi orientativi per la prosecuzione degli studi.
Criteri di misurazione e verifica
In considerazione del fatto che la verifica degli apprendimenti, a cui si accompagna la misurazione
degli stessi, è una fase importante del processo educativo, i docenti hanno rilevato la necessità di
individuare, all’interno delle varie aree disciplinari, dei criteri comuni a cui riferirsi nella
misurazione delle prove, al fine di ottenere una maggiore omogeneità di valutazione tra i vari corsi
della scuola.
Le verifiche sono effettuate in itinere e, periodicamente, alla conclusione di ogni unità di
apprendimento, riprendendo la tipologia di esercitazioni eseguite durante lo svolgimento del
percorso.
In funzione dell’aspetto particolare che si vuole evidenziare, vengono scelte ed impiegate opportune
procedure di misurazione:
1. Sì/No: sistema che consente di classificare in modo dicotomico, utile per analizzare unità
minime di comportamento non-cognitivo (es.“L’alunno rispetta le regole della comunità
scolastica”)
2. Termini: sistema che indica il diverso grado di possesso di una certa competenza o qualità
(es. notevole – positivo – incerto ecc.)
3. Misurazione in centesimi: consiste nella percentualizzazione delle voci, ossia nel calcolo,
rapportato a cento, della quantità di risposte corrette date nel singolo test di controllo.
Questo calcolo è così schematizzabile:
LIVELLO
MISURAZIONE
1. Ottimo
100 - 95
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
94 - 86
85 - 80
79 - 74
73 - 65
64 - 60
59 - 50
49 - 30
29 - 0
Distinto
Molto buono
Buono
Più che sufficiente
Sufficiente
Quasi sufficiente
Non sufficiente
Gravemente non sufficiente
TERMINI
SIGNIFICATO
Notevole
Completo raggiungimento
degli obiettivi
Apprezzabile Stabile acquisizione della
Sicuro
maggior parte degli obiettivi
Positivo
Adeguato conseguimento
Adeguato
degli obiettivi essenziali
Accettabile Sostanziale conseguimento
Incerto
degli obiettivi essenziali
Inadeguato
Mancato conseguimento degli
Irrilevante
obiettivi essenziali
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Esempio: Difficoltà prova:155 Difficoltà superate dall’alunno: 92
155 : 100 = 92 : X (percentuale su 100)
X = (100 x 92) : 155 = 59
La scelta del tipo di procedura di misurazione di cui avvalersi è effettuata in base al tipo di verifica
che si intende proporre (strutturata, semistrutturata, libera)
Tutte le procedure valgono per la misurazione e non per la valutazione.
Si perviene, infatti, all’attribuzione dei livelli (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente)
soltanto dopo aver compiuto un arco significativo di osservazioni e di misurazioni, quindi a
conclusione del quadrimestre e dell’anno scolastico.
Il giudizio di livello, pur componendosi dei dati numerici dei punteggi e delle espressioni verbali
delle singole osservazioni, va oltre e qualifica il punto di arrivo dell’alunno rispetto agli obiettivi
prefissati.
STRUMENTI VALUTATIVI ALUNNI
Durante l’anno scolastico è previsto, oltre alla consegna delle schede di valutazione a conclusione
del primo e del secondo quadrimestre, un altro momento valutativo importante che coinvolge
direttamente le famiglie.
A fine novembre, infatti, viene consegnato e discusso con i genitori un documento che attesta la
situazione di partenza di ogni alunno; si tratta di una scheda di valutazione elaborata dai docenti
della scuola in cui si rilevano, in termini propositivi, aspetti dell’area relazionale e cognitiva di ogni
singolo allievo.
I docenti della scuola hanno formulato un sistema di valutazione degli elaborati prodotti dagli
alunni, con l’obiettivo di attribuire omogeneità ai diversi criteri utilizzati dagli insegnanti.
In sede d’esame di Licenza Media, la scuola si avvale di griglie di valutazione (prove scritte – orali
– giudizio globale) elaborate dagli stessi docenti.
Il giudizio complessivo dell’alunno che viene trascritto dai docenti sulle schede di valutazione del
primo e del secondo quadrimestre, è formulato sulla base di una griglia di valutazione preparata
dagli insegnanti della scuola indicativa dei progressi comportamentali e di apprendimento.
COMUNICAZIONE DEI RISULTATI ALLE FAMIGLIE
La scuola informa periodicamente le famiglie circa i risultati/progressi raggiunti e il comportamento
tenuto dagli alunni, con le seguenti modalità.
COMUNICAZIONI ANNOTATE SUL LIBRETTO SCOLASTICO O SUL DIARIO DELL’ALUNNO
I risultati delle prove di verifica oppure le osservazioni in ordine al comportamento o al grado di
autonomia e responsabilità possono essere comunicati anche per scritto alla famiglia tramite
annotazione sul libretto scolastico o sul diario, con firma di avvenuta visione e conoscenza da parte
della famiglia.
COLLOQUI SETTIMANALI
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Durante la mattinata con cadenza settimanale e sulla base di specifico calendario, i genitori possono
incontrare i docenti per conoscere l’andamento scolastico dei propri figli.
COLLOQUI GENERALI A METÀ DI CIASCUN QUADRIMESTRE
In orario pomeridiano, due volte l’anno tutti gli insegnanti della scuola sono disponibili lo stesso
giorno con orario più ampio per comunicare con i genitori.
SCHEDA DI VALUTAZIONE
La scheda di valutazione è il documento ufficiale della scuola, consegnata alle famiglie al termine
dei due quadrimestri.
Riporta i risultati raggiunti nelle singole discipline e il giudizio globale sull’evoluzione dei livelli
scolastici e della personalità dell’alunno, nei suoi aspetti socio-affettivi e relazionali.
Per il giudizio globale di ogni alunno, vengono presi in considerazione i seguenti aspetti.
Comportamento, socializzazione, rispetto delle regole della comunità scolastica e rispetto degli altri.
Attenzione e partecipazione
Impegno
Metodo di studio e livello di autonomia personale
Conoscenze, abilità, competenze
Eventuali attitudini
Grado di conseguimento generale degli obiettivi fissati espresso sulla base dei giudizi analitici
(insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo).
In sede di valutazione finale, ai fini dell’ammissione alla classe successiva o all’esame di licenza, si
tiene conto del raggiungimento degli obiettivi fissati dal Consiglio di Classe, legati alle indicazioni
emerse dalle riunioni dei docenti della stessa materia, in modo da rendere la valutazione più
omogenea possibile in tutta la scuola.
Criteri per il colloquio d’esame
Le prove d’esame costituiscono un evento significativo, non solo a livello scolastico, ma anche
esistenziale, per cui il Consiglio di Classe intende gestirlo in modo coerente con quanto si è
realizzato nel triennio, creando una situazione favorevole affinché ognuno possa dare il meglio di sé
e dimostrare il possesso delle competenze e abilità acquisite.
Il colloquio d’esame sarà condotto, secondo quanto indica la normativa, in chiave pluridisciplinare
e, per consentire una valutazione comprensiva del livello raggiunto nelle varie discipline, si eviterà
che consista in una somma di accertamenti settoriali di conoscenze. Al contrario, per favorire un
organico collegamento fra le materie, il candidato sarà aiutato ad orientarsi secondo gli argomenti
svolti e gli approfondimenti programmati.
Saranno presi in considerazione:
 la conoscenza dei contenuti;
 la chiarezza e la correttezza dell’esposizione;
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 la capacità di orientarsi fra gli argomenti proposti;
 la capacità di affrontare la prova;
 l’iter scolastico del triennio e il giudizio di ammissione all’esame.
Il Consiglio di classe, nello svolgimento dell’esame, ha deciso i seguenti criteri di conduzione, in
relazione alle fasce di livello evidenziate:
□ per la prima fascia sarà chiesto agli alunni di condurre il colloquio in modo personale e con
chiarezza espressiva, di orientarsi tra le discipline in modo sufficientemente disinvolto, di
mostrare capacità di rielaborazione e di riflessione in relazione agli argomenti , ai contenuti, alle
discipline toccate;
□ agli alunni della seconda fascia sarà chiesto di riferire i contenuti appresi nelle varie discipline
con adeguate tecniche espressive, di stabilire opportuni collegamenti e di rielaborare ciò che
sarà proposto loro;
□ per la terza fascia sarà chiesto agli alunni di saper riferire sugli argomenti trattati durante l’anno
con sufficiente chiarezza espressiva e di effettuare collegamenti tra i contenuti toccati;
□ agli alunni della quarta fascia, partendo da argomenti a loro noti o dai loro interessi personali,
sarà chiesto di riferire correttamente le loro esperienze o i contenuti di alcune discipline
utilizzando una certa chiarezza nell’esposizione ed, eventualmente di saper instaurare qualche
semplice collegamento logico tra gli argomenti affrontati..
I candidati potranno avvalersi in sede d’esame di elaborati e materiali approntati in esercitazioni
pratiche durante l’anno, dai quali prendere spunto per il colloquio e potrà essere chiesto loro di
scegliere la materia o l’argomento con cui iniziare l’orale.
Si allegano i criteri e le griglie di correzione delle prove.
118
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
 L’entrate è fissata alle 7,55, è però necessario che ALMENO 5 MINUTI PRIMA tutti siano
presenti nell’atrio.
 Le classi dei corsi si disporranno nell’atrio occupando gli spazi delimitati e predisposti per
ciascuna classe. Tutti gli alunni, con i rispettivi docenti, si recheranno nelle aule.
 Coloro che, per gravi e giustificati motivi, arriveranno a scuola in ritardo potranno essere
ammessi in classe solo se autorizzati dallo scrivente o da un suo delegato.
 Durante le ore di lezione non si può uscire dall’aula, se non per seri motivi e comunque dopo
aver chiesto il permesso dell’insegnante.
 La ricreazione si svolge in classe, gli alunni non possono spostarsi dal proprio piano e dalla
propria zona. Il breve periodo dell’intervallo non deve diventare occasione di pericolo, per cui
gli insegnanti vigileranno, ponendosi sulla porta dell’aula, affinché gli alunni si comportino
educatamente e non causino danno a se stessi, agli altri e alle suppellettili. Il personale ausiliario
si collocherà davanti alle scale e impedirà di percorrerle.
 Ogni alunno dovrà apporre sul proprio banco e sulla propria sedia un talloncino con scritto il
proprio nome e cognome. Del banco e della sedia ognuno sarà responsabile e tenuto a risarcire i
danni. I docenti coordinatori si fanno carico di redigere un inventario degli arredi della classe.
 L’uscita sarà così articolata:: al suono della campana le classi si disporranno in fila nel corridoio
e, accompagnati dai rispettivi docenti, usciranno dalla porta principale o dalla porta esterna più
vicina alla loro aula. Gli insegnanti accompagneranno gli alunni alla porta e dovranno
pretendere un’uscita ordinata.
 Tutti coloro che abitano vicino alla scuola sono invitati a tornare a casa a piedi; coloro che sono
costretti a usare il mezzo pubblico, sappiano che devono comportarsi educatamente, salire e
scendere senza spingere, parlare a bassa voce, cedere il posto alle persone anziane, non salire se
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
il filobus è già completo. Gli insegnanti che usano il mezzo pubblico sono vivamente pregati di
intervenire per abituare gli alunni ad adoperare civilmente il mezzo comune. Di questa
collaborazione li ringrazio anticipatamente.
 La lezione di scienze motorie è obbligatoria e importantissima: chi per gravi motivi di salute non
può svolgere esercizi ginnici o attività sportiva potrà essere esonerato da tali attività, ma non
dalla lezione. Coloro che intendono avvalersi di questa possibilità dovranno presentare domanda
in carta semplice firmata dal genitore e un certificato medico. Coloro che intendono esonerarsi
per tutto l’anno scolastico saranno valutati solo per le conoscenze teoriche e dovranno redigere
apposite relazioni.
 Prima di entrare in palestra è necessario calzare le apposite scarpe e indossare gli adeguati
indumenti.
 Gli alunni che per gravi motivi dovranno assentarsi dalle lezioni da uno a cinque giorni potranno
essere riammessi se provvisti della giustificazione sottoscritta dal genitore e saranno giustificati
dall’insegnante presente in classe alla prima ora. Gli insegnanti che giustificano non
ammetteranno in classe l’alunno sprovvisto di giustificazione e lo faranno accompagnare in
Presidenza da un bidello. Le assenze superiori a cinque giorni e la quinta assenza indicata in
rosso sull’apposito libretto saranno giustificate direttamente in Presidenza. Per le assenze
superiori ai cinque giorni la giustificazione dovrà essere accompagnata da un certificato medico.
In caso di malattia infettiva sarà necessario il visto dell’Ufficio di Igiene. Se l’assenza è dovuta a
motivi di famiglia il genitore è invitato a comunicare al Preside, possibilmente prima
dell’assenza, le esigenze familiari.
 Per le giustificazioni e le richieste di entrata e uscita fuori orario dovranno essere compilati i
moduli contenuti nei libretti che ogni genitore deve ritirare in segreteria. I permessi di uscita
anticipata saranno concessi soltanto per gravi motivi e, di norma, non più di due al quadrimestre.
 È assolutamente vietato portare a scuola oggetti, opuscoli, giochi non attinenti allo svolgimento
delle lezioni. È opportuno non portare oggetti preziosi o denaro perché in caso di smarrimento è
praticamente impossibile recuperarli. Nel caso fosse assolutamente necessario avere con sé del
denaro, dovrà essere custodito in tasca e non lasciato negli abiti appesi agli attaccapanni o negli
zaini. È necessario che gli alunni vengano a scuola vestiti in modo sobrio e dignitoso senza
inutili fronzoli che servono solo a diminuire l’attenzione e la concentrazione. La serietà di
comportamento è uno degli obiettivi fondamentali della scuola dell’obbligo.
 Non si può portare a scuola il telefono cellulare. Per qualsiasi comunicazione urgente sarà il
Dirigente o un suo delegato a contattare subito la famiglia.
 I genitori che per momentanei ed eccezionali motivi hanno necessità che il proprio/a figlio/a
abbia con sé il cellulare, dovranno presentare una motivata richiesta scritta al Dirigente che
prenderà provvedimenti specifici.
Il non rispetto della regola porterà al ritiro del cellulare e alla successiva consegna solo ai
genitori.
La scuola non è responsabile di eventuali furti o smarrimenti.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
STRUMENTI CONDIVISI
Monitoraggio dell’azione educativa
Per poter coordinare in modo più efficace le attività didattiche delle due scuole e migliorare la
qualità del servizio, la scuola nell’ambito della cultura dell’autonomia e dell’autoanalisi di Istituto
ha attivato i seguenti processi valutativi:
♦ adesione al Sistema Regionale di Autoanalisi di Istituto, con l’elaborazione, grazie anche
all’apporto dei genitori, di questionari di valutazione che sono stati sottoposti sia al personale
dirigente e docente che alle famiglie, al fine di cogliere il grado di soddisfazione in merito al
clima scolastico e allo svolgimento delle attività programmate (anni scolastici 2000/2001,
2001/2002);
♦ partecipazione al Monitoraggio Nazionale sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche,
effettuato da un gruppo di ricerca formato da rappresentanti del Ministero della Pubblica
Istruzione, dell’IRRE Liguria e del CIS della Spezia per raccogliere attraverso interviste e
questionari a genitori e docenti, dati e informazioni utili per individuare i punti di forza e di
debolezza della scuola;
♦ elaborazione e consegna ai docenti di un questionario sull’accoglienza e sull’ integrazione
handicap per verificare il livello di integrazione dell’alunno h. e il grado di collaborazione della
scuola con gli enti esterni e con il territorio;
♦ Distribuzione ai docenti di un questionario sull’intercultura, preparato dalla Commissione
Provinciale sull’Intercultura , per raccogliere dati sulle strategie e risorse messe in atto nella
nostra scuola in merito all’accoglienza dell’alunno straniero e in generale alla diffusione
dell’educazione all’intercultura nel contesto sc.
♦ Preparazione e distribuzione alla componente docente della scuola di un questionario sui
linguaggi telematici allo scopo di individuare le esigenze degli insegnanti sull’uso, in
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
particolare, del computer e sulla necessità di predisporre dei corsi di aggiornamento sui vari
programmi multimediali.
I dati raccolti, in seguito ai processi di autoanalisi attivati, hanno permesso e rendono
costantemente possibile un continuo adattamento della scuola alle istanze che via via emergono,
permettendo ulteriori adattamenti e innovazioni al Piano dell’Offerta Formativa.
I risultati incoraggianti hanno, inoltre, sollecitato la scuola a dimostrarsi sempre più attenta e
sensibile ai bisogni educativi e culturali dell’adolescente, alle aspettative delle famiglie, alle
trasformazioni sociali del territorio cercando di realizzare un servizio scolastico adeguato e coerente
con la richiesta di istruzione e di formazione.
Sistema delle relazioni
L scuola cura i rapporti con:
le Famiglie, gli Enti territoriali, gli altri Istituti scolastici.
La scuola promuove diversi momenti di incontro con le Famiglie degli alunni.
I genitori delle classi quinte della Scuola Elementare sono invitati a visitare l’Istituto e a presenziare
alle iniziative organizzate dal Dirigente Scolastico per fornire indicazioni sul P.O.F.
Durante l’anno scolastico viene incoraggiata la collaborazione delle famiglie verso tutte le attività
realizzate dai ragazzi:
 Presentazione dei Laboratori a conclusione dei quadrimestri;
 Scambi culturali con altre scuole italiane e straniere;
 Feste di Natale e di fine anno scolastico;
 Esposizioni e mostre di elaborati;
 Spettacoli teatrali e rappresentazione U.N.I.C.E.F.
Sono previsti incontri di carattere collegiale con i genitori nei mesi di dicembre e di aprile per
comunicare i risultati conseguiti dagli alunni e nei mesi di febbraio e di giugno per consegnare e
illustrare le schede di valutazione del primo e del secondo quadrimestre.
Ogni settimana i docenti destinano un’ora settimanale ai colloqui con le famiglie.
La scuola cura i rapporti con le seguenti Agenzie presenti nel territorio:
 Equipe socio-psico pedagogica della A.S.L.
 Servizi sociali del Comune
 Circoscrizione di quartiere
 Cooperativa “Nature”- Associazione C.A.I. spezzino
 Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre e Comitato Sociale delle Cinque Terre
 Ispettorato Provinciale per le Politiche Agricole e Forestali
 Centro di ricerca Pristem-Eleusi dell’Università “Bocconi” di Milano
 Ispettorato di Polizia Municipale
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09




Biblioteche e Musei Civici
Direzione Provinciale e Nazionale U.N.I.C.E.F.
Protezione Civile, Lega Ambiente e WWF
Associazioni culturali varie
La scuola, per assicurare un coordinamento educativo-didattico con gli istituti scolastici da cui
provengono gli alunni, organizza progetti di accoglienza, continuità, recupero e sviluppo degli
apprendimenti, spesso in collaborazione con il personale insegnante della scuola elementare.
Per facilitare l’inserimento degli alunni nell’ordine di scuola superiore, i docenti predispongono una
serie di attività finalizzata all’orientamento.
La scuola intrattiene rapporti sistematici di collaborazione con le scuole del III e IV Circolo
Didattico e con gli Istituti Superiori del territorio spezzino e limitrofo.
RISORSE UMANE
Con il termine "risorse"ci si riferisce all'insieme delle competenze umane e professionali a
disposizione dell'intero istituto per realizzare un servizio di formazione.
Organi della Scuola
Le attività vengono programmate collegialmente e strutturate dai seguenti organi:
-
Dirigente Scolastico
Vicepreside
Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva
Collegio dei Docenti
Staff di Presidenza (Vicepreside- Figure Strumentali)
Consigli di Classe
Il Collegio dei Docenti per rendere più efficace e produttivo il proprio operato ha predisposto le
seguenti commissioni:
-
Commissione Piano Offerta Formativa
Commissione Orientamento e Continuità
Commissione Informatica
Commissione Handicap
Commissione per la sicurezza, l’educazione stradale e l’educazione alla salute
Commissione per l’educazione ambientale
Commissione Intercultura
Commissione orario della scuola
Commissione permanente per la sicurezza
Comitato Tecnico (Educazione Fisica)
Comitato di Valutazione
Comitato Sicurezza
Comitato di valutazione
Organo di Garanzia (2 genitori e 2 docenti del Consiglio d’Istituto)
123
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Genitori
I genitori partecipano alla vita della Scuola attraverso:
-
Il Consiglio di Istituto
I Consigli di Classe (aperti, oltre che agli eletti, a tutti i genitori)
Udienze
Assemblee
Figure Professionali
Nell’Istituto svolgono le rispettive funzioni le seguenti figure professionali:
- Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
- Assistenti Amministrativi
- Collaboratori Scolastici
RETE ORGANIZZATIVA INTERNA
Dirigente scolastico
prof.ssa Rosanna Cucurnia
Collaboratori
prof.ssa Silvia Amici (sede: “Piaget”)
prof.
Andrea Ciardi (sede: “2 Giugno”)
prof.ssa Giovanna Calani
Funzione Strumentale Area 1
P. O. F.
Funzione Strumentale Area 2
Sostegno Docenti
Funzione Strumentale Area 3
Sostegno Studenti
Referente per i rapporti con le famiglie
Referente per la sicurezza
Referente INVALSI
Referente per l’Intercultura
Referente per l’Handicap
Referente per l’Educazione Stradale
Referente per l’educazione alla salute
Referente per le lingue straniere
Commissione Valutazione
prof.
Maurizio Montagnoli
prof.ssa
Nives Rabà
prof.ssa
Tiziana Ghio
prof.ssori Amici /Ciardi
prof.
Aurelio Bertella
prof.ssa Silvia Amici
prof.ssa Ambra Abate
prof.ssori Emilia Romani /Stefano Federici
prof.
Mauro Rossi
prof.ssa Anna Maria Marsigli
prof.ssa Enrica Guglielmi (inglese)
prof.ssa Maria Bosi
(francese)
prof.ssa Barbara Bordone (tedesco)
prof.ssa Monica Fortunato (spagnolo)
prof.ssa Fiorella Vio
prof.ssa Giovanna Accialini
prof.ssa Silvia Pellegrotti
prof.
Euro Puntelli
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
NORMATIVA
Nel POF trovano posto le azioni legate alla Legge sull’Autonomia (D.P.R. 275/99), alla Riforma
della Scuola e alle modifiche riportate nelle circolari e negli articoli ministeriali.
Normativa di Riferimento
D.P.R. 275/99
Autonomia
Scolastica
Legge delega
53/2003
D.L. 59/2004
Raccomandazioni
Parlamento
Europeo
Legge 296/06
Istruzione
obbligatoria
per 10 anni
D.M . 31/07/07
Indicazioni
per il
Curricolo
Norme
generali
sulla
Istruzione
Competenze
Chiave per
l'apprendimento
permanente
Competenze
Chiave
di
Cittadinanza
Direttiva n. 68
3 /08/07
1. D.P.R. 275/99
Esplicita il concetto di Autonomia Scolastica, che si sostanzia nella progettazione e nella
realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona
umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei
soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli
obiettivi generali del sistema di istruzione.
2. Legge Delega n.53/2003 e Decreto Legislativo n. 59/2004
Contengono :
le “Norme Generali sull’Istruzione”, relative ai vari ordini di scuola;
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
le “Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati”
il “Profilo Educativo culturale e professionale dello studente” (PECUP)
NORME GENERALI




Ė promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità
di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze;
sono promossi il conseguimento di una formazione spirituale e morale, anche ispirata ai
principi della Costituzione, e lo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla
comunità locale, alla comunità nazionale ed alla civiltà europea;
è assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione;
il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola nella scuola dell'infanzia, in un
primo ciclo che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, e in un
secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell'istruzione e della
formazione professionale.
INDICAZIONI PER I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI
•
•
Elementi costitutivi:
OGPF
OSA – OF- UdA- PSP
Obiettivi generali del processo formativo OGPF
Gli Obiettivi generali del processo formativo orientano la natura e il significato degli interventi
educativi e didattici che i docenti e la scuola sono chiamati a predisporre al servizio del massimo e
integrale sviluppo possibile delle capacità di ciascun allievo.
La Scuola Secondaria di 1°Grado si prefigura nei seguenti tratti educativi:
♦ Scuola dell’educazione integrale della persona: promuove processi formativi utilizzando il
sapere (conoscenze) e il saper fare (abilità) per sviluppare la personalità degli allievi;
♦ Scuola che colloca nel mondo: contribuisce all’integrazione critica nella società contemporanea;
♦ Scuola orientativa: concorre con le strutture non formali e informali del territorio
all’orientamento ;
♦ Scuola della motivazione e del significato: riconosce la motivazione e il bisogno di significato
quali condizioni fondamentali di qualsiasi apprendimento;
♦ Scuola del recupero dei disagi e del recupero degli svantaggi: è sempre disponibile all’ascolto e
al dialogo e a fornire esempi di vita positivi e testimonianze di valori;
♦ Scuola della relazione positiva: si impegna a sostituire la logica dello scambio e del rapporto
con quella della relazione educativa che implica l’accettazione dell’altro, così come è.
Obiettivi specifici di apprendimento OSA
Sono indicati dal Ministero ed esplicitano le conoscenze (il sapere) e le abilità (il saper fare) che le
scuole sono invitate a considerare come punti di riferimento per progettare le UA.
Indicano i livelli essenziali di prestazione da assicurare per mantenere l’unità del sistema educativo
nazionale.
Obiettivi formativi OF
126
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
E’ compito di ogni scuola ordinare e rielaborare gli OSA adattandoli alle situazioni concrete e agli
elementi del proprio territorio, trasformandoli in OF, da tradurre in comportamenti (saper esser) e
competenze . La scuola deve, infatti, individuare gli obiettivi formativi adatti e significativi per gli
allievi. Uno o più OF, tra loro integrati, costituiscono le UdA.
Unità di apprendimento UdA
Le unità di apprendimento a livello disciplinare sono elaborate dall’équipe pedagogica, si
realizzano per gruppi classe o gruppi di livello, di compito ed elettivi e sono costitute dalla
progettazione:
 di uno o più obiettivi formativi significativi per i singoli allievi, definiti con i relativi standard
d’apprendimento e riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte;
 delle attività educative e didattiche, dei metodi, delle soluzioni organizzative necessarie per
concretizzare gli obiettivi formulati;
 delle modalità di verifica delle conoscenze e delle abilità acquisite, e del grado di competenze
personali.
La scuola , attraverso la progettazione e l’organizzazione delle UdA, favorisce la trasformazione
delle capacità in competenze (sintesi di conoscenze e abilità)
Piani di studio personalizzati PSP
Il Piano di studi personalizzato è l’insieme delle Unità di Apprendimento concretamente realizzate,
sia nel tempo scuola obbligatorio sia in quello opzionale facoltativo, e rappresenta il progetto
realizzato dall’equipe pedagogica, in cooperazione con le famiglie e con gli stessi alunni, per
l’educazione di ciascuno, avendo come punto di riferimento il Pecup.
PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE” (PECUP)
Il PECUP rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e
il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo ciclo di istruzione.
La scuola, come luogo di crescita culturale e sociale, auspica che l’alunno “in uscita” abbia
sviluppato, contestualmente alle sue potenzialità, obiettivi formativi che gli consentano di essere:
•
Consapevole di sé e delle sue risorse individuali;
•
Capace di orientarsi e di operare delle scelte in modo autonomo e responsabile;
•
Educato alla vita sociale nel rispetto della dignità di ognuno e delle regole democratiche;
•
Dotato di competenze linguistiche, espressive, logiche, metodologiche, operative e manuali;
•
Arricchito di esperienze culturali e di attività operative di cui sia stato protagonista;
•
Fornito di conoscenze di base nell’utilizzo delle tecnologie informatiche;
•
Pronto a mettersi in gioco e a relazionare con tematiche nuove.
127
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Le caratteristiche del profilo dell’alunno in uscita, articolate secondo quattro grandi aree di
riferimento, identità ed autonomia, orientamento progettuale, convivenza civile e strumenti
culturali, indicano la direzione di lavoro cui si conforma la didattica della scuola e appaiono più
come orizzonti di riferimento a cui tendere che traguardi immediati da conseguire.
Il compito degli educatori è quello di preparare nell’allievo l’attitudine interna a coltivare quei fini
che saranno il suo patrimonio formativo come uomo adulto; sotto questo aspetto il profilo educativo
non è un’imposizione, ma una proposta su cui impegnarsi, che interpreta il mondo giovanile e
anticipa nell’intenzione una provvisoria sintesi di personalità, di valori e di competenze.
Il profilo educativo da raggiungere, se pure a livello di ipotesi, può aiutare insegnanti, alunni e
famiglie a condizione che sia il più possibile fondato e condiviso; per questo motivo deve basarsi
sulle caratteristiche del ragazzo dagli 11 ai 14 anni e diventare materia di dialogo, di contratto, di
confronto e di modificazione cercando un equilibrio tra intenzionalità ed esperienza reale.
3. Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006
(definisce le competenze chiave per l’apprendimento permanente) delinea un quadro di riferimento
con lo scopo di:
* Identificare e definire le competenze chiave necessarie per la realizzazione personale, la
cittadinanza attiva, la coesione sociale
* Coadiuvare l’operato degli stati membri per assicurare che al completamento dell’istruzione e
formazione iniziale i giovani abbiano sviluppato le competenze chiave ad un livello che li renda
pronti per la vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento
* Il quadro propone 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente
 capacità di comunicazione nella madrelingua
 capacità di comunicazione nelle lingue straniere
 competenza matematica e di base in scienza e tecnologia
 competenza digitale
 imparare a imparare
 competenze sociali e civiche
 spirito di iniziativa e imprenditorialità
 consapevolezza ed espressione cultura
4. Legge n.296 del 27/12/ 2006
Obbligo d’Istruzione fino a 16 anni e regolamento applicativo luglio 2007, ripreso dalla lettera
del Ministro Fioroni del 07/08/2007( contenente il documento tecnico e 2 allegati).
Il documento tecnico definisce i saperi cioè le conoscenze e le abilità che gli alunni dovranno
acquisire e trasformare in competenze al termine del percorso formativo. Le conoscenze sono
definite come l’insieme delle informazioni, cioè di teorie, pratiche, principi, eventi relativi a ciascun
ambito di studio. Le abilità si concretizzano nella capacità di utilizzare tali conoscenze per risolvere
problemi ed espletare compiti ed hanno una caratterizzazione cognitiva e pratica. Le competenze
riguardano l’uso esperto di conoscenze, abilità, capacità personali nel lavoro e nello studio e si
declinano in termini di autonomia e responsabilità. L’intero complesso di saperi, conoscenze e
abilità, competenze è ricondotto a quattro assi portanti (dei linguaggi, matematico, scientificotecnologico e storico-sociale) ed alle competenze chiave di cittadinanza (all.1 e 2)
5. D.M. 31 luglio 2007
128
Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Indicazioni per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione Le nuove
indicazioni prendono a tutti gli effetti il posto di quelle allegate transitoriamente al decreto
legislativo 59/2004
6. Direttiva n. 68, 3 agosto 2007
Avvio della fase iniziale (settembre - dicembre 2007)
Azioni di accompagnamento della sperimentazione.
A partire dall’anno scolastico 2007-2008, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
procedono all’elaborazione dell’offerta formativa, in prima attuazione e con gradualità; avendo a
riferimento le Indicazioni - definite in via sperimentale - contenute nel documento allegato, che è
parte integrante del presente decreto.”(art. 1 – D.M. 31/07/2007)
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Le Indicazioni per il curricolo sono così articolate:
• Cultura, scuola, persona: linee culturali e principi pedagogici che stanno alla base dell’impianto
delle Indicazioni e che tracciano gli scenari futuri del sistema scolastico italiano.
• L’Organizzazione del curricolo: lessico professionale (campi di esperienza; aree disciplinari;
traguardi per lo sviluppo delle competenze; obiettivi di apprendimento; valutazione).
• La scuola dell’infanzia: comprende 5 campi di esperienza (il sé e l’altro; il corpo e il movimento;
linguaggi, creatività, espressione; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo); sono indicati i
traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia per ciascun campo
di esperienza.
• La scuola del primo ciclo: in cui sono previste tre AREE
• linguistico - artistico - espressiva
(italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo e movimento, sport)
• storico - geografico - sociale
(storia - geografia)
• matematico - scientifico - tecnologica
(matematica - scienze naturali e sperimentali - tecnologia)
Ciascuna Area presenta:
• i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria;
• gli obiettivi di apprendimento (al termine della 3^ e 5^ classe)
• i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado
• gli obiettivi di apprendimento
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
(al termine della scuola secondaria di 1° grado)
IL CURRICOLO
Una conseguenza dell'introduzione dell'autonomia è che il luogo delle decisioni si sposta, almeno
in parte, dal centro alla singola istituzione scolastica .
La progettazione curricolare deve fondere in un unico progetto le richieste che il centro fa
attraverso le Indicazioni e le scelte della scuola, è una operazione complessa che coinvolge tutti i
fattori connessi con il processo educativo, dai contenuti agli esiti formativi, dalla modalità di
realizzazione ai condizionamenti dovuti alle situazioni socio-ambientali.
Il curricolo
si può considerare il cuore didattico del POF (il POF non risolve i problemi della
quotidianità del fare scuola e dell’essere in classe, ma può rendere meno vago e fumoso l’orizzonte
in cui l’insegnante si muove)
a) va costruito nella scuola, non viene emanato dal centro per essere applicato;
b) tale costruzione deve permettere l’accordo tra istanza centrale, normativa e unitaria, ed istanza
locale, pragmatica e flessibile;
c) la sua elaborazione implica una considerazione della scuola come luogo di ricerca
Elaborare il curricolo significa pianificare occasioni di apprendimento in cui si integrano la
prescrittività di competenze e contenuti ritenuti irrinunciabili e fondamentali a livello nazionale ed
esigenze e bisogni della comunità locale
Il Regolamento sull’autonomia fissa i criteri che le istituzioni scolastiche devono osservare per
l’elaborazione del curricolo.
In particolare stabilisce quali siano i riferimenti prescrittivi che il centro deve fornire e che
riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:
• Ambito decisionale dello Stato (art. 8-9 del dpr n. 275/99)
- Obiettivi generali dei processi formativi
- Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
- Le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il relativo monte ore annuo
• Spazio decisionale della singola istituzione scolastica
- Competenze
- Conoscenze e abilità
- Modalità organizzative e gestionali (tempo scuola; tipologie di attività; tecniche didattiche;
situazioni formative)
Per quanto riguarda gli obiettivi generali, il richiamo centrale è dato dalla piena valorizzazione
della persona umana, le cui capacità vanno potenziate in modo armonico ed integrale .
La competenza alla quale la scuola di base mira è, prima di tutto, generale e riferita all’essere
persona e cittadino responsabile, nei confronti di se stesso, degli altri, della città (polis) e
dell’ambiente in cui si vive.
Le competenze in uscita sono definite dal centro, esse costituiscono l’orizzonte in cui la scuola
deve muoversi calibrandole sulle capacità e sulla storia personale degli alunni.
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Scuola Media “Jean Piaget – 2 Giugno” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008/09
Gli obiettivi di apprendimento che la scuola persegue sono finalizzati allo sviluppo
delle competenze. Il Regolamento dell’Autonomia li chiama ‘specifici’ con una duplice accezione.
Sono specifici della scuola, e quindi si riferiscono alle attività e alle discipline che in ambito
scolastico vengono utilizzati; sono specificamente collegati alle competenze di cui la scuola deve
promuovere lo sviluppo.
Un ulteriore elemento di prescrittività riguarda le discipline e le attività obbligatorie.
Spetta al centro indicare quali insegnamenti debbano essere impartiti da tutte le istituzioni
scolastiche, pur nel rispetto della loro autonomia didattica. E’ questa una condizione indispensabile
per la tenuta unitaria del sistema nazionale di istruzione, che prevede che il curricolo integri i
contenuti culturali prescritti a livello nazionale e quelli scelti da ogni singola scuola, che può
decidere di dedicare loro un maggior spazio di approfondimento o di integrarli con altri ritenuti
opportuni in relazione alle peculiarità del contesto.
Le attività e le discipline di cui la scuola si avvale, mentre forniscono strumenti metodologici,
mappe concettuali e chiavi di comprensione specifiche della realtà, rappresentano esse stesse
potenti mezzi di educazione
I contenuti sono costituiti: dai nuclei essenziali, dalle idee irrinunciabili dalle strutture e concetti
che danno unitarietà al sapere che il processo di conoscenza tende a frammentare e dividere, dalle
domande di senso che l’uomo da sempre si è posto, a cui ha cercato di dare una risposta attraverso il
sapere disciplinare, dai grandi temi culturali. Questi contenuti essenziali sono definiti dal centro, è
affidato alla scuola, nell’elaborazione del curricolo, il compito di definire le esperienze di
apprendimento, i percorsi perché di essi l’alunno abbia una comprensione durevole.
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Anno Scolastico 2008/09
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
(D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998) (modifiche ed integrazioni GU n. 293 del 18 dicembre 2007)
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della
coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita
della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero
delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti
dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua
azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani,
anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità
e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione
delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto
reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica,
sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso
l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e
valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare
richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le
modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in
tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di
scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad
attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il
proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola
secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una
consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola
media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività
curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività
aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle
esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La
scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di
attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle
loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della
dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
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Anno Scolastico 2008/09
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a
livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della
scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché
l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre
la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento
corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita
scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante
fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con
riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle
situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento,
secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino
di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla
valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente
manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio
della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la
possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo
collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori
tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi
sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero
al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso
studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso
d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e
sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui
all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola
secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad
un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche,
del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi
abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della
scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute
nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola
secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal
consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente
dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
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