Aggiornamento dei principali dossier relativi al Mezzogiorno Num. 2 Feb. 2016 Confindustria e sindacati hanno presentato in un documento comune per chiedere al Governo, alle Regioni e alle amministrazioni locali di accelerare la definizione dei piani attuativi del Masterplan per il Sud, attraverso un confronto serrato sulle priorità, da portare sul territorio con il pieno coinvolgimento delle parti economiche sociali. Una efficace selezione delle priorità è altresì importate per un migliore utilizzo dei fondi nazionali e comunitari per la coesione. Relativamente a questi ultimi, come dimostrano i dati diffusi a dicembre 2015 dalla Ragioneria Generale dello Stato e dalla Agenzia per la Coesione Territoriale, è vicino l’obiettivo del pieno assorbimento delle risorse della programmazione 2007-2013. I dati finora disponibili segnalano il recupero dei programmi che erano maggiormente in ritardo. Per quanto riguarda il futuro, nuove opportunità potranno venire dalle sinergie attivabili con il Piano Juncker, a cui la Commissione ha dedicato una nuova comunicazione. Infine, nel mese di dicembre è stata registrata una notevole accelerazione del trend delle assunzioni agevolate, grazie agli sgravi contributivi. Dai dati diffusi dall’Inps a dicembre 2015, le imprese meridionali hanno beneficiato maggiormente degli esoneri nelle regioni più popolose: Campania, Sicilia e Puglia. L’aggiornamento del Contratto di Programma delle Ferrovie e il Piano per la Banda ultralarga costituiscono invece due importanti novità per gli investimenti da finanziare con il FSC, anche se la quota relativa al Mezzogiorno appare ridotta. 1. Masterplan per Confindustria e necessario definire attuativi il Sud: per CGIL-CISL-UIL in fretta i piani Si è svolto il 23 febbraio scorso in Confindustria un incontro con le Confindustrie regionali e territoriali del Mezzogiorno e le relative Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL per la definizione dei Piani attuativi del Masterplan per il Sud. L’iniziativa, alla quale ha partecipato in rappresentanza del Governo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, ha avuto l’obiettivo di favorire la ripresa di investimenti ed occupazione; condividere un assetto stabile ed efficace della governance delle politiche di sviluppo con il contributo delle rappresentanze di impresa e lavoro; definire un disegno complessivo di rilancio per le regioni del Mezzogiorno, individuando priorità e risorse; far diventare il Masterplan, anche a livello locale, strumento per l’individuazione condivisa degli interventi e per la selezione delle priorità. All’incontro hanno partecipato anche il Vice Presidente ANCI e Sindaco di Bari Antonio Decaro, l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Amedeo Lepore, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni. Secondo il documento congiunto presentato nel corso dei lavori (“Impresa e lavoro: le proposte di Confindustria e CGIL CISL UIL sul Masterplan per il Sud”), il sostegno agli investimenti e alle assunzioni nel settore privato, coerente con l’effettiva specializzazione intelligente dei territori; l’infrastrutturazione materiale e immateriale funzionale a tali specializzazioni soprattutto in ambito urbano; il rafforzamento della capacità amministrativa e la definizione di sedi di governo stabili della politica, costituiscono i quattro punti centrali di un unico disegno di sviluppo che dovrebbe emergere con chiarezza dalla fase di definizione dei singoli accordi. Tale disegno, deve poter disporre di risorse certe, a partire da quelle del Fondo Sviluppo e Coesione e dei Fondi strutturali europei, in coerenza con la strategia definita con l’Accordo di partenariato 2014-20. Confindustria e CGIL, CISL e UIL hanno sottolineato con preoccupazione l’incertezza relativa ai tempi e alle modalità di definizione A cura dell’Area Politiche Regionali e per la Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 1 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno degli Accordi, ed hanno esortato Governo e Amministrazioni regionali e locali ad accelerarne l’adozione attraverso la definizione di un quadro chiaro di priorità e l’opportuno dialogo con le realtà locali, anche al fine di sfruttare l’opportunità della flessibilità europea per gli investimenti non solo sul piano finanziario (ben 7 degli 11,3 miliardi di euro di investimenti interessati dallo “sforamento” dovrebbero riguardare il Mezzogiorno), ma soprattutto sul piano dei risultati effettivi, in termini di miglioramento quantificabile della qualità della vita e della competitività dei territori. La fattibilità degli interventi da selezionare assume importanza decisiva: è necessario intervenire bene e subito, nell’interesse del Mezzogiorno e a beneficio dell’intero Paese. Per tale motivo, è stata proposta la definizione comune di una road map per portare sul territorio il confronto sulle priorità, attraverso un’agenda di incontri per condividere sedi, tempi e modalità di confronto. Per visionare il documento cliccare qui 2. Nuova comunicazione della Commissione Europea sulle sinergie tra Piano Juncker e Fondi Strutturali Europei. Con l’obiettivo rilanciare la crescita in Europa e incrementare il numero di posti di lavoro senza creare nuovo debito, la Commissione Europea ha presentato nei giorni scorsi una comunicazione sulle sinergie tra il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del piano di investimenti per l'Europa, e i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE). Obiettivo della nota è aiutare le autorità locali e i promotori dei progetti a sfruttare appieno le opportunità derivanti dall'uso integrato del FEIS e dei fondi SIE. I due strumenti, pur nella loro diversità, sono complementari tra loro in termini di ratio, concezione e quadro legislativo e si rafforzano a vicenda. Gli esempi contenuti nella nota mostrano le possibile forme di complementarietà sia sul singolo progetto sia su piattaforme di investimento. Gli orientamenti della nota si rivolgono alle imprese che sono alla ricerca di finanziamenti per progetti e forniscono consulenza su come usare al meglio entrambi gli strumenti. L'abbinamento tra Fondi strutturali e di investimento europei e FEIS consentirà alla BEI Febbraio 2016 di finanziare la crescita sostenibile in tutti i paesi e le regioni d'Europa. Grazie a un uso complementare delle sovvenzioni UE e dei finanziamenti della BEI, la Banca potrà, in particolare raggiungere nuovi beneficiari, occupandosi di progetti più piccoli raggruppati in piattaforme di investimento. Per approfondimenti cliccare qui 3. Aggiornamento 2015 Contratto di Programma RFI 2012-16 - parte investimenti Nei giorni scorsi è stato presentato l’Aggiornamento 2015 del Contratto di programma parte investimenti tra il Ministero dei Trasporti e la Rete delle Ferrovie italiane (Rfi). Il contratto di programma, stipulato tra MIT e RFI, disciplina, nei limiti delle risorse annualmente iscritte nel bilancio dello Stato, la concessione di finanziamenti per far fronte a nuovi investimenti, per la manutenzione ed il rinnovo dell'infrastruttura ferroviaria, per il miglioramento della qualità dei servizi, per lo sviluppo dell'infrastruttura stessa e per assicurare il rispetto dei livelli di sicurezza compatibili con l'evoluzione tecnologica. Mentre il precedente contratto di programma (2007-2011) ed i relativi aggiornamenti (2009, 2010-2011) avevano disciplinato unicamente la parte investimenti, per quest’ultimo il CIPE ha subordinato il suo parere favorevole alla suddivisione del contratto stesso in due parti: parte investimenti – che disciplina la realizzazione degli investimenti per l'infrastruttura ferroviaria e le relative modalità di finanziamento – e parte servizi, che disciplina la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete ferroviaria, le attività di safety, security e navigazione ferroviaria, nonché le modalità di finanziamento delle suddette attività. Il Contratto di programma 2012-2014 parte servizi è stato sottoscritto il 29 novembre 2013 e prevede stanziamenti complessivi, per il triennio 2012-2014 pari a 4.575 milioni di euro. Il Contratto di programma parte investimenti 2012-2016, invece, è stato sottoscritto l’8 agosto 2014. E’ aggiornabile e rinnovabile anche annualmente. L’aggiornamento, finalizzato all’utilizzo di risorse stanziate con il DL Sblocca Italia 2014 e con la Legge di Stabilità 2015 (che avevano bisogno della definizione di dettaglio tra Rfi e A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 2 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Ministero delle Infrastrutture per poter essere utilizzate), prevede nuovi investimenti per circa 9 miliardi di euro così suddivisi: 3,5 miliardi di investimenti in ambito regionale con interventi per il miglioramento degli standard di sicurezza e regolarità; upgrade tecnologico, miglioramento qualità offerta e sviluppo nuovi modelli integrazione modale nel trasporto regionale e metropolitano. 5,4 miliardi per lo sviluppo dei Corridoi europei TEN-T (ScandinavoMediterraneo; Baltico-Adriatico; RenoAlpi; e Mediterraneo). La maggiore parte degli interventi, risulta localizzata nelle regioni del Centro-Nord. Tuttavia, la Legge di Stabilità 2016 ha destinato ulteriori 8,2 miliardi di euro all’elaborazione dell’Aggiornamento 2016 del Contratto di Programma 2012-2016 parte Investimenti, che potranno riequilibrare tali assegnazioni. Febbraio 2016 programmazione unitaria e ai progetti PAC cosiddetti in salvaguardia. Si ipotizza così una previsione di pieno assorbimento, con stima affidabile collocata tra il 98% ed il 102% delle risorse a disposizione per l’intero ciclo. Più in dettaglio, nelle regioni Obiettivo Convergenza, i pagamenti hanno raggiunto la percentuale complessiva del 91%, rimanendo ancora da certificare spese per circa 2,7 miliardi di euro, in gran parte relativi al FESR e per metà circa riferiti ai Programmi regionali. Per circa 1,2 miliardi, la spesa ancora da certificare riguarda il POR FESR Sicilia, mentre va segnalato il forte recupero dei POR FESR Calabria e Campania. Nelle regioni Obiettivo Competitività, i pagamenti hanno invece raggiunto una percentuale complessiva del 98,2%. Le spese ancora da certificare riguardano esclusivamente il FSE. Per maggiori informazioni v. tavole allegate (1,2,3) Per maggiori informazioni cliccare qui 4. Fondi UE preconsuntivo 2007-2013: verso il pieno assorbimento delle risorse E’ vicino l’obiettivo del pieno assorbimento delle risorse della programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali Europei. E’ quanto emerge dai dati provvisori disponibili al 31 dicembre 2015 sulla base del loro caricamento fin qui effettuato dalle amministrazioni centrali e regionali. Il processo di caricamento si completerà nei prossimi mesi, per poi arrivare alla certificazione definitiva prevista dai regolamenti comunitari per il 31 marzo 2017. Secondo l’Agenzia per la Coesione, si è registrato un incremento di 16,4 miliardi di euro dei pagamenti caricati negli ultimi 24 mesi, passati da 26,4 miliardi registrati a dicembre 2013, ai 42,8 miliardi presenti sul sistema di monitoraggio a dicembre 2015 (ancora parziali, ma validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dalla Agenzia per la Coesione Territoriale). L’Agenzia per la Coesione si attende che questo dato di avanzamento - al momento pari al 93,5% della dotazione – possa continuare a crescere fino al pieno assorbimento con l’aggiornamento del rilevamento di spesa che continuerà con cadenza bimestrale per tutto il 2016, anche grazie alle spese connesse alla 5. Accordo quadro tra il MISE e Conferenza Stato-Regioni per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020 La Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'accordo per la ripartizione dei fondi destinati alla realizzazione dell'infrastruttura a banda ultralarga. L’obiettivo dell’accordo è quello di dotare, entro il 2020, di una rete a banda ultralarga 7.300 comuni (ovvero circa 18 milioni di abitanti) nelle cd. zone “a fallimento di mercato”, ovvero zone dove gli operatori hanno reputato antieconomica la costruzione della fibra. Ciò vuol dire che la rete sarà completamente di proprietà pubblica e condivisa da Stato e Regioni proporzionalmente alle risorse impiegate. Gli operatori potranno usarla, in affitto, per offrire i servizi agli utenti. Per il finanziamento complessivo del Piano sono previsti nell’insieme 3,4 miliardi di euro di risorse pubbliche di cui 1,56 miliardi del FSC, 0,23 del PON Imprese e Competitività (per le regioni del Mezzogiorno), 1,2 miliardi dei POR FESR e 0,4 miliardi dei PSR FEASR (su tutto il territorio nazionale). Il Piano finanziario è dunque costituito da fonti diverse e, soprattutto per il Mezzogiorno, può contare su un A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 3 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno contributo più ampio dei fondi strutturali europei. Sulla base dei fabbisogni evidenziati, ciò ha portato ad una assegnazione della sola quota di FSC che non rispetta la tradizionale ripartizione 80-20: in tal modo i fabbisogni stimati sono, infatti, tutti soddisfatti, ma le regioni del Sud hanno ricevuto una quota minore in quanto di loro competenza del FSC. Per ovviare a questo problema, Governo e Regioni hanno convenuto che una ulteriore delibera CIPE (da adottare entro il 30 aprile 2016) provvederà a ripartire tra le sole regioni del Mezzogiorno una quota ulteriore di risorse FSC (pari a 1,18 miliardi di euro), in maniera tale da consentire il rispetto della regola 80-20. Per maggiori informazioni cliccare qui 6. La Commissione Europea definisce un “indice di progresso sociale” Il 16 febbraio scorso sul sito della Commissione Europea è stata diffusa una bozza dello studio “European social progress Index (SPI)”, ulteriore, importante, passo per una “quantificazione” del benessere regionale nei paesi dell’UE. Lo scopo dello studio è quello di affiancare ai più diffusi e noti indicatori economici, un valore sintetico che racchiuda, per ognuna delle 272 regioni europee, lo stato del progresso sociale ed ambientale. A beneficiarne saranno tutti coloro che sono impegnati nella predisposizione di policy regionali, che potranno utilizzare questo set di dati al fine di calibrare meglio gli interventi nonché per giudicare la rispondenza di quelli già posti in essere alle reali esigenze dei territori. L’indice non è in alcun modo legato alla corresponsione di finanziamenti. Nello specifico, l’indice è costruito considerando tre dimensioni di progresso sociale: bisogni umani di base; benessere; opportunità. Ognuno di essi è a sua volta costituito da quattro “componenti tematici” (che vanno dalle cure sanitarie, alla qualità e l'accessibilità degli alloggi, alla sicurezza personale, all'accesso all'istruzione superiore, all'inquinamento ambientale, ecc.). Febbraio 2016 ambientale, la maggior parte dei quali (36 su 50) ricavati da Eurostat, quindi di tipo “quantitativo”). Dallo studio emerge una situazione nel complesso non positiva per le regioni italiane, tutte posizionate nella seconda metà della classifica. In particolare, sei delle otto regioni meridionali, sono posizionate tra le ultime 60: la migliore fra le regioni meridionali è l’Abruzzo, 19esima su 272 regioni; la peggiore è la Campania, 262esima. Per leggere i dati completi allegata vedi tabella 1 7. Le assunzioni agevolate con lo sgravio contributivo: aggiornamento a dicembre 2015 Sono stati resi noti (dall’INPS) i dati aggiornati a dicembre 2015, relativi allo sgravio contributivo sulle assunzioni previsto dalla Legge 190/2014. Nel complesso del 2015, sul totale dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato (2.363.688 assunzioni e 363.656 trasformazioni da tempo determinato), quelli instaurati grazie all’esonero contributivo risultano essere 1.442.772 (ovvero il 61%), di cui 442.422 nel Mezzogiorno (il 30,6% del totale delle assunzioni effettuate beneficiando della Legge 190/2014). Dei contratti che hanno beneficiato degli esoneri contributivi, in 1.079.070 casi si è trattato di assunzioni a tempo indeterminato – il 35,5% delle quali nel Mezzogiorno – mentre 363.656 sono state le trasformazioni a tempo indeterminato di un rapporto a termine – il 16,1% delle quali ha riguardato il Sud. Le imprese meridionali che hanno beneficiato maggiormente degli esoneri sono localizzate principalmente nelle regioni più popolose: Campania (144.747 assunzioni), Sicilia (89.508) e Puglia (87.516). Seguono: Calabria (34.021), Abruzzo (33.555), Sardegna (33.200), Basilicata (12.946) ed, infine, il Molise (6.929). Nell’ultimo mese di vigenza dell’incentivo, l’accelerazione del trend delle assunzioni agevolate, anche nelle regioni meridionali, è stata significativa nel solo mese di dicembre, infatti, si sono registrate 80 mila nuove assunzioni al Sud, di cui circa 63 mila tramite assunzioni dirette a tempo indeterminato. Per maggiori informazioni vedi tabella 2 allegata Infine, sottoinsieme di tali “componenti tematici” sono i 50 indicatori, tutti di carattere sociale ed A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 4 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Febbraio 2016 8. Istat: viaggi e vacanze in Italia e all’estero nel 2015 europea e nel database on-line di buone pratiche sul sito Inforegio. Lo studio dell’Istat “Viaggi e vacanze in Italia e all’estero – 2015” rivela che le vacanze lunghe estive trascorse in Italia più frequentemente hanno come destinazione l'Emilia-Romagna (17,4%) e la Puglia (11,3%), mentre il TrentinoAlto Adige è la meta preferita in inverno (22,5%) e autunno (16,4%). Per ogni ulteriore informazione cliccare qui La stabilità dei viaggi rispetto al 2014 si rileva in ogni area del paese, con quote più elevate al Nord (40,1%) sia per le vacanze, sia per i viaggi di lavoro. Il Mezzogiorno mostra quote di viaggi superiori al Centro solamente per le vacanze lunghe. Quasi il 27% delle vacanze lunghe riguarda, infatti, le regioni meridionali. E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 28 del 4 Febbraio 2016 la delibera CIPE n. 95/2015 “Regione Sardegna – Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 – Riprogrammazione risorse ai sensi del punto 2.4 della delibera CIPE n. 21/2014″. Nell'81,1% dei casi i viaggi hanno come destinazione una località italiana; i viaggi all'estero (18,9%) sono soprattutto verso i Paesi dell'Unione europea (11,2%). Nel 2015 si conferma la maggior propensione a viaggiare, sia dei giovani sia degli adulti, soprattutto nel trimestre estivo, quando quasi un terzo delle persone under55 effettua almeno una vacanza: la quota varia tra il 27,9% dei 2534enni e il 36,5% dei 35-44enni. Per approfondimenti vedi tabella 3 allegata 9. RegioStars Awards 2016: premi Ue per l’innovazione urbana e l’economia circolare A partire dal 15 febbraio e fino al 15 aprile le Autorità di Gestione o i Responsabili di Progetto (autorizzati dalle Autorità di Gestione) dei Programmi cofinanziati nell’ambito della programmazione comunitaria potranno presentare la propria candidatura al Concorso RegioStar. Il concorso, lanciato già da qualche anno dalla Direzione per la politica regionale e urbana della Commissione Europea per dare risalto ai progetti con caratteristiche di innovatività e originalità, è destinato per il 2016 ad interventi nei settori della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, alle Citystar e al management efficace. 10. Sardegna FSC 2007-2013: in GU delibera CIPE 95/2015 di rimodulazione del piano per il Sulcis A valere sull'importo di 90.689.677 (dedotto dalla disponibilità della Regione Sardegna del FSC 2007-13) è stata disposta la riprogrammazione, di una quota pari all'85%, riassegnata alla Regione stessa per un importo complessivo di 77.086.225 euro, in favore dei macrosettori: conoscenza (euro 23.500.000) mobilità (euro 20.000.000), bonifiche (euro 29.500.575) scuola (euro 4.085.650). Entro due mesi dalle scadenze previste nella delibera, il Dipartimento per la Protezione Civile dovrà relazionare al CIPE, sulla attuazione degli interventi e sul raggiungimento degli obiettivi acceleratori di spesa. A tal fine, la Regione dovrà fornire il quadro consolidato delle dotazioni finanziarie di propria pertinenza, nell'ambito del Fondo Sviluppo e Coesione. Per quanto invece non espressamente previsto dalla delibera del CIPE, verranno applicate le disposizioni normative e le procedure vigenti nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Per maggiori informazioni cliccare qui I progetti finalisti saranno chiamati a presenziare alla cerimonia di premiazione che si terrà l’11 ottobre 2016 a Bruxelles nella cornice della “Settimana europea delle Regioni e delle città”; saranno inoltre inclusi in un opuscolo, pubblicato dalla Commissione A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 5 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Incentivi e Agevolazioni Nuova Sabatini: decreto entro fine mese Entro il mese di febbraio è attesa la pubblicazione del decreto contenente nuove norme per il funzionamento della cd “Nuova Sabatini”, seguito da una circolare che riporterà il termine iniziale per fare domanda. E’ previsto un impatto positivo dalla combinazione con il superammortamento del 140%: i due bonus saranno cumulabili e non dovranno rispettare i limiti relativi agli aiuti di Stato. A seguito delle novità introdotte, è data possibilità alle banche/società di leasing di decidere se utilizzare il plafond CDP, ovvero ricorrere a diversa provvista per la concessione dei finanziamenti alle PMI. La richiesta di prenotazione del contributo sarà effettuata direttamente al MISE e, a partire dalla comunicazione di avvenuta prenotazione, le banche/società di leasing potranno procedere alla trasmissione delle domande e della relativa documentazione allegata, anche per singolo finanziamento deliberato. Questo consentirà di ottimizzare e semplificare i flussi procedurali tra gli attori coinvolti con conseguente riduzione dei tempi previsti per l’adozione del provvedimento di concessione, per la stipula dei contratti di finanziamento, nonché per l’erogazione dei finanziamenti alle imprese. Il plafond istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti sarà comunque disponibile e le banche/società di leasing avranno possibilità di scegliere quale provvista utilizzare. Il meccanismo è stato pensato anche per snellire l’intero processo, alla luce dell’interesse mostrato dal sistema imprenditoriale e bancario verso lo strumento agevolativo. Gli aggiornamenti normativi saranno anche l’occasione per snellire e semplificare la procedura, sia sotto il profilo della produzione di documentazione che di definizione di adempimenti ed obblighi, al fine di accelerare i tempi e ridurre gli oneri per le imprese. A seguito della pubblicazione del nuovo DM sarà firmato l’Addendum alla Convenzione MISE-CDP-ABI. Le banche/società di leasing già aderenti alla Convenzione, o che intendano aderire alla nuova, dovranno trasmettere una dichiarazione di accettazione, ovvero un modulo di adesione, unitamente alle informazioni necessarie per l’accreditamento alla piattaforma MISE. A conclusione della Febbraio 2016 procedura di accreditamento, il MISE fornirà le credenziali di accesso alla piattaforma per consentire la prenotazione dei contributi e la trasmissione delle delibere e dei contratti di finanziamento. Per maggiori informazioni cliccare qui Il credito di imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo: circolare di Confindustria Il Decreto Destinazione Italia (D.L. n. 145/2013, convertito, con modificazioni, nella Legge n. 9/2014) ha introdotto un credito d'imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo. La Legge di Stabilità 2015 ha riscritto la disciplina di tale credito d'imposta, che ora è riconosciuto: per gli anni 2015-2019 (anziché 20142016); a favore di tutte le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, a prescindere dal fatturato (non più solo quelle con un fatturato annuo inferiore a € 500 milioni); fino ad un importo massimo annuale di 5 milioni di euro (anziché 2,5 milioni di euro) per ciascun beneficiario; nella misura del 25% (e non più del 50%) degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo rispetto alla media dei 3 periodi d'imposta precedenti a quello in corso al 31.12.2015, sempreché siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo pari ad almeno € 30.000 (anziché € 50.000) in ciascuno dei periodi d'imposta; anche per le spese relative a competenze tecniche e privative industriali. Successivamente, con Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 27.05.2015, emanato di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, sono state adottate le disposizione attuative del credito d'imposta in esame. Con la Risoluzione n. 97/E del 25.11.2015, l'Agenzia delle Entrate ha anche istituito il codice tributo per l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta. Confindustria sta svolgendo un ulteriore approfondimento dei principali profili applicativi della nuova disciplina agevolativa, anche al fine di fornire indicazioni utili alla possibile soluzione dei numerosi quesiti nel frattempo sottoposti dalle imprese. Per maggiori informazioni cliccare qui A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 6 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Febbraio 2016 Costituire una startup innovativa senza andare dal notaio: ministro Guidi firma decreto Il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha firmato il decreto che introduce la possibilità di costituire una startup innovativa, definita ai sensi dell’articolo 25 del decretolegge 179/2012 e successive modificazioni, mediante un modello standard tipizzato con firma digitale, ferma restando la possibilità di costituire la società per atto pubblico. Con successivo decreto sarà approvato il modello informatico e la modulistica per la trasmissione e iscrizione al Registro delle imprese, direttamente compilabile online. Gli atti potranno essere redatti direttamente dai soci della startup oppure avvalendosi dell’Ufficio del Registro delle imprese che autenticherà le sottoscrizioni e procederà in tempo reale all’iscrizione, permettendo la nascita della società contestualmente all’apposizione dell’ultima firma. Per maggiori informazioni cliccare qui A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 7 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Febbraio 2016 Calendario Iniziative Progetto Export SUD – ICE ECOBUILD 2016 - Londra, 8-10 marzo 2016 Settori: edilizia sostenibile, nuovi materiali. Scadenza: scaduto CEBIT 2016 HANNOVER 14 - 18 marzo 2016 Settori delle tecnologie dell'Informazione e delle telecomunicazioni. Scadenza adesioni: scaduto AZIONI PRESSO RETI COMMERCIALI E DISTRIBUTIVE IN FRANCIA – Parigi, 11 – 14 aprile 2016 Settore Agroalimentare Scadenza adesioni: scaduto NATURAL&ORGANIC PRODUCT EUROPE LONDRA 17-18 aprile 2016 Settore merceologico di nicchia: prodotti naturali, prodotti per le intolleranze alimentari e biologici. Scadenza adesioni: scaduto PARTECIPAZIONE COLLETTIVA SIRHA BUDAPEST 9 - 11 maggio 2016 Settore coinvolto: Agroindustria Scadenza adesioni: scaduto WINEXPO HONG KONG 2016 – Cina, 24-26 maggio 2016 Fiera internazionale dei vini e distillati PARTECIPAZIONE A EXPOVINS 2016 – San Paolo, Brasile 14-16 giugno 2016 Fiera internazionale dei vini e distillati Scadenza adesioni: 26 aprile E’ stato pubblicato il programma complessivo della III Annualità di Export Sud Per prendere visione degli eventi programmati, delle brochure e le schede di adesione delle varie iniziative in calendario, cliccare qui A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 8 Tavola 1. Pagamenti inseriti in banca dati unitaria al 31.12.2015 Programmazione Comunitaria 2007-2013 (milioni di euro, %) Convergenza POIN PON FESR POR Totale PON FSE POR Totale Totale Competitività POR FESR Totale PON FSE POR Totale Totale Totale FESR Totale FSE Totale Risorse programmate Impegni Spese v.a. v.a. v.a. Impegni Spese /Risorse /Risorse programmate programmate % % 1.704,5 7.436,9 15.388,3 24.529,7 1.913,9 4.303,6 6.217,5 30.747,2 2.190,7 9.715,9 23.582,2 35.488,7 2.015,0 4.849,9 6.864,9 42.353,7 1.647,2 6.479,8 13.974,5 22.101,5 1.842,4 4.021,3 5.863,7 27.965,3 128,5 130,6 153,2 144,7 105,3 112,7 110,4 137,7 96,6 87,1 90,8 90,1 96,3 93,4 94,3 91,0 7.488,7 7.488,7 147,3 7.398,1 7.545,5 15.034,1 32.018,4 13.762,9 45.781,3 9.076,4 9.076,4 122,8 7.925,2 8.048,0 17.124,4 44.565,1 14.913,0 59.478,1 7.607,1 7.607,1 84,8 7.125,9 7.210,8 14.817,8 29.708,6 13.074,5 42.783,1 121,2 121,2 83,4 107,1 106,7 113,9 139,2 108,4 129,9 101,6 101,6 57,6 96,3 95,6 98,6 92,8 95,0 93,5 Tavola 2. Pagamenti inseriti in banca dati unitaria al 31.12.2015 Tavola 3. Pagamenti inseriti in banca dati unitaria al 31.12.2015 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Febbraio 2016 Tab. 1 Indice di Progresso Sociale UE La situazione delle regioni italiane Score 1 Nazione Norvegia Regione Övre Norrland Basic 89,4 Foundation 73,9 Opportunity 81,0 EU_SPI 81,3 2 Danimarca Hovedstaden 86,6 71,9 84,6 80,9 3 Finlandia Helsinki-Uusimaa 84,6 74,0 82,6 80,4 4 Danimarca Midtjylland 87,6 73,2 80,3 80,3 5 Finlandia Åland 88,6 72,8 79,8 80,3 148 Italia Provincia Autonoma di Trento 82,3 63,9 54,3 66,3 171 Italia Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen 85,3 58,9 47,4 62,9 180 Italia Umbria 77,1 60,2 49,1 61,6 184 Italia Friuli-Venezia Giulia 79,1 55,5 49,9 60,9 189 191 Italia Italia Toscana Abruzzo 74,7 70,0 57,0 61,6 49,1 48,4 59,8 59,7 192 Italia Emilia-Romagna 77,0 54,1 49,1 59,5 194 Italia Marche 74,9 58,5 46,4 59,4 199 Italia Veneto 77,9 54,6 46,0 58,8 200 Italia Lazio 72,8 56,7 47,9 58,7 202 Italia Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 77,6 56,4 44,0 58,5 203 Italia Sardegna 75,8 56,2 44,5 58,2 207 212 Italia Italia Liguria Molise 69,2 75,9 56,4 58,5 48,1 39,5 57,6 57,0 217 Italia Lombardia 75,4 49,5 46,9 56,6 226 239 Italia Italia Piemonte Basilicata 76,2 68,2 48,5 59,3 45,4 37,6 55,9 54,2 255 Italia Calabria 65,3 51,8 38,4 51,2 257 Italia Puglia 63,6 50,4 39,4 50,7 260 Italia Sicilia 62,0 49,6 37,1 49,1 262 Italia Campania 62,0 48,1 37,3 48,6 268 Romania Nord-Est 43,4 42,3 41,8 42,5 269 Romania Sud-Est 43,3 45,5 37,2 41,9 270 Romania Sud - Muntenia 43,9 43,3 35,8 40,9 271 Bulgaria Severozapaden 44,7 47,0 28,0 39,4 272 Bulgaria Yugoiztochen 42,5 45,8 28,8 38,7 Fonte: Commissione Europea A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 10 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Febbraio 2016 Tab. 2 Sgravi contributivi Legge 190/2014 Quadro delle assunzioni agevolate per regione (Gennaio-dicembre 2015) Tipologia rapporto lavoro (gennaio - dicembre 2015) A. Assunzione a tempo indeterminato 1.079.070 Estero 185 Nord Ovest 266.630 Nord Est 186.046 Centro Mezzogiorno 242.531 383.678 Abruzzo 26.946 Molise 5.952 Campania 127.831 Puglia 73.777 Basilicata 11.198 Calabria 30.499 Sicilia 80.027 Sardegna 27.448 B. Trasformazione a tempo indeterminato di rapporto a termine 363.656 Estero 66 Nord Ovest 127.812 Nord Est 98.340 Centro Mezzogiorno 78.694 58.744 Abruzzo 6.609 Molise 977 Campania 16.916 Puglia 13.739 Basilicata 1.748 Calabria 3.522 Sicilia 9.481 Sardegna 5.752 A+B. Totale Rapporti di lavoro instaurati con la fruizione dell'esonero contributivo L. 190/2014 1.442.726 Fonte: Elaborazione Confindustria su dati INPS A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 11 Aggiornamento Dossier Mezzogiorno Febbraio 2016 Tab. 3 Viaggi e vacanze in Italia e all’estero nel 2015 VIAGGI PER TIPOLOGIA E DESTINAZIONE PRINCIPALE. Anni 2014 e 2015, composizioni percentuali DESTINAZIONE VACANZA 1-3 NOTTI VACANZA 4 O PIÙ NOTTI VACANZA LAVORO TOTALE 2014 ITALIA 89,4 71,9 80,0 77,6 79,7 Nord 50,4 28,4 38,6 38,7 38,6 Centro 23,3 14,7 18,7 25,1 19,5 Mezzogiorno 15,7 28,8 22,7 13,8 21,6 ESTERO 10,6 28,1 20,0 22,4 20,3 Paesi dell’Unione Europea 8,8 16,3 12,8 14,9 13,1 Altri Paesi Europei 1,6 5,5 3,7 3,1 3,6 Resto del mondo .. 6,3 3,5 4,4 3,6 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 ITALIA 89,2 74,6 81,5 77,4 81,1 Nord 50,8 31,5 40,7 35,9 40,1 2015 Centro 26,6 16,3 21,2 22,7 21,4 Mezzogiorno 11,8 26,9 19,7 18,8 19,6 ESTERO 10,8 25,4 18,5 22,6 18,9 Paesi dell’Unione Europea 8,3 12,8 10,7 15,0 11,2 Altri Paesi Europei 2,4 6,3 4,4 2,6 4,2 Resto del mondo - 6,3 3,4 5,0 3,6 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: ISTAT A cura dell’Area Politiche Regionali e della Coesione territoriale Massimo Sabatini, Alessandra Caporali, Laura Concetti, Caterina Fortuna, Francesco Ungaro 12