REGIONANDO 2000
REGIONE EMILIA ROMAGNA
ASL BOLOGNA NORD
GLI INTEROSPEDALIERI: PERCHE' CENTRALIZZARE?
Aree di intervento
Decentramento amministrativo •
Semplificazione amministrativa •
Miglioramento della gestione •x
Il progetto è concluso
• SI
•x NO
Se SI indicare:
Data inizio
Data di
conclusione
Se No indicare
Data inizio
13/09/1999
Data prevista di
conclusione
Dicembre 2000
Amministrazione
Azienda U.S.L. Bologna Nord. Ospedale S.S.Salvatore di S.Giovanni in Persiceto –
via E.Palma n°1 – 40017 – S.Giovanni in Persiceto - BO
Altre amministrazioni coinvolte
//
REFERENTE
Cognome e Nome: Annicchiarico Massimo
Qualifica: Responsabile Medico SEU e PS di Presidio
Unità organizzativa (SEU e PS):
Indirizzo ufficio: Ospedale SS. Salvatore
Via e n° civico: via Enzo Palma 01
Cap: 40017
Città: San Giovanni in Persiceto
Provincia: Bologna
Telefono: 051-6813157
Orario per eventuali comunicazioni:
Internet di riferimento: [email protected]
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Motivazione
Gestione eterogenea e frammentazione dei mezzi deputati ai Trasporti
interospedalieri con conseguente spreco di risorse tecniche ed umane.
Obiettivi
Mantenimento degli standard qualitativi raggiunti
Razionalizzazione delle risorse umane e materiali
Uniformare e recuperare figure professionali impropriamente impiegate
Consentire controlli di qualità e conseguente CQI
Caratteristiche
Identificazione del problema stimolato dalle proteste degli Utenti per lunghe attese
Costituzione di un gruppo di lavoro
Riunione con tutti i Responsabili delle Unità Operative dell’Azienda
Riunioni con le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio aziendale
Formulazione di protocolli
Avvio delle fasi di centralizzazione
Unità organizzative coinvolte:
i tre Servizi di Pronto Soccorso dell’Azienda USL Bologna Nord
Risultati
Riduzione dei tempi di attesa degli Utenti
Minor spreco di energia nella gestione delle prenotazioni
Miglioramento dei rapporti con altre Aziende USL
Visione globale della disposizione dei mezzi
Integrazione distrettuale
Elementi del progetto che possono essere identificati come innovativi
Prenotazione centralizzata degli esami
Centralizzazione della gestione dei mezzi
Omogeneizzazione di metodi eterogenei
Elementi del progetto che possono essere oggetto di trasferimento in altre
amministrazioni
Il progetto può essere trasferito in toto in altre amministrazioni similari
Indicare le eventuali attività di trasferimento dei risultati del progetto che sono
in corso presso altre amministrazioni
//
Indicare le eventuali presentazioni pubbliche o altre attività di diffusione del
progetto effettuate
Presentazione al “Cento progetti al servizio dei cittadini” III Edizione.
Indicare le attività di valutazione in itinere e/o ex post dei risultati del progetto
che sono state effettuate
Numero di Utenti trasportati/ore di attesa
(inferiore a 1ora)
Numero di Utenti trasportati/numero di proteste
Numero di servizi attuali/numero diu servizi precedenti
standard < attese
standard 1%
standard > del 15%
Indicare quale è il contributo apportato dal progetto ai processi di riforma che
interessano direttamente l’amministrazione
Risparmio in termini di risorse umane e materiali
Diminuzione delle spese per convenzioni
Indicare i vantaggi o i miglioramenti realizzati con il progetto nel rapporto con
i cittadini - utenti
Garanzia dell’effettuazione delle prestazioni programmate
Minor tempo di attese nel rientro da altre strutture
Assistenza qualificata e personalizzata
Indicare i principali elementi del progetto che ne garantiscono la sostenibilità
organizzativa
Univocità nelle risposte sia agli Utenti sia alle Unità Operative nella gestione dei
protocolli e delle prenotazioni di esame. Garanzia dell’esecuzione delle prestazioni
INFORMAZIONI GENERALI
Per la realizzazione del progetto è stato costituito un gruppo di progetto ad hoc?
•x SI • NO
Ai risultati del progetto sono stati collegati sistemi di incentivazione del personale
retributiva e non?
• SI • xNO
Nella realizzazione del progetto quanto personale interno all’amministrazione è
stato coinvolto complessivamente?
N°__70__________
Sono stati effettuati interventi formativi sul personale in relazione alla
realizzazione del progetto?
//
Quali soggetti esterni alle amministrazioni direttamente coinvolte nel progetto
hanno partecipato in veste di consulenti, promotori, cofinanziatori ?
Soggetto
Ruolo
Quali sono state le risorse finanziarie complessivamente impiegate per la
realizzazione del progetto?
Spese per investimenti
Lit:
Fonti di finanziamento
• risorse interne
• finanziamenti di altre amministrazioni
• fondi comunitari
• altro
specificare:
Spese correnti
Lit:
Data
24.03.2000
Fonti di finanziamento
• risorse interne
• finanziamenti di altre amministrazioni
• fondi comunitari
• altro
specificare:
PROGETTO
PER
LA
CENTRALIZZAZIONE
DEI
TRASPORTI INTEROSPEDALIERI
Azienda USL Bologna Nord
CRISTINA BERTI
MARA CREMONINI
LEONARDO DE PADOVA
MASSIMO ANNICCHIARICO
Premessa: perché centralizzare ?
Il sistema dei trasporti interospedalieri rappresenta l’inevitabile pegno che
oggi l’organizzazione sanitaria deve pagare per ottemperare all’obbligo di
fornire ai pazienti una assistenza qualificata e “globale” in un contesto di
contenimento delle risorse e di centralizzazione di quelle più dispendiose,
complesse e ad elevato contenuto tecnologico, ove l’indisponibilità “locale” di
talune risorse non può rappresentare motivo di rinuncia ad erogare prestazioni.
In uno scenario Aziendale come quello della AUSL Bologna Nord altre
caratteristiche si sommano a rendere irrinunciabile un efficiente sistema di
trasporti interni: la concentrazione di alcune importanti valenze specialistiche
nell’area ospedaliera universitaria e/o metropolitana della Città di Bologna, ed il
difficile impegno di “universalizzare” le proprie risorse nell’ambito di un presidio
ospedaliero come quello della nostra Azienda, in cui le risorse stesse sono
parcellizzate sul territorio aziendale.
Il sistema dei trasporti interospedalieri ha di conseguenza assunto nella
nostra Azienda in questi anni dimensioni e complessità tali da richiedere lo
sviluppo di competenze specifiche, la creazione di figure professionali dedicate
e di risorse ad hoc. E’ un sistema che è stato creato con modalità “sartoriali”,
utilizzando l’esistente ed attagliandolo alle realtà, alle particolarità e, talvolta
inappropriatamente, alle abitudini dei 3 distretti. Un sistema il cui costo, nelle
modalità organizzative attuali, supera il miliardo all’anno, e che impegna
quotidianamente oltre ai mezzi dedicati, agli operatori tecnici autisti, al
personale infermieristico addetto, anche figure professionali adibite a compiti di
coordinamento, organizzazione logistica ed operativa, responsabilità di gestione
e manutenzione dei mezzi.
-2-
Oggi tuttavia questo sistema somiglia sempre più ad una idra a tre teste,
tre sistemi gemelli che fanno in modo diverso le stesse cose, con differenti
modalità e procedure, in differenti fasce temporali, in assenza di indirizzi di
programma e di standard di qualità dichiarati, di sistemi di valutazione di
efficacia, efficienza, qualità, gradimento e soddisfazione degli utenti e degli
operatori.
In un sistema che aspira a diventare intergrato, come quello aziendale, non è
possibile concedersi una dispersione delle risorse e, quindi, delle spese. La
centralizzazione del sistema sembra poter essere oggi la risposta adeguata, in
grado di consentire da una parte il mantenimento degli standard raggiunti
laddove adeguati e dall’altra la razionalizzazione delle risorse umane e materiali,
e quindi, in ultimo, risparmi. E’ un passaggio “critico” ma ineludibile nell’ottica
del presidio ospedaliero unico e del miglior utilizzo delle risorse esistenti:
centralizzare significa anche uniformare, recuperare figure professionali oggi
impropriamente impiegate, consentire controlli di qualità e conseguente
miglioramento continuo della stessa (CQI).
La proposta che segue nasce dal considerevole bagaglio di esperienza
maturato in questi anni dalle tre figure professionali AFD che attualmente
svolgono il lavoro di coordinamento dei trasporti interospedalieri nei diversi
distretti aziendali. E’ una proposta che prevede come propedeutica una fase
sperimentale di 2 settimane nelle quali rodare su strada il funzionamento del
progetto, svelarne i punti deboli, gli snodi più critici o di attrito, individuare i
correttivi, ed al termine delle quali sottoporre i risultati alla Direzione aziendale.
La recente esperienza relativa alla sperimentazione della “centralizzazione
provinciale” dei trasporti interospedalieri ha dimostrato che l’Azienda dispone di
professionalità di alto profilo nel settore del coordinamento di tale attività, e
conserva attraverso gli operatori una cura “artigianale” per la gestione dei
mezzi ma soprattutto dei pazienti che quei mezzi trasportano. E’ un patrimonio
da non disperdere, che ha rappresentato il comune denominatore sul quale è
stato costruito il progetto e che, sono certo, lo renderà funzionale.
-3-
Massimo Annicchiarico
-4-
L’organico di centrale
(Secondo gli indirizzi del Piano di Emergenza Aziendale)
Direttore Sanitario
di Presidio
Comitato Operativo
di Centrale**
Responsabile del
Coordinamento del Sistema
Emergenza/Urgenza
Direzione Centrale Operativa
A.F.D.*
3 operatori a tempo
pieno
a) Direzione Centrale Operativa:
1 Caposala, funzionalmente dipendente dal Direttore Sanitario di Presidio e
dal Responsabile del coordinamento del Sistema di Emergenza/urgenza, con
compiti di :
ð gestione e coordinamento degli operatori responsabili dell’organizzazione dei
trasporti sanitari.
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ð programmazione della turnistica degli Operatori di Centrale
ð responsabilità della complessiva gestione delle risorse, in termini di
personale, automezzi, servizi in convenzione.
b) Comitato operativo di centrale:
ð coadiuva in staff il Direttore Sanitario di Presidio, esplica compiti di indirizzo
e migliore qualificazione gestionale. Al Comitato partecipano: il Direttore
Sanitario di Presidio, il Responsabile del Dipartimento, un Operatore
Professionale Dirigente, i Caposala dei tre Pronto Soccorso, il referente di
centrale operativa.
c) Operatori di Centrale:
1.1 TURNISTICA
Per i primi sei mesi sono necessari due Operatori, a copertura della fascia
oraria 07.00/19.00, dal Lunedì al Sabato. Successivamente sarà necessaria una
terza unità, a completamento dell’organico. Fino a quando l’organico non sarà
integrato, le sostituzioni per malattie e congedi ordinari saranno effettuati con
l’organico dei tre Servizi di Pronto Soccorso, con rotazione mensile. Il
meccanismo di sostituzione a rotazione sarà mantenuto fino a quando la
Centrale non avrà raggiunto la completa operatività, anche in termini di
personale dedicato.
A regime è ipotizzabile un’apertura della Centrale anche di Domenica e nei
giorni festivi e la piena centralizzazione/gestione delle prenotazioni.
1.2 COMPITI DEGLI OPERATORI DI CENTRALE:
♦ Centralizzazione del sistema prenotazione esami ordinari ed urgenti
♦ garanzia dello svolgimento delle attività
♦ programmazione delle attività degli equipaggi
♦ ricezione delle richieste da parte dei Servizi/Reparti del Presidio
♦ programmazione degli appuntamenti ( in questa fase solo per il Distretto di
San Giovanni in P., a regime per tutta l’Azienda)
-6-
♦
♦
♦
♦
♦
♦
interazione con i Servizi fornitori di prestazioni sia intra che extra aziendali
collegamenti con la Centrale Operativa 118
informatizzazione dei dati di attività
statistiche trimestrali riguardanti le attività
predisposizione di opuscoli informativi agli Utenti/Clienti sulle attività
predisposizione di opuscoli informativi ai Servizi/Reparti sulle modalità di
funzionamento della Centrale e sulle modalità di richiesta delle prestazioni
♦ partecipazione al Comitato Operativo di Centrale
♦ Gestione dei mezzi addetti al trasporto interospedaliero ordinario ed
urgente.
Organizzazione dei trasporti: criteri, linee-guida
p distinzione preliminare tra mezzi/equipaggi per l’emergenza territoriale, per
il trasporto interospedaliero urgente e per quello ordinario
p separazione netta tra trasporti sanitari e trasporti economali
p organizzazione di un unico servizio con ambito di intervento aziendale per i
trasporti notturni, prefestivi e festivi
p acquisizione di personale tecnico ed infermieristico
Le fasi della realizzazione
1.1
PRIMA FASE:
Nella prima fase, della durata ipotizzabile di sei mesi, tutte le procedure di
prenotazione e/o ricezione degli appuntamenti, restano quelle attuali. Dalle sedi
periferiche dovranno pervenire alla Centrale Operativa i programmi dei
trasporti, via fax o telefonica, entro e non oltre le ore 17.00.; il programma del
lunedì dovrà invece pervenire entro il sabato alle ore 13.00.
1.2
SECONDA FASE:
Tutte le procedure di prenotazione, ricezione di richieste appuntamenti dai
reparti/servizi dell’Azienda, dovranno pervenire alla Centrale Operativa Interna
-7-
che provvederà, attraverso un proprio operatore dedicato, alla prenotazione sia
degli esami urgenti che di quelli in regime ordinario. E’ indispensabile, ai fini del
corretto svolgimento di questa attività, che reparti/servizi non eseguano alcuna
attività di programmazione di indagini senza passare dalla centrale e senza aver
compilato la necessaria richiesta.
1.3
MODALITA’ DI RICHIESTE:
Compilazione, per i trasporti ordinari, del modulo prestampato con tutte le
indicazioni necessarie e utili alla corretta gestione della prenotazione, corredato
della necessaria autorizzazione della Direzione Sanitaria, da parte dell’Operatore
di Centrale. Per i trasporti urgenti, oltre al modulo, va allegata anche una
vignetta ove deve essere specificato:
î il tipo di mezzo necessario
î se il paziente necessita di monitoraggio ECG
î se il paziente necessita di accompagnamento medico
î che trattasi di Urgenza e/o Emergenza
Spazi operativi, supporti tecnologici
Lo spazio operativo è individuabile presso uno dei tre Servizi di Pronto Soccorso
(allo stato attuale) e nel momento dell’avvenuto trasloco dell’Ospedale di SS.
Salvatore, presso il Servizio di Pronto Soccorso di detto Ospedale ove è già
prevista tale funzione.
Alla centrale dovranno essere garantiti supporti tecnici quali:
• fax, necessario alla ricezione e trasmissione di richieste (già presente a SGP)
• stazione radio fissa necessaria per i contatti radio con equipaggi/Centrale e
viceversa (già presente)
• Rete telefonica Aziendale mobile (da acquisire)
• linee telefoniche (già in uso)
• reti informatiche: P.C. con procedure operative Access, Windows, File Maker
Pro, Excel (già presente)
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La sperimentazione
La durata della fase di sperimentazione è prevista in due settimane. La
sede della centrale operativa è stata, per motivi logistici identificata nei locali
già adibiti a tale funzione presso il Pronto Soccorso di S.Giovanni in
Persiceto.
Ä Gli operatori adibiti sono stati identificati in 2 unità di provata esperienza: 1
fornita dall’organico del Servizio di PS di S.Giovanni in Persiceto, 1
dall’organico di PS del Servizio di Pronto Soccorso di Bentivoglio. Il Servizio
di Pronto Soccorso del’Ospedale di Budrio fornirà 1 unità solo in caso di
necessità di eventuale sostitutzione.
Ä Al fine di limitare le spese si è rinunciato ad allestire un network permanente
di comunicazioni. In considerazione della flessibilità e della economicità del
sistema si propone di utilizzare come tecnologia per la sperimentazione la
telefonia mobile, proponibile, in associazione al sistema radio regionale
esistente, come tecnologia di comunicazione definitiva anche per la
realizzazione del progetto definitivo.
( informazioni tecniche e previsione di spesa disponibili in dettaglio).
Ä
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gli interospedalieri: perche` centralizzare?