NEWS FROM BRUSSELS 3 febbraio 2003 - Numero 2 – pagine A) BANDI DI GARA DALLA G.U.C.E. pag. 2 B) CONVEGNI E CONFERENZE pag. 4 C) VARIE pag. 9 D) RICERCA PARTNERS pag. 15 E) ALLEGATI pag. 17 Questo foglio è realizzato in collaborazione tra l’Ufficio Unioncamere Piemonte di Bruxelles (Dr.ssa Piersantini, D.ssa Sibilla, tel.: +322 5500250), l’Euro Info Centre della CCIAA di Torino (Dott. Veneruso, tel. : 011 5716341). E’ ad esclusivo uso delle CCIAA piemontesi e degli enti associati all’Ufficio Unioncamere Piemonte di Bruxelles. 1 A) BANDI DI GARA, FINANZIAMENTI SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’AMBIENTE URBANO – Invito a presentare proposte La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte (GUCE C 24/2003) in merito all’attuazione del quadro comunitario di cooperazione per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano (supporto tecnico e finanziario alle reti di autorità locali per la promozione dello sviluppo urbano sostenibile). ATTIVITA’ FINANZIABILI Il programma supporta azioni di scambio di informazioni sull’implementazione dell’Agenda 21 e miglioramento delle condizioni ambientali in particolare in aree con problemi socio – economici e azioni di cooperazione con partner europei coinvolti nell’implementazione di Agenda 21. Il sostegno finanziario può arrivare fino ad un massimo del 95% delle spese ammissibili. Nel quadro del presente invito a presentare proposte, la Commissione assegna una priorità ai progetti che permettano di: • Vincere le attuali difficoltà – di carattere politico, amministrativo e finanziario – per trovare soluzioni in materia di sviluppo sostenibile del trasporto urbano; • Implementare lo sviluppo sostenibile a livello delle economie locali al fine di disgiungere lo sviluppo dei trasporti dalla crescita economica; • Superare gli ostacoli che impediscono la gestione dello sviluppo sostenibile delle città, in particolare coinvolgendo il settore privato; • Implementare misure che favoriscano lo sviluppo sostenibile delle città; • Costruire secondo i principi dello sviluppo sostenibile: progettare e costruire edifici riducendo al minimo le risorse necessarie e i costi di funzionamento e massimizzando il potenziale di riutilizzo e di riciclo dei materiali; • Valutare gli strumenti destinati a misurare la qualità dello sviluppo urbano e/o gli effetti delle città sull’ambiente naturale. CHI PUO’ PRESENTARE PROPOSTE? Possono presentare proposte le reti di autorità locali costituite da almeno un anno. Le reti devono raggruppare città di almeno quattro Stati membri dell’Unione europea e possono comprendere città di paesi dell’Europa centrale e orientale, di Cipro, di Malta o di altri paesi che abbiano concluso accordi d’associazione con l’Unione europea. SCADENZA L’invito a presentare proposte è aperto fino al 28 marzo 2003. ULTERIORI INFORMAZIONI Tutta la documentazione è disponibile sul sito web Europa al seguente indirizzo: http://europa.eu.int/comm/environment/funding/urban_en.htm 2 oppure può essere richiesta al seguente indirizzo: Commissione europea DG Ambiente All'attenzione del sig. P. Perera, direttore DG ENV B BU9 4/204 B-1049 Bruxelles Fax (32-2) 295 38 92. 1, B-1140 Bruxelles (Commune: Evere). ASIA LINK: COOPERAZIONE NEL SETTORE DELL’ISTRUZIONE SUPERIORE - Invito a presentare proposte La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte (GUCE C 25 del 1/2/2003) in merito al programma Asia – Link di cooperazione nel settore dell’istruzione superiore tra l’Unione europea e i paesi dell’Asia del Sud e del Sud Est della Cina. ATTIVITA’ FINANZIABILI Sono finanziabili le seguenti attività: • rafforzare e aggiornare le competenze e la mobilità degli studenti di corsi post-universitari, del personale insegnante e amministrativo degli istituti di istruzione superiore mediante azioni di formazione in patria e all'estero, • promuovere lo scambio di esperienze e incoraggiare la mutua comprensione e il reciproco riconoscimento dei programmi di studio nonché l'accesso reciproco all'istruzione superiore per gli studenti delle due regioni, • promuovere la creazione di una base per futuri sviluppi nel settore che comprenda: programmi di studio e corsi/moduli comuni; accordi sul trasferimento dei crediti formativi e il reciproco riconoscimento dei titoli di studio, l'accesso reciproco all'istruzione superiore per gli studenti delle due regioni, • diffondere maggiori informazioni sul sistema di istruzione superiore dell'Unione europea nei paesi asiatici ammissibili al fine di attirare un maggior numero di studenti asiatici presso gli istituti di istruzione superiore europei, • offrire agli studenti asiatici maggiori opportunità di studio all'estero, • promuovere azioni di sensibilizzazione circa le opportunità offerte dal settore e sviluppare legami che evolvano verso relazioni di cooperazione economica mutuamente vantaggiose. I progetti devono avere una durata massima di 36 mesi e devono rientrare nelle seguenti aree geografiche: Unione europea e paesi / territori asiatici partecipanti: 3 Afganistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Filippine, India, Indonesia, Malaysia, Maldive, Nepal, Pakistan, Repubblica popolare cinese (ad esclusione di Hong Kong e Macao), Repubblica democratica popolare del Laos, Sri Lanka, Tailandia, Timor orientale e Vietnam. I progetti verranno finanziati fino ad un massimo del 75% delle spese ammissibili. CHI PUO’ PRESENTARE PROPOSTE? Possono presentare proposte gli istituti di istruzione superiore costituiti in consorzio. Il consorzio deve coinvolgere istituti di almeno due diversi Stati membri dell'Unione europea e di due diversi paesi asiatici ammissibili. SCADENZE Scadenze per la ricezione delle domande: 7 maggio 2003 e 25 settembre 2003. Le candidature ricevute dopo la scadenza del primo termine verranno automaticamente inserite nel successivo gruppo di candidature, anche qualora il timbro postale sulla busta dovesse indicare una data precedente a detto termine. Le candidature ricevute dopo la scadenza del secondo termine verranno automaticamente respinte, anche qualora il timbro postale sulla busta dovesse indicare una data precedente a detto termine. ULTERIORI INFORMAZIONI Informazioni sono contenute nella "Guida di Asia-Link per i candidati 2003" disponibile sul sito Internet di EuropeAid alla pagina relativa agli ultimi bandi pubblicati http://europa.eu.int/comm/europeaid/tender/data/news.htm e al seguente sito Internet di Asia-Link: http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asia-link/index_en.htm Qualsiasi domanda in merito al presente Invito a presentare proposte va inviata al seguente numero di fax: (32-2) 299 10 62 o per posta elettronica al seguente indirizzo: [email protected] (citando il Rif. di pubblicazione EuropeAid/115157/C/G) B) CONVEGNI E CONFERENZE LE PMI E I NUOVI STRUMENTI PRIORITÀ 1 E 5 DEL 6PQ NELL'AMBITO DELLE Il 7 febbraio si svolgerà a Bruxelles una giornata informativa rivolta alla piccole e medie imprese (PMI) interessate a partecipare alle priorità 1 e 5 del sesto programma quadro (6PQ). Circa il 15 per cento del bilancio disponibile per le priorità tematiche del 6PQ è destinato alle PMI. La manifestazione fornirà a queste ultime informazioni sulla 4 preparazione delle proposte per i progetti integrati e le reti d'eccellenza nell'ambito delle seguenti priorità tematiche: "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" (priorità 1) e "Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari" (priorità 5). Il seminario è organizzato dal consorzio "Partners for life" e da EuropaBio ed è finanziato nell'ambito del programma "Innovazione e PMI" del quinto programma quadro, con il patrocinio della Commissione europea. I coordinatori incaricati di preparare proposte per i progetti integrati e le reti di eccellenza nell'ambito del primo invito a presentare proposte, sono invitati a partecipare. Nel corso della manifestazione, saranno messi a disposizione servizi per la ricerca di partner. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: E-mail: [email protected] oppure E-mail: [email protected] CONFERENZE RELATIVE AL VI PROGRAMMA QUADRO DI RST Il prossimo 10 febbraio 2003 (Milano) e l'11 febbraio 2003 (Piacenza) si svolgeranno due giornate informative relative al VI Programma Quadro di RST. L’incontro del 10 febbraio verterà sulla 7° priorità (Cittadini e governance nella società della conoscenza) e su Risorse umane e mobilità. Quello dell’11 febbraio verterà sulla 5° e 6° priorità (Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari; Sviluppo sostenibile,cambiamento globale ed ecosistemi.) Per maggiori informazioni e iscrizioni si prega di consultare il sito internt al seguente indirizzo: http://www.apre.it/serviziapre/eventi/giornate.asp APRE Piazza Guglielmo Marconi, 25 00144 Roma Tel 06-5911817 Fax 06-5911908 BROADCASTER E PRODUTTORI EUROPEI A STRASBURGO AL WORKSHOP DI PUNTOIT: LA TV DIGITALE E’ UNA PRIORITA’ PER L’EUROPA? In vista della Presidenza italiana dell'UE nel secondo semestre del 2003, Puntoit sta organizzando un Workshop presso il Parlamento Europeo a Strasburgo il prossimo 11 Febbraio, in coincidenza con la Sessione Plenaria, sul tema "La TV digitale è una 5 priorità per l'Europa? Quale ruolo può giocare nell'accesso ai servizi della Società dell'Informazione?”. L'obiettivo è di riunire insieme broadcaster e produttori europei, rappresentanti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento Europeo. Il Workshop offrirà una piattaforma di discussione sulle aree prioritarie per l'agenda dell'UE nel 2003. La Commissione europea ha infatti lanciato nel mese di dicembre una consultazione pubblica sulle barriere ancora esistenti al raggiungimento di un accesso diffuso ai nuovi servizi e alle nuove applicazioni della Società dell'Informazione attraverso "piattaforme aperte" nella televisione digitale e nel 3G. Chi è interessato a partecipare al Workshop può inviare una mail a [email protected] Per ulteriori informazioni consultare il sito www.puntoit.org FORUM "BIOTECH E FINANZE" Europe Unlimited sta organizzando a Monaco (Germania) per l'11 e 12 febbraio un forum dal titolo "Biotech e finanze", rivolto ad imprese tecnologiche, investitori di capitali di rischio e società di consulenza. La manifestazione sarà la quinta di una serie di forum finalizzati a promuovere i contatti tra dirigenti d'azienda ed imprenditori da un lato, professionisti dell'investimento ed istituzioni finanziarie del settore biotecnologico dall'altro. Gli organizzatori del forum selezioneranno 60 tra le più dinamiche società tecnologiche europee non quotate per presentarle agli investitori durante la manifestazione, sulla base del principio "primo arrivato, primo servito", a condizione che le candidature delle imprese rispettino i requisiti di qualità richiesti. La manifestazione comprenderà presentazioni e discorsi a cura di rappresentanti della Commissione europea, della Banca europea per gli investimenti e del ministero della Baviera per gli Affari economici, i Trasporti e la Tecnologia. Inoltre le società selezionate forniranno brevi illustrazioni delle loro qualità imprenditoriali e descrizioni delle loro aziende. Per ulteriori informazioni e per iscriversi consultare il seguente indirizzo web: http://www.e-unlimited.com/ 6 CONFERENZA SUL FUTURO DELL'IMPRENDITORIALITÀ IN EUROPA La DG Imprese della Commissione europea e la Presidenza greca organizzano congiuntamente una conferenza sul futuro dell'imprenditorialità in Europa, che si svolgerà il 13 febbraio a Salonicco. La manifestazione fa seguito al Libro verde sull'imprenditorialità, pubblicato dalla Commissione il 21 gennaio, e si propone di lanciare un dibattito pubblico sull'argomento. La conferenza comprenderà seminari dedicati a questioni fondamentali, indicate dal Libro verde come essenziali per la promozione dell'imprenditorialità in Europa, e segnatamente: - eliminare gli ostacoli all'imprenditorialità; - equilibrare rischi e ricompense per incoraggiare l'imprenditorialità; - costruire una società imprenditoriale. Saranno presenti alla manifestazione, tra gli altri, il ministro greco per lo Sviluppo Akis Tsohatzopoulos, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, parlamentari europei ed imprenditori di primo piano, i quali prenderanno in considerazione le opzioni politiche più opportune per l'Europa. Nel corso della conferenza, è previsto un servizio di traduzione simultanea in tedesco, greco, inglese e francese. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/enterprise/events/thessaloniki/invitation.pdf GIORNATA INFORMATIVA SUL 6PQ: AZIONI A MEDIO E LUNGO TERMINE PER LE TECNOLOGIE DELLE ENERGIE RINNOVABILI Il 14 febbraio si terrà a Bruxelles una giornata informativa sulle azioni a medio e lungo termine per le tecnologie delle energie rinnovabili. La manifestazione, che si protrarrà per l'intera giornata, intende assistere i partecipanti nella preparazione delle loro candidature per il primo invito a presentare proposte nel settore dello sviluppo sostenibile, del cambiamento globale e degli ecosistemi. Le priorità del primo invito, unitamente ai requisiti di presentazione delle candidature ed al controllo preliminare delle proposte, figurano fra i possibili argomenti di discussione. I potenziali partecipanti avranno altresì l'opportunità di presentare le proprie idee nel corso di una sessione di domande e risposte. Rappresentanti della Commissione interverranno alla manifestazione per partecipare ai dibattiti. 7 Nel corso della giornata, si terranno altresì numerose sessioni parallele. Tali sessioni verteranno, in particolare, sui seguenti argomenti: la biomassa, l'energia fotovoltaica, altre fonti rinnovabili e strumenti socioeconomici di strategia energetica. Per ottenere il modulo d'iscrizione rivolgersi a: E-mail: [email protected] Per ulteriori informazioni sulla manifestazione rivolgersi a: K. Diamantaras Funzionario scientifico Direzione generale della Ricerca E-mail: [email protected] CONFERENZA SULLE TECNOLOGIE GRID Gli ultimi due anni hanno visto il progressivo affermarsi di due tecnologie per la condivisione di risorse nei sistemi distribuiti: il Grid Computing e i Web Services. Il termine Grid Computing, che nasce e si sviluppa nel mondo dei grandi gruppi di ricerca scientifica internazionale, indica un insieme di tecniche che consentono la condivisione di risorse informative alfine di rendere disponibile la potenza elaborativa necessaria per affrontare le grandi sfide computazionali della fisica, dell’astronomia, ecc. I Web Services nascono invece nel modo dell’e-business e mirano a rendere semplice, efficiente e basato su standard l’interazione fra programmi all’interno di ambienti complessi e eterogenei quali una supply chain o un market place. La prima confernza europea “Across Grids” si terrà in Spagna, a Santiago di Compostela, il 13 e 14 febbraio 2003, organizzata dal Crossgrid Project Consortium, USC, UDC e CESGA. L’evento si colloca sulla scia del CrossGrid Project Internal Workshop, che si terrà nei giorni 10-12 febbraio. Across Grids intende riunire tutti coloro che partecipano a Progetti, anche e soprattutto europei, ricercatori, sviluppatori e in genere tutti i potenziali utilizzatori di tecnologie Grid. Ulteriori dettagli sul sito http://grid.cesga.es/. Iscrizione a [email protected]. WORKSHOP– “IST and NMP Joint Call on Manufacturing, Products and Services Engineering in 2010” Questo workshop, che si terrà il 17 febbraio a Bruxelles, si rivolge ad un ampio spettro di attori del mondo dell’industria, accademico ed istituzionale nel settore dell’ingegneria di servizi e prodotti. L’evento si propone di informare su contenuto ed obiettivi della call congiunta per IST (Tecnologie per la Società dell’Informazione) ed NMP (Nanotecnologie, processi e dispositivi di produzione) e consolidare e strutturare 8 le possibili idee emergenti. Contattare: [email protected] Informazioni all’indirizzo http://www.cordis.lu/ist/engineering2010/events/information.htm CONFERENZA SUL PROGETTO DI CREAZIONE CONSIGLIO EUROPEO DELLE RICERCHE DI UN Il 19 febbraio, Parigi ospiterà una conferenza organizzata dall'UNESCO sulla possibilità di istituire un Consiglio europeo delle ricerche (CER), al fine di sostenere una ricerca di base di alta qualità in Europa. L'incontro ha per obiettivo formulare una prospettiva scientifica sulla possibilità di creare un Consiglio europeo delle ricerche complementare ai programmi quadro della Commissione europea e ai programmi dei consigli nazionali delle ricerche. La conferenza è organizzata dall'ELSF in collaborazione con l'Organizzazione europea di biologia molecolare (OEBM), la Federazione delle società biochimiche europee (FEBS) e la divisione Scienza di base e ingegneria dell'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). La manifestazione è aperta agli specialisti delle scienze della vita, ai giornalisti e a tutte le parti interessate. La lista degli oratori annovera quattro Premi Nobel, che presenteranno le loro opinioni personali sulla creazione di un Consiglio europeo delle ricerche. I partecipanti, inoltre, avranno l'occasione di assistere a tre gruppi di discussione con illustri studiosi di scienze biologiche e rappresentanti delle agenzie nazionali di finanziamento, delle organizzazioni internazionali e della Commissione europea. Per iscriversi alla manifestazione consultare il seguente sito web: http://www.elsf.org/ C) ALTRO (CONVEGNI, SEMINARI, MANIFESTAZIONI VARIE, ECC.) MISSIONE IMPRENDITORIALE IN CINA NEL QUADRO DEL PROGETTO “MARKET PLACE MONITORING” Per aiutare le imprese italiane ad avvicinare il mercato cinese, in grande espansione in particolar modo nel settore delle costruzioni, il Centro Estero e la Camera di 9 commercio di Torino hanno appoggiato un progetto di “Market Place Monitoring”, avviato da IHK, l’omologo tedesco di Unioncamere, nell’ambito del programma ASIAINVEST finanziato dalla Commissione Europea. Il progetto, che mira ad accompagnare sul mercato cinese le imprese europee produttrici di materiali da costruzione e servizi correlati (design, progettazione, etc.), ha portato a termine le prime tre fasi: ricerca di mercato, indagini personalizzate, catalogoteca al salone “Building China”. A conclusione si propone oggi una missione in Cina che toccherà Shanghai e Nanchino e che prevede un workshop all’interno del salone BATIMAT (Shanghai, 2/5 aprile), dove le imprese europee partecipanti avranno la possibilità di discutere possibili collaborazioni con una rosa di 50 imprese cinesi nel corso di incontri individuali. L’agenda di appuntamenti verrà organizzata in base alla tipologia di collaborazione ricercata dalle aziende europee. La stessa formula verrà adottata per una giornata di incontri a Nanchino con controparti cinesi. BATIMAT è uno dei maggiori saloni internazionali per l’industria delle forniture di materiale da costruzione della Cina e di tutta l’Asia nel complesso. L’edizione 2002 ha registrato ben 35000 visitatori e 452 espositori da 21 paesi appartenenti ai settori: macchinari, costruzione e decorazione d’interni, tecnologie, attrezzature e materiali per l’industria delle costruzioni, pavimentazioni, ceramiche e rubinetterie sanitarie, impianti, infissi, ecc. Sarà disponibile un servizio gratuito di traduzione durante gli incontri di cooperazione. Inoltre, ad ogni partecipante alla missione, verrà fornito gratuitamente lo studio di mercato “Il settore dei materiali per l’edilizia in Cina” realizzato dalla Vinck’s Agency for Consulting and Trading. Il costo della missione per ogni partecipante è di Euro 300 (più IVA), da versare al momento dell’iscrizione. Il costo del viaggio è a carico dei singoli partecipanti; alle aziende che intendano avvalersene, verranno segnalati pacchetti viaggio-soggiorno. Per ulteriori informazioni e iscrizioni: Centro Estero Camere Commercio Piemontesi Katia Franchini / Luciana Dequal Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino Tel. 011 6700 660/622 Fax 011 6965456 e-mail [email protected] PROGETTO GALILEO La Commissione europea ha annunciato la propria intenzione di portare avanti il progetto Galileo, nonostante i disaccordi emersi in seno all’Agenzia spaziale europea (ESA) per quanto concerne la ripartizione dei contributi finanziari. 10 La Commissione europea ritiene che la data per la fornitura dei servizi di posizionamento del sistema Galileo (fissata entro il 2008) possa essere rispettata, ed auspica che nei prossimi mesi l’Agenzia riesca a sbloccare il proprio contributo di 550 milioni di euro. Nel frattempo, prosegue la fase dei preparativi mediante l’adozione di misure preparatorie volte alla creazione dell’Impresa comune, che fungerà da struttura di gestione del programma Galileo durante la fase di sviluppo; inoltre saranno conclusi accordi di concessione per la conduzione del programma durante le fasi di dispiegamento e di funzionamento commerciale del sistema. Tali accordi condurranno al lancio, nel 2003, di un invito a presentare candidature per l’assegnazione della licenza (prevista per il 2004); è poi in cantiere la proposta, da parte di un consiglio di sicurezza recentemente istituito, della creazione di una futura autorità di sicurezza, la quale dovrà gestire il sistema satellitare e interloquire con i Paesi terzi, in particolare gli Stati Uniti. Infine si auspica l’approvazione, da parte del Consiglio “Trasporti”, dei cinque servizi offerti dal sistema Galileo: servizio aperto, servizio commerciale, servizio per la sicurezza della vita, servizio pubblico regolamentato e servizio di ricerca e soccorso. Tali servizi saranno inclusi nei bandi di gara, il cui lancio spetterà all’Impresa comune e all’ESA. Da segnalare che la Commissione ha concluso alcuni accordi internazionali volti a garantire l’interoperabilità di Galileo con il GPS americano e il sistema russo GLONASS, nonché la cooperazione scientifica, tecnologica e industriale con numerosi Paesi terzi, compresa la Cina, il Canada e l’Australia. Per ulteriori informazioni sul progetto Galileo, consultare il sito Web: http://europa.eu.int/comm/dgs/energy_transport/galileo/index_en.htm POLITICA DELL’INNOVAZIONE DI TERZA GENERAZIONE Uno studio sulla politica dell’innovazione, condotto per conto della DG Imprese della Commissione, sostiene la necessità di una “politica dell’innovazione di terza generazione” che riconosca la “centralità dell’innovazione in tutte le politiche”. Il documento, redatto da un consorzio di organizzazioni francesi e britanniche, illustra nuovi approcci alla politica dell’innovazione e utilizza una serie di studi di casi per illustrare le varie argomentazioni e le questioni politiche. Secondo lo studio, dal titolo “Innovation tomorrow”, sebbene siano stati compiuti progressi nella costruzione di una “società dell’innovazione”, è necessario passare a una nuova politica, che integri l’innovazione in tutti gli ambiti politici a essa connessi, dalla ricerca, alla concorrenza, fino alla politica regionale. La relazione ha tratto ispirazione dall’interrogativo riguardante le modalità di raggiungimento dell’obiettivo fissato nella primavera del 2000 a Lisbona - ovvero 11 trasformare l’Europa nell’economia più competitiva al mondo entro il 2010 - nonché dal riconoscimento dell’importanza cruciale dell’innovazione ai fini della competitività. Per accedere allo studio sulla politica dell’innovazione, visitare il sito Web: http://www.cordis.lu/innovation-policy/studies/gen_study7.htm RAPPORTO SULL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE NEL SETTORE DELL’IMPRENDITORIALITA’ E’ disponibile sul sito della DG Imprese (http://www.europa.eu.int/comm/enterprise/index_en.htm) il rapporto sulle iniziative avviate in 16 paesi europei (i Quindici più la Norvegia) per promuovere la formazione in materia di imprenditorialità, dalla scuola media inferiore fino all’Università. Si tratta della prima indagine a livello europeo sulle attività educative in questo settore. Un progetto, aperto ai paesi membri e a quelli candidati, è già stato lanciato per stabilire una metodologia per registrare i progressi nel settore. Il lavoro porterà ad un nuovo rapporto, che verrà pubblicato nella seconda metà del 2003. I PAESI DELL’EFTA ESTENDONO SCIENTIFICA NELL’AMBITO DEL 6PQ LA COOPERAZIONE Il comitato congiunto dello Spazio economico europeo ha raggiunto un accordo che estende la cooperazione scientifica tra l’UE ed i Paesi dell’EFTA nell’ambito del 6PQ. La decisione, entrata in vigore il 10 gennaio, garantisce a Norvegia, Islanda e Liechtenstein lo status di partecipazione paritaria al nuovo Programma Quadro. La Svizzera, il quarto paese dell’EFTA, non fa parte dello Spazio economico europeo ed è attualmente impegnata in negoziati separati con l’UE per partecipare al 6PQ. Anche questo paese spera di concludere la procedura prima della scadenza estiva. LA RETE EUROPEA PER LE BIOTECNOLOGIE PROMUOVE LE RELAZIONI FRA I GIOVANI RICERCATORI EUROPEI La Young European Biotech Network (YEBN) è stata costituita nel dicembre 2002 con l’intento di creare una comunità europea di biotecnologi, instaurare rapporti con l’industria e favorire il trasferimento delle conoscenze. La YEBN è un’organizzazione senza scopo di lucro i cui membri sono costituiti da associazioni e giovani ricercatori impegnati nel campo delle biotecnologie. Attualmente 12 vi prendono parte organizzazioni provenienti da Italia, Germania, Svizzera e Francia e sono in fase di adesione altre associazioni appartenenti a Regno Unito e Spagna. Per ulteriori informazioni, visitare il sito Internet: www.yebn.org NUOVO SITO WEB SULLA COOPERAZIONE SPAZIALE UERUSSIA In seguito al documento congiunto su “Nuove opportunità per un partenariato eurorusso in materia di spazio” ed al workshop tenutosi il 24 e 25 gennaio al Rosaviakosmos di Mosca, è stato attivato un nuovo sito web che fornirà le ultime novità, i risultati della ricerca e link ad altre fonti di informazioni in materia. Il sito (indirizzo http://europa.eu.int/comm/space/russia/index_en.html) è il risultato degli sforzi congiunti della Commissione europea, l’Agenzia aerospaziale russa (Rosaviakosmos) e l’Agenzia spaziale europea (ESA). RICERCA DI PARTNER PER LA RETE “Gate2Growth” La rete europea dei Centri d’impresa e innovazione (EBN) ricerca partner in vista di una partecipazione alla rete “Gate2Growth”. “Gate2Growth” è un portale che riunisce imprenditori, investitori e prestatori di servizi. L’iniziativa è sponsorizzata dalla DG Imprese della Commissione europea nell’ambito del programma “Innovazione e PMI” (piccole e medie imprese). L’EBN cerca un totale di 18 partner e l’invito a presentare candidature è aperto a tutti i Centri d’impresa e innovazione (BIC), agli Euro Info Centres (EIC), ai Centri relais d’innovazione (IRC) e agli altri organismi competenti con esperienza in materia di finanziamento all’innovazione e di sostegno alle start-up in forte crescita, nonché alle PMI in espansione. Il valore massimo del contratto “Gate2Growth” è di 14.000 euro per ogni partner (finanziato al 100%) e la durata limite del contratto è di due o tre anni. Il contratto è annualmente rinnovabile sulla base delle prestazioni. Tra i compiti da svolgere figurano: organizzazione di riunioni, trasmissione di informazioni alla Commissione, adattamento dei contenuti degli strumenti online, centro di notizie, individuazione e riferimento di piani e progetti imprenditoriali di qualità, partecipazione a manifestazioni ed elaborazione di uno studio delle PMI. Termine per la presentazione delle candidature: 10 febbraio 2003. Per ulteriori informazioni, consultare: http://www.gate2growth.com oppure rivolgersi a: E-mail: [email protected] 13 LA COMMISSIONE PUBBLICA GLI ULTIMI DATI RELATIVI ALLA R&S IN EUROPA La Commissione europea ha pubblicato un nuovo opuscolo dal titolo “Towards a European Research Area. Science, Technology and Innovation - Key figures 2002”. Tale pubblicazione contiene un elenco di statistiche provenienti dagli Stati membri dell’UE, e laddove pertinenti, dai Paesi terzi. La Finlandia mostra il livello più alto di crescita degli investimenti per la R&S (13,5%), mentre la Svezia registra la quota più cospicua di spesa per la R&S proveniente dal settore privato. Con il 75,1%, infatti, la Svezia vanta un margine di distacco dagli Stati Uniti pari a solo lo 0,2%. La Svezia e la Finlandia investono entrambe una quantità di capitale di rischio maggiore rispetto agli USA nella creazione di nuove imprese e start-up, mentre l’Austria registra la crescita di gran lunga più marcata in tale ambito (127,8% dal 1995), seguita dalla Danimarca (84,4%). Sotto la categoria “Risorse umane”, il documento esamina, inoltre, il numero di ricercatori presenti all’interno dell’UE e i settori nei quali operano. Per ottenere una copia della pubblicazione, rivolgersi a: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee Tel. +352-29-2942455 E-mail: [email protected] indicando il riferimento ISBN 92-894-4205-0 LA COMMISSIONE MIGLIORERA’ LA FINANZIARIA DEI PROGETTI DI RICERCA GESTIONE La Commissione ha adottato un piano d’azione volto a migliorare e rendere più chiara la gestione finanziaria dei progetti in compartecipazione. Per migliorare il coordinamento organizzativo, si prevede l’istituzione di un gruppo, all’interno del servizio, incaricato della gestione finanziaria dei contratti, al fine di garantire la coerenza d’interpretazione dei contratti stessi e facilitare lo scambio delle migliori prassi. Una rete di corrispondenti riferirà direttamente al gruppo interno al servizio su questioni specifiche. Per quanto concerne i progetti finanziati nell’ambito del Quinto programma quadro, la Commissione rammenterà ai contraenti la possibilità di verifiche contabili finanziarie, chiedendo loro di informare i propri partner delle responsabilità previste in base ai termini contrattuali. La Commissione, inoltre, comunicherà ai contraenti i problemi più comuni riscontrati durante i controlli finanziari, affinché si eviti di ripetere gli stessi errori. I controlli delle richieste di rimborso dei costi costituiscono un altro importante ambito d’azione. Le verifiche “desk audit” eseguite al momento della ricezione delle 14 domande verranno intensificate e il controllo, mediante campionamento casuale, delle richieste di rimborso sarà esteso a ciascun progetto. Alcune DG aumenteranno il numero di verifiche contabili complete. Le nuove regole di partecipazione e la nuova struttura contrattuale per il Sesto programma quadro (6PQ) dovrebbero semplificare la gestione dei progetti in compartecipazione. Il nuovo contratto non impone delle categorie di spesa e conferisce al consorzio maggiore flessibilità nella gestione del progetto di ricerca. Sui siti Web dedicati ai vari programmi quadro verrà pubblicata una lista delle domande più frequenti (FAQ) relative soprattutto alle regole di partecipazione e agli aspetti contrattuali. Nel caso in cui si riscontrassero ancora richieste di rimborso gonfiate, verranno applicate le sanzioni previste a tutela degli interessi finanziari della Comunità. Nel contratto-tipo, inoltre, saranno inseriti gli ordini di riscossione, così come stabilito dal Trattato e dalle Regole di partecipazione. E) RICERCA PARTNERS INTERREG III C La regione francese Provence-Alpes-Cote d'Azur è alla ricerca di partners interessati a prendere parte ad un progetto di tipo Quadro Regionale di Coperazione, nell’ambito dell’Iniziativa comunitaria Interreg. Il settore di interesse, su cui sarà sviluppata l’iniziativa di cooperazione, è quello della tutela del patrimonio culturale e naturale. In particolare si intende sviluppare delle sinergie, utilizzando una base comune di buone prassi, per fronteggiare i rischi per il patrimonio in caso di calamità naturali. Il capofila è il CCL di Arles e, al momento attuale, sono già coinvolti nel consorzio la Spagna e la Repubblica Ceca. Per ricevere informazioni ulteriori è possibile contattare sia l’ufficio di rappresentanza di Bruxelles della regione Provence-Alpes-Cote d'Azur: Stéphanie VINCENT Avenue des Celtes, 20 B-1040 Bruxelles tel. 00.32.2.735.13.70 fax. 00.32.2.733.25.36 15 e-mail : [email protected] sia i referenti del progetto : Stéphane IPERT o Nathalie SABATIE CCL – Centro per la Conservazione del Libro 18, Rue de la Calade – F 13200 Arles Tel : 0033 4 9049 99 89 Fax : 0033 4 9049 66 11 e-mail : [email protected] PROGRAMMA AGIS La città di Salford in Greater, Manchester è interessata a prendere parte ad un progetto presentato nell’ambito del programma Comunitario AGIS (si confronti il numero 1-2003 delle News from Brussels). La prossima scadenza per presentare proposte sarà il 7 marzo 2003. La Città di Salford è particolarmente interessata a sviluppare cooperazioni nel campo della sicurezza della collettività ed è disponibile a prendere pare a Consorzi già costituiti o a presentare un progetto quale capofila. Per tutte le ulteriori informazioni e per stabilire un contatto diretto è opportuno far riferimento all’ufficio di Bruxelles del Greater Manchester: Nicola While Greater Manchester Brussels Office Email: [email protected] Tel: +32 2 229 5375 Fax: +32 2 229 5383 16 E) ALLEGATI NOTA INFORMATIVA SULLA CONFERENZA WORKSHOP – BRUSSELS 17 JANUARY 2003” “PECA Il 17 Gennaio 2003 si é tenuta, al Conference Centre Albert Borchette di Bruxelles, una conferenza dal titolo "Electro-Technical and Mechanical Industry Workshop on the PECAs", organizzata dall'Unità G3 della DG Imprese (ingegneria meccanica ed elettrica, radio e telecomunicazioni). Il primo maggio 2004 il Mercato Unico dei prodotti vedrà una massiccia espansione con l'adesione dei Paesi candidati. Prima di allora é cruciale realizzare dei benefici paralleli della libertà di circolazione dei prodotti e assicurare al più presto un alto livello di protezione per i cittadini. I rappresentanti di otto Paesi candidati e altri stakeholder sono intervenuti sul tema dell'armonizzazione normativa esistente e prevista, in particolare nei settori meccanico ed elettrotecnico. Lo scopo principale era di aiutare l'industria dell'UE e dei Paesi candidati a beneficiare dell'espansione del Mercato Unico facendo fronte al cambiamento delle norme necessarie affinché i Paesi candidati portino i loro requisiti per i beni industriali in linea con quelli dell'UE. Si é quindi parlato dei PECA, strumenti concreti per agevolare l'integrazione economica dei Paesi candidati nel periodo prima della loro integrazione formale. Gli accordi PECA Gli Accordi Europei sono degli accordi base che governano le relazioni bilaterali fra le Comunità Europee e i loro Stati Membri e ciascun Paese candidato nell’Europa centrale e orientale. Nei termini degli Accordi Europei, i Paesi candidati devono approssimare la loro legislazione a quella della Comunità. Nel campo degli standard industriali e della valutazione di conformità, gli Accordi Europei mirano al raggiungimento da parte dei Paesi Candidati della piena conformità con i regolamenti tecnici europei e le procedure europee di omologazione e valutazione di conformità. Prevedono inoltre la conclusione di accordi di mutuo riconoscimento. La Comunità sta per questo negoziando dei “Protocolli degli Accordi Europei sulla Valutazione della Conformità e l'Accettazione dei Prodotti Industriali (c.d. PECA)”, coi vari Paesi candidati. I PECA possono essere considerati come i principali strumenti della strategia di pre-accesso nel campo della libera circolazione dei beni. Creano un Mercato Interno allargato per i prodotti in certi settori industriali prima dell’adesione. Come tali, sono di grande importanza politica ed economica per i Paesi coinvolti. I PECA rappresentano un riconoscimento dei progressi fatti adottando e applicando la legislazione più importante sui prodotti industriali, e creando 17 l’infrastruttura amministrativa necessaria. Sono importanti per l’UE anche perché estendono i vantaggi del Mercato Interno utilizzando un approccio settoriale, sulla base dei settori individuati dai Paesi candidati. La DG commercio é il servizio della Commissione responsabile per la negoziazione dei PECA, anche se quasi tutti rientrano nella competenza della DG Imprese. I primi PECA sono quelli con l'Ungheria e la Repubblica Ceca, entrati in vigore nel 2001. Sono stati poi conclusi dei PECA anche con Lituania e Lettonia. Un'altro é stato firmato con la Slovenia e attende ratifica, mentre ne sono stati iniziati due con Estonia e Slovacchia e un accordo simile é stato iniziato con Malta. Negoziazioni formali sui PECA stanno procedendo con la Polonia e sono state richieste dalla Bulgaria. Sono inoltre previsti dei PECA o accordi simili con Cipro e la Romania. I settori coperti da tali accordi riflettono i settori negoziati, e tutti includono dei settori chiave per i Paesi candidati. Per tali settori un produttore di entrambe le parti é in grado, prima dell'adesione, di vendere i propri prodotti nel mercato allargato senza ulteriori requisiti tecnici. Inoltre, gli organismi di certificazione europei possono offrire servizi a tutti i Paesi aderenti ai PECA. Gli accordi conclusi hanno dato un forte impulso agli scambi commerciali fra UE e Paesi candidati, ed il valore attuale degli scambi commerciali inclusi in tali accordi é pari a 35 miliardi di euro l'anno. Struttura ed impatto dei PECA I PECA dipendono dall'articolo 310 (ex articolo 238) del Trattato EC, che permette alla Comunità di stabilire associazioni con uno o più Stati o organizzazioni internazionali. L'accordo quadro stabilisce i principi e le procedure generali, simili per tutti i Paesi che hanno firmato un PECA, mentre degli allegati settoriali fissano i dettagli dei vari settori tecnici selezionati dal Paese candidato. Il Consiglio di associazione é responsabile dell'effettiva applicazione dei protocolli. Concretamente, essi contemplano: - l'applicazione delle direttive dell'Unione Europea nel territorio dei Paesi candidati, con la verifica delle leggi orizzontali; - una valutazione su sorveglianza del mercato, organi di certificazione potenziali, omologazione e altre infrastrutture di supporto; - l'accettazione reciproca dei prodotti industriali oggetto di accordo, che soddisfano i requisiti necessari per poter essere collocati legalmente sul mercato; - riconoscimento reciproco dei risultati della valutazione di conformità da parte degli Organismi Notificati: le parti non possono chiedere la ripetizione delle procedure né imporre requisiti tecnici o amministrativi ulteriori. I produttori possono ottenere la certificazione dei propri prodotti nel Paese d'origine o di destinazione (riconoscimento della certificazione CE per i settori coperti). Ulteriori elementi fondamentali di tali accordi riguardano i seguenti domini: 18 - Requisiti linguistici. L'etichettatura e le istruzioni d'uso devono essere nella lingua ufficiale del territorio dove il prodotto viene venduto. La documentazione tecnica deve essere fatta in una lingua dell'UE o dell'altra Parte (lingua del Paese di produzione) ed é possibile richiedere la traduzione nella lingua del Paese in cui il prodotto viene venduto. - Responsabilità. Sono le responsabilità previste nelle direttive comunitarie, ma ampliate per includere il territorio dell'altra Parte cioè del produttore o rappresentante autorizzato. - Chi può beneficiarne. Ne beneficiano l'UE e le altre Parti, tranne la regola dell'origine1 - che presto sarà emendata - di Repubblica Ceca e Ungheria. L'EFTA ha accordi paralleli. - Clausola di salvaguardia. Qualora una Parte ritenga che un prodotto industriale collocato sul suo territorio in virtù di un PECA possa compromettere la sicurezza e la salute degli utilizzatori, può adottare le misure idonee per ritirare tale prodotto dal mercato, proibirne l'immissione o limitarne la libera circolazione. Contributi di otto Paesi candidati La conferenza si é focalizzata sui settori elettrotecnico, macchinari e radio e telecomunicazioni, con dei contributi specifici di settore dall'industria e da organismi di valutazione di conformità dei Paesi candidati. Dei funzionari di Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Polonia, Slovacchia, Estonia, Lituania e Lettonia hanno presentato una più ampia prospettiva sui progressi nell'adozione e applicazione delle norme del Mercato Unico. Per tutti si é trattato di fare il punto della situazione in merito al clima economico nel loro Paese e all'adeguamento della propria normativa tramite accordi PECA. Lo scopo principale era quello di fornire all'industria manifatturiera gli strumenti informativi necessari per beneficiare dell'espansione del Mercato Unico. I benefici non verranno, infatti, realizzati a meno che i produttori siano consapevoli dell'esistenza dei PECA (si noti la presenza di grosse aziende del calibro di Alcatel, Cisco Systems, Daewoo, Sony ecc). Inoltre, fuori dalla struttura dei PECA, é altrettando importante per i produttori conoscere quando la lagislazione sarà allineata, così che il design e la produzione possa essere razionalizzata ed i costi minimalizzati il più presto possibile. Conclusioni L'adozione dei PECA promuove le necessarie riforme della legislazione nazionale dei Paesi candidati, portando ad un adeguamento anticipato rispetto all'adesione formale. I Paesi che richiedono la negoziazione di PECA devono, infatti, far proprio tutto 1 Nei PECA conclusi con Ungheria e Repubblica Ceca viene specificato che essi riguardano i prodotti industriali originari delle parti. 19 l'acquis comunitqrio del settore e far proprie tutte le capacità amministrative necessarie. Così anticipano i vantaggi economici e politici del Mercato Allargato. Questi accordi di facilitazione degli scambi commerciali danno ai produttori ed agli esportatori la prevedibilità di cui essi necessitano, confermando in anticipo che gli articoli venduti secondo le norme nell'UE o in un Paese candidato, possono essere venduti anche nell'altro territorio. Inoltre, l'attuazione dei PECA prima dell'adesione riduce il rischio di dover gestire all'entrata dei nuovi candidati dei malfunzionamenti che possono creare danni al Mercato Allargato. Riferimenti Il nostro ufficio - Sede di Bruxelles - é in possesso di dati relativi all’applicazione dei PECA nei singoli Paesi candidati intervenuti alla conferenza, con riferimento alle legislazioni nazionali ed ai settori coperti. Per richiederli è possibile fare riferimento a: Perini Fausto Unioncamere Piemonte e-mail: [email protected] Tel: 00322 5500250 Per problematiche specifiche in merito all’applicazione dei PECA è possibile riferirsi direttamente al responsabile dell’evento: David Eardley European Commission Enterprise DG - Unit G3 e-mail: [email protected] Tel: 00322 296 5446 EUROCHAMBRES’ ECONOMIC SURVEY 2003 Il 23 gennaio 2003 si è tenuta al Renaissance Hotel di Bruxelles una tavola rotonda indetta da Eurochambres, l’Associazione delle Camere di Commercio e Industria europee, in occasione della pubblicazione di “Eurochambre’s Economic Survey 2003”. Si tratta della decima edizione di un’indagine annuale finalizzata alla misurazione delle aspettative economiche degli imprenditori europei per l’anno in corso. Durante l’evento sono stati presentati i più importanti risultati dell’indagine. Per il 2003 essi indicano un ottimismo molto prudente, il quale suggerisce una ripresa economica leggera e fragile. Le sue conclusioni si basano su informazioni provenienti da quasi 100.000 imprese dell’Unione Europea e dei 10 Paesi candidati. 20 Risultati dell’indagine a livello europeo In rapporto all’indagine precedente (che rifletteva le conseguenze economiche degli attacchi dell’11 settembre), gli imprenditori sono leggermente più ottimisti per il 2003, ma il tasso di crescita è largamente sotto i livelli registrati prima del 2002. Gli imprenditori europei sono preoccupati per il fragile recupero dell’economia statunitense e giapponese e per l’instabile situazione geopolitica del Medio-Oriente che potrebbe comportare una nuova crescita dei prezzi energetici. A livello europeo la situazione finanziaria, insoddisfacente per le imprese, è caratterizzata da: tassi di interesse relativamente elevati, esigenza di politiche fiscali più severe e assenza di recupero dei mercati azionari. Questi elementi di lungo termine si riflettono nel basso livello delle decisioni di impiego e investimento. Più buoni sono invece gli indicatori del fatturato (sia esportazioni che vendite nel mercato interno). Le attese in Germania sono meno ottimistiche rispetto alle altre nazioni per tutti gli indicatori considerati e, visto il suo peso relativo, questo si riflette in una peggiore performance dell’intera UE. Solo la fiducia nell’economia e le esportazioni fanno registrare piccoli incrementi rispetto al 2002. A livello aggregato il trend della fiducia nell’andamento dell’economia è più alto che nel 2002, con importanti differenze fra i singoli stati. L’UE è caratterizzata da un cauto ottimismo, ad un livello appena superiore a quello dei Paesi candidati. La prospettiva dell’imminente allargamento e i tassi di crescita ridotti hanno portato gli imprenditori dell’UE ad essere cauti. Migliore è la situazione nei paesi che non fanno parte dell’Eurozona, guidati dall’ottimismo di Gran Bretagna e Danimarca. Probabilmente questo dipende da una più forte interrelazione della prima con l’economia statunitense e da attese più positive circa un recupero degli USA nel breve periodo. Solo 5 nazioni su 25, fra cui Germania, Belgio e Polonia, hanno una visione negativa per il 2003. Guardando al fatturato totale i risultati puntano verso un miglioramento nel 2003 anche se il livello atteso è ancora più basso che nel 2001. Le prospettive di crescita migliori si sono registrate nei Paesi candidati. Nelle vendite interne è attesa una crescita solo marginale, più forte nei Paesi candidati e in particolare in Polonia, Slovacchia ed Estonia. Lo stesso trend si può notare nelle esportazioni, senza forti differenze fra Stati membri e candidati. I paesi dell’Eurozona si attendono una crescita, a differenza di quelle fuori dalla stessa. Nel complesso, è previsto un declino della crescita per l’intero gruppo soprattutto a causa delle previsioni negative della Gran Bretagna. Le attese per la crescita dell’occupazione sono ancora lente. Sono però migliori che nel 2002, soprattutto nelle nazioni fuori dall’Eurozona, a causa delle previsioni molto positive di Svezia e Danimarca. Anche la visione degli Stati candidati è buona viste le maggiori opportunità di lavoro create dall’integrazione crescente del Mercato Interno, senza contare che una parte della necessaria ristrutturazione economica ha già avuto luogo. Nell’Eurozona le prospettive rimangono negative, soprattutto in 21 Germania, Portogallo e Austria, a dimostrazione della necessità di ristrutturare e rendere maggiormente flessibile il mercato del lavoro. Anche per gli investimenti si prevedono crescite limitate. Più della metà degli imprenditori hanno anticipato investimenti costanti per il 2003. Gli Stati candidati sono più ottimisti, visti gli investimenti necessari per l’aggiustamento all’Acquis Communautaire. La situazione è migliore anche nei paesi fuori dall’Eurozona, Svezia in testa, mentre il potenziale di crescita nell’Eurozona è depresso dalle aspettative negative della Germania. I dati dell’occupazione e degli investimenti mostrano che le aspettative di una ripresa moderata, per migliorare, devono essere supportate da una determinazione politica di introdurre misure e riforme strutturali da lungo attese nell’economia Europea. Dati relativi all’Italia Circa l’andamento dell’economia, sembra esserci ancora una certa fiducia per un miglioramento nel 2003, sia nel settore dei servizi che nell’industria manifatturiera. La percentuale di aziende che si attendono un clima favorevole è pari al 18,4% (contro il 18,9% dell’anno scorso), mentre la maggior parte prevede un clima simile al 2002. Le attese degli imprenditori rispetto al fatturato totale sono meno ottimistiche che nel 2002. In contrasto, le aspettative circa le esportazioni sono più positive, grazie all’attesa di un recupero dell’economia mondiale ed al positivo dinamismo delle PMI nel riassettarsi al nuovo scenario. Un brusco recupero è atteso soprattutto dalle aziende del Nord-Est, più orientate verso le esportazioni. Per l’occupazione, le attese per il 2003 sono buone con un tasso di disoccupazione atteso simile a quello del 2002 (7,4%). Gli investimenti societari nel 2002 sono rimasti stabili in rapporto al 2001, lontani dai livelli del 2000. Si prevede una crescita lieve nel 2003 nell’intera penisola e soprattutto nell’Italia del Sud. Le aziende del Centro e Nord Italia mostrano una maggiore incertezza, a motivo non solo di considerazioni fiscali ma anche delle aspettative degli operatori economici circa gli investimenti in infrastrutture e grandi lavori pubblici. Analisi più dettagliate di ciascuno dei paesi coinvolti possono essere reperite nel Rapporto Nazionale pubblicato nel sito http://www.eurochambres.be. 22