"LAbGRAVINA 2020" laboratorio partecipato AMBITO 1 GRAVINA 2020 "primo percorso della rigenerazione urbana" Piano Integrato degli Interventi Sezione 3 "La Città ecologica" Asse Ecologica INDICE Panel degli Interventi.............................................................................3 Piano Integrato degli Interventi...........................................................15 - Obiettivi del Piano Integrato....................................................................16 - Breve sintesi del Piano Integrato............................................................17 - Descrizione delle strategie primarie.......................................................19 - Descrizione delle strategie secondarie..................................................33 - Descrizione delle strategie trasversali...................................................36 Conclusioni......................................................................................................44 - Allegati I Allegato A Scheda di Fattibilità Piano integrato Allegato B Scheda di Fattibilità Servizio "Porta a Porta" Allegato C Scheda di Fattibilità Campagna di Sensibilizzazione Allegato D Scheda di Fattibilità Istituzione "Mini Isola ecologica" Allegato E Scheda di Fattibilità Azioni di "Eco-marketing" Allegato F Scheda di Fattibilità Istituzione Ciclo-stazioni Allegato G Scheda di fattibilità Parco Giochi Accessibile 2 Presentazione delle attività svolte Panel degli Interventi 3 PRESENTAZIONE Alla luce di quelli che sono stati i risultati ottenuti attraverso l’indagine conoscitiva attuata nei mesi da Aprile a Maggio e attraverso la votazione delle proposte fatta nell’ambito della Fiera Regionale di San Giorgio, la scrivente Società in linea con gli obiettivi prefissati nell’ambito delle attività del LAbGRAVINA 2020, sceglie di strutturare il seguente Panel degli interventi che va andrà a confluire, unitamente ad altre azioni necessarie e imprescindibili, nel Piano Integrato degli Interventi, di seguito presentato, da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, in modo da individuare l’emergenza e le conseguenti proposte da poter attuare e quindi realizzare nel medio-lungo termine. La necessità primaria che scaturisce dall’analisi compiuta è un potenziamento del servizio di Raccolta Differenziata nel centro storico che, seppur esistente, risulta carente sotto vari punti di vista. I cassonetti gravitanti attualmente intorno e nel centro storico sono pochi, distanti e fatiscenti e questo non fa che demotivare le persone ad attuare una attiva Raccolta Differenziata. Manca inoltre una divulgazione delle modalità e dei benefici economici e ambientali che scaturiscono da una corretta e attenta abitudine. In molti lamentano la mancanza di mezzi per poter attuare la raccolta differenziata: oltre ai cassonetti, la distribuzione di sacchetti e soprattutto l’istituzione del porta a porta come servizio alla e per la cittadinanza. 4 La raccolta differenziata che oggi si attua nel comune di Gravina in Puglia è carente anche nelle tipologie. Una voce comune dei residenti del centro storico è l’istituzione della raccolta dell’umido e dell’olio esausto, che parecchi benefici porterebbe se venisse attuata. La prima bozza di Panel degli Interventi redatta a fine maggio 2014 riportava tra gli interventi più indispensabili i cinque elencati sotto in tabella: PANEL DEGLI INTERVENTI 1. Migliorare e potenziare l’attuale sistema di Raccolta Differenziata 2. Introduzione della Raccolta Differenziata Multimateriale 3. Potenziamento della Raccolta Differenziata con il servizio del “porta a porta” 4. Istituzione di un’isola ecologica 5. Installazione cestini per la differenziata da passeggio Di seguito si elencano nel dettaglio le proposte di intervento a seguito dell’analisi compiuta. 1. Migliorare e potenziare l'attuale sistema di Raccolta Differenziata 5 Dall’analisi compiuta a molti basterebbe semplicemente migliorare quella che è la situazione attuale cominciando con il sostituire, laddove necessario, i cassonetti della raccolta differenziata ormai fatiscenti, potenziandone il numero e anche la varietà. Attualmente Gravina attua solo una raccolta differenziata del vetro, della plastica e della carta, conferendo tutto il resto dei rifiuti nell’indifferenziata. Per questo molti cittadini attenti e sensibili alla tematica richiedono l’aggiunta della differenziata per organico e metalli e in molti casi dell’olio esausto. Quello dei contenitori stradali (cassonetti) è un sistema ampiamente utilizzato perché nel complesso abbastanza semplice e che permette di intercettare numerosi materiali (carta, pile, farmaci, contenitori per liquidi in vetro, plastica, alluminio e metalli). Garantisce una buona comodità di conferimento (crescente con la capillarità del servizio) e non richiede una particolare attività di comunicazione per la semplicità del riconoscimento dei contenitori. I maggiori rischi per questo tipo di raccolta sono però, la presenza di materiali indesiderati, cioè incompatibili con i successivi trattamenti di riciclaggio e il facilitare della cosiddetta “migrazione dei rifiuti”. I contenitori utilizzati sono del tipo a campana, a cassonetto o a cestino. Le campane vengono utilizzate nella raccolta del vetro, della carta, della plastica e dell’alluminio. I cassonetti sono utilizzati per la carta, plastica ed alluminio ed i cestini per pile e farmaci. 6 Il principale problema dell’utilizzo di questa metodologia è costituito dall’ingombro dei grossi contenitori che limita il loro utilizzo, specialmente nei centri storici dove lo spazio è, in genere, limitato. Ulteriore problema è il fattore estetico: la presenza di contenitori, oltre a non essere integrata nel territorio, comporta inevitabilmente che possano essere abbandonati rifiuti all’esterno di essi. Si rende quindi necessario che le operazioni di svuotamento, anche per evitare il diffondersi di sgradevoli odori, vengano effettuate di frequente. Le operazioni di svuotamento stesse, inoltre, creano un ulteriore problema alla viabilità e, se fatte di notte, potrebbero disturbare la quiete pubblica per la loro rumorosità. 2. Introduzione della Raccolta Differenziata Multimateriale Da alcune risposte analizzate è emersa anche un’altra possibile soluzione atta a semplificare la differenziazione dei rifiuti con l’obiettivo di migliorarla e innalzare le percentuali. Si tratta della Raccolta Differenziata dei rifiuti di origine domestica con la metodica del “multimateriale”. Da parecchi anni molti comuni hanno introdotto questo tipo di metodica che effettivamente rappresenta una soluzione vantaggiosa per tutti i soggetti coinvolti, dal cittadino, alle società che effettuano la raccolta, alle Amministrazioni Comunali. La raccolta multimateriale si caratterizza per la raccolta congiunta di frazioni merceologiche di rifiuti di origine domestica I vantaggi di questa metodica sono numerosi. Innanzitutto la velocità, in quanto riponendo congiuntamente gli imballaggi recuperabili all’interno di un unico sacco il cittadino riduce il proprio impegno ed il tempo quotidianamente dedicato alla separazione delle varie frazioni da riporre (nel caso di una raccolta monomateriale) in molteplici sacchi e/o contenitori. In questo modo si fornisce un vero e proprio servizio al cittadino sostituendosi a lui nella fase di separazione delle singole frazioni merceologiche effettuandola durante il proprio processo industriale. Si tratta di un servizio razionale in quanto il servizio di raccolta, grazie all’unificazione delle varie frazioni merceologiche recuperabili all’interno di un unico sacco, viene razionalizzato prevedendo un solo ritiro sul territorio riducendo così l’utilizzo di mezzi diversi per la raccolta e di personale addetto. Infine la raccolta multimateriale consente, una stabilità e maggiore garanzia di percepimento dei contributi economici (contributo alla raccolta) erogati convenzionato in favore (solitamente del soggetto questo ruolo appositamente è ricoperto dall'Amministrazione Comunale). É importante precisare a tal proposito che, la Regione Puglia adotta la Carta dei Servizi per la Gestione dei Servizi di Spazzamento, Raccolta e Trasporto dei Rifiuti Urbani ai sensi dell'art. 11, L.R. 20 agosto 2012, n. 24. e che la stessa attualmente non contempla la Raccolta di tipo multimateriale. Si è comunque scelto di inserire tale metodologia sia perchè da alcuni cittadini avanzata come proposta, sia per una maggiore precisione 7 di dettagli in tema di metodologie utili ad un ottimo raggiungimento di risultati in termini di Raccolta Differenziata. 3. Potenziamento della Raccolta Differenziata con il servizio del “Porta a Porta” Tra i sistemi più diffusi di raccolta differenziata vi è senza dubbio il cosiddetto “porta a porta”. Si tratta in sostanza di una raccolta domiciliare in cui l’Ente responsabile della raccolta effettua il ritiro dei materiali direttamente presso l’utente secondo modalità precise (giorni e orari fissati) per la raccolta dei diversi tipi di materiale. Generalmente l’Amministrazione Comunale fornisce ai cittadini sacchetti di diversi colori e contenitori (ad esempio il secchio per la frazione umida) dedicati appositamente alla raccolta differenziata. Questo sistema è aggiuntivo rispetto al ritiro ordinario dei rifiuti solidi urbani ed è in genere dedicato a particolari categorie di consumatori o a particolari zone del Comune. Sono infatti interessati a questo tipo di raccolta: i cittadini per la raccolta di carta, plastica, vetro, alluminio, metalli e materiale organico; gli uffici e le scuole per la raccolta di carta; i supermercati per gli imballaggi in carta-cartone e plastica; i mercati ortofrutticoli per legno e sostanza organica; le mense e i ristoranti per vetro, plastica e sostanza organica; i fast food per oli vegetali esausti. 8 Attraverso questo sistema di raccolta si ottiene una qualità di materiali differenziati generalmente buona, ma che necessita di ulteriori selezioni. La quantità di rifiuti differenziati dipende, senza dubbio, dal livello di sensibilizzazione dei cittadini; in genere è comunque elevata poiché la comodità e la responsabilizzazione sono maggiori. Inoltre, per stimolare maggiormente i cittadini, le autorità competenti possono decidere di sanzionare i cittadini, o i condomini, che non attuano una corretta selezione e in alcuni casi addirittura non ritirano il materiale. Il sistema porta a porta diventa efficiente in quanto molto capillare e per le sue caratteristiche si adatta bene ai centri storici, favorendo, grazie alla sua comodità, il cittadino in maniera netta. Inoltre non c’è nessun tipo di occupazione di suolo pubblico per quanto riguarda i cassonetti né un danneggiamento dell’immagine e del decoro del Centro storico. Quella della raccolta “porta a porta” è certamente una metodica che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, in quanto permette il controllo dei rifiuti e impedisce la “cosiddetta migrazione dei rifiuti”, come nel caso dei contenitori stradali. 4. Istituzione di un’isola ecologica Un’altra possibilità per migliorare e in alcuni casi avviare il servizio di Raccolta Differenziata è istituire una piattaforma di raccolta, ossia un’isola ecologica. Grazie a questo tipo di raccolta tutto il materiale riciclabile insieme ad altri rifiuti, viene, portato direttamente dal cittadino in luoghi adibiti alla raccolta di grandi quantità di materiali e gestiti da personale addetto. 9 Questo metodo è uno dei meno usati in quanto è difficile trovare luoghi idonei facilmente raggiungibili da tutti gli utenti per depositare i rifiuti precedentemente selezionati e stoccati nelle abitazioni. Nonostante ciò questo tipo di raccolta ha i suoi grandi vantaggi, che in sede decisionale andrebbero presi fortemente in considerazione: si tratta innanzitutto di una metodica applicabile a diversi materiali (carta, plastica, pile, farmaci, vetro alluminio, metalli, rifiuti ingombranti, materiali organici, olio, ecc…); si otterrebbe senza dubbio una elevata qualità dei materiali raccolti, sia per effetto del controllo immediato del gestore della piattaforma che contribuisce a suddividere il flusso in ingresso dei rifiuti (ed eliminare le frazioni estranee), sia per le ulteriori fasi di selezione cui i materiali possono essere soggetti; abbattimento dei costi di gestione poiché verrebbe eliminata la fase della raccolta attraverso veicoli speciali destinati allo svuotamento di campane/cassonetti; una riduzione dell’impatto ambientale dovuto al traffico e alla rumorosità nella zona interessata; Vi sono però anche diversi svantaggi che vanno parallelamente vagliati in sede decisionale. Seppur si applica una riduzione dell’impatto ambientale dovuto alla rumorosità e al traffico veicolare nella zona, per esempio del Centro Storico, di contro lo stesso va a concentrarsi nella zona attinente la piattaforma; 10 occupazione di suolo pubblico(questo problema spesso viene superato con la localizzazione delle piattaforme in aree dimesse); richiesta di maggiore impegno da parte dei cittadini che sono tenuti a stoccare i materiali a casa e conferirli periodicamente alla piattaforma di raccolta. Una innovazione, sviluppata in molti comuni italiani, e che sempre di più sta prendendo piede è quella dell’istituzione di isole ecologiche sotterranee, studiate per avere un impatto ambientale minimo in luoghi delicati della città, quali per esempio i centri storici. Infatti grazie a questo innovativo servizio, la parte sgradita, cioè i contenitori, vengono fatti sparire sotto terra e non sono quindi visibili, pur svolgendo tranquillamente la loro funzione. L’ascensore viene attivato dagli addetti allo scarico che portano alla luce i bidoni solo il tempo necessario per svuotarli. Altrimenti la vista degli scorci del centro non è rovinata da impatti sgradevoli. I vantaggi di questa tipologia di intervento sono essenzialmente: rifiuti urbani non più visibili su strade e piazze con immediata eliminazione del loro impatto ambientale; a parità di area superficiale occupata è stato stimato un volume sino a quattro volte superiore di rifiuti raccolti; il volume dei rifiuti si riduce anche grazie alla naturale compattazione gravitazionale che si verifica nel contenitore interrato; 11 abbattimento degli odori sgradevoli: l'interramento permette di accumulare i rifiuti in ambiente fresco che rallenta sensibilmente lo sviluppo di batteri; eliminazione dei liquidi di percolamento nocivi; immondizia non più accessibile ad animali domestici, animali randagi, roditori, ecc. Da una preliminare ricerca è emerso che esistono vari tipi di isole ecologiche: - con interramento di COMPATTATORI SCARRABILI (fig.1) - interrate con utilizzo di CASSONETTI TRADIZIONALI (fig.2) - seminterrate (fig.3). Fig. 1 12 13 Fig. 2 Fig. 3 Il cittadino all’interno delle isole ecologiche, sotterranee può conferire i rifiuti mediante una carta personale tipo (memory card), sulla quale viene registrata la quantità di rifiuti differenziati depositati. L’amministrazione può pensare, per esempio, di riconoscere all’utente diligente, un premio per i conferimenti di questo tipo, consistente in buoni acquisto o nella riduzione della quota annuale della Tari (ex Tarsu). Un’isola ecologica tipo, prevede solitamente 6 cassonetti, 3 per i rifiuti solidi urbani e gli altri 1 per la carta, per la plastica e per il vetro con un totem esterno in cui sono specificati gli orari, di conferimento e di prelievo. 5. Installazione cestini per la differenziata da passeggio Un’ultima proposta emersa dai cittadini è quella dell’installazione, lungo la principale strada pedonale del centro storico, di cestini per la differenziata da passeggio con l’aggiunta di un piccolo scomparto come posacenere. Questo con il solo obiettivo di tenere pulita, in maniera civile, una zona di passeggio oltre che turisticamente viva. La scelta estetica dei cestini dovrà però ben integrarsi con l’architettura del centro storico in modo da difenderne la sua bellezza e il suo decoro. 14 Piano Integrato degli Interventi Piano integrato degli Interventi In un'ottica di riqualificazione urbana è utile adottare una visione d’insieme della situazione presente nel Centro Storico del Comune di Gravina in Puglia e nella zona oggetto dell’opera e individuare le strategie utili all’ottenimento dei risultati previsti. Il precedente Panel degli Interventi, dopo alcuni mesi di studio e revisione, è stato rielaborato, arricchito e completato con altri Interventi di facile e difficile attuazione che vanno certamente di pari passo, a quelli descritti precedentemente, nell'ottica di una Rigenerazione Ecologica del Centro Storico Si è perciò reso opportuno ragionare secondo un PIANO INTEGRATO DELLE OPERE che raccolga al suo interno la serie di progettazioni, utili per il raggiungimento degli obiettivi. Il Piano Integrato nasce dall’esigenza di sviluppare diverse strategie progettuali, collegate tra loro in maniera diretta o indiretta, che contribuiscono insieme allo sviluppo del processo di Riqualificazione Urbana e al suo mantenimento sostenibile. Le molteplici strategie vanno adottate con la stessa priorità e gestite in concerto come unico piano strategico. Alla presente si allega Scheda di Fattibilità dell’intero Piano Integrato 1 da considerarsi come analisi della strategia e degli obiettivi globali e n° 6 Schede di fattibilità riferite ai cinque interventi più rilevanti facenti parte del Piano Integrato. 1 Allegato A presente in Allegati I 15 Obiettivi del Piano Integrato Gli obiettivi del Piano Integrato sono in pieno accordo con quelli del DPRU cosi come espresso al paragrafo 4.2 “Obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sviluppo economico”. Il processo condivide i medesimi obiettivi nelle 3 dimensioni: DIMENSIONE TERRITORIALE attraverso la Riqualificazione del territorio urbano DIMENSIONE SOCIALE attraverso il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti e la creazione del senso di comunità DIMENSIONE ECONOMICA attraverso la creazione di opportunità Cosi come espresso dal DPRU gli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sviluppo economico, condivisi con tutti i soggetti direttamente ed indirettamente interessati possono essere così declinati: a) Riequilibrare il centro storico compromesso dai crolli ed impoverito dal progressivo svuotamento delle funzioni (lavoro, tempo libero, residenza, attività commerciali ed artigianali); b) Bloccare lo spreco di territorio attraverso: il pieno riuso di spazi già urbanistica, urbanizzati, sostituzione operazioni edilizia di ristrutturazione (ove possibile), rifunzionalizzazione degli edifici e/o delle aree di proprietà sia pubblica che privata; 16 c) Governare i mutamenti, convertendoli in occasioni di progresso, anziché subire gli eventi; 17 d) Disciplinare interessi diversi e competenze specifiche, per giungere ad una chiara individuazione di quello che costituisce “interesse collettivo”; e) Innescare azioni diffuse di rigenerazione urbana che costituiscano base per incentivare interventi anche privati; f) Migliorare le condizioni di vita degli abitanti intervenendo sul degrado ambientale e delle reti di percorrenza; g) Aumentare l’offerta di edilizia residenziale sociale determinando le condizioni per l’housing sociale; h) Perseguire l’obiettivo della qualità globale Breve sintesi del Piano Integrato: L’idea progettuale propone una serie di iniziative ed opere che concorrono al medesimo obiettivo di Rigenerazione ecologica nel più ampio ambito di una Rigenerazione urbana così come enunciato nell'art. 4, della Legge Regionale 29 luglio 2008, n. 21 “Norme per la rigenerazione urbana”: Il programma integrato di rigenerazione urbana deve fondarsi su un’idea-guida capace di orientare il processo di rigenerazione urbana e di legare fra loro interventi diversi afferenti alle politiche abitative, urbanistiche, ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazionali, formative e di sviluppo. Il programma riguarda prioritariamente: [...] f) la rigenerazione ecologica degli insediamenti finalizzata al risparmio delle risorse, con particolare riferimento a suolo, acqua ed energia, alla riduzione delle diverse forme di inquinamento urbano, al miglioramento della dotazione di infrastrutture ecologiche e alla diffusione della mobilità sostenibile; Alcune strategie tra quelle individuate sono integrate tra loro per lo sviluppo di alcuni processi comuni, altre invece si sviluppano in 18 maniera indipendente. Le strategie individuate per il processo di Rigenerazione ecologica sono: 1 - STRATEGIE PRIMARIE 1.1 Raccolta differenziata “Porta a porta” 1.2 Campagna di sensibilizzazione e informazione per la Riduzione dei Rifiuti 1.3 Istituzione di una Mini Isola Ecologica 1.4 Contenitori stradali e cestini da passeggio 1.5 Istituzione eco-sportello 1.6 Raccolta differenziata di Assimilabili ai Rifiuti Domestici 2 - STRATEGIE SECONDARIE 2.1 Installazione di Eco-compattatori e azioni di Eco-marketing 2.2 Campagne di raccolta per uffici "Giornate svuota archivi" 2.3 Campagne di raccolta per ristoratori "Recupero vuoti" 2.4 Sgravi e agevolazioni 3 - STRATEGIE TRASVERSALI 3.1 Incentivazione alla sistemazione di impianti foto-voltaici su palestre ed edifici pubblici gravitanti nella zona "Area di rigenerazione"; 3.2 Sostituzione delle lampade della pubblica illuminazione con lampade a risparmio energetico; 3.3 Istituzione di due ciclo-stazioni da e per il centro storico (da integrare con asse ECONOMICA); 3.4 Istituzione di un parco giochi con area attrezzata per ragazzi disabili (da integrare con asse SOCIALE); 3.5 Incremento di fontane pubbliche per scoraggiare l'acquisto di acque in bottiglia; 3.6 Obbligo per le palestre di riduttori di flusso per le docce; 3.7 Campagne di sensibilizzazione "Riduci o paga pegno" per piccoli alimentari 1. Descrizione delle Strategie Primarie 1.1 Raccolta Differenziata “Porta a Porta” La governance della Regione Puglia riguardo al Piano di Raccolta dei Rifiuti è oggi ad uno stato di avanzata organizzazione. La legge Regionale 24/2012 “Rafforzamento delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi pubblici locali”, modificata ed integrata dalla L.R. 42/2012 stabilisce e regolamenta l’istituzione degli Ambiti di Raccolta Ottimale (ARO) come gestori unici del servizio di raccolta dei rifiuti. Tali organi costituiti come raggruppamento o associazione di comuni provvederanno all’organizzazione del Piano di Raccolta e all’affidamento del servizio in toto attraverso procedure pubbliche. Attraverso le successive integrazioni sono stati definiti e perimetrati i 38 ARO della Regione Puglia collocando il Comune di Gravina in Puglia nell’ARO BA/4 unitamente ai comuni di Altamura, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Poggiorsini, Santeramo in Colle e Toritto. La Regione Puglia ha inoltre redatto, con Legge Regionale 24/2012 e s.m.i., una Carta dei Servizi che stabilisce gli standard 19 minimi per i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei Rifiuti Urbani di qualità, uniforme su tutto il territorio, da mettere a disposizione dei diversi Ambiti di Raccolta Ottimali (ARO) e dai quali gli stessi non posso prescindere. La carta dei Servizi specifica: - la tipologia kit-tipo per la separazione dei rifiuti solidi urbani per le utenze domestiche (sacchetti e bidoncini) e per le utenze non domestiche (sacchi e bidoni); - la frequenza minima della raccolta in area urbana (3-4 volte a settimane) per la frazione organica dei rifiuti urbani, della frazione verde, della carta e cartone (1 volta a settimana minimo), della plastica e dei metalli, del vetro (15gg); - la frequenza minima della raccolta per il secco indifferenziato: 1 o 2 volte alla settimana; - le modalità di raccolta dei rifiuti urbani pericolosi (barattoli o bombolette con smalti e vernici, Raee, pile, batterie, olii, neon, farmaci); - l’istituzione dei centri comunali di raccolta, con le specifiche per la realizzazione; - la frequenza per lo spazzamento stradale previsto 1 volta al giorno per aree ad intensa presenza turistica e commerciale, a giorni alterni in aree residenziali, una volta a settimana in aree con bassa densità. In materia di Raccolta Differenziata, è ormai consolidato, come nelle realtà locali italiane il metodo che garantisce il raggiungimento degli obiettivi imposti è quello del cosiddetto “PORTA A PORTA” definito anche “Servizio di raccolta spinta” per 20 le alte prestazioni di differenziamento a cui tale servizio giunge. I dati confermano che il 92% delle realtà italiane che hanno aderito a questa tipologia di raccolta hanno superato i livelli del 50% in un solo anno raggiungendo percentuali, a regime, superiori al 70%. Il processo di raccolta differenziata “Porta a porta”, così come descritto nella Scheda di Fattibilità2, va attuato in un piano definito STEP BY STEP, ossia un graduale passaggio dall’odierno sistema di conferimento presso cassonetti per l’indifferenziato alla raccolta differenziata porta a porta. In tal senso è opportuno individuare un piano di forniture strutturali e di gestione dei servizi: Consegna dei contenitori e campagna di comunicazione primi 6 mesi - raccolta differenziata con conferimento prossimale (Cassonetti di colore diverso in aggiunta ai cassonetti tradizionali 6 mesi – raccolta porta a porta, presenza dei cassonetti di colore diverso eliminazione dei cassonetti per l’indifferenziata Piano di raccolta porta a porta con apertura Mini Isola Ecologica ed eliminazione di tutti i cassonetti eccezion fatta per le aree condominiali e le zone in cui è impossibile effettuare il servizio porta a porta (zone a difficile accesso) 1.2 Campagna di sensibilizzazione e informazione sulla Riduzione dei Rifiuti La comunicazione, l’educazione e l’informazione ambientale sono strumenti essenziali per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Con il trattato di Maastricht, art. 130, viene sancito definitivamente 2 Allegato B presente in Allegati I 21 il diritto all’informazione ambientale come principale azione preventiva nella tutela dell’ambiente. È importante che i processi di comunicazione, informazione e formazione siano pianificati, progettati ed adottati con la massima attenzione giacché da essi dipende l’ottimale raggiungimento degli obiettivi prefissati. La campagna di comunicazione va impostata secondo alcuni principi fondamentali: • Chiarezza comunicativa e semplificazione dei messaggi; • Divulgazione capillare e mirata ai diversi target; • Congruenza tra i messaggi e le azione messe in atto. La comunicazione deve prevedere l’utilizzo di diversi canali sui quali adottare linguaggi diversi ed opportuni al tipo di utenza di riferimento. Vanno inoltre preventivate diverse tipologie di campagne di sensibilizzazione e di incontri per ognuna delle azione messe in atto evitando che i messaggi si sovrappongano annullandone l’effetto previsto. Uno dei temi ambientali più importanti da trattare è sicuramente quello dei rifiuti. A riguardo le moderne strategie si rifanno al “Principio delle 3 R” ossia Riduzione, Riciclo e Riutilizzo. Per Riduzione si intende l’applicazione di una serie di iniziative e di buone pratiche che ogni cittadino dovrebbe adottare sia per il miglioramento ambientale che per quello del bilancio economico familiare. La riduzione infatti parte dagli acquisti, indirizzando il consumatore verso prodotti con minori quantità d’imballaggi oppure adeguando gli acquisti stessi alle reali esigenze della famiglia, senza eccedere nel numero di prodotti e tenendo sempre sotto controllo le date di scadenza. 22 La Riduzione dei rifiuti risulta dunque di primaria importanza per il contenimento delle problematiche ambientali. Tale riduzione è ottenibile esclusivamente attraverso un processo di formazione e informazione ai cittadini promuovendo metodologie d’acquisto più oculate e conseguente riduzione di consumi e sprechi. La campagna di comunicazione suggerita, così come specificato nella Scheda di Fattibilità allegata3, prevede, come già espresso, diverse metodiche e differenti canali comunicativi che possono essere riassunti nelle seguenti azioni: - Riunioni di quartiere: sono momenti utili per informare i cittadini sui vantaggi economici ed ambientali che la Riduzione dei consumi e dei rifiuti ha sul bilancio familiare e dell’intera comunità. L’organizzazione di tali incontri va concordata con le associazioni o i comitati di quartiere e ne va garantita una capillare diffusione pubblicitaria al fine di ottenere la massima partecipazione. - Educazione ambientale nelle scuole: è uno dei processi chiave nelle azioni di sensibilizzazione in quanto garantisce l’ottenimento di un futuro tessuto generazionale pronto e sensibile alle tematiche ambientali; inoltre i giovani rappresentano il miglior veicolo d’informazione per l’avvio di tante buone pratiche all’interno delle realtà familiari. Si suggerisce l’attivazione di un piano pluriennale di comunicazione e formazione scolastica che coinvolga annualmente gli studenti delle classi 5 delle scuole primarie al fine di ottenere una formazione perpetua di tutti i minori che affrontano il percorso di studio. - Divulgazione attraverso volantini e flayer: 3 Allegato C presente in Allegati I 23 il metodo di informazione person to person più efficace può essere ottenuto mediante la distribuzione di materiale divulgativo in prossimità di supermercati e generi alimentari. I messaggi e gli slogan devono indirizzare il cittadino verso una spesa più oculata orientandolo, per esempio, all’acquisto di prodotti con ridotte quantità di imballaggi o di “confezioni famiglia” a dispetto delle confezioni monodose. - Manifesti cittadini e gigantografie: sono un’importante intrapresa e richiamo rappresentano comunicativo un alla campagna fondamentale contributo all’affermazione dei principi proposti dalla campagna di riduzione. - Eventi e manifestazioni a tema: sono, insieme alle riunioni di quartiere uno spunto eccezionale per il rafforzamento dei messaggi della campagna di comunicazione. Grazie a questi pretesti la comunità si incontra in contenitori di socializzazione ed affronta in maniera creativa e divertente le tematiche ambientali. In funzione dei temi sviluppati dalla campagna si possono progettare e mettere in opera differenti tipologie di eventi e manifestazioni coinvolgendo anche le associazioni locali nel trasmettere messaggi di riduzione attraverso spettacoli, mostre e concerti. - Comunicazione attraverso il web e i social network: sono i canali più moderni ed efficaci per la comunicazione in qualsiasi settore. Con un enorme capacità di diffusione data la numerosità degli utenti virtuali, il web si conferma una delle “piazze più frequentate dei nostri tempi” e quindi un importante luogo di incontro e scambio di informazioni. Si consiglia di attuare 24 un piano di comunicazione sui social più utilizzati in parallelo alle altre forme di comunicazione. 25 Prendendo come esempio la Raccolta Differenziata che chiama il cittadino ad essere protagonista indiscusso, è necessario oltre che opportuno, al fine di ottenere il massimo risultato dall'azione messa in atto, individuare un piano di comunicazione diretto che porti a conoscenza degli utenti quali sono i vantaggi che otterranno dalla raccolta differenziata, le metodologie per attuarla, ed i metodi per distinguere e differenziare i materiali. A tal proposito si suggeriscono i seguenti interventi: Incontri di quartiere, eventi/campagne di sensibilizzazione con animazione territoriale e laboratori per i bambini Comunicazione ed informazioni frontali con consegna di materiale informativo da prevedere contemporaneamente alla distribuzione dei contenitori per la raccolta. Allestimento di totem nell’area comunale per la distribuzione di volantini ed opuscoli La comunicazione è la fase cruciale dell’intero processo, da essa dipende il raggiungimento degli obiettivi globali. Visto che il “soggetto attuatore” è costituito dalla popolazione residente nell’area da riqualificare e dagli operatori economici della medesima zona, è facile intuire come il coinvolgimento attivo e partecipato di questi all’intero processo è di importanza primaria. Il piano di comunicazione integra una serie di canali che informano il cittadino in maniera diretta ed esaustiva dei vantaggi che la raccolta differenziata porta a lui e all’intera comunità. Attraverso le riunioni di quartiere e l’organizzazione di eventi si accentra l’attenzione della popolazione sulla tematica della Rigenerazione Ecologica e del Piano di Raccolta Differenziata. È un ottimo spunto per stimolare e sensibilizzare sia i bambini che gli adulti alle tematiche ambientali e alle modalità di differenziazione. La metodologia comunicativa va progettata e commisurata ai target individuati, per esempio si possono coinvolgere i bambini attraverso laboratori ludico-didattici che sfruttano il metodo “learning by doing”. Per gli adulti invece è opportuno progettare interessanti e curiose iniziative che possano coinvolgere i partecipanti nella costruzione di prototipi di ogni tipo a partire dai materiali di riciclo (ad esempio come costruire pannelli solari a partire da bottiglie in PET) Gli eventi vanno organizzati e promossi per ottenere il migliore coinvolgimento da parte dei target. A tal proposito è opportuno utilizzare sia canali come tv e radio locali, sia canali quali manifesti, opuscoli informativi, social network. Esempio di comunicazione per la raccolta porta a porta 26 Nella prima fase di start-up della raccolta differenziata “porta a porta” è necessario provvedere alla distribuzione dei mastelli per la raccolta domiciliare. È questa la migliore occasione per operare la comunicazione Person to Person, un momento utile per spiegare all’utenza l’esatta metodologia di differenziazione e di raccolta. Obiettivo di questo tipo di comunicazione è massimizzare la quantità e la qualità dei materiali differenziati attraverso un informazione approfondita e la consegna dei kit. Attraverso questo tipo di informazione è possibile inoltre raccogliere i dati e censire tutte le utenze presenti nell’area da riqualificare. Un'altra importante opera di comunicazione è rappresentata dalla presenza sul territorio di totem informativi che contengano e permettano la distribuzione di materiale informativo (flayer, depliant e volantini). Questi piccoli “info-point” rinforzano l’azione comunicativa già in atto intercettando anche i fruitori del centro storico e i clienti delle attività commerciali presenti nella zona di riqualificazione. Importante è identificare le tecniche comunicative da scegliere sui diversi canali, prediligendo grafiche semplici e dirette, slogan efficaci, messaggi brevi e immediati, posizionamento dei marchi e del brand. I messaggi, comunicativo devono in di un progetto questa portata, necessariamente essere semplici ed univoci prestando la massima attenzione sia ai contenuti Esempio di comunicazione per la raccolta differenziata 27 grafici che a quelli contenutistici permettendo così la massima efficacia comunicativa e la facilitazione dell’intero processo. 1.3 Allestimento “Mini Isola Ecologica” Al fine di garantire agli utenti la possibilità di smaltire in orari diversi da quelli previsti dai calendari in adozione e di poter conferire quantità in eccesso rispetto al consentito è opportuno l’allestimento di una o più aree da destinare a Mini isole Ecologiche o piccoli punti di raccolta che possano accogliere contenitori a volumetria maggiore. Tale area deve essere gestita da personale addetto al conferimento oppure automatizzato attraverso l’utilizzo di cassonetti ad apertura elettronica, permettendo così l’uso esclusivo da parte dell’utenza coinvolta. Come illustrato nella Scheda di Fattibilità4, le moderne frontiere ingegneristiche in materia suggeriscono soluzioni a scomparsa nel tessuto stradale o pedonale lasciando a vista i soli convogliatori della misura e forma dei comuni contenitori stradali e lasciando interrati, quindi non visibili, i grandi cassonetti per la raccolta. 4 Allegato D presente in Allegati I 28 29 Esempio punto di raccolta a scomparsa nel manto stradale Le mini isole ecologiche sono indispensabili al raggiungimento degli obiettivi di differenziazione, e concorrono, unitamente al metodo di raccolta porta a porta, al recupero della maggior parte dei RSU. La loro presenza durante la fase di raccolta porta a porta non solo garantirebbe il conferimento da parte degli utenti fuori dagli orari calendarizzati e oltre le volumetrie domestiche, ma contrasterebbe il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che spesso si verifica nella fase di start-up porta a porta. del processo 1.4 Contenitori stradali e cestini da passeggio Il graduale abbandono dell’utilizzo dei tradizionali cassonetti troverebbe impreparati i tanti fruitori del centro storico e i turisti a cui bisogna garantire la presenza, in punti strategici, di cestini multi raccolta (ad esempio per la raccolta carta, multi materiale, cicche e sigarette, sacchetti per raccolta delle feci). I contenitori stradali svolgono un ruolo chiave nel processo di Rigenerazione ecologica permettendo il mantenimento di standard di igiene e pulizia stradale abbastanza elevati. Se opportunamente posizionati e distanziati tra loro i contenitori stradali intercettano gran parte dei rifiuti che altrimenti sarebbero destinati all’abbandono; si tratta di rifiuti dalla volumetria ridotta (tovaglioli di carta, bottigliette in PET, lattine in alluminio, residui di sigarette e ceneri) e data la loro composizione possono essere destinati alla differenziazione e al riciclo. I modelli oggi presenti sul mercato posseggono differenti design e possono essere compartimentali permettendo all’Amministrazione di Gravina in Puglia sia di poter scegliere tra Esempio di cestini da passeggio multimateriale diverse sagomature cercando quelle meno impattanti e che siano in armonia con il contesto storico-architettonico dei luoghi in cui verranno installati 30 sia di rafforzare il processo di differenziazione e raccolta dei materiali oggetto di riciclo. 31 1.5 Istituzione di un eco-sportello Durante una campagna di sensibilizzazione in un progetto ambizioso come quello di Riqualificazione Urbana legato ad una Rigenerazione ecologica, l’efficacia comunicativa e la reperibilità di informazione è indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi. L’appoggio informativo deve essere garantito durante l’intera durata del processo di raccolta differenziata, per questo è utile istituire un eco-sportello dedicato al servizio informazioni, per il ritiro dei sacchetti e dei kit predisposti. Tale servizio può essere garantito mediante istituzione di un eco-sportello comunale con impegno di personale con pregresse esperienze nel settore Ambiente e Spazzamento. Un’altra ipotesi è l’affidamento del servizio a terzi, imprese o cooperative o al gestore del servizio di raccolta che possano garantire elevati standard di gestione delle informazioni e di comunicazione. Uno sportello così concepito, non solo fornisce informazioni e materiale utile all’utenza, è in grado anche di suggerisce strategie per migliorare lo status economico attraverso l’adozione di buone pratiche da adottare, la richiesta di incentivi per il miglioramento energetico ecc. Attraverso l’eco-punto è infine possibile veicolare le future informazioni o le eventuali forniture di attrezzature per il risparmio idrico ed energetico. Dotazione fondamentale per l’intero processo di raccolta differenziata è l’istituzione di un NUMERO VERDE a cui l’utenza possa rivolgersi per informazioni, richieste o reclami; tale servizio può essere espletato dallo stesso eco-sportello in quanto già impegnato per le medesime finalità. 1.6 Assimilabili ai Rifiuti Domestici In un piano di raccolta differenziata rivolto ad un dato territorio vanno coinvolti tutti gli attori presenti ossia tutti coloro che possono ritenersi produttori di rifiuti. In tal senso non sono esclusi né i cittadini né le attività commerciali, gli uffici, le amministrazioni pubbliche e private, le banche, gli artigiani. La normativa ed il sistema di gestione dei rifiuti distinguono le utenze, produttrici di rifiuti, in UTENZE DOMESTICHE ed UTENZE NON DOMESTICHE. In tal modo esiste a monte una primaria classificazione dei rifiuti che per le utenze non domestiche spesso vengono classificati come “RIFIUTI SPECIALI”. Eccezion fatta per i materiali derivanti da attività produttive, commerciali o artigianali classificabili come “Rifiuti Speciali Pericolosi, Tossici, Radioattivi” o che prevedano modalità di raccolta definite (pile esauste, olio esausto, farmaci ecc) i rifiuti derivanti da utenze non domestiche identificabili nelle categorie di riciclo domestico ossia nelle frazioni di plastica, carta/cartone, vetro, alluminio e organico possono essere ASSIMILABILI AI RIFIUTI DOMESTICI cosi come previsto dal D.Lgs. 152/06, art. 184, c. 2 Il target di riferimento è identificato nelle utenze non domestiche quali attività commerciali, bar, pub e ristoranti a cui devono essere consegnati contenitori a volumetria superiore per ogni tipologia di rifiuto e un piano di ritiro dedicato e calendarizzato. 32 L’importanza di coinvolgere queste utenze nel piano di raccolta differenziata è di primaria importanza, perché seppur il loro numero è largamente inferiore rispetto alle utenze domestiche, conferiscono quotidianamente grossi quantitativi di materiali riciclabili, andando a costituire una frazione importante dell’intero flusso di rifiuti. 2. Descrizione delle Strategie Secondarie 2.1 Eco-compattatori ed Eco-marketing In un Piano Integrato, come già scritto, è importante il coinvolgimento delle attività commerciali e produttive presenti nell’area oggetto di riqualificazione. Data l’alta concentrazione di bar, ristoranti, gelaterie e locali tra le strade del centro storico gravinese e i crescenti flussi di cittadini e turisti attratti dalle bellezze architettoniche e paesaggistiche nonché dall’eccellenze enogastronomiche è opportuno prevedere interventi di ecomarketing, ossia l’installazione di eco-compattatori (simili nella forma ai distributori automatici di cibi e bevande) che, così come descritto nella Scheda di Fattibilità5, in cambio di plastica e vetro restituiscono buoni sconto da spendere nelle attività aderenti all’iniziativa o la possibilità, per esempio, da parte di chi conferisce di connettersi ai servizi internet-wifi. Questo tipo di iniziativa garantisce un aumento del riciclo di materiali preziosi e contribuisce inoltre alla fidelizzazione dei clienti delle attività aderenti, sviluppando ed incentivando lo sviluppo di nuove realtà “green”. 5 Allegato E presente in Allegati I 33 34 Esempio di eco-comattatori Le utenze a cui possono essere destinate sono diverse; esistono esempi di iniziative promosse dalle amministrazioni comunali che hanno installato eco-compattatori nei centri urbani e nelle piazze o in alternativa all’interno di scuole ed edifici pubblici. L’ecomarketing naturalmente trova la sua massima espressione se inserito in un contesto imprenditoriale di particolare impatto perché promuove sia l’adozione di buone pratiche sia l’innescarsi di processi promozionali eco-sostenibili. 2.2 Campagne di raccolta Utile strumento per la sensibilizzazione della cittadinanza e delle utenze non domestiche al vantaggio della raccolta differenziata è la promozione di campagne di raccolta dei materiali. Già sperimentate in tantissime realtà italiane ed europee, tali iniziative prevedeno la realizzazione di un piano di gestione degli imballaggi all’interno di un eco-circuito. Un esempio utile è la realizzazione di una rete di riciclo che coinvolga le cantine locali vinicole con i ristoratori al fine di creare convenzioni e promuovere il "vuoto a rendere". In pratica i ristoratori conferiscono bottiglie vuote direttamente in cantina; questa a sua volta provvederà a sanificarle e riutilizzarle per lo stesso cliente con abbattimento di costi e rifiuti. La pianificazione di eventi atti alla sensibilizzazione ambientale è un utile strumento per l’attecchimento e lo sviluppo del piano di raccolta. Esempi utili sono le “giornate svuota archivi” a cui possono partecipare le amministrazioni e gli uffici pubblici e privati. In alcune giornate dedicate e debitamente promosse e pubblicizzate, l’ente gestore del servizio di raccolta, unitamente all’Amministrazione Comunale e alle associazioni, promuove punti di raccolta della carta proveniente dagli archivi che periodicamente vanno dismessi. È questo un utile momento per sensibilizzare le amministrazioni e gli uffici all’uso razionale della carta e ai vantaggi apportati dalle gestioni eco-compatibili degli uffici Un altro esempio di campagne di sensibilizzazione ad elevato impatto è la raccolta dei quaderni e del materiale cartaceo delle scuole a fine anno scolastico, un importante momento di condivisione e di formazione per gli studenti di ogni fascia scolastica. 2.3 Sgravi e agevolazioni Le nuove politiche comunitarie in materia di tassazione sui rifiuti adottano il principio del “chi inquina paga”. Secondo questo sistema qual’ora fosse possibile misurare la qualità e la quantità dei rifiuti e dei materiali oggetto di riciclo conferiti dalle utenze domestiche e non domestiche si potrebbe attuare un modello 35 tassativo commisurato e proporzionale. In tal modo è possibile premiare i cittadini e le aziende che riducono la produzione di rifiuti e che differenziano in maniera corretta attivando opportune agevolazioni sul corrispettivo TARI (Tassa sui Rifiuti ex TARSU). L’automatismo dei processi di conferimento, l’utilizzo di contenitori dotati di trasponder, i cassonetti ad apertura elettronica e la creazione di una rete satellitare a controllo remoto per i mezzi di raccolta permettono il continuo monitoraggio dei processi, e la possibilità di produrre dati statistici attendibili. I trasponder, di cui alcuni mastelli per la raccolta differenziata sono dotati, permettono all’operatore di segnalare in tempo reale le utenze servite; inoltre i controlli “random” sui sacchetti conferiti permettono l’analisi della qualità di differenziazione da parte di ogni singola utenza, misurando quindi il grado di contaminazione dei materiali. I dati che si raccolgono, se opportunamente incrociati con quelli demografici e catastali, possono restituire risultati molto precisi sulle capacità di ogni utenza nel rispondere al processo di raccolta differenziata permettendo premialità per quelle più virtuose. 3. Descrizione delle Strategie Trasversali 3.1 Incentivi per il risparmio energetico In un'ottica di miglioramento della qualità ambientale è utile incentivare ogni forma di risparmio energetico e riduzione dei consumi. Queste strategie contribuiscono sia al miglioramento ambientale che all’economia domestica o delle imprese. Per questo è necessario incentivare l’installazione di impianti foto- 36 voltaici su palestre ed edifici pubblici gravitanti nella zona "Area di rigenerazione"; 37 Esempio di moderne installazione fotovoltaiche a basso impatto paesaggistico Tali iniziative prevedono altresì la concessione di agevolazioni fiscali per le abitazioni o i locali adibiti ad altri usi che provvedano all’efficentamento energetico degli edifici. I processi di miglioramento energetico intesi come aumento delle prestazioni e dei risparmi di ogni singolo edificio concorrono al mitigamento dei cambiamenti climatici e al miglioramento della situazione ambientale dell’intero pianeta e per questo vanno incentivati attraverso diverse forme, come previsto Art.1, commi 344,345,346,347 della legge finanziaria 2007 aggiornato al 18 giugno 2014. 3.2 Conversione impianto di illuminazione pubblica Come già espresso più volte in narrativa le strategie per il miglioramento ambientale e per la rigenerazione ecologica si intrecciano con quelle economiche di ogni portata. Ulteriore esempio è il risparmio energetico ottenuto dalla sostituzione delle lampade della pubblica illuminazione con lampade a led o a risparmio energetico. Esempio di illuminazione led ad alimentazione solare Il risparmio economico ottenuto dalla riduzione dei consumi incide prima sul piano di ammortamento finanziario dell’opera e poi sul bilancio comunale ottimizzando le risorse economiche e al contempo contribuisce al miglioramento ambientale in maniera concreta. 38 39 Esempio di illuminazione led L’intervento è già previsto nella programmazione dei finanziamenti europei e ritrova fondamenta giuridiche nell’articolo 52 Legge n° 147 del 27 dicembre 2013 «[…] Al fine di rispettare gli impegni assunti in sede di Unione europea volti a incrementare l'efficienza energetica del 20 per cento per il 2020, la Cassa depositi e prestiti Spa può prestare garanzia sui finanziamenti relativi agli interventi di incremento dell'efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, compresi quelli relativi all'illuminazione pubblica […]» 3.3 Istituzione di due ciclo-stazioni da e per il centro storico In un'ottica di riqualificazione urbana e nel perseguimento di obiettivi per il miglioramento ambientale non si può escludere l’utilizzo delle biciclette in alternativa alla mobilità a propulsione. Tale pratica, ormai largamente utilizzata nei centri urbani di tantissime città europee ed italiane consiste, come spiegato nella Scheda di Fattibilità6, nella possibilità di noleggio agevolato o gratuito da parte dei cittadini che abbandonano l’automobile o i mezzi a motore preferendo un tipo di mobilità più ecologica e pulita, meno rumorosa e in pieno rispetto degli spazi pubblici che il piano di riqualificazione intende valorizzare. Individuando le aree per l’installazione delle ciclo-stazioni è possibile mettere a disposizione della cittadinanza e dei turisti un parco bici che permetta di muoversi all’interno dell’area in maniera ecologica ed economica, in una sola parola “sostenibile”. Le chiavi elettroniche o le schede magnetiche che liberano le biciclette dai relativi posteggi sono consegnate ai cittadini attraverso le associazioni di promozione turistica, la ProLoco o gli uffici comunali che possono espletare il servizio gratuitamente o sottoforma di nolo agevolato. L'intervento è da integrarsi con l'Asse 4/Economica del LAbGRAVINA 2020. 3.4 Istituzione di un parco giochi con area attrezzata per ragazzi disabili La riqualificazione urbana passa attraverso non solo processi ed interventi infrastrutturali territoriale/paesaggistica ma e attraverso di valorizzazione anche azioni di miglioramento culturale e sociale. Affrontare quest’ultima tematica risulta sempre molto difficile data la moltitudine di interventi proponibili. Per questo, al fine di conseguire l'obiettivo di una rigenerazione ecologica a 360°, si propone la realizzazione di un 6 Allegato F presente in Allegati I 40 parco giochi senza barriere architettoniche, così come descritto nella Scheda di Fattibilità allegata7, che garantisca la fruizione degli spazi pubblici e delle attrezzature ludiche anche agli utenti disabili o con capacità motorie e sensoriali ridotte. Questo spazio è concepito per essere non solo luogo di attività ludiche ma contenitore sociale dove poter sviluppare dinamiche di coinvolgimento della cittadinanza gravinese senza esclusioni di alcun tipo. In un parco così progettato sono previsti accessi garantiti per le sedie a ruote, passamano a corda dall’ingresso alle aree ludiche per gli utenti ipovedenti, l’installazione di pannelli brail con scopi ludico-ricreativi, altalene speciali per sedie a ruote e altri giochi da parco idonei al raggiungimento dell'obiettivo. I parchi giochi sono oggi importante centro di raccolta della cittadinanza ed istituirne uno all’interno dell’area di riqualificazione, significa soddisfare il bisogno di numerosi utenti. 3.5 Incremento di fontane pubbliche per scoraggiare l'acquisto di acque in bottiglia Le moderne teorie di gestione sottolineano l’importanza della riduzione degli sprechi contemplandola, in alcuni casi, come miglior fonte di guadagno. In tal senso, nella redazione del Piano Integrato non si può escludere l’argomento del risparmio idrico, essendo la regione Puglia, una tra le più siccitose d’Italia. L’utilizzo della fornitura idrica pubblica ad uso alimentare è un ottimo metodo per incrementare il risparmio idrico. Installando nuove fontane pubbliche e distributori automatici di acqua liscia/gassata 7 Allegato G presente in Allegati I 41 nell’area di riqualificazione non solo si abbattono i costi d’acquisto dell’acqua ma si riduce il flusso di imballaggi con un notevole vantaggio ambientale ed economico. 42 Nell’installazione delle fontane pubbliche è opportuno minimizzare gli sprechi attraverso l’installazione di rubinetteria ad erogazione temporanea che smetta di erogare dopo una frazione di tempo prestabilita. Per l’installazione dei distributori automatici di acqua si possono adottare tecnologie a lettura magnetica che permettano agli utenti di ricaricare le chiavette o le schede con tariffe agevolate. Esempio di distributore automatico di acqua 3.6 Obbligo per le strutture pubbliche, attività commerciali e palestre di riduttori di flusso per rubinetti e docce In riferimento a quanto riportato nel paragrafo precedente, riguardo l’importanza del risparmio idrico, si intende opportuna l’adozione di alcune buone pratiche da parte degli edifici pubblici, degli esercizi commerciali e delle palestre. Un esempio concreto ed efficace è l’utilizzo di diffusori idrici sulla rubinetteria e nelle docce. Con opportune campagne di sensibilizzazione, informazione e distribuzione gratuita di diffusori si può promuovere la gestione razionale dell’acqua e al contempo, tramite l’azione politica, porre l’obbligo per gli edifici pubblici, le attività commerciali e le palestre di adottare questo piano con immediata attuatività. 3.7 Campagne di sensibilizzazione "Riduci o paga pegno" per piccoli alimentari La Riduzione è uno dei fondamenti su cui poggia l’idea di miglioramento ecologico delle risorse e dei rifiuti. Per riduzione infatti non si intende il mero abbattimento della frazione non riciclabile ma è un concetto che interviene a monte con la riduzione degli acquisti. Attraverso campagne condivise con gli esercizi commerciali operanti nel settore alimentari è possibile orientare gli acquisti della clientela verso formati che prediligono la riduzione d’imballaggi (ad esempio i formati famiglia riducono il numero di contenitori singoli). Un'altra utile alternativa sono le campagne “Riduci o paga pegno” attraverso le quali le attività aderenti premiano con gadget e buoni sconto i clienti che richiedono imballaggi ecologici o che utilizzano shopping bag. 43 Conclusioni 44 Lo sviluppo di una data società non è misurato solo in termini economici quanto soprattutto in termini di qualità della vita, intesa come miglioramento delle condizioni di salute derivanti spesso da una mancanza di attenzione nei confronti delle scelte ambientali. L'applicazione di strumenti ambientali al processo di gestione urbana può rendere la politica urbana improntata alla sostenibilità, più ampia, più forte e più ambiziosa di quanto sia stato finora riconosciuto. É necessario a tal proposito fornire all'Amministrazione Comunale i giusti strumenti per agire e attuare politiche ambientali locali. Il Piano Integrato degli Interventi che qui si è proposto, si pone, appunto, come obiettivo quello di fornire in modo sintetico ma esauriente, tecnico e con un linguaggio chiaro, tutte le informazioni necessarie per rendere possibile una rigenerazione ecologica di una determinata area. Il punto di forza del presente Piano Integrato è che scaturisce al termine di uno studio, di una valutazione, fatta ascoltando la voce dei cittadini che vivono la città e che auspicano un cambiamento "verde". Sarà quindi imprescindibile, qualora le azioni proposte vengano attivate, non dimenticarsi di coinvolgere la comunità. La partecipazione al processo decisionale e di gestione significa impegnare le organizzazioni e i singoli in un processo di reciproco miglioramento. Tali meccanismi favoriscono la cooperazione il raggiungimento di obiettivi ottimali. Sarà preferibile, in fase di progettazione adottare un approccio che vada dal basso verso l'alto (consultazione e partecipazione della collettività) anziché un approccio dall'alto verso il basso. A prescindere dalle priorità scelte, l'accento va posto sulla transizione verso la sostenibilità. In generale, è più facile stabilire ciò che non funziona attualmente e descrivere situazioni future auspicate anziché stabilire come procedere dalla situazione attuale verso il tipo di futuro che si vuole raggiungere. Il processo verso la città sostenibile è una questione di creatività e cambiamento e concerne la politica nella sua sostanza, nonché i metodi. Il concetto di sostenibilità è dinamico e soggetto ad evoluzione, nonché destinato a cambiare nel tempo, man mano che la comprensione dell'ambiente locale e mondiale diventa più precisa e avvertita. Il presente Piano Integrato con le sue proposte rappresenta un contributo a questo processo dinamico che deve essere perfezionato e consolidato parallelamente ai progressi del progetto di Rigenerazione Urbana. 45