"LAbGRAVINA 2020"
laboratorio partecipato
AMBITO 1 GRAVINA 2020
"primo percorso della
rigenerazione urbana"
Piano
Integrato
degli
Interventi
Sezione 3 "La Città ecologica" Asse Ecologica
INDICE
Panel degli Interventi.............................................................................3
Piano Integrato degli Interventi...........................................................15
- Obiettivi del Piano Integrato....................................................................16
- Breve sintesi del Piano Integrato............................................................17
- Descrizione delle strategie primarie.......................................................19
- Descrizione delle strategie secondarie..................................................33
- Descrizione delle strategie trasversali...................................................36
Conclusioni......................................................................................................44
- Allegati I

Allegato A Scheda di Fattibilità Piano integrato

Allegato B Scheda di Fattibilità Servizio "Porta a Porta"

Allegato C Scheda di Fattibilità Campagna di Sensibilizzazione

Allegato D Scheda di Fattibilità Istituzione "Mini Isola ecologica"

Allegato E Scheda di Fattibilità Azioni di "Eco-marketing"

Allegato F Scheda di Fattibilità Istituzione Ciclo-stazioni

Allegato G Scheda di fattibilità Parco Giochi Accessibile
2
Presentazione delle
attività svolte
Panel degli Interventi
3
PRESENTAZIONE
Alla luce di quelli che sono stati i risultati ottenuti attraverso
l’indagine conoscitiva attuata nei mesi da Aprile a Maggio e
attraverso la votazione delle proposte fatta nell’ambito della Fiera
Regionale di San Giorgio, la scrivente Società in linea con gli
obiettivi prefissati nell’ambito delle attività del LAbGRAVINA 2020,
sceglie di strutturare il seguente Panel degli interventi che va
andrà a confluire, unitamente ad altre azioni necessarie e
imprescindibili, nel Piano Integrato degli Interventi, di seguito
presentato, da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione
Comunale, in modo da individuare l’emergenza e le conseguenti
proposte da poter attuare e quindi realizzare nel medio-lungo
termine.
La necessità primaria che scaturisce dall’analisi compiuta è un
potenziamento del servizio di Raccolta Differenziata nel centro
storico che, seppur esistente, risulta carente sotto vari punti di
vista.
I cassonetti gravitanti attualmente intorno e nel centro storico sono
pochi, distanti e fatiscenti e questo non fa che demotivare le
persone ad attuare una attiva Raccolta Differenziata. Manca
inoltre una divulgazione delle modalità e dei benefici economici e
ambientali che scaturiscono da una corretta e attenta abitudine.
In molti lamentano la mancanza di mezzi per poter attuare la
raccolta differenziata: oltre ai cassonetti, la distribuzione di
sacchetti e soprattutto l’istituzione del porta a porta come servizio
alla e per la cittadinanza.
4
La raccolta differenziata che oggi si attua nel comune di Gravina in
Puglia è carente anche nelle tipologie. Una voce comune dei
residenti del centro storico è l’istituzione della raccolta dell’umido
e dell’olio esausto, che parecchi benefici porterebbe se venisse
attuata.
La prima bozza di Panel degli Interventi redatta a fine maggio
2014 riportava tra gli interventi più indispensabili i cinque elencati
sotto in tabella:
PANEL DEGLI INTERVENTI
1. Migliorare e potenziare l’attuale sistema di
Raccolta Differenziata
2. Introduzione della Raccolta Differenziata
Multimateriale
3. Potenziamento della Raccolta Differenziata con
il servizio del “porta a porta”
4. Istituzione di un’isola ecologica
5. Installazione cestini per la differenziata da
passeggio
Di seguito si elencano nel dettaglio le proposte di intervento a
seguito dell’analisi compiuta.
1. Migliorare e potenziare l'attuale sistema di Raccolta
Differenziata
5
Dall’analisi compiuta a molti basterebbe semplicemente migliorare
quella che è la situazione attuale cominciando con il sostituire,
laddove necessario, i cassonetti della raccolta differenziata ormai
fatiscenti,
potenziandone
il
numero
e
anche
la
varietà.
Attualmente Gravina attua solo una raccolta differenziata del
vetro, della plastica e della carta, conferendo tutto il resto dei rifiuti
nell’indifferenziata. Per questo molti cittadini attenti e sensibili alla
tematica richiedono l’aggiunta della differenziata per organico e
metalli e in molti casi dell’olio esausto.
Quello
dei
contenitori
stradali
(cassonetti)
è
un
sistema
ampiamente utilizzato perché nel complesso abbastanza semplice
e che permette di intercettare numerosi materiali (carta, pile,
farmaci, contenitori per liquidi in vetro, plastica, alluminio e
metalli).
Garantisce una buona comodità di conferimento (crescente con la
capillarità del servizio) e non richiede una particolare attività di
comunicazione
per
la
semplicità
del
riconoscimento
dei
contenitori.
I maggiori rischi per questo tipo di raccolta sono però, la presenza
di materiali indesiderati, cioè incompatibili con i successivi
trattamenti di riciclaggio e il facilitare della cosiddetta “migrazione
dei rifiuti”.
I contenitori utilizzati sono del tipo a campana, a cassonetto o a
cestino. Le campane vengono utilizzate nella raccolta del vetro,
della carta, della plastica e dell’alluminio. I cassonetti sono
utilizzati per la carta, plastica ed alluminio ed i cestini per pile e
farmaci.
6
Il principale problema dell’utilizzo di questa metodologia è
costituito dall’ingombro dei grossi contenitori che limita il loro
utilizzo, specialmente nei centri storici dove lo spazio è, in genere,
limitato.
Ulteriore problema è il fattore estetico: la presenza di contenitori,
oltre a non essere integrata nel territorio, comporta inevitabilmente
che possano essere abbandonati rifiuti all’esterno di essi. Si rende
quindi necessario che le operazioni di svuotamento, anche per
evitare il diffondersi di sgradevoli odori, vengano effettuate di
frequente.
Le operazioni di svuotamento stesse, inoltre, creano un ulteriore
problema alla viabilità e, se fatte di notte, potrebbero disturbare la
quiete pubblica per la loro rumorosità.
2. Introduzione della Raccolta Differenziata Multimateriale
Da alcune risposte analizzate è emersa anche un’altra possibile
soluzione atta a semplificare la differenziazione dei rifiuti con
l’obiettivo di migliorarla e innalzare le percentuali. Si tratta della
Raccolta Differenziata dei rifiuti di origine domestica con la
metodica del “multimateriale”.
Da parecchi anni molti comuni hanno introdotto questo tipo di
metodica
che
effettivamente
rappresenta
una
soluzione
vantaggiosa per tutti i soggetti coinvolti, dal cittadino, alle società
che effettuano la raccolta, alle Amministrazioni Comunali.
La raccolta multimateriale si caratterizza per la raccolta
congiunta di frazioni merceologiche di rifiuti di origine domestica
I vantaggi di questa metodica sono numerosi. Innanzitutto la
velocità, in quanto riponendo congiuntamente gli imballaggi
recuperabili all’interno di un unico sacco il cittadino riduce il
proprio impegno ed il tempo quotidianamente dedicato alla
separazione delle varie frazioni da riporre (nel caso di una raccolta
monomateriale) in molteplici sacchi e/o contenitori. In questo
modo si fornisce un vero e proprio servizio al cittadino
sostituendosi a lui nella fase di separazione delle singole frazioni
merceologiche
effettuandola
durante
il
proprio
processo
industriale.
Si tratta di un servizio razionale in quanto il servizio di raccolta,
grazie
all’unificazione
delle
varie
frazioni
merceologiche
recuperabili all’interno di un unico sacco, viene razionalizzato
prevedendo un solo ritiro sul territorio riducendo così l’utilizzo di
mezzi diversi per la raccolta e di personale addetto.
Infine la raccolta multimateriale consente, una stabilità e maggiore
garanzia di percepimento dei contributi economici (contributo alla
raccolta)
erogati
convenzionato
in
favore
(solitamente
del
soggetto
questo
ruolo
appositamente
è
ricoperto
dall'Amministrazione Comunale).
É importante precisare a tal proposito che, la Regione Puglia
adotta la Carta dei Servizi per la Gestione dei Servizi di
Spazzamento, Raccolta e Trasporto dei Rifiuti Urbani ai sensi
dell'art. 11, L.R. 20 agosto 2012, n. 24. e che la stessa
attualmente non contempla la Raccolta di tipo multimateriale. Si è
comunque scelto di inserire tale metodologia sia perchè da alcuni
cittadini avanzata come proposta, sia per una maggiore precisione
7
di dettagli in tema di metodologie utili ad un ottimo raggiungimento
di risultati in termini di Raccolta Differenziata.
3. Potenziamento della Raccolta Differenziata con il servizio
del “Porta a Porta”
Tra i sistemi più diffusi di raccolta differenziata vi è senza dubbio il
cosiddetto “porta a porta”. Si tratta in sostanza di una raccolta
domiciliare in cui l’Ente responsabile della raccolta effettua il ritiro
dei materiali direttamente presso l’utente secondo modalità
precise (giorni e orari fissati) per la raccolta dei diversi tipi di
materiale. Generalmente l’Amministrazione Comunale fornisce ai
cittadini sacchetti di diversi colori e contenitori (ad esempio il
secchio per la frazione umida) dedicati appositamente alla raccolta
differenziata.
Questo sistema è aggiuntivo rispetto al ritiro ordinario dei rifiuti
solidi urbani ed è in genere dedicato a particolari categorie di
consumatori o a particolari zone del Comune.
Sono infatti interessati a questo tipo di raccolta:
 i cittadini per la raccolta di carta, plastica, vetro, alluminio,
metalli e materiale organico;
 gli uffici e le scuole per la raccolta di carta;
 i supermercati per gli imballaggi in carta-cartone e plastica;
 i mercati ortofrutticoli per legno e sostanza organica;
 le mense e i ristoranti per vetro, plastica e sostanza
organica;
 i fast food per oli vegetali esausti.
8
Attraverso questo sistema di raccolta si ottiene una qualità di
materiali differenziati generalmente buona, ma che necessita di
ulteriori selezioni.
La quantità di rifiuti differenziati dipende, senza dubbio, dal livello
di sensibilizzazione dei cittadini; in genere è comunque elevata
poiché la comodità e la responsabilizzazione sono maggiori.
Inoltre, per stimolare maggiormente i cittadini, le autorità
competenti possono decidere di sanzionare i cittadini, o i
condomini, che non attuano una corretta selezione e in alcuni casi
addirittura non ritirano il materiale.
Il sistema porta a porta diventa efficiente in quanto molto capillare
e per le sue caratteristiche si adatta bene ai centri storici,
favorendo, grazie alla sua comodità, il cittadino in maniera netta.
Inoltre non c’è nessun tipo di occupazione di suolo pubblico per
quanto riguarda i cassonetti né un danneggiamento dell’immagine
e del decoro del Centro storico.
Quella della raccolta “porta a porta” è certamente una metodica
che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, in quanto
permette il controllo dei rifiuti e impedisce la “cosiddetta
migrazione dei rifiuti”, come nel caso dei contenitori stradali.
4. Istituzione di un’isola ecologica
Un’altra possibilità per migliorare e in alcuni casi avviare il servizio
di Raccolta Differenziata è istituire una piattaforma di raccolta,
ossia un’isola ecologica. Grazie a questo tipo di raccolta tutto il
materiale riciclabile
insieme ad
altri rifiuti,
viene,
portato
direttamente dal cittadino in luoghi adibiti alla raccolta di grandi
quantità di materiali e gestiti da personale addetto.
9
Questo metodo è uno dei meno usati in quanto è difficile trovare
luoghi idonei facilmente raggiungibili da tutti gli utenti per
depositare i rifiuti precedentemente selezionati e stoccati nelle
abitazioni.
Nonostante ciò questo tipo di raccolta ha i suoi grandi vantaggi,
che
in
sede
decisionale
andrebbero
presi
fortemente
in
considerazione:
 si tratta innanzitutto di una metodica applicabile a diversi
materiali (carta, plastica, pile, farmaci, vetro alluminio,
metalli, rifiuti ingombranti, materiali organici, olio, ecc…);
 si otterrebbe senza dubbio una elevata qualità dei materiali
raccolti, sia per effetto del controllo immediato del gestore
della piattaforma che contribuisce a suddividere il flusso in
ingresso dei rifiuti (ed eliminare le frazioni estranee), sia per
le ulteriori fasi di selezione cui i materiali possono essere
soggetti;
 abbattimento dei costi di gestione poiché verrebbe
eliminata la fase della raccolta attraverso veicoli speciali
destinati allo svuotamento di campane/cassonetti;
 una riduzione dell’impatto ambientale dovuto al traffico e
alla rumorosità nella zona interessata;
Vi sono però anche diversi svantaggi che vanno parallelamente
vagliati in sede decisionale.
 Seppur si applica una riduzione dell’impatto ambientale
dovuto alla rumorosità e al traffico veicolare nella zona, per
esempio del Centro Storico, di contro lo stesso va a
concentrarsi nella zona attinente la piattaforma;
10
 occupazione di suolo pubblico(questo problema spesso
viene superato con la localizzazione delle piattaforme in
aree dimesse);
 richiesta di maggiore impegno da parte dei cittadini che
sono tenuti a stoccare i materiali a casa e conferirli
periodicamente alla piattaforma di raccolta.
Una innovazione, sviluppata in molti comuni italiani, e che
sempre di più sta prendendo piede è quella dell’istituzione di
isole ecologiche sotterranee, studiate per avere un impatto
ambientale minimo in luoghi delicati della città, quali per
esempio i centri storici.
Infatti grazie a questo innovativo servizio, la parte sgradita,
cioè i contenitori, vengono fatti sparire sotto terra e non sono
quindi visibili, pur svolgendo tranquillamente la loro funzione.
L’ascensore viene attivato dagli addetti allo scarico che
portano alla luce i bidoni solo il tempo necessario per svuotarli.
Altrimenti la vista degli scorci del centro non è rovinata da
impatti sgradevoli. I vantaggi di questa tipologia di intervento
sono essenzialmente:
 rifiuti urbani non più visibili su strade e piazze con
immediata eliminazione del loro impatto ambientale;
 a parità di area superficiale occupata è stato stimato un
volume sino a quattro volte superiore di rifiuti raccolti;
 il volume dei rifiuti si riduce anche grazie alla naturale
compattazione gravitazionale che si verifica nel contenitore
interrato;
11
 abbattimento degli odori sgradevoli: l'interramento permette
di accumulare i rifiuti in ambiente fresco che rallenta
sensibilmente lo sviluppo di batteri;
 eliminazione dei liquidi di percolamento nocivi;
 immondizia non più accessibile ad animali domestici,
animali randagi, roditori, ecc.
Da una preliminare ricerca è emerso che esistono vari tipi di
isole ecologiche:
- con interramento di COMPATTATORI SCARRABILI (fig.1)
- interrate con utilizzo di CASSONETTI TRADIZIONALI (fig.2)
- seminterrate (fig.3).
Fig. 1
12
13
Fig. 2
Fig. 3
Il cittadino all’interno delle isole ecologiche, sotterranee può
conferire i rifiuti mediante una carta personale tipo (memory
card), sulla quale viene registrata la quantità di rifiuti
differenziati depositati. L’amministrazione può pensare, per
esempio, di riconoscere all’utente diligente, un premio per i
conferimenti di questo tipo, consistente in buoni acquisto o nella
riduzione della quota annuale della Tari (ex Tarsu).
Un’isola ecologica tipo, prevede solitamente 6 cassonetti, 3 per
i rifiuti solidi urbani e gli altri 1 per la carta, per la plastica e per
il vetro con un totem esterno in cui sono specificati gli orari, di
conferimento e di prelievo.
5. Installazione cestini per la differenziata da passeggio
Un’ultima
proposta
emersa
dai
cittadini
è
quella
dell’installazione, lungo la principale strada pedonale del centro
storico, di cestini per la differenziata da passeggio con
l’aggiunta di un piccolo scomparto come posacenere.
Questo con il solo obiettivo di tenere pulita, in maniera civile,
una zona di passeggio oltre che turisticamente viva.
La scelta estetica dei cestini dovrà però ben integrarsi con
l’architettura del centro storico in modo da difenderne la sua
bellezza e il suo decoro.
14
Piano Integrato degli Interventi
Piano integrato degli Interventi
In un'ottica di riqualificazione urbana è utile adottare una visione
d’insieme della situazione presente nel Centro Storico del Comune
di Gravina in Puglia e nella zona oggetto dell’opera e individuare
le strategie utili all’ottenimento dei risultati previsti.
Il precedente Panel degli Interventi, dopo alcuni mesi di studio e
revisione, è stato rielaborato, arricchito e completato con altri
Interventi di facile e difficile attuazione che vanno certamente di
pari passo, a quelli descritti precedentemente, nell'ottica di una
Rigenerazione Ecologica del Centro Storico
Si è perciò reso opportuno ragionare secondo un PIANO
INTEGRATO DELLE OPERE che raccolga al suo interno la serie
di progettazioni, utili per il raggiungimento degli obiettivi.
Il Piano Integrato nasce dall’esigenza di sviluppare diverse
strategie progettuali, collegate tra loro in maniera diretta o
indiretta, che contribuiscono insieme allo sviluppo del processo di
Riqualificazione Urbana e al suo mantenimento sostenibile.
Le molteplici strategie vanno adottate con la stessa priorità e
gestite in concerto come unico piano strategico. Alla presente si
allega Scheda di Fattibilità dell’intero Piano Integrato 1 da
considerarsi come analisi della strategia e degli obiettivi globali e
n° 6 Schede di fattibilità riferite ai cinque interventi più rilevanti
facenti parte del Piano Integrato.
1
Allegato A presente in Allegati I
15
Obiettivi del Piano Integrato
Gli obiettivi del Piano Integrato sono in pieno accordo con quelli
del DPRU cosi come espresso al paragrafo 4.2 “Obiettivi di
riqualificazione
urbana,
inclusione
sociale
e
sviluppo
economico”.
Il processo condivide i medesimi obiettivi nelle 3 dimensioni:

DIMENSIONE
TERRITORIALE
attraverso
la
Riqualificazione del territorio urbano

DIMENSIONE SOCIALE attraverso il miglioramento delle
condizioni di vita degli abitanti e la creazione del senso di
comunità

DIMENSIONE ECONOMICA attraverso la creazione di
opportunità
Cosi come espresso dal DPRU gli obiettivi di riqualificazione
urbana, inclusione sociale e sviluppo economico, condivisi con
tutti i soggetti direttamente ed indirettamente interessati possono
essere così declinati:
a) Riequilibrare il centro storico compromesso dai crolli ed
impoverito dal progressivo svuotamento delle funzioni
(lavoro, tempo libero, residenza, attività commerciali ed
artigianali);
b) Bloccare lo spreco di territorio attraverso: il pieno riuso di
spazi
già
urbanistica,
urbanizzati,
sostituzione
operazioni
edilizia
di
ristrutturazione
(ove
possibile),
rifunzionalizzazione degli edifici e/o delle aree di proprietà
sia pubblica che privata;
16
c) Governare i mutamenti, convertendoli in occasioni di
progresso, anziché subire gli eventi;
17
d) Disciplinare interessi diversi e competenze specifiche, per
giungere ad una chiara individuazione di quello che
costituisce “interesse collettivo”;
e) Innescare azioni diffuse di rigenerazione urbana che
costituiscano base per incentivare interventi anche privati;
f) Migliorare le condizioni di vita degli abitanti intervenendo
sul degrado ambientale e delle reti di percorrenza;
g) Aumentare
l’offerta
di
edilizia
residenziale
sociale
determinando le condizioni per l’housing sociale;
h) Perseguire l’obiettivo della qualità globale
Breve sintesi del Piano Integrato:
L’idea progettuale propone una serie di iniziative ed opere che
concorrono al medesimo obiettivo di Rigenerazione ecologica nel
più ampio ambito di una Rigenerazione urbana così come
enunciato nell'art. 4, della Legge Regionale 29 luglio 2008, n. 21
“Norme per la rigenerazione urbana”:
Il programma integrato di rigenerazione urbana deve fondarsi su
un’idea-guida capace di orientare il processo di rigenerazione urbana
e di legare fra loro interventi diversi afferenti alle politiche abitative,
urbanistiche, ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazionali,
formative e di sviluppo. Il programma riguarda prioritariamente:
[...]
f) la rigenerazione ecologica degli insediamenti finalizzata al risparmio
delle risorse, con particolare riferimento a suolo, acqua ed energia,
alla riduzione delle diverse forme di inquinamento urbano, al
miglioramento della dotazione di infrastrutture ecologiche e alla
diffusione della mobilità sostenibile;
Alcune strategie tra quelle individuate sono integrate tra loro per lo
sviluppo di alcuni processi comuni, altre invece si sviluppano in
18
maniera indipendente. Le strategie individuate per il processo di
Rigenerazione ecologica sono:
1 - STRATEGIE PRIMARIE
1.1 Raccolta differenziata “Porta a porta”
1.2 Campagna
di
sensibilizzazione
e
informazione
per
la
Riduzione dei Rifiuti
1.3 Istituzione di una Mini Isola Ecologica
1.4 Contenitori stradali e cestini da passeggio
1.5 Istituzione eco-sportello
1.6 Raccolta differenziata di Assimilabili ai Rifiuti Domestici
2 - STRATEGIE SECONDARIE
2.1 Installazione di Eco-compattatori e azioni di Eco-marketing
2.2 Campagne di raccolta per uffici "Giornate svuota archivi"
2.3 Campagne di raccolta per ristoratori "Recupero vuoti"
2.4 Sgravi e agevolazioni
3 - STRATEGIE TRASVERSALI
3.1 Incentivazione alla sistemazione di impianti foto-voltaici su
palestre ed edifici pubblici gravitanti nella zona "Area di
rigenerazione";
3.2 Sostituzione delle lampade della pubblica illuminazione con
lampade a risparmio energetico;
3.3 Istituzione di due ciclo-stazioni da e per il centro storico (da
integrare con asse ECONOMICA);
3.4 Istituzione di un parco giochi con area attrezzata per ragazzi
disabili (da integrare con asse SOCIALE);
3.5 Incremento di fontane pubbliche per scoraggiare l'acquisto di
acque in bottiglia;
3.6 Obbligo per le palestre di riduttori di flusso per le docce;
3.7 Campagne di sensibilizzazione "Riduci o paga pegno" per
piccoli alimentari
1. Descrizione delle Strategie Primarie
1.1 Raccolta Differenziata “Porta a Porta”
La governance della Regione Puglia riguardo al Piano di Raccolta
dei Rifiuti è oggi ad uno stato di avanzata organizzazione. La
legge Regionale 24/2012 “Rafforzamento delle pubbliche
funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi pubblici
locali”, modificata ed integrata dalla L.R. 42/2012 stabilisce e
regolamenta l’istituzione degli Ambiti di Raccolta Ottimale (ARO)
come gestori unici del servizio di raccolta dei rifiuti. Tali organi
costituiti come raggruppamento o associazione di comuni
provvederanno all’organizzazione del Piano di Raccolta e
all’affidamento del servizio in toto attraverso procedure pubbliche.
Attraverso le successive integrazioni sono stati definiti e
perimetrati i 38 ARO della Regione Puglia collocando il Comune di
Gravina in Puglia nell’ARO BA/4 unitamente ai comuni di
Altamura, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Poggiorsini,
Santeramo in Colle e Toritto.
La Regione Puglia ha inoltre redatto, con Legge Regionale
24/2012 e s.m.i., una Carta dei Servizi che stabilisce gli standard
19
minimi per i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei Rifiuti
Urbani di qualità, uniforme su tutto il territorio, da mettere a
disposizione dei diversi Ambiti di Raccolta Ottimali (ARO) e dai
quali gli stessi non posso prescindere.
La carta dei Servizi specifica:
- la tipologia kit-tipo per la separazione dei rifiuti solidi urbani per le
utenze domestiche (sacchetti e bidoncini) e per le utenze non
domestiche (sacchi e bidoni);
- la frequenza minima della raccolta in area urbana (3-4 volte a
settimane) per la frazione organica dei rifiuti urbani, della frazione
verde, della carta e cartone (1 volta a settimana minimo), della
plastica e dei metalli, del vetro (15gg);
- la frequenza minima della raccolta per il secco indifferenziato: 1
o 2 volte alla settimana;
- le modalità di raccolta dei rifiuti urbani pericolosi (barattoli o
bombolette con smalti e vernici, Raee, pile, batterie, olii, neon,
farmaci);
- l’istituzione dei centri comunali di raccolta, con le specifiche per
la realizzazione;
- la frequenza per lo spazzamento stradale previsto 1 volta al
giorno per aree ad intensa presenza turistica e commerciale, a
giorni alterni in aree residenziali, una volta a settimana in aree con
bassa densità.
In materia di Raccolta Differenziata, è ormai consolidato, come
nelle
realtà
locali
italiane
il
metodo
che
garantisce
il
raggiungimento degli obiettivi imposti è quello del cosiddetto
“PORTA A PORTA” definito anche “Servizio di raccolta spinta” per
20
le alte prestazioni di differenziamento a cui tale servizio giunge. I
dati confermano che il 92% delle realtà italiane che hanno aderito
a questa tipologia di raccolta hanno superato i livelli del 50% in un
solo anno raggiungendo percentuali, a regime, superiori al 70%.
Il processo di raccolta differenziata “Porta a porta”, così come
descritto nella Scheda di Fattibilità2, va attuato in un piano definito
STEP BY STEP, ossia un graduale passaggio dall’odierno sistema
di conferimento presso cassonetti per l’indifferenziato alla raccolta
differenziata porta a porta. In tal senso è opportuno individuare un
piano di forniture strutturali e di gestione dei servizi:
 Consegna dei contenitori e campagna di comunicazione
 primi 6 mesi - raccolta differenziata con conferimento
prossimale (Cassonetti di colore diverso in aggiunta ai
cassonetti tradizionali
 6 mesi – raccolta porta a porta, presenza dei cassonetti di
colore
diverso
eliminazione
dei
cassonetti
per
l’indifferenziata
 Piano di raccolta porta a porta con apertura Mini Isola
Ecologica ed eliminazione di tutti i cassonetti eccezion fatta
per le aree condominiali e le zone in cui è impossibile
effettuare il servizio porta a porta (zone a difficile accesso)
1.2 Campagna di sensibilizzazione e informazione sulla
Riduzione dei Rifiuti
La comunicazione, l’educazione e l’informazione ambientale sono
strumenti essenziali per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.
Con il trattato di Maastricht, art. 130, viene sancito definitivamente
2
Allegato B presente in Allegati I
21
il diritto
all’informazione ambientale come principale azione
preventiva nella tutela dell’ambiente.
È importante che i processi di comunicazione, informazione e
formazione siano pianificati, progettati ed adottati con la massima
attenzione giacché da essi dipende l’ottimale raggiungimento degli
obiettivi prefissati.
La campagna di comunicazione va impostata secondo alcuni
principi fondamentali:
• Chiarezza comunicativa e semplificazione dei messaggi;
• Divulgazione capillare e mirata ai diversi target;
• Congruenza tra i messaggi e le azione messe in atto.
La comunicazione deve prevedere l’utilizzo di diversi canali sui
quali adottare linguaggi diversi ed opportuni al tipo di utenza di
riferimento. Vanno inoltre preventivate diverse tipologie di
campagne di sensibilizzazione e di incontri per ognuna delle
azione messe in atto evitando che i messaggi si sovrappongano
annullandone l’effetto previsto.
Uno dei temi ambientali più importanti da trattare è sicuramente
quello dei rifiuti. A riguardo le moderne strategie si rifanno al
“Principio delle 3 R” ossia Riduzione, Riciclo e Riutilizzo.
Per Riduzione si intende l’applicazione di una serie di iniziative e
di buone pratiche che ogni cittadino dovrebbe adottare sia per il
miglioramento ambientale che per quello del bilancio economico
familiare. La riduzione infatti parte dagli acquisti, indirizzando il
consumatore verso prodotti con minori quantità d’imballaggi
oppure adeguando gli acquisti stessi alle reali esigenze della
famiglia, senza eccedere nel numero di prodotti e tenendo sempre
sotto controllo le date di scadenza.
22
La Riduzione dei rifiuti risulta dunque di primaria importanza per il
contenimento delle problematiche ambientali. Tale riduzione è
ottenibile esclusivamente attraverso un processo di formazione e
informazione ai cittadini promuovendo metodologie d’acquisto più
oculate e conseguente riduzione di consumi e sprechi.
La campagna di comunicazione suggerita, così come specificato
nella Scheda di Fattibilità allegata3, prevede, come già espresso,
diverse metodiche e differenti canali comunicativi che possono
essere riassunti nelle seguenti azioni:
- Riunioni di quartiere:
sono momenti utili per informare i cittadini sui vantaggi economici
ed ambientali che la Riduzione dei consumi e dei rifiuti ha sul
bilancio familiare e dell’intera comunità. L’organizzazione di tali
incontri va concordata con le associazioni o i comitati di quartiere
e ne va garantita una capillare diffusione pubblicitaria al fine di
ottenere la massima partecipazione.
- Educazione ambientale nelle scuole:
è uno dei processi chiave nelle azioni di sensibilizzazione in
quanto garantisce l’ottenimento di un futuro tessuto generazionale
pronto e sensibile alle tematiche ambientali; inoltre i giovani
rappresentano il miglior veicolo d’informazione per l’avvio di tante
buone pratiche all’interno delle realtà familiari. Si suggerisce
l’attivazione
di
un
piano
pluriennale
di
comunicazione
e
formazione scolastica che coinvolga annualmente gli studenti delle
classi 5 delle scuole primarie al fine di ottenere una formazione
perpetua di tutti i minori che affrontano il percorso di studio.
- Divulgazione attraverso volantini e flayer:
3
Allegato C presente in Allegati I
23
il metodo di informazione person to person più efficace può essere
ottenuto mediante la distribuzione di materiale divulgativo in
prossimità di supermercati e generi alimentari. I messaggi e gli
slogan devono indirizzare il cittadino verso una spesa più oculata
orientandolo, per esempio, all’acquisto di prodotti con ridotte
quantità di imballaggi o di “confezioni famiglia” a dispetto delle
confezioni monodose.
- Manifesti cittadini e gigantografie:
sono
un’importante
intrapresa
e
richiamo
rappresentano
comunicativo
un
alla
campagna
fondamentale
contributo
all’affermazione dei principi proposti dalla campagna di riduzione.
- Eventi e manifestazioni a tema:
sono, insieme alle riunioni di quartiere uno spunto eccezionale per
il rafforzamento dei messaggi della campagna di comunicazione.
Grazie a questi pretesti la comunità si incontra in contenitori di
socializzazione ed affronta in maniera creativa e divertente le
tematiche ambientali. In funzione dei temi sviluppati dalla
campagna si possono progettare e mettere in opera differenti
tipologie di eventi e manifestazioni coinvolgendo anche le
associazioni
locali
nel
trasmettere
messaggi
di
riduzione
attraverso spettacoli, mostre e concerti.
- Comunicazione attraverso il web e i social network:
sono i canali più moderni ed efficaci per la comunicazione in
qualsiasi settore. Con un enorme capacità di diffusione data la
numerosità degli utenti virtuali, il web si conferma una delle
“piazze più frequentate dei nostri tempi” e quindi un importante
luogo di incontro e scambio di informazioni. Si consiglia di attuare
24
un piano di comunicazione sui social più utilizzati in parallelo alle
altre forme di comunicazione.
25
Prendendo come esempio la Raccolta Differenziata che chiama il
cittadino ad essere protagonista indiscusso, è necessario oltre che
opportuno, al fine di ottenere il massimo risultato dall'azione
messa in atto, individuare un piano di comunicazione diretto che
porti a conoscenza degli utenti quali sono i vantaggi che
otterranno dalla raccolta differenziata, le metodologie per attuarla,
ed i metodi per distinguere e differenziare i materiali. A tal
proposito si suggeriscono i seguenti interventi:

Incontri di quartiere, eventi/campagne di sensibilizzazione
con animazione territoriale e laboratori per i bambini

Comunicazione ed informazioni frontali con consegna di
materiale informativo da prevedere contemporaneamente
alla distribuzione dei contenitori per la raccolta.

Allestimento
di
totem
nell’area
comunale
per
la
distribuzione di volantini ed opuscoli
La comunicazione è la fase cruciale dell’intero processo, da essa
dipende il raggiungimento degli obiettivi globali. Visto che il
“soggetto attuatore” è costituito dalla popolazione residente
nell’area da riqualificare e dagli operatori economici della
medesima zona, è facile intuire come il coinvolgimento attivo e
partecipato di questi all’intero processo è di importanza primaria.
Il piano di comunicazione integra una serie di canali che informano
il cittadino in maniera diretta ed esaustiva dei vantaggi che la
raccolta differenziata porta a lui e all’intera comunità.
Attraverso le riunioni di quartiere e l’organizzazione di eventi si
accentra l’attenzione della popolazione sulla tematica della
Rigenerazione Ecologica e del Piano di Raccolta Differenziata. È
un ottimo spunto per stimolare e sensibilizzare sia i bambini che
gli
adulti
alle
tematiche
ambientali
e
alle
modalità
di
differenziazione.
La metodologia comunicativa va progettata e commisurata ai
target individuati, per esempio si possono coinvolgere i bambini
attraverso laboratori ludico-didattici che sfruttano il metodo
“learning by doing”. Per gli adulti invece è opportuno progettare
interessanti e curiose iniziative che possano coinvolgere i
partecipanti nella costruzione di prototipi di ogni tipo a partire dai
materiali di riciclo (ad esempio come costruire pannelli solari a
partire da bottiglie in PET)
Gli eventi vanno organizzati e promossi per ottenere il migliore
coinvolgimento da parte dei target. A tal proposito è opportuno
utilizzare sia canali come tv e radio locali, sia canali quali
manifesti, opuscoli informativi, social network.
Esempio di comunicazione per la raccolta porta a porta
26
Nella prima fase di start-up della raccolta differenziata “porta a
porta” è necessario provvedere alla distribuzione dei mastelli per
la raccolta domiciliare. È questa la migliore occasione per operare
la comunicazione Person to Person, un momento utile per
spiegare all’utenza l’esatta metodologia di differenziazione e di
raccolta. Obiettivo di questo tipo di comunicazione è massimizzare
la quantità e la qualità dei materiali differenziati attraverso un
informazione approfondita e la consegna dei kit. Attraverso questo
tipo di informazione è possibile inoltre raccogliere i dati e censire
tutte le utenze presenti nell’area da riqualificare.
Un'altra importante opera di comunicazione è rappresentata dalla
presenza sul territorio di totem informativi che contengano e
permettano la distribuzione di materiale informativo (flayer,
depliant e volantini). Questi piccoli “info-point” rinforzano l’azione
comunicativa già in atto intercettando anche i fruitori del centro
storico e i clienti delle attività commerciali presenti nella zona di
riqualificazione.
Importante è identificare le tecniche comunicative da scegliere sui
diversi canali, prediligendo grafiche
semplici e dirette, slogan efficaci,
messaggi
brevi
e
immediati,
posizionamento dei marchi e del
brand.
I
messaggi,
comunicativo
devono
in
di
un
progetto
questa
portata,
necessariamente
essere
semplici ed univoci prestando la
massima attenzione sia ai contenuti
Esempio di comunicazione per la
raccolta differenziata
27
grafici che a quelli contenutistici permettendo così la massima
efficacia comunicativa e la facilitazione dell’intero processo.
1.3 Allestimento “Mini Isola Ecologica”
Al fine di garantire agli utenti la possibilità di smaltire in orari
diversi da quelli previsti dai calendari in adozione e di poter
conferire quantità in eccesso rispetto al consentito è opportuno
l’allestimento di una o più aree da destinare a Mini isole
Ecologiche o piccoli punti di raccolta che possano accogliere
contenitori a volumetria maggiore. Tale area deve essere gestita
da personale addetto al conferimento oppure automatizzato
attraverso
l’utilizzo
di
cassonetti
ad
apertura
elettronica,
permettendo così l’uso esclusivo da parte dell’utenza coinvolta.
Come illustrato nella Scheda di Fattibilità4, le moderne frontiere
ingegneristiche in materia suggeriscono soluzioni a scomparsa nel
tessuto stradale o pedonale lasciando a vista i soli convogliatori
della misura e forma dei comuni contenitori stradali e lasciando
interrati, quindi non visibili, i grandi cassonetti per la raccolta.
4
Allegato D presente in Allegati I
28
29
Esempio punto di raccolta a scomparsa nel manto stradale
Le mini isole ecologiche sono indispensabili al raggiungimento
degli obiettivi di differenziazione, e concorrono, unitamente al
metodo di raccolta porta a porta, al recupero della maggior parte
dei RSU. La loro presenza
durante la fase di raccolta
porta
a
porta
non
solo
garantirebbe il conferimento
da parte degli utenti fuori
dagli orari calendarizzati e
oltre
le
volumetrie
domestiche,
ma
contrasterebbe il fenomeno
dell’abbandono dei rifiuti che
spesso si verifica nella fase
di
start-up
porta a porta.
del
processo
1.4 Contenitori stradali e cestini da passeggio
Il graduale abbandono dell’utilizzo dei tradizionali cassonetti
troverebbe impreparati i tanti fruitori del centro storico e i turisti a
cui bisogna garantire la presenza, in punti strategici, di cestini
multi raccolta (ad esempio per la raccolta carta, multi materiale,
cicche e sigarette, sacchetti per raccolta delle feci). I contenitori
stradali svolgono un ruolo chiave nel processo di Rigenerazione
ecologica permettendo il mantenimento di standard di igiene e
pulizia
stradale
abbastanza
elevati.
Se
opportunamente
posizionati e distanziati tra loro i contenitori stradali intercettano
gran
parte
dei
rifiuti
che
altrimenti
sarebbero
destinati
all’abbandono; si tratta di rifiuti dalla volumetria ridotta (tovaglioli di
carta, bottigliette in PET, lattine in alluminio, residui di sigarette e
ceneri) e data la loro composizione possono essere destinati alla
differenziazione e al riciclo.
I modelli oggi presenti
sul
mercato
posseggono differenti
design
e
possono
essere
compartimentali
permettendo
all’Amministrazione di
Gravina in Puglia sia
di poter scegliere tra
Esempio di cestini da passeggio multimateriale
diverse
sagomature
cercando quelle meno impattanti e che siano in armonia con il
contesto storico-architettonico dei luoghi in cui verranno installati
30
sia di rafforzare il processo di differenziazione e raccolta dei
materiali oggetto di riciclo.
31
1.5 Istituzione di un eco-sportello
Durante una campagna di sensibilizzazione in un progetto
ambizioso come quello di Riqualificazione Urbana legato ad una
Rigenerazione ecologica, l’efficacia comunicativa e la reperibilità
di informazione è indispensabile per il raggiungimento degli
obiettivi. L’appoggio informativo deve essere garantito durante
l’intera durata del processo di raccolta differenziata, per questo è
utile istituire un eco-sportello dedicato al servizio informazioni, per
il ritiro dei sacchetti e dei kit predisposti. Tale servizio può essere
garantito mediante istituzione di un eco-sportello comunale con
impegno di personale con pregresse esperienze nel settore
Ambiente e Spazzamento. Un’altra ipotesi è l’affidamento del
servizio a terzi, imprese o cooperative o al gestore del servizio di
raccolta che possano garantire elevati standard di gestione delle
informazioni e di comunicazione.
Uno sportello così concepito, non solo fornisce informazioni e
materiale utile all’utenza, è in grado anche di suggerisce strategie
per migliorare lo status economico attraverso l’adozione di buone
pratiche da adottare, la richiesta di incentivi per il miglioramento
energetico ecc.
Attraverso l’eco-punto è infine possibile veicolare le future
informazioni o le eventuali forniture di attrezzature per il risparmio
idrico ed energetico.
Dotazione
fondamentale
per
l’intero
processo
di
raccolta
differenziata è l’istituzione di un NUMERO VERDE a cui l’utenza
possa rivolgersi per informazioni, richieste o reclami; tale servizio
può essere espletato dallo stesso eco-sportello in quanto già
impegnato per le medesime finalità.
1.6 Assimilabili ai Rifiuti Domestici
In un piano di raccolta differenziata rivolto ad un dato territorio
vanno coinvolti tutti gli attori presenti ossia tutti coloro che
possono ritenersi produttori di rifiuti. In tal senso non sono esclusi
né i cittadini né le attività commerciali, gli uffici, le amministrazioni
pubbliche e private, le banche, gli artigiani. La normativa ed il
sistema di gestione dei rifiuti distinguono le utenze, produttrici di
rifiuti,
in
UTENZE
DOMESTICHE
ed
UTENZE
NON
DOMESTICHE. In tal modo esiste a monte una primaria
classificazione dei rifiuti che per le utenze non domestiche spesso
vengono classificati come “RIFIUTI SPECIALI”.
Eccezion fatta per i materiali derivanti da attività produttive,
commerciali o artigianali classificabili come “Rifiuti Speciali
Pericolosi, Tossici, Radioattivi” o che prevedano modalità di
raccolta definite (pile esauste, olio esausto, farmaci ecc) i rifiuti
derivanti da utenze non domestiche identificabili nelle categorie di
riciclo domestico ossia nelle frazioni di plastica, carta/cartone,
vetro, alluminio e organico possono essere ASSIMILABILI AI
RIFIUTI DOMESTICI cosi come previsto dal D.Lgs. 152/06, art.
184, c. 2
Il target di riferimento è identificato nelle utenze non domestiche
quali attività commerciali, bar, pub e ristoranti a cui devono essere
consegnati contenitori a volumetria superiore per ogni tipologia di
rifiuto e un piano di ritiro dedicato e calendarizzato.
32
L’importanza di coinvolgere queste utenze nel piano di raccolta
differenziata è di primaria importanza, perché seppur il loro
numero è largamente inferiore rispetto alle utenze domestiche,
conferiscono quotidianamente grossi quantitativi di materiali
riciclabili, andando a costituire una frazione importante dell’intero
flusso di rifiuti.
2. Descrizione delle Strategie Secondarie
2.1 Eco-compattatori ed Eco-marketing
In un Piano Integrato, come già scritto, è importante il
coinvolgimento delle attività commerciali e produttive presenti
nell’area oggetto di riqualificazione. Data l’alta concentrazione di
bar, ristoranti, gelaterie e locali tra le strade del centro storico
gravinese e i crescenti flussi di cittadini e turisti attratti dalle
bellezze architettoniche e paesaggistiche nonché dall’eccellenze
enogastronomiche è opportuno prevedere interventi di ecomarketing, ossia l’installazione di eco-compattatori (simili nella
forma ai distributori automatici di cibi e bevande) che, così come
descritto nella Scheda di Fattibilità5, in cambio di plastica e vetro
restituiscono buoni sconto da spendere nelle attività aderenti
all’iniziativa o la possibilità, per esempio, da parte di chi conferisce
di connettersi ai servizi internet-wifi.
Questo tipo di iniziativa garantisce un aumento del riciclo di
materiali preziosi e contribuisce inoltre alla fidelizzazione dei clienti
delle attività aderenti, sviluppando ed incentivando lo sviluppo di
nuove realtà “green”.
5
Allegato E presente in Allegati I
33
34
Esempio di eco-comattatori
Le utenze a cui possono essere destinate sono diverse; esistono
esempi di iniziative promosse dalle amministrazioni comunali che
hanno installato eco-compattatori nei centri urbani e nelle piazze o
in alternativa all’interno di scuole ed edifici pubblici. L’ecomarketing naturalmente trova la sua massima espressione se
inserito in un contesto imprenditoriale di particolare impatto perché
promuove sia l’adozione di buone pratiche sia l’innescarsi di
processi promozionali eco-sostenibili.
2.2 Campagne di raccolta
Utile strumento per la sensibilizzazione della cittadinanza e delle
utenze non domestiche al vantaggio della raccolta differenziata è
la promozione di campagne di raccolta dei materiali. Già
sperimentate in tantissime realtà italiane ed europee, tali iniziative
prevedeno la realizzazione di un piano di gestione degli imballaggi
all’interno di un eco-circuito. Un esempio utile è la realizzazione di
una rete di riciclo che coinvolga le cantine locali vinicole con i
ristoratori al fine di creare convenzioni e promuovere il "vuoto a
rendere". In pratica i ristoratori conferiscono bottiglie vuote
direttamente in cantina; questa a sua volta provvederà a
sanificarle e riutilizzarle per lo stesso cliente con abbattimento di
costi e rifiuti.
La pianificazione di eventi atti alla sensibilizzazione ambientale è
un utile strumento per l’attecchimento e lo sviluppo del piano di
raccolta. Esempi utili sono le “giornate svuota archivi” a cui
possono partecipare le amministrazioni e gli uffici pubblici e privati.
In
alcune
giornate
dedicate
e
debitamente
promosse
e
pubblicizzate, l’ente gestore del servizio di raccolta, unitamente
all’Amministrazione Comunale e alle associazioni, promuove punti
di raccolta della carta proveniente dagli archivi che periodicamente
vanno dismessi. È questo un utile momento per sensibilizzare le
amministrazioni e gli uffici all’uso razionale della carta e ai
vantaggi apportati dalle gestioni eco-compatibili degli uffici
Un altro esempio di campagne di sensibilizzazione ad elevato
impatto è la raccolta dei quaderni e del materiale cartaceo delle
scuole a fine anno scolastico, un importante momento di
condivisione e di formazione per gli studenti di ogni fascia
scolastica.
2.3 Sgravi e agevolazioni
Le nuove politiche comunitarie in materia di tassazione sui rifiuti
adottano il principio del “chi inquina paga”. Secondo questo
sistema qual’ora fosse possibile misurare la qualità e la quantità
dei rifiuti e dei materiali oggetto di riciclo conferiti dalle utenze
domestiche e non domestiche si potrebbe attuare un modello
35
tassativo commisurato e proporzionale. In tal modo è possibile
premiare i cittadini e le aziende che riducono la produzione di rifiuti
e che differenziano in maniera corretta attivando opportune
agevolazioni sul corrispettivo TARI (Tassa sui Rifiuti ex TARSU).
L’automatismo dei processi di conferimento, l’utilizzo di contenitori
dotati di trasponder, i cassonetti ad apertura elettronica e la
creazione di una rete satellitare a controllo remoto per i mezzi di
raccolta permettono il continuo monitoraggio dei processi, e la
possibilità di produrre dati statistici attendibili.
I trasponder, di cui alcuni mastelli per la raccolta differenziata sono
dotati, permettono all’operatore di segnalare in tempo reale le
utenze servite; inoltre i controlli “random” sui sacchetti conferiti
permettono l’analisi della qualità di differenziazione da parte di
ogni singola utenza, misurando quindi il grado di contaminazione
dei materiali. I dati che si raccolgono, se opportunamente
incrociati con quelli demografici e catastali, possono restituire
risultati molto precisi sulle capacità di ogni utenza nel rispondere
al processo di raccolta differenziata permettendo premialità per
quelle più virtuose.
3. Descrizione delle Strategie Trasversali
3.1 Incentivi per il risparmio energetico
In un'ottica di miglioramento della qualità ambientale è utile
incentivare ogni forma di risparmio energetico e riduzione dei
consumi. Queste strategie contribuiscono sia al miglioramento
ambientale che all’economia domestica o delle imprese. Per
questo è necessario incentivare l’installazione di impianti foto-
36
voltaici su palestre ed edifici pubblici gravitanti nella zona "Area di
rigenerazione";
37
Esempio di moderne installazione
fotovoltaiche a basso impatto
paesaggistico
Tali iniziative prevedono altresì la concessione di agevolazioni
fiscali per le abitazioni o i locali adibiti ad altri usi che provvedano
all’efficentamento
energetico
degli
edifici.
I
processi
di
miglioramento energetico intesi come aumento delle prestazioni e
dei risparmi di ogni singolo edificio concorrono al mitigamento dei
cambiamenti
climatici
e
al
miglioramento
della
situazione
ambientale dell’intero pianeta e per questo vanno incentivati
attraverso
diverse
forme,
come
previsto
Art.1,
commi
344,345,346,347 della legge finanziaria 2007 aggiornato al 18
giugno 2014.
3.2 Conversione impianto di illuminazione pubblica
Come già espresso più volte in narrativa le strategie per il
miglioramento ambientale e per la rigenerazione ecologica si
intrecciano con quelle economiche di ogni portata. Ulteriore
esempio è il risparmio energetico ottenuto dalla sostituzione delle
lampade della pubblica illuminazione con lampade a led o a
risparmio energetico.
Esempio di illuminazione led ad alimentazione solare
Il risparmio economico ottenuto dalla riduzione dei consumi incide
prima sul piano di ammortamento finanziario dell’opera e poi sul
bilancio comunale ottimizzando le risorse economiche e al
contempo contribuisce al miglioramento ambientale in maniera
concreta.
38
39
Esempio di illuminazione led
L’intervento è già previsto nella programmazione dei finanziamenti
europei e ritrova fondamenta giuridiche nell’articolo 52 Legge n°
147 del 27 dicembre 2013
«[…] Al fine di rispettare gli impegni assunti in sede
di
Unione
europea volti a incrementare l'efficienza energetica del 20 per cento
per il 2020, la Cassa
depositi e prestiti Spa può prestare garanzia
sui finanziamenti relativi agli interventi di incremento dell'efficienza
energetica delle infrastrutture
pubbliche, compresi quelli relativi
all'illuminazione pubblica […]»
3.3 Istituzione di due ciclo-stazioni da e per il centro storico
In un'ottica di riqualificazione urbana e nel perseguimento di
obiettivi per il miglioramento ambientale non si può escludere
l’utilizzo delle biciclette in alternativa alla mobilità a propulsione.
Tale pratica, ormai largamente utilizzata nei centri urbani di
tantissime città europee ed italiane consiste, come spiegato nella
Scheda di Fattibilità6, nella possibilità di noleggio agevolato o
gratuito da parte dei cittadini che abbandonano l’automobile o i
mezzi a motore preferendo un tipo di mobilità più ecologica e
pulita, meno rumorosa e in pieno rispetto degli spazi pubblici che il
piano di riqualificazione intende valorizzare.
Individuando le aree per l’installazione delle ciclo-stazioni è
possibile mettere a disposizione della cittadinanza e dei turisti un
parco bici che permetta di muoversi all’interno dell’area in maniera
ecologica ed economica, in una sola parola “sostenibile”. Le chiavi
elettroniche o le schede magnetiche che liberano le biciclette dai
relativi posteggi sono consegnate ai cittadini attraverso le
associazioni di promozione turistica, la ProLoco o gli uffici
comunali che possono espletare il servizio gratuitamente o
sottoforma di nolo agevolato. L'intervento è da integrarsi con
l'Asse 4/Economica del LAbGRAVINA 2020.
3.4 Istituzione di un parco giochi con area attrezzata per
ragazzi disabili
La riqualificazione urbana passa attraverso non solo processi ed
interventi
infrastrutturali
territoriale/paesaggistica
ma
e
attraverso
di
valorizzazione
anche
azioni
di
miglioramento culturale e sociale. Affrontare quest’ultima tematica
risulta sempre molto difficile data la moltitudine di interventi
proponibili. Per questo, al fine di conseguire l'obiettivo di una
rigenerazione ecologica a 360°, si propone la realizzazione di un
6
Allegato F presente in Allegati I
40
parco giochi senza barriere architettoniche, così come descritto
nella Scheda di Fattibilità allegata7, che garantisca la fruizione
degli spazi pubblici e delle attrezzature ludiche anche agli utenti
disabili o con capacità motorie e sensoriali ridotte.
Questo spazio è concepito per essere non solo luogo di attività
ludiche ma contenitore sociale dove poter sviluppare dinamiche di
coinvolgimento della cittadinanza gravinese senza esclusioni di
alcun tipo.
In un parco così progettato sono previsti accessi garantiti per le
sedie a ruote, passamano a corda dall’ingresso alle aree ludiche
per gli utenti ipovedenti, l’installazione di pannelli brail con scopi
ludico-ricreativi, altalene speciali per sedie a ruote e altri giochi da
parco idonei al raggiungimento dell'obiettivo. I parchi giochi sono
oggi importante centro di raccolta della cittadinanza ed istituirne
uno all’interno dell’area di riqualificazione, significa soddisfare il
bisogno di numerosi utenti.
3.5
Incremento
di
fontane
pubbliche
per
scoraggiare
l'acquisto di acque in bottiglia
Le moderne teorie di gestione sottolineano l’importanza della
riduzione degli sprechi contemplandola, in alcuni casi, come
miglior fonte di guadagno. In tal senso, nella redazione del Piano
Integrato non si può escludere l’argomento del risparmio idrico,
essendo la regione Puglia, una tra le più siccitose d’Italia. L’utilizzo
della fornitura idrica pubblica ad uso alimentare è un ottimo
metodo per incrementare il risparmio idrico. Installando nuove
fontane pubbliche e distributori automatici di acqua liscia/gassata
7
Allegato G presente in Allegati I
41
nell’area di riqualificazione non solo si abbattono i costi d’acquisto
dell’acqua ma si riduce il flusso di imballaggi con un notevole
vantaggio ambientale ed economico.
42
Nell’installazione delle fontane pubbliche è opportuno minimizzare
gli sprechi attraverso l’installazione di rubinetteria ad erogazione
temporanea che smetta di erogare dopo una frazione di tempo
prestabilita. Per l’installazione dei distributori automatici di acqua
si
possono
adottare
tecnologie
a
lettura
magnetica
che
permettano agli utenti di ricaricare le chiavette o le schede con
tariffe agevolate.
Esempio di distributore automatico di acqua
3.6 Obbligo per le strutture pubbliche, attività commerciali e
palestre di riduttori di flusso per rubinetti e docce
In riferimento a quanto riportato nel paragrafo precedente,
riguardo l’importanza del risparmio idrico, si intende opportuna
l’adozione di alcune buone pratiche da parte degli edifici pubblici,
degli esercizi commerciali e delle palestre. Un esempio concreto
ed efficace è l’utilizzo di diffusori idrici sulla rubinetteria e nelle
docce.
Con
opportune
campagne
di
sensibilizzazione,
informazione e distribuzione gratuita di diffusori si può promuovere
la gestione razionale dell’acqua e al contempo, tramite l’azione
politica, porre l’obbligo per gli edifici pubblici, le attività
commerciali e le palestre di adottare questo piano con immediata
attuatività.
3.7 Campagne di sensibilizzazione "Riduci o paga pegno" per
piccoli alimentari
La Riduzione è uno dei fondamenti su cui poggia l’idea di
miglioramento ecologico delle risorse e dei rifiuti. Per riduzione
infatti non si intende il mero abbattimento della frazione non
riciclabile ma è un concetto che interviene a monte con la
riduzione degli acquisti. Attraverso campagne condivise con gli
esercizi commerciali operanti nel settore alimentari è possibile
orientare gli acquisti della clientela verso formati che prediligono la
riduzione d’imballaggi (ad esempio i formati famiglia riducono il
numero di contenitori singoli). Un'altra utile alternativa sono le
campagne “Riduci o paga pegno” attraverso le quali le attività
aderenti premiano con gadget e buoni sconto i clienti che
richiedono imballaggi ecologici o che utilizzano shopping bag.
43
Conclusioni
44
Lo sviluppo di una data società non è misurato solo in termini
economici quanto soprattutto in termini di qualità della vita, intesa
come miglioramento delle condizioni di salute derivanti spesso da
una mancanza di attenzione nei confronti delle scelte ambientali.
L'applicazione di strumenti ambientali al processo di gestione
urbana può rendere la politica urbana improntata alla sostenibilità,
più ampia, più forte e più ambiziosa di quanto sia stato finora
riconosciuto.
É necessario a tal proposito fornire all'Amministrazione Comunale
i giusti strumenti per agire e attuare politiche ambientali locali.
Il Piano Integrato degli Interventi che qui si è proposto, si pone,
appunto, come obiettivo quello di fornire in modo sintetico ma
esauriente, tecnico e con un linguaggio
chiaro, tutte le
informazioni necessarie per rendere possibile una rigenerazione
ecologica di una determinata area.
Il punto di forza del presente Piano Integrato è che scaturisce al
termine di uno studio, di una valutazione, fatta ascoltando la voce
dei cittadini che vivono la città e che auspicano un cambiamento
"verde". Sarà quindi imprescindibile, qualora le azioni proposte
vengano attivate, non dimenticarsi di coinvolgere la comunità. La
partecipazione al processo decisionale e di gestione significa
impegnare le organizzazioni e i singoli in un processo di reciproco
miglioramento. Tali meccanismi favoriscono la cooperazione il
raggiungimento di obiettivi ottimali. Sarà preferibile, in fase di
progettazione adottare un approccio che vada dal basso verso
l'alto (consultazione e partecipazione della collettività) anziché un
approccio dall'alto verso il basso.
A prescindere dalle priorità scelte, l'accento va posto sulla
transizione verso la sostenibilità. In generale, è più facile stabilire
ciò che non funziona attualmente e descrivere situazioni future
auspicate anziché stabilire come procedere dalla situazione
attuale verso il tipo di futuro che si vuole raggiungere.
Il processo verso la città sostenibile è una questione di creatività e
cambiamento e concerne la politica nella sua sostanza, nonché i
metodi. Il concetto di sostenibilità è dinamico e soggetto ad
evoluzione, nonché destinato a cambiare nel tempo, man mano
che la comprensione dell'ambiente locale e mondiale diventa più
precisa e avvertita. Il presente Piano Integrato con le sue proposte
rappresenta un contributo a questo processo dinamico che deve
essere perfezionato e consolidato parallelamente ai progressi del
progetto di Rigenerazione Urbana.
45
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Piano integrato - Lab Gravina 2020