Il ruolo della finanza pubblica
nella crisi economica italiana
1
La crisi italiana
• I riferimenti macroeconomici:
iI tasso di crescita
i conti con l’estero
la distribuzione del reddito
Il costo del lavoro
2
Growth rates of per capita GDP
1951- 19731972 1982
19831992
19932002
20032008
20092011
2012
United
States
2,4
1,3
2,4
2,0
2,4
0,5
2,2
Italy
4,6
2,8
2,3
1,4
0,9
-0,1
-2,4
France
4,0
2,1
1,7
1,5
1,6
O,2
0,0
Germany
5,1
2,0
1,8
1,1
1,6
0,7
0,7
United
Kingdom
2,3
1,4
2,2
2,3
2,6
-0,8
0,2
3
Pil Pro Capite in PPS
(indice EU-27=100)
Tab.2: PIL pro capite in PPS
Eu
Italia
Francia
Germania
(indice EU-27=100)
1995
2000
2005
2007
2009
2011
100
100
100
100
100
100
121
118
105
104
104
101
116
115
110
1,5
108
107
129
118
116
116
116
120
113
119
122
116
111
108
Regno Unito
Fonte: Eurostat
4
Italia: bilancia dei pagamenti
5
Saldi del Commercio con l’Estero (% del Pil) e Indice del Prezzo in
Euro del Petrolio (1998=100)
6
Indice di Gini e rapporto tra primo e
ultimo decile di reddito (p10p90)
4.7
0.37
4.5
0.35
4.3
10% più ricco / 10% più povero
0.33
4.1
0.31
p10p90
3.9
Gini
0.29
3.7
0.27
3.5
3.3
0.25
1977
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1986
1987
1989
1991
1993
1995
1998
2000
2002
2004
2006
2008
7
Diseguaglianza del reddito
indice di gini
livello
rapporto p90/p10
posizione
livello
rapporto p50/p10
posizione
livello
posizione
italia
0,34
27
4,3
23
2,1
18
francia
0,29
12
3,4
14
1,8
7
germania
0,30
15
3,5
15
1,9
14
svezia
0,26
7
3,2
8
1,7
1
stati uniti
0,34
28
4,6
26
2,2
23
regno unito
0,38
31
5,9
30
2,7
31
fonte Oecd Factbook 2013
8
Labour cost per hour in the business
economy (2010). Euro
9
Taxes on the average worker as a
percentage of labour cost
10
Lo stato della finanza pubblica italiana
gli indicatori fondamentali
i saldi
la spesa
la pressione fiscale
i saldi finanziari e il debito
la spesa sociale
11
Indicatori di Finanza Pubblica (%pil)
Anno
Entrate
Spese
Spese al
Netto
Saldo
Interessi Interessi Primario
Debito
Tasso di
Interesse
Reale sul
Debito
Tasso di
Crescita
Reale
1970
29,1
32,3
31
1,3
-1,9
37,1
5,3
2,7
1975
28,8
39,1
36,3
2,9
-7,4
56,6
-2,1
-7
1980
33,8
40,8
36,4
4,4
-2,5
56,1
3,4
-5,8
1985
37,5
49,8
41,4
8,4
-4
80,5
2,8
4,5
1990
41,4
52,9
42,8
10,1
-1,4
94,7
2,1
5
1995
45
52,5
40,9
11,6
4,1
121,6
2,8
7
2000
46,2
45,1
41,9
3,2
4,3
60,2
3,2
3,9
2005
43,4
47,9
43,2
4,7
0,2
105,4
0,7
1,3
2006
45
48,5
43,8
4,6
1,2
106,1
2
1,8
2007
46
47,6
42,7
4,9
3,4
103,1
1,5
2,4
2008
45,9
48,6
43,5
5,1
2,5
105,8
-1,3
1,2
2009
46,3
51,6
47,1
4,5
-0,8
115,5
-5,5
3,5
2010
45,8
50,3
45,9
4,4
-0,1
118,4
1,8
2,4
2011
46,1
49,9
45,3
4,6
0,8
120,1
0,4
2,4
2012
48,3
51
45,6
5,4
2,6
126,3
-1,9
4,1
12
Saldi di Bilancio 2007-2010-2011
(% Pil)
13
amministrazioni pubbliche: dati
assoluti (miliardi di euro)
2008
2012
1575
1566
imposte dirette
240
237
imposte indirette
216
234
contributi sociali
212
212
redditi lavoro
170
165
84
89
277
311
pil
consumi
prestazioni sociali
fonte : Banca d'Italia
14
Fig.4:
Spesa Complessiva 2007-2010 (% Pil)
15
Spesa Complessiva al netto degli
interessi 2007 - 2010 (% PIL)
16
Pressione Fiscale 2011 (% PIL)
Fonte: OECD
17
Saldi Finanziari dei Maggiori Paesi (2011, % Pil)
ITALIA
FRANCIA
GERMANIA
UK
USA
Debito
pubblico
lordo
126
90
83
89
107
Debito
pubblico
netto
103
84
58
84
84
Saldo
primario
2,6
-2,2
1,4
-5,6
-6,5
Debito lordo 51
famiglie
67
64
99
86
Debito
pubblico
detenuto
all’estero
58
51
28
32
46
18
1885
1888
1891
1894
1897
1900
1903
1906
1909
1912
1914
1917
1920
1923
1926
1929
1932
1935
1938
1941
1944
1950
1953
1956
1959
1962
1965
1968
1971
1974
1977
1980
1983
1986
1989
1992
1995
1998
2001
2004
2007
2010
Il debito pubblico
Rapporto debito/PIL 1885-2012
180.0
160.0
140.0
120.0
100.0
80.0
60.0
40.0
20.0
0.0
19
Spesa per la Protezione Sociale (lorda)
in PPP pro capite, 2010
Nota: Nei dati italiani è incluso il TFR (circa 1,7% del Pil)
20
La Composizione della Spesa Sociale: 2009
(% Pil)
Italia
Regno Unito
Francia
Germania
Svezia
Vecchiaia
14,4 (12,7)
12,0
12,4
10,0
12,7
Superstiti
2,6
0,2
2,0
2,2
0,6
Invalidità
1,7
3,0
1,9
2,4
4,5
Totale
18,7 (16,0)
15,2
16,3
14,6
17,8
Disoccupazione
0,5
0,7
2,2
2,1
1,8
Totale
19,2 (16,5)
15,9
18,5
16,7
19,6
Casa
0,1
1,4
0,8
0,6
0,5
Totale
19,3 (16,6)
17,3
19,3
17,3
20,1
Fonte: MEF, Le Tendenze di Medio e Lungo Periodo del Sistema Pensionistico e Socio-Sanitario. Aggiornamento 2011
21
From gross public and private social
spending to total net spending, 2007
France
Germany
Italy
Sweden
United
Kingdom
United
States
Gross public
social
expenditure
32,8
28,4
28,8
32,1
23,3
17,4
Gross private
social
expenditure
3,4
3,2
2,5
3,4
6,6
11,2
-(Taxes and
social
contributions)
+(Tax breaks)
3,5
3,2
4,7
7,7
3,0
0,9
32,7
28,4
26,4
27,8
26,9
27,5
Net total social
expenditure
22
A quotation from a recent article in
The New York Times
February 23, 2012
America is Europe by David Brooks
• We Americans cherish our myths. Another myth is that the government is
smaller here than in Europe.
• The U.S. does not have a significantly smaller welfare state than the
European nations. We’ re just better at hiding it. The Europeans provide
welfare provisions through direct government payments. We do it through
the back door via tax breaks.
• For example, in Europe, governments offer health care directly. In the U.S.,
we give employers a gigantic tax exemption to do the same thing.
European governments offer public childcare. In the U.S., we have child
tax credits.
• You might say that a tax break isn’t the same as a spending program. You
would be wrong.
23
Il welfare italiano: le pensioni
Spesa
pensionistica
(IVS)/Pil
Indice di
beneficio
relativo
%
Popolazione>60
%
Popolazione>65
Tasso di
pensionamento
1981
10,5
42,2
17,4
13,2
25,0
1991
11,6
40,8
21,4
15,5
28,5
2001
13,3
41,7
24,8
18,7
32,0
2008
13,5
45,3
26,7
20,1
29,8
2009
14,7
49,3
26,7
20,1
29,8
Fonte: Istat, Serie Storiche e Trattamenti pensionistici e beneficiari al 31.12.2009 (2011)
24
Età di pensionamento media nel 2009
Totale
Uomini
Francia
60
60,3
Germania
62,2
62,6
Italia
60,1
60,8
Svezia
64,3
64,7
Danimarca
62,3
63,2
Regno Unito
63
64,1
Fonte: Eurostat
25
Le prospettive del sistema pensionistico
• La popolazione nel 2060 dovrebbe essere pari a 64,9 milioni contro i 60,5 milioni
del 2010
• La quota di popolazione anziana (>65) dovrebbe salire dal 20% del 2010 al 30% del
26
2040 per poi stabilizzarsi
Italia: l’assistenza
27
Reddito Minimo
Garantito
28
29
Reddito Universale
30
Imposta Negativa
31
Integrazione dei Salari
32
Conclusioni
• La finanza pubblica è vittima o causa della crisi ?
• L’endogeneità dei saldi è evidente. Le politiche di
austerità hanno aggravato i problemi.
• L’anomalia italiana è costituita dal livello del
debito pubblico, anche se i saldi finanziari
complessivi sono equilibrati nel contesto
internazionale.
• La riduzione del livello del debito è il risultato di
molti fattori. Rimane il fatto che l’Italia è
sistematicamente oggetto di attacchi speculativi.
33
Conclusioni 2
• Interventi sulle entrate richiederebbero un
aumento delle imposte sul patrimonio. Esiste
il problema della compatibilità fra sovranità
nazionale in materia fiscale e la libertà di
movimento dei capitali
• Sul lato delle spese l’area di maggior rilievo è
costituita
dalle
spese
sociali.
Sono
comprimibili o esistono efficaci soluzioni
alternative all’intervento pubblico?
34
Conclusioni 3
Le crisi economiche, e quindi di finanza pubblica,
sono sempre il risultato di cattive politiche o di
una scorretta lettura del funzionamento dei
sistemi capitalistici.
Il mantenimento di un accettabile grado di coesione
sociale e la corretta regolazione del livello della
domanda aggregata sono i compiti fondamentali
delle autorità di politica economica.
La costruzione europea deve essere completata
35
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