Comune di Caprala e Limite Provincia di Firenze COPIA Immediatamente eseguibile VERBALE Dl DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMLJNALE Delibera Numero 21 del 24107/2013 Oggetto APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO PRESENTANTO DA PUBLIAMBIENTE SPA PER IL 2013 RELATIVO ALL’ORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DEL SERVIZIO DI IGIENE URBANA PER LAREA DEGLI 11 COMUNI DELL’UNIONE DEl COMUNI CIRCONDARIO DELLEMPO LESE VALDELSA Larno duemilatredici I g:orno ventiquattro del mese di Luglio alle ore 21:30 nelraop osta sala del Munlcipio si è riunito ii ConsgIo Corrjnale uer d&ibera’e sulle p’opose alFOrdire del G’orno dierro nvto diramato dal Sindaco in data 17 Iuglio 2013 Prot. ii. 6305 iii sessone Ordnaria V Convocazion e DaII’appello norninale risultano presentifassenti Signori: SOSTEGNI ENRICO GIUNTI FRANCESCO FREDIANI SILVIA EVANGELISTA VALTERE GALLERINI ROSANNA GIACOMELLI MARTINA DI MARIA ALFREDO MOREITI DONATELLA TORRINI SILVIA P P P P P P P P P SALVADOR CLAUDIC GIUNTINI PAQLQ FORCONI CRISTINA PASQUALETTI MAURlZO MORELLI GIACOMO CINOTTI PAOLA MARCACC STEFANO COSTOLI LUCA A P A P P P Assisre ed è incaricato della redazione del presente veroae ía Sig.ra Anzotta Paola. Segretario Presiede ii Sig. SOSTEGNI ENRICO. Sindaco II Presidente SOSTEGN ENRICO. accertato 1 numero legale per poter deliberare vadamente. dichiara apera ‘a 5gjf IL CONSIGLIO COMUNALE Richiamato ii D.Lgs. 03.04:2006 n. 152 in rrateria di gestione dci rifuti: Visto cne con proona delnerazone n. 13 del 3003:2010 veri va cab ivvio alla gestiono dci 1 soUdi urbani ed assimuati con ii metodo aorta a porta. farta eccezione esciusivamente per ii vetro: Wjti Visto ccirtico’o 8 dcl OPA 158 99 e Ic dfre:t ye f.ssate callo Ljnee c’jida per a ‘ecaz,one del oano finsrziaro e per Feacorazione doMe tariffe emanate dal Minstero deIIEcorornia C Finanze n attuazione di quanlo disposto dallart. 14 del DL. 6 dicembre 2011. n. 201. convert’to in legge. con rnodificazoni. dallart. 1. comma 1. della legge 22 ocembre 2011. n. 214. e successivamente modificato dall’art. 1. comma 387. della egge 24 dicemb’e 2012. n 228 flogge a: stac;ii:a ue’ 12013). che ha ;srtu:to triouto cornunale sui rif Ut: C SW se2jizi (TARESI: Visto che con alto del Consiglio Cornunale p. 19 gel 24-07-2013. e stato dehberato: il Rogoamerto ocr Istluzione dc a tassa r fuji e Sb! seivizi (TAPES) n contormita aIls d;soosizioni di cul aiFal. 14 del DL. n. 201:2011: • di avvalersi di qJan:o stab.to caa Legge di stabilita 2013 e. in deroga aliarticolo 52 del cecreto egislaUvo 15 dicembre 1997. n. 446. cdi afidare. ¶ino al 31 d:cemhre 2013. Ia gestione del :rbuto a delia tari’f a di cui al comma 29. deia’iico;o 14 del DL. n. 201 2011 ad socetà Pubiarnoierte SPA. societa pubblica cne. aa data del 31 dicembre 2012. svolge il servizIo Ci gesione dci rifiuti e di accertamento e riscossione della TIA: - Preso atto dele dit;colta. connesse 2 oassato aflapplicaziore del metodo defiri1o dal DPR 158/99. 1 Mristero acHe Fnarze ha pubb!cato :0 flee guda con a:egati contenenni prospetto per :8 redazione del piano tinanziaro oitre agli allegat per II calcolo deile tariffe in relazione alla dimensione e localizzazione dci cornuni. Visto il Piano Firarz:ario per Fanro 2013 presentato ca Publiambiente SpA. in data 19-6-2013. prot.5269. allegato alia presente deliberazione a formarne oarle ntegranle € sostanziale. sulIa base del quale viene stabilita a misura della tariffa integrata: Preso atto che ii piano ‘inanziario e stato redatto da Pualiamb!ente Spa disposto daHe suddette inee guida emanate dal Ministero delle Finanze: fl confomiita d quanto Tenuto conto the 1 piano finanziario individua e classifica i costi the cevono essere coperti con Ic entrane deila TAPES, :enenco conto de! orincipi che disciplinato Ia redazione del bilancio di esercizia: Considerato the Piano finanziario 2013. presentato da Publiambiente SpA. si articola in una pane descñttiva del modello gestorale ed organzzativo. descrizone degli .mpanti esistenti cc in una analitica oarte con a descnzione dci costi e nel quadra finale di ndivduazione della taniffa TAPES per 1 2013: Considerato che i tempi di attuazione del pano conc:dono con anna 2013: TUEL: Visto 1 parere favorevoie del Pevisore Unico in conforrnità a quanta pievisto dalFanicolo 239 del Vsti. spelt “rent ii oarere avorevoie in ordine ana tecnca e cortabiie del presente alto, espresso a sens’ ,ieildrt. 49. comma 1. eel “Testo Unco celle leggi suilordinamerto degli Ent: Locali” T.U.E.L. apprcva:o cor D. Lgs.18.8.2000 n. 267 e successve modificre cc integrazioni. oai Respor saoile Ce — Servizi Tecnici e dal Responsab;e dci Serv’zi Finanziari che entraro a far carte integrante e sostanziale del presente provvecmento: Dato atto che esto deha re.dzlone e queio degh intenient sono riporimi nei verbale della soduta al quale Si rnv:a: Con voti avorevo. nil contrah n.4 Popoo della Lberta er Cawaia e Lim1e): DELIBERA 1. Di approvare 1 Pano ‘!nanzario per lanno 2013. allegato alla presente dehberazione. per costituirne parte irtegrante e sos!anziale. relatvo aa organizzazone compessva del servizo di gene urbana presentato dafla societa Publ.ambienle SpA. redatto in ottemperanza a quanto disoosto da’iart!colo 8 del DPR 158/990 nel rise:to dc on;:p defle diret½e fissate da•’e L..nee gu;da per a redarone de piano 9 anziar:o e ocr lelahorazone cello tariVe emarate da Minsero celiEcoromia e Finanze in attuaziore di quanto d:sposto dallart. ldde! DL. 6 dicembre 2011. n. 201. convertio in egge. con 4 irnod cazonii, da:lart. 1. comma 1. della legge 22 ccemore 2011 n. 214. e successivamente modificato dalFart. 1, comma 387, della legge 24 dicembre 2012. n. 228 ilegge d: stab: ta ow H 2013. che ha isttui:o ii trbuto corn unae sui r9uti e sui serv.zi (TAPES): 2. Di affidare. f;no ai 31 dicembre 2013. a gestione del tributo o della tariffa di Cu’ al comma 29, dellarticolo 14 del D.L. .9. 201 2011 aila soc;etá Publiamb.ente SPA. società pubblica che, alla data del 31 ecembre 2012. svolge i servzio d: gest!one ad rfiut e di accelamento e r:scossione de:a TIA. av’iaencosi di quanto stab:;:Io dalla Legge di stabilitá 2013 ed n deroga allart. 52 del D.Lgs 446/97: 3. Di disporre che il presente atto. per ii tramite di Publiambiente sia trasmesso allOsservatorio Nazionale dei Rifiuti DELIBERA ALTRESI: Di dichiarare i piesente atto. a seguito di sepaata votazione paleserrente espressa da?esito: voti favorevoH nil contran r.4 (Popolo della Libertà per Capraia e Lim:te) ai sensi dell art. 134. quarto comma. del D.Lgs. 18.08.2000. n. 267. immediatamente eseguibile. C umunc di apraia e I .irnite • *i. ‘rovincla (IL I-ircn,e Proposta per Consigia Consiglo Cornuriale Serviy’o/I utica: Ufficia Ambierite Proposta N 2013/18 Qqgetto: APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARI O PRE PFR IL 2013 RELATIVO ALLORGAN1ZZAZ1ONE SENFANTO DA PUBL1AMBIENTE SPA COMPLESSIVA DEL SERVIZIO Dl IG1EN E URBANA PER VAREA DEGLI 11 COMUNI DEWUNIONE DEl COMIJNI CIRCON DARIO DELLEMPOLESE VALDELSA ESPRESS1ONE PARERI Al SENS1 DELL AR 1.49 COMMA 1 DEL DECRETO LEG1S LATIVO 180812000 N 267. Iecrtico • FAVOREVOLE Li 22,07/2013 Responsobile deli itficlo Proporiente ANZILOTTA PAOLA Cantabile • FAVOREVOLE Li 22,07,2013 flesponsabie dcl Seiw’o Finanziano FRANCINILORELLA COMUNE DI CAPRAIA E LIMITE Provincia di Fircnze Pmna ‘till Mario 194411’ 9 - 5005() Lirnite SuIi’Arno UFFIIO SERVIZI FINANZIARI E TRIBUTI Tel. 0571-978143 48 Fax 0571-979503 P.1. e C.F. 00987710480 — c-mail: l.iraflCLfliCOmUflC.Capraia-e-limite.ti.it IL REVISORE UNICO DEl CONTI Oggetto: “TA.R.E.S. —-Approvazione piano Jinan:iario anno 2013” Uonsiderato ii contenuto dcII’art. 239 dcl f.L F .L. COsi come modilicato dal DL. lOottobre 2012, n. 174 convertito in legge 7.12.2012 n. 213; Presa visione della proposta di deliberazione consiliare di cui all’oggetto; - preso atto del parere positivo espresso dai responsabile dcl servizio territorio e ambiente competente, - ritenuto di non avere osservazioni in merito alla proposta; esprim e ii proprio parere favorevole aBa proposta di deliberazione sopradetta. Capraia e Limite. 18/07/20 13 II Revisore Unico dei Conti Dr.ssa Valentina Vanni - \CjiL kkui__ CLLc.. • I; .: 7!, liz: ‘I.—— -—-‘ii :1 PubOamb iente Vita negli spazi urbani. 1 I j I I COMUNE DI CAPRAIA £ Piano Finanziarjo 2013 L4søifl t LI k I1II (! Ii if Piano Finanziario 2013 COMUNE DI CAPRAIA E UMITE Piano Finanziario 2013 PIANO FINANZIARIO — Informazioril generali Cap. 1. MODELLO GESTIONALE pag. 4 pag. 6 6 7 pag. 7 pag. 10 10 12 13 pag. 14 15 16 16 16 RACCOLTA DOMICILIARE PORTAA PORTA — conferirnento TABELLA RIFERIMENTO ( impianti di destinazione e operatori) MODELLO ORGAN IZZATIVO Cap. 2. RACCOLTA DOMICILIARE RIFIUTI URBANI —. sistema di rilevamento —. contenitori —‘ Iavaggio Cap. 3. RECUPERO —‘ raccofta —‘ cosa non mettere -. raccolta verde da rnanutenzione —, Iavaggio cassonetti giardini pubblici e privati 17 COMPOSTAGGIO DOMESTIcO — Cap. 4. CARTA E CARTONE —. 17 recupero: produzione compost qualita servizio porta a pag. 18 19 19 20 pag. 21 22 22 porta cosa non mettere recupero materiali Cap. S. RICICLO raccolta — cosa non meflere 22 recupero materiali pag. rap. 6. VETRO 24 24 -ra c oIt’ COScJ riir-tterc • Hr . 1. i-41 l’f CPubIiankb e -4 Piano Finanziario 2013 co non mettere recupero materiali Cap. 7. RIFIUTI INDIFFERENZIATI 25 25 pag. racccjltd —. )7 rosa non nwttere recupero materiali Cap. 8. RACOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI INGOMBRANTI - 27 27 pag. RAEE rifiuh dcl appdrec.Uuciture elc’ttriche e ekttrornche legno — 28 2% 30 - -. 26 rifiuti rnetallici 30 • inerri di provQnien7 dornstira Cap. 9. PILE E BATrERIE pile batterie pag. Cap. 10. FARMACI SCADUTI 0 INUTILIZZABILI pag. 32 Cap. 11. CARTUCCE TONER USATI racrolta cartucre Lisate e arcessori per informatica pag. 33 Cap. 12. INDUMENTI USATI — tipologie di materiali pag. 34 Cap. 13. OLI ALIMENTARI DOMESTIC ESAUSTI pag. 35 Cap. 14. RIFIUTI INGOMBRANTI ABBANDONATI pag. 36 Cap. 15. SERVIZI DI SPAZZAMENTO pag. 38 38 38 —, 31 31 34 servizio di spazzamento manuale e mecranico servlzio di spaezamento manuale —ì organizzazione — --. 31 del servizio 38 39 39 manifestazioni squadra tipo Cap. 16. LIVELLO DI QUAUTA’ DEl SERVIZI modalità di erogazione turni misti completamento dci servizi livello di quaiità doi servizi pag. —, 40 40 40 —, 42 Cap. 17. CENTRI Dl RACCOLTA pag. 43 ELENCO CENTRI RACCOLTA E STAZIONI ECOLOGICHE AL 31 3 2013 pag 45 2 ‘ CAPRAIA F LIMITF ‘JD hi erUujI rt I. It tL) in! Ef ‘- Piano Finanziario 2013 pag. Cap. 18. COMUNKAZIONE call center —. — 46 47 sportelli 47 attivitã di ufficlo stampa stampati informativi siW Internet educazione amnbientale customer satisfaction 47 47 42 48 49 IMPIANTI ESISTENTI pag. Cap. 19. IMPIANTO CASA SARTORI Montespertoli e stabilizzazion e rsu meccanica selezione impianto aerobica in tunnel frazione organica prima fase di stabilizzazione aerobica e/o compostaggio trattarnento intermedio (ralfinazione intermedia) seconda fase di stabilizzazione aerohira do compostaggio generalita del processu in tunnel approvvigionarnento c depurazione delFaria di proessu 51 pag. 56 56 pag. Cap. 21. IMPIANTO Dl COMPOSTAGGIO Fattona potenzialita impiantistica sezioni operative descrizione del processo di trattarnento rifiuti ed esercizio impianto prima fase di biostabilizzazionc aerobica accelerata seconda fase di biostabilizzazione aerohica accelerata postmaturazione raffreddamento e raffinazione finale 59 59 60 — — — —. - - Cap. 20. DISARICA ASA SARTORI — elementi di progetto — Montespertoli - 51 52 53 S3 S4 54 —. — —, 61 62 63 63 0 tj CALRA)A L LMJTE *PubIiamWenk ALJTORITA’ INTEGRATA Piano Finanziario 2013 PER I I. SERVIZIO DEl RIFIUTI URBANI Dl GESTIONE ATO TOSCANA I. . S .‘TOSCANA - ta d. Ambitc., lerritoepale OU,maie per Id gistione net nifiut, I In base a norme nazionali e regionali di settore, I’ATOe ii regolatore economico delle gestione integrata di ambito dci rifiuti saudi urbani. L’Autorità per II servizio di gestionc integrata del rifiuti urbani A Tosrana cntro a tin cute avente pnrsonalità giur idk a di diritto pubhhco rappresentativo di tutti I Comuni compresi nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. E rostituita ai sensi della l.egge RegtonalQ Toscana bY/2011, ri decorrere daT 10 gennai o 20127 l’Aulorità ATO Toscana Centro svolge Ic furizioni di programmazione; organizzazione e controllo sufl’attivitA di gestione del servizio di gestione del rifiuti urbani Ha ii compito di pianificare ii dettagho della gostionc del rifiuti urbani attraverso ii Piano di ambito; ha ii compito di aflidare II servizio ad un gestore unico (attività in corso di completarnento); ed avrà ii compito di regolare Ic tariffe e a qualità del scrvizio offerto dal gestore unico. [fonte sito internet ATO Toscana centro http://www.atotoscan acentro.itl 5 CAPRAJA F LiMPEt $(PubLiambientE Piano Finanziario 2013 MODELLO GESTIONALE Raccolta domicilia S. - — - In coerenza con quanto previsto dal D.Lgs 152 / 2006, dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ii presente piano finanziario individua, nel modello gestionale di riferimento nella raccolta domiciliare di tipo porta a porta, Ia metodologia per svolgere le attMtà di gestione del rifiuti urbani. Ii servizio prevede un sistema di raccolta domiciliare presso tutte le utenze domestiche e le utenze commerciali, produttive cdi servizi per: • Scarti organici costituiti da residul alimentari, sfalci e potature. • Imballaggi misli costituiti da contenitori in plastica, mctallo, poliaccoppiati • Residui cellulosici costituiti da imballaggi e manufatti in carta c cartonc (con esciusione deile sole arce a bassissima densita abitativa servite con contenitori). • Rifiuti urbani indifferenziati costituiti dalla rcstante frazione non recuperabile - 4 Le utenze devono conferire i rifiuti, suddivisi per categoric merceologiche, esponendo in area pubblica gil specifici contenitori nd giorni di conferimento stabiliti dal calendario del servizio. 7 oj - • Lç IA MITE 1 *Publiambiente Piano Finanziario 2013 t: -— — ———-— I r , II servizio di raccolta prc’sso it utonzc commerciati, produttive e di servizi con elevata produzione di rifiuti recuperabili e lirnitati span di accurnulo, è svolto con maggiore frequenza di ritiro. le materie raccofte in modo differenziato sono di proprietà di Publiambiente SpA. CONIERIMENTO It conferirnento detle specitiche frazioni merceologichL di materiali residui avviene presso impianti e piattaforme autori,zatc’ at icc upero, trattarnento e / o smaltiniento dci rifiuti Di seguito si riporta I’elenco degli operatori che eseruo no ii servizio e degli impianti di destinazione del rifiuti raccolti. - - 1 I jiviplANTi F SOGGEITO OPERATORE . RIJI (RIfIdt bi &snNAiIÔrsth E OPERATORI IMPiANTO DI DESTINAZIONE irlipianto Casd Sartori Montespertoli impianto Dano Pistoia Discarica Vigiario Borgo San LorenFo Publiambiente S.p.A. Appaltatore con contratto Urbani indifferenziati) - — - impianto Casi Salon Publiambiente S.p.A. Apitratto SPAZZAMENTOSIRADALL RIB SOVVALLI I Rui ros Frazion Organicd StablizzaLd) i VERDE Publianibiente S.p.A. Appaltatore con contratto Publiambiente S.p.A. Appaltatore con contratto Publiambiente Sp.A. Appaltatore con contratto Publiambiente S.p.A. Appaltatore con contratto . Publiambiente S.p.A. Appaltatore con contratto CARTAc-cAWTONE 4’ - - —— ORGANICO Morite,pertol; Impianto Dano Pistoia Discancavigiano-BorgoSan Lorenzo inipanto (asa Sartori Montospertoli irnpianto Faitona Boio San Lorenzo Discarica Casa Sartori Montospertoli Disia,ica Vigano Borgo San Lorerizo Discarica Casa Sartori Montespertoli D’scarica Vigiano Borgo San Lorenzo Irnpianto Cdsa Sdrtorl Montespeitoi - - - - - — Impianto Faitona Borgo San Loronzo METAICARTA sri Ernpoi: NUOVA MFiALARTA sri (Fl) I Lu 3 cJRi snc HO! - - 7 CAPRAIA E SMITE — <1 Puhtia ii b Piano Finanziario 2013 irnpianREVETS p A Empoli —Pontederal (PT)Centri raccoita Publiambiente S.pA. Centro Raccolta Casteiluccio Empoli tmpiarito Casa Sartori Mont&spertoli :rnpianto Dana Pistoia -- . Pubiiambiente S.p.A. Revet S.pA. Appaltatore con contratto MULTIMATERIArE (vetro. pIastic, lattine, ecc.) - - - - - (i-un racrofta PubIiarnhinIc S u A ri-;pwritl REVET S.p A F rrprm Pontedera . PiJSiIcA film t- Pubbambiente S.p.A. REVEl S.p.a. Appaltatore COfl contratto man.’hitti) •,. - ME TALC ARTA Cc-n’ lc(oil, ( na’ a r.ixoh In: 1)1:11 (I Cdsa Pubiiambientc’ SpA. Appaftatore con contratto iNuur,M4A,-,u — . fliP . (pip-, Publiambiente S.p.A. Appaitatore con contratto nh-d, nM e aim) Publiambiente S.p.A. EITe-bi sri Appaltatore con contratto LEGN0TRA-rrATo -: rrnpoli Fuhi drab ic-nt S.p A C WI (iLl L-rpo’’ S,rtc-’ FviL’91 ep rI (:1 - Irip’.raQ Dane Pistoi - C’-i ‘tn rarcoltrl Publiar;ib,c’rt:e A• ir43IafltO Casa Sartor Mar’ tps,aortoii C. orisorzi obbligatori Centni raccolta Publiamb-erte S.p.A. Tmpianto Casa Sartori Montespertoii ELLE-BI srI Stabbia (Fl) i Centri raccolta Publiambiente SpA I Impianto Dana Pistoia Impianto Casa Sartori Montespertoli Centro raccolta Casteiluccie Empoii 3ERRE srI Capraia e Lirruite - - - - - — - Publiambiente S.p.A. Appaitatore con contratto TONER - — — Publiambiente S-p-A. Appaltatore con contratto RAFE - - Publiarnbiente 5-p-A. Manoni Ferro / Ecotir sri Appaitatore con contratto ninRos - . - - Publiambiente S.p.A. Appaltatore con contratto IMBALLAGGI MISTI Centni raccoita Pubiianh-r’r’tc- S p.A Inp.a’ito Casa Santoir Monte3p°rtoii Imp ‘to Dana Pisto;a tori Co rnsry I obbi Centri racc.oita Pub’ambrr’nti- 5, pA. Tm pranto C asa Sartoi I Monte: pc’rtou I’ripd—lto Dana F’iloi,i MAZ7DNI FERRO srI Empoii Cerari raccolta Pub!iamheritc’ SpA. Tmpianti REVET SpA. Enipo’ F’ontedera NUOVA METALCARTA sri Centri raccolta PubIiambente SpA. Centro raccoita Castelluccio Empoli Attn indicati in contratto raccoita impianto Dana Pistoia - - -- - - - - - Publiambiente S.p.A. Appaltatore con contratto TESSILI - - ______________________ It’ in Pub(ip, nib ient Is. -1 S 3 I ‘C Piano Finanzjarjo 2013 y 4.. 1 Vita negli spazi urliani. I I SCH EDESERVIZI 9 CA]R{4 F SMITE: XPub(iamhje ntt Piano Finanziario 2013 RACCOLTA DOMICILIARE RIFIUTI URBANI — - 2 -- i-Ni. I 5i MSE *Publiambiente I La raccolta dorniciliare del rifiuti e finalizzata al recupcro di tuttii materiali riutilizzabili e riciclabili per ridurre drasticarnente Ia quantita di residui indifferenziati da destinare allo smaltirnento passivo CONTENITORI I contenitori, disponibili con diverse caratteristiche e volumi, sono scelti daII’utenza in base alle singole esigenze: • • • • quantità di rifiuti prodotti disponibilita di spazio volume di rifiuti prodotti luogo di collocamento (esterno interno) r- — — - - ‘I i:ffigt I, ts we 10 pj: t\/(A F. F . F Li ULIC! It [Lit;tC1 t1Z I’ I I 1 1’ Piano Finanziario 2013 ——I F r] 1 -. I 4 I I C-’ I I I I -, —.. Ad ogni utenia sono assegnati tre contenitori &dicat, alle ,accolte differenziate per scarti organici, carta, imballaggi misti e uno per i rifiuti indifferenziati. Tutti I rontenitorl assegnati aWe utenze non dornestiche, oltre a quelh per organico e ritiuti delie famgIie, sono dotati di un rilevatore magnetico passivo (TAG) the ne consente Ta tracciabilità attraverso un numero di codice univoco. — —--— - I I—. -. — TI sistema, pertanto, oltre a fornire informazioni puntuali sugli svuotamenti e sui volumi di materiali conferiti da ogni singola utenza, innesca meccanismi the premiano comportamenti virtuosi e portano gil utenti a selezionare I rifiuti con efficienza e attenzione. 11 CAPRAJA F LIMITE PubLia nihenfr I Piano Finanziario 2013 SISTE MA Dl RI LEVAM ENTO E C ESTIO NE UTEN ZE I.ii La lettura dei segnalatori magnetici passivi (TAG, che individua gli svuotamenti, ê svolta da antenne collocate sui dispositivi oleodinamici di ribaltamento dci contenitori e in prossimità della bocca di canto del compattatore. II sistema emette, quindi, un segnale acustico e luminoso the conferma Ia lettura e trasmette H dato sulla centralina installata sul veirolo. Le informazioni sane pot trasferite al server di gestione della banca dati, attraverso sisterni di trasmissione univoci o combinati the utilizzano sistemi GPRS / GSM. La banca dati svuotamenti contiene Ic informazioni rilevate daT sistema e relative a: • • Anagrafica utenze. Dati anagrafici o ragione sociale dell’intestatario, componenti del nuclco familiare (solo domestico), codice STAT attività (solo non domestica), indirizzo e superficie dell’irnmobile, eventuali aree esenti o soggette a riduzione Cadice dei contenitori assegnati. Censito alI’attivazione del servizio e riscontrabile sul contratto. Ogni contenitore consegnato ha tin codice alfanumerico univaco the e riportato su un’etkheua e trascritto sul relativo segnalatore magnetico (lAG) che r’ regisirato al memento della consegnd it. 12 ,AflflA.!t \I r\\ T 1ii\j!T[ I PuhLinbientE • • • LI — — - Piano Finanziario 2013 Georeferenziaziorie satellitare delie utenn. Rilevamento chile coordinate satvliftar I relative aWe singole utenzr e defle rispettive are di esposizione del contenitori Rilevamento degli svuotarnenti. Al momento dello svuotarnento dci contenitori sogetti a rilevazione puntuale, ii sistema mernorl7za I dati di conferimento (ora, data, veicolo operatore in servizio) Rilevarnento dei conferimenti anomali. In caso di conferimento non confornK. (materiali impropri c non selezionati, quantitativi eccessivi esterni al contenitore, collocazione anornala dcl contenitore) loperatore segnala Ia contestazionc all’utenza e attravcrso ii sislerna di rilevarnento dati o attravt rso registra, procedure adottate, l’evcnto sulla banca dat,. L’archivio delle anomalie consente di verificare I motivi della non conforrntà, per apire attraverso visite spettive e incontri formatM on gil utenti 0 anche applicare, aWe utenzc rectdiwe, eventual meccanismi penalizzanti previsti ne Regolamenti Comunali. Per ogrn categoria di utenza e pievisto ii conferimento, di tufle Ic tipologie di rifiuti solicli urbani autorizzati, piesso II ceatro di raccolt a d stazione ecologica. - LAVAGGIO II lavagglo del contenitori è.a cura deWutenza. ‘-4 1% C - C t */ Th 13 CAPRA]A F LPvIITE >(Pu hO :flb iBfltE Piano Finanziario 2013 AECUPFAO°, RESWW OKGMdO a F La frazione organica rappresenta Ia componente pià rilevante del rifiuti solidi urbani: attraverso numerose campagne di analisi merceologica del rifiuti si è rilevato che, nd comuni serviti da Publiambierite S.p.A., Ia quantità della matrice organica è compresa tra 1 30 ed ii 40 in peso dci rifiuti saudi urbani. Le variazioni rilevate sono determinate dal contesto socio-economico e produttivo del Comune (residenza, commercio, servizi, attivitá produttive) e, soprattutto, daNa presenza o meno di centri di distrihuzione (mercati e superniercati) e ristorazione collettiva (mense scolastiche e aziendali, ristoranti, strutture turistico-ricettive). I rifiuti organici, inoltre, comprendono gli scarti vegetali derivanti da staid e potature di manutenzione del verde pubblico e privato. ¼iesti materiali rappresentano un flusso considerevole, soprattutto nd \jni caratterizzati da bassa densita abitativa, ed hanno ii pregio di jre Ia struttura fisica e Ia porosità del materiale orgaruco da trattare, tando i’efficienia dci processi di compostaggio. ‘ t. 1:’’ 1.. *Pub(iarnhip.nft Piano Finanziario 2013 RACCOLTA A ogrn tarniglia viene consegnato un secchielio, in cul accumularo gil sfridi di pulizia del vegetali e gil scarti di ciba, che ha a funzione di biopattumiera da coliocare in prossimità dci lavello. Per ridurre Ia diffusione di imbatlaggi monouso e contenere I costi del servizio derivanti dalia distribuzione a tappeto di sacchi in materiale biodegradabile, estremamente costosi, non sono consegnati agh utenti sacchi per ‘accumuto dci residui organici. I cittadini possono riutilizzare I sacchi di cui sono già in possesso, forniti negli acquisti di ortofrutta e di altre merci, oppure acquistare direttamente sacchi biodeg radabill nei supemmercati, negozi a presco appositi distriijutori automatici che v instaliati nd comuni. ‘ sacchi di accumulo devono essere inseriti neila biopattumiera in modo di’ contenere Ia fuoriuscita di eventuali effluenti liquidi, lirnitare di sostarize osmogene e facilitare ii conferirner’ residui negli appositi contenitori peril conferimer Una volta riempiti I sacchi devono essere toiti dc..., coitocati net contenitore di accumulo che dove e: pubblica nei giorni di conferimento. Ii servizio di raccolta viene svolto due volte aBa settima-” materiali da depositare fra gli scarti organici son I sarmen ti di potatura e piante, cenere e segatura di I€ e tovaglioli di carta sporchi, bucce di frutta, nocciolQ vegetali, came, ossa, tische, gusci di uovo, pane, pasta, fondi 01 C etc. RECUPEAO° — resti di pane 4% ‘nenht detenorat’ tithe di pesce rest, di pasta e rico 9Usd di LsOVa petbnidIegno ann di c.m• pesc. rest, d Mtt. ;.dw petIte scat d’ anãmali fond, di caffe 4! fogheescartiverd, carnoiMla • bsan t dl ro Qua plume di anaaii gusci di fruits sec I tcvaØoIi di cans usa, carte essorbente Ic 9050 di nIhssefli 4, CAPRAIA torsol, 4 di r utta noccioji & (rut centre spenta semi var’ 15 F LIMITE *.tPubLjE’, i i’[h: r4r Piano Finanziario 2013 COSA NON METTERE PnnoIini e assorbenti tridizionaii realizzati con Per Ia raccolta del materiali organici sono impiegati compattatori automatici con caricamento posteriore, minicompattatori e autocarri con vasca. Apposite squadre di lavoro costituite da autista e operatori svolgono 1 scrvizio wI terr ritorlo comunale. tLLL, Pu BBLICI E PRIVATI Fra I rifiuti organici sono compresi anche gil scarti verdi derivariti da sfalci e potature di rnanutenzione dcl verde pubblico e privato. I rifiuti provenienti daNa manutenzionc delle aree a verde possono essere conferiti presso Ic stazioni ecologiche, direttamente e gratuitamente, dai cittadini e dagli operatori rofessionali della manutenzione di aree ubbliche e private. L 16 IA MTE _ n ‘[ ii. hi nm U U LI Ct tILLS I t4 Piano Finanziario 2013 COMPOSTAGGIO DOMESTICO Per favorire l’attivazione del compostaggio donwstrco sono a dispo9izione delI’utenza the ne farà richiesta specifici composter. .1 Publiarnbiente S.p.a cura Ia distribuzione dci composter e a formazione aII’utilizzo dell’attrezzatura. Come definito dalla normativa regionale, sono effettuati periodici controlli a domicilio per verificarne ii corretto ed effettivo impiego. E’ garantita, inoltre, Ia costante assistenza tecnica al cittadini telefonird, via e mail v tramite sopralluoghi) con I’ausilio di personale tecnico specializzato. 4’ 1 • 1j I A A I if y a RECUPERO: PRODIJZIONE COMPOST Dl QU ALITA’ La frazione organica, raccolta in modo differenziato e conferita agli Impianti di Compostaggio di Montespertoli e Borgo San Lorcnzo, ê miscelata insierne ai res;dui verdi provenienti dalle potature triturate dei giardini. I? rnateriale a pal collocato aIl’interno dci tunnel, dove avviene ii processo di biostabilizzazione, gestito da un sistema di controllo che permette di modificare continuamente Ic vane fasi del cicla (vedi capitolo impianto di compostaggio). Terminata Ia fase di maturazione, U prodotto e raffinato con un vaglio meccanirn_n_n di piccolo diarnetro. II compost ottenuto è impiegato nicoIo di qualita. 1 I - ‘ LL iii S A. S a 4’ F 34 1 &- ‘, p. .11 I t ‘hi CAPRAJIA E LIMJITE $PuhLiambjente Piano Finanziario 2013 I residul cellulosici sono costituiti da imballaggi e manufatti in carta e cartone e comprendono: • carta grafica (libri, giornali, riviste, carta stampata, da ufficio e scuola) • scatole, sacchi e cartoni da imballo (ondulato, cartoncino) • carta monouso (carte assorbenti e prodotti simili per uso domestico 0 igienico) • manufatti in carta (anime rotoli, oggetti in carta, ecc.) • Pacchetti di sigarette privati deIl’involucro esterno La carta presente nd rifiuti saudi urbani, ammonta a circa ii 30% del totale dci rifiuti in peso. ,Icc—auc—tAnwa CifiutisA Willull UtUIL WMWT r (ZLi,\.L’\ *Pufj (IambIE ntr :•.• r - —- — Piano Finanziarjo 2013 - O ni uterite chiamatu a separare materiali ceilulosic i, in Cofltenitorj appositarnente torn ti e (cest in pactica & d conferirli fungo le strade pulihljche in prossjmitn deiI’ingresso dolle abilazIc)nj nd giorni in cui è programmt Ia raccoIti servizio di raccofta vier I C! svoItcj uria w4tn alla settimana Per utenz(’ — ‘ p N 1 4 3 4 t mercial 1 com industriali ed artigianali ii scrvizi di I 1 raccalta differenzjata del rnaterjalj ceIlujosft- porta a porta e ripetuto Con almeno un Ulteriore o passaggi settimanaje I I 1 1 I I • • • • • Carta carbone Carta vetrata Carta plastifjcata (crackers c fette biscottate) Tetrapak (latte e succhi di frutta) Fustjni dci detersivi the non slano completamerite di cartone — -— - I • PpIattjpcJ - 1 ?\I J T — - Publiam Li e Mr Piano Finanziario 2013 $ 1 materiale viene conferito presso le piattaforme COMIEC 0 converu?ionatc’ con Publiambiente SpA. che attualmente sono: r > METALCARTA S.rI. NUOVA METALCARTA S.r.I. F.LU GORI S.n.c. L E a 1W *$ubliarnbjente Piano Finanziario 2013 I 5 L Gil imballaggi in piastica, rnetafio, e poliaccoppiati (tetrapak), sono Ia frazione piu voluminosa dei rifiuti e sta continuarnente aumentando di quantità. La raccolta muitimateriaie intercetta, in un unico contenitore, piu frazioni serche riciclabik costituite da imbaiiaggi misti: — • • • • • — • bottiglie e fiaconi in plastica iattine di alluminio e scatoiette a banda stagnata flaconi in plastica di detersivi e detergenti contenitori di prodotti per i’igiene personale vaschette in polistirolo contenitori di alimenti a merci in piastica rigida sacchi di confezioni e sacchetti per rasporto di merci pellicoie in plastica per imballaggi contenitori in tetrapak peril contenimento di liquidi alimentari I A j Tutti gr imbaliaggi devono essere compietamente svuotati c non presentare residui dci rnateriah precedentemente contenuti che ostacolerebbero ii ciclo di recupero. çr F 4 CAPRAIA F L]MITF Svuota • sciacqua 21 *CPubLir rn[’ F: till Piano Finanziario 2013 RACCOITA Ad ogni utenza domestica viene consegnato tin contenitore in materiale plastico che deve essere utilizzato per I accurnulo degli imballaggi AWe utenze domestiche E invece consegnata una scorta di sacchi contrassegnati da codice numerico progressivo the consentu di correlare ii sacco al produttore dci rifiuti oltre a una ‘chi dont r’ conferim II servizio dii — -‘ ç i contenitore deHe utenze non posti in area pubblica nei giorni di — L / - rviene svolto una volta aMa settimana. La separazione degli imballaggi raccoiti in flussi omogenei di materiali e effettuata, success,vamentc?, in appositi impianti di selezione indMduau come piattatorme CONAI. 4 COSA NON METTERE • stoviglie usa e getta in plastica • tubazioni in plastica • oggetti in plastica (spazzolini, rasoi usa e getta, acc.endini e altri piccoli manufatti) • lampadinc • tubi al neon contenitori etichettati con simboli di pericolo • contenitori etichettati come acidi • colic, insetticidi, spray in genere I I it CAPRAIA E LIMITE adaccIe t. bettiglir t-.. — -t z ; C frC 4.snl,k •n- LftYi’ift r[ UUI;r UCñ LhLnt tt Piano FinanziariO 2013 RECUPERO MATERIAL’ ii materiale raccolto è conterito, solitarnente, all’impia flto Revet di Pontedera. J 3 t Revet Spa. ha stabilirnenti per oltre 100.000 rnq. e impie ga circa 130 dipendenti. L.o stabilirnento di Empoli c costituito da impianti per Ia lavora zione dci contenitori e imballaggi in vetro, lattine e del vetro piano (bl indati, retinati, plastificati, parabrezza di auto, ccc.). Gil impianti sono dotati di sistemi per I’eiirninazione degli scarti, com e Is macchina elettronica per (a separazione dci corpi opa chi (ceramica, sassi, ccc ) e per Veliminazione dci corpi metalh. II nuovo impianto di selezionc’ di Pontedera tratta Is frazio ne leggera del rnultimaterlaIe (plastica e lattine), separa materiali per peso specifico oltre a selezionaro i polirneri plastici per colore. Ic linee di separazione confluiscono a presse per is riduzione volumetrica dei materiali plastici (bottiglie e contenitori in piastica per liquidi), che confezionano balie, 01 consegnate, al Consorzio Nazionale di settore (Corepla). CEflEPLi\ — —- - - i capacità complessiva di lavorazione di La ti e tre gli impianti è stimata in circa tut 250 tonnellate at giorno. (fonte: silo - -. - I’- -;;L ,( I i—4 /\ I /\ L L i;\1;; F - $PubLi am biethu Piano Finanziario 2013 VETAO° I Cli imballaggi in vetro sono raccolti separatamente per ottenere una migliore qualità del materiale recuperato. La sperimentazione di raccolta porta a porta del vetro congiunta con altri imballaggi in plastica e metallo ha mostrato che durante Ic fasi di raccolta e compattazione per ii trasporto, H vetro si frammenta inscrendosi all’interno fisicarnente degli imballaggi plastici (bottiglie e flaconi). RACCO ITA Per ottimizzare Ia corretta selezione e quindi Ia qualita del materiale recuperato, Ia raccolta del vetro viene effettuata tramite apposite campane stradali di colore verde. Sul territorio comunale sono installate nuove canipane di dimensioni ridotte rispetto aWe attuali in quantita di circa una ogni cento abitariti. ‘—---. cuhiFCl II ‘rink da bttan ‘1 .i:’/\i’’\, ‘‘ I *PubLi mbiente ,, , Li . ‘ I ii 3 I Piano Finanziario 2013 Le campane sono dotate di una portelia di caricamento per consen hire lo svuotarnonto diretto dei bidoni c’ contenitori di accurnuin conwg nciti c4 1 utenti. Ad ogni utenza domestica viene consegnata una horsa per t’accum ulo dcl vetro che deve essere conferito direttam nte netla campana strad ile vicina aMa propria abitazione. gli esercizi rile effettuano d,stnbuzione c’ sornrnlnistrazionu di alirnonti e bevande e alle strutture ricettive, invece, sono consegnati specifi 1 ci 1idoncini per I’accumuio e, per agevolarne it conferimento, in prossim ità di eserrizi commerriali sono sernpre posizionate campane stradali ‘COSA METTERE Bottiglie in vetro Barattoli in vetro COSA NON METTERE • Vetro piano vetri di porte e finestrc) • Parabrezza di auto e moto • Ceramica e porcellana (tazze, piatti, vassoi e altre stoviglie) • Irierti RECUPERO MATERIALI II materiale è conferito all’impianto delI’Azienda Revet S.p.a che costituisce anche piattaforma CONAI La separazione dei diversi materiali raccolti e effettuata successivamente in un apposito impianto L’impianto di raffinazione del vetro è dotato di rnecca nisrni per l’eliminazione degli scarti, come a macchina elettronica per Ta separa zione dci corpi opachi (cerarnica, sassi, ccc.) e per I’ehminazion c dcl corpi in agri et Ic i - - aA Fr 4 CAJPRAJIA F IJMYTF I *PuhLiambiente Piano Finanziario 2013 7 - Con ii sistema porta a porta Ia frazione dei rifiuti residui non recuper 4 Si riduce drasticamente poiché composta dal materiali effettivament’ avviabili a ricic-Iaggio. I rifiuti urbani indifferenziatj sono costituiti daMe frazioni non recu_. dci materiali residui: residui e frammenti dello spanamento oggetti di uso comune finiti, guasti o non utilizzati (pennarelli,biro videocassette) assorbenti igienici tradizionali • pannolini tradizionali per bambini • manufatti e piccoli oggetti in plastica (bacinelle, tubi, cd, dvd) • rnoziconi di sigaretle giocattoli rotti o indesiderati • sa chi deII’aspirapolvere • spazzole e spazzohni • stracci utilizzati nelle pulizie domestiche cat-ta sporca di detersivi e simili Ad ogni utenza, domestica e non dornestica, è consegnato un contenitore per I’accumulo e ii conferimento sul quale e installato ii dispositivo di segnalazione magnetica passiva (TAG) che attraverso i dispositivi presenti stii veicoli di raccolta consente U rilrvarnento di -ogni svuotarnento. CATRAiA F 1± I, <PubLiambienie Piano Finanziario 2013 II conferirnento dci rifiuti residui non recuperdbili cornporta Ia contabilizzazione e agisce direttamente sui mercanism tariff i ari in base ai quali si determina ii costo del servizio per Ia singola uten • za. Per ( motivo ogni utente pane particolare attenzione a imita r( produ7ione di rifiuti da avviare a smaltirnento pssivo. RACCOLTA Ad ogm utenza, domestica e non domestic,, e consegna to.I per l’accumulo e ii conferimento dci rifiuti residui da espr pubblica nei giorm di confenmento. II servizio di raccolta e svolto con frequenza settimanale 1’’’•’ COSA NON METTE RE • piccoli elettrodomestici • componenti elettrornci • contenitori etichettati • pile e farmaci • lampade fluorescenti e a vapori metallici • cli alimentari esausti di frittura) • materiali pericolosi e infiammabili TRATTAMENTO I rifiuti urbani indifferenziati raccolti sono conferiti aII’imp ianto di trattamento meccanico biologico Casa Sartori dove sono sottoposh ad tin trattamento di adeguamento volumetrico e separazio ne dimensionale, vo[to a agevolare 1 successivo deposito in discarica. 27 frPR AlA F LIIMITE $(Pubtiambi ente Piano Finanziario 2013 8 RIFIUTI INGOMBRANTI RACCOLTA DIFFERENZIATA -r C. 1/ 5. I p I rifiuti ing a rnat ensioni prodotti in ambito dornestico 0 similare, costituiti cia beni durevoli dismessi o guasti. La normativa vigente prevede specifici interventi per Ia raccolta differenziata ai fini del successivo invio a recupero o smaltimento di questi rifiuti. — I RAEE, rifiuti di apparccchiature elettriche e elettroniche, sorio consegnati a strutture coordinate dal centro nazionale di coordinanwnto, che garantisce ii loro trattarnento di smontaggio e avvio a recupero o smaltimento in condizioni di sicurezza ambientale. \ 4 n 28 F P - ...- jrn’mir \rni L LiYiJJt AflflhiA *cPu blia rob i ente. Piano Finanziario 2013 II ritiro del rifiuti avviene su chiamata da parte dci cittadini al call center (numero verde 800 980 800), II servizio e attivo: dci lunedi cii venerdi, daule ore 09,00 nile ore 18,00 e i subato daule ore 09,00 nile ore 13,00 oppure su prenotazione on line tramite B sito internet di Publiambiente SpA. - -— II servizio prevede II ritiro, 1 trasporto, Ia separazione l’invio e a recupero e/o smaltirnento dci rifiuti ingombranti, in c rtic olar e cli: • • • • • • hen i du revoli (ma hi Ii, infissi, pi ate ra’ ;i, ci ivan i c sirn la r i) elettrodomestici, apparecchiature elettroniche e RAEE sfalci verdi e potature legno rnateriali ferrosi sanitari di provenienza domestica (wc, bidet, lavandirii ecc.) La separazione dci van materiali, finalizzato al mag gior recupero e riutilizzo, avviene in base aBe caratteristiche merceolo giche del rifiuto Solo i rifiuti non recuperabiii saranno conferiti allo smaltirne nto passivo. In particolare si prevede di intercettare I seguenti materiali: • • elettrodomestici e apparecchiature elettroniche legnovegetale manufatti in plastica di grandi dime nsioni (arredi da giardino, tubazioni e giocattoli) RAEE. RIFIUTI DR APPARECCHIATURE ELETTRICH E ED ELETTRONICH E Tutte le apparecchiature elettriche e elettroniche (costituite da computer, stampanti, fax, fotocopiatrici, televisori, impianti stereo e simili sono selezionate per tipologia e accumulate in appositi casson i chiusi, che sono direttamente dal consorzio RAE, incaricato del loro corre tto avvio a ritirati recupero. II consorzio provvede a consegnare questi rifiuti a idonei impianti di recupero e trattamento che prowedono a: . “ —— ft\ 4- T’) \ T I r.r r C. r. <PubLiambiente • • • Piano Finanziario 2013 recuperare I fluidi refrigeranti e limpianto di trattarnento delle apparecchiature contenenti CS C. asportare tutti i componenti pericolosi, quali rondensatori, oil e aitri dai compressori e conterire al Consorzio Nazionale Oil Esausti. selezionare i componenti secondo natura e tipologia (metalli, plastica, espanso, vetro ccc.) e conferire per sucressivo riutilizzo. LEGNO legno raccolto nel ciclo degli ingombranti è di due tipi: Legno vegetale recuperato neII’irnpianto di compostaggIo di Montespertoli e Faltona. • Legno trattato (mobili vecchi, porte e finestre) ritirato presso Qentri di Raccolta per linvio a riciclo. II legno recuperato è riciclato e utilizzato prevaientemente per Ia produzione di panneili in truciolare. Possono usufruire della stazionc’ anche le date o attivita che eiiminano imballaggi di legno, come Ia grande “.J. . distribuzione, i mercaU ortofrutticoli e Ic ‘‘impresc cdiii. - e ‘1 - .. RIFIIJTI I rifiuti metaihci, raccolti a dornicilio su chiamata degh utenti, sono ritirati franco stabilimento da un’azienda locale, che Ii avvia a! recupero presso Ic fonderie. INERTI Dl PROVEN1ENZA DOMEST1CA Gb inerti derivanti da attMtà di edificazione, manutcnzione e ristrutturazione d’immobili sono rifiuti speciali. Al fine di limitare I’abbandono di questa tipologia di scarti, si è cornunque deciso di accettare quantità limitate di materiali inerti, provenienti esclusivamente da piccoh lavori di manutenzione svoiti in economia agli immobili destinati a civile abitazione In tal caso, i’utente pub conferire quantità determinate da! regolarnento cornunale, direttamente presso Ic stazioni ecologiche o i centri di raccolta aperti a! pubblico che Ii awiano agli impianti di recupero. I LA R1AELM:T I -. .. -. .t •C -- *PubLiarnbjente H Piano Finanziario 2013 PILE E BATTERIE 9 :) r PILE ( - I -- ) Le pile e Ic batterie contengono so%tanzc pvricolose per Ia salute e per l’ambiente (cadn,io, nichel, mercurlo) che impongono un’attenta gestione. Questi rifiuti si generano per effetto dell’impiego massiccio di pircoli elettrodornestici, apparecchi per Ia riproduzione audio e video, apparecchi fotografici, orologi, telefoni, giocattoli c rnolti strumenti elettronici. II metodo di raccolta adottato prevede linstallazione di contenitori presso rivenditori di elettrodomestici, supermercati, tabaccherie, e centri di raccolta, in modo da favorire ii piâ possibile H conferimento del prodotto esaurito. La svuotamento avviene su chiamata del gestore del di raccolta, nd caso 1 conterntore si riempia prima punto ciclo di raccolta stabilito. del BATTERIE II servizio e organizzato per ii recupero dal suolo pubblico di accumulatori esausti per autoveicoli abusivamente abbandonati c/a provenienti da utenze domestiche. La smaltimento e relativamente semplice e a costa zero perché effettuato tramite le aziende di recupero affiliate al Consorzio COBAT. - - -- COBAT Non •bband•nmre It p n.II’.mbiente. (*Zr) TI C \ k/\ \ [ LJVI :i (3, - — •anziario 2013 cC Per a raccolta di prodotti farmaceutici scaduti o inutilizzabili, generati in ambito domestico, sono installati contenitori specifici presso presidi sanitari, ambulatori c farmacie. I contenitori hanno rapacità di circa 100 11th, sono dotati di un sistema d’irnmissione dci farmaci, per impedire Ia rimozione o lasporto del contenuto da persone diverse dagli addetti al prelievo. - contenitori sono itamente posti allinterno di spazi “presidiati”, per evitare the possano essere manomessi a danneggiati C rnpedirne un usa non I medicinali raccolti sono pal smaltiti presso impianti autorizzati. In svuotamento del contenitori avviene secondo un dde prestabilito in base aII’esperienza maturata negli anni e, in caso di necessità, su chiamata del gestore del punto di raccolta. CAPRA1 E 1 LIM T E IA Coil1 l,.lliYI,.. H FMWB ‘“F U LI LI re I rrr’ H I Li i u 1 Lt:- Piano Finanziario 2013 CARTUCCE TONER — -I USATIL1 I I ii p.. RACCOLTA CARTIJCCE LJSATE E ACCESS ORI PER INFORM AU CA DaII’utilizzazione e dalia manutenzione ordinaria, in arnbito domestico. cli computer e strumenti di stampa derivano rifiuti riconducibili aRe seguenti tipologie: gruppo cartuccia toner per stampante laser coritenitori toner per fotocopiatrici - cartucce per stampanti, fax, calcolatrici a getto d’inchiostro cartucce nastro per stampanti ad aghi - - - Trattandosi di materiali the in parte possono essere reimpi ega per Ic stesso scopo, ii conferimento differenziato presso raccolta e Ic stazioni ecologiche presenti sW terntoridt..... appositi contenitori installati presso uffici pubblici e scuole, consente di limitare I’invio a smaltimento 4 p passivo ai soh materiali non riutilizzabili. I toner e Ic’ cartucce esauste di dispositivi di stampa provenienti da utenze non domestiche non sono L assirnilabili ai rifiuti urbani e, pertanto, devono essere correttamente smaltiti dal produttore. iRA 1 A E LIMIT;F - — *PubLiambiente Piano INDUMENTI i. ‘- Publiambiente S.p.A. ha attivatc sul proprio territorio Un servizio di ritiro, mediante contenitori stradali, di materiali costituiti da indumenti usati. La raccolta è svolta da cooperative sociali della • zona che provvedono alla fornitura dpi contenitori. II materiale raccolto è commerciahzzato come “straccia’. • Gli utenti, dopo aver sisternato tessuti in sacchetti di plastica, devono depositarli negli appositi contenitori dotati di meccanismo “antiestrazione”, per evitare che persone non autorizzate asportino ii conteriuto. TIPOLOGIE Dl MATERiAL!!... Si possono conferire I seguenti 0’ • Indumentj usati • Scarpe e Boise • Cinture Tende • Tovaglie • Coperte , — It — Tessuti in genere j Ogni cassonetto reca indicazioni precise circa Ia natura dci rifiuti conferjbjli e le relative norme di conferjmento Cs 34 )AI t11L 1 rflkflT A ‘LbkiIi\fljif AL iL e [ UIJLIC! F fl!1t IL C Piano Finanziario 2013 - .1 - Oil AIIM ENTARI DOMESTICI ESAUSTI :1 I I Oil AL1MENTARI DOMESTICI ESAUSTI Cli cli alimentari esausti sono costituiti da oil e grassi alirnentarl per i quali e opportuno effettuare Ia raccolta differenziata, evitando i’immissione nel sistema fognario che determinerebbe probiemi al sistemi di depurazione. II servizio e rivolto alie utenze the possono conferire cli e grassi alimeritari, presso I centri di Raccolta a punti di conferimento presenti sul territorio appositamente allestiti, in mode da favorire ii piü possibile ii conferimento del prodot to quando esaurit o. TaMe gocce dl ollo -- I . frittofanflO un mare di .nergla Dopo raccolta, gil eli usati sono rigenerati in centri specializzati e utilizzati come fonti energetiche rinnovabili. . CAPRAIA tm LI E MI - - PubIia rnbritr: Piano Finanziario 2013 RIFIUTI INGOMBRANTI ABBAN DONATI 14 — su strade e aree pubbliche o su strade ed aree private, comunque soggette ad uso pubblico, o su spiagge marittime a lacuati e sulle rive del corsi d’acqua. Sebbene Ic uterize possano usufnjire del servizia di ritiro domiciliare gratuito, l’abbandono incontrollato di rifiuti ingombranti e beni durevoli, in molti casi contenenti o contaminati da sostanze pericolose, è in tuttora un fenomeno assai diffuso. L’abbandono incontrollato di questi riliuti, oltre a costituire un j’ grave danno per lambiente circostante, nella maggior parte del l casi non puà essere gestito direttamente dal servizio di raccolta, perché richiede specifici mezzi, personale qualificato e formato e II conferimento presso impianti di smaltimento specifici. A La presenza di vane tipologie di nifiuti, tra I quail quelli penicolosi, in moiti casi rende impossibile Ia rimozione irnrnediata e Ia bonifica dell’area oggetto di abbandono. Per Ia sicurezza degli operatoni e per obblighi legislativi denivanti daNe dicposziord in materia di autotrasporto, alcun’ rifiuti non sono miscelauih mentre altni devono essere nirnossi a pane con specifiche cautele 36 AR LML <PubLiambientf’ El tin Piano di Lavoro e Sicurezza. Piano Finanziario 2013 Nd CSC) dvi ruanufatti in CE’rneflto arnianto, Si pUO procedere alla rimozione solo impiegando lv squadre di javoro di Publiambiente opportunarnente formate tramite aziende specializzate e solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione daII’Atienda USL cornpetenw per territorio, alla quale siarno tenuti a inviare Per a gestione di questi abbaudoni e prevista La seguente procedura: 1. rilievo fotografico v deIl’area interessata dall’abbandono 2. ricerca di eventuali dati che possano aiutarc a individuare ii soggetto responsabile 1 cartografico delI’abbandono 3. comunicazione aIl’Amminjstrazjone Cornunale competente per terrftorio e stima &i cash d’intervento 4. rimozione dei rifiuti a seguito di nulla osta a procedere da party dell’Amministrazione Comunale 5. raccolta, trasporto e smaltimento a recupero vane tipologie abbandonate. delle — . 4 CAPRAIA F II I •0 C ____ _ >PubLIa mlii e rclE: Piano Finaflhiario 2013 SERVIZI DI SPAZZAMENTO SERVIZIO DI SPAZZAMENTO MANUAE E MECCANICO L’impiegO delle spazzatrici aspiranti e indispenSabile per svolgere un’efficace aziofle di pulizia e igienizzaZlone delle aree pubbliche ad alta intensàà I di truiziofle. Lesperienza acquisita irisegila che Ia migliore efficacia dellintervento e ottenuta operando interventi programmati con frequeflae prestabilitc’ e con VistitUZiCOC di divieti di sosta tempOraflel che consefltOfiO di intervenire al margirn della carreggiata e punti in CL accumuta maggiormente lo sporco La presE della cadelloflistica stradale migliora Vefficacia e I produttività degli interventi evitando alk’ squadre spazzamefito meccaniCo iritervefiti sulla viabilità cittadina in presenza di macchine parchegglatC spazzatrice maitre, e indispensabile in Luso delta 1 alcuni periodi deliannO, quando sono interventi pulizia di radicaic, come ii dissabbiarnento delle strade, a fine inverno e afliniziO delta 1 primavera o Ia raccolta delle foglie pe au net riodo tunnaiC. I SERVIZIO Dl SPAZZAMENTO MANUALE La meccafliZZaZi0 crescente dcl serviziO di spazzameflto stradate e dcl servizio di raccofta dei rifiuti ha modificato profondamente Ia qualita ed ii tipo di intervento delloperatore manuale. Cli interventi di spazzameflto manualC sono finalizzati at mantefiimento del decoro attraversO lo svuotamento del cestifli gettacarte. Ia rimoziofle di rifiuti leggeri di piccole 1 dimension dalle zone centrali ad elevata presefiza di visitatorL Lo spazzameflto manuale e ii servizio quotidiaflo di pulizia degli angoli pregiati delta città ed e pianificatO in modo da risultare propedeutko agil interventi di pulizia efticace eftettuati con H servizio di spazzamento meccanicO. L’attività di spazzanent0 manuale e anche una importante integraziOne aliinterveflto delle spazzatrici. In questo case loperatore manuale di supporto agisce prevalentemente con to scopO di completare I’interveflto negli angoli e ai 1 margin in cu non riescono ad agire efficaccmeflte gIl organi delta macchina ‘I. 3€ 1• r\’ I Fl. $CPub(ianfli G fliE Piano Finanziario 2013 ORGAN IZZAZION E DEL SE RVIZIO Per raggiungere un elevato grado di efficienza senza pravare sulla qualità del cervizic occorre perseguire una forte integrazione della spazzamento meccanizzato e di quello manuale ed individuare aree omogenee Con adeguati Iivelh di servizio. Nel Comune sono pianificati interventi di pulizia che, con I articolazione dci diversi ser yin di spazzamento meccanico, pulizia cestini e spazzamento manuale carrellato, garantisce ii £ presidio dcl tE’rritorio ed e in iracio di attivarsi per interventi di emergenza in caso di necessità. Ft :1 MANIFESTAZIONI Nel corso deII’anrio e necessario provvedere alla L pulizia delle strade e delle piane in occasiorle delle maggiori manifestazioni. I I I 1 + + + + ra I Sfilate di Carnevaic [venti e manifestazioni Spettacoli e mercatini nd centro storico Mercati straordinari — SQUADRA TIPO SPAZZAMENTO MEcCANIZZATO> spazzatrice su autotelaio con autista e parziale ausilio operatore dotato di motocarro SPAZZAMEN1 0 motocarro MAN UALE> operatore dotato di 39 TFF ‘ ø[ I UULI( iii t’ [1 -t Piano Finanziario 2013 LIVELLI DI QUALITA’ DEl SERVIZI a I • - MODALITA’ DI EROGAZIONE TURNI MISTI In particolari situazioni, determinate da peruliarita del territorlo o organizzative, quali: erogazione del servizi in prossimita dci confini cornunali erogazione di servizi nelle frazioni erogazione di servizi the non determinano a necessita deIl’intero turno di lavoro. — Publiambiente SpA., con ‘obiettivo di conseguire Ia massima produttivita delle risorse impiegate, ha organizzato turni misti the coinvolgono 1 territorlo di due o plu Comuni confinanti o comunque vicini, in modo da ottenere economic di scala riducendo I tempi rnorti non produttivi, legati al trasferimento nelle aree di esecuzione dci servizi. In questi casi, Ia determinazione del servizio erogato e delle quantità di rifiuti raccolti nei singoli comuni è mputata in base al numero o al volume dci cassonetti presenti in ciascun Comune a dalla superficie del rispettivi tratti di strada coinvolti nd caso di spa7zamcnto. I 4 COMPL.ETAMENTO DEl SERVIZI Occasionalmente, si reglFtrano episodi in cui Ia stagionalita nella produzione di rifiuti o particolari eventi PUG portare a picchi transitor, dove i turni di lavaro erogati non sono in grado di garantire a completa capertura dcl territorio nd ciude £ programmato ii servizi —‘ : i $PubWmbiente Piano Finanziario 2013 Nelia raccolta di RSU e materiali recuperabiii, Publiambiente S.p.A è organinati con turni complernenlari di F ecupero che, solitamente, sono erogati entro 24 ore dall’evento. Nei casi in cci ii fenomeno Si protrac per periodi consid erevoli, Publiambiente SpA. attiva turni integrativi. at line di garantirc’ Ia orretta eiogazione del servizio. Nd pericicin autunnale, Ia caduta delle fogliv determ ina consistenti incrernenti dei carichi di i4 lavoro e richiede, taivoita, due a tre scarichi a’giuntivi della spanatrrce, per depositare it cospicuo volume di foglie die in pocr tempo riempie ii cassone di accumulo. I.e zone di spazzam( rita mrccanico C aratterizzate daila presenza di viali aiberati determinano, pertanto, tempi improduttivi di a spostamento e scarico che, in quel periodo, possono causart’ ritardi o non c.onsentii e ii completamcnto della zona, facendo saltare ii puntuale passaggio della spazzatrice nelle strade in cui è istituito ii divieto di sosta ternporaneo al fini deil’espietamento del servizio. Publiambiente SpA. svolge, nelle principali aree sensibili e so ‘q a queste dinamiche, turni integrativi finalizzati a contenere i disagi e a completare gil interventi. •1 - 9 I II servizio di spazzamento meccanico è anche soggetto a dinamiche in cui ii mancato rispetto del divieto di sosta temporaneo, istituito per l’erogazione di questo servizio, deter rnina pesanti ritardi. In questi casi, l’operatore di supporto non puo scaricare sulla carreggiata i frammenti presenti nel marciapiede, ma si trova a dover spazzare sotto C ai lati delie auto in sosta, che Ia spazzatrice deve continuamente evitare. Questo inconveniente, oitrc che impedire ii rispetto dei tempi programmati e quindi H compietarnento dcl servizio determina un forte abbassamento qualitativodeilo spazzamento. 4 CAPRAIA F L1?VIITF *PubLiambjentc. L1VEL.Ll Di Piano Finanziario 2013 QUAL1TA DEl SERV1ZI Gil standard di quailtà del servizi sono fissati daila carta del diritti del cittadino utente, adottata nel comuni serviti. Servizio Indicatore Unita d misura Ap rtur i pub bee Ri p0 alia ii mat Ore/ ettiman % di rispostd sufl chiamate tr ttabi Minuti(m Or /settan Mnuti( ) %dsvuotrnni ifettivam ut voilin base al turni [ T mpidiatt ertur ai pu Mi o [ Tm ,dtatt F qunzdi svu S nieno Note Valore minimo garantito 40 90 —— 2 60 90 ompr vnuiir upi ottienr I 2 or _ N m ro iavaggi/v br in die iavaggi/anno Svootamen % di svuotamenti in base ai contenitori esposti daIl’utenza % di ritiri etiettuab in base a quelit pr000tati Svuotamenti/mese riportati nei a Pu no Finanziario Ritiri effettuati Svuotamenti contenitori stradali Svuotamento contenitori presso Ic farmacte cdi presidi medici Svuotamerit contenito I pr S 0 I rivendit ri Svuot m ntu ontenitori pre 0 uffici oniunabap rti dci Comun 95” ii num 0 aggi C d programmato in b sri ailarea geografica di riferimente Compreso eventuab recupeii svoiti entro be 24 ore Compreso eventuati recuperi svoiti entro Ic 24 ore 90 I 1 Giorni daNa chiamata 5 (massimo) Giorni daila chiarnata (massimo) Giorni dalla chiamat ( — Ra colt I u t rrttorio Giorni dali segnabazi a Ore daNa segnaiazione Ore/settiman % di turn effettivamente svol in base ai turni programmati Oisponibilità Raccoi a it rat no Aperturaal pubbhco Frequenze di pub t Presenza presso sporteuii ai pubbiico aziendah e URP Comuni Tempi di risposta indagine annuale affidata a soc esterna Publiambiente, attraverso costantemente audit continuo rispetto. II e Giorni dal ricevimento frequenia H controili sisterna mo) 5 (ma mm 24(masstmo) 24(metha) 85 Conipreso cv n Ii recuperi svoiti entro I 24 ore Sempre disponiblie 30 (massimo) 1 volta/anne sistema di operativi siii cantieri per verificarne ii prevede qualità l’adozione di interno, misure correttive specifici piani di azione in caso di individuazione di non conformità. t. i_s [ 4 1 f \ ‘1 svolge e *Pu bli mhi ente Piano Finanziario 2013 CENTRI DI RACCOLTA 17 Sono are presidiate e allestite unicamente per I’attivita di racco!ta di rifiuti urbani c assirnilati e di specifiche tipologie di rifiuti (es. RAEF ritirati dai distributori), conferiti in maniera differenziata sw dalle utenze dornestiche, per 1 raggru ppamento e ii successivo trasporto agli impianti di recupero, trattamento e snialtimento convcll7ionati. [‘apporto diretto deN’utenza aI sistema di raccolta riveste rilevanza sociale in quanto partecipazione attiva utfle alla consegna e & corretto trattamento di molte tipologie di materiali residui di uso quotidiano, che necessitano di particolari attenzioni in sede di s malt mie nto. II Centro di raccolta, a livello territoriale, costituisce ii logico “completamento” della raccolta domiciliare ponendo in condizione l’utente di apportare un contributo personale, alleggerendo it gestore sui compiti della raccolta medesima. II centro di raccolta è costituito da aree di deposito, chiaramente identificate attraverso esplicita cartellonistica indicante le norme per ii conferimento c Ia sicurezza, dove sono collocati .. £ cassoni scarrabili destinati a ricevere rifiuti non pericolosi di provenienza domestica e appositi contenitori/serbatoi fissi o mobili per rifiuti liquidi e pericolosi, adeguatamente protetti dagli agenti atmosferici, etichettati in base alle diverse tipologie di rifiuti conferibili (codice CER). I - 1 AUm E PRODORI TESSIU CIII 200110 j CA PRMA ‘E LIMITE -. 43 Publi a mh PflI Piano Finanziario 2013 7 — — Nd contra di raccolta si pascono conferire, indicativamente: • • • • • • • • • • • • • • • • • • carta e cartone metalli (ferro, alluminio,ottonc, rame, ccc.) frigoriferi, televisori, computers, lettori dvd, lettori MP3, videoregstratori, elettrodomestici, apparecchi elettrici e elettronici vetro (bottiglie, lastre vestiti C scarpe usate olio minerale e olio alimentare di provenienza domestica residui organici contenitori etichettati sostanze chimiche ad uso dornestico piccole quantità di inerti prodotti da interventi in economia su abitazioni (sanitari, cemento, laterizi in genere, ccc.) batterie auto di provenienza dorriestica pile, farmaci scaduti imbaliaggi in plastica, rnetallo e pohaccoppiat oggetti in plastica di grandi dimensioni (arredi ,giocattoli, ccc.) cartucce vuote e nastri di stampanti per computer legno (cassette, pallet mobili ,ecc.) slalci, foglie e potaflire rifiuti urbani ingombranti di origine domestica (rnaterassi. reti da etto, mohili, elettrodomestici, ccc.) televiso;i, computers, Icttori dvd, lettori MP3, videoregistratori, err. Tale area garantisce, durante Ic ore di apertura, Ia presenza cia sorveglianza di personale incaricato alla gestione attraverso procedure di contabilizzazione in ingresso e in uscita, al quale è consigliato rivolgersi, ancor prima dcl conferirnento, per avere precise indicazioni suile corrette niodalita e procedure di accesso, attraverso 1 numero verde 800980800. SFAW E PD1Mui: APRA F IMITE Piano Finanziario 2013 ELENCO CENTRI RACCOLTA F STAZIONI ECOLOGICHE ATflVE AL 08.02.2013 tI% \ — 9 ‘‘ 6 SEDIEORARI Comune U Castelfiorentino Piazza Flu Curvi Soc L. Indic’ I PraticeIIi Empoli Via del Castelluccio (/. Ind.le Terrafino) t fucecchio I Montelupo F.no I Montespertohi (Stazione Ecologica) I I I indirizzo Orario di Apertura DdI Lunedi al Venerdi daNe 15:00 aIle 29:00 Sabato daNe 8:30 aRc 13:30 DaT Lunedi aT Venerdi daNe 09.00 aWe 12.30 e daNe 15.30 aWe 18.30 Sabato daWn 00.00 alIt 12.00 - Via Menabuol 17 Icc. Ponte a Cappiano (vicino al Consorzio Conciatori) Via Grottaglw (Lona hnd.le Pratelle) DI Lunedi aT Venerdi dalle 15.00 ahle 18.00 Sabato dalle 09.00 aWe 12.00 Loc. Casa Sartori Via Botinaccic Oat Lunedi al Venerdi daMe 15.00 aIle 19.00 Sabato daVe 09.00 aWe 13.00 Dal lunedi al enerdi daMe 15.00 she 19.00 ii sabato daNe 8.30 alIe 13.30 Utenze Dornestiche. Dal Lunecli at Sabato daVe 07 30 aIle 09.00 e daVe 14 00 shIn 18.00 Utenze NON Dornestiche. Dal Lunedi at Sabato dalle 07.30 siTe 12.00 e dalle 14.00 aVe 18.00 Dal lunecli al venerdi daVe 15.00 aWe 19.00 Sabato daNe 08.30 aWe 13.30 Pistola (Stazione Via Toscana 253 Ecologica) Impianto Dano Vinci Via Prov.Ie Mercatale lou/lop Certaido Via Toscana In realizzazione Monsummano Term e Via Serene Romani Dal lunedi al venerdi daVe 15.00 aWe 19.00 Sabato daMe 09.00 alle 13.00 Borgo San Lorenzo Zona ind.Ie Rabatta In realizzazione IN CONTENiTORI A PRESs (eP.nliw ed awosot di usa damesx CEll 160504 It ‘ t - ., \ I yr. \ i / . [ ... L -. ‘. . p b5abite 9 !! cffi170904 Fsfl rw[ I I I’ t Iflf a l UULICtI t 1LJC1 itt Piano Finanziario 2013 18 COMUNICAZIONE I V PREMESSA Fin dalla propria costituzione, Publiambiente S.p.A. ha investito importanti •iderandola parte integrc3nte dei I risultati raggiunti nelle raccolte differenziate, sono stati ottenuti grazie aMa collaborazione con Ic Amministrazioni Comunali ed aII’atten7ione prestata nd corso degli anni ai cittadini e, piu specificamente, a tutti gli attori istituzionali, economici, sociali e culturali presenti nd territoria. Per un’efficace gestione dei servizi ambientali occorre, infatti, costruire un sisterna di c’omunicazione che consenta di relazionarsi in rnodo costante e capillare con tutti gli attori della comunita in CU1 si opera. - La comunicazione deve quindi tenere conto del C contesto sopra richiamato per potersi sviluppare in r’riodo coerente e organico con I’attivita dell’azienda, che si inscrive nella cornice delta normativa nazionale e regionale di riferirnento, della programmazione in sede di Ambiti Territoriali Ottimali e di quanto previsto dai Regolamenti Co mu n au. - V Di seguito Si riporta lelenco dei principali strumenti di comunicazione attivi 46 t PubLiambiert Piano Finanziario 2013 CALL CENTER II call center, numero verde 800.980.800, è operativo per fissare appuntamenti per il ritiro a domicillo dci rifuuti inpornbranti, tornire informazioni di carattere generaic’ e puntualt ullc raccolte differenziate e sui servizi dellazienda. II servizio e attivo dat lunedi al venerdi, dalle ore 09.00 exIle ore 18,00 ed it sabato dalle ore 09,00 exIle ore 13,00. II numero verde viene pubblicizzato attraverso gli Stainpati informativi, II portale aziendale, i comunicati stampa a gli adr’ ivi/serigrafir del contenitori j 1 / / —. SPORTE LLI Gli sportelli al pubblico di Publiambiente sono attivi in diver i Comuni. particolare dove e presente II Centro di Raccolta e occasionalmente presso alcune sedi Cornunali per fornire indicazioni relative afl’iscrizione a ruolo delk utenzc. ATTIVITA’ Dl UFFI dO STAMPA Publiambiente S.p.A. dispone di un sistema di relazioni consolidate nel tempo con gil operatori del media del territorio servito e, mediante ii proprio ufficio, sostiene Ia prornozione della raccolta difteronziata e dci servizi erogati dall’azienda, attraverso ma pluralità di strumenti sinteticamente riepilogabili come segue: emissione di comunicati stampa, organizzazione di conferenze stampa, veicolazione di campagne pubblicitarie ed informative sui diversi media (web, radio, tv, carta stampata,affissioni), produzione di servizi televisivi mirati sul van aspetti della filiera della raccolta, del trattamento e della valorizzazione delie materie recuperabili. STAMPATI INFORMATIVI Guida alla raccolta differenziata. Per offnire agli utenti del territorio servito uno strumento di informazione agile ma completo, Publiambiente SpA. ha realizzato Ia guida alla Raccolta Differcnziata. Si tratta di tin libretto in formato 15x21, stampato su carla ecologica, interamente a colon, In calce, I’opuscolo contiene un dizionarlo, accessibile anche aBe persone daltoniche, in cmi sono elencati in ordine alfabetico oltre 300 tipi di mateniali da conferire come “rifiuti”. Tale pubblicazione e oggetto di continui aggiornamenti e revisioni in linea con Ia normativa del settore. La guida ed in generale I materiali informativi dell’azienda, sony onientati da ma logica di personalizzazione. In funzione delle specificità del servizio V ARIA AZIbi C Dial fo’ flit liv h W’”V M[NO5GIfl APRAIA IT __ __________ *PubLiambbente Piano FinanziariO 2013 offerto e dci destinatari cut si rivolge, I’opuscolo è stato infatti ottimizzatO sia dal punto di vista deWirnmagifle che dci contenuti, cosi da garantire ogni volta Ia comunicaziofle piu appropriata. Guida Raccoita Ditferenziata versioni Comuni con servizio a “cassonettO stradale’ guida in italiano e multilingue; guida per ambulanti Comuni con servizio “porta a porta”: guida in italiano e multilingue; guida per strutture ricettive, guida per ambulanti - Calendarlo Raccolta per comuni con servizio “porta a porta” Contiene I giorni e Ic frequenze di ritiro a domictilo delte diverse tipotogie di rifiuti, I cOM1mEflIPRMAE UM1T[ modi ed i tempi di esposizione dci contenitori nonche I’indicazione di festivita LUNEITI MERO1EDl MARTEOI GIUVEIJI ed eventuali turni di recupero VENERD’ E’ stampato in formato 21x15 su carta ‘n ’re’. — R1G)PtDD 1 to, ecologica Utenze domestiche e non domestiche ricevono II caiendario 2013 at proprio domicilto z___I_r:hz_- I - tIN. . I, SITO INTERNET Rappresenta uno degli strumenti di comunicaziorle e relazione con gli utenti pià importante. Publiambiente provvede alla continua implementazione del silo aziendale. Ogni * MO ‘I--NII volta sararirlo rest disponibili gil aggiornamenti relativi al servizi, aWe attività deli’azienda nonché tutti I supporti informativi realizzati. Ii progetto di sviluppo dcl portale aziendale si propane l’obiettivo di un facile e versatile utilizzo da parte di un pubblico di larga fascia, senza perdere rnai di vista Ia necessità di un’informaziOfle aggiornata e di un’interaZion e immediata con I’azienda iii’ ftsYr S I; er - ——--... . • EDUCAZIONE AMBIENTAI.E rtIb’O - , 48 CAPRA ]A F LJMITF IWd UI’ i’ sPr.i,l N Ogni anno Pubtiambiente S.p.A. realizza, un progetto di educazione ambientale a nurnero chiuso dal titolo “La raccolta differenziata diventa un gioco da ragazzi” II progetto propane tin percorso didattico-educativo per l’acquisizione delle cosiddette “buone pratiche” e nnrattutto per to sviluppo di una coscienza ambientale. progetto prevede Ia possibilità di effettuare visite guidate presso gli impianti di Publiambiente S pA e di Revet S.p.A ,.I, I- U’’ - *PuhLiambiente Piano Finanziario 2013 primo e de’ no ai anni di eta ed è strutturato in forma ludico-educativa con Ia presenza delia mascotte aziendale e di van giochi da effettuare durante l’anno scolastico, sotto Ia guida dell’insegnante fedicat di 48 pagine, che ac di consapevolezza c’ conoscenza del mondo dci rifiuti e delle tematiche ambientali. II manuale e uno strumento didattico a tutti gil effetti, a disposizione di studenti e insegnanti, affinché possa essere raggiunta una formazione competente, anche in modo divertente j 1 I 1 I I I I Ad ogni studente the partecipa al progetto, sara consegnato un Kit didattico contenente. oltre al manuale specifico per I’età di appartenenza, uno o piü gadgets in materiale nciclato o riciciabile. - — Su richiesta delle Amministrazioni Comunali, compatibilmente con Ia disponibilità del personale incaricato da Publiambiente SpA. per I’espletamento di queste attività e entro II Piano Finanzianio approvato dall’Amministrazione Comunale, e possibile prevedere l’organizzazione di attivita di educazione per adulti quali stand informativi presso feste o manifestazioni o incontri pubblici. CUSTOMER SATISFACTION Per misurare U graclo di soddislazione degli utenti 5w servizi erogati, Publiambiente da molti anni e anche nd 2012 svolge un’apposita indagine, realizzata attraverso una società demoscopica nazionale. L’indagine si nivolge ad un campione significativo dci responsabili del bilancio familiare residenti nei Cornuni serviti. I risultati saranno trasmessi alle Amministrazioni Comunali - 4 It’ rt\p-jJ\ F LUVIITE J Piano Finanziario 2013 ezj Vita negli spazi urbani. IM PIANTI ESISTENTI 50 rATR IA F SM U *‘PubliarnWente Piano Finanziario 2013 IMPIANTO CASA SARTORI MONTESPERTOLI (Fl) —• - 19 A A I IMPIANTO SELEZIONE MECCANICA RSU E STABIIJZZAZIONE AEROBICA IN TUNNEl. DELIA FRAZIONE ORGANICA E’ attualmcnte in esercizia presso Ia discarica di rifiuti solidi pretrattati, net comune di Montespertoli (Provincia di Firenze), limpianto per ii trattamento meccanico di 500 t/g di RSU e Ia stabitizzazione aerobica di circa 200 ton/g di matrice organica proveniente dai RSU (FOS- Frazione Organica Selezionata meccanicamente dai RSU) e raccolta differenziata (FORSU- Frazione Organica ottenuta mediante raccolta differenziata), composto dalle seguenti sezioni impiantistiche • • • • • ricezione RSU (e FORSU) selezione meccanica di RSU 1° fase di compostaggio in tunnel 110 fase di compostaggio in tunnel raffinazione finale e postmaturazionc. 51 APRAAL1 F *fubli .m te Piano Finanziario 2013 La fase di stabilizzazione aerobica o di compostagglo avviene sulla base della tecnica in tunnel. RSU vengono scaricati nd grande locale di conferimento dat quale sono prelevati con pala gommata e portati nella linea di pre-trattarnerito (selezione) dove si divide Ia frazione organica dat restr dcl rifiuto. b II materiale organico è trasportato nel locale di carico e depositato in apposita area di accumulo, mentre Ia frazionc secca (eventualmente pressrlta) E esportata dall’impianto versa Ia discarica. I rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata (FORSU), sono conferiti e pre-trattati separatamente dai RSU e, una volta trattati, sofa posti in una opportuna area di accumulo. II materiale organico pre-trattato e poi trasferito, dalle aree di accumulo ai tunnel, per mezzo di pala gommata. ( j PRIMA FASE DI STABILIZZAZIONE AEROBICA £10 COMPOSTAGGIO I tunnel adottati per Ia fase di compostaggio sono in numera di 24, costruiti in cemento armato, ognuno ha una Iarghc7za di 550 cm, una Iunghezza -— di 2700cm ed una altezza di 500 cm. II fondo del Tunnel consiste di un pavimento di cemento con atI’interno una serie di tubazioni in PVC dotate di ugelli insufflatori dana, a ogni metro quadra di superficie di fondo del tunnel competono circa 12 ugelli insufflatoni. Quando H lunnel e completamente riempiW di inateriale organico, (ad ogm tunnel competono circa 150-180 t/g di frazione organica), il portone (di ingresso al tunnel) viene chiuso e H processo di compostaggio è avviato e mantenuto sotto controllo per un peniodo di IS giorni. - . - W t 52 - kPubLianth it fltE: iI Piano Finanziario 2013 Ogni funnel è fornito di un proprio impianto di clirnatizzazio ne per aerare ii materiale da rompostare: tale impianto ronsistc di un ventilatorE e canalinaziorii di insufflazione aria di processo. ‘aria immesca 11(1 materiale, attraver.,o rh w,c’lhi insufflatori e filtrata, attraverso Ia matrice organica, viene ricircolata e miscelata con aria “esterna” net caso the siano richieste variazioni dehle rondizioni di temperatura e/o % di ossigeno ahl’interno del tunnel. Quando si irumelte aria esterna, un€i pan quantitá dana di processo deve essere asportata: a tal fine è predisposto un C anale separato CIM! raccoglie [aria di processo di tutti i tunnel e Ia invia verso ii sistema di depurazione aria. I ‘aria “est ‘rita” necessaria al processo in tunnel c’ aspiiata dat dive, si lot alt di ricezione, selezione e deposito RSU, opportunamente tenuti in depressione, nd quali si effettua un nurnero orario di ricambi aria variabile da 4 a 6 Vol/h. — - TRATTAM ENTO I NTERME DIO (RAFFI NAZI ONE INTERMEDIA) II materiale in uscita dalla I Fase di compostaggio è vaghiato c rimaneggiato at fine di ridurre eventuahi corpi addensati. II sottovaglio cost ottenuto è inviato ahla seconda fase di compo staggio. SECON DA FASE Dl STABILIZZAZIO NE AE ROBICA £/0 COMPOSTAGGIO l.a massa organica (ridotta del 50% circa in peso), prodotta durante Ia 1 Fase di compostaggio, consente di riunire Il contenuto estratto da 2 tunnel I’ Paso in 1 tunnel Fase. Ciô significa the, con Ia metà dci tunnel impiegati nella I’ Fase, si esegue Ia II’ Fase di cornpostaggio. I tunnel di compostaggio sono identici in tutto nelle due fasi e possono essere usati indifterenternente per luna 0 per i’attra. II decorso del processo nelle due fasi è ii medesimo e, in totale, dura 4 settirnane. Alla seconda fase di compostaggio segue una raffinazione finale dci prodotti ottenuti e I’ accurnulo in Un locale al ch iuso (postm aturazione), areato, dove ii materiale puà permanere anche per 40-60 gg. 53 CAPRAJA E LIMITE “Publi Piano Finanziario 2013 GENERALITA DEL PROCESSO IN TUNNEL Durante ii processo di compostaggio cono monitorati permanentemente diver si pararnetrh .. temperatura della matrice del compost temperatura, umidità dellaria in entrata C dell’aria espulsa, % doscigerio, anidride carbonica dell’aria di processo e dellaria fresca (esterna) portata dana di processo e estratta dal tunnel — pressionc nei punti di insuffla7ionc aria sulla matricc del r ompost (perdita di carico sul sistema di insufflazione aria). l.a rcgola7lonc dei parametri di processo c rcalizzata rnediante un inipianto automatico di climatizzazione. Tutti parametri possono essere monitorati e regolati da un opportuno programma di controflo cornputerinato (da sala controllo). A P P R 0 V V I G I 0 N A NI E N T 0 E D E PU RAZI 0 N E DELL’ARIA DI P ROCESSO Lana di processo per i tunnel viene aspirata da van locali (ricezione, selezione, deposito--disimpegno, postmaturazioneL mediarite ventilatori per I’approvvigionarnento dana (con una portata totale in aspirazione di circa 240.000 — 11 Nm3/h). Inizialmente I ventilatori estraggono Ia quantitá dana che nichiedono i Tunnel in quel mornento e, se inferiore aBa quantità necessaria per Ia ventilazione dei locali, viene estratta aria in pià (con ulteriori ventilatori ausiliari) che e subito trasfenita al sistema di depurazione. in tal modo ê assicurato, in tufti I locali, un nurnero adeguato di ricambi d’aria all’ora (variabile da 4 a 6 Vol/h) i - It. Ij U. I -. 54 - C A flf) 1 A r 1 CfX1 li\bkif £ jLliv Puh1ja mb iflfE’ Piano Finanziarjo 2013 Varia di processo (portata max. 240 000 Nmc/h) deII’jntero sistema è inviata ad una doppia sezione (parallela) di Iavaggio rnediante scrubber di avaggio ad acqua e, Successivamente trattata in un filtro brologico delta capacita volurnetrica filtrante di circa 5000 mc, the permette l’ahbawnwnto delle sostanzp inaleodoranti finn a roncentrazioni neWernissjorit’ nferjore a 200 u.o./Nmc. I I 55 ThPRAIA E LI IT t’nl ii c nl: Piano Finanziario 2013 DISCARICA CASA SARTORI MONTESPERTOLI 20 La disc arica attivata nI 1999, ci trova nd comune di Mnntesertoli, in I ,calita Sirtori, a circa 4 km in linea dana dal centro ahaato. L’area ë situata iii un silo vallivo, chiarnato Borro Sartori, con escursioni altirnetriche che raggiungono i 50 m tra i suoi punti estremi Nd tratto alto della valiecola e gia a dimora a originaria discarira di RSU, di categoria la, die ha ricevuto i rifiuti di Mon tespertoli e di altri cornwI dell’area e che, negli ullirni anni 801 e stata gestita daNa società Fio rent i nArn b ic nte. ELEMENTI Dl PROGETTO II progetto e stato realizzato per dare risposte concrete ai seguenti elementi 1. garantire H totale isolamento dcl cavo contenente RSU dai liveN’ sabbiosi che possono rappresentare veicoli di trasferimento del percolato. I 2 risagomare II versante destro fino a ottenere un profilo di stabilita a lungo termine. 3. ottimizzare ii rapporto scavo/volumetria ad egu an do si all c ca ratte ri st i ch e morfologirhe della valid e rnrcando di ridurre al rninimo in supertici’ interessata dall’intervento L - - PubLIa nib rnt Piano Finanziario 2013 Con questi obiettivi primar I, Is sceltc tecniche di progetto sono stat a) Preparazionc di tutto II cavo destinato all’ampliamentO, mediante risagornatura dci versanti fino all’equilibrio stabile. ricorsi a tipologie di sostegno del tipo Per ridurre ii volume di scavo Sr “terre rinforzate e rinverdite” che so5tituiscoflO I mull in cemento armatO e consentOnO pendenze fino a 60°-70 con ,iltezze notevoli. Nd caso specifico I profili rintorzati sono due, uno alto 15 metri e laltro 10 metri. b) Isolamento del Uvelli sabbiosi mediante diaframmi pla5tiri, ubicati su piu piani del cavo, con it compito di bloccare tutte Ic possibitita di fuga dcl percolato. ImpermeabiIizzaZiOe del cavo con guaina posta direttamente wi terreno argilloso preparato, dopo tamponamento coil bentonite dci livelli sahbio’i affioranti sui fianchi per ulteriore garanzia. c) Diga impermeabile di ritenuta at piede dci RSU, ubicat nella strettoia morfologicamente plU idonea. I.e sue dimension1 sono Iunghezza: 55 metri altezza al coronarnento: 10 metri larghezza al coronamento : 4 metri r parametro iriterno in terra rinforzata a 700 parametrO esterno in argilla compattata con profilo 330 I — 57 CAPRMA F LIMITE Piano Finanziario 2013 • d) Sistem di raccolta e controllo del percolato stil fondo del cavo con tubazione sotto diga di ritenuta. Una duplict tub azione consente di portare st’paratarnente a valle della diga, per caduta, anc he ii percolato dell’afluale discarica. La tubazione sotto diga è ispezion abile per controlli della efficienza del sistema. e Sisterna di chiusura finale a tenuta con rete di con trollo del hiogas. f) Copertura finale con terra vegetale inerbim ento e messa a dimora di ; piante a fusto, con sistema di raccolta can ahzzata delle acquc di ruscellarnento; rimboschirnento di una superficie pan a tre volte quella disboscata, da ubicare in aree del bacino seg nalate dal Comune di Montespertoli. g Realizzazione di una rete di piezometri per II con trollo qualitativo deWacqua dci livelli sabbiosi in entrata e in usc ita; possibilita di controllo indipendente della vecchia discarica. h) Realizzazione d Liii piazzale servizi, a vaNe dell a diga, con uffiri, rimessagglo, officuna, spogliatoi, pesa dei mez zi in entrata ed uscita, parcheggio vetture, lavaggio ruote dci mezzi prim a di uscire daNa discaiica per evitare sparpagliamento di RSU fuori recinto. II circcrndario Empolese Valdelsa con atto Dirigenzial e nr. 446 dcl 2205/2007 ha autorizzato l’ampliamento della discaric a per ulteniore Mc 750.000. Autorizzazione Unica SUAP n 25 del 28/ 05/2007. 58 CAPRAIA F UMITE %,‘fl L’tItj e’b P U ULI U [ilL) IL tiLE: Piano Finanziario 2013 IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO 21 FALTONA POTENZIAL1TA lMPlANTISTIA L’impianto e autorizzato peril compostaggio dei rifiuti quail: • a frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata del comprensoria ed in generale della Provincia scarti flgnei provenienti dalla manutenzione del verde ornamentale tanghi provenienti da impianti di depurazione rientranti nei limiti della Tab. IS del D.L. n. 99/92. In prima stanza Ic quantità annualmente previste potranno essere riformulate come segue: TIPOLOGIA QUANTITA’ IN INGRESSO t/anno FORSU 25.000 Verde e l±GNO 10.000 Totale 35.000 I CAPRAIA F LIMTTF 59 ‘PuhLi8.nbirnte Piano Finanziario 2013 SEZIONI OPERATIVE I fabbricati, le aree di lavoro e i van settori impiantistici descnitti nella documentazione autorizzata non subiscono variazioni in merito alla nuova ronfigurazione di trattamento definita. Se ne riassumono pertanto le caratteristiche fondarnentali: -. .1 S. - I fabbricati, le aree di lavoro e i van settori impiantistici indicati nella tabella precedente permetteranno quindi di attivare Ic sezioni operative fondamentaI deII’impianto cosi come autonizzato nd progetto: sezione di ricezione — trattamento meccanico dei rifiuti organici: articolata su una linea della potenzialità di 30 t/h, Ia linea opererà su un turno lavorativo di 6 ore (mediamente 4 ore effettive di trattamento rifiuti e due ore per manutenzioni e pulizia macchinari e locali) per 6 giorni alla settimana, per un totale di 300 giorni sII’anno; p sezione di biostabilizzazione e compostaggio accelerato: Ia sezione, costituita da un’area di biostabilizzazione comprensiva di numero 9 biotunnel in cemento armato, risulta progettata per una potenzialità di 225 t/tunnel di miscela organica. II tempo di biostabihzzazione accelerata della tunnel risultera non inferiore ai 28 giorni. mltrice organica trattata in 60 CAJRAA Li I 40 . 1 kI;-, rikrr{’t UUIK1 Piano Finanziario 2013 sezione di postmaturazione e/o ratfreddamento della matrice biostabilizzata in tunnel: tale sezione consistente in un aia aerata a! chiuso perrnetterà, Ia postmaturazione e/o ii raffreddarnento finale di tutto ii quantitativo delle matrici trattate nel biotunnel Le matrici depositate in questa ala aerata per un tempo di almeno 62 giorni, dopodiche poiranno essert permarranno vagliate e inviate alla successiva zona di stoccaggio aWaperto. Ciascuna delle sezioni sopra elencate dispone di un margine per lassorbirnento di ragionevoli surplus di rifiuto da smaltire Nel periodo di funzionarnento indicato sono comprusi anche i fermi per rnanutenhlone ordinaria, in maniera da garantire comunque trattarnento m-ccanico -biologico dci quantitativo dei nfiuti autorizzato dalla Provincia di Firenze. DESCRIZIONE DEL PROCESSO Dl TRATFAMENTO RIFIUTI ED ESERCIZIO DRL’IMPIANTO t I rifiuti organici vengono scaricati all’interno del fabbricato direttamente dal piazzale antistarite l’impianto dovesi effettua Ia stoccagglo in ingresso per permettere Ia loro frantumazione C mescolarnento per ottenere una miscela orpania omogenea. Sofa previste Ic seguenti zone di stoccagglo: L’impianto e dotato, di specitiche linee di trattamento: biotrituratore e vaglio rotante per Ia riduzione della dimensione della pezzatura della forsu e del legno, nonche miscelazione con fanghi; Ic matrici volta lacerate e miscelate vengono inviate per me7zo di un nastro una trasportatore. verso Ia zona di stoccaggio e mescolarnento delle due fraziorn) con quella dcl fango. Frazione, quest’ultirna, prelevata a mezzo di pala gommata, dalla propria zona di deposito. una zona di stoccagglo delle frazioni organiche; dopo avere mescolato Ic vane matnici fra Ii eventuali sovvalli e/o scarti derivanti dalle due lavorazioni suddette e consistenti generalmente in piccoli residul plastici, verranno allontanati dalla stessa pala meccanica verso tin container scarrabile porto esternamente all’impianto. 61 1 LA ’ RAI1 A E liMlti )tPu bLi din b ie rtt t Piano Finanziario 2013 I L’intero fabbricato è complctarncnte cIiuso e tenuto in depressione crazie ad un sistema di aspirazionc aria che permette ii dovuto numero di ricambi orari dell’aria in esso contenuta. Si I evita cost lo stagnare ed ii diftondersi di odori molesti. • --i r.Z -tn - — PRIMA FASE Dl BIOSTABIIJZZAZ(ONE AEROBl A ACCELERATA Li rniscda organica cosi ottenuta PUG essere inviata aMa prim a fase di biostabilizzazionc aerobica in tunncl percorrendo ii corridoio di servizio ai tunnc’l A questa fase sono dedicati 6 tunnel dci 9 disp onibili; H tempo di perrnanenza della mist cia introdotta nd tunnel e varia bile da tin minimo di 12 a un massimo di 14 giom i. Ogni tunnel, in questa fase, permette ii tratta mento di un quantitativo di rifiuti organici pan almeno a due giorni di stoccaggi a della miscela nella zona di ricezione e trattaniento meccanic-o del rifiuto. Quindi una volta alimentati i tunnel, ii portone di accesso alto stecso tunnel, puà essere chiuso ed II processo di compostaggi o viene avviato e mantenuto sotto controllo Ogni tunnel e tornito di un proprio impianto di climatizzazione per aerare ii materiale da compostare consistente in: una soffiante di insufflazione aria, un circuito di tubazioni direttamente inserite nel pavimento in calccstruno del tunnel, dotate di appositi ugelli insufflatori che permettono Ia distribuzione dell’aria dentro Ia matrice organica da trattare, apposite prese dana all’in terno dcl tunnel che permettono il ricircolo e ‘estrazione dcll’aria di processo prod otta all’interno del tunnel. Quando si immette una quantità di aria fresca nel tunnel, una pail quantità di aria viene prelevata dal tunnel e inviata al sistema di depurazione aria di processo; ‘aria fresca necessaria al processo condotto da ogni tunnel viene prelevata con apposite tubazioni the aspirano l’aria dat fabbricati di lavorazione det rifiuti perrnettendo voluto ricambio di volumi di aria 62 •P A FilM *PubLiarnbiente I Piano Finanziario 2013 SECONDA FASE DI BIOSTABILIZZAZIONE AEROBICA ACCELERATA La riduzione di massa c’rifiatasi durante 1i I Fase di compnstavgio consentu di riunire ii contenuto estr atW da 2 tunnel I Ease, in I tunnel II Faw. Go significa che con Ia meta dci timnel mpiegati nella I’ Fa. esi.puv Ia II Ease di cornpostaggio 3 Allo scadere della seconda fase di biostabiliaazione accelerata in tunnel, che dura da un minimo di 12 giorni ad un massimo di 14 giorni, Ia matrice orvanica trattata risulta possedere un elevato grado di stabiIità biologica, tale da consentirne Ia stoccaggio anche aWaperto. POSTMATURAZIONE-RAFFREDDAMENTO F RAFFINAZIONE FINALE I materiali stabilizzati prodotti dalla ha fase di compostagglo quinchi dai tunnel sarannc., depositati mediantc paid gommata nell’arca adibita aMa postrnatura?iorw e raffreddamento a garantire un tempo di permanc nza e di ii attaniento biolo’icc all’interno dell’irnpianto conforme aMa normativa. L’aia di postmaturazione e rafireddamento finale consistc’ 3 ostanzialmente in tin pavirnento che permette l’insufflaziane forzata di aria alI’interrio della matrice organica depositata. II pavimento e realizzato neiha stessa maniera di quello del tunnel. in questo settore è presente un vaghlo rotante che alimentato (a mezzo di pala meccanica gommata) con Ta matrice organica proveniente dal fabbricato postmaturazione e raifreddamento, permette Ta produzione di due flussi distinti: ] comnosl raffinat . sovvalli di ciualità, scaricato e staccato alI’esterno in apposita area; org;nic grocsoIri dire - prevederne l’integrazione nella miscel j locale - ricezione per - stabilizzazione aerohica. I I 1 C a ‘33 LfThi ii \;\jf.. r\iiir. flubLi. in b je flt.C Piano Finanziario 2013 S /7 I 1 ,r’ Publiambie nte Vita neglispazi urbani. TA BE LIE IIN EE GU IDA D. Igs 206 I 2011 64 Ii - IL- *Pu bLia nib ie Mr Piano Finanziario 2013 EVOLUZIONE NORMATIVA J LLA I I J II Decreto Ronchi e II sue regolamento attu at i vo (D.P.K 158 de 27/01/1999) prevedeva una progressiva introduzione da parte dci Comuni della disciplina della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale), in sostituzione della TARSU, stahilendo die I’adeguamento dovesse avvcnire entro dicembre 2006. SucessivamenH’, pew, Ia in. 296 del 27/12/2006 e a L. n. 244 del 24/12/200? hanno di fatty sospeso I terniini per I’adeguaniento da parte dci cornuni stabilerido die anchc per gil anni 2007 c 2008, I Comuni dovessero mantenere lo stesso sistema di tassazione dci 2006, senza possibilità di attuare il passaggio da un sistema alI’altro, creando ,di fatto, una convivenza forzata del due regimi di prelievo. dal 2006, i Comuni che si erano giA adeguati alla TIA continuarono ad Pertanto applicare tale tariffa (circa un sesto dci Comuni Italiani), e i Cornuni che, invece prorogarono Ia TARSU, non ebbero pià possibilità di modificare ii regime di tassazionc. Si è venuta cosI a creare quefla convivenza forzata tra TARSU e TIA, sopravvissuta fino al 30/10/2010, quando Ia TARStJ non è stata piU oggetto di norma di proroga J D’altra pafle molte erano le difuicoltà connesse alI’applicazione del normalinato, difficoltà che hanno rappresentato una delle cause ostative alI’introduzione obbligatona della TIA1 in tutto ii terr,torio nazionale; infatti i comuni che I’hanno istituita, lo hanno fatto in via sperimentale cosi come previsto daII’art 49 del Decreto Ronchi. Come descritto nel Rapporto Rifiuti di Ispra 2009, tra I Comuni emerse una estrema disomogeneità, ad es., tra ii grado di copertura dci costi, Ia ripartizione tra quota fissa e quota variabile, Ia determinazione del coefficienti di produzione del nfiuti I piani finanziari, proposti alI’approvazione dcl Comune da Publiambiente negli anni 65 CAPRAJA E L1MITE PuhIiE: n L io itt Piano Finanziario 2013 precedenti, sono stati redatti sulla struttura di computo metrico estimative del servizi t’rogati con i relativi costi unitari, nell ottica di un prospetto trcnico-gestionale Con DL. 6/12/2011, n.201, convertito in legge, con modificazioni, thWart. 1 1 22/12/2011 n. 214 e successivamente modificato daNa legge di stabilita per ii 2013, e stato istituito ii tributo comunale sul rifiuti e sui servizi TARES) per Ia gestione del rifiuti urbani determinate sulla base del DPR 158/1999 II riferimento al DPR 158/1999 doveva, anche nell originaria versione del comma 9 deII’art. 14, DL. 201/2011, essere provvisorio, in attesa deIl’elaborazione di un nuovo regotamento governativo che avrebbe dovuto essere emanate entro 131 ottobre 2011 (on Ia Legge 2)8/201) II comma 9 è stdto pete riscritto, sapendo stabilc nferirnento alla metodologia contenuta nd DPR in esame. W 66 A, F F ‘, ‘ I i• *Pubtinth le ntt. Piano Finanziario 2013 PIANO FINANZIARIO TARES I LI 1 NOTE SULLA ELABORAZIONE DELLE TABELLE ECONOMI CRC Viste Ic difticoltà, connesse in passato alI’applicazione del rnetodo dQfinito dal DPR 158/99, ii Ministero cielle Finanze ha pubblicato Ic linee guida con allegati contenenti ii prosptto rwr Ia rodazione dcl piano finanziario oltrv ag.Ii dlleflati pt-r ii calcolo dcilv tariffe in relazione aMa dimensione e Iocal;na7ione dci comuni. Ii presente piano finanziario ë stato redatto in conformità di quanto disposto dalle suddette linee guida. Pur nd generale contesto dcII’applicazionc dcl metodo normahazato disciplinato ddl D.P.R. n. 158 del 1999, U piano finanziario individua c’ classifica I costi the devono essere coperti con Ic entrate della TARES, tenendo conto dci pincipi che disciplinato Ia redazione dcl bilanclo di esercizio ed infatti si occupa phi degli aspetti econornici doMe attività gestite che non degli aspetti squisitamente tecnico-gestionali che vengono invece trattati nella relazione al piano stesso I piano è costituito da una parte CG) contente i costi operativi dcl servizio stesso, intendendo per costi operativi quelli direttarnente imputabili al servizio come ad esempio, per Ia raccolta, i costi degli autisti e degli operatori e del mezzi essenziali allo svolgimento dcl turno di raccolta. La disposizione che obbliga ad inserire in questa sezione solo i costi che nd bilancio di esercizio delle società compongono i costi della produzione, con eccezione degli ammortarnenti, ci allontana dal preventivo tecnico gestionale adottato negli anni precedenti nel quale nel costo orario del mezzo utilizzato venivano computate tutte le voci di costo compresi gli ammortamenti e II costo delVofficina interna. In questa sezione, inoltre, ii costo del personale entra nd totale dell’attività solo per II 50%, mentre Ia restante parte e inserita nel costi generali di gestione. L’entità di tale percentuale, che non puà essere superiore al 50%, ê discrezionale e comporta un aumento dci costi fissi del tributo che Si Icgano direttamente aWe superfici delle utenze 67 R A • ‘‘F r uutic rl Wic. Eric Piano Finanziario 2013 Nelle sezione costi cornuni vengono inseniti I costi di accertamento, nscOs,iOne e controllo del tributo, i costi generali e, diversam ente da quanto disposto net DPR 158/99, gli oneri finanziari, I fondi accantonamen to crediti, I recupeni per evasione. Per quanto riguarda I’ appostamento del 1-ondo svalu tazione crediti si fa esplicitamente rifeiimento al parere richiesto da Publiambiente spa at Prof. Stefano Pozzoli, parere peraltro pubblicato in data 31/03/2013 sul Sole 24 Ore. t’articalo 12 comma 4 delta Schema di Regolame nto predisposto del MEF, prevede che Ia scostamento tra ii gettito ottenuto d consuntiv o rispetto al valorc atteso in fase preventive è riportato nd successivo Piano Fina nziario e I’imputazione cantabile di tale pasta pun pratrarsi anche net Piani Finanziari fino ai turin anno successivo. Questa mputazione cantabile non trove specifica allocazion e nel prospetto predisposto dat Ministero ed e pertanto state mnserita stifle stess a riga dcl rccupero da evasione, quindi definite “recupero da evasione e altre sopravvenien ze’. Sempre in questa sezione i costi di accertamento riscossione e controllo e I costi penerati sono suddivisi nelta attivita individuate dalV azienda che distingue Ic attivftà di raccolta e spazzamento da quelta di smaitirnento e trattamento. Nella sezione cacti dcl capitale (CK) sono inseriti gli ammortamenti dci beni esistenti at 31/12 dell’esercizio n-i e the entrano a far parte anch e dei costi deil’anno in esarne € i costi relativi ai nuovi invesflmenti e cioè ammortamenti e oneri finanziari. Secondo quanto disposto dalle linee guida, peg. 24, nella parte in cui Si giudica indeterminate Ia remunerazione del capitale calco lato in base alla formula del DPR 158/1999, ii valore degli ammortamenti per i nuov i investimenti e stato calcolato utilizzando Ic ahquote fiscali di amniortamento e gil oneri finanziari mottiplicando II valore deit’investimento per ii tasso di remunera zione indicato nelle tabeile dcl Ministero stesso (4%). Per quanta riguarda ii fondo di accantonamento dci crediti per I’anno di riferimento, questo a nostro avviso, dovrebbe essere inser ito nella sezione CK, negli accantonarnenti per l’anno di riferimento, megan utiliz zando una descrizione apposite. Tale fonda viene costituito dalI’amministrazio ne comunale che ne avr Ia piena gestione e non entrerà a fare parte della liquidazio ne del servizia all’azienda. Lotabeile allegate non rappresentano quindi ii Pian o Finanziario su cui poi elaborare Ic tarifte in quanto mancano I costi di competenza del Comune. I costi dcl piano derivanti deMo svolgimento dcl servizio da parte deil’azienda affidataria devono essere maggiorati delt’IVA at 10% cosi come specificato nelle linee uida (pag 12) I 68 A / r L i —r I. 44r*niikI;rr_ “‘F UUUU fl l’inflanone E- WI progrimrnat Piano Finariziario 2013 al nctto del recupero di produttività e prevista net prospetti di calcolo della tarilfa e viene ralcolnta sulI’intero piano ad eccezionc dci costi dI capitale. Per chiarezza espositiva abbiarno aggiunto una ulteriore tabella con ii calcolo deII’irnporto spettarite a Publiambiente che, in dodicesimi, verra fatturato aIl’amministrazionc r ‘ IL• “ —Il. a -4 to in ‘a 0 a ‘a to Cf a, (4 In 0qu, (‘4 ‘0 N SI ‘0 0 a a to -4 In (0 S SI a! SI e a 0” a -4 -4. ‘-4 ‘a Ca, -4 rf In -q In 4-4 Cf SI 444 q 3-n SI N -4 to N a, Cf $ 414 — oI! Of 0 f-1 In -4 0 0 N of -‘4 SI SI N ‘I a, to 0 SI In N to SI 0 N ‘-.4 44’ 043 tt) ‘a It en Ill In too- C: a ‘a SI n N Cf SI Of to ‘t 00 0 to c-I C - a 043 04 V a to Of ‘3 “I ‘a to to N to ‘a 4-4 8 e ‘a LW L4)4’3L4) ‘3 043 ‘3 443 a SI N —4 8 ‘a 14) .4 4• N In SI -4 Ii N N U, N SI U, ‘.4 1€ ‘.4 -4 0I ‘OW ‘3 144 SI 4-4 SI in to if N en ft a: ‘-I to (-4 (0 .3-f. 0 a 0, C I 0’ C -4 -C a C 0 ft. 1 -4 SI R 0 SI 0 0 to 0 a to a 0 SI en en 4-n ft .4-44.: to to — to CT, C 0 a 0, SI SI 0 (qt ‘a LI’ 0 0 to ‘-3 0 0 0 0 4.0 10 to to ‘14 ‘3 49’ ‘3 :g t.t:.t 0 0 0 0 0 0. 0 0 to to to to ‘0 to to 4,) tI’ 49? 49’ 49’ 0 0 to In Ia’ : to 0 to SI ‘-3 a to SI 0’t N 0 f-i en to if 0. no 0o to (--3 iS a ‘a ‘SI In ‘U: SI -4 In N -4 I-. I N a N .03. 0) 00 Ln LU ID C en 0 00 -4 N V to to .04 a SI SI at 4-f 0t Of ‘a C to In In SI C SI .4 ‘a ‘-I a N ft ‘a V SI 4-3 4-n SI Co ci 0 0 ‘a V 043 a to 0 Cf to 0- ‘I ‘a ‘a I— N (--4 0 0o3 In to to ‘a gg Ifl of LU nnc Cf en C 0 00 N COf a to 04) 4414 -C (0 ‘a 4414 14) (—4 SI N ‘a 144 (44 (‘4 C a S a d SI 00 a V a —4 0. a a 0 a (‘1 N ‘a Of en to a ‘a ‘—4 4% L0 0 en to SI C SI f-I —4 ft N en. ‘a Of In a U, 4-4: a 0, -4 4J V to to a ‘.4 LU I, SI SI. ‘On 0. 0 0 0 SI V (4 SI to 0 b ‘-4 0 C- ‘.0 .4-4 n-I :0 ft 0 a N 4- a N to a ‘a -4 to 10 N 00 = fta to 44. — o ‘a n4 ‘0-to 4-4 SI C4:3of N :04 SI H 4-: t43 -4 0 ft to ‘a a of In a ef0 F— SI -4 4% 0 (-4 at ‘I’ (4’ Of SI ‘C 0 N In V a C 4- SI 4-4 UI In ft (--4 Of .4 0 .1 0, ID 49) C, to -4 ‘a’ ‘--4 4-4 eq — N SI 0 -4 a 4-0 to SI 0 to ‘a in no V SI to en N 0f ft ‘a SI ‘4-; (-4 q 4-I C SI c-I N N SI ft fl SI en -4 IE (-4 to a N Cf 0 (4. (-4 ‘a (1 SI to 9 ‘a, to 9’ ‘a N I ‘a SI ‘a #4 SI ‘-I a ‘If 01 ‘C 00 ‘a C ft 0, N 0, 0 0 E ‘a = ‘3 (41 ‘a La (411 0 C 2: 5 .4 (0 .4 40 ,2 -0 0 S 04 to o,at a 4’ N C C, 2 a 0 2 ato a a t 40 :0 of SI 00) —4 ft I; 9-x — ft 7 0 L4 L 1 ) 0 ‘4 ft to I’-’ _c( ft ft Li - 4.) C ‘I 0) 4, 0 n in 0 C t C -t -a. 0 to 4,,) So ot: : £: Cf 4,) 0 a 40 I) C 0 444 , rr/ Totale CC Ser’vizi di raccoita, spazzamento. raccolte differenziate Servzi di ricic!o e smaitimento ‘Costi AID Toscana Centro Fondorischicrediti Cred’ti inesigibiii 2i netto fondo rischi crediti Oneri finanziari Contrbuto Miur (a dedurre) Recuperoevastone (a dedurre) Totale CCD r’-t Serviri d, raccolta, spazzamento, raccolte differenziate Serjz, di riciclo e smaltirnento Quota di personale CG Totale CGG C C 19.34051 . C C 19340,51 C “!‘ C € 15.086,09 4.254,42 C C 1.127.961,81 . 1.121.961,81 879.838,71 248.123,10 € C € € € 49.284,42 ‘ rr 49.284,42 38,443,09 10.841,33 I C € € € C € 4.176.179,00 ‘ 516.728,50 145,722.47 3.461.72803 4.124.119,00 € C C C € C € C C I€ € € C 3.142.947,40 € C € C € € 1,407.911,18 C 11758205 € 2 521 34738 € 3.034.468,06 € 291659,22 49.598,00 72.226,47 3.851.942,62 83.952,96 65.485,43 18467.53 9.921.344,39 1.407S11,1B 117.682,05 252134738 3.034 458,06 291.659,22 49.698,00 72.286,47 3.851.942,62 1,515.581,82 427.408,85 3.461.728,03 5.404.718,70 CIRCONDARIO EMPOISE VALDEISA ( CK MMn - COSTI D’USO DEL CAPITALE Anunortamenti per l’anno di riferimento Ammortarnento impianti Ammortarnento mezzi e attrezzature Ammortarnento harware e software Ammortarnento start up nuove attivita Ammortarnento beni niateriali Arnmortamento irumobili Aftri ammortamenti — C t € 4 C 4 Totale € Actn Accantonamenti per I’anno dl riferimento Arcantunarnento per minori entrale per riduzioni di tariffa Accantonamento per agevolazione legata al recupero Fondo accaritonarnento crediti delFanno 819.556:64 2.009.527,32 82.888,06 569.227,38 16.786,88 105.744,10 60.52064 3.664.251,02 — C C € Totale € Rn Hemunerazione del capitate investlto per l’anno dl riferimento A Investimenti per l’anno di riferimento Corn pattatori Autornezzi Lontenitori Piattaforrri a Immobili Hardware Altro Altro - 3.000.00000 3.000.000,00 - - TotaleA B Cespiti in amrnortamento per l’anno di riterimento (valore residuo) Compattatori Autornezzi Contenitori Piattafornia immobili Hardware Altro Auto C C ( C - 4 - - C — € ( C C € € TotaleB C Capitale_netto_investito_(A+B) C Tasso di rendirnento rn Rendimento_del_capitale_(A+B)_x_rn C Totale CKI € - - - - - 4,00% - 6.664.251,02 CIRCONDARIO EMPOLSE VALDELSA I abbattimento I I per RD abbatlinicrito quota variabile per cornpotagio Totale C delle abitazioni domestico (5%) importo riduzioni per usa stagionale riduzioni per compostaggio I I - ( € - unico accupante Importo riduzioni porta a porta j -— Altre riduzioni abitazioni 1 1 Quota variab. Quota fissa Riduzioni RD utenze domestiche avvio a recupero ristoranti non domestico maggiore di 200mq C € C C € 8.780.788,76 171.720,79 38.964,99 101.404,75 448.163,87 C € C € C 4.402.229,74 86.091,81 19.535,01 50.839,06 224.986,81 Totale C 9.541.643,16 C 4.783.682,43 CIRCONDARIO EMPOLSE VALDELSA Prospetto riassuntivo CO Cost’ operativi di Gestione CC Costi comuni 0< Costi d uso del capitale Minuri entrate per riduzioni Agevolzizioni Contributo Comune per agevolazioni C € € C 12.080.392,00 9.921.344,39 6.66&2SLOI 14.3?522S,Yi Totale costi C 42.991.313,01 - - Ridijiorie RI) ut Uorncsl die C TS Costi di Trattamento e Sma)timento RSU sU di Raccolta Differenziata pei niateriale ci R Costi di trattarnenti e riciclo Riduzioni parte variabile Totale € C € € € 952,108,80 S.998 023,19 1.253.812,91 4.783.682,43 14.237.196,54 COSTI 19551 CSL Costi Spazz. e Lavaggio strade e aree pubbi CARC- Costi Amm. di accertam., riscoss. e cont. CGG- Costi Generali di Gestione CCD Cos Comuni Dive si AC Attn Cocti Riduzion, parte fissa Totale parziale 0< Costi d’uso del capitale Totale C C C C C € € C € 1.830 335,29 1.482.157,63 5.404 718,70 3 034.468,06 796.542,61 9.541.643,16 22.089.865,45 6.664.251,02 28.754.116,47 lotale fissi C 42.991 313,01 verificato - . - ‘ intla,ion” Iva - t variahili recu pero prod TOTALE PIANO TARES I — 308 6j9,8, 2.602.004,28 45.901.977,14 I Fatturazione Publiambiente I CC osti di Gestiorw C 12.080.392,00 CC- Costi comuni € 9.966.739,97 CK Costi duso del capitale € 3.664.251,02 Inflazione p rec. produttività € 308.659,85 - operativi - - 1 I Imponibile C 26.020.042,84 IVA C 2.602.004,28 Totale costi € 28.622.047,13 ‘ 1 2 3 4 5 N. coraponenli tactile senza avvio a recupero lanifta con avvio a recupero tanlifa larlffa perle taniffa perle tariffa panic coef. Na cod. Kb varlabife panic fissa nasa variablle C!mq C mq C C 1,77 124 1,00 38.54 386 55.06 3.94 99.11 1.80 1.35 1,93 69,38 i,Oe 2,10 126,64 2,30 1,47 88,65 2,26 115,63 165 IS 1 0 1,58 3,00 2.41 I 360 138,75 198,22 169 1 410 2,53 158,02 2 1,77 Comune dl Capr&a e Limile Tarifle TARtS 2013 Cat , enzegtomahere t ,driu 18 “v a art aa”a t.pa bo1tgt’e ‘a uh.e’n oat ella’ Ii ita 1 gala . tpa botteg5 miecnan :‘‘-7o ab” +V- sIc 1 IC Dwmzzna ajloltr’a ptlraul3 ttvla’ndu ‘rat concaqq9on.prz3pn 2 3 2 Atttviaarbgtanatdt peduz,rneben,per’fr, 22 stora* l’atione oslare pzznre menne pr br-era C demuilzegvmaie 2 ‘rne ambLrgher 4Ba a” past’ccela nz€o’r-r’as€re upon rrato pane e pacta caroller alumt fonnngai, none afr”enlar. 26 Ptonlaen-e altnientar, etrntsle Cr1 Fruit pa chonre.!’ nepan’ ,piz aeltiglla 2 I rnn,rc, tdtganenmietr 29 Ban hldimercal generealrrnentarr 0 idemutenc gtornaltee 30 Dcccl 4 night tub Agftunmo,attftta n-ire r it fl 0 Jv”SP,o’blcteche scuc iii. e as&aw’ Vgr 1 ?O”rnalograbetea I 3 u1Onrnesse C ‘nagac’ni sonic attune venotna cad 1 4 mpeqa:, thstnbulorrarburrt!, mpant porhv 5 biliment balnean 6Epctm utosatoni lAthe hi ann toranle Al rgft nzansIotan’ dl uraenposo loospadat 11 131ff bagenz,e,sludtprofe a 12 Bancheedi tdutid,enedao Nego bb,ghamnIo, caizatu fib ri art a , ir rftni b.c dare 14 edtcola, a ma ‘a, Iabaccao plurfi a I N p dicolarl qual filatetla I do I itt! 1. ppeh, ppeff a Orn’ It arl m’n I B n 4’ dt mercato ben dr,revot AftMtb Comune di Caprara e Lirnite Tan! cc TARtS 2013 ,j 7 117 15 , 7 1, 6 9 1 4 .l 11,97 5.98 3.95 295 1.09 0.93 1.17 0.76 0,78 8,32 16.65 1,47 9 48 4, 99 1,93 19,75 19,71 85,15 17,12 9745 7.61 1354 23.97 10.02 8,57 10.76 6.99 7,16 76.61 135.60 36,30 55.06 0,8 I , I 14 1 11 4 I, 1, 0,7 ft 5,27 4,10 4,62 7,30 5,70 4,64 13,58 10.25 1 32 1 I 48 7,15 10,61 12,21 , toe!. Nd 0,57 0.44 0 50 0,79 cccl. Nc 4.95 3,21 3.28 35,21 70.42 16.70 25,31 50,62 9,07 9.07 39,1 788 2 .6 668 I 3,94 6,23 12.46 4,60 , , I, , 1 4 1 4 2 I 4, 454 3’27 8’S i2&. 22 381 17,R4 28 1.61 1 65 5.5 .3 ‘ 97 1 .5 4 11.69 14.17 28.36 6,35 6.35 I 39.44 4,36 872 3 22 276 3.47 2.25 2.30 19.72 , ‘4 1,’3 970 c.39 1.15 9.88 17.49 5.85 7.10 12.57 3.18 3,18 10.98 2.76 1.13 2,18 3,86 1.61 1.38 1.73 taniffa seifla avylo tanlifa con avvio a rectipero a recupero taniffa tariffa tactile tanifla perle perle perle perle tissa fissa vaniabile vaniabile Cmq € C 4 Cmo 2.41 1.68 ‘.2’j 0.65 1.31 1,88 C.94[ 0,66 2,1 1 I .48 034 1 06 1,18 336 I 6 2 Y 2,6 1, 0.92 1 83 214 7 .00,75 219 , 4 4 I 65 70 2, 2 4 199 6 4 • 3 2,01 57 287 0 1,15 , 0 165 4t ‘I “I 1,97 5, , 45 1,23 3,50 Comune di Capraia e Limite Tarifte TARES 2013 I 0TALE TARES 20]3A... LORDO DFLF RIDJZON’ LE RI0UL0N on 1 impnrto rid,jz C € 1.566.520,27 487.701,79 TOTALE TARES 2013 AL NLT 10 DE LLr RIDU/IDNI € 1.078.818,38 Fonda COMUNALE accantonamento cred!’I 2013 (già corupreso nel totale) Importo servzio Publiarnbentc comprenso VA 10% M.I.U.R. C € 102.438,17 ATO trihuto provinciale 5% (non compreso nel totale) -C € I€ 977,330,04 3.395,92 2.446,08 53.988,41 approvato e sottoscritto II presente vethale ai sensi deWafl 16 dello Stanto, viene letto IL SEGRETARIO IL PR SIDENTE NRICO SOSTEGNI t.to t to ANZILOUA PAOLA 0 Vi II presente atto è state aftisso all’ Albo Pretorlo del Comune II gg. consecutivi. Capraia e Lime li dmarra per quindici FL CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE deliberazione e stata affissa alFAibo PretoHo 1 Su contorme altestazione del Messo Comunale, certifico che la presente 124 del per a prescritta pubblicazione di quindici giomi consecutivi, ai sensi delfart. decreto Iegislatwo n.26712000, ILSEG Capra’a a Lmte Ii TI MkfNL ESECUTI VITA’ La pesente do:iberazone a dwenuta esec.Vva _i data:•• - doll a’i. ‘34 comma 3 del Decreto LegiSativO and!osr:C giorno daJa data d pubblicazone deiratto. a sersi 2672000 127 del Decreto LegiS!atiVO Esserda stata sottoposta al controllo eventuale di iegittimità ai sensi dell’art. 267/2000 Per decorrenza di termini previsti (30 giorni dalllnvio detratto) del Perché restituita senza osservazioni con nota prot. n. del Perché contermata con atto di CC. n. Ufficio Segreteria. in carla lbera per use La presente copia è conforme all originae depositato presso quesio amministrativO. Capraia e Limite, Ii VISTO: iIDACO