Allegato B)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN
SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
I.Ri.Fo.R. ONLUS – Consiglio Regionale Toscano
2) Codice regionale:
RT
2S00134
2bis) Responsabile del progetto:
(Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16)
-
NOME E COGNOME: ALESSANDRO FIORAVANTI
INDIRIZZO MAIL: [email protected]
TELEFONO: 055-580523
2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di
adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale):
- NOME E COGNOME: FRANCO PAGLIUCOLI
CARATTERISTICHE PROGETTO
3) Titolo del progetto:
DIDA4ALL - Tra dire e fare... una didattica per tutti.
4) Settore di intervento del progetto:
Tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la
collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e
reinserimento sociale.
4bis) Codice identificativo dell'area di intervento:
AREA GEN.
5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto
con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
1
Allegato B)
INTRODUZIONE
L’I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus, diretta emanazione dell’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, opera nel campo della ricerca, della formazione
professionale e della riabilitazione allo scopo di migliorare le condizioni di vita dei
soggetti con minorazioni visive e contribuire all’ abbattimento di tutte quelle
barriere, architettoniche e sociali, che ostacolano l’ autonomia dei disabili e una loro
partecipazione attiva e consapevole all’ interno della società
L’ iniziativa progettuale qui presentata nasce dall’ esigenza di rispondere in modo
chiaro ed esaustivo ai bisogni dei soggetti con disabilità visiva, al fine di
programmare e attuare iniziative che possano soddisfare le loro richieste in ambito
formativo. Pertanto la raccolta di informazioni, dati e suggerimenti consentono di
poter attuare un’analisi dei bisogni che possa essere di supporto per la
programmazione e progettazione di iniziative, servizi e attività, incluso quelle legate
alla formazione professionale e continua.
Per poter svolgere tutte queste attività, a partire dall’analisi dei bisogni, fino ad
arrivare alla programmazione e progettazione dei servizi e delle attività formative, le
persone coinvolte devono avere determinate conoscenze, capacità e soprattutto la
giusta modalità di approccio con l’utenza di riferimento.
Per ciò che riguarda la formazione, l’I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano, essendo Agenzia
accreditata presso la Regione Toscana, è dotato di un organigramma composto da
più figure professionali, a partire dal direttore, coordinatore didattico, responsabile
amministrativo e gestione qualità.
Pertanto, fare esperienza di servizio civile presso l’ente proponente, significa
acquisire competenze e conoscenze nel campo della minorazione visiva unitamente a
tutti quegli strumenti che consentono di raccogliere dati, analizzare informazioni,
programmare e progettare servizi e attività, con particolare riferimento a sapersi
rapportare nel modo giusto per meglio rispondere al contesto di riferimento.
Fare esperienza di servizio civile significa quindi acquisire metodi e strumenti che
potranno essere quindi riversati sia in ambito sociale, sia in quello professionale; il
sapersi rapportare con persone con esigenze speciali, il saper gestire gli strumenti più
appropriati per estrapolare ed analizzare dati, così come stilare proposte di progetto
per attività formative e riabilitative rappresentano le diverse sfaccettature.
Tale esperienza rappresenta perciò una crescita professionale ed umana grazie alla
combinazione di svariati aspetti.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Il progetto si sviluppa all’ interno del territorio regionale della Toscana con
l’obiettivo di creare una efficace rete di contatto tra gli utenti e l’Istituto I.Ri.Fo.R.,
dando così la possibilità al disabile visivo di sentirsi ascoltato, protetto, sostenuto e
incoraggiato verso un percorso che lo conduca alla piena realizzazione e autonomia.
In questa direzione, la formazione, incluso l’aggiornamento professionale, nonché
la messa a punto di servizi personalizzati possono assumere un ruolo importante e
fondamentale.
Coinvolgere i destinatari finali, applicando una strategia di User-Centered Design,
tramite raccolta di informazioni e quindi analisi dei bisogni assume un ruolo
2
Allegato B)
predominante per una buona progettazione e risposta alle esigenze degli utenti finali.
Si stima che le persone non vedenti in Toscana siano 26.000 e gli ipovedenti
almeno il triplo (Ricerca condotta da CESVOT).
Da un’indagine condotta a livello nazionale invece si evince che su una popolazione
di circa 3.750,00 residenti in Toscana (Dati ISTAT), solo 8.000 circa rappresentano
il totale dei ciechi invalidi fruitori di provvidenze INPS (Dato dichiarato dall’INPS).
A questi dati vogliamo aggiungere anche quello in nostro possesso che, attraverso
un Data Base Informatico, raccoglie l’anagrafica dei soci iscritti presso le sezioni
periferiche dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti della Toscana.
Ne risulta quanto segue:
P.S.: Nella tabella successiva sono riportati i dati relativi ai soli percettori di
provvidenze, che emergono dai tabulati INPS e dai dati interni dell’Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti, di numerosità alquanto inferiore rispetto alla
popolazione reale.
Tabella 1.
Dati complessivi sulla popolazione residente e i soggetti con minorazione visiva,
suddivisi per territorio di competenza delle Sezioni Territoriali dell’Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti
Provincia
Arezzo
Firenze
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
TOTALE
Soggetti con disabilità
visiva riconosciuta
752
2146
491
738
848
438
898
630
537
586
8.064
Soci UIC
Residenti
211
850
270
341
415
154
634
326
461
336
3.998
349.651
998.098
228.157
342.955
393.795
203.901
417.782
293.061
249.775
272.638
3.749.813
Fonte:
- database interno (Banca dati Anagrafica Soci UIC – anno 2012)
- tabulati provinciali INPS anno 2012
- sito ISTAT
Analizzando tali informazioni possiamo arrivare facilmente alla conclusione che il
disabile visivo vive ancora oggi una vera e propria marginalità: non esiste un’ ente
incaricato ad effettuare regolarmente un censimento dei minorati della vista e per tale
motivo i numeri di riferimento variano in maniera esponenziale da un’ indagine all’
altra; non viene offerta un’ adeguata pubblicizzazione dei servizi già esistenti e
pensati per le loro esigenze; manca una ricerca approfondita e mirata alle richieste
dei disabili visivi residenti in Toscana.
I grafici sotto riportati evidenziano le richieste di erogazione corsi pervenute
all’Agenzia Formativa I.Ri.Fo.R..
3
Allegato B)
Bisogni
149
150
88
100
64
50
0
Aiuto
economico
Istruzione
Lavoro
Corsi di formazione
C o rs i di
s pe c ia lizza zio ne
21%
C o rs i di qua lific a
pro fe s s io na li
26%
C o rs i di lingue
16%
C o rs i individua li
20%
C o rs i di
a lfa be tizza zio ne
info rm a tic a
17%
Corsi di autonomia quotidiana
Mus ic a
14%
C uc ina
15%
Te a tro
10%
Spe s a o n-line
20%
Ac quis to biglie tti
o n-line
17%
Ac c e s s o re ti
m o bili
24%
4
Allegato B)
ENTI PRESENTI SUL TERRITORIO CHE OPERANO A CONTATTO CON
I DISABILI VISIVI
Negli ultimi anni, a livello regionale, è certamente cresciuto l’ impegno da parte
delle Istituzioni di migliorare le condizioni economico sociali del non vedente. La
rete dei servizi è ampia: pensiamo ad esempio a due strutture uniche nel suo genere
come la Scuola Cani Guida di Scandicci e la Stamperia Braille di Firenze. Un
importante aiuto, inoltre, lo offrono le associazioni di volontariato che, sempre
secondo la banca dati CESVOT, in Toscana sono quattordici, fornendo servizi di
informazione e sostegno e operando anche nel campo della prevenzione dei disturbi
visivi.
Riteniamo però di poter affermare che un ruolo preminente in questo settore spetti
proprio all’ Istituto I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano che, tra le sue finalità, prevede
appunto la ricerca e la formazione per i minorati della vista. Tra l’altro l’Istituto,
tramite l’Agenzia Formativa, nonché il lavoro svolto dall’ equipe del Centro
Regionale per l’ Educazione e la Riabilitazione Visiva (struttura periferica di
appartenenza in convenzione con L’ASL 10 di Firenze), svolge da tempo ricerche
approfondite a partire dallo status del minorato visivo, fino ad arrivare alle indagine
necessarie per l’analisi dei bisogni per la programmazione nel settore della
formazione professionale e continua. L’Istituto, inoltre, opera nel campo della
riabilitazione visiva e collabora allo sviluppo delle più adatte tecnologie assistive per
la propria autonomia personale e lavorativa. Quindi, facendosi portavoce dei diritti
di pari opportunità che una buona società e una efficace amministrazione dovrebbero
garantire, opera in favore di persone con esigenze speciali, ed in particolare chi
presenta minorazioni visive.
Riportiamo di seguito la rete dei servizi presente sul territorio:
 Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: Sezioni provinciali e Consiglio
Regionale Toscano;
 I.Ri.Fo.R. ONLUS: sedi provinciali e Consiglio Regionale Toscano;
 Centro Regionale per l’ Educazione e la Riabilitazione Visiva;
 F.A.N.D. Federazione Associazioni Nazionali Disabili - Regionale Toscana
 Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità;
 U.N.I.Vo.C. Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi – sedi
provinciali
 Centro di Consulenza Tiflodidattica;
 Centro Nazionale del Libro Parlato – sede di Firenze
 Stamperia Braille – Regione Toscana
 Scuola Nazionale Cani Guida per ciechi – Regione Toscana
 Ambulatorio di Ipovisione – Ospedale di Careggi
 Ambulatorio di Ipovisione – Ospedale di Arezzo
 Oculistica e Riabilitazione funzionale - Ospedale Meyer
 Servizi di Neuropsichiatria e riabilitazione delle ASL
 Servizi sociali e di istruzione pubblica dei Comuni
 Centro Regionale Tiflotecnico della Toscana
 Ausilioteca – Comune di Firenze
 Laboratori ausili – ASL di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo
 Uffici di assistenza protesica della ASL
5
Allegato B)
6) Obiettivi del progetto:
Il presente progetto ha lo scopo di studiare e mettere a punto un pacchetto di
strumenti e servizi in grado di migliorare ed incrementare l’autonomia e
l’indipendenza delle persone affette da minorazione visiva, soprattutto per quel che
riguarda l’ambito della formazione continua, sia per motivi personali, sia per
aggiornamento professionale.
Poiché tra le finalità dell’Istituto (come dice il proprio acronimo) rientrano gli
aspetti della formazione nei più svariati ambiti, a partire da quello
professionalizzante (corsi per qualifiche professionali), fino ad arrivare a corsi mirati
e a volte percorsi personalizzati / individuali, è chiamato ad individuare soluzioni e
strategie che mettano al centro l’allievo / partecipante, partendo dalle proprie
esigenze per poter individuare la modalità più appropriata per il suo inserimento.
Tale approccio porta alla necessità di creare condizioni di supporto logistico e
didattico adeguato alle caratteristiche dei destinatari del progetto, ossia persone non
vedenti e ipovedenti.
La formazione, l’educazione e l’istruzione sono fondamentali percorsi per un
cammino verso la piena integrazione ed inclusione sociale.
Il tenersi aggiornati e riqualificarsi sono aspetti ed attività che ognuno di noi
dovrebbe non trascurare e curare, per meglio mantenersi al passo dei tempi.
L’I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano vede nella propria mission tali fondamentali
aspetti.
Opera, pertanto, nella direzione di cercare di favorire la formazione e l’educazione
per i minorati della vista, cercando di adeguare il proprio intervento alle esigenze di
una categoria con speciali necessità.
La didattica, quindi, assume un ruolo cruciale purché sia erogata in modo
proporzionale alle esigenze dei destinatari.
Rientrano pertanto in questo ambito attività come quelle di preparazione di
materiale e documenti in svariati formati alternativi e nel contempo accessibili, di
predisposizione di moduli, questionari e quanto altro adatto alla fruizione da parte di
chi usa una tecnologia assistiva (quale screen reader), fino ad arrivare a quelle di
ordine più pratico, come un supporto di accompagnamento in aula al fine di favorire
la partecipazione e l’integrazione.
Anche attività collaterali di socializzazione, lavori di gruppo e di collaborazione
possono favorire il processo formativo e di apprendimento.
Il progetto si propone di mettere in grado i volontari di perseguire i seguenti
principali obiettivi:
 sapersi rapportare con la persona non vedente o ipovedente, sia per ciò che
riguarda la comunicazione, l’accompagnamento e tutto ciò che è correlato
alla vita quotidiana per la propria indipendenza ed autonomia personale;
 saper cercare ed elaborare materiale utile ed informativo su tematiche di
interesse alla categoria di utenza coinvolta nel presente progetto;
 saper creare ed adattare contenuti e materiale elettronico accessibile e fruibile
in svariati formati alternativi adeguati alle preferenze e alle necessità degli
utenti (dal materiale in formato Word accessibile, al PDF pubblicabile, fino
ad arrivare al formato audio mp3 o più specifico Daisy).
6
Allegato B)
7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego
delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile:
7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.
Il personale dell’Ente coinvolto sarà necessario per coordinare le attività di ricerca
sia fornendo la giusta strumentazione, sia interfacciandosi con le strutture territoriali
I.Ri.Fo.R. e U.I.C. che hanno il diretto contatto con i propri soci. Mentre, per ciò che
riguarda le attività formative, le figure coinvolte nell’organigramma dell’Agenzia
Formativa (direttore, coordinatore didattico, funzionario amministrativo e
responsabile del Sistema di gestione di Qualità) faranno da punto di riferimento per
la strumentazione necessaria per l‘indagine e l’analisi. Anche i dipendenti preposti
alla segreteria I.Ri.Fo.R., saranno punti di riferimento e coordinamento
7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto.
I volontari di servizio civile previsti nel progetto svolgeranno attività di supporto alle
risorse umane impiegate dall’Ente, sia agli utenti destinatari dei corsi di formazione.
Nella messa a punto di un pacchetto in grado di offrire quanto sopra richiesto, il
ruolo dei volontari del Servizio Civile riveste una notevole importanza in tutti gli
ambiti sopra accennati.
Ciò significa che il volontario che prenderà parte al progetto dovrà acquisire le
necessarie conoscenze e competenze legate alla minorazione visiva per meglio
realizzare tutte le attività necessarie a supportare il processo formativo in percorsi
collettivi, personalizzati e individualizzati.
Successivamente parteciperà e contribuirà alle attività didattico-formative, sia come
supporto in aula per quegli aspetti necessari a favorire l’autonomia e l’integrazione
dei partecipanti (che ricordiamo essere persone non vedenti e ipovedenti), sia nella
preparazione e distribuzione di strumenti e materiali didattici.
Nello specifico i volontari impiegati saranno in grado di:
 rapportarsi con le persone con minorazione visiva, e ciò grazie alle nozioni
acquisite sulle problematiche generali di tale minorazione, con particolare per
ciò che riguarda l’autonomia personale, le tecniche di accompagnamento,
ecc.;
 preparare ed adattare documenti elettronici accessibili, in formato Word e
PDF, secondo quanto previsto nei Decreti Attuativi della Legge n. 4/2004,
Decreto del 30 aprile 2008 e del 20 marzo 2013;
 inserire descrizioni alternative alle immagini, formattare tabelle ed
impaginare in testo in modo logico e sequenziale;
 creare formati audio, anche DAISY, per la generazione di materiale da poter
essere consultato sia con lettore CD che lettori mp3, e ciò per favorire il
processo di apprendimento;
 ideare e preparare questionari on line accessibili, anche tramite strumenti ad
7
Allegato B)


hoc, quali GoogleDrive/GoogleDocs;
adattare materiale in formato ingrandito adatto per le persone ipovedenti,
nonché di testi da poter essere successivamente stampati in braille;
aggiornare e saper valutare se un sito Web, o più semplicemente una pagina,
sia accessibile mediante le tecnologie assistive, grazie a nozioni base in
ambito di linee guida di accessibilità (nazionali ed internazionali) del Web
che saranno fornite durante lo svolgimento del progetto stesso.
8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):
4
9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli
indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare,
impegandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura
delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio:
10) numero posti con vitto:
11) Numero posti senza vitto:
4
12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30):
30
13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) :
5
14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:
Considerata la specificità dei servizi e delle attività che i volontari dovranno
svolgere, vengono di seguito indicati una serie di obblighi particolari a cui gli stessi
volontari dovranno attenersi al fine di garantire la continuità e la tempestività delle
azioni in qualunque arco della giornata. In particolare:
 Rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;
 reperibilità telefonica;
 disponibilità alla flessibilità oraria di servizio, previa valutazione delle esigenze
personali;
 disponibilità a muoversi sul territorio anche extra urbano;
mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o
conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile
8
15) Sede/i di attuazione del progetto (1):
N.
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo (compresa eventuale partizione interna)
1
I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano
Onlus
Firenze
Via Leonardo Fibonacci, n. 5 – Piano Primo Stanza”B”
N. giovani per sede (2)
4
2
3
4
5
6
7
8
9
10
(1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa
denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR.
(2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)
16) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede):
- NOME E COGNOME: VERA PELUCCHI
- INDIRIZZO MAIL: [email protected]
- TELEFONO: 055-580523
- CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale
leggibili (da allegare alla scheda di progetto)
- SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra
uno di quelle indicate al precedente punto 15):
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
I.Ri.Fo.R. Regionale
Toscano Onlus
Firenze
Via Leonardo Fibonacci, n. 5 Piano Primo
Stanza “B”
19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:
Considerata la peculiarità dei servizi e delle attività da porre in essere con la presente
iniziativa progettuale, è richiesto agli aspiranti volontari, il possesso di particolari
requisiti aggiuntivi, giustificati dal seguente ordine di motivazioni:
▪ Conoscenze informatiche di base, imposte dal crescente sviluppo della
tecnologia con riferimento ai sistemi di comunicazione e di informazione
richiesti dalla presente iniziativa progettuale. Il sistema informativo
progettuale richiede l’amministrazione da parte dei volontari del servizio di
posta elettronica per lo scambio di informazioni tra strutture periferiche
riconducibili alla stessa entità associativa. A tal fine il possesso di tali
requisiti sarà accertato in sede di colloquio individuale con il candidato. Si
precisa che non si considera determinante il possesso di titolo professionale
specifico, costituendo però quest’ultimo elemento qualificante nell’ambito
della selezione.
▪ Il possesso della patente di guida B costituisce titolo preferenziale, vista la
peculiarità dei servizi previsti dal progetto in favore dei non vedenti.
▪ Possesso del diploma di scuola media superiore.
▪ Predisposizione al lavoro di gruppo, da accertare in sede di colloquio
individuale con il candidato
20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati
ai giovani in servizio:
La scrivente struttura destinerà delle apposite risorse finanziarie aggiuntive. In
particolare, l'importo complessivo destinato al progetto sarà pari a 5.000,00 euro
(cinquemila/00) che servirà per la copertura delle spese di formazione specifica dei
volontari, eventuale partecipazione a corsi di formazione organizzati da I.Ri.Fo.R.
Nazionale, copertura delle spese vive nascenti dall'espletamento del servizio di
accompagnamento in località extraurbane (missioni, trasferimenti).
21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
L’Ente scrivente destinerà in favore del presente progetto le seguenti risorse tecniche
e strumentali:
 Disponibilità di un medico oculista per attività di consulenza e informazione
sulle tematiche connesse la disabilità visiva;
 Sala informatica multimediale (numero postazioni 13 + 1 posto docente) con
requisiti previsti (e in fase di accreditamento) dall’AICA per i test center ECDL
(www.aicanet.it), presso la sede dell’IPSIA in via A.Nicolodi, 2 – Firenze ,
dotata di tutte le apparecchiature e software ad uso dei non vedenti (screen
reader, barra braille, stampante Braille, software di ingrandimento), per lo
svolgimento di corsi di alfabetizzazione informatica e corsi di internet, nonché a
disposizione dei volontari per l'accesso ad internet a banda larga (ADSL)
 strumenti per la letto-scrittura braille, tavolette braille di tipo tradizionale di vari
formati con righelli e punteruoli, tavolette Marsella, dattilo-Braille, dattiloritmiche,
guidamano;
 strumenti per la didattica della matematica, della geometria e del disegno (piani in
gomma, in legno e feltro per il disegno geometrico Braille, compassi, goniometri
righe e squadre braille, cubaritmi, tavole dimostrative per i Teoremi e metri
Braille);
 tavole per lo studio della storia dell’arte, delle scienze naturali (tavole in rilievo
raffiguranti parti anatomiche) e della geografia (globi geografici in rilievo, cartine
politiche e fisiche in rilievo di tutti i continenti e dei Paesi Europei e delle Regioni
d’Italia);
 strumenti per l’autonomia del non vedente;
 testi comuni e specifici riguardanti la tiflologia in scrittura normale, ingrandita, in
stampa braille, su floppy disk e su cd-rom;
 sintesi vocali, barre braille, stampanti braille videoingranditori;
 percorsi tattili e mappe tattili;
 Computer equipaggiato da Suite Microsoft Office;
 Rete di comunicazione telematica e telefonica;
 Software per analisi statistica;
 Biblioteca provinciale (presso la sede di Firenze) dotata di testi in Braille per la
consultazione da parte dei non vedenti;
 Sala registrazione contenente la seguente dotazione: n. 3. registratori , n. .1.
piastra duplicatrice di audiocassette e n. 1 duplicatore CD/DVD;
 N. 1 autovettura Fiat Punto da impiegare nell'ambito dei servizi di ricerca ed
eventuale accompagnamento richiesti dai non vedenti in tutto il territorio
regionale;
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Le competenze e conoscenze acquisite potranno essere spese non solo nel settore
specifico, ossia in corsi e attività direttamente destinate ai minorati della vista, ma
saranno utilizzabili in tutti quegli ambiti in cui si rende necessario preparare e
distribuire materiale e documentazione, a partire dalle attività rivolte al pubblico
(URP), a quelle di segreteria in uffici pubblici, al turismo con materiale informativo,
fino ad arrivare alla realizzazione di documenti e materiale idoneo alla pubblicazione
da parte delle Amministrazioni Pubbliche per effetto della cosiddetta Legge
sull’accessibilità, n. 4/2004, alla luce dei decreti approvati nel luglio 2005, aprile
2008 e, più recentemente, lo scorso 20 marzo, con la firma del Decreto che aggiorna i
requisiti di accessibilità dei siti Web e tutte le risorse destinate ai cittadini e
dipendenti.
Le competenze e conoscenze che saranno acquisite dai volontari che aderiranno al
progetto spazieranno così dalle nozioni sulla minorazione visiva, alle tecniche di
accompagnamento e su come ci si debba rapportare per l’utilizzo di idonea
strumentazione ed ausili per l’autonomia personale e quotidiana, fino ad arrivare a
competenze più specifiche, riguardo l’accessibilità e l’usabilità di documenti, pagine
Web, formati audio per audiolibri e materiale informatico / didattico in genere, ecc.
Le competenze così acquisite potranno essere impiegate anche in attività culturali e
informative correlate, legate alla realizzazione anche di altre iniziative, come la
distribuzione di materiale e documentazione informativa su argomenti di interesse e
di approfondimento per le più svariate iniziative e finalità.
Le attività e le competenze sopra descritte saranno impiegate e consolidate nei corsi
che I.Ri.Fo.R. andrà ad erogare nel periodo di svolgimento del progetto di Servizio
Civile Regionale, quali il corso “Trascode” (per operatori addetti all’adattamento di
testi in formati accessibili alternativi) e di “Addetto all’organizzazione e gestione
delle attività di segreteria, all’accoglienza e alle informazioni“, figura professionale
del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana n. 377.
Tra l’altro ciò sarà favorito anche grazie alla collaborazione che I.Ri.Fo.R.
Regionale ha con la Stamperia Braille di Regione Toscana, con l’Istituto di Scienza e
Tecnologie dell’Informazione (ISTI) del CNR di Pisa, nonché con la Casa Editrice
Pacini Editore (allegata).
Per ciò che invece concerne le nozioni di accompagnamento, riabilitazione e
autonomia personale, le attività saranno rese possibili anche grazie alla convenzione
che I.Ri.Fo.R. Regionale ha recentemente stipulato con Second Sight Medical
Products. (allegata).
Tali competenze potranno inoltre essere utilizzate anche per collaborare con le
Commissioni di lavoro dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sia nella stesura di
materiale informativo, sia, con particolare riferimento alla Commissione
Comunicazione e Informazione, nella preparazione e stesura di dépliant ed opuscoli
informativi e accessibili.
Utile sarà anche la collaborazione sperimentale che potrà essere avviata con la
Stamperia Braille, il Centro di Consulenza Tiflodidattica e la società Kentstrapper di
Firenze per la preparazione di materiale didattico in 3D, per la quale saranno
necessarie conoscenze di elaborazione e ritocco grafico per la messa a punto di
modelli da stampare per tramite di stampanti speciali.
Infine durante l’espletamento del servizio, con l’aiuto del personale già formato,
apprenderà tutte quelle conoscenze specifiche che stanno alla base della qualifica di
operatore tiflotecnico, qualifica professionale di riferimento per l’assistenza ai non
vedenti.
L’Istituto in quanto Agenzia Formativa Accreditata potrà certificare le competenze e
le professionalità raggiunte nell’assistenza ai disabili e nell’utilizzo delle tecnologie
rivolte alle categorie svantaggiate validi per il Curriculum Vitae.
Formazione generale dei giovani
23) Sede di realizzazione:
La formazione si svolgerà presso la sede dell’Ente in Firenze Via L. Fibonacci, n. 5.
Cap 50131.
La struttura è dotata della strumentazione completa per la didattica (PC,
videoproiettore, lavagna luminosa)
24) Modalità di attuazione:
La formazione generale sarà effettuata in proprio.
L’intervento formativo sarà curato ed organizzato dal Responsabile del Servizio
Civile Volontario con il supporto di personale dotato di idonea preparazione e
qualifica durante le lezioni e le esercitazioni pratiche.
In aggiunta alle ore di formazione previste dal progetto, si precisa che:
- i giovani parteciperanno alla formazione aggiuntiva programmata dalla Regione
Toscana;
- l’Ente ha già fatto partecipare i giovani del servizio civile alle iniziative formative
che sono state proposte dalla Regione Toscana negli anni precedenti;
- l’Ente ha fatto partecipare i giovani del servizio civile all’incontro con il Presidente
Rossi per la presentazione del progetto “Giovanisì – per l’autonomia dei giovani” del
2012.
A tutte queste iniziative i giovani sono sempre stati accompagnati da figure
dell’Ente previste dalla normativa sul servizio civile.
25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Verranno utilizzatele metodologie previste dalle "Linee guida per la formazione
generale dei giovani in servizio civile nazionale", approvate con determinazione
del Direttore generale dell'UNSC del 4 aprile 2006:
- Lezioni frontali (letture, proiezioni video e schede informative) - anche avvalendosi
di esperti della materia trattata - per circa il 60% del monte ore complessivo
destinato alla formazione generale e, comunque, per i moduli formativi di cui ai punti
3), 4) e 8) dell’allegato alle Linee guida.
- Dinamiche non formali ( incontri interattivi con il coinvolgimento diretto dei
partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di
conoscenza e di valutazione) per il restante 40% circa del monte ore previsto.
La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei
partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale.
Durante e al termine della formazione sono previste verifiche per la misurazione dei
livelli di apprendimento raggiunti.
26) Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione generale si attengono a quanto indicato nelle “Linee
guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” (prot.
UNSC 18593 del 04/04/2006).
Obiettivo della formazione generale saranno le caratteristiche e l’ordinamento del
servizio civile: i principi fondamentali; gli ordinamenti e la storia dell’obiezione di
coscienza; la difesa della Patria con mezzi non violenti come diritto/dovere
costituzionale; i diritti umani; la carta etica del servizio civile nazionale; la
partecipazione attiva alla vita della società civile nelle sue diverse forme. Uno degli
obiettivi della formazione generale è anche il favorire il lavoro di rete, la conoscenza
e la collaborazione fra giovani in servizio civile che prestano servizio in sedi di
attuazione diverse. Questa scelta permette di fornire ai giovani delle conoscenze di
base per poter leggere situazioni che, anche se non legate al progetto di servizio
civile, interessano l’Ente dove si trova a svolgere il suo anno di servizio civile e più
in generale la loro crescita come cittadini attivi.
L’obiettivo principale della formazione generale è proprio quello di rendere i giovani
in servizio civile consapevoli del loro ruolo di cittadini e delle attività da svolgere per
raggiungere il risultato di formarli quali cittadini solidali.
Contenuti:
• Il valore educativo dell’esperienza di Servizio Civile Nazionale e Regionale;
• I riferimenti alla Costituzione ed alle sentenze della Corte Costituzionale;
• Rapporti fra pubblico e privato, i ruoli degli enti e le possibilità per i cittadini;
• La Difesa della Patria;
• Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta; concetto di confini e di difesa della
Patria;
• I progetti di Servizio Civile Nazionale e Regionale: l’importanza dei ruoli;
• La struttura del servizio civile in Italia ed in Toscana;
• Il monitoraggio;
• Legislazione sul Servizio Civile Nazionale, legge 64/2001 e D.L.77/2002;
• Legislazione sul Servizio Civile Regionale, legge regionale 35/2006 e decreto 10/R
del 20/03/2009;
• La Carta di impegno etico;
• Volontari in servizio civile: diritti e doveri
• La comunicazione come strumento relazionale alla base dei rapporti fra i volontari
e l’organizzazione e fra i volontari e i destinatari dei vari interventi;
• Che cos’è la Protezione Civile;
• Il volontario in servizio civile: valorizzazione e condivisione dell’esperienza
(tempi, modalità e strumenti per la costruzione di una propria “memorai”);
• Lavorare per progetti;
• Elementi di conoscenza dell’Ente;
• La legislazione sociale a favore dei disabili: nell’ambito dell’assistenza,
dell’istruzione e formazione professionale, del lavoro, dei diritti civili e della qualità
della vita e dell’integrazione sociale
27) Durata (espressa in ore):
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani
28) Sede di realizzazione:
Presso la sede di attuazione prevista al punto 15
29) Modalità di attuazione:
La formazione specifica dei volontari sarà curata ed organizzata dal Responsabile del
progetto avvalendosi anche del supporto dell’Operatore di progetto assegnato alla
sede di attuazione. L’Ente si impegna a far partecipare gli Operatori di Progetto
coinvolti ad uno dei corsi di formazione organizzati dalla Regione Toscana entro
l’anno in cui si realizza il progetto.
30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche
attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che
l’apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall’esperienza. Le
metodologie utilizzate saranno:
1. Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di
omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche;
2. Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
3. Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si
presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si
simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi; utile per
sviluppare soprattutto le competenze relazionali, sono di per sé una metodologia
capace di interiorizzare competenze attraverso l’esperienza.
4. Casi di studio – finalizzati ad esemplificare le buone prassi.
31) Contenuti della formazione:
La formazione specifica fornirà ai giovani volontari informazioni sul mondo
dell’handicap visivo in particolare sotto il profilo operativo e sui sussidi tiflotecnici e
informatici impiegati, aiutandoli ad acquisire e sviluppare sensibilità, conoscenze e
competenze spendibili anche per un futuro inserimento lavorativo in analoghi settori.
Oggetto di tale formazione saranno i seguenti temi:
AREA GIURIDICO – LEGISLATIVA
ARGOMENTO
L’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti e
MODULI
- L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: origini,
realtà attuale, rappresentatività, risultati;
- tematiche concernenti la minorazione visiva;
- la legislazione sul lavoro dei ciechi
le Istituzioni collegate
Cenni sulla legislazione
del settore
- a normativa sull’istruzione degli alunni minorati della
vista;
- pensionistica;
- norme sull’abbattimento delle barriere architetto-niche;
- pari opportunità;
- principali norme nazionali e regionali sull’handicap
- Funzione e attività dell’Unione Italiana Ciechi e degli
Ipovedenti per sopperire alla mancanza di adeguati servizi
sociali dello Stato e degli enti locali: panoramica sui servizi
rivolti a far acquisire autonomia personale, formazione e
addestramento professionale dei non vedenti;
Istituzioni legate all’ente:
- La Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro – ciechi;
- La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina
Margherita”;
- L’I.Ri.Fo.R (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la
Riabilitazione);
- L’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari
Pro – Ciechi);
- L’I.A.P.B. (Agenzia Internazionale per la Prevenzione
della cecità, sezione italiana)
- Il Centro Studi e Riabilitazione “Giuseppe Fucà”
AREA TECNICA
ARGOMENTO
MODULI
Gli ausili per i non vedenti
ed ipovedenti
- i principali ausili tiflotecnici e tiflodidattici
- organizzazione e ruolo del Centro Nazionale del Libro
Parlato.
AREA SOCIO-PSICO-PEDAGOGICA
ARGOMENTI
Tematiche concernenti la
minorazione visiva
Tematiche sull’ipovisione
Tematiche sulla
pluriminorazione
MODULI
- Il contatto relazionale con il cieco: comportamenti
adeguati, esigenze specifiche;
- Panoramica sui servizi offerti dall’ente;
- Problematiche connesse con il delicato recupero di una vita
normale dei soggetti pervenuti alla cecità in età adulta.
- Cosa s’intende per Ipovedente;
- Interventi di riabilitazione funzionale e visiva sia in età
evolutiva sia in età adulta;
- Il concetto di pluriminorazione: il ruolo della famiglia,
della scuola e della riabilitazione;
- Il ruolo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e
delle strutture ad essa collegate
- La sordo-cecità: problematiche connesse;
32)Durata (espressa in ore):
La durata complessiva della formazione specifica è di 50 ore
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Estratto progetto - I.Ri.Fo.R. Regionale