ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Rapporto Annuale Regionale 2005 Marche Rapporto Annuale 2005 Direttore Regionale: Dott. S. Passamonti Comitato di Redazione Regionale Dott. E. Bizzarri Sig. F. Campanella Dott. F. Ferreri Dott. F. Giovenco Dott. G.M. Mariotti Sig.ra V. Musto Dott. R. Rimini Stampato dalla Tipografia INAIL - Milano Indice Introduzione a cura dell’Assessore alla Salute della Regione Marche e del Direttore Regionale Inail Relazione del Direttore Regionale 5 7 Un’alleanza per la sicurezza a cura del Coordinatore Regionale dei Comitati Provinciali Norberto Crinelli 11 Stato di attuazione del “2° Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’Inail in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro” a cura del Dirigente P.F.- Sanità Pubblica – Servizio Salute Regione Marche Giuliano Tagliavento 13 Rapporto annuale sull’ andamento infortunistico e tecnopatico - L’andamento occupazionale L’andamento regionale degli infortuni e delle tecnopatie L’andamento del fenomeno infortunistico nelle province Gli infortuni mortali Gli infortuni stradali I lavoratori atipici I lavoratori extracomunitari L’analisi tendenziale nel medio periodo Le malattie professionali Le modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro: la codifica europea E.S.A.W. - I casi indennizzati dall’Inail 21 25 28 30 31 37 38 41 44 47 57 Appendice -Tavole statistiche 69 - 2^ Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’Inail in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro- Documento programmatico per l’anno 2006. 75 - Atto d’intesa tra la Regione Marche – Inail – Università degli Studi di Urbino per l’osservazione ed il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza in materia di sicurezza sul lavoro 78 Il Progetto “Linee Guida per l’individuazione ed il controllo delle patologie nei lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori e da movimentazione manuale dei carichi 82 Introduzione Il fenomeno dei danni da lavoro è un problema non solo sociale ma anche economico, che recenti stime INAIL hanno valutato in 41,6 miliardi di euro, pari al 3,2% del PIL. Spesso l'infortunio interessa la sfera umana e relazionale suscitando il profondo coinvolgimento delle coscienze: il costante impegno nella ricerca di soluzioni efficaci non può riguardare solo un’istituzione bensì deve coinvolgere tutti i protagonisti (enti, imprese, sindacati, associazioni di categoria e parti sociali). L'evoluzione del quadro legislativo ha fatto si che sul tema della prevenzione negli ultimi anni si siano moltiplicati interessi e sforzi comuni dell'INAIL e della Regione Marche. Il nuovo ruolo dell'INAIL, promotore della “prevenzione” nel contesto lavorativo e in altri ambiti della vita del cittadino (casa, ambiente e quant’altro), è stato vissuto all'interno dell’Ente come una formidabile opportunità per contribuire efficacemente al miglioramento del welfare regionale, per operare in rete con un forte spirito sinergico, per mettere a disposizione la specifica competenza frutto della sua storia ultra centenaria . Possiamo certamente affermare che nelle Marche si sono riscontrate le condizioni migliori per realizzare e adottare la strategia del lavoro in rete, fin dagli accordi del 2001, grazie alla sensibilità dimostrata concretamente dai responsabili e dai professionisti del Servizio Sanitario Regionale e delle Strutture della Regione Marche. Ciò ha consentito lo sviluppo di un adeguato sistema informativo, che permette analisi e valutazione dei bisogni, identificazione delle priorità e modalità di intervento condivise dalle diverse parti in gioco, con la conseguente realizzazione di corsi, tavoli tecnici, seminari e convegni e progetti prevenzionali. Molto inoltre è stato fatto per la definizione di azioni volte ad aumentare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro in termini di vigilanza, controllo, informazione e assistenza. L'appuntamento di presentazione del Rapporto annuale INAIL è l'occasione per procedere ad un bilancio complessivo di quanto finora progettato e realizzato sulla base degli accordi, protocolli e convenzioni sottoscritti con la Regione e, in parallelo, alla formulazione ed alla verifica dei piani di attività che tengano conto delle risorse a disposizione delle diverse strutture pubbliche, nonché dei prevedibili bacini di utenza e dei correlati fabbisogni. E’ un aspetto, quest’ultimo, che attribuisce alla presentazione dei risultati dell’anno 2005 la necessaria visione dinamica dei risultati raggiunti attraverso il richiamo dei progetti in corso, il riorientamento delle linee di tendenza in atto, nel contesto di un sistema integrato, con il pieno, costante ed organico coinvolgimento dei soggetti interessati. Preme sottolineare, pertanto, che la carta vincente è quella dell'integrazione coordinata e programmata sul territorio di tutti i soggetti (enti, associazioni di categoria, ecc.) con l'obiettivo finale di diffondere, a livello dei singoli, la cultura della prevenzione. Per questo, ulteriori sforzi dovranno essere praticati per potenziare anche il sistema di comunicazione. Quanto compiuto dovrà trovare ampia diffusione fra le aziende, i lavoratori e le associazioni di categoria, e particolare attenzione dovrà essere rivolta nell’ambito scolastico, agli interventi indirizzati alle nuove generazioni di cittadini e di lavoratori. Assessore alla Salute Regione Marche Almerino Mezzolani Direttore Regionale INAIL Sandro Passamonti 10 novembre 2006 5 Relazione del Direttore Regionale Inail La pubblicazione del rapporto regionale annuale offre la possibilità di fornire alle Istituzioni, alle Parti sociali ed ai cittadini un’analisi dettagliata di quello che è stato l’andamento infortunistico e tecnopatico della Regione nonché l’opportunità di valutare le iniziative che l’INAIL, in sinergia con i soggetti pubblici e privati competenti per territorio, ha posto in essere al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. Nonostante negli ultimi anni il trend infortunistico regionale, così come quello nazionale, risulta essere in costante diminuzione, le cifre degli infortuni e delle malattie professionali sono ancora, purtroppo, su livelli drammatici. Il sempre maggior utilizzo di contratti di lavoro flessibili, il crescente numero di lavoratori extracomunitari, l’annoso problema del lavoro irregolare ed infine la notevole frammentazione del tessuto produttivo marchigiano costituiscono degli ostacoli alla diffusione di una cultura della prevenzione dalla quale non si può prescindere se si vuole contrastare il fenomeno infortunistico. Gli infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL nella regione Marche sono stati, nel 2005, pari a 34.511 rispetto ai 35.756 casi del 2004, con una flessione pari a 3,5 punti percentuali; tale contrazione risulta essere maggiore, anche se di misura, rispetto al calo del 2,8% registrato a livello nazionale. Scorporando il valore sopra accennato a seconda della gestione tariffaria di appartenenza, si evidenzia un calo del 4% per gli infortuni verificatesi nell’Industria e Servizi, dell’1,8% in Agricoltura e un incremento del 7,9 % degli infortuni facenti capo alla speciale forma di “Gestione per Conto dello Stato”, nel quale rientrano i Dipendenti dello Stato che sono tutelati direttamente dalle amministrazioni centrali di competenza, ma la cui assicurazione è comunque gestita dall’INAIL. Analizzando il trend di medio periodo, si evidenzia che nell’arco del quinquennio 20012005 il numero degli infortuni denunciati ha subito, nelle Marche, una riduzione pari al 13,6% del totale che equivale a dire: 5.422 infortuni in meno rispetto al 2001. Per quanto concerne gli infortuni mortali il dato dei 40 casi riscontrati nel 2004 risulta essere identico a quello rilevato nell’anno 2005. Vanno evidenziati, purtroppo, i dati riguardanti gli infortuni stradali; infatti, i 4.797 casi rilevati nel 2005 (3.473 in itinere) rappresentano il 13,8% del totale, mentre i 14 casi di infortuni mortali avvenuti nella strada incidono per ben il 35% sul dato complessivo. Una forte azione di contenimento di questa tipologia di infortuni contribuirebbe, dunque, ad un importante ridimensionamento del fenomeno infortunistico. La statistica riguardante gli infortuni occorsi ai lavoratori extracomunitari all’interno del territorio marchigiano nel 2005, rileva che su una base di 53.472 assicurati sono stati denunciati 4.895 infortuni sul lavoro con un calo rispetto al 2004 di 6,4 punti percentuale, a fronte di una riduzione del 2,8% registrata a livello nazionale. Dei suddetti infortuni la maggior parte, 4.692 casi, hanno visto coinvolti i lavoratori occupati nel settore dell’Industria e Servizi. Dalla distinzione a seconda del paese di provenienza si riscontra che il maggior numero di eventi infortunistici ha riguardato i lavoratori provenienti dal Marocco con 802 casi denunciati, seguiti dai 770 casi dei lavoratori Albanesi. Relativamente agli infortuni che hanno visto coinvolti i cosiddetti lavoratori atipici, nel 2005 sono state 285 le denunce riguardanti i parasubordinati, con un calo del 1,7% rispetto al 2004, mentre per i lavoratori interinali i 431 casi denunciati, pur confermando un livello di incidentalità preoccupante rilevato anche a livello nazionale, evidenziano un calo del 8% rispetto all’anno precedente 7 Per far fronte a queste vecchie e nuove emergenze diviene sempre più stringente la necessità di una collaborazione puntuale ed attenta tra tutti gli operatori della sicurezza presenti nel territorio al fine di costruire quel sistema della prevenzione costruito principalmente sullo scambio di informazione, sulle attività di formazione e sui controlli. Nelle Marche, anche nel 2005, l’INAIL e la Regione hanno consolidato un metodo operativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro basato sulla sinergia dei programmi e sulla correlativa messa in campo di risorse finalizzate. In quest’ottica e in attuazione del protocollo d’intesa, rinnovato con la Regione Marche il 5 novembre 2004, la Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Con.T.A.R.P.) dell’INAIL Marche e l’Assessorato alla Sanità della Regione Marche hanno portato a compimento il progetto denominato: “Monitoraggio e controllo del rischio chimico negli ambienti di lavoro”, iniziato nel 2003, con l’organizzazione del seminario regionale: “Il rischio chimico occupazionale: esperienze di valutazione e proposte di bonifica”, tenutosi a Fiastra il 20 dicembre 2005. Nell’elenco delle attività prevenzionali poste in essere particolare evidenza è rivestita dalla realizzazione del progetto denominato: “Nuovi Flussi Informativi”, avviato con il Protocollo d’Intesa firmato il 25 luglio 2002 da I.N.A.I.L., I.S.P.E.S.L. e Regioni. A tal proposito, è proseguita nel 2005 l’attività del gruppo di lavoro costituito nelle Marche da rappresentanti dell’INAIL, dell’A.R.M.A.L. (Agenzia Regionale Marche Lavoro) e dell’Agenzia Regionale Sanitaria. I componenti del gruppo regionale, con la consapevolezza che una puntuale conoscenza del rischio lavorativo sia indispensabile per una buona organizzazione delle attività prevenzionali, hanno seguitato la loro azione comune volta ad un costante potenziamento di un sistema informativo integrato ed allo scambio sistematico di dati. Tra i compiti affidati al suddetto gruppo di lavoro sono rientrate, anche per il 2005, le attività connesse al proseguimento del progetto denominato “Osservatorio degli Infortuni Mortali”. Anche in questo caso il principio che ha delineato il piano operativo del gruppo è legato all’acquisizione di una metodologia strutturata per la raccolta delle informazioni che possa portare all’effettuazione di un’indagine conoscitiva sulle cause e sulle dinamiche degli infortuni mortali. A tal proposito, l’11 maggio scorso è stato siglato a Urbino, con la locale Università, la Regione Marche e l’INAIL, un accordo per la costituzione di una banca-dati sulla normativa, sulla giurisprudenza e sulla dottrina quale “osservatorio permanente” in tema di “salute e sicurezza del lavoro”, denominato Progetto OLYMPUS. L’attività di divulgazione dell’informazione sulla sicurezza si è espletata nel 2005 con la partecipazione attiva di funzionari e professionisti dell’INAIL Marche a numerosi convegni e seminari dei quali si ricordano i seguenti: - - il Seminario regionale dal titolo: “I nuovi flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni per la prevenzione nei luoghi di lavoro” organizzato dalla Direzione Regionale dell’INAIL, dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro( ISPESL) e dalla Regione Marche – Dipartimento Servizi alla Persona e alla Comunità- il giorno 5 maggio 2005 presso la Sala Riunioni del Comitato Regionale Marche F.I.G.C.; il Convegno dal titolo “L’Assicurazione infortuni a cinque anni dalla riforma”, organizzato dall’Università degli studi di Macerata Facoltà di Giurisprudenza con la collaborazione dell’INAIL, il giorno 8 giugno 2005 presso i locali dell’Università; 8 - il Convegno organizzato a Fermo dall’ASUR Zona Territoriale n. 11, nei giorni 1920-21 ottobre 2005, con la partecipazione dell’INAIL Marche, dal titolo: “La sicurezza delle Macchine ed attrezzature da lavoro”. Nel corso del 2005, inoltre, si è dato il via all’elaborazione di specifici studi di settore per comparto e/o rischio lavorativo diretti in particolare alla produzione di fondi in poliuretano per calzature (Isocianati e SOV) e alla produzione di laterizi e di lavelli in materiale composito (silice libera cristallina). Come ormai consuetudine le attività necessarie alla realizzazione dei suddetti studi (riunioni finalizzate all’esame della documentazione aziendale acquisita, sopralluoghi conoscitivi presso le aziende, definizione della strategia di campionamento) sono state svolte in collaborazione tra i professionisti della Con.T.A.R.P. della Direzione Regionale Marche INAIL e gli operatori dei Servizi per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) di alcune Zone Territoriali dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR). Sempre nel 2005 è stato avviato insieme alla Regione Marche il progetto “Patologie da movimenti ripetitivi” che prevede percorsi formativi su tematiche tecniche e metodi di valutazione la cui conclusione è prevista entro l’anno2006. Sul lato della formazione connessa all’attuazione della legge 626/1994, la Direzione Regionale INAIL per le Marche ed il Comitato Paritetico Regionale Artigianato (CPRA) dell’Ente Bilaterale Artigianato Marche hanno organizzato un corso formativo per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (RLST). Detto corso si è svolto presso la struttura della Direzione Regionale INAIL, dal 14 aprile al 30 giugno 2005, per un totale di 20 ore di lezione ed ha avuto come obiettivo quello di contribuire concretamente a riqualificare la politica della sicurezza dell’ambiente di lavoro anche attraverso la formazione, non solo “tecnicistica” ma anche “culturale”, dei rappresentanti dei lavoratori. L’impegno complessivo dell’INAIL rivolto al consolidamento della cultura della prevenzione inizia già a livello scolastico attraverso una collaborazione sempre più stretta con il MIUR. Con la sigla del Protocollo d’Intesa del 16 febbraio 2002, si è dato il via al progetto: “Forme di incentivazione allo sviluppo di professionalità in materia di sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro” che si articola in un arco temporale di tre anni. Come seconda attuazione di tale progetto è stato indetto, per l’anno scolastico 2004/2005, un concorso a livello regionale per l’attribuzione di n. 200 borse di studio individuali o collettive (n. 9 per la regione Marche) da assegnare a studenti delle Scuole Secondarie Superiori per lavori in tema di sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro. Le borse di studio messe a concorso sono state consegnate il 14 ottobre 2005 presso la Sala Consiliare del Comune di Ancona. L’azione prevenzionale dell’INAIL si sviluppa, ormai da alcuni anni, anche attraverso l’attuazione di un meccanismo economico e finanziario che consente all’Istituto di contribuire direttamente al sostenimento i costi affrontai dalle imprese a favore della sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli Interventi di Sostegno alle Imprese (I.S.I.), nella prospettiva di ottemperare alle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 38/2000(art. 23 lettera a “Interventi di sostegno alla prevenzione”), si sono concretizzate, anche nel 2005, nella pubblicazione di un nuovo bando di concorso attraverso il quale L’INAIL ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese ed i settori agricolo ed artigianale, apposite risorse economiche destinate al finanziamento dei programmi di adeguamento alla normativa sulla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. Un ulteriore ambito di attività che ha visto il costante impegno dell’INAIL Marche nel corso del 2005 riguarda l’ottimizzazione del processo di “presa in carico” del disabile, introdotto nelle competenze dell’Istituto dall’art.24 del D.Lgs. 38/2000. 9 Detto articolo, infatti, assegna all’INAIL un fondamentale ruolo nel difficile compito di assicurare al lavoratore, che a seguito di una menomazione derivante da un infortunio non sia più in grado di espletare la propria attività lavorativa, un percorso di riqualificazione professionale, ed in parallelo un superamento delle barriere architettoniche che possano garantire il suo reinserimento sociale, familiare e lavorativo. Nel 2005, questa problematica è stata affrontata anche nella redazione del Protocollo d’Intesa tra la Direzione Provinciale Inail di Pesaro e la Provincia di Pesaro–Urbino, siglato in data 21 settembre 2005, cui sono seguite analoghe iniziative nel corso del 2006. Con detto Protocollo le Parti si sono impegnate a collaborare per l’attivazione di: - - - progetti formativi e di riqualificazione professionale degli invalidi del lavoro e progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle piccole e medie imprese e nelle imprese agricole ed artigiane che sono tenute a mantenere in servizio o che assumono invalidi del lavoro; uno “sportello informativo” presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro, Fano ed Urbino, iniziando dal comune di Urbino, che prevede la presenza di funzionari/operatori Inail, un giorno alla settimana da concordare, allo scopo di promuovere azioni positive in materia di sicurezza sul lavoro, prevenzione, protezione, consulenza normativa, nonché sulle prestazioni per i lavoratori ed i servizi per i datori di lavoro offerti dall’INAIL; un Tavolo permanente di confronto, tra la Sede Provinciale dell’INAIL e la Provincia di Pesaro – Urbino che, in una prima fase, può concretamente realizzarsi mediante un periodico invio, da parte dell’INAIL alla Provincia, di informazioni, dati, elaborazioni ed indagini relative agli infortuni che interessano il nostro territorio provinciale. Per quanto riguarda l’attività di vigilanza, nel corso del 2005 sono proseguite le azioni di contrasto al lavoro irregolare secondo le linee operative stabilite dal progetto nazionale promosso nel 2004 dagli Organi dell’Istituto e denominato “Lotta al lavoro sommerso”. Anche nelle Marche, dunque, le Strutture territoriali dell’INAIL, in relazione alla forza ispettiva a disposizione, hanno posto in essere dei piani di controllo indirizzati, in particolare, a quelle aziende ed a quei settori produttivi nei quali è stata rilevata un’elevata frequenza di infortuni ed una obiettiva pericolosità nelle lavorazioni. Rispetto all’impegno prettamente assicurativo dell’Inail, nel corso del 2005 è proseguito il percorso di facilitazione e semplificazione dei rapporti con l’utenza attraverso l’incentivazione all’utilizzo dei servizi telematici da parte dei cittadini – clienti . La denuncia on-line, il calcolo guidato e controllato dell’autoliquidazione, la denuncia nominativa degli assicurati, ecc., offrono, infatti, il doppio vantaggio di un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa posta in essere dall’Istituto nei confronti dei datori di lavoro e di un più rapido soddisfacimento delle esigenze dell’infortunato. Sempre in riferimento alla qualità dei servizi offerti dall’Ente e a riprova di una “centralità dell’utente” come scelta strategica prioritaria della mission aziendale, sono continuate nel 2005 le rilevazioni di customer satisfaction che per il territorio marchigiano hanno riguardato una Sede di tipo A ( Ancona) e una Sede di tipo C ( Senigallia). Nel corso del corrente anno è proseguita l’indagine sul territorio della regione. Il Direttore Regionale Inail Sandro Passamonti 10 Un’alleanza per la sicurezza Il rapporto annuale INAIL è sempre un momento rilevante per tutte le componenti di gestione e controllo dell’Istituto dal CIV, ai Comitati provinciali, al Comitato Regionale dei Comitati. E’ più di un consuntivo, di freddi e a volte tristi numeri, il documento ci permette di valutare la “Risposta alla domanda sociale” che l’Ente è chiamato a gestire non come mera domanda mercantile di servizi, ma domanda di diritti di cittadinanza, non come diritto astratto, bensì nella loro forma concreta ed esigibile, all’interno di un quadro di welfare ampiamente costruito con un ruolo attivo e spesso concertato delle parti sociali. Analizzare il lavoro svolto per capirne le linee di azione poste in campo per contrastare il drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. I dati ancora confermano, in generale, ma anche nella nostra regione, la gravità della situazione, non mancano segnali di inversione di rotta, ma gli stessi numeri ci consentono anche di vedere come cambia il mercato del lavoro, come cambiano i soggetti che lavorano, e come nuove situazioni infortunistiche si stiano ponendo alla nostra attenzione. Mentre l’azione combinata portata avanti in questi anni sembra riuscire ad incidere nell’infortunio “tradizionale”, nuove sfide più complesse si aprono, non solo per l’INAIL ma per tutti coloro (enti, associazioni, comitati) che operano nel contesto in cui si svolge il lavoro, contesto che finisce per pesare sulle condizioni generali dell’individuo. Sono le questioni, non direttamente legate alla prestazione: gli incidenti in itinere, il mobbing, lo stress da lavoro, le malattie professionali da postura, la valutazione del danno biologico quale indennizzo al peso del lavoro sull’uomo. E’ una nuova frontiera con cui occorre confrontarsi e che richiede una lettura diversa del sistema lavoro, una strategia complessa che richiede nuove relazioni fra i soggetti, nuove professionalità, nuove capacità di cogliere i fenomeni per una nuova politica della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. L’analisi del fenomeno infortunistico fa intravedere queste esigenze di lavoro che già nella realtà dell’INAIL Marche sembra maturare con la condivisione delle parti sociali. I problemi vengono affrontati cercando l’integrazione con gli altri soggetti istituzionali (in primo luogo, l’Assessorato alla Sanità della Regione con cui sono già attivi protocolli e progetti specifici), e con le parti sociali (relazioni con il CPRA e con il Comitato Paritetico dell’Edilizia). Il contenuto del decreto legislativo 38/2000 attribuisce all’Istituto un ruolo attivo nel sistema sicurezza/prevenzione, non più limitato all’erogatore di semplici prestazioni. Come Coordinamento dei Comitati, importante strumento di rappresentanza e di concertazione, riteniamo che il lavoro propositivo e progettuale vada ulteriormente portato avanti per rompere gli ultimi indugi in direzione di un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti, per costruire una efficace cabina di regia, del variegato mondo del sistema sicurezza. E’ il momento di andare “oltre”. Nella Regione Marche sono ancora troppi gli infortuni, su una popolazione attiva di circa 660.000 persone nel 2005 si sono verificati 34.511 infortuni di cui 40 mortali. 11 E’ un tributo troppo alto allo sviluppo; non sono possibili giustificazioni, ma è possibile e necessario solo un nuovo impegno. Allora vanno superate separazioni, autoreferenzialità e si deve lavorare di più insieme, nei posti di lavoro, valorizzando i RLS che dopo 12 anni dal varo della 626 vivono per colpa un po’ di tutti un momento di appannamento, rilanciando i RLST specialmente nella nostra realtà fatta di microimprese: in sostanza occorre costruire una sorta di nuova alleanza per la sicurezza sul lavoro e nel lavoro, che è sempre di grande attualità, perché il riferimento del nostro lavoro rimane ed è l’uomo e questo non possiamo mai dimenticarlo. Il Coordinatore Regionale dei Comitati Provinciali Norberto Crinelli 12 Stato di attuazione del “2° Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’Inail in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro” Premessa Il 2° Protocollo d’intesa Regione Marche – Inail firmato il 5 novembre 2004 giunge alla verifica del secondo anno e, come prassi consolidata nella nostra Regione, questa verifica avviene in occasione dell’incontro istituzionale nel quale viene presentato l’annuale report regionale INAIL. Come già lo scorso anno, obiettivo di questa breve relazione è la illustrazione delle attività di “sistema” ottenute, al fine di verificare quanto del lavoro programmato è stato svolto e quali spunti per nuovi sviluppi sono nel frattempo emersi. Poiché le molteplici tematiche tecniche impostate con l’accordo di programma e la successiva Delibera Consiliare 164/05 (progetto obiettivo “Tutela della Salute e Sicurezza dei Lavoratori”) hanno determinato una mole di lavoro cospicua, che è in parte già stata oggetto di seminari e momenti informativi, a questa giornata seguiranno vari incontri tecnici per l’approfondimento dei risultati di singoli progetti. Il metodo seguito è stato quello indicato nella Delibera Consiliare 164/05, che ha portato a: x condividere da parte di tutti gli attori pubblici e sociali alcuni obiettivi prioritari di prevenzione da raggiungere come sistema, basandosi in modo primario sulle evidenze epidemiologiche; x lavorare per implementare l’utilizzo del sistema informativo messo a disposizione dai progetti integrati NFI ed Analisi delle cause degli infortuni mortali e gravi; x identificare linee di azione concrete e su quelle impostare tutti gli atti principali di programmazione. Conseguenza è stata da un lato la messa a punto di progetti da parte dei tavoli tecnici già funzionanti, o di nuova apertura, che vedono presenti Regione Marche e Zone Territoriali dell’ASUR, INAIL, Enti Bilaterali e Comitati Paritetici; dall’altro l’approvazione della DGR 77/06 che recepisce la seconda parte degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2005 - 2007 (all. 2 dell’Accordo Stato Regioni del 23/3/05 e PSN 2006 – 2008), tra i quali quello relativo alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. I progetti concordati nei tavoli tecnici sono stati poi approvati dalla Direzione Regionale INAIL e dall’Assessore alla Salute della Regione Marche, al termine di un incontro con le parti sociali avvenuto il 17 marzo 2006. Tali progetti sono sostenuti dal contributo finanziario di entrambe le istituzioni ed alla data odierna sono già stati erogati tramite la Regione Marche, parte dei contributi INAIL per i progetti in più avanzata fase di realizzazione. 13 Progetti / iniziative Atti programmatori di riferimento Attivita’ 2006 Progetto: Rischio chimico negli ambienti di lavoro Progetto: Conoscenza e prevenzione delle patologie da movimenti ripetitivi Osservatorio sulla legislazione e sulla giurisprudenza in materia di sicurezza del lavoro Protocollo d’intesa 05/11/04 Delibera consiliare 164/05 seminario presso l'Abbadia di Fiastra il 20.12.2005 conclusivo della sperimentazione biennale predisposizione tariffario Contarp agevolato per interventi di igiene industriale del SSR aggiuntivi al programma annuale integrato programmazione, approvazione e svolgimento delle attività integrate SSR/CONTARP nel campo dell’igiene industriale per l'anno 2006 (messa a regime della “rete integrata”) attività di comunicazione (stampa e diffusione materiale informativo) per il consolidamento della sperimentazione conclusa formalizzazione di un tavolo tecnico misto incontri con le parti sociali rilascio progetto esecutivo entro il 31/2/2006 - fase tecnica condivisione ed approvazione progetto 30/04/06 inizio del percorso formativo per SSR e INAIL 31/05/05 sperimentazione del progetto in parte del territorio ed in alcune sedi INAIL provinciali nel secondo semestre 2006 stipula della convenzione INAIL/FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA dell’UNIVERSITA’ di URBINO/REGIONE MARCHE per la realizzazione dell’Osservatorio, già deliberata anche dalla Regione Marche ed attualmente alla firma erogazione fondi alla Università di Urbino prima sperimentazione entro maggio 2006 collegamento con eventuali altre esperienze nazionali protocollo firmato l'11.11.2005 eventuale percorso formativo per operatori SSR ed INAIL attuazione sperimentale nei termini e nei modi indicati nell’atto verifica dei risultati costituzione tavolo tecnico misto per attivazione corsi permanenti per RSLT e/o per RSPP entro il 28/02/06; sviluppo progettazione formativa e metodologia organizzativa rilascio progetto esecutivo entro il 30/04/2006 - fase tecnica condivisione ed approvazione progetto 30/06/06 svolgimento corsi nel secondo semestre 2006 costituzione tavolo tecnico misto per aggiornamento e/o pubblicazione ex novo degli opuscoli che affrontano rischi particolarmente rilevanti (ad es. nel settore della metalmeccanica) entro il 28/02/06 rilascio progetto esecutivo entro il 30/06/2006 per primi due opuscoli – fase tecnica condivisione ed approvazione progetto 30/06/06 stampa e diffusione due opuscoli entro fine 2006 Marche Protocollo d’intesa 5/11/04 Delibera consiliare Marche 164/05 Delibera consiliare 164/05 Marche Protocollo d’intesa integrativo: "Nuovi insediamenti Protocollo produttivi, infortuni sul d’intesa 5/11/04 lavoro e malattie professionali: attività di interesse comune Inail/SPSAL delle ASUR" Protocollo di intesa Inail Regione Marche C.P.R.A.: Prevenzione nella impresa artigiana Protocollo d’intesa 5/11/04 Delibera consiliare 164/05 Marche DGR 77/06 Protocollo di intesa Inail Delibera Regione Marche consiliare Marche CPT 164/05 Edilart: DGR 77/06 Prevenzione nei cantieri edili segue 14 bozza protocollo predisposta e consegnata alle parti interessate firma protocollo d’intesa tra INAIL/Regione Marche/EDILART/CPT attivazione tavolo tecnico misto per la progettazione formativa dei corsi per operatori addetti al montaggio/smontaggio ponteggi mobili e lavori in fune attivazione ed esecuzione corsi verifica possibilità di sostegno per il rafforzamento del personale tecnico degli Enti Bilaterali adibito ai controlli nei cantieri Atti programmatori di riferimento Progetti / iniziative Progetto Inail Regione Marche Assindustria: Attivita’ 2006 costituzione tavolo tecnico interenti per predisposizione progetto esecutivo. Prodotto finale: tute con scritte sulla sicurezza Protocollo d’intesa 5/11/04 Delibera consiliare 164/05 consolidamento dell'utilizzo del data base ed allargamento della formazione ad altri operatori degli enti coinvolti aggiornamento e rafforzamento del gruppo tecnico di coordinamento predisposizione e pubblicazione del 3° report regionale iniziativa di comunicazione dei risultati del medesimo in collaborazione con le parti sociali organizzazione e svolgimento corsi avanzati su mandato gruppo nazionale Flussi "l'abito fa la sicurezza" (azienda pilota: da individuare) Progetto Inail Ispesl Regioni: flussi informativi e analisi delle cause degli infortuni mortali Marche DGR 77/06 Progetto Inail Regione Universita’ Parti sociali: Delibera consiliare 164/05 Marche "RLS: analisi dei bio-gni DGR 77/06 per la promozione del ruolo" costituzione gruppo misto di progetto INAIL/Regione/parti sociali/ Università per definire gli obiettivi redazione e stipula convenzione con Facoltà di Economia della Università Politecnica delle Marche svolgimento studio e redazione report tecnico da parte dell’Università condivisione dei risultati con le parti sociali ed ipotesi di azione di prevenzione sulla base dei bisogni emersi La DGR 77/06 sopra citata, ha, a sua volta, ripreso e dettagliato, definendo anche i cronoprogrammi, alcuni dei punti di quel piano operativo. A questo va aggiunto che anche nel 2006, nonostante le difficoltà di finanziamento dei S.S.R., la Regione Marche ha mantenuto uno stanziamento finalizzato di fondi per lo sviluppo delle attività di prevenzione attraverso il consolidamento della rete dei Dipartimenti di Prevenzione, così come sta avvenendo dal 2003. Ciò ha consentito il sostanziale mantenimento delle risorse acquisite negli anni precedenti, permettendo un discreto consolidamento delle figure necessarie, attraverso l’espletamento di concorsi. Regione Marche – SSR – Operatori SPSAL dei Dipartimenti di Prevenzione delle Zone Territoriali dell’ASUR 01/01/97 30/06/98 30/06/99 30/06/02 30/06/03 30/06/04 30/06/05 30/06/06 Fonte dati PSR ‘98/00 DGR 2807/98 Rilevazione Servizio Sanità Rilevazione DSPC Rilevazione DSPC Rilevazione DSPC Rilevazione DSPC Rilevazione Servizio Salute Totale 48,0 69,5 87,5 102,8 106,5 129,4 15 139,5 138,0 Conclusione di questo percorso è che oggi, per qualsiasi cittadino è possibile leggere in che modo e con quali priorità, coerentemente, il sistema marchigiano sta affrontando il grave problema degli infortuni e malattie professionali. Di seguito si dà breve cenno sullo stato di avanzamento dei progetti che nell’anno in corso hanno avuto esito o sviluppo particolare, tralasciando quelli terminati (rischio chimico e Protocollo d’intesa integrativo "Nuovi insediamenti produttivi, infortuni sul lavoro e malattie professionali: attività di interesse comune Inail/SPSAL delle ASUR), e quello relativo alla conoscenza e prevenzione delle patologie da movimenti ripetitivi che verrà illustrato in una specifica relazione. Il progetto Nuovi Flussi Informativi INAIL - ISPESL – REGIONI nelle Marche Già lo scorso anno era stato affermato che le Marche si sono caratterizzate come una delle Regioni che hanno maggiormente dato impulso all’utilizzo dei dati epidemiologici derivanti da questo progetto INAIL ISPESL Regioni che per la prima volta in Italia mette a disposizione l’ anagrafe delle aziende con gli eventi lesivi che in queste si verificano. Il 2006 si è caratterizzato per una intensa formazione interna al sistema regionale con lo svolgimento di un corso di secondo livello di tre giornate tenutosi a Fermo in gennaio, ed uno svoltosi ad Urbino nell’ottobre scorso. Il gruppo regionale ha poi operato, in modo differenziato e specifico, supportando le Z.T. dell’ASUR che hanno evidenziato alcune criticità nell’utilizzo. Per altre Zone Territoriali, il programma 2006 ha previsto la condivisione della metodologia operativa in area vasta. Il 2006 si è anche caratterizzato per il forte impegno del gruppo marchigiano a sostegno dello sviluppo nazionale del sistema informativo, organizzando alla fine del 2005 un corso base nazionale ad Ancona, fornendo materiali per il corso base tenutosi nel giugno 2006 in Lombardia, supportando gli operatori della Regione Abruzzo e, infine, collaborando alla docenza del corso base per le regioni del centro Italia tenutosi a Perugina poche settimane fa. Al momento, è in fase avanzata di redazione il terzo “report regionale sinergico sullo stato di salute dei lavoratori” che integrerà, con focus specifici, i dati oggi illustrati e che verrà presentato entro il mese di gennaio 2007. Il canale aperto per i problemi, quesiti, ecc., restano per le Marche le e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] Il progetto analisi delle cause degli infortuni mortali e gravi. Conclusa la fase sperimentale, nella nostra Regione il progetto, divenuto ormai attività istituzionalizzata, è proseguito nel 2005 e nel 2006. Attualmente è ripreso il data entry nell’archivio centrale ISPESL della casistica raccolta. In vista della ripresa del progetto anche a livello nazionale, i risultati della fase sperimentale, presentati a Roma nel Luglio 2006, verranno riproposti in sede regionale in un seminario informativo rivolto agli operatori ed alle parti sociali che si svolgerà a seguire con quello odierno. 16 Il canale aperto per i problemi, quesiti, ecc., restano per le Marche le e-mail: [email protected] [email protected] Osservatorio sulla legislazione e giurisprudenza in materia di sicurezza del lavoro Il progetto era previsto nella Delibera Consiliare 164/05 per rispondere ad una serie di bisogni specifici sia del mondo del lavoro che degli operatori, al fine di facilitare una più omogenea applicazione delle norme, anche attraverso una miglior conoscenza degli aspetti giurisprudenziali, particolarmente rilevanti in questo campo. All’inizio del 2006 è stata stipulata una convenzione tra Regione Marche, INAIL ed Università degli Studi di Urbino - Facoltà di Giurisprudenza per rispondere a questo bisogno attraverso la costruzione di una banca dati on-line fruibile da tutti i cittadini: è così nato il progetto “OLYMPUS”. Il sito (www.uniurb.it/olympus) è stato presentato nel corso di un seminario tenutosi ad Urbino nel maggio 2006 ed è attualmente attivo ed in fase di implementazione. L’originalità e l’utilità della iniziativa sta trovando un notevole favore di pubblico, pur nella sua specificità e sono al momento in corso valutazioni per la collaborazione di altri partner istituzionali di altre Regioni ed istituti centrali. Protocollo di intesa INAIL - Regione Marche - C.P.R.A. per la prevenzione nella impresa artigiana Come da programma sono stati svolti, con il contributo di docenti INAIL e dei Servizi PSAL dell’ASUR, i corsi di formazione per i Datori di Lavoro, per i RSPP e per i RLS previsti dall’accordo. Nel corso dell’anno ha invece subito modifiche la parte di programma che prevedeva l’aggiornamento dei manuali informativi a suo tempo pubblicati dall’EBAM: da una collaborazione regionale si è infatti passati ad un progetto di più ampio respiro concordato tra EBAM, EBAE.R. (Emilia Romagna), INAIL Marche, Regione Marche e Regione Emilia Romagna. Tale modifica di progettualità ha comportato ovvi ritardi nella esecuzione, controbilanciati da un più importante progetto editoriale che è stato congiuntamente valutato da tutti i partner in occasione di un incontro tenutosi a Modena lo scorso 12 ottobre. Si è comunque passati alla fase operativa e si prevede di ottenere i primi risultati prototipali, relativi al comparto metalmeccanica, nella primavera 2007 ed una diffusione dei materiali in larga scala a fine estate 2007. Protocollo di intesa INAIL, Regione Marche, Comitati Paritetici per l’Edilizia (CPT), EDILART per la prevenzione nei cantieri edili Come è noto, l’edilizia è tra i comparti maggiormente a rischio di infortuni gravi e mortali; tra le cause va ricordata, in particolare, quella della “caduta dall’alto”. Sulla base di tale evidenza epidemiologica, si è condiviso di sostenere e finanziare la sperimentazione di cinque corsi (uno per ogni organismo paritetico provinciale operante 17 nel territorio della nostra regione) finalizzati a formare operatori addetti al “lavoro in quota” (D.Lgs 235/05). L’obiettivo è stato, da un lato, quello di uniformare la metodologia didattica e lo standard di qualità dei corsi stessi; dall’altro, di formare futuri formatori in quanto, nei tempi brevi concessi dalla legislazione, nella nostra regione le maestranze da formare possano stimarsi in diverse migliaia di persone. I corsi si sono svolti con docenza, in parte, degli operatori delle Z.T. dell’ASUR e dell’INAIL, e, in parte, di “ponteggiatori” specializzati nel montaggio e smontaggio di impalcature da cantiere. Progetto INAIL, Assindustria, Regione Marche “L’abito fa la sicurezza” Il progetto si propone di esercitare una positiva azione di richiamo alla sicurezza in azienda attraverso la comunicazione di messaggi impressi negli abiti da lavoro delle maestranze: è ormai prossimo alla fase attuativa considerato che è stato redatto il progetto esecutivo ed è stata individuata, da parte di Assindustria Ancona, l’azienda campione. Si prevede di avviare la sperimentazione in tempi brevi e di avere i risultati entro il 2007. 18 Rapporto annuale sull’ andamento infortunistico e tecnopatico L’andamento occupazionale nella regione Al 31 dicembre 2005 il totale della forza di lavoro nella Regione Marche corrisponde a circa 666.000 persone ed il totale degli occupati è risultato pari a 635.000 unità. Tav. 1 - Forze di lavoro - media 2005 Sesso In cerca di occupazione Senza Con precedenti Popolazione Occupati precedenti esperienze Totale esperienze lavorative lavorative Totale forze di lavoro Maschi 737 372 11 2 13 384 Femmine 775 263 14 4 18 281 Totale 1.512 635 26 6 31 666 (*) fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro. I valori sono espressi in migliaia. Il tasso di attività (uomini e donne), pari al 66,7 risulta superiore al valore medio dell'Italia che si ferma al 62,4. Tale indicatore ha raggiunto per la componente maschile il 76,2 (media nazionale 74,4) e per la componente femminile il 57,1 (media nazionale 50,4). Il tasso di disoccupazione è risultato pari al 4,7 a fronte di una media nazionale del 7,7. Tav. 2 - Principali indicatori del mercato del lavoro 2005 (valore percentuale) Sesso Tassi di attività Tassi di occupazione Tassi di disoccupazione Maschi 76,2 73,6 3,4 Femmine 57,1 53,3 6,5 TOTALE 66,7 63,5 4,7 (*) fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro. La distribuzione degli occupati fra i vari settori di attività economica nel 2005 indica una percentuale del 3,5% nell’Agricoltura e del 39,6% nel settore Industria e del 56,9% nei Servizi. Il 41,5% della forza lavoro è rappresentata dalla componente femminile (39,1% a livello nazionale), il 58,5% dalla componente maschile (60,9% la media Italia). La presenza nel settore dei servizi delle donne è pari al 50,5%. 21 Tav. 3 - Occupati per settore di attività e sesso - Media 2005 Settori di attività economica Sesso Totale % femmine sul totale Maschi Femmine numero % Agricoltura 15 7 22 3,5 33,1 Industria 178 48 73 2 251 50 39,6 7,9 29,2 4,3 di cui Commercio 179 50 182 41 361 91 56,9 14,3 50,5 45,6 TOTALE 372 263 635 100,0 41,5 di cui Costruzioni Servizi (*) fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro. I valori sono espressi in migliaia. La banca dati INAIL “Osservatorio Occupazionale dei lavoratori assicurati” registra le comunicazioni di assunzione e licenziamento inviate dai datori di lavoro all’Istituto. L'Osservatorio consente l'analisi dei flussi dei lavoratori in entrata ed in uscita dal mercato del lavoro a livello regionale e provinciale. Nell'anno 2005 nella regione le assunzioni a tempo indeterminato sono risultate 107.040. Il “saldo” assunzioni-cessazioni, per quanto concerne i lavoratori a tempo indeterminato è positivo (+9.356), ma il rapporto assunzioni/cessazioni, con un valore pari a 1,096 risulta inferiore al dato nazionale che si attesta a 1,162. Tav. 4 - Osservatorio occupazionale dei lavoratori assicurati INAIL - Anno 2005 PROVINCIA Lavoro a tempo indeterminato Rapporto Assunzioni/ Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni Cessazioni Saldo Ancona 31.463 27.281 4.182 1,153 45.769 Ascoli Piceno 29.875 28.372 1.503 1,053 46.498 Macerata 24.034 22.240 1.794 1,081 38.517 Pesaro 21.668 19.791 1.877 1,095 30.550 Marche 107.040 97.684 9.356 1,096 161.334 ITALIA 4.601.519 3.960.936 640.583 1,162 7.409.359 Per i lavoratori a tempo determinato il saldo tra le assunzioni e cessazioni è risultato invece negativo (-2.113). Il rapporto tra le assunzioni e cessazioni è di conseguenza inferiore all'unità, valore pari a 0,945 e risulta di poco superiore al valore nazionale. 22 Tav. 5 - Osservatorio occupazionale dei lavoratori assicurati INAIL - Anno 2005 Lavoro a tempo determinato PROVINCIA Rapporto Assunzioni/ Cessazioni Assunzioni Cessazioni Saldo Ancona 9.090 9.971 -881 0,912 Ascoli Piceno 11.673 11.842 -169 0,986 Macerata 12.797 13.306 -509 0,962 Pesaro 2.705 3.259 -554 0,830 Marche 36.265 38.378 -2.113 0,945 ITALIA 2.291.785 2.440.300 -148.515 0,939 Il saldo per settore economico riferito al totale delle denunce a tempo determinato ed indeterminato consente di valutare l'andamento dell'economia regionale nei suoi riflessi occupazionali. Gran parte dei settori produttivi tradizionali, in particolare tessile, industria conciaria ed industria dei metalli, mostrano un andamento negativo, mentre il saldo risulta positivo nel terziario in particolare per quanto riguarda sanità, alberghi e ristoranti e servizi pubblici. Tav. 6 - Saldo assunzioni-cessazioni per settore economico - Anno 2005 (Dati estratti ad agosto 2006) 661 AGRICOLTURA 8 -66 IND. ALIMENTARE -824 IND. CONCIARIA -1.215 12 82 IND. CHIMICA -231 -90 IND. TRASFORMAZ. -284 -85 IND. MECCANICA -217 -7 IND. MEZZI TRAS. -95 2 ELET. GAS ACQUA 192 -30 -36 COMM. RIP. AUTO 213 COMM. DETTAGLIO 371 83 36 TRASPORTI -11 ATT. IMMOBILIARI 259 -48 ISTRUZIONE 576 449 SERV. PUBBLICI -158 22 ESTRAZ. MINERALI -1 23 Analizzando il valore assoluto delle assunzioni, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, il settore più dinamico è quello relativo ad alberghi e ristoranti (27.534 assunzioni), seguito dall’agricoltura (intesa come industrie agro-alimentari e allevamento con 9.703 assunzioni) ed il settore costruzioni (7.453 assunzioni). Tav. 7 - Distribuzione delle denunce di assunzione/cessazione pervenute all'INAIL per settore economico -- Anno 2005 - (Dati estratti ad agosto 2006) Assunzioni totali 9.703 Cessazioni totali 9.042 Saldo assunzioni 661 48 40 8 IND. ALIMENTARE IND. TESSILE IND. CONCIARIA IND. CARTA IND. CHIMICA IND. GOMMA IND. TRASFORMAZ. IND. METALLI IND. MECCANICA IND. ELETTRICA IND. MEZZI TRAS. 4.022 1.733 4.725 776 574 1.458 739 3.042 1.617 1.810 376 4.088 2.557 5.940 764 492 1.689 829 3.326 1.702 2.027 383 -66 -824 -1.215 12 82 -231 -90 -284 -85 -217 -7 ALTRE INDUSTRIE 2.820 2.915 -95 ELET. GAS ACQUA COSTRUZIONI 230 7.453 228 7.261 2 192 COMM. RIP. AUTO COMM. INGROSSO COMM. DETTAGLIO ALBERGHI E RISTORANTI TRASPORTI INTERM. FINANZ. ATT. IMMOBILIARI PUBBLICA AMMIN. ISTRUZIONE SANITA' SERV. PUBBLICI IND. LEGNO ESTRAZ. MINERALI IND. PETROLIO 1.183 3.806 5.246 27.534 3.782 761 7.003 2.785 355 3.531 5.944 905 125 44 1.213 3.842 5.033 27.163 3.699 725 7.014 2.526 403 2.955 5.495 1.063 103 45 -30 -36 213 371 83 36 -11 259 -48 576 449 -158 22 -1 ATT. NON DETER. 39.175 31.500 7.675 TOTALI 143.305 136.062 7.243 Descrizione attività economica AGRICOLTURA PESCA 24 Le Posizioni Assicurative Territoriali INAIL in gestione al 31 dicembre 2005 risultano pari a 114.289: il 49,8% appartiene al settore Artigianato, il 34,6% al Terziario e l'11,6% all'Industria. La componente percentuale delle posizioni assicurative dell'artigianato nella regione marche è superiore del 6,3% rispetto alla media nazionale. Tav. 8 - Posizioni Assicurative Territoriali in gestione al 31 dicembre 2005 distinte per tipologia Settori Tariffari Marche Numero Valore % Italia Numero Valore % Industria 13.263 11,6 482.537 13,2 Artigianato 56.873 49,8 1.591.196 43,5 Terziario 39.515 34,6 1.442.427 39,4 Altre attività 2.642 2,3 76.503 2,1 Speciali * 1.996 1,7 66.287 1,8 TOTALE 114.289 100 3.658.950 100 (*) Aziende che usano apparecchi diagnostici o sostanze radioattive, studi odontoiatrici, frantoi, pescatori individuali, piccola pesca, alunni ed insegnanti scuole non statali, ecc. L’andamento regionale degli infortuni e delle tecnopatie Nell'anno 2005 risulta confermata la tendenza ad un calo del numero di infortuni denunciati; il confronto con i corrispondenti dati del 2004 fa registrare una flessione di 1245 casi pari ad una riduzione del 3,5%. Sono stati denunciati all’INAIL complessivamente 34.511 infortuni, a fronte dei 35.756 dell’anno precedente: di questi, 29.975 si sono verificati nella gestione Industria e Servizi, 3.637 in Agricoltura e 899 nella gestione Conto dello Stato. La contrazione del numero degli eventi è stata del 4% nell'Industria e Servizi e dell'1,8% nell'Agricoltura, mentre la gestione Dipendenti dello Stato ha registrato un incremento del 7,9%. Tav. 9 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL per anno e gestione Gestione Variazione 2005 su 2004 Assoluta % 2003 2004 2005 3.934 56 3.705 58 3.637 72 -68 14 -1,8% 24,1% 32.900 Industria e Servizi di cui in itinere 3.457 31.218 3.288 29.975 3.401 -1.243 113 -4,0% 3,4% Agricoltura di cui in itinere Dipendenti Conto Stato 782 833 899 66 7,9% Totale infortuni 37.616 35.756 34.511 -1.245 -3,5% 25 Gli infortuni con esito mortale sono stati in totale 40: di tali eventi 33 riguardano la gestione l’Industria e Servizi e 7 l'Agricoltura. Fra gli infortuni mortali 5 casi sono relativi ad infortuni "in itinere". Tav. 10 - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per gestione e anno Territorio Agricoltura 2003 2004 2005 Industria e Servizi 2003 2004 2005 Conto Stato 2003 2004 2005 MARCHE 7 5 7 52 34 33 2 - - ITALIA 129 175 140 1.308 1.137 1.065 12 16 14 Per chiarezza nella lettura dei dati sugli infortuni mortali nel medio periodo, è bene ricordare che tali dati richiedono un prolungato “tempo di consolidamento”. Con riferimento agli infortuni denunciati nella gestione Industria e Servizi, il settore tariffario che ha registrato il calo più consistente di eventi è quello dell'Industria (-653 casi). Tav. 11 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL per anno e settore tariffario - INDUSTRIA E SERVIZI Settore Tariffario Anno Denunciati Totali Mortali Industria 2003 2004 2005 10.994 9.993 9.340 26 16 15 Artigianato 2003 2004 2005 7.522 7.335 7.053 21 15 11 Terziario 2003 2004 2005 5.141 5.090 4.980 5 3 4 Altre attività 2003 2004 2005 2.556 2.460 2.697 0 0 2 Non determinati 2003 2004 2005 6.687 6.340 5.905 0 0 1 TOTALE 2003 2004 2005 32.900 31.218 29.975 52 34 33 26 Il grafico seguente raffigura la distribuzione degli infortuni denunciati per settore di attività, espressa in valore percentuale. Il 43,8% degli eventi riguarda il settore "Industria manifatturiera", il 17,5% il settore delle "Costruzioni", ed il 12,8% il "Commercio". Per quanto riguarda la distribuzione degli infortuni denunciati nell'industria manifatturiera, i settori che evidenziano il maggior numero di eventi sono quello dei metalli (ferro, acciaio, fusioni, saldature, ecc.) con il 20,9%, della meccanica con il 15,9%, dell'industria conciaria con il 7,5% e dell’industria alimentare sempre con il 7,5%. TAV. 12 - Infortuni denunciati nell'anno 2005 per settore di attiività INDUSTRIA E SERVIZI Attività immobiliari e servizi alle imprese 6,9% Totale Industrie Manifatturiere 43,8% Commercio 12,8% Altro 14,8% Costruzioni 17,5% Alberghi e ristoranti 4,1% Tav. 13 - Distribuzione degli infortuni denunciati nell'industria manifatturiera - Anno 2005 20,9% Industria dei metalli 15,9% Industria meccanica 11,3% Altre industrie Industria conciaria 7,5% Industria alimentare 7,5% Industria fabbricazione mezzi di trasporto 5,9% Industria della gomma e plastica 5,7% Industria macchine elettriche 5,5% Industria lav. minerali non metalliferi 5,5% 5,1% Industria del legno 4,7% Industria tessile e abbigliamento Industria della carta 3,3% Industria chimica 1,2% Industria del petrolio 0,2% 27 L’andamento del fenomeno infortunistico nelle province. Nel settore Industria e Servizi tutte le province evidenziano comunque un andamento decrescente del fenomeno infortunistico. Il calo più consistente degli infortuni denunciati si è registrato nelle provincie di Pesaro (-7,6%) e Ascoli Piceno (-4,2%). Tav. 14 - Infortuni su lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per provincia, gestione ed anno Territorio 2003 Industria e Servizi Anni 2004 2005 Variazione 2005 su 2004 Assoluta % Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 12.114 6.180 5.718 8.888 11.170 5.803 5.559 8.686 10.963 5.560 5.427 8.025 -207 -243 -132 -661 -1,9% -4,2% -2,4% -7,6% Marche 32.900 31.218 29.975 -1.243 -4,0% ITALIA 880.242 869.439 844.852 -24.587 -2,8% Il grafico che segue mostra il confronto tra il numero degli infortuni denunciati nelle province nei quattro settori tariffari in cui è suddivisa la gestione Industria e Servizi (Industria, Artigianato, Terziario, Altre attività). Nel settore Industria la provincia con il maggior numero di infortuni è risultata Ancona, mentre nel settore Artigianato il maggior numero di eventi si è registrato a Pesaro. TAV. 15 - Infortuni per settore tariffario e per provincia - Anno 2005 ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA PESARO Industria 3.847 1.508 1.504 2.481 Artigianato 1.935 1.594 1.464 2.060 Terziario 1.842 1.031 827 1.280 Altre Attività 1.006 666 479 546 Non determinato 2.333 761 1.153 1.658 28 Anche per la gestione Agricoltura l’andamento risulta in flessione sul territorio regionale; l'unica provincia che evidenzia un aumento degli infortuni è Ascoli Piceno, mentre la provincia di Macerata mostra una diminuzione, fra il 2004 ed il 2005, di 7,2 punti percentuali. Tav. 16 - Infortuni su lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per provincia, gestione ed anno Agricoltura Anni Variazione 2005 su 2004 Territorio 2003 2004 2005 Assoluta % Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 738 1.350 1.128 718 711 1.289 1.013 692 667 1.358 940 672 -44 69 -73 -20 -6,2% 5,4% -7,2% -2,9% Marche 3.934 3.705 3.637 -68 -1,8% ITALIA 71.379 69.263 66.286 -2.977 -4,3% La gestione Conto Stato evidenzia un trend di crescita del numero degli infortuni denunciati nell’ultimo triennio, con valori percentuali superiori alla media nazionale. Le province di Ancona e Pesaro segnano rispettivamente un incremento, del 10,2% e 12,2%. Tav. 17 - Infortuni su lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per provincia, gestione ed anno Dipendenti Conto Stato Anni Territorio Variazione 2005 su 2004 2003 2004 2005 Assoluta % Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 240 195 181 166 293 193 159 188 323 193 172 211 30 0 13 23 10,2% 0,0% 8,2% 12,2% Marche 782 833 899 66 7,9% ITALIA 25.573 28.027 28.428 401 1,4% 29 Gli infortuni mortali. Per quanto riguarda gli infortuni mortali, dopo il picco di eventi nell'anno 2003, si è registrato un andamento sostanzialmente stabile negli anni 2004 e 2005 con rispettivamente 39 e 40 eventi. Nel triennio 2003-2005 la provincia di Ancona, presenta il maggior numero di infortuni con esiti mortali. Tav. 18 - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per provincia, gestione e anno Provincia Agricoltura 2003 2004 2005 Industria e Servizi 2003 2004 2005 2003 Conto Stato 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 2 4 1 1 3 1 2 1 2 2 21 11 5 15 12 4 9 9 11 7 6 9 2 - - Marche 7 5 7 52 34 33 2 - - ITALIA 129 175 127 12 16 14 1.308 1.137 1.065 L'analisi per sede della lesione, nella gestione Industria e Servizi, evidenzia che le conseguenze mortali sono in 18 casi legate a colpi al cranio e in 6 casi alla parete toracica. Tav. 19 - Infortuni sul lavoro mortali denunciati nell'anno 2005 per sede della lesione Industria 18 CRANIO 6 PARETE TORACICA 3 ORGANI INTERNI 2 NON DETERMINATA COLLO 1 CINGOLO TORACICO 1 COLONNA VERTEBRALE 1 GAMBA 1 Anche in agricoltura la sede lesione più ricorrente risulta essere il cranio presente in 6 casi su sette. 30 Gli infortuni stradali. Le statistiche sugli infortuni stradali riportate in questa sede, sono riferite soltanto al biennio 2004-2005, anni per i quali è stata adottata da parte dell'INAIL una nuova metodologia di rilevazione. E' stato infatti previsto l’inserimento, durante l’istruttoria della pratica di infortunio, di un codice “si/no” che classifica l'evento come conseguenza di un incidente stradale, ferroviario, aereo o navale. Va precisato che per infortunio stradale si intende quello avvenuto sulla pubblica via e causato da circolazione stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti o meno di infortunio in itinere. In questo concetto viene compreso sia l’incidente capitato all’autotrasportatore nell’esercizio della sua attività, sia l’investimento del pedone da parte di un autoveicolo quando riguarda un lavoratore che si sta recando al lavoro e quindi va considerato in itinere. Non viene invece considerato infortunio stradale il caso di incidente fra autoveicoli o causato da autoveicoli all’interno di un cantiere di lavoro, in quanto lo stesso non può considerarsi né incidente stradale in senso stretto, né incidente legato a particolare rischio da circolazione di autoveicoli. Inoltre, sempre a titolo esemplificativo, non può essere considerato infortunio stradale quello capitato all’agricoltore mentre nel proprio campo di lavoro utilizza macchine agricole quali il trattore o la trebbiatrice. Tav. 20 - Infortuni STRADALI avvenuti anni 2004/2005 e denunciati all'INAIL per provincia, regione ed anno AGRICOLTURA (1) MORTALI TOTALE INFORTUNI 2004 2005 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 25 24 19 14 34 33 15 24 - - Marche 82 106 - - ITALIA 1.814 2.259 25 36 INDUSTRIA E SERVIZI (1) TOTALE INFORTUNI MORTALI 2004 2005 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 1.169 821 8-6 1.147 1.357 1.002 979 1.353 6 3 4 7 3 1 3 Marche 3.943 4.691 13 14 ITALIA 97.975 118.046 452 590 (1) le informazioni relative agli infortuni stradali, secondo i nuovi criteri di rilevazione, sono disponibili soltanto a partire dal 2004. 31 Le province con il maggior numero di infortuni stradali sono Ancona e Pesaro; i casi mortali sono passati da 13 nel 2004 a 14 nel 2005. Le tavole che seguono evidenziano le conseguenze degli infortuni stradali. In regione si sono registrate 3.161 casi di inabilità temporanea e 248 postumi permanenti. Tav. 21 - Infortuni stradali avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per provincia, gestione e tipo di conseguenza AGRICOLTURA Infortuni indennizzati Provincia MORTE TOTALE PERMANENTE TEMPORANEA In capitale In rendita Totale Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 20 20 19 10 0 2 0 0 1 0 0 3 1 2 0 3 0 0 0 0 21 22 19 13 Marche 69 2 4 6 0 75 INDUSTRIA E SERVIZI Infortuni indennizzati Provincia MORTE TOTALE PERMANENTE TEMPORANEA In capitale In rendita Totale Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Marche 924 675 689 873 41 42 32 81 10 17 10 15 51 59 42 96 6 0 3 4 981 734 734 973 3.161 196 52 248 13 3.422 32 Per quanto riguarda le variabili temporali, nessun mese dell'anno mostra un dato più significativo rispetto alla media generale, marzo ed agosto sono i mesi con il minor numero di eventi. TAV. 22 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per mese 335 GENNAIO 421 300 MARZO 403 465 MAGGIO 474 449 LUGLIO 268 367 SETTEMBRE 450 459 NOVEMBRE 406 Il ciclo settimanale risulta coerente con il flusso di attività lavorativa ed il maggior numero di eventi si registrano nella giornata di mercoledì. TAV. 23 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per giorno della settimana 926 LUNEDÌ 898 MART EDÌ 949 MERC OLEDÌ 814 GIOVEDÌ 860 VENERDÌ 288 SABATO DOMENICA 62 33 Interessante risulta l'analisi relativa all'ora di accadimento che evidenzia un picco di eventi tra le sette e le otto del mattino e nelle ore centrali della giornata. TAV. 24 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per ora del giorno 23h - 24h 8 22h - 23h 11 24 21h - 22h 39 20h - 21h 70 19h - 20h 157 18h - 19h 312 17h - 18h 200 16h - 17h 139 15h - 16h 169 14h - 15h 410 13h - 14h 435 12h - 13h 472 11h - 12h 148 10h - 11h 9h - 10h 179 225 8h - 9h 644 7h - 8h 364 6h - 7h 5h - 6h 91 63 4h - 5h 25 3h - 4h 4 2h - 3h 11 1h - 2h 17 0h - 1h 0 100 200 300 34 400 500 600 700 Tav. 25 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per mese, giorno ed ora MESE NUMERO CASI % GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE 335 421 300 403 465 474 449 268 367 450 459 406 7,0% 8,8% 6,3% 8,4% 9,7% 9,9% 9,4% 5,6% 7,7% 9,4% 9,6% 8,5% TOTALE 4.797 100,0% GIORNO DELLA SETTIMANA NUMERO CASI % LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO DOMENICA 926 898 949 814 860 288 62 19,3% 18,7% 19,8% 17,0% 17,9% 6,0% 1,3% TOTALE 4.797 100,0% ORA DEL GIORNO NUMERO CASI % 0h - 1h 1h - 2h 2h - 3h 3h - 4h 4h - 5h 5h - 6h 6h - 7h 7h - 8h 8h - 9h 9h - 10h 10h - 11h 11h - 12h 12h - 13h 13h - 14h 14h - 15h 15h - 16h 16h - 17h 17h - 18h 18h - 19h 19h - 20h 20h - 21h 21h - 22h 22h - 23h 23h - 24h 17 11 4 25 63 91 364 644 225 179 148 472 435 410 169 139 200 312 157 70 39 24 11 588 0,4% 0,2% 0,1% 0,5% 1,3% 1,9% 7,6% 13,4% 4,7% 3,7% 3,1% 9,8% 9,1% 8,5% 3,5% 2,9% 4,2% 6,5% 3,3% 1,5% 0,8% 0,5% 0,2% 12,3% TOTALE 4.797 100,0% 35 Per quanto riguarda gli infortuni “in itinere”, cioè occorsi al lavoratore nel tragitto casalavoro-casa, che come indicato rappresentano un "di cui" degli infortuni stradali, nella regione Marche si è registrato un aumento di 127 casi, pari al 3,8%, mentre a livello nazionale il fenomeno ha manifestato un incremento del 2,3%. Fra gli infortuni mortali 5 casi sono relativi ad infortuni "in itinere". Tav. 26 - Infortuni in itinere avvenuti nel periodo 2004 – 2005 e denunciati all'INAIL per gestione e per anno Territorio Marche ITALIA Denunciati Gestione Variazione Variazione 2004-2005 2004-200 Assoluta % 2003 2004 2005 Agricoltura Industria e Servizi 56 3.457 58 3.288 72 3.401 14 113 24,1 3,4 TOTALE 3.513 3.316 3.473 127 3,8 Agricoltura Industria e Servizi 1.219 74.612 1.211 79.503 1.390 81.210 179 1.707 14,8 2,1 TOTALE 75.831 80.714 86.600 1.886 2,3 Ancona è la provincia dove si registra il maggior numero di eventi sia per la gestione Agricoltura che Industria e Servizi. Tav. 27 - Infortuni in itinere avvenuti nel periodo 2004 – 2005 e denunciati all'INAIL per gestione e per anno Agricoltura Provincia 2003 Denunciati 2004 2005 2003 Mortali 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 31 10 7 8 23 8 14 13 26 21 14 11 - - - Marche 56 58 72 - - - ITALIA 1.219 1.211 1.390 13 18 13 Industria e Servizi Provincia Denunciati 2003 2004 2005 2003 Mortali 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 989 706 729 1.033 926 685 692 985 1.045 648 753 955 7 2 2 6 2 2 3 1 1 - Marche 3.457 3.288 3.401 11 10 5 ITALIA 74.612 79.503 81.210 338 274 233 36 I lavoratori atipici Nella regione Marche gli infortuni denunciati da lavoratori parasubordinati risultano sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente. Le province con il maggior numero di denunce sono Ancona e Pesaro Tav. 28 - Parasubordinati - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per provincia e anno - INDUSTRIA E SERVIZI Provincia Denunciati 2003 2004 2005 2003 Mortali 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 79 38 32 101 102 49 32 107 93 53 43 96 - - - Marche 250 290 285 - - - ITALIA 7.110 7.276 7.567 14 13 13 Per quanto riguarda i lavoratori interinali, mentre il dato nazionale risulta in aumento nella regione Marche gli infortuni calano passando dai 469 casi nel 2004 a 431 nel 2005. Ancona è la provincia che ha registrato il maggior numero di denunce. Tav. 29 - Interinali (*) - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per provincia e anno - INDUSTRIA E SERVIZI Provincia 2003 Denunciati 2004 2005 2003 Mortali 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 293 100 68 97 243 80 64 82 228 57 54 92 - - - Marche 558 469 431 - - - ITALIA 12.974 13.039 13.430 10 16 8 (*) Forma contrattuale ora sostituita dalla "somministrazione di lavoro" (L. 30/2003) 37 I lavoratori extracomunitari. Il numero degli assicurati extracomunitari nelle Marche nel 2005 è pari a 53.472 e la provincia di Ancona, con 17.281, è quella con il maggior numero di assicurati. L’Osservatorio occupazionale INAIL evidenzia che in regione si sono registrate n.28.256 assunzioni, n.25.901 cessazioni e n.33.910 cambi d'azienda. Tav. 30 - Lavoratori extracomunitari assicurati all'INAIL nell'anno 2005 Sesso Numero assicurati 34.127 19.345 Maschi Femmine TOTALE 53.472 Province Numero assicurati 17.281 Ancona Ascoli Piceno 11.555 12.107 12.529 Macerata Pesaro TOTALE 53.472 * Fonte DNA Gli infortuni denunciati a carico degli extracomunitari nell'anno 2005, sono 4.692 nella gestione Industria e Servizi e 203 nella gestione Agricoltura. Nella gestione Industria e Servizi, Ancona con 1.689 casi e Pesaro con 1.399 risultano le province con il maggior numero di eventi. Complessivamente il 14,2% degli infortuni registrati nel territorio regionale ha coinvolto gli extracomunitari. Tale percentuale aumenta al 15,6% nella gestione Industria e Servizi. Tav. 31 - Extracomunitari - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per gestione, provincia e anno Provincia 2003 Agricoltura 2004 2005 Industria e Servizi 2003 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 80 47 79 28 76 49 66 20 78 47 42 36 1.776 742 1.066 1.464 1.712 703 1.079 1.540 1.689 619 985 1.399 Marche 234 211 203 5.048 5.034 4.692 ITALIA 5.046 5.105 4.550 104.801 111.934 106.232 38 Con riferimento ai paesi di provenienza, per la gestione Industria e Servizi, il maggior numero di eventi risulta a carico di lavoratori provenienti dal Marocco e dall’Albania. Tav. 32 - Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005 nella regione e denunciati all'INAIL, distribuiti per paese di nascita Paese d'origine Marche Italia Marocco Albania Romania Tunisia Ex-Jugoslavia Senegal India Pakistan Macedonia Egitto Argentina Bangladesh Peru' Altri Paesi 802 770 332 373 159 183 115 144 367 21 228 141 87 1.173 21.913 14.139 10.520 5.986 5.147 4.180 2.855 2.639 2.449 2.340 2.189 2.186 2.050 32.189 TOTALE 4.895 110.782 Analizzando l’analoga situazione nelle singole province, nella provincia di Ancona il maggior numero di infortuni ha coinvolto lavoratori provenienti dall’Albania e dalla Tunisia, l'Albania e il Marocco nella provincia di Ascoli Piceno e Pesaro, mentre nella provincia di Macerata il valore più alto ha riguardato i lavoratori Macedoni. Tav. 33 - Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005 denunciati all'INAIL per paese di nascita distribuiti per provincia Totale Agricoltura e industria e Servizi Paese d'origine Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino Marocco Albania Romania Tunisia Ex-Jugoslavia Senegal India Pakistan Macedonia Egitto Argentina Bangladesh Peru' Altri Paesi 203 246 135 245 46 28 39 16 123 11 85 110 29 451 145 146 45 11 29 9 27 19 51 5 27 2 3 147 104 126 68 36 44 57 48 107 127 5 74 17 16 198 350 252 84 81 40 89 1 2 66 TOTALE 1.767 666 1.027 1.435 39 42 12 39 377 L'analisi per settore di attività economica evidenzia che il maggior numero di eventi riguarda il settore delle costruzioni (17,1%) seguito dall'industria dei metalli (10,4%) come indicato nel grafico seguente. Tav. 34 - Extracomunitari - Infortuni per settore di attività economica - anno 2004 0,0% Agrindustria 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 0,4% Pesca Estrazione di m inerali 0,1% 2,4% Industria alim entare Industria tessile e abbigliam ento 1,3% 3,2% Industria conciaria Industria del legno Industria della carta Industria del petrolio Industria chim ica 1,8% 0,6% 0,1% 0,4% 2,8% Industria della gom m a e plastica 3,5% Industria lav. m inerali non metalliferi 10,4% Industria dei m etalli 3,7% Industria m eccanica Industria m acchine elettriche 1,3% 2,1% Industria fabb.ne m ezzi di trasporto 5,1% Altre industrie Elettricità, gas, acqua 0,2% 17,1% Costruzioni Com m ercio e riparazione auto 1,3% Com m ercio all'ingrosso 1,3% Com m ercio al dettaglio 1,3% Alberghi e ristoranti 3,2% Trasporti e com unicazioni 3,2% Interm ediazione finanziaria 5,0% Attività im m . e servizi alle im prese Pubblica Amm inistrazione Istruzione Sanità e servizi sociali Altri servizi pubblici 0,4% 0,1% 1,7% 1,0% 25,1% Non determ inato 40 30,0% Gli infortuni con esiti mortali per l’anno 2005 si registrano solo nell’Industria e Servizi con tre casi denunciati. Tav. 35 - Extracomunitari - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL per gestione, provincia e anno Agricoltura 2003 2004 2005 Provincia Industria e Servizi 2003 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro - - - 2 1 2 1 2 3 2 1 Marche - - - 5 6 3 ITALIA 9 17 7 157 158 131 L’analisi tendenziale nel medio periodo. Nell'arco del quinquennio 2001 -2005 il complesso degli infortuni denunciati nelle Marche ha visto una diminuzione del 13,6% passando dai 39.933 casi del 2001 ai 34.511 del 2005. In particolare dall'anno 2001 il calo nel settore agricoltura è stato del 22,3% e nell'industria del 18,9%. Sostanzialmente stabile il dato relativo ai Servizi. Tav. 36 - Infortuni avvenuti nel quinquennio 2001-2005 Valori assoluti. REGIONE MARCHE Ramo di attività * Anni 2001 2002 2003 2004 2005 4.683 4.107 3.934 3.705 3.637 variazione % su anno precedente -12,3% -4,2% -5,8% -1,8% variazione % su anno 2001 -12,3% -16,0% -20,9% -22,3% 20.885 20.402 19.080 17.597 variazione % su anno precedente -3,8% -2,3% -6,5% -7,8% variazione % su anno 2001 -3,8% -6,0% -12,1% -18,9% 13.840 13.280 12.971 13.277 variazione % su anno precedente 2,2% -4,0% -2,3% 2,4% variazione % su anno 2001 2,2% -1,9% -4,2% -1,9% 38.832 37.616 35.756 34.511 variazione % su anno precedente -2,8% -3,1% -4,9% -3,5% variazione % su anno 2001 -2,8% -5,8% -10,5% -13,6% AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI ** TUTTE LE ATTIVITA'. * ** 21.710 13.540 39.933 SECONDO LA CLASSIFICAZIONE ISTAT COMPRENDE I DIPENDENTI CONTO STATO 41 Analizzando i dati del settore Industria e Servizi distinti per sesso, si rileva nel quinquennio il calo degli infortuni dei maschi, mentre per le donne la diminuzione è più contenuta. Il dato distinto per sesso non comprende gli infortuni della gestione Conto Stato. Tav. 39 - Infortuni avvenuti nel quinquennio 2001-2005 distinti per anno e provincia INDUSTRIA E SERVIZI Anni Sesso Territorio 2001 2002 2003 2004 2005 MASCHI Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Marche 9.591 5.119 4.621 7.366 26.697 9.619 4.858 4.535 7.076 26.088 9.275 4.629 4.364 6.838 25.106 8.523 4.326 4.223 6.568 23.640 8.222 4.107 4.089 6.054 22.472 FEMMINE Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Marche 2.887 1.478 1.388 2.084 7.837 2.731 1.567 1.446 2.119 7.863 2.839 1.551 1.354 2.050 7.794 2.647 1.477 1.336 2.118 7.578 2.741 1.453 1.338 1.971 7.503 Gli indici di frequenza costituiscono l'indicatore della frequenza infortunistica rispetto all'effettiva esposizione al rischio, vengono elaborati dall'INAIL per la misurazione del rischio infortunistico ed esprimono il rapporto fra gli infortuni indennizzati e gli addetti/anno di fonte INAIL. Tav. 37 - Frequenza infortunistica per regione - INDUSTRIA E SERVIZI Regione Umbria Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Marche Puglia Abruzzo Liguria Veneto Trento Basilicata Bolzano - Bozen Toscana Inabilità Temporanea Indice di frequenza Inabilità permanente Morte 2,39 1,78 1,65 1,84 2,05 2,07 2,02 1,53 1,38 2,37 1,54 1,87 1,53 Numero Indice (**) 0,09 0,07 0,05 0,08 0,10 0,08 0,05 0,06 0,05 0,11 0,06 0,06 0,06 48,77 45,92 45,89 42,44 41,81 41,71 41,14 40,26 39,95 39,42 37,94 37,18 33,89 143,9 135,5 135,4 125,2 123,4 123,1 121,4 118,8 117,9 116,3 112,0 109,7 100,0 Sardegna 31,09 2,31 0,06 Valle d'Aosta 31,29 1,83 0,05 Molise 30,16 1,95 0,15 Calabria 27,68 2,35 0,10 Piemonte 28,51 1,09 0,06 Lombardia 27,35 1,06 0,06 Sicilia 24,09 1,94 0,09 Campania 21,45 1,76 0,09 Lazio 21,20 1,23 0,05 (*) Infortuni indennizzati x 1000 addetti Inail, esclusi i casi in itinere Media triennio consolidato (2001-2003) (**) base: Italia = 100 33,46 33,17 32,26 30,13 29,66 28,46 26,13 23,30 22,49 98,7 97,9 95,2 88,9 87,5 84,0 77,1 68,8 66,4 Italia 46,28 44,07 44,19 40,52 39,66 39,56 39,07 38,68 38,52 36,95 36,35 35,25 32,30 Totale 42 Nella tavola che segue si analizza il dato della frequenza relativa d'infortunio per settori di attività economica e tipo di conseguenza nell'Industria e Servizi, settori che evidenziano le frequenze più elevate sono l'industria dei mezzi di trasporto, l'industria della trasformazione, l'industria dei metalli e le costruzioni. Tav. 38 - Frequenze relative d'infortunio per settore di attività economica e tipo di conseguenza (media triennio 2001/2003 - per 1000 addetti) Industria e Servizi Settori di attività economica A AGRINDUSTRIA B PESCA C ESTRAZ.MINERALI DA IND. ALIMENTARE DB IND. TESSILE DC IND. CONCIARIA DD IND. LEGNO DE IND. CARTA DF IND. PETROLIO DG IND. CHIMICA DH IND. GOMMA DI IND.TRASFORMAZ. DJ IND. METALLI DK IND. MECCANICA DL IND. ELETTRICA DM IND.MEZZI TRAS. DN ALTRE INDUSTRIE * D TOT.IND.MANIF. E ELET. GAS ACQUA F COSTRUZIONI G50 COMM. RIP. AUTO G51 COMM. INGROSSO G52 COMM. DETTAGLIO * G TOT. COMMERCIO H ALBERG. E RIST. I TRASPORTI J INTERM. FINANZ. K ATT.IMMOBILIARI L PUBBLICA AMMIN. M ISTRUZIONE N SANITA' O SERV. PUBBLICI ALTRE FORME TOTALE Tipo di conseguenza Inabilità Inabilità temporanea permanente 40,31 6,23 53,05 44,71 16,15 17,84 61,05 40,43 21,61 43,26 57,14 80,96 72,69 59,37 30,92 100,95 45,44 44,49 60,69 69,55 42,39 25,72 27,69 29,98 40,37 54,28 4,02 22,38 24,65 14,54 32,12 25,26 30,08 40,52 2,19 5,34 1,82 0,63 0,74 3,47 1,08 0,99 1,55 1,69 3,57 2,39 1,43 0,82 2,87 2,24 1,60 1,17 5,22 2,15 0,98 1,16 1,30 1,80 3,51 0,39 0,96 0,88 0,47 1,04 1,27 0,23 1,84 43 Morte 0,23 0,03 0,02 0,01 0,04 0,05 0,33 0,15 0,04 0,27 0,09 0,03 0,03 0,07 0,05 0,21 0,08 0,06 0,05 0,57 0,04 0,02 0,03 0,08 TOTALE 42,72 6,23 58,40 46,56 16,80 18,59 64,56 41,56 22,93 44,96 58,86 84,80 75,16 60,82 31,77 103,82 47,75 46,13 61,86 74,97 44,54 26,78 28,90 31,33 42,17 58,36 4,41 23,38 25,54 15,01 33,18 26,57 30,31 42,45 Le malattie professionali Il fenomeno delle malattie professionali, che si era mantenuto costante negli ultimi anni, ha subito un'accelerazione nel 2005. Per la gestione Agricoltura i casi sono passati da 130 a 173 (+33%). Tav. 40 - Malattie Professionali manifestatesi nel periodo 2001 - 2005 e denunciate all'INAIL per provincia e anno Agricoltura Provincia Anno manifestazione 2002 2003 2004 2001 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro 24 20 27 95 37 21 21 63 35 23 31 60 22 14 39 55 18 26 51 78 Marche 166 142 149 130 173 ITALIA 969 1.033 1.082 1.076 1.284 Anche nella gestione Industria e Servizi sia al livello nazionale che regionale si osserva nell’anno 2005 un aumento di denunce passate da 1.230 a 1.416 (+13%). Tav. 41 - Malattie Professionali manifestatesi nel periodo 2001 - 2005 e denunciate all'INAIL per provincia e anno Industria e Servizi 2001 Anno manifestazione 2002 2003 2004 2005 Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Marche 353 251 252 476 1.332 334 202 216 407 1.159 288 213 238 394 1.133 342 218 297 373 1.230 404 209 375 428 1.416 ITALIA 27.134 25.454 23.827 24.997 24.738 Provincia Nelle tavole che seguono sono riportate le varie tipologie di malattie professionali manifestatesi distinte per provincia. In Agricoltura il maggior numero di casi riguarda le malattie non tabellate , in particolare ipoacusia ed artrosi. La provincia dove si registra il maggior numero di denunce è quella di Pesaro. 44 Tav. 42 - Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia* Agricoltura Malattie Professionali o sostanze che le causano Ancona Ascoli Macerata Pesaro Marche Centro ITALIA Piceno 24 - Asma bronchiale 2 25 – Alveoliti allergiche 26 - Ipoacusia e sordita' 6 8 10 25 2 2 3 11 1 2 2 5 22 40 Totale Malattie Tabellate 1 4 10 15 41 93 99-Malattie non Tabellate 17 26 46 54 143 329 1.005 9 4 23 22 58 85 171 1 1 7 9 24 196 4 4 21 98 14 43 121 di cui: Ipoacusia Tendiniti Sindrome del tunnel carpale Affezioni dei dischi intervertebrali Malattie dell'apparato respiratorio 2 11 1 1 1 3 4 9 19 55 2 4 10 16 39 89 3 3 4 12 23 69 1 3 10 Artrosi Altre neuropatie periferiche 2 Dermatite da contatto 1 Indeterminate In Complesso 18 26 45 1 14 15 56 186 51 78 173 426 1.284 Nella gestione Industria e Servizi le tipologie di malattie professionali tabellate più frequenti riguardano malattie cutanee e neoplasie da asbesto e casi di ipoacusia e sordità,; per le malattie non tabellate tendiniti, ipoacusia e artrosi. La provincia dove si registra il maggior numero di malattie professionali denunciate è quella di Pesaro Tav. 43 - Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia* Industria e Servizi Malattie Professionali o sostanze che le causano 09 - nichel 12 - acido nitrico,azoto 26 - ossido di carbonio 34 - amine alifatiche 36 - cloruro di vinile 39 - aldeidi,acidi organ. 40 - asma bronchiale 42 - malattie cutanee 43 - pneumoc.da silicati 50 - ipoacusia e sordita' 51 - radiazioni ionizzanti 52 - malat.osteoarticolari 56 - neoplasie da asbesto 58 - neoplasie polv.cuoio 90 - silicosi 91 - asbestosi Totale Malattie Tabellate Ancona Ascoli Macerata Pesaro Marche Centro Piceno 1 2 3 1 2 1 3 1 1 4 9 2 18 1 5 17 1 3 22 5 4 7 14 4 2 32 71 12 200 13 35 74 1 43 82 46 17 15 73 9 10 118 385 60 1.086 58 148 642 12 180 420 2 1 1 2 1 1 3 4 2 1 1 11 2 1 1 2 2 5 10 3 2 2 2 1 19 Italia 3 41 9 16 25 91 637 3.500 99-Malattie non Tabellate 330 181 331 336 1.178 4.144 16.615 di cui: Ipoacusia Tendiniti Malattie dell'apparato respiratorio Affezioni dei dischi intervertebrali Sindrome del tunnel carpale Artrosi Tumori Altre neuropatie periferiche 41 56 34 44 2 22 10 56 49 29 7 27 9 4 5 20 51 23 10 9 49 40 4 47 34 81 18 7 5 53 5 52 175 189 69 87 65 119 24 175 732 448 303 433 327 377 140 325 3.984 1.985 1.274 1.679 1.190 1.048 744 666 Indeterminate 33 19 28 67 147 1.113 4.623 In Complesso 404 209 375 428 1.416 5.894 24.738 46 Le modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro e la sede lesione. La codifica europea ESAW. Il primo grafico rappresenta il peso percentuale delle varie forme di accadimento sul totale degli infortuni nella gestione Industria e Servizi; la più frequente è “colpito da…” e “ha urtato contro”. Tav. 44 - Infortuni avvenuti nel 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.06 per forma di accadimento - INDUSTRIA E SERVIZI 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% COLPITO DA... HA URTATO CONTRO... CADUTO, IN PIANO, SU... SI E' COLPITO CON... INVESTITO DA... SOLLEVANDO CON SFORZO SCHIACCIATO DA... CADUTO DALL'ALTO... A CONTATTO CON... MOVIMENTO INCOORDINATO Tav. 45 - Infortuni avvenuti nel 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.06 per forma di accadimento - AGRICOLTURA - 0 0,02 0,04 0,06 CADUTO, IN PIANO, SU... HA URTATO CONTRO... COLPITO DA... CADUTO DALL'ALTO... SI E' COLPITO CON... URTATO DA... SCHIACCIATO DA... SOLLEVANDO CON SFORZO PIEDE IN FALLO 47 0,08 0,1 0,12 0,14 0,16 0,18 Nella gestione Agricoltura la forma di accadimento più frequente è la “caduta in piano”, “ha urtato contro”e “colpito da…”. Nella tavole, cui si riferiscono i precedenti grafici, sono contenuti i valori assoluti, totali e distinti per tipo di conseguenza, delle varie forme di accadimento. Tav. 46 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per forma di accadimento e tipo di conseguenza - AGRICOLTURA Tipo di conseguenza FORMA DI ACCADIMENTO Inabilità temporanea Inabilità permanente Morte CADUTO, IN PIANO, SU... HA URTATO CONTRO... COLPITO DA... CADUTO DALL'ALTO... SI E' COLPITO CON... URTATO DA... SCHIACCIATO DA... SOLLEVANDO CON SFORZO PIEDE IN FALLO A CONTATTO CON... MOVIMENTO INCOORDINATO INVESTITO DA... RIMASTO INCASTRATO... SOLLEVANDO SENZA SFORZO AFFERRATO DA... SI E' PUNTO CON... PUNTO DA... MORSO DA... INCIDENTE ALLA GUIDA... IMPIGLIATO/AGGANCIATO... ESPOSTO A... HA INALATO... HA CALPESTATO... HA INGERITO... INCIDENTE A BORDO DI... ALTRE FORME 458 333 341 242 220 163 100 83 49 46 25 21 21 51 31 18 37 12 16 10 6 1 2 2 - - 509 364 359 279 232 179 110 89 50 46 27 23 21 20 - - 20 14 11 10 9 7 4 4 3 2 1 1 740 1 1 62 5 15 11 10 9 7 5 4 3 2 1 1 807 2.928 250 5 3.183 TOTALE TOTALE Per la gestione Agricoltura i casi con inabilità permanente sono dovute in prevalenza alle cadute sia in piano che dall’alto, colpito da e urtato contro. Per l’Industria e Servizi le conseguenze più gravi sono causate dagli investimenti, cadute in piano e dall'alto ed urti. 48 Tav. 47 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006 per forma di accadimento e tipo di conseguenza - INDUSTRIA E SERVIZI FORMA DI ACCADIMENTO Tipo di conseguenza Inabilità Inabilità Morte temporanea permanente Totale COLPITO DA... HA URTATO CONTRO... CADUTO, IN PIANO, SU... SI E' COLPITO CON... INVESTITO DA... SOLLEVANDO CON SFORZO SCHIACCIATO DA... CADUTO DALL'ALTO... A CONTATTO CON... MOVIMENTO INCOORDINATO PIEDE IN FALLO INCIDENTE ALLA GUIDA... URTATO DA... AFFERRATO DA... RIMASTO INCASTRATO... SOLLEVANDO SENZA SFORZO MORSO DA... SI E' PUNTO CON... HA INALATO... IMPIGLIATO/AGGANCIATO... INCIDENTE A BORDO DI... HA CALPESTATO... PUNTO DA... ESPOSTO A... TRAVOLTO DA... CADUTO IN PROFONDITA'... HA INGERITO... ALTRE FORME 2705 2201 1.540 1558 1240 1007 880 530 494 426 396 379 374 241 203 124 55 51 41 33 26 19 18 8 2 2 1 5.997 91 97 147 53 97 27 28 82 10 9 18 29 21 13 9 1 1 2 4 3 1 284 3 2 1 1 2 2 1 1 20 2799 2300 1.688 1611 1338 1034 908 614 504 435 414 410 396 255 212 125 56 51 43 37 29 19 18 9 2 2 1 6.301 TOTALE 20.551 1.027 33 21.611 49 Passando all’analisi della tavola seguente, relativa alla distribuzione degli infortuni secondo la natura della lesione, si evidenzia come nella maggioranza dei casi ci si trovi di fronte a lussazioni, contusioni e ferite; naturalmente le conseguenze più gravi sono dovute alle fratture. Tav. 48 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per natura della lesione, tipo di conseguenza e gestione INDUSTRIA E SERVIZI Di cui indennizzati Permanente TemporaMorte nea In capitale In rendita Totale Lussazione 5.913 140 10 150 1 Contusione 5.480 139 29 168 14 Ferita 5.046 75 10 85 0 Frattura 2.220 444 94 538 12 Lesioni da sforzo (ernie…) 610 13 1 14 0 Lesione da altri agenti (calore,…) 563 20 7 27 3 Corpi estranei 580 3 2 5 0 Perdita anatomica 100 31 7 38 1 Lesione da agenti infett. 22 0 1 1 0 Altre e indeterminate 17 0 1 1 2 NATURA DELLA LESIONE TOTALE 20.551 865 162 1027 33 Totale 6.064 5.662 5.131 2.770 624 593 585 139 23 20 21.611 AGRICOLTURA Di cui indennizzati NATURA DELLA LESIONE Permanente TemporaMorte nea In capitale In rendita Totale Contusione 1.069 50 11 61 3 Ferita 697 11 2 13 0 Lussazione 619 44 3 47 0 Frattura 366 103 10 113 1 Corpi estranei 87 0 0 0 0 Lesione da altri agenti (calore,…) 47 3 1 4 0 Lesioni da sforzo (ernie,…) 30 3 1 4 0 Perdita anatomica 3 7 0 7 0 Lesione da agenti infettivi 8 0 0 0 0 Altre e indeterminate 2 1 0 1 1 TOTALE 2.928 222 50 28 250 5 Totale 1.133 710 666 480 87 51 34 10 8 4 3.183 Con riferimento alla sede lesione sono stati elaborati due grafici a barre che rappresentano le sedi anatomiche compromesse dagli infortuni accaduti nel 2005, distinti per gestione. L’analisi evidenzia che la parte anatomica maggiormente coinvolta negli infortuni è la mano seguita per Industria e Servizi da colonna vertebrale e ginocchio, mentre nella gestione Agricoltura da ginocchio e parete toracica. Tav. 49 - Sede della lesione Industria e Servizi Agricoltura SEDE DELLA LESIONE SEDE DELLA LESIONE 6.164 MANO 1.480 GINOCCHIO 1.324 CAVIGLIA PARETE TORACICA 303 COLONNA VERTEBRALE 295 965 OCCHI 953 OCCHI PARETE TORACICA 943 CAVIGLIA PIEDE 894 PIEDE POLSO 884 POLSO CINGOLO TORACICO 826 GAMBA BRACCIO, AVAMBRACCIO 727 BRACCIO, AVAMBRACCIO 680 CRANIO 563 GAMBA 194 177 157 140 126 112 102 82 FACCIA 383 GOMITO 238 CINGOLO TORACICO CRANIO FACCIA 370 GINOCCHIO 3.896 COLONNA VERTEBRALE 663 MANO CINGOLO PELVICO 52 51 241 GOMITO ALLUCE 194 ALLUCE 41 CINGOLO PELVICO 148 COSCIA 34 ALTRE DITA 139 ALTRE DITA COLLO 135 COLLO 7 ALTRE E INDETERMINATE 4 ORGANI INTERNI 2 COSCIA ORGANI INTERNI 52 ALTRE E INDETERMINATE 20 51 33 Per concludere l’analisi vengono riportate le tabelle, distinte per gestione, relative alle conseguenze dei danni occorsi alle sedi anatomiche, per Industria e Servizi e per Agricoltura. Da esse si desume che gli eventi con esiti mortali hanno coinvolto il cranio e gli organi interni; le inabilità permanenti viceversa sono conseguenza prevalente di danni alla mano, alla colonna vertebrale e al cingolo toracico. Tav. 50 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006 per sede della lesione e tipo di conseguenza INDUSTRIA e SERVIZI SEDE DELLA LESIONE Tipo di conseguenza Inabilità Inabilità Morte temporanea permanente Totale MANO COLONNA VERTEBRALE GINOCCHIO CAVIGLIA CRANIO OCCHI PARETE TORACICA PIEDE POLSO CINGOLO TORACICO BRACCIO, AVAMBRACCIO FACCIA GAMBA GOMITO COSCIA ALLUCE CINGOLO PELVICO ALTRE DITA COLLO ORGANI INTERNI ALTRE E INDETERMINATE 6.019 3.749 1.412 1.260 875 937 900 859 811 733 652 639 498 356 213 193 118 135 133 42 17 145 147 68 64 69 16 38 35 73 93 75 41 65 27 28 1 29 4 2 6 1 0 0 0 0 21 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 4 2 6.164 3.896 1.480 1.324 965 953 943 894 884 826 727 680 563 383 241 194 148 139 135 52 20 TOTALE 20.551 1.027 33 21.611 (*) compresi i casi relativi alle aziende indeterminate segue 52 segue Tav. 50 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006 per sede della lesione e tipo di conseguenza AGRICOLTURA SEDE DELLA LESIONE MANO GINOCCHIO PARETE TORACICA COLONNA VERTEBRALE CINGOLO TORACICO OCCHI CAVIGLIA PIEDE POLSO GAMBA BRACCIO, AVAMBRACCIO CRANIO FACCIA CINGOLO PELVICO GOMITO ALLUCE COSCIA ALTRE DITA COLLO ALTRE E INDETERMINATE ORGANI INTERNI TOTALE Tipo di conseguenza Inabilità Inabilità Morte temporanea permanente Totale 644 355 283 250 186 189 157 150 124 114 98 90 79 47 50 40 29 33 6 2 2 19 15 18 45 52 5 20 7 16 12 14 10 3 5 1 1 5 0 1 1 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 663 370 303 295 238 194 177 157 140 126 112 102 82 52 51 41 34 33 7 4 2 2.928 250 5 3.183 53 In aggiunta alle tradizionali informazioni relative alle forme di accadimento, sede della lesione e natura della lesione vengono presentate alcune elaborazioni riguardanti il progetto ESAW (European Statistics Accidents at Work). In sintesi il sistema di codifica ESAW è orientato alla descrizione del complesso di circostanze che rappresentano nel loro insieme la dinamica dell'infortunio: ciascun infortunio viene rappresentato mediante otto variabili, strettamente correlate, che permettono di comprendere l’accaduto e di confrontarlo con gli altri eventi ai fini prevenzionali, quindi con l’individuazione di categorie e situazioni a rischio. Le variabili sono: Tipo di luogo lo scenario in cui avviene l’infortunio Tipo di lavoro l’attività svolta dal soggetto nel momento dell’infortunio a grandi linee; Attività fisica specifica con 2 variabili azione il gesto che stava compiendo al momento dell’infortunio; e agente materiale Deviazione ciò che nel processo lavorativo è mutato rispetto alla con 2 variabili azione norma; e agente materiale Contatto l’impatto lesivo e l’oggetto materiale con cui il soggetto ha con 2 variabili azione impattato e agente materiale Nell’edizione nazionale del Rapporto Annuale 2004, pubblicato a luglio 2005, sono state pubblicate le prime elaborazioni relative alle variabili sopra indicate e di seguito si riporta per la regione Marche la tabella a doppia entrata “contatto/agente materiale” per i casi avvenuti nel 2004, e indennizzati a tutto il 30 aprile 2006. 54 55 segue 6 0 55 715 1 2 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 4 275 0 49 2 7 22 3 259 9 5 0 24 1 8.330 398 2.948 1.392 2.631 215 281 180 106 64 13 47 35 18 1 1 Cadute, Con elettr., Con urti, temperatura, asfissia collisioni sostanze (*) compresi i casi relativi alle aziende indeterminate TOTALE Strutture edili e superfici Materiali Veicoli terrestri Utensili Dispositivi di convogliamento Attrezzature particolari Macchine e attrezzature Organismi viventi Sostanze Dispositivi di distribuzione Motori Altri veicoli Fenomeni fisici Rifiuti Non codificato, non determinato AGENTE MATERIALE DEL CONTATTO INDUSTRIA E SERVIZI (*) 6.279 895 1.267 1.816 229 1.224 237 210 235 37 14 72 26 6 1 10 Con agente contundente 1.474 219 158 615 35 109 143 58 89 5 1 14 26 0 1 1 Incastramenti CONTATTO 3.345 909 834 829 110 107 130 126 47 173 4 24 30 8 3 11 Sforzi psicofisici 203 7 1 0 0 1 0 7 0 187 0 0 0 0 0 0 Con esseri viventi 1.259 1.168 18 14 25 12 3 5 3 5 2 0 3 1 0 0 Non codificato, non determinato Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006 per contatto/agente materiale e gestione Tav. 51 Variabile ESAW/3 – CONTATTO/AGENTE MATERIALE 21.611 3.651 5.231 4.943 3.031 1.717 796 593 502 474 294 167 125 33 30 24 TOTALE 56 61 TOTALE (*) compresi i casi relativi alle aziende indeterminate 0 26 4 1 3 0 0 0 19 0 1 1 2 0 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.447 904 159 103 121 25 34 17 46 0 9 3 0 0 0 26 Con elettr., Cadute, Con temperatura, urti, asfissia sostanze collisioni 896 272 122 98 111 204 21 22 2 0 5 2 0 0 0 37 Con agente contundente 171 11 45 27 34 14 5 17 2 0 2 4 0 0 0 10 Incastramenti CONTATTO 362 109 68 22 27 5 20 8 2 0 1 2 1 0 0 97 Sforzi psicofisici 144 0 0 143 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 Con esseri viventi 102 5 5 2 1 1 0 0 2 0 0 0 1 0 0 85 Non codificato, non determinato Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006 per contatto/agente materiale e gestione Tav. 51 Variabile ESAW/3 – CONTATTO/AGENTE MATERIALE Strutture edili e superfici Materiali Organismi viventi Macchine e attrezzature Utensili Attrezzature particolari Dispositivi di convogliamento Veicoli terrestri Sostanze Dispositivi di distribuzione Motori Rifiuti Fenomeni fisici Altri veicoli Non codificato, non det.to AGENTE MATERIALE DEL CONTATTO AGRICOLTURA segue 3.183 1.301 425 399 295 252 80 64 54 19 17 12 4 2 0 259 TOTALE I casi indennizzati dall' inail. Le prestazioni erogate dall'INAIL variano a seconda delle conseguenze dell'infortunio; in particolare le principali prestazioni previste dall'art.66 del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124) e dalle recenti disposizioni stabilite dall'art.13 del D.Lgs.38/2000, sono: - un'indennità giornaliera per tutta la durata dell’INABILITÀ TEMPORANEA assoluta (a partire dal quarto giorno successivo a quello dell'infortunio); - una rendita nel caso in cui sia accertato che l'infortunio abbia avuto come conseguenza un’INABILITÀ PERMANENTE di grado >10% per gli infortuni avvenuti prima del 25 luglio 2000; - un indennizzo in capitale o in rendita nel caso in cui sia accertato che l'infortunio abbia avuto come conseguenza una MENOMAZIONE PERMANENTE di grado >5% per gli infortuni avvenuti a partire dal 25 luglio 2000 (data di entrata in vigore della disciplina del "Danno biologico" di cui all'art.13 del D.Lgs.38/2000). Per la menomazione permanente di grado compreso tra 6% e 15% è prevista l'erogazione di un capitale per l'indennizzo del "danno biologico". Per la menomazione permanente di grado pari o superiore al 16% è prevista l'erogazione di una rendita per l'indennizzo del danno biologico e del danno patrimoniale presunto per legge. - una rendita ai superstiti aventi diritto nel caso in cui la conseguenza sia stata la MORTE dell'infortunato. Nelle tavole della banca dati, tra i casi mortali indennizzati sono compresi anche quelli per i quali, non essendoci superstiti aventi diritto, non viene corrisposta alcuna rendita. In tutte le tavole che seguono il numero degli infortuni avvenuti ed indennizzati è ripartito per tipologia di conseguenza, vale a dire: - inabilita' temporanea; - inabilita' permanente (da intendersi menomazione permanente per gli eventi avvenuti dal 25 luglio 2000), distinti a seconda del tipo di erogazione; - morte. Nella tavola 52 , a pagina seguente, vengono analizzate separatamente le tre gestioni INAIL e gli eventi del triennio 2002-2004. Come si può osservare la complessiva riduzione degli infortuni già sottolineata precedentemente, si riflette soprattutto in una diminuzione degli eventi più gravi in tutti i settori; anche gli eventi con esiti mortali si sono molto ridotti in questi anni. 57 Tav. 52 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per anno, gestione e tipo di conseguenza Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Gestione Anno Agricoltura 2003 2004 2005 3.075 2.928 2.899 219 222 128 25 28 26 Industria e Servizi 2003 2004 2005 21.553 20.551 19.691 914 865 493 Dipendenti Conto Stato 2003 2004 2005 444 506 512 Totale 2003 2004 2005 25.072 23.985 23.102 Morte Totale 244 250 154 7 5 7 3.326 3.183 3.060 196 162 102 1.110 1.027 595 49 33 32 22.712 21.611 20.318 25 26 18 8 8 2 33 34 20 2 0 0 479 540 532 1.158 1.113 639 229 198 130 1.387 1.311 769 58 38 39 26.517 25.334 23.910 La successiva tabella analizza più in dettaglio i settori tariffari in cui è suddivisa la gestione Industria e mette in luce una costante diminuzione di casi in tutti i settori, maggiormente evidente nel settore industria. Tav. 53 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per anno, settore tariffario e tipo di conseguenza INDUSTRIA E SERVIZI (*) Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Gestione Anno Industria 2003 2004 2005 9.285 8.517 7.803 318 280 179 67 55 34 Artigianato 2003 2004 2005 6.164 6.047 5.828 353 349 190 Terziario 2003 2004 2005 4.201 4.161 4.034 Altre attività 2003 2004 2005 1.891 1.814 1.985 Morte Totale 385 335 213 23 16 15 9.693 8.868 8.031 83 75 49 436 424 239 21 14 11 6.621 6.485 6.078 139 159 70 36 22 10 175 181 80 5 3 4 4.381 4.345 4.118 103 76 54 10 10 8 113 86 62 0 0 2 2.004 1.900 2.049 (*) esclusi i casi con settore tariffario non determinato. 58 La distribuzione degli eventi a livello provinciale nel settore “Industria” indica per la provincia di Ancona il maggior numero di infortuni indennizzati. In termini di gravità delle conseguenze la Sede di Ancona (114 casi di inabilità permanente e 7 casi mortali) e di Pesaro (107 inabilità permanenti e 5 casi mortali) presentano i valori più alti. Tav. 54 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per provincia, e tipo di conseguenza" Settore Tariffario: Industria Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Province Morte Totale Ancona 3.499 99 15 114 7 3.620 Ascoli Piceno 1.304 43 15 58 1 1.363 Macerata 1.396 51 10 61 3 1.460 Pesaro 2.443 97 10 107 5 2.555 Marche 8.517 280 55 335 16 8.868 Nel settore tariffario “Artigianato” la provincia con il maggior numero di indennizzi è Pesaro. In termini di gravità delle conseguenze la Sede di Pesaro (133 casi di inabilità permanente e 2 casi mortali) e di Ascoli Piceno (111 inabilità permanenti e 3 casi mortali) presentano i valori più alti. Settore Tariffario Artigianato Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 1.654 71 14 85 4 1.743 Ascoli 1.315 91 20 111 3 1.429 Macerata 1.182 76 19 95 5 1.282 Pesaro 1.896 111 22 133 2 2.031 Marche 6.047 349 75 424 14 6.485 In valore assoluto in maggior numero di infortuni registrati nel settore tariffario “Terziario”, interessano la provincia di Ancona ma gli infortuni che hanno prodotto un maggior numero di casi con postumi permanenti sono accaduti nella provincia di Pesaro. 59 Settore Tariffario Terziario Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 1.575 45 9 54 1 1.630 Ascoli 853 32 4 36 0 889 Macerata 696 27 2 29 1 726 Pesaro 1.037 55 7 62 1 1.100 Marche 4.161 159 22 181 3 4.345 Nel settore “Altre attività” la provincia di Ancona raccoglie il più alto numero di infortuni. Settore Tariffario Altre Attività Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 682 16 2 18 - 700 Ascoli 390 19 3 22 - 412 Macerata 356 19 3 22 - 378 Pesaro 386 22 2 24 - 410 Marche 1.814 76 10 86 - 1.900 60 Spostando l’analisi sui settori di attività economica, il settore con maggior numero di casi indennizzati è l’industria manifatturiera (gruppo D) che, come si osserva nel grafico a torta, costituisce il 43,9% dei casi. Tav. 55 - Infortuni avvenuti nel 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.05 - INDUSTRIA E SERVIZI - Altro 21,0% Totale Industrie manifatturiere 43,9% Trasporti e comunicazioni 6,8% Costruzioni 16,7% Commercio 11,6% Elevata risulta anche la percentuale degli infortuni indennizzati nel settore costruzioni e nel commercio. Ovviamente, come valori tendenziali, tale grafico riflette l’analisi già fatta nei precedenti capitoli sugli infortuni denunciati. Dalla tabella che segue si evidenzia che all’interno del grande gruppo D l’industria dei metalli e quella meccanica registrano maggior numero di eventi lesivi. 61 Con riferimento alle conseguenze derivanti degli infortuni nelle varie attività economiche il settore Costruzioni è l’attività più a rischio di eventi gravi e mortali; conseguenze di una certa gravità si registrano anche nei settori Commercio e Trasporti e Comunicazioni. Tav. 56 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2004 denunciati all'INAIL e indennizzati a tutto il 30.04.2005 per settore di attività economica , tipo di conseguenza Gestione INDUSTRIA E SERVIZI Infortuni indennizzati Tempora Permanente nea In capitale In rendita Totale Morte Totale A+B C Agrindustria e Pesca Estrazione di minerali 187 46 9 - 2 - 11 - - 198 46 DA DB DC DD DE DF DG DH DI DJ DK DL DM DN Industria alimentare Industria tessile e Industria conciaria Industria del legno Industria della carta Industria del petrolio Industria chimica Industria della gomma e Industria lav. minerali non Industria dei metalli Industria meccanica Industria macchine Industria fabb.ne mezzi di Altre industrie 533 365 643 441 349 24 125 519 584 1.754 1.496 489 461 1.000 8 8 7 18 2 7 6 7 31 26 9 9 23 3 1 6 1 1 2 2 4 2 7 11 9 13 18 3 8 6 9 33 30 11 9 30 2 1 3 2 1 1 1 2 1 1 - 546 374 657 462 352 26 134 526 594 1.789 1.527 500 471 1.030 D E F Totale Industrie Elettricità, gas, acqua Costruzioni 8.783 159 3.255 161 6 133 29 30 190 6 163 15 10 8.988 165 3.428 G H I J K L M N O SERVIZI Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Intermediazione fin.ria Attività imm. e servizi alle Pubblica Istruzione Sanità e servizi sociali Altri servizi pubblici 7.440 2.291 709 1.343 102 1.139 625 26 679 526 182 61 20 39 3 19 15 11 14 27 14 1 8 2 1 1 209 75 21 47 3 21 16 11 15 6 3 1 2 - 7.655 2.369 731 1.392 105 1.160 641 26 690 541 19.870 769 20.639 491 18 509 88 4 92 579 22 601 31 2 33 20.480 793 21.273 INDUSTRIA E SERVIZI Non determinato IN COMPLESSO Di seguito sono illustrati i dati relativi agli infortuni in itinere avvenuti nel 2004 ed indennizzati dall’Istituto a tutto il 30 aprile del 2005, distinti per gestione e per provincia. Il maggior numero di indennizzi riguarda la provincia di Pesaro. 62 Tav. 57 - Infortuni in itinere avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2005 per provincia, gestione e tipo di conseguenza Agricoltura Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 19 0 1 1 0 20 Ascoli 7 1 0 1 0 8 Macerata 14 0 0 0 0 14 Pesaro 9 0 3 3 0 12 Marche 49 1 4 5 0 54 Morte Totale Industria e Servizi Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Ancona 725 30 4 34 6 765 Ascoli 560 37 14 51 0 611 Macerata 597 20 7 27 2 626 Pesaro 757 57 9 66 2 825 Marche 2.639 144 34 178 10 2.827 63 La maggior parte degli infortuni accorsi a lavoratori extracomunitari in agricoltura hanno avuto conseguenze in temporanea; le provincie con il più alto numero di eventi sono Ancona e Macerata. Tav. 58 - Infortuni occorsi a lavoratori extracomunitari avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per provincia e tipo di conseguenza Agricoltura Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 62 1 0 1 0 63 Ascoli 34 0 0 0 0 34 Macerata 50 1 0 1 0 51 Pesaro 16 1 2 3 0 19 Marche 162 3 2 5 0 167 ITALIA 3.744 167 36 203 14 3.961 Morte Totale 1 1.152 Industria e Servizi Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Ancona 1.117 32 2 34 Ascoli 458 14 4 18 Macerata 706 24 3 27 2 735 Pesaro 989 33 7 40 3 1.032 Marche 3.270 103 16 119 6 3.395 ITALIA 68.647 2.462 640 3.102 146 71.895 476 L’analisi sulla gestione Industria e Servizi conferma l’andamento provinciale, ma in questo caso si registrano eventi con conseguenze gravi e 6 con esiti mortali. 64 Infine osservando le seguenti tabelle possiamo affermare che gli infortuni occorsi i lavoratori parasubordinati nel 2004 hanno originato, nella maggior parte dei casi, l’erogazione di prestazioni temporanee; nella provincia di Pesaro viene registrato il più elevato numero globale di eventi, 56 su i 150 di tutta la regione. Tav. 59 - Parasubordinati - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per provincia e tipo di conseguenza Industria e Servizi (*) Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 38 9 0 9 0 47 Ascoli 27 2 0 2 0 29 Macerata 18 0 0 0 0 18 Pesaro 47 9 0 9 0 56 Marche 130 20 0 20 0 150 ITALIA 3.914 257 65 322 12 4.248 Anche per i lavoratori interinali le conseguenze degli infortuni avvenuti nella regione non sono state gravi per la maggioranza dei casi. La provincia nella quale si sono verificati più infortuni è stata Ancona con 206 casi sui 399 regionali Tav. 60 - Interinali (*) - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006 per provincia e tipo di conseguenza Industria e Servizi Province Infortuni indennizzati Permanente Temporanea In capitale In rendita Totale Morte Totale Ancona 202 4 0 4 0 206 Ascoli 69 1 0 1 0 70 Macerata 55 1 1 2 0 57 Pesaro 66 0 0 0 0 66 Marche 392 6 1 7 0 399 ITALIA 10.475 252 48 300 16 10.791 (*) Forma contrattuale ora sostituita dalla "somministrazione di lavoro" (L. 30/2003) 65 APPENDICE Tavole statistiche Nelle pagine seguenti sono riportate cinque tavole statistiche con dati in dettaglio che riguardano: APP. 1 Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per settore di attività economica,provincia, regione e ripartizione geografica. INDUSTRIA , SERVIZI e AGRICOLTURA APP. 2 INFORTUNI MORTALI SUL lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per settore di attività economica,provincia, regione e ripartizione geografica. INDUSTRIA , SERVIZI e AGRICOLTURA APP.3 Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia AGRICOLTURA APP.4 Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia INDUSTRIA e SERVIZI APP. 5 Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005 nella Regione Marche e denunciati all'INAIL, distribuiti per settore di attività economica e provincia 68 APP. 1 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per gestione, settore di attività economica e territorio SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA ANCONA ASCOLI PESARO MACERATA MARCHE PICENO e URBINO CENTRO ITALIA A B Agrindustria Pesca 38 3 56 4 37 - 41 4 172 11 960 43 4.562 477 C Estrazione di minerali 17 6 5 14 42 516 1.854 237 161 182 90 196 85 112 119 727 455 3.037 2.380 19.232 10.638 DC Industria conciaria 49 376 299 5 729 1.680 3.698 DD Industria del legno 154 77 79 190 500 1.911 10.311 DE Industria della carta 177 49 53 39 318 2.562 9.314 DF Industria del petrolio 17 4 1 2 24 77 412 DG Industria chimica 21 31 29 35 116 1.039 6.035 DH Industria della gomma e plastica 213 119 106 118 556 1.573 10.636 DI Industria lav. minerali non metalliferi 101 51 70 309 531 2.940 15.516 DJ Industria dei metalli 835 337 249 610 2.031 7.153 56.667 DK Industria meccanica 890 109 165 386 1.550 4.185 29.717 DA Industria alimentare DB Industria tessile e abbigliamento DL Industria macchine elettriche 258 72 119 83 532 1.928 11.285 DM Industria fabbr.ne mezzi di trasporto 282 32 10 246 570 2.465 15.053 DN Altre industrie 220 69 210 600 1.099 3.129 13.009 D Totale Industrie manifatturiere 3.615 1.598 1.671 2.854 9.738 36.059 211.523 E F Elettricità, gas, acqua Costruzioni 66 1.207 37 858 22 811 92 1.021 217 3.897 1.202 21.533 5.359 104.554 INDUSTRIA 4.946 2.559 2.546 4.026 14.077 60.313 328.329 213 215 530 129 162 271 137 148 274 185 286 304 664 811 1.379 3.554 4.353 9.821 16.267 22.104 40.029 G50 Commercio e riparazione auto G51 Commercio all'ingrosso G52 Commercio al dettaglio G Totale commercio 958 562 559 775 2.854 17.728 78.400 H I Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni 298 766 212 369 144 281 258 343 912 1.759 7.895 15.192 32.725 69.286 J Intermediazione finanziaria 73 47 41 46 207 1.753 6.618 K Attività imm.ri e servizi alle imprese 615 294 214 412 1.535 13.922 61.617 129 88 58 47 322 5.977 27.415 17 17 13 71 118 660 5.982 L Pubblica Amministrazione M Istruzione N Sanità e servizi sociali 434 110 92 91 727 6.319 34.446 O Altri servizi pubblici 372 524 301 271 1.468 8.045 30.023 3.662 2.223 1.703 2.314 9.902 77.491 346.512 8.608 2.355 4.782 778 4.249 1.178 6.340 1.685 23.979 5.996 137.804 27.065 674.841 170.011 10.963 5.560 5.427 8.025 29.975 164.869 844.852 AGRICOLTURA 667 1.358 940 672 3.637 13.681 66.286 DIPENDENTI CONTO STATO 323 193 172 211 899 6.553 28.428 11.953 7.111 6.539 8.908 34.511 185.103 939.566 SERVIZI Totale determinati Non determinato (*) INDUSTRIA E SERVIZI COMPLESSO GESTIONI (*) trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c'è l'obbligo della denuncia da parte del datore di lavoro. 69 APP. 2 - Infortuni MORTALI sul lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per gestione, settore di attività economica e territorio SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA ANCONA ASCOLI PESARO MACERATA MARCHE PICENO e URBINO ITALIA CENTRO A B Agrindustria Pesca - - 1 - - 1 - 3 - 6 1 C Estrazione di minerali - - - - - 3 9 1 - - - - 1 - 7 2 24 11 DA Industria alimentare DB Industria tessile e abbigliamento DC Industria conciaria - - 1 - 1 2 4 DD Industria del legno 1 1 - - 2 2 13 DE Industria della carta - 1 - - 1 2 7 DF Industria del petrolio - - - - - - 1 16 DG Industria chimica - - - - - 2 DH Industria della gomma e plastica - 1 - - 1 1 5 DI Industria lav. minerali non metalliferi - - 1 1 2 6 34 DJ Industria dei metalli 1 - - - 1 8 71 DK Industria meccanica 1 - - 2 3 4 26 DL Industria macchine elettriche - - - - - 5 18 DM Industria fabbr.ne mezzi di trasporto 1 - - - 1 4 14 DN Altre industrie 1 - - - 1 2 10 D Totale Industrie manifatturiere 6 3 2 3 14 47 254 E F Elettricità, gas, acqua Costruzioni 1 1 1 3 6 1 51 6 263 INDUSTRIA 7 4 4 6 21 105 539 1 - - - 1 - 1 1 - 3 9 10 29 46 36 G50 Commercio e riparazione auto G51 Commercio all'ingrosso G52 Commercio al dettaglio G Totale commercio 1 - - 1 2 22 111 H I Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni 1 1 2 1 5 10 34 42 167 16 J Intermediazione finanziaria 1 - - - 1 2 K Attività imm.ri e servizi alle imprese 1 1 - - 2 22 75 L Pubblica Amministrazione - - - 1 1 4 13 M Istruzione - - - - - - 4 N Sanità e servizi sociali - - - - - 4 9 O Altri servizi pubblici - - - - - 10 27 4 2 2 3 11 108 464 11 - 6 1 6 - 9 - 32 1 213 15 1.003 62 INDUSTRIA E SERVIZI 11 7 6 9 33 228 1.065 AGRICOLTURA 2 1 2 2 7 19 127 DIPENDENTI CONTO STATO - - - - - 6 14 13 8 8 11 40 253 1.206 SERVIZI Totale determinati Non determinato (*) COMPLESSO GESTIONI (*) trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c'è l'obbligo della denuncia da parte del datore di lavoro. 70 APP. 3 - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2005 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia e territorio AGRICOLTURA Malattie Professionali o Sostanze che le causano ANCONA ASCOLI PESARO MACERATA MARCHE PICENO e URBINO ITALIA CENTRO 01-ANCHILOSTOMIASI 02-ARSENICO - - - - - - - 03-MERCURIO - - - - - - - 04-SOLFURO DI CARBONIO - - - - - - - 05-FOSFORO - - - - - - - 06-IDROCARBURI ALIFATICI - - - - - - - 07-BENZOLO, FENOLI - - - - - - - 08-RAME - - - - - - - 09-ACIDO CARBAMMICO - - - - - - 2 10-BARIO, CALCIO, SODIO - - - - - - - 11-STAGNO - - - - - - - 12-ARILSOLFONI - - - - - - - 13-FENOSSIDERIVATI - - - - - - - 14-ACIDO FTALICO - - - - - - - 15-DIAZINE E TRIAZINE - - - - - - - 16-DIPIRIDILE - - - - - - - 18-AMMONIACA - - - - - - - 20-CHINONI - - - - - - - 21-ZOLFO, AN.SOLFOROSA - - - - - - - 22-AMMINICI, AMMIDICI - - - - - - - 23-MALATTIE CUTANEE - - - - - 1 2 24-ASMA BRONCHIALE - - 2 6 8 10 25 25-ALVEOLITI ALLERGICHE - - - 2 2 3 11 26-IPOACUSIA E SORDITA' 1 - 2 2 5 22 40 27-MAL.OSTEOARTICOLARI - - - - - 5 13 TOTALE MALATTIE TABELLATE 1 - 4 10 15 41 93 99 - MALATTIE NON TABELLATE di cui: 17 26 46 54 143 329 1.005 - ipoacusia 9 4 23 22 58 85 171 - tendiniti - 1 1 7 9 24 196 - sindrome del tunnel carpale - - 4 - 4 21 98 - affezioni dei dischi intervertebrali 2 11 1 - 14 43 121 - malattie dell'apparato respiratorio 1 1 3 4 9 19 55 - artrosi - 2 4 10 16 39 89 - altre neuropatie periferiche 2 3 3 4 12 23 69 - dermatite da contatto 1 - - - 1 3 10 INDETERMINATA - - 1 14 15 56 186 IN COMPLESSO 18 26 51 78 173 426 1.284 71 APP. 3 - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2005 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia e territorio - AGRICOLTURA Malattie Professionali o Sostanze che le causano ANCONA ASCOLI PESARO MACERATA MARCHE PICENO e URBINO ITALIA CENTRO 01-ANCHILOSTOMIASI 02-ARSENICO - - - - - - - 03-MERCURIO - - - - - - - 04-SOLFURO DI CARBONIO - - - - - - - 05-FOSFORO - - - - - - - 06-IDROCARBURI ALIFATICI - - - - - - - 07-BENZOLO, FENOLI - - - - - - - 08-RAME - - - - - - - 09-ACIDO CARBAMMICO - - - - - - 2 10-BARIO, CALCIO, SODIO - - - - - - - 11-STAGNO - - - - - - - 12-ARILSOLFONI - - - - - - - 13-FENOSSIDERIVATI - - - - - - - 14-ACIDO FTALICO - - - - - - - 15-DIAZINE E TRIAZINE - - - - - - - 16-DIPIRIDILE - - - - - - - 18-AMMONIACA - - - - - - - 20-CHINONI - - - - - - - 21-ZOLFO, AN.SOLFOROSA - - - - - - - 22-AMMINICI, AMMIDICI - - - - - - - 23-MALATTIE CUTANEE - - - - - 1 2 24-ASMA BRONCHIALE - - 2 6 8 10 25 25-ALVEOLITI ALLERGICHE - - - 2 2 3 11 26-IPOACUSIA E SORDITA' 1 - 2 2 5 22 40 27-MAL.OSTEOARTICOLARI - - - - - 5 13 TOTALE MALATTIE TABELLATE 1 - 4 10 15 41 93 99 - MALATTIE NON TABELLATE di cui: 17 26 46 54 143 329 1.005 - ipoacusia 9 4 23 22 58 85 171 - tendiniti - 1 1 7 9 24 196 - sindrome del tunnel carpale - - 4 - 4 21 98 - affezioni dei dischi intervertebrali 2 11 1 - 14 43 121 - malattie dell'apparato respiratorio 1 1 3 4 9 19 55 - artrosi - 2 4 10 16 39 89 - altre neuropatie periferiche 2 3 3 4 12 23 69 - dermatite da contatto 1 - - - 1 3 10 INDETERMINATA - - 1 14 15 56 186 IN COMPLESSO 18 26 51 78 173 426 1.284 72 APP. 4 - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2005 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia e territorio - INDUSTRIA E SERVIZI Malattie Professionali o Sostanze che le causano ANCONA 01-PIOMBO 02-MERCURIO 03-FOSFORO 04-ARSENICO 05-CROMO 06-BERILLIO 07-CADMIO 08-VANADIO 09-NICHEL 10-MANGANESE 11-BROMO,CLORO,FLUORO 12-ACIDO NITRICO,AZOTO 13-ANIDRIDE SOLFOROSA 14-TALLIO 15-ANTIMONIO 16-OSMIO 17-SELENIO 18-RAME 19-STAGNO 20-ZINCO 21-ACIDO CARBAMMICO 22-SOLFURI DI BARIO 23-OZONO,OZONURI 24-ACIDO CIANIDRICO 25-ALCOLI,GLICOLI 26-OSSIDO DI CARBONIO 27-CLORURO DI CARBONILE 28-SOLFURO DI CARBONIO 29-IDROCARBURI ALIFATICI 30-IDROCARBURI AROMATICI 31-NITROD.IDROCARB.ALIF. 32-CHINONI E DERIVATI 33-FENOLI,TIOFENOLI 34-AMINE ALIFATICHE 35-DERIVATI ALOGENATI 36-CLORURO DI VINILE 37-CHETONI E DERIVATI 38-ETERI ED EPOSSIDI 39-ALDEIDI,ACIDI ORGAN. 40-ASMA BRONCHIALE 41-ALVEOLITI ALLERGICHE 42-MALATTIE CUTANEE 43-PNEUMOC.DA SILICATI 44-PNEUMOC.DA CALCARI 45-PNEUMOC.DA ALLUMINIO 46-PNEUMOC.E PROC.FIBROSANTI 47-SIDEROSI 48-BISSINOSI 49-BRONCHITE CRONICA 50-IPOACUSIA E SORDITA' 51-RADIAZIONI IONIZZANTI 52-MALAT.OSTEOARTICOLARI 53-MALAT. DA LAVORI SUBACQUEI 54-CATARAT.DA RAGGIANTI 55-ANCHILOSTOMIASI 56-NEOPLASIE DA ASBESTO 57-NEOPLASIE POLV.LEGNO 58-NEOPLASIE POLV.CUOIO 90-SILICOSI 91-ASBESTOSI 2 2 4 2 11 1 19 ASCOLI PESARO MACERATA MARCHE PICENO e URBINO 1 3 1 1 2 1 - 1 1 2 2 5 3 2 - 1 1 1 3 10 2 2 2 3 1 2 1 3 1 1 4 9 2 18 1 5 17 1 3 22 CENTRO 1 6 5 1 2 4 1 2 7 2 6 14 4 2 32 1 71 12 1 10 200 13 35 1 74 4 1 43 82 ITALIA 19 2 28 1 2 46 1 4 17 2 1 2 2 1 8 2 15 1 5 18 1 73 5 9 3 7 10 118 12 385 60 5 6 6 2 3 51 1.086 58 148 1 3 642 17 12 180 420 TOTALE MALATTIE TABELLATE 1 - 4 10 15 41 93 99 - MALATTIE NON TABELLATE di cui: - ipoacusia - tendiniti - sindrome del tunnel carpale - affezioni dei dischi intervertebrali - malattie dell'apparato respiratorio - artrosi - altre neuropatie periferiche - dermatite da contatto 17 26 46 54 143 329 1.005 9 2 1 2 1 4 1 11 1 2 3 - 23 1 4 1 3 4 3 - 22 7 4 10 4 - 58 9 4 14 9 16 12 1 85 24 21 43 19 39 23 3 171 196 98 121 55 89 69 10 INDETERMINATA - - 1 14 15 56 186 IN COMPLESSO 18 26 51 78 173 426 1.284 73 APP. 5 Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005 e denunciati all'INAIL, per settore di attività economica e provincia SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA ANCONA ASCOLI PESARO MACERATA MARCHE PICENO e URBINO A B Agrindustria Pesca 6 0 2 0 6 0 4 1 18 1 C Estrazione di minerali 0 2 1 0 3 31 21 17 22 69 15 18 25 135 83 DC Industria conciaria 9 68 82 0 159 DD Industria del legno 31 3 18 45 97 DE Industria della carta 6 3 7 6 22 DF Industria del petrolio 1 0 0 0 1 DG Industria chimica 4 1 6 5 16 DH Industria della gomma e plastica 117 DA Industria alimentare DB Industria tessile e abbigliamento 51 8 32 26 DI Industria lav. minerali non metalliferi 33 7 19 84 143 DJ Industria dei metalli 231 40 62 186 519 DK Industria meccanica 92 5 22 56 175 DL Industria macchine elettriche 38 2 18 9 67 DM Industria fabbr.ne mezzi di trasporto 40 2 3 68 113 DN Altre industrie 40 11 38 109 198 D Totale Industrie manifatturiere 628 189 391 637 1.845 E F Elettricità, gas, acqua Costruzioni 1 248 0 181 0 229 5 248 6 906 23 7 27 8 20 9 12 13 15 9 25 11 52 65 62 G50 Commercio e riparazione auto G51 Commercio all'ingrosso G52 Commercio al dettaglio G Totale commercio 57 37 40 45 179 H I Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni 50 96 29 30 29 26 47 36 155 188 J Intermediazione finanziaria K Attività imm.ri e servizi alle imprese 0 0 0 3 3 138 21 34 58 251 7 L Pubblica Amministrazione 4 3 0 0 M Istruzione 1 0 0 2 3 N Sanità e servizi sociali 37 5 13 8 63 26 20 18 14 78 397 100 198 291 986 INDUSTRIA E SERVIZI 1.689 619 985 1.399 4.692 AGRICOLTURA 78 47 42 36 203 COMPLESSO GESTIONI 1.767 666 1.027 1.435 4.895 O Altri servizi pubblici Non determinato (*) 74 75 76 77 78 79 80 81 Il Progetto “Linee Guida per l’individuazione ed il controllo delle patologie nei lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori e da movimentazione manuale dei carichi “ Le Linee Guida sono il risultato del lavoro sinergico tra la Regione Marche e l’Inail finalizzato all’analisi sulle più rilevanti patologie professionali emergenti connesse al rischio professionale da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore e da movimentazione manuale dei carichi. L’obiettivo delle Linee Guida è teso a sviluppare una maggior capacità di intervento preventivo sul territorio e ad avere un più preciso quadro epidemiologico, attivando le potenzialità presenti nei Servizi di Prevenzione negli Ambienti di Lavoro e nelle strutture Inail della regione. Nella società attuale, in tutto il mondo industrializzato, sono in diminuzione le malattie tipiche da lavoro un tempo particolarmente frequenti (silicosi, asbestosi, saturnismo, intossicazioni da mercurio, malattie da metalli, asma bronchiale allergico, ipoacusie da rumore ecc.), mentre si assiste all'evolversi della patologia professionale verso una sempre maggior visibilità delle malattie correlate al lavoro e, in particolare, di quelle legate a movimenti ripetitivi, alla movimentazione dei carichi e a posture incongrue. Queste situazioni sono riconducibili, nella maggior parte delle loro manifestazioni, alla carente o nulla applicazione dei principi ergonomici alle attività lavorative. Dal punto di vista epidemiologico, tra le malattie suddette, la patologia professionale dovuta a movimenti ripetitivi rappresenta la maggior causa di lesioni muscolo-scheletriche e nervose periferiche, superando, in questo ambito, la patologia traumatica da infortunio. Dette patologie degli arti superiori possono essere definite come un eterogeneo e complesso gruppo di disturbi e patologie interessanti strutture osteo-articolari, muscoloscheletriche, nervose e vascolari, che possono essere causate, concausate od aggravate da sovraccarico meccanico lavorativo dell’arto superiore. Le loro caratteristiche principali sono: - eziologia multifattoriale (professionale e non) - sviluppo generalmente lungo - guarigione lenta e talvolta incompleta - maggior frequenza del coinvolgimento delle unità muscolo-tendinee minor incidenza delle neuropatie da intrappolamento (es. sindrome del tunnel carpale), ma maggior rilevanza delle stesse per gravità e costi. Per descrivere sinteticamente tali disturbi localizzati prevalentemente agli arti superiori e per indicare la loro origine professionale, l’acronimo più appropriato, in quanto sottolinea l’intervento di una causa lavorativa nella loro genesi, sembra essere il WMSD Work related Musculo Skeletal Disorders . Le patologie di più frequente riscontro che possono interessare varie strutture dell'arto superiore e che hanno in comune la possibile eziologia professionale, quale conseguenza di traumi ripetitivi e/o cumulativi, sono: 82 - tendinite della cuffia dei rotatori - epicondilite ed epitrocleite - tendiniti e tenosinoviti mano-polso - sindrome da compressione dei nervi periferici - artrosi acromion-claveare - artrosi trapezio-metacarpale Le suddette patologie, definite dall’OMS, “malattie correlate con il lavoro” a differenza delle malattie professionali specifiche, per le quali è riscontrabile una relazione causa-effetto diretta tra un agente nocivo lavorativo e la malattia, sono ad eziopatogenesi multifattoriale, riscontrabili anche nella popolazione non esposta causate dall’invecchiamento, da attività sportive o hobbistiche, da pregressi traumatismi, da patologie sistemiche, dismetabolichereumatiche1. Nel 1997 il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health)2 ha evidenziato le associazioni possibili tra malattie dell’arto superiore e fattori di rischio, come riportato nella tabella 1. L’altra patologia, sebbene più conosciuta, ma ancor oggi poco affrontata dal punto di vista valutativo e di ricerca delle possibili soluzioni, è la patologia del rachide dovuta alla movimentazione manuale dei carichi siano essi oggetti -prevalentemente nelle attività industriali e commerciali- o pazienti -rischio prioritario nelle strutture sanitarie-. La movimentazione manuale dei carichi può determinare lesioni acute e croniche del rachide sostanzialmente indistinguibili dalla patologia degenerativa vertebrale legata ai fisiologici fenomeni involutivi o ad altre cause e che per tale motivo ancora oggi vengono inquadrate con difficoltà come malattie professionali. Le patologie ad eziologia multifattoriale nelle quali, tuttavia, condizioni di sovraccarico biomeccanico lavorativo possono svolgere un ruolo eziologico sufficiente o necessario ed efficiente sono: - la discopatia degenerativa discale - la protusione discale - l’ernia discale - la degenerazione del segmento vertebrale (artrosi) 1 Cimaglia G., Balletta A., Orsini D., Innocenzi M., Todaro G., Clemente M. “Linee guida per il riconoscimento dell’origine professionale delle malattie da microtraumi e posture”, allegato 1/8 della Circolare Inail n.81 del 27.12.2000. 2 National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH), “muscoloskeletal disorders and workplace factors: a critical review of epidemiological evidences”, Bernard B ed. Cincinnati OH:DHHS NIOSH Publ n° 97-141, 1997. 83 Tabella 1: associazioni possibili tra patologie dell’arto superiore e fattori di rischio Distretto a rischio Forte evidenza di fattore di rischio associazione Collo, spalla-collo Ripetitività Forza Postura incongrua X Vibrazioni Spalla Ripetitività Forza Postura incongrua Vibrazioni Gomito Ripetitività Forza Postura incongrua Combinazione X Mano-polso (s.tunnel carpale) Ripetitività Forza Postura incongrua Vibrazioni Combinazione X Mano-polso (tendinite) Ripetitività Forza Postura incongrua Combinazione X Mano-polso (s. da vibrazioni) Vibrazioni X Evidenza di associazione Insufficiente evidenz associazione X X X X X X X X X X X X X X X X X SCOPO DELLE LINEE GUIDA Scopo di queste linee guida è fornire un indirizzo di metodo, uno strumento operativo ed un supporto per i Servizi di Prevenzione dell’ASUR Marche, i dirigenti medici INAIL, le associazioni sindacali e di categoria, le aziende, i medici competenti per l’attuazione della gestione dei casi di malattia professionale certa o sospetta negli esposti a rischio di sovraccarico biomeccanico del rachide e degli arti superiori. Le “linee guida” sono state mirate a fornire, attraverso la realizzazione di un progetto in esse allegato, un supporto al lavoratore malato, dalla valutazione del rischio presente nella mansione lavorativa svolta alla diagnosi ed alla riammissione al lavoro Prima della redazione delle linee guida, il gruppo tecnico ha eseguito una ricognizione attraverso una serie di incontri con le associazioni sindacali e di categoria, e la somministrazione di questionari ai Servizi PSAL della Regione, in modo da poter avere chiara la situazione attuale nelle Marche rispetto al rischio specifico, chiedendo ai soggetti coinvolti suggerimenti per le dinamiche da intraprendere. Sono stati poi elaborati i dati desunti dal software “Nuovi Flussi Informativi”, opportunamente implementati con i singoli dati forniti dall’Inail, per definire un quadro epidemiologico completo della Regione Marche sulla patologia del rachide e dell’arto superiore, denunciata e riconosciuta. 84 DATI EPIDEMIOLOGICI GENERALI Le patologie degli arti superiori Il rapporto Eurostat 2004, evidenzia come nel biennio ’98-’99, a livello europeo, circa la metà delle patologie lavoro-correlate era rappresentato da WMSDs, sebbene il numero di casi riconosciuti come professionali, differissero anche significativamente da paese a paese, sulla base dei differenti quadri normativi esistenti. Nel 1998, le WMSDs rappresentavano il gruppo di patologie professionali maggiormente diffuse in alcuni paesi europei, quali Belgio, Finlandia, Francia, Svezia e Spagna; in particolare in quest’ultima nazione le UL-WMSDs costituivano quasi l’80% di tutte le patologie riconosciute (oltre 15.000 casi nel 2000), mentre in Francia superavano la quota del 60%. Negli Stati Uniti i disturbi muscolo scheletrici a carico degli arti superiori rappresentavano nel 1990 il 60% di tutte le patologie occupazionali e, attualmente, circa la metà delle patologie da lavoro indennizzate; analoga situazione si riscontra in altri Paesi fra cui Brasile, Australia e Giappone. In Italia facendo riferimento ai dati INAIL, risulta possibile evidenziare come negli anni compresi fra il 1996 ed il 2002 il numero di malattie professionali da UL-WMSDs, denunciate e riconosciute, abbia palesato un significativo incremento. Nel medesimo intervallo temporale è possibile osservare una netta prevalenza di patologie canalicolari (sindrome del tunnel carpale) e tendiniti del distretto mano-polso e della spalla. I casi accolti possono essere ripartiti sulla base dei differenti settori produttivi; si osserva una netta prevalenza di quello metalmeccanico, seguito dal settore tessile/confezioni, e da quello di lavorazione carni/alimentare. I dati palesano, al contempo, una irregolare distribuzione territoriale dei casi esaminati sempre in relazione al biennio 1999-2000, con una netta prevalenza in alcune regioni ed in particolare il Piemonte (15% del totale dei casi esaminati nel 1999 e 24% nel 2000), e l’Emilia Romagna (40% nel 1999 e 32% nel 2000), una prevalenza in altre come il Veneto (7% nel 1999 e 5% nel 2000), le Marche (7% nel biennio considerato) e l’Abruzzo (8% nel 1999 e 7% nel 2000) e regioni ove il numero di casi è stato del tutto trascurabile (Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, ecc., con percentuali inferiori all’1%), o addirittura ove non ne è pervenuto alcuno (Campania e Molise). Le patologie muscolo scheletriche del rachide Negli Stati Uniti il “low back pain” rappresenta la forma più frequente di patologia del rachide per i lavoratori con meno di 45 anni, costituendo nel complesso la seconda causa di richiesta di riconoscimento di danni da lavoro. In Italia le malattie professionali (M.P.) da sovraccarico biomeccanico del rachide riconosciute come professionali dall’INAIL, appaiono in netto incremento considerando i dati disponibili dal 1996 al 2002. I DATI DI PREVALENZA NELLE MARCHE. I dati sono stati elaborati direttamente dall’esame delle cartelle cliniche presenti presso le Sedi dell’Inail in quanto meglio analizzabili nei vari aspetti della definizione diagnostica e dell’inquadramento nosologico. 85 Nell’ambito della regione Marche nel triennio 2003-2005 sono state riconosciute, come malattie professionali, 451 patologie muscolo scheletriche degli arti superiori e 70 affezioni del rachide. Per quelle relative agli arti superiori, su di un totale di 451 casi riconosciuti, circa il 67% risulta ricadere nell’ambito delle province di Macerata ed Ancona (rispettivamente il 35 ed il 32% del totale), oltre il 24% interessa la provincia di Pesaro-Urbino e solamente il rimanente 9% quella di Ascoli Piceno. Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori M.P. riconosciute nella Regione Marche dal 2003 al 2005 (n. 451) AP n.40 9% PU n.107 24% MC n.158 35% AN n.146 32% Per quanto concerne le M.P. da movimentazione manuale di carichi riconosciute in ambito regionale nel triennio considerato, è possibile sottolineare l’esiguità delle stesse (n. 70) rispetto a quelle da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori (n. 451). Ricadono principalmente nella provincia di Pesaro-Urbino (45%) ed in quelle di Ancona e Macerata (rispettivamente il 30 ed il 24%), mentre in quella di Ascoli Piceno è stato riconosciuto un solo caso. Patologie da movimentazione manuale di M.P. riconosciute nella Regione Marche dal 2003 al 2005 suddivise per provincia (n. 70) PU n.31 45% AP n.1 1% AN n.21 30% MC n.17 24% 86 Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori M.p. riconosciute nelle Marche dal 2003 al 2005 (n. 451) Classificazione delle attività sulla base dei gruppi Ateco 2002 ANCONA SETTORE SETTORE EDILE INDUSTRIA ALIMENTARE SERVIZI INDUSTRIA MECCANICA INDUSTRIA TESSILE INDUSTRIA ELETTRONICA COMMERCIO ALBERGHI E RISTORANTI AGRICOLTURA CONCIARIO/CALZATUR. ELETTRICITA, ACQUA, GAS PUBBLICA AMMINISTR.NE INDUSTRIA LEGNO FABBRICAZIONE STOVIGLIE SANITA' INDUSTRIA CHIMICA ALTRO/ NON DETERMINATO ASCOLI PICENO PESARO URBINO Num. % MACERATA Num. % Num. % Num. % n. 23 --n. 18 n. 18 n. 16 n. 11 n. 7 n. 6 n. 6 n. 4 --n. 4 n. 3 --n. 2 --n. 28 15,75% --12,32% 12,32% 10,95% 7,53% 4,79% 4,10% 4,10% 2,73% --2,73% 2,05% --1,36% --19,17% --n. 3 n. 5 n. 2 n. 6 n. 1 ------n. 22 ----------n. 1 --- --7,50% 12,50% 5,00% 15,00% 2,50% ------55,00% ----------2,50% --- n. 10 n. 4 n. 13 n. 9 n. 30 n. 1 n. 10 --n. 5 n. 27 n. 2 n. 4 n. 12 --n. 4 n. 2 n. 25 6,32% 2,53% 8,22% 5,69% 18,98% 0,60% 6,32% --3,16% 17,08% 1,26% 2,53% 7,59% --2,53% 1,26% 15,82% n. 14 n. 1 n. 12 n. 5 n. 27 --n. 2 n. 3 --n. 1 --n. 3 n. 18 n. 4 --n. 1 n. 16 13,08% 0,93% 11,21% 4,67% 25,23% --1,86% 2,80% --0,93% --2,80% 16,82% 3,73% --0,93% 14,95% Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 18% 18% INDUSTRIA TESSILE 15% ALTRO/ NON DETERMINATO 12% CONCIARIO/CALZATUR. 11% SERVIZI 10% SETTORE EDILE 8% INDUSTRIA MECCANICA COMMERCIO 4% SETTORE DEL MOBILE 4% INDUSTRIA ELETTRONICA 3% INDUSTRIA LEGNO 3% INDUSTRIA ALIM ENTARE 2% ALBERGHI E RISTORANTI 2% AGRICOLTURA 2% PUBBLICA AMMINISTR.NE 2% FABBRICAZIONE STOVIGLIE 1% SANITA' 1% INDUSTRIA CHIMICA 1% ELETTRICITA, ACQUA, GAS 16% 0% 87 20% Analizzando i comparti produttivi esposti nella pagina precedente in forma tabellare e grafica, quello principalmente coinvolto risulta essere il settore Tessile con 79 M.P. riconosciute (18% del totale) comprese nel 70% dei casi nelle province di Macerata e Pesaro-Urbino, mentre nella provincia di Ascoli Piceno sono stati riscontrati solamente 6 casi. Oltre il 60% delle patologie sono rappresentate da sindromi del tunnel carpale, diagnosticate prevalentemente in cucitrici/addetti al confezionamento. Il comparto Conciario/Calzaturiero è il secondo per numero di M.P. (12%) riconosciute in regione, ricadenti per circa il 90% nelle province di Macerata ed Ascoli. Anche in questo comparto oltre il 50% delle patologie diagnosticate è rappresentato da sindromi del tunnel carpale. I settori “Servizi”, con 48 casi (11%), ed “Edile” con 47 casi (10%), rappresentano il terzo e quarto comparto per ordine di importanza; nei “Servizi”, l’attività di parrucchiere risulta essere quella prevalentemente coinvolta, con oltre il 30% dei casi, ed il quadro patologico maggiormente riconosciuto in tale ambito è la sindrome del tunnel carpale (oltre il 30% delle denunce), seguito dalle affezioni al distretto articolare della spalla (oltre il 20%). Nell’Edilizia la mansione maggiormente coinvolta è quella del muratore (40%), prevalendo numericamente le patologie alla spalla, seguita dalla sindrome del tunnel carpale ed infine del gomito. Per quanto concerne le M.P. da movimentazione manuale di carichi, riconosciute in ambito regionale nel triennio considerato, è possibile sottolineare l’esiguità delle stesse (n. 70) rispetto a quelle da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori (n. 451). Ricadono principalmente nella provincia di Pesaro-Urbino (45%) ed in quelle di Ancona e Macerata (rispettivamente il 30 ed il 24%), mentre in quella di Ascoli Piceno è stato riconosciuto un solo caso. Patologie da movimentazione manuale dei carichi M.p. riconosciute nelle Marche dal 2003 al 2005 (n. 70) Classificazione delle attività sulla base dei gruppi Ateco 2002 SETTORE SETTORE EDILE INDUSTRIA ALIMENTARE SERVIZI INDUSTRIA MECCANICA COMMERCIO AGRICOLTURA PUBBLICA AMMINISTR.NE INDUSTRIA LEGNO SANITA' INDUSTRIA VETRO INDUSTRIA CHIMICA TRASPORTI E MAGAZZIN. ALTRO/ NON DETERMINATO ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA Num. % Num. % Num. % n. 5 n. 1 n. 2 n. 3 --n. 1 n. 1 --n. 5 ----n. 2 --- 23,00% 5,00% 10,00% 14,00% --5,00% 5,00% --23,00% ----10,00% --- ----------------n. 1 --------- ----------------100,00 --------- ----n. 3 n. 2 ----n. 1 n. 1 n. 3 --n. 1 n. 2 --- ----17,00% 12,00% ----6,00% 6,00% 17,00% --6,00% 12,00% --- segue grafico 88 PESARO URBINO Num. % n. 5 --n. 1 --n. 1 n. 2 n. 3 n. 2 n. 7 n. 2 --n. 3 n. 5 16,00% --3,00% --3,00% 6,00% 10,00% 6,00% 24,00% 6,00% --10,00% 16,00% Patologie da movimentazione manuale dei carichi 7% ALTRO/ NON DETERMINATO 24% SANITA' 18% SETTORE EDILE 10% TRASPORTI E MAGAZZIN. 9% SERVIZI INDUSTRIA MECCANICA 7% PUBBLICA AMMINISTR.NE 7% CONCIARIO/CALZATURE 4% AGRICOLTURA 4% INDUSTRIA LEGNO/MOBILE 4% 3% INDUSTRIA VETRO INDUSTRIA CHIM ICA 1% INDUSTRIA ALIMENTARE 1% COMMERCIO 1% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Su base provinciale i dati disponibili evidenziano, per quanto concerne la provincia di Ancona, che circa la metà dei casi rientrano nel settore Edile e nel comparto della Sanità (23% ciascuno), mentre nell’Industria Meccanica, nei Servizi e nel comparto dei Trasporti/Magazzinaggio ricadono circa il 35% delle rimanenti M.P. riconosciute. 89 30% Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori Denuncie di M.P. suddivise in base alle Zone Territoriali della ASUR Marche 0% 5% 10% 20% 7% Z.T. N. 2 0% 9% Z.T. N. 4 4% Z.T. N. 5 6% Z.T. N. 6 14% Z.T. N. 7 4% Z.T. N. 8 23% Z.T. N. 9 4% Z.T. N. 10 5% Z.T. N. 11 1% Z.T. N. 12 Z.T. N. 13 25% 9% Z.T. N. 1 Z.T. N. 3 15% 2% 12% NON DETERMINATA Patologie da movimentazione manuale di carichi Denuncie di M.P. suddivise in base alle Zone Territoriali della ASUR Marche 0% 5% 10% 15% 25% 26% Z.T. N. 1 9% Z.T. N. 2 Z.T. N. 3 9% 10% Z.T. N. 4 Z.T. N. 5 1% Z.T. N. 6 3% 16% Z.T. N. 7 7% Z.T. N. 8 Z.T. N. 9 11% Z.T. N. 10 1% Z.T. N. 11 1% Z.T. N. 12 0% Z.T. N. 13 0% NON DETERMINATA 20% 6% 90 30% I METODI DI VAUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETUTI E DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Non esiste nella normativa italiana l’adozione di un metodo analitico di valutazione del rischio da movimenti ripetuti e da movimentazione manuale dei carichi. Numerose sono le metodiche esistenti ma, poiché non sono del tutto note le modalità fisiopatologiche attraverso cui si determinano le diverse patologie, non ci sono metodi che possano completamente soddisfare tutti i criteri. Il metodo OCRA è stato indicato come prioritario dalla Regione Marche in quanto largamente diffuso, già in uso presso le Sedi Inail delle Marche, e sistema di riferimento in procinto di essere individuato ufficialmente come metodo preferenziale in normativa armonizzata europea per la costruzione di macchine, ed in normativa internazionale ISO (ISO TC 159/SC 3 e ISO/DIS 11228-3) per la valutazione del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori, così come il metodo NIOSH lo è stato per il rischio da movimentazione manuale dei carichi. Pertanto, il progetto regionale utilizzerà nelle sue parti, formativa, informativa ed assistenziale, di approccio clinico e di counseling, il metodo OCRA per la valutazione del rischio da movimenti ripetuti, il metodo NIOSH e le tavole di SNOK e CIRIELLO per la movimentazione manuale dei carichi inanimati ed il metodo MAPO per la movimentazione dei carichi animati. IL PROGETTO DELLA REGIONE MARCHE Le fasi del progetto 1. ATTIVITA’ FORMATIVA Obiettivo di questa fase è quello di raggiungere i soggetti attivi nel settore “tutela della salute nei posti di lavoro”, referenti delle parti datoriali e lavorative, con una azione informativa e formativa di base che dovrà determinare un omogeneo e diffuso accrescimento conoscitivo delle problematiche correlate alle patologie in causa. La partecipazione alle iniziative dovrà costituire, per gli Enti coinvolti, impegno alla promozione e divulgazione delle conoscenze formative attraverso la predisposizione di specifici corsi da avviare in collaborazione con i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’ASUR. 9 Sono previsti due singoli momenti formativi: Formazione di base dedicata ad operatori SPSAL ed INAIL, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, medici competenti e consulenti. Questa fase della formazione è volta alla conoscenza del problema delle patologie emergenti, in particolare sulla modalità di gestione e valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore e del rachide (conoscenza dei vari metodi di valutazione con approfondimento ed esercitazioni pratiche su Check - list OCRA, NIOSH, Snook e Ciriello). 9 Formazione avanzata dedicata ad un gruppo ristretto di operatori SPSAL, INAIL, parte imprenditoriale e organizzazioni sindacali, medici competenti, consulenti. 91 Questa fase della formazione va divisa in due moduli distinti: a) modulo dedicato a figure sanitarie (medici ed assistenti sanitarie) per affrontare gli aspetti clinico-diagnostici, la gestione della sorveglianza sanitaria del lavoratore esposto, l’individuazione dei protocolli di sorveglianza sanitaria, il reinserimento lavorativo, il controllo periodico. b) modulo dedicato a tecnici (SPSAL, Contarp, parte datoriale e consulenti) con approfondimento dell’applicazione dei metodi valutativi (OCRA , NIOSH, SNOOCK e CIRIELLO, MAPO) e degli interventi di progettazione e riprogettazione delle postazioni lavorative. I corsi saranno replicati in quattro sedi del territorio regionale per consentire una agevole e diffusa partecipazione. 2. ATTIVITA’ INFORMATIVA / ASSISTENZIALE DI BASE In tutte le Zone Territoriali dell’ASUR è attivato, già da alcuni anni, uno “sportello informativo” con l’obiettivo di fornire un supporto di conoscenza e di assistenza specifico per i soggetti della "sicurezza aziendale", con particolare riguardo per i RR.LL.SS. Con il presente progetto si vuole inserire, nell’ambito dello sportello informativo ed in tutte le Zone Territoriali, una specifica sessione dedicata a fornire elementi utili alla corretta valutazione del rischio, alla gestione delle segnalazioni di posti di lavoro a rischio, alla applicazione della sorveglianza sanitaria, nonché a fornire le informazioni sul percorso da seguire in caso di lavoratore affetto da patologie o sospettato di esserlo. Tali PUNTI ASSISTENZIALI DI BASE (PAB) saranno sostenuti da specifiche professionalità tecniche, dotate di adeguata formazione, che abbiano partecipato al percorso formativo almeno di primo livello, e costituiranno un forte ausilio alla diffusione della conoscenza ed alla sensibilizzazione di lavoratori, datori di lavoro, RLS e altre figure addette alla sicurezza in azienda. Gli “sportelli informativi” potranno essere un utile e snello veicolo di diffusione di materiale informativo (opuscoli, manifesti, video) sul rischio lavorativo e sulle patologie professionali da sovraccarico biomeccanico del rachide e dell’arto superiore. 3. ATTIVITA’ ASSISTENZIALE SANITARIA a. PUNTO AMBULATORIALE ASUR – 1° LIVELLO A livello zonale o sovrazonale è attivato il PUNTO AMBULATORIALE ASUR (PAmA) di primo livello che avrà la funzione di “prendere in carico” il lavoratore con disturbi potenzialmente correlabili alla specifica attività lavorativa. Il PAmA avrà il compito di raccogliere le informazioni dal lavoratore attraverso la “raccolta anamnestica patologica e lavorativa” e di somministrare il questionario clinico (chiaramente solo in caso di fondato sospetto di malattia). Opereranno nel PamA specifiche professionalità adeguatamente formate che abbiano frequentato il corso di formazione avanzato per medici ed assistenti 92 sanitari. Qualora i dati orientino verso la possibile presenza di patologia professionale (positività del questionario anamnestico e clinico), il lavoratore, tramite la redazione del primo certificato medico di malattia professionale, sarà indirizzato al PUNTO AMBULATORIALE INAIL (PAmI) di secondo livello. Il PAmA è istituito nel Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro e può costituire riferimento per più zone territoriali, anche in relazione agli sviluppi della futura rete aziendale ASUR. b. PUNTO AMBULATORIALE INAIL – 2° LIVELLO A livello provinciale è attivato il PUNTO AMBULATORIALE INAIL (PAmI) di secondo livello con funzione di diagnosi medico-legale. Il PAmI è in grado di effettuare: 9 direttamente, presso la Sede Inail, esame ecografico di spalla, gomito, polso, mano, esami radiografici dei vari distretti; 9 indirettamente, tramite strutture pubbliche esterne, esame elettromiografico ed esame di risonanza magnetica nucleare. Il PAmI è istituito nell’ambito provinciale e costituisce il riferimento di secondo livello per i PAmA; sono convogliati al PAmI i lavoratori con patologie professionali sospette che qui riceveranno prestazioni specialistiche a titolo gratuito per una disponibilità massima di dodici approfondimenti mensili per ciascun livello provinciale. Il PAmI potrà rapportarsi con i SPSAL per un possibile scambio di informazioni sulla presenza del rischio nelle attività produttive. c. CENTRO PREVENTIVO INTEGRATO INAIL – ASUR A livello regionale presso l’Inail, è istituito il CENTRO PREVENTIVO INTEGRATO INAIL-ASUR (CePrI), con funzioni di raccolta epidemiologica, analisi eziologia, predisposizione di linee-guida, attività di counseling del lavoratore affetto da patologie. Il CePrI, per la funzione di raccolta ed elaborazione epidemiologica si raccorderà con la Rete Epidemiologica Regionale (REM) ed il Servizio della Regione Marche nell’ambito del progetto Nuovi Flussi Informativi INAIL-ISPESL-REGIONI. Il CePrI periodicamente, in relazione al bisogno, si riunisce per valutare i dati di esposizione trasmessi dai SPSAL o assunti da dati d’archivio, per esaminare i casi più “critici” per giungere ad una loro definizione, per affrontare difficoltà operative locali. Il lavoratore “patologico” viene così preso in carico e seguito, attraverso un percorso integrato per professionalità e specificità, dalla valutazione del rischio, al riconoscimento della professionalità della malattia, fino al suo reinserimento lavorativo. Il CePrI, per quanto attiene agli aspetti relativi alla sorveglianza sanitaria, idoneità lavorative, reinserimenti lavorativi, sarà ulteriormente integrato con la partecipazione del medico competente, finalizzando l’attività alla redazione di linee guida che andranno a costituire azione di coordinamento dell’attività di sorveglianza sanitaria. A cura della dr. Angela Ruschioni – Responsabile SPSAL – Zona Terr. 7 - Ancona 93