ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE
CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO
Rapporto Annuale
Regionale 2005
Marche
Rapporto Annuale 2005
Direttore Regionale: Dott. S. Passamonti
Comitato di Redazione Regionale
Dott. E. Bizzarri
Sig. F. Campanella
Dott. F. Ferreri
Dott. F. Giovenco
Dott. G.M. Mariotti
Sig.ra V. Musto
Dott. R. Rimini
Stampato dalla Tipografia INAIL - Milano
Indice
Introduzione
a cura dell’Assessore alla Salute della Regione Marche
e del Direttore Regionale Inail
Relazione del Direttore Regionale
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7
Un’alleanza per la sicurezza a cura del Coordinatore Regionale dei
Comitati Provinciali Norberto Crinelli
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Stato di attuazione del “2° Protocollo d’intesa tra la Regione Marche
e l’Inail in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro”
a cura del Dirigente P.F.- Sanità Pubblica – Servizio Salute Regione Marche
Giuliano Tagliavento
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Rapporto annuale sull’ andamento infortunistico e tecnopatico
-
L’andamento occupazionale
L’andamento regionale degli infortuni e delle tecnopatie
L’andamento del fenomeno infortunistico nelle province
Gli infortuni mortali
Gli infortuni stradali
I lavoratori atipici
I lavoratori extracomunitari
L’analisi tendenziale nel medio periodo
Le malattie professionali
Le modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro:
la codifica europea E.S.A.W.
- I casi indennizzati dall’Inail
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Appendice
-Tavole statistiche
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- 2^ Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’Inail in materia di igiene
e sicurezza negli ambienti di lavoro- Documento programmatico
per l’anno 2006.
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- Atto d’intesa tra la Regione Marche – Inail – Università degli Studi di Urbino per
l’osservazione ed il monitoraggio permanente della legislazione
e giurisprudenza in materia di sicurezza sul lavoro
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Il Progetto “Linee Guida per l’individuazione ed il controllo delle patologie
nei lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori e
da movimentazione manuale dei carichi
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Introduzione
Il fenomeno dei danni da lavoro è un problema non solo sociale ma anche economico, che
recenti stime INAIL hanno valutato in 41,6 miliardi di euro, pari al 3,2% del PIL.
Spesso l'infortunio interessa la sfera umana e relazionale suscitando il profondo
coinvolgimento delle coscienze: il costante impegno nella ricerca di soluzioni efficaci non
può riguardare solo un’istituzione bensì deve coinvolgere tutti i protagonisti (enti, imprese,
sindacati, associazioni di categoria e parti sociali).
L'evoluzione del quadro legislativo ha fatto si che sul tema della prevenzione negli ultimi
anni si siano moltiplicati interessi e sforzi comuni dell'INAIL e della Regione Marche.
Il nuovo ruolo dell'INAIL, promotore della “prevenzione” nel contesto lavorativo e in altri
ambiti della vita del cittadino (casa, ambiente e quant’altro), è stato vissuto all'interno
dell’Ente come una formidabile opportunità per contribuire efficacemente al miglioramento
del welfare regionale, per operare in rete con un forte spirito sinergico, per mettere a
disposizione la specifica competenza frutto della sua storia ultra centenaria .
Possiamo certamente affermare che nelle Marche si sono riscontrate le condizioni migliori
per realizzare e adottare la strategia del lavoro in rete, fin dagli accordi del 2001, grazie
alla sensibilità dimostrata concretamente dai responsabili e dai professionisti del Servizio
Sanitario Regionale e delle Strutture della Regione Marche.
Ciò ha consentito lo sviluppo di un adeguato sistema informativo, che permette analisi e
valutazione dei bisogni, identificazione delle priorità e modalità di intervento condivise
dalle diverse parti in gioco, con la conseguente realizzazione di corsi, tavoli tecnici,
seminari e convegni e progetti prevenzionali.
Molto inoltre è stato fatto per la definizione di azioni volte ad aumentare i livelli di sicurezza
nei luoghi di lavoro in termini di vigilanza, controllo, informazione e assistenza.
L'appuntamento di presentazione del Rapporto annuale INAIL è l'occasione per procedere
ad un bilancio complessivo di quanto finora progettato e realizzato sulla base degli
accordi, protocolli e convenzioni sottoscritti con la Regione e, in parallelo, alla
formulazione ed alla verifica dei piani di attività che tengano conto delle risorse a
disposizione delle diverse strutture pubbliche, nonché dei prevedibili bacini di utenza e dei
correlati fabbisogni. E’ un aspetto, quest’ultimo, che attribuisce alla presentazione dei
risultati dell’anno 2005 la necessaria visione dinamica dei risultati raggiunti attraverso il
richiamo dei progetti in corso, il riorientamento delle linee di tendenza in atto, nel contesto
di un sistema integrato, con il pieno, costante ed organico coinvolgimento dei soggetti
interessati.
Preme sottolineare, pertanto, che la carta vincente è quella dell'integrazione coordinata e
programmata sul territorio di tutti i soggetti (enti, associazioni di categoria, ecc.) con
l'obiettivo finale di diffondere, a livello dei singoli, la cultura della prevenzione.
Per questo, ulteriori sforzi dovranno essere praticati per potenziare anche il sistema di
comunicazione. Quanto compiuto dovrà trovare ampia diffusione fra le aziende, i lavoratori
e le associazioni di categoria, e particolare attenzione dovrà essere rivolta nell’ambito
scolastico, agli interventi indirizzati alle nuove generazioni di cittadini e di lavoratori.
Assessore alla Salute Regione Marche
Almerino Mezzolani
Direttore Regionale INAIL
Sandro Passamonti
10 novembre 2006
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Relazione del Direttore Regionale Inail
La pubblicazione del rapporto regionale annuale offre la possibilità di fornire alle Istituzioni,
alle Parti sociali ed ai cittadini un’analisi dettagliata di quello che è stato l’andamento
infortunistico e tecnopatico della Regione nonché l’opportunità di valutare le iniziative che
l’INAIL, in sinergia con i soggetti pubblici e privati competenti per territorio, ha posto in
essere al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro.
Nonostante negli ultimi anni il trend infortunistico regionale, così come quello nazionale,
risulta essere in costante diminuzione, le cifre degli infortuni e delle malattie professionali
sono ancora, purtroppo, su livelli drammatici.
Il sempre maggior utilizzo di contratti di lavoro flessibili, il crescente numero di lavoratori
extracomunitari, l’annoso problema del lavoro irregolare ed infine la notevole
frammentazione del tessuto produttivo marchigiano costituiscono degli ostacoli alla
diffusione di una cultura della prevenzione dalla quale non si può prescindere se si vuole
contrastare il fenomeno infortunistico.
Gli infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL nella regione Marche sono stati, nel 2005, pari a
34.511 rispetto ai 35.756 casi del 2004, con una flessione pari a 3,5 punti percentuali; tale
contrazione risulta essere maggiore, anche se di misura, rispetto al calo del 2,8%
registrato a livello nazionale.
Scorporando il valore sopra accennato a seconda della gestione tariffaria di appartenenza,
si evidenzia un calo del 4% per gli infortuni verificatesi nell’Industria e Servizi, dell’1,8% in
Agricoltura e un incremento del 7,9 % degli infortuni facenti capo alla speciale forma di
“Gestione per Conto dello Stato”, nel quale rientrano i Dipendenti dello Stato che sono
tutelati direttamente dalle amministrazioni centrali di competenza, ma la cui assicurazione
è comunque gestita dall’INAIL.
Analizzando il trend di medio periodo, si evidenzia che nell’arco del quinquennio 20012005 il numero degli infortuni denunciati ha subito, nelle Marche, una riduzione pari al
13,6% del totale che equivale a dire: 5.422 infortuni in meno rispetto al 2001.
Per quanto concerne gli infortuni mortali il dato dei 40 casi riscontrati nel 2004 risulta
essere identico a quello rilevato nell’anno 2005.
Vanno evidenziati, purtroppo, i dati riguardanti gli infortuni stradali; infatti, i 4.797 casi
rilevati nel 2005 (3.473 in itinere) rappresentano il 13,8% del totale, mentre i 14 casi di
infortuni mortali avvenuti nella strada incidono per ben il 35% sul dato complessivo.
Una forte azione di contenimento di questa tipologia di infortuni contribuirebbe, dunque, ad
un importante ridimensionamento del fenomeno infortunistico.
La statistica riguardante gli infortuni occorsi ai lavoratori extracomunitari all’interno del
territorio marchigiano nel 2005, rileva che su una base di 53.472 assicurati sono stati
denunciati 4.895 infortuni sul lavoro con un calo rispetto al 2004 di 6,4 punti percentuale, a
fronte di una riduzione del 2,8% registrata a livello nazionale.
Dei suddetti infortuni la maggior parte, 4.692 casi, hanno visto coinvolti i lavoratori
occupati nel settore dell’Industria e Servizi.
Dalla distinzione a seconda del paese di provenienza si riscontra che il maggior numero di
eventi infortunistici ha riguardato i lavoratori provenienti dal Marocco con 802 casi
denunciati, seguiti dai 770 casi dei lavoratori Albanesi.
Relativamente agli infortuni che hanno visto coinvolti i cosiddetti lavoratori atipici, nel 2005
sono state 285 le denunce riguardanti i parasubordinati, con un calo del 1,7% rispetto al
2004, mentre per i lavoratori interinali i 431 casi denunciati, pur confermando un livello di
incidentalità preoccupante rilevato anche a livello nazionale, evidenziano un calo del 8%
rispetto all’anno precedente
7
Per far fronte a queste vecchie e nuove emergenze diviene sempre più stringente la
necessità di una collaborazione puntuale ed attenta tra tutti gli operatori della sicurezza
presenti nel territorio al fine di costruire quel sistema della prevenzione costruito
principalmente sullo scambio di informazione, sulle attività di formazione e sui controlli.
Nelle Marche, anche nel 2005, l’INAIL e la Regione hanno consolidato un metodo
operativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro basato sulla sinergia dei programmi e
sulla correlativa messa in campo di risorse finalizzate.
In quest’ottica e in attuazione del protocollo d’intesa, rinnovato con la Regione Marche il 5
novembre 2004, la Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
(Con.T.A.R.P.) dell’INAIL Marche e l’Assessorato alla Sanità della Regione Marche hanno
portato a compimento il progetto denominato: “Monitoraggio e controllo del rischio chimico
negli ambienti di lavoro”, iniziato nel 2003, con l’organizzazione del seminario regionale: “Il
rischio chimico occupazionale: esperienze di valutazione e proposte di bonifica”, tenutosi a
Fiastra il 20 dicembre 2005.
Nell’elenco delle attività prevenzionali poste in essere particolare evidenza è rivestita dalla
realizzazione del progetto denominato: “Nuovi Flussi Informativi”, avviato con il Protocollo
d’Intesa firmato il 25 luglio 2002 da I.N.A.I.L., I.S.P.E.S.L. e Regioni.
A tal proposito, è proseguita nel 2005 l’attività del gruppo di lavoro costituito nelle Marche
da rappresentanti dell’INAIL, dell’A.R.M.A.L. (Agenzia Regionale Marche Lavoro) e
dell’Agenzia Regionale Sanitaria.
I componenti del gruppo regionale, con la consapevolezza che una puntuale conoscenza
del rischio lavorativo sia indispensabile per una buona organizzazione delle attività
prevenzionali, hanno seguitato la loro azione comune volta ad un costante potenziamento
di un sistema informativo integrato ed allo scambio sistematico di dati.
Tra i compiti affidati al suddetto gruppo di lavoro sono rientrate, anche per il 2005, le
attività connesse al proseguimento del progetto denominato “Osservatorio degli Infortuni
Mortali”.
Anche in questo caso il principio che ha delineato il piano operativo del gruppo è legato
all’acquisizione di una metodologia strutturata per la raccolta delle informazioni che possa
portare all’effettuazione di un’indagine conoscitiva sulle cause e sulle dinamiche degli
infortuni mortali.
A tal proposito, l’11 maggio scorso è stato siglato a Urbino, con la locale Università, la
Regione Marche e l’INAIL, un accordo per la costituzione di una banca-dati sulla
normativa, sulla giurisprudenza e sulla dottrina quale “osservatorio permanente” in tema
di “salute e sicurezza del lavoro”, denominato Progetto OLYMPUS.
L’attività di divulgazione dell’informazione sulla sicurezza si è espletata nel 2005 con la
partecipazione attiva di funzionari e professionisti dell’INAIL Marche a numerosi convegni
e seminari dei quali si ricordano i seguenti:
-
-
il Seminario regionale dal titolo: “I nuovi flussi informativi INAIL-ISPESL-Regioni per
la prevenzione nei luoghi di lavoro” organizzato dalla Direzione Regionale
dell’INAIL, dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro(
ISPESL) e dalla Regione Marche – Dipartimento Servizi alla Persona e alla
Comunità- il giorno 5 maggio 2005 presso la Sala Riunioni del Comitato Regionale
Marche F.I.G.C.;
il Convegno dal titolo “L’Assicurazione infortuni a cinque anni dalla riforma”,
organizzato dall’Università degli studi di Macerata Facoltà di Giurisprudenza con la
collaborazione dell’INAIL, il giorno 8 giugno 2005 presso i locali dell’Università;
8
-
il Convegno organizzato a Fermo dall’ASUR Zona Territoriale n. 11, nei giorni 1920-21 ottobre 2005, con la partecipazione dell’INAIL Marche, dal titolo: “La
sicurezza delle Macchine ed attrezzature da lavoro”.
Nel corso del 2005, inoltre, si è dato il via all’elaborazione di specifici studi di settore per
comparto e/o rischio lavorativo diretti in particolare alla produzione di fondi in poliuretano
per calzature (Isocianati e SOV) e alla produzione di laterizi e di lavelli in materiale
composito (silice libera cristallina). Come ormai consuetudine le attività necessarie alla
realizzazione dei suddetti studi (riunioni finalizzate all’esame della documentazione
aziendale acquisita, sopralluoghi conoscitivi presso le aziende, definizione della strategia
di campionamento) sono state svolte in collaborazione tra i professionisti della
Con.T.A.R.P. della Direzione Regionale Marche INAIL e gli operatori dei Servizi per la
Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) di alcune Zone Territoriali
dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR).
Sempre nel 2005 è stato avviato insieme alla Regione Marche il progetto “Patologie da
movimenti ripetitivi” che prevede percorsi formativi su tematiche tecniche e metodi di
valutazione la cui conclusione è prevista entro l’anno2006.
Sul lato della formazione connessa all’attuazione della legge 626/1994, la Direzione
Regionale INAIL per le Marche ed il Comitato Paritetico Regionale Artigianato (CPRA)
dell’Ente Bilaterale Artigianato Marche hanno organizzato un corso formativo per i
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (RLST). Detto corso si è svolto
presso la struttura della Direzione Regionale INAIL, dal 14 aprile al 30 giugno 2005, per un
totale di 20 ore di lezione ed ha avuto come obiettivo quello di contribuire concretamente a
riqualificare la politica della sicurezza dell’ambiente di lavoro anche attraverso la
formazione, non solo “tecnicistica” ma anche “culturale”, dei rappresentanti dei lavoratori.
L’impegno complessivo dell’INAIL rivolto al consolidamento della cultura della prevenzione
inizia già a livello scolastico attraverso una collaborazione sempre più stretta con il MIUR.
Con la sigla del Protocollo d’Intesa del 16 febbraio 2002, si è dato il via al progetto: “Forme
di incentivazione allo sviluppo di professionalità in materia di sicurezza e salute negli
ambienti di vita, di studio e di lavoro” che si articola in un arco temporale di tre anni.
Come seconda attuazione di tale progetto è stato indetto, per l’anno scolastico 2004/2005,
un concorso a livello regionale per l’attribuzione di n. 200 borse di studio individuali o
collettive (n. 9 per la regione Marche) da assegnare a studenti delle Scuole Secondarie
Superiori per lavori in tema di sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro.
Le borse di studio messe a concorso sono state consegnate il 14 ottobre 2005 presso la
Sala Consiliare del Comune di Ancona.
L’azione prevenzionale dell’INAIL si sviluppa, ormai da alcuni anni, anche attraverso
l’attuazione di un meccanismo economico e finanziario che consente all’Istituto di
contribuire direttamente al sostenimento i costi affrontai dalle imprese a favore della
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gli Interventi di Sostegno alle Imprese (I.S.I.), nella prospettiva di ottemperare alle
disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 38/2000(art. 23 lettera a “Interventi di
sostegno alla prevenzione”), si sono concretizzate, anche nel 2005, nella pubblicazione di
un nuovo bando di concorso attraverso il quale L’INAIL ha messo a disposizione delle
piccole e medie imprese ed i settori agricolo ed artigianale, apposite risorse economiche
destinate al finanziamento dei programmi di adeguamento alla normativa sulla sicurezza e
alla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.
Un ulteriore ambito di attività che ha visto il costante impegno dell’INAIL Marche nel corso
del 2005 riguarda l’ottimizzazione del processo di “presa in carico” del disabile, introdotto
nelle competenze dell’Istituto dall’art.24 del D.Lgs. 38/2000.
9
Detto articolo, infatti, assegna all’INAIL un fondamentale ruolo nel difficile compito di
assicurare al lavoratore, che a seguito di una menomazione derivante da un infortunio non
sia più in grado di espletare la propria attività lavorativa, un percorso di riqualificazione
professionale, ed in parallelo un superamento delle barriere architettoniche che possano
garantire il suo reinserimento sociale, familiare e lavorativo.
Nel 2005, questa problematica è stata affrontata anche nella redazione del Protocollo
d’Intesa tra la Direzione Provinciale Inail di Pesaro e la Provincia di Pesaro–Urbino, siglato
in data 21 settembre 2005, cui sono seguite analoghe iniziative nel corso del 2006.
Con detto Protocollo le Parti si sono impegnate a collaborare per l’attivazione di:
-
-
-
progetti formativi e di riqualificazione professionale degli invalidi del lavoro e progetti
per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle piccole e medie imprese e
nelle imprese agricole ed artigiane che sono tenute a mantenere in servizio o che
assumono invalidi del lavoro;
uno “sportello informativo” presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la
formazione di Pesaro, Fano ed Urbino, iniziando dal comune di Urbino, che prevede
la presenza di funzionari/operatori Inail, un giorno alla settimana da concordare, allo
scopo di promuovere azioni positive in materia di sicurezza sul lavoro, prevenzione,
protezione, consulenza normativa, nonché sulle prestazioni per i lavoratori ed i
servizi per i datori di lavoro offerti dall’INAIL;
un Tavolo permanente di confronto, tra la Sede Provinciale dell’INAIL e la Provincia
di Pesaro – Urbino che, in una prima fase, può concretamente realizzarsi mediante
un periodico invio, da parte dell’INAIL alla Provincia, di informazioni, dati,
elaborazioni ed indagini relative agli infortuni che interessano il nostro territorio
provinciale.
Per quanto riguarda l’attività di vigilanza, nel corso del 2005 sono proseguite le azioni di
contrasto al lavoro irregolare secondo le linee operative stabilite dal progetto nazionale
promosso nel 2004 dagli Organi dell’Istituto e denominato “Lotta al lavoro sommerso”.
Anche nelle Marche, dunque, le Strutture territoriali dell’INAIL, in relazione alla forza
ispettiva a disposizione, hanno posto in essere dei piani di controllo indirizzati, in
particolare, a quelle aziende ed a quei settori produttivi nei quali è stata rilevata un’elevata
frequenza di infortuni ed una obiettiva pericolosità nelle lavorazioni.
Rispetto all’impegno prettamente assicurativo dell’Inail, nel corso del 2005 è proseguito il
percorso di facilitazione e semplificazione dei rapporti con l’utenza attraverso
l’incentivazione all’utilizzo dei servizi telematici da parte dei cittadini – clienti .
La denuncia on-line, il calcolo guidato e controllato dell’autoliquidazione, la denuncia
nominativa degli assicurati, ecc., offrono, infatti, il doppio vantaggio di un miglioramento
dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa posta in essere dall’Istituto nei
confronti dei datori di lavoro e di un più rapido soddisfacimento delle esigenze
dell’infortunato.
Sempre in riferimento alla qualità dei servizi offerti dall’Ente e a riprova di una “centralità
dell’utente” come scelta strategica prioritaria della mission aziendale, sono continuate nel
2005 le rilevazioni di customer satisfaction che per il territorio marchigiano hanno
riguardato una Sede di tipo A ( Ancona) e una Sede di tipo C ( Senigallia).
Nel corso del corrente anno è proseguita l’indagine sul territorio della regione.
Il Direttore Regionale Inail
Sandro Passamonti
10
Un’alleanza per la sicurezza
Il rapporto annuale INAIL è sempre un momento rilevante per tutte le componenti di
gestione e controllo dell’Istituto dal CIV, ai Comitati provinciali, al Comitato Regionale dei
Comitati.
E’ più di un consuntivo, di freddi e a volte tristi numeri, il documento ci permette di valutare
la “Risposta alla domanda sociale” che l’Ente è chiamato a gestire non come mera
domanda mercantile di servizi, ma domanda di diritti di cittadinanza, non come diritto
astratto, bensì nella loro forma concreta ed esigibile, all’interno di un quadro di welfare
ampiamente costruito con un ruolo attivo e spesso concertato delle parti sociali.
Analizzare il lavoro svolto per capirne le linee di azione poste in campo per contrastare il
drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
I dati ancora confermano, in generale, ma anche nella nostra regione, la gravità della
situazione, non mancano segnali di inversione di rotta, ma gli stessi numeri ci consentono
anche di vedere come cambia il mercato del lavoro, come cambiano i soggetti che
lavorano, e come nuove situazioni infortunistiche si stiano ponendo alla nostra attenzione.
Mentre l’azione combinata portata avanti in questi anni sembra riuscire ad incidere
nell’infortunio “tradizionale”, nuove sfide più complesse si aprono, non solo per l’INAIL ma
per tutti coloro (enti, associazioni, comitati) che operano nel contesto in cui si svolge il
lavoro, contesto che finisce per pesare sulle condizioni generali dell’individuo.
Sono le questioni, non direttamente legate alla prestazione: gli incidenti in itinere, il
mobbing, lo stress da lavoro, le malattie professionali da postura, la valutazione del danno
biologico quale indennizzo al peso del lavoro sull’uomo.
E’ una nuova frontiera con cui occorre confrontarsi e che richiede una lettura diversa del
sistema lavoro, una strategia complessa che richiede nuove relazioni fra i soggetti, nuove
professionalità, nuove capacità di cogliere i fenomeni per una nuova politica della
prevenzione e della sicurezza sul lavoro.
L’analisi del fenomeno infortunistico fa intravedere queste esigenze di lavoro che già nella
realtà dell’INAIL Marche sembra maturare con la condivisione delle parti sociali.
I problemi vengono affrontati cercando l’integrazione con gli altri soggetti istituzionali (in
primo luogo, l’Assessorato alla Sanità della Regione con cui sono già attivi protocolli e
progetti specifici), e con le parti sociali (relazioni con il CPRA e con il Comitato Paritetico
dell’Edilizia).
Il contenuto del decreto legislativo 38/2000 attribuisce all’Istituto un ruolo attivo nel sistema
sicurezza/prevenzione, non più limitato all’erogatore di semplici prestazioni.
Come Coordinamento dei Comitati, importante strumento di rappresentanza e di
concertazione, riteniamo che il lavoro propositivo e progettuale vada ulteriormente portato
avanti per rompere gli ultimi indugi in direzione di un maggiore coinvolgimento di tutti i
soggetti, per costruire una efficace cabina di regia, del variegato mondo del sistema
sicurezza.
E’ il momento di andare “oltre”. Nella Regione Marche sono ancora troppi gli infortuni, su
una popolazione attiva di circa 660.000 persone nel 2005 si sono verificati 34.511 infortuni
di cui 40 mortali.
11
E’ un tributo troppo alto allo sviluppo; non sono possibili giustificazioni, ma è possibile e
necessario solo un nuovo impegno.
Allora vanno superate separazioni, autoreferenzialità e si deve lavorare di più insieme, nei
posti di lavoro, valorizzando i RLS che dopo 12 anni dal varo della 626 vivono per colpa un
po’ di tutti un momento di appannamento, rilanciando i RLST specialmente nella nostra
realtà fatta di microimprese: in sostanza occorre costruire una sorta di nuova alleanza per
la sicurezza sul lavoro e nel lavoro, che è sempre di grande attualità, perché il riferimento
del nostro lavoro rimane ed è l’uomo e questo non possiamo mai dimenticarlo.
Il Coordinatore Regionale dei Comitati Provinciali
Norberto Crinelli
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Stato di attuazione del “2° Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e l’Inail
in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro”
Premessa
Il 2° Protocollo d’intesa Regione Marche – Inail firmato il 5 novembre 2004 giunge alla
verifica del secondo anno e, come prassi consolidata nella nostra Regione, questa verifica
avviene in occasione dell’incontro istituzionale nel quale viene presentato l’annuale report
regionale INAIL.
Come già lo scorso anno, obiettivo di questa breve relazione è la illustrazione delle attività
di “sistema” ottenute, al fine di verificare quanto del lavoro programmato è stato svolto e
quali spunti per nuovi sviluppi sono nel frattempo emersi.
Poiché le molteplici tematiche tecniche impostate con l’accordo di programma e la
successiva Delibera Consiliare 164/05 (progetto obiettivo “Tutela della Salute e Sicurezza
dei Lavoratori”) hanno determinato una mole di lavoro cospicua, che è in parte già stata
oggetto di seminari e momenti informativi, a questa giornata seguiranno vari incontri
tecnici per l’approfondimento dei risultati di singoli progetti.
Il metodo seguito è stato quello indicato nella Delibera Consiliare 164/05, che ha portato a:
x
condividere da parte di tutti gli attori pubblici e sociali alcuni obiettivi prioritari di
prevenzione da raggiungere come sistema, basandosi in modo primario sulle
evidenze epidemiologiche;
x
lavorare per implementare l’utilizzo del sistema informativo messo a disposizione
dai progetti integrati NFI ed Analisi delle cause degli infortuni mortali e gravi;
x
identificare linee di azione concrete e su quelle impostare tutti gli atti principali di
programmazione.
Conseguenza è stata da un lato la messa a punto di progetti da parte dei tavoli tecnici già
funzionanti, o di nuova apertura, che vedono presenti Regione Marche e Zone Territoriali
dell’ASUR, INAIL, Enti Bilaterali e Comitati Paritetici; dall’altro l’approvazione della DGR
77/06 che recepisce la seconda parte degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione
2005 - 2007 (all. 2 dell’Accordo Stato Regioni del 23/3/05 e PSN 2006 – 2008), tra i quali
quello relativo alla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
I progetti concordati nei tavoli tecnici sono stati poi approvati dalla Direzione Regionale
INAIL e dall’Assessore alla Salute della Regione Marche, al termine di un incontro con le
parti sociali avvenuto il 17 marzo 2006.
Tali progetti sono sostenuti dal contributo finanziario di entrambe le istituzioni ed alla data
odierna sono già stati erogati tramite la Regione Marche, parte dei contributi INAIL per i
progetti in più avanzata fase di realizzazione.
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Progetti / iniziative
Atti
programmatori di
riferimento
Attivita’ 2006
Progetto:
Rischio chimico negli
ambienti di lavoro
Progetto:
Conoscenza e
prevenzione delle
patologie da movimenti
ripetitivi
Osservatorio sulla
legislazione e sulla
giurisprudenza in
materia di sicurezza del
lavoro
Protocollo d’intesa
05/11/04
Delibera
consiliare
164/05
seminario presso l'Abbadia di Fiastra il 20.12.2005 conclusivo
della sperimentazione biennale
predisposizione tariffario Contarp agevolato per interventi di
igiene industriale del SSR aggiuntivi al programma annuale
integrato
programmazione, approvazione e svolgimento delle attività
integrate SSR/CONTARP nel campo dell’igiene industriale per
l'anno 2006 (messa a regime della “rete integrata”)
attività di comunicazione (stampa e diffusione materiale
informativo) per il consolidamento della sperimentazione
conclusa
formalizzazione di un tavolo tecnico misto
incontri con le parti sociali
rilascio progetto esecutivo entro il 31/2/2006 - fase tecnica
condivisione ed approvazione progetto 30/04/06
inizio del percorso formativo per SSR e INAIL 31/05/05
sperimentazione del progetto in parte del territorio ed in alcune
sedi INAIL provinciali nel secondo semestre 2006
stipula della convenzione INAIL/FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA dell’UNIVERSITA’ di URBINO/REGIONE
MARCHE per la realizzazione dell’Osservatorio, già deliberata
anche dalla Regione Marche ed attualmente alla firma
erogazione fondi alla Università di Urbino
prima sperimentazione entro maggio 2006
collegamento con eventuali altre esperienze nazionali
protocollo firmato l'11.11.2005
eventuale percorso formativo per operatori SSR ed INAIL
attuazione sperimentale nei termini e nei modi indicati nell’atto
verifica dei risultati
costituzione tavolo tecnico misto per attivazione corsi
permanenti per RSLT e/o per RSPP entro il 28/02/06;
sviluppo progettazione formativa e metodologia organizzativa
rilascio progetto esecutivo entro il 30/04/2006 - fase tecnica
condivisione ed approvazione progetto 30/06/06
svolgimento corsi nel secondo semestre 2006
costituzione tavolo tecnico misto per aggiornamento e/o
pubblicazione ex novo degli opuscoli che affrontano rischi
particolarmente rilevanti (ad es. nel settore della
metalmeccanica) entro il 28/02/06
rilascio progetto esecutivo entro il 30/06/2006 per primi due
opuscoli – fase tecnica
condivisione ed approvazione progetto 30/06/06
stampa e diffusione due opuscoli entro fine 2006
Marche
Protocollo d’intesa
5/11/04
Delibera
consiliare Marche
164/05
Delibera
consiliare
164/05
Marche
Protocollo d’intesa
integrativo:
"Nuovi insediamenti
Protocollo
produttivi, infortuni sul d’intesa 5/11/04
lavoro e malattie
professionali: attività di
interesse comune
Inail/SPSAL delle ASUR"
Protocollo di intesa
Inail
Regione Marche
C.P.R.A.:
Prevenzione nella
impresa artigiana
Protocollo
d’intesa 5/11/04
Delibera
consiliare
164/05
Marche
DGR 77/06
Protocollo di intesa Inail Delibera
Regione Marche
consiliare Marche
CPT
164/05
Edilart:
DGR 77/06
Prevenzione
nei cantieri edili
segue
14
bozza protocollo predisposta e consegnata alle parti interessate
firma protocollo d’intesa tra INAIL/Regione Marche/EDILART/CPT
attivazione tavolo tecnico misto per la progettazione formativa
dei corsi per operatori addetti al montaggio/smontaggio
ponteggi mobili e lavori in fune
attivazione ed esecuzione corsi
verifica possibilità di sostegno per il rafforzamento del
personale tecnico degli Enti Bilaterali adibito ai controlli nei
cantieri
Atti
programmatori di
riferimento
Progetti / iniziative
Progetto Inail
Regione Marche
Assindustria:
Attivita’ 2006
costituzione tavolo tecnico interenti per predisposizione
progetto esecutivo. Prodotto finale: tute con scritte sulla
sicurezza
Protocollo
d’intesa 5/11/04
Delibera
consiliare
164/05
consolidamento dell'utilizzo del data base ed allargamento
della formazione ad altri operatori degli enti coinvolti
aggiornamento e rafforzamento del gruppo tecnico di
coordinamento
predisposizione e pubblicazione del 3° report regionale
iniziativa di comunicazione dei risultati del medesimo in
collaborazione con le parti sociali
organizzazione e svolgimento corsi avanzati su mandato
gruppo nazionale Flussi
"l'abito fa la sicurezza"
(azienda pilota: da
individuare)
Progetto Inail
Ispesl
Regioni:
flussi informativi e
analisi delle cause degli
infortuni mortali
Marche
DGR 77/06
Progetto Inail
Regione
Universita’
Parti sociali:
Delibera
consiliare
164/05
Marche
"RLS: analisi dei bio-gni DGR 77/06
per la promozione
del ruolo"
costituzione gruppo misto di progetto INAIL/Regione/parti
sociali/ Università per definire gli obiettivi
redazione e stipula convenzione con Facoltà di Economia
della Università Politecnica delle Marche
svolgimento studio e redazione report tecnico da parte
dell’Università
condivisione dei risultati con le parti sociali ed ipotesi di azione
di prevenzione sulla base dei bisogni emersi
La DGR 77/06 sopra citata, ha, a sua volta, ripreso e dettagliato, definendo anche i
cronoprogrammi, alcuni dei punti di quel piano operativo.
A questo va aggiunto che anche nel 2006, nonostante le difficoltà di finanziamento dei
S.S.R., la Regione Marche ha mantenuto uno stanziamento finalizzato di fondi per lo
sviluppo delle attività di prevenzione attraverso il consolidamento della rete dei
Dipartimenti di Prevenzione, così come sta avvenendo dal 2003. Ciò ha consentito il
sostanziale mantenimento delle risorse acquisite negli anni precedenti, permettendo un
discreto consolidamento delle figure necessarie, attraverso l’espletamento di concorsi.
Regione Marche – SSR –
Operatori SPSAL dei Dipartimenti di Prevenzione delle Zone Territoriali dell’ASUR
01/01/97
30/06/98
30/06/99
30/06/02
30/06/03
30/06/04
30/06/05
30/06/06
Fonte
dati
PSR
‘98/00
DGR
2807/98
Rilevazione
Servizio
Sanità
Rilevazione
DSPC
Rilevazione
DSPC
Rilevazione
DSPC
Rilevazione
DSPC
Rilevazione
Servizio
Salute
Totale
48,0
69,5
87,5
102,8
106,5
129,4
15
139,5
138,0
Conclusione di questo percorso è che oggi, per qualsiasi cittadino è possibile leggere in
che modo e con quali priorità, coerentemente, il sistema marchigiano sta affrontando il
grave problema degli infortuni e malattie professionali.
Di seguito si dà breve cenno sullo stato di avanzamento dei progetti che nell’anno in corso
hanno avuto esito o sviluppo particolare, tralasciando quelli terminati (rischio chimico e
Protocollo d’intesa integrativo "Nuovi insediamenti produttivi, infortuni sul lavoro e malattie
professionali: attività di interesse comune Inail/SPSAL delle ASUR), e quello relativo alla
conoscenza e prevenzione delle patologie da movimenti ripetitivi che verrà illustrato in una
specifica relazione.
Il progetto Nuovi Flussi Informativi INAIL - ISPESL – REGIONI nelle Marche
Già lo scorso anno era stato affermato che le Marche si sono caratterizzate come una
delle Regioni che hanno maggiormente dato impulso all’utilizzo dei dati epidemiologici
derivanti da questo progetto INAIL ISPESL Regioni che per la prima volta in Italia mette a
disposizione l’ anagrafe delle aziende con gli eventi lesivi che in queste si verificano.
Il 2006 si è caratterizzato per una intensa formazione interna al sistema regionale con lo
svolgimento di un corso di secondo livello di tre giornate tenutosi a Fermo in gennaio, ed
uno svoltosi ad Urbino nell’ottobre scorso. Il gruppo regionale ha poi operato, in modo
differenziato e specifico, supportando le Z.T. dell’ASUR che hanno evidenziato alcune
criticità nell’utilizzo. Per altre Zone Territoriali, il programma 2006 ha previsto la
condivisione della metodologia operativa in area vasta.
Il 2006 si è anche caratterizzato per il forte impegno del gruppo marchigiano a sostegno
dello sviluppo nazionale del sistema informativo, organizzando alla fine del 2005 un corso
base nazionale ad Ancona, fornendo materiali per il corso base tenutosi nel giugno 2006
in Lombardia, supportando gli operatori della Regione Abruzzo e, infine, collaborando alla
docenza del corso base per le regioni del centro Italia tenutosi a Perugina poche
settimane fa.
Al momento, è in fase avanzata di redazione il terzo “report regionale sinergico sullo stato
di salute dei lavoratori” che integrerà, con focus specifici, i dati oggi illustrati e che verrà
presentato entro il mese di gennaio 2007.
Il canale aperto per i problemi, quesiti, ecc., restano per le Marche le e-mail:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Il progetto analisi delle cause degli infortuni mortali e gravi.
Conclusa la fase sperimentale, nella nostra Regione il progetto, divenuto ormai attività
istituzionalizzata, è proseguito nel 2005 e nel 2006. Attualmente è ripreso il data entry
nell’archivio centrale ISPESL della casistica raccolta.
In vista della ripresa del progetto anche a livello nazionale, i risultati della fase
sperimentale, presentati a Roma nel Luglio 2006, verranno riproposti in sede regionale in
un seminario informativo rivolto agli operatori ed alle parti sociali che si svolgerà a seguire
con quello odierno.
16
Il canale aperto per i problemi, quesiti, ecc., restano per le Marche le e-mail:
[email protected]
[email protected]
Osservatorio sulla legislazione e giurisprudenza in materia di sicurezza del lavoro
Il progetto era previsto nella Delibera Consiliare 164/05 per rispondere ad una serie di
bisogni specifici sia del mondo del lavoro che degli operatori, al fine di facilitare una più
omogenea applicazione delle norme, anche attraverso una miglior conoscenza degli
aspetti giurisprudenziali, particolarmente rilevanti in questo campo.
All’inizio del 2006 è stata stipulata una convenzione tra Regione Marche, INAIL ed
Università degli Studi di Urbino - Facoltà di Giurisprudenza per rispondere a questo
bisogno attraverso la costruzione di una banca dati on-line fruibile da tutti i cittadini: è così
nato il progetto “OLYMPUS”.
Il sito (www.uniurb.it/olympus) è stato presentato nel corso di un seminario tenutosi ad
Urbino nel maggio 2006 ed è attualmente attivo ed in fase di implementazione. L’originalità
e l’utilità della iniziativa sta trovando un notevole favore di pubblico, pur nella sua
specificità e sono al momento in corso valutazioni per la collaborazione di altri partner
istituzionali di altre Regioni ed istituti centrali.
Protocollo di intesa INAIL - Regione Marche - C.P.R.A. per la prevenzione
nella impresa artigiana
Come da programma sono stati svolti, con il contributo di docenti INAIL e dei Servizi PSAL
dell’ASUR, i corsi di formazione per i Datori di Lavoro, per i RSPP e per i RLS previsti
dall’accordo.
Nel corso dell’anno ha invece subito modifiche la parte di programma che prevedeva
l’aggiornamento dei manuali informativi a suo tempo pubblicati dall’EBAM: da una
collaborazione regionale si è infatti passati ad un progetto di più ampio respiro concordato
tra EBAM, EBAE.R. (Emilia Romagna), INAIL Marche, Regione Marche e Regione Emilia
Romagna.
Tale modifica di progettualità ha comportato ovvi ritardi nella esecuzione, controbilanciati
da un più importante progetto editoriale che è stato congiuntamente valutato da tutti i
partner in occasione di un incontro tenutosi a Modena lo scorso 12 ottobre.
Si è comunque passati alla fase operativa e si prevede di ottenere i primi risultati
prototipali, relativi al comparto metalmeccanica, nella primavera 2007 ed una diffusione
dei materiali in larga scala a fine estate 2007.
Protocollo di intesa INAIL, Regione Marche, Comitati Paritetici per l’Edilizia (CPT),
EDILART per la prevenzione nei cantieri edili
Come è noto, l’edilizia è tra i comparti maggiormente a rischio di infortuni gravi e mortali;
tra le cause va ricordata, in particolare, quella della “caduta dall’alto”.
Sulla base di tale evidenza epidemiologica, si è condiviso di sostenere e finanziare la
sperimentazione di cinque corsi (uno per ogni organismo paritetico provinciale operante
17
nel territorio della nostra regione) finalizzati a formare operatori addetti al “lavoro in quota”
(D.Lgs 235/05).
L’obiettivo è stato, da un lato, quello di uniformare la metodologia didattica e lo standard di
qualità dei corsi stessi; dall’altro, di formare futuri formatori in quanto, nei tempi brevi
concessi dalla legislazione, nella nostra regione le maestranze da formare possano
stimarsi in diverse migliaia di persone.
I corsi si sono svolti con docenza, in parte, degli operatori delle Z.T. dell’ASUR e
dell’INAIL, e, in parte, di “ponteggiatori” specializzati nel montaggio e smontaggio di
impalcature da cantiere.
Progetto INAIL, Assindustria, Regione Marche “L’abito fa la sicurezza”
Il progetto si propone di esercitare una positiva azione di richiamo alla sicurezza in
azienda attraverso la comunicazione di messaggi impressi negli abiti da lavoro delle
maestranze: è ormai prossimo alla fase attuativa considerato che è stato redatto il
progetto esecutivo ed è stata individuata, da parte di Assindustria Ancona, l’azienda
campione.
Si prevede di avviare la sperimentazione in tempi brevi e di avere i risultati entro il 2007.
18
Rapporto annuale sull’ andamento infortunistico e tecnopatico
L’andamento occupazionale nella regione
Al 31 dicembre 2005 il totale della forza di lavoro nella Regione Marche corrisponde a
circa 666.000 persone ed il totale degli occupati è risultato pari a 635.000 unità.
Tav. 1 - Forze di lavoro - media 2005
Sesso
In cerca di occupazione
Senza
Con precedenti
Popolazione Occupati
precedenti
esperienze
Totale
esperienze
lavorative
lavorative
Totale
forze
di lavoro
Maschi
737
372
11
2
13
384
Femmine
775
263
14
4
18
281
Totale
1.512
635
26
6
31
666
(*) fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro. I valori sono espressi in migliaia.
Il tasso di attività (uomini e donne), pari al 66,7 risulta superiore al valore medio dell'Italia
che si ferma al 62,4. Tale indicatore ha raggiunto per la componente maschile il 76,2
(media nazionale 74,4) e per la componente femminile il 57,1 (media nazionale 50,4).
Il tasso di disoccupazione è risultato pari al 4,7 a fronte di una media nazionale del 7,7.
Tav. 2 - Principali indicatori del mercato del lavoro 2005 (valore percentuale)
Sesso
Tassi di attività
Tassi di
occupazione
Tassi di
disoccupazione
Maschi
76,2
73,6
3,4
Femmine
57,1
53,3
6,5
TOTALE
66,7
63,5
4,7
(*) fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro.
La distribuzione degli occupati fra i vari settori di attività economica nel 2005 indica una
percentuale del 3,5% nell’Agricoltura e del 39,6% nel settore Industria e del 56,9% nei
Servizi.
Il 41,5% della forza lavoro è rappresentata dalla componente femminile (39,1% a livello
nazionale), il 58,5% dalla componente maschile (60,9% la media Italia). La presenza nel
settore dei servizi delle donne è pari al 50,5%.
21
Tav. 3 - Occupati per settore di attività e sesso - Media 2005
Settori di
attività
economica
Sesso
Totale
%
femmine
sul totale
Maschi
Femmine
numero
%
Agricoltura
15
7
22
3,5
33,1
Industria
178
48
73
2
251
50
39,6
7,9
29,2
4,3
di cui Commercio
179
50
182
41
361
91
56,9
14,3
50,5
45,6
TOTALE
372
263
635
100,0
41,5
di cui Costruzioni
Servizi
(*) fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro. I valori sono espressi in migliaia.
La banca dati INAIL “Osservatorio Occupazionale dei lavoratori assicurati” registra le
comunicazioni di assunzione e licenziamento inviate dai datori di lavoro all’Istituto.
L'Osservatorio consente l'analisi dei flussi dei lavoratori in entrata ed in uscita dal mercato
del lavoro a livello regionale e provinciale.
Nell'anno 2005 nella regione le assunzioni a tempo indeterminato sono risultate 107.040.
Il “saldo” assunzioni-cessazioni, per quanto concerne i lavoratori a tempo indeterminato è
positivo (+9.356), ma il rapporto assunzioni/cessazioni, con un valore pari a 1,096 risulta
inferiore al dato nazionale che si attesta a 1,162.
Tav. 4 - Osservatorio occupazionale dei lavoratori assicurati INAIL - Anno 2005
PROVINCIA
Lavoro a tempo indeterminato
Rapporto
Assunzioni/
Cessazioni
Cambi
d'azienda
Assunzioni
Cessazioni
Saldo
Ancona
31.463
27.281
4.182
1,153
45.769
Ascoli Piceno
29.875
28.372
1.503
1,053
46.498
Macerata
24.034
22.240
1.794
1,081
38.517
Pesaro
21.668
19.791
1.877
1,095
30.550
Marche
107.040
97.684
9.356
1,096
161.334
ITALIA
4.601.519
3.960.936
640.583
1,162
7.409.359
Per i lavoratori a tempo determinato il saldo tra le assunzioni e cessazioni è risultato
invece negativo (-2.113).
Il rapporto tra le assunzioni e cessazioni è di conseguenza inferiore all'unità, valore pari a
0,945 e risulta di poco superiore al valore nazionale.
22
Tav. 5 - Osservatorio occupazionale dei lavoratori assicurati INAIL - Anno 2005
Lavoro a tempo determinato
PROVINCIA
Rapporto
Assunzioni/
Cessazioni
Assunzioni
Cessazioni
Saldo
Ancona
9.090
9.971
-881
0,912
Ascoli Piceno
11.673
11.842
-169
0,986
Macerata
12.797
13.306
-509
0,962
Pesaro
2.705
3.259
-554
0,830
Marche
36.265
38.378
-2.113
0,945
ITALIA
2.291.785
2.440.300
-148.515
0,939
Il saldo per settore economico riferito al totale delle denunce a tempo determinato ed
indeterminato consente di valutare l'andamento dell'economia regionale nei suoi riflessi
occupazionali.
Gran parte dei settori produttivi tradizionali, in particolare tessile, industria conciaria ed
industria dei metalli, mostrano un andamento negativo, mentre il saldo risulta positivo nel
terziario in particolare per quanto riguarda sanità, alberghi e ristoranti e servizi pubblici.
Tav. 6 - Saldo assunzioni-cessazioni per settore economico - Anno 2005
(Dati estratti ad agosto 2006)
661
AGRICOLTURA
8
-66
IND. ALIMENTARE
-824
IND. CONCIARIA
-1.215
12
82
IND. CHIMICA
-231
-90
IND. TRASFORMAZ.
-284
-85
IND. MECCANICA
-217
-7
IND. MEZZI TRAS.
-95
2
ELET. GAS ACQUA
192
-30
-36
COMM. RIP. AUTO
213
COMM. DETTAGLIO
371
83
36
TRASPORTI
-11
ATT. IMMOBILIARI
259
-48
ISTRUZIONE
576
449
SERV. PUBBLICI
-158
22
ESTRAZ. MINERALI
-1
23
Analizzando il valore assoluto delle assunzioni, sia a tempo determinato che a tempo
indeterminato, il settore più dinamico è quello relativo ad alberghi e ristoranti (27.534
assunzioni), seguito dall’agricoltura (intesa come industrie agro-alimentari e allevamento
con 9.703 assunzioni) ed il settore costruzioni (7.453 assunzioni).
Tav. 7 - Distribuzione delle denunce di assunzione/cessazione pervenute all'INAIL
per settore economico -- Anno 2005 - (Dati estratti ad agosto 2006)
Assunzioni
totali
9.703
Cessazioni
totali
9.042
Saldo
assunzioni
661
48
40
8
IND. ALIMENTARE
IND. TESSILE
IND. CONCIARIA
IND. CARTA
IND. CHIMICA
IND. GOMMA
IND. TRASFORMAZ.
IND. METALLI
IND. MECCANICA
IND. ELETTRICA
IND. MEZZI TRAS.
4.022
1.733
4.725
776
574
1.458
739
3.042
1.617
1.810
376
4.088
2.557
5.940
764
492
1.689
829
3.326
1.702
2.027
383
-66
-824
-1.215
12
82
-231
-90
-284
-85
-217
-7
ALTRE INDUSTRIE
2.820
2.915
-95
ELET. GAS ACQUA
COSTRUZIONI
230
7.453
228
7.261
2
192
COMM. RIP. AUTO
COMM. INGROSSO
COMM. DETTAGLIO
ALBERGHI E RISTORANTI
TRASPORTI
INTERM. FINANZ.
ATT. IMMOBILIARI
PUBBLICA AMMIN.
ISTRUZIONE
SANITA'
SERV. PUBBLICI
IND. LEGNO
ESTRAZ. MINERALI
IND. PETROLIO
1.183
3.806
5.246
27.534
3.782
761
7.003
2.785
355
3.531
5.944
905
125
44
1.213
3.842
5.033
27.163
3.699
725
7.014
2.526
403
2.955
5.495
1.063
103
45
-30
-36
213
371
83
36
-11
259
-48
576
449
-158
22
-1
ATT. NON DETER.
39.175
31.500
7.675
TOTALI
143.305
136.062
7.243
Descrizione attività economica
AGRICOLTURA
PESCA
24
Le Posizioni Assicurative Territoriali INAIL in gestione al 31 dicembre 2005 risultano pari a
114.289: il 49,8% appartiene al settore Artigianato, il 34,6% al Terziario e l'11,6%
all'Industria.
La componente percentuale delle posizioni assicurative dell'artigianato nella regione
marche è superiore del 6,3% rispetto alla media nazionale.
Tav. 8 - Posizioni Assicurative Territoriali in gestione al 31 dicembre 2005
distinte per tipologia
Settori Tariffari
Marche
Numero
Valore %
Italia
Numero
Valore %
Industria
13.263
11,6
482.537
13,2
Artigianato
56.873
49,8
1.591.196
43,5
Terziario
39.515
34,6
1.442.427
39,4
Altre attività
2.642
2,3
76.503
2,1
Speciali *
1.996
1,7
66.287
1,8
TOTALE
114.289
100
3.658.950
100
(*) Aziende che usano apparecchi diagnostici o sostanze radioattive, studi odontoiatrici, frantoi,
pescatori individuali, piccola pesca, alunni ed insegnanti scuole non statali, ecc.
L’andamento regionale degli infortuni e delle tecnopatie
Nell'anno 2005 risulta confermata la tendenza ad un calo del numero di infortuni
denunciati; il confronto con i corrispondenti dati del 2004 fa registrare una flessione di
1245 casi pari ad una riduzione del 3,5%.
Sono stati denunciati all’INAIL complessivamente 34.511 infortuni, a fronte dei 35.756
dell’anno precedente: di questi, 29.975 si sono verificati nella gestione Industria e Servizi,
3.637 in Agricoltura e 899 nella gestione Conto dello Stato.
La contrazione del numero degli eventi è stata del 4% nell'Industria e Servizi e dell'1,8%
nell'Agricoltura, mentre la gestione Dipendenti dello Stato ha registrato un incremento del
7,9%.
Tav. 9 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL per anno e
gestione
Gestione
Variazione 2005 su 2004
Assoluta
%
2003
2004
2005
3.934
56
3.705
58
3.637
72
-68
14
-1,8%
24,1%
32.900
Industria e Servizi
di cui in itinere 3.457
31.218
3.288
29.975
3.401
-1.243
113
-4,0%
3,4%
Agricoltura
di cui in itinere
Dipendenti Conto Stato
782
833
899
66
7,9%
Totale infortuni
37.616
35.756
34.511
-1.245
-3,5%
25
Gli infortuni con esito mortale sono stati in totale 40: di tali eventi 33 riguardano la gestione
l’Industria e Servizi e 7 l'Agricoltura. Fra gli infortuni mortali 5 casi sono relativi ad infortuni
"in itinere".
Tav. 10 - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL
per gestione e anno
Territorio
Agricoltura
2003 2004 2005
Industria e Servizi
2003 2004 2005
Conto Stato
2003 2004 2005
MARCHE
7
5
7
52
34
33
2
-
-
ITALIA
129
175
140
1.308
1.137
1.065
12
16
14
Per chiarezza nella lettura dei dati sugli infortuni mortali nel medio periodo, è
bene ricordare che tali dati richiedono un prolungato “tempo di consolidamento”.
Con riferimento agli infortuni denunciati nella gestione Industria e Servizi, il settore
tariffario che ha registrato il calo più consistente di eventi è quello dell'Industria (-653 casi).
Tav. 11 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL per anno
e settore tariffario - INDUSTRIA E SERVIZI
Settore Tariffario
Anno
Denunciati
Totali
Mortali
Industria
2003
2004
2005
10.994
9.993
9.340
26
16
15
Artigianato
2003
2004
2005
7.522
7.335
7.053
21
15
11
Terziario
2003
2004
2005
5.141
5.090
4.980
5
3
4
Altre attività
2003
2004
2005
2.556
2.460
2.697
0
0
2
Non determinati
2003
2004
2005
6.687
6.340
5.905
0
0
1
TOTALE
2003
2004
2005
32.900
31.218
29.975
52
34
33
26
Il grafico seguente raffigura la distribuzione degli infortuni denunciati per settore di attività,
espressa in valore percentuale. Il 43,8% degli eventi riguarda il settore "Industria
manifatturiera", il 17,5% il settore delle "Costruzioni", ed il 12,8% il "Commercio".
Per quanto riguarda la distribuzione degli infortuni denunciati nell'industria manifatturiera, i
settori che evidenziano il maggior numero di eventi sono quello dei metalli (ferro, acciaio,
fusioni, saldature, ecc.) con il 20,9%, della meccanica con il 15,9%, dell'industria conciaria
con il 7,5% e dell’industria alimentare sempre con il 7,5%.
TAV. 12 - Infortuni denunciati nell'anno 2005 per settore di attiività
INDUSTRIA E SERVIZI
Attività immobiliari e
servizi alle imprese
6,9%
Totale Industrie
Manifatturiere
43,8%
Commercio
12,8%
Altro
14,8%
Costruzioni
17,5%
Alberghi e ristoranti
4,1%
Tav. 13 - Distribuzione degli infortuni denunciati nell'industria manifatturiera - Anno 2005
20,9%
Industria dei metalli
15,9%
Industria meccanica
11,3%
Altre industrie
Industria conciaria
7,5%
Industria alimentare
7,5%
Industria fabbricazione mezzi di trasporto
5,9%
Industria della gomma e plastica
5,7%
Industria macchine elettriche
5,5%
Industria lav. minerali non metalliferi
5,5%
5,1%
Industria del legno
4,7%
Industria tessile e abbigliamento
Industria della carta
3,3%
Industria chimica
1,2%
Industria del petrolio
0,2%
27
L’andamento del fenomeno infortunistico nelle province.
Nel settore Industria e Servizi tutte le province evidenziano comunque un andamento
decrescente del fenomeno infortunistico. Il calo più consistente degli infortuni denunciati si
è registrato nelle provincie di Pesaro (-7,6%) e Ascoli Piceno (-4,2%).
Tav. 14 - Infortuni su lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL
per provincia, gestione ed anno
Territorio
2003
Industria e Servizi
Anni
2004
2005
Variazione 2005 su 2004
Assoluta
%
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
12.114
6.180
5.718
8.888
11.170
5.803
5.559
8.686
10.963
5.560
5.427
8.025
-207
-243
-132
-661
-1,9%
-4,2%
-2,4%
-7,6%
Marche
32.900
31.218
29.975
-1.243
-4,0%
ITALIA
880.242
869.439
844.852
-24.587
-2,8%
Il grafico che segue mostra il confronto tra il numero degli infortuni denunciati nelle
province nei quattro settori tariffari in cui è suddivisa la gestione Industria e Servizi
(Industria, Artigianato, Terziario, Altre attività).
Nel settore Industria la provincia con il maggior numero di infortuni è risultata Ancona,
mentre nel settore Artigianato il maggior numero di eventi si è registrato a Pesaro.
TAV. 15 - Infortuni per settore tariffario e per provincia - Anno 2005
ANCONA
ASCOLI PICENO
MACERATA
PESARO
Industria
3.847
1.508
1.504
2.481
Artigianato
1.935
1.594
1.464
2.060
Terziario
1.842
1.031
827
1.280
Altre Attività
1.006
666
479
546
Non determinato
2.333
761
1.153
1.658
28
Anche per la gestione Agricoltura l’andamento risulta in flessione sul territorio regionale;
l'unica provincia che evidenzia un aumento degli infortuni è Ascoli Piceno, mentre la
provincia di Macerata mostra una diminuzione, fra il 2004 ed il 2005, di 7,2 punti
percentuali.
Tav. 16 - Infortuni su lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL
per provincia, gestione ed anno
Agricoltura
Anni
Variazione 2005 su 2004
Territorio
2003
2004
2005
Assoluta
%
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
738
1.350
1.128
718
711
1.289
1.013
692
667
1.358
940
672
-44
69
-73
-20
-6,2%
5,4%
-7,2%
-2,9%
Marche
3.934
3.705
3.637
-68
-1,8%
ITALIA
71.379
69.263
66.286
-2.977
-4,3%
La gestione Conto Stato evidenzia un trend di crescita del numero degli infortuni
denunciati nell’ultimo triennio, con valori percentuali superiori alla media nazionale.
Le province di Ancona e Pesaro segnano rispettivamente un incremento, del 10,2% e
12,2%.
Tav. 17 - Infortuni su lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL
per provincia, gestione ed anno
Dipendenti Conto Stato
Anni
Territorio
Variazione 2005 su 2004
2003
2004
2005
Assoluta
%
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
240
195
181
166
293
193
159
188
323
193
172
211
30
0
13
23
10,2%
0,0%
8,2%
12,2%
Marche
782
833
899
66
7,9%
ITALIA
25.573
28.027
28.428
401
1,4%
29
Gli infortuni mortali.
Per quanto riguarda gli infortuni mortali, dopo il picco di eventi nell'anno 2003, si è
registrato un andamento sostanzialmente stabile negli anni 2004 e 2005 con
rispettivamente 39 e 40 eventi.
Nel triennio 2003-2005 la provincia di Ancona, presenta il maggior numero di infortuni con
esiti mortali.
Tav. 18 - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e denunciati all'INAIL
per provincia, gestione e anno
Provincia
Agricoltura
2003 2004 2005
Industria e Servizi
2003 2004 2005
2003
Conto Stato
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
2
4
1
1
3
1
2
1
2
2
21
11
5
15
12
4
9
9
11
7
6
9
2
-
-
Marche
7
5
7
52
34
33
2
-
-
ITALIA
129
175
127
12
16
14
1.308 1.137 1.065
L'analisi per sede della lesione, nella gestione Industria e Servizi, evidenzia che le
conseguenze mortali sono in 18 casi legate a colpi al cranio e in 6 casi alla parete
toracica.
Tav. 19 - Infortuni sul lavoro mortali denunciati nell'anno 2005 per sede della lesione
Industria
18
CRANIO
6
PARETE TORACICA
3
ORGANI INTERNI
2
NON DETERMINATA
COLLO
1
CINGOLO TORACICO
1
COLONNA VERTEBRALE
1
GAMBA
1
Anche in agricoltura la sede lesione più ricorrente risulta essere il cranio presente in 6 casi
su sette.
30
Gli infortuni stradali.
Le statistiche sugli infortuni stradali riportate in questa sede, sono riferite soltanto al
biennio 2004-2005, anni per i quali è stata adottata da parte dell'INAIL una nuova
metodologia di rilevazione.
E' stato infatti previsto l’inserimento, durante l’istruttoria della pratica di infortunio, di un
codice “si/no” che classifica l'evento come conseguenza di un incidente stradale,
ferroviario, aereo o navale.
Va precisato che per infortunio stradale si intende quello avvenuto sulla pubblica via e
causato da circolazione stradale, indipendentemente dal fatto che si tratti o meno di
infortunio in itinere. In questo concetto viene compreso sia l’incidente capitato
all’autotrasportatore nell’esercizio della sua attività, sia l’investimento del pedone da parte
di un autoveicolo quando riguarda un lavoratore che si sta recando al lavoro e quindi va
considerato in itinere.
Non viene invece considerato infortunio stradale il caso di incidente fra autoveicoli o
causato da autoveicoli all’interno di un cantiere di lavoro, in quanto lo stesso non può
considerarsi né incidente stradale in senso stretto, né incidente legato a particolare rischio
da circolazione di autoveicoli. Inoltre, sempre a titolo esemplificativo, non può essere
considerato infortunio stradale quello capitato all’agricoltore mentre nel proprio campo di
lavoro utilizza macchine agricole quali il trattore o la trebbiatrice.
Tav. 20 - Infortuni STRADALI avvenuti anni 2004/2005 e denunciati all'INAIL per
provincia, regione ed anno
AGRICOLTURA (1)
MORTALI
TOTALE INFORTUNI
2004
2005
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
25
24
19
14
34
33
15
24
-
-
Marche
82
106
-
-
ITALIA
1.814
2.259
25
36
INDUSTRIA E SERVIZI (1)
TOTALE INFORTUNI
MORTALI
2004
2005
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
1.169
821
8-6
1.147
1.357
1.002
979
1.353
6
3
4
7
3
1
3
Marche
3.943
4.691
13
14
ITALIA
97.975
118.046
452
590
(1) le informazioni relative agli infortuni stradali, secondo i nuovi criteri di rilevazione, sono
disponibili soltanto a partire dal 2004.
31
Le province con il maggior numero di infortuni stradali sono Ancona e Pesaro; i casi
mortali sono passati da 13 nel 2004 a 14 nel 2005.
Le tavole che seguono evidenziano le conseguenze degli infortuni stradali. In regione si
sono registrate 3.161 casi di inabilità temporanea e 248 postumi permanenti.
Tav. 21 - Infortuni stradali avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006
per provincia, gestione e tipo di conseguenza
AGRICOLTURA
Infortuni indennizzati
Provincia
MORTE TOTALE
PERMANENTE
TEMPORANEA
In capitale In rendita Totale
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
20
20
19
10
0
2
0
0
1
0
0
3
1
2
0
3
0
0
0
0
21
22
19
13
Marche
69
2
4
6
0
75
INDUSTRIA E SERVIZI
Infortuni indennizzati
Provincia
MORTE TOTALE
PERMANENTE
TEMPORANEA
In capitale In rendita Totale
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
Marche
924
675
689
873
41
42
32
81
10
17
10
15
51
59
42
96
6
0
3
4
981
734
734
973
3.161
196
52
248
13
3.422
32
Per quanto riguarda le variabili temporali, nessun mese dell'anno mostra un dato più
significativo rispetto alla media generale, marzo ed agosto sono i mesi con il minor numero
di eventi.
TAV. 22 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e
denunciati all'INAIL per mese
335
GENNAIO
421
300
MARZO
403
465
MAGGIO
474
449
LUGLIO
268
367
SETTEMBRE
450
459
NOVEMBRE
406
Il ciclo settimanale risulta coerente con il flusso di attività lavorativa ed il maggior numero
di eventi si registrano nella giornata di mercoledì.
TAV. 23 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e
denunciati all'INAIL per giorno della settimana
926
LUNEDÌ
898
MART EDÌ
949
MERC OLEDÌ
814
GIOVEDÌ
860
VENERDÌ
288
SABATO
DOMENICA
62
33
Interessante risulta l'analisi relativa all'ora di accadimento che evidenzia un picco di eventi
tra le sette e le otto del mattino e nelle ore centrali della giornata.
TAV. 24 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL
per ora del giorno
23h - 24h
8
22h - 23h
11
24
21h - 22h
39
20h - 21h
70
19h - 20h
157
18h - 19h
312
17h - 18h
200
16h - 17h
139
15h - 16h
169
14h - 15h
410
13h - 14h
435
12h - 13h
472
11h - 12h
148
10h - 11h
9h - 10h
179
225
8h - 9h
644
7h - 8h
364
6h - 7h
5h - 6h
91
63
4h - 5h
25
3h - 4h
4
2h - 3h
11
1h - 2h
17
0h - 1h
0
100
200
300
34
400
500
600
700
Tav. 25 - Infortuni stradali avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL
per mese, giorno ed ora
MESE
NUMERO CASI
%
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
335
421
300
403
465
474
449
268
367
450
459
406
7,0%
8,8%
6,3%
8,4%
9,7%
9,9%
9,4%
5,6%
7,7%
9,4%
9,6%
8,5%
TOTALE
4.797
100,0%
GIORNO DELLA
SETTIMANA
NUMERO CASI
%
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
DOMENICA
926
898
949
814
860
288
62
19,3%
18,7%
19,8%
17,0%
17,9%
6,0%
1,3%
TOTALE
4.797
100,0%
ORA DEL GIORNO
NUMERO CASI
%
0h - 1h
1h - 2h
2h - 3h
3h - 4h
4h - 5h
5h - 6h
6h - 7h
7h - 8h
8h - 9h
9h - 10h
10h - 11h
11h - 12h
12h - 13h
13h - 14h
14h - 15h
15h - 16h
16h - 17h
17h - 18h
18h - 19h
19h - 20h
20h - 21h
21h - 22h
22h - 23h
23h - 24h
17
11
4
25
63
91
364
644
225
179
148
472
435
410
169
139
200
312
157
70
39
24
11
588
0,4%
0,2%
0,1%
0,5%
1,3%
1,9%
7,6%
13,4%
4,7%
3,7%
3,1%
9,8%
9,1%
8,5%
3,5%
2,9%
4,2%
6,5%
3,3%
1,5%
0,8%
0,5%
0,2%
12,3%
TOTALE
4.797
100,0%
35
Per quanto riguarda gli infortuni “in itinere”, cioè occorsi al lavoratore nel tragitto casalavoro-casa, che come indicato rappresentano un "di cui" degli infortuni stradali, nella
regione Marche si è registrato un aumento di 127 casi, pari al 3,8%, mentre a livello
nazionale il fenomeno ha manifestato un incremento del 2,3%. Fra gli infortuni mortali 5
casi sono relativi ad infortuni "in itinere".
Tav. 26 - Infortuni in itinere avvenuti nel periodo 2004 – 2005
e denunciati all'INAIL per gestione e per anno
Territorio
Marche
ITALIA
Denunciati
Gestione
Variazione Variazione
2004-2005 2004-200
Assoluta
%
2003
2004
2005
Agricoltura
Industria e Servizi
56
3.457
58
3.288
72
3.401
14
113
24,1
3,4
TOTALE
3.513
3.316
3.473
127
3,8
Agricoltura
Industria e Servizi
1.219
74.612
1.211
79.503
1.390
81.210
179
1.707
14,8
2,1
TOTALE
75.831
80.714
86.600
1.886
2,3
Ancona è la provincia dove si registra il maggior numero di eventi sia per la gestione
Agricoltura che Industria e Servizi.
Tav. 27 - Infortuni in itinere avvenuti nel periodo 2004 – 2005
e denunciati all'INAIL per gestione e per anno
Agricoltura
Provincia
2003
Denunciati
2004
2005
2003
Mortali
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
31
10
7
8
23
8
14
13
26
21
14
11
-
-
-
Marche
56
58
72
-
-
-
ITALIA
1.219
1.211
1.390
13
18
13
Industria e Servizi
Provincia
Denunciati
2003
2004
2005
2003
Mortali
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
989
706
729
1.033
926
685
692
985
1.045
648
753
955
7
2
2
6
2
2
3
1
1
-
Marche
3.457
3.288
3.401
11
10
5
ITALIA
74.612
79.503
81.210
338
274
233
36
I lavoratori atipici
Nella regione Marche gli infortuni denunciati da lavoratori parasubordinati risultano
sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente. Le province con il maggior numero di
denunce sono Ancona e Pesaro
Tav. 28 - Parasubordinati - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e
denunciati all'INAIL per provincia e anno - INDUSTRIA E SERVIZI
Provincia
Denunciati
2003
2004
2005
2003
Mortali
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
79
38
32
101
102
49
32
107
93
53
43
96
-
-
-
Marche
250
290
285
-
-
-
ITALIA
7.110
7.276
7.567
14
13
13
Per quanto riguarda i lavoratori interinali, mentre il dato nazionale risulta in aumento nella
regione Marche gli infortuni calano passando dai 469 casi nel 2004 a 431 nel 2005.
Ancona è la provincia che ha registrato il maggior numero di denunce.
Tav. 29 - Interinali (*) - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e
denunciati all'INAIL per provincia e anno - INDUSTRIA E SERVIZI
Provincia
2003
Denunciati
2004
2005
2003
Mortali
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
293
100
68
97
243
80
64
82
228
57
54
92
-
-
-
Marche
558
469
431
-
-
-
ITALIA
12.974
13.039
13.430
10
16
8
(*) Forma contrattuale ora sostituita dalla "somministrazione di lavoro" (L. 30/2003)
37
I lavoratori extracomunitari.
Il numero degli assicurati extracomunitari nelle Marche nel 2005 è pari a 53.472 e la
provincia di Ancona, con 17.281, è quella con il maggior numero di assicurati.
L’Osservatorio occupazionale INAIL evidenzia che in regione si sono registrate n.28.256
assunzioni, n.25.901 cessazioni e n.33.910 cambi d'azienda.
Tav. 30 - Lavoratori extracomunitari assicurati all'INAIL nell'anno 2005
Sesso
Numero assicurati
34.127
19.345
Maschi
Femmine
TOTALE
53.472
Province
Numero assicurati
17.281
Ancona
Ascoli Piceno
11.555
12.107
12.529
Macerata
Pesaro
TOTALE
53.472
* Fonte DNA
Gli infortuni denunciati a carico degli extracomunitari nell'anno 2005, sono 4.692 nella
gestione Industria e Servizi e 203 nella gestione Agricoltura.
Nella gestione Industria e Servizi, Ancona con 1.689 casi e Pesaro con 1.399 risultano le
province con il maggior numero di eventi.
Complessivamente il 14,2% degli infortuni registrati nel territorio regionale ha coinvolto gli
extracomunitari. Tale percentuale aumenta al 15,6% nella gestione Industria e Servizi.
Tav. 31 - Extracomunitari - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005 e
denunciati all'INAIL per gestione, provincia e anno
Provincia
2003
Agricoltura
2004
2005
Industria e Servizi
2003
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
80
47
79
28
76
49
66
20
78
47
42
36
1.776
742
1.066
1.464
1.712
703
1.079
1.540
1.689
619
985
1.399
Marche
234
211
203
5.048
5.034
4.692
ITALIA
5.046
5.105
4.550
104.801
111.934
106.232
38
Con riferimento ai paesi di provenienza, per la gestione Industria e Servizi, il maggior
numero di eventi risulta a carico di lavoratori provenienti dal Marocco e dall’Albania.
Tav. 32 - Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005 nella
regione e denunciati all'INAIL, distribuiti per paese di nascita
Paese d'origine
Marche
Italia
Marocco
Albania
Romania
Tunisia
Ex-Jugoslavia
Senegal
India
Pakistan
Macedonia
Egitto
Argentina
Bangladesh
Peru'
Altri Paesi
802
770
332
373
159
183
115
144
367
21
228
141
87
1.173
21.913
14.139
10.520
5.986
5.147
4.180
2.855
2.639
2.449
2.340
2.189
2.186
2.050
32.189
TOTALE
4.895
110.782
Analizzando l’analoga situazione nelle singole province, nella provincia di Ancona il
maggior numero di infortuni ha coinvolto lavoratori provenienti dall’Albania e dalla Tunisia,
l'Albania e il Marocco nella provincia di Ascoli Piceno e Pesaro, mentre nella provincia di
Macerata il valore più alto ha riguardato i lavoratori Macedoni.
Tav. 33 - Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005
denunciati all'INAIL per paese di nascita distribuiti per provincia
Totale Agricoltura e industria e Servizi
Paese d'origine
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro e Urbino
Marocco
Albania
Romania
Tunisia
Ex-Jugoslavia
Senegal
India
Pakistan
Macedonia
Egitto
Argentina
Bangladesh
Peru'
Altri Paesi
203
246
135
245
46
28
39
16
123
11
85
110
29
451
145
146
45
11
29
9
27
19
51
5
27
2
3
147
104
126
68
36
44
57
48
107
127
5
74
17
16
198
350
252
84
81
40
89
1
2
66
TOTALE
1.767
666
1.027
1.435
39
42
12
39
377
L'analisi per settore di attività economica evidenzia che il maggior numero di eventi
riguarda il settore delle costruzioni (17,1%) seguito dall'industria dei metalli (10,4%) come
indicato nel grafico seguente.
Tav. 34 - Extracomunitari - Infortuni per settore di attività economica - anno 2004
0,0%
Agrindustria
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
0,4%
Pesca
Estrazione di m inerali
0,1%
2,4%
Industria alim entare
Industria tessile e abbigliam ento
1,3%
3,2%
Industria conciaria
Industria del legno
Industria della carta
Industria del petrolio
Industria chim ica
1,8%
0,6%
0,1%
0,4%
2,8%
Industria della gom m a e plastica
3,5%
Industria lav. m inerali non metalliferi
10,4%
Industria dei m etalli
3,7%
Industria m eccanica
Industria m acchine elettriche
1,3%
2,1%
Industria fabb.ne m ezzi di trasporto
5,1%
Altre industrie
Elettricità, gas, acqua
0,2%
17,1%
Costruzioni
Com m ercio e riparazione auto
1,3%
Com m ercio all'ingrosso
1,3%
Com m ercio al dettaglio
1,3%
Alberghi e ristoranti
3,2%
Trasporti e com unicazioni
3,2%
Interm ediazione finanziaria
5,0%
Attività im m . e servizi alle im prese
Pubblica Amm inistrazione
Istruzione
Sanità e servizi sociali
Altri servizi pubblici
0,4%
0,1%
1,7%
1,0%
25,1%
Non determ inato
40
30,0%
Gli infortuni con esiti mortali per l’anno 2005 si registrano solo nell’Industria e Servizi con
tre casi denunciati.
Tav. 35 - Extracomunitari - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel periodo 2003 - 2005
e denunciati all'INAIL per gestione, provincia e anno
Agricoltura
2003
2004
2005
Provincia
Industria e Servizi
2003
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
-
-
-
2
1
2
1
2
3
2
1
Marche
-
-
-
5
6
3
ITALIA
9
17
7
157
158
131
L’analisi tendenziale nel medio periodo.
Nell'arco del quinquennio 2001 -2005 il complesso degli infortuni denunciati nelle Marche
ha visto una diminuzione del 13,6% passando dai 39.933 casi del 2001 ai 34.511 del
2005. In particolare dall'anno 2001 il calo nel settore agricoltura è stato del 22,3% e
nell'industria del 18,9%. Sostanzialmente stabile il dato relativo ai Servizi.
Tav. 36 - Infortuni avvenuti nel quinquennio 2001-2005
Valori assoluti. REGIONE MARCHE
Ramo di attività *
Anni
2001
2002
2003
2004
2005
4.683
4.107
3.934
3.705
3.637
variazione % su anno precedente
-12,3%
-4,2%
-5,8%
-1,8%
variazione % su anno 2001
-12,3%
-16,0%
-20,9%
-22,3%
20.885
20.402
19.080
17.597
variazione % su anno precedente
-3,8%
-2,3%
-6,5%
-7,8%
variazione % su anno 2001
-3,8%
-6,0%
-12,1%
-18,9%
13.840
13.280
12.971
13.277
variazione % su anno precedente
2,2%
-4,0%
-2,3%
2,4%
variazione % su anno 2001
2,2%
-1,9%
-4,2%
-1,9%
38.832
37.616
35.756
34.511
variazione % su anno precedente
-2,8%
-3,1%
-4,9%
-3,5%
variazione % su anno 2001
-2,8%
-5,8%
-10,5%
-13,6%
AGRICOLTURA
INDUSTRIA
SERVIZI **
TUTTE LE ATTIVITA'.
*
**
21.710
13.540
39.933
SECONDO LA CLASSIFICAZIONE ISTAT
COMPRENDE I DIPENDENTI CONTO STATO
41
Analizzando i dati del settore Industria e Servizi distinti per sesso, si rileva nel quinquennio
il calo degli infortuni dei maschi, mentre per le donne la diminuzione è più contenuta.
Il dato distinto per sesso non comprende gli infortuni della gestione Conto Stato.
Tav. 39 - Infortuni avvenuti nel quinquennio 2001-2005 distinti per anno e provincia
INDUSTRIA E SERVIZI
Anni
Sesso
Territorio
2001
2002
2003
2004
2005
MASCHI
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
Marche
9.591
5.119
4.621
7.366
26.697
9.619
4.858
4.535
7.076
26.088
9.275
4.629
4.364
6.838
25.106
8.523
4.326
4.223
6.568
23.640
8.222
4.107
4.089
6.054
22.472
FEMMINE
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
Marche
2.887
1.478
1.388
2.084
7.837
2.731
1.567
1.446
2.119
7.863
2.839
1.551
1.354
2.050
7.794
2.647
1.477
1.336
2.118
7.578
2.741
1.453
1.338
1.971
7.503
Gli indici di frequenza costituiscono l'indicatore della frequenza infortunistica rispetto
all'effettiva esposizione al rischio, vengono elaborati dall'INAIL per la misurazione del
rischio infortunistico ed esprimono il rapporto fra gli infortuni indennizzati e gli addetti/anno
di fonte INAIL.
Tav. 37 - Frequenza infortunistica per regione - INDUSTRIA E SERVIZI
Regione
Umbria
Friuli Venezia Giulia
Emilia Romagna
Marche
Puglia
Abruzzo
Liguria
Veneto
Trento
Basilicata
Bolzano - Bozen
Toscana
Inabilità
Temporanea
Indice di frequenza
Inabilità
permanente
Morte
2,39
1,78
1,65
1,84
2,05
2,07
2,02
1,53
1,38
2,37
1,54
1,87
1,53
Numero
Indice (**)
0,09
0,07
0,05
0,08
0,10
0,08
0,05
0,06
0,05
0,11
0,06
0,06
0,06
48,77
45,92
45,89
42,44
41,81
41,71
41,14
40,26
39,95
39,42
37,94
37,18
33,89
143,9
135,5
135,4
125,2
123,4
123,1
121,4
118,8
117,9
116,3
112,0
109,7
100,0
Sardegna
31,09
2,31
0,06
Valle d'Aosta
31,29
1,83
0,05
Molise
30,16
1,95
0,15
Calabria
27,68
2,35
0,10
Piemonte
28,51
1,09
0,06
Lombardia
27,35
1,06
0,06
Sicilia
24,09
1,94
0,09
Campania
21,45
1,76
0,09
Lazio
21,20
1,23
0,05
(*) Infortuni indennizzati x 1000 addetti Inail, esclusi i casi in itinere
Media triennio consolidato (2001-2003)
(**) base: Italia = 100
33,46
33,17
32,26
30,13
29,66
28,46
26,13
23,30
22,49
98,7
97,9
95,2
88,9
87,5
84,0
77,1
68,8
66,4
Italia
46,28
44,07
44,19
40,52
39,66
39,56
39,07
38,68
38,52
36,95
36,35
35,25
32,30
Totale
42
Nella tavola che segue si analizza il dato della frequenza relativa d'infortunio per settori di
attività economica e tipo di conseguenza nell'Industria e Servizi, settori che evidenziano le
frequenze più elevate sono l'industria dei mezzi di trasporto, l'industria della
trasformazione, l'industria dei metalli e le costruzioni.
Tav. 38 - Frequenze relative d'infortunio per settore di attività economica
e tipo di conseguenza (media triennio 2001/2003 - per 1000 addetti)
Industria e Servizi
Settori di attività economica
A AGRINDUSTRIA
B PESCA
C ESTRAZ.MINERALI
DA IND. ALIMENTARE
DB IND. TESSILE
DC IND. CONCIARIA
DD IND. LEGNO
DE IND. CARTA
DF IND. PETROLIO
DG IND. CHIMICA
DH IND. GOMMA
DI IND.TRASFORMAZ.
DJ IND. METALLI
DK IND. MECCANICA
DL IND. ELETTRICA
DM IND.MEZZI TRAS.
DN ALTRE INDUSTRIE
* D TOT.IND.MANIF.
E ELET. GAS ACQUA
F COSTRUZIONI
G50 COMM. RIP. AUTO
G51 COMM. INGROSSO
G52 COMM. DETTAGLIO
* G TOT. COMMERCIO
H ALBERG. E RIST.
I TRASPORTI
J INTERM. FINANZ.
K ATT.IMMOBILIARI
L PUBBLICA AMMIN.
M ISTRUZIONE
N SANITA'
O SERV. PUBBLICI
ALTRE FORME
TOTALE
Tipo di conseguenza
Inabilità
Inabilità
temporanea
permanente
40,31
6,23
53,05
44,71
16,15
17,84
61,05
40,43
21,61
43,26
57,14
80,96
72,69
59,37
30,92
100,95
45,44
44,49
60,69
69,55
42,39
25,72
27,69
29,98
40,37
54,28
4,02
22,38
24,65
14,54
32,12
25,26
30,08
40,52
2,19
5,34
1,82
0,63
0,74
3,47
1,08
0,99
1,55
1,69
3,57
2,39
1,43
0,82
2,87
2,24
1,60
1,17
5,22
2,15
0,98
1,16
1,30
1,80
3,51
0,39
0,96
0,88
0,47
1,04
1,27
0,23
1,84
43
Morte
0,23
0,03
0,02
0,01
0,04
0,05
0,33
0,15
0,04
0,27
0,09
0,03
0,03
0,07
0,05
0,21
0,08
0,06
0,05
0,57
0,04
0,02
0,03
0,08
TOTALE
42,72
6,23
58,40
46,56
16,80
18,59
64,56
41,56
22,93
44,96
58,86
84,80
75,16
60,82
31,77
103,82
47,75
46,13
61,86
74,97
44,54
26,78
28,90
31,33
42,17
58,36
4,41
23,38
25,54
15,01
33,18
26,57
30,31
42,45
Le malattie professionali
Il fenomeno delle malattie professionali, che si era mantenuto costante negli ultimi anni, ha
subito un'accelerazione nel 2005.
Per la gestione Agricoltura i casi sono passati da 130 a 173 (+33%).
Tav. 40 - Malattie Professionali manifestatesi nel periodo 2001 - 2005
e denunciate all'INAIL per provincia e anno
Agricoltura
Provincia
Anno manifestazione
2002
2003
2004
2001
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
24
20
27
95
37
21
21
63
35
23
31
60
22
14
39
55
18
26
51
78
Marche
166
142
149
130
173
ITALIA
969
1.033
1.082
1.076
1.284
Anche nella gestione Industria e Servizi sia al livello nazionale che regionale si osserva
nell’anno 2005 un aumento di denunce passate da 1.230 a 1.416 (+13%).
Tav. 41 - Malattie Professionali manifestatesi nel periodo 2001 - 2005
e denunciate all'INAIL per provincia e anno
Industria e Servizi
2001
Anno manifestazione
2002
2003
2004
2005
Ancona
Ascoli Piceno
Macerata
Pesaro
Marche
353
251
252
476
1.332
334
202
216
407
1.159
288
213
238
394
1.133
342
218
297
373
1.230
404
209
375
428
1.416
ITALIA
27.134
25.454
23.827
24.997
24.738
Provincia
Nelle tavole che seguono sono riportate le varie tipologie di malattie professionali
manifestatesi distinte per provincia.
In Agricoltura il maggior numero di casi riguarda le malattie non tabellate , in particolare
ipoacusia ed artrosi. La provincia dove si registra il maggior numero di denunce è quella di
Pesaro.
44
Tav. 42 - Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia*
Agricoltura
Malattie Professionali
o
sostanze che le causano
Ancona
Ascoli
Macerata Pesaro Marche Centro ITALIA
Piceno
24 - Asma bronchiale
2
25 – Alveoliti allergiche
26 - Ipoacusia e sordita'
6
8
10
25
2
2
3
11
1
2
2
5
22
40
Totale Malattie Tabellate
1
4
10
15
41
93
99-Malattie non Tabellate
17
26
46
54
143
329
1.005
9
4
23
22
58
85
171
1
1
7
9
24
196
4
4
21
98
14
43
121
di cui:
Ipoacusia
Tendiniti
Sindrome del tunnel carpale
Affezioni dei dischi
intervertebrali
Malattie dell'apparato
respiratorio
2
11
1
1
1
3
4
9
19
55
2
4
10
16
39
89
3
3
4
12
23
69
1
3
10
Artrosi
Altre neuropatie periferiche
2
Dermatite da contatto
1
Indeterminate
In Complesso
18
26
45
1
14
15
56
186
51
78
173
426
1.284
Nella gestione Industria e Servizi le tipologie di malattie professionali tabellate più
frequenti riguardano malattie cutanee e neoplasie da asbesto e casi di ipoacusia e
sordità,; per le malattie non tabellate tendiniti, ipoacusia e artrosi.
La provincia dove si registra il maggior numero di malattie professionali denunciate è
quella di Pesaro
Tav. 43 - Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia*
Industria e Servizi
Malattie Professionali
o
sostanze che le causano
09 - nichel
12 - acido nitrico,azoto
26 - ossido di carbonio
34 - amine alifatiche
36 - cloruro di vinile
39 - aldeidi,acidi organ.
40 - asma bronchiale
42 - malattie cutanee
43 - pneumoc.da silicati
50 - ipoacusia e sordita'
51 - radiazioni ionizzanti
52 - malat.osteoarticolari
56 - neoplasie da asbesto
58 - neoplasie polv.cuoio
90 - silicosi
91 - asbestosi
Totale Malattie Tabellate
Ancona
Ascoli
Macerata Pesaro Marche Centro
Piceno
1
2
3
1
2
1
3
1
1
4
9
2
18
1
5
17
1
3
22
5
4
7
14
4
2
32
71
12
200
13
35
74
1
43
82
46
17
15
73
9
10
118
385
60
1.086
58
148
642
12
180
420
2
1
1
2
1
1
3
4
2
1
1
11
2
1
1
2
2
5
10
3
2
2
2
1
19
Italia
3
41
9
16
25
91
637
3.500
99-Malattie non Tabellate
330
181
331
336
1.178
4.144
16.615
di cui:
Ipoacusia
Tendiniti
Malattie dell'apparato respiratorio
Affezioni dei dischi intervertebrali
Sindrome del tunnel carpale
Artrosi
Tumori
Altre neuropatie periferiche
41
56
34
44
2
22
10
56
49
29
7
27
9
4
5
20
51
23
10
9
49
40
4
47
34
81
18
7
5
53
5
52
175
189
69
87
65
119
24
175
732
448
303
433
327
377
140
325
3.984
1.985
1.274
1.679
1.190
1.048
744
666
Indeterminate
33
19
28
67
147
1.113
4.623
In Complesso
404
209
375
428
1.416
5.894
24.738
46
Le modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro e la sede lesione.
La codifica europea ESAW.
Il primo grafico rappresenta il peso percentuale delle varie forme di accadimento sul totale
degli infortuni nella gestione Industria e Servizi; la più frequente è “colpito da…” e “ha
urtato contro”.
Tav. 44 - Infortuni avvenuti nel 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.06
per forma di accadimento - INDUSTRIA E SERVIZI 0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0% 12,0% 14,0%
COLPITO DA...
HA URTATO CONTRO...
CADUTO, IN PIANO, SU...
SI E' COLPITO CON...
INVESTITO DA...
SOLLEVANDO CON SFORZO
SCHIACCIATO DA...
CADUTO DALL'ALTO...
A CONTATTO CON...
MOVIMENTO INCOORDINATO
Tav. 45 - Infortuni avvenuti nel 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.06
per forma di accadimento - AGRICOLTURA -
0
0,02
0,04
0,06
CADUTO, IN PIANO, SU...
HA URTATO CONTRO...
COLPITO DA...
CADUTO DALL'ALTO...
SI E' COLPITO CON...
URTATO DA...
SCHIACCIATO DA...
SOLLEVANDO CON SFORZO
PIEDE IN FALLO
47
0,08
0,1
0,12
0,14
0,16
0,18
Nella gestione Agricoltura la forma di accadimento più frequente è la “caduta in piano”, “ha
urtato contro”e “colpito da…”.
Nella tavole, cui si riferiscono i precedenti grafici, sono contenuti i valori assoluti, totali e
distinti per tipo di conseguenza, delle varie forme di accadimento.
Tav. 46 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006
per forma di accadimento e tipo di conseguenza - AGRICOLTURA
Tipo di conseguenza
FORMA DI ACCADIMENTO
Inabilità
temporanea
Inabilità
permanente
Morte
CADUTO, IN PIANO, SU...
HA URTATO CONTRO...
COLPITO DA...
CADUTO DALL'ALTO...
SI E' COLPITO CON...
URTATO DA...
SCHIACCIATO DA...
SOLLEVANDO CON SFORZO
PIEDE IN FALLO
A CONTATTO CON...
MOVIMENTO INCOORDINATO
INVESTITO DA...
RIMASTO INCASTRATO...
SOLLEVANDO SENZA
SFORZO
AFFERRATO DA...
SI E' PUNTO CON...
PUNTO DA...
MORSO DA...
INCIDENTE ALLA GUIDA...
IMPIGLIATO/AGGANCIATO...
ESPOSTO A...
HA INALATO...
HA CALPESTATO...
HA INGERITO...
INCIDENTE A BORDO DI...
ALTRE FORME
458
333
341
242
220
163
100
83
49
46
25
21
21
51
31
18
37
12
16
10
6
1
2
2
-
-
509
364
359
279
232
179
110
89
50
46
27
23
21
20
-
-
20
14
11
10
9
7
4
4
3
2
1
1
740
1
1
62
5
15
11
10
9
7
5
4
3
2
1
1
807
2.928
250
5
3.183
TOTALE
TOTALE
Per la gestione Agricoltura i casi con inabilità permanente sono dovute in prevalenza alle
cadute sia in piano che dall’alto, colpito da e urtato contro.
Per l’Industria e Servizi le conseguenze più gravi sono causate dagli investimenti, cadute
in piano e dall'alto ed urti.
48
Tav. 47 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006
per forma di accadimento e tipo di conseguenza - INDUSTRIA E SERVIZI
FORMA DI ACCADIMENTO
Tipo di conseguenza
Inabilità
Inabilità
Morte
temporanea permanente
Totale
COLPITO DA...
HA URTATO CONTRO...
CADUTO, IN PIANO, SU...
SI E' COLPITO CON...
INVESTITO DA...
SOLLEVANDO CON SFORZO
SCHIACCIATO DA...
CADUTO DALL'ALTO...
A CONTATTO CON...
MOVIMENTO INCOORDINATO
PIEDE IN FALLO
INCIDENTE ALLA GUIDA...
URTATO DA...
AFFERRATO DA...
RIMASTO INCASTRATO...
SOLLEVANDO SENZA SFORZO
MORSO DA...
SI E' PUNTO CON...
HA INALATO...
IMPIGLIATO/AGGANCIATO...
INCIDENTE A BORDO DI...
HA CALPESTATO...
PUNTO DA...
ESPOSTO A...
TRAVOLTO DA...
CADUTO IN PROFONDITA'...
HA INGERITO...
ALTRE FORME
2705
2201
1.540
1558
1240
1007
880
530
494
426
396
379
374
241
203
124
55
51
41
33
26
19
18
8
2
2
1
5.997
91
97
147
53
97
27
28
82
10
9
18
29
21
13
9
1
1
2
4
3
1
284
3
2
1
1
2
2
1
1
20
2799
2300
1.688
1611
1338
1034
908
614
504
435
414
410
396
255
212
125
56
51
43
37
29
19
18
9
2
2
1
6.301
TOTALE
20.551
1.027
33
21.611
49
Passando all’analisi della tavola seguente, relativa alla distribuzione degli infortuni
secondo la natura della lesione, si evidenzia come nella maggioranza dei casi ci si trovi di
fronte a lussazioni, contusioni e ferite; naturalmente le conseguenze più gravi sono dovute
alle fratture.
Tav. 48 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il
30.04.2006 per natura della lesione, tipo di conseguenza e gestione
INDUSTRIA E SERVIZI
Di cui indennizzati
Permanente
TemporaMorte
nea
In capitale In rendita Totale
Lussazione
5.913
140
10
150
1
Contusione
5.480
139
29
168
14
Ferita
5.046
75
10
85
0
Frattura
2.220
444
94
538
12
Lesioni da sforzo (ernie…)
610
13
1
14
0
Lesione da altri agenti (calore,…)
563
20
7
27
3
Corpi estranei
580
3
2
5
0
Perdita anatomica
100
31
7
38
1
Lesione da agenti infett.
22
0
1
1
0
Altre e indeterminate
17
0
1
1
2
NATURA DELLA LESIONE
TOTALE
20.551
865
162
1027
33
Totale
6.064
5.662
5.131
2.770
624
593
585
139
23
20
21.611
AGRICOLTURA
Di cui indennizzati
NATURA DELLA LESIONE
Permanente
TemporaMorte
nea
In capitale In rendita Totale
Contusione
1.069
50
11
61
3
Ferita
697
11
2
13
0
Lussazione
619
44
3
47
0
Frattura
366
103
10
113
1
Corpi estranei
87
0
0
0
0
Lesione da altri agenti (calore,…)
47
3
1
4
0
Lesioni da sforzo (ernie,…)
30
3
1
4
0
Perdita anatomica
3
7
0
7
0
Lesione da agenti infettivi
8
0
0
0
0
Altre e indeterminate
2
1
0
1
1
TOTALE
2.928
222
50
28
250
5
Totale
1.133
710
666
480
87
51
34
10
8
4
3.183
Con riferimento alla sede lesione sono stati elaborati due grafici a barre che
rappresentano le sedi anatomiche compromesse dagli infortuni accaduti nel 2005, distinti
per gestione.
L’analisi evidenzia che la parte anatomica maggiormente coinvolta negli infortuni è la
mano seguita per Industria e Servizi da colonna vertebrale e ginocchio, mentre nella
gestione Agricoltura da ginocchio e parete toracica.
Tav. 49 - Sede della lesione
Industria e Servizi
Agricoltura
SEDE DELLA LESIONE
SEDE DELLA LESIONE
6.164
MANO
1.480
GINOCCHIO
1.324
CAVIGLIA
PARETE TORACICA
303
COLONNA VERTEBRALE
295
965
OCCHI
953
OCCHI
PARETE TORACICA
943
CAVIGLIA
PIEDE
894
PIEDE
POLSO
884
POLSO
CINGOLO TORACICO
826
GAMBA
BRACCIO, AVAMBRACCIO
727
BRACCIO, AVAMBRACCIO
680
CRANIO
563
GAMBA
194
177
157
140
126
112
102
82
FACCIA
383
GOMITO
238
CINGOLO TORACICO
CRANIO
FACCIA
370
GINOCCHIO
3.896
COLONNA VERTEBRALE
663
MANO
CINGOLO PELVICO
52
51
241
GOMITO
ALLUCE
194
ALLUCE
41
CINGOLO PELVICO
148
COSCIA
34
ALTRE DITA
139
ALTRE DITA
COLLO
135
COLLO
7
ALTRE E INDETERMINATE
4
ORGANI INTERNI
2
COSCIA
ORGANI INTERNI
52
ALTRE E INDETERMINATE
20
51
33
Per concludere l’analisi vengono riportate le tabelle, distinte per gestione, relative alle
conseguenze dei danni occorsi alle sedi anatomiche, per Industria e Servizi e per
Agricoltura. Da esse si desume che gli eventi con esiti mortali hanno coinvolto il cranio e
gli organi interni; le inabilità permanenti viceversa sono conseguenza prevalente di danni
alla mano, alla colonna vertebrale e al cingolo toracico.
Tav. 50 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006
per sede della lesione e tipo di conseguenza
INDUSTRIA e SERVIZI
SEDE DELLA LESIONE
Tipo di conseguenza
Inabilità
Inabilità
Morte
temporanea permanente
Totale
MANO
COLONNA VERTEBRALE
GINOCCHIO
CAVIGLIA
CRANIO
OCCHI
PARETE TORACICA
PIEDE
POLSO
CINGOLO TORACICO
BRACCIO, AVAMBRACCIO
FACCIA
GAMBA
GOMITO
COSCIA
ALLUCE
CINGOLO PELVICO
ALTRE DITA
COLLO
ORGANI INTERNI
ALTRE E INDETERMINATE
6.019
3.749
1.412
1.260
875
937
900
859
811
733
652
639
498
356
213
193
118
135
133
42
17
145
147
68
64
69
16
38
35
73
93
75
41
65
27
28
1
29
4
2
6
1
0
0
0
0
21
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
4
2
6.164
3.896
1.480
1.324
965
953
943
894
884
826
727
680
563
383
241
194
148
139
135
52
20
TOTALE
20.551
1.027
33
21.611
(*) compresi i casi relativi alle aziende indeterminate
segue
52
segue
Tav. 50 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006
per sede della lesione e tipo di conseguenza
AGRICOLTURA
SEDE DELLA LESIONE
MANO
GINOCCHIO
PARETE TORACICA
COLONNA VERTEBRALE
CINGOLO TORACICO
OCCHI
CAVIGLIA
PIEDE
POLSO
GAMBA
BRACCIO, AVAMBRACCIO
CRANIO
FACCIA
CINGOLO PELVICO
GOMITO
ALLUCE
COSCIA
ALTRE DITA
COLLO
ALTRE E INDETERMINATE
ORGANI INTERNI
TOTALE
Tipo di conseguenza
Inabilità
Inabilità
Morte
temporanea permanente
Totale
644
355
283
250
186
189
157
150
124
114
98
90
79
47
50
40
29
33
6
2
2
19
15
18
45
52
5
20
7
16
12
14
10
3
5
1
1
5
0
1
1
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
1
0
663
370
303
295
238
194
177
157
140
126
112
102
82
52
51
41
34
33
7
4
2
2.928
250
5
3.183
53
In aggiunta alle tradizionali informazioni relative alle forme di accadimento, sede della
lesione e natura della lesione vengono presentate alcune elaborazioni riguardanti il
progetto ESAW (European Statistics Accidents at Work).
In sintesi il sistema di codifica ESAW è orientato alla descrizione del complesso di
circostanze che rappresentano nel loro insieme la dinamica dell'infortunio: ciascun
infortunio viene rappresentato mediante otto variabili, strettamente correlate, che
permettono di comprendere l’accaduto e di confrontarlo con gli altri eventi ai fini
prevenzionali, quindi con l’individuazione di categorie e situazioni a rischio.
Le variabili sono:
Tipo di luogo
lo scenario in cui avviene l’infortunio
Tipo di lavoro
l’attività svolta dal soggetto nel momento dell’infortunio a
grandi linee;
Attività fisica specifica
con 2 variabili azione il gesto che stava compiendo al momento dell’infortunio;
e agente materiale
Deviazione
ciò che nel processo lavorativo è mutato rispetto alla
con 2 variabili azione
norma;
e agente materiale
Contatto
l’impatto lesivo e l’oggetto materiale con cui il soggetto ha
con 2 variabili azione
impattato
e agente materiale
Nell’edizione nazionale del Rapporto Annuale 2004, pubblicato a luglio 2005, sono state
pubblicate le prime elaborazioni relative alle variabili sopra indicate e di seguito si riporta
per la regione Marche la tabella a doppia entrata “contatto/agente materiale” per i casi
avvenuti nel 2004, e indennizzati a tutto il 30 aprile 2006.
54
55
segue
6
0
55
715
1
2
1
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
0
4
275
0
49
2
7
22
3
259
9
5
0
24
1
8.330
398
2.948
1.392
2.631
215
281
180
106
64
13
47
35
18
1
1
Cadute,
Con elettr.,
Con
urti,
temperatura,
asfissia
collisioni
sostanze
(*) compresi i casi relativi alle aziende indeterminate
TOTALE
Strutture edili e superfici
Materiali
Veicoli terrestri
Utensili
Dispositivi di convogliamento
Attrezzature particolari
Macchine e attrezzature
Organismi viventi
Sostanze
Dispositivi di distribuzione
Motori
Altri veicoli
Fenomeni fisici
Rifiuti
Non codificato, non
determinato
AGENTE MATERIALE
DEL CONTATTO
INDUSTRIA E SERVIZI (*)
6.279
895
1.267
1.816
229
1.224
237
210
235
37
14
72
26
6
1
10
Con
agente
contundente
1.474
219
158
615
35
109
143
58
89
5
1
14
26
0
1
1
Incastramenti
CONTATTO
3.345
909
834
829
110
107
130
126
47
173
4
24
30
8
3
11
Sforzi
psicofisici
203
7
1
0
0
1
0
7
0
187
0
0
0
0
0
0
Con
esseri
viventi
1.259
1.168
18
14
25
12
3
5
3
5
2
0
3
1
0
0
Non
codificato,
non
determinato
Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006
per contatto/agente materiale e gestione
Tav. 51 Variabile ESAW/3 – CONTATTO/AGENTE MATERIALE
21.611
3.651
5.231
4.943
3.031
1.717
796
593
502
474
294
167
125
33
30
24
TOTALE
56
61
TOTALE
(*) compresi i casi relativi alle aziende indeterminate
0
26
4
1
3
0
0
0
19
0
1
1
2
0
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.447
904
159
103
121
25
34
17
46
0
9
3
0
0
0
26
Con elettr.,
Cadute,
Con
temperatura,
urti,
asfissia
sostanze
collisioni
896
272
122
98
111
204
21
22
2
0
5
2
0
0
0
37
Con
agente
contundente
171
11
45
27
34
14
5
17
2
0
2
4
0
0
0
10
Incastramenti
CONTATTO
362
109
68
22
27
5
20
8
2
0
1
2
1
0
0
97
Sforzi
psicofisici
144
0
0
143
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
Con
esseri
viventi
102
5
5
2
1
1
0
0
2
0
0
0
1
0
0
85
Non
codificato,
non
determinato
Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.2006
per contatto/agente materiale e gestione
Tav. 51 Variabile ESAW/3 – CONTATTO/AGENTE MATERIALE
Strutture edili e superfici
Materiali
Organismi viventi
Macchine e attrezzature
Utensili
Attrezzature particolari
Dispositivi di convogliamento
Veicoli terrestri
Sostanze
Dispositivi di distribuzione
Motori
Rifiuti
Fenomeni fisici
Altri veicoli
Non codificato, non det.to
AGENTE MATERIALE
DEL CONTATTO
AGRICOLTURA
segue
3.183
1.301
425
399
295
252
80
64
54
19
17
12
4
2
0
259
TOTALE
I casi indennizzati dall' inail.
Le prestazioni erogate dall'INAIL variano a seconda delle conseguenze dell'infortunio; in
particolare le principali prestazioni previste dall'art.66 del Testo Unico delle disposizioni
per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
(D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124) e dalle recenti disposizioni stabilite dall'art.13 del
D.Lgs.38/2000, sono:
- un'indennità giornaliera per tutta la durata dell’INABILITÀ TEMPORANEA assoluta (a
partire dal quarto giorno successivo a quello dell'infortunio);
- una rendita nel caso in cui sia accertato che l'infortunio abbia avuto come conseguenza
un’INABILITÀ PERMANENTE di grado >10% per gli infortuni avvenuti prima del 25
luglio 2000;
- un indennizzo in capitale o in rendita nel caso in cui sia accertato che l'infortunio abbia
avuto come conseguenza una MENOMAZIONE PERMANENTE di grado >5% per gli
infortuni avvenuti a partire dal 25 luglio 2000 (data di entrata in vigore della disciplina
del "Danno biologico" di cui all'art.13 del D.Lgs.38/2000).
Per la menomazione permanente di grado compreso tra 6% e 15% è prevista
l'erogazione di un capitale per l'indennizzo del "danno biologico".
Per la menomazione permanente di grado pari o superiore al 16% è prevista
l'erogazione di una rendita per l'indennizzo del danno biologico e del danno
patrimoniale presunto per legge.
- una rendita ai superstiti aventi diritto nel caso in cui la conseguenza sia stata la MORTE
dell'infortunato. Nelle tavole della banca dati, tra i casi mortali indennizzati sono
compresi anche quelli per i quali, non essendoci superstiti aventi diritto, non viene
corrisposta alcuna rendita.
In tutte le tavole che seguono il numero degli infortuni avvenuti ed indennizzati è ripartito
per tipologia di conseguenza, vale a dire:
- inabilita' temporanea;
- inabilita' permanente (da intendersi menomazione permanente per gli eventi
avvenuti dal 25 luglio 2000), distinti a seconda del tipo di erogazione;
- morte.
Nella tavola 52 , a pagina seguente, vengono analizzate separatamente le tre gestioni
INAIL e gli eventi del triennio 2002-2004.
Come si può osservare la complessiva riduzione degli infortuni già sottolineata
precedentemente, si riflette soprattutto in una diminuzione degli eventi più gravi in tutti i
settori; anche gli eventi con esiti mortali si sono molto ridotti in questi anni.
57
Tav. 52 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL e
indennizzati a tutto il 30.04.2006 per anno, gestione e tipo di conseguenza
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Gestione
Anno
Agricoltura
2003
2004
2005
3.075
2.928
2.899
219
222
128
25
28
26
Industria e
Servizi
2003
2004
2005
21.553
20.551
19.691
914
865
493
Dipendenti
Conto
Stato
2003
2004
2005
444
506
512
Totale
2003
2004
2005
25.072
23.985
23.102
Morte
Totale
244
250
154
7
5
7
3.326
3.183
3.060
196
162
102
1.110
1.027
595
49
33
32
22.712
21.611
20.318
25
26
18
8
8
2
33
34
20
2
0
0
479
540
532
1.158
1.113
639
229
198
130
1.387
1.311
769
58
38
39
26.517
25.334
23.910
La successiva tabella analizza più in dettaglio i settori tariffari in cui è suddivisa la gestione
Industria e mette in luce una costante diminuzione di casi in tutti i settori, maggiormente
evidente nel settore industria.
Tav. 53 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2003-2005 denunciati all'INAIL e
indennizzati a tutto il 30.04.2006 per anno, settore tariffario e tipo di conseguenza
INDUSTRIA E SERVIZI (*)
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Gestione
Anno
Industria
2003
2004
2005
9.285
8.517
7.803
318
280
179
67
55
34
Artigianato
2003
2004
2005
6.164
6.047
5.828
353
349
190
Terziario
2003
2004
2005
4.201
4.161
4.034
Altre
attività
2003
2004
2005
1.891
1.814
1.985
Morte
Totale
385
335
213
23
16
15
9.693
8.868
8.031
83
75
49
436
424
239
21
14
11
6.621
6.485
6.078
139
159
70
36
22
10
175
181
80
5
3
4
4.381
4.345
4.118
103
76
54
10
10
8
113
86
62
0
0
2
2.004
1.900
2.049
(*) esclusi i casi con settore tariffario non determinato.
58
La distribuzione degli eventi a livello provinciale nel settore “Industria” indica per la
provincia di Ancona il maggior numero di infortuni indennizzati.
In termini di gravità delle conseguenze la Sede di Ancona (114 casi di inabilità permanente
e 7 casi mortali) e di Pesaro (107 inabilità permanenti e 5 casi mortali) presentano i valori
più alti.
Tav. 54 - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il 30.04.2006
per provincia, e tipo di conseguenza"
Settore Tariffario: Industria
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Province
Morte
Totale
Ancona
3.499
99
15
114
7
3.620
Ascoli Piceno
1.304
43
15
58
1
1.363
Macerata
1.396
51
10
61
3
1.460
Pesaro
2.443
97
10
107
5
2.555
Marche
8.517
280
55
335
16
8.868
Nel settore tariffario “Artigianato” la provincia con il maggior numero di indennizzi è
Pesaro. In termini di gravità delle conseguenze la Sede di Pesaro (133 casi di inabilità
permanente e 2 casi mortali) e di Ascoli Piceno (111 inabilità permanenti e 3 casi mortali)
presentano i valori più alti.
Settore Tariffario Artigianato
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
1.654
71
14
85
4
1.743
Ascoli
1.315
91
20
111
3
1.429
Macerata
1.182
76
19
95
5
1.282
Pesaro
1.896
111
22
133
2
2.031
Marche
6.047
349
75
424
14
6.485
In valore assoluto in maggior numero di infortuni registrati nel settore tariffario “Terziario”,
interessano la provincia di Ancona ma gli infortuni che hanno prodotto un maggior numero
di casi con postumi permanenti sono accaduti nella provincia di Pesaro.
59
Settore Tariffario Terziario
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
1.575
45
9
54
1
1.630
Ascoli
853
32
4
36
0
889
Macerata
696
27
2
29
1
726
Pesaro
1.037
55
7
62
1
1.100
Marche
4.161
159
22
181
3
4.345
Nel settore “Altre attività” la provincia di Ancona raccoglie il più alto numero di infortuni.
Settore Tariffario Altre Attività
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
682
16
2
18
-
700
Ascoli
390
19
3
22
-
412
Macerata
356
19
3
22
-
378
Pesaro
386
22
2
24
-
410
Marche
1.814
76
10
86
-
1.900
60
Spostando l’analisi sui settori di attività economica, il settore con maggior numero di casi
indennizzati è l’industria manifatturiera (gruppo D) che, come si osserva nel grafico a torta,
costituisce il 43,9% dei casi.
Tav. 55 - Infortuni avvenuti nel 2004 ed indennizzati a tutto il 30.04.05
- INDUSTRIA E SERVIZI -
Altro
21,0%
Totale Industrie
manifatturiere
43,9%
Trasporti e
comunicazioni
6,8%
Costruzioni
16,7%
Commercio
11,6%
Elevata risulta anche la percentuale degli infortuni indennizzati nel settore costruzioni e nel
commercio. Ovviamente, come valori tendenziali, tale grafico riflette l’analisi già fatta nei
precedenti capitoli sugli infortuni denunciati.
Dalla tabella che segue si evidenzia che all’interno del grande gruppo D l’industria dei
metalli e quella meccanica registrano maggior numero di eventi lesivi.
61
Con riferimento alle conseguenze derivanti degli infortuni nelle varie attività economiche il
settore Costruzioni è l’attività più a rischio di eventi gravi e mortali; conseguenze di una
certa gravità si registrano anche nei settori Commercio e Trasporti e Comunicazioni.
Tav. 56 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2004 denunciati all'INAIL e indennizzati a
tutto il 30.04.2005 per settore di attività economica , tipo di conseguenza
Gestione
INDUSTRIA E SERVIZI
Infortuni indennizzati
Tempora
Permanente
nea
In capitale In rendita Totale
Morte Totale
A+B
C
Agrindustria e Pesca
Estrazione di minerali
187
46
9
-
2
-
11
-
-
198
46
DA
DB
DC
DD
DE
DF
DG
DH
DI
DJ
DK
DL
DM
DN
Industria alimentare
Industria tessile e
Industria conciaria
Industria del legno
Industria della carta
Industria del petrolio
Industria chimica
Industria della gomma e
Industria lav. minerali non
Industria dei metalli
Industria meccanica
Industria macchine
Industria fabb.ne mezzi di
Altre industrie
533
365
643
441
349
24
125
519
584
1.754
1.496
489
461
1.000
8
8
7
18
2
7
6
7
31
26
9
9
23
3
1
6
1
1
2
2
4
2
7
11
9
13
18
3
8
6
9
33
30
11
9
30
2
1
3
2
1
1
1
2
1
1
-
546
374
657
462
352
26
134
526
594
1.789
1.527
500
471
1.030
D
E
F
Totale Industrie
Elettricità, gas, acqua
Costruzioni
8.783
159
3.255
161
6
133
29
30
190
6
163
15
10
8.988
165
3.428
G
H
I
J
K
L
M
N
O
SERVIZI
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
Intermediazione fin.ria
Attività imm. e servizi alle
Pubblica
Istruzione
Sanità e servizi sociali
Altri servizi pubblici
7.440
2.291
709
1.343
102
1.139
625
26
679
526
182
61
20
39
3
19
15
11
14
27
14
1
8
2
1
1
209
75
21
47
3
21
16
11
15
6
3
1
2
-
7.655
2.369
731
1.392
105
1.160
641
26
690
541
19.870
769
20.639
491
18
509
88
4
92
579
22
601
31
2
33
20.480
793
21.273
INDUSTRIA E SERVIZI
Non determinato
IN COMPLESSO
Di seguito sono illustrati i dati relativi agli infortuni in itinere avvenuti nel 2004 ed
indennizzati dall’Istituto a tutto il 30 aprile del 2005, distinti per gestione e per provincia.
Il maggior numero di indennizzi riguarda la provincia di Pesaro.
62
Tav. 57 - Infortuni in itinere avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a tutto il
30.04.2005 per provincia, gestione e tipo di conseguenza
Agricoltura
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
19
0
1
1
0
20
Ascoli
7
1
0
1
0
8
Macerata
14
0
0
0
0
14
Pesaro
9
0
3
3
0
12
Marche
49
1
4
5
0
54
Morte
Totale
Industria e Servizi
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Ancona
725
30
4
34
6
765
Ascoli
560
37
14
51
0
611
Macerata
597
20
7
27
2
626
Pesaro
757
57
9
66
2
825
Marche
2.639
144
34
178
10
2.827
63
La maggior parte degli infortuni accorsi a lavoratori extracomunitari in agricoltura hanno
avuto conseguenze in temporanea; le provincie con il più alto numero di eventi sono
Ancona e Macerata.
Tav. 58 - Infortuni occorsi a lavoratori extracomunitari avvenuti nell'anno 2004 e
indennizzati a tutto il 30.04.2006 per provincia e tipo di conseguenza
Agricoltura
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
62
1
0
1
0
63
Ascoli
34
0
0
0
0
34
Macerata
50
1
0
1
0
51
Pesaro
16
1
2
3
0
19
Marche
162
3
2
5
0
167
ITALIA
3.744
167
36
203
14
3.961
Morte
Totale
1
1.152
Industria e Servizi
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Ancona
1.117
32
2
34
Ascoli
458
14
4
18
Macerata
706
24
3
27
2
735
Pesaro
989
33
7
40
3
1.032
Marche
3.270
103
16
119
6
3.395
ITALIA
68.647
2.462
640
3.102
146
71.895
476
L’analisi sulla gestione Industria e Servizi conferma l’andamento provinciale, ma in questo
caso si registrano eventi con conseguenze gravi e 6 con esiti mortali.
64
Infine osservando le seguenti tabelle possiamo affermare che gli infortuni occorsi i
lavoratori parasubordinati nel 2004 hanno originato, nella maggior parte dei casi,
l’erogazione di prestazioni temporanee; nella provincia di Pesaro viene registrato il più
elevato numero globale di eventi, 56 su i 150 di tutta la regione.
Tav. 59 - Parasubordinati - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati
a tutto il 30.04.2006 per provincia e tipo di conseguenza
Industria e Servizi (*)
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
38
9
0
9
0
47
Ascoli
27
2
0
2
0
29
Macerata
18
0
0
0
0
18
Pesaro
47
9
0
9
0
56
Marche
130
20
0
20
0
150
ITALIA
3.914
257
65
322
12
4.248
Anche per i lavoratori interinali le conseguenze degli infortuni avvenuti nella regione non
sono state gravi per la maggioranza dei casi.
La provincia nella quale si sono verificati più infortuni è stata Ancona con 206 casi sui 399
regionali
Tav. 60 - Interinali (*) - Infortuni sul lavoro avvenuti nell'anno 2004 e indennizzati a
tutto il 30.04.2006 per provincia e tipo di conseguenza
Industria e Servizi
Province
Infortuni indennizzati
Permanente
Temporanea
In capitale In rendita Totale
Morte
Totale
Ancona
202
4
0
4
0
206
Ascoli
69
1
0
1
0
70
Macerata
55
1
1
2
0
57
Pesaro
66
0
0
0
0
66
Marche
392
6
1
7
0
399
ITALIA
10.475
252
48
300
16
10.791
(*) Forma contrattuale ora sostituita dalla "somministrazione di lavoro" (L. 30/2003)
65
APPENDICE
Tavole statistiche
Nelle pagine seguenti sono riportate cinque tavole statistiche con dati in dettaglio che
riguardano:
APP. 1
Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL per settore di
attività economica,provincia, regione e ripartizione geografica.
INDUSTRIA , SERVIZI e AGRICOLTURA
APP. 2
INFORTUNI MORTALI SUL lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL
per settore di attività economica,provincia, regione e ripartizione geografica.
INDUSTRIA , SERVIZI e AGRICOLTURA
APP.3
Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia
AGRICOLTURA
APP.4
Malattie professionali denunciate all'INAIL nell'anno 2005 per tipo di malattia
INDUSTRIA e SERVIZI
APP. 5
Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005 nella
Regione Marche e denunciati all'INAIL, distribuiti per settore di attività
economica e provincia
68
APP. 1 - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL
per gestione, settore di attività economica e territorio
SETTORE
DI ATTIVITA' ECONOMICA
ANCONA
ASCOLI
PESARO
MACERATA
MARCHE
PICENO
e URBINO
CENTRO
ITALIA
A
B
Agrindustria
Pesca
38
3
56
4
37
-
41
4
172
11
960
43
4.562
477
C
Estrazione di minerali
17
6
5
14
42
516
1.854
237
161
182
90
196
85
112
119
727
455
3.037
2.380
19.232
10.638
DC Industria conciaria
49
376
299
5
729
1.680
3.698
DD Industria del legno
154
77
79
190
500
1.911
10.311
DE Industria della carta
177
49
53
39
318
2.562
9.314
DF Industria del petrolio
17
4
1
2
24
77
412
DG Industria chimica
21
31
29
35
116
1.039
6.035
DH Industria della gomma e plastica
213
119
106
118
556
1.573
10.636
DI
Industria lav. minerali non metalliferi
101
51
70
309
531
2.940
15.516
DJ
Industria dei metalli
835
337
249
610
2.031
7.153
56.667
DK Industria meccanica
890
109
165
386
1.550
4.185
29.717
DA Industria alimentare
DB Industria tessile e abbigliamento
DL Industria macchine elettriche
258
72
119
83
532
1.928
11.285
DM Industria fabbr.ne mezzi di trasporto
282
32
10
246
570
2.465
15.053
DN Altre industrie
220
69
210
600
1.099
3.129
13.009
D
Totale Industrie manifatturiere
3.615
1.598
1.671
2.854
9.738
36.059
211.523
E
F
Elettricità, gas, acqua
Costruzioni
66
1.207
37
858
22
811
92
1.021
217
3.897
1.202
21.533
5.359
104.554
INDUSTRIA
4.946
2.559
2.546
4.026
14.077
60.313
328.329
213
215
530
129
162
271
137
148
274
185
286
304
664
811
1.379
3.554
4.353
9.821
16.267
22.104
40.029
G50 Commercio e riparazione auto
G51 Commercio all'ingrosso
G52 Commercio al dettaglio
G
Totale commercio
958
562
559
775
2.854
17.728
78.400
H
I
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
298
766
212
369
144
281
258
343
912
1.759
7.895
15.192
32.725
69.286
J
Intermediazione finanziaria
73
47
41
46
207
1.753
6.618
K
Attività imm.ri e servizi alle imprese
615
294
214
412
1.535
13.922
61.617
129
88
58
47
322
5.977
27.415
17
17
13
71
118
660
5.982
L
Pubblica Amministrazione
M
Istruzione
N
Sanità e servizi sociali
434
110
92
91
727
6.319
34.446
O
Altri servizi pubblici
372
524
301
271
1.468
8.045
30.023
3.662
2.223
1.703
2.314
9.902
77.491
346.512
8.608
2.355
4.782
778
4.249
1.178
6.340
1.685
23.979
5.996
137.804
27.065
674.841
170.011
10.963
5.560
5.427
8.025
29.975
164.869
844.852
AGRICOLTURA
667
1.358
940
672
3.637
13.681
66.286
DIPENDENTI CONTO STATO
323
193
172
211
899
6.553
28.428
11.953
7.111
6.539
8.908
34.511
185.103
939.566
SERVIZI
Totale determinati
Non determinato (*)
INDUSTRIA E SERVIZI
COMPLESSO GESTIONI
(*) trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c'è l'obbligo
della denuncia da parte del datore di lavoro.
69
APP. 2 - Infortuni MORTALI sul lavoro avvenuti nel 2005 e denunciati all'INAIL
per gestione, settore di attività economica e territorio
SETTORE
DI ATTIVITA' ECONOMICA
ANCONA
ASCOLI
PESARO
MACERATA
MARCHE
PICENO
e URBINO
ITALIA
CENTRO
A
B
Agrindustria
Pesca
-
-
1
-
-
1
-
3
-
6
1
C
Estrazione di minerali
-
-
-
-
-
3
9
1
-
-
-
-
1
-
7
2
24
11
DA Industria alimentare
DB Industria tessile e abbigliamento
DC Industria conciaria
-
-
1
-
1
2
4
DD Industria del legno
1
1
-
-
2
2
13
DE Industria della carta
-
1
-
-
1
2
7
DF Industria del petrolio
-
-
-
-
-
-
1
16
DG Industria chimica
-
-
-
-
-
2
DH Industria della gomma e plastica
-
1
-
-
1
1
5
DI
Industria lav. minerali non metalliferi
-
-
1
1
2
6
34
DJ
Industria dei metalli
1
-
-
-
1
8
71
DK Industria meccanica
1
-
-
2
3
4
26
DL Industria macchine elettriche
-
-
-
-
-
5
18
DM Industria fabbr.ne mezzi di trasporto
1
-
-
-
1
4
14
DN Altre industrie
1
-
-
-
1
2
10
D
Totale Industrie manifatturiere
6
3
2
3
14
47
254
E
F
Elettricità, gas, acqua
Costruzioni
1
1
1
3
6
1
51
6
263
INDUSTRIA
7
4
4
6
21
105
539
1
-
-
-
1
-
1
1
-
3
9
10
29
46
36
G50 Commercio e riparazione auto
G51 Commercio all'ingrosso
G52 Commercio al dettaglio
G
Totale commercio
1
-
-
1
2
22
111
H
I
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
1
1
2
1
5
10
34
42
167
16
J
Intermediazione finanziaria
1
-
-
-
1
2
K
Attività imm.ri e servizi alle imprese
1
1
-
-
2
22
75
L
Pubblica Amministrazione
-
-
-
1
1
4
13
M
Istruzione
-
-
-
-
-
-
4
N
Sanità e servizi sociali
-
-
-
-
-
4
9
O
Altri servizi pubblici
-
-
-
-
-
10
27
4
2
2
3
11
108
464
11
-
6
1
6
-
9
-
32
1
213
15
1.003
62
INDUSTRIA E SERVIZI
11
7
6
9
33
228
1.065
AGRICOLTURA
2
1
2
2
7
19
127
DIPENDENTI CONTO STATO
-
-
-
-
-
6
14
13
8
8
11
40
253
1.206
SERVIZI
Totale determinati
Non determinato (*)
COMPLESSO GESTIONI
(*) trattasi principalmente di casi con assenza dal lavoro non superiore a 3 giorni, per i quali non c'è l'obbligo
della denuncia da parte del datore di lavoro.
70
APP. 3 - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2005 e denunciate all'INAIL
per tipo di malattia e territorio
AGRICOLTURA
Malattie Professionali
o Sostanze che le causano
ANCONA
ASCOLI
PESARO
MACERATA
MARCHE
PICENO
e URBINO
ITALIA
CENTRO
01-ANCHILOSTOMIASI
02-ARSENICO
-
-
-
-
-
-
-
03-MERCURIO
-
-
-
-
-
-
-
04-SOLFURO DI CARBONIO
-
-
-
-
-
-
-
05-FOSFORO
-
-
-
-
-
-
-
06-IDROCARBURI ALIFATICI
-
-
-
-
-
-
-
07-BENZOLO, FENOLI
-
-
-
-
-
-
-
08-RAME
-
-
-
-
-
-
-
09-ACIDO CARBAMMICO
-
-
-
-
-
-
2
10-BARIO, CALCIO, SODIO
-
-
-
-
-
-
-
11-STAGNO
-
-
-
-
-
-
-
12-ARILSOLFONI
-
-
-
-
-
-
-
13-FENOSSIDERIVATI
-
-
-
-
-
-
-
14-ACIDO FTALICO
-
-
-
-
-
-
-
15-DIAZINE E TRIAZINE
-
-
-
-
-
-
-
16-DIPIRIDILE
-
-
-
-
-
-
-
18-AMMONIACA
-
-
-
-
-
-
-
20-CHINONI
-
-
-
-
-
-
-
21-ZOLFO, AN.SOLFOROSA
-
-
-
-
-
-
-
22-AMMINICI, AMMIDICI
-
-
-
-
-
-
-
23-MALATTIE CUTANEE
-
-
-
-
-
1
2
24-ASMA BRONCHIALE
-
-
2
6
8
10
25
25-ALVEOLITI ALLERGICHE
-
-
-
2
2
3
11
26-IPOACUSIA E SORDITA'
1
-
2
2
5
22
40
27-MAL.OSTEOARTICOLARI
-
-
-
-
-
5
13
TOTALE MALATTIE TABELLATE
1
-
4
10
15
41
93
99 - MALATTIE NON TABELLATE
di cui:
17
26
46
54
143
329
1.005
- ipoacusia
9
4
23
22
58
85
171
- tendiniti
-
1
1
7
9
24
196
- sindrome del tunnel carpale
-
-
4
-
4
21
98
- affezioni dei dischi intervertebrali
2
11
1
-
14
43
121
- malattie dell'apparato respiratorio
1
1
3
4
9
19
55
- artrosi
-
2
4
10
16
39
89
- altre neuropatie periferiche
2
3
3
4
12
23
69
- dermatite da contatto
1
-
-
-
1
3
10
INDETERMINATA
-
-
1
14
15
56
186
IN COMPLESSO
18
26
51
78
173
426
1.284
71
APP. 3 - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2005 e denunciate all'INAIL
per tipo di malattia e territorio - AGRICOLTURA
Malattie Professionali
o Sostanze che le causano
ANCONA
ASCOLI
PESARO
MACERATA
MARCHE
PICENO
e URBINO
ITALIA
CENTRO
01-ANCHILOSTOMIASI
02-ARSENICO
-
-
-
-
-
-
-
03-MERCURIO
-
-
-
-
-
-
-
04-SOLFURO DI CARBONIO
-
-
-
-
-
-
-
05-FOSFORO
-
-
-
-
-
-
-
06-IDROCARBURI ALIFATICI
-
-
-
-
-
-
-
07-BENZOLO, FENOLI
-
-
-
-
-
-
-
08-RAME
-
-
-
-
-
-
-
09-ACIDO CARBAMMICO
-
-
-
-
-
-
2
10-BARIO, CALCIO, SODIO
-
-
-
-
-
-
-
11-STAGNO
-
-
-
-
-
-
-
12-ARILSOLFONI
-
-
-
-
-
-
-
13-FENOSSIDERIVATI
-
-
-
-
-
-
-
14-ACIDO FTALICO
-
-
-
-
-
-
-
15-DIAZINE E TRIAZINE
-
-
-
-
-
-
-
16-DIPIRIDILE
-
-
-
-
-
-
-
18-AMMONIACA
-
-
-
-
-
-
-
20-CHINONI
-
-
-
-
-
-
-
21-ZOLFO, AN.SOLFOROSA
-
-
-
-
-
-
-
22-AMMINICI, AMMIDICI
-
-
-
-
-
-
-
23-MALATTIE CUTANEE
-
-
-
-
-
1
2
24-ASMA BRONCHIALE
-
-
2
6
8
10
25
25-ALVEOLITI ALLERGICHE
-
-
-
2
2
3
11
26-IPOACUSIA E SORDITA'
1
-
2
2
5
22
40
27-MAL.OSTEOARTICOLARI
-
-
-
-
-
5
13
TOTALE MALATTIE TABELLATE
1
-
4
10
15
41
93
99 - MALATTIE NON TABELLATE
di cui:
17
26
46
54
143
329
1.005
- ipoacusia
9
4
23
22
58
85
171
- tendiniti
-
1
1
7
9
24
196
- sindrome del tunnel carpale
-
-
4
-
4
21
98
- affezioni dei dischi intervertebrali
2
11
1
-
14
43
121
- malattie dell'apparato respiratorio
1
1
3
4
9
19
55
- artrosi
-
2
4
10
16
39
89
- altre neuropatie periferiche
2
3
3
4
12
23
69
- dermatite da contatto
1
-
-
-
1
3
10
INDETERMINATA
-
-
1
14
15
56
186
IN COMPLESSO
18
26
51
78
173
426
1.284
72
APP. 4 - MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi nel 2005 e denunciate all'INAIL
per tipo di malattia e territorio - INDUSTRIA E SERVIZI
Malattie Professionali
o Sostanze che le causano
ANCONA
01-PIOMBO
02-MERCURIO
03-FOSFORO
04-ARSENICO
05-CROMO
06-BERILLIO
07-CADMIO
08-VANADIO
09-NICHEL
10-MANGANESE
11-BROMO,CLORO,FLUORO
12-ACIDO NITRICO,AZOTO
13-ANIDRIDE SOLFOROSA
14-TALLIO
15-ANTIMONIO
16-OSMIO
17-SELENIO
18-RAME
19-STAGNO
20-ZINCO
21-ACIDO CARBAMMICO
22-SOLFURI DI BARIO
23-OZONO,OZONURI
24-ACIDO CIANIDRICO
25-ALCOLI,GLICOLI
26-OSSIDO DI CARBONIO
27-CLORURO DI CARBONILE
28-SOLFURO DI CARBONIO
29-IDROCARBURI ALIFATICI
30-IDROCARBURI AROMATICI
31-NITROD.IDROCARB.ALIF.
32-CHINONI E DERIVATI
33-FENOLI,TIOFENOLI
34-AMINE ALIFATICHE
35-DERIVATI ALOGENATI
36-CLORURO DI VINILE
37-CHETONI E DERIVATI
38-ETERI ED EPOSSIDI
39-ALDEIDI,ACIDI ORGAN.
40-ASMA BRONCHIALE
41-ALVEOLITI ALLERGICHE
42-MALATTIE CUTANEE
43-PNEUMOC.DA SILICATI
44-PNEUMOC.DA CALCARI
45-PNEUMOC.DA ALLUMINIO
46-PNEUMOC.E PROC.FIBROSANTI
47-SIDEROSI
48-BISSINOSI
49-BRONCHITE CRONICA
50-IPOACUSIA E SORDITA'
51-RADIAZIONI IONIZZANTI
52-MALAT.OSTEOARTICOLARI
53-MALAT. DA LAVORI SUBACQUEI
54-CATARAT.DA RAGGIANTI
55-ANCHILOSTOMIASI
56-NEOPLASIE DA ASBESTO
57-NEOPLASIE POLV.LEGNO
58-NEOPLASIE POLV.CUOIO
90-SILICOSI
91-ASBESTOSI
2
2
4
2
11
1
19
ASCOLI
PESARO
MACERATA
MARCHE
PICENO
e URBINO
1
3
1
1
2
1
-
1
1
2
2
5
3
2
-
1
1
1
3
10
2
2
2
3
1
2
1
3
1
1
4
9
2
18
1
5
17
1
3
22
CENTRO
1
6
5
1
2
4
1
2
7
2
6
14
4
2
32
1
71
12
1
10
200
13
35
1
74
4
1
43
82
ITALIA
19
2
28
1
2
46
1
4
17
2
1
2
2
1
8
2
15
1
5
18
1
73
5
9
3
7
10
118
12
385
60
5
6
6
2
3
51
1.086
58
148
1
3
642
17
12
180
420
TOTALE MALATTIE TABELLATE
1
-
4
10
15
41
93
99 - MALATTIE NON TABELLATE
di cui:
- ipoacusia
- tendiniti
- sindrome del tunnel carpale
- affezioni dei dischi intervertebrali
- malattie dell'apparato respiratorio
- artrosi
- altre neuropatie periferiche
- dermatite da contatto
17
26
46
54
143
329
1.005
9
2
1
2
1
4
1
11
1
2
3
-
23
1
4
1
3
4
3
-
22
7
4
10
4
-
58
9
4
14
9
16
12
1
85
24
21
43
19
39
23
3
171
196
98
121
55
89
69
10
INDETERMINATA
-
-
1
14
15
56
186
IN COMPLESSO
18
26
51
78
173
426
1.284
73
APP. 5 Infortuni sul lavoro occorsi a lavoratori extracomunitari nell'anno 2005
e denunciati all'INAIL, per settore di attività economica e provincia
SETTORE
DI ATTIVITA' ECONOMICA
ANCONA
ASCOLI
PESARO
MACERATA
MARCHE
PICENO
e URBINO
A
B
Agrindustria
Pesca
6
0
2
0
6
0
4
1
18
1
C
Estrazione di minerali
0
2
1
0
3
31
21
17
22
69
15
18
25
135
83
DC Industria conciaria
9
68
82
0
159
DD Industria del legno
31
3
18
45
97
DE Industria della carta
6
3
7
6
22
DF Industria del petrolio
1
0
0
0
1
DG Industria chimica
4
1
6
5
16
DH Industria della gomma e plastica
117
DA Industria alimentare
DB Industria tessile e abbigliamento
51
8
32
26
DI
Industria lav. minerali non metalliferi
33
7
19
84
143
DJ
Industria dei metalli
231
40
62
186
519
DK Industria meccanica
92
5
22
56
175
DL Industria macchine elettriche
38
2
18
9
67
DM Industria fabbr.ne mezzi di trasporto
40
2
3
68
113
DN Altre industrie
40
11
38
109
198
D
Totale Industrie manifatturiere
628
189
391
637
1.845
E
F
Elettricità, gas, acqua
Costruzioni
1
248
0
181
0
229
5
248
6
906
23
7
27
8
20
9
12
13
15
9
25
11
52
65
62
G50 Commercio e riparazione auto
G51 Commercio all'ingrosso
G52 Commercio al dettaglio
G
Totale commercio
57
37
40
45
179
H
I
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
50
96
29
30
29
26
47
36
155
188
J
Intermediazione finanziaria
K
Attività imm.ri e servizi alle imprese
0
0
0
3
3
138
21
34
58
251
7
L
Pubblica Amministrazione
4
3
0
0
M
Istruzione
1
0
0
2
3
N
Sanità e servizi sociali
37
5
13
8
63
26
20
18
14
78
397
100
198
291
986
INDUSTRIA E SERVIZI
1.689
619
985
1.399
4.692
AGRICOLTURA
78
47
42
36
203
COMPLESSO GESTIONI
1.767
666
1.027
1.435
4.895
O
Altri servizi pubblici
Non determinato (*)
74
75
76
77
78
79
80
81
Il Progetto “Linee Guida per l’individuazione ed il controllo delle patologie nei
lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori e da
movimentazione manuale dei carichi “
Le Linee Guida sono il risultato del lavoro sinergico tra la Regione Marche e l’Inail
finalizzato all’analisi sulle più rilevanti patologie professionali emergenti connesse al
rischio professionale da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore e da
movimentazione manuale dei carichi.
L’obiettivo delle Linee Guida è teso a sviluppare una maggior capacità di intervento
preventivo sul territorio e ad avere un più preciso quadro epidemiologico, attivando le
potenzialità presenti nei Servizi di Prevenzione negli Ambienti di Lavoro e nelle strutture
Inail della regione.
Nella società attuale, in tutto il mondo industrializzato, sono in diminuzione le malattie
tipiche da lavoro un tempo particolarmente frequenti (silicosi, asbestosi, saturnismo,
intossicazioni da mercurio, malattie da metalli, asma bronchiale allergico, ipoacusie da
rumore ecc.), mentre si assiste all'evolversi della patologia professionale verso una
sempre maggior visibilità delle malattie correlate al lavoro e, in particolare, di quelle legate
a movimenti ripetitivi, alla movimentazione dei carichi e a posture incongrue.
Queste situazioni sono riconducibili, nella maggior parte delle loro manifestazioni,
alla carente o nulla applicazione dei principi ergonomici alle attività lavorative.
Dal punto di vista epidemiologico, tra le malattie suddette, la patologia professionale
dovuta a movimenti ripetitivi rappresenta la maggior causa di lesioni muscolo-scheletriche
e nervose periferiche, superando, in questo ambito, la patologia traumatica da infortunio.
Dette patologie degli arti superiori possono essere definite come un eterogeneo e
complesso gruppo di disturbi e patologie interessanti strutture osteo-articolari, muscoloscheletriche, nervose e vascolari, che possono essere causate, concausate od aggravate
da sovraccarico meccanico lavorativo dell’arto superiore.
Le loro caratteristiche principali sono:
-
eziologia multifattoriale (professionale e non)
-
sviluppo generalmente lungo
-
guarigione lenta e talvolta incompleta
-
maggior frequenza del coinvolgimento delle unità muscolo-tendinee
minor incidenza delle neuropatie da intrappolamento (es. sindrome del tunnel
carpale), ma maggior rilevanza delle stesse per gravità e costi.
Per descrivere sinteticamente tali disturbi localizzati prevalentemente agli arti
superiori e per indicare la loro origine professionale, l’acronimo più appropriato, in quanto
sottolinea l’intervento di una causa lavorativa nella loro genesi, sembra essere il WMSD Work related Musculo Skeletal Disorders .
Le patologie di più frequente riscontro che possono interessare varie strutture dell'arto
superiore e che hanno in comune la possibile eziologia professionale, quale conseguenza
di traumi ripetitivi e/o cumulativi, sono:
82
-
tendinite della cuffia dei rotatori
-
epicondilite ed epitrocleite
-
tendiniti e tenosinoviti mano-polso
-
sindrome da compressione dei nervi periferici
-
artrosi acromion-claveare
-
artrosi trapezio-metacarpale
Le suddette patologie, definite dall’OMS, “malattie correlate con il lavoro” a differenza delle
malattie professionali specifiche, per le quali è riscontrabile una relazione causa-effetto
diretta tra un agente nocivo lavorativo e la malattia, sono ad eziopatogenesi multifattoriale,
riscontrabili anche nella popolazione non esposta causate dall’invecchiamento, da attività
sportive o hobbistiche, da pregressi traumatismi, da patologie sistemiche, dismetabolichereumatiche1.
Nel 1997 il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health)2 ha evidenziato
le associazioni possibili tra malattie dell’arto superiore e fattori di rischio, come riportato
nella tabella 1.
L’altra patologia, sebbene più conosciuta, ma ancor oggi poco affrontata dal punto di vista
valutativo e di ricerca delle possibili soluzioni, è la patologia del rachide dovuta alla
movimentazione manuale dei carichi siano essi oggetti -prevalentemente nelle attività
industriali e commerciali- o pazienti -rischio prioritario nelle strutture sanitarie-.
La movimentazione manuale dei carichi può determinare lesioni acute e croniche del
rachide sostanzialmente indistinguibili dalla patologia degenerativa vertebrale legata ai
fisiologici fenomeni involutivi o ad altre cause e che per tale motivo ancora oggi vengono
inquadrate con difficoltà come malattie professionali.
Le patologie ad eziologia multifattoriale nelle quali, tuttavia, condizioni di sovraccarico
biomeccanico lavorativo possono svolgere un ruolo eziologico sufficiente o necessario ed
efficiente sono:
-
la discopatia degenerativa discale
-
la protusione discale
-
l’ernia discale
-
la degenerazione del segmento vertebrale (artrosi)
1
Cimaglia G., Balletta A., Orsini D., Innocenzi M., Todaro G., Clemente M. “Linee guida per il riconoscimento
dell’origine professionale delle malattie da microtraumi e posture”, allegato 1/8 della Circolare Inail n.81 del
27.12.2000.
2
National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH), “muscoloskeletal disorders and workplace
factors: a critical review of epidemiological evidences”, Bernard B ed. Cincinnati OH:DHHS NIOSH Publ n°
97-141, 1997.
83
Tabella 1: associazioni possibili tra patologie dell’arto superiore
e fattori di rischio
Distretto a rischio
Forte evidenza di
fattore di rischio
associazione
Collo, spalla-collo
Ripetitività
Forza
Postura incongrua
X
Vibrazioni
Spalla
Ripetitività
Forza
Postura incongrua
Vibrazioni
Gomito
Ripetitività
Forza
Postura incongrua
Combinazione
X
Mano-polso (s.tunnel carpale)
Ripetitività
Forza
Postura incongrua
Vibrazioni
Combinazione
X
Mano-polso (tendinite)
Ripetitività
Forza
Postura incongrua
Combinazione
X
Mano-polso (s. da vibrazioni)
Vibrazioni
X
Evidenza di
associazione
Insufficiente evidenz
associazione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
SCOPO DELLE LINEE GUIDA
Scopo di queste linee guida è fornire un indirizzo di metodo, uno strumento operativo ed
un supporto per i Servizi di Prevenzione dell’ASUR Marche, i dirigenti medici INAIL, le
associazioni sindacali e di categoria, le aziende, i medici competenti per l’attuazione della
gestione dei casi di malattia professionale certa o sospetta negli esposti a rischio di
sovraccarico biomeccanico del rachide e degli arti superiori. Le “linee guida” sono state
mirate a fornire, attraverso la realizzazione di un progetto in esse allegato, un supporto al
lavoratore malato, dalla valutazione del rischio presente nella mansione lavorativa svolta
alla diagnosi ed alla riammissione al lavoro
Prima della redazione delle linee guida, il gruppo tecnico ha eseguito una ricognizione
attraverso una serie di incontri con le associazioni sindacali e di categoria, e la
somministrazione di questionari ai Servizi PSAL della Regione, in modo da poter avere
chiara la situazione attuale nelle Marche rispetto al rischio specifico, chiedendo ai soggetti
coinvolti suggerimenti per le dinamiche da intraprendere.
Sono stati poi elaborati i dati desunti dal software “Nuovi Flussi Informativi”,
opportunamente implementati con i singoli dati forniti dall’Inail, per definire un quadro
epidemiologico completo della Regione Marche sulla patologia del rachide e dell’arto
superiore, denunciata e riconosciuta.
84
DATI EPIDEMIOLOGICI GENERALI
Le patologie degli arti superiori
Il rapporto Eurostat 2004, evidenzia come nel biennio ’98-’99, a livello europeo, circa la
metà delle patologie lavoro-correlate era rappresentato da WMSDs, sebbene il numero di
casi riconosciuti come professionali, differissero anche significativamente da paese a
paese, sulla base dei differenti quadri normativi esistenti.
Nel 1998, le WMSDs rappresentavano il gruppo di patologie professionali maggiormente
diffuse in alcuni paesi europei, quali Belgio, Finlandia, Francia, Svezia e Spagna; in
particolare in quest’ultima nazione le UL-WMSDs costituivano quasi l’80% di tutte le
patologie riconosciute (oltre 15.000 casi nel 2000), mentre in Francia superavano la quota
del 60%.
Negli Stati Uniti i disturbi muscolo scheletrici a carico degli arti superiori rappresentavano
nel 1990 il 60% di tutte le patologie occupazionali e, attualmente, circa la metà delle
patologie da lavoro indennizzate; analoga situazione si riscontra in altri Paesi fra cui
Brasile, Australia e Giappone.
In Italia facendo riferimento ai dati INAIL, risulta possibile evidenziare come negli anni
compresi fra il 1996 ed il 2002 il numero di malattie professionali da UL-WMSDs,
denunciate e riconosciute, abbia palesato un significativo incremento. Nel medesimo
intervallo temporale è possibile osservare una netta prevalenza di patologie canalicolari
(sindrome del tunnel carpale) e tendiniti del distretto mano-polso e della spalla. I casi
accolti possono essere ripartiti sulla base dei differenti settori produttivi; si osserva una
netta prevalenza di quello metalmeccanico, seguito dal settore tessile/confezioni, e da
quello di lavorazione carni/alimentare. I dati palesano, al contempo, una irregolare
distribuzione territoriale dei casi esaminati sempre in relazione al biennio 1999-2000, con
una netta prevalenza in alcune regioni ed in particolare il Piemonte (15% del totale dei casi
esaminati nel 1999 e 24% nel 2000), e l’Emilia Romagna (40% nel 1999 e 32% nel 2000),
una prevalenza in altre come il Veneto (7% nel 1999 e 5% nel 2000), le Marche (7% nel
biennio considerato) e l’Abruzzo (8% nel 1999 e 7% nel 2000) e regioni ove il numero di
casi è stato del tutto trascurabile (Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, ecc., con
percentuali inferiori all’1%), o addirittura ove non ne è pervenuto alcuno (Campania e
Molise).
Le patologie muscolo scheletriche del rachide
Negli Stati Uniti il “low back pain” rappresenta la forma più frequente di patologia del
rachide per i lavoratori con meno di 45 anni, costituendo nel complesso la seconda causa
di richiesta di riconoscimento di danni da lavoro. In Italia le malattie professionali (M.P.) da
sovraccarico biomeccanico del rachide riconosciute come professionali dall’INAIL,
appaiono in netto incremento considerando i dati disponibili dal 1996 al 2002.
I DATI DI PREVALENZA NELLE MARCHE.
I dati sono stati elaborati direttamente dall’esame delle cartelle cliniche presenti presso le
Sedi dell’Inail in quanto meglio analizzabili nei vari aspetti della definizione diagnostica e
dell’inquadramento nosologico.
85
Nell’ambito della regione Marche nel triennio 2003-2005 sono state riconosciute, come
malattie professionali, 451 patologie muscolo scheletriche degli arti superiori e 70 affezioni
del rachide.
Per quelle relative agli arti superiori, su di un totale di 451 casi riconosciuti, circa il 67%
risulta ricadere nell’ambito delle province di Macerata ed Ancona (rispettivamente il 35 ed
il 32% del totale), oltre il 24% interessa la provincia di Pesaro-Urbino e solamente il
rimanente 9% quella di Ascoli Piceno.
Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori
M.P. riconosciute nella Regione Marche dal 2003 al 2005 (n. 451)
AP n.40
9%
PU n.107
24%
MC n.158
35%
AN n.146
32%
Per quanto concerne le M.P. da movimentazione manuale di carichi riconosciute in ambito
regionale nel triennio considerato, è possibile sottolineare l’esiguità delle stesse (n. 70) rispetto
a quelle da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori (n. 451). Ricadono principalmente nella
provincia di Pesaro-Urbino (45%) ed in quelle di Ancona e Macerata (rispettivamente il 30 ed il
24%), mentre in quella di Ascoli Piceno è stato riconosciuto un solo caso.
Patologie da movimentazione manuale di M.P. riconosciute nella Regione Marche
dal 2003 al 2005 suddivise per provincia (n. 70)
PU n.31
45%
AP n.1
1%
AN n.21
30%
MC n.17
24%
86
Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori
M.p. riconosciute nelle Marche dal 2003 al 2005 (n. 451)
Classificazione delle attività sulla base dei gruppi Ateco 2002
ANCONA
SETTORE
SETTORE EDILE
INDUSTRIA ALIMENTARE
SERVIZI
INDUSTRIA MECCANICA
INDUSTRIA TESSILE
INDUSTRIA ELETTRONICA
COMMERCIO
ALBERGHI E RISTORANTI
AGRICOLTURA
CONCIARIO/CALZATUR.
ELETTRICITA, ACQUA, GAS
PUBBLICA AMMINISTR.NE
INDUSTRIA LEGNO
FABBRICAZIONE STOVIGLIE
SANITA'
INDUSTRIA CHIMICA
ALTRO/ NON DETERMINATO
ASCOLI PICENO
PESARO
URBINO
Num.
%
MACERATA
Num.
%
Num.
%
Num.
%
n. 23
--n. 18
n. 18
n. 16
n. 11
n. 7
n. 6
n. 6
n. 4
--n. 4
n. 3
--n. 2
--n. 28
15,75%
--12,32%
12,32%
10,95%
7,53%
4,79%
4,10%
4,10%
2,73%
--2,73%
2,05%
--1,36%
--19,17%
--n. 3
n. 5
n. 2
n. 6
n. 1
------n. 22
----------n. 1
---
--7,50%
12,50%
5,00%
15,00%
2,50%
------55,00%
----------2,50%
---
n. 10
n. 4
n. 13
n. 9
n. 30
n. 1
n. 10
--n. 5
n. 27
n. 2
n. 4
n. 12
--n. 4
n. 2
n. 25
6,32%
2,53%
8,22%
5,69%
18,98%
0,60%
6,32%
--3,16%
17,08%
1,26%
2,53%
7,59%
--2,53%
1,26%
15,82%
n. 14
n. 1
n. 12
n. 5
n. 27
--n. 2
n. 3
--n. 1
--n. 3
n. 18
n. 4
--n. 1
n. 16
13,08%
0,93%
11,21%
4,67%
25,23%
--1,86%
2,80%
--0,93%
--2,80%
16,82%
3,73%
--0,93%
14,95%
Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
18%
18%
INDUSTRIA TESSILE
15%
ALTRO/ NON DETERMINATO
12%
CONCIARIO/CALZATUR.
11%
SERVIZI
10%
SETTORE EDILE
8%
INDUSTRIA MECCANICA
COMMERCIO
4%
SETTORE DEL MOBILE
4%
INDUSTRIA ELETTRONICA
3%
INDUSTRIA LEGNO
3%
INDUSTRIA ALIM ENTARE
2%
ALBERGHI E RISTORANTI
2%
AGRICOLTURA
2%
PUBBLICA AMMINISTR.NE
2%
FABBRICAZIONE STOVIGLIE 1%
SANITA' 1%
INDUSTRIA CHIMICA 1%
ELETTRICITA, ACQUA, GAS
16%
0%
87
20%
Analizzando i comparti produttivi esposti nella pagina precedente in forma tabellare e
grafica, quello principalmente coinvolto risulta essere il settore Tessile con 79 M.P.
riconosciute (18% del totale) comprese nel 70% dei casi nelle province di Macerata e
Pesaro-Urbino, mentre nella provincia di Ascoli Piceno sono stati riscontrati solamente 6
casi. Oltre il 60% delle patologie sono rappresentate da sindromi del tunnel carpale,
diagnosticate prevalentemente in cucitrici/addetti al confezionamento.
Il comparto Conciario/Calzaturiero è il secondo per numero di M.P. (12%) riconosciute in
regione, ricadenti per circa il 90% nelle province di Macerata ed Ascoli. Anche in questo
comparto oltre il 50% delle patologie diagnosticate è rappresentato da sindromi del tunnel
carpale.
I settori “Servizi”, con 48 casi (11%), ed “Edile” con 47 casi (10%), rappresentano il terzo e
quarto comparto per ordine di importanza; nei “Servizi”, l’attività di parrucchiere risulta
essere quella prevalentemente coinvolta, con oltre il 30% dei casi, ed il quadro patologico
maggiormente riconosciuto in tale ambito è la sindrome del tunnel carpale (oltre il 30%
delle denunce), seguito dalle affezioni al distretto articolare della spalla (oltre il 20%).
Nell’Edilizia la mansione maggiormente coinvolta è quella del muratore (40%), prevalendo
numericamente le patologie alla spalla, seguita dalla sindrome del tunnel carpale ed infine
del gomito.
Per quanto concerne le M.P. da movimentazione manuale di carichi, riconosciute in
ambito regionale nel triennio considerato, è possibile sottolineare l’esiguità delle stesse (n.
70) rispetto a quelle da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori (n. 451). Ricadono
principalmente nella provincia di Pesaro-Urbino (45%) ed in quelle di Ancona e Macerata
(rispettivamente il 30 ed il 24%), mentre in quella di Ascoli Piceno è stato riconosciuto un
solo caso.
Patologie da movimentazione manuale dei carichi
M.p. riconosciute nelle Marche dal 2003 al 2005 (n. 70)
Classificazione delle attività sulla base dei gruppi Ateco 2002
SETTORE
SETTORE EDILE
INDUSTRIA ALIMENTARE
SERVIZI
INDUSTRIA MECCANICA
COMMERCIO
AGRICOLTURA
PUBBLICA AMMINISTR.NE
INDUSTRIA LEGNO
SANITA'
INDUSTRIA VETRO
INDUSTRIA CHIMICA
TRASPORTI E MAGAZZIN.
ALTRO/ NON DETERMINATO
ANCONA
ASCOLI PICENO
MACERATA
Num.
%
Num.
%
Num.
%
n. 5
n. 1
n. 2
n. 3
--n. 1
n. 1
--n. 5
----n. 2
---
23,00%
5,00%
10,00%
14,00%
--5,00%
5,00%
--23,00%
----10,00%
---
----------------n. 1
---------
----------------100,00
---------
----n. 3
n. 2
----n. 1
n. 1
n. 3
--n. 1
n. 2
---
----17,00%
12,00%
----6,00%
6,00%
17,00%
--6,00%
12,00%
---
segue grafico
88
PESARO
URBINO
Num.
%
n. 5
--n. 1
--n. 1
n. 2
n. 3
n. 2
n. 7
n. 2
--n. 3
n. 5
16,00%
--3,00%
--3,00%
6,00%
10,00%
6,00%
24,00%
6,00%
--10,00%
16,00%
Patologie da movimentazione manuale dei carichi
7%
ALTRO/ NON DETERMINATO
24%
SANITA'
18%
SETTORE EDILE
10%
TRASPORTI E MAGAZZIN.
9%
SERVIZI
INDUSTRIA MECCANICA
7%
PUBBLICA AMMINISTR.NE
7%
CONCIARIO/CALZATURE
4%
AGRICOLTURA
4%
INDUSTRIA LEGNO/MOBILE
4%
3%
INDUSTRIA VETRO
INDUSTRIA CHIM ICA 1%
INDUSTRIA ALIMENTARE 1%
COMMERCIO 1%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
Su base provinciale i dati disponibili evidenziano, per quanto concerne la provincia
di Ancona, che circa la metà dei casi rientrano nel settore Edile e nel comparto della
Sanità (23% ciascuno), mentre nell’Industria Meccanica, nei Servizi e nel comparto
dei Trasporti/Magazzinaggio ricadono circa il 35% delle rimanenti M.P. riconosciute.
89
30%
Patologie da movimenti e sforzi ripetuti agli arti superiori
Denuncie di M.P. suddivise in base alle Zone Territoriali della ASUR Marche
0%
5%
10%
20%
7%
Z.T. N. 2
0%
9%
Z.T. N. 4
4%
Z.T. N. 5
6%
Z.T. N. 6
14%
Z.T. N. 7
4%
Z.T. N. 8
23%
Z.T. N. 9
4%
Z.T. N. 10
5%
Z.T. N. 11
1%
Z.T. N. 12
Z.T. N. 13
25%
9%
Z.T. N. 1
Z.T. N. 3
15%
2%
12%
NON DETERMINATA
Patologie da movimentazione manuale di carichi
Denuncie di M.P. suddivise in base alle Zone Territoriali della ASUR Marche
0%
5%
10%
15%
25%
26%
Z.T. N. 1
9%
Z.T. N. 2
Z.T. N. 3
9%
10%
Z.T. N. 4
Z.T. N. 5
1%
Z.T. N. 6
3%
16%
Z.T. N. 7
7%
Z.T. N. 8
Z.T. N. 9
11%
Z.T. N. 10
1%
Z.T. N. 11
1%
Z.T. N. 12
0%
Z.T. N. 13
0%
NON DETERMINATA
20%
6%
90
30%
I METODI DI VAUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETUTI E DA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Non esiste nella normativa italiana l’adozione di un metodo analitico di valutazione
del rischio da movimenti ripetuti e da movimentazione manuale dei carichi. Numerose
sono le metodiche esistenti ma, poiché non sono del tutto note le modalità fisiopatologiche
attraverso cui si determinano le diverse patologie, non ci sono metodi che possano
completamente soddisfare tutti i criteri.
Il metodo OCRA è stato indicato come prioritario dalla Regione Marche in quanto
largamente diffuso, già in uso presso le Sedi Inail delle Marche, e sistema di riferimento in
procinto di essere individuato ufficialmente come metodo preferenziale in normativa
armonizzata europea per la costruzione di macchine, ed in normativa internazionale ISO
(ISO TC 159/SC 3 e ISO/DIS 11228-3) per la valutazione del rischio da movimenti ripetuti
degli arti superiori, così come il metodo NIOSH lo è stato per il rischio da movimentazione
manuale dei carichi.
Pertanto, il progetto regionale utilizzerà nelle sue parti, formativa, informativa ed
assistenziale, di approccio clinico e di counseling, il metodo OCRA per la valutazione del
rischio da movimenti ripetuti, il metodo NIOSH e le tavole di SNOK e CIRIELLO per la
movimentazione manuale dei carichi inanimati ed il metodo MAPO per la movimentazione
dei carichi animati.
IL PROGETTO DELLA REGIONE MARCHE
Le fasi del progetto
1. ATTIVITA’ FORMATIVA
Obiettivo di questa fase è quello di raggiungere i soggetti attivi nel settore “tutela della
salute nei posti di lavoro”, referenti delle parti datoriali e lavorative, con una azione
informativa e formativa di base che dovrà determinare un omogeneo e diffuso
accrescimento conoscitivo delle problematiche correlate alle patologie in causa.
La partecipazione alle iniziative dovrà costituire, per gli Enti
coinvolti, impegno alla promozione e divulgazione delle conoscenze
formative attraverso la predisposizione di specifici corsi da avviare in
collaborazione con i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti
di Lavoro dell’ASUR.
9
Sono previsti due singoli momenti formativi:
Formazione di base dedicata ad operatori SPSAL ed INAIL, associazioni di
categoria, organizzazioni sindacali, medici competenti e consulenti.
Questa fase della formazione è volta alla conoscenza del problema delle
patologie emergenti, in particolare sulla modalità di gestione e valutazione del rischio da
sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore e del rachide (conoscenza dei vari metodi di
valutazione con approfondimento ed esercitazioni pratiche su Check - list OCRA, NIOSH,
Snook e Ciriello).
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Formazione avanzata dedicata ad un gruppo ristretto di operatori SPSAL,
INAIL, parte imprenditoriale e organizzazioni sindacali, medici competenti,
consulenti.
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Questa fase della formazione va divisa in due moduli distinti:
a) modulo dedicato a figure sanitarie (medici ed assistenti sanitarie) per affrontare
gli aspetti clinico-diagnostici, la gestione della sorveglianza sanitaria del
lavoratore esposto, l’individuazione dei protocolli di sorveglianza sanitaria, il
reinserimento lavorativo, il controllo periodico.
b) modulo dedicato a tecnici (SPSAL, Contarp, parte datoriale e consulenti) con
approfondimento dell’applicazione dei metodi valutativi (OCRA , NIOSH,
SNOOCK e CIRIELLO,
MAPO) e degli interventi di progettazione e
riprogettazione delle postazioni lavorative.
I corsi saranno replicati in quattro sedi del territorio regionale per consentire una
agevole e diffusa partecipazione.
2. ATTIVITA’ INFORMATIVA / ASSISTENZIALE DI BASE
In tutte le Zone Territoriali dell’ASUR è attivato, già da alcuni anni, uno “sportello
informativo” con l’obiettivo di fornire un supporto di conoscenza e di assistenza specifico
per i soggetti della "sicurezza aziendale", con particolare riguardo per i RR.LL.SS.
Con il presente progetto si vuole inserire, nell’ambito dello sportello informativo ed
in tutte le Zone Territoriali, una specifica sessione dedicata a fornire elementi utili alla
corretta valutazione del rischio, alla gestione delle segnalazioni di posti di lavoro a rischio,
alla applicazione della sorveglianza sanitaria, nonché a fornire le informazioni sul percorso
da seguire in caso di lavoratore affetto da patologie o sospettato di esserlo.
Tali PUNTI ASSISTENZIALI DI BASE (PAB) saranno sostenuti da specifiche
professionalità tecniche, dotate di adeguata formazione, che abbiano partecipato al
percorso formativo almeno di primo livello, e costituiranno un forte ausilio alla diffusione
della conoscenza ed alla sensibilizzazione di lavoratori, datori di lavoro, RLS e altre figure
addette alla sicurezza in azienda.
Gli “sportelli informativi” potranno essere un utile e snello veicolo di diffusione di
materiale informativo (opuscoli, manifesti, video) sul rischio lavorativo e sulle patologie
professionali da sovraccarico biomeccanico del rachide e dell’arto superiore.
3.
ATTIVITA’ ASSISTENZIALE SANITARIA
a.
PUNTO AMBULATORIALE ASUR – 1° LIVELLO
A livello zonale o sovrazonale è attivato il PUNTO AMBULATORIALE ASUR
(PAmA) di primo livello che avrà la funzione di “prendere in carico” il lavoratore con
disturbi potenzialmente correlabili alla specifica attività lavorativa. Il PAmA avrà il compito
di raccogliere le informazioni dal lavoratore attraverso la “raccolta anamnestica patologica
e lavorativa” e di somministrare il questionario clinico (chiaramente solo in caso di fondato
sospetto di malattia). Opereranno nel PamA specifiche professionalità adeguatamente
formate che abbiano frequentato il corso di formazione avanzato per medici ed assistenti
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sanitari. Qualora i dati orientino verso la possibile presenza di patologia professionale
(positività del questionario anamnestico e clinico), il lavoratore, tramite la redazione del
primo certificato medico di malattia professionale, sarà indirizzato al PUNTO
AMBULATORIALE INAIL (PAmI) di secondo livello.
Il PAmA è istituito nel Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
e può costituire riferimento per più zone territoriali, anche in relazione agli sviluppi della
futura rete aziendale ASUR.
b.
PUNTO AMBULATORIALE INAIL – 2° LIVELLO
A livello provinciale è attivato il PUNTO AMBULATORIALE INAIL (PAmI) di
secondo livello con funzione di diagnosi medico-legale. Il PAmI è in grado di effettuare:
9 direttamente, presso la Sede Inail, esame ecografico di spalla, gomito, polso,
mano, esami radiografici dei vari distretti;
9 indirettamente, tramite strutture pubbliche esterne, esame elettromiografico ed
esame di risonanza magnetica nucleare.
Il PAmI è istituito nell’ambito provinciale e costituisce il riferimento di secondo livello
per i PAmA; sono convogliati al PAmI i lavoratori con patologie professionali sospette che
qui riceveranno prestazioni specialistiche a titolo gratuito per una disponibilità massima di
dodici approfondimenti mensili per ciascun livello provinciale.
Il PAmI potrà rapportarsi con i SPSAL per un possibile scambio di informazioni
sulla presenza del rischio nelle attività produttive.
c.
CENTRO PREVENTIVO INTEGRATO INAIL – ASUR
A livello regionale presso l’Inail, è istituito il CENTRO PREVENTIVO INTEGRATO
INAIL-ASUR (CePrI), con funzioni di raccolta epidemiologica, analisi eziologia,
predisposizione di linee-guida, attività di counseling del lavoratore affetto da patologie.
Il CePrI, per la funzione di raccolta ed elaborazione epidemiologica si raccorderà
con la Rete Epidemiologica Regionale (REM) ed il Servizio della Regione Marche
nell’ambito del progetto Nuovi Flussi Informativi INAIL-ISPESL-REGIONI.
Il CePrI periodicamente, in relazione al bisogno, si riunisce per valutare i dati di
esposizione trasmessi dai SPSAL o assunti da dati d’archivio, per esaminare i casi più
“critici” per giungere ad una loro definizione, per affrontare difficoltà operative locali. Il
lavoratore “patologico” viene così preso in carico e seguito, attraverso un percorso
integrato per professionalità e specificità, dalla valutazione del rischio, al riconoscimento
della professionalità della malattia, fino al suo reinserimento lavorativo.
Il CePrI, per quanto attiene agli aspetti relativi alla sorveglianza sanitaria, idoneità
lavorative, reinserimenti lavorativi, sarà ulteriormente integrato con la partecipazione del
medico competente, finalizzando l’attività alla redazione di linee guida che andranno a
costituire azione di coordinamento dell’attività di sorveglianza sanitaria.
A cura della dr. Angela Ruschioni – Responsabile SPSAL – Zona Terr. 7 - Ancona
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Rapporto regionale INAIL 2005.