TELEFONO ROSA TORINO Per le donne ITINERARI PER L’ASCOLTO Quest’opuscolo è stato redatto con il contributo di Centro Servizi per il Volontariato Sviluppo e Solidarietà in Piemonte Via Toselli 1 – 10129 Torino DOVE SIAMO? Proprio a fianco della Stazione di Torino Porta Nuova, sul lato di Via Sacchi Via Assietta 13/a - 10128 Torino Telefono 011.530666 – 011.5628314 Fax 011.5628314 Sito internet – www.telefonorosatorino.it e-mail 1 – [email protected] www.capacidifuturo.altervista.org 1 QUANDO CI SIAMO? • • • • • • • Lunedì Martedì Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Ve n e r d ì dalle dalle dalle dalle dalle dalle dalle 09.30 09.30 15.00 09.30 09.30 15.00 09.30 alle alle alle alle alle alle alle 16.00 12.30 17.30 12.30 12.30 18.30 18.30 La violenza sessuale, i maltrattamenti sia fisici che psicologici, i ricatti e le molestie sessuali, sono comportamenti particolarmente odiosi perché colpiscono la donna nella sua identità, oltre che nella sua integrità fisica e psicologica. Di conseguenza, la donna si sente spesso sopraffatta, privata della capacità di reagire e copre con il suo silenzio una realtà che vive e si nutre di paura. Tutto questo avviene sovente proprio là dove la donna dovrebbe sentirsi più sicura: la propria casa, la famiglia, il luogo di lavoro. Oppure nel contesto dei legami affettivi. Per questo è nato Telefono Rosa. È un punto di riferimento fondato sulla relazione, sul rapporto empatico tra le donne, in cui si può trovare, grazie al colloquio, orientamento e sostegno. Ogni volta che squilla il telefono cade un altro pezzo di omertà. 2 Nata l'8 marzo 1993 dopo approfondita riflessione e elaborazione di progetti riguardanti le varie attività da svolgere, l'Associazione Volontarie del Telefono Rosa di Torino ha strutturato, durante i suoi undici anni di vita, una serie significativa di esperienze. Formata da circa 40 volontarie, coordinate da un consiglio direttivo e operative in base a decisioni prese in sede di assemblea, ha la sua sede "storica" in Via Assietta 13/a Torino: gli orari di servizio, recentemente ampliati, consentono un ascolto telefonico, un’accoglienza in sede e anche il ricorso a consulenze legali o psicologiche. Negli ultimi tempi, è stata anche ampliata l'offerta di partecipazione a gruppi di donne con problematiche legate non solo alla violenza o ai maltrattamenti, ma anche al disagio che purtroppo, ancora oggi, rimane un fenomeno sempre molto significativo. 3 Dal 2003 sono in servizio in associazione operatrici del servizio civile volontario. Sin dal 1997 il Telefono Rosa ha anche predisposto un piano di formazione permanente che garantisce due corsi di formazione ogni anno, sia per operatrici interne sia per operatori di enti e associazioni del territorio. Le volontarie prestano gratuitamente ascolto e consulenza professionale nei vari campi (legale, psicologico, sociale). Con un obiettivo: attraverso il colloquio analizzare i bisogni primari della donna, delineare i possibili percorsi di affrancamento dalla violenza, e poi sostenerla nelle sue scelte anche grazie alla maggiore consapevolezza dei suoi diritti. 4 IN PARTICOLARE SI PUÒ RIVOLGERE A NOI: • chi ha subito violenza sessuale • chi è sottoposta a maltrattamenti in famiglia • chi è oggetto di molestie sessuali • chi ritiene di avere dei diritti ma non sa come farli valere • chi si sente di impegnarsi con noi 5 1. COSA FARE? Alla sicurezza delle donne, purtroppo, contribuiscono spesso solo le donne stesse. Sappiamo bene che la violenza e le molestie sessuali possono riguardare chiunque. Solo un autentico rispetto tra i sessi garantirebbe quel margine di libertà e di sicurezza che le donne considerano diritto irrinunciabile, purtroppo non sempre realizzato. Siamo quindi costrette a ripetere suggerimenti che ci dispiace molto dover riproporre a distanza di anni dalla loro prima diffusione: ma la necessità non è venuta meno. E noi donne dobbiamo abituarci a realizzare accorgimenti che possono diminuire i rischi quotidiani. La prima difesa: la vigilanza, la consapevolezza, la capacità di prevenire le situazioni di violenza Premesso che in situazioni sospette o di vero e proprio pericolo non bisogna esitare a chiedere aiuto e non bisogna vergognarsi di gridare per richiamare l'attenzione di altre persone 6 • essere caute nell’accettare passaggi in auto, specie da estranei • evitare di salire da sole in ascensore con uno sconosciuto • di notte non dimenticare di mettere la sicura alle portiere dell'auto, non aprire il finestrino per rispondere a richieste di informazioni o di aiuto se non in situazioni di evidente ed effettiva necessità • arrivare sempre al portone di casa o del luogo di lavoro con le chiavi pronte per non dover frugare nella borsetta, specie se di notte • se si è seguite evitare di rifugiarsi in luoghi bui o deserti 7 • se si è seguite in auto di sera non parcheggiare, ma dirigersi subito verso la questura o una stazione dei carabinieri • evitare di parcheggiare in box sotterranei di notte, meglio rischiare il furto dell'auto che un'aggressione • in bus di notte prenotare la fermata all'ultimo momento • tra due strade percorribili, imboccare la più illuminata e frequentata, anche se meno breve • evitare per quanto possibile di tornare a casa da sole la sera • chiedere a chi ci accompagna in auto di attendere sotto casa per vedere illuminarsi le finestre o per avere conferma dell'arrivo in casa usando il citofono • non accettare colloqui in auto o in luoghi insicuri: vale anche per eventuali incontri “chiarificatori” richiesti da ex mariti o ex fidanzati violenti • rispondendo ad annunci di lavoro (baby-sitter, colf, commessa, impiegata, ecc.) mai accettare appuntamenti in auto o per strada e farsi dare sempre un recapito telefonico di rete fissa. Controllare i dati forniti dal potenziale datore di lavoro. Al primo appuntamento, ovunque esso sia, precisare di essere attese da un accompagnatore 8 2. COSA FARE IN CASA? E’ RISAPUTO: la maggior parte delle violenze e dei maltrattamenti avviene tra le mura domestiche. L'isolamento della donna maltrattata è ciò che consente alla violenza domestica di essere tanto diffusa. Il silenzio e il sacrificio sono gli alleati indispensabili della violenza familiare. I punti che riportiamo sono un invito a pensare che si tratta di una situazione comune a tante donne: non bisogna affrontarla in solitudine. • La passività potrebbe favorire l'aumento e l'intensificarsi delle violenze. 9 • un fidanzato manesco non cambierà atteggiamento con il matrimonio. • non dimenticare che assistendo a scene di sopraffazione i figli soffriranno più che per una separazione e soprattutto sperimenteranno un modo di relazione sbagliato: quella della violenza. • non lasciarsi influenzare negativamente dalle offese e dalle minacce del maltrattante, perdendo la stima in se stesse. • se si è ferite o ci sono dei lividi andare al Pronto Soccorso e farsi refertare le lesioni. • non credere alle minacce e ai ricatti di un marito violento quando afferma che, in caso di separazione, non ti farà vedere i figli, non ti darà la casa, oppure che i soldi sono suoi. Un giudice deciderà tutto questo. • non escludere a priori di chiedere l’intervento della Polizia o dei Carabinieri nel momento dell’aggressione • non escludere a priori di presentare querela o denuncia nei confronti del responsabile dei maltrattamenti, anche se è un familiare. • rivolgiti a un Centro di orientamento sui diritti della donna, come il Telefono Rosa, per agire consapevolmente nella scelta della strategia difensiva d’attuare e avere consulenze legali, psicologiche o di orientamento al lavoro gratuite. 10 IN OGNI CASO, SAPPI CHE: 1. la violenza non è un fenomeno limitato: è sottostimato, questo sì, ma ha davvero una dimensione significativa; 2. la violenza non riguarda solo le fasce sociali sfavorite: i nostri dati e quelli d’altre associazioni mostrano che il target degli autori e delle vittime appartengono sempre più frequentemente a fasce medio-alte e alte; 3. la violenza non segue necessariamente uno specifico problema, sia esso l’alcolismo, la tossicodipendenza, il disturbo mentale, o il disagio economico 4. la violenza non è mai giustificata: l’abbigliamento piuttosto che uno sguardo non sono fattori che autorizzano nessuno a considerare una donna disponibile ad alcunché 5. la violenza ha tanti nomi: può essere fisica, psicologica, sessuale, economica, molto spesso presenta più fenomeni concomitanti. Insomma, sovente non lascia tracce, se non nell’animo delle donne maltrattate o svilite. 6. la violenza ha autori e tanti complici: coloro che commettono le azioni, ma anche l’omertà, il silenzio, l’indifferenza. IN OGNI CASO, SE SEI IN DIFFICOLTÀ INFORMATI: NEL PIÙ ASSOLUTO ANONIMATO, PER TELEFONO O DI PERSONA. MA NON ASPETTARE! 11 Che cosa impedisce ad una donna di abbandonare un partner violento? Parecchie persone intendono il mancato abbandono di un uomo violento come un segno di debolezza o d’incapacità delle donne a sottrarsi dal luogo e/o dalla persona causa di così tante afflizioni. Ma in realtà, a ben vedere, se una donna non abbandona il proprio partner violento, i motivi sono molteplici: • • • • • • • • • • 12 Nessuna autonomia economica Nessun posto in cui andare Nessuno a cui potersi rivolgere La paura di repressione e violenze ancora maggiori Il giudizio, le pressioni (o entrambi) da parte di familiari o amici L’umore del partner che oscilla tra la violenza e la gentilezza, corredata da scuse e dalla fatidica frase: “non lo farò più” L’idea di essere la causa della situazione esistente La paura di perdere i figli La speranza che l’altra persona cambierà O anche, molto più semplicemente, perché, di quell’uomo, è ancora profondamente innamorata IN OGNI CASO, L’AUTODETERMINAZIONE DELLA DONNA CHE SI RIVOLGE A NOI E’ LA GARANZIA PIU’ COMPLETA CHE NESSUNA INIZIATIVA VERRA’ INTRAPRESA SENZA IL CONSENSO DELL’INTERESSATA. Infatti, i princìpi metodologici dell'intervento che il Telefono Rosa di Torino propone sono: • L'attivazione dell'intervento solo su richiesta dell'interessata e soltanto sulla base delle indicazioni fornite dalla donna; • La garanzia dell'anonimato e della riservatezza in ogni fase dell’accoglienza, dell’ascolto e dell’accompagnamento; • Il rispetto della donna e delle sue scelte, della sua capacità di giudizio e dei suoi valori personali; • Il contributo esclusivo di donne, sia tra le volontarie dell’accoglienza che tra le professioniste che collaborano, volontariamente, con noi; • Lo stimolo al superamento del ruolo di vittima; • Il lavorare per il vantaggio della donna che chiede aiuto; • La relazione tra donne come rimando di valore reciproco. 13 COSA ABBIAMO FATTO? L’esperienza del Telefono Rosa di Torino è molto ampia. Ogni anno centinaia di donne si rivolgono a noi per una consulenza legale, per un consulto psicologico, per orientarsi alla ricerca di un lavoro la cui mancanza può significare l’impossibilità di affrancarsi da una situazione di violenza o maltrattamento. 14 IL TELEFONO ROSA HA ATTUATO NEGLI ANNI DIVERSE INIZIATIVE. NE RIPROPONIAMO LE PRINCIPALI E LE PIÙ ATTUALI. 15 PRIMA CHE LA CORDA SI SPEZZI… E’ un progetto nato nel 2002 e portato avanti per tutto il 2004; finanziato dalla Compagnia di San Paolo, che ha garantito sia il versante formativo sia la conduzione dei gruppi. Attraverso incontri diversamente organizzati e condotti da una delle psicologhe dell’associazione, più di 100 donne hanno affrontato il percorso di tipo cognitivo e di tipo corporeo che ha permesso loro di rielaborare le condizioni createsi a causa delle violenze, dei maltrattamenti o dei disagi subiti nel loro passato, recente o remoto. 16 PER VOLERSI UN PO’ PIU’ BENE Realizzata con il patrocinio e il contributo della Provincia di Torino, la campagna, quanto mai attuale, ha inteso creare momenti di riflessione e di approfondimento nell’educazione ai rapporti tra i generi. Proprio nei luoghi educativi per eccellenza: le scuole. Distribuito negli istituti scolastici torinesi, il depliant ha permesso di realizzare alcune delle occasioni più importanti per fare in modo che il conflitto o la sopraffazione tra il genere maschile e quello femminile diventasse momento di approfondimento e di allontanamento da tutte le sub-culture della prevaricazione tra i sessi. 17 DALLA NOSTRA PARTE Una campagna per ribadire un tema che è particolarmente caro alle associazioni di genere. Stare “dalla nostra parte” significa rispettare la soggettività femminile, aprirsi all’ascolto e all’accoglienza, garantire quei margini di confronto che, purtroppo, nel mondo maschile ancora mancano. Ma vuole anche dire vivere con la solidarietà che caratterizza chi, nel tempo, ha costruito la propria identità contrapponendosi, con forza, ad ogni ipotesi di predominio o di delega nei confronti delle scelte personali. 18 IN CASA COL NEMICO Prodotta con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato al Sistema Educativo e alle Politiche di Pari Opportunità della Città di Torino, la campagna rivolta al mondo scolastico, vuole far riflettere sulle modalità attraverso le quali, nelle famiglie, si creano le condizioni nelle quali i minori sono vittime o testimoni di violenza. Fatti, questi, che possono generare pericoli immediati per i giovani ma anche un clima di apprendimento di condotte violente che, nel tempo, non potrebbero che dare origine ad altre violenze. 19 PRESENZA AMICA Fin dal 1997, il Telefono Rosa di Torino si era fatto promotore di un’iniziativa di presenza attiva, preventiva e dissuasiva legata alla sicurezza del territorio. Prima al Parco del Valentino, poi in Piazza Vittorio Veneto, poi ancora con un servizio itinerante, Presenza Amica è una realtà ormai consolidata. 20 Dal 21 gennaio 2004 Presenza Amica è operativa presso la Stazione di Torino Porta Nuova. Con la collaborazione della Polizia di Stato, della Polizia Ferroviaria, della Società Grandi Stazioni, della Società Trenitalia, dell’ASCOM e della Confesercenti, con il contributo della Città di Torino, Presenza Amica si svolge dal lunedì al venerdì dalle ore 20 alle ore 24. Da una postazione fissa presso la quale sosta una coordinatrice, si muovono uno o due gruppi composti da volontarie in servizio civile e obiettori di coscienza che percorrono sia gli spazi interni sia le immediate vicinanze della stazione ferroviaria. Il loro intento è di sensibilizzare le cittadine e i cittadini sulla sicurezza urbana, di accompagnare le donne che lo richiedono dalla stazione verso le fermate di autobus e taxi e viceversa, di offrire ascolto e accoglienza presso la sede ubicata all’interno della stazione. Un gran numero di accoglienze, una presenza costante sul territorio, una presenza attiva e amica per combattere l’insicurezza urbana. 21 RICONOSCERE E ALLONTANARE LA VIOLENZA E’ stata una campagna rivolta alle famiglie del territorio. Pensare alla violenza come ad un fenomeno esclusivamente esterno al clima familiare o come prodotto di imprudenze da parte delle donne è del tutto falso. Inoltre, gli ultimi dati, confermati dall’Eures e dall’Eurispes, rilevano un dato estremamente drammatico: le violenze sovente degenerano in gravi lesioni quando non nell’omicidio. Per questi motivi, rimane molto alta l’attenzione del Telefono Rosa nei confronti delle donne che affermano di vivere in una costante situazione di pericolo e di incertezza. E’ importante denunciare i fatti, consultarsi con associazioni di genere come la nostra: in ogni caso NON TACERE 22 COSA PUOI FARE CON NOI? Telefonaci, o vienici a trovare: ti aspettiamo. Per sostenerci puoi versare un contributo: il nostro conto corrente è presso: Banca Popolare di Novara Ag.14–Via Assietta 16 - 10128 Torino IBAN: IT88 I 05608 01014 000000139038 destina il tuo 5xmille al Telefono Rosa: C.F. 97549720015 23 QUALCHE LIBRO PER SAPERNE DI PIU’ • MI PRENDO E MI PORTO VIA Creazzo G. – Franco Angeli • CRIMINI SEGRETI Ponzio G. – Baldini e Castoldi • MOLESTIE MORALI Hirigoyen M.F. – Einaudi • UN DIRITTO PER DUE Pitch T. – Il Saggiatore • VIOLENZA ALLE DONNE E RISPOSTE ISTITUZIONALI Romito P. – Franco Angeli • LA FIDUCIA TRADITA Ventimiglia C. – Franco Angeli • VIOLENZA ALLE DONNE. COSA E’ CAMBIATO? AA.VV. – Franco Angeli • UNA STANZA TUTTA PER GLI ALTRI Gimenez – Barletta – Sellerio • LA LIBRAIA DI JAMES JOICE Fitch N.R. – Il Saggiatore • NEMICO, AMICO, AMANTE … Munro A. – Einaudi • LEGGERE LOLITA A TEHERAN Nafisi A. – Adelphi • VOCI MAESTRE Mecenero C. – Junior • IL SILENZIO DI LAURA Fox P. – Fazi • UN MATRIMONIO DA DILETTANTI Tyler A. – Guanda • COME SHEHERAZADE Alberigo G. – Rizzoli • IL MARE, IL MARE Murdoch I. – Rizzoli 24 I TUOI RIFERIMENTI, LE TUE SICUREZZE: segna nello spazio che segue un elenco di persone, indirizzi o numeri telefonici che possono esserti utili in caso di necessità Realizzazione testi e Coordinamento organizzativo Telefono Rosa di Torino Realizzazione grafica di Daniela Zuccaro Stampa a cura di Litografia La Copia di A. Ganassin - Ivrea