CONSUMER MEMORANDUM
Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
Anno 4° - Numero 11 - Novembre 2013
SOMMARIO:
– Le news
LE NEWS
Bonus mobili ed elettrodomestici: reperibile sul sito www.agenziaentrate.it un vademecum per
capire come e quando richiedere l’agevolazione fiscale per l'acquisto effettuato
Nel sentire pronunciare il termine “bonus” molti consumatori potrebbero pensare ci si stia
riferendo alla gratifica che un'azienda concede quale incentivo ai propri dirigenti. E in effetti
insieme alla busta paga i più fortunati possono alle volte anche scoprire d'aver ricevuto proprio un
“cifra aggiuntiva” da sommarsi a quanto normalmente percepito.
Nel numero odierno di Consumer Memorandum nel parlare di “bonus” ci rifacciamo invece al suo
significato di “premio”, o ancor meglio “agevolazione”, che è poi il modo in cui è stato inteso nella
miniguida pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.it,
relativamente gli “incentivi per l’acquisto di mobili e elettrodomestici”.
E infatti, nell'interessante vademecum, reperibile online, non solo viene illustrato “come e quando
richiedere l’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% della spesa” ma si dà anche ampio
spazio al chiarimento di tutti quei dubbi che insorgono spesso nei contribuenti quali ad esempio che
tipo di “spese possono essere detratte e in che misura, quali acquisti rientrano nell’agevolazione, e
come effettuare i pagamenti”.
Nella brochure dell'Agenzia delle Entrate è inoltre presente l'elenco dei “documenti da conservare
per poter rispondere alle eventuali richieste dell’Amministrazione finanziaria” ovvero:
• “ricevuta del bonifico
• ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)
• fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei
servizi acquistati”.
Infine “oltre a fornire tutte le indicazioni fondamentali per i contribuenti che vogliono fruire della
detrazione, la guida pone l’accento sulla principale novità in materia di incentivi per la casa: la
possibilità di pagare con carte di credito o debito, oltre che con bonifico bancario o postale. Nel
primo caso, le Entrate spiegano che la data di pagamento coincide con il giorno di utilizzo della
carta da parte del titolare. Nel caso dei bonifici, però, i contribuenti dovranno fare attenzione a
indicare la corretta causale del versamento (che è quella attualmente utilizzata da banche e Poste
Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione), il codice fiscale del beneficiario della
detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è
effettuato. Il Fisco ricorda, infine, che ai fini dell’agevolazione non è consentito pagare con assegni
bancari, contanti o altri mezzi di pagamento”.
(fonte: www.agenziaentrate.it;
per scaricare la guida: www.agenziaentrate.it, sezione “guide fiscali”)
Poste Italiane: un “Prestito BancoPosta Studi” per favorire l’istruzione e venire incontro alle
necessità delle famiglie
Chi ha i figli in “età scolare” sa bene quanto costoso e faticoso sia far fronte a tutte le spese
necessarie a sostenerne il percorso didattico. Dagli zaini agli astucci, dai libri ai quaderni, dai
grembiuli alle tute sportive: il portafogli è destinato ad aprirsi e richiudersi a ciclo continuo dal
primo all'ultimo giorno di scuola. E la situazione non migliora nemmeno per chi decide di iscriversi
all'università e per coloro i quali ambiscono a frequentare un corso professionale o a conseguire una
qualsivoglia specializzazione!
Per tale motivo e dunque “nell’intento di favorire l’istruzione e venire incontro alle necessità delle
famiglie” Poste Italiane ha deciso di rinnovare anche per quest'anno il cosiddetto “Prestito
BancoPosta Studi”.
“Disponibile fino al 31 dicembre negli uffici postali abilitati” tale prestito, che consente di ottenere
fino a 5.000 euro per famiglia , “offre condizioni vantaggiose e si può richiedere nei principali
uffici postali, con l’accredito in pochi giorni sul proprio conto BancoPosta”.
Nel dettaglio, infatti, esso “permette di ottenere 1.000 euro per ogni figlio iscritto alla scuola
elementare o alla media inferiore, 2.000 euro se è iscritto alla scuola media superiore, 3.000 euro
se invece frequenta l’università, corsi professionali o di specializzazione. L’importo massimo
erogabile è di 5.000 euro per famiglia, rimborsabili da 12 a 24 rate mensili, addebitate
direttamente sul conto BancoPosta. Ad esempio si possono ottenere 3.000 euro e restituirli in 24
rate mensili di euro 135,82 (Tan fisso 8,10% Taeg 8,65%)*”.
In un comunicato stampa, reperibile sul proprio sito internet, Poste Italiane ricorda altresì che “per
conoscere indirizzo e orario di apertura degli uffici postali abilitati e per ricevere maggiori
informazioni, si può consultare il sito internet www.poste.it o chiamare il numero verde 803.160”.
“* Importo totale del credito: 3000 euro; costo totale del finanziamento: 277,30 € di cui Interessi
259,68 €, imposta sostitutiva 7,50 € e 10,12 € interessi di preammortamento; Importo totale
dovuto: 3277,30 €. Esempio calcolato in data di erogazione al 12 agosto 2013, interessi di
preammortamento calcolati su un periodo di 15 giorni ”.
(fonte: www.poste.it - sala stampa)
Privacy: il Garante ricorda le regole per conciliare trasparenza e riservatezza nel condominio
Partecipare a una riunione condominiale è un po' come andare ad un appuntamento al buio: è
impossibile prevedere come si concluderà l'incontro e se ci si pentirà più dei propri peccati d'avervi
preso parte. Del resto, quando ci si trasferisce in un palazzo, sia esso di quattro o otto piani, non si
può certo pretendere di andare d'accordo con tutti e le discussioni sugli argomenti più diversi può
anche capitare che siano all'ordine del giorno.
Per fortuna, a fare un po' di chiarezza su quelle che sono “le regole per conciliare trasparenza e
riservatezza” è interventuo di recente il Garante per la protezione dei dati personali con un
vademecum dal titolo “Il condominio e la privacy”.
Come spiegato dallo stesso Garante nel comunicato stampa di presentazione, il manuale è stato
predisposto “per facilitare un dialogo equilibrato tra tutti gli "abitanti" del condominio - dai
condomini agli inquilini in affitto, dal portiere ai fornitori esterni”. Reperibile in formato digitale
sul sito www.garanteprivacy.it, esso prende dunque “in esame i casi che più frequentemente
emergono nella vita condominiale, dall'assemblea all'accesso agli archivi, dalle comunicazioni agli
interessati ai rapporti con l'amministratore. La guida tiene conto anche delle novità introdotte
dalla recente riforma del condominio, entrata in vigore nello scorso mese di giugno 2013, e offre le
prime risposte ad alcuni dei quesiti già pervenuti al Garante in merito alla corretta applicazione
delle nuove norme, come quelle relative al cosiddetto "condominio digitale".”
Nello specifico, il lavoro predisposto dal Garante “è suddiviso in otto capitoletti”:
“l'amministratore; l'assemblea; la bacheca condominiale; la gestione trasparente del condominio;
la videosorveglianza; il condominio digitale; il diritto di accesso ai propri dati e altri diritti;
ulteriori chiarimenti. Un breve glossario dei termini più usati in ambito condominiale e una sezione
con i riferimenti ai principali provvedimenti in materia chiudono il manuale”.
Infine, per chi avesse difficoltà a scaricare i documenti da internet, nel comunicato stampa viene
altresì ricordato che “l'opuscolo può essere richiesto in formato cartaceo al Garante privacy,
Piazza di Monte Citorio n. 123, Roma o via mail all'indirizzo: [email protected]”.
(fonte: www.garanteprivacy.it)
Sicurezza alimentare: il latte non è un antidoto contro i funghi velenosi! Il Ministero della
Salute spiega come “consumare funghi in sicurezza”.
Ogni anno, in occasione dell'avvicendarsi della stagione autunnale, dedichiamo un numero
della nostra newsletter al consumo dei funghi e dei rischi che ognuno di noi potrebbe correre nel
momento in cui decidesse di raccoglierli personalmente o di acquistarli senza prima verificarne
l'etichettatura o la reale origine. Eppure, nonostante i consigli, le raccomandazioni e i suggerimenti
provenienti oltre che dai sottoscritti anche da fonti più che autorevoli quali ad esempio il Ministero
della Salute, i casi di intossicazioni e avvelenamenti arrivano puntali ad occupare le pagine dei
media oltre che, purtroppo, le corsie degli ospedali.
Per tale motivo, pur sapendo di correre il rischio d'essere accusati di ripetitività noiosa ed eccessiva,
riteniamo nostro dovere riportare un aggiornamento pubblicato proprio dal Ministero della Salute
sul sito internet www.salute.gov.it, relativamente il consumo dei funghi “in sicurezza”.
Aggiornamento che non solo spiega come dovrebbero comportarsi i “raccoglitori”, specie quelli
che potremmo definire senza alcuna intenzione d'offendere gli “improvvisati della domenica”, ma
che fa pure riferimento alle norme che regolano il corretto consumo dei funghi nonchè l'acquisto
presso gli esercizi di vendita:
Consigli utili per i raccoglitori
• Evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi rinvenuti, poiché solo alcune specie
risultano essere eduli, ciò provoca un danno all'ecosistema.
• I funghi vanno raccolti interi e non in stato d'alterazione (ammuffiti, fradici ecc.)
• I funghi raccolti si trasportano in contenitori rigidi ed aerati (ad es. cestini di vimini), che
consentono l'ulteriore disseminazione delle spore, inoltre si evitano fenomeni di
compressione e di fermentazione dei funghi; la conservazione o il trasporto dei funghi
freschi in imballaggi e recipienti che non lasciano passare l'aria, per esempio i sacchetti di
plastica, può provocare una decomposizione delle proteine per fermentazione. Abbastanza
rapidamente, con il calore, viene constatata la produzione di sostanze tossiche quali la
putrescina, la cadaverina, l'istamina ecc., prodotti di decomposizione che possono
provocare gravi intossicazioni.
• Non raccogliere i funghi in aree sospette d'inquinamento (come es.: discariche, lungo
arterie stradali ecc.)
• Non fidarsi di presunti "esperti": far controllare tutti i funghi raccolti solo dagli Ispettori
micologi delle Asl.
Consigli per il consumo
• Non esistono metodi empirici (quali le prove con l'aglio, monete d'argento ecc.) per
verificare se un fungo sia edule o velenoso.
• La cottura, l'essiccazione o altri sistemi non servono a rendere meno tossici i funghi
mortali.
• Le tossine più pericolose sono termostabili e quindi non perdono la loro tossicità.
• Tutti i funghi vanno mangiati ben cotti, da crudi essi sono scarsamente digeribili, se non
addirittura velenosi (il comune "chiodino" Armillaria mellea, è tossico se non è effettuata
una prebollitura di almeno 15-20 minuti prima della cottura definitiva) che degrada le
tossine termolabili presenti in questo fungo.
• Non si devono somministrare i funghi ai bambini, donne in stato di gravidanza, persone che
presentano intolleranza a particolari farmaci o persone affette da particolari patologie.
Per chi acquista i funghi freschi spontanei presso esercizi di vendita
• Prima dell'acquisto verificare che la cassetta o l'involucro contenente i funghi siano muniti
di un'etichetta attestante l'avvenuto controllo micologico da parte degli Ispettorati
micologici delle Asl, che si collocano all'interno del Dipartimento di Sanità pubblica nel
Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, deputati per legge al controllo; nel caso
non sia presente il cartellino di controllo si consiglia di non acquistare il prodotto e di
segnalare il fatto agli organi preposti al controllo degli alimenti (Ispettori sanitari, Tecnici
della Prevenzione delle Asl, Nas ecc.).
Per quanto riguarda, in particolare, la raccolta e la commercializzazione, il Ministero specifica
inoltre che essa “è regolamentata dalla Legge 23 agosto 1993, n.352, (integrata dal DPR 14 luglio
1995, n.376) che prevede il rispetto di alcuni punti:
• esiste un limite massimo di raccolta
• è vietato l'uso di rastrelli o altri strumenti che potrebbero danneggiare seriamente tutto
l'apparato produttivo fungino
• il fungo deve essere raccolto intero, staccato dal micelio con movimento rotatorio e non
tagliato, questo consente una sicura
determinazione della specie
• non si devono raccogliere esemplari troppo giovani o in cattivo stato di conservazione
• la raccolta va riposta in contenitori che consentano la diffusione delle spore, vietando in
ogni caso l'uso di sacchetti di plastica che ne accelerano
la decomposizione
• non si devono distruggere gli esemplari che si ritengono velenosi, anche loro sono utili alla
vita del bosco!
Inoltre, la raccolta dei funghi è vietata:
• nelle riserve naturali integrali
• nelle aree dei parchi nazionali, nelle riserve naturali e nei parchi naturali regionali
• nelle aree specificamente interdette dall'autorità forestale competente per motivi
silvo-colturali
• in altre aree di particolare valore naturalistico e scientifico.
La raccolta è vietata anche nei giardini e nei terreni di pertinenza degli immobili ad uso abitativo
adiacenti agli immobili, salvo che ai proprietari”.
Infine, se in seguito all'ingestione di funghi “controllati” dovessero insorgere dei disturbi è bene:
• Recarsi subito dal medico curante; le cure, se praticate tempestivamente, possono salvare la
vita.
• Non tentare di curarsi da soli! Il latte non è un antidoto!
Così come, se si accusassero disturbi dopo l'ingestione di funghi “non controllati” occorre:
• Recarsi immediatamente al Pronto soccorso. Non esiste un antidoto in grado di
neutralizzare le tossine mortali dei funghi, ma è necessario allontanarle prima possibile,
dall'organismo!
• Portare con se' tutti gli avanzi di funghi (cotti, crudi, resti di pulizia)
• Se altre persone hanno consumato gli stessi funghi, contattarli immediatamente e inviarli al
Pronto soccorso.
(fonte: www.salute.gov.it)
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